Progetto nave - Marinai di Gemona

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Progetto nave - Marinai di Gemona
MARINAI DI
GEMONA
LE NAVI MILITARI
LA FLOTTA NAVALE ITALIANA
LO SVILUPPO DEL PROGETTO NAVALE MILITARE SCAFO - APPARATI DI PROPULSIONE - IMPIANTI DI
BORDO - IMPIANTI DISCOPERTA – IMPIANTI DI
SICUREZZA, ASSETTI IN NAVIGAZIONE - ARMAMENTO
GUERRESCO
Studio eseguito a cura dell’Ing. Giambattista Melissari dell’E.T.s. S.n.C., che si riserva a termini
di Legge, la proprietà di questo studio, dei disegni e delle foto ad esso allegati ed attinenti, con
divieto assoluto di riprodurlo/i o renderlo/i comunque noto/i a Terzi senza sua espressa
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dichiarazione scritta. Inoltre, si riserva il diritto di apportare varianti a quanto esposto, in fasi
successive e/o qualora lo reputi necessario, non costituendo detto studio alcun obbligo per il
summenzionato Ingegnere e la Società E.T.s. S.n.C.
Rev. 01 dd. 05.07.2008
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LA FLOTTA NAVALE ITALIANA
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CV - Portaerei da combattimento ed appoggio: Nave Cavour – Consegnata alla marina
Militare, ma ancora non entrata in Squadra.
• C – Incrociatore Portaeromobili: Nave Garibaldi - Nave Ammiraglia – Sede del CINCNAV.
• D- Cacciatorpediniere – Classe Orizzonte - 2 Unità: Nave Doria e Nave Duilio.
• F- Fregate Classe Maestrale - 8 Unità:
1. Nave Maestrale
2. Nave Grecale
3. Nave Libeccio
4. Nave Scirocco
5. Nave Aliseo
6. Nave Euro
7. Nave Espero
8. Nave Zeffiro
Nuove acquisizioni da parte delle M.M.I. in sostituzione delle C. Maestrale, che saranno poste in
disarmo allorché le Fregate FREMM saranno pronte:
F- Fregate CL. FREMM.
DATI CARATTERISTICI DELLE NAVI MAGGIORI: NAVE CAVOUR
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DATI CARATTERISTICI DELLE NAVI MAGGIORI: NAVE GARIBALDI
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Dislocamento: 13.850 t.p.c.
Dimensioni: 180,2 x 33,4 x 6.7 (8,2) m
Ponte di volo: 173,8 x 30,4 m
Equipaggio: 780 (230 del personale di volo) + 45 del comando complesso
Apparato motore: 4 TG Fiat-General Electric LM-2500 (2 el.)
Potenza: 82.000 HP (60.400 kW)
Velocità: 30 nodi
Autonomia: 7.000 mg / 20 nodi
Apparato elettrico: 6 Diesel - alternatori per 9.360 kW
Armamento: 4 LMs Teseo Mk 2; 2 LM (8) Albatros/ Aspide; 6-40/70 mm Dardo; 6 tls ASW
324 mm
Linea di volo: 12 ÷ 18 A. / E.
DATI CARATTERISTICI DELLE NAVI MAGGIORI: NAVI DORIA – DUILIO
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Lunghezza fra le Pp (LBP) 141,70 mt
Lunghezza fra le Pp (LBP) 141,70 mt
Lunghezza fuori tutto (LOA) 152,87 mt
Larghezza massima f.o. 20,30 mt
Larghezza al galleggiamento 17,90 mt
Altezza dell’albero dalla linea di costruzione 43,20 mt
Altezza di costruzione 11,80 mt
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• Dislocamento di Nave Scarica e Asciutta 5290,4 tonn.
• Dislocamento di Pieno Carico 7050 tonn
• Immersione isocarenica corrispondente 5,10 mt
• Sporgenza delle eliche sotto la linea di costruzione 1,60 mt
• Sporgenza bulbo sotto la linea di costruzione 2,4 mt
• Immersione in corrispondenza del bulbo 7,5 mt
La tabella d’armamento prevede 189 militari suddivisi in 24 Ufficiali, 53 Sottufficiali 33 Sergenti e
79 Militari di Truppa. Inoltre ci sono 41 posti letto disponibili per esigenze la SEZELICOT (13), il.
Comando Complesso (max. 20) e la Squadra Reggimento San Marco (8).
DATI CARATTERISTICI DELLE NAVI MAGGIORI: F – FREGATE CL.
MAESTRALE
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Dislocamento: 3.040 t.p.c.
Dimensioni: 122,7 x 12,9 x 4,2 (5,9) m
Ponte di volo: 27 x 12 m
Equipaggio: 24 + 201
Apparato motore: 2 TG Fiat-General Electric LM-2500; 2 D Grandi Motori Trieste BL-23020-DVM
Potenza: 50.000 HP (36.765 kW); 11.000 HP (8.088 kW)
Autonomia: 6.000 mg / 15 nodi
Potenza elettrica: 3.120 kW
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Armament: 4 LMb/s Teseo Mk 2; 1 LM(8) Albatross/Aspide; 1-127/54 mm; 4-40/70 mm; 2
tls 533 mm; 6 tls ASW 324 mm; 2 E.
