PTOF - 2° Circolo Didattico di Paternò (CT)

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PTOF - 2° Circolo Didattico di Paternò (CT)
REPUBBLICA ITALIANA - REGIONE SICILIANA
DIREZIONE DIDATTICA STATALE II CIRCOLO “GIOVANNI
“GIOVANNI XXIII” COD. MIN. CTEE06800
Via Vulcano, 12 - 95047 Paternò(CT) - Tel/Fax 095/841054 e-mail:[email protected] – C.F. 80013160876
e-mail:
mail: ctee06800n@istruzione. it – [email protected]
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
ex art.1, comma 14 della legge n.107 del 13 luglio 2015
aa.ss. 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019
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ELABORATO dal collegio docenti con delibera n.__3___ del __14__/__01__/__2016__ sulla scorta
dell’atto d’indirizzo del dirigente scolastico emanato con nota prot.n. 3980/B4____ del
__07__/__10__/__2015__, dopo le interlocuzioni preliminari nel corso delle quali sono state vagliate le
proposte ed i pareri formulati dagli studenti, dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali,
sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché degli organismi e delle associazioni dei genitori;
APPROVATO dal consiglio d’istituto con delibera n._2____ del __15__/___01_/2016____;
TENUTO CONTO del RAV-RAPPORTO ANNUALE DI AUTOVALUTAZIONE, di cui alla delibera del collegio
docenti n. _8____ del __17__/_09___/_2015___;
TENUTO CONTO del PDM-PIANO DI MIGLIORAMENTO, di cui alla delibera del collegio docenti n. _2____
del _14___/__01__/__2016__;
PREVIA ACQUISIZIONE del parere favorevole dell’USR della Regione Sicilia in merito alla compatibilità
con i limiti di organico assegnato;
PREVIA PUBBLICAZIONE del suddetto piano nel portale unico dei dati della scuola.
AI SENSI del:
Art.1, commi 2,12,13,14,17 della legge n.107 del 13.07.2015 recante la “Riforma del sistema nazionale
di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
Art.3 del DPR 8 marzo 1999, n.275 “Regolamento recante norme in materia di curricoli nell'autonomia
delle istituzioni scolastiche”, così come novellato dall’art.14 della legge 107 del 13.07.2015;
Piano della Performance 2014/2016 del MIUR adottato ai sensi dell’articolo 15, comma 2, lettera b), del
D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150;
Nota MIUR n.2157 del 05 ottobre 2015;
Nota MIUR n.2805 dell’11 dicembre 2015;
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LA NOSTRA STORIA
La nascita del circolo didattico “Giovanni XXIII” di Paternò risale agli anni '50, quando si presentò la
necessità di fornire un servizio scolastico alla parte nord-est della città che, a causa della selvaggia
espansione edilizia, aveva visto aumentare in maniera consistente il numero degli abitanti. L'utenza
scolastica era costituita, in maggioranza, da bambini provenienti da famiglie di contadini e braccianti
agricoli con limitate risorse economiche; lo scarso livello culturale era spesso causa di precoce
avviamento dei minori al lavoro e di abbandono scolastico da parte degli stessi. Nell'arco di circa 40
anni è stato registrato un processo di lento ma costante miglioramento nella sensibile riduzione dei casi
di lavoro minorile e del fenomeno della dispersione scolastica, nelle accezioni di evasione e di
abbandono. L'incidenza dell'azione educativa di questa scuola, che si è aperta sempre più alla
collaborazione, al coinvolgimento attivo delle famiglie, alla loro partecipazione sinergica nella vita della
scuola stessa, ha promosso una sempre più crescente sensibilità al problema educativo. Nel corso degli
anni sono aumentate le disponibilità dei locali scolastici e la loro funzionalità, anche se, ancora oggi,
permane qualche carenza di ambienti, soprattutto per quanto riguarda l’attivazione di qualche
laboratorio. Dal 1998 è stato istituito presso il Circolo il Centro EDA N.15 Il Centro opera sul territorio
dell’ex Distretto Scolastico n. 23, comprendente i territori dei Comuni di Paternò, Belpasso, Ragalna e S.
Maria di Licodia, ed è stato realizzato per incrementare l’offerta formativa e diventare punto di
riferimento per le attività di promozione socio/culturale degli adulti nel territorio. La popolazione
scolastica appartiene a tutti gli strati sociali e la sua eterogeneità non è dovuta soltanto a fattori
economici, ma particolarmente a fattori socioculturali, che connotano il quartiere come "popolare".
Contadini, operai, artigiani e commercianti sono le fasce più numerose; sono presenti anche impiegati e
professionisti la cui consistenza numerica è progressivamente aumentata negli ultimi anni, grazie anche
al fenomeno di mobilità sociale ascendente che ha consentito un graduale miglioramento della qualità
della vita. Il fenomeno dell’immigrazione di extracomunitari è presente, ma non in modo rilevante. Il
CTP N° 15 in data 04/11/2014 è stato individuato come scuola capofila per la rete CT 2 per il progetto di
accompagnamento per la formazione del CPIA 2, oggi nato ed operante e a cui noi forniamo i nostri
locali come punto di erogazione.
IL NOSTRO CONTESTO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO
PATERNÒ
Paternò è un centro urbano di medie dimensioni, situato alle pendici sud-occidentali dell’Etna, ed ha
un’altitudine di 225 m, distante circa 25Km da Catania.
È il terzo comune della provincia per ampiezza demografica dopo Catania e Acireale e conta una
popolazione di 49.578 abitanti, su una superficie di 144.04 Km.
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Lo sviluppo urbanistico della città ha avuto una grande accelerazione negli anni Sessanta - Settanta del
secolo scorso, periodo in cui la “geografia” urbana e stradale della città si è meglio definita secondo gli
standard moderni e meglio adattata alle esigenze delle nuove classi emergenti della borghesia medioalta, con la creazione di nuovi quartieri.
Fino agli anni Ottanta, la città è cresciuta notevolmente e spesso, in maniera disordinata, con numerosi
casi di edilizia abusiva che hanno deturpato il tessuto urbano.
Particolare caratteristica di questo comune, è la sua unità territoriale che negli ultimi anni ha visto lo
sviluppo delle più lontane periferie e la riqualificazione di alcune parti della zona centrale dell’abitato,
determinando uno spopolamento del centro storico passato dai 30.000 residenti del 1950 ai 18.000 del
1995, ai quasi 50.000,00 abitanti del 2014. L’ambiente culturale è quello tipico della piccola provincia, il
capoluogo funge da stimolo per alcune interessanti attività (rappresentazioni teatrali, mostre, attività
culturali etc..).
Nell’ultimo decennio la città, ha cercato di inserirsi in quel processo di trasformazione economica, non
ancora concluso, che si è attivato a seguito delle politiche comunitarie che hanno dato vita ai Fondi
Strutturali.
PROBLEMATICHE
Le nostre comunità scolastiche operano in un contesto territoriale di Area a rischio (definita tale
dall’Osservatorio Regionale della Dispersione Scolastica), ciò rappresenta, per le nostre Comunità, come
una Spada di Damocle: che nella stragrande maggioranza dei casi, non nasce come un fenomeno
unidirezionale e diretto, bensì come un fenomeno composto. In molti casi, infatti, il distacco dalla scuola
non avviene con l’abbandono degli studi, ma con la disaffezione, il disinteresse, la demotivazione, la
noia e la mancanza di esperienze positive. Tali manifestazioni si basano spesso su difficoltà di
apprendimento e sull’esistenza di una carriera scolastica vissuta più come obbligo esterno
(sociale e familiare) che come una motivazione interna. Sempre più spesso ci si ritrova a fare i conti con
degli alunni che non trovano alcuna motivazione per andare avanti nella carriera scolastica, e che, anzi,
mostrano l'intenzione di inserirsi, precocemente, nel mercato del lavoro.
Dall’analisi longitudinale dei dati raccolti, dall’Osservatorio della Dispersione Scolastica locale, negli
ultimi anni 2012-2014, emerge che il trend delle iscrizioni nella scuola primaria e nella secondaria di
1°grado, è in leggera flessione, mentre, nella secondaria di 2° grado, il dato ha fatto registrare un lieve
aumento delle iscrizioni.
Di recente insediamento nella città, alcune comunità di stranieri, i residenti con cittadinanza
straniera, sono pari all’1.4% della popolazione e le comunità più grandi risultano provenienti
da Romania, Marocco, Tunisia, Mauritania e Albania.
Da un’attenta lettura dei dati raccolti e riferiti ai fenomeni della dispersione scolastica, nella scuola
primaria, sono inesistenti sia l’evasione che l’abbandono, mentre, è possibile notare una diminuzione
del fenomeno della frequenza saltuaria, passando dall’1.07% allo 0.04% nell’ultimo anno di riferimento.
Nella scuola secondaria di 1° grado i dati riferiti all’evasione, all’abbandono ed alla
frequenza saltuaria, risultano più contenuti, grazie all’impegno delle istituzioni scolastiche operanti nel
territorio e agli interventi realizzati negli ultimi anni scolastici. Il dato relativo agli alunni segnalati
ai Servizi Sociali, rappresenta una crescita esponenziale nella secondaria di 1° e di 2° grado, laddove,
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il disagio sociale e famigliare è più manifesto, infatti i dati, riferiti alle segnalazioni complessive, in nostro
possesso da parte dei S.S. locali per l’Anno Scolastico 2012/013 risultano 150 mentre per
l’A.S. 2013/014 risultano nr. 160 (Dati Ufficio S.S. Dispersione Scolastica).
Gli indicatori sociali presenti nel PdZ D18 indicano che i servizi, gli interventi e le prestazioni ad oggi
presenti nel territorio a favore di famiglie e minori e minori disabili sono molto carenti:
Area Minori e Famiglia
• Strutture presenti e attive nel distretto:
o Residenziale n. 0
o Semiresidenziale n. 1
o Aggregative n. 0
o Asili nido paritari n. 2
o Servizio educativo territoriale n.1
o Servizi Affido familiare n. 1
o Servizio Sostegno alla genitorialità (0-3 anni) n. 0
o Consultorio familiare n. 1
o Palazzetto dello Sport nr. 1
o Piscina comunale nr. 1
• Area Disabili
o ricoveri presso strutture residenziali n. 25
o inserimenti presso servizi semi-residenziali (centri diurni, centro socio-riabilitativi) n. 132
o soggetti che hanno usufruito di interventi domiciliari (SAD, ADI, Teleassist.) n. 10
o buoni socio sanitari erogati per disabili, suddivisi per buono sociale e buono servizio n.
132
o Centri di aggregazione (disabili e disabili psichici adulti) 2
o Servizio domiciliare n 1
o 420 alunni disabili iscritti nelle scuole: materne, elementari, medie e superiori del
distretto;
o 700 iscritti al collocamento mirato (legge 68/99), per livello di invalidità, nel distretto;
o Servizi sportivi nr.0
• Area Immigrati
o strutture presenti e attive nel distretto, per tipologia (centri di prima accoglienza e centri
di accoglienza) e ricettività n. 0
o Servizi, progetti e interventi attivati nell'area di riferimento n. 0
CON CHI COLLABORIAMO
• Comune di Paternò
• Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale
• Servizi Sociali
• ASP
• Parrocchia
• Associazione San Biagio
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Protezione civile
Vigili del fuoco
Vigili Urbani
Istituzioni militari
Università
UNICEF
CTRH
Unione Italiana Ciechi
AIDO
Ibiscus
ANPAS Paternò
Croce Rossa Italiana
AIRC
AIL
WWF
Legambiente
Pro Loco Paternò
Enti e associazioni sportive
Associazioni musicali
COMUNICAZIONE INTERNA ED ESTERNA
“Indipendentemente da loro numero, indipendentemente dalla struttura più o meno rigida o
verticistica, tutti devono percepire da parte di tutti una disponibilità all'ascolto e un'attenzione alle
proprie esigenze” (A. Volterrani).
In un'organizzazione complessa come la scuola, la comunicazione è il canale attraverso cui la scuola
esprime se stessa: all'interno e all'esterno, in relazioni istituzionali e informali, con utenti
primari (alunni, genitori) e esterni. Essa si esplica a 4 diversi livelli:
• comunicazione funzionale (informazioni che supportano l'offerta di servizi e di attività in
relazione all'esterno, es. bacheche, lettere...);
• comunicazione strategica (informazioni complessive atte a far conoscere la scuola, es. giornalino
scolastico, brochure del POF, campagne promozionali...);
• formativa;
• creativa (atta a cooperare per risolvere i problemi o realizzare scambi anche
informali).
La nostra scuola già da alcuni anni lavora sull'obiettivo di migliorare la comunicazione:
• la creazione nuovo sito web (http://www.2circolopatern.gov.it/) è un primo passo in
questa direzione,
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•
la gestione del sito come vetrina delle iniziative, delle proposte, delle esperienze didattiche che si
svolgono nella nostra scuola lo rende un canale privilegiato di rapporto con l'esterno.
Successivo passo è la valorizzazione dello strumento Scuola in chiaro, offerto dalla piattaforma del MIUR
al fine di renderlo il più immediato e trasparente possibile.
A ciò si aggiunge la volontà di rendicontare alle famiglie le modalità dell'utilizzo del contributo liberale,
nell'ottica di un Bilancio Sociale. Cos'è il Bilancio Sociale? “Il bilancio sociale implica apertura e capacità
di ascolto rispetto alle attese sociali e consapevolezza di dare e dimostrare risposte efficaci rispetto alle
attese, compresa la giustificazione dell'utilizzo dei fondi pubblici o privati ricevuti dalla scuola” (A.
Paletta). Esso mette in luce le scelte didattiche e finanziarie in rapporto ai risultati in base all'anno
scolastico e il rapporto tra progetti e ricaduta sugli apprendimenti.
RIFERIMENTI NORMATIVI
L. 150/2000 Disciplina delle attività di informazione e comunicazione delle pubbliche amministrazioni.
LA NOSTRA SCUOLA
Il nostro circolo didattico è costituito da tre plessi siti: Sede Centrale in Via Vulcano 12, con annessi gli
uffici di direzione e segreteria, plesso di Via Libertà e di Via Messina. In entrambi sono presenti sezioni di
scuola primaria e dell’infanzia e i corsi del CPIA Catania 2 che da quest’anno non fanno più parte del
circolo sul piano amministrativo. Per dare risposte sempre più concrete ad una scuola che cambia
continuamente, il secondo Circolo si è dotato di:
• Aula informatica;
• LIM (Lavagne interattive) per ogni classe nei due plessi;
• Spazi adeguati per le proiezioni e le drammatizzazioni;
• Palestre coperte e ampi spazi esterni per la realizzazione di attività sportive e relazionali;
• Aule con materiale didattico per alunni diversamente abili;
• Una biblioteca alunni fornita anche di tablet;
• Una biblioteca docenti fornita di tablet
• Aula per il servizio mensa.
Il circolo è attualmente frequentato da circa 850, alunni della Scuola Primaria e della Scuola dell’Infanzia
e le aule sono utilizzate in orario pomeridiano dagli allievi del CPIA 2 di Catania.
IL POF E IL NUOVO PTOF
Il POF, fino all’anno 2014/2015 elaborato dal gruppo di progetto sulla base dell’ art. 3, D. L.vo n°
275/1999 (Regolamento in materia di Autonomia delle Istituzioni scolastiche), elaborato dal Collegio
docenti e adottato dal Consiglio di Istituto è stato “il documento fondamentale costituivo dell’identità
culturale e progettuale” del 2°C.D. “Giovanni XXIII” di Paternò, in cui sono attivi la Scuola dell’Infanzia .e
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la Scuola Primaria e ne esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed
organizzativa”. Il PTOF nasce dal nostro POF e ne mantiene MISSION e VISION.
In esso sono dichiarate le attività curricolari ed extracurriculari, le strategie didattiche e organizzative del
processo educativo, adeguate alle diverse situazioni, alle esigenze delle famiglie e del territorio, alle
caratteristiche dei soggetti coinvolti, al fine di:
• Garantire loro il successo formativo;
• Migliorare l’efficacia e l’efficienza del processo d’insegnamento-apprendimento;
• Favorire l’unitarietà dell’insegnamento;
• Attuare l’interdisciplinarietà;
• Stimolare l’inserimento degli alunni diversamente abili;
• Interagire con gli Enti locali. presenti sul territorio.
• Sulla base dell’analisi effettuata sul territorio di incidenza dell’Istituzione, vengono
individuati
i seguenti bisogni formativi, ritenuti prioritari nel nostro contesto scolastico:
• Riscoperta dei valori familiari e sociali;
• Interiorizzazione di quei comportamenti che, nella costante osservanza della legalità e nel rifiuto
di ogni forma di violenza, riconducano al rispetto della dignità della persona;
• Crescita culturale come patrimonio personale che superi gli stereotipi offerti dal consumismo;
• Padronanza delle competenze;
• Crescita culturale finalizzata ad un migliore inserimento nel mondo del lavoro in un contesto
globalizzato;
• Valorizzazione dell’esperienza.
Il circolo, nei diversi segmenti, si propone al territorio come “forte” agenzia formativa, finalizzata alla
promozione della “centralità della persona” nelle “sue diverse componenti”, a tal fine:
• favorisce l’acquisizione di valori;
• promuove le competenze;
• migliora le relazioni interpersonali;
• garantisce il diritto all’istruzione;
• previene il disagio giovanile;
• persegue il successo formativo;
anche al fine di garantire la possibilità di un reale raccordo con la formazione professionale e con il
mondo del lavoro, grazie alla collaborazione col centro provinciale adulti Catania2.
Nell’attuazione dell’autonomia organizzativa, la scuola non può prescindere da un’organizzazione
dinamica volta a migliorare l’efficacia del servizio scolastico, sia in relazione agli standard formativi
nazionali che alle esigenze particolari del territorio. Si agirà pertanto, attraverso criteri di flessibilità,
coordinando le risorse interne ed esterne alla scuola, diversificando i compiti e le funzioni, utilizzando al
meglio le strutture e le risorse, integrandole quando necessario.
È in quest’ottica che il II C.D. “Giovanni XXIII” si prefigge di raccordarsi con le altre scuole, enti, servizi
sociali, associazioni culturali e sportive.
La diffusione del presente documento consentirà agli alunni, alle famiglie, ai cittadini, di conoscere
l’offerta formativa che la nostra Scuola si propone di dare all’utenza, in quanto contiene le scelte
educative, culturali, didattiche ed organizzative operate a diversi livelli di decisionalità: Consiglio di
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Intersezione, di Interclasse, di Classe, Collegio dei docenti, Consiglio di Circolo, Enti locali. Esso è,
pertanto, un impegno per l’intera comunità scolastica, ma implica anche interazione e collaborazione tra
scuola e famiglia, scuola e territorio e tra le varie istituzioni scolastiche.
Il PTOF è flessibile, soggetto a progressiva ridefinizione, in risposta alle esigenze didattiche delle famiglie
e del contesto sociale. La sua efficacia e la sua efficienza saranno valutate a fine anno scolastico da rilievi
sistematici e questionari rivolti ad alunni, famiglie, personale docente e non docente, mirati a valutare i
percorsi svolti e approntare, ove necessario, le eventuali modifiche.
Il piano dell’offerta formativa triennale del Circolo didattico “Giovanni XXIII” segue e intende realizzare:
FINALITÀ
• Affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza.
• Innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i
tempi e gli stili di apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali,
per prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo
educativo, culturale e professionale dei diversi gradi di istruzione.
• Realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e
innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, per garantire il
diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei
cittadini.
• Garantire la partecipazione alle decisioni degli organi collegiali.
• Realizzare un'organizzazione orientata alla massima flessibilità, diversificazione, efficienza ed
efficacia del servizio scolastico, nonché all'integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle
strutture, all'introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto
territoriale.
OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI
a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento
all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione Europea, anche mediante
l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning;
b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia
dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e
dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati
operanti in tali settori;
d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra
le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei
beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in
materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità;
e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità,
della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
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f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle
immagini;
g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita
sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione
alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;
h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero
computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla
produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
j) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del
bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio
degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati
anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e
delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo
studio degli alunni adottati;
k) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di
sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le
organizzazioni del terzo settore e le imprese;
l) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per
articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o
rimodulazione del monte orario;
m) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati
e coinvolgimento degli alunni e degli
studenti;
n) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito
degli alunni e degli studenti;
o) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e
laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche
in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle
famiglie e dei mediatori culturali;
p) definizione di un sistema di orientamento. Tali obiettivi si realizzeranno in particolare attraverso
l'articolazione modulare del monte orario annuale di ciascuna disciplina, ivi compresi attività e
insegnamenti interdisciplinari
CHI SIAMO
Gli Uffici di Segreteria e il personale tutto della Scuola sono da supporto per l’attuazione e la
realizzazione didattica di quanto deliberato dal Collegio dei docenti e per tutti gli adempimenti della
gestione amministrativa dei vari elementi. Il Dirigente Scolastico è il rappresentante legale dell’Istituto,
responsabile e garante dei servizi offerti dalla scuola all’utenza ed esercita un ruolo fondamentale per
l’organizzazione e lo sviluppo dell’istituzione scolastica.
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È cura di tutto il personale offrire ai genitori, alunni e docenti:
• Celerità nella procedura di richiesta e rilascio delle certificazioni richieste;
• Accoglienza in locali idonei;
• Chiarezza e trasparenza nelle informazioni e nelle attività;
• Riduzione al massimo nei tempi di attesa negli Uffici.
Uffici amministrativi:
Via Vulcano 12 Tel. 095 841054 Fax 095 841054
Orario di ricevimento:
Lunedì - Mercoledì - Venerdì dalle 10,00 alle 12,00
Il Dirigente scolastico riceve tutti i giorni
LO STAFF DI PRESIDENZA
Dirigente Scolastico
Prof.ssa Valeria Pappalardo
Collaboratore Vicario
Ins. Margherita Nicolosi
Collaboratori di Presidenza
Ins. Maria Borzì
Ins. Giuseppa Castro
Fiduciaria via Libertà
Ins. Maria Signorello
D.S.G.A.
