l`Amministrazione informa - Comune di Pogliano Milanese
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l`Amministrazione informa - Comune di Pogliano Milanese
Pogliano in Comune l’Amministrazione informa sommario Parola di Sindaco pag. 2 Giunta aperta pag. 3 Lavori pubblici pag. 4-5 Politiche giovanili pag. 6 Scuola pag. 7-9 Bilancio pag. 10 Vita cittadina pag. 11-15 Spazio alle Associazioni pag. 16-18 Zanda adre Teresa Intitolato a Ma Ronchetti vi di il ponte Pubblicazione realizzata a cura dell’Amministrazione comunale di Pogliano Milanese. Stampato da “La Serigrafica”, Buccinasco - dicembre 2010 Pogliano produttiva pag. 19-21 Parola di Sindaco Parola di Sindaco Avanti, a piccoli passi 2 “Cari concittadini, la nostra Amministrazione, seppur in un momento p a r t i co l a r m e n te difficile per gli Enti Locali, tiene vivo e dinamico il proprio mandato con spirito di servizio per proseguire coerentemente l’incarico che onorabilmente ci avete affidato nel giugno 2009. Quindi, nella misura in cui consideriamo che l’Istituzione è una realtà costruita e condivisa da noi tutti, riteniamo, come nostra abitudine, attuare modalità, forme e stili di legame senza mai trascurare quanto già fatto precedentemente, dando doverosamente spazio al completamento ed alla realizzazione di nuovi progetti utili per il bene comune e procedere fedelmente il cammino, nel rispetto dei programmi stabiliti ed approvati dalla Giunta e nei Consigli Comunali. E’ chiaro, che in una fase così difficile come l’attuale, che coinvolge tutti i Paesi, risulta di estrema importanza l’attenta analisi di ogni problematica per evidenziare le vere priorità della società moderna, focalizzando le scelte e le decisioni su cose di interesse generale e veramente utili prima di affrontare ogni tipo di spesa, come farebbe un “buon padre di famiglia”, essendo il Comune la Casa di noi tutti. L’attuale Amministrazione in collaborazione con i dipendenti comunali ed in sintonia coi responsabili di servizio, sta proseguendo il percorso tenendo sempre presente i molteplici bisogni di una comunità come la nostra, senza mai eludere il bilancio quale strumento fondamentale ed indispensabile per una gestione virtuosa che più volte ci è stata riconosciuta dagli organi centrali, sia regionali che nazionali, per aver dimostrato di saper lavorare con interesse nei confronti di tutti nel rispetto delle regole e del Patto di Stabilità. Il proverbio di “non fare il passo più lungo della gamba”, in una fase critica per le nostre situazioni finanziarie risulta molto saggio. Infatti, uno dei primi punti della nostra Amministrazione è stato proprio quello di evidenziare gli sprechi e razionalizzare i servizi prima di spendere, rivedendo l’organizzazione del lavoro, le abitudini, le attività svolte, le posizioni degli operatori ed il rispetto dei ruoli di appartenenza, confrontandoli coi risultati. Lo sforzo che si sta facendo è quello di riorganizzare una macchina complessa per aver una maggior apertura al pubblico, essere sempre più disponibili, mantenendo tempi rapidi e risposte concrete. Pur non potendo in alcun modo disconoscere l’importanza e il valore ideale del modello pubblico, si è ritenuto necessario e doveroso adottare un modello di lavoro in chiave “aziendalistica”, come del resto da tempo esiste nei diversi settori siano essi pubblici o privati, lavorando per obiettivi e puntando sui risultati in modo efficace ed efficiente. Per la condivisione di tali obiettivi è risultata fondamentale l’armonia e l’impegno degli amministratori e del nostro personale, anche se non sempre la loro valorizzazione per l’impegno dimostrato può essere gratificato giustamente a causa della molteplici difficoltà burocratiche e dei contratti di lavoro, che non sempre sono in grado di appagare coloro che esercitano il proprio ruolo con serietà e indiscussa professionalità indipendentemente dal ruolo che ricoprono. Purtroppo, la crisi economica ha toccato pesantemente anche il nostro territorio e l’elenco dei Poglianesi che sono alla ricerca di un’occupazione è notevole. La nostra Amministrazione crede fortemente nell’importanza del lavoro, quale elemento centrale nella vita di ognuno di noi senza il quale ogni cosa diventa sempre più difficile e problematica sia per il singolo che per la famiglia. In tale ottica, riteniamo che l’individuazione nel nostro territorio di “ragionevoli” spazi per insediamenti produttivi capaci di creare nuovi posti di lavoro in grado di privilegiare i residenti del nostro Comune, sia cosa da fare urgentemente. In tal senso abbiamo già avviato e rafforzato una serie di iniziative con l’impegno di essere “facilitatori e non ostacolatori”, per far crescere in modo solido e sano le offerte di lavoro. Siamo convinti che mai come in questo periodo ci sia bisogno di riforme strutturali del nostro Paese, senza sottovalutare il federalismo fiscale che oggi appare come una delle possibili soluzioni praticabili per rivalutare i Comuni virtuosi differenziandoli da quelli che da sempre risultano spreconi ed a volte con estrema facilità sono riusciti a ripianare i loro debiti con l’aiuto del Governo. La Riforma Federale non è un decreto ma un processo che va fatto velocemente iniziando dagli Enti che hanno dimostrato di essere molto attenti all’economia del paese e sappiano scindere le vere difficoltà con gli sprechi e l’assistenzialismo non più tollerabile di cui spesso ne siamo vittime. Le difficoltà che investono i Comuni d’Italia sono state oggetto di discussione di tutti i Sindaci nei molteplici incontri tenuti recentemente in diverse città, in occasione dell’interessante assemblea ANCI Lombardia svoltasi lo scorso 23 novembre alla presenza del Ministro Maroni, dove si è fatta sentire la voce su cose concrete ed essenziali per poter continuare a svolgere il ruolo di fautori dello sviluppo e della coesione sociale, elencando prevalentemente le attuali norme che mettono in crisi i Comuni d’Italia. I Sindaci a difesa delle difficoltà puntano spesso il dito sul Patto di Stabilità, quale elemento frenante per esercitare il mandato amministrativo, in particolare verso coloro che da sempre hanno gestito con attenzione nel rispetto delle regole e non solo quelle economiche. Per il bene di tutti, speriamo di superare velocemente l’attuale crisi politica ed economica per concludere velocemente la stagione delle riforme, per guardare il futuro con più fiducia ed offrire ai cittadini servizi sempre più appropriati migliorandone la qualità. Il Sindaco Vincenzo Magistrelli Giunta aperta al Bettolino. Giunta aperta Un impegno assunto in campagna elettorale e contenuto nel programma, puntualmente realizzato e mantenuto. Con l’indizione del primo incontro aperto tra i cittadini e la Giunta comunale, alla presenza del sindaco Vincenzo Magistrelli e degli assessori, è stata inaugurata nel mese di ottobre, al Bettolino, la nuova modalità di ascolto e confronto dell’Amministrazione di Pogliano. Una politica nuova, fondata sulla partecipazione e con l’obiettivo di attuare politiche orientate alla condivisione. A decretare il successo della serata, che si è svolta nel salone dell’oratorio, la presenza di oltre 100 persone, segno che quando la politica esce dal palazzo assolve in pieno e meglio il suo ruolo e la sua funzione. “Abbiamo voluto avviare un metodo di lavoro nuovo”, ha dichiarato il sindaco Magistelli, “che in questo primo anno e mezzo di Amministrazione si è già tradotto in iniziative concrete a beneficio della comunità poglianese. Vogliamo lavorare all’insegna della volontà di fare squadra e di cogliere tutte le opportunità di sviluppo che si presentano a Pogliano, sempre nel segno della sussidiarietà. Il momento difficile che attraversiamo non ci scorag- gia, ma al contrario ci sprona a proseguire sulla strada intrapresa da tempo: le infrastrutture, l’ambiente, l’attenzione alla persona, il rapporto costante con le forze produttive ed imprenditoriali sono gli ambiti lungo i quali ci muoveremo”. Un invito alla partecipazione attiva e alla condivisione di questo nuovo indirizzo è quello che il Sindaco lancia a tutti i cittadini, esortandoli “a dare ciascuno il proprio contributo, perché Pogliano Milanese possa essere governata insieme. Vogliamo dare voce a tutte le forze positive della nostra comunità. Vorrei che lo spirito capace di animare questo sforzo sia quello contenuto nella parole che molti anni fa pronunciò John Fitzgerald Kennedy: non voglio un paese fermo e timoroso di guardare al futuro, mi interessa lavorare per un paese che guarda al futuro con fiducia, forte del suo passato e della sua storia. Parole che restano validissime, anche oggi”. Nel corso del primo incontro al Bettolino sono emersi spunti interessanti, relativi alla viabilità, alla manutenzione delle strade, ai servizi alla persona e al sostegno alle categorie deboli. Senza dimenticare che da mesi, ormai, l’Amministrazione comunale ha realizzato l’obiettivo di portare al Bettolino un mercato