Feste a tavola, ce n`è per tutti i gusti

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Feste a tavola, ce n`è per tutti i gusti
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GIOVEDÌ 17 DICEMBRE 2015
GustaLO
il Cittadino
BUONA CUCINA
Feste a tavola, ce n’è per tutti i gusti
Natale e Capodanno al ristorante, è la scelta di molte
famiglie e gruppi di amici: tra il Lodigiano e il
Sudmilano le proposte sono numerose e diversificate
n Natale e Capodanno, ce n’è
per tutti i gusti. Sono tanti infatti
i ristoranti del territorio che propongono succulenti menù per le
feste di dicembre.
Molte famiglie scelgono di trascorrere il Natale fuori casa: un
modo per riunire tutti i parenti in
spazi più grandi e al tempo stesso
sperimentare nuove “frontiere”
culinarie.
A Lodi, lo storico ristorante Isola
Caprera propone un menù natalizio a 55 euro (vini e bevande
inclusi) composto in prevalenza
di piatti della tradizione: sfogliatina di cotechino su letto di crema di lenticchie, sformatino di
carciofi e patate ai semi di papavero con soutè di gamberi e pomodorini, risotto con marroni e
Castelmagno, tortelli natalizi
con granone lodigiano e burro
spumante, la tradizionale tacchinella ripiena accompagnata
da patate rustiche e per finire
panettone con crema di mascarpone.
Il ristorante-pizzeria Bella Venezia di Zorlesco ha allestito invece un menù natalizio a 35 euro
tutto compreso, con possibilità
di menù speciali per bambini a
15 euro. Il carrello prevede ricchi
antipasti (tra cui affettati misti,
vol-au-vent con carciofi e gorgonzola, polipo e calamaro in insalata, merluzzo alle spezie con
crema di ceci e rosmarino), due
primi piatti (strozzapreti alla
crema di zucca e luganega e crespelle al salmone con pesto di
zucchine) e due secondi (filetto
di spigola agli aromi e agrumi e
fantasia di verdure al forno).
L’Hostaria San Carlo di Moscaz-
zano (menù a 39.95 euro escluse
bevande) offre invece alcuni dei
piatti tipici della tradizione cremasca, come il salva in crosta di
patate, salame cremasco e tortelli cremaschi, oltre a risotto
con zucca e crema di tartufo, coscetta con mele, prugne, pinoli e
polenta quasi taragna.
Molto ricco anche il menù del ristorante-pizzeria Il Giardino di
Mairago. A 38 euro è possibile
gustare ottimi antipasti (tra i
quali stelline di gamberetti in
salsa cocktail, tortino ripieno
con speck e scamorza e sedano
con crema di gorgonzola e salmone), due primi (ravioli con
crema di porcini e ricotta e fusilli
con cozze e pomodorini su crema di borlotti), due secondi (tortillas con fajitas di vitello ai funghi e peperoni in agrodolce e
gamberoni in guazzetto con patate novelle) e il dolce. Il ristorante sarà aperto anche a Capodanno con uno straordinario
menù in stile “mari e monti” a 50
euro.
Chi preferisce restare a casa può
comunque acquistare prodotti di
qualità per imbandire la propria
tavola. Ferrari Alimentari propone carni, salumi e formaggi
nei suoi punti vendita di Lodi,
Sant’Angelo, Guardamiglio, Sordio e Melegnano; da Sidagel a
San Martino in Strada è possibile
invece acquistare anche al dettaglio prodotti surgelati.
Per la festa di San Silvestro del 31
dicembre si segnala l’evento organizzato al Mir di Villanova del
Sillaro dove si terrà il cenone accompagnato dall’orchestra di
Lory e René (50 euro).
ECCELLENZE
LARGO A SUA MAESTÀ IL MASCARPONE:
SAPORE LOCALE DALL’ANTIPASTO AI DOLCI
A CASA Chi preferisce il pranzo in
famiglia troverà tante proposte in
gastronomia per imbandire la tavola
Al ristrorante Caplania di San
Colombano al Lambro è prevista
invece una cena con una ricca
selezione di antipasti (crostino
con mousse di patè d’oca, pancetta stufata Gran Riserva, salame nostrano, prosciutto di cervo
con riccioli di burro, cuore di capesante con vellutata di Topinambur, pesce spada affumicato
con julienne di finocchi, conchiglia con moscardini in guazzetto
e croccante di pane ai cereali),
due primi (riso Carnaroli con
funghi porcini e dadolata di zucca e lasagnette al salmone con
ripieno cremoso di robiola), due
secondi (costolette d’agnello
scalzate Nuova Zelanda con cipolle rosse caramellate, carré di
vitello fasciato al bacon in
emulsione di vino bianco e purea di castagne), dolce, vini, e
dopo la Mezzanotte il classico
cotechino con lenticchie, il tutto
al prezzo di 85 euro.
n Che le sue origini siano legate al dialetto o allo spagnolo forse non si
scoprirà mai. Certo è che il mascarpone, dai limitati consumi regionali si è
rapidamente diffuso in tutta Italia e perfino all’estero. Sembra che il suo nome derivi da “mascherpa”, termine del dialetto lombardo traducibile come
“crema di latte”. C’è chi invece sostiene un’interpretazione più esotica, legando il nome alla volgarizzazione di “mas que bueno”: questa sarebbe stata
l’esclamazione pronunciata da un dignitario del re di Spagna dopo averlo assaggiato.
In ogni caso si tratta di un latticino davvero storico, che vanta origini pluricentenarie anche sotto forma di crema, in particolare mescolata con un po’
di liquore: una ricetta simile si trova infatti in un trattato del 1500. Al posto
dell’elemento alcolico veniva utilizzata acqua di rose, che serviva a rendere
cremoso il formaggio, elemento principe della ricetta. Il mascarpone fresco
è ricavato dalla lavorazione della crema di latte, panna, e acido citrico o acido
acetico. Questo formaggio, un tempo tipico del Lodigiano e di Abbiategrasso
ed esclusivo del periodo invernale, oggi viene prodotto in tutte le regioni
d’Italia e in ogni stagione, anche se quello industriale non ha certo il gusto
e la genuinità di quello che si trova nei nostri caseifici: ha l’aspetto di una
crema morbida, consistente, di colore bianco-giallo chiaro, con sapore molto
dolce. Va utilizzato fresco, per evitare la sua facilità ad irrancidire.
Meglio impiegarlo a crudo, perché sulla fiamma tende a sciogliersi. In cucina,
lo si può utilizzare come condimento: elemento essenziale per dessert, ma
anche per primi e secondi piatti. Come aperitivo, si possono servire tartine
con crema di mascarpone e formaggio caprino o gorgonzola, aromatizzata
con vino Passito.