Dott.ssa Carmela Paratore
Assistenti Amministrativi
Maria Grazia Abate
Rosaria Castro
Maria Rosa Leonardi
Giuseppina Perri
Collaboratori Scolastici: N.13
REPUBBLICA ITALIANA - REGIONE SICILIANA
DIREZIONE DIDATTICA STATALE II CIRCOLO “GIOVANNI XXIII” COD. MIN. CTEE06800
Via Vulcano, 12 - 95047 Paternò(CT) - Tel/Fax 095/841054 e-mail:[email protected] – C.F. 80013160876
e-mail: ctee06800n@istruzione. it – [email protected]
Nell’atrio della Sede centrale e del Plesso è ben visibile lo spazio ”bacheca” utilizzato per le informazioni
rivolte al Personale docente, ATA, ai Genitori e alunni con tutte le attività e le delibere degli Organi
collegiali
La nostra RSU
Ins. Francesca Oliveri
Ins. Maria Signorello
Ins. Tanya Sciurello
Consiglio D’Istituto
Borzì Maria Francesca; Calvagna Maria Cristina; Carulli C. Eleonora; Ciaramella Anna; Di Perna
Grazia; Murabito Salvatore; Garraffo Valeria; Longo Valeria; Mazzei Rita Maria; Milazzo Salvatore;
Pannitteri Maria; Grazia Platania Pietra Loredana; Rapisarda Claudia; Saccone Concetta;
Sambataro Concettina; Scaccianoce Francesca; Sciurello Tania Maria; Tattaresu Gavino.
Funzioni Strumentali
Area 1: Progettazione, Gestione e Coordinamento del Piano dell’Offerta Formativa:
Ins. Zappalà Lucia
• Coordinamento delle attività del Piano;
• Coordinamento della Progettazione Curriculare;
• Coordinamento commissione POF.
• Elaborazione prove di Verifica e Valutazione delle attività del PTOF;
• Coordinamento attività di Valutazione Alunni-INVALSI.
Area 2: Sostegno al lavoro dei docenti:
Ins. Ciaramella Anna
• Coordinamento dell’utilizzo delle Nuove Tecnologie e cura della documentazione Educativa e
Didattica;
• Gestione di rete;
• Implementazione del Sito Web d’Istituto e Gestione del Laboratorio Informatico.
• Corsi di Aggiornamento e Rilevazione delle esigenze Formative del Personale;
• Informazione su iniziative di Formazione/Aggiornamento organizzate da altri soggetti;
• Controllo ricaduta iniziative di Formazione sulla Qualità del Servizio; o Tenuta contatti con gli enti
di Formazione e con i Responsabili della stessa Area degli altri Istituti facenti parte del Distretto
Scolastico;
• Gestione delle attività di continuità;
• Coordinamento, gestione, sistemazione ed utilizzazione di libri e pubblicazione.
Area 3: Interventi e servizi per studenti:
Ins. Fortese Carmela
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Coordinamento dei Rapporti tra la Scuola e le Famiglie;
Coordinamento e gestione delle Attività Extracurricolari;
Referente progetti in Rete con altre Istituzioni Scolastiche;
Coordinamento dei Rapporti con Enti Pubblici
Coordinamento Organizzativo Visite Guidate e Viaggi di Istruzione.
Area 4: (Scuola dell’infanzia):
Ins. Mazzei Rita
• Coordinamento delle Attività Curriculari ed Extracurriculari della Scuola dell’Infanzia;
• Coordinamento delle Attività di intersezione;
• Coordinamento del consiglio d’Intersezione.
• Verbalizzazione del Consiglio d’Intersezione;
• Raccordo Continuità con la Scuola Primaria;
• Partecipazione al Gruppo Operativo.
Area 5 (Disabilità, disturbi dell’apprendimento, BES e dispersione scolastica)
Ins.ti Chisari Concetta e Guglielmino Anna
• Coordinamento commissione H o Relazione PEI alunni disabili;
• Screening alunni DSA o Monitoraggio situazioni bisogni educativi speciali;
• Coordinamento incontri gruppo H o Dispersione scolastica.
LA SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell’infanzia, liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni di età
ed è la risposta al loro diritto all’educazione. La storia della scuola dei piccoli, dalle iniziali forme di
assistenza locale alla diffusione nazionale, resa possibile dall’intervento dello stato, riassume il percorso
di crescita ed affermazione di una cultura dell’infanzia. La stessa è oggi un sistema pubblico integrato in
evoluzione che rispetta le scelte educative delle famiglie e realizza il senso nazionale e universale del
diritto all’istruzione.
FINALITÀ E OBIETTIVI
La Scuola dell’Infanzia è la sede dove il bambino trova le condizioni favorevoli per vivere in modo
organizzato esperienze di crescita personali e comunitarie in grado di “promuovere lo sviluppo
dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza”.
Per raggiungere tali finalità, si pone l’attenzione su alcuni obiettivi generali da sviluppare nel rispetto
dell’età cronologica ed evolutiva del bambino:
• Promuovere, rinforzare, incoraggiare e sostenere il bambino nelle sue conquiste, esortandolo al
miglioramento;
• Educare alla convivenza basata sulla cooperazione, sullo scambio e sull’accettazione produttiva
delle diversità come valori ed opportunità di crescita democratica; consolidare le abilità
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sensoriali, percettive, motorie, linguistiche ed intellettive, avviando il bambino alle prime forme
di riorganizzazione dell’esperienza, di esplorazione e ricostruzione della realtà;
Arricchire e consolidare la conoscenza del proprio ambiente per favorire l’inserimento positivo
nell’ambiente sociale;
Promuovere l’acquisizione di corrette abitudini igienico/sanitarie, per il rispetto della propria e
altrui persona;
Comprendere e verbalizzare semplici regole di sicurezza stradale al fine di adottare un
comportamento idoneo.
CURRICOLO
Il curricolo della Scuola dell’Infanzia, secondo quanto contenuto nelle Indicazioni si articola attraverso i
campi di esperienza così definiti:
• “Il sé e l’altro”;
• “Il corpo e il movimento”;
• “Immagini, suoni, colori”;
• “I discorsi e le parole
• “La conoscenza del mondo”.
METODOLOGIA
La Scuola dell’Infanzia si avvale di una metodologia specifica in cui i punti forti sono il gioco (in forma
privilegiata) sotto il duplice aspetto ludico e ludiforme, la ricerca, l’esplorazione, l’utilizzo di angoli
laboratoriali, la sperimentazione della vita di relazione. Il criterio della flessibilità, della valorizzazione e,
quindi, della piena utilizzazione delle competenze professionali, permetterà di arricchire l’offerta
formativa.
Così come si evince dalle Nuove Indicazioni nazionali l’osservazione, nelle sue diverse modalità,
rappresenta uno strumento fondamentale per conoscere e accompagnare il bambino in tutte le sue
dimensioni di sviluppo, rispettandone l’originalità, l’unicità, le potenzialità attraverso un atteggiamento
di ascolto, empatia e rassicurazione.
CONTINUITÀ
Un’attenzione particolare verrà rivolta a quei bambini che devono effettuare il passaggio dalla Scuola
dell’infanzia alla Scuola Primaria. Durante l’anno scolastico verranno create le occasioni per favorire un
interscambio di esperienze e conoscenze tra alunni dei due segmenti di scuola: i più piccoli potranno
conoscere in modo graduale l’ambiente della scuola primaria, i più grandi saranno stimolati ad un
maggiore senso di responsabilità.
Essendo consapevoli del diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che possa
favorire il passaggio tra diversi ordini di scuola e prevenire le difficoltà che sovente si riscontrano, gli
insegnanti considerano la propria azione docente all’interno di un processo evolutivo che veda come
protagonista il bambino e che, di conseguenza, preveda sempre un collegamento tra un “prima” e un
“dopo” affidati ad altri referenti educatori. Per questo si impegnano in un confronto continuo che
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prevede la pratica di attività comuni, collegiali a vari livelli, attraverso cui sono possibili scambi d’
informazioni utili alla conoscenza dei bambini. In tal modo possono orientare la loro azione didattica in
modo da favorire il successo formativo di ogni alunno.
COMPETENZE
Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino
abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale.
• Riconosce ed esprime le proprie emozioni,
• È consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d’animo propri e altrui.
• Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è
progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa
chiedere aiuto.
• Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente e le persone,
percependone le reazioni ed i cambiamenti. Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e
risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del
comportamento nei contesti privati e pubblici.
• Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute.
• Padroneggia prime abilità di tipo logico.
• Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni.
• È attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro.
• Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di
esperienze.
Nella formazione delle sezioni di scuola dell’infanzia, dopo la riconferma degli alunni appartenenti alla
sezione, si terrà conto della:
• opzione dei genitori per il plesso e il tempo/scuola (Normale o ridotto) e, se possibile, per la
sezione;
• priorità per i bambini che compiono 5 anni, successivo inserimento dei bambini di 4 anni e infine
dei bambini di 3 anni iscritti entro il termine di scadenza previsto dalla normativa;
• scadenza, fino al raggiungimento di 26 alunni e in caso di numero elevato si procederà per
estrazione;
• in caso di pari età, precedenza ai bambini i cui genitori lavorano entrambi; i bambini iscritti dopo
il termine di scadenza, saranno messi in lista di attesa;
• in caso di disponibilità di posti saranno inseriti nelle sezioni secondo graduatoria.
LA SCUOLA PRIMARIA
FINALITÀ E OBIETTIVI:
La Scuola Primaria si propone quale finalità la promozione del “pieno sviluppo della persona”. Al
raggiungimento di tale finalità concorrono i seguenti obiettivi:
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fornire la prima alfabetizzazione culturale con l’acquisizione di competenze via via più complete;
favorire l’acquisizione ed il rispetto delle norme di convivenza civile nel rifiuto di ogni forma di violenza o
di intolleranza, nel rispetto delle minoranze presenti nel nostro contesto scolastico e territoriale (alunni
diversamente abili, extracomunitari, rom, altre confessioni religiose, ecc..); prevenire e/o recuperare i
casi di dispersione scolastica. e di insuccesso formativo; potenziare la conoscenza e la valorizzazione del
territorio e delle tradizioni locali; avviare un corretto uso dei messaggi multimediali; potenziare
l’alfabetizzazione di lingua inglese.
CURRICOLO
CLASSI
1^
2^
3^,4^ e 5^
ITALIANO
7h
7h
6h
INGLESE
1h
2h
3h
MATEMATICA
5h
5h
5h
SCIENZE
2h
2h
2h
STORIA
2h
2h
2h
GEOGRAFIA
2h
1h
1h
IMMAGINE
2h
1h
1h
MUSICA
1h
1h
1h
MOTORIA
2h
2h
1h
TECNOLOGIA
1h
1h
1h
RELIGIONE
2h
2h
2h
Secondo la C.M. n. 271/91, a norma del 2° comma dell’art.8 della Legge 53/2003, relativamente alle
“Indicazioni per il curricolo”, in base alla nuova bozza delle Indicazioni Nazionali del 2012, nel rispetto
del carattere unitario del sistema di istruzione e tenendo conto delle diverse esigenze formative degli
alunni, si determina il curriculo disciplinare ed il monte/ore minimo assegnato ad ogni disciplina.
CRITERI DI FORMAZIONE
Per la formazione delle classi prime i criteri sono:
• Opzione dei genitori in ordine al plesso;
• Assegnazione concordata e pianificata degli alunni disabili in moduli diversi;
• Omogeneizzazione delle classi, intesa come uguale distribuzione fra maschi e femmine;
• Assegnazione degli alunni ripetenti e degli inadempienti in classi diverse;
• Mantenimento del gruppo proveniente da una stessa sezione;
• Possibilità, per i genitori di esprimere la richiesta in ordine all’insegnante.
I nostri orari per l’anno scolastico 2015/2016 sono:
Classi prime, seconde, terze, quarte e quinte: dalle h 8,00 alle h 13.30;
Sabato giorno libero tutte le classi di Via Vulcano e Via Libertà
ATTIVITÀ OPZIONALI
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Il curricolo è completato dalle seguenti attività opzionali:
• Classi prime: 1h di Creatività, 2h Attività Espressiva
• Classi seconde: 1h di Spagnolo,1h “Silenzio si legge”, 1h “Logichiamo””;
• Classi terze: 1 h “Silenzio si legge”,1h di Creatività; 1h Storia locale:
• Classi quarte: 1h di Storia locale, 1h di Creatività, 1h “Silenzio si legge”;
• Classi quinte: 1h di Storia locale, 1h di Creatività,1h “Silenzio si legge”.
• Classe quinta sez. F: 1 h Approfondimento Informatico
Per gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della R. C. svolgeranno attività alternative con
docenti dell’organico potenziato.
LE COMPETENZE DISCIPLINARI DA CONSEGUIRE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA SARANNO
ATTUATE SULLA BASE DELLE NUOVE INDICAZIONI
ITALIANO
• L’alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti (conversazione, discussione,
scambi epistolari…) attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un registro il
più possibile adeguato alla situazione.
• Comprende testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali di intrattenimento e/o svago, di
studio, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali, utilizza strategie di lettura
funzionali agli scopi.
• Legge testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura dell’infanzia, sia a voce alta, con
tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di essi
semplici pareri personali.
• Produce testi (di invenzione, per lo studio, per comunicare) legati alle diverse occasioni di
scrittura che la scuola offre, rielabora testi manipolandoli, parafrasandoli, completandoli,
trasformandoli (parafrasi e riscrittura).
• Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti informazioni su
un dato argomento utili per l’esposizione orale e la memorizzazione, acquisendo un primo
nucleo di terminologia specifica, raccogliendo impressioni personali e/o collettive, registrando
opinioni proprie o altrui.
• Svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si legge,
mostra di cogliere le operazioni che si fanno quando si comunica e le diverse scelte determinate
dalla varietà di situazioni in cui la lingua si usa.
INGLESE
• L’alunno comprende brevi messaggi verbali orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
• Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio
ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
• Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi
memorizzate in scambi di informazione semplici e di routine.
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•
•
Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo
eventualmente spiegazioni.
Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua
straniera.
MUSICA
• L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in
riferimento alla loro fonte.
• Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali,
imparando ad ascoltare se stesso e gli altri.
• Fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.
• Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue
con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica.
• Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e
materiali.
• Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture
differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.
• Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale. Ascolta, interpreta e descrive
brani musicali di diverso genere.
ARTE E IMMAGINE
• L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie
di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielabora in modo creativo le
immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma
anche audiovisivi e multimedia).
• È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie,
manifesti, fumetti, ecc) Messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.)
• Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte, apprezza le opere artistiche e artigianali
provenienti da culture diverse dalla propria
• Conosce i principali beni artistico- culturali presenti nel proprio territorio, e manifesta sensibilità
per la loro salvaguardia.
ATTIVITÀ MOTORIA
• Comprende all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e
l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza che correttezza e rispetto reciproco sono aspetti
irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva.
• Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo,
anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico- musicali.
• Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare molteplici
discipline sportive.
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Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità
tecniche.
Si muove nell’ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli
altri.
Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del
proprio corpo e a un corretto regime alimentare.
STORIA
• L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
• Usa la linea del tempo, per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare
successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.
• Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e
comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.
• Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.
• Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni
pertinenti.
• Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.
• Usa carte geo–storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.
• Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.
• Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero
romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.
GEOGRAFIA
• L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti
topologici e punti cardinali.
• Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre
realizzare schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio.
• Riconosce e denomina l i principali “oggetti” geografici fisici (monti, fiumi, laghi, pianure, coste,
colline) Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici,
ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali
paesaggi europei e di altri continenti.
• Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul
paesaggio naturale.
• Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e
antropici legai da rapporti di connessione e/o interdipendenza.
• Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie
digitali, fotografiche, artistico- letterarie
MATEMATICA
• L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare
l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.
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Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in
natura o che sono state create dall’uomo.
Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di
misura (metro, goniometro).
Descrive denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche ne determina misure,
progetti e costruisce modelli concreti di vario tipo.
Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. Riesce a risolvere facili
problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia
sui risultati.
Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzioni diverse dalla propria.
SCIENZE
• L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a
cercare spiegazioni di quello che vede succedere.
• Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in
modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di
ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti.
• Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi,
identifica relazioni spazio/temporali.
• Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e
schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli.
• Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.
• Ha la consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e
apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della
sua salute.
• Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e
apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.
• Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.
• Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui
prodotti che lo interessano.
TECNOLOGIA
• L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo
artificiali.
• È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia e del
relativo impatto ambientale.
• Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descrivere la
funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento.
• Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette,
volantini o altra documentazione tecnica e commerciale.
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Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda
delle diverse situazioni.
Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi
del disegno tecnico o di strumenti multimediali.
Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.
LA VALUTAZIONE
La cultura della valutazione è parte integrante del processo scolastico, perché insita nella costruzione e
nella realizzazione degli interventi educativi, e si pone come fine la regolazione consapevole e
responsabile dell'azione didattica La valutazione è lo strumento che adegua il percorso didattico alle
esigenze dei singoli alunni. Il riferimento normativo è il D.P.R. n. 122 del 22/06/2009.
La valutazione ha valore regolativo e certificativo:
permette l’accertamento del possesso dei prerequisiti, in itinere e finali, in stretta correlazione con gli
obiettivi programmati.
Sulla base di quanto contenuto nella normativa vigente, il Collegio dei Docenti definisce le competenze
disciplinari in uscita e l’apposita modulistica da utilizzare per la certificazione.
I Consigli di Interclasse definiscono, per ciascuna classe, le competenze e i “Traguardi per lo sviluppo
delle competenze”.
I Team Docenti, con cadenza bimestrale, procedono alla verifica dei risultati raggiunti ed individuano i
casi a rischio di insuccesso per cui elaborare piani di recupero.
La valutazione quadrimestrale e finale sarà riportata nel documento di valutazione utilizzando, secondo
quanto previsto dalla Legge 169/2008, “l’attribuzione di voti espressi in decimi e illustrati con giudizio
sintetico-analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno”. Al fine di rendere omogenea,
funzionale, trasparente la valutazione stessa, sarà predisposto un documento relativo ai criteri di
rispondenza tra il voto ed il livello, attraverso la declinazione di indicatori. I docenti adotteranno i
seguenti strumenti di valutazione: prove orali, prove scritte, prove strutturate e non, questionari, lavori
individuali e di gruppo, osservazioni sistematiche.
La valutazione sarà:
• OSSERVATIVA (sia occasionale che sistematica).
• FORMATIVA (capace di mantenere costantemente i processi educativi in atto e di introdurre gli
elementi correttivi necessari).
• APERTA (intesa come progettualità operativa).
I Consigli di Interclasse, in sede di progettazione didattica, individueranno e definiranno gli strumenti da
utilizzare per operare le verifiche.
Si considereranno i seguenti criteri di valutazione:
• Livello di partenza e processo di maturazione;
• Frequenza, partecipazione, autonomia, attenzione, impegno nella vita scolastica;
• Comportamento;
• Processo di apprendimento;
• Metodo di lavoro;
• Codice linguistico;
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• Acquisizione di strumenti culturali;
• Raggiungimento degli obiettivi.
I Livelli da assegnare sono stati individuati dai Docenti dell’Istituzione scolastica nel modo seguente:
• Da 0 a 5, non sufficiente, corrispondente a competenze essenziali non acquisite, nonostante le
opportunità di recupero e rinforzo.
• 6, sufficiente, corrispondente a progresso nelle competenze con esercitazioni di rinforzo e
maggiori opportunità didattiche individualizzate.
• 7, discreto, corrispondente alla padronanza degli elementi di base; procedendo generalmente in
maniera autonoma; competenze disciplinari adeguate.
• 8, buono, corrispondente ad apprendimento sistematico e regolare; competenze disciplinari
adeguate; esecuzione corretta e generalmente accurata.
• 9, distinto, corrispondente ad apprendimento rapido ed organico; competenze disciplinari sicure
ed approfondite; esecuzione sempre corretta e completa.
• 10, ottimo, corrispondente a competenze disciplinari sicure, approfondite ed articolate;
esecuzione sempre corretta, sicura, accurata, rapida e completa.
Infine sono stati stabiliti all’unanimità i giudizi da assegnare a ciascun alunno per la valutazione del suo
comportamento:
• Insufficiente (5), corrispondente a comportamento inadeguato; l’alunno non rispetta le regole
condivise, le persone e le cose.
• Sufficiente (6), corrispondente a comportamento poco adeguato e responsabile; l’alunno fatica a
rispettare le regole condivise.
• Discreto (7), corrispondente a comportamento controllato e responsabile; alunno vivace si
controlla se richiamato.
• Buono (8), corrispondente a comportamento abbastanza controllato; l’alunno è ben integrato
nel gruppo; rispetta le regole condivise.
• Distinto (9), corrispondente a comportamento corretto; l’alunno appare disponibile e
collaborativi e rispettoso delle regole di convivenza;
• comprende e si adegua a contesti diversi.
• Ottimo (10), corrispondente a comportamento corretto, disponibile, collaborativo e rispettoso
delle regole di convivenza; l’alunno si pone come elemento trainante positivo all’interno della
classe. Si distingue per il comportamento esemplare.
Si ritiene opportuno limitare l’uso dei voti da 1 a 4 corrispondenti a descrittori negativi che possono
ingenerare demotivazione, sconforto e frustrazione negli alunni.
Allo scopo di informare le famiglie sugli esiti formativi degli alunni si prevedono:
• Assemblee di classe e/o colloqui individuali con i docenti;
• Partecipazione dei rappresentanti dei genitori alle riunioni dei Consigli di Interclasse;
• Incontri quadrimestrali con i docenti per la consegna dei documenti di valutazione.