DATI CARATTERISTICI DELLE NAVI MAGGIORI: F –
FREGATEPROGETTO FREMM
Caratteristiche generali delle unità navali FREMM
Caratteristiche di piattaforma
• • Dislocamento a pieno carico a fine vita
• 5980 t • Lunghezza fuori tutto
• 139 m. • Larghezza massima
• 19,40 m. • Pescaggio medio 5 m. • Propulsione impianto ibrido CODLAG basato su 1
turbina a gas GE/AVIO LM 2500+G4 da 32 MW e motori elettrici reversibili montati sugli
assi • Generazione di energia elettrica 4 DD/GG con motori da 2.1 MW • Propulsore di
manovra 1 motore elettrico con elica prodiera azimutale retrattile • Sistema di gestione della
Piattaforma di nuova concezione ed elevata automazione • Velocità massima 27 nodi •
Autonomia a 15 nodi 6000 miglia nautiche • Vita minima attesa della nave 30 anni •
Equipaggio 145 • Alloggi 165 • Autonomia logistica 45 giorni.
Composizione del Sistema di Combattimento:
• Sistema missilistico antiaereo SAAM IT dotato di 16 celle per missili ASTER 15 e radar
multifunzionale EMPAR (scoperta, tracciamento, designazione per il sistema SAAM IT •
Cannone da 127/64 (solo per unità GP) • Sistema di difesa antiaereo a cortissimo raggio
(ILDS) basato su 2 cannoni 76 SR OTOBREDA (uno solo per le unità GP) e due ADT multi
sensore AMS NA-25 DARDO-F (una a prora ed una a poppa) • Sistema missilistico
superficie-superficie che prevede l’adozione del Sistema TESEO con capacità di lancio dei
missili ASW MILAS • Due sistemi lanciarazzi SCLAR H OTOBREDA • 2 Radar di
navigazione • Sonar a scafo dotato di sistema di scoperta mine e telefono subacqueo • Sonar
rimorchiato • Sistema di lancio contromisure di difesa antisiluro • Sistema di scoperta e
tracciamento infrarosso tipo SASS (GALILEO) • Sistema di comando e controllo (CMS)
basato sul sistema già sviluppato per Orizzonte • Sistema di comunicazioni interne ed
esterne integrate con capacità satellitari militari e civili • Sistema di guerra elettronica
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(EWS) • Due elicotteri NH-90 o 1 NH90 + 1 EH-101 con sistema di movimentazione
assistita.
ULTERIORI COMPONENTI DELLA FLOTTA MILITARE ITALIANA.
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PC - Pattugliatori di Squadra - Cl. Soldati - 4 Unità:
Nave Artigliere
Nave Aviere
Nave Bersagliere
Nave Granatiere
F - Corvette – Cl. Minerva - 6 Unità:
Nave Minerva
Nave Urania
Nave Danaide
Nave Fenice
Nave Chimera
Nave Sibilla
P - Pattugliatori Ausiliari - Cl. Cassiopea - 4 Unità:
Nave Cassiopea – Libra – Spica -Vega
P - Pattugliatori Ausiliari - Cl. Costellazioni – 2 Unità
Nave Sirio – Orione
MS - Cacciamine – Cl. Lerici e Gaeta – 12 Unità:
Nave Lerici - Sapri – Milazzo – Vieste – Gaeta – Termoli – Alghero – Numana – Crotone –
Viareggio – Chioggia – Rimini
P - Unità Minori Combattenti – Cl. Comandanti – 4 Unità.
Nave Fulgosi – Borsini – Bettica – Foscari
L - Unità di assalto Anfibio – 2 Unità:
San Giorgio
San Marco
L - Unità da Trasporto e Sbarco: Cl. San Giusto – 1 Unità
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• A - Navi appoggio:
A) Rifornitori di Squadra – Cl Stromboli e Etna – 3 Unità:
Nave Stromboli – Etna - Vesuvio
• Unità Supporto Polivalente - Cl. Elettra: 1 Unità
• Nave idrografica Ammiraglio Magnaghi: 1 Unità
DATI CARATTERISTICI DELLE NAVI MAGGIORI: NAVI S. GIORGIO – S.
MARCO – S. GIUSTO
NAVI D'ASSALTO ANFIBIO:
Classe "San Giorgio" (2 unità)
SAN GIORGIO L 9892 - SAN MARCO L 9893
• Fincantieri S.p.A.: - Riva Trigoso
• Dislocamento: 7.960 t.p.c.
• Dimensioni: 133,3 x 20,5 x 5,3 m
• Ponte di volo: 133 x 20,5 m
• Equipaggio: 17 + 146
• Apparato motore: 2 D Grandi Motori Trieste A-420.12
• Potenza: 16.800 HP (12.353 kW)
• Velocità: 20 nodi
• Autonomia: 4.500 mg / 20 nodi
• Potenza elettrica: 3.330 kW
• Armamento: 2-25/90 mm; 2 mitragliere 12,7 mm;
2 Elicotteri Leggeri (AB 212 o NH 90), 2 elicotteri Medi (SH-3D o EH 101)
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Tipo di nave da sbarco Landing Platform Deck con ponte di volo continuo da cui possono operare
fino ad un massimo di quattro elicotteri. Inoltre l'Unità possiede le caratteristiche ro-ro per l'imbarco
e sbarco veicoli e può operare sia in punti attrezzati sia in acque prospicienti spiagge aperte. Dotata
di un bacino allagabile poppiero di m 20,5 x 7 da cui fare operare tre mezzi da sbarco tipo LCM,
mentre altri tre mezzi minori sono sistemati sul ponte di coperta. Capacità di carico: 1.000 t., circa
350 uomini equipaggiati, oltre una trentina di mezzi vari da trasporto e combattimento.
