TABULA MILITARIS - Archeoclub d`Italia

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TABULA MILITARIS - Archeoclub d`Italia
PROGETTO DI STUDIO E DI VALORIZZAZIONE DELLA
TABULA MILITARIS ITINERARIA
THEODOSIANA
“la carta di Archeoclub d’Italia”
Premessa
Dopo diciassette secoli dall’Editto di Milano, emanato nel 313 d.C., che inaugura
un periodo di tolleranza religiosa, sono state promosse in tutto il territorio
nazionale numerose iniziative di approfondimento. Tra esse spicca la mostra
“COSTANTINO 313 d.C.” allestita a Milano a palazzo reale dal 25 ottobre 2012 al
17 marzo 2013, che verrà spostata a Roma (Colosseo e Curia Iulia) dal 27 marzo
fino al 15 settembre del 2013.
Considerata l’importanza della ricorrenza, si vorrebbe coinvolgere le sedi di
Archeoclub d’Italia aderenti al progetto, in un’iniziativa di valenza nazionale, volta
alla conoscenza ed alla valorizzazione delle problematiche relative al periodo
storico ed alla riscoperta delle permanenze antiche, di quanto risulta nella Tabula
Militaris Itineraria Teodosiana, altrimenti nota come carta Peutingeriana,
compilata proprio all’indomani dell’Editto di Milano.
Descrizione della Tabula Militaris Itineraria Theodosiana
La Tabula Militaris Itineraria Theodosiana è costituita da dodici fogli di pergamena
che uniti formano una lunghezza di 682 cm per un’altezza di 34 cm. Vi è
rappresentato il mondo conosciuto dagli antichi romani (Europa, Asia e Africa)
che si estendeva presumibilmente dalle colonne d’Ercole fino alle estreme regioni
orientali, ben oltre il confine dell’Impero (India, Birmania, isola di Ceylon, Maldive
e Cina). Terra e mare sono visivamente ben riconoscibili. Roma è al centro della
mappa e la penisola italiana ha un’importanza rilevante. Le strade sono molto
suggestive ed appaiono diritte. Le città sono contrassegnate con una vignetta.
Malgrado la rete stradale romana fosse molto più ampia rispetto a quella
visualizzata sulla mappa, la Tabula Militaris Itineraria Theodosiana è una vera e
propria road map nella quale le strade e le distanze tra le città sono i dati
principali. Queste ultime, in particolare, sono rappresentate con unità di misura
differenti a seconda dell’area geografica: in Gallia le distanza sono indicate in
leugae (1 leuga = 2220 m), altrove in miglia romane (1 miglio = 1500 m.), mentre
in India e Persia sono utilizzate unità locali. La mappa evidenzia chiaramente il
lavoro di molte mani. Nel corso dei secoli, infatti, sono state aggiunte nuove
informazioni che a volte hanno dato adito a fraintendimenti. Nella carta si
possono riscontrare dettagli inaspettati o carenze inspiegabili e numerose sono le
abbreviazioni dal latino. Molti sono gli interrogativi sollevati: i nomi dei popoli
sono a volte lontani dalle città in cui abitano, alcuni fiumi attraversano
erroneamente le città. Di recente si è aggiunta ancora una questione: si ipotizza,
infatti, che la carta, oltre ad essere una road map chiara dell’Impero romano, sia
anche la rappresentazione celebrativa della potenza di Roma.
Ecco in sintesi la storia conosciuta della Tabula Militaris Itineraria Theodosiana.
Nel 1494 si rinvennero nella biblioteca dei Benedettini di Tegernsee in Germania
undici fogli di pergamena, lunghi in tutto ventuno piedi e tre pollici tedeschi e
larghi uno, su cui erano segnate le vie militari romane. Konrad Meissel,
bibliotecario dell’imperatore Massimiliano I, li acquistò a Worms nel 1507 e –
secondo alcuni – li vendette – secondo altri – li donò al suo amico Konrad
Peutinger, letterato e cancelliere di Augsburg, alla sola condizione che qui ne
facesse godere il pubblico dopo la sua morte. Il Peutinger ottenne dall’imperatore
Massimiliano I di dare a quella carta il suo nome. Nel 1788 i fogli furono
acquistati da Eugenio di Savoia e da lui passarono alla Biblioteca della Corte a
Vienna, conservando però il none di Tabula Peutingeriana.
