Scheda tecnica SMA - La ricerca contro la SMA

Transcript

Scheda tecnica SMA - La ricerca contro la SMA
La ricerca contro la SMA – www.ricercasma.it
Scheda tecnica SMA
Generalità
L’atrofia muscolare spinale (SMA) è una delle più frequenti patologie genetiche
autosomiche recessive dell’uomo: essa causa la degenerazione delle cellule delle corna
anteriori del midollo spinale, con conseguente morte dei motoneuroni, debolezza
muscolare e atrofizzazione. La sua incidenza è stimata intorno a 1 caso ogni 5.000-10.000
nati vivi mentre in media 1 persona su 50 è portatore sano del difetto genetico.
L’età di esordio della malattia e la severità dei sintomi clinici sono molto variabili. Secondo
la classificazione del International SMA Consortium si distinguono tre forme principali:
- la forma grave o malattia di Werdnig-Hoffmann (SMA1) caratterizzata dall’impossibilità
dei bambini affetti di assumere la posizione seduta senza aiuto;
- la forma intermedia o SMA2 nella quale è possibile la posizione seduta ma non il
cammino;
- la forma lieve o malattia di Kugelberg-Welander (SMA3) che permette invece la stazione
eretta non assistita.
La terza forma ammette due sottogruppi: SMA3a con inizio dei sintomi clinici prima dei 3
anni dì età e SMA3b con esordio tra i 3 e i 20 anni d’età. Questa distinzione fa riferimento
all’osservazione che le persone del secondo sottogruppo mantengono la capacità di
camminare per un periodo molto lungo. La probabilità di camminare senza assistenza
dopo 10, 20 e 40 anni dall’esordio della malattia è del 73%, 44% e 34% nella SMA3a e
97%, 89% e 67% nella SMA3b.
Oltre a queste tre forme principali, sono descritte in letteratura la SMA0 i cui sintomi sono
già presenti nel feto e la SMA4 o forma adulta, con età d’esordio molto variabile ma
compresa tra i 20 e i 30 anni.
Genetica molecolare
Tutti i tipi sopra elencati di atrofia muscolare spinale sono associati ad una mutazione del
gene SMN1 (survival motor neuron), nella regione SMA del genoma umano. Questa
regione è localizzata sul braccio lungo del cromosoma 5 (5q12.3) ed è composta da due
segmenti molto simili, quello centromerico e quello telomerico. Il gene SMN1 si trova nel
segmento telomerico e un suo equivalente, il gene SMN2, nel segmento centromerico.
Ciascuno di essi conta nove esoni (1, 2a, 2b, 3-8), con il codone di stop vicino alla fine
dell’esone 7 e lunghezza di circa 20 kb. Il gene SMN1 differisce dalla sua copia
centromerica (SMN2) per solo nove nucleotidi, dei quali cinque sono in introni e gli altri tre
sugli esoni 6, 7 e 8. Solo la differenza presente sull’esone 7 è funzionalmente significativa.
Nella regione SMA sono inoltre presenti altri geni, NAIP, H4F5 e p44, molte sequenze
ripetute e pseudogeni, rendendo di fatto tale zona geneticamente instabile. Oltre il 95%
delle mutazioni responsabili della SMA sono costituite dalla delezione omozigote dell’esone
7 del gene SMN1.
Geni SMN e NAIP
Sembra che grosse delezioni coinvolgenti anche geni contigui come il NAIP possano
causare la forma più severa della patologia. La spiegazione risiede probabilmente nel fatto
che il gene NAIP (neuronal apoptosis inhibitory protein) appartiene ad un gruppo di geni
inibitori dell’apoptosi cellulare, quindi una sua mancanza può avere ripercussioni sulla
perdita motoneuronale spinale. La variabilità fenotipica è inoltre correlata alla quantità e
qualità dei geni SMN coinvolti: essi possono subire conversioni con formazione di geni
ibridi. La forma severa della patologia potrebbe essere causata da vere delezioni nella
regione SMA mentre le forme benigne da semplici conversioni SMN. Siccome la delezione
SMN1 e NAIP con 1-2 copie SMN2 (numero medio presente nella popolazione) si riscontra
quasi esclusivamente nella forma grave, si tratterebbe quindi della prova di una vera
delezione dell’intero segmento telomerico della regione SMA, rimanendo intatta la parte
centromerica. Per contro, le 3-4 copie SMN2 presenti nei pazienti con le forme benigne
della patologia sarebbero il risultato della conversione SMN1 in SMN2. La presenza di
-2delezione del gene NAIP aggrava la prognosi indipendentemente dal numero di copie
SMN2.
Altri modificatori
Si è osservata una grossa correlazione tra fenotipo patologico SMA e numero di copie del
gene SMN2. I pazienti SMA1 presentano usualmente 1-2 copie del gene, quelli con la
forma intermedia 2 o 3, mentre i pazienti con le forme più benigne ne posseggono
generalmente 3-4 e talvolta 5 o 6. Tuttavia l’influenza del numero di copie SMN2 non è
implicita, nel senso che tre copie SMN2 sono state osservate anche in pazienti SMA1.
Probabilmente il numero di copie non è funzionalmente equivalente, producendo diverse
quantità di proteina SMN. Tuttavia la perdita di entrambi gli alleli SMN1 in presenza di una
sola copia SMN2 è genericamente una caratteristica purtroppo letale.
