Paese che vai cultura che trovi

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Paese che vai cultura che trovi
Edizione novembre 2012
Paese che vai
cultura che trovi
Programmi scolastici internazionali
Manuale di informazione
per i programmi di studio all’estero con Intercultura
A che cosa ser ve questo manuale?
Se stai leggendo questo manuale, molto probabilmente hai fatto domanda di partecipazione per un
programma di studio all’estero con Intercultura.
Nel corso delle selezioni, ti verrà chiesto di esprimere da 3 a 10 preferenze per i Paesi in cui ti piacerebbe andare.
PENSACI BENE PRIMA DI RISPONDERE!
Sappiamo per esperienza che, così a bruciapelo, forse ti verranno in mente solo due o tre destinazioni: quelle dei Paesi più visti in Tv, nei film o su internet, oppure quelli in cui si parla una lingua che
già un po’ conosci. Eppure i criteri di valutazione per decidere quali Paesi richiedere sono molti di più
ed è utile sfruttare il periodo in cui si svolgono le selezioni proprio per ampliare le informazioni in
tuo possesso, prima di scegliere. Per esempio, parlando con ragazzi che sono stati in destinazioni
molto diverse tra loro, in modo da conoscere direttamente le loro esperienze. In questo manuale troverai alcuni contatti e numeri di telefono e certamente i volontari del tuo Centro sapranno indicarti
anche altri nominativi a cui rivolgerti.
MA LE SCELTE POSSIBILI SONO MOLTE!
E TUTTE INTERESSANTI PER IL TUO FUTURO.
Come sai Intercultura ti offre la possibilità di effettuare un periodo di studio in circa 50 Paesi differenti. Non lo facciamo per promuovere la voglia di avventura, ma perché il nostro progetto educativo parte dalla consapevolezza che il mondo sta cambiando e che sarà sempre più importante avere la
capacità di dialogare con persone di culture lontane e di sapersi muovere a proprio agio in contesti
internazionali. Per raggiungere questi obiettivi non basta conoscere bene l’inglese, o il cinese o il
russo… Capirai, strada facendo, che la lingua è solo una delle cose, ma certamente non la più importante, che puoi imparare partecipando a un programma di Intercultura. Se sceglierai di misurarti con
culture profondamente diverse dalla nostra, al termine dell’esperienza avrai acquisito un bagaglio di
conoscenze e di competenze di valore inestimabile per la tua crescita.
COME FARE A SCEGLIERE ?
Dalle pagine di questo manuale scoprirai solo alcuni aspetti dei vari Paesi presentati. Se vuoi continuare a leggere le storie di chi ti ha già preceduto vai su www.intercultura.it/foto-video-e-racconti e
troverai un mondo intero ad aspettarti!
Alla fine sarai tu a dover valutare quali sono i Paesi che fanno per te. Ricordati di non mettere Paesi
in cui non sei effettivamente disponibile ed interessato ad andare, ma tieni presente anche che più
scelte metti più possibilità avrai di partire, dato che il numero di domande per partecipare ai programmi di Intercultura è ben più alto dei posti a disposizione. Il nostro consiglio è di:
leggere fino in fondo tutto ciò che ti offriamo
informarti il più possibile
e poi, al momento di compilare il fascicolo, chiudere gli occhi e
lasciare volare la tua fantasia.
1
La storia di
AFS-Intercultura…
Autunno del 1914, scoppio della prima guerra mondiale. Un gruppo di giovani americani a Parigi
organizza una rete di ambulanze in appoggio all’ospedale americano di Neuilly. Julien Green in “Partir
avant le jour” ricorda il suo arrivo al parco dov’erano parcheggiate venti ambulanze: “l’ultima, in
fondo, era la mia”. Da questo nucleo di intellettuali nascerà American Field Service (AFS) .
Molti di essi diventarono successivamente illustri scrittori, come
Malcolm Cowley, Louis Bromfield,
John
Dos
Passos,
Ernest
Hemingway, e ricordarono l’esperienza con AFS nelle loro opere. Dal
volontariato nella sanità a quello
nell’educazione: in un bollettino di
AFS del 1919 si leggeva: “per quattro anni abbiamo cercato di far
capire l’America ai francesi e la
Francia agli americani: questo sforzo non deve finire con la guerra;
non dobbiamo diventare un club di
reduci: ci è stato suggerito di creare delle borse di studio per francesi in America e per americani in
Francia”. Comincia così la storia di AFS come associazione per lo scambio interculturale.
Nel 1939 la Francia e l’Inghilterra dichiarano guerra alla Germania: dal quartier generale di AFS a New
York parte l’ordine di riattivare il servizio di ambulanze per il fronte francese. Il 23 marzo 1940 i primi
volontari si imbarcano a New York per la Francia e il 18 aprile viene legalmente costituita AFS francese. Nel 1940 le ambulanze AFS arrivano in Inghilterra; nello stesso anno l’associazione invia materiale medico in Kenya; nel 1941, 50 ambulanze giungono in Grecia prima della capitolazione ai tedeschi; nello stesso anno troviamo AFS in Palestina al seguito degli inglesi. E poi, nel 1942, in Nord
Africa con la battaglia di
Bir Hakeim e con El
Alamein: da quel momento
quasi ovunque nel mondo
vi fosse una guerra, là vi
erano unità AFS in azione.
Nel 1943 i volontari AFS
sbarcano a Napoli (dove
viene installato il quartier
generale), a Salerno e a
Taranto. Si formano due
colonne che risalgono
l’Italia: una segue la costa
adriatica, l’altra risale verso
Roma, Firenze e Bologna.
Nel 1944, dopo la presa di Roma, le ambulanze entrano in Firenze dove viene aperto un convalescenziario. Nel frattempo l’altra colonna arriva a Lanciano e contribuisce a ristabilire le strutture di
assistenza e igienico-sanitarie. Finisce la guerra nel 1945; le Nazioni Unite si costituiscono.
Nel 1946 l’esperienza di scambio interculturale iniziata fra le due guerre riprende, ma questa volta su
scala mondiale e viene allargata agli studenti più giovani. Gli inizi sono lenti, ma già nel 1950 si costituiscono numerose associazioni di volontari ed ex borsisti; si strutturano i programmi di borse di studio e si precisa l’intervento preferenziale nelle scuole medie superiori. Nel 1955 nasce in Italia AFS
Associazione Italiana, nota oggi come Intercultura.
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Prima di iniziare...
qualche informazione generale
Le selezioni
Le selezioni non sono solamente
un modo per ridurre il numero dei
candidati in concorso al numero di
posti effettivamente disponibili. Se
così fosse si potrebbe evitare molto
lavoro semplicemente stilando una
graduatoria sulla base del merito
scolastico o della data di iscrizione
al concorso. Le selezioni invece
servono sia ad Intercultura che al
candidato per acquisire una
migliore conoscenza reciproca.
Attraverso la conoscenza con i
volontari, i candidati ed i loro
genitori possono farsi un’idea più
precisa sull’Associazione e sui contenuti di un programma Intercultura. A sua volta Intercultura raccoglie, attraverso le selezioni, indicazioni importanti per capire quale sia il tipo di programma più adatto per un candidato.
Nel tempo, Intercultura ha stabilito dei parametri, dei criteri di selezione, per ricercare nei candidati
quelle caratteristiche che l’esperienza di oltre 50 anni ha evidenziato come importanti nel corso di
un’esperienza di studio all’estero. Non si tratta di parametri assoluti: superare le selezioni non è garanzia di vivere poi un periodo all’estero senza problemi; come non superare le selezioni non significa
non essere giovani validi. Si tratta invece dei parametri scelti dall’Associazione per assegnare ad ogni
candidato il programma che Intercultura ritiene più adatto.
È bene dunque non vivere le selezioni come un esame da superare con ansia e paura: non esiste un
modo giusto o sbagliato per sostenerle.
Inizierai il tuo percorso con un test di idoneità ai
programmi offerti da Intercultura: si tratta di una
prova elaborata da uno studio professionale esterno all’associazione attraverso cui vengono valutate
le risorse di ogni candidato. Una volta superata la
prova subentrano altri elementi di valutazione,
come il colloquio con i volontari e l’impressione
generale che il candidato dà di sé durante le selezioni, il colloquio in famiglia, l’andamento scolastico, la presentazione del fascicolo e l’apertura ad
un’esperienza di ospitalità. Di norma non è mai uno
solo di questi fattori a determinare il superamento
o il mancato superamento delle selezioni; è l’insieme di questi criteri a determinare la valutazione
complessiva.
Per completare la documentazione, durante il processo di selezione, Intercultura scrive alla scuola
dove sono iscritti i candidati, allo scopo di verificare in che modo gli insegnanti valutino la possibile
partecipazione ad un programma all’estero dei loro
studenti.
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Tutta la documentazione dei candidati ritenuti idonei dal Centro locale Intercultura arriva infine alla
Commissione Nazionale Borse di Studio, un organo composto da volontari esperti dell’Associazione
scelti ogni anno dal Consiglio di Amministrazione. Talvolta la Commissione, che ha il compito di assegnare i Paesi di destinazione e le borse di studio, non riesce ad accontentare tutti i candidati idonei,
se questi esprimono le loro preferenze solamente verso Paesi e programmi più gettonati. Per questo è
importante leggere bene questo Manuale e fare scelte molto diversificate quando si tratta di indicare
i Paesi richiesti. I volontari del tuo Centro locale sono le persone più indicate per aiutarti ad effettuare le scelte più adatte alle tue caratteristiche e ai tuoi interessi e possono fornirti utili indicazioni
relativamente ai programmi che offrono più capacità di accoglienza.
Puoi indicare fino a 10 scelte di destinazioni in ordine di preferenza: in questo modo aumenterai
notevolmente la possibilità di vederti assegnato dalla Commissione un programma tra quelli da te
richiesti. Maggiori informazioni sulle modalità di assegnazione delle Borse di studio e dei Paesi da
parte della Commissione sono contenute nella scheda azzurra “Come richiedere le Borse di Studio
Intercultura”, inserita nel fascicolo di partecipazione.
Due parole ai candidati alle
borse sponsorizzate...
Alcuni dei candidati partecipano alla sezione
del concorso “borse sponsorizzate”. Ci sono
infatti molte aziende, banche, enti pubblici ed
enti locali che decidono di finanziare una borsa
di studio per i programmi di Intercultura.
Questi sponsor hanno deciso di sostenere il
progetto educativo di Intercultura perché ritengono che un’esperienza interculturale possa
essere utile per i figli dei propri dipendenti o
per i cittadini della propria zona; grazie a loro
ogni anno aumenta il numero di ragazzi e
ragazze che trascorre un periodo di studio e di
vita all’estero.
Per ogni borsa di studio sponsorizzata concorrono molti candidati: ciò significa che solo
alcuni fra coloro che ne hanno fatto richiesta
potranno usufruire della sponsorizzazione
offerta. Chi è veramente interessato a partire,
però, può contare anche su altre possibilità. Durante le selezioni puoi richiedere di concorrere contemporaneamente anche per le borse di studio di Intercultura (che possono essere totali o parziali). In
questo modo aumenti le tue possibilità di aggiudicarti una delle borse e dei posti a disposizione. Per
consultare le modalità di partecipazione ai programmi richiedendo una borsa di studio di Intercultura
puoi fare riferimento al bando di concorso pubblicato sul depliant rosso “Intercultura, programmi scolastici internazionali” o sul sito www.intercultura.it.
Chi concorre anche per l’assegnazione di una delle borse di studio di Intercultura, potrà esprimere la
propria preferenza su tutti i Paesi di destinazione citati nel bando, anche nel caso in cui la borsa sponsorizzata fosse limitata solo ad alcuni Paesi.
Infine una precisazione importante. E’ importante sottolineare come, a prescindere dal tipo di borsa
di studio aggiudicata o dalla quota di partecipazione pagata, i contenuti dei programmi sono identici per tutti e l’accesso ad essi è riservato esclusivamente ai candidati ritenuti idonei, che hanno superato le consuete prove di selezione.
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I costi dei programmi e la quota di partecipazione
La domanda ricorrente che viene rivolta ad Intercultura in merito ai costi dei programmi è: “dal
momento che in Italia Intercultura può contare sul lavoro volontario e non retribuito dei suoi iscritti
e all’estero le famiglie ospitanti accolgono gratuitamente gli studenti, come mai un soggiorno all’estero costa più delle semplici spese di viaggio e assicurazione?” Per rispondere a questa domanda è
necessario fornire delle informazioni sull’organizzazione di Intercultura e su alcuni aspetti specifici dei
programmi.
Che cosa è Intercultura?
“Intercultura è la rappresentante italiana di AFS Intercultural Programs, organizzazione internazionale di volontariato con statuto consultivo all’ONU (Ecosoc), all’UNESCO e al Consiglio d’Europa, che da
oltre 60 anni realizza scambi di giovani in circa 70 Paesi di tutto il mondo per prepararli alla conoscenza e al rispetto delle diverse culture.
Partecipare a un programma all’estero di Intercultura significa quindi molto più che acquistare un
viaggio o un servizio. Significa invece aderire ad un vasto progetto educativo internazionale che ogni
anno offre a circa 13.000 giovani, 26.000 famiglie e migliaia di studenti e insegnanti di scuole di tutto
il mondo la possibilità di incontrarsi, vivere insieme per un certo periodo di tempo e sviluppare affetti che resteranno per tutta una vita. Inoltre, l’offerta di Intercultura continua anche dopo il termine
del programma all’estero, attraverso un percorso che mette a disposizione continue opportunità di
partecipare a iniziative internazionali e di ricevere formazione interculturale di alto livello.
Come funziona tutto questo?
L’anima e il braccio di Intercultura (e
dei suoi partner AFS all’estero) sono i
suoi volontari, oggi circa quattromila
in Italia e duecentomila all’estero, che
insieme costituiscono la più vasta
rete di persone che abbia scelto di
dedicarsi gratuitamente alla promozione e al sostegno degli scambi educativi internazionali. Sono loro che
assicurano assistenza agli studenti ed
alle famiglie, curando l’inserimento e
l’adattamento dei giovani partecipanti nella loro nuova realtà all’estero o in Italia. Assistono gli studenti
nell’inserimento scolastico e in caso
di problemi si attivano per cercare una soluzione. In Italia esistono 140 Centri locali, ciascuno dei
quali formato da un gruppo di minimo 5-6 volontari (le figure chiave) più altre persone che collaborano in vari modi. Questa rete di volontari deve essere preparata ad assistere i partecipanti ai programmi e le loro famiglie sia “con il cuore”, che con competenza e professionalità. Per questo
Intercultura organizza ogni anno corsi e seminari di formazione a livello locale e nazionale: a titolo
di esempio, nell’ultimo anno sono state realizzate 25 giornate di formazione a livello nazionale (a cui
hanno partecipato oltre 500 persone) e diverse giornate di formazione a livello regionale che hanno
registrato nel complesso la presenza di oltre 1.300 partecipanti. Accanto alla rete locale esistono poi
le strutture professionali di Intercultura in Italia e di AFS all’estero. Si tratta di strutture leggere ma
importanti, che si occupano della pianificazione e della organizzazione delle attività, della gestione
dei programmi, dell’assistenza assicurativa internazionale, del monitoraggio di eventuali situazioni di
crisi che richiedano intervento immediato, del dialogo con le scuole, dei rapporti con i Ministeri e le
Istituzioni nazionali ed internazionali come l’Unione Europea e l’ONU, dei contatti con le aziende e
gli altri sponsor che offrono borse di studio.
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Quanto costa tutto questo?
Intercultura deve coprire sia i costi diretti di partecipazione ad un programma (spese di promozione e
selezione, riunioni e corso di preparazione prima della partenza, biglietti aerei, assicurazione, quota
trasferita all’estero per le spese nei Paesi ospitanti quali incontri, attività obbligatorie di AFS, trasporti, scuola, spese per la selezione delle famiglie ospitanti…) sia i costi indiretti (funzionamento degli
uffici dell’Associazione, formazione della rete di volontariato per le selezioni, l’assistenza e l’educazione interculturale, comunicazioni durante il programma, servizi della sede internazionale…).
Per coprire i costi necessari al funzionamento di tutte queste attività (che sono
fondamentali
per
consentire
a
Intercultura di erogare un progetto educativo e dei programmi di elevata qualità)
le quote di partecipazione pagate attualmente dalle famiglie degli studenti non
basterebbero. Fortunatamente una parte
dei costi viene assorbita dal lavoro svolto
gratuitamente dai volontari in Italia e
all’estero, dalla disponibilità delle famiglie
ospitanti e dagli sponsor che intervengono per abbassare o a volte coprire interamente le cifre a carico delle famiglie.
Qualche dato numerico può essere utile per descrivere la situazione. Una recente analisi pubblicata
nel rapporto annuale di Intercultura stima il costo complessivo di un programma scolastico annuale
all’estero in circa 19.500 Euro. Fortunatamente questa cifra non si concretizza in una analoga spesa
per le famiglie (le quote di partecipazione possono variare da zero a circa 13.000 euro) perché una
parte di questi costi viene coperta dal lavoro gratuito svolto dai volontari in tutta Italia e in tutto il
mondo (lo studio stima questo contributo in circa il 19%), dall’ospitalità offerta dalle famiglie ospitanti (circa il 25%) e dai fondi raccolti attraverso gli sponsor (17%)
La parte delle spese che rimane a carico delle famiglie viene ripartita e differenziata attraverso il meccanismo delle borse di studio parziali o totali a seconda della fascia di reddito dei genitori secondo
quanto determinato dalla Commissione Nazionale Borse di Studio, in modo che ogni famiglia contribuisca alle spese in funzione delle sue possibilità economiche.
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A r r i v a t i n e l Pa e s e O s p i t a n t e …
In tutto il mondo le famiglie che accolgono gli studenti di Intercultura lo fanno gratuitamente, senza
essere ricompensate da altro che non sia l’affetto e la gratitudine dello studente ospitato (solo in
Irlanda le famiglie ricevono un compenso). Si tratta di uno degli elementi portanti del nostro programma: lo studente ha in tal modo la garanzia di vivere in un ambiente accogliente e affettuoso
dove sarà considerato un membro della famiglia a tutti gli effetti e non un “cliente” di un servizio
commerciale. Per assicurare a tutti i partecipanti una piacevole esperienza familiare, tutti i Paesi mettono grande cura nella selezione delle famiglie ospitanti, cercando di realizzare, in base alle informazioni in possesso e alla conoscenza diretta delle famiglie tramite i volontari, i migliori abbinamenti
possibili. Nella maggioranza dei casi questi abbinamenti portano a felici convivenze che consentono
di sviluppare affetti che durano tutta una vita. Nel caso in cui invece dovessero sorgere dei problemi
imprevisti, è possibile attivare l’associazione per un cambio di famiglia. Occorre però sottolineare che
il cambio famiglia non avviene mai per motivi futili e di norma, prima di effettuarne uno, debbono
essere svolti dei tentativi per superare i problemi emersi. La valutazione sulla necessità di un cambio
famiglia spetta all’organizzazione del Paese ospitante, in consultazione con Intercultura. I volontari e
lo staff dell’Associazione nel Paese Ospitante sono sempre a disposizione dei partecipanti per offrire
assistenza e aiutare nel prevenire o risolvere problemi di ogni tipo. Nel caso in cui, per qualsiasi motivo, i volontari non fossero temporaneamente raggiungibili, esiste un servizio di reperibilità telefonica
sempre attivo per le emergenze.
La frequenza scolastica è obbligatoria in tutti i programmi scolastici Intercultura. Questo avviene perché, se da un lato la famiglia, che guiderà il ragazzo attraverso la cultura del Paese ospitante, è essenziale nel quadro generale dell’esperienza, un ruolo
non meno importante è assegnato al sistema scolastico. Solo confrontandosi con i tempi, le difficoltà,
l’organizzazione degli impegni che i coetanei stranieri vivono quotidianamente, lo studente italiano
potrà vivere come uno di loro, assimilandone fino in
fondo la cultura. Il reinserimento scolastico in Italia
e la valutazione dell’esperienza di studio all’estero
sono regolati dai seguenti documenti normativi:
D.L. 297/94, art. 192, comma 3 - Circolare n° 181,
marzo 1997 - Circolare n° 236, 8 ottobre 1999.
Questi documenti consentono di non perdere l’anno
scolastico, previa integrazione delle materie stabilite
dal Consiglio di Classe (si veda l’Appendice in fondo
a questo Manuale).
Esistono alcune regole che tutti i candidati devono impegnarsi a rispettare.
È VIETATO:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
Fare l’autostop
Guidare qualsiasi tipo di veicolo
Fare uso di droghe
Fare abuso di alcolici
Violare le leggi in vigore nel Paese ospitante
Fare assenze ingiustificate a scuola
Fare viaggi senza l’autorizzazione dell’ufficio AFS/Intercultura del Paese ospitante
Lo scopo di queste regole è quello di garantire la sicurezza dei partecipanti e la serenità delle famiglie che li ospitano. La violazione di una di queste regole dà diritto a Intercultura di rimandare immediatamente lo studente a casa
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Aggiungi un posto a tavola
Prima di lasciarti alla lettura di questo manuale, vogliamo richiamare la tua attenzione su un altro
aspetto della proposta di Intercultura: i programmi di accoglienza in Italia di giovani studenti provenienti da oltre 50 Paesi diversi del mondo.
Offrire la propria casa e coinvolgere nella propria vita qualcuno che viene da fuori non è solo uno
splendido gesto di accoglienza. E’ un grandissimo regalo che si fa alla propria famiglia, che potrà
entrare in contatto con una cultura diversa; è un’occasione per ampliare e ripensare il nostro modo di
vivere grazie all’incontro con una prospettiva nuova.
L’era del “villaggio globale” non può essere costruita solo davanti alla televisione e niente può arricchire le nostre capacità di comprensione e comunicazione quanto un incontro vero e prolungato con
un ragazzo di un’altra cultura che si affida a noi per crescere insieme. Un programma di accoglienza
può inoltre essere il modo migliore per dei genitori per compiere la medesima esperienza che il proprio figlio farà in qualche altra parte del mondo.
Intercultura ospita ogni anno studenti provenienti da tutto il mondo, per periodi di tempo diversi: per
un intero ciclo scolastico, da settembre a inizio luglio, oppure per sei mesi, o per due mesi da dicembre a febbraio, oppure a luglio. Intercultura si occupa: dell’iscrizione a scuola del giovane, dell’orientamento, della valutazione dell’esperienza (attraverso incontri e attività a livello locale, regionale e nazionale), della copertura assicurativa e amministrativa per spese relative a libri scolastici, trasporti per raggiungere la scuola e spese mediche del giovane ospitato. Inoltre AFS si fa carico dell’assistenza e della
ricerca di soluzioni di eventuali controversie che possono insorgere durante l’esperienza, fino al trasferimento dello studente presso un’altra famiglia qualora si manifestassero incompatibilità reciproche. La
famiglia ospitante deve solo impegnarsi a ospitare il proprio “figlio” come un normale altro membro
della famiglia, garantendogli vitto e alloggio e condividendo con lui tutte le attività familiari.
Se la tua famiglia è interessata a vivere questa esperienza o se conosci qualcuno che potrebbe
essere interessato, contatta i volontari del tuo Centro locale oppure la Sede Nazionale di
Intercultura (telefono 0577 900001; e-mail [email protected])
Oltre 800 ragazzi in arrivo da tutto il mondo
PROGRAMMA
Annuale
PERIODO
10 mesi, da
settembre a luglio
PROVENIENZA STUDENTI
NUMERO
STUDENTI
Albania, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Bolivia, Bosnia,
Canada, Cile, Cina, Colombia, Costarica, Croazia, Danimarca, Repubblica
Dominicana, Ecuador, Egitto, Filippine, Finlandia, Francia, Germania,
Giappone, Honduras, Hong Kong, India, Indonesia, Islanda, Lettonia,
Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Panama, Paraguay, Perù,
Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Spagna,
Svezia, Svizzera, Thailandia, Turchia, Ungheria, USA, Venezuela
500
100
Semestrale
6 mesi, da gennaio
a luglio
Argentina, Australia, Austria, Canada, Cile, Costarica, Finlandia,
Islanda, Panama, Paraguay, Nuova Zelanda, USA
Trimestrale
3 mesi, da settembre a dicembre
Austria, Belgio, Bosnia, Croazia, Francia, Germania, Guatemala, Lettonia,
Portogallo, Repubblica Ceca, Russia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Ungheria
Bimestrale
2 mesi da dicembre a febbraio
Estivo
5 settimane, a
luglio
Australia, Costarica, Guatemala, Malesia, Nuova Zelanda, Sud Africa
Canada, Serbia, Turchia, Ucraina, USA
50
100
70
Voglia di scoperta.
Laura è volata in Brasile, e tu?
Ci sono tanti Paesi, lontani migliaia di chilometri o vicinissimi a noi, di cui sappiamo poco o
nulla. Forse proprio per questo ci riservano esperienze indimenticabili.
INTERCULTURA
TI PRESENTA I MINISITI
uno spazio riservato ai candidati in concorso per
conoscere le storie di chi è stato in Venezuela, Cina,
Russia, Brasile, Turchia, Costarica, Thailandia, Paraguay,
Malesia e Messico. Guarda le foto di Veronica che raccontano la cultura malese, leggi i racconti di Annika, che in
Paraguay ha costruito una casa per una famiglia in difficoltà e di Roberto che nei week end in Turchia si
cimentava con il “mangal", tipica grigliata
di carne o pesce...
Esplora da casa i minisiti inserendo lo username e la password che hai usato per l'iscrizione on
line sulla pagina:
HTTP://PAESI.INTERCULTURA.IT
Buona Navigazione (e mentre sarai all'estero, aspettiamo i tuoi video-foto-racconti!)
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Osser va z i o n i i m p o r t a n t i
In alcuni Paesi è più difficoltoso che in altri riuscire a trovare famiglie disposte ad ospitare stranieri con limitazioni di varia natura. A titolo di esempio, non esaustivo: numerose o gravi allergie, problemi motori, terapie in corso, restrizioni alimentari (inclusi vegetariani e celiaci), mancanza alla partenza di determinate vaccinazioni, fumatori, desiderio di non avere animali domestici in casa, ecc... Inoltre è importante sapere che
in molti Paesi è illegale l’acquisto e il consumo di sigarette e/o di alcool da parte di minori.
Documenti per i candidati stranieri
I candidati di nazionalità non italiana dovranno essere in possesso, alla data del 15 gennaio 2013, del
passaporto e del permesso di soggiorno individuale in Italia. Di norma, entrambi i documenti dovranno
essere validi fino ad almeno sei mesi oltre la conclusione del programma desiderato. Per i vincoli normativi sul permesso di soggiorno in Italia e all'estero, tutti i candidati non italiani saranno accettati al concorso “con riserva" fino alla verifica dei documenti citati e della possibilità di ottenere il visto di studio
nel Paese richiesto. Ai fini di non interferire con il processo di adattamento nella scuola italiana, gli
studenti di altre nazionalità dovranno aver frequentato all’interno del sistema scolastico italiano
almeno il ciclo delle medie inferiori e gli anni delle scuole medie superiori fino alla candidatura
(complessivamente 4/5 anni a seconda dei casi).
Scuola
E’ essenziale avere un buon curriculum scolastico negli ultimi 2 anni e dimostrare un buon rendimento
e motivazione nello studio. La maggior parte delle scuole all’estero non accetta la candidatura di studenti
che negli ultimi 2 anni hanno riportato bocciature. Eventuali candidati che dovessero presentare
domanda per una borsa di studio di fascia “0” devono avere avuto almeno la media del 7 e nessuna bocciatura negli ultimi due anni, una media inferiore li colloca direttamente in fascia 1. I candidati che hanno avuto una bocciatura negli ultimi due anni passano in fascia 2.
Alla fine dell’anno scolastico (nel mese di giugno), è necessario per i partecipanti ai programmi scolastici inviare copia della pagella dimostrando la promozione alla classe successiva.
Attenzione!
Intercultura non è un'agenzia di viaggi e i suoi programmi non sono da ritenersi assimilabili a
pacchetti turistici. Intercultura è una Istituzione educativa, per cui le componenti di base dei programmi, garantite e invariabili nel tempo, sono il viaggio, l'assicurazione, la sistemazione presso
una famiglia ospitante selezionata e non retribuita (con l'eccezione del caso dell'Irlanda, come
spiegato nell'apposita pagina), l'iscrizione in un istituto scolastico superiore nel Paese ospitante
(per i programmi estivi si veda quanto specificato nelle rispettive pagine), l'assistenza da parte dei
volontari e tutti gli altri servizi specificati nel depliant di presentazione dei programmi.
Le altre attività descritte in questo Manuale, invece, possono essere soggette a modifiche (in particolare ci riferiamo a gite ed escursioni talvolta menzionate per alcuni Paesi, iniziative proposte
dalle scuole e/o dai volontari, ecc...). Data la natura non turistica dei programmi Intercultura, tali
attività sono da considerarsi opzionali. Di conseguenza, pur avendo Intercultura osservato la massima scrupolosità nel cercare di dare in questo manuale una rappresentazione il più fedele possibile delle attività svolte abitudinariamente nei diversi Paesi, non vi è garanzia che i volontari o
l'organizzazione del Paese ospitante decidano di riproporre le stesse iniziative extra che hanno
realizzato in passato.
I costi per l’ottenimento dei permessi di soggiorno o dei visti sono a carico degli studenti.
I programmi
di studio all’estero
Nord Europa
Est Europa
Europa Centro-occidentale
Estremo Oriente
America Centro-meridionale
Nord America
A f r i c a , Pa e s i m e d i t e r r a n e i e O c e a n i a
12
22
42
60
72
96
100
No
Danimarca
Danimarca
www.afs.dk
Danimarca, Finlandia, Islanda, Nor vegia, Svezia
Nord Europa
Olanda
La Danimarca è il più piccolo dei Paesi scandinavi, ma il più
grande in Europa (visto che anche la Groenlandia ne fa
parte). Confina a sud con la Germania (unico collegamento
col continente europeo), è bagnata a est dal Mar Baltico e
a ovest dal Mare del Nord. Alla Danimarca appartengono
circa 400 isole, tra cui le isole Fær Øer, delle quali solo 90
sono effettivamente abitate. La capitale, Copenaghen, sorge
sull’isola maggiore, Zealand. La Danimarca è un Paese prevalentemente pianeggiante: il rilievo maggiore raggiunge
l’altitudine di appena 173 m.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-08-1995
01-08-1995
31-12-1997
31-12-1997
fine luglio
settembre
inizio agosto
dicembre
Trimestrale
Cittadinanza Europea
Interkultur: 50 anni di esperienza
AFS Danimarca offre due tipi di programma: annuale e trimestrale (quest’ultimo appartiene al
progetto di Cittadinanza Europea). I programmi prevedono il soggiorno in famiglia e la frequenza
obbligatoria di una scuola superiore. L’arrivo in Danimarca è previsto a fine luglio/inizio agosto e il
rientro in Italia il luglio successivo. I Centri locali da cui è formata Interkultur coprono tutto il territorio danese, comprese le isole Fær Øer e la Groenlandia. La maggior parte del territorio danese è
composto da isole di varie dimensioni: alcuni studenti sono ospitati in zone suburbane, ma è molto
più comune trovare famiglie ospitanti in piccole cittadine e zone rurali sia nella parte continentale
che in quella insulare.
L’anno con Interkultur
Il programma in Danimarca prevede molte attività extrascolastiche. Interkultur organizza quattro
campi di orientamento per i partecipanti. Il campo iniziale, che si tiene a Copenhagen nei primi 3
giorni di permanenza, è organizzato in modo da preparare i ragazzi all’incontro con la famiglia ospitante e all’inserimento a scuola e nella nuova comunità danese. Questa attività permette ai partecipanti di conoscere i loro compagni “d’avventura” provenienti da tutto il mondo e di iniziare a scoprire nuovi aspetti della cultura danese. Gli studenti avranno la possibilità di approfondire lo studio
della lingua danese secondo modalità, frequenza e costi variabili a seconda della località in cui sono
ospitati. E’ possibile che, nel rispetto di una legge danese, venga chiesto agli studenti di pagare una
tassa di circa 150? per un corso di lingua organizzato a livello locale dal comune; se sarà possibile
inserire gli studenti stranieri in uno di questi corsi AFS Danimarca potrebbe coprire parte del costo.
AFS Danimarca offrirà in ogni caso materiale gratuito per lo studio individuale della lingua. I Centri
locali possono organizzare lezioni gratuite durante i primi mesi. Durante l’autunno e nel mese di febbraio vengono organizzati due altri incontri, a livello regionale, per valutare l’andamento dell’esperienza, scambiare con gli altri studenti le proprie impressioni e condividere le esperienze dei primi mesi
di soggiorno.
L’ultimo campo si svolge pochi giorni prima della partenza e, oltre a dare la possibilità agli studenti di fare un bilancio dell’esperienza all’estero, è essenziale per prepararsi al rientro in Italia. Come
in tutti i programmi AFS, gli studenti stranieri sono affiancati da un assistente a cui si possono rivolgere in caso di necessità. Per via della loro cultura riservata, gli assistenti nordici hanno la tendenza a non “disturbare” i ragazzi nelle loro prime settimane di
permanenza. Intercultura consiglia agli studenti di contattare loro stessi il proprio assistente e chiedere un incontro già nei primi giorni dall’arrivo.
Il programma trimestrale di cittadinanza europea
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I ragazzi che partecipano al programma trimestrale europeo, prenderanno
parte all’arrivo ad un incontro di benvenuto a Copenhagen. A metà dell’esperienza sarà organizzata una attività a livello regionale di un weekend. Il programma si conclude con un campo finale a Bruxelles, che si terrà in lingua inglese, insieme agli altri studenti del progetto di Cittadinanza Europea. Ricordiamo
che come per tutti i programmi trimestrali offerti da Intercultura, è
richiesto che le famiglie dei candidati si impegnino ad ospitare uno
studente straniero per un trimestre. L’ospitalità nella famiglia italiana
avverrà nello stesso periodo del soggiorno all’estero del/la
figlio/figlia, anche se non necessariamente coinvolgerà un/una ragazzo/a proveniente dallo stesso Paese in cui si sarà recato il/la figlio/a.
Io ci sono stato...
Le possibilità scolastiche
Gli studenti stranieri possono essere iscritti alla Folkeskole, al
Gymnasium o in scuole tecnico-professionali sulla base del loro curriculum scolastico italiano e della loro età. Nella Folkeskole, frequentata da studenti fino ai 16 anni, gli studenti stranieri sono inseriti nel
10° anno di corso e possono cimentarsi con materie come danese,
inglese, matematica, storia, fisica, biologia e altre opzionali. Il
Gymnasium, frequentato da studenti di età compresa tra i 15 e i 19
anni, può avere indirizzo generale, economico o tecnico ed è la scuola preparatoria all’università. Le scuole danesi offrono, inoltre, la possibilità di un breve internato presso banche, quotidiani, esercizi artigiani ecc. con l’intento di offrire agli studenti un contatto con il
mondo del lavoro. In Danimarca, l’anno scolastico inizia a metà agosto e termina a fine giugno/inizio luglio. Le lezioni iniziano alle 8.00
e terminano alle 15:00, dal lunedì al venerdì. Nella maggior parte dei
casi gli studenti si recano a scuola in bicicletta (anche in inverno!).
Questo è un aspetto essenziale della vita danese ed è importante che
gli studenti stranieri accettino questa abitudine e la facciano propria.
L’atmosfera delle scuole danesi è piuttosto informale: il rapporto coi
professori è aperto al dialogo, autonomia, indipendenza e serietà
sono considerate essenziali. E’ richiesta una conoscenza di base dell’inglese, necessaria come lingua veicolare nei primi giorni. Agli studenti stranieri vengono spesso chiesti brevi interventi in classe relativi alla vita e alla cultura del loro Paese di origine.
Famiglia e tempo libero
Le famiglie danesi sono molto unite e collaborative: è consuetudine che ciascun membro si interessi alle attività degli altri e si occupi di alcune faccende domestiche. I genitori concedono molto spazio
e autonomia ai figli, basandosi su un rapporto in cui la fiducia e il
dialogo sono caratteristiche irrinunciabili. In genere, le famiglie si
riuniscono per cena approfittando di quest’ultima per chiacchierare e
discutere della propria giornata. I ragazzi danesi occupano il tempo
libero frequentando corsi extrascolastici, facendo volontariato o praticando sport (i più popolari sono calcio, pallamano e badminton). I
danesi sono persone cordiali e, anche se all’inizio possono sembrare
molto riservati, una volta stretta amicizia sono aperti e disponibili al
confronto. La carne è alla base della dieta danese, soprattutto la
carne di maiale. È molto difficile trovare famiglie disposte ad ospitare studenti vegetariani o con altre restrizioni alimentari. Le famiglie
ospitanti preferiscono ospitare studenti non fumatori.
Un falò sotto lo stupendo cielo stellato
della Danimarca.
Mai avrei creduto che questa “avventura”
potesse farmi capire così tanto del mondo,
delle cose che mi circondano: questo piccolo
e freddo Paese, mi ha aperto gli occhi su una
realtà non troppo lontana dalla nostra
eppure così diversa. Mi chiamo Geneviève e
da poco sono tornata dalla Danimarca. Sono
figlia unica e ho imparato a vivere in una
famiglia numerosa e mai immaginavo di
poter chiamare mamma e papà altre persone diverse dai miei genitori naturali e di
instaurare un incredibile rapporto con due
ragazze e un ragazzo tanto da considerarli
sorelle e fratello. Ogni giorno ripenso alle
belle esperienze fatte, ai numerosi falò sotto
lo stupendo cielo stellato, le feste insieme
agli amici e ai concerti a scuola insieme ai
ragazzi della classe di musica. Avevo paura
di affrontare i “freddi” danesi e non smetterò mai di dire che non è stato facile, ma i
danesi sono persone estremamente cordiali,
hanno bisogno di tempo per lasciarti entrare in loro, ma un amico/a danese è una persona che non ti lascerà mai e sarà sempre
disposta ad aiutarti. La Danimarca mi ha
dato la possibilità di conoscere e riflettere su
culture lontane e imparare a guardare le
cose con occhi diversi, queste sono alcune
delle ragioni che non mi faranno mai scordare questa incredibile esperienza.
Geneviève
Per saperne di più...
Fiorenza Castelvetere (annuale)
Buccinasco (MI), 349 39 97 926
Eugenia Gatti (annuale)
Rastignano (BO), 338 5296468
Simone Perini (trimestrale)
Cremona, 340 6753851
Lorenza Villa (annuale)
Pessano C.B. (MI), 333 1230057
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dia
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Sv
Fin
www.afs.fi
No
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Finlandia
Estonia
L
i
La Finlandia è un Paese caratterizzato
da una natura meravigliosa, ricco di
laghi e rigogliose foreste di conifere
che coprono all’incirca l’80% del territorio. Helsinki, la capitale dello Stato,
sorge sulla costa meridionale del Paese.
Situata nell’Europa settentrionale, la
Finlandia è il quinto Paese per dimensioni in Europa e si estende per quasi
un terzo a Nord del Circolo Polare
Artico, dove tradizionalmente risiede Santa Klaus. Durante l’Inverno Artico (51 giorni senza che
il sole sorga nell’estremo Nord del Paese) è visibile il fenomeno dell’Aurora Boreale; durante
l’Estate Artica (quando il sole non tramonta mai, per 71 giorni consecutivi) è visibile il Sole di
Mezzanotte. Il clima finlandese è relativamente mite considerata l’estrema latitudine del Paese.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
Semestrale
01-03-1995
01-03-1995
01-02-1995
31-12-1997
31-12-1997
30-11-1997
metà agosto
metà agosto
luglio
fine giugno
gennaio
metà agosto
Estivo
Programma natura
AFS Finlandia
I programmi offerti da Intercultura in Finlandia sono di tre tipi: programma scolastico annuale o
semestrale e programma natura (sei settimane).
Un anno, sei mesi...: il programma annuale e quello semestrale prevedono l’inserimento in una scuola superiore e in una famiglia finlandese. Dopo l’arrivo all’aeroporto di Helsinki, gli studenti incontrano subito le famiglie ospitanti. AFS Finlandia organizza un campo di formazione iniziale a livello
regionale, a distanza di due o tre settimane dall’arrivo: il campo permette di imparare qualcosa in più
su società, cultura, stile di vita e scuola finlandesi. Infine vi sarà un ultimo incontro di 2-3 giorni (una
settimana prima della partenza per gli studenti del programma annuale, il weekend che precede la
partenza per gli studenti del programma semestrale) per preparare i ragazzi al rientro a casa.
I Centri locali possono organizzare corsi di lingua finlandese e svedese o fornire agli studenti materiali utili per lo studio individuale. Anche le scuole potrebbero organizzare corsi di lingua durante le
regolari ore di lezione. La maggior parte della popolazione parla inglese molto bene e questo può facilitare l’inserimento iniziale, ma è importante essere motivati ad apprendere il finlandese. È da ricordare che in alcune zone la popolazione parla anche lo svedese, per questo motivo, se ospitati in queste
località, è auspicabile che gli studenti seguano anche dei corsi di lingua svedese.
Come in tutti i programmi AFS, gli studenti stranieri sono affiancati da un assistente al
quale possono rivolgersi in caso di necessità. Per via della loro natura riservata, gli assistenti
nordici hanno la tendenza a non “disturbare” i ragazzi nelle loro prime settimane di permanenza. Intercultura consiglia agli studenti di contattare loro stessi il proprio assistente e chiedere un incontro già nei primi giorni dall’arrivo.
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Programma di lingua e natura: il programma estivo, della durata di sei settimane, comprende
due attività di formazione e un periodo di permanenza presso una famiglia finlandese. La maggior parte delle famiglie risiedono in piccoli paesi o zone rurali. All’arrivo, gli studenti sono
accolti dai volontari finlandesi e partecipano a un incontro iniziale con pernottamento, prima
di incontrare le loro famiglie ospitanti. L’incontro si propone di fornire informazioni utili sulla
vita, la cultura, la lingua e le abitudini dei finlandesi. Subito prima della partenza viene organizzato un incontro di formazione finale della durata di 2 giorni per preparare i ragazzi al rientro a casa. In Finlandia la maggior parte delle famiglie approfitta dei mesi estivi per trasferirsi
nella casa di campagna o al lago, questo programma è quindi molto indicato per chi ama la
natura, e desidera confrontarsi con una cultura diversa condividendo la sua estate con una famiglia finlandese. Alcune famiglie hanno parenti in Russia e approfittano delle vacanze estive per
andarli a trovare, è perciò consigliabile che i ragazzi portino con sé il passaporto. AFS Finlandia
può organizzare gite facoltative, il cui costo è a carico dei partecipanti.
Io ci sono stato...
Programma annuale
Non è strano che più passano gli
anni che mi separano dal mio
ritorno dalla Finlandia, più i
Il sistema scolastico (programma ricordi si facciano vividi e tutto
assuma un nuovo significato.
annuale e semestrale)
Come se il tempo fissasse nella
Gli studenti che partecipano ai programmi annuamia mente e nel mio cuore tutto
li e semestrali affrontano un’esperienza in cui la scuociò che ho vissuto: la neve, il freddo, la sauna, il sole di mezla gioca un ruolo fondamentale. I partecipanti sono
zanotte, gli amici da tutto il mondo… La mia “mamma finlaninseriti al primo o al secondo anno della scuola secondese”, donna con la quale ho condiviso un anno pieno di camdaria frequentata da ragazzi tra i 15 e i 18 anni. Le
biamenti, sconvolgimenti, cadute e relative riprese, pianti, risate, abbracci… Sono tornata di recente in Finlandia per il matrimaterie più frequentemente offerte dalle scuole sono
monio della mia sorella ospitante ed è stato come non essere
finlandese, svedese, matematica, fisica, biologia, chimimai andata via, di nuovo nel mio mondo parallelo che ha conca, storia, arte, psicologia, lingue straniere, informatica,
tribuito così tanto a rendermi quella che sono ora… Forte, tenageografia, sport. Tutti i corsi, ad eccezione delle lingue
ce e piena di speranza per questa vita che nasconde sempre
straniere, sono tenuti in finlandese. E’ previsto che gli
splendide sorprese dietro l’angolo… Rifarei la mia esperienza
studenti frequentino almeno 25 ore di lezione alla setnon una, non cento ma milioni di volte senza alcun dubbio.
timana, ma agli studenti stranieri è normalmente conElena
sentito di concordare il carico didattico con il proprio
Programma estivo
tutor, a seconda delle proprie esigenze e tenendo conto
Un giorno mio padre arriva a casa e mi chiede: “Che ne dici
delle difficoltà linguistiche iniziali. L’anno scolastico
di passare un'estate in un Paese straniero?" Ed io, confusa, ma
inizia a metà agosto e termina a fine maggio/inizio
entusiasta: “Magari, sarebbe bellissimo!” Così è iniziata la mia
giugno. La scuola e i programmi sono impegnativi e ci
avventura. Solo il pensiero di trascorrere 6 settimane in
si aspetta dagli studenti un impegno serio e costante.
Finlandia, a contatto con persone che non avevo mai visto e
conosciuto in vita mia, mi faceva venire i brividi e mi rendeva
La vita nel Paese dei laghi
impaziente di conoscere il “nuovo mondo"... e poi vedere tutti
quei ragazzi che come me partivano per un viaggio all’insegna
Le famiglie finlandesi sono molto aperte e indidi qualcosa ancora sconosciuto mi dava una marcia in più! C’è
pendenti. In genere entrambi i genitori lavorano ed è
una cosa che ricordo particolarmente bene e che ogni volta che
normale che i figli sappiano gestire il loro tempo in
ci penso mi mette di buon umore... appena arrivata nella mia
maniera autonoma e che aiutino con i lavori domestici.
nuova famiglia e nella mia nuova casa, ho trovato a aspettarDurante la settimana, gli studenti dividono il loro tempo
mi la mia mamma ospitante e mio fratello e io, come sono abilibero tra compiti, sport e attività organizzate dalle
tuata a fare qui in Italia, li ho salutati con due baci sulla guanscuole. I finlandesi sono amanti della natura e dello
cia... aiutooooo! In Finlandia non si fa e io non lo sapevo! Mi
sport; per coniugare queste due passioni, nel tempo
hanno guardata come se avessi fatto chissà quale stranezza...
libero praticano varie attività sportive come sci, pattie io ero diventata più rossa di un peperone... Ecco, questo è
naggio e hockey su ghiaccio d’inverno; nuoto, jogging
stato il momento in cui per la prima volta mi sono resa conto
e bicicletta nei mesi estivi. Altri passatempi apprezzati
di trovarmi in una realtà davvero diversa dalla mia, che avrei
sono il calcio e il pasäpallo, ossia la versione finlandese
dovuto scoprire giorno per giorno e che mi serbava mille sordel baseball. Una delle istituzioni caratteristiche della
prese. Mi piaceva trascorrere le giornate andando in giro per
cultura finlandese è la sauna. Presente in quasi tutte le
la città con mia sorella e le mie amiche, scattare fotografie ogni
case finlandesi, la sauna è considerata da una parte un
volta che mi colpiva qualcosa... ed è stato stupendo trascorrepassatempo rilassante e disintossicante e, dall’altra, un
re i weekend nel cottage vicino al lago: sauna, bagno, passegluogo di socializzaziogiate all’aria aperta,
giri in barca, pisolini
ne
nonché
un
Per saperne di più...
su un’enorme distesa
momento da condiviMichela Papotti (semestrale)
Marta Lonardi (semestrale)
di prato baciata dal
dere con famiglia e
Noceto (PR), 335 7512008
Mantova, 331 6219833
tiepido sole finlandeamici. È bene notare
Sara
Federico
(annuale)
Alessia
Prin
(semestrale)
se! Insomma, una
che le famiglie non
Sant’Agnello
(NA),
338
6160486
Sestriere
(TO),
331
6219833
vita all'insegna del
sono disposte ad ospirelax e del divertitare ragazzi fumatori
Giovanna Gerdol (lingua e natura) Nadia Scotti (annuale)
mento,
ancora
ed è molto difficile che
Trieste, 349 5381602
Calcinate (BG), 348 7783281
meglio
di
come
me
possano ospitare stuAndrea Mauro (lingua e natura) Lucia Venturelli (semestrale)
l'aspettavo...
denti con restrizioni
Nadia
Ugento (LE), 346 5125493
Gussago (BS), 338 4439193
alimentari, incluso i
Deborah Moriggi (annuale)
vegetariani. Inoltre i
Palese (BA), 389 0975705
ragazzi devono essere
preparati a vivere con
animali domestici, poiché molte famiglie ne hanno uno. È
15
importante che gli studenti in partenza per un programma in
Finlandia abbiano una buona conoscenza della lingua inglese.
No
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Islanda
Danimarca
Irlanda
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Islanda
www.afs.is
L’Islanda si staglia solitaria nel mezzo dell’Oceano Atlantico settentrionale, al largo della costa norvegese. È la seconda isola europea per grandezza ed è il Paese che ospita la capitale europea più
a nord, Reykjavík. In estate, specialmente al nord, le ore di buio totali sono praticamente nulle e
si assiste al fenomeno del “Sole di
Mezzanotte”. Durante l’inverno le ore di
luce sono molto ridotte, in modo particolare al nord, dove è possibile osservare il fenomeno dell’Aurora Boreale.
Il programma di Intercultura
Intercultura offre in Islanda un programma annuale. Questo programma è
ideale per coloro che desiderano conoscere una realtà europea molto diversa da
quella italiana per cultura, usanze e clima.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-03-1995
31-12-1997
metà agosto
giugno
La scuola, Skóli
La scuola superiore islandese si chiama Framhaldsskóli ed è frequentata da
studenti dai 16 ai 20 anni. La
Framhaldsskóli prepara gli studenti agli studi universitari. L’anno scolastico in Islanda inizia alla fine
di agosto/inizio settembre e termina a maggio. Il rapporto con i professori è informale. È prassi considerare la scuola come un luogo di lavoro e ci si aspetta che gli studenti (anche quelli stranieri) abbiano un elevato grado di autonomia e siano motivati e responsabili. Il piano di studi viene concordato
all’inizio dell’anno scolastico con il tutor di riferimento. Le scuole islandesi ospitano spesso ragazzi
stranieri, che devono dimostrare di impegnarsi a fondo negli studi e di essere attenti e partecipi.
Imparare l’islandese può sembrare difficile all’inizio, ma è il miglior modo per inserirsi a pieno nella
vita della scuola e della famiglia.
La vita tra aurore boreali e geyser
L’Islanda è un Paese la cui natura incontaminata e il cui clima influenzano molto lo stile di vita
della popolazione. Le famiglie risiedono spesso in piccoli centri, talvolta piuttosto isolati. Per uno studente straniero può essere inizialmente complicato adattarsi alle particolarità del Paese, ma i lunghi
periodi di buio, il rigido clima invernale e l’impatto con una lingua molto diversa dalla nostra non
devono scoraggiare. Il modo migliore per superare l’impasse iniziale è quello di impegnarsi ad apprendere la lingua (all’inizio ci si può aiutare con l’inglese) e, soprattutto, fare riferimento alla famiglia
ospitante che è pronta ad aiutare ed è curiosa di conoscere lo studente straniero e la sua cultura di
origine. E’ molto comune che entrambi i genitori lavorino, per questo motivo tutti i membri della
famiglia collaborano nei lavori di casa. I ragazzi sono indipendenti e si occupano in prima persona di
riordinare la propria stanza, fare il bucato o preparare la cena per il resto della famiglia. Per gli islandesi è molto importante che la famiglia si riunisca per la cena, saltarla può essere considerato molto
scortese. In Islanda c’è una grande attenzione per la natura e per la salute: il fumo giovanile non è
tollerato e le famiglie vogliono ospitare solo studenti non fumatori. La dieta islandese si basa principalmente su alimenti come carne, pesce e derivati del latte. Non è possibile trovare famiglie disposte
a ospitare vegetariani o ragazzi con restrizioni alimentari. Molte famiglie hanno animali domestici, per
cui è molto difficile ospitare studenti con allergie o che non possono vivere con animali.
