Pochi ricchi molti poveri - La Gazzetta dell`Economia
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la Gazzetta 32/11 new PDF Adobe ati su Registr t azeco.i www.g verla per rice il a -m e via Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata Anno XVI – / settembre –€ , – Settimanale di informazione economica – www.gazeco.it – Spedizione in abb. postale % Art c. /B L. / – Filiale di Bari Pochi ricchi molti poveri company name BUONO ALLE PAGG. 12 E 13 RIQUALIFICAZIONE DELLO STADIO DI BARI Il San Nicola “non luogo” da valorizzare “N di WALDEMARO MORGESE elle scienze sociali la differenza tra spazio o territorio – che ha un significato soprattutto fisico geografico – e luogo – dove invece esiste e si manifesta una vita sociale e collettiva – è ben chiara e sempre più si usa la locuzione di Marc Augé “non luoghi” per indicare siti dove pure la gente si incontra, dove la frequentazione è anche elevata, ma in cui si svolge soltanto una parvenza di vita collettiva” (cito da Giampaolo Fabris, La società post-crescita, Egea , p. ): potremmo definire “non luogo” l’area ove sorge a Bari lo stadio di Renzo Piano? Chissà, forse sì. In ogni caso riprenderei sul tema alcune considerazioni di Giandomenico Amendola, formulate in merito al futuro del grande stadio realizzato a Bari negli anni ’ su progetto del famoso archistar: manufatto che è, come Amendola si è espresso a ragione, “il più importante segno lasciato nel dopoguerra sul paesaggio di una città complessivamente povera di buona architettura” (Intorno allo stadio, su “Corriere del Mezzogiorno”– edizione Bari e Puglia del luglio , p. ). In effetti quando percorro in automobile la strada che lo costeggia, fissare l’imponente e allo stesso tempo aerea sagoma (l’hanno chiamato “l’astronave di Piano”), mi richiama sempre alla mente un’altra magica visione, anch’essa imponente e svettante, ma di un bel po’ di secoli fa: il federiciano Castel del Monte. Solo che Castel del Monte è divenuto un simbolo, addirittura della Puglia, mentre lo stadio “San Nicola” niente affatto. Potremmo anzi azzardare l’ipotesi che resti a tuttoggi pressoché espulso, estraneo al tessuSEGUE A PAG. 17 Energia – Il quadro pugliese Foggia – Darwin in bilico Rinnovabili Al “Gino Lisa” da Far West? rischio stallo L P a Puglia, per potenza installata, si conferma prima in Italia nel fotovoltaico e seconda nell'eolico. Ma il primato porta con sé una aggressione al territorio che ha fatto parlare al sottosegretario Saglia di “Far West”. L'assessore Capone ha rispedito al governo l'accusa. Intanto da dicembre scorso la Regione si è potuta dotare di norme regionali a tutela dei territori. er l’aeroporto di Foggia “Gino Lisa” si apre una nuova fase di incertezza. Mentre Aeroporti di Puglia conferma di voler portare avanti il progetto di allungamento della pista, per il ° ottobre si annuncia l’interruzione del contratto pubblico di esercizio per la Darwin Airline, compagnia che assicura voli settimanali con Milano Malpensa, Torino e Palermo. DAPONTE ALLE PAGG. 2 E 3 LEVANTACI ALLE PAGG. 6 E 7 Il concorso Vendemmia Immatricolazioni Tecnologia Una piazza virtuale riavvicina i leccesi Meno uva più qualità il vino può brindare Le auto ripartono ma l’anno sarà nero Fra tablet e video sempre più connessione BARLETTA A PAG. 8 MILELLA A PAG. 14 SCHIRONE A PAG. 11 TRAVERSA A PAG. 9 2 17-23 settembre 2011 Energia Mercato Soldi dalle banche % dei Mw autorizati in Puglia Ǥͪͨͩͩ 25 50 75 100 125 150 175 200 225 250 Sweden Spain France Italy Austria United Kingdom Finland Portugal Netherlands biomasse ͨΨ Denmark Greece ͯͫΨ Belgium Ireland Luxembourg Fonte: IEA Geothermal Wind Bioenergy* ** Bioenergie: Biomasse solide, riĮuƟ biodegradabili, biogas e bioliquidi Rinnovabili: in Puglia regole tardive L’iniziale mancanza di normative ha determinato il proliferare di grandi impianti e il conseguente deturpamento dei territori L 2009 - ͪͯΨ La regione è prima nel fotovoltaico, seconda nell’eolico a Puglia, per potenza installata, al agosto scorso – come ormai da tre anni – resta regina del fotovoltaico in Italia, dove già, secondo stime del Gse (Gestore servizi energetici) entrerà in esercizio nel la potenza maggiore al mondo ( . megawatt). Nell’eolico la regione è seconda solo alla Sicilia. Ma nei dati del primato si conferma l’aggressione del territorio, di agricoltura e paesaggio, più che in altre regioni italiane, soprattutto a causa del proliferare dei grandi impianti solari a terra. Un vizio d’origine, effetto di una crescita caotica delle rinnovabili, alimentata dagli incentivi e all’inizio non arginata da regole (nazionali prima e regionali dopo). Ora le linee guida nazionali (emanate a settembre ), con un ritardo di sette anni (decreto legislativo / , di attuazione della direttiva / /Ce), sono arrivate e la Regione ha potuto dotarsi (il dicembre scorso) di norme regionali a tutela di territori e coni visuali, in seguito salvaguardati anche dal IV Conto energia, che ha reso meno convenienti i grandi “parchi fotovoltaici”, molto meno incentivati. Ma i primi effetti positivi delle nuove regole potranno emergere solo nei dati Produzione elettrica da fonti rinnova TWh Germany I l fotovoltaico è un mercato interessante anche per le banche: nel la banca Monte dei Paschi di Siena ha finanziato . progetti in Italia, per un totale di oltre milioni di euro. Per le aziende pugliesi, l’istituto ha previsto un finanziamento per impianti fotovoltaici con potenza non inferiore a Kw coprendo fino all’ % della spesa e fino a un massimo di milioni di euro. g.d. Il Piano di Azione Nazionale L’auspicio Nel 2012 standard comuni Focus sul Conto Energia Impianti in esercizio per Regione e N° Impianti (Tot. (Tot T . 263.104) 0,1 - 1,0 1,1 - 3,0 3,1 - 6,0 I l commissario europeo all’Energia, Gunther Oettinger, ha auspicato l’adozione di standard tecnici comuni entro il , tra cui le “smart grid”, in grado di far arrivare la corrente dove e quando serve al prezzo più basso. Il governo ha introdotto disposizioni, che con quelle adottate dall’Autorià per l’energia, incentivano le reti elettriche intelligenti, idonee alla gestione di piccoli impianti di produzione da rinnovabili e potenziano le reti di trasmissione, anche con la realizzazione di sistemi di accumulo. g.d. 6,1 - 8,0 8,1 - 10,0 10,1 - 15,0 STEFANO SAGLIA dei prossimi semestri. Intanto, secondo l’analisi illustrata alla “V Giornata dell’energia pulita” (organizzata da Promem Sud Est in Fiera del Levante) da Costantino Lato, direttore Studi, statistiche e servizi specialistici del Gse, in Puglia al agosto c’è la maggiore concentrazione di potenza installata di impianti fotovoltaici: il , % del totale nazionale ( . megawatt su . ). Ma nel la percentuale era anche più alta: , %. Seguono a distanza Lombardia ( , %), Emilia Romagna ( , %), Veneto ( , %) e Piemonte ( , %). Per numero di impianti, invece, la Puglia è solo quinta: conta il , % del totale ( . su . , che a fine dovrebbero diventare . ).Viene, dunque, dopo Lombardia ( , %), Veneto ( , %), Emilia Romagna ( , %) e Piemonte ( , %). Questo scenario dimostra, evidentemente, come gli impianti pugliesi siano mediamente più grandi rispetto a quelli delle regioni “concorrenti”. E la presenza di impianti a terra, riferisce il Gse, “in Puglia è ancora da record”. Il che ha favorito investitori finanziari, in maggioranza stranieri, e penalizzato cittadini e imprese locali (disposti a installare i pannelli sui tetti), agricoltura (a cui s’è sottratta superficie coltivabile) e paesaggio. La tendenza non si è invertita nel primo semestre del : in base allo studio di Promem Sud Est (società costituita da banche, Camere di commercio e Confindustria Bari per fornire a imprese ed enti consulenza finanziaria), la maggioranza dei megawatt autorizzati dalla Regione, il %, riguarda impianti proposti da società con sede legale fuori dai confini regionali e solo il % interessa società pugliesi. Secondo lo studio di Promem Sud Est, che ha considerato i soli impianti per cui è necessaria l’Autorizzazione unica, nel primo semestre la potenza autorizzata dalla Regione è cresciuta del % (a megawatt), rispetto al secondo semestre del ( megawatt). Il % della potenza autorizzata riguarda impianti fotovoltaici, il % eolici. Nessuna autorizzazione per impianti a biomasse. “Lecce – ha riferito Lato del Gse – con . impianti (per megawatt) è la provincia con il maggior numero di impianti, seguita da Bari, con . (per ), Taranto con . (per ), Brindisi con . (per ), Foggia con . (per ) e Bat con (per )”. Nel primo semestre , però, lo studio di Promem Sud Est ha rilevato un’impennata in provincia di Foggia (si è autorizzato il % della potenza per impianti fotovoltaici, ossia megawatt su , contro i del semestre precedente), seguita da Bari ( ), Brindisi ( ), Lecce ( ) e Taranto ( ). Nessuna autorizzazione nella Bat. Il capoluogo dauno, pertanto, ha segnato un incremento quasi del %. Mentre, a parte Bari (+ %), le altre province hanno registrato tutte un calo o una variazione nulla rispetto al semestre precedente. Sullo sviluppo caotico delle rinnovabili in Puglia è intervenuto Stefano Saglia, sottosegretario allo Sviluppo economico con delega all’Energia: “La Puglia – ha detto – è diventata la capitale del solare ma con un principio di ‘far west’ che preoccupa. Introducendo le Denunce di inizio attività (Dia) ha reso facilissimo realizzare impianti fotovoltaici, più che altrove. Ma non sempre questa energia è veicolata nella rete. Noi abbiamo cercato di governare il fenomeno e abbiamo ridotto gli incentivi in modo graduale”. GIUSEPPE DAPONTE Mw autorizzati in Puglia 600 500 400 !300 200 100 0 BA BT BR Ǥͪͨͩͩ Mw autorizzati in Puglia nel fotov 600 500 400 300 200 100 0 BA BT BR Ǥͪͨͩͩ FG Energia bili - 25 50 75 100 125 150 175 200 225 250 L’Enea lavora sul web TWh Germany Sweden ͫͨΨ Spain France Italy I Austria United Kingdom Finland Le nuove rinnovabili: Portugal Netherlands Denmark Eolico; Bioenergie**; Solare FV. Greece Belgium Luxembourg Solar ͮͩΨ biomasse ͱΨ Ireland * 3 Formazione % dei Mw autorizati in Puglia Ǥͪͨͩͨ Piani di Azione: obieƫvi al 2020 17-23 settembre 2011 Hydro Tide, Waves and Ocean n base alle previsioni del decreto legislativo , l’Enea (Agenzia nazionale efficienza energetica) sta sviluppando, a favore delle regioni, programmi di formazione per installatori di impianti rinnovabili. Il Gse con l’Enea sta realizzando un portale su cui saranno disponibili informazioni dettagliate su incentivi, buone pratiche, risparmio ed efficienza energetica. g.d. Raggiungibile per il sottosegretario Saglia entro il classe di potenza al Potenza Installata (Tot. (Tot T . 9.541 MW) 0,1 - 1,0 1,1 - 3,0 3,1 - 6,0 6,1 - 10,0 10,1 - 15,0 15,1 - 18,0 per provincia FG LE TA Ǥͪͨͩͨ oltaico per provincia LE Ǥͪͨͩͨ TA “Obiettivo: 17%” agosto TOTALE “Q uest’anno abbiamo capito che è raggiungibile l’obiettivo fissato dalla direttiva Ue per l’Italia del % dell’energia da fonti rinnovabili entro il , anche grazie al recente boom del fotovoltaico”. Ha riconosciuto l’“errore di previsione” il sottosegretario allo Sviluppo economico con delega all’Energia, Stefano Saglia. E ha così confermato la recente svolta del governo, allontanandosi dall’opzione nucleare dopo il referendum dello scorso giugno. “Un passo necessario però – ha precisato Saglia – è stato l’approvazione del decreto del Quarto conto energia, che ha adeguato gli incentivi (finora troppo generosi) all’efficienza tecnologica e ai costi decrescenti degli impianti e che garantirà regole certe fino al ”, quando, ha spiegato, il costo dell’elettricità da fotovoltaico senza incentivi potrà essere competitivo rispetto a quello di altre fonti, ossia raggiungerà, almeno in alcune applicazioni, la cosiddetta “grid parity”. Come noto, il governo ha messo a disposizione incentivi al settore per - miliardi di euro l’anno (comprensivi degli oneri maturati in conseguenza dei previgenti meccanismi di sostegno), che faranno aumentare la potenza incentivata a circa . mw, più del triplo di quella prevista come obiettivo . Il decreto favorisce gli impianti più piccoli sugli edifici pubblici e privati meno quelli grandi e a terra, realizzati con componenti prevalentemente europei, in sostituzione dell’eternit sui tetti o su edifici su cui ci siano stati interventi di miglioramento dell’efficienza energetica. Ma sull’efficienza energetica per ora grava soprattutto la scure del decreto rinnovabili ( / ), che non solo mette in dubbio tra tre mesi gli incentivi finora riconosciuti (detrazioni fiscali del %) ma rischia di aprire la strada a tagli retroattivi che potrebbero secondo alcuni colpire i rimborsi per le spese già effettuate. Di certo, il decreto dispone che dal primo gennaio dovranno subentrare nuovi incentivi: “Ci auguriamo di conservare – ha detto Saglia – le detrazioni fiscali del %, la cui proroga è oggetto di approfondimento. Accanto agli incentivi alla cogenerazione (nuovo regime di sostegno agli operatori di settori industriali che utilizzano la tecnologia cogenerazione ad alto rendimento, varato con decreto venerdì scorso, ndr) contiamo di introdurre due strumenti per incentivare efficienza energetica e produzione di calore da fonti rinnovabili: contributi, ripartiti in - annualità, per gli interventi di piccole dimensioni e commisurati all’energia risparmiata o all’energia termica rinnovabile prodotta e la revisione, e semplificazione e potenziamento del meccanismo dei certificati bianchi, per gli interventi di maggiore dimensione”. Gli incentivi alla produzione di elettricità da impianti non solari, ha annunciato Saglia, “saranno definiti da un provvedimento in stato di avanzata preparazione ed entreranno in esercizio dal gennaio ”. Saglia, infine, ha auspicato che le linee guida per le autorizzazioni degli impianti elettrici da fonti rinnovabili operative dal siano recepite da tutte le Regioni, alcune ancora colpevolmente in ritardo. g.d. Governo L’assessore Loredana Capone difende la Regione Ricerca settore elettrico “Qui non è il far west” P er ricerca, innovazione e sviluppo industriale, ha riferito il sottosegretario Saglia, il governo sta sperimentando vari strumenti. Tra questi, i piani triennali per la ricerca di sistema nel settore elettrico. Il piano - , in attuazione, è dotato di oltre milioni di euro destinati a produzione e uso razionale dell’energia. Il decreto legislativo , invece, ha messo a disposizione milioni di euro l’anno per finanziare progetti per lo sviluppo tecnologico e industriale per rinnovabili ed efficienza energetica. g.d. L a Puglia non è il “Far west”, semmai lo è stato l’Italia negli ultimi sette anni. È sintetizzabile così la replica al sottosegretario allo Sviluppo economico Saglia dell’assessore alla Sviluppo economico Loredana Capone. Pur senza compromettere il nuovo clima di collaborazione avviato dalla Regione con il governo sui Fas, Capone ha puntualizzato: “Da tempo facevamo le Cassandre, chiedevamo al governo di intervenire sugli incentivi agli investimenti sui suoli agricoli per prevenire il dato che oggi ci ritroviamo, la predominanza degli impianti di grandi dimensioni (che interessano in particolare le multinazionali straniere, mentre le nostre imprese sono capaci soprattutto di fare impianti piccoli sui tetti), favoriti anche dai costi bassi dei campi a fronte delle difficoltà dell’agricoltura, soprattutto al Sud, dove spesso non si coltivano i terreni secondo un’attività di impresa ma li si monetizza. Molti proprietari hanno preferito affittarli e o hanno cercato la rendita anziché il profitto”. “Il governo è intervenuto in ritardo (di anni) – ha rimarcato – e con ripensamenti che hanno danneggiato gli investitori e hanno reso il nostro Paese inaffidabile. Per riempire il vuoto avevamo adottato la legge , bocciata però dalla Consulta, perché di competenza statale. Arrivata la norma nazionale, abbiamo potuto emanare le nostre linee guida”. Ma per Capone è indispensabile un coordinamento se non si vogliono creare situazioni in Italia a macchia di leopardo: “Se, ad esempio, la tecnologia permette di ottenere lo stesso rendimento con un pannello fotovoltaico più piccolo, l’imprenditore (che ha presentato istanza di autorizzazione dell’impianto ma non ha ancora ottenuto l’ok) è tenuto a rivedere il progetto? Per il Ministero sì: una circolare, legittimamente, ha ritenuto la variazione ‘sostanziale’. Mi chiedo però se il quadro normativo edilizio sia applicabile oggi a una materia in cui la tecnologia avanza così rapidamente. Di certo, occorrono strumenti per applicare in modo uniforme la circolare sul territorio nazionale”. g.d. Nati per il quotidiano. Pronti per lo straordinario. P unto di riferimento nel Sud Italia, e in Puglia in particolare, per la stampa di quotidiani, la Sedit ha rinnovato la propria struttura di produzione, trasformandosi in un’industria grafica a ciclo completo, con macchinari tecnologicamente avanzati e personale altamente specializzato. Un moderno sistema organizzativo in grado di soddisfare dalle piccole richieste ai grandi quantitativi di stampati, in numerosi formati, con possibilità di allestimento e rilegature d’ogni tipo e la garanzia di altissima qualità e massima puntualità. Quorum Italia - Fotolia Eccellenza grafica e poligrafica, affidabilità e professionalità nel quotidiano per prodotti straordinari. 