NAVI D'ASSALTO ANFIBIO: Classe "San Giusto" (1 unità)
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SAN GIUSTO L 9894
Fincantieri S.p.A: - Riva Trigoso
Dislocamento: 8.000 t.p.c.
Dimensioni: 133,3 x 20,5 x 5,5 m
Ponte di volo: 100 x 20,5 m
Equipaggio: 16 + 180
Apparato motore: 2 D Fincantieri - Grandi Motori Trieste A430-12
Potenza: 16.900 HP (12.426 kW)
Velocità: 21 nodi
Autonomia: 4.500 mg / 20 nodi
Potenza elettrica: 3.330 kW
Armamento: 1-76/62 mm; 2-25/90 mm; 2 mitragliere 12,7 mm; 3÷5 E.
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A - Navi Idro - Oceanografiche - Cl. Ninfe – 2 Unità:
Nave Aretusa - Nave Galatea
A - Navi Ausiliarie Salvataggio e Soccorso – Nave Anteo
A - Navi Ausiliarie Esperienze – Nave Raffaele Rossetti
A - Navi Ausiliarie Moto Trasporto Costiero M.T.C. – 6 Unità:
Nave Gorgona – Tremiti – Caprera – Pantelleria – Lipari – Capri.
A - Navi Ausiliarie Trasporto Acqua – 3 Unità:
Nave Ticino – Tirso – Bormida.
M.C.C. Navi Ausiliarie – 4 Unità: M.C.C. 1101 – 1102 – 1103 – 1104
LO SVILUPPO DEL PROGETTO NAVALE MILITARE: CARATTERISTICHE
DELLE NAVI DA GUERRA
Come caratteristica generale le Navi da Guerra devono avere, a parità di dislocamento, la massima
capacità di offesa, integrata da un complesso di qualità protettive, evolutive, nautiche, nonché di
velocità ed autonomia adeguate ai compiti da svolgere.
Ne consegue che tutte le parti che le compongono devono rispondere all’esigenza fondamentale di
essere realizzate col minimo peso, a parità di resistenza e con la massima efficienza. Di fronte a
queste esigenze, il costo diviene un elemento di secondaria importanza anche se, comunque, il
concetto di economia sussiste sempre ed è una costante. Si intende, con ciò significare che mentre
per una Nave Mercantile lo scafo (ad esempio) è realizzato in ferro comune, per una Nave Militare
lo scafo è realizzato in Acciaio ad Alta Resistenza con costi decisamente superiori, ma nella ricerca
di un tale acciaio si tiene conto, nelle gare bandite per la costruzione del mezzo, del costo minore a
parità di Qualità Certificata. Vale quindi il concetto di economia.
In particolare, le caratteristiche fondamentali delle navi da Guerra sono:
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L’ARMAMENTO guerresco, cioè il complesso dei mezzi di offesa della Nave, scopo
essenziale della sua esistenza. A parità di dislocamento e di altre qualità, la nave più
efficiente è quella che potrà portare in campo una maggiore potenza di armi. Il Coefficiente
di Armamento (rapporto tra peso armi e dislocamento nave) è un valore basilare per il
progetto della nave. Infatti, dal valore di questo rapporto per unità similari, in sede di
progetto, si può risalire al dislocamento da attribuire alla nave.
•
LA PROTEZIONE: che si suddivide in:
1. Protezione passiva: comprende tutte le sistemazioni e strutture atte a ridurre al minimo
i dannosi effetti dell’offesa nemica ed in particolare la:
Compartimentazione, cioè la suddivisione della nave in un certo numero di compartimenti
stagni, per mezzo di ponti orizzontali e paratie stagne trasversali e longitudinali.
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Gli impianti di Sicurezza.
Gli impianti antifouling radioattivo ed antigas.
2. Protezione Attiva: deriva dall’impiego dei sistemi di scoperta; dall’uso coordinato delle
proprie armi con quelle di Unità ed aerei che con essa collaborano ( in sostanza dal sistema
d’arma installato) e dallo sfruttamento della velocità e dalla rapidità delle evoluzioni che
essa può sviluppare.
LA PROTEZIONE PASSIVA
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Nelle moderne Unità Militari, lo scafo è costruito a semplice fasciame, con tratti di DD.FF.
in corrispondenza dell’Apparato Motore, ove interessa avere depositi per combustibile, olio
lubrificante, acqua con funzioni anche di difesa contro eventuali incendi; per contro si è
aumentato il numero di paratie stagne trasversali, onde avere una migliore riserva di
galleggiabilità anche con più compartimenti allagati.
La protezione contro allagamenti ed incendi, esistente anche sulle navi mercantili, è però
molto più sviluppata a causa delle maggiori probabilità di eventi di tale portata causati
dall’offesa nemica. E’ realizzata con impianti appositi descritti nel capitolo Impianti di
Sicurezza.
La protezione dell’equipaggio da gas e radioattività si ottiene con sistemi di ventilazione e
condizionamento in circuito chiuso comandati dalle Centrali di Propulsione e di Sicurezza.
LA PROTEZIONE ATTIVA
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La Velocità: la sua importanza è evidente specialmente in relazione all’analoga
caratteristica delle navi avversarie dello stesso tipo.