Le attività AFS
16
AFS Islanda organizza un campo di formazione iniziale, solitamente della durata di un week-end,
all’arrivo degli studenti. Il campo è studiato per preparare i ragazzi all’esperienza e fornire loro i primi
rudimenti di lingua. Al termine del campo gli studenti incontrano le loro famiglie ospitanti e, nelle
settimane successive, frequentano un breve corso di lingua organizzato a livello locale. All’inizio di
ottobre è previsto un incontro di un week-end per valutare, con i volontari e
con gli altri studenti, l’andamento della propria esperienza. AFS Islanda organizza nel mese di marzo un altro incontro di 2 o 3 giorni che include una gita,
solitamente nella capitale Reykavík. I Centri locali, inoltre, possono organizzare gite ed attività opzionali il cui costo può essere a carico dei partecipanti. Nei due giorni precedenti il rientro in Italia, i partecipanti si riuniscono per
un campo finale di valutazione dell’esperienza, durante il quale i ragazzi prendono parte alle attività di formazione e hanno la possibilità di salutarsi.
Io ci sono stato...
Un Paese dai mille volti, ognuno dei quali regala un’emozione unica. In
Islanda ho trascorso probabilmente l’anno più bello della mia vita, anche
se è difficile trovare le parole giuste per esprimere quello che ho vissuto
durante la mia esperienza lontana. È un insieme di emozioni, sentimenti,
conquiste e sconfitte, di giornate vissute l’una più intensamente dell’altra
che ti portano giorno per giorno a trovare la sicurezza e la forza di confrontarsi con stili di vita e di pensiero diversi dal proprio. Entrare pian piano a sentirsi parte di una nuova famiglia, di una nuova cultura, dover
imparare a usare una lingua diversa dalla propria come strumento di comunicazione, dover conquistare nuovi
amici per sfuggire alla solitudine, porta sicuramente a riflettere sul proprio modo di vivere, sulla propria cultura, su se stessi e a mettere in discussione le proprie convinzioni... L’Islanda è una terra così piccola, ma è
al contempo un Paese dai mille volti, ognuno dei quali regala un’emozione unica. La natura è una forza travolgente che domina l’uomo e in Islanda lo fa sotto tutti gli aspetti, portandolo quindi ad avere la sensazione del suo limite di essere vivente, impotente di fronte al cambiamento delle stagioni, al ritmo buio–luce, alle
condizioni meteorologiche etc. Forse proprio la prepotente presenza della natura ha favorito lo sviluppo della
coscienza ambientale di questo popolo. L’inquinamento è praticamente assente e i paesaggi hanno un fascino unico. Quello islandese, è uno dei pochi popoli a ricordare chiaramente le origini della propria storia.
Presente e tradizione vivono l’uno accanto all’altro perché “tutte le epoche sono sempre presenti". L’antichità
della lingua è uno dei punti d’orgoglio degli islandesi: il fatto di poter leggere saghe o carmi eroici senza
ricorrere a dizionari li lega straordinariamente al loro passato. E anche il meccanismo per stabilire il cognome di ogni individuo è ancora quello utilizzato dagli antenati vichinghi più di mille anni fa. Il popolo islandese, abitando in un’isola, ama viaggiare. “Sente la necessità di cambiare punto di osservazione per allargare l’orizzonte delle proprie idee. Ma quando si allontana, si accorge che le avventure, i tesori della mente sono
sempre stati intorno a lui. E così torna indietro, con l’esperienza del viaggio nel bagaglio". È un popolo da
ammirare, perché nonostante il numero piuttosto limitato di abitanti in un’isola con condizioni di vita non
certo favorevoli, sono colti e ricchi, prolifici e longevi, onesti e disponibili, superstiziosi, ma “tecnologizzati”,
credenti, ma non praticanti, grandi lavoratori e con un’alta stima di sé. Vivono in un Paese sicuro, in cui
criminalità e tossicodipendenza sono praticamente assenti, in cui le donne sono forti, indipendenti ed emancipate, un Paese
multietnico e altamente sviluppato.
Ringrazio
tutti
coloro che mi
hanno permesso
di vivere a
pieno quePer saperne di più...
sta incred i b i l e
Alice Turina (annuale)
esperienza,
Brescia, 333 6865895
che mi ha
segnata profondamente e che porterò per sempre nel
cuore.
Virna
17
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Estonia
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Nor vegia
www.afs.no
La Norvegia è il Paese che si estende più a nord nella penisola Scandinava, anche se in realtà la
maggior parte della popolazione vive nella parte meridionale e sulle coste. Una delle sue peculiarità, come nel resto della penisola Scandinava, è data dalla luce: dalla metà di maggio alla fine di
luglio il sole non tramonta mai completamente, mentre nei mesi invernali, specialmente al Nord,
le ore luminose scarseggiano. Non tutti sanno che la Norvegia non ha aderito all’Unione Europea
anche se, ovviamente, intrattiene con l’Unione rapporti fitti e cordiali “di buon vicinato”. La lingua ufficiale è il norvegese, ma l’inglese è molto conosciuto e molto parlato da tutta la popolazione, in particolare tra i giovani.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-03-1995
31-08-1997
metà agosto
fine giugno
Il programma e le attività
Il programma annuale prevede l’inserimento scolastico in un istituto superiore e l’ospitalità presso
una famiglia norvegese. Le famiglie ospitanti risiedono prevalentemente in piccoli centri abitati, sia in
zone interne sia sul mare e, in alcuni rari casi, anche oltre il Circolo Polare Artico. Lo staff di AFS
Norvegia, insieme ad alcuni volontari, accoglie gli studenti ad Oslo, dove ha luogo un primo incontro di
orientamento della durata di tre giorni (due notti). Questo incontro permette agli studenti di avere un
primo contatto con la lingua e la cultura del posto. In seguito gli studenti incontreranno le loro famiglie. Il secondo campo regionale si svolge dopo un mese dall’arrivo dei ragazzi, ha una durata di tre giorni e consiste in un momento di verifica delle prime settimane e degli argomenti affrontati durante il
primo incontro. Il terzo campo regionale si svolge invece a febbraio, e prevede un weekend di valutazione sull’andamento dell’esperienza. Questo incontro è un’ottima occasione di confronto e di svago per
gli studenti che, attraverso giochi e discussioni, condividono le proprie esperienze con gli altri ragazzi
stranieri ospitati nella zona. L’ultimo incontro ha luogo, sempre a livello regionale, nel corso degli ultimi 3-4 giorni precedenti il rientro a casa. Ciò permette agli studenti di valutare insieme l’anno trascorso e di salutarsi prima della partenza. Come in tutti i programmi AFS, gli studenti stranieri sono affiancati da un assistente a cui si possono rivolgere in caso di necessità. Per via della loro estrema riservatezza, gli assistenti nordici tendono a non “disturbare” i ragazzi durante le prime settimane di permanenza. Intercultura consiglia che siano gli studenti
a contattare per primi il proprio assistente richiedendo un incontro già nei primi giorni dall’arrivo.
La scuola...
18
La scuola superiore in Norvegia dura tre anni
dai 16 ai 18 anni. Gli studenti AFS frequentano
solitamente il secondo anno e sono inseriti nei
corsi generici (di preparazione all’università) con
due indirizzi prevalenti: linguistico/sociale e scientifico. Più raramente gli studenti possono essere
inseriti in scuole con un indirizzo musicale o artistico. La maggior parte delle materie sono obbligatorie e variano a seconda dell’indirizzo. E’ tuttavia
possibile che in alcune scuole si permetta agli studenti di scegliere corsi aggiuntivi o facoltativi, a seconda dei loro interessi. Solitamente le materie obbligatorie sono: norvegese, educazione fisica, geografia, matematica, scienze sociali, scienze naturali, e due
lingue straniere (una è l’inglese). Gli insegnanti tengono conto delle difficoltà linguistiche iniziali degli
studenti stranieri, per questo motivo è possibile che alla fine del primo quadrimestre non possano ancora valutare con esattezza il vostro rendimento, né rilasciarne certificazione scritta, cosa che invece avverrà alla fine dell’anno. L’anno scolastico inizia a fine agosto e termina a giugno. Le lezioni iniziano tra le
8 e le 9 e terminano alle 14 o alle 15, e si tengono dal lunedì al venerdì. E’ frequente portare il pranzo
da casa, perché le scuole non sono dotate di mensa. E’ molto frequente andare a scuola in bicicletta anche in inverno - o a piedi; nel caso di distanze più lunghe si prende l’autobus, il cui costo è rimborsato dalla scuola o da AFS Norvegia (ma soltanto per distanze superiori a 4km). Non sono esclusi gli
spostamenti sugli sci quando le condizioni climatiche lo richiedono! Alcune scuole offrono dei corsi di
norvegese per stranieri, è un buon metodo per accelerare l’apprendimento della lingua.
... e il tempo libero
La scuola norvegese lascia molta autonomia di studio agli studenti, per questo gli studenti norvegesi dedicano i loro pomeriggi allo studio individuale e a lavori di gruppo. Per gli studenti stranieri la mole di lavoro a
casa nelle prime settimane è leggermente inferiore per permettere loro di concentrarsi sull’apprendimento della
lingua; col tempo ci si aspetta però che si inseriscano
completamente nelle classi mantenendo un buon rendimento e portandosi al pari dei compagni. Le scuole organizzano raramente attività pomeridiane: i ragazzi in
genere frequentano corsi e praticano sport al di fuori dell’ambiente scolastico. Ciò dà loro l’opportunità di fare
nuove amicizie e di approfondire la conoscenza della
comunità che li ospita. Molti giovani norvegesi dedicano
parte del loro tempo libero al volontariato o a lavoretti
part-time per coprire parzialmente le piccole spese, dato
che il costo della vita è piuttosto alto. Il contatto con la
natura è uno degli aspetti fondamentali della vita: sport
come la bici, il jogging, le camminate, lo sci e il pattinaggio sono molto praticati.
Io ci sono stato...
La famiglia e le amicizie
La famiglia e gli amici hanno un’importanza primaria per i norvegesi. Gli studenti AFS sono membri della famiglia ospitante a tutti gli effetti e, in quanto tali,
condividono con loro sia i momenti di
divertimento e di relax che le responsabilità
dell’andamento domestico. È comune che i
genitori lavorino fuori casa e richiedano la
collaborazione dei figli nei lavori domestici.
Il rapporto con i figli è di rispetto e fiducia.
Il dialogo e il confronto sono il miglior
modo per inserirsi a pieno nella vita familiare. Per poter vivere un’esperienza piena e
significativa è essenziale impegnarsi molto
per rendere partecipe la propria famiglia
ospitante della vostra vita quotidiana, confidandole eventuali dubbi o difficoltà e
condividendo i momenti di gioia. I norvegesi possono sembrare un po’ timidi e riservati, ma con un po’ di iniziativa nel fare il
primo passo, si scopre che sono molto
aperti e socievoli. D’altra parte i momenti di
socializzazione non mancano: la scuola, gli
sport, le attività extrascolastiche rappresentano ottime opportunità per conoscere
nuovi amici e per capire meglio la cultura
del Paese dei fiordi! È bene notare che è
molto difficile trovare famiglie che possano
ospitare fumatori, vegetariani e studenti
con restrizioni alimentari forti (in particolare celiaci e allergici al lattosio). La dieta
norvegese contiene un’alta percentuale di
pesce e carne. Molte famiglie hanno un
animale domestico, per questo è difficile
abbinare studenti con allergie.
Come posso descrivere la mia esperienza? Non ci sono parole che possano far capire esattamente quello che ho provato. È ancora tutto qui,
davanti a me: le montagne che fanno da cornice al lago di
Malmefjorden, il mio piccolo paese; l’incontro con la mia famiglia; la
prima volta che ho letto in norvegese davanti ai miei compagni di classe; il mio primo tentativo di imparare a sciare… Quando chiudo gli occhi
vedo tutto questo, e ogni volta è come tornare in Norvegia, anche se per
poco. Tutti i profumi, le sensazioni, le emozioni sono rimasti dentro di
me. Non sapevo cosa mi aspettava una volta arrivata là, non conoscevo
molto di questo Paese, e invece dietro questa “terra del Nord” ho scoperto tante meraviglie, un popolo ricco di tradizioni, con un grande
amore e rispetto per la natura. In inverno si può incontrare una renna
che cammina tranquillamente in mezzo alla strada, in primavera i cerbiatti si avvicinano a mangiare davanti alle case, nelle foreste e lungo i
pendii delle montagne si nascondono i troll, creature mitologiche che
dopo il tramonto escono dal loro rifugio… Ogni giorno era un’avventura
nuova, ogni istante era un tesoro da conservare… ancora non ci credo di
essere stata così fortunata da poter vivere tutto questo. Sentirsi parte di
un’altra cultura, di un’altra famiglia, avere tanti amici, non solo norvegesi, ma provenienti da ogni parte del mondo, è un’esperienza talmente
splendida e emozionante che solo vivendola si può capire; non ha
importanza il posto, la lingua, il colore della pelle… ovunque è possibile scoprire, imparare e insegnare qualcosa, lasciare qualcosa di sé… io
ho lasciato una parte di me in una terra chiamata Norvegia.
Irene
Per saperne di più...
Ilaria Bertacco (annuale)
Pozza di Fassa (TN), 346 0918702
Giulia Cesana (annuale)
Monza, 334 3662815
Silvia Buzzi (annuale)
Monza, 349 8431918
Florin Catalin Zecheru (annuale)
Caltanissetta, 328 1583734
Elia Gelfi (annuale)
Berbenno (BG), 327 1378229
19
dia
lan
Fin
ezia
Sv
gia
rve
No
Estonia
Lettonia
Danimarca
Lituania
Svezia
www.afs.se
La Svezia è il più grande tra i Paesi scandinavi, ma la sua popolazione vive principalmente nella
zona meridionale del Paese. Il clima è di tipo continentale, mitigato in parte dagli effetti benefici
della Corrente del Golfo: l’inverno è freddo, ma nei mesi di maggio-luglio, nelle regioni meridionali, le temperature superano spesso i 20° C.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-01-1995
31-12-1997
metà agosto
luglio
AFS Interkulturell Utbilding
AFS Interkulturell Utbilding è partner di Intercultura e organizza i programmi
di invio e ospitalità in Svezia dal 1947. Il programma è annuale e prevede l’ospitalità presso una famiglia e la frequenza in un istituto scolastico. Per poter affrontare l’esperienza con maggiore serenità, AFS Svezia consiglia ai partecipanti di iniziare a studiare la lingua svedese già nei mesi precedenti la partenza. Nel manuale
informativo che AFS Svezia invierà in primavera ci saranno indicazioni dei corsi di
lingua online disponibili. E’ richiesta da parte dello studente una conoscenza di base
della lingua inglese.
La scuola
La scuola superiore in Svezia dura tre anni. Gli studenti AFS vengono iscritti a
uno dei tre anni di scuola superiore a discrezione della scuola. La Gymnasiet, ovvero la scuola superiore, offre indirizzi di studio diversi anche se alcune materie sono obbligatorie indipendentemente dall’indirizzo. Queste materie “base” (matematica, scienze, svedese, inglese ed educazione fisica) sono affiancate da altre opzionali. Solitamente lo studente può discutere direttamente
con la scuola la possibilità di seguire altri corsi oltre a quelli obbligatori. E’ possibile quindi che si
venga assegnati ad una determinata classe ma che si frequentino lezioni in altre classi. La scuola,
aperta dal lunedì al venerdì, inizia a fine agosto e termina a inizio giugno. Le lezioni (che si tengono
dalle 8.00 alle 15.00/16.00) sono in svedese, ma durante le prime settimane si utilizza spesso la lingua inglese con i compagni. È comunque auspicabile uno sforzo iniziale nell’apprendimento dello
svedese, per assicurarsi una maggiore e più rapida integrazione nella comunità ospitante.
È assolutamente necessario che gli studenti stranieri mantengano un impegno, un’attenzione e
un rendimento alti: sono ambasciatori del proprio Paese e di AFS nella scuola svedese e devono assumersene l’impegno con grande serietà. Gli insegnanti tengono conto delle iniziali difficoltà linguistiche degli studenti stranieri che, nel corso dei primi mesi, si devono concentrare soprattutto sull’apprendimento della lingua. I ragazzi svedesi, come i
loro coetanei nordeuropei, sono abituati a lavorare e
studiare in un clima di fiducia e indipendenza, sanno
prendere l’iniziativa e comportarsi in maniera responsabile e matura nei confronti dei professori, dei compagni e dei loro doveri. Tutti si aspettano lo stesso
tipo di comportamento anche dagli studenti stranieri,
che dovranno assicurarsi di seguire con attenzione le
lezioni, partecipare alla vita scolastica e richiedere gli
attestati e le votazioni necessari per rientrare nella
scuola di origine (certificato di frequenza e valutazione). Molto spesso si richiede, inoltre, agli studenti
stranieri di tenere delle piccole lezioni sul proprio
Paese e la propria lingua di origine e di condividere le
proprie conoscenze con i compagni.
Tempo libero, socializzazione e famiglia
20
Le scuole svedesi sono il centro della vita degli studenti. Oltre ai normali corsi accademici, sono
organizzate numerose attività extrascolastiche: sport, laboratori di teatro, arte, musica, ecc. Gli sport
preferiti dagli svedesi sono quelli che si possono praticare all’aria aperta e a contatto con la natura,
come ad esempio il bandy, sport simile all’hockey. Durante il fine settimana si pratica sport e ci si
dedica alla famiglia e agli amici.
I ragazzi possono essere ospitati in qualunque parte del
Paese, anche in piccoli centri o zone rurali. La dieta svedese comprende per lo più carni, pesce e derivati del latte. Può
essere difficoltoso trovare famiglie disposte ad ospitare
vegetariani. Il consumo di alcolici non è vietato ai minori e
può capitare che la famiglia ospitante lo consenta (in dosi
minime, come succede in Italia) anche agli studenti stranieri. Il fumo è vietato nella maggior parte dei luoghi pubblici ed è sempre meno diffuso tra la popolazione svedese.
Non è possibile quindi trovare famiglie disposte ad ospitare fumatori. Molte famiglie hanno un animale domestico, quindi è difficile accettare partecipanti che abbiano
allergie agli animali. Gli svedesi possono sembrare riservati
e timidi, in realtà sono molto socievoli, aperti e tolleranti. Il
sistema sociale è tra i più avanzati nel mondo. Il Paese è
industrializzato, ma è forte l’impegno nel proteggere la
natura e nel favorire condizioni di vita eccellenti per tutti.
Come per gli altri Paesi scandinavi, il clima familiare è di
collaborazione completa. I genitori instaurano con i figli un
rapporto di fiducia, che stimola la loro indipendenza e li
sprona ad avere un atteggiamento maturo che favorisca un
buon dialogo.
Le attività con AFS
All’arrivo gli studenti sono accolti dai volontari e partecipano al primo campo di orientamento, della durata di 23 giorni. Nel corso di questo incontro gli studenti si confrontano tra loro e, guidati dai volontari, approfondiscono
le loro conoscenze sulla cultura e le usanze del Paese, e
hanno un primo approccio alla lingua svedese. E’ possibile
che i Centri locali organizzino durante il programma altre
attività di orientamento a livello locale. Un ultimo momento di confronto è previsto prima della partenza per preparare i partecipanti al rientro e valutare, insieme ai volontari,
l’andamento dell’anno trascorso. Alcune scuole potrebbero
offrire dei corsi di svedese per stranieri durante il primo
semestre. Come in tutti i programmi AFS, gli studenti stranieri sono affiancati da un assistente al quale potersi rivolgere in caso di necessità. Per via della loro cultura riservata,
gli assistenti nordici hanno la tendenza a non “disturbare”
i ragazzi nelle prime settimane di permanenza. Intercultura
consiglia agli studenti di contattare loro stessi il proprio
assistente e chiedere un incontro già nei giorni successivi
all’arrivo. Ciò consente di instaurare un buon rapporto con
la persona che farà da tramite con l’Associazione, nonché di
iniziare a conoscere persone esterne alla cerchia familiare.
Io ci sono stato...
Perché tra tanti Paesi proprio la Svezia?
…fui spinto dalla curiosità e dalla voglia
di apprendere e conoscere fino in fondo
una cultura così diversa da quella nostrana. Così io, piccolo ragazzo del sud Italia,
mi sono trovato a vivere nel cuore della
Svezia settentrionale in mezzo a una
natura fantastica e in un paesino dove le
antiche tradizioni lapponi si fondono con
le influenze della globalizzazione (computer, moda e così via) portate dalle nuove
generazioni. La scuola svedese è molto
ospitale, i professori cercano di instaurare con tutti gli alunni un rapporto di
amicizia. In più ci sono tantissime strutture sportive e laboratori per quasi tutte
le materie. Ricordo ancora lo stupore e la
mia incredulità quando una sera tornando a casa alzai gli occhi e vidi in cielo
uno spettacolo senza pari: l’aurora
boreale. La Svezia mi ha fatto crescere
molto, è stata un’esperienza dura, ma al
tempo stesso stupenda che mi aiutato,
una volta in Italia, ad affrontare le mie
difficoltà con una marcia in più!
Stefano
Vorrei subito sfatare il luogo comune
dello svedese freddo e chiuso, NON è vero.
Ho incontrato persone curiose di conoscere, rispettose e desiderose di confrontarsi
quotidianamente con il diverso. La scuola gioca un ruolo fondamentale nella vita
dei ragazzi svedesi, offre momenti di
socializzazione, svago e divertimento,
oltre che studio. Noi studenti stranieri
eravamo chiamati ad intervenire nelle
classi per portare la nostra testimonianza “interculturale”, ovviamente ciò ci ha
dato la possibilità di condividere la
nostra esperienza con un numero maggiore di coetanei ed insegnanti.
Emanuele
Per saperne di più...
Antonio Ortu (annuale)
Orotelli (NU), 338 6129820
Francesco Domenico Fritz (annuale)
Terlano (BZ), 388 1094160
Antonio Russo (annuale)
Messina, 392 6260948
21
RIA
UNGHERIA
VENIA
BOSNIA SERB
HERZEGOVINA
B o s n i a , C r o a z i a , L e t t o n i a , Po l o n i a , R e p u b b l i c a C e c a , R e p u b b l i c a S l o v a c c a R u s s i a , S e r b i a , S l o v e n i a , U n g h e r i a
ALBANIA
Est Europa
IA
22
M
Bosnia
www.afs.ba
La Bosnia è uno dei Paesi balcanici
occidentali
appartenenti
all’exJugoslavia.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-09-1995
01-09-1995
31-08-1997
31-08-1997
settembre
settembre
fine luglio
inizio dicembre
Trimestrale
Cittadinanza Europea
I programmi
Intercultura offre in Bosnia un programma di tipo annuale e uno di tipo trimestrale. Entrambi prevedono l’ospitalità
in una famiglia bosniaca e la frequenza
di un istituto superiore.
Un anno in Bosnia
All’arrivo a Sarajevo, i volontari di
Intercultura Bosnia accompagneranno gli
studenti presso la struttura dove si terrà
un incontro di orientamento della durata
di un weekend, volto a dare agli studenti i primi rudimenti sulla cultura bosniaca, la vita in famiglia, le informazioni e le
regole di Intercultura Bosnia. Dopo l’incontro raggiungeranno le famiglie ospitanti, con l’aiuto dei volontari. Dopo 4-6
settimane i ragazzi si incontrano per un
nuovo weekend di orientamento in una località da definire, per approfondire alcuni aspetti della cultura bosniaca. A febbraio, viene organizzato un weekend di valutazione dell’esperienza tramite il confronto con gli altri studenti ospitati in Bosnia. Con la stessa modalità verrà organizzato un weekend
di valutazione finale 2-4 settimane prima
del rientro a casa. Durante i primi 2-3 mesi
di programma, è previsto per i ragazzi un
corso intensivo di lingua bosniaca.
Un trimestre in Bosnia
Il programma appartiene al progetto
di Cittadinanza Europea. Come per tutti i
programmi
trimestrali
offerti
da
Intercultura, è richiesto che le famiglie dei
candidati si impegnino ad ospitare uno
studente straniero per il trimestre in cui il
proprio figlio è all’estero. All’arrivo a
Sarajevo, gli studenti parteciperanno al
medesimo weekend di orientamento dei ragazzi del programma annuale. Dopo 4-6 settimane i ragazzi si incontrano per un nuovo weekend di orientamento, in una località da definire, per un momento di confronto e analisi dell’andamento dell’esperienza. Infine, prima della fine del programma, vi
sarà un incontro di valutazione finale. Al termine dell’esperienza tutti i ragazzi si recheranno a
Bruxelles per un ultimo campo, che si terrà in lingua inglese, al quale prenderanno parte tutti i partecipanti al progetto di Cittadinanza Europea. Durante il primo mese, è previsto per i ragazzi un corso
base di lingua bosniaca.
Durante entrambi i programmi, la scuola o i Centri locali possono organizzare attività opzionali
il cui costo sarà a carico dei partecipanti.
La scuola
La scuola in Bosnia
comincia a settembre e termina
a giugno. Esistono scuole
paragonabili ai nostri licei e
scuole professionali. La scuola
superiore in Bosnia ha una
durata di quattro anni, dai 15
ai 19 anni. Generalmente gli
studenti AFS vengono inseriti
nelle classi dei coetanei, ovvero
nel terzo o quarto anno. Le
lezioni sono svolte in bosniaco, serbo o croato a seconda della parte del territorio bosniaco in cui sono
abbinati i partecipanti. Queste tre lingue sono ufficialmente tre
lingue diverse, ma sono in realtà molto simili e imparandone una
si riesce facilmente a comprendere e parlare le altre due. I libri
scolastici in Bosnia sono scritti in parte in alfabeto latino e in
parte in alfabeto cirillico. Per questo motivo è consigliato agli studenti iniziare a studiare l’alfabeto cirillico prima della partenza. I
ragazzi del terzo e quarto anno possono scegliere tra 4 indirizzi
specifici: scienze naturali, scienze sociali, matematico-informatico o linguistico. Le materie variano a seconda dell’indirizzo.
Solitamente le materie obbligatorie comuni sono: lingua e letteratura bosniaca/serba/croata, due lingue straniere (talvolta anche
latino) matematica, psicologia o filosofia, sociologia, sport. Le
lezioni sono al mattino nella maggior parte delle scuole. Alcune
scuole, tuttavia, svolgono le lezioni in un doppio turno, la mattina oppure il pomeriggio, con alternanza settimanale.
Il sabato non sono previste lezioni curriculari: questo giorno
è dedicato alle attività extrascolastiche offerte dalla scuola quali
corsi di arte, musica, sport, etc.
La vita in famiglia e il tempo libero
La maggior parte dei genitori bosniaci lavora fuori casa per
l’intera giornata. La cena è il momento in cui tutta la famiglia si
riunisce e passa del tempo insieme. Il sabato tutta la famiglia collabora nelle faccende di casa, dopodiché i figli hanno del tempo libero da passare con gli amici. La domenica, invece, è più tradizionalmente dedicata alla famiglia: visite ai nonni o ad amici, picnic, gite in montagna nei periodi invernali o gite
al mare nei periodi estivi. I giovani bosniaci non sono soliti uscire la sera durante la settimana, perché si
dedicano allo studio e ai compiti. Prima o dopo le lezioni (a seconda dell’orario di inizio) i ragazzi si trovano spesso con i propri amici a bere un caffè. Chi pratica sport o altre attività è impegnato dopo l’orario scolastico per due o tre volte alla settimana. Le famiglie sono spesso religiose e praticanti. Gli studenti possono essere abbinati in famiglie di qualsiasi fede religiosa. In Bosnia il fumo è ancora diffuso,
per questo motivo è difficile abbinare studenti che non possono vivere con persone che fumano.
Nonostante questo, le famiglie bosniache preferiscono ospitare ragazzi non fumatori. È inoltre difficile
trovare famiglie disposte ad ospitare ragazzi vegetariani o con condizioni di salute particolari.
Per saperne di più...
Per contatti scrivere a
[email protected]
23
A
AUSTRIA
UNGH
SLOVENIA
CROAZIA
BOSNIA
HERZEGO
ALBAN
Croazia
www.afs.hr
La Croazia è uno degli stati appartenenti all’ex-Jugoslavia ed è ora una repubblica parlamentare. La lingua ufficiale è il croato, anche se nella Regione Istriana si parla anche l’italiano. La religione predominante è quella cristiano-cattolica. Il clima varia dal freddo delle zone di montagna
al caldo estivo delle zone della costiera adriatica. La Croazia non è ancora un membro dell’Unione
Europea, ma ha già avviato le pratiche di integrazione.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
Trimestrale
Cittadinanza Europea
01-09-1995
01-09-1995
31-05-1998
31-05-1998
settembre
settembre
fine luglio
inizio dicembre
Il programma
Intercultura offre in Croazia un
programma di tipo annuale ed un
programma di tipo trimestrale.
Quest’ultimo rientra nel progetto di
Cittadinanza Europea. Come per tutti
i programmi trimestrali offerti da
Intercultura, è richiesto che le famiglie dei candidati si impegnino ad
ospitare uno studente straniero per il
trimestre in cui il figlio è all’estero.
Tutti gli studenti sono accolti da
famiglie che ospitano a titolo gratuito e frequentano un istituto superiore croato. All’arrivo a Zagabria, gli
studenti sono accolti da alcuni membri dello staff e da un gruppo di
volontari, e partecipano ad un breve
incontro di benvenuto. Durante questo incontro verranno fornite le prime informazioni sulla cultura
e la vita in Croazia. In seguito i partecipanti raggiungeranno le rispettive famiglie ospitanti. I ragazzi
del programma annuale si ritroveranno nuovamente a metà dell’esperienza per un incontro di valutazione intermedia. Infine, qualche settimana prima del rientro in Italia, gli studenti parteciperanno ad
un campo finale per una riflessione conclusiva sull’esperienza e per prepararsi al rientro. Per i ragazzi del programma trimestrale, prima della partenza per il campo finale a Bruxelles, che si terrà in inglese e a cui parteciperanno anche gli altri partecipanti a questo progetto, avrà luogo un breve incontro
di valutazione finale.
Sia la scuola, sia i Centri locali, possono organizzare altre attività come escursioni, gite e visite
culturali il cui costo, trattandosi di attività opzionali, può essere a carico dei partecipanti.
All’arrivo in Croazia, i ragazzi riceveranno alcuni materiali e linee guida per avvicinarli all’apprendimento della lingua croata. Se possibile ogni Centro locale organizzerà corsi di lingua croata. Per
entrambi i programmi è richiesta una conoscenza base della lingua inglese per facilitare l’inserimento iniziale.
24
La scuola
La scuola superiore in Croazia comincia a settembre e termina a metà giugno e
dura solitamente 4 anni. Gli studenti vengono iscritti al secondo o terzo anno di
scuola superiore poiché l’ultimo anno è
dedicato alla preparazione dell’esame di
accesso all’università. La scuola inizia il lunedì e finisce il venerdì. Le lezioni,
con alternanza settimanale, vanno dalle 8 del mattino alle 2 del pomeriggio
e dalle 2 del pomeriggio alle 8 di sera. Le ore di lezione hanno una durata di
45 minuti intervallati da 5 minuti di pausa tra di loro. Le prove di verifica sono
sia scritte che orali e agli studenti vengono dati dei compiti a casa. Molte
scuole, inoltre, offrono attività extra curriculari quali gruppi di teatro, coro,
sport, etc. E’ importante impegnarsi nello studio della lingua croata. Le materie studiate nelle scuole croate sono molto simili a quelle studiate in Italia.
La vita in Croazia
E’ difficile descrivere una famiglia tipica croata. Nella maggior parte delle famiglie entrambi i
genitori lavorano a tempo pieno, generalmente dalle 8 alle 16, e i bambini vanno a scuola, una settimana al mattino ed una al pomeriggio. Dati gli impegni familiari, si chiede spesso ai ragazzi di essere indipendenti, di andare a scuola con i mezzi pubblici e di aiutare in casa nei lavori domestici. Sono
frequenti le riunioni familiari con nonni, zii e cugini e almeno una volta al giorno la famiglia si riunisce per parlare della propria giornata. Il pasto più importante e sostanzioso è il pranzo, servito tra le
due e le cinque. I croati mangiano molta carne e verdura. La colazione e la cena, invece, sono condivisi più raramente a causa dei diversi orari dei membri della famiglia. I genitori escono presto la mattina o tornano tardi la sera, e spesso i figli prendono parte a diverse attività extra scolastiche quali
sport, corsi di lingua o corsi di altro tipo. Nel tempo
libero i croati amano dedicarsi allo sport: in inverno praticano lo sci e il pattinaggio sul ghiaccio
mentre in estate nuotano, fanno jogging e vanno
in bicicletta. È molto comune che i ragazzi si
incontrino per bere un caffè insieme prima o dopo
la scuola mentre durante il fine settimana amano
uscire nei bar, andare in discoteca oppure fare una
semplice passeggiata. E’ molto difficile trovare
famiglie disposte ad ospitare ragazzi vegetariani,
fumatori e con particolari problemi di salute. E’
illegale vendere alcolici e sigarette ai minori di 18
anni. Ricordiamo però che nelle famiglie ospitanti
possono esserci uno o più fumatori adulti.
Per saperne di più...
Per contatti scrivere a
[email protected]
25
Estonia
Lettonia
Lituania
Lettonia
www.afs.lv
La Repubblica di Lettonia è uno stato situato nell'Europa nord-orientale; confina a nord con
l'Estonia (267 Km), a est con la Russia (217 Km), a sud-est con la Bielorussia (141 km), a sud
con la Lituania (453 Km) e a ovest con il Mar Baltico. La Lettonia è una repubblica parlamentare e dal 1 maggio 2004 fa parte dell'Unione Europea. La capitale è Riga. La lingua ufficiale è il
lettone.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-09-1995
01-07-1994
30-06-1997
31-05-1998
metà agosto
luglio
giugno
luglio
Estivo
Corso di russo
Programma annuale
Gli studenti avranno la possibilità di trascorrere 10 mesi in Lettonia, studiando in una scuola
superiore ed entrando in contatto con due culture e due lingue: quella russa e quella lettone. Il programma rappresenta un’ottima occasione per conoscere la realtà locale di un Paese poco noto, ma in
rapida crescita. Per facilitare l’inserimento iniziale, è richiesta una conoscenza base di lingua inglese.
Nell’interesse degli studenti, Intercultura consiglia di iniziare a studiare la lingua locale già nei mesi
precedenti la partenza, prevista in agosto.
Un’estate sul mar Baltico
Il programma estivo in Lettonia si svolge nel mese di luglio. L’esperienza prevede l’inserimento in
una famiglia lettone o russa e un corso intensivo di lingua russa. Il programma si svolge a Daugavpils,
la seconda città lettone per dimensione. Daugavpils conta circa 115.000 abitanti di diverse provenienze etniche, ma la maggioranza è russa. La città è immersa in una splendida cornice naturale formata da foreste, laghi e dal fiume Daugava. I partecipanti frequenteranno un corso intensivo di lingua russa di circa 60 ore insieme a studenti AFS provenienti da altri Paesi. Le lezioni si tengono al
mattino nel Daugavpils Language Center che si trova nel cuore della città. Nel pomeriggio si terranno corsi di cultura russa, lettone e bielorussa. Nei weekend, oltre ad avere del tempo libero, saranno
organizzate gite ed escursioni; i ragazzi visiteranno Riga, Sigulda e Vilnius (Lituania). Le classi saranno frequentate da 10-20 studenti seguiti da insegnanti madrelingua. Nell’interesse degli studenti,
Intercultura consiglia di iniziare a studiare la lingua già dai mesi precedenti la partenza in modo da
rendere l’esperienza più completa e formativa. All’inizio dei corsi, i ragazzi saranno sottoposti ad un
test di lingua per verificare il loro livello di conoscenza. Per facilitare l’inserimento iniziale, è richiesta
una conoscenza base di lingua inglese.
26
Le attività organizzate da AFS Latvia
Per il programma annuale AFS Latvia organizza un’attività di formazione all’arrivo, nei
pressi di Riga, della durata di un giorno.
All’arrivo all’aeroporto di Riga gli studenti sono
accolti dai volontari che li assistono nel trasferimento fino al luogo che ospita l’incontro.
Questo momento è pensato per dare modo ai
ragazzi di assorbire le prime informazioni sulla
vita, sulla cultura e sugli usi del popolo lettone.
Sono previsti altri incontri durante il programma: uno dopo sei settimane dall’arrivo, uno a
gennaio e un campo finale come preparazione al
rientro. Per il programma estivo, sono previsti un incontro di orientamento iniziale di un giorno, che include una introduzione alla lingua russa, e un incontro finale prima della partenza.
La scuola in Lettonia
Gli studenti del programma annuale vengono inseriti nelle classi conclusive delle scuole superiori. Si
tratta prevalentemente di scuole di lingua russa, ma anche scuole di lingua lettone, oppure scuole dove i
corsi sono tenuti sia in russo sia in lettone. Se necessario, gli studenti devono quindi essere motivati ad apprendere entrambe le lingue. La scuola inizia a inizio settembre e si conclude a
fine maggio/inizio giugno. Le lezioni
si svolgono dal lunedì al venerdì, solitamente tra le 8.30 e le 15.00.
La famiglia
Le famiglie ospitanti possono
essere famiglie di lingua russa o lettone. Le famiglie lettoni possono essere
molto numerose, non è raro che i nonni
vivano sotto lo stesso tetto con i figli e
i nipoti. Questo permette di mantenere
vive le tradizioni e spiega il grande
rispetto che si dimostra per gli anziani
all’interno di questa cultura. Le famiglie vivono spesso in appartamenti di
medie dimensioni e non è raro che gli
studenti stranieri dividano la loro stanza con i fratelli (o le sorelle) ospitanti.
La dieta base del Paese è molto simile a
quella dei Paesi scandinavi e russi, con
prevalenza di carne e patate. I pasti
sono considerati momenti di socializzazione e, secondo la tradizione culturale, i lettoni dimostrano la propria proverbiale ospitalità offrendo cibo e tè
agli ospiti. Fare amicizia risulta molto
facile per gli studenti stranieri: anche se
inizialmente i coetanei lettoni possono
sembrare timidi con un poco di iniziativa da parte dei partecipanti,
si dimostrano aperti, socievoli e curiosi. È più difficile trovare famiglie disposte a ospitare studenti vegetariani o fumatori.
Per saperne di più...
Martina Ambrosioni (annuale)
Cesena, 342 5921315
Massimo Gandola (estivo)
Bellagio (CO), 333 2068337
Samuele Messina (annuale)
Turate (CO), 349 3652937
Arianna Pasini (estivo)
Sabbio Chiese (BS), 348 5460306
Claudia Radaelli (estivo)
Biassono (MB), 347 1507748
27
WAY
K
EST
LAT
LITHU
R.F.
POLONIA
A
REP. CECA
SLOVACCHIA
AUSTRIA
UNGHERIA
SLOVENIA
CROAZIA
Po l o n i a
ROMANIA
BOSNIA SERBIA E MONTENEGRO
HERZEGOVINA
BULGARIA
La Polonia, ufficialmente Repubblica
di Polonia, è uno stato membro
dell'Unione Europea e situato
nell'Europa centro-orientale. Ha un
popolazione di 38.200.037 abitanti
e una superficie di 313.893 km2. La
capitale è Varsavia.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Trimestrale
01-02-1996
31-05-1998
settembre
dicembre
Cittadinanza Europea
Il programma
Il programma trimestrale di
Intercultura in Polonia appartiene al
progetto di Cittadinanza Europea. Il
programma si conclude con un campo
finale a Bruxelles, che si terrà in inglese, insieme agli altri partecipanti aderenti al progetto. Inoltre, il programma trimestrale prevede l’ospitalità
reciproca contemporanea: ciò significa che mentre lo studente sarà all’estero la sua famiglia ospiterà, sempre
per tre mesi, un altro studente che
partecipa allo stesso programma.
I ragazzi saranno ospiti di una
famiglia polacca e frequenteranno un
trimestre scolastico presso un istituto
superiore. All’arrivo all’aeroporto
internazionale di Cracovia, i ragazzi saranno accolti dai volontari polacchi che li accompagneranno
presso la struttura che ospiterà l’incontro di preparazione iniziale. Alla fine dell’incontro, i volontari
assisteranno i ragazzi nel trasferimento presso la comunità ospitante dove incontreranno le proprie
famiglie. Si terrà inoltre un campo di orientamento conclusivo a fine novembre, prima della partenza
per il campo finale a Bruxelles. E’ importante avere una conoscenza di base della lingua inglese per
facilitare la comunicazione nel primo periodo e per il campo finale a Bruxelles. I volontari possono
organizzare corsi di lingua polacca a livello locale.
La scuola
28
La scuola superiore in
Polonia inizia a settembre e termina a giugno. Le lezioni solitamente si svolgono dalle 8.00 alle 3.00
del pomeriggio. Esistono scuole
superiori paragonabili ai nostri
licei e scuole tecniche/professionali. Ci si aspetta che gli studenti
siano preparati e che svolgano
regolarmente i compiti assegnati a
casa. La scuola è il principale
luogo di socializzazione: i giovani
polacchi mostreranno senz’altro
grande interesse per la presenza di
uno studente straniero e vorranno
conoscere di più sulla sua cultura
e la sua lingua.
Vivere in Polonia
Gli studenti saranno ospitati nelle tre regioni principali:
Cracovia e dintorni, Varsavia e
dintorni e nella regione di
Poznan. Le famiglie polacche
sono famiglie allargate: può
capitare che più generazioni
vivano sotto lo stesso tetto,
anche se questa condizione oggi
è sempre più rara. In ogni caso, i
polacchi hanno un grande
rispetto per gli anziani e adorano avere ospiti a casa. I pasti in
famiglia diventano vere e proprie
occasioni di festa. La colazione
polacca è uno dei pasti principali ed è molto sostanziosa, solitamente con verdure, uova e salumi. Anche la cena è un pasto
importante: spesso viene servita
una delle gustose zuppe, accompagnata da patate e uova. Facciamo presente che molte famiglie
hanno un cane o un gatto, per cui sarà più difficile trovare famiglie per ragazzi che non possono vivere con animali domestici. Il fumo è ancora diffuso nel Paese, anche se le leggi anti fumo si fanno
sempre più severe. Può capitare che un membro adulto in famiglia fumi, ma le famiglie non accettano di ospitare studenti fumatori. E’ possibile trovare famiglie disposte ad ospitare vegetariani, ma non
ragazzi con restrizioni maggiori (ad esempio vegani).
Per saperne di più...
Per contatti scrivere a
[email protected]
29
Polon
Germania
Rep. Ceca
Slovac
zera Austria Ungher
Repubblica Ceca
www.afs.cz
La Repubblica Ceca è una repubblica parlamentare nata nel 1993 dopo la separazione dalla
Slovacchia e dal 1° Maggio 2004 è Stato membro dell’Unione Europea. Il clima può variare a
seconda dell’altitudine ma in genere le estati sono calde e gli inverni non troppo rigidi. La lingua ufficiale è il ceco. La sua popolazione conta circa 10 milioni di abitanti e, seppur sia un Paese
poco credente, la religione più diffusa è quella cattolica.
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Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-03-1995
01-03-1995
31-05-1998
31-05-1998
metà agosto
metà agosto
fine giugno
inizio dicembre
Trimestrale
Cittadinanza Europea
Il programma
Intercultura offre due tipi di programmi in
Repubblica Ceca, uno trimestrale e uno annuale. I programmi prevedono l’ospitalità in una famiglia ceca e
l’inserimento in una scuola superiore. Il programma
trimestrale aderisce al progetto di Cittadinanza
Europea, dunque collegate a questo tema saranno le
attività di orientamento e di approfondimento che
avranno luogo durante il programma stesso; tra queste è incluso un campo finale a Bruxelles, che si terrà
in inglese, insieme agli altri partecipanti aderenti al
progetto. Inoltre, il programma trimestrale prevede l’ospitalità reciproca contemporanea: ciò significa che
mentre lo studente sarà all’estero la sua famiglia ospiterà, sempre per tre mesi, un altro studente che partecipa allo stesso programma.
All’arrivo a Praga i ragazzi verranno accolti dallo
staff e da alcuni volontari AFS, e parteciperanno ad un
weekend di orientamento in cui verranno preparati ad
affrontare il primo periodo nella nuova famiglia e
scuola. Gli studenti si incontreranno nuovamente
dopo circa 6 settimane per fare una valutazione e per parlare di eventuali dubbi sorti nel primo periodo. Per gli studenti del programma annuale è previsto
anche un incontro di un weekend a dicembre o a gennaio per una valutazione più approfondita dell’esperienza e per risolvere eventuali problematiche emerse.
Per entrambi i programmi avrà luogo, infine, un incontro finale di riflessione sull’esperienza e di preparazione al rientro in Italia: per il programma annuale si terrà
a metà giugno, mentre per quello trimestrale appena
prima della partenza dalla Repubblica Ceca per
Bruxelles (fine novembre). Eventuali attività facoltative
(gite, escursioni ecc.) saranno a carico del partecipante.
La scuola
30
La scuola superiore ceca dura 4 anni. Nella maggior parte dei casi gli studenti AFS vengono inseriti nel
cosiddetto “Gymnasium”, che corrisponde approssimativamente al nostro liceo scientifico. Le materie
principali sono lingua e letteratura ceca, storia, geografia, fisica, matematica, chimica, biologia, educazione fisica e due lingue straniere. Gli studenti possono essere tuttavia anche inseriti in altri tipi di
scuola secondaria, come ad esempio nelle scuole professionali con orientamento economico. Le scuole sono nella maggior parte dei casi statali, ma alcuni studenti possono essere inseriti in scuole private. Generalmente i ragazzi, come in Italia, seguono tutte le lezioni con la stessa classe. Tuttavia può
capitare che la scuola esoneri gli studenti AFS dal frequentare i corsi più difficili nel primo periodo e
permettere di seguire corsi più semplici con altre classi, fin quando la conoscenza della lingua ceca
non raggiunge un buon livello. Solitamente si viene inseriti nell’undicesimo livello, corrispondente alla
nostra classe terza. Dagli studenti ci
si aspetta un serio impegno scolastico. E’ essenziale conoscere l’inglese
di base per comunicare i primi giorni
ed è fortemente consigliato iniziare a
studiare la lingua ceca prima della
partenza. AFS Repubblica Ceca fornirà ai ragazzi all’arrivo due libri utili
per lo studio individuale. E’ inoltre
possibile che alcuni Centri locali
organizzino corsi di lingua ceca nel
primo periodo di permanenza.
La vita in famiglia
Gli studenti AFS sono prevalentemente ospitati in piccoli centri e paesi, più rari sono gli abbinamenti nelle grandi città. E’ frequente che i nonni vivano nello stesso appartamento. Le famiglie ceche
sono molto ospitali, socievoli e disponibili ad aiutare gli studenti AFS. I genitori tendono ad essere
severi poiché si sentono molto responsabili dei loro figli; c’è quindi da aspettarsi
che abbiano lo stesso comportamento
con gli studenti ospitati. Durante la settimana la vita sociale è piuttosto limitata
per il molto lavoro e gli impegni scolastici, ma nel fine settimana le famiglie
ceche sono molto attive: vanno in bicicletta, organizzano visite a città e luoghi
di interesse, si incontrano con parenti e
amici. Molto del loro tempo libero è dedicato agli sport. Lo sport invernale più
comune è lo sci, mentre in estate amano
fare escursioni a piedi, andare in bicicletta e nuotare. Inoltre le famiglie partecipano a eventi culturali, vanno a teatro,
visitano gallerie d’arte. Le faccende di
casa vengono svolte da tutti i membri
familiari e ci si aspetta che anche gli studenti AFS diano il loro contributo. Non tutte le famiglie ceche parlano lingue straniere e, anche se ciò
può sembrare un ostacolo, in realtà è il modo più veloce per imparare la
lingua! La cucina ceca è piuttosto pesante: si mangia carne accompagnaPer saperne di più...
ta da salse, pane, riso, patate, formaggi e salumi. Frutta e verdura sono
poco presenti nella dieta ceca. E’ possibile trovare famiglie disposte ad ospiAnna Bassignana (annuale)
tare vegetariani, ma è molto difficile abbinare studenti con restrizioni aliTorino, 339 4446983
mentari forti (vegani, celiaci). Non è possibile abbinare studenti fumatori. E’ tuttavia possibile che vi sia un fumatore in famiglia. Molte famiglie
Pavlo Burda (trimestrale)
hanno animali in casa e per questo motivo è difficile trovare famiglie per
Calvizzano (NA), 331 4836007
studenti con allergie ad animali, soprattutto a cani e gatti.
Lara Stella (annuale)
Carano (TN), 347 5340564
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Polonia
nia
R e p u b b l i c a S l o va c c a
Rep. Ceca
Austria
chia
Slovac
Ungheria
Rom
www.afsslovakia.sk
La Slovacchia (Repubblica Slovacca nei documenti ufficiali), è una nazione dell'Europa centrale
senza accesso al mare. Confina con l'Austria ad ovest, la Repubblica Ceca a nord ovest, l'Ungheria
a sud, la Polonia a nord e l'Ucraina ad Est. La Slovacchia è un Paese di castelli; secondo molti ne
ha il maggior numero pro capite al mondo. Oltre a questi, è celebre per i suoi monti, i suoi villaggi medievali e naturalmente la sua capitale Bratislava, una città molto vivace sulle rive del
Danubio proprio al confine con l'Austria. Dal 1° maggio 2004 fa parte dell'Unione Europea.
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Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Trimestrale
01-02-1995
31-08-1998
metà agosto
inizio dicembre
Cittadinanza Europea
Il programma
Il programma trimestrale in Repubblica Slovacca prevede l’ospitalità in una famiglia slovacca e
l’inserimento in una scuola superiore. Il programma aderisce al progetto di Cittadinanza Europea,
dunque collegate a questo tema saranno le attività di formazione e di approfondimento che avranno
luogo durante il programma stesso; tra queste è incluso un campo finale a Bruxelles, che si terrà in
inglese, insieme agli altri partecipanti aderenti al progetto. Inoltre, il programma trimestrale prevede
l’ospitalità reciproca contemporanea: ciò significa che mentre lo studente sarà all’estero la sua famiglia ospiterà, sempre per tre mesi, un altro studente che partecipa allo stesso programma. All’arrivo
all’aeroporto di Bratislava, i ragazzi sono accolti dai volontari di AFS Slovakia e vengono accompagnati in una struttura, nei pressi della capitale, in cui si svolgerà un incontro di formazione di un weekend, volto a preparare i ragazzi all’inserimento nella nuova cultura, al sistema scolastico e alla vita
in famiglia nel nuovo Paese. Dopo circa sei settimane, i ragazzi si incontrano di nuovo per un weekend di valutazione dell’esperienza e per discutere di eventuali dubbi o difficoltà. A novembre, prima
della partenza per Bruxelles, i ragazzi si ritrovano per salutarsi. E’ necessaria una buona conoscenza
dell’inglese poiché tutti gli incontri, incluso il campo a Bruxelles, si terranno in inglese.
La scuola
La scuola superiore in Repubblica Slovacca
include scuole secondarie generali, denominate ginnasio (gymnázium) della durata di 4 anni (dai 15 ai
19 anni) per la preparazione agli studi universitari e
scuole secondarie specializzate ad indirizzo tecnico
della durata di 4/5 anni (dai 14/15 ai 19 anni). Gli
studenti AFS sono solitamente inseriti nei ginnasio.
