Anno IX Giugno 2016 mensile - Associazione Culturale Orizzonti Via
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Anno IX Giugno 2016 mensile - Associazione Culturale Orizzonti Via
Anno IX Giugno 2016 mensile - Associazione Culturale Orizzonti Via G. Di Vittorio, 25 - 51035 Lamporecchio (PT) “POSTE ITALIANE S.p.A. Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB PISTOIA” NON PIANGERE SUL LATTE VERSATO RECUPERA GLI ANNI SCOLASTICI CON TEOREMA CORSI DIURNI E SERALI MONSUMMANO T. - VIA RISORGIMENTO, 548 - TEL. 0572 525376 WWW.TEOREMACS.IT PARLIAMO DI... EDITORIALE I n questo mese ci sono stati due avvenimenti importanti che avrebbero meritato la copertina di Orizzonti: l’elezione del nuovo sindaco Lisa Amidei a Larciano e lo straordinario trionfo di Vincenzo Nibali al Giro d’Italia. Abbiamo deciso di mettere l’immagine del nuovo sindaco, nel momento in cui ufficialmente si insedia nel difficile incarico di primo cittadino. Oggi vanno alla Il Direttore Massimo grande i sindaci donna, giovane e mamma e non è un caso. Lisa Amidei Mancini ha proprio queste caratteristiche. Come sindaco avrà molto da fare e saranno necessari il suo massimo impegno e le competenze, accumulati in questi anni di amministrazione, per guidare un importante Comune com’è quello di Larciano. Ma lei, e lo diciamo perché la conosciamo, sicuramente sarà in grado di farlo. La Redazione di Orizzonti le fa gli auguri di un buon mandato amministrativo, e nello stesso tempo, s’impegna a controllare in maniera critica e costruttiva il suo operato, facendo emergere le note positive, Lisa Amidei (sindaco) e Fabrizio Falasca (vicesindaco) esultano ma anche mettendo in evidenza le scelte da lei dopo la vittoria nelle elezioni operate, che secondo noi sono criticabili. amministrative larcianesi Per quanto riguarda la vittoria di Vincenzo Nibali, che ricordiamo è un cittadino onorario di Lamporecchio, non ci sono più parole per descrivere la forza di questo grande corridore cresciuto all’Università del ciclismo a Mastromarco. Quando tornerà dalle Olimpiadi, che si svolgeranno nel mese di agosto in Brasile, Lamporecchio gli dedicherà una nuova grande festa. Sicuramente Vincenzo Nibali sarà il protagonista della nostra copertina di settembre. IN COPERTINA: Lisa Amidei, neo eletta sindaco di Larciano con il 55,13% dei voti. A pag. 4 e 5 la composizione della nuova Giunta e del nuovo Consiglio Comunale larcianese - Foto Nucci© IN QUESTO NUMERO: Parliamo di: • pag. 2 - Teorema - Recupero anni scolastici • pag. 3 - L’Editoriale del direttore Massimo Mancini *** Sommario • pag. 6 - “Invito al concerto” - Rubrica a cura di Mario Favilla • pag. 7 - La Meridiana Agenzia Immobiliare • pag. 8 - Agraria Montalbano: “DACUSOL: la rivoluzione contro la mosca olearia” - a cura di Dario Bechini • pag. 9 - “Visitare e vivere Lamporecchio & il Montalbano”. La III Edizione della Guida Turistica di Orizzonti. - di Michela Cammilli e Michela Del Negro • pag. 10 - “Reincarnazione” - di Tommaso Rubino • pag. 11 - “Sussidi sanitari: tutto quello che c’è da sapere” - di Marco Bartolozzi • pag. 12/13 - “Il Concorsone docenti 2016” - di Valentina Fiorineschi *** 13) “Giulietta Ancillotti e una foto del 1959” - a cura di Giulietta Ancillotti • pag. 14 - “Quando la poesia incontra la solidarietà: un libro tutto locale per #vorreiprendereiltreno” di Maddalena Mirandi • pag. 15 - “Oliveti abbandonati sul Montalbano, recuperiamoli” - di Tiziana Mariotti • pag. 16 - “Se la matematica non è un’opinione...” di Mariangela Ferrari pag. 17 - “L’evoluzione della donna e dell’uomo. Fu vera gloria?” - di Corinna Verdiani Chiappini • pag. 18 - “Una poesia di Giorgio Pastacaldi” - spazio a cura della R.d.O. • pag. 19 - La Dispensa. B&B, degustazione e vendita prodotti gastronomici di nostra produzione pag. 32/33 - “Coprimax: una soluzione innovativa in grado di risolvere definitivamente ogni problematica inerente le coperture” ---------------------------------------------------Lamporecchio: • pag. 20 - “Urbanistica: la risposta dell’Amministrazione Comunale di Lamporecchio in merito agli articoli pubblicati da Orizzonti nei mesi scorsi” • pag. 21 - L’Amministrazione comunale informa • pag. 22-23 - “La comunità di Lamporecchio e la Banda Comunale c’è vero amore?” - a cura di Valter Ciurli e Sandro Bonaccorsi *** 23) Cerbaia: Festa di Liberazione • pag. 24 - “Don Francesco Pieraccini: quasi 60 anni di sacerdozio di vita dedicata agli altri” - di Monia Leone • pag. 25 - Ristorante Pizzeria Amici Miei Lamporecchio • pag. 27 - “8 maggio 2016: una giornata memorabile!” - di Sonia Sensi • pag. 28/29 - «Sulle tracce di un’opera d’arte smarrita. Alla ricerca dei “fantolini” di San Baronto» - di Ivo Torrigiani • pag. 30/31 - “Gestione della mensa scolastica dei comuni di S. Miniato e di Quarrata. Due esperienze che ci dimostrano che è possibile introdurre prodotti a km 0 e biologici” - di Mara Fadanelli • pag. 34 - “Re per una sera” - di Mario Favilla *** «Avis Lamporecchio: premiati i migliori temi per la III edizione del concorso letterario “Giulietta Ferrero”». - R.d.O. • pag. 35 - “Matteo Venturini, Anna Trassi, Carla Bollettini, Luca Gori ed Alessandro Secchioni, rispondono al segretario PD di Lamporecchio, Simone Innocenti” *** Autosalone F.lli Caruso - Lamporecchio • pag. 36 - “Frate Francesco d’Assisi a Porciano” a cura di Marco Giunti • pag. 37 - “Ilvo Baronti, al fianco di Gino Bartali in un ciclismo da leggenda” - a cura di Valerio Vescovi e Stefano Ferrali • pag. 38/39 - “Notizie dall’Istituto Comprensivo di Lamporecchio” - 39) “La scuola a teatro si fa bella...” - di Sabrina Bizzarri • pag. 40 - «Due iniziative dell’associazione “Il Rifugio”» *** Il Canniccio - Lamporecchio • pag. 41 - “La Trottola si presenta. Ricordiamo che le iscrizioni sono sempre aperte” - a cura della coordinatrice pedagogica Pittalis • pag. 42/43 - “Riflessioni di un vecchio comunista” - di Ivo Sensi *** 43) - “La rinascita del Partito Comunista” - di Romano Frullini • pag. 44 - “Porciano Estate giugno e luglio 2016” *** “A Porciano una mostra del fotografo UNICEF Giacomo Pirozzi” - R.d.O. --------------------------------------------------- Larciano: • pag. 4/5 - Ecco la nuova amministrazione di Larciano. Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale • pag. 45 - “Readycenter-Studi Medici. Un’opportunità per creare un centro polivalente per la cura della salute” - a cura di Lucia Salamone • pag. 46/47 - «Gli studenti dedicano un mosaico ad Antonio Pappalardo. “Un uomo che ha amato la nostra scuola fino in fondo”» - di Bernard Dika *** 47) “Una nuova area relax per la Scuola Materna S. Caterina di Larciano” *** Ristorante Il Marzocco - Larciano • pag. 48 - Monti Lepanto, tutto per l’edilizia - Larciano *** Cardinale - Larciano *** Ibraliu Armand - Larciano • pag. 49 - “Don Franco Malucchi. Per oltre 50 anni Priore della Parrocchia di San Donnino a Castelmartini” - di Anna Pellegrini • pag. 50 - “L’automobile in Caloria” - di Luigi Donati • pag. 51 - Idea 2. Parrucchieri ed Estetica - Larciano • pag. 52 - “Una nuova sede per la Pro Loco di Larciano” - di Massimo Mancini *** “Arrivederci ... cara nonna Vera” - di Rebecca Ferrali • pag. 53 - “Viola per sempre” - di Franca Capecchi --------------------------------------------------Sport, Salute & Società • pag. 54 - «Campioni dentro e fuori dal campo. Sport e volontariato per i ragazzi del Volley team “Amici di Cecina - I Piombi”» - di Giovanni Santoro • pag. 55 - «Il trionfo di Emilia Meacci. Al “Palaghiaccio” di Torino si è laureata campionessa italiana di ginnastica artistica, specialità volteggio cat. UISP» - di Massimo Mancini • pag. 56/57 - “Diciannovesima edizione delle Miniolimpiadi” - di Sabrina Bizzarri • pag. 58/59 - “Vincenzo Nibali ed il Giro al tempo di Facebook” - di Fausto Malucchi • pag. 60 - “Federico Pacini is back! Un buon pareggio per l’atleta di Lamporecchio al suo rientro sul ring dopo un lungo periodo d’inattività” - di Stefano Ferrali *** “18° Torneo dei Rioni di Lamporecchio: il calendario”- di Foto Nucci --------------------------------------------------- • pag. 26 - “La posta di Orizzonti: Lamporecchio/ Agenda e Notizie Brevi: Larciano” • pag. 61/62/63 - L’Agenda di Orizzonti Associazione Culturale Orizzonti: Registrazione Tribunale di Pistoia n. 7/2008 del 11/11/2008 Direttore Responsabile: Massimo Mancini - Responsabile pubblicità: Matteo Grasso Fotografie: “Foto Nucci” - Lamporecchio / “Foto Immagini” - Lamporecchio / “Le Foto” - Stabbia (FI) Sede: Via G. Di Vittorio, 25 - Lamporecchio (PT) - Tel./Fax 0573/803029 e.mail: [email protected] ** [email protected] ** acebook: Orizzonti - Associazione culturale Stampa: Tipolito2000 srl - Via della Formica, 708/a - San Concordio - LUCCA Tel. 0583/418783-550727 - Anno IX - Giugno - 2016 Sito Web: www.associazioneculturaleorizonti.com Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 3 LARCIANO ECCO LA NUOVA AMMINISTRAZION Lisa Amidei sindaco deleghe: • Urbanistica; • Bilancio; • Formazione professionale; • Personale; • Affari Generali; • Relazioni con il pubblico; • Polizia Municipale; • Rapporti con i gemellaggi. Beneforti Sandro assessore deleghe: • Lavori pubblici; • Patrimonio; • Protezione civile. Fabrizio Falasca vicesindaco assessore deleghe: • Pubblica istruzione; • Sociale; • Politiche giovanili. • • • • • • Sandro Magrini assessore deleghe: Ambiente; Tributi; Sport; Trasporti; Agricoltura; Caccia e Pesca. 