regolamento del fondo di rotazione
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PROVINCIA DI SONDRIO PROVVEDIMENTI A SOSTEGNO DEL RECUPERO EDILIZIO NEI CENTRI E NUCLEI DI ANTICA FORMAZIONE Legge 2 maggio 1990, n. 102 REGOLAMENTO DEL FONDO DI ROTAZIONE Deliberazioni del Consiglio Provinciale n. 30 in data 28.06.1995 e della Giunta Provinciale n. In attuazione al “documento base per il fondo di rotazione per i centri e nuclei di antica formazione della legge 102/90 e successive disposizioni attuative” approvato con Delibera di Giunta Regionale n. 08712 in data 2 febbraio 1996. La Provincia interviene a norma del Piano di ricostruzione e sviluppo della Legge 102/90 per favorire il recupero urbanistico ed edilizio nei centri e nuclei di antica formazione. 1. AMBITO DI APPLICAZIONE a. Edifici, manufatti, giardini, opere oggetto di vincolo ai sensi della L. 1089/39 (ora decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42) indipendentemente dalla loro localizzazione b. Centri storici o nuclei di antica formazione classificati come “Zona A”, come “Zone di Recupero” o come “Zone di valore ambientale” nell’ambito della pianificaziourbanistica o regolamentazione edilizia vigente. b.1 Edifici costruiti anteriormente al 1945 e loro pertinenze(corti, giardini, ecc.). b.2 Manufatti diversi di valore storico, artistico o ambientale, come ad esempio: edicole, santelle, affreschi, graffiti, portici, portali, ponti, scalinate, spazi scoperti pavimentati in pietra, fontane e lavatoi costruiti in materiale lapideo, arredi fissi in pietra, macine, forni, magli, mulini, crocifissi, lapidi o steli funerarie storiche. c. Centri e nuclei di antica formazione permanentemente abitati non inseriti dal PRG in zone indicate al punto precedente limitatamente agli edifici costruiti anteriormente al 1920 e loro pertinenze. d. Nuclei rurali di antica formazione non più permanentemente abitati. d.1 Edifici di interesse architettonico o ambientale e loro pertinenze. d.2 Edifici rurali sparsi. e. Edifici isolati di interesse storico, artistico, architettonico o ambientale, anche con originaria destinazione rurale. f. Manufatti diversi di interesse storico, artistico, architettonico o ambientale appartenenti alle categorie c., d., e. (con la stessa esemplificazione di tipi del paragrafo b.2). L’appartenenza ad una delle categorie c., d., e., f., dovrà risultare da una specifica individuazione eseguita da parte del Comune con prescrizioni di intervento valide per la generalità dei cittadini. 2. CONTRIBUTI FORMA TECNICA E CRITERI DI CALCOLO La Provincia concede contributi in capitale, con rimborso in dieci anni senza interessi per gli Enti Pubblici e con tasso del 1% per i privati. Il contributo non è cumulabile con altre provvidenze pubbliche concesse a qualunque titolo. Il contributo è concesso sulla base: A) delle superfici nette recuperate; B) dei maggiori costi dell’intervento edilizio a seguito di prescrizioni contenute nello strumento urbanistico comunale. La quota di contributo di cui al punto A) è regolata come segue: • l’intervento edilizio deve consistere nel recupero dell’intero fabbricato o di parte di esso purché l’intervento possa essere definito architettonicamente unitario; • sono ammesse tutte le destinazioni d’uso compatibili con la normativa urbanistica vigente nel Comune; • il contributo è determinato in Lire/mq. per una superficie convenzionale calcolata sommando le superfici nette ricavate nel modo seguente: 100% della destinazione d’uso principale 50% autorimesse 25% accessori • l’entità del contributo è quella della tabella seguente: Tabella 2.1 Restauro Euro/mq. Recupero conservativo Euro/mq. Recupero Euro/mq. Residenza 1 principale 180 140 124 2 Servizi 165 130 108 140 113 97 130 103 92 n Destinazione Residenza 3 secondaria ad uso turistico Residenza 4 secondaria La quota di contributo di cui al punto B) è regolata come segue: • è ammesso a contributo il maggior costo che deriva al proprietario da prescrizioni espressamente contenute nella concessione edilizia e riferite allo strumento urbanistico vigente. Il costo ammissibile a contributo è pari alla differenza fra il costo corrente per l’intervento descritto e quello corrente per tipi di lavori ordinari con materiali