Real Segreteria di Stato presso il Luogotenente Generale in Sicilia

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Real Segreteria di Stato presso il Luogotenente Generale in Sicilia
Real Segreteria di Stato presso il Luogotenente Generale in Sicilia
Ripartimento Polizia
Repertorio anno 1822
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NUMERO DI
ORDINAMENTO
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OGGETTO
Fogli di richiamo coi nn. 8 a 98 dei quali, come note salienti, s’indicano ai
numeri
10. Direttore di Polizia per Luigi Sanso
30 e 66. Procuratore Generale di Palermo per il Giudice d’Alia Pinelli
31. Corte Marziale di Palermo per il Sacerdote Giosafat Guccione da
Misilmeri
43. Anonimo di Prizzi
50. Direttore di Polizia per Citati e Spadafora
69. Procuratore Generale di Palermo per Don Vincenzo Griffone
80. Per i fratelli Zito e Gigante da Palma
86. Per la processione del Corpus Domini in Palazzo Adriano
97 e 98. Per la sospensione di Don Filippo Sitano, Ispettore di Polizia
Sulle informazioni intorno alla condotta di Don Giuseppe Marotta da
Palermo
Sulle informazioni intorno alla condotta di Don Mariano Emanuele [o
Emmanuele]
Id di Don Casimiro Manfredi
Id di Bellomo Nunzio - Giarrizzo Biagio – Golisano Giuseppe – Guerreri
Giuseppe – Pasqualino Luigi e Roxas [o Roxal] Michele
Sull’estensione e ramificazione della nota cospirazione settaria; sul premio
per chi arrestasse i rei profughi e sull’arresto eseguito di Don Salvatore
Meccio uno dei rei principali
ANNOTAZIONI
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1822 Sulla condotta di Calcara Domenico – Costamonte Antonino – e Diblasi e
Gervasi Andrea da Castellamare
1822 Id di Gaetano Maria Mezzasalma e Scullica da Messina
1822 Id di Francesco Facella da Baucina
1822 Id dei fratelli Don Gaetano e Don Emanuele Paola da Catania
1822 Id di Ajello Benedetto – Bilà Francesco e Fasulo Gaspare
1822 Id di Acuna Giuseppe
1822 Id di Sciacca Gaspare da Salemi
1822 Sulla condotta di Donia Placido da San Pietro di Monforte
1822 Id di Amato Bartolomeo e Basilio e di Anzale Salvatore da Raccuja
1822 Id di Costadura Carmelo – D’Ajdone [o Daidone] Antonino – Di Blasi
Baldassare – Ferro Giuseppe – Pizzitola Baldassare – Vultagio [o
Vultaggio] Nicolò da Trapani
1822 Id di Morelo [o Morello] Salvatore da Trapani
1822 Id come al n. 16
Mar1 1822 Id di Giovanni Maria Ali
mar 1822 Id del marchese Amorosi, del duca D’Archirafi e del principe di
Mezzojuso
mar 1822 Id di Fernandez Giovanni
mar 1822 Id dei fratelli Gaetano ed Emanuele Paola
1822 Resta inteso dell’arresto di Calogero Geraci di Petralia Soprana
1822 Per la soppressione dei Consolati di tutte le Maestranze di Palermo, e lo
scioglimento delle particolari corporazioni di questi artiggiani
1822 S’incarica la Giunta per il destino dei condannati, per la destinazione di
Gaetano Mascitelli e Vincenzo Topa, detenuti mandati da Nicola Intonti
Commissario Generale di Polizia in Napoli
1822 Sulla condotta del Dottor Giuseppe Mongioi da Cerami
1822 Sulla restituzione delle armi ai pacifici cittadini
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1822 Accusa ricezione della sentenza con la quale la Corte Marziale di Palermo
presieduta dal maggiore Emanuele de Bourcard condanna a morte Santo
Augello autore principale, e a 13 anni di ferri Vincenzo Augello complice
dell’omicidio in persona del caporale austriaco Francesco Sciafronich
Sulle
licenze d’armi per gl’Impiegati nelle Sergrezie e Prosegrezie del
1822
regno
1822 Accusa ricezione del rapporto del Commissario del Re della
Vallemaggiore di Mazzara, duca di Vatticani riferente:
1. Furto in Piana e in casa a danno di Angela Barbera
2. Apparizione di comitiva armata in Altavilla con a capo Francesco e
Salvatore Meccio, evasi dal carcere di Girgenti
3. Apparizione come sopra in Ciminna ed arresto del celebre fuorbandito
Leoluca Di Gregorio alias Lo Banditore
4. Arresto in Trapani del fuorbandito Francesco Tomminelli da Parco e di
Gioacchino Bentivegna alias Foti
5. Arresto in San Vito di Ambrogio ed Antonino Muzzetta per detenzione
di due fucili
6. Ferita inferta da sconosciuti a Diego Mangione mentre dormiva nella
sua casa in Delia
7. Apparizione di comitiva armata in quel di Cammarata
8. Furto con violenza nelle campagne di Santa Margherita a danno del
figlio del Dottore Giuseppe Merlino
1822 Sulle informazioni intorno alla condotta di Ajello Salvatore – Bondanza
Giuseppe – Centorbi Mario [o Mariano] – Mandra Rocco – Manfredi
Casimiro – Marino Giovanni – Vacirca Giuseppe
1822 Comunica Rescritto sulla destinazione dei condannati nelle isole e
specialmente dei seguenti, per esser relegati nelle isole ove esiste minor
numero di condannati cioè: Catanzaro Antonio e Luigi – Mascitelli [o
Mascitella] Giacomo – Piemonte Giosuè – Siniscalchi Gaetano
1822 Comunica Ordine sovrano per la relegazione in isola di Vincenzo Topa da
Sicondigliano
1822 Sull’arresto del Real Pacchetto Tartaro con i condannati:
Catanzaro Antonio e Luigi – Dilauro Angelo – Padre Guglielmo da
Marcogliano – Piemonte Giosuè – Siniscalchi Gaetano
1822 Sulle informazioni intorno alla condotta di Giovanni Battista Corona
Giudice Circondario di Castrogiovanni
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1822 Sui tre segni di croce trovati in Ciminna, simboleggianti minaccie, nelle
porte di quel Sindaco dell’Usciere e del palazzo comunale
1822 Sulle sedute della Corte Marziale di Palermo presieduta dal maggiore De
Burcard [o Boucard]
1822 Sulla destinazione all’isola di Favignana dei relegati Mascitelli Gaetano e
Topa Vincenzo; e a quella di Ustica di Catanzano o Catanzaro Antonio e
Luigi, di Piemonte Giosuè e di Siniscalco [o Siniscalchi] Gaetano
1822 Sul rapporto del marchese Vannucci funzionante di Soprintendente dei
pubblici spettacoli e teatri, intorno all’istanza dello svedese Pietro Nelsone
che vuole esporre 15 Pupi in cera in un magazzino presso Porta Felice
1822 Sulla condotta di Ajello Salvatore - Bondanza Giuseppe – Contorbi Mario
– Mandrà Rocco – Manfredi Casimiro – Marino Giovanni e Vacirca
Giuseppe
1822 Per la nota degli eligibili a Giudici supplenti dei vari circondari
1822 Rapporto sulla tranquillità di Palermo, fatto dal Principe di Malvagna
Intendente della Valle
1822 Resta inteso delle disposizioni date dal duca di Vaticani Commissario del
Re della Valle maggiore di Mazzara per:
1. Esonerare diversi impiegati del Comune di Ravanusa
2. Sorvegliare in Girgenti i fratelli Montuoro
3. Traslocare i Reverendi Francescani di Ravanusa
4. Id i Domenicani di Canicattì
5. Il giudizio a proporsi contro Baldassare Rastrello ed Epifanio Polizzi
6. La pretesa di Vincenzo Vaccaro
7. La sospensione dei Beneficiali e Maestro di scuola di Campobello di
Licata
8. L’incarico dato per aver segretamente la nota dei Carbonari di Girgenti
1822 Sull’esibizione del passo o passaporto per l’interno richiesto dai Gendarmi
ai Viandanti per l’isola sia esteri che nazionali
1822 Perché sia liberato Biagio Lorenzo Marchese, detenuto nelle carceri della
5^ casa
1822 Perché, a mezzo dell’amministratore del Real sito della Ficuzza, si presenti
Natale Gambino per affari conosciuti dal Procuratore Generale di Palermo
1822 Intorno al tenente sospeso Giuseppe Baldò [o Baldo]
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1822 Notizie estere riferite dal Capitano Antonio Fiscovich proveniente da
Costantinopoli con brigantino di bandiera Russa e con a bordo il
passaggiero austriaco Nicola Flori, intorno alla guerra Greco - Ottomana,
onde i Turchi assalirono e presero l’isola di Scio, ed i Greci si ritirarono
nell’arcipelago
1822 Sul rapporto intorno allo spirito pubblico di Circondari di Misilmeri,
Piana, Partitico e Carini.
Distretti di Cefalù, Corleone e Termini
Valli di Caltanissetta, Catania, Girgenti e Siracusa
(non è alligato il rapporto)
1822 Sul rapporto del Giudice del Circondario di Piana Don Antonio
Piedivillano intorno alla Vendita Carbonaria ivi esistente e della quale fan
parte quasi tutti i galantuomini del paese
1822 Sul rapporto del duca di Vatticani, Commissario del Re della Valle
Maggiore di Mazzara, chiedente l’aumento del numero dei militi a cavallo,
onde si ordina di prevalersi, nei bisogni, della Gendarmeria
1822 Rimette istanza di Don Carlo Pinello per potere spingere in aria il pallone
aereostatico da lui costruito
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1822 Accusa ricezione del Rapporto sullo Spirito pubblico della Valle di
Mazzara, dal quale risulta:
1. Incendio delle case di campagna, in quel di Palazzo Adriano,
appartenenti a Francesco Antonio Laporta e a Giovanni Sala
2. Furto in Caccamo a danno di Don Giuseppe Pesco discassando la casa
ec.
3. Furto nelle campagna di Ciminna a danno di Damiano Graziano
4. Aggressione nelle campagne di Sclafani contro Gaetano Schifani ed il di
lui padre d’Alia
5. Apparizione di compagnia armata nelle campagne di Castronovo
6. Aggressione e furto di formaggio nel pagliaio del fattore Benedetto
d’Atria nella campagna di Castelvetrano
7. Discassazione in Salemi della casa di Mastro Nicola Peri
8. Arresto in Trapani di Francesco Climenti [o Clementi] evaso dalle
carceri di Castelvetrano
9. Id in Trapani di Andrea Ragona per falsa denunzia
10. Id in Mazzara di Giovanni Battista D’Angelo evaso da quel carcere
11. Id in Mazzara di Bartolomeo Larocca [o La Rocca] per asportazione di
coltello
12. Furto con violenza nella campagna di Licata a danno di Giovanni
Conti e di Calogero Terranova
13. Furto di farina in quel di Bidona a danno di Casimiro Colletto che
tornava dal molino
14. Sull’eseguita pena di morte in Girgenti in persona di Michelangelo
Alessi e Calogero Tornabene
15. Sull’evasione dalle carceri di Lucca di Giuseppe Cortese, Giuseppe
Campione, Silvestre Silvio, Rosario Cocchiara e Francesco Ficara
1822 Sulle informazioni della condotta di Alagna Matteo – Figlieli Francesco –
Francedi [o Franchedi o Tranchedi] Michele – La Rosa Giuseppe – Rizzo
Giuseppe – Tummarello Benedetto – Vinci Dardana Giuseppe – Zerillo
Vito
1822 Id sulla condotta di:
Allegra Dottore Giuseppe – Moncada Giuseppe – Omodei Cristofaro –
Vinci Dardana Giuseppe
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1822 Sul rimborso di spese di posta chiesto dal principe di Malvagna, Presidente
della Giunta di Scrutinio per gli impiegati nell’amministrazione in
Generale
1822 Sulla condotta intorno al Dottor Giuseppe Mongioi da Cerami come al n.
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1822 Sui servizi lodevolmente prestati da Don Giovanni Francesco Fernandez
durante l’assenza del Direttore Generale di Polizia marchese delle Favare
1822 Sugli uniformi e sulle coppole di panno che trovansi presso il sarto
Leonardo Palmigiano da Palermo
1822 Sul credito vantato da Don Luigi Raimondi in onze 11 di stipendio
assegnategli sulle spese di polizia
1822 Sulle informazioni intorno alla condotta sui seguenti impiegati presso la
Tesoreria Generale:
Bajona Baldassare e Salvatore – Barbalunga [o Barbalonga] Landolina
Tommaso – Barone Domenico – Calabrese Garofalo Giusto – Chianello [o
Chianelli] Stefano - Contarini Gaetano e Michele – Conti e Pirovani
Giuseppe – Demma Raffaele – Filippone Domenico ed Emanuele –
Impellizzeri Gaetano – La Cecla Salvatore – Lo Verde Rocco – Nicolai
Giuseppe – Oiveros Gaetano – Pappalardo Badami Francesco – Perricone
Giorgio – Russo Emanuele – Stinco Pipia Benedetto 1822 Sul ricorso di Don Mariano Emmanuele da Palermo intorno al rapporto
sulla sua condotta fatto dalla Polizia
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1822 Rapporto sullo spirito pubblico della Valle maggiore di Mazzara, onde
riferisce
1. Arresto in Bisaquino di Giuseppe Lanza per aver ferito Francesco
Giovenco
2. Incendio del tugurio di Nicolò Snaivehaur in territorio di Palazzo
Adriano
3. Arresto in Termini di Cosimo Bulfamonte come sospetto d’abigeati
4. Ferizione e furto a danno di Leonardo Laporta nel territorio di Salemi
5. Arresto in Poggioreale di 13 persone iniziati Carbonari che
compromettono l’ordine pubblico
6. Arresto in Calatafimi di Cusmano Vultaggio che deteneva un’arma
proibita
7. Detenzione d’armi in Partanna e nelle case di Nicolò Li Causi, di Nicolò
Guerrieri [o Guerreri] e di Vincenzo Beninati
8. Arresto di Felice Mulè ed Antonio Sangregoli [o San Gregoli] da San
Biagio imputati di furto a danno di Don Stanislao Spoto da Sant’Angelo
Muxora
9. Comitiva armata guidata da Salvatore Bonfirraio di Santa Elisabetta che
scorre il territorio di Sant’Angelo
10. Furto di frumento in territorio di Cammarata a danno di Salvatore
Diliberto da Mussomeli
11. Arresto in Recalmuto di Calogero Marcalupo per asportazione d’armi e
di Palmieri Melchiore di Casteltermini per detenzione di armi
12. Stupro in persona di Calogera Lauricella di anni 15 da Licata onde
credonsi autori Vincenzo Nogara ed Angelo Amato
13. Detenzione di bajonetta in casa di Nicolò Palmieri come a n. 11
14. Ferita riportata da Sebastiano Diforti [o Di Forti] nella sua campagna
per opera dei fratelli Gaetano e Vito Amico
15. Detenzione d’armi in una casa di campagna di Cataldo Cravotta in San
Cataldo
16. Id in Sommatino in casa di Sanzio Falcone e Calogero Trabia da Delia
1822 Sulle informazioni chieste per Don Giovanni Migliore preposto a Giudice
di Montelepre
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1822 Perché Padre Giacomo Lanza Casilinco, dichiarato dal Visitatore Abate
Benedetto Chiavetta di esser posto in osservanza monasteri unitamente ai
Padri Giuseppe Papardo e Luigi Crisafi per motivi di Carbonaria, sia
consegnato al procuratore dell’Ordine per venire tradotto nel monastero di
Troina
1822 Sulla dimanda del Giudice del Circondario di Montemaggiore che vuol
portarsi alla Capitale per riferire alcuni fatti che meritano l’attenzione del
Governo
1822 Per pagarsi onze 300 alla Direzione Generale per debite spese
1822 Sulla vita e fama di Gioacchino Coniglio da Palermo condannato in Parigi
a venti anni, per reati ivi commessi, e posto in libertà, in grazia del
battesimo di Sua Altezza Reale il duca di Bordò, con l’obbligo dello
sfratto
1822 Resta inteso del rapporto sul conto di Nunzio Piediscalzi, imputato di vari
misfatti, compagno del celebre Saverio Rumone ed evaso dalle carceri di
Morreale, onde è stato nuovamente arrestato
1822 Perché siano consegnati al Capitano d’armi di Girgenti per la Giunta di
Scrutinio degli Ecclesiastici lo scrutinio di quella Diocesi
1822 Sulle informazioni intorno alla condotta di Don Luigi Montalto Ufficiale
dell’Intendenza di Palermo
1822 Sulle pene ad infliggersi a quei Conciapelli, che, come Giacomo Rizzo,
s’introdurranno nell’antico recinto della Conceria, o che vi eserciteranno
atti del loro mestiere
1822 Sull’arresto di Giovanni Piediscalzi eseguito dal Capitano d’armi Antonio
Picone
1822 Sull’interrogatorio o scrutinio subito dai seguenti impiegati
Aprile Benzo Giuseppe – Bentivegna Giliberto – Cutrupia Gaetano – Del
Bono Francesco – Iannelli Antonino – Mollica Vincenzo – Patti Girolamo
– Penzabene [o Pensabene] Francesco – San Giuseppe barone – Sant’Elia
principe – Sanzo Giuseppe – Zappata Rodrigo
1822 Sulla condotta di Don Salvatore Grasso da San Filippo D’Aggira
1822 Accusa ricezione dello stato dei permessi d’armi concessi dal Sotto
Intendente di Termini
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1822 Sul rapporto della Giunta di Scrutinio degl’impiegati dell’amministrazione
in generale intorno a quelli di Palermo cioè:
1. Segreteria dell’Intendenza
Cacioppo Federico – Caggegi [o Cageggi] Vincenzo – Galigarzia Riccardo
– Girgenti Giuseppe – Scardillo Carlo
2. Dogana
Anfossi Gaetano – Barone Domenico – Barone Merlo Domenico – Cerami
Giuseppe – Cincione Antonino – Crimi Giuseppe – Crimi Vincenzo –
Dearo [o De Aro] Salvatore – Ferranti Giovanni – Ferranti Salvatore –
Filippone Domenico – Filippone Gioacchino – Pellegrino Giuseppe –
Principato Antonino – Raccuglia Michele – Riggio Giuseppe
3. Banco pubblico
Averna Marcantonio – Biosa Michele – D’Angelo Lorenzo – Fazio Gallo
Salvatore – Ilardo Antonino – La Lumia Camillo – Lipari Gaetano –
Marchese Vincenzo – Melazzo [o Milazzo] Gaetano – Patinella Giovanni
Maria Pincitore Giacomo – Tamajo Michele Maria – Tomasino Girolamo
Antonio – Venturelli Baldassare – Maurici Antonino
1822
Accusa ricezione del rapporto sui reati commessi nella Valle di Palermo
[inc.] cioè
1. Furto d’ordegni d’agricoltura in Misilmeri
2. Furto di farina in Partitico a danno di Gaspare Genovese e di Vincenzo
Cusumano
3. Id di diversi oggetti a danno di Rosario Ciraulo [o Ceraulo o Ciraolo] in
Partinico
4. Omicidio ivi in persona del marito di Maria Barone
5. Furto di giumenta in Petralia di pertinenza di Calogero Minneci
6. Furto di frumento in Polizzi commesso da persone armate
7. Id di latticini e pecore ivi a danno di Pietro Rampolla
8. Furto di oggetti d’oro in Corleone a danno di Frate Carmelo La Barbera
9. Tentata evasione dal carcere di Chiusa
10. Omicidio ivi in persona di Giuseppa Midiolo
11. Furto in Sclafani di vari oggetti a danno di Mastro Paolo Giglio
12. Id ivi di una tovaglia della Chiesa di San Filippo
13. Id in Caltavuturo di un cavallo di Nicolò Porretta
14. Id in Ciminna di bovi del marchese Mortillaro e di Raffaele
Abbruscato
15. Id in Alcamo di oggetti sacri rinvenuti in casa di Gaspare Geraldi,
arrestato
16. Id in Calatafimi di zeppe appartenenti a Don Giuseppe Zucaro [o
Zuccaro]
17. Id in Salaparuta di orzo a danno di Antonino Tusa
18. Id ivi della polledra di Girolamo Trapani
19. Id in Poggioreale del castrato di Francesco Graffignano
20. Id ivi di pecore a danno di Pietro Assicella
21. Id in Marsala di coltre a danno di Don Francesco Sciacca
22. Omicidio in Marsala in persona di Elisabetta Zicchitella [o Zichitella]
uccisa dal marito
23. Furto ivi di vari oggetti a danno di Giovanni Lamia
24. Id in Paceco di pecore a danno di Filippo Guarino
25. Id in Caltanissetta di Farina a danno di Michele Marturano [o
Martorana] e Compagni
26. Id in Santa Caterina di campane di bovi del [inc.] Seminatore
27. Arresto in San Cataldo D’Antonino Latona imputato di furto
28. Furto in Serradifalco di diversi oggetti a danno di Michele Di Rocco
29. Arresto in Delia di Sanzo Falzone [o Falsone], Calogero Trubia,
Mariano Brucculeri, per detenzione d’armi
30. Id di Francesco Castiglione come sopra
31. Furto di danaro a danno di Vincenzo Mendola
32. Furto in Girgenti di una mula appartenente a Tomaso e Gaetano
Busuni
33. Id ivi di onze due a danno di Antonino Cutaia
34. Id in Raffadali, di miele a danno di Mastro Francesco Moscato
35. Id in Grotte di pecora appartenente a Calogero Morreale
36. Furto in Comitini della cavalla di Don Raimondo Terrana
37. Id in Palma di orzo a danno di Notaio Antonino Provenzani [o
Provenzano]
38. Id in Favara di mobili a danno di Rosa Saeva
39. Id in Naro di animali ovini a danno di Angelo Monaco ed Ignazio Patti
40. Id in Santo Stefano del mulo di Desiderio Cirriso
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41. Id in Cammarata di danaro a danno di Mastro Filippo Puntarello
42. Id ivi della campana della Chiesa del Santissimo Salvatore
43. Id ivi di asina del Sacerdote Consiglio
44. Id in Sciacca di onze 2 a danno di Calogero Modica
45. Id in Menfi di oggetti diversi a danno di Calogero Marino
46. Arresto in Aci di Giuseppe Castorina per furto
47. Id in Paternò di Giovanni Spina per furto
48. Adulterio in San Michele commesso da Agata Scarfia e Giuseppe Di
Stefano
49. Furto in Rammacca di un cavallo appartenente a Vito Travagliante
50. Omicidio in Leonforte in persona di Angelo Peramo
51. Arresto in Siracusa di Antonino Montalto per vagabondaggio
52. Furto in Avola di vari oggetti a danno di Pietro Landolina
53. Adulterio in Ferla commesso da Anna Amadore e Clemente Saggio
54. Furto di danaro in Modica a danno di Pasquale Nani
55. Id di animali domestici a danno di Rosario Zaccaria
56. Id di caci ivi ed arresto dei rei Ignazio Casserino e Michele Messina
57. Id di mobili ivi a danno di Don Ignazio Castelli
58. Morte improvisa di Vincenzo Frasca Guzzone in Comiso
59. Arresto di Giuseppe Giliberto per furto di arredi sacri della Chiesa di
Scicli
60. Arresto in Biscari di Giuseppe Gallo imputato di ratto
61. Arresto in Scordia di:
Gaetano Rizzuti, Rocco Lanza, Sebastiana ed Anna Raja, Sebastiano
Emanuele e Antonino Ricupero per furto, Rocco Totaro per detenzione di
pugnale, Vincenzo Lombardi, Antonia Ingrau e Gaspare Luppina imputati
dei disordini d’Alcamo, Antonino Callari per asportazione d’armi vietate.
1822 Sul servizio a prestarsi dal Capitano d’armi del Distretto di Cafalù che
assume non avere potuto evitare l’assalto dei malviventi ad una pagliara
nell’ex feudo della Purace, avendo impiegato i militi per l’esazione dei
Reggi Dazi
1822 Resta inteso dell’arresto di Paolo Bongiovanni [o Buongiovanni] uno dei
rivoltosi di Alcamo
1822 Sullo stipendio a corrispondersi ai detenuti sergente Cammarosano e
caporale Settegrana ed al sellaro Mauro appartenenti al treno
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1822 Sull’esame del revisore beneficiale Mucoli intorno alla chiesta stampa
delle suppliche del Con.o Gennaro Arcuzzi, ritenuta inopportuna, per non
ridestare le memorie dei passati disordini
1822 Sulla condotta del sacerdote Filipponeri Trioli promosso alla cura della
Chiesa del comune di Milici
1822 Comunica che il maggiore Don Emanuele Bourcard, ristabilito in salute,
riprende le funzioni di Presidente della Corte Marziale ordinaria di
Palermo, cessando dalle provvisorie funzioni il Tenente Colonnello De la
Granalais
1822 Resta inteso degli arresti eseguiti in Alcamo di Giacomo Gallo e di
Giuseppe Paratore rivoltosi di colà
1822 Sul ricorso della signora Lucrezia Gandolfini e Guttadauro pei fratelli
detenuti Don Domenico e Don Emanuele Guttadauro
1822 Accusa ricezione della sentenza della Corte Marziale di Palermo,
presieduta dal maggiore Emanuele De Bourcard, con la quale assolve Frate
Matteo di Marineo dell’ordine dei Padri Reverendi del convento di Santa
Maria di Gesù, non costando di avere scientemente conservata una
coccarda come emblema di setta
1822 Informazioni sul conto del Dottor Nicolò Maria Franco da Mezzojuso
1822 Ordini perché sia portata al numero di 16 la pianta della Compagnia
d’armi del Valle di Mazzara, e si riduca a 26 il numero dei 30 militi di cui
si compone la Compagnia del distretto di Palermo
1822 Sulla condotta del Dottor Vincenzo Savalli Giudice del Circondario di
Monte San Giuliano
1822 Accusa ricezione del rapporto sullo spirito pubblico di Valle maggiore di
Mazzara, sui furti perpetrati nel territorio di Termini a danno di Vincenzo
Difalco [o Di Falco] e Francesco Anzelo [o Anzelmo], sugli arresti in
Mezzojuso per associazione a delinquere di Fusto Pietro, Scaminascio
Giovanni e Vittorino Sebastiano da Villafrati ed altro
1822 Al Presidente della Giunta di Scrutinio per gli Ecclesiastici Monsignor
Domenico
Benedetto
Balsamo
Arcivescovo
di
Monreale,
sugl’interrogatori degli ecclesiastici scrutinati di Messina e di Catania
1822 Sul ricorso d’Andrea Navarra, Girolamo D’Urso, Stefano Giordano e
Rosario Silvestro contro Don Antonio Picone funzionante di Capitano
d’armi di Palermo
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1822 Sul ricorso dei Cittadini di Piazza contro il Commissario del Re di
Valdinoto che favorisce e protegge quei Carbonari
1822 Sulla supplica del cavaliere Gerosolimitano Don Francesco Paolo
Guttadauro che chiede essere scrutinato, volendo concorrere a pubblici
impieghi
1822 Perché siano convenientemente sfollate le carceri di Salemi e le altre, ove,
per il numero dei condannati, si è sviluppata la febbre carceraria
1822 Sul ricorso dei singoli di Temini che denunziano la setta dei Carbonari
colà
1822 Perché certo numero di Fanteria e di Cavalleria accompagni, come di
consueto, gli Alunni del Conservatorio del Buon Pastore che con la musica
vanno a presentare nel Duomo l’offerta a Santa Rosalia
1822 Perché il Capitano sorvegliante nella sala d’armi del Regio Castelloamare
di Palermo restituisca le armi rispettive ai cittadini che esibiranno il
permesso d’asportazione rinnovato
1822 Perché il maggiore Nicolò Milo sostituisca nella Presidenza della Corte
Marziale di Trapani il Tenente Colonnello Uberto La Grua che ne chiese
l’esonerazione
1822 Sullo stato nominativo dei sudditi poveri imbarcati in Malta per la Sicilia
1822 Perché il Tenente Luigi Testa Giudice della Corte Marziale di
Caltanissetta sostituisca in quella di Catania il Sottotenente Vincenzo
Arnold e questi viceversa
1822 Sul conto di Gioacchino Coniglio, processato per furti domestici, onde non
si permetta che ritorni in Sicilia, da Parigi ove trovasi
1822 Sugli utili servigi resi dal Giudice della Gran Corte di Palermo Don
Giovanni Francesco Martines
1822 Sul rapporto di Don Francesco Fortunato Procuratore Generale presso la
Gran Corte Criminale di Trapani con cui riferisce che Don Alberto
Fontana da San Lorenzo la Xitta, imputato di ferite gravi, e di complicità
nell’omicidio del Canonico Napoli, siasi trasferito in Palermo,
accompagnato da Giovanni Novara e Pietro Coppola, onde cercare
d’imbarcarsi per Napoli o per l’estero
1822 Sull’immunità che devono godere le seguenti persone di fiducia della
Polizia nella loro denunzia
Battaglia Antonino – Grasso Salvatore – Lo Iacono Francesco – Pignataro
Pasquale – Rau Giuseppe
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1822 Comunica che Calogero Costanzo da Naro, ex soldato degli Ausiliari,
partito da Napoli, deve presentarsi alla Direzione Generale di Polizia di
Palermo
1822 Sulla concessione delle licenze d’asportazione o detenzione d’armi limitata
ai soli pacifici cittadini
1822 Sulla competenza della Corte Marziale pei reati d’asportazione e della
Corte ordinaria per quelli di detenzione d’armi, in ordine ad una sentenza
emessa dalla prima Corte in causa contro il Sacerdote Giosafat Guccione
1822 Sulla sentenza che assolve Don Vincenzo Trippodo da Partinico e i di lui
figli Gaetano e Pietro imputati d’asportazione d’armi vietate
1822 Sulla forza di cui vanno composte le Compagnie d’armi distrettuali delle
tre Valli
1822 Sulla condotta del barone Giuseppe Guzzardi Maestro Credenziere e di
Salvatore Zingali Revisore della Dogana d’Augusta, un tempo affiliati alla
Carboneria
1822 Sull’imbarco di Paolo Polizzi da Castelvetrano che con passaporto della
Polizia devesi presentare a Messina
1822 Sull’imbarco di Raffaele Moscati per essere destinato alla relegazione di
Ustica
1822 Sull’imbarco di Antonio Di Napoli per esser consegnato al Direttore
Generale di Polizia
1822 Id di Francesco Zoppetta per consegnarsi a detto Direttore
1822 Approva il progetto d’ordinanza sul divieto di affittare a persone inesperte
delle barchette ossiano guzzi
1822 Resta inteso che in varie piramidi lungo lo stradone del Cassaro si sono
trovate delle linee nere sopra la parola Re, rimanendo questa intieramente
cancellata
1822 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di Polizia che riferisce l’arresto
di Paolo Galvagno, il quale, perché imputato di vari misfatti, mentre
veniva sorpreso dall’Ispettore Luigi D’Alessandro, per essere arrestato,
ferì gli uomini di Polizia Carmelo Ioppolo e Simone Coppa, dandosi alla
fuga
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1822 Id del rapporto della Direzione Generale di Polizia che riferisce
1. Ferita in Cinisi in persona di Antonino Lentini
2. Furto d’oro e d’argento in Partitico a danno di Michelangelo
Passalacqua
3. Furto in Ciminna di legna a danno di Michelangelo Parisi e di danari a
danno d’Onofrio Amato
4. Id di onze 3 in Misilmeri a danno di Michelangelo Valenza
5. Id di multa e altro in Baucina a danno di Bartolomeo Mirabito, ed
arresto di Ciro La Barbera per asportazione d’armi
6. Arresto per furto in Scillato di Francesco e Tommaso Barbera
7. Furto di mula in Corleone di pertinenza di Domenico Trapani
8. Id di mula in Bisaquino a danno di Bernardo Bondì
9. Arresto in Catania di Domenico Spataro, Don Gaetano Guarrero e
Domenico Flores
10. Id in Vizzini di Giuseppe Antoci per furto ed esportazione di coltello
11. Id in Mirabella di Pietro Grillo per furto
12. Id in Raddusa di danaro a danno di Rosario Gangi
13. Arresto per ferita in Nicosia di Giacomo Tardio
14. Furto d’indumenti in Alcamo a danno di Saverio Troja
15. Furto di bovini in Camporeale a danno di Francesco Battaglia
16. Id di mulo in Calatafimi appartenente a Rocco Senia
17. Id ivi di altri mulo di Giacomo Alestra
18. Id in Salaparuta di un mulo appartenente a Vito Mazzara e di quattro
mule e frumento a danno di Don Antonio Ciaccio
19. Id di fave a Gibellina appartenenti a Caterina Marchese
20. Id a Castelvetrano di vino, lino ed altro a danno del Sacerdote
Giuseppe Scaminaci e di due suini a danno di Giuseppe Nicosia
21. Id in Salemi, d’indumenti appartenenti a Pasquale Capizzi
22. Tentato furto ivi da Vito Cammarata a danno di Don Luigi Sciacca
23. Furto di mobili in Partanna appartenenti a Saverio Pagliotello
24. Id di una vitella in Canicattì a danno di Don Salvatore Gangitano
25. Id di vari oggetti in Naro appartenenti a Nicolò Vasco
25. Id di animali ovini e altri oggetti in Castrofilippo a danno di Calogero
Sorce
26. Furto di vitello in Ravanusa a danno di Don Antonino Sanchez, arresto
di Giuseppe Ragona e Don Michele Divincenzo [o Di Vincenzo] per furto
di Fave, e di Pietro Carmelo Munda per furto d’alveari
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27. Furto di vari oggetti in Lentini a danno di Filippo Bernardello
28. Id ivi della giumenta di Salvatore La Rosa
29. Id di mulo in Noto di Paolo De Pietro [o Di Pietro]
30. Id d’alveari in Modica di Luciano Modica
31. Id di bovi in Chiaramonte a danno di Gesualdo Iacono
32. Id ed omicidio in Comiso in persona di Francesco Spadaro
33. Id di onze 20 ivi commesso da Giuseppe Cilio a danno del Sacerdote
Roquez
34. Id di mobili in Spaccaforno di pertinenza di Francesco Corfello
35. Arresto in Siracusa di Alessandrello Guglielmo, Arizzo Michele,
Monaco Antonino, Profeta Giuseppe, Turresi Bernardo e Reale Vito
36. Furto d’alveari in Vallelunga a danno di Salvatore Amenta
37. Suicidio della maniaca Pietra Randazzo da Delia
38. Furto di diversi oggetti in Montedoro a danno di Filippo Scaduto
39. Furto di tre giumente in Campofranco a danno del Sacerdote Don
Giovanni Vella
Accusa ricezione di uno stato dei permessi d’armi concessi dal
Sottintendente di Termini
Comunica la destinazione di Don Vincenzo Napoli Prosegreto di Troina
perché Gran Maestro Carbonaro
Sulla copia del ricevo rilasciato dal Capitano Alfonso Amabile Guardia
della Sala d’armi di Castelloamare a favore della Direzione Generale di
Polizia di 150 pezzi d’armi
Sulla sentenza della Corte Marziale ordinaria di Palermo circa
Bruno Vincenzo - Di Lisi [o De Lisi] Gaetano – Giarrusso Francesco –
Lipari Biagio – Maltese Ignazio – Maltese Luigi – Mancuso Giuseppe
Sulla causa di Giovanni Condorelli da Misterbianco imputato
d’asportazione d’armi vietate
Sulla tranquillità goduta in Alcamo per la festa di Maria Santissima dei
Miracoli
Accoglie supplica del Cavaliere Gaetano Abela che, racchiuso in un
criminale, della cittadella di Messina, avendo contratto una grave malattia,
chiede rimedi e soccorsi opportuni, rimanendo sempre custodito e non
comunicando con nessuno
Resta inteso dei provvedimenti perché il Procuratore Generale intervenga
costantemente alle riunioni della Corte Marziale di Palermo
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1822 Sulla sentenza che assolve Francesco Orlando da Roccapalumba imputato
d’asportazione d’armi
1822 Sulla sentenza in causa a carico di Vincenzo Maggiore e di Salvatore
Scurto imputati d’asportazione d’armi e di ferite inferte a Mario e
Vincenzo Pipitone
1822 Resta inteso delle sentenze emesse dalla Corte Marziale di Trapani una sul
processo contro Giuseppe Adragna alias Cappa da Trapani imputato di
detenzione d’armi vietate, e l’altra contro Pietro Barraco alias Spinacella
da Marsala, imputato di percosse e ferite irrogate ad Antonino Giacalone
1822 Sulla sentenza della Corte Marziale di Palermo contro Geraci Giuseppe,
Piazza Francesco e Quattrocchi Saverio imputati di asportazione d’armi e
di ferite in persona di Carmelo Lamantia da Termini
1822 Sulla distribuzione dei permessi d’armi
1822 Sul rapporto intorno allo Spirito pubblico della Valle maggiore di Mazzara
e sul furto commesso a danno del Dottor Emanuele Palumbo Magrì
1822 Sulla libertà chiesta da Don Vito Radistella, arrestato per affiliazione alla
Carboneria
1822 Sulla processione del Corpus Domini in Palazzo Adriano e sul ricorso di
quel Vicario Foraneo Don Giovanni Conti
1822 Sul referto del Giudice del Circondario di Mussomeli intorno ai tanti
detenuti in quel carcere, imputati d’asportazione d’armi e che aspettano
l’espletamento del giudizio
1822 Rimette anonimo di Palermo sulla falsificazione della moneta di rame
1822 Perché l’Ispettore di Polizia Don Filippo Litano, sospeso dall’impiego,
come imputato di sottrazione di un fucile proveniente dal disarmo, sia
rientegrato in servizio, essendo stato assolto dalla Gran Corte
1822 Accusa ricezione della sentenza di morte emessa dalla Corte Marziale di
Trapani contro i servi di pena nel Castello di San Giacomo in Favignana
Cherosimo Luigi
Coppola Giuseppe
Ripoli Nicolò, per avere ucciso a colpi di stile l’altro detenuto Salvatore
Sparto, come hanno riferito il Capo Presidiario Giacomo Sercia ed i soldati
Sebastiano Settineri e Luigi Belluccio, quale sentenza, fu ordinata seguirsi
nello stesso Castello ed infra 24 ore per l’esempio di tutti i condannati
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1822 Sulle corrispondenze dei profughi del regno, che trovansi a Malta, le quali
affermasi, passassero per mezzo del cavaliere Giuseppe Romano Regio
Console in quell’isola e del di lui fratello Giovanni
1822 Sull’esonerazione ordinata contro il Sacerdote Luigi Spalletta decano della
Collegiata di Piazza, il quale, essendo fuggitivo, non può esser messo in
mora da quel Vescovo