4 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 • • • • Rita Squittieri assessore deleghe: Attività produttive; Cultura; Turismo; Pari Opportunità. NE DEL COMUNE DI LARCIANO LARCIANO Simone Monti Consigliere incaricato a collaborare con l’assessore Beneforti Sandro in materia di: • Edilizia Pubblica; • Edilizia privata. Azzurra Gagliardi Consigliere incaricata a collaborare con l’assessore Falasca Fabrizio in materia di: • Servizi scolastici; • Servizi alla famiglia. Stefano Del Rosso Consigliere Stefano Pieri Consigliere Fabio Tanganelli Consigliere incaricata a collaborare con l’assessore Magrini Sandro in materia di: • Agricoltura; • Caccia e Pesca. Massimo Bartolomeo Consigliere Simona Papini Consigliere incaricata a collaborare con l’assessore Squittieri Rita in materia di: • Promozione del territorio ed eventi culturali. Alfonso Vacchio Consigliere Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 5 PARLIAMO DI... E ccoci al secondo appuntamento di “Invito al con- e che per di più, a fine serata, potremo bere un calice di certo”, rubrica che si propone di avvicinare al mon- spumante assieme agli artisti e perfino gustare qualche do della musica classica qualche potenziale estima- dolce prelibatezza offerta dal ristorante “Atman”, presente tore che finora, per pigrizia, per diffidenza, o per semplice all’interno della villa. distrazione, non si è ancora interessato alla ricca e varie- Ma veniamo al sodo. Quando uscirà questo numero di gata offerta musicale che ogni anno contraddistingue la “Orizzonti” avranno smesso da poco di risuonare, nella bella stagione. Magari la prima volta si fa un po’ fatica, Sala Ovale, i grandi tanghi argentini per pianoforte e viomentalmente, a uscire “per un concerto”. Si pensa che non loncello di Astor Piazzolla, ma si potranno ancora godere faccia per noi, che sia una cosa riservata a pochi eletti, raf- tre bellissimi concerti, presentati da musicisti prestigiosi, finati cultori di una musica di difficile ascolto. Poi però, che il Maestro Luca Torrigiani ed i suoi collaboratori hanse si vince l’inerzia e la diffidenza, è facile scoprire che ci no selezionato per noi con scelte invariabilmente felici: sbagliavamo. In un ambiente raccolto come la Sala Ovale della “Villa Rospigliosi” i musicisti, a pochi metri da noi, martedì 28 giugno, ore 21,15 – “IL VOLO” - Musiche intorno al mondo” ci coinvolgono con la loro fisicità, Concerto per flauti (Alessandro Crola loro mimica, la loro passione. La sta) e pianoforte (Nadia Testa) con un musica permea lo spazio, i brani che programma quanto mai variegato di si susseguono propongono suggemusiche ungheresi, ebraiche, francestioni sempre nuove e inaspettate, si, giapponesi, argentine, statunitensi finché - nostro malgrado - le note (da West Side Story) e brasiliane. trovano varchi nella nostra mente e nel nostro cuore, ci smuovono, ci martedì 5 luglio, ore 21,15 - “L’elecommuovono, ci trascinano. Può ganza e l’imponenza” essere una sonata di Beethoven o Concerto per clarinetto (Fernando de un notturno di Chopin, una danza Cesario), violoncello (Laura Ferulungherese o spagnola, ma anche un li) e pianoforte (Luigi Fracasso) con tango argentino di Astor Piazzolla o Nella foto: Nadia Testa (pianoforte) e musiche di Beethoven e Brahms. Alessandro Crosta (flauti) un brano tratto da una colonna sonomartedì 12 luglio, ore 21,15 - “Un che si esibiranno nel concerto ra cinematografica di Nicola Piovani giro per l’Europa” “Il volo” del 28 giugno o Ennio Morricone... Ci si trova ad Concerto per violino (Gernot Winiapplaudire entusiasticamente, alla schhofer), e pianoforte (Anna Ferrer) con musiche di Beefine, a chiedere almeno un bis e a sbirciare il programma thoven, Schubert, Massenet, Saint-Saens, Brahms. dei concerti per cominciare a pregustare quello della settiCon questo concerto terminerà la rassegna dei “MARmana successiva. Provare per credere! Nel numero scorso di “Orizzonti” compariva la locandi- TEDÌ DI MUSICARTE”, dell’Associazione Musicale na dei “MARTEDÌ DI MUSICARTE”, che ci accompa- Rospigliosi, ma la musica continuerà ad accompagnarci gneranno fino a metà luglio, presso la Villa Rospigliosi. I per tutta l’estate, dandoci appuntamento, sempre al marconcerti che hanno già avuto luogo sono stati molto belli. tedì sera (N.d.R. da verificare), ora in una chiesa, ora sotto Chi se li fosse lasciati sfuggire, ma nutrisse il desiderio di le stelle, nei giardini di qualche villa privata, o magari ai concedersi una piacevole serata di musica, in un ambiente Giardinetti. a dir poco suggestivo, scorra queste righe, scelga la pro- Basterà tenersi informati, anche tramite questa rubrica, e posta che più solletica la sua fantasia e si presenti all’ap- poi lasciarsi conquistare dalla musica. puntamento. Vi ricordo che l’ingresso è “a offerta libera” BUON CONCERTO A TUTTI. 6 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 PARLIAMO DI... Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 7 AGRARIA MONTALBANO DOVE PUOI COLTIVARE LA TUA PASSIONE «DACUSOL: la rivoluzione contro la mosca olearia» P resentiamo una grande novità per l’olivicoltura: DACUSOL, prodotto da Manica, distribuito in esclusiva per la zona da Agraria Montalbano. La novità 2016 per la lotta alla mosca olearia (esce in una annata che rischia di essere, appunto, un “anno di mosca”) è DACUSOL, un prodotto per la prevenzione della mosca olearia che è venduto (unico caso in Italia) sotto forma di concime (dunque, primo risparmio è l’IVA al 4%) e costruisce una barriera protettiva, la quale diventa un importante fattore di protezione da agenti patogeni e punture della mosca olearia. In particolare, gli insetti ne vengono disorientati e allontanati così da avere un significativo contenimento degli attacchi e abbassare pesantemente il rischio. Ma DACUSOL riduce anche l’evapotraspirazione, mantenendo una adeguata umidità dei tessuti e questo è un fattore importante contro i rischi di “colpo di calore”. Altro elemento importante di DACUSOL è che, a differenza dell’ottima pietra “Caolino” con la quale abbiamo avuto un ottimo successo lo scorso anno, ha la caratteristica di non essere dilavabile (e mentre si scrivono queste righe, con un tempo che ancora non si decide ad entrare nella stagione estiva e continua da quasi due mesi ad essere molto variabile, è cosa di cui tenere conto anche in termini economici), questo significa che scompare il rischio di dover ripetere i trattamenti a causa della pioggia successiva all’intervento. Qual è la strategia d’intervento? Naturalmente, ogni oliveto ha il suo microclima e la sua storia, ma indicativamente si devono eseguire 2, massimo 3 trattamenti, a partire dai primi di luglio con l’accrescimento dei frutti. Le dosi consigliate sono 3 – 4 Kg/quintale di acqua. Da un punto di vista economico, conti alla mano, presenta un buon risparmio rispetto a tutte le ipotesi di trattamenti antimosca; dal punto di vista ecologico, basta dire che questo prodotto è indicato per l’agricoltura biologica e, dunque, ha un impatto ambien- tale equivalente a zero! Venite a trovarci e possiamo offrire una proposta specifica per il vostro oliveto! Cogliamo l’occasione per ricordare che tra le piantine da orto in vendita all’Agraria Montalbano, trovate anche i peperoncini prodotti dal CE.I.S. (Centro di Solidarietà) di Larciano. Grazie alla collaborazione con Ismaele D’Alessandro, che si è occupato, insieme al nostro staff, dei terricciati, delle varietà del seme, dei prodotti fitosanitari per la crescita omogenea delle piantine, diamo una mano in termini pratici e senza logiche di assistenza o carità ad alcuni ragazzi, che porta ottimi frutti a tutti gli interessati ma che, soprattutto, indica nella via dell’agricoltura una proposta di uscita da crisi esistenziali devastanti. Un motivo in più per comprare i peperoncini piccanti e super piccanti (Habanero, Nagamoric, Guardincielo, ecc.) dell’AGRARIA MONTALBANO!) Dario Bechini - Perito Agrario 8 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 Vita quotidiana in campagna Giugno: Penne al timo serpillo Anche questo mese gli ingredienti sono semplici, come la preparazione. Servono 300 gr di penne rigate, 250 gr di ricotta, 3 cucchiai di timo serpillo, sale, pepe, formaggio parmigiano grattugiato. Tritare foglie e fiori di Timo, mescolarli alla ricotta e lavorare il tutto, aggiungendo un po’ di latte, sale e pepe. Lasciare riposare. Intanto, cuocere le penne, scolarle e poi condirle con il composto, aggiungere il parmigiano grattugiato e alcuni fiori di timo serpillo (per dare il colore al piatto). Nella foto sotto il “timo serpillo”, molto comune in Toscana. Le Buone Pratiche: In molte case di agricoltori delle nostre zone si trovano ancora vecchie damigiane, magari con la paglia rovinata e lasciate da una parte. L’idea è quella (sempre nella logica che queste sono risorse e non rifiuti) di togliere la paglia, pulire bene la damigiana e trasformare la stessa in uno spettacolare lampadario adatto a una grande cucina o a un salone. Si può fare nei tempi di riposo ma si comincia anche a vederle in vendita nei negozi di arredamento a prezzi elevati. È una questione di scelte: o rifiuto (e poi la vai a comprare a caro prezzo) o risorsa da riutilizzare.. Proverbio: “Una buona zappatura vale una mezza innaffiatura” Naturalmente, per le esigenze di ognuno, siamo