l`Amministrazione informa - Comune di Pogliano Milanese

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l`Amministrazione informa - Comune di Pogliano Milanese
Pogliano in Comune
l’Amministrazione informa
sommario
Parola
di Sindaco
pag. 2
Giunta aperta
pag. 3
Lavori pubblici
pag. 4-5
Politiche
giovanili
pag. 6
Scuola
pag. 7-9
Bilancio
pag. 10
Vita cittadina
pag. 11-15
Spazio alle
Associazioni
pag. 16-18
Zanda
adre Teresa
Intitolato a Ma Ronchetti
vi
di
il ponte
Pubblicazione realizzata a cura dell’Amministrazione comunale di Pogliano Milanese.
Stampato da “La Serigrafica”, Buccinasco - dicembre 2010
Pogliano
produttiva
pag. 19-21
Parola di Sindaco
Parola di Sindaco
Avanti,
a piccoli passi
2
“Cari concittadini,
la nostra Amministrazione, seppur
in un momento
p a r t i co l a r m e n te
difficile per gli Enti
Locali, tiene vivo e
dinamico il proprio
mandato con spirito di servizio per
proseguire coerentemente l’incarico
che onorabilmente
ci avete affidato nel
giugno 2009.
Quindi, nella misura
in cui consideriamo
che l’Istituzione è
una realtà costruita e
condivisa da noi tutti, riteniamo, come nostra abitudine,
attuare modalità, forme e stili di legame senza mai trascurare quanto già fatto precedentemente, dando doverosamente spazio al completamento ed alla realizzazione
di nuovi progetti utili per il bene comune e procedere fedelmente il cammino, nel rispetto dei programmi stabiliti
ed approvati dalla Giunta e nei Consigli Comunali.
E’ chiaro, che in una fase così difficile come l’attuale, che
coinvolge tutti i Paesi, risulta di estrema importanza l’attenta analisi di ogni problematica per evidenziare le vere
priorità della società moderna, focalizzando le scelte e
le decisioni su cose di interesse generale e veramente
utili prima di affrontare ogni tipo di spesa, come farebbe
un “buon padre di famiglia”, essendo il Comune la Casa
di noi tutti. L’attuale Amministrazione in collaborazione
con i dipendenti comunali ed in sintonia coi responsabili
di servizio, sta proseguendo il percorso tenendo sempre
presente i molteplici bisogni di una comunità come la nostra, senza mai eludere il bilancio quale strumento fondamentale ed indispensabile per una gestione virtuosa
che più volte ci è stata riconosciuta dagli organi centrali,
sia regionali che nazionali, per aver dimostrato di saper
lavorare con interesse nei confronti di tutti nel rispetto
delle regole e del Patto di Stabilità.
Il proverbio di “non fare il passo più lungo della gamba”,
in una fase critica per le nostre situazioni finanziarie risulta molto saggio.
Infatti, uno dei primi punti della nostra Amministrazione
è stato proprio quello di evidenziare gli sprechi e razionalizzare i servizi prima di spendere, rivedendo l’organizzazione del lavoro, le abitudini, le attività svolte, le posizioni degli operatori ed il rispetto dei ruoli di appartenenza,
confrontandoli coi risultati.
Lo sforzo che si sta facendo è quello di riorganizzare una
macchina complessa per aver una maggior apertura al
pubblico, essere sempre più disponibili, mantenendo
tempi rapidi e risposte concrete. Pur non potendo in alcun modo disconoscere l’importanza e il valore ideale
del modello pubblico, si è ritenuto necessario e doveroso
adottare un modello di lavoro in chiave “aziendalistica”,
come del resto da tempo esiste nei diversi settori siano
essi pubblici o privati, lavorando per obiettivi e puntando
sui risultati in modo efficace ed efficiente. Per la condivisione di tali obiettivi è risultata fondamentale l’armonia
e l’impegno degli amministratori e del nostro personale,
anche se non sempre la loro valorizzazione per l’impegno dimostrato può essere gratificato giustamente a causa della molteplici difficoltà burocratiche e dei contratti di
lavoro, che non sempre sono in grado di appagare coloro
che esercitano il proprio ruolo con serietà e indiscussa
professionalità indipendentemente dal ruolo che ricoprono. Purtroppo, la crisi economica ha toccato pesantemente anche il nostro territorio e l’elenco dei Poglianesi che
sono alla ricerca di un’occupazione è notevole.
La nostra Amministrazione crede fortemente nell’importanza del lavoro, quale elemento centrale nella vita di
ognuno di noi senza il quale ogni cosa diventa sempre
più difficile e problematica sia per il singolo che per la
famiglia. In tale ottica, riteniamo che l’individuazione nel
nostro territorio di “ragionevoli” spazi per insediamenti
produttivi capaci di creare nuovi posti di lavoro in grado
di privilegiare i residenti del nostro Comune, sia cosa da
fare urgentemente. In tal senso abbiamo già avviato e
rafforzato una serie di iniziative con l’impegno di essere
“facilitatori e non ostacolatori”, per far crescere in modo
solido e sano le offerte di lavoro.
Siamo convinti che mai come in questo periodo ci sia bisogno di riforme strutturali del nostro Paese, senza sottovalutare il federalismo fiscale che oggi appare come una
delle possibili soluzioni praticabili per rivalutare i Comuni
virtuosi differenziandoli da quelli che da sempre risultano spreconi ed a volte con estrema facilità sono riusciti a
ripianare i loro debiti con l’aiuto del Governo.
La Riforma Federale non è un decreto ma un processo
che va fatto velocemente iniziando dagli Enti che hanno
dimostrato di essere molto attenti all’economia del paese e sappiano scindere le vere difficoltà con gli sprechi
e l’assistenzialismo non più tollerabile di cui spesso ne
siamo vittime. Le difficoltà che investono i Comuni d’Italia sono state oggetto di discussione di tutti i Sindaci nei
molteplici incontri tenuti recentemente in diverse città,
in occasione dell’interessante assemblea ANCI Lombardia
svoltasi lo scorso 23 novembre alla presenza del Ministro
Maroni, dove si è fatta sentire la voce su cose concrete
ed essenziali per poter continuare a svolgere il ruolo di
fautori dello sviluppo e della coesione sociale, elencando
prevalentemente le attuali norme che mettono in crisi i
Comuni d’Italia.
I Sindaci a difesa delle difficoltà puntano spesso il dito sul
Patto di Stabilità, quale elemento frenante per esercitare
il mandato amministrativo, in particolare verso coloro
che da sempre hanno gestito con attenzione nel rispetto
delle regole e non solo quelle economiche.
Per il bene di tutti, speriamo di superare velocemente
l’attuale crisi politica ed economica per concludere velocemente la stagione delle riforme, per guardare il futuro
con più fiducia ed offrire ai cittadini servizi sempre più
appropriati migliorandone la qualità.
Il Sindaco
Vincenzo Magistrelli
Giunta aperta al Bettolino.
Giunta aperta
Un impegno assunto in campagna elettorale e contenuto nel programma, puntualmente realizzato e
mantenuto. Con l’indizione del primo incontro
aperto tra i cittadini e la Giunta comunale, alla
presenza del sindaco Vincenzo Magistrelli e degli assessori, è stata inaugurata nel mese di ottobre, al Bettolino, la nuova modalità di ascolto
e confronto dell’Amministrazione di Pogliano.
Una politica nuova, fondata sulla partecipazione
e con l’obiettivo di attuare politiche orientate alla
condivisione. A decretare il successo della serata,
che si è svolta nel salone dell’oratorio, la presenza
di oltre 100 persone, segno che quando la politica
esce dal palazzo assolve in pieno e meglio il suo
ruolo e la sua funzione.
“Abbiamo voluto avviare un metodo di lavoro nuovo”, ha dichiarato il sindaco Magistelli, “che in
questo primo anno e mezzo di Amministrazione si
è già tradotto in iniziative concrete a beneficio della comunità poglianese. Vogliamo lavorare all’insegna della volontà di fare squadra e di cogliere
tutte le opportunità di sviluppo che si presentano
a Pogliano, sempre nel segno della sussidiarietà. Il
momento difficile che attraversiamo non ci scorag-
gia, ma al contrario ci
sprona a proseguire
sulla strada intrapresa da tempo: le
infrastrutture, l’ambiente, l’attenzione
alla persona, il rapporto costante con
le forze produttive
ed imprenditoriali
sono gli ambiti lungo i quali ci muoveremo”. Un invito alla
partecipazione attiva
e alla condivisione di
questo nuovo indirizzo è quello che il
Sindaco lancia a tutti
i cittadini, esortandoli “a dare ciascuno
il proprio contributo,
perché Pogliano Milanese possa essere
governata insieme.
Vogliamo dare voce
a tutte le forze positive della nostra comunità. Vorrei che lo spirito
capace di animare questo sforzo sia quello contenuto nella parole che molti anni fa pronunciò John
Fitzgerald Kennedy: non voglio un paese fermo e
timoroso di guardare al futuro, mi interessa lavorare
per un paese che guarda al futuro con fiducia, forte
del suo passato e della sua storia. Parole che restano validissime, anche oggi”. Nel corso del primo incontro al Bettolino sono emersi spunti interessanti,
relativi alla viabilità, alla manutenzione delle strade, ai servizi alla persona e al sostegno alle categorie deboli. Senza dimenticare che da mesi, ormai,
l’Amministrazione comunale ha realizzato l’obiettivo di portare al Bettolino un mercato settimanale,
un servizio essenziale soprattutto per gli anziani e
le fasce sociali più deboli. Tutte le indicazioni emerse saranno peraltro utili affinché ciascun assessore,
in relazione alla propria delega, possa tradurle in
azioni concrete, grazie al lavoro condiviso con gli
uffici comunali. Il metodo di lavoro delle Giunte
Aperte proseguirà naturalmente nell’arco dei prossimi mesi: “Entro la primavera”, conferma infatti
il Sindaco, “organizzeremo una sessione aperta a
tutti i cittadini presso il palazzo comunale”.