La parte della Tabula Militaris Itineraria Theodosiana giunta sino a noi era in
precedenza un rotolo di pergamena lungo metri 6,74 e alto centimetri 34,
composto di undici segmenta cuciti tra loro. Nel 1863 queste undici parti furono
staccate in undici fogli singoli al fine di meglio preservare lo straordinario
documento. L’autore di essa è incerto e gli studiosi non concordano sull’epoca
esatta di redazione dell’originale romano: le datazioni oscillano così fra III e IV
secolo dopo Cristo, non escludendosi aggiunte posteriori (di VIII-IX secolo d.C.),
nonché la persistenza di elementi molto più antichi risalenti persino ad età
augustea. Il primo a pubblicarla, come il primo a rilevarne i difetti, fu il Welsen
(Venezia, 1591); fu ripubblicata in Baden nel 1654 e nel 1753 lo Scheyb la
ristampò in Vienna con annotazioni. Nel 1793, Podocataro Cristianopoulo stampò
a Jesi l’unica versione italiana, raramente citata. Una nuova edizione ne fu fatta
in Lipsia nel 1824 con una dissertazione di Mannert; un’altra dal Desjardins con
tavola esplicativa (Parigi, 1869) e nel 1888 è stata ripubblicata in Ravensburg,
presso il libraio Otto Maier sotto il titolo Weltkarte des Castorius geriannt die
Peutingersche Taf et in den Farben des Originals herausgegebbii und eingeleitet
von Df Konrad Miller.
Nel 2007 la Tabula Militaris Itineraria Theodosiana è stata inserita dall’UNESCO
nell’Elenco delle Memorie del Mondo.
Descrizione del Progetto
Il progetto di studio, realizzato in collaborazione con l’Associazione culturale La
Giovane Europa, è articolato in diverse fasi ed attività:
1. Studio del territorio e schedatura.
Le Sedi di Archeoclub d’Italia, che vorranno aderire all’iniziativa,
realizzeranno uno studio storico-geografico del proprio territorio di
competenza, in relazione alla rappresentazione che esso ha nella Tabula
Militaris Itineraria Theodosiana. La ricerca verrà coordinata da un Comitato
scientifico attraverso la compilazione di schede e sarà l’occasione per
confrontare elementi di geografia antica con quelli di oggi, per scoprire le
permanenze urbane ed extraurbane e le loro condizioni attuali. Lo studio
prenderà in considerazione sia elementi fisici, quali il mare e la linea di
costa, le isole, i monti, i fiumi, i laghi e le selve, ma anche quelli antropici,
evidenziati nella carta come vignette come le personificazioni di città (Roma,
Costantinopoli, Antiochia), centri cultuali e santuari, centri termali, quelli a
doppia torre con varianti, magazzini e depositi, impianti portuali e fari, le
Are e la Crypta Neapoliteana.
Particolare interesse sarà soprattutto rivolto all’analisi della rete viaria
antica, con l’evidenziazione delle stazioni stradali e delle relative distanze.
La ricerca si prefigge lo scopo non tanto di conoscere la storia e le
caratteristiche della Tabula, oggetto già di numerosissimi studi in ambito
scientifico, né specificamente delle problematiche relative alla datazione
dell’originale romano, o delle copie medioevali, o delle successive edizioni,
quanto invece l’approfondimento, la riscoperta e la valorizzazione delle
emergenze che ancora si conservano, come evidenziate nella più antica
carta stradale, compilata proprio all’indomani dell’Editto di Milano del 313
d.C., la cui ricorrenza cade proprio nel 2013.
2. Giornate di studio.
A cura di Coordinamenti regionali, o meglio delle singole Regio, secondo la
suddivisione del territorio nazionale sulla carta, verranno organizzate da
Archeoclub d’Italia, singole giornate di studio dedicate alle problematiche
storico topografiche ed archeologiche insite nella stessa Tabula Militaris
Itineraria Theodosiana. Queste dovranno prevedere interventi di esperti,
studiosi della materia, professori universitari, ma anche la partecipazione e
presentazione dei lavori di ricerca svolti dalle singole Sedi locali. A
coronamento è prevista la stampa degli Atti.