• Inoltre la valutazione sarà affrontata anche a livello nazionale con le prove Invalsi.
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Le strategie che la scuola intende mettere in atto per migliorare la performance dei propri alunni non
possono prescindere da uno studio sul curricolo che sia funzionale a ciò che il mondo del lavoro chiede
ed alla figura professionale in uscita. La scuola intende programmare il proprio intervento formativo
tenendo conto dei risultati degli scrutini e di quelli restituiti dall'INVALSI per migliorare il successo
formativo dei propri alunni agendo sull'ambiente di apprendimento che tenga sempre più presente le
esigenze di un'utenza che predilige la multimedialità e che impara meglio se posta in situazione di
contesto. La scuola inoltre si prefigge di assicurare il successo formativo di tutti favorendo nel contempo
le eccellenze, ma senza trascurare gli alunni BES o DSA. In vista di questi risultati intende inserire criteri
di valutazione organici e sistematici e non solo occasionali delle attività curriculari ed extracurriculari in
cui gli alunni sono coinvolti a pieno titolo. In questo processo la scuola intende avvalersi di risorse
interne alla scuola, ma anche esterne, nonché di input provenienti dal territorio.
Risultati Prove Invalsi:
Le strategie metodologico-didattiche da mettere in campo dovranno tener conto dei risultati degli
scrutini di fine anno, ma anche dei risultati dei test INVALSI
Esiti:
In particolare i suddetti test INVALSI hanno evidenziato che gli esiti delle prove nazionali, sia in italiano
che matematica, sono comparativamente in linea con quelli riferiti alla regione, macro area di
appartenenza e all’Italia, ma con una forte varianza interna. Esiste, infatti, una variabile elevata
all'interno delle classi sia per matematica che italiano rispetto ai dati di riferimento.
Strategie Metodologiche:
Determinante sarà la capacità di implementare metodologie didattiche che mettano gli allievi in
situazioni di contesto e di fronte alla soluzione di casi concreti, dando continuità logica alla
programmazione per competenze già collaudata negli anni trascorsi, specie nel biennio dell’obbligo. Lo
stesso E.Q.F. - European Qualification Framework definisce come “competenza” la “comprovata
capacita di utilizzare conoscenze, abilità e capacita personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di
lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale” descritta in termini di ‘responsabilità e
autonomia e con l’obiettivo di ‘promuovere la mobilità transfrontaliera dei cittadini e agevolarne
l’apprendimento permanente”.
I docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva
solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione. Nei casi in cui l’ammissione alla classe
successiva sia comunque deliberata in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli
obiettivi di apprendimento, si inserirà specifica nota al riguardo nel documento individuale di
valutazione e a trasmettere quest’ultimo alla famiglia dell’alunno.
Ai fini della validità dell’anno scolastico per la valutazione degli allievi è richiesta la frequenza di almeno
tre quarti dell’orario annuale. Per casi eccezionali, la scuola determina autonomamente motivate
deroghe al suddetto limite. Sono previste le motivate deroghe del 10%( 50 giorni, più 20 giorni) per:
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•
•
•
•
gravi motivi di salute, adeguatamente documentati con certificato medico debitamente redatto
dal medico di base o da una struttura pubblica. In caso contrario non si applicherà la deroga del
10%( 50 gg. più 20 gg.);
terapie e/o cure programmate;
gravi motivi di famiglia.
L'art. 8 del DPR n. 122 del 22 giugno 2009, sancisce l'obbligo di descrizione e certificazione delle
competenze acquisite dagli alunni al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di
primo grado.
AUTOVALUTAZIONE DI CIRCOLO
L’autovalutazione di circolo è rivolta a genitori, docenti, alunni. Tale scelta è dettata dalla volontà di
migliorare la tipologia dell'offerta che il Circolo da anni propone. Il punto di partenza della nostra
riflessione è la consapevolezza che la scuola deve essere un ambiente essenzialmente educativo. Le
famiglie sono chiamate a collaborare nella costruzione di una comunità educante, insieme agli operatori
scolastici a tutti gli utenti in genere. La scuola valuta se stessa e verifica, attraverso monitoraggi,
l'efficienza e l'efficacia dei percorsi e delle azioni intraprese.
L’ autovalutazione d’istituto, fino al 2015, mediante somministrazione di schede anonime, ha coinvolto
alunni e genitori delle classi quarte e quinte e i docenti dell’istituto. La revisione del POF è stata da
sempre affidata, all’inizio di ogni anno scolastico, al gruppo costituito dal dirigente scolastico, dai
docenti coordinatori d’interclasse, dalle funzioni strumentali, dai collaboratori del dirigente. Il Circolo si
è avvalso anche del Modello CAF negli anni scolastici 2013/2014 e 2014/2015.
Atto prodomico all’elaborazione del PTOF è il RAV (Rapporto di autovalutazione), visionabile nel
dettaglio all’albo on line dell’istituzione scolastica e sul portale <scuola in chiaro> del MIUR al seguente
link http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/,e il PDM (Piano di miglioramento), di cui
all’art.6, comma 1, del DPR 28 marzo 2013 n. 80, da cui evincere criticità, priorità, traguardi, ed obiettivi
di processo.
PRIORITÀ E TRAGUARDI
Esiti degli studenti
Risultati scolastici
Descrizione delle priorità
il miglioramento dei risultati
scolastici e l'incremento
della
qualità dell'offerta formativa
e degli apprendimenti in un
percorso condiviso.
Ridurre la dispersione
scolastica e l'insuccesso
formativo, rafforzando le
Descrizione del traguardo
Riuscire ad attuare un
percorso formalizzato di
continuità e
verticalizzazione con le
scuole secondarie di primo
grado del territorio.
Rientrare nella media di
abbandono a livello
regionale e
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Risultati nelle prove
standardizzate nazionali.
abilità di base e valorizzando
le competenze.
Rendere le prove
standardizzate strumento
oggettivo di monitoraggio di
processi ed esiti.
Inserire i risultati delle prove
standardizzate nella
progettazione di interclasse
ed
individuale.
recuperare i drop out.
Attuare un piano di
miglioramento educativo e
didattico, partendo dagli
esiti
delle prove standardizzate
Attuare una riorganizzazione
del curricolo chiara ed
oggettiva con criteri
valutativi
univoci.
Motivare la scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione
La scelta di porre l'attenzione sui risultati scolastici nasce dall'esigenza di incrementare
sempre di più gli esiti di apprendimento con nuovi processi organizzativi e didattici e
rafforzare le relazioni collaborative tra operatori per un perseguimento di migliori risultati,
atti ad incrementare abilità e competenze in relazione ai dati oggettivi delle prove
standardizzate, punto di partenza per
progettazione, verifica e riorganizzazione del curricolo.
OBIETTIVI DI PROCESSO
Area di processo
Curricolo, progettazione e valutazione
Ambiente di apprendimento
Inclusione e differenziazione
Descrizione dell’obiettivo di processo
Progettare un curricolo di scuola per tutte le
discipline che possa rispondere agli standard
dei nuovi curricola nazionali.
Potenziamento della progettazione
didattica, utilizzando modelli comuni con
programmazione per classi parallele, per
ambiti, per continuità verticale.
Definizione di valutazione comune per le
diverse discipline. Progettazione di unità
didattiche per il recupero e/o
potenziamento delle competenze.
La realizzazione di nuovi ambienti di
apprendimento, non più luoghi fisici, ma
spazi condivisi per un confronto di
esperienze e competenze.
Potenziamento degli apprendimenti con
l'aiuto reciproco tra pari che,
opportunamente guidato, diventi momento
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Continuità e orientamento
Orientamento strategico e organizzazione
della scuola
Sviluppo e valorizzazione delle risorse
umane
Integrazione con il territorio e rapporti con
le famiglie.
introduttivo alla socializzazione.
Potenziamento dei gruppi di livello per classi
aperte con docenti tutor che guideranno le
attività di recupero.
Gli allievi con bisogni educativi speciali
saranno integrati con il coinvolgimento del
gruppo classe e delle famiglie.
Garantire la continuità didattica tra scuola
primaria e secondaria.
Realizzare una progettazione condivisa tra
docenti della scuola primaria e della
secondaria.
Definire una certificazione delle competenze
in entrata e in uscita dei bambini dei diversi
ordini di scuola.
Incrementare gli incontri tra le funzioni
strumentali dei diversi ordini di scuola per
trasmissione di dati e informazioni sugli
alunni.
Valorizzazione delle risorse umane con
compiti e ruoli formalizzati.
Incremento e crescita dei rapporti con gli
Enti locali come Comune, Provincia e con
le associazioni presenti nel territorio.
Ampliamento dei rapporti con le famiglie
attraverso lo sportello genitori per favorire
la collaborazione tra scuola e territorio.
Indicare in che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle
priorità
Gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità perché
permetteranno di realizzare classi col criterio di equi-eterogeneità, di utilizzare criteri di
valutazione omogenei e sviluppare un curricolo verticale per competenze in un clima di
integrazione tra Istituzione scolastica e ambiente circostante.
UNITARIETÀ DELL’INSEGNAMENTO
L’insegnamento/apprendimento è finalizzato a costruire un percorso unitario che si realizza a diversi
livelli: culturale: alfabetizzazione; educativo: formazione dell'uomo e del cittadino; didattico:
acquisizione di abilità nei vari ambiti disciplinari; metodologico: Comprensione della realtà e utilizzo
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della tecnica della ricerca/azione; organizzativo: Gestione unitaria della classe, controllo delle dinamiche
comunicative e relazionali, utilizzazione razionale delle risorse. Ai fini operativi l'unitarietà si esplica con:
il confronto fra i docenti attraverso un consolidato raccordo informativo, la definizione di azioni
concordate, il controllo collegiale; l'interdisciplinarità attraverso la definizione degli obiettivi trasversali e
il raccordo tra le unità di apprendimento; la progettazione di attività multidisciplinari; la valutazione
iniziale, intermedia e finale, basata su criteri condivisi; la predisposizione di concordate unità
progettuali.
METODOLOGIA
Nel rispetto della libertà di insegnamento sancita dal dettato costituzionale, saranno applicate
metodologie funzionali all’età cronologica dell’utenza, coerenti ai bisogni formativi e con percorsi
didattici predisposti. Si promuoverà una didattica partecipata in cui sarà dato massimo valore alla
centralità dell’alunno, alla valorizzazione delle sue potenzialità e del suo vissuto. Il metodo della
ricerca/azione consentirà l’attuazione di interventi mirati in cui il rapporto docente/alunno ed
alunno/alunno risulti un interscambio positivo. La gradualità dell’apprendimento, la trasversalità delle
discipline, l’attivazione di momenti laboratoriali, la sinergia delle professionalità docenti, la presenza di
esperti interni o esterni consentiranno la partecipazione attiva da parte degli alunni e il raggiungimento
di esiti di largo respiro.
Nell’ottica dell’acquisizione e della padronanza di tecniche metodologiche funzionali all’offerta
formativa ed innovative va inserito il piano di aggiornamento che vede impegnati i docenti di scuola
primaria nell’ambito del Piano Integrato degli Interventi.
PROGETTAZIONE CURRICOLARE ED EXTRACURRICOLARE
Considerato che il tempo extrascolastico è una preziosa risorsa da utilizzare nell’ottica della formazione,
sulla base dei bisogni espressi dall’utenza, della disponibilità di attrezzature, la scuola propone i seguenti
progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa: Per prevenire l’emarginazione scolastica e la
formazione di pregiudizi, per favorire l’integrazione degli alunni diversamente abili, per superare
condizioni di svantaggio e promuovere il successo formativo in ogni ambiente, la scuola ha elaborato e
realizzato i seguenti progetti in orario extrascolastico sino al presente anno scolastico:
SCUOLA DELL’INFANZIA
• Un bastimento carico di azioni
• Cipì
FUNZIONE STR 2
Doc. Ciaramella Anna
• Continuità
FUNZIONE STR. 4
Doc. infanzia
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SCUOLA PRIMARIA
• Il giornalino a scuola
FUNZIONE STR. 2
Doc. Ciaramella Anna
• Teatro a scuola
FUNZIONE STR. 2
Doc. Primaria
• Carnevale
FUNZIONE STR.2
Doc. Ciaramella Anna.
• La scatola delle emozioni
Doc. Borzi Longo, D’Aquino, Licandri, Fortese.
• Non buttarmi via..Ricicla e trasforma
Doc. Coco, Anicito, Carulli, Mazzaglia, Giannuzzi
• Cuntamu… Cantamu… Ballamu
Doc.Mazzaglia Peci
• Finalmente uniti
FUNZIONE STR. 2/ FUNZIONE STR3
Doc. Ciaramella Anna Doc. Fortese Carmela
PROGETTI “AREA A RISCHIO”
Le attività saranno attuate con la realizzazione di Mini Olimpiadi alla fine dell’Anno scolastico, che hanno
unito il valore di regole e la consapevolezza del proprio corpo in rapporto allo Spazio e agli Altri con il
gioco per prevenire abbandono e disorientamento e coinvolgere le famiglie nel tessuto scolastico.
PROGETTO SPERIMENTALE AULE 2.0
Il progetto sarà destinato alle classi 5a A e B con una innovativa metodologia della classe rovesciata
(Flipped Classroom) in rete con tablet e collegamenti con la Lim.
PROGETTO INTEGRAZIONE ALUNNI “DIVERSAMENTE SPECIALI”
“Quando, tra i tanti paesaggi si impone quello della monotonia e dell’uniformità è allora auspicabile
meditare un istante sulle virtù della diversità.”
(T. Monod, ...il viaggiatore delle dune...)
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Questa istituzione scolastica, come “comunità educativa ed educante” ha posto da sempre al centro
della propria funzione formativa “l'individuo unico ed irrepetibile”, considerando così, la “diversità
dell'essere umano” elemento fondamentale e imprescindibile della sua azione educativa, che si esplica
nella crescita globale della persona e nella formazione permanente dell'individuo, interesse essenziale di
tutta la comunità sociale. L'istituto facendosi promotore di pluralità diverse è stato precursore dei
tempi, anticipando quello che le ultime legislazioni L. 27/12/2012 hanno legiferato e disposto in materia
di BES (Bisogni Educativi Speciali), promuovendo una didattica inclusiva con la predisposizione di
percorsi formativi ad hoc, strategie diverse, flessibilità oraria, strumenti all'avanguardia e personale
qualificato. L'integrazione degli alunni diversamente abili va inserita nella progettazione della cultura
dell’inclusività; l'obiettivo è di prevenire la formazione di pregiudizi, di superare condizioni di svantaggio
di qualsiasi natura (biologico, sociale, culturale e linguistico), ed eliminare le barriere mentali che
limitano realmente la vita sociale di tutti gli individui. L'intervento educativo- inclusivo nel nostro
istituto inizia dalla classe, considerato luogo privilegiato di incontro di individualità plurime e somma di
esigenze diverse, nella quale ogni alunno può esprimere liberamente la propria personalità e dove tutti
gli individui, egualmente riconosciuti e valorizzati secondo le proprie peculiarità, possono avere risposte
adeguate al proprio bisogno formativo. Si dà a ognuno ciò che ha di bisogno secondo il proprio bisogno
educativo (sia esso normale o speciale), predisponendo piani educativi personalizzati senza livellamenti
perché lesivi della dignità del singolo; non c'è peggior diseguaglianza di dare a diversi uguali
opportunità”. Ogni percorso formativo-didattico viene proposto in forma ludica, vario e polivalente,
tiene conto delle attitudini e delle predisposizioni innate del singolo discente, ne incentiva e promuove i
punti di forza, rimuove gli ostacoli che limitano l'apprendimento e guida l'alunno, gradualmente, alla
scoperta delle sue capacità e di se stesso costruendo un percorso di crescita, in cui il raggiungimento del
successo formativo contribuirà a fargli acquisire autostima e costruire una positiva immagine di sé. La
scuola accoglie nella sua popolazione scolastica, 36 alunni diversamente abili, 1 alunno con DSA
(Disturbo Specifico dell'Apprendimento ), alcuni alunni con svantaggio socioculturale e linguistico (BES);
ognuno di essi è supportato da una didattica adeguata che si estrinseca con percorsi didattici mirati: PEI
(piano educativo individualizzato per gli allievi diversamente abili), PDP (piano didattico personalizzato
per alunni affetti da DSA o BES.), strategie metodologiche diversificate e l'applicazione di supporti
adeguati come misure compensative e dispensative per eliminare condizioni di svantaggio iniziale fra
discenti. L' istituzione scolastica, oltre ad avere un team docente altamente qualificato, nella costruzione
dei vari curricoli scolastici, si avvale di figure referenziali e di gruppi di lavoro specializzati, quali:
referente di sostegno, referente DSA, il GLI (Gruppo di Lavoro per l'Inclusione), il GLHI (Gruppo di Lavoro
per l'Handicap d'Istituto) che supportano e coadiuvano le attività dei singoli docenti, offrendo un
servizio scolastico efficiente ed efficace. La scuola è munita di aule dotate di LIM (lavagna interattiva),
ha una sala multimediale, una aula laboratoriale, ed è munita di PC portatili e tablet. Il percorso
formativo di ogni alunno viene costantemente verificato con prove “in itinere” e bimestrali tali da
registrare simultaneamente le difficoltà del discente nell'affrontare il percorso didattico e programmare
eventuali interventi di recupero o modifiche nelle strategie metodologiche. Inoltre, la presenza nella
scuola del referente DSA consente un'azione di monitoraggio continua della popolazione scolastica, in
quanto gli alunni delle classi 1° e 2° e dell'ultimo anno della scuola dell'infanzia vengono sottoposti a
screening specifici per l'individuazione precoce dei casi sospetti di DSA o altre difficoltà anche
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temporanee, allo scopo di adottare percorsi didattici mirati al recupero delle difficoltà ed evitare una
eventuale e successiva diagnosi medica. La scuola per promuovere un'autentica inclusione oltre ad
assicurare progetti di continuità tra i vari gradi d'istruzione (materna, primaria, media), attiva forme di
collaborazione tra essa ed enti locali, A.S.P., e associazioni di vario genere e parallelamente partecipa
alle iniziative progettate dal CTRH con sede presso il 3° circolo di Paternò.
PROGETTO COORDINAMENTO ATTIVITÀ DI COMPENSAZIONE, INTEGRAZIONE E RECUPERO BAMBINI
DIVERSAMENTE ABILI
L’integrazione degli alunni diversamente abili è un processo continuo, complesso, che richiede
competenze, risorse e lavoro di coordinamento con i servizi pubblici, con le famiglie, con i docenti in una
logica di interscambio di esperienze e di ricerca-azione. La Scuola, elemento centrale di riferimento,
collabora alla realizzazione di un ampio progetto il cui obiettivo principale è la realizzazione della
persona nel contesto sociale. Le problematiche sono varie e non facili ed anche i casi più lievi richiedono
particolare attenzione per il raggiungimento di una piena autonomia.
FINALITÀ
Il progetto è finalizzato a realizzare l’integrazione degli alunni in situazioni di handicap nella propria
classe e nel plesso di appartenenza, a favorire l’apprendimento, lo sviluppo globale della personalità,
l’autonomia, attraverso processi formativi di accoglienza, sostegno, rimotivazione e autostima; alla
prevenzione dell’insuccesso attraverso la valorizzazione delle potenzialità ed il graduale superamento
degli ostacoli.
OBIETTIVI
• Conoscere i bisogni, le problematiche, le caratteristiche dell’utenza.
• Favorire programmazioni e progetti didattico-educativi rispondenti alle singole esigenze.
• Attivare incontri di sintesi con l’équipe di riferimento e collaboratori privati.
• Favorire la collaborazione tra scuola e famiglie.
PROGETTO INTEGRAZIONE
CRITERI DI INTERVENTO NEI CONFRONTI DELLE DIVERSITÀ
Il contesto scolastico in cui ci si trova ad operare richiede la costruzione di un ambiente educativo di
apprendimento che consideri basilare la diversità, l’integrazione delle competenze e delle risorse, il
rispetto dell’identità, la valorizzazione dei percorsi personali, accogliendo il bambino diversamente abile,
svantaggiato, con BES, con DSA, come portatore di novità e risorse per il cammino di tutti.
RAPPORTI SCUOLA E TERRITORIO e PROGETTAZIONE CONDIVISA
ATTIVITÀ ED INIZIATIVE
La nostra Istituzione scolastica è stata sempre proiettata ad intessere e/o a consolidare una rete di
rapporti sul territorio con gli Enti Locali, le associazioni, le altre scuole, le agenzie formative, le Università
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degli Studi, l’IRRE, l’Ufficio Scolastico regionale, l’UST ecc., al fine di realizzare gli aspetti preminenti
dell’autonomia organizzativa, didattica e gestionale riconosciuta alle scuole. Il 2° Circolo Didattico,
perciò, si rende disponibile alla partecipazione ad attività ludico ricreative proposte da enti e
associazioni territoriali e alle iniziative di carattere culturale, sportivo e formativo che dovessero
organizzarsi sul territorio: mostre mercato, attività teatrali, musicali, concorsi a premi, iniziative di
prevenzione sanitaria o in materia di sicurezza degli edifici scolastici e di salvaguardia dell’utenza.
PROGETTI DI CIRCOLO
Il nostro istituto, dopo un’attenta analisi dei bisogni dell’utenza e dell’esigenza di una continuità con il
territorio, ha scelto i seguenti progetti da realizzare sia in orario curricolare sia extracurricolare che
coinvolgeranno tutti gli insegnanti. Esse vengono svolte in giorni ed orari compatibili con
l’organizzazione oraria complessiva delle classi della scuola. I laboratori possono essere attivati sia
all’interno sia all’esterno della scuola valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento.
