Feste a tavola, ce n`è per tutti i gusti
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Feste a tavola, ce n`è per tutti i gusti
31 GIOVEDÌ 17 DICEMBRE 2015 GustaLO il Cittadino BUONA CUCINA Feste a tavola, ce n’è per tutti i gusti Natale e Capodanno al ristorante, è la scelta di molte famiglie e gruppi di amici: tra il Lodigiano e il Sudmilano le proposte sono numerose e diversificate n Natale e Capodanno, ce n’è per tutti i gusti. Sono tanti infatti i ristoranti del territorio che propongono succulenti menù per le feste di dicembre. Molte famiglie scelgono di trascorrere il Natale fuori casa: un modo per riunire tutti i parenti in spazi più grandi e al tempo stesso sperimentare nuove “frontiere” culinarie. A Lodi, lo storico ristorante Isola Caprera propone un menù natalizio a 55 euro (vini e bevande inclusi) composto in prevalenza di piatti della tradizione: sfogliatina di cotechino su letto di crema di lenticchie, sformatino di carciofi e patate ai semi di papavero con soutè di gamberi e pomodorini, risotto con marroni e Castelmagno, tortelli natalizi con granone lodigiano e burro spumante, la tradizionale tacchinella ripiena accompagnata da patate rustiche e per finire panettone con crema di mascarpone. Il ristorante-pizzeria Bella Venezia di Zorlesco ha allestito invece un menù natalizio a 35 euro tutto compreso, con possibilità di menù speciali per bambini a 15 euro. Il carrello prevede ricchi antipasti (tra cui affettati misti, vol-au-vent con carciofi e gorgonzola, polipo e calamaro in insalata, merluzzo alle spezie con crema di ceci e rosmarino), due primi piatti (strozzapreti alla crema di zucca e luganega e crespelle al salmone con pesto di zucchine) e due secondi (filetto di spigola agli aromi e agrumi e fantasia di verdure al forno). L’Hostaria San Carlo di Moscaz- zano (menù a 39.95 euro escluse bevande) offre invece alcuni dei piatti tipici della tradizione cremasca, come il salva in crosta di patate, salame cremasco e tortelli cremaschi, oltre a risotto con zucca e crema di tartufo, coscetta con mele, prugne, pinoli e polenta quasi taragna. Molto ricco anche il menù del ristorante-pizzeria Il Giardino di Mairago. A 38 euro è possibile gustare ottimi antipasti (tra i quali stelline di gamberetti in salsa cocktail, tortino ripieno con speck e scamorza e sedano con crema di gorgonzola e salmone), due primi (ravioli con crema di porcini e ricotta e fusilli con cozze e pomodorini su crema di borlotti), due secondi (tortillas con fajitas di vitello ai funghi e peperoni in agrodolce e gamberoni in guazzetto con patate novelle) e il dolce. Il ristorante sarà aperto anche a Capodanno con uno straordinario menù in stile “mari e monti” a 50 euro. Chi preferisce restare a casa può comunque acquistare prodotti di qualità per imbandire la propria tavola. Ferrari Alimentari propone carni, salumi e formaggi nei suoi punti vendita di Lodi, Sant’Angelo, Guardamiglio, Sordio e Melegnano; da Sidagel a San Martino in Strada è possibile invece acquistare anche al dettaglio prodotti surgelati. Per la festa di San Silvestro del 31 dicembre si segnala l’evento organizzato al Mir di Villanova del Sillaro dove si terrà il cenone accompagnato dall’orchestra di Lory e René (50 euro). ECCELLENZE LARGO A SUA MAESTÀ IL MASCARPONE: SAPORE LOCALE DALL’ANTIPASTO AI DOLCI A CASA Chi preferisce il pranzo in famiglia troverà tante proposte in gastronomia per imbandire la tavola Al ristrorante Caplania di San Colombano al Lambro è prevista invece una cena con una ricca selezione di antipasti (crostino con mousse di patè d’oca, pancetta stufata Gran Riserva, salame nostrano, prosciutto di cervo con riccioli di burro, cuore di capesante con vellutata di Topinambur, pesce spada affumicato con julienne di finocchi, conchiglia con moscardini in guazzetto e croccante di pane ai cereali), due primi (riso Carnaroli con funghi porcini e dadolata di zucca e lasagnette al salmone con ripieno cremoso di robiola), due secondi (costolette d’agnello scalzate Nuova Zelanda con cipolle rosse caramellate, carré di vitello fasciato al bacon in emulsione di vino bianco e purea di castagne), dolce, vini, e dopo la Mezzanotte il classico cotechino con lenticchie, il tutto al prezzo di 85 euro. n Che le sue origini siano legate al dialetto o allo spagnolo forse non si scoprirà mai. Certo è che il mascarpone, dai limitati consumi regionali si è rapidamente diffuso in tutta Italia e perfino all’estero. Sembra che il suo nome derivi da “mascherpa”, termine del dialetto lombardo traducibile come “crema di latte”. C’è chi invece sostiene un’interpretazione più esotica, legando il nome alla volgarizzazione di “mas que bueno”: questa sarebbe stata l’esclamazione pronunciata da un dignitario del re di Spagna dopo averlo assaggiato. In ogni caso si tratta di un latticino davvero storico, che vanta origini pluricentenarie anche sotto forma di crema, in particolare mescolata con un po’ di liquore: una ricetta simile si trova infatti in un trattato del 1500. Al posto dell’elemento alcolico veniva utilizzata acqua di rose, che serviva a rendere cremoso il formaggio, elemento principe della ricetta. Il mascarpone fresco è ricavato dalla lavorazione della crema di latte, panna, e acido citrico o acido acetico. Questo formaggio, un tempo tipico del Lodigiano e di Abbiategrasso ed esclusivo del periodo invernale, oggi viene prodotto in tutte le regioni d’Italia e in ogni stagione, anche se quello industriale non ha certo il gusto e la genuinità di quello che si trova nei nostri caseifici: ha l’aspetto di una crema morbida, consistente, di colore bianco-giallo chiaro, con sapore molto dolce. Va utilizzato fresco, per evitare la sua facilità ad irrancidire. Meglio impiegarlo a crudo, perché sulla fiamma tende a sciogliersi. In cucina, lo si può utilizzare come condimento: elemento essenziale per dessert, ma anche per primi e secondi piatti. Come aperitivo, si possono servire tartine con crema di mascarpone e formaggio caprino o gorgonzola, aromatizzata con vino Passito.