a disposizione per sopralluoghi in azienda e per consulenze personalizzate presso la nostra sede in via P. Togliatti, 334 - Mastromarco Lamporecchio (PT) PARLIAMO DI... "VISITARE E VIVERE LAMPORECCHIO & IL MONTALBANO" LA III EDIZIONE DELLA GUIDA TURISTICA DI ORIZZONTI di Michela Cammilli e Michela Del Negro Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 9 PARLIAMO DI... REINCARNAZIONE C di Tommaso Rubino ome vi ho spiegato cosa secondo la filosofia orientale possa essere il Karma, adesso tento di spiegare a voi anime peregrine - cioè bizzarre il concetto di reincarnazione secondo la filosofia indù, vale a dire secondo quei signori di quei paesi laggiù (lo specifico perché non si creda che io abbia delle convinzioni radicate in tal senso … per quanto…).. Cosa sia la reincarnazione dal punto di vista della logica comune è abbastanza intuitivo: cioè dopo la morte la nostra anima DOVREBBE reincarnarsi in un altro corpo per cominciare una nuova vita … si tratta in pratica della serie “TORNO SUBITO” scritto sulla lapide … e questo ... se da una parte potrebbe fare piacere a tanti pensionati … dall’altra può dar fastidio perché con una nuova vita il versamento dei contributi purtroppo ricomincia e si smette di riscuotere... come dire che la pensione non decorre in un’eventuale vita successiva … Ma si tratta di concetti di comprensione ancora più facile se si cerca di ribaltare il concetto di vita/morte che differenzia la nostra cultura occidentale da quella dei paesi orientali che gravitano intorno alla cultura indiana. Se, infatti, per la nostra cultura la morte costituisce come ovvio la fine della vita... e quello che rimane, cioè per chi ci crede... l’anima, dovrebbe riunirsi alla divinità per essere giudicata circa il comportamento tenuto durante la vita, secondo la filosofia orientale, invece, l’essenza dell’individuo è pur sempre la sua anima, che però è intesa come energia vitale individuale che rimane sempre la stessa in tutte le vite. Ciascuna delle quali, cioè ogni reincarnazione, costituirebbe un momento di purificazione dagli errori fatti nelle vite precedenti (si può correggere un solo errore per vita ed alcune malattie - karmiche risulterebbero essere momenti di espiazione e correzione di quelli errori...) fino alla completa purificazione ed al ricongiungimento con l’anima divina universale. Noi saremmo in pratica individualmente costituiti da una specie di entità di energia che di volta in volta si concretizza in un nuovo individuo per poi tornare ad 10 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 essere eterea, sempre meno intrisa d’impurità. Ecco quindi che in quelle culture in base a queste idee il concetto di vita e di morte viene ad essere ribaltato rispetto al nostro, perché mentre per noi la morte fisica è la fine dell’esistenza e la vita ha un valore reale essendo la morte una specie di punizione (anche se poi c’è la promessa dell’eventuale Paradiso e della vita eterna, potendo l’eventuale reincarnazione avvenire solo alla fine del mondo, al momento dell’Apocalisse), per gli induisti il fatto di doversi reincarnare cioè di vivere di nuovo, costituisce invece una punizione, perché vuol dire che ci si reincarna perché nell’ultima vita passata, non ci siamo purificati abbastanza per permetterci di ricongiungerci all’Anima Universale o Divina che dir si voglia. Quale delle due concezioni filosofico - religiose risulta più conforme ai concetti della fisica moderna? Senz’altro quella induista perché secondo i principi della fisica classica ed anche moderna (intesa in senso quantistico...) tutto il mondo è fatto di energia che può trasformarsi in massa (Einstein) e... siccome secondo la termodinamica “nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma” (Primo Principio) è possibile che la nostra energia (cioè il calore molecolare che ci tiene in vita...) possa trasformarsi in altra energia e poi ancora in massa e poi di nuovo in energia. Se si ammette questa concezione gli Uomini Santi capaci dell’ubiquità ed anche di fare miracoli sarebbero coloro che avrebbero raggiunto uno stato di purezza tale da essere quasi energia pura e quindi capaci di avere comportamenti simili a quelli dell’atomo energetico (entaglement) ma qui si va troppo sul difficile per chi vende brigidini e cialde di Montecatini... Coraggio cari pensionati, se questo principio prenderà gallo, voi per lo Stato non sarete più considerati come persone individuali, ma potrete essendo massa energetica che è sempre la stessa ad ogni vita reincarnata richiedere come vostra la pensione maturata nella vita precedente!!!! PARLIAMO DI... SUSSIDI SANITARI: tutto quello che c’è da sapere C di Marco Bartolozzi arissimi lettori di Orizzonti, questo mese vogliamo pubblicizzare i nostri sussidi sanitari, dandovi maggiori informazioni commerciali (dei quali abbiamo già parlato nel numero dello scorso Marzo). Pertanto ecco a voi un’offerta mirata e dedicata. 1. Per tutti i codici fiscali; SINGOLE PERSONE O NUCLEI FAMILIARI: - RIMBORSO TOTALE SPESE MEDICHE (TUTTE) SOSTENUTE A SEGUITO DI RICOVERO CON O SENZA INTERVENTO CHIRURGICO (es. esami diagnostici, rette di degenza, oneri professionisti, riabilitazione, ecc...) - RIMBORSO TOTALE SPESE O TICKET PER ESAMI E VISITE SPECIALISTICHE (ANCHE SENZA RICOVERO O INTERVENTO CHIRURGICO) - RIMBORSO CURE ODONTOIATRICHE E LENTI DA VISTA O LENTI A CONTATTO - POSSIBILITÀ DI PAGAMENTO DIRETTO (SENZA ANTICIPO DI SPESE DEL CLIENTE) NELLE MIGLIORI CLINICHE PRIVATE ITALIANE (anche centri medici, medici specialisti, centri riabilitativi, centri fisioterapici, ecc…) - CENTRALE OPERATIVA 24/24 TUTTO L’ANNO PER FISSARE VISITE, RICOVERI, INTERVENTI, ANCHE CON MEDICO DI FAMIGLIA O MEDICO SPECIALISTA. 2. Per tutti i dipendenti della pubblica amministrazione ed i loro nuclei familiari: - STESSE GARANZIE DI CUI SOPRA CON CONVENZIONE DEDICATA, ANCHE CON POSSIBILITÀ DI TRATTENUTA SULLA BUSTA PAGA. COSTO COSTANTE GARANTITO PER TUTTA LA VITA! (il cliente ha facoltà di recesso ogni anno). BASTA CON ESTENUANTI ATTESE PER VISITE SPECIALISTICHE, ESAMI DIAGNOSTICI, INTERVENTI, CURE E RIABILITAZIONI! (con i nostri sussidi potrai risparmiare lunghe attese e curarti nel momento del bisogno) DETRAZIONE FISCALE PER TUTTE LE TIPOLOGIE DI SUSSIDIO SANITARIO ETÀ DI ACCESSO FINO A 75 ANNI PER TUTTI VARIE TIPOLOGIE DI PAGAMENTO: ANNUALE, SEMESTRALE, MENSILE. Esempio di costo: Mario Rossi di anni 50, a partire da € 50,55 al mese oppure Mario Rossi di anni 50, la moglie e 3 figli, a partire da € 85,38 al mese. 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Il rammarico nasce anche perché gli Non solo io: tutti i docenti precari sono rientrati in queesami dovrebbero sempre avere una sta logica assurda della “Buona Scuola renziana” tesa funzione edificante, sia per chi li compie che per chi li a saggiare e testare docenti meritevoli, attraverso un giudica, invece in questo caso anche coloro che si troconcorsone preparato in due mesi. Lunedì 2 maggio alle veranno a correggere, è probabile che leggano elaborati ore 9 lo start ha dato avvio ad un quiz formulato attrafrettolosi e non rivisti. verso sei domande aperte e due quesiti in lingua inglese Dal punto di vista morale sono fortemente dispiaciuta, b2. perché dopo anni di È stata una lotta contro servizio, abilitazioni il tempo, vista la corconseguite io, come tutti posità delle domande i miei colleghi precari, che vertevano su memi sento svilita e moraltodologie didattiche, mente a terra. contenuti disciplinari di Non crediamo che quealta portata e che richiesto sia il metodo più devano un tempo assai adatto per reclutare dopiù fluido e dilazionato. centi meritevoli, poiché Invece è stato tutto il la capacità di un buon contrario! Con una fretinsegnante si misura sul ta indicibile, ci siamo campo: sarebbe più deritrovati a formulare mocratico essere osserunità di apprendimento, Il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Stefania Giannini vati in classe, valutare percorsi didattici per la e il Presidente del Consiglio Matteo Renzi con scrupolo i curricula, classe e per gli alunni la carriera scolastica e DSA (N.d.R. con Diformativa, ma non mettere alla berlina docenti che, per sturbi Specifici di Apprendimento): argomenti assai inanni, hanno comunque dato un servizio dignitoso alla teressanti e importanti anche a livello contenutistico ma scuola. che avrebbero richiesto il cosiddetto “tempo per rifletteL’abilitazione conseguita solo due anni fa, ad oggi non re” e per revisionare ciò che, in un tempo estremamente ci assicura niente in una prospettiva futura e tutto ciò contratto, avevamo scritto. L’impatto emotivo era forte, non aiuta né noi né gli alunni che, annualmente, si e unito a quella barra rossa che segnava il tempo sulla trovano a dover cambiare insegnante per una decischermata del computer, oltre che a mettere ansia, non sione, a tutt’oggi, priva di logica. Il fattore continuità dava la possibilità di meditare sulla forma, sull’ortonella scuola sarebbe fondamentale e fondante, perché la grafia e anche sul contenuto. scuola è “un piccolo mondo reale”, ove i ragazzi impaSei quesiti che spaziavano dal sonetto petrarchesco, al rano a vivere e, da quest’anno ad acquisire, attraverso concetto di memoria in alcuni autori ottocenteschi e del una certificazione oggettiva, le cosiddette competenze, Novecento, la formulazione di una griglia di