Spettacoli e manifestazioni:
IL 21 Novembre si propone l’iniziativa legata alla festa dell’albero, su invito degli assessorati Pubblica
Istruzione e Attività Produttive del Comune, che prevede quale momento finale la piantumazione di un
numero di alberi coincidenti con il numero di bambini di Paternò nati nel 2015.
Partecipazione a Cerimonie Commemorative
fra le quali:
• 4 Novembre giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate
• 12 Novembre: Strage di Nassyria
• 21 Marzo : “ Vittime della Mafia”
• 25 Maggio: Giornata della Legalità
• 3 Dicembre: “L’entrata dei cantanti”, serata dedicata ai festeggiamenti in onore della Santa
Patrona, che prevede la partecipazione degli alunni delle scuole primarie del Paese.
• Natale: anche per il corrente anno scolastico si promuoveranno iniziative di solidarietà, recite e
momenti di incontro nei plessi per organizzare uno scambio di auguri e un momento di incontro
e riflessione con le famiglie.
• Carnevale: attività nelle classi per la preparazione del carnevale e realizzazione di costumi e
maschere con materiali di riciclo. Sfilate e feste nei plessi con attività laboratoriali.
• Fine anno: saluto alla Scuola con giochi, canti, poesie, rappresentazioni teatrali.
• Mini sagre: correlate allo scorrere del calendario e collegate alla conoscenza delle tradizioni, alla
riscoperta del passato e dell’identità culturale del paese. In alcune manifestazioni è previsto il
coinvolgimento dei genitori.
PROGETTI CURRICOLARI
Progetto: “Consiglio Comunale dei Ragazzi”
Finalità: Il progetto “C.C.R.” si prefigge di educare gli alunni del Circolo: al senso di legalità e
responsabilità civica; alla costruzione di rapporti reciproci fondati sulla partecipazione democratica e la
valorizzazione delle diversità; allo sviluppo di sentimenti di mutua solidarietà e rispetto degli altri.
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Attraverso concrete esperienze di carattere cognitivo, affettivo e operativo, punta a stimolare l’impegno
civico e la formazione culturale dei ragazzi rispetto sia ai problemi del territorio, sia alle tematiche più
generali di carattere sociale, con particolare riferimento al rispetto della legalità e ai diritti dell’infanzia
in Italia e nel mondo.
Obiettivi:
• Comprendere la necessità dell’esistenza di regole per la convivenza.
• Comprendere la necessità di un sistema sanzionatorio per il mancato rispetto delle regole
prefissate.
• Comprendere l’esistenza dei diritti dell’uomo e del cittadino derivanti dal diritto naturale che è
preminente e dal diritto positivo che è chiamato a organizzare in concreto la civile convivenza.
• Capire come ciascun cittadino possiede diritti e, a fronte di essi, assume una precisa
responsabilità in termini di doveri.
• Conoscere i documenti fondamentali del diritto universale: Convenzione universale dei diritti
dell’uomo del 1948; Convenzione Internazionale sui diritti dell'Infanzia del 1989.
• Saper accettare con onestà e disponibilità l’esistenza del “gioco” democratico con le sue regole,
acquisendo il concetto di “delega partecipata”.
• Acquisire la capacità di assumere ruoli in rappresentanza degli altri.
• Saper accogliere la responsabilità che il ruolo assunto comporta per sé e per gli altri.
• Comprendere il meccanismo dell’elezione democratica.
• Conoscere, a grandi linee, l’attuale organizzazione politica italiana, con il sistema legislativo
nazionale e i più importanti articoli della Costituzione.
• Conoscere il sistema amministrativo locale comprendendo, in particolare, l’organizzazione e i
compiti dell’amministrazione comunale e dei suoi organismi.
PROGETTO “ACCOGLIENZA”
L’accoglienza per gli alunni di tutte le sezioni, classi e moduli è considerata come uno stile di approccio
che facilita la reciproca conoscenza, la condivisione, l’integrazione. Si prevedono per gli alunni della
scuola dell’infanzia e primaria:
• Incontri con la famiglia e i docenti della scuola di provenienza;
• Conoscenza del bambino e della sua storia;
• Visita alla nuova scuola e conoscenza reciproca dei docenti.
PROGETTO CONTINUITÀ SCUOLA DELL’INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA
Premessa La Legge 148/90, art. 2-3 ed i relativi decreti applicativi, sanciscono e definiscono le forme e le
modalità atte a concretizzare i momenti di raccordo pedagogico, curricolare ed organizzativo tra i vari
ordini di scuola. Il progetto continuità nasce dall’esigenza di garantire al bambino un percorso formativo
completo. Quello del passaggio dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria è un momento importante,
pieno di incertezze, di novità e di impegni sia scolastici che extrascolastici. Il progetto mira a supportare
il bambino in questo approccio con la Scuola di grado superiore, mettendolo a contatto con gli ambienti
fisici in cui andrà ad operare, con gli insegnanti e con un metodo di lavoro sempre più intenso e
produttivo. Valorizzando le competenze già acquisite e nel rispetto di quelle che sono le caratteristiche
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DIREZIONE DIDATTICA STATALE II CIRCOLO “GIOVANNI XXIII” COD. MIN. CTEE06800
Via Vulcano, 12 - 95047 Paternò(CT) - Tel/Fax 095/841054 e-mail:[email protected] – C.F. 80013160876
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proprie dell’età evolutiva che il bambino sta attraversando, verranno promosse attività improntate sul
gioco e sul gioco – lavoro. L’aspetto ludico consentirà ai bambini di inserirsi nel nuovo ambiente senza
traumi e di vivere le nuove esperienze scolastiche serenamente.
Finalità Agevolare il passaggio fra i diversi ordini di scuola favorendone la continuità ed una proficua
collaborazione. Consentire ai bambini della Scuola dell’Infanzia di conoscere in modo graduale
l’ambiente della Scuola Primaria. Stimolare, negli alunni della Scuola Primaria, un senso di responsabilità
nei confronti dei loro compagni più piccoli. Realizzare fra gli insegnanti uno scambio di informazioni utili
alla conoscenza dei bambini e dei percorsi didattici da loro effettuati.
Progetto continuità
Il Progetto coinvolge i Bambini dell’ultimo anno di Scuola dell’Infanzia, gli Alunni delle attuali classi
Quinte e/o Prime di Scuola Primaria unitamente alle Insegnanti delle future classi Prime.
OBIETTIVI EDUCATIVI
• Promuovere la conoscenza.
• Diminuire l’ansia e l’insicurezza davanti al cambiamento.
• Facilitare l’integrazione nel nuovo contesto scolastico.
• Riconoscere le emozioni su di sé e sugli altri.
• Comprendere l’universalità delle emozioni e le possibilità di superarle anche parlandone.
• Saper esprimere le emozioni con termini appropriati e nuovi • Produrre testi iconici e verbali per
esprimere le emozioni.
MOMENTI CARDINE DEL PROGETTO CONTINUITÀ
Incontro tra i bambini in uscita della scuola dell’infanzia e gli alunni delle classi quinte, per conoscere
spazi, personale e organizzazione della scuola primaria. L’incontro ha lo scopo di aprire una finestra sulla
nuova realtà scolastica in cui fra qualche mese i bambini di 5/6 anni saranno immersi, cercando di
diminuire la tensione che inevitabilmente viene determinata da ogni passaggio.
ATTIVITÀ PREVISTE
• Lettura di testi con tema comune, commento e riflessione.
• Momento di riflessione conclusiva e raccolta di proposte per l’elaborazione del testo.
• Rielaborazione del testo attraverso vari linguaggi espressivi:
• Schedatura del testo.
• Rilevazione di momenti “forti” del racconto.
• Costruzione di un libro per immagini.
• Creazione di un Fumetto.
• Cartelloni con illustrazioni e didascalie.
• Realizzazione di un fascicoletto per tutti gli alunni.
• Drammatizzazione e sonorizzazione della storia.
• Studio e rappresentazione dell’ambiente della storia.
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SPAZI
Gli spazi previsti per la realizzazione di tale progetto saranno:
• Spazi interni:
• Laboratorio di pittura;
• Le aule;
• L’aula multimediale.
• Spazi esterni:
• Il giardino.
MATERIALI Colori, pastelli, cere, pennarelli, matite, temperini, gomme, gessetti, pennelli, fogli da
disegno, cartoncini di varia grandezza e spessore, carta collage, crespa, colla vinilica, forbici, pistola a
caldo.
MEZZI
Fotocopiatrice, C D, macchina fotografica, LIM
MODALITÀ di MONITORAGGIO
• Incontri tra i docenti responsabili del progetto
• Report di risultato
• Mostra mercato
• Questionari di gradimento
PROGETTO CONTINUITÀ SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Garantire a ciascun alunno di vivere l’esperienza scolastica senza “fratture”, favorendo un processo di
“assimilazione” e “accomodamento” rispetto ai percorsi già intrapresi e da intraprendere.
OBIETTIVI
• Avvio alla valutazione ed alla riflessione sulle proprie aspirazioni.
• Orientamento nel nuovo edificio e conoscenza degli aspetti organizzativi della scuola.
• Collaborazione con i ragazzi della scuola secondaria di primo grado.
• Abilità di comunicazione e di espressione nel saper porre domande e curiosità sulla scuola
secondaria di primo grado.
FINALITÀ
• Offrire occasioni di sviluppo della personalità per consentire ad ogni alunno di vivere
positivamente il proprio processo di formazione personale.
• Favorire la progressiva maturazione della coscienza di sé, seguendo l’alunno nel processo di
conoscenza di sé stesso, delle proprie aspirazioni per la sua vita futura.
• Favorire l’unità del percorso educativo degli alunni.
• Facilitare il passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado.
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•
Favorire la possibilità di comunicazione per agevolare il passaggio tra i due ordini di scuola.
IL PROGETTO OPEN DAY
La scuola apre le porte e la didattica prende vita nei laboratori, nelle aule con le LIM, tra esperimenti
scientifici e produzioni artistiche disseminate per tutti gli spazi. L’Open Day è, infatti, una iniziativa con la
quale si intende far conoscere ai genitori ed ai bambini del territorio gli ambienti del nostro istituto con
le attività che vi si svolgono. A tal fine, gli insegnanti e gli alunni che già operano nella scuola
proporranno laboratori creativi, ludici, scientifici, linguistici…
OBIETTIVI
• Conoscenza dei diversi locali della scuola
• Primo approccio con il Piano dell’Offerta Formativa d’istituto
PROGETTO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE
Il progetto è incentrato sull’Educazione Alimentare, come reale educazione al benessere e alla
consapevole conoscenza del cibo per migliorare il rapporto con esso. Le insegnanti affrontano
l’argomento avvalendosi di sussidi audiovisivi e materiale cartaceo; lavori di gruppo, dialoghi e
discussioni in classe. Per la realizzazione del progetto vengono usati materiali di facile consumo presenti
nella classe. L’argomento è suddiviso in diverse tematiche ed è affrontato da diversi punti di vista. Ogni
tematica è trattata in maniera differenziata a seconda degli interessi che via via emergono, lungo il
percorso progettuale, nell’ambito della classe. Vengono elaborati lavori di gruppo sui cibi e il loro
apporto nutritivo. Obiettivo finale di questo lavoro è quello di far scoprire che i prodotti agro-alimentari,
al di là di essere nutrimento, rappresentano un preciso valore culturale che può raccontare molto della
nostra storia e delle nostre origini, che può aiutarci a comprendere meglio noi stessi e gli altri, ma anche
le complesse problematiche collegate alla qualità, alla tipicità, alla biodiversità, alla geografia alimentare
e così via. “Agricoltura” non vuol dire solo “produzione”, ma anche tutela e riscoperta di tradizioni
millenarie, nel rispetto di valori di operosità, di sobrietà, di risparmio, di rispetto per l’ambiente e, in
ultima analisi, di una precisa scelta di vita
IO GIOCO A BASKET E TU?… METTILA NEL CESTO GIUSTO!!!
IL TENNIS A SCUOLA
Questi progetti vogliono tracciare, attraverso l’opera di Esperti di Educazione Fisica specializzati nella
pallacanestro e nel tennis, un percorso educativo e didattico nel quale la cultura della pratica sportiva
diventi:
• Strumento di attrazione per i giovani.
• Percorso formativo da utilizzare in tutti i momenti della vita.
• Momento di confronto sportivo, sociale ed etico.
• Stile di vita orientato al rispetto dei valori positivi dello sport.
PROGETTO SCUOLA E SICUREZZA
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Il D.L g s. 81/2008 (T.U. sulla Salute e Sicurezza sul lavoro) che ha recepito il D.L g s 626/1994 e le sue
successive modifiche e integrazioni, prevede che all’interno della scuola ci siano specifici strumenti
preventivi che consentano di prevenire gli infortuni sul lavoro, le malattie professionali e la messa in
sicurezza delle strutture tramite:
• L’informazione
• La Formazione e l’Addestramento
• L’attenta rilevazione sistematica dei fattori di rischio e la pianificazione necessaria per la loro
riduzione.
La scuola, normalmente considerata la prima fondamentale istituzione dopo la famiglia, è il luogo per la
trasmissione di una cultura della sicurezza.
La sicurezza, come tema trasversale all’interno della programmazione, è pertanto un capitolo
qualificante del POF. Gli alunni saranno sensibilizzati (con percorsi differenziati in base all’età dei
bambini e alle scelte delle insegnanti) rispetto ai seguenti temi:
• Prevenzione di rischi, incidenti e infortuni a casa, a scuola, sul territorio
• Educazione stradale
• Educazione dei comportamenti in caso di rischio sismico e di incendio (prove di evacuazione)
PROGETTI EXTRACURRICOLARI
In orario extracurricolare, come ampliamento dell’offerta formativa, dai team docenti sono stati
proposti sino al presente anno scolastico progetti laboratoriali particolari per quanto attiene le
tematiche e le metodologie. La presentazione dettagliata delle varie attività e dei progetti è inserita in
un apposito raccoglitore, disponibile per la consultazione negli uffici di Direzione, che documenta in
modo esplicito le azioni per la realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa dell’istituto. Le attività, da
proporsi in orario aggiuntivo per gli insegnanti e compatibili con le risorse finanziarie, sono:
• Progetto: “La scatola delle emozioni”
• Progetto: “Cuntamu…cantamu..ballamu…”
• Progetto: “Un bastimento carico di azioni… (scuola dell’infanzia)
• Progetto: ”Non buttarmi ma… ti riciclo, ti trasformo, ti suono”
• Progetto: “Progetto carnevale”
• Progetto: Continuità
• Progetto: “Teatro a scuola”
• Progetto : ”Il giornalino a scuola”
• Progetto fine anno: “Finalmente tutti uniti”
Viene previsto l’avvio di progetti che prevede scambi culturali tra le nazioni come il programma:
• eTwinning: Una cooperazione multilaterale tra istituzioni di paesi partecipanti diversi al fine di
condurre attività di collaborazione - solitamente progetti su piccola scala.
• Erasmus Plus: è un Progetto di cooperazione nell’educazione scolastica, promosso dalla
Comunità Europea. Offre ad alunni e insegnanti la possibilità di lavorare insieme ai coetanei e ai
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•
colleghi di altri Paesi d’Europa su temi di comune interesse nell’ambito della normale attività
scolastica. Questa cooperazione permette ai partecipanti di scambiare esperienze, esplorare
differenti aspetti delle diversità
culturali, sociali ed economiche in Europa.
PROGETTI DI RECUPERO
CLASSI PRIME
Discipline coinvolte Italiano e Matematica
Italiano: Obiettivi di Apprendimento
• Sviluppare la capacità di ascoltare, comprendere e comunicare
• Leggere, comprendere semplici testi, individuare le successioni logico temporali
• Riferire con chiarezza esperienze vissute
• Leggere parole, frasi di diverso genere
• Associare i digrammi e i trigrammi ai corrispondenti fonemi
• Conoscere e applicare le convenzioni ortografiche più semplici.
Matematica: Obiettivi di Apprendimento
• Acquisire il concetto di numero e conoscerne il valore posizionale
• Leggere, scrivere, confrontare i numeri naturali
• Scomporre e comporre i numeri in decine e unità
• Acquisire il concetto e la tecnica delle operazioni con materiale strutturato e non
• Comprendere situazioni problematiche.
CLASSI SECONDE
Italiano: Obiettivi di Apprendimento
• Sviluppare la capacità di ascoltare, comprendere e comunicare
• Leggere, comprendere semplici testi, individuare le successioni logico temporali
• Riferire con chiarezza esperienze vissute
• Leggere parole, frasi di diverso genere
• Associare i digrammi e i trigrammi ai corrispondenti fonemi
• Conoscere e applicare le convenzioni ortografiche
Matematica: Obiettivi di Apprendimento
• Acquisire il concetto di numero e conoscerne il valore posizionale
• Leggere, scrivere, confrontare i numeri naturali
• Scomporre e comporre i numeri in decine, unità e centinaia
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•
•
Acquisire il concetto e la tecnica delle operazioni con materiale strutturato e non
Comprendere situazioni problematiche, i dati essenziali e saperli risolvere
CLASSI TERZE
Italiano: Obiettivi di Apprendimento
• Sviluppare la capacità di ascoltare, comprendere e comunicare
• Leggere, comprendere semplici testi, individuare le successioni logico temporali
• Riferire con chiarezza esperienze vissute
• Leggere parole, frasi di diverso genere
• Associare i digrammi e i trigrammi ai corrispondenti fonemi Conoscere e applicare le convenzioni
ortografiche
Matematica: Obiettivi di Apprendimento
• Acquisire il concetto di numero e conoscerne il valore posizionale
• Leggere, scrivere, confrontare i numeri naturali
• Scomporre e comporre i numeri in decine, unità e centinaia
• Acquisire il concetto e la tecnica delle operazioni con materiale strutturato e non
• Comprendere situazioni problematiche, i dati essenziali e saperli risolver
• Strumenti e Mezzi Materiale vario di manipolazione, schede operative strutturate e non, spazioaula-palestra
RAPPORTI SCUOLA/FAMIGLIA
I rapporti scuola/famiglia rappresentano uno dei momenti più significativi della vita scolastica da inserire
nel più vasto “Progetto genitori”. Sono previsti: Incontri bimestrali della durata di 3 ore ciascuno;
incontri su appuntamento ogni qualvolta si ritenga necessario; Ai genitori, non autorizzati dal Dirigente o
da un suo delegato, non è concesso accedere alle classi durante l’orario delle lezioni.
PROGETTO “VISITE GUIDATE”
Regolamento viaggi d’istruzione e visite guidate: Disposizioni Generali
I viaggi di istruzione sono iniziative di integrazione della normale attività della scuola sia sul piano della
formazione generale della personalità degli alunni che sul piano del completamento della loro
preparazione culturale; hanno finalità di crescita personale mediante l’esperienza dell’organizzazione,
vissuta e partecipata, e di attività di comune interesse nel campo culturale, sociale, sportivo e ricreativo.
I viaggi di istruzione comprendono una vasta gamma di iniziative che si possono così sintetizzare:
Viaggi di integrazione culturale: in località italiane.
Tali viaggi rispondono all’esigenza di promuovere negli alunni una migliore conoscenza del loro paese
nei suoi spetti paesaggistici naturalistici, monumentali, culturali e folcloristici o la partecipazione a
manifestazioni;
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Viaggi d’integrazione della preparazione di indirizzo
Si tratta di viaggi che si prefiggono visite per l’acquisizione di esperienze di interesse specifico (es.
manifestazioni e rassegne musicali);
Visite guidate: si effettuano nell’arco di una sola giornata presso complessi aziendali, mostre,
monumenti, musei, gallerie, località di interesse storico artistico e parchi naturali.
PIANO ANNUALE DELLE VISITE GUIDATE E DEI VIAGGI D’ISTRUZIONE
All’inizio di ogni anno scolastico, il Collegio dei docenti, sentite le proposte dei Consigli di interclasse o di
singoli docenti, elabora il programma dei viaggi di istruzione e di visite guidate da presentare al Consiglio
di Circolo. In casi eccezionali si potrà chiedere al Consiglio di Circolo l’autorizzazione ad effettuare viaggi
di istruzione non previsti nel calendario, previo parere favorevole del Consiglio di Interclasse. Per
permettere all’Ufficio di segreteria di organizzare al meglio le attività e procedere alle prenotazioni, è
necessario che le proposte definitive siano presentate entro e non oltre il 15 novembre.
MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE
L’autorizzazione ad effettuare il viaggio di istruzione o la visita guidata verrà concessa, mediante
delibera del Consiglio di Circolo, in presenza dei seguenti requisiti:
Indicazione dell’attività di preparazione svolta ai fini di illustrare agli alunni il significato culturale del
viaggio di istruzione o della visita guidata;
Indicazione di come tale attività si collochi nel quadro degli obbiettivi scolastici e delle discipline;
Parere favorevole del Consiglio di Interclasse;
Presenza di almeno un accompagnatore ogni 15 alunni (nel caso di partecipazione di uno o più alunni in
situazione di handicap, presenza di un ulteriore accompagnatore).
Di due docenti per classe per i viaggi di più giorni.
L’individuazione degli accompagnatori è subordinata alla loro effettiva disponibilità.
Deve essere prevista l’individuazione di un docente accompagnatore di “riserva”, disponibile a
partecipare al viaggio in caso di improvvisa rinuncia di un collega.
Partecipazione effettiva di un numero di allievi non inferiore ai 2/3 degli effettivi della classe, verificata
sulla base delle adesioni di massima espresse dalle famiglie.
A tale proposito, nella programmazione e nell’organizzazione dei viaggi, va tenuta presente l’esigenza di
contenerne il prezzo per favorire la partecipazione di tutti. In caso di non adesione per motivi economici
si interverrà con fondi di bilancio o con fondi gestiti dal Comitato Genitori. Gli alunni che non
partecipassero ai viaggi di istruzione sono tenuti a frequentare le lezioni;
Il rispetto di un tetto massimo di spesa concordato in sede di Consiglio di Interclasse con i
rappresentanti dei genitori.
