Transcript
pdf
CAMPI SONORI di Gaetano Menna “LA BELLA E LA BESTIA” IN CHIAVE ROCK MESSICO TOSCANO Il canto della rosa tra la bellezza ed il suo opposto Tamales de Chipil: polpette, patchanka e tanta grinta "La bella e la bestia" (AMS/BTF) è la rilettura in chiave rock progressive della nota fiaba di JeanneMarie Leprince a cura dei Syndone, storica band torinese di neoprog che mostra tutt a l a su a vena creativa. Il power trio di base con Nik Comoglio (tastiere), Riccardo Ruggeri (voci e concept) e Francesco Pinetti (percussioni) è supportato da numerosi ospiti, tra cui spicca Ray Thomas, fondatore della indimenticabile band di culto dei Moody Blues, che ha suonato il flauto traverso in due brani ("Tu non sei qui" e "Orribile mia forma"). Il disco – registrato a Londra e mixato negli studi ad Abbey Road - è davvero un piccolo capolavoro muticolore. Cavalcate alla Emerson, Lake & Palmer, jazz rock con sezioni di fiati, rock puro e duro, ma anche momenti classici con piano, celli e ottoni (“La ruota della fortuna”) ed operistici I Tamales De Chipil sono uno spicchio di Messico rovente sulle colline toscane; il loro terzo album "Un largo camino" (Upr/Edel, posto in vendita al prezzo consigliato di 12,90 euro) è stato pubblicato in Italia il 18 settembre, ma era uscito, ancor prima che nel nostro Paese, proprio in Messico per l'etichetta discografica “Perro Negro Records”. I musicisti sono toscanacci, ma fin dalla nascita della formazione, nel 2000, si sono ispirati al Messico, a partire dal nome (il tamales è un piatto tipico messicano, una polpetta di farina di mais cotta a vapore ben stretta dentro parti di foglia di banano, mentre il chipil è la pianta aromatica che si trova nel ripieno) . Hanno un certo seguito in Messico dove è apprezzato il patchanka di suoni e di generi musicali che propongono: ska, reggae, swing, ballate, bossanova, latino americano, rock, sirtaki greco (“Il campo”) e rivisitazioni riarrangiate di pezzi storici. E nel disco, come bonus, ci sono due brani registrati live proprio in Messico, che mostrano tutta la grinta dal vivo della band (“Los borrachos de Coyoacát” e “Mitologia Cotidiana”). Il termine sudamericano "patchanka" è quello più indicato per spiegare la loro proposta musicale; indica, fondamentalmente, la contaminazione, il desiderio di unire le diversità, riconoscendo ad ognuna la giusta dignità ed il giusto spazio. È poi oltre che un genere musicale, è anche ritmo e danza in cui confluiscono diversi stili … non a caso, proprio una canzone della storica formazione di Mano Negra ha come titolo “Patchanka”, ad indicare il “pentolone” un cui convergono i più disparati generi. Il nuovo disco dei Tamales de Chipil contiene tutti brani inediti e rivisitazioni riarrangiate di pezzi storici come "Drifting" di Jimi Hendrix o "Amara terra mia" di Domenico Modugno, oltre a un omaggio alla cultura popolare messicana con "Paloma Negra" di Tomas Mendez, riletta in versione reggae/rock ,e "Pacas De a Kilo " di Los Tigres De Norte, che si muove tra suggestive sonorità tex-mex e punk. (come la già citata "Tu non sei qui" che è una vera e propria aria pregna di liricità). I musicisti della band sono di grande levatura, a partire da Comoglio che, da solista, si è cimentato anche in un particolarissimo lavoro colto. Pinetti contribuisce con acquarelli percussivi e valorizzando anche il suono del vibrafono. E colpisce Ruggeri che, con sorprendete duttilità vocale (si ascolti “Rosa recisa”), interpreta tutti i personaggi della fiaba rock (Bella, La Bestia, il padre di Bella, la Rosa,il Narratore). La chiusura del “Canto della rosa” è l’apice di un percorso narrativo. «La rosa è nella nostra rilettura – annota la band nel booklet – l’elemento che riunisce in sé il concetto di bellezza e bestialità». In chiusura la Rosa irrompe sulla scena cantando la sua immortalità: «Pura e atroce tra le mie spine, osservo da qui e per sempre». I colori autunnali di Magnolia La magnolia è una pianta di altezza imponente; è il guardare il mondo dall'alto in basso, o meglio il nasconderlo in una zona d'ombra fuori dall'orizzonte. "Magnolia" è il nome della band che realizza il cd "La zona d'ombra" (Lizard), concept album interamente ispirato alla vicenda di David Hicks, primo detenuto nel braccio della morte ad essere giustiziato nel 21°secolo. I brani ripercorrono la sua vicenda -immaginando stati d’animo e flashback di ipotetici ricordi - e le tappe esistenziali. Il problema – dicono gli artisti non è se sia colpevole o innocente, ma se è giustizia ucciderlo. In copertina malinconici colori autunnali all’ombra della Magnolia. 98| MONDO AGRICOLO | SETTEMBRE 2012