Le Alghe - La Biolca

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Le Alghe - La Biolca
Le Alghe
Scritto da Filippo Zaccaria
Lunedì 14 Febbraio 2005 00:00
Una suddivisione ampia, per quanto approssimativa, delle alghe è quella che le distingue per
colore:
Verdi: ricche di clorofilla caratteristiche delle acque stagnanti, appartengono alla specie
Cloroficee, prolificano nella superficie dell’acqua o dove comunque arriva la luce del sole.
Brune: Feoficee, laminarie che crescono su fondali marini ad una profondità non superiore ai
20 metri; alla stessa profondità si trova anche la specie Macrocytis pirifera, che assomiglia ad
una foglia reniforme molto carnosa giallo verde che si può consumare allo stato fresco in
insalata o la Laminaria Saccharina.
Rosse: coralline o Rodoficee, caratteristiche dei fondali caldi che vegetano ad una profondità
che varia tra i 20 e i 70 metri.
Spirulina: Sia nelle acque dolci sia in quelle marine si trovano microscopiche alghe: le azzurre
o cianoficee, che contengono un pigmento azzurro chiamato ficocianina. A questo tipo di alghe
(caratterizzate appunto dalla colorazione azzurro - verde) appartiene il gruppo delle Spiruline,
così denominate perché presentano una caratteristica, con dei filamenti arrotolati a spirale. Gli
Aztechi, prima della conquista spagnola del Messico, utilizzavano nell’alimentazione il Tecuilat
(Spirulina maxima); mentre le popolazioni del lago Ciad usavano come cibo il Dihé (Spirulina
platensis). Micro alghe, come alimento di elevato valore nutritivo il cui sfruttamento, in apposita
coltura, può rappresentare un notevole potenziale produttivo di proteine. E proprio di queste
ultime la spirulina è particolarmente ricca (anche il 60 - 70 %); di rilievo è la presenza di
aminoacidi essenziali, di quelli cioè che il nostro organismo non riesce a sintetizzare ed è
dunque costretto a introdurre con i cibi. La spirulina, oltre a contenere carboidrati, ha una
significativa quota di acido grasso gamma-linoleico, sali minerali (ferro, calcio, sodio, magnesio
e altri), enzimi, rappresenta una ricca fonte di vitamina A (espressa nella più efficace e con
meno controindicazioni per l’uomo cioè il beta carotene), vitamina E (tocoferolo) ben conosciute
per le loro proprietà antiossidanti. Tale proprietà è ben documentata per la spirulina, anche per
la presenza di acidi fenolici. Consistente è anche la presenza delle vitamine B1(tiamina) B2
(riboflavina), B12. Le spiruline attualmente rappresentano un importante settore della ricerca
farmacologica; interessanti sono alcuni studi condotti su un composto chiamato calcio spirulano
che, come è stato dimostrato. in studi sperimentali, ha la capacità di inibire lo sviluppo di alcuni
virus (herpes simplex di tipo-1; virus influenzale di tipo A; HIV-1 virus, ecc:). Altri studi stanno
invece indagando la capacità della spirulina, in polvere, di agire su alcune reazioni allergiche;
alcuni esperimenti invece, condotti su animali, mostrano un possibile ruolo epatoprotettivo della
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spirulina maxima. Altri studi ancora, sempre sperimentali, mettono in luce il possibile ruolo di
una sostanza (un polisaccaride), isolata nella Spirulina platensis, nel trattamento di alcune
forme tumorali. Non presentano finora problemi tossicologici, andrà comunque sempre presa in
considerazione la possibile contaminazione di queste alghe con metalli pesanti, pesticidi o
quanto altro possa inquinare. La spirulina si può assumere in polvere, tavolette o capsule.
Valori nutrizionali della Spirulina maxima (Fao 1978):
composizione % - g/kg
Umidità
7.0
Ceneri
9.0
Proteine grez
71.0
Fibre grezze0.9
Idrati carbonio
16.5
Lipidi
7.0
Xantophilla 1
g.80
Carotina g 1.90
Clorifilla g 7.80
minerali mg/kg
Calcio
9.0
Fosforo 1.315
Ferro
8.942
Sodio
580.000
Cloro
412.00
Magnesio4.440
Manganese
1915
Zinco
25
Potassio 39
Altri
15.400
vitamine
mg/kg
beta carotene
110.0
Tiamina B1
55.0
Riboflavina B2
40.0
Piridossidina B6 3.0
Cianocobalamina B12
2.0
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Inositolo
Biotina H
Ac. d-pantotenico
Ac. folico
Ac. nicotinico PP
Tocoferolo E
350.0
0.4
11.0
0.5
118.0
190.0
Amminoacidi
esenziali%
Isoleucina
4.13
Leucina 5.80
Lisina 4.00
Metionina2.17
Fenilalanina
3.95
Triptofano
1.13
Valina 6.00
Tirosina 4.60
Amminoacidi non essenziali%
Alanina
5.82
Arginina
5.98
Acido aspartico
6.43
Cistina
0.67
Ac. glutammico
8.94
Glicina
3.46
Istidina
1.08
Prolina
2.97
Serina
4.00
Altri tipi di alghe
NORI (Porphyra tenera), si usa nelle minestre, nei piatti con salsa di soia e per avvolgere
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crocchette di riso. Si è scoperto che contiene una sostanza anti ulcera e ha attività antibatterica
contro Salmonella, Aspergyllus, Pseudomonas aeruginosa, Staphylococcus, Fusarium, Shigella
e escherichia coli.