valutazioquelle che rendono i nostri alunni cittadini attivi, capaci ne, la Costituzione Italiana, la densità demografica e il di trasferire la competenza, assorbita a scuola, nella vita commento di una frase di Sciascia e, come step finale, reale. la lettura e la comprensione di testi in un inglese assai Il docente non è solo un trasmettitore di conoscenza, complesso, sia a livello di terminologia che di forma. ma dovrebbe essere anche una persona disponibile ed Insomma tutto sarebbe stato, forse, possibile se il Mi- 12 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 PARLIAMO DI... che per noi era stato deciso: non chiediamo lodi, ne voautentica che vuole il bene dei propri alunni, facendogliamo attivare sentimenti vittimistici, vorremmo solo li sentire partecipi del processo formativo e dando un che chi governa riconoscesse la nostra missione, e che senso a quello che stanno facendo, conferendo loro un anche, a livello sociale, ruolo importante per la proalla figura dell’insegnanpria formazione scolastica te le fosse riconosciuto un e di vita. Io e tutta la cavalore fondamentale per tegoria precaria vorremla formazione e l’istrumo solo che ci fosse data zione dell’individuo. finalmente la possibilità di trasferire la bellezza di L’uomo ha sempre inciò che stiamo insegnando vestito nel capitale della in una prospettiva a lungo conoscenza perché senza raggio contraddistinta da di essa non c’è progresso, serenità e agio. ma la società tutta deve muoversi anche nel dare Non ci siamo tirati indieil giusto valore a chi della tro nemmeno di fronte al conoscenza fa la propria concorsone, che il governo bandiera di vita. ha pensato bene di inserire in pieno anno scolastico, Un’altra volta accetteInsegnanti che protestano contro la “Buona Scuola” tra impegni familiari e scoe il “Concorsone” remo la sentenza con lastici, anche sacrificando umiltà, perché crediafamiglia e figli per cercare mo nel nostro lavoro e sappiamo che la scuola e gli di dare il massimo. Anche questa volta, a testa alta, tutti alunni cambieranno il mondo. con umiltà e coraggio eravamo pronti ad affrontare ciò In meglio! Sempre! GIULIETTA ANCILLOTTI E UNA FOTO DEL 1959 F ra i miei ricordi di scuola ho ritovato questa foto, si tratta dell’anno scolastico 1958/59. La foto è stata scattata alla vecchia scuola di Mastromarco, ci sono gli alunni di diverse classi, non ricordo il nome della maestra ... credo fosse una supplente. Credo che a tutti quelli che vi compaiono faccia piacere rivedersi. Un caro saluto a tutti. - Giulietta Ancillotti - Prima fila dietro, da sinistra a destra: Mirella Giraldi, Elena Fanciullacci, Paola Leporatti, Laura Mancini, Soccorsa Ruggirello, Remo Gori, Roberto Verdiani. Seconda fila al centro, da sinistra a destra: Elsa Giovannini, Giulietta Ancillotti, Enrico Bonfanti, Valerio Vescovi, Raffaello Meozzi, Sauro Gamenoni, Remo Alderighi. Terza fila seduti davanti, da sinistra a destra: Romano Bartolozzi, Piera Pieri, Maria Trinci, Lolita Borgioli, Luisa Pieri, Eliana Gamenoni, Liliana Bianconi. Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 13 PARLIAMO DI... QUANDO LA POESIA INCONTRA LA SOLIDARIETÀ: un libro tutto locale per #vorreiprendereiltreno È di Maddalena Mirandi un esperimento di contaminazione editoria- Il titolo della raccolta è Canti Diverle quello presentato a Lazzeretto dall’Editore si, definendo il concetto di diversità Ibiskos. La silloge dei quattro autori che hanno come condizione e non come discriscritto le poesie del volume, trova il minazione o infesuo senso più alto nella scelta di deVorrei poter sognare riorità. Canti distinare una parte del ricavato della ancora versi perché poeti vendita del libro alla ONLUS #vorripercorrere quelle diversi si esprimono in “versi”, dereiprendereiltreno di Iacopo Mestrade mai dimenticate, clinando la diversità come acceziolio. L’associazione nasce circa due fermarsi ad ogni ne della normalità, senza sentimenestati fa, con l’intento di affrontare albero, talismo e, soprattutto, senza retorica. il tema delle barriere architettoniad ogni fiore Le poesie presentano una sensibilità che in maniera ironica e concreta. che noi abbiamo affiliata al mondo che ci circonda, Passo dopo passo, l’associazione amato. unita ad una profonda riflessione: la ha aumentato i suoi followers e, atRisentire il profumo dimensione epica si alterna a queltraverso le donazioni e il 5x1000, di quelle primavere ormai lontane. la più squisitamente intimista così ha raggiunto traguardi come, ad Vorrei riscrivere come, allo stesso modo, la “poesia esempio, l’accessibilità della stail passato come del noi” danza assieme alla “poesia zione di Pontedera (26/05/2015) noi l’abbiam dell’Io”. e l’acquisto di una carrozzina vissuto. Dopo i saluti istituzionali del Sinelettrica per Aziz (13/12/2015). Il daco di Lamporecchio Alessio TorValerio Vescovi primo grande traguardo è l’accordo rigiani e del Vicesindaco di Cerrecon Trenitalia che, tutt’ora to Guidi Serena Buti è in essere, prevede i lavori intervenuta Monia B. in 264 stazioni. “Lottiamo Balsamello, critica e col sorriso, per i diritti di consulente editoriale, tutti, contro ogni barriera”, che ha presentato il proscrive Iacopo. Tutto questo getto “Canti Diversi”. È è #vorreiprendereiltreno la volta poi dell’editoperché, come dice Iacopo, re, Antonietta Risolo “quando si pubblica un lila quale, elegantemente, bro, quando si ha a che fare cede la parola a Iacopo con la cultura, quando ci si Melio e agli autori per la incontra dando spazio alle lettura delle loro opere, emozioni, è sempre una fedelle quali vi lasciamo sta. Un paese senza barriequalche aforisma sparso. re è un paese migliore per “Al passato rivolgo il tutti, non solo per chi vede pensiero,/ quando insieil mondo da un’altezza dime cercammo il sentieversa”. ro,/ sul sentiero cogliemE veniamo al libro: Valerio mo quel fiore,/ era frutto Vescovi, Eugenio Borgioli, Graziella Cappelli e Da sinistra: Valerio Vescovi, Graziella Cappelli, Antonietta Riso- che nasce dal cuore”. Carlo Prosperi hanno fat- lo, Carlo Prosperi e Eugenio Borgioli. Al Centro: Iacopo Melio (Eugenio Borgioli, “Il profumo dell’amore”) to una bella cosa: hanno messo la loro sensibilità “Terra/ in cornice d’Appennini,/ sporgi dal dècolletè/ poetica a disposizione di i seni delle colline/ dove odorosi/ sfilano i cipressi”. una causa più alta, senza (Graziella Cappelli, “Toscana”) sentimentalismi e senza “Arbeit macht frei/ Il lavoro rende liberi./ Nei campi di retorica. E lo hanno fatsterminio/ mai menzogna/ fu così tragica/ così folle”. to col cuore, col cuore (Carlo Prosperi, “Speranza”) di chi si conosce da anni e che abita gli stessi luo“Avvicinarsi al sole/ e non ricordarsi/ di avere le ali di ghi. Con la volontà di carta”. (Valerio Vescovi, Senza Titolo) chi vuole fare qualcosa Un ringraziamento particolare a Valerio Vescovi che, di tangibile per la sociein questa occasione, ci ha permesso di pubblicare tà. Con la passione di una sua poesia ancora inedita. chi sposa l’idea che un paese più accessibile è A tutti gli autori, a Iacopo Melio e all’editore vanno i un paese più libero. Per complimenti di tutta la redazione di Orizzonti. tutti. 14 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 PARLIAMO DI... L ’idea del progetto nasce dalla necessità di recuperare il prezioso patrimonio olivicolo del Montalbano che rappresenta un territorio con elevato valore culturale, paesaggistico ed ambientale. Negli ultimi anni la filiera dell’olio ha risentito degli effetti negativi dovuti alla globalizzazione dei mercati, che ha rotto gli equilibri commerciali a livello locale creando una competizione esasperata basata soprattutto sul ribasso dei prezzi. A causa della frammentazione delle aziende, alla diffusione dell’olivicoltura in zone difficili, all’età dei conduttori, all’oscillazione delle produzioni in termini quantitativi, gli oliveti toscani in particolare quelli collinari sono stati abbandonati comportando problematiche ambientali, paesaggistiche e idrogeologiche. Dalla necessità di salvaguardare il nostro ambiente e le nostre aziende è nata l’idea di intervenire su quello che deve essere definito come un bene comune: il patrimonio olivicolo del Montalbano. L’importanza del progetto è stata confermata nell’incontro tenutosi a Vinci il 31.08.2015 con l’assessore Remaschi, nel quale è stato predisposto un documento in cui il progetto viene definito “Progetto Valenza Pubblica”. Come ci riferisce il presidente della Cooperativa Rosanna Matteoli: “...a mano a mano che l’idea si trasformava in un progetto concreto, ci siamo resi conto, e non poteva essere altrimenti, che il progetto rappresenta un modello che poteva essere esteso a tutto il patrimonio olivicolo Toscano, non solo al Montalbano”. Pertanto la prima fase prevede la realizzazione di un progetto pilota, su una scala dimensionale ridotta, per validare le ipotesi e realizzare schema di gestione degli oliveti esportabile in altre aree geografiche della Toscana. L’idea è quella di creare un soggetto controllato dalla Cooperativa in grado di recuperare e gestire gli oliveti che i legittimi proprietari non sono in grado di coltivare (stipulando con loro un regolare contratto). In sostanza Rosanna Matteoli, presidente si vuole offrire la possibilità ai piccoli proprietari, ma anche alle aziende, della Cooperativa Montalbano di recuperare o gestire i propri