(Microsoft PowerPoint - Michela Boldrin Il laboratorio di

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(Microsoft PowerPoint - Michela Boldrin Il laboratorio di
IL LABORATORIO DI
MICROBIOLOGIA E LA
SICUREZZA DEL PAZIENTE
E DELL’OPERATORE
Michela Boldrin
Sos Dpt Microbiologia - Azienda ULSS18 RovigoRovigo, 30-31 Gennaio 2013
Il Laboratorio di Microbiologia ha come
compito principale la diagnosi eziologica
delle malattie da infezione.
La diagnosi microbiologica può essere
diretta o indiretta:
la diagnosi diretta si propone di isolare l’agente
responsabile (esame colturale) e/o di ricercare
alcuni componenti (quali antigeni, acidi nucleici);
●
la diagnosi indiretta ricerca la risposta
immunologica del paziente all'infezione (ricerca
anticorpi).
●
La diagnosi diretta, quando possibile, è da
preferire
perché
consente
l’isolamento
del
microrganismo e la determinazione della sensibilità o
resistenza ai farmaci antimicrobici.
Il laboratorio di Microbiologia deve fornire
informazioni in tempi clinicamente utili. Il
clinico può cosi' effettuare una diagnosi e
prescrivere
una
terapia
antimicrobica
razionale.
Un
risultato
microbiologico
segnalato
tardivamente non incide nel percorso
terapeutico e diagnostico della patologia
infettiva
ed
ha
solo
un
significato
epidemiologico.
La fase pre-analitica della
microbiologica richiede:
diagnosi
- appropriata modalità di prelievo;
- utilizzo di dispositivi e contenitori sterili;
- idonea conservazione e trasporto del
campione;
- consegna in tempi rapidi.
Un campione prelevato in modo inadeguato,
conservato
in
condizioni
non
idonee
e
consegnato tardivamente al laboratorio non
consente, in molti casi, l’identificazione del
microrganismo
responsabile
del
processo
infettivo con possibili ripercussioni negative
per il paziente.
Il Laboratorio di Microbiologia ha il dovere
di
redigere
operative
un
manuale
aggiornato
di
sulle
istruzioni
modalità
di
raccolta, conservazione e trasporto dei
campioni
a
sanitari
responsabili
prelievo.
disposizione
degli
delle
operatori
attività
di
Manuale di istruzioni operative per la raccolta, conservazione e
trasporto di campioni per indagini microbiologiche
-
Il personale che effettua il prelievo è responsabile
della modalità di raccolta del campione, della corretta
identificazione, conservazione e trasporto.
- Il laboratorio di Microbiologia ha il dovere di
verificare, al momento della consegna, l’idoneità del
campione.
UN CAMPIONE MICROBIOLOGICO E'
“UNICO”,
NON
RIPETIBILE,
E
RAPPRESENTA
LA
FOTOGRAFIA DI UN MOMENTO PRECISO DELLA
MALATTIA INFETTIVA.
La qualità del risultato (risposta) dipende dalla
qualità del prelievo e dalla modalità di
conservazione del campione.
Il campione deve essere
accompagnato da
informazioni clinico anamnestiche (cartacee o
informatiche) per consentire al Laboratorio di
scegliere
il
percorso
diagnostico
più
appropriato.
Richiesta di indagini microbiologiche
Ogni non conformità rilevante del campione deve
essere segnalata immediatamente al reparto o al
medico curante.
Il Laboratorio di Microbiologia dell'ULSS 18 ha
introdotto una procedura di segnalazione e
registrazione di tutte le non conformità .
Periodicamente si effettua un'analisi delle non
conformità e vengono attivate azioni correttive con il
coinvolgimento dei reparti o ambulatori interessati.
Perchè il Laboratorio di Microbiologia ha un ruolo nella sicurezza
del paziente?
LE INFEZIONI CORRELATE ALL'ASSISTENZA IN U.S.
Ogni giorno muoino circa 270 persone per infezioni associate
all'assistenza (un aereo di linea che cade ogni giorno)
1,8 milioni di pazienti ogni anno acquisiscono una infezione durante
il ricovero ospedaliero
4° posto per causa di morte in U.S. (99,000 persone ogni anno)
Le infezioni correlate all'assistenza uccidono più dell'AIDS,
tumore alla mammella e incidenti di auto.
www.skinisthesource.org/pdf/skin%20is%20the%20source
www.cdc.gov/hiv/topics/surveillance
www.cancert.org
•www.car-accidents.com
INFEZIONI CORRELATE ALL'ASSISTENZA
I costi variano dal tipo e gravità dell'infezione.
