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PROGETTO QUALE EUROPA PER I GIOVANI? www.athenaeumnae.com The Wrestler NUMERO 24 Guida alla visione SCHEDA TECNICA GENERE REGIA INTERPRETI PRINCIPALI DURATA AMBIENTAZIONE ANNO La trama Ridotto in povertà, separato dalla moglie, allontanatosi dalla figlia, incapace di sostenere un qualsiasi vero rapporto umano, la vecchia gloria del wrestler Randy "The Ram" Robinson tira avanti esibendosi per i fan del wrestling nelle palestre dei licei e nelle comunità del New Jersey. Unica ragione di vita gli rimangono gli spettacoli di second’ordine, i pochi fan e l'adrenalina del combattimento. Dopo essere stato colto da un infarto dopo un match particolarmente violento, a Randy viene consigliato di evitare sforzi eccessivi, farmaci steroidi e i combattimenti. Lontano dal ring, Randy prova a cominciare una nuova vita: lascia il wrestling, trova lavoro al reparto alimentari di un supermercato, tenta di riallacciare i rapporti con la figlia e di iniziare una relazione con l’attempata lap dancer Cassidy, che però rifiuta un rapporto stabile per seguire suo figlio. Purtroppo il fallimento è dietro l'angolo. Cassidy insiste nel rifiutare i pur affettuosi tentativi di approccio con i quali Randy tenta di farla innamorare, così da offrire a entrambi la possibilità di riscattarsi con una nuova vita: è madre di un figlio e stenta a fidarsi di Randy. Non può mettere a rischio la propria vita e quella di suo figlio. Amareggiato, Randy si ubriaca, assume cocaina e si lascia andare a una notte di sesso con una ragazza conosciuta in un bar, dimenticando così l'appuntamento che aveva fissato per una cena con la figlia. Quest'ennesima "dimenticanza" segnerà definitivamente la fine dei rapporti fra Randy e sua figlia Il nuovo futuro che Randy sogna va inesorabilmente in fumo. Non vedendo prospettive future, nemmeno nel ruolo di 'vecchia gloria' del wrestling, Ram decide di continuare lo spettacolo fino alle sue estreme conseguenze, accettando la rivincita contro il suo leggendario avversario, l'Ayatollah, consapevole che con quel match rischierà seriamente la vita. Nemmeno Cassidy, che lo raggiunge prima che salga sul ring, riesce a persuaderlo a desistere. Il film termina con Randy acclamato dal pubblico mentre si lancia per eseguire la sua mossa distintiva (il "Ram Jam", una sorta di "volo dell'angelo"), visibilmente dolorante per delle fitte al cuore, consapevole che questo è il suo ultimo, definitivo momento di gloria. it.wikipedia.org/wiki/The_Wrestler Drammatico Darren Aronofsky Mickey Rourke Marisa Tomei Evan Rachel Wood 112' USA 2008 PENSANDOCI SU... Spunti per la riflessione critica Negli anni ’80 Randy “The Ram” Robinson era un eroe del pro wrestling all'apice della carriera. L'incontro con il rivale Ayatollah, sconfitto il 6 aprile 1989, sarebbe rimasto per sempre nella storia dello spettacolare sport. Tuttavia, venti anni dopo "l'ariete" porta sul corpo i segni della lotta. Appesantito e decaduto, lavora part time in un grande magazzino e pratica il wrestling nelle palestre dei licei, ogni fine settimana, per la gioia dei (pochi) fan che gli sono rimasti. Il personaggio di The Ram rappresenta infatti l'essenza stessa del fallimento. Colpito da un infarto in seguito a un incontro mortificante, il vecchio wrestler inizia a riflettere sulla sua esistenza e trova nella spogliarellista di Marisa Tomei - una donna che per molti aspetti gli somiglia - un'affabile confidente che gli suggerisce di mettersi in contatto con la figlia. Durante la sua personale ricerca di una rinascita, The Ram affronta a testa alta la vita fuori dal ring, provando con ogni strumento a sua disposizione a diventare l'uomo che non è mai stato. A sostenerlo è il ricordo del boato della folla, lo stesso che continua a tentarlo sebbene sia ormai un "vecchio pezzo di carne maciullata", perché i colpi inflitti dalla realtà sono più dolorosi di quelli subiti sul palco sotto ai riflettori. L'ultima drammatica sequenza, che lo mostra di spalle, è interrotta dal nero cinematografico e dai titoli di coda accompagnati dalla toccante ballata di Bruce Springsteen scritta appositamente per il wrestler e per tutti i lottatori caduti. Ti sei mai detto “ancora una e poi basta” con una sigaretta, un dolce o altro cibo, una partita di videogame o altro? Di solito ti concedi qualcosa che ti piace prima o dopo aver concluso con i tuoi doveri (compiti, sport, riordinare la stanza)? Quanto una tua dipendenza diventa assillante fino a tralasciare le “normali” relazioni sociali? Ad esempio facebook, playstation, wii, computer in genere... Ti è mai capitato di creare conflittualità in famiglia o con gli amici per una tua dipendenza? Es: fumo della sigaretta che da fastidio, abuso di alcol che ti ha portato a un comportamento asociale e invadente, ricerca di sensazioni forti e adrenaliniche che ha messo in pericolo la tua vita e quella degli altri. Se hai affrontato queste problematiche come le hai risolte, o almeno che programma hai pensato di intraprendere per fronteggiarlo? Il film mostra il percorso della perdita di volontà generata dalle dipendenze alla sua tappa ultima in cui non è più possibile districarsi nemmeno con un tardivo impegno: il protagonista è troppo indebolito e abituato a cercare al di fuori di sé (negli altri, nei farmaci, nell’alcol e nel sesso) le risorse per farcela. Secondo te cosa si agita dentro di noi che ci porta a dipendere fino all’autodistruzione e a ledere la vita degli altri? Hai mai fatto un programma per vincere qualche tua debolezza? Pensi che darsi dei piccoli obiettivi sia un sistema efficace? Conosci qualcuno (amico o personaggio famoso) che ha vinto una sua dipendenza? Che sistema ha usato? Alla fine della giornata, ti rende più contento aver terminato i tuoi compiti o averla dedicata a qualche tuo passatempo e posticipando lo studio alla sera? PER RIFLETTERE Stephanie (la figlia): Che cosa vuoi da me? Randy: Sono un vecchio pezzo di carne maciullata. E sono solo. E merito di essere solo, voglio soltanto che tu non mi odi. Randy: Molte persone mi hanno detto che non avrei più potuto combattere se avessi vissuto sempre al massimo e spinto al massimo e bruciato la candela dai due lati. Prima o poi ne avrei pagato il prezzo. Randy: Ehi, li senti? E’ questo il mio mondo. Devo andare. Cassidy: Non salire sul ring, ti fai male! Randy: L’unico posto in cui mi faccio male è la fuori. Al mondo non gliene frega un cazzo di me. (al pubblico) Vale la pena anche se perdi tutto quello che ami e tutto quello che ama te, molti mi hanno detto che dovevo smettere di combattere, ma gli unici che possono dirmi quando devo smettere di fare il mio mestiere siete voi!