1822 Proposta del Comandante Generale delle armi di un nuovo componente
della Corte straordinaria di Valdinoto in persona del signor Giardina
1822 Sulla sentenza della Commissione Militare di Messina nella causa contro il
Dottor Salvatore Perrone e Noè da Barcellona e Nicola Torchia [o Torta] e
Ajello da Ferolato
1822 Sull’illegittima pretesa del duca di Vatticani Commissario del Re di Val di
Mazzara per essere autorizzato a traslocare impiegati e funzionari
nell’accesso che farà in quel Valle
1822 Sul reclamo di Padre Serafino Maria da Palermo che duolsi essere
ingiustamente sospeso a Divinis
1822 Per rimettersi ogni quindicina il notamento dei permessi d’armi rilasciati
1822 Sull’istanza della vedova Donna Mariantonia Foresta, perché venga
redarguito suo figlio Orazio Todaro da Trapani
1822 Accusa ricezione di tre lettere riservatissime senza indicarne l’oggetto
1822 Id id di una decisione della Commissione Militare di Catania sul processo
contro Antonino Scandurra
1822 Sulla condotta di Don Giuseppe Merlo coadiutore della cessata Camera
Reginale e di Don Ignazio Di Majo, proprietario dell’Ufficio di Mastro
Notaro della Cancelleria
1822 Sul verbale dell’Ispettore Saverio Marraffa per la rissa tra Pietro Leto e
Gandolfo Chianelli e per l’arresto del Chianelli che asportava arma
proibita
1822 Resta inteso del rapporto che riferisce
1. Furto domestico a danno di Don Baldassare Luppino [o Luppini], che
accusa il servo Pietro Pezzitola come autore
2. Denunzia di Don Ottavio Caruffo perché al figlio Giovanni gli fu tolto
un orecchino d’oro dal ragazzo Placido Albano
3. Id di Michele Imperiale per furto di farina patito per mano del suo
commesso nella cui casa fu rinvenuta la refurtiva
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1822 Sulla fuga dal carcere di Patti di Cafarella Giovanni e Carmelo di San
Pietro imputati di furto; e dei seguenti individui da Tortorici imputati di
rivolta e saccheggiamento nel 1820
Cala Nicola – Caprino Filippo – Fabrica Antonio – Magnucco Giuseppe –
Maraviglia Carmelo – Sanfilippo Pasquale – Sanfilippo Sebastiano
1822 Sul rimesso stato dei 32 individui che depositarono le armi nel disarmo di
Favignana
1822 Sulla denunzia di Giuseppe Diliberto da Militello abitante in Giarratana
contro i seguenti propagatori della setta della Carbonaria colà cioè
Aprile Antonio [o Antonino] – Bugio [o Burzio] Sebastiano – Distefano
Bartolomeo – Ippolito Rosario – Milito Natalizio e Vincenzo - Minardi
Vincenzo – Piazza Sebastiano – Stella Antonio, Giuseppe, e Raffaele
1822 Sulla condotta dei seguenti impiegati dell’Intendenza di Girgenti
Agnello Francesco – Bianchini Stefano – Bonadonna Luigi – Bonadonna
Vincenzo – Cacioppolo Santo [o Sabato] – D’Angelo Michelangelo – De
Luca Agostino – De Luca Giuseppe – Di Salvo Francesco – Giambalvo
Antonino – Licata Francesco – Lopresti Antonino – Lopresti Settimo [o
Settimio] Saverio – Modica Filipponeri – Mugnone Angelo – Ortega –
Pagano Mario – Rametta Giuseppe – Russo Francesco – Russo Giuseppe –
Sala – Salafia Giovanni – Sileci Giuseppe – Trainiti Liborio – Ventimiglia
Rosario – Xerri
1822 Sulla denunzia di Domenico Amore contro i seguenti impiegati nella
Dogana di Catania perché affiliati alla Carboneria
Auteri Gaetano – Castorina Filippo – Genovese Gioacchino – Giuffrida
Calcedonio – Platania Ignazio
1822 Sul ricorso di Michele Scarfia contro la setta dei Carbonari in
Caltanisssetta
1822 Sulla condotta politica di
Attardi Ignazio – Cipolla Giuseppe – Lo Cascio Salvatore – Meli… Montalto… - Ruolo Antonino – Terrana…Abate
1822 Accusa ricezione del rapporto dell’Intendente di Siracusa principe di
Reburdone, dal quale risulta che in quella Valle, durante le passate vicende
nessuno impiegato, percependo il relativo soldo esercitava altre cariche
con altro stipendio, meno in Scordia, ove il notaio Lucio Gambara
conservando l’ufficio di Ricevitore del Registro, attendeva alla carica di
Cancelliere Comunale ma fu rimosso da entrambi gl’impieghi
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1822 Accusa ricezione degli stati di permessi d’armi concessi nel Val di
Caltanissetta
1822 Sulla partenza per Napoli della giovane Carolina figlia del Sottotenente
Gennaro Sole
1822 Sulla sentenza della Corte Marziale di Palermo contro Francesco Orlando
prevenuto d’asportazione d’armi e di violenza alla forza pubblica
1822 Sulla spedizione delle Fedi di perquisizione
1822 Sulla destinazione dell’ex religioso Pietro Gesualdo da Manforte, di cui fu
ordinata la relegazione in una isola di Sicilia
1822 Sulla lettera diretta al principe di Cattolica da certo Pasquale Baldassarro,
servo di pena che promette far discoprire danaro rubbato nelle passate
vicende e sotterrato
1822 Sull’anonimo di Chiusa a carico del Dottor Rosario Schifani, Dottor
Ludovico Lo Cascio, Dottor Giuseppe e Don Mariano Lo Cascio affiliati
alla Carbonaria
1822 Accusa ricezione del rapporto della Polizia che riferisce
1. Arresto eseguito dall’Ispettore Raimondo Diez d’Angela Grossetta da
Vizzini per contravvenzione al regolamento sul meretricio
2. Rissa nella quale Donna Agata Florio nella strada Albergheria fu
contusa per mano di Alberto Rossi
1822 Sull’elenco dei seguenti reggi sudditi poveri che vengono imbarcati in
Malta per Girgenti sul Paranzone di Padron Pasquale Caruana cioè
Brancoveri Giuseppe da Palermo
Franco Giuseppe da Pantelleria
Gabriele Fortunato id
Natoli Felice id
Rizzo Leonardo id
1822 Perché il Procuratore Generale presso la Gran Corte Criminale di Siracusa
Domenico Mastrantonio intervenga sempre nelle udienze di quella Corte
Marziale
1822 Accusa ricezione del rapporto di Polizia con il quale si comunica
1. Furto di lana, caci e danaro in Partitico a danno di Francesco
Castrogiovanni
2. Omicidio in Misilmeri in persona del compagno d’arme Francesco
Cusimano
3. Segno di croce nera rinvenuto nella casa del Prosegreto di Cinisi
4. Arresto d’Antonio Grenscih in Torretta soldato disertore
5. Furto di vari oggetti in Corleone a danno di Pasquale Vasi, più di una
mula appartenente a Francesco Palazzo, di quattro mule a danno di Andrea
Gristina
6. Furto di giumenta in Prizzi di proprietà di Domenico Cannizzi
7. Furto di mula in Chiusa appartenente a Filippo Colletti
8. Id di arredi sacri in Caccamo a danno della Chiesa della Madonna della
Grazia, più di pecore appartenenti a Pietro Ventura
9. Frode commessa ivi da Salvatore Guaggenti a danno di Giacomo
Tedesco
10. Stupro commesso in Cerda da Salvatore Chiavetta in persona di una
dodicenne
11. Furti in Messina uno a danno di Gioacchino Zeaglia e l’altro del
Lettore del Monastero dei Padri Basiliani
12. Omicidio in Piraino commesso da Antonino Butera in persona di una
ragazza di 13 anni
13. Furto di un cavallo in Militello a danno di Giovanni Faraci
14. Suicidio in San Pietro sopra Patti di Carmela Lombardo
15. Omicidio ivi in persona di Rosaria Ferrarotta e Algera
16. Furto di un bue in Alcara commesso da Gaetano Insigna e compagni
17. Comparsa in Ucria di comitiva armata
18. Omicidio in Raccuja in persona di Antonino Salpetro Malanno
19. Furto di melarangi e ciliegie in Mistretta a danno del barone Giaconia
20. Adulterio in San Fratello commesso dalla moglie di Benedetto
Martorana
21. Arresto in Caronia di Giovanni Fioriglio per furto di mobili
22. Id ivi di Biagio Pellegrino per furto di bovi
23. Furto di covoni in Girgenti a danno del Dottor Calogero Geluardi
24. Id di mula carica di farina in Recalmuto a danno di Francesco Capitano
25. Id di due mule in Naro a danno di Ignazio Cammilleri, e frode
commessa da Stefano Viuccia [o Vincia] al Dottor Paolo Castelletto
26. Furto di cavalli e muli in Ravanusa a danno di Mario Travali
27. Arresto in Campobello di Francesco Morino per asportazione d’armi
28. Furto di Frumento in Sciacca a danno di Giuseppe Venezia
29. Id in Menfi di cuccaia d’argento e due galline, pertinenti a Don Stefano
Palminteri
30. Omicidio in Trapani in persona di Giuseppe Alfonso
31. Furto in Monte San Giuliano di un quatro a danno di Don Natale
Accardo, e sodomia ivi commessa da Nicolò Angelo alias Pallo in persona
del figlio di Francesco Tosto
32. Furto di frumento in Bonpensiere a danno di Gaetano Chiarelli e
Compagni
33. Arresto in Calascibetta di Giuseppe Di Bella, Giuseppe Grasso,
Rosario Di Maria, Vito D’Auria e Vito Di Noto
34. Furto di neve in Mascali a danno di Sebastiano Cardillo
35. Furto di onze 12 a Belpasso a danno di Francesco Fichera e compagni
36. Arresto in Mineo di Antonino Greco per vagabondaggio e furto
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1822 Sul risultato dello Scrutinio della Giunta omonima degli Impiegati
dell'amministrazione per i seguenti Prosegreti di
Calogero Giuseppe di Contessa
Di Benedetto Francesco di Torretta
Di Marco [o De Marco] Antonino di Prizzi
Giarrizzo Baldassare di Santa Ninfa
Macaluso Pasquale di Capaci
Medici Gregorio di San Carlo
Nicastro Filippo di Ragusa
Paula Giovanni di Castelvetrano
Pizzoli Giuseppe di Cinisi
Posateri Rosario di Carini
Rodosti Antonino di Campofiorito
Russo Ferdinando di Giuliana
Sirretta Vincenzo di Palazzo Adriano
Terranova Filippo di Favarotta
Tortorici Giuseppe di Bisaquino
1822 Sulla sospensione del Conciliatore di Mongiuffi Melia, Don Felice Puglia
che ha fatto parte della Carboneria come ha riferito il Sacerdote
Michelangelo Ganguli
1822 Richiede informazioni sul conto di Gaetano Sartorio Segretario Generale
dell’Intendenza di Trapani
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1822 Resta inteso di quanto ha avuto luogo in seguito di reclami prodotti dal
Sacerdote Filippo Maria Pagano da Montalbano a carico di Don
Bonaventura Faranda Gran Maestro Carbonaro che gli ha minacciato la
vita e contro Don Vincenzo Parlavecchio che lo perseguita
1822 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di Polizia in cui è riferito il
suicidio di Alberto Rossi, servitore di Don Stanislao Dell’Arte, perché
stanco della vita, come rivelasi da una lettera da lui scritta e che teneva in
mano
1822 Sulle favorevoli informazioni assunte sul conto di Don Domenico De
Gaetano [o Di Gaetano] Ufficiale dell’Intendenza di Messina
1822 Id sul conto di Don Ignazio Di Leo che aspira all’impiego presso
l’Intendenza di Catania
1822 Per aversi un elenco di persone eligibili a Capo Custode delle Carceri di
Caltagirone
1822 Accusa ricezione delle informazioni a favore di Don Vincenzo e Don
Francesco Paolo Picardi, pubblici funzionari di Ragusa, che furon fatti
segno a calunnie da libellisti anonimi
1822 Si da conto dell’arrivo dei detenuti Francesco Incontrera affiliato alla
Carboneria e Donna Gaetana Fusca, che dicesi sua amasia e Maddalena
Mendozza di lei serva, provenienti da Messina per mettersi a disposizione
della Corte Marziale Straordinaria d della Valle di Mazzara
1822 Comunica le notizie estere riferite dal Capitano Simeone Sabatick,
proveniente da Odessa e dal Capitano Nicola Iuvanich proveniente da
Costantinopoli, sulla guerra Greco - Ottomana
1822 Per informazioni sulla condotta del Sindaco di Poggioreale che, dicesi,
abbia fatto correr voci tendenziose su possibili rivolte, onde ivi si tentò
turbare la tranquillità per cui sono stati arrestati
Allegro Mariano – Augone [o Augona] Vincenzo
Bisbiglia Giuseppe – Campione Giovanni
Campisi Calogero – Campisi Domenico
Caronna Antonino – Corte Giuliano
Giglio Antonino – Gulino Giuseppe
Quartararo Salvatore - Zummo Gaetano
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1822 Accusa ricezione della sentenza emessa dalla Commissione Militare di
Catania a carico dei seguenti imputati, che si opposero al ripristinamento e
pagamento del dazio sul macino in Leonforte a 6 agosto 1821
Algozzino Salvatore – Basilotta Giacomo
Carmiciano Salvatore – Chisari Filippo
Ciurca [o Ciuria] Tatanello Antonino – Distefano Santo
Emmanuele Pietro – Laneri Antonino
Gulì Salvatore – Marrano Vincenzo
Maugeri Domenico – Montaudo Salvatore
Pedalino Antonino – Salamone Francesco
Santangelo Pelillo Francesco e Giuseppe
Raspanti Graziano – Stancagnano Felice
1822 Sulle referenze dei condannati Don Giuseppe Nasci e Francesco Milana,
detenuti nel forte di Marettimo, intorno alle speranze di liberazione
insinuate da certo Giuseppe Saverino e Nardo da Partitico, asserendo che
un grosso partito in alcuni paesi dell’Isola trama contro il Governo
1822 Sugli scrutini degli Ecclesiastici della Diocesi di Catania
1822 Sulla rimessa degli statini dei permessi d’armi che si concedono
1822 Sugli effetti appartenenti a Don Gaetano Abela, detenuto politico nelle
carceri di Messina e da lui reclamati
1822 Accusa ricezione dello stato nominativo degl’individui ai quali sono stati
rilasciati i permessi d’armi
1822 Sull’arresto dell’Abate Don Agostino Ferrari di Milano, dimorante in
Messina, destinato allora per Cappellano Militare presso il sedicente
Generale Don Gaetano Abela detenuto nelle carceri di Messina di cui
possiede lettere compromettenti, come pure altre simili lettere detiene di
Don Giacomo Callura da Licata
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1822 Accusa ricezione della sentenza profferita dalla Commissione Militare di
Catania contro i seguenti individui da Leonforte, imputati di riluttanza alla
ripristinazione del dazio sul macinato con modi sediziosi e con violenze
pubblice [pubbliche]
Algozino Salvatore – Basilotta Giacomo
Bua Francesco – Carminciano Salvatore
Carmiciano Salvatore – Chisari Filippo
Ciurca [o Ciuria] Antonino – Distefano Santo
Dottore Angelo – Emmanuele Pietro
Gulì Salvatore – Lazzolina Antonino
Lo Gioco Stancampiano Felice - Lo Neri Cinnirella Antonino
Marrano Vincenzo – Maugeri Domenico
Mazzola Filippo – Montaudo Salvatore
Pedalino Antonino – Raspanti Graziano
Salamone Francesco - Santangelo Pelillo Francesco
Santangelo Pelillo Giuseppe e Paolo
Spitaleri Paolo – Tamburella Giovanni
1822 Rimette al principe di Malvagna, Presidente della Giunta di Scrutinio per
gl’Impiegati, lo stato nominativo dei seguenti individui dell’Intendenza di
Catania per procedere all’interrogatorio e avvisare il risultato dello
scrutinio
Ardizzone Angelo e Luigi
Bazan Pietro – Bellini [o Belleni] Vincenzo
Bertucci Salvatore – Bertucci Salvatore
Borello Gaetano – Brancaleone Francesco
Carbonaro Carlo – Ceraulo Emanuele
Condorelli Vincenzo - Consoli Cristofaro
Consoli Francesco – Consoli Salvatore
Consoli Tomaso – De Simone Francesco
Dimarco Domenico - Fassari Giovanni Battista
Ferlito Vincenzo – Fernandez Francesco
Ferrara Martino – Ferrara Pandolfo
Finocchiaro Pasquale - Gravina Giacomo
Gugliemini Fragalà Giuseppe – Majorana [o Maiorana] Benedetto
Malerba Agostino – Mancuso Pietro
Marcellino [o Marcellini] Salvatore – Marchese Antonino
Mariani Giuseppe – Mariani Paolo
Musumeci Giuseppe – Nicolosi Vincenzo
Pampalone Antonino – Parisi Domenico
Parisi Luigi – Percolla Giuseppe
Privitera Alfonso – Pustel Antonino
Rapisardi Gaetano e Giovanni – Scibilia Emanuele
Testai Francesco – Timpanaro Francesco
Trigòna Benedetto – Tullier Emanuele
Tullier Natale - Verdura Luigi
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1822 Rapporto sullo Spirito pubblico dell’Isola e sullo stato politico del Valle di
Catania nel quale si riferisce
1. Arresto in Nicosia di Francesco Lo Saggio da Capizzi per furto
d’animali bovini
2. Querela in Biancavilla di Don Gaspare Messina e consorti per essere
stati percossi in rissa da Don Carmelo Biondi e fratelli
3. Arresto di Salvatore Lentini che unitamente al fratello Luciano uccisero
a colpi di zappone in Biancavilla Placido Laudani
4. Querela di Don Sebastiano Patanè da Giarre per furto di vino sofferto
nelle campagne di Fiumefreddo
5. Furto di Tavole in Scordia a danno del Sacerdote Giuseppe Falcone
1822 Accusa ricezione del Rapporto giornaliero di Polizia che riferisce
1. Sull’istanza di Giovanni Alongi venne arrestata per adulterio la moglie
Paola, trovatasi in casa dell’amasio Antonino Villano, che non potè
arrestarsi
2. Arresto di Stella Giacalone per contravvenzione al Reg.le sul meretricio
3. Arresto di Provvidenza D’Amico e Giuseppe Gulotta, dietro istanza dei
coniugi Giorgio Guarino e Cosima D’Amico, asserendo costei la fuga
della sorella a 15 anni col Gulotta, infatti con lui fu trovata in una casa
presso la Chiesa della Maggione
1822 Comunica al Direttore Generale di Polizia che la Corte Marziale
Straordinaria di Palermo, conformemente al di lui desiderio, ha eliminato
dal processo il nome dei cinque confidenti di Polizia: Battaglia Antonino,
Grasso Salvatore, Lo Iacono Francesco, Pignataro Pasquale e Rau
Giuseppe
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1822 Per tenersi presente il cavaliere Antonino Lanza che chiede venga eletto
Commissario in sostituzione di Alfio Mastropaolo, che sarà promosso
Giudice della Gran Corte di Palermo
1822 Sullo scrutinio per la condotta del Prosegreto di Naso, Don Giacinto Lo Re
ritenuto Carbonaro
1822 Perché venga discussa l’istanza di Don Pietro Virga da Palermo che,
aspirando ad impieghi, desidera essere scrutinato
1822 Sulle due sentenze emesse dalla Corte Marziale Straordinaria di Messina
contro Don Leonardo Baviera e Prospero Maccarrone imputati di
conservazione di Emblemi Carbonici
1822 Sull’escarcerazione del Corriero Francesco Pagano di Napoli
1822 Resta inteso del rapporto giornaliero di Pubblica Sicurezza con il quale si
comunica
1. Arresto di Giovanni Ribaudo per aver ferito a colpi di pietra il ragazzo
Domenico Salaca
2. Morte improvvisa di Giovan Battista Seminara
3. Arresto di Rosario Romeo e Francesco Sanzo imputati di furti
4. Arresto di Rosario Bargioni come diffamato per furti
5. Furto con violenza nelle campagne di Maredolce a danno di Gaetano
Guttadauro alias Brasca, che venne assalito nella propria casa da cinque
uomini armati e sconosciuti
1822 Accusa ricezione della nota, relativa alle lettere seguenti (che non sono
però alligate al fascicolo)
1. Circa il principe di San Cataldo, circa Don Gaetano Abela, e sul
rescritto per gl’Impiegati di Polizia in Sicilia
2. Per l’affare di Lipari – Per la corrispondenza sospetta scoverta
3. Registro per le note corrispondenze sospette
4. Registro per la nota denunzia di Gaetano Petito, servo di pena nel
Castello di Lipari
5. Registro per la persona di somma fiducia da spedirsi a Malta
6. Id per Don Emanuele Rossi e Vincenzo Natale
7. Id per Don Placido Donato
1822 Sul rinvenimento d’armi di punta e taglio nei buchi di un Camerone del
carcere della Quinta Casa in Palermo
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1822 Accusa ricezione dei rapporti giornalieri di Polizia 2 e 3 agosto riferenti
1. Arresto di Francesco Caruso per percosse a sua moglie Rosa
2. Id di Giovanni Battista Lopes sorpreso in tresca con Maria Caracciolo
moglie di Pietro Caracciolo
3. Id di Girolamo Argano evaso dal Castello di Termini
4. Ferita inferta a Rosario Rosciglione da Onofrio De Leo [o Di Leo]
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1822 Rapporto sullo Spirito pubblico dell’Isola
1822 Sul rapporto riguardante la persona del Colonnello Virz che si riteneva
girasse per la Sicilia siccome oraloggiaro sotto nome di Filippo Trabocch
1822 Sull’istanza di Don Giovanni Arrabito da Scicli, il quale, chiedendo un
impiego denunzia l’esistenza colà della Carboneria, alla quale sono affiliati
molti impiegati
1822 Per aversi informazioni sulla condotta del Dottor Paolo e dell’aromatario
Antonio Terranova, non che di Nicola Santamarra arrivati a Malta sulla
Speronora San Daniele di Padron Antonio Agius e partiti per Siculiana
1822 Sul rapporto intorno a Don Gaetano Citati e Don Salvatore Spadafora
1822 Rimette per il debito scrutinio gli stati nominativi
1. Degl’impiegati della Segrezia e Dogana di Catania dal n. 1 al n. 26
2. Degl’impiegati della Posta e Polizia di detta città dal n. 27 al n. 39
1822 Rimette i favorevoli risultati dello scrutinio sul conto dei fratelli Cavalieri
Gerosolimitani Fra Giovanni e Fra Girolamo Paternò Castello, che non han
potuto riscuotere le loro penzioni per mancanza di quei risultati
1822 Comunica il gradimento di Sua Maestà nell’avere inteso che per nulla fu
turbata la tranquillità nei cinque giorni del festino di Santa Rosalia
1822 Rimette supplica di Donna Carolina Morfino Contessa d’Isnello contro il
marito che la percosse, e che l’imputa di avere battuto la di lui Amasia
Donna Giuseppa Pezzinga
1822 Sulla rissa avvenuta fra i detenuti nella prigione della Quinta Casa, nella
quale rimasero feriti
Amorello Francesco
Bruno Ferdinando
Donnina Giovanni
1822 Sulla fuga di Nunzio Piediscalsi dalla prigione della Quinta Casa, e
sull’immediato arresto di lui e del custode Vincenzo Mergola autore della
fuga
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1822 Resta inteso del ritorno alla Religione del basiliano Padre Ignazio Colloca,
destinato al Monastero di San Silvestro di Troina
1822 Accusa ricezione dello stato dei permessi d’armi concessi nella Valle di
Girgenti dall’Intendente Lucio Gallego Naselli
1822 Comunica la licenza di 29 giorni concessa al Tenente Pompeo Perrone
Giudice della Gran Corte Marziale Straordinaria di Valdemone
1822 Sui disordini avvenuti nella Casa di Correzione in Palermo
1822 Accusa ricezione dei rapporti giornalieri di Polizia dei 4 – 5 – 6 agosto con
i quali si comunicano
1. Arresto di Francesco Buscemi accusato d’incesto con la suocera
2. Id di Liborio e Vincenzo Cammarata per furto a danno di Lorenzo La
Bua da Piana dei Greci
3. Furto di biancheria nella casa del Capitano greco Don Giovanni Cordoa
in via Toledo e propriamente nel palazzo del duca di Cesarò
4. Arresto di Gaspare Favaloro, Francesco Ficaloro e Francesco Caldara
perché molestavano le meretrici sotto l’arco di Sant’Ippolito
5. Arresto di Gaetano Marrone evaso dalle carceri
6. Id di Gioacchino Pino per rissa
7. Id d’Ignazio Randazzo e Caterina La Manna per appropriazione a danno
di Maria Palmisano
8. Arresto di Simone Giglio per minacce di vita contro Salvatore Arculeo
9. Arresto d’Antonio Bruno disertore del Primo Reggimento Cacciatori
della Guardia Reale
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1822 Sui seguenti mandati di cattura
1. Per le persone imputate di eccessi commessi in Polizzi
Di Stefano [o Distefano] Antonino – Fatta Barrile Girolamo – Fatta
Solonia Salvatore – Ferraro Ciaccio Gioacchino – Gagliardo Gerlando
barone di Cuttonaro – Giampasca Michelangelo – Rampolla Gaetano –
Vituzzo Gandolfo
2. Per le persone implicate nelle Riunioni Settarie di Termini
Caraccioli Marcello – Di Lisi Pandolfino [o Pandolfina] Francesco e
Pietro – D’Ippolito Tomaso – Dominici Benedetto – Forceri Vincenzo –
Geraci Spinuzza Michele – Giuffrè Antonino – Giuffrè Giuseppe –
Guarino Giuseppe – Guarino Mariano - Gullo Stefano – Incardoia
Vincenzo – Lamantia Mariano – Merrina Cosimo – Palmieri [o Palmeri]
Giovanni – Palotto Salvatore – Pansica Antonio – Posateri Antonino –
Rocca Francesco – Scorsone Liborio
3. Per gl’individui imputati dei reati commessi in Palermo nelle passate
vicende
Adamo Giuseppe – Ardizzone Gaetano – Bruno Carmelo – Gallego
Nunzio – Pericò Domenico- Santoro Francesco – Santoro Giosuè,
Giuseppe, Salvatore e Tommaso
1822 Sull’incognito che fu sorpreso nell’armento di cavalli di Don Matteo
Menso dal quale fu condotto al Giudicato di Castrogiovanni e disse
chiamarsi Domenico Cutrona da Palermo, studente di Medicina, figlio del
Dottor Giuseppe, e che ritiensi vagabondo o fuggiasco da qualche presidio,
trovandosi in mattinata
1822 Accusa ricezione della copia, (che non si trova alligata) delle istruzioni
date da Sua Maestà al Luogotenente Generale
1822 Sulle liste di Fuorbando dalle quali devono eliminarsi Giovanni Pisone e
Vincenzo Teioloda, rei di furti qualificati commessi in comitiva armata
1822 Sull’incompetenza dichiarata dalla Commissione Militare di Catania in
causa contro i frati Antonino e Paolo d’Acireale, prevenuti di avere sparso
false voci di sedizione ed altro
1822 Sulla sentenza della Corte Marziale ordinaria di Palermo che assolve
Spallino Salvatore e Visconti Francesco e Salvatore dall’imputazione di
asportazione d’armi
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1822 Accusa ricezione di due lettere (che però non sono in fascicolo) una sulla
nota corrispondenza tra l’Abate Nicolò Mazza e il nipote Don Ferdinando
e l’altra su quella tra l’abate Ferrari e Don Gaetano Abela
1822 Sull’imbarco nel Brigantino Palermitano al comando di Capitano
Antonino Rizzo fatto dal Regio Console di Malta, Don Giuseppe Romano,
delle seguenti persone siciliane indigenti e, perché vagabondi, scacciati
Cattara Filippo – Cento Mariano
Lupo Vitale – Musso Rosa
1822 Rapporto della Gendarmeria Reale dal quale risulta
1. Arresto di certo Malvagno, figlio di un Chirurgo di Palermo
2. Assassinio in Misilmeri commesso da Francesco Scozzali in persona di
Francesco Cusimano, Compagno d’armi
3. Omicidio ivi in persona di Mario Buccheri
4. Incendio di covoni di grano in Marineo a danno di Onofrio e Benedetto
De Marco
5. Furto nelle campagne di Marsala a danno della vedova Tommasa Di
Pietro
6. Aggressione e furto a danno di Paolo Napoli e Vincenzo Carciola, ed
arresto di Antonino Piazza, che, trovandosi a conversare con gli aggrediti,
fuggiva
7. Furto in una Casina in Limazzi e fucilate dai ladri tirate a Vito Buffa
che, trovandosi ivi, rimase illeso
8. Ferite prodotte a Giovanni Esumaro presso Castelvetrano da Giovanni
D’Ambrosio da Santa Margherita
9. Furto in una Casina presso Salemi a danno di Carlo Galuffo, onde
furono arrestati i ladri Antonino Sciacca [o Sciascia], Francesco Paolo e
Giovanni Gucciardi [o Gucciardo]
10. Arresto in Santo Stefano di Camastra di Salvatore e Michele Durante,
Francesco Palamara, Salvatore, Onofrio e Francesco Faja e Giuseppe
D’Amato imputati d’abigeati
11. Tentato suicidio di Nicola Giovenco in Siracusa
12. Arresto di Luigi Martello che in Melilli tentò avvelenare la moglie
13. Evasione dalle carceri di San Cataldo di sei prigionieri dei quali fu solo
arrestata Vincenza Cimino
14. Arresto di Vincenzo Sanfilippo da Casteltermini, detentore d’oggetti
rubati a Salvatore Novara
15. Omicidio al passo nel feudo Cuci-Cuci in persona di Paolo Talamo
napolitano
16. Omicidio per strangolamento di Vita Graci moglie di Sebastiano alias
Inderino
17. Evasioni di Carmina Lo Iacono dalle carceri di Siculiana
18. Affogamento nel fiume Platani di Giuseppe Giuffrida da Cattolica
19. Omicidio di Rosaria Savatti consumato nella piazza di Palma dal
genero Calogero Calafato
20. Ferita riportata da Giovanni Fazio e Pietro Partanna, custodi di un’aia
in quel di Alessandria per mani ignote
21. Arresto e ferizione di Giacomo Spoto in conflitto con i Compagni
d’arme
22. Incendio causale nella casa di Andrea Verne in Girgenti
23. Omicidio a colpi di bastone in persona di Rosaria Castellino,
commesso da Calogero Logga, guardiano del fondo di Don di Francesco
Di Vincenzo in Palma, per avere derubato delle mandorle
24. Assoluzione dei Gendarmi Guttadauro Domenico ed Emanuele
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1822 Sul mandato emesso contro Ignazio e Salvatore Scuderi, imputati di
aggressione alla Sentinella di posto alla Fonderia
1822 Sulla pretesa della passata Guardia d’Interna Sicurezza per detenere le
armi in casa
1822 Sul rapporto favorevole intorno allo Spirito pubblico dell’Isola
1822 Sul conto del Capitano Don Pietro Balzano
1822 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di Sicurezza pubblica che
riferisce, avere l’Ispettore Matteo Scaglione sorprese e che giocavano alla
Zicchinetta tredici individui compresa una donna, in casa di Don
Ferdinando Corrado [o Corrao], che non venne arrestato perché assente,
benché siagli stato trovato in una cassa un coltello che con le carte da
giuoco venne sequestrato
1822 Sul mandato di comparizione di Leonardo Lo Votrino, compagno d’armi
di Nicosia, imputato di avere incaricato al ragazzo Valentino Madonna di
spargere voci allarmanti e sediziose
1822 Sull’arresto di Raffaele Tulomello [o Tulumello] alias Rocco Amella,
Antonino Barone e Stefano Buscemi che infestano le campagne di
Canicattì e di Serradifalco e fecero resistenza alla forza pubblica
1822 Sulla necessità d’aumentare il numero dei Gendarmi in Sicilia e
sull’inopportunità di ridurli
1822 Sulla reintegrazione di Rosario Di Leo e di Luigi Sanzo [o Sanso]
nell’impiego di Ispettori Sopranumerari
1822 Rapporto sul sistema tenuto nello scrutinare dalla Giunta di Scrutinio per i
Letterati
1822 Per provvedersi al reclamo di Don Baldassare Gaetani da Naro, che, senza
commettere delitto, trovasi da due anni in carcere
1822 Sul processo contro Don Agostino Privitera da Catania, esonerato dalla
carica di Regio Procuratore presso il Tribunale Civile di Caltanissetta,
perché accusato come uno fra i dignitari dei Carbonari, ai quali, come al
rapporto del barone Benedetto Majorana [o Maiorana] Segretario Generale
dell’Intendenza di Catania, ha favorito, tra gli altri, a Don Alessandro
Iudica da Grammichele e notaio Tortorici da Pietraperzia, perché si
affiliarono alla setta, e denunziati di scorrettezza, vessazioni ed altro
nell’esecuzione dell’incarico avuto per sequestrare le rendite dei
Palermitani e di tutti coloro che sono in rivolta e fomentano l’anarchia
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1822 Sull’interrogatorio subito innanzi la Commissione di Scrutinio per
gl’impiegati dai seguenti Prosegreti dipendenti della Segrezia di Messina:
Arrigo Giuseppe di Itala
Bambara Stefano di Guidomondi
Bonfiglio Francesco di Santo Stefano di Briga
Cangemi Giuseppe di Saponara
Cicala Nunzio di Gualteri
Federico Ignazio di Ali
Filangeri Prato di Milazzo
Giunta Luigi di Valdina
Lucifero Giovanni Battista di Milazzo
Marini Pietro di Scaletta
Parisi Francesco di Lipari
Parisi Melchiorre di Pagliara
Pono Salvatore di Monforte
Scuderi Giuseppe Luigi di Mandanica
Scullica Antonino di Fiumedinisi
1822 Sull’interrogatorio reso innanzi la Commissione di Scrutinio dei seguenti
Ecclesiastici di Caltanissetta
Amico Vincenzo – Mastrosimone Gaspare
Angelico dei Riformati – Nigrelli Gregorio
Cannizzaro Salvatore – Peri Filippo
Giuseppe Priore Agostiniano Scalzo - Saetta Filipponeri
Lapera Luigi – Serafino…dei Riformati
1822 Sul parere della Giunta di Scrutinio intorno ai seguenti Ecclesiastici
imputati di Carboneria
Bruno Michele ex Priore del Terzo ordine
Buongiovanni Ludovico Provinciale di detto ordine
Nicoletti Francesco ex Priore in Pietraperzia
1822 Sulla supplica di Filippo Landolina Santo Stefano, barone di Rigilifi,
tutore di sua madre Donna Eleonora, dichiarata mentecatta, per tradurre
costei, a proprie spese nell’ospedale di Aversa, onde curarsi, ed evitare i
continui spettacoli che offre percorrendo la città, seguita da villanzoni che
la dileggiano
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1822 Sul trasferimento in Messina del Tenente di Vascello Giuseppe Di Masi
per schiarimenti chiesti da quella Commissione Militare nella causa
dell’ex Generale Rosseroll
1822 Sul rapporto giornaliero di Polizia riferente l’arresto di Felice Cerami e
Salvatore Restivo per furto di limoni nella Villa Giulia e di Gaetano
Sardina per maltrattamenti e percosse al proprio padre
1822 Id che riferisce l’arresto di Donna Concetta Cipri per ferita prodotta in
rissa a Donna Maria Concetta Patti
1822 Id riferente l’arresto di Antonino e Pasquale Gebbia per furto a danno del
Sacerdote Salvatore Quaranta
1822 Id sull’arresto di Giuseppe Cavaliere per furto a danno di Giorgio
Filippello
Processo contro Giuseppe Di Bernardo [o Dibernardo] per ingiurie
profferite all’indirizzo di Don Calcedonio Cazzola
Id
– Caduta del bambino Francesco Lucchese producente pericolo di vita.
1822
Arresto di Mariano Laira per furto a danno di Mario Collaro
1822 Id di Pietro Corvaia e di Giuseppe Iannula per furto di posta a danno del
Fornaio Giuseppe Russo
Arresto di Giovanni [o Giacomo] Natale per stupro contaggiandone due
ragazze di tenera età
Furto di biancheria ed argento nella casa di Giuseppe Cozzo
Fucilate esplose in piazza Porrazzi senza dannose conseguenze
1822 Arresto di Maria Quirina ed Antonia Gatto per contravvenzione al
regolamento sul meretricio
Id di Antonio Sanfilippo che unitamente ad Andrea Capuano e Don Lucio
Fontana, percosse i coniugi Michele e Rosalia Fiorentino e loro figlio
Carlo
1822 Arresto di Carmela Bruno, denunziata dal marito Natale e trovata in casa
di certo Giuseppe Zizzo
Id delle meretrici Rosaria Corso, Anna Alliotta e Gaetana Castiglia per
contravenzione all’Ordinanza meretricia
1822 Arresto di Francesco Rizzo evaso dalle prigioni
1822 Arresto di Cosimo Naselli e di Salvatore Spano per asportazione d’armi e
per rissa
1822 Id di Gaetano Ferro per furto di pane a danno di Giuseppe Reginella
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1822 Arresto di Girolamo Giambertone diffamato ed evaso dalle grandi prigioni
1822 Sull’interrogatorio subito innanzi la Giunta di Scrutinio per gl’impiegati
dei seguenti Segreti
Bartocelli Antonio di Caltanissetta
Calanca Agostino di Mistretta
Capaci conte di Palermo
Emma Filippo di Piazza
Oddo Planeta Antonio di Sciacca
Perricone Agostino di Bivona
1822 Sull’interrogatorio subito da Don Rosario Ventimiglia Segretario Generale
dell’Intendenza di Girgenti
1822 Id di Frate Giovanni Stagno da Catania cavaliere Gerosolimitano
1822 Sul processo per riunioni settarie in Termini ov’è coinvolto il Tenente
Colonnello Raffaele Palmeri [o Palmieri] e che corrispondevano con
quelle di Lercara, in base a relativa propolazione [o popolazione] di
Salvatore Meccio e di Vito Ramistella, che produssero la condanna a
morte attualmente sospesa del barone Gioacchino Landolina, Ferdinando
Amari, notaio Gaetano Di Chiara [o Dichiara] e Sacerdote Vincenzo
Ingrassia, e sull’arresto di Giuffrè Antonino e Giuseppe - Gullo Stefano –
Incardia Vincenzo – Palmeri Giovanni – Palotto Salvatore
1822 Accusa ricezione di diverse lettere, che però non sono alligate, e cioè circa
la corrispondenza tra l’abate Nicolò Massa e il nipote Don Ferdinando, e
tra Don Gaetano Abela e l’Abate Agostino Ferrari ec.
