buttati fuori a calci in culo!

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buttati fuori a calci in culo!
BUTTATI FUORI
A CALCI IN CULO!
HP persiste per la sua strada e getta nel cassonetto 101 informatici ex-ENI,
nonostante il rinnovo del contratto con ENI di almeno 550 milioni di euro in
tre anni.
HP straccia gli impegni presi negli accordi di tutela occupazionale ed ignora i
corretti rapporti industriali con le rappresentanze sindacali.
Nell’incontro del 21 maggio l’Azienda conferma le proprie azioni: parte la
procedura per la messa in mobilità di 101 persone.
Mobilità obbligatoria e senza incentivo che colpirà 101 famiglie tra 75 giorni,
come previsto per legge.
Le RSU Servizi ICT dichiarano 8 ore di sciopero per il giorno 5 giugno 2009,
con manifestazione presso il Ministero dello Sviluppo Economico, in
occasione della riunione delle OOSS metalmeccaniche con l’Azienda.
Assieme ai Lavoratori Servizi ICT del Lazio, parteciperanno delegazioni di
Lavoratori SICT da tutta Italia.
Viene confermato il blocco totale di tutte le attività fuori orario e di weekend.
Le attività di reperibilità vengono totalmente bloccate, gestione incident e
problem inclusi, fino a diversa comunicazione.
Nei prossimi giorni le RSU faranno volantinaggio presso le sedi ENI di Roma
e di S.Donato Milanese.
RSU Servizi ICT CentroSud
21 maggio 2009
RSU Servizi ICT Milano
GRANDE SUCCESSO DELLO SCIOPERO SERVIZI ICT
ADESIONE: 85% A MILANO e 95% AL CENTRO SUD
Pieno successo della manifestazione Servizi ICT del 18 maggio all'ENI di Roma (i disegni
soprastanti riportano i cartelli indossati dai nostri uomini-sandwich): assieme a circa 70
Lavoratori, tra i quali un collega del presidio di Porto Torres, hanno manifestato i
segretari nazionali Filcem-CGIL, Femca-CISL e Uilcem-UIL, i rappresentanti territoriali e
regionali Filcem-CGIL di Roma, Pomezia e Lazio, la rappresentanza delle RSU dell'ENI di
Roma e quella delle RSU metalmeccaniche EDS di Roma e Pomezia.
Ringraziamo le strutture sindacali di categoria per la loro fattiva presenza e i colleghi
RSU dell'ENI e dell'EDS per la loro partecipazione e il loro supporto, anche espresso
tramite comunicati.
Ringraziamo soprattutto i Lavoratori che hanno aderito allo sciopero e alla
manifestazione, sostenendo con forza l'iniziativa sindacale in difesa di tutti i posti di
lavoro Servizi ICT, indipendentemente dal sito in cui si trovano. Una dimostrazione di
unità, di determinazione e di forza che potremo utilizzare il 21 maggio al tavolo con
l'Azienda.
----------------------------------------Durante la manifestazione di Roma, una delegazione sindacale composta dalle segreterie
nazionali di categoria, dalla segreteria Filcem-CGIL del Lazio e dall'intera RSU del
CentroSud è stata invitata a un incontro con il dott. Calabrò, Responsabile delle
Relazioni Industriali di ENI, il quale ha chiesto chiarimenti alla nostra RSU sulla
situazione e ha promesso un incontro nel giro di due giorni tra ENI e HP.
-------------------------------------------Le segreterie nazionali, unitariamente presenti alla manifestazione, chiedono a HP di
rispettare la clausola di tutela dei siti periferici (soluzioni condivise e non traumatiche)
firmata nell'accordo del marzo 2008 e chiedono a HP e ad ENI di rispettare gli impegni di
tutela occupazionale presenti negli accordi di cessione di ramo d'azienda del 1998-2002.