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Si incrinano così le speranze dell’intero territorio ionico di rilanciare l’economia facendo rialzare questo colosso che da tanto, troppo, tempo appare “seduto” malgrado le grandi potenzialità. “Qui è a rischio l’assetto italiano sui mercati marittimi che riguardano il bacino del Mediterraneo e gli aspetti di efficienza del nostro terminal utilizzati come pretesto dalla multinazionale taiwanese per trasferire linee in un altro porto, sono la classica pagliuzza nell’occhio che non vede la sua trave”. Senza mezzi termini, vista la gravità della situazione, il parlamentare del PD, Ludovico Vico, interviene sul riposizionamento di queste due linee oceaniche e di due linee feeder di Evergreen. Dal settembre si sono trasferite nel terminal greco del Pireo. Che succederà ora? “È un riposizionamento nell’area del Mediterraneo che rappresenta un segnale molto preoccupante – dice Vico – il primo gesto palese di disimpegno da parte di Evergreen, verso il Porto di Taranto per cui è azionista al % della Taranto Container Terminal. Una comproprietà lasciata al ruolo di maggioranza, con il % delle quote azionarie, alla Hutchinson Whampoa, la multinazionale di Hong Kong che detiene una fetta del % del mercato marittimo globale”. “Questo Governo pare non accorgersi della sconfitta che sta subendo insieme a Taranto e insieme ai porti HUB italiani (Taranto, Gioia Tauro e Cagliari) completamente bypassati dai nuovi scali – dice Vico – che stanno sorgendo in Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto, Libia e Spagna. Persino la Francia riconquista spazi a Sud puntando I su Malta e noi, invece, piattaforma logistica naturale rimaniamo tali solo in ambito lessicale”. Un allarme che Vico aveva lanciato anche in Calabria non meno di due mesi fa parlando del porto di Gioia Tauro. “Manca un qualunque straccio di politica industriale, commerciale e di cooperazione legato al Mediterraneo – commentò Vico nella riunione svoltasi in Calabria – . Nel nel mare nostrum il traffico di contenitori sarà all’incirca di - milioni di TEU a fronte degli attuali milioni, ma mentre in Italia non si pongono le basi di una maggiore competitività, non solo legate al costo del lavoro ma anche a misure ordinarie come l’azzeramento delle tasse e sovratasse di ancoraggio, la riduzione delle accise che gravano sui prodotti energetici e la riduzione del % degli oneri sociali (in analogia a quanto previsto per il cabotaggio), sui nuovi terminal nati nell’area del mediterraneo sono stati investiti dai rispettivi Stati circa miliardi di euro. “Esiste una inaudita negligenza da parte dello Stato nel non voler neanche leggere cosa sta accadendo attorno a noi”, commenta ancora Vico. Le voci si inseguono ed è difficile fare chiarezza. Pareva che la Maersk si stesse affacciando sul Porto di Taranto (notizia che di recente pare non abbia trovato conferme). Ma, per chiarezza, dopo che i cileni della CSAV sono andati via e in sostituzione per carichi locali sta attraccando una linea feeder della Maerks, che però si è già stabilmente riallocata a Port Said in Egitto. Il contesto, quindi, è di fuga non da Taranto ma dai porti italiani. LUDOVICO VICO ANTONELLA MILLARTE Infrastrutture – Attesa nello scalo jonico La storia – Il progetto di primato nel Mediterraneo Ma la diga foranea è ancora lontana Un brusco risveglio dopo i grandi sogni l danno legato allo spostamento dei container riguarda fortemente il Mezzogiorno. E, da Taranto, l’on. Vico lancia l’idea di fare fronte unico insieme ai parlamentari ed agli altri rappresentanti delle regioni coinvolte oltre alla Puglia che sono la Calabria e la Sardegna. A livello ionico, Taranto rischia di restare indietro malgrado la ritrovata guida con la presidenza (dopo vari commissariamenti) affidata a Sergio Prete. Da anni ed anni, nel capoluogo ionico, si discute della diga foranea per la qua- le – aggiunge Vico – la Regione Puglia deve ancora licenziare la VAS (Valutazione di Impatto Ambientale Strategica). C’è poi, l’annosa questione del dragaggio dei fondali senza dimenticare i collegamenti stradali e ferroviari e la altrettanto famosa Piastra Logistica. Intanto, purtroppo, i coreani dell’Hanjin sono a Terragona in Spagna, la cinese COSCO nel Pireo mentre i nostri porti rischiano di non fare passi in avanti. a.m. L a vicenda dei container, che oggi appaiono per Taranto l’ennesima chimera per posti lavoro di cui la città ha disperato bisogno, inizia nel col matrimonio tra le società di Hong Kong e Taiwan che puntarono su Taranto. Solo un paio di anni fa sembrò una svolta epocale. Il porto di Taranto, legato a filo doppio con l’Ilva, fino ad allora aveva vissuto quasi esclusivamente con le movimentazioni legate ad Evergreen. “Non si era mai riusciti a superare la soglia di un milione di TEUS l’anno – fa rilevare Vico – a fronte di una capacità nominale di oltre milioni”. Ma il sogno di Li Ka-Shing, patron dell’Hutchinson e tra gli uomini più ricchi del mondo, originario di Hong Kong ma con non trascurabili rapporti con Pechino e del terminal tarantino di diventare il Porto-chiave del Mediterraneo, oggi si sgretola per un “abbandono” che riguarda Taranto ma va inquadrato in un più ampio contesto politico-strategico nazionale. a.m. 6 17-23 settembre 2011 Infrastrutture Gino Lisa – Lo scalo di Foggia rischia un nuovo stop La Regione taglia “Darwin” in bilico L a nuova sfida che attende l’aeroporto Gino Lisa è di quelle, francamente, proibitive. Dopo tre anni di collegamenti regolari come mai era avvenuto nei trenta precedenti, con un traffico via via cresciuto fino a circa mila passeggeri (+ % nell’ultimo anno), lo scalo un tempo fantasma dell’aviazione civile si ritroverà sul capo dal ottobre la spada di Damocle dei voli nuovamente a rischio. E questo non perchè la compagnia svizzera Darwin Airline toglierà gli aerei, bensì per l’interruzione del contratto pubblico di esercizio che ha finora erogato al vettore per il tramite della Regione Puglia la ragguardevole somma di milioni di euro l’anno ( milioni in totale) per tre collegamenti di linea per un totale di venti voli settimanali con Milano Malpensa, Torino e Palermo. I passeggeri foggiani hanno dimostrato un crescente gradimento verso i voli operati dapprima dalla Myair e dopo circa un anno dalla Darwin Airline che inizialmente prestava i suoi aerei al partner veneto per poi subentrare nel contratto dopo il fallimento ( ) della compagnia di Vincenzo Soddu e la cancellazione dagli elenchi Enac. In questi tre anni si è comunque creato un rapporto di fidelizzazione con la clientela foggiana e pugliese andato via via in crescendo: al Gino Lisa vanno, infatti, anche molti passeggeri dal Barese, dal Salento, ma anche dal Sannio e dal Molise dal momento che il Foggia-Palermo è l’unico collegamento diretto con la capitale siciliana in partenza dalla Puglia. Una fidelizzazione facilitata dai prezzi abbordabili (ma non low-cost) dei prezzi dei biglietti e dalla puntualità dei collegamenti, forse il pezzo forte del rapporto Darwin-Aeroporti di Puglia che oggi oggettivamente rischia di sgretolarsi a causa di questo inatteso (almeno fino a un anno fa) intoppo dovuto alla crisi economica. La Regione, infatti, non potrà prolungare di un altro anno il contratto di servizio, sebbene la compagnia abbia ridotto le sue pretese economiche dai milioni per la fase di start-up ai , milioni di euro richiesti per consolidare il nuovo rapporto. I tempi non lo consentono più, l’austerity stringe la Allarme per l’annunciata interruzione del contratto pubblico di esercizio nei prossimi mesi cinghia degli enti locali (almeno così dicono) e dunque la compagnia per fare fronte alle maggiori spese dovrà necessariamente aumentare i prezzi. Quanti passeggeri risponderanno? È questo l’interrogativo più minaccioso sul futuro del Gino Lisa e dei suoi collegamenti proprio ora che sembravano risollevarsi, quasi una jattura. Ora il contratto di servizio obbliga la compagnia a mandare avanti i voli per un altro anno senza il becco di un contributo, ma la clausola prevede una scappatoia anche per la compagnia che potrà alzare i tacchi dal Gino Lisa una volta verificata, conti alla mano, la scarsa competitività del servizio per la compagnia. E non sono pochi quanti temono l’epilogo ravvicinato di una storia cominciata sotto i migliori auspici (grazie ai milioni di euro per tre anni: cento euro a passeggero) e finita oggi in un tunnel senza uscita (diciamo ottobre?). Perchè ciò non accada i foggiani e tutti gli altri pugliesi che utilizzano il Gino Lisa per volare in Sicilia, dovrebbe verificarsi un doppio miracolo: l’aumento dei prezzi delle tariffe (nell’ordine del - %) non dovrebbe scoraggiare i passeggeri a servirsi dei collegamenti dal Gino Lisa senza che ciò comporti una flessione nell’affluenza. Al contrario, non solo il numero non dovrebbe diminuire (qualche flessione è ammessa magari soltanto nei primi giorni), ma proseguire la sua parabola ascendente a cui si è assistito negli ultimi due anni: l’equilibrio categorico è non scendere sotto il % della capacità media di riempimento dell’aereo che è di posti, dunque dovrebbero volare non meno di - passeggeri per tratta. Sui prezzi dei biglietti gli amministratori locali – dopo un vertice con l’assessore ai Trasporti Minervini, ma non con la compagnia – hanno spiegato che la quota massima non dovrebbe superare i euro andata/ritorno sulle tratte più lunghe (Malpensa e Torino), ma la pubblicazione delle nuove tariffe nel momento in cui scriviamo non è ancora avvenuta e il mistero che la circonda lascia trasparire qualche incertezza. “Purtroppo – dice l’assessore Minervini – non ci sono più le condizioni per assicurare un vitalizio alla compagnia che dovrà continuare a operare da Foggia a prezzi di mercato, dopo aver concluso egregiamente la fase di start-up che serviva a verificare se il Gino Lisa può competere con gli altri aeroporti. Ora quella fase di avviamento è finita – aggiunge l’asserrore regionale alla Mobilità – il traffico è cresciuto, ora il territorio deve dimostrare che dopo tre anni di voli a contribuzione garantita il traffico aeroportuale da Foggia c’è e può continuare a crescere. Altrimenti non sta scritto da nessuna parte che bisogna per forza viaggiare in aereo con il contributo pubblico”. Il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, raccoglie la sfida ma avverte: “Gli enti locali sono tenuti a stimolare l’offerta e la domanda di volo, insieme alla Regione che deve continuare a sostenerci in una fase difficile. Se questo si potrà tradurre in un supporto finanziario lo vedremo più avanti, dico soltanto che il Comune non è nelle condizioni al momento per farlo”. “È necessario portare avanti un’opera di sensibilizzazione forte – sottolinea Eliseo Zanasi, presidente della Camera di commercio – se i nostri sindaci ci credono è ora di dimostrarlo, come pure gli ordini professionali e tutte le altre categorie. Dobbiamo fare tutti uno sforzo, ma Regione e Aeroporti di Puglia devono essere al nostro fianco. Tutte le forze politiche e sociali devono svolgere un ruolo attivo in questa vicenda, altrimenti nessuno più potrà dare la colpa agli altri”. MASSIMO LEVANTACI L’imprenditore Potito Salatto “No alla beffa” parte l’appello L a questione dei voli a rischio rappresenta in questo momento un fatto paradossale per l’opinione pubblica: “Assurdo pensare – dice l’imprenditore Potito Salatto che ha lanciato un appello in difesa dell’aeroporto – che la compagnia elvetica possa disimpegnarsi dal Gino Lisa all’indomani del tanto atteso via libera al progetto di allungamento della pista che ne permetterebbe, finalmente, quel rilancio necessario per farne volano per l’economia del territorio. Il rischio serio che oggi corre la Capitanata – aggiunge – è di ritrovarsi di fronte all’ennesima cattedrale nel deserto che non solo avrebbe, per la comunità, il sapore della beffa ma precluderebbe al territorio di godere di diritto di un asset strategico per la ripresa. Così come la crescita di un aeroporto è determinata dalla vitalità economica, culturale e turistica del territorio che serve, allo stesso modo – ricorda Salatto – uno scalo degno di tal nome costituisce un importante catalizzatore per lo sviluppo economico della comunità. Questo – conclude – è ancor più vero per un aeroporto che, come quello di Foggia, si prefigge di essere la porta principale d’accesso alle tante bellezze del territorio (dal Gargano ai Monti Dauni) nonché, lo ricordiamo, crocevia strategico a beneficio dei flussi in entrata e in uscita di ben regioni”. m.l. Infrastrutture 17-23 settembre 2011 7 Il futuro – AdP: il progetto va, ma serve collaborazione degli Enti locali Per la nuova pista il lavoro continua N on tutto è filato liscio in questi tre anni di collegamenti aerei dal “Lisa”, sicuramente il periodo migliore da quando esiste lo scalo in Capitanata (primi anni settanta). Molto lo si deve all’impegno svolto dalla politica e dalla decisione di Aeroporti di Puglia di assecondare quella che nel tempo è diventata una richiesta pressante del territorio. Con i voli di linea regolari il traffico aeroportuale a Foggia ha fatto segnare numeri interessanti, per uno scalo che sconta sempre il prezzo della pista troppo corta ( metri) ce obbliga all’impiego di aerei poco capienti (massimo passeggeri). Ma non tutto, dicevamo, è filato liscio e l’amministratore unico di Aeroporti di Puglia, Domenico Di Paola, lo sottolinea adesso a malincuore: “Aeroporti di Puglia continuerà a redigere il progetto per l’allungamento della pista e finanzierà i costi, che continuano a essere alti, per il funzionamento dello scalo. Ma almeno la spesa per i vigili del fuoco, che ci costano all’anno mila euro, poteva essere evitata se solo gli enti locali si fossero mossi per tempo. È, infatti, da un anno che il Gino lisa ha superato i mila passeggeri, quota che dà diritto a ottenere i vigili del fuoco pagati dallo Stato all’interno dell’aeroporto. Dovevano essere il Comune di Foggia e la Provincia a formalizzare questa richiesta con una lettera al ministero dell’Interno che non mi risulta sia mai stata presentata. Non dico che li avremmo ottenuti subito, ma sarebbe stato comunque un gesto di buona volontà”. Così la Regione ha deciso di dare il benservito al Gino Lisa, ma il capo di Aeroporti di Puglia respinge questa tesi: “Il grado di responsabilità della Regione e nostro è tale che anche se fossimo insoddisfatti del comportamento degli enti locali non ci metteremmo a far vendette. Debbo aggiungere che la mia non è una critica agli enti, non credo che la politica possa occuparsi di tutto. Oltretutto va detto che prolungare il periodo di start-up del contratto Assicurazioni della compagnia Da Lugano: si va avanti L a compagnia Darwin Airline andrà avanti con i voli da Foggia anche dopo il settembre, data di scadenza del contratto di servizio con la Regione Puglia. “Proseguiremo i collegamenti anche dopo la scadenza del periodo di contribuzione”, commenta l’amministratore delegato della compagnia di Lugano Fabio Parini. Un’assicurazione anche tuttavia non aggiunge nulla a quanto già si sapeva: il contratto siglato tre anni fa con la Regione obbliga la compagnia a non chiudere i collegamenti a fine contratto. Ma la clausola in esso prevista autorizza la compagnia a togliere i voli qualora non vi fossero più le condizioni economiche per restare. Le prime conseguenze di questa nuova gestione sono previste sin da ora sul Foggia- Palermo che passa dagli attuali a collegamenti settimanali, oltre all’aumento dei prezzi le cui tariffe però non sono state ancora rese note. “Si chiude la fase di avviamento – commenta ancora Parini – durante la quale, solo grazie all’erogazione dei contributi, i voli a destinazione di Milano, Torino e Palermo, hanno potuto essere operati a condizioni tariffarie particolarmente vantaggiose per l’utenza e finanziariamente sostenibili per la compagnia. Il nuovo scenario – aggiunge – impone alla compagnia di adottare una nuova politica tariffaria, dalla quale confida possa scaturire la conferma che il mercato, che ha peraltro dimostrato di gradire i servizi offerti, è pronto ad assorbire”. m.l. di servizio con Darwin, oltre che una questione economica, avrebbe posto una serie di questioni non irrilevanti che cozzano con normative precise. Se, come mi auguro, la risposta dei passeggeri foggiani sarà positiva, potremo attrarre nuovo traffico. Io lavoro per questo più che recriminare. E sarebbe comunque sbagliato pretendere di ottenere tutto dalla politica – aggiunge Di Paola – il territorio che bisogno ha di questo aeroporto e come vuol volare, ovviamente non gratis? È questa la domanda che oggi a mio avviso dovremmo porci”. Ora la Regione e Aeroporti di Puglia sono stati pubblicamente invitati dal sindaco e dal presidente della Provincia, Antonio Pepe, ad affiancare gli enti locali in questo passaggio cruciale. “Lo faremo, del resto siamo e continueremo a essere al fianco agli enti. Continueremo a lavorare su tutti i fronti, dal prolungamento della pista ai collegamenti in autobus dal Gargano con l’aeroporto di Bari”. m.l. Gli imprenditori si muovono Nel mirino resta Linate S i moltiplicano gli appelli dell’imprenditoria foggiana a sostenere i voli di linea della Darwin dall’aeroporto Gino Lisa che dal ottobre prossimo perderanno il contributo regionale. “È arrivato il momento di smetterla di piangerci addosso perché la Regione matrigna non ha concesso nuovamente il contributo per calmierare i costi del biglietto”, rileva il direttore di Compagnia delle Opere di Foggia, Massimo Mezzina, che chiama in causa le istituzioni locali: “Oggi più che mai devono chiedersi come poter sviluppare, e non solo far sopravvivere, lo scalo foggiano”. L’imprenditoria vorrebbe un ampliamento dell’offerta di destinazioni e guarda con favore l’ipotesi, trapelata qualche giorno fa, di dirottare un paio di voli del Foggia-Milano sull’aeroporto di Linate che, secondo il presidente di Confindustria, Giuseppe Di Carlo, assicurerebbe “il % di passeggeri in più rispetto al collegamento per Malpensa”. Di Carlo ha inoltre auspicato l’apertura di un confronto con l’imprenditoria dauna e gli ordini professionali e annuncia che confindustria Foggia proporrà alla Darwin la firma di una convenzione a beneficio delle imprese e loro affiliati. “Sarebbe un modo – spiega Di Carlo – per assicurare alla compagnia uno zoccolo duro di passeggeri sui voli di linea per Milano Malpensa, Torino e Palermo così da non indurla ad andare via”. m.l. 8 17-23 settembre 2011 Information Tecnology Una piazza virtuale creata da due Salentine premiata al concorso INV Factor Comune di Salentide riavvicina i leccesi U na piazza virtuale dove possano incontrarsi tutti i salentini: quelli che vivono in Puglia e quelli sparsi (“sparpagghiati”, come li definisce il gruppo che alla fine dell’anno scorso è stato costituito su Facebook) nel resto d’Italia e nel mondo. Una piazza virtuale creata su internet da due ragazze di Lecce, Mariangela Fanciullo e Morena Ragione, insieme con i compagni e le compagne della quinta B dell’istituto tecnico-economico per l’informatica e il turismo “Oronzo Gabriele Costa”. Una piazza virtuale la cui realizzazione ha fruttato loro uno dei quattro premi, quello speciale per la creatività femminile, del concorso nazionale INV Factor, bandito dall’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio nazionale delle ricerche e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Questa piazza è il centro attorno al quale Mariangela, Morena e gli altri compagni di classe, guidati da Daniele Manni, il loro professore di informatica, hanno “edificato” il Comune, altrettanto virtuale, di Salentide. Un nome che evoca, per assonanza, la mitica isola di Atlantide citata da Platone; ma che definisce un’invenzione del presente rivolta al futuro. Il Comune di Salentide conta già, a meno di un anno dalla sua fondazione, oltre tremila “abitanti” (i componenti del gruppo “salentini sparpagghiati” su Facebook). Ma, sostengono gli studenti che lo hanno creato, “considerato il ritmo di accrescimento della sua ‘popolazione’, in tempi abbastanza brevi potrebbe diventare il Comune più popoloso del Salento”. Un Comune virtuale con sindaci operativi (tutti i componenti della quinta B) e assessori onorari (salentini affermati che vivono fuori dalla terra di origine), che offre ai suoi abitanti – nel Salento, nelle altre regioni italiane e nel mondo – una serie di servizi reali: dalla ricerca di un alloggio all’offerta di un posto di lavoro, dalle informazioni turistiche alle L’idea ha fruttato a Mariangela Fanciullo e Morena Ragione, di Lecce, il premio speciale per la creatività femminile. Il Comune conta oltre 3000 “abitanti” A Cagliari il primo posto Gavin, il robot gioca a morra “G avin”, il robot capace di giocare a morra con l’uomo (e di batterlo), è l’invenzione che ha fruttato il primo premio di INV Factor agli studenti dell’istituto tecnico-liceo scientifico delle scienze applicate “Michele Giua” di Cagliari. Un robot, spiegano al CNR, che i ragazzi del “Giua”, al termine di approfonditi test e sperimentazioni, garantiscono essere “imbattibile”. Al secondo posto si sono classificati gli studenti dell’istituto tecnico industriale “Leonardo da Vinci” di Rimini, che hanno inventato gli occhiali di sicurezza intelligenti. Dotati di cellule a raggi infrarossi, bloccano il funzionamento di apparecchi di lavoro potenzialmente pericolosi se attivati da qualcuno i cui occhi non siano protetti da occhiali. Il terzo premio è