Oltre all’evidente influenza delle differenze nel corredo genico SMA, sono stati osservati
anche gli effetti che il sesso produce sul fenotipo patologico. Per esempio nelle forme
meno severe si è notato che le femmine sono numericamente circa la metà rispetto ai
maschi, potendo questo fatto suggerire un effetto protettivo degli estrogeni. Inoltre i casi
di mutazione biallelica SMN1 asintomatica sono più frequenti nel sesso femminile. Tuttavia
l’influenza del sesso sul fenotipo SMA resta ancora poco chiara.
Riferimenti
Brahe C, Servidei S, Zappata S, Ricci E, Tonali P, Neri G (1995) Genetic homogeneity
between childhood-onset and adult-onset autosomal recessive spinal muscular
atrophy. Lancet 346: 741–742.
Burghes AH (1997) When is a deletion not a deletion? When it is converted? Am J Hum
Genet 61: 9–15.
Bürglen L, Seroz T, Miniou P, Lefebvre S, Burlet P, Munnich A, Pequignot EV, Egly JM,
Melki J (1997) The gene encoding p44, a subunit of the transcription factor TFFIH, is
involved in large scale deletion associated with Werdnig-Hoffmann disease. Am J
Hum Genet 60: 72–79.
Dubowitz V (1995) Disorders of lower motor neurone: the spinal muscular atrophies. In
Muscle Disorders in Childhood, Dubowitz V, ed. Saunders, London.
Dubowitz V (1999) Very severe spinal muscular atrophy (SMA type 0): an expanding
clinical phenotype. Eur J Paediatr Neurol 3: 49–51.
Feldkötter M, Schwarzer V, Wirth R, Wienker TF, Wirth B (2002) Quantitative analysis of
SMN1 and SMN2 based on real-time Light Cycler PCR: Fast and highly reliable carrier
testing and prediction of severity of spinal muscular atrophy. Am J Hum Genet 70:
358–368.
Harada Y, Sutomo R, Sadewa AH, Akutsu T, Takeshima Y, Wada H, Matsuo M, Nishio H
(2004) Correlation between SMN2 copy number and clinical phenotype of spinal
muscular atrophy: three SMN2 copies fail to rescue some patients from disease
severity. J Neurol 249: 1211–1219.
Hausmanowa-Petrusewicz I, Jędrzejowska M, Milewski M, Zimowski J, Borkowska J,
Kostera-Pruszczyk A, Sielska D, Jurek M (2009) Phenotype modifiers of spinal
muscular atrophy: the number of SMN2 gene copies, deletion in the NAIP gene and
probably gender influence the course of the disease. Acta Bio Pol 56: 103–108.
Helmken C, Hofmann Y, Schoenen F, Oprea G, Raschke H, Rudnik-Schöneborn S, Zerres
K, Wirth B (2003) Evidence for modifying pathway in SMA discordant families:
reduced SMN level decreases the amount of its interacting partners and Htra2-beta1.
Hum Genet 114: 11–21.
Lefebvre S, Burglen L, Roboullet S, Clermont O, Burlet P, Viollet L, Benichou B, Cruaud C,
Millasseau P, Zeviani M et al. (1995) Identification and characterization of spinal
muscular atrophy determining gene. Cell 80: 155–165.
Macleod MJ, Taylor JE, Lunt PW, Mathew ChG, Robb SA. (1999) Prenatal onset spinal
muscular atrophy. Eur J Paediatr Neurol 3: 65–72.
-3Mailman MD, Heinz JW, Papp AC, Snyder PJ, Sedra MS, Wirth B, Burghes AH, Prior TW
(2002) Molecular analysis of spinal muscular atrophy and modification of the
phenotype by SMN2. Genet Med 4: 20–26.
Roy N, Mahadevan MS, McLean M, Shutler G, Yaraghi Z, Frahani R, Baird S, BesnerJohnston A, Lefevre C, Kang X et al. (1995) The gene for neuronal apoptosis inhibitor
protein is partially deleted in individuals with spinal muscular atrophy. Cell 80: 167–
178.
Scharf JM, Endrizzi MG, Wetter A, Huang S, Thompson TG, Zerres K, Dietrich WF, Wirth B,
Kunkel LM (1998) Identification of a candidate modifying gene for spinal muscular
atrophy by comparative genomics. Nat Genet 20: 83–86.
Wirth B, Brichta L, Schrank B, Lochmüler H, Blick S, Baasner A, Heller R (2006) Mildly
affected patients with spinal muscular atrophy are partially protected by an increased
SMN2 copy number. Hum Genet 119: 422–428.
Yamashita M, Nishio H, Harada Y, Matsuo M, Yamamoto T (2004) Significant increase in
the number of the SMN2 gene copies in an adult-onset type III spinal muscular
atrophy patient with homozygous deletion of the NAIP gene. J Neurol 52: 101–106.
Zerres K, Rudnik-Schöneborn S, Forkert R, Wirth B (1995) Genetic bases of adult onset
spinal muscular atrophy. Lancet 346: 1162.
Zerres K, Rudnik-Schöneborn S, Forrest E, Łusakowska A, Borkowska J, HausmanowaPetrusewicz I (1997) A collaborative study on the natural history of childhood and
juvenile onset proximal spinal muscular atrophy (type II and III): 569 patients. J
Neurol Sci 146: 67–72.