La ricerca di equilibrio tra le classi, con l’auspicio che tutti possano partecipare ad un viaggio di
istruzione.
La consegna del programma dell’uscita ai genitori.
Limitatamente alle visite guidate in città e in località vicine, il Consiglio di Circolo, all’inizio di ogni anno
scolastico, delega il Dirigente Scolastico ad autorizzare le iniziative.
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MODULISTICA
Nel predisporre il piano annuale dei viaggi, gli insegnanti espliciteranno calendario, percorso, obbiettivi,
motivazioni in apposito modulo fornito dagli uffici di segreteria. L’Ufficio consegna agli insegnanti
interessati la lettera di incarico, gli elenchi in duplice copia. Al termine del viaggio è utile che gli
insegnanti accompagnatori consegnino all’Ufficio un elenco dei partecipanti con depennati gli eventuali
assenti e che informino gli Organi Collegiali e il Capo di Istituto degli inconvenienti verificatisi nel corso
del viaggio, con riferimento al servizio fornito dall’agenzia o dalla ditta di trasporto.
VERSAMENTO E QUOTA DI PARTECIPAZIONE
L’Ufficio di Segreteria, dopo la delibera del Consiglio di Istituto, prenderà accordi finanziari con l’agenzia
di viaggio o altro ente turistico, i quali assicurino non soltanto i prezzi migliori, ma anche le più sicure
garanzie riguardanti il viaggio o l'uscita. Successivamente contatterà il capogruppo dei singoli viaggi, al
quale verrà affidata da quel momento l’organizzazione del viaggio stesso.
Viste le disposizioni vigenti, i genitori o i loro rappresentanti, in collaborazione con gli insegnanti e
l’ufficio di segreteria provvederanno alla raccolta e al versamento delle quote nel bilancio della scuola
tramite bollettino di conto corrente postale o versamento sul conto corrente bancario intitolato
all’Istituzione Scolastica.
Il piano delle visite è così articolato:
Scuola primaria e scuola dell’infanzia:
USCITE DIDATTICHE / VISITE GUIDATE A.S. 2015/16
CLASSI METE
1e
Viagrande
e
2
Cioccolateria acese, museo dei pupi, acquario di Giarre, Agriturismo Giarre, Parco dell’Etna
(Nicolosi)
e
3
Piano Cesarea, Museo di Paternò, Siracusa.
4e
Visite nel territorio, Siracusa, Agrigento, Mazzara(Trapani)
e
5
Taormina, Agrigento, Siracusa, Teatro Bellini Catania, percorso agatino
Infanzia Itinerari agrituristici
Si potrebbero apportare modifiche alle mete in relazione a nuove progettazioni dell’interclasse.
PRIORITÀ E PIANO DI MIGLIORAMENTO
Alla luce degli obiettivi di processo rilevati come prioritari nel rapporto di autovalutazione e divenuti
punto di partenza del piano di miglioramento si realizza una progettualità che si avvierà nel prossimo
triennio con differente tempistica.
Si ritiene di dover segnalare per ogni obiettivo i relativi risultati attesi, gli indicatori di monitoraggio e le
modalità di rilevazione in itinere.
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Per ogni obiettivo si stabiliranno le azioni da attuare e gli effettivi positivi e negativi all’interno della
scuola e all’esterno in ambito territoriale e socio relazionale.
Obiettivo
Risultati attesi
Realizzare una
progettazione
condivisa tra docenti
della scuola primaria
e della secondaria.
L'apertura del circolo
didattico verso nuove
forme di progettazione
in collaborazione con
le scuole secondarie
del territorio per la
realizzazione di un
percorso didattico
unitario.
Potenziamento di
esperienze di
tutoraggio tra pari con
il rafforzamento di una
leadership consapevole
e condivisa che funga
da guida agli alunni più
deboli.
Potenziamento degli
apprendimenti con
l'aiuto reciproco tra
pari che,
opportunamente
guidato, diventi
momento
introduttivo alla
socializzazione.
Definizione di
valutazione comune
per le diverse
discipline.
Progettazione di
unità didattiche per il
recupero e/o
potenziamento delle
competenze.
Potenziamento della
progettazione
didattica, utilizzando
modelli comuni con
programmazione per
classi parallele, per
ambiti, per
continuità verticale.
Indicatori di
monitoraggio
Numero degli incontri tra
i docenti di scuola
primaria e secondaria,
numero dei documenti di
progettazione educativa
e disciplinare in chiave
verticale.
Numero di gruppi di
studio tra pari a classi
aperte guidato e
monitorato da docenti
tutor, Numero di report
dei docenti sui risultati
educativi degli incontri.
Modalità di rilevazione
Monitoraggio statistico
dei prodotti realizzati in
chiave condivisa, dei
risultati degli alunni
passati ad altro grado e
dei livelli di dispersione
scolastica nel percorso
tra scuola primaria e
secondaria
Monitoraggio in
collaborazione coi servizi
sociali del comune sui
casi di disagio sociale e
didattico ambientale
risolti.
La creazione di griglie
di valutazione
condivise ed univoche
e facilmente
intellegibili da allievi e
famiglie.
Numero di rubriche
comuni di valutazione,
numero di questionari di
gradimento delle
famiglie.
Monitoraggio dell'uso da
parte dei docenti dei
nuovi strumenti di
valutazione per la
formulazione dei giudizi
quadrimestrali.
Garantire la continuità
didattica tra scuola
dell'infanzia, primaria e
secondaria, realizzando
una progettazione
condivisa tra i docenti
dei diversi ordini di
scuola.
Numero di incontri tra i
docenti dei diversi ordini
e gradi di scuola, numero
di documenti di
certificazione delle
competenze in entrata e
in uscita estesi a tutte le
classi.
La rilevazione verrà
effettuata con l'esame
dei verbali degli incontri
tra docenti di vari gradi
d'istruzione e con il
controllo statistico della
trasmissione di
certificazioni, dati e
informazioni sugli allievi
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Incrementare gli
incontri tra le
funzioni strumentali
dei diversi ordini di
scuola per
trasmissione di dati e
informazioni sugli
alunni.
Garantire la
continuità didattica
tra scuola primaria e
secondaria.
Condivisione del
progetto formativo
all’interno del gruppo
Funzioni Strumentali e
revisione della
Performance
organizzativa
Potenziamento di una
reale ed effettiva
continuità nel percorso
degli alunni in uscita
con le scuole
secondarie del
territorio.
Progettare un
La realizzazione di un
curricolo di scuola
curricolo unitario che
per tutte le discipline coinvolga ogni ambito
che possa rispondere disciplinare e sia
agli standard dei
univoco e progressivo
nuovi curricola
per ogni classe.
nazionali.
Potenziamento dei
gruppi di livello per
classi aperte con
docenti tutor che
guideranno le attività
di recupero.
Incremento e
crescita dei rapporti
con gli Enti locali
come Comune,
Provincia e con le
associazioni presenti
nel territorio.
Incremento di attività
di recupero per classi
parallele in orario
curricolare ed
extracurricolare in cui il
docente stimoli le
capacità e le
competenze
dell'allievo.
Realizzazione di
progetti condivisi tra
scuola ed enti locali
per la conoscenza del
territorio di
appartenenza e delle
sue istituzioni e
collaborazioni in rete.
tra le scuole.
Numero di Incontri tra le Verbali degli incontri
Funzioni strumentali e lo condivisi delle funzioni
staff del dirigente,
strumentali con
Numeri di report sulle
realizzazione di un piano
proprie attività con punti di ricaduta trasversale,
di forza e debolezza e
questionari di
proposte di
gradimento del collegio
dei docenti sullo Staff.
miglioramento.
Numero di riunioni per la Diario di bordo delle
continuità didattica,
attività delle Funzioni
numero dei documenti
strumentali preposte.
condivisi tra i due ordini
di scuola.
Numero dei documenti
di progettazione dei
consigli di interclasse e i
verbali degli incontri di
progettazione.
Numero di corsi di
recupero per classi
parallele, numero di
griglie valutative dei
risultati dei corsi di
recupero.
Numero di progetti e reti
realizzate con
stakeholders ed enti
locali
Schede di rilevazione
degli esiti degli incontri
di progettazione e di
interclasse, questionari
rivolti alle famiglie sul
curricolo trasversale e
sui conseguenti risultati
educativi.
Un monitoraggio
statistico degli esiti
infraquadrimestrali e
finali degli allievi di tutte
le classi.
Monitoraggio dei
risultati attesi e ricaduta
sul territorio della
collaborazione tra scuola
ed istituzioni.
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DIREZIONE DIDATTICA STATALE II CIRCOLO “GIOVANNI XXIII” COD. MIN. CTEE06800
Via Vulcano, 12 - 95047 Paternò(CT) - Tel/Fax 095/841054 e-mail:[email protected] – C.F. 80013160876
e-mail: ctee06800n@istruzione. it – [email protected]
Definire una
certificazione delle
competenze in
entrata e in uscita
dei bambini dei
diversi ordini di
scuola.
Valorizzazione delle
risorse umane con
compiti e ruoli
formalizzati.
Ampliamento dei
rapporti con le
famiglie attraverso lo
sportello genitori per
favorire la
collaborazione tra
scuola e territorio.
Gli allievi con bisogni
educativi speciali
saranno integrati con
il coinvolgimento del
gruppo classe e delle
famiglie.
La realizzazione di un
quadro chiaro delle
competenze
dell'allievo
dall'ingresso nel primo
grado d'istruzione e
fino al completamento
dell'iter della scuola
primaria.
Realizzazione di un
funzionigramma
dettagliato.
La realizzazione di uno
sportello genitori di
consulenza psicologica
e pedagogica con
l'utilizzo di esperti del
settore.
realizzazione di un
compito unitario per i
due gradi dell'infanzia
e della scuola primaria,
che sia attuato anche
in famiglia e consenta
agli allievi con bisogni
educativi speciali di
integrarsi nel gruppo
classe.
La realizzazione di
una maggiore
nuovi ambienti di
familiarità con le nuove
apprendimento, non tecnologie in un
più luoghi fisici, ma
ambiente comodo,
spazi condivisi per un funzionale e
confronto di
relazionalmente
esperienze e
aperto, in cui l'allievo
Numero delle
certificazioni delle
competenze dalla prima
alla quinta classe.
Monitoraggio e
rilevazione per
interclasse degli esiti
degli allievi dalla prima
alla quinta classe e delle
competenze di
cittadinanza acquisite
Numero di indicatori
misurabili e relativi a
ciascun incarico
assegnato, numero di
indagini sistemiche per il
monitoraggio della
performance del
personale incaricato.
Numero dei casi trattati,
numero di ore di attività
dello sportello.
Questionari di
gradimento rivolti al
Collegio dei docenti, al
personale ATA e alle
famiglie degli allievi.
Numero di compiti
unitari realizzati, numero
di incontri tra docenti,
famiglie ed equipe ASP
per valutare i progressi
di integrazione.
Report dei docenti sulle
attività per competenze,
Esposizione dei prodotti
realizzati dall'alunno BES
col gruppo classe.
Numero di prodotti
multimediali realizzati in
ambito multidisciplinare,
numero di ambienti di
apprendimento
riorganizzati, numero di
prodotti realizzati in
Monitoraggio delle
attività laboratoriali
svolte durante l'anno e
dei risultati attesi,
Mostra finale dei
prodotti realizzati.
Monitoraggio della
ricaduta delle attività
dello sportello
sull'azione didattica
quotidiana.
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DIREZIONE DIDATTICA STATALE II CIRCOLO “GIOVANNI XXIII” COD. MIN. CTEE06800
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competenze.
sia attore consapevole
del suo sapere.
ambito laboratoriale.
Sulla base di tale obiettivi di processo con una rete di scuole del territorio e con le fonti di finanziamento
dell’USR si è deciso di avviare tre progetti prioritari che siano in linea con le priorità avvertite come
urgenti. La linea strategica del nostro piano di miglioramento è quella di favorire come prioritario uno
sviluppo professionale attraverso l’aggiornamento e la formazione in servizio del personale con
ricadute dirette sui docenti ed indirette sugli allievi circa:
• l’efficienza, l’efficacia e la qualità della mediazione didattica;
• le pratiche valutative dei processi della didattica per competenze;
• l’utilizzo delle tecnologie e della dimensione laboratoriale per supportare i processi di
insegnamento/apprendimento e migliorare gli esiti degli studenti.
Le aree privilegiate e prioritarie da toccare nel nostro Piano saranno quelle relative allo Sviluppo
professionale delle risorse, alla Progettazione della didattica e valutazione degli esiti e quella relativa ai
risultati.
ELENCO DEI PROGETTI DI MIGLIORAMENTO
INDICARE LE AREE DI MIGLIORAMENTO E LE RELATIVE AZIONI
AREA DA MIGLIORARE
NECESSITÀ DI
MIGLIORAMENTO
Area: Sviluppo professionale Potenziare l’efficacia
dell’insegnamento attraverso
delle risorse
l’innovazione metodologicodidattica
Area: Progettazione della
didattica e valutazione degli
esiti
Favorire il miglioramento di
pratiche e contenuti dei processi
valutativi quali strumenti utili a
riorientare
gli
interventi
formativi e renderli più adeguati
GRADO DI PRIORITÀ
1
2
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alle esigenze individuali.
3
Area: Risultati
Realizzare il miglioramento della
qualità dell’offerta formativa e lo
sviluppo dell’innovazione attraverso
l’uso delle tecnologie nella didattica
Nello specifico dunque i progetti identificati sono:
1. “EFFICACE…MENTE”
•
•
•
•
Efficacia ed efficienza dell’azione formativa della scuola-ore 3
Metodologie dell’insegnamento e tecniche per l’apprendimento-6 ore
Metodologie didattiche innovative a supporto dell’apprendimento scolastico10 ore
Strumenti standard per la misurazione dell’efficacia dei processi di
insegnamento/apprendimento-6 ore
2. “VALUTARE POSITIVA…MENTE”
•
•
La valutazione nel processo di insegnamento/apprendimento-2 ore
Modelli e strumenti per la verifica e la valutazione degli apprendimenti-6 ore
3. “INNOVATIVA…MENTE”
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•
•
Tic e didattica a favore dei processi di apprendimento-3 ore
Web application per la didattica ( presentation tool, bacheche virtuali, social
network)- 12 ore
PROGETTO 1
Indicazioni di progetto Titolo del progetto
Responsabile del progetto
Date di inizio e fine progetto
La pianificazione
“EFFICACE…MENTE”
Docente:
Gennaio 2016-Maggio 2016
Indicatori di
Valutazione
-Numero docenti
partecipanti alla
formazione
-Grado di
soddisfazione dei
partecipanti alla
formazione
-Monitoraggio uso
didattico delle
modalità progettuali
ed operative delle
tecniche
sperimentate.
Relazione tra la linea Il progetto è in linea con la linea strategica
strategica del Piano e del piano in quanto favorisce la
il progetto
consapevolezza della centralità del ruolo del
docente nel processo di trasformazione e
qualificazione delle azioni di
insegnamento/apprendimento in atto.
Pianificazione
obiettivi operativi
Obiettivi Operativi
Incrementare la
formazione dei
docenti per
sostenere lo sviluppo
nell’ambito dei
processi-chiave
focalizzando in
particolare
l’attenzione sulla
ricerca educativa e
sull’innovazione
metodologica nella
didattica.
Risorse umane
necessarie
• Figure del team di miglioramento
• Formatore
• Docenti
Il progetto fa riferimento ad un percorso
Destinatari del
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progetto (diretti e
indiretti)
La realizzazione
Descrizione delle
principali fasi di
attuazione
formativo
generale che coinvolge gruppi di docenti di 5
Istituzioni scolastiche del territorio, in Rete
per la definizione e attuazione dei Piani di
Miglioramento elaborati in esito al processo
di Autovalutazione.
• Destinatari diretti:
22 docenti appartenenti ai tre ordini di
scuola;
• Destinatari indiretti:
Allievi delle classi coinvolte nella
sperimentazione.
Prima Fase
• Azioni di informazione e condivisione
degli obiettivi progettuali negli Organi
competenti (C. d. D., C. d. I.);
• Procedure per il reclutamento dei
formatori;
• Individuazione dei formatori.
Seconda Fase
• Attività di formazione- 25 ore
• Azioni di monitoraggio
Descrizione delle
attività per la
diffusione del
progetto
Il monitoraggio e i
risultati
Descrizione delle
azioni di
monitoraggio
Target
Terza Fase
• Trasferimento delle pratiche nell’attività
didattica;
• Azioni di monitoraggio.
Azioni di informazione interna ed esterna
attraverso:
• Incontri informativi rivolti a docenti e
genitori
• Diffusione di materiale informativo
• Documentazione sul sito della scuola
Il T.d.M. prevede due responsabili per le
azioni di monitoraggio e valutazione del
Piano che hanno il compito di costruire
strumenti di rilevazione al fine di garantire il
controllo e la gestione della qualità dei
processi attivati.
• Incremento dell’80% dei docenti che
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Note sul
monitoraggio
Il riesame e il
miglioramento
Modalità di revisione
delle azioni
Criteri di
miglioramento
Descrizione delle
attività di diffusione
dei risultati
Note sulle possibilità
di implementazione
del progetto
realizzano esperienze di
insegnamenento/apprendimento in linea
con le competenze attese a seguito della
formazione;
• Costruzione di almeno due tipologie di
strumenti spendibili nelle attività
didattiche;
• Miglioramento dei risultati di
apprendimento degli alunni coinvolti
nella sperimentazione.
Controllo periodico da parte del T.d.M. per
pianificare ed orientare le decisioni
strategiche
Incontri periodici del T.d.M. al fine di:
• Monitorare lo stato di avanzamento delle
attività poste in essere;
• Valutare l’efficacia delle azioni rispetto al
target;
• Ridefinire eventualmente obiettivi, tempi
ed approcci.
• Impatto sui docenti:
Confronto sulle ricadute positive
dell’intervento formativo;
Condivisione di buone pratiche.
• Impatto sugli allievi:
Miglioramento della partecipazione alle
attività didattiche;
Ricaduta sugli apprendimenti.
Incontri con gli OO.CC.;
• Stampa e diffusione dei prodotti del
progetto;
• Pubblicazione sul sito web della scuola;
• Organizzazione di eventi per
presentazione al territorio.
Potenziamento delle iniziative di formazione
e sperimentazione a sostegno dei Processi
chiave della scuola, al fine di definire
procedure e protocolli consolidati e diffusi
nella didattica quotidiana.
SCHEMA DI ANDAMENTO PER LE ATTIVITÀ DEL PROGETTO: ”EFFICACE…MENTE”
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ATTIVITÀ
RESPONSABILE
Tempificazione attività
(mesi di avvio)
G
Incontri del Team di
miglioramento
Dirigente scolastico
x
Individuazione esperti
Dirigente scolastico
x
Avvio progetto
Team di miglioramento
F
M
A
SITUAZIONE
(attuata; non ancora
avviata; avviata; in
linea/non in linea con gli
obiettivi; etc…)
x
Realizzazione attività
Formatore
Trasferimento delle
pratiche nell’attività
didattica
Docenti coinvolti
Monitoraggio progetto
Responsabili azioni di
valutazione
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
PROGETTO 2
Indicazioni di progetto Titolo del progetto
Responsabile del progetto
Date di inizio e fine progetto
“VALUTARE POSITIVA…MENTE”
Prof./Prof.ssa ______________________________
Gennaio 2016-Maggio 2016
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La pianificazione
(Plan
Pianificazione obiettivi
operativi
Obiettivi operativi
Indicatori di valutazione
Potenziare la
formazione dei docenti
per sostenere lo
sviluppo nell’ambito
dei processi-chiave
focalizzando
l’attenzione in
particolare sul controllo
dei processi di
apprendimento e sulla
qualità della
valutazione scolastica.
-Numero docenti
partecipanti alla
formazione
-Grado di soddisfazione
dei partecipanti alla
formazione
-Monitoraggio adozione
nella didattica delle
proposte metodologiche
e dei modelli di lavoro
sperimentate.
Relazione tra la linea
strategica del Piano e il
progetto
Il progetto è in linea con gli orientamenti strategici
del Piano in quanto mira a fornire ai docenti
specifiche competenze metodologiche in ambito
valutativo finalizzate a stabilire un sistema di
valutazione che promuova il riconoscimento del
livello di qualità raggiunto da ogni singolo allievo e
lo stimoli al continuo miglioramento.
Risorse umane necessarie
-Figure del team di miglioramento
-Formatore
-Docenti
Destinatari del progetto
(diretti e indiretti)
•
•
Destinatari diretti:
-20 docenti appartenenti ai tre ordini di
scuola;
Destinatari indiretti:
-Allievi delle classi coinvolte nella
sperimentazione.
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Budget di progetto
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle principali
fasi di attuazione
•
•
Prima Fase
Azioni di informazione e condivisione degli
obiettivi progettuali negli Organi competenti
(C. d. D., C. d. I.);
Procedure per il reclutamento dei formatori;
Individuazione dei formatori.
•
•
Seconda Fase
Attività di formazione- 8 ore
Azioni di monitoraggio
•
•
•
Descrizione delle attività
per la diffusione del
progetto
Il monitoraggio e i
risultati
(Check)
Descrizione delle azioni di
monitoraggio
Terza Fase
Trasferimento delle pratiche nell’attività
didattica;
Azioni di monitoraggio.
Azioni di informazione interna ed esterna
attraverso:
-Incontri informativi rivolti a docenti e genitori
-Diffusione di materiale informativo
-Documentazione sul sito della scuola
Il T.d.M. prevede due responsabili per le azioni di
monitoraggio e valutazione del Piano che hanno il
compito di costruire strumenti di rilevazione al
fine di garantire il controllo e la gestione della
qualità dei processi attivati.
