I FABBISOGNI NUTRIZIONALI DEL VIGILE DEL FUOCO
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I FABBISOGNI NUTRIZIONALI DEL VIGILE DEL FUOCO
I FABBISOGNI NUTRIZIONALI DEL VIGILE DEL FUOCO by prof. giorgio calabrese molti vigili del fuoco (vf) “credono” fermamente in speciali diete o in megadosi di vitamine o minerali o in additivi dietetici ergogenici ( che accrescono la capacità di sforzo). ALIMENTI PER L’ENERGIA: CARBOIDRATI E GRASSI il corpo e’ un apparato in cui si converte il cibo in carburante nella forma chimica che può essere poi convertita a sua volta in energia meccanica per gli sforzi muscolari. il corpo e’ diverso da un’automobile, perché non e’ capace di trasformare immediatamente il carburante in energia, infatti ci mette più tempo. tuttavia, esso usa energia già pronta e messa in riserva nei vari tessuti. i circa 600 gruppi di muscoli del corpo umano costituiscono circa il 40 percento di questo peso. l’energia utilizzata dai muscoli proviene innanzitutto dalla riserva di grassi e dagli zuccheri;il prodotto metabolico finale della scissione dei carboidrati (zucchero e amidi) e’ uno zucchero semplice. gli acidi grassi sono stati trovati in quantità nelle cellule adipose del corpo. il glucosio e’ messo, sotto forma di glicogeno, quindi come zucchero di riserva nel fegato e nei muscoli. il glicogeno epatico di riserva viene riconvertito in glucosio come e’ giusto che sia per ottenere dello zucchero semplice, come il glucosio, che normalmente viene definito glicemia. I PRINCIPI DIETETICI DEL VIGILE DEL FUOCO la dieta regolare e quella per prepararsi ad affrontare sforzi da parte del v.f. e’ molto importante per giungere ad ottimizzare le sue esigenze fisiche e metaboliche. un bilanciamento calorico per il corpo che necessita di una certa energia,assicurando un abbondante quantitativo di glicogeno e, una adeguata presenza di vitamine e minerali che giocano un ruolo indiretto energetico, ci permettono di raggiungere stadi di espressione energetica utili al ruolo del v.f. una dieta equilibrata si basa sugli stessi principi della varietà, della moderazione e del bilanciamento che assicura un’adeguata nutrizione anche per individui non troppo attivi. nessun cibo o bevanda contiene tutti i nutrienti necessari al computo necessario per promuovere il pieno stato di salute. la dieta potrebbe essere basata sulla scelta dei cibi appartenenti ai setti gruppi di alimenti e potrebbe contenere un minimo di: 2 porzioni di carni 2 porzioni di amidacei 4-5 porzioni di frutta e verdura CARBOIDRATI (CHO) un iniziale livello di riserva energetico(glicogeno dei muscoli e del fegato) per un v.f. e’ direttamente correlato con la sua abilità di sostenere un vigoroso e prolungato sforzo fisico. la maggior parte delle persone riesce a mantenere una stoccaggio di energia pari a 1500 fino a 2000 calorie derivanti solo da zucchero nel sangue (glicemia), ma questo valore può essere modificato in modo marcato attraverso un cambio di dieta. per esempio, digiunare per circa 24 ore o mangiare pochi carboidrati provoca una deplezione del glicogeno di riserva. in altre parole, mantenere una dieta con molti carboidrati per diversi giorni aumenta l’accumulo di glicogeno fino ad ottenere la giusta riserva che ci permette di svolgere anche attività che richiedono grandi sforzi. GRASSI i grassi sono la riserva corporea di energia più concentrata, e forniscono 9 calorie per grammo, in paragone ai carboidrati e alle proteine. grammo per grammo, i grassi corporei contengono più di due volte di energia immagazzinata nei muscoli come glicogeno. questo tipo di grasso fornisce la maggior parte di energia richiesta dalle funzioni del corpo soddisfa anche le attività fisiche durante un moderato ma prolungato esercizio fisico. tuttavia, mentre alcuni grassi sono essenziali nella dieta e nelle riserve energetiche, non e’ consigliabile esagerare nell’introdurre un