Il curriculum scolastico è definito dal Ministero
dell’Educazione e le materie di base sono solitamente lingua
e letteratura
slovacca,
inglese, un’altra
lingua
straniera, storia, geografia, matematica, fisica, chimica, biologia, educazione
fisica. Alcune scuole offrono attività extracurriculari come sport,
teatro, informatica ecc. oppure è possibile svolgere attività privatamente presso organizzazioni culturali e centri sportivi. Le
lezioni iniziano alle 8 e terminano intorno alle 14. Le lezioni si
tengono in slovacco. I ragazzi di AFS riceveranno all’arrivo materiale utile per lo studio individuale. Se possibile, il Centro locale
organizzerà lezioni gratuite di lingua nelle prime settimane.
Vivere in Slovacchia
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Le famiglie ospitanti risiedono solitamente in piccoli centri
o zone rurali non molto distanti da aree urbane. Le famiglie slovacche sono molto ospitali e vi accoglieranno come parte della
famiglia. I genitori spesso lavorano entrambi fuori casa, quindi
ci si aspetta che tutti i membri della famiglia collaborino nei lavori domestici. Le abitazioni sono solitamente abbastanza piccole, non è raro quindi che gli studenti AFS debbano condividere la stanza
con il fratello o sorella ospitante. I genitori slovacchi sono piuttosto severi con i figli, e di conseguenza
con gli studenti stranieri, pretendendo rispetto delle regole della casa e un buon andamento scolastico. Nei weekend le famiglie si incontrano con i parenti, visitano luoghi di interesse culturale o praticano sport. In inverno il più diffuso è lo sci, in estate sono il trekking, la bicicletta e il nuoto. La cucina slovacca è influenzata dalle tradizioni culinarie dei Paesi vicini, soprattutto Ungheria e Austria. I
piatti sono solitamente piuttosto pesanti e speziati e contengono poca frutta e verdura. Gli studenti
vegetariani
devono tenere
conto di questo aspetto.
Studenti con
restrizioni alimentari maggiori
sono
molto difficili
da abbinare.
La maggior
parte
delle
famiglie
ha
almeno
un
a n i m a l e
domestico, per
questo non è
possibile abbinare studenti con allergie o che non
possono vivere con animali. Il fumo
è abitudine ancora diffusa, ma le
famiglie preferiscono ospitare studenti non fumatori anche se spesso
c’è un adulto in casa che fuma.
Per saperne di più...
Per contatti scrivere a
[email protected]
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Russia
Russia
Estonia
Lettonia
Danimarca
Lituania
Polonia
Germania
Rep. Ceca
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Slovacch
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Romania
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Ita
www.afs.ru
La Russia è il più grande Paese del mondo e
l’unico che abbraccia due continenti: l’Europa
e l’Asia. Il Paese si estende, infatti, dal Mar
Baltico a ovest per circa 10.000 km, fino allo
Stretto di Bering sull’Oceano Pacifico. Da nord
a sud si estende dalle Isole Artiche alle steppe
del Caucaso. La lingua ufficiale è il russo.
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Nati dal
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Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-03-1996
01-03-1996
31-05-1998
31-05-1998
metà agosto
metà agosto
fine giugno
inizio dicembre
Trimestrale
Cittadinanza Europea
Intercultura in Russia
I programmi in Russia permettono di immergersi in un ambiente in continua evoluzione politica,
sociale ed economica. I periodi di permanenza previsti sono trimestrale e annuale. Il programma trimestrale è reciproco: la famiglia italiana dello studente ospita, in sua assenza, un ragazzo di un altro
Paese; inoltre questo programma aderisce al progetto di Cittadinanza Europea. AFS Russia opera nel
settore dal 1989 e dal 1993 è partner della rete AFS. Gli studenti stranieri vengono quasi sempre ospitati in aree periferiche e piccoli centri, sono molto rare le ospitalità nei grandi centri urbani come Mosca
o San Pietroburgo. Gli studenti possono essere ospitati in ogni area del Paese, inclusa la Siberia.
A scuola... in russo
Il sistema scolastico russo è riconosciuto come uno dei migliori al mondo, soprattutto per l’insegnamento delle materie scientifiche. Gli studenti stranieri frequentano normalmente i corsi del 10°
anno (il penultimo della scuola superiore). Può capitare che all’inizio del programma gli studenti stranieri vengano inseriti per un breve periodo in classi di studenti più piccoli, per facilitare l’apprendimento della lingua russa. All’interno di ogni scuola esistono diverse tipologie di specializzazione: scientifica, classica e artistica. Le materie obbligatorie sono: russo, matematica, fisica, chimica, storia, geografia, biologia e lingue straniere (in genere inglese o francese). Le lezioni durano circa 45 minuti l’una
e iniziano alle 8:30. La frequenza è prevista dal lunedì al venerdì, anche se in alcune scuole le lezioni
durano fino al sabato. Le lezioni sono tutte in russo. L’anno scolastico inizia a settembre e termina a fine maggio. Alla fine dell’anno, gli studenti stranieri devono
sostenere almeno 3 esami, uno di russo e due a loro scelta tra le altre materie.
Il programma annuale
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All’arrivo a Mosca, i ragazzi sono accolti dai volontari di AFS Russia. Il primo
campo di orientamento si tiene subito dopo l’arrivo: verranno fornite informazioni riguardo al Paese, alle regole, alla struttura e ai regolamenti di AFS Russia, oltre
a nozioni generali sulla sicurezza e la vita in Russia. L’incontro si tiene in inglese
come anche il corso intensivo di lingua russa che si terrà nel primo periodo; per
questo motivo AFS Russia richiede agli studenti un buon livello di inglese all’arrivo. Alla fine del campo iniziale, gli studenti (assistiti dai volontari) raggiungono
le loro famiglie ospitanti in treno (con viaggi che, a causa delle distanze, possono
durare anche più di 24 ore!) o in autobus. Dopo circa un mese dall’arrivo dei ragazzi viene organizzato un secondo campo a livello locale, che ha lo scopo di dare
informazioni sulla storia russa, sulla società e sul sistema scolastico del Paese. Gli
studenti hanno poi modo di rivedersi in occasione di un terzo incontro, sempre a
livello locale, durante il quale si confrontano sull’andamento dell’esperienza. I
ragazzi si riuniscono nuovamente per un campo di valutazione finale di circa tre
giorni agli inizi di giugno. In questa occasione hanno modo di prepararsi al ritorno in Italia e salutarsi. AFS Russia può organizzare gite opzionali il cui costo è a
carico degli studenti. I viaggi da e per i campi di orientamento obbligatori sono
invece a carico dell’associazione. Nelle settimane successive all’arrivo viene offerto ai ragazzi un corso di lingua russa tenuto da insegnanti specializzati nell’insegnamento a stranieri.
Io ci sono stato...
Il programma trimestrale
Il programma trimestrale è reciproco, e prevede la frequenza del
primo trimestre scolastico in una scuola russa e l’ospitalità presso una
famiglia. Dopo l’arrivo in Russia i ragazzi si recano subito presso la
famiglia ospitante. Gli studenti si incontreranno con i volontari locali che forniscono loro le prime informazioni sulla vita in Russia. Verrà
organizzato un incontro regionale dopo circa un mese. Questo incontro è opzionale e il costo dello stesso è a carico del partecipante. Il
giorno prima della partenza dal Paese, gli studenti si trovano per un
breve incontro che ha lo scopo di fare una valutazione della trascorsa esperienza e di salutarsi. I ragazzi parteciperanno poi ad un campo
finale a Bruxelles (che si terrà in inglese), insieme a tutti gli studenti
che hanno preso parte al progetto di Cittadinanza Europea.
Anche per il programma trimestrale ogni Centro locale può organizzare attività facoltative come gite, visite culturali, concerti, cene,
ecc. il cui costo è a carico dello studente.
La vita nel Paese più esteso al mondo
All’arrivo in Russia il primo impatto è molto
difficile: occorre abituarsi non solo alla
minor ricchezza della popolazione ma anche
all’idea di dover passare un intero anno in
casa di persone che non conosci. Ma la mia
famiglia ospitante ha subito fatto di tutto
per farmi sentire a casa, consolandomi e
coccolandomi come se fossi da sempre una
loro figlia! È normale che i primi mesi ci si
senta osservati, infatti si è la maggior attrattiva del momento, la novità, e i russi sono
un popolo molto curioso ed ospitale; io ero
sempre attorniata da gente che mi faceva
domande e che mi voleva invitare a casa loro
per il pranzo o per il tè! Di solito i ragazzi
di AFS vengono ospitati in cittadine di provincia, dove è più facile fare amicizia, e si
vive la realtà della vera Russia con le sue
difficoltà e i suoi rimpianti per i tempi
migliori, ma anche con la felicità che scaturisce da una vita semplice… e a volte anche
dalla vodka. Ma anche se Klimovsk, la mia
mamma russa e i miei amici rappresentano
la maggior parte dell’esperienza, non posso
dimenticare AFS, i volontari i campi e gli
altri studenti, con cui ho condiviso numerose iniziative creando un forte spirito di
gruppo che dura nel tempo anche dopo il
ritorno a casa. Una poesia russa dice che la
Russia non si può capire con l’intelletto ma
bisogna viverla con il cuore, ed è verissimo;
inoltre penso che la Russia sia un Paese che
provoca in te sensazioni ed emozioni così
forti da scuotere la tua coscienza fin nel profondo. È come se tutte le emozioni che si
provano, siano esse di gioia o di tristezza,
vengano amplificate da questa terra e dal
suo popolo, che hanno vissuto, nella loro
storia, situazioni estreme seguite da radicali sconvolgimenti. L’anno che ho passato in
Russia è stato tra i più belli e significativi
della mia vita, ha formato la persona che
sono ora, e non lo dimenticherò mai.
La tradizione culturale vuole che l’ospitalità sia uno dei valori più
radicati in ogni famiglia. I russi sono in genere molto socievoli, cordiali e sinceri. Le famiglie ospitanti accolgono gli studenti stranieri
come se fossero membri della famiglia. La maggior parte delle famiIlaria
glie vive in appartamenti di modeste dimensioni. Spesso i nonni vivono insieme alla famiglia o nelle vicinanze. È molto comune che gli
studenti stranieri dividano la stanza con i fratelli ospitanti. Entrambi i genitori spesso lavorano e la presenza
dei nonni è fondamentale nell’educazione dei
figli. Il rapporto genitori-figli è aperto e sinPer saperne di più...
cero; i ragazzi hanno autonomia, ma hanno
Andrea Marcheggiani (trimestrale)
Edoardo Matteuzzi (annuale)
rispetto delle regole e fanno sempre sapere ai
Tolentino (MC), 320 6735281
Lastra a Signa (FI), 339 6851883
genitori dove vanno e con chi. Nel tempo
libero, praticano sport e frequentano corsi di
Francesca Berta (annuale)
Giulia Pasqualini (trimestrale)
musica, danza e arte. È difficile trovare famiBrescia, 333 4705463
Trento, 340 2148671
glie disposte a ospitare vegetariani e studenti
Serena Brandi (annuale)
Fabio Pozzati (trimestrale)
fumatori, nonostante spesso ci siano uno o
Napoli, 347 3242408
Codigoro (FE), 327 6115257
più fumatori adulti in casa. Molte famiglie
possiedono un animale domestico pertanto
Sofia Marceddu (annuale)
Per ulteriori informazioni
non è facile abbinare ragazzi con allergie, né
35
Lanusei (NU), 320 7451640 online sulla Russia vedi
condizioni mediche particolari.
pag. 9 di questo manuale
ECA
A
SLOVACCHIA
UNGHERIA
ENIA
ROMAN
SNIA
RZEGOVINA SERBIA E
MONTENEGRO
BULGA
ALBANIA
MACEDONIA
GRECIA
Serbia
www.afs.org.rs/en
La Repubblica di Serbia è uno stato situato a Sud Est dell'Europa; confina a Nord con l'Ungheria,
a Est con la Romania e la Bulgaria, a Sud con la Macedonia e l’Albania, e a Ovest con il
Montenegro, la Croazia e la Bosnia e Erzegovina. In Serbia, il vivace mondo degli affari, la cultura e la vita di ogni giorno offrono ispirazione a tutti coloro che vogliano vivere in questo tesoro d'Europa. La capitale è stata premiata nel 2005 come Città del Futuro per l'Europa
Meridionale. È stata scelta tra le città più sviluppate della regione sulla base del potenziale economico, la produttività rispetto ai costi, tecnologie informatiche e telecomunicazioni, trasporti,
qualità della vita e promozione degli Investimenti Esteri Diretti.
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Data ritorno
Annuale
01-01-1995
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31-05-1998
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metà agosto
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luglio
inizio dicembre
Trimestrale
Cittadinanza Europea
AFS Serbia: il programma e le attività
Interkultura Serbia è uno dei neonati partner
della rete AFS. Intercultura offre in Serbia un programma trimestrale ed un programma annuale. Gli
studenti sono accolti da famiglie, che ospitano a titolo gratuito, e frequentano un istituto superiore serbo.
Durante i primi mesi del soggiorno saranno organizzati dei corsi di lingua serba gestiti dagli insegnanti a
scuola o dai volontari del Centro locale. Sia la scuola, sia i Centri locali possono organizzare attività
opzionali come escursioni, gite e visite culturali il cui
costo può essere a carico dei partecipanti.
Un anno…
Gli studenti del programma annuale vengono
accolti all’aeroporto di Belgrado dallo staff di AFS
Serbia e dai volontari. Durante i primi tre giorni i
ragazzi parteciperanno ad un incontro di formazione
in cui verranno condivise informazioni riguardo alla cultura, al sistema scolastico, alla vita in famiglia
e alcuni rudimenti di lingua serba. A fine settembre i ragazzi si incontreranno in occasione della giornata del dialogo interculturale, per un incontro
di 3 giorni volto a valutare l’andamento dell’esperienza insieme ai volontari. A metà febbraio
si terrà un nuovo incontro presso il lago di
Paliç, nella Serbia settentrionale, per permettere un confronto tra i ragazzi a metà del programma. A giugno ci sarà un ultimo incontro
di 3 giorni di preparazione al rientro a casa,
presso il parco nazionale di Obedska bara.
…o tre mesi
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Si tratta di un programma di tipo scolastico e che fa parte del progetto di Cittadinanza
Europea. All’arrivo a Belgrado, gli studenti
sono accolti, insieme ai partecipanti al programma annuale, dallo staff di AFS Serbia e dai volontari che li preparano all’incontro con le famiglie ospitanti e alla nuova cultura con un incontro di formazione di 3 giorni. Al termine dell’incontro, gli studenti raggiungono le rispettive comunità ospitanti. A fine settembre, in occasione della
giornata del dialogo interculturale, viene organizzato un altro incontro di 3 giorni per valutare l’andamento dell’esperienza.
Al termine del soggiorno in Serbia i ragazzi si ritrovano insieme per un incontro di valutazione
finale prima di partire per il campo finale a Bruxelles,
che si terrà in inglese, insieme agli altri studenti del
progetto di Cittadinanza Europea.
Come per tutti i programmi trimestrali offerti da
Intercultura, quello in Serbia prevede l’ospitalità reciproca ovvero che le famiglie dei candidati si impegnino ad ospitare uno studente straniero per lo stesso trimestre in cui il figlio è all’estero.
La scuola
La formazione secondaria prevede la scelta fra il
liceo (4 anni), che può essere a indirizzo umanistico oppure scientifico, altri istituti tecnici di durata
compresa fra i due e i quattro anni oppure l'accesso alla formazione professionale (3 anni). Gli studenti
AFS vengono solitamente iscritti presso licei o istituti tecnici, in base alla loro formazione scolastica.
Le classi in media sono di 30 studenti. Le lezioni posso svolgersi di mattina o di pomeriggio, con alternanza settimanale. Gli studenti stranieri seguono tutte le materie obbligatorie come i loro compagni
serbi, ma possono scegliere se fare educazione civica al posto di religione. Se la scuola organizza gite
all’estero (Grecia, Ungheria, ecc.) la partecipazione sarà opzionale ed il costo a carico dello studente.
Le famiglie ospitanti
Le famiglie ospitano i partecipanti a titolo gratuito e volontario. Le famiglie serbe sono molto
ospitali e informali. Proprio come in Italia, si usa riunirsi con i parenti nei weekend e in occasioni speciali e non sono rare le famiglie in cui anche i nonni vivono in casa. Solitamente entrambi i genitori
lavorano per l’intera giornata; ci si aspetta quindi che gli studenti diano una mano nei lavori domestici e partecipino alle attività familiari.
La religione più diffusa è quella cristiana ortodossa, non è quindi possibile garantire l’accesso ai
luoghi di culto a studenti appartenenti ad altra fede religiosa.
Molte persone fumano, ma ciò non è facilmente accettato se si tratta di giovani ragazzi. Per questo motivo non è facile trovare una famiglia disposta ad ospitare studenti fumatori, anche se è frequente che ci sia un fumatore adulto in casa. La cucina serba è basata principalmente su piatti che
contengono carne e prodotti caseari, non è quindi possibile abbinare studenti vegetariani. Molte famiglie serbe hanno in casa animali domestici, pertanto non è facile abbinare studenti con allergie.
Arte e cultura in Serbia
La cultura in Serbia è sempre stata al passo con i tempi, in tutti i campi. Grazie alla sua ricca storia, il Paese presenta una incredibile varietà architettonica: monasteri medievali, splendide moschee,
fortezze austro-ungariche, chiese barocche. Lo scrittore Ivo Andric ha vinto il Premio Nobel per la letteratura con il libro Na Drini Cuprija (Un ponte sulla Drina), che parla delle differenze religiose nella
penisola balcanica. La musica e la danza si basano su una forte tradizione folkloristica, simile a quella della vicina Bulgaria. La tipica danza popolare si chiama Kolo. La Serbia ospita importanti festival
di teatro, musica e cinema, riconosciuti a livello internazionale, come il BITEF Theatre festival e il
Belgrad Music festival (BEMUS).
Per saperne di più...
Luca Ciaramella (trimestrale)
Napoli, 338 5372584
Stefano Spelta (annuale)
Oliveto Lario (LC), 340 3655062
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POLON
RMANIA
RA
TALIA
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REP. CECA
SLOV
AUSTRIA
UNGHE
SLOVENIA
CROAZIA
Slo venia
BOSNIA S
HERZEGOV
ALBANIA
La Slovenia si trova nell' Europa Centromeridionale, tra le Alpi e la penisola balcanica, con una superficie di 20.273 km2
(poco meno della Lombardia), ed è una
delle meno estese tra le ex-repubbliche
jugoslave. Quattro grandi regioni geografiche confluiscono in Slovenia: le Alpi, la
catena dinarica, la pianura pannonica e il
Mediterraneo. Il Paese è montuoso e gli
sloveni sono appassionati sciatori ed
escursionisti. La bandiera nazionale raffigura il Monte Triglav (2.864 metri), la cima più alta della Slovenia. La capitale, Lubiana, fu fondata all’epoca dei Romani. L’università di Lubiana, a cui sono iscritti oltre cinquantamila studenti,
contribuisce notevolmente alla vivacità culturale della città. Tra le principali attrazioni turistiche
si segnalano le famose grotte di Postumia, con le loro caratteristiche stalattiti e stalagmiti. Dai
graffiti presenti nelle grotte è possibile stabilire che i primi turisti vi giunsero nel 1213.
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Nati dal
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Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-04-1995
01-04-1995
31-05-1997
31-05-1997
metà agosto
metà agosto
fine giugno
inizio dicembre
Trimestrale
Cittadinanza Europea
AFS Slovenia: i programmi
Intercultura offre in Slovenia due tipi di programma, uno
trimestrale e uno annuale. I programmi prevedono l’ospitalità in
una famiglia slovena e l’inserimento in una scuola superiore. Il
programma trimestrale prevede l’ospitalità reciproca contemporanea: ciò significa che mentre lo studente sarà all’estero la sua
famiglia ospiterà, sempre per tre mesi, un altro studente che
partecipa allo stesso programma. All’arrivo in Slovenia, gli studenti sono accolti dalla famiglia ospitante o da un gruppo di
volontari che li accompagnano nella loro comunità ospitante.
Circa tre settimane dopo l’arrivo avrà luogo un incontro di
orientamento, della durata di un weekend. Questo campo è
volto a fornire informazioni sulla vita e sulla cultura del Paese e
a fare una piccola verifica sull’andamento delle prime settimane. Una settimana prima del termine del programma trimestrale, prima di partire per il campo finale a Bruxelles, i ragazzi si
incontrano per un fine settimana per una valutazione finale dell’esperienza. Per il programma annuale si terrà un incontro di
valutazione finale prima del rientro in Italia.
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Sia la scuola, sia i Centri locali
possono organizzare altre attività
opzionali come escursioni, gite,
visite culturali, il cui costo può
essere a carico dei partecipanti.
La scuola
Il sistema scolastico sloveno
comprende un livello di scuola primaria (da 6 anni ai 15 anni) e uno
di scuola secondaria (dai 15 ai 19
anni). L’educazione secondaria si
divide in due macro categorie: educazione secondaria di tipo generale
e istruzione professionale e tecnica.
L’educazione secondaria di tipo generale viene fornita dai licei che preparano gli studenti alla formazione superiore. Si hanno più tipi di licei (classico, artistico, scientifico, economico). Il percorso di
studi quadriennale si conclude con l’esame di maturità, che rappresenta il requisito per l’accesso all’università o alle scuole tecniche superiori.
Vita in Slovenia
La famiglia è al centro della struttura sociale. Può capitare che più generazioni vivano sotto lo
stesso tetto, anche se oggi sempre più spesso qualche membro si sposta verso i centri urbani per studio o lavoro; in ogni caso la famiglia rimane molto unita. Per gli sloveni anche il senso di “casa” è
molto forte. Di solito, quando non si lavora, parte del tempo libero viene dedicato alla cura della casa
e degli spazi esterni. Gli sloveni hanno un forte senso civico e il risultato è che le strade e i centri
urbani sono sempre molto puliti e ordinati. I pasti sono una parte importante della vita familiare e
sociale: godersi uno spuntino o un caffè in un bar con gli amici è una tipica attività sociale. Anche
se ogni regione ha le sue specialità, nella maggior parte della Slovenia i piatti tradizionali sono fatti
con farina, grano saraceno, orzo, così come le patate e il cavolo.
Come per la maggior parte degli altri programmi Intercultura, le famiglie ospitano i partecipanti
a titolo gratuito. È bene tenere presente che in Slovenia molte persone fumano, è pertanto difficile
sistemare studenti che non possono vivere con famiglie che fumano in casa; nonostante ciò non è
facile trovare famiglie disposte a ospitare studenti fumatori. Vengono accettati studenti vegetariani
nel caso in cui questi mangino i latticini. Molte famiglie posseggono degli animali domestici, non è
quindi possibile garantire un abbinamento per i ragazzi con allergie. La maggior parte degli sloveni
professa la religione cattolica.
Per saperne di più...
Per contatti scrivere a
[email protected]
39
Rep. Ceca
Slovacchia
tria
Ungheria
Rom
Ungheria
www.afs.hu
L’Ungheria, stato membro
dell’Unione Europea a partire
dall’1 Maggio 2004, è situata nel cuore dell’Europa continentale. Il clima varia notevolmente tra le diverse aree
del Paese, ma è generalmente continentale/temperato,
con estati calde e secche e
inverni rigidi. La lingua ufficiale è l’ungherese.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-03-1995
01-03-1995
31-01-1998
31-01-1998
metà agosto
metà agosto
luglio
inizio dicembre
Trimestrale
Cittadinanza Europea
Intercultura in Ungheria
Intercultura ha attivato, in collaborazione con AFS Ungheria, un programma annuale e uno trimestrale. L’esperienza prevede l’ospitalità di una famiglia ungherese e l’inserimento in una scuola
superiore.
Il programma annuale
All’arrivo a Budapest tutti i ragazzi vengono accolti dai volontari e dallo staff AFS per due giorni di preparazione all’incontro con le famiglie ospitanti e volto a fornire alcune informazioni sulla cultura del Paese, insieme ai primi rudimenti di lingua. Al termine del campo gli studenti incontrano le
famiglie ospitanti. Nel corso dei primi 3 mesi, ogni Centro locale organizza un corso intensivo di lingua ungherese per agevolare l’inserimento nella comunità ospitante. Per gli studenti del programma
annuale verrà organizzato un altro incontro per la fine di febbraio per permettere ai partecipanti di
valutare i loro progressi e confrontarsi con gli altri studenti. L’ultimo incontro, previsto per tra la fine
di maggio e l’inizio di giugno, è organizzato per dare modo ai ragazzi di riflettere sulla loro esperienza e sulle possibili difficoltà che possono incontrare al loro rientro a casa. I Centri locali sono in
genere molto attivi e coinvolgono gli studenti in numerose attività come gite, escursioni, incontri, visite culturali, ecc.
Il programma trimestrale
Il programma trimestrale aderisce al progetto di Cittadinanza
Europea, dunque collegate a questo tema saranno le attività di
orientamento e di approfondimento che avranno luogo durante
il programma stesso; tra queste è incluso un campo finale a
Bruxelles, che si terrà in inglese, insieme agli altri partecipanti
aderenti al progetto. Inoltre, il programma trimestrale prevede
l’ospitalità reciproca contemporanea: ciò significa che mentre lo
studente sarà all’estero la sua famiglia ospiterà, sempre per tre
mesi, un altro studente che partecipa allo stesso programma.
Come per i ragazzi de programma annuale, all’arrivo a Budapest,
tutti i ragazzi vengono accolti dai volontari e dallo staff AFS per
due giorni di preparazione all’incontro con le famiglie ospitanti.
Si terrà inoltre un incontro di valutazione finale a fine novembre,
prima della partenza per Bruxelles.
La scuola
40
Il sistema scolastico ungherese è stato riformato negli anni
successivi alla caduta del Muro di Berlino. Attualmente comprende vari tipi di scuola secondaria: il Gimnázium (simile al nostro
liceo), alcune scuole tecniche con indirizzo economico, tecnico o
commerciale e le scuole professionali. Gli studenti AFS vengono in genere inseriti al 3° o 4°
anno del Gimnázium o di una scuola tecnica, a
seconda del loro istituto di provenienza. Il piano
di studi è concordato in modo da avere un
orientamento classico, scientifico o linguistico.
All’interno del piano di studi ogni studente deve
inserire obbligatoriamente due materie: ungherese e una lingua straniera. Gli studenti ungheresi devono seguire obbligatoriamente 12 materie, ma per gli studenti stranieri questo numero
può essere ridotto. Per facilitare l’inserimento scolastico, AFS Ungheria consiglia di avere una buona base di
inglese all’arrivo. Le lezioni iniziano alle 8:00 del mattino e hanno una durata di circa 45 minuti ciascuna.
Per la maggior parte delle scuole l’anno scolastico inizia il primo settembre e termina a metà
Io ci sono stato...
giugno. La scuola viene presa molto sul serio dai
ragazzi ungheresi; oltre all’impegno in classe, i
La mia permanenza in Ungheria è andata molto bene e mi
ragazzi passano gran parte del pomeriggio a
ritengo soddisfatto e fortunato di essere potuto partire con
svolgere i compiti a casa e studiare per le lezioIntercultura grazie ad una borsa di studio. Sicuramente queni del giorno successivo.
sta esperienza mi ha regalato molti momenti belli passati con
la famiglia ospitante, con i nuovi amici ungheresi e con gli
Il tempo libero, con la famiglia e
altri exchange students provenienti da tutto il mondo. È stato
interessante conoscere la cultura ungherese, ma forse la cosa
con gli amici
più interessante è stata quella di imparare la lingua che come
La famiglia rappresenta per gli studenti un
tutti sanno è parecchio difficile, ma una cosa è certa: ce la si
punto di riferimento essenziale. Anche se inipuò fare tranquillamente... C’è anche da dire che gli unghezialmente la barriera linguistica può comportare
resi sono molto ospitali e che, pur essendo un Paese trandei problemi di comunicazione, è essenziale che
quillo, è ricco di belle città tra cui Pècs, Eger, Debrecen... e
gli studenti si impegnino a fondo nell’apprenovviamente Budapest! Sòk szerencsèt akinek Magyarorszàgra
dere l’ungherese, per potersi integrare al meglio
megy! Buona fortuna a chi andrà in Ungheria!
all’interno della famiglia e della comunità. Le
famiglie si ritrovano per cena, momento di confronto e condivisione per ciascun membro, e in
occasione delle festività. La dieta base è caratterizzata dal consumo di carne, pesce e latticini;
per questo motivo è difficile trovare famiglie
disposte a ospitare un vegetariano o ragazzi con
altre restrizioni alimentari. Il piatto nazionale è
il gulash (gulyàs): un saporito stufato a base di
carne, patate e cipolle. I ragazzi ungheresi dedicano molto tempo allo studio. Di solito escono
con gli amici nel fine settimana per mangiare
fuori, andare al cinema o a ballare, è assai più
raro che lo facciano durante la settimana. Molte
famiglie hanno un cane o altro animale domestico, quindi è più difficile trovare una sistemazione per coloro che hanno allergie. Le famiglie
ungheresi preferiscono ospitare studenti non
fumatori.
Andreav
È difficile raccontare che cosa è stata per me quella magnifica esperenza vissuta in Ungheria. È un qualcosa che bisogna vivere sulla propria pelle perchè è proprio attraverso
quei favolosi brividi emotivi, brevi o intensi, belli o brutti, che
riusciamo a gustare un'esperienza come questa. Ma non è
tutto qua: la cosa più grande che ho acquisito, credo sia stata
quella maturità che la gente ungherese (non invadente e discreta nella conoscenza di una persona, ma fonte di inesauribile calore umano) mi ha saputo trasmettere con un semplice gesto, con una frase o anche con uno dei loro piatti squisiti che conservano tutta l'antica tradizione magiara. Non ho
mai vissuto niente di simile. Ogni singolo evento mi ha arricchito: straordinario o ingenuamente quotidiano che fosse, mi
ha insegnato molto. Anche gli episodi spiacevoli in ogni caso
mi hanno fatto capire quale fosse la vera causa di un determinato litigio o discussione: l’affetto che provavano per me.
Grazie ancora Intercutura!
Per saperne di più...
Sara Ciuti (annuale)
Fucecchio (FI), 320 2747398
Pina Nappi (trimestrale)
Gragnano (NA), 331 4942312
Melissa Mapelli (annuale)
Monza, 340 4190469
Ilaria Sommaruga (annuale)
Verbania, 347 8929549
Angelo
41
Polo
Germania
Rep. Ceca
Slo
A u s t r i a , B e l g i o , F r a n c i a , G e r m a n i a , I r l a n d a , O l a n d a , Po r t o g a l l o , S p a g n a , S v i z z e r a
Europa Centro-occidentale
zzera Austria Unghe
42
Austria
www.afs.at
L’Austria è situata nell’ Europa Centrale. Confina con ben altri 8 stati
europei. È una repubblica federale formata da 9 stati che hanno
come capitale Vienna, costruita sul Danubio, il secondo fiume più
lungo d’Europa. La primavera e l’autunno sono generalmente miti
in tutto il Paese, le estati brevi con temperature moderate che raramente superano i 30°C e gli inverni freddi, spesso rigidi, con nevicate abbondanti ideali per provetti sciatori.
I programmi di AFS Austria
Intercultura organizza in Austria un programma annuale, uno
semestrale e uno trimestrale. Il programma trimestrale è di tipo reciproco: questo significa che i partecipanti italiani sono ospitati in
Austria da fine agosto a inizio dicembre, mentre la loro famiglia naturale accoglie uno studente straniero nello stesso periodo. Gli altri due
programmi prevedono la partenza a fine agosto e il rientro a febbraio
per il programma semestrale, a luglio per quello annuale.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
Semestrale
01-09-1995
01-09-1995
01-09-1995
28-02-1998
28-02-1998
28-02-1998
settembre
settembre
settembre
luglio
febbraio
inizio dicembre
Trimestrale
Cittadinanza Europea
Un anno o sei mesi in Austria
AFS Austria è attiva dal 1949. I Centri locali corrispondono alle nove regioni (Bundesländern) in
cui è diviso il Paese. All’arrivo in Austria i partecipanti sono accolti dallo staff e dai volontari, la loro
esperienza inizia con un incontro di preparazione iniziale nei pressi di Vienna. I ragazzi avranno la
possibilità di conoscere gli altri studenti ospitati in Austria, parlare con i volontari delle loro aspettative e iniziare ad approfondire la loro conoscenza del Paese. Al termine dell’incontro, i ragazzi vengono accompagnati fino alla comunità di destinazione, dove conoscono la nuova famiglia. Dopo circa
6 settimane i ragazzi si ritrovano per un incontro di valutazione intermedio a livello locale. Per i ragazzi del programma annuale è previsto anche un incontro a febbraio di valutazione di metà esperienza.
Al termine del programma, nei giorni precedenti la partenza, i ragazzi si ritrovano per salutarsi prima
del rientro a casa.
Il programma trimestrale
Il programma trimestrale aderisce al progetto di Cittadinanza Europea, dunque collegate a questo tema saranno le attività di formazione e di approfondimento che avranno luogo durante il programma stesso; tra queste è incluso un campo finale a Bruxelles, che si terrà in inglese, insieme agli
altri partecipanti aderenti al progetto. Anche per il programma trimestrale è previsto un incontro di
preparazione iniziale all’arrivo, un incontro ad ottobre per una valutazione intermedia e un breve
incontro per salutarsi prima della partenza per Bruxelles.
Per tutti i programmi viene richiesta una conoscenza base del tedesco, che vi verrà chiesto di
approfondire dopo l’eventuale assegnazione del programma attraverso la partecipazione ad un corso
online obbligatorio, nelle modalità e nei tempi richiesti da AFS Austria; questo corso sarà parzialmente a carico del partecipante (circa Euro 65).
È bene sapere che è molto difficile trovare famiglie disposte a ospitare
fumatori, anche se spesso in casa può esserci un membro della famiglia che
fuma. Inoltre, quasi tutte le famiglie hanno un animale domestico in casa. Le
famiglie austriache sono generalmente disposte ad ospitare ragazzi vegetariani se mangiano prodotti caseari. Non è invece possibile trovare famiglie disposte ad ospitare vegani.
La scuola
Gli studenti italiani sono solitamente inseriti in una “Allgemeinbildende
Höhere Schule”, che è paragonabile ad un liceo italiano. La scuola può avere 3
indirizzi principali: linguistico/umanistico, matematico/scientifico, economico.
Le materie obbligatorie variano a seconda dell’indirizzo e gli studenti stranieri
dovranno seguire tutte le materie previste (almeno 7). A discrezione della scuola, potrebbe essere consentito agli studenti stranieri di scegliere altre materie
oltre a quelle obbligatorie, se necessario per il percorso di studi in Italia e se
offerte dalla scuola. Le lezioni si svolgono dalle 8:00 alle 14:00 dal lunedì al
venerdì, e in alcune scuole anche il sabato mattina. La scuola austriaca offre
attività extra-curriculari (teatro, sport, musica): prendervi parte costituisce
un’ulteriore opportunità di creare nuove amicizie per gli studenti stranieri.
La vita nel Paese di Mozart
Le famiglie ospitanti possono risiedere in una città, ma più frequentemente risiedono in piccoli centri. Un
momento importante per ogni famiglia è quello del pasto principale, durante il quale tutti si siedono insieme
e parlano della loro giornata. Gli austriaci sono accomunati dall’amore per il comfort e la tranquillità. Amano
trascorrere il loro tempo libero a contatto con la natura, passeggiando nei boschi, nuotando, sciando, ecc. Il rispetto per l’ambiente
Io ci sono stato...
è un aspetto irrinunciabile della loro cultura. Il tempo libero degli
adolescenti è diviso tra i compiti, lo sport e le attività organizzate
Con Intercultura sono stata per tre
dalla scuola (gite, corsi di sci e di ballo, ecc.). La maggior parte delle
mesi in Austria e precisamente a
attività “extra” sono organizzate dalle scuole (settimana bianca,
Graz, una stupenda città che nel
scambio di classe, gita scolastica, ecc.); queste attività sono facolta2002 è stata nominata capitale della
tive e a carico del partecipante. Alcuni Centri locali possono orgacultura europea per il grande patrinizzare gite di un giorno nell’arco del programma. Anche queste
monio storico-artistico che possiede.
attività sono facoltative e a carico del partecipante. Molti Centri
Il mio soggiorno da fine agosto a
locali organizzano riunioni mensili in un locale della città (bar,
fine novembre è stato semplicemenpub...) dove i ragazzi ospitati vengono accolti calorosamente.La
te... fantastico! Alla partenza ero un
maggior parte delle attività “extra” sono organizzate dalle scuole
po’ intimorita all’idea di stare lonta(settimana bianca, scambio di classe, gita scolastica,ecc.): queste
na da casa per tre mesi, ma al ritorattività sono facoltative e a carico del partecipante. Alcuni Centri
no avrei voluto restare ancora!
locali possono organizzare gite di un giorno nell’arco del programQuesta esperienza mi ha dato tanto
ma. Anche queste attività sono facoltative e a carico del partecipane mi ha insegnato tanto: ho conote. Molti Centri organizzano riunioni mensili in un locale della città
sciuto un sacco di persone disponi(bar, pub...) dove i ragazzi ospitati vengono accolti calorosamente.
bili e tanti amici sparsi per il mondo
con i quali ho spesso dei contatti. La
Per saperne di più...
cultura austriaca, pur essendo un
Alice Andreoli (trimestrale)
Luigi Parascandolo (trimestrale)
Paese molto vicino al nostro, è comOmegna (VB), 347 9055321
Vico Equense (NA), 346 7234142
pletamente diversa da quella italiana... per questo ho avuto un po’ di
Silvia Caramia (semestrale)
Camilla Torresan (annuale)
problemi con la mia famiglia, ma si
Mesagne (BR), 348 8800080
Genova, 340 8843543
sono risolti subito e ho imparato ad
Martina Corigliano (semestrale)
Veronica Valsecchi (annuale)
accettare anche quello che mi pareParma, 340 3622040
Cesana Brianza (LC), 366 8710702
va “strano” oppure “diverso”.
Carlo Dragonetti (trimestrale)
Virginia Zettin (annuale)
43
Emanuela
Trani, 340 8169674
Pordenone, 333 6081304
Olanda
Be
lg
Germ
io
Belgio
www.afsbelgique.be – www.afsvlaanderen.be
Francia
Svizzera
Il Belgio è una piccola, ma importante nazione situata nel cuore dell’Europa. La sua capitale, Bruxelles, è
il fulcro della vita politica dell’Unione Europea.
Nelle cinque province del sud vivono i Valloni, la
popolazione francese del Belgio, nelle cinque province del Nord i Fiamminghi. Le lingue ufficiali sono
il francese e il fiammingo (una lingua praticamente
identica all’olandese con differenze che riguardano
l’accento e alcune forme idiomatiche).
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-02-1995
01-02-1994
31-07-1997
31-07-1997
metà agosto
metà agosto
luglio
inizio dicembre
Trimestrale
Cittadinanza Europea
I due programmi
Intercultura offre due tipi di programmi in Belgio:
annuale e trimestrale. Entrambi prevedono l’inserimento scolastico e l’ospitalità in una famiglia belga. Sia per
il programma trimestrale che per quello annuale, i partecipanti possono richiedere sia la sistemazione nella
parte francofona, che in quella fiamminga (tenendo
conto che i posti disponibili sono molto pochi nella
parte francofona). Il programma trimestrale aderisce al
progetto di Cittadinanza Europea che prevede un
campo finale (che si terrà in inglese) a Bruxelles per
tutti gli studenti che vi prendono parte. Come per tutti
i programmi trimestrali offerti da Intercultura, è richiesto che le famiglie dei candidati si impegnino ad ospitare uno studente straniero per un trimestre corrispondente allo stesso periodo del soggiorno all’estero del/la figlio/figlia.
AFS Belgio comprende due uffici nazionali che rappresentano rispettivamente la parte francofona e quella fiamminga del Paese. Gli studenti parteciperanno ad attività differenti a seconda della
regione del Paese in cui saranno ospitati:
• Belgio francofono: per entrambi i programmi, i ragazzi vengono accolti con un incontro di formazione all’arrivo in Belgio. Tutti i ragazzi si incontreranno di nuovo dopo circa un mese dall’arrivo per discutere sull’andamento dell’esperienza e sulle prime difficoltà incontrate. Prima di andare a Bruxelles per il campo finale, i ragazzi del programma trimestrale si incontreranno per un
pomeriggio di valutazione finale. Per i partecipanti al programma annuale, invece, viene organizzato un altro campo di circa due giorni a metà dell’esperienza, questo per valutare il processo di
adattamento dei primi mesi rispetto alle aspettative iniziali. I ragazzi si incontreranno nuovamente
prima di rientrare in Italia per una valutazione finale dell’esperienza. AFS Belgio Francofono prevede la copertura di un corso di lingua frequentato nella propria comunità ospitante fino a un tetto
massimo di Euro 150. AFS Belgio Francofono raccomanda ai ragazzi di avere un buon livello di
conoscenza del francese all’arrivo, corrispondente almeno a due anni di studio della lingua.
44
• Belgio fiammingo: il primo incontro di formazione si tiene nei 4 giorni successivi all’arrivo a
Bruxelles in cui i volontari daranno agli studenti informazioni riguardanti la vita in famiglia, la
scuola, le aspettative, il sistema di assistenza e l’organizzazione di AFS Belgio Fiammingo. Anche
in questa regione, per i ragazzi del programma annuale, sono previsti altri due incontri di valutazione (a febbraio e a luglio) volti a fornire ai ragazzi un’occasione di confronto con gli altri studenti e con i volontari. Per i ragazzi del programma trimestrale è invece previsto un incontro di
valutazione, prima della partenza per il campo di Bruxelles. Per entrambi i programmi, in occasione del primo incontro di formazione, AFS Belgium Flanders fornirà agli studenti del materiale utile
per l’apprendimento della lingua. Inoltre, durante il primo trimestre i ragazzi avranno la possibili-
tà di frequentare un corso di lingua di quattro ore a settimana. È consigliato da AFS Belgium Flanders
che gli studenti abbiano almeno una buona base di inglese all’arrivo e che siano motivati a studiare il
fiammingo.
La scuola
Le scuole superiori in Belgio sono particolarmente impegnative dal punto di vista accademico. L’anno
scolastico inizia a settembre e termina a giugno, intervallato da alcune settimane di vacanza. Le lezioni iniziano alle 8:00-8:30 e terminano alle 16:00-16:30 (il mercoledì è prevista però la mezza giornata); il sabato non è scolastico. Gli studenti
Io ci sono stato...
AFS sono, in genere, iscritti a una scuola superiore con indirizzo geneMi chiamo Giuseppe, devo dire che non
rico, in cui le materie studiate sono: francese, fiammingo, matematiè per niente facile parlare in poche
ca, storia, geografia, scienze, religione e educazione fisica. Gli studenrighe di un’esperienza che ti resta per
ti devono essere pronti a impegnarsi sia nell’apprendimento della lintutta la vita ma ci proverò. Io ho pasgua che nello studio delle materie scolastiche obbligatorie.
sato un anno in Belgio, una piccola ma
stupenda nazione; sono stato nel sud
La vita in Belgio
del Paese, in una famiglia numerosa e
Lo stile di vita in Belgio si differenzia a seconda della regione, così
interculturale: mio padre belga; mia
come la dieta base: la zona francofona è influenzata dalla cultura
madre congolese, 3 fratelli e 2 sorelle…
“latina”, mentre quella fiamminga è più affine alla cultura nordica.
Una famiglia caffè & latte, diversa
Anche se è difficile generalizzare, il momento di incontro delle famidalla mia; ma è stata proprio questa
glie è la cena. I genitori sono un punto di riferimento per i figli e la
diversità a renderla stupenda!!! Ho
loro autorità non viene messa in discussione. Le faccende di casa sono
passato un anno magnifico, nonostante
equamente divise tra i membri della famiglia e ci si aspetta che tutti,
fossi in piena campagna belga, tra
anche gli studenti ospitati, facciano la loro parte. Nel tempo libero
cavalli, mucche, conigli, cani, gatti…
dagli impegni scolastici, i ragazzi praticano sport (i più popolari sono
“La vecchia fattoria”! Però mi sono
calcio e ciclismo), si dedicano all’arte, alla musica, al teatro e alla
adattato, perché è questo lo spirito con
danza, o partecipano ad attività di volontariato.
il quale vivere un anno Intercultura
È molto difficile trovare famiglie disposte a ospitare fumatori e
all’estero, uno spirito che ti aiuta a
celiaci. Una grande percentuale di famiglie ha animali domestici in
sormontare le tante difficoltà che si
casa. Chi soffre di allergie deve tener presente che è molto difficile trovengono a creare! Durante la mia espevare famiglie senza animali.
rienza ho frequentato la scuola belga
con ottimi risultati, ma ciò non significa che non mi sia divertito, anzi.
Nonostante il Belgio sia una piccola
Per saperne di più...
nazione, lo staff di AFS Belgio è super
attivo, organizza tante attività anche
Raffaella De Capola (Belgio Fiammingo, annuale)
all’estero! I volontari giovanissimi sono
Napoli, 334 9088483
simpaticissimi, disponibili, magnifici!!
L’anno in Belgio mi ha fatto molto
Klaudia Kenga (Belgio Fiammingo, annuale)
maturare, anche se mia madre dice che
San Gimignano (SI), 329 2791374
sono più disordinato di prima. Sono già
Valeria Parracino (Belgio Fiammingo, annuale)
passati 2 anni dal mio soggiorno in
Roma, 346 3510678
Belgio, e già l’estate scorsa ci sono
ritornato e lo farò ancora, perché la
Anita Ganassali (Belgio Francese, trimestrale)
Belgique è nel mio cuore e ci resterà per
Milano, 338 7968771
sempre.
Marzia Bethaz (Belgio Francese, annuale)
Giuseppe
Aosta, 346 3621608
Maddalena Cascone (Belgio Francese, annuale)
S. M. La Carità (NA), 392 8273974
Alessandra Lingua (Belgio Francese, trimestrale)
Cuneo, 340 6680922
Simona Scarpellini (Belgio Francese, trimestrale)
Rogno (BG), 392 2715124
45
Olanda
Be
lg
Ge
io
Francia
Svizze
Francia
www.afs-fr.org
agna
La Francia è uno dei Paesi più grandi
d’Europa. Condivide i suoi confini con 7 differenti nazioni e 3 mari diversi: a nord con
il Canale della Manica, Belgio e
Lussemburgo; ad est con Germania, Svizzera
ed Italia; a sud con il Mar Mediterraneo,
Spagna e Andorra e a ovest con l’oceano
Atlantico. Il suo territorio è morfologicamente vario: si passa dalle pianure del nord
alle catene montuose più alte d’Europa, tra
cui le Alpi, condivise con Svizzera e Italia, e
i Pirenei che fanno parte anche di Spagna e
Andorra. Parte del centro del Paese è inoltre
occupato dal Massiccio Centrale, che è tra le
più antiche catene montuose del Continente,
da quest’ultimo nasce la Loira, il fiume più
lungo del Paese. Le temperature medie
annuali sono di 12°C e d’estate possono raggiungere i 30°C, mentre in inverno possono
scendere al di sotto dello zero, specialmente
nelle aree montane.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-12-1995
01-12-1995
31-08-1998
31-08-1998
settembre
settembre
luglio
inizio dicembre
Trimestrale
Cittadinanza Europea
AFS Vivre Sans Frontière
46
I programmi di ospitalità in Francia sono di due
tipi: annuale e trimestrale (quest’ultimo appartiene al
progetto di Cittadinanza Europea). Entrambi sono di
tipo scolastico. Nel caso del progetto di Cittadinanza
Europea, l’ospitalità nella famiglia italiana avverrà nello
stesso periodo del soggiorno all’estero del/la figlio/figlia,
anche se non necessariamente coinvolgerà un/una
ragazzo/a proveniente dallo stesso Paese (ospitalità reciproca contemporanea).
All’arrivo all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi,
gli studenti vengono accolti dai volontari francesi che li
seguiranno nel corso del campo di orientamento iniziale, che si tiene nei due giorni seguenti. In quest’occasione verranno fornite agli studenti informazioni necessarie per adattarsi durante le prime settimane di permanenza in Francia; si discuterà di temi quali la vita in
famiglia, la scuola, AFS Francia e le sue regole. E’ previsto un breve tour di Parigi in autobus. Al termine del
campo, gli studenti raggiungono le famiglie ospitanti. Ci possono essere altri incontri a livello locale
nel corso del programma (anno o trimestre) per permettere agli studenti un confronto sull’andamento dell’esperienza. Prima del rientro in Italia, è previsto (sia per il programma annuale sia per quello
trimestrale) un incontro a livello nazionale, che permette agli studenti di valutare insieme il periodo
trascorso in Francia. I ragazzi che partecipano al programma trimestrale europeo, prenderanno poi
parte ad un campo finale a Bruxelles, che si terrà in lingua inglese, insieme agli altri studenti del progetto di Cittadinanza Europea. Per il programma trimestrale è necessario aver studiato il francese
per almeno due anni; se non si evince dal curriculum scolastico sarà necessario produrre una
attestazione di tale studio. Per il programma annuale invece basta una conoscenza di base ovvero è
sufficiente iniziare lo studio del francese dopo la vincita del programma, a febbraio.
Il Lycée
Il Lycée è frequentato da studenti d’età compresa tra i
15 e i 18 anni. La scuola superiore ha tre indirizzi principali:
letterario, scientifico, economico. L’anno scolastico inizia a
settembre, termina a giugno ed è intervallato da diversi
periodi di vacanza: a novembre, Natale, Pasqua e a febbraio
(in alcune regioni anche per tutto il mese). Durante questi
periodi è opportuno che gli studenti trascorrano del tempo
con la famiglia ospitante e con gli amici, per rendere la loro
esperienza il più possibile “francese”. Le lezioni si svolgono
dal lunedì al venerdì. In alcune scuole si fa lezione anche il
sabato mattina. L’orario prevede il tempo pieno (dalle 8.00
alle 17.30) tutti i giorni con un’ora di pausa pranzo, tranne il
mercoledì pomeriggio che è libero. Gli studenti francesi
affrontano alla fine dell’ultimo anno di Lycée, un esame simile alla nostra maturità che prende il nome di baccalauréat. Le
scuole, in alcuni casi, possono permettere anche agli studenti stranieri del programma annuale di sostenere il baccalauréat. Questa opportunità richiede però, da parte degli studenti, un impegno serio e costante nello studio.
Vive la France
Non è possibile dare una definizione di famiglia tipica
francese e le famiglie ospitanti AFS non fanno eccezione:
possono essere composte da genitori con o senza figli, da
genitori separati, da giovani coppie o in pensione, da persone di origine non francese. I genitori sono piuttosto protettivi nei confronti dei figli, ne controllano l’andamento scolastico e desiderano essere partecipi della loro vita. La cena è
un momento importante per ritrovarsi e raccontarsi la giornata trascorsa. Gli studenti AFS sono considerati a tutti gli
effetti parte della famiglia e ci si aspetta da loro una piena
partecipazione al ménage familiare. La dieta base varia da
regione a regione, ma è principalmente basata sul consumo
di carne, pesce e latticini accompagnati da verdura. Il vegetarianismo è molto raro in Francia e le famiglie non sono
disposte ad ospitare ragazzi con restrizioni alimentari di
nessun tipo, vegetariani inclusi.
