buonuscita. il coniuge superstite prima di tutto
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buonuscita. il coniuge superstite prima di tutto
Giovedì,16Marzo2017-Direttore:AntonioGigliotti LAVORO&PREVIDENZA 9GIUGNO2014 BUONUSCITA.ILCONIUGESUPERSTITEPRIMADITUTTO L’INPSfailpuntosulpagamentodelleprestazionidifineservizioaglieredideldipendentedeceduto Premessa– L’indennità di buonuscita, in caso di decesso dell’iscritto in attività di servizio, spetta – per intero primaalconiugesuperstiteedagliorfaniepoiaseguire:aigenitoriaifratelliesorelleviventiacarico,aglieredi testamentari, ed infine agli eredi legittimi. Nel caso in cui invece, il decesso sia avvenuto successivamente alla cessazione dal servizio, la liquidazione della prestazione ovvero di una delle rate successive alla prima, avviene secondo le norme della successione “mortis causa”, tanto testamentaria che legittima. In tal caso, prima di liquidareinfavoredeglieredilaprestazionespettanteallavoratoredecedutodopoilcollocamentoariposo,occorre acquisire il certificato di avvenuta presentazione della denuncia di successione oppure la dichiarazione da parte dell’interessato che non sussista l’obbligo di ottemperare a tale adempimento. A chiarirlo è l’INPS con il messaggion.5069del3giugno2014aseguitodialcuniquesitipervenutiinmeritoalpagamentodelleprestazioni difineservizio,inseguitoaldecessodell’iscrittoaventediritto,conparticolareriferimentoabeneficiaridiminorietà. Decessoinattivitàdiservizio–Comeappenaprecisatoinpremessa,qualoral’iscrittoinattivitàdiserviziodecede, l’indennitàdibuonuscitaspetta-perl’ammontarechespetterebbealdipendente–primaalconiugesuperstitee poi agli orfani. Tuttavia, se concorrono orfani maggiorenni, oppure minorenni dei quali il coniuge non abbia la rappresentanza legale, la buonuscita va ripartita nella misura del 60% al coniuge se esiste un solo orfano, cui spetta il rimanente 40%. Se esistono più orfani tale misura si inverte. Per quanto riguarda l’indennità premio di servizio,invece,incasodidecessodell’iscrittoinattivitàdiservizio,laprestazione,competenelseguenteordine:al coniugesuperstite;agliorfani;aigenitori;aicollateraliseviventiacaricodell’iscritto;agliereditestamentari;agli eredi legittimi. Con riferimento al TFR, sempre in caso di decesso del dipendente in attività di servizio, la prestazione è devoluta al coniuge, ai figli e, se vivevano a carico del prestatore di lavoro, ai parenti entro il terzo gradoeagliaffinientroilsecondogrado.Inognicaso,laripartizionedelleindennità-senonvièaccordotragli aventidiritto-devefarsisecondoilbisognodiciascuno.Inassenzadeibeneficiariindicatisopra,ilTFRèattribuito agliereditestamentariolegittimi. Decesso dopo la cessazione del servizio –Differente è la situazione se il decesso dell’iscritto sia avvenuto successivamenteallacessazionedalservizioenellemoredellaliquidazionedellaprestazioneovverodiunadelle rate successive alla prima. In tal caso, le somme sono devolute secondo le norme della successione “mortis causa”.Lasommamaturataatitolodiindennitàdifinerapportoodifineservizioentra,infatti,afarpartedell’asse ereditariocomeognialtrobeneedeveesserecorrispostaagliereditestamentarie/olegittimiinbaseagliordinari principicheregolanolasuccessione.Atalfine,primadiprocedereallaliquidazionediquantodovuto,l’INPSdovrà acquisire il certificato di avvenuta presentazione della denuncia di successione oppure la dichiarazione da parte dell’interessatochenonsussistal’obbligodiottemperareataleadempimento.Alriguardo,valelapenaricordare l’art.735c.c.ilqualestabilisceche“ladivisionenellaqualeiltestatorenonabbiacompresoqualcunodeilegittimari odeglierediistituitiènulla.Ilcoeredecheèstatolesonellaquotadiriservapuòesercitarel’azionediriduzione controglialtricoeredi”. Liquidazione a minori – L’INPS tiene a precisare, inoltre, che la liquidazione di una somma in favore di un minorenne erede dell’iscritto deceduto, dovrà essere prima autorizzato dal giudice tutelare ai sensi del quarto commadell’art.320delcodicecivile,ilqualenedetermineràl’impiego.Taleautorizzazionevaacquisitaanchenel casodidecessoinserviziodiunaventedirittoalTFR,qualoratraibeneficiariindividuatidall’art.2122delcodice civile vi siano figli minorenni, anche in presenza dell’altro genitore. Infine, nel caso di decesso in servizio di un avente diritto al TFS è necessario distinguere ulteriormente tra: indennità premio di servizio ed indennità di buonuscita. Nel primo caso, infatti, il figlio, minorenne o maggiorenne che sia, viene in rilievo come beneficiario dellaprestazionesolosenonvièunconiuge.Intaleipotesi,occorreacquisirel’autorizzazionedelgiudicetutelare quandoilbeneficiarioèilfigliominore.Nelcasodell’indennitàdibuonuscita,invece,perpotersoddisfareildiritto delminorebeneficiariooccorreacquisirelapronunciadell’autoritàgiudiziariaqualoranonvisiaunconiugeovvero quest’ultimononsiaanchegenitoredelminore. AUTORE:REDAZIONEFISCALFOCUS ©InformatiS.r.l.–RiproduzioneRiserv ata ©Informatisrl.Tuttiidirittiriserv ati.Allrightsreserv ed. ViaAlemanni1-88040Pianopoli(CZ)-ITALY P.IVA03426730796 E-mail:info@fisc al-foc us.it