oliveti attraverso la stipula di un contratto con la Cooperativa (o sua controllata). La durata del contratto e l’eventuale canone verrà stabilito caso per caso in base allo stato in cui si trovano gli oliveti e agli investimenti necessari per riportarli in produzione. Gli investimenti per il recupero riguardano le sistemazioni idrauliche agrarie, la ristrutturazione e realizzazione dei muretti a secco, la potatura di riforma, i rinfittimenti, infine una volta riportato l’oliveto in produzione saranno eseguite le normali pratiche colturali di gestione. Il Montalbano rappresenta il punto di partenza, un modello replicabile che ha come obiettivo la rimessa in produzione degli oliveti e di conseguenza la conservazione e valorizzazione del territorio e del paesaggio rurale Toscano. La riqualificazione degli oliveti avrà sicuramente delle ricadute dirette non solo sull’attività agricola ma anche su tutte le attività economiche connesse, come il turismo su un paesaggio unico che tutto il mondo ci invidia. Concludendo si tratta di un progetto di ampio respiro che vuole valorizzare la produzione dell’olio toscano, rappresentando un’opportunità di lavoro per tutti: persone, aziende, cooperative di lavoro. Nell’ultimo incontro, tenutosi a Vinci il 10 maggio 2016, a cui hanno partecipato l’assessore Remaschi, parlamentari, consiglieri Regionali della Regione Toscana, Sindaci e le Associazioni di categoria, è stato chiesto di sostenere il progetto. C’è bisogno della collaborazione di tutti i soggetti per valorizzare il grande potenziale intrinseco del territorio della Toscana che rappresenta il nostro biglietto da visita, di cui l’olivicoltura è uno dei fiori all’occhiello. Ottobre Giugno - 2015 2016 - n. 77 85 - Orizzonti - 15 PARLIAMO DI... SE LA MATEMATICA NON È UN’OPINIONE... C di Mariangela Ferrari he la matematica sia una cosa seria ne sono più che convinta, ma sono dalla parte sbagliata per dire il contrario e dalla parte giusta per argomentare la tesi. Mi è capitato spesso che, di fronte ad un argomento un po’ sostenuto, qualche alunno poco disposto e mettersi sotto sforzo per comprenderlo, mi abbia domandato: “...ma in fondo a cosa serve sapere che....?”. Nell’immediato ho risposto “serve a non trovarsi in difficoltà durante il compito”; con più calma ho poi argomentato: “serve a mettersi in gioco per capire, sapere sfogare la comprensione nell’applicazione giusta, riflettere e maturare la consapevolezza del proprio livello per imparare ad autovalutarsi e non solo...”. La matematica non è un’opinione, anzi è il meglio! Questi sono i presuntuosi del dipartimento di matematica!!! Rimane il fatto che troppo spesso si considera la matematica una disciplina arida e astrusa e non si pensa, invece, che è applicata ad innumerevoli campi e che sapere di matematica semplifica molte difficoltà e ti apre molte occasioni. Ho letto in questi giorni, sulla rivista “Leggere la CITTÀ”, che a Pistoia sono stati promossi incontri con gli studenti. In particolare, in preparazione dei “Dialoghi sull’uomo”, il matematico Ennio Peres ha portato gli studenti a scoprire le basi della matematica che si nascondono nei giochi di prestigio. 16 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 Ora Ennio Peres è un matematico convinto che “...se la scuola riuscisse a spogliarsi della sua tradizionale veste seriosa e fiscale e se, di conseguenza, le materie venissero insegnate con uno spirito più giocoso, la partecipazione degli studenti e il loro conseguente livello di profitto potrebbero risultare sensibilmente più alti...”. Direi che non ha tutti i torti, anche se sono convinta che lo spirito giocoso, a seconda delle situazioni e del tipo di studente, può essere travisato o meglio non compreso. Semmai l’idea di insegnare la matematica tramite il gioco potrebbe renderla più accattivante, coinvolgente e suscitare curiosità. Sentite questo per imparare le tanto odiate tabelline, bastano le mani. (foto a fianco) Ecco alcuni esempi: Tabellina del 9 9 x 2 = abbasso il dito 2 della mano destra e conto il dito 1 come decina, le dita 3-4-5 e tutte quelle della mano sinistra come unità (8). Quindi 10 + 8 = 18 9 x 3 = abbasso il dito 3 della mano destra e conto le dita 1 e 2 come decina, le dita 4 e 5 e tutte quelle della mano sinistra come unità (7). Quindi 20 + 7 = 27 9 x 4 = abbasso il dito 4 della mano destra e conto le dita 1, 2 e 3 come decina, il dito 5 e tutti quelli della mano sinistra come unità (6). Quindi 30 + 6 = 36 E cosi via ... vi divertirete!! PARLIAMO DI... L’EVOLUZIONE DELLA DONNA E DELL’UOMO Fu vera gloria? H di Corinna Verdiani Chiappini o ottantotto anni e sono nata a Buenos Aires. Dal 1949 vivo in Italia. Non scrivo bene e mi scuso, però cerco di ragionare ancora bene. Nella giornata della donna sono state giustamente festeggiate le conquiste della donna in tutti i campi. Capaci di svolgere qualunque lavoro impegnativo in tutti i settori, ma devo dire, non hanno saputo difendere né se stesse e né i figli dai dettami della TV. Le conseguenze sono nefaste. Sul piano ecologico la casa sarà splendente e super igienica, ma inquinata, sul piano della famiglia. I figli, obiettivo di mille pubblicità, sono diventati precoci consumatori. Non è raro vedere un bambino piccolissimo, con in mano un telefonino, un ipad o un tablet (nella foto sotto un esempio lampante). I rischi sono molto gravi sia dal punto di vista dello sviluppo sociale che della salute mentale. I bambini non devono forse giocare insieme agli altri, muoversi, lavorare con le mani, scoprire, misurarsi? È risaputo che l’uso del telefonino può danneggiare la salute. Ma molte volte queste voci allarmanti vengono messe a tacere. Questo perché bisogna vendere. E i padri cosa fanno? Tempo fa i compiti erano nettamente divisi. La donna aveva il peso della famiglia, spesso in gravidanza non voluta, sottomesse prima al padre e poi al marito. Ma essere uomo era un destino a volte tremendo. Lavoro, responsabilità, fare la guerra. Migliaia di morti, ferite gravi. Mio babbo ha fatto sei anni di guerra. Mio marito la guerra e quattro anni di prigionia. I disertori venivano fucilati. In più si lavorava nelle miniere, cave e altri posti brutti. Ora le cose sono cambiate, ma anche oggi l’identità maschile non mi sembra un’acquisizione facile. Anche essere mamma è un compito difficile in questo momento in cui il successo sembra l’unica meta da raggiungere. Molte donne sono entusiaste se le figlie fanno la velina (nella foto sopra un casting per divenate “velina”) o partecipano alle sfilate, a concorsi di bellezza o se i bambini partecipano alle sfilate di moda. Oppure danno quotidianamente ai figli merendine dolci, colazioni al bar e non il semplice e sano pane. Auguriamoci un “Risorgimento degli uomini”. C’è assoluto bisogno di babbi illuminati che non si consolino con il calcio e non uccidono le loro compagne infedeli. Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 17 PARLIAMO DI... C UNA POESIA DI GIORGIO PASTACALDI on piacere pubblichiamo un nuovo lavoro, scritto da Giorgio Pastacaldi, che per alcuni anni della sua vita ha vissuto a Lamporecchio, nella frazione collinare di Spicchio. Attualmente abita a Pistoia, dove coltiva con passione ed interesse la sua grande voglia di scrivere. Il titolo: “Spicchio e Dintorni tra Storia - Arte - Natura” Fui ospite e per un lustro, vissi a Spicchio con Luca, Anna e al già talentuoso Michele, mio nipote. Rividi le bellezze dei tre regni della natura in quel suggestivo paesaggio durante il tempo, che vi soggiornai. Trottarono le stagioni e a primavera tornarono le rondini, preziose creature in livrea per rassettare i vecchi nidi e per covare. Si riscaldavano posate sui vicini cavi al tiepido sole del mattino, esili eleganti prima di librarsi in alto garrendo nel loro instancabile volteggiare. Riempivan già gli incolti spazi, tra gli ulivi i verdi steli dell’erba che lì vicino casa allignano, e crescono a vista d’occhio. E, alfine, giunse il ciclico fenomeno migratorio della fauna pellegrina. Si palesò all’improvviso alla smorzata luce del tramonto quando all’orizzonte, sfiorando l’antica torre di San Baronto, apparve una sinuosa stridente nuvola di serrati storni. Subito dopo in un crescendo di stridii, la moltitudine di puntini neri si abbassò di schianto come risucchiata dalle gremite e tremolanti cupole di foglie. Scelsero ancora per sonnecchiare gli imponenti e ombrosi alberi che avvolgono un lato dell’antico agglomerato, che un dì fu l’Hospitalis Minghetti. Sostarono a lungo prima di emigrare, verso i paesi caldi quei pennuti scuri e poco aggraziati per cibarsi, e per riposare. Nascosto, li osservai quei voraci e astuti pennuti e ogni volta mi incantarono le strategie, delle accorte vedette piazzate, sui comignoli svettanti. Un distillato di scaltrezza che pervade quelle creature soprattutto quando in cielo, duellano contro il rapace falco, tra i predatori il più temuto e il più veloce. Ero spesso negli attigui campi, a sfaccendare come facevo da piccolo, nel podere nei nonni. In una di quelle chete mattinate, quei pennuti scuri macchiolati di bianco, cambiarono, in un batter di ciglia lo scenario, mentre stridendo e all’unisono si alzavano in volo. Poi, lì per lì, la sinuosa miriade di puntini neri si ricompattò e come una nuvola vivente puntò veloce; or verso gli sparsi ombrosi poggi di ponente, o a becchettare nelle fertili