Stato Io amo l`Italia - Magdi Cristiano Allam

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Stato Io amo l`Italia - Magdi Cristiano Allam
STATUTO DI IO AMO L'ITALIA
TITOLO I – FINALITÀ E PARTECIPAZIONE
Art. 1 – Io amo l’Italia
È costituita un’Associazione con la denominazione “Io amo l’Italia” (il cui acronimo
è ALI), con sede a Fabrica di Roma (VT), Circonvallazione Dalla Chiesa 95 (01034).
L’Associazione ha il seguente oggetto, svolge l’attività di seguito descritta e persegue
lo scopo che viene così enunciato.
Io amo l’Italia è un Movimento valoriale, identitario, formativo, culturale, politico,
libero, indipendente, accoglie tutti gli italiani perbene e di buona volontà, senza il
vincolo della tessera d'iscrizione, si fonda sul volontariato, è auto-finanziato ed è
senza scopo di lucro; si concepisce come un soggetto politico aggregante tutti coloro
che scelgono di impegnarsi per dare un'anima all’Italia e all’Europa, mettendo al
centro la persona, la famiglia naturale e la comunità locale, sulla base della fede nei
valori non negoziabili alla vita, alla dignità e alla libertà, del rispetto delle regole alla
base della civile convivenza che si sostanziano di diritti e doveri, della riscoperta
delle nostre radici giudaico-cristiane, dell’orgoglio della nostra civiltà laica e liberale,
per pervenire alla moralizzazione della cultura politica, alla riforma etica delle
istituzioni, all'economia di mercato finalizzata al bene comune, alla promozione della
cultura della vita, al perseguimento dell'interesse primario degli italiani
salvaguardando la sovranità monetaria, legislativa e nazionale dell'Italia.
Io amo l'Italia considera un'emergenza e una priorità nazionale riscattarci dalla
dittatura finanziaria, relativista e mediatica impostaci da questa Europa sottomessa
allo strapotere di banchieri e burocrati e alla finanza speculativa globalizzata. Più in
generale Io amo l'Italia si considera il fronte di tutti gli italiani che in modo
propositivo e costruttivo vogliono affrancarsi dalle ideologie del materialismo,
consumismo, relativismo, laicismo, buonismo, multiculturalismo, auto-lesionismo,
suicidio-omicidio demografico, soggettivismo giuridico e islamicamente corretto.
Io amo l’Italia intende essere la sincera e diretta emanazione della libera scelta dei
cittadini che condividono la medesima missione, partecipando e contribuendo,
ciascuno secondo le proprie disponibilità, in termini di donazione finanziaria, del
proprio tempo, delle competenze professionali o della capacità di aggregazione del
consenso. Nell’ambito di tale concezione etica e autenticamente democratica
dell’impegno diretto e volontario dei cittadini nella politica nobile, intesa come
servizio alla collettività, Io amo l’Italia è contrario a qualsiasi forma di finanziamento
o di rimborso elettorale ai partiti ottenuto attingendo dalle tasse imposte ai cittadini.
Per il raggiungimento dei propri scopi, al pari di qualsiasi altra associazione, Io amo
l'Italia potrà organizzare, in conformità a quanto previsto dalla legge, raccolte di
fondi rivolgendosi direttamente ai cittadini che ne condividono i valori e le finalità,
con le modalità previste da apposito Regolamento approvato dal Presidente
nazionale.
Io amo l’Italia si considera ed opera per creare un fronte unitario di tutti i soggetti
politici, i movimenti, le associazioni e i singoli cittadini che condividono quattro
pilastri valoriali, identitari e civili:
1. Il riconoscimento della verità storica delle radici giudaico-cristiane che, unitamente
all’eredità della filosofia greca e del diritto romano, al contributo del pensiero
illuminista e della cultura umanista, hanno consentito l’affermazione della civiltà
laica e liberale dell’Europa.
2. L’amore per l’Italia come “Casa comune degli italiani”, la legittimità del primato e
della salvaguardia dell’interesse degli italiani nel contesto di una società accogliente e
plurale sul piano etnico, confessionale e culturale.
3. La fede nei valori non negoziabili che sostanziano l’essenza della nostra comune
umanità (sacralità della vita, dignità della persona, centralità della famiglia naturale,
libertà di scelta).
4. La certezza delle regole come fondamento della civile convivenza che si
sostanziano di diritti e doveri che garantiscono e vincolano tutti indistintamente.
Io amo l’Italia persegue quattro obiettivi strategici:
1. La moralizzazione della cultura politica per affrancarci dalla mercificazione e dalla
consorteria del potere, unitamente alla riforma etica delle istituzioni dello Stato
affinché la politica e le istituzioni siano autenticamente al servizio dei cittadini,
operando per l’interesse locale e nazionale degli italiani.
2. Un nuovo modello di Sviluppo che ripristini la centralità dell'economia reale, il
ruolo protagonista dei micro, piccoli e medi imprenditori che fanno grande l'Italia, la
finalità del bene comune.
Il punto di partenza è la consapevolezza che è necessario superare la crisi strutturale
della finanza e dell’economia capitalista appiattita sul materialismo, il consumismo, il
profitto fine a se stesso, la speculazione finanziaria globalizzata a discapito della
centralità della persona e dell’economia reale basata sulla produzione di beni e
servizi.
A tale fine è fondamentale affrancarci dal signoraggio monetario su cui si basa lo
strapotere delle banche e riscattare la sovranità monetaria che consenta allo Stato di
emettere direttamente la valuta nazionale senza oneri aggiuntivi rispetto al costo
effettivo della moneta.
Per un altro verso, in parallelo con la drastica riduzione del costo dello Stato, si
devono abbattere significativamente le tasse, affermando il principio che ci deve
essere un'unica tassa da corrispondere direttamente al Comune una sola volta alla
fonte e che non si possono tassare beni acquistati con denaro già tassato.
Il tutto si fonda sulla centralità dell'economia reale affidata ai liberi imprenditori quali
principali protagonisti dello sviluppo, limitando la presenza delle istituzioni
internazionali quali il Fondo Monetario Internazionale, delle istituzioni sovranazionali quali la Banca Centrale Europea e l'Unione Europea, dello Stato e delle
istituzioni italiane, alla condivisione e alla garanzia del rispetto delle regole, frutto del
libero accordo tra gli imprenditori e i dipendenti, perseguendo il traguardo del bene
comune della comunità locale e dell’insieme degli italiani attraverso il principio della
sussidiarietà e della garanzia della solidarietà nazionale.