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Target
Note sul monitoraggio
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Modalità di revisione delle
azioni
Criteri di miglioramento
•
Incremento dell’80% dei docenti che applicano
strategie di valutazione formativa in classe;
• Costruzione di almeno due tipologie di
strumenti spendibili nelle attività didattiche;
• Innalzamento dei livelli di competenze negli
allievi coinvolti dalla sperimentazione.
Controllo periodico da parte del T.d.M. per
pianificare ed orientare le decisioni strategiche.
Incontri periodici del T.d.M. al fine di:
-Monitorare lo stato di avanzamento delle attività
poste in essere;
-Valutare l’efficacia delle azioni rispetto al target;
-Ridefinire eventualmente obiettivi, tempi ed
approcci.
• Impatto sui docenti:
-Confronto sulle ricadute positive dell’intervento
formativo;
-Condivisione di buone pratiche;
-Cambiamento graduale nella visione della
valutazione.
• Impatto sugli allievi:
- Coinvolgimento attivo e riflessivo degli studenti
nel processo di valutazione e di autovalutazione;
- Promozione di sviluppo di competenze.
Descrizione delle attività di
diffusione dei risultati
Note sulle possibilità di
implementazione del
progetto
-Incontri con gli OO.CC.;
-Stampa e diffusione dei prodotti del progetto;
-Pubblicazione sul sito web della scuola;
-Organizzazione di eventi per presentazione al
territorio.
Integrazione con le azioni del percorso di
formazione /ricerca delle Misure di
accompagnamento 2015-16-Certificazione delle
competenze già in fase di realizzazione.
SCHEMA DI ANDAMENTO PER LE ATTIVITÀ DEL PROGETTO: ”VALUTARE POSITIVA…MENTE”
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ATTIVITÀ
RESPONSABILE
Tempificazione attività
(mesi di avvio)
G
Incontri del Team di
miglioramento
Dirigente scolastico
x
Individuazione esperti
Dirigente scolastico
x
Avvio progetto
Team di miglioramento
F
M
A
M
SITUAZIONE
(attuata; non ancora
avviata; avviata; in
linea/non in linea con gli
obiettivi; etc…)
x
Realizzazione attività
Formatore
Implementazione nelle
attività di valutazione
Docenti coinvolti
Monitoraggio progetto
Responsabili azioni di
valutazione
x
x
x
x
x
x
x
x
PROGETTO 3
Indicazioni di progetto Titolo del progetto
Responsabile del progetto
Date di inizio e fine progetto
La pianificazione
(Plan
Pianificazione
obiettivi operativi
“INNOVATIVA…MENTE”
Prof./Prof.ssa ______________________________
Gennaio 2016-Maggio 2016
Obiettivi operativi
Favorire la formazione dei
docenti per sostenere lo
sviluppo dei processichiave fornendo
Indicatori di valutazione
-Numero docenti partecipanti alla
formazione
-Grado di soddisfazione dei
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Relazione tra la
linea strategica
del Piano e il
progetto
Risorse umane
necessarie
Destinatari del
progetto
(diretti e indiretti)
strumenti digitali e
partecipanti alla formazione
metodologie innovative
-Monitoraggio delle esperienze di
finalizzati a rendere le
ambienti digitali attivate.
competenze digitali degli
allievi funzionali
all’apprendimento.
Il progetto è in linea con gli orientamenti strategici del Piano in
quanto mira a ridefinire il rapporto tra le tecnologie, le forme di
apprendimento e le modalità di organizzazione delle conoscenze
attraverso la configurazione di nuovi contesti didattici.
-Figure del team di miglioramento
-Formatore
-Docenti
•
•
Destinatari diretti:
-20 docenti appartenenti ai tre ordini di scuola;
Destinatari indiretti:
-Allievi delle classi coinvolte nella
sperimentazione.
Budget di
progetto
La realizzazione
(Do)
Descrizione delle
principali fasi di
attuazione
•
•
•
Prima Fase
Azioni di informazione e condivisione degli obiettivi
progettuali negli Organi competenti (C. d. D., C. d. I.);
Procedure per il reclutamento dei formatori;
Individuazione dei formatori.
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Descrizione delle
attività per la
diffusione del
progetto
Il monitoraggio e
i risultati
(Check)
Descrizione delle
azioni di
monitoraggio
Target
•
•
Terza Fase
Trasferimento delle pratiche nell’attività didattica;
Azioni di monitoraggio.
Azioni di informazione interna ed esterna attraverso:
-Incontri informativi rivolti a docenti e genitori
-Diffusione di materiale informativo
-Documentazione sul sito della scuola
Il T.d.M. prevede due responsabili per le azioni di monitoraggio e
valutazione del Piano che hanno il compito di costruire strumenti
di rilevazione al fine di garantire il controllo e la gestione della
qualità dei processi attivati.
•
•
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
•
•
Seconda Fase
Attività di formazione- 15 ore
Azioni di monitoraggio
Incremento dell’80% dei docenti che utilizzano tecnologie
nelle prassi organizzative e metodologico-didattiche.;
Miglioramento dei risultati di apprendimento degli alunni
coinvolti nella sperimentazione.
Note sul
monitoraggio
Controllo periodico da parte del T.d.M. per pianificare ed
orientare le decisioni strategiche.
Modalità di
revisione delle
azioni
Incontri periodici del T.d.M. al fine di:
-Monitorare lo stato di avanzamento delle attività poste in essere;
-Valutare l’efficacia delle azioni rispetto al target;
-Ridefinire eventualmente obiettivi, tempi ed approcci.
Criteri di
miglioramento
• Impatto sui docenti:
-Confronto sulle ricadute positive dell’intervento formativo;
-Condivisione di buone pratiche;
-Graduale ridefinizione degli obiettivi di formazione.
• Impatto sugli allievi:
- Promozione di processi di cittadinanza e di inclusione digitali;
-Innalzamento dei risultati nelle prove oggettive e standard.
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Descrizione delle
attività di
diffusione dei
risultati
-Incontri con gli OO.CC.;
-Stampa e diffusione dei prodotti del progetto;
-Pubblicazione sul sito web della scuola;
-Organizzazione di eventi per presentazione al territorio.
SCHEMA DI ANDAMENTO PER LE ATTIVITÀ DEL PROGETTO: ”INNOVATIVA…MENTE”
ATTIVITÀ
RESPONSABILE
Tempificazione attività
(mesi di avvio)
G
Incontri del Team di
miglioramento
Dirigente scolastico
x
Individuazione esperti
Dirigente scolastico
x
Avvio progetto
Team di miglioramento
F
M
A
M
x
Realizzazione attività
Formatori
x
Trasferimento delle
pratiche nell’attività
didattica
Docenti coinvolti
Monitoraggio progetto
Responsabili azioni di
valutazione
FONDI STRUTTURALI
x
x
x
x
x
x
x
x
SITUAZIONE
(attuata; non ancora avviata;
avviata; in linea/non in linea
con gli obiettivi; etc…)
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I Fondi Strutturali sono strumenti finanziari gestiti dalla Commissione Europea per rafforzare la coesione
economica, sociale e territoriale riducendo il divario fra le regioni più avanzate e quelle in ritardo di
sviluppo. Il Fondo Sociale Europeo (FSE) finanzia interventi nel campo sociale. Ha il compito di
intervenire su tutto ciò che concorre a sostenere l'occupazione mediante interventi sul capitale umano:
prevenire e combattere la disoccupazione, creazione di figure professionali e di formatori.
I beneficiari sono soprattutto giovani, donne, adulti, disoccupati di lunga durata, occupati a rischio di
espulsione dal mercato del lavoro e gruppi a rischio di esclusione sociale.
Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) finanzia gli interventi infrastrutturali nei settori della
comunicazione, energia, istruzione, sanità, ricerca ed evoluzione tecnologica.
Il MIUR è stato coinvolto nella gestione dei fondi strutturali durante la programmazione 1994-1999;
2000-2006 e 2007-2013. Dal 2006-2007 il nostro istituto ha realizzato progetti finanziati dai Fondi
strutturali Europei e Regionali per elevare il livello di competenza del personale e degli alunni. La scelta
delle azioni è stata orientata, in particolare su tematiche legate alla legalità all’utilizzo delle TIC,
all’integrazione e agli interventi per la promozione dell’eccellenza in matematica, lingua madre
e seconda lingua.
ORGANICO
Per l’organico di posti comuni e di sostegno (fabbisogno di posti – L. 107/2015, c. 14) si rimanda alla
piattaforma SIDI che tiene conto del numero degli iscritti per l’anno prossimo. Si precisa che per quanto
riguarda l’organico di sostegno si richiedono n. insegnanti rapporto 1:1 per gli alunni in situazione di
gravità (L. 104/92, art. 3 c. 3) e 1:2 per gli alunni senza situazione di gravità.
Si prevede per il triennio di riferimento n. 40 docenti posto comune primaria e n. 12 posto comune
infanzia su una base di circa 800 allievi e n. 20 docenti sostegno primaria e n. 3 docenti sostegno infanzia
sulla base di una media di 34 allievi disabili, n. 3 docenti R.C. Primaria e n. 1 docente R. C. Infanzia.
Organico personale ATA n. 13 collaboratori scolastici e n. 5 assistenti amministrativi poiché si considera
indispensabile un’unità in più per le accresciute esigenze di potenziamento e miglioramento.
ORGANICO DI POTENZIAMENTO (L. 107/2015 C. 7 E 14)
In base alle esigenze formative della nostra scuola si richiedono:
• n. 1 docente da assegnare alla scuola primaria per potenziamento educazione fisica
• n. 1 docente da assegnare alla scuola primaria per potenziamento musica
• n. 1 tecnologia per scuola primaria per potenziamento attività laboratoriali
• n. 1 docente ambito matematico scientifico per scuola primaria.
• n.1 docente da assegnare alla scuola dell’infanzia per primo approccio con la lingua inglese e
possibili sostituzioni per un giorno.
Totale n. 5 docenti.
PIANO DI FORMAZIONE DEI DOCENTI
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Nell’ambito dei processi di riforma e di innovazione della scuola, la formazione e l’aggiornamento del
personale docente e non docente sono elementi essenziali per il raggiungimento degli obiettivi formativi
previsti dal PTOF.
Gli obiettivi prioritari che si intendono perseguire, attivando corsi di formazione e aggiornamento per il
personale docente e A.T.A. del nostro Istituto sono i seguenti:
• motivare/ rimotivare alla professione;
• rafforzare le competenze progettuali, valutative, organizzative e relazionali in riferimento alla
qualità del servizio scolastico;
• approfondire i contenuti delle singole discipline, con particolare attenzione alle conoscenze che
la ricerca scientifica ha prodotto in anni successivi alla formazione universitaria dei docenti;
• rafforzare le competenze psicopedagogiche;
• potenziare le competenze didattiche alla luce delle innovazioni introdotte dalle recenti
indicazioni nazionali;
• attivare iniziative finalizzate al confronto con altri soggetti operanti nella società, da cui poter
trarre spunti e riflessioni che comportino una ricaduta didattica positiva sul lavoro quotidiano
svolto dal docente;
• adeguare la mediazione didattica alle richieste della nuova riforma.
Per realizzare tali obiettivi si agirà su due fondamentali linee:
• organizzare corsi interni, predisposti dall’Istituto, da scuole in rete, da enti di formazione, per
favorire uno sviluppo professionale proattivo; con particolare attenzione alla promozione di
approcci e culture nuove nei confronti del proprio ruolo e dei compiti ad esso connessi;
• favorire la partecipazione a corsi esterni inerenti la didattica innovativa per ogni singola
disciplina che rispondano ad esigenze formative del sistema scolastico nel suo complesso.
Si farà ricorso, volta per volta e secondo le esigenze, alle risorse sotto indicate:
• Personale docente interno alla scuola che abbia acquisito competenze in determinati settori
affini alle esigenze sopra evidenziate;
• Soggetti esterni che offrano la possibilità di mettere in opera un’attività di consulenza mediante
seminari e incontri- dibattito;
• Formazione a distanza e apprendimento in rete;
Il Piano di Formazione dei Docenti prevede, in sintonia con le Linee Guida emanate dal MIUR e in
presenza di stanziamento di fondi e modalità organizzative adeguati, le seguenti direttrici di intervento:
• formazione docenti neo-assunti
• formazione gruppo di miglioramento
• formazione animatore digitale
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• formazione figure sensibili del Servizio di Prevenzione Protezione.
In particolare per l’anno in corso sono in corso di attuazione i seguenti interventi:
• Incontro di formazione sul Visual Basic e linguaggi di programmazione per la partecipazione alla
Settimana del Codice con le classi
• Corso per il conseguimento della ECDL in collaborazione con il CPIA, formazione obbligatoria
per la Sicurezza, Le 12 idee delle Avanguardie Educative, Giocare coi tablet ed imparare,
Insegnare ai DSA.
AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE DELLA SCUOLA DIGITALE
(L. 107/2015, cc. 57-58)
La dematerializzazione, cioè l’uso di documenti digitali condivisi tramite il sito istituzionale o piattaforme
collegate, in luogo di moduli e stampe su carta, per gli atti amministrativi e la comunicazione con
l’utenza e il personale (L135/2012), si realizza principalmente attraverso il Registro elettronico.
La Scuola fa uso di un Registro elettronico ancora in via sperimentale e non aperto solo per il presente
anno scolastico alla consultazione dei genitori e degli alunni.
La sede centrale è dotata di cablaggio e wifi per il collegamento a Internet. Al momento il sistema
gestisce tra fissi e mobili tutti i dispositivi atti ai servizi amministrativi, laboratori didattici (fissi e mobili)
e Lavagne Interattive Multimediali di tutte le classi. Il sistema è realizzato in modo da garantire la
sicurezza informatica e la privacy di tutti gli utenti.
-Inoltre, il nostro Istituto si è candidato per ricevere i finanziamenti relativi al progetto PON-Fondi
Strutturali europei (Programmazione 2014-2020: Per la scuola - Competenze e ambienti per
l’apprendimento) per la realizzazione di nuovi ambienti multimediali (spazi alternativi per
l’apprendimento, laboratori mobili, aule “aumentate” dalla tecnologia, postazioni informatiche e per
l’accesso dell’utenza e del personale (o delle segreterie) ai dati e ai servizi digitali della scuola.
ANIMATORE DIGITALE (DM 435/2015)
Nella scuola è presente un animatore digitale, che ha il compito di favorire il processo di digitalizzazione,
di innovazione didattica, attraverso azioni di accompagnamento e supporto rivolte al personale, agli
studenti e alle famiglie e a tutte le altre figure coinvolte nel processo formativo.
OBIETTIVI PRINCIPALI
a) formare i docenti di tutte le discipline all'uso della tecnologia in classe per integrare la lezione
tradizionale e migliorare l'apprendimento degli studenti;
b) sviluppare una didattica inclusiva e collaborativa;
c) creare un team di docenti all'interno dello stesso cdc che possa collaborare in sintonia per una
programmazione innovativa, condivisa ed inclusiva;
d) promuovere la gestione del gruppo classe attraverso il cooperative learning
e) promuovere aspetti imprenditoriali della cultura digitale nell'Istituto.
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f) fornire adeguate informazioni sulla ricerca sul Web in modo sicuro e legale (e-safety,
cittadinanza digitale, rispetto del copyright, prevenzione e contrasto del cyberbullismo.
APPENDICE 1
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
Art. 1. Formazione di sezioni/classi
Art. 2. Orario delle lezioni
Scuola infanzia: Le Sezioni a tempo ridotto funzioneranno dalle ore 8,15 alle ore 13,15. La sezione a
tempo normale, Plesso Via Libertà funzionerà dalle ore 8,00 alle ore 16,15
Scuola primaria (centro): Classi: Prime, seconde, terze: dalle ore 8,00 alle ore 13.30 Sabato libero.
CPIA 2: L’orario delle lezioni, da Lunedì a Venerdì, sarà: dalle ore 16,45 alle ore 20,15 e quello delle
Attività Extracurriculari e dei Corsi Brevi sarà stabilito di volta in volta compatibilmente all’utilizzo dei
locali e della struttura della scuola.
Art. 3. Rispetto dell’attività e dell’orario scolastico
a) I compiti di vigilanza degli alunni spettano al personale docente nell’ambito degli obblighi previsti
dalla legge. L’obbligo di vigilanza si esplica nell’ambito scolastico e durante tutte le attività e le iniziative
organizzate o autorizzate dalla scuola.
b) Durante le ore di lezione a nessun estraneo è consentito l’accesso all’interno dei locali scolastici, nel
rispetto del regolare svolgimento dell’attività didattica-educativa e per motivi di sicurezza. Inoltre, non è
consentito ai genitori portare in aula oggetti o quant’altro eventualmente dimenticato a casa nelle ore di
lezione, ciò al fine di non disturbare il regolare svolgimento dell’attività didattico - educativa. Al
personale ausiliario spetta la sorveglianza sull’accesso dalle fino al momento di chiusura del portone
d’ingresso (ore 8,45 circa) e sul movimento nell’edificio durante le ore di lezione. c) I docenti hanno
l’obbligo di essere presenti a scuola cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni per vigilare e disciplinare
l’ingresso in classe degli alunni. Hanno altresì l’obbligo di vigilare al termine delle lezioni, sull’uscita degli
alunni dai locali scolastici.
d) Il personale ausiliario coadiuva il docente nel servizio di vigilanza durante l’ingresso e l’uscita degli
alunni e durante l’orario scolastico secondo le disposizioni di servizio.
e) I genitori devono accompagnare i propri figli all’ingresso dell’edificio scolastico all’orario stabilito.
L’orario d’ingresso e di uscita va rispettato; i bambini che arrivano in ritardo devono essere
accompagnati dai genitori e ammessi in classe previa autorizzazione del collaboratore del Dirigente
scolastico o del docente di classe. Gli alunni e i genitori possono sostare nel cortile interno dei plessi
per il tempo strettamente necessario alle operazioni d’ingresso e di uscita degli alunni.
f) Al suono della campana che stabilisce l’orario delle lezioni, ogni classe entrerà con il proprio
insegnante nell’aula assegnata.
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g) La scuola non può assumersi alcuna responsabilità specifica per gli alunni ritardatari che arrivano a
scuola quando la classe ha già raggiunto le aule. Gli alunni che dovessero arrivare in ritardo dovranno
essere autorizzati ad entrare in classe. Nelle sezioni di scuola dell’infanzia gli alunni saranno accolti fino
alle ore 9.00.
Art. 4. Intervallo ricreativo
Durante la pausa di socializzazione, che si svolgerà dalle ore 10.45, i docenti si organizzeranno con le
rispettive classi per l’utilizzo dei servizi igienici.
La presenza dei collaboratori scolastici garantirà costantemente la sorveglianza dei minori nel caso in
cui dovessero uscire dalle classi di appartenenza.
Art. 5. Fine delle lezioni
Allo scadere dell’orario delle lezioni, gli insegnanti accompagneranno ordinatamente le scolaresche fino
all’uscita. Per ragioni di sicurezza e per non creare intralcio al regolare ed ordinato deflusso degli alunni,
i genitori preleveranno i loro figli solo quando tutte le scolaresche hanno raggiunto i punti di raccolta e
non prima che l’insegnante li congedi. I genitori non sono autorizzati a sostare all’interno della scuola e
sono invitati a non impedire l’uscita degli alunni sostando nella zona antistante i portoni. a) Appena le
scolaresche vengono sciolte, cioè nel momento in cui, aperti i portoni, gli alunni defluiscono, la scuola
declina ogni responsabilità di qualsiasi natura, per eventuali situazioni di rischio che possano
determinarsi. Pertanto si esige puntualità nel prelevare gli alunni all’uscita.
b) Per motivi di sicurezza, i genitori sono tenuti a prelevare i propri figli al termine delle lezioni. Ciò
dovrà avvenire personalmente o tramite delega scritta dalla famiglia e rilasciata a persone adulte, previo
accertamento della loro identità
c) In caso di intemperie tali da pregiudicare la sicurezza e l’ordine pubblico, i familiari possono prelevare
i loro figli direttamente dalle aule, a partire da dieci minuti prima del termine delle lezioni.
d) Se un alunno deve lasciare la scuola prima della fine delle attività, l’insegnante autorizza l’uscita
anticipata solo se lo stesso viene ritirato personalmente da un genitore o da una persona delegata,
conosciuta e maggiorenne, previa dichiarazione scritta con cui si esonera l’Istituzione scolastica da
qualsiasi responsabilità oltre l’orario di uscita.
e) i genitori che, come è consuetudine diffusa nella nostra realtà, desiderano che i propri figli
percorrano da soli il tragitto da scuola a casa, devono rilasciare un’apposita dichiarazione scritta,
all’inizio dell’anno scolastico, con la quale sollevano i docenti e l’Istituzione scolastica da ogni
responsabilità per eventuali infortuni che dovessero accadere durante il percorso. (Solo per alunni di
quarta e quinta).
Art. 6. Giustificazione delle assenze
Le assenze oltre i cinque giorni verranno giustificate dai genitori. Per assenze per malattia superiori ai 5
gg. consecutivi è necessaria certificazione medica.
Art. 7. Permessi uscita anticipata dall’Istituto
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L’uscita dei singoli alunni, prima del termine delle lezioni, è permessa soltanto su richiesta scritta dei
genitori e autorizzata dai Collaboratori del Dirigente Scolastico o dal docente in servizio nella classe.
Nel caso in cui gli alunni abbiano necessità di lasciare la scuola, perché seriamente indisposti in orario di
lezione, verranno avvertiti tempestivamente i genitori, affinché provvedano a prelevare il l’alunno. Per
evitare la irreperibilità dei genitori al domicilio, gli stessi sono invitati a lasciare altri recapiti telefonici.
