Aspetti applicativi della potatura delle piante

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Aspetti applicativi della potatura delle piante
Giornate tecniche 2011
Seminario: “Aspetti applicativi della potatura
delle piante ornamentali”
Relatore: dott. agr. Antonio Sagaria
Data: 13 febbraio 2011
DICHIO vivai garden
DICHIO vivai garden
Un albero collocato al posto giusto e in assenza
di problematiche specifiche non necessita di
potature
Ma spesso si ricorre alla potatura per:
Scelta di specie non adatta
Piante in spazi inadeguati alla loro dimensione
(piante vicine, fabbricati, ecc.)
Mancato rispetto del portamento dell'albero
Quando si dovrebbero potare le
piante ornamentali ?
Per dirigere la crescita dell'albero eliminando le
parti potenzialmente pericolose;
Eliminare rami secchi o malati per garantire la
sicurezza e la sanità dell'albero.
Portamento degli alberi
Fastigiato (C. toscano)
Espanso (Pino domestico)
Ovoidale (Quercia)
Arrotondato (Ippocastano) Conico (Abete rosso) Piangente (Salix babylonica)
Perché potare?
Potatura di formazione (effettuata in vivaio per
impostare l'impalcatura e la forma)
Potatura di trapianto (per ridurre lo stress)
Potatura di mantenimento su piante adulte (rami
secchi, danneggiati e malati)
Spollonatura
Potatura fitosanitaria
Quando potare ?
Nel periodo di minima attività vegetativa
della pianta
Specie caducifoglie dopo la caduta delle foglie, prima della ripresa
vegatativa
Specie sempreverdi fine inverno e luglio agosto
Branche e rami secchi tutto l'anno
Potatura estiva
Periodi sconsigliati
Potatura autunnale precoce prima della caduta
della foglie
Potatura invernale in periodi troppo freddi
danni da gelo alle superfici da taglio
Potatura primaverile tardiva cospicua emissione
di linfa, consumo di sostanze di riserva per la formazione
di nuove foglie
Quanto potare?
La potatura migliore è quella che non si vede
La quantità di legno e gemme da asportare varia
in funzione del vigore, dell'età della pianta e
della specie
In generale la potatura non deve asportare più del
20-25% della chioma (ad eccezione di quelli a forma
obbligata) rispettando l'architettura della pianta
La potatura estiva non deve superare il 10%
Le dimensioni dei tagli devono essere di piccole
dimensioni
Tipologie di taglio
Raccorciamento dei rami
spuntatura
speronatura
Taglio di ritorno consiste nell'asportazione del ramo
immediatamente al di sopra dell'inserzione di un ramo
più giovane con diametro di almeno 1/3 rispetto a quello
asportato
Taglio di soppressione consiste nell'asportazione
completa del ramo (rami lesionati, male orientati,
codominanti
SPUNTATURA
Si tratta di un'operazione con la quale, intervenendo sulla parte apicale
di un ramo o di una branca, si asporta una ridotta quantità di legno
(taglio lungo)
SPERONATURA
Consiste nel taglio di raccorciamento eseguito sulla parte basale dei
rami e delle branche che comporta l'asportazione di una gran parte
della vegetazione (taglio corto) .
DIRADAMENTO
Si tratta di asportare completamente rami o branche con taglio rasente
alla base in prossimità delle inserzioni (asportazione totale).
Taglio di ritorno
Il taglio
eseguito in posizione sbagliata (a livello degli internodi) origina un
moncone che può morire
CAPITOZZATURA
asportazione totale di branche o della chioma.
Come eseguire i tagli
Dimensione del taglio dovrebbero essere limitate e
non superare 7 cm
Bordi del taglio netti senza sfilacciature o lacerazioni
alla corteccia
Rispettare il collare punto di inserzione fra il fusto e il
ramo (zona di protezione del ramo)
Evitare il taglio all'internodo
Il collare
Gli alberi reagiscono sviluppando barriere di compartimentazione che
ostacolano l’avanzata del fungo. Lo spessore di tale della barriera è un
indice della capacità di resistenza delle diverse specie arboree.
specie a legno più
resistente/reattivo (per es.
Fagus sp., Platanus sp., Tilia
sp., Quercus sp., Robinia sp,
Acer sp., ecc.)
specie a legno facilmente
alterabile e dotato di
scarse capacità di
compartimentazione (per
es. Betula sp., Salix sp.,
Populus sp., Aesculus sp.,
ecc.)
Potatura degli arbusti
L'epoca di potatura e determinata dal periodo di differenzazione
delle gemme a fiore e della stagione di fioritura
Arbusti a fioritura primaverile Le gemme a fiore si generano
sui rami dell'anno precedente, quindi la potatura deve essere
effettuata subito dopo la fioritura. La potatura va eseguita al
termine della fioritura, per non asportare le gemme e i relativi
fiori. L'intervento cesorio riguarderà i rami morti, deboli o
soprannumerari. I rami rilasciati vanno raccorciati con il taglio di
ritorno per favorire lo sviluppo di nuovi rami che fioriranno l'anno
seguente (ortensia, Forsythia, azalea, camelia, rododendro,
lillà e moltissime ornamentali da fiore), non richiedendo
quindi potatura, o richiedendone una (diversa caso per caso)
molto attenta.
Potatura degli arbusti
Arbusti a fioritura primavera - estate Le gemme a fiore si
generano sui rami che si producono durante la primavera. La
potatura deve essere effettuata nell'autunno precedente o alla
fine dell'inverno. La potatura dovrà essere compiuta alla fine
dell'inverno. Con il taglio si asporteranno, anche in questo caso, i
rami morti deboli o malati, mentre quelli rilasciati andranno
raccorciati con il taglio di ritorno, ma in misura più severa che per
gli arbusti con fioritura primaverile. (rosa, buddleia, Spiraea
,ibisco, lantana)
Conifere
Nella maggior parte dei casi le conifere presentano una struttura costituita da
un forte leader (o asse) centrale sul quale sono inserite piccole branche.
Le potature vengono eseguite principalmente per controllare la forma o per
eliminare le parti morte, morenti, danneggiate o potenzialmente pericolose.
Uno degli interventi di potatura più frequentemente eseguito sulle conifere
consiste nella rimozione completa delle branche basali per innalzare la
chioma e creare spazio al di sotto dell'albero.
Alcune conifere appartenenti alla famiglia delle Cupressacee (Thuja,
Chamaecypdris, Cupressocyparis, alcune specie di Juniperus) e i
tassi (Taxus) possono essere potati fino al legno di uno o due anni
che non porta vegetazione. Il periodo migliore per eseguire questo tipo di
intervento è la fine dell'inverno-inizio primavera, poco prima che venga
emessa la nuova vegetazione. In questo caso la presenza di gemme
dormienti darà origine ad una nuova vegetazione che riempirà la pianta.
I pini e gli abeti, che non sono in grado di produrre germogli a
partire dai rami più vecchi, non dovrebbero essere potati oltre la crescita
dell'anno a meno di non rimuovere l'intera branca fino all'inserzione con una
branca laterale o col fusto.
Palme