3. Mostra didattica
Archeoclub d’Italia, di concerto con l’Associazione culturale la Giovane
Europa, curerà la realizzazione di una mostra con carattere itinerante in
tutta la Penisola, in cui verrà esposta una rara copia, datata 1793 della
Tabula Militaris Itineraria, composta dai dodici segmenti. Essa verrà
corredata da altri originali cartografici antichi riguardanti il territorio
nazionale e da pannelli didattici derivati dalle schede preparate dalle Sedi
locali di Archeoclub aderenti all’iniziativa. L’esemplare antico, realizzato da
Fr. Jo:Dominicus Podocatharus Christianopulus, ordinis Praedicatorum e
stampato ac manu sua incidit AESI in Piceno, anno MDCCXCIII rappresenta
il più antico esemplare a fogli integri conosciuto, disponibile per una
mostra. L’Associazione culturale la Giovane Europa realizzerà, per
l’occasione, in elegante edizione tipografica, la ristampa fac-simile della
Tabula Militaris Theodosiana del 1793, utilizzando tecniche e materiali di
pregio, che porteranno stampato ‘a secco’ il logo di Archeoclub d’Italia.
Saranno disponibili esemplari completi con dodici fogli, o in maniera
ridotta, con quattro fogli, relativamente al solo territorio nazionale. La
stessa Associazione culturale curerà un catalogo della mostra, nel quale
verranno inseriti i risultati degli studi condotti dalle Sedi di Archeoclub
d’Italia.
PRESENTATA A ROMA LA PIU’ ANTICA CARTA DA VIAGGIO DELL’IMPERO ROMANO
Archeoclub d’Italia, in collaborazione con l’Associazione culturale Giovane Europa,
ha presentato domenica 9 giugno a Roma, presso il Museo dei Fori Imperiali nei
Mercati di Traiano, l’opera “Tabula Militaris Itineraria”, la più antica carta da
viaggio dell’impero romano nella prima edizione a stampa italiana della collezione
Gianni Brandozzi di Ascoli Piceno.
L’iniziativa è stata promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e
Centro Storico Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
La Tabula Militaris Itineraria, conosciuta anche come Tabula Picta, è la prima carta
in cui sono tracciate numerose strade del mondo conosciuto dai Romani intorno alla
metà del IV secolo; l’esemplare più antico manoscritto giunto fino a noi è una copia
eseguita nel XII o XIII secolo. Si tratta di una pergamena, divisa in 11 segmenti,
lunga circa 7 mt e alta 34 cm, attualmente conservata presso la Biblioteca Nazionale
di Vienna.
La Tabula Militaris Itineraria presentata è la prima edizione a stampa
realizzata in Italia, nelle Marche, dal frate domenicano Cristianopulo Podocataro,
per volontà dell’archeologo e arcivescovo di Loreto, Bellinio, nobile osimano, che la
correda con un volume pubblicato nel 1809, nel quale riassume i suoi ultimi studi
sulla Tabula, integrando e correggendo il lavoro degli studiosi dei secoli precedenti.
La carta, stampata a Iesi nel Piceno nel 1793, è formata da dodici fogli realizzati
all’acquaforte, in rapporto uno a uno. L’opera è oggi nella collezione Gianni
Brandozzi di Ascoli Piceno che ne cura la conservazione e la valorizzazione.
Archeoclub d’Italia oltre che promuovere la conoscenza di un evento storico
d’importanza fondamentale nello sviluppo storico e politico dell’Europa, si pone
l’obiettivo di ridare un’identità nazionale ad un documento cartografico della storia
romana, abitualmente ricordato con il nome di un possessore che ne ha conservato
l’esemplare più antico, con un grande Progetto di studio e valorizzazione, che vedrà
coinvolte tutte le Sedi locali dell’Associazione oltre che illustre personalità del
mondo accademico ed istituzionale.
Trattandosi della più antica cartografia stradale che si conosca, riguardante Roma e la
sua storia, Archeoclub d’Italia, ritiene particolarmente importante che tale documento
venga ricordato in futuro anche come “Carta dell’Archeoclub” l’Associazione che ne
ha curato la divulgazione nella nostra epoca.