Giunta aperta
Al via la nuova politica del confronto e dell’ascolto
3
Lavori pubblici
Lavori pubblici
Piano anti-neve,
il Comune si tutela contro le emergenze
4
Grazie a un lavoro concertato dell’assessore ai
Lavori Pubblici Carmine
Lavanga, dell’Ufficio Tecnico e dell’Ufficio Vigilanza del Comune, Pogliano
ha definito nei particolari
il piano per il servizio di
sgombero neve che manterrà i suoi effetti lungo
l’intero arco dell’inverno.
Prevenire, organizzarsi e
suddividere il paese in zone omogenee, prevedendo un contatto costante tra la ditta appaltatrice del
servizio e gli uffici del Comune in caso di neve: ecco
i punti salienti del piano, che affida all’impresa lo
sgombero manuale e meccanico della neve, il
suo asporto, lo spargimento di sale e sabbia e
tutte quelle prestazioni che dovessero essere
necessari per rendere agibili - in caso di neve
e gelo - tutte le strade dell’intero territorio comunale.
In caso di nevicate, anche nelle ore notturne, qualora la neve superasse i cinque centimetri la ditta
farà uscire autonomamente i propri mezzi, provvedendo alla rimozione della neve.
Saranno impiegati non meno di 3 mezzi con pale
gommate o trattori muniti di lama spartineve,
ognuno con autista od operatore qualificato. In
contemporanea all’utilizzo dei mezzi saranno inviate due squadre per la pulizia manuale degli accessi
agli uffici pubblici e dei marciapiedi. Per la viabilità
veicolare il paese è stato suddiviso in tre zone (A, B
e C), individuando inoltre le arterie di traffico principali che dovranno essere liberate non oltre le 6 del
mattino, in caso di nevicate serali o notturne.
Stabiliti anche gli edifici pubblici - in primis le scuole - che avranno la priorità entro e saranno ripuliti
entro le 7.30 del mattino, a seconda che si tratti di
giorni feriali o festivi.
Il venerdì la piazza mercato di via Europa dovrà essere resa accessibile entro le ore 7. Sarà mantenuto
anche un costante canale di comunicazione, durante i fenomeni nevosi, tra il personale della ditta appaltatrice e gli uffici comunali preposti al controllo
e alla gestione di eventuali emergenze, legate soprattutto alla mobilità.
“Si tratta di un piano organico e ben strutturato”, spiega l’Assessore alle Opere Pubbliche, Carmine Lavanga, “che siamo certi garantirà ai nostri
concittadini di ridurre e comprimere al massimo
i disagi legati alle nevicate. Naturalmente confidiamo nella collaborazione di tutti affinché, in
caso di emergenza, si possano risolvere eventuali problemi. Dal canto nostro abbiamo affrontato il problema con la necessaria tempestività,
ora aspettiamo di vedere cosa accadrà nei mesi
invernali e più freddi”, conclude l’Assessore.
Partita la riqualificazione
di un’area strategica del centro cittadino
Con la definitiva approvazione del Piano Integrato
di Intervento delle aree site tra via Madonna, via
Arluno e via San Francesco si chiude un lungo iter,
avviato nel 2006 e concluso solo ora, dopo che
l’Amministrazione del sindaco Vincenzo Magistrelli
ha concordato e ottenuto con l’operatore privatodetentore dell’area- modifiche importanti a beneficio della comunità poglianese. Col via libera
al PII, infatti, Pogliano otterrà non solo una importante riqualificazione delle aree mediante
un intervento residenziale, ma anche benefici
consistenti in termini di nuove opere pubbliche (parcheggi e piste ciclabili) oltre alla costruzione di un nuovo fabbricato da destinare
ad edilizia residenziale sociale, destinato ad
anziani e categorie protette.
“Siamo convinti si tratti di un risultato importante per Pogliano”, dichiarano il sindaco Vincenzo Magistrali, l’assessore all’Edilizia Privata Gian
Battista Ranieri e l’Assessore alle Opere Pubbliche,
Carmine Lavanga, “perché grazie alla fruttuosa sinergia con un operatore privato e alle nuove richieste volute della maggioranza di Centro-Destra
la nostra comunità riceverà in cambio benefici consistenti. Un esempio di edilizia ed urbanistica
più omogenea tenendo presente le esigenze di
tutti e non solo quelle dell’operatore privato,
con la ridistribuzione delle cubature sul lotto
senza penalizzare l’intervento. Uniamo quindi
l’attenzione al territorio ed al contesto urbano
all’attenzione per la persona e ai suoi bisogni”,
aggiungono Sindaco ed Assessori.
LE CARATTERISTICHE DEL PIANO
L’iter di approvazione è cominciato nell’anno
2006, quando la società Long Time Srl- proprietaria delle aree citate, di superficie complessiva
pari a 18.509 metri quadrati, presento qualche
anno fa un Programma di Intervento Integrato,
finalizzato all’edificazione di un nuovo complesso residenziale. Il confronto e il dialogo prosegue con la nuova Amministrazione, insediatasi
nell’estate 2009, ha portato alla presentazione di
una variante, che prevede alcune modifiche e
l’introduzione di uno standard aggiuntivo, ossia la concessione al Comune di un immobile
da destinare ad alloggio per categorie deboli. Il Piano in generale prevede, la costruzione di
5.400 metri quadrati destinati ad edilizia residenziale privata e di 4.800 metri quadrati
destinati ad edilizia convenzionata. In cambio,
l’Amministrazione ha ottenuto che l’operatore privato realizzi a proprie spese, su una superficie di
oltre 4000 metri quadrati, dei nuovi parcheggi
adiacenti via Arluno e via San Francesco, oltre a
una nuova pista ciclopedonale in fregio alle vie
Arluno e Madonna fino alla via San Francesco.
Il Comune acquisisce una “striscia” con superficie
di 969 metri quadri, per allargare la sede stradale
di via Madonna. L’operatore si è come detto impegnato a comperare per conto del Comune un
fabbricato e la sua area di pertinenza (ex proprietà Pessina) per la realizzazione di un nuovo fabbricato ad uso sociale (appartamenti per
anziani, disabili, ragazze madri ecc ecc), il cui
costo stimato è oltre 2.000.000 euro. I lavori
di costruzione del nuovo edificio saranno appaltati tramite un project financing con operatore da individuare nell’ambito delle Cooperative Sociali che gestiscono e realizzano edifici di
questo tipo, il Comune parteciperà al progetto
mettendo a disposizione la proprietà e l’area
che verrà utilizzata per calmierare i prezzi per i
cittadini poglianesi.
Lavori pubblici
Lavori pubblici
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I piani integrati di intervento:
cosa sono e quali funzioni assolvono
I Piani Integrati di Intervento (PII) sono strumenti coi quali Comuni ed enti locali regolano e indirizzano lo sviluppo del territorio, con interventi di riqualificazione del contesto urbano,
di riconversione edilizia o di nuove costruzioni. La Giunta regionale della Lombardia ha approvato di recente i criteri e le modalità per disciplinare l’approvazione da parte dei Comuni
di nuovi Programmi integrati di intervento.
La legge regionale 5/2009 stabiliva infatti
che i Comuni privi di Piano di governo del territorio non potessero procedere all’approvazione di nuovi Programmi di intervento, ad
eccezione dei casi di “rilievo strategico”, secondo criteri stabiliti dalla Giunta Regionale.
La Regione ha fissato “criteri e modalità per
l’approvazione dei Programmi integrati di
intervento in variante, non aventi rilevanza
regionale”, prescrizioni valide fino all’approvazione dei Piani di governo del territorio (P.G.T).
E’ stato stabilito che si considerano strategici, e
quindi ammissibili, i Programmi integrati di intervento che prevedono la realizzazione di
opere infrastrutturali, pubbliche o di interesse
pubblico, caratterizzate da una rilevanza territoriale estesa all’intero territorio comunale o,
per i Comuni più grandi, a parti significative di
questo. Essenziale in tal senso è l’obiettivo di conseguire con questi interventi la riqualificazione e il
recupero di aree urbane degradate o abbandonate.
Tra i Programmi integrati di intervento ammissibili
figurano:
le infrastrutture per la viabilità identificate come
prioritarie nella proposta di Piano Territoriale Regionale e nei Piani Territoriali di Coordinamento
Provinciale, con un rilievo territoriale sovracomunale;
• le infrastrutture di servizio generale alla comunità
locale, con particolare riferimento alla necessità
di superare eventuali deficit pregressi evidenziati
nel Piano Comunale dei Servizi, nel Programma
Triennale delle Opere Pubbliche, nel Piano Urba-
Politiche giovanili
Politiche giovanili
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no dei Parcheggi o in altri strumenti di programmazione territoriale comunale;
• le infrastrutture per la mobilità comunale o sovracomunale con interventi di sostenibilità e
qualificazione ambientale;
• le opere di riutilizzo e valorizzazione del patrimonio storico, monumentale e culturale soggetto a
specifico vincolo e finalizzate all’uso pubblico;
• le bonifiche ambientali (a siti inquinati, cave,
aree degradate) che consentano il riutilizzo di
zone urbanizzate e la riqualificazione del contesto territoriale;
• le opere di sistemazione idraulica, di regimazione e di riqualificazione di corsi d’acqua, di creazione di percorsi sulle sponde per utilizzo pubblico;
• la realizzazione di parchi urbani attrezzati e di
parchi naturali, anche esterni al comparto d’intervento, che riqualifichino in particolare ambiti
di frangia e contribuiscano al ridisegno del confine tra settori urbanizzati e verde agricolo;
• le strutture pubbliche per la sicurezza dei cittadini;
• le opere infrastrutturali connesse al recupero di
aree industriali dismesse e di aree urbane degradate, collocate all’intero dei centri abitati.