della migliore qualità. Tale costo può essere incrementato del 50% per particolari e motivate difficoltà di accesso e di impianto di cantiere. Nel caso di prescrizioni che riguardino il restauro di elementi esterni, o comunque di fruizione pubblica, è ammissibile a contributo il 75% dell’intero costo. Esemplificativamente si fornisce un elenco di interventi ed una descrizione dei principali elementi che possono concorrere alla definizione del contributo : PRINCIPALI ELEMENTI STRUTTURE: volta semplice (es. botte), volta complessa ( es. crociera, ombrello, legno (es. capriata), miste (es. muratura e legno), metalliche (es. colonne liberty). Tipologie di consolidamento da precisare: es. tradizionali o speciali. MURATURE D’AMBITO: pietra a vista, pietra a secco, tessiture singolari (es. pietre con fughe, rasopietra) INTONACI: in malta di calce, a fresco, tessiture singolari. COPERTURE: materiale litoide (piode, tegole), skandole, legno, piombo, altri. ELEMENTI DELLE COPERTURE: doccioni, aggettanze di gronda. PORTALI o ELEMENTI SIMILARI: architravi, lapidei, bifore, triliti. SERRAMENTI: Porte, antoni, portoni, finestre, persiane, cancelli e similari (cancellate). BALCONI: ballatoi, loggiati, graticci (in legno, in pietra, misti es. pietra più ferro). SPORTI: herkel, bowindow. DECORAZIONI: graffiti, altre comunque di pregio ossia d’arte o d’epoca. OPERE D’ARTE: affreschi, sculture. ARREDI URBANI (religiosi e civili): cappelle, edicole, santelle, crocefissi, fontane, lavatoi, pozzi. ARREDI FISSI ESTERNI: es. tavoli e panche in pietra. ELEMENTI LEGATI AD ATTIVITA’ PRODUTTIVE: forni, magli, torchi, mulini, macine. PARTICOLARI IN GENERE: modanature, cornici, bugnati, fasce, comignoli, inferriate o ringhiere, davanzali (lapidei, lignei), scale (lapidee, lignee), pavimentazioni (lapidee, arricciato), lapidi, iscrizioni, scritte, merlature.VEGETAZIONE DI PARTICOLARE SIGNIFICATO: pulitura, diserbo, reinterro. La Giunta Provinciale, su parere conforme della Commissione Tecnica, ha deliberato i tipi di lavoro ed il maggior costo riconoscibile per ciascuno di essi : N° ODR. • Descrizione Tabella 2.2 Maggior costo riconoscibile 1 TINTEGGIATURA ESTERNA eseguita con latte di calce o acquetinte di calce Euro/mq 17 2 PULITURA E RESTAURO FACCIATE lavaggio e successivo restauro conservativo di facciate a raso pietra o intonacate Euro/mq 33 3 MANTO DI COPERTURA in ardesia della Valmalenco Euro/mq 33 4 MANTO DI COPERTURA in piode pesanti tipo "lose" Euro/mq 55 5 MANTO DI COPERTURA in tavole di larice Euro/mq 33 7 MANTO DI COPERTURA in assicelle di larice ( skandole) Euro/mq 60 8 LATTONERIA IN RAME : canali di gronda e pluviali a sezione tonda, converse etc. Euro/ml 9 CONSOLIDAMENTO E RESTAURO DI COMIGNOLI di particolare pregio architettonico Euro/cad 200 10 PAVIMENTAZIONE in acciotolato o "risc" in androni, cortili , seminterrati, ecc. (ripristino od integrazione di pavimentazioni preesistenti) Euro/mq 11 PAVIMENTAZIONE IN PIETRA LOCALE : lastre di pietra grezza o bocciardata per ambienti esterni (ripristino od integrazione di pavimentazioni preesistenti) Euro /mq 75 12 CONSOLIDAMENTO E RISANAMENTO DI MURATURE con faccia a vista a secco ed eventuale legante non in vista Euro /mq 13 SERRAMENTI ESTERNI IN LEGNO : finestre o porte-finestre, scuri interni od esterni, realizzati secondo tipologie costruttive locali o tradizionali Euro/mq 100 14 BALCONI DI LEGNO di tipo tradizionale, costituiti da travi portanti e tavole disposte orizzontalmente costituenti il piano di calpestio Euro/mq 88 15 BALCONI IN PIETRA : lastra monolitica in pietra locale bocciardata quale piano di calpestio compreso eventuali mensole portanti Euro/mq 180 16 PARAPETTI INTEGRALMENTE IN LEGNO di morfologia tradizionale Euro/mq 82 17 PARAPETTI IN FERRO BATTUTO di morfologia tradizionale Euro/mq 82 18 RECUPERO OD INTEGRAZIONE DI ELEMENTI DI FACCIATA IN LEGNO pareti portanti o tamponamento di porzioni di fienili, timpani od altri elementi (spessori tradizionali) Euro/mq 88 19 RECUPERO DI CAPRIATE IN LEGNO pulitura e restauro di capriate in legno in corrispondenza dei timpani di fabbricati tradizionali esistenti in valle Euro/ml 66 Tutte le misure devono essere riferite alla geometria derivante dalle tavole di progetto 3. PRIORITA’ DEGLI INTERVENTI 17 50 33 E’ data priorità generale agli interventi ammissibili entro centri e nuclei di antica formazione permanentemente abitati. La tab. 2.1 definisce gerarchie di intervento che costituiscono anche priorità nell’uso delle risorse. 