3. Un nuovo modello di Società che promuova:
la cultura della vita, mettendo al centro la persona come depositaria dei valori
inalienabili alla vita, alla dignità e alla libertà;
la famiglia naturale come pilastro della costruzione sociale;
la comunità locale come “casa comune” che favorisce la realizzazione del progetto
esistenziale dei singoli e il benessere della collettività nel rispetto delle regole che si
sostanziano di diritti e doveri;
la promozione della rigenerazione della vita da considerare come un'emergenza
nazionale per porre fine all’eccidio-suicidio demografico che sta portando al declino
della società autoctona e al dissolvimento della nostra civiltà, valorizzando la
famiglia naturale, sostenendo la maternità, incentivando la natalità e, all'opposto,
contrastare tutto ciò che ostacola la rigenerazione della vita e viola la sacralità della
vita dal concepimento alla morte naturale: l'aborto, l'eugenetica, l'eutanasia, la
legalizzazione del matrimonio e delle adozioni dei bambini da parte delle coppie
omosessuali;
la necessità di garantire la certezza e la stabilità del lavoro nell’ambito della scelta di
fondo di una qualità della vita che consenta a noi e ai nostri figli di essere
autenticamente e pienamente sé stessi nella nostra “casa comune”;
un’educazione olistica e strutturalmente integrata che emancipi i giovani alla piena
maturità affinché diventino gli autentici “Protagonisti del presente”, assicurando che
acquisiscano una corretta conoscenza della realtà che accrediti la certezza della
verità, che faccia propri i valori non negoziabili assicurando la consapevolezza di chi
siamo e del senso profondo della vita, che si traduca in un posto di lavoro concepito
come diritto-dovere investendo nel consolidamento del senso della responsabilità per
contribuire con le opere buone alla costruzione di una società che persegue il bene
comune;
il riconoscimento come diritti basilari dei cittadini vivere in un ambiente sano con
l'aria, la terra e l'insieme del territorio non inquinati e non dannosi per la salute,
unitamente alla disponibilità gratuita dell'acqua potabile nelle proprie abitazioni;
una scelta di vita più sobria e più sana, dove la felicità risiede nella dimensione
dell’essere, piuttosto che dell’avere e dell’apparire.
4. Un nuovo modello di Stato basato su due livelli essenziali e complementari: il
Federalismo dei Comuni autonomi a livello locale e la Repubblica presidenziale a
livello centrale. Sia i sindaci sia il capo dello Stato vengono eletti direttamente dai
cittadini con il voto di preferenza, il vincolo di mandato che li impegna ad attuare
quanto promesso in campagna elettorale, la responsabilità civile e penale degli atti
commessi durante l'esercizio del loro mandato.
Il Federalismo dei Comuni è la scelta che mette al centro la persona, la famiglia
naturale e la comunità locale quali depositari di una comune identità, storia,
tradizione e civiltà, nonché dell'interesse a promuovere insieme lo sviluppo del
territorio e il benessere degli autoctoni. I Comuni si affermano come entità autonome
godendo della prerogativa di gestire le risorse del territorio e di amministrare la
comunità locale.
I Comuni quali destinatari delle risorse del territorio, percepiscono le tasse versate dai
cittadini residenti. Le tasse sono commisurate sia alle necessità effettive della
pubblica amministrazione e alla qualità dei servizi offerti, sia alla disponibilità delle
risorse dei cittadini residenti. Una quota minima delle tasse viene devoluta allo Stato
come contributo alla solidarietà nazionale.
Lo Stato garantisce l'unità nazionale, esprime la sovranità nazionale, tutela l'interesse
nazionale, attiva la solidarietà nazionale, coordina l'insieme delle attività di pubblica
utilità che vanno oltre le competenze e le prerogative dei Comuni.
In questo contesto Io amo l'Italia promuove l'eliminazione delle Province e delle
Regioni convinti che la gestione dei servizi pubblici, quali la potabilizzazione e la
distribuzione dell'acqua, il riciclaggio dei rifiuti urbani, i trasporti, la costruzione e la
gestione delle scuole, degli ospedali, delle strade, dei porti, degli aeroporti e di
qualsivoglia attività produttiva debbano essere affidati ai liberi imprenditori privati
privilegiando gli italiani; Io amo l'Italia prende atto che lo Stato, le Regioni, i Comuni
e più in generale le istituzioni pubbliche hanno fallito nel ruolo di imprenditori. E' un
dato di fatto che le Province e le Regioni, al pari di Enti dello Stato inutili e onerosi,
hanno permesso il furto legalizzato del denaro pubblico, aggravano le incombenze
burocratiche, favoriscono l'arbitrio ai danni dei cittadini, nonché la corruzione, il
nepotismo e il parassitismo in seno all'apparato burocratico pubblico.
La Repubblica presidenziale è idonea e necessaria per incarnare l'unità della Nazione
nella figura del Capo dello Stato eletto dagli italiani, che assume il potere esecutivo,
affiancato da un organo esecutivo formato da collaboratori scelti per la loro adesione
alla sua strategia politica. Si supera in questo modo la disastrosa realtà della
partitocrazia e di governi che sono sempre in balia dei partiti che usano il ricatto per
ottenere in cambio fette di potere mercificato.
Il Presidenzialismo è l'opzione che consente la governabilità dello Stato raccordando
l'interesse dell'insieme degli italiani e favorendo il perseguimento del bene comune.
Quanto alle sovrastrutture sovranazionali, quali l’Unione Europea e le Nazioni Unite,
possono svolgere un ruolo di indirizzo generale per favorire lo sviluppo, la giustizia e
la pace a livello europeo e mondiale, secondo una corretta concezione della
sussidiarietà senza sostituirsi alla libera volontà dei cittadini e alla scelta dei loro
rappresentanti democraticamente eletti.
Nel nuovo modello di Stato Io amo l'Italia opta per un sistema legislativo
monocamerale che s'incarna nella Camera dei deputati, ponendo fine al
bicameralismo perfetto, che si è rivelato anacronistico, farraginoso e oneroso,
abbandonando definitivamente l'istituzione del Senato.
Io amo l’Italia promuove l’innovazione delle forme di partecipazione dei cittadini alla
vita pubblica, il rinnovamento della classe dirigente, aprendo alle sinergie provenienti
dalla società civile, dalle professioni, dalle imprese, dal volontariato e
dell’associazionismo, nel contesto della riforma etica della politica e delle istituzioni.
Io amo l'Italia dà vita a strutture atte a favorire soluzioni concrete ai problemi reali
dei cittadini, quali, ad esempio, associazioni e consulte impegnate in specifiche
tematiche di interesse sociale; promuove corsi di formazione per la riforma etica della
cultura politica in Italia e per la crescita culturale e professionale; organizza eventi
pubblici o privati, culturali, economici o politici; assume l’iniziativa di
coordinamento di un ufficio legale, di consulenza e di soccorso per la difesa dei diritti
fondamentali dell’uomo, a cominciare dal diritto alla vita, della pari dignità tra uomo
e donna, della libertà religiosa e d’espressione, in Italia e ovunque nel mondo;
progetta, realizza e gestisce uffici stampa, case editrici, agenzie stampa e
giornalistiche, agenzie di pubblicità ed ogni altra iniziativa finalizzata a far conoscere
il Movimento, tra cui le pubblicazioni cartacee, i quotidiani, le riviste, le radio e le
televisioni in ogni versione tecnologica, i siti della rete informatica di qualunque
specie e natura, nonché ogni altra analoga risorsa, attuale o futura, presente
nell’ambito dell’insieme dei mezzi di comunicazione di massa, comprese tutte le
evoluzioni della tecnologia e della rete informatica e della telefonia mobile.