L’Autonomia: rappresentata dal numero di miglie nautiche che la nave può percorrere,
senza rifornimenti intermedi di combustibile, o navigando alla velocità economica o di
crociera, quella cioè cui corrisponde il minimo consumo di combustibile per miglio
percorso, ovvero navigando alla massima velocità. L’autonomia dà la misura in cui la nave
è più o meno indipendente dal supporto logistico.
Qualità evolutive e nautiche: comprendono l’insieme delle doti per le quali sono
armonizzate nel miglior modo possibile la stabilità statica e dinamica della nave, la stabilità
di piattaforma per la precisione del tiro, la stabilità di rotta, la velocità di governo ed il
minimo raggio di evoluzione. Tali caratteristiche contrastano tra loro per cui la nave dovrà
essere un giusto compromesso tra le varie esigenze. In altri termini ogni tipo di nave
rappresenta un compromesso tra le caratteristiche che debbono avere un maggiore sviluppo
e le altre, che non devono essere trascurate.
L’insieme dei mezzi di scoperta Aerea – Navale quali:
Radar aereo,
Radar navale,
ECM (electronic counter measures) o Intercettatore radar.
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L’insieme dei mezzi di scoperta Subacquea quali:
Sonar,
Idrofono,
Componente Aeromobile quali:
Elicotteri,
Aerei (se nave Portaerei o porta-aeromobili).
Il sistema d’arma, che comprende non solo le armi vere e proprie ( cannoni, mitragliere,
missili antinave – antiaereo - antisom, siluri, razzi etc.) ma anche le centrali di
CONTROLLO e COMANDO OPERATIVO (C.O.C.) che coordinano i dati dei mezzi di
scoperta e dispongono dell’impiego delle armi più appropriate per il pericolo individuato.
Apparecchiature per la scoperta di attacchi di natura radioattiva.
Abbiamo esaminato le caratteristiche generali di una Nave Militare, esaminiamo, ora come
si procede per lo sviluppo del progetto di una Nave Militare:
Esame dell’impiego del mezzo, ciò significa recepimento delle funzioni della Nave che,
normalmente, sono indicate dalla Stato Maggiore della Marina che stabilisce il Tipo di
Operazione che la nave deve svolgere, quindi (di massima) la sua Velocità; ne determina
l’Armamento Guerresco, i Mezzi di Scoperta ed il Sistema d’Arma; ancora, il Teatro di
Operazione e, in funzione di ciò, l‘Autonomia.
Individuazione della/delle Nave/i Militare/i che hanno caratteristiche simili a quella indicata
dallo Stato Maggiore e che possono essere considerate come Navi di riferimento per la
determinazione delle Dimensioni, del Peso Nave e quindi del Dislocamento nelle varie
condizioni (scarica ed asciutta, alle prove, a pieno carico, al ritorno della missione di
guerra), della Carena e dell’Apparato Motore.
Studio della Struttura Nave ( in genere le Navi sono a sviluppo longitudinale) e disegno
della sua Sezione Maestra, che determina la robustezza delle strutture da impiegare nella
progettazione di dettaglio. All’uopo si esegue, anche, un calcolo agli elementi finiti.
Stesura dei Piani Generali.
Progettazione di dettaglio.
Gli stessi elementi strutturali, caratteristici della costruzione delle Navi Mercantili, si
trovano anche in quella Militare, ciò nonostante, si hanno differenziazioni, talvolta notevoli,
dovute ai seguenti motivi:
La costruzione delle Navi Militari non è soggetta ai regolamenti dei Registri Navali di
Classificazione, perciò il progettista può scegliere la soluzione strutturale più opportuna in
relazione alle caratteristiche d’impiego della nave ed all’installazione dell’armamento.
In linea di massima, nelle costruzioni militari si impiega materiale di caratteristiche
tecnologiche migliori di quello utilizzato nelle costruzioni mercantili, ciò consente di
ottenere strutture più leggere a parità di resistenza.
La sistemazione delle armi comporta particolari rinforzi strutturali nelle zone interessate,
allo scopo di ripartire meglio gli sforzi derivanti dal loro impiego (Salva di cannoni o lancio
di missili).
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4. Particolari soluzioni strutturali occorrono nelle zone poppiere per tenere conto delle
vibrazioni indotte dalle elevate velocità ed in corrispondenza degli Apparati Motori aventi
sempre potenza decisamente superiore rispetto quelli installati sulle unità mercantili di pari
dislocamento.
5. L’Apparato Motore, per motivi di sicurezza, è suddiviso in due gruppi sfalsati sulla
lunghezza nave ed è, inoltre, più sofisticato e complesso.
SCAFO
• Il tipo di struttura impiegata nelle costruzioni militari è prevalentemente longitudinale e la
resistenza longitudinale è affidata, essenzialmente al fasciame ed ai ponti, irrobustiti, a loro
volta, da numerosi correnti longitudinali e collegati a telai trasversali (ordinate rinforzate)
costituiti, come solito, da costole, madiere e baglio e che vengono disposti a distanze
variabili da 1,50 a 2,50 m. circa ogni 10 ordinate normali.
• Spinta è, come si è detto, la compartimentazione stagna per garantire la galleggiabilità e la
stabilità della nave. Sulle navi maggiori il requisito è che la Nave galleggi e sia stabile anche
con tre compartimenti contigui allagati.