settimanale, un servizio essenziale soprattutto per gli anziani e le fasce sociali più deboli. Tutte le indicazioni emerse saranno peraltro utili affinché ciascun assessore, in relazione alla propria delega, possa tradurle in azioni concrete, grazie al lavoro condiviso con gli uffici comunali. Il metodo di lavoro delle Giunte Aperte proseguirà naturalmente nell’arco dei prossimi mesi: “Entro la primavera”, conferma infatti il Sindaco, “organizzeremo una sessione aperta a tutti i cittadini presso il palazzo comunale”. Giunta aperta Al via la nuova politica del confronto e dell’ascolto 3 Lavori pubblici Lavori pubblici Piano anti-neve, il Comune si tutela contro le emergenze 4 Grazie a un lavoro concertato dell’assessore ai Lavori Pubblici Carmine Lavanga, dell’Ufficio Tecnico e dell’Ufficio Vigilanza del Comune, Pogliano ha definito nei particolari il piano per il servizio di sgombero neve che manterrà i suoi effetti lungo l’intero arco dell’inverno. Prevenire, organizzarsi e suddividere il paese in zone omogenee, prevedendo un contatto costante tra la ditta appaltatrice del servizio e gli uffici del Comune in caso di neve: ecco i punti salienti del piano, che affida all’impresa lo sgombero manuale e meccanico della neve, il suo asporto, lo spargimento di sale e sabbia e tutte quelle prestazioni che dovessero essere necessari per rendere agibili - in caso di neve e gelo - tutte le strade dell’intero territorio comunale. In caso di nevicate, anche nelle ore notturne, qualora la neve superasse i cinque centimetri la ditta farà uscire autonomamente i propri mezzi, provvedendo alla rimozione della neve. Saranno impiegati non meno di 3 mezzi con pale gommate o trattori muniti di lama spartineve, ognuno con autista od operatore qualificato. In contemporanea all’utilizzo dei mezzi saranno inviate due squadre per la pulizia manuale degli accessi agli uffici pubblici e dei marciapiedi. Per la viabilità veicolare il paese è stato suddiviso in tre zone (A, B e C), individuando inoltre le arterie di traffico principali che dovranno essere liberate non oltre le 6 del mattino, in caso di nevicate serali o notturne. Stabiliti anche gli edifici pubblici - in primis le scuole - che avranno la priorità entro e saranno ripuliti entro le 7.30 del mattino, a seconda che si tratti di giorni feriali o festivi. Il venerdì la piazza mercato di via Europa dovrà essere resa accessibile entro le ore 7. Sarà mantenuto anche un costante canale di comunicazione, durante i fenomeni nevosi, tra il personale della ditta appaltatrice e gli uffici comunali preposti al controllo e alla gestione di eventuali emergenze, legate soprattutto alla mobilità. “Si tratta di un piano organico e ben strutturato”, spiega l’Assessore alle Opere Pubbliche, Carmine Lavanga, “che siamo certi garantirà ai nostri concittadini di ridurre e comprimere al massimo i disagi legati alle nevicate. Naturalmente confidiamo nella collaborazione di tutti affinché, in caso di emergenza, si possano risolvere eventuali problemi. Dal canto nostro abbiamo affrontato il problema con la necessaria tempestività, ora aspettiamo di vedere cosa accadrà nei mesi invernali e più freddi”, conclude l’Assessore. Partita la riqualificazione di un’area strategica del centro cittadino Con la definitiva approvazione del Piano Integrato di Intervento delle aree site tra via Madonna, via Arluno e via San Francesco si chiude un lungo iter, avviato nel 2006 e concluso solo ora, dopo che l’Amministrazione del sindaco Vincenzo Magistrelli ha concordato e ottenuto con l’operatore privatodetentore dell’area- modifiche importanti a beneficio della comunità poglianese. Col via libera al PII, infatti, Pogliano otterrà non solo una importante riqualificazione delle aree mediante un intervento residenziale, ma anche benefici consistenti in termini di nuove opere pubbliche (parcheggi e piste ciclabili) oltre alla costruzione di un nuovo fabbricato da destinare ad edilizia residenziale sociale, destinato ad anziani e categorie protette. “Siamo convinti si tratti di un risultato importante per Pogliano”, dichiarano il sindaco Vincenzo Magistrali, l’assessore all’Edilizia Privata Gian Battista Ranieri e l’Assessore alle Opere Pubbliche, Carmine Lavanga, “perché grazie alla fruttuosa sinergia con un operatore privato e alle nuove richieste volute della maggioranza di Centro-Destra la nostra comunità riceverà in cambio benefici consistenti. Un esempio di edilizia ed urbanistica più omogenea tenendo presente le esigenze di tutti e non solo quelle dell’operatore privato, con la ridistribuzione delle cubature sul lotto senza penalizzare l’intervento. Uniamo quindi l’attenzione al territorio ed al contesto urbano all’attenzione per la persona e ai suoi bisogni”, aggiungono Sindaco ed Assessori. LE CARATTERISTICHE DEL PIANO L’iter di approvazione è cominciato nell’anno 2006, quando la società Long Time Srl- proprietaria delle aree citate, di superficie complessiva pari a 18.509 metri quadrati, presento qualche anno fa un Programma di Intervento Integrato, finalizzato all’edificazione di un nuovo complesso residenziale. Il confronto e il dialogo prosegue con la nuova Amministrazione, insediatasi nell’estate 2009, ha portato alla presentazione di una variante, che prevede alcune modifiche e l’introduzione di uno standard aggiuntivo, ossia la concessione al Comune di un immobile da destinare ad alloggio per categorie deboli. Il Piano in generale prevede, la costruzione di 5.400 metri quadrati destinati ad edilizia residenziale privata e di 4.800 metri quadrati destinati ad edilizia convenzionata. In cambio, l’Amministrazione ha ottenuto che l’operatore privato realizzi a proprie spese, su una superficie di oltre 4000 metri quadrati, dei nuovi parcheggi adiacenti via Arluno e via San Francesco, oltre a una nuova pista ciclopedonale in fregio alle vie Arluno e Madonna fino alla via San Francesco. Il Comune acquisisce una “striscia” con superficie di 969 metri quadri, per allargare la sede stradale di via Madonna. L’operatore si è come detto impegnato a comperare per conto del Comune un fabbricato e la sua area di pertinenza (ex proprietà Pessina) per la realizzazione di un nuovo fabbricato ad uso sociale (appartamenti per anziani, disabili, ragazze madri ecc ecc), il cui costo stimato è oltre 2.000.000 euro. I lavori di costruzione del nuovo edificio saranno appaltati tramite un project financing con operatore da individuare nell’ambito delle Cooperative Sociali che gestiscono e realizzano edifici di questo tipo, il Comune parteciperà al progetto mettendo a disposizione la proprietà e l’area che verrà utilizzata per calmierare i prezzi per i cittadini poglianesi. Lavori pubblici Lavori pubblici 5 I piani integrati di intervento: cosa sono e quali funzioni assolvono I Piani Integrati di Intervento (PII) sono strumenti coi quali Comuni ed enti locali regolano e indirizzano lo sviluppo del territorio, con interventi di riqualificazione del contesto urbano, di riconversione edilizia o di nuove costruzioni. La Giunta regionale della Lombardia ha approvato di recente i criteri e le modalità per disciplinare l’approvazione da parte dei Comuni di nuovi Programmi integrati di intervento. La legge regionale 5/2009 stabiliva infatti che i Comuni privi di Piano di governo del territorio non potessero procedere all’approvazione di nuovi Programmi di intervento, ad eccezione dei casi di “rilievo strategico”, secondo criteri stabiliti dalla Giunta Regionale. La Regione ha fissato “criteri e modalità per l’approvazione dei Programmi integrati di intervento in variante, non aventi rilevanza regionale”, prescrizioni valide fino all’approvazione dei Piani di governo del territorio (P.G.T). E’ stato stabilito che si considerano strategici, e quindi ammissibili, i Programmi integrati di intervento che prevedono la realizzazione di opere infrastrutturali, pubbliche o di interesse pubblico, caratterizzate da una rilevanza territoriale estesa all’intero territorio comunale o, per i Comuni più grandi, a parti significative di questo. Essenziale in tal senso è l’obiettivo di conseguire con questi interventi la riqualificazione e il recupero di aree urbane degradate o abbandonate. Tra i Programmi integrati di intervento ammissibili figurano: le infrastrutture per la viabilità identificate come prioritarie nella proposta di Piano Territoriale Regionale e nei Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale, con un rilievo territoriale sovracomunale; • le infrastrutture di servizio generale alla comunità locale, con particolare riferimento alla necessità di superare eventuali deficit pregressi evidenziati nel Piano Comunale dei Servizi, nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche, nel Piano Urba- Politiche giovanili Politiche giovanili 6 no dei Parcheggi o in altri strumenti di programmazione territoriale comunale; • le infrastrutture per la mobilità comunale o sovracomunale con interventi di sostenibilità e qualificazione