ALLEGATO Y – Valutazione TCO degli impianti di

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ALLEGATO Y – Valutazione TCO degli impianti di
Valutazione TCO degli impianti di illuminazione
L’esecuzione dell’analisi economica delle diverse soluzioni tecnologiche impiegate fa riferimento ad
un’analisi TCO (Total Cost Ownership) di cui di seguito si riportano due esempi relativi a due tipologie
impiantistiche, è stata adottata anche in sede di consultazione europea nel documento MEEuP Product
Cases Report, Final – 28.11.2005 – VHK for European Commission alle pagg. 4.26 – 4.28. In questa analisi
compaiono le voci principali di costo riguardanti un apparecchio illuminante (rispettivamente: costo di
acquisto, costo di manutenzione ordinaria – comprendente pulizia vetro e sostituzione lampada – costo di
manutenzione straordinaria – comprendente sostituzione dell’alimentatore o del corpo illuminante – e
costi relativi al consumo di energia elettrica).
Il fine di questa analisi è valutare quali siano le tecnologie che, a parità di prestazioni, consentono di
ottenere costi di gestione e manutenzione inferiori nel lungo periodo (per gli impianti di illuminazione
pubblica occorre considera un periodo di 30 anni, vita media di un impianto di pubblica illuminazione) con
le condizioni di funzionamento attuali.
A titolo esemplificativo sono proposti due confronti tra apparecchi a scarica ed apparecchi LED:
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Nel primo caso si mette a confronto un apparecchio a LED che consuma 75W con un apparecchio
a scarica con lampada a vapori di sodio 70W che consuma 77W. Il prezzo di listino dell’armatura
LED è pari a € 970,00 mentre quello dell’armatura a scarica pari a € 350,00.
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Nel secondo caso si mette a confronto un apparecchio LED consuma 31W con un apparecchio di
arredo urbano pregiato equipaggiato con lampada a vapori di sodio 70W che consuma 77W. Il
prezzo di listino dell’apparecchio a LED è pari a € 680,00 mentre quello dell’apparecchio di arredo
urbano è pari a € 450,00.
Come si vede dalle tabelle di seguito riportate, nel primo caso ai costi attuali di installazione e sostituzione
componenti (in cui si è tenuto conto anche dei costi della manodopera) nel lungo termine la soluzione a
sodio alta pressione rimane quella a minor costo, anche considerando l’impiego di LED con potenze
inferiori, in virtù dell’eventuale declassificazione della strada (anche se, come indicato nei paragrafi
successivi, riteniamo la norma UNI 11248 troppo semplicistica quando afferma che risulta possibile
declassificare ogni categoria di riferimento in presenza di sorgenti a luce bianca). Solo nel secondo caso, per
parchi e giardini le sue soluzioni tecnologie si avvicinano a livello di costi.
Nel calcolo economico sono stati considerati per l’apparecchio a scarica i costi dovuti alla sostituzione
lampada (in corrispondenza dei quali viene effettuata la pulizia apparecchio secondo quanto disposto dal
piano di manutenzione e alle indicazioni della norma CIE 154-2003) e la sostituzione dell’alimentatore
elettronico (avente vita media di 60000 ore con un failure rate del 10%). Per l’apparecchio a LED sono stati
considerati i costi dovuti alla sostituzione dell’apparecchio illuminante esaurite le 50000 ore di
funzionamento ed una pulizia dell’apparecchio ogni 4 anni, sempre secondo un eventuale piano di
manutenzione minimo.
Alla luce di questa analisi è possibile osservare come le due tecnologie presentino pressoché lo stesso
andamento dei costi (anche con potenze installate così diverse): questo è dovuto essenzialmente al fatto
Renzo Tedeschi
Bologna 24.10.2012
Valutazione TCO degli impianti di illuminazione
che il costo di installazione di un apparecchio a LED è ancora molto alto e soprattutto a fine vita va
sostituito integralmente (cosa che non succede con un apparecchio a scarica); per corpi illuminanti a scarica
i costi si abbassano notevolmente allorché vengano scelti apparecchi con prestazioni superiori (questo
consente infatti di aumentare l’interasse e quindi diminuire il numero di apparecchi oppure diminuire le
potenze installate).
CASO 1
CONFRONTO APPARECCHI CASO 1
Renzo Tedeschi
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CASO 2
CONFRONTO APPARECCHI CASO 2
Renzo Tedeschi
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