- Istituto Comprensivo Statale di Curinga
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI CURINGA SCUOLA DELL'INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA – SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ALLEGATO B ARRICCHIMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA: I PROGETTI Anno scolastico 2012-2013 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CURINGA VIA MAGGIORE PERUGINO - 88022 CURINGA Cod. Fis. 92012940794 Cod. Mecc. CZIC82200V - TEL. 0968/73087 FAX 0968/739801 E-mail: [email protected] Pec: [email protected] www.curingascuola.it SCUOLA DELL’INFANZIA 2 ACCOGLIENZA Scuola dell’infanzia di Curinga e di Acconia Responsabile del progetto: ins. Rosina Barba Sezioni/Classi coinvolte: le prime sezioni della Scuola dell’infanzia (Curinga e Acconia) Destinatari: tutti i bambini delle prime sezioni di Curinga e di Acconia Insegnanti coinvolte: Barba Rosina, Mazza Marisa, Caruso Angelina, Maiello Anna, Cesareo Antonietta,Galera Annunziata. Tempi di realizzazione: il mese d’inizio del servizio di mensa Organizzazione didattica ( giorni e ore in cui si attua il progetto): da lunedì a venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 11.00, per quattro settimane. Ore aggiuntive di insegnamento previste per ogni docente n. 10 (dieci) Finalità: promuovere ed instaurare nel bambino un atteggiamento di fiducia nei confronti dell’ambiente scolastico; favorire la sua capacità di relazione, la comunicazione interpersonale, la socializzazione. Obiettivi di apprendimento: - conoscere l’ambiente scolastico; - muoversi nello spazio scuola con serenità; - conoscere il nome dei compagni; - superare il proprio naturale egocentrismo - partecipare al gioco libero; - partecipare al gioco organizzato; - manipolare materiali diversi, strutturati e non. Strategie didattiche: in questo primo periodo di ambientamento, occorre favorire la reciproca conoscenza, per cui viene predisposto l’ambiente in modo da attirare l’attenzione dei bambini su materiale didattico strutturato, su giochi di movimento e di gruppo, con un rapporto educativo personalizzato, in grado di rendere meno ansiogeno il distacco dai genitori e più sereno l’inserimento nel nuovo ambiente. Modalità di verifica: osservazione sistematica del comportamento dei bambini durante le attività. Risultati attesi/Valutazione: il bambino sarà capace di essere più autonomo, di crescere nella stima di sé, di avviarsi serenamente verso il superamento del proprio naturale egocentrismo, quindi 3 verso la socializzazione; svilupperà gradualmente il rispetto per gli altri, le sue competenze comunicative ed espressive, inserendosi gradualmente nella nuova realtà scolastica. Materiale di facile consumo occorrente: oltre a quello disponibile in sezione, altre costruzioni, plastilina colorata. Sussidi didattici: quelli già disponibili nelle sezioni; una maggiore compresenza delle insegnanti. 4 A PASSO DI FIABA - PINOCCHIO Responsabile del progetto: Ins. Anna Maria Briatico Riferimenti al P.O.F e alla programmazione generale Il progetto si propone di proiettare il bambino nella dimensione fantastica delle storie di un tempo allontanandosi dal quotidiano. Obiettivi principali: stimolare la dimensione fantastica della mente del bambino,sempre piena di ener gia e movimento; preservare la dimensione ludica e pura dei bambini; fare acquisire al piccolo allievo il concetto del passare del tempo e della diversità dei mezzi; fare comprendere al bambino i diversi momenti sociali ed economici della società. Attività operative: Lavoro su schede relative alla cronologia degli avvenimenti della fiaba (realizzazione di un piccolo libro); addobbo delle aule e dei corridoi sullo stesso argomento; conversazioni e racconti relativi alla storia fantastica; apprendimento di poesie,canzoni e filastrocche per l'ultimo anno di frequenza della scuola gli alunni saranno impegnati nella drammatizzazione della favola(a maggio 2013). Il progetto coinvolge tutte le docenti delle 4 sezioni della scuola dell'infanzia di Acconia per un totale di 20 ore aggiuntive ciascuna (10 funzionali 10 frontali) a partire dal mese di Gennaio 2013. Seguiranno orario dettagliato e richiesta specifica del materiale occorrente. Molto materiale sarà reperito in quello presente nelle sezioni. Occorrente: libri+CD ; carta pacco; cartoncini bristol colorati 70 x100, 50x70 e A4; dorsetti, lucidi, fermacampioni; 5 carta velina; carta crespa; pergamene fotocopiabili n. 40 6 SCUOLA IN FESTA DESTINATARI Tutti i bambini di 5 anni della scuola dell’infanzia di Curinga centro. INSEGNANTI Perugino Eleonora, Leone Caterina. FINALITA’ “Le attività drammatico-teatrali sono finalizzate a favorire, nei bambini, processi regolati di identificazione- proiezione, che, coinvolgendoli nella partecipazione, ne arricchiscono l’esperienza su diversi piani”. Così si legge negli orientamenti, fra le indicazioni fornite agli insegnanti nel Campo di esperienza “Messaggi, forme e media”. Per dare ai nostri bambini un’ulteriore opportunità di esprimersi, di comunicare i loro interessi, le loro inclinazioni, il loro naturale bisogno ludico, abbiamo proposto loro di istituire una speciale ricorrenza sul nostro calendario scolastico: SCUOLA IN FESTA. Abbiamo quindi deciso insieme con loro di realizzare una festa, in cui potranno recitare, danzare, cantare, mimare alcuni ruoli che appartengono al mondo degli adulti, in libertà e assecondando la loro fantasia. Lo spettacolo avrà lo scopo non solo di far divertire i bambini, ma anche di farli socializzare, di far loro apprezzare la gioia di condividere le loro emozioni con i genitori e costituirà, inoltre, una verifica del lavoro svolto in quest’ultimo anno scolastico. OBIETTIVI PER CAMPI DI ESPERIENZA Discorsi e parole - produrre messaggi verbali espressivi; - recitare da soli o insieme ai compagni; - pronunciare correttamente le parole; - conoscere nuovi vocaboli; Il corpo e il movimento - coordinare vari movimenti del corpo; - percepire dinamiche corporee sue e degli altri; - esprimere stati d’animo attraverso gesti, movimenti, suoni; Le cose, il tempo, la natura - mettere in sequenza temporale una storia; - inventare modalità simboliche; - lo spazio, l’ordine, la misura; - analizzare, interpretare, rappresentare con simboli condivisi la realtà; - cogliere cambiamenti di direzione; Il sé e l’altro - appropriarsi di vari linguaggi per comunicare emozioni; - superare paure in un ambiente inconsueto; - assumere ruoli diversi e calarsi nelle loro caratteristiche emotive; - condividere emozioni con i compagni; - rispettare regole e turni; 7 ATTIVITA’ PREVISTE - elaborazione o adattamento dei testi a cura degli insegnanti, su spunti forniti da un opuscolo edito dalle “Edizioni Paoline” che ha come titolo "La festa dei bambini”. - drammatizzazione da parte dei bambini; allestimento della scenografia, preparazione di un’adeguata coreografia; - elaborazione di un biglietto di invito da presentare ai genitori. MATERIALE DIDATTICO UTILIZZATO Tutto il materiale di consumo in dotazione alle sezioni, il registratore, alcune musicassette, l’impianto di amplificazione di proprietà del circolo didattico, materiale di recupero. TEMPI PREPARAZIONE Tutto il mese di maggio, nelle normali ore di lezione; sono inoltre previste ore di lavoro aggiuntivo per le insegnanti interessate al progetto: - ore 20 di insegnamento; - 0re 5 funzionali all’insegnamento. GIORNATA CONCLUSIVA La drammatizzazione avrà luogo nel mese di giugno e la data è da stabilire. SPAZI UTILIZZATI La manifestazione sarà preparata nel salone della scuola. PERSONALE RICHIESTO Per la realizzazione della manifestazione si richiede la presenza di almeno due operatrici scolastiche. 8 INGLESE FINALITA’ Lo scopo del progetto è quello di offrire ai bambini il primo approccio alla lingua inglese. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI • Contributo all’educazione linguistica nel suo complesso(capacità di ascolto, di comprensione e di produzione orale) • Contributo all’educazione interculturale(formazione di uno spirito aperto e rispettoso nei confronti di altri modi di essere) • Contributo ad un atteggiamento favorevole verso lo studio delle lingue. METODOLOGIA L’approccio che sarà utilizzato si richiama al metodo Funzionale-Comunicativo. Le lezioni si baseranno sul rapporto gioco-apprendimento. CONTENUTI • • • • • • • Conoscere le espressioni di saluto più semplici Conoscere ed imparare il nome dei colori Conoscere i numeri da 1 a 10 Saper dire il proprio nome Conoscere i componenti della famiglia Conoscere l’ambiente della casa e della scuola Saper eseguire semplici azioni che vengono compiuti in classe comprendendo il comando in inglese DESTINATARI Le ultime classi della scuola dell’infanzia di Acconia DURATA 40 0re. Inizio gennaio: 2013. Fine: giugno 2013 MEZZI E STRUMENTI Audiocassette, canzoni e filastrocche,disegni ed immagini 9 A SCUOLA DI DANZA Scuola dell’infanzia di Curinga e di Acconia. Sezioni coinvolte: le ultime sezioni. Destinatari: i bambini di cinque anni. Tempi di realizzazione: da dicembre a maggio. Organizzazione didattica: un giorno a settimana, per due ore alla volta, dalle 9,00 alle 11,00. Finalità: far scoprire e far vivere consapevolmente ai bambini la propria corporeità, entrando in relazione con l'ambiente e con gli altri, attraverso la danza. Il progetto "danza" soddisfa pienamente i bisogni individuali e sociali dei bambini in quanto attiva la sfera della loro personalità motoria e corporea, di quella cognitiva e di quella relazionale. La danza, infatti, è un ottimo mezzo espressivo capace di stimolare le esigenze e le attitudini naturali del bambino, di migliorare le capacità coordinative e l'espressività psicomotoria nonché di far acquisire quei valori universali che sono alla base dei rapporti umani: rispetto delle regole, integrazione, solidarietà e collaborazione con i compagni anche di diverse etnie. Obiettivi di apprendimento: Valutare le capacità fisiche e motorie Rafforzare gli schemi motori di base Sviluppare e consolidare le capacità coordinative Prendere coscienza del proprio corpo in equilibrio e movimento Realizzare movimenti complessi in funzione dello spazio e del tempo Coordinare azioni efficaci in situazioni complesse Tradurre il fluire interno in movimento. Contenuti/Attività: Controllo dei propri segmenti corporei Sentire l'equilibrio Il corpo in movimento nello spazio Percezione dello spazio interno Coscienza ed utilizzo dell'energia Ascolto globalizzato della musica Percezione delle emozioni Esercizi di propedeutica Traduzione del “sentire” in movimento. Strategie didattiche/Attività: il percorso formativo utilizzerà prevalentemente attività ludiche intese come espressione 10 del fare e dell'ascoltare ritmi musicali integrati con l'espressione corporea. Il movimento associato alla stimolazione sonora migliorerà lo sviluppo psicofisico senza trascurare l'uso spontaneo del gesto come mezzo per relazionarsi con gli altri, nonché come accrescimento delle capacità di comunicazione. Le attività espressive varie e graduate ricorreranno a situazioni - stimolo concrete capaci di perseguire diversi obiettivi contemporaneamente quali: rispettare le regole; ricercare equilibrio e tolleranza; superare le differenze individuali; mettersi alla prova; esercitare l' autocontrollo e la concentrazione. In tal modo il bambino avrà la possibilità di vivere il movimento e l' ascolto in un’ articolazione spazio - temporale sempre più varia che gli permetterà di fare esperienze, di elaborarle, di comunicarle utilizzando l’ espressività corporea. Modalità di verifica: si adotterà il metodo dell'osservazione sistematica in situazione per quanto riguarda le competenze da osservare. Risultati attesi/Valutazione: Saranno valutate le capacità acquisite dai bambini in relazione allo sviluppo della loro creatività, del loro senso ritmico e del livello di socializzazione e comunicazione raggiunto. 11 ALTRE ATTIVITA’ - INIZIATIVE DI ALTRI ENTI E/O ASSOCIAZIONI La Scuola potrà partecipare ad altre iniziative educative promosse dalle diverse Associazioni e/o Enti operanti sul territorio, nonché a particolari ricorrenze e ad attività legate ai seguenti temi: famiglia, alimentazione, ambiente, conoscenza di aspetti geografici, culturali e tradizionali del territorio curinghese. 12 SCUOLA PRIMARIA 13 PHILOSOPHY FOR CHILDREN: EDUCARE ALLA DEMOCRAZIA Laboratorio di pratiche filosofiche per bambini Premessa Philosophy for Children è un progetto educativo creato alla metà degli anni ’70 dal filosofo e pedagogista Matthew Lipman (1922-2010), diffuso in tutto il mondo. La matrice pedagogica del progetto è deweyana e si basa sul riconoscimento della valenza educativa dell’esperienza della indagine filosofica intesa come rigorosa pratica di indagine dei campi dell’esperienza umana nelle sue dimensioni estetiche, etiche, logiche. Presupposto psico-pedagogico è che la pratica del filosofare consenta di sviluppare, sin dall'infanzia, le abilità: di ragionare; di formare concetti; di indagare il significato dei problemi; promuovere le disposizioni a investigare il senso delle “preconcetti” e delle assunzioni date per scontate; ad analizzare le argomentazioni proprie ed altrui al fine di scoprirne le fallacie; a dialogare con gli altri, imparando a collocarsi nell’altrui punto di vista e a cooperarare alla ricerca comune del significato dell’esperienza; a sforzarsi di regolare il proprio comportamento sugli ideali di giustizia, bellezza, verità. A tal fine, la Philosophy for children, dispone di un curriculum ben strutturato validato da una esperienza pluridecennale, diffuso e riconosciuto in tutto il mondo. Il “setting” educativo della P4C è la comunità di ricerca: non si fa filosofia da soli, ma insieme si indaga attraverso discussioni critiche-argomentative che consentono di cocostruire dimensioni filosofiche di bambini, adolescenti ed adulti. Il progetto è facilitato da un formatore adeguatamente formato e che abbia acquisito competenze psi-pedagogiche, filosofiche e didattiche. Obiettivi Il progetto è rivolto ai bambini della 3° classe, scuola elementare Curinga ha la finalità di promuovere lo sviluppo critico e creativo del pensiero, nonché la dimensione “caring”, ovvero un atteggiamento consapevole - fondato sulla comunicazione e sull’empatia - nei confronti delle proprie emozioni e delle decisioni. Il setting specifico della comunità di ricerca, che si costruisce man mano che i bambini si incontrano per dialogare, pone le basi di un’educazione alla democrazia: si impara ad ascoltare e a rispettare il pensiero dell’altro senza giudicarlo solo per la sua diversità. Attraverso la metodologia filosofica della Philosophy for children, che prevede l’utilizzo di testi che forniscono lo spunto alla discussione, il bambino “cresce” attraverso un percorso filosofico che gli permetterà di: sviluppare il pensiero critico e creativo, per analizzare la situazione in modo analitico, esplorare le possibili alternative, diversi punti di vista, trovare soluzioni originali ai problemi, crearne dei nuovi… coltivare il cosiddetto “pensiero empatico”, per riconoscere e condividere le emozioni e il sentire degli altri; acquisire abilità di problem solving, per affrontare e risolvere in modo costruttivo i problemi quotidiani; strutturare il piano delle relazioni intersoggettive in una dinamica di gruppo animata dall’etica della democrazia e dalla modalità dialogica della comunicazione; 14 costruire le comunità di ricerca, ovvero dei gruppi di massimo 20 bambini, che affronta riflessivamente le principali tematiche esistenziali che incontra quotidianamente; sviluppare l’attività di teorizzazione e di riflessione in una prospettiva di generale educazione al pensiero complesso. Si tratta della dimensione logico-critica e creativa del pensiero e dell’aspetto ‘caring’, cioè quello emotivo e valoriale; creare un setting protetto in cui i partecipanti abbiano la possibilità di prendersi cura dell’altro e di se stessi. Ritengo che l’utilizzo di un approccio filosofico che comporta la messa in discussione del proprio punto di vista e della propria opinione, possa far acquisire ai bambini la sensibilità necessaria al rispetto dell’altro, del diverso, del più debole. Nello stesso tempo i bambini/ragazzi sono invitati a diventare consapevoli dei propri atteggiamenti riflessivi e valoriali, attraverso la richiesta dell’argomentazione pubblica di fronte agli altri partecipanti alle sessioni che possono avere pensieri differenti, ma ugualmente da prendere in considerazione. Metodologie Il percorso educativo che offre il progetto prevede la trasformazione della classe in una “comunità di ricerca”, all’interno della quale i bambini ascoltano con rispetto gli altri, integrano le idee degli altri, chiedono agli altri di fornire ragioni a supporto delle loro opinioni, si aiutano a vicenda a trarre conclusioni da quanto si è detto. Il filosofico facilitatore utilizzerà vari strumenti del dialogo filosofico: Ascolto attivo Approccio fenomenologico Confronto dialettico Ricerca ermeneutica Pensiero critico Pensiero trascendentale Decostruzione Metodo analitico Maieutica Ironia Intuizione Euristica Autobiografia Letture di testi stimolo, ecc Momenti della costruzione di una comunità di ricerca: creazione del gruppo di ricerca filosofica: si chiede ai partecipanti di prendersi per mano formando un cerchio stando in piedi; subito dopo si possono sedere in cerchio; ogni incontro comincia con un testo stimolo che viene letto da tutti, ad alta voce, senza escludere nessuno (ognuno legge una o due frasi del testo); ai partecipanti si chiede di formulare le domande che lo stimolo ha suscitato in loro; per formulare la domanda ad alta voce, i bambini devono chiedere la parola alzando la mano e aspettando il proprio turno; le domande vengono trascritte sulla lavagna e segnate col nome di chi le ha espresse (questo è il momento della costruzione dell’agenda come mappa delle aree d’interesse degli studenti); 15 si passa all’analisi del materiale scritto: si chiede ai ragazzi di trovare uno o più filoni, temi ricorrenti, rappresentanti l’interesse del gruppo; una volta individuato il tema (o i temi) si passa alla discussione vera e propria: il facilitatore ha il ruolo di aiutare i ragazzi a sviluppare un dialogo e a interagire in maniera democratica: ognuno ha il diritto di dire quello che pensa, si raccolgono diversi punti di vista, si chiede ai ragazzi di chiarire quello che dicono, di dare degli esempi; il facilitatore non esprime il proprio pensiero e non spiega i concetti, ma chiede al gruppo di riflettere sugli stessi, di definirli, di svilupparli applicandoli alle situazioni quotidiane, ecc. il facilitatore annota lo sviluppo della discussione scrivendo sulla lavagna i concetti chiave che emergono durante la discussione; senza alcuna pretesa di trovare la soluzione della problematica o la risposta alla domanda precedente la discussione, la stessa si conclude con una sintesi riguardante l’esperienza dialogica: ai bambini si può chiedere come si sono sentiti, se è emerso qualche interesse nuovo, se hanno voglia di disegnare ciò che li ha maggiormente colpiti, ecc. Strumenti e materiali d’uso: n. 1 lavagna fogli mobili n. 1 scatola pennarelli vari colori eventuale altro materiale cartaceo (a carico del facilitatore) testi del curriculum sono dei modelli di “comunità di ricerca” racconti in forma dialogica (a carico del facilitatore) A CHI È RIVOLTO Il seguente progetto è rivolto ai della 3° classe, della scuola elementare Curinga MODALITA’ E TEMPI: Si propone un’attività che duri da 6 a 8 mesi con un’incontri di un ‘ora ciascuno, da tenersi in aula (o aula da laboratorio) con cadenza settimanale. 16 SUPPORTO LINGUISTICO AI BAMBINI STRANIERI Scuola: Scuola Primaria Curinga e Acconia Proponente del progetto: Insegnante Nosdeo Teresina Destinatari: Bambini stranieri di nuovo inserimento nella direzione didattica di CuringaAcconia Motivazioni del progetto: 1) Incentivare organizzazioni di lavoro nuovo secondo modelli educativi e culturali volti, da un lato al diritto all'uguaglianza, dall'altro al riconoscimento e alla valorizzazione della diversità; 2) Impegnarsi sul fronte delle grandi trasformazioni che le attuali migrazioni impongono alla scuola. Risultati attesi: 1) Garantire un'accoglienza adeguata alle banbine e ai bambini stranieri nel rispetto delle loro identità attraverso spazi e interventi specifici. 2) Favorire e sviluppare lo scambio e l'intesa fra scuola e famiglie immigrate; 3) Favorire l'acquisizione della lingua italiana; 4) Promuovere attività ed iniziative volte alla conoscenza delle differenti culture; 5) Stabilire un dialogo interculturale nell'ottica della reciproca conoscenza dello scambio. Obiettivi specifici: 1) Organizzare un laboratorio linguistico per l'apprendimento intensivo della lingua italiana; 2) Progettare interventi volti alla mediazione e alla facilitazione degli apprendimenti in classe; 3) Predisporre attività di recupero volte al rinforzo dell'apprendimento della lingua italiana; 4) Favorire e valorizzare le relazioni,gli scambi, gli incontri tra i bambini,stranieri e non,delle varie classi; Articolazione del progetto: 1) Accoglienza 2) Supporto linguistico 3) Educazione interculturale Percorsi educativi,percorsi didattici,interventi realizzati: 1) Riflessione sulle migrazioni a partire dall'esperienza dei bambini e delle loro famiglie; individuazione dei motivi di tali spostamenti; 2) Racconti di fiabe e favole di diversi paesi del mondo; 3) Riflessione sui giochi,le feste,i riti,le tradizioni delle lingue nel mondo; 4) Sviluppo di diverse unità didattiche come: l'arrivo,la casa,i mezzi di trasporto,i negozi,il cibo,l'abbigliamento. 17 Strumenti di verifica su progetto: Le verifiche verranno svolte attraverso l'osservazione e l'analisi delle risposte,dei comportamenti, del livello di coinvolgimento dei bambini a fronte delle attività proposte. Risultati attesi: 1) Acquisizione di nuove conoscenze e abilità; 2) Motivazione a imparare una nuova lingua valorizzando comunque la propria; 3) Collaborazione all'incontro-confronto con l'altro; Risorse necessarie: 1) N.1 insegnante 2) Fotocopie fornite dall'insegnante 3) Giochi linguistici al computer Le ore del progetto verranno effettuate da Novembre a Giugno e nei giorni di lunedi, giovedi, sabato,nelle ore curriculari ed utilizzando le ore a disposizione per l'insegnante. Le attività potranno essere, se necessario, incrementate con due ore straordinarie per un totale massimo di 50 ore 18 PINOCCHIO – ATTIVITÁ COREUTICO-MUSICALE Responsabile del progetto Rita Scalzo Sezioni/Classi coinvolte 1^,2^ ,3^ A-B-C- D di Curinga e Acconia Classi 5^ della scuola primaria di Curinga e Acconia Destinatari_ Alunni della scuola secondaria di 1° grado di Curinga e Acconia Alunni delle classi quinte della scuola primaria di Curinga e Acconia Insegnanti coinvolti Prof.ssa Rita Scalzo Prof.re Domenico Zarola Insegnanti delle classi quinte della scuola primaria di Curinga e Acconia Tempi di realizzazione Gennaio - Giugno 2013 Organizzazione didattica ( giorni e ore in cui si attua il progetto) Tutti i lunedì e mercoledì dalle ore 14,20 alle ore 17,20 per un totale di 6 ore settimanali Ore aggiuntive di insegnamento previste per la docente Scalzo Rita Ore aggiuntive di insegnamento previste per il docente Zarola Domenico Ore aggiuntive di insegnamento previste per le docenti della scuola Primaria di Curinga e Acconia Ore aggiuntive funzionali all’insegnamento per la docente Scalzo Rita n. 126 ore n. 20 ore n.20 n. 25 ore Finalità . L’incontro con la fiaba è molto stimolante perché sollecita negli alunni esperienze altamente educative sul piano cognitivo, affettivo, linguistico e creativo. La fiaba costituisce un genere narrativo che permette loro di descrivere la propria vita interiore, le proprie 19 emozioni, i sentimenti e di utilizzare la lingua nella sua funzione immaginativa e fantastica. Per questo è bene coinvolgerli attivamente in molti giochi di finzione ed in esperienze di drammatizzazione, di espressione verbale e non, che permetteranno loro di sviluppare competenze a più livelli. Approfondire la conoscenza e i fatti attraverso il “fare” e il “gioco” restano le migliori attività per stimolare la creatività, l’espressività, la presa di coscienza delle proprie inclinazioni insieme ad una più aperta socializzazione. Pertanto, si è deciso di scegliere la storia di Pinocchio per offrire ai ragazzi e ai bambini numerosi stimoli di apprendimento e occasioni per veicolare i contenuti della programmazione educativodidattica curriculare. Per garantire la costruzione di un sapere unitario, il personaggio di Pinocchio sarà approfondito, in tutti i suoi aspetti, soprattutto nelle classi prime della scuola media grazie alla collaborazione delle insegnanti di italiano. Infine ispirarsi ad un classico della letteratura per ragazzi dal riconoscimento di un indiscutibile valore artistico e pedagogico attestato dalle innumerevoli tradizioni e trasposizioni in fumetti e film ci da la possibilità di realizzare un progetto di continuità tra la scuola primaria e la scuola di primo grado. Obiettivi di apprendimento Ascoltare, comprendere e comunicare. Acquisire maggiore autonomia, indipendenza e autostima. Orientarsi nello spazio. Acquisire fiducia nelle capacità di comunicazione e di espressione. Scoprire e conoscere la propria corporeità in relazione a se stessi e agli altri. Consolidare un’immagine positiva di sé. Coniugare il momento cognitivo con quello emotivo. Identificarsi in alcuni personaggi della fiaba. Sapersi esprimere in modo creativo. Prendere coscienza delle diversità. Sviluppare una corretta socializzazione attraverso il gioco cooperativo .Educare al suono e alla musica. Sapere eseguire movimenti ritmici. Eseguire percorsi misti che sviluppano agilità e destrezza. Sviluppare la propria corporeità. Controllare gli schemi dinamici e posturali di base. Comunicare attraverso l’uso coordinato di gesti, parole e azioni. Comprendere e rielaborare un racconto. Sperimentare varie tecniche espressive e manipolative per realizzare elementi della storia. Utilizzare la voce in maniera comunicativa ed espressiva attraverso canoni insoliti: recitazione, intonazione e canto. Strategie didattiche Attraverso la presentazione di attività laboratoriali specifiche ( realizzazione di cartelloni, costruzione tridimensionale del burattino Pinocchio utilizzando carta pesta) , i giochi e le attività mimiche espressive i ragazzi avranno l’opportunità di conoscere, approfondire e vivere in prima persona le varie fasi del racconto di Collodi . Modalità di verifica Monitoraggio in itinere delle attività Risultati attesi/Valutazione__ In fase conclusiva , i risultati raggiunti saranno presentati attraverso manifestazioni finali che si svolgeranno nel mese di giugno a Curinga ed Acconia 20 Materiale di facile consumo occorrente Carta, cartone, colla, polistirolo, spago resistente, bacchette. , fogli fotocopie, pennarelli, pastelli, colori acrilici, stoffe varie, bottoni, lana, pennelli, carta di vario tipo e bristol di grandi dimensioni. Sussidi didattici Computer , piccoli attrezzi . 21 SICURI IN STRADA Progetto di educazione alla sicurezza stradale Responsabile progetto: Prof. Domenico Zarola Finalità: Finalità generale del progetto è contribuire, attraverso l’educazione Stradale, al processo di formazione dei bambini, all’interno di quel grande ambito di raccordo culturale ed interdisciplinare che è l’Educazione alla Convivenza Civile. L’Educazione Stradale è collocata nella trasversalità del curricolo, nella dimensione di continuità educativa cui concorrono tutte le discipline. Il progetto nasce dalla consapevolezza dell’esigenza di attivare fin dall’infanzia una conoscenza dei principi della sicurezza stradale, con particolare riguardo alle norme di comportamento degli utenti della strada, stimolando la curiosità per le principali regole, preparando i bambini ad affrontare un futuro in cui la circolazione stradale sarà uno dei problemi del loro vivere quotidiano se non verrà diffuso il concetto di mobilità sostenibile. Obiettivi: - Sensibilizzare le famiglie dei bambini al tema della sicurezza stradale. - Educare al rispetto delle regole. - Conoscere i pericoli e le fonti di rischio stradale. - Conoscere il messaggio generico del segnale stradale ( pericolo, divieto, obbligo, indicazione e precedenza.) Destinatari: Le quinte della scuola primaria di Acconia e di Curinga. Metodologie: Tutto il corso verrà illustrato in power point per attirare l’attenzione dei ragazzi. A fine anno scolastico si potrà organizzare una manifestazione con la presenza dei vigili urbani per sensibilizzare l’opinione pubblica. Il corso sarà svolto il martedi e il venerdi dalle ore 11,30 alle 12,30 presso la scuola primaria di Acconia per un N°di ore 10 per la 5° A e per un N° di 10 ore per la 5°B. Il corso della scuola primaria di Curinga sarà svolto il giovedi dalle ore 11,30 alle ore 12,30 accorpando 5°A e 5°B per un N° di 10 ore. Durata: Gennaio 2013 - Maggio 2013 Fasi operative: Introduzione e comportamento dei pedoni. 22 Comportamento dei ciclisti. Precedenza. Segnaletica orizzontale. Segnali di divieto. Segnali di obbligo. Segnali di pericolo. Segnali di precedenza. Semaforo e vigili urbani. Verifica con risposte. Risorse umane: 1^ fase: Profili di riferimento Docenti Insegnanti , Tecnologia. (indicare solo le discipline richieste) Personale ATA Esperti esterni Eventuale Personale Polizia Municipale. 2^ fase: Docenti coinvolti nelle attività di progettazione e coordinamento N° docenti uno Nomi docenti Domenico Zarola N° ore per 30 docente Docenti ed esperti coinvolti nelle attività di insegnamento N° docenti uno Nomi docenti Domenico Zarola N° ore per 30 docente N° esperti N° ore per esperto Beni e servizi: Risorse logistiche: Aula video; proiettore Risorse organizzative: Materiale di educazione stradale in possesso del prof. Domenico Zarola 23 SORIANO CALABRO: NATALE E’…… LA MAGIA DEI PRESEPI! Scuola: Scuola Primaria Curinga e Acconia Responsabile del progetto: Furciniti Natale Sezioni/Classi coinvolte: Classi Terze Curinga- Acconia Destinatari: tutti gli alunni delle classi terze Insegnanti coinvolti: tutti gli insegnanti di classe Tempi di realizzazione: prima decade di dicembre Organizzazione didattica: la visita guidata avverra’ in orario scolastico, col supporto dello scuolabus comunale. l’orario sara’ all’incirca dalle ore 8,30 alle 13,00. Finalità: - Rivivere storie di una regione come la Calabria fortemente legata al mondo della tradizione bucolica e agro-pastorale dei tempi antichi: arti e mestieri che nei secoli hanno caratterizzato il tema e il mistero della natività. - Eccezionale sarà anche il susseguirsi delle atmosfere che delineano in maniera quasi naturale, grazie ad abili giochi di luce ben congegnati, le varie fasi del giorno: in particolare il crepuscolo, quando gli sfondi sono animati da colori dai toni fantastici: azzurro e violetto di cobalto, e poi ancora giallo, arancio e rosso, al punto da assumere tratti iperreali. - Immergersi nell’atmosfera natalizia. Obiettivi di apprendimento: La visita ha certamente l’obiettivo, pedagogico, di ricordare a tutti che il Natale è la festa della fratellanza e non dell’abbondanza, dell’apertura verso i fratelli indigenti che a causa di tante ingiustizie vedono misconosciuti i loro diritti da quanti non hanno ancora capito il messaggio del Presepe, primo esempio di una società multietnica che annovera insieme uomini e culture sparsi sulla terra sotto un unico cielo, uniti nella fede nell’unico Dio, da tutti riconosciuto come Padre che amorevolmente veglia sull’intero universo, un universo permeato di tanta bellezza verso cui l’arte cristiana si impone come cultura, ovvero come “cultivatio hominis”. Strategie didattiche: In linea con l’attività didattica programmata, organizzeranno momenti di studio e di ricerca propedeutici alla conoscenza dei luoghi da visitare e delle tradizioni da scoprire... 24 Modalità di verifica e di valutazione: L’attenzione, la curiosità e la gioia che proveranno saranno sicuramente degli ottimi metodi per verificare il gradimento e l’utilità della visita. Ma anche la relazione orale e scritta su impressioni e sensazioni saranno dei momenti ottimali di verifica e valutazione dell’esperienza. N.B. Nel caso in cui si verificassero dei problemi contingenti e non fosse possibile realizzare la visita guidata a Soriano, si opterà per Filadelfia,dove viene allestito un interessantissimo presepe. 25 VISITA GUIDATA - TONNO CALLIPO (PIZZO) Scuola: Scuola Primaria Curinga e Acconia Responsabile del progetto: Vono Maria Ausilia Sezioni/Classi coinvolte: Classi Terze Curinga-Acconia Destinatari: alunni classi terze Insegnanti coinvolti: insegnanti classi terze Tempi di realizzazione: mese di aprile/ prima decade di maggio 2013 Organizzazione didattica: la visita verra’ effettuata in orario scolastico con l’ausilio dello scuolabus comunale Obiettivi di apprendimento e finalità: - Comprendere l’inutilità della pesca indiscriminata. - Rispetto dell’ambiente e degli aspetti etici. - Conoscere il ciclo di lavorazione del tonno. - Comprendere analogie, differenze, positività e negatività tra cibo in scatola e alimenti freschi. - La catena alimentare. 26 VISITA GUIDATA - “ CONOSCERE IL PROPRIO TERRITORIO . S. ELIA VECCHIOPLATANO” Scuola: Scuola Primaria Curinga e Acconia Responsabile del progetto: Ins Maria Sorrenti (59) Classi coinvolte: Classi terze Curinga/ Acconia Destinatari: tutti gli alunni delle classi coinvolte Insegnanti: tutti gli insegnanti delle classi terze di Curinga ed Acconia. Tempi di realizzazione: mese di maggio Organizzazione didattica: la visita guidata si svolgerà in orario scolastico, quindi avrà la durata di mezza giornata. Precisamente dalle ore 8,30 alle ore 13,00 Non sono quindi previste ore aggiuntive di insegnamento Finalità ed obiettivi: 1. Conoscere direttamente i beni culturali e ambientali per comprendere l’importanza di valorizzarli, tutelarli e conservarli. 2. Saper contestualizzare nel tempo e nello spazio fatti, eventi e trasformazioni storiche. 3. Sviluppare la consapevolezza della propria identità e delle proprie origini conoscendo e realizzando opportuni raffronti con realtà diverse. Strategie didattiche: In linea con l’attività didattica programmata, organizzeranno una ricerca propedeutica alla conoscenza dei luoghi da visitare. Si sensibilizzeranno gli alunni a stabilire rapporti interpersonali costruttivi, nel rispetto delle regole, dei ruoli, dell’ambiente e del patrimonio artistico. La visita guidata necessita del servizio scuolabus. 27 VISITA GUIDATA - AREA ARCHEOLOGICA E CERAMICA SANTA MARIA DEL CEDRO (COSENZA) Scuola: Scuola Primaria Curinga e Acconia Responsabile del progetto: ins. Maria sorrenti (61) per le classi terze – Ins. Grasso Maria per le classi quarte Classi coinvolte: Classi Terze Curinga-Acconia ; Classi Quarte Curinga-Acconia Destinatari: Alunni Classi Terze e Quarte Curinga ed Acconia Insegnanti coinvolti: tutti gli insegnanti delle classi terze e quarte Tempi di realizzazione: aprile / maggio 2013 Durata: una giornata Organizzazione didattica: MATTINA Visiteremo il territorio di Santa Maria del Cedro, lungo il fiume Lao che ha dato origine all’antico abitato di LAOS, ricordato da Plinio il Vecchio ed oggi riportato alla luce. Nell’attuale area archeologica di Laos che si estende per 64 ettari ancora in fase di scavo è possibile osservare oggi i tracciati delle abitazioni e delle strade dell’antica città lucana. Ci si soffermerà sui tracciati di edifici come la zecca e la casa con la rampa e si illustreranno le scoperte effettuate nell’area. Si proseguirà con una visita al piccolo antiquarium che espone tra l’altro pannelli storico-didattici sull’area archeologica. Interessante sarà soffermarsi sugli oggetti di uso quotidiano ritrovati nelle abitazioni che ci permetteranno di risalire ai mestieri praticati nella città: il conio, la pesca e la tessitura. POMERIGGIO Laboratorio di Ceramica. La visita farà scoprire tutto il processo di lavorazione dell’argilla, attraverso due momenti: in gruppi da 10/15 i ragazzi potranno vedere un maestro vasaio lavorare sul tornio ed assistere allo spettacolo della materia prima che prende forma. Sarà illustrato praticamente il processo di lavorazione e cottura, che porta all’oggetto finito (questa fase avviene all’interno del laboratorio). Si proseguirà con la fase attiva di lavorazione dell’argilla, ai ragazzi sarà data la possibilità di lavorare con le proprie mani e sperimentare la manualità della creazione. Alle classi verranno distribuiti degli opuscoli che illustrano la storia della ceramica. Obiettivi di apprendimento: - Conoscere l’area archeologica di Laos, osservare le abitazioni e le strade dell’antica città lucana. 28 - Osservare antichi oggetti di uso quotidiano e comprenderne l’utilizzo. - Conoscere le fasi della lavorazione della ceramica e lavorarla personalmente. Strategie didattiche: In linea con l’attività didattica programmata, organizzeranno una ricerca propedeutica alla conoscenza dei luoghi da visitare. Modalità di verifica: Al rientro dalla visita verranno proposti agli alunni dei questionari su quanto è stato visto e ascoltato. Verranno inoltre realizzati semplici testi con considerazioni personali ed illustrati graficamente i momenti più salienti della giornata. Risultati attesi: - Maggiore attenzione verso il territorio e verso tutto quello che ne rappresenta la memoria storica. - Desiderio di leggere, scoprire, ascoltare, imparare. La visita guidata necessita di autobus di linea 29 VISITA GUIDATA - CASTELLO E MUSEO DI LAMEZIA TERME-NICASTRO Scuola: Scuola Primaria Curinga Docenti proponenti e responsabili della vigilanza: docenti di classe Classi coinvolte: Classi Quarte (Curinga e Acconia) - Quinta Sez.A – Quinta Sez.B (Curinga) Tempi di realizzazione: tra Novembre 2012 e Maggio 2013) Durata: una mattinata in orario scolastico N. 1 Scuolabus del Comune Guida in loco IL CASTELLO DI NICASTRO Il castello fu fatto costruire dai Normanni insieme a quello di Mileto e di Maida durante la seconda metà del secolo XI, per fortificare la zona e proteggere la ricca piana di S. Eufemia da eventuali incursioni.Il castello fu costruito in due tempi: la parte alta dai Normanni e la parte più bassa da Federico II. Lo si rileva oltretutto dai differenti stili, dal differente spessore delle mura e dalle tante altre notizie, riportate dagli storici nicastresi.Quando Federico II ereditò tutti i beni dai Normanni per via della madre Costanza di Sicilia, si dispiacque che metà della città di Nicastro e il castello fossero infeudati all’Abbazia di S. Eufemia e nel 1240 li riscattò in cambio della terra di Nocera, del porto del mare Arata e del Casale di Aprigliano. Sia per incoraggiamento della madre Costanza, sia perché era molto affezionato a questa città, fece allargare il castello con la costruzione della parte anteriore. Museo Archeologico Lametino Il Museo Archeologico Lametino è sito al primo piano del complesso Monumentale del San Domenico, Lamezia Terme (CZ).L’ampiezza degli spazi consente l’articolazione della nuova esposizione in tre sezioni distinte: Preistoria, Età classica, Età medievale. Preistoria. La sezione preistorica, dedicata allo studioso nicastrese Dario Leone, documenta la frequentazione umana in Calabria fin dai tempi remotissimi. Nelle sue vetrine sono esposti i più antichi strumenti utilizzati dai primi cacciatori paleolitici che abitarono la regione. Inoltre sono esposti i segni della presenza di agricoltori neolitici nella Piana Lametina (Casella di Maida, Acconia, San Pietro Lametino), a partire da 7500 anni fa. Età Classica. Le più antiche testimonianze archeologiche di età greca, sporadiche, ma interessanti, appartengono al VII secolo a.C. e sono costituiti da frammenti ceramici, raccolti in località Sansinato, sull’istmo Lamezia- Catanzaro, che attestano l’utilizzazione dell’istmo quale via di comunicazione più breve e più comoda tra i mari Ionio e Tirreno. Ma le vetrine della sezione classica illustrano principalmente i rinvenimenti archeologici, epigrafici e monetali relativi a Terina, splendida subcolonia di Crotone, la cui realtà urbana è stata individuata nell’area di Santa Eufemia Vetere, dove dal 1997 la Soprintendenza della Calabria conduce ricerche sistematiche. 30 Età Medievale. La sezione medievale finora dedicata prevalentemente al Castello di Nicastro, che ha origine normanna, si arricchisce dei reperti dell’Abbazia di S. Maria di S. Eufemia recuperti nella campagna archeologica del 2006. Nelle vetrine sul Castello è esposta una selezione del materiale più significativo rinvenuto durante le campagne di scavo archeologico condotte dalla Soprintendenza Archeologica della Calabria dal 1993 in poi. La scelta dei pezzi, disposti nelle vetrine secondo un criterio strettamente cronologico, intende mostrare l’attestarsi nell’area della fortezza di una frequentazione continua dall’età bizantina e normanna all’età moderna. Altre vetrine illustrano i risultati delle indagini compiute nell’Abbazia Benedettina di Santa Eufemia, edificata tra il 1062 ed il 1065 da Roberto il Guiscardo sui resti di un antico monastero bizantino, con una campionatura dei materiali ceramici frammentari recuperati con la recente campagna di scavi e l’esposizione di altri reperti provenienti dall’Abbazia. 31 VISITA GUIDATA - EREMO DI S. ELIA VECCHIO CURINGA Scuola: Scuola Primaria Curinga Docenti proponenti e responsabili della vigilanza: Ins. Cerra Caterina, ins. Fiocca Giuseppe Nicola, ins. Colistra Patrizia, ins. Larizza Eleonora, ins. Trovato Maria Classi coinvolte: Quinta Sez.A – Quinta Sez.B Scuola Primaria Curinga Destinatari: Classe Quinta Sez. A (alunni n. 14) – Classe Quinta Sez. B (alunni n. 13) Tempi di realizzazione: tra Novembre 2012 e Maggio 2013) Durata: una mattinata in orario scolastico Spostamento a piedi Eremo di S. Elia Vecchio a CURINGA II monastero di S. Elia "Vecchio" si trova in località Corda (a circa 400m s.l.m.), pochi chilometri dopo il paese di Curinga, sopra una grande radura sulla quale affiorano banchi rocciosi , è protetto a nord da una fitta pineta, mentre dagli altri lati si affaccia su una verde e profonda vallata, ai piedi della quale scorre il fiume Turrina. L'ampio panorama che si gode dal S. Elia comprende buona parte del golfo di S. Eufemia e quindi della piana di Lamezia, da sempre una zona strategica importantissima, essendo il punto più stretto per l'attraversamento della Calabria dallo Ionio al Tirreno (la distanza tra i due mari è di circa trenta chilometri, e la cresta di displuvio si abbassa fino a 280 m s.l.m.). Non mancano quindi sia sulla costa, sia nell'interno, testimonianze delle varie frequentazioni che si sono succedute fin dai tempi più remoti. Il monastero recentemente è stato oggetto di una serie di studi tra i quali una campagna di scavi archeologici, un convegno di studi ed il parziale restauro. Questo lavoro ha inteso apportare un contributo alle ricerche già svolte, esaminando la struttura da un punto di vista insolito per la Calabria, e cioè quello della stratigrafia muraria. La storia del S. Elia "Vecchio" si ricostruisce molto male attraverso le pochissime fonti scritte, ma con la lettura stratigrafica delle murature (che ha permesso la ricostruzione di una cronologia relativa con varie fasi edilizie caratterizzate da tipologie murarie differenti), e con i vari confronti con analoghe strutture di contesti italiani e stranieri (anche per quanto riguarda gli elementi architettonici), è stato possibile formulare una attendibile cronologia assoluta delle varie fasi del monastero. 32 VISITA GUIDATA - SANTUARIO DEL CARMINE DI CURINGA Scuola: Scuola Primaria Curinga Docenti proponenti e responsabili della vigilanza: Ins. Cerra Caterina, ins. Fiocca Giuseppe Nicola, ins. Colistra Patrizia, ins. Larizza Eleonora, ins. Trovato Maria Classi coinvolte: Quinta Sez.A – Quinta Sez.B Scuola Primaria Curinga Destinatari: Classe Quinta Sez. A (alunni n. 14) – Classe Quinta Sez. B (alunni n. 13) Tempi di realizzazione: tra Novembre 2012 e Maggio 2013) Durata: una mattinata in orario scolastico Spostamento a piedi Il Santuario del Carmine Sopra un poggio dominante quasi tutta la piana di Curinga troneggia il Santuario del Carmine col suo alto campanile che richiama all’architettura normanna con luci ad arco acuto. Chi si ferma sulla terrazza antistante e volge lo sguardo all’incantevole panorama con la distesa pianura ed il litorale del golfo (già Sinus Ipponiate). In questo poggio nel 1705 i Padri Carmelitani del Convento di S.Elia, fondarono la confraternita del Carmine su concessione del Padre Generale dell’Ordine Carmelitano e col beneplacido del Vescovo di Nicastro Monsignor Nicola Cirillo che approvò la fondazione il 26 agosto dello stesso anno mentre la Chiesa era annessa al Convento di S. Elia. Tanto risultò dall’Archivio Curiale di Nicastro. Dall’archivio della Parrocchia risulta la costruzione nel 1629. Prima fu edificato il Convento e poi la Chiesa. Trascriviamo quanto Padre Domenico di Badolato ci tramanda nel suo libro a pag 366: «Il Carmine apparteneva al Monastero di S. Elia della Provincia di Sicilia, fondato dai Carmelitani del Primo istituto nel 1472 e nel 1724 annesso alla provincia di Calabria per decreto di papa Benedetto XIII. Questo sorse prima nella montagna S. Elia, tra Curinga e S. Pietro, ove si scorgono dei preziosi avanzi e trasferito poi a Curinga esistette fino al 1809». Attualmente vediamo l’interno di questo Santuario di architettura corintia, decorato a stucco lucido e doratura a foglia, opera dell’architetto e pittore Agostino Guzzi da Miglierina. Vi figurano due affreschi di detto artista ed un quadro ad olio del pittore vibonese prof. Natale Cesareo fu Giuseppe della scuola napoletana dell’800 un prezioso organo a canne azionato da un mantice del ‘700 fatto costruire dall’ allora Priore Vincenzo lo Russo Il quadro rappresenta la purificazione al tempio, con la Madonna che consegna il Bambino Gesù a Simeone. È stato offerto dall’artista per voto dopo che un fulmine caduto sul campanile è arrivato al punto dove attualmente è situato il quadro senza arrecare notevoli danni ai fedeli che assistevano alle funzioni religiose. Dopo il terremoto del 1908, in occasione di una visita effettuata in seguito al movimento tellurico, vi officiò in detto Santuario il Cardinale Portanova. La Chiesa del Carmine è stata elevata a Santuario nel 1952. 33 Il Sepolcreto Nel sottosuolo della Chiesa, costruita nel 1629, esiste un sepolcreto di non discusso valore storico, dove venivano deposti i cadaveri dei Religiosi del Convento, ivi esistente. Questo sepolcreto è composto da tre camere circolari a volta, scavate in arenario molto compatto. Alle pareti sono addossati dei sedili (ricavati anche nell’arenario) con ganci alle spalle di chi sedeva. Nel centro del pavimento di ogni camera vi è un pozzetto di raccolta. I cadaveri venivano disposti seduti e agganciati alle spalle ed il pozzetto riceveva i resti del cadavere in disfacimento. Peristilio Romanico Attaccato al Santuario della chiesa del Carmine esiste un peristilio a tre archi a tutto sesto, poggianti su fusti, il tutto è in pietra da taglio e basamento analogo con modanature Doriche. Evidentemente architettura Greco Romana. Tale materiale con tutta probabilità provenire da Sant’Elia Vecchio, costruzione preesistente. Portale in bronzo Di forte impatto emotivo il portale in bronzo dell’ artista scultore Giuseppe Farina. Inaugurato il 15 luglio 1981, ripercorre nelle immagini stilizzate, le drammatiche e alterne vicende storiche locali dell’ esodo dei carmelitani dai loro insediamenti. Altre immagini ci raccontano la storia interiore di un popolo, dal profeta Elia al Cristo Crocefisso. 34 VIAGGIO D’ISTRUZIONE - MESSINA-TAORMINA-NOTO-SIRACUSA-AGRIGENTOPIAZZA ARMERINA Scuola: Scuola Primaria Curinga e Acconia Docenti proponenti e responsabili della vigilanza: Ins. Cerra Caterina, ins. Fiocca Giuseppe Nicola, ins. Colistra Patrizia, ins. Larizza Eleonora, ins. Trovato Maria, Ins. Marinaro Maria, Ins. Sorrenti Ornella Classi coinvolte: Quinta Sez.A – Quinta Sez.B Scuola Primaria Curinga Quinta Sez.A – Quinta Sez.B Scuola Primaria Acconia Destinatari: Classe Quinta Sez. A Curinga (alunni n. 14); Classe Quinta Sez. B Curinga (alunni n. 13); Classe Quinta Sez. A Curinga (alunni n. 18); Classe Quinta Sez. B Curinga (alunni n. 18); Tempi di realizzazione: tra Aprile e Maggio 2013 Durata: tre giorni Organizzazione didattica: Spostamento in autobus GT; partenza la mattina del primo giorno e rientro in serata al terzo giorno (ore 22:00); utilizzo di guida turistica; pranzo in ristorante; pernottamento in hotel 1° giorno: MESSINA / TAORMINA *- Ore 7.00 partenza dalla scuola, breve sosta in autostrada. Arrivo a Messina centro e visita del centro storico, la Torre Campanaria, Statua Don Giovanni d’Austria e il Duomo e il suo Tesoro, alle ore 12.00 carosello della Torre Campanaria. *- Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio partenza per Taormina: la perla dello Jonio. Visita al monumento più importante della città: il TEATRO ANTICO che per grandezza è il secondo in Sicilia dopo quello di Siracusa. Le misure attuali sono di cinquanta metri di lunghezza, venti metri in altezza, il che comportò la rimozione di qualcosa come centomila metri cubi di pietra. Tre sono le parti principali in cui si divide il teatro : la scena, l’orchestra e la cavea. Si ritiene che un tempo il teatro potesse accogliere un totale di circa 5400 spettatori. Non c’è accordo sulla data di costruzione del teatro. C’è chi sostiene che sia stato costruito dai greci ed allora il periodo sarebbe quello della metà del terzo secolo a.C. al tempo in cui Ierone II fu tiranno di Siracusa. Visita di Palazzo Corvaja, Chiesa di San Pancrazo, la Cattedrale, Porta Messina e Porta Catania, la Fontana di piazza Duomo e la villa comunale con lo splendido panorama della baia di Giardini. *- In serata sistemazione in hotel, cena e pernottamento. 2° giorno: NOTO / SIRACUSA *- Prima colazione in hotel Partenza per Noto città recentemente insignita dall’ UNESCO del titolo di “patrimonio culturale dell’umanità ” l’emblema della ricchezza e dello sfarzo nell’epoca barocca in Sicilia. *- Pranzo in ristorante 35 Proseguimento per Siracusa, visita de " la più bella fra le città greche ", in cui sono fusi, uno nell’altro, molteplici elementi architettonici dettati dal susseguirsi dei secoli e dalle diverse dominazioni. Visita del famoso Parco Archeologico e dell’isola di Ortigia, considerata il centro storico ed il cuore di Siracusa. Visita al Santuario della Madonna delle lacrime. *- Rientro in hotel, cena e pernottamento. 3° giorno: AGRIGENTO / PIAZZA ARMERINA *- Prima colazione in hotel Partenza per Agrigento, arrivo e incontro con la guida che ci porterà a visitare la Valle dei Templi, uno dei siti archeologici più significativi della civiltà greca classica, inserito nel 1998 dall`UNESCO nell`elenco del Patrimonio Mondiale. Su un crinale roccioso che delimita a sud l`altopiano su cui sorgeva l`abitato classico, emergono ancora i resti dei templi dorici, di incerta attribuzione: da est a ovest, da quota 127 a quota 70, Hera (Giunone) Lacinia, Concordia, Eracle (Ercole), Zeus (Giove) Olimpico, Castore e Polluce (Dioscuri) e Hephaistos (Vulcano). *- Pranzo in ristorante Proseguimento per Piazza Armerina, con visita della Villa romana del Casale, costruita tra la fine del III e l’inizio del IV secolo d.C.,è considerata tra i più importanti centri archeologici della Sicilia per gli splendidi pavimenti a mosaico. *- Ore 18,00 Partenza per il rientro a Curinga. Obiettivi e ricaduta didattica: Nel suddetto viaggio i principali Obiettivi Formativi saranno: - una maggiore conoscenza del territorio, per consolidare la conoscenza delle nostre radici culturali, sociali, storiche e geografiche ed in particolare di alcune località ricche di interesse storico-artistico-religioso. - L’osservazione diretta di luoghi oggetto di testimonianza delle vicende studiate durante il percorso scolastico - una promozione dello sviluppo relazionale e formativo di ciascun allievo nel rispetto delle regole e della convivenza civile e democratica; - uno sviluppo del processo di apertura mentale dei ragazzi in situazione di carenza di orizzonti culturali familiari; - un confronto con situazioni, luoghi e persone non usuali. Molto importante sarà creare negli alunni delle aspettative nei confronti dei luoghi oggetto di visita. Ciò avverrà mediante ricerche, disegni, domande, lavori di gruppo e discussioni in classe. Non meno importante saranno le relazioni e la rielaborazione del materiale che verrà raccolto durante la visita per un articolo da porre agli atti della Scuola. Storia, Arte, Geografia, e Religione saranno le discipline principalmente interessate e collegabili ai contenuti della visita. 36 ALTRE USCITE SUL TERRITORIO Per favorire la conoscenza del territorio e delle tradizioni della civiltà contadina, verranno effettuate uscite didattiche anche da parte delle classi prime e seconde di Curinga e Acconia. ALTRE ATTIVITÁ - “UNA SCUOLA IN MOVIMENTO” Percorsi di attività motoria coordinati dall’Ufficio Scolastico Regionale di Catanzaro – Classi 2°A e 2°B Acconia, Classi 3° e 5° Curinga - EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA STRADALE “SICURI IN STRADA” All’interno dei percorsi di Educazione alla cittadinanza, verrà realizzato un corso di Educazione alla sicurezza stradale rivolto agli alunni delle Classi Quinte di Curinga e Acconia. - EDUCAZIONE ALLA SALUTE In Collaborazione con l’Azienda Sanitaria Provinciale – Sede di Lamezia Terme – verrà realizzato un Corso di educazione alla salute (la vaccinazione, l’igiene orale, allergie, etc.) - INIZIATIVE DI ALTRI ENTI E/O ASSOCIAZIONI La Scuola potrà partecipare ad altre iniziative educative promosse dalle diverse Associazioni e/o Enti operanti sul territorio. 37 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 38 CORSO DI RECUPERO DI ITALIANO E MATEMATICA Scuola: Secondaria di I grado Responsabile del progetto: docenti di Lettere e Scienze Matematiche Sezioni/Classi coinvolte : le seconde classi Destinatari: gli alunni che presentano lacune e carenze Insegnanti coinvolti: docenti di Lettere e Matematica Tempi di realizzazione: periodo compreso tra ottobre e novembre Organizzazione didattica ( giorni e ore in cui si attua il progetto): 4 ore settimanali ( 2 di Italiano e 2 di matematica) nei giorni di lunedì e/o mercoledì e/o venerdì Ore aggiuntive di insegnamento previste per ogni docente : 15 ore di Italiano e 15 ore di Matematica. Finalità: 1) Promuovere corretti rapporti interpersonali fondati sul rispetto e sulla collaborazione; 2) Favorire lo sviluppo della persona nella costruzione di sé; 3) Favorire l’autostima e la fiducia nelle proprie capacità. Obiettivi di apprendimento: Matematica : Conoscere gli elementi propri della disciplina a) Conoscere ed operare nell’Insieme Q e nei suoi sottoinsiemi; b) Conoscere gli elementi di base della geometria Euclidea: Enti fondamentali geometrici- Punto, piano, retta – Le figure piane; c) Operare con la geometria Euclidea di base; d) Decodificazione, comprensione, elaborazione del testo di problemi aritmetici e geometrici. Italiano: Conoscere gli elementi propri della disciplina a) Conoscere e applicare le principali regole di fonologia, ortografia e morfologia della grammatica italiana; b) Leggere e comprendere un testo ; c) Conoscere le caratteristiche di un testo narrativo, descrittivo, espositivo; d) Conoscere le principali caratteristiche di un testo poetico( verso, rima, strofe e principali figure retoriche) e) Scrivere testi corretti e rispondenti alla traccia; 39 Strategie didattiche: lezione frontale, decodifica e lavoro individualizzato Modalità di verifica: test a risposta multipla e aperta da somministrare all’inizio e alla fine del corso. Risultati attesi/Valutazione: le verifiche mirano a misurare l’incidenza che il corso ha avuto sui ragazzi e si punta soprattutto a colmare le lacune e carenze che ogni allievo presenta. Nella valutazione si terrà conto del livello di partenza, dell’impegno e dei risultati raggiunti. Materiale di facile consumo occorrente: fotocopie Sussidi didattici: strumenti informatici e digitali 40 MARCONI ENSEMBLE: ORCHESTRA DEL LABORATORIO MUSICALE Scuola: Secondaria di I grado Curinga e Secondaria di I grado Acconia Responsabile del progetto: prof .Mario Augruso Sezioni/Classi coinvolte : alunni della sede centrale di Curinga e della sezione staccata di Acconia, classi prime, seconde e terze. Destinatari: a) Diretti: alunni della sede centrale di Curinga e della sezione staccata di Acconia - classi prime,seconde e terze. b) Indiretti : la scuola, le Famiglie, gli Enti e le Associazioni operanti sul territorio Insegnanti coinvolti : due docenti interni di musica con esperienze specifiche nel campo della didattica degli strumenti musicali e della musica d’insieme, della composizione, strumentazione e direzione. Periodo: Settembre –Giugno Organizzazione didattica (giorni e ore in cui si attua il progetto): due ore settimanali, presumibilmente nei giorni di Mercoledì per la sede centrale di Curinga e di Venerdì per la sezione staccata di Acconia, dalle 14,30 alle 16,30. In situazioni contingenti(prove generali per la preparazione di concerti, esibizioni varie, preparazione di concorsi ecc), l’organizzazione dell’orario potrà subire delle variazioni .Per gli stessi motivi, anche la composizione dei gruppi potrà essere integrata o diversamente articolata. Ore aggiuntive di insegnamento previste per ogni docente: n°40 ore sede centrale Curinga n°40 ore sezione staccata Acconia Ore aggiuntive funzionali all’insegnamento: n.40 per l’elaborazione del repertorio,arrangiamenti, trascrizioni . Finalità: Obiettivi specifici di apprendimento: 1. Conoscenza di sé 2. Autocontrollo. 3. Progressivo allontanamento di atteggiamenti individualistici. 4. Superamento delle inibizioni e scoperta delle proprie capacità espressive. 5. Sviluppo dell’attitudine a lavorare in gruppo. 41 6. Maturazione della capacità di orientarsi nella sovrabbondante offerta musicale. 7. Socializzazione. 9. Salvaguardia delle tradizioni. 9. Sviluppo della capacità di fare musica, in modi e con scopi differenziati. 10. Approfondimento delle conoscenze specifiche del linguaggio musicale. 11. Acquisizione di un lessico essenziale e calibrato. 12. Sviluppo della memoria e del senso ritmico. 13. Acquisizione delle tecniche esecutive di uno strumento musicale. 14. Acquisizione di sicurezza nell’intonazione e nella lettura strumentale. 15. Conoscenza diretta di opere strumentali della tradizione colta e popolare. 16. Conoscenza e pratica della musica d’insieme. Obiettivi culturali: 1. Capacità da parte degli allievi di collegarsi alla lunga tradizione di formazione musicale presente sul territorio. 2. Acquisizione della capacità di esprimere la propria personalità in un rapporto di integrazione socializzante con gli altri. 3. Capacità di creare e gestire forme di aggregazione che, in un ambiente attraversato da pericolose spinte centrifughe, favoriscano consumi culturali in comune e creino le basi per la nascita di istituzioni che potrebbero offrire domani occupazione e determinare sviluppo Strategie didattiche : Esercizi progressivi di tecnica strumentale. Esercitazioni strumentali ,individuali e di gruppo. Prove per gruppi strumentali “a sezione” Repertorio. Musica d’insieme. Modalità di verifica : prove di lettura strumentale, individuali e di gruppo Risultati attesi/Valutazione: Costituzione di un ensemble strumentale in seno all’istituzione Scolastica. Organizzazione di spettacoli musicali, saggi, concerti. Eventuale partecipazione a rassegne, concorsi, manifestazioni varie, anche in collaborazione con altri enti e associazioni operanti sul territorio. Materiale di facile consumo occorrente: Materiali bibliografici: Testi specifici per la tecnica di base dei vari strumenti; fogli pentagrammati, fotocopie,strumenti e accessori . Testi e partiture per il repertorio. Sussidi didattici - Strumenti e tecnologie: Strumenti musicali (fiati, tastiere, percussioni), leggii, impianto voci, mixer, impianto HIFI, lavagna pentagrammata, pc con software musicali(Finale, Encore, Cubase etc), L.I.M. Saranno utilizzati gli strumenti dei ragazzi e quelli in dotazione del laboratorio, affidati in comodato d’uso. 42 GUIDA TURISTICA PER UN GIORNO: “LE TERME ROMANE DI LACCONIA” Scuola Secondaria di I grado, plesso di Acconia Responsabile del progetto: Prof.ssa Tripodi Maria Sezioni/Classi coinvolte: IIC e IID Destinatari: Alunni della IIC e della IID Insegnanti coinvolti: insegnanti di italiano, lingua inglese e francese Tempi di realizzazione: incontri settimanali di due ore da gennaio a maggio. Organizzazione didattica (giorni e ore in cui si attua il progetto): Lunedì 14:30-16:30 Ore aggiuntive di insegnamento previste docente di Italiano n 40 Ore aggiuntive funzionali all’insegnamento docente di Italiano n.10 Ore aggiuntive di insegnamento previste docente di Inglese/Francese n. 10 Articolazione del progetto: Fase propedeutica: “Brain storming”, lezioni teoriche in classe sulla storia romana, la civiltà latina con visione di materiale cartaceo, video fotografico e digitale; • Visite guidate alle terme romane; • Approfondimento teorico, raccolta e rielaborazione di tutto il materiale prodotto nell’annualità precedente e in quella in corso; • Produzione di testi e didascalie e traduzione/adattamento in lingua inglese e francese; • Realizzazione di una guida turistica digitale e cartacea relativa all’esperienza. • Attività: • Brain storming: "Se foste un turista-ragazzo, quali informazioni, segnalazioni, consigli ecc. vorreste trovare in una guida turistica?"; • Individuazione su di una mappa del percorso da realizzare per conoscere l’edificio termale; • Realizzazione delle icone con cui segnalare l’edificio e i diversi ambienti; • Ricognizione in loco per indicare sulla mappa i diversi ambienti del sito, scattare foto e raccogliere materiale, fare interviste... • Reperimento di testi e documenti (anche presso gli archivi o gli uffici tecnici del Comune) • Individuazione del tipo di linguaggio (tono, funzione, registro) da adottare per i testi: un linguaggio chiaro, semplice (ogni termine tecnico è seguito dalla sua spiegazione), con toni colloquiali e l'uso della prima persona plurale (per gli emittenti) e della seconda persona singolare del verbo - osserva, gira a sinistra, vai, ecc.- (per il destinatario; che fa spes43 so ricorso alla funzione fatica (hai notato che? ti chiederai, ecc.), come di un gruppo di ragazzi che spiegano ad un altro ragazzo, rispondono alle sue curiosità, gli danno dei consigli … • Costruzione di una griglia su la cui base elaborare le schede relative ai diversi ambienti del sito; divisione della classe in (piccoli) gruppi di lavoro con l'incarico di elaborare almeno un testo; successiva suddivisione in base alle attitudini: grafici, illustratori, scrittori, "dattilografi", impaginatori, ricercatori (Internet), naturalisti, inventori di giochi … • Realizzazione della pianta, delle illustrazioni, dei testi … • Ideazione di giochi Finalità: • Sviluppare la conoscenza del proprio territorio, della sua storia e delle sue potenzialità turistiche; • Conoscere e rispettare il patrimonio storico-artistico presente nel proprio territorio; saperlo inserire in un contesto storico e geografico più ampio; • Avvicinare gli alunni alle problematiche della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale (educazione alla consapevolezza e alla cittadinanza attiva: conoscere per tutelare; • Sviluppare la consapevolezza delle radici storiche del proprio territorio attraverso la conoscenza e la comprensione della realtà culturale locale; • Saper ricercare informazioni per uno scopo preciso, da fonti diverse • Saper produrre testi uniformi a modelli dati e in più lingue (inglese e francese); • Saper usare linguaggi diversi per produrre testi indirizzati ad un destinatario ben definito (il turista ragazzo); • Attivare un apprendimento significativo attraverso uscite ed esperienze effettuate sul territorio. Obiettivi di apprendimento l’alunno sa: • leggere una carta storica o geografica; • leggere le fonti materiali e comprendere l’utilità e l’importanza fondamentale di tali fonti come strumento per la ricostruzione della storia di un territorio; • costruire un glossario inerente alla tematica trattata; • operare nessi, relazioni e collegamenti; individuare cause e conseguenze; • ordinare i risultati di uno studio per la sua divulgazione; • comprendere le relazioni tra fattori politici, economici, sociali e culturali; • riconoscere le tracce lasciate dall’uomo nell’ambiente; • conoscere e utilizzare diversi registri linguistici in lingua italiana, inglese e francese; • produrre testi rivolti ad un destinatario preciso; • conoscere e utilizzare un semplice software di grafica; Strategie didattiche: Il percorso operativo è progettato secondo precise tappe di apprendimento in modo da alternare momenti di studio con attività di scoperta e analisi. Il progetto prevede, infatti, sia visite attive presso siti archeologici, strutturate per suscitare curiosità, fornire la motivazione all’apprendere e sollecitare gli alunni ad un utilizzo consapevole delle fonti materiali; sia laboratori in classe, con l’ausilio di materiali cartacei strutturati e strumenti 44 informatici, per sollecitare gli allievi ad un utilizzo consapevole delle fonti materiali e iconografiche. Come metodo di lavoro si utilizza prevalentemente la divisione in gruppi (cooperative learning) in cui tutti i soggetti sono attivi e co-protagonisti del processo di apprendimento. Verrà privilegiata la didattica metacognitiva che considera fondamentale la consapevolezza dei processi di apprendimento attraverso la riflessione sul proprio percorso di conoscenza. Per questo motivo può essere particolarmente utile documentare ogni singola esperienza anche con registrazioni e materiale fotografico, in modo da consentire la conoscenza e il controllo delle procedure attuate. . Modalità di verifica: discussioni e prove a conclusione di ciascuna fase di lavoro; attività di gruppo prevalentemente basate sul cooperative learning; osservazioni sistematiche; questionari a risposta multipla e aperta. Risultati attesi/Valutazione: l’alunno alla fine del progetto dovrà aver acquisito la consapevolezza delle proprie origini storiche attraverso la conoscenza del passato del territorio in cui vive. La qualità del prodotto finale testimonierà la riuscita del progetto. La valutazione terrà conto di: livello di partenza; interessi specifici; progressi; interesse e impegno; partecipazione e collaborazione; esecuzione dei laori; Strumenti: Carte topografiche fornite dall'Ufficio tecnico del Comune, materiale documentario raccolto dai ragazzi stessi, testi ecc., guide naturalistiche, guide turistiche di altre località analizzate come modello ecc, fonti orali e fonti archivistiche. Materiale di facile consumo occorrente: carta per fotocopie, colori, fogli da disegno. Sussidi didattici: Computer, lavagna interattiva multimediale, proiettore, software didattici. 45 CINEFORUM Scuola Secondaria di I grado, plesso di Acconia Responsabile del progetto: Prof.ssa Tripodi Maria Sezioni/Classi coinvolte: IIC e IID Destinatari: Alunni della IIC e della IID Insegnanti coinvolti: insegnante di italiano Tempi di realizzazione: incontri mensili di tre ore da ottobre a maggio. Organizzazione didattica (giorni e ore in cui si attua il progetto): Sabato 15:30-18:30 Ore aggiuntive di insegnamento previste n 24 Ore aggiuntive funzionali all’insegnamento n.10 L’attività del cineforum, nasce innanzitutto dalla consapevolezza che il linguaggio cinematografico spesso è il veicolo ideale per la comprensione della realtà, di sé e dell’altro, e delle problematiche storico sociali. In un contesto sociale sempre più debole sul piano dei valori e della legalità, nel quale sono entrati in crisi molti punti di riferimento e modelli positivi, la scuola può e deve recuperare autorevolezza e rafforzare il proprio ruolo di guida e di orientamento per dare ai ragazzi le certezze di cui hanno bisogno. In questa ottica l’attività di cineforum svolge un ruolo molto importante perché permette ai giovani di coltivare una certa abitudine alla riflessione, al dialogo e al confronto. I film selezionati hanno lo scopo di suscitare nei giovani una riflessione profonda su tematiche fondamentali: l’accettazione di sé e dell’altro, il rispetto delle regole, la violenza, i diritti umani, e in particolare dei minori, la legalità, la solidarietà, l’integrazione. Articolazione del progetto: • Breve presentazione del film. • Proiezione del film; • Discussione guidata; • Componimento scritto e/o scheda. Finalità: • Promuovere uno sviluppo articolato e armonico dell’alunno; • Collaborare con gli altri mediante la condivisione di un’esperienza formativa; • Identificare e conoscere i propri stati d’animo imparando ad esprimerli mediante l’uso e la padronanza della lingua; • Imparare a relazionarsi con gli altri, ascoltando le loro ragioni, rispettandoli anche quando ciò richiede sforzo e disciplina interiore. Obiettivi di apprendimento: 46 • Acquisire/consolidare/migliorare l'attenzione e la comprensione; • Acquisire, migliorare, ampliare il lessico specifico delle materie letterarie e non; • Consolidare, completare e approfondire conoscenze storico-geografiche, culturali e sociali in senso lato • Consolidare comportamenti sociali corretti; • Acquisire e migliorare la capacità di riferire e discutere su temi ben precisi; • Acquisire capacità critica Modalità di verifica: Interventi durante la discussione; componimenti scritti e/o schede. Osservazione degli alunni in situazione per rilevare cambiamenti significativi nei comportamenti; esame degli elaborati prodotti all’interno dei laboratori per rilevarne la creatività; “ Diario di bordo” per l’autoanalisi e la rilevazione dell’eventuale ricaduta positiva delle attività svolte. Valutazione: La valutazione terrà conto dell'attenzione dimostrata durante la proiezione, della validità degli interventi nelle discussioni, delle conoscenze e delle capacità critiche dimostrate nei componimenti scritti. Risultati attesi: Assunzione di comportamenti responsabili e collaborativi; crescita dell’autostima; messa in atto di atteggiamenti positivi dentro e fuori la scuola. Strategie didattiche: • Letture e conversazioni su tematiche relative all’identità personale (chi sono io- io e gli altri), all’intercultura, all’integrazione ecc. • Analisi testuali di articoli di cronaca, brani tratti dal libro di testo; • Produzioni personali (testi connotativi e/o denotativi) • Visione di films sulle tematiche di cui sopra; • Brain storming • Riflessione approfondimenti sui films anche mediante l’uso di schede-guida (tale attività proseguirà in orario curriculare). Materiale di facile consumo occorrente: carta per fotocopie. Sussidi didattici: Computer, lavagna interattiva multimediale, proiettore, casse per l’amplificazione, schede. 47 LA VITA IN SCENA: IL TEATRO (SEDE CURINGA) Scuola: Secondaria di Primo Grado – Sede Curinga Responsabile del progetto: Prof. Pasqualino Bongiovanni Sezioni/Classi coinvolte: II A, II B, III A, III B Destinatari: Alunni delle Classi Seconde e Terze della Sede di Curinga - Scuola Secondaria di Primo Grado Insegnanti coinvolti: Prof. Pasqualino Bongiovanni Tempi di realizzazione: novembre 2012 – giugno 2013 Organizzazione didattica (giorni e ore in cui si attua il progetto): il mercoledì dalle ore 14.30 alle 17.30 per un totale di 3 ore settimanali aggiuntive all’insegnamento. Ore aggiuntive di insegnamento previste per il docente: n. 80 ore Si prevedono circa n. 24 incontri di 3 ore: 24x3= 72 Si prevedono due incontri di 4 ore per le prove generali prima dello spettacolo: 2x4= 8 Ore aggiuntive funzionali all’insegnamento previste per il docente: n. 40 Il numero delle ore funzionali all’insegnamento (da utilizzare nel periodo novembre 2012giugno 2013) risulta indispensabile al fine di: impostare il laboratorio teatrale in base al numero dei ragazzi e delle ragazze che intendono partecipare al progetto pianificando ed elaborando le attività da realizzare nei diversi incontri; realizzare, seppur in forma di bozza da definire nel corso delle prove e delle attività in presenza, una stesura del copione teatrale da mettere in scena; ideare e realizzare la scenografia; ideare e realizzare i costumi e gli oggetti di scena; ideare e realizzare la locandina e gli inviti relativi allo spettacolo; allestire la scenografia per lo spettacolo; curare la predisposizione dell’impianto audio e dell’impianto luci; concordare con i tecnici delle riprese un piano di regia; montaggio video spettacolo in collaborazione con il tecnico delle riprese; masterizzazione video su dvd con realizzazione di una copertina. Finalità: Il presente progetto dal titolo “La vita in scena: il teatro” mira a sviluppare nei ragazzi delle terze classi le capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle. Nello stesso tempo si propone di sollecitare gli alunni a un’attenta riflessione sui comportamenti di gruppo, di creare contesti in cui gli alunni siano indotti a riflettere per comprendere la realtà e se stessi. Tali contesti saranno quindi contesti di relazione dove sviluppare atteggiamenti positivi e realizzare pratiche collaborative. Del resto proprio la Scuola Secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo. Questa fase del processo formativo è il terreno favorevole per lo sviluppo di un’adesione consapevole a valori condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione per praticare la 48 convivenza civile. Il progetto si inserisce in quell’area disciplinare denominata linguistico-artistico-espressiva secondo la quale l’apprendimento delle lingue e dei linguaggi non verbali si realizza con il concorso di più discipline: lingua italiana, lingue comunitarie, musica, arte e immagine, corpo-movimento-sport. Tutte queste discipline, infatti, concorrono a definire un’area sovradisciplinare in cui esse ritrovano una comune matrice antropologica nell’esigenza comunicativa dell’uomo e nell’esplicazione di facoltà uniche e peculiari del pensiero umano. Gli esseri umani, infatti, con i linguaggi verbali, iconici, sonori e corporei hanno da sempre attuato la loro propensione a narrare e a descrivere spazi, personaggi e situazioni sia reali sia virtuali, a elaborare idee e a rappresentare sentimenti comuni creando l’immaginario collettivo attraverso il quale è stato elaborato e trasmesso il patrimonio di valori estetici, culturali, religiosi, etici e civili di una comunità. Il linguaggio del corpo collabora alla comunicazione artistica (nella mimica, nella gestualità teatrale, nel balletto) e alla comunicazione quotidiana con la gestualità, ma anche con le diverse modalità attraverso le quali il corpo occupa lo spazio. L’alunno sarà guidato a riflettere sul fatto che nella realtà quotidiana raramente un solo linguaggio assolve il compito di realizzare una comunicazione efficace. Infatti, non solo nella comunicazione espressiva, ma anche in quella funzionale, propria della realtà quotidiana, i vari linguaggi si supportano e si integrano a vicenda, allo scopo di creare forme di comunicazione potenziata. Apprendimento unitario da promuovere: Partendo dalla lettura di una bozza di copione preparato dall’insegnante e riguardante un importante tema storico e/o sociale, nonché dalle riflessioni e dalle discussioni che ne potranno seguire, gli alunni impareranno, in maniera collaborativa, a manipolare e a riscrivere un copione teatrale con dialoghi, costumi e scenografie. Impareranno a dare voce a sentimenti, sensazioni ed emozioni diverse. Impareranno ad associare alla voce la presenza del proprio corpo in uno spazio scenico giungendo così alla drammatizzazione del testo e alla realizzazione dei diversi personaggi. Giungeranno infine alla messa in scena di uno spettacolo finale. Obiettivi formativi: Acquisire la capacità di distinguere fra la comunicazione quotidiana e la comunicazione artistica Avvicinarsi con attività collaborative alla conoscenza e all’uso del linguaggio teatrale Affermare l’importanza della formazione integrale della personalità dell’adolescente Valorizzare il ruolo educativo e formativo attraverso i momenti di comunicazione, espressività, autogestione, creatività. Obiettivi di apprendimento selezionati dalle indicazioni per il curricolo: Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti raggruppando le parole legate dal significato e usando pause e intonazioni per seguire lo sviluppo del testo e permettere a chi ascolta di capire. Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione del testo. Scrivere testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, e nello stesso tempo adeguati a: situazione, argomento, scopo, destinatario, registro. 49 Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali di diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche. Conoscere e utilizzare gli elementi della comunicazione visiva. Rielaborare immagini fotografiche, materiali di uso comune, elementi iconici e visivi, scritte e parole per produrre immagini creative. Produrre elaborati, utilizzando le regole della rappresentazione visiva, materiali e tecniche grafiche, pittoriche e plastiche per creare composizioni espressive, creative e personali. Sperimentare l’utilizzo integrato di più codici, media, tecniche e strumenti della comunicazione multimediale per creare messaggi espressivi e con precisi scopi comunicativi. Conoscere e applicare semplici tecniche di espressione corporea. Rappresentare idee, stati d’animo e storie mediante gestualità e posture svolte in forma individuale, a coppie, in gruppo. Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali ecc.) per ricavare conoscenze su temi definiti. Formulare problemi sulla base delle informazioni raccolte. Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana, europea, mondiale. Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e di convivenza civile. Produrre testi, utilizzando conoscenze, selezionate e schedate da fonti di informazione diverse, manualistiche e non. Individuare nella complessità territoriale, alle varie scale geografiche, i più evidenti collegamenti spaziali e ambientali: interdipendenza di fatti e fenomeni e rapporti fra elementi. Strategie didattiche: La scelta di svolgere un laboratorio teatrale trova la sua principale motivazione nel fatto che un laboratorio del genere adotta, in maniera quasi del tutto naturale, strategie didattiche "immersive" facendo emergere il potenziale creativo e autentico di ogni adolescente. Il linguaggio teatrale, infatti, si configura come possibile forma espressiva che tende a rappresentare la realtà umana e i suoi diversi linguaggi (poetico, narrativo, musicale, pittorico, corporeo), la sua storia, il presente, il passato, il futuro, il sogno, la fantasia, l'immaginazione. In questo senso il teatro diventa strumento pedagogico, trasversale a tutti i linguaggi, i saperi e le stesse discipline curriculari. La comunicazione scenica, inoltre, come processo interattivo tra più ruoli e soggetti, si connota come tipica esperienza sociale, capace di generare produzioni 'originali' divergenti rispetto ai significati ed ai concetti omologati della cultura nella quale si vive. Modalità di verifica: La realizzazione di uno spettacolo finale aperto al pubblico con la messa in scena del testo teatrale redatto o revisionato nel corso degli incontri verrà considerata come prova di verifica e valutazione dell’intero progetto. Risultati attesi: Al termine delle attività del laboratorio teatrale ci si aspetta di raggiungere i seguenti risultati: 50 - capacità di decodificare e, almeno in parte, di utilizzare attivamente il complesso linguaggio della comunicazione teatrale - potenziamento linguistico (soprattutto lettura, pronuncia, produzione orale) nuove conoscenze e competenze in ambito letterario e artistico, anche in un’ottica interdisciplinare - miglioramento delle capacità, individuali e collettive, di espressione e di organizzazione - maggiore unione e coordinazione del gruppo-classe o del gruppo interclasse - acquisizione del proprio sé corporeo - capacità di individuare i propri affetti ed emozioni - esplorazione delle proprie potenzialità espressive - riuscire a dare forma e voce ai propri vissuti - modificare il modo abituale, ordinario di percepire e rappresentare la realtà per poterne cogliere piani diversi e più profondi Valutazione: Oltre alla buona riuscita dello spettacolo finale, al consenso da parte del pubblico, alla disinvoltura con la quale gli alunni si muoveranno sul palcoscenico e daranno vita alla rappresentazione scenica, la valutazione finale del laboratorio teatrale verrà effettuata con la somministrazione, ai partecipanti al laboratorio, di un questionario finale e la relativa analisi dei dati raccolti. Materiale di facile consumo occorrente: Materiale vario per la realizzazione della scenografia: legno, chiodi, fil di ferro, cavi d’acciaio, viti, colla, cartoni, tele, polistirolo, lampade, stoffa, cementite, colori acrilici, pennelli, vernice finale. Stampa manifesti e inviti Impianto luci Riprese video e montaggio (con almeno n. 2 operatori professionisti) Masterizzazione video su dvd (con stampa copertina box dvd) - 30 copie. Totale costo presumibile beni di consumo necessari Sussidi didattici: Proiettore, Computer portatili, microfoni portatili, mixer audio, casse amplificate, lettore CD/DVD. 51 LA VITA IN SCENA: IL TEATRO (PLESSO DI ACCONIA) Scuola: Secondaria di Primo Grado – Plesso di Acconia Responsabile del progetto: Prof. Pasqualino Bongiovanni Sezioni/Classi coinvolte: III C, III D Destinatari: Alunni delle Classi Terze del Plesso di Acconia della Scuola Secondaria di Primo Grado Insegnanti coinvolti: Prof. Pasqualino Bongiovanni Tempi di realizzazione: novembre 2012 – giugno 2013 Organizzazione didattica (giorni e ore in cui si attua il progetto): il lunedì dalle ore 14.30 alle 17.30 per un totale di 3 ore settimanali aggiuntive all’insegnamento. Ore aggiuntive di insegnamento previste per il docente: n. 80 ore Si prevedono circa n. 24 incontri di 3 ore: 24x3= 72 Si prevedono due incontri di 4 ore per le prove generali prima dello spettacolo: 2x4= 8 Ore aggiuntive funzionali all’insegnamento previste per il docente: n. 40 Il numero delle ore funzionali all’insegnamento (da utilizzare nel periodo novembre 2012giugno 2013) risulta indispensabile al fine di: impostare il laboratorio teatrale in base al numero dei ragazzi e delle ragazze che intendono partecipare al progetto pianificando ed elaborando le attività da realizzare nei diversi incontri; realizzare, seppur in forma di bozza da definire nel corso delle prove e delle attività in presenza, una stesura del copione teatrale da mettere in scena; ideare e realizzare la scenografia; ideare e realizzare i costumi e gli oggetti di scena; ideare e realizzare la locandina e gli inviti relativi allo spettacolo; allestire la scenografia per lo spettacolo; curare la predisposizione dell’impianto audio e dell’impianto luci; concordare con i tecnici delle riprese un piano di regia; montaggio video spettacolo in collaborazione con il tecnico delle riprese; masterizzazione video su dvd con realizzazione di una copertina. Finalità: Il presente progetto dal titolo “La vita in scena: il teatro” mira a sviluppare nei ragazzi delle terze classi le capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle. Nello stesso tempo si propone di sollecitare gli alunni a un’attenta riflessione sui comportamenti di gruppo, di creare contesti in cui gli alunni siano indotti a riflettere per comprendere la realtà e se stessi. Tali contesti saranno quindi contesti di relazione dove sviluppare atteggiamenti positivi e realizzare pratiche collaborative. Del resto proprio la Scuola Secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo. Questa fase del processo formativo è il terreno favorevole per lo sviluppo di un’adesione consapevole a valori condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione per praticare la 52 convivenza civile. Il progetto si inserisce in quell’area disciplinare denominata linguistico-artistico-espressiva secondo la quale l’apprendimento delle lingue e dei linguaggi non verbali si realizza con il concorso di più discipline: lingua italiana, lingue comunitarie, musica, arte e immagine, corpo-movimento-sport. Tutte queste discipline, infatti, concorrono a definire un’area sovradisciplinare in cui esse ritrovano una comune matrice antropologica nell’esigenza comunicativa dell’uomo e nell’esplicazione di facoltà uniche e peculiari del pensiero umano. Gli esseri umani, infatti, con i linguaggi verbali, iconici, sonori e corporei hanno da sempre attuato la loro propensione a narrare e a descrivere spazi, personaggi e situazioni sia reali sia virtuali, a elaborare idee e a rappresentare sentimenti comuni creando l’immaginario collettivo attraverso il quale è stato elaborato e trasmesso il patrimonio di valori estetici, culturali, religiosi, etici e civili di una comunità. Il linguaggio del corpo collabora alla comunicazione artistica (nella mimica, nella gestualità teatrale, nel balletto) e alla comunicazione quotidiana con la gestualità, ma anche con le diverse modalità attraverso le quali il corpo occupa lo spazio. L’alunno sarà guidato a riflettere sul fatto che nella realtà quotidiana raramente un solo linguaggio assolve il compito di realizzare una comunicazione efficace. Infatti, non solo nella comunicazione espressiva, ma anche in quella funzionale, propria della realtà quotidiana, i vari linguaggi si supportano e si integrano a vicenda, allo scopo di creare forme di comunicazione potenziata. Apprendimento unitario da promuovere: Partendo dalla lettura di una bozza di copione preparato dall’insegnante e riguardante un importante tema storico e/o sociale, nonché dalle riflessioni e dalle discussioni che ne potranno seguire, gli alunni impareranno, in maniera collaborativa, a manipolare e a riscrivere un copione teatrale con dialoghi, costumi e scenografie. Impareranno a dare voce a sentimenti, sensazioni ed emozioni diverse. Impareranno ad associare alla voce la presenza del proprio corpo in uno spazio scenico giungendo così alla drammatizzazione del testo e alla realizzazione dei diversi personaggi. Giungeranno infine alla messa in scena di uno spettacolo finale. Obiettivi formativi: Acquisire la capacità di distinguere fra la comunicazione quotidiana e la comunicazione artistica Avvicinarsi con attività collaborative alla conoscenza e all’uso del linguaggio teatrale Affermare l’importanza della formazione integrale della personalità dell’adolescente Valorizzare il ruolo educativo e formativo attraverso i momenti di comunicazione, espressività, autogestione, creatività. Obiettivi di apprendimento selezionati dalle indicazioni per il curricolo: Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti raggruppando le parole legate dal significato e usando pause e intonazioni per seguire lo sviluppo del testo e permettere a chi ascolta di capire. Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione del testo. Scrivere testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, e nello stesso tempo adeguati a: situazione, argomento, scopo, destinatario, registro. 53 Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali di diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche. Conoscere e utilizzare gli elementi della comunicazione visiva. Rielaborare immagini fotografiche, materiali di uso comune, elementi iconici e visivi, scritte e parole per produrre immagini creative. Produrre elaborati, utilizzando le regole della rappresentazione visiva, materiali e tecniche grafiche, pittoriche e plastiche per creare composizioni espressive, creative e personali. Sperimentare l’utilizzo integrato di più codici, media, tecniche e strumenti della comunicazione multimediale per creare messaggi espressivi e con precisi scopi comunicativi. Conoscere e applicare semplici tecniche di espressione corporea. Rappresentare idee, stati d’animo e storie mediante gestualità e posture svolte in forma individuale, a coppie, in gruppo. Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali ecc.) per ricavare conoscenze su temi definiti. Formulare problemi sulla base delle informazioni raccolte. Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana, europea, mondiale. Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e di convivenza civile. Produrre testi, utilizzando conoscenze, selezionate e schedate da fonti di informazione diverse, manualistiche e non. Individuare nella complessità territoriale, alle varie scale geografiche, i più evidenti collegamenti spaziali e ambientali: interdipendenza di fatti e fenomeni e rapporti fra elementi. Strategie didattiche: La scelta di svolgere un laboratorio teatrale trova la sua principale motivazione nel fatto che un laboratorio del genere adotta, in maniera quasi del tutto naturale, strategie didattiche "immersive" facendo emergere il potenziale creativo e autentico di ogni adolescente. Il linguaggio teatrale, infatti, si configura come possibile forma espressiva che tende a rappresentare la realtà umana e i suoi diversi linguaggi (poetico, narrativo, musicale, pittorico, corporeo), la sua storia, il presente, il passato, il futuro, il sogno, la fantasia, l'immaginazione. In questo senso il teatro diventa strumento pedagogico, trasversale a tutti i linguaggi, i saperi e le stesse discipline curriculari. La comunicazione scenica, inoltre, come processo interattivo tra più ruoli e soggetti, si connota come tipica esperienza sociale, capace di generare produzioni 'originali' divergenti rispetto ai significati ed ai concetti omologati della cultura nella quale si vive. Modalità di verifica: La realizzazione di uno spettacolo finale aperto al pubblico con la messa in scena del testo teatrale redatto o revisionato nel corso degli incontri verrà considerata come prova di verifica e valutazione dell’intero progetto. Risultati attesi: Al termine delle attività del laboratorio teatrale ci si aspetta di raggiungere i seguenti risultati: 54 - capacità di decodificare e, almeno in parte, di utilizzare attivamente il complesso linguaggio della comunicazione teatrale - potenziamento linguistico (soprattutto lettura, pronuncia, produzione orale) nuove conoscenze e competenze in ambito letterario e artistico, anche in un’ottica interdisciplinare - miglioramento delle capacità, individuali e collettive, di espressione e di organizzazione - maggiore unione e coordinazione del gruppo-classe o del gruppo interclasse - acquisizione del proprio sé corporeo - capacità di individuare i propri affetti ed emozioni - esplorazione delle proprie potenzialità espressive - riuscire a dare forma e voce ai propri vissuti - modificare il modo abituale, ordinario di percepire e rappresentare la realtà per poterne cogliere piani diversi e più profondi Valutazione: Oltre alla buona riuscita dello spettacolo finale, al consenso da parte del pubblico, alla disinvoltura con la quale gli alunni si muoveranno sul palcoscenico e daranno vita alla rappresentazione scenica, la valutazione finale del laboratorio teatrale verrà effettuata con la somministrazione, ai partecipanti al laboratorio, di un questionario finale e la relativa analisi dei dati raccolti. Materiale di facile consumo occorrente: Materiale vario per la realizzazione della scenografia: legno, chiodi, fil di ferro, cavi d’acciaio, viti, colla, cartoni, tele, polistirolo, lampade, stoffa, cementite, colori acrilici, pennelli, vernice finale. Stampa manifesti e inviti Impianto luci Riprese video e montaggio (con almeno n. 2 operatori professionisti) Masterizzazione video su dvd (con stampa copertina box dvd) - 30 copie. Totale costo presumibile beni di consumo necessari Sussidi didattici: Proiettore, Computer portatili, microfoni portatili, mixer audio, casse amplificate, lettore CD/DVD. 55 PINOCCHIO – ATTIVITÁ COREUTICO-MUSICALE Responsabile del progetto Rita Scalzo Sezioni/Classi coinvolte 1^,2^ ,3^ A-B-C- D di Curinga e Acconia Classi 5^ della scuola primaria di Curinga e Acconia Destinatari_ Alunni della scuola secondaria di 1° grado di Curinga e Acconia Alunni delle classi quinte della scuola primaria di Curinga e Acconia Insegnanti coinvolti Prof.ssa Rita Scalzo Prof.re Domenico Zarola Insegnanti delle classi quinte della scuola primaria di Curinga e Acconia Tempi di realizzazione Gennaio - Giugno 2013 Organizzazione didattica ( giorni e ore in cui si attua il progetto) Tutti i lunedì e mercoledì dalle ore 14,20 alle ore 17,20 per un totale di 6 ore settimanali Ore aggiuntive di insegnamento previste per la docente Scalzo Rita Ore aggiuntive di insegnamento previste per il docente Zarola Domenico Ore aggiuntive di insegnamento previste per le docenti della scuola Primaria di Curinga e Acconia Ore aggiuntive funzionali all’insegnamento per la docente Scalzo Rita n. 126 ore n. 20 ore n.20 n. 25 ore Finalità . L’incontro con la fiaba è molto stimolante perché sollecita negli alunni esperienze altamente educative sul piano cognitivo, affettivo, linguistico e creativo. La fiaba costituisce un genere narrativo che permette loro di descrivere la propria vita interiore, le proprie emozioni, i sentimenti e di utilizzare la lingua nella sua funzione immaginativa e fantastica. 56 Per questo è bene coinvolgerli attivamente in molti giochi di finzione ed in esperienze di drammatizzazione, di espressione verbale e non, che permetteranno loro di sviluppare competenze a più livelli. Approfondire la conoscenza e i fatti attraverso il “fare” e il “gioco” restano le migliori attività per stimolare la creatività, l’espressività, la presa di coscienza delle proprie inclinazioni insieme ad una più aperta socializzazione. Pertanto, si è deciso di scegliere la storia di Pinocchio per offrire ai ragazzi e ai bambini numerosi stimoli di apprendimento e occasioni per veicolare i contenuti della programmazione educativodidattica curriculare. Per garantire la costruzione di un sapere unitario, il personaggio di Pinocchio sarà approfondito, in tutti i suoi aspetti, soprattutto nelle classi prime della scuola media grazie alla collaborazione delle insegnanti di italiano. Infine ispirarsi ad un classico della letteratura per ragazzi dal riconoscimento di un indiscutibile valore artistico e pedagogico attestato dalle innumerevoli tradizioni e trasposizioni in fumetti e film ci da la possibilità di realizzare un progetto di continuità tra la scuola primaria e la scuola di primo grado. Obiettivi di apprendimento Ascoltare, comprendere e comunicare. Acquisire maggiore autonomia, indipendenza e autostima. Orientarsi nello spazio. Acquisire fiducia nelle capacità di comunicazione e di espressione. Scoprire e conoscere la propria corporeità in relazione a se stessi e agli altri. Consolidare un’immagine positiva di sé. Coniugare il momento cognitivo con quello emotivo. Identificarsi in alcuni personaggi della fiaba. Sapersi esprimere in modo creativo. Prendere coscienza delle diversità. Sviluppare una corretta socializzazione attraverso il gioco cooperativo .Educare al suono e alla musica. Sapere eseguire movimenti ritmici. Eseguire percorsi misti che sviluppano agilità e destrezza. Sviluppare la propria corporeità. Controllare gli schemi dinamici e posturali di base. Comunicare attraverso l’uso coordinato di gesti, parole e azioni. Comprendere e rielaborare un racconto. Sperimentare varie tecniche espressive e manipolative per realizzare elementi della storia. Utilizzare la voce in maniera comunicativa ed espressiva attraverso canoni insoliti: recitazione, intonazione e canto. Strategie didattiche Attraverso la presentazione di attività laboratoriali specifiche ( realizzazione di cartelloni, costruzione tridimensionale del burattino Pinocchio utilizzando carta pesta) , i giochi e le attività mimiche espressive i ragazzi avranno l’opportunità di conoscere, approfondire e vivere in prima persona le varie fasi del racconto di Collodi . Modalità di verifica Monitoraggio in itinere delle attività Risultati attesi/Valutazione__ In fase conclusiva , i risultati raggiunti saranno presentati attraverso manifestazioni finali che si svolgeranno nel mese di giugno a Curinga ed Acconia 57 Materiale di facile consumo occorrente Carta, cartone, colla, polistirolo, spago resistente, bacchette. , fogli fotocopie, pennarelli, pastelli, colori acrilici, stoffe varie, bottoni, lana, pennelli, carta di vario tipo e bristol di grandi dimensioni. Sussidi didattici Computer , piccoli attrezzi . 58 VISITE GUIDATE – VIAGGIO DI ISTRUZIONE Scuola Secondaria di primo grado (Curinga e Acconia) Responsabili del progetto: I coordinatori di classe Sezioni/Classi coinvolte:_Classi prime, classi seconde e classi terze Destinatari: Tutti gli alunni Insegnanti coinvolti : i docenti di classe Finalità: • Promuovere corretti rapporti interpersonali fondati sul rispetto e sulla collaborazione; • Favorire la capacità di vivere con responsabilità rapporti relazionali con i compagni e i docenti fuori dall’ambiente di provenienza; • Favorire il rispetto del patrimonio naturalistico, archeologico, storico e artistico del nostro Paese; • Favorire lo sviluppo della responsabilità civile. Obiettivi di apprendimento: • • • • Conoscere importanti siti di interesse naturalistico, storico, artistico e archeologico; Saper ricostruire la storia partendo dall’osservazione diretta di luoghi e istituzioni; Conoscere le sedi istituzionali, la loro storia e la loro funzione; Apprezzare il patrimonio naturalistico e culturale italiano. Strategie didattiche: lezioni frontali, ricerche ed approfondimenti mirati precederanno le uscite al fine di fornire agli alunni le informazioni necessarie ad una partecipazione attiva e consapevole. Modalità di verifica: relazioni scritte sul viaggio. Risultati attesi/Valutazione: le verifiche mirano a misurare l’incidenza che le uscite hanno sulla crescita culturale e personale degli alunni. Materiale di facile consumo occorrente: fotocopie. Sussidi didattici: PC, LIM, Videoproiettore. 59 CLASSI PRIME Destinazione: Sila Data: 23 e 24 Aprile 2013 CLASSI SECONDE Prima uscita: Reggio Calabria( visita Palazzo Campanella) e Museo della’ndrangheta Data: 12 Marzo 2013 Seconda uscita: Brancaleone ( Riserva marina) e Parco dell’Aspromonte Data:16 Maggio 2013 CLASSI TERZE Destinazione: Roma ( visita al Senato e al Palazzo della Consulta) – Umbria Data: dal 15 aprile al 19 aprile 2013 60 ALTRE ATTIVITA’ - EDUCAZIONE ALLA SALUTE In Collaborazione con l’Azienda Sanitaria Provinciale – Sede di Lamezia Terme – verrà realizzato un Corso di educazione alla salute (prevenzione dell’abuso di alcool, educazione all’affettività e alla sessualità, etc.) - EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA STRADALE “SICURI IN STRADA” All’interno dei percorsi di Educazione alla cittadinanza, verrà realizzato un corso di Educazione alla sicurezza stradale rivolto agli alunni delle Classi Prime di Curinga e Acconia. - ORIENTAMENTO Per gli alunni delle classi terze, in vista della scelta della Scuola Secondaria di Secondo Grado, verranno realizzate delle attività di orientamento attraverso l’incontro con docenti e dirigenti delle diverse Scuole Secondarie di Secondo Grado presenti sul territorio. - INCONTRO CON L’AUTORE - INIZIATIVE DI ALTRI ENTI E/O ASSOCIAZIONI La Scuola potrà partecipare ad altre iniziative educative promosse dalle diverse Associazioni e/o Enti operanti sul territorio 61 PIANO INTEGRATO D’ISTITUTO – PON 2011-2013 62 Caratteristiche del progetto Nell'Istituto Comprensivo Statale di Curinga, costituito nell'anno scolastico 2000-2001, sono presenti una sezione di scuola dell'infanzia, una di scuola primaria e una di scuola secondaria di primo grado, le quali ospitano una popolazione complessiva di 814 alunni. Vi prestano servizio un dirigente scolastico, al suo secondo anno di servizio, un DGSA stabile da 13 anni, 101 insegnanti, 6 assistenti amministrativi, 20 collaboratori scolastici. L'Istituto raccoglie l'utenza del territorio di Curinga (CZ), centro dell'area meridionale del Lametino caratterizzato da una fisionomia socio-economica e socio-culturale piuttosto articolata, con due centri abitati più grandi (Curinga e Acconia) e altre numerose piccole frazioni. In ognuno dei centri principali è presente un plesso di ogni sezione. L'area di collina del comune, che fa riferimento al capoluogo, è caratterizzata dai processi tipici dei paesi meridionali: crescente invecchiamento della popolazione, progressiva terziarizzazione dell'economia, elevato tasso di disoccupazione, sopratutto giovanile. Acconia, che ha conosciuto negli ultimi decenni una vistosa espansione edilizia, si trova al centro della zona pianeggiante, dove prospera una agricoltura intensiva i cui prodotti (fragole, sopratutto) vengono esportati in tutta Italia, ma negli ultimi anni sono stati costruite turistiche di notevoli dimensioni, che ospitano persone provenienti da diverse parti dell'Europa. Di conseguenza, si registra fra gli allievi un alto tasso di pendolarismo, Motivazioni - Positivi risultati ottenuti con la realizzazione di altri progetti PON negli scorsi anni scolastici - Opportunità di fornire strumenti che permettano agli allievi di proseguire con sicurezza negli studi, promuovendo così l’eccellenza e nello stesso tempo contribuendo a ridurre la dispersione. - Risultanti non del tutto soddisfacenti conseguiti dagli allievi nelle prove INVALSI Finalità generali - Favorire il processo di socializzazione con la formazione di gruppi provenienti da classi diverse - Migliorare l’immagine della scuola come ambiente di formazione in grado di dare risposte adeguate ad esigenze dei nostri tempi Obiettivi specifici v. nella articolazione dei singoli progetti Destinatari Allievi della scuola secondaria di primo grado e delle ultime classi della scuola primaria, sia della sede centrale che della sezione di Acconia, scelti in modo che il gruppo classe sia costituito da elementi in condizione di disagio e/o svantaggio da altri con buona preparazione. In questo modo, si offre a questi ultimi la possibilità di potenziare le proprie competenze e nello stesso tempo si creano le condizioni per promuovere esperienze di ‘educazione fra pari’, favorendo un clima generale positivo del quale tutti potranno beneficiare. 63 Condizioni di attuazione La scuola può contare sull’esperienza di personale che negli anni passati ha lavorato in altri progetti PON e su strumenti e attrezzature sufficienti per una efficace realizzazione dei progetti previsti nel Piano. In particolare, sono disponibili laboratori multimediali con collegamento ad internet in tutte le sedi e, nelle sedi della scuola secondaria, aule con lavagne interattive. Alta adesione alle iniziative realizzate nel passato, con tassi di effettiva partecipazione superiori al 90%. Metodologie Nei diversi segmenti in cui il progetto si articola sono indicate le metodologie riferibili in modo specifico alla particolare esperienza avviata. In linea generale le attività saranno ispirate ai seguenti criteri metodologici: a) impostazione di tipo laboratoriale, con l’esperto in funzione di animatore-facilitatore, con il coinvolgimento diretto degli allievi; b) ‘educazione fra pari’: costituzione di microgruppi in modo tale che chi ha maggiori competenze abbia occasione di misurare le capacità acquisite e gli altri affrontino le difficoltà dell’apprendimento in un contesto sereno 64 I SPEAK ENGLISH Apprendimento della lingua inglese nella scuola primaria - 4 moduli Destinatari: n. 20 allievi della scuola primaria Motivazioni Frequente richiesta da parte dei genitori di interventi che migliorino le competenze acquisite nell'attività curricolare, con possibilità di ottenere una certificazione riconosciuta In considerazione dell’ormai consolidata tradizione che nella scuola secondaria dell’Istituto vede l’attivazione di corsi di lingua inglese con insegnante madrelingua ed esami per la certificazione (livello A2), è opportuno creare occasioni che favoriscano negli allievi della scuola primaria l’acquisizione di più sicure competenze di base e una esperienza che permetta di puntare al conseguimento di livelli più alti. Avviare esperienze-modello, che siano di stimolo per tutti gli allievi della scuola primaria dell’Istituto, promuovendo l'eccellenza e nello stesso tempo contribuendo a ridurre gli abbandoni Finalità generali: - migliorare le competenze globali della lingua inglese degli allievi - favorire il processo di socializzazione con la formazione di gruppi provenienti da classi diverse - migliorare l'immagine della scuola come ambiente di formazione in grado di dare risposte ad esigenze al passo con i tempi Obiettivi specifici Conseguimento di una competenza comunicativa corrispondente al livello A1 del Quadro Comune di Riferimento Europeo Risorse risorse umane oltre alle figure necessarie per la gestione dell’intero Piano Integrato, - 1 esperto, di madre lingua con particolare competenza ed esperienza nell'insegnamento della lingua inglese come seconda lingua - 1 tutor (docente della scuola), con il compito di affiancare l'esperto e supportare gli allievi - Personale ATA, per supporto logistico alle attività Risorse materiali sala multimediale; pc portatile e video proiettore cd-rom testi e dispense da concordare con l'esperto Articolazione temporale (potrà subire qualche variazione, su suggerimento dell’esperto individuato dopo la valutazione della situazione di ingresso) Fase I elaborazione del progetto - individuazione delle risorse Fase II modulo 1: somministrazione questionario di ingresso analisi delle competenze di ingresso modulo 2 contenuti: capire e usare espressioni di uso quotidiano riferite alla propria persona e 65 all’ambiente familiare modulo 3 contenuti: Interagire con un interlocutore di lingua inglese su argomenti familiari o che riguardano bisogni immediati Fase III: Valutazione finale Metodologia: Si farà uso dell'approccio comunicativo, ponendo attenzione alle funzioni della lingua e alle strutture grammaticali ad esse correlate. Valutazione: questionario di ingresso valutazione delle competenze di ingresso a cura dell’esperto prove in itinere, alla fine di ogni modulo, per verificare i risultati conseguiti prova finale (test e colloquio), per la valutazione degli esiti del percorso formativo somministrazione di un questionario (genitori, docenti) delle classi di provenienza dei corsisti per verificare livello di soddisfazione e la ricaduta sulle classi di provenienza degli allievi Risultati attesi l'80% degli allievi migliora le proprie competenze in lingua inglese il 60 % degli allievi consegue competenze pari al livello A1 del Quadro di riferimento europeo 66 CITTADINI D'EUROPA Apprendimento della lingua inglese nella scuola secondaria - 3 moduli Destinatari: n. 22 allievi Motivazioni Frequente richiesta da parte dei genitori di interventi che migliorino le competenze acquisite nell'attività curricolare, con possibilità di ottenere una certificazione riconosciuta Fornire strumenti che permettano agli allievi di proseguire con sicurezza negli studi, promuovendo così l'eccellenza e nello stesso tempo contribuendo a ridurre gli abbandoni Finalità generali: - migliorare le competenze globali della lingua inglese degli allievi - favorire il processo di socializzazione con la formazione di gruppi provenienti da classi diverse - migliorare l'immagine della scuola come ambiente di formazione in grado di dare risposte ad esigenze al passo con i tempi Obiettivi specifici conseguimento di una competenza comunicativa certificabile corrispondente almeno al livello A1 del Quadro Comune di Riferimento Europeo Risorse risorse umane - 1 esperto, preferibilmente di madre lingua con particolare competenza ed esperienza nell'insegnamento della lingua inglese come seconda lingua - 1 tutor (docente della scuola), con il compito di affiancare l'esperto e supportare gli allievi - 1 animatore e 1 referente per la valutazione (docenti della scuola) - Dirigente scolastico, il quale cura l'organizzazione generale delle attività - DSGA, il quale cura gli aspetti finanziari del progetto - Personale ATA, presta supporto logistico alle attività Risorse materiali sala multimediale; pc portatile e video proiettore cd-rom testi e dispense da concordare con l'esperto Articolazione temporale (potrà subire qualche variazione sia su suggerimento dell’esperto individuato, sia in base all’esito dell’analisi iniziale) Fase I elaborazione del progetto - individuazione delle risorse Fase II modulo 1: somministrazione questionario di ingresso 67 analisi delle competenze di ingresso modulo 2: contenuti: capire e usare espressioni di uso quotidiano modulo 3: contenuti: capire/formulare domande su particolari personali modulo 4 contenuti: Interagire in modo semplice con un interlocutore di lingua inglese Fase III: Esame per il conseguimento della certificazione delle competenze da parte di un ente riconosciuto Metodologia: Si farà uso dell'approccio comunicativo, ponendo attenzione alle funzioni della lingua e alle strutture grammaticali ad esse correlate. Valutazione questionario di ingresso prove in itinere, alla fine di ogni modulo, per verificare i risultati conseguiti prove finali, per la valutazione degli esiti del percorso formativo e questionario per: genitori, docenti delle classi di provenienza dei corsisti Risultati attesi l'80% degli allievi migliora le proprie competenze in lingua inglese il 60 % degli allievi sostiene gli esami per la certificazione 68 APPROFONDIAMO L’ITALIANO Destinatari: n. 22 allievi della scuola secondaria, preferibilmente delle prime classi Motivazioni Risultati delle prove Invalsi che rivelano diffuse criticità Opportunità di realizzare esperienze-modello, che siano di stimolo per tutti gli allievi della scuola primaria dell’Istituto, promuovendo l'eccellenza e nello stesso tempo contribuendo a ridurre gli abbandoni Finalità generali: - migliorare le competenze comunicative degli allievi - favorire il processo di socializzazione con la formazione di gruppi provenienti da classi diverse - migliorare l'immagine della scuola come ambiente di formazione in grado di dare risposte ad esigenze al passo con i tempi Obiettivi specifici Verificare e migliorare la comprensione di testi di uso comune (canzoni, messaggi pubblicitari, ecc.) da parte degli allievi Acquisire capacità di formulare messaggi non ambigui e sufficientemente corretti Risorse risorse umane oltre alle figure necessarie per la gestione dell’intero Piano Integrato, - 1 esperto, con particolare competenza ed esperienza nell'insegnamento della lingua italiana - 1 tutor (docente della scuola), con il compito di affiancare l'esperto e supportare gli allievi - Personale ATA, per supporto logistico alle attività Risorse materiali sala multimediale; pc portatile e video proiettore cd-rom testi da concordare con l'esperto Articolazione temporale (potrà subire qualche variazione, su suggerimento dell’esperto individuato dopo la valutazione della situazione di ingresso) Fase I elaborazione del progetto - individuazione delle risorse Fase II modulo 1: somministrazione questionario di ingresso analisi delle competenze di ingresso modulo 2 contenuti: presentazione di testi con questionario per la verifica della comprensione e analisi linguistica manipolazione di testi di uso comune e loro trasformazione modulo 3 raccontare il proprio vissuto: anche partendo anche da modelli ‘alti’, ma relativamente semplici e brevi, esperienza di racconto del proprio vissuto e riflessione sul testo prodotto, con particolare riguardo ad eventuali ‘ambiguità’ o limitazioni derivanti da un uso errato del lessico o delle strutture grammaticali Fase III: Valutazione finale 69 Valutazione questionario di ingresso valutazione delle competenze di ingresso a cura dell’esperto prove in itinere, alla fine di ogni modulo, per verificare i risultati conseguiti prova finale per la valutazione degli esiti del percorso formativo somministrazione di un questionario (genitori, docenti) delle classi di provenienza dei corsisti per verificare livello di soddisfazione e la ricaduta sulle classi di provenienza degli allievi Risultati attesi Nelle classi di provenienza si registra un miglioramento del clima generale Il 50 % degli allievi del corso migliora le proprie competenze in lingua italiana 70 MATEMATICAMENTE Motivazioni Avviare esperienze-modello, che siano di stimolo per tutti gli allievi della scuola primaria dell’Istituto, promuovendo l'eccellenza e nello stesso tempo contribuendo a ridurre gli abbandoni Risultati positivi di altre esperienze simili realizzate nel recente passato, che hanno portato alcuni allievi dell’Istituto a superare le selezioni regionali delle ‘olimpiadi’ della matematica. Frequente richiesta da parte dei genitori di interventi che migliorino le competenze acquisite nell'attività curricolare. Finalità generali: - avviare gli alunni all'uso di un linguaggio matematico preciso, a sollecitarne la fantasia e la creatività nella ricerca di strategie risolutive di soluzioni problematiche, a favorirne lo sviluppo del ragionamento deduttivo e delle capacità critiche. - favorire il processo di socializzazione con la formazione di gruppi provenienti da classi diverse - migliorare l'immagine della scuola come ambiente di formazione in grado di dare risposte ad esigenze al passo con i tempi Destinatari 22 allievi Obiettivi Formativi: Motivare gli alunni all'apprendimento della disciplina. Aumentare la capacità di attenzione e concentrazione. Agevolare un adeguato miglioramento nel modo di operare. Obiettivi Specifici: Recuperare le abilità di base. Potenziare competenze e abilità. Promuovere la divulgazione della disciplina attraverso percorsi applicativi di logica per l'acquisizione di una razionale metodologia operativa. Risorse risorse umane oltre alle figure necessarie per la gestione dell’intero Piano Integrato, - 1 esperto, con riconosciuta competenza - 1 tutor (docente della scuola), con il compito di affiancare l'esperto e supportare gli allievi - Personale ATA, per supporto logistico alle attività Risorse materiali Eventuali testi e dispense da concordare con l'esperto Carta per stampante e strumenti (LIM, PC e stampanti) per la realizzazione e la documentazione di 'esperienze matematiche' 71 Contenuti e Attività: Conoscere l'insieme N, Q, Z. Operare con tali insiemi. Concetto di piano e di spazio. Figure piane e figure solide. Risolvere i problemi. Competenze e Abilità: Distinguere i vari tipi di numero. Risolvere espressioni in N, Q, Z. Individuare le soluzioni applicando regole e proprietà aritmetiche, geometriche ed algebriche. Tempi e Modalità: Intervento settimanale di due ore, per 30 ore complessive. Valutazione questionario di ingresso prove in itinere, alla fine di ogni modulo prova finale, per la valutazione degli esiti del percorso formativo analisi dei risultati nei consigli delle classi di provenienza dei corsisti 72 INDICE 73