Compleanno Parrocchia - Parrocchia San Paolo Biella
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Compleanno Parrocchia - Parrocchia San Paolo Biella
Festa della Madonna del Rosario e compleanno della nostra Parrocchia Atti degli Apostoli (1,12-14) Dopo che Gesù fu assunto in cielo, gli apostoli ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in un sabato. Entrati in città salirono al piano superiore dove abitavano. C’erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo di Alfeo e Simone lo Zelòta e Giuda di Giacomo. Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui. Dal bollettino “BORGO SAN PAOLO” del mese di settembre 1928 In questi giorni S.E. Mons. Vescovo veneratissimo ha disposto che il 7 ottobre prossimo la nostra Chiesa abbia dignità e ufficio di Chiesa Parrocchiale. Il territorio della nuova Parrocchia che viene, per conseguenza, stralciato dalla giurisdizione della Cattedrale, è determinato con la Cattedrale, nella Via Lamarmora che passa avanti la Stazione della Santhià-Biella, rimanendo però della Cattedrale tutte le case situate a destra e sinistra di detta via. La deliberazione vescovile è il coronamento di voti e desideri espressi fin dall’ epoca in cui veniva edificata la nuova Chiesa, e risponde ad una vera necessità per la comodità del servizio religioso del grosso Borgo, attualmente già superiore ai 4.000 abitanti, sorto quasi per incanto nel breve volger di pochi anni. Risulta dai verbali della Ven. Confraternita di S. Paolo, che fin dal 1910 i Confratelli, deliberando l’acquisto del terreno per la costruzione della nuova Chiesa, avevano di mira una vasta costruzione che servisse a sede di una nuova Parrocchia: la stessa Confraternita nel luglio 1915 chiedeva espressamente al Vescovo che la nuova Chiesa, prossima al compimento, avesse carattere ed ufficio di Chiesa Parrocchiale. Compresi della necessità del nuovo provvedimento, il Ven. Capitolo della Cattedrale e il Rev. Can. Arciprete, con deliberazione del giugno 1915, davano formale assenso a che il territorio della nuova Parrocchia fosse stralciato dalla loro giurisdizione. Ed ecco un primo Decreto Vescovile, in data 7 ottobre 1915, con cui Mons. Serafino dichiarava la Chiesa di S. Paolo Parrocchia Coadiutoriale e concedeva notevoli facoltà al primo Rettore, il compianto Can. Tarello. Il Decreto Vescovile riceveva l’Assenso Regio il 30 novembre 1917. Questo Decreto doveva essere un avviamento ed un preludio ad un prossimo pieno funzionamento della Parrocchia. Purtroppo il desiderio dell’Autorità e della popolazione non potè essere realizzato prima d’ora, soprattutto per la mancanza di strade che permettessero il facile accesso alla Chiesa. Oggi finalmente,col nuovo Decreto Vescovile viene definitivamente sistemata la posizione della nostra Chiesa che diventa centro di vita parrocchiale. Voi comprendete l’importanza del provvedimento che viene a coronare in modo cosi’ lusinghiero tanti sacrifici sostenuti da anime generose, e specialmente da quella grande anima che fu il Can. Tarello, il quale con tenacia e zelo di apostolo faticò per anni ed anni al nobile scopo. Una nuova famiglia spirituale oggi è creata, e una corona si aggiunge a questa nuova bella regione ricca di opere, forte di lavoro, audace nelle sue imprese e sempre entusiasta per ogni nobile causa. Voi con legittimo santo orgoglio, stretti dai nuovi vincoli spirituali, vi studierete rendere sempre più gloriosa la Vostra nuova Parrocchia col Vostro amore al nostro bel S. Paolo, con l’esemplarità della vita cristiana, con l’ardore crescente per ogni opera bella e buona. Cosi’, per Voi, Iddio sarà glorificato e la Chiesa compirà