Nel tempo libero, i ragazzi sono soliti frequentare gli
amici, praticare sport e frequentare corsi ricreativi. Nel weekend, spesso ci si trova con gli amici nei caffè, nei cinema, in
discoteca. La Francia è un Paese geograficamente molto vicino al nostro ed è importante che gli studenti limitino i contatti con la propria comunità di origine, al fine di inserirsi al
meglio nella vita d’oltralpe e rendere l’esperienza il più fruttuosa e coinvolgente possibile.
È difficile trovare famiglie disposte a ospitare fumatori,
nonostante il fumo sia abitudine ancora diffusa nel Paese e
non è raro che un membro adulto in famiglia fumi. E’difficile
trovare ospitalità per ragazzi con allergie o condizioni mediche particolari. Molte famiglie possiedono un animale domestico e risiedono in zone rurali o piccoli centri; sono rare le
ospitalità nelle grandi città.
Io ci sono stato...
Ricordo come se fosse ieri quando sono
arrivata a Parigi, dove ho passato 2
giorni di orientamento con un centinaio
di ragazzi provenienti da tutto il
mondo. Alla stazione di Toulouse c’era
poi tutta la famiglia ospitante al completo: mamma, papà e le tre sorelline.
Dopo pochi giorni ho incominciato la
scuola. Il sistema scolastico è diverso
dal nostro: generalmente sono cinque i
giorni di lezione, sia mattino sia pomeriggio, ogni professore ha la propria
aula, quindi sono gli alunni a doversi
spostare da una parte all’altra dell’edificio! Ci sono solo tre anni di “lycée”, i
programmi e le materie sono paragonabili a quelle degli ultimi tre anni e
mezzo del liceo italiano. Grazie ai
“bénevols” (i volontari) di AFS Francia
ho avuto l’opportunità di conoscere gli
altri studenti stranieri che erano nei
dintorni di Toulouse e se devo dire la
verità sono proprio loro le persone che
mi mancano di più… In poco tempo ho
instaurato un bellissimo rapporto con la
mia famiglia ospitante, mi sentivo veramente a casa. Non nego che ci siano
state delle difficoltà, ma veramente
poche in confronto ai momenti ricchi di
bellissime emozioni mai provate prima.
E senza che me ne rendessi conto era
arrivato il giorno di tornare a casa… e
non mi ricordavo più l’italiano!
Paola
Per saperne di più...
Lucrezia Cavanna (trimestrale)
Voghera (PV), 340 6196122
Anna Elisabetta Arena (trimestrale)
Palermo, 339 4992852
Giada Barbieri (annuale)
Loiano (BO), 349 6208052
Maria Pesacane (annuale)
Boscoreale (NA), 366 5950158
47
Danimarca
Olanda
Be
lg
Germania
io
cia
Rep.
Svizzera Austria
Germania
www.afs.de
La Germania, dopo la Russia, è il Paese più popoloso d’Europa. Le aree più popolate sono concentrate nella Ruhr (la zona industriale al confine con Olanda e Belgio) e nelle grandi città come
Berlino, Francoforte, Colonia e Düsseldorf. Il paesaggio tedesco è molto vario, si passa dalle pianure agricole (che si diradano avvicinandosi al Mar Baltico e a quello del Nord), all’altopiano del
centro, cuore dell’industria tedesca, alle Alpi nel sud, dove sono presenti anche le grandi aree forestali che rappresentano un polmone importante per il Paese: la Foresta Bavarese e la Foresta Nera.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-04-1995
01-04-1996
01-04-1995
31-08-1997
31-08-1998
31-08-1997
settembre
settembre
fine giugno
luglio
inizio dicembre
inizio agosto
Trimestrale
Cittadinanza Europea
Bimestrale
I programmi AFS
Intercultura offre in Germania un programma annuale,
un programma trimestrale e un programma bimestrale nella
regione del Baden-Württenberg.
Il programma annuale AFS Germania
Le famiglie ospitanti possono risiedere in qualunque
parte del Paese. La maggior parte degli studenti AFS è ospitata in cittadine di dimensioni medio/piccole o in zone
rurali. All’arrivo all’aeroporto di Francoforte, gli studenti
sono accolti dai volontari che li accompagnano fino alla
comunità ospitante dove incontreranno le loro famiglie.
Circa tre settimane dopo l’arrivo, il Centro locale organizza
un incontro di circa tre giorni per fornire ai ragazzi informazioni riguardo la vita in famiglia, la scuola, la cultura e la storia del Paese, in preparazione all’esperienza che andranno ad affrontare. A metà del programma, i Centri locali possono organizzare un
secondo incontro di formazione di due giorni, per dare ai ragazzi l’opportunità di confrontare le prime
esperienze e le impressioni sul nuovo ambiente. Circa un mese prima del rientro in Italia, si tiene un
ultimo incontro di 2-3 giorni per preparare gli studenti al rientro e per dare loro modo di confrontarsi sull’esperienza che sta per concludersi. E’ importante che lo studente abbia già una conoscenza
base della lingua tedesca e che in ogni caso inizi ad approfondire la lingua subito dopo le selezioni
in modo da riuscire a seguire le lezioni fin dal suo arrivo in Germania.
Il programma Trimestrale di Cittadinanza Europea
AFS Germania offre anche un programma trimestrale, aderendo al progetto Trimestre di
Cittadinanza Europea. Il programma si conclude con un campo internazionale a Bruxelles, che vedrà
la partecipazione di centinaia di studenti partecipanti ad altri Trimestri di Cittadinanza Europea. Si
tratta di un programma reciproco: le famiglie italiane ospitano uno studente straniero per un trimestre nello stesso periodo in cui loro figlio si trova all'estero. Gli studenti saranno ospitati prevalentemente nel nord della Germania. Anche in questo caso, dopo l’arrivo, parteciperanno ad un incontro
di introduzione alla vita e alla cultura del Paese. A ottobre, inoltre, verrà organizzato un incontro della
durata di un giorno per valutare insieme agli studenti l’andamento della loro esperienza. Al termine
del programma, tutti gli studenti partiranno per il campo internazionale a Bruxelles, che si terrà in
lingua inglese. Per gli studenti del programma trimestrale è indispensabile iniziare a studiare con
impegno il tedesco subito dopo le selezioni e presentare certificazione di frequenza di un corso o
di lezioni private, a meno che non si stia già studiando il tedesco a scuola.
Il programma bimestrale in Baden-Württenberg
48
Il programma bimestrale prevede l’ospitalità reciproca: a marzo la famiglia italiana ospiterà un
ragazzo tedesco proveniente dalla regione del Baden-Württenberg per 7 settimane. L’ultima settimana di giugno gli studenti italiani partiranno per la Germania ospiti del loro fratello/sorella tedesco. I
ragazzi frequenteranno una scuola superiore tedesca nella stessa classe del fratello/sorella ospitante
fino a fine luglio. Le ultime due settimane trascorreranno il loro tempo in famiglia. Per gli studenti
del programma bimestrale è indispensabile già avere una buona
base di tedesco all’arrivo. Occorre presentare certificazione del
proprio livello di tedesco, a meno che non si stia già studiando
il tedesco a scuola dal primo anno di scuola superiore.
La scuola
In Germania la scuola superiore può essere di tre tipi:
Gymnasium, Realschule, Gesamtschule (la prima e l’ultima
preparano gli studenti per l’università, la seconda è più generica). Gli studenti AFS sono, in genere inseriti in un Gymnasium,
paragonabile a un liceo italiano, che a sua volta può avere indirizzi differenti. Le materie di base sono: tedesco, inglese, matematica, fisica, biologia, chimica, storia, geografia, arte, musica
ed educazione fisica. L’anno scolastico inizia a settembre e termina a giugno. La settimana va dal lunedì al venerdì, anche se
in alcune regioni è prevista la frequenza di sabato mattina. Le
lezioni iniziano alle 8:00 e terminano alle 14:00, fatta eccezione per alcuni corsi che possono svolgersi nel pomeriggio. Le
scuole locali, talvolta, non consentono l’inserimento al penultimo anno di scuola superiore agli studenti del programma
annuale che non possono documentare una conoscenza base
(due anni di studio) della lingua tedesca, possono cioè decidere di inserirli in classi di studenti più piccoli per facilitare l’apprendimento della lingua. Durante i primi mesi i Centri locali
possono organizzare corsi di approfondimento della lingua
tedesca nelle modalità che riterranno più opportune (lezioni
individuali o di gruppo, insegnante privato ecc.) il cui costo
potrebbe essere parzialmente a carico dello studente.
La famiglia e il tempo libero
Nelle famiglie tedesche, i genitori condividono entrambi lo
stesso grado di autorità e tutti i membri della famiglia collaborano nella gestione della casa. Il
momento di ritrovo principale è la
cena. I ragazzi tedeschi godono di
molta autonomia nella gestione della
loro giornata: tra genitori e figli s’instaura spesso un rapporto di fiducia
anche se i genitori tedeschi si aspettano di essere consultati e informati
anche dagli studenti stranieri riguardo
le loro attività. L’onestà e il dialogo
sono considerati essenziali nel rapporto genitori-figli. La dieta tedesca si
basa principalmente sul consumo di
carni rosse e bianche, pesce, patate e
verdura. I pasti principali sono la colazione e il pranzo. Nel tempo libero, i
ragazzi si dedicano a sport, musica,
corsi ricreativi di vario tipo e al volontariato. È bene sapere che è difficile
trovare famiglie ragazzi con esigenze
alimentari particolari, soprattutto
vegani, celiaci e ragazzi non disposti a
mangiare verdure. Le famiglie preferiscono ospitare studenti non fumatori.
Io ci sono stato...
Vivere un anno in Germania mi ha fatto
diventare una vera e propria cittadina del
mondo insegnandomi come prima cosa il
rispetto per le altre culture e il rispetto
per l’ambiente. La cosa più sorprendente
è stato scoprire che l’immagine comune
dei tedeschi che abbiamo in Italia è nella
maggior parte dei casi sbagliata. Ho
infatti incontrato sempre persone molto
ospitali ed aperte, che hanno fatto fin da
subito tutto il possibile per farmi sentire
come a casa. Una cosa che ho trovato in
tutte le persone è stata la sincerità: si
può stare sicuri che se un tedesco afferma di essere tuo amico sta dicendo la
verità. Avere amici veri è una delle cose
più importanti per un tedesco; l’amico in
molti casi viene prima della famiglia. E'
stata proprio quest’importanza data
all’amicizia uno dei punti fondamentali
del mio anno in Germania; ora che sono
tornata ormai da 2 anni posso affermare
con gioia che ho tanti amici in Germania
e questo ha fatto sì che la mia esperienza con Intercultura non si sia conclusa
con il mio ritorno in Italia, ma che continui per tutta la vita.
Silvia
Per saperne di più...
Tulliola Sammito (annuale)
Ragusa, 348 5528188
Luca Bicchielli (trimestrale)
Castellina Marittima (LI), 331 6777726
Flavia Cabua (annuale)
Furtei (VS), 348 9101905
Valeria Checo (trimestrale)
Pavone C.se (TO), 340 7672413
Maria Elisa Fasulo (annuale)
Casalecchio di Reno (BO), 333 1145711
Federica Raiti (annuale)
Linguaglossa (CT), 345 7338217
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Irlanda
Inghil
Irlanda
La Repubblica di Irlanda (Éire) occupa i due terzi dell’omonima isola, situata di fronte alla Gran
Bretagna, ed è uno degli stati europei più ricchi di fascino per via delle sue tradizioni millenarie
e per i suoi paesaggi incantevoli.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Estivo
Estivo
01-07-1994
01-07-1994
30-06-1998
30-06-1998
fine giugno
metà luglio
fine luglio
metà agosto
Il programma
Intercultura ha attivato in Irlanda un programma di tipo estivo della durata di quattro
settimane. Il programma può svolgersi in due
momenti distinti a scelta dei partecipanti (fino
ad esaurimento posti disponibili): da fine giugno
a fine luglio o da fine luglio a fine agosto.
Questo programma presenta delle differenze
rispetto agli altri proposti dall’Associazione.
L’ospitalità è prevista in tre località: Wexford,
Enniscorthy e Dublino. Il programma è di tipo
linguistico e propone un corso intensivo di lingua (15 ore settimanali), tenuto da insegnanti
madrelingua che hanno ottenuto un diploma per
l’insegnamento della lingua inglese agli stranieri.
L’ospitalità è prevista presso famiglie irlandesi
selezionate dalla scuola, che riconosce loro un
compenso; le famiglie non ospitano dunque a
titolo gratuito e volontario come accade per gli
altri programmi.
Il primo giorno lavorativo dopo l’arrivo degli
studenti, si tiene un incontro di benvenuto organizzato dagli insegnanti e un test di lingua, che
permette di inserire gli studenti in una classe
adeguata al loro livello di conoscenza. I corsi si tengono dal lunedì al venerdì dalle 9:00-9:30 alle
12:00-12:30. Le classi sono composte da un massimo di 15 studenti. Se possibile le classi saranno
miste (italiani e stranieri) ma facciamo presente che il gruppo di italiani è sempre quello più numeroso. Il pranzo al sacco è fornito dalle famiglie ospitanti, così come colazione e cena la sera.
Wexford, Enniscorthy, Dublino e le attività
pomeridiane
Wexford è una località costiera a sud-est dell’Irlanda ed ha
fama di essere tra le più soleggiate di tutto il Paese. La zona
in cui si trova era un crocevia della cultura gaelica, angloirlandese e normanna. La cittadina ha origini antiche e conserva ancora i resti del villaggio medievale. I dintorni sono
spettacolari: 200 km di spiagge, zone collinari e montane
dalla natura incontaminata, piccoli villaggi che punteggiano
il verde smeraldo della campagna sono paesaggi tipici della
zona.
50
Enniscorthy è tra i uno tra i più antichi insediamenti irlandesi, costruita sul fiume Slaney, sorge a pochi km a nord di
Wexford. Città ricca di storia, non è da meno per quanto
riguarda l’intrattenimento: famoso il Blackstairs Blues
Festival, che è ormai giunto alla sua diciasettesima edizione.
Dublino è la capitale dell’Éire; è una città giovane e
dinamica che coniuga le ricchezze culturali e architettoniche del passato, con il progresso e la modernità del
presente. Situata a breve distanza dal mare, è la base
ideale per gite fuori porta.
Dopo le lezioni mattutine, i ragazzi ospitati in tutti
e tre i centri, hanno l’opportunità di fare gite in luoghi
d’interesse storico-artistico, di praticare sport, giocare a
bowling, fare equitazione, Irish dancing, ecc. I costi di
alcune gite o attività opzionali possono essere a carico
dello studente.
Per saperne di più...
Carolina Sassorossi
Roma, 349 3069770
Raffaele Lavecchia
Paterno (PZ), 340 6425826
Anna Ros
Sacile (PN), 349 3691197
Io ci sono stato...
Devo dire che quando mi hanno parlato dell'impostazione del programma estivo in
Irlanda ho subito pensato ad una banalissima
vacanza studio in mezzo a connazionali. In
ogni modo, visto che il mio scopo principale
era una specie di “prova generale" per poi
orientarsi su un intero anno all'estero, ho
deciso di provare comunque. E il risultato è
stato decisamente migliore delle aspettative.
Wexford, piccola cittadina dell'estremo sudest, rappresenta bene l'Irlanda; è dotata di
tutto quello che serve per non annoiarsi, pur
mantenendo una certa personalità che invece
non possiede Dublino, letteralmente invasa
dagli stranieri. A due passi dal capoluogo,
miglia e miglia di spiaggia da sogno e tutte le
sfumature di verde che non ritroverete da nessun'altra parte. Al clima, ci si abitua... (un
proverbio dice che si cambiano quattro stagioni al giorno... è vero). La gente del posto di
solito è molto disponibile; per chiarirsi, se vi
rimboccate le maniche, appoggiandovi soprattutto alla famiglia ospitante, non avrete grandi difficoltà a ricrearvi una vita in Irlanda,
con tanto di amici. Attenzione però, perché
spetta a voi la scelta: nelle attività pomeridiane come sport e gite ci saranno comunque
molti altri studenti italiani o di altre nazionalità, per cui non partite dal presupposto di
essere l'unico straniero nel raggio di mille km;
per quello, non c'è speranza, anche perché
alla fine si tratta di un soggiorno linguistico.
In conclusione, il mio consiglio è di saper
sfruttare al meglio tutte le opportunità che
avete, immergendosi nella comunità locale.
Dipende quindi dalla vostra motivazione trasformare un semplice viaggio in un'esperienza più profonda. Comunque vada, vi assicuro
che il cielo d'Irlanda vale sempre qualche piccolo sforzo...
Cristel
51
Danima
Olanda
Be
lg
Germa
io
Olanda
www.afs.nl
L’Olanda è situata nelle pianure del Nord-Ovest europeo, confina a est con la Germania e a sud con il
Belgio, mentre a nord e a ovest è bagnata dal Mare
del Nord. Il Paese deve la sua conformazione attuale
al lavoro dei suoi abitanti, che sono riusciti a prosciugare laghi e a strappare al mare vasti tratti di
terra. Buona parte del territorio olandese giace al di
sotto del livello del mare ed è interamente attraversato da fiumi, canali e laghi. La lingua ufficiale è l’olandese.
Il programma
Intercultura offre in Olanda un programma annuale, che è di tipo scolastico e prevede l’ospitalità in una
famiglia olandese. Prima della partenza, ciascun partecipante riceve dall’Associazione indicazioni per un corso
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-10-1995
31-05-1998
metà agosto
luglio
linguistico di base consultabile sul sito www.afs.nl, poiché è necessario che al loro arrivo abbiano una
conoscenza minima della lingua olandese. All’arrivo i ragazzi riceveranno un libro di testo con un cd
per proseguire lo studio individuale. Dopo circa tre mesi AFS Olanda sottoporrà agli studenti un test
di lingua basato sul modello di un esame di stato per valutare il livello di conoscenza: l’esame è richiesto anche da parte delle scuole ed è importante superarlo. L’olandese è una lingua piuttosto complicata e i ragazzi devono essere motivati all’apprendimento per la buona riuscita dell’esperienza.
All’arrivo all’aeroporto di Schiphol, vicino ad Amsterdam, i volontari e le famiglie ospitanti accolgono
i ragazzi che raggiungono direttamente la loro comunità ospitante. Dopo circa due settimane dopo
l’arrivo in Olanda viene organizzato, a livello nazionale, un campo di orientamento di circa 3 giorni
durante il quale i ragazzi si confrontano sulle loro aspettative e ricevono informazioni utili sulla vita
in Olanda. Alcune settimane prima del rientro, i ragazzi si ritrovano per un incontro di valutazione a
livello nazionale, durante il quale hanno l’opportunità di salutarsi e di prepararsi al rientro a casa.
Il sistema scolastico
Gli studenti stranieri sono inseriti al penultimo anno di scuola superiore. La scelta dell’istituto
viene effettuata dalla famiglia ospitante in collaborazione con i volontari. Le materie base sono: olandese, inglese, una seconda lingua straniera (spesso tedesco o francese), scienze, storia, matematica,
sociologia ed educazione fisica, oltre a una o più materie di indirizzo artistico (musica, disegno ecc.).
A seconda dell’indirizzo di studi, si seguono materie diverse: un’altra lingua straniera (talvolta greco
o latino), arte, cultura e storia (indirizzo culturale e sociale); economia, amministrazione e geografia
(indirizzo economico); informatica, biologia e chimica (indirizzo scientifico e tecnologico). L’orario
prevede il tempo pieno. Il sistema educativo è all’avanguardia: si mira a rendere i ragazzi indipendenti
e a stimolare il loro senso del dovere. Per questo, oltre alle tradizionali lezioni, si richiede ai ragazzi
52
Io ci sono stato...
di lavorare autonomamente in gruppo o di svolgere
ricerche individuali. Questo rende la scuola molto interessante ma anche impegnativa. Per questo può capitare che gli studenti AFS vengano inseriti in classi di studenti più piccoli, per facilitarli dal punto di vista didattico. In ogni caso, a ciascuno studente è assegnato un
tutor scolastico con il quale si concorda il carico didattico. Il rapporto con gli insegnanti è informale, ma
rispettoso. Il dialogo e il confronto sono considerati
essenziali nel percorso formativo.
La vita nel Paese delle biciclette
In Olanda il mezzo di trasporto per eccellenza è la
bicicletta: AFS può coprire le spese per l’abbonamento
ai mezzi locali per un periodo limitato durante l’inverno, ma ci si aspetta che i ragazzi si procurino, a proprie
spese, una bicicletta per spostarsi. Spesso le famiglie
sono disponibili a prestare una bicicletta usata o a fornire indicazioni per acquistarne una a modico prezzo. Le
famiglie olandesi sono molto aperte e tolleranti. Il rapporto con i figli è di totale fiducia, basato sul rispetto e
sul dialogo. Le famiglie ospitanti si aspettano di essere
rese partecipi della vita degli studenti ed è importante
che i ragazzi si aprano e discutano con loro per ottenere fiducia. Il momento di condivisione per eccellenza è
la cena, durante la quale le famiglie si riuniscono e discutono della loro giornata. Le scuole non offrono attività extra-curriculari, per questo motivo i ragazzi praticano sport in strutture esterne. Gli sport più popolari
sono calcio, pallavolo, hockey, nuoto, pattinaggio e,
naturalmente, ciclismo. A livello locale sono spesso disponibili corsi di musica, di danza e di arte. Nel fine settimana, i ragazzi si ritrovano con gli amici per andare al
cinema, a mangiare fuori o a bere qualcosa. In generale, gli olandesi sono persone molto attive: passare un
pomeriggio davanti alla tv o su internet è visto come
una perdita di tempo. Anche se in Olanda il consumo di
marijuana è tollerato in alcune aree specificamente designate, AFS ne vieta l’utilizzo in maniera tassativa, pena
l’immediato rimpatrio. È importante sapere che è molto
difficile trovare famiglie disposte a ospitare fumatori,
vegetariani o ragazzi con altre restrizioni alimentari.
Molte famiglie hanno un animale domestico in casa.
Sole, pioggia, neve, in qualsiasi condizione
fosse il tempo, il mio mezzo di trasporto era
necessariamente la bicicletta. Era straordinario, ogni mattina, vedere uno dei tre mulini a
vento di Etten-Leur mentre andavo a scuola,
dove tutto era diverso dalla mia scuola italiana, dal fatto che avrei dovuto trascorrere lì
anche buona parte del pomeriggio, al rapporto più confidenziale con i miei professori.. e
poi, tutti i miei amici dai "colori" cui non ero
abituata: un'immensità di teste bionde, facce
lentigginose, occhi celesti... Poi tornare a
casa, e per prima cosa bere insieme alla mia
meravigliosa famiglia ospitante una tazzona
di caffè caldo con un biscotto, poi cenare,
discorrendo in una lingua che mai avrei osato
pensare di poter imparare: l'olandese, con cui
fluentemente raccontavo la mia giornata, i
miei pensieri, le mie emozioni e del mio Paese
a chiunque fosse interessato ad ascoltarmi!!!
L’anno con AFS è stato fondamentale per
imparare ad essere più pratica nella comunicazione. Quando ci penso mi sembra un
sogno! Io che in una città sconosciuta chiedevo informazioni sulla strada per qualche
museo, o che ascoltavo qualcuno che mi spiegava qualcosa per me nuovo! L’Olanda continua a significare tanto: in dieci mesi ho
conosciuto appieno una cultura diversa dalla
mia, anzi, più di una! Infatti solo nella mia
strada abitavano 30 nazionalità diverse:
avevo vicini da ogni angolo del mondo! Gli
olandesi dicono infatti che “una volta noi
siamo andati in tutte queste nazioni: ora
sono tutte queste nazioni che vengono da
noi!”. Guardo le mie foto e ripenso a tutte le
città che ho visitato, e penso che il bello
dell’Olanda sia proprio il fatto che è una
nazione piccola, ma ricca di cultura e tradizioni, costituita da persone amichevoli e disponibili, e non smette mai di dimostrarlo!
Chiara
Per saperne di più...
Anxhela Berhamaj (annuale)
Ascoli Piceno, 329 5658886
Linda Calciolari (annuale)
Bussolengo (VR), 347 2129369
Lorenzo Marcotullio (annuale)
Bologna, 334 1971238
Sara Mazzoli (annuale)
Pietrarubbia (PU), 339 3978652
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SPAGNA
PORTOGALLO
Po r t o g a l l o
www.intercultura-afs.pt
MAROCCO
Il Portogallo si affaccia
sull’Oceano Atlantico ed è lo
stato
più
occidentale
dell’Europa continentale. Nel
corso dei secoli il Paese ha
subito, tra le altre, l’influenza
degli Arabi che ha lasciato un
segno indelebile sia nella
cucina che nella lingua. Terra
di navigatori quali Vasco De
Gama e di spiagge e isole bellissime, il Portogallo fu tra i primi ad intraprendere il commercio di spezie con l’India ed i Paesi
che si affacciavano sull’Oceano Indiano e i suoi navigatori furono i pionieri delle scoperte oltre
oceano. Il Portogallo viene ricordato come uno dei più antichi territori europei dove ancora oggi
è possibile ammirare antichi castelli accanto a costruzioni di stampo ultra moderno.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-10-1995
01-10-1995
31-05-1998
31-05-1998
settembre
settembre
fine giugno
inizio dicembre
Trimestrale
Cittadinanza Europea
I programmi
Intercultura propone in Portogallo due tipi di programma il programma annuale e quello trimestrale. I ragazzi possono essere ospitati in tutte le zone del Paese, incluse le isole Azzorre e Madeira.
È molto raro che gli studenti siano ospitati nella regione dell’Algarve, nota meta turistica.
Il programma annuale prevede la frequenza scolastica e l’inserimento in una famiglia portoghese.
All’arrivo nell’aeroporto di Lisbona i ragazzi vengono accolti dallo staff e dai volontari di AFS Portugal
per un primo incontro, della durata di circa 3 giorni, che è volto a fornire agli studenti informazioni
utili sulle regole di AFS Portogallo, sul Paese, sulla lingua e sull’esperienza che sta per cominciare. Alla
fine dell’incontro gli studenti incontrano le famiglie ospitanti e i volontari e raggiungono con loro la
comunità ospitante. I ragazzi partecipano ad un secondo incontro 6 settimane dopo l’arrivo, durante il quale si discute delle prime impressioni e si svolgono attività di apprendimento interculturale. Tre
settimane prima della partenza, è previsto un incontro finale di 3 giorni per far riflettere i ragazzi sull’esperienza e prepararli al rientro a casa. Il giorno prima della partenza, gli studenti si trovano a
Lisbona per salutarsi. I Centri locali organizzano durante l’anno anche altre attività facoltative come
gite culturali i cui costi sono a carico dei partecipanti.
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Il programma trimestrale rientra nel progetto Trimestre di Cittadinanza Europea ed è coordinato
dall’EFIL (European Federation of Intercultural Learning), che raggruppa numerosi partner AFS europei e che si affacciano sul Mediterraneo.
L’elemento fondamentale che accomuna questo progetto è costituito dal “tema” del programma,
incentrato sulla Cittadinanza Europea. Dunque collegate a questo tema saranno le attività di formazione e di approfondimento che avranno luogo
durante il programma stesso. All’arrivo a Lisbona, i
ragazzi partecipano a un primo campo di formazione, insieme agli studenti del programma annuale; si
rincontrano a metà dell’esperienza per fare una verifica e confrontarsi tra di loro. Il giorno prima della
partenza dal Paese, i ragazzi si ritrovano a Lisbona
per una valutazione finale. Infine, tutti i partecipanti, da tutti i partner AFS che aderiscono al progetto,
concluderanno il programma con un viaggio a
Bruxelles, a fine novembre, in occasione del quale si
svolgerà un campo finale con seminari, approfondimenti sul tema della Cittadinanza Europea.
La scuola
La scuola secondaria in Portogallo dura tre anni ed accoglie studenti di età compresa fra i 15 e i 17 anni. Gli indirizzi di
studio possibili sono vari: un indirizzo scientifico-tecnologico,
uno economico, uno umanistico - sociale, uno linguistico - letterario, uno artistico. Le materie obbligatorie sono portoghese,
inglese o francese, filosofia, educazione fisica e informatica. A
queste si aggiungono le materie di indirizzo. Molte scuole offrono più di un indirizzo e, compatibilmente con i posti disponibili nelle classi e con il benestare della scuola, lo studente AFS
potrà scegliere l’indirizzo a lui più congeniale. Le lezioni, in
genere, hanno inizio la mattina e terminano nel pomeriggio per
un totale di 6 ore di lezione. La scuola portoghese non offre
attività extra-curriculari, che sono però facilmente reperibili
nella comunità ospitante. Quando possibile, le scuole organizzano corsi intensivi di portoghese per gli studenti AFS nei primi
mesi di programma. In ogni caso, AFS Portogallo consiglia fortemente di iniziare lo studio della lingua portoghese nei mesi
che precedono la partenza per facilitare l’inserimento iniziale.
Vita in famiglia e tempo libero
I portoghesi sono persone di mentalità aperta, ospitali e amichevoli soprattutto nei confronti
degli stranieri. In Portogallo è comune salutarsi con un bacio su entrambe le guance ed il contatto
fisico è un comune segno di affetto tra familiari e amici intimi. La società portoghese è molto liberale e dà grande importanza alle relazioni sociali e alla famiglia. È assai comune che nelle famiglie
portoghesi il padre lavori mentre la madre bada alla casa e ai figli, ma oggi
questa tendenza sta cambiando e non è raro trovare famiglie nelle quali
ambedue i genitori lavorano. In tal caso tutti i membri della famiglia
condividono le faccende domestiche, anche se la madre resta comunque quella che ne è maggiormente responsabile. Le famiglie portoghesi passano molto tempo insieme, soprattutto nei fine settimana,
anche solo per parlare o guardare la TV. I pasti vengono consumati prevalentemente insieme. Le famiglie tendono ad essere
più apprensive verso le figlie femmine, in ogni caso apprezzano il
fatto di essere interpellate prima che i loro figli pianifichino il loro
tempo libero. Molti adolescenti portoghesi fanno sport, danza e altre
attività extrascolastiche. Nei fine settimana si incontrano in piazza,
vanno nei caffè o al cinema e spesso si organizzano per trascorrere del
tempo insieme a casa di uno di loro.
I portoghesi amano il cibo e generalmente ogni festa o celebrazione che si rispetti include un pasto. I piatti tipici includono soprattutto
pesce, carni bianche e rosse, selvaggina, ma anche frutta e verdura. E’ difficile trovare famiglie disposte ad ospitare studenti vegetariani. Le famiglie portoghesi preferiscono ospitare studenti non fumatori, nonostante
ci possano essere fumatori adulti in famiglia. Molte famiglie hanno animali domestici per cui è difficile abbinare ragazzi con allergie.
Per saperne di più...
Cristina Cipollaro (annuale)
S. Giorgio a Cremano (NA), 340 3478369
Tommaso Di Noto (annuale)
Falconara Marittima (AN), 333 3773157
Rossella Bolner (annuale)
Trento, 340 5351846
Melissa Ferrara (annuale)
Castellina Scalo (SI), 338 3039976
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FRANCIA
SPAGNA
ANDORRA
Spagna
TOGALLO
www.afs.es
MAROCCO
La Spagna ha una superficie terrestre di 504.705 chilometri quadrati. La sua area include quasi
tutta la Penisola Iberica, le Isole Baleari nel Mediterraneo, le Isole Canarie nell’Oceano Atlantico
e due altre province,
Ceuta e Melilla, sulla
costa nord africana.
È bene tenere in
considerazione che i
ragazzi
possono
essere abbinati in
ognuna di queste
regioni. La religione
più diffusa è quella
cattolica mentre la
lingua principale è lo
spagnolo castigliano.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Trimestrale
Cittadinanza Europea
01-04-1996
01-07-1995
31-05-1998
31-05-1998
metà agosto
luglio
inizio dicembre
luglio
Linguistico
AFS Spagna
Intercultura offre in Spagna un programma linguistico estivo e un programma di tipo trimestrale.
Un trimestre in Spagna
Il programma trimestrale prevede l’ospitalità in una famiglia spagnola e l’iscrizione presso un istituto d’istruzione secondaria. Questo programma aderisce al progetto Trimestre di Cittadinanza
Europea: alla fine del programma è previsto un incontro finale a Bruxelles, che si terrà in inglese, cui
prenderanno parte tutti i partecipanti a questo progetto. Il programma è di tipo reciproco contemporaneo: ciò significa che le famiglie degli studenti italiani ospiteranno uno studente straniero per il
trimestre in cui il proprio figlio è all’estero.
All’arrivo a Madrid i ragazzi verranno accolti dallo staff di AFS Spagna e da alcuni volontari per
un incontro di orientamento della durata di un giorno. In quest’occasione, gli studenti avranno modo
di incontrare i ragazzi provenienti dagli altri Paesi, fare domande, conoscere meglio AFS Spagna e
avere le prime informazioni utili sulla cultura spagnola. Alcuni Centri locali organizzano a metà esperienza un altro incontro per valutare l’adattamento e per parlare degli
aspetti culturali della Spagna. Infine, i ragazzi si riuniranno di nuovo
alla fine del programma per salutarsi prima della partenza per Bruxelles.
È possibile che durante i tre mesi i Centri locali spagnoli organizzino altre attività. In caso di gite o escursioni opzionali i costi saranno
a carico del partecipante.
Dal momento che la Spagna è un Paese multiculturale e multilingue, è bene che gli studenti sappiano che potrebbero essere abbinati
anche a famiglie catalane, galiziane o basche. Ciò non significa che
non impareranno lo spagnolo, ma che la prima lingua in famiglia e a
scuola potrebbe essere diversa. In ogni caso la conoscenza di base della
lingua spagnola sarà di aiuto.
Un’estate spagnola…
56
Il programma estivo prevede un corso di lingua spagnola e l’ospitalità in un ostello di Malaga, dove ci saranno sempre dei supervisori
per controllare il gruppo. Non è richiesta una conoscenza della lingua
spagnola. Il corso sarà di 60 ore (3 ore di lezione al giorno). Il primo
giorno, dopo un incontro di benvenuto, verrà sottoposto un test agli
studenti per verificare il loro livello e per inserirli nel corso più adatto.
Le classi saranno poco numerose per permettere agli insegnanti di
seguire gli studenti al meglio. Alla fine del corso ogni studente riceverà un certificato di frequenza. Verranno organizzate una serie di escursioni in vari luoghi di interesse. Tutte le escursioni saranno in gruppo
e con il controllo dei supervisori. Durante il programma verranno organizzate altre attività, sempre sotto il controllo dei supervisori, quali
attività sportive, giochi, passeggiate e visite culturali.
¡La escuela (programma trimestrale)
Gli studenti vengono inseriti in scuole pubbliche e, generalmente,
vengono iscritti nell’undicesimo o dodicesimo grado di istruzione. Si
tratta del Primero o Segundo de Bachillerato, che preparano gli alunni spagnoli per l’università o per
le scuole professionali. Ci sono generalmente tre indirizzi di specializzazione: scienze naturali e sanitarie, studi umanistici e sociali, arte e tecnologia. Ogni specializzazione comprende tre tipi di materie: quelle comuni (obbligatorie per tutte le specializzazioni), quelle specifiche relative al ramo scelto
e quelle opzionali. La scuola inizia a settembre e termina a giugno, e le lezioni si tengono dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 o 14; può capitare, in alcune scuole, che le lezioni terminino alle ore 15.
…y la vida en España!
Le famiglie spagnole sono tipicamente aperte e accoglienti. Esse, inoltre, tendono ad identificarsi di più con la loro regione che con l’intero Paese e gli studenti AFS spesso condividono quest’aspetto
con entusiasmo. Nonostante i radicali cambiamenti degli ultimi anni, la famiglia resta ancora la base
della società spagnola. Le donne si occupano ancora della casa ma sempre più frequentemente hanno
un lavoro. Le famiglie spagnole hanno rapporti molto stretti e amano farsi visita e trovarsi per il weekend. Siccome gli appartamenti in Spagna sono piccoli è possibile che gli studenti condividano la
stanza con un fratello o una sorella. E’ opportuno informare i genitori quando si esce e rispettare il
coprifuoco. Il pranzo è il pasto principale del giorno ed è servito tra le due e le tre di pomeriggio.
Come è noto, gli spagnoli cenano tardi, dalle nove in poi. Data la multiculturalità del Paese la cucina può variare molto ma in generale segue la dieta mediterranea e comprende l’uso di olio d’oliva,
aglio, cipolla, pomodori e peperoni. Pesce, frutti di mare, carne rossa e di maiale sono consumati quasi
ogni giorno; per questo motivo non è
possibile abbinare studenti vegetariani.
In Spagna è molto comune che in
famiglia ci sia almeno un fumatore.
Per questo motivo non è possibile
abbinare studenti che non possono
stare in ambienti con fumatori.
Gli studenti potrebbero essere
abbinati anche a famiglie residenti
sulle isole (Canarie,
Baleari) e nelle province
di Ceuta e Melilla, sulla
costa nord africana.
Per saperne di più...
Silvia Barbieri (estivo)
Noale (VE), 333 3908935
Silvia Isgrò (trimestrale)
Mascali (CT), 347 2756510
Ludovico Linzi (estivo)
Udine, 339 5910215
Francesca Patrini (estivo)
Ravenna, 331 5611975
Federico Rusconi (trimestrale)
Lurate Caccivio (CO), 334 2058980
57
cia
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Svizzera Aust
Svizzera
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www.afs.ch
La Svizzera è un Paese rinomato come esempio di multiculturalità e plurilinguismo, grazie alla presenza sul
territorio nazionale di 4 distinte etnie linguistiche:
tedesca (65%), francese (18%), italiana (10%) e romancia (1%). La Svizzera è una Confederazione composta da
26 cantoni e la capitale del Paese è Berna. Il clima varia
molto a seconda dell’altitudine: pur mantenendosi
generalmente temperato è caratterizzato da inverni
piuttosto freddi e nevosi, che in seguito lasciano spazio
a primavere più miti e calde estati.
AFS Svizzera
AFS Svizzera offre due tipi di programmi: annuale e
trimestrale.
Gli studenti italiani in partenza per un programma
annuale sono ospitati nei cantoni di lingua tedesca (oltre
l’85%) o di lingua francese (meno del 15%) e, anche se
possono esprimere una preferenza a riguardo, devono
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-04-1995
01-04-1995
31-08-1997
31-08-1997
metà agosto
settembre
luglio
inizio dicembre
Trimestrale
Cittadinanza Europea
essere pronti ad accettare una sistemazione in entrambe le aree linguistiche.
Il programma trimestrale generalmente si svolge in cantoni di lingua tedesca ed è di tipo reciproco, ciò significa che, in assenza del partecipante, la famiglia italiana si impegna ad ospitare un
altro studente straniero. Inoltre questo programma aderisce al progetto Trimestre di Cittadinanza
Europea che coinvolge molti studenti da tutta Europa: alla fine del programma tutti i partecipanti si
riuniscono a Bruxelles per un campo finale, che si terrà in lingua inglese.
L'anno...
58
Il programma annuale prevede varie attività per gli studenti
ospitati. Arrivati a Zurigo, i ragazzi vengono accolti dalle famiglie
(o in alcuni casi da volontari) che li accompagnano fino alla
comunità ospitante. Gli studenti che hanno una conoscenza limitata della lingua partecipano ad un corso intensivo di lingua della
durata di un mese per poi iniziare a frequentare la scuola nelle
settimane successive. AFS Svizzera richiede però che tutti gli studenti abbiano un minimo di due anni di studio di tedesco o francese all’arrivo; se non studiato a scuola ma privatamente tale studio dovrà essere documentato. Dopo due o tre settimane, si tiene
il primo campo di formazione regionale. I partecipanti si ritrovano con i volontari e discutono le loro impressioni sulla vita in
Svizzera e sulle difficoltà di adattamento iniziali. I ragazzi si
riuniscono a livello regionale per un campo di valutazione finale
di due giorni circa sei settimane prima del rientro a casa.
Quest’incontro ha lo scopo di valutare insieme ai volontari l’anno
appena trascorso e di dare modo ai ragazzi di salutarsi prima del
rientro nel Paese di origine. Oltre a questi incontri obbligatori,
AFS Svizzera organizza un campo di una settimana in primavera,
solitamente in una località di montagna, in cui gli studenti insieme ai volontari partecipano ad attività dedicate all’ambiente e
alla salvaguardia della natura. Questa attività è facoltativa e prevede un contributo spese da parte dei partecipanti di circa 85?.
E’ inoltre possibile che siano organizzate altre escursioni o gite a
livello locale o nazionale, che saranno a carico del partecipante.
...o il trimestre
Il programma trimestrale prevede l’inserimento immediato
in famiglia e a scuola. A distanza di due/quattro settimane dall’arrivo i ragazzi si incontreranno a livello regionale per un weekend di verifica dell’andamento dell’esperienza. Per i partecipanti al programma trimestrale non è previsto un corso di lingua all'inizio del programma, per questo le scuole locali richiedono una buona conoscenza della lingua tedesca o francese
all’arrivo. Intercultura richiederà ai partecipanti di presentare un certificato che attesti una conoscenza della lingua pari
al livello B1 del quadro europeo di riferimento.
A scuola
La scuola superiore svizzera si chiama Maturitätsschule e
può avere 4 indirizzi: classico, scientifico, linguistico e commerciale. Le materie di base sono: tedesco/francese, storia,
matematica, geografia, biologia ed educazione fisica più altre
materie che dipendono dal tipo di scuola alla quale si è iscritti.
L’anno scolastico inizia ad agosto/settembre e termina a giugno/luglio intervallato da alcune settimane di vacanza nel corso
dell’anno, che variano da cantone a cantone. Le scuole sono
quasi tutte a tempo pieno (dalle 7:30 alle 16:00) dal lunedì al
venerdì e, in alcune scuole, anche sabato mattina. Dal momento che la scuola svizzera è piuttosto accademica e richiede un
impegno costante da parte degli studenti, non vengono organizzate da parte delle scuole molte attività extra-curriculari.
Famiglia e tempo libero
Io ci sono stato...
I tre mesi che ho trascorso a Oftringen
(Argovia) sono stati sicuramente l’esperienza più importante che abbia
mai fatto, tanto da essere una delle
prime cose che racconto di me! Non
avrei mai pensato che vivere in un
Paese così vicino, e oltretutto così
“contaminato” dall’Italia, sarebbe
stato invece così diverso da ciò a cui
ero abituata: grazie alla mia famiglia,
alle compagne di classe, ai vicini di
casa, ho però scoperto presto la vera
essenza della Schweiz e, soprattutto,
degli Schweizer!!! La gente è molto
orgogliosa di essere svizzera tanto che
inizialmente sembra quasi che “snobbino” gli stranieri, mentre invece sono
molto accoglienti e l’ospitalità è sacra
e quindi non vede l’ora di farti scoprire le belle città e di farti assaggiare tutti i piatti possibili! In Svizzera le
giornate sono molto meno frenetiche,
e c’è tempo per fare un sacco di cose
(ad esempio il pane!): certe volte
sento ancora il bisogno di tornare a
quei ritmi, ma so che mi bastano
poche ore di treno per ritrovare una
casa e una famiglia di cui farò sempre un po’ parte!
Le famiglie svizzere accolgono gli studenti AFS come
membri della famiglia e ci si aspetta che si comportino come
tali, condividendo i momenti di gioia ma anche gli impegni e i
doveri. Il momento di ritrovo con i familiari è la cena che, a difCamilla
ferenza del nostro Paese, spesso è un pasto freddo. È comune
il pensiero che durante un soggiorno in Svizzera si tenda a prendere peso per via dell’abbondanza di dolciumi, cioccolato soprattutto, ma è bene dire che le famiglie svizzere sono solite consumare molte verdure
e che, generalmente, seguono una dieta piuttosto equilibrata. Nel tempo libero i ragazzi praticano sport, si
incontrano con gli amici, si dedicano alla musica o all’arte. È importante sapere che è molto difficile trovare famiglie disposte a ospitare
fumatori. Agli studenti fumatori
viene richiesto di sottoscrivere un
documento in cui questi dichiarano
di astenersi durante il programma.
La maggior parte delle famiglie ha
un animale domestico in casa per
cui è difficile ospitare studenti che
hanno allergie agli animali.
Per saperne di più...
Antonio Dau (annuale)
Tissi (SS), 348 9512509
Tobia Pagani (annuale)
Vicenza, 349 6759366
Grazia Di Capua (annuale)
C/mare di Stabia (NA), 334 3563836
Cristina Pagani (annuale)
Darfo Boario Terme (BG), 340 6745684
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Mongolia
Corea N.
Corea S.
Cina
Ne
pa
l
Birmania
Laos
Thailandia
Gi
Cina
http://afsweb.afs.org/countryp.nsf/pages/china
Bangladesh
Vietnam
La Cina è il terzo Paese più grande al mondo dopo la Russia e il Canada e la sua popolazione da
sola costituisce circa il 20% della popolazione mondiale. La lingua nazionale è il cinese mandarino, parlato dal 70% circa della popolazione e diffuso anche a Singapore, Hong Kong e Taiwan. Ad
ogni modo, in Cina esistono 55 gruppi etnici differenti, ognuno caratterizzato dalla propria lingua o dialetto. Nonostante il Paese sia molto grande si trova in un unico fuso orario.
Cina, Hong Kong, Giappone, I n d i a , Malesia, T h a i l a n d i a
Programma annuale
Estremo Oriente
a
Russia
60
AFS China opera sotto la
supervisione
del
Ministero
dell’Educazione Cinese. All’arrivo,
gli studenti vengono accolti dallo
staff e dai volontari (di solito insegnanti) che si occupano di spiegare
loro i rudimenti della vasta cultura e
dello stile di vita del Paese; inoltre
viene proposto un tour in alcuni
luoghi di interesse della città d’arrivo. Al termine di questo incontro di
circa tre giorni, gli studenti raggiungono le loro famiglie ospitanti.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-03-1996
01-07-1994
28-02-1998
31-05-1998
metà agosto
metà luglio
fine giugno
metà agosto
Estivo
Lingua e cultura
Circa un mese dopo l’arrivo avrà luogo un secondo incontro a livello locale della durata di un giorno,
per dare modo ai ragazzi di confrontarsi sulle prime impressioni, di valutare l’adattamento ed eventuali problemi riscontrati, e di discutere su come integrarsi in famiglia e a scuola. E’ previsto anche un breve
incontro di valutazione intermedio, a metà del programma. Gli studenti partecipano, infine, a un campo
finale negli ultimi giorni prima della partenza per salutarsi e prepararsi al rientro in Italia.
Per tutti i ragazzi che verranno selezionati per un programma annuale verrà organizzato prima
della partenza per la Cina (mese di giugno) un incontro di formazione speciale a carattere nazionale,
della durata di un fine settimana. La partecipazione a tale incontro è obbligatoria.
Programma estivo di lingua e cultura
AFS Cina offre un programma estivo che ha la durata di un mese ed è volto a fornire alcuni rudimenti sulla lingua e sulla cultura cinese. È prevista la frequenza di un corso di lingua cinese al mattino (circa 3 ore al giorno), mentre nel pomeriggio vengono organizzate varie attività sulla cultura
cinese per un totale di 15-20 ore settimanali (arti marziali, disegno e calligrafia, artigianato, lezioni
di cucina ecc.). L’ospitalità è in famiglia. Nel weekend vengono organizzate gite culturali verso siti di
interesse storico e artistico. E’ opportuno avere una buona base di inglese per facilitare la comunicazione iniziale.
La scuola
Il sistema scolastico cinese è severo e impegnativo. Gli studenti AFS devono essere molto motivati e impegnarsi sia nell’apprendimento della lingua che nell’inserimento scolastico, dimostrando
interesse e volontà di apprendere. Data la difficoltà della lingua cinese, è essenziale che i ragazzi inizino a studiarla almeno sei mesi prima della partenza. L’anno scolastico in Cina inizia i primi di settembre e termina a luglio dell’anno successivo. Per gli studenti cinesi le lezioni vanno generalmente
dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 16 (in alcuni casi anche il sabato) e il piano di studi prevede tra le
materie obbligatorie cinese, matematica, inglese, geografia, storia, musica, arte, informatica, economia, filosofia ed educazione fisica. Gli studenti AFS seguono però un piano ridotto, concentrato quasi
esclusivamente sullo studio e sull’apprendimento della lingua. E’ comune trattenersi a scuola dopo le
16 per seguire attività extra-curriculari di carattere sportivo, musicale o artistico. Le classi sono molto
numerose (da 35 a 50 studenti), la divisa scolastica è obbligatoria e il costo è a carico dello studente.
Io ci sono stato...
Inoltre, a scuola non è permesso avere piercing,
tatuaggi o capelli colorati. Le scuole sono, in
genere, ben attrezzate di laboratori, aule di
informatica, biblioteche e palestre. Per gli studenti AFS la scuola organizza un corso intensivo
di lingua cinese per primi 3 mesi del programma.
E’ possibile che alcuni studenti vengano iscritti
in una “boarding school”, se il fratello o sorella
ospitante frequenta questo tipo di scuola. In tal
caso, si trascorre la settimana presso la scuola,
pernottamenti inclusi, e si raggiunge la famiglia
nei weekend e durante le vacanze.
Programma annuale: la vita in famiglia
Quando ero in Italia non riuscivo ad immaginare come sarebbe
stata la mia vita qui, e adesso che sono in Cina, non riesco a trovare le parole per spiegare quello che mi succede. Tuttavia, non
è un’espressione gonfiata quando dico ai miei amici che “la Cina
mi si è infiltrata sotto le unghie e ha rapito il mio modo di pensare"... Da straniera in Cina, ho capito che la cosa che più affascina noi stranieri è la consapevolezza di non potere mai svelare del
tutto la cultura cinese, nonostante si possa imparare tanto. Mi
piace pensare che qui noi stranieri giochiamo a nascondino, a
volte si cerca e a volte si è cercati, a volte non si trova nei posti
in cui si cerca, a volte basta solo uno sguardo per capire dove la
cultura cinese si nasconde. È vero che per un cinese un occidentale sarà sempre un wai guo ren (straniero), ma è proprio questo
il bello: i cinesi si avvicinano ancora incuriositi agli stranieri e li
trattano come ospiti graditi, il loro sforzo per cercare di capire gli
occidentali è grande sotto molti aspetti, anche perché queste due
culture a volte sono davvero molto distanti (provate a pensare a
quanto noi italiani sappiamo di loro: quasi niente). Allo stesso
modo, da ospite occidentale, ho imparato pian piano a spogliarmi di tutto, ad essere pronta ad accettare quello che la Cina mi
offre, a darle tutto quello che mi chiede. Ho imparato a fare silenzio, ad entrare in punta di piedi, lentamente, come i cinesi stessi mi hanno augurato... Molto spesso non è facile, certe volte non
ci riesco, certe volte ho bisogno di tempo, ma è una cosa molto
speciale e davvero gratificante. La cosa più bella della Cina sono
i cinesi: ho riscoperto il piacere di stare con le persone, un piacere che noi in Italia stiamo purtroppo perdendo giorno dopo
giorno. È bello essere fermata per strada e chiacchierare con la
gente, bere un semplice bicchiere di acqua calda mentre si aspetta la sera, fare tai ji con un gruppo di vecchietti, ridere con i miei
compagni perché quando non capisco faccio delle espressioni
strane... La Cina è questo e molto, molto altro. Spero di avervi
stuzzicato un po’ per trovare la voglia di metterla tra le vostre
scelte, perché vi assicuro che ne vale la pena...