I Comuni devono attestare la sussistenza dei requisiti stabiliti dalla delibera per procedere all’approvazione del Programma integrato di intervento,
indicando specificamente negli atti di adozione e
approvazione del piano gli interventi da realizzare
tra quelli sopra indicati.
La parola chiave è...
partecipazione
Stanno per concretizzarsi
i risultati dell’avvio, sul
Comune di Pogliano Milanese, delle politiche giovanili guidate dall’assessore Flavio Carnovali.
La parola chiave è “partecipazione”: con questa finalità il Comune ha
presentato il progetto
“Talenti a Palazzo” alla
Fondazione Nord Milano, in
collaborazione con la Coop. Soc. LaFucina ONLUS.
Il progetto è stato finanziato e prevede la presenza
di operatori sul territorio di Pogliano Milanese con
l’obiettivo di coinvolgere attivamente i cittadini più
giovani (dai 15 ai 25 anni) nella nostra comunità.
Premessa al progetto, secondo l’Assessore, è la fiducia nelle possibilità dei giovani di creare progetti
creativi nel territorio, di essere interlocutori reali
della comunità, trovando quindi spazi per i giovani non solo per aggregare ma per creare. I ragazzi
coinvolti dal progetto “Talenti a Palazzo” hanno da
subito manifestato un forte entusiasmo ed entro
fine anno nascerà l’Associazione “Beat Box”, con
la quale il Comune intende stipulare una convenzione per la gestione di una sala musica all’interno
del Centro Multiservizi. L’Associazione avrà inoltre
l’obiettivo di organizzare eventi musicali sul territorio, corsi di musica, mostre e seminari.
Il primo concerto musicale organizzato dall’Associazione si terrà la sera del 23 dicembre presso la
Locanda 103 di via Paleari. Tutti i giovani che vogliono mettersi in contatto con l’associazione possono inviare una mail a [email protected]
Il progetto “Talenti a Palazzo” è supervisionato da
Federico Fenzio, docente universitario in materie
pedagogiche, il quale ha inoltre realizzato una ricerca sul tempo libero dei giovani di Pogliano, per
capire quali possano essere i loro bisogni.
La ricerca ha visto il coinvolgimento attivo degli
Oratori, delle Associazioni sportive e dei ragazzi sul
territorio che si ritrovano nelle strade e nei parchi.
I risultati finali di questo lavoro, che ha coinvolto
più di 100 giovani, verranno esposti alla cittadinanza in un evento pubblico in cui interverrà anche
l’assessore Carnovali. Questa conferenza si terrà nel
prossimo mese di gennaio.
Qualità, servizio, utilizzo
coscienzioso delle risorse economiche a disposizione. Sono le sfide che
l’Amministrazione di Pogliano ha voluto cogliere
in relazione al delicato
scenario socio-economico di quest’anno, tanto
più in un settore nevralgico per la vita di una
comunità com’è quello
dell’istruzione scolastica. La parola d’ordine è stata “Fare di più a parità di risorse”. E’ quanto si
intende fare grazie al Piano per il Diritto allo Studio 2010-2011, ovvero il documento fondamentale della progettazione dei servizi e della distribuzione delle risorse finanziarie pubbliche destinate
al mondo della scuola.
“Siamo consci del fatto che si tratta di un impegno gravoso ma altrettanto stimolante – spiega il
Vice Sindaco – alla luce dei nuovi tagli per gli enti
locali previsti dalla Finanziaria, ma non possiamo
accettare una riduzione sostanziale delle attività
formative e di supporto alle famiglie nel percorso
scolastico dei nostri ragazzi”.
Da qui la decisione della Giunta Comunale di
stanziare oltre un milione duecentomila euro
(1.214.627,61 euro) per il Diritto allo Studio, a
fronte di entrate previste pari a poco più di 569
mila euro.
“Vogliamo imprimere continuità – aggiunge il Vice
Sindaco Claudio Mariani, assessore alla Pubblica
Istruzione – ad una serie di nuove iniziative che
l’anno scorso hanno registrato parecchio successo nelle nostre scuole, come l’Educazione Civica
e i canti e balli popolari. Puntiamo ad ampliare
quest’offerta, ben consci dell’importanza di trasmettere alle nuove generazioni sia valori fondamentali, quali l’attaccamento al proprio territorio
e alle sue tradizioni, così come il rispetto delle regole per una più sana convivenza civile”.
Detto questo, però, per giocare e vincere questa
difficile partita serve il contributo di tutti. In primis
del mondo del volontariato e di tutta la società civile poglianese che, secondo l’applicazione pratica
del principio di sussidiarietà, diventa un elemento
essenziale nella piena realizzazione di questo progetto formativo. Siamo sicuri che anche stavolta
non verrà meno il supporto del nostro sempre at-
tivo mondo associazionistico.
E sempre in questa direzione si colloca, secondo
i dettami previsti da Regione Lombardia, l’applicazione della cosiddetta ‘Dote scuola’, così come
una rivisitazione in senso più equo delle fasce di
reddito.
L’Amministrazione Comunale ha poi previsto una
serie d’interventi di manutenzione straordinaria e
ordinaria all’interno dei plessi scolastici cittadini,
alcuni di questi urgenti e non più rinviabili.
“In particolar modo – prosegue il Vice Sindaco
Mariani – ci siamo concentrati sul rifacimento dei
servizi igienici della Scuola Statale di Primo Grado Ronchetti, oltre alla ristrutturazione interna e
messa a norma della Scuola Materna”.
Ancora, all’interno del Piano per il Diritto allo Studio 2010/2011 abbiamo riservato un’attenzione
speciale all’innovazione dei servizi, sempre più
pensati sulla base delle esigenze dei nostri concittadini. Pensiamo alla Carta dei Servizi Scolastici
rivista in modo da diventare uno strumento più
snello ed immediato. “D’ora in avanti – aggiunge il
Vice Sindaco Mariani – il suo utilizzo sarà riservato
nello specifico alla gestione del servizio di ristorazione scolastica, mentre per tutti gli altri servizi,
come pre e post scuola e trasporto, si potrà ricorrere a diverse forme di pagamento disponibili.
Dal conto corrente postale al RID bancario. Ciò
consentirà, tra l’altro, – conclude Mariani – una
migliore gestione della fatturazione e dei relativi
solleciti, che tanti disguidi e posizioni moratorie
hanno creato negli anni passati”.
Alcune doverose
precisazioni
In relazione al Piano per il Diritto allo Studio
2010/2011 e, nello specifico, allo slogan fatto
proprio dall’Amministrazione “Fare di più, a parità di risorse”, l’assessore Claudio Mariani, tiene a evidenziare come questo slogan sia quanto mai coerente coi contenuti del documento
presentato e discusso nello scorso settembre in
Consiglio Comunale.
“La nostra Amministrazione, infatti – precisa
Mariani – ha finanziato tutti i progetti che sono
Scuola
Piano per il Diritto allo Studio:
fare di più a parità di risorse
Scuola
7
Scuola
Scuola
8
stati presentati dalle scuole cittadine. Tanto che gli stanziamenti previsti superano di 2.000 euro quelli
dell’anno precedente”.
Nel Piano per il Diritto allo Studio
2010/2011 non sono più contemplati i voucher sociali destinati alla
riduzione dei costi per l’istruzione
perché il Fondo Regionale per questo tipo di sostegno alle famiglie al quale il Comune aveva avuto accesso negli anni passati – è andato
completamene esaurito.
Da sottolineare, inoltre, l’impegno
dell’Amministrazione Comunale sul
fronte dell’eliminazione o, comunque, del contenimento delle liste
d’attesa nella Scuola dell’Infanzia.
“Negli scorsi mesi in paese – puntualizza Mariani – si era diffusa una
certa preoccupazione in tal senso,
tanto che diversi genitori avevano
effettuato la preiscrizione anche
presso altri istituti scolastici.
In realtà, la situazione è tornata
subito nella norma, in quanto, la
direzione didattica – sottolinea Mariani – ha prontamente provveduto ad avvisare i genitori dei posti
venutisi a liberare presso la Scuola
dell’Infanzia Comunale e, pertanto,
quasi tutti i bambini hanno trovato
qui sistemazione. Chi ha deciso in
altro modo, lo ha fatto esercitando
liberamente un proprio diritto di
scelta”.
Da ultimo, il capitolo tariffe mense
e trasporti.
“Si tratta di servizi a domanda individuale e, tuttavia, il Comune ha
continuato a garantire il massimo
sostegno alle famiglie, ritoccando
solo le fasce più alte di reddito per
far fronte anche all’aumento ISTAT
del costo pasto previsto nel contratto di appalto”.
Accorciare le distanze con l’Europa, formare i nostri studenti secondo un respiro internazione e
un approccio in linea con quelle che sono le linee
previste dall’Unione Europea.
