compagno di viaggio

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COMPAGNO DI VIAGGIO
Il ruolo e le funzioni del tutor mentor nei percorsi di iniziazione professionale dei neoassunti
Il tutor scolastico svolge funzioni di accoglienza e di accompagnamento del neoassunto nella professione del docente.
A lungo considerato privo di un sapere pratico, di una conoscenza pratica necessaria per esercitare il
mestiere, l’insegnamento è rimasto circoscritto alle conoscenze dei saperi da insegnare nei quali si è identificato lo stesso docente, in modo particolare colui che insegna nelle scuole secondarie e superiori.
Si era infatti convinti che bastasse questo, senza nessuna preparazione pratica per esercitare il mestiere di insegnante.
Oggi, alla luce degli sviluppi della Nuova Ricerca Didattica, dell’attività di Formazione Iniziale del Corso
di Laurea in Formazione Primaria e della SSIS, l’insegnamento è considerato un’azione, da cui promana
una teoria, che è il frutto di una vera e propria epistemologia della pratica (Schon).
La conoscenza della pratica dell’insegnamento è dunque possibile e ha lo stesso valore di qualsiasi itinerario di ricerca anche a livello accademico. Per configurare l’insegnante in ricerca non basta però ‘far pratica’, è necessario ‘apprendere dalla pratica’ andando oltre la mera dimensione empirica soggettiva.
La conoscenza della pratica ha caratteri particolari e tratti molto diversi dai saperi acquisiti con gli studi
universitari: non è disponibile in anticipo, è fortemente contestualizzata, ha bisogno di essere tradotta in un
linguaggio perché sia condivisa e messa a disposizione di altri.
La professionalizzazione dei novizi ( oggi sovente diversamente giovani con anni di precariato alle
spalle) è assolta in via istituzionale dalla Formazione in ingresso con l’Anno di formazione dei neoassunti
per la cui attuazione il Dirigente scolastico nomina un tutor, un collega senior, esperto, autorevole che attraverso una relazione empatica, svolge il ruolo di consigliere, di guida, di sostegno nell’induzione e
nell’iniziazione alla complessa professione del docente.
Ma proprio per questo si tratta di un mentor che svolge funzioni di mentoring1 più che di tutoring2 in
quanto lo scenario riguarda l’accoglienza e l’accompagnamento di ‘novizi’.
Alla base del successo dell’operazione sussiste la convinzione del valore di un rapporto di co-sviluppo
e di collaborazione fra pari in cui si lavora ‘insieme’ e non ‘l’uno per l’altro’.
Il novizio vede come i colleghi esperti organizzano l’insegnamento, mentre costoro traggono vantaggio
dal dover smontare e ‘consapevolizzare’ il loro insegnamento evitando il rischio di agire meccanicamente e
con scarsa cognizione che sovente il trascorrere del tempo reca con sè.
“Compagno di viaggio” intende presentare un itinerario di monitoraggio dei docenti neoassunti in Anno
di formazione affinché siano aiutati a scoprire il senso dell’agire professionale e a concepire “ciò che accade”
non solo patrimonio esperienziale e soggettivo, ma come occasione per leggere in modo intelligente la complessa fenomenologia di classe e di scuola.
Ottobre 2007
A.G.
1
Mentore, nell’Odissea, era il saggio amico a cui Ulisse lasciò il figlio Telemaco prima di partire per la
guerra di Troia perchè ne avesse cura e gli stesse vicino come un padre.
2
Anche il tutor come il mentor svolge funzione di scaffolding nei confronti del formando per espanderne
le potenzialità. Il tutor però opera all’interno di un contesto reticolare dominato da situazioni dialogicointerattive laddove il mentor struttura il suo accompagnamento come risposta qualificata a problemi emergenti che il singolo formando incontra nei percorsi di professionalizzazione.
Responsabile del procedimento: DS Adriano Grossi
Tel:0523330753 – Fax: 0523330772