1822 Id del Regio Ordine con cui viene sospeso l’Arciprete di Leonforte Don
Francesco Siciliano per essere stato affiliato alla Carbonaria
1822 Sull’interrogatorio subito dal marchesino Giuseppe Ruffo Direttore
Generale delle Poste innanzi la Commissione di Scrutinio
1822 Autorizza il Commissario Gaetano Sgarlata a sorvegliare anche nel
Commissariato Tribunali
1822 Sulla destinazione provisoria del Capitano Rivarola a Giudice della Corte
Marziale di Messina in sostituzione del Tenente De Rensis partito con il
Generale Clary
1822 Resta inteso dell’arresto di Vincenzo Naselli, il quale era fuggito lungo la
traduzione dalle Carceri di Centorbi a quelle di Regalbuto
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1822 Sugl’interrogatori subiti innanzi la Giunta di Scrutinio dei seguenti
impiegati della Conservatoria Generale
Balestrieri Luigi
Barrese Lorenzo
Bonini Orazio
Calona Francesco
Casciar Antonino
De Sano Cono Cosma
D’Onofrio Francesco
D’Onofrio Stefano
Faraone Luciano
Genovese Pietro
Greco Salvatore
Lombardo Giuseppe
Mastricchi Giuseppe
Martorana Giovanni
Napion Giovanni
Orlando Vincenzo
Pappalardo Giovanni Battista
Parlatore Francesco
Procida Benedetto
Rosa Giuseppe
Rotondo Giovanni Battista
Somma Giuseppe
Sonima Carlo
Valore Gaetano
1822 Sulla sospensione del Sacerdote Giovanni Roccabianca Trigòna Canonico
della Cattedrale di Piazza e di Don Francesco Pensabella manzionario di
detta Cattedrale per essere stati affiliati alla Carbonaria
1822 Perché sia sorvegliato Don Vincenzo Todaro impiegato presso la Real
Procura di Trapani, che viene in congedo a Palermo
1822 Rimette supplica di Giovanni Antonio Sevola da Mineo che denunzia gli
eccessi commessi da quei Carbonari nelle passate vicende
1822 Accusa ricezione di varie lettere (non alligate) sollecitanti l’espletamento
degli scrutini degl’Impiegati nelle Regie Segrezie e dei componenti le
Camere Notarili di Sicilia
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1822 Sul cavaliere Francesco Starrabba figlio secondogenito del principe di
Giardinelli, dimorante in Pachino, e sopra altri individui come Giuseppe e
Cosimo Santoro, costui cognato di Carlo Leone
1822 Sul ricorso del Sacerdote Francesco Siciliano destituito dall’ufficio
d’arciprete di Leonforte, che chiede giustificarsi (vedi n. 262)
1822 Comunica la destituzione dalle loro rispettive cariche contro i seguenti
ecclesiastici, perché affiliati a Società segrete
Giurdanella Vincenzo Canonico
Leva Giuseppe Canonico Teologo
Migliorisi Francesco id
Monasteri Giorgio id
Scarso Emanuele id
Spadaro Carmelo Prevosto
Spadaro Salvatore Ciantro
1822 Sulla diserzione ed arresto di Pasquale Scaglione e di Castrenzio D’Amico
soldati da Messina
1822 Rimette Anonimo d’Aci Santantonio denunziante colà l’esistenza di una
vendita Carbonica sottotitolo di Saturno in Sparta
1822 Sugli Stati delle Licenze d’armi dei quali la Direzione Generale di Polizia
ne trascura la giornaliera spedizione
1822 Sul riggetto della supplica di Benedetto Bua, aiutante del Custode del
Museo di Palermo, che chiede il ritorno al Museo Borbonico di Napoli
1822 Rapporto giornaliero do polizia che riferisce
Arresto di Vincenzo Bruno per contusioni e ferite in persona di una donna
Id di Salvatore Sbergio per contusioni prodotte a Catterina Casalicchio
Id della meritrice Liboria Accardi d’Alcamo che di notte girovagava per la
piazza del Palazzo
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1822 Sul processo, di cui evvi alligato il riassunto, istruito dalla Corte Marziale
Straordinaria della Valle Maggiore di Mazzara a carico dei seguenti
imputati per cospirazione a sconvolgere l’ordine pubblico, sorpresi in
Palermo nel gennaro ultimo e sulle soggiunte alle dichiarazioni fatte dai
cinque individui condannati a morte, che non possono per legge essere
chiamati a deporre come testimoni
Amari Don Ferdinando
Dichiara notaio Gaetano
Ingrassia Sacerdote Vincenzo
La Manna Don Girolamo
Landolina barone Gioacchino
1822 Sollecita la Giunta di Scrutinio per gl’Impiegati la pronta spedizione
degl’interrogatori degli Ufficiali della Real Segreteria presso il
Luogotenente Generale, già scrutinati
1822 Accusa ricezione dei seguenti cinque rapporti che riferiscono
I. Arresto di Giuseppe Sacco come diffamato e d’Ignazio Marciante
condannato evaso dall’arsenale di Palermo
II. Ferite inferte con pietre da uno sconosciuto a Domenico Salaca
III. Arresto di Tommaso Cuccurullo soldato granatiere che inveì contro la
folla e schiaffeggio un cittadino austriaco
Id di altro granatiere Berardino Martino che schiaffeggiava al primo
incontrato
Ferita riportata da Teresa Mirabella per mano di Domenico Fiorelli
Arresto di Giovanni Battista Cerniglia per avere bastonato Rosalia Li
Campi ed ingiurata Antonina Casabianca
Furto di onze 5 a danno di Stefano Genova, mentre dormiva nel giardino
di Michele Amoroso fuori Porta Sant’Agata, onde indica per sospetti ladri
Salvatore Ingrassia e Gaetano La Mantia
IV. Arresto di certo Dominici per avere rubato arnesi da sella nel fondaco
dietro l’ospedale grande
Id del mattoide Giovanni Corso
V. Arresto di Matteo Polizzi, Salvatore Montalbano, Domenico Sanacore
[o Sanocore] e Giacomo Purpura, ragazzi dai 10 ai 14 anni per avere
derubato vesti, cammicie ec. in casa di Carmelo Guarino
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1822 Accusa ricezione del rapporto settimanile della Direzione Generale di
Polizia che riferisce
1. Ferita d’arma da fuoco in Torretta in persona di Giuseppe Enea
2. Rinvenimento del Cadavere di Carmela Saulo in San Mauro
3. Omicidio in Valledolmo in persona di Sebastiano Geraci
4. Furto di un mulo in Chiusa appartenente a Leonardo Giordano
5. Id di cavallo a danno di Francesco Lanza
6. Id di pavoni in Palazzo Adriano a danno del Dottor Gabriele Dora
7. Id di frumento e danaro in Canicattì a danno di Urbana Licata
8. Id in Palma di covoni d’orzo a danno Onofrio Nobile, e di covoni di
frumento a danno di Nicolò Lo Bello, Francesco Massaro e Lodovico
Dainotto
9. Id di covoni d’orzo in Ravanusa appartenenti a Salvatore Tornabene e
Gaetano Bunetta
10. Furti in Marsala, di caci a danno di Giuseppe Bonafede e d’argento e
d’oro a danno di Tommasa Di Pietro
11. Id di frumento in Salaparuta di pertinenza di Giuseppe Messina
12. Id di somaro in Poggioreale proprio di Nicolò Maniscalco
13. Frode commessa in Adrano da Michele Adragna a danno di Vincenzo
Cusumano
14. Furto di Caldaia di rame e altro in Salemi a danno di Gaspare Ansaldi
15. Furto di un’asina in Noto propria di Teresa Lo Iacono
16. Id di vari oggetti in Palazzolo a danno di Gaetano Caligiore
17. Id di giovenca in Modica appartenente a Salvatore Muranda Frasca
18. Id di mobili in Spaccaforno a danno di Antonino Turibile
19. Attentato al pudore commesso in Pozzallo da Domenico Agosta [o
D’Agosta] su di una cinquenne
19 bis. Id in Comiso da Raffaele Donzelli in persona di Antonina Ribaudo
20. Furto di mobilia in Ragusa in danno del Sacerdote Criscione
21. Arresto in Catania di Salvatore Parisi e Mario Coco, imputati di furti
22. Adulterio in Giarre commesso dal marito di Agata Lizzio
23. Furto di frumento in Vizzini a danno di Giacomo Mirabella e di un
mulo appartenente a Giuseppe Zaccaria
1822 Resta inteso che innanzi la Corte Marziale straordinaria di Messina pende
una sola causa per detenzione di emblemi carbonici contro Andrea Barbera
1822 Resta inteso del rapporto sullo Spirito pubblico dell’Isola
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1822 Sollecitazione alla Giunta per gli scrutini dei componenti le Camere
Notarili
1822 Resta inteso del referto di Patron Michele Bartoli, reduce da Malta, sul
continuo sopraggiungere di siciliani nell’isola
1822 Sulla fuga del famoso Gaetano Di Benedetto da Monreale
1822 Sull’arresto del carnezziere Cosmo Giglio ritenuto complice nell’omicidio
in persona del principe d’Aci
1822 Comunica che nel giorno 22 luglio fu eseguita la sentenza di morte in
persona di Francesco Di Leo Calamaro, reo di omicidio premeditato e con
prodizione di Pasquale Oliva
1822 Sull’istanza di Donna Anna Maria Calvi, perché suo marito Don Pasquale,
Segretario della Sottintendenza d’Alcamo, benché innocente, trovasi da 13
mesi in arresto
1822 Sulla gratificazione chiesta dal Detentore delle Carceri di Palermo Don
Alfonso Ruiz Decastro, in compenso della compilazione del movimento
giornaliero dei detenuti
1822 Accusa ricezione di due copie della sentenza emessa dalla Commissione
Militare di Messina a carico di Salvatore Perrone e di Nicola Torchia
1822 Accusa ricezione della sentenza della Corte ordinaria di Palermo a carico
di Salvatore Spallino e di Francesco e Salvatore Visconti
1822 Id id id a carico di Domenico Scalici
1822 Approva la disposizione data per la soppressione di una comparsa
conclusionale a stampa redatta dall’Avvocato Filippo Foderà difensore di
Donna Giuseppa Bonanno e Frangipani nella causa civile contro il barone
di Polino Don Gesualdo Bonanno e Solonia sul testamento di Don Pompeo
Bonanno, per idee poco castigate sull’odierno ordine di cose
1822 Sul rapporto dell’Ispettore di Polizia Leonardo Casimira contro un
Ufficiale austriaco che mise in libertà un Tedesco arrestato, che avea
insultato il Capo Ronda Pietro Condorelli, la Guardia Pietro Russo e
perfino lo stesso Ispettore
1822 Sulla spedizione delle licenze d’armi
1822 Sull’occorso in Licata tra i paesani e i militari, i quali si credevano
insultati, e sulla liberazione dei detenuti Angelo Furnò e Nicolò La Marca
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1822 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di Polizia che riferisce
1. Ferita di coltello riportata da Grazia Noto per opera del marito Gaetano
Noto essendo ubriaco
2. Minaccie a mano armata inferte da Carlo Intravale a Ninfa Montalbano
3. Costituzione di Giuseppe Passafiume che con il suo carriaggio ruppe il
fuso della carrozza di Don Gaetano Sgarlata, onde riportarono contusioni e
lacerazioni il servo Natale Palisi ed il cocchiere Vito Battiata [o Battiato]
4. Contusione riportata in rissa da Antonino Fatta per mano d’Ignazio
Andriolo
5. Ferita in persona di Giovanni Staraci, prodotta, per come si dice, da tale
Eustacchio Di Cataldo
1822 Fascicolo d’atti contro Don Giovanni Danieli sospeso da Sottintendente
dal Distretto di Piazza perché protettore della Carbonaria
1822 Sulla disapprovazione di Sua Maestà in ordine ai lavori eseguiti dalle tre
Giunte di Scrutinio per i Letterati, per gli Impiegati e per gli Ecclesiastici.
Trovansi tre liste di ecclesiastici scrutinati, senza però le debite
osservazioni, ed una di cinque individui con le debite note nominative.
Detti ecclesiastici sono:
Abbate Natale
Cancemi [o Cangemi] Luigi
Abbatoli Salvatore
Candila Giuseppe
Agate Vito
Carlo di San Biagio
Altavino Giuseppe
Carlotta Antonino
Antonino da Calatafimi
Carmelo da Palermo
Antonio di San Pasquale
Catanzaro Gaetano
Armenio Nicolò
Cervello Vincenzo
Artale Filadelfio
Clemente da Palermo
Alessandro di Santa Sabina
Coniglio Biagio
Aurelio Angelo di Sant’Antonino Contreros Antonino
Bacchi Giovanni Battista
Corriero Nicolò
Basilio della Concezione
D’Alessandro Giuseppe
Bisani Emanuele
Danieli Gaspare
Bologna Beccadelli Ferdinando
De Marco Giovanni
Borsellino Giuseppe
Denaro Placido
Bozzone Carmelo
Dissidomino Pasquale
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Buccheri Giuseppe
Distefano Giuseppe
Calona Stefano
Emmanuele Giuseppe
Fardella Saverio
Melodia Gaetano
Ferrara Francesco
Menzo Vincenzo
Filippo da Carini
Messina Paolo
Flaccorato Raimondo
Michelangelo Maria da Palermo
Giambattista da Messina
Milone Mariano
Giglio Giovanni
Mondinini Gaetano
Giuffrida Antonino
Monnafà Eliseo
Guglielmo di San Raimondo
Montisisto [o Montesisto] Orazio
Gulli Stefano
Morici Matteo
Gusmano Giovanni
Natoli Placido
La Ferla Giovanni Battista
Noto Nicolò
Lanza Girolamo
Paladino Giuseppe
Lanzarotta Mariano
Perdicaro Gaspare
La Rocca Girolamo
Pettalà Michele
Lauriano Giacomo
Porcari Gandolfo
Lentini Ignazio
Priolo Vincenzo
Leone Giuseppe
Prospero Vicino
Lo Grasso Giuseppe
Pusateri Andrea
Lo Iacono Tommaso
Raimondi Sebastiano
Lo Pinto [o Lopinto] Benedetto
Rigono Francesco
Luigi da Palermo
Russo Francesco
Mancuso Pietro
Salvaggio Girolamo
Manto Agostino
Saverio di San Paolo
Marano Gaetano
Scaduto Giuseppe
Martines [o Martinez] Giovanni
Scarpinata Pasquale
Mastropaolo Gaetano
Schiero Vincenzo
Meli Paolo
Soresi [o Seresi] Giuseppe
Sgroi Giuseppe
Stabile Giuseppe
Velasco Carlo [o Valasco]
1822 Sulle difficoltà che si presentano nella sostituzione degl’impiegati
destituiti come appartenenti alla Carbonaria
1822 Sugli ordini emessi per arrestare i due disertori Pasquale Scaglione e
Castrense D’Amico
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1822 Sulla supplica di Nicolò Trocchia da Napoli, condannato a 20 anni nella
Cittadella di Messina per gli avvenimenti politici, che chiede potersi
discolpare
1822 Sulla dichiarazione di Don Vito Ramistella intorno ai rei dell’ultima
congiura del dieci gennaro in Palermo
1822 Ricorso di Salvatore Gaudiano da Palermo, Cancelliere del Tribunale di
Commercio di Trapani, col quale si scolpa di essere appartenente alla
Carbonaria
1822 Sulla continuazione nelle funzioni delle Corti Marziali ordinarie e
Straordinarie
1822 Sulla vigilanza nelle Grandi prigioni della Vicaria di Palermo, ove non è
difficile l’evasione.
1822 Sull’arresto di Domenico Calandrino imputato d’omicidio commesso in
Misilmeri in persona di Giuseppe Vasta
1822 Sull’invio alla Corte Marziale di Caltanissetta dei tre arrestati in Canicattì:
Barone Antonio – Buscemi Sebastiano e Tulumello Raffaele
1822 Per sollecitare la Gran Corte di Girgenti onde espletare la causa di molti
individui detenuti ed imputati d’incendi e ruberie in Menfi nel passato
periodo dal 1820
1822 Sulla richiesta del Maresciallo di Campo Giovanni Statella perché venga
sostituito dal Brigadiere principe d’Aci nell’Ufficio di Commissario del Re
in Valdinoto
1822 Propone la destituzione del Sacerdote Francesco Cucinotti, Vicario
Foraneo di Saponara perché affiliato alla Carbonaria nelle passate vicende
1822 Sulla sostituzione di Don Filippo Squillace da Caporale della Gendarmeria
Reale di Lentini
1822 Sulla supplica del Dottor Girolamo Rabbiolo con la quale, per la sua
miseria si rivolge alla munificenza reale
1822 Sul rapporto del Giudice del Circondario di Bagaria, perché ivi non esiste
forza alcuna e trovasi inabilitato ad adempiere il proprio ufficio
1822 Accusa ricezione del rapporto riferente che il detenuto Francesco Toscano
fu trovato nella camera del custode della Quinta Casa, a nome Francesco
Damiani, il quale, abbandonando il posto, avea ivi lasciato il Toscano che
già era sul punto d’impadronirsi delle chiavi di tutte le stanze ove sono i
detenuti di grande importanza
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1822 Accusa ricezione di lettere (che mancano in fascicolo) intorno alla
confessione di Salvatore Meccio e sul Vice Console Francese Guttier
1822 Partecipa la sospensione di Don Francesco Cannizzaro dalla carica
d’Ispettore Sopranumerario di Polizia perché Carbonaro
1822 Resta inteso del rapporto sull’arresto di Don Giovanni Gerlando Gagliardi
barone di Cottonaro, sulla rimessa dei mandati contro Ardizzone Gaetano,
Santoro Giosuè, Santoro Boccaloro Giuseppe, Santoro Lo Nigro Giuseppe
e Santoro Trinasi Salvatore
1822 Ricezione di lettere (non alligate) sul processo contro Abela Gaetano e
Compagni e sulla corrispondenza fra l’abate Nicolò Massa e il nipote Don
Ferdinando
1822 Accusa ricevitore dei lavori eseguiti dalla Giunta di scrutinio per il ramo
Giudiziario
1822 Accusa ricezione del risultato dello scrutinio dei seguenti Prosegreti
Allegra Stefano di Leucadi
Assicella Pietro di Poggioreale
Bongiovanni [o Buongiovanni] Francesco di Furnari
Cacopardo Leonardo di Gallidoro
Calamia Pietro di Gibellina
Ditta Francesco di Vita
Finocchio Biagio di Casalvecchio
Floresta Marco di Taormina
Sofia Giuseppe di Santa Domenica
Maimone Antonio di Novara
Mollica Gaetano di Calatafimi
Pagano Pietro di Forza
Sgroj Sebastiano di Mongiuffi
1822 Resta inteso delle disposizioni date per rinvenire il reo che ha spacciato la
pezza colonnata falsa
1822 Sul tentativo di un tumulto manifestato da parte del Secondo Eletto di
Mineo Antonino Gulizia la sera del 14 luglio, e non attuato per consiglio
del Canonico Vito Limoli [o Li Moli] e di Don Francesco Atanasio
1822 Per avere informazioni sul conto di Don Carlo Calcagni [o Calcagno] che
fu Capitano dei Cavalleggeri della Guardia
1822 Sui carichi che i Singoli di Barcellona addossano a Don Giuseppe D’Urso
Giudice Istruttore, come Carbonaro
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1822 Resta inteso della tranquillità che godesi nel Valle di Catania
822 Id della tranquillità goduta nei cinque giorni della festa dell’Annunziata in
Messina
1822 Rimette denunzia del Sacerdote Vincenzo Prima d’Aci Sant’Antonio
contro i dottori Ignazio Maugeri [o Maurici], Gaetano Basile e certo
Belfiore perché appartenenti a Società segrete e concorrono intento
all’ufficio di Protomedico di colà
1822 Sul ricorso di Stefano Margiotta da Partanna che denunzia Carbonari
Di Leonardo Giuseppe – Rizzo Antonio
Gangi Giovanni – Signorelli Antonio
Giliberto Serafino – Turturici [o Tortorici] Pasquale
1822 Sulla supplica di Marcantonio Giusino Gallegra che chiede gli sia
rinnovato il permesso d’asportazione d’armi
1822 Sul ricorso di alcune autorità di Siculiana che denunziano Pasquale Magro
adultero con Antonia Valenti, moglie d’Innocenzo Santalucia, e ch’è
protetto dal Giudice del Circondario, malgrado gli ordini del Regio
Procuratore Generale di Girgenti
1822 Sull’anonimo contro il Dottor Girolamo Traina e Buongiorno, carbonaro
da Prizzi, venuto a Palermo, per trattare affari di Carboneria sotto pretesto
d’accudire a pendenze di quel Collegio di Maria di cui è Deputato
1822 Sul ricorso di Padre Filippo Vecchio paolotto da Messina che denunzia
carbonaro il Padre Giuseppe Reggio, cui fa vari carichi
1822 Sul ricorso del Singoli di Modica contro quel Giudice Circondariale Dottor
Francesco Pulchinotta, il quale fa comparire nella di lui ganza l’influenza
sugli affari giudiziari ch’egli tratta
1822 Sul ricorso di Mastro Domenico Laganà da Militello contro una comitiva
armata che saccheggia quelle campagne composta dei fratelli Antonino e
Pietro Scirè, Vincenzo Di Lorenzo, Mario Oliva e qualche altro
1822 Resta inteso sullo spirito pubblico dell’Isola
1822 Comunica l’elezione di Don Giovanni Roggio a Cancelliere della Corte
Marziale ordinaria di Siracusa
1822 Resta inteso del rapporto con cui si riferisce che dai detenuti della Quinta
Casa fu buttato dalla finestra un pane con entro un biglietto scritto con
lapis
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1822 Sulla denunzia del Sacerdote Onofrio Russo contro il detenuto Don Sabio
Iovino che afferma conservar carte compromettenti l’altro carcerato
Benedetto Agrusa
1822 Sul risultato dello scrutinio intorno a Don Antonio Costanzo Giudice del
Circondario di Militello
1822 Sul ricorso di Vincenza Curia per mettersi in libertà il marito Salvatore
arrestato in casa propria
1822 Id di Michele Turturici decurione da Pietraperzia che denunzia come
Carbonaro quel Medico fisico Liborio Di Blasi
1822 Id dei coniugi Rosalia Zangara e Giuseppe Tolomei per rimanere ad
abitare nella Conceria non appartenendo essa alla classe dei Conciapelle
1822 Sul ricorso anonimo intorno alla Carbonaria di Mascalucia
1822 Id di Don Vincenzo Curatolo e Ragusa che chiede il permesso del porto
d’armi
1822 Id del Sacerdote Giuseppe La Macchia da Spadafora San Martino che
accusa di Carbonaria Don Domenico Gaimis contro cui ha sporto querela
per minaccie
1822 Id del Sacerdote Pietro Re da Girgenti che denunzia come Carbonaro il
Sacerdote Castagna
1822 Id del Dottor Fisico Emanuele Leto che chiede essere scrutinato per
chiedere un impiego
1822 Sul ricorso dei cittadini di Taormina che denunziano Carbonari:
Atanasio Antonio
Atanasio Gaetano
Cacciola Andrea
Cacciola Gaetano
Cundari Giuseppe
Fama Francesco
Galeano Gaetano
Giarrizzo Francesco
Giarrizzo Giuseppe
Giarrizzo Rosario
Giarrizzo Salvatore
Giarrizzo Silvestro
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Giarrizzo Vincenzo
Lombardo Girolamo
Longo Giuseppe
Lo Turco Rosario
Musso Pietro
Omodei … Governatore di Taormina
Paladini Luigi
Paladini Forno Francesco
Punturo Antonio
Quattrocchi Filippo
Ricca Cosmo
Ricca Emanuele
Ricca Giuseppe
Ricca Pancrazio
Rizzo Carmelo
Rizzo Pietro Paolo
Russo Giuseppe
Accusa ricezione dei quadri sullo Spirito Pubblico delle Valli di Catania,
Caltanissetta, Siracusa e Trapani, dei distretti di Cefalù, Corleone e
Termini, e dei Circondari di Carini e Misilmeri
Sul ricorso di Francesco Manzella e compagni da Realmonte che
denunziano come Carbonaro Don Antonio Musso
Id di Giovanni Battista Leni da Vittoria che accusa come Carbonari il
Sottintendente Bagni, Giovanni Battista Terranova, quel Giudice
Circondariale, Notaro Giuseppe Bellassai ed Emanuele Iarri
Id di Anonimo contro il Dottor Francesco Costantino che aprì vendite di
Carbonaria in Oliveri, Falcone e Casalnovo
Id del Dottor Antonio Lo Iacono da Vittoria che denunzia trovarsi ivi Don
Agrippo [o Agrippino] Balba evaso dal carcere di Palermo
Id di Cristofaro Fontana di Citta contro Agostino Miceli feritore del
fratello Alberto Fontana
Id di Giuseppe Macaluso da Corleone che chiede permesso legale per
potere arrestare Don Vincenzo Labbruzzo che si distinse tra i rivoluzionari
Sul ricorso di Natalizio Milito da Giarratana contro le false denunzie
sparse a suo carico
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30
ago
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set
1822 Accusa ricezione del rapporto giornaliero sulle cause per asportazione e
detenzione d’armi di Valdemone, riferendo solo quelle di Francesco
Giunta
1822 Resta inteso del rapporto sul furto di biancheria a danno di Salvatore
Manfrè e sul sequestro del fucile detenuto da Giuseppe Seidita, di
proprietà e per conto di Francesco Lino
1822
Rapporto giornaliero di polizia che riferisce
1. Arresto di Gioacchino Trapani per aver bastonato la propria moglie
Elisabetta Griuli
2. Id per mandato di cattura dei nominati Francesco e Gioacchino Militello
1822 Rapporto come sopra che riferisce:
1. Arresto d’Antonio Sorisi d’Alcamo e di Paolo Musacchia da Palermo,
imputati il primo d’omicidio in persona del Sacerdote Corradi ed il
secondo di frode a danno di Don Giovanni Napoli
2. Id di Francesca Biundo e Stanislao Barbarotto denunziati e sorpresi in
flagrante adulterio dal marito Mariano Biundo
3. Denunzia di rissa tra Antonino Diliberto e Vito Grasso
1822 Sul rapporto giornaliero di polizia del 24 spirante che riferisce:
1. Furto di 28 pezzi commesso da Pietro Scrivano a danno di Martino
Poscheit Ufficiale del Corpo Bersaglieri Austriaco
2. Arresto di Giorgio Orlando imputato di stupro violento in persona di
Angela La Drugna bambina di anni sette
1822 Id su quello del 26 che riferisce
1. Arresto di Giuseppe Federico che in compagnia di Giovanni Merlo,
minacciò con armi Giuseppe Di Gaetano
2. Bastonate inferte a Francesco Dichiara da Don Paolo Bruno
3. Reperto di un coltello venduto a Placido Verdichizzi da Francesco
Traina alias Lo Cicero
1822 Accusa ricezione di diverse lettere, (però non alligate) tra le quali evvi
l’oggetto cioè:
1. Sollecitazione dello scrutinio degl’Impiegati nelle Dogane e nella
Deputazione di Salute
2. Sui processi di Carbonaria in Lercara e Termini
3. Per Galatti e Gorritte
1822 Accusa ricezione sullo Spirito pubblico dell’Isola
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368
2
set
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1822 Sulla perizia nella causa di Cosma Naselli asportatore d’armi
1822 Sullo scrutinio riferito intorno ai seguenti Prosegreti
Amorelli Gaudenzio di Sambuca
Di Giuseppe Bartolomeo di Santa Margherita
Matranga Giorgio di Piana
Rizzuti Alberto di Caltabellotta
1822 Sul processo contro Vincenzo Ballo, onde, il Giudice Mariano Cannizzaro,
per poterlo completare, chiede che il testimone Gioacchino Simoncini sia
rinchiuso in una delle camere separate della Vicaria di Palermo
1822 Sul rilascio dei permessi di asportazione e detenzione di armi
1822 Sul processo di Don Mario La Mantia, imputato di complicità nella nota
congiura scoperta in Gennaro ultimo
1822 Rapporto sullo Spirito Pubblico del Valle di Catania
1822 Per rimettersi alla Giunta di Scrutinio il rapporto del Giudice del
Circondario di Cattolica contro quel Cancelliere Don Vincenzo Nicotra
1822 Resta inteso dell’arresto dei famigerati Francesco e Gaetano Di Marco [o
De Marco] appartenenti alla comitiva armata che ha infestato le contrade
di Casteltermini
1822 Sull’arresto eseguito in Canicattì dei seguenti individui appartenenti alla
Compagnia armata che infestava le campagne di Ravanusa cioè
Barone Antonino da Ciminna
Bonanno Salvatore da Campobello
Buscemi Sebastiano da Serradifalco
Di Maria Filippo da Canicattì
Lauricella Francesco da Campobello
Tulumello Raffaele da Recalmuto
1822 Sulle provvidenze date per la tentata evasione dei detenuti nelle prigioni di
Sciacca
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1822 Sul rapporto giornaliero di Polizia del 27 agosto che riferisce
1. Arresto di Domenico Felici per aver vibrato pietre dentro il Teatro detto
l’Arena dirimpetto l’orto Botanico e ferito un ragazzo alla testa
2. Arresto di Pietro Finocchio per avere ferito alla testa Gattuso Giuseppe
3. Arresto di Gaetano Chiusi che, avendo bastonato la moglie, fece
violenza al Capo Ronda
4. Arresto di Spiridione De Santis per avere risposto con parole equivoche
al Capo Ronda
1822 Sul buon ordine mantenuto nella festività di Sant’Agata in Catania
1822 Resta inteso del rapporto giornaliero di Polizia del 30 Agosto che riferisce
1. Ferita riportata dal ragazzo Gioacchino Seminara per avere toccato la
coda ai cavalli del principe di Trabia
2. Id riportata in rissa da Pietro Profeta per mano di Salvatore Vitellaro
3. Bastonate inferte alla propria moglie da Paolo Salvaggio
4. Ferita inferta da Giuseppe Carta a sua sorella Rosalia
5. Arresto di Mariano Ferrara per oltraggi all’Ispettore che redarguivalo
mentre maltrattava la moglie Anna
6. Ingiurie profferite da Giovanni Puleo all’indirizzo di Rosalia Albegiani
7. Arresto di Gaspare Ceraulo per avere schiaffeggiato Rosario Monticelli,
presente l’Ispettore che aveali rappacificati
8. Arresto di Nunzio Saitta per avere ferito con il coltello Mastro
Francesco Ballo
1822 Sull’evasione dalle carceri di Palermo di
Artino Luigi
Giambelloro Francesco
Guzzo Mariano
Maltese Giuseppe
Marchese Mario
Varvaro Antonino
1822 Sull’invio al loro destino in Pantelleria dei detenuti Giannini Paolino e
Vincenzo, Manno Andrea e Minichini Vincenzo
1822 Sul ricorso di Ragusa Benedetto che denunzia come Carbonaro Don Pietro
Romano
1822 Id di Padre Antonio da Vittoria dei Minori Osservanti che denunzia come
Carbonari i suoi correligionari Salvatore da Vittoria Bonaventura da
Chiaramonte e Giuseppe Antonio da Vittoria
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1822 Sulla supplica del Cancelliere del Giudicato d’Istruzione di Trapani per
venire scrutinato
1822 Rimette il risultato degli scrutini dei seguenti impiegati nella Real
Segreteria di Stato
Arista Domenico
Balestrini Filippo
Bonafede Antonio
Gonzales Luigi
Sergio Antonino
Tortorici Antonio
Tortorici Matteo
1822 Rapporto giornaliero di Polizia che riferisce la rissa sorta nella bettola di
Salvatore Ingrassia nella strada di San Francesco Saverio tra Giuseppe
Mancia, Andrea Piazza e Gaetano La Barbera, per causa di giuoco, onde fu
ordinata la chiusura della bettola per otto giorni
1822 Accusa ricezione di una lettera tolta dalla Guardia della Quinta Casa
nell’atto della consegna
1822 Resta inteso dell’arresto di Michelangelo Castana mentre fabbricava casse
e canne di fucile senza il debito permesso
1822 Sulla denunzia di Rosario Ferraro da Savoca che indica come Carbonari:
Garufi Antonino
Longo Giovanni e Natale
Nicotina Giuseppe e Vincenzo
Nicotra Lodovico
Savoca Lorenzo
Toscano Innocenzo
Trisichetta Antonio e Luigi
Villari Paolo
1822 Resta inteso della decisione della Corte Marziale di Palermo sul conto del
fuorbandito Filippo Alesi
1822 Sulle notizie fornite da Gioacchino Milanese da Messina che, lasciata
Malta per ordine di quel Governo, passava in Inghilterra con brigantino
austriaco comandato da Tomaso Gragliolo, intorno al soggiorno in
quell’isola di Meltro e di altri Palermitani
1822 Accusa ricezione del rapporto sullo Spirito pubblico di Sicilia
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1822 Rapporto giornaliero della Polizia che riferisce
1. Arresto d’Antonino Mangano per aver fatto gesta lascive a Mariantonia
Reputo onde indurla alle sue brame, mostrandole tarì dieci alle mani e per
avere aggredito Salvatore Di Falco che lo redarguiva
2. Arresto di Francesca Russo da Monreale per avere falsificato i piombi di
alcune proiette dell’Ospedale Grande
1822 Per la celere spedizione della causa a carico del principe di Baucina,
Domenico Termini Lucchese - Palli innanzi la Corte Marziale di Palermo,
accusato di detenzione d’emblemi, stemma e diplomi appartenenti alla
Carbonaria
1822 Sull’escarcerazione di Luigi Zito, detenuto nelle prigioni di Mazzarino
imputato di avere sparso voci sediziose
1822 Ricezione di lettere relative allo Scrutinio degl’Impiegati della
Conservatoria Generale – A Francesco Patitari, Carlo Carta, e Domenico
Scalisi – Agli evasi dalle prigioni di Favara – Agli avvenimenti nel
comune di Piraino – A Francesco Di Leo – A Salvatore Perrone e
Compagni – All’occorso in Bronte di un distaccamento di Gendarmeria
1822 Rimette istanza di Felice Tricoli, confinato dalla Polizia in Patti, per venire
traslocato a Milazzo
1822 Id di Luigi Scarcella da Castroreale che denunzia come scandalosa
Gaetana Cicero seduttrice di molti fanciulli
1822 Id di Francesco Candioto da Termini contro il Giudice di quel Circondario
che, unitamente al suo commesso Don Liborio Dichiara, protegge i
Carbonari
1822 Sul rapporto del Giudice Conciliatore di Centorbi Don Prospero Stella
intorno ai fratelli Prospero e Nunzio Castiglione che nei passati tempi
istituirono colà una Vendita Carbonica
1822 Sulle lettere ritrovate al detenuto Pietro Cesare Quinci intorno alla fuga
proggettata dai detenuti nella Real Casa di Correzione di Palermo
1822 Sull’esposto di un anonimo di Castroreale contro quel Cancelliere
Circondariale signor Don Pietro Ruggeri
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1822 Sugli eccessi ad abigeati commessi nel territorio di Gibellina dai seguenti
campieri del principe di Villafranca
Coniglio Leonardo
La Scala Francesco
Martinico Pietro
Restivo Antonino
Romano Antonino
Scaduto Giuseppe
Zito Rosario
1822 Sulla comitiva armata esistente nel bosco di Manicalonga nel distretto di
Mazzara
1822 Rimette istanza di Don Giuseppe e Don Calogero Emanuele Riolo da
Palermo, padre e figlio per avere un certificato di scrutinio
1822 Id di Don Ignazio Volpe da Caronia che denunzia come Carbonari il
Prosegreto, il Sindaco ed il Cancelliere di colà
1822 Id di Salvatore Salemi che chiede la patente d’esportazione d’armi
1822 Sugli scrutini per gl’impiegati e per coloro che aspirano a pubblici
impieghi
1822 Accusa ricezione delle seguenti lettere, che però non sono alligate al
fascicolo
1. Per Francesco Procida partito con l’ex Colonnello Requisenz
2. Per la visita domiciliare a farsi in Aversa presso Lazzaro Basile
3. Per la destituzione del marchesino Don Francesco Gregorio da
Credenziere della Dogana di Palermo
4. Per l’arresto di Don Ferdinando Massa
5. Circa il danaro ricevuto da Don Gaspare Mazzarella in Napoli
dall’Abate Nicolò Massa
6. Per il congedo accordato a Don Pietro Ugo marchese delle Favare
Direttore Generale di Polizia