Marta
La famiglia e la scuola sono il punto di riferimento per i giovani cinesi. La scuola è molto
impegnativa e gran parte del tempo libero viene
impiegato per studiare e fare i compiti. La famiglia è generalmente di tipo tradizionale e nelle
aree rurali è possibile che genitori, figli e nipoti
vivano sotto lo stesso tetto. Nelle città, il nucleo
familiare è generalmente formato dai genitori e
da un figlio che vivono in appartamenti di
dimensioni piuttosto modeste (accade spesso
che gli studenti AFS debbano dividere la stanza
con il fratello o la sorella ospitanti). I genitori
sono piuttosto severi e protettivi nei confronti
dei figli: esigono obbedienza delle regole familiari e un buon andamento scolastico. I ragazzi
si riuniscono con la famiglia per la cena e trascorrono le serate studiando o facendo i compiti. La dieta cinese varia a seconda delle regioni e si basa sul consumo di verdure, riso, pasta, soia, carne
e pesce, pertanto è possibile trovare famiglie disposte ad ospitare studenti vegetariani. Gli
sport più amati sono il ping-pong, le arti marziali, il calcio, il basket, la pallavolo e la danza. Per u
lt
onli eriori i
Nel tempo libero i ragazzi frequentano i coetanei (in genere dello stesso sesso), vanno al
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cinema, praticano sport, guardano insieme la tv, ecc. E’ importante sapere che non è pos- pag. 9 sulla C ormazio
di q
uest ina ved ni
sibile trovare famiglie disposte a ospitare fumatori e non è consentito fumare indossani
om
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do la divisa scolastica. Inoltre non è facile garantire un abbinamento per
ale
studenti che richiedono l’accesso a funzioni religiose. Durante il programPer saperne di più...
ma annuale i Centri locali potrebbero organizzare gite ed attività facoltaMartina Vurruso (estivo)
tive, il cui costo sarà a carico dello studente.
Caltanissetta, 331 6244115
Federico Medici (estivo)
Chiaravalle (AN), 335 1499657
Nicole Beretta (annuale)
Biassono (MI), 333 7630584
Riccardo But (estivo)
Trieste, 345 3037249
Andrea Francesco Casari (annuale)
Castelgomberto (VI), 346 3239422
Federica Del Pasqua (estivo)
Colle Val dElsa (SI), 335 1759506
Chiara Pratelli (annuale)
Firenze, 334 3207239
61
sh
Birmania
Laos
Thailandia
Vietnam
Hong Kong
www.afs.hk
Hong Kong è una città-stato molto moderna: affollata, sempre attiva, eccitante e rumorosa; il suo
porto è uno dei più trafficati al mondo. Milioni di persone vivono e lavorano qui ed hanno reso
famosa la città come uno dei più grandi centri commerciali e finanziari di tutta l’Asia. La popolazione è per la maggior parte cinese, anche se si trovano quotidianamente persone che provengono da molti altri Paesi del mondo. Dopo un secolo e mezzo di amministrazione britannica, dal 1°
luglio 1997 Hong Kong è diventata parte della Cina, anche se mantiene una notevole autonomia
politica ed amministrativa. Fanno parte di Hong Kong l’Isola Hong Kong, la penisola di Kowloon
e altre isolette di carattere montuoso. La lingua ufficiale è il cantonese, anche se l’inglese è una
“seconda lingua” in uso in tutta la città.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-09-1995
28-02-1998
metà agosto
fine giugno
Il programma
Intercultura organizza a Hong Kong un programma di tipo annuale. Il programma prevede l’ospitalità presso una famiglia e la frequenza di un Istituto superiore. Gli studenti incontrano le loro famiglie
all’arrivo nel Paese. Nei giorni seguenti, gli studenti partecipano ad un incontro di cinque giorni volto
a prepararli allo stile di vita, al sistema scolastico e alla cultura di Hong Kong. Tre altri incontri vengono
organizzati durante l’anno: un breve incontro un mese dopo l’arrivo per verificare l’andamento dell’esperienza, uno nel mese di dicembre con lo scopo di dar modo ai ragazzi di confrontarsi e di valutare le
loro esperienze, l’ultimo incontro alla fine del programma, nel mese di maggio, per fare una verifica finale dell’esperienza e per preparare gli studenti al rientro a casa. AFS organizza altre interessanti attività sia
per i ragazzi che per le famiglie ospitanti: in passato sono stati organizzati un party di Natale, il
Capodanno cinese, il Dragon Boat Race. AFS Hong Kong organizza lezioni obbligatorie di cantonese per
tutti gli studenti: un corso intensivo nella prima settimana dopo l’arrivo e due ore a settimana per tutto
il primo mese di permanenza.
La scuola
Il sistema scolastico di Hong Kong è molto impegnativo. Gli studenti AFS devono essere molto
motivati e impegnarsi sia nell’apprendimento della lingua che nell’inserimento scolastico, dimostrando interesse e volontà di apprendere. Gli studenti sono tenuti ad avere un rendimento molto alto, per
questo talvolta viene richiesta una lettera di raccomandazione dello studente da parte della scuola italiana. Le lezioni si tengono quasi sempre in cantonese, anche se alcune scuole offrono l’opportunità
di seguire alcune materie in inglese. L’anno scolastico inizia a settembre e termina a giugno. Gli inse-
62
gnanti sono piuttosto severi e pretendono rispetto e costante impegno dagli studenti. Gli istituti superiori prevedono indirizzi prevalentemente scientifici o artistici e gli studenti AFS sono generalmente
inseriti al penultimo anno di scuola. Le scuole offrono spesso attività extrascolastiche: atletica, volano, calcio, squash, nuoto, club di teatro, di danza, di musica, ecc. La divisa scolastica è obbligatoria
ed il costo è a carico del partecipante. È vietato fumare a scuola o con indosso l’uniforme scolastica,
pena addirittura l’espulsione da scuola. E’ responsabilità degli studenti AFS far presente da subito alla
scuola in Hong Kong le loro eventuali necessità come il rilascio di certificati, pagelle, attestati o lettere, perché la scuola
possa organizzarsi in tempo.
La vita quotidiana, la famiglia e il tempo libero
La famiglia è considerata molto importante nella cultura di
Hong Kong. I genitori spesso lavorano entrambi, anche fino a
tardi, e capita che siano i nonni a prendersi cura dei figli. Data
la scarsità di spazio e il sovraffollamento di Hong Kong, gli
appartamenti sono spesso di piccole dimensioni: per questo gli
studenti AFS solitamente dividono la camera con i fratelli ospitanti e devono assolutamente tenere in ordine le loro cose. La
dieta consiste in riso, pesce, uova, carne e verdura cucinate quasi
sempre in stile cantonese. Gli studenti AFS sono incoraggiati
dall’associazione a fare attività di volontariato, perché questo
permette loro di inserirsi al meglio nella comunità ospitante, di
conoscere più approfonditamente la realtà di Hong Kong e di
fare amicizie al di fuori dell’ambiente scolastico. La città di Hong
Kong è molto ben servita dai mezzi di trasporto pubblici, ciò
permette agli studenti di muoversi con facilità e sicurezza.
È impossibile trovare famiglie disposte a ospitare fumatori
e molto difficile abbinare studenti vegani. Non è possibile ospitare ragazzi con forti restrizioni alimentari o mediche (celiaci,
diabetici, asmatici, disturbi psichici, cardiaci, ecc.). Le famiglie
chiedono che gli studenti non siano alti più di 175 cm a causa
delle dimensioni ridotti delle case e dei letti.
Io ci sono stato...
Per saperne di più...
Alvin Emraz (annuale)
Ancona, 348 4952146
Elodie Cardonnet (annuale)
Acireale (CT), 340 8743888
Ludovico Calabrese (annuale)
Modena, 345 0343038
Federico Gatti (annuale)
Mandello del Lario (LC), 331 4149728
Ad Hong Kong ho vissuto
un'esperienza unica e
sicuramente indimenticabile grazie alla borsa di studio di
Intercultura. Si tratta di un’esperienza complessa, controversa e
speciale, difficile da sintetizzare in poche frasi. Penso che la cosa
più bella per me sia stata uscire dal mio “piccolo mondo", penetrare in una cultura completamente differente, sentirne i sapori,
gli odori, i suoni, i pensieri, i festival, le tradizioni, i colori, le
forme, i volti, i movimenti... Essere a contatto con persone culturalmente diverse da noi, ci fa capire che al mondo ci sono infiniti modi di interpretare le cose, di reagire, infinite credenze e
ideologie, modi di vedere la realtà che ci circonda. Hong Kong è
un luogo unico nel suo genere, una città divisa tra Oriente e
Occidente, dove da una parte si è immersi in un'affascinante aria
di internazionalità, mentre dall'altra si sente la onnipresenza di
una grande cultura piena di tradizioni come è quella cinese. Io
vorrei tanto incitare i ragazzi che scelgono i Paesi di destinazione a fare delle scelte un po’ più coraggiose, Paesi più “strani"...
perché ragazzi, là fuori c'è un mondo che voi non potete nemmeno immaginare, e sta a voi scoprirlo!
Vukasin
63
Corea N.
Giappone
Giappone
www.afs.or.jp
Corea S.
Il Giappone, unico impero
rimasto al mondo, è composto da una striscia di quattro
isole principali situate
nell’Oceano Pacifico occidentale: Honshu, Hokkaido,
Shikoku e Kyushu. Queste
isole costituiscono quasi il
98% del Paese, cui si affiancano altre 6.800 isole minori. Il clima può essere considerato generalmente temperato, con estati calde e
umide e inverni freddi.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
Estivo
01-04-1996
01-07-1995
31-03-1998
31-05-1998
metà agosto
metà giugno
metà luglio
agosto
I programmi
Intercultura offre in Giappone un programma annuale ed uno estivo.
Il programma annuale prevede l’ospitalità in una famiglia giapponese e la frequenza di una scuola superiore. In Giappone l’anno scolastico inizia ad aprile e termina a marzo dell’anno successivo, ma
può subire variazioni a seconda della regione nella quale i partecipanti sono ospiti. I ragazzi che partecipano al programma seguono il secondo semestre dell’anno in corso al momento del loro arrivo per
poi proseguire con il primo semestre dell’anno scolastico successivo. Il programma estivo, invece, prevede, oltre all’ospitalità in una famiglia giapponese, un corso di lingua intensivo.
Un anno nel Paese del sol levante…
All’arrivo all’aeroporto, i ragazzi vengono accolti dai volontari e dallo staff
di AFS Giappone per un primo orientamento della durata di 3 giorni, durante
il quale ai ragazzi vengono forniti i primi rudimenti di lingua e cultura giapponese, insieme ai contatti di riferimento ai quali i ragazzi possono rivolgersi
nel corso dell’esperienza. 1-2 mesi dopo l’arrivo, i ragazzi partecipano a un
secondo incontro, organizzato a livello locale, che serve ad approfondire le
tematiche del primo incontro nonché a verificare l’adattamento dei ragazzi alle
famiglie ospitanti e al nuovo ambiente. A questo incontro ne segue un terzo
che si svolge solitamente durante le vacanze invernali (dicembre/gennaio) ed è
organizzato, a livello locale, dai volontari per valutare insieme agli studenti
l’andamento dell’esperienza e sostenere i ragazzi nel loro proseguimento. Qualche settimana prima
della partenza è previsto un breve incontro di valutazione finale e di preparazione al rientro a casa.
AFS Giappone prevede anche altre attività opzionali durante il corso dell’anno il cui costo è a
carico dei partecipanti.
…o sei settimane
64
Intercultura offre in Giappone un programma di tipo estivo della durata di sei settimane. Il programma prevede l’ospitalità in una famiglia giapponese e la frequenza di un corso di lingua intensivo.
La partenza avviene a fine giugno e il rientro a agosto. All’arrivo all’aeroporto i ragazzi possono proseguire immediatamente per Tokyo, Osaka, Nagoya, Fukuoka o Sapporo, a seconda della località dove
verranno ospitati. Una volta giunti a destinazione, i ragazzi sono accolti dai volontari per un corso di
orientamento della durata di 2-3 giorni, al termine del quale raggiungono la famiglia ospitante.
Durante il primo periodo i ragazzi frequentano un corso di lingua intensivo di circa 80 ore tenuto da
insegnanti madrelingua, qualificati per l’insegnamento del giapponese agli stranieri. Le lezioni si tengono dal lunedì al venerdì e i ragazzi vengono divisi a seconda del livello di conoscenza della lingua.
Nel restante periodo i ragazzi partecipano ad attività organizzate da AFS. Sono previste attività
studiate per conoscere meglio la cultura e la storia del Paese,
escursioni, gite culturali, attività sportive e linguistiche. Ogni giorno, gli studenti avranno tempo libero da dedicare alla famiglia e
ai nuovi amici giapponesi.
La vita in Giappone
La cultura giapponese è oggi molto varia e sfaccettata: consiste in un affascinante mix di antico e moderno, di orientale e
occidentale. Il Giappone è un Paese in cui tradizioni millenarie
convivono con modernità e tecnologia, creando un ambiente culturalmente stimolante. I giapponesi sono molto ospitali e fanno
della gentilezza e della disponibilità un punto di forza. La famiglia è un’istituzione fondamentale nella società. I genitori sono
protettivi con i figli e si aspettano da loro rispetto delle regole e
obbedienza. Il tempo che i ragazzi AFS trascorrono con la famiglia ospitante deve essere sfruttato per conoscere a fondo la cultura nipponica e per esercitarsi con la lingua. Gli studenti AFS trascorrono il loro tempo libero in famiglia, partecipano ad attività
organizzate dall’associazione e si incontrano con i nuovi amici
giapponesi per uscire, andare a far compere, mangiare fuori o
andare al cinema.
Non è possibile trovare famiglie disposte a ospitare
fumatori (in quanto illegale per i minori di 20 anni) e non è
possibile abbinare studenti vegetariani, vegani, con allergie o
condizioni mediche particolari.
La scuola
La scuola ha un ruolo fondamentale per i giovani giapponesi,
poiché vi trascorrono gran parte della giornata. E’ importante per
gli studenti stranieri partecipare attivamente alle lezioni e alle attività extrascolastiche per farsi nuovi amici ed integrarsi al meglio nel
nuovo contesto. È pratica comune per gli studenti giapponesi andare a scuola in bicicletta e ci si aspetta che lo facciano anche i nostri
studenti, che spesso potranno chiedere una bici in prestito alla
famiglia ospitante. Le lezioni si svolgono dalle 8.30 alle 15-15.30 e
dal lunedì al venerdì e, in alcuni casi, anche il sabato mattina. Le
materie studiate oltre a quelle tradizionali sono: recitazione, studi
sociali, calligrafia, fotografia, arte, disegno, ikebana (disposizione
artistica dei fiori), musica, cerimonia del tè, cucina e molte altre. La
scuola è molto impegnativa. Il rapporto con i professori è molto formale, sia all’interno che all’esterno della scuola. Le classi sono in
genere piuttosto numerose (30-40 studenti). Le scuole giapponesi
prevedono che gli studenti indossino la divisa scolastica (talvolta
anche per il programma estivo), il cui costo è a carico del partecipante. Alcune scuole possono offrire lezioni aggiuntive di giapponese ai ragazzi stranieri nel primo periodo. Ricordiamo che in
Giappone piercing e tatuaggi non sono accettati e sono vietati
per legge in tutti i luoghi pubblici (scuole, piscine, palestre, ecc.).
Io ci sono stato...
Il Giappone è un Paese straordinario, ricco di
contraddizioni che ne sottolineano l’unicità e la
magia. Tradizione e modernità si sposano
magnificamente dando vita ad un’atmosfera
particolare, contemporaneamente fredda e
accogliente. Là vi è un modo completamente
diverso dal nostro di concepire i rapporti personali. Cosa per noi italiani quasi del tutto
inconcepibile, si mantiene una certa distanza
tra le persone, che, nonostante le apparenze,
non è assolutamente sinonimo di distacco e
freddezza. È incredibile come i giapponesi
riescano a farti percepire di volerti bene senza
ricorrere al contatto fisico diretto. La privacy e
tutto ciò che concerne l’intimità di una persona vengono rispettate e tenute fortemente in
considerazione. Per aggiungere un aneddoto
divertente posso dire che in Giappone ho scoperto il WC elettronico e profumato con lavaggio incorporato… Casa mia ne era dotata!
Anche esprimersi a gesti con gran parte della
mia famiglia ospitante, che non parlava l’inglese, con l’inconveniente di essere frequentemente fraintesa, può venire considerata un’esperienza notevole. Con il senno di poi posso
dire che mi è stata utile, tuttavia sul momento,
almeno talvolta, mi sentivo priva della facoltà
di farmi capire, come un neonato che non riesce
a parlare. In ogni caso il bimestre che ho trascorso in Giappone l’estate scorsa lo considero
uno dei periodi più entusiasmanti della mia
breve vita. Credo di essere maturata e di aver
conosciuto meglio me stessa e le mie possibilità sia nel corso di quei due mesi che durante
l’intero anno che li ha preceduti.
Clelia
Per saperne di più...
Sergio Cifali (annuale)
Venezia, 348 8913171
Michela Occhioni (estivo)
Mogliano Marche (MC), 333 2640739
Francesca Gonnella (estivo)
Potenza, 333 3665605
Cesare Ursini (annuale)
Adelfia (BA), 329 6750905
Martina Neglia (annuale)
Bagheria (PA), 327 2121733
65
Ne
pa
l
India
Bangladesh
Birma
India
www.afs.org.in
Affascinante per i suoi colori, la sua musica e le sue tradizioni.
Rinomata per lo sviluppo economico e perché possiede uno dei sistemi scolastici più rigorosi al mondo. L’India è incredibilmente varia per
via delle numerosissime etnie e le culture diverse che racchiude nel
suo territorio. È la seconda nazione più popolosa al mondo, dopo la
Cina, ed è sede della più grande democrazia (Repubblica Federale) con
più di un miliardo di cittadini. Ha 23 lingue ufficiali, tra cui l’hindi e
l’inglese ed è uno tra i più vasti stati dell'Asia meridionale, in cui
modernità e tradizione si accavallano e dove anche la convivenza pacifica tra persone di religioni diverse è una realtà. Il clima è assai vario:
tropicale e subtropicale, con temperature estive che possono superare
i 40° C. La stagione delle piogge monsoniche, che interessa l’intero
territorio indiano con varia intensità, dura da maggio a settembre.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-01-1996
31-12-1997
luglio
maggio
AFS India
AFS India opera dal 2005. Oggi conta 16 Centri locali sparsi in tutto il territorio, dall’India del nord,
più tradizionale e conservatrice, all’India del sud che a prima vista presenta scenari più occidentalizzati, anche se basta uscire dal centro delle grandi città per imbattersi di nuovo nelle famose vacche sacre
che vagano nelle strade brulicanti di mille attività disparate e, purtroppo, anche di tanta povertà.
Il programma
All’arrivo in India, gli studenti sono accolti dai volontari e i rappresentanti dello staff di AFS India
che organizzano un campo di orientamento della durata di circa 2 giorni, durante il quale vengono passati in rassegna tanti aspetti della cultura locale, dal sistema scolastico alla vita in famiglia, dalla religione agli usi e costumi e altre informazioni pratiche sul funzionamento del programma AFS. Poi si raggiungono i Centri locali e le famiglie ospitanti: spesso il trasferimento avviene in aereo, viste le grandi
distanze che caratterizzano il Paese. All’arrivo, è richiesta ai ragazzi un’ottima conoscenza dell’inglese,
che è la lingua utilizzata nelle scuole nonché ampiamente diffusa anche in famiglia e in numerosi altri
contesti. I returnees indiani (i ragazzi appena tornati dal programma annuale all’estero) e i loro genitori
diventano molto frequentemente volontari di AFS. Questo forte legame tra AFS e le famiglie coinvolte
nel programma aiuta a gestire le differenze interculturali e le fasi iniziali di adattamento e integrazione
nella nuova comunità ospitante. Alcuni mesi dopo l’arrivo, AFS India organizza un incontro a livello
regionale per gli studenti che partecipano al programma nella stessa area geografica o nelle regioni limitrofe, con il fine di valutare l’andamento dell’esperienza. Come per gli altri programmi, è previsto un ultimo incontro a livello nazionale, pochi giorni prima della partenza, durante il quale gli studenti esprimono una valutazione dell’esperienza appena conclusa e si preparano al rientro nel Paese di origine.
La scuola
66
Fino al decimo anno gli studenti seguono un percorso comune in tutte le scuole indiane, studiando materie di base. Nell’11° anno, gli studenti indiani scelgono uno
dei tre percorsi di specializzazione che conducono all’università: scientifico, umanistico o economico. Il ramo scientifico (che comprende materie come fisica, chimica,
matematica, biologia, informatica e inglese) è quello più prestigioso e più impegnativo. Il ramo economico commerciale prevede, oltre allo studio della lingua inglese,
anche matematica, economia e contabilità. Il ramo umanistico-artistico include tra
l’altro storia, geografia, sociologia, scienze politiche e psicologia (oltre all’inglese).
Non tutte le scuole, però, offrono gli stessi insegnamenti e quindi all’inizio del programma gli studenti dovranno scegliere le materie da frequentare, e dovranno verificare con i loro tutor il percorso scolastico più adatto. La giornata a scuola comincia
al mattino presto e si apre con una sessione di preghiera e il benvenuto del preside.
Dopo la pausa pranzo si rientra a scuola fino alle 4 del pomeriggio circa. Il calendario scolastico indiano è diverso rispetto all'Italia, con lievi variazioni tra il nord e il sud
del Paese. I partecipanti ai programmi di scambio vengono inseriti nel corso dell’11°
anno e proseguono gli studi con gli stessi compagni nella prima parte del 12°
anno. Gli studenti indiani non sono ancora molto abituati alla presenza di compagni di scuola stranieri per cui, soprattutto all’inizio, c’è molta curiosità e
attenzione verso i nuovo arrivati. Spesso nelle scuole indiane è obbligatorio
l’uso della divisa scolastica, il cui costo è a carico del partecipante.
Vita in famiglia e tempo libero
La popolazione indiana è un mix di svariati gruppi etnici, culture e religioni diverse. È quindi molto difficile parlare in termini generali. La famiglia
rappresenta il cuore della società indiana e spesso il concetto di “famiglia allargata” oltre al giro di parenti più stretti (zii, nonni, nipoti, eccetera) si estende a gradi di parentela molto lontani, per
noi decisamente insoliti. Alle decisioni più importanti della famiglia partecipano anche i parenti: tutti i componenti
sentono con orgoglio l’appartenenza al proprio nucleo familiare e fanno attenzione a tutelarne la reputazione all’esterno. Questa fitta rete di legami caratterizza anche il sistema sociale indiano: capita spesso che in circostanze esterne alla famiglia, gli indiani si relazionino tra di loro ponendo attenzione alle origini familiari del proprio interlocutore, al luogo in cui vive, al giro di parentela e amicizie che ha. Per gli studenti di Intercultura entrare a far parte di una
famiglia indiana vuol dire, quindi, inserirsi fin da subito in una straordinaria rete di rapporti e affetti, ma vuol dire
anche assumersi l’impegno di rispettare i membri della famiglia e di non deluderne le aspettative. Fino ad alcuni anni
fa era frequente che le donne non lavorassero, per cui molte mamme ospitanti hanno la possibilità di dedicare molto
tempo alla casa e ai figli. Questo aspetto sta però velocemente cambiando e le ragazze, terminati gli studi, si inseriscono sempre più spesso nel mondo lavorativo. Generalmente i figli maschi godono di più libertà rispetto alle femmine, ma è comunque necessario per tutti chiedere sempre ai genitori il permesso per uscire o per fare attività fuori dall’ambito scoIo ci sono stato...
lastico. Di norma esiste la possibilità di partecipare a diverse attiviCiao a tutti! Sono arrivata a destinazione: atterraggio a
tà all’interno o all’esterno della scuola. Corsi di yoga o di meditaNew Delhi il 6 luglio! Appena usciti pensavamo di
zione, di ceramiche e artigianato, di danze locali o di lingue locali
schiattare dal caldo... in tre secondi sembravamo reduci
sono molto diffusi e di solito molto economici. Poi ci sono le tradida un bagno turco! E’ molto umido in questo periodo perzioni locali, soprattutto i festival e i matrimoni caratterizzati da cenchè si avvicinano i monsoni. Dei taxi ci hanno portato
tinaia di invitati, a cui prima o poi partecipano anche gli studenti
fino all’albergo e così abbiamo visto per la prima volta le
stranieri vista l’estensione dei rapporti familiari.
strade di qui... mi dispiace sfatarvi un mito, ma gli
La dieta indiana è molto varia e prevalentemente vegetariana:
indiani non guidano sulla sinistra: guidano in mezzo alla
per questo sono parecchie le famiglie che osservano una dieta rigostrada! Per questo qualsiasi mezzo di trasporto è dotato
rosamente vegetariana e quindi anche gli studenti ospitati devono
di un ottimo clacson... più casino fai meno sono i rischi.
essere disponibili a non consumare carne e pesce in casa. Non è
Siamo rimasti all’albergo per tre giorni, facendo orientapossibile però ospitare ragazzi intolleranti al lattosio o che non
tion, ma abbiamo passato anche molti momenti coi
mangiano prodotti lattieri, poiché il latte e i suoi derivati sono alla
volontari che erano disponibilissimi a rispondere a qualsiasi dubbio. Adesso sono a Pune, nella mia nuova casetbase dell’alimentazione indiana. I teenagers indiani, diversamente
ta e sto incominciando a conoscere la mia nuova famida quelli occidentali, non sono soliti fare tardi la sera e questo vale
glia. La mamma è una tipa molto attiva, tiene un sacco
soprattutto per le
di corsi d’arte, ma allo stesso tempo mi ha già insegnaragazze, verso le quali
to a cucinare qualcosa e le prime parole di mahrati
si tende ad essere più
(baji=verdura, puri=ciapati, baht=riso, batata=patata... sì
protettivi. Nella culinsomma di sicuro non muoio di fame!). La vita qui
tura indiana il fumo e
comincia molto presto: dalle sette in poi si sentono auto,
il consumo di alcolici
clacson, grida e qualcuno che canta... in più la mia stannon sono assolutaza è quella dove tengono la puja, ovvero il loro “altare” e
mente accettati, né
la mattina alle sette il papà fa le sue preghiere. In cosa
per gli adulti, né tanconsistono? Beh io so solo che si accompagnano con il
suono di un campanello (la cosa dura circa 5 minuti)...
tomeno per gli adoleottima sveglia! No a parte gli scherzi mi trovo molto bene
scenti, in particolare
e non mi sento ancora homesick... soprattutto quando mi
se ragazze.
Per saperne di più...
Carlos Marchesini (annuale)
Sona (VR), 340 1691955
sento coinvolta nella vita familiare e ho l’opportunità di
chiacchierare. Ho anche un fratello della mia età che è
appena tornato dall’America con AFS USA... Exchange
student fresco fresco! Un salutone.
Elonara (come mi chiama la mia mamma ospitante)
Giuditta Mazzi (annuale)
Bussolengo (VR), 346 0850624
Francesca Tamburelli (annuale)
Almese (TO), 347 1809574
Francesca Spigarolo (annuale)
Albiolo (CO), 347 2392742
Tiago Bozzola (annuale)
Chivasso (TO), 392 9102199
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TAILANDIA
VIETNAM
CAMBOGIA
Malesia
MALESIA
INDONESIA
www.afs.org.my
La Malesia si trova nel sud-est asiatico proprio a nord dell’equatore. Uno tra i Paesi più affascinanti, soprattutto per coloro che amano i paesaggi naturali: la Malesia racchiude nelle
sue foreste alcune tra le più spettacolari specie vegetali e animali esistenti al mondo; le sue foreste, di tipo equatoriale,
coprono i tre quarti della sua superficie per un'area grande più
o meno quanto l'intero Regno Unito. La foresta equatoriale
malese è, infatti, la più antica del mondo. Per quanto riguarda
i suoi abitanti, la Malesia ospita una compagine umana piuttosto varia che però non risente di particolari tensioni etniche.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-01-1996
31-12-1997
metà luglio
metà luglio
Il programma
Intercultura offre in Malesia un programma di tipo annuale. Il programma prevede l’inserimento
in famiglia e la frequenza di una scuola nella comunità ospitante. Al loro arrivo all’aeroporto di Kuala
Lumpur i ragazzi vengono accolti dai volontari per un primo incontro di orientamento, nei pressi della
città, della durata di 3-4 giorni circa. Durante l’incontro vengono date informazioni sulla vita e la cultura in Malesia; si tiene inoltre un breve corso introduttivo di lingua malese e una visita alla città di
Kuala Lumpur. Il secondo incontro, della durata di 2 giorni, si svolge dopo circa due mesi dall’arrivo,
a livello locale. Il terzo si svolge nel mese di dicembre ed
ha la durata di 3 giorni; questi incontri intermedi hanno lo
scopo di monitorare l’esperienza ancora in corso ed affrontare eventuali difficoltà dei ragazzi. L’ultimo incontro, di 3
giorni, ha luogo nel mese di maggio e ha lo scopo di riesaminare l’esperienza che sta per concludersi e di preparare i
ragazzi al rientro a casa. AFS Malesia può organizzare gite
facoltative i cui costi sono a carico dei partecipanti. E’
essenziale conoscere l’inglese di base per facilitare la
comunicazione nel primo periodo.
Il sistema scolastico
68
Il sistema scolastico malese è diverso rispetto a quello italiano: la scuola inizia infatti a gennaio e finisce a
novembre. Per questo motivo, gli studenti italiani frequentano la scuola dalla metà del terzo quadrimestre, seguito
da un periodo di vacanza tra novembre e dicembre, per poi
riprendere le lezioni all’inizio dell’anno scolastico successivo. Gli studenti proseguono il loro corso di
studi con gli stessi compagni con i quali hanno iniziato al momento dell’arrivo. A discrezione della
scuola, vengono solitamente inseriti al penultimo o all’ultimo anno della scuola superiore. Le lezioni
si svolgono dalle 7.30 alle 13.30 circa. Se previste, le lezioni pomeridiane iniziano alle 13.30 e si concludono alle 18.30. Gli studenti AFS partecipano solitamente alle lezioni mattutine, in modo da poter
prendere parte ad eventuali attività extracurriculari pomeridiane. Le lezioni vanno dal lunedì al venerdì, fatta eccezione per quelle regioni in cui il venerdì è festivo, dove si svolgono dalla domenica al
giovedì. I corsi si tengono in lingua malese. A scuola è obbligatorio indossare l’uniforme, i cui costi sono a carico del partecipante. E’ severamente vietato fumare a scuola o indossando la divisa scolastica, pena l’espulsione dalla scuola e dal
programma. La scuola malese offre diverse attività extra-curriculari quali corsi di fotografia, musica, canto corale, computer ecc. La scuola ha un ruolo fondamentale nel processo
educativo e morale dei giovani malesi. Da parte degli studenti stranieri ci si aspetta un impegno serio e costante e un forte
impegno nell’imparare le lingue locali (Bahasa Malaysia,
Mandarino, Tamil, etc, a seconda delle regione ospitante).
La vita in una pacifica società multiculturale
Non è facile descrivere una tipica famiglia malese data la
presenza sul territorio di diverse etnie quali quella cinese,
indiana e, appunto, malese, ognuna con le sue radici culturali e le sue abitudini. La famiglia è comunque un'istituzione
molto importante per qualunque etnia ed è per questo che
molti malesi vivono in famiglie allargate; è frequente che lo
studente AFS condivida la stanza da letto con un fratello o
sorella dello stesso sesso. Il rispetto per le persone adulte e
anziane in particolare è molto forte e non è pensabile che ci
si rivolga a loro usando il nome di battesimo. Il capo famiglia
è solitamente il padre, mentre la madre e i figli si occupano
della casa e delle faccende domestiche. I malesi sono molto
attenti all’etichetta ed evitano atteggiamenti considerati sconvenienti, soprattutto in pubblico; sono protettivi ed esigono il
rispetto delle regole familiari e del coprifuoco concesso ai figli,
come ogni altra famiglia. Ci si aspetta che gli studenti partecipino alle attività familiari, inclusi i lavori domestici. Isolarsi o chiudersi nella propria stanza è considerato inopportuno e maleducato, come l’uso prolungato di internet. La Malesia ha una cucina molto
varia che spazia dai cibi speziati ed esotici simili ai piatti indiani, ai cibi cinesi e piatti tipici portoghesi e Nyonya.
Fumare è illegale per i minori
di 18 anni ed è
mal visto dalla
popolazione locale. Per questo
motivo non è possibile trovare delle
famiglie disposte
ad ospitare fumatori. Gli adolescenti amano lo
sport, soprattutto
il calcio, il badminton, le arti
marziali e gli sport
acquatici. I ragazzi
che vivono in città
sono soliti incontrarsi per andare al
cinema o passeggiare nelle vie del
centro, anche se
Per saperne di più...
dedicano la maggior parte del
Aleksander Bruss (annuale)
Per
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tempo allo studio.
Trieste, 349 3358251
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Gli studenti AFS
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di q Malesi azioni
vengono ospitati
Anna Gioli (annuale)
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in ogni parte del
Botticino (BS), 339 4340880
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Paese, prevalentemente in piccoli
Veronica Porru (annuale)
centri o zone ruraPiacenza, 366 5297746
li meno servite dai
mezzi pubblici.
69
irmania
Laos
Thailandia
Vietn
Thailandia
www.afsthailand.org
La Thailandia è situata nel Sud-Est asiatico ed è costituita da una
lunga penisola che separa la baia del Bengala dal golfo di
Thailandia. Percorsa da un'ampia rete di fiumi e canali, può essere divisa in quattro regioni: la grande Pianura Centrale, l’altopiano del Nord-Est (Korat Plateau), le montagne del Nord e la foresta tropicale del Sud. Il clima è tropicale con temperature che
oscillano tra i 19°C e i 38°C. Si possono distinguere tre stagioni:
la stagione calda (da marzo a maggio), la stagione delle piogge (da
giugno a ottobre) e la stagione fresca (da novembre a febbraio).
Circa il 20% della popolazione vive a Bangkok, la capitale. La lingua ufficiale è il Thai. Il 95% della popolazione è buddista e la
libertà religiosa è garantita dalla costituzione.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
Semestrale
Bimestrale
01-06-1995
01-06-1995
01-06-1995
30-06-1997
30-06-1997
30-06-1997
luglio
luglio
luglio
maggio
metà dicembre
agosto
I programmi
Intercultura offre in Thailandia tre programmi: annuale, semestrale e bimestrale. Tutti i programmi
prevedono l’ospitalità presso una famiglia thailandese e la frequenza di una scuola superiore. L’anno scolastico in Thailandia inizia a metà maggio e termina a marzo dell’anno successivo. Per questo motivo gli
studenti italiani che partecipano al programma annuale iniziano la scuola ad anno scolastico già in corso.
E’ previsto un breve periodo di vacanza a ottobre e alcuni giorni per ricorrenze nazionali. La rete dei volontari Thailandesi è molto efficiente e il loro lavoro decisamente accurato.
Un anno o un semestre in Thailandia
All’arrivo all’aeroporto di Bangkok i partecipanti vengono accolti dallo staff e dai volontari di AFS
Thailandia per un primo incontro di orientamento della durata di 3-4 giorni condotto in inglese. Nel corso
del campo, i ragazzi si avvicinano alla cultura, alle usanze e ai costumi thailandesi e iniziano a familiarizzare con la lingua thai. Al termine di questo incontro i ragazzi raggiungono le famiglie ospitanti. Nel corso
dell’anno si susseguono altri incontri di orientamento: il primo di questi ha luogo a livello locale, uno o
due mesi dopo l’arrivo in Thailandia, e ha lo scopo di approfondire alcuni aspetti della cultura thai e di permettere ai ragazzi di comprendere meglio le usanze di questo popolo estremamente legato alla tradizione,
con il fine di agevolare l’adattamento.
Il secondo campo (solo per il programma annuale) si svolge, sempre a livello locale, dopo 5-6 mesi
dall’arrivo dei ragazzi, con l’intenzione di valutare l’andamento dell’esperienza.
L’ultimo incontro è previsto per tutti un paio di giorni prima della partenza (dicembre per il semestrale; maggio per l’annuale) e intende far riflettere i ragazzi sull’esperienza trascorsa e prepararli al rientro.
Generalmente gli assistenti si occupano del corso di lingua dando lezioni ai ragazzi già dalla prima settimana dall’arrivo. Le lezioni sono di carattere intensivo nel corso del primo periodo, per andare a diradarsi
man mano che gli studenti imparano e acquisiscono un livello linguistico soddisfacente. I Centri locali organizzano indipendentemente varie attività come gite, feste e corsi di cucina. Queste
sono attività facoltative il cui costo potrebbe essere a carico dello studente.
Il programma bimestrale
70
I ragazzi italiani avranno la possibilità di trascorrere due mesi in Thailandia.
Saranno ospitati da famiglie thailandesi e frequenteranno per due mesi una scuola locale che prevede l’inglese come lingua d’insegnamento di molte materie,
principalmente quelle scientifiche. Queste scuole offrono inoltre alcune attività
extracurricolari (come ad es. cultura, lingua, danza, cucina thailandese, etc.). I
partecipanti a questo programma avranno così la possibilità di confrontarsi con i
loro compagni di classe thailandesi e al tempo stesso di approfondire l'inglese
immersi nella cultura e nella calda ospitalità thailandese. All’arrivo a Bangkok i
ragazzi verranno accolti dai volontari di AFS Thailandia e parteciperanno ad un
campo di orientamento di 1-3 giorni in cui gli verranno fornite delle informazioni
riguardo al Paese e i rudimenti per poter affrontare i primi giorni nella nuova comunità ospitante. I ragazzi raggiungeranno, in seguito, le loro comunità in treno o in bus,
accompagnati dai volontari locali, dove incontreranno le loro famiglie ospitanti. Infine,
due giorni prima della fine del programma i ragazzi si riuniranno per un incontro di
valutazione e di preparazione al rientro in Italia. I Centri locali o le scuole possono, inoltre, organizzare delle escursioni o gite opzionali il cui costo è a carico del partecipante.
Io ci sono stato...
La Thailandia è un Paese tutto da scoprire, un Paese dai
mille volti, ognuno dei quali regala un'emozione unica. È
il Paese esotico nel quale spiritualità e dolcezza si fondono in ogni gesto, è un Paese dalla lunga e ricchissima storia e dalla cultura che ancora conserva tradizione popolare e superstizione e che per certi versi suscita un timoroso rispetto. È un Paese dal rapido e visibile sviluppo, che
mostra una modernità per certi aspetti spaventosa e spesso sconcertante. È la “terra del sorriso", di un popolo
straordinariamente ospitale e generoso, aperto al confronto, ma con una forte identità e un profondo orgoglio di sé.
È il Paese delle contraddizioni più visibili e dove ogni cosa
si carica di valori e significati opposti a quelli che noi
occidentali le attribuiremmo. È il Paese delle spiagge dorate del Sud, delle montagne e delle foreste del Nord, delle
distese di risaie del Nord-est, dei villaggi isolati e delle
metropoli iper-caotiche, degli imponenti templi buddisti e
degli affollatissimi mercati di frutta e spezie.
Karen
Partire per un programma semestrale in Thailandia può
sembrare una scelta insolita, forse un po' pazzesca;
eppure è quella che ho fatto io e che consiglio vivamente a tutti. Per me è stata un'occasione unica per scoprire la cultura di questo Paese che solitamente è conosciuto solo dai comuni turisti. Io sono stata qualcosa di più,
ho imparato la lingua thai, ho seguito le lezioni come
una studentessa tailandese, ho vissuto con due genitori
tailandesi, ho cenato seduta per terra con le gambe incrociate. All'inizio è stato come fare un salto nel vuoto, ma
ogni mia preoccupazione è stata ampiamente ripagata
dal divertimento, dalla cucina thai, dal sole e da tutto ciò
che quest'esperienza teneva in serbo per me.
Daniela
A scuola in Thailandia (programma annuale e
semestrale)
La scuola è il centro della vita dei giovani thailandesi. Gli
insegnanti sono molto rispettati sia all’interno della scuola che
nella comunità. Le lezioni si tengono dal lunedì al venerdì, le
giornate iniziano 7:30, con l’inno nazionale e l’alza bandiera, e
finiscono alle 15:30.
In gran parte delle scuole ospitanti, gli studenti di
Intercultura possono scegliere di frequentare tutte le lezioni in
lingua Thai. Molte scuole offrono anche un programma per
stranieri dove alcune lezioni, prevalentemente quelle delle materie scientifiche, vengono tenute in lingua inglese. Le materie
obbligatorie sono thai, inglese, matematica e scienze. Gli studenti concordano il resto del carico didattico con l’insegnante di
riferimento. La scuola richiede l’utilizzo della divisa, i cui costi
sono a carico del partecipante. Le classi sono piuttosto numerose e possono ospitare fino a cinquanta studenti ognuna. Gli
studenti AFS possono richiedere un certificato di frequenza
completo delle votazioni ottenute nel semestre e nell’anno. La
scuola può essere una buona occasione sia per fare amicizia, che
per conoscere nuovi aspetti della vasta cultura thai.
La vita nella “terra dei sorrisi”
La Thailandia è un Paese complesso, molto legato alla
tradizione e alle usanze derivanti dalla religione buddista. I
thailandesi sono ospitali, gentili, sorridenti e rispettosi. Le
famiglie sono molto unite e gli anziani sono tenuti in grande
considerazione. In genere, entrambi i genitori lavorano e ai
ragazzi è chiesta una partecipazione nella cura della casa (che
resta comunque ad appannaggio della madre). La dieta thai si
basa principalmente sul riso, accompagnato da carne, pesce e
verdure cucinati con salse agrodolci, piccanti o speziate. Il consumo dei latticini è piuttosto ridotto, dati anche i costi elevati e la difficile reperibilità di questi prodotti. Le famiglie ospitanti risiedono generalmente in piccoli e medi centri, e fanno spesso parte di classi socio-economiche
medio/alte. Nel tempo libero, i giovani si dedicano alle attività pomeridiane offerte dalla scuola (sport, corsi di
musica e di arte). Il programma in Thailandia può essere un’ottima occasione per praticare sport
Per
tradizionali come il takroo (una sorta di calcio-pallavolo thai) o il ram thai, la danza tipica, per
onli ulterio
ne
ri
avvicinarsi alla musica tradizionale o alle tipiche forme artistiche del Paese oppure per apprenpag sulla T inform
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dere la meditazione direttamente dai monaci buddisti dei templi.
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È difficile trovare famiglie disposte
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Per saperne di più...
a ospitare fumatori e fumare indossanle
do la divisa scolastica è assolutamente
Silvia Cantini (annuale)
Alice Sangiorgio (annuale)
inaccettabile. Inoltre è molto difficile
Prato (FI), 331 4315029
Dolzago (LC), 347 4956651
trovare un abbinamento per ragazzi
Chiara Gagliardi (semestrale)
Rachele Meazza (annuale)
vegani. I ragazzi che fanno domanda per
S. Pietro di Feletto (TV), 388 7539366 Varese, 348 8767350
un programma in Thailandia devono
essere in buona salute e non devono
Gaia Serrau (annuale)
Gaia Piumatti (annuale) 71
avere particolari restrizioni mediche.
Jerzu (OG), 380 7590000
Palermo, 327 6139034
Cile
Pa
rag
ua
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Argentina
Uruguay
Argentina
A r g e n t i n a , Brasile, Cile, C o l o m b i a , C o s t a r i c a , E c u a d o r, H o n d u r a s , Messico, Pa n a m a , Pa r a g u a y, R e p u b b l i c a D o m i n i c a n a , V e n e z u e l a
America Centro Meridionale
www.afs.org.ar
72
L’Argentina è il secondo Paese sudamericano per estensione dopo il Brasile. Visivamente ha la
forma di un triangolo rovesciato e il suo territorio è morfologicamente eterogeneo: si passa dalle
vette andine, alle immense e fertili distese della Pampa, a quelle aride e steppose della Patagonia,
alle foreste tropicali al confine con Brasile e Paraguay ed infine agli altopiani semi-desertici al confine con la Bolivia. Tutto il Paese è percorso da grandi fiumi e nella regione pedemontana sono
numerosi anche i laghi: i più famosi sono situati nelle vicinanze di San Carlos de Bariloche, famosa stazione sciistica. Il clima è temperato e presenta temperature comprese tra i 6°C di luglio e i
35°C di gennaio. Lungo le Ande c’è però un clima decisamente più rigido, a causa dell’altitudine.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
Semestrale
Linguistico
01-08-1995
01-08-1995
01-01-1995
31-05-1998
31-05-1998
31-05-1998
metà agosto
metà agosto
fine giugno
metà luglio
gennaio
fine luglio
I programmi
Intercultura offre in Argentina tre tipi di programma. Oltre ai programmi scolastici semestrali e
annuali, è disponibile un programma di tipo linguistico che prevede un corso di lingua spagnola della
durata di circa 4 settimane.
Un anno o sei mesi con AFS Argentina
AFS Argentina opera attraverso 45 Centri locali
dislocati su tutto il territorio nazionale, incluso un
Centro locale in Uruguay; gli studenti possono essere ospitati in qualunque parte del Paese (Uruguay
incluso), dalla Tierra del Fuego fino alle regioni settentrionali (Jujuy), prevalentemente in centri di piccole dimensioni o nei sobborghi di grandi città, ma
anche in zone rurali.
Ai partecipanti è consigliata una conoscenza di
base della lingua spagnola. L’anno scolastico in Argentina ha inizio a marzo e termina a dicembre, per
questo motivo i ragazzi che partecipano al programma frequentano una scuola superiore per la durata di 7 mesi (corrispondenti a 2 semestri): vale a dire che gli studenti italiani al momento dell’arrivo
vengono inseriti all’inizio di un secondo semestre dell’anno in corso. Alla fine dell’anno scolastico e
dopo un periodo di vacanza istituzionalmente riconosciuto, gli studenti del programma annuale in
genere riprendono un corso di studi al primo semestre dell’anno scolastico.
Durante il programma, AFS Argentina prevede per i partecipanti degli incontri di preparazione. Il
primo, della durata di 2-3 giorni, si tiene subito dopo l’arrivo a Buenos Aires, dove tutti i ragazzi vengono accolti dai volontari e al termine del quale incontrano le famiglie ospitanti. Questo incontro sarà
una introduzione alla cultura e alla vita in Argentina, alle regole dell’associazione e alle modalità di
supporto fornite agli studenti. Nel corso del programma il Centro locale potrebbe organizzare ulteriori incontri di formazione con lo scopo di valutare insieme ai volontari l’andamento dell’esperienza.
Prima del termine del programma (giugno per gli studenti annuali e gennaio per gli studenti semestrali), viene organizzato un incontro finale della durata di circa 3 giorni al fine di preparare i ragazzi al rientro nel Paese di origine. Durante quest’ultimo incontro è previsto un tour della città di Buenos
Aires. Oltre a questi incontri obbligatori i Centri locali organizzano attività e gite opzionali, il cui costo
è a carico dei partecipanti.
Programma linguistico
Il programma linguistico si svolge in almeno due località argentine e gli studenti vengono accolti da
una famiglia argentina. Sono previste la frequenza di un corso di lingua spagnola (circa 4 ore al giorno)
e attività sulla cultura argentina (lezioni di cucina, di tango ecc.) insieme a gite di interesse storico e artistico. Ricordiamo che il clima durante il soggiorno sarà fresco e talvolta umido – si può anche arrivare a
temperature piuttosto basse, al di sotto dei 10 – 15° C. Verranno organizzati anche in questo caso, un
incontro di benvenuto all’inizio del programma e una valutazione finale.
Io ci sono stato...
È difficile descrivere le sensazioni che provo
ogni volta che penso alla mia esperienza
con Intercultura in Argentina… beh credo
possano essere paragonate a quelle che trasmette un tango argentino, così forte, intenLa scuola
so, profondo, malinconico e ricco di sentiIl sistema scolastico argentino prevede 5 anni di scuola superiore (dai
menti; immagino di poter descrivere così i
12 ai 17 anni). Gli studenti AFS sono inseriti all’ultimo o penultimo anno di
miei sei mesi da studente straniero: belli e
scuola. Gli istituti superiori hanno indirizzi paragonabili a quelli dei licei o
indimenticabili tanto quanto a volte difficidelle scuole tecnico-commerciali in Italia. Le materie studiate sono circa 11
li e duri. La mia casa in Argentina è nella
provincia di Jujuy, al confine con la
e variano a seconda dell’indirizzo di studio. Tipicamente, le materie obbliBolivia, sulle Ande, un posto incantevole
gatorie sono: spagnolo, letteratura spagnola o argentina, matematica, bioper la natura, i paesaggi, le luci, i colori, la
logia, geografia e una lingua straniera. Gli studenti frequentano le ore di
cultura e la forte identità etnica. Proprio
lezione al mattino (dalle 08:00 alle 12:00) oppure al pomeriggio (dalle
nei momenti più difficili ho iniziato a
13:00 alle 17:00). Le classi sono numerose e possono essere formate anche
entrare nella mentalità degli argentini, un
da 40 studenti. Le scuole non organizzano molte attività extra-curriculari;
popolo che ha sofferto (e tutt’ora soffre per
gli studenti praticano sport e attività extrascolastiche a livello privato.
la grave crisi economica), ma guarda avanAlcune scuole richiedono l’uso obbligatorio della divisa scolastica, questa
ti con una forza e una speranza che fa sì
sarà a carico del partecipante.
che tutti i giorni siano accolti con un sorriso. Dal momento in cui ho varcato la soglia
di casa Martiarena (la mia famiglia ospiFamilia y tiempo libre
tante) ho iniziato a capire il senso dell’eL’Argentina è un Paese di immigranti e un’alta percentuale della poposperienza, a sentirmi parte di una realtà,
lazione è originaria di altri Paesi. È possibile che gli studenti AFS siano
insomma sentirmi a casa. Il rapporto con i
accolti in famiglie d’origine est-europea, asiatica, tedesca, spagnola o anche
miei genitori, mio fratello e tutti gli altri
italiana. La famiglia occupa un ruolo molto importante nella vita dei giovaparenti è stato subito speciale perché ho
ni argentini. I genitori sono protettivi e si aspettano un comportamento
ricevuto sempre un trattamento da figlia,
ubbidiente e rispettoso da parte dei figli e degli studenti AFS. I ragazzi
sorella (...). In pochi giorni ho raggiunto
una grande confidenza, complicità e un
godono in genere di una discreta libertà se rispettano le regole familiari e
livello d’affetto grandissimi, fondamentali
condividono con i genitori i loro programmi. La dieta argentina si basa sul
per me che vedevo il supporto della famiconsumo quasi giornaliero di carne: per questo motivo non si accettano
glia molto importante anche per vivere più
studenti vegetariani. Nel tempo libero i ragazzi si dedicano allo sport (oltre
serenamente il rapporto con gli amici e con
al calcio sono molto praticati anche l’hockey su prato e il rugby), e ad altre
la scuola. Così ho cominciato a vivere da
attività extrascolastiche. La loro vita sociale è abbastanza intensa e trascorargentina, sono entrata nella loro mentalirono molto tempo in compagnia degli amici: escono, vanno al cinema o a
tà, imparando a vedere le cose come loro e
ballare. Gli argentini amano il ballo, in particolar modo le danze sudameriprenderle in modo diverso, con uno spirito
cane e il tango. Molte famiglie hanno un animale domestico in casa, è difche si lascia alle spalle il modo calcolatore,
ficile quindi poter accogliere studenti con allergie. Le famiglie argentine prefreddo e pessimistico tipico delle società
“occidentali”. Ho ricominciato a sorridere e
feriscono ospitare studenti non fumatori, anche se molte persone fumano
a vedere ogni secondo di quell’esperienza
in questo Paese ed è frequente che almeno un membro della famiglia (adulcome unico, magico: un’opportunità che
to) fumi. E’ fortemente consigliato iniziare lo studio della lingua spagnola
non poteva sfuggirmi e non potevo permetsubito dopo l’eventuale assegnazione del programma in Argentina. Il Paese
termi mi scivolasse addosso. Così mi sono
consiglia fortemente la vaccinazione contro la febbre gialla.
innamorata dell’Argentina tanto da sentirmi coinvolta nelle sue vicende, drammi e
momenti felici, ed essere assorbita totalmente nella quotidianità. A distanza di
tanto tempo non c’è giorno in cui non pensi
alla mia città o che l’amore per quelle persone che mi hanno dato e
insegnato così tanto non crePer saperne di più...
sca come la felicità nel sapere di non essere stata dimenMichela Boscaini (semestrale)
Isabella Gagna (semestrale)
ticata. Posso dire senza
Verona, 340 4233151
Fossano (CN), 333 1884028
riserve che l’esperienza che
Silvia Maiani (semestrale)
Daniele Capobianco (semestrale)
ho vissuto in Argentina sia
Verbania, 347 8459499
Desenzano del Garda (BS), 366 4471449
impressa nel mio cuore e mi
aiuta ad affrontare le diffiNiccolò Confalonieri (annuale)
Alessandra Rota (annuale)
coltà di ogni giorno con la
Olginate (LC), 340 0761052
Monza, 339 4097251
filosofia positiva che mi ha
Sofia Davarda (annuale)
Francesco Saggese (annuale)
fatto conoscere mio fratello,
Trento, 333 5227086
Saint Christophe (AO), 329 1886366
Manuel.
Fabrizio Fantigrossi (estivo)
Latina, 340 9599835
Michela Zanoni (estivo)
Savona, 348 8140004
Laura
73
Venezuela
ia
Brasile
Brasile
Bolivia
Pa
rag
www.afs.org.br
ua
y
Il Brasile è il più grande Paese del Sud America e
confina praticamente con tutti gli stati che si trovano in quel continente. Il suo territorio è composto principalmente da due differenti componenti
morfologiche: l’altopiano del Brasile e il bacino del
Rio delle Amazzoni, quest’ultimo ricoperto in gran
parte dal “polmone verde della terra”, la foresta
Amazzonica. Il clima è tropicale in tutto il Paese,
ma le aree più calde e umide si trovano nel sud, con
temperature comprese tra i 22° e i 45° C (raggiunti durante l’estate, che va da dicembre a febbraio).
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
Semestrale
01-02-1995
01-02-1995
31-05-1998
31-05-1998
fine luglio
fine luglio
fine giugno
gennaio
I programmi
Intercultura offre in Brasile un programma scolastico annuale ed uno semestrale: entrambi prevedono l’ospitalità presso una famiglia brasiliana e la frequenza di un Istituto di istruzione superiore.
La differenza sostanziale tra il programma annuale e quello semestrale, oltre alla durata, sta nel fatto
che in Brasile l’anno scolastico inizia a febbraio/marzo e termina a dicembre. Per questo motivo, gli
studenti che partecipano al programma annuale frequentano complessivamente due semestri: il primo
da agosto a dicembre e il secondo da febbraio/marzo a giugno. Vale a dire che i ragazzi frequentano
il secondo semestre dell’anno già in corso al momento del loro arrivo e dopo un periodo di vacanza
istituzionalmente riconosciuto, riprendono il corso di studi frequentando il primo semestre del nuovo
anno scolastico.
Un anno nel Paese del samba…
All’arrivo, i ragazzi vengono accolti dai volontari che li accompagnano nelle comunità ospitanti
dove trovano le famiglie ad attenderli. Il primo incontro di formazione si tiene qualche giorno dopo
l’arrivo in Brasile e ha carattere locale o regionale. Nel corso di questo incontro i ragazzi potranno
avere informazioni essenziali per il loro soggiorno in Brasile e potranno conoscere altri studenti ospitati nella zona. Verrà organizzato un altro incontro a livello regionale dopo circa due mesi, chiamato
Mid-stay Orientation della durata di circa due giorni, che permetterà agli studenti di confrontarsi sull’andamento dell’esperienza e di approfondire la discussione sulle differenze culturali. Infine, 6-8 settimane prima della partenza per l’Italia, è previsto un ulteriore incontro regionale di due giorni per
preparare gli studenti al rientro a casa.
…o sei mesi
Durante i sei mesi di permanenza, i ragazzi sono ospitati da una famiglia brasiliana e frequentano per un semestre una scuola superiore locale. All’arrivo all’aeroporto, gli studenti incontrano volontari che organizzano il loro trasferimento presso la
comunità ospitante dove verranno accolti dalle famiglie;
durante il programma vengono organizzati i medesimi
incontri di formazione, a livello regionale, previsti per il
programma annuale.
Durante entrambi i programmi AFS Brasile potrebbe
organizzare anche delle gite opzionali il cui costo è a
carico dei partecipanti. Qualora la scuola lo richieda, i
ragazzi dovranno indossare una divisa e il costo sarà a
carico dei partecipanti.
La scuola brasiliana
74
La scuola superiore in Brasile dura dai 3 ai 4 anni,
in funzione dell’indirizzo di studio. L’anno scolastico ini-
Io ci sono stato...
Ho passato sei mesi no coraçao do Brasil (il cuore
del Brasile), ovvero Barra do Garças, una piccola
cittadina nel Mato Grosso, esattamente al centro
del Brasile, Paese del carnevale e del samba.
zia a febbraio e termina a dicembre: per questo motivo, al loro
Scusate la retorica, ma all’inizio queste erano le
arrivo, gli studenti italiani vengono inseriti nel secondo semestre
uniche cose che conoscevo del Brasile… non esadi lezioni. Gli studenti AFS sono generalmente inseriti al penultigero quindi dicendo che per me “tutto è stato una
mo anno e proseguono poi al primo semestre dell’ultimo anno;
scoperta”! Ho scoperto l’aereo; ho scoperto la
tuttavia essendo l’ultimo anno dedicato alla preparazione degli
paura e la nostalgia; il “terzo mondo” e la
esami di ammissione all’università, alcune scuole decidono di
Povertà; ho scoperto la Natura, gli scorpioni e le
inserire lo studente al primo semestre del secondo anno invece
cascate, il caldo estremo e... l’oceano; ho scoperche al primo semestre del terzo anno, per dar loro una più ampia
to il pão de queijo (pan di formaggio), salgadinhos
prospettiva delle materie offerte. Gli orari scolastici variano a
(come tradurre?!? stuzzichini salati) e il guaranà
seconda della zona e possono prevedere lezioni al mattino o al
(bevanda fatta con un frutto della foresta amazzopomeriggio, dal lunedì al venerdì. I corsi obbligatori sono: portonica) e di conseguenza i primi pantaloni che mi
ghese, matematica, letteratura brasiliana, geografia, storia, fisica,
“esplodono” addosso; ho scoperto l’accoglienza e
chimica, biologia, una lingua straniera, educazione fisica e eduho visto i cuori aprirsi… ho scoperto la Musica ma
cazione civica. E’ molto raro trovare scuole in cui si studiano
mi sono persa il carnevale; ho scoperto il Brasile
materie artistiche e informatica.
che i turisti non conoscono e quello che era rammarico per essere stata catapultata al centro, scoLa famiglia, gli amici e il tempo libero
nosciuto, del Paese è diventata felicità per aver
avuto la possibilità di conoscere una città e un
Le famiglie ospitanti brasiliane possono risiedere in qualunpopolo “vero” che è solo una piccola parte del
que parte del Paese e avere origini brasiliane, tedesche, italiane,
Brasile, ma è il MIO Brasile, è anche quello delle
spagnole o altro. La famiglia è molto importante nella vita dei
persone che con grande semplicità mi chiamavagiovani brasiliani e, nonostante i genitori siano molto protettivi
soprattutto verso le ragazze, i figli rispettano le loro decisioni e le
no a italiana que tem os olhos como Jabuticaba
cioè “l’italiana con gli occhi come jabuticaba” (un
regole della casa. Il Paese in genere è piuttosto conservatore e può
frutto tropicale come forma e colore simile all’uva
capitare che le ragazze godano di una minore libertà rispetto ai
scura), ho scoperto anche la “celebrità”… esser
figli maschi (ad esempio, la famiglia può chiedere di rientrare
salutata da tutti senza conoscere la maggior parte
prima o di conoscere gli amici con cui escono). I brasiliani sono
di loro. Ho scoperto anche il Brasile che tutti
famosi nel mondo per il loro amore per la musica, il ballo e per
conoscono: persone allegre, festaiole, vive… ma ho
la loro vitalità e socievolezza. Questo permette agli studenti di
visto i luoghi comuni e gli stereotipi disintegrarsi:
fare amicizia e inserirsi piuttosto agevolmente nella comunità
niente può essere conosciuto attraverso il racconospitante. Le scuole non organizzano quasi mai attività extrascoto degli altri! E così ho scoperto il Mondo, o
lastiche, i ragazzi si iscrivono privatamente a corsi di musica,
meglio, ho scoperto che DEVO scoprirlo…
ballo, arte, lingue straniere e a
insomma (perdonate il gioco di parole) ho
club sportivi. Non è possibile
Per saperne di più...
scoperto troppe cose per rimanere quella
trovare famiglie disposte a
che ero, cioè una ragazza cresciuta in un
ospitare fumatori. E’ difficile
Simona Bangoni (semestrale)
piccolo paese in provincia di Napoli, in una
trovare famiglie disposte ad
Urzulei (CA), 389 1680732
famiglia numerosa con tanti meccanici e
ospitare vegetariani e ancora
Federica
Ferrari
muratori e nessun “dottore”. Intercultura è
più difficile vegani. Il Paese
Riva del Garda (TR), 348 8251376
stata la causa della mia metamorfosi in “un
consiglia fortemente la vaccipiccione viaggiatore”, ormai mio soprannonazione contro la febbre gialla.
Laura Torlai Triglia (annuale)
me nella mia famiglia. Il Brasile mi ha dato
Cervarezza (RE), 334 7645251
le ali e la possibilità di vedere oltre certi
Per
Anna Della Lucia (annuale)
confini e questo mi stimola, mi
ult
onli eriori i
Belluno, 340 9165323
piace… ma non ditelo a mia
pag ne sul nform
.9
di q Brasile azioni madre, lei continua a
uest
dire che Intercultura e il
o m vedi
anu
Brasile
sono la causa
ale
della mia troppa voglia di
volare (con le mie ali!). L’anno scorso mi sono trasferita a Milano per studiare portoghese lasciando casa e “mamma mia”. Lei dice di avermi persa
e esagera ma una parte di me è ancora in Mato
Grosso che se ne va in giro in havaianas (gli infradito necessari a qualsiasi brasiliano)!
Margherita
75
Cile
Pa
rag
ua
y
Argentina
Uru
Cile
www.afs.cl
Il Cile si trova nella parte sud-occidentale dell’America meridionale e si estende da nord a sud lungo
una sottile striscia di oltre 4.000 km. Il sistema montuoso delle Ande domina l’intero paesaggio
del Cile, estendendosi per l’intera lunghezza del Paese dall’altopiano del nord fino alla Terra del
Fuoco, a sud. L’estensione del suo territorio in latitudine fa sì che il Cile presenti una notevole
varietà di climi, anche se in genere gli influssi oceanici garantiscono temperature moderate quasi
ovunque. La zona settentrionale, molto arida, è mitigata dalla corrente fredda del Perù. La temperatura è costante tutto l’anno e si aggira intorno ai 22°C. Al contrario, nelle Ande le temperature
diminuiscono considerevolmente rispetto alla media nazionale. La regione centrale è invece caratterizzata da un clima mediterraneo, con precipitazioni varie che si concentrano nella stagione
invernale (da maggio a luglio). Qui gli inverni sono miti e le estati relativamente fresche (la temperatura media annuale a Santiago è di circa 14°C). La regione meridionale è più fresca e piovosa.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
Semestrale
01-07-1996
01-07-1996
31-05-1998
31-05-1998
fine luglio
fine luglio
luglio
gennaio
I programmi
AFS Cile è attiva dal 1958. I programmi offerti
sono quello scolastico annuale e quello scolastico
semestrale. Entrambi i programmi prevedono l’ospitalità presso una famiglia cilena e la frequenza di una
scuola superiore. Come per altri programmi, il sistema scolastico nel quale sono inseriti i ragazzi prevede che gli studenti indossino un’uniforme, i cui costi
sono a carico dei partecipanti. L’anno scolastico in
Cile ha inizio a marzo e termina a metà dicembre. I
ragazzi che prendono parte al programma annuale
frequentano il secondo semestre dell’anno scolastico
in corso al loro arrivo, e poi proseguono con il primo
semestre del nuovo anno scolastico.
Per entrambi i programmi è fortemente consigliata una conoscenza di base della lingua spagnola.
Un anno con AFS Cile…
All’arrivo a Santiago del Cile, i ragazzi sono accolti dallo staff di AFS Cile e dai volontari per un primo incontro della durata di 1-2 giorni: l’incontro prevede una breve introduzione alla lingua e alla cultura cilene. Dopo circa due mesi, i ragazzi partecipano ad
un week-end di formazione, durante il quale si fa una valutazione del primo periodo di esperienza e si parla
di come migliorare l’inserimento nella nuova cultura. Circa a metà del programma si svolgerà un altro
incontro di 1-2 giorni durante il quale si farà una valutazione della prima parte dell’esperienza e una preparazione alla seconda parte dell’esperienza. A circa 6 settimane dalla partenza, i ragazzi partecipano ad
un ultimo incontro durante il quale si valuta l’anno trascorso e i ragazzi vengono preparati al rientro nel
Paese d’origine. Gli incontri si svolgono a livello locale o regionale. Nel corso dell’anno AFS Cile può organizzare gite opzionali nel sud e nel nord del Paese i cui costi sono a carico dei partecipanti.
…o sei mesi
76
Il programma prevede l’ospitalità in una famiglia cilena e la frequenza di un “colegio”. All’arrivo
a Santiago del Cile, gli studenti sono accolti assieme a quelli che si fermano per un anno e partecipano all’incontro di preparazione iniziale che si tiene alle porte della città. In questa occasione, i
ragazzi imparano alcuni rudimenti sulla vita, la scuola, la lingua e la società cilene e si preparano a
conoscere la famiglia ospitante. Al termine del campo i ragazzi raggiungono le comunità ospitanti in
autobus, treno o aereo. Dopo circa due mesi, si tiene un altro incontro a livello regionale che permette
agli studenti del programma semestrale e annuale di rincontrarsi e di confrontare il primo periodo dell’esperienza. AFS Cile organizza anche un incontro finale che si tiene a livello regionale poco tempo
prima del rientro in patria. Nel corso del semestre AFS Cile può organizzare gite opzionali nel sud e
nel nord del Paese i cui costi sono a carico dei partecipanti.
Io ci sono stato...
Frequentare un “colegio (o liceo) chileno”
Le scuole superiori cilene, “collegios” o “liceos”
appunto, offrono un buon livello di preparazione.
Possono essere pubbliche, private o sovvenzionate (private con sovvenzione statale). Oltre ai licei sono presenti anche scuole specializzate, simili ai nostri professionali. All’arrivo, gli studenti AFS vengono inseriti
nella loro classe durante il secondo semestre (o trimestre, a seconda delle scuole). Le lezioni iniziano verso le
8.00 e terminano nel pomeriggio. Le scuole cilene
richiedono agli studenti di indossare la divisa scolastica, il cui costo è a carico dei partecipanti. Gli studenti
stranieri frequentano tutti i corsi previsti dal piano di
studi e vengono valutati dagli insegnanti come i loro compagni cileni.
Tra le materie obbligatorie ci sono
spagnolo e letteratura, matematica,
scienze, storia e geografia, educazione fisica, una lingua straniera.
Quello che posso dire con assoluta sicurezza è che questa esperienza, oltre a farmi imparare un’altra lingua,
mi è servita a crescere come persona e a vedere il
mondo sotto altre sfaccettature. Mi sembrava di vivere in un pianeta diverso, con il suo cielo azulado e con
le persone più affettuose e sincere che abbia mai
incontrato. Ho vissuto nel deserto più arido del mondo,
ho fatto la volontaria nelle baraccopoli, ho conosciuto
il presidente della repubblica cilena e ho suonato nel
teatro più famoso del Cile con l’orchestra della mia
scuola. La mia famiglia è stupenda e adesso che sono
tornata in Italia, ci sentiamo una volta alla settimana
ripromettendoci sempre di incontrarci per Natale.
Certo, dei piccoli problemini ci sono stati, ma non mi
sono mai pentita della mia scelta. Che cosa posso volere di più? L’unica cosa che posso fare adesso è ringraziare Intercultura per avermi dato la possibilità di
vivere questi momenti meravigliosi che sicuramente
non scorderò mai.
Alice
La vita nel Paese più “lungo” del mondo
La società cilena ha origini eterogenee. Tuttavia, quello cileno è un popolo molto omogeneo
e le poche minoranze si immergono nella cultura dominante o vi rimangono ai margini, ma si notano pochissimo. Le donne sono più emancipate rispetto
ad altri Paesi dell’America Latina ed è frequente che
Per saperne di più...
lavorino fuori casa, ma il loro contributo resta comunGabriele Masato (semestrale)
que un supplemento a quello dell’uomo, ovvero il capo
Cazzago di Pianiga (VE), 331 5420372
famiglia. La società cilena è infatti molto tradizionalista
Valentina Ascolani (semestrale)
e spesso ai ragazzi sono concesse maggiori libertà
Torino, 338 4301402
rispetto alle ragazze, visto che le famiglie sono più protettive nei confronti di queste ultime. I genitori sono
Alessandra Vighi (semestrale)
piuttosto severi e si aspettano che i figli (anche quelli
Casaloldo (MN), 333 4045912
AFS) seguano scrupolosamente le regole della casa. Le
Ludovica Borzi (annuale)
famiglie cilene sono molto unite e tengono molto a
Monte Porzio Catone (RM), 377 3235483
passare del tempo insieme e riunirsi con il resto della
Filippo Del Perugia (annuale)
famiglia (zii, nonni, cugini, etc.). È molto frequente che in
Campi Bisenzio (FI), 334 1637928
casa ci sia una “nana”, ossia una persona che aiuta nei lavori domestici e nel crescere i figli. Le famiglie ospitanti possoChiara Lupoli (annuale)
no risiedere in qualunque parte del Paese dal deserto di
Roma, 346 3096319
Atacama a Punta Arenas. Le scuole organizzano raramente
attività extrascolastiche; per questo motivo i giovani cileni si
ritrovano spesso in centri sportivi e ricreazionali dove praticano sport e frequentano corsi di vario tipo. Nel fine settimana, i ragazzi dedicano molto tempo alla famiglia e agli
amici, vanno a cena fuori o a ballare.
E’ molto difficile trovare famiglie disposte ad ospitare
vegetariani. Le classi sono piuttosto numerose e le scuole
ospitanti non possono accogliere studenti con disturbi specifici di apprendimento (dislessia, discalculia ecc.) poiché
non è possibile garantire loro la dovuta attenzione. In Cile la
vendita di sigarette è vietata ai minori di 18 anni ed è molto
difficile trovare una famiglia disposta ad ospitare studenti
fumatori. Nonostante questo è frequente che un membro
adulto in famiglia fumi. Sempre più famiglie hanno un animale domestico in casa, per questo motivo è difficile abbina77
re ragazzi che non possono vivere con animali o con allergie.
Venezu
Colombia
Colombia
www.afs.org.co
Ecuador
La Colombia è situata nella parte nord-occidentale
dell’America del Sud ed ha come capitale Bogotá. È il
quarto Paese più esteso dell’America Meridionale e il
terzo per popolazione dell’America Latina. Poco più
della metà del suo territorio è costituito dalla parte
continentale mentre il resto corrisponde all’estensione
marittima, infatti alla Colombia appartengono diverse
isole. Il territorio è diviso in una regione montuosa a
occidente ed una regione pianeggiante a oriente. La
Colombia è inoltre attraversata dalla Cordigliera delle
Ande. Il clima varia a seconda delle zone, da temperature di estremo freddo sui ghiacciai a climi più caldi
sul livello del mare. La lingua ufficiale è lo spagnolo e
la religione più diffusa è quella cattolica.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-01-1995
31-07-1997
fine luglio
giugno
Il programma e le attività di AFS Colombia
Intercultura offre in Colombia un programma annuale che prevede l’ospitalità presso una famiglia colombiana e l’inserimento in una scuola secondaria.
All’arrivo a Bogotá gli studenti AFS vengono accolti dallo staff e da alcuni volontari per un primo campo di orientamento della durata di 3-4 giorni. In
quest’occasione ai ragazzi verranno fornite informazioni importanti sulla sicurezza, sulle regole di AFS Colombia e notizie riguardo alla vita in famiglia e agli
stili di vita colombiani. In seguito, i ragazzi raggiungeranno le loro comunità
in bus o in aereo dove incontreranno le famiglie ospitanti. A circa metà del programma verrà organizzata una valutazione intermedia per discutere sull’andamento dell’esperienza; questo campo avrà una durata di 3/4 giorni. Alla fine
del programma i ragazzi si incontreranno di nuovo a Bogotá per un incontro
finale di due giorni con l’obiettivo di riflettere sull’anno trascorso e di prepararsi al rientro in Italia.
È possibile che AFS Colombia e i Centri locali organizzino altre attività
durante il corso dell’anno e che i costi siano a carico del partecipante qualora
queste siano facoltative. AFS Colombia consiglia di iniziare a studiare la lingua
spagnola nei mesi che precedono la partenza.
La scuola
Il sistema colombiano prevede un ciclo di undici anni di scuola per ottenere il diploma di maturità. Il ciclo è diviso in due parti: cinque anni di scuola elementare e sei anni di scuola secondaria. Gli studenti stranieri vengono
inseriti sia in scuole private sia pubbliche. Queste ultime, generalmente, sono
le scuole in cui è più difficile essere accettati: è necessario avere dei voti eccellenti e mantenerli per poter continuare a frequentare la scuola.
78
In Colombia esistono due tipi di
programmi scolastici: in alcune località l’anno scolastico inizia ad agosto
e termina a metà giugno; in altre
città, in particolare situate nell’entroterra, la scuola inizia a gennaio e termina alla fine di novembre. Per questo motivo, gli studenti che saranno
ospitati in questo secondo gruppo di
località frequenteranno complessivamente
due
semestri ovvero
il secondo semestre dell’anno
già in corso al
momento del loro arrivo ed il primo dell’anno scolastico successivo, questo senza
cambiare classe (mantenendo gli stessi compagni del semestre precedente). Gli
studenti AFS vengono solitamente inseriti al quinto anno di scuola secondaria.
L’orario delle lezioni è generalmente dalle 8 alle 15. La maggior parte delle
scuole sono solo femminili o solo maschili, poche sono miste. L’uso della divisa
scolastica è obbligatorio anche per gli studenti AFS il cui costo è a carico dello
studente.
La vita in famiglia
La vita familiare è estremamente importante nella società colombiana ed è
comune passare molto tempo libero insieme, specialmente la domenica (giorno
dedicato alla famiglia). I membri della famiglia hanno rapporti molto stretti e
forti tra di loro; non è inusuale che i nonni abitino in casa e che la maggior parte
dei giovani continuino a vivere in casa durante gli studi universitari finché non
sono indipendenti economicamente. Le famiglie ospitanti sono tolleranti e
rispettose verso ogni fede religiosa e ciò è raramente causa di difficoltà. Molte
famiglie colombiane hanno una domestica in casa ma questa viene considerata
come parte della famiglia; ci si aspetta comunque dagli studenti che aiutino con i lavori domestici. I
saluti sono molto importanti nella cultura colombiana e già dal primo giorno potrete venire a contatto con una gran varietà di questi.
Anche la danza e la musica sono elementi fondamentali della cultura colombiana. In Colombia
è possibile incontrare numerosi tipi di balli e musica provenienti da tutta l’America Latina e dai Caraibi.
Per questo motivo è molto comune andare a ballare e i colombiani sono molto felici di insegnare agli
studenti stranieri alcuni passi. La cucina colombiana comprende molti carboidrati ed è composta principalmente da carne, patate, riso, fagioli e platano. È importante tenere presente che la concezione
del tempo in Colombia è diversa da quella occidentale: i colombiani sono soliti prendere la vita con
molta calma e non è affatto insolito che arrivino in ritardo.
E’ molto difficile ospitare ragazzi vegetariani, fumatori o con particolari problemi medici ed è difficile trovare famiglie per ragazzi che non possono vivere con animali domestici.
Per saperne di più...
Maria D’Alonzio (annuale)
Gravina di Puglia (BA), 334 3371021
Daniele Nasi (annuale)
Quattro Castella (RE), 340 9474417
79
ala Honduras
Nicaragua
Costarica
Costa Rica
Panama
www.afs.or.cr
Il Costarica è uno degli stati più piccoli del Centro America. Il territorio è in gran parte montuoso e corrisponde strutturalmente alla Dorsale Istmica, bordata su entrambi i versanti da pianure
costiere. Le coste si estendono per 1.228 km, dei quali 1.016 si affacciano sul versante del Pacifico
e 212 km sul Mare dei Caraibi. Terra di foreste, vulcani, spiagge, natura incontaminata, paradiso
delle biodiversità, è uno dei pochi luoghi del nostro pianeta dove la natura e gli ecosistemi non
hanno ancora subito l'aggressione dell'uomo. La straordinaria natura di questo piccolo Paese
Centro Americano è tutelata da un vasto programma di conservazione ambientale: il 13.7% del
suo territorio è protetto da 18 tra Parchi e Riserve Naturali. Il Costarica è una repubblica presidenziale. La lingua ufficiale è quella spagnola. La religione più diffusa è quella cattolica.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
Semestrale
Linguistico
01-07-1996
01-07-1996
01-06-1995
31-05-1998
31-05-1998
31-05-1998
metà luglio
metà luglio
fine giugno
giugno
gennaio
metà agosto
I programmi
Intercultura offre in Costarica tre tipi di programma: uno annuale, uno semestrale ed uno linguistico di sei settimane. Tutti i programmi prevedono l’ospitalità in una famiglia costaricana, il programma annuale e semestrale, inoltre,
prevedono la frequenza regolare di una scuola superiore.
In Costarica per un anno, sei mesi...
L’anno scolastico in Costarica ha inizio a metà del mese di febbraio, termina i primi di dicembre ed è diviso in trimestri. Gli studenti italiani iniziano
il loro anno scolastico alla fine di luglio, frequentando così il terzo trimestre dell’anno già in corso,
seguito da due mesi di vacanza (per chi resta per un intero anno) da metà dicembre a metà febbraio,
per poi riprendere il primo trimestre dell’anno scolastico successivo.
Al loro arrivo all’aeroporto di San Josè, i ragazzi vengono accolti dallo staff di AFS Costarica e
dai volontari per un incontro di formazione di circa due giorni, che prevede un’introduzione alla realtà familiare, sociale e culturale del luogo. A circa due mesi dall’arrivo è previsto generalmente un
secondo incontro di uguale durata, che ha lo scopo di far riflettere gli studenti sulle loro prime settimane di esperienza. L’ultimo incontro, della durata di due giorni, si svolge per tutti a qualche giorno dalla partenza e serve per valutare insieme ai volontari e agli altri studenti il periodo trascorso.
Tutti gli incontri si svolgono solitamente a San Josè e dintorni. I Centri locali possono organizzare
varie attività, anche di tipo sociale. Talvolta AFS Costarica propone gite opzionali, i cui costi sono a
carico dei partecipanti. E’ richiesta una conoscenza base della lingua spagnola.
...o sei settimane
80
Per partecipare al programma di sei settimane in Costarica non è richiesta alcuna competenza
linguistica specifica, tuttavia è necessario completare un modulo attraverso il quale il nostro Partner
in Costarica potrà valutare il livello di conoscenza della lingua spagnola, in base al quale gli studenti seguiranno un corso elementare, intermedio oppure avanzato.
I corsi saranno tenuti da insegnanti madrelingua qualificati e le classi saranno di circa 15-20 studenti. Sono previste 60 ore di corso di lingua, al termine del quale verrà rilasciato un certificato di
frequenza.
Oltre al corso di lingua, il programma prevede un itinerario naturalistico della durata di 5 giorni.
Il viaggio avverrà in pullman e darà agli studenti l’opportunità di conoscere meglio il territorio e scoprire le numerose bellezze naturali.
All’arrivo in Costarica, gli studenti sono accolti dallo staff di AFS e dai volontari e iniziano l’esperienza con un breve incontro di benvenuto, prima di raggiungere le loro famiglie ospitanti. A
seconda della loro destinazione finale, le modalità di trasferimento degli studenti variano: possono
essere prelevati dalla famiglia ospitante immediatamente dopo l’incontro di benvenuto oppure trasferiti a mezzo autobus assistiti da un accompagnatore.
L’ospitalità sarà presso famiglie selezionate. Ogni famiglia ospita a titolo gratuito e volontario e
può accadere che nello stesso periodo accolga più di uno studente (mai della stessa nazionalità).
Programmi annuali e semestrali… andiamo a scuola!
In Costarica esistono scuole simili ai nostri licei e scuole professionali. Molte materie sono
obbligatorie: spagnolo (lingua e letteratura), matematica, biologia, chimica, fisica, scienze
sociali, educazione fisica, una lingua straniera ed altre a seconda dell’indirizzo. Nelle scuole professionali talvolta
è consentito agli studenti stranieri di scegliere corsi aggiuntivi oltre a quelli obbligatori. In genere le lezioni iniziano alle 7:00 e terminano tra le 13:00 e le 16:30. Gli studenti stranieri sono in genere inseriti all’ultimo o penultimo anno di scuola, con ragazzi di 15/16 anni. Gli studenti sono tenuti a indossare una divisa scolastica, il cui
costo è a carico dei partecipanti. AFS Costarica non rimborsa il costo dei libri di testo ma solo delle fotocopie.
... e in famiglia
Le famiglie costaricane ricoprono un ruolo centrale nella vita dei giovani. L’organizzazione è ancora di tipo
patriarcale e, conseguentemente, la divisione dei ruoli è ancora piuttosto marcata. Negli ultimi anni l’atteggiamento “machista” tipico dei costaricani, e dei sudamericani in genere, si sta decisamente affievolendo, ma è ancora normale che le ragazze godano di minor libertà rispetto ai ragazzi. Le famiglie ospitanti possono risiedere in qualunque parte del Paese, sia in piccoli centri che nei sobborghi di grandi città. Le condizioni di vita in generale sono più
modeste rispetto all’Italia. Può capitare che alcune famiglie non abbiano comodità per noi normali come il riscaldamento centralizzato, l’aria condizionata, la lavatrice o la lavastoviglie. La dieta base comprende riso e fagioli
accompagnati da carne, pesce, verdure, e una gran quantità e varietà di frutta fresca e latticini. Le scuole offrono
spesso attività extrascolastiche come corsi di musica o sport. Nel tempo libero, i giovani amano frequentare gli amici
e uscire con loro per andare a ballare, a mangiare fuori o semplicemente per trovarsi nei parchi e chiacchierare.
È importante sapere che è difficile trovare una famiglia disposta a ospitare un vegetariano o un fumatore. Non
è consentito ai minorenni acquistare sigarette o consumare alcolici. Molte famiglie hanno un animale domestico,
per questo motivo non è possibile garantire un abbinamento a studenti con allergie.
Io ci sono stato...
Hola a todos!!! que tal? yo PURA VIDA! (come si direbbe in Costarica!) Grazie ad Intercultura sono partita e sono andata per sei mesi a vivere in Costarica! Mi sento veramente una persona fortunata ad
aver avuto una possibilità del genere! Andare in Costarica mi ha reso una persona più ricca dentro.
Vivendo laggiù, in un Paese cosi diverso dal nostro, ho “aperto gli occhi” su tante cose e anche sulla
mia vita qui in Italia. Non metto in dubbio che all'inizio è stato difficile “spogliarsi” dalle proprie abitudini e del proprio modo di vedere il mondo; ma una volta liberata la mente dalle mille paure e preoccupazioni, mi sono tuffata in questo nuovo mondo e devo dire che è stato veramente bellissimo! Mi
basta chiudere per un secondo gli occhi che subito mi ritrovo lì, tra i miei stupendi amici e tra i miei
mille parenti… ben 38 cugini!e per la prima volta sono diventata “zia” di Lucia. Subito mi sento invasa da tante emozioni e sistematicamente
mi viene naturale sorridere! Una cosa che ho trovato davvero meravigliosa e che mi ha colpito subito è l'approccio che i Ticos (così si chiamano tra loro i costaricensi) hanno rispetto la vita ed il prossimo! Sono delle persone molto ospitali, affettuose, calorose, solari e sempre vogliose
di condividere con gli altri ogni momento della loro vita, sia brutto che bello! Vivono la vita con molta semplicità, apprezzando tutto ciò che
essa gli dona… Non conoscono lo stress ai nostri livelli eppure quando hanno un problema (anche di una certa gravità) lo condividono con gli
altri e cercano di trovare una soluzione tutti insieme. Sono un popolo molto unito e con un’energia bellissima. Sono sempre contenti di dare una
mano agli altri anche se questo significa fare dei sacrifici o privarsi di qualcosa. Mi ricordo che ogni volta che attraversavo il paesino per andare a casa o a comprare qualcosa o anche solo per fare due passi, incontravo sempre con un sorrisone stampato in faccia, qualcuno che mi salutava e mi raccontava mille cose di sé e mi trattava come se fossimo stati amici da sempre anche se non lo conoscevo o comunque da poco! Sono
molto curiosi e contenti di conoscere altre persone anche con culture diverse dalla loro. Mi ricordo benissimo la prima sera, quando arrivata a
casa per la prima volta, ancora frastornata dal viaggio e piena di tensione, entrata a casa ho trovato ad aspettarmi tutta la famiglia e i parenti (venuti anche da altri paesini o città) contenti del mio arrivo, di fare la mia conoscenza e pieni di domande e di curiosità! La mia famiglia è
stupenda e mai prima di partire avrei immaginato di provare un amore così profondo e sincero per loro! Sono entrati a far parte di me, come
io di loro con naturalezza. Ogni mattina che mi svegliavo in
Per saperne di più...
quella stanzetta, vedevo mia madre cucinare il gallopinto
Beatrice Tedeschi (semestarle)
Emily Leporatti (linguistico)
(piatto tipico composto da riso e fagioli) o uscivo da casa e
Quattro Castella (RE), 340 3012119 Trieste, 340 0934965
venivo travolta dai cuginetti che volevano giocare o quando
andavo a scuola con la mia amica americana Liz (borsista
Eleonora Animini (linguistico)
Alessandro Linzi (semestrale)
AFS) e sentivo già di prima mattina il sole
Scandiano (RE), 340 7519160
Udine, 333 2015900
Per ulteriori informazioni bruciare sulla pelle…mi sentivo bene…mi
Chiara Bracco (semestrale)
Filippo Pacini (annuale) online sul Costarica vedi sentivo realmente a casa! Mi manca da
La Spezia, 340 9636846
Fano (PU), 333 1765191 pag. 9 di questo manuale morire tutto, i miei amici e la mia famiglia
anche se li sento spesso. Mi sono innamoMichela Pusceddu (annuale)
Anna Rottensteiner (annuale)
rata di questo Paese e voglio tornarci il
Nuragus (NU), 348 5332362
Klobenstein (BZ), 346 8371375
prima possibile!
81
Martina
Per ulteriori informazioni online sul
Tommaso Giorcelli (semestrale)
Pontremoli (MS), 320 7605567
Costarica vedi pag. 9 di questo manuale
Ven
Panama
Colombia
Ecuador
Ecuador
Perù
www.afsecuador.org
L’Ecuador è il più piccolo dei Paesi sudamericani che si trovano nella fascia Andina. È attraversato dall’Equatore, per cui una parte del suo territorio si trova nell’emisfero australe e una parte in
quello boreale. Si passa dalle pianure e le colline fertili attraversate da numerosi fiumi della regione costiera, alla regione montuosa della Sierra, per poi trovarsi nella regione collinare e infine alle
isole Galápagos. L’Ecuador è una nazione multietnica nella quale convivono 14 differenti identità
indigene, ognuna contraddistinta dalle proprie tradizioni. La popolazione indigena più numerosa
è rappresentata dall’etnia dei Quechua. La lingua ufficiale è lo spagnolo, cui si affiancano molte
lingue indigene, tra le quali la più diffusa è il Quechua. Questo Paese conserva tantissimi tesori
coloniali, che sono stati dichiarati dall’UNESCO parte del patrimonio mondiale dell’umanità.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-08-1995
31-12-1997
metà agosto
luglio
Il programma
Intercultura propone in Ecuador un programma annuale che
prevede l’ospitalità in una famiglia e la frequenza di un istituto
superiore.
All’arrivo all’aeroporto di Quito, i partecipanti sono accolti
dai volontari e dallo staff di AFS Ecuador, che li seguiranno
durante il primo incontro di orientamento. Questo campo si tiene
alle porte della capitale Quito per i primi due giorni dopo l’arrivo
ed è volto ad analizzare le aspettative di ciascuno studente e ad
introdurlo allo stile di vita del Paese. AFS Ecuador organizza
durante l’anno altri tre momenti di incontro. Il primo si tiene 45 settimane dopo l’arrivo, il secondo è un incontro a livello regionale che si terrà a metà del programma e l’ultimo incontro prima
del rientro in Italia. Queste attività sono volte a valutare e monitorare l’andamento dell’esperienza. Gli studenti possono inoltre
partecipare a una settimana di scambio e vivere per 7 giorni con
una famiglia residente in un’altra parte del Paese. Alla fine del
programma AFS Ecuador organizza anche una gita facoltativa
alle Isole Galapagos, il cui costo è a carico dei partecipanti.
La vita in Ecuador
82
La società ecuadoriana è ancora di
tipo patriarcale e il ruolo dell’uomo e della donna sono nettamente distinti.
Oggi è più frequente che le donne abbiano un lavoro fuori casa, ma ci si aspetta comunque che badino ai figli e alle faccende domestiche (spesso sono aiutate da una collaboratrice). I genitori sono piuttosto severi e protettivi nei confronti dei figli. I giovani escono in gruppo con il benestare dei genitori e sono
tenuti a rispettare il coprifuoco imposto dalla famiglia. Non di rado i figli
maschi godono di maggiore libertà rispetto alle femmine, indipendentemente
dalla loro età. La famiglia ha un ruolo essenziale nella vita di ciascun ecuadoriano. Le famiglie amano riunirsi a pranzo o a cena e trascorrere insieme la
domenica. Le famiglie, per la maggior parte di religione cattolica, frequentano
la chiesa con costanza e potrebbero chiedere agli studenti di partecipare alle
funzioni religiose con loro durante il fine settimana. La comunicazione con i
genitori è considerata essenziale. La dieta base comprende carne e pesce stufati accompagnati da riso, patate o pasta. Il consumo di verdure è abbastanza
ridotto e per questo motivo non è facile trovare famiglie disposte a ospitare
studenti vegetariani. Nel tempo libero i ragazzi frequentano corsi di vario tipo
o praticano sport in centri al di fuori della scuola. Nel fine settimana, il tempo
si trascorre tra famiglia e amici. Nonostante in molte famiglie ci sia almeno un
adulto fumatore, è difficile trovare famiglie disposte ad ospitare studenti che
fumano. Ragazzi con handicap o condizioni mediche particolari non possono
essere ospitati in Ecuador per mancanza di strutture e servizi adeguati.
La “escuela"
Come per gli altri programmi annuali, la
frequenza di un istituto superiore è obbligatoria. Gli studenti AFS sono generalmente inseriti
al penultimo/ultimo anno di corso. A seconda
della zona, le scuole hanno orari differenti e
anche l’anno scolastico ha una diversa durata.
Nelle zone costiere e nelle Isole Galápagos,
l’anno scolastico inizia i primi di maggio e termina alla fine di gennaio; nelle aree montuose
e nelle province dell’est la scuola inizia a settembre e termina a metà luglio. Molte scuole
offrono tre indirizzi: matematico-fisico, chimico-biologico o filosofico-sociale. Le materie più
comunemente studiate sono: spagnolo, matematica, fisica, chimica, inglese, filosofia e scienze sociali. Gli studenti stranieri frequenteranno prevalentemente scuole pubbliche. Può capitare che i ragazzi vengano iscritti in scuole private: il costo della retta è a
carico di AFS Ecuador oppure della famiglia ospitante (secondo gli accordi locali). Per imposizioni governative, le scuole possono rilasciare agli studenti stranieri certificati di frequenza che includono la lista dei corsi
seguiti, ma non possono rilasciare certificazione dei voti conseguiti paragonabili alle pagelle italiane. Tutte
le scuole richiedono agli studenti di indossare la divisa, il cui costo è a carico dei partecipanti.
Io ci sono stato...
Al primo risveglio in Ecuador ti colpisce la luce, una luce già intensa e profondamente vitale alle 6 del
mattino; quella stessa luce che incontri negli occhi della gente, sia che si tratti degli allegri costeños, sia
che si tratti dei più riservati serranos, sia che si tratti dei misteriosi abitanti dell'Oriente o degli spensierati pescatori delle Galápagos. La vita qui ha ancora un sapore diverso. La gente sa vivere, non esiste lo
stress, c'è sempre tempo per fare una chiacchierata o per passare un pasto in famiglia condividendo le
esperienze della giornata. Le persone sono affettuose e molto disponibili verso gli stranieri, se ci si dimostra curiosi di conoscere la cultura e le bellezze di questo piccolo e sconosciuto gioiello del Sudamerica.
L'Ecuador è proprio un Paese che non ti stanca mai e dove c'è sempre qualcosa di nuovo da scoprire, qualcosa che ti stupisce... Basta voler “entrare" nella gente ed essere disposti a far "entrare" gli ecuadoriani in
te. Non è difficile farsi contagiare dall'allegria e dallo spirito tipici degli ecuadoriani: si prende la vita con
calma, e quando si può si cerca di superare le difficoltà (e qui sono proprio tante!) insieme, in famiglia,
con i vicini, nel quartiere... Si vive ancora molto "per strada" e quasi ogni settimana, se si passeggia per
il centro delle città, si trova una "fiesta de barrio" (festa di quartiere) per qualche santo o chissà per quale
motivo, nella quale si viene coinvolti nei balli, nei canti, nelle sfilate delle bande, nelle processioni. Penso
che sia impossibile non innamorarsi di questo Paese. Io sono tornata in Italia già da 4 anni, ma sono ancora profondamente ecuadoriana...”
Valentina
Per saperne di più...
Mauro Montermini (annuale)
Quattro Castella (RE), 349 5381794
Eugenia Passone (annuale)
Nettuno (RM), 339 2446092
Cristina Roagna (annuale)
San Giorgio C.se (TO), 349 3305903
Pietro Andaloro (annuale)
Alba (CN), 329 7937645
83
atemala Honduras
Nicaragua
Honduras
www.afs.hn
Costa Rica
L’Honduras è un piccolo Paese situato in Centro America tra Guatemala,
El Salvador e Nicaragua. Le sue coste sono bagnate a nord dal Mare dei
Caraibi e a sud dall’Oceano Pacifico, ma i tre quarti del suo territorio sono
costituiti da colline e montagne. Tutto il Paese è coperto da una rigogliosa
vegetazione tropicale, indipendentemente dall’altitudine a cui ci si trova.
Le temperature sono piuttosto costanti durante l’anno, tra i 25°C e i 30°C
anche se, il clima diventa più fresco e meno umido salendo di altitudine.
La lingua ufficiale è lo spagnolo, ma in Honduras si parlano anche due
dialetti tipici delle zone costiere bagnate dal Mar dei Caraibi: il meskito e
il garifuna. Il nome Honduras in spagnolo significa “profondità” e fa riferimento ai mari profondi che bagnano la costa nord del Paese, mentre il
soprannome di questa nazione è “la repubblica delle banane”.
Il programma
Intercultura propone in Honduras un programma annuale. Il programma
prevede l’ospitalità presso una famiglia honduregna e la frequenza di una
scuola superiore. All’arrivo a Tegucigalpa, i ragazzi sono accolti dai volontari e partecipano a un incontro iniziale di tre giorni che dà loro modo di
ambientarsi e prepararsi all’incontro con la famiglia ospitante. A metà ottobre si tiene il primo campo di formazione della durata di quattro giorni, che
comprende anche la visita alle rovine Maya di Copan. Durante il campo, i
ragazzi hanno modo di confrontarsi tra di loro e con i volontari sulle prime
esperienze in Honduras. AFS Honduras organizza anche un incontro finale di
circa 2 giorni, per dar modo ai ragazzi di riflettere insieme sull’anno trascorso e prepararsi al rientro.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-02-1996
31-07-1997
metà agosto
luglio
La scuola
Gli studenti AFS sono in genere inseriti
all’ultimo o penultimo anno di una scuola bilingue (spagnolo e inglese). L’anno scolastico inizia
a settembre e termina a giugno. Le lezioni possono tenersi al mattino o al pomeriggio. Le scuole
richiedono agli studenti di indossare l’uniforme, il
cui costo è a carico del partecipante. Le materie
obbligatorie
variano
a
seconda del
percorso di
studi ma in
genere si studiano come materie base spagnolo, inglese, matematica, fisica, filosofia, chimica, storia ed educazione fisica. I ragazzi, che vengono generalmente inseriti nelle scuole bilingue, devono avere buona conoscenza della lingua inglese (parlato e scritto)
già al momento della partenza e buoni voti nel loro percorso di
scuola superiore. Dopo le selezioni è consigliabile iniziare a studiare anche lo spagnolo. Infine, nel caso in cui i ragazzi fossero
inseriti all’ultimo anno di scuola, prenderanno parte, con i loro
compagni, a progetti di utilità sociale nella comunità ospitante.
La vita
84
L’Honduras è un Paese in cui convivono europei, creoli e indigeni. Le famiglie ospitanti possono appartenere a uno qualunque
di questi gruppi e risiedere in ogni parte del Paese. In genere, gli
studenti AFS sono accolti in zone urbane o
suburbane, anche se i piazzamenti in zone
rurali non sono da escludere. La famiglia e gli
amici sono i punti di riferimento dei giovani
honduregni. Le famiglie sono di tipo patriarcale e, non di rado, le madri non lavorano e
si occupano della casa e della famiglia. Molte
famiglie sono religiose e praticanti e si aspettano che ogni tanto gli studenti stranieri partecipino alle funzioni religiose con loro, perché vengono viste come attività importanti
per la famiglia. Spesso si tratta di famiglie
numerose e affiatate, e mettono al primo
posto la fiducia reciproca. I ragazzi considerano lo studio un privilegio e si impegnano
molto nell’ottenere buoni risultati scolastici.
Il tempo libero dalle lezioni e dai compiti viene impiegato con gli amici o frequentando uno dei corsi extracurriculari offerti dalla scuola (sport, teatro, ballo,
ecc.). È difficile trovare famiglie disposte ad
ospitare fumatori e vegetariani, in quanto la
dieta honduregna contiene tanta carne.
Io ci sono stato...
Sono già passati alcuni anni da quando sono
partita e ancora ricordo come mi sentivo in questo periodo… emozionata, con tanta voglia di
partire per la mia avventura ma anche, inutile
negarlo, un po’ timorosa… che cosa avrei trovato? Tutto nuovo. Casa, scuola, città, famiglia…
e probabilmente così diverso… Ma ero felice e
quell’eccitazione mi ha accompagnata per tutti
gli undici mesi vissuti in Honduras. Certo, all’inizio mi sono ritrovata a dover comunicare in
una lingua che, per quanto avessi già studiato
un po’ a scuola, era comunque nuova e non mi permetteva di esprimere correttamente tutto quello che
provavo e volevo dividere con gli altri. Nella nuova famiglia mi sentivo davvero a casa; mamma, papà
e sorelle erano al cento per cento la mia mamma, il mio papà e le mie sorelle, nonostante non fossimo
uniti da legami di sangue. Con loro ho passato momenti bellissimi, che non dimenticherò mai. Abbiamo
fatto gite, pranzi e cene di famiglia, e anche la vita di tutti i giorni era diventata ormai la mia vita,
unendo alle mie abitudini italiane quelle hondureñe; loro per me saranno sempre mami, papi y hermanitas. Col trascorrere dei mesi ho conosciuto tante persone, grazie alla scuola e ad altre attività che facevo nel pomeriggio. Ancora oggi ricevo ogni giorno almeno
una o due e-mail dalle mie compagne e questo mi rende
Per saperne di più...
immensamente felice. Sapere che dall’altra parte del
mondo c’è qualcuno che ti ricorda con affetto è veramente
Giulia Bono (annuale)
una sensazione straordinaria! Il giorno in cui sono (ri)parCengio (SV), 340 7787895
tita sembrava incredibile che fosse passato un anno, un
Anna Caccin (annuale)
anno pieno di emozioni e dal quale ho imparato tante cose
Borgoricco (PD), 347 6753703
utili e indimenticabili. Col tempo ho avuto modo di ferNicole Vallata (annuale)
marmi a pensare. Chi ero prima di affrontare l’esperienza
Soverzene (BL), 348 1203188
Intercultura? Chi ero diventata in seguito ad essa? Tante
cose erano cambiate, tante si sono solo modificate, ma
Anna Romboli (annuale)
sicuramente posso dire di conoscere meglio me stessa e di
Forlì, 348 3272657
essere maggiormente ben disposta verso gli altri.
Jessica Zagolin (annuale)
Federica
Oriago di Mira (VE), 340 5620801
85
USA
Messico
MESSICO
BELIZ
HO
GUATEMALA
SAN SALVADOR
www.afs.org.mx
COS
Il Messico è uno stato del Centro America composto da 31 Stati federali e un Distretto Federale
che occupa la parte meridionale dell'America Settentrionale. La sua storia, dalla più antica alla più
recente, influenza fortemente l’architettura, l’arte, la lingua e lo stile di vita dei suoi abitanti. Sul
territorio messicano hanno convissuto e si sono alternate civiltà millenarie per alcuni aspetti molto
diverse le une dalle altre: Gli Olmechi (decisivi nell’influenza di tutte le altre civiltà mesoamericane), la civiltà di Teotihuacán, Zapotechi, i Maya, gli Aztechi. Il Messico ospita il 10-12% della biodiversità globale. 170.000 chilometri quadrati del suo territorio sono considerati “Aree Naturali
Protette" e la tutela ambientale è comunemente molto sentita.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-12-1995
31-07-1998
metà agosto
luglio
Il programma annuale in Messico
AFS Mexico opera attivamente da 33 anni. I Centri locali sono situati prevalentemente nel centro e nel sud del Paese. Gli studenti stranieri
vivono e studiano per un anno in una delle aree in cui questi Centri locali sono attivi. Il programma prevede l’ospitalità presso una famiglia e una
scuola superiore locale. All’arrivo all’aeroporto internazionale di Città del
Messico, gli studenti incontreranno le loro famiglie ospitanti oppure verranno trasferiti presso la comunità ospitante con l’aiuto dei volontari.
Dopo 2-3 settimane dall’arrivo, si terrà un breve incontro di formazione
con i volontari a livello locale per guidare i ragazzi nell’ambientamento
iniziale. Tre settimane prima del rientro in Italia si terrà un incontro di
valutazione finale e di preparazione al rientro.
La scuola
86
La scuola superiore in Messico dura 3 anni e accoglie studenti dai 15
ai 17 anni. Gli studenti AFS sono solitamente inseriti nel primo o nel
secondo anno, ma possono anche essere ammessi all’ultimo anno a discrezione delle scuole. Le scuole sono sia pubbliche sia private e possono
essere miste,
solo maschili o solo
femminili.
L’anno scolastico inizia
a settembre
e finisce a
giugno, con due principali periodi di vacanza, uno a dicembre e
uno ad aprile/maggio. La giornata tipo comincia alle 7 e termina
alle 14. In alcune scuole si può avere lezione nel pomeriggio.
Talvolta le scuole organizzano attività pomeridiane extrascolastiche, squadre sportive o corsi diversi (musica, balli tipici ecc.) altrimenti è possibile svolgere corsi ed attività sportive privatamente,
come in Italia. Le materie più frequentemente studiate sono matematica, biologia, chimica, fisica, storia, letteratura spagnola, psicologia, una o più lingue straniere e diritto. Il rapporto con gli insegnanti è solitamente più informale rispetto all’Italia. Il sistema educativo in Messico è però molto conservatore e la disciplina è fondamentale: è importante tenere un abbigliamento e un comportamento corretti ed è assolutamente vietato fumare a scuola.
La vita in Messico
Le famiglie in Messico sono piuttosto conservatrici e spesso
molto protettive nei confronti dei figli e degli studenti AFS. I giovani escono in gruppo con il benestare dei
genitori e sono tenuti a rispettare il coprifuoco imposto dalla famiglia. Non di rado i figli maschi godono di
maggiore libertà rispetto alle femmine, indipendentemente dalla loro età. La famiglia ha un ruolo essenziale nella vita di ciascun messicano. Le famiglie amano riunirsi a pranzo o a cena e trascorrere insieme la
domenica. E’ usanza diffusa organizzare dei raduni familiari con cugini, zii, nonni, nipoti e amici stretti per
grandi pranzi insieme. Come membro della famiglia ci si aspetta che lo studente aiuti nei piccoli lavori di
casa e che partecipi alle attività familiari. A scuola sarà facile farsi degli amici poiché tante scuole non sono
ancora abituate ad ospitare studenti stranieri: è normale quindi che nei primi giorni siate al centro delle
attenzioni dei compagni e delle loro domande. Il cibo in Messico è notoriamente molto piccante e speziato. La carne è alla base di tutti i piatti messicani, per cui è molto difficile trovare famiglie disposte ad ospitare vegetariani. Gli studenti accolti in Messico non possono avere disabilità o presentare condizioni mediche particolari. Le famiglie messicane preferiscono ospitare studenti non fumatori.
Per saperne di più...
Massimo Cauli (annuale)
San Quirico (OR), 346 3654451
Federica Cester (annuale)
Parma, 339 1145901
ni
azio
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Irene Corsaro (annuale)
San Giovanni La Punta (CT), 342 5715009
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ONDURAS
NICARAGUA
CA
PANAMA
Pa n a m a
www.afs.org.pa
CO
Panama è uno Stato dell'America
centrale noto per il famoso canale
artificiale che collega l’Oceano
Pacifico e il Mar dei Caraibi. In questo Paese la modernità convive con
un forte attaccamento alle tradizioni, che si può riconoscere in molti
aspetti della vita di tutti i giorni.
Un anno a Panama
Intercultura
organizza
in
Panama un programma di tipo
annuale. AFS Panama opera dal 1959
e da allora accoglie ogni anno studenti da tutto il mondo. Il programma prevede l’ospitalità presso una
famiglia panamense e la frequenza di
una scuola superiore.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-08-1996
31-07-1997
fine luglio
fine giugno
Dopo l’arrivo a Panama City gli studenti sono accolti dai volontari e dallo staff di AFS Panama
per un primo incontro di formazione. Questo incontro è volto ad introdurre la cultura e lo stile di vita
locali ai ragazzi appena arrivati. Durante l’anno possono essere organizzati altri incontri di valutazione dell’esperienza e un incontro di valutazione finale nel mese di giugno, per prepararsi al rientro.
La scuola
Come per gli altri programmi annuali, la frequenza di un istituto superiore è obbligatoria. La
scuola superiore panamense dura 4 anni. L’anno scolastico inizia a fine febbraio e termina a dicembre; per questo motivo al loro arrivo, gli studenti italiani, vengono inseriti nel secondo semestre di
lezioni. Gli studenti AFS sono generalmente inseriti al penultimo anno e proseguono poi a frequentare il primo semestre. Le materie generalmente studiate sono matematica, spagnolo, inglese, scienze, storia, geografia. L'orario scolastico giornaliero si articola in due sessioni: la prima va dalle 7.00
alle 12.30, la seconda dalle 12.30 alle 18.00. Gli studenti a volte possono scegliere quale delle due
sessioni frequentare. È molto frequente che i ragazzi siano inseriti in una scuola dove è richiesto di
indossare la divisa scolastica, che dovranno provvedere a comprare all’arrivo a loro spese.
88
La vita in famiglia
La cultura in Panama considera la famiglia l’elemento più importante della società ed è normale passare molto tempo insieme. È comune che i nonni abitino insieme alla famiglia e che siano pienamente
integrati nella vita familiare. La maggior parte dei giovani vive insieme ai genitori durante il periodo universitario e comunque fino a quando non diventano indipendenti economicamente o si sposano, anche se in
ogni caso cercano di continuare ad essere presenti
nella vita della famiglia. In Panama la popolazione in
generale, è allegra, socievole e parla a voce alta. Le
famiglie sono piuttosto protettive, soprattutto nei
confronti delle ragazze. Occorre sempre chiedere il
permesso ai genitori per uscire con gli amici e per invitare gli amici a casa. Bisogna tenere conto che le condizioni di vita in generale possono essere più modeste
rispetto all’Italia. Può capitare che alcune famiglie non
abbiano delle comodità per noi normali come il riscaldamento, l’aria condizionata, la lavatrice o la lavastoviglie. La maggior parte degli studenti viene ospitata
nelle comunità rurali, non nelle grandi città.
I panamensi, come la maggior parte dei latinoamericani, hanno una visione molto rilassata del
tempo: sono soliti ritardare agli appuntamenti, ciò è
parte dello stile di vita.
La dieta in Panama è molto semplice: molto riso
e carne e pesce e fagioli. Per questo motivo, è difficile trovare una famiglia disposta ad accogliere un
vegetariano. Le famiglie non ospitano studenti che
fumano quindi AFS Panama non può accettare studenti fumatori.
Per saperne di più...
Francesca Morelli (annuale)
Brescia, 334 7255339
Davide Perrone (annuale)
Torino, 331 9604200
Rita Stefanuto (annuale)
Azzano Decimo (PN), 331 3287542
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Brasile
erù
Pa
Cile
Pa r a g u a y
Bolivia
rag
ua
y
Argentina
www.afs.org.py
Il Paraguay è uno stato dell’America meridionale e la sua capitale è Asunción. Il Paraguay non è
bagnato dal mare ed è diviso in due regioni geografiche delimitate dal fiume Paraguay. Una orientale, caratterizzata da pianure ma anche da montagne rocciose, e una occidentale, chiamata anche
Gran Chaco, che comprende il 60% del territorio del Paese ed è costituita soprattutto da pianure.
Il clima è subtropicale, molto caldo in estate e piuttosto freddo in inverno, con un tasso di umidità piuttosto elevato. Le lingue ufficiali sono il guaraní e lo spagnolo, e la religione più diffusa è
quella cattolica.
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Nati dal
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Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-08-1995
31-07-1997
fine luglio
giugno
Un anno in Paraguay
Il programma annuale in
Paraguay prevede l’ospitalità presso
una famiglia e la frequenza di una
scuola secondaria locale. All’arrivo
all’aeroporto di Asunción gli studenti vengono accolti dai volontari di
AFS Paraguay che li preparano all’esperienza attraverso un breve incontro di una giornata. Circa un mese
dopo l’arrivo i ragazzi si ritrovano nei
pressi della capitale per un secondo
incontro della durata di 2 giorni in
cui si discuterà a fondo sugli stili di
vita, sulla cultura, sulla vita in famiglia e sulla scuola in Paraguay. A
metà del programma avrà luogo, a livello locale, un momento di riflessione per valutare l’andamento
dell’esperienza. Infine, circa un mese prima della fine del programma, i partecipanti si incontreranno
per una valutazione finale e per prepararsi al rientro a casa. È possibile che AFS Paraguay e i Centri
locali organizzino altre attività durante il corso dell’anno e che i costi siano a carico del partecipante
qualora queste siano facoltative. Come parte del programma, AFS Paraguay offre a tutti gli studenti
stranieri un corso base di spagnolo all’arrivo, della durata di 40 ore, tenuto da insegnanti esperti.
La scuola
I partecipanti ad un programma scolastico in
Paraguay vengono inseriti in un istituto superiore. Le
lezioni vanno dal lunedì al venerdì, al mattino oppure
al pomeriggio, in alcune scuole anche la sera. Poche
scuole hanno lezioni sia al mattino sia nel pomeriggio.
L’anno scolastico in Paraguay inizia a metà febbraio e
finisce intorno alla fine di novembre, con due settimane di pausa a luglio per le vacanze invernali. Per questo motivo, gli studenti frequenteranno complessivamente due semestri, vale a dire il secondo semestre
dell’anno già in corso al momento del loro arrivo ed il
primo semestre dell’anno scolastico successivo. Le
scuole paraguaiane offrono poche attività extra-curriculari ma si potrà facilmente praticare uno sport o par-
90
tecipare ad altre attività
con i compagni dopo
l’orario scolastico. Gli
studenti AFS dovranno,
come i loro compagni di
classe, seguire tutte le
materie previste dal
piano di studi della
scuola
(solitamente
10/12 materie). I compagni di classe rimarranno
sempre gli stessi durante
tutto l’anno scolastico. Il
rapporto con i professori
è piuttosto formale. Nel
caso in cui la scuola
richieda al partecipante
di indossare la divisa, questa sarà a carico del partecipante. La scuola non sarà in grado di rilasciare
un’attestazione di frequenza con i voti conseguiti se gli studenti stranieri non sosterranno regolarmente tutte le prove e i test previsti, come i loro compagni paraguaiani.
La vita in famiglia
Il Paraguay è un Paese molto legato alle proprie tradizioni.
La cultura paraguaiana considera la famiglia l’elemento più importante della società ed è normale passare molto tempo insieme. E’ comune che i nonni abitino insieme ai figli e ai nipoti e che siano pienamente integrati nella vita familiare. La maggior parte dei giovani vive insieme ai genitori durante il periodo universitario e comunque fino a quando non diventano indipendenti economicamente o si sposano, anche se
in ogni caso cercano di continuare ad essere presenti nella vita della
famiglia. I paraguaiani, in generale, ridono e parlano a voce alta e a volte
possono dare l’impressione di litigare. I latinos sono persone molto
espressive! Le famiglie paraguaiane sono piuttosto protettive, soprattutto nei confronti delle ragazze. Occorre sempre chiedere il permesso ai
genitori per uscire con gli amici e per invitare gli amici a casa, soprattutto se si fermano a dormire, poiché non è usanza comune. In generale i paraguaiani sono persone molto socievoli. Se un amico o un volontario, vi invita a casa propria non è solo una frase di cortesia ma un
gesto sincero. Le condizioni di vita in generale sono più modeste rispetto all’Italia. Può capitare che alcune famiglie non abbiano comodità per
noi normali come il riscaldamento centralizzato, l’aria condizionata, la lavatrice o la lavastoviglie.
I paraguaiani, come la maggior parte dei latinoamericani, hanno una visione molto rilassata del
tempo e sono spesso in ritardo agli appuntamenti. Giovani e adulti amano festeggiare e ballare: molte
persone escono oppure organizzano feste in casa propria dove si balla fino a tardi.
La dieta in Paraguay consiste in una colazione leggera, e un pranzo e una cena più abbondanti.
I paraguaiani amano condividere i pasti insieme, è considerato un momento importante per la famiglia. Il pasto quotidiano e più comune è la carne, accompagnata da verdure, patate, pasta
o riso. Per questo motivo non è possibile trovare famiglie disposte ad ospitare ragazni
zi vegetariani. Le famiglie preferiscono ospitare studenti non fumatori.
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Carlo Morandi (annuale)
Lucia Cannatella (annuale)
Vilminore di Scalvi (BG), 348 4042922
Palermo, 334 1306663
Antonella Iacomini (annuale)
Porto Torres (SS), 346 5146664
Fabio Scattolini (annuale)
Quartu S. Elena (CA), 349 4656099
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Repubblica
Dominicana
Repubblica Dominicana
www.afs.org.do
La Repubblica Dominicana occupa i due terzi orientali dell’isola di Hispaniola, la seconda per
dimensione tra le isole caraibiche. La restante parte dell’isola è territorio di Haiti. Le sue frontiere sono costituite da 1.575 Km di coste, un terzo delle quali composto da bellissime spiagge
bianche. Tutta l’isola è popolata da una fauna ricca e particolareggiata: nell’isola vivono ben 218
differenti specie d’uccelli, 8 differenti specie di tartarughe marine, oltre a delfini, iguane e,
durante la stagione della riproduzione, anche le balene. Il clima è tropicale sulle coste, mentre è
più fresco nella regione centrale, anche se la temperatura media del Paese è di 25°C durante tutto
il corso dell’anno. Ciò nonostante, in alta montagna le temperature possono scendere molto al di
sotto della media nazionale.
Il programma
Intercultura
propone
nella
Repubblica Dominicana un programma
di tipo annuale. Il programma prevede
l’ospitalità in una famiglia dominicana e
la frequenza di una scuola superiore.
All’arrivo, si tiene un primo incontro di orientamento della durata di circa
tre giorni, gestito dai volontari di AFS.
Lo scopo dell’incontro è quello di presentare AFS nonché il Paese ospitante e
le sue tradizioni. Gli studenti vengono
poi accompagnati dalle loro famiglie
ospitanti. Nel primo weekend di febbraio si svolge un secondo incontro, nel
corso del quale si discute assieme ai
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Data partenza
Data ritorno
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01-08-1995
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metà agosto
giugno
volontari del rapporto e dell’adattamento in famiglia e, dove necessario, ci si confronta su eventuali
difficoltà incontrate dagli studenti. AFS Repubblica Dominicana organizza un incontro finale tre settimane prima del rientro in Italia per dar modo ai ragazzi di valutare insieme l’esperienza vissuta e
prepararsi a tornare a casa. Sia la scuola, sia i Centri locali possono organizzare altre attività opzionali come escursioni, gite, visite culturali, il cui costo può essere a carico dei partecipanti.
La scuola
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La scuola in Repubblica Dominicana comincia a settembre e finisce a giugno. Le lezioni si tengono dalle 8 alle 13, dal lunedì al venerdì. Gli studenti vengono inseriti in uno dei tre anni conclusivi della scuola superiore, a discrezione della scuola e del Ministero dell’Educazione e a seconda dell’età dello studente. È molto frequente che i ragazzi siano inseriti in
una scuola privata e viene loro richiesto di indossare la divisa scolastica, che dovranno provvedere a comprare all’arrivo a loro spese
(circa 75 euro). La maggior parte delle scuole private sono di impostazione religiosa, soprattutto cattolica. Nonostante le ovvie difficoltà iniziali legate alla lingua, le scuole richiedono agli studenti
stranieri una partecipazione attiva e un buon rendimento in tutte le
materie. Generalmente le materie studiate sono spagnolo, inglese,
matematica, fisica, storia, filosofia, biologia, letteratura, economia,
religione ed educazione fisica. Le scuole non offrono programmi ad
hoc per gli studenti stranieri, i quali sono tenuti a seguire tutte le
materie obbligatorie. Gli studenti vengono valutati regolarmente
durante l’anno e al termine di ogni semestre sostengono esami le
cui votazioni devono superare la votazione di 60/100. Le sole attività extra-curriculari offerte dalle scuole sono gli sport, ma molti
ragazzi praticano altre attività privatamente dopo la scuola.
La vita, la famiglia e il tempo libero
I dominicani sono un popolo multietnico: convivono persone di origine europea, africana e asiatica. I
tratti comuni della popolazione sono l’allegria, la disponibilità, l’ospitalità e l’amore per il proprio Paese. Le
famiglie dominicane sono molto tradizionaliste e protettive nei confronti dei figli, indipendentemente dalla
loro età. Dagli studenti AFS, i genitori si aspettano un comportamento corretto e disciplinato. Molte famiglie sono cattoliche praticanti e sono molto attente alla reputazione e al giudizio delle altre persone. Le case
possono essere modeste e non disporre di tutte le comodità a cui siamo abituati in Europa: poche abitazioni hanno l’aria condizionata, la lavastoviglie o la lavatrice. Le famiglie sono abbastanza numerose rispetto ai nostri standard e non sarà strano avere 2 o più fratelli. Nel tempo libero i ragazzi partecipano alle attività sportive organizzate dalla scuola, si incontrano con gli amici e nel fine settimana escono a cena o alle
volte si dedicano al passatempo nazionale: i balli caraibici!
Lo stile di vita è diverso a seconda del luogo in cui si viene ospitati. Santo Domingo, chiamata dai dominicani semplicemente La Capital, è una città cosmopolita che tende a nascondere le grandi differenze socio
economiche del Paese ed è anche molto più laica rispetto ai paesi dell'entroterra dove non sarà strano vedere le bambine vestite di bianco con fiocchi di tulle tra le trecce per recarsi in chiesa la domenica mattina.
Naturalmente il mare è un aspetto culturale molto importante, sia come risorsa economica dovuta alla ricchezza ittica, che come luogo di incontro soprattutto nei weekend.
La cucina dominicana è piena di spezie e di sapori a noi sconosciuti, come conseguenza della propria
posizione geografica e del fatto di essere crocevia dei traffici marittimi. I piatti tipici sono simili alla tradizione delle vicine isole di Cuba e Porto Rico: la dieta base propone riso, pasta, patate e fagioli accompagnati da carne arrostita o stufata, mais, verdure e deliziosi frutti tropicali. La cultura familiare è molto "mediterranea" e i pasti principali
Per saperne di più...
sono considerati parte integrante della vita familiare e si consumano
insieme. Può essere molto difficile trovare famiglie disposte ad ospitaValeria Busca (annuale)
re studenti fumatori, studenti con allergie e studenti vegetariani. Il
Lequio Berria (CN), 333 2522490
Paese non è adatto a studenti asmatici o con allergie a causa del clima
tropicale e polveroso. Le famiglie ospitanti preferiscono ospitare stuLaura Rozzoni (annuale)
denti non fumatori.
Treviglio (BG), 349 3214421
Io ci sono stato...
…Come dimenticare: i ritmi, le danze e i colori delle strade latine, dove il tempo passa lentissimo.
Amigos, una luz en la distancia... così inizia la mia canzone preferita di un gruppo rock dominicano, i
Toque Profundo. Amici, tanti amici che ancora mi legano profondamente alla stupenda isola caraibica della Repubblica Dominicana. Nella
mente ho ancora i colori vivi e lucenti,
i profumi e le musiche delle strade
sempre in festa. La scuola, per quanto
cerchi di adottare modelli stranieri, è
strettamente attaccata ad una visione
latina. L'istituto culturale per eccellenza è la società: attraverso l'immersione
tra la gente del posto si può apprezzare la filosofia del sorriso e dell'allegria.
Santo Domingo, una città multiculturale e varia: da un lato una moderna
metropoli, dall'altro é bellissimo passeggiare nella zona coloniale costeggiata dal mare, patrimonio artistico e culturale protetto dall'UNESCO, e infine i
ritmi, le danze e i colori delle strade
latine, dove il tempo passa lentissimo.
E ancora amici... muchos amigos!
Graziella
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Venezuela
olombia
Venezuela
www.afs.org.ve
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Il Venezuela è situato nella parte centrale della costa Sudamericana che si affaccia, a nord, sul
Mar dei Caraibi. Confina ad est con la Guyana, a sud con il Brasile mentre ad ovest si trova la
Colombia. Prevale il clima tropicale in cui possono essere riconosciute due stagioni principali in
tutto il Paese, una stagione secca (da novembre ad aprile) e una stagione delle piogge (da maggio ad ottobre). Le temperature rimangono stabili durante tutto il corso dell’anno, e si attestano
tra i 20 e i 30°C, eccetto che nella regione Andina. La lingua ufficiale è lo spagnolo, che tuttavia differisce da quello parlato in Spagna sia per la pronuncia che per alcuni termini tipici dell’idioma del Venezuela conosciuto come castellano.
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Nati dal
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Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-05-1996
31-03-1998
settembre
luglio
Il programma e le attività
Intercultura organizza in Venezuela un programma di tipo annuale. All’arrivo all’aeroporto di
Maiquetía, a circa quarantacinque minuti da Caracas, gli studenti vengono accolti dallo staff e dai
volontari di AFS
Venezuela.
Durante i primi
due giorni dopo
l’arrivo i ragazzi
parteciperanno ad
un incontro di formazione
sulle
regole di AFS
Venezuela, la vita
in famiglia e la
cultura venezuelana. In seguito gli
studenti raggiungeranno la propria
comunità ospitante per incontrare la
propria famiglia. A
metà del programma, i Centri locali
organizzano
un
incontro che ha il
fine di verificare
l’andamento dell’esperienza e di
confronto con gli
altri studenti. Poco prima della fine del programma, gli studenti si trovano per un campo finale con
l’obiettivo di valutare l’anno appena trascorso e preparare i ragazzi al rientro in Italia.
I Centri locali possono organizzare, a loro discrezione, altre attività opzionali per gli studenti e
per le famiglie ospitanti, i cui costi sono a carico dei partecipanti.
La scuola
La scuola superiore venezuelana ha una durata di due anni ed è frequentata da studenti tra i 15
e i 17 anni. L’anno scolastico inizia a ottobre e termina a luglio. Le lezioni si tengono la mattina e
nel primo pomeriggio. Esistono due tipi di indirizzi: scientifico (matematica, chimica, fisica, biologia,
geografia, disegno tecnico, educazione fisica, storia, letteratura e inglese) e umanistico (letteratura,
matematica, storia, filosofia, psicologia, geografia, storia dell’arte, sociologia, latino, inglese e/o francese). Le materie di indirizzo sono tutte obbligatorie. Nella maggior parte dei casi le scuole richiedono ai ragazzi di indossare una divisa il cui costo è a loro carico.
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La vita quotidiana in Venezuela
Nelle famiglie venezuelane i genitori spesso lavorano entrambi fuori casa, ma cenano e trascorrono la
serata in famiglia. Nella maggior parte delle famiglie,
i lavori domestici sono divisi tra la madre e i figli,
anche se spesso vi sono in casa delle collaboratrici
domestiche che aiutano nei compiti più gravosi. La
famiglia è un valore importante ed è comune che i
nonni vivano sotto lo stesso tetto con figli e nipoti. I
genitori venezuelani vogliono essere informati sulle
uscite dei figli, poiché seguono con attenzione ciò che
i ragazzi fanno nel tempo che trascorrono fuori casa.
E’ necessario rispettare il coprifuoco imposto dalla
famiglia ed ascoltare i loro consigli relativamente alla
sicurezza. La dieta base comprende mais, banane,
carne, selvaggina, grano e frutti tropicali. Si mangiano poche verdure, per questo è difficile trovare famiglie per studenti vegetariani. Nel tempo libero dalla
scuola i giovani praticano attività sportive, seguono
corsi di vario tipo e si incontrano con gli amici. Nel fine settimana, si approfitta del tempo libero per stare
in famiglia, incontrare gli amici e, naturalmente, andare a ballare (il ballo più amato è il merengue).
E’ importante sapere che è difficile trovare famiglie disposte a ospitare ragazzi fumatori o con condizioni mediche particolari. AFS Venezuela consiglia la vaccinazione contro la febbre gialla (soprattutto in caso
di gite ed escursioni in zone a rischio, come la Gran Savana) che si può fare direttamente in Venezuela.
Io ci sono stato...
Otto anni fa c’era una città su di una collina, un fiume che le strisciava attorno facendola sembrare
un’isola; grattaceli in punta e, mano a mano che si scendeva, case dai colori eccentrici, tetti piatti perché di neve non se ne parla, grate alle finestre per lasciare fuori quella parte di mondo che non merita di entrare. C’era un’italiana che andava a scuola con quella divisa che la faceva sembrare una campanella dondolante. C’erano amici che l’accompagnavano fino a casa insegnandole i proverbi,
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che attendevano il fine settimana per gustare
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qualche piatto occidentale, che imparavano parori in zuela v le
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le italiane e correggevano le mie spagnole, sbaene
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gliate. Sei anni fa le porte di un aeroporto si sono
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Per saperne di più...
aperte e c’erano i miei fratelli venezuelani di
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g
pa
nuovo lì, con le braccia pronte a farmi il solletiBeatrice Bonometti (annuale)
co mentre mi abbracciavano. C’erano gli amici, i
Gussago (BS), 338 8091638
proverbi, la città e il mio fiume, le targhette con
Simona Esposito (annuale)
i nomi delle case mentre tornavo verso la mia, di
Sorrento (NA), 334 9745052
quel colore così brutto che mi aveva spaventato
Davide Garavoglia (annuale)
tanto all’inizio. E ora c’è un’italiana in Italia che
Roma, 339 8564869
sarà sempre un po’ venezuelana e lo dimostra
quella foto della mia città dove si vede la mia
Paola Scuderi (annuale)
ombra distesa sulla terra rossa; lo dimostra il
Gravina di Catania (CT), 349 8732742
viaggio che ho fatto per raggiungere un amico
Martina Favaro (annuale)
venezuelano in Germania; lo dimostrano le paroTribano (PD), 392 1353076
le spagnole che ancora, a volte, si sostituiscono senza che io le
Valeria Pauletti (annuale)
possa controllare a quelle italiane. Ma più di tutto lo dimostrano
Trieste, 340 4886318
quei cinque minuti in cui Torino e i suoi portici, la regolarità delle
vie e i suoi abitanti scompaiono, investiti da un profumo o un
rumore che mi riporti immediatamente in un luogo dove si cammina sulla terra rossa, dove si attraversa la strada sulle strisce di corsa, dove i taxi ti suonano il clacson per sapere se vuoi salire e dove
un negoziante sconosciuto, porgendoti la merce ti dice “Di niente amore mio”.
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Cecilia
Canada
www.afscanada.org
Il Canada occupa la parte settentrionale del Nord America, ad eccezione dell’Alaska (territorio degli
USA). Il suo territorio è il secondo per estensione al mondo. Data la vastità del Paese la sua morfologia offre un ambiente vario e spettacolare: grandi laghi, immense pianure e zone montuose di
altitudine anche piuttosto elevata.
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Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
Trimestrale
Estivo
01-03-1996
01-06-1996
01-07-1995
31-07-1997
28-02-1998
31-05-1997
metà agosto
metà agosto
metà luglio
metà luglio
metà novembre
metà agosto
In Canada con Intercultura
Intercultura offre in Canada tre tipi di programma: annuale, trimestrale ed estivo linguistico.
Canada, Stati Uniti
Nord America
Un anno in Canada con AFS
Il programma annuale in Canada si svolge nelle province francofone del Paese. All’arrivo a destinazione tutti gli studenti sono accolti il più delle volte dalle famiglie ospitanti e/o dai volontari. Subito
dopo i ragazzi raggiungono la propria comunità ospitante. Dopo una o due settimane dall’arrivo partecipano a un campo di orientamento, a livello regionale, della durata di un giorno. In inverno si tiene
il secondo campo, a livello locale, sempre di un giorno, al quale possono partecipare anche le famiglie ospitanti: quest’ultimo ha lo scopo di permettere un confronto sulla prima parte dell’esperienza e
sulle aspettative riguardo al resto dell’anno. Alcune settimane prima del rientro in Italia, i ragazzi si
incontrano nuovamente per una giornata per il campo di fine anno durante il quale vengono preparati al distacco dalla famiglia e dagli amici e al rientro in Italia. E’ richiesta una conoscenza di base
della lingua francese.
Programma estivo
AFS Canada inoltre offre un programma estivo che ha la durata di un mese da metà luglio a metà
agosto. Il programma si svolge in diverse località canadesi e gli studenti vengono accolti da una famiglia canadese. E’ frequente che ogni famiglia nello stesso periodo accolga più di uno studente AFS
(mai della stessa nazionalità). È prevista la frequenza di un corso di lingua inglese (circa 60 ore nelle
4 settimane del programma). I pomeriggi saranno dedicati ad attività sportive, culturali e sociali.
Durante il periodo del soggiorno, è prevista almeno una gita più lunga (di un’intera giornata o più)
in una località di interesse. Il tutto sarà condotto in lingua inglese. Inoltre, il programma estivo prevede un incontro di orientamento all’arrivo e una valutazione finale alla fine del programma. Entrambi
gli incontri saranno di tipo locale.
Trimestre nel Canada anglofono con CEEF
Il programma trimestrale si svolge principalmente in Ontario e prevede l’ospitalità reciproca obbligatoria. Ciò implica che, dopo il trimestre autunnale (agosto-novembre) trascorso dallo studente italiano in Canada, la sua famiglia italiana ospiti uno dei fratelli/sorelle ospitanti da febbraio a maggio.
Il programma è organizzato in collaborazione con l’associazione CEEF
(Canadian Exchange Education Foundation). Il CEEF offre gli stessi standard qualitativi di AFS grazie al lavoro degli insegnanti che forniscono
assistenza agli studenti e selezionano scuole e famiglie. Possono esserci
limitate opportunità, sempre con l’associazione CEEF, di partecipare allo
stesso programma nella zona di Ottawa, frequentando scuole francesi
con famiglie francofone (francese prima lingua).
La scuola
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I programmi annuali e trimestrali prevedono la frequenza obbligatoria di un istituto superiore canadese. In tutto il Paese è applicata rigidamente la norma della reciprocità: una scuola ospita uno studente straniero solo se uno dei suoi stessi studenti partecipa a un programma di
scambio con l’estero (questa regola è un po’ più elastica nella provincia
del Québec). L’organizzazione scolastica dipende direttamente dal gover-
no provinciale. L’anno scolastico inizia a settembre e termina a
giugno con alcune settimane di vacanza nel corso dell’anno.
Le lezioni sono a tempo pieno dal lunedì al venerdì. Il carico
didattico è aperto: lo studente può decidere di inserire materie
opzionali nel piano di studi oltre a quelle obbligatorie. Alcune
materie opzionali però possono comportare il pagamento di
una quota extra, a discrezione del distretto scolastico regionale, che sarà a carico dello studente. In alcune scuole è richiesta l’uniforme, il cui costo è a carico dei partecipanti. È essenziale che i ragazzi si impegnino nell’inserimento accademico al
fine di ottenere delle buone votazioni che li faciliteranno nel
reinserimento scolastico al ritorno in Italia.
La famiglia e il tempo libero
I programmi di Intercultura in Canada permettono agli
studenti di venire a contatto con la realtà complessa del Paese
e di conoscere la cultura delle principali comunità che lo compongono: quella francofona e quella anglofona. In Canada un’alta percentuale della popolazione è originaria di altri Paesi. È possibile quindi che gli studenti AFS siano accolti in famiglie d’origine europea o asiatica. E’ molto difficile dare una definizione di una tipica famiglia canadese. Il tratto comune è dato dal carattere egualitario e democratico delle famiglie: tutti partecipano alla vita domestica e il rapporto tra genitori
e figli è di rispetto e dialogo. Molte famiglie hanno un animale domestico, che viene trattato come un membro della famiglia, per cui non è possibile ospitare ragazzi che non possono vivere con animali. Nel tempo
libero, gli studenti sono spesso coinvolti nelle attività extra-curriculari offerte dalle scuole: sport, corsi di
approfondimento o di arte, musica, teatro, giornalismo, ecc. Partecipare a queste attività offre agli studenti stranieri la possibilità di fare amicizia e di imparare a conoscere nuovi aspetti della cultura locale.
AFS Canada non può accettare ragazzi con forti allergie, ragazzi vegetariani, o con malattie o condizioni mediche particolari. Inoltre è molto difficile trovare famiglie disposte ad ospitare studenti fumatori o particolarmente religiosi.
Io ci sono stato...
Partita ad agosto dell'anno scorso, ero piena di entusiasmo all'idea di volare alla scoperta di qualcosa di
nuovo… di sconosciuto… E fu così, che mi trovai in pochissimo tempo dall'altra parte del mondo, con in
mano la mia vita: ero la sola responsabile di me stessa... Il destino del mio anno era nelle mie mani: stava
a me lasciare che fosse dipinto per essere il quadro più bello. Primo colore, il principale, la mia famiglia...
una presenza molto determinante per me: è soprattutto grazie a loro che ho passato l’anno più bello della
mia vita! Altro colore, molto importante, i miei amici di scuola… che mi hanno donato la libertà di essere
me stessa, come si usa fare in Québec! Non meno significativo è il colore dato dagli altri studenti AFS con
me in Canada... ora sento di avere una casa
in ogni angolo del mondo, è bellissimo! E
Per saperne di più...
infine, le diverse situazioni in cui mi sono
Cecilia Bonfiglio (trimestrale)
trovata e i meravigliosi paesaggi che mi
Misano D’Adda (BG), 331 9545951
hanno circondata fanno da cornice! Con tutti
questi “colori” ho passato momenti molto
Chiara Musicò (annuale)
intensi e stretto rapporti fortissimi. Non
Messina, 389 2373173
potrò mai dimenticare la poutine, i -35°, i
Cecilia Lindenberg (annuale)
jam di bonghi, le cene di famiglia, le chiacComo, 328 8129889
chierate filosofiche con le amiche, la festa a
Francesca Ceriani (estivo)
sorpresa per i miei 18 anni, i viaggi, la scuoCarbonate (CO), 340 0633765
la e... Il ritorno in Italia è per me l'unica difficoltà incontrata, ma vale la pena di essere
Claudia Mangini (trimestrale)
superata! Il fiordaliso (il fiore simbolo del
Putignano (BA), 334 1440663
Québec) resterà per sempre nel mio cuore...
Irene Calzavara (trimestrale)
Cecilia
Brescia, 335 1728740
97
USA
www.usa.afs.org
Gli Stati Uniti d’America sono il Paese che tutti pensano di conoscere, ma che in realtà non si finisce mai di
scoprire. Ad esempio, pochi sanno che oltre la metà della
popolazione risiede in solo 8 Stati (California, Illinois,
Massachusetts, Michigan, New Jersey, New York, Ohio).
La varietà dei suoi 50 stati rende il Paese estremamente ricco da ogni punto di vista: culturale, sociale, climatico. La popolazione è composta da una vasta molteplicità di etnie e di culture che si mescolano tra di loro. Al
di fuori delle grandi metropoli, però, la tradizionale cultura americana resta profondamente radicata attraverso
i suoi miti, le sue radici e la sua storia.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
Linguistico
01-03-1995
01-08-1995
31-07-1998
31-07-1998
agosto
luglio/agosto
giugno
luglio/agosto
Un anno negli USA
Il programma annuale negli Stati Uniti prevede l’ospitalità in una famiglia statunitense e la frequenza di una scuola superiore americana (high school). Le famiglie ospitanti possono risiedere in qualunque
dei 50 stati americani (comprese l’Alaska e le isole Hawaii). AFS USA opera attraverso un ufficio centrale
a New York e tre regionali a St. Paul, Baltimora e Portland. Una volta sbarcati a New York, Chicago,
Houston, Los Angeles o Seattle, gli studenti italiani vengono accompagnati in treno, autobus o aereo nell’area in cui vivranno e dove si tiene il primo incontro di benvenuto. Al termine di questo, i ragazzi incontrano la propria famiglia ospitante o vengono accompagnati dai volontari fino alla comunità in cui questa risiede. Dopo un periodo che va dalle 3 alle 6 settimane si tiene in molte zone un secondo campo di
formazione a livello locale, che dà modo ai ragazzi di confrontarsi sulle prime esperienze e di conoscere
nuovi aspetti della vita negli States. Alcuni Centri locali potrebbero organizzare un terzo incontro a gennaio o febbraio per una valutazione intermedia dell’esperienza. Circa sei settimane prima della partenza
gli studenti sono convocati per il campo di valutazione finale, durante il quale hanno la possibilità di iniziare a riflettere sulla loro esperienza e di prepararsi al rientro in Italia. In questa occasione gli studenti si
ritrovano per l’ultima volta tutti insieme per salutarsi. I Centri locali dislocati sul territorio possono organizzare attività opzionali di vario tipo il cui costo potrebbe essere a carico dei partecipanti.
High School
98
Il sistema scolastico statunitense varia da zona a zona e le scuole dipendono dagli “school districts”
locali. La scuola superiore ha una durata di 4 anni. Le scuole sono sia pubbliche che private. Facciamo presente che la maggior parte delle scuole sono gestite da organizzazioni religiose, spesso cattoliche. Gli studenti AFS possono quindi essere inseriti in queste scuole indipendentemente dal loro orientamento religioso. L’anno scolastico inizia ad agosto/settembre e termina a maggio/giugno. In genere, le lezioni iniziano intorno alle 8:00 e terminano alle 15:00, con variazioni da scuola a scuola. Il piano di studi è aperto: gli studenti AFS, aiutati dal tutor scolastico, scelgono all’inizio dell’anno quali corsi frequentare.
Solitamente, viene chiesto loro di inserire nel carico didattico materie quali inglese e storia americana, insieme ad altre materie a scelta. La maggior parte dei professori assegna compiti a casa per il giorno successivo che vengono corretti e valgono ai fini della votazione finale; le interrogazioni orali non
sono molto comuni, mentre i compiti in classe possono consistere in temi, questionari a risposta aperta o a scelta multipla. Un buon andamento scolastico è una condizione imprescindibile per gli studenti AFS. Le scuole superiori richiedono la vaccinazione obbligatoria contro
alcune malattie infettive come condizione necessaria per iscrivere gli studenti stranieri a scuola. Gli studenti devono quindi essere disposti ad effettuare tutte le vaccinazioni aggiuntive
rispetto alla normale profilassi italiana. Oltre alle vaccinazioni aggiuntive, ricordiamo che il
Dipartimento di Stato americano richiede, per il rilascio del visto, la dimostrazione di una discreta conoscenza della lingua inglese. Il livello di conoscenza verrà verificato nel corso delle
selezioni di Intercultura mediante un test. Ad ogni modo, la scuola statunitense richiede che
lo studente abbia studiato inglese per almeno due anni. Alcune scuole richiedono l’uso obbligatorio della divisa scolastica, il cui costo sarà a carico del partecipante.
La vita negli States
Data la complessità socio-culturale del Paese, è impossibile descrivere una famiglia
tipo americana. Gli studenti AFS sono ospitati nella maggior parte dei casi in centri medi
o piccoli e talvolta in zone rurali. Le famiglie potranno appartenere a qualunque etnia
o religione (è possibile per esempio che la famiglia sia di origine ispanica e quindi madrelingua spagnola). La composizione è molto varia: genitori con o senza figli, genitori separati, vedovi o single
oppure coppie più o meno giovani. Molte famiglie sono religiose e praticanti. Inoltre, una grande percentuale
delle famiglie statunitensi ha animali in casa e case senza moquette sono poco comuni; per questo motivo è
molto difficile trovare famiglie idonee a ospitare ragazzi con forti
allergie, malattie, condizioni mediche particolari o non disponibili a
vivere con animali domestici. L’esperienza AFS ha come fine quello di
mettere a contatto i ragazzi stranieri con la realtà statunitense, che è
spesso lontana dagli stereotipi che televisioni e giornali ci comunicano. Generalmente la vita quotidiana dei membri della famiglia si svolge fuori casa per la maggior parte della giornata; i momenti di ritrovo sono la sera e il
fine settimana. Tutti i
Io ci sono stato...
membri della famiglia
collaborano ai lavori
Alcune cose che non scorderò mai del mio anno negli
domestici. Il centro della vita giovanile è la scuola; infatti, alcuUSA: cantare ogni mattina l’inno nazionale; tappezni istituti offrono una vasta gamma di attività extrascolastiche:
zare l’armadietto con fotografie e ricordi; non andasport, “clubs” (gruppi di studenti che organizzano attività a
re a scuola il sabato; andare a scuola in pigiama
tema) e corsi pomeridiani di teatro, arte, danza ecc. Non tutte le
(!!!); poter lanciare il cappello in aria durante la
scuole hanno una tale varietà di attività ma ogni scuola offre
cerimonia dei diplomi, proprio come nei film! (puruno o più degli sport più praticati: football americano, basket,
troppo non tutte le scuole rilasciano il diploma agli
baseball e softball, atletica, nuoto, calcio, tennis, golf.
studenti stranieri però); prestare attenzione quando
L’inserimento degli studenti stranieri in questi gruppi di svago
si usano i dollari perché tutti i tagli sono dello stesfavorisce la socializzazione ed è essenziale per calarsi appieno
so colore e dimensione; fare colazione con uova e
nella tipica vita di un adolescente statunitense. Negli Stati Uniti
pancetta e pranzare con burro di arachidi e marmelil consumo di sigarette e di alcolici da parte dei minorenni è vielata; guardare il Superbowl; andare al cinema e
tato dalla legge. L’uso del tabacco è proibito ai minori di 18
vedere film che in Italia usciranno almeno un anno
anni, quello di alcool ai minori di 21. L’infrazione di tale legge
più tardi; scoprire e vivere una cultura multietnica;
comporta il rientro anticipato immediato dei partecipanti.
diventare protagonista del sogno americano; festegLe famiglie americane non sono disposte a ospitare fumagiare Halloween in una Haunted House; tagliare il
tori. Gli studenti dovranno quindi astenersi dal fumare per
tacchino per la Festa del Ringraziamento; aspettare
tutta la durata del programma.
con trepidazione di vedere l’ombra della marmotta
Programma estivo lingustico in campus
Il programma intensivo di lingua negli Stati Uniti dura un
mese (a scelta luglio o agosto), durante il quale i partecipanti
frequenteranno un corso intensivo di inglese (circa 18 ore a settimana) con insegnanti certificati. All’arrivo, i ragazzi vengono
divisi in classi diverse a seconda del loro livello di inglese. Il corso
comprenderà una serie di attività (cucina, ballo, sport, musica,
escursioni ecc.) per consentire una pratica completa della lingua.
Durante i week end sono previste escursioni per conoscere i dintorni. Il programma si svolgerà nell’area di Washington DC (o in
altra località da definire) e gli studenti alloggeranno in college,
in camere doppie o triple con studenti di altre nazionalità per
favorire l’interazione e lo scambio tra culture diverse. Pasti e
soggiorno sono inclusi nella quota di partecipazione. Se possibile verrà organizzata una gita facoltativa in una città di interesse della durata di un weekend, il cui costo sarà a carico dei
partecipanti. Anche per il programma estivo ci si aspetta che
tutti gli studenti si astengano dal fumare e consumare alcolici
per tutta la durata del programma.
Phil per sapere quanto durerà l’inverno; festeggiare
il giorno di San Patrizio indossando qualcosa di
verde… questo e molto di più è USA!
Gaia
Per saperne di più...
Mario Biondi (annuale)
Bronte (CT), 388 8266389
Maria Vittoria Azzini (annuale)
Mantova, 340 8708797
Irene Baldoni (annuale)
Foligno (PG), 339 5389293
Giada Buttiglione (annuale)
Montorfano (CO), 349 3876150
Filippo Giorgio (estivo)
Poggibonsi (SI), 338 7422811
Alfredo Desiderio (estivo)
C/mare di Stabia (NA), 349 6010946
99
Botswana
Sud Africa
M
Zimbawe
Namibia
Sud Africa
S u d A f r i c a , Egitto, K e n ya, Tu n i s i a , Tu r c h i a , A u s t r a l i a , N u o va Zelanda
A f r i c a , Pa e s i m e d i t e r r a n e i e O c e a n i a
www.afs.org.za
100
Il Sud Africa occupa la punta più meridionale del continente africano.
Trovandosi nell’emisfero sud del mondo,
le stagioni sono inverse rispetto a quelle
italiane. La lingua ufficiale è l’Inglese,
insieme ad altre 10 lingue locali ufficialmente riconosciute. Il Sud Africa viene
chiamato il Paese Arcobaleno dato che
coesistono, tante lingue, etnie e colori.
La popolazione conta oltre 47 milioni di
persone è costituita al 79,5% da persone
di colore, 9,2% di caucasici, 8,9% mulatti, 2,5% indiani e asiatici.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Bimestrale
01-07-1995
30-06-1997
luglio
fine agosto
AFS South Africa
AFS South Africa propone un
programma bimestrale che prevede
l’ospitalità presso una famiglia
sudafricana e la frequenza di una
scuola locale per due mesi. Il bimestre dà la possibilità di conoscere la
realtà di un Paese in evoluzione,
che vanta tradizioni etnico-culturali variegate e uno scenario naturale mozzafiato. AFS South Africa è
attiva dal 1958 e ospita studenti
stranieri ogni anno. All’arrivo a
Johannesburg i ragazzi vengono accolti dal personale di AFS Sud Africa e da alcuni volontari: insieme trascorreranno 2 giorni al campo di formazione iniziale in cui si discuterà di dubbi e aspettative,
della vita in Sud Africa e verranno forniti alcuni consigli utili. I
partecipanti verranno poi assistiti per raggiungere le loro
comunità ospitante. Una volta giunti a destinazione hanno
qualche giorno per iniziare ad ambientarsi prima di essere
introdotti a scuola. Sempre a Johannesburg, si svolge l’incontro finale che ha lo scopo di commentare, insieme ai ragazzi,
l’esperienza trascorsa e le aspettative per il rientro nel proprio
Paese. Talvolta i Centri locali organizzano anche incontri e
attività ricreative per i ragazzi e le famiglie ospitanti.
La scuola
Il programma in Sud Africa offre l’opportunità di non perdere lezioni nel proprio istituto d’origine e di conoscere la realtà scolastica di un altro Paese. Il sistema scolastico è cambiato
molto dall’abolizione dell’apartheid. Le scuole risentono molto
dell’influsso anglosassone, sia a livello organizzativo che a livello accademico. Gli studenti che frequentano gli istituti superiori appartengono a tutte le etnie e sono tenuti a portare la divisa scolastica, il cui costo è a carico del partecipante. I professori sono piuttosto severi: il loro rapporto con gli alunni è formale e si aspettano da loro un serio impegno nello studio. Gli studenti AFS sono inseriti a scuola e hanno l’obbligo di frequentare le lezioni come i propri coetanei. Le lezioni si tengono in
inglese e spesso in un’altra lingua, in genere afrikaans o zulu.
La famiglia e il tempo libero
In Sud Africa convivono persone di diversa etnia, provenienza e religione. Gli studenti AFS possono
essere ospitati da famiglie con o senza figli, di colore o meno, di origine indiana, europea o africana, di confessioni religiose diverse da quella cattolica. Le famiglie possono risiedere in centri di medie dimensioni o in
sobborghi di città più grandi. I genitori sono spesso severi con i figli: si aspettano collaborazione nei lavori domestici, rispetto e obbedienza delle regole della casa. Ciò si applica ovviamente anche agli studenti stranieri. Dato che alcune zone del Paese possono non avere standard di sicurezza elevati e mezzi di trasporto
adeguati, i ragazzi devono seguire scrupolosamente le indicazioni della famiglia ospitante e di AFS: uscire
soli la sera o girovagare per la città con aria da “turisti” può essere poco sicuro e può far preoccupare molto
i protettivi genitori sudafricani! Le famiglie sudafricane sono molto unite, spesso i nonni e gli altri parenti
partecipano alle attività del nucleo familiare più ristretto. A seconda della famiglia e delle sue origini, varia
molto anche la dieta. Dato che i sudafricani sono grandi consumatori di carne, il Sud Africa non è un Paese
consigliabile per un vegetariano. Nel tempo libero dagli impegni accademici, gli studenti sudafricani partecipano alle numerose attività organizzate dalla scuola: sport, corsi di musica, di fotografia, di arte, di teatro di danza sono solo alcune delle alternative proposte dagli istituti. Gli sport più praticati sono nuoto, tennis, rugby, cricket, pallavolo e hockey. La società sudafricana tende a essere molto conservatrice: le ragazze
devono evitare abbigliamenti vistosi e trucco pesante. Il rispetto della religione è un aspetto fondamentale
della cultura: molte famiglie sono credenti e praticanti e non è consigliabile per un ateo porsi in modo critico o scettico nei confronti del loro credo! I giovani fumatori non sono ben visti pertanto, nonostante sia
frequente l’abbinamento con famiglie in cui sono presenti dei fumatori adulti, agli studenti che fumano
viene richiesto di sottoscrivere un documento in cui dichiarano che non fumeranno durante il programma.
Io ci sono stato...
Così come la voglia di partire non è mai mancata, la voglia di ritornare a casa non è mai arrivata!
All’arrivo la mia famiglia ospitante al completo era venuta all’aeroporto per conoscermi e si è rivelata
fantastica e simpatica sin dall’inizio. Tutti e 6 mi hanno fatta sentire veramente in famiglia, permettendomi l’inserimento in una nuova cultura senza difficoltà da parte loro e senza il minimo sforzo da
parte mia, incitandomi a porre loro domande e mostrandosi tanto pronti a soddisfare le mie curiosità,
quanto interessati alla mia cultura, non solo nazionale (in buona parte già conosciuta) ma anche regionale. Ho allora scoperto che quello che in Italia si pensa del Sud Africa è in parte errato o manchevole: non è vero che il Sud Africa è una giungla o un deserto e che non esistono le grandi città, a parte le
più conosciute Pretoria, Johannesburg e Cape Town; i “bianchi” sono abbastanza numerosi, sebbene
forse meno dei “neri”, ma vi sono anche vaste comunità di indiani e in alcune zone sopravvivono numerosi i portoghesi; nella Repubblica Sudafricana si parlano più di 19 lingue… Ci sono alcune tribù che
ancora vivono nelle capanne, ma lo fanno più che altro a scopo turistico. A Durban ho trovato anche molti immigrati da Paesi europei,
americani, asiatici ed è stato facile fare amicizia, sia nella cittadina,
sia nella scuola, un collegio femminile (dove mio malgrado ho dovuto
indossare per la prima volta una gonna, la gonna rossa della divisa,
ed un cappellino!). È difficile parlare di quei fantastici mesi, o raccontare questa meravigliosa avventura in breve tempo o in poche
righe… Non riesco neanche a inquadrare un
momento particolare: non posso assolutamente dimenticare o porre in secondo piano
qualcosa. Posso solo ringraziare Intercultura
per la possibilità offertami, e le mie due
famiglie: italiana e sudafricana.
Annamaria
Per saperne di più...
Leila Bensalah (bimestrale)
Arcugnano (VI), 349 5998687
Matteo Farina (bimestrale)
Bergamo, 340 7703544
Martina Figus (bimestrale)
Villar Perosa (TO), 340 7800341
Erica Giraldi (bimestrale)
Trieste, 339 4671677
101
a
Egitto
Egitto
www.afs-egypt.org
L’Egitto, affacciato sul Mediterraneo, è il Paese che unisce il continente africano a quello asiatico.
I suoi 80 milioni di abitanti vivono, per lo più, lungo gli argini del fiume Nilo, in quanto il resto
del territorio è desertico. Il 94% della popolazione è musulmana, il rimanente 4% è cristiana (per
la maggioranza copta). La lingua ufficiale è l’arabo.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-09-1996
31-08-1998
settembre
luglio
Il programma
Intercultura offre in Egitto un programma annuale. Nel corso dell’anno i
ragazzi sono ospitati da una famiglia egiziana in uno dei Centri locali del Paese,
avendo la possibilità di immergersi in una
cultura così ricca da sembrare contemporaneamente molto lontana e molto vicina.
All’arrivo all’aeroporto del Cairo i ragazzi
incontrano i volontari egiziani, che li
accompagnano al primo incontro di formazione. Questo incontro, che dura circa
due giorni, è finalizzato a fornire qualche informazione sulla cultura e sulla lingua egiziana; al termine del campo i ragazzi vengono accolti dalle famiglie ospitanti. A metà dell’esperienza, si svolge un
secondo incontro a livello locale volto ad ascoltare le esperienze dei ragazzi ed eventuali problemi di
adattamento. Durante questi incontri i ragazzi hanno la possibilità di trascorrere del tempo insieme
agli altri partecipanti, confrontarsi tra loro e parlare con i volontari dell’esperienza in corso. L’ultimo
incontro, poco prima del rientro in Italia, serve a fare un bilancio complessivo dell’esperienza, nonché
a preparare i ragazzi al reinserimento nella cultura di origine. I volontari possono organizzare a livello locale o regionale altri incontri durante il programma. E’ consigliata una buona base di inglese per
facilitare la comunicazione nel primo periodo.
La scuola
Dopo la famiglia, la scuola svolge un ruolo centrale nella vita di ogni ragazzo egiziano.
Generalmente le lezioni si svolgono dalla domenica al giovedì. Il sistema scolastico in Egitto è diversificato. Le scuole pubbliche offrono un curriculum nazionale, in lingua araba. Altre scuole, private,
offrono curriculum internazionali e molte materie vengono insegnate in inglese. I ragazzi stranieri
possono essere iscritti in entrambi i tipi di scuola. Anche le scuole internazionali sono frequentate prevalentemente da studenti egiziani, dando quindi la possibilità di migliorare l’inglese ma al tempo stes-
102
so di farsi amici egiziani e praticare l’arabo. Generalmente le classi sono
molto numerose. Nel caso in cui la scuola richieda che gli studenti
indossino un’uniforme il costo sarà a carico dello studente.
La vita
La famiglia gioca un ruolo fondamentale nella vita degli egiziani,
molti i momenti di riunione e condivisione, soprattutto intorno ad una
tavola imbandita nel giorno sacro del venerdì. Per famiglia non si intende il solo nucleo familiare (mamma,
papà, figli) ma include i nonni, gli zii e i cugini. La consuetudine di passare del tempo in famiglia è una
cosa così naturale che non c’è bisogno di un’occasione particolare per incontrarsi. Le famiglie sono in genere molto unite ed abituate a parlare per cercare di raggiungere insieme le migliori soluzioni che facciano
superare le difficoltà giornaliere, nonostante ciò, l’ultima parola spetta sempre ai genitori e le loro decisioni sono inopinabili. L’Egitto è una società patriarcale per cui il padre è il capofamiglia ed è trattato con grande rispetto. La madre ha il ruolo essenziale di prendersi cura dei figli e lo fa in modo molto attento e protettivo. I figli spesso restano a casa con i genitori fino al matrimonio o fino al raggiungimento di una completa indipendenza economica. La dieta, molto varia, si basa sul consumo di carne e verdure. Non di rado,
le mamme egiziane amano trascorrere ore in cucina per preparare piatti elaborati e gustosi. Spesso il pranzo termina con qualche dattero o dolce tipico.
I giovani, nel tempo libero dallo studio, amano riunirsi per
Io ci sono stato...
praticare sport oppure chiacchierare davanti ad una tazza di dolce
Se chiudo gli occhi appaiono davanti a me
tè alla menta. Se risiedono in una città, si ritrovano per andare al
le immagini del mio Egitto: la maestosità
cinema o per fare shopping. I teenager egiziani, diversamente da
delle piramidi, i colori ed il silenzio del
quelli occidentali, non sono soliti fare tardi la sera e questo vale
deserto, interrotto solo dai tamburi e dalle
soprattutto per le ragazze, verso le quali si tende ad essere più provoci dei canti beduini, la magia del ruotare
tettivi. Comunque sia, il coprifuoco e la libertà che i genitori egiinstancabile dei ballerini tanoura, l’antico
ziani accordano ai loro figli varia da famiglia a famiglia. Nella culscorrere del Nilo… ma soprattutto vedo,
tura egiziana il consumo di alcolici non è assolutamente accettanitido, il sorriso del mio papà ospitante,
to, neanche per gli adulti: questo vale a maggior ragione per gli
sento la voce di mia mamma che mi spiega,
adolescenti, in particolare se ragazze.
pazientemente, quello che è strano ai miei
È più facile trovare famiglie disposte ad ospitare ragazze, in
occhi italiani, le risate di mia sorella, il
quanto alcune mamme ospitanti indossano il velo, e con un ragazcaldo, stretto abbraccio di mio fratello
zo in casa non potrebbero toglierlo mai.
appena prima di prendere l’aereo che mi ha
È bene tenere presente che i ragazzi e in particolare le ragazriportata in Italia. Riportata solo fisicaze che fumano non sono visti di buon occhio, per questo motivo
mente, perché questa esperienza mi ha
è molto difficile trovare delle famiglie disponibili ad ospitare fumasegnato profondamente e sono avvenuti in
tori. Inoltre, segnaliamo che il vegetarianismo è accettato ma è
me grandi cambiamenti fatti di una piccola
poco diffuso in Egitto ed è quindi importante che i ragazzi vegequotidianità vissuta come un’egiziana. Ora
tariani siano comunque preparati ad un frequente consumo di
ho una nuova consapevolezza, vedo le cose
carne in famiglia. Il Paese non è adatto a ragazzi con asma o allerda due punti di vista: quello italiano e quelgie per via del clima caldo e polveroso.
lo egiziano. Un’esperienza che influenzerà il
resto della mia vita, accompagnata ora da
nuove amicizie ed una famiglia in più che,
in sha Allah, non mi abbandoneranno mai.
Erica
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Silvia Capasso (annuale)
Napoli, 347 5276015
Maria Pompea Flamino (annuale)
Melito di Napoli (NA), 338 3816121
Pasqualina Legorano (annuale)
Pomigliano d’Arco (NA), 340 1618378 103
ETIOPIA
REPUBLIC
UGANDA
C
KENYA
RWANDA
BURUNDI
K e n ya
www.afs-ofie.co.ke
TANZANIA
Il Kenya è uno Stato dell'Africa
Orientale ed è attraversato dall'equatore. Il Paese è caratterizzato da
una geografia molto articolata e
presenta climi molto vari. Nel Nord
si trovano aeree desertiche, e nel
Centro Sud altopiani, con boschi e
savane. Il Paese è attraversato da
lunghe catene di montagne, tra cui
la famosa Rift Valley. Le acque
interne presentano laghi di acqua
dolce e di acqua salata; numerosi
sono anche i soffioni boraciferi e i
geyser. Circa il 10% del territorio
nazionale è caratterizzato da parchi
naturali protetti e dagli anni ’70 è
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Estivo
01-07-1995
31-05-1998
luglio
metà agosto
entrata in vigore una severa legislazione che vieta la caccia grossa e l’attività dei bracconieri. La
popolazione è suddivisa in più di settanta etnie, appartenenti a quattro famiglie linguistiche: i
bantu, i nilotici, i paranilotici e i cusciti. Nel Paese la lingua più parlata è l’inglese (97%).
Programma estivo lingua e cultura
104
Il programma di lingua e cultura in Kenya darà ai partecipanti l’opportunità di frequentare un
corso intensivo di lingua inglese ed essere accolti da famiglie del luogo che utilizzeranno l’inglese
come idioma veicolare (per questo i partecipanti devono avere un livello almeno base di lingua). Alla
fine del corso è previsto un esame di valutazione. Il programma, che ha una durata di sette settimane, permetterà inoltre ai ragazzi di conoscere gli aspetti più interessanti della cultura e della natura
keniota. Il corso e le altre attività che caratterizzano questa esperienza si svolgeranno prevalentemente
a Mombasa, dove risiedono le famiglie ospitanti. All’arrivo sono previsti incontri di formazione con i
responsabili di AFS Kenya: verranno fornite informazioni relative al territorio keniota, alla cultura locale, alla storia e alla società attuale. I ragazzi riceveranno inoltre indicazioni pratiche per ambientarsi
meglio in famiglia, a scuola e nella comunità.
Dalla seconda settimana si alterneranno corsi di lingua inglese (90 ore totali di corso intensivo)
e attività di conoscenza approfondita della società e del territorio. I partecipanti vivranno a stretto
contatto con le proprie famiglie ospitanti e potranno interagire con le comunità locali, frequentando
anche una scuola superiore per alcuni
giorni.
Gli studenti avranno modo di
conoscere più a fondo alcune peculiarità della vita keniota facendo escursioni guidate (tra cui è previsto un
breve safari in un parco nazionale) e
prendendo parte a varie attività sociali a stretto contatto con le popolazioni autoctone. Durante il soggiorno gli
studenti si riuniranno con i volontari e
i membri di AFS Kenya per vari incontri di confronto e riflessione sulle
esperienze fatte.
Gli studenti saranno accompagnati da un volontario di intercultura
che rimarrà in loco durante tutto il
periodo all'estero.
Attenzione: se il programma non raccoglierà il numero minimo di 12 partecipanti, ai candidati che lo richiedono sarà
proposto un programma alternativo.
Le famiglie in Kenya
Le famiglie ospitanti risiedono a
Mombasa. Si tratta spesso di famiglie allargate dove cugini, zii, nonni possono vivere
in casa o comunque venire spesso a fare
visita e trattenersi per qualche giorno. Le famiglie keniote sono molto accoglienti e molto abituate ad
avere ospiti. Non c’è da stupirsi quindi se gli studenti non saranno al centro dell’attenzione o della
curiosità dei familiari: una volta aperta la porta della propria casa si diventa automaticamente un
membro della famiglia. I lavori domestici solitamente sono compito della donna, ma anche gli studenti dovranno dare il loro contributo nel mettere in ordine, lavare i piatti, preparare la cena. Anche
i lavori di casa sono considerati un’occasione per stare insieme. E’ importante stabilire un rapporto di
dialogo e di rispetto reciproco in famiglia e nella comunità ospitante: esprimere fermamente il proprio disaccordo o alzare la voce non è considerato un comportamento rispettoso. Tutte le famiglie
sono religiose e praticanti. Le famiglie
sono piuttosto protettive: vogliono sapere con chi escono i propri figli e pretendono il rispetto del coprifuoco. In generale, non è usuale per i giovani kenioti stare
fuori fino a tardi. Spesso il tempo libero
lo si passa in famiglia. Per questo motivo,
è importante informare i genitori ospitanti se si hanno programmi diversi per il
proprio tempo libero, per esempio se si è
stati invitati a casa di un amico.
Per saperne di più...
Vivere in Kenya
Virginia Balbi (estivo)
Somma Lombardo (VA), 348 2159490
I kenioti sono molto socievoli ed
amano stare in compagnia. Quando si
incontrano si abbracciano e parlano a
Francesca Costa (estivo)
lungo. Stare in disparte e non partecipare
Montechiarugolo (PR), 348 2766121
alla conversazione è considerato poco educato.
Claudio Pandini (estivo)
Matrimoni, compleanni, cerimonie religiose, attività
Milano, 346 2288407
sportive sono importanti occasioni di festa per ritrovarsi, ballare e cantare insieme. In generale, il Kenya
Serena Viotto (estivo)
è un Paese sicuro. Gli studenti stranieri devono però
Muggiò (MB), 320 6958968
ricordare che non sono turisti: è opportuno evitare di
aggirarsi in tarda notte a meno che non si sia accompagnati da persone adulte e fidate, e chiedere
alla propria famiglia quali sono i quartieri o le zone da non frequentare. Le donne dovranno evitare
di portare abiti appariscenti o che attirino l’attenzione. In generale, non è ben visto che un uomo e
una donna vadano in giro in coppia, è preferibile uscire in gruppo. In alcune zone del Paese c’è scarsità d’acqua: sarà opportuno farne un uso ponderato e non sprecarla.
Come in Italia, i pasti principali sono tre: colazione, pranzo e cena. La
cena è solitamente il momento in cui tutta la famiglia si riunisce. Alcune
famiglie siedono tutte insieme per mangiare, in altre invece è usanza che
le donne e gli uomini mangino separatamente. Alla base dell’alimentazione ci sono il riso, le patate, l’ugali (simile alla nostra polenta), le uova,
la carne, il pesce. Tra le verdure più comuni i piselli, i fagioli, il mais e la
cipolla. Facciamo presente che non è possibile trovare famiglie disposte
ad accogliere studenti fumatori o con problemi medici. Il vegetarianismo
è molto raro in Kenya e non è possibile trovare famiglie disposte ad ospitare studenti vegetariani o con altre restrizioni alimentari.
105
cc
o
Tunisia
Algeria
Libia
Tu n i s i a
www.afs-tunisia.org.tn
La Tunisia si affaccia sul Mar
Mediterraneo, all’estremo nord del
continente africano. Il clima è di tipo
mediterraneo sulla costa e di tipo
continentale nell’entroterra con
temperature che vanno da un minimo di 12° C nel mese di gennaio a
un massimo di 31° C in agosto (raramente la temperatura scende sotto
lo 0° C o eccede i 40° C). Per via
della sua collocazione geografica nel
cuore del bacino del Mediterraneo è
il punto di incontro fra due culture
completamente diverse: quella araba
e quella occidentale. Gli abitanti
sono quasi 10 milioni, di cui quasi 2
risiedono nella capitale, Tunisi. La
lingua ufficiale è l’arabo.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-03-1996
31-05-1998
metà agosto
luglio
Il programma
AFS Tunisia organizza, in collaborazione con Intercultura, un programma di tipo annuale. Nel
corso dell’anno, gli studenti sono ospitati da una famiglia tunisina e frequentano una scuola superiore. All’arrivo all’aeroporto di Tunisi, i ragazzi incontrano i volontari che li accompagnano al primo
campo di formazione. Questo incontro, che dura circa tre giorni, è finalizzato a fornire agli studenti
alcune conoscenze basilari sulla cultura, sulla
vita in famiglia e sulla scuola tunisina, oltre ai
primi rudimenti per poter affrontare le prime
settimane e a spiegare come funziona AFS in
Tunisia. Nel mese di febbraio si tiene un
campo di due giorni per verificare e discutere, insieme agli altri studenti e ai volontari, i
problemi relativi all’adattamento. L’ultimo
incontro si svolge due o tre settimane prima
della partenza ed è volto a preparare i ragazzi al ritorno a casa permettendo loro di valutare l’anno appena trascorso. AFS e i Centri
locali potrebbero organizzare alcune attività
opzionali, il cui costo è a carico del partecipante. Per quanto riguarda la lingua, AFS
Tunisia raccomanda una conoscenza di base
dell’inglese o del francese. I Centri locali
potrebbero organizzare corsi di lingua araba
per gli studenti secondo le proprie modalità e
risorse durante i primi mesi del programma.
La scuola
106
Il sistema scolastico tunisino prevede quattro anni di scuola superiore. In accordo con il ministero dell’educazione, gli studenti AFS sono in genere inseriti al penultimo anno di scuola superiore,
spesso con indirizzo scientifico. Le materie di indirizzo sono tutte obbligatorie, non è quindi possibile scegliere materie opzionali. Le materie scientifiche vengono insegnate in francese, ma le lezioni di
letteratura, lingua e filosofia, ad esempio, si tengono in arabo. L’anno scolastico inizia a metà settembre e termina a inizio giugno. Gli orari scolastici impegnano gli studenti dal lunedì al venerdì mattina. Le materie studiate sono matematica, arabo, francese, fisica, biologia, chimica, una lingua stra-
niera, storia, geografia, informatica, educazione
civica, filosofia, arte e educazione fisica. La scuola è molto impegnativa e competitiva e richiede il
massimo impegno, sia in classe che a casa, con i
compiti e lo studio. Talvolta la scuola organizza
attività extracurriculari a cui consigliamo di partecipare per farsi amicizie ed integrarsi. Le scuole
richiedono agli studenti di indossare una divisa, il
cui costo è carico del partecipante.
Vita quotidiana in Tunisia
La Tunisia è storicamente un crocevia di culture e popoli. Il suo carattere attuale fonde diverse
tradizioni del passato con influenze della cultura
mediterranea, europea e occidentale. Le famiglie
sono spesso abbastanza unite e amano trascorrere
insieme il tempo libero da impegni di studio e di
lavoro. La cena è il momento in cui la maggior
parte delle famiglie si riunisce. La dieta tunisina si
basa sul consumo di carne, cereali e verdure; i pasti
terminano con frutta di stagione e gli spuntini
sono accompagnati dai tipici dolci. Il piatto nazionale è il couscous, che viene cucinato in varie
maniere e spesso secondo la ricetta di famiglia. I
giovani, specie nelle città più grandi, vivono in
maniera molto simile a quella dei loro coetanei in
Europa, ma bisogna comunque tenere presente che
la società tende ad essere ancora di orientamento
patriarcale e un po’ conservatrice. Nel fine settimana ci si incontra con gli amici per mangiare fuori o
per chiacchierare di fronte a una tazza di caffè o di
tè alla menta. È preferibile che gli studenti non
siano fumatori, anche se il fumo è ancora piuttosto diffuso. E’ da tener presente che non è possibile abbinare ragazzi asmatici o con allergie al pelo
di animale o alla polvere, né ragazzi vegetariani.
Per saperne di più...
Margherita Canuti (annuale)
Caselle Landi (PC), 340 0524317
Silvia Gambino (annuale)
Borgo Val di Taro (PR), 333 3013144
Io ci sono stato...
La Tunisia appare ai più come un Paese lontano,
diversissimo, esotico, magari arretrato o inferiore
ad altri, dove nessuno metterebbe mai piede, fatta
eccezione per le due settimane trascorse nel villaggio turistico rigorosamente “all’occidentale”, con
però la straordinaria partecipazione di un finto
cammelliere che ti fa pagar due dinari se vuoi fare
una foto col suo cammello (viva l’autenticità!). Ma
è veramente così lontana? La Tunisia è a un’ora di
volo da noi; e, anche culturalmente, non è poi così
distante. Prima della partenza, i volontari di
Intercultura ti avvertono: ti troverai a vivere in un
posto nuovo, inconsueto alle tue abitudini e, all’inizio, ogni minimo dettaglio della tua nuova vita ti
sembrerà bizzarro, o assurdo, o buffo, o addirittura insopportabile. È ciò che viene chiamato “shock
culturale”. In realtà penso che, in un Paese come la
Tunisia, il vero shock consista nel rendersi conto
che lo shock culturale è molto meno violento di
quanto si possa immaginare. Certo, nonostante la
vicinanza geografica, un consistente numero di fattori (avvenimenti storici, economici, politici, culturali) sono stati e tuttora sono diversi per i due Paesi
(Italia e Tunisia, voglio dire), e alimentano quella
diversità che spesso, purtroppo, ci fa tenere le
distanze; altre volte per fortuna la diversità (o
Hamdullah, come direbbero loro) ci incuriosisce e
ci invoglia a conoscerci meglio. In Tunisia si ritrova qualcosa nelle espressioni delle persone, nel loro
continuo vociferare e gesticolare, nel loro modo di
prendere la vita, di mangiare, di divertirsi che,
secondo me, ci fa sentire un po’ a casa. Credo che
aver acquisito la consapevolezza di un’identità
mediterranea sia stata una delle mie “vittorie” più
importanti. Qui in Italia mi riesce molto difficile
spiegare che la Tunisia è così vicina a noi: i più si
sentono offesi… Tante persone, anche alcune di
quelle che più mi vogliono bene, continuano a parlare della mia esperienza come di un semplice
“anno di studio”, il che non è certo sbagliato, ma
non so se a tutti è chiaro che io ho studiato sì al
liceo Muhammad Budhina, ma che il vero studio
l’ho fatto per la strada, sui taxi, nei negozi, nelle
case, nei bar. Non ho fatto nulla di straordinario,
di particolarmente sensazionale o folcloristico: ho
vissuto come una normale tunisina, e la mia quotidianità non sempre sarebbe parsa allettante a
qualcuno che l’avesse guardata dall’esterno, accanto a giornate serene, o entusiasmanti, o coinvolgenti, esistevano anche quelle piene di noia, banali quasi, che non passavano più, esattamente come
in qualunque altro contesto.
Silvia
107
Tu r c h i a
www.afs.org.tr
La Turchia si estende su una superficie di 814 578
km2 e ha una popolazione di oltre 70 milioni di abitanti, professanti per lo più la religione musulmana;
sono presenti piccole minoranze cristiane (soprattutto ortodosse, ma anche cattoliche) ed ebraiche. La
capitale è Ankara, una delle tre grandi città turche
insieme a Smirne (in turco Izmir) e a Istanbul; quest'ultima è la più grande metropoli del Paese, nonché
il maggior centro industriale e commerciale. La lingua
ufficiale è il turco, ma sono presenti moltissime
minoranze linguistiche.
I programmi di AFS Turchia
AFS Turchia opera dal 1952 e propone un programma di tipo annuale e uno trimestrale. Il programma trimestrale aderisce al progetto di Cittadinanza
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Annuale
01-09-1995
01-09-1995
31-05-1998
31-05-1998
settembre
settembre
fine giugno
inizio dicembre
Trimestrale
Cittadinanza Europea
Europea e prevede un campo finale a Bruxelles, che si terrà in inglese, al quale prenderanno parte tutti
gli studenti che partecipano a questo programma. Il programma trimestrale è di tipo reciproco: questo significa che i partecipanti italiani sono ospitati in Turchia da fine agosto a inizio dicembre, mentre la loro famiglia naturale accoglie uno studente straniero nello stesso periodo.
Gli studenti sono ospitati da famiglie turche residenti nella parte europea del Paese e frequentano uno dei licei del posto. All’arrivo gli studenti sono accolti dai volontari e, dopo un incontro di benvenuto di 2 giorni, incontrano le famiglie ospitanti. Dopo circa 6-7 settimane dall’arrivo si svolge un
campo di formazione di circa una settimana, per far conoscere agli studenti alcuni fondamentali
aspetti della cultura turca; nel corso del campo si terrà anche un corso intensivo di turco. Per il programma annuale è previsto un altro incontro intermedio a metà febbraio di circa 3-4 giorni e un
incontro di valutazione finale di 2 giorni appena prima del rientro in Italia. Per il programma trimestrale è previsto un breve incontro di saluto prima della partenza per Bruxelles.
Tutti gli incontri si tengono in inglese, per cui è necessaria una conoscenza base di questa lingua alla partenza.
I Centri locali di AFS Turchia organizzano nel primo periodo corsi aggiuntivi di lingua turca, in
modo da facilitare l’apprendimento linguistico e l’inserimento nella comunità ospitante.
La scuola
La scuola turca è, insieme alla famiglia, il fulcro della vita dei giovani. Il sistema scolastico prevede 4 anni di scuola superiore e l’esistenza di due indirizzi principali: scientifico o umanistico. Molte
materie sono obbligatorie, altre sono opzionali e variano a seconda dell’indirizzo. Materie che si studiano frequentemente sono letteratura turca, storia, geografia, matematica, scienze, educazione fisica, una o più lingue straniere. Gli studenti AFS sono inseriti solitamente nel secondo o terzo anno di
scuola superiore, poiché il quarto è quello conclusivo ed è molto impegnativo perché incentrato sulla
preparazione all’esame di ammissione all’università. Le lezioni si tengono dal lunedì al venerdì, per un
totale di 30-35 ore settimanali. Le scuole richiedono agli studenti di indossare la divisa, il cui costo è
a carico dei partecipanti. La scuola è molto impegnativa: vengono richiesti agli studenti un impegno
costante e un’attiva partecipazione alla lezioni. Inoltre, a scuola non è permesso avere piercing,
tatuaggi o capelli colorati, i ragazzi devono portare i capelli corti.
La vita in Turchia
108
La famiglia è il nucleo su cui si basa la società turca. Le relazioni familiari sono piuttosto strette. I figli sono protetti e sostenuti economicamente fino al matrimonio. È anche comune che i nonni
vivano sotto lo stesso tetto e contribuiscano all’educazione dei nipoti. Ciò implica un forte rispetto
per le persone anziane nella società turca. Le famiglie ospitanti accolgono con grande calore gli stu-
denti, li trattano come figli e talvolta diventano nei loro confronti
iper-protettive. Questo non deve essere interpretato come una mancanza di fiducia, poiché si tratta di un aspetto caratterizzante della
tipica famiglia turca ed è un segno di affetto. La dieta turca si basa
principalmente sul consumo di carne e pesce accompagnati da verdure o riso. I dolci turchi sono squisiti e fondono la tradizione culinaria dei Paesi arabi con quella del Mediterraneo. Il tipo di alimentazione rende molto difficile trovare famiglie disposte a ospitare studenti vegetariani e ancora di più vegani. Nel tempo libero, i giovani
sono impegnati in attività extrascolastiche, che comprendono sport
di vario tipo e attività creative come corsi di arte e musica. La Turchia
offre molte attrattive culturali: concerti, festival e spettacoli teatrali
sono all’ordine del giorno nelle grandi città, ma si tengono anche nei
centri più piccoli dando vivacità culturale all’intera società. E’ difficile trovare famiglie idonee a ospitare ragazzi con asma o allergie,
soprattutto alla polvere e al fumo, o con condizioni di salute particolari. Molte famiglie preferiscono ospitare studenti non fumatori,
anche se il fumo è abitudine piuttosto diffusa nel Paese e può capitare che uno o più adulti in famiglia siano fumatori.
Per ulteriori informazioni
online sulla Turchia vedi
Io ci sono stato...
pag. 9 di questo manuale
Per saperne di più...
Vivo ad Istanbul, la più grande città in Turchia per economia ed abitanGiacomo Di Noto
ti, una vera metropoli con più di 15 milioni di persone. Vivo assieme ai
Falconara Marittima (AN), 338 9503986
miei genitori e ai miei due fratelli. La mia scuola Haydarpafla Anadolu
Lisesi è una scuola scientifica dove, come in tutte le scuole turche, è obbliOmar Al Bukhari (annuale)
gatoria l’uniforme (camicia, maglione, giacca, cravatta e scarpe i cui
Breda di Piave (TV), 340 1420817
colori sono differenti per ogni scuola), i ragazzi devono avere i capelli
Angela D’Ambrosio (annuale)
corti, devono radersi ogni mattina e le ragazze devono tenere i capelli
Napoli, 338 8915032
legati. Non sono inoltre permessi orecchini, collane e carte (sì, intendo
Roberto Renino (annuale)
carte da gioco poiché giocare d’azzardo è contro la religione islamica e
Napoli, 333 9825924
le carte sono uno stimolo per i giovani a giocare d’azzardo). I ragazzi turchi, terminata la scuola superiore, devono affrontare un difficilissimo ed
importantissimo esame, l’Öss, che determina il punteggio per essere ammessi all’università. Maggiore è il
prestigio dell’università a cui si intende accedere, più alto è il punteggio necessario per accedervi. Quello
turco è un popolo molto caloroso e amichevole, non manca mai il contatto fisico ed è comune prendere sotto
braccio gli amici. Il rapporto tra i due sessi qui è abbastanza diverso dal nostro, specialmente sul piano fisico. I turchi sono tra gli amici più fedeli al mondo e vedendo un amico in difficoltà corrono immediatamente ad aiutarlo: solo in un Paese come la Turchia si può comprendere a fondo il concetto “amico di sangue”.
Un turco sacrificherebbe la vita per salvare quella di un amico! Essendo influenzati dalla cultura islamica,
i turchi possiedono molti piatti tipici che richiamano la cultura araba, come le lahmacun, yaprak sarmas e il
güllaç (il primo è una sorta di sottilissima pizza condita con carne e spezie, il secondo sono foglie di uva che
arrotolate contengono riso e carne e spezie ed infine il terzo è un dolce tipico durante il ramadan). Non manca
mai, per ogni pasto, il pane ed inoltre, spesso, prima del pasto principale è quasi sempre presente la çorba
(zuppa). Esistono svariati tipi di çorba, come la pasta in Italia. Nella vera cultura turca i pasti sono regolari come in Italia e spesso avvengono assieme a tutta la famiglia. Durante i fine settimana poi si pranza e
cena assieme a nonni, zii, cugini... Un momento davvero emozionante è stato durante un viaggio in traghetto
tra la parte occidentale e quella orientale della città. In quel momento il sole si stagliava dietro Istanbul ed
il nero profilo delle moschee nel cielo toglierebbe il fiato a chiunque. Io sono quasi morto dall’emozione!!
Giacomo
109
Australia
www.afs.org.au
L’Australia è un’enorme isola che da sola copre la quasi totalità del continente oceanico.
È situata nell’emisfero Sud, agli antipodi rispetto all’Italia, dove le stagioni sono opposte alle
nostre. La lingua ufficiale è l’inglese.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Semestrale
Bimestrale
01-07-1995
01-07-1996
31-05-1998
31-05-1998
agosto
luglio
gennaio
settembre
I programmi in Australia
Intercultura offre in Australia due tipi
di programma: semestrale e bimestrale. Il
programma semestrale è di tipo reciproco:
gli studenti italiani partono in estate e rientrano tra dicembre e gennaio; al loro ritorno, la famiglia italiana ospita uno studente
straniero per i successivi sei mesi. L’Australia
è un Paese molto vasto e le famiglie ospitanti possono risiedere ovunque nella sua
estensione (compresa la Tasmania). In
Australia l’anno scolastico inizia a febbraio/marzo e termina a dicembre.
Programma semestrale: Gli studenti sono
accolti, al loro arrivo nella comunità ospitante dalle loro famiglie. Alcune zone
organizzano un incontro, a livello locale o
regionale, dopo 4-6 settimane dall’arrivo,
durante il quale hanno la possibilità di confrontarsi con gli altri studenti e con i volontari che li aiuteranno a comprendere meglio alcuni aspetti fondamentali della vita in Australia. I ragazzi si ritrovano poi per l’incontro finale poco prima della partenza, durante il quale valutano insieme l’esperienza
fatta. Ogni Centro locale può organizzare durante il programma altre attività di orientamento e varie
attività opzionali, come ad esempio feste, picnic e gite, i cui costi sono a carico del partecipante.
Programma bimestrale: Per i programmi bimestrali Intercultura collabora con l’associazione WAATI
(Western Australia Association of Teachers of Italian) con sede a Perth, che opera su tutto il territorio del Western Australia e a Canberra, e con alcune scuole nei pressi di Adelaide. Solitamente queste
scuole, essendo legate agli insegnanti di italiano (che organizzano il programma), sono cattoliche e
spesso sono solo femminili o solo maschili. L’associazione con cui collabora Intercultura opera direttamente nelle scuole in cui sono ospitati gli studenti italiani ed è formata da insegnanti, che provvedono a selezionare le famiglie ospitanti. Data la brevità del programma, è auspicabile una buona
conoscenza dell’inglese in modo da facilitare l’inserimento dello studente. All’arrivo a destinazione,
gli studenti sono accolti dalla propria famiglia ospitante. Nei giorni successivi si tiene un primo incontro di formazione a livello locale per fornire ai ragazzi le informazioni di base sulla vita in Australia.
Gli studenti si incontrano nuovamente alcuni giorni prima della partenza per un campo di valutazione finale di preparazione al rientro in Italia. Anche in questo caso, l’Associazione può organizzare attività facoltative, il cui costo è a carico dello studente.
La scuola
110
Il sistema scolastico australiano prevede che il corso di studi superiori inizi a 12 anni e termini a
17. Gli studenti AFS sono inseriti al penultimo o all’ultimo anno di scuola superiore. Il curriculum scolastico prevede, come materie obbligatorie, inglese e matematica, lingua straniera, educazione fisica,
tecnologia e commercio, studi ambientali, arte, scienze. Le altre materie da inserire nel carico didattico sono a scelta del partecipante. Dopo la scuola, gli studenti possono scegliere tra molte attività
extra-curriculari: sport, volontariato, corsi di vario genere, tutti organizzati dalla scuola. Molte scuole richiedono una divisa, il cui costo è a carico dei partecipanti.
La vita agli antipodi
L’Australia è un Paese molto esteso e multiculturale. Le famiglie ospitanti possono avere origini e background di ogni angolo del pianeta e risiedere anche in
zone isolate del Paese. Ciò rende difficile descrivere la
famiglia tipo; si può dire che le famiglie australiane
sono accomunate da una mentalità aperta e dalla tendenza a instaurare rapporti umani. Nella maggior parte
dei casi entrambi i genitori lavorano fuori casa. I lavori
domestici sono condivisi da tutti i membri della famiglia. Ci si ritrova normalmente nelle ore serali, quando
anche i ragazzi sono liberi dagli impegni scolastici, e nel
fine settimana. Per gli studenti stranieri le opportunità
di socializzare sono moltissime. Oltre alle attività organizzate dall’Associazione, i ragazzi avranno la possibilità di entrare a far parte dei gruppi sportivi
della scuola, di frequentare corsi di arte, teatro,
Io ci sono stato...
musica, organizzati nelle ore pomeridiane o di
Il programma bimestrale
aderire a gruppi giovanili (come gli scout) o di
Ritrovarsi lontani da casa, forti della propria provevolontariato. In Australia è illegale per i minonienza culturale e affettiva, scoprire il desiderio prirenni acquistare o fare uso di tabacco, quindi
mordiale del contatto profondo con il resto del mondo,
non è possibile trovare una famiglia disposta
vibrare di questa forza ed esserne consapevoli.. vale la
ad ospitare studenti fumatori. Molte famiglie
pena. Sono stata in Australia, a Perth, per due mesi e
hanno un animale domestico in casa; per queancora oggi amo tantissimo la mia famiglia australiasto motivo è molto difficile trovare famiglie
na e tutta l'Australia. Al mio ritorno sono rimasta
ospitanti per i ragazzi con allergie o con altre
dentro a Intercultura mossa dalla mia profonda graticondizioni mediche particolari. AFS Australia
tudine per quello che ha significato per me quell'espenon è in grado di garantire il piazzamento di
rienza. Intercultura può essere un valido aiuto per
ragazzi vegetariani, data la difficoltà a trovare
diventare adulti e restare entusiasti come bambini,
famiglie che li ospitino.
felici delle cose semplici e consapevoli delle cose grandi. In bocca al lupo a tutti, anche a chi non partirà!
Martina
Per saperne di più...
Il programma semestrale
Il ricordo più bello che ho portato a casa
dall’Australia è il cielo: blu, infinito, spesso solcato
dall’arcobaleno... Ho visto più arcobaleni in 6 mesi,
che in tutto il resto della mia vita! Ho visto le stelle
muoversi di notte e il tramonto nel deserto. Le cose
che ho lasciato là sono la mia insicurezza e la mia
immaturità da diciassettenne. Il mio semestre australiano è l’esperienza che più mi ha cambiato la vita,
un punto di partenza per tutto ciò che sono adesso e
per quella che diventerò. E’ stato incredibile scoprire
come si possa cambiare e arricchirsi in un solo giorno di amicizie che durano poi tutta la vita, o di
momenti indimenticabili. Come, giorno dopo giorno, ti
trasformi in una persona multiculturale, in un abitante della Terra che vive e vede ogni cosa da almeno
due punti di vista: quello italiano e quello australiano. Come ogni profumo, ogni sapore, ogni rumore ti
entri sottopelle e non ti lasci più. La mia esperienza
è stato tutto questo e molto di più: tutto ciò che è solo
dentro di me ed è impossibile da tradurre in parole.
Cecilia
Cecilia Garganico (bimestrale)
Verbania, 334 8290320
Francesca Cusa (semestrale)
Nonio (VT), 349 7903540
Caterina Dipierro (semestrale)
Rutigliano (BA), 349 7894775
Francesca Lazzaretti (bimestrale)
Sassuolo (MO), 347 2565314
Giorgio Leali (bimestrale)
Gorle (BG), 333 2182750
Donato Mancino (semestrale)
Potenza, 345 8141270
Vera Matarese (semestrale)
Venegono Inferiore (VA), 334 3152737
Lorenzo Rossi (semestrale)
Reggio Emilia, 338 2249903
Ambra Tallone (bimestrale)
Fossano (CN), 333 7796855
111
Nuova Zelanda
N u o va Zelanda
www.afs.org.nz
La Nuova Zelanda è composta da due isole maggiori, l’Isola
del Nord e l’Isola del Sud, e da numerose isole minori, come
l'isola di Stewart e le isole Chatham. Il mar di Tasman la
separa dall'Australia situata circa a 2000 km a nord-ovest.
Il programma
Intercultura offre in Nuova Zelanda un programma di
tipo bimestrale. Il programma prevede la frequenza di un istituto di scuola superiore e l’ospitalità presso una famiglia neozelandese. E’ importante che gli studenti abbiano un buon
livello di conoscenza della lingua inglese già alla partenza.
All’arrivo gli studenti del programma bimestrale sono
accolti dai volontari e raggiungono subito la comunità ospitante. Nei giorni successivi, ogni Centro locale organizzerà un
incontro di accoglienza per dare ai ragazzi alcune informazioni utili per la loro permanenza. I ragazzi avranno, inoltre,
altre possibilità di incontrarsi a livello locale.
I Centri locali possono organizzare durante il soggiorno
attività opzionali per gli studenti ospitati i cui costi possono
essere a carico del partecipante.
Ti p o
Nati dal
Nati al
Data partenza
Data ritorno
Bimestrale
01-01-1996
30-06-1998
fine giugno
settembre
La scuola
Il sistema scolastico neozelandese comprende
scuole pubbliche e private. In genere gli studenti
AFS sono inseriti in scuole pubbliche al penultimo
o ultimo anno di corso. Alcune materie sono obbligatorie, ma gli studenti possono normalmente scegliere il resto del carico didattico secondo i loro
interessi e il piano di studi seguito in Italia. Vi
informiamo che il sistema delle scuole in Nuova
Zelanda è tale per cui agli studenti (anche quelli del
programma AFS) viene richiesto il pagamento di
una quota per ogni materia seguita non obbligatoria. Tale quota è versabile direttamente alla scuola
ed è a carico del partecipante. I costi possono
variare dai 20$ ai 400$, in base alla specificità delle
materie e al relativo materiale impiegato (es. fotografia è tra i corsi più costosi). I corsi si tengono dal
lunedì al venerdì. Gli studenti portano il pranzo da
casa o si recano alla mensa scolastica (il cui costo è
a carico del partecipante). La divisa scolastica è
obbligatoria nella maggior parte degli istituti.
Spesso i volontari AFS o la famiglia ospitante
riescono a prestarla ai partecipanti, in caso ciò non
avvenga, il costo della divisa è a carico dello studente. La frequenza scolastica è obbligatoria.
La vita in Nuova Zelanda
112
Le famiglie ospitanti risiedono nella quasi
totalità dei casi in piccoli centri abitati o in zone rurali. La maggior parte delle famiglie è di origine
europea, maori, asiatica o polinesiana. In quasi tutte le case sono presenti animali domestici. Per questo motivo Intercultura sconsiglia di richiedere il programma in Nuova Zelanda ai ragazzi che soffrono di allergie a cani e gatti poiché è praticamente impossibile riuscire a trovare famiglie adatte a
ospitarli. Le case non sono quasi mai dotate di riscaldamento centralizzato, è quindi consigliabile che gli
studenti AFS portino indumenti pesanti da indossare nei mesi invernali, anche in casa. I ragazzi trascorrono
molto tempo all’interno della scuola: dopo le lezioni, gli istituti offrono una vasta gamma di attività pomeridiane che vanno dallo sport ai club di scacchi, passando per corsi di arte, teatro, ecc. I neozelandesi amano
molto praticare sport all’aria aperta. I più popolari sono rugby, sci, snowboard, pattinaggio, trekking, nuoto,
vela e ciclismo: facciamo quindi presente che è molto difficile trovare famiglie per ragazzi che non possono praticare sport per problemi fisici o di altra natura. È bene tenere presente che molti ragazzi vengono abbinati in famiglie che posseggono una fattoria familiare; per questo motivo bisogna aspettarsi che
venga richiesto ai ragazzi di contribuire in alcuni lavori tipici della vita in campagna. Le famiglie si aspettano inoltre che tutti i membri della famiglia, inclusi i ragazzi ospitati, contribuiscano ai lavori domestici e alla
pulizia della casa. È molto difficile trovare famiglie disposte a ospitare vegetariani. AFS Nuova Zelanda non
accetta ragazzi con situazioni mediche particolari né studenti fumatori. È quasi impossibile abbinare studenti con allergie alla polvere (molte case hanno tappeti e moquette) o restrizioni/allergie alimentari forti
(celiaci, vegani ecc.).
Io ci sono stato...
Sono rimasta folgorata dalla Nuova
Zelanda da subito. Già nel momento in cui stavo atterrando ad
Auckland, sbirciando con impazienza dal finestrino, ho sentito
qualcosa di speciale per quella
terra. E il meglio doveva ancora
venire… Non avevo idea di quello
che mi aspettasse nella fattoria di
Orepuki, minuscolo villaggio all’estrema punta meridionale della
South Island, veramente all’altro
capo del mondo! Vivere in una fattoria in Nuova Zelanda, tra pecore
e cervi… sembrava una favola!
Appena ho incontrato la mia famiglia ho abbracciato e baciato tutti.
Qualche giorno dopo la mia
Per saperne di più...
mamma ospitante mi ha spiegato
Silvia Artioli (bimestrale)
che di solito i neozelandesi sono meno “calorosi” negli approcci
Reggio Emilia, 339 5776227
rispetto agli italiani. Di fronte alla mia faccia imbarazzata, mi ha
subito detto di non preoccuparmi, che era normale che io mi fossi
Maria Allegra Chelli (bimestrale)
comportata secondo i miei costumi abituali, ma vedendo che il mio
Bologna, 327 5447512
viso non accennava a cambiare espressione, è scoppiata a ridere…
Francesca Finocchiaro (semestrale)
e sono scoppiata a ridere anch’io! Gli inconvenienti, gli inevitabiSiracusa, 388 0726298
li fraintendimenti si risolvevano spesso con una risata, che non
nasceva tanto dalla comicità della situazione ma dalla tenerezza.
Giorgia Lombardo (bimestrale)
Mi sono inserita in modo così naturale che era ovvio fare tutte le
Albettone (VI), 346 3291368
cose che facevano i Kiwi (il soprannome che i neozelandesi hanno
dato a se stessi): mettersi l’uniforme per la scuola, andare al ballo
Amalia Sacchi (semestrale)
della scuola con l’abito da sera (un’esperienza incredibile), perfino
Mantova, 349 8174028
guardare il rugby! Mi sorprendevo ogni giorno di me stessa, di
come io, così introversa e silenziosa, fossi sempre sorridente ed entusiasta. Del resto non si può non essere entusiasti quando si vive un’esperienza del genere: tutto diventa diverso, le più semplici attività quotidiane si colorano di tinte inaspettate. Vivevo con un’intensità più forte di quanto non accade normalmente
nella vita di ogni giorno. In Nuova Zelanda mi sentivo spesso inebriata: dai paesaggi, dalle persone, anche
da me stessa, da quella nuova me stessa… Ero curiosa di quel nuovo mondo che mi si apriva. Ecco una
delle cose più preziose che mi ha regalato quest’esperienza e di cui cerco ogni giorno di far tesoro: la curiosità. Verso il mondo, verso le persone, verso ciò che è lontano, verso la vita.
Barbara
113
Appendice
Una recente comunicazione del MIUR (prot. 2787_11) riporta: “Considerato il significativo valo-
re educativo delle esperienze di studio compiute all’estero e l’arricchimento culturale
della personalità dello studente che ne deriva, si invitano, pertanto, le istituzioni scolastiche a facilitare per quanto possibile, nel rispetto della normativa del settore, tale tipologia educativa".
È la prima volta che le scuole vengono invitate in modo esplicito a sostenere le esperienze di mobilità individuale anche se non ci sono indicazioni operative rispetto al passato.
La normativa che regola gli scambi scolastici è rimasta infatti sostanzialmente invariata: dà indirizzi
per la gestione, il monitoraggio e la valutazione dei soggiorni di studio all’estero, incoraggiando le
scuole a sviluppare la propria autonoma capacità progettuale per la loro realizzazione.
Ogni scuola infatti – in funzione dell’autonomia didattica e organizzativa in vigore dal 1.9.20001 –
recepisce tali indirizzi definendo modalità operative diverse.
Le circolari sugli scambi di riferimento specifico sono:
CM n. 181, 17 marzo 1997 intitolata “Mobilità studentesca internazionale” che:
• riconosce la validità delle esperienze di studio all’estero “per periodi di studi che non possono avere
durata superiore all’anno scolastico”
• invita il Consiglio di Classe ad acquisire direttamente dalla scuola straniera informazioni sui piani
e sui programmi di studio e sul sistema di valutazione affinché il Consiglio di Classe, visto l’esito
degli studi compiuti presso la scuola straniera e il risultato di un’eventuale prova integrativa, possa
deliberare circa la riammissione dell’alunno.
CM n. 236, 8 ottobre 1999 intitolata “Mobilità studentesca internazionale ed esami di stato” che
• conferma quanto espresso nella circolare 181
• stabilisce l’attribuzione dei crediti scolastici che riconoscano il valore GLOBALE dell’esperienza,
tenendo conto anche dell’esito delle prove di accertamento fatte dalla scuola italiana e delle valutazioni ottenute nella scuola estera.
I testi normativi completi sono reperibili sul sito http://www.intercultura.it/Normativa/
Da quella data infatti le istituzioni scolastiche “provvedono a tutti gli adempimenti relativi alla carriera scolastica degli
alunni e disciplinano, nel rispetto della legislazione vigente, le iscrizioni, le frequenze, le certificazioni, la documentazione,
la valutazione, il riconoscimento degli studi compiuti in Italia e all'estero ai fini della prosecuzione degli studi medesimi, la
valutazione dei crediti e debiti formativi, la partecipazione a progetti territoriali e internazionali, la realizzazione di scambi
educativi internazionali.” (DPR 08.03.1999 n. 275, art. 14, c.2).
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ALCUNE RACCOMANDAZIONI
Intercultura consiglia alle famiglie e agli studenti che intendono trascorrere un soggiorno di studio
all’estero di informarsi con il dirigente scolastico e con il referente per gli scambi della scuola (o di
verificare nel POF) sulle modalità attraverso cui la scuola promuove e sostiene tali esperienze.
Raccomanda inoltre agli studenti di impegnarsi a fondo negli studi per evitare di contrarre una
sospensione di giudizio che complicherebbe molto – se non addirittura invaliderebbe – la loro partecipazione al programma all’estero.
I RAPPORTI FRA INTERCULTURA, FAMIGLIE E SCUOLA
I rapporti fra Intercultura e scuola sono molto curati a tutti i livelli:
- a livello locale attraverso volontari specificamente incaricati di seguire le relazioni con la scuola,
con i docenti referenti per gli scambi e con i tutori scolastici
- a livello regionale attraverso volontari particolarmente esperti che hanno funzioni di sostegno e
consulenza per i casi più critici
- a livello nazionale attraverso la collaborazione con le istituzioni educative e le organizzazioni del
mondo della scuola quali ANP (Associazione Nazionale Presidi e Alte Professionalità) e Lend (lingua e Nuova didattica).
In tutte le fasi del programma di studio all’estero, l’Associazione – tramite le sedi nazionali e i suoi
volontari – sostiene le scuole con attività di sensibilizzazione, informazione, formazione e consulenza su come operare.
Le famiglie dei partecipanti sono gli interlocutori “legali” della scuola dei loro figli: hanno in compito di mantenere i contatti durante l’assenza dello studente, informare su quanto sta studiando all’estero e verificare che il Consiglio di Classe sia aggiornato e informato in modo che possa poi reinserire senza difficoltà lo studente al termine del suo percorso formativo all’estero.
Il Consiglio di Classe ha infatti la responsabilità finale di decidere le modalità per riconoscere e valutare le competenze acquisite durante l’esperienza di studio all’estero considerandola nella sua globalità, valorizzandone i punti di forza, attribuendole il credito previsto e facendone oggetto di valutazione, anche nell’Esame di Stato.
Ciò avviene normalmente:
• considerando gli esiti degli studi compiuti all'estero
• verificando se ci sono lacune nelle materie del programma italiano non seguite all'estero
• stabilendo – se non è già stato fatto prima della partenza – alcuni punti nodali e imprescindibili
per completare gli studi in Italia serenamente
• stabilendo di conseguenza i tempi e le modalità del recupero
• assegnando i crediti scolastici e, se lo riterrà opportuno, i crediti formativi.
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P e r m a g g i o r i i n f o r m a z i o n i , s i c o n s i g l i a d i c o n s u l t a r e “ L O S C A M B I O I N T E R C U LT U R A L E :
I S T R U Z I O N I P E R L’ U S O ” , a c u r a d i I N T E R C U LT U R A , A N P e P I A N E TA P O S S I B I L E , p u b b l i cato da Armando editore nel 1999.
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ti porta lontano,
ti resta vicino.
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Intercultura è un ente morale riconosciuto con DPR n. 578/85, posto sotto la tutela del Ministero degli Affari
Esteri. Dal 1 gennaio 1998 ha status di ONLUS, organizzazione non lucrativa di utilità sociale, iscritta al registro delle associazioni di volontariato del Lazio: è infatti gestita e amministrata da migliaia di volontari, che
hanno scelto di operare nel settore educativo e scolastico, per sensibilizzarlo alla dimensione internazionale.
Ha statuto consultivo all'UNESCO e al Consiglio d'Europa e collabora ad alcuni progetti dell’Unione Europea.
Ha rapporti con i nostri Ministeri degli Esteri e dell’Istruzione, Università e Ricerca. A Intercultura sono stati
assegnati il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio e il Premio della Solidarietà della Fondazione
Italiana per il Volontariato per oltre 50 anni di attività in favore della pace e della conoscenza fra i popoli.
Intercultura promuove e organizza scambi ed esperienze interculturali, inviando ogni anno quasi 1500 ragazzi delle scuole secondarie a vivere e studiare all’estero ed accogliendo nel nostro paese altrettanti giovani di
ogni nazione che scelgono di arricchirsi culturalmente, trascorrendo un periodo di vita nelle nostre famiglie
e nelle nostre scuole. Inoltre Intercultura organizza seminari, conferenze, corsi di formazione e di aggiornamento per Presidi, insegnanti, volontari della propria e di altre associazioni, sugli scambi culturali. Tutto questo per favorire l’incontro e il dialogo tra persone di tradizioni culturali diverse ed aiutarle a comprendersi e
a collaborare in modo costruttivo.
Questo desiderio di contribuire a diffondere una cultura di pace attraverso gli scambi dei giovani caratterizza l’Associazione sin dal suo nascere ed ha origine sui campi di guerra: Intercultura infatti nacque nel 1955
come sezione italiana dell’American Field Service, un’organizzazione umanitaria fondata da volontari che
prestarono servizio come barellieri e guidatori di ambulanze nel corso delle due guerre mondiali. Di questo
“corpo” fecero parte Hemingway, Dos Passos, Green e molti altri intellettuali dalle due sponde dell’Atlantico.
L’Associazione oggi conta su circa tremila volontari italiani suddivisi su 140 Centri locali: altri duecentomila
fanno parte delle Associazioni consorelle in 60 Paesi: la struttura professionale è di oltre mille persone in tutto
il mondo.
Questo manuale è stato stampato nel mese di novembre 2012,
dalla tipografia Vanzi Srl – Colle Val d’Elsa (SI)
Aggiornamento 2012 a cura di
Giulia Pezzi e Simonetta Martina – Responsabile Organizzazione Programmi di Invio
Progetto grafico e impaginazione: Sergio Trotta – Coordinatore Pubblicazioni interne
©Intercultura
Ne è vietata la riproduzione, anche parziale.
Per eventuali autorizzazioni rivolgersi a:
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53034 Colle di Val d'Elsa
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Intercultura
Riconosciuta con DPR 578 del 23.7.1985
Iscritta all’Albo del Volontariato della Regione Lazio
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I programmi di scambio interculturale e la progettazione
ed erogazione dei corsi di formazione di Intercultura sono
certificati da DNV secondo le norme UNI EN ISO 9001:2008.