Io amo l’Italia potrà svolgere qualsiasi attività necessaria o opportuna per la
realizzazione dell’oggetto sociale, quale l’assunzione della titolarità del trattamento
anche elettronico dei dati personali e la gestione dei rapporti con l’Autorità Garante,
la progettazione, l’acquisto e la vendita di spazi pubblicitari, l'offerta di oggettistica
propria di Io amo l’Italia, dei suoi aderenti e con contenuti affini finalizzati all’autofinanziamento, l’assunzione di personale di concetto, tecnico, amministrativo o
comunque necessario alla gestione dell’insieme delle attività dell’Associazione.
Io amo l'Italia gestisce il sito Internet www.ioamolitalia.it o altro sito analogo e/o di
contenuti o finalità compatibili o corrispondenti con i fini dell’Associazione. La
gestione di detto sito è intesa sotto ogni profilo: contenuti, aderenti (utenti registrati e
non).
Art. 2 – Gli aderenti
Possono aderire a Io amo l'Italia tutti i cittadini italiani a condizione che non versino
in alcuna delle cause ostative previste dall’apposito Regolamento. Gli aderenti si
definiscono “amici” di Io Amo l’Italia, si impegnano a partecipare a un percorso di
crescita morale, valoriale, culturale e politica; a donare ciò che è nelle loro possibilità
in termini di tempo, competenze e risorse; a stringere rapporti di sincera
collaborazione e ad operare con spirito costruttivo per il successo della causa
Comune; ad assicurare il rispetto, ad accrescere l'amicizia, a favorire la stima nei
confronti di tutti gli amici per fare del Movimento un esempio dell'Italia che
coltiviamo nel cuore e nella mente come “casa comune degli italiani”. Gli amici
prendono parte liberamente a tutte le attività di Io Amo l’Italia, possono partecipare
alle consultazioni e alle iniziative di democrazia diretta secondo le norme dello
Statuto e le disposizioni regolamentari. L’adesione a Io amo l'Italia comporta la
condivisione dei suoi pilastri valoriali, identitari e civili, la partecipazione al successo
dei programmi promossi in seno al Movimento, il perseguimento degli obiettivi
strategici, l’integrale accettazione e l’impegno personale per l’attuazione del presente
Statuto, del Codice etico e delle deliberazioni assunte dagli organi competenti,
nonché in generale la collaborazione alla realizzazione degli scopi associativi.
Qualora venissero meno queste condizioni, il Presidente nazionale, su richiesta dei
Coordinatori territoriali, delibera l'allontanamento temporaneo dell'aderente dal
Movimento con l'interdizione di frequentare le sedi di Io amo l'Italia e di partecipare
alle sue attività, affidando al Collegio nazionale dei Probiviri la decisione finale.
Art. 3 - Modalità di adesione
L'adesione a Io amo l'Italia è libera, volontaria e gratuita. Può avvenire in qualsiasi
momento dell'anno. E' compatibile con qualsiasi appartenenza a partiti, movimenti e
associazioni a condizione che si condivida il presente Statuto. In ottemperanza alla
normativa vigente per le associazioni e limitatamente alle necessità organizzative
delle sedi territoriali di Io amo l'Italia, si richiede agli aderenti che scelgano di
partecipare alle elezioni interne, di assumere delle mansioni organizzative e di
svolgere dei ruoli in seno alle istituzioni di Io amo l'Italia, di compilare un modulo di
adesione su cui sono riportati i dati prescritti dalla legge per consentire al Movimento
di essere riconosciuto come soggetto politico a pieno titolo e di partecipare alle
elezioni nazionali. Il modulo di adesione non è una tessera corrisposta a fronte di una
quota associativa e non è vincolante per partecipare alle attività del Movimento.
Coloro che non compilano il modulo di adesione possono ugualmente partecipare alle
attività di Io amo l'Italia, accettando comunque e implicitamente quanto prescritto dal
presente Statuto.
Art. 4 – Le elezioni
Conformemente alla riforma auspicata dello Stato basata sul Federalismo dei
Comuni, l'organo rappresentativo di base eletto in seno a Io amo l'Italia è quello
comunale. Gli aderenti regolarmente registrati eleggono con il voto diretto il
Coordinatore del proprio Comune o della propria Area municipale. Per Area
municipale si intende un territorio coeso ed integrato sul piano fisico, identitario e
storico, che può corrispondere ad uno o più quartieri o, se opportuno, a una
Municipalità o Circoscrizione già contemplati dall'odierno assetto amministrativo. I
Coordinatori di Comune o di Area municipale, depositari del consenso della base di
Io amo l'Italia sul proprio territorio, scelgono liberamente i componenti del
Coordinamento comunale o di Area municipale tra gli aderenti che hanno delle
specifiche competenze adeguate alla funzione loro accordata e godono della loro
fiducia. Il numero dei componenti del Coordinamento è determinato liberamente dal
Coordinatore di Comune o di Area municipale. I Coordinatori di Comune o di Area
municipale eleggono i loro delegati al Congresso federale nazionale, la massima
istanza rappresentativa del Movimento.
Tutti gli amici che hanno compilato il modulo di adesione a Io amo l'Italia godono del
diritto di elettorato attivo e passivo. Gli amici che scelgono di partecipare come
candidati alle elezioni che si svolgono in seno a Io amo l'Italia a livello di Comune o
Area municipale vi devono essere residenti o domiciliati o impegnati
professionalmente.
Art. 5 – I protagonisti
Tutti i Coordinatori territoriali e gli amici che acquisiscono delle funzioni di
responsabilità vengono denominati “protagonisti” di Io amo l'Italia.
Nell'esercizio delle sue funzioni, il Presidente nazionale di Io amo l'Italia delega delle
mansioni a dei protagonisti scelti liberamente tra gli aderenti al Movimento, eletti e
non eletti.
I protagonisti non percepiscono un compenso e svolgono volontariamente la propria
attività in seno a Io amo l'Italia, fatta salva diversa disposizione del Presidente
nazionale.
Il Presidente nazionale ha la facoltà di revocare la nomina dei protagonisti a suo
insindacabile giudizio trattandosi di collaboratori da lui designati e il cui ruolo è di
coadiuvarlo nella realizzazione degli scopi del Movimento.
Art. 6 – Organo ufficiale del Movimento
Il sito Internet www.ioamolitalia.it è l’organo ufficiale del Movimento. Le
comunicazioni che pervengono dal Presidente nazionale e dagli Organi nazionali
pubblicate sul sito hanno valore di comunicazione ufficiale nei confronti dei soci ed
acquistano efficacia a tutti gli effetti di legge.
Il Direttore responsabile del sito viene nominato dal Presidente nazionale che assume
la carica di Direttore editoriale. Tutto quanto non previsto sarà disciplinato da
apposito Regolamento.
Art. 7 – Denominazione e simbolo del Movimento
La denominazione Io Amo l’Italia può essere utilizzata anche nel suo acronimo ALI.