E’ questo il senso di “Environment and Culture
in Cities” che vede coinvolti diversi ragazzi delle
scuole di Pogliano Milanese, sotto il coordinamento della prof.ssa Maria Luisa Toia, della Scuola Media di Pogliano Milanese-Vanzago, responsabile
per l’Italia.
“Questo è il terzo progetto europeo a cui il nostro istituto partecipa con successo e con pubblici
riconoscimenti – spiega la docente - Nel 2007 fu
la volta del progetto “Friends of the Earth” , a cui
lavoravamo all’epoca, fu addirittura scelto dalla
Comunità Europea, dopo un lungo monitoraggio,
come ‘progetto pilota’ a cui tutti gli altri progetti
avrebbero dovuto ispirarsi e noi fummo invitati a
Lisbona dove fummo premiati”.
“Quindi, nel 2008, invece, fummo invitati a Pistoia
dalla nostra Agenzia Nazionale Socrates per ricevere il premio “E-Quality Label”. Nei giorni scorsi
al nostro istituto, nella mia persona, è stato assegnato dal Ministero il Quality Label nazionale
(conferito solo a 15 docenti) che fa seguito a quello europeo ottenuto lo scorso mese di ottobre”.
E, a questo proposito, è giusto qui sottolineare
che soltanto 8 docenti possono vantare entrambi
i “labels”.
Tutti i riconoscimenti fanno naturalmente riferimento all’attività svolta nell’ambito dei progetti
europei, che sono tutti disponibili sulla piattaforma europea “E-Twinning” in lingua inglese e italiana, per chi desiderasse visionare il lavoro realizzato in questi anni anni.
“Da settembre – conclude la prof.ssa - abbiamo
iniziato a lavorare al nuovo progetto. I nostri partner sono: Cipro, Francia, Spagna, Repubblica Ceca,
Finlandia e Ungheria. Per due anni ci occuperemo
di verificare la sostenibilità tra l’eredità culturale
di cui le nostre città sono testimoni e l’ambiente che le circonda.
La nostra scuola prenderà in
esame alcuni
dei
monumenti più interessanti di
Milano e verificherà quanto,
nel corso dei
secoli, l’uomo
abbia modificato, in positivo e/o negativo, l’ambiente
che li circonda. Gli alunni
proporranno
anche diverse soluzioni
urbanistiche e
rifletteranno su come seguire uno stile di vita più
sostenibile. Verranno anche affrontati temi quali:
il traffico, l’inquinamento atmosferico, lo smaltimento dei rifiuti, i cambiamenti climatici. Tutte
problematiche che i futuri cittadini dovranno cercare di risolvere per salvare il nostro pianeta”.
Alcune classi lavoreranno in videoconferenza con
le classi a cui sono gemellate nei paesi partner e,
quindi, le attività si svolgeranno in inglese e in
contemporanea nei diversi Paesi europei, seguendo strategie elaborate in comune dai docenti.Già a
ottobre, insieme ad una collega, la prof.ssa Toia è
stata a Barcellona per un incontro di programmazione del lavoro da svolgere nel corso dell’anno.
Nuovi appuntamenti sono previsti per gennaio e,
poi, docenti e alcuni alunni effettueranno visite di
studio a Parigi e a Praga.
Scuola
Il progetto “Comenius”:
i nostri studenti cittadini d’Europa
Scuola
9
Bilancio
Bilancio
Assestamento di Bilancio:
rispettato ancora il patto di stabilità
10
Il Comune di Pogliano
Milanese lo scorso 30
novembre, ha deliberato l’assestamento generale al bilancio di previsione 2010 assicurando
il rispetto dell’obiettivo programmatico del
patto di stabilità interno per l’anno 2010 in
ossequio a quanto disposto dalla legge 133/2008,
dalla legge n. 203/ 2008, dalla circolare n. 2 del
27/01/2009, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33,
dal D.L. 25 gennaio 2010 n. 2, recante interventi
urgenti concernenti gli enti locali e regioni convertito con modificazioni in legge n. 42/2010
pubblicata sulla G.U. n. 72 del 27/03/2010.
Gli ultimi aggiornamenti in materia di patto di
stabilità 2010 sono dettati dal D.L. 78 del 31
maggio 2010, convertito dalla Legge 122 del 30
luglio 2010 che dispone la possibilità per gli enti
locali di non contabilizzare nei saldi utili i pagamenti di spese in conto capitale effettuati entro
il 31/12/2010 per un importo non superiore allo
0,75% dei residui passivi del titolo II della spesa
risultanti dal rendiconto 2008, che per il nostro
Ente è pari a € 25.762,00.
Le proiezioni con i dati assestati sono le seguenti:
I dati definitivi verranno inviati al Ministero
entro il 31 marzo 2011 sulla base dei dati di
pre- consuntivo.
Per quanto concerne il patto di stabilità per il
triennio 2011/2013 la normativa è in via di definizione, ma possiamo affermare che l’obiettivo
prenderà in considerazione il rispetto di un saldo programmatico positivo, di competenza mista
determinato in termini assoluti, da un importo
che scaturisce da una percentuale sulla spesa
media del triennio 2006 –2008, diminuito dalla
riduzione dei trasferimenti erariali previsti dalla
Manovra 2010 che per i Comuni dovrebbe essere
stabilita nella misura de 11,20%.
Questione calore: ridotte le spese
Con l’Assestamento generale di Bilancio dello
scorso 30 novembre, si è provveduto a destinare la somma di 249.348 euro al finanziamento
di spese per la manutenzioni di parte corrente.
L’Amministrazione, quindi, con una percentuale
di utilizzo pari al 35,62%, si è mantenuta abbondantemente nei limiti previsti dalla Finanziaria
del 2008, che impongono un massimo pari al
75%. In quest’opera virtuosa di razionalizzazione dell’erario comunale e, più nello specifico, di
contenimento delle spese inutili, piace qui sottolineare come l’Assessorato guidato da Annarosa Risi, insieme all’Ufficio Finanziario, sia riuscito
a risolvere l’annosa questione del ‘caro bollette”
con la società Giemme Calore.
Le minori spese correnti per il Comune, in relazione a questa voce, sono adesso pari a 180 mila
euro. Tutto ciò, grazie alla segnalazione, trattativa e numerosi incontri avuti dal settore finanziario con la società Giemme Calore al fine di ottenere le note credito (ad oggi già pervenute) per
l’evidente discrasia tra i consumi effettuati e le
bollette pervenute. Sempre il settore finanziario
ha sollevato il problema nel maggio 2009 e con
l’aiuto dei tecnici è stato possibile appurare che i
contatori posizionati non rilevavano correttamente il consumo di calore.
Si è inoltre provveduto a segnalare l’errata ‘rifatturazione’ dei costi sostenuti per manutenzione
ed interessi. La normativa IVA, infatti, prevede
l’aliquota agevolata al 10% per i primi e l’esenzione art. 10 per i secondi. “Purtroppo – spiega
l’assessore Risi - la gara d’appalto era stata scritta in modo troppo generico dalla passata Amministrazione ed in fase di contenzioso non ci
avrebbe assicurato la vittoria. Abbiamo pertanto
ritenuto opportuno addivenire ad un riconoscimento di un bonus pari a 28 mila euro (pari alla
maggiore IVA pagata) in termini di consulenze
e servizi da parte della stessa azienda”. Vale la
pena inoltre ricordare le maggiori entrate tributarie pari a 185mila 294 euro principalmente per
l’Ici, recupero evasione, addizionale comunale, e
vendita materiale nella raccolta differenziata. Ad
oggi l’avanzo di amministrazione ancora disponibile è pari a 909.116,19 euro.
Vita cittadina
Domenica 7 novembre, durante la celebrazione
della cerimonia del IV Novembre il ponte di Via
Ronchetti è stato intitolato alla memoria di “MADRE TERESA ZANDA” figlia della Carità Canossiana “…perché rimanga sempre vivo nella
comunità poglianese il ricordo di questa nostra cara concittadina e perché possa esserle
dedicato - come amava spesso ripetere - uno
dei luoghi del nostro Paese a Lei più caro ed
amato…” (lato del ponte vicino alla Grotta della
Madonna di Lourdes).
Nel mese di gennaio scorso l’Associazione “Alpini
per la famiglia” e il “Gruppo Parrocchiale Culturale
“Madre Teresa Zanda” avevano presentato una richiesta per intitolare il Ponte di Via Ronchetti alla
memoria di “Madre Teresa Zanda” figlia della
Carità Canossiana, Madre Teresa che era nata a
Treviglio il 25 dicembre 1904, accede all’ordine
religioso poco più che ventenne. Sin da novizia si
dedica alla cura ed alla crescita spirituale e materiale dei bambini.
A Pogliano Milanese arriva nel 1952, dove viene
da subito apprezzata da tutti, grazie all’amore
con cui si dedica ai piccoli della Scuola Materna
Parrocchiale, alle adolescenti ed alle famiglie bisognose.
Madre Teresa, dei suoi 60 anni di vita religiosa – 36
li ha trascorsi a Pogliano Milanese, dove ha speso
la sua vita per donare amore e attenzioni ad intere generazioni di bambini – oggi persone adulte,
padri e madri - e dove ha saputo diffondere, con
forte altruismo, fede ed amore per il prossimo.
Madre Teresa che ha tanto amato Pogliano ha dovuto lasciarlo per problemi di salute.
Madre Teresa muore a Carate Brianza il 9 marzo 1995 e, per suo espresso desiderio, ritorna a
Pogliano Milanese per esservi sepolta, dove il
giorno dei suoi funerali tutta la cittadinanza si è
stretta compatta intorno al suo feretro per porgerle un ultimo affettuoso abbraccio.