terre dei “Cento Campi”. Durante il lungo gioioso errare, con Michele a bordo, mi incantarono; or gli arroccati resti Longobardi e Medioevali di Cecina e Larciano, or le riserve naturali del Padule di Fucecchio. Un’aspra, inclemente disciplina che ha fatto grande un piccolo Borgo; “Mastro Marco”, assurtosi a leggenda, con i suoi campioni diventati miti. Da molti anni la Comunità si prodiga per formar talenti con uno stuolo di famosi atleti e di esperti infaticabili, legati come sono a una passione innata e mai sopita. Scorse veloce il tempo. In quello spicchio di terra e più di una volta, solo accovacciato all’ombra scarsa degli ulivi, con la mia vecchia zappa in mano e con il rastrello a lato, seguii l’aereo via vai di insetti tra ronzii e trilli. Intanto anche dagli ulivi e dai vicini veterani alberi uscivano sonori gli incessanti stridii delle cicale nel nulla indaffarate. Li cercai un po’ ovunque ma non vidi mai tra i fiori, né intorno al girasole dei nostri vicini, il silente vagar delle farfalle né vidi i voli buschi e repentini delle libellule. Una comunità che ha un passato, entro cui la storia s’intreccia e si salda a un’arte ricca di splendori, e di resistenza al fluir del tempo. Un condensato di tesori di cultura, di tradizioni religiose, e di opere d’arte perle tra le belle, segnate dal Bernini e da Della Robbia. Un’entità di gente colta, operosa, ospitale, vocata pure ai valori dello Sport, dal quale emerge il “ciclismo”. 18 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 A lato Giorgio Pastacaldi PARLIAMO DI... LAMPORECCHIO URBANISTICA: la risposta dell’Amministrazione Comunale di Lamporecchio in merito agli articoli pubblicati da Orizzonti nei mesi scorsi C ercare di far chiarezza e rispondere alle teorie avanzate sui precedenti numeri di Orizzonti dagli architetti Sandro Bonaccorsi e Valter Ciurli, mi richiama ad un esercizio di equilibrismo diplomatico fra una visione di specifiche questioni e una più ampia riflessione su un modello complessivo di struttura urbana che immaginiamo per il nostro paese e sulla quale vogliamo indirizzare lo sviluppo dei prossimi anni. Innanzitutto dobbiamo far chiarezza sugli strumenti della pianificazione territoriale ponendoci una domanda: Cosa vuol dire pianificare e quali sono gli strumenti della pianificazione? Pianificare è l’azione attraverso la quale l’amministrazione attua la politica del territorio e l’urbanista concretizza l’idea: nell’azione dell’urbanista c’è la volontà di rimarcare i passaggi, di dare giustificazione alle scelte, adottare le impostazioni dandone la giusta motivazione e rimarcando che le opzioni prodotte sono solo frutto dell’intuizione, della capacità, della sintesi interpretativa del gruppo operativo e l’unico punto di riferimento seguito è l’interesse collettivo in favore della comunità dei cittadini, oltre alla deontologia professionale della disciplina. Le funzioni amministrative relative alla pianificazione del territorio sono esercitate dalla Regione, dalle province, dalle città metropolitane nell’ambito delle proprie competenze, secondo i principi di “collaborazione istituzionale, sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza”. La legislazione regionale prevede vari livelli di pianificazione e precisamente: - La pianificazione Territoriale che comprende il Piano di Indirizzo Regionale (PIT), piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP) e Piano Strutturale Comunale (PS) oltre altri strumenti di area vasta. I comuni hanno l’obbligo di conformarsi ed adeguarsi agli strumenti della pianificazione territoriale dei sovraordinati. - La pianificazione Urbanistica è rappresentata invece dal Regolamento Urbanistico e dai Piani Attuativi Sulla base di questi presupposti l’amministrazione ha provveduto alla predisposizione degli strumenti urbanistici comunali, ma le azioni che l’amministrazione ha potuto intraprendere sono state limitate da quello che comunque sovraintende alla disciplina comunale (disciplina statale e regionale). La disciplina del PIT con valenza di Piano Paesaggistico stabilisce obiettivi specifici, di qualità, direttive, orientamenti, indirizzi per le politiche, nonché, con riferimento ai beni paesaggistici, specifiche prescrizioni d’uso. È così che il paesaggio e l’ambiente diventano elementi con i quali confrontarsi per la definizione delle scelte di pianificazione territoriale, degli indirizzi strategici e per lo sviluppo socio economico. 20 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 Pertanto, alla luce delle ulteriori osservazioni che sono pervenute sull’adozione degli strumenti comunali, le diverse prescrizioni tipologiche devono essere coerenti al PITPPR e, per rispondere all’articolo dell’Arch. Ciurli, la coerenza sotto l’aspetto tipologico e formale con l’intorno edificato, in rapporto ai margini urbani, ai morfotipi etc. viene valutato da enti sovraordinati all’amministrazione Comunale, quali la Regione e il Ministero dei Beni Culturali, attraverso le disposizioni del piano urbanistico. Per quanto riguarda le scelte operate per la riqualificazione del patrimonio edilizio, in riferimento all’articolo dell’Arch. Bonaccorsi, l’impostazione metodologica, adottata per individuare le aree di intervento, è stata quella di analisi e di interpretazione della morfologia del tessuto urbano e successivamente la ricognizione e localizzazione delle infrastrutture e degli standard esistenti. I principi che hanno ispirato la progettazione di queste parti di territorio sono stati non solo quello di creare un equilibrio fra le sue componenti essenziali, ma anche quello di ricercare le soluzioni che, nei limiti del possibile, riducessero le congestioni edilizie esistenti, soprattutto nel centro del capoluogo. Il tutto con un preciso obiettivo di interesse pubblico: migliorare la qualità urbana in termini di “vivibilità” dei luoghi costruiti. In altri termini, il Comune si è servito dell’occasione determinata dalla nuova disciplina regionale per progettare, nel limite delle imposizioni legislative, il proprio piano urbanistico con l’obiettivo di recuperare o migliorare gli spazi pubblici grazie all’attuazione degli interventi da parte degli operatori privati senza gravare sul bilancio pubblico (Perequazione urbanistica), incrementando il patrimonio pubblico senza far ricorso all’istituto dell’esproprio con la cessione gratuita al comune di tali aree. Inoltre negli articoli si fa riferimento a due importanti temi, che inducono il lettore ad una falsa interpretazione delle iniziative dell’amministrazione. Si parla dell’introduzione di aree edificabili su porzioni di territorio geomorfologicamente disagiate, ignorando che tutto il piano è supportato da studi geomorfologici, idraulici e sismici che ne definiscono la fattibilità. Inoltre si parla della necessità di prevedere sul piano urbanistico agevolazioni sugli oneri di urbanizzazione per chi ristruttura l’esistente o per chi decide di ampliare o realizzare un’unità in più per i propri figli, anche in questo caso occorre precisare che tale argomento non è materia di Regolamento Urbanistico ma di Regolamento Edilizio, nel quale è prevista la possibilità di approvare le nuove tabelle per la determinazione degli oneri di urbanizzazione, dove verrà introdotto un abbattimento del 20% per gli interventi di ristrutturazione edilizia ricostruttiva e sostituzione edilizia. LAMPORECCHIO L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE informa: Scuola: ultimi giorni di scuola all’insegna dello sport per i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Francesco Berni Le “Miniolimpiadi” della scuola dell’infanzia di Mastromarco, la “Festa dello Sport” della scuola primaria e i “Tornei di Calcetto” della scuola secondaria hanno visto tutti i ragazzi cimentarsi in attività sportive di vario tipo e genere. Tutti noi sappiamo quanto lo sport sia importante nella crescita di ogni bambino, alcune ricerche hanno dimostrato che i bambini che giocano e fanno sport sviluppano maggiori capacità intellettive. Durante i giochi vengono continuamente sollecitate le capacità mentali e strategiche del bambino, che se sviluppate serviranno non solo a scuola o nello sport ma anche nelle future attività lavorative. Un ringraziamento speciale a tutte le insegnanti che hanno organizzato queste bellissime iniziative unendo un momento di attività motoria alla crescita psicofisica dei ragazzi. 