con frutto la sua missione di bene diffondendo nelle famiglie e nei cuori il dolce Regno di Gesù Cristo. Non debbo chiudere queste brevi note senza invitarvi ad esprimere la riconoscenza del cuore a S. E. Mons. Vescovo che, nel suo zelo pastorale, ha voluto provvedre alla vostra cura spirituale nel modo più conforme alle vostre necessità; al Ven. Capitolo della Cattedrale e al Can. Arciprete che, fino ad oggi hanno esercitato in mezzo di voi il santo ministero, e oggi per il vostro maggior bene hanno facilitato la costituzione della nuova Parrocchia; alla Ven. Confraternita di S. Paolo a cui si deve l’inizio dell’opera che ora ha il suo felice ornamento. Soprattutto al Caro Arciprete Mons. Botta Vogliamo esprimere i vostri sentimenti devoti. No, i legami non sono sciolti: uscendo dalla casa Paterna per creare una nuova famiglia, i figli portano scolpita nel cuore figura del Padre e a Lui sempre guarderanno con tenerezza e riconoscenza. E al compianto Can. Antonio Tarello, salga in questa occasione il nostro pensiero memore e devoto. Tutti sappiamo i sacrfici sostenuti per ottenere alla nostra Chiesa il riconoscimento odierno. Iddio l’ha voluto al premio prima di vedere la realizzazione del suo sogno. Dal cielo vegli sulla nuova Parrocchia che passerà alla storia indelebilmente legata la suo nome, e le ottenga oggi e sempre grazie elette. Contemporaneamente S. E. Mons. Vescovo mi ha nominato vostro Parroco. Mentre ve ne do comunicazione, una folla di sentimenti agita il mio cuore, sentimenti di confusione e di timore, di amore e di riconoscenza. Da oggi un nuovo legame mi stringe a voi, e nella commozione dell’animo che prova tutta la dolcezza dell’amore vivissimo a Voi e che si risolve in un desiderio ardente di compiere fino al sacrificio la missione affidatami, un senso di timore e trepidazione mi pervade l’anima di fronte alla responsabilità che mi viene addossata. Dio mio! Il sogno della mia vita, le liete aspirazioni del tempo del seminario, le impazienti attese degli anni di sacerdozio sono oggi realizzate. Ma in quale Parrocchia! Ah! Non avevo mai osato pensare un posto cospicuo nella Diocesi: il mio animo si riposava sereno nell’attesa di qualche piccolo angolo sperduto fra le nostre terre biellesi. Invece la voce di Dio, sempre tanto misterioso, mi chiama ad apire la serie di parroci di una nuova Parrocchia di città, in un Borgo che presenta tutte le caratteristiche di un avvenire glorioso, fra una popolazione che da lo spettacolo magnifico di tanta intelligenza e attività! Io ammiro e adoro le disposizioni divine su di me; quello però non mi impedisce di chiedermi con trepidazione se saprò corrispondere alle vostre giuste aspettative. Ma anche qui è l’amore che trionfa, l’amore vivissimo che mi riempie l’anima di fiducia e mi invita alla speranza. Povero di tutto, ma non di cuore, sento che vi saprò sempre amare, e amandovi, con la grazia di Dio, ho fiducia di poter compiere il bene vostro. Vi amerò, perché da oggi voi mi appartenete; la vostra salvezza eterna è da oggi la mia vita, e io non sono che uno strumento, nelle mani di Dio e nelle mani vostre per la vostra eternità. Vi amerò dedicando a voi le mie forze, il mio cuore, il mio tempo, tutta la mia vita. Della vostra corrispondenza al mio amore non ho alcun dubbio. Questi dieci mesi trascorsi fra di voi mi provano la delicatezza del vostro sentire, la generosità del vostro cuore. Mi assista la Grazia di Dio, veglino sui miei passi la Vergine Santa di Oropa e i Patroni della nuova Parrocchia i santi Paolo e Elisabetta, perché sempre e solo possa camminare nelle vie del Signore. d. Irmo Buratti Primo parroco di S. Paolo