stato assegnato agli studenti dell’istituto tecnico industriale a indirizzo chimico “Stanislao Cannizzaro” di Catania. Che hanno creato solventi non inquinanti utilizzando oli essenziali biodegradabili e atossici ricavati dalle bucce degli agrumi. Quest’anno, alla seconda edizione del concorso, che era aperto agli studenti degli istituti secondari superiori di tutta Italia, sono stati presentati o.b. progetti. proposte eno-gastronomiche. Sono servizi, questi e altri presto in offerta, resi fruibili grazie all’“invenzione” di Mariangela, di Morena e dei loro compagni e compagne di classe; e la cui visibilità viene ora accresciuta proprio per effetto del premio appena ricevuto. INV Factor, spiega la coordinatrice del progetto, Rossella Palomba dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del CNR, “si propone di stimolare e valorizzare le energie creative acquisite dai ragazzi nel loro percorso formativo individuando talenti che potranno rivelarsi preziosi per il mondo scientifico”. Un obiettivo di particolare rilievo per l’Italia, un Paese Nel ‘ prima scuola “connessa” L’Istituto Costa pioniere del web N ato nel , l’istituto tecnico-economico per l’informatica e il turismo “Oronzo Gabriele Costa” di Lecce è definito nel suo sito internet “La scuola più premiata d’Italia per l’informatica e il web design”. Nel , anno in cui alla guida dell’istituto si insedia l’attuale preside Nicola Greco, il “Costa” è la prima scuola italiana a connettersi a internet e a istituire un web server. Quattro anni dopo la classe quarta B programmatori, con il portale “Blues & blues”, riceve un premio dalla statunitense International blues appreciation and preservation society. Nel e nel i ragazzi del “Costa” si aggiudicano il primo posto al concorso nazionale “L’Europa alla lavagna”, bandito dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, che premia i migliori spot video e audio sull’UE. Sempre nel al “Costa” viene assegnato il primo premio al concorso “Conoscere e raccontare i prodotti dell’agricoltura e della tradizione italiana a denominazione d’origine” bandito da AgriTurist e dal ministero delle Politiche agricole. Nello stesso anno l’istituto leccese si piazza secondo al concorso dell’Unioncamere su “Scuola, creatività e innovazione”. o.b. dove la ricerca, frenata da una cronica carenza di investimenti, soffre anche – sottolineano all’Istituto – a causa della carenza di giovani che scelgono percorsi formativi e carriere a contenuto scientifico. “Ma l’apporto dei giovani è determinante – aggiunge Lucio Battistotti, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea – nella costruzione di un’economia intelligente e competitiva in un’Europa che fa dell’innovazione un elemento-chiave delle sue politiche nel contesto di ‘Europa ’, la strategia di crescita che l’UE si è data per il nostro dopodomani”. ORESTE BARLETTA Un anno fa il gruppo su FB, poi il sito salentide.it Per Mariangela e Morena è iniziato tutto per gioco MARIANGELA FANCIULLO E MORENA RAGIONE È incominciata quasi per gioco nel dicembre dell’anno scorso, con la costituzione su Facebook del gruppo “Salentini sparpagghiati”, l’avventura che ha condotto Mariagela Fanciullo e Morena Ragione (insieme con i loro compagni e compagne della quinta B dell’Istituto “Gabriele Oronzo Costa” di Lecce) ad aggiudicarsi il premio speciale per la creatività femmi- nile all’edizione di quest’anno del concorso INV Factor. “Quando abbiamo costituito il gruppo su Facebook – dicono Mariangela e Morena – non sapevamo nulla del concorso. Lo abbiamo saputo qualche mese dopo, e a quel punto abbiamo deciso di partecipare creando su internet il Comune virtuale di Salentide, un sito che si propone come punto d’incontro fra i salentini che vivono in Puglia, nelle altre regioni italiane e all’estero. E che, al tempo stesso, intende offrire servizi reali a tutti i suoi ‘abitanti’ presenti e futuri”. Con l’obiettivo, aggiungono le due ragazze, di “far sentire ancora più uniti e più vicini a casa i tantissimi salentini che vivono lontano da questa terra”. L’home page del sito (http:// www.salentide.it) offre una chiara indicazione delle intenzioni e anche delle ambizioni di queste ragazze e dei loro compagni e compagne di classe. “Un sogno in Comune. Un Comune da sogno” recita il motto, collocato sotto lo stemma creato dagli stessi ragazzi a fianco di un’accattivante rappresentazione grafica di questa città immaginaria. Salentide, come ogni Comune reale che si rispetti, è guidato da un sindaco. Che in questo caso è un incarico attribuito collettivamente a tutti i venti alunni della quinta B. Ed ha anche gli assessori. “Onorari”, si affrettano a precisare Mariangela e Morena; le quali spiegano che si tratta di salentini affermatisi nei campi più disparati. Come, per esempio, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il corrispondente da Londra della Rai Antonio Caprarica, la tennista Flavia Pennetta, il complesso musicale dei Negramaro, il capitano della squadra di calcio del Palermo Fabrizio Miccoli, il vicedirettore del “Messaggero” Alessandro Barbano, lo stilista Ennio Capasa, il designer Antonio Romano. Il Comune virtuale di Salentide ha una propria anagrafe. Ma anche un ufficio di collocamento, un altro per la ricerca di un’abitazione, uno turistico; e altri ancora per promuovere i prodotti artigianali e alimentari tipici, per offrire consulenze professionali, per favorire il rientro dei salentini che vivono lontano. E anche per offrire sostegno a chi attraversa particolari difficoltà. Per iscriversi all’anagrafe di Salentide, spiegano Mariangela e Morena, è sufficiente aprire l’home page del sito e registrarsi compilando il modulo on line. Da quel momento è possibile “incontrare” nella “piazza dei Miracoli”, il centro del Comune virtuale, gli altri salentini iscritti e scambiare con loro informazioni, opinioni o semplicemente chiacchiere. Oltre che usufruire dei servizi reali che Salentide offre già oggi e di quelli che offrirà nel prossimo futuro. Salentide infatti è una realiz- zazione “in progress” affidata sempre all’opera delle ragazze e dei ragazzi della quinta B. “L’implementazione del sito e l’arricchimento dei servizi offerti – preannuncia il professor Manni – impegneranno la classe intera nelle ore di informatica per tutto l’anno scolastico che sta incominciando”. Ma non solo. “Per far crescere il Comune virtuale noi lavoriamo anche a casa: da un’ora e mezza a due ore al giorno”, precisano Morena e Mariangela. Che il settembre, insieme con gli altri vincitori di INV Factor, saranno ospiti di “Light – Accendi la luce sulla scienza – nell’ambito della “Notte dei ricercatori” promossa dal CNR, che si terrà contemporaneamente anche a Bari, oltre che a Roma, Benevento, Palermo e Rende. o.b. Information Tecnology Oltre il 17-23 settembre 2011 9 per cento degli internauti li guarda, dal Brasile all’Australia I video su internet? Passione senza confini V edere la televisione senza la televisione? I tempi ormai sono maturi. D’altronde più del % dei consumatori di contenuti via internet è un fruitore abituale di video. Una percentuale che raggiunge l’ % in Brasile e l’ % in Spagna. Lo rivela l’edizione della Video Over Internet Consumer Usage, promossa da Accenture: . le interviste realizzate tra Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia, Brasile, Germania, Spagna e Italia. La fascia di utilizzo più importante è quella dei - enni ( %) ma anche i due terzi degli over dichiarano di essere consumatori abituali di video online e di apprezzare la libertà di scelta, interazione e condivisione dell’offerta. Il % guarda i video con il pc, il % via cellulare o attraverso una tv sul web mentre i tablet – sia pure in crescita – sono al %. È il Brasile il Paese in cui si utilizza maggiormente il computer per guardare video ( %) mentre l’Italia guida la classifica di chi usufruisce di contenuti video tramite cellulare, con- Sport, news e intrattenimento sui tablet fermandosi così come il Paese innamorato dei telefonini. Di sicuro i consumatori sono sempre più multitasking ( %) e la fruizione frammentata dei video coinvolge il % del target - enni, il % dei - enni e circa tre quarti di chi ha tra e anni. Il % degli utenti vuole rivedere i contenuti che si è perso e muoversi con la stessa libertà con cui gestisce i pc. FABIO TRAVERSA I nuovi device frenano il mercato del pc Sky Go, lo streaming Tra Apple e Samsung è sbarcato sugli iPad è una sfida continua S ky ha lanciato un modo tutto nuovo di guardare la tv: Sky Go è il nuovo servizio esclusivo che consente la visione in streaming di sport, calcio, news e intrattenimento su iPad e iPad ed entro poche settimane anche su altri tablet di nuova generazione. Grazie a Sky Go e ad una semplice applicazione scaricabile gratuitamente gli abbonati sono ancora più “liberi di” fruire dei loro programmi preferiti in qualsiasi situazione, personalizzando sempre di più la visione dell’offerta della piattaforma satellitare. Sono circa i canali visibili attraverso Sky Go, tra cui di sport, di calcio, le news e gli approfondimenti di SkyTG e SkySport , l’intrattenimento di Sky Uno e canali per contenuti extra/interattivi. Un ulteriore passo avanti nella strategia di Sky di concedere la totale libertà di sfruttare il proprio abbonamento anche fuori casa, senza rinunciare a vedere le imperdibili partite di calcio in diretta, l’informazione ore su (news e sport) e il meglio dell’intrattenimento. Il tutto grazie a tecnologie assolutamente innovative. Con l’attivazione del servizio Sky Go ( euro per i clienti con Multivision oppure Home Pack, per tutti gli altri abbonamenti) ogni abbonato può vedere sul proprio tablet, tramite connessione wi-fi o rete mobile G, i canali Sky già compresi nel proprio abbonamento: la Serie A, la Serie B (solo tramite rete internet wi-fi coerentemente con gli attuali accordi contrattuali) e tutto il meglio del calcio mondiale in diretta sui canali Sky Calcio da a e su Sky SuperCalcio, tutta la Uefa Champions League, tennis, rugby, golf, ciclismo e molto altro, su Sky Sport , Sky Sport , Sky Sport , Sky Sport Extra, Sky Sport ed Eurosport, le news ore su e gli approfondimenti di Sky Tg , il meglio dell’intrattenimento di Sky Uno, incluso l’attesissimo X Factor e le altre produzioni originali del canale, tra cui Gli Sgommati e Stalk Radio oltre ai reality ed alle serie ‘cult’ come Spartacus. Si è dato spazio soprattutto alle Reti con eventi live, che perdono di senso se registrati o visti in un secondo momento. Ma le innovazioni di Sky Go non finiscono qui. Ogni abbonato può infatti consultare i dettagli della programmazione attraverso l’apposita Guida Tv, scegliendo i propri canali preferiti e creando un palinsesto fatto su misura. Una volta scelta la programmazione, grazie alla funzione Promemoria, l’utente riceve un avviso poco prima dell’inizio del programma selezionato. “Oggi – spiega Andrea Scrosati, vicepresident programming &promotions di Sky – il palinsesto non è più costruito in base all’ora e sta diventando sempre più importante anche il luogo da cui si guarda la tv: si può cominciare a pensare a una programmazione per luoghi diversi”. f.t. N BEPPE BERGOMI CON SKY GO Mini pc con tastiera virtuale e senza mouse Tavoletta magica basta un “tocco” M a che cosa è un tablet? Questa la definizione che si legge su Wikipedia: “È una delle varianti dei tablet pc, caratterizzati da dimensioni compatte e che utilizzano come unico sistema di input uno schermo controllato da una penna o tramite dita invece che una tastiera e un mouse. Il nome deriva dalla forma del dispositivo che rassomiglia quella di una tavoletta utilizzata per la scrittura. Questi dispositivi non sono dotati di tastiera, utilizzano in genere una tastiera virtuale su schermo (quando strettamente necessario)”. Prima del il termine tablet designava primariamente i tablet pc, una categoria di personal computer notebook dotati di uno schermo sensibile a particolari penne od al tocco. Attualmente quasi tutti i produttori di pc offrono almeno un modello di tablet pc che, utilizzando Windows e le funzionalità tablet pc integrate in questo sistema operativo, rispettano il concetto d’interfaccia originario, in cui i normali programmi per pc possono essere eseguiti in modo completo utilizzando come dispositivo di input il solo schermo. Nella seconda parte del si sono diffusi nuovi dispositivi tablet, che hanno abbandonato il precedente paradigma di tablet in favore di una differente interfaccia, sviluppata esplicitamente per la gestione tramite tocco. Le nuove interfacce differiscono dal classico sistema adottato dai personal computer e sono molto più simili a quelle utilizzate dagli smartphone, prevedendo l’interazione unicamente tramite tocco delle dita e quindi implementando un’interfaccia grafica sviluppata appositamente per questa tipologia di interazione. Il primo e più famoso esponente di questa categoria è stato l’Apple iPad, un tablet che ha rinvigorito tale mercato portando a milioni il numero di dispositivi venduti. f.t. egli ultimi tempi, quando si parla di tablet, si pensa inevitabilmente a Apple e a Samsung, le due rivali per eccellenza. E non mancano gli strascichi giudiziari. La corte di Düsseldorf ha dato ragione a Apple, che ha portato Samsung in tribunale per violazione di brevetti comunitari sul design dell’iPad. Samsung aveva chiesto di rivedere l’ingiunzione nei confronti del proprio prodotto. Già nei giorni precedenti Samsung aveva dovuto rimuovere il Galaxy Tab . dallo stand dell’IFA di Berlino perché “troppo simile al . ”, il modello sottoposto a ingiunzione. Il blocco è stato confermato nel nuovo appello ma la commercializzazione sarà interdetta solo entro i confini tedeschi. Questo significa, quindi, che la tavoletta potrà essere venduta nel resto dei Paesi europei. Nonostante le differenze tra i prodotti delle due aziende nella parte posteriore, il giudice Johanna Brueckner-Hoffman ha deciso che la parte frontale, “quasi identica”, è un aspetto molto più importante. “La corte è dell’opinione che il design minimalista di Apple non è l’unica soluzione tecnica per fare un tablet, sono possibili anche altri progetti”, ha dichiarato il giudice, aggiungendo che l’impressione predominante è che il dispositivo sia simile a quello dell’iPad protetto in Europa. Samsung farà appello. “La sentenza limita severamente la scelta dei consumatori in Germania e mina l’innovazione e il progresso dell’industria”, ha affermato l’azienda che tuttavia potrà continuare a vendere il modello da pollici. La decisione è importante non solo perché potrebbe segnare un precedente (Apple potrebbe farla pesare in altri procedimenti), ma perché la Germania potrebbe diventare il terzo mercato europeo per numero di tablet venduti quest’anno, dietro a Regno Unito e Francia (dati Strategy Analytics). Gartner, intanto, ha tagliato per la seconda volta quest’anno le previsioni di crescita per il mercato globale dei pc, abbassandole al , %, rispetto al , % che era stato preventivato in precedenza. Le vendite si fermeranno pertanto a milioni di unità, mentre nel si potrebbe ottimisticamente pensare a una ripresa, con una risalita del , %, per un totale di milioni di notebook e desktop venduti. La colpa è di due fattori: l’economia al rallentatore in Europa occidentale e negli Stati Uniti e il boom dei cosiddetti media tablet, ossia iPad e concorrenti. Secondo la società di ricerca è proprio l’iPad il principale responsabile della crisi del settore dei pc perché i consumatori avrebbero preferito puntare sul tablet piuttosto che investire nell’acquisto di un computer di ultima generazione. E per JP Morgan le previsioni di vendita dei tablet per quest’anno salgono da , milioni a , milioni di unità, con l’iPad di Apple che deterrebbe una quota complessiva pari al , %. f.t. Mercati La lieve crescita potrebbe indicare che il mercato automobilistico italiano ha raggiunto livelli così bassi da non essere ulteriormente comprimibili 17-23 settembre 2011 11 A incidere sulla crisi è il clima di fiducia dei consumatori che, secondo le rilevazioni dell’Istat, ha subìto nel mese scorso un brusco calo Immatricolazioni – Nei primi otto mesi calo dell’ , % e l’anno si dovrebbe chiudere a - % Ad agosto auto in ripresa: +1,5% ma il 2011 si chiuderà in rosso L’ estate finisce regalando al mercato italiano dell’auto un po’ di luce. Nel mese di agosto, infatti, sono state immatricolate . autovetture con una crescita del , % rispetto allo stesso periodo di un anno fa. La crescita del mese scorso, essendo però davvero lieve, non deve trarre assolutamente in inganno. La situazione del mercato automobilistico Made in Italy resta comunque molto difficile. I dati relativi ai primi otto mesi del , bisogna precisare, evidenziano una contrazione generale dell’ , % con una quota di . . immatricolazioni. Secondo la previsione del Centro Studi Promotor GL events, uno dei principali osservatori del mercato, sino alla fine dell’anno difficilmente si potrà superare il dato delle . . immatricolazioni, con un calo del % sul . I segnali positivi di agosto sono solo un’illusione La lieve crescita di agosto potrebbe indicare che il mercato automobilistico italiano ha raggiunto livelli così bassi da non essere ulteriormente comprimibili, e ciò tenendo anche conto della spinta alla sostituzione di un parco circolante di oltre milioni di unità. Bisogna sottolineare, tuttavia, che le immatricolazioni di agosto sono, nella maggior parte dei casi, frutto di ordini raccolti in luglio e nei mesi precedenti. Il risultato del mese scorso non è quindi ancora influenzato dalla tempesta che si è abbattuta sull’economia e sui mercati nel mese scorso e dai caotici tentativi del nostro Paese di far fronte all’emergenza finanziaria. Le vicende di agosto hanno invece pesato in maniera rilevante sul clima di fiducia dei consumatori che, secondo le rilevazioni dell’Istat, ha subito nel mese scorso un calo di oltre tre punti portandosi al livello del marzo . L’inchiesta congiunturale del Centro Studi Promotor È lecito ipotizzare che il calo del clima di fiducia e l’impatto di manovre finanziarie che non tengono in alcun conto le esigenze della crescita possano avere ripercussioni negative anche sulla domanda di auto in settembre e nei prossimi mesi, tanto più che dall’inchiesta congiunturale condotta a fine agosto dal Centro Studi Promotor GL events di Bologna emerge tra l’altro una crescita (sia pur lieve) rispetto a luglio della quota di concessionari che si attendono ulteriori cali della domanda, quota che si attesta sul %, mentre il % degli interpellati prevede stabilità delle vendite intorno ai depressi livelli attuali e soltanto il % ipotizza una ripresa nei prossimi tre o quattro mesi. Bisogna avere, dunque, ancora molta pazienza affinché la situazione si stabilizzi. Qualche idea per evitare la pressione fiscale sull’auto D’altra parte bisogna anche segnalare un dato incoraggiante. Dall’inchiesta del Centro presieduto da Gian Primo Quagliano, infatti, emergono anche lievi segnali di minor negatività per quanto riguarda l’andamento delle consegne e degli ordini, il che potrebbe confermare che le immatricolazioni hanno toccato livelli ormai incomprimibili, a patto tuttavia che la pressione fiscale sull’auto non subisca ulteriori inasprimenti e che Governo e Parlamento sappiano trovare soluzioni per conciliare l’esigenza del pareggio del bilancio pubblico richiesta dai mercati