• Altra particolarità delle Navi Militari è di avere una poppa quadra che offre una maggiore
facilità di costruzione e maggiore spazio disponibile per la sistemazione di speciali
apparecchiature che contribuiscono alla difesa passiva ed attiva come nebbiogeni,
ecogoniometri rimorchiati, installazione di armi, ponte di volo per l’appontaggio di elicotteri
(per le unità dotate ditale possibilità), nonché garantire alla nave un migliore assetto
longitudinale alle elevate velocità.
• Per quanto attiene ai materiali impiegati, abbiamo già detto del tipo di acciaio ad Alta
Resistenza, sono, anche, impiegati, a seconda del tipo di nave: la vetroresina (cacciamine),
le leghe leggere (sovrastrutture), gli acciai inossidabili (impianti a contatto con acqua di
mare).
SCAFO: CARATTERISTICHE DEI MATERIALI : GLI ACCIAI.
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Di seguito le caratteristiche degli Acciai secondo la classificazione R.I.N.A.:
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LE LEGHE LEGGERE NELLA COSTRUZIONE NAVALE : LORO
CARATTERISTICHE
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SCAFO: LA TIPICA STRUTTURA LONGITUDINALE
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SCAFO: I COEFFICIENTI CARATTERISTICI DELLE CARENE
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APPARATI DI PROPULSIONE
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In genere si utilizza un Apparato Motore Endotermico, generalmente Motori Diesel,
accoppiato a Turbine a Gas nelle varie combinazioni di CoDoG ( Combined Diesel or gas) o
CoDag (Combined Diesel and Gas) suddiviso in due Locali Motori distinti e sfalsati. Sia i
Diesel sia le Turbine a Gas sono accoppiati al proprio asse portaelica per mezzo di riduttori
e frizioni, quando necessario, che possono accoppiare sia i Diesel, sia Le TT.AA.GG. o
entrambe al loro asse, ma con riduttori diversi poiché il loro numero di giri è diverso e,
quindi, ciò rende necessario l’impiego di due diversi riduttori di giri .
Il propulsore delle Navi siano esse Militari o Mercantili è l’elica, che, nelle Moderne Navi
Militari, è del tipo a “Passo Variabile”, o, per meglio dire, a “Pale Orientabili”. Tale tipo di
elica presenta l’indubbio vantaggio, orientando le sue pale, di ridurre la velocità della Nave,
senza dover cambiare il numero di giri del Motore che così lavora a giri e potenza costante
(quanto di meglio possibile per un motore Diesel) e quelli della Turbina a Gas, cosa
quest’ultima, oltremodo difficile ed improduttiva.
L’Apparato Motore necessita per funzionare di ausiliari che ne garantiscano sia il buon
funzionamento sia la manutenzione. Di massima sono:
Compressori d’aria e relativi circuiti.
Pompe per l’acqua di refrigerazione, per l’olio lubrificante, per l’olio combustibile e relativi
circuiti.
Depuratori per l’olio lubrificante e per l’olio combustibile e relativi circuiti.
Ventilazione ed Estrazione di Macchina e relativi circuiti.
Impianto di Automazione per il comando e controllo a distanza dell’A.M.
Diesel Generatori per la produzione di energia elettrica.
Sistemi di scarico gas Combusti e relativi ausiliari.
Calderine per il recupero calore e produzione di vapore dai gas discarico e relativi ausiliari.
Impianti ( Gru e ferro - guide) perla movimentazione di componenti dell’A.M. smontate per
la manutenzione.
IMPIANTI DI BORDO
•
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Possiamo suddividerli, principalmente, in:
Impianti cosi-detti di Scafo.
Impianti Logistici.
Impianti Elettrici: Luce e Forza Motrice.
Impianti di Coperta.
Impianti di Navigazione.
Impianti di Sicurezza.
Impianti per la Comunicazione Interno Nave ed Apparati Radio TLC per comunicazioni
esterne.
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Impianti cosi-detti di Scafo.
- Impianto di Ventilazione ed Estrazione, Rigenerazione dell’Aria e circuiti relativi.
- Impianto di Condizionamento, relativi compressori e circuiti.
- Macchine Frigorifere e relativi circuiti, Locali Frigoriferi.
- Impianto di Refrigerazione Generale, operante ad acqua di mare e relativi circuiti
interessanti l’A.M. e gli Impianti di Scafo.
- Impianto di Trattamento Acque Nere e Grigie di Bordo, relativi macchinari e circuiti.
- Impianto per la Produzione di Acqua Dolce e relativi circuiti.
Impianti Logistici.
- Alloggi per Ufficiali, Sottufficiali, Marinai; tutti ad elevato standard abitativo e di confort,
dotati di Locali Igienici con docce, lavandini, gabinetti e relativi impianti ausiliari quali:
Pompe Igiene, pompe Acqua di Lavanda e Potabili, Boilers o impianti di riscaldamento per
l’Acqua di Lavanda) Nota: questi impianti sono considerati a Bordo delle nostre Navi come
facenti parte degli impianti di Scafo.
- Mense per ufficiali, Sottufficiali e Marinai, con relative dotazioni ed apparecchiature
(Tavoli, tovagliati, posaterie, bicchieri, piatti, gamelle), Banchi di distribuzione vivande, con
reparti riscaldati a vapore per il loro mantenimento al caldo, banchi frigoriferi.