ambientale; • le opere di riutilizzo e valorizzazione del patrimonio storico, monumentale e culturale soggetto a specifico vincolo e finalizzate all’uso pubblico; • le bonifiche ambientali (a siti inquinati, cave, aree degradate) che consentano il riutilizzo di zone urbanizzate e la riqualificazione del contesto territoriale; • le opere di sistemazione idraulica, di regimazione e di riqualificazione di corsi d’acqua, di creazione di percorsi sulle sponde per utilizzo pubblico; • la realizzazione di parchi urbani attrezzati e di parchi naturali, anche esterni al comparto d’intervento, che riqualifichino in particolare ambiti di frangia e contribuiscano al ridisegno del confine tra settori urbanizzati e verde agricolo; • le strutture pubbliche per la sicurezza dei cittadini; • le opere infrastrutturali connesse al recupero di aree industriali dismesse e di aree urbane degradate, collocate all’intero dei centri abitati. I Comuni devono attestare la sussistenza dei requisiti stabiliti dalla delibera per procedere all’approvazione del Programma integrato di intervento, indicando specificamente negli atti di adozione e approvazione del piano gli interventi da realizzare tra quelli sopra indicati. La parola chiave è... partecipazione Stanno per concretizzarsi i risultati dell’avvio, sul Comune di Pogliano Milanese, delle politiche giovanili guidate dall’assessore Flavio Carnovali. La parola chiave è “partecipazione”: con questa finalità il Comune ha presentato il progetto “Talenti a Palazzo” alla Fondazione Nord Milano, in collaborazione con la Coop. Soc. LaFucina ONLUS. Il progetto è stato finanziato e prevede la presenza di operatori sul territorio di Pogliano Milanese con l’obiettivo di coinvolgere attivamente i cittadini più giovani (dai 15 ai 25 anni) nella nostra comunità. Premessa al progetto, secondo l’Assessore, è la fiducia nelle possibilità dei giovani di creare progetti creativi nel territorio, di essere interlocutori reali della comunità, trovando quindi spazi per i giovani non solo per aggregare ma per creare. I ragazzi coinvolti dal progetto “Talenti a Palazzo” hanno da subito manifestato un forte entusiasmo ed entro fine anno nascerà l’Associazione “Beat Box”, con la quale il Comune intende stipulare una convenzione per la gestione di una sala musica all’interno del Centro Multiservizi. L’Associazione avrà inoltre l’obiettivo di organizzare eventi musicali sul territorio, corsi di musica, mostre e seminari. Il primo concerto musicale organizzato dall’Associazione si terrà la sera del 23 dicembre presso la Locanda 103 di via Paleari. Tutti i giovani che vogliono mettersi in contatto con l’associazione possono inviare una mail a [email protected] Il progetto “Talenti a Palazzo” è supervisionato da Federico Fenzio, docente universitario in materie pedagogiche, il quale ha inoltre realizzato una ricerca sul tempo libero dei giovani di Pogliano, per capire quali possano essere i loro bisogni. La ricerca ha visto il coinvolgimento attivo degli Oratori, delle Associazioni sportive e dei ragazzi sul territorio che si ritrovano nelle strade e nei parchi. I risultati finali di questo lavoro, che ha coinvolto più di 100 giovani, verranno esposti alla cittadinanza in un evento pubblico in cui interverrà anche l’assessore Carnovali. Questa conferenza si terrà nel prossimo mese di gennaio. Qualità, servizio, utilizzo coscienzioso delle risorse economiche a disposizione. Sono le sfide che l’Amministrazione di Pogliano ha voluto cogliere in relazione al delicato scenario socio-economico di quest’anno, tanto più in un settore nevralgico per la vita di una comunità com’è quello dell’istruzione scolastica. La parola d’ordine è stata “Fare di più a parità di risorse”. E’ quanto si intende fare grazie al Piano per il Diritto allo Studio 2010-2011, ovvero il documento fondamentale della progettazione dei servizi e della distribuzione delle risorse finanziarie pubbliche destinate al mondo della scuola. “Siamo consci del fatto che si tratta di un impegno gravoso ma altrettanto stimolante – spiega il Vice Sindaco – alla luce dei nuovi tagli per gli enti locali previsti dalla Finanziaria, ma non possiamo accettare una riduzione sostanziale delle attività formative e di supporto alle famiglie nel percorso scolastico dei nostri ragazzi”. Da qui la decisione della Giunta Comunale di stanziare oltre un milione duecentomila euro (1.214.627,61 euro) per il Diritto allo Studio, a fronte di entrate previste pari a poco più di 569 mila euro. “Vogliamo imprimere continuità – aggiunge il Vice Sindaco Claudio Mariani, assessore alla Pubblica Istruzione – ad una serie di nuove iniziative che l’anno scorso hanno registrato parecchio successo nelle nostre scuole, come l’Educazione Civica e i canti e balli popolari. Puntiamo ad ampliare quest’offerta, ben consci dell’importanza di trasmettere alle nuove generazioni sia valori fondamentali, quali l’attaccamento al proprio territorio e alle sue tradizioni, così come il rispetto delle regole per una più sana convivenza civile”. Detto questo, però, per giocare e vincere questa difficile partita serve il contributo di tutti. In primis del mondo del volontariato e di tutta la società civile poglianese che, secondo l’applicazione pratica del principio di sussidiarietà, diventa un elemento essenziale nella piena realizzazione di questo progetto formativo. Siamo sicuri che anche stavolta non verrà meno il supporto del nostro sempre at- tivo mondo associazionistico. E sempre in questa direzione si colloca, secondo i dettami previsti da Regione Lombardia, l’applicazione della cosiddetta ‘Dote scuola’, così come una rivisitazione in senso più equo delle fasce di reddito. L’Amministrazione Comunale ha poi previsto una serie d’interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria all’interno dei plessi scolastici cittadini, alcuni di questi urgenti e non più rinviabili. “In particolar modo – prosegue il Vice Sindaco Mariani – ci siamo concentrati sul rifacimento dei servizi igienici della Scuola Statale di Primo Grado Ronchetti, oltre alla ristrutturazione interna e messa a norma della Scuola Materna”. Ancora, all’interno del Piano per il Diritto allo Studio 2010/2011 abbiamo riservato un’attenzione speciale all’innovazione dei servizi, sempre più pensati sulla base delle esigenze dei nostri concittadini. Pensiamo alla Carta dei Servizi Scolastici rivista in modo da diventare uno strumento più snello ed immediato. “D’ora in avanti – aggiunge il Vice Sindaco Mariani – il suo utilizzo sarà riservato nello specifico alla gestione del servizio di ristorazione scolastica, mentre per tutti gli altri servizi, come pre e post scuola e trasporto, si potrà ricorrere a diverse forme di pagamento disponibili. Dal conto corrente postale al RID bancario. Ciò consentirà, tra l’altro, – conclude Mariani – una migliore gestione della fatturazione e dei relativi solleciti, che tanti disguidi e posizioni moratorie hanno creato negli anni passati”. Alcune doverose precisazioni In relazione al Piano per il Diritto allo Studio 2010/2011 e, nello specifico, allo slogan fatto proprio dall’Amministrazione “Fare di più, a parità di risorse”, l’assessore Claudio Mariani, tiene a evidenziare come questo slogan sia quanto mai coerente coi contenuti del documento presentato e discusso nello scorso settembre in Consiglio Comunale. “La nostra Amministrazione, infatti – precisa Mariani – ha finanziato tutti i progetti che sono Scuola Piano per il Diritto allo Studio: fare di più a parità di risorse Scuola 7 Scuola Scuola 8 stati presentati dalle scuole cittadine. Tanto che gli stanziamenti previsti superano di 2.000 euro quelli dell’anno precedente”. Nel Piano per il Diritto allo Studio 2010/2011 non sono più contemplati i voucher sociali destinati alla riduzione dei costi per l’istruzione perché il Fondo Regionale per questo tipo di sostegno alle famiglie al quale il Comune aveva avuto accesso negli anni passati – è andato completamene esaurito. Da sottolineare, inoltre, l’impegno dell’Amministrazione Comunale sul fronte dell’eliminazione o, comunque, del contenimento delle liste d’attesa nella Scuola dell’Infanzia. “Negli scorsi mesi in paese – puntualizza Mariani – si era diffusa una certa preoccupazione in tal senso, tanto che diversi genitori avevano effettuato la preiscrizione anche presso altri istituti scolastici. In realtà, la situazione è tornata subito nella norma, in quanto, la direzione didattica – sottolinea Mariani – ha prontamente provveduto ad avvisare i genitori dei posti venutisi a liberare presso la Scuola dell’Infanzia Comunale e, pertanto, quasi tutti i bambini hanno trovato qui sistemazione. Chi ha deciso in altro modo, lo ha fatto esercitando liberamente un proprio diritto di scelta”. Da ultimo, il capitolo tariffe mense e trasporti. “Si tratta di servizi a domanda individuale e, tuttavia, il Comune ha continuato a garantire il massimo sostegno alle famiglie, ritoccando solo le fasce più alte di