Art. 8. Attività di insegnamento
L’attività di insegnamento si svolge in 25 ore settimanali nella scuola dell’infanzia e in 22 ore settimanali
nella Scuola primaria, distribuite rispettivamente in cinque e sei giorni settimanali.
Alle 22 ore settimanali di insegnamento stabilite per i docenti della scuola primaria vanno aggiunte due
ore da dedicare alla programmazione didattica. Vengono effettuate ore 2 ogni sette giorni di martedì’
dalle ore 16,00 alle ore 18,00.
La quota eccedente l’attività frontale viene destinata, previa programmazione, ad attività di
arricchimento dell’offerta formativa e/o di recupero individualizzato per gruppi ristretti di alunni con
ritardo nei processi di apprendimento.
Gli insegnanti che non hanno effettuato tale programmazione o non impiegano totalmente la quota
oraria eccedente, destinano tali ore per supplenze in sostituzione di docenti assenti.
Art. 9. Attività funzionali all’insegnamento
Le attività di carattere collegiale riguardanti tutti i docenti sono costituite da:
a) Partecipazione alle riunioni del Collegio dei Docenti.
b) Attività di programmazione e di verifica di inizio e fine anno.
c) Informazioni alle famiglie sui risultati degli scrutini quadrimestrali.
d) Partecipazione alle attività collegiali dei Consigli di Intersezione e di Interclasse.
e) Svolgimento degli scrutini e degli esami compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione
come da normativa in vigore.
Per assicurare un rapporto efficace con le famiglie, sono stati destinati Assemblee di Sezione/classe e
colloqui con i genitori
Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni, gli insegnanti si troveranno in classe cinque minuti
prima dell’inizio delle lezioni e assisteranno all’uscita gli alunni medesimi.
Art. 10. Attività pubblicitarie
Non è ammessa nella scuola la presentazione e la vendita di materiale librario e altra merce. Non è
ammessa altresì la distribuzione di depliant riferiti ad attività private o che abbiano scopo di lucro.
Art. 11. Visite di integrazione culturale e di istruzione
Le richiese di uscite a mezzo scuolabus, limitate nell’ambito del territorio comunale, andranno avanzate
da parte degli insegnanti con congruo anticipo alla Segreteria ai fini organizzativi e burocratici.
Per quanto riguarda i viaggi per le attività sportive della scuola primaria, verrà richiesta alle famiglie
un’autorizzazione una tantum per tutte le date previste dal progetto.
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Per i viaggi d’istruzione di una o più giorni è necessaria l’approvazione del Consiglio di Circolo, che sarà
pronunciata nel mese di novembre. Entro tale mese dovranno essere dunque programmati tutti i viaggi
d’istruzione. I moduli, uno per ogni viaggio, andranno consegnati in segreteria. Entro il 20 dicembre
andranno confermati i viaggi d’istruzione di cui è stata verificata la fattibilità (costi, partecipanti,
accompagnatori, prenotazioni, etc.). Oltre tale data non sarà’ possibile modificare il piano uscite
didattiche approvato. Non verranno autorizzate uscite didattiche e/o viaggi d’istruzione per i quali non
siano stati individuati gli accompagnatori (almeno uno ogni 15 alunni più’ uno di riserva). È comunque
da preferire la presenza di tutti gli insegnanti di classe In caso di alunni disabili deve essere garantita la
presenza oltre al rapporto di cui sopra, di un insegnante ogni due alunni handicappati e dell’assistente
ad personam se previsto.
I contributi dei genitori per le spese di viaggio devono essere versati sul conto corrente della scuola che
provvederà a tutti gli atti contabili.
Ogni viaggio è possibile solo se vi partecipano almeno i due terzi degli alunni della classe.
Gli alunni possono partecipare solamente alle seguenti condizioni:
a) devono essere muniti della autorizzazione scritta dei genitori, o degli esercenti la patria potestà,
relativa ad ogni singolo viaggio
b) devono essere muniti di un documento scolastico di riconoscimento
c) devono aver sottoscritto la polizza assicurativa
I genitori possono partecipare ai viaggi organizzati dalla scuola alle seguenti condizioni:
a) devono impegnarsi partecipare alle attività programmate per gli alunni
b) devono essere muniti di polizza assicurativa contro gli infortuni
c) non devono gravare sul bilancio del Circolo
Nessuna visita può essere effettuata senza la delibera preventiva del Consiglio di Circolo.
I bambini della scuola dell’Infanzia potranno effettuare:
a) Escursioni a piedi
b) Brevi escursioni nel territorio comunale o in comuni limitrofi purché la distanza non superi i 50 Km.
Per la scuola primaria, in orario extrascolastico, le visite guidate e viaggi di istruzione di interesse
culturale, "facenti parte della programmazione didattica", verranno espletati in località site in un raggio
di 250 Km. con tolleranza di non oltre 20 Km, che non dovranno costringere gli alunni a stressanti
periodi di immobilità sui mezzi di trasporto. Inoltre ricorda che "Deve essere evitata quanto più possibile
la programmazione dei viaggi nei periodi di alta stagione e nei giorni prefestivi durante i quali, come è
noto, vi è un eccessivo carico di traffico nelle strade.
È fatto infine divieto di effettuare visite e viaggi nell'ultimo mese delle lezioni, durante il quale l'attività
didattica è, in modo più accentuato, indirizzata al completamento dei programmi di studio, in vista
anche della conclusione delle lezioni.”
Quindici giorni prima dell’uscita i docenti hanno l’obbligo di acquisire il permesso dei genitori ai fini della
predisposizione, da parte della segreteria, dell’elenco nominativo dei partecipanti.
L’elenco degli alunni dovrà essere tenuto da ciascuno degli insegnanti accompagnatori per tutta la
durata del viaggio. Tutti gli alunni dovranno essere forniti del proprio tesserino di riconoscimento, da
indossare in modo visibile sopra l’abbigliamento per tutta la durata del viaggio.
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In caso di mancata adesione ad un’uscita l’alunno viene aggregato ad un’altra classe per il periodo
dell’uscita.
Il piano completo delle visite d’istruzione va e deve coincidere nelle forme e nei contenuti con quanto
previsto nel POF.
Gli insegnanti accompagnatori devono uniformarsi sia alle disposizioni per la sorveglianza degli alunni,
che alle disposizioni per la gestione economica delle minute spese. Non saranno autorizzate uscite che
non si attengono ai parametri previsti per la presenza di alunni e accompagnatori sul mezzo di trasporto.
Art. 12. Spettacoli teatrali, cineforum, concerti, foto ricordo, ecc.
Si prevedono, per curare tali attività, due docenti nominati dal D.S., F.S. Area 3, su delibera del Collegio
dei Docenti.
La realizzazione di foto ricordo è consentita solo se richiesta e autorizzata dai genitori
Art. 13. Laboratorio di informatica
I docenti interessati all’uso dell’aula di informatica devono predisporre in tempo utile un piano di lavoro
mensile, da elaborare con la funzione strumentale area 2, per evitare sovrapposizioni e per un uso più
razionale e proficuo.
Art. 14. Palestra
Il funzionamento della palestra è disciplinato in modo da assicurare la disponibilità a tutte le classi della
scuola e, in caso di necessità, anche ad altre scuole, nonché ad enti di promozione sportiva al fine di
porre le proprie strutture a disposizione della comunità cittadina, previo nulla osta del Comune ed
all’interno di tutele stabilite all’atto della concessione.
Il Consiglio d’Istituto concederà l’uso temporaneo dei locali e della palestra in orario extrascolastico ad
altre Scuole, Enti, Associazioni sportive e culturali regolarmente costituite a condizione che presentino
tutte le garanzie previste dalle vigenti disposizioni (art. 50 d.i. 44/2001)
In caso di furto di attrezzature e di eventuali danni al patrimonio scolastico non addebitabile agli alunni
sarà immediatamente revocata l’autorizzazione di cui sopra fino all’accertamento della responsabilità
dei danni e il rifacimento da parte delle associazioni autorizzate.
Art. 15. Organizzazione dei servizi amministrativi (art. 30 comma 1)
Il personale amministrativo, tecnico e ausiliario statale assolve alle funzioni amministrative, contabili,
gestionali, strumentali, operative e di sorveglianza connesse alle attività delle istituzioni scolastiche in
rapporto di collaborazione con il Dirigente Scolastico e con il personale docente.
Il Dirigente Scolastico, salvo impegni esterni o di lavoro, è a disposizione degli alunni, delle loro famiglie,
dei docenti e di quanti operano nella scuola in relazione a tematiche di ordine logistico, organizzativo e
didattico. Per conferire con il dirigente, se urgente ed egli è impegnato, è necessario richiedere un
appuntamento per iscritto, indicando la motivazione dell’istanza d’incontro. Il Capo d’Istituto può
avvalersi nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e gestionali della collaborazione di
docenti, da lui individuati sulla base della normativa vigente. I docenti collaboratori esercitano le
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funzioni loro affidate dal Dirigente Scolastico. Il Capo d’ Istituto individua, altresì, tra i docenti
collaboratori, il docente con funzioni vicarie, che lo sostituirà in caso di assenza o impedimento.
Nell’ipotesi di contemporanea assenza del Dirigente e del rispettivo vicario, la funzione del primo è
affidata ad altro docente collaboratore, e in caso di assenza o impedimento di quest’ultimo, al docente
più anziano di età, membro di diritto del Collegio docenti.
Appendice 2
Piano di miglioramento in rete
COGNOME E NOME
Ruolo nell’organizzazione scolastica
Ruolo nel team di miglioramento
Responsabile del P.d.M.
Pappalardo A. Valeria
Dirigente Scolastico
Carmela Paratore
D.S.G.A.
Responsabile Piano amministrativo
Giuseppina Perri
Assistente amministrativo
Supporto amministrativo
Margherita Nicolosi
1° Collaboratore D.S.
Componente T.d.M.
Giuseppa Castro
2° Collaboratore D.S.
Coordinatrice del P.d.M.
Carmela Peci
Coordinatore d’Interclasse
Laura Mazzaglia
Docente scuola primaria
Alessandro Torrisi
Docente scuola dell’infanzia
Francesca Scaccianoce
Docente scuola primaria
Milena Fortese
F.S. Area 3: Interventi e servizi per
studenti
Chiarina Giannuzzi
Docente scuola primaria
Responsabile del progetto "
Valutare Positiva…mente "
Rosa Chiara
Docente scuola dell’infanzia
Componente T.d.M.
Responsabile azioni di
miglioramento per la scuola
primaria
Responsabile azioni di valutazione
per la scuola primaria
Referente delle azioni di
comunicazione
Responsabile del Progetto
"Efficace…mente"
Responsabile del Progetto "
Innovativa…mente "
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PRIMA SEZIONE:
SCENARIO DI RIFERIMENTO: Informazioni ritenute necessarie per la spiegazione delle
scelte di miglioramento
Il contesto socio-culturale in cui la scuola è
inserita
(reti sul territorio, caratteristiche sociali e culturali
dell'ambiente in cui la scuola è inserita, modelli
educativi di riferimento, offerte per la gestione del
tempo libero)
Paternò è un centro urbano di medie
dimensioni, situato alle pendici sud-occidentali
dell’Etna, è il terzo Comune della Provincia per
ampiezza demografica. Particolare caratteristica
di questo Comune è la sua unità territoriale che
negli ultimi anni ha visto lo sviluppo delle più
lontane periferie e la riqualificazione di alcune
parti della zona centrale dell’abitato.
L’ambiente culturale è quello tipico della piccola
provincia, il capoluogo funge da stimolo per
alcune interessanti attività( rappresentazioni
teatrali, mostre, attività culturali etc..).
Il nostro Circolo nasce intorno agli anni 50
dall’esigenza di fornire un servizio scolastico alla
parte nord-est della città di Paternò che aveva
visto aumentare in maniera consistente il
numero degli abitanti. La maggior parte
dell’utenza proveniva da famiglie di contadini e
braccianti agricoli con limitate risorse
economiche; lo scarso livello culturale era
spesso causa di precoce avviamento dei minori
al lavoro e di abbandono scolastico degli stessi.
L’incidenza dell’azione educativa di questa
scuola che si è aperta sempre più alla
collaborazione, al coinvolgimento attivo delle
famiglie, alla loro partecipazione sinergica nella
vita della scuola stessa, ha promosso una
sempre più sensibilità al problema educativo.
Dal 1998 viene istituito il Centro EDA N.15 per
incrementare l’offerta formativa e diventare
punto di riferimento per le attività di
promozione socio/culturale degli adulti nel
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territorio.
Attualmente la popolazione scolastica
appartiene a tutti gli strati sociali e la sua
eterogeneità non è dovuta soltanto a fattori
economici quanto piuttosto a quelli
socioculturali che connotano il quartiere come
‟ popolare”. Il fenomeno dell’immigrazione di
extracomunitari è presente, ma non in modo
rilevante, provenienti soprattutto da Romania,
Marocco, Tunisia, Mauritania e Albania.
Le nostre comunità scolastiche operano in un
contesto territoriale di Area a Rischio ( definita
tale dall’osservatorio Regionale della
Dispersione Scolastica).
Considerato che il tempo extrascolastico è una
preziosa risorsa da utilizzare nell’ottica della
formazione, sulla base dei bisogni espressi
dall’utenza e della disponibilità di attrezzature,
la scuola ha elaborato e propone diversi progetti:
Scuola dell’infanzia
• Un bastimento carico di azioni
• Cipì
• Continuità
Scuola primaria
• Il giornalino a scuola
• Teatro a scuola
• Carnevale
• La scatola delle emozioni
• Non buttarmi via…ricicla e trasforma
• Cuntamu…Cantamu…Ballamu
• Finalmente uniti
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Via Vulcano, 12 - 95047 Paternò(CT) - Tel/Fax 095/841054 e-mail:[email protected] – C.F. 80013160876
e-mail: ctee06800n@istruzione. it – [email protected]
L'organizzazione scolastica
(Composizione popolazione scolastica, alunni,
strategie della scuola per il coinvolgimento delle
famiglie, obiettivi del POF, modalità di condivisione
metodologica e didattica tra insegnanti, attenzione alle
dinamiche tra pari, gestione della scuola, sistemi di
comunicazione)
Il nostro Circolo Didattico è costituito di tre
plessi, in due dei quali sono presenti classi di
primaria e sezioni dell’infanzia: contadini,
operai, artigiani e commercianti sono le fasce
più numerose; sono presenti anche impiegati e
professionisti, la cui consistenza numerica è
progressivamente aumentata negli ultimi anni.
Attualmente esso conta circa 850 alunni.
I rapporti scuola/famiglia rappresentano uno dei
momenti più significativi della vita scolastica da
inserire nel più vasto ‟ Progetto genitori” . Sono
previsti: incontri bimestrali della durata di 3 ore
ciascuno; incontri su appuntamento ogni
qualvolta si ritenga necessario; apertura di uno
″ Sportello genitori″. Le famiglie, inoltre, sono
chiamate a collaborare nella costruzione di una
comunità educante, insieme agli operatori
scolastici e a tutti gli utenti in genere. La scuola
valuta se stessa e verifica, attraverso
monitoraggi, con la somministrazione di schede
e questionari anonimi, rivolta anche a genitori e
alunni, l’efficienza e l’efficacia dei percorsi e
delle azioni intraprese. E’ previsto il
coinvolgimento delle famiglie in alcune
manifestazioni e richiesta la loro collaborazione
per la realizzazione di vari progetti scolastici
curriculari ed extracurriculari.
Il POF, fino all’anno 2014/2015 ha
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rappresentato ″ il documento fondamentale
costitutivo dell’identità culturale e progettuale″
del 2° C.D. ″Giovanni XXIII″ di Paternò: il
PTOF, infatti, nasce da esso e ne mantiene
MISSION e VISION. Esso segue e intende
realizzare:
• Affermare il ruolo centrale della scuola
nella società della conoscenza.
• Innalzare i livelli di istruzione e le
competenze delle studentesse e degli
studenti, rispettandone i tempi e gli stili
di apprendimento, per contrastare le
diseguaglianze socio-culturali e
territoriali, per prevenire e recuperare
l’abbandono e la dispersione scolastica,
in coerenza con il profilo educativo,
culturale e professionale dei diversi gradi
di istruzione.
• Realizzare una scuola aperta, quale
laboratorio permanente di ricerca,
sperimentazione e innovazione didattica,
di partecipazione e di educazione alla
cittadinanza attiva, per garantire il diritto
allo studio, le pari opportunità di
successo formativo e di istruzione
permanente dei cittadini.
• Garantire la partecipazione alle decisioni
degli Organi Collegiali.
• Realizzare un’organizzazione orientata
alla massima flessibilità,
diversificazione, efficienza ed efficacia
del servizio scolastico, nonché
all’integrazione e al miglior utilizzo delle
risorse e delle strutture, all’introduzione
di tecnologie innovative e al
coordinamento con il contesto
territoriale.
L’insegnamento/apprendimento è finalizzato
a costruire un percorso unitario che si
realizza a diversi livelli.
Ai fini operativi l’unitarietà si esplica con : il
confronto fra i docenti attraverso un consolidato
raccordo informativo, la definizione di azioni
concordate, il controllo collegiale;
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l’interdisciplinarietà attraverso la definizione
degli obiettivi trasversali e il raccordo tra le
unità di apprendimento; la progettazione di
attività multidisciplinari; la valutazione iniziale,
intermedia e finale, basata su criteri condivisi; la
predisposizione di concordate unità progettuali.
Si promuoverà una didattica partecipativa in cui
sarà dato massimo valore alla centralità
dell’alunno, alla valorizzazione delle sue
potenzialità e del suo vissuto. IL metodo della
ricerca/azione consentirà l’attuazione di
interventi mirati in cui il rapporto
docente/discente ed alunno/alunno risulti un
interscambio positivo. La gradualità
dell’apprendimento, la trasversalità delle
discipline, l’attivazione di momenti laboratoriali,
la sinergia delle professionalità docenti, la
presenza di esperti interni o esterni
consentiranno la partecipazione attiva da parte
degli alunni e il raggiungimento di esiti di largo
respiro. Le strategie che la scuola intende
mettere in atto per migliorare la performance dei
propri alunni non possono prescindere da uno
studio sul curricolo che sia funzionale a ciò che
il mondo del lavoro chiede ed alla figura
professionale in uscita. Pertanto intende
programmare il proprio intervento formativo
tenendo conto dei risultati degli scrutini e di
quelli restituiti dall’INVALSI, agendo
sull’ambiente di apprendimento che tenga conto
delle esigenze sempre più pressanti di un’utenza
che predilige la multimedialità e che impara
meglio se posta in situazione di contesto. Un suo
compito fondamentale è anche quello di
assicurare il successo formativo di tutti,
favorendo al contempo le eccellenze, ma senza
trascurare gli alunni BES o DSA.
Al fine di assicurare all’alunno un percorso
formativo organico e completo, particolare
attenzione si pone per favorire il passaggio tra
diversi ordini di scuola e prevenire le difficoltà
che sovente si riscontrano; i docenti si
impegnano in un confronto continuo che
prevede la pratica di attività comuni, collegiali a
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vari livelli, attraverso cui sono possibili scambi
d’informazioni utili alla conoscenza dei
bambini.
La comunicazione è il canale attraverso cui la
scuola esprime se stessa. Essa si esplicita a 4
diversi livelli:
• Comunicazione funzionale( informazioni
che supportano l’offerta di servizi e di
attività in relazione all’esterno, es.
bacheche, lettere… );
• Comunicazione strategica( informazioni
complessive atte a far conoscere la
scuola, es. giornalino scolastico,
brochure del POF, campagne
promozionali…);
• Formativa;
• Creativa ( atta a cooperare per risolvere i
problemi o realizzare scambi anche
informali).
La nostra scuola già da tempo lavora
sull’obiettivo di migliorare la comunicazione:
• La creazione di un nuovo sito web è il
primo passo in questa direzione;
• La gestione del sito come vetrina delle
iniziative, delle proposte, delle
esperienze didattiche che si svolgono
nella nostra scuola lo rende un canale
privilegiato di rapporto con l’esterno.
Prossimo passo è la valorizzazione dello
strumento Scuola in chiaro, offerto dalla
piattaforma del MIUR, al fine di renderlo
il più immediato e trasparente possibile.
La popolazione scolastica conta _803_ alunni
TOTALE ALUNNI
Alunni H
Altre confessioni
Stranieri
Scuola
Infanzia
Scuola
Primaria
259
3
/
7
544
35
10
2
Scuola
Secondaria
/
/
/
/
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Il lavoro in aula
(Attenzione alle relazioni docenti-alunni, gli ambienti di
apprendimento, progetti di recupero e potenziamento degli
apprendimenti, utilizzo di nuove tecnologie per la didattica)
Per dare risposte sempre più concrete ad una
scuola che cambia continuamente, il nostro
Circolo Didattico si è dotato di aula
multimediale, aula laboratoriale, LIM per ogni
classe e di PC portatili, spazi adeguati per le
proiezioni e le drammatizzazioni, palestre
coperte e ampi spazi esterni per la realizzazione
di attività sportive e relazionali, aule con
materiale didattico per alunni diversamente abili,
una biblioteca alunni fornita anche di tablet, aula
per il servizio mensa.
Nel rispetto della libertà di insegnamento sancita
dal dettato costituzionale, saranno applicate
metodologie funzionali all’età cronologica
dell’utenza, coerenti ai bisogni formativi e con
percorsi didattici predisposti e tecniche
metodologiche innovative.
Ogni percorso viene proposto in forma ludica,
vario e polivalente, tiene conto delle attitudini e
delle predisposizioni innate del singolo discente,
ne incentiva e promuove i punti di forza,
rimuove gli ostacoli che limitano
l’apprendimento e guida l’alunno, gradualmente,
alla scoperta delle sue capacità e di se stesso
costruendo un percorso di crescita.