7. Sull’arresto del Sacerdote Saverio Mercadante
8. Sul processicolo intorno alla scoverta della corrispondenza tra Abela e
Ferrari
9. Sul conto del principe di San Cataldo e Compagni
1822 Accusa ricezione dello Stato nominativo delle licenze d’armi rinnovate
nella Valle di Catania
1822 Id id dello Stato della Polizia della Valle di Palermo
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1822 Per raccogliersi nuove indagini sugl’interrogatori ed informazioni pei
Cattedratici ed impiegati seguenti nella Reale Accademia Carolina di
Messina
Arrosto Giacomo
Basile Giuseppe
Bottaro Antonino e Domenico
Bruno Luigi
Cicala Pasquale e Rosario
D’Aguino Andrea
De Angelis Giorgio
Di Mari Gaetano
La Farina Carmelo
La Rosa Carmelo
La Spada [o Laspada] Paolo
Mezzasalma Nicolò
Romeo Santo
Salvo Giuseppe
Tamagna Giuseppe
Traverso Antonino
Ungaro Antonino
Visco Antonino
1822 Perché venga destituito il decurione Giuseppe Lo Cigno da Sommatino
1822 Intorno alle informazioni sul conto di Costa Antonino da Palermo abitante
a Roma e di Miraglia Antonino da Siracusa
1822 Sullo scrutinio di Don Rosario Ferlazzo e Fiorentino Direttore della Regia
Impresa
1822 Proposta del cavaliere Don Diego Ugo per sostituire temporaneamente il
nipote Don Pietro Ugo di cui al n. 408/6
1822 Sulla Fregata senza bandiera scoverta dal posto telegrafico d Marettimo
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1822 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di Polizia del 3 settembre che
riferisce
1. Arresto di Giuseppe Borello perché, armato di coltello, inveiva contro
un uomo
2. Id delle meritrici Maria La Guarina ed Angela Cursotta che andavano
vagando per le strade contro il regolamento
3. Id di Liberto Luparello per minaccie di vita contro Carmela sua moglie
4. Id di Giuseppe Reginella vagabondo e diffamato
1822 Sull’omicidio commesso in Mistretta dal volontario siciliano Domenico
Vitale in persona del marinaio Gioacchino Catania
1822 Accusa ricezione del rapporto della polizia del 6 andante che riferisce
l’arresto di Michele D’Amore per furto a danno di Salvatore Bonanno; ed
arresto di Vito D’Amico per avere derubato musolini nella locanda del
Daino a danno d’Andrea Campo da Catania
1822 Comunica non concedersi soprasoldo ai Compagni d’arme che
accompagnano e scortano il trasporto a Messina delle armi rimaste nei
Comuni
1822 Per la festa del Beato Agostino Novelli sollennizzata in Termini
1822 Accusa ricezione dello stato nominativo delle cause decise dalla Corte
Marziale Ordinaria di Trapani contro
Adragna Giuseppe alias Cappa
Alesi Filippo
Baracco [o Barraco] Pietro
Cerami Girolamo
Chersosimo [o Cherosimo] Luigi
Clemente Antonina
Coppola Giuseppe
Giacalone Tomaso
Guzzo Giuseppe ed Usto
Ippolito Nunzio
Maggiore Vincenzo
Mauro Bartolomeo
Oddo Nicolò
Rispoli Nicolò
Safina Francesco
Scurto Salvatore
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1822 Sul diffamato Nunzio La Noce da Palermo, arrestato per asportazione di
coltello proibito
1822 Sul ricorso del Primo Eletto di Fiumefreddo Don Giuseppe Melita contro
alcuni malintenzionati di colà suscitati da Giovanni Battista Russo
1822 Approva l’ordinanza sulla propaginazione delle carogne, onde mantenersi
la salubrità dell’aria in Palermo
1822 Accusa ricezione del rapporto sullo spirito pubblico del Valle di Catania
1822 Resta inteso del rapporto della polizia sulla rissa in Rua dei Formaggi tra
Giuseppe Barone e Francesco Rinaldi, ajutato il primo dal cuggino
Giovanni Crisafi, il quale con un bastone ferì il Rinaldi e certo Pietro
Sammarco [o San Marco] che veniva da paciere
1822 Accusa ricezione dello Stato delle cause per detenzione ed asportazione
d’armi in Valdemone contro
Marsala Salvatore da Lercara
Pollaci Giuseppe da Mistretta
Roccella Francesco da Gagliano
1822 Sull’esilio dalla Toscana inflitto a Guglielmo Wardle inglese e a Luigi
Bartolucci romano
1822 Accordansi 29 giorni di congedo al Capitano d’armi del distretto di
Messina Don Salvatore Sergio per trasferirsi a Santo Stefano di Camastra
sua patria
1822 Sullo Spirito pubblico dell’isola
1822 Sulla nomina del Capitano Antonio Cortada a Giudice della Corte
Marziale Straordinaria di Valdinoto
1822 Rimette copie delle due sentenze profferite dalla Corte Marziale ordinaria
di Girgenti, cioè una a carico di Michele De Vincenzo e Giuseppe Ragona
da Ravanusa, e l’altra a carico di Vincenzo Barba da Canicattì
1822 Perché la Giunta di Scrutinio del Ramo Giudiziario continui la trattazione
delle cause, non ostante la morte del Giudice Bonaventura Rossi e durante
la nomina del sostituto
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1822 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia che riferisce
1. Arresto di Carmelo Blandini che feriva con pietre Giacinto Lo Monaco
da San Giuseppe
2. Id di Francesco Perino per aver bastonato la suocera Provvidenza
Buscemi
3. Id di Antonino Garofalo e della moglie di Giuseppe Scalisi per adulterio
1822 Sulla condotta d’Ignazio Scimonelli, Cancelliere della Gran Corte Civile
di Catania ingiustamente accusato dal Sacerdote Angelo Nicolosi, da
Mariano Culonda, Giuseppe Distefano, Mario Musmeci e Andrea
Distefano
1822 Sull’assoluzione per non provata reità di Pietro Marsala imputato
d’asportazione di armi, e di furto a danno di Liborio Lucera e Matteo
Cammarata
1822 Sui fatti ch’ebbero luogo nell’esecuzione della sentenza di morte di
Francesco Dileo [o Di Leo] Calamaro reo d’omicidio premeditato con
prodizione in persona di Pasquale Oliva
1822 Sulla comunicazione fatta a Benedetto La Bua, aiutante del Museo di
Palermo. dal non più oltre ricorrere a Sua Maestà per venire trasferito al
Museo di Napoli, sotto pena di perdere l’impiego
1822 Sull’arresto di Pietro Scrivano imputato di furto di una borsa contenente
28 pezzi a danno del Sotto Ufficiale Austriaco Martino Poscheit, e
sull’altro arresto di Giorgio Orlando imputato di stupro in persona della
settenne Angela La Dragna
1822 Sullo scrutinio dei seguenti impiegati nelle Officine addette alle finanze
del Ramo Militare
Accardi Liborio
Augusta Giovanni Battista
Agras Biagio e Tomaso
Baldi Giuseppe
Calona Giuseppe
Mantegna Giuseppe
Cavarretta Matteo
Mosca Gaetano
Ceraulo Francesco Paolo
Musso Simone
Ceraulo Pietro
Pelaez Ignazio
Consales Francesco Saverio
Perez Giuseppe
Cudia Salvatore
Perez de Vera Andrea
De Maria Giuseppe
Puglisi Gesualdo
Di Pietro Summa Salvatore
Quaranta Cristofaro
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1822
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1822
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1822
Emanuele [o Emmanuele] Domenico
Runno Vincenzo
Espinosa Michele
Scimeca De Marchis Ferdinando
Favazzi Ferdinando
Scimonelli Larocca Ferdinando
Filliemi Girolamo
Scinia Salvatore
Fiore Bartolomeo
Sevasta Antonino
Garzia Giuseppe
Sevasta Bernardino
Graffeo Carlo e Francesco
Sevasta Pietro
Iannelli Matteo
Smith Roberto
Indelicato Ferdinando
Splendore Giovanni
La Lumia Camillo
Stinco Filippo
Librino Giuseppe
Vaccaro Antonino
Manicastri Pasquale
Vitale Francesco
Sulla decisione della Corte Marziale Straordinaria di Valdemone, che si
dichiarò incompetente in causa d’Andrea Barbera, imputato di detenzione
d’armi
Sul ricorso di Calogero Fini da Cesarò che accusa carbonari Vittorio
Misuraca, Vincenzo Leanza ed Antonino Zingales
Accusa ricezione dello stato nominativo delle persone alle quali sono stati
rilasciati i permessi di porto d’armi in Messina
Rimette rapporto sullo scrutinio del Canonico Antonino Trifirò della
diocesi di Santa Lucia
Id id dei seguenti ecclesiastici della diocesi di Mazzara
Abitabile Stefano
Gagliano Melchiorre
Amico Agostino
Gatalioto Carmelo
Amico Francesco
Giaconia [o Giacona] Pietro
Badalucco Antonino
Giammarinaro Pietro
Barbera Domenico
Mandone Giuseppe
Barberi Alessandro
Neve Gaspare
Barberi Francesco
Orlando Antonino
Bruno Pasquino
Paladino Marco
Burgarella Antonino
Petralia Antonino
Caligarsia Domenico
Pilati Alfonso
Canino Giuseppe
Pineda Giuseppe
Carollo Francesco
Ribera Agostino
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447
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1822
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1822
Cassisa Antonino
Ruvolo Ignazio
Catalano Gaetano
Saladino Pietro
Cipolla Giuseppe
Sansone Ignazio
Cucinella Antonino
Simone Girolamo
Daidone Ignazio
Sinatra Pietro
Drago Stefano
Surdo Giuseppe
Ernandez Edoardo
Terranova Salvatore
Ferro Giuseppe
Tilotta Pietro
Valenti Giuseppe
Valenza Giuseppe
Rimette copia della sentenza della Corte Marziale ordinaria di Trapani, che
condanna a morte Nunzio Ippolito, uno della lista di fuoribando della
Commissione di detta Valle
Per la eseguita festa in Borgetto di Santa Maria Maddalena
Perché le funzioni di Commissario del Re in Catania si esercitino dal
Brigadiere principe d’Aci, restando però ivi il Maresciallo Statella per
eseguire gl’incarichi ricevuti dal Governo
Rimette il rapporto dello scrutinio dei seguenti ecclesiastici della diocesi di
Patti
Ajello Giovanni
Amico Giovanni
Barbera Antonino
Barbera [o Barbara] Saverio
Curturillo Filippo
Diblasi Giuseppe
Di Luca [o De Luca] Giuseppe
Gaetani Vincenzo
Gregorio Francesco
Gumina Francesco
Lombardo Bartolomeo
Maccagnano [o Maccagnone] Giuseppe
Milanese Giuseppe
Molica Francesco Michele
Musurra [o Musarra] Ferdinando
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451
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set
Natoli Domenico
Natoli Pietro
Panta Antonino
Panta Giuseppe
Panta Vincenzo
Pino Antonino
Pisano Nunzio
Saccone Antonino
Salemi Giuseppe
1822 Accusa ricezione del rapporto di polizia di tutte le valli che riferisce
1. Furto di frumento in Partinico appartenente a Francesco Trombino [o
Trompino]
2. Id di una giumenta in Caccamo a danno di Don Mariano Balsamo
3. Arresto in Lercara in persona di Mario Ferraro Granato da Misilmeri
4. Furto di onze nove in Gangi a danno di Giuseppe Glorioso
5. Id di vari mobili in Corleone appartenenti a Leo Luca Ruffino
6. Id di frumento in Palazzo Adriano a danno di Vincenzo Sacco
7. Id in Prizzi, di due muli a danno di Domenico Cannizzi, di una cavalla
di Giorgio Ferrara e di un’asina di Salvatore Orlando
8. Id di una mula in Giuliana propria di Pietro Lo Cicero
9. Arresto di Francesco Costa in Aci Sant’Antonio perché reo di furto
10. Id di Placido Vitanza in Adernò per misure di Polizia
11. Stupro in Paternò commesso da Francesco Furnari in persona di Natala
Moschetti
12. Furto di pecore in Rammacca del Sacerdote Caruso a danno di Vitro
D’Anna
13. Arresto in Nissoria e confisca di fucili Don Giuseppe Di Paola
14. Id in Nicosia e confisca di un coltello proibito di Francesco Roccella
15. Evasione di undici detenuti dal carcere di Favara
16. Furto di una somara in Naro, propria d’Innocenzo Chianta [o Chiantia]
17. Id di mobili in Ravanusa a danno di Antonino Diliberto e compagni
18. Id di due muli in Bivona appartenenti a Calogero Smeraglia
19. Id di un mulo a Santo Stefano a danno di Giacinto Leto
20. Id in Cianciana dell’asina di Giuseppe Perzia
21. Id in Burgio di due tori a danno di Don Giuseppe Cascio
22. Id di una giovenca a Cammarata a danno del barone Borzellino
23. Id di una cesta d’uva in Messina commesso da Nunzio Chillì
24. Minaccia di vita in Cartelo del sollecitatore Don Gioacchino Zungla
25. Arresto in Naso di Antonino Messina, e di Don Sebastiano Avenza [o
Avanza] imputati di furto
26. Id in Pozzodigotto di Gaetano Crisafulli per furto
27. Arresto di Carmelo Pantè in Furnari perché imputato di furto
28. Furto di uva in Caltanissetta a danno di Calogero Lipani
29. Furti in Sommatino, cioè di galline e fichi a danno di Calogero Fonte,
di fichi a danno di Salvatore Barbera e di mule appartenenti a Paolo Infuso
30. Furto di frumento in Mussomeli a danno di Sebastiano Lo Giudice e
commesso da Nicolò Vaccaro e Compagni
31. Frode ivi di onze 60 commesso da Baldassarre Avenia a danno di Don
Ferdinando Montuoro
32. Id di pecore in Santa Catarina a danno di Pasquale Nicoletta commessa
dal figlio
33. Furti in Piazza, cioè: di tre bovi in danno di Onofrio Paternò, di una
cavalla e seguace a danno di Natale Di Piazza, e di mobili pertinenti a
Grazia Azzolina
34. Furto di giumenta e mule in Salaparuta a danno di Domenico Oliveri
35. Id di mulo e giumenta in Gibellina appartenenti a Don Calogero Fazino
36. Id in Calatafimi di somara appartenente a Giuseppe Mazzara
37. Id di Castellamare di una mula a danno di Vito D’Anna
11
12
set
1822
11
451
bis
452
12
set
11
453
12
set
11
454
12
set
1822 Rimette istanza di Don Alessandro Cragnotati da Palermo per venire
assunto alla Cancelleria del Monte di Pietà
1822 Id di Angelo Trojna [o Troina] ed Erasmo Rappa di Capaci per venir
rimborsati dal Capitano d’armi del Distretto dell’importo di quintali sei
d’olio, stato loro rubato mentre da Castelvetrano trasportavalo a Palermo
1822 Sul rinvenimento del cadavere nella Villa Bagheria, e propriamente nei
possedimenti del duca di Serradifalco, di certo Michelangelo Albanese,
uno dei due evasi dalla Quinta Casa e che unitamente a Giuseppe Panno
uccise il principe di Cattolica
Sul rifiuto fatto dall’Ospedale nel ricevere i detenuti ammalati
11
455
12
set
11
456
12
set
11
457
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set
11
458
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set
11
458
bis
12
set
11
459
12
set
1822 Per sollecitare l’espletamento della causa del detenuto Pietro Iannicciotti,
caporale di Gendarmeria, accusato di poco rispetto usato al Giudice del
Circondario di Piana
1822 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia che riferisce
1. Arresto d’Antonio Maniscalco per minaccie a mano armata contro
Giovanni Laudicina
2. Arresto di Don Francesco Magliocco per detenzione di una spada
3. Id delle meretrici Giuseppa Scandurra e Maria Aversa perché vagavano
di notte tempo
1822 Sulla comitiva armata comparsa nelle campagne di Monreale che assalì
presso il ponte della Scala di Targia Don Pietro Mirto e moglie, e che fu
sbandata dalle fucilate di Giuseppe Di Maggio campiere del marchese
d’Altavilla, il quale accompagnava detti coniugi
1822 Accusa ricezione delle seguenti lettere che però non sono alligate
1. Sul conto di Giglielmo Warella inglese e di Luigi Bartolucci romano
2. Sui colpi di cannone uditisi nella costa del mezzogiorno
3. Per la Commendatizia spedita a favore del Sacerdote Giacomo Di Gesù
4. Sopra una lettera del Vescovo di Siracusa che tratta della prima dignità
di quel Capitolo
1822 Comunica la destituzione del Sacerdote Cataldo Castelli dalla carica di
Prefetto del Real Collegio Calasanzio di Palermo, e spedisce il risultato
dello scrutinio di alcuni impiegati ecclesiastici, cioè di
Agate Rossi Vito
Montesisto Orazio
Aurelio Angelo di Sant’Antonino
Morici Mario
Bagnasco Giovanni Battista
Pagni Nunzio
Castelli Cataldo
Papa Antonino
Chiavetta Benedetto
Pettinato Silvestro
Clemente da Palermo
Puglisi Stefano
Fardella Saverio
Saverio da San Paolo
Filipponi Angelo
Scorsonelli Michele
Geremia da Procida
Silo Gaetano
Guglielmo di San Raimondo
Spiticchi Carlo Maria
Lattella Michele
Terzo Leonardo
Michele Maria da Palermo
Vigano Francesco
1822 Sui lavori delle due Giunte di scrutinio per gli Ecclesiastici e per i letterati
11
460
12
set
11
461
12
set
11
462
14
set
11
463
14
set
11
464
14
set
12
465
14
set
12
466
16
set
1822 Sul ricorso di Girolamo Sciales da Palazzo Adriano che accusa di
prepotenza il Sottintendente di Corleone barone Cusa
1822 Accusa ricezione dello stato nominativo dei seguenti individui arrestati in
Valdemone
Avanza [o Avenza] Sebastiano
Mazzeo Ignazio
Basile Borzitta Francesco
Messina Antonino
Favazzo Luigi
Naselli Vincenzo
Laganga Vincenzo
Renaldi Michele
La Greca Antonino
Ruccella Francesco
La Greca Francesco
Torre Antonino
La Greca Sebastiano
Tortorella Gaetano
1822 Sulla condotta dei Padri Basiliani
Buccola Basilio
Cellerario di Sant’Angelo di Brolo
Bondi Epifanio
Abate di Mezzojuso
Buccola [o Buccalà] Giovanni Priore id
Ferrara Epifanio
Cellerario id
E’ alligato lo stato nominativo dei Basiliani impiegati e promossi nella
Dieta Generale celebrata in marzo 1822
1822 Sull’arresto di Giuseppe Ingargiola e sulla scoverta della nuova setta
denominata dei Settadue Filosofi in Palermo
1822 Sul rapporto giornaliero di polizia del 13 che riferisce
1. Arresto di Giuseppe Guercio imputato d’omicidio in persona di
Giovanni Gambino
2. Chiusura della bettola di Giovanni Asporra perché ivi si esercita il
giuoco d’azzardo
1822 Sull’anonimo denunziante i seguenti carbonari di Caltanissetta che si
riunirono nel convento Francescano in Barrafranca
Bonfirraro Luigi
Ippolito Pietro
Ciulla Gaetano
Ippolito Rosario
Giordano Ricardo
Ligotta [o Li Gotta] Liborio
Ippolito Giovanni
Messina Calcedonio
Russo Giuseppe
Terribile Serafino
Russo Ignazio
Vasapolli Giuseppe
1822 Rapporto giornaliero di Polizia sulla rissa tra Mastro Rosario Ruggeri ed
Anna Raffo
12
466/1
16
set
12
466/2
16
set
12
466/3
16
set
12
466/4
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467
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468
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470
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set
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471
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472
16
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473
16
set
12
474
16
set
1822 Sul ricorso di Giuseppe D’Amico e Musumeci da Catania onde esser
nominato Ispettore colà per la remozione di Don Giuseppe Cannizzaro
1822 Id di Antonio Cosenza da Piana dei Greci per esser messo in libertà,
essendo stato ingiustamente imputato di detenere una carabina che fu
trovata sul luogo ove fu arrestato certo Petta
1822 Accusa ricezione del rapporto di Polizia che riferisce
1. Rissa tra Salvatore Scicli e Matteo Guadagna nella quale il primo rimase
ferito con arma bianca
2. Arresto d’Alessandro Petrosino per avere ferito con le forbici Antonino
Gigante
1822 Per trattarsi col rito ordinario la causa del furto e saccheggio all’Ufficio
Topografico ossia del Regio Genio
1822 Sull’arresto eseguito ad istanza di Giuseppe Scalisi contro la moglie e il
drudo Antonino Garofalo colti in flagrante copula
Rimette
supplica della famiglia di Salvatore Meccio imputato di congiura
1822
contro il Governo
1822 Rimette istanza di Abele cavaliere Giuseppe
Rimette istanza di Moleti Salvatore
Rimette istanza di Anonimo a carico di Giovanni Danieli ex Sottintendente
di Piazza
1822 Rimette ricorso di anonimo di Butera che denunzia Carbonaro Don
Carmelo Cantello garantito dal decurione Don Gregorio Guarnacci
1822 Id d’anonimo d’Alessandria che accusa carbonari il Guardiano e Padre
Francesco Antonio Ficarotta di quel Convento dei Padri Riformati di San
Francesco
1822 Id di Francesco Cavallaro per rimanere nella casa d’abitazione nella
Conceria donde è stato intimato d’uscire
1822 Di Mastro Mario Porrovecchio da Riesi che denunzia come carbonari
Debilio Rosario
Pasqualino Giuseppe
Infantone Gaetano
Sanfilippo Giuseppe
Ministeri Giuseppe
Trapani Giuseppe
1822 Id d’anonimo da Caronia che denunzia Carbonari:
Fedele Giovanni Prosegreto
Osnato Trajano Michele Cancelliere Comunale
Spinnato Giovanni Sindaco
12
475
16
set
12
476
16
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477
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12
478
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488
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12
489
16
set
1822 Rimette istanza di Donna Catterina Lo Celso da Caltanissetta, detenuta in
quelle carceri, che chiede la liberazione, perché innocente del furto
ascrittole
1822 Rimette ricorso di Padre Fedele il Giusto paolotto della provincia di
Messina che denunzia come Carbonari il Vicario Provinciale Padre
Raffone ed il Segretario Padre Reggio ed aggiunge che il primo era
ascritto alla Vendita di Rossaroll denominata l'Alta Luce
1822 Sulle norme a tenersi nel rilascio delle licenze di porto d’armi
1822 Sul ricorso d’Antonio Seminara da Francavilla che denunzia come
Carbonaro il Sacerdote Francesco Musarra Arciprete di Motta
1822 Id di Nicolò Termine da San Giuseppe e Mortilli, che accusa Carbonari
Don Antonio Puleo Sindaco, Don Carlo Balli Cancelliere Comunale e Don
Antonino Montalbano Decurione
1822 Id di Stefano Maria D’Anna d’Alimena per essere stato malmenato dal
Carbonaro Dottor Gaetano D’Amico
1822 Id di Mastro Domenico Lo Castro perché sia messo in libertà il figlio
Francesco detenuto nelle carceri di Termini
1822 Id di Mastro Gandolfo Ruffo per la liberazione del figlio Sebastiano
detenuto in dette carceri
1822 Rimette ricorso di Antonino Longo da Savoca che denunzia come
carbonaro quel Giudice di Circondario Marco Trischitta
1822 Id di Filippo Alessi da Messina che accusa come Carbonaro il Padre
Giuseppe Alibrandi Carmelitano
1822 Id Anonimo da Spadafora che denunzia come Carbonaro il Sindaco del
Comune
1822 Id id da Santalucia che accusa come Carbonari Puleo Benedetto, Felice,
Giovanni, Gregorio, Silvestro
1822 Sullo scrutinio dei seguenti Segreti
Accordino Salvatore di Patti
Fardella Antonino di Trapani
Mallia Giuseppe di Terranova
1822 Sulla visita domiciliare eseguita in Aversa nella casa di Lazzaro Maria
Basile
1822 Sui carichi dei quali son pervenuti il Sacerdote Vincenzo Bongiorno [o
Buongiorno] ed il Giudice di Prizzi Don Vito Mercadante
12
490
16
set
12
491
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12
492
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495
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496
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497
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498
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12
499
16
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12
500
16
set
1822 Sulla supplica del Canonico Giuseppe Ronca del Padre Cappuccino
Guglielmo da Marcogliano, perché dalla Quinta Casa siano tradotti al loro
destino in Pantelleria
1822 Sul compenso chiesto dal Capitano d’armi di Caltanissetta per l’arresto in
Canicattì dei tre componenti la comitiva armata che infestava quelle
campagne e sulla quale pesava il taglione di 200 ducati
1822 Resta inteso dell’arresto di Genio Di Franco [o Di Francisco] eseguito in
Mistretta
1822 Id dell’arresto d’Ignazio Garito, Antonino Mollica e Nicolò Accordino per
violenze usate ai Gendarmi Carmelo Majorana [o Maiorana] ed Emanuele
Pace
1822 Sul conto del signor Carlo Oates negoziante inglese
1822 Sul ricorso di Onofrio Spiridione da Catania che denunzia i seguenti
Carbonari
Bellini Vincenzo
Brancaleone Francesco
Ciruolo Emanuele
Fassari Giovanni Battista
Guglielmini Giuseppe
Vicario Capitolare di Catania
Marcellini Salvatore
Mariani Paolo
Nicolosi Vincenzo
Pampaleone [o Pampalone] Antonino
Parisi Domenico
Privitera Alfonso
Rapisarda Gaetano
1822 Sul ricorso di Giovanni Chianti [o Chiantia] da Riesi che denunzia come
Carbonaro Don Gaetano Infantino Cancelliere Comunale
1822 Id di Nicolò Dibenedetto che accusa Carbonaro Gaetano Muratore
Secondo Eletto di Montalbano
1822 Id di Gaetano Selvaggio [o Salvaggio] da Barrafranca che denunzia
Carbonaro Saverio Caputa Ufficiale di Posta
1822 Sul ricorso di Nicolò Merlo da Burgio che chiede la restituzione del fucile
e della scarcina
1822 Id dei Cittadini di Gesso che denunziano Carbonaro quel Giudice del
Circondario Antonino Silipigni
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1822 Id anonimo di Catania che accusa Carbonari Antonio e Giuseppe Costanza
e Faragone e molti uscieri di quel Tribunale
1822 Id dei fratelli Francesco e Giuseppe Aprile da Caltagirone per essere
ammessi a libertà provvisoria durante l’istruttoria del loro processo
1822 Id di Don Vincenzo Mileti da Catania che denunzia per Capo Settario Don
Nicolò Azzaro Capitano di quel Porto
1822 Id di Natale Nicita da Savoca che accusa come Carbonari:
Azzaro Nicolò
Crisafulli Placido
Nicolina Vincenzo
Toscano Giuseppe
Toscano Innocenzo
Toscano Lodovico
Trischitta Luigi
1822 Sull’anonimo di Campobello che accusa come Carbonari
Barberi Salvatore
Farruggio [o Farruggia] Alfonso
Licata Tommaso
Lo Iacono Stefano
Lo Verde Nicolò
Mannara Giuseppe
Orrigo Salvatore minore
Schembri Calogero
Sillitti Ignazio
Sillitti Salvatore
Zomito [o Zomiso] Giuseppe
1822 Sul ricorso d’Onofrio Viola da Graniti che denunzia i seguenti Carbonari
Battaglia Giuseppe
Brunetto Giuseppe
Cutrafullo Carmelo
Falcone Nicolò
Gravagno [o Gravagna] Angelo
Viola Giacomo
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1822 Id di Rocco Risignolo contro i seguenti Carbonari di Vizzini
Giusino Antonino
Mondelli Rosario
Pensi [o Punsi] Giovanni Battista
Spataro…Preposito
Ventimiglia barone Giovanni
1822 Id d’anonimo di Mongiuffi Melia che denunzia come Carbonari
Currenti Luigi
Cuzari Sebastiano
D’Agostino Vincenzo
Gualtieri Francesco
Puglia Giuseppe
1822 Id di Gioacchino Santiglia da Scicli che accusa come Carbonari
Castro Bartolomeo
Carioti Giovanni
Lopardo Biagio
Papaleo barone Giovanni
1822 Sul ricorso, per sevizie sofferte lungo la traduzione da Caltagirone a
Catania dei detenuti Aprile Francesco e Giuseppe, Bonanno Emanuele e
La Rosa Giuseppe Maria
1822 Sul ricorso anonimo declinante che Don Innocenzo Marchese da
Mascalucia, pria di morire, rivelò gli affiliati alla Carbonaria di colà, fra
quali
Giudice Giuseppe
Giuffrida Vito
Marletta Giuseppe
Nicosia Stefano
Rapisarda Gaspare e Vito
Tenerelli Francesco
1822 Sul ricorso dei cittadini di Pietraperzia contro i seguenti Carbonari,
Prosegreto ed impiegati nella Prosegrezia, dei quali chiede la destituzione
Di Blasi Stefano, Di Fede Rosario e Simone e Guerreri Giovanni
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1822 Sul ricorso di Don Antonino, Salvatore e Vincenzo Crisafulli da Savoca
contro i seguenti Carbonari
Garufi Antonino
Nicotina Giuseppe
Nicotina Ludovico
Toscano Antonio
Toscano Giovanni
Toscano Innocenzo
Trischitta Antonio
Trischitta Luigi
1822 Sul processo contro Patti Onofrio e Zito Gaetano, imputati di tentato
veneficio in persona del famoso Don Giuseppe Distefano d’Alia, già
arrestato
1822 Riferisce sulle notizie estere, riportate dal Capitano Nicolò Amodeo [o
Amodei], il quale nelle acque di Navarino vide la flotta Turca forte di 80
velieri in rotta per Sirigo
1822 Perché la Commissione Militare di Messina, sugli avvenimenti di
Rosseroll [o Rossaroll] continui come le Corti Marziali
1822 Accusa ricezione delle lettere, non alligate però al fascicolo, sui seguenti
oggetti:
Sulla visita domiciliare eseguita presso Lazzaro Maria Basile in Aversa
Per l’occorso tra il Commissario del Re del Valdinoto ed il Sottintendente
di Caltagirone
Sulla condotta di detto Commissario nella vertenza
Rescritto per procedersi dalla Corte Marziale contro Salvatore Meccio ed
altri prevenuti della Congiura in Palermo
1822 Sulla scarcerazione di Don Francesco Magrì chiesta da suo padre Don
Gennaro
1822 Sul ricorso di Don Antonino Maniscalco, detenuto nelle carceri di
Palermo, per prendersi conto dal Commissario di Polizia Don Giuseppe
Pagano della causa della di lui detenzione
1822 Sul rapporto del Capitano Francese Pietro Giuseppe Costant intorno alla
presa di Corinto da parte dei Turchi
1822 Rapporto giornaliero di polizia sull’arresto di Giuseppe Maggio diffamato
a giuocatore
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1822 Sull’esecuzione della sentenza di morte alla fucilazione contro Don
Salvatore Meccio
1822 Rapporto giornaliero di Polizia sull’arresto di Giovanni e Salvatore Pollaro
e Concetta Di Fatta i primi due per minaccia di vita ad alcune donne, e la
terza per mandato di cattura come imputata d’ingiurie e percosse in
persona di Vito Colombo e di sua moglie
1822 Sull’anonimo di Piazza che denunzia come Carbonari:
Anselmo Mario
Azzolina Liborio
Arcurio Saverio
Cammarata Domenico
Lauricella Stefano
1822 Sul duello alla pistola avvenuto in Messina tra l’inglese Giacomo Obrain
ed un ufficiale Tedesco, di cui ignorasi il nome, il quale ferì il primo alla
gola senza ucciderlo
1822 Per arrestarsi gl’imputati di gravissimi reati a danno della famiglia
Cammisini da Polizzi e sull’arresto di Carmelo e Bernardo Tumminello
1822 Sul mancato omicidio con propinazione di veleno in persona di Don
Giuseppe Navarra di Palermo, locandiere a Porta Carbone, marito di
Donna Maria Figuccia, che fu colta in flagrante adulterio con Don Ignazio
Catalano da Montemaggiore nella locanda di Villa di Londra, i quali
furono arrestati, prevenuti del mancato omicidio
1822 Resta inteso dell’arresto di Giuseppa Cancialosi per aver ferita Grazia
Romano
1822 Rimette supplica di Giuseppe Baldestri, chiedente la patente per asportare
schioppi e sarcina, come impiegato da Sopraguardia nell’amministrazione
del dazio sulla carne bovina
1822 Sul ricorso del Dottor Prospero Savuto da Via di Paternò, che chiede la
punizione del Capitano d’armi Mario Moncada e di altri individui i quali,
come Carbonari, prosieguono a riunirsi in Vendita
1822 Resta inteso del rapporto sullo Spirito pubblico della Valle maggiore di
Mazzara
1822 Id dell’arresto del Padre Guardiano dei Cappuccini di Pettineo, che
detenea sotto un altare della Chiesa del Convento due schioppi ed una
pistola, come per confidenza fatta da Frate Girolamo da Pietraperzia al
Rondiere Sebastiano Alfieri di colà
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1822 Id sull’arresto di Don Antonino Orlando e di Pietro Di Lisi Pandolfina
come per mandato di cattura del Giudice della Gran Corte barone
Giuseppe Martinez
1822 Non concede il giusto congedo di 29 giorni all’Ispettore di Polizia in
Catania Tenente Colonnello Natoli
1822 Accusa ricezione delle lettere, che non sono però alligate, sui seguenti
oggetti
Proposta perché il cavaliere Diego Ugo sostituisca il nipote Pietro Ugo
marchese delle Favare nella Direzione Generale di Polizia durante la sua
assenza, dovendosi trasferire a Napoli
1822 Sullo scrutinio degli ecclesiastici della Diocesi di Caltagirone, di cui non
sono alligati gl’interrogatori. Evvi però una nota dei Carbonari destituiti
dal loro Vescovo: cioè del Curato di San Cono Sacerdote Monforte
Gaetano, e dei Cappellani della Chiesa Madre di Gran Michele, Sacerdoti
Failla Pietro, Vaccaro Giuseppe e Valerio Giovanni
1822 Comunica ordine di rimborso al Regio Console di Genova delle venti
pezze colonnate, somministrate in soccorso alle mogli dei fratelli Pietro e
Salvatore D’Agostino
1822 Resta inteso dell’eseguito trasloco dal soppresso Conventino del Terzo
Ordine sotto titolo di Sant’Anna di Messina in altri conventi del Padre
Priore Toscano di Pietraperzia, Padre Gaetano Amoroso da Palermo, e
Laici Vincenzo Pantazzo da Savoca e Giovanni Sparacino da Fiumedinisi
1822 Sullo scrutinio subito da Don Gaetano La Bella Giudice del Circondario di
Mussomeli
1822 Sul rapporto giornaliero di polizia che riferisce l’arresto di Nunzio
Mutiello per furto di un cappotto a danno di un cocchiere che dormiva nel
Piano Senatorio
1822 Sui lavori eseguiti dalla Giunta di Scrutinio per gl’Impiegati
dell’amministrazione in generale onde sollecitarne il completamento
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1822 Sui lavori come sopra della Giunta per gli Ecclesiastici sugli scrutini
eseguiti nella Diocesi di Cefalù per i seguenti individui:
Catalano Sebastiano Arciprete di Montemaggiore
Salemi Giovanni Vicario Furaneo id
Salemi Filippo Vicario Curato di Cerda
Rao Giuseppe Vicario Furaneo id
Dolce Vincenzo Arciprete di Tusa
Agnello Francesco Beneficiale Recitante di Cefalù
Conti Salvatore Procuratore della Madre Chiesa di Cefalù
Termini Giuseppe Vicario Curato di Roccella
1822 Sugli eloggi prodigati dalla Giunta di Scrutinio per gli Ecclesiastici al
Presidente Benedetto Balsamo Arcivescovo di Monreale e del costui
Vicario Generale Padre Gaspare Rivarola Abate Cassinese
1822 Sullo scrutinio dei seguenti Ecclesiastici della Diocesi di Monreale ritenuti
Carbonari:
Azzolini Ignazio
Patella Giovanni
Cammuca Antonino
Petta Luca
Cassarà Luigi
Pirrone Nicolò
Greco Pietro
Tomasi Nicolò
Marullo Biagio
Valenti Pietro
Masi Saverio
Verro Lombardo Antonino
Monsolino Settimo
1822 Sul progetto di elargare il Castello di Licata e quel Forte Sant’Angelo
1822 Sulla polizia ed igiene nelle prigioni
1822 Sul ricorso del patrocinatore Don Salvatore Cavallari [o Cavallaro] per
sospendersi Don Salvatore Rallo Segretario della Gran Corte di Palermo
perché processato
1822 Sulla comitiva armata veduta nel territorio di Monreale
1822 Resta inteso del rinvio della causa pendente innanzi la Corte Marziale
ordinaria del Valle di Palermo contro Giovanni Mariani da Corleone
1822 Accusa ricezione del rapporto sullo spirito pubblico dell’Isola
1822 Sulla copia della sentenza emessa dalla Corte Marziale ordinaria di
Palermo a carico di Pietro Mazzola
1822 Permette che il barone Antonino Castello da Casteltermini, confinato in
Girgenti, venga a Palermo
12
553
23
set
12
554
23
set
12
555
23
set
12
556
23
set
12
557
23
set
12
558
23
set
12
559
23
set
12
560
26
set
12
561
26
set
12
562
26
set
12
563
26
set
12
564
26
set
1822 Sulla conservazione delle carte e scritture della Segrezia di Trapani, dopo
il suicidio del fu Proconservatore di detta Segrezia Don Martino Beltrani,
avvenuto a 7 aprile 1821
1822 Accusa ricezione delle seguenti lettere non alligate al fascicolo
Per Rossi e Natale
Per il principe di San Cataldo
Per l’occorso tra il Commissario del Re del Valdinoto ed il Sottintendente
di Caltagirone
1822 Circa le informazioni sul conto di Don Leonardo Coppola da Palermo
1822 Sull’anonimo d’Acireale, che denunzia come carbonari quel Vicario
Foraneo Don Mariano Leonardi Grassi ed il nipote Don Sebastiano
Leonardi
1822 Resta inteso dell’evasioni di Bonfiglio Calogero, Bonanno Tommaso e
Fantauzzi Giuseppe dalle carceri di Caltanissetta
1822 Id dell’evasione di Cimino Vincenzo e di Pignato Luigi dalle carceri di
San Cataldo e della fuga del custode Vullo Salvatore
1822 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia che riferisce
1. Arresto di Cucuzza Domenico, Ferrandina Antonio e Rotolo Nicola per
truffa a danno di Francesco Rotolo
2. Id di Giuseppe La Mantia, imputato di saccheggio e furto a danno del
marchese Ferreri
1822 Resta inteso delle disposizioni date in ordine ai ricorsi a carico di Don
Carlo Giandolfo da Mistretta unito in tresca illecita con Antonina Cannata
sua familiare
1822 Sul ricorso anonimo contro il Padre Giuseppe Catalfano, il quale per
motivi di Carbonaria fu bandito da Roma e trovasi in Milazzo
1822 Proposta del Colonnello Cafiero a Presidente della Commissione Militare
eretta in Messina per giudicare i reati dell’ex Generale Rousseroll [o
Rossaroll], in sostituzione del Colonnello Luigi Gioia, destinato al
comando Militare della Valle di Caltanissetta
1822 Per rinchiudersi nelle camere separate i detenuti Don Mariano Guarino e
Padre Assaro di San Francesco di Paola, incolpati di nuova Carbonaria nel
Comune di Termini
1822 Sul risultato dello scrutinio subito dal Canonico Giuseppe Lapiana da
Randazzo
12
565
26
set
12
566
26
set
12
567
26
set
12
568
26
set
12
569
26
set
12
570
26
set
12
571
26
set
12
572
26
set
12
573
26
set
1822 Sui ricorsi del Dottor Salvatore Finè e del Sacerdote Francesco Di
Domenico contro i ritenuti Carbonari Sacerdote Faustino Infantino Vicario
del Vescovo di Siracusa e Padre Pannuzzo [o Pannazzo] ex Provinciale
Domenicano
1822 Sul ricorso d’Antonio Seminara da Francavilla per rimuoversi
dall’impiego il Sacerdote Francesco Musarra Arciprete di Motta Camastra,
e sullo scrutinio di lui, del Sacerdote Stefano Grasso Preposito di San
Filippo d’Argirò e del Sacerdote Antonino Vagliasindi Canonico di
Randazzo
1822 Rimette supplica della baronessa Donna Maria Landolina in Martinez per
concedersi al marito la promessa impunità
1822 Resta inteso del ricorso di Agostino Messina da Naro che denunzia come
Carbonari Don Bernardo Lucchesi, Don Domenico La Lomia e Don
Gaetano e Don Giovanni Battista Paggi ancora colà impiegati
1822 Dà avviso dell’ordinata traduzione di Don Filippo Stella detenuto in
Pantelleria per passare nelle prigioni di Palermo
1822 Sul ricorso anonimo di Caltagirone contro quel Giudice Circondariale
affiliato alla Carbonaria
1822 Rimette istanza di Don Mariano Musumeci da Geraci contro i Carbonari
Di Stefano Consalvo [o Consalvo Stefano] e Mariano, Fiamingo
Sebastiano e Gentile Pietro
1822 Sull’indennizzo reclamato dai creditori sul carico del legno di Padron
Rosario Greco di già evaso onde si procura l’arresto
1822 Accusa ricezione della sentenza del 18 Settembre emessa dalla Corte
Marziale Straordinaria sedente in Palermo contro Salvatore Meccio
Tenente del Primo Reggimento dell’abolita Guardia di Sicurezza Interna il
solo che fu condannato ed alla pena di morte, e contro gli altri pretesi
complici e cioè
Anelli Giovanni e Giuseppe
Buccheri Saverio
Caputo Gaetano
Colli Giovanni
De Simone Francesco
Gerardi Francesco Salesio
12
574
26
set
1822
12
575
26
set
1822
12
576
26
set
1822
12
577
26
set
1822
12
578
26
set
1822
12
579
26
set
1822
12
580
26
set
1822
12
581
26
set
1822
12
582
26
set
1822
Incontrara Francesco
Melodia Nicolò
Merlo Antonino
Morana Calogero
Muratore [o Muratori] Antonino
Navarra Benedetto
Raja Domenico
Ramistella Vito
Renna Giuseppe
Summa Carlo
Summa Giuseppe
Accusa ricezione della Corte Marziale di Messina che assolve Don Pietro e
Don Giuseppe Bazan come imputati di detenzione di carte Carboniche
Sulla determinazione presa dall’Intendente di Messina in riguardo a
Prospero Maccarrone e Domenico Quagliata condannati a 10 anni d’esilio
dalla suddetta corte
Sull’istanza della marchesa Donna Rosaria Vanni vedova Mango per
l’escarcerazione del figlio Raffaele, detenuto per un passaporto a nome di
lui, ma che, ritenuto falso, non gli pervenne in proprie mani
Sulla rinnovazione dei permessi d’armi
Sul conto del testimone renitente Raffaele Togna tradotto da Napoli alla
Quinta Casa e da questa alla Vicaria di Palermo, come implicato nel
processo d’omicidio consumato in persona del principe d’Aci
Sul ricorso del Sacerdote Onofrio Tripiciano Cappellano della Chiesa di
Santa Maria di Visita Poveri, perché innanzi quella Chiesa si traffica la
vendita di frutti, disturbando le funzioni Chiesastiche
Sul rapporto giornaliero di Polizia riferente l’arresto di Francesco Damiani
e di Salvatore Cangemi, uomini di fiducia della Polizia per minaccie con
armi e rissa fra loro avvenuta in piazza Vigliena alla presenza dei Capi
Ronda Francesco Restano e Giovanni Traina
Accusa ricezione di copie a stampa (che però mancano in fascicolo) della
sentenza profferita dalla Corte Marziale Straordinaria di Palermo a carico
di Salvatore Meccio e Compagni
Id della sentenza emessa dalla Corte Marziale ordinaria della Valle di
Girgenti con la quale dichiarasi incompetente nel giudizio a carico di
Vincenzo Sanfilippo Spezio di Casteltermini, imputato di furto di mule
13
583
26
set
13
584
26
set
13
585
26
set
13
586
26
set
13
587
26
set
13
588
26
set
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589
26
set
13
590
26
set
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591
26
set
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592
26
set
13
593
26
set
13
594
26
set
13
595
30
set
13
596
30
set
1822 Sull’evasione d’Ignazio Zito dalle prigioni di Partanna
1822 Sull’arresto di Giuseppe Palisi detto Termisinello evaso la notte del 21
marzo ultimo dal Regio Arsenale di Palermo unito a Pietro Ingoglia da
Menfi e Giuseppe Grisafi da Monreale
1822 Accusa ricezione del rapporto di Polizia riferente
1. Rissa tra Gaetano e Giovanni Lopes, Rosciglione Giorgio e Russo
Salvatore, il quale ultimo rimase ferito, onde il Lopes venne arrestato
2. Arresto di Leone Antonio per [inc.]
1822 Per rimanere in Messina il Capitano Natale Maglio Giudice nel Consiglio
di Guerra del Valle di Messina, sospendendosi il suo trasloco a Napoli,
onde espletare il giudizio di rettifica della sentenza contumaciale contro
l’ex Capitano Francesco Patitari
1822 Sul ricorso di Don Nicolò Trischitta da Savoca, che accusa come
Carbonaro Don Antonino Garufi Segretario del Consiglio degli Ospizi
1822 Sul passaporto rilasciato a Francesco Conte Vagabondo
1822 Sull’istanza di Vincenzo Garufi per esser promosso ad Ispettore di Polizia
o di Dogana
1822 Sul rapporto intorno allo Spirito Pubblico dell’Isola
1822 Sul rapporto intorno allo Spirito Pubblico di Valdemone
1822 Id allo Spirito pubblico dell’Isola
1822 Sullo Scrutinio subito dal Segreto del distretto di Cefalù barone Don
Vincenzo Turrisi Piraino
1822 Sullo scrutinio dei seguenti Prosegreti
Bellanca Casimiro di Belmonte
Cangemi Salvatore di Montefeltro
Frisella Giuseppe di Giardinelli
Giglio Giuseppe di Borgetto
Monachello Francesco di Ogliastro
Surdato Baldassare di Casteldaccia
Valenti Filippo di Marineo
1822 Sul certificato di povertà di Salvatore Croce da Palermo, furiere della forza
attiva doganale di Napoli
1822 Sull’ordinanza di Polizia proposta dall’Intendente di Trapani per
l’inosservanza delle feste di doppio precetto
13
597
30
set
13
598
30
set
13
599
30
set
13
600
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set
13
601
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13
602
30
set
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603
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604
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605
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606
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set
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607
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set
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608
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609
30
set
13
610
30
set
13
611
30
set
13
612
30
set
1822 Sulle provvidenze provocate contro il barone Vagginelli per insolenza
usata nell’aula della Regia Vicaria in occasione della difesa da lui assunta
come avvocato del detenuto Merlo
1822 Sull’anonimo di Leonforte, che chiede sia castigato quell’ex arciprete Don
Francesco Siciliano tuttora intrigante
1822 Sul ricorso di Felice De Mattei da Caltagirone che denunzia Carbonaro il
Cancelliere istruttore Gaetano Trigona
1822 Id del Priore dei Carmelitani Scalzi di Modica, chiedente l’arresto del
fratello Carbonaro Girolamo di Sant’Alberto, escarcerato da quel Giudice
con malleveria e colpevole di furto e di altri reati
1822 Id di Gaspare Demma da Pietraperzia contro quel Parroco Don Filipponeri
Blandini [o Blandano] che prese parte nei disordini avvenuti colà nelle
passate vicende
1822 Id d’Antonino Zichichi, detenuto nella Cittadella di Messina che, per affari
interessanti, desidera parlare con il Luogotenente Generale
1822 Id di Gioacchino Garraffo Sindaco di Motta Santanastasia che denunzia
come Carbonaro quel Prosegreto Don Pasquale Anfuso [o Anfusi]
1822 Id di Pietro Cassari da Pietraperzia contro Francesco Falzone [o Falsone]
perché Carbonaro
1822 Id di Vito Longo e Gaetano Ravana che si confermano denunzianti dei
Carbonari di Leonforte
1822 Sul ricorso dei cittadini del Borgo di Giardina del Comune di Taormina
contro quel Collettore del macino Don Pasquale Sidoto [o Sidoti] perché
Carbonaro
1822 Id di Marco Di Leo e di Antonino Sergio di Fiumedinisi, che denunziano
come Carbonaro Don Gaetano Ungaro Collettore del macino
1822 Id di cittadini di Randazzo contro i religiosi Gaetano e Giuseppe
Capparelli e contro il Canonico Giuseppe Lapiana perché Carbonari
1822 Id di Don Carmelo Occhi da Mongiuffi Melia che denunzia come
Carbonari in Taormina: Sebastiano Sgroi, Filippo Siligato e Carmelo
Puglia
1822 Id Anonimo di Leonforte contro quei Carbonari Sacerdote Carmelo
Smunti e Don Luigi Salamone
1822 Accusa ricezione del rapporto sul conto del Parroco Tommaso Landolina e
del Ciantro Bartolomeo Trigòna da Noto
1822 Sul conto di Don Girolamo Trigòna da Catania
13
613
30
set
13
614
30
set
13
614
bis
30
set
13
615
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13
615
bis
30
set
13
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set
13
616
bis
617
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617
bis
618
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618
bis
619
30
set
30
set
619
bis
30
set
13
13
13
13
13
13
1822 Sul sussidio di due carlini al giorno concesso a ciascun relegato per delitti
di opinioni politiche
1822 Perché il maggiore Scandurra assuma la Presidenza della Corte Marziale
ordinaria di Siracusa
1822 Accusa ricezione delle lettere seguenti, non alligate al fascicolo
Per l’occorso tra il Sottintendente di Caltagirone e il Commissario del Re
in Valdinoto
Per il costituto di Abela e Ferrara
Sullo scrutinio di alcuni impiegati nel Ministero di Stato presso il
Luogotenente Generale
Per la scoverta fatta a Catania
1822 Accusa ricezione delle lettere come sopra sui seguenti oggetti
Per Rossi e Natale
Sul processo dell’ultima cospirazione di Palermo
1822 Sulle informazioni intorno al Vicario Capitolare di Castroreale, denunziato
impecille, a quell’Economo ritenuto ladro e al Padre Basiliano Ignazio
Colloca denunziato Carbonaro
1822 Sul processo di Catania
1822
Resta inteso della Tranquillità del Valle di Catania
1822 Sul ricorso di Tommaso [o Tomaso] Riccioli che denunzia Carbonari, e
che tuttora si riuniscono, i seguenti professori della Università degli Studi
di Catania:
Fulci Francesco ed Innocenzo, Sardo Giovanni e Strano Francesco
1822 Sul certificato d’impossidenza e povertà di Don Francesco Torres da
Catania
1822 Sul ricorso di Giuseppe Bruno da Catania che denunzia come Carbonari
Don Pasquale Hoce e Don Salvatore Longo
1822 Id di Gioacchino Laspina da Caltagirone che accusa come Carbonaro detto
Longo
1822 Id anonimo da Comiso contro i carbonari: Cosentino Nunzio Giudice,
Raffaele Ciarcia, il Sindaco il Parroco ed il Vicario Foraneo di colà
1822 Id del Tenente Salvatore Vaccaro accusa come autore di molte angherie
Ruiz Alfonso Carceriere maggiore e Damiani Francesco custode della
Vicaria
13
620
30
set
13
620
bis
621
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set
13
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set
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626
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set
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1822 Id di notaio Carmelo Venti da Calascibetta per conservarglisi l’ufficio di
Cancelliere Comunale, benché un tempo affiliato alla Carboneria
1822 Sul ricorso della madre d’Antonino Parisi, che dicesi stuprato da
Domenico Matà mentre dormiva nella piazza Grande
1822 Sullo Stato nominativo e filiazione dei seguenti sudditi imbarcati da Malta
per Palermo
Carrera Filippo
Cento Mariano
Ciotta Vincenzo
Contarelli [o Cantarelli] Francesco
Lupo Vitale
Musso Rosa
Trapani Tommaso
1822 Accusa ricezione dell’avviso del segnalato arresto dei tre briganti che
infestavano le campagne di Terranova e di Delia, cioè:
Drago Giuseppe da Campobello
Zannobino Francesco da Lercara
Lo Vasco Andreolo
1822 Sull’approdo nel Porto di Trapani di una Cannoniera nazionale per il
servizio marittimo
1822 Sul ricorso anonimo a carico del Prosegreto d’Aidone Don Rosario
Anfaldi che denunzia che denunzia come Carbonaro
1822 Sulla distribuzione dei permessi d’armi ai possidenti d’Acireale
1822 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di Polizia che riferisce l’arresto
di Giovanni Sanso [o Sanzo] per avere più volte stuprato il ragazzo
Giovanni Catanzaro
1822 Sulla destinazione di una camera nella Quinta Casa ove i detenuti possono
abboccarsi con i parenti
1822 Sul ricorso del Sacerdote Mariano Trebona da Vallelunga che accusa
carbonari:
Audino Nicolò
Cipolla Giovanni
Di Martino Ippolito Giudice di Villalba
Oliveri Melchiore
Pari Vincenzo
13
628
30
set
13
627
30
set
13
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2
ott
13
633
2
ott
13
634
3
ott
1822 Id di Mariano Patanè da Caltabiano che denunzia Carbonaro quel
Prosegreto Don Giorgio La Rosa
1822 Id anonimo di Serradifalco che denunzia Carbonari:
Camerota Salvatore Giudice di Mussomeli
Lio Francesco Paolo
Lombardo Filippo, Giovanni e Giovanni Battista
Miffud [o Mifrud] Orazio
Vaccari Ignazio
1822 Id di Padre Ignazio Danotti detenuto nella Quinta Casa, per passare in altra
prigione per motivi di salute
1822 Id del Sacerdote Panto Patorno, tutore della minorenne Donna Cristina
Galiotti, e di Don Lionardo [o Leonardo] Sammartino, sulla locazione
della loro casa sita nello stradone di Sant’Antonino
1822 Sulla processione di Maria Santissima del Rosario, per la quale chiedesi
permesso dal Priore del Convento di San Domenico in Palermo
1822 Per Mario Trigòna Giudice del Circondario Borgo di Catania, di regolare
condotta, ma sospeso perché Carbonaro
1822 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di Polizia che riferisce
1. Arresto di Domenico Cani e di Francesco Accardi per reati contro il
buon costume
2. Rissa in via Bandiera tra Ignazio D’Amico e Bartolomeo Garaci,
rimanendo costui ferito
1822 Informazioni del Conte Giovanni Statella Maresciallo di Campo in
missione d’Alta Polizzia sui seguenti Carbonari impiegati in Caltagirone
Amore Sebastiano
Fanales Giacomo
Aprile Ardoino Giacomo
Foti Pietro
Azzolino Nicolò
Gravina Enrico
Barletta Bartolo
Gravina Morso Antonino
Bonanno Gioacchino
Gulino Giuseppe
Caldarera Francesco
Interlanti Salvatore
Caldarera Martino
Leo Giuseppe
Carmino vedi Lo Carmino
Libertino Giosualdo
Chiarandà Giacomo
Libertino Luigi
Chiarandà Giovanni
Lo Carmino Carmelo
Chiarandà Giuseppe
Lo Carmino Saverio
Chiaramonte Michele
Lo Monaco Francesco
13
635
3
ott
Cognes Nicolò
Lo Monaco Giacomo
Crescimanni Onofrio
Lo Monaco Michele
Di Martino Rosario
Maggiore Salvatore
Mantelli Luigi
Perticone Francesco
Mauro Salvatore
Perticone Giacomo
Milazzo Nicolò
Perticone Nicola
Montalto Pasquale
Platamone Antonino
Montemagno Luigi
Platania Ferdinando
Morales Salvatore
Randazzini Francesco
Nicastro Domenico
Sessino Luigi
Nicastro Paolo
Strazzuso Giacomo
Nicastro Salvatore
Trigòna Gaetano
Palazzo Salvatore
Urrisi Gaetano
Patti Giacomo
Velardita Giuseppe
Patti Nicolò
Vennese Giuseppe
Perticone Filippo
Zaffarano Giuseppe
1822 Accusa ricezione del rapporto settimanile di Polizia che riferisce
1. Furto di un cavallo e Farina in Marineo a danno di Pietro Sanperi
2. Furto di uva in Misilmeri a danno del depositario Filippo Amodeo [o
Amodei] e altro in danno di Vincenzo La Lia, non che morte d’inedia di
Laura Cutrona
3. Ferita inferta in Monreale a Giovanna Giordano da Rosalia Miceli
4. Furto di danari in Partinico a danno di Vincenzo Frisella
5. Ferita riportata in Capaci da Salvatore Cardinale per mano di
Gioacchino Mutolo
6. Furto di oggetti vari in Collesano commesso da Paolo Gervasi a danno
di Giovanni Laporta
7. Arresto in Messina di Antonino, Antonio e Francesco Saetta profughi
dalla propria patria
8. Furto di danari in Lipari commesso da Giovanni Tartaro a danno di
Giuseppe Picone
9. Omicidio consumato in Montalbano in persona di Mastro Giuseppe Patti
10. Evasione dal carcere di Naso dei detenuti Sebastiano Avanza [o
Avanza], Antonino Messina e Francesco Geremia
11. Arresto in Catania di Don Antonio Ruiz, Don Stefano Scuderi e Don
Giuseppe Romani per misure d’alta Polizia
12. Arresto in Catania per vagabondaggio di Franco Marcanò e di Cesare
Russo
13. Furti di frumento in Ramacca a danno di Francesco Rizzo e di Carmelo
Damigella
14. Arresto di Gaetano Birreci in Adernò per detenzione di coltello vietato
15. Arresto in Vizzini di Matteo Comannaio e di Gesualdo Giarruso,
sospetti di furto
16. Arresto in Giarre di Salvatore Leotta
17. Omicidio in Vizzini in persona di Nicolò Guccione
18. Id in Mirabella in persona di Michele Cremona, onde venne, per indizi,
arrestato Salvatore Clementi
19. Arresto in Asaro di Paolo Pasqua, Nicolò Di Marco, Benigna
Coccimano ed Angelo
20. Furti in Calatafimi, di un polledro a danno di Francesco Tristaino, e di
una mula propria di Giuseppe Di Simone
21. Furto d’uva in Mazzara a danno del principe Granatelli
22. Furto di Giumenta in Castelvetrano a danno di Antonio Cangemi
23. Evasione dalle carceri di Partanna del detenuto Ignazio Zito
24. Furto in Trapani del somaro di Giuseppe Foderà
25. Furto di frumento in Marsala a danno di Giuseppe Cordaro
26. Furto di paglia in Monte San Giuliano a danno di Salvatore Mazzara, e
di frumento a danno d’Antonino Bileti
27. Furto di somaro e altro in Sant’Angelo a danno di Luigi Basile
28. Furto di mobili in Milocca a danno di Matteo Saja e compagni
29. Furto di danari in Naro a danno di Ignazio Vitone
30. Arresto di Giuseppe Frasca in Noto per furto di un asino
31. Arresto in Comiso per furto di carrubbe di Lorenzo Di Franco e
Francesco Ferruggio
32. Parricidio in Ragusa commesso dal padre Don Salvatore Ottavio [o
Ottaviano] in persona del figlio Don Giorgio
33. Arresto di Sebastiano Costa in Noto per detenzione di armi
34. Arresto in Modica del Francese Luigi Cornier
13
636
3
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1822
13
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1822
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1822
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ott
1822
13
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3
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1822
13
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ott
1822
13
644
3
ott
1822
35. Id di Don Baldassare e Don Gaetano Ruffino e di Don Giovanni
Mazzara in Scicli non che arresto ivi per vagabondaggio di Francesco
Carlino, Vincenzo Cocchiara e Calogero Griggi
36. Id di Domenico Varvara per detenzione di scoppio senza permesso
37. Furti in Piazza di uva a danno di Giovanni Costantino e frumento a
danno di Benedetto Taormina
38. Furto di frumento a danno di Francesco Messina
39. Omicidio in Valguarnera in persona di Giuseppe La Rosa
Sul ricorso di Michele Valenti da Bivona per gli aggravi sofferti da alcuni
Carbonari di colà
Accusa ricezione del rapporto giornaliero negativo di Polizia
Sulle informazioni sollecitate da Giuseppe Daniele da Messina per proprio
conto
Sul processo contro Carmelo Valenza e Girolamo Di Liberto [o Diliberto],
asportatori d’armi senza licenza
Sul ricorso dei cittadini di Fiumefreddo che accusano Don Giovanni
Battista Russo come pertubatore e prepotente
Piano organico della Polizia
Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia che riferisce
1. Rissa avvenuta per il giuoco della morra innanzi la bettola di Giuseppe
Strano, in Piazzetta Tedeschi, tra Francesco Militello e Simone Calabera,
onde fu ordinata la chiusura della bettola
2. Arresto di tredici giovanotti che gurreggiavano con sassi nel
promontorio del Papireto
Sul ricorso di Don Stanislao Cannizzaro da Naro che, detenuto senza un
perché, chiede la liberazione
Id d’Antonio D’Amico da Catania che accusa come Carbonari
Brancaleone Francesco
Console Tommaso
Masiani Paolo
Pampalone Antonino
Rapisarda Gaetano
Sulle successive Liste di Fuoribando
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645
3
ott
13
646
3
ott
13
647
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3
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3
ott
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656
3
ott
13
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3
ott
13
658
3
ott
1822 Sul ricorso di Gaetano Licata e Gaspare Bongiovanni [o Buongiovanni] da
Lercara Li Friddi contro un soldato della Compagnia del distretto di
Girgenti, a nome Antonino Cordaro, che rimane impunito da parecchi reati
commessi
1822 Id di Matteo Rotella da Barcellona che denunzia come Carbonaro Don
Lorenzo Mazzo, sostituto del Cancelliere Comunale Don Francesco
Musuri
1822 Id di Frate Michelangelo da Castroreale cappuccino della provincia di
Messina, traslocato in Alcara per motivi di carboneria, per essere destinato
altrove, non incontrandogli il clima
1822 Sull’arresto di Francesco Manzella, appartenente alla comitiva armata di
cui faceva parte quel Giuseppe Carrozzeri, identificato per Antonio Valenti
1822 Sul rapporto giornaliero di Polizia dal quale risulta
1. Furto di Gioie a danno del gioielliere Stefano Romei
2. Ferite riportate da un Tenente austriaco cadendo da cavallo
3. Rissa tra Giuseppa Digirolamo [o Di Girolamo] e Benedetto Ingrassia,
nella quale costui rimase ferito
1822 Sul mantenimento dei carcerati e sullo stipendio degl’impiegati addetti alla
custodia
1822 Sugli arresti di Onofrio Passantino imputato d’omicidio in persona di
Pasquale Matraccia, e di Antonio Faccia di trippa, imputato di complicità
nell’omicidio del principe d’Aci
1822 Sul ricorso di alcuni cittadini di Castagna che langnasi della scandalosa
condotta di Don Vincenzo Scrofani
1822 Id di Tommaso Pirrantino da Graniti che denunzia carbonaro Antonio
Atanasio funzionante Cancelliere di quel Circondario
1822 Id di Marianna Orlando che chiede l’arresto dei rei dell’omicidio di Parlati
1822 Sul ricorso di Pasquale Siragusa [o Siracusa] e Giuseppe Spirito che,
detenuti nella Cittadella come vagabondi, chiedono l’escarcerazione
1822 Per sorvegliarsi all’arrivo Don Subordu e Perez, procuratore Generale del
Conte di Modica, che ha ritirato in Roma il passaporto per Palermo
1822 Sull’espletamento dei processi presso la Gran Corte Criminale del Valle di
Trapani, fra i [quali] quelli a carico di notaio Giuseppe Diblasi e di
Catarina Adragna
1822 Sulla presentazione che vorrebbe attuarsi di alcuni fuggitivi, imputati degli
orribili eccessi d’Alcamo
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659
3
ott
13
660
3
ott
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661
3
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3
ott
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3
ott
1822 Sul congedo chiesto, per motivi di salute, da Don Francesco Fortunato
Procuratore Generale presso la Gran Corte Criminale di Trapani
1822 Accusa ricezione del rapporto sullo Spirito pubblico di Sicilia
1822 Id del rapporto sulla concorrenza di popolo nel Piano di San Domenico ed
indi al convento della Gangia, per la falsa voce sparsa di essersi rinvenuto
il Bambino Gesù, che nella notte precedente era stato involato dalla chiesa
di detto convento
1822 Id del notamento delle lettere sui seguenti oggetti:
Per Don Francesco Subordu e Perez procuratore Generale del conte di
Modica
Per il sovrano rescritto 24 ottobre 1821 circa una riunione massonica
Circa il notamento delle persone sospette
1822 Rimette alla Giunta di Scrutinio la nota dei seguenti carbonari di
Francofonte
Capri Carmelo
Marchisello Natale
Corbino Alessandro
Pico Sebastiano
Corbino Carmelo
Scire Francesco
Corbino Francesco
Scirè Giuseppe
Gentile Gaetano
Terranova Giuseppe
1822 Sul ricorso di Nicolò Termine da San Giuseppe di Mortilli che accusa
Carbonari:
Belli Carlo
Montalbano Antonino
Puleo Antonino
1822 Id di Don Domenico Spinale d’Augusta che denunzia come Carbonaro
Don Giuseppe Corso Lia
1822 Id di Gioacchino Ruccafurca da Milazzo che accusa di Carbonaria Don
Paolo Aversa
1822 Id del Sacerdote Alessandro Bartola da Condrò che denunzia come
carbonaro di cattiva condotta quell’Arciprete Don Antonino Previti
1822 Id d’Alberto Pergolazzi da Mazzarino che accusa come carbonari
Fea Elia Scibilia
Padre Maestro Elia Trimarchi da Mazzarino
Padre Angelo Velardi da Petralia
Padre Gaetano Velardi Priore di Castrogiovanni
13
669
3
ott
13
670
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1822 Sul ricorso di Ignazio Rizzo Ferrara per restituirglisi i due fucili consegnati
nel disarmo
1822 Id di Grazia Scavo di anni 82 per rimanere nella sua abitazione nel piano
della Conceria, come erale stato permesso dal precedente Luogotenente
Generale
1822 Id di Don Pietro Cesare Quinci da Corleone per essere giudicato a norma
di legge, gemendo da otto mesi nelle prigioni
1822 Sulla partenza da Messina per Livorno, con la speronara di Padron Andrea
Donato, di Natale Vincenzo e Rossi Emanuele, intimati dalla Polizia ad
allontanarsi per la tranquillità di Catania
1822 Sui connotati di Bartolomeo Fiorilli da Nettuno (stato pontificio)
Carbonaro e turbolento, il quale da causidico in Roma ed indi a Napoli,
dopo gli ultimi avvenimenti, passò in Spagna, donde intende venire in
Sicilia
1822 Sull’arresto di Giuseppe Crisafi, altrimenti Iacopo, uno dei tre evasi
dall’arsenale del Molo con Pietro Ingogna e Giuseppe Palisi
1822 Sul rapporto del Prosegreto della Dogana di Aci Santi Antonio e Filippo
intorno all’incidente sorto con il Comandante la Gendarmeria
1822 Sulla richiesta del Sindaco di Poggioreale onde avere alcuni fucili per
garantire il comune dagli assalti delle comitive armate
1822 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di Polizia riferente:
1. Arresto di Carmelo Gesualdo come vagabondo e diffamato
2. Ferita riportata da Placido Casapirta per essersi intromesso in una rissa
tra Carmelo e Salvatore Tagliarini
1822 Sulla mancata riunione della Corte Marziale Straordinaria di Caltanissetta
1822 Accusa ricezione del notamento delle lettere spedite sui seguenti oggetti:
Per la furtiva partenza di Don Andrea Mangiaruca
Per la partenza di Rossi e Natale
Per il Sacerdote Don Felice Pezzano
1822 Id del rapporto sullo spirito pubblico di Sicilia
1822 Sul rimpiazzo del Sottotenente Salvatore Del Carillo nella carica di
Giudice della Corte Marziale Ordinaria di Girgenti
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682
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ott
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1822 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia che riferisce
1. Arresto di Carlo Calabrò e Giuseppe Cocuzza per indizi di furto
commesso nella chiesa della Gangia
2. Arresto di Francesco Sciortino per asportazione d’arma bianca
1822 Sulla lettera per la persona spedita a Malta
1822 Sulle tre lettere consegnate dal Capitano Natale Holmes, proveniente da
Malta col suo Brigantino americano, e dirette
alla famiglia Batolo
alla signora Donna Anna Batolo
al signor Beniamino Ingham
1822 Comunica l’ordine della rientegrazione di Don Agostino Privitera
nell’ufficio di Regio Procuratore presso il Tribunale Civile di Caltanissetta
1822 Sul risultato degli scrutini a favore del barone Paolo Impellizzeri Segreto
di Siracusa e del barone Gabriele Speciale Segreto di Nicosia
1822 Id del Parroco di Mazzarrà Antonio Anselmo [o Anzelmo]
1822 Sul notamento proposto per le persone sospette e perniciose
1822 Sulle informazioni relative allo scrutinio del Tenente Colonnello Giovanni
Antonio Gorritte e Don Placido Galatti da Messina
1822 Sulla denunzia a nome di Vito Longo da Leonforte contro i carbonari
seguenti
Burzi Gioacchino
Lamarca Francesco
Cantarelli Alonso
Mancuso Antonino
Cantarelli Domenico
Salamone Gaetano
Cipolla Paolo
Siciliano Francesco
Di Costantino Costantino
Vannaddia Gaetano
1822 Sul conto di Giustino Surci [o Sorce], evaso dalla Pantelleria, per
commutazione della pena di morte, a causa dell’omicidio commesso in
persona del caporale Ricciardelli [o Cicciardelli], ed oggi arrestato in
Napoli, per restituirsi a detta isola
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ott
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ott
1822 Sull’occorso tra il Sottintendente di Caltagirone conte Grifeo e il
Commissario del Re del Valdinoto conte Giovanni Statella, e sulla
traduzione dei detenuti:
Aprile e Mongravite Francesco e Giuseppe
Bonanno Emanuele
Galvano Vincenzo
La Rosa Giuseppe
1822 Accorda il congedo di 20 giorni al barone Don Francesco Carlo Lucifero
Commissario di Polizia in Messina
1822 Sul ricorso di Don Salvatore Barbera che chiede la sospenzione di Don
Salvatore Librizzi dalla carica di Prosegreto di Alimena
1822 Per la proposta dei due Giudici mancanti nella Corte Marziale ordinaria di
Caltanissetta
1822 Sull’arresto di Salvatore Lo Monaco per ferita inferta al fratello uterino
Simone Corona
1822 Rimette istanza di Don Mariano Niceforo per venire esonerato, a causa
d’infermità, dall’Ufficio di Cancelliere presso il Commissariato di Polizia
di Catania
1822 Sul ricorso d’Ignazio Tortorici da Palermo contro Don Bernardo
Caramazza che commise atti indecenti alla presenza della moglie Donna
Concetta Tortorici, e contro il polizziotto Antonino Stancampiano che, per
favorire il Caramazza, lo condusse al Commissariato
1822 Id del cavaliere Baldassare Gaetani da Naro, per venire escarcerato,
trovandosi ingiustamente detenuto come complicato nel processo contro
Abela
1822 Accusa ricezione del rapporto sullo spirito pubblico di Sicilia
1822 Id del rapporto giornaliero di polizia che riferisce
1. La chiusura della bettola di Pietro Orefino nella Piazza Grande, perché
ivi giocavasi al tocco sino ad ora tarda
2. Bastonate riportate da Stefano Sanpierdarena per mano del cantoniere
Giuseppe Riela ch’era stato ingiuriato
1822 Sullo scrutinio di Don Antonio [o Antonino] Cambria Ufficiale contabile
nella Prosegrezia di Spatafora – San Martino, e di Don Francesco Grillo
Prosegretto di Rocca
1822 Sulla sentenza della Corte Marziale ordinaria di Valdemone, che assolve
Giuseppe Pollaci imputato d’asportazione d’armi
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703
10
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1822 Ordina il rimborso di onze 15 a favore della Corte Marziale ordinaria di
Palermo
1822 Sul conto del Sacerdote Francesco Occhiuto Arciprete di Furnari
1822 Concede la gratificazione di onze quattro a Don Giuseppe Lanza
amanuense della Polizia di Palermo
1822 Comunica la liberazione di Luigi Panariello [o Paraniello], relegato in
Pantelleria e colpevole di espressioni oltraggiose contro Sua Maestà
1822 Sul ricorso di Giuseppe Cariò da Mineo contro Giuseppe Mandrà, che
l’insultò ed oltraggiò, avvalendosi dell’appoggio di quei Carbonari
1822 Rapporto sullo spirito pubblico di Sicilia
1822 Sulla supplenza del Tenente Colonnello Las Casas al Giudice della
Commissione Militare Tenente Colonnello Pucci, che deve giudicare Alfio
La Rosa imputato dei fatti sediziosi di Catania
1822 Sul ricorso di Vincenzo Filipponi d’Alcamo intorno alla comitiva armata
vista in territorio di Monreale e sulle false voci di disordini in Alcamo
1822 Sulla sospensione di Don Simone Favara da Decurione di Menfi
1822 Accusa ricezione delle lettere:
Per il conte Statella
Per i detenuti Scrofani e Massa
Per la riunione segreta scoverta in Catania
Per il marchese di Poggio Gregorio
Per Don Francesco Porcelli
Per il marchese di San Cataldo
Per l’interrogatorio di Gaspare Mazzarella
Per Carlo Teodoro Steibelà
Per il francese Luigi Garnier
1822 Sulla sostituzione del Sottotenente Angelo Campo al paralitico Don
Francesco Pollicino Giudice della Corte Marziale di Siracusa
1822 Resta inteso che le due colonne mobili austriache di Siracusa e Messina,
destinate temporaneamente a Catania, e ad Acireale, rientrano nelle loro
rispettive residenze
1822 Circa le informazioni sul conto di Bernardo Trigòna e Crescimanno barone
La Donna da Piazza, di Onofrio Maria Trigòna e Leto e di Giuseppe La
Bella
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1822 Rimette la sentenza profferita dalla Corte Marziale di Trapani che
condanna a morte Gaspare Sciacchitano, la cui fucilazione avvenne in
Alcamo il primo ottobre stante
1822 Per rintracciare gl’individui sottoscritti nella carta carbonica rinvenuta
presso Prospero Maccarrone
1822 Sul ricorso del Sacerdote Gioacchino Vaccadia che denunzia carbonaro il
Sacerdote Mario Ronsivallo [o Rosisvalle] , investito della carica di
Prefetto ed amministratore della Regia Università degli studi di Catania e
ne chiede la remozione
1822 Resta inteso del rapporto giornaliero di Polizia che riferisce
1. Arresto d’Angela Merendeo per furto minimo a danno di Nicolò De
Simone
2. Ferita riportata in rissa da Saverio Pace in un barraccone di giuoco per
mano del Sacerdote Antonio Buonafede, reso latitante
1822 Sulla condotta di Don Francesco Procida da Palermo partito da Napoli per
Roma con il Colonnello Requesens
1822 Accusa ricezione di due copie di sentenza emessa dalla Corte Marziale
straordinaria di Valdemone che assolve Padre Vincenzo Catinella Priore
domenicano di Catania e condanna invece Padre Vincenzo Mangano
presente e Giuseppe Carlitto contumace, come detentore d’armi vietate e
di emblemi carbonici
1822 Id del notamento della lettera sulla sorveglianza dei fogli pubblici
(Giornali) data al Direttore di Polizia
1822 Id del notamento delle Regie lettere sui seguenti oggetti:
Processure pendenti presso le Gran Corti Criminali
Notizie sul conto dei profughi in Malta
Per il barone di Sabbucci [o Sabuci]
Per gli eccessi clamorosi del 1820, esclusi dall’amnistia del 30 maggio
1821
Per Don Nicolò Massa
Per il Colonnello Fanfano
Sul
ricorso anonimo di Novara contro quel Giudice di Circondario che
1822
obbligò Nicola La Rosa a rinunziare all’ufficio di Cancelliere per
investirne un Carbonaro da Barcellona certo Salvatore Castellini
1822 Resta inteso del rapporto sullo spirito pubblico di Sicilia
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ott
1822 Sugli arresti eseguiti in Valdemone dei seguenti individui
Accordino Nicolò
Allegra Pelleo Pietro
Biridà [o Baridà] Francesco
Birreci Gaetano
Fenaro Felice
Garino Ignazio
Grasso Mariano
Guardiano del Convento dei Cappuccini di Pettine
Minissali Paolo
Mirabile Angelo
Molica Antonino
Raoconà Domenico
Saitta [o Saetta] Antonino
Saitta [o Saetta] Antonio
Saitta [o Saetta] Francesco
Salemi Giuseppe
Salvo Antonino
Salvo Giuseppe
Savoca Spagnolo Fortunato
Scalia Antonino
Valenza Antonino
1822 Comunica al marchese delle Favara il Real gradimento dei servizi prestati
nella Direzione Generale di Polizia
1822 Sull’omicidio commesso nel territorio di Santalucia in persona del
pecoraio Carmelo Caldarone, onde come autori vennero arrestati Giuseppe
ed Antonino Di Salvo, e ritenuti complici i latitanti Felice Ferraro e
Stefano Bellinvia
1822 Sull’istanza d’Antonino Fallace, calabrese, che chiede licenza di potere
esercitare l’arte di calzolaio in Sicilia
1822 Id di Maria Scalia per non venire scacciata dalla casa di sua abitazione ove
non dà motivi di scandalo
1822 Sull’evasione dalle prigioni di Naso dei detenuti Arenga Francesco e
Sebastiano e Messina Antonino
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ott
1822 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di Polizia riferente:
1. Arresto di Francesco Giordano, indiziato per furto ed uno degli evasi
dalla Vicaria di Palermo
2. Ferita commessa da Angelo Mattariano in persona di Lorenzo Maovero
3. Ferita riportata dal barbiere Stefano Varriale, che non volle denunziare
il feritore, asserendo che fu [inc.]
