Bilanciamento in tre step

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Bilanciamento in tre step
Bilanciamento in tre step
1) Aggiungere in basso circa 1/3 del peso caricato in alto (videocamera + eventuali accessori). Vincolare la videocamera alla base della SturdyCam utilizzando il pomellino da ¼ di pollice (prima rimuovere il dado ed avvitarlo per il periodo delle riprese al bulloncino da ¼ di pollice sotto la base). In questa fase l’aggiunta di un peso eccessivo in basso non ha controindicazioni. Tuttavia, ai fini del corretto funzionamento dello stabilizzatore sarà assolutamente indispensabile la rimozione del peso in eccesso nella terza fase. 2) Per il bilanciamento “destra­sinistra” scegliere l’asola che più si addice alla distribuzione di massa e al posizionamento dell’attacco filettato della vostra videocamera, dunque aggiungere/rimuovere le rondelle su entrambi i lati della barra filettata orizzontale. Non sottovalutare lo spostamento delle rondelle: come in una bilancia a bracci, lo spostamento del carico provocherà effetti analoghi all’aggiunta/rimozione di rondelle secondo la direzione dello spostamento: Spostare rondelle lontano dal tubo di alluminio equivarrà ad aggiungerne altre; avvicinarle equivarrà a rimuoverle. Si otterranno dunque effetti maggiori/minori a seconda che il peso venga allontanato/avvicinato al tubo di alluminio. Per il bilanciamento “avanti­dietro”, spostare la videocamera lungo l’asola (per un primo bilanciamento approssimativo) e aggiungere/rimuovere le rondelle sul bullone da 6mm (per aggiustamenti di precisione). Di nuovo: lo spostamento avanti/dietro delle rondelle, determinerà effetti analoghi all’aggiunta/rimozione di rondelle. 3) Una volta terminato il bilanciamento statico “destra­sinistra” e “avanti­dietro”, rimuovere l’eventuale peso in eccesso aggiunto nella prima fase, al fine di ottenere un drop­time di circa due secondi. Nell’incertezza iniziale, un drop­time lento è assolutamente preferibile ad un drop­time relativamente rapido. In altri termini: meglio che il peso in basso non abbondi, ma difetti! All’inizio si è erroneamente indotti a pensare che porre molto peso in basso migliori la stabilizzazione. In realtà si ottiene l’effetto opposto: troppa massa in basso determina un secondo centro di gravità, dunque pessimi movimenti pendolari non appena si accenna una ripresa in movimento. La SturdyCam è ora bilanciata correttamente. Per rapidi bilanciamenti futuri potete prendere nota del numero di rondelle aggiunte in basso e apporre dei riferimenti per le posizioni X­Y sulla base adeguate per la distribuzione della massa della tua videocamera. Non è chiaro? Dai un’occhiata al video dimostrativo
http://www.youtube.com/watch?v=U0WgILyyQxU
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Setting dell’impugnatura
La SturdyCam è ora ben bilanciata. Possiamo montarla sull’impugnatura. Rimuovere l’O­ring da 6mm dall’albero di acciaio, ed inserire quest’ultimo nel foro dello snodo cardanico. Per una corretta configurazione la fine dell’albero deve essere allineata con il foro dello snodo opposto a quello dove hai appena inserito l’albero. In caso contrario realizzare l’allineamento spingendo o estraendo delicatamente l’albero dall’impugnatura. Occorre ora mettere in sicurezza ciò che “poggia” sull’impugnatura. Girare il bullone a galletto fino a che lo stesso tocchi l’albero, quindi eseguire una o due rotazioni in senso contrario assicurandosi che non vi sia attrito e che l’impugnatura sia vincolata al sistema. Spingere un dado contro la parete dello snodo come in figura. Il setting iniziale è terminato. Buone riprese!!!
Tabella di Bilanciamento Rapido
Se la SturdyCam vi sembra…
Sbilanciata in avanti
Spostare la telecamera indietro
oppure
Rimuovere le rondelle dal bullone in alto
oppure
Muovere le rondelle all’indietro sul bullone in alto
oppure
Muovere le rondelle all’indietro sul bullone in basso
oppure
Aggiungere uno stesso numero di rondelle su entrambi I lati della barra orizzontale
(dopo ricontrollare il “drop time”)
Sbilanciata all’indietro
Spostare la telecamera in avanti
oppure Aggiungere le rondelle sul bullone in alto
oppure
Muovere le rondelle in avanti sul bullone in alto
oppure
Muovere le rondelle in avanti sul bullone in basso
oppure
Rimuovere uno stesso numero di rondelle su entrambi I lati della barra orizzontale
(dopo ricontrollare il “drop time”)
Sbilanciata a sinistra
Aggiungere rondelle sul lato destro
oppure
Rimuovere rondelle dal lato sinistro
oppure
Muovere le rondelle sul lato sinistro verso il centro
oppure
Muovere le rondelle sul lato destro
verso l’esterno
Sbilanciata a destra
Aggiungere rondelle sul lato sinistro
oppure Rimuovere rondelle dal lato destro
oppure
Muovere le rondelle sul lato destro verso il centro
oppure Muovere le rondelle sul lato sinistro
verso l’esterno
Configurazioni ottimali
Uno stabilizzatore è paragonabile ad uno strumento musicale: non suona da solo; suona male se lo strumentista è inesperto. Occorre esercitarsi, molto anche, per ottenere discreti, buoni, ottimi risultati. Una serie di consigli ti aiuterà ad orientarti sin da subito nella giusta direzione. ­ Montare un carico di almeno 500grammi sulla base. Un ottimo compromesso fra stabilità e manovrabilità è montare fra i 750g ed 1Kg. Se la tua videocamera è più leggera, aggiungi rondelle sulla barra filettata orizzontale. Al crescere del carico il sistema acquista sempre maggiore stabilità. Prova ad applicare una medesima forza ad una sfera, poi ad un sacco che ne contiene 10, poi 100. Si otterranno chiaramente effetti diversi. Non preoccupatevi: nessuno vi sta chiedendo di montare un macigno. La SturdyCam è concepita appositamente per configurazioni che “simulano” la presenza di un carico più pesante, senza l’aggiunta di peso. Magia? No, si tratta semplicemente dei vantaggi connessi ai principi fisici del Momento Angolare. Durante il bilanciamento del sistema ti invitavo a non sottovalutare lo spostamento dei carichi lungo la barra filettata. Si diceva che “si otterranno effetti maggiori/minori a seconda che il peso venga allontanato/avvicinato al tubo di alluminio”. Ciò vuol dire che aggiungere molto peso “vicino” l’origine (il tubo d’alluminio), equivale ad aggiungerne poco se “lontano” e pochissimo se “lontanissimo” dall’origine. Stiamo parlando in termini empirici per non chiamare in causa equazioni fisiche complicate. Ai nostri fini le considerazioni importanti da fare sono: –Un sistema pesante è più stabile di uno leggero.