- Cucine e relative dotazioni quali: pentole a vapore o elettriche, piastre elettriche per
cucinare, lava gamelle, lavastoviglie, impastatrici per panificare, forni, trituratori di rifiuti
organici, trituratori di rifiuti non organici e solidi.
- Cambuse per riporre i viveri secchi.
- Riposterie per il servizio bar, complete di dotazioni quali ad esempio: caffettiere elettriche o
a vapore, posateria e quanto altro necessario.
• Impianti Elettrici: Luce e Forza Motrice.
- Impianti luce:
1. Luce Normale e di Riserva per i vari Locali interni della Nave.
2. Luce Normale e di Riserva Esterna per l’illuminazione notturna dei Ponti Scoperti e per il
Gran Pavese.
3. Impieghi Vari: Luci di Navigazione Notturna di Via, di Testa d’Albero, di Posizione Rosso
e Verde, di Coronamento Poppiero, di Fonda.
- Impianti Forza: alimentazione di:
1. Tutti gli ausiliari di A.M. e dei Gruppi Elettrogeni ( Compressori d’Aria, Impianto di
Movimentazione Valvole, Impianti idraulici per vari utilizzi; della Ventilazione – Estrazione
Macchina; degli Ausiliari per la circolazione dei liquidi di A.M. quali pompe di
Refrigerazione, per l’Olio lubrificante, l’Olio Combustibile,
L’Olio idraulico ecc.).
2. Frigoriferi e condizionamento: Alimentazione dei Frigoriferi e relativi Ausiliari per la
conservazione del cibo e di altro tipo; dei Ventilatori – Estrattori Nave dei Compressori per
il Condizionamento.
3. Impianti di Coperta: quali Argani, Tonneggi, Verricelli, Gru varie per gli usi di Coperta.
4. Impianto Luce come sopra descritto.
5. Impianti per la Navigazione: Centraline idrauliche per Timoneria, Ausiliari di Navigazione,
Stabilizzatori, Fanali e Segnali Luminosi di Navigazione (questi ultimi facenti parte dei
Circuiti Luce), Radar di Navigazione. Sistema di navigazione integrato.
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6. Impianti di Sicurezza: Pompe incendio, Pompe Esaurimento Grandi Masse, Impianti per le
Comunicazioni Interne, altri Ausiliari del Servizio Sicurezza.
7. Armamento Guerresco e di Scoperta: alimentazione di tutti gli Ausiliari del sistema di
Combattimento, ad esempio centraline per la Movimentazione di Cannoni e Mitragliere, di
Norie per il Trasporto Munizioni, per i Sistemi per il Lancio dei Missili e dei Razzi, Sistema
di comando e controllo CMS, Sistema integrato di comunicazioni interne ed esterne,
Sistema di guerra elettronica, Sistemi puntamento multano -sensore (radar ed elettro-ottico),
Sistema IFF, Radar per appontaggio elicotteri, Radar di Scoperta di Superficie, Sistema
meteo-oceanografico.
8. Impianti di Scoperta Subacquea: centralina alimentazione per il Sonar e relativi Ausiliari.
Impianti di Coperta:
1. Argani per il recupero delle Ancore.
2. Tonneggi per il recupero dei cavi di ormeggio.
3. Verricelli.
4. Varie Gru per usi di coperta, quali ad esempio: Ammainare e Rizzare le imbarcazioni di
Salvataggio, Imbarco Viveri e Munizionamento, Imbarco Missili.
Impianti di Navigazione:
1. Impianto Idraulico di Comando e Controllo della Timoneria.
2. Sistemi ed Apparecchiature Ausiliarie per la navigazione, quali ad esempio: Console di
comando e Controllo di Plancia, Girobussola, radar di navigazione, Tavolo Nautico e
Tattico, GPS.
3. Centrali di Propulsione.
4. Stabilizzatori.
5. Fanali e Segnali Luminosi di Navigazione
6. Tergicristalli e Chiaro visori per i vetri di Plancia.
Impianti di Sicurezza: in generale sono:
1. Pompe incendio e relativi circuiti ed accessori quali Idranti, Spingarde, Schiumogeni,
Sprinklers.
2. Pompe di Esaurimento Grandi Masse, relativi circuiti ed accessori.
3. Pompe di Esaurimento Portatili e relativi accessori.
4. Impianti di rilevazione incendi.
5. Impianti per Comunicazioni Interne: Interfono, Rete Telefonica per il Posto di
Combattimento e Rete Telefonica di Sicurezza.
6. Sistemi di Spegnimento Incendi: Stazioni Antincendio ad Acqua, a Schiuma, a CO2,
Armadi Antincendio.
7. Sistemi di Intervento per la Falla: Armadi con Attrezzature Antifalla (Autorespiratori,
Paglietti, Puntelli, Cunei, Asce, Martelli ecc.)
8. Impianti di Compressione per Aria Respirabile e relativi Armadi Corazzati per il
caricamento delle Bombole degli Autorespiratori utilizzati sia nel Servizio Antincendio sia
nell’Antifalla e nelle Visite in Carena per controlli di Sicurezza.
Impianti per la Comunicazione Interno Nave ed Apparati Radio del Servizio TLC. per
comunicazioni esterne - di massima sono:
1. Rete Ordini Collettivi, per comunicare dalla Plancia a tutti i Locali.
2. Interfono per le comunicazioni tra i vari Locali
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3. Reti Telefoniche a mezzo cuffie sia per i vari Gradi di Approntamento Nave in
combattimento sia di Sicurezza per fronteggiare gli eventuali danni subiti in combattimento
e/o per cause accidentali.