4. PROCEDURA PER LA RICHIESTA La data di presentazione delle domande è fissata dal bando. La procedura per l’ottenimento dei contributi è la seguente: a. Domanda dell’interessato su modello allegato e presentazione del progetto dell’intervento, corredato dal computo metrico estimativo delle opere per cui si richiede il sostegno. Il progetto dovrà essere corredato da documentazione fotografica e da disegni di inquadramento generale e dei particolari costruttivi in scala adeguata a illustrare l’intervento proposto. Alla domanda deve essere unita la copia conforme del titolo abilitativo rilasciato dal Comune : • Concessione edilizia • Autorizzazione • Denuncia inizio attività. b. La Provincia verifica la completezza della documentazione e l’ammissibilità a contributo avvalendosi di apposita commissione tecnica. c. La commissione tecnica esamina i progetti presentati e: • • • ammette a contributo le domande che rientrano negli ambiti di applicazione e rispettano le finalità conservative promosse dal fondo; comunica ai richiedenti le eventuali variazioni da portare ai progetti che, rientrando negli ambiti di applicazione, debbano essere adeguati alle finalità conservative promosse dal fondo il richiedente ha l’obbligo di adeguare il progetto nei 120 giorni seguenti alla comunicazione; esclude dai benefici del fondo le domande che per ragioni amministrative e tecniche non rientrano nei criteri dello stesso. d. La Giunta Provinciale delibera l’assegnazione del contributo. Il contributo viene erogato in sole due rate (50% all’inizio lavori e 50% a fine lavori). Prima del versamento della prima rata l’ufficio competente della Provincia accerta l’avvenuta presentazione della fidejussione per l’intero importo. f. La seconda rata di contributo viene pagata in base ad una contabilità consuntiva certificata dal Direttore dei Lavori ed è liquidata a seguito dell’ultimazione dei lavori e previo riscontro della conformità di quanto eseguito con il progetto autorizzato e le relative varianti. g. I lavori debbono essere completati entro 3 anni dalla data di inizio degli stessi. h. Qualora i lavori eseguiti non siano conformi alla concessione edilizia ed al progetto autorizzato, il contributo è revocato dalla Giunta Provinciale. i. La richiesta di pagamento della rata a saldo (lettera d.) deve essere corredata da: • • • • contabilità consuntiva sottoscritta dal Direttore dei lavori e dal proprietario; dichiarazione del Comune che le opere realizzate sono conformi al titolo abilitativo rilasciato; documentazione fotografica delle opere eseguite Per le opere di restauro ammesse a contributo nella misura del 75% dovrà essere presentata adeguata documentazione. l. sono ammesse a contributo le concessioni edilizie e gli altri atti abilitativi notificati o divenuti validi dopo il 1° luglio 2004. 5. RESTITUZIONE DEL CONTRIBUTO Il piano finanziario di rientro del contributo è trasmesso dalla Amministrazione al richiedente insieme alla comunicazione di assegnazione del contributo. La restituzione avviene in dieci anni con rate costanti annue, posticipate con decorrenza dal secondo anno da quello di ottenimento del contributo. La garanzia fidejussoria sarà ridotta di anno in anno. 6. DOMANDA PREVENTIVA E’ facoltà dei richiedenti di presentare domanda preventiva di esame del progetto di intervento trasmettendo l’intera documentazione di cui al punto 4.a. In tal caso sarà utilizzato il modello di domanda, sulla prima pagina del quale sarà scritto con evidenza “DOMANDA PREVENTIVA” e, in luogo della concessione edilizia sarà consegnata una dichiarazione asseverata da parte del tecnico, in calce alla domanda stessa, che certifichi l’ammissibilità urbanistica generale dell’intervento e la fondatezza degli elementi tecnici ed economici indicati nella domanda. Il dirigente incaricato dà risposta mediante lettera, fermo restando che ciò non comporta l’impegno preventivo alla concessione del contributo. http://www. Provincia.So.it - e-mail [email protected]