LATTUGA DI MARE (Ulva lactuca), ancora si usa nel Galles con proprietà simile alla Nori.
DULSE (Rhodymenia palmata), è dolciastra e può essere mangiata cruda o bollita, meglio se
con la verza. E’ consumata tradizionalmente in Irlanda, Islanda e Canada.
WAKAME (Undaria pinnatifida), quando è secca può essere simile allo spago, per questo si
cuoce a fuoco lento e poi si usa nell’insalata o nella zuppa di verdura tagliata a piccoli pezzetti.
Da alcuni esperimenti risulta un potenziale immunitario e anticancro (polmoni). In Giappone si è
scoperta una sua attività anticoagulante analoga alla eparina, utile perciò contro gli infarti.
ARAME (Eisenia bicyclis), dai lunghi filamenti, ha gusto delicato e si consuma cotta al vapore o
saltata in olio.
CARRAGEEN (Chondrus crispus), noto anche come "muschio irlandese", è un
addensante per minestre con qualche potere terapeutico per bronchiti e tubercolosi. In alcuni
paesi d’Europa e d’America è usata come addensante alimentare. Contiene carragenina, una
mucillagine capace di assorbire acqua da 20 a 50 volte il suo peso. Perciò è indicato nelle diete
dell’obesità, nella stipsi cronica, nelle enteriti, nella dissenteria. La rivista "The
Lancet", però, lo sospetta di favorire coliti ulceranti e cancro. Recenti ricerche di
laboratorio hanno rivelato che può provocare il cancro nelle cavie. Bisogna ricordare che il mare
in cui prosperano le alghe è, in alcune zone fortemente inquinato, per cui le caratteristiche
assorbenti di alcune alghe potrebbero risultare pericolose.
KOMBU (Laminaria flexicaulis), gli scienziati vi hanno individuato sostanze che riducono la
pressione sanguigna, tra cui la istamina. Tutte le alghe brune, sembra, hanno il potere di
prevenire l’ictus, di neutralizzare gli efetti tossici del consumo di sale e di ridurre il tasso di
colesterolo. In laboratorio l’alimentazione con laminaria ha ridotto il tasso di cancro al seno del
13%, anche se provocato dal grasso. In Giappone si è appurato che la laminaria agisce anche
come chemioterapico, diminuendo la virulenza e rallentando la progressione dei tumori, grazie
forse alla fucoidina che contiene. In laboratorio gli estratti di laminaria hanno dimostrato
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un’efficacia del 70 – 80% nell’eliminare il cancro intestinale. Le alghe, laminaria compresa, sono
anche antibiotiche e agendo selettivamente sulla flora intestinale (nel colon) possono eliminare i
batteri che producono sostanze cancerogene. L’alga Kombu è adatta anche in cucina. L’alga
essiccata è piuttosto dura e va ammorbidita a lungo prima di usarla saltata o in minestra. E’
adatta ad essere cotta con i legumi (fagioli, lenticchie, ceci) di cui aumenta la digeribilità.
KELP (deriva dal genere Laminaria) la farina dell’alga essiccata, raccolta in Nord Europa,
contiene dall’0,1 al 2% di iodio. Quantità eccezionale che oltre ai vantaggi può dare dei problemi
a chi la consuma (come solchi rossastri sul viso e sulle braccia), che comunque terminano con
l’interruzione dell’assunzione delle compresse di Kelp.
AGAR AGAR (Gelidium, Gracilaria, Eucheuma, ecc) è una polvere di gelatina di varie alghe
che si usa come addensante e lassativo.
HIJIKI o HIZIKI (Hizikia fusiforme) è usata in zuppe, insalate, contorni di verdure e piatti di
pesce. In genere le alghe hanno tutte le medesime proprietà, tanto vale usare le alghe dei nostri
mari, l’unica precauzione è la valutazione dell’inquinamento della zona dove vengono prelevate.
GEOMONE (Fucus vesiculosus) è un buon alimento d’emergenza e curativo. Si fa seccare al
sole e si cuoce. In genere qualunque alga è commestibile, infatti non si conoscono alghe
velenose, ma quelle di colore rossastro sono le più saporite.
PROPRIETA' DELLE ALGHE
Sul piano nutritivo, le alghe hanno 20-34 g di proteine (allo stato secco), sono ricche di calcio,
fosforo, ferro, potassio, iodio, manganese, zinco; apprezzabili quantità di vitamine A, B, tracce
di B12). In particolare la Kelp può apportare 0,5 – 1 mcg di B12 ogni 100 g, la Kombu 0,5 – 1
mcg, la Nori 0,7 mcg, la Wakame 0,6 mcg. Possono essere indicate come integratori naturali in
caso di carenza di Iodio e vitamina B12. Le alghe, in genere, sono stimolanti del metabolismo,
con un aumento degli scambi cellulari e una migliore eliminazione delle scorie; abbassano il
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livello degli zuccheri, del colesterolo e della pressione; proteggono le mucose digestive. Se vi
capita di mangiarle occasionalmente attenzione alla quantità, in quanto possono essere
lassative e poco digeribili la prima volta. Utili anche dopo una applicazione di raggi X o quando
si vuole premunirsi dall’inquinamento nucleare. Non solo grazie all’alto tenore di iodio, ma
anche per la presenza di alginato di sodio, un agente chelante naturale che assorbe i
radionuclidi come lo stronzio 90 facilitandone l’eliminazione. Nelle alghe sono stati trovati 6 mcg
di benzopirene cancerogeno per 100 g, quantità pari a quella media contenuta dalle salsicce
affumicate.
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