L’Associazione è contrassegnata dal simbolo come risultante dalla seguente
descrizione:
Circonferenza di colore azzurro, che delimita un campo bianco su cui compare la
bandiera italiana, leggermente ondeggiante, con i colori verde, bianco e rosso, con
asta di colore azzurro e con al centro una croce gialla che si estende dal suo lato
superiore a quello inferiore e dal suo lato destro a quello sinistro, recante nella parte
inferiore del campo bianco la scritta in carattere stampatello maiuscolo di colore nero
‘IO AMO L’ITALIA’ e con facoltà del titolare del marchio e dei soggetti cui lo stesso
ne concederà l’utilizzo ad aggiungervi ‘IO AMO’ seguita dalla denominazione
geografica corrispondente al Comune, Provincia o Regione di appartenenza o in
alternativa dalla sola denominazione geografica o infine di aggiungervi il nome del
Presidente nazionale di Io Amo l’Italia.
TITOLO II – GLI ORGANI E LA STRUTTURA
Capo I – Gli Organi e la struttura nazionale
Art. 8 – Organi istituzionali di Io amo l'Italia
Nella concezione dello Stato fondato sul Federalismo dei Comuni e sul
Presidenzialismo, Io amo l'Italia configura in ugual modo la propria organizzazione
interna. Sono pertanto organi istituzionali di Io Amo l’Italia:
• Presidente nazionale
• Vice-Presidente nazionale
• Comitato di Presidenza
• Consiglio di Presidenza
• Coordinatore Comunale o di Area municipale
• Congresso federale nazionale
• Consiglio federale nazionale
• Segretario amministrativo nazionale
Art. 9 – Il Presidente nazionale
Il Presidente nazionale di Io Amo l’Italia è eletto dal Congresso federale nazionale
con apposita votazione, anche per alzata di mano, secondo le modalità che verranno
individuate nel Regolamento congressuale e resta in carica per la durata del mandato
di cinque anni, rinnovabile una sola volta a partire dall'entrata in vigore del presente
Statuto, o in alternativa fino alle sue dimissioni.
Il Presidente nazionale, nell’ambito delle sue prerogative di controllo e
uniformandosi allo spirito di tutela del Movimento nella sua interezza nella fase
straordinaria della sua nascita e della sua crescita, può intervenire su ogni
Organo o aderente al Movimento, con le modalità ritenute più idonee, incluse le
misure disciplinari di cui all'art. 32, per prevenire, evitare o sanzionare il
compimento di atti o la diffusione di notizie che appaiono in contrasto con le
finalità del Movimento e con i principi a cui si ispira, o che sono
suscettibili di lederne l'immagine o la reputazione.
Ha la rappresentanza politica del Movimento, lo rappresenta in tutte le sedi
istituzionali, ne dirige l’ordinato funzionamento e la definizione delle linee politiche
e programmatiche, convoca e presiede il Comitato di Presidenza, il Consiglio di
Presidenza, il Consiglio federale nazionale, il Congresso federale nazionale e gli altri
Organi nazionali stabilendone l’ordine del giorno. Procede alle nomine degli Organi
del Movimento e, sentito il Consiglio di Presidenza, ne approva i regolamenti.
Il Presidente nazionale ratifica l'adesione dei membri del Comitato di Presidenza,
designa il vice-Presidente nazionale, i membri del Consiglio di Presidenza, il
Portavoce nazionale, il Capo Ufficio stampa, il Segretario amministrativo nazionale,
il vice-Segretario amministrativo nazionale, il Revisore dei conti, il Presidente e i
membri del Collegio nazionale dei Probiviri.
Il Presidente nazionale dispone di un Ufficio di Presidenza composto da suoi stretti
collaboratori per la gestione dell'ordinaria amministrazione del Movimento. Il
Presidente nazionale decide liberamente il numero dei componenti dell'Ufficio di
Presidenza.
Il Presidente nazionale costituisce il Comitato Elettorale preposto all'organizzazione
della campagna elettorale.
Il Presidente nazionale indica le direttive e gli indirizzi al Segretario amministrativo
nazionale in ordine all’attività negoziale necessaria per il raggiungimento dei fini
associativi e per la corretta gestione amministrativa di Io Amo l’Italia, per la
redazione del rendiconto economico dell’esercizio e la predisposizione del bilancio
preventivo, entrambi da sottoporre alla sua approvazione. Detta inoltre al Segretario
amministrativo nazionale le direttive e gli indirizzi per la raccolta e la gestione dei
fondi, ivi compresi quelli destinati alle campagne elettorali.
È conferito al Presidente nazionale in via esclusiva il potere di utilizzare i
contrassegni elettorali di Io Amo l’Italia e le sue trasposizioni territoriali, di
presentare e depositare liste e candidature elettorali in sede nazionale e locale. Le
funzioni connesse a tali attività possono essere svolte a mezzo di procuratori speciali
all’uopo nominati.
Quando le circostanze lo richiedono, il Presidente nazionale delibera lo svolgimento
delle riunioni degli Organi Nazionali anche tramite collegamenti telefonici e sistemi
multimediali quali audio o videoconferenze. Le convocazioni delle riunioni, omessa
qualsiasi formalità, possono avvenire anche tramite messaggi di telefonia mobile o di
posta elettronica. Le deliberazioni sono comunque valide qualora alla riunione abbia
partecipato la metà più uno dei membri.
Art. 10 – Vice-Presidente nazionale
Il vice-Presidente nazionale viene designato dal Presidente nazionale. La sua nomina
viene approvata dal Congresso federale nazionale.
In caso di impedimento temporaneo del Presidente nazionale, le sue funzioni
vengono assunte dal vice-Presidente nazionale, limitatamente all’ordinaria
amministrazione, ivi compresa la gestione del simbolo del Movimento. In tal caso, le
decisioni che si rendessero necessarie sono prese a maggioranza dei componenti del
Comitato di Presidenza.
In caso di dimissioni o impedimento permanente del Presidente nazionale, il vicePresidente nazionale, in raccordo con il Comitato di Presidenza, provvede alla sua
sostituzione temporanea per il periodo strettamente necessario alla convocazione del
Congresso federale nazionale.
Art. 11 – Comitato di Presidenza
Il Comitato di Presidenza è l'organo che rappresenta l'insieme dei soggetti politici
autonomi che aderiscono su base federativa al Movimento Io amo l'Italia, stipulando
un apposito “Patto federativo” i cui termini sono definiti da specifico Regolamento.
L'adesione al Comitato di Presidenza si fonda sia sulla condivisione dei valori, dei
principi, delle linee guida dello Statuto e del Programma di Io amo l'Italia, sia
sull'accettazione del Presidente nazionale di Io amo l'Italia come comune
rappresentante alle Elezioni politiche nazionali quale candidato alla guida del
Governo o alla Presidenza dell'Italia. Il Presidente nazionale ratifica l'adesione dei
membri del Comitato di Presidenza considerando la specificità dei soggetti politici e
in proporzione alla loro rappresentatività.
