- Istituto Comprensivo Statale di Curinga

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI CURINGA
SCUOLA DELL'INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA –
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
ALLEGATO B
ARRICCHIMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA:
I PROGETTI
Anno scolastico 2012-2013
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CURINGA
VIA MAGGIORE PERUGINO - 88022 CURINGA Cod. Fis. 92012940794
Cod. Mecc. CZIC82200V - TEL. 0968/73087 FAX 0968/739801
E-mail: [email protected]
Pec: [email protected]
www.curingascuola.it
SCUOLA DELL’INFANZIA
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ACCOGLIENZA
Scuola dell’infanzia di Curinga e di Acconia
Responsabile del progetto: ins. Rosina Barba
Sezioni/Classi coinvolte: le prime sezioni della Scuola dell’infanzia (Curinga e Acconia)
Destinatari: tutti i bambini delle prime sezioni di Curinga e di Acconia
Insegnanti coinvolte: Barba Rosina, Mazza Marisa, Caruso Angelina, Maiello Anna,
Cesareo Antonietta,Galera Annunziata.
Tempi di realizzazione: il mese d’inizio del servizio di mensa
Organizzazione didattica ( giorni e ore in cui si attua il progetto): da lunedì a venerdì,
dalle ore
10.00 alle ore 11.00, per quattro settimane.
Ore aggiuntive di insegnamento previste per ogni docente n. 10 (dieci)
Finalità: promuovere ed instaurare nel bambino un atteggiamento di fiducia nei confronti
dell’ambiente scolastico; favorire la sua capacità di relazione, la comunicazione
interpersonale, la socializzazione.
Obiettivi di apprendimento:
- conoscere l’ambiente scolastico;
- muoversi nello spazio scuola con serenità;
- conoscere il nome dei compagni;
- superare il proprio naturale egocentrismo
- partecipare al gioco libero;
- partecipare al gioco organizzato;
- manipolare materiali diversi, strutturati e non.
Strategie didattiche: in questo primo periodo di ambientamento, occorre favorire la
reciproca conoscenza, per cui viene predisposto l’ambiente in modo da attirare
l’attenzione dei bambini su materiale didattico strutturato, su giochi di movimento e di
gruppo, con un rapporto educativo personalizzato, in grado di rendere meno ansiogeno il
distacco dai genitori e più sereno l’inserimento nel nuovo ambiente.
Modalità di verifica: osservazione sistematica del comportamento dei bambini durante le
attività.
Risultati attesi/Valutazione: il bambino sarà capace di essere più autonomo, di crescere
nella
stima di sé, di avviarsi serenamente verso il superamento del proprio naturale
egocentrismo, quindi
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verso la socializzazione; svilupperà gradualmente il rispetto per gli altri, le sue competenze
comunicative ed espressive, inserendosi gradualmente nella nuova realtà scolastica.
Materiale di facile consumo occorrente: oltre a quello disponibile in sezione, altre
costruzioni, plastilina colorata.
Sussidi didattici: quelli già disponibili nelle sezioni; una maggiore compresenza delle
insegnanti.
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A PASSO DI FIABA - PINOCCHIO
Responsabile del progetto: Ins. Anna Maria Briatico
Riferimenti al P.O.F e alla programmazione generale
Il progetto si propone di proiettare il bambino nella dimensione fantastica delle storie di un
tempo allontanandosi dal quotidiano.
Obiettivi principali:
 stimolare la dimensione fantastica della mente del bambino,sempre piena di ener gia e movimento;

preservare la dimensione ludica e pura dei bambini;

fare acquisire al piccolo allievo il concetto del passare del tempo e della diversità
dei mezzi;

fare comprendere al bambino i diversi momenti sociali ed economici della società.
Attività operative:
 Lavoro su schede relative alla cronologia degli avvenimenti della fiaba (realizzazione di un piccolo libro);

addobbo delle aule e dei corridoi sullo stesso argomento;

conversazioni e racconti relativi alla storia fantastica;

apprendimento di poesie,canzoni e filastrocche

per l'ultimo anno di frequenza della scuola gli alunni saranno impegnati nella drammatizzazione della favola(a maggio 2013).
Il progetto coinvolge tutte le docenti delle 4 sezioni della scuola dell'infanzia di
Acconia per un totale di 20 ore aggiuntive ciascuna (10 funzionali 10 frontali) a
partire dal mese di Gennaio 2013. Seguiranno orario dettagliato e richiesta
specifica del materiale occorrente.
Molto materiale sarà reperito in quello presente nelle sezioni.
Occorrente:
 libri+CD ;

carta pacco;

cartoncini bristol colorati 70 x100, 50x70 e A4;

dorsetti,

lucidi,

fermacampioni;
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
carta velina;

carta crespa;

pergamene fotocopiabili n. 40
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SCUOLA IN FESTA
DESTINATARI
Tutti i bambini di 5 anni della scuola dell’infanzia di Curinga centro.
INSEGNANTI
Perugino Eleonora, Leone Caterina.
FINALITA’
“Le attività drammatico-teatrali sono finalizzate a favorire, nei bambini, processi regolati
di identificazione- proiezione, che, coinvolgendoli nella partecipazione, ne arricchiscono
l’esperienza su diversi piani”. Così si legge negli orientamenti, fra le indicazioni fornite agli
insegnanti nel Campo di esperienza “Messaggi, forme e media”.
Per dare ai nostri bambini un’ulteriore opportunità di esprimersi, di comunicare i loro
interessi, le loro inclinazioni, il loro naturale bisogno ludico, abbiamo proposto loro di
istituire una speciale ricorrenza sul nostro calendario scolastico: SCUOLA IN FESTA.
Abbiamo quindi deciso insieme con loro di realizzare una festa, in cui potranno recitare,
danzare, cantare, mimare alcuni ruoli che appartengono al mondo degli adulti, in libertà e
assecondando la loro fantasia.
Lo spettacolo avrà lo scopo non solo di far divertire i bambini, ma anche di farli
socializzare, di far loro apprezzare la gioia di condividere le loro emozioni con i genitori e
costituirà, inoltre, una verifica del lavoro svolto in quest’ultimo anno scolastico.
OBIETTIVI PER CAMPI DI ESPERIENZA
Discorsi e parole
- produrre messaggi verbali espressivi;
- recitare da soli o insieme ai compagni;
- pronunciare correttamente le parole;
- conoscere nuovi vocaboli;
Il corpo e il movimento
- coordinare vari movimenti del corpo;
- percepire dinamiche corporee sue e degli altri;
- esprimere stati d’animo attraverso gesti, movimenti, suoni;
Le cose, il tempo, la natura
- mettere in sequenza temporale una storia;
- inventare modalità simboliche;
- lo spazio, l’ordine, la misura;
- analizzare, interpretare, rappresentare con simboli condivisi la realtà;
- cogliere cambiamenti di direzione;
Il sé e l’altro
- appropriarsi di vari linguaggi per comunicare emozioni;
- superare paure in un ambiente inconsueto;
- assumere ruoli diversi e calarsi nelle loro caratteristiche emotive;
- condividere emozioni con i compagni;
- rispettare regole e turni;
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ATTIVITA’ PREVISTE
- elaborazione o adattamento dei testi a cura degli insegnanti, su spunti forniti da un
opuscolo edito dalle “Edizioni Paoline” che ha come titolo "La festa dei bambini”.
- drammatizzazione da parte dei bambini; allestimento della scenografia, preparazione di
un’adeguata coreografia;
- elaborazione di un biglietto di invito da presentare ai genitori.
MATERIALE DIDATTICO UTILIZZATO
Tutto il materiale di consumo in dotazione alle sezioni, il registratore, alcune
musicassette, l’impianto di amplificazione di proprietà del circolo didattico, materiale di
recupero.
TEMPI PREPARAZIONE
Tutto il mese di maggio, nelle normali ore di lezione; sono inoltre previste ore di lavoro
aggiuntivo per le insegnanti interessate al progetto:
- ore 20 di insegnamento;
- 0re 5 funzionali all’insegnamento.
GIORNATA CONCLUSIVA
La drammatizzazione avrà luogo nel mese di giugno e la data è da stabilire.
SPAZI UTILIZZATI
La manifestazione sarà preparata nel salone della scuola.
PERSONALE RICHIESTO
Per la realizzazione della manifestazione si richiede la presenza di almeno due operatrici
scolastiche.
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INGLESE
FINALITA’
Lo scopo del progetto è quello di offrire ai bambini il primo approccio alla lingua inglese.
OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI
• Contributo all’educazione linguistica nel suo complesso(capacità di ascolto, di comprensione e di produzione orale)
•
Contributo all’educazione interculturale(formazione di uno spirito aperto e rispettoso
nei confronti di altri modi di essere)
•
Contributo ad un atteggiamento favorevole verso lo studio delle lingue.
METODOLOGIA
L’approccio che sarà utilizzato si richiama al metodo Funzionale-Comunicativo. Le lezioni
si baseranno sul rapporto gioco-apprendimento.
CONTENUTI
•
•
•
•
•
•
•
Conoscere le espressioni di saluto più semplici
Conoscere ed imparare il nome dei colori
Conoscere i numeri da 1 a 10
Saper dire il proprio nome
Conoscere i componenti della famiglia
Conoscere l’ambiente della casa e della scuola
Saper eseguire semplici azioni che vengono compiuti in classe comprendendo il comando in inglese
DESTINATARI
Le ultime classi della scuola dell’infanzia di Acconia
DURATA
40 0re. Inizio gennaio: 2013. Fine: giugno 2013
MEZZI E STRUMENTI
Audiocassette, canzoni e filastrocche,disegni ed immagini
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A SCUOLA DI DANZA
Scuola dell’infanzia di Curinga e di Acconia.
Sezioni coinvolte: le ultime sezioni.
Destinatari: i bambini di cinque anni.
Tempi di realizzazione: da dicembre a maggio.
Organizzazione didattica: un giorno a settimana, per due ore alla volta, dalle 9,00 alle
11,00.
Finalità:
far scoprire e far vivere consapevolmente ai bambini la propria corporeità, entrando in
relazione con l'ambiente e con gli altri, attraverso la danza.
Il progetto "danza" soddisfa pienamente i bisogni individuali e sociali dei bambini in quanto
attiva la sfera della loro personalità motoria e corporea, di quella cognitiva e di quella
relazionale. La danza, infatti, è un ottimo mezzo espressivo capace di stimolare le
esigenze e le attitudini naturali del bambino, di migliorare le capacità coordinative e
l'espressività psicomotoria nonché di far acquisire quei valori universali che sono alla base
dei rapporti umani: rispetto delle regole, integrazione, solidarietà e collaborazione con i
compagni anche di diverse etnie.
Obiettivi di apprendimento:
Valutare le capacità fisiche e motorie
Rafforzare gli schemi motori di base
Sviluppare e consolidare le capacità coordinative
Prendere coscienza del proprio corpo in equilibrio e movimento
Realizzare movimenti complessi in funzione dello spazio e del tempo
Coordinare azioni efficaci in situazioni complesse
Tradurre il fluire interno in movimento.
Contenuti/Attività:
Controllo dei propri segmenti corporei
Sentire l'equilibrio
Il corpo in movimento nello spazio
Percezione dello spazio interno
Coscienza ed utilizzo dell'energia
Ascolto globalizzato della musica
Percezione delle emozioni
Esercizi di propedeutica
Traduzione del “sentire” in movimento.
Strategie didattiche/Attività:
il percorso formativo utilizzerà prevalentemente attività ludiche intese come espressione
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del fare e dell'ascoltare ritmi musicali integrati con l'espressione corporea. Il movimento
associato alla stimolazione sonora migliorerà lo sviluppo psicofisico senza trascurare l'uso
spontaneo del gesto come mezzo per relazionarsi con gli altri, nonché come
accrescimento delle capacità di comunicazione. Le attività espressive varie e graduate
ricorreranno a situazioni - stimolo concrete capaci di perseguire diversi obiettivi
contemporaneamente quali: rispettare le regole; ricercare equilibrio e tolleranza; superare
le differenze individuali; mettersi alla prova; esercitare l' autocontrollo e la concentrazione.
In tal modo il bambino avrà la possibilità di vivere il movimento e l' ascolto in un’
articolazione spazio - temporale sempre più varia che gli permetterà di fare esperienze, di
elaborarle, di comunicarle utilizzando l’ espressività corporea.
Modalità di verifica:
si adotterà il metodo dell'osservazione sistematica in situazione per quanto riguarda le
competenze da osservare.
Risultati attesi/Valutazione:
Saranno valutate le capacità acquisite dai bambini in relazione allo sviluppo della loro
creatività, del loro senso ritmico e del livello di socializzazione e comunicazione raggiunto.
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ALTRE ATTIVITA’
-
INIZIATIVE DI ALTRI ENTI E/O ASSOCIAZIONI
La Scuola potrà partecipare ad altre iniziative educative promosse dalle diverse
Associazioni e/o Enti operanti sul territorio, nonché a particolari ricorrenze e ad attività
legate ai seguenti temi: famiglia, alimentazione, ambiente, conoscenza di aspetti
geografici, culturali e tradizionali del territorio curinghese.
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SCUOLA PRIMARIA
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PHILOSOPHY FOR CHILDREN: EDUCARE ALLA DEMOCRAZIA
Laboratorio di pratiche filosofiche per bambini
Premessa
Philosophy for Children è un progetto educativo creato alla metà degli anni ’70 dal filosofo
e pedagogista Matthew Lipman (1922-2010), diffuso in tutto il mondo.
La matrice pedagogica del progetto è deweyana e si basa sul riconoscimento della
valenza educativa dell’esperienza della indagine filosofica intesa come rigorosa pratica di
indagine dei campi dell’esperienza umana nelle sue dimensioni estetiche, etiche, logiche.
Presupposto psico-pedagogico è che la pratica del filosofare consenta di sviluppare, sin
dall'infanzia, le abilità: di ragionare; di formare concetti; di indagare il significato dei
problemi; promuovere le disposizioni a investigare il senso delle “preconcetti” e delle
assunzioni date per scontate; ad analizzare le argomentazioni proprie ed altrui al fine di
scoprirne le fallacie; a dialogare con gli altri, imparando a collocarsi nell’altrui punto di vista
e a cooperarare alla ricerca comune del significato dell’esperienza; a sforzarsi di regolare
il proprio comportamento sugli ideali di giustizia, bellezza, verità.
A tal fine, la Philosophy for children, dispone di un curriculum ben strutturato validato da
una esperienza pluridecennale, diffuso e riconosciuto in tutto il mondo.
Il “setting” educativo della P4C è la comunità di ricerca: non si fa filosofia da soli, ma
insieme si indaga attraverso discussioni critiche-argomentative che consentono di cocostruire dimensioni filosofiche di bambini, adolescenti ed adulti.
Il progetto è facilitato da un formatore adeguatamente formato e che abbia acquisito
competenze psi-pedagogiche, filosofiche e didattiche.
Obiettivi
Il progetto è rivolto ai bambini della 3° classe, scuola elementare Curinga ha la finalità di
promuovere lo sviluppo critico e creativo del pensiero, nonché la dimensione “caring”,
ovvero un atteggiamento consapevole - fondato sulla comunicazione e sull’empatia - nei
confronti delle proprie emozioni e delle decisioni.
Il setting specifico della comunità di ricerca, che si costruisce man mano che i bambini si
incontrano per dialogare, pone le basi di un’educazione alla democrazia: si impara ad
ascoltare e a rispettare il pensiero dell’altro senza giudicarlo solo per la sua diversità.
Attraverso la metodologia filosofica della Philosophy for children, che prevede l’utilizzo di
testi che forniscono lo spunto alla discussione, il bambino “cresce” attraverso un percorso
filosofico che gli permetterà di:
sviluppare il pensiero critico e creativo, per analizzare la situazione in modo analitico,
esplorare le possibili alternative, diversi punti di vista, trovare soluzioni originali ai
problemi, crearne dei nuovi…
coltivare il cosiddetto “pensiero empatico”, per riconoscere e condividere le emozioni e il
sentire degli altri;
acquisire abilità di problem solving, per affrontare e risolvere in modo costruttivo i problemi
quotidiani;
strutturare il piano delle relazioni intersoggettive in una dinamica di gruppo animata
dall’etica della democrazia e dalla modalità dialogica della comunicazione;
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costruire le comunità di ricerca, ovvero dei gruppi di massimo 20 bambini, che affronta
riflessivamente le principali tematiche esistenziali che incontra quotidianamente;
sviluppare l’attività di teorizzazione e di riflessione in una prospettiva di generale
educazione al pensiero complesso. Si tratta della dimensione logico-critica e creativa del
pensiero e dell’aspetto ‘caring’, cioè quello emotivo e valoriale;
creare un setting protetto in cui i partecipanti abbiano la possibilità di prendersi cura
dell’altro e di se stessi.
Ritengo che l’utilizzo di un approccio filosofico che comporta la messa in discussione del
proprio punto di vista e della propria opinione, possa far acquisire ai bambini la sensibilità
necessaria al rispetto dell’altro, del diverso, del più debole.
Nello stesso tempo i bambini/ragazzi sono invitati a diventare consapevoli dei propri
atteggiamenti riflessivi e valoriali, attraverso la richiesta dell’argomentazione pubblica di
fronte agli altri partecipanti alle sessioni che possono avere pensieri differenti, ma
ugualmente da prendere in considerazione.
Metodologie
Il percorso educativo che offre il progetto prevede la trasformazione della classe in una
“comunità di ricerca”, all’interno della quale i bambini ascoltano con rispetto gli altri,
integrano le idee degli altri, chiedono agli altri di fornire ragioni a supporto delle loro
opinioni, si aiutano a vicenda a trarre conclusioni da quanto si è detto.
Il filosofico facilitatore utilizzerà vari strumenti del dialogo filosofico:
Ascolto attivo
Approccio fenomenologico
Confronto dialettico
Ricerca ermeneutica
Pensiero critico
Pensiero trascendentale
Decostruzione
Metodo analitico
Maieutica
Ironia
Intuizione
Euristica
Autobiografia
Letture di testi stimolo, ecc
Momenti della costruzione di una comunità di ricerca:
creazione del gruppo di ricerca filosofica: si chiede ai partecipanti di prendersi per mano
formando un cerchio stando in piedi; subito dopo si possono sedere in cerchio;
ogni incontro comincia con un testo stimolo che viene letto da tutti, ad alta voce, senza
escludere nessuno (ognuno legge una o due frasi del testo);
ai partecipanti si chiede di formulare le domande che lo stimolo ha suscitato in loro;
per formulare la domanda ad alta voce, i bambini devono chiedere la parola alzando la
mano e aspettando il proprio turno;
le domande vengono trascritte sulla lavagna e segnate col nome di chi le ha espresse
(questo è il momento della costruzione dell’agenda come mappa delle aree d’interesse
degli studenti);
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si passa all’analisi del materiale scritto: si chiede ai ragazzi di trovare uno o più filoni, temi
ricorrenti, rappresentanti l’interesse del gruppo;
una volta individuato il tema (o i temi) si passa alla discussione vera e propria: il facilitatore
ha il ruolo di aiutare i ragazzi a sviluppare un dialogo e a interagire in maniera
democratica: ognuno ha il diritto di dire quello che pensa, si raccolgono diversi punti di
vista, si chiede ai ragazzi di chiarire quello che dicono, di dare degli esempi; il facilitatore
non esprime il proprio pensiero e non spiega i concetti, ma chiede al gruppo di riflettere
sugli stessi, di definirli, di svilupparli applicandoli alle situazioni quotidiane, ecc.
il facilitatore annota lo sviluppo della discussione scrivendo sulla lavagna i concetti chiave
che emergono durante la discussione;
senza alcuna pretesa di trovare la soluzione della problematica o la risposta alla domanda
precedente la discussione, la stessa si conclude con una sintesi riguardante l’esperienza
dialogica: ai bambini si può chiedere come si sono sentiti, se è emerso qualche interesse
nuovo, se hanno voglia di disegnare ciò che li ha maggiormente colpiti, ecc.
Strumenti e materiali d’uso:
n. 1 lavagna fogli mobili
n. 1 scatola pennarelli vari colori
eventuale altro materiale cartaceo (a carico del facilitatore)
testi del curriculum sono dei modelli di “comunità di ricerca” racconti in forma dialogica (a
carico del facilitatore)
A CHI È RIVOLTO
Il seguente progetto è rivolto ai della 3° classe, della scuola elementare Curinga
MODALITA’ E TEMPI:
Si propone un’attività che duri da 6 a 8 mesi con un’incontri di un ‘ora ciascuno, da tenersi
in aula (o aula da laboratorio) con cadenza settimanale.
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SUPPORTO LINGUISTICO AI BAMBINI STRANIERI
Scuola: Scuola Primaria Curinga e Acconia
Proponente del progetto: Insegnante Nosdeo Teresina
Destinatari: Bambini stranieri di nuovo inserimento nella direzione didattica di CuringaAcconia
Motivazioni del progetto:
1) Incentivare organizzazioni di lavoro nuovo secondo modelli educativi e culturali volti, da
un lato al diritto all'uguaglianza, dall'altro al riconoscimento e alla valorizzazione della
diversità;
2) Impegnarsi sul fronte delle grandi trasformazioni che le attuali migrazioni impongono
alla scuola.
Risultati attesi:
1) Garantire un'accoglienza adeguata alle banbine e ai bambini stranieri nel rispetto delle
loro identità attraverso spazi e interventi specifici.
2) Favorire e sviluppare lo scambio e l'intesa fra scuola e famiglie immigrate;
3) Favorire l'acquisizione della lingua italiana;
4) Promuovere attività ed iniziative volte alla conoscenza delle differenti culture;
5) Stabilire un dialogo interculturale nell'ottica della reciproca conoscenza dello scambio.
Obiettivi specifici:
1) Organizzare un laboratorio linguistico per l'apprendimento intensivo della lingua italiana;
2) Progettare interventi volti alla mediazione e alla facilitazione degli apprendimenti in
classe;
3) Predisporre attività di recupero volte al rinforzo dell'apprendimento della lingua italiana;
4) Favorire e valorizzare le relazioni,gli scambi, gli incontri tra i bambini,stranieri e
non,delle varie classi;
Articolazione del progetto:
1) Accoglienza
2) Supporto linguistico
3) Educazione interculturale
Percorsi educativi,percorsi didattici,interventi realizzati:
1) Riflessione sulle migrazioni a partire dall'esperienza dei bambini e delle loro famiglie;
individuazione dei motivi di tali spostamenti;
2) Racconti di fiabe e favole di diversi paesi del mondo;
3) Riflessione sui giochi,le feste,i riti,le tradizioni delle lingue nel mondo;
4) Sviluppo di diverse unità didattiche come: l'arrivo,la casa,i mezzi di trasporto,i negozi,il
cibo,l'abbigliamento.
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Strumenti di verifica su progetto:
Le verifiche verranno svolte attraverso l'osservazione e l'analisi delle risposte,dei
comportamenti, del livello di coinvolgimento dei bambini a fronte delle attività proposte.
Risultati attesi:
1) Acquisizione di nuove conoscenze e abilità;
2) Motivazione a imparare una nuova lingua valorizzando comunque la propria;
3) Collaborazione all'incontro-confronto con l'altro;
Risorse necessarie:
1) N.1 insegnante
2) Fotocopie fornite dall'insegnante
3) Giochi linguistici al computer
Le ore del progetto verranno effettuate da Novembre a Giugno e nei giorni di lunedi,
giovedi, sabato,nelle ore curriculari ed utilizzando le ore a disposizione per l'insegnante.
Le attività potranno essere, se necessario, incrementate con due ore straordinarie per un
totale massimo di 50 ore
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PINOCCHIO – ATTIVITÁ COREUTICO-MUSICALE
Responsabile del progetto
Rita Scalzo
Sezioni/Classi coinvolte
1^,2^ ,3^ A-B-C- D di Curinga e Acconia
Classi 5^ della scuola primaria di Curinga e Acconia
Destinatari_
Alunni della scuola secondaria di 1° grado di Curinga e Acconia
Alunni delle classi quinte della scuola primaria di Curinga e Acconia
Insegnanti coinvolti
Prof.ssa Rita Scalzo
Prof.re Domenico Zarola
Insegnanti delle classi quinte della scuola primaria di Curinga e Acconia
Tempi di realizzazione
Gennaio - Giugno 2013
Organizzazione didattica ( giorni e ore in cui si attua il progetto)
Tutti i lunedì e mercoledì dalle ore 14,20 alle ore 17,20 per un totale di 6 ore settimanali
Ore aggiuntive di insegnamento previste per la docente Scalzo Rita
Ore aggiuntive di insegnamento previste per il docente Zarola Domenico
Ore aggiuntive di insegnamento previste per le docenti della scuola
Primaria di Curinga e Acconia
Ore aggiuntive funzionali all’insegnamento per la docente Scalzo Rita
n. 126 ore
n. 20 ore
n.20
n. 25 ore
Finalità
.
L’incontro con la fiaba è molto stimolante perché sollecita negli alunni esperienze
altamente educative sul piano cognitivo, affettivo, linguistico e creativo. La fiaba costituisce
un genere narrativo che permette loro di descrivere la propria vita interiore, le proprie
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emozioni, i sentimenti e di utilizzare la lingua nella sua funzione immaginativa e fantastica.
Per questo è bene coinvolgerli attivamente in molti giochi di finzione ed in esperienze di
drammatizzazione, di espressione verbale e non, che permetteranno loro di sviluppare
competenze a più livelli. Approfondire la conoscenza e i fatti attraverso il “fare” e il “gioco”
restano le migliori attività per stimolare la creatività, l’espressività, la presa di coscienza
delle proprie inclinazioni insieme ad una più aperta socializzazione. Pertanto, si è deciso di
scegliere la storia di Pinocchio per offrire ai ragazzi e ai bambini numerosi stimoli di
apprendimento e occasioni per veicolare i contenuti della programmazione educativodidattica curriculare. Per garantire la costruzione di un sapere unitario, il personaggio di
Pinocchio sarà approfondito, in tutti i suoi aspetti, soprattutto nelle classi prime della
scuola media grazie alla collaborazione delle insegnanti di italiano. Infine ispirarsi ad un
classico della letteratura per ragazzi dal riconoscimento di un indiscutibile valore artistico
e pedagogico attestato dalle innumerevoli tradizioni e trasposizioni in fumetti e film ci da la
possibilità di realizzare un progetto di continuità tra la scuola primaria e la scuola di primo
grado.
Obiettivi di apprendimento
Ascoltare, comprendere e comunicare. Acquisire maggiore autonomia, indipendenza e
autostima. Orientarsi nello spazio. Acquisire fiducia nelle capacità di comunicazione e di
espressione. Scoprire e conoscere la propria corporeità in relazione a se stessi e agli altri.
Consolidare un’immagine positiva di sé. Coniugare il momento cognitivo con quello
emotivo. Identificarsi in alcuni personaggi della fiaba. Sapersi esprimere in modo creativo.
Prendere coscienza delle diversità. Sviluppare una corretta socializzazione attraverso il
gioco cooperativo .Educare al suono e alla musica. Sapere eseguire movimenti ritmici.
Eseguire percorsi misti che sviluppano agilità e destrezza. Sviluppare la propria
corporeità. Controllare gli schemi dinamici e posturali di base. Comunicare attraverso
l’uso coordinato di gesti, parole e azioni. Comprendere e rielaborare un racconto.
Sperimentare varie tecniche espressive e manipolative per realizzare elementi della
storia. Utilizzare la voce in maniera comunicativa ed espressiva attraverso canoni insoliti:
recitazione, intonazione e canto.
Strategie didattiche
Attraverso la presentazione di attività laboratoriali specifiche ( realizzazione di cartelloni,
costruzione tridimensionale del burattino Pinocchio utilizzando carta pesta) , i giochi e le
attività mimiche espressive i ragazzi avranno l’opportunità di conoscere, approfondire e
vivere in prima persona le varie fasi del racconto di Collodi .
Modalità di verifica
Monitoraggio in itinere delle attività
Risultati attesi/Valutazione__
In fase conclusiva , i risultati raggiunti saranno presentati attraverso manifestazioni finali
che si svolgeranno nel mese di giugno a Curinga ed Acconia
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Materiale di facile consumo occorrente
Carta, cartone, colla, polistirolo, spago resistente, bacchette. , fogli fotocopie, pennarelli,
pastelli, colori acrilici, stoffe varie, bottoni, lana, pennelli, carta di vario tipo e bristol di
grandi dimensioni.
Sussidi didattici
Computer , piccoli attrezzi .
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SICURI IN STRADA
Progetto di educazione alla sicurezza stradale
Responsabile progetto: Prof. Domenico Zarola
Finalità:
Finalità generale del progetto è contribuire, attraverso l’educazione Stradale, al processo
di formazione dei bambini, all’interno di quel grande ambito di raccordo culturale ed interdisciplinare che è l’Educazione alla Convivenza Civile. L’Educazione Stradale è collocata
nella trasversalità del curricolo, nella dimensione di continuità educativa cui concorrono
tutte le discipline. Il progetto nasce dalla consapevolezza dell’esigenza di attivare fin
dall’infanzia una conoscenza dei principi della sicurezza stradale, con particolare riguardo
alle norme di comportamento degli utenti della strada, stimolando la curiosità per le principali regole, preparando i bambini ad affrontare un futuro in cui la circolazione stradale sarà
uno dei problemi del loro vivere quotidiano se non verrà diffuso il concetto di mobilità sostenibile.
Obiettivi:
- Sensibilizzare le famiglie dei bambini al tema della sicurezza stradale.
- Educare al rispetto delle regole.
- Conoscere i pericoli e le fonti di rischio stradale.
- Conoscere il messaggio generico del segnale stradale ( pericolo, divieto, obbligo,
indicazione e precedenza.)
Destinatari:
Le quinte della scuola primaria di Acconia e di Curinga.
Metodologie:
Tutto il corso verrà illustrato in power point per attirare l’attenzione dei ragazzi. A fine anno
scolastico si potrà organizzare una manifestazione con la presenza dei vigili urbani per
sensibilizzare l’opinione pubblica.
Il corso sarà svolto il martedi e il venerdi dalle ore 11,30 alle 12,30 presso la scuola
primaria di Acconia per un N°di ore 10 per la 5° A e per un N° di 10 ore per la 5°B. Il corso
della scuola primaria di Curinga sarà svolto il giovedi dalle ore 11,30 alle ore 12,30
accorpando 5°A e 5°B per un N° di 10 ore.
Durata: Gennaio 2013 - Maggio 2013
Fasi operative:
Introduzione e comportamento dei pedoni.
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Comportamento dei ciclisti.
Precedenza.
Segnaletica orizzontale.
Segnali di divieto.
Segnali di obbligo.
Segnali di pericolo.
Segnali di precedenza.
Semaforo e vigili urbani.
Verifica con risposte.
Risorse umane:
1^ fase: Profili di riferimento
Docenti
Insegnanti , Tecnologia.
(indicare solo le discipline
richieste)
Personale ATA
Esperti esterni
Eventuale Personale Polizia Municipale.
2^ fase: Docenti coinvolti nelle attività di progettazione e coordinamento
N° docenti
uno
Nomi docenti
Domenico Zarola
N° ore per
30
docente
Docenti ed esperti coinvolti nelle attività di insegnamento
N° docenti
uno
Nomi docenti
Domenico Zarola
N° ore per
30
docente
N° esperti
N° ore per
esperto
Beni e servizi:
Risorse logistiche:
Aula video; proiettore
Risorse organizzative:
Materiale di educazione stradale in possesso del prof. Domenico Zarola
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SORIANO CALABRO:
NATALE E’…… LA MAGIA DEI PRESEPI!
Scuola: Scuola Primaria Curinga e Acconia
Responsabile del progetto: Furciniti Natale
Sezioni/Classi coinvolte: Classi Terze Curinga- Acconia
Destinatari: tutti gli alunni delle classi terze
Insegnanti coinvolti: tutti gli insegnanti di classe
Tempi di realizzazione: prima decade di dicembre
Organizzazione didattica:
la visita guidata avverra’ in orario scolastico, col supporto dello scuolabus comunale.
l’orario sara’ all’incirca dalle ore 8,30 alle 13,00.
Finalità:
- Rivivere storie di una regione come la Calabria fortemente legata al mondo della
tradizione bucolica e agro-pastorale dei tempi antichi: arti e mestieri che nei secoli hanno
caratterizzato il tema e il mistero della natività.
- Eccezionale sarà anche il susseguirsi delle atmosfere che delineano in maniera quasi
naturale, grazie ad abili giochi di luce ben congegnati, le varie fasi del giorno: in particolare
il crepuscolo, quando gli sfondi sono animati da colori dai toni fantastici: azzurro e violetto
di cobalto, e poi ancora giallo, arancio e rosso, al punto da assumere tratti iperreali.
- Immergersi nell’atmosfera natalizia.
Obiettivi di apprendimento:
La visita ha certamente l’obiettivo, pedagogico, di ricordare a tutti che il Natale è la festa
della fratellanza e non dell’abbondanza, dell’apertura verso i fratelli indigenti che a causa
di tante ingiustizie vedono misconosciuti i loro diritti da quanti non hanno ancora capito il
messaggio del Presepe, primo esempio di una società multietnica che annovera insieme
uomini e culture sparsi sulla terra sotto un unico cielo, uniti nella fede nell’unico Dio, da
tutti riconosciuto come Padre che amorevolmente veglia sull’intero universo, un universo
permeato di tanta bellezza verso cui l’arte cristiana si impone come cultura, ovvero come
“cultivatio hominis”.
Strategie didattiche:
In linea con l’attività didattica programmata, organizzeranno momenti di studio e di ricerca
propedeutici alla conoscenza dei luoghi da visitare e delle tradizioni da scoprire...
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Modalità di verifica e di valutazione:
L’attenzione, la curiosità e la gioia che proveranno saranno sicuramente degli ottimi
metodi per verificare il gradimento e l’utilità della visita. Ma anche la relazione orale e
scritta su impressioni e sensazioni saranno dei momenti ottimali di verifica e valutazione
dell’esperienza.
N.B. Nel caso in cui si verificassero dei problemi contingenti e non fosse possibile
realizzare la visita guidata a Soriano, si opterà per Filadelfia,dove viene allestito un
interessantissimo presepe.
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VISITA GUIDATA - TONNO CALLIPO (PIZZO)
Scuola: Scuola Primaria Curinga e Acconia
Responsabile del progetto: Vono Maria Ausilia
Sezioni/Classi coinvolte: Classi Terze Curinga-Acconia
Destinatari: alunni classi terze
Insegnanti coinvolti: insegnanti classi terze
Tempi di realizzazione: mese di aprile/ prima decade di maggio 2013
Organizzazione didattica:
la visita verra’ effettuata in orario scolastico con l’ausilio dello scuolabus comunale
Obiettivi di apprendimento e finalità:
- Comprendere l’inutilità della pesca indiscriminata.
- Rispetto dell’ambiente e degli aspetti etici.
- Conoscere il ciclo di lavorazione del tonno.
- Comprendere analogie, differenze, positività e negatività tra cibo in scatola e alimenti
freschi.
- La catena alimentare.
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VISITA GUIDATA - “ CONOSCERE IL PROPRIO TERRITORIO . S. ELIA VECCHIOPLATANO”
Scuola: Scuola Primaria Curinga e Acconia
Responsabile del progetto: Ins Maria Sorrenti (59)
Classi coinvolte: Classi terze Curinga/ Acconia
Destinatari: tutti gli alunni delle classi coinvolte
Insegnanti: tutti gli insegnanti delle classi terze di Curinga ed Acconia.
Tempi di realizzazione: mese di maggio
Organizzazione didattica:
la visita guidata si svolgerà in orario scolastico, quindi avrà la durata di mezza giornata.
Precisamente dalle ore 8,30 alle ore 13,00
Non sono quindi previste ore aggiuntive di insegnamento
Finalità ed obiettivi:
1.
Conoscere direttamente i beni culturali e ambientali per comprendere l’importanza
di valorizzarli, tutelarli e conservarli.
2.
Saper contestualizzare nel tempo e nello spazio fatti, eventi e trasformazioni storiche.
3.
Sviluppare la consapevolezza della propria identità e delle proprie origini conoscendo e realizzando opportuni raffronti con realtà diverse.
Strategie didattiche:
In linea con l’attività didattica programmata, organizzeranno una ricerca propedeutica alla
conoscenza dei luoghi da visitare.
Si sensibilizzeranno gli alunni a stabilire rapporti interpersonali costruttivi, nel rispetto delle
regole, dei ruoli, dell’ambiente e del patrimonio artistico.
La visita guidata necessita del servizio scuolabus.
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VISITA GUIDATA - AREA ARCHEOLOGICA E CERAMICA SANTA MARIA DEL CEDRO
(COSENZA)
Scuola: Scuola Primaria Curinga e Acconia
Responsabile del progetto: ins. Maria sorrenti (61) per le classi terze – Ins. Grasso Maria
per le classi quarte
Classi coinvolte: Classi Terze Curinga-Acconia ; Classi Quarte Curinga-Acconia
Destinatari: Alunni Classi Terze e Quarte Curinga ed Acconia
Insegnanti coinvolti: tutti gli insegnanti delle classi terze e quarte
Tempi di realizzazione: aprile / maggio 2013
Durata: una giornata
Organizzazione didattica:
MATTINA
Visiteremo il territorio di Santa Maria del Cedro, lungo il fiume Lao che ha dato origine
all’antico abitato di LAOS, ricordato da Plinio il Vecchio ed oggi riportato alla luce.
Nell’attuale area archeologica di Laos che si estende per 64 ettari ancora in fase di scavo
è possibile osservare oggi i tracciati delle abitazioni e delle strade dell’antica città lucana.
Ci si soffermerà sui tracciati di edifici come la zecca e la casa con la rampa e si
illustreranno le scoperte effettuate nell’area. Si proseguirà con una visita al piccolo
antiquarium che espone tra l’altro pannelli storico-didattici sull’area archeologica.
Interessante sarà soffermarsi sugli oggetti di uso quotidiano ritrovati nelle abitazioni che ci
permetteranno di risalire ai mestieri praticati nella città: il conio, la pesca e la tessitura.
POMERIGGIO
Laboratorio di Ceramica. La visita farà scoprire tutto il processo di lavorazione dell’argilla,
attraverso due momenti: in gruppi da 10/15 i ragazzi potranno vedere un maestro vasaio
lavorare sul tornio ed assistere allo spettacolo della materia prima che prende forma. Sarà
illustrato praticamente il processo di lavorazione e cottura, che porta all’oggetto finito
(questa fase avviene all’interno del laboratorio). Si proseguirà con la fase attiva di
lavorazione dell’argilla, ai ragazzi sarà data la possibilità di lavorare con le proprie mani e
sperimentare la manualità della creazione. Alle classi verranno distribuiti degli opuscoli che
illustrano la storia della ceramica.
Obiettivi di apprendimento:
- Conoscere l’area archeologica di Laos, osservare le abitazioni e le strade dell’antica città
lucana.
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- Osservare antichi oggetti di uso quotidiano e comprenderne l’utilizzo.
- Conoscere le fasi della lavorazione della ceramica e lavorarla personalmente.
Strategie didattiche:
In linea con l’attività didattica programmata, organizzeranno una ricerca propedeutica alla
conoscenza dei luoghi da visitare.
Modalità di verifica:
Al rientro dalla visita verranno proposti agli alunni dei questionari su quanto è stato visto e
ascoltato. Verranno inoltre realizzati semplici testi con considerazioni personali ed illustrati
graficamente i momenti più salienti della giornata.
Risultati attesi:
- Maggiore attenzione verso il territorio e verso tutto quello che ne rappresenta la memoria
storica.
- Desiderio di leggere, scoprire, ascoltare, imparare.
La visita guidata necessita di autobus di linea
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VISITA GUIDATA - CASTELLO E MUSEO DI LAMEZIA TERME-NICASTRO
Scuola: Scuola Primaria Curinga
Docenti proponenti e responsabili della vigilanza: docenti di classe
Classi coinvolte: Classi Quarte (Curinga e Acconia) - Quinta Sez.A – Quinta Sez.B (Curinga)
Tempi di realizzazione: tra Novembre 2012 e Maggio 2013)
Durata: una mattinata in orario scolastico
N. 1 Scuolabus del Comune
Guida in loco
IL CASTELLO DI NICASTRO
Il castello fu fatto costruire dai Normanni insieme a quello di Mileto e di Maida durante la
seconda metà del secolo XI, per fortificare la zona e proteggere la ricca piana di S.
Eufemia da eventuali incursioni.Il castello fu costruito in due tempi: la parte alta dai
Normanni e la parte più bassa da Federico II. Lo si rileva oltretutto dai differenti stili, dal
differente spessore delle mura e dalle tante altre notizie, riportate dagli storici
nicastresi.Quando Federico II ereditò tutti i beni dai Normanni per via della madre
Costanza di Sicilia, si dispiacque che metà della città di Nicastro e il castello fossero
infeudati all’Abbazia di S. Eufemia e nel 1240 li riscattò in cambio della terra di Nocera, del
porto del mare Arata e del Casale di Aprigliano. Sia per incoraggiamento della madre
Costanza, sia perché era molto affezionato a questa città, fece allargare il castello con la
costruzione della parte anteriore.
Museo Archeologico Lametino
Il Museo Archeologico Lametino è sito al primo piano del complesso Monumentale del San
Domenico, Lamezia Terme (CZ).L’ampiezza degli spazi consente l’articolazione della
nuova esposizione in tre sezioni distinte: Preistoria, Età classica, Età medievale.
Preistoria. La sezione preistorica, dedicata allo studioso nicastrese Dario Leone,
documenta la frequentazione umana in Calabria fin dai tempi remotissimi. Nelle sue
vetrine sono esposti i più antichi strumenti utilizzati dai primi cacciatori paleolitici che
abitarono la regione. Inoltre sono esposti i segni della presenza di agricoltori neolitici nella
Piana Lametina (Casella di Maida, Acconia, San Pietro Lametino), a partire da 7500 anni
fa.
Età Classica. Le più antiche testimonianze archeologiche di età greca, sporadiche, ma
interessanti, appartengono al VII secolo a.C. e sono costituiti da frammenti ceramici,
raccolti in località Sansinato, sull’istmo Lamezia- Catanzaro, che attestano l’utilizzazione
dell’istmo quale via di comunicazione più breve e più comoda tra i mari Ionio e Tirreno. Ma
le vetrine della sezione classica illustrano principalmente i rinvenimenti archeologici,
epigrafici e monetali relativi a Terina, splendida subcolonia di Crotone, la cui realtà urbana
è stata individuata nell’area di Santa Eufemia Vetere, dove dal 1997 la Soprintendenza
della Calabria conduce ricerche sistematiche.
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Età Medievale. La sezione medievale finora dedicata prevalentemente al Castello di
Nicastro, che ha origine normanna, si arricchisce dei reperti dell’Abbazia di S. Maria di S.
Eufemia recuperti nella campagna archeologica del 2006. Nelle vetrine sul Castello è
esposta una selezione del materiale più significativo rinvenuto durante le campagne di
scavo archeologico condotte dalla Soprintendenza Archeologica della Calabria dal 1993 in
poi. La scelta dei pezzi, disposti nelle vetrine secondo un criterio strettamente cronologico,
intende mostrare l’attestarsi nell’area della fortezza di una frequentazione continua dall’età
bizantina e normanna all’età moderna. Altre vetrine illustrano i risultati delle indagini
compiute nell’Abbazia Benedettina di Santa Eufemia, edificata tra il 1062 ed il 1065 da
Roberto il Guiscardo sui resti di un antico monastero bizantino, con una campionatura dei
materiali ceramici frammentari recuperati con la recente campagna di scavi e l’esposizione
di altri reperti provenienti dall’Abbazia.
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VISITA GUIDATA - EREMO DI S. ELIA VECCHIO CURINGA
Scuola: Scuola Primaria Curinga
Docenti proponenti e responsabili della vigilanza:
Ins. Cerra Caterina, ins. Fiocca Giuseppe Nicola, ins. Colistra Patrizia, ins. Larizza
Eleonora, ins. Trovato Maria
Classi coinvolte: Quinta Sez.A – Quinta Sez.B Scuola Primaria Curinga
Destinatari: Classe Quinta Sez. A (alunni n. 14) – Classe Quinta Sez. B (alunni n. 13)
Tempi di realizzazione: tra Novembre 2012 e Maggio 2013)
Durata: una mattinata in orario scolastico
Spostamento a piedi
Eremo di S. Elia Vecchio a CURINGA
II monastero di S. Elia "Vecchio" si trova in località Corda (a circa 400m s.l.m.), pochi
chilometri dopo il paese di Curinga, sopra una grande radura sulla quale affiorano banchi
rocciosi , è protetto a nord da una fitta pineta, mentre dagli altri lati si affaccia su una verde
e profonda vallata, ai piedi della quale scorre il fiume Turrina. L'ampio panorama che si
gode dal S. Elia comprende buona parte del golfo di S. Eufemia e quindi della piana di
Lamezia, da sempre una zona strategica importantissima, essendo il punto più stretto per
l'attraversamento della Calabria dallo Ionio al Tirreno (la distanza tra i due mari è di circa
trenta chilometri, e la cresta di displuvio si abbassa fino a 280 m s.l.m.). Non mancano
quindi sia sulla costa, sia nell'interno, testimonianze delle varie frequentazioni che si sono
succedute fin dai tempi più remoti. Il monastero recentemente è stato oggetto di una serie
di studi tra i quali una campagna di scavi archeologici, un convegno di studi ed il parziale
restauro. Questo lavoro ha inteso apportare un contributo alle ricerche già svolte,
esaminando la struttura da un punto di vista insolito per la Calabria, e cioè quello della
stratigrafia muraria. La storia del S. Elia "Vecchio" si ricostruisce molto male attraverso le
pochissime fonti scritte, ma con la lettura stratigrafica delle murature (che ha permesso la
ricostruzione di una cronologia relativa con varie fasi edilizie caratterizzate da tipologie
murarie differenti), e con i vari confronti con analoghe strutture di contesti italiani e stranieri
(anche per quanto riguarda gli elementi architettonici), è stato possibile formulare una
attendibile cronologia assoluta delle varie fasi del monastero.
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VISITA GUIDATA - SANTUARIO DEL CARMINE DI CURINGA
Scuola: Scuola Primaria Curinga
Docenti proponenti e responsabili della vigilanza:
Ins. Cerra Caterina, ins. Fiocca Giuseppe Nicola, ins. Colistra Patrizia, ins. Larizza
Eleonora, ins. Trovato Maria
Classi coinvolte: Quinta Sez.A – Quinta Sez.B Scuola Primaria Curinga
Destinatari: Classe Quinta Sez. A (alunni n. 14) – Classe Quinta Sez. B (alunni n. 13)
Tempi di realizzazione: tra Novembre 2012 e Maggio 2013)
Durata: una mattinata in orario scolastico
Spostamento a piedi
Il Santuario del Carmine
Sopra un poggio dominante quasi tutta la piana di Curinga troneggia il Santuario del
Carmine col suo alto campanile che richiama all’architettura normanna con luci ad arco
acuto. Chi si ferma sulla terrazza antistante e volge lo sguardo all’incantevole panorama
con la distesa pianura ed il litorale del golfo (già Sinus Ipponiate). In questo poggio nel
1705 i Padri Carmelitani del Convento di S.Elia, fondarono la confraternita del Carmine su
concessione del Padre Generale dell’Ordine Carmelitano e col beneplacido del Vescovo di
Nicastro Monsignor Nicola Cirillo che approvò la fondazione il 26 agosto dello stesso anno
mentre la Chiesa era annessa al Convento di S. Elia. Tanto risultò dall’Archivio Curiale di
Nicastro. Dall’archivio della Parrocchia risulta la costruzione nel 1629. Prima fu edificato il
Convento e poi la Chiesa. Trascriviamo quanto Padre Domenico di Badolato ci tramanda
nel suo libro a pag 366: «Il Carmine apparteneva al Monastero di S. Elia della Provincia di
Sicilia, fondato dai Carmelitani del Primo istituto nel 1472 e nel 1724 annesso alla
provincia di Calabria per decreto di papa Benedetto XIII. Questo sorse prima nella
montagna S. Elia, tra Curinga e S. Pietro, ove si scorgono dei preziosi avanzi e trasferito
poi a Curinga esistette fino al 1809». Attualmente vediamo l’interno di questo Santuario di
architettura corintia, decorato a stucco lucido e doratura a foglia, opera dell’architetto e
pittore Agostino Guzzi da Miglierina. Vi figurano due affreschi di detto artista ed un quadro
ad olio del pittore vibonese prof. Natale Cesareo fu Giuseppe della scuola napoletana
dell’800 un prezioso organo a canne azionato da un mantice del ‘700 fatto costruire dall’
allora Priore Vincenzo lo Russo Il quadro rappresenta la purificazione al tempio, con la
Madonna che consegna il Bambino Gesù a Simeone. È stato offerto dall’artista per voto
dopo che un fulmine caduto sul campanile è arrivato al punto dove attualmente è situato il
quadro senza arrecare notevoli danni ai fedeli che assistevano alle funzioni religiose.
Dopo il terremoto del 1908, in occasione di una visita effettuata in seguito al movimento
tellurico, vi officiò in detto Santuario il Cardinale Portanova. La Chiesa del Carmine è stata
elevata a Santuario nel 1952.
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Il Sepolcreto
Nel sottosuolo della Chiesa, costruita nel 1629, esiste un sepolcreto di non discusso
valore storico, dove venivano deposti i cadaveri dei Religiosi del Convento, ivi esistente.
Questo sepolcreto è composto da tre camere circolari a volta, scavate in arenario molto
compatto. Alle pareti sono addossati dei sedili (ricavati anche nell’arenario) con ganci alle
spalle di chi sedeva. Nel centro del pavimento di ogni camera vi è un pozzetto di raccolta. I
cadaveri venivano
disposti seduti e agganciati alle spalle ed il pozzetto riceveva i resti del cadavere in
disfacimento.
Peristilio Romanico
Attaccato al Santuario della chiesa del Carmine esiste un peristilio a tre archi a tutto sesto,
poggianti su fusti, il tutto è in pietra da taglio e basamento analogo con modanature
Doriche. Evidentemente architettura Greco Romana. Tale materiale con tutta probabilità
provenire da Sant’Elia Vecchio, costruzione preesistente.
Portale in bronzo
Di forte impatto emotivo il portale in bronzo dell’ artista scultore Giuseppe Farina.
Inaugurato il 15 luglio 1981, ripercorre nelle immagini stilizzate, le drammatiche e alterne
vicende storiche locali dell’ esodo dei carmelitani dai loro insediamenti. Altre immagini ci
raccontano la storia interiore di un popolo, dal profeta Elia al Cristo Crocefisso.
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VIAGGIO D’ISTRUZIONE - MESSINA-TAORMINA-NOTO-SIRACUSA-AGRIGENTOPIAZZA ARMERINA
Scuola: Scuola Primaria Curinga e Acconia
Docenti proponenti e responsabili della vigilanza:
Ins. Cerra Caterina, ins. Fiocca Giuseppe Nicola, ins. Colistra Patrizia, ins. Larizza
Eleonora, ins. Trovato Maria, Ins. Marinaro Maria, Ins. Sorrenti Ornella
Classi coinvolte:
Quinta Sez.A – Quinta Sez.B Scuola Primaria Curinga
Quinta Sez.A – Quinta Sez.B Scuola Primaria Acconia
Destinatari: Classe Quinta Sez. A Curinga (alunni n. 14); Classe Quinta Sez. B Curinga
(alunni n. 13); Classe Quinta Sez. A Curinga (alunni n. 18); Classe Quinta
Sez. B Curinga (alunni n. 18);
Tempi di realizzazione: tra Aprile e Maggio 2013
Durata: tre giorni
Organizzazione didattica:
Spostamento in autobus GT; partenza la mattina del primo giorno e rientro in serata al
terzo giorno (ore 22:00); utilizzo di guida turistica; pranzo in ristorante; pernottamento in
hotel
1° giorno: MESSINA / TAORMINA *- Ore 7.00 partenza dalla scuola, breve sosta in
autostrada. Arrivo a Messina centro e visita del centro storico, la Torre Campanaria, Statua
Don Giovanni d’Austria e il Duomo e il suo Tesoro, alle ore 12.00 carosello della Torre
Campanaria. *- Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio partenza per Taormina: la perla dello
Jonio. Visita al monumento più importante della città: il TEATRO ANTICO che per
grandezza è il secondo in Sicilia dopo quello di Siracusa. Le misure attuali sono di
cinquanta metri di lunghezza, venti metri in altezza, il che comportò la rimozione di
qualcosa come centomila metri cubi di pietra. Tre sono le parti principali in cui si divide il
teatro : la scena, l’orchestra e la cavea. Si ritiene che un tempo il teatro potesse accogliere
un totale di circa 5400 spettatori. Non c’è accordo sulla data di costruzione del teatro. C’è
chi sostiene che sia stato costruito dai greci ed allora il periodo sarebbe quello della metà
del terzo secolo a.C. al tempo in cui Ierone II fu tiranno di Siracusa. Visita di Palazzo
Corvaja, Chiesa di San Pancrazo, la Cattedrale, Porta Messina e Porta Catania, la
Fontana di piazza Duomo e la villa comunale con lo splendido panorama della baia di
Giardini. *- In serata sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
2° giorno: NOTO / SIRACUSA *- Prima colazione in hotel
Partenza per Noto città recentemente insignita dall’ UNESCO del titolo di “patrimonio
culturale dell’umanità ” l’emblema della ricchezza e dello sfarzo nell’epoca barocca in
Sicilia.
*- Pranzo in ristorante
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Proseguimento per Siracusa, visita de " la più bella fra le città greche ", in cui sono fusi,
uno nell’altro, molteplici elementi architettonici dettati dal susseguirsi dei secoli e dalle
diverse dominazioni. Visita del famoso Parco Archeologico e dell’isola di Ortigia,
considerata il centro storico ed il cuore di Siracusa. Visita al Santuario della Madonna delle
lacrime.
*- Rientro in hotel, cena e pernottamento.
3° giorno: AGRIGENTO / PIAZZA ARMERINA *- Prima colazione in hotel
Partenza per Agrigento, arrivo e incontro con la guida che ci porterà a visitare la Valle dei
Templi, uno dei siti archeologici più significativi della civiltà greca classica, inserito nel
1998 dall`UNESCO nell`elenco del Patrimonio Mondiale. Su un crinale roccioso che
delimita a sud l`altopiano su cui sorgeva l`abitato classico, emergono ancora i resti dei
templi dorici, di incerta attribuzione: da est a ovest, da quota 127 a quota 70, Hera
(Giunone) Lacinia, Concordia, Eracle (Ercole), Zeus (Giove) Olimpico, Castore e Polluce
(Dioscuri) e Hephaistos (Vulcano).
*- Pranzo in ristorante
Proseguimento per Piazza Armerina, con visita della Villa romana del Casale, costruita tra
la fine del III e l’inizio del IV secolo d.C.,è considerata tra i più importanti centri
archeologici della Sicilia per gli splendidi pavimenti a mosaico.
*- Ore 18,00 Partenza per il rientro a Curinga.
Obiettivi e ricaduta didattica:
Nel suddetto viaggio i principali Obiettivi Formativi saranno:
- una maggiore conoscenza del territorio, per consolidare la conoscenza delle nostre radici
culturali, sociali, storiche e geografiche ed in particolare di alcune località ricche di
interesse storico-artistico-religioso.
- L’osservazione diretta di luoghi oggetto di testimonianza delle vicende studiate durante il
percorso scolastico
- una promozione dello sviluppo relazionale e formativo di ciascun allievo nel rispetto delle
regole e della convivenza civile e democratica;
- uno sviluppo del processo di apertura mentale dei ragazzi in situazione di carenza di
orizzonti culturali familiari;
- un confronto con situazioni, luoghi e persone non usuali.
Molto importante sarà creare negli alunni delle aspettative nei confronti dei luoghi oggetto
di visita. Ciò avverrà mediante ricerche, disegni, domande, lavori di gruppo e discussioni in
classe. Non meno importante saranno le relazioni e la rielaborazione del materiale che
verrà raccolto durante la visita per un articolo da porre agli atti della Scuola. Storia, Arte,
Geografia, e Religione saranno le discipline principalmente interessate e collegabili ai
contenuti della visita.
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ALTRE USCITE SUL TERRITORIO
Per favorire la conoscenza del territorio e delle tradizioni della civiltà contadina, verranno
effettuate uscite didattiche anche da parte delle classi prime e seconde di Curinga e
Acconia.
ALTRE ATTIVITÁ
-
“UNA SCUOLA IN MOVIMENTO”
Percorsi di attività motoria coordinati dall’Ufficio Scolastico Regionale di Catanzaro –
Classi 2°A e 2°B Acconia, Classi 3° e 5° Curinga
-
EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA STRADALE “SICURI IN STRADA”
All’interno dei percorsi di Educazione alla cittadinanza, verrà realizzato un corso di
Educazione alla sicurezza stradale rivolto agli alunni delle Classi Quinte di Curinga e
Acconia.
-
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
In Collaborazione con l’Azienda Sanitaria Provinciale – Sede di Lamezia Terme – verrà
realizzato un Corso di educazione alla salute (la vaccinazione, l’igiene orale, allergie, etc.)
-
INIZIATIVE DI ALTRI ENTI E/O ASSOCIAZIONI
La Scuola potrà partecipare ad altre iniziative educative promosse dalle diverse
Associazioni e/o Enti operanti sul territorio.
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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
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CORSO DI RECUPERO DI ITALIANO E MATEMATICA
Scuola: Secondaria di I grado
Responsabile del progetto: docenti di Lettere e Scienze Matematiche
Sezioni/Classi coinvolte : le seconde classi
Destinatari: gli alunni che presentano lacune e carenze
Insegnanti coinvolti: docenti di Lettere e Matematica
Tempi di realizzazione: periodo compreso tra ottobre e novembre
Organizzazione didattica ( giorni e ore in cui si attua il progetto): 4 ore settimanali ( 2 di
Italiano e 2 di matematica) nei giorni di lunedì e/o mercoledì e/o venerdì
Ore aggiuntive di insegnamento previste per ogni docente : 15 ore di Italiano e 15 ore di
Matematica.
Finalità:
1) Promuovere corretti rapporti interpersonali fondati sul rispetto e sulla collaborazione;
2) Favorire lo sviluppo della persona nella costruzione di sé;
3) Favorire l’autostima e la fiducia nelle proprie capacità.
Obiettivi di apprendimento:
Matematica :
Conoscere gli elementi propri della disciplina
a)
Conoscere ed operare nell’Insieme Q e nei suoi sottoinsiemi;
b)
Conoscere gli elementi di base della geometria Euclidea: Enti fondamentali geometrici- Punto, piano, retta – Le figure piane;
c)
Operare con la geometria Euclidea di base;
d)
Decodificazione, comprensione, elaborazione del testo di problemi aritmetici e geometrici.
Italiano:
Conoscere gli elementi propri della disciplina
a)
Conoscere e applicare le principali regole di fonologia, ortografia e morfologia della
grammatica italiana;
b)
Leggere e comprendere un testo ;
c)
Conoscere le caratteristiche di un testo narrativo, descrittivo, espositivo;
d)
Conoscere le principali caratteristiche di un testo poetico( verso, rima, strofe e principali figure retoriche)
e)
Scrivere testi corretti e rispondenti alla traccia;
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Strategie didattiche: lezione frontale, decodifica e lavoro individualizzato
Modalità di verifica: test a risposta multipla e aperta da somministrare all’inizio e alla fine
del corso.
Risultati attesi/Valutazione:
le verifiche mirano a misurare l’incidenza che il corso ha avuto sui ragazzi e si punta
soprattutto a colmare le lacune e carenze che ogni allievo presenta. Nella valutazione si
terrà conto del livello di partenza, dell’impegno e dei risultati raggiunti.
Materiale di facile consumo occorrente: fotocopie
Sussidi didattici: strumenti informatici e digitali
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MARCONI ENSEMBLE: ORCHESTRA DEL LABORATORIO MUSICALE
Scuola: Secondaria di I grado Curinga e Secondaria di I grado Acconia
Responsabile del progetto: prof .Mario Augruso
Sezioni/Classi coinvolte : alunni della sede centrale di Curinga e della sezione staccata di
Acconia, classi prime, seconde e terze.
Destinatari: a) Diretti: alunni della sede centrale di Curinga e della sezione staccata di
Acconia - classi prime,seconde e terze.
b) Indiretti : la scuola, le Famiglie, gli Enti e le Associazioni operanti sul
territorio
Insegnanti coinvolti :
due docenti interni di musica con esperienze specifiche nel
campo della didattica degli strumenti musicali e della musica
d’insieme, della composizione, strumentazione e direzione.
Periodo: Settembre –Giugno
Organizzazione didattica (giorni e ore in cui si attua il progetto):
due ore settimanali, presumibilmente nei giorni di Mercoledì per la sede centrale di
Curinga e di Venerdì per la sezione staccata di Acconia, dalle 14,30 alle 16,30.
In situazioni contingenti(prove generali per la preparazione di concerti, esibizioni varie,
preparazione di concorsi ecc), l’organizzazione dell’orario potrà subire delle variazioni .Per
gli stessi motivi, anche la composizione dei gruppi potrà essere integrata o diversamente
articolata.
Ore aggiuntive di insegnamento previste per ogni docente:
n°40 ore sede centrale Curinga
n°40 ore sezione staccata Acconia
Ore aggiuntive funzionali all’insegnamento:
n.40 per l’elaborazione del
repertorio,arrangiamenti, trascrizioni .
Finalità:
Obiettivi specifici di apprendimento:
1. Conoscenza di sé
2. Autocontrollo.
3. Progressivo allontanamento di atteggiamenti individualistici.
4. Superamento delle inibizioni e scoperta delle proprie capacità espressive.
5. Sviluppo dell’attitudine a lavorare in gruppo.
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6. Maturazione della capacità di orientarsi nella sovrabbondante offerta musicale.
7. Socializzazione.
9. Salvaguardia delle tradizioni.
9. Sviluppo della capacità di fare musica, in modi e con scopi differenziati.
10. Approfondimento delle conoscenze specifiche del linguaggio musicale.
11. Acquisizione di un lessico essenziale e calibrato.
12. Sviluppo della memoria e del senso ritmico.
13. Acquisizione delle tecniche esecutive di uno strumento musicale.
14. Acquisizione di sicurezza nell’intonazione e nella lettura strumentale.
15. Conoscenza diretta di opere strumentali della tradizione colta e popolare.
16. Conoscenza e pratica della musica d’insieme.
Obiettivi culturali:
1.
Capacità da parte degli allievi di collegarsi alla lunga tradizione di formazione musicale presente sul territorio.
2.
Acquisizione della capacità di esprimere la propria personalità in un rapporto di integrazione socializzante con gli altri.
3.
Capacità di creare e gestire forme di aggregazione che, in un ambiente attraversato
da pericolose spinte centrifughe, favoriscano consumi culturali in comune e creino le basi
per la nascita di istituzioni che potrebbero offrire domani occupazione e determinare sviluppo
Strategie didattiche :
Esercizi progressivi di tecnica strumentale.
Esercitazioni strumentali ,individuali e di gruppo.
Prove per gruppi strumentali “a sezione”
Repertorio.
Musica d’insieme.
Modalità di verifica : prove di lettura strumentale, individuali e di gruppo
Risultati attesi/Valutazione:
Costituzione di un ensemble strumentale in seno all’istituzione Scolastica. Organizzazione
di spettacoli musicali, saggi, concerti. Eventuale partecipazione a rassegne, concorsi,
manifestazioni varie, anche in collaborazione con altri enti e associazioni operanti sul
territorio.
Materiale di facile consumo occorrente: Materiali bibliografici: Testi specifici per la tecnica
di base dei vari strumenti; fogli pentagrammati, fotocopie,strumenti e accessori . Testi e
partiture per il repertorio.
Sussidi didattici - Strumenti e tecnologie:
Strumenti musicali (fiati, tastiere, percussioni), leggii, impianto voci, mixer, impianto HIFI,
lavagna pentagrammata, pc con software musicali(Finale, Encore, Cubase etc), L.I.M.
Saranno utilizzati gli strumenti dei ragazzi e quelli in dotazione del laboratorio, affidati in
comodato d’uso.
42
GUIDA TURISTICA PER UN GIORNO: “LE TERME ROMANE DI LACCONIA”
Scuola Secondaria di I grado, plesso di Acconia
Responsabile del progetto: Prof.ssa Tripodi Maria
Sezioni/Classi coinvolte: IIC e IID
Destinatari: Alunni della IIC e della IID
Insegnanti coinvolti: insegnanti di italiano, lingua inglese e francese
Tempi di realizzazione: incontri settimanali di due ore da gennaio a maggio.
Organizzazione didattica (giorni e ore in cui si attua il progetto): Lunedì 14:30-16:30
Ore aggiuntive di insegnamento previste docente di Italiano n 40
Ore aggiuntive funzionali all’insegnamento docente di Italiano n.10
Ore aggiuntive di insegnamento previste docente di Inglese/Francese n. 10
Articolazione del progetto:
Fase propedeutica: “Brain storming”, lezioni teoriche in classe sulla storia romana,
la civiltà latina con visione di materiale cartaceo, video fotografico e digitale;
•
Visite guidate alle terme romane;
•
Approfondimento teorico, raccolta e rielaborazione di tutto il materiale prodotto
nell’annualità precedente e in quella in corso;
•
Produzione di testi e didascalie e traduzione/adattamento in lingua inglese e francese;
•
Realizzazione di una guida turistica digitale e cartacea relativa all’esperienza.
•
Attività:
•
Brain storming: "Se foste un turista-ragazzo, quali informazioni, segnalazioni, consigli ecc. vorreste trovare in una guida turistica?";
•
Individuazione su di una mappa del percorso da realizzare per conoscere l’edificio
termale;
•
Realizzazione delle icone con cui segnalare l’edificio e i diversi ambienti;
•
Ricognizione in loco per indicare sulla mappa i diversi ambienti del sito, scattare
foto e raccogliere materiale, fare interviste...
•
Reperimento di testi e documenti (anche presso gli archivi o gli uffici tecnici del Comune)
•
Individuazione del tipo di linguaggio (tono, funzione, registro) da adottare per i testi:
un linguaggio chiaro, semplice (ogni termine tecnico è seguito dalla sua spiegazione), con
toni colloquiali e l'uso della prima persona plurale (per gli emittenti) e della seconda persona singolare del verbo - osserva, gira a sinistra, vai, ecc.- (per il destinatario; che fa spes43
so ricorso alla funzione fatica (hai notato che? ti chiederai, ecc.), come di un gruppo di ragazzi che spiegano ad un altro ragazzo, rispondono alle sue curiosità, gli danno dei consigli …
•
Costruzione di una griglia su la cui base elaborare le schede relative ai diversi ambienti del sito; divisione della classe in (piccoli) gruppi di lavoro con l'incarico di elaborare
almeno un testo; successiva suddivisione in base alle attitudini: grafici, illustratori, scrittori,
"dattilografi", impaginatori, ricercatori (Internet), naturalisti, inventori di giochi …
•
Realizzazione della pianta, delle illustrazioni, dei testi …
•
Ideazione di giochi
Finalità:
•
Sviluppare la conoscenza del proprio territorio, della sua storia e delle sue potenzialità turistiche;
•
Conoscere e rispettare il patrimonio storico-artistico presente nel proprio territorio;
saperlo inserire in un contesto storico e geografico più ampio;
•
Avvicinare gli alunni alle problematiche della tutela e valorizzazione del patrimonio
culturale (educazione alla consapevolezza e alla cittadinanza attiva: conoscere per tutelare;
•
Sviluppare la consapevolezza delle radici storiche del proprio territorio attraverso la
conoscenza e la comprensione della realtà culturale locale;
•
Saper ricercare informazioni per uno scopo preciso, da fonti diverse
•
Saper produrre testi uniformi a modelli dati e in più lingue (inglese e francese);
•
Saper usare linguaggi diversi per produrre testi indirizzati ad un destinatario ben definito (il turista ragazzo);
•
Attivare un apprendimento significativo attraverso uscite ed esperienze effettuate
sul territorio.
Obiettivi di apprendimento
l’alunno sa:
•
leggere una carta storica o geografica;
•
leggere le fonti materiali e comprendere l’utilità e l’importanza fondamentale di tali
fonti come strumento per la ricostruzione della storia di un territorio;
•
costruire un glossario inerente alla tematica trattata;
•
operare nessi, relazioni e collegamenti; individuare cause e conseguenze;
•
ordinare i risultati di uno studio per la sua divulgazione;
•
comprendere le relazioni tra fattori politici, economici, sociali e culturali;
•
riconoscere le tracce lasciate dall’uomo nell’ambiente;
•
conoscere e utilizzare diversi registri linguistici in lingua italiana, inglese e francese;
•
produrre testi rivolti ad un destinatario preciso;
•
conoscere e utilizzare un semplice software di grafica;
Strategie didattiche:
Il percorso operativo è progettato secondo precise tappe di apprendimento in modo da
alternare momenti di studio con attività di scoperta e analisi. Il progetto prevede, infatti,
sia visite attive presso siti archeologici, strutturate per suscitare curiosità, fornire la
motivazione all’apprendere e sollecitare gli alunni ad un utilizzo consapevole delle fonti
materiali; sia laboratori in classe, con l’ausilio di materiali cartacei strutturati e strumenti
44
informatici, per sollecitare gli allievi ad un utilizzo consapevole delle fonti materiali e
iconografiche.
Come metodo di lavoro si utilizza prevalentemente la divisione in gruppi (cooperative
learning) in cui tutti i soggetti sono attivi e co-protagonisti del processo di apprendimento.
Verrà privilegiata la didattica metacognitiva che considera fondamentale la
consapevolezza dei processi di apprendimento attraverso la riflessione sul proprio
percorso di conoscenza. Per questo motivo può essere particolarmente utile documentare
ogni singola esperienza anche con registrazioni e materiale fotografico, in modo da
consentire la conoscenza e il controllo delle procedure attuate.
.
Modalità di verifica: discussioni e prove a conclusione di ciascuna fase di lavoro; attività di
gruppo prevalentemente basate sul cooperative learning; osservazioni sistematiche;
questionari a risposta multipla e aperta.
Risultati attesi/Valutazione: l’alunno alla fine del progetto dovrà aver acquisito la
consapevolezza delle proprie origini storiche attraverso la conoscenza del passato del
territorio in cui vive. La qualità del prodotto finale testimonierà la riuscita del progetto.
La valutazione terrà conto di:
livello di partenza; interessi specifici; progressi; interesse e impegno; partecipazione e
collaborazione; esecuzione dei laori;
Strumenti: Carte topografiche fornite dall'Ufficio tecnico del Comune, materiale
documentario raccolto dai ragazzi stessi, testi ecc., guide naturalistiche, guide turistiche di
altre località analizzate come modello ecc, fonti orali e fonti archivistiche.
Materiale di facile consumo occorrente: carta per fotocopie, colori, fogli da disegno.
Sussidi didattici: Computer, lavagna interattiva multimediale, proiettore, software didattici.
45
CINEFORUM
Scuola Secondaria di I grado, plesso di Acconia
Responsabile del progetto: Prof.ssa Tripodi Maria
Sezioni/Classi coinvolte: IIC e IID
Destinatari: Alunni della IIC e della IID
Insegnanti coinvolti: insegnante di italiano
Tempi di realizzazione: incontri mensili di tre ore da ottobre a maggio.
Organizzazione didattica (giorni e ore in cui si attua il progetto): Sabato 15:30-18:30
Ore aggiuntive di insegnamento previste n 24
Ore aggiuntive funzionali all’insegnamento n.10
L’attività del cineforum, nasce innanzitutto dalla consapevolezza che il linguaggio
cinematografico spesso è il veicolo ideale per la comprensione della realtà, di sé e
dell’altro, e delle problematiche storico sociali. In un contesto sociale sempre più debole
sul piano dei valori e della legalità, nel quale sono entrati in crisi molti punti di riferimento e
modelli positivi, la scuola può e deve recuperare autorevolezza e rafforzare il proprio ruolo
di guida e di orientamento per dare ai ragazzi le certezze di cui hanno bisogno. In questa
ottica l’attività di cineforum svolge un ruolo molto importante perché permette ai giovani di
coltivare una certa abitudine alla riflessione, al dialogo e al confronto. I film selezionati
hanno lo scopo di suscitare nei giovani una riflessione profonda su tematiche
fondamentali: l’accettazione di sé e dell’altro, il rispetto delle regole, la violenza, i diritti
umani, e in particolare dei minori, la legalità, la solidarietà, l’integrazione.
Articolazione del progetto:
•
Breve presentazione del film.
•
Proiezione del film;
•
Discussione guidata;
•
Componimento scritto e/o scheda.
Finalità:
•
Promuovere uno sviluppo articolato e armonico dell’alunno;
•
Collaborare con gli altri mediante la condivisione di un’esperienza formativa;
•
Identificare e conoscere i propri stati d’animo imparando ad esprimerli mediante
l’uso e la padronanza della lingua;
•
Imparare a relazionarsi con gli altri, ascoltando le loro ragioni, rispettandoli anche
quando ciò richiede sforzo e disciplina interiore.
Obiettivi di apprendimento:
46
•
Acquisire/consolidare/migliorare l'attenzione e la comprensione;
•
Acquisire, migliorare, ampliare il lessico specifico delle materie letterarie e non;
•
Consolidare, completare e approfondire conoscenze storico-geografiche, culturali e
sociali in senso lato
•
Consolidare comportamenti sociali corretti;
•
Acquisire e migliorare la capacità di riferire e discutere su temi ben precisi;
•
Acquisire capacità critica
Modalità di verifica: Interventi durante la discussione; componimenti scritti e/o schede.
Osservazione degli alunni in situazione per rilevare cambiamenti significativi nei
comportamenti; esame degli elaborati prodotti all’interno dei laboratori per rilevarne la
creatività; “ Diario di bordo” per l’autoanalisi e la rilevazione dell’eventuale ricaduta positiva
delle attività svolte.
Valutazione: La valutazione terrà conto dell'attenzione dimostrata durante la proiezione,
della validità degli interventi nelle discussioni, delle conoscenze e delle capacità critiche
dimostrate nei componimenti scritti.
Risultati attesi: Assunzione di comportamenti responsabili e collaborativi; crescita
dell’autostima; messa in atto di atteggiamenti positivi dentro e fuori la scuola.
Strategie didattiche:
•
Letture e conversazioni su tematiche relative all’identità personale (chi sono io- io e
gli altri), all’intercultura, all’integrazione ecc.
•
Analisi testuali di articoli di cronaca, brani tratti dal libro di testo;
•
Produzioni personali (testi connotativi e/o denotativi)
•
Visione di films sulle tematiche di cui sopra;
•
Brain storming
•
Riflessione approfondimenti sui films anche mediante l’uso di schede-guida (tale attività proseguirà in orario curriculare).
Materiale di facile consumo occorrente: carta per fotocopie.
Sussidi didattici: Computer, lavagna interattiva multimediale, proiettore, casse per
l’amplificazione, schede.
47
LA VITA IN SCENA: IL TEATRO (SEDE CURINGA)
Scuola: Secondaria di Primo Grado – Sede Curinga
Responsabile del progetto: Prof. Pasqualino Bongiovanni
Sezioni/Classi coinvolte: II A, II B, III A, III B
Destinatari: Alunni delle Classi Seconde e Terze della Sede di Curinga - Scuola
Secondaria di Primo Grado
Insegnanti coinvolti: Prof. Pasqualino Bongiovanni
Tempi di realizzazione: novembre 2012 – giugno 2013
Organizzazione didattica (giorni e ore in cui si attua il progetto): il mercoledì dalle ore
14.30 alle 17.30 per un totale di 3 ore settimanali aggiuntive all’insegnamento.
Ore aggiuntive di insegnamento previste per il docente: n. 80 ore
Si prevedono circa n. 24 incontri di 3 ore: 24x3= 72
Si prevedono due incontri di 4 ore per le prove generali prima dello spettacolo: 2x4= 8
Ore aggiuntive funzionali all’insegnamento previste per il docente: n. 40
Il numero delle ore funzionali all’insegnamento (da utilizzare nel periodo novembre 2012giugno 2013) risulta indispensabile al fine di: impostare il laboratorio teatrale in base al
numero dei ragazzi e delle ragazze che intendono partecipare al progetto pianificando ed
elaborando le attività da realizzare nei diversi incontri; realizzare, seppur in forma di bozza
da definire nel corso delle prove e delle attività in presenza, una stesura del copione
teatrale da mettere in scena; ideare e realizzare la scenografia; ideare e realizzare i
costumi e gli oggetti di scena; ideare e realizzare la locandina e gli inviti relativi allo
spettacolo; allestire la scenografia per lo spettacolo; curare la predisposizione
dell’impianto audio e dell’impianto luci; concordare con i tecnici delle riprese un piano di
regia; montaggio video spettacolo in collaborazione con il tecnico delle riprese;
masterizzazione video su dvd con realizzazione di una copertina.
Finalità:
Il presente progetto dal titolo “La vita in scena: il teatro” mira a sviluppare nei ragazzi delle
terze classi le capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle.
Nello stesso tempo si propone di sollecitare gli alunni a un’attenta riflessione sui
comportamenti di gruppo, di creare contesti in cui gli alunni siano indotti a riflettere per
comprendere la realtà e se stessi. Tali contesti saranno quindi contesti di relazione dove
sviluppare atteggiamenti positivi e realizzare pratiche collaborative. Del resto proprio la
Scuola Secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso alle
discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione,
simbolizzazione e rappresentazione del mondo. Questa fase del processo formativo è il
terreno favorevole per lo sviluppo di un’adesione consapevole a valori condivisi e di
atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione per praticare la
48
convivenza civile.
Il progetto si inserisce in quell’area disciplinare denominata linguistico-artistico-espressiva
secondo la quale l’apprendimento delle lingue e dei linguaggi non verbali si realizza con il
concorso di più discipline: lingua italiana, lingue comunitarie, musica, arte e immagine,
corpo-movimento-sport. Tutte queste discipline, infatti, concorrono a definire un’area
sovradisciplinare in cui esse ritrovano una comune matrice antropologica nell’esigenza
comunicativa dell’uomo e nell’esplicazione di facoltà uniche e peculiari del pensiero
umano. Gli esseri umani, infatti, con i linguaggi verbali, iconici, sonori e corporei hanno da
sempre attuato la loro propensione a narrare e a descrivere spazi, personaggi e situazioni
sia reali sia virtuali, a elaborare idee e a rappresentare sentimenti comuni creando
l’immaginario collettivo attraverso il quale è stato elaborato e trasmesso il patrimonio di
valori estetici, culturali, religiosi, etici e civili di una comunità.
Il linguaggio del corpo collabora alla comunicazione artistica (nella mimica, nella gestualità
teatrale, nel balletto) e alla comunicazione quotidiana con la gestualità, ma anche con le
diverse modalità attraverso le quali il corpo occupa lo spazio. L’alunno sarà guidato a
riflettere sul fatto che nella realtà quotidiana raramente un solo linguaggio assolve il
compito di realizzare una comunicazione efficace. Infatti, non solo nella comunicazione
espressiva, ma anche in quella funzionale, propria della realtà quotidiana, i vari linguaggi
si supportano e si integrano a vicenda, allo scopo di creare forme di comunicazione
potenziata.
Apprendimento unitario da promuovere:
Partendo dalla lettura di una bozza di copione preparato dall’insegnante e riguardante un
importante tema storico e/o sociale, nonché dalle riflessioni e dalle discussioni che ne
potranno seguire, gli alunni impareranno, in maniera collaborativa, a manipolare e a
riscrivere un copione teatrale con dialoghi, costumi e scenografie. Impareranno a dare
voce a sentimenti, sensazioni ed emozioni diverse. Impareranno ad associare alla voce la
presenza del proprio corpo in uno spazio scenico giungendo così alla drammatizzazione
del testo e alla realizzazione dei diversi personaggi. Giungeranno infine alla messa in
scena di uno spettacolo finale.
Obiettivi formativi:
Acquisire la capacità di distinguere fra la comunicazione quotidiana e la comunicazione artistica
Avvicinarsi con attività collaborative alla conoscenza e all’uso del linguaggio teatrale
Affermare l’importanza della formazione integrale della personalità dell’adolescente
Valorizzare il ruolo educativo e formativo attraverso i momenti di comunicazione,
espressività, autogestione, creatività.
Obiettivi di apprendimento selezionati dalle indicazioni per il curricolo:
Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti raggruppando le parole legate
dal significato e usando pause e intonazioni per seguire lo sviluppo del testo e permettere
a chi ascolta di capire.
Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione
del testo.
Scrivere testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, e nello
stesso tempo adeguati a: situazione, argomento, scopo, destinatario, registro.
49
Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali di diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche.
Conoscere e utilizzare gli elementi della comunicazione visiva.
Rielaborare immagini fotografiche, materiali di uso comune, elementi iconici e visivi,
scritte e parole per produrre immagini creative.
Produrre elaborati, utilizzando le regole della rappresentazione visiva, materiali e
tecniche grafiche, pittoriche e plastiche per creare composizioni espressive, creative e personali.
Sperimentare l’utilizzo integrato di più codici, media, tecniche e strumenti della comunicazione multimediale per creare messaggi espressivi e con precisi scopi comunicativi.
Conoscere e applicare semplici tecniche di espressione corporea.
Rappresentare idee, stati d’animo e storie mediante gestualità e posture svolte in
forma individuale, a coppie, in gruppo.
Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali
ecc.) per ricavare conoscenze su temi definiti.
Formulare problemi sulla base delle informazioni raccolte.
Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana, europea, mondiale.
Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e
di convivenza civile.
Produrre testi, utilizzando conoscenze, selezionate e schedate da fonti di informazione diverse, manualistiche e non.
Individuare nella complessità territoriale, alle varie scale geografiche, i più evidenti
collegamenti spaziali e ambientali: interdipendenza di fatti e fenomeni e rapporti fra elementi.
Strategie didattiche:
La scelta di svolgere un laboratorio teatrale trova la sua principale motivazione nel fatto
che un laboratorio del genere adotta, in maniera quasi del tutto naturale, strategie
didattiche "immersive" facendo emergere il potenziale creativo e autentico di ogni
adolescente. Il linguaggio teatrale, infatti, si configura come possibile forma espressiva
che tende a rappresentare la realtà umana e i suoi diversi linguaggi (poetico, narrativo,
musicale, pittorico, corporeo), la sua storia, il presente, il passato, il futuro, il sogno, la
fantasia, l'immaginazione. In questo senso il teatro diventa strumento pedagogico,
trasversale a tutti i linguaggi, i saperi e le stesse discipline curriculari. La comunicazione
scenica, inoltre, come processo interattivo tra più ruoli e soggetti, si connota come tipica
esperienza sociale, capace di generare produzioni 'originali' divergenti rispetto ai significati
ed ai concetti omologati della cultura nella quale si vive.
Modalità di verifica:
La realizzazione di uno spettacolo finale aperto al pubblico con la messa in scena del testo
teatrale redatto o revisionato nel corso degli incontri verrà considerata come prova di
verifica e valutazione dell’intero progetto.
Risultati attesi:
Al termine delle attività del laboratorio teatrale ci si aspetta di raggiungere i seguenti
risultati:
50
- capacità di decodificare e, almeno in parte, di utilizzare attivamente il complesso
linguaggio della comunicazione teatrale
- potenziamento linguistico (soprattutto lettura, pronuncia, produzione orale) nuove
conoscenze e competenze in ambito letterario e artistico, anche in un’ottica
interdisciplinare
- miglioramento delle capacità, individuali e collettive, di espressione e di organizzazione
- maggiore unione e coordinazione del gruppo-classe o del gruppo interclasse
- acquisizione del proprio sé corporeo
- capacità di individuare i propri affetti ed emozioni
- esplorazione delle proprie potenzialità espressive
- riuscire a dare forma e voce ai propri vissuti
- modificare il modo abituale, ordinario di percepire e rappresentare la realtà per poterne
cogliere piani diversi e più profondi
Valutazione:
Oltre alla buona riuscita dello spettacolo finale, al consenso da parte del pubblico, alla
disinvoltura con la quale gli alunni si muoveranno sul palcoscenico e daranno vita alla
rappresentazione scenica, la valutazione finale del laboratorio teatrale verrà effettuata con
la somministrazione, ai partecipanti al laboratorio, di un questionario finale e la relativa
analisi dei dati raccolti.
Materiale di facile consumo occorrente:
Materiale vario per la realizzazione della scenografia: legno, chiodi,
fil di ferro, cavi d’acciaio, viti, colla, cartoni, tele, polistirolo, lampade,
stoffa, cementite, colori acrilici, pennelli, vernice finale.
Stampa manifesti e inviti
Impianto luci
Riprese video e montaggio (con almeno n. 2 operatori professionisti)
Masterizzazione video su dvd (con stampa copertina box dvd) - 30 copie.
Totale costo presumibile beni di consumo necessari
Sussidi didattici:
Proiettore, Computer portatili, microfoni portatili, mixer audio, casse amplificate, lettore
CD/DVD.
51
LA VITA IN SCENA: IL TEATRO (PLESSO DI ACCONIA)
Scuola: Secondaria di Primo Grado – Plesso di Acconia
Responsabile del progetto: Prof. Pasqualino Bongiovanni
Sezioni/Classi coinvolte: III C, III D
Destinatari: Alunni delle Classi Terze del Plesso di Acconia della Scuola Secondaria di
Primo Grado
Insegnanti coinvolti: Prof. Pasqualino Bongiovanni
Tempi di realizzazione: novembre 2012 – giugno 2013
Organizzazione didattica (giorni e ore in cui si attua il progetto): il lunedì dalle ore 14.30
alle 17.30 per un totale di 3 ore settimanali aggiuntive all’insegnamento.
Ore aggiuntive di insegnamento previste per il docente: n. 80 ore
Si prevedono circa n. 24 incontri di 3 ore: 24x3= 72
Si prevedono due incontri di 4 ore per le prove generali prima dello spettacolo: 2x4= 8
Ore aggiuntive funzionali all’insegnamento previste per il docente: n. 40
Il numero delle ore funzionali all’insegnamento (da utilizzare nel periodo novembre 2012giugno 2013) risulta indispensabile al fine di: impostare il laboratorio teatrale in base al
numero dei ragazzi e delle ragazze che intendono partecipare al progetto pianificando ed
elaborando le attività da realizzare nei diversi incontri; realizzare, seppur in forma di bozza
da definire nel corso delle prove e delle attività in presenza, una stesura del copione
teatrale da mettere in scena; ideare e realizzare la scenografia; ideare e realizzare i
costumi e gli oggetti di scena; ideare e realizzare la locandina e gli inviti relativi allo
spettacolo; allestire la scenografia per lo spettacolo; curare la predisposizione
dell’impianto audio e dell’impianto luci; concordare con i tecnici delle riprese un piano di
regia; montaggio video spettacolo in collaborazione con il tecnico delle riprese;
masterizzazione video su dvd con realizzazione di una copertina.
Finalità:
Il presente progetto dal titolo “La vita in scena: il teatro” mira a sviluppare nei ragazzi delle
terze classi le capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle.
Nello stesso tempo si propone di sollecitare gli alunni a un’attenta riflessione sui
comportamenti di gruppo, di creare contesti in cui gli alunni siano indotti a riflettere per
comprendere la realtà e se stessi. Tali contesti saranno quindi contesti di relazione dove
sviluppare atteggiamenti positivi e realizzare pratiche collaborative. Del resto proprio la
Scuola Secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso alle
discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione,
simbolizzazione e rappresentazione del mondo. Questa fase del processo formativo è il
terreno favorevole per lo sviluppo di un’adesione consapevole a valori condivisi e di
atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione per praticare la
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convivenza civile.
Il progetto si inserisce in quell’area disciplinare denominata linguistico-artistico-espressiva
secondo la quale l’apprendimento delle lingue e dei linguaggi non verbali si realizza con il
concorso di più discipline: lingua italiana, lingue comunitarie, musica, arte e immagine,
corpo-movimento-sport. Tutte queste discipline, infatti, concorrono a definire un’area
sovradisciplinare in cui esse ritrovano una comune matrice antropologica nell’esigenza
comunicativa dell’uomo e nell’esplicazione di facoltà uniche e peculiari del pensiero
umano. Gli esseri umani, infatti, con i linguaggi verbali, iconici, sonori e corporei hanno da
sempre attuato la loro propensione a narrare e a descrivere spazi, personaggi e situazioni
sia reali sia virtuali, a elaborare idee e a rappresentare sentimenti comuni creando
l’immaginario collettivo attraverso il quale è stato elaborato e trasmesso il patrimonio di
valori estetici, culturali, religiosi, etici e civili di una comunità.
Il linguaggio del corpo collabora alla comunicazione artistica (nella mimica, nella gestualità
teatrale, nel balletto) e alla comunicazione quotidiana con la gestualità, ma anche con le
diverse modalità attraverso le quali il corpo occupa lo spazio. L’alunno sarà guidato a
riflettere sul fatto che nella realtà quotidiana raramente un solo linguaggio assolve il
compito di realizzare una comunicazione efficace. Infatti, non solo nella comunicazione
espressiva, ma anche in quella funzionale, propria della realtà quotidiana, i vari linguaggi
si supportano e si integrano a vicenda, allo scopo di creare forme di comunicazione
potenziata.
Apprendimento unitario da promuovere:
Partendo dalla lettura di una bozza di copione preparato dall’insegnante e riguardante un
importante tema storico e/o sociale, nonché dalle riflessioni e dalle discussioni che ne
potranno seguire, gli alunni impareranno, in maniera collaborativa, a manipolare e a
riscrivere un copione teatrale con dialoghi, costumi e scenografie. Impareranno a dare
voce a sentimenti, sensazioni ed emozioni diverse. Impareranno ad associare alla voce la
presenza del proprio corpo in uno spazio scenico giungendo così alla drammatizzazione
del testo e alla realizzazione dei diversi personaggi. Giungeranno infine alla messa in
scena di uno spettacolo finale.
Obiettivi formativi:
Acquisire la capacità di distinguere fra la comunicazione quotidiana e la comunicazione artistica
Avvicinarsi con attività collaborative alla conoscenza e all’uso del linguaggio teatrale
Affermare l’importanza della formazione integrale della personalità dell’adolescente
Valorizzare il ruolo educativo e formativo attraverso i momenti di comunicazione,
espressività, autogestione, creatività.
Obiettivi di apprendimento selezionati dalle indicazioni per il curricolo:
Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti raggruppando le parole legate
dal significato e usando pause e intonazioni per seguire lo sviluppo del testo e permettere
a chi ascolta di capire.
Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione
del testo.
Scrivere testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, e nello
stesso tempo adeguati a: situazione, argomento, scopo, destinatario, registro.
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Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali di diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche.
Conoscere e utilizzare gli elementi della comunicazione visiva.
Rielaborare immagini fotografiche, materiali di uso comune, elementi iconici e visivi,
scritte e parole per produrre immagini creative.
Produrre elaborati, utilizzando le regole della rappresentazione visiva, materiali e
tecniche grafiche, pittoriche e plastiche per creare composizioni espressive, creative e personali.
Sperimentare l’utilizzo integrato di più codici, media, tecniche e strumenti della comunicazione multimediale per creare messaggi espressivi e con precisi scopi comunicativi.
Conoscere e applicare semplici tecniche di espressione corporea.
Rappresentare idee, stati d’animo e storie mediante gestualità e posture svolte in
forma individuale, a coppie, in gruppo.
Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali
ecc.) per ricavare conoscenze su temi definiti.
Formulare problemi sulla base delle informazioni raccolte.
Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana, europea, mondiale.
Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e
di convivenza civile.
Produrre testi, utilizzando conoscenze, selezionate e schedate da fonti di informazione diverse, manualistiche e non.
Individuare nella complessità territoriale, alle varie scale geografiche, i più evidenti
collegamenti spaziali e ambientali: interdipendenza di fatti e fenomeni e rapporti fra elementi.
Strategie didattiche:
La scelta di svolgere un laboratorio teatrale trova la sua principale motivazione nel fatto
che un laboratorio del genere adotta, in maniera quasi del tutto naturale, strategie
didattiche "immersive" facendo emergere il potenziale creativo e autentico di ogni
adolescente. Il linguaggio teatrale, infatti, si configura come possibile forma espressiva
che tende a rappresentare la realtà umana e i suoi diversi linguaggi (poetico, narrativo,
musicale, pittorico, corporeo), la sua storia, il presente, il passato, il futuro, il sogno, la
fantasia, l'immaginazione. In questo senso il teatro diventa strumento pedagogico,
trasversale a tutti i linguaggi, i saperi e le stesse discipline curriculari. La comunicazione
scenica, inoltre, come processo interattivo tra più ruoli e soggetti, si connota come tipica
esperienza sociale, capace di generare produzioni 'originali' divergenti rispetto ai significati
ed ai concetti omologati della cultura nella quale si vive.
Modalità di verifica:
La realizzazione di uno spettacolo finale aperto al pubblico con la messa in scena del testo
teatrale redatto o revisionato nel corso degli incontri verrà considerata come prova di
verifica e valutazione dell’intero progetto.
Risultati attesi:
Al termine delle attività del laboratorio teatrale ci si aspetta di raggiungere i seguenti
risultati:
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- capacità di decodificare e, almeno in parte, di utilizzare attivamente il complesso
linguaggio della comunicazione teatrale
- potenziamento linguistico (soprattutto lettura, pronuncia, produzione orale) nuove
conoscenze e competenze in ambito letterario e artistico, anche in un’ottica
interdisciplinare
- miglioramento delle capacità, individuali e collettive, di espressione e di organizzazione
- maggiore unione e coordinazione del gruppo-classe o del gruppo interclasse
- acquisizione del proprio sé corporeo
- capacità di individuare i propri affetti ed emozioni
- esplorazione delle proprie potenzialità espressive
- riuscire a dare forma e voce ai propri vissuti
- modificare il modo abituale, ordinario di percepire e rappresentare la realtà per poterne
cogliere piani diversi e più profondi
Valutazione:
Oltre alla buona riuscita dello spettacolo finale, al consenso da parte del pubblico, alla
disinvoltura con la quale gli alunni si muoveranno sul palcoscenico e daranno vita alla
rappresentazione scenica, la valutazione finale del laboratorio teatrale verrà effettuata con
la somministrazione, ai partecipanti al laboratorio, di un questionario finale e la relativa
analisi dei dati raccolti.
Materiale di facile consumo occorrente:
Materiale vario per la realizzazione della scenografia: legno, chiodi,
fil di ferro, cavi d’acciaio, viti, colla, cartoni, tele, polistirolo, lampade,
stoffa, cementite, colori acrilici, pennelli, vernice finale.
Stampa manifesti e inviti
Impianto luci
Riprese video e montaggio (con almeno n. 2 operatori professionisti)
Masterizzazione video su dvd (con stampa copertina box dvd) - 30 copie.
Totale costo presumibile beni di consumo necessari
Sussidi didattici:
Proiettore, Computer portatili, microfoni portatili, mixer audio, casse amplificate, lettore
CD/DVD.
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PINOCCHIO – ATTIVITÁ COREUTICO-MUSICALE
Responsabile del progetto
Rita Scalzo
Sezioni/Classi coinvolte
1^,2^ ,3^ A-B-C- D di Curinga e Acconia
Classi 5^ della scuola primaria di Curinga e Acconia
Destinatari_
Alunni della scuola secondaria di 1° grado di Curinga e Acconia
Alunni delle classi quinte della scuola primaria di Curinga e Acconia
Insegnanti coinvolti
Prof.ssa Rita Scalzo
Prof.re Domenico Zarola
Insegnanti delle classi quinte della scuola primaria di Curinga e Acconia
Tempi di realizzazione
Gennaio - Giugno 2013
Organizzazione didattica ( giorni e ore in cui si attua il progetto)
Tutti i lunedì e mercoledì dalle ore 14,20 alle ore 17,20 per un totale di 6 ore settimanali
Ore aggiuntive di insegnamento previste per la docente Scalzo Rita
Ore aggiuntive di insegnamento previste per il docente Zarola Domenico
Ore aggiuntive di insegnamento previste per le docenti della scuola
Primaria di Curinga e Acconia
Ore aggiuntive funzionali all’insegnamento per la docente Scalzo Rita
n. 126 ore
n. 20 ore
n.20
n. 25 ore
Finalità
.
L’incontro con la fiaba è molto stimolante perché sollecita negli alunni esperienze
altamente educative sul piano cognitivo, affettivo, linguistico e creativo. La fiaba costituisce
un genere narrativo che permette loro di descrivere la propria vita interiore, le proprie
emozioni, i sentimenti e di utilizzare la lingua nella sua funzione immaginativa e fantastica.
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Per questo è bene coinvolgerli attivamente in molti giochi di finzione ed in esperienze di
drammatizzazione, di espressione verbale e non, che permetteranno loro di sviluppare
competenze a più livelli. Approfondire la conoscenza e i fatti attraverso il “fare” e il “gioco”
restano le migliori attività per stimolare la creatività, l’espressività, la presa di coscienza
delle proprie inclinazioni insieme ad una più aperta socializzazione. Pertanto, si è deciso di
scegliere la storia di Pinocchio per offrire ai ragazzi e ai bambini numerosi stimoli di
apprendimento e occasioni per veicolare i contenuti della programmazione educativodidattica curriculare. Per garantire la costruzione di un sapere unitario, il personaggio di
Pinocchio sarà approfondito, in tutti i suoi aspetti, soprattutto nelle classi prime della
scuola media grazie alla collaborazione delle insegnanti di italiano. Infine ispirarsi ad un
classico della letteratura per ragazzi dal riconoscimento di un indiscutibile valore artistico
e pedagogico attestato dalle innumerevoli tradizioni e trasposizioni in fumetti e film ci da la
possibilità di realizzare un progetto di continuità tra la scuola primaria e la scuola di primo
grado.
Obiettivi di apprendimento
Ascoltare, comprendere e comunicare. Acquisire maggiore autonomia, indipendenza e
autostima. Orientarsi nello spazio. Acquisire fiducia nelle capacità di comunicazione e di
espressione. Scoprire e conoscere la propria corporeità in relazione a se stessi e agli altri.
Consolidare un’immagine positiva di sé. Coniugare il momento cognitivo con quello
emotivo. Identificarsi in alcuni personaggi della fiaba. Sapersi esprimere in modo creativo.
Prendere coscienza delle diversità. Sviluppare una corretta socializzazione attraverso il
gioco cooperativo .Educare al suono e alla musica. Sapere eseguire movimenti ritmici.
Eseguire percorsi misti che sviluppano agilità e destrezza. Sviluppare la propria
corporeità. Controllare gli schemi dinamici e posturali di base. Comunicare attraverso
l’uso coordinato di gesti, parole e azioni. Comprendere e rielaborare un racconto.
Sperimentare varie tecniche espressive e manipolative per realizzare elementi della
storia. Utilizzare la voce in maniera comunicativa ed espressiva attraverso canoni insoliti:
recitazione, intonazione e canto.
Strategie didattiche
Attraverso la presentazione di attività laboratoriali specifiche ( realizzazione di cartelloni,
costruzione tridimensionale del burattino Pinocchio utilizzando carta pesta) , i giochi e le
attività mimiche espressive i ragazzi avranno l’opportunità di conoscere, approfondire e
vivere in prima persona le varie fasi del racconto di Collodi .
Modalità di verifica
Monitoraggio in itinere delle attività
Risultati attesi/Valutazione__
In fase conclusiva , i risultati raggiunti saranno presentati attraverso manifestazioni finali
che si svolgeranno nel mese di giugno a Curinga ed Acconia
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Materiale di facile consumo occorrente
Carta, cartone, colla, polistirolo, spago resistente, bacchette. , fogli fotocopie, pennarelli,
pastelli, colori acrilici, stoffe varie, bottoni, lana, pennelli, carta di vario tipo e bristol di
grandi dimensioni.
Sussidi didattici
Computer , piccoli attrezzi .
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VISITE GUIDATE – VIAGGIO DI ISTRUZIONE
Scuola Secondaria di primo grado (Curinga e Acconia)
Responsabili del progetto: I coordinatori di classe
Sezioni/Classi coinvolte:_Classi prime, classi seconde e classi terze
Destinatari: Tutti gli alunni
Insegnanti coinvolti : i docenti di classe
Finalità:
•
Promuovere corretti rapporti interpersonali fondati sul rispetto e sulla collaborazione;
•
Favorire la capacità di vivere con responsabilità rapporti relazionali con i compagni
e i docenti fuori dall’ambiente di provenienza;
•
Favorire il rispetto del patrimonio naturalistico, archeologico, storico e artistico del
nostro Paese;
•
Favorire lo sviluppo della responsabilità civile.
Obiettivi di apprendimento:
•
•
•
•
Conoscere importanti siti di interesse naturalistico, storico, artistico e archeologico;
Saper ricostruire la storia partendo dall’osservazione diretta di luoghi e istituzioni;
Conoscere le sedi istituzionali, la loro storia e la loro funzione;
Apprezzare il patrimonio naturalistico e culturale italiano.
Strategie didattiche: lezioni frontali, ricerche ed approfondimenti mirati precederanno le
uscite al fine di fornire agli alunni le informazioni necessarie ad una partecipazione attiva e
consapevole.
Modalità di verifica: relazioni scritte sul viaggio.
Risultati attesi/Valutazione: le verifiche mirano a misurare l’incidenza che le uscite hanno
sulla crescita culturale e personale degli alunni.
Materiale di facile consumo occorrente: fotocopie.
Sussidi didattici: PC, LIM, Videoproiettore.
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CLASSI PRIME
Destinazione: Sila
Data: 23 e 24 Aprile 2013
CLASSI SECONDE
Prima uscita: Reggio Calabria( visita Palazzo Campanella) e Museo della’ndrangheta
Data: 12 Marzo 2013
Seconda uscita: Brancaleone ( Riserva marina) e Parco dell’Aspromonte
Data:16 Maggio 2013
CLASSI TERZE
Destinazione: Roma ( visita al Senato e al Palazzo della Consulta) – Umbria
Data: dal 15 aprile al 19 aprile 2013
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ALTRE ATTIVITA’
-
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
In Collaborazione con l’Azienda Sanitaria Provinciale – Sede di Lamezia Terme – verrà
realizzato un Corso di educazione alla salute (prevenzione dell’abuso di alcool,
educazione all’affettività e alla sessualità, etc.)
-
EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA STRADALE “SICURI IN STRADA”
All’interno dei percorsi di Educazione alla cittadinanza, verrà realizzato un corso di
Educazione alla sicurezza stradale rivolto agli alunni delle Classi Prime di Curinga e
Acconia.
-
ORIENTAMENTO
Per gli alunni delle classi terze, in vista della scelta della Scuola Secondaria di Secondo
Grado, verranno realizzate delle attività di orientamento attraverso l’incontro con docenti e
dirigenti delle diverse Scuole Secondarie di Secondo Grado presenti sul territorio.
-
INCONTRO CON L’AUTORE
-
INIZIATIVE DI ALTRI ENTI E/O ASSOCIAZIONI
La Scuola potrà partecipare ad altre iniziative educative promosse dalle diverse
Associazioni e/o Enti operanti sul territorio
61
PIANO INTEGRATO D’ISTITUTO – PON 2011-2013
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Caratteristiche del progetto
Nell'Istituto Comprensivo Statale di Curinga, costituito nell'anno scolastico 2000-2001,
sono presenti una sezione di scuola dell'infanzia, una di scuola primaria e una di scuola
secondaria di primo grado, le quali ospitano una popolazione complessiva di 814 alunni. Vi
prestano servizio un dirigente scolastico, al suo secondo anno di servizio, un DGSA stabile
da 13 anni, 101 insegnanti, 6 assistenti amministrativi, 20 collaboratori scolastici.
L'Istituto raccoglie l'utenza del territorio di Curinga (CZ), centro dell'area meridionale del
Lametino caratterizzato da una fisionomia socio-economica e socio-culturale piuttosto articolata,
con due centri abitati più grandi (Curinga e Acconia) e altre numerose piccole frazioni. In ognuno
dei centri principali è presente un plesso di ogni sezione.
L'area di collina del comune, che fa riferimento al capoluogo, è caratterizzata dai processi tipici
dei paesi meridionali: crescente invecchiamento della popolazione, progressiva terziarizzazione
dell'economia, elevato tasso di disoccupazione, sopratutto giovanile. Acconia, che ha conosciuto
negli ultimi decenni una vistosa espansione edilizia, si trova al centro della zona pianeggiante,
dove prospera una agricoltura intensiva i cui prodotti (fragole, sopratutto) vengono esportati in
tutta Italia, ma negli ultimi anni sono stati costruite turistiche di notevoli dimensioni, che ospitano
persone provenienti da diverse parti dell'Europa.
Di conseguenza, si registra fra gli allievi un alto tasso di pendolarismo,
Motivazioni
- Positivi risultati ottenuti con la realizzazione di altri progetti PON negli scorsi anni
scolastici
- Opportunità di fornire strumenti che permettano agli allievi di proseguire con sicurezza
negli studi, promuovendo così l’eccellenza e nello stesso tempo contribuendo a ridurre la
dispersione.
- Risultanti non del tutto soddisfacenti conseguiti dagli allievi nelle prove INVALSI
Finalità generali
- Favorire il processo di socializzazione con la formazione di gruppi provenienti da classi
diverse
- Migliorare l’immagine della scuola come ambiente di formazione in grado di dare risposte
adeguate ad esigenze dei nostri tempi
Obiettivi specifici
v. nella articolazione dei singoli progetti
Destinatari
Allievi della scuola secondaria di primo grado e delle ultime classi della scuola primaria,
sia della sede centrale che della sezione di Acconia, scelti in modo che il gruppo classe sia
costituito da elementi in condizione di disagio e/o svantaggio da altri con buona
preparazione. In questo modo, si offre a questi ultimi la possibilità di potenziare le proprie
competenze e nello stesso tempo si creano le condizioni per promuovere esperienze di
‘educazione fra pari’, favorendo un clima generale positivo del quale tutti potranno
beneficiare.
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Condizioni di attuazione
La scuola può contare sull’esperienza di personale che negli anni passati ha lavorato in
altri progetti PON e su strumenti e attrezzature sufficienti per una efficace realizzazione dei
progetti previsti nel Piano. In particolare, sono disponibili laboratori multimediali con
collegamento ad internet in tutte le sedi e, nelle sedi della scuola secondaria, aule con
lavagne interattive.
Alta adesione alle iniziative realizzate nel passato, con tassi di effettiva partecipazione
superiori al 90%.
Metodologie
Nei diversi segmenti in cui il progetto si articola sono indicate le metodologie riferibili in
modo specifico alla particolare esperienza avviata.
In linea generale le attività saranno ispirate ai seguenti criteri metodologici:
a) impostazione di tipo laboratoriale, con l’esperto in funzione di animatore-facilitatore,
con il coinvolgimento diretto degli allievi;
b) ‘educazione fra pari’: costituzione di microgruppi in modo tale che chi ha maggiori
competenze abbia occasione di misurare le capacità acquisite e gli altri affrontino le
difficoltà dell’apprendimento in un contesto sereno
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I SPEAK ENGLISH
Apprendimento della lingua inglese nella scuola primaria - 4 moduli
Destinatari: n. 20 allievi della scuola primaria
Motivazioni
Frequente richiesta da parte dei genitori di interventi che migliorino le competenze
acquisite nell'attività curricolare, con possibilità di ottenere una certificazione riconosciuta
In considerazione dell’ormai consolidata tradizione che nella scuola secondaria
dell’Istituto vede l’attivazione di corsi di lingua inglese con insegnante madrelingua ed
esami per la certificazione (livello A2), è opportuno creare occasioni che favoriscano negli
allievi della scuola primaria l’acquisizione di più sicure competenze di base e una
esperienza che permetta di puntare al conseguimento di livelli più alti.
Avviare esperienze-modello, che siano di stimolo per tutti gli allievi della scuola
primaria dell’Istituto, promuovendo l'eccellenza e nello stesso tempo contribuendo a
ridurre gli abbandoni
Finalità generali:
- migliorare le competenze globali della lingua inglese degli allievi
- favorire il processo di socializzazione con la formazione di gruppi provenienti da
classi diverse
- migliorare l'immagine della scuola come ambiente di formazione in grado di dare
risposte ad esigenze al passo con i tempi
Obiettivi specifici
Conseguimento di una competenza comunicativa corrispondente al livello A1 del
Quadro Comune di Riferimento Europeo
Risorse
risorse umane
oltre alle figure necessarie per la gestione dell’intero Piano Integrato,
- 1 esperto, di madre lingua con particolare competenza ed esperienza
nell'insegnamento della lingua inglese come seconda lingua
- 1 tutor (docente della scuola), con il compito di affiancare l'esperto e supportare gli
allievi
- Personale ATA, per supporto logistico alle attività
Risorse materiali
sala multimediale; pc portatile e video proiettore
cd-rom
testi e dispense da concordare con l'esperto
Articolazione temporale (potrà subire qualche variazione, su suggerimento dell’esperto
individuato dopo la valutazione della situazione di ingresso)
Fase I
elaborazione del progetto - individuazione delle risorse
Fase II
modulo 1:
somministrazione questionario di ingresso
analisi delle competenze di ingresso
modulo 2
contenuti: capire e usare espressioni di uso quotidiano riferite alla propria persona e
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all’ambiente familiare
modulo 3
contenuti: Interagire con un interlocutore di lingua inglese su argomenti familiari o che
riguardano bisogni immediati
Fase III: Valutazione finale
Metodologia: Si farà uso dell'approccio comunicativo, ponendo attenzione alle funzioni
della lingua e alle strutture grammaticali ad esse correlate.
Valutazione:
questionario di ingresso
valutazione delle competenze di ingresso a cura dell’esperto
prove in itinere, alla fine di ogni modulo, per verificare i risultati conseguiti
prova finale (test e colloquio), per la valutazione degli esiti del percorso formativo
somministrazione di un questionario (genitori, docenti) delle classi di provenienza
dei corsisti per verificare livello di soddisfazione e la ricaduta sulle classi di
provenienza degli allievi
Risultati attesi
l'80% degli allievi migliora le proprie competenze in lingua inglese
il 60 % degli allievi consegue competenze pari al livello A1 del Quadro di riferimento
europeo
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CITTADINI D'EUROPA
Apprendimento della lingua inglese nella scuola secondaria - 3 moduli
Destinatari: n. 22 allievi
Motivazioni
Frequente richiesta da parte dei genitori di interventi che migliorino le competenze
acquisite
nell'attività curricolare, con possibilità di ottenere una certificazione
riconosciuta
Fornire strumenti che permettano agli allievi di proseguire con sicurezza negli studi,
promuovendo così l'eccellenza e nello stesso tempo contribuendo a ridurre gli
abbandoni
Finalità generali:
- migliorare le competenze globali della lingua inglese degli allievi
- favorire il processo di socializzazione con la formazione di gruppi provenienti da
classi diverse
- migliorare l'immagine della scuola come ambiente di formazione in grado di dare
risposte
ad esigenze al passo con i tempi
Obiettivi specifici
conseguimento di una competenza comunicativa certificabile corrispondente
almeno al livello A1 del Quadro Comune di Riferimento Europeo
Risorse
risorse umane
- 1 esperto, preferibilmente di madre lingua con particolare competenza ed
esperienza nell'insegnamento della lingua inglese come seconda lingua
- 1 tutor (docente della scuola), con il compito di affiancare l'esperto e supportare gli
allievi
- 1 animatore e 1 referente per la valutazione (docenti della scuola)
- Dirigente scolastico, il quale cura l'organizzazione generale delle attività
- DSGA, il quale cura gli aspetti finanziari del progetto
- Personale ATA, presta supporto logistico alle attività
Risorse materiali
sala multimediale; pc portatile e video proiettore
cd-rom
testi e dispense da concordare con l'esperto
Articolazione temporale (potrà subire qualche variazione sia su suggerimento
dell’esperto individuato, sia in base all’esito dell’analisi iniziale)
Fase I
elaborazione del progetto - individuazione delle risorse
Fase II
modulo 1:
somministrazione questionario di ingresso
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analisi delle competenze di ingresso
modulo 2:
contenuti: capire e usare espressioni di uso quotidiano
modulo 3:
contenuti: capire/formulare domande su particolari personali
modulo 4
contenuti: Interagire in modo semplice con un interlocutore di lingua inglese
Fase III:
Esame per il conseguimento della certificazione delle competenze da parte di
un ente riconosciuto
Metodologia:
Si farà uso dell'approccio comunicativo, ponendo attenzione alle funzioni
della lingua e alle strutture grammaticali ad esse correlate.
Valutazione
questionario di ingresso
prove in itinere, alla fine di ogni modulo, per verificare i risultati conseguiti
prove finali, per la valutazione degli esiti del percorso formativo e
questionario per: genitori, docenti delle classi di provenienza dei corsisti
Risultati attesi
l'80% degli allievi migliora le proprie competenze in lingua inglese
il 60 % degli allievi sostiene gli esami per la certificazione
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APPROFONDIAMO L’ITALIANO
Destinatari: n. 22 allievi della scuola secondaria, preferibilmente delle prime classi
Motivazioni
Risultati delle prove Invalsi che rivelano diffuse criticità
Opportunità di realizzare esperienze-modello, che siano di stimolo per tutti gli allievi
della scuola primaria dell’Istituto, promuovendo l'eccellenza e nello stesso tempo
contribuendo a ridurre gli abbandoni
Finalità generali:
- migliorare le competenze comunicative degli allievi
- favorire il processo di socializzazione con la formazione di gruppi provenienti da
classi diverse
- migliorare l'immagine della scuola come ambiente di formazione in grado di dare
risposte ad esigenze al passo con i tempi
Obiettivi specifici
Verificare e migliorare la comprensione di testi di uso comune (canzoni, messaggi
pubblicitari, ecc.) da parte degli allievi
Acquisire capacità di formulare messaggi non ambigui e sufficientemente corretti
Risorse
risorse umane
oltre alle figure necessarie per la gestione dell’intero Piano Integrato,
- 1 esperto, con particolare competenza ed esperienza nell'insegnamento della
lingua italiana
- 1 tutor (docente della scuola), con il compito di affiancare l'esperto e supportare gli
allievi
- Personale ATA, per supporto logistico alle attività
Risorse materiali
sala multimediale; pc portatile e video proiettore
cd-rom
testi da concordare con l'esperto
Articolazione temporale (potrà subire qualche variazione, su suggerimento dell’esperto
individuato dopo la valutazione della situazione di ingresso)
Fase I
elaborazione del progetto - individuazione delle risorse
Fase II
modulo 1:
somministrazione questionario di ingresso
analisi delle competenze di ingresso
modulo 2
contenuti: presentazione di testi con questionario per la verifica della comprensione e
analisi linguistica
manipolazione di testi di uso comune e loro trasformazione
modulo 3
raccontare il proprio vissuto: anche partendo anche da modelli ‘alti’, ma
relativamente semplici e brevi, esperienza di racconto del proprio vissuto e riflessione sul
testo prodotto, con particolare riguardo ad eventuali ‘ambiguità’ o limitazioni derivanti da
un uso errato del lessico o delle strutture grammaticali
Fase III: Valutazione finale
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Valutazione
questionario di ingresso
valutazione delle competenze di ingresso a cura dell’esperto
prove in itinere, alla fine di ogni modulo, per verificare i risultati conseguiti
prova finale per la valutazione degli esiti del percorso formativo
somministrazione di un questionario (genitori, docenti) delle classi di provenienza
dei corsisti per verificare livello di soddisfazione e la ricaduta sulle classi di
provenienza degli allievi
Risultati attesi
Nelle classi di provenienza si registra un miglioramento del clima generale
Il 50 % degli allievi del corso migliora le proprie competenze in lingua italiana
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MATEMATICAMENTE
Motivazioni
Avviare esperienze-modello, che siano di stimolo per tutti gli allievi della scuola primaria
dell’Istituto, promuovendo l'eccellenza e nello stesso tempo contribuendo a ridurre gli
abbandoni
Risultati positivi di altre esperienze simili realizzate nel recente passato, che hanno
portato alcuni allievi dell’Istituto a superare le selezioni regionali delle ‘olimpiadi’ della
matematica.
Frequente richiesta da parte dei genitori di interventi che migliorino le competenze
acquisite nell'attività curricolare.
Finalità generali:
- avviare gli alunni all'uso di un linguaggio matematico preciso, a sollecitarne la fantasia e
la creatività nella ricerca di strategie risolutive di soluzioni problematiche, a favorirne lo
sviluppo del ragionamento deduttivo e delle capacità critiche.
- favorire il processo di socializzazione con la formazione di gruppi provenienti da classi
diverse
- migliorare l'immagine della scuola come ambiente di formazione in grado di dare
risposte ad esigenze al passo con i tempi
Destinatari
22 allievi
Obiettivi Formativi:
Motivare gli alunni all'apprendimento della disciplina.
Aumentare la capacità di attenzione e concentrazione.
Agevolare un adeguato miglioramento nel modo di operare.
Obiettivi Specifici:
Recuperare le abilità di base.
Potenziare competenze e abilità.
Promuovere la divulgazione della disciplina attraverso percorsi applicativi di logica per
l'acquisizione di una razionale metodologia operativa.
Risorse
risorse umane
oltre alle figure necessarie per la gestione dell’intero Piano Integrato,
- 1 esperto, con riconosciuta competenza
- 1 tutor (docente della scuola), con il compito di affiancare l'esperto e supportare gli allievi
- Personale ATA, per supporto logistico alle attività
Risorse materiali
Eventuali testi e dispense da concordare con l'esperto
Carta per stampante e strumenti (LIM, PC e stampanti) per la realizzazione e la
documentazione di 'esperienze matematiche'
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Contenuti e Attività:
Conoscere l'insieme N, Q, Z.
Operare con tali insiemi.
Concetto di piano e di spazio.
Figure piane e figure solide.
Risolvere i problemi.
Competenze e Abilità:
Distinguere i vari tipi di numero.
Risolvere espressioni in N, Q, Z.
Individuare le soluzioni applicando regole e proprietà aritmetiche, geometriche ed
algebriche.
Tempi e Modalità:
Intervento settimanale di due ore, per 30 ore complessive.
Valutazione
questionario di ingresso
prove in itinere, alla fine di ogni modulo
prova finale, per la valutazione degli esiti del percorso formativo
analisi dei risultati nei consigli delle classi di provenienza dei corsisti
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INDICE
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