reddito per far fronte anche all’aumento ISTAT del costo pasto previsto nel contratto di appalto”. Accorciare le distanze con l’Europa, formare i nostri studenti secondo un respiro internazione e un approccio in linea con quelle che sono le linee previste dall’Unione Europea. E’ questo il senso di “Environment and Culture in Cities” che vede coinvolti diversi ragazzi delle scuole di Pogliano Milanese, sotto il coordinamento della prof.ssa Maria Luisa Toia, della Scuola Media di Pogliano Milanese-Vanzago, responsabile per l’Italia. “Questo è il terzo progetto europeo a cui il nostro istituto partecipa con successo e con pubblici riconoscimenti – spiega la docente - Nel 2007 fu la volta del progetto “Friends of the Earth” , a cui lavoravamo all’epoca, fu addirittura scelto dalla Comunità Europea, dopo un lungo monitoraggio, come ‘progetto pilota’ a cui tutti gli altri progetti avrebbero dovuto ispirarsi e noi fummo invitati a Lisbona dove fummo premiati”. “Quindi, nel 2008, invece, fummo invitati a Pistoia dalla nostra Agenzia Nazionale Socrates per ricevere il premio “E-Quality Label”. Nei giorni scorsi al nostro istituto, nella mia persona, è stato assegnato dal Ministero il Quality Label nazionale (conferito solo a 15 docenti) che fa seguito a quello europeo ottenuto lo scorso mese di ottobre”. E, a questo proposito, è giusto qui sottolineare che soltanto 8 docenti possono vantare entrambi i “labels”. Tutti i riconoscimenti fanno naturalmente riferimento all’attività svolta nell’ambito dei progetti europei, che sono tutti disponibili sulla piattaforma europea “E-Twinning” in lingua inglese e italiana, per chi desiderasse visionare il lavoro realizzato in questi anni anni. “Da settembre – conclude la prof.ssa - abbiamo iniziato a lavorare al nuovo progetto. I nostri partner sono: Cipro, Francia, Spagna, Repubblica Ceca, Finlandia e Ungheria. Per due anni ci occuperemo di verificare la sostenibilità tra l’eredità culturale di cui le nostre città sono testimoni e l’ambiente che le circonda. La nostra scuola prenderà in esame alcuni dei monumenti più interessanti di Milano e verificherà quanto, nel corso dei secoli, l’uomo abbia modificato, in positivo e/o negativo, l’ambiente che li circonda. Gli alunni proporranno anche diverse soluzioni urbanistiche e rifletteranno su come seguire uno stile di vita più sostenibile. Verranno anche affrontati temi quali: il traffico, l’inquinamento atmosferico, lo smaltimento dei rifiuti, i cambiamenti climatici. Tutte problematiche che i futuri cittadini dovranno cercare di risolvere per salvare il nostro pianeta”. Alcune classi lavoreranno in videoconferenza con le classi a cui sono gemellate nei paesi partner e, quindi, le attività si svolgeranno in inglese e in contemporanea nei diversi Paesi europei, seguendo strategie elaborate in comune dai docenti.Già a ottobre, insieme ad una collega, la prof.ssa Toia è stata a Barcellona per un incontro di programmazione del lavoro da svolgere nel corso dell’anno. Nuovi appuntamenti sono previsti per gennaio e, poi, docenti e alcuni alunni effettueranno visite di studio a Parigi e a Praga. Scuola Il progetto “Comenius”: i nostri studenti cittadini d’Europa Scuola 9 Bilancio Bilancio Assestamento di Bilancio: rispettato ancora il patto di stabilità 10 Il Comune di Pogliano Milanese lo scorso 30 novembre, ha deliberato l’assestamento generale al bilancio di previsione 2010 assicurando il rispetto dell’obiettivo programmatico del patto di stabilità interno per l’anno 2010 in ossequio a quanto disposto dalla legge 133/2008, dalla legge n. 203/ 2008, dalla circolare n. 2 del 27/01/2009, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, dal D.L. 25 gennaio 2010 n. 2, recante interventi urgenti concernenti gli enti locali e regioni convertito con modificazioni in legge n. 42/2010 pubblicata sulla G.U. n. 72 del 27/03/2010. Gli ultimi aggiornamenti in materia di patto di stabilità 2010 sono dettati dal D.L. 78 del 31 maggio 2010, convertito dalla Legge 122 del 30 luglio 2010 che dispone la possibilità per gli enti locali di non contabilizzare nei saldi utili i pagamenti di spese in conto capitale effettuati entro il 31/12/2010 per un importo non superiore allo 0,75% dei residui passivi del titolo II della spesa risultanti dal rendiconto 2008, che per il nostro Ente è pari a € 25.762,00. Le proiezioni con i dati assestati sono le seguenti: I dati definitivi verranno inviati al Ministero entro il 31 marzo 2011 sulla base dei dati di pre- consuntivo. Per quanto concerne il patto di stabilità per il triennio 2011/2013 la normativa è in via di definizione, ma possiamo affermare che l’obiettivo prenderà in considerazione il rispetto di un saldo programmatico positivo, di competenza mista determinato in termini assoluti, da un importo che scaturisce da una percentuale sulla spesa media del triennio 2006 –2008, diminuito dalla riduzione dei trasferimenti erariali previsti dalla Manovra 2010 che per i Comuni dovrebbe essere stabilita nella misura de 11,20%. Questione calore: ridotte le spese Con l’Assestamento generale di Bilancio dello scorso 30 novembre, si è provveduto a destinare la somma di 249.348 euro al finanziamento di spese per la manutenzioni di parte corrente. L’Amministrazione, quindi, con una percentuale di utilizzo pari al 35,62%, si è mantenuta abbondantemente nei limiti previsti dalla Finanziaria del 2008, che impongono un massimo pari al 75%. In quest’opera virtuosa di razionalizzazione dell’erario comunale e, più nello specifico, di contenimento delle spese inutili, piace qui sottolineare come l’Assessorato guidato da Annarosa Risi, insieme all’Ufficio Finanziario, sia riuscito a risolvere l’annosa questione del ‘caro bollette” con la società Giemme Calore. Le minori spese correnti per il Comune, in relazione a questa voce, sono adesso pari a 180 mila euro. Tutto ciò, grazie alla segnalazione, trattativa e numerosi incontri avuti dal settore finanziario con la società Giemme Calore al fine di ottenere le note credito (ad oggi già pervenute) per l’evidente discrasia tra i consumi effettuati e le bollette pervenute. Sempre il settore finanziario ha sollevato il problema nel maggio 2009 e con l’aiuto dei tecnici è stato possibile appurare che i contatori posizionati non rilevavano correttamente il consumo di calore. Si è inoltre provveduto a segnalare l’errata ‘rifatturazione’ dei costi sostenuti per manutenzione ed interessi. La normativa IVA, infatti, prevede l’aliquota agevolata al 10% per i primi e l’esenzione art. 10 per i secondi. “Purtroppo – spiega l’assessore Risi - la gara d’appalto era stata scritta in modo troppo generico dalla passata Amministrazione ed in fase di contenzioso non ci avrebbe assicurato la vittoria. Abbiamo pertanto ritenuto opportuno addivenire ad un riconoscimento di un bonus pari a 28 mila euro (pari alla maggiore IVA pagata) in termini di consulenze e servizi da parte della stessa azienda”. Vale la pena inoltre ricordare le maggiori entrate tributarie pari a 185mila 294 euro principalmente per l’Ici, recupero evasione, addizionale comunale, e vendita materiale nella raccolta differenziata. Ad oggi l’avanzo di amministrazione ancora disponibile è pari a 909.116,19 euro. Vita cittadina Domenica 7 novembre, durante la celebrazione della cerimonia del IV Novembre il ponte di Via Ronchetti è stato intitolato alla memoria di “MADRE TERESA ZANDA” figlia della Carità Canossiana “…perché rimanga sempre vivo nella comunità poglianese il ricordo di questa nostra cara concittadina e perché possa esserle dedicato - come amava spesso ripetere - uno dei luoghi del nostro Paese a Lei più caro ed amato…” (lato del ponte vicino alla Grotta della Madonna di Lourdes). Nel mese di gennaio scorso l’Associazione “Alpini per la famiglia” e il “Gruppo Parrocchiale Culturale “Madre Teresa Zanda” avevano presentato una richiesta per intitolare il Ponte di Via Ronchetti alla memoria di “Madre Teresa Zanda” figlia della Carità Canossiana, Madre Teresa che era nata a Treviglio il 25 dicembre 1904, accede all’ordine religioso poco più che ventenne. Sin da novizia si dedica alla cura ed alla crescita spirituale e materiale dei bambini. A Pogliano Milanese arriva nel 1952, dove viene da subito apprezzata da tutti, grazie all’amore con cui si dedica ai piccoli della Scuola Materna Parrocchiale, alle adolescenti ed alle famiglie bisognose. Madre Teresa, dei suoi 60 anni di vita religiosa – 36 li ha trascorsi a Pogliano Milanese, dove ha speso la sua vita per donare amore e attenzioni ad intere generazioni di bambini – oggi persone adulte, padri e madri - e dove ha saputo diffondere, con forte altruismo, fede ed amore per il prossimo. Madre Teresa che ha tanto amato Pogliano ha dovuto lasciarlo per problemi di salute. Madre Teresa muore a Carate Brianza il 9 marzo 1995 e, per suo espresso desiderio, ritorna a Pogliano Milanese per esservi sepolta, dove il giorno dei suoi funerali tutta la cittadinanza si è stretta compatta intorno al suo feretro per porgerle un ultimo affettuoso abbraccio. 