11
Fiocco azzurro
in Giunta
Lo scorso 15 novembre è nato Amedeo, figlio
della nostra collega di Giunta Annarosa Risi.
Tantissimi auguri a lei e al marito Antonio da
parte di tutta l’Amministrazione Comunale.
Vita cittadina
Intitolato a Madre Teresa Zanda
il ponte di via Ronchetti
Chaniac:
i nuovi membri
Nel corso della Giunta del 26 novembre, sono
stati nominati Francesco Chiesa e Nadia
Landini quali componenti della Commissione
Paritetica istituita presso la Scuola dell’Infanzia Fondazione di Diritto Privato Chaniac in
sostituzione dei membri designati dalla precedente Amministrazione.
Vita cittadina
Vita cittadina
La festa del Panettone,
simbolo del Natale
12
Sabato 18 e domenica 19 dicembre sale in cattedra sua maestà il panettone. Sì, perché il dolce
lombardo per eccellenza, simbolo delle festività
natalizie, sarà il vero protagonista dell’iniziativa firmata Amministrazione comunale e Pro Loco.
L’Amministrazione di Pogliano Milanese, infatti, ha
posto al centro del suo programma politico il recupero e la valorizzazione, soprattutto tra le nuove
generazioni, degli antichi simboli e valori del nostro territorio. In questo contesto, s’inserisce appieno l’evento del fine settimana pre natalizio.
“Non solo – spiega il sindaco Vincenzo Magistrelli –
una semplice occasione d’intrattenimento, vuota di
significato. Viceversa, un momento importante per
la nostra comunità, in cui ritrovarsi attorno ad
uno dei veri simboli del Natale”. Così, in
Piazza del Comune, grazie alla
preziosa
collaborazione
da parte della Pro Loco
cittadina,
torneranno le tipiche casette
in legno e la slitta
trainata da Babbo
Natale. Ma soprattutto si esibiranno
IL PANETTONE
Storia e ricetta
di un simbolo
Qual è l’origine del nostro Panettone? Un’origine antichissima.
Molto tempo prima della nascita di Gesù, al pane
veniva attribuito un significato di ringraziamento e
preghiera alla divinità. Il cristianesimo fece proprie
queste usanze. A Milano il pane usato per le occasioni rituali era più tondo e grosso del solito, ricco e
speciale, con uova, frutta, uva passa, canditi, spezie
miele (lo zucchero divenne di uso comune nel 1800).
Per aiutare la lievitazione e come devozione le donne, dopo aver lavorato l’impasto, vi tracciavano sopra,
con la fede nuziale, un solco a forma di croce. Il nome
Panettone viene spiegato in tanti modi. Lo scrittore
Pietro Verri lo chiama “pane di tono”, ossia grande.
Sembra che comparisse già sulle tavole del Duecento
arricchito da miele, uva secca ma anche zucca.
L’uvetta serve per augurare ai commensali fortuna
e ricchezza: per forma, dimensioni e colore, ricorda
infatti le monete d’oro (se siete tra quelli che la scartano, pensateci......) Una leggenda vuole che il merito
dell’invenzione del Panettone spetti al nobile Ughetto Atellani (“Ughett”, in dialetto milanese, è l’uva
passa) nel quattrocento. Secondo un’altra versione, fu
un semplice garzone di fornaio, Toni, a inventare un
dolce con ciò che riuscì a trovare per sostituire quello
del suo padrone (venuto male) in un banchetto (“il
pan de Toni”, appunto).
Ma dobbiamo
all’industria il fatto
che il Panettone sia diventato il dolce di Natale di tutti gli Italiani e sia
ora famoso in tutto il mondo. Negli anni 50 due imprenditori dolciari milanesi, Angelo Motta e Gino Alemagna,
furono impegnati un una “gara” all’ultimo dolce. Al primo si deve l’invenzione del panettone alto (facendolo
cuocere in pirottini di carta che fasciano l’impasto e ne
favoriscono la crescita verticale), come lo conosciamo
oggi, per renderlo diverso da quelli preparati in altre pasticcerie milanesi.
(tratto da “Il re di Milano” di Mariateresa Truncellito)
E ora, dopo aver saputo tutto, o quasi, sulle origini del
Panettone che ne direste di provare a farlo con le vostre
mani? Ecco la ricetta.
Ingredienti per tre panettoni di 1 kg:
farina bianca 1,350 kg
400 gr di burro
300 gr di zucchero semolato
200 gr di uvetta sultanina
250 gr di lievito di pasta di pane
50 gr di arancia o cedro candito a pezzettini
15 uova sale
Vita cittadina
Per
la
preparazione del panettone occorre esperienza notevole in paste lievitate,
ma soprattutto un luogo ideale, caldo, asciutto e senza
correnti d’aria.
Infarinare un tovagliolo e avvolgervi il lievito di pane;
lasciarlo lievitare per due ore in luogo tiepido e senza
umidità. Raddoppierà di volume.
Versare sulla spianatoia 150 gr di farina, disposta a fontana e sbriciolarvi il lievito di pane, sciogliendolo con
un po’ di acqua tiepida. Incorporare man mano la farina, formando così un impasto morbido ed omogeneo;
formarne un panetto, coprirlo con un tovagliolo, dopo
averlo messo in una terrina infarinata a riposare per 3
ore. Trascorso questo tempo, mettere sulla spianatoia
130 gr di farina, sempre a fontana, disponendovi nel
centro la pasta lievitata nelle tre ore. Sciogliere la pasta
di lievito con qualche cucchiaio di acqua tiepida e unire
la farina. Impastare energicamente per qualche minuto e formare nuovamente una palla, da disporre nello
stesso modo, in una terrina a lievitare, sempre coprendo però per 2 ore. Tagliare a dadini il cedro e l’arancia
candita, far ammorbidire l’uvetta in acqua tiepida per
un quarto d’ora, poi scolare e far asciugare bene.
A parte far sciogliere 300 gr di burro, senza farlo friggere. In un altro recipiente far sciogliere lo zucchero con
gianato locale e far conoscere alcuni dei più bravi
pasticceri e fornai delle nostra zona. Vere e proprie
eccellenze che non hanno nulla da invidiare ai loro
colleghi meneghini”.
La ‘due giorni’ di festa si concluderà con il classico
brindisi natalizio alla presenza di tutta l’Amministrazione cittadina.
Pasticcerie partecipanti all’evento:
Pasticceria Freguia di Rho
Pasticceria da Fausto della Grancia di Lainate
Pasticceria La Golosa di Rho
Pasticceria il Pasticcione di Pogliano
Panificio Civaschi di Rho
due dita di acqua calda e poi unirvi mescolando con
una frusta i 12 tuorli e le 3 uova intere e lasciar cuocere a bagnomaria per intiepidire il composto.
Versare a questo punto sulla spianatoia, 1 kg di farina e aggiungere due cucchiaini di sale fino, mescolare alla farina e disporre il tutto a fontana.
Trascorse già le due ore, prendere la palla lievitata e
porla al centro della farina, unire il burro fuso, stemperando molto bene. Aggiungere lo sciroppo di zucchero
fuso, con le uova, e incorporando poco alla volta tutta la farina rimasta. Lavorare con forza per 20 minuti
facendo amalgamare tutti gli ingredienti ed ottenendo una pasta soda ed elastica. Alla fine aggiungere
l’uvetta e i frutti canditi, facendoli aderire alla pasta.
Ora dividere l’impasto in tre pezzi grossi quanto si desidera il volume dei panettoni ( se si usa come forno
quello delle cucine normali è preferibile formare dei
piccoli panettoni). Ungersi le mani di burro, arrotolare
i pezzi, metterli su un foglio di carta imburrata e infarinata, e quindi su un’asse. Lasciarli lievitare per 6 ore,
in un luogo caldo e asciutto.
Non si possono stabilire con precisione le ore necessarie per una perfetta lievitazione, perchè sono moltissimi i fattori che incidono su di essa. Dopo le sei
ore il volume dei dolci sarà aumentato più del doppio.
Lasciarli al fresco per 10 minuti. Incidere sulla superficie di ogni panettone una croce e metterli in forno,
riscaldato precedentemente,a una temperatura di
200°-220° molto distanziati l’uno dall’altro.
Dopo soli 5 minuti di cottura, metter il rimanente burro, a dadini, sulla croce incisa sui panettoni, sfilati dal
forno per qualche istante. Man mano che i panettoni
si colorano, abbassare il fuoco, per non farli bruciare
in superficie.
Vita cittadina
i maestri pasticceri del territorio che proporranno
l’antica ricetta del panettone (in questa pagina pubblichiamo l’elenco
completo dei pasticcieri che
interverranno alla manifestazione).
“Un modo concreto
– conclude il Sindaco – anche per
rilanciare l’arti-
13
Vita cittadina
Vita cittadina
Una via intitolata
a San Giovanni di Dio
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L’Amministrazione comunale e il sindaco Vincenzo
Magistrelli hanno deciso di intitolare una via del
paese a San Giovanni Di Dio. Una decisione già assunta e comunicata al superiore provinciale dell’Ordine Ospedaliero intitolato proprio a San Giovanni,
frate Giampietro Luzzato.