1 Giugno: i ragazzi di prima media, giovani attori a teatro Il primo giugno si è concluso con un bellissimo spettacolo presso il nostro teatro il percorso di espressione teatrale intrapreso dai ragazzi della prima media. Il progetto nasce da una collaborazione con la scuola ed ha come obiettivo principale il potenziamento della personalità attraverso lo sviluppo degli aspetti creativi e relazionari. Il teatro è la forma grazie alla quale l’unione di linguaggi diversi, verbale, mimico, musicale, rappresenta il mezzo ideale per rafforzare l’autostima e costruire rapporti e relazioni tra i ragazzi. Per questo motivo ringraziamo le insegnanti che hanno creduto e investito in questo laboratorio e Adelaide Faccenda che ha seguito, coordinato e tirato le fila dell’intero lavoro. Turismo: apertura nuovo infopoint alla Biblioteca Don Siro Butelli A partire da giovedì 16 giugno fino al 15 settembre, oltre all’ufficio turistico di San Baronto, è a disposizione di turisti e visitatori un nuovo infopoint a Lamporecchio ubicato al piano terra della biblioteca “Don Siro Butelli”. Anche l’infopoint sarà a disposizione per fornire materiale informativo e dare informazioni su eventi, strutture ricettive e quant’altro (orari Giovedì 16.30/19.30, Venerdì 9.30/12.30, Domenica 16.30/19.30). Si tratta di un progetto sperimentale, ma l’obiettivo è quello di creare un’accoglienza turistica quanto più capillare e attenta alle necessità di turisti e visitatori. Rete sentieristica Nel mese di giugno sono stati installati i cartelli bianco-rossi realizzati con la collaborazione e supervisione della sezione CAI di Pistoia, rispettosi della normativa regionale RET sulla sentieristica. Con la posa dei cartelli, giunge a termine il progetto di recupero e realizzazione della rete sentieristica del nostro Comune che consente a tutti, residenti e turisti, di vivere e scoprire le ricchezze paesaggistiche e storico-artistiche del nostro territorio. Ricordiamo che la cartina con tutti i percorsi sentieristici, realizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale Orizzonti, è disponibile presso l’ufficio turistico in forma cartacea e sul sito del Comune di Lamporecchio in pdf. Turni farmacie - nuova organizzazione Dal 10 giugno è iniziata una nuova turnazione di guardia farmaceutica unificata sperimentale tra i quattro Comuni di Lamporecchio, Larciano, Monsummano e Pieve a Nievole. Ogni farmacia sarà di turno ogni 12 settimane; il servizio verrà ampliato garantendo, nella settimana di turno loro spettante, l’apertura fino alle ore 22 e il servizio notturno, anziché “a chiamata con reperibilità”, sarà effettuata “a battenti chiusi” assicurando la presenza del farmacista all’interno della farmacia che potrà evadere le ricette in cui il medico abbia esplicitato l’urgenza e ogni altra richiesta avente la caratteristica dell’improrogabilità. S’invitano i cittadini, per eventuali necessità, a consultare i turni sul sito del nostro Comune oppure nelle bacheche di ogni farmacia. Area Verde Lazzeretto con i fondi delle iniziative “Amici colpiti dagli eventi dal 19 settembre” Tra pochi giorni sarà ultimata l’area verde adiacente alle scuole di Lazzeretto, che il 19 settembre 2014 fu colpita dall’evento meteorologico che l’aveva distrutta. Tale realizzazione e ripiantumazione si è resa possibile grazie allo spirito di fratellanza che unisce le nostre rispettive cittadinanze, unico motore che ci ha spinto ad aiutare la popolazione di Cerreto Guidi, stretta a noi da un’amicizia sincera e spontanea. Un ringraziamento a tutti i lamporecchiani che all’epoca si adoperarono per raccogliere fondi e aiutare gli amici confinanti. Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 21 LAMPORECCHIO LA COMUNITÀ DI LAMPORECCHIO E LA BANDA COMUNALE C’è vero amore? A a cura di Valter Ciurli e Sandro Bonaccorsi breve, in Piazza La Marmora, sull’edificio dove al momento ha sede la Banda Comunale partiranno i lavori per la realizzazione di alcuni alloggi sociali. La Banda Comunale deve trovare una nuova sede, e di questo si era a conoscenza già da circa due anni, se non di più. Come si ama fare spesso, la soluzione di un problema si cerca di posticiparla finché si può, tanto più se il problema è spinoso. Il tempo è scaduto e la ricerca di una nuova sede per la Banda Comunale è diventata una vera e propria emergenza. La Banda Comunale non ha mai avuto una sede propria, funzionale alle sue specifiche esigenze, rappresentativa del proprio valore e di ciò che significa per la Comunità di Lamporecchio. Ha avuto sempre sedi occasionali, a cui adattarsi al meglio, figlie dell’emergenza che ciclicamente si ripresenta. Anche questa volta si va ripercorrendo la vecchia strada: la ricerca affannosa di una soluzione tampone; che auspichiamo, comunque, sia trovata celermente. Chiediamo all’Amministrazione comunale ed ai nostri concittadini se non sia giunta l’ora di pensare ad un progetto a medio termine per dotare la Banda Comunale di una sede propria, stabile, calibrata sulle funzioni svolte e da svolgere per la crescita culturale delle future generazioni, in sintesi, su ciò che vogliamo rappresenti per noi cittadini di questo piccolo villaggio del versante occidentale del Montalbano. A questo riguardo, senza la presunzione di avere la ricetta giusta, ma solo per stimolo all’avvio di un franco dibattito, vorremmo indicare tre possibili luoghi dove insediare la Banda comunale, luoghi, seppur non esenti da varie problematiche e necessitanti di verifiche, quali: - il Teatro comunale, prevedendone un ampliamento sul retro, angolo sud ovest. Il Teatro per come è stato restaurato è uno spazio monofunzionale, conseguentemente, poco utilizzato, chiuso per la maggior parte dell’anno. La presenza della Banda comunale recupererebbe qualcosa di quell’uso variegato fattone all’origine dalla popolazione; - il parco “I Giardinetti”, prevedendo la realizzazione di un Auditorium sul limite nord est. Un piccolo Auditorium che possa aprirsi sul prato e trasferirvi la platea nei mesi estivi per l’allestimento di spettacoli musicali all’aperto, e non solo…cinema? Un piccolo Auditorium da vedere e visitare alla fine del percorso, la cui presenza migliorerebbe senz’altro l’attuale scarno rapporto tra la maggior parte dei cittadini ed il loro parco; 22 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 - l’ex Cinema Berni, da trasformare in una “Casa della musica/cultura”. LAMPORECCHIO Nel volume dell’ex cinema, oltre la Banda comunale, potrebbero trovare sede anche altre associazioni musicali e/o culturali presenti sul territorio; da “Casa della musica” a “Casa della Cultura”. Data l’ubicazione, il nuovo organismo edilizio potrebbe ben interagire con il Sistema scolastico, a tutto vantaggio di quest’ultimo e, conseguentemente, dei nostri ragazzi e ragazze. Due luoghi pubblici, uno privato, attualmente. Soggetti pubblici, devoti alla tutela dello splendore del nostro passato, e privati, devoti al profitto, sarebbero coinvolti. Non c’è da averne paura, occorre confidare nell’intelligenza, nella consapevolezza, di cui non siamo tanto privi come si tende a pensare. Esistono legittime forme di premialità (l’Amministrazione lo sa bene, vedi Regolamento Urbanistico adottato) per le quali anche l’apertura di un dialogo costruttivo con i Soggetti privati non dovrebbe essere preclusa. La realizzazione di una nuova sede ad hoc per la Banda Comunale ci pone il problema di come finanziarla, dei soldi che non ci sono. È vero, com’è vero che senza la convinzione che un obiettivo è giusto, senza la determinazione a raggiungerlo, e conseguente adeguata programmazione, i soldi necessari non si troveranno mai. Finanziamenti regionali, statali, europei e/o alienazioni di immobili pubblici dismessi, ultimamente sono le uniche fonti da cui attingere risorse economiche, ci dicono i nostri Amministratori. Dalla passata Amministrazione del Sindaco Giuseppe Chiaramonte abbiamo ereditato un buon bilancio economico e, forti di ciò, diciamo a tutti noi, proviamo a misurarci la “febbre d’amore”, «perché non pensare ad accedere al credito e ad una tassa di scopo?» P.S. La così detta tassa di scopo, più correttamente imposta di scopo comunale (ISCOP), è un tributo il cui gettito è destinato a finanziare opere pubbliche, eventi ad alto interesse turistico, mobilità urbana, asili, etc.. è stata introdotta dal governo Prodi con legge n. 296 del 2006 e può essere istituita dai Comuni per un massimo di dieci anni. Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 23 LAMPORECCHIO DON FRANCESCO PIERACCINI: Quasi 60 anni di sacerdozio di vita dedicata agli altri D di Monia Leone on Francesco Pieraccini, nato ad Agliana nel 1930 ha “cantato messa” il 29 giugno 1956 ordinato da Mons. Longo Dorni. Dopo sette mesi come cappellano a Ponte di Serravalle è diventato parroco per cinque anni a Pianosinatico/Rivoreta e il 24 settembre 1962 è arrivato a Mastromarco. Un faro illuminante e instancabile per 53 anni. Ha fatto crescere una comunità molte volte difficile negli anni incerti e tormentati del risveglio economico e sociale. Rispettoso delle istituzioni non è mai sceso a compromessi sulle idee, ha rinunciato spesso al consenso della gente per mantenere integra la sua visione. Il Priore, come tutti lo chiamavano, era uno di famiglia; un parroco presente, attento ai bisogni di tutti. Un vero esempio evangelico, sempre prodigo di consigli e di suggerimenti, ma anche di critiche costruttive anche se a volte taglienti. Collaborando con la zia Viola e soprattutto la sorella Maria, ha dato vita alla prima forma di asilo per i più piccoli nei locali della canonica. Si è dedicato quindi all’insegnamento religioso nella Scuola Media (come si diceva allora) di Lamporecchio. Senza mai un periodo di riposo, di svago, di meritate ferie, ha portato avanti la spiritualità del Paese. D’estate, quando tutti sono a riposo, accompagnava i disabili della fondazione MAIC al mare, alla Casa Estiva di Ronchi vicino Massa, che ha sempre continuato a sostenere economicamente. Alla fine degli anni settanta ha letteralmente costruito la Chiesa in Cerbaia, nonostante le tante difficoltà e resistenze. 