1822 Intorno a Tommaso Brucchia da Bocca di Cattari, passaggero senza
passaporto vidimato, che ha chiesto di ripartire per Civitavecchia
1822 Sull’allontanamento e ritorno in Lecce, sua patria, di Don Giuseppe
Consiglio destituito dall’ufficio di Segretario della Sottintendenza di
Castroreale
1822 Sul furto commisso da quattro ladri armati nella strada consolare della
Scala della Targia a danno di parecchi trafficanti d’olio
1822 Ordina il pagamento di onze 60 per spese di polizia a favore del Generale,
Commissario del Re principe d’Aci
1822 Sul mandato d’accompagnamento di Padre Santoro da Palma
1822 Sulla persona di fiducia da spedirsi a Malta per spiare la condotta di quegli
agenti consolari Giovanni e Giuseppe Romano e le mosse di quei profughi
siciliani e Napolitani
1822 Sopra Salvatore Vaccaro, condannato ai ferri per omicidio, detenuto nel
carcere dell’Arsenale, che insolentisce ed oltraggia quei custodi come per
rapporto del Custode maggiore Francesco Lomonaco [o Lo Monaco]
1822 Sulle riparazioni al carcere di Girgenti e sullo stipendio competente a quei
custodi
1822 Accusa ricezione del rapporto giornaliero negativo di Polizia
1822 Sul rapporto del Regio Console Generale in Malta con lo stato nominativo
e con la filiazione dei sudditi miserabili seguenti, imbarcati per
rimpatriare:
Balsamo Raimondo – Digiovanni [o Di Giovanni] Giuseppe – Parnisi
Ignazio – Savatteri Diego
1822 Sullo stato del processo a carico di vari naturali di Bronte, i quali tentarono
sottrarre dalle forze della Gendarmeria Ignazio Mazzeo
1822 Sul ricorso di Francesco Fasanaro da Catania che accusa come carbonaro
Domenico e Gaetano Francalanza
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16
ott
1822 Propone il Capitano Afan de Rivera come Giudice della Corte Marziale
ordinaria di Catania
1822 Sulla rivolta e sui tumulti d’Alcamo
1822 Sul rimpiazzo del Sottotenente Francesco Caruso nell’Ufficio di Giudice
della Corte Marziale ordinaria di Girgenti, sostituendo il Sottotenente
Salvatore Del Covillo
1822
Rapporti giornalieri negativi di polizia
1822 Sulla condotta del Parroco Don Tommaso Landolina e del Ciantro
Bartolomeo Trigòna di Noto
1822 Id di Don Pietro Parisi di Fiumedinisi che non ebbe parte nell’arresto di
Mario Sparacino
1822 Sulle informazioni intorno a Don Giovanni Campione da Palermo, che
chiede essere tenuto presente all’assunzione di qualche impiego
1822 Rapporto del Tenente Colonnello Comandante la Gendarmeria Reale che
riferisce
1. Omicidio in Villabate in persona di Gaetano Scaduto
2. Ferita grave con arma da fuoco riportata da Antonino d’Acquisto in
Santa Flavia
3. Arresto in Cefalù, perché sforniti di passaporto degl’inglesi di James
Fluntis e James Flunts
4. Arresto del monaco Francescano della Gangia, che afferma essere stati
restituiti, sotto la confessione, oggetti del furto consumato nella Chiesa di
quel convento
5. Furti in Mazzara, cioè di una campana alla Chiesa di San Biagio,
constatato da Domenico Cascio, e di un mulo custodito da Rosario Crimi
6. Arresto in Alcamo di Nicolò Papa, Liborio Mulè e Vincenzo Adamo
ricercati dalla Giustizia
7. Arresto in Mazzara di Francesco Oliverio e Leonardo Palmieri che,
come Guardia a terra, ritengonsi complici della fuga di una barca, che
stava in contumacia in quella marina, di pertinenza di Carlo, Michele,
Pietro, Vincenzo e Vito Lanza, guardata a bordo dai custodi Vincenzo
Fungilla ed Onofrio Bono
8. Fuga dal carcere di Partanna del detenuto Ignazio Zito
15
748
17
ott
1822
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757
17
ott
1822
9. Omicidio in Gibellina in persona di Vincenzo Parisi, di cui accusansi
autori Pasquale Lombardo ed Antonino e Calogero Giorlando
10. Furto in Marsala a danno di Catterina Angeleri
11. Omicidio involontario in Tusa in persona del marinaio Gioacchino
Catania
12. Contrabando di cuoi e zucchero nello scaro di Scoglitti per opera di
Emanuele Berardelli
13. Detenzione in Siracusa dell’inglese Carlo Teodoro Streibreck, perché a
lui diretto un diploma massonico
14. Omicidio di Luigi Martini commesso in Noto da Giuseppe Lombardo
15. Evasione di Gaetano De Marco dal carcere di Casteltermini
16. Arresto in Casteltermini di Gaetano Zaibi, uccisore di Gaetano Ricotta
Sul conto di Michelangelo Buonocore
Sul ricorso di Michelangelo Tortorici che accusa come Carbonari:
Comitini Ignazio Giudice di Comiso e Guastella Giuseppe Supplente
Cassiere Comunale
Sulla condotta del Dottor Don Giuseppe Contorelli Spina da Catania
Sul rapporto della Giunta di Scrutinio per gli Ecclesiastici ed in special
modo per i Sacerdoti Giuseppe Villa e Vincenzo Ingrassia
Sulla sospensione dai loro impieghi, dietro il risultato dello scrutinio di:
Paternò Castello Antonino Deputato Sanitario di Taormina
Lombardo Francesco Paolo Cancelliere di detta Deputazione
Schiattareggia Vincenzo Tomaso archiviaro di Valdina
Sul rapporto dello scrutinio del Prosegreto di Partinico Don Francesco
Polizzi
Id del Sacerdote Giuseppe Cirri, creduto degno di conservarlo
nell’impiego di Cappellano della Chiesa di Cerda
Sulle informazioni di Don Giuseppe Insolia Giudice del Circondario
d’Augusta, denunziato Carbonaro con ricorso del Sacerdote Sebastiano
Passanisi
Sulla supplica di Mastro Luciano Quartararo da Caltanissetta, che, facendo
alcuni carichi a Don Paolino Nicastro Regio Procuratore presso quel
Tribunale, lo denunzia come Carbonaro
Accusa ricezione del rapporto sullo spirito pubblico dell’Isola
15
758
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ott
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765
17
ott
1822 Sull’istanza di Don Giovanni di Aceto [o Aceto] che trovasi nella
impossibilità d’uscire dai Reali domini per come gli è stato ingiunto
1822 Sull’evasione dal carcere di Sambuca dei detenuti Giovanni Mauro e
Giuseppe Tripoli
1822 Sull’arresto dei malviventi Vincenzo Venezia ed Antonino Lunnari
1822 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia che conferisce
1. Ferita riportata da Pasquale Valle per l’urto di un carriaggio
2. Id id da Francesco Cardilli [o Cardillo] per mano di Francesco Viviano
3. Arresto di Gaetano Ajello disertore del corpo dei militi
4. Stupro in persona di Giovanna Cameriere, bambina a sei anni,
commesso dai minori Domenico e Rosario Marchese d’anni 13 e 12
5. Ferita riportata da Marianna Giarrusso per caduta di un balcone
1822 Accusa ricezione di altro rapporto sul furto a danno di Don Filippo Del
Core e sull’arresto di Filippo Giordano evaso dal Forte di Castellamare
1822 Sulla comitiva armata comparsa per la strada consolare di Borgetto
1822 Sul ricorso anonimo denunziante l’esistenza in Aci Santi Antonio e Filippo
di una vendita carbonica alla quale sono affiliati:
Bonfiglio Pasquale
D’Amico Vincenzo
Finocchiaro Ambrogio
Gagliani Giuseppe
Gagliani Michelangelo
Grasso Michelangelo
Grimaldi Gaetano
Musumeci Antonio
Musumeci Filippo
Musumeci Stefano
Puglisi Mariano
Sappuppo Filadelfo
1822 Comunica il risultato dello scrutinio, giusta l’annesso stato, sostenuto dai
Professori ed impiegati negl’infrascritti cinque Collegi di Studi
1. di Polizzi
2. di Rometta
3. di Regalbuto
4. di Augusta
5. di Castrogiovanni
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771
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ott
15
772
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ott
1822 Sullo scrutinio, giusta l’annesso stato dei Professori ed Impiegati nei
Seminari
1. di Palermo
2. di Cefalù
3. di Siracusa
4. di Girgenti
5. di Patti
6. di Messina
7. di Catania
8. di Lipari
9. di Monreale
10. di Mazzara
1822 Comunica l’approvazione dei provvedimenti presi contro Broccia
Giuseppe, Leone Carlo e Santoro Francesco, detenuti nelle carceri serrate
della Quinta Casa in base a denunzia del brigadiere Francesco Riba
1822 Id id a che siano trasportati allo Ospedale della Vicaria i detenuti:
Branda Cataldo e Dimichele [o Dimiceli] Bernardo idropici
Frisella Andrea tisico
Caracappa Giovanni paralitico
Trapani Antonino con fratura al collo del femore
Lanzerotti [o Lanzarotti] Pietro con ascesso maligno alla coscia
1822 Sulla nomina di Don Giuseppe Battiato a cancelliere provisorio della Corte
Marziale Straordinaria di Valdinoto
1822 Sul rimpiazzo del Tenente Colonnello Las Casas alla carica di Presidente
della Corte Marziale Straordinaria suddetta in sostituzione del maggiore
Antonio Resta
1822 Rapporto sullo spirito pubblico di Sicilia
1822 Sulle fedi di povertà di Salvatore Croce, Francesco Torrese, Angelo
Zannelli, Gregorio Prestipino e Nicolò Staiti
15
773
21
ott
1822 Sullo scrutinio degli Ecclesiastici seguenti della Diocesi di Catania giusta
le tre note alligate in fascicolo
Abbati [o Abbate] Giuseppe
Ajello Domenico e Vincenzo
Aramo Francesco
Arcidiacono Giovanni
Ardizzone Pietro
Balsamo Silvestro
Barbagallo Carlo
Bellia Francesco
Benanti Santo
Benedetto Calogero
Berretta Lorenzo
Bonanno Giuseppe
Bonifacio Antonino
Bruno Domenico
Burgio Vito
Burzì Rosolino
Calì Antonino
Campisano Carmelo
Cannavò Giuseppe
Cantone Salvatore
Capritti Sebastiano
Carbonaro Antonino
Carchiolo Vincenzo
Cardaci Pietro
Castagnola Giuseppe
Castro Rosario
Cicala Rosario
Coltraro Mario
ContinellaTommaso
Cosentini Giuseppe Maria
Cossanzo Bartolomeo
Costa Placido
Crofelli Mario
D’Amico Barbagallo Giuseppe
Dibenedetto Agatino
Digiovanni [o Di Giovanni] Giuseppe
Distefano Antonino
Episcopo Epifanio
Episcopo Vincenzo
Episcopo Cascio Pietro
Ferlito Giacomo
Finocchiaro Filippo
Finocchiaro Giuseppe
Finocchiaro Lucio
Fragalà Cirino
Franco Carmelo
Fulci Innocenzo
Gemma Vito
Giannino Gaetano
Giuffrida Filipponeri
Giuffrida Giovanni
Gravina Pietro
Greco Giovanni Battista
Guarnera Sebastiano [o Stefano]
Gulisano Santo
Gulli Vincenzo
Ingrassia Filippo
Ioppolo Giovanni
Lanzafame Giuseppe
La Rosa Angelo
La Rosa Domenico
Laudani Filadelfo
Lavenia [o La Venia] Filippo
Leonardi Domenico
Libra Luciano
Longo Carmelo
Longo Giuseppe
Longo Signorelli Domenico
Maggio Nicolò
Mammano Pietro
Marchese Salvatore
Marino Gaetano
Marino Matteo
Matta Antonino
Matta Giuseppe
Maurigi [o Maugeri] Pietro
Mazzaglia Nicolò
Mazzaglia Orazio
Motta Antonino
Motta Carlo
Marabito Antonino
Musmeci Pietro
Navania [o Navania] Lorenzo
Nicolosi Giacinto
Nicosia Michelangelo
Nicotra Giuseppe
Pastura Giuseppe
Patti Antonino
Patti Girolamo
Platania Carlo
Platania Silvestro
Pappalardo Alfio
Perni Silvestro
Piemonte Domenico
Pinca Salvatore
Pistarà Carmelo
Politi Carmelo
Portale Carmelo
Prezzavento Domenico
Privitera Domenico
Privitera Gabriele
Puglisi Giuseppe
Puleo Stefano
Rapisarda Santo
Riccioli Calcedonio
Riccioli Francesco Saverio
Rigosa [o Rogosa] Giuseppe
Riolo Paolino
Rizzo Francesco
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ott
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ott
1822
Rizzo Pietro
Romano Gaetano
Romano Prospero
Ronsisvalle Mario
Rossi Giovanni Battista
Rossi Felice
Rossi Lucio
Russo Domenico
Salamone Antonino
Salamone Giosuè
Sambataro Domenico
Sardo Giovanni
Sciacca Vincenzo
Scuderi Vincenzo
Spina Paolo
Spoto Nicolò
Tomasello Antonino
Torre Gaetano
Toscano Giuseppe
Tropia Lucio
Uccellatore Vincenzo
Vinci Pietro
Zappalà Alfio
Zappalà Domenico e Salvatore
Zuccarello Natale
Per espellersi dai reali domini un certo Tedeschi bolognese
Perché graduatamente vengano escarcerati gli arrestati per misura di
polizia, a secondo delle circostanze, rimanendo i soli due Giovanni Scalisi
e Giovanni Barba, i quali, come soggetti pericolosi, devono allontanarsi
dal regno
Sul carteggio avutosi dal Sacerdote Calabrese Don Sabato Mercadante con
il Padre Angelo Maria Tagliarini, con Don Giuseppe Maria Mastrocinque
e Don Domenico Monti da Napoli
Sulle informazioni per conto del cappellano Don Giuseppe Salemi da
Montagnareale
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ott
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ott
1822 Sull’ordinanza di polizia per evitare disordini allo sparo nella caccia delle
allodoli
1822 Sui carichi fatti a Don Pietro Siracusano ed ai Canonici Zangla, Marchese,
Uzzo, Minà e Grimaldi del Capitolo di Messina
1822 Perché nessun rapporto è pervenuto sull’arresto di qualcuno dei 46
individui complicati nell’ultima congiura di Palermo
1822 Informazioni sul conto del Vicario Capitolare d’Acireale Don Mariano
Leonardi Grasso
1822 Perché dal carcere di Girgenti siano trasportati nel forte del Molo alquanti
detenuti imputati di rivolta
1822 Resta inteso della traslocazione di Padre Gioacchino Platamone
francescano da Piazza a Naso perché sospetto Carbonaro
1822 Sulla nomina di Don Luigi Leni ad Uomo di legge presso la Commissione
Militare di Messina
1822 Accusa ricezione della sentenza emessa dalla Corte Marziale di Trapani
che mette in libertà Giuseppe Lombardo da Marsala imputato
d’asportazione d’armi vietate
1822 Perché vengano provocate disposizioni a carico del Cancelliere sanitario di
Pachino Don Antonino Brancati per falsa denunzia contro il cavaliere Don
Francesco Starrabba
1822 Sull’allontanamento da Malta, ove non si ottenesse l’arresto, di Don
Benedetto Puglisi, Don Placido Fatta e Don Gaetano Rampolla provenienti
da Marsiglia
1822 Sull’allontanamento da Castroreale di quel Segretario di Sottintendenza
destituito Don Giuseppe Consiglio da Lecce
1822 Sulla disposizione data d’imbarcare per Ancona Prospero Maccarrone e
Domenico Quagliata, condannati dalla Corte Marziale di Messina a dieci
anni d’esilio
1822 Sul ricorso di Nicolò Gurreri da Partanna, a cui si minaccia l’arresto, per
tenere un fucile in casa
1822 Sul processo contro Pasquale Pistario Petitto che, rafforzato da Carmelo
Romano alias Tosarone, minacciò con arma vietata Santo Di Bella che
trovavasi nella propria abitazione
1822 Sulla supplica di Mastro Giovanni Musumeci e di Salvatore Pizzicato
contro Don Biagio Rosa Russo Segretario del Regio Procuratore di
Catania
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ott
15
805
23
ott
1822 Sul processo contro gli evasi dalla prigione di Partanna fra i quali certo
Ignazio Zito
1822 Accusa ricezione del rapporto sullo spirito pubblico di Sicilia
1822 Sul rinvenimento del cadavere di Giovanni Bajada [o Bajda] ucciso in
territorio di Carini, contrada Palmentella
1822 Sull’arresto dei tre napolitani sospetti alla polizia: Ciotola Vincenzo,
Grispino Raffaele ed Orlando Salvatore
1822 Sul Conte di Mola, nativo di Lodi, turbolento che da Livorno intende
venire in Sicilia, e sulla traduzione del nuovo Testamento che sa di
protestantesimo
1822 Per alcuni impiegati della Procura Generale, altri della Cancelleria e taluni
uscieri del Tribunale Civile di Catania, fra i quali i fratelli Antonino e
Giuseppe Costanzo
1822 Per la continuazione del Colonnello Poulet a presiedere la Giunta pel
destino dei condannati
1822 Sulla destituzione del Dottor Gaetano Vanni da Segretario Generale della
Direzione Generale di Polizia
1822 Per il permesso chiesto dal Commissario del Re, duca di Vatticani, perché
da Alcamo vada a Palermo
1822 Sul conto del Sacerdote Francesco Serafino da Siracusa, sospeso dalla
carica d’Istruttore del metodo normale e Lancastriano
1822 Accusa ricezione del notamento delle lettere arrivate sui seguenti oggetti:
1. Per Carlo Todaro Streibeck [o Steibeck]
2. Pergl’individui arrestati nello scorso luglio
3. Per traslocare ad altro luogo alcuni relegati in Lipari
4. Sul conto del marchese Statella
5. Per Padre Angelo Maria Tagliarini domenicano ed altri compagni
6. Chiedesi nota degli eliminati per causa politica
7. Per il signor Guttier
8. Per Don Ferdinando Massa
9. Per la lista delle persone che tuttora si riuniscono nelle vendite
Carboniche
1822 Sul ricorso di Pietro Nicotra da Fiumefreddo che maligna contro quella
Deputazione Sanitaria composta di Carbonari
1822 Sul ricorso del Sacerdote Pasquale Mulè da Favara che denunzia come
Gran Maestro della Carbonaria il Sacerdote Luigi Lentini
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ott
1822 Id di Lorenzo Vassallo da Francofonte che accusa come carbonari il
Giudice ed il Sindaco di Scordia Don Vincenzo Iacchelli e Don Sebastiano
Piro
1822 Sulla falsità della denunzia sporta da Don Carmelo Gioitta da Alcara Li
Fusi a carico di alcuni carbonari di colà
1822 Sui ricorsi di Don Ignazio Anselmo e di Leo Grifo da Novara che denunzia
carbonari Borghese Sacerdote Anselmo, Puglisi Sacerdote Francesco,
Antonino e Filippo Rao e Sansone Salvatore
1822 Sulla nomina del Carnefice, o Boja, al cui ufficio si sono prestati soltanto
Pietro Giambanco [o Giambianco] imputato di furto e omicidio d’Andrea
Ballarino nei fatti di Carini, e Gaetano Di Pasquale imputato di furto di
carne bovina nelle campagne di Montemaggiore, e ciò oltre al Pietro
Romeo condannato a 25 anni
1822 Sul tumulto popolare di Regalbuto, in cui vennero bruciate le scritture di
quella Prosegrezia e dell’ufficio notarile dello stesso Prosegreto Don
Salvatore Timpanaro
1822 Sull’arresto del condannato evaso Don Gaspare Sparti di cui chiese la
ricarcerazione Don Felice Guccione da Mistretta
1822 Rimette supplica di Don Giovanni Di Aceto [o Aceto] perché non venga
obbligato ad allontanarsi dai reali domini
1822 Sulle informazioni intorno al Conciliatore ed al Prosegreto di Mineo,
Carcio Giovanni Benedetto e Monaco Giuseppe
1822 Informazioni sul conto di Melchiorre Roxas [o Roxal], Carmelo Vinti ed
Antonino D’Angelo, denunziati da Placido Falcone come Carbonari di
Calascibetta
1822 Sulla denunzia di Don Michele Tortorici da Pietraperzia che accusa come
Carbonaro il Medico Don Liborio Diblasi, e di un Anonimo di Piazza che
accusa: Anselmo Mario - Arcurio Saverio - Azzolina Liborio - Cammarata
[o Camarata] Domenico e Lauricella Stefano
1822 Sugli allistamenti mensili di fuoribando per le comitive armate, che
scomparvero onde non ha ragion d’esistere detto allistamento
15
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ott
1822 Informazioni sui seguenti carbonari di Niscemi
Cappella Gaetano
Pennino Gaetano
Gagliano Salvatore
Pennino Gesualdo
Gargieri Nicolò
Ragusa Mariano
Maurici [o Mauceri] Francesco
Spataro Vincenzo
Morgami Salvatore
1822 Sulla denunzia di Don Atanasio Clementi da San Michele che accusa
carbonari
Bognardi Angelo
Franchino Pasquale
Bucceri Michele
Margani [o Morgani] Antonino
Bucceri Simone
Migioja [o Mignoja o Mingoia]
Croce
Clementi Atanasio
Migioja [o Mingoia] Giuseppe
D’Amico Salvatore
Spampinato Francesco
1822 Informazioni su Padre Francesco Alibrandi Carmelitano a cui fansi tanti
carichi da Filippo Alessi da Messina
1822 Sui seguenti impiegati dell’Intendenza di Catania:
Bellini Vincenzo
Marcellini Salvatore
Brancaleone Francesco
Mariani Paolo
Ciraulo Emmanuele
Nicolosi Vincenzo
Consoli Tommaso
Pampalone Antonino
Fassari Giovanni Battista
Parisi Domenico
Guglielmino Fragalà Giuseppe
Privitera Alfonso
Rapisarda Gaetano
1822 Sulla destinazione del Capitano Antonio Del Re a Giudice della Corte
Marziale Straordinaria di Valdimazzara invece del Capitano Mariano
Tedeschi
1822 Rapporto sullo Spirito pubblico di Sicilia
1822 Perché il Colonnello Luigi Gioia rimanga in Messina per presiedere quella
Commissione Militare
1822 Sulla comitiva armata che infestava i Distretti di Piazza e di Terranova, i
cui membri sono stati arrestati
1822 Comunica l’arresto dell’Abate Ferrari, di Don Girolamo Montalto, Don
Salvatore Benanti, Mastro Carmelo Fulco, chiamati nella corrispondenza
segreta tra il Ferrari ed il cavaliere Abela
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24
ott
1822 Sui seguenti Carbonari del Comune di Campobello
Arrigo Salvatore
Lo Verde Nicolò
Borbosi [o Barbosi] Salvatore
Mannara Giuseppe
Farruggia Alfonso
Schembri Calogero
Farruggia Calogero
Sillitti Ignazio
Licata Tommaso
Sillitti Salvatore
Lo Iacono Stefano
Zomiso Giuseppe
1822 Sull’istituzione della Giunta provinciale per riattare ed elargare le prigioni
1822 Sui connotati di Bartolomeo Fiorilli da Nettuno, presso Roma
1822 Sul numero degl’individui della Compagnia d’armi del distretto di Noto
1822 Sul ricorso Anonimo di Mongiuffi Melia che denunzia carbonari varie
persone di colà
1822 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia riferente l’arresto del
giovane Mariano Lopiccolo che si trovò nascosto con un coltello in petto
in un tettomorto della casa di Giovanni Allegra, contigua a quella di
Matteo Scaglione, nella quale avea denunziato dei ladri
1822 Sui carichi che Carmelo Occhia [o Occhi] e Giuseppe Raneri da Mangiuffi
Melia addossano a quel Sindaco Sebastiano Sgroi, al Cancelliere Filippo
Siligato e al Cassiere Carmelo Puglia
1822 Sul ricorso di Matteo Rotella da Barcellona contro quel Cancelliere
Francesco Masuri ed il nipote Lorenzo Marzeo
1822 Sull’avviso relativo alla partenza per Messina del Tenente di Vascello
Giuseppe Di Masi, onde dare gli schiarimenti necessari a quella
Commissione Militare nella causa contro l’ex Generale Rossaroll
1822 Sull’inesistenza di comitive armate nella Valle di Girgenti
1822 Sull’istanza del Dottor Giuseppe Cutrona, perché suo figlio Domenico,
giovane avvizzito, sia relegato in un’isola
1822 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia che riferisce
1. Ferita riportata in rissa da Salvatore D’Antoni
2. Furto con chiavi adulterine in casa di Don Pietro Martorana
1822 Sull’istanza di Don Benedetto Amato e Caffarelli da Catania per
conferirglisi colà qualche impiego vacante di polizia
1822 Id di Don Andrea Frangia da Catania per aversi l’ufficio d’Ispettore di
Polizia
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1822 Sul sequestro di un Gozzo nello Scaro di San Vito, che, colà abbandonato,
pare sia padronizzato da Antonio Brazzano, il quale apprestò ai Fratelli
Mangeruva il mezzo di sottrarsi alle forze della Giustizia
1822 Comunica l’interrogatorio del condannato Giuseppe De Guardi [o
Dioguardi], il quale disse ignorare che l’uccisore del principe d’Aci sia
Antonio Zichichi
1822 Accusa ricezione del notamento delle lettere sul conto del decano Paternò
Tedeschi e del Ciantro Amorelli del Capitolo di Catania
1822 Sul rapporto delle notizie riferite dal Maggiore Rubesca, comandante di un
Brigantino a guerra austriaco, proveniente da Smirne, intorno all’incontro
navale tra le squadre turche e greche
1822 Sul ricorso di Francesco Lo Iacono che chiede sia messo in libertà non
essendosi ispetta l’ampia istruzione contro lui ordinata dalla Corte
Marziale del Valle di Palermo
Sulla
destinazione per espiazione di pena, del barone Gioacchino
1822
Landolina, Girolamo La Manna e Girolamo Dichiara, mentre Ingrassia e
Amari furono destinati al bagno di Santo Stefano
1822 Per sorvegliare il temuto disbarco del principe di San Cataldo reduce da
Londra
1822 Sul rapporto alle cinque vendite carboniche di Palermo alle quali
appartengono:
Aceto Giovanni
Ragusa Nicolò
Bologna Francesco e fratello
Ranchibile conte
Bologna marchese
Rapi…figli
Branciforte [o Branciforti] Giuseppe Ribaudo Andrea
Colli Giovanni
Savarino Francesco
Faja Gaetano
Scalia Pietro
Il Folle Vincenzo
Scalisi Giovanni
Lo Russo…
Sirretta Carlo
Maurici…medico
Trigòna Andrea
Pandolfina principe
Villafranca principe
Comunica,
in
base
alla
denunzia
contro
Gaetano Petito, la traslocazione di
1822
costui da Lipari a Favignana, e dei detenuti Ferdinando Canzano al
Castello di Trapani e Giovanni Battista Grimaldi a quello di Pantelleria
1822 Sul ricorso di Luca Petta da Piana dei Greci, per esser posto in libertà,
essendo stata aclarata la sua innocenza
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1822 Sulla sostituzione nella Commissione Militare di Messina di Carlo
Bertuccelli Regio Procuratore ed Uomo di Legge, dovendo tornare al suo
destino in Catania
1822 Resta inteso dell’omicidio di Giovanni Bajata, commesso in contrada
Palmatella, territorio di Carini
1822 Sulla riattazione e sull’elargamento degli attuali luoghi di pena
1822 Sull’oggetto al n. 850 onde Carlo Bertuccelli viene sostituito da Salvatore
Palazzolo
1822 Perché vengano nel Forte del Molo di Girgenti ricevuti quei detenuti che
possono in esso capire
1822 Accusa ricezione del rapporto giornaliero che riferisce l’arresto di
Giovanni Alazio [o Alasio] marinaio per asportazione d’arma vietata
1822 Gratificazione per guasti di scrittoio agli impiegati delle Corti Marziali di
Catania e di Siracusa
1822 Sull’affissione dei Decreti ed Ordinanze ch’emanano dal Governo
1822 Sul trasloco da quello di Nicosia ad altro convento dei religiosi Gurgone
Pietro, Lo Monaco Luigi, Ferro Vincenzo, Laporta Giuseppe e Stazzone
Francesco
1822 Sulla corrispondenza tra i Commissari del Re col Direttore Generale di
Polizia
1822 Comunica la destinazione del Maggiore Scandurra a sostituire nell’ufficio
di Presidente della Corte Marziale ordinaria di Siracusa il Tenente
Colonnello Lastorina
1822 Rapporto sullo spirito pubblico dell’Isola
1822 Sulla partenza per Gibilterra da Malta, ove era arrivato e respinto dal
Governo, del profugo siciliano Don Nicola Santamaria, sopra un
brigantino comandato dal Capitano Giovanni Battista Casangena
1822 Sul rapporto giornaliero di polizia che riferisce sul tentato furto, in un
giardino fuori porta Montalto, e ad un matrimonio clandestino avvenuto
nella Sagrestia di Santa Margherita tra Don Antonio Bruno e Anna
Morgana in presenza del Parroco
1822 Per Don Francesco Costantino, denunziato come istitutore di vendite
carboniche in diversi luoghi
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ott
1822 Sull’evasione dalle carceri di Favara di Ignazio Gagliano da Cianciana, e
di Sorce Luigi, Musca Domenico, Messina Gerlando e Scicli Giuseppe da
Favara, mentre altri due cioè Don Baldassare Cattano da Caltabellotta e un
altro da Vietri si restituirono subito in carcere
Sull’arresto
di Rosaria Micarello da Forza, suscitatrice della rivolta
1822
popolare colà
1822 Id di Baldassare Palermo da Salemi uno degli evasi dal carcere di
Castelvetrano
1822 Sulle informazioni intorno ai seguenti cittadini di Modica: Barone di
Calamenzana – Camardelli Antonino – Castorino Girolamo – Corulla
Ferdinando – Lorefice Francesco – Leva Giuseppe – Plucchinotta [o
Pulchinotta] Saverio
1822 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia sul fuoco accidentale
sviluppatosi nella bottega di Carnezzeria sita nel Casserello (via-Cassari)
1822 Sull’istanza di Don Giuseppe La Rizza da Ravanusa, esonerato dalla carica
di Usciere di quel Circondario
1822 Sulla sentenza di morte emessa dalla Corte Marziale di Trapani ed eseguita
in persona di Gaspare Sciacchitano da Corleone
1822 Sul motivo per cui Don Francesco Guarino Supplente del Giudice
Circondariale di Termini sia stato chiamato a Palermo
1822 Sulle cannonate tirate da due legni grossi sull’altura del mare di Mazzara
1822 Sulle informazioni intorno al profugo Don Giuseppe Forzano reo di
omicidio, ed al Capitano d’armi del distretto di Patti Don Antonio Orioles
su ricorso degli eredi dell’interfetto Francesco Ferlazzo
1822 Sull’arresto dei rei dell’ultima congiura del gennaro in Palermo
1822 Sulla comunicata sentenza profferita dalla Corte Marziale Straordinaria di
Palermo che condanna a morte Salvatore Meccio
1822 Comunicazione perché si neghino a Roma passaporti per i Reali Domini ai
signori Lorenzo Hammel e Pietro Guglielmo Muller, negozianti Olandesi,
che giungono colà provenienti da Madrid; e si vieti il disbarco in Sicilia
1822 Per concedersi il sussidio di tarì due al giorno a Don Pietro Gesualdo da
Napoli, relegato in Pantelleria per idee politiche
1822 Sulla supplica di Giuseppe Vista che, implicato nel processo di Rossaroll,
chiede essere escarcerato con mallevaria
1822 Rapporto sullo spirito pubblico di Sicilia
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1822 Per farsi riunire la Corte Marziale Straordinaria di Palermo onde decidere
sulla libertà del Capitano Antonio Merlo
1822 Informazioni sul conto del Parroco di Mazzarrà Padre Antonino Anzelmo
1822 Sulla fuga dei custodi del carcere di Favara Giosuè Buscemi e Salvatore
Schifarii, che contribuirono all’evasione di Giuseppe Scicli, Gerlando
Messina, Luigi Sorce e ed Ignazio Gagliano
1822 Resta inteso del rapporto giornaliero di Polizia che riferisce
1. Fuga di Mariano Lopiccolo, arrestato per asportazione di coltello, dal
Cancello del Commissariato di Castellammare
2. Ferita alla testa riportata da Antonino Natoli per essere stato investito da
un carriaggio
1822 Sugli evasi dalle prigioni di Naro Sebastiano e Francesco Arenga ed
Antonino Messina
1822 Sulle riparazioni e sugli ampiamenti dei luoghi di pena e dei Forti
dell’Isola
1822 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di polizia che rivela
1. Ferite riportate da Don Vincenzo Petralia per mano del pizzaiolo del
vicolo della Neve, e da Don Orazio Fardella per mano del calziolaio
Crispino Calcagno
2. Furto con discasso nella bottega di Pietro Vesco
1822 Rimette istanza di Pietro Ciappi per essere impiegato negli uffici di Polizia
1822 Id di Camillo Cannarozzi per lo stesso oggetto
1822 Id del Dottor Filippo Sidoti per esser tenuto presente negli impieghi di
Chirurgo di Polizia
1822 Sull’istanza della Confraternita e Chiesa dei Santi Quaranta Martiri per
potere riunire la compagnia onde esercitare i divini uffici
1822 Sulla sentenza emessa dalla Commissione Militare di Messina contro
gl’imputati della sommossa avvenuta in Gesso per opera dei Carbonari fra
i quali è stato solo arrestato il Sacerdote Antonino Urdile
1822 Sulle impressioni raccolte intorno ai Regi decreti che aboliscono la pena di
morte per gli asportatori delle armi vietate
1822 Sui risultati dello scrutinio per gl’impiegati delle Camere Notarili di Sicilia
meno di quelle di Palermo e di Girgenti (Non esistono però le note)
1822 Sull’associazione segreta scoverta in Catania
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1822 Sul Maggiore Don Antonio Resta Presidente della Corte Marziale
Straordinaria di Valdinoto
1822 Per la crociera delle barche reali armate
1822 Rimette istanza delle famiglie danneggiate di Caccamo, per procedersi
all’arresto dei rei di quel tumulto
1822 Sulla proposta di Gaetano Rubino ad Ufficiale di Polizia in Villabate, e
sulle informazioni per conto d’Ignazio Pitarresi e Simone Pravatà anche
essi candidati
1822 Sulla supplica del Sacerdote Cristadoro, che chiede gli si faccia
compimendo di giustizia, trovandosi da più anni detenuto nelle carceri di
Palermo
1822 Id di Don Giuseppe Firetto e Don Vito Colletti da Ribera per portarsi a
termine i processi contro loro, prevenuti dei misfatti colà commessi nel
periodo delle passate vicende
1822 Id del Dottor Don Rocco Sciagura [o Scigura] da Terranova per essere
nominato Commissario o Ispettore di Polizia
1822 Sull’evasione dalle carceri di Favara e sulla sollecitazione dei processi
contro Giovanni Mauro e Giuseppe Tripoli, da molto detenuti in carcere, e
sull’espletamento dei processi contro i colpevoli dell’omicidio di Don
Luigi Di Leo e dell’incendio a danno del Prosegreto Cacioppo
1822 Per un furto consumato nella chiesa Madre di Gratteri
1822 Rapporto sullo spirito pubblico del Valle di Catania
1822 Sugli appalti dei lavori di riattazione dei luoghi di pena
1822 Sul ricorso d’Antonio Catalano perché ingiustamente suo figlio Giuseppe
fu arrestato per il furto del Bambino Gesù della Chiesa degli Angioli o
della Gangia
1822 Rapporto sullo spirito pubblico di Sicilia
1822 Per l’arresto di Frate Francesco Mirto cappuccino, imputato di furto
qualificato e saccheggio nella Casina di Campagna ai Colli del marchese
Ferreri
1822 Per la partenza di Don Giuseppe Consiglio ex Segretario della
Sottintendenza di Castroreale
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1822 Sull’istanza dei seguenti imputati di Carboneria per espletarsi la loro causa
innanzi la Corte marziale straordinaria di Palermo
Anelli Giovanni
Murana Calogero
Anelli Giuseppe
Muratori [o Muratore] Antonino
Caputo Gaetano
Melodia Nicolò
Merlo Antonino
Navarra Benedetto
1822 Sul ricorso di Giovanni Lo Cicero abitante nella villa San Polo contro
Gioacchino Mineo che disturba il contado
1822 Sui carichi gravati da Giovanni Musumeci a Don Biagio Rosa Russo
Segretario della Procura Generale di Catania, perché abusò della moglie di
lui, mentre costei da Mascali andò dal Rosa per affari d’ufficio
1822 Sul ricorso dei singoli di Pozzallo che denunziano Carbonari:
Bonasera Antonio
Carmuccio Angelo
Covello Antonio
Giannone Concetto
Licona Andrea
Licona Giuseppe
Marrenti Gastone
Rosa Pietro
Tiralongo Franzo
1822 Accusa ricezione dello stato settimanale dei seguenti reati consumati
nell’isola cioè:
1. Minaccie in Misilmeri, inferte da Sebastiano di Ria ad Antonino
Salaparuta [o Salapurata], nonché ferita d’arma da fuoco in persona di
Luigi Traina, ed impedimento dell’esercizio dei propri diritti contro
Calogero Candura e Carlo Martino
2. Furto di frumento in Ogliastro e Borgetto
3. Omicidio in Partinico consumato in persona di Pietro Carollo e mancato
nelle persone di Rosalia Lunetto e di Antonio Arcobascio
4. Omicidio in Carini in persona di Giovanni Bajada
5. Furti vari in Cefalù, Contessa, Corleone e Giuliana
6. Detenzione d’armi nella casa di Angelo Pepe in Castelbono
7. Furti diversi in Caccamo, Sciara e Ventimiglia
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1822
8. Furto in Messina a danno del marchese Sollazzo, e Ratto della donzella
Donna Anna Caccia, commesso da Don Giuseppe Manromati [o
Manrorati]
9. Omicidio di Giuseppe Cesaria in Lipari
10. Furto in Ragusa a danno della Prosegrezia
11. Omicidio in Modica in persona di Emanuele Leocata
12. Arresto di Giuseppe Ciaravella e furto di frumento e Galline in Scicli
13. Arresto di Domenico La Barbera in Siracusa
14. Id di Francesco Lastorina in Augusta
15. Furto in Aci Sant’Antonio a danno del Signor Patanè
16. Adulterio in Vizzini commesso dalla moglie di Giuseppe Liotta con
Giovanni Barletta
17. Arresto in Siculiana di Don Francesco Sgroi
18. Arresto in Ravanusa di Giovanni Massana
19. Resistenza alla forza pubblica da parte del Sindaco di Campobello
20. Minaccie ed ingiurie profferite da Don Giuseppe Abbate contro il
Giudice del Circondario di Caltanissetta
21. Percosse lievi riportate in Santa Catarina da Cosimo Mastrosimone
22. Oltraggio al Giudice del Circondario di Mussomeli profferito dai
coniugi Immormino
Sul rapporto giornaliero di polizia che riferisce:
Arresto di Pietro Consabella per furto con destrezza a danno dell’austriaco
Adamo Fortin
Sulle disposizioni economiche chieste da Donna Concetta Sangiorgio
contro il marito Don Pietro Sangiorgio [o San Giorgio] per la pratica
scandalosa con Donna Rosa Martinez d’Augusta
Sul rapporto giornaliero di polizia riferente la rissa tra Don Pietro
Ferruggia e la sorella Donna Marianna Melischi onde il primo rimase
ferito
Sul rapporto intorno allo spirito pubblico dell’isola
Id di polizia sul furto di un carro commesso da Salvatore Chiavaro a danno
del Signor Brognò [o Brugno]
Resta inteso dell’arresto d’Ignazio Guzzo, incolpato dell’omicidio di
Antonino D’Acquisto Curatolo di Bagaria
Id del rapporto giornaliero di polizia sull’arresto di Mariano Lopiccolo,
colui che fuggì dal Cancello del Commissariato di Castellamare
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1822 Id id sulla ferita riportata da Michelangelo Cannata per mano di Giuseppe
Andriolo
1822 Rapporto dell’occorso nel teatro di Modica tra i Gendarmi ed alcuni
paesani, i quali, per avere fischiato ad un attore insufficiente, furon fatti
segno ad ingiurie e minaccie da quattro Gendarmi
1822 Sulla detenzione dell’Abate Saverio Scrofani
1822 Sulla filiazione dei due Piemontesi Francesco Ferreri da Rodi e Giovanni
Beltratti da Mondovì
1822 Rapporto sullo spirito pubblico di Sicilia
822 Resta inteso della sentenza del Giudice Circondariale del Molo con la
quale veniva condannato Don Giuseppe Scrudato, come reo
d’adulterazione di sommacco
1822 Sul rapporto giornaliero di polizia che riferisce:
1. Denunzia di Salvatore Li Mandri che vide quattro bovi pascolare nelle
terre del principe Sciara alle Falde del Monte Pellegrino, guidati da un
incognito, che fuggì, lasciando le bestie, le quali furono tradotte nella
Ranteria dell’Olivuzza
2. Arresto di Salvatore Galifi, Giuseppe Nuccio e Domenico Benfante per
avere bastonato Salvatore Schifo e Vito Tagliavia
3. Arresto di Francesco Raineri diffamato e sospetto, autore di furto
perpetrato nella casa d’Agostino Graccio
1822 Perché venga punito Francesco Donanti alias Ciulla per oltraggi fatti alla
Gendarmeria di Licata
1822 Sul ricorso del vescovo di Mazzara per i continui matrimoni clandestini
che si consumano nell’isola di Pantelleria fra i quali:
De Filippis Michele con Valenza Emmanuela
Accardo Giovanni con Pandolfo Rosaria
Rizzo Felice con Santa Bonello
Ferreri Giuseppe con Campo Giuseppa
Guccione Vincenzo con Brignone Giuseppa
Sferlazzo Giuseppe con Ferreri Maria
Siragusa [o Siracusa] Salvatore con Francesca Guttarez
1822 Accusa ricezione dello stano [stato] nominativo dei sudditi residenti in
Malta cioè: Buonomo Antonio – Canepa Vincenzo – Di Rosario Rizzo
Giovanni – Gabriele Michele – Masucci Domenico – Venuti Antonino
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1822 Id della sentenza sui tumulti di Gesso
1822 Sull’arrivo in Messina del detenuto Maggiore Vista
1822 Sul rapporto giornaliero di polizia del 3 novembre che riferisce:
1. Processo contro Rosa Coniglio e Concetta Briella che vollero per forza
aprire una secoltura [sepoltura] al camposanto
2. Denunzia di furto contro Salvatore Lo Guasto a danno di Baldassare
Nicosia
3. Arresto di Pasquale D’Anna da Cefalù per mandato di deposito
4. Id di Salvatore Calabrese imputato di furto a danno del suo padrone Don
Girolamo Gubernatis da Girgenti
1822 Rapporto giornaliero come sopra del 4 riferente furto di posate d’argento e
altro con chiavi adulterine a danno di Donna Rosalia Ruvolo
1822 Id del 5 sul furto di Calici e Pisside d’argento nella Chiesa della Madonna
del Lume in via Cassari, e precisamente nella stanza del sagristano
Gaetano Genna
1822 Id del 6 sul tentato furto con scassinazione in via Castro nella casa abitata
da Donna Antonina e Donna Paolina Resita
1822 Sull’arresto di Nicolò Teri, il solo ancora latitante della comitiva armata
che scorazzava il distretto di Mazzara
1822 Sulle rinovazioni delle licenze d’armi
1822 Sul congedo di 29 giorni chiesto dall’Impiegato di Polizia marittima Don
Vincenzo Fleres
1822 Perché si restituisca in Caltagirone il cavaliere Salvatore Maggiore da colà,
confinato in Agosta per violenze usate in pubblica strada al cavaliere
Giuseppe Aprile Mangravita
1822 Resta inteso dell’ammissione di Don Girolamo Mancaso [o Mancuso] a
servire dall’Ufficiale sopranumerario nella Direzione Generale di Polizia
1822 Id id dell’abate Don Vincenzo Lena come interprete di lingue presso detta
Direzione
1822 Sulla dichiarazione della Giunta di Scrutinio che proclama non appartenere
alla Carbonaria l’Arciprete di Calatafimi Don Francesco Avila
1822 Sui rapporti giornalieri negativi dei 28 e 30 ottobre e 1 novembre
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1822 Id del Commissario del Re in Messina che riferisce:
1. Omicidio nella marina di Tusa in persona del marinaio Gioacchino
Catania per mano di Domenico Vitale
2. Arresto in Sambuca di Caldarone Pasquale per resistenza all’usciere
Anania Carmelo
3. Duello alla pistola in Messina tra un passaggiero Inglese ed un ufficiale
Austriaco, onde il primo rimase ferito
4. Arresto in Militello di Luigi Favazzo per asportazione d’armi
5. Evasione dalle carceri di Naso dei detenuti Sebastiano Avanza [o
Avenza], Antonino Messina e Francesco Germania
1822 Sui ricorsi d’Antonino e Pietro Cambria che denunziano Carbonari di
Spadafora San Martino: Rosario Greco, Domenico Giaimis, Pasquale
Rizzo, Andrea Giaimis
1822 Sul ricorso dell’ex maggiore Vista
1822 Sui decreti di grazia concessa ai condannati:
Castelnuovo Vincenzo
Del Milo Domenico Antonio
Cipollina Giovanni
Menna Donato
Codalunga Camillo
Paolucci Giovanni
1822 Sulle informazioni intorno al ricorso d’Ignazio Gerbano da San Fratello
che denunzia come carbonari:
Di Giorgio Cirino
Indiviglia Filadelfio
Di Giorgio Domenico
Maimone Ferdinando
Di Giorgio Paolo
Mezzopane Ferdinando
Di Giorgio Serafino
1822 Intorno al Sacerdote Giuseppe Cristadoro reo di stato
1822 Sull’interrogatorio del condannato nella Cittadella di Messina, Antonio
Bonanno che smentisce il contenuto di una sua denunzia
1822 Sulla gratificazione proposta a favore degl’impiegati della Lista di
Fuorbando
1822 Sulle dichiarazioni raccolte dal referto del soldato veterano Anastasi e del
Gendarme Florio intorno a voci sediziose in Trapani
1822 Sulla falsa voce di erigersi nuovo paese nel Real sito della Ficuzza sparsa
dall’eremita Gaetano Amato
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1822 Sui risultati della Giunta scrutinatrice intorno ai Giudici Circondariali delle
sette valli (sono però alligati soli i sei seguenti quadri) cioè
Giudici, Supplenti e Cancellieri dei Circondari
1. della Valle di Caltanissetta
2. della Valle di Catania
3. della Valle di Messina
4. della Valle di Siracusa
5. della Valle di Trapani
6. Consiglio dell’Intendenza di Siracusa
1822 Sulla sospensione del Sacerdote Giuseppe Orlando dagl’impieghi di
Segretario del Vescovo di Siracusa eccetera, a cui favore militano delle
ragioni onde viene raccomandato
1822 Sulla supplica di Don Carlo Artale, Commissario di Polizia, per
rimborsarglisi la differenza dello stipendio enascente dal nuovo organico
1822 Il commissario di Polizia Dottor Gaetano Scarlata rimette l’incartamento
sul processo di Don Saverio Scrofani e Donna Maria Avellone da Napoli,
dei quali propone l’escarcerazione, non essendo delittuose le lettere presso
loro rinvenute nella corrispondenza con Don Gaetano Abela e l’abate
Agostino Ferrari.