I perché di questa decisione sono spiegati dal Sindaco stesso: “Grazie ai preziosi insegnamenti ricevuti durante il mio mandato di responsabile del
personale infermieristico all’ospedale Fatebenefratelli di Milano, dove ho potuto apprezzare con
profonda ammirazione l’opera di San Giovanni Di
Dio, conoscendo la sua vita, i suoi sacrifici ed insegnamenti, in considerazione dell’incarico che
attualmente ricopro mi sono permesso di intitolare una via a San Giovanni”, dice Vincenzo Magistrelli. “L’intitolazione vuol essere un piccolo segno
di riconoscimento e dedizione ad un uomo che è
sempre stato esempio di disponibilità ed apertura verso il prossimo, sempre fedele e generoso
con tutti. San Giovanni ha sempre guardato verso
il futuro, attivando grazie al suo carisma numerosi
mutamenti assistenziali col desiderio di rinnovarsi
e mettendo a disposizione servizi per il prossimo,
pur vivendo sempre in povertà. Il suo stile e modo
d’agire, l’esaltazione dell’ospitalità, la centralità
assegnata alla persona, l’amore verso il prossimo
sono valori che permangono intatti anche oggi,
un esempio autentico per le donne e gli uomini
che vivono la contemporaneità. Anche gli attuali
modelli di assistenza ospedaliera e infermieristica
possono rifarsi agli insegnamenti di San Giovanni,
poggiati su cardini quali il mettersi al servizio, sviluppare i valori, dovere dell’ospitalità e cura dei
gesti umani. Sono convinto che l’intitolazione di
una via del nostro paese possa essere un messaggio verso tutti coloro i quali si stanno formando per
entrare nel mondo assistenziale, che non devono
mai omettere anche le cose semplici e che interessano tutti”, conclude il Sindaco. Una scelta che potrà essere certamente condivisa da credenti e laici,
fondata sul riconoscimento a una persona che ha
sempre posto il soccorso caritatevole al prossimo
come punto centrale della propria vita.
La storia
del Cavalier Giuliani
Il Poglianese Giorgio Giuliani è stato di recente insignito del prestigioso titolo di Cavaliere della Repubblica. Nato a Milano 60 anni fa, figlio di un tranviere
e di una sarta. Dopo anni di studio e di lavoro ha
conseguito il diploma di disegnatore tecnico, anche
se la sua ambizione da sempre, sarebbe stata quella di laurearsi in medicina. Ha iniziato a lavorare in
qualità di impiegato specializzato in tenute meccaniche ed isolanti termici. Un lavoro svolto con passione
e tanta serietà, così da aver accumulato in 42 anni
solo 12 giorni d’assenza a causa di un ricovero in
ospedale! Accanto alla sua abnegazione in campo
lavorativo, il Cavalier Giuliani ha dimostrato costantemente grande attenzione per la vita associativa
poglianese e, in particolar modo, nei confronti del
mondo del volontariato. Nel 1975, infatti, è diventato socio donatore effettivo con la tessera n. 821
dell’Avis. Ad oggi può vantare il significativo risultato di 137 donazioni. Ma la sua volontà di donarsi
agli altri – che gli hanno fruttato il titolo di Cavaliere della Repubblica – non si ferma qui. Malgrado i
problemi di salute che pure non sono mancati. “E’
mia intenzione non fermarmi – spiega – e proseguire
sino al raggiungimento dei 65 anni, limite massimo
per le donazioni imposto per legge”. Merita ancor
più una sottolineatura il fatto che il Cavalier Giuliani,
nel 1986, nonostante fosse stato riconosciuto ‘invalido civile’ al 50%, ha continuato nella sua meritoria opera. “Benché i postumi di malattie debilitanti
contratte nel corso degli anni si facessero sentire –
racconta – ho voluto andare avanti, anche nel mio
percorso lavorativo”. Dedizione al lavoro e volontariato sono sempre stati i pilastri della sua esistenza.
Tanto che di sovente, il Cavalier Giuliani, trascorreva
vacanze in Kenya, aiutando anche economicamente
i poveri di quei villaggi.
Domenica 28 novembre l’Amministrazione Comunale ha festeggiato i 100 anni delle concittadine
PIERINA PITTUELLO nata il 18 maggio 1910 ed
EMMA TOIA nata il 31 ottobre 1910 con una grande
festa che si è svolta presso la scuola elementare.
Presente ai festeggiamenti solo Emma, Pierina non
ha potuto intervenire per motivi di salute.
Per la Signora Pierina ha presenziato il genero
Giorgio Grandi, che la accudisce amorevolmente
da sempre ed il nipote Daniele. Per
la Signora Emma erano presenti i tre
figli Roberto, Valeriano e Annamaria, i
sei nipoti ed i tre pronipoti. La festeggiata e le rispettive famiglie sono state accolte calorosamente dal Sindaco
Vincenzo Magistrelli, dagli Amministratori Comunali, da parenti, amici
e da numerosi cittadini. Una giornata all’insegna
dell’allegria, con il concerto del Corpo Bandistico
Cittadino, il taglio della gigantesca torta e tanti balli con la bravissima cantante “Ketty”. Emma, che il
Sindaco ha definito “la memoria storica del nostro
Paese”, con voce squillante ha voluto ringraziare
tutti i presenti. L’Amministrazione rivolge un particolare ringraziamento alle Ditte che hanno offerto
il loro contributo per la buona riuscita della festa.
Corpo bandistico:
il nuovo Presidente
Antonio Di Dedda e’ il nuovo presidente del Corpo
bandistico di Pogliano Milanese.
Il neo eletto direttivo è composto da: Giovanni Antonini, eletto vice presidente, Ilaria Simoncello,
Renato Prost, Piero Ronchi, Giuseppe Pastori,
Antonio Cuttone. Questi hanno affidato l’oneroso
compito di guidare le sorti del Corpo bandistico a Di
Dedda. “Avere un programma da attuare e’ sempre
positivo perche’ significa guardare avanti al futuro,
ed e’ quello che questo direttivo ha in animo di fare
- spiega il neoeletto presidente - Il primo punto, su
cui il direttivo e’ stato unanime, e’ un immediato
rilancio dello spirito che lega fra loro i componenti del Corpo Bandistico, il nome appunto non e’
stato formulato a caso - sottolinea Di Dedda - ed
una concomitante campagna di riappropriazione
da parte di tutti i Poglianesi di quel patrimonio culturale, musicale e sociale di cui il Corpo Bandistico
e’ una delle maggiori rappresentanze nei confronti
di tutte le altre Comunita’ di qualsiasi altro Paese.
Perche’ quando si sentira’ suonare per le vie del
paese tutti i cittadini esclamino, come succedeva
una volta, “ARRIVA LA BANDA!”.
Vita cittadina
Grande festa di compleanno
per le “Centenarie 2010”
Vita cittadina
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Spazio alle Associazioni
Spazio alle Associazioni
Aria di Natale con
la slitta della Pro Loco
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Atmosfere natalizie e voglia di stare assieme sotto l’albero lo scorso 5 dicembre, con la bella iniziativa a firma della Pro Loco Pogliano Milanese.
Un appuntamento pensato, sia per più piccoli, che
per i più grandicelli, nella Piazza del Comune, dove
l’Associazione cittadina, in collaborazione con il
Fortino, ha scarrozzato tanti bambini per le vie del
paese sopra alla slitta di Babbo Natale trainata da
un maestoso cavallo.
La manifestazione pensata dalla Pro Loco, con l’appoggio dell’Amministrazione Comunale, è piaciuta
parecchio e, malgrado il tempo inclemente, i cittadini hanno risposto bene. Vin Brulè e una bella castagnata hanno riscaldato i partecipanti che
hanno gradito, così come sono piaciute molto le
tipiche casette in legno che hanno contribuito a
creare l’ambiente caratteristico dei mercatini natalizi. A completare il clima da presepe, risuonavano
le note della Banda musicale del paese. In piazza, in mezzo alla gente, come sempre, il sindaco
Vincenzo Magistrelli, insieme agli assessori Flavio
Carnovali e Carmine Lavanga. Infine, a corollario di
questa bella manifestazione, il gradito omaggio ai
partecipanti di un piccolo panettone, simbolo del
Natale e della tradizione meneghina.
Spazio alle Associazioni
I miracoli esistono veramente, spesso non ne veniamo neanche a conoscenza, a volte facciamo fatica
a riconoscerli non dandogli il giusto peso, specialmente se sono degli altri esseri umani a metterli in
opera e concretizzarli. Vi vogliamo a tale riguardo
raccontare la storia di alcune meravigliose suore: Le
Suore della Riparazione, che vivono in Birmania,
e che quotidianamente trasformano la “disperazione” in “speranza” facendo della loro vita un vero e
proprio miracolo. La Birmania è uno stato dell’Asia
sudorientale che confina con India, Cina, Thailandia
e Bangladesh. Dall’ottobre 2010 è ufficialmente divenuta Repubblica dell’Unione di Myanmar, la cartina ci mostra la sua dislocazione geografica.
Nel 1998 il Generale Than Shwe ha operato un
colpo di stato instaurando un regime dittatoriale
marxista che nel corso degli anni ha stabilito una
tenace dittatura. Oggi in Birmania di libertà ce n’è
davvero poca. A questo va aggiunto il livello di povertà in cui versa la stragrande maggioranza della popolazione. Molte famiglie sono allo stremo.
Mancano loro le risorse per soddisfare i bisogni
primari, come il mangiare. Questo senso di angoscia per noi che viviamo nel mondo occidentale è
un sentimento difficile da comprendere. Viviamo in
una società, che seppur stia facendo i conti con una
profonda crisi economica e con un futuro incerto, è
ben lontana dalla condizione in cui vivono molte
popolazioni sulla terra, tra cui quella del Myanmar.