Un aumento delle giornate di degenza per una:
Infezione urinaria varia da 1 a 4 giorni;
Infezione del sito chirurgico da 7 a 8 giorni;
Infezione del torrente circolatorio da 7 a 21 giorni;
Polmonite da 7 a 30 giorni
Come il Laboratorio di Microbiologia interviene per la sicurezza del
paziente?
Segnala immediatamente qualsiasi informazione utile per
giungere alla risoluzione, in tempi rapidi, delle patologie
da infezioni che possono avere gravi conseguenze per il
paziente.
Ad esempio avvisa il reparto quando:
un'emocoltura è positiva alla microscopia per Gram+, Gram-,
o Lieviti;
un liquor è positivo agli antigeni batterici o alla microscopia;
un paziente ospedalizzato ha positività alla tossina del
Clostridium difficile;
etc.
Il
flusso
continuo
di
informazioni
tra
il
Laboratorio di Microbiologia, il Reparto e il
Medico curante permette di attuare un circuito
virtuoso con rilevanti ricadute positive per il
paziente.
Il Laboratorio
di Microbiologia
fondamentale
nell'elaborazione
ha un ruolo
di
dati
epidemiologici di incidenza microbica e di resistenza
agli antimicrobici ed è un componente fondamentale
del CCIO (Comitato di Controllo delle Infezioni
Ospedaliere)
Il Laboratorio di Microbiologia e il controllo delle infezioni
ospedaliere.
Il laboratorio di microbiologia è un osservatorio privilegiato:
nell’identificare microrganismi ed eventi sentinella;
nel rilevare l’andamento della incidenza e della antibioticoresistenza (ceppi MDR);
nel fornire le informazioni al clinico per la scelta di un
trattamento terapeutico razionale;
nell' elaborare report epidemiologici semestrali ed annuali di
incidenza microbica e antibiotico-resistenza sia in ambito
assistenziale che a livello comunitario.
L’Azienda ULSS 18 di Rovigo ha attivato da diversi anni tramite il
Comitato di controllo delle infezioni ospedaliere (CCIO)
un
programma di “controllo delle infezioni ospedaliere” (IO).
I
microrganismi
“alert”
sono
di
particolare
interesse epidemiologico perchè:
altamente diffusibili in ambito assistenziale;
responsabili di infezioni difficili da trattare;
problematici per i meccanismi di antibiotico-
resistenza che sono in grado di elaborare;
per la capacità di infettare pazienti critici;
Il programma di controllo delle infezioni ospedaliere
prevede:
identificazione e segnalazione di microrganismi o eventi
alert;
attivazione di interventi tempestivi e coordinati nei
reparti coinvolti;
elaborazione di dati epidemiologici aggiornati;
coinvolgimento di tutto il personale dell'assistenza per
adottare efficienti ed efficaci misure di prevenzione
e
controllo;
percorsi formativi.
Gli strumenti per la riduzione ed il
delle infezioni ospedaliere sono:
conoscenza delle modalità
microrganismi "alert";
di
contenimento
diffusione
dei
coinvolgimento del personale di assistenza
nell'identificazione ed applicazione delle misure di
controllo e prevenzione appropriate;
adozione di procedure di isolamento, se necessaria.
La procedura di segnalazione evento o microrganismo “alert”
nell'ULSS 18 prevede:
il Laboratorio di Microbiologia trasmette via fax il referto
definitivo o preliminare alla Direzione Medica;
la Direzione Medica segnala al reparto coinvolto nell’evento
sentinella fornendo anche indicazioni per la gestione del caso;
l’Infermiere Epidemiologo effettua un sopralluogo presso il
reparto per la verifica dell’adozione delle opportune misure
precauzionali;
l’Infermiere
Epidemiologo
compila
la
scheda
di
sorveglianza, come strumento per la prima verifica
dell’applicazione delle misure raccomandate.
I
report
epidemiologici
e
le
successive
osservazioni sono presentati e discussi nelle
riunioni del CCIO.
I dati semestralmente ed annualmente sono
pubblicati nel sito aziendale disponibili a tutto
il personale.