4. Telefoniche.
5. Apparati Radio del Servizio TLC. per la comunicazione esterna.
ASSETTI IN NAVIGAZIONE
La Nave Militare è divisa normalmente in Zone che sono intercettabili con Portelleria
Orizzontale o Verticale Stagna.
Durante la navigazione si assumono assetti diversi a seconda che si stia navigando in acque
tranquille, che possono presentare qualche insidia o che si stia navigando in acque pericolose e
durante il combattimento. A ciascuno di questi assetti corrisponde un grado di approntamento della
Nave che prevede, nelle varie Zone in cui è suddivisa la nave; la presenza di personale di:
1. Guardia normale, Assetto di Navigazione in acque tranquille. In questo caso la circolazione
a Bordo è libera e non si prevede la chiusura di portelleria stagna di separazione delle varie
Zone della Nave.
2. Guardia normale ma in Terzo Grado di approntamento, Assetto di Navigazione in acque che
possono presentare insidie; si chiude parte della portelleria stagna di Zona, la circolazione
non è più libera, si attivano i sistemi di comunicazione previsti: Cuffie della Rete di
Combattimento che collegano direttamente la Plancia a tutti i Locali; Cuffie della Rete di
Sicurezza che collegano direttamente la C.P. e di Sicurezza con tutti i Locali.
3. Guardia Rinforzata sia alle Armi sia alla Sicurezza con il Personale di Prima Comandata,
ovverossia Secondo grado di Approntamento: si chiude tutta la Portelleria Verticale di Zona,
si prosegue e si intensifica il collegamento per mezzo delle due Reti Telefoniche diverse con
la Plancia e con la C.P. e la Centrale di Sicurezza.
4. Guardia Rinforzata anche con il Personale Franco, ovverossia Terzo Grado di
Approntamento o Posto di Combattimento. Si chiude tutta la Portelleria Verticale ed
orizzontale di Zona e di comunicazione tra Zone. Non è permesso assolutamente circolare. Il
Personale si reca al proprio Posto di Combattimento; quello facente parte del Servizio
Sicurezza si tiene pronto per ogni emergenza ed interviene quando necessario. Il Personale
addetto alle Armi si reca ad armare l’Arma che loro è stata affidata a seconda della Sua
specialità e si tiene pronto al segnale di Combattimento.
ARMAMENTO GUERRESCO
La Scelta e la composizione Dell’armamento Guerresco di una Nave varia a seconda del Tipo di
Nave e del suo Ruolo in squadra. Esamineremo, per avere un’idea concreta della sua complessità
quello delle Navi Cacciatorpediniere di più recente acquisizione da parte della Marina Militare
Italiana: i D Orizzonte Doria e Duilio.
Di seguito la Sua composizione, sono menzionati, anche se non sarebbero da ascrivere ai Sistemi di
Combattimento, ma ai Sistemi di Scoperta anche alcuni Radars.
1. Sistema missilistico antiaereo PAAMS composto da:
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-
Lanciatore verticale Sylver per 48 missili tipi Aster 15 e 30 (con possibilità di futura
installazione di lanciatori per 16 missili addizionali)
Radar multi-funzionale EMPAR
Capacità autonome di Comando e Controllo (C²)
Radar a lunga portata LRR S-1850 M
2.
Altri sistemi principali
Sistema di comando e controllo CMS
Sistema integrato di comunicazioni interne ed esterne FICS
Sistema di guerra elettronica EWS, comprendente anche due Lanciachaff SCLAR-H
3.
Altri sistemi d'arma sopra la superficie:
Tre impianti OtoBreda Super-Rapido da 76/62 per la difesa di punto, la lotta antinave ed il
tiro contro costa.
Due cannoni di piccolo calibro Oerlikon-Oto KBA da 25 mm
Predisposizioni per le future installazioni di un sistema missilistico Superficie – Superficie
del tipo del TESEO Mk2
4.
Altri sensori e sistemi per la lotta sopra la superficie:
Un sistema di scoperta IR (IRAS) Sagem Vampir MB
Due sistemi puntamento multi sensore (radar ed elettro-ottico) MSTIS NA 25X
Un sistema IFF
Radar di navigazione
Radar per appontaggio elicotteri
Radar di scoperta di superficie RASS
Sistema di navigazione integrato
- Sistema meteo-oceanografico
5.
Sistemi per la lotta sotto la superficie:
Sonar a media frequenza Thomson Marconi Sonar UMS 4110 CL
Sistema lanciasiluri per siluri MU-90 (due tubi singoli)
Sistema di difesa anti - siluro SLAT
Telefono subacqueo
6.
Hangar e ponte di volo per un elicottero tipo EH 101 o NH 90 (utilizzabile sia in funzione
antinave che antisommergibile.)