tipo di alimentazione troppo ricca di grassi. tutti gli eccessi di carboidrati e proteine derivanti dalla dieta sono prontamente convertiti in grassi corporei, così che essi sono facilmente mantenute senza dover dipendere da un eventuale aumento di grassi esterni. i grassi, inoltre, necessitano di un tempo più lungo di quello necessario ai carboidrati, per essere digeriti e metabolizzati, diventando così grassi che fornisce una più lenta energia pronta, soprattutto per il v.f. ma se una dieta troppo ricca in grassi non e’ ottimale, quale deve essere la giusta quota da introdurre? nella dieta italiana, i grassi devono essere pari al 30 percento delle calorie totali. una dieta che contenga questa giusta quota di grassi e’ sempre comunque meno esigente di carboidrati per assicurare una riserva energetica di glicogeno. una dieta molto ricca di grassi, soprattutto di tipo saturo, e’ anche associata a un aumento di colesterolo nel sangue, e aumenta il rischio di malattie cardiocircolatorie, specie alle coronarie. facciamo una raccomandazione generale: un contenuto di grassi pari al 25 percento delle calorie totali potrebbe essere prudente, riadeguando il contenuto sia di proteine che di carboidrati. proteine il ruolo più importante delle proteine e’ quella della costruzione, del mantenimento e della riparazione dei tessuti, e, inoltre, della produzione ormonale e degli enzimi. anche i muscoli possono utilizzare le proteine per ottenere energia, come i cho. un grammo di proteine fornisce 4 calorie; tuttavia, il corpo deve fare un grande sforzo per trasformare le proteine in carburante, divenendo una minima risorsa di energia. molte evidenze ci dicono che alcuni individui, fra cui il v.f., possono aver bisogno di molte proteine, nei confronti di altri che conducono una vita sedentaria. gli individui attivi fisicamente, proprio per il loro aumentato fabbisogno energetico, generalmente consumano molta più energia, definendo automaticamente il loro budget energetico. il contenuto proteico non può essere trasformato in energia di riserva, per un eventuale uso futuro; l’eccesso di proteine e’ demolito dal fegato e può essere usato come energia o incamerato come grasso nel tessuto adiposo, ma non nel muscolo. una dieta molto ricca di proteine e’ normalmente anche molto ricca di grassi, e, spesso, può privare l’individuo della maggior parte di carburante di cho. tuttavia, mentre l’eccessiva introduzione di proteine può ostacolare le performances, ne’ l’uno ne’ l’altro potrebbe essere dimenticate nella giusta introduzione di nutrienti energetici come proteine e cho. IL DISPENDIO ENERGETICO il costo energetico del lavoro del v.f. varie con l’intensità’, la frequenza, la durata e con l’età’ dell’individuo,oltre che con il suo peso e la sua altezza. in condizioni normali, il contenuto calorico e’ automaticamente aggiustato dall’appetito e dal senso della sazietà, per incontrare la richiesta dell’aumento di energia. tuttavia, questi fattori regolatori non sono sempre affidabili sotto condizione di stress eccessivo, come lavorare o viaggare e bisogna considerare la quota di cibo che un v.f. deve introitare più un tipo di nutriente e meno di un altro tipo. selezioniamo dei cibi addizionali da tutti i sette gruppi con attenzione ai carboidrati complessi, come legumi, cereali e prodotti da forno e frutta e verdura, perché questo sono la migliore fonte per soddisfare il fabbisogno calorico, assumendo vitamine e minerali, come da giusta richiesta metabolica, e assicurando un’adeguata riserva di glicogeno. se i fabbisogni di energia sono alti, e’ necessario fare molti pasti frazionati, o snacks, per soddisfare le esigenze caloriche. esempio di menù per vigile del fuoco colazione: caffe’latte con frutta e cereali pranzo: minestrone di verdure roastbeef pane verdura e frutta cena: riso o pasta con olio extravergine di oliva pesce verdure pane frutta vino rosso