finanziari con quelle della crescita assolutamente imprescindibili per evitare che nel nostro Paese si apra una nuova fase recessiva. ALESSANDRO SCHIRONE Eventi – All’importante salone tedesco le grandi case affidano il lancio dei nuovi modelli E da Francoforte è ripartita la sfida S i è alzato il sipario, nei giorni scorsi, sulla esima edizione del Salone dell’auto di Francoforte, una fra le più grandi e prestigiose kermesse al mondo relative all’industria dell’auto. E come accade ogni anno, le più importanti case automobilistiche svelano i propri cavalli di battaglia, dalle sportive alle citycar. Eppure quest’anno si respira un’aria diversa. Perché la crisi finanziaria che attanaglia il vecchio continente fino agli Stati Uniti e il drammatico terremoto abbattutosi sul Giappone stanno influenzando pesantemente il mercato in generale. E così Francoforte diventa una specie di scommessa anti crisi, che nessuno può permettersi di perdere. Con gli incentivi ormai scomparsi e la fiducia dei consumatori ridotta ai minimi termini, ogni speranza ruota attorno alle nuove tecnologie. Volkswagen, dunque, si presenta in Germania con la nuova Up! che sfida le Fiat Panda e ; Mercedes si tuffa tra le compatte con la Classe B, Audi con l’Urban Concept e Bmw con la Serie . Ma, in tutto, sono ben le prime mondia- li, di cui esposte da industrie tedesche. Nella grande arena tedesca di circa mila metri quadrati è già partita la sfida tra le big del settore. Volkswagen introduce un modello strategico in vista dell’obiettivo della Casa di Wolfsburg di diventare il primo costruttore mondiale entro il . Tra le “compatte” altre attese novità sono l’inedita Mini Coupé, la terza generazione della Toyota Yaris (che punta a mila unità in Europa), la Suzuki Swift Sport e la “piccola” Renault Twingo. Quest’ultima verrà sostituita nel dal nuovo modello frutto dell’alleanza Renault-Mercedes che condividerà la piattaforma con la nuova Smart a quattro posti. C’è grande attesa anche per il debutto della nuova Honda Civic, dell’Opel Astra CTC, della Citroen DS , della Peugeot RXH, della Toyota Avensis e della Hyundai i tra le auto di fascia media. Ma le sorprese non finiscono qui. Perché come ogni anno a Francoforte c’è da rimanere a bocca aperta. Sognando il futuro. a.s. 12 17-23 settembre 2011 Rapporti Iref-Acli – I dati impietosi sul modello italiano La busta paga fa ancora la differenza “Il lavoro scomposto”: lo studio documenta con numeri e cifre le contraddizioni nelle retribuzioni e le tante irregolarità in un sistema che così non potrà uscire dalla crisi A mmonta a euro al giorno la differenza tra lo stipendio medio di un dirigente e la paga di un operaio. Rispetto alla retribuzione di un quadro, un operaio prende in meno ogni giorno euro. Rispetto a un impiegato, la differenza si abbassa, toccando quota euro. Sono alcuni dei dati che emergono dal dossier statistico preparato dall’Iref, l’istituto di ricerca delle Acli, per l’incontro nazionale di studi delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani (Castel Gandolfo, settembre ), dedicato al tema “Il lavoro scomposto – Verso una nuova civiltà dei diritti, della solidarietà e della partecipazione”. La ricerca mette a confronto le retribuzioni medie giornaliere dei lavoratori dipendenti nelle diverse professioni del settore privato (Fonte Istat-Inps, Rapporto sulla coesione sociale, ). Rispetto alla retribuzione media giornaliera ( euro), un dirigente guadagna euro in più, un Acli Reddito medio it cento) pone oggi l’Italia in una posizione intermedia rispetto all’Europa ma è destinato a peggiorare nettamente da qui a anni. Scarso è poi il peso del settore ricerca e sviluppo all’interno delle imprese: i lavoratori della conoscenza nel settore privato in Italia sono poco più di mila, di cui mila ricercatori, mila tecnici e mila altri addetti alla ricerca. In Germania sono tre volte di più, in Giappone sei. Per quanto riguarda le dinamiche occupazionali, “a fronte di una perdita di occupati di fascia alta, si ha un ulteriore allargamento della base occupazionale poco o per nulla specializzata”. Quasi un lavoratore su quattro ( %), poi, ha una occupazione “non standard”, ovvero non a orario pieno e non a tempo indeterminato: il %, pari a milioni e mila individui, è un lavoratore a tempo parziale, mentre l’ % è un atipico (tempi determinati e collaboratori). Il lavoro a tempo parziale interessa Acli Retribuzioni medie giornaliere Retribuzione media giornaliera € dirigente € quadro € impiegato € operaio € apprendista € differenza retribuzione media giornaliera uomini-donne € * fonte: dossier statistico Iref (Acli) quadro , un impiegato . Un operaio si mette invece in tasca un salario giornaliero di euro inferiore alla media. Peggio di lui solo il lavoratore apprendista, che guadagna euro in meno al giorno. Penalizzate anche le donne rispetto agli uomini (- euro al giorno). “Al di là delle ovvie componenti organizzative – spiega il presidente delle Acli, Andrea Olivero – che fanno riferimento a diverse mansioni, ruoli e responsabilità, sono dati che mettono in evidenza una divaricazione eccessiva delle retribuzioni, che non può non essere presa in considerazione in queste ore in cui si discute di sacrifici per il Paese. Ancora una volta la questione della redistribuzione si rivela cruciale. Non solo per esigenze di giustizia e di coesione sociale, ma per oggettive ragioni economiche. Restituire risorse ai lavoratori e alle famiglie del ceto medio è l’unico modo per garantire la tenuta dei consumi e il rilancio del Paese”. Quello sui salari è solo uno dei dati presi in considerazione dalle Acli per mostrare le difficoltà e le contraddizioni di un mondo del lavoro “scomposto”, che necessita di una “profonda riorganizzazione”. Le Acli invitano infatti a “non dimenticare i ritardi storici del sistema produttivo italiano”. Dodici posti di lavoro su , ad esempio, sono oggi irregolari (il % al Sud e il % in Calabria). La percentuale di grandi imprese è inferiore rispetto a quella delle maggiori potenze economiche europee (solo lo , % contro lo , % della Germania e lo , % della Gran Bretagna). Negativo anche il prospetto demografico: l’indice di ricambio della popolazione attiva (rapporto tra popolazione anni e popolazione - anni, moltiplicato per maggiormente le donne, per gli atipici il rapporto di genere è pressoché pari mentre l’età evidenzia una buona quota di giovani ( %), ma soprattutto un’elevata percentuale di individui adulti (il % ha tra i ei anni). Drammatico è il dato sui disoccupati di lunga durata (almeno mesi), che superano il % del totale dei senza lavoro, e sugli scoraggiati, che arrivano al % (sul totale degli inattivi: più del doppio della media europea), cioè al milione e mezzo di persone, concentrate nelle regioni meridionali. C’è inoltre il paradosso degli immigrati, più sottoccupati (individui che dichiarano di aver lavorato, per motivi indipendenti dalla propria volontà, meno ore di quelle che avrebbero potuto o voluto fare) e sovraistruiti (persone che svolgono un lavoro che richiede un titolo di studio inferiore a quello in loro possesso) della media dei lavoratori. La sottoccupazione interessa infatti il % dei lavoratori italiani, mentre tra gli stranieri si supera il %. La percentuale di sovra-istruzione tra gli italiani è del % . Tra gli stranieri supera il %. Infine, Le Acli richiamano i dati della European Foundation for the Improvement of Living and Working Conditions (Eurofound), secondo cui tra il e il la percentuale di persone molto soddisfatte del proprio lavoro è in calo in Italia sia tra gli uomini che tra le donne: tra le lavoratrici si è passati dal % al %; tra i lavoratori dal % al %. Gli operai poco qualificati dichiarano una soddisfazione minore rispetto a quella degli altri lavoratori ( % nel , contro il % degli impiegati altamente qualificati) e più bassa rispetto al (dal % all’ %). ANDREA BUONO Caf Acli - Reddito complessivo per periodo / - dato Nazionale / - redditi / - redditi Qualifica % su totale % su totale Reddito medio Reddito medio soggetti soggetti Dipendenti , % . , , % . , Pensionati , % . , , % . , Altri , % . , , % . , Totale , % . , , % . , / % su tot sogget , , , , Caf Acli - Reddito complessivo per periodo / - Basilicata / - redditi / - redditi Qualifica % su totale % su totale Reddito medio Reddito medio soggetti soggetti Dipendenti , % . , , % . , Pensionati , % . , , % . , Altri , % , , % , Totale , % . , , % . , / % su tot sogget , , , , Caf Acli - Reddito complessivo per periodo / - Puglia / - redditi / - redditi Qualifica % su totale % su totale Reddito medio Reddito medio soggetti soggetti Dipendenti , % . , , % . , Pensionati , % . , , % . , Altri , % , , % , Totale , % . , , % . , / % su tot sogget , , , , Redditi – L’analisi dei Se l’inflazione vale una tassa I l reddito medio degli italiani non supera i mila euro ( . ). Il % dei contribuenti guadagna meno di . euro all’anno. L’inflazione pesa su ciascun cittadino come una “tassa” da euro. A recitarlo sono alcuni dati inediti, ricavati dall’analisi dei del , messi a disposizione dalle Associazioni cristiane lavoratori italiani, sulla base di oltre . . dichiarazioni di dipendenti e pensionati elaborate dai Caf Acli in tutto il territorio nazionale. I redditi complessivi crescono dello , % rispetto alle dichiarazioni del , ma perdono l’ , % a parità di potere d’acquisto. È la Lombardia la regione con il reddito medio più alto, . euro, in crescita dello , % (ma con una perdita dell’ , % rispetto all’inflazione). Bene anche il Trentino (+ , %) e l’Abruzzo (+ , %), così come Basilicata (+ , %) e Puglia (+ , %). I cittadini pugliesi, tuttavia, hanno il reddito medio più basso ( . euro), seguiti proprio ). Male da quelli lucani ( . Molise (- , %), Sicilia (- , %), Campania (- , %) e Valle d’Aosta (- , %); segno meno anche per Umbria (- , %), Marche (- , %), Sardegna (- , %) ed Emilia Romagna (- , %). Per il presidente delle Acli, Andrea Olivero, “è evidente la condizione di difficoltà del Paese. La riforma fiscale da attuare con le legge delega del Governo deve assolutamente sostenere il reddito dei lavoratori e delle famiglie. I tagli annunciati alle detrazioni Rapporti Agea – Nel aliani e per categoria / - redditi ale Reddito medio tti % . , % . , % . , % . , Aumento percentuale - / - redditi ale Reddito medio tti % . , % . , % , % . , Aumento percentuale - / - redditi ale Reddito medio tti % . , % . , % , % . , Aumento percentuale - Differenza reddito medio - , , - , , , , - , , , , - , , -, , - , , Differenza reddito medio - % % % % % % % % % % % % , , - , , Differenza reddito medio - , , , , Differenza percentuale rispetto inflazione al , % -, , - , -, % % % % Differenza percentuale rispetto inflazione al , % - , , - , - , % % % % Differenza percentuale rispetto inflazione al , % -, - , - , -, % % % % Differenza reddito a parità potere acquisto - , , - , - , 17-23 settembre 2011 13 Aumentano gli interventi alimentari I nuovi poveri oltre tre milioni Differenza reddito a parità potere acquisto - , , - , - , Differenza reddito a parità potere acquisto - , , , , Il presidente Acli, Andrea Olivero: “I tagli annunciati alle detrazioni fiscali sono incomprendibili”. fiscali sono incomprensibili e inammissibili. I sacrifici vanno chiesti ai redditi più alti”. Il “reddito complessivo” degli italiani (da non confondere col “netto in busta”, che è più basso) passa dunque in media dai . euro del ( del ) ai . euro del . Un incremento dello , % che viene vanificato dal parallelo aumento del NIC, l’indice nazionale dei prezzi al consumo, salito nell’ultimo anno dell’ , %. A parità di potere di acquisto il reddito degli italiani cala dunque dell’ , %. Una “tassa” su ciascun contribuente pari a euro, che diventano euro per i lavoratori dipendenti, che rispetto ai pensionati non hanno il “paracadute” rappresentato dall’adeguamento automatico all’inflazio- ne e che percepiscono . euro (+ euro nel ;-, % a parità di potere d’acquisto). In generale, come detto, tre italiani su quattro ( %) dichiarano meno di mila euro. Uno su tre ( %) resta sotto i . . Sopra i . euro solo il % dei contribuenti. Infine, dai familiari a carico ai mutui, dalle spese mediche all’università dei figli, il governo ha previsto una serie di tagli nei prossimi due anni su tutte le forme di detrazione fiscale che porterebbero ad una riduzione del % il primo anno e del % nel secondo. Un provvedimento che si traduce, per ogni dipendente o pensionato, in un innalzamento delle imposte pari a oltre euro annui. a.b. T ra il e il , nel nostro Paese, il numero delle persone indigenti “assistite” è salito da . . a . . . È quanto risulta dalla distribuzione dei prodotti alimentari operata alla popolazione in difficoltà dall’Agea, Agenzia per le erogazioni in agricoltura, in base a quanto previsto dalla Politica Agricola Comunitaria (PAC), settore che la UE finanzia fin dal . In Italia il piano di distribuzione viene attuato, appunto, attraverso l’Organismo Pagatore di Agea, che ha stilato un consuntivo delle attività realizzate a tutto il luglio scorso, rese possibili da sette Organizzazioni Caritative formalmente riconosciute e iscritte nel relativo Albo: Croce Rossa Italia, Caritas Italiana, Fondazione Banco Alimentare, Associazione Banco Alimentare Roma, Associazione sempre insieme per la pace, Banco delle opere di Carità e Comunità di Sant’Egidio. Dal resoconto emerge quindi che il numero degli indigenti assistiti nel è cresciuto di . unità (+ , %). Al Nord i maggiori incrementi in termini assoluti si sono registrati in Lombardia, dove si è passati dai . del ai . assistiti di quest’anno, e in Emi- lia Romagna (da . a . ). Al Centro i maggiori rialzi sono stati fatti segnare da Toscana (da . a . ) e Lazio (da . a . ). In Campania, invece, si è registrato il maggior incremento non solo del Sud ma anche in assoluto dell’intero Paese (da . a . ). L’unica regione dove il numero degli indigenti è diminuito è la Valle d’Aosta (da assistiti). a Tale andamento significativamente in crescita è riconducibile, secondo Agea, a due diverse ragioni: un effettivo incremento del numero degli indigenti, ma in parte anche la maggiore penetrazione del “servizio di assistenza” delle Organizzazioni Caritative sul territorio. Nel corso del sono stati effettuati oltre milioni di interventi alimentari: dalla distribuzione di un pasto tramite mensa alla consegna di un pacco alimentare. In particolare, la distribuzione di pacchi di alimenti risponde alle aspettative di coloro che vengono identificati come i “nuovi poveri”: pensionati, disoccupati recenti e famiglie con figli piccoli. a.b. 14 17-23 settembre 2011 Agroalimentare Dati Assoenologi – Le ridotte quantità (- %) non sembrano destare preoccupazione Meno uva, ma qualità più alta la Puglia può brindare al vino Ottima qualità delle uve e la destinazione della produzione vitivinicola pugliese 2011 sarà incrementata del 6% a favore dei vini DOC e IGT: è un altro segnale di sviluppo del settore S otto il caldo asfissiante continuano a cadere i nostri grappoli di uva da vino. Da un - % di fine agosto, ora si è già passati ad un - % con picchi del - % nelle zone del Primitivo. Il prezzo pagato, in termini di ridotte quantità, dovrebbe però essere ricompensato da una qualità decisamente eccellente anche se, in particolare in Puglia viste le enormi quantità prodotte, il punto chiave resta la commercializzazione del vino. Ma la fonte dei nostri dati quale è? L’immagine mediatica nel mondo globalizzato del , si sa, è tutto o... quasi. La vendemmia è tornata di moda e, puntualmente, da luglio in poi si susseguono notizie sul suo andamento. Ma “La Gazzetta dell’Economia”, come punto di riferimento del mondo economico del Sud, ha scelto di attendere fino ai primi di settembre. Perché? La risposta è nelle cifre: ad inizio mese, in Italia, è stato raccolto meno del % dell’uva. Le prime regioni a tagliare i grappoli per le uve precoci base spumante sono state, tra l’ e il agosto, la Lombardia, la Puglia, la Sicilia, l’Emilia Romagna e il Lazio. Quindi, dati alla mano, prima non c’erano basi solide per poter fare una previsione accurata. E, ancora, abbiamo scelto per i nostri Lettori – in una marea di informazioni che ci sono pervenute – i dati fornitici in anteprima da Assoenologi. Il Dossier al quale abbiamo attinto è “frutto dell’elaborazione di migliaia di rilievi fatti attraverso diverse fonti. Questo sistema consente da anni all’Assoenologi di formulare, fra agosto e ottobre, leprevisioni sulla produzione della campagna in corso in modo obiettivo e veritiero, tanto da essere poi confermate – spiega il direttore nazionale Assoenologi Giuseppe Martelli – dall’Istat con piccoli margini di differenza e che non superano (come media pluriennale) il %”, senza dimenticare che l’organizzazione raggruppa il % degli addetti ai lavori. “La previsione in Puglia del meno , sicuramente aumenterà perché col troppo caldo ha disidratato un po’ i grappoli, il calo quindi sarà più forte e si arriverà sicuramente a – %. Ma la qualità è ottima – rassicura Leonardo Palumbo, presidente di Assoenologi Puglia – le uve sono tutte sane”. Il pieno della raccolta in tutta Italia avverrà nella seconda decade di settembre, per concludersi entro la fine di ottobre e i primi di novembre con i conferimenti degli ultimi grappoli di Nebbiolo in Valtellina, e dei vitigni autoctoni sulle pendici dell’Etna. PUGLIA, BUON VINO SI SPERA Nel Tacco d’Italia la vendemmia ha avuto inizio l’ agosto con i conferimenti delle uve Chardonnay, tradizionalmente le prime a giungere a maturazione. In seguito si sono vendemmiate quelle di Sauvignon e a seguire, a fine agosto, quelle di Primitivo. Dalla prima decade di settembre si è passati alla vendemmia di quelle bianche autoctone, seguite da quelle di Negroamaro, per chiudere, in ottobre, con quelle di Nero di Troia. “Quindi, malgrado i forti anticipi, si è ritornati a un calendario di raccolta tradizionale, merito e complice le piogge primaverili che hanno favorito un germogliamento uniforme dei tralci e un regolare sviluppo vegetativo, mentre la fase di fioritura – spiega Assoenologi – ha visto situazioni climatiche non molto favorevoli che hanno determinato qualche problema di “colatura” con conseguente riduzione delle quantità per ettaro. Lo stato sanitario di tutti i vigneti pugliesi è nel complesso più che buono, poiché i focolai di peronospora e di oidio, comparsi in forma leggera, sono stati controllati molto bene. “Le previsioni qualitative, anche per il , fanno prevedere un’annata di segno più che positivo, sebbene la cautela sia d’obbligo – puntualizza il presidente Palumbo – poiché il tempo e il clima delle prossime settimane saranno determinanti per la produzione nel suo complesso”. ESTIRPI & VENDEMMIA VERDE Vendemmia, tempo di bilanci anche per chi le vigne non le possiede più. Sul fronte della “rottamazione” dei vigneti, in Italia fra il e il sono stati cancellati (con premio Ue che a seconda delle zone poteva arrivare fino a mila euro a ettaro) circa . ettari di superfici vitate. Fra le regioni la fetta maggiore di espianti definitivi è stata effettuata in Puglia ( . ettari) e in Sicilia ( . ). Non ha coinvolto molto la Puglia, invece, il sistema della “vendemmia verde”: rendere improduttivo il vigneto per un anno e avere un premio comunitario al produttore di circa . euro a ettaro, contro una media in produzione di . euro. Gli scenari – Sempre meno consumi in Italia, bisogna puntare all’estero Vendemmia all’insegna dei “freschi” C he personalità avranno i vini pugliesi frutto della vendemmia ? La risposta è positiva: sono in arrivo vini freschi, con interessanti profili aromatici e di buona struttura. Ciò è dovuto all’accumulo glucidico che, attualmente, risulta leggermente inferiore rispetto alla norma, a causa delle avverse condizioni meteo della prima decade di luglio, senza una diminuzione del quadro acido rispetto all’accumulo degli zuccheri. Ma è importante rimarcare che la destinazione della produzione vitivinicola pugliese sarà incrementata del % a favore dei vini DOC e IGT. Qualche segnale positivo, secondo il Dossier Assoenologi, si evidenzia sul mercato con una sostanziale stabilità dei prezzi con quotazioni in leggero aumento rispetto allo stesso periodo del . A Castel del Monte, intanto, la più antica e prestigiosa Festa della Vendemmia ha raggiunto il traguardo del mo anno. All’interno della storica azienda Rivera, trasformata in una piazza di paese con le tradizionali luminarie e le balle di fieno per sedersi fra le botti, si sono ritrovati il gotha del mondo del vino ed i principali esponenti politici e tecnici del settore vitivinicolo. Partendo da un punto fermo, meno quantità e più qualità, dopo questa vendemmia che scenari si prospettano? “La situazione di mercato non si è ancora ripresa, rispetto allo scorso anno c’è comunque qualche segnale di miglioramento in prospettiva – commenta Sebastiano De Corato, che cura l’export di Rivera – almeno sui mercati esteri. Faccio riferimento agli USA ed al Canada, soprattutto per vini con buon rapporto qualità – prezzo e cioè sotto i dollari, quindi circa meno di euro. Al di sopra di questa soglia di prezzo, invece, la situazione rimane difficile”. “In Europa c’è un maggiore interesse verso i nostri vini rispetto al mercato interno italiano – prosegue De Corato – ma la nostra azienda ha come sbocco la ristorazione e non la gdo. Il settore del fuori casa sta ancora soffrendo ma, la buona stagione turistica di questa estate ha senz’altro aiutato. La mia sensazione è quella di un prudente miglioramento in arrivo”. Ma diamo un’occhiata alle vendite a livello nazionale. All’estero nel , rispetto al – afferma il direttore nazionale Assoenologi Giuseppe Martelli – nelle vendite c’è stato un incremento dell’ , % in valore e dell’ % in volume. I più recenti dati del indicano un ulteriore incremento: + % in valore e + , % in volume, sempre rispetto allo stesso periodo del . La ripresa del settore c’è e si comincia a vedere! E queste sono performance importanti visto che nel è stato esportato quasi il % della produzione nazionale italiana. Dati che sono confermati anche dall’incremento delle quotazioni all’’ingrosso di uve, mosti e vini, in quasi tutte le regioni italiane con incrementi medi che vanno dal % al % per le tipologie più richieste. Va ricordato che i prezzi all’ingrosso dei vini nel erano stati uguali a quelli del che erano scivolati di oltre il % rispetto al . Guardare oltre confine, d’altra parte, è un obbligo anche perché in Italia i consumi interni continuano a calare. Secondo Assoenologi nel si sono attestati sui litri pro-capite, contro i del . La tendenza è verso un ulteriore decremento, tanto che nel si potrebbe arrivare sotto la soglia dei litri con un calo di circa il % rispetto agli anni Settanta quando in Italia si consumavano poco meno di litri a persona per anno. In pratica dai due bicchieri pro-capite bevuti negli anni Settanta, siamo passati a solo mezzo bicchiere di oggi. a.m. ANTONELLA MILLARTE Il progetto È meglio accorpare i marchi M entre prosegue la raccolta dell’uva, che in Puglia terminerà ad ottobre, va avanti senza esitazioni il progetto di accorpamento della tante (troppe) DOC del Tacco d’Italia. La Regione Puglia e l’Assoenologi stanno cercando di razionalizzare il settore, vista la impossibilità di valorizzare compiutamente le Doc (ed una DOCG appena ottenuta). Una nuova fase, sia in Capitanata che nel Salento, si è aperta con le nuove DOC (per le quali si attende solo la pubblicazione del decreto) del Tavoliere e di Terra d’Otranto che includono territorio ampi (ed anche più di una Provincia) e sono la base per l’azione successiva di accorpamento. a.m. Interventi Fine tuning 17-23 settembre 2011 15 a cura di Fabio Poli Le incomprensibili notizie della crisi che fanno leva sulla paura. Ma chi spiega ai consumatori? Fra Spread, Bund, Btp e Cds si salvi chi riesce a... capire E meno male che Gheddafi non l’hanno ancora preso; meno male che, invece, Etoo l’hanno preso i russi, lecitamente … e per una cifra che ha fatto discutere. Meno male che ci sono stati i tagli della manovra finanziaria, le escort di Tarantini e un po’ di alghe sulle coste. Meno male che ci sono stati i lanci e le smentite di Tremonti, le smentite su Troscan e i rilanci di Bossi [le smentite non fanno per lui], le partenze “buone” di Pistorius e quelle false di Bolt. Meno male! Perché, altrimenti, questa sarebbe stata soltanto la monotona estate di SPREAD BTP BUND, di differenziali di rendimento e delle borse in crisi. Un’estate in cui le previsioni del tempo, una volta la rubrica più seguita dai vacanzieri, hanno lasciato il posto alle previsioni dei titoli in borsa. Un’estate in cui l’unica clima davvero interessante sembrava quello di Wall Street. Tutti i media hanno riempito gli spazi delle loro colonne con notizie sull’andamento dei titoli e delle borse. I telegiornali hanno aperto per tutto il mese con la notizia di un crollo eccezionale; più eccezionale di quello del giorno precedente. Intanto la gente non ha compreso. Ha ascoltato con interesse [questo dicono i dati di telegiornali e giornali mai così visti in agosto], senza comprendere sino in fondo. Come avrebbe potuto comprendere argomenti così tecnici che sfuggono anche agli addetti ai lavori, alle volte. Ma il sistema non è sembrato preoccuparsene. Come in altre occasioni il sistema ha compreso che è sufficiente alimentare un sistema di tensione, di preoccupazione attorno ad un problema per vendere, per generare interesse, per accrescere l’attenzione e, di conseguenza, il potere dei media. L’economia internazionale ha rappresentato esclusivamente il casus, l’argomento più ghiotto e meno comprensibile che, però, interessa tutti quanti. E già perché il lavoratore medio, con i risparmi di una vita ed il mutuo da pagare, della crisi di Milano non è che abbia capito molto e, se proprio vogliamo dirla tutta, non c’èntra neanche molto. Un articolo qualunquista come questo non può sanare la situazione economica mondiale; per completezza: non intende neanche provare a contribuire. Ma una riflessione, quella si, ed un richiamo da queste pagine possiamo ben proporli. Una riflessione sul tipo di comunicazione che facciamo; ed un richiamo ad una economia che torni ad essere, di nuovo, legata all’uomo. Certo è l’epoca della comunicazione virtuale, della velocità della virtualità, del “tempo reale”, questo l’abbiamo detto più volte. Ma anche il “tempo reale” ha un’etica reale. I media sono aziende, che commercializzano un prodotto elettrizzante per chi lo fa e per chi ne fruisce: le notizie. Il taglio che decidono di dare ad una notizia, inevitabilmente, la “manipola”, nel senso etimologico del termine e senza alcuna connotazione negativa. Pur tuttavia essi devono vendere. Che si tratti di copie di giornali o di telespettatori, i media devono vendere il proprio prodotto ad un numero sempre maggiore di utenti. Questa è la legge di ogni mercato. La differenza sostanziale sta nel fatto che il sistema dei media, a differenza di altri mercati, ha compreso da tempo che le situazioni di instabilità, incomprensione, dubbio, paure in generale incidono positivamente sul proprio mercato. A differenza di quello che avviene in altri sistemi, meno la gente capisce, più ha “paure” [lo si intenda in senso estensivo], più la gente cerca un contatto con i media. La situazione di generale preoccupazione ingenerata dalla crisi dei tassi e dalla caduta dei titoli si è rivelata la “notizia perfetta”, tanto da scalare velocemente i palinsesti e le scalette dei TG. Pochi, però, hanno provato a spiegare al “povero consumatore” quale concreti ricadute questa situazione avrebbe avuto sul suo conto in banca ma, soprattutto, perché si è arrivati a questa situazione. È possibile che un’economia talmente “virtuale” influenzi la vita “reale” in questa maniera. È tollerabile, cioè, che l’economia sia talmente lontana dall’uomo da non sembrare più neanche un’attività umana? Questa, forse, era la domanda più giusta. Certamente più “urgente” di quella su quanto erano calati, oggi, i tassi. Ecco il vocabolario minimo della crisi del debito SPREAD CDS EUROBOND BUYBACK TITOLI DI STATO DEBT SWAP DEFAULT SELETTIVO FONDO EFSF FONDO ESM Differenziale di rendimento dei titoli di Stato decennali con il Bund tedesco equivalente ed è il termometro del rischio Paese percepito dal mercato. Credit default swap sono strumenti finanziari derivati che funzionano come un’assicurazione. Chi compra un Cds si impegna a pagare al venditore un premio in cambio del rimborso, solo in caso di default, del valore dell’obbligazione oggetto dell’insolvenza (di solito un titolo di Stato). Titoli di Stato comuni, garantiti congiuntamente da tutti gli Stati membri. Riacquisto dei titoli di Stato da parte del Paese che li ha emessi sul mercato secondario Prevede di sostituire subito tutte le obbligazioni con altri titoli a più lunga scadenza. Ristrutturazione di una parte del debito emesso da un Paese e comporta perdite per i detentori delle obbligazioni. Fondo europeo salva-Stati European Financial Stability Facility, a carattere temporaneo. La dotazione iniziale era miliardi, ampliata a miliardi. Nuovo fondo salva stati permanente dell’Eurozona, l’European Stability Mechanism. Sarà operativo dal primo luglio con una capacità finanziaria di miliardi di euro. www.telefonoamico.it Il servizio è gratuito, a tuo carico solo il costo della chiamata: da telefono fisso € 0,06 alla risposta e € 0,024 al minuto, iva compresa. Per i cellulari il costo varia in funzione dell’operatore telefonico. Rubriche 17-23 settembre 2011 17 segue dalla prima Il San Nicola “non luogo” da valorizzare to cittadino, assolutamente solitario e ramingo: non è certo un sensore di osmosi l’inquietante e opaco concentramento notturno di prostitute di colore, mentre sono un sensore molto debole (pur se commovente) i convegni sulla gettata di cemento antistante di mauriziani e indiani che nelle giornate festive giocano a cricket! Le criticità del manufatto, per verità, sono molteplici, ad esempio dal punto di vista “gestionale”, vale a dire in termini di sproporzione e quindi di non soddisfacente utilizzo – finora si badi pressoché solo sportivo – in rapporto ad una città di circa . abitanti (pertanto non proprio una metropoli). È quindi dovuta all’enorme costo manutentivo, non giustificato rispetto all’intensità d’uso, l’idea, corroborata da alcune dichiarazioni di politici, di modificarne in termini polifunzionali l’utilizzo, dando al business commerciale un forte spazio. Chissà se poi ciò accadrà sul serio, dato che ormai oggi trionfa la debordiana “società dello spettacolo” (Guy Debord, La società dello spettacolo, Baldini Castoldi Dalai – ultima ristampa), nella quale anche il comportamento dei politici si trasforma in spettacolo più o meno godibile. In ogni caso, tutto il discorso fin qui fatto ha di sicuro una qualche relazione con le elaborazioni di una schiera di studiosi per i quali il concetto di “natura” è ingannevole “ontologia”, dato che – invece – non ontologico e quindi logico è solo l’approccio antropologico e socio-storico. Perché il lettore possa comprendermi appieno, riprenderei per esteso un passo contenuto in una recentissima opera del semiologo Gianfranco Marrone: «Quando per esempio il governo australiano ha costituito nei territori del Nord il Nitmiluk National Park, dichiarandolo zona incontaminata e quindi caso tipico di sospirata wilderness, il leader della popolazione aborigena Jawoyn che lì abita ha vivamente protestato. Per loro, quel territorio non è affatto selvaggio, sede di una natura non ancora trasformata dal gesto civilizzatore dell’uomo, ma è semmai un ambiente percorso e abitato come una dimora spaziosa e familiare. Quel parco, dal loro punto di vista, è l’esito di millenni di lavorio umano, frutto di costanti attività di caccia e disboscamento, nonché di rituali, cerimonie, relazioni di parentela» (Addio alla Natura, Einaudi , pp. - ). Con questa appropriata citazione intendo chiarire, dunque, che il paesaggio, la “natura”, i luoghi, potremmo considerarli costruzioni mentali, sociali, elaborazioni effettuali di storie, vita vissuta o tramandata, referti insomma artificiali, quindi la loro rappresentazione e metabolizzazione soggiacenti ad una clausola relativistica, dipendente cioè da un soggettivo rapportarsi. Ora, credo che l’approccio “anti-ontologico”, per intenderci, possa essere utilmente applicato per meglio comprendere le decisioni di (ri)assetto urbano/territoriale, allorché esse vengano a determinarsi concretamente: perché i contesti urbani, in certe fasi della loro esistenza, sono (ri)modellati? Per assecondare e quindi portare a compimento le caratteristiche intrinseche, strutturali che hanno assunto nel tempo o invece per rispondere ad una nuova esigenza sociale, ad una prima sconosciuta richiesta di “sentire comune”, ad aspirazioni dello spirito pubblico prima non nutrite? Insomma, per ragioni con- ne mercantile della città, che è prevalente. Porsi l’obiettivo della riqualificazione dello stadio è importantissimo, sia chiaro: anzi, è forse uno dei nodi strategici principali del riassetto urbano dell’area metropolitana barese, data la rilevanza oggettiva del manufatto e l’esigenza di approcciarvisi entro una nuova ottica di sostenibilità totale, anche economica. D’altronde la questione è planetaria: in Cina ci si sta ponendo oggi un problema analogo per lo stadio “Nido d’uccello” di Pechino, simbolo dei Giochi Olimpici del (cfr. Marco Del Corona, Il Nido dei dubbi, da icona a seccatura, su “Corriere della Sera” del agosto , p. ). Direi di più: l’obiettivo della riqualificazione è da conseguire «superando le fratture tra pubblico e privato, migliorando la performance dello sviluppo urbano, la coesione sociale e la competitività delle aree urbane» (come più in generale afferma Paolo Urbani nel suo recente Urbanistica solidale, Bollati Boringhieri , p. ). Tuttavia l’inconveniente da evitare è che dietro il fondato usbergo delle criticità gestionali trovi alimento la sempre alitante tentazione di creare intorno allo stadio un esteso quartiere di residenze, cosa che farebbe regredire il progetto di integrazione multifunzionale ad una banale (ed esiziale) nuova cementificazione del tessuto urbano: oltretutto, ciò equivarrebbe per la città di Bari all’applicazione di scelte schizofreniche, dato che da un lato – anni fa – si è collocata dinamite sotto i palazzoni di Punta Perotti, dall’altro – oggi – si recupererebbe cemento in altro modo! nesse al “naturale” o all’ “artificiale”? Io penso che le ragioni profonde siano quasi sempre connesse ai fattori che abbiamo catalogato come di tipo “artificiale”, cioè soggettivi: ad esempio, la città costiera di Mola di Bari, chilometri dal capoluogo di Regione, pur essendo sempre stata adagiata sul mare, solo alla fine del XX secolo ha avvertito l’esigenza insopprimibile di reinventarsi “osmotica” ed anzi di compiere la scelta innovativa di trarre energia dal mare e, sull’onda di questo nuovo sentire, ha incaricato un architetto catalano esperto (Oriol Bohigas) di riprogettare radicalmente un esteso waterfront (frontemare), che poi nel corso degli ultimi due anni in parte significativa è stato realizzato grazie all’apporto di fondi europei. Ma torniamo allo stadio di Renzo Piano. L’idea di riqualificarlo integrandolo funzionalmente non è di oggi: un primo progetto di arricchimento della struttura con funzioni commerciali, terziarie e ricettive venne presentato a Cannes nel marzo , durante il MIPIM-FieraMercato Internazionale dei professionisti dello sviluppo territoriale, immobiliare e imprenditoriale. Sullo sfondo erano gli esempi di grandi stadi come il “Philips Stadion” di Eindhoven (Olanda), l’ “AOL Arena” di Amburgo o lo “Stade de Suisse” di Berna. Ora, attorno a questi stadi-arene, moderni sul piano degli standards sportivi, è cresciuto – ove più ove meno – un tessuto spesso molto integrato di ristoranti, hotels, musei e altre realtà culturali, del tempo libero, ricettive e commerciali. Se – sia notato d’inciso – per lo stadio “San Nicola” non si è accennato quasi mai alle integrazioni culturali, ciò dipende dalla vocazio- WALDEMARO MORGESE leNewsdaTerritorioeImprese inviate le vostre notizie a [email protected] PUGLIA Cineas: 20 borse di studio per i Master gestione rischi Risk manager industriali, risk manager ambientali, risk manager sanitari: tutte professioni in forte crescita che hanno il compito fondamentale di monitorare, gestire e prevenire i rischi a cui possono essere esposte industrie, piccole e medie imprese ed ospedali; le stesse aziende hanno sempre più bisogno di nuovi profili professionali capaci di affrontare e ottimizzare la gestione dei rischi. A tal proposito, Cineas, il Consorzio universitario, nato su iniziativa del Politecnico di Milano, mette a disposizione in totale borse di studio a parziale copertura del costo del master prescelto. Le borse di studio sono valide anche per frequentare i master di formazione avanzata rivolti a chi intende specializzarsi nella perizia assicurativa, liquidazione dei danni e sinistri complessi (industriali, tecnologici, interruzione di attività, RC professionale, RC prodotti) che completano in modo significativo l’offerta formativa di Cineas. Per ogni master sono previste borse di studio che garantiscono la copertura del % del costo da sostenere. Convegno ANIDIS a Bari sull’ingegneria sismica Si terrà nel Politecnico di Bari, dal al settembre, la XIV edizione del Convegno Nazionale Anidis – L’Ingegneria Sismica in Italia, importante e atteso appuntamento rivolto alla comunità scientifica e accademica, al mondo professionale e degli operatori del settore, che sono chiamati a condividere le esperienze e gli studi più recenti, confrontandosi su progettazione antisismica, sicurezza delle costru- www.gazeco.it Direttore responsabile: Dionisio Ciccarese Direttore editoriale: Vito Raimondo Redazione: Via delle Orchidee, 3 - 70026 - Z.I. Modugno-Bari - Tel. 0805857444 Fax 0805857428 - [email protected] Responsabile trattamento dati personali: Dionisio Ciccarese BASILICATA zioni esistenti e gestione del rischio. Tema centrale sarà quello delle Normative Tecniche per le Costruzioni, con particolare riguardo alle criticità emerse nei primi tre anni dall’entrata in vigore della normativa e alle modifiche proposte dalle commissioni di lavoro. Camera Commercio Italo Orientale: in Cina un desk operativo La Camera di Commercio Italo Orientale, presieduta da Antonio Barile, nello spirito della sua vocazione internazionale ha siglato un accordo con lo Studio Legale Picozzi & Morigi. L’Accordo prevede l’istituzione di un desk operativo in Cina della CCIO presso le sedi di Shanghai e Nanchino dello Studio Legale già socio della Camera ed autorizzato dal