–Per motivi di praticità non è consigliabile aggiungere troppo peso, dunque:
­ Allunghiamo la barra filettata avvalendoci dei dadi distanziali, poniamo il medesimo peso più lontano dal tubo di alluminio facendo sì che questo (in quanto allontanato) “pesi di più” per i principi del Momento Angolare. ­ Infine, ma non per questo di poca importanza… lasciatevi aiutare dalle leggi ottiche : qualsiasi stabilizzatore esistente funzionerà meglio se si utilizza un’ottica grandangolare. L’ampia profondità di campo, inoltre, vi eviterà non pochi problemi di messa a fuoco.
Telecamere pesanti & Sistemi sbilanciati
Telecamere il cui peso eccede il Kg devono essere bilanciate tramite l’utilizzo del Threaded Pipe Extension (Estensione Filettata del Tubo). L’accessorio vi consentirà di caricare in basso circa 1/6 del peso caricato in alto (in luogo di 1/3). Per il montaggio, rimuovere il bullone da 8mm e posizionate il Threaded Pipe Extension come nella figura sotto (le rondelle di plastica sempre in contatto diretto con il tubo di alluminio), serrate infine i dadi mantenendo la barra filettata in linea con il tubo. Nel caso in cui vogliate utilizzare microfoni, kit mini35mm, ottiche lunghe, e che non riusciate a realizzare il bilanciamento Avanti­Dietro, il Threaded Extension Pipe vi sarà di aiuto se installato come nelle figure sottostanti.
(Sistemi sbilanciati all’indietro) (Sistemi sbilanciati in avanti)
Training
­ Per prima cosa, prendiamo dimestichezza con la SturdyCam senza eseguire movimenti, dunque reggendola semplicemente. Se la vostra presa è sufficientemente ferma e la SturdyCam è settata in maniera ottimale, le riprese dovrebbero dare l’idea che si sta utilizzando un treppiedi (per lassi di tempo più o meno brevi…si è ancora vivi dopo tutto!)
­ Le panoramiche: ruotare, utilizzando indice e pollice, la parte superiore dello snodo cardanico. Otterrete maggior controllo man mano che aumentate il carico o posizionando il medesimo carico su di una barra orizzontale più lunga (si noti che allungando la barra orizzontale è necessario riequilibrare sensibilmente vista la massa che si sta aggiungendo)
­ Movimenti verticali : eseguire movimenti paralleli al tronco, verso l’alto e verso il basso. Dapprima lentamente, poi più rapidamente. Questi movimenti sono evidenti nelle riprese in movimento e molto evidenti nelle riprese d’azione allorché si corre e si salta. La gommapiuma è lì apposta per assorbirli nella misura del carico posizionato: per grossi carichi la capacità di assorbimento sarà ovviamente minore.
­ Riprese in movimento: al crescere della distanza della SturdyCam dal vostro corpo, aumenta lo stress a cui sottoporrete le articolazioni vertebrali (ancora una volta: per la legge del Momento Angolare). Cercate di limitare tale distanza mantenendo il gomito attaccato al fianco. Il consiglio migliore per le riprese in movimento è: irrigidite il polso e dimenticatelo! Lasciate che sia l’avambraccio ad operare gli eventuali spostamenti. Eviterete di trasmettere inutili vibrazioni allo stabilizzatore. ­ Durante riprese che presuppongono brusche accelerazioni/decelerazioni, l’inerzia della SturdyCam provocherà un lieve tilt down/up. Tali movimenti inerziali possono essere controbilanciati: a) muovendo (per quanto possibile) l’impugnatura nella direzione opposta al tilting; b) agendo sull’arco della SturdyCam non appena si verifica il movimento di tilting (utilizzate della gommapiuma per non trasmettere vibrazioni indesiderate); c) mantenendo la parte superiore dello snodo cardanico.
­ Riprese che presuppongono un tilt pressoché costante (riprese a cani o alla volta celeste) possono essere facilmente eseguite settando la SturdyCam già “tiltata” verso il basso o l’alto. Non occorre spostare la telecamera lungo l’asola: sarà sufficiente spostare le rondelle avanti/indietro sul bullone in alto o aggiungerne/rimuoverne delle altre.
• In caso di forte vento, l’unico accorgimento possibile è quello di aumentare considerevolmente il carico (riverificare sempre il drop­time) compatibilmente con le vostre articolazioni!