SISTEMAZIONI ED APPARATI DI NAVE DORIA
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LA COMPONENTE AERONAVALE
Oggi il fulcro nevralgico dell’Aviazione Navale sta a Roma e più precisamente a S. Rosa, luogo in
cui ha sede il Comando Forze Aeree (COMFORAER). Frutto della recente riorganizzazione interna
che la Marina Militare Italiana si è data nell’ottobre del 1999, esso si occupa della gestione
operativa tanto delle basi aeree, che dei reparti di volo ed il suo comandante (un Contrammiraglio)
sovrintende anche al 6° Reparto, che invece segue tutta la componente logistica legata alle
infrastrutture a terra, alla ricambistica ed al controllo e stesura di tutta la necessaria documentazione
connessa con l’addestramento del personale e la sperimentazione tecnica. Le richieste di imbarco
vengono inviate in genere dal Comando in Capo della Squadra Navale, che in base alle esigenze
operative assegna i vari mezzi che provengono dalle tre basi sotto il controllo del COMFORAER,
rispettivamente: MARISTAELI-Luni (La Spezia), MARISTAER-Grottaglie (Taranto) e
MARISTAELI-Fontanarossa (Catania).
• A Luni sono di base il 1° ed il 5° Gruppo elicotteri, dotati rispettivamente di SH-3D ed AB212, che in linea di massima si dedicano alle normali missioni ASW e ASUW per conto del
COMSQUAFR DUE di base a La Spezia. In effetti, in questi ultimi anni i due gruppi, al pari
degli altri presenti sul territorio, sono andati maggiormente specializzandosi in alcune
tipologie di missione che a Luni sono soprattutto il supporto agli Incursori (COMSUBIN)
del “Teseo Tesei” e la sperimentazione per conto dell’Industria ed in favore dei nuovi mezzi
che vengono introdotti in servizio.
• Sulla base di Grottaglie, la più recente come realizzazione, abbiamo invece un reparto ad ala
fissa, il GRUPAER, dotato di TAV-8B e AV-8B Plus ed il 4° Gruppo elicotteri.
Quest’ultimo ha costituito al suo interno il Nucleo Lotta Anfibia (N.L.A.) dotato di un ugual
numero di AB-212 e SH-3D e funzionalmente componente del 4° Gruppo elicotteri, ma a
differenza di questo, interamente dedicato al supporto del Comando delle Forze da Sbarco
(COMFORSBARC) ed all’attività anfibia, mentre il 4° Gruppo elicotteri in se si dedica a
fornire in linea di massima la componente ad ala rotante per le unità navali che gravitano
sulla base di Taranto e che fanno parte del COMFORAL.
• Per finire abbiamo Catania-Fontanarossa con il 2° ed il 3° Gruppo, rispettivamente con AB212 e SH-3D. Questa base fino a non molto tempo fa era legata soprattutto a compiti di tipo
addestrativo, con i gruppi in funzione di O.C.U. (Operational Conversion Unit) per le due
linee, con il solo 3° Gruppo che impiegava una parte percentuale delle sue ore di volo
annuali anche in altri tipi di missioni, come quelle S.A.R. di ricerca e soccorso in mare,
oppure nel fornire un certo numero di mezzi da imbarcare sul Garibaldi insieme al 1°
Gruppo di Luni. Di recente però, il maggior carico di lavoro assegnato alla base navale di
Augusta, sede del Comando delle Forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa
Costiera (COMFORPAT) che raccoglie tutte le forze dedicate al pattugliamento, soprattutto
nell’ambito del controllo antimmigrazione e vigilanza pesca, contemporaneamente alla
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presenza di unità dotate di ponte di volo (la Classe Cassiopea e la nuova Classe
Comandanti), ha portato la base di Catania a trasferire una buona parte della sua attività da
addestrativa in operativa, fornendo mezzi da imbarcare, così come per le missioni di
controllo antimmigrazione, pur continuando ad essere il punto di riferimento per tutti gli
allievi provenenti dalle scuole di volo.
Per quanto riguarda le unità navali, finita da un po’ di tempo la prassi del Servizio Volo, ovvero
della componente fissa dedicata alle unità navali ed integrata nell’equipaggio della nave, si è passati
ad una struttura più agile che vede un piccolo nucleo di specialisti soltanto nelle unità maggiori ed
invece, mezzi, piloti e tecnici inviati a richiesta solo per il periodo strettamente necessario, ovvero
per il tempo che l’unità sta in mare o partecipa alle varie esercitazioni o missioni. Tutto questo ha
permesso di razionalizzare il servizio, garantire un numero maggiore di aeromobili per le unità con
capacità di alloggiare due o più elicotteri e soprattutto vedere il personale sbarcato, e quindi
nell’ottica di continuare l’attività di volo, anche quando l’unità navale è ferma in porto.
Al riguardo dei numeri invece le macchine assommano ad un totale di 18 aviogetti AV-8B (tra i
quali due in versione biposto TAV-8B), a cui si aggiungono i rimanenti di 36 elicotteri SH-3D
all’incirca 25/26) organizzati in varie versioni e 56 AB-212, anch’essi suddivisi in diversi blocchi e
sottoversioni. Questi ultimi mezzi sono attualmente in corso di affiancamento e sostituzione a
medio termine con i nuovi progetti europei EH-101 ed NH-90.
Del primo sono stati consegnati già un certo numero di esemplari appartenenti al primo lotto di
16 mezzi divisi in otto ASW/ASUW (versione classica destinata alla lotta antisommergibili ed
alcontrasto di superficie), quattro AEW (versione da guidacaccia ed allarme lontano che prende le
sue origini dalle apposite versioni sviluppate del Sea King ed in servizio in Gran Bretagna e
Spagna) ed infine quattro UTH destinati alle Special Operations. Per quanto riguarda l’NH-90
invece ne sono in previsione 56 ed anch’essi suddivisi in diversi lotti produttivi e varie versioni.
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