Ma veniamo al “Miracolo”, ovvero dove la “Disperazione” lascia il posto alla “Speranza”. Queste famiglie spinte dalla sconforto trovano tra le sperdute
montagne un luogo dove poter dare “speranza” ai
propri figli. Sono i conventi dove vivono, pregano e
lavorano le Suore della Riparazione, e dove queste
famiglie portano i propri figli più piccoli sperando
che esse possano offrire ai loro piccoli un futuro.
Molti dei piccoli ospitati in questi conventi sono
orfani, essi hanno infatti perso un genitore o addirittura entrambi i genitori, molto spesso a causa di una malattia. La povertà in Birmania uccide
non solo i bambini, ma anche molti adulti, che non
hanno purtroppo la possibilità di curarsi in modo
adeguato. Molti di loro muoiono lasciando i propri
figli in balia della miseria più aspra. Alcuni di questi
bambini fortunatamente riescono a trovare la possibilità di sopravvivere e realizzarsi grazie all’aiuto
di queste stupende suore.
Ma dove sta il Miracolo? Solo il fatto che esistano
esseri umani, come queste religiose, dotati di un
così grande senso di umanità e misericordia verso
il prossimo, è già qualcosa di miracoloso. Ma il miracolo è che con soli 55 centesimi di euro al giorno
esse riescono a offrire a uno di questi bimbi cibo,
ma soprattutto l’istruzione scolastica che per molti
di loro arriva addirittura al diploma o alla maturità.
Il tutto contornato da un elemento essenziale: un
sentimento di profondo amore Cristiano. Questo fa
si che a questi bimbi venga data la possibilità di
crescere, evitando la povertà più dura, e di uscire
da quello stato di stato di ignoranza che sicuramente non garantirebbe loro alcun futuro.
A contribuire a questo miracolo concorre l’Associazione Alpini per la famiglia, che vede in modo
particolare nella persona di Giuseppe Azzetti, il fondatore e l’artefice di tutto questo. Grazie a lui le
risorse economiche vengono raccolte e giungono a
giusta destinazione.
Ma un fondamentale contributo a questo miracolo
lo forniscono i soci dell’Associazione Alpini per la
famiglia. A loro va uno speciale ringraziamento, in
quanto tramite l’adozione a distanza, che prevede
una donazione di 200 euro all’anno (0,55 euro al
giorno), totalmente deducibile, garantisce la raccolta dei fondi necessari per l’acquisto del cibo, dei
vestiti, del materiale scolastico e di tutto ciò di cui
necessita un bambino per un anno.
Se vuoi anche tu contribuire concretamente a questo miracolo contatta l’Associazione Alpini:
tel. 349 4534927 - [email protected]
L’Associazione Alpini per la famiglia augura a tutti
buon Natale e felice anno nuovo.
Spazio alle Associazioni
La storia di un Miracolo quotidiano
Giuseppe Azzetti e gli Alpini per la Famiglia
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Spazio alle Associazioni
Spazio alle Associazioni
Sci Club Vetta:
facciamo un po’ di storia
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Lo Sci Club Vetta di Pogliano Milanese vanta un presenza in paese ormai quasi da mezzo secolo. Le
prime gite sulla neve, infatti, venivano organizzate alla spicciolata sotto la guida di Don Achille. In
quegli anni – eravamo agli inizi degli anni Sessanta – l’Oratorio faceva da fulcro d’attrazione per chi
voleva cimentarsi con gli sci. Poi, il 6 novembre del
1965, ci fu la costituzione ufficiale del sodalizio che
è tuttora attivo. Tra i fondatori del gruppo è corretto ricordare i nomi di Renato Crivelli, Giampaolo
Ghidoli e Peppone Chiesa. I primi tempi non furono semplici, anche perché c’era da risolvere la questione della sede e Don Achille, da sempre punto di
riferimento per gli sciatori Poglianesi, era prossimo
al trasferimento.
Così il primo ritrovo – grosso modo per i primi due
anni – fu nel cortile dell’Asilo Chaniac. Seguirono altre sedi sino a quella attuale presso il Centro Sportivo. In questo lungo periodo si sono alternati diversi
presidenti alla guida dello Sci Club. La loro è stata
un’opera preziosa, in quanto, hanno saputo creare
il giusto entusiasmo attorno all’Associazione. Tra di
loro vale la pena ricordarli tutti per quanto hanno
fatto: Renato Crivelli, Angelo Madeddu, Giampaolo
Ghidoli, Enrico Riveda, Giancarlo Canciani e Natale
Magistrelli. Accanto a loro, è giusto ringraziare anche tutte le persone cha negli anni hanno contribuito e sostenuto lo Sci Club.
Per info: via C. Chiesa 4 Pogliano Milanese
c/o centro sportivo comunale ”Comm. G. Moroni”
[email protected]
tel: 339 4842908 - 338 5634997
Programma 2011
GENNAIO
16-23-30 corso di sci Pila
FEBBRAIO
6 corso di sci Pila
13 Folgaria
20-27 settimana bianca Aprica
MARZO
6 gare La Thuile
11-12-13 weekend Aprica
20 Sestrières
27 Livigno
APRILE
6 travesata del Monte Bianco
Pogliano produttiva
La carrozzeria Campari è nata nel 1964 dalla geniale intuizione del fondatore, Fedele Campari, che
vedeva nell’allora crescente sviluppo della motorizzazione privata la possibilità di fornire un servizio di riparazione a quanti, allora, si affacciavano al
mondo dell’automobile. Con spirito imprenditoriale, lungimiranza e coraggio, Fedele Campari metteva a disposizione dei propri figli lo scantinato di
pochi metri quadrati della propria abitazione per
iniziare un’attività che nel corso degli anni si sarebbe evoluta di pari passo al processo di modernizzazione che ha trasformato l’industria dell’automobile. La sua intuizione era infatti destinata a
diventare un solida realtà che presto per merito dei
suoi successori si sarebbe sviluppata per divenire
esempio e punto di riferimento per l’artigianato e
per la piccola impresa locale. Nel corso degli anni
la Carrozzeria Campari si è sviluppata fino ad assumere la rinomanza che la contraddistingue e che la
pone ai massimi livelli di competenza affidabilità
e qualità. Oggi essa è situata in strutture moderne
ed attrezzate ed occupa una superficie di 4000 m²
di cui 1.200 coperti. Facile da raggiungere per la
propria posizione ai margini della Strada Statale del
Sempione (Via Aldo Moro, 1) essa è dotata di tutti
gli strumenti moderni che concorrono a renderla un
punto di riferimento a quanti desiderano servizio
e riparazioni di assoluta qualità così com’era nello
spirito originale del proprio fondatore. A dirigere
l’impresa il figlio Giuseppe coadiuvato nell’attività
da Andrea, il più giovane della famiglia Campari,
insieme ad un team di tecnici esperti e preparati.
Lo chiamano “Il professore della carrozzeria”
Giuseppe Campari ha messo a punto e sviluppato
un sistema di intervento per la riparazione di piccole e grandi ammaccature sulla carrozzeria e brevettato a tale fine un Kit di leve. Archimede con le
leve avrebbe voluto sollevare il mondo, lui riesce a
far tornare dritta la lamiera. Tutto questo grazie al
rivoluzionario brevetto “Fast-Boll ‘95”.
Con questa nuova soluzione non sono più necessari
martelli, grimaldelli e spotter, che richiedono lunghi tempi di lavorazione e spesso alterano l’aspetto
originale della vettura. Quella di Giuseppe Campari
è così diventata una officina-scuola dove addestrare i giovani a una redditizia specializzazione. Così il
sabato mattina, in officina, si torna a bottega dal
signor Giuseppe. “Negli ultimi anni ci siamo interrogati su come contribuire all’ecosostenibilità della
nostra attività, cioè alla riduzione delle emissioni in
atmosfera valutando nuove attrezzature che potes-
sero consentire un risparmio energetico ed un minore impatto ambientale. Quest’anno come primo
passo ci siamo dotati di un nuovo impianto fotovoltaico da 62 KW che teoricamente dovrebbe renderci
autosufficienti nel fabbisogno energetico di elettricità a costo zero e ad impatto ambientale zero. Nel
2010 sono stati effettuati forti investimenti nelle
attrezzature selezionando quanto di più moderno:
minori immissioni in atmosfera, risparmio energetico, riduzione dei tempi di lavoro”.
Da sempre migliori attrezzature significano maggiore efficienza e di conseguenza maggiore competitività in un mercato sempre più agguerrito.
“La nuova cabina forno, come le nuove zone di preparazione, sono dotate di bruciatori in vena d’aria e
Pogliano produttiva
Carrozzeria Giuseppe Campari.
Dal 1964 a Pogliano il ‘Mago della Grandine’
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di lampade all’infrarosso montate su binari sopraelevati che ci consentono maggiore velocità d’essicazione dei fondi e degli smalti; tali novità oltre
i considerevoli risparmi energetici già menzionati
consentono l’abbattimento delle polveri, migliorando anche la qualità dell’aria all’interno della carrozzeria. Anche la scelta di Sikkens, marchio leader a
livello mondiale nel settore dei prodotti vernicianti
(con la quale si collabora da decenni) ha messo a
punto una serie di prodotti all’acqua senza solventi
fra i più ecocompatibili oggi presenti sul mercato.
Il prossimo obiettivo sarà quello di piantumare spazi disponibili non strategici per avere in pareggio il
consumo di ossigeno con Co2 emesso dalla nostra
attività. Il nostro sogno, grazie anche a valenti collaboratori, è stato ed è quello di creare un’officina
modello, efficiente, salubre, sicura e competitiva
per poter offrire il massimo alla nostra clientela al
minor costo possibile con impatto zero” coclude il
signor Giuseppe.