L’istituto facendosi promotore di pluralità
diverse è stato precursore dei tempi, anticipando
e promuovendo una didattica inclusiva ( BES)
con la predisposizione di percorsi formativi ad
hoc, strategie diverse, flessibilità oraria, uso di
strumenti all’avanguardia e personale
qualificato; si avvale di figure referenziali e di
gruppi di lavoro specializzati che supportano e
coadiuvano le attività dei singoli docenti,
offrendo un servizio scolastico efficiente ed
efficace.
Al fine di prevenire l’emarginazione scolastica e
la formazione di pregiudizi, di favorire
l’integrazione degli alunni diversamente abili, di
superare condizioni di svantaggio e promuovere
il successo formativo in ogni ambiente, la scuola
ha elaborato alcuni progetti da realizzare in
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orario curriculare e non :
• Progetti ″Area a rischio″
• Progetto sperimentale aule 2.0
• Progetto integrazione alunni
″Diversamente Speciali″
• Progetto coordinamento attività di
compensazione, integrazione e recupero
bambini diversamente abili
• Progetto integrazione
• Progetti di recupero
• Progetto accoglienza
• Progetto ″Consiglio Comunale dei
Ragazzi″
• Progetto continuità
• Progetto Open Day
• Progetto di educazione alimentare
• Progetto ″visite guidate″
• Progetto scuola e sicurezza
• Progetto ″Io gioco a basket e
tu?...Mettila nel cesto giusto
• Il tennis a scuola
E’ previsto anche l’avvio di progetti che
prevedono scambi culturali tra le Nazioni come
il programma: eTwinning ed Erasmus Plus.
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IDEE GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Descrizione dei processi che
hanno portato alla scelta degli
obiettivi di miglioramento
Criticità individuate/piste di
miglioramento
Punti di forza della scuola/
risorse
Area: Sviluppo professionale
delle risorse
Area: Sviluppo professionale
delle risorse
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Nella scuola sono presenti gruppi
di lavoro composti da insegnanti,
che producono materiali/strumenti
qualitativamente notevoli ma non
fruiscono adeguatamente di corsi
di formazione volti ad
incrementare l’innovazione
didattica ed educativa.
E’ presente un significativo
numero di docenti in possesso di
elevate competenze relative
all’innovazione didatticometodologica disponibili al
confronto ed all’apertura verso
una matura riflessione sulla
centralità del ruolo del docente
nel processo di trasformazione e
qualificazione delle azioni di
insegnamento/apprendimento.
Area: Progettazione della
didattica e valutazione degli esiti
Area: Progettazione della
didattica e valutazione degli esiti
I percorsi didattici sono
programmati sul curricolo
verticale di Istituto ma è ancora
in fase di avvio la progettazione
per UdA anche alla luce
dell’utilizzo sistematico delle
tecnologie e l’uso condiviso di
strumenti per la verifica e la
valutazione degli apprendimenti.
Si propongono percorsi di
apprendimento coerenti e
integrati, per la maturazione di
competenze come insieme di
conoscenze dichiarative , abilità
procedurali, atteggiamenti,
capaci di fornire risposte
innovative alle esigenze della
società.
Area: Risultati
Area: Risultati
_________________________
__________________________
_________________________
__________________________
_________________________
__________________________
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Innalzamento della qualità dell’offerta formativa attraverso
l’aggiornamento e la formazione in servizio del personale con
ricadute dirette sui docenti ed indirette sugli allievi circa:
Linea strategica del Piano
•
•
•
OBIETTIVI STRATEGICI DEL
PIANO
l’efficienza, l’efficacia e la qualità della mediazione
didattica;
le pratiche valutative dei processi della didattica per
competenze;
l’utilizzo delle tecnologie e della dimensione laboratoriale
per supportare i processi di insegnamento/apprendimento e
migliorare gli esiti degli studenti.
OBIETTIVI STRATEGICI
•
Promuovere la riflessione
sull’efficacia dei processi
di insegnamento/
apprendimento
•
Migliorare le pratiche
della verifica e della
valutazione in relazione
al curricolo per
competenze
•
Incentivare l’utilizzo
delle tecnologie, sia in
termini strumentali che
metodologici, nella
progettazione e nella
pratica didattica
INDICATORI
- Numero partecipanti alle
attività di formazione/ricerca;
- Grado di partecipazione ai
lavori di gruppo;
- Coinvolgimento e gradimento
degli stakeholders;
- Grado di trasferimento nella
pratica didattica delle
competenze acquisite durante
la formazione;
- Fruibilità dei materiali prodotti
durante la formazione.
- Numero partecipanti alle
attività di formazione e
sperimentazione;
- Presenza di tutti gli strumenti
tecnologici utili( rete Wi-fi,
LIM, tablet, PC);
- Grado di trasferimento nella
pratica didattica delle
competenze acquisite durante
la formazione;
- Condivisione nei C.d.c. delle
pratiche didattiche
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sperimentate.
•
Innalzare gli esiti per gli
alunni coinvolti dalla
sperimentazione
- Confronto delle valutazioni
quadrimestrali dell’a.s. in
corso.
- Esiti migliorati nelle prove
standardizzate (INVALSI)
ELENCO DEI PROGETTI DI MIGLIORAMENTO
INDICARE LE AREE DI MIGLIORAMENTO E LE RELATIVE AZIONI
AREA DA MIGLIORARE
NECESSITA’ DI MIGLIORAMENTO
Area: Sviluppo professionale
delle risorse
Potenziare l’efficacia
dell’insegnamento attraverso
l’innovazione metodologico-didattica
Area: Progettazione della
didattica e valutazione degli
esiti
Favorire il miglioramento di pratiche
e contenuti dei processi valutativi
quali strumenti utili a riorientare gli
interventi formativi e renderli più
adeguati alle esigenze individuali
degli allievi.
Area: Risultati
Migliorare gli esiti formativi
attraverso lo sviluppo
dell’innovazione, l’uso delle
tecnologie nella didattica e la
GRADO DI PRIORITA’
1
2
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riorganizzazione dei contesti di
apprendimento.
3
Nello specifico dunque i progetti identificati sono:
4. “EFFICACE…MENTE”
•
•
•
•
Efficacia ed efficienza dell’azione formativa della scuola-ore 3
Metodologie dell’insegnamento e tecniche per l’apprendimento-6 ore
Metodologie didattiche innovative a supporto dell’apprendimento scolastico-10 ore
Strumenti standard per la misurazione dell’efficacia dei processi di
insegnamento/apprendimento-6 ore
5. “VALUTARE POSITIVA…MENTE”
•
•
La valutazione nel processo di insegnamento/apprendimento-2 ore
Modelli e strumenti per la verifica e la valutazione degli apprendimenti-6 ore
6. “INNOVATIVA…MENTE”
•
•
Tic e didattica a favore dei processi di apprendimento-3 ore
Web application per la didattica ( presentation tool, bacheche virtuali, social network)- 12
ore
SECONDA SEZIONE
PROGETTO 1
Indicazioni di progetto Titolo del progetto
Responsabile del progetto
Date di inizio e fine progetto
La pianificazione
(Plan
Pianificazione obiettivi
operativi
“EFFICACE…MENTE”
Prof./Prof.ssa ______________________________
Gennaio 2016-Maggio 2016
Obiettivi operativi
Incrementare la
Indicatori di valutazione
-Numero docenti
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formazione dei docenti
per sostenere lo
sviluppo nell’ambito
dei processi-chiave
focalizzando in
particolare l’attenzione
sulla ricerca educativa
e sull’innovazione
metodologica nella
didattica.
partecipanti alla
formazione
-Grado di soddisfazione
dei partecipanti alla
formazione
-Monitoraggio uso
didattico delle modalità
progettuali ed operative
delle tecniche
sperimentate.
Relazione tra la linea
strategica del Piano e il
progetto
Il progetto è in linea con gli orientamenti strategici
del Piano in quanto favorisce la consapevolezza
della centralità del ruolo del docente nel processo di
trasformazione e qualificazione delle azioni di
insegnamento/apprendimento in atto.
Risorse umane necessarie
-Figure del team di miglioramento
-Formatore
-Docenti
Destinatari del progetto
(diretti e indiretti)
Il progetto fa riferimento ad un percorso formativo
generale che coinvolge gruppi di docenti di 5
Istituzioni scolastiche del territorio, in Rete per la
definizione e attuazione dei Piani di Miglioramento
elaborati in esito al processo di Autovalutazione.
• Destinatari diretti:
-22 docenti appartenenti ai tre ordini di scuola;
• Destinatari indiretti:
-Allievi delle classi coinvolte nella
sperimentazione.
Budget di progetto
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La realizzazione
(Do)
•
•
Prima Fase
Azioni di informazione e condivisione degli
obiettivi progettuali negli Organi competenti
(C. d. D., C. d. I.);
Procedure per il reclutamento dei formatori;
Individuazione dei formatori.
•
•
Seconda Fase
Attività di formazione- 25 ore
Azioni di monitoraggio
•
Descrizione delle principali
fasi di attuazione
•
•
Descrizione delle attività
per la diffusione del
progetto
Il monitoraggio e i
risultati
(Check)
Descrizione delle azioni di
monitoraggio
Target
Azioni di informazione interna ed esterna
attraverso:
-Incontri informativi rivolti a docenti e genitori
-Diffusione di materiale informativo
-Documentazione sul sito della scuola
Il T.d.M. prevede due responsabili per le azioni di
monitoraggio e valutazione del Piano che hanno il
compito di costruire strumenti di rilevazione al fine
di garantire il controllo e la gestione della qualità
dei processi attivati.
•
•
•
Note sul monitoraggio
Terza Fase
Trasferimento delle pratiche nell’attività
didattica;
Azioni di monitoraggio.
Incremento dell’80% dei docenti che realizzano
esperienze di insegnamento/apprendimento in
linea con le competenze attese a seguito della
formazione;
Costruzione di almeno due tipologie di strumenti
spendibili nelle attività didattiche;
Miglioramento dei risultati di apprendimento
degli alunni coinvolti nella sperimentazione.
Controllo periodico da parte del T.d.M. per
pianificare ed orientare le decisioni strategiche.
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Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Modalità di revisione delle
azioni
Criteri di miglioramento
Incontri periodici del T.d.M. al fine di:
-Monitorare lo stato di avanzamento delle attività
poste in essere;
-Valutare l’efficacia delle azioni rispetto al target;
-Ridefinire eventualmente obiettivi, tempi ed
approcci.
• Impatto sui docenti:
-Confronto sulle ricadute positive dell’intervento
formativo;
-Condivisione di buone pratiche.
• Impatto sugli allievi:
-Miglioramento della partecipazione alle attività
didattiche;
- Ricaduta sugli apprendimenti.
Descrizione delle attività di
diffusione dei risultati
-Incontri con gli OO.CC.;
-Stampa e diffusione dei prodotti del progetto;
-Pubblicazione sul sito web della scuola;
-Organizzazione di eventi per presentazione al
territorio.
SCHEMA DI ANDAMENTO PER LE ATTIVITA’ DEL PROGETTO : ”EFFICACE…MENTE”
ATTIVITA’
RESPONSABILE
Tempificazione attività
( mesi di avvio)
G
Incontri del Team di
miglioramento
Dirigente scolastico
x
Individuazione
esperti
Dirigente scolastico
x
Avvio progetto
Team di
miglioramento
Realizzazione
attività
Formatore
F
M
A
M
x
x
x
x
SITUAZIONE
(attuata; non ancora avviata;
avviata; in linea/non in linea
con gli obiettivi; etc…)
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Trasferimento delle Docenti coinvolti
pratiche nell’attività
didattica
Monitoraggio
progetto
Responsabili azioni di
valutazione
x
x
x
x
x
x
x
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PROGETTO 2
Indicazioni di progetto Titolo del progetto
Responsabile del progetto
Date di inizio e fine progetto
La pianificazione
(Plan
Pianificazione obiettivi
operativi
“VALUTARE POSITIVA…MENTE”
Prof./Prof.ssa ______________________________
Gennaio 2016-Maggio 2016
Obiettivi operativi
Potenziare la
formazione dei docenti
per sostenere lo
sviluppo nell’ambito
dei processi-chiave
focalizzando
l’attenzione in
particolare sul controllo
dei processi di
apprendimento e sulla
qualità della
valutazione scolastica.
Indicatori di valutazione
-Numero docenti
partecipanti alla
formazione
-Grado di soddisfazione
dei partecipanti alla
formazione
-Monitoraggio adozione
nella didattica delle
proposte metodologiche
e dei modelli di lavoro
sperimentate.
Relazione tra la linea
strategica del Piano e il
progetto
Il progetto è in linea con gli orientamenti strategici
del Piano in quanto mira a fornire ai docenti
specifiche competenze metodologiche in ambito
valutativo finalizzate a stabilire un sistema di
valutazione che promuova il riconoscimento del
livello di qualità raggiunto da ogni singolo allievo e
lo stimoli al continuo miglioramento.
Risorse umane necessarie
-Figure del team di miglioramento
-Formatore
-Docenti
Destinatari del progetto
(diretti e indiretti)
•
•
Destinatari diretti:
-20 docenti appartenenti ai tre ordini di scuola;
Destinatari indiretti:
-Allievi delle classi coinvolte nella
sperimentazione.
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Budget di progetto
La realizzazione
(Do)
•
•
Prima Fase
Azioni di informazione e condivisione degli
obiettivi progettuali negli Organi competenti
(C. d. D., C. d. I.);
Procedure per il reclutamento dei formatori;
Individuazione dei formatori.
•
•
Seconda Fase
Attività di formazione- 8 ore
Azioni di monitoraggio
•
Descrizione delle principali
fasi di attuazione
•
•
Descrizione delle attività
per la diffusione del
progetto
Il monitoraggio e i
risultati
(Check)
Descrizione delle azioni di
monitoraggio
Target
Terza Fase
Trasferimento delle pratiche nell’attività
didattica;
Azioni di monitoraggio.
Azioni di informazione interna ed esterna
attraverso:
-Incontri informativi rivolti a docenti e genitori
-Diffusione di materiale informativo
-Documentazione sul sito della scuola
Il T.d.M. prevede due responsabili per le azioni di
monitoraggio e valutazione del Piano che hanno il
compito di costruire strumenti di rilevazione al fine
di garantire il controllo e la gestione della qualità
dei processi attivati.
•
•
•
Incremento dell’80% dei docenti che applicano
strategie di valutazione formativa in classe;
Costruzione di almeno due tipologie di strumenti
spendibili nelle attività didattiche;
Innalzamento dei livelli di competenze negli
allievi coinvolti dalla sperimentazione.
REPUBBLICA ITALIANA - REGIONE SICILIANA
DIREZIONE DIDATTICA STATALE II CIRCOLO “GIOVANNI XXIII” COD. MIN. CTEE06800
Via Vulcano, 12 - 95047 Paternò(CT) - Tel/Fax 095/841054 e-mail:[email protected] – C.F. 80013160876
e-mail: ctee06800n@istruzione. it – [email protected]
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Note sul monitoraggio
Controllo periodico da parte del T.d.M. per
pianificare ed orientare le decisioni strategiche.
Modalità di revisione delle
azioni
Incontri periodici del T.d.M. al fine di:
-Monitorare lo stato di avanzamento delle attività
poste in essere;
-Valutare l’efficacia delle azioni rispetto al target;
-Ridefinire eventualmente obiettivi, tempi ed
approcci.
• Impatto sui docenti:
-Confronto sulle ricadute positive dell’intervento
formativo;
-Condivisione di buone pratiche;
-Cambiamento graduale nella visione della
valutazione.
Criteri di miglioramento
• Impatto sugli allievi:
- Coinvolgimento attivo e riflessivo degli studenti
nel processo di valutazione e di autovalutazione;
- Promozione di sviluppo di competenze.
Descrizione delle attività di
diffusione dei risultati
Note sulle possibilità di
implementazione del
progetto
-Incontri con gli OO.CC.;
-Stampa e diffusione dei prodotti del progetto;
-Pubblicazione sul sito web della scuola;
-Organizzazione di eventi per presentazione al
territorio.
Integrazione con le azioni del percorso di
formazione /ricerca delle Misure di
accompagnamento 2015-16-Certificazione delle
competenze già in fase di realizzazione.
SCHEMA DI ANDAMENTO PER LE ATTIVITA’ DEL PROGETTO :
”VALUTARE POSITIVA…MENTE”
ATTIVITA’
RESPONSABILE
Tempificazione attività
( mesi di avvio)
G
Incontri del Team di
miglioramento
Dirigente scolastico
x
F
M
A
M
SITUAZIONE
(attuata; non ancora avviata;
avviata; in linea/non in linea
con gli obiettivi; etc…)
REPUBBLICA ITALIANA - REGIONE SICILIANA
DIREZIONE DIDATTICA STATALE II CIRCOLO “GIOVANNI XXIII” COD. MIN. CTEE06800
Via Vulcano, 12 - 95047 Paternò(CT) - Tel/Fax 095/841054 e-mail:[email protected] – C.F. 80013160876
e-mail: ctee06800n@istruzione. it – [email protected]
Individuazione
esperti
Dirigente scolastico
Avvio progetto
Team di
miglioramento
Realizzazione
attività
Formatore
Implementazione
nelle attività di
valutazione
Docenti coinvolti
Monitoraggio
progetto
Responsabili azioni di
valutazione
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
PROGETTO 3
Indicazioni di progetto Titolo del progetto
Responsabile del progetto
Date di inizio e fine progetto
La pianificazione
(Plan
Pianificazione obiettivi
operativi
Relazione tra la linea
strategica del Piano e il
progetto
Risorse umane necessarie
Destinatari del progetto
(diretti e indiretti)
Budget di progetto
“INNOVATIVA…MENTE”
Prof./Prof.ssa ______________________________
Gennaio 2016-Maggio 2016
Obiettivi operativi
Indicatori di valutazione
Favorire la formazione
-Numero docenti
dei docenti per
partecipanti alla
sostenere lo sviluppo
formazione
dei processi-chiave
-Grado di soddisfazione
fornendo
dei partecipanti alla
strumenti digitali e
metodologie innovative formazione
-Monitoraggio
delle
finalizzati a rendere le
esperienze di ambienti
competenze digitali
digitali attivate.
degli allievi funzionali
all’apprendimento.
Il progetto è in linea con gli orientamenti strategici
del Piano in quanto mira a ridefinire il rapporto tra
le tecnologie, le forme di apprendimento e le
modalità di organizzazione delle conoscenze
attraverso la configurazione di nuovi contesti
didattici.
-Figure del team di miglioramento
-Formatore
-Docenti
•
•
Destinatari diretti:
-20 docenti appartenenti ai tre ordini di scuola;
Destinatari indiretti:
-Allievi delle classi coinvolte nella
sperimentazione.
La realizzazione
(Do)
•
•
Prima Fase
Azioni di informazione e condivisione degli
obiettivi progettuali negli Organi competenti
(C. d. D., C. d. I.);
Procedure per il reclutamento dei formatori;
Individuazione dei formatori.
•
•
Seconda Fase
Attività di formazione- 15 ore
Azioni di monitoraggio
•
Descrizione delle principali
fasi di attuazione
•
•
Descrizione delle attività
per la diffusione del
progetto
Il monitoraggio e i
risultati
(Check)
Descrizione delle azioni di
monitoraggio
Target
Note sul monitoraggio
Il riesame e il
miglioramento
(Act)
Modalità di revisione delle
azioni
Criteri di miglioramento
Terza Fase
Trasferimento delle pratiche nell’attività
didattica;
Azioni di monitoraggio.
Azioni di informazione interna ed esterna
attraverso:
-Incontri informativi rivolti a docenti e genitori
-Diffusione di materiale informativo
-Documentazione sul sito della scuola
Il T.d.M. prevede due responsabili per le azioni di
monitoraggio e valutazione del Piano che hanno il
compito di costruire strumenti di rilevazione al fine
di garantire il controllo e la gestione della qualità
dei processi attivati.
•
Incremento dell’80% dei docenti che utilizzano
tecnologie nelle prassi organizzative e
metodologico-didattiche.;
• Miglioramento dei risultati di apprendimento
degli alunni coinvolti nella sperimentazione.
Controllo periodico da parte del T.d.M. per
pianificare ed orientare le decisioni strategiche.
Incontri periodici del T.d.M. al fine di:
-Monitorare lo stato di avanzamento delle attività
poste in essere;
-Valutare l’efficacia delle azioni rispetto al target;
-Ridefinire eventualmente obiettivi, tempi ed
approcci.
• Impatto sui docenti:
-Confronto sulle ricadute positive dell’intervento
formativo;
-Condivisione di buone pratiche;
-Graduale ridefinizione degli obiettivi di
formazione.
Descrizione delle attività di
diffusione dei risultati
• Impatto sugli allievi:
- Promozione di processi di cittadinanza e di
inclusione digitali;
-Innalzamento dei risultati nelle prove oggettive e
standard.
-Incontri con gli OO.CC.;
-Stampa e diffusione dei prodotti del progetto;
-Pubblicazione sul sito web della scuola;
-Organizzazione di eventi per presentazione al
territorio.
SCHEMA DI ANDAMENTO PER LE ATTIVITA’ DEL PROGETTO :
”INNOVATIVA…MENTE”
ATTIVITA’
RESPONSABILE
Tempificazione attività
( mesi di avvio)
G
Incontri del Team di
miglioramento
Dirigente scolastico
x
Individuazione
esperti
Dirigente scolastico
x
Avvio progetto
Team di
miglioramento
Realizzazione
attività
Formatori
F
Responsabili azioni di
valutazione
A
M
x
x
x
x
x
x
x
x
Trasferimento delle Docenti coinvolti
pratiche nell’attività
didattica
Monitoraggio
progetto
M
x
x
SITUAZIONE
(attuata; non ancora avviata;
avviata; in linea/non in linea
con gli obiettivi; etc…)