Nel fascicolo sono alligati – Il Procello Volume I – Verbale di reperto di carte
Volume II – Carte trovate presso Scrofani
Volume III – Carte italiane tradotte dal francese
1822 Sul rapporto intorno allo spirito pubblico dell’Isola
1822 Sul ricorso anonimo contro Don Annibale Morfino che tiene in casa giochi
d’azzardo
1822 Sulla grazia concessa a Francesco Cespes, colpevole di cospirazione
politica e correo nei tumulti avvenuti in Messina a 25 e 26 marzo, e
promossi dall’ex Generale Rossaroll, onde la pena di morte gli viene
comutata a 25 anni di ferri da espiarsi nel bagno di Santo Stefano
1822 Sulla comitiva armata fattasi vedere nei due distretti di Piazza e Terranova
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1822 Sul rapporto giornaliero di Polizia che riferisce
1. Rissa tra Don Cosimo Maino, Don Stefano Profeta, Mastro Francesco
Torregrossa con i coniugi Antonino e Francesca Ciuffo
2. Contusione riportata da Grazia Falbo, moglie d’Antonino Sgroj per
percosse inferte da Bernardo La Rocca
3. Furto con chiavi adulterine nella casa dei fratelli Schirò da Piana
1822 Per la chiesta escarcerazione di Giuseppe Catalano, innocente del furto
ascrittogli del Bambino della Chiesa della Gangia
1822 Sul rapporto giornaliero di polizia che riferisce
1. Denunzia dei fratelli Don Benedetto e Don Giuseppe Dotto, contro
alcuni religiosi del convento di Sant’Anna che trafugano robba dalla
stanza dell’infermo ex Provinciale Durante, presso cui i Dotto tengono
deposito di oggetti
2. Rissa, senza esito ferale, tra Andrea Andriolo e Carmelo Dibartolo [o Di
Bartolo]
1822 Altro rapporto sul furto di danaro, d’oro e d’argento con scassinazione
nella casa del Sacerdote Giuseppe Digiovanni [o Di Giovanni]
1822 Sulla condotta tenuta dalla Brigata di Gendarmeria di Partinico con quel
Giudice supplente Don Gaetano Bonanno
1822 Sui connotati di Bonacci Domenico, Fedele e Giuseppe da Mangorei,
imputati d’omicidio in persona di Don Bruno Angotti di detto comune, i
quali intendono sottrarsi alle ricerche fuggendo fuori regno
1822 Sulla supplica del nobile Don Luigi Guttadauro da Siracusa, che chiede il
conferimento dell’Ufficio di Commissario o Ispettore di Polizia
1822 Resta inteso del permesso d’armi ritirato a Mastro Antonino Ferrauto da
Caltanissetta
1822 Id di non essere accolta l’istanza di escarcerazione con mallevaria, sporta
dal Maggiore Giuseppe Vista come implicato nel processo contro
Rosseroll
1822 Intorno alle cannonate intese sulla spiaggia di Mazzara
1822 Sull’esecuzione dei decreti di grazia a favore dei tre detenuti Giovanni
Cipollone, Donato Menna e Domenico Antonio Del Milo
1822 Sull'arresto di persone impiegate nell’amministrazione del Real sito della
Ficuzza
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1822 Sulle informazioni intorno al Sindaco di Tusa Giuseppe Coco ed al già
sospeso Giudice del Circondario di Santo Stefano di Camastra Don Luigi
Naselli
1822 I. Sullo scrutinio della Giunta per i letterati sul conto dei Professori,
Istitutori ed educatori della Valle di Caltanissetta cioè:
Collegio di Studi e Convitto in Caltanissetta
Accademia in Piazza
Collegio di Studi in Castrogiovanni
Collegio di Studi in Mazzarino
Scuole comunali nei vari comuni (Vedi gli stati alligati con le indicazioni
delle persone i cui nomi vengono riportati nell’indice alfabetico)
II. Sullo scrutinio c. s. della Valle di Palermo cioè: nella città di Palermo
Collegio Massimo dei Padri Gesuiti
Convitto Reale diretto dai Padri Gesuiti
Convitto Colasanzio diretto dagli Escolopi
Conservatorio del Buon Pastore dei Dispersi
Id di San Rocco degli Orfani
Collegio di Studi in San Silvestro diretto dai Padri delle Scuole pie
Casa dell’Oratorio e dell’Olivella
Educatorio Carolino per le Dame
Scuole Normali
Scuole private autorizzate dalla Commissione d’Istruzione Pubblica
Biblioteca pubblica detta del Senato
In Monreale - Collegio di Studi
In Termini
id
In Polizzi
id
Scuole comunali negli altri comuni della Valle
(Vedi come sopra gli stati alligati)
III. Id della Valle di Siracusa cioè
Accademia reale e Seminario vescovile in Siracusa
Collegio di Studi in Augusta
Collegio di Studi in Noto
Collegio di Studi in Modica
Collegio di Studi in Scicli
Scuole comunali negli altri comuni (vedi come sopra gli stati alligati)
1822 Rapporto sulla tranquillità della Valle di Catania
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1822 Sull’istanza del Dottor Vito Iannelli da Castroreale per essere Vice
Ispettore di Polizia
1822 Rapporto giornaliero di Polizia dal quale risulta un furto commesso con
chiavi adulterine in casa di Donna Margherita Manzella e Pareti, di vari
oggetti, fra i quali alcuni che il principe di Santa Marina [o Santamarina]
aveale consegnate per impegnarle al Monte di Pietà
1822 Altro in cui riferisce
1. Arresto di Vincenzo Campagnone e di Giuseppe Caruso i quali, per
ragioni di caccia, ferirono in contrada delle Teste Salvatore Leto
1822 Sull’avvenuto arresto in Riesi, per aver fatto parte di una comitiva armata,
di Lo Grasso Pietro – Pasqualotto Giovanni – Turco Giuseppe –Veneziano
Biagio – Volpe Cristofaro
1822 Accusa ricezione del notamento contenente i seguenti nomi di Carbonari
di Girgenti
Agozzino Gaetano
Alonge Francesco
Alaimo Innocenzo
Alonge Giuseppe
Amato Concetto
Caruso Giuseppe Ippolito
Amato Giuseppe
Carrubba Antonino
Amoroso Francesco
Ceraulo [o Celauro] Carmelo
Amoroso Gaetano
Ceraulo [o Celauro] Giuseppe
Amoroso Simone
Contarini Leopoldo
Antinoro Pietro
Contarini Maurizio
Bertucci Carmelo
Corbo Pasquale
Bertucci Emanuele
Dazio Gastone
Bianchini Carlo
Deluca [o De Luca] Agostino
Bianchini Ferdinando
Dibella [o Dibetta] Salvatore
Biondi Antonino
Dibenedetto Vincenzo
Biondi Calogero
Dipalma [o Di Palma] Francesco
Biondi Francesco
Dipalma [o Di Palma] Mariano
Bonadonna Carmelo
Dipalma [o Di Palma]Michelangelo
Bonadonna Giuseppe
Di Rosa [o De Rosa] Sebastiano
Bonadonna Vincenzo
Distefano Giuseppe
Borsellino Dima
Fasulo Giuseppe di Gaetano
Briffa Antonio
Fasulo Giuseppe Antonio
Briffa Giacomo
Fasulo Raimondo
Buonocore Saverio
Fasulo Serafino
Cacciatore Antonio
Cacciatore Carmelo
Campanella Calogero
Carbonaro Giuseppe
Carbonaro Vincenzo
Cardella Giuseppe
Cardella Libertino
Grisafi Filippo
Guardiano del convento di San Vito
Guarnotta Vincenzo
Guarraci Gaspare
Gubernatis Girolamo
Indelicato Emanuele
La Mantia Antonio
La Mantia Giuseppe
Lauricella Francesco
Lazzaro [o Lazzano] Onofrio
Lombardi Agostino
Lopes Antonino
Lopes Contrastato [o Costantino]
Lopresti Settimo [o Settimio]
Lumia Antonino
Lumia Domenico
Lumia Giuseppe
Macaluso Giuseppe
Magliani Domenico
Marchica Giuseppe
Marchica Pietro
Martinez Matteo
Mendola Pasquale
Montuoro Ferdinando
Montuoro Giuseppe
Gaglio Calogero
Galifi Gerlando
Galifi Giuseppe
Galifi Michele
Gallo Nicolò
Galzerano Nicolò
Gibilaro Giovanni
Mora Vito
Moscato Antonino
Moscato Michele
Piazza Antonino
Politi Raffaele
Prestileo Calogero
Prestileo Isidoro
Ricci Gramitto Antonio
Ricci Gramitto Emanuele
Rizzo Gerlando
Russo Salvatore
Ruvolo Pietro
Sala Angelo
Sala Cesare
Sala Pantaleone
Salvago Pietro
Salvajo Antonino
Sammartino Calogero
Schifano Francesco
Seminerio Amodeo
Seminerio Salvatore
Sicurelli Liborio
Sileci Gaetano
Sileci Giuseppe
Sileci Salvatore
Sparacino Filippo
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Mora Francesco
Spoto Filippo
Sterlini Giuseppe di Calogero
Urso Simone
Sterlini Giuseppe di Filippo
Vela Salvatore
Tomasini Ignazio
Venti Pietro
Torricelli Garzia
Vignales Salvatore
Trainiti Martines Liborio
Vignales Giovanni
Ugo Nicolò
Vullo Antonino
Urso Francesco
Vullo Rosario
1822 Sulle informazioni intorno al ricorso di Paolo Porrovecchio e Giovanni
Chiantia a carico dei seguenti funzionari di riesi accusati come Carbonari:
Infantone Gaetano
Pasqualino Giuseppe
Debilio Rosario
Sanfilippo Giuseppe
Dibenedetto Giuseppe
Trapani Giuseppe
Ministeri Giuseppe
Verso Salvatore
1822 Accusa ricezione della nota dei seguenti individui d’Alcamo messi a
libertà dalla Gran Corte Criminale di Trapani
Adamo Pietro
Adamo Vincenzo di Francesco
Adamo Vincenzo di Giovanni
Adamo Vincenzo di Giuseppe
Badali Francesco
Benanti [o Benenati] Antonio
Buongiovanni Paolo
Cammara Vincenzo
Cataldo Gaetano
Como Francesco Paolo
Conti Anna
Conti Vincenza
Costantino Ignazio
Dia Gaetano
Dioguardi Giuseppe
Gagliano Gaetano
Lo Iacono Gaspare
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Milito Felice
Milito Vincenzo
Mulè Gaetano
Paratore Giuseppe
Provenzano Silvestro
Santangelo [o Sant’Angelo] Giuseppe
Scaraglino Catarina
Vivona Stefano
Vutera Giuseppe
1822 Sul ricorso di Stefano Margiotta che denunzia come Carbonari di
Partanna:
Di Leonardo Giuseppe
Sange Giovanni
Giliberti [o Giliberto] Serafino
Signorelli Antonino
Rizzo Nicolò
Tortorici Pasquale
1822 Sulle informazioni intorno ai seguenti Carbonari di Pietraperzia: Stefano
Diblasi [o Di Blasi] Prosegreto, Guarneri Giovanni, Di Fede Rosario e
Simone impiegati
1822 Sull’assassinio commesso in Corleone in persona di Domenico Sabatino
1822 Sui detenuti evasi dalle prigioni di Favara
1822 Sull’ingente furto commesso nella Chiesa madre di Gratteri
1822 Sull’evasione dalle prigioni di Naso di Arenga Francesco e Sebastiano e di
Messina Antonino
1822 Stato di Polizia del mese d’ottobre
1822 Resta inteso che il Console d’Alessandria d’Egitto Riccardo Fantozzi ha
fatto imbarcare Rosario Rizzo da Licata sul brigantino comandato dal
Capitano Antonio Gambardella
1822 Sulla riattivazione della Carbonaria in Licata
1822 Sulla deliberazione della Commissione Militare di Valdinoto a carico di
Don Lorenzo Alberti
1822 Sulle notizie estere riferite dal Capitano Svedese Isacco Pietro Wiclhman
intorno al timore che le truppe Francesi invadessero la Spagna
1822 Con favorevole avviso spedisce l’istanza di Salvatore Laudiano perché
venga reintegrato nell’ufficio di Cancelliere presso il Tribunale di
Commercio di Trapani
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1822 Sulle sentenze di condanna emesse dalle Corti Marziali e dalle
Commissioni Militari contro i rei contumaci
1822 Perché si affretti l’arresto ed il giudizio contro i rei del tumulto d’Alcamo
nelle passate vicende
1822 Sulla gratificazione di 50 ducati mensili concessa al Commissario del Re
in Valdemone Brigadiere Monichy
1822 Resta inteso della soppressione della Congregazione della Via Crucis,
esistente nel convento della Gancia, del cui locale se ne fece cattivo uso
nelle ultime cospirazioni
1822 Sulle informazioni intorno ai seguenti quattro Professori della Regia
Università degli studi di Catania cioè: Dottor Francesco Fulci, Canonico
Francesco Strano, Canonico Giovanni Sardo e Sacerdote Innocenzo Fulci,
ritenuti settari carbonari
1822 Non permette al Signor Merlo, marchese di Sant’Elisabetta di potere
acquistare quattro canne di fucili inglesi che trovansi in dogana; anzi
ordina che dette canne ed altre armi vengano imbarcate
1822 Sul pagamento chiesto dal fallegname Gioacchino Supino per mobilia
confezionata alla Polizia per onze 186. 17. 14
1822 Rapporto sulla tranquillità del Valle di Catania
1822 Per continuarsi la somministrazione dello stipendio al Capo Lanciere ed ai
quattro marinai della Lancia di Polizia destinata al porto di Messina
1822 Sulla distribuzione delle lettere
1822 Sulla destinazione della Gendarmeria alla custodia della carceri
1822 Sui membri che devono comporre le Commissioni Militari
1822 Sulla denunzia degli Artigiani di Castroreale contro i fratelli Domenico ed
Ignazio Collocà
1822 Rapporto di notizie estere pervenute da Messina e riferite dal Capitano
Stefano Timbes francese proveniente da Canea, intorno alla flotta turca,
che lasciava Caudia, e intorno ai Greci colà rimasti che venivano inseguiti
dagli Ottomani
1822 Richiede dupplicato dei due rapporti intorno al relegato Andrea Infanti, e
sull’esecuzioni delle condanne Capitali
1822 Rapporto giornaliero negativo di polizia del 14 novembre
1822 Id di quello del 17 c. s.
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1822 Resta inteso della partenza per Lecce di Don Giuseppe Consiglio
1822 Resta inteso sulle notizie estere sulla Grecia
1822 Sul ritiro in Palermo da Catania dell’ex Commissario del Re Stetella
1822 Resta inteso del rapporto di Polizia sull’arresto di Giuseppe Puccio alias
Scarcina, colto in flagranza mentre rubbava limoni nel giardino del Signor
Caponieri
1822 Sull’arresto di Giovanni Mauro
1822 Sul rapporto giornaliero di polizia che riferisce
1. Arresto di Domenico Cammilleri per mandato
2. Id Amodeo Savarino per ferita inferta a Maria Giannone maritata
Corvaja
3. Ferita irrogata con bastone da Onofrio Ventimiglia a Tommaso Anello
1822 Rapporto sullo spirito pubblico della Valle di Mazzara
1822 Sul destino assegnato ai tre condannati cioè
Barone Gioacchino Landolina al Castello di Termini
Don Girolamo La Manna al Castello di Milazzo
Don Gaetano Dichiara al Castello di Trapani
1822 Proposta a componenti la Commissione Militare per le Cause che trattar
doveano le Corti Marziali disciolte cioè:
Presidente
Ridolfo Legranalais
Giudici
Salvatore Musto – Giacomo Guttadauro – Domenico Raspa
e Segretario Antonio Gaudio
1822 Informazioni della Giunta di Scrutinio per gli Ecclesiastici intorno ai
seguenti:
Canonico Pietro Maugero [o Maugeri] d’Acicatena
Don Giuseppe Salemi da Montagnareale
Mariano Leonardi Grassi d’Acireale
Epifanio Biondi da Mezzojuso
Francesco Avila Arciprete di Calatafimi
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1822 Accusa ricezione del rapporto della Gendarmeria dell’isola che riferisce
1. Arresto di Vincenzo Venezia ed Antonino Lucari per il furto commesso
in Partanna a danno di Stefano e Nicola Corsi
2. Id di certo Paoletto e di Carmelo Quagliata, Giuseppe Fomularo, e
Rosaria Micanelli come complici nel tumulto di Forza d’Agrò
3. Violenze commesse dalla famiglia Coscartino a danno della famiglia
Solarino da Ragusa
4. Ferite riportate in campagna di Calascibetta da Ignazio Sellitti [o Sillitti]
per mano di persone a lui sconosciute
5. Arresto di Giovanni Verona d’Aragona per furto nella Massaria
Cantarella in territorio di Casteltermini
6. Tentata evasione di 32 detenuti dalle prigioni di Casteltermini
1822 Sul rapporto giornaliero di polizia che riferisce
1. Rissa tra Bernardo Manno e Salvatore Santoro
2. Arresto di Salvatore Arcuri per furto domestico a danno del padrone
barone Antonino Bivona
3. Ferita riportata da Francesco Starti nella rissa con Giuseppe Laudicina
nel Camerone della Chiesa nella Casa di Correzione
1822 Per Placido Sgroi che, trovandosi a Napoli, chiede il passaporto per la
Sicilia
1822 Sull’evasione dei detenuti dalle carceri di Favara e sull’omicidio di Don
Luigi Di Leo
1822 Rapporto sulla tranquillità ristabilita nel comune di Mongiuffi Melia
1822 Sulla condotta morale e politica del Sindaco di Calascibetta Benedetto
Nicifari e del Cancelliere comunale Antonino D’Angelo denunziati come
Carbonari da Biagio Corvaia
1822 Sulla denunzia di Don Antonino Scicli da Calascibetta contro Don
Benedetto Nicifari carbonaro il quale, destituito da Giudice esercita ancora
la professione di notaio e di Avvocato
1822 Sulla dimanda di Carlo Papa, sospeso, per motivi di Polizia dall’Ufficio di
Regio Procuratore Generale della Gran Corte Criminale di Caltanissetta,
onde essere reintegrato nell’ufficio
1822 Sulla denunzia di Don Paolo Stefano a carico di Don Nicolò Todaro, Don
Basilio Aloisio e del Carmelitano Padre Vincenzo Todaro Parlavecchio da
Montalbano, e di un anonimo contro i Padri Basiliani della provincia di
Messina accusati come Carbonari
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1822 Comunica notizie estere, riferite dal Capitano Giuseppe Presumo,
proveniente da Calamata, sulla guerra tra Turchi e Greci, i quali ultimi han
fondato la loro speranza nel congresso dei Sovrani in Verona, altrimenti
credonsi perduti
1822 Accusa ricezione della deliberazione della Commissione Militare di
Valdemone a carico di Giuseppe Lavia da Capizzi, imputato
d’asportazione d’arma
1822 Sull’esazione della rendita pubblica in Trapani
1822 Sullo spirito pubblico del Valle di Catania
1822 Sulla denunzia di Francesco Valenti da Giarre contro Giacomo, Salvatore
e Sebastiano Fiamingo accusati come Carbonari
1822 Sulla concessione dei permessi d’armi in Val di Mazzara
1822 Per passarsi alla Commissione Militare, mobili e carte appartenenti alla
Corte Marziale di Palermo
1822 Perché passino alla Vicaria i detenuti della prigione della Bomba di
Palermo che va a riattarsi
1822 Rapporto giornaliero di Polizia sul furto nella Chiesa dell’Annunziata a
Porta di Montalto, denunziato da quel Padre Luigi Orlando dei Padri
Conventuali Francescani, e precisamente dai giogali del simulacro di
Maria Santissima dell’Assunta
1822 Sullo spirito pubblico di Trapani
1822 Accusa ricezione della sentenza della Commissione Militare di Valdemone
sul conto di Francesco Giunta da Condrò
1822 Sullo scrutinio dei giudici circondariali
1822 Sulle grazie concesse ai condannati Giovanni Cipollone, Domenico Manna
e Domenico Antonio Del Milo (o Milo)
1822 Sull’arresto di Giovanni Mauro, evaso dal carcere di Sambuca
1822 Sul rapporto giornaliero di polizia che riferisce
1. Arresto di Gaetano Vernego per furto domestico a danno del padrone
Francesco Paolo Procida
2. Id di Pietro Barbarotto diffamato in genere di furto
3. Id di Antonino e Salvatore Grasso per mandato
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1822 Sull’istanza di Giuseppe Mezzasalma Serra da Messina, per suo figlio Don
Antonio, già in arresto per correzione a dimanda paterna, sia rinserrato nel
convento dei Cappuccini o in casa di correzione a sue spese
1822 Sulle informazioni intorno al notaio Santangelo [o Sant’Angelo]
d’Altavilla
1822 Sulla tentata fuga dal forte d’Ustica del condannato Guglielmo Emulier da
Costantinopoli, agevolato dallo usticano Felice Vegna e di altri marinai
1822 Sulle buone informazioni a favore di Don Antonino Ragusa da Menfi,
confinato a Trapani
1822 Sul certificato di buona condotta chiesto dal commissario Don Francesco
Nobili da Trapani
1822 Sui seguenti Carbonari di Menfi
Bassi Calogero
Giglio Schiavo
Bove Liborio
Giglio Gaspare
Caccioppo Giuseppe
Ragusa Antonino
Di Giovanna Salvatore
Riggio Giacomo
Favara Simone
Valenti Francesco
Giglio Cacioppo Antonino
Mirabile Giuseppe
1822 Sulla tassa sulle licenze d’armi
1822 Sulle doglianze prodotte dal barone Stracuitz Ufficiale di stato maggiore
austriaco al ritorno dal giro per il regno a carico del Sindaco di Cerda
1822 Sulla riattazione dell’altare maggiore della Chiesa Madre di Carini
reclamata da quei frati Minori Conventuali di San Francesco
1822 Sulla riscossione dei diritti di patente per le licenze d’asportazioni d’armi
1822 Sull’elezione del sottotenente Giuseppe Roussel a Giudice della
Commissione Militare in Palermo invece del Tenente Felice Lentini che
parte per Napoli
1822 Sul locale a destinarsi per le sedute di detta Commissione
1822 Sull’arresto d’Antonino Tripodo prevenuto di fazione
1822 Rapporto sulla tranquillità del Valle di Catania
1822 Rapporto giornaliero di polizia riferente l’arresto d’Antonino Morici
diffamato per furti in genere
1822 Id altro che riferisce sul furto commesso di notte nella casa della defunta
duchessa Lucchesi
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1822 Rapporto telegrafico dell’avviso della partenza da Milazzo sul legno Sardo
dei seguenti dieci individui approdati in quel porto ed eliminati dai reali
domini, cioè
Barbato Giovanni da Palermo
Camarda Natale da Piana dei Greci
Catania Francesco da Palermo
Cristadoro Giuseppe da Palermo
Cristiano Luigi da Cosenza
Grano Gaetano da Misilmeri
Marchesano Vincenzo da Montemaggiore
Parisi Gaetano da Palermo
Scalisi Giovanni da Palermo
Volpes Domenico da Palermo
1822 Sulla trattazione della causa intorno ai saccheggi e furti commessi in
Palermo nella casa del Tenente Generale, allora Luogotenente, Naselli, al
marchese Ferrero e al principe d’Aci e altri
1822 Sulla richiesta dei condannati Don Gaetano Dichiara e Don Girolamo
Lamanna che implorano andar per mare al loro destino
1822 Sul rapporto giornaliero della polizia che riferisce
1. Furto con discassazione nella casa di Mariano Talevi Maresciallo della
Gendarmeria
2. Arresto di Filippo Martines [o Martines] e di Giacomo Muscella per
bastonate irrogate alla moglie del Cantiniere Giovanni Dominici
3. Fuga della zitella figlia d’Antonino Zerilli con il figlio del Capo maestro
Bagnara fontaniere
4. Rissa a mani armate tra Stefano Fiori e Giovanni Puglisi
5. Omicidio commesso da Don Domenico Filippone in persona di
Francesco Angelini, e nella costui casa, mentre copulava con la di lui
madre Donna Concetta Filippone
1822 Sull’esistenza di una loggia carbonica in Acireale
1822 Accusa ricezione della deliberazione della Commissione Militare di
Valdemone sul conto di Giuseppe Lavia, imputato d’asportazione d’armi
1822 Sul rapporto giornaliero di polizia che riferisce il tentato furto nella
bottega del Signor Malvia in via Maccarronai
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1822 Sulla denunzia di Don Pasquale Limoli [o Li Moli] da Mineo contro quel
Giudice Supplente, il quale, abitando con la cognata Donna Eleonora
Puccio, cerca farla abortire avendola ingravidata
1822 Su certe misure nella prigione della Quinta Casa
1822 Intorno a Don Francesco Agudo, destituito dalla carica di Capo d’Ufficio
dell’intendenza di Caltanissetta
1822 Sulla rivolta di Polizzi, onde viene accertato che uno degl’imputati è
Salvatore Fatta e Salonia e non Salvatore Fatta e Randazzo
1822 Informazioni sulla supplica di Don Giuseppe Di Marco [o Dimarco] da
Prizzi, perché non è stato rientegrato nella carica di Deputato di quel
Collegio
1822 Per il Giudice del Circondario di Spaccafornio, Francesco Zuccaro e
sull’arresto degli evasi di quel carcere Lentini Gregorio e Spinello Biagio
1822 Sull’usciere del Circondario di Gesso, Francesco Foti, che appartiene alla
Carbonaria
1822 Sui carichi addebitati ai Sacerdoti:
Calì e Sardo Antonino
Calì e Sardo Giovanni Battista e Giuseppe
Savoca Giuseppe
1822 Sul ricorso d’Agostino Messina da Noto che denunzia come carbonari:
Averna Gaspare – Fazio Gioacchino
Lucchesi Bernardo – Poggi Gaetano e Giovanni Battista
1822 Id di Gaetano Musmeci da Giarre contro quel Carbonaro Don Mariano
Distefano
1822 Sull’istanza di Don Salvatore Piricò e compagni che chiedono il permesso
d’armi
1822 Sulla condotta di Carmelo Cantello da Butera denunziato come Carbonaro
1822 Sulla denunzia d’Antonio Grifò da Castiglione che denunzia come
carbonari il Sacerdote Giuseppe Savoca di colà e il Sacerdote Antonino
Calì e Sardo di detto Comune, ma domiciliato in Acireale
1822 Sulle notizie estere intorno la Spagna, pervenute per mezzo di un legno
svedese
1822 Id intorno alla Grecia
1822 Per la sospettata vendita di Carbonari nel comune di San Biagio Platani
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1822 Stato nominativo di Cacioppo Rosalia, Mazzarelli Domenico, Sparacino
Antonia e Rosa, sudditi poveri fatti imbarcare in Malta per la Sicilia
1822 Stato nominativo, spedito dal Console Generale del Levante attualmente in
Malta, signor Antonio Girardi, dei seguenti individui aventi i passaporti in
regola da lui vidimati:
Borg Carlo
Girauth d’Egrefeville
Costandopolo Costantino
Mariott Winch Paolo
Curmi Alessandro
Marzones Federico
Ellul Antonio
Pugersy Antoine
Ellul Salvatore
Pugliese Antonio Giulio
Falzon Giuseppe
Renna Giuseppe
Formosa Giuseppe
Vurtura Francesco
Geraci Giuseppe
Zammut Francesco
Geraci Paolo
1822 Sul procedimento contro Girolamo Gambina e Giuseppe Caccino, imputati
di furto a danno di certo Lombardo
1822 Sul rapporto giornaliero di polizia che riferisce
1. Arresto di Giovanni Fiore per avere inferto una letale ferita a Costantino
Cono che erasi intromesso da paciere in una rissa tra il Fiore e Don
Stefano Dibenedetto
2. Rissa tra i fratelli Francesco e Giuseppe Sacco, Giuseppe Melazzo,
Salvatore Lo Monaco ed altri rimasti tutti feriti
3. Arresto d’Angelo Alliotta prevenuto per ferita in persona di Giuseppe
La Rosa
1822 Rapporto giornaliero di polizia sulle ferite riportate da Michele Silvestri
per mano di persona sconosciuta, e sull’arresto di Giacomo Guerreri
diffamato per furti
1822 Altro rapporto che riferisce
1. Arresto d’Ottavio Masucci, evaso dal forte di Castellammare
2. Furto domestico a danno di Don Giuseppe Morici, commesso dalla sua
serva Margherita Lo Duce
3. Arresto d’Antonino e Salvatore Capritti per mandato di deposito
4. Id di Cosmo Capparonna, Michele Tortorici ed Onofrio Saro colti in
flagranza, scassinando la porta della sagrestia della Chiesa dei Boccieri
5. Id di Giuseppe La Rosa, Cosmo, Stefano e Tommaso Costa, non che di
Onofrio Zimmataro diffamati per furti
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1822 Sulla nuova organizzazione di Polizia e dei Sottintendenti
1822 Rapporto giornaliero di polizia negativo del 10 novembre
1822 Altro come sopra del 27
1822 Reintegrazione di Don Nicola [o Natale] Sollima al Giudicato del
Circondario di San Marco in Catania
1822 Sulle distribuzioni delle lettere di posta
1822 Sulla determinazione del Carcere ove Don Vincenzo Saito da Licata, dovrà
espiare la pena di ventanni in un Castello dell’Isola
1822 Resta inteso delle misure di rigore prese contro Antonino Lo Cascio da
Palermo, detenuto nelle prigioni di Messina
1822 Sulla destinazione provvisoria del Sottotenente Carlo Campo a Giudice
della Corte Marziale ordinaria di Siracusa
1822 Sul rapporto dello spirito pubblico di Sicilia
1822 Sulle riparazioni necessarie alle prigioni della Quinta Casa, riferite
dall’Ingegnere Giuseppe Patti
1822 Sulla rivolta d’Alcamo e sui motivi dell’arresto di Giuseppe Trovato, che
fu presente con la Guardia di Pubblica Sicurezza di colà, allorché alcuni
individui uccisero il figlio di Don Vito Morrione e Carlo Roccaforte
1822 Sulla supplica del Sindaco provisorio di Motta Santanastasia che si
scagiona di non aver rilasciato a quel Prosegreto i tre fucili che gli richiese
1822 Sull’istanza del Dottor Don Salvatore Maria Piazza da Misilmeri per
infliggersi un castigo correzionale ai suoi figli Gaetano e Giuseppe, resi
scostumati ed irriverenti
1822 Sul ricorso anonimo di Naro, chiedente provvedimenti contro quei
calzolai, che, uniti nelle botteghe, la sera spacciano notizie a favore della
Carbonaria
1822 Sulla sentenza profferita dal Giudice del Cirdondario Molo contro
Giuseppe Scrudato come reo d’adulterazione di sommacco
1822 Sul rapporto giornaliero di Polizia che riferisce
1. Arresto di Giuseppe Sgrò da Catania per avere appiccato fuoco alla
bottega di un venditore di cacio in via Argenteria
2. Id di Giovanni Giattina per gravi contusioni inferte col bastone a
Francesco Bellone ed alla di lui figlia
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1822 Sulla sentenza emessa dalla Commissione Militare di Messina nella causa
a carico di Francesco Punta da Condrò, che venne assolto dall’imputazione
di asportazione di armi vietate
1822 Sulle attribuzioni della polizia nell’esecuzione delle sentenze di morte, e
su quelle profferita contro Bernardo Gattuso Ciccarelli condannato alla
guillottina, da eseguirsi sul piano fuori Porta San Giorgio, quale omicida di
Pasquale Chiarciaro [o Chiarchiara] e di Atanasio Maccagnone
1822 Sulla denunzia di Don Vincenzo Vitello contro i seguenti Carbonari di
Riesi
Calafato Gaetano
Ministeri Giuseppe
Debilio Rosario
Pasqualino Giuseppe
Infantone Gaetano
Sanfilippo Giuseppe
Inglese Onofrio
Trapani Giuseppe
1822 Sulle informazioni intorno a Don Pietro Giliberti contabile nella
Prosegrezia di Partanna
1822 Sul ricorso di Onofrio Viola da Girgenti contro i seguenti Carbonari di
colà
Battaglia Giuseppe
Falcone Nicolò
Brunetto Giuseppe
Gravagna Angelo
Cutrafello Carmelo
Viola Giacomo
1822 Sulla supplica di Luigi Girgenti Ufficiale di carico delle Finanze in questa
Real Segreteria, per la sua promozione
1822 Sul processo pendente contro Alfio Bonifazio Cormaci [o Cornaci] da
Lentini imputato di attentato alla vita di Giuseppe Grasso
1822 Sulle lagnanze a carico del Giudice del Circondario di Carini per il furto
tentato a danno di Giacomo Ferranti
1822 Rapporti sullo spirito pubblico dell’Isola e su quello di Valdemone
1822 Intorno al passaggiero Giulio Ferdinando Amet, nativo d’Altona, con
passaporto senza vidimazione del Regio Console di Sua Maestà
1822 Sull’evasione dalle prigioni di Novara dei detenuti
Amendolia Giovanni
Fruscello Venera
Campo Caposanta Carmelo
Lanasiti Vincenzo
Currenti Pietro
Loduca [o Lo Duca] Nicolò
Dipietro Santa [o Di Pietro]
Puglisi Carmela
Florano Matteo
Sciacca Giuseppe
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1822 Sulla partenza della barca Sarda da Milazzo con gli estraregnati
1822 Sui provvedimenti chiesti contro il Giudice del Circondario di Mascalucia
Don Antonino Finocchiaro
1822 Sulla rissa con armi svoltasi nelle prigioni dell’Arsenale tra i detenuti
Matteo Laudicina e Bernardo Frenna
1822 Accusa ricezione del rapporto di Polizia del 30 novembre che riferisce
1. Arresto di Gaspare Romano che vendette all’orefice Vincenzo
Digiovanni [o Di Giovanni] oro vecchio lavorato con pezzetti di piombo
2. Id dei coniugi Salvatore e Rosa Ciresi [o Cirasi] per furto di due ceste di
fichi d’india involati da sopra la vettura a due campagnoli
3. Arresto di Giuseppe Chiarelli, reo confesso di furto di due cappotti a
danno di Raffaele Lombardo
1822 Rapporto c. s. del 1° dicembre riferente
1. Arresto di Francesco Temperino per mandato di deposito, il quale,
nell’atto di essere arrestato ferì l’uomo di fiducia Giacomo Digrazia [o Di
Grazia]
2. Id di Giuseppe Puccio alias Scarcina, diffamato per furti
3. Id di Salvatore Pirrone, qual compagno di Giuseppe Sgrò, che appicava
in una bottega di via Argenteria
4. Id di Salvatore Romeo serva di Mariantonia Tommasi, baronessa
Castelli da Sciacca, come sospetto ladro di danari e gioie a danno della
padrona
1822 Rapporto come sopra del 2 dicembre che riferisce
1. Ferita inferta da quattro bassi Ufficiali austriaci al vecchio elemosinante
Giovanni D’Amore
2. Arresto d’Ignazio De Francesco [o Di Francisco] per furto di due
correggie involate da una carrozza
1822 Rapporto giornaliero di Polizia del 3 dicembre riferente l’arresto di
Salvatore Pirrone per avere, durante l’ubriachezza, bastonato il proprio
genitore
1822 Sull’istanza del Dottore in Legge barone Giuseppe Corvaia da
Calascibetta, perché dalla Quinta Casa passi al Castellammare, ove deve
espiare i dieci anni di pena
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1822 Sulle comitive armate comparse in Ucria e Polizzi e sull’arresto di
Balata Michele
Borzì Emanuele
Branda Pasquale
Caffarelli Carmelo
Caffarelli Giovanni
Cirrimalo [o Cirrimato] Giacomo
Cirrimolo [o Cirrimato] Gioacchino
Costanzo Michelangelo
D’Accorso Giuseppe
Destro Antonino
Difini Michele
Distefano Gaetano
Germanotta Carmelo
Gugliotti Domenico
Imprito Santo
Lagiglia Francesco
Larosa [o La Rosa] Gaetano
Livolsi Giovanni
Livolsi Giuseppe
Lodreata Francesco
Lofurno [o Lo Furno] Mariano
Macia Salvatore
Masitto Gaetano
Parrinazzo Filippo
Patania Filippo
Pepe Antonio
Pepe Giuseppe
Pollaci Giuseppe
Sciarra Pasquale
Stracuzzi Antonio e Salvatore
1822 Sulla causa degl’incolpati di nuova setta in Catania, sotto titolo dei
Templari
1822 Sul rapporto intorno alla morte nell’Ospedale della Quinta Casa del
detenuto Salvatore Muratore da Palermo, senza che il medesimo avesse
ricevuto i sacramenti; e ciò per mancanza di Cappellano
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1822 Perché il Comandante della piazza di Palermo assuma l’ufficio di
Presidente della Giunta per il destino dei condannati
1822 Sulle competenze spettanti ai Componenti la Commissione Militare di
Catania
1822 Sulle informazioni intorno all’esposto di Don Carlo Catalano che assume
essergli stata involata la robba nelle passate vicende
1822 Sul ricorso degli abitanti del Circondario Priorato di Messina a carico di
quel Giudice Don Giuseppe Isaia e del suo amanuense Zaccone
1822 Sul discarico del signor Toscano Giudice Supplente del Circondario
Arcivescovado di Messina
1822 Nota degl’individui destinati alle diverse funzioni di Polizia
1. Ufficiali di prima Classe
Anelli Giuseppe – Gonzales Ferdinando – Paterna Tommaso – Talamanca
Lorenzo
2. Ufficiali di seconda Classe
Agnello Cosmo – Chiaramonte Filippo – Distefano Consalvo – Melilli
Luigi – Merlo Orteca Gaetano – Prado Antonino
3. Ufficiali di soprannumero
Amenta Andrea – Digregorio [o Di Gregorio] Francesco
4. Commissariato
Albanese Giuseppe – Artale Carlo – Di Silvestri e Di Giorgio Francesco –
Lentini Giovanni Battista – Pagano La Rosa Giuseppe – Salpietra
Ferdinando - Scarlata Gaetano – Travali Giovanni
5. Ispettorato
La Lumia Francesco – Mineo Ignazio – Lauriel Antonino – Miraglia
Calcedonio – Marraffa Saverio – Orestano Giovanni – Maurici SalvatoreRaja Isidoro - Milazzo Gaetano – Salamone Sebastiano - Sitano Filippo
1822 Sulla falsa voce sparsa intorno allo stabilimento di nuova popolazione al
Real Sito della Ficuzza
1822 Rapporto giornaliero negativo di Polizia
1822 Sulla ferita riportata fuori porta di Termini da Nunzia Lo Verde per mezzo
di una palla dalla direzione del piano di Sant’Erasmo, ove esercitavasi a
fuoco la truppa austriaca
1822 Sul profugo Giovanni Mauro colto in flagrante con arma vietata
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1822 Sull’elezione della Commissione Militare di Trapani, composta cioè:
Presidente – Nicolò De Milo
Relatore – Ignazio Sarzana
Giudici – Salvatore Vaccaro
Domenico Bufalo
Francesco Raviele
Michele Candia
Girolamo Daidone
Giuseppe Maria Agrelli
1822 Sul rapporto del Sottintendente del distretto di Cefalù, intorno all’arrivo
colà, senza preaviso, di un Ufficiale Austriaco e pochi seguaci ai quali ha
somministrato alloggio
1822 Rapporto sullo spirito pubblico del Valle di Catania
1822 Rapporto giornaliero di polizia degli 8 dicembre che riferisce sull’arresto
dei ragazzi Antonino Distefano e Baldassare Ruggeri per avere rubato una
fornacella di ferro a Giuseppe Palumbo
1822 Altro del 7 dicembre sulla rissa tra Domenico Lo Vecchio, Ignazio
Porrazzi ed Antonino Piastra
1822 Altro del 5 dicembre che riferisce
1. Arresto di Pietro Mantegna, basso ufficiale d’artiglieria, trovato con la
scibla in mano facendo violenza ad alcune meretrici del Vicolo Campana
2. Ferita inferta da Lorenzo Torantino al fratastro Francesco Di Cristina
3. Arresto di Salvatore D’Ambaro per mandato del padre
4. Scoperta dentro una botte sotto l’arco di Baucina di una ragazza a 17
anni fuggita dalla casa del padrone Don Girolamo Pittari
5. Tentato furto al principe di Partanna nella sua casina a San Polo
1822 Sulla falsità di ordine a firma della Giunta del Destino dei condannati, in
forza del quale il Comandante del Marettimo faceva rimaner liberi in quel
locale i condannati per sentenza Don Gioacchino [o Giacomo] Ardizzone e
Don Nicola Saverio Calitri
1822 Resta inteso della partenza di Francesco Cespes da Messina per il bagno di
Santo Stefano ove espierà la pena di 25 anni di Ferri
1822 Sulla filiazione di Don Giuseppe Forzano da Sampiero Sopra Patti
rifuggiato a San Vito presso Monteleone, acciò si curi dell’arresto
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Sulla liberazione di Vincenzo Grifone dalla Casa di Correzione
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1822 Sul conto del Giudice del Circondario di Naro, che al detenuto Calogero
Brancato ha permesso che stasse libero, mentre negli stati mensili lo
riporta come detenuto
1822 Sulla sentenza della Commissione militare di Catania che ha assolti i
giovanotti Don Giuseppe Romano, Don Antonino Ruiz ed altri imputati
come settari
1822 Sull’applicazione delle pene da infliggersi in base all’ultima legge
1822 Sul passaporto chiesto da Placido Sgroi per ritornare a Palermo
1822 Approvazione delle persone preposte a Componenti la Commissione
militare di Catania
1822 Sull’allontanamento per idee politiche dal Monastero di San Nicolò
all’arena in Catania dei seguenti Padri Cassinesi
Adorno Anselmo
Laria Gregorio
Afan de Rivera Ferdinando
Omodei Alfonso
Afan de Rivera Paolo
Omodei Vito
Corvaia Francesco
Rizzari Cristofaro
Corvaia Luigi
Rossi Ignazio
Cultrera Filippo
Trigòna Giorgio
(Nell’incartamento evvi un’istanza di Padre Filippo Curci abate Basiliano
del Monastero di Gesso, contro le calunnie ad esso lui inflitte)
Sulla
supplica dei fratelli Giovanni e Giuseppe Anelli, perché dalle Grandi
1822
Prigioni siano trasferiti al forte del Castellamare
1822 Id del Dottor Girolamo Torregrossa per esser posto in libertà non
essendosi nulla provato di Carbonaria
1822 Rapporti giornalieri negativi 6, 10, 11, 14, 15 dicembre
1822 Accusa ricezione di una nota rimessa dal Regio Console Generale nel
Levante, attualmente in Malta, dei seguenti siciliani colà arrivati: Don
Luigi Puglisi, Don Antonio Santantonio e Giuseppe Noto
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1822 Accusa ricezione dello stato dei reali sudditi pervenuti in Malta cioè
Avvocato Angelo Chirurgo da Taormina
Zirelli Antonino, conciapelle da Messina
Quattrocchi Concetta
Deodato Lorenzo
Palermo Bernardo
Ditta Rosalia
Dileo [o Di Leo] Rosaria
Rosso Enrico dei conti di San Secondo
Fiamingo Giacomo
Benedetto Don Antonino
Caraffa Giuseppe
Platamone Desiderio
Papa Salvatore