-------------------------------------------Un solo piccolo disappunto: ieri sera alle 19.30 su RAI 3 è stato trasmesso un breve
servizio sulla nostra manifestazione a Roma sul TG Regionale Lazio, il servizio ha ben
sintetizzato i motivi della manifestazione indicati nei nostri comunicati, ma il video ha
mostrato la presenza di sole 4 persone: il motivo è che il videoperatore RAI è arrivato
con grave ritardo alle 12.45, quando ormai la manifestazione era terminata (abbiamo
iniziato il presidio alle 8.00 e lo abbiamo chiuso alle 12.35) ed erano rimaste solo le
persone che ritiravano i cartelli…
RSU Servizi ICT CentroSud
LA DISCARICA DEI 101 INFORMATICI EX-ENI
NEL 2002 ENI COMPLETA LA CESSIONE, INIZIATA NEL 1999, DELLA GESTIONE DEI PROPRI SISTEMI
INFORMATIVI AD EDS. IN UN TRIENNIO VENGONO CEDUTE DIVERSE CENTINAIA DI DIPENDENTI.
GLI ACCORDI DI CESSIONE INCLUDONO PROMESSE DI CRESCITA PROFESSIONALE E DI GARANZIE
OCCUPAZIONALI PER I LAVORATORI.
NEL 2008 HP COMPRA EDS E DECIDE IMMEDIATAMENTE DI RECUPERARE IL COSTO DELL’ACQUISTO,
OPERANDO IL TAGLIO NEL BIENNIO 2009-2010 DI UNA CONSISTENTE QUOTA DI DIPENDENTI.
NEL 2009 HP ED ENI RINNOVANO IL CONTRATTO DI SERVIZIO, DEL VALORE DI DIVERSE CENTINAIA
DI MILIONI DI EURO, PER IL TRIENNIO 2009-2011.
SUBITO DOPO HP DECIDE DI LIQUIDARE LA MAGGIOR PARTE DEGLI INFORMATICI EX-ENI, PER TRASFERIRE I SERVIZI ALL’ESTERO O AD ALTRI LAVORATORI A BASSO COSTO, AL FINE DI AUMENTARE
I PROPRI PROFITTI.
NEL 2009 L’IMPATTO OCCUPAZIONALE PREVEDE IL TAGLIO DI UN LAVORATORE SU QUATTRO (101
ESUBERI, OLTRE A 15 DIPENDENTI GIA’ USCITI, SU UN TOTALE DI 447), MA SI PROSPETTA UNO SCENARIO NEL QUALE, NEL GIRO DI DUE ANNI E MEZZO, IL PROGRESSIVO TRASFERIMENTO DI ATTIVITA’ POTREBBE PORTARE AL SOSTANZIALE SVUOTAMENTO DI DIPENDENTI.
%
ENI SE NE LAVA LE MANI, FELICE DI POTERNE RICAVARE SCONTI SUL COSTO DEL SERVIZIO.
MENTRE LE PERSONE VENGONO TRATTATE COME RIFIUTI, NON RICICLABILI.
PERSONE CHE HANNO TRA I POCO MENO DI 40 E I POCO PIU’ DI 50 ANNI; CHE DISPONGONO DI
UN’ELEVATA PROFESSIONALITA’ E CHE SONO ABITUATE AD ADEGUARE LE PROPRIE CONOSCENZE
E LE PROPRIE CAPACITA’ ALL’EVOLUZIONE TECNOLOGICA E ALLE MUTATE ESIGENZE ORGANIZZATIVE.
PERSONE CHE HANNO AMPIAMENTE DIMOSTRATO DI SAPER PRODURRE UN SERVIZIO EFFICIENTE E
DI QUALITA’.
DUE RICCHISSIME MULTINAZIONALI, UNA DELLE QUALI ITALIANA E CON LO STATO COME MAGGIOR AZIONISTA, NON POSSONO AUMENTARE I PROPRI PROFITTI BRUCIANDO, IN POCO PIU’ DI DUE
ANNI, DIVERSE CENTINAIA DI POSTI DI LAVORO ITALIANI ALTAMENTE QUALIFICATI.
ENI ED EDS (OGGI HP) AL MOMENTO DELLE CESSIONI DI RAMO D’AZIENDA HANNO DICHIARATO
PER ISCRITTO CHE, IN CASO DI FUTURI EVENTUALI PROBLEMI OCCUPAZIONALI, AVREBBERO INDIVIDUATO UN’ADEGUATA RICOLLOCAZIONE DELLE RISORSE ALL’INTERNO DELLE RISPETTIVE AREE
PROVINCIALI.
HP ED ENI DEVONO RISPETTARE GLI IMPEGNI PRESI: ERA STATO PROMESSO LAVORO E CRESCITA
PROFESSIONALE.
DOVE SONO ANDATI A FINIRE?
RSU Servizi ICT CentroSud
18 Maggio 2009
LA FAVOLA DEGLI INFORMATICI EX-ENI IN ROTTAMAZIONE
C’era una volta, ai tempi in cui le terziarizzazioni entusiasmavano politici di destra e di sinistra, un cospicuo
gruppo di lavoratori informatici del Gruppo ENI che venne ceduto a EDS, una delle principali multinazionali
dell’informatica, leader mondiale dell’outsourcing. Ai lavoratori ceduti, di professionalità alta e medio-alta,
per renderli sereni e contenti, vennero promesse rosee prospettive professionali ed economiche, con la
garanzia del mantenimento del servizio verso ENI.
L’anno scorso il colosso informatico HP ha acquistato EDS, realizzando un megagruppo di 300mila
dipendenti in tutto il mondo. Appena completata l’acquisizione, il CEO di HP ha dichiarato oltre 26mila
lavoratori in esubero nel mondo.
Come conseguenza in Italia, per HP quelli che fino a ieri erano i preziosi informatici ex-ENI sono divenuti
improvvisamente costosi, vecchi (a 40 anni) ed incompetenti. Costoro sono inutilizzabili. Roba da rottamare
in fretta. Sognando lidi migliori, ovvero i costi ridottissimi e i diritti inesistenti dei lavoratori indiani, cinesi,
o giù di lì.
Magari la qualità del lavoro non sarà proprio la stessa, sarà come passare dalla cucina di uno chef a quella
del McDonald, ma non fa nulla: ENI spenderà meno, HP guadagnerà di più, i manager VIP dell’ENI avranno
un servizio a loro dedicato e saranno tutti contenti. Quasi tutti.
Tutti meno gli informatici ex-ENI che, con età compresa tra i poco meno di 40 e i poco più di 50 anni,
rimarranno per strada, gettati come rifiuti. Rifiuti non riciclabili, ovviamente.
HP dice: è la logica del Mercato, non possiamo fare altrimenti, la concorrenza incalza e dobbiamo agire.
Peccato che la logica del Mercato prevederebbe che i contratti di servizio vengano assegnati con gare di
appalto e non con rinnovi ad affidamento diretto, finora giustificati proprio dalla presenza di quel “costoso”
orpello del personale ex-ENI di cui HP vuole disfarsi. Guarda caso HP ha appena rinnovato con ENI un
contratto triennale da diverse centinaia di milioni di euro.
Insomma, funziona così: gli informatici ex-ENI devono rispondere alle regole del Mercato, mentre HP può
godere di un rapporto privilegiato con ENI.
Uno strano mondo all’inverso, nel quale, per un contratto con il più grande gruppo industriale italiano e il cui
maggiore azionista è lo Stato, una ricchissima multinazionale straniera viene tutelata, mentre i lavoratori
italiani finiscono nel cassonetto.
Meno male che questa è solo una favola, la realtà è quella della televisione: la crisi è finita, abbiamo tutti un
lavoro sicuro, denaro a sufficienza e un futuro tranquillo per le nostre famiglie, quindi corriamo a spendere e
ad acquistare: esistiamo solo per quello.
RSU Servizi ICT Centrosud