Ministero della Giustizia Cinese ad operare in tali territori. Gli obiettivi della cooperazione sono: supportare, con risorse professionali qualificate nell’ambito del diritto cinese e del trading in Cina, i soci della Camera nello sviluppo di nuove opportunità di business da e verso la Cina. Provincia di Potenza: premio Klimaenergy 2011 Dopo il premio di Legambiente nazionale come miglior buona prassi al programma “Scuole ecologiche in scuole sicure”, arriva un altro importante riconoscimento al modello energetico sostenibile messo in campo dalla Provincia di Potenza, alla quale è stato infatti assegnato il premio speciale per il particolare impegno sulla formazione legata alla diffusione delle energie rinnovabili, nell’ambito del ° Award per Klimaenergy , la Fiera internazionale delle energie rinnovabili per usi commerciali e pubblici. Oltre che al premio Legambiente, il riconoscimento Klimaenergy si va ad aggiungere alla menzione speciale per il premio “Progetti sostenibili e green public procurement”, promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e del Consip. Progetto Arupa a Matera: sportello per agricoltura Ambient Assisted Living Forum: a Lecce dal 26 al 28 settembre Si terrà a Lecce dal al settembre , l’annuale conferenza internazionale dell’Ambient Assisted Living Association, che coordina il programma congiunto europeo AAL, finalizzato al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione anziana ed implementato da stati membri europei e gli stati associati. La Regione Puglia, in collaborazione con l’ARTI – Agenzia regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, parteciperà all’evento con uno spazio espositivo regionale, per dare visibilità ai progetti di ricerca e alle imprese innovative operanti nel settore d’interesse. La Provincia di Matera ha attivato, nell’ ambito del progetto Arupa, Azione D , uno specifico servizio denominato “Sportello informativo per l’agricoltura e la pastorizia locale”. Gli addetti allo Sportello Informativo sono dipendenti tecnici della Provincia che hanno seguito uno specifico percorso formativo tenutosi a Matera presso il Ditec dell’Università di Basilicata. La finalità degli addetti allo Sportello è contattare, in maniera continua e capillare, gli agricoltori e gli allevatori residenti ed attivi nell’intero comprensorio del SIC e delle aree limitrofe, oltre che le associazioni di categoria e fornire informazioni puntuali e dettagliate sulla materia. Ogni riproduzione anche parziale è vietata ai termini di legge – Chiuso in tipografia il 15 settembre 2011 Società editrice: Via delle Orchidee, 1 70026 - Z.I. Modugno-Bari Tel. 0805857439 - Fax 0805857427 P.Q.S. Periodici e Quotidiani del Sud © Copyright P.Q.S. Registrazione Trib. Bari n. 1276 del 19/4/1996 Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo settimanale può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge. Impaginazione grafica e prestampa: Fotolito38 Certificato ADS n. 6937 del 21/12/2010 Abbonamenti: Tariffa per l’Italia € 48,00 Tariffa per l’Europa € 144,00 (48 numeri) da versare sul ccp n. 7638014 intestato a: P.Q.S. - Periodici e Quotidiani del Sud Via delle Orchidee, 1 70026 - Z.I. Modugno-Bari Numero arretrato € 2,77 Pubblicità: Area 4 S.r.l., Via delle Margherite n. 20/22 70026 Modugno (BA) tel. 080.5857450 - fax 080.5857426 e-mail: [email protected] Unione Stampa Periodica Italiana 18 17-23 settembre 2011 Itinerari Produzioni salentine – La “novella” che piace ai tedeschi Ecco Sieglinde la regina delle patate L unga, ovale, bel colore ambrato, di aspetto gentile, pasta gialla e saporita, la Sieglinde di Galatina è una varietà di patata la cui coltivazione trova terreno ideale in Puglia, specie nel Salento. In particolare oltre Galatina nei comuni di Racale, Alliste, Taviano, Melissano, Ugento, Matino, Presicce. La produzione (circa . quintali l’anno) è particolarmente apprezzata sui mercati dell’ Europa settentrionale, in particolare dalla Germania che ne è il primo importatore. Essendo una patata novella, la raccolta avviene precocemente: tra la seconda metà di marzo e giugno nel Salento e da maggio a metà luglio sulla costa jonica. Il tubero non ancora del tutto maturo essendo la buccia ancora tenera, è immediatamente destinato al mercato per essere consumato. La patata di Galatina è stata inserita nell’elenco dei prodotti tra- dizionali di Puglia con Decreto Ministeriale del luglio . A Felline, frazione di Alliste, ogni estate le dedicano una sagra cui partecipano centinaia di turisti. Tante le ricette salentine per cucinare le Sieglinde: a focaccia, con ragù di cipolle, o alla rustica o a “pitta” o a panzerotti. E ancora con uova battute, capperi, pane grattugiato, scamorza, mortadella, cipolle, olive nere, olio d’oliva, pomodori, latte, farina, prezzemolo, sale e peperoncino. Il tutto secondo dosi, impasto e cottura suggeriti dagli usi del mondo contadino nelle cui cucine sapevano bene come dare sapori eccellenti con ingredienti poveri. E la patata tal è. E simpatica: come si fa a rimanere indifferenti davanti a un cesto di patate, turgide e polpute che ti strizzano l’occhio facendosi immaginare fritte, in purea, cotte alla brace, a gnocchi con burro e salvia, in insalata, con il baccalà, al forno con le carni o con il pesce, in brodo, con la pasta, con il tonno, con il riso e le cozze, con i funghi, o nelle focacce e nei panzerotti salentini? E pensare che quando arrivarono nel dal Perù in Europa, le patate le davano ai porci. Con la Sieglinde anche per scoprire Galatina. Fra romanico e del barocco spicca la chiesa di S. Caterina d’Alessandria Tracce di gotico a Galatina L a Puglia è regno del romanico pugliese e il Salento, poi, del barocco. Perciò una chiesa come quella di Santa Catenina d’Alessandria a Galatina, proprio non te la aspetti. Il tempio è gotico, a crociere su pilastri ed è tempestato d’affreschi di stile francescano. Lo volle nel Raimondello del Balzo Orsini perché “la chiesa principale San Pietro, era uffiziata secondo il rito greco e in lingua greca, per cui i latini che quell’idioma non comprendevano, non potevano pregare Iddio in una lingua sconosciuta”. Raimondello Orsini del Balzo, principe di Taranto e padrone della Contea di Soleto, nel cui territorio si trovava Galatina, volle la chiesa con la moglie Maria D’Enghien che commissionò le decorazioni interne. Poi il figlio dei due fondatori, Giovanni Antonio, completò i lavori facendo costruire i sepolcri dei genitori e il proprio. Gli affreschi hanno subito danni ingenti per infiltrazioni d’acque piovane. I restauri ci hanno riportato allo splendore alcune delle scene. DA IERI AL VIA IL “SETTEMBRE MASSAFRESE” I l settembre e il ottobre, durante il “Settembre massafrese”, Massafra fa rivivere un episodio storico della fine del ‘ : la battaglia tra massafresi e turchi, nei pressi delle sorgenti del fiume Tara il settembre . La manifestazione è organizzata dall’associazione culturale “MassafraNostra”, con il patrocinio del Comune, della Provincia di Taranto e della Regione Puglia. In mattinata spettacolo degli sbandieratori di Oria in piazza Vittorio Emanuele. Seguirà la cerimonia del Bando da parte dell’Araldo in piazza Garibaldi. Nel pomeriggio (dalle ), corteo storico lungo le vie principali della città. Subito dopo seguirà la corsa del palio. Le manifestazioni celebrative finiranno domenica ottobre con la cerimonia di consegna del Palio nella chiesa del Rione vincitore. Nicola Andreace è l’artista massafrese che ha raffigurato la storia del Palio, esaltando la coesione dei sentimenti dei cittadini massafresi e la cultura di ieri e di oggi. Suo è il Manifesto di quest’anno, la cui composizione propone quella già incisa su un supporto d’argento, utilizzata per il Premio del “Palio della Mezzaluna” delle precedenti edizioni. I sei Rioni della città (San Marco, Pappacoda, Santa Caterina, Imperiali, Gesù Bambino, Santi Medici) sono pronti a contendersi l’ambito vessillo. Al Corteo storico prenderanno parte circa personaggi tra figuranti, sbandieratori, cavalieri dei Rioni massafresi e musicisti della banda “Città di Massafra”, diretta da Nicola Latorrata. Ad aprire il Corteo, il gruppo degli sbandieratori di Arezzo. In coda, Donna Isabella Monsorio, signora di Massafra, e Jacopo Micheli, vescovo di Mottola, al tempo della battaglia contro i Turchi del , e il Carroccio, trainato da due buoi, con il Palio del Comune. I giovani atleti, quattro per ogni Rione, saranno schierati sul filo della partenza con una torcia accesa. Dovranno tenerla accesa per tutto il tragitto, con l’obbligo di fermata, per la sua riaccensione, nei trenta metri regolamentari. Vincerà il Rione che, per primo, vedrà un suo atleta raggiungere Piazza Garibaldi, con la torcia accesa, in grado di accendere una coreografia di fuochi d’artificio. La serata sarà presentata da Antonio Dellisanti. Sempre domenica, sarà possibile fare tour guidati alla scoperta delle bellezze di Massafra a cura dell’Ufficio Turistico comunale (Cooperativa Nuova Hellas) e dell’associazione culturale “Terra di Puglia”, in collaborazione con la Cooperativa “ zero ”. Info: . Chi fu o chi furono gli autori degli affreschi? Un tal Caterino Veneziano, anonimi pittori napoletani, toscani, oppure emiliano-marchigiani? Sta di fatto che le raffigurazioni dell’Apocalisse, della Genesi, del ciclo delle Virtù, dei Sacramenti e ancora dei Dottori della Chiesa, i cori degli angeli, le scene della vita di Gesù e di Santa Caterina, sono “meravigliosi per il colorito”, e la chiesa “bellissima, con una porta che è una magnificenza... la navata centrale è maestosa”, scrisse Janet Ross, viaggiatrice in Puglia nell’Ottocento. Il Tabernacolo seicentesco fu realizzato da fra’ Giuseppe da Soleto in stile barocco. È alto centimetri, largo e profondo ed è fatto di legno intagliato con decorazioni policrome. Pietro Cavoti, un oscuro quanto straordinario personaggio, delegato (con miserrima paga) dal Governo d’allora “alla preservazione degli scavi e monumenti di Galatina e dintorni”, merita più di una citazione per i disegni che fece degli affreschi. Li ricopiò ad acquerello, quando ancora nell’Ot- Massafra Curiosità “Tebaide d’Italia” L tocento erano più fruibili, con metodo, puntiglio e tanta, ma tanta ispirazione artistica. Cavoti fece in anni di paziente lavoro, quello che oggi un fotografo avrebbe documentato in poche settimane. Gli acquerelli del Cavoti sono in un museo che Galatina gli ha dedicato. Sono da ammirare specialmente per quelle parti d’affresco che umidità e ritardi nei restauri, oggi non sono più. Gli edifici di Galatina, tra i più belli della provincia di Lecce, sono quasi tutti nel Centro Storico in un misto architettonico del Cinquecento e dell’Ottocento: Palazzo Vernaleone sulla cui facciata spiccano motti in latino, Palazzo Scrimieri più noto come “Tafuri-Mongiò”, in stile barocco. E ancora i Palazzi Papadia, Giorgioni-Nuzzo o “Galluccio”, Orsini con facciata neoclassica, Bardoscia ( ). Tra le chiese, oltre a quella di Santa Caterina, altri due sono i gioielli di Galatina: le Grazie del e la Matrice dedicata a San Pietro e Paolo del XVII secolo. Info: IAT oppure Municipio . a “Tebaide d’Italia”, così è chiamata la città, per le grotte o “laure” basiliane, i villaggi rupestri, che si trovano nelle gravine del suo territorio: abitazioni, stalle, basiliche, viottoli, necropoli, persino un’antica farmacia, detta del “ Mago Greguro”, sono nella “lama” della Madonna della Scala. Si tratta di monumenti della civiltà del “vivere in rupe” risalenti al Medioevo di quando le case e i centri di culto si scavavano nella roccia. Molto interessanti anche i trappeti ipogei (frantoi oleari) dove ancora si trovano gli strumenti utilizzati sino alla fine del secolo scorso per l’estrazione dell’olio dalle olive. Uno dei più espressivi è quello di masseria “Accetta Grande”. fraBoschi,SentierieTorrenti Il tartufo di casa nostra *Il e il “Rasseg “Rassegna del Tartufo Bianco e Nero di Roseto Valfortore”. Nei boschi circostanti il paese si trova soprattutto il tartufo nero, una varietà che può arrivare a costare fino a euro il chilo. Il tartufo nero, detto anche “scorzone”, ha un sapore forte, con un retrogusto intenso e prolungato, una vera delizia per i palati ‘educati’ alla salubrità e alla veracità dei sapori. Il programma dei due giorni dedicati al prezioso tubero sarà aperto oggi: alle con l’apertura degli stand dedicati ai prodotti tipici, alle , la serata proseguirà con una degustazione-aperitivo, dalle . , i ristoranti rosetani proporranno menù turistici con pietanze a base di tartufo, dalle . , il borgo sarà animato dagli artisti dell’associazione Agorart. Domenica gli stand delle tipicità apriranno alle . , mentre alle si assisterà alla gara tra i migliori cani da tartufo italiani. Sempre dome- nica, ma dalle , avrà inizio l’asta per il tartufo bianco. A mezzogiorno, la degustazione-aperitivo precederà il pranzo “Alla scoperta dei vecchi e dei nuovi sapori”. Info: Comitato festa, presidente Giovanni Manca tel. . *Domenica settembre con Avanguardie di Lecce nel parco regionale naturale “Portoselvaggio e Palude del Capitano”, dove è sempre un piacere ritrovarsi per camminare con andamento lento. Il mare di Portoselvaggio è un incanto di colori e trasparenze. È un bacino di tesori con le sue grotte, la sua fauna, i e più organismi che lo attraversano. È una risorsa per la bellezza e l’armonia che regala a ogni visitatore, turista, ricercatore, sportivo, camminatore. Info: Emanuela Rossi . Pagina a cura di Vittorio Stagnani Sanità Ogni anni il 17-23 settembre 2011 19 % delle morti di bimbi under anni evitabili col vaccino Si torna tra i banchi si torna a vaccinarsi R icomincia la scuola, torna l’autunno e, per due famiglie su tre si ripropone il problema delle vaccinazioni per i ragazzi. Farle, non farle? Indubbiamente sì, perché esse proteggono da malattie infettive che possono, a volte, rivelarsi letali o gravate da conseguenze psichiche e fisiche. Disponiamo di un calendario che fornisce indicazioni (da attuare con scrupolo) sulle pratiche vaccinali da adottare per ottenere il massimo beneficio, vantaggi che sono confermati negli anni dimostrando che vale la pena, anche dal punto di vista economico, di investire in questa strategia. Grazie alla vaccinazione, è scomparso dal mondo il vaiolo (dal ) che uccideva più di milioni di persone l’anno ed è stata eliminata, la poliomielite, tranne che in un minimo di Paesi, riducendo del % il numero di casi. Si è avuto un calo di frequenza e mortalità di morbillo, varicella, rosolia, difterite, parotite, pertosse, febbre gialla. Determinante la vaccinazione per la prevenzione dell’epatite A e B. La vaccinazione anti-morbillo ha salvato più di , milioni di vite e, in Africa, ha ridotto i casi del %. L’OMS denuncia che “la Regione europea non progredisce più nel suo sforzo per raggiungere a breve l’obiettivo dell’eliminazione di morbillo (in molti Paesi dell’Europa occidentale la vaccinazione è inferiore all’auspicato %) e rosolia a breve tempo. In molti Paesi specie dell’Europa orientale, gran numero di decessi di bambini dovuti a pneumococco ed a diarrea da rotavirus può essere eliminato grazie a vaccini da poco disponibili. Ogni giorno, più di . bambini non ricevono una vaccinazione completa e questo consente di stimare che , milioni di bambini non ne hanno beneficiato, l’anno scorso. Ogni anno, % delle morti di bambini under anni sono da attribuire a malattie che sarebbero state evitate con la vaccinazione. Questo ha comportato la perdita di milioni di euro, a fronte di una vaccinazione che, nel complesso sarebbe costata nemmeno dieci. CONVENIENZA I vantaggi della vaccinazione superano migliaia di volte gli eccezionali rischi. Per esempio, un malato di morbillo su sviluppa polmonite ed uno su . meningoencefalite. Il vaccino fa rischiare quest’ultima complicanza una volta su un milione (mille volte meno). C’è stato (A. Wakefield e coll della Royal free medical schooll di Londra, cui molti altri, pur non disponendo di dati obietti, si sono accodati) chi ha collegato il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia all’autismo. “Questo accostamento – denuncia l’autorevole “British Medical Journal”, dopo un’analisi approfondita – è il frutto di una frode”. Lo stesso “Lancet”, che aveva pubblicato il lavoro, dopo un’indagine del General medical council, lo ha ritirato. “Un tentativo deliberato di imbroglio – dice Brian Deer – poiché dei bambini dichiarati autistici non lo erano e vi era un grosso conflitto di interessi alla fonte”. I RENITENTI La copertura vaccinale non soddisfa e si lamenta la presenza di giovani (nati prima del ), non protetti. Gli adolescenti sono una fascia a rischio perché o non hanno – colposamente – eseguito il vaccino oppure non hanno praticato i richiami previsti e doverosi. Ne deriva che questi giovani sono, a volte, all’origine di episodi epidemici per esempio di morbillo o pertosse. La prima volta oppure il rientro a scuola espongono i bambini a possibilità di contagio e li rendono, a loro volta, portatori di infezioni ad altri (fratelli molto piccoli, adulti specie anziani). Il picco delle malattie o di vere e proprie epidemie si registra proprio in dicembre. La vaccinazione, secondo regola, può evitare queste evenienze che costano milioni di euro l’anno. I calendari vaccinali riportano i vaccini obbligatori (gratuiti) e raccomandati. Però, per l’offerta di questi ultimi, vi sono differenze regionali che, per evitare confusioni ed evasioni, a volte giustificate da questo clima di differenze ed incertezze, dovrebbero essere eliminate. PUGLIA In Puglia vige un Piano di prevenzione attiva con un budget di , milioni di euro per un triennio. Il piano nazionale si aggira intorno ai milioni €. Le coperture vaccinali in Puglia (indagine “Icona”, referenti prof. Rosa Prato e Giovanni Caputi) sono del - % per la polio, - % per difterite-tetano, , % per l’epatite B, - % per morbillo, parotite, rosolia. Per meningococco, varicella, influenza, hemophilus influenziae , - , %, epatite A , %. La vaccinazione, gratuita, anti papillomavirus (infezione che può dare cancro dell’utero) lascia a desiderare così come quelle degli adolescenti nei cui riguardi non vi è, allo stato, alcuna azione mirata pur in presenza di sollecitazioni ad interventi organici e di campagne di coinvolgimento diretto con strategie di comunicazione che informino sulla utilità dei vaccini consigliati. Tra le sei misure anti-tabacco, l’OMS ha raccomandato l’aumento delle tasse sui pacchetti Il fumo uccide 5 milioni di persone ogni anno T abacco, tra rischi, danni accertati anche economici, lotta, prevenzione, “nuovo” contrabbando, questa volta, ancora povero, sciatto con merce racimolata o contraffatta. E rispuntano anche i raccoglitori di cicche per farne, con il tabacco residuo, fumabili sigarette. Apprezzati questi ultimi “artigiani del riciclo” perché essi alleviano il pur gravoso problema delle cicche liberamente disperse nell’ambiente. I PACCHETTI In molti Paesi ( miliardo di abitanti), sui pacchetti in vendita ci sono scritte di dissuasione o immagini macabre per impedire o ridurre il fumo. L’industria del tabacco si rivolge, ora, soprattutto a donne, specie giovani ragazze (in Italia, fumano , % delle donne e , % degli uomini) e le invoglia con invitanti disegni, slogan e personaggi-simbolo. Analoghi ammiccamenti per acquirenti dei Paesi emergenti. Nel mondo, un miliardo