I soggetti politici autonomi salvaguardano la loro autonomia statutaria, organizzativa,
finanziaria. I rappresentanti dei soggetti politici autonomi in seno al Comitato di
Presidenza partecipano, nel rispetto della pari dignità, alla elaborazione e
all'attuazione della comune strategia politica ed elettorale finalizzata al cambiamento
dell'Italia e dell'Europa.
Il Presidente nazionale ha la facoltà di recedere dal “Patto federativo” con un singolo
soggetto politico aderente qualora esso violi gli accordi politici, disattenda il
Programma comune o non cooperi in seno al Comitato Elettorale per il successo della
comune missione.
Art. 12 – Consiglio di Presidenza
Il Consiglio di Presidenza, nominato dal Presidente nazionale, ha il compito di
coadiuvare il Presidente nella elaborazione e attuazione della strategia del
Movimento e nell'assunzione delle scelte di natura programmatica e di particolare
rilevanza. Il Consiglio di Presidenza affianca il Presidente nazionale nella
organizzazione e gestione continuativa dell'attività complessiva del Movimento.
E' composto dai membri nominati dal Presidente nazionale, sulla base della loro
competenza, esperienza, affidabilità e capacità di operare collegialmente, a cui
vengono attribuite deleghe tematiche o Coordinamenti nazionali.
Il Presidente nazionale ha facoltà di decidere il numero dei componenti e la
composizione a suo insindacabile giudizio.
Il Presidente nazionale, nella formazione dell’Ordine del giorno, può prevedere, in
relazione ai singoli argomenti da trattare, l’invito a partecipare ai lavori anche ad altri
soggetti in base al loro incarico istituzionale o anche esterni al Movimento.
Art. 13 – Il Coordinatore comunale o di Area municipale
Il Coordinatore comunale o di Area municipale è il rappresentante di base di Io amo
l'Italia.
Il Coordinatore è eletto dal Congresso comunale formato da tutti gli amici aderenti
che godono del diritto di elettorato attivo e passivo.
Le elezioni del Coordinatore comunale si svolgono per via telematica sulla base di un
apposito Regolamento che verrà comunicato anticipatamente agli elettori.
Il Coordinatore sceglie i collaboratori secondo le modalità indicate dall'articolo 22
dando vita al Coordinamento del Comune o di Area municipale.
Art. 14 – Il Congresso federale nazionale
Il Congresso federale nazionale è la più alta assise rappresentativa del Movimento:
indirizza attraverso mozioni non vincolanti e sottoscrive la linea politica di Io Amo
l’Italia; elegge il Presidente nazionale, il Coordinatore del Congresso federale
nazionale e il Consiglio federale nazionale; approva la nomina del vice-Presidente
nazionale, del Consiglio di Presidenza, del Segretario amministrativo nazionale, del
vice-Segretario amministrativo nazionale, del Revisore dei Conti, del Presidente e dei
membri del Collegio dei Probiviri.
Il Congresso si riunisce in via ordinaria una volta all'anno; è convocato dal Presidente
nazionale che, sentito il Coordinatore del Congresso federale nazionale, ne stabilisce
il luogo, la data e l’ordine del giorno.
Il Congresso è altresì convocato in via straordinaria entro 30 (trenta) giorni quando ne
faccia richiesta al Comitato di Presidenza almeno il 40% (quaranta per cento) degli
aderenti.
Art. 15 – Composizione del Congresso federale nazionale
Il Congresso federale nazionale è composto dal Coordinatore del Congresso federale
nazionale, dai delegati dei Coordinatori comunali, dai membri del Consiglio di
Presidenza e del Consiglio federale nazionale. Il Presidente nazionale e il vicePresidente nazionale fanno parte di diritto al Congresso federale nazionale.
L'elezione dei delegati dei Coordinatori comunali in seno al Congresso federale
nazionale avviene esclusivamente per via telematica sulla base di un apposito
Regolamento.
Il numero dei delegati e l'elezione dei delegati dei Coordinatori comunali in seno al
Congresso federale nazionale sono stabiliti da apposito Regolamento.
Solo i membri del Congresso federale nazionale hanno diritto di voto. Possono
assistere ai lavori del Congresso federale nazionale tutti gli amici e i protagonisti di
Io amo l'Italia.
Art. 16 – Svolgimento del Congresso federale nazionale
Il Congresso federale nazionale nomina il Presidente della sessione del Congresso, il
Consiglio di Presidenza della sessione del Congresso, i componenti dei seggi del
Congresso.
Le delibere sono approvate con il voto favorevole della maggioranza dei presenti,
salvo quanto diversamente previsto dal presente Statuto.
Il numero legale è presunto, salvo che per le deliberazioni in cui è espressamente
previsto un quorum di presenti o di voti.
Il Regolamento del Congresso definisce le modalità di svolgimento, di elezione, di
verifica del numero legale e gli effetti conseguenti.
Art. 17 – Il Consiglio federale nazionale
Il Consiglio federale nazionale è l'Organo intermedio tra i Coordinamenti comunali e
il Congresso federale nazionale, svolge una funzione consultiva affiancando il
Consiglio di Presidenza, favorisce l'armonizzazione delle scelte politiche,
economiche e sociali assunte dai Coordinamenti comunali, coopera al conseguimento
dell'efficienza dell’organizzazione nazionale di Io amo l'Italia.
E' coordinato dal Coordinatore del Congresso federale nazionale.
E' composto dai delegati dei Coordinatori comunali, dai Coordinatori delle Consulte
tematiche di Io amo l'Italia, dai Coordinatori delle Associazioni federate a Io amo
l'Italia.
I delegati dei Coordinatori comunali in seno al Congresso federale nazionale
eleggono i delegati dei Coordinatori comunali in seno al Consiglio federale nazionale
sulla base di un apposito Regolamento.
Il numero dei componenti del Consiglio federale nazionale e la proporzione delle sue
componenti è definito da apposito Regolamento.
Il Coordinatore del Congresso federale nazionale può convocare, su richiesta della
maggioranza dei membri e con il parere favorevole del Presidente nazionale, il
Consiglio federale nazionale, che viene comunque convocato almeno una volta
l'anno.
Art. 18 – L'Assemblea generale di Io amo l'Italia
L'Assemblea generale di Io amo l'Italia comprende tutti i membri dell'insieme degli
Organi istituzionali di Io amo l'Italia, in aggiunta ai membri dell'Ufficio di
Presidenza, tutti i Coordinatori e i membri dei Coordinamenti Comunali e di Area
municipale, i Coordinatori delle Associazioni federate, i Coordinatori delle Consulte
e delle Commissioni tematiche.
L'Assemblea generale di Io amo l'Italia conferma le scelte approvate dagli Organi
istituzionali e consolida i rapporti di fraternità tra l'insieme degli aderenti al
Movimento.
L'Assemblea generale di Io amo l'Italia si riunisce una volta ogni 5 (cinque) anni
secondo le disposizioni del Presidente nazionale d'intesa con il Consiglio federale
nazionale.
Art. 19 - Il Segretario amministrativo nazionale
Il Segretario amministrativo nazionale e in sua assenza il suo Vice hanno la legale
rappresentanza congiunta e disgiunta di Io Amo l’Italia di fronte a terzi e in giudizio,
senza alcuna limitazione, per gli atti riferibili agli Organi nazionali e regionali, con
tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, e agiscono dietro espressa
direttiva e indirizzo del Presidente nazionale.
Sono abilitati alla riscossione dei contributi nei termini e modi previsti dalla legge.
Il Segretario amministrativo nazionale è nominato, con il suo vice, dal Presidente
nazionale. Partecipa ai lavori del Consiglio di Presidenza per le parti di sua
competenza.
Art. 20 – Consulte e Commissioni tematiche
Il Presidente nazionale può costituire delle Consulte e Commissioni tematiche che
avranno il compito di approfondire e dibattere le singole questioni, fornire pareri,
esaminare e formulare proposte.
Il Presidente nazionale ne nomina i Coordinatori, ne definisce e ne nomina la
struttura.
Capo II – Candidature
Art. 21 – Candidature
Elezioni nazionali, europee e regionali
La partecipazione alle elezioni nazionali, europee e regionali è stabilita dal Presidente
nazionale, sentito il Consiglio di Presidenza e formalizzata dal Consiglio federale
nazionale appositamente convocato.
Gli amici aderenti a Io amo l'Italia hanno diritto a candidarsi alle elezioni nazionali,
europee, regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali, se residenti nel territorio
interessato alle elezioni. Gli amici aderenti possono candidarsi sia alla Presidenza sia
per la Lista di Io amo l'Italia. L'elezione avviene esclusivamente per via telematica
sulla base di un apposito Regolamento. I candidati presentano la propria candidatura
e il proprio programma. Tutti gli amici aderenti a livello regionale hanno il diritto a
votare i candidati.
Il Presidente nazionale, sentiti il Consiglio di Presidenza e il Consiglio federale
nazionale, approva le candidature. Il Presidente nazionale ha la facoltà di non
approvare singoli candidati o di annullare l'intero processo elettorale qualora ravvisi
la violazione dello Statuto, del Codice etico o del Programma politico di Io amo
l'Italia.
Capo III – Organi e Strutture territoriali
Art. 22 – Coordinatore e Congresso comunale
È previsto un Coordinatore comunale in ogni Comune e Area municipale nel cui
territorio siano residenti almeno 10 (dieci) amici aderenti.
Negli altri Comuni, il Presidente nazionale può nominare un Delegato comunale o di
Area municipale.
Il Congresso comunale è convocato di norma una volta all'anno, oppure ogni volta
che lo richieda il 50% +1 (cinquanta per cento più uno) degli aventi diritto al voto o
comunque in occasione dei lavori del Congresso federale nazionale.
Al Congresso comunale partecipano tutti gli amici aderenti residenti nel Comune.
Il Congresso si svolge nelle forme stabilite dal Regolamento congressuale.
E' prerogativa del Coordinatore Comunale indicare il numero dei membri del
Coordinamento comunale.
Il Congresso Comunale approva il Programma politico del Coordinatore comunale.
Il Coordinatore Comunale (o, in mancanza, il Delegato comunale) rappresenta il
Movimento in sede locale.
Il Coordinatore comunale dirige e organizza l’attività politica di Io Amo l’Italia sul
territorio, conformemente allo Statuto e d'intesa con il Presidente nazionale.
TITOLO III – LE INCOMPATIBILITA’
Art. 23 – Incompatibilità
È emanato un apposito Regolamento sulle incompatibilità fra le cariche del
Movimento e gli incarichi istituzionali e di rappresentanza esterna.
TITOLO IV – L’ASSETTO AMMINISTRATIVO
Art. 24 – Finanziamento delle attività di Io Amo l’Italia
Le attività di Io Amo l’Italia sono finanziate da:
- contributi volontari così come previsti dal Regolamento;
- eventuali quote di partecipazione alla gestione dell'attività del Movimento delle
Associazioni che aderiscono a Io amo l'Italia;
- contributi degli eletti nelle Assemblee rappresentative;
- ogni altra attività di raccolta ammessa dalla legge.
I contributi raccolti dai vari Coordinamenti comunali sono destinati a finanziare le
attività locali, sulla base del principio che le risorse del territorio devono essere
primariamente finalizzate all'interesse e alla valorizzazione della comunità locale.
Art. 25 – Funzioni del Segretario amministrativo nazionale
Il Segretario amministrativo nazionale e il suo vice hanno congiuntamente e
disgiuntamente la legale rappresentanza del Movimento, e agiscono secondo le
direttive e gli indirizzi del Presidente nazionale.
In particolare:
- svolgono l’attività negoziale necessaria per il raggiungimento dei fini associativi;
- svolgono e coordinano le attività necessarie per la corretta gestione amministrativa
di Io Amo l’Italia;
- eseguono le delibere del Consiglio di Presidenza relative alla gestione
amministrativa ordinaria e straordinaria;
- possono compiere tutte le operazioni bancarie, compresa la nomina di procuratori,
l’accensione di mutui e le richieste di affidamento; effettuano pagamenti, incassano
crediti; possono rinunciare a diritti e sottoscrivere transazioni; provvedono alla
riscossione dei contributi pubblici o comunque dovuti per legge;
- al termine di ciascun anno, che avrà luogo ad ogni 31 dicembre, il Segretario
amministrativo nazionale e il suo vice, nei quattro mesi successivi, redigeranno e
sottoporranno al Presidente nazionale il rendiconto economico dell’esercizio per
l’approvazione;
- predispongono altresì il bilancio preventivo entro il 31 dicembre che sottoporranno
al Presidente nazionale per l’approvazione; coordinano inoltre l’attività contabile
occupandosi della corretta tenuta delle scritture e dei libri sociali;
- informano periodicamente il Consiglio di Presidenza della situazione economicofinanziaria del Movimento;
- predispongono il piano generale di distribuzione delle risorse secondo i criteri
determinati dal Consiglio di Presidenza e dalle norme regolamentari;
-gestiscono i fondi destinati alle campagne elettorali e predispongono i rendiconti
richiesti dalla legge;
- predispongono le procedure per la redazione dei conti, per la raccolta dei fondi e per
tutto ciò che ritengano opportuno per la corretta amministrazione del Movimento.
Ogni Organo periferico, anche se dotato di autonomia amministrativa e negoziale, è
tenuto a uniformarsi alle indicazioni della Segreteria amministrativa nazionale. Il
mancato rispetto delle sue disposizioni è motivo di azione disciplinare nei confronti
dei singoli e può comportare, nei casi più gravi, il commissariamento dell’Organo.
Tutte le attività previste dal presente articolo sono svolte dal Segretario
amministrativo nazionale e dal suo vice congiuntamente, a meno di diversa
attribuzione da parte del Presidente nazionale.
Art. 26 – Revisore dei conti
Il Revisore dei conti previsto dalla vigente normativa è nominato dal Presidente
nazionale.
È richiesta la qualifica di Revisore dei conti iscritto al Registro istituito dall’art. 1 del
D.Lgs. 27 gennaio 1992 n. 88 in attuazione della Direttiva n. 84/253/CEE.
Il Revisore dei conti dura in carica 5 (cinque) anni e può ricevere l’incarico anche più
volte consecutivamente.
Art. 27 – Autonomia amministrativa delle Organizzazioni locali
Le Organizzazioni locali e periferiche rette da un Organo elettivo hanno autonomia
amministrativa e negoziale nei limiti delle attività riguardanti l’ambito territoriale di
appartenenza e ne sono legalmente responsabili.
I conti preventivi e consuntivi devono essere redatti secondo il modello predisposto
dal Segretario amministrativo nazionale e dal suo vice. Ogni previsione di spesa deve
essere sempre accompagnata dall’indicazione della fonte di finanziamento.
Gli Organi nazionali non rispondono dell’attività negoziale svolta in ambito locale e
delle relative obbligazioni. I membri degli Organi locali rispondono personalmente
delle obbligazioni assunte al di fuori dei limiti consentiti. È in ogni caso esclusa la
facoltà di stipulare autonomamente i seguenti atti:
- compravendita di beni immobili;
- compravendita di titoli (titoli di Stato, obbligazioni, azioni e simili);
- costituzione di società;
- acquisto di partecipazioni in società già esistenti;
- concessioni di prestiti;
- contratti di mutuo;
- rimesse di denaro all’estero;
- apertura di conti correnti all’estero e valutari;
- acquisto di valuta;
- richiesta e rilascio di avallo fideiussioni o altra forma di garanzia.
È inoltre sempre esclusa dai poteri dei rappresentanti locali la presentazione delle
candidature e dei contrassegni elettorali, attività di competenza esclusiva degli Organi
nazionali, che agiscono per mezzo di procuratori speciali.
TITOLO V – GLI ORGANI DI GIURISDIZIONE INTERNA
Capo I – Il procedimento disciplinare – I ricorsi – Il commissariamento
Art. 28 – Giurisdizione esclusiva
Gli amici e protagonisti aderenti di Io Amo l’Italia e i rappresentanti delle
Associazioni affiliate secondo i termini dell’apposito Regolamento sono tenuti a
ricorrere preventivamente al Collegio nazionale dei Probiviri in caso di controversie
riguardanti l’attività del Movimento, l’applicazione dello Statuto, i rapporti di Io Amo
l’Italia con i soggetti politici autonomi e le Associazioni federate, nonché i rapporti
interni a questi ultimi.
Art. 29 – Collegio nazionale dei Probiviri
Il Collegio nazionale dei Probiviri è composto da 5 (cinque) membri effettivi
nominati dal Presidente nazionale più 2 (due) supplenti. Possono essere eletti
Probiviri solo gli amici che abbiano almeno 30 (trenta) anni di età e che non abbiano
altri incarichi di partito.
I componenti del Collegio nazionale dei Probiviri restano in carica 3 (tre) anni e sono
rieleggibili.
Il Presidente nazionale nomina il Presidente del Collegio. Il Collegio nazionale dei
Probiviri nomina nel suo seno il Segretario.
Il Collegio nazionale dei Probiviri è competente a giudicare:
a. le infrazioni disciplinari;
b. i ricorsi relativi ai Congressi comunali e/o di Area municipale;
c. i ricorsi relativi alla conformità allo Statuto degli atti adottati dai Coordinamenti
comunali;
d. i ricorsi aventi a oggetto conflitti fra Organi di Io Amo l’Italia;
e. i ricorsi contro le operazioni elettorali e la proclamazione degli eletti in seno ai
Congressi comunali, al Consiglio federale nazionale e al Congresso federale
nazionale, con esclusione del Presidente nazionale.
In ordine alle decisioni di cui ai precedenti punti, il Collegio nazionale dei Probiviri è
giudice unico non appellabile.
Per le infrazioni disciplinari di cui alla lettera a) è ammessa l’impugnazione per
revocazione avanti lo stesso Organo, in relazione a fatti non riconosciuti all’epoca del
giudizio.
Art. 30 – Decisioni del Collegio nazionale dei Probiviri
Il Collegio nazionale dei Probiviri decide a maggioranza con l’intervento di almeno 5
(cinque) membri.
Il provvedimento assunto dal Collegio nazionale dei Probiviri è definitivo. In caso di
dimissioni o impedimento permanente di uno dei membri del Collegio nazionale dei
Probiviri, questi viene sostituito dal membro supplente; in mancanza, il Presidente
nazionale provvederà alla surroga.
Qualora complessivamente i membri del Collegio nazionale dei Probiviri fossero
meno di 7 (sette) si procede a nomina suppletiva dei componenti mancanti.
Art. 31 – Procedimento disciplinare
Ogni aderente Amico o Protagonista che ritenga sia stata violata una norma dello
Statuto o che sia stata commessa un’infrazione disciplinare o un atto comunque lesivo
dell’integrità morale del Movimento o degli interessi politici dello stesso, può
promuovere con ricorso scritto il procedimento disciplinare avanti al Collegio
nazionale dei Probiviri.
Il procedimento disciplinare si svolge nel rispetto delle regole del contraddittorio e
del diritto di difesa, secondo la normativa regolamentare approvata dal Consiglio di
Presidenza.
Le sedute degli Organi giudicanti non sono pubbliche.
Il procedimento disciplinare non può durare oltre 30 (trenta) giorni per ogni grado di
giudizio.
Il termine per le impugnazioni è di 10 (dieci) giorni dalla comunicazione della
decisione all’interessato.
Le decisioni vengono depositate presso la Segreteria del Collegio nazionale dei
Probiviri e ciascun associato può prenderne visione.
Gli stessi principi si applicano ai procedimenti nei confronti di Organi di altre
Associazioni riconosciute.
Art. 32 – Misure disciplinari
Le misure disciplinari sono:
a. la sospensione;
b. l’espulsione;
c. la revoca della ratifica nel caso di infrazione commessa da un’Associazione.
L’espulsione è inflitta per infrazioni gravi alla disciplina del Movimento o per
indegnità morale o politica.
Equivale all’espulsione la revoca della ratifica di un’Associazione.
Il provvedimento di espulsione o di revoca della ratifica è sempre reso di pubblico
dominio.
Art. 33 – Altri ricorsi
I ricorsi in tutte le materie di competenza del Collegio nazionale dei Probiviri
possono essere presentati da chiunque aderisca al Movimento e vi abbia diretto
interesse personale o quale rappresentante di un’Associazione affiliata.
I ricorsi sono presentati in forma scritta alla Segreteria del Collegio nazionale dei
Probiviri nel termine di 30 (trenta) giorni dall’evento oggetto della controversia,
salvo che sia diversamente disposto.
I ricorsi per nullità dei Congressi comunali e di Area municipale devono essere
presentati, anche a mezzo fax, entro 10 (dieci) giorni dalla data del Congresso a pena
di decadenza.
Il Presidente nazionale approva il Regolamento relativo alla procedura da adottare per
la presentazione e decisione dei ricorsi, sempre nel rispetto del principio del
contraddittorio e del diritto di difesa.
Art. 34 – Commissariamento
Il Presidente nazionale può, ove ricorrano gravi motivi, commissariare gli Organi
nazionali delle Organizzazioni interne del Movimento, sentito il parere del Consiglio
federale nazionale.
Analogamente il Presidente nazionale, sempre nel caso ricorrano gravi motivi, può
sciogliere gli Organi periferici elettivi, sentito il parere del Consiglio di Presidenza,
nominando un Commissario per il tempo necessario alla ricostituzione dell’Organo.
Sono da considerarsi sempre motivi gravi l’impossibilità di funzionamento di un
Organo collegiale, la commissione di irregolarità di carattere amministrativo e la
manifesta inadeguatezza a svolgere le funzioni connesse al proprio ruolo.
In casi gravi e urgenti il Presidente nazionale può adottare in via immediata
provvedimenti temporanei di commissariamento.
In casi di particolare gravità il Presidente nazionale può decidere in via immediata di
sospendere un aderente dall’attività del Movimento. In tal caso è aperto d’ufficio un
procedimento disciplinare nei confronti dell’interessato innanzi al Collegio nazionale
dei Probiviri.
Il giudizio definitivo dovrà essere emesso entro 3 (tre) mesi dalla sospensione.
TITOLO VI – ORGANIZZAZIONI INTERNE – ASSOCIAZIONI
Art. 35 – Movimento giovanile
All’interno di Io Amo l’Italia è costituito il Movimento “Giovani ALI”, unico e
unitario.
Possono partecipare all’attività del Movimento giovanile i soci che abbiano compiuto
il 16° (sedicesimo) anno di età e non oltre il compimento del 25° (venticinquesimo)
anno di età.
Il Movimento giovanile persegue i medesimi scopi di ALI, con particolare attenzione
al mondo giovanile, nell’ambito della scuola, dell’università, del mondo del lavoro e
delle attività sociali e di solidarietà.
Il Regolamento del Movimento giovanile e ogni sua modifica sono sottoposti
all’approvazione del Comitato di Presidenza.
Art. 36 – Associazioni
Gli aderenti a Io amo l'Italia possono dare vita ad Associazioni a carattere tematico
che abbiano come distintivo elemento di aggregazione specifiche connotazioni
sociali, culturali, professionali o economiche, oltre che il comune progetto politico
per il quale sono costituite. Esse sono promosse da qualunque associato e devono
essere costituite da non meno di 3 (tre) soci.
Le Associazioni sono costituite nella forma giuridica dell’associazione non
riconosciuta e non possono avere scopo di lucro.
Ogni Associazione può scegliere una sua specifica denominazione. Coloro che ne
sono promotori chiedono che il Coordinamento comunale del luogo in cui
l’Associazione ha sede proceda alla sua ratifica. Tale procedura deve completarsi
entro 7 (sette) giorni dalla richiesta. La richiesta di ratifica è presentata prima che
abbia inizio qualsiasi attività dell’Associazione e contiene l’espressa dichiarazione
che la sua presentazione comporta l’accettazione di tutte le norme contenute nel
presente Statuto, oltre che di ogni altro atto o Regolamento destinato a disciplinare
l’attività del Movimento.
Sono condizioni di ricevibilità della richiesta:
a. l’illustrazione dettagliata del progetto politico culturale per il quale l’Associazione
è costituita, oltre che delle principali modalità e dei più significativi mezzi con i quali
lo stesso è attuato;
b. l’indicazione del territorio;
c. l’adozione da parte dell’Associazione di uno Statuto conforme al modello
approvato dal Consiglio di Presidenza;
d. la previsione della libera partecipazione e iscrizione all’Associazione, con il solo
limite delle incompatibilità previste per gli aderenti al Movimento e l’assenza di
distinzione dei diritti e dei doveri in capo ai soci fondatori e ai soci che aderiscano
successivamente;
e. la previsione della garanzia della massima libertà di dibattito politico all’interno
dell’Associazione e in occasione delle iniziative dalla stessa organizzate o cui la
stessa prende parte;
f. la previsione della rappresentatività dell’Associazione da parte di organi
democraticamente eletti;
g. l’accettazione dell’obbligo di rinunciare immediatamente a qualunque uso del logo
e del nome del Movimento, e di restituire senza indugio, qualora abbia luogo la
revoca dell’affiliazione, tutti i documenti di rilevanza politica, i materiali
propagandistici, e ogni cosa che contenga l’emblema del Movimento o i simboli
grafici da esso utilizzati.
Le Associazioni hanno autonomia negoziale contabile e amministrativa.
Gli aderenti alle Associazioni partecipano alla vita del Movimento ed esercitano i
loro diritti elettorali a livello comunale, secondo quanto stabilito dall’art. 4.
TITOLO VII – NORME FINALI
Art. 37 – Potere regolamentare
Il Presidente nazionale o suo Delegato, qualora non altrimenti disposto dal presente
Statuto, provvede all’emanazione di tutte le norme regolamentari necessarie per
l’esecuzione del presente Statuto.
Art. 38 – Modifiche statutarie
Le modifiche statutarie possono essere proposte dal Presidente nazionale, dal
Consiglio federale nazionale e da 150 (centocinquanta) aderenti amici e protagonisti.
Devono essere vagliate da una Commissione statutaria nominata dal Presidente
nazionale che provvede alla verifica della legittimità delle proposte che verranno poi
presentate al primo Congresso federale nazionale utile.
Art. 39 – Cariche dei Coordinatori
I coordinatori designati o eletti assumono il loro incarico volontariamente salvo
diversa indicazione da parte del Presidente nazionale.
I coordinatori designati o eletti a fronte della responsabilità che assumono devono
corrispondere dei risultati concreti che realizzano nell’ambito delle mansioni loro
assegnate verificabili ogni sei mesi. Nel caso la verifica desse esito non
soddisfacente, il Presidente nazionale, sentito il diretto interessato ed acquisito il
parere del Consiglio di Presidenza e del Consiglio federale nazionale, si riserva la
facoltà di prendere i provvedimenti ritenuti più opportuni, compresa quella di
disporne con proprio provvedimento l’immediata destituzione e la sua sostituzione
con un Commissario da esso designato. La carica rimasta vacante e temporaneamente
affidata al Commissario è riassegnata appena possibile con le modalità e secondo le
procedure previste dal presente Statuto.
NORME TRANSITORIE
Dall’approvazione del presente Statuto e fino al verificarsi delle condizioni oggettive
di operatività che consentano l’esercizio dell’elettorato attivo e passivo degli amici e
Protagonisti, sono di competenza esclusiva del Presidente nazionale i seguenti
compiti:
1. Titolarità del simbolo;
2. Nomina di tutti i componenti degli Organi interni del Movimento, anche
adeguandone il numero in caso di necessità oggettive;
3. Modifiche e integrazioni del presente Statuto;
4. Definizione delle candidature alle elezioni politiche, europee, regionali e
amministrative.