Pogliano produttiva
Pogliano produttiva
Una storia di successi. Una storia di persone.
La ROLD e la famiglia Rocchitelli
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Continuiamo a raccontare e descrivere la storia
delle principali aziende e realtà economiche di
Pogliano Milanese. Un modo concreto per rendere
testimonianza di quanto sia florido il nostro tessuto economico, anche in tempo di crisi economica.
La storia di queste aziende è sempre una storia di
grandi e felici intuizioni, e quasi sempre la storia
di successi realizzati da generazioni intere di famiglie legate indissolubilmente a Pogliano. Come
la storia dell’azienda Rold e quella della famiglia
Rocchitelli.
E’ nel 1963, infatti, che Onofrio Rocchitelli, insieme alla moglie Dolores Loro (da cui il nome
ROLD, acronimo delle loro iniziali…), fonda l’Elettrotecnica Rold.
Onofrio viene da una infanzia complicata ma che
ne ha formato la tempra, ed ha una robusta esperienza professionale in ambito produttivo come
capo-reparto e responsabile produzione di alcune
realtà della zona; in più ha una grande passione
per l’elettricità e la meccanica. Le mette insieme
e scopre che i suoi manufatti possono diventare
indotto ideale per la nascente, a quell’epoca, industria degli elettrodomestici del Dopoguerra.
Si può davvero dire che “inventa” il micro-interruttore italiano e diverse sue applicazioni.
Comincia così l’avventura industriale in un piccolo
scantinato di Rho, con la moglie e qualche primo
collaboratore che lo aiuta (merita sicuramente
una menzione speciale il fratello Vincenzo), ma
presto Onofrio Rocchitelli si rende conto che il potenziale c’è, sia creativo che di business, e decide
di investire tutte le sue forze, personali e familiari,
nell’impresa.
La Rold si fa presto apprezzare per la sua capacità di
produrre manufatti complessi di tipo elettromeccanico in elevati volumi e ad
altissimi livelli qualitativi. In
poco tempo rapidamente la
sede originale non basta più
ed viene costruito un vero
e proprio primo plant industriale nel comune di Pogliano Milanese.
Sono gli anni Settanta e Ottanta, che vedono l’azienda in grandissimo sviluppo
e sempre più presente sui
mercati nazionali ed internazionali.
La produzione di componenti elettromeccanici per
gli elettrodomestici diventa sempre più specializzata, e la Rold è un punto di riferimento mondiale
per gli interruttori, i blocca porta (quelli che impediscono di aprire gli oblò delle lavatrici in condizione di non sicurezza…), i pulsanti ed altri oggetti
simili.
Nascano nel frattempo, tra la metà e la fine degli
anni ’60, tre figli: Massimo, Laura e Stefano che da
subito cominciano a respirare l’aria dell’azienda.
La Rold cresce e negli anni i dipendenti passano
dai pochi degli inizi ai quasi 200 attuali, con una
politica contraddistinta sempre da una grandissima attenzione verso le risorse umane; un esempio
è la mensa aziendale dello stabilimento di Pogliano, che agli inizi degli anni ’80 rappresenta uno
dei primi esempi nel settore.
Gli impianti diventano sempre più automatici ed
il mercato competitivo ma la Rold non perde colpi anzi, diventa sempre più punto di riferimento
mondiale del proprio mercato specifico.
Negli anni ’90 per imprescindibili esigenze produttive viene aperto un nuovo stabilimento a Nerviano (a poche centinaia di metri da quello originale
di Pogliano) e la produzione si specializza sui due
siti in modo focalizzato, per ottenere il massimo
dell’efficienza e della qualità.
La Rold diventa fornitore primario di tutti i maggiori produttori di elettrodomestici mondiali quali:
Whirlpool, Bosch, Candy, Electrolux, LG, Samsung,
Indesit, Haier.
Nello stesso periodo i figli, che pur scegliendo indirizzi di studi diversi (economico-commerciale
Massimo e Laura, ingegneristico Stefano) hanno
da sempre dimostrato una concreta volontà e passione nel seguire le orme dei genitori, cominciano
ad avvicinarsi in modo più presente alla gestione strategica dell’azienda, affiancati alla direzione
operativa dallo zio Claudio Loro, fratello della cofondatrice.
Massimo sviluppa la sua passione per i prodotti
e la grande conoscenza del mercato seguendo la
parte commerciale e lo sviluppo del business, Laura prende sotto di sè tutta l’area amministrativa e
finanziaria, diventando di fatto anche il punto di
riferimento generale per tutta l’azienda, mentre
Stefano applica tutta la sua passione e competenza nel guidare la parte tecnica.
Il terzo millennio inizia con una nuova sfida produttiva che vede la ristrutturazione dello stabilimento di Pogliano, che si trasforma in un plant ad
elevatissima automazione per dedicarsi alla produzione di due linee principali: i micro-interruttori
ad elevate prestazioni e gli interruttori rotativi per
i quali si investe su un impianto decisamente innovativo e completamente automatico.
La seconda generazione guida ormai attivamente
l’azienda anche se i fondatori restano sempre presenti e forniscono il loro sostanziale contributo in
termini di esperienza e visione.
A metà degli anni 2000 la crescita impone la creazione di un ulteriore sito produttivo che viene
stabilito nella zona industriale di Cerro Maggiore.
Un sito dedicato da subito ad una produzione altamente specializzata, con linee dedicate ad elevatissimi rapporti rendimenti/qualità.
Negli ultimi anni la famiglia Rocchitelli si dimostra
ancora una volta illuminata ed aperta al cambiamento chiamando all’interno del top management
dell’azienda il primo elemento esterno alla famiglia, Paolo Barbatelli, manager umbro proveniente
da precedenti esperienze imprenditoriali e manageriali in altri settori produttivi e dei servizi.
La contaminazione positiva tra quanto di buono costruito nel corso degli anni, la costante spinta verso lo sviluppo e l’investimento, che ha da sempre
contraddistinto la famiglia, e le idee innovative del
nuovo arrivato porta quindi l’azienda a rimettersi
in gioco reinventandosi e consolidando ancor più
la propria presenza in ambito internazionale, con
la nascita di Rold Shanghai in Cina e Rold America
negli Usa (alle quali si aggiungono dei presidi di
tipo agenziale in America Latina e UK), avviando
nel contempo una ulteriore e nuova realtà produttiva, la Rold Elettronica, in un settore vicino e sinergico al proprio storico.
Tutto ciò è funzionale alla realizzazione di un unico grande progetto: diventare un leader “meccatronico” riconosciuto a livello mondiale, in grado
di fornire ai propri clienti ed al mercato soluzioni
integrate ad elevatissimo contenuto tecnologico e
con eccellenti standard in termini di rapporto qualità/prezzo.
Laura Rocchitelli si impegna nel frattempo anche
attivamente in Assolombarda assumendo incarichi
nel Direttivo zonale, insieme a Paolo Barbatelli
partecipa anche al Comitato Tecnico Scientifico di
alcune scuole locali, con l’obiettivo di tentare di
avvicinare sempre di più i percorsi formativi alle
aspettative delle aziende in termini di competenze. Il 2010 vede inoltre l’avviamento di una ulteriore iniziativa, una volta di più assolutamente
innovativa se non addirittura unica nel suo genere:
insieme ad altre due aziende partner, la Componenti Vending e la Fluidotech, sempre dell’hinterland milanese, ed in stretta sinergia con la Fondazione Politecnico di Milano viene creato il Roldresearch, uno dei primi esempi in Italia di Centro di
Ricerca con attività pluriennale e multidisciplinare
interamente supportato da investimenti privati da
parte di piccole e medie aziende che abbiano fatto
Rete insieme.
La relazione con il Politecnico di Milano fa nascere inoltre tutta una serie di opportunità formative, nelle quali l’azienda decide una volta di più
di investire: il 2011 vedrà tutto il personale Rold
(insieme a quello delle aziende partners del Roldresearch) impegnato in molteplici corsi di formazione, tenuti da docenti universitari, sia di ambito
tecnico che gestionale.
Roldresearch si farà promotore, anche a livello territoriale, della crescita di un Polo Tecnologico dedicato a Ricerca & Engineering, con l’obiettivo di
attirare talenti, sinergie e catalizzare potenzialità.
La Rold intende rimanere profondamente legata al
proprio territorio, dimostrando a tutti, a partire dai
“grandi” manager, che si può ancora fare industria
sana e redditiva in Italia, purché ci siano idee, passione, competenze e voglia di fare. E soprattutto
dove ci si “accontenti” di far vivere bene il proprio capitale umano e di ricavare utili sufficienti
per reinvestire e non per “ingrassare” il mercato
finanziario.
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Pogliano in Comune
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Pubblicazione realizzata a cura
dell’Amministrazione comunale
di Pogliano Milanese - n.2 2010
Direttore Responsabile:
il Sindaco Vincenzo Magistrelli
Diretto da:
l’Assessore Flavio Carnovali
Comitato di Redazione:
il Sindaco Vincenzo Magistrelli
l’Assessore Flavio Carnovali
il Consigliere Andrea Lazzaroni
Registrazione presso il Tribunale di Milano
n. 937 del 12.12.2005 (in fase di modifica)
Progetto grafico, consulenza editoriale
e impaginazione:
Ticino Comunicazione, via Novara 27
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www.ticinocomunicazione.it
Fotografie: Arianna Papini
Stampa: La Serigrafica, Buccinasco
dicembre 2010
Copia distribuita a titolo gratuito
dall’Amministrazione comunale a tutte le
famiglie residenti sul territorio comunale
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