di fumatori abituali e più dell’ % di loro vivono in Paesi a basso-intermedio reddito. Fino a metà di loro morrà di malattia collegata al tabagismo. Il tabacco è la più elevata causa di morti prevenibili: milioni, quest’anno (tanti quanti ne causano, sommate, tubercolosi, aids, malaria). Di loro, . non fumatori ma esposti a fumo di altri (passivo). Il tabagismo è un fattore che contribuisce grandemente all’epidemia di malattie non trasmissibili (cardiovasculopatie, enfisema, cancro) responsabili del % delle morti. CAMPAGNE CONTRO I MEDICI Due miliardi di persone vivono in Paesi nei quali è in atto una valida campagna contro il fumo; il % della popolazione non è protetta da legge che interdice di fumare. Resta molto da fare contro il fumo attivo e passivo che uccide, nel mondo, milioni di persone l’anno, una ogni secondi. È proibito fumare solo in delle città più popolate del mondo. LE SUPERTASSE Tra le sei misure anti-tabacco, l’OMS ha raccomandato l’aumento delle tasse sui pacchetti acquistati. Lo hanno attuato già Paesi che hanno tassato di oltre il % il prezzo di vendita (OMS Rapporto ). La riduzione del consumo di tabacco, in questi Paesi, si è resa evidente. Ma solo il % della popolazione mondiale è protetta da questa misura. L’Europa eccelle in questa politica. Dei Paesi che, nel mondo, supertassano ( % nei più ricchi e % negli altri), sono europei. L’Irlanda tassa di più, il Kazakhstan ha il più basso prezzo per le migliori marche e la Repubblica Moldova il più basso per le marche più scadenti. In Australia, la vendita dei prodotti del tabacco è sottoposta a condizionamenti importanti. APIXABAN, PRIMO ANTICOAUGULANTE ORALE CHE RIDUCE IL RISCHIO DI MORTE P ubblicati. su The New England Journal of Medicine, i risultati del trial clinico di Fase III ARISTOTLE (coordinato da Duke Clinical Research Institute, Durham, NC e Clinical Research Institute, Uppsala, Svezia) che hanno dimostrato che apixaban (nome non commerciale) è il primo anticoagulante orale che riduce in modo significativo il rischio di morte per qualsiasi causa. Inclusi nello studio, . pazienti con fibrillazione atriale e almeno un fattore di rischio addizionale di ictus. Rispetto alla terapia standard, Apixaban riduce: • del % il rischio di ictus e di embolia sistemica; • del % il rischio di sanguinamento maggiore; • dell’ % la mortalità. Negli Usa, in atto una crociata, il fumo equiparato a una droga illegale e, per esempio, a New York, l’acquisto del pacchetto di sigarette diventa un lusso perché troppo alta la tassa da pagare e, d’altra parte, è quasi di disdoro mostrale tra le proprie mani. Garattini propone che “si eviti che i fumatori entrino a lavorare negli ospedali e nel Servizio Sanitario Nazionale ( % dei Paesi proibisce di fumare in ospedali o scuole). Medici ospedalieri che non fumino è la migliore campagnaantifumo. Invece il % dei medici è fumatore. Il fumo aumenta i loro clienti, li rende essi stessi malati ed uccide . italiani l’anno”. La norma di allontanarsi dal posto di lavoro comporta perdita di rilevante tempo che, monetizzato, raggiunge una media di , euro al giorno pro capite. MERCATO Le vendite di sigarette si sono ridotte, in Italia, del , %, rispetto al quando sono stati venduti oltre milioni di pacchetti in meno (quasi pacchetto in meno al mese acquistato da ciascun fumatore). Dall’entrata in vigore della legge, la diminuzione delle vendite di sigarette è stata del % (diminuzione media di , % l’anno). IL CONTRABBANDO Negli ultimi tempi si è registrato un ritorno prepotente del contrabbando. L’Italia, luogo di transito dei tabacchi lavorati esteri di contrabbando destinati ad altri Stati dell’Ue ed introdotti, specie “intraispettivamente” (varchi doganali con documentazione falsa). Anche fenomeni di contraffazione, vendite via web o cross-border (aumentato dopo l’entrata della Slovenia) ed accelerazione dei flussi di commercio transfrontaliero (per differenze di prezzo sul confine italo-sloveno, tra e , calo delle vendite legali in Friuli-Venezia Giulia del %. Si acquistano prodotti illegali a prezzi molto più convenienti, entrati al di fuori di qualsiasi controllo doganale (mercato unico UE). DANNO ECONOMICO: l fumo è anche danno economico. Da a €è il vero costo di un pacchetto di sigarette. Ogni pacchetto, secondo uno studio dell`università politecnica di Cartagena (Spagna), può costare € per gli uomini e € per le donne se, nel prezzo, si considerano i costi personali (e non quelli – notevoli – del Servizio Sanitario derivati da malattia e morte prematura. Tra le oltre sostanze (gas e particolato) contenute nel tabacco che brucia ci sono conservanti, umidificanti collanti (un elenco di voci) e un elemento radioattivo pericoloso come il Polonio. Opportuno, quindi, smettere o non iniziare e, ancor più, non riprendere a fumare. L’OMS lancia l’allarme: il fumo ucciderà, nel XXI secolo, un miliardo di persone e farà perdere l’equivalente di una finanziaria di un intero continente. SCARSEGGIANO I FARMACI PER LA CURA DEI TUMORI, MA SOLO QUELLI PIÙ ECONOMICI P er la cura dei tumori, mancano, paradossalmente, i farmaci tradizionali che costano meno. Negli Usa, in Italia ed altri Paesi: disponibili e sollecitati i big-farmaci che costano molto; latitanti i più poveri. Lo denuncia il presidente degli oncologi Usa, prof. Michael Link. Le industrie lamentano la carenza di sostanza base ma, in realtà, preferiscono impegnare, macchine e persone per fabbricare prodotti che, nell’unità di tempo lavorativo, rendano di più. In tal modo, farmaci che co- stano - dollari a fiala cedono il passo a quelli che assicurano decine di migliaia di dollari o euro a ciclo o mese. È il caso, per esempio, della bleomicina che, da sola, può curare e guarire alcuni linfomi, della carmustina che prepara il terreno al trapianto di midollo, di altri che, aggiunti ai nuovi, ne riducono dose necessaria e tossicità. Le vecchie, risparmiose molecole vadano in pensione. È tempo di consumi. Pagina a cura di Nicola Simonetti Dal sabato in edicola a1€ “Non si possiede ciò che non si comprende” Johann Wolfgang von Goethe www.gazeco.it Opinioni di Vito RAIMONDO 17-23 settembre 2011 21 Le cattive abitudini dei meridionali e una scelta che andava pesata meglio Biglietti omaggio in Fiera diciamolatutta il vento si è già... fermato I biglietti-omaggio della Fiera del Levante e le (pessime) abitudini dei meridionali La casa sul Colosseo di Scajola e il riconoscimento delle ex proprietarie Lele Mora-Emilio Fede come Tarantini e Lavitola con lui. Se parlavo non mi arrestavano”. Poi, Scelsi avrebbe cambiato linea e Gianpi fu arrestato, ma il Gip lo mandò ai domiciliari (a Roma: in una casa nelle vicinanze di Via Veneto…). Non ci raccapezziamo. Fosse che fosse che questo è davvero il Paese del “bunga-bunga”? Magistratura compresa? Barbara e Beatrice Papa, signore che vendettero una casa con vista sul Colosseo all’ex Ministro delle Attività Produttive Claudio Scajola, hanno confermato ai magistrati della Procura di Roma che l’abitazione fu pagata da Angelo Zampolini, braccio destro del costruttore Diego Anemone coinvolto nell’Aquila-gate. Laterza: impenditore non è chi conquista posizioni privilegiate con attività illecite EMILIO FEDE GIANFRANCO VIESTI La storia dei biglietti-omaggio delle Fiera del Levante, prima soppressi e, poi, parzialmente ripristinati, non è edificante. Ha fatto bene il presidente Viesti ad accogliere le proteste degli espositori (un certo tipo di espositori) che, in fondo, sono i finanziatori delle attività dell’ente. Ma… Forse quella decisione andava soppesata con maggiore “delicatezza”, valutando a pieno le pessime abitudini dei meridionali e dei baresi quando si tratta di non pagare i servizi e, spesso, le imposte. Quella vecchia liberalità delle dirigenza della Fiera indubbiamente va soppressa, ma bisogna farlo con gradualità (step by step) concordando, semmai, le decisioni con gli stessi espositori che hanno bisogno di visitatori hard (con i quattrini tasca!) e non gente che va al rione Marconi per mangiare un panino e sorbirsi una bevanda (prima andava anche al Luna Park, con codazzo di bambini!) Viesti sostiene che questa (la .ma) sarà “l’ultima edizione di una manifestazione con le caratteristiche che abbiamo ereditato dalla storia”. E così sia. Se davvero deve “soffiare il vento del domani” dalla e sulla Fiera, che essi si porti via anche i biglietti omaggio e tutte le provincialate ad essi connesse. Alla Fiera servono i visitatori-clienti, non gli supporter dei consiglieri comunali che si sono pure sdegnati degli omaggi! I biglietti omaggio li debbono emettere soltanto gli espositori che sono pregati di inviarli ai loro clienti sparsi in tutta Italia, non nelle clientele strapaesane. CLAUDIO SCAJOLA La vuole smettere, ora, il parlamentare del Pdl di raccontare in giro fandonie sulla sua temporanea… smemoratezza all’atto dell’acquisto e, semmai, andare a nascondere la faccia? Marchionne presidente di Chrysler Obama stia molto attento… Sergio Marchionne, AD della Fiat, è stato nominato presidente della Chrysler, controllata dal Gruppo torinese con il , %. Lele Mora, manager di tanti artisti o pseudo tali, oltre che di un nutrito gruppo di escort, ha dichiarato ai Pm milanesi di aver pagato una “costosa intermediazione” a Emilio Fede (indagato pure lui) per ottenere un finanziamento dal solito Silvio Berlusconi, attraverso il manager-factotum (quello delle olgettine!) Giuseppe Spinelli. Il premier gli avrebbe elargito , mln di cui Fede avrebbe trattenuto , mln. Insomma, Mora come Tarantini e Fede come Lavitola. Quest’ultimo è stato subito espulso dall’Ordine dei giornalisti. Cosa si aspetta a fare altrettanto nei confronti di Emilio Fede che continua ad andare in onda ogni sera con una faccia tosta e un’arroganza (non solo di tipo professionale) snervante? ALESSANDRO LATERZA Ha ben ragione l’ex presidente di Confindustria Bari, Alessandro Laterza: “Bari non si faccia cucire addosso la nomea di Sodomia del ”. Si riferiva al discusso personaggio Tarantini: “Non chiamatelo più imprenditore, ma faccendiere, intermediario, prosseneta”. (Aggiungiamo noi: “mediatore di protesi ortopediche e di improbabili escort”). “Imprenditore – ricorda Laterza – è chi si confronta con il mercato, non chi conquista posizioni privilegiate in virtù di attività illecite”. Bravo presidente. La Bari dei commerci e degli scambi non può confondersi con simili personaggi. Questa considerazione mi è venuta in mente leggendo anche la bella intervista di Adriana Logroscino su “Il Corriere del Mezzogiorno” di domenica . Accanto ad essa mi sono inebriato nel leggere il fondo di Michele La forgia, principe del Foro barese e figlio d’arte di cui mi limito a citare soltanto il folgorante titolo: “Piccoli mostri e senza qualità”. Laforgia chiude il suo scritto con il noto proverbio: “Quando il dito indica la luna, lo sciocco guarda il dito”. Proverbio cinese, come questo: “Quando i nani allungano le ombra, è l’ora del tramonto”. Buona fortuna. A tutti noi. E senza i Tarantini o i simil –Tarantini. Questo Tarantini che ora mette nei guai anche la Magistratura GIAMPAOLO TARANTINI SERGIO MARCHIONNE Il presidente degli Usa, Barack Obama stia attento: quell’italo-svizzero-canadese potrebbe insidiargli la presidenza dello Stato, giù un tantino precaria. Questo Gianpi Tarantini, gran maneggione di protesi ortopediche e di escort (più mignotte, in verità…) dopo aver messo nei guai il Procuratore Generale di Bari, Antonio Laudati, ha tirato in ballo il Pm Giuseppe Scelsi: “Avevo un accordo “Non vi offendo, perché io non vi ho insultato, ma vi ho descritto” Indro Montanelli etta la Gazz /10 24w ne Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata Sì desidero sottoscrivere un abbonamento annuale a La Gazzetta dell’ Economia Tariffa per l’ Italia € , Tariffa per l’ Europa € ( numeri) , ( numeri) Nome_______________________Cognome __________________ Via ___________________________________ Cap _____________ PDF e Adob ti su stra Regi o.it ww azec w.g erla ricev per e-mail via licata Ăƌŝ ia e Basi ƌƚϮĐ͘ϮϬͬ>͘ϲϲϮͬϵϲʹ&ŝůŝĂůĞĚŝ й i di Pugl i e social ͘ŝƚʹ^ƉĞĚŝnjŝŽŶĞŝŶĂďď͘ƉŽƐƚĂůĞϰϱ onomic njĞĐŽ ec i ǁǁǁ͘ŐĂ ĐĂʹ em Žŵŝ Sist ŶĞĞĐŽŶ ĨŽƌŵĂnjŝŽ ĚŝŝŶ ŵĂŶĂůĞ ƫ ϭ͕ϬϬʹ^Ğ ϬϭϬʹΦ ŐŝƵŐŶŽϮ ʹϭϵͬϮϱ ŶŶŽys Forme di pagamento: i Rete versamento su CCP n° intestato a P.Q.S. - Periodici e Quotidiani del Sud Via delle Orchidee, Z.I. Modugno-Bari assegno non trasferibile Codice Fiscale o Partita IVA Città __________________________________ Provincia ________ (se si richiede fattura) Recapito telefonico ______________________________________ Data________________Firma_____________________________ Invii il coupon al fax I suoi dati nel rispetto della Legge o tramite posta indirizzandolo a P.Q.S. - Periodici e Quotidiani del Sud – Via delle Orchidee, – / Z.I. Modugno-Bari non saranno comunicati o diffusi a terzi e potrà richiederne, in qualsiasi momento la modifica o la cancellazione. Solo se Lei non desiderasse ricevere nostre comunicazioni lo segnali barrando l’apposita casella 22 17-23 settembre 2011 Fiscalmente Agenzia delle Entrate – Le indicazioni sulle donazioni alle case di ricovero e cura La generosità... paga L e donazioni effettuate in favore di istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, sia pubblici che privati, possono essere portate dal donatore in diminuzione del proprio reddito. Sono queste le indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. /E, in risposta a un interpello presentato da un istituto scientifico interamente dedicato alla cura, alla ricerca clinica, biologica e traslazionale e alla formazione in campo oncologico. La normativa L’articolo , comma , della L. n. / , stabilisce che: “Sono integralmente deducibili dal reddito del soggetto erogante i fondi trasferiti per il finanziamento della ricerca, a titolo di contributo o liberalità, dalle società e dagli altri soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società (IRES) in favore di università, fondazioni universitarie di cui all’art. , comma , della L. n. / , e di istituzioni universitarie pubbliche, degli enti di ricerca pubblici, delle fondazioni e delle associazioni regolarmente riconosciute a norma del regolamento di cui al DPR n. / , aventi per oggetto statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica, individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, adottato su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e del Ministro della salute, ovvero degli enti di ricerca vigilati dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, ivi compresi l’ISS e l’ISPESL, nonché degli enti parco regionali e nazionali”. Possono, pertanto, beneficiare della deduzione fiscale, senza alcun limite, le società e gli altri soggetti passivi dell’IRES che destinano erogazioni liberali ai soggetti espressamente previsti dalla citata norma. La stessa norma, inoltre, subordina la deducibilità delle erogazioni in argomento al requisito di carattere oggettivo in base al quale le erogazioni devono essere specificamente effettuate “per il finanziamento della ricerca”. L’art. , comma , lettera l-quater), del TUIR, stabilisce che dal reddito complessivo delle persone fisiche, si deducono senza limiti di importo, se non sono deducibili nella determinazione delle singole categorie di reddito che concorrono a formarlo, “le erogazioni liberali in denaro effettuate a favore di università, fondazioni universitarie di cui all’art. , comma , della L. n. / , del Fondo per il merito degli studenti universitari, e di istituzioni universitarie pubbliche, degli enti di ricerca pubblici, ovvero degli enti di ricerca vigilati dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, ivi compresi l’Istituto superiore di sanità e l’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro, nonché degli enti parco regionali e nazionali”. Sia l’articolo , comma , della L. n. / , sia l’art. , comma , lettera l-quater), del TUIR, prevedono espressamente che tra i soggetti destinatari delle erogazioni liberali siano inclusi anche gli “enti di ricerca pubblici”. I motivi Gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS), disciplinati dal D.Lgs. n. / , e successivamente dal D.Lgs. n. / , recante il Riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, sono, ai sensi dell’art. di quest’ultimo decreto, “enti a rilevanza nazionale dotati di autonomia e personalità giuridica che, secondo standards di eccellenza, perseguono finalità di ricerca, prevalentemente clinica e traslazionale, nel campo biomedico e in quello dell’organizzazione e gestione dei servizi sanitari, unitamente a prestazioni di ricovero e cura di alta specialità”. Dalla disposizione emerge la duplice natura dei predetti Istituti, derivante dalle specifiche finalità di ricerca e sperimentazione nel campo della salute pubblica nonché dall’attività di assistenza sanitaria che si esplica anche in prestazioni di ricovero e cura, peculiari delle strutture ospedaliere. Inoltre, l’art. del D.L. n. / , (convertito con modificazioni dalla L. n. / ), prevede “un credito di imposta a favore delle imprese che finanziano progetti di ricerca, in Università ovvero enti pubblici di ricerca”, e il comma dello stesso art precisa che per enti pubblici di ricerca si intendono anche gli “istituti di ricovero e cura a carattere scientifico”. Dalla lettura del citato articolo del DL n. / si evince l’intento del legislatore di incentivare, mediante lo strumento fiscale, i finanziamenti a soggetti che diano idonea garanzia di operatività nella realizzazione di progetti di ricerca scientifica, quali, tra gli altri, gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, sia di natura pubblica che privata. Le finalità di questa recente norma sono di fatto coincidenti con quelle dell’articolo , comma , della legge / , e dell’art. , comma , lettera l-quater), del Tuir. Ecco perché gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, sia pubblici che privati, possono essere ricompresi tra “gli enti pubblici di ricerca” destinatari delle erogazioni liberali. EMILIA CIMINIELLO CHIARA DAMMACCO a cura di Giuseppe Ciminiello FiscoinAula A l contribuente non possono, tout court, essere disconosciuti specifici benefici fiscali a causa di presunte irregolarità a carico di un soggetto terzo. Tanto in base ai principi generali dell’ordinamento giuridico sulla buona fede e sul legittimo affidamento. In particolare la negazione, solo ipotizzata, della natura giuridica e dell’oggetto di una società sportiva, non può farsi ricadere sul collaboratore che ha ricevuto compensi non imponibili. Tanto più qualora il diritto a beneficiare della non imponibilità derivi anche dalla presenza di idonee certificazioni tali da legittimare il godimento dei benefici fiscali. La condivisibile decisione giunge dai giudici della Commissione Tributaria Provinciale di Reggio Emilia (Montanari, Rel. Mainini) in relazione ad una fattispecie tutt’altro che insolita. Il fatto Un contribuente emiliano ricorreva avverso un avviso di accertamento notificato dall’Agenzia delle Entrate per imposta IRPEF per l’anno . con tale atto l’Ufficio aveva recuperato a tassazione, quali redditi assimilati al lavoro dipendente, i compensi, considerati esenti, erogati da una società sportiva dilettantistica a responsabilità Palestra in corso di affiliazione al Coni? Comunque esenti i redditi dell’istruttore limitata e sui quali non era stata operata alcuna tassazione, accertando così un maggior reddito di Euro . , ed una imposta di Euro . , , interessi e sanzioni per Euro . , Euro. La decisione Il Collegio ha dapprima ricostruito la vicenda storica per poi inquadrarne normativamente gli effetti. L’accertamento, spiegano i Giudici, trae origine da una verifica fiscale dell’Ufficio a carico della “Società sportiva dilettantistica” X a responsabilità limitata e presso la quale il contribuente accertato aveva collaborato in qualità di istruttore per discipline sportive dilettantistiche riconosciute dal CONI e dall’ente di promozione sportiva cui la società era affiliata, cioè il C.S.I. (Centro Sportivo Italiano). I compensi percepiti per Euro . , , che dalla società erogatrice erano stati considerati esenti ai sensi dell’art. , comma lett. m) ed art. comma TUIR / , dai verificatori erano invece stati assimilati ai redditi di lavoro dipendente ex TUIR, poiché, in sede di verifica era stato contestato che la società erogante non aveva ottenuto, per il , riconoscimento di attività sportiva dilettantistica dal CONI. Premesso tanto il Collegio ha puntualmente ricordato che l’art. , comma lett. m) del TUIR qualifica redditi diversi, “le indennità di trasferta, i rimborsi forfetari di spesa, i premi, i compensi..., e quelli erogati nell’esercizio diretto di attività sportive dilettantistiche dal CONI, dalle Federazioni sportive nazionali, dagli enti di promozione sportiva e da qualunque organismo, comunque denominato, che persegua finalità sportive dilettantistiche e che da essi sia riconosciuto..”