11 Fiocco azzurro in Giunta Lo scorso 15 novembre è nato Amedeo, figlio della nostra collega di Giunta Annarosa Risi. Tantissimi auguri a lei e al marito Antonio da parte di tutta l’Amministrazione Comunale. Vita cittadina Intitolato a Madre Teresa Zanda il ponte di via Ronchetti Chaniac: i nuovi membri Nel corso della Giunta del 26 novembre, sono stati nominati Francesco Chiesa e Nadia Landini quali componenti della Commissione Paritetica istituita presso la Scuola dell’Infanzia Fondazione di Diritto Privato Chaniac in sostituzione dei membri designati dalla precedente Amministrazione. Vita cittadina Vita cittadina La festa del Panettone, simbolo del Natale 12 Sabato 18 e domenica 19 dicembre sale in cattedra sua maestà il panettone. Sì, perché il dolce lombardo per eccellenza, simbolo delle festività natalizie, sarà il vero protagonista dell’iniziativa firmata Amministrazione comunale e Pro Loco. L’Amministrazione di Pogliano Milanese, infatti, ha posto al centro del suo programma politico il recupero e la valorizzazione, soprattutto tra le nuove generazioni, degli antichi simboli e valori del nostro territorio. In questo contesto, s’inserisce appieno l’evento del fine settimana pre natalizio. “Non solo – spiega il sindaco Vincenzo Magistrelli – una semplice occasione d’intrattenimento, vuota di significato. Viceversa, un momento importante per la nostra comunità, in cui ritrovarsi attorno ad uno dei veri simboli del Natale”. Così, in Piazza del Comune, grazie alla preziosa collaborazione da parte della Pro Loco cittadina, torneranno le tipiche casette in legno e la slitta trainata da Babbo Natale. Ma soprattutto si esibiranno IL PANETTONE Storia e ricetta di un simbolo Qual è l’origine del nostro Panettone? Un’origine antichissima. Molto tempo prima della nascita di Gesù, al pane veniva attribuito un significato di ringraziamento e preghiera alla divinità. Il cristianesimo fece proprie queste usanze. A Milano il pane usato per le occasioni rituali era più tondo e grosso del solito, ricco e speciale, con uova, frutta, uva passa, canditi, spezie miele (lo zucchero divenne di uso comune nel 1800). Per aiutare la lievitazione e come devozione le donne, dopo aver lavorato l’impasto, vi tracciavano sopra, con la fede nuziale, un solco a forma di croce. Il nome Panettone viene spiegato in tanti modi. Lo scrittore Pietro Verri lo chiama “pane di tono”, ossia grande. Sembra che comparisse già sulle tavole del Duecento arricchito da miele, uva secca ma anche zucca. L’uvetta serve per augurare ai commensali fortuna e ricchezza: per forma, dimensioni e colore, ricorda infatti le monete d’oro (se siete tra quelli che la scartano, pensateci......) Una leggenda vuole che il merito dell’invenzione del Panettone spetti al nobile Ughetto Atellani (“Ughett”, in dialetto milanese, è l’uva passa) nel quattrocento. Secondo un’altra versione, fu un semplice garzone di fornaio, Toni, a inventare un dolce con ciò che riuscì a trovare per sostituire quello del suo padrone (venuto male) in un banchetto (“il pan de Toni”, appunto). Ma dobbiamo all’industria il fatto che il Panettone sia diventato il dolce di Natale di tutti gli Italiani e sia ora famoso in tutto il mondo. Negli anni 50 due imprenditori dolciari milanesi, Angelo Motta e Gino Alemagna, furono impegnati un una “gara” all’ultimo dolce. Al primo si deve l’invenzione del panettone alto (facendolo cuocere in pirottini di carta che fasciano l’impasto e ne favoriscono la crescita verticale), come lo conosciamo oggi, per renderlo diverso da quelli preparati in altre pasticcerie milanesi. (tratto da “Il re di Milano” di Mariateresa Truncellito) E ora, dopo aver saputo tutto, o quasi, sulle origini del Panettone che ne direste di provare a farlo con le vostre mani? Ecco la ricetta. Ingredienti per tre panettoni di 1 kg: farina bianca 1,350 kg 400 gr di burro 300 gr di zucchero semolato 200 gr di uvetta sultanina 250 gr di lievito di pasta di pane 50 gr di arancia o cedro candito a pezzettini 15 uova sale Vita cittadina Per la preparazione del panettone occorre esperienza notevole in paste lievitate, ma soprattutto un luogo ideale, caldo, asciutto e senza correnti d’aria. Infarinare un tovagliolo e avvolgervi il lievito di pane; lasciarlo lievitare per due ore in luogo tiepido e senza umidità. Raddoppierà di volume. Versare sulla spianatoia 150 gr di farina, disposta a fontana e sbriciolarvi il lievito di pane, sciogliendolo con un po’ di acqua tiepida. Incorporare man mano la farina, formando così un impasto morbido ed omogeneo; formarne un panetto, coprirlo con un tovagliolo, dopo averlo messo in una terrina infarinata a riposare per 3 ore. Trascorso questo tempo, mettere sulla spianatoia 130 gr di farina, sempre a fontana, disponendovi nel centro la pasta lievitata nelle tre ore. Sciogliere la pasta di lievito con qualche cucchiaio di acqua tiepida e unire la farina. Impastare energicamente per qualche minuto e formare nuovamente una palla, da disporre nello stesso modo, in una terrina a lievitare, sempre coprendo però per 2 ore. Tagliare a dadini il cedro e l’arancia candita, far ammorbidire l’uvetta in acqua tiepida per un quarto d’ora, poi scolare e far asciugare bene. A parte far sciogliere 300 gr di burro, senza farlo friggere. In un altro recipiente far sciogliere lo zucchero con gianato locale e far conoscere alcuni dei più bravi pasticceri e fornai delle nostra zona. Vere e proprie eccellenze che non hanno nulla da invidiare ai loro colleghi meneghini”. La ‘due giorni’ di festa si concluderà con il classico brindisi natalizio alla presenza di tutta l’Amministrazione cittadina. Pasticcerie partecipanti all’evento: Pasticceria Freguia di Rho Pasticceria da Fausto della Grancia di Lainate Pasticceria La Golosa di Rho Pasticceria il Pasticcione di Pogliano Panificio Civaschi di Rho due dita di acqua calda e poi unirvi mescolando con una frusta i 12 tuorli e le 3 uova intere e lasciar cuocere a bagnomaria per intiepidire il composto. Versare a questo punto sulla spianatoia, 1 kg di farina e aggiungere due cucchiaini di sale fino, mescolare alla farina e disporre il tutto a fontana. Trascorse già le due ore, prendere la palla lievitata e porla al centro della farina, unire il burro fuso, stemperando molto bene. Aggiungere lo sciroppo di zucchero fuso, con le uova, e incorporando poco alla volta tutta la farina rimasta. Lavorare con forza per 20 minuti facendo amalgamare tutti gli ingredienti ed ottenendo una pasta soda ed elastica. Alla fine aggiungere l’uvetta e i frutti canditi, facendoli aderire alla pasta. Ora dividere l’impasto in tre pezzi grossi quanto si desidera il volume dei panettoni ( se si usa come forno quello delle cucine normali è preferibile formare dei piccoli panettoni). Ungersi le mani di burro, arrotolare i pezzi, metterli su un foglio di carta imburrata e infarinata, e quindi su un’asse. Lasciarli lievitare per 6 ore, in un luogo caldo e asciutto. Non si possono stabilire con precisione le ore necessarie per una perfetta lievitazione, perchè sono moltissimi i fattori che incidono su di essa. Dopo le sei ore il volume dei dolci sarà aumentato più del doppio. Lasciarli al fresco per 10 minuti. Incidere sulla superficie di ogni panettone una croce e metterli in forno, riscaldato precedentemente,a una temperatura di 200°-220° molto distanziati l’uno dall’altro. Dopo soli 5 minuti di cottura, metter il rimanente burro, a dadini, sulla croce incisa sui panettoni, sfilati dal forno per qualche istante. Man mano che i panettoni si colorano, abbassare il fuoco, per non farli bruciare in superficie. Vita cittadina i maestri pasticceri del territorio che proporranno l’antica ricetta del panettone (in questa pagina pubblichiamo l’elenco completo dei pasticcieri che interverranno alla manifestazione). “Un modo concreto – conclude il Sindaco – anche per rilanciare l’arti- 13 Vita cittadina Vita cittadina Una via intitolata a San Giovanni di Dio 14 L’Amministrazione comunale e il sindaco Vincenzo Magistrelli hanno deciso di intitolare una via del paese a San Giovanni Di Dio. Una decisione già assunta e comunicata al superiore provinciale dell’Ordine Ospedaliero intitolato proprio a San Giovanni, frate Giampietro Luzzato. I perché di questa decisione sono spiegati dal Sindaco stesso: “Grazie ai preziosi insegnamenti ricevuti durante il mio mandato di responsabile del personale infermieristico all’ospedale Fatebenefratelli di Milano, dove ho potuto apprezzare con profonda ammirazione l’opera di San Giovanni Di Dio, conoscendo la sua vita, i suoi sacrifici ed insegnamenti, in considerazione dell’incarico che attualmente ricopro mi sono permesso di intitolare una via a San Giovanni”, dice Vincenzo Magistrelli. “L’intitolazione vuol essere un piccolo segno di riconoscimento e dedizione ad un uomo che è sempre stato esempio di disponibilità ed apertura verso il prossimo, sempre fedele e generoso con tutti. San Giovanni ha sempre guardato verso il futuro, attivando grazie al suo carisma numerosi mutamenti assistenziali col desiderio di rinnovarsi e mettendo a disposizione servizi per il prossimo, pur vivendo sempre in povertà. Il suo stile e modo d’agire, l’esaltazione dell’ospitalità, la centralità assegnata alla persona, l’amore verso il prossimo sono valori che permangono intatti anche oggi, un esempio autentico per le donne e gli uomini che vivono la contemporaneità. Anche gli attuali modelli di assistenza ospedaliera e infermieristica possono rifarsi agli insegnamenti di San Giovanni, poggiati su cardini quali il mettersi al servizio, sviluppare i valori, dovere dell’ospitalità e cura dei gesti umani. Sono convinto che l’intitolazione di una via del nostro paese possa essere un messaggio verso tutti coloro i quali si stanno formando per entrare nel mondo assistenziale, che non devono mai omettere anche le cose semplici e che interessano tutti”, conclude il Sindaco. Una scelta che potrà essere certamente condivisa da credenti e laici, fondata sul riconoscimento a una persona che ha sempre posto il soccorso caritatevole al prossimo come punto centrale della propria vita. La storia del Cavalier Giuliani Il Poglianese Giorgio Giuliani è stato di recente insignito del prestigioso titolo di Cavaliere della Repubblica. Nato a Milano 60 anni fa, figlio di un tranviere e di una sarta. Dopo anni di studio e di lavoro ha conseguito il diploma di disegnatore tecnico, anche se la sua ambizione da sempre, sarebbe stata quella di laurearsi in medicina. Ha iniziato a lavorare in qualità di impiegato specializzato in tenute meccaniche ed isolanti termici. Un lavoro svolto con passione e tanta serietà, così da aver accumulato in 42 anni solo 12 giorni d’assenza a causa di un ricovero in ospedale! Accanto alla sua abnegazione in campo lavorativo, il Cavalier Giuliani ha dimostrato costantemente grande attenzione per la vita associativa poglianese e, in particolar modo, nei confronti del mondo del volontariato. Nel 1975, infatti, è diventato socio donatore effettivo con la tessera n. 821 dell’Avis. Ad oggi può vantare il significativo risultato di 137 donazioni. Ma la sua volontà di donarsi agli altri – che gli hanno fruttato il titolo di Cavaliere della Repubblica – non si ferma qui. Malgrado i problemi di salute che pure non sono mancati. “E’ mia intenzione non fermarmi – spiega – e proseguire sino al raggiungimento dei 65 anni, limite massimo per le donazioni imposto per legge”. Merita ancor più una sottolineatura il fatto che il Cavalier Giuliani, nel 1986, nonostante fosse stato riconosciuto ‘invalido civile’ al 50%, ha continuato nella sua meritoria opera. “Benché i postumi di malattie debilitanti contratte nel corso degli anni si facessero sentire – racconta – ho voluto andare avanti, anche nel mio percorso lavorativo”. Dedizione al lavoro e volontariato sono sempre stati i pilastri della sua esistenza. Tanto che di sovente, il Cavalier Giuliani, trascorreva vacanze in Kenya, aiutando anche economicamente i poveri di quei villaggi. Domenica 28 novembre l’Amministrazione Comunale ha festeggiato i 100 anni delle concittadine PIERINA PITTUELLO nata il 18 maggio 1910 ed EMMA TOIA nata il 31 ottobre 1910 con una grande festa che si è svolta presso la scuola elementare. Presente ai festeggiamenti solo Emma, Pierina non ha potuto intervenire per motivi di salute. Per la Signora Pierina ha presenziato il genero Giorgio Grandi, che la accudisce amorevolmente da sempre ed il nipote Daniele. Per la Signora Emma erano presenti i tre figli Roberto, Valeriano e Annamaria, i sei nipoti ed i tre pronipoti. La festeggiata e le rispettive famiglie sono state accolte calorosamente dal Sindaco Vincenzo Magistrelli, dagli Amministratori Comunali, da parenti, amici e da numerosi cittadini. Una giornata all’insegna dell’allegria, con il concerto del Corpo Bandistico Cittadino, il taglio della gigantesca torta e tanti balli con la bravissima cantante “Ketty”. Emma, che il Sindaco ha definito “la memoria storica del nostro Paese”, con voce squillante ha voluto ringraziare tutti i presenti. L’Amministrazione rivolge un particolare ringraziamento alle Ditte che hanno offerto il loro contributo per la buona riuscita della festa. Corpo bandistico: il nuovo Presidente Antonio Di Dedda e’ il nuovo presidente del Corpo bandistico di Pogliano Milanese. Il neo eletto direttivo è composto da: Giovanni Antonini, eletto vice presidente, Ilaria Simoncello, Renato Prost, Piero Ronchi, Giuseppe Pastori, Antonio Cuttone. Questi hanno affidato l’oneroso compito di guidare le sorti del Corpo bandistico a Di Dedda. “Avere un programma da attuare e’ sempre positivo perche’ significa guardare avanti al futuro, ed e’ quello che questo direttivo ha in animo di fare - spiega il neoeletto presidente - Il primo punto, su cui il direttivo e’ stato unanime, e’ un immediato rilancio dello spirito che lega fra loro i componenti del Corpo Bandistico, il nome appunto non e’ stato formulato a caso - sottolinea Di Dedda - ed una concomitante campagna di riappropriazione da parte di tutti i Poglianesi di quel patrimonio culturale, musicale e sociale di cui il Corpo Bandistico e’ una delle maggiori rappresentanze nei confronti di tutte le altre Comunita’ di qualsiasi altro Paese. Perche’ quando si sentira’ suonare per le vie del paese tutti i cittadini esclamino, come succedeva una volta, “ARRIVA LA BANDA!”. Vita cittadina Grande festa di compleanno per le “Centenarie 2010” Vita cittadina 15 Spazio alle Associazioni Spazio alle Associazioni Aria di Natale con la slitta della Pro Loco 16 Atmosfere natalizie e voglia di stare assieme sotto l’albero lo scorso 5 dicembre, con la bella iniziativa a firma della Pro Loco Pogliano Milanese. Un appuntamento pensato, sia per più piccoli, che per i più grandicelli, nella Piazza del Comune, dove l’Associazione cittadina, in collaborazione con il Fortino, ha scarrozzato tanti bambini per le vie del paese sopra alla slitta di Babbo Natale trainata da un maestoso cavallo. La manifestazione pensata dalla Pro Loco, con l’appoggio dell’Amministrazione Comunale, è piaciuta parecchio e, malgrado il tempo inclemente, i cittadini hanno risposto bene. Vin Brulè e una bella castagnata hanno riscaldato i partecipanti che hanno gradito, così come sono piaciute molto le tipiche casette in legno che hanno contribuito a creare l’ambiente caratteristico dei mercatini natalizi. A completare il clima da presepe, risuonavano le note della Banda musicale del paese. In piazza, in mezzo alla gente, come sempre, il sindaco Vincenzo Magistrelli, insieme agli assessori Flavio Carnovali e Carmine Lavanga. Infine, a corollario di questa bella manifestazione, il gradito omaggio ai partecipanti di un piccolo panettone, simbolo del Natale e della tradizione meneghina. Spazio alle Associazioni I miracoli esistono veramente, spesso non ne veniamo neanche a conoscenza, a volte facciamo fatica a riconoscerli non dandogli il giusto peso, specialmente se sono degli altri esseri umani a metterli in opera e concretizzarli. Vi vogliamo a tale riguardo raccontare la storia di alcune meravigliose suore: Le Suore della Riparazione, che vivono in Birmania, e che quotidianamente trasformano la “disperazione” in “speranza” facendo della loro vita un vero e proprio miracolo. La Birmania è uno stato dell’Asia sudorientale che confina con India, Cina, Thailandia e Bangladesh. Dall’ottobre 2010 è ufficialmente divenuta Repubblica dell’Unione di Myanmar, la cartina ci mostra la sua dislocazione geografica. Nel 1998 il Generale Than Shwe ha operato un colpo di stato instaurando un regime dittatoriale marxista che nel corso degli anni ha stabilito una tenace dittatura. Oggi in Birmania di libertà ce n’è davvero poca. A questo va aggiunto il livello di povertà in cui versa la stragrande maggioranza della popolazione. Molte famiglie sono allo stremo. Mancano loro le risorse per soddisfare i bisogni primari, come il mangiare. Questo senso di angoscia per noi che viviamo nel mondo occidentale è un sentimento difficile da comprendere. Viviamo in una società, che seppur stia facendo i conti con una profonda crisi economica e con un futuro incerto, è ben lontana dalla condizione in cui vivono molte popolazioni sulla terra, tra cui quella del Myanmar. Ma veniamo al “Miracolo”, ovvero dove la “Disperazione” lascia il posto alla “Speranza”. Queste famiglie spinte dalla sconforto trovano tra le sperdute montagne un luogo dove poter dare “speranza” ai propri figli. Sono i conventi dove vivono, pregano e lavorano le Suore della Riparazione, e dove queste famiglie portano i propri figli più piccoli sperando che esse possano offrire ai loro piccoli un futuro. Molti dei piccoli ospitati in questi conventi sono orfani, essi hanno infatti perso un genitore o addirittura entrambi i genitori, molto spesso a causa di una malattia. La povertà in Birmania uccide non solo i bambini, ma anche molti adulti, che non hanno purtroppo la possibilità di curarsi in modo adeguato. Molti di loro muoiono lasciando i propri figli in balia della miseria più aspra. Alcuni di questi bambini fortunatamente riescono a trovare la possibilità di sopravvivere e realizzarsi grazie all’aiuto di queste stupende suore. Ma dove sta il Miracolo? Solo il fatto che esistano esseri umani, come queste religiose, dotati di un così grande senso di umanità e misericordia verso il prossimo, è già qualcosa di miracoloso. Ma il miracolo è che con soli 55 centesimi di euro al giorno esse riescono a offrire a uno di questi bimbi cibo, ma soprattutto l’istruzione scolastica che per molti di loro arriva addirittura al diploma o alla maturità. Il tutto contornato da un elemento essenziale: un sentimento di profondo amore Cristiano. Questo fa si che a questi bimbi venga data la possibilità di crescere, evitando la povertà più dura, e di uscire da quello stato di stato di ignoranza che sicuramente non garantirebbe loro alcun futuro. A contribuire a questo miracolo concorre l’Associazione Alpini per la famiglia, che vede in modo particolare nella persona di Giuseppe Azzetti, il fondatore e l’artefice di tutto questo. Grazie a lui le risorse economiche vengono raccolte e giungono a giusta destinazione. Ma un fondamentale contributo a questo miracolo lo forniscono i soci dell’Associazione Alpini per la famiglia. A loro va uno speciale ringraziamento, in quanto tramite l’adozione a distanza, che prevede una donazione di 200 euro all’anno (0,55 euro al giorno), totalmente deducibile, garantisce la raccolta dei fondi necessari per l’acquisto del cibo, dei vestiti, del materiale scolastico e di tutto ciò di cui necessita un bambino per un anno. Se vuoi anche tu contribuire concretamente a questo miracolo contatta l’Associazione Alpini: tel. 349 4534927 - [email protected] L’Associazione Alpini per la famiglia augura a tutti buon Natale e felice anno nuovo. Spazio alle Associazioni La storia di un Miracolo quotidiano Giuseppe Azzetti e gli Alpini per la Famiglia 17 Spazio alle Associazioni Spazio alle Associazioni Sci Club Vetta: facciamo un po’ di storia 18 Lo Sci Club Vetta di Pogliano Milanese vanta un presenza in paese ormai quasi da mezzo secolo. Le prime gite sulla neve, infatti, venivano organizzate alla spicciolata sotto la guida di Don Achille. In quegli anni – eravamo agli inizi degli anni Sessanta – l’Oratorio faceva da fulcro d’attrazione per chi voleva cimentarsi con gli sci. Poi, il 6 novembre del 1965, ci fu la costituzione ufficiale del sodalizio che è tuttora attivo. Tra i fondatori del gruppo è corretto ricordare i nomi di Renato Crivelli, Giampaolo Ghidoli e Peppone Chiesa. I primi tempi non furono semplici, anche perché c’era da risolvere la questione della sede e Don Achille, da sempre punto di riferimento per gli sciatori Poglianesi, era prossimo al trasferimento. Così il primo ritrovo – grosso modo per i primi due anni – fu nel cortile dell’Asilo Chaniac. Seguirono altre sedi sino a quella attuale presso il Centro Sportivo. In questo lungo periodo si sono alternati diversi presidenti alla guida dello Sci Club. La loro è stata un’opera preziosa, in quanto, hanno saputo creare il giusto entusiasmo attorno all’Associazione. Tra di loro vale la pena ricordarli tutti per quanto hanno fatto: Renato Crivelli, Angelo Madeddu, Giampaolo Ghidoli, Enrico Riveda, Giancarlo Canciani e Natale Magistrelli. Accanto a loro, è giusto ringraziare anche tutte le persone cha negli anni hanno contribuito e sostenuto lo Sci Club. Per info: via C. Chiesa 4 Pogliano Milanese c/o centro sportivo comunale ”Comm. G. Moroni” [email protected] tel: 339 4842908 - 338 5634997 Programma 2011 GENNAIO 16-23-30 corso di sci Pila FEBBRAIO 6 corso di sci Pila 13 Folgaria 20-27 settimana bianca Aprica MARZO 6 gare La Thuile 11-12-13 weekend Aprica 20 Sestrières 27 Livigno APRILE 6 travesata del Monte Bianco Pogliano produttiva La carrozzeria Campari è nata nel 1964 dalla geniale intuizione del fondatore, Fedele Campari, che vedeva nell’allora crescente sviluppo della motorizzazione privata la possibilità di fornire un servizio di riparazione a quanti, allora, si affacciavano al mondo dell’automobile. Con spirito imprenditoriale, lungimiranza e coraggio, Fedele Campari metteva a disposizione dei propri figli lo scantinato di pochi metri quadrati della propria abitazione per iniziare un’attività che nel corso degli anni si sarebbe evoluta di pari passo al processo di modernizzazione che ha trasformato l’industria dell’automobile. La sua intuizione era infatti destinata a diventare un solida realtà che presto per merito dei suoi successori si sarebbe sviluppata per divenire esempio e punto di riferimento per l’artigianato e per la piccola impresa locale. Nel corso degli anni la Carrozzeria Campari si è sviluppata fino ad assumere la rinomanza che la contraddistingue e che la pone ai massimi livelli di competenza affidabilità e qualità. Oggi essa è situata in strutture moderne ed attrezzate ed occupa una superficie di 4000 m² di cui 1.200 coperti. Facile da raggiungere per la propria posizione ai margini della Strada Statale del Sempione (Via Aldo Moro, 1) essa è dotata di tutti gli strumenti moderni che concorrono a renderla un punto di riferimento a quanti desiderano servizio e riparazioni di assoluta qualità così com’era nello spirito originale del proprio fondatore. A dirigere l’impresa il figlio Giuseppe coadiuvato nell’attività da Andrea, il più giovane della famiglia Campari, insieme ad un team di tecnici esperti e preparati. Lo chiamano “Il professore della carrozzeria” Giuseppe Campari ha messo a punto e sviluppato un sistema di intervento per la riparazione di piccole e grandi ammaccature sulla carrozzeria e brevettato a tale fine un Kit di leve. Archimede con le leve avrebbe voluto sollevare il mondo, lui riesce a far tornare dritta la lamiera. Tutto questo grazie al rivoluzionario brevetto “Fast-Boll ‘95”. Con questa nuova soluzione non sono più necessari martelli, grimaldelli e spotter, che richiedono lunghi tempi di lavorazione e spesso alterano l’aspetto originale della vettura. Quella di Giuseppe Campari è così diventata una officina-scuola dove addestrare i giovani a una redditizia specializzazione. Così il sabato mattina, in officina, si torna a bottega dal signor Giuseppe. “Negli ultimi anni ci siamo interrogati su come contribuire all’ecosostenibilità della nostra attività, cioè alla riduzione delle emissioni in atmosfera valutando nuove attrezzature che potes- sero consentire un risparmio energetico ed un minore impatto ambientale. Quest’anno come primo passo ci siamo dotati di un nuovo impianto fotovoltaico da 62 KW che teoricamente dovrebbe renderci autosufficienti nel fabbisogno energetico di elettricità a costo zero e ad impatto ambientale zero. Nel 2010 sono stati effettuati forti investimenti nelle attrezzature selezionando quanto di più moderno: minori immissioni in atmosfera, risparmio energetico, riduzione dei tempi di lavoro”. Da sempre migliori attrezzature significano maggiore efficienza e di conseguenza maggiore competitività in un mercato sempre più agguerrito. “La nuova cabina forno, come le nuove zone di preparazione, sono dotate di bruciatori in vena d’aria e Pogliano produttiva Carrozzeria Giuseppe Campari. Dal 1964 a Pogliano il ‘Mago della Grandine’ 19 di lampade all’infrarosso montate su binari sopraelevati che ci consentono maggiore velocità d’essicazione dei fondi e degli smalti; tali novità oltre i considerevoli risparmi energetici già menzionati consentono l’abbattimento delle polveri, migliorando anche la qualità dell’aria all’interno della carrozzeria. Anche la scelta di Sikkens, marchio leader a livello mondiale nel settore dei prodotti vernicianti (con la quale si collabora da decenni) ha messo a punto una serie di prodotti all’acqua senza solventi fra i più ecocompatibili oggi presenti sul mercato. Il prossimo obiettivo sarà quello di piantumare spazi disponibili non strategici per avere in pareggio il consumo di ossigeno con Co2 emesso dalla nostra attività. Il nostro sogno, grazie anche a valenti collaboratori, è stato ed è quello di creare un’officina modello, efficiente, salubre, sicura e competitiva per poter offrire il massimo alla nostra clientela al minor costo possibile con impatto zero” coclude il signor Giuseppe. Pogliano produttiva Pogliano produttiva Una storia di successi. Una storia di persone. La ROLD e la famiglia Rocchitelli 20 Continuiamo a raccontare e descrivere la storia delle principali aziende e realtà economiche di Pogliano Milanese. Un modo concreto per rendere testimonianza di quanto sia florido il nostro tessuto economico, anche in tempo di crisi economica. La storia di queste aziende è sempre una storia di grandi e felici intuizioni, e quasi sempre la storia di successi realizzati da generazioni intere di famiglie legate indissolubilmente a Pogliano. Come la storia dell’azienda Rold e quella della famiglia Rocchitelli. E’ nel 1963, infatti, che Onofrio Rocchitelli, insieme alla moglie Dolores Loro (da cui il nome ROLD, acronimo delle loro iniziali…), fonda l’Elettrotecnica Rold. Onofrio viene da una infanzia complicata ma che ne ha formato la tempra, ed ha una robusta esperienza professionale in ambito produttivo come capo-reparto e responsabile produzione di alcune realtà della zona; in più ha una grande passione per l’elettricità e la meccanica. Le mette insieme e scopre che i suoi manufatti possono diventare indotto ideale per la nascente, a quell’epoca, industria degli elettrodomestici del Dopoguerra. Si può davvero dire che “inventa” il micro-interruttore italiano e diverse sue applicazioni. Comincia così l’avventura industriale in un piccolo scantinato di Rho, con la moglie e qualche primo collaboratore che lo aiuta (merita sicuramente una menzione speciale il fratello Vincenzo), ma presto Onofrio Rocchitelli si rende conto che il potenziale c’è, sia creativo che di business, e decide di investire tutte le sue forze, personali e familiari, nell’impresa. La Rold si fa presto apprezzare per la sua capacità di produrre manufatti complessi di tipo elettromeccanico in elevati volumi e ad altissimi livelli qualitativi. In poco tempo rapidamente la sede originale non basta più ed viene costruito un vero e proprio primo plant industriale nel comune di Pogliano Milanese. Sono gli anni Settanta e Ottanta, che vedono l’azienda in grandissimo sviluppo e sempre più presente sui mercati nazionali ed internazionali. La produzione di componenti elettromeccanici per gli elettrodomestici diventa sempre più specializzata, e la Rold è un punto di riferimento mondiale per gli interruttori, i blocca porta (quelli che impediscono di aprire gli oblò delle lavatrici in condizione di non sicurezza…), i pulsanti ed altri oggetti simili. Nascano nel frattempo, tra la metà e la fine degli anni ’60, tre figli: Massimo, Laura e Stefano che da subito cominciano a respirare l’aria dell’azienda. La Rold cresce e negli anni i dipendenti passano dai pochi degli inizi ai quasi 200 attuali, con una politica contraddistinta sempre da una grandissima attenzione verso le risorse umane; un esempio è la mensa aziendale dello stabilimento di Pogliano, che agli inizi degli anni ’80 rappresenta uno dei primi esempi nel settore. Gli impianti diventano sempre più automatici ed il mercato competitivo ma la Rold non perde colpi anzi, diventa sempre più punto di riferimento mondiale del proprio mercato specifico. Negli anni ’90 per imprescindibili esigenze produttive viene aperto un nuovo stabilimento a Nerviano (a poche centinaia di metri da quello originale di Pogliano) e la produzione si specializza sui due siti in modo focalizzato, per ottenere il massimo dell’efficienza e della qualità. La Rold diventa fornitore primario di tutti i maggiori produttori di elettrodomestici mondiali quali: Whirlpool, Bosch, Candy, Electrolux, LG, Samsung, Indesit, Haier. Nello stesso periodo i figli, che pur scegliendo indirizzi di studi diversi (economico-commerciale Massimo e Laura, ingegneristico Stefano) hanno da sempre dimostrato una concreta volontà e passione nel seguire le orme dei genitori, cominciano ad avvicinarsi in modo più presente alla gestione strategica dell’azienda, affiancati alla direzione operativa dallo zio Claudio Loro, fratello della cofondatrice. Massimo sviluppa la sua passione per i prodotti e la grande conoscenza del mercato seguendo la parte commerciale e lo sviluppo del business, Laura prende sotto di sè tutta l’area amministrativa e finanziaria, diventando di fatto anche il punto di riferimento generale per tutta l’azienda, mentre Stefano applica tutta la sua passione e competenza nel guidare la parte tecnica. Il terzo millennio inizia con una nuova sfida produttiva che vede la ristrutturazione dello stabilimento di Pogliano, che si trasforma in un plant ad elevatissima automazione per dedicarsi alla produzione di due linee principali: i micro-interruttori ad elevate prestazioni e gli interruttori rotativi per i quali si investe su un impianto decisamente innovativo e completamente automatico. La seconda generazione guida ormai attivamente l’azienda anche se i fondatori restano sempre presenti e forniscono il loro sostanziale contributo in termini di esperienza e visione. A metà degli anni 2000 la crescita impone la creazione di un ulteriore sito produttivo che viene stabilito nella zona industriale di Cerro Maggiore. Un sito dedicato da subito ad una produzione altamente specializzata, con linee dedicate ad elevatissimi rapporti rendimenti/qualità. Negli ultimi anni la famiglia Rocchitelli si dimostra ancora una volta illuminata ed aperta al cambiamento chiamando all’interno del top management dell’azienda il primo elemento esterno alla famiglia, Paolo Barbatelli, manager umbro proveniente da precedenti esperienze imprenditoriali e manageriali in altri settori produttivi e dei servizi. La contaminazione positiva tra quanto di buono costruito nel corso degli anni, la costante spinta verso lo sviluppo e l’investimento, che ha da sempre contraddistinto la famiglia, e le idee innovative del nuovo arrivato porta quindi l’azienda a rimettersi in gioco reinventandosi e consolidando ancor più la propria presenza in ambito internazionale, con la nascita di Rold Shanghai in Cina e Rold America negli Usa (alle quali si aggiungono dei presidi di tipo agenziale in America Latina e UK), avviando nel contempo una ulteriore e nuova realtà produttiva, la Rold Elettronica, in un settore vicino e sinergico al proprio storico. Tutto ciò è funzionale alla realizzazione di un unico grande progetto: diventare un leader “meccatronico” riconosciuto a livello mondiale, in grado di fornire ai propri clienti ed al mercato soluzioni integrate ad elevatissimo contenuto tecnologico e con eccellenti standard in termini di rapporto qualità/prezzo. Laura Rocchitelli si impegna nel frattempo anche attivamente in Assolombarda assumendo incarichi nel Direttivo zonale, insieme a Paolo Barbatelli partecipa anche al Comitato Tecnico Scientifico di alcune scuole locali, con l’obiettivo di tentare di avvicinare sempre di più i percorsi formativi alle aspettative delle aziende in termini di competenze. Il 2010 vede inoltre l’avviamento di una ulteriore iniziativa, una volta di più assolutamente innovativa se non addirittura unica nel suo genere: insieme ad altre due aziende partner, la Componenti Vending e la Fluidotech, sempre dell’hinterland milanese, ed in stretta sinergia con la Fondazione Politecnico di Milano viene creato il Roldresearch, uno dei primi esempi in Italia di Centro di Ricerca con attività pluriennale e multidisciplinare interamente supportato da investimenti privati da parte di piccole e medie aziende che abbiano fatto Rete insieme. La relazione con il Politecnico di Milano fa nascere inoltre tutta una serie di opportunità formative, nelle quali l’azienda decide una volta di più di investire: il 2011 vedrà tutto il personale Rold (insieme a quello delle aziende partners del Roldresearch) impegnato in molteplici corsi di formazione, tenuti da docenti universitari, sia di ambito tecnico che gestionale. Roldresearch si farà promotore, anche a livello territoriale, della crescita di un Polo Tecnologico dedicato a Ricerca & Engineering, con l’obiettivo di attirare talenti, sinergie e catalizzare potenzialità. La Rold intende rimanere profondamente legata al proprio territorio, dimostrando a tutti, a partire dai “grandi” manager, che si può ancora fare industria sana e redditiva in Italia, purché ci siano idee, passione, competenze e voglia di fare. E soprattutto dove ci si “accontenti” di far vivere bene il proprio capitale umano e di ricavare utili sufficienti per reinvestire e non per “ingrassare” il mercato finanziario. Pogliano produttiva Pogliano produttiva 21 Servizi Servizi 22 Servizi Sindaco e Giunta ricevono tutti i giorni su appuntamento presso il Palazzo Comunale di piazza Avis Aido, 6 Pogliano Milanese tel. 02 9396441 fax 02 93549220 www.poglianomilanese.org Servizi [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Pogliano in Comune l’Amministrazione informa Pubblicazione realizzata a cura dell’Amministrazione comunale di Pogliano Milanese - n.2 2010 Direttore Responsabile: il Sindaco Vincenzo Magistrelli Diretto da: l’Assessore Flavio Carnovali Comitato di Redazione: il Sindaco Vincenzo Magistrelli l’Assessore Flavio Carnovali il Consigliere Andrea Lazzaroni Registrazione presso il Tribunale di Milano n. 937 del 12.12.2005 (in fase di modifica) Progetto grafico, consulenza editoriale e impaginazione: Ticino Comunicazione, via Novara 27 20013 Magenta (MI) tel. e fax 02 36544423 www.ticinocomunicazione.it Fotografie: Arianna Papini Stampa: La Serigrafica, Buccinasco dicembre 2010 Copia distribuita a titolo gratuito dall’Amministrazione comunale a tutte le famiglie residenti sul territorio comunale 23 ! e l a t a N n o u B