INCIDENZA (n.ceppi isolati/n.dimissioni) x 1000
Grafico 1 - Incidenza di isolamento dei "microrganismi sentinella" da urinocolture
- Ospedale di Rovigo - anno 2009 VS anno 2008 60
48,7
50
44,2
40
30
20,1 17,5
20
11,1
13,5
13,3
9,6
8,3
10
3,8
0,25 0
0,8
0,4
0,8
1
0,1
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0
Microrganism i
2009 (isolati 793 ceppi FILTRO 8 GIORNI)
2008 (isolati 699 ceppi FILTRO 8 GIORNI)
6,6
Lo
studio
dei
dati
epidemiologici
locali,
l'adozione di misure precauzionali universali,
la
diffusione
capillare
dei
risultati
rappresentano strumenti essenziali per il
controllo
degli
all'assistenza.
eventi
infettivi
correlati
LA SICUREZZA DELL'OPERATORE
Il tema della sicurezza del lavoratore
assume
una
rilevanza
peculiare
nel
Laboratorio di Microbiologia.
Il personale è quotidianamente esposto ad
un'ampia varietà di rischi per la salute in
particolare al rischio biologico.
CLASSIFICAZIONE E DEFINIZIONE DEI RISCHI
I Laboratori di Microbiologia sono ambienti
di lavoro speciali, spesso unici, che possono
costituire un rischio per l’acquisizione di
malattie infettive alle persone che vi
lavorano o a loro vicini.
Molte infezioni sono state contratte in
Laboratorio nella storia della Microbiologia.
Infezioni acquisite in Laboratorio
nel 1949 Sulkin e Pike pubblicano una serie di sorveglianze su 222
infezioni virali acquisite in Laboratorio, 21 selle quali fatali, in un
terzo dei casi la fonte probabile di infezione era associata alla
manipolazione di animali e tessuti infetti;
nel 1967 Hanson et al, riportano 428 casi di infezioni acquisite in
Laboratorio per via aerea da arbovirus;
nel 1974 Skinholi pubblica i risultati di una sorveglianza sul
personale dei Laboratori in Danimarca dove si osservava una incidenza
per epatite del 2.3 casi per 1.000 dipendenti, sette volte superiore
all’incidenza del resto della popolazione;
nel 1976 Harringhton e Shannon documentano che i dipendenti dei
Laboratori medici avevano un rischio superiore 5 volte di acquisire la
tubercolosi rispetto al resto della popolazione. Tubercolosi, Epatite B
e shigellosi rappresentavano le tre principali infezioni occupazionali
Classificazione dei Microrganismi infettivi per gruppi di rischio
Gruppo di rischio 1 (nessuno o basso rischio individuale o collettivo)
Gruppo di rischio 2 (moderato rischio individuale, limitato rischio collettivo)
Gruppo di rischio 3 (elevato rischio individuale, basso rischio collettivo)
Gruppo di rischio 4 (elevato rischio individuale e collettivo)
La sicurezza nel Laboratorio di Microbiologia si
consegue con il contenimento, la riduzione o
l'eliminazione dei rischi derivanti dal contatto con
microrganismi potenzialmente pericolosi per la salute.
Il contenimento dei rischi si attua:
con l'adozione di tecniche di laboratorio collaudate
e standardizzate;
con l'utilizzo di dispositivi di sicurezza individuali e
collettivi;
con una organizzazione strutturale e funzionale del
Laboratorio.
Alcune disposizioni di carattere generale
adottare sempre in ambiente di lavoro sono:
da
utilizzo del camice o divisa ;
divieto di mangiare, bere, applicarsi lenti a
contatto;
decontaminare le superfici di lavoro al termine
dell'attività quotidiana o dopo eventuali versamenti
di materiale contaminato;
raccogliere i rifiuti a rischio infettivo in idonei
contenitori.
Alcuni dispositivi di protezione individuale, che
hanno lo scopo di proteggere l’operatore dai rischi
sono:
Visiere protettive;
Guanti monouso;
Camici o divise;
Maschere con filtro FFP3.
Tra
i
dispositivi
di
protezione
collettiva
indispensabili per la protezione dell’operatore e
dell’ambiente di lavoro ricordiamo:
simboli rischio biologico;
flusso d'aria controllato;
stanza a pressione negativa;
cappe di Biosicurezza di secondo livello (BL2)
Conclusione:
Il PAZIENTE e il TECNICO DI LABORATORIO
Hanno un obiettivo comune
LA SICUREZZA in ambito ASSISTENZIALE
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE