Un po` di tempo per lo Spirito - parrocchia di san nicolo` di borgo

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il PIAVE
ANNO L
DICEMBRE 2013
N. 4
elle
Il calendario d IZIE
I NATAL
CELEBRAZION
a
in ultima pagin
BOLLETTINO PARROCCHIALE DI SAN NICOLÒ
BORGO PIAVE via dei Molini, 1 Belluno • www.borgopiave.diocesi.it • [email protected]
Buon Natale
e sereno 2014
Non una luce effimera che si consuma presto o che si spegne terminate le feste.
In questo tempo per tanti, per troppi, così difficile che senso ha il Natale?
Festa tanto chiassosa e folkloristica pur nelle accattivanti luci ovunque diffuse?
Festa diventata promozione commerciale per consumare, per avere, per godere?
Festa radicata nel cuore delle persone che hanno ereditato negli anni, ora sfumato
un forte elemento di spiritualità, di mistero, di fascino, di qualcosa di grande?
Festa che nelle sue origini dalla gioia per il ritorno sempre più lungo del sole
è passata a celebrare colui che è presentato nel mondo come Luce vera?
Ognuno vive il Natale nella sua percezione, sensibilità, storia, progetto e situazione di vita...
Nel buio di tante situazioni, nella paura di perdere una serenità presente,
il mio augurio ad ogni lettore con cuore di fratello in umanità,
è che ci possa essere l’incontro con Colui che il Vangelo definisce “Luce vera”.
La gioia del Vangelo, come ci ha detto e scritto papa Francesco,
possa entrare nel cuore di tanti, se non di tutti.
Il Segno grande di un Dio che si fa uomo e, sulla croce, donerà se stesso,
è messaggio di vita, di pace e di speranza.
Il bambino con le braccia allargate chiede l’abbraccio, ma prima lo dona,
e qui nell’immagine ci richiama il dono, da uomo. Dio, della sua vita.
Parole queste che affascinano ma che vorrei non fossero lontane dal nostro cuore.
Chiedo al Signore per ogni persona, suo dono di Natale, che entrino nel cuore di ognuno.
Che tutti possano vivere un Natale sereno, nonostante tutto!
don Giuliano
Un po’ di tempo per lo Spirito
Essere o fare? E’ un dilemma che
spesso irrompe nella mente delle
persone. La risposta può essere di
due tipi: fare per essere o essere
per fare.
Non raramente ci troviamo,
tanti, assorbiti in modo
travolgente dal fare. Impegni,
doveri, scadenze, appuntamenti,
progetti da realizzare, “Non ho
tempo...”, “Devo correre...”,
“Sono impegnato...” e frasi simili
traducono questo aspetto della
nostra esistenza.
Il realizzare quanto dobbiamo fare
ci soddisfa, o forse no.
C’è in noi una parte che reclama
attenzione e tempo.
E’ la base del nostro agire.
Sacrificio ed impegno si
alimentano in questa parte.
Per me sacerdote, per ogni
cristiano, vorrei dire per ogni
uomo (che si considera anche
nella dimensione spirituale, non
solo materiale-fisica) trovare
spazio per alimentare questa
parte di sé è essenziale. E’
immagine banale, ma se manca
l’alimentazione.... La lampadina
non brilla se non è allacciata alla
rete, il motore non funziona se
manca benzina, il dono d’amore
non si realizza senza essere
attaccati alla Fonte dell’Amore.
La comunità cristiana non si
realizza solo quando fa qualcosa
o sembra fare tanto. Prima di fare
i cristiani devono essere.
Il loro spirito alimentato
dall’incontro con il Signore, la
Parola, l’Eucaristia trova energia
per la testimonianza, e prima, per
dare senso alla propria esistenza.
(continua a pag. 2)