1822 Sull’esposto di Don Francesco Mondelli da Vizzini contro il
Sottintendente di Caltagirone che rilascia licenze d’armi a persone alle
quali per legge dovrebbe negarle
1822 Sulle notizie estere dalla Grecia
1822
Sulla partenza della barca Sarda da Milazzo con tutti gli estraregnati
1822 Sulle informazioni intorno ai seguenti individui di Forza d’Agrò accusati
di Carbonaria da un anonimo di colà
Almerico Giuseppe
Giardina Francesco
Giardina Giacomo
Giardina Lombardo Giuseppe
Miano Antonino
Miano SantoMaugeri Ignazio
Pagano Manuli Nicolò
Pagano Manuli Epifanio
Quagliata Giuseppe
Quagliata Pasquale
1822 Sulla dimanda di Francesco Renda alias Arollo d’Alcamo che chiede esser
posto in libertà, essendosi acclarata la sua innocenza di non avere preso
parte nella rivolta
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1822 Accusa ricezione dello stato nominativo spedito dal Regio Console di
Levante attualmente in Malta per Don Antonio Girardi, degl’individui
esteri partiti dall’isola nel mese d’ottobre per i reali domini, cioè:
Budd Prescot William
Camelleri Francesco
Camelleri Giuseppe
Cardina Giuseppe
Caruana Luigi
Casabot Maria
Conti Antonio
Creni Francesco
Di Candia Giuseppa
Di Candia Rosa
Lemalachi Giorgio
Magro Francesco
Madi Teresa
Mancessi Costantino
Martinenti Giuseppe
Meddliton Giuseppa
Meddliton Roberto
Penzavecchia Cristofaro
Savona Gioacchino
Savona Michele
Schembri Salvatore
Spagna Antonio
Valle Catterina [o Catarina]
Valle Maria
Vecchio Giuseppe
William Budd Prescot
1822 Sull’arresto per equivoco in Partinico di Don Salvatore Savarino che
credevasi fosse Antonino Saputo, testimone necessario per lo sviluppo
della rivolta d’Alcamo
1822 Sul passaporto per Don Francesco Vaccaro
1822 Rapporto sulla tranquillità sullo spirito pubblico della Valle di Palermo
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1822 Rapporto giornaliero di polizia che riferisce:
1. Furto nelle case al vicolo del Gallo a danno di Gaetano e Giuseppe
Inguaggiato, del Sacerdote Vincenzo Sabatino, di Filippo Ragonese e di
Francesco Paolo Geraci
1822 Sull’evasione dei detenuti dalle carceri di Santa Margherita
1822 Sulla tentata fuga dei detenuti dalle carceri di Grotte
1822 Sui disordini che, per spirito di partiti regnano in Ventimiglia
1822 Sulla denunzia di Paolo Denaro da Spaccaforno contro quel Giudice di
Circondario
1822 Sul ricorso di Don Giacomo Maida contro il notaio Vincenzo Garofalo da
Trapani, che calunnia il di lui fratello Don Vito Maida
1822 Rapporto sullo spirito pubblico dell’isola
1822 Sulle notizie estere riferite dal Capitano Matteo Zuppa, proveniente da
Costantinopoli, sulle flotte belliggeranti Greca e Turca
1822 Resta inteso della partenza da Milazzo della Barca Sarda che trasporta gli
estraregnanti
1822 Sulla condanna di Giovanni Alazio [o Alasio], reo d’asportazione d’armi
1822 Per sfrattarsi da Favignana quei condannati che hanno espiato la loro pena
1822 Sulla nomina della Commissione Militare di Catania, onde sono eletti a
Presidente il colonnello Tanzi e a Giudici Luigi Testa, Antonio Lionelli [o
Lionello], e Michele Durò, per procedere contro Alfio La Rosa uno dei
complici dell’avvenimento in Catania del 13 giugno 1821 contro un
distaccamento di soldati austriaci
1822 Sul divieto dell’unione denominata di Gesù e Maria, contigua alla Chiesa
della Madonna di tutte le Grazie, sotto titolo della Volta
1822 Sullo zelo esperimentato nella già disciolta Giunta di Scrutinio per gli
Ecclesiastici nell’esercizio delle incompenze
1822 Sull’evasione del bagno di Milazzo dei condannati Lorenzo Merlè e
Salvatore De Francesco [o Di Francisco]
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1822 Stati nominativi delle persone alle quali vennero rilasciati i permessi
d’armi dalle Intendenze di:
1. Caltanissetta
2. Catania
3. Messina
4. Palermo
5. Siracusa
e delle Sottointendenze di
6. Modica
6. Noto
7. Corleone
1822 Informazioni sul conto dei seguenti impiegati del comune di Serradifalco
cioè:
Camerata Salvatore
Leo Francesco Paolo
Lombardo Filippo, Giovanni e Giovanni Battista
Mifrud [o Miffud] Orazio
Vaccari Ignazio
1822 Rapporto sullo spirito pubblico di Sicilia
1822 Sulle notizie estere riferite dal Capitano Filippo Caranzio francese,
proveniente da Salonicco, sull’incendio dei tre vascelli ottomani,
perpetrato dai Greci
1822 Per ripristinarsi provvisoriamente l’antico locale della Vicaria ad uso di
Carcere, sino a che verrà completato l’edificio dello Spasimo
1822 Perché la Gendarmeria sia adibita negli arresti contro l’abitato e le
compagnie d’armi per il servizio di campagna, nel quale, alla bisogna,
concorrerà detta Gendarmeria
1822 Informazioni sulla condotta di Don Salvatore Longo da Catania
1822 Accusa ricezione del rapporto giornaliero di Polizia del 17 dicembre che
riferisce sull’arresto di Mariano Besso e di Francesco Pigneri per percosse
irrogate a Don Cosimo Ajello, mentre usciva dal Bordello sito in Piazza
Marina
1822 Accusa ricezione dell’altro rapporto del 12 dicembre che riferisce l’arresto
di Salvatore Garofalo, sospetto autore del furto commesso con chiavi false
nella casa di Gaetano Oliveri nel vicolo Brugnò
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1822 Id di quello del 16 sulle ferita con pericolo di sfreggio inferte al volto a
Giuseppe Bagnato da Gaetano Catapano, soldato del Reggimento
Granatieri Reali
1822 Sulla sentenza che condanna al primo grado di ferri Giovanni Alazio [o
Alasio] da Palermo come asportatore di uno stile
1822 Sul fulmine scoppiato nelle carceri di Caltanissetta, abbattendo una
muraglia e compromettendo la sicurezza delle prigioni
1822 Sulle imputazioni esposte da Gaspare Demma a carico del Parroco di
Pietraperzia Don Filipponeri Blandino [o Blandano]
1822 Sull’evasione di alcuni detenuti dalle carceri di Novara
1822 Per l’arresto di Giuseppe Marsala e di Salvatore Mulè, ultimamente evasi
dal carcere di Santa Margherita
1822 Sui provvedimenti implorati dal Commissario del Re del Valdemone per i
suoi impiegati
1822 Sulla sospensione dell’abate Nicola Massa
1822 Sulle notizie riferite da Gioacchino Milanese da Messina proveniente da
Malta
1822 Sul conto di Don Giuseppe Daniele
1822 Sul conto del principe di San Cataldo
1822 Rapporti negativi di Polizia in Palermo dei 22 dicembre e precedenti
1822 Sulla forza esistente per la custodia delle prigioni della Quinta Casa
1822 Sulla sentenza emessa dalla Commissione Militare di Palermo contro
Giovanni Alasio [o Alazio] per asportazione d’armi; e sulla deliberazione
concernente diversi detenuti imputati di Carbonaria
1822 Sulla condizione di Salute di Don Giovanni Aceto e di Don Pietro Bassano
[o Bazan], che devono essere espulsi dai reali domini
1822 Rapporto sullo spirito pubblico dell’Isola
1822 Sulla moneta di tarì una di stagno rinvenuta nella cisterna del fondaco del
barone Fatta di Caltavuturo
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1822 Rapporto del comandante della Gendarmeria reale che riferisce:
1. Aggressione a mano armata in Carini, nella casa di campagna di
Giacomo Ferrante nella quale rimasero uccisi gli aggressori Falsore Carlo
e Basile Antonio, ferito mortalmente Puglia Giuseppe, e solo fuggito
Buzzetta [o Buttetta] Giuseppe e Iasona Pietro
2. Omicidio in Palermo, in persona di Francesco Angelini, onde come reo
venne arrestato Don Domenico Filippone avente adultero commercio con
la moglie dell’interfetto, Donna Concetta Santini
3. Agressione nelle campagne di Ravanusa con furto commesso da ignoti a
danno dei vetturali Vito Burgio e Luigi Avarella
4. Tentata evasione dalle prigioni di Grotte
5. Ferita inferta al pastore Angelo Villa da Ignoti, che, introdotti nella
mandria entro l’abitato di Licata, tagliarono la testa a un capo di bestiame
6. Omicidio commesso da ignoti nelle campagne di Burgio in persona di
Antonino Lobello
1822 Sul ricorso di Frate Benedetto da Caltavuturo e Frate Angelo da
Montemaggiore contro gli scandali e le torbidezze di Padre Leonardo da
Bivona e Frate Antonio da Giuliana
1822 Sul detenuto Giuseppe Trovato da Alcamo
1822 Rapporto sullo spirito pubblico del Valle di Catania
1822 Sulla tentata fuga dei detenuti dalle prigioni di Sciacca
1822 Sulla nomina del Sottotenente Salvatore Denaro a Giudice della
Commissione Militare di Trapani, in sostituzione del Sottotenente
Girolamo Daidone
1822 Sull’amnistia concessa agli affiliati alle Società Segrete
1822 Sulla condotta nenuta [tenuta] dal Colonnello Gennaro Ianfano, venuto in
Sicilia con la truppa capitanata dal Generale Florestano Pepe
1822 Resta inteso della sentenza che condanna Giovanni Alazio per
asportazione d’armi
1822 Sull’istanza di Mastro Giovanni Certa da Castelvetrano, caporale della
Torre di Portopalo, per potere asportare armi anche quando va al suo paese
1822 Id del Dottor Giuseppe Randazzo per aversi restituita la carabina che
consegnò nel disarmo
1822 Sul rinvenimento del cadavere di un bambino entro l’entrata della casa del
duca Fici fuori Porta Nuova
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1822 Sul conto della detenzione d’Antonio Tripodo nelle carceri centrali di
Messina
1822 Sull’arresto di Giuseppe Marsala e di Salvatore Mulè, evasi dalle prigioni
di Santa Margherita
1822 Sulle notizie estere riferite dal Capitano Antonio Preve intorno alla guerra
tra la Grecia e la Turchia
1822 Rapporto sulla tranquillità della Valle di Catania
1822 Per gli undici evasi dalle prigioni di Santa Margherita cioè:
Borsellino Ignazio
Campo Antonio
Campo Francesco
Di Verde Calogero
Falzone [o Falsone] Giacomo
Falzone [o Falsone] Ignazio
Gulotta Antonino
Mauro Giovanni
Mantalione Antonino
Montalione Michele
Rabito Leonardo
1822 Sulla restaurazione ed elargazione dei luoghi di pena
1822 Rapporto sullo spirito pubblico della Valle di Catania
1822 Sul ricorso del Sacerdote Gaspare Guarraci da Girgenti, perché privato dal
suo beneficio, già suo patrimonio, essendosi per bisogni affiliato alla
Carbonaria
1822 Sul diploma carbonico del Padre Vincenzo Cutinella [o Catinella]
domenicano a firma degli altri affiliati: Agnello Antonino – Amico
Vincenzo – Caldarera Francesco Paolo e Nicolò – Giuffrè Francesco e
Vincenzo – Iavino Giuseppe
1822 Sul ricorso del Sacerdote Sebastiano Puglisi Galvano, perché videsi
esonerato dallo Ufficio di Percettore delle scuole di Roccella Valdemone
1822 Sulla custodia delle prigioni e sull’assistenza dei detenuti
1822 Sull’approdo in Messina, a causa del cattivo tempo, del Vascello Capri al
comando del Capitano Giovanni Battista Staiti, proveniente da Gaeta, e del
Real Palchetto Tartaro comandato dal Capitano Gaetano Cafiero
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1822 Per la sicurezza delle prigioni di Calatafimi
1822 Sull’arresto, per equivoco, di Don Antonino Saputo
1822 Sulla comitiva armata apparsa nelle campagne di Partinico e che perpetrò
un furto nelle case del duca di Giampileri
1822 Sulla partenza da Messina della Fregata Inglese Furaila al Comando del
Signor Augusto Triford
1822 Sulla falsa denunzia anonima di Comiso contro Don Nunzio Comitini e
Don Giuseppe Guastella, l’uno Giudice e l’altro Supplente di quel
Circondario
1822 Sulla sentenza emessa dalla Commissione Militare di Catania che assolve
dal reato di costituzione di nuova setta in Catania intitolata dei Templari:
Mazza Pietro Paolo
Ruiz Antonino
Ninfo Camillo
Scuderi Stefano
Riccioli Ignazio
Stramondo Giuseppe
Romano Giuseppe
1822 Sulla riunione al regno d’Ungheria della parte della Croazia civile situata
al di la della Sava ed il suo littorale ungarico
1822 Stato nominativo d’Emanuele Cuzzunati, imputato di misfatti contro lo
Stato e la Real Corona, escluso dall’amnistia 5 ottobre 1822 e giudicabile
dalla Gran Corte Criminale della Valle di Trapani
1822 Stato nominativo di Salvatore Galletti marchese di San Cataldo e principe
di Fiumesalato, e di Luigi Lo Brutto da Canicattì, imputati ed esclusi come
sopra, non che giudicabili dalla Gran Corte Criminale del Valle di
Caltanissetta
1822 Stato nominativo dei seguenti individui, imputati ed esclusi, come sopra e
giudicabili dalla Gran Corte Criminale di Palermo:
Calascibetta Edoardo barone di Sabuci
Battaglia Girolamo
Di Maria Calogero
Galletti Salvatore marchese di San Cataldo e principe di Fiumesalato
Requisens Emanuele ex Colonnello
Santoro Francesco
Scamardi… ex Tenente
Starrabba Gaetano conte di Pachino
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1822 Stato nominativo di Odoardo Calascibetta, come al precedente numero,
imputato come sopra, escluso dalla amnistia del 28 settembre 1822, e
giudicabile dalla Gran Corte Criminale di Catania
1822 Stato nominativo degl’imputati di misfatto contro lo Stato e la Real
corona, esclusi dall’amnistia del 28 settembre 1822, giudicati dalla
Commissione Militare del Val di Messina, inclusi i condannati in
contumacia come sopra
Agati Francesco
Di Marco Michele
Belpones Giovanni
Donato Antonino
Bernara Giuseppe
Fasulo Alessio
Bonaventura Salvatore
Ferrara Mariano
Canzano Ferdinando
Frisco Giuseppe
Carbone Giacomo
Galasso Giuseppe
Catalano Nicola
Grimaldi Giovanni Battista
Cespes Francesco
Iaccarino Aniello
Cofino Giuseppe
Laudamo Litterio
Colao Gaetano
Marzacchi Luigi
Condurso Santo
Mastrojanni Giovanni
Conti Pietro
Mondello Giuseppe
Musolino Pasquale
Saitta Domenico
Natuzzi Giuseppe
Santoro Giuseppe
Palitan Francesco
Scarambi Francesco
Patti Natale
Scarambi Raffaele
Pellegrino Giacomo
Soler Gabriele
Pellegrino Giuseppe
Talamo Bernardo
Pepe Raffaele
Torchia Nicola
Ragusa Antonino
Toro Antonino
Rolla Francesco
Zagari Vincenzo
Rossaroll Giuseppe
Zagari Domenico
Saija Giuseppe
1822 Stato nominativo degl’imputati di misfatto contro lo Stato e la Real
Corona esclusi dall’amnistia del 5 ottobre 1822 giudicabili dalla
Commissione Militare, inclusi i condannati in contumacia, cioè:
Tutti come al precedente numero meno di Palitan Francesco
Sentenze in istampa della Commissione militare
contro gli asportatori d’armi
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1822 Sentenza della Commissione militare di Messina o Valdemone, che
assolve Giuseppe Pollaci, imputato d’asportazione d’armi
1822 Sentenza a stampa di detta Commissione che condanna a sette anni di ferri
Raimondo Crapanzano per asportazione d’armi
1822 Brani di sentenza in causa contro Rosario Passaniti
1822 Sentenza in stampa della Commissione Militare di Valdemone, Messina,
che assolve il demente Giuseppe Lavia inteso il Babbo da Capizzi
imputato d’asportazione d’armi
Carte non protocollate, riguardanti lettere carboniche, ed altri affari
di polizia – informazioni d’impiegati – condanne, rapporti dei
Presidenti delle Corti Marziali sugl’imputati di cospirazione, latitanti
1822 Permessi d’armi ed istallazione delle Corti Marziali
1822 Informazioni sul conto di Don Giovanni Bonanno, Don Giacomo Gangemi
e Don Nicolò La Rosa
1822 Avviso di essere interrotta la comunicazione da Napoli a causa del tempo
1822 Sui tarì quattro da riscuotersi per tassa da parte di coloro che vogliono
rilasciato il permesso d’armi
1822 Sulle informazioni ad assumersi intorno alla contesa tra il Canonico
Rettore del Seminario di Catania e quel Vicario Capitolare Don Giuseppe
Maria Riccioli
1822 Sui motivi onde le armi tolte in Caltagirone non corrispondono al numero
dei suoi abitanti
1822 Sul conto del Tenente Don Giuseppe Baldò [o Baldo]
1822 Sulle disposizioni date in ordine al disarmo
1822 Sul rilascio dei permessi di porto d’armi
1822 Informazioni sul conto del cavaliere Vincenzo Scammacca e Don Mario
Tedeschi
1822 Sull’attentato commesso in Montemaggiore da Don Gaetano Salemi Galbo
[o Galgo] contro Paolino Messina
1822 Sul rapporto dell’intendente di Catania intorno all’arresto di Nunzio e Vito
Maccarrone, Giovanni Paternò Ponejo e Lorenzo Bintore e Tortora, motori
di una tentata sommossa in Vizzini
1822 Sulla supplica di Don Rosario Passalacqua, arrestato come Carbonaro
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1822 Sul disarmo che viene eseguito dal Comandante di una colonna militare
1822 Sul ricorso di Giuseppe Aprile, Francesco Calvano da Caltagirone che
denunziano come settari carbonari Don Giacomo Patti Azzolina, Don
Salvatore Lo Carmino e Don Paolo Nicastro Lavilla
1822 Resta inteso del rapporto sullo spirito pubblico e sulla tranquillità trascorsa
nella festa della Settimana Santa in Piazza
1822 Sulle voci allarmanti sparse in Caltagirone dal cavaliere Giacomo Aprile,
di avere cioè veduti legni sospetti nella spiaggia di Siracusa
1822 Sui provvedimenti contro quei Funzionari che han fatto parte della Società
segreta
1822 Sul conto di Don Giacomo Contessa di San Filippo d’Argirò, consigliere
presso l’Intendenza di Catania
1822 Sui due cannoni esistenti in Leonforte, perché siano conservati presso la
piazza più vicina a nome e nell’interesse di quella signora principessa nel
cui magazzino trovansi attualmente
1822 Sul ricorso della vedova Donna Emanuela Campisi e Barresi da Militello
contro il principe di Bellaprima, Don Corrado Interlandi da Caltagirone,
che le rapì le due figlie nubili Maria Stella di anni 27 e Giacinta di anni 16;
mentre d’altra parte le figlie affermano essere fuggite per violenza di un
loro zio paterno monaco domenicano
1822 Rapporti, 8 giugno e precedenti, sulla tranquillità del Valle di Catania
1822 Sulle informazioni intorno al Giudice del Circondario d’Acireale Don
Salvatore Seminara, recentemente traslocato in Ali
1822 Sulla regolare condotta tenuta dai medici Santo Romeo ed Antonio Costa
1822 Sul rapporto del Giudice del Circondario di Misilmeri che denunzia
Carbonari quasi tutti gli Ufficiali di quel Comune
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1822 Sul favorevole rapporto ch’esclude di essere stati carbonari i seguenti 22
impiegati presso la Real Tesoreria di Palermo
Filippone Emanuele
Stinco e Pipia Benedetto
Bajona Salvatore
Barone Domenico
Impellizzeri Gaetano
Viveros Gaetano
Perricone Giorgio
Perricone Giuseppe
Contarini Gaetano
Lo Verde Rocco
La Cicla Salvatore
Demma Raffaele
Calabrese e Garofalo Giuseppe
Contarini Michele
Pappalardo Badami Francesco
Bajona Baldassare
Russo Emanuele
Chianello [o Chianelli] Stefano
Conti e Pirovani Giuseppe
Barbalonga [o Barbalunga] Landolina Tommaso
Nicolai Giuseppe
Filippone Santini Domenico
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1822 Sul favorevole rapporto dei cinque Impiegati dell’Intendenza di Palermo
dei 15 del Banco e dei 16 della Dogana
Intendenza
Cacioppo Federico - Caggegi [o Cageggi] Vincenzo
Galigarzia Riccardo - Girgenti Giuseppe
Scardillo Carlo
Banco
Averna Marcantonio - Biosa Michele
D’Angelo Lorenzo - Fazio Gallo Salvatore
Ilardo Antonino - La Lumia Camillo
Lipari Gaetano - Marchese Vincenzo
Maurici Antonino - Melazzo [o Milazzo] Gaetano
Patinella Giovanni Maria - Pincitore Giacomo
Tamaio [o Tamajo] Michele Maria - Tommasino [o Tomasino] Girolamo
Antonino
Venturelli Baldassare
Dogana
Anfossi Gaetano - Barone Domenico
Barone Merlo Domenico - Cerami Giuseppe
Cincione Antonino - Crimi Giuseppe
Crimi Vincenzo - Dearo [o De Aro] Salvatore
Ferrante Giovanni - Ferrante Salvatore
Filippone Domenico - Filippone Gioacchino
Pellegrino Giuseppe - Principato Antonino
Raccuglia Michele - Riggio Giuseppe
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1822 Sul favorevole rapporto dei seguenti sette Segreti e dei cinque
Sottintendenti
Segreti
Bentivegna Giliberto di Corleone
Cutrapia [o Cutrupia] Gaetano di Castroreale
Mollica Vincenzo di Mazzara
Patti Girolamo d’Alcamo
San Giuseppe barone di Termini
Sant’Elia principe di Messina
Sanzo Giuseppe di Girgenti
Sottintendenti
Aprile Benzo Giuseppe di Nicosia
Del Bono Francesco di Termini
Iannelli Antonino di Mistretta
Pensabene marchese Francesco di Mazzara
Zappata Rodrigo di Noto
1822 Sul differimento della causa a carico di Francesco Orlando imputato
d’asportazione d’armi e di furto di cacioffi [carciofi] a danno di Francesco
Massaro in territorio di Roccapalumba
1822 Sullo scrutinio della Giunta per gli impiegati, che riuscì favorevole
agl’individui
I. Impiegati nel Caricatoio di Sciacca
Abbruzzo Michele
Gerardi Raimondo
Azzara Francesco
Gerardi Vincenzo
Chiarella Antonio
Griffeo Liborio
Chiarello [o Chiarella] Domenico Guardino Saverio
Friscia Leonardo
Guardino Vincenzo
Gerardi Michele
Indelicato Antonio
Indelicato Bernardo
Marianello Vincenzo
Lopresti Antonino [o Antonio]
Ranziano [o Raziano] Filippo
Lopresti Giuseppe
Rosa Salvatore
Maggio Francesco
Sancis Salvatore
Maltese Stefano
Scaduto Francesco
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II. Impiegati nel Comune di Termini
Balsamo Giuseppe
Roseo [o Reseo] Francesco
Barile Paolo
Romano Antonino
Candioto [o Candioti] Filippo
Romano Cataldo
Catalano Giuseppe
Salemi Antonino
Di Domenico Giuseppe
Salemi Giuseppe
Di Michele Ignazio
Scialabba Nicolò
Gargotta Antonino
Serio Giuseppe
Geraci Giuseppe
Sgarlata Antonino
Inguaggiato Giovanni
Speciale Girolamo
Inguaggiato Raffaele
Vinci Vincenzo
La Cavara Santo
Zappulla Lucio
Palmisano Giuseppe
Sulle notizie estere e sulla reciproca sostituzione del Tenente Luigi Testa,
Giudice della Corte Marziale di Caltanissetta, e del Sottotenente Vincenzo
Arnold, Giudice di quella di Catania
Perché sia trasferito in un convento d’osservanza il Padre Gaetano Pafumi
religioso Paolotto in Linguaglossa
Sul parere favorevo[le] circa Don Antonio Picone funzionante da Capitano
d’armo, falsamente imputato di Carbonaria
Sulla condotta regolare sei seguenti individui impiegati nella Vice
Portolania di Mazzara:
Bianco Vito
Buffa Domenico
Cremona Vito
Favata Bartolomeo
Foderà Michele
Fugali Francesco Maria
Gerbino Fabiano
Norrito Simone
Palmeri Gaspare
Sulle circolari intorno alla competenza delle Grandi Corti speciali,
surrogate alle Corti Marziali
Rapporto sullo spirito pubblico del Valdicatania
Ricorso di Padre Gaetano Di Pisa Priore del convento di Gibilrossa dei
Padri Carmelitani, che dichiarasi non carbonaro
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nov
1822 Ricorso d’Alfio Lanzafame dal Giarre, sul perché ancora non è stata
comunicata la destituzione dalle cariche a Don Paolo Patinè [o Patanè]
Vecchio
1822 Sulla spedizione delle Fedi di perquisizione
1822 Sul cambiamento di destino; che cioè il Tenente Luigi Testa, Giudice della
Corte Marziale di Caltanissetta, passi a quella di Catania e viceversa il
Sottotenente Vincenzo Arnold da Catania passi a quella di Caltanissetta
1822 Sui prevenuti latitanti, imputati dell’ultima rivolta, non ancora assicurati
alla Giustizia
1822 Sulla processura contro Salvatore Meccio e compagni, autori dell’ultima
tentata rivolta in Palermo
Movimento del porto di Palermo
In arrivo
1822 Speronara comandata da Domenico Versaggi con i seguenti passaggieri:
Cutrona Giuseppe
Daita Isidoro
Patanè Sebastiano
Platania Mariano, Orazia, Rosa, Sebastiano, Tommaso Scilla Pietro
In arrivo
1822 1. Pinco comandato da Giovanni Battista Schiaffino, senza passaggieri
2. Schifazzo comandato d’Alberto Giardina con i seguenti passaggieri
Cavallaro [o Cavallari] Salvatore Molina Prospero
Inbrauglio Rosario
Sanfilippo Rosario
Martifiglia Lorenzo
3. Speronara comandata da Giuseppe Cascio avente un solo passaggiero, il
marinaio Giovanni Amenta
4. Goletta al comando di Francesco Catalano, con i seguenti passaggeri:
Buscemi Carmelo
Lombardo Giuseppe
Calcara Lorenzo
Natale Ignazio
Catalano Francesco
Quartararo Rocco
De Rosa Angelo
Robella Angelo
Diago Francesco
Robella Giovanni Liborio
Digiovanni [o Di Giovanni] Cesare Scevany Giovanni Emanuele
Gloria Salvatore
Triolo Provvidenza
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3
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1
nov
5. Paranzello comandato da Vincenzo Giardina, senza passaggieri
6. Sciabecco comandato da Vincenzo Giardina, avente a bordo i
passeggieri:
Colletta Concetta e tre figlie
Rizzuto [o Rizzuti] Gaetano e Sanfilippo Giuseppe
7. Pachetto al comando di Don Gaetano Cafiero con i seguenti passaggieri:
Amodei Federico
Bonini [o Boccini] Rosa
Bellone Giuseppe
Bona Maria
Bisso Catarina [o Cattarina]
Bonocore Gaetano
Boccabianca Maria Giuseppa
Cadoli Vincenzo
Candela Giovanna
Maniscalco Calcedonio
Cantello Emanuele
Mariano [o Marciano] Gaetano
Carbone Maria
Marino Carmela
Cardullo Cesarino
Marsaci Cristina
Cocciola Carlo
Martino Nicola
D’Agostino Anna
Mazza Carmela
Di Nicola Vincenza
Milo Cesare
Disina Francesco
Moscari Domenico
Fabiano Rosa
Ottaviano Francesco
Gagliardi Anna
Pidocchi Natala
Galletti Stefanina
Pizzuti Marianna
Giunta Giuseppe
Prete Angelo
Giustiniani Stefano
Privitera Benedetto
Gorlini Giacomo
Puglia Mariantonia
Isolari Luigi
Queretoli Gelardo
La Barbera Giacomo
Romano Antonio
La Corte Catterina
Saverino Vincenza
Lo Cascio Mariantonia
Tomminella [o Tomminiella] Teresa
Mandino Teresa
Trimarchi Ignazio
Manganaro Francesco
Vaccara Rosa
In partenza
1822
1. Speronara comandata da Domenico Cama con i passaggeri: Buemi
Antonino, Pace Rosalia e figli, Ricci Gaetano con moglie e figlia
2. Id comandata d’Antonio Poli, avente i passaggeri Bonomo [o
Buonuomo] Catterina e figlio, Garofalo Domenico e Nicotra Vincenzo
20
20
3
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23
nov
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25
nov
In arrivo
1. Bovo comandato da Carlo Foti senza passaggeri
2. Feluga al comando di Salvatore Calderaro con i passaggeri Mirabella
Francesco e Tedesco Francesco
3. Leutello comandato da Andrea Bertolino senza passaggeri
4. Brigantino Inglese al comando di Giovanni Baect col passaggiero
Francesco Saja
In partenza
5. Brigantino Francese comandato da Giovan Battista Beniamino Levillara
[o Levillera] con il passaggiero Giovan Battista Tagliavia
6. Goletta comandata da Pietro Giuseppe Sctellier senza passaggeri
7. Brigantino inglese al comando di Tomaso Lavycock sena passaggeri
8. Sciabuco comandato da Antonio Salamone senza passaggeri
9. Sciabuco comandato da Antonio Corvaia con i seguenti passaggieri
Barresi Vincenzo
Fassino Pietro
Calvi Anna
Ferrara Luigi
Corrao Ferdinando
Giannitrapani Vita e figli
D’Amico Giuseppe
Guadagna Giuseppe
Mesce [o Masce] Antonio
Gulì Angelo
Parisi Elisabetta
Ignazio da Palermo
Santurro [o Scaturro] Giuseppe
Maggio Pasquale
Virgilio Maria
In arrivo
1822
1. Bombarda comandata da Leonardo Monteleone con il passaggiero
Antonino Gambino
2. Brigantino comandato da Achille Lambi senza passaggiero
3. Altro al comando di Antonino Rizzo pure senza passaggeri
4. Paranzello comandato da Michele Miele con il passaggiero Michele
Gentile
5. Brigantino Austriaco al comando di Giovanni Rodoslovich [o
Rodoslovic] con due guardie sanitarie
1822
6. Schifazzo comandato da Angelo Bevelacqua senza passaggeri
In partenza
7. Paranza comandata da Portuenze Matteo senza passaggieri
8. Bombarda comandata da Schiaffino Pellegro, pure senza passageri
9. Pinco comandato da Massone Francesco senza passaggieri
10. Altro Pinco comandato da Schiaffino Giovanni Battista pure senza
passaggieri
11. Brigantino comandato da Rizzo Antonio anche senza passaggieri
12. Paranza comandata da Carbonaro Francesco come sopra
13. Sciabecco al comando di Domingo Francesco come sopra
14. Bombarda comandata da Dioguardi Sebastiano come sopra
15. Pachetto al comando di Gaetano Visco, avente a bordo i seguenti
passaggieri:
Alberti Giuseppe
Alfano Angelo
Angelini Giuseppe e moglie
Biancone Vincenza e figlia
Bonfiglio Domenico
Cacon…cavaliere
Cocchiara Salvatore
Flegni Rosa
Gaudiano Salvatore
La Placa [o Laplaca] Rosalia e figli
Lentini Felice
Liotti Salvatore
Lo Iacono Giuseppe
Loria Francesco
Manossi [o Manassi] Costantino
Martines [o Martinez] Giuseppe
Marvaglia Benedetto
Minneci Salvatore
Morelli Tutone Eusamio
Palumbo Carlo e figli
Rizzuto Paolo
20
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1822
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1822
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1822
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apr
1822
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set
1822
20
1301
23
set
1822
Rodara Luigi
Romano Anna
Rudde Prescon Guglielmo
Russo Nicola
Scaduto Domenico
Scloram Giovanni
Sorrentino Andrea
Sperandio Giovanni
Atti ritrovati dopo la redazione della presente Giuliana
Resta inteso delle disposizioni date a carico di alcuni individui di
Randazzo, che commisero i tumulti nelle passate vicende
Id id delle precauzioni prese dal Commissario del Re di Valdinoto sulle
voci sediziose, che fan sospettare di una rivolta a perpetrarsi in Piazza nel
venerdì Santo
Resta inteso delle disposizioni date sulle voci allarmanti, sparse da taluni
malcontenti in Valdinoto, contro l’odierno ordine di cose
Comunica la sospensione del Giudice Circondariale di Mineo, Don Mario
Damigella, perché affiliato alla Carbonaria
Rapporto giornaliero di polizia che riferisce:
1. Denunzia d’Antonino Calbè e seguito arresto di Don Giuseppe
Corredatta amasio della moglie del Colbè con la quale fu sorpreso in tresca
2. Arresto di Ferdinando Corradi per mandato del Giudice del Circondario
Castellammare
Id id che comunica la rissa avvenuta per gelosia tra Mastro Francesco
Scarcella e Don Domenico Rizzotto, creduto amasio della moglie dello
Scarcella
Id id che riferisce l’arresto di Giovanni Ferrari sorpreso mentre minacciava
con bastone e con coltello a piegatoio Giuseppe Licausi [o Li Causi]
Comunica la destituzione dalle relative cariche di Don Pietro Paolo Rizza
Cancelliere del Giudicato Circondariale di Taormina, e del commesso Don
Carmelo Rizza
Sull’assunzione di Don Giuseppe Anelli e Don Ferdinando Gonzales per
completare il lavoro sui Registri della Direzione Generale di Polizia, che
non sono al corrente per mancanza di personale
Perché il Detenuto Placido Morabito passi con gli altri giovani detenuti dal
Carcere della Quinta casa a quello della Vicaria di Palermo
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1822 Sulle indennità richieste dal Sottintendente d’Alcamo per la missione a
Poggioreale
1822 Sul ricorso di Leonardo Volpe da Riesi che calunnia denunziando
Carbonari i seguenti individui da Terranova:
La Chiusa Carmelo – Leopardi Giuseppe – Scovazzo Domenico –
Tedeschi Antonio e Gaspare
1822 Sulla sospensione di Don Luigi Majolana [o Majolina] dall’ufficio di
Consigliere dell’Intendenza di Messina, perché un tempo affiliato alla
mafia
1822 Sui provvedimenti a carico dell’Avvocato barone Pietro Vagginelli [o
Vaginelli] per insolenze a pubblici funzionari nell’aula della Vicaria,
addetta ai difensori degl’imputati
1822 Per accordasi a Don Gioacchino Landolina il passaggio, dalle carceri in cui
si trova a Castellamare, fuori camera serrata
1822 Sul processo per le riunioni Carbonarie d’Alimena
1822 Determinazione del servizio a prestarsi in Messina dalla Gendarmeria e
dalla Compagnia d’armi
1822 Sulla dichiarazione di competenza correzionale del reato di sommossa
popolare avvenuta nel comune di Forza, in occasione di atti esecutivi
incoati a quei debitori di Tassa Comunale, denominata Ruolo di
Ripartizione, onde sono arrestati i caporioni rivoltosi: Famularo [o
Fomularo] Giuseppe – Micanelli Rosaria – Quagliata Carmine – Paolello
Nicolò
Altri documenti come sopra
1822 Rapporto del Sindaco di Gangi Don Pietro Andrea Milletarì sullo sfregio
commesso con bastone dal barone Don Antonio Li Destri al ritratto della
defunta Regina, e sull’effigie di detta Regina e di Sua Maestà il Re
calpestate e distrutte da detto barone Lidestri con altri fra i quali Francesco
Paolo Blando e Spavento Gandolfo Gala e Santo Verginello, quelle stesse
effigie che si conservavano in quella Casa comunale
Ricorso
di Domenico Saluno contro Natalizio e Vincenzo Milito, di Don
1822
Rosario Ippolito Sindaco di Giarratana, di Giuseppe Gareri e di Francesco
Roccuzzo per prepotenze e sopraffazioni di cui è stato vittima
1822 Ricorso del Tenente Don Serafino Lembi contro la nuora Donna Maria
Rosa Falivane e contro il cafettiere Giuseppe Paltello per ragioni intime
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1822 Sul rapporto, di già spedito, intorno al Tenente Colonnello Don Raffaele
Palmeri [o Palmieri]
1822 Ricorso di Don Antonino Castelletti da Scicli contro quell’ex Giudice del
Circondario Don Francesco Spadaro che ha occultato e non denunziato
alcuni reati
1822 Istanza di Don Nicolò Bottari e Solyma, nobile messinese, perché venga
assunto come titolare nell’Ufficio di Cancelliere presso il Giudicato del
Circondario Arcivescovato di Messina, di cui attualmente è sostituto,
essendo stato sospeso il cancelliere Gaetano Runcio
1822 Supplica di Martino Ferrara perché venga rientegrato nell’ufficio di Vice
Capo dell’Intendenza di Catania, da cui è stato ingiustamente destituito
Suppliche senza data
Don Pietro Allotta ricorre contro la sua destituzione dall’Ufficio di
Sindaco del comune del Parco
Il Sacerdote Filippo Torre da Mazzara ricorre contro quel Parroco interino
Don Antonino Anselmo, che denunzia come carbonaro, e venne
erroneamente sostituito al defunto Don Vincenzo Rosselli
Angelo Nuccio, Girolamo Giuliana, Vincenzo Ingarra, e Francesco Paolo
Maragioglio chiedono di essere rimborsati di quanto devono dal Regio
Erario per servigi prestati
Giuseppe Cannuli, Sebastiano Russo e compagni del Comune di Spadafora
San Martino, carcerati come carbonari, chiedono che sia loro applicato il
beneficio dell’amnistia, concessa con analogo decreto dall’augusto
sovrano
Giuseppe Cannuli Sebastiano e Martino Russo, Giuseppe Sindoni dal detto
Comune chiedono e ripetono quanto sopra
Donna Melchiora Martinez ricorre contro l’illegittimo arresto e la illegale
detenzione in carcere dei due suoi figli Don Filippo e Don Gaetano
Martinez
Raffaele Lecaldano chiede che gli si conferisca qualche impiego nella
Polizia o in altri rami di amministrazione
Giuseppe Crisafulli e Martini da Catania, impiegato nella Regia Lotteria,
ricorre perché erroneamente colpito da destituzione, che dovea essere
inflitta al suo omonimo Giuseppe Crisafulli e Pizzicara Postiere di Lotto in
Catania
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Don Gioacchino Navarra reclama per suo fratello Emanuele, il quale per
ordine del Direttore Generale di Polizia è trattenuto ancora in carcere, ad
onta che la Corte Marziale di Palermo ne abbia proclamata l’innocenza
ordinandone la scarcerazione
Giuseppe Geraci chiede provvedimenti per venire messo a libertà, essendo
detenuto, senza motivi per ordine, e senza ragione, del Direttore Generale
di Polizia
Il Sacerdote Pietro Cambria da Spadafora San Martino, solo per scrupolo
di coscenza, denunzia quel farmacista Domenico Giaimis, che asporta il
fucile e va a caccia a barba del regolamento
Nicolò Mulè e Carmelo Titolo da Menfi ricorrono contro le prepotenze di
Don Giuseppe Cacioppo di Vincenzo, sospeso dall’ufficio di Prosegreto
L’Avvocato Girolamo Bertolini da Palermo fa supplica per venire
nominato Giudice nella Prima Camera, posto vacante per l’esclusione di
Don Marcello Fardella duca da Catania
Supplica di Nicolò Nicolosi, perché gli si conceda il pagamento dello
stipendio per l’ufficio che, unitamente a Don Giovanni Inguaggiato,
disimpegna d’Ispettore delle Ronde notturne
Don Vincenzo Gulotta ex Giudice del Circondario di Taormina, destituito
come carbonaro in base a denunzia imbastita da quel Sindaco Don
Gaetano Zuccaro, chiede assumersi nuove informazioni e rientegrarlo
nell’ufficio
Don Mariano Nicedoro, cancelliere di Polizia in Catania chiede gli si
venga pagato lo stipendio dei trascorsi due mesi non ancora sodisfatto
Don Vincenzo Stratigo da Mezzoiuso chiede sia messo in libertà,
trovandosi da due mesi in quel carcere, imputato di avere fornito, senza
punto esser vero, un catechismo carbonico al giovane Nicolò Cavadi, il
quale invece afferma averlo trovato sulla strada
Don Guglielmo Morvillo sollecita la sua escarcerazione, trovandosi senza
ragione in arresto per ordine del Direttore Generale di Polizia, onde chiede
che, per lo meno, passi carte o processo al Magistrato competente
Don Gioacchino Parcelli, detenuto nelle prigioni di Palermo, denunzia
avere assistito alle percosse irrogate da quel custode Giacomo alletto ai
detenuti Giacomo Vella da Canicattì e Giuseppe Catanzaro da Menfi per
far loro confessare la perpetrazione di un piccolo furto
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Don Tommaso Di Gregorio Giudice del Circondario di Pietraperzia ricorre
per l’ingiusto processo che a suo carico s’istruisce in base a denunzia del
Padre domenicano Michelangelo Cremona, di Giuseppe Corvo e di Paolo e
Calogero Carà, istigati da Bernardino Difede [o Di Fede] e Paolo
Adronico, da lui fatti destituire, come carbonari da rispetti uffici di
Cancelliere e di Commesso di quel Giudicato
Don Gaetano Marziani, Segretario presso la Procura Generale di Catania
chiede copia della reale determinazione che revoca la sua nuova
destinazione alla Cancelleria della polizia della stessa città, rimanendo
nell’ufficio in cui attualmente si trova
Anonimo contro il Segreto di Bivona Don Agostino Perricone sfegatato
carbonaro e rivoluzionario delle passate vicende e che accusa di carbonaria
pacifici cittadini
Il Sacerdote Antonino Bonafede da Palermo chiede venire escarcerato,
trovandosi da sette mesi senza prova o ragione, detenuto per ordine del
Direttore Generale di Polizia
Il Sacerdote Innocenzo Leonti ricorre per esser messo in libertà, trovandosi
arrestato a causa d’immaginata denunzia