. Ed ancora che il citato art. specifica “...i compensi di cui alla lettera m) del comma dell’art. non concorrono a formare il reddito per un importo non superiore complessivamente nel periodo di imposta a . Euro”. Alla luce del tenore letterale delle norme, nonché della certificazione della corresponsione dei compensi erogati per le prestazioni rese alla anni , il Collegio non ha nue trito più alcun dubbio che esse rientrassero nella fattispecie sopra richiamate e che non avrebbero dovuto concorrere a formare il reddito imponibile. È stato osservato “in relazione al contenuto dell’accertamento ed in presenza di quella certificazione, non si può far ricadere sul ricorrente la conseguenza di un supposto disconoscimento ex post della natura giuridica e dell’oggetto della società. Opinare diversamente, in presenza di situazioni che, sotto ogni profilo, risultano essere come appaiono, significa violare i principi generali dell’ordinamento giuridico sulla buona fede e sul legittimo affidamento...”. Le eccezioni del contribuente, pertanto, sono state ritenute fondate e tali da dimostrare come il rimarcato “riconoscimento del CONI” nell’anno in contestazione e concretamente in essere attraverso un iter burocratico amministrativo complesso, in realtà non fosse pregiudiziale all’effettiva esistenza degli accreditamenti e condizioni previsti dalle norme di legge e regolamentari per la tipologia ed attività esercitata dalla società. La conclusione La Commissione ha, poi, osservato come gli stessi verificatori avessero chiarito che il CONI ha delegato alle Federazioni, agli Enti di promozione sportiva ed alle discipline sportive associate, il riconoscimento provvisorio dello svolgimento di attività sportiva, ritenendo tuttavia il riconoscimento definitivo, collegato all’iscrizione al Registro delle associazioni e società sportive dilettantistiche gestito dal CONI, quale momento cui condizionare la fruibilità dei benefici. Di contrario avviso il Collegio che ha invece ricordato come i detti benefici dipendano solamente dalla verifica delle condizioni previste dall’art. della L. / . Ed ancora che l’esistenza dell’attività sportiva, in base alla delega del CONI al riconoscimento provvisorio delle società sportive ed associazioni dilettantistiche, è affidata alle Federazioni e agli Enti di promozione sportiva, con relativa raccolta, verifica e conservazione della do- cumentazione necessaria, con validazione ufficiale solo con l’iscrizione successiva ai Registro Nazionale. Nel caso concreto l’attestazione di iscrizione della società, comunicata dal Coni col n. dal / / al Registro Nazionale, non era che la conferma dell’affiliazione e dell tesseramento al Centro Sportivo Italiano della società a far data dal settembre . Pertanto è emerso che la società, nel rispetto dell’art. L. / , aveva tempestivamente proposto l’affiliazione al C.S.I. che a sua volta, in qualità di Ente di promozione sportiva, riconosciuto dal Coni, aveva provveduto sin dal / / , previa verifica delle condizioni di fruibilità ed iscrivibilità, al riconoscimento ai fini sportivi con numero/codice di affiliazione (...) di iscrizione al Registro. Esso aveva ottemperato successivamente a trasmettere i dati della società stessa al CONI per l’iscrizione successiva. Alla luce di quanto sopra il Collegio ha accolto le fondate doglianze dell’istruttore e concluso “che non sussistono motivi per disconoscere i requisiti previsti in capo alla società che ha erogato i compensi al Sig. (...), sulla base ..dell’avviso di accertamento e per gli effetti, gli stessi debbono considerarsi esenti”. LE SCADENZE FISCALI LUNEDì SETTEMBRE Termine per l’invio telematico degli elenchi riepilogativi degli acquisti e delle cessioni intracomunitarie e delle prestazioni di servizio, posti in essere nel mese di agosto. MERCOLEDì SETTEMBRE Termine per la regolarizzazione ( giorni dal giugno) delle dichiarazioni dei redditi UNICO da consegnare agli uffici postali da parte delle persone fisiche non obbligate alla trasmissione telematica. VENERDì SETTEMBRE Termine per l’invio telematico delle dichiarazioni dei redditi UNICO . Pagamento, da parte di coloro che non hanno optato per il regime della “cedolare secca”, dell’imposta di registro e registrazione dei contratti di locazione dei beni immobili stipulati o rinnovati con decorrenza °settembre. Il versamento va effettuato a mezzo mod. F utilizzando i seguenti codici tributo e causale contributo: T – imposta di registro per prima annualità contratti di locazione fabbricati; T – imposta di registro per annualità successive contratti di locazione fabbricati; T – imposta di registro per intero periodo contratti di locazione fabbricati; T – imposta di registro per proroghe contratti di locazione e affitti; T – imposta di registro per affitto fondi rustici. Termine per l’invio delle comunicazioni telematiche all’Agenzia delle Entrate, da parte dei soggetti mensili, relative alle operazioni effettuate in agosto nei confronti di operatori economici con sede nei Paesi della black list. Chi va&Chi viene Partenze da BARI Destinazione Compagnia Part. Arr. Barcellona Spanair Airberlin Berlino TXL Airberlin Airberlin Ryanair Alitalia Alitalia Alitalia Bologna Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Brussels Ryanair Charleroi Ryanair W!ZZ Bucarest Carpatair W!ZZ Budapest W!ZZ Ryanair Cagliari Ryanair Catania blu express germanwings germanwings Colonia germanwings germanwings Airberlin Dusseldorf Airberlin Airberlin Dusseldorf Weeze Ryanair Francoforte Hahn Ryanair Ryanair Genova Ryanair Ryanair Hannover germanwings Ryanair Karlsruhe Ryanair Ryanair Kos Ryanair Londra Gatwick British airways Londra Stansted Ryanair Madrid Ryanair Ryanair Malta Ryanair Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Milano Lin Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia AirOne Alitalia Easyjet Easyjet Easyjet Air One Air One Milano MXP Lufthansa Lufthansa Air One Air One Easyjet Easyjet Ryanair Ryanair Ryanair Milano Orio Ryanair al Serio Ryanair Ryanair Ryanair Lufthansa Monaco Airberlin Airberlin Ryanair Parigi Beauvais Ryanair Ryanair Pisa Ryanair Ryanair Praga W!ZZ Riga airBaltic Roma CIA Ryanair Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Roma FCO Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Siviglia Ryanair Stoccarda germanwings Timisoara Carpatair Belleair Tirana Belleair Alitalia Alitalia Alitalia Torino Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Treviso Ryanair Ryanair Ryanair Valencia Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Alitalia Venezia Ryanair Alitalia Ryanair Ryanair Air Italy Air Italy Verona Air Italy Ryanair Ryanair helvetic Zurigo ORARI IN VIGORE dal / / : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : al / / Frequenza M M G S L MM G V S L MM G V L MM G V S S M M L M G S M M L G M V M V M L S S L M V M V L M G M M S S S G G M L GV S G M M S L M S LM G S L G S G M S L MM G V L MM G V S L MM G V S L MM G L MM G L M M G L MM G L MM G L MM G V S V S V V V S V S V V S V S V V S S L MM G V S L MM G V L M V M G S L L L L L MM G MM G MM G MM G MM G MM G V S L L MM G V S L MM G V S L V G L M V L MM G V S M V L V S L MM G V S L MM G V S L MM G V S L L L L L L L MM G MM G MM G MM G MM G MM G MM G M G L M L M L M V V V V V V V S S S S S S S V V V S S L MM G V L V M G S M S L G M S V M L V S L G L MM G V S M S L MM G V S V V S L MM G L MM G V L M L MM G V S Note da D da da da D da da D da D da da da D da da da da D da D da D da da da D da da da D da da da da da da da da da da da da da D da da da da da da da da da da D da D da D da da D da da D da D da D da D da D da da da D da D da D da D da da D da da D da D da da D da da da da D da D da da D da D da da D da da D da da da D da D da da D da da da D da da D da D da D da da D da da da da D da da da D da da da da da da D da da da da da da D da da D da D da D da da da D da da da D da / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / Arrivi a BARI Destinazione Compagnia Part. 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Barcellona Spanair Airberlin Airberlin Berlino TXL Airberlin Airberlin Ryanair Alitalia Ryanair Bologna Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Brussels Ryanair Charleroi Ryanair W!ZZ Bucarest Carpatair W!ZZ Budapest W!ZZ Ryanair Cagliari Ryanair Catania blu express germanwings germanwings Colonia germanwings germanwings Airberlin Dusseldorf Airberlin Dusseldorf Weeze Ryanair Francoforte Hahn Ryanair Ryanair Ryanair Genova Ryanair Hannover germanwings Ryanair Karlsruhe Ryanair Ryanair Kos Ryanair Londra Gatwick British airways Londra Stansted Ryanair Madrid Ryanair Ryanair Malta Ryanair Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Milano Lin Alitalia AirOne Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Easyjet Easyjet Easyjet Air One Lufthansa Milano MXP Lufthansa Air One Air One Easyjet Easyjet Ryanair Ryanair Ryanair Milano Orio Ryanair al Serio Ryanair Ryanair Ryanair Lufthansa Monaco Airberlin Airberlin Ryanair Parigi Beauvais Ryanair Ryanair Pisa Ryanair Ryanair Praga W!ZZ Riga airBaltic Roma CIA Ryanair Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Roma FCO Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Siviglia Ryanair Stoccarda germanwings Timisoara Carpatair Belleair Tirana Belleair Alitalia Alitalia Alitalia Torino Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Treviso Ryanair Ryanair Ryanair Valencia Ryanair Ryanair Alitalia Ryanair Ryanair Venezia Ryanair Alitalia Ryanair Air Italy Air Italy Ryanair Verona Air Italy Ryanair Ryanair helvetic Zurigo helvetic ORARI IN VIGORE dal / / : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : al / / Frequenza M M G S L MM G V S L MM G V S M M L M G S M M L G M V M V M L S S L M V M V L S M M M G G G S S M L GV S G M M L M LM G L G G M L MM G L MM G L MM G M G L M L MM G L MM G L MM G L MM G S S S S S V V S V S V V V S V V S L MM G V S L L L L MM G MM G MM G MM G V V S V S V S L MM G V S L MM G V L M V M G S MM G V S L L MM G V S L MM G V S L V G L M V L MM G V S M V L V S L MM G V S L MM G V S L MM G V S L MM G V S L MM G V L MM G V S L MM G V S L MM G V L MM G V S M G S L M V L M V L M V S L MM G V L V M G S M S L G M S V M L V L MM G V S S L G M L MM G V S V S L MM G V L MM G V L M LM V S MG Note da D da da da da D da D da da da D da da da da D da D da D da da da D da da da D da da da da da da da da da da da da D da da da da da da da da da da D da D da D da da D da D da D da D da da D da D da da da D da D da D da da D da da D da D da da D da da da da D da D da da D da D da da D da da D da da da D da D da da D da D da D da D da D da D da da D da da da da D da da da D da da da da da da D da da da da D da da da da D da D da da da D da D da da da D da da / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / Partenze da BRINDISI Destinazione Compagnia Part. Arr. Berna Bologna Brussels Brussels Charleroi Colonia Eindhoven Francoforte Ginevra helvetic : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Jetair : : : : Ryanair : : : : : : Ryanair : : : da / / a / / Ryanair : : da / / a / / Ryanair : : : : / / a / / : : : : / / Ryanair : : da / / a / / da / / a / / nota da / / a / / nota da / / a / / Ryanair : : Jetair : : da / / a V da / / a / / / / D da / / a / / L Tuifly : : Tuifly : : Easyjet : : Easyjet : : Easyjet : : V G da / / a / / Francoforte da / / a da / / a M : : : : : : Ryanair : : S M / / da S M G da S L L MM G V S / / a / / da / / a / / da / / a / / D da : / / : : : Alitalia : : L MM G V S / / a / / Alitalia : : L M M G V S D da / / a / / Alitalia : : Alitalia : : L MM G V : : L MM G V Easyjet : : Air One : : L MM G V Air One : : L MM G V Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : : : : : : : Ryanair : : Ryanair da / / D da / / a / / da / / a / / S D da / / a / / da / / a / / D da MG V da S da / / a / / : : : : : : L : : M M da / / a da / / a / / da / / a V M / / da / / a / / : : da / / a Ryanair : : G da / / a / / Airberlin : : G da / / a / / S Airberlin : : da / / a / / Airberlin : : G da / / a Parigi BVA Ryanair : : G D da Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair Pisa Roma CIA Roma FCO Stoccolma Torino Treviso Venezia Verona Zurigo S L V MM G L S D da MM G : : Ryanair : : Ryanair : : V : : Easyjet : : Easyjet : : : G da / / a / / S da / / a S da / / a L MM G V S da / / / / : : L M M G V S D da / / a : L M M G V S D da / / a : : Alitalia : : L MM G V Easyjet : : L MM G V Air One : : S Easyjet : : S D da / / a : : / / D da / / a / / da / / a D da / / a / / : : L MM G V : L M M G V S D da / / a / / Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : da / / a S da D da L MG V M da G : L M M / / a V da S / / a / / / / a / / a / / da / / a da / / a / / da / / a / / da / / a : G da / / a / / : G da / / a / / Airberlin : : da / / a / / Norimberga Airberlin : : G da / / a Parigi BVA Ryanair : : G D da Ryanair : : Pisa : : : / / a / / Roma CIA S L V MM G Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Alitalia : : L M M G V S D da / / a / / Ryanair : : Alitalia L S D da V M G L / / a / / / / V M / / a da / / a / / / / a / / / / a / / da / / a da / / a / / da / / a / / / / : : L M M G V S D da / / a / / Alitalia : : L M M G V S D da / / a blu express : : L MM G da / / a / / blu express : : L MM G : : V da / / a / / Alitalia : : Alitalia : : L M M G V S D da / / a / / blu express : : Alitalia : : L M M G V S D da / / a / / Alitalia : Alitalia : : L M M G V S D da / / a / / Alitalia : blu express / / blu express : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Alitalia : Ryanair : : Ryanair : : D da da D da M G L S M : G S G S M M Ryanair : : Airberlin : : Airberlin : : G helvetic : : G helvetic : : / / / / a / / / / da / / a / / D da / / a / / da / / a / / V M / / a / / da / / a V L / / a da / / a V / / a / / D da / / a da / / da M / / a / / da / / a / / da / / a / / L : Alidaunia : : da / / a Alidaunia : : Alidaunia : : MM G da V SD MM G : : L : : L MM G V : : ORARI IN VIGORE dal : : : : : : : : : : / / : al V S : MG V V LM S LM / / G / / a / / / / / / a / / scalo Vieste : / : Treviso Venezia Verona / / a / / V / / a / / : L M M G V S D da / / a / / : L M M G V S D da / / a / / : : : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Alitalia : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : : : : : helvetic : : helvetic : : / / / a / / L M M G V S D da / / a D da / / M AL da V G L S V M M G L S V M M G S M L da / / a / / D da / / a / / da / / a da / / a / / D da / / a / / da / / a / / da / / a / / da / / a Frequenza : : MM G : : MM G Alidaunia : : : : : Alidaunia : : Note da / / a MM G / / : : L V Alidaunia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Milano Mxp Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Palermo Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Torino Darwin/ Alitalia ORARI IN VIGORE dal / : : L V S D da : : LM L MM G V / / da / / a / / da / / a / / da / / a / / : : : : MG V : : M : : : : : S V : al S LM / / G / / a / / da / / a / / da / / a / / da / / a / / D da / / a / / da / / a LM : : / / da / / a Alidaunia / / : / / / da / / a : / / S D da / / a / / D da / / a / / S D da / / a / da / / a / L V scalo Vieste : / : da / / a / L V SD scalo Vieste : / : MM G da / / a / da / / a / / / / da / / a / / Arrivi a FOGGIA Alidaunia : / / / / D da / / a / / Alidaunia Alidaunia da / / a / / da / / a / / V G Destinazione Compagnia Part. Arr. Alidaunia da / / a / / / / a / / da / / a / / / / / / / / a / / da / / a D da M : Airberlin / da : Alitalia Airberlin Zurigo / / L M M G V S D da da / / a / / scalo Vieste : / : D da / / a LM M da S D da / / a Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia : Note L M M G V S D da / / a Alidaunia : Torino da / / / / a Ryanair ORARI IN VIGORE dal Frequenza L Stoccolma / / da / / a / / D da / / a / / : Roma FCO / / D da da S M / / da / / a S D da MG / / / / a / / da / / a blu express M / / : : / / : / / / / Ryanair / / : / / / / a / / da Airberlin / / a : / / / / D da da / / a M / / / / a / / da / / a S da / / a : / / : L : / / da / / a / / Air One : : / / da / / a Air One : Ryanair / / / / a : : Ryanair / / / / a / / Alitalia S / / / / a / / Alitalia : da da S : : M da / / a Alitalia Air One / / / / da / / a / / M Alitalia : / / / / a da / / a D da : / / a / / / / da / / a / / : Ryanair / / a / / / / da / / a D da / / a / / : Ryanair da / / a da / / a da G Ryanair Ryanair da / / da M / / / / a da / / a S L M Monaco / / a / / D da / / a / / M Milano Orio al Serio / / a / / da / / V : Milano MXP / / a / / D da / / V L : Milano Lin / / da / / a M : : : Ryanair Alidaunia Torino : / / Partenze da FOGGIA Palermo Tuifly Tuifly Easyjet Ryanair Destinazione Compagnia Part. Arr. Milano Mxp : / / ORARI IN VIGORE dal / / AL / / note: ) Il volo effettua uno stop a Dubrovnik. Isole Tremiti : : / / a D da S / / : : Ryanair da / / a S D da G M / / a / / da / / a V / / : Airberlin / / da / / a V : / / Norimberga Airberlin / / da / / a da / / a S M L : / / Ryanair : G V : / / da G : / / a da M : / / a / / / / a Ryanair M Easyjet / / / / a / / : V Ryanair / / D da : : Note da / / a / / da L Ryanair / / a / / da / / a M Ryanair / / a : V M Londra Stansted D da / / a / / da Jetair Ryanair Frequenza Girona Barcellona / / a / / / / a / / / / a S L Ryanair Ryanair da S Easyjet Ryanair da / / a / / Alitalia D da Ginevra / / a / / Alitalia Ryanair Colonia Eindhoven D da / / a / / Ryanair Ryanair Brussels Brussels Charleroi / / da / / a L Ryanair Ryanair da / / a V Bologna Ryanair / / a / / M Ryanair Monaco : / / a / / S L Ryanair Milano Orio al Serio Ryanair da M : : / / / / a da S Jetair : D da G V Ryanair Airberlin M M Londra Stansted Milano MXP V L Berna : da 23 Arrivi a BRINDISI Destinazione Compagnia Part. Arr. helvetic da / / a / / M : Ryanair Airberlin Note V Girona Barcellona Milano Lin Frequenza 17-23 settembre 2011 / / D da / / a / / da / / a / / da / / a / / da / / a / /