24 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 Certamente tutti avremo un ricordo legato a lui, una visita, una carezza, un “pizzicotto” sulla guancia, uno “scappellotto”, una “brontolata” da raccontare. Io personalmente, ne ho davvero tante. Era un grande prete, un grande uomo per tutti noi, un “padre” che ha condotto la sua, la nostra, Parrocchia. Adesso non possiamo che sentirci smarriti, ma sono sicura che scrutando nel nostro cuore troveremo la forza di agganciarci all’esempio e alla memoria di chi, con umiltà e con amore, si è messo a disposizione di chiunque avesse bisogno. Un uomo resistente alle prove, alle malattie che l’hanno accompagnato nella sua vita, che nonostante tutto è andato avanti, seminando e raccogliendo. Nella sua comunità sono nati, infatti, più gruppi di preghiera, il gruppo giovanile de “I Giullari” a cui lui ha dedicato soprattutto i suoi ultimi anni, orgoglioso del gruppo di giovani che anima la Parrocchia. Uomo dai molteplici interessi oltre che uomo di Chiesa, si dedicava anche al ciclismo e al calcio. Ci ricordiamo tutti di quando suonava le campane a festa per le vittorie dei nostri compaesani sportivi. Predicare, pregare e confessare sono state le modalità per incontrarsi e relazionarsi con la gente, ma anche prendere parte alle gioie sportive e, non solo, della comunità: la grandezza del suo sacerdozio è tutta qui, gesti ripetuti umilmente ma con fedeltà, fino all’ultimo respiro, con la stessa dedizione di un padre con i propri figli. E noi così ci siamo sentiti ... figli numerosi e amorevoli di Don Francesco. LAMPORECCHIO LA PIZZERIA AMICI MIEI DI MASTROMARCO SI RINNOVA E PRENDE IL TRENO INSIEME A IACOPO MELIO D opo l’articolo di aprile, la Pizzeria Amici Miei ritorna su Orizzonti. Situata in zona Eurospin, dopo aver rinnovato gli interni del proprio locale, ha approntato importanti modifiche anche alla zona esterna, dando vita a un ambiente funzionale, amichevole e familiare. Il locale, ampio circa 110 metri quadrati, è sempre a disposizione dei clienti per qualsiasi occasione. Nei menu potrete scegliere fra antipasti, primi, pizze e focacce dolci o salate: il tutto prodotto con ingredienti di primissima qualità per garantire al cliente il miglior risultato. Le pizze e le focacce, anche da asporto, sono cotte in forno a legna e possono essere impastate persino con farina integrale, farina 1, farina di Kamut e farina al carbone vegetale. Pizze, primi piatti ed antipasti a volontà, senza contare le serate degli eventi: se volete passare una serata tra amici dovete per forza venire alla Pizzeria Amici Miei! Domenica 17 luglio alle ore 20.00 presso la pizzeria ci sarà la cena-spettacolo a buffet per festeggiare i due anni della onlus #vorreiprendereiltreno! Parte del ricavato verrà donato all’associazione di Iacopo Melio per le attività di promozione e di sensibilizzazione sul tema delle barriere architettoniche che sono, prima di tutto, barriere psicologiche e sociali. Lo spettacolo in piazza sarà offerto dai Duo Deno e da Robertino mentre l’ospite della serata sarà Lorenzo Baglioni, che tutti ricordiamo per il simpatico duetto-tormentone con Iacopo “Canto anch’io”, acchiappando migliaia di visualizzazioni. Un particolare ringraziamento va al Comune per l’aiuto dato e a tutti gli sponsor. Un grazie speciale ad Angiolino Campigli, presidente del circolo di Mastromarco. LAMPORECCHIO LA POSTA DI ORIZZONTI: Lamporecchio/Larciano 1) RICHIESTA AI COMUNI DI LAMPORECCHIO E LARCIANO “Viste le problematiche con alcune persone che non pagano l’affitto e soprattutto visto i tempi che ci vogliono per liberarsene, avendo purtroppo subito danni in prima persona, sono a chiedere ai due comuni che tutelino i cittadini corretti ed in regola creando un registro consultabile in comune presso l’ufficio anagrafe dove vengano trascritti i nomi di affittuari scorretti al fine di evitare altre situazioni incresciose. Grazie” - Lettera firmata 2) MARCIAPIEDI ... RISTRETTI! - Lamporecchio- “Vorrei segnalare la difficoltà di percorrere a piedi via Pier Paolo Pasolini, soprattutto con passeggini o sedie a rotelle. Il marciapiede che fiancheggia la Casa della Salute, già stretto di per sé, è in parte ingombrato dai rami delle piante che sono nelle fioriere. Sarebbe utile togliere le fioriere in questo punto, come già fatto in altri tratti di marciapiede nel centro del paese, o perlomeno potare frequentemente le piante. Grazie dell’attenzione.” - Michela Cammilli 3) OLIMPIADI E MINIOLIMPIADI - Lamporecchio “Il 21 maggio si sono svolte le miniolimpiadi organizzate dalla scuola dell’Infanzia di Mastromarco. Un evento, che diverte ed emoziona tutti, non soltanto i genitori dei piccoli atleti. Quest’anno ho accompagnato mio figlio (4 anni) alla manifestazione per vedere e sostenere i suoi amici e coetanei impegnati nelle gare. Durante i giochi i suoi occhi erano pieni di euforia ed entusiasmo e i miei, da genitore, lucidi di gioia. Gioia che è svanita via in un attimo, nell’istante in cui mi ha chiesto: “Babbo, ma io quando corro ???”. Non ho saputo rispondere a quella domanda e mi sono sentito ancora più frastornato quando alla fine delle gare, prima delle premiazioni, sul campo da gioco e stato introdotto uno striscione fatto dai bambini in cui erano raffigurati i cerchi olimpici e una scritta che inneggiava all’unione nello sport. Ho ripensato ai valori e alla simbologia delle Olimpiadi moderne. 1) promuovere la pace e la comprensione tra i popoli attraverso lo sport. “L’importante non è vincere, ma partecipare con spirito vincente”. 2) Il cerimoniale olimpico ha l’importante contenuto educativo nell’insegnamento del “fairplay” e nel senso della vita in comune. 3) I cinque cerchi intrecciati su sfondo bianco, il più noto simbolo olimpico, rappresentano, come recita la Carta Olimpica: “L’unione dei cinque continenti e l’incontro degli atleti di tutto il mondo ai Giochi Olimpici”. 4) L’opportunità per tutti gli appassionati (non solo i professionisti) di partecipare ai giochi. 5) È implicito nel trasporto della fiamma olimpica, l’internazionalismo dei Giochi, il trasporto della fiaccola passa per le mani di una moltitudine di persone di paesi, lingue, religioni e razze eterogenee, che uniscono i loro sforzi. L’amicizia, la lealtà, la solidarietà, l’impegno, il coraggio, il miglioramento di sé, la pace. Si tratta di ideali universali, validi per tutti. Lo Spirito Olimpico riassume in sé tutti questi concetti. Ed allora, non sarebbe bello nello Spirito Olimpico, unire tutte le Scuole dell’Infanzia del comune, (Borgano, Mastromarco, San Baronto), cosi da regalare (ai nostri bambini) e regalarci un appuntamento straordinario: LE MINI-OLIMPIADI DELLA SCUOLA DI LAMPORECCHIO - Giacomo Martini - 26 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 LAMPORECCHIO 8 MAGGIO 2016: UNA GIORNATA MEMORABILE! D omenica 8 Maggio gli “alunni” e le “alunne” (tranne qualche assente giustificato) della classe 3° C della Scuola Media Francesco Berni di Lamporecchio, si sono incontrati a pranzo, all’Agriturismo “La Carraia” di Valentina Bichi a Giugnano, con i loro Professori. Niente di particolare … tranne che gli alunni e le alunne sono nati nell’anno 1964! Dopo ben 38 anni ci siamo ritrovati con entusiasmo e abbiamo condiviso una splendida giornata di ricordi, scherzi ed emozioni, vissuti in quel bellissimo periodo di passaggio dall’infanzia all’adolescenza. 1978 Periodi di incertezze e timori, di sconvolgimenti fisici e “ormonali”, di paure e di timidezze, ma anche di spensieratezza ed euforia. Quello che ci ha accomunato, e che ci ha fatto tornare insieme per rivivere un po’ quell’età, è il ricordo e la forte impronta che ci hanno lasciato gli insegnanti che abbiamo avuto la fortuna di incontrare nel nostro percorso. La Prof.ssa Assunta Truffaldini, insegnante di Educazione Fisica delle “femmine”, giovanissima all’epoca, che non si è mai presentata come un’insegnante ma come un’amica saggia pronta a sostenerci nelle nostre richieste, mancanze o difficoltà. 1998 Il Prof. Aimone Bennati (che è arrivato da Città di Castello in provincia di Perugia ... tra andata e ritorno quasi 400 km, per trascorrere la giornata con noi!!!), insegnante di Scienze e della temutissima Matematica, altamente competente e professionale, serio e affidabile, ma anche disponibile e pronto allo scherzo e alla battuta in ogni momento. Il Prof. Roberto Arrighi, insegnante di Italiano, che ha rivoluzionato il nostro modo di concepire la scuola con i suoi metodi di educazione “alternativi” (indimenticabili le “flessioni” a terra per chi non aveva finito i compiti o era indisciplinato in classe…alcuni dei “maschi” si sono fatti dei bicipiti invidiabili!!!). Incredibile ma vero, con i suoi metodi ci ha fatto studiare più volentieri! 8 mag gio Questi signori insomma hanno lasciato un’impronta in2016 delebile nei nostri caratteri e nelle nostre personalità e ci hanno aiutato a crescere in una fase delicata della vita. Dopo tutti questi anni, dopo le esperienze che ognuno di noi ha vissuto e le diverse strade percorse, ci rende orgogliosi vedere come si ricordino di noi, nel bene e nel male, con i pregi e con i difetti che il tempo e l’età hanno forse solo un po’ attenuato. Ci piace quindi pensare che anche noi nel nostro piccolo, fra i tanti ragazzi e ragazze che hanno incontrato nella loro professione, abbiamo lasciato un segno nei loro cuori. Grazie Professori, alla prossima! Sonia Sensi Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 27 LAMPORECCHIO SULLE TRACCE DI UN’OPERA D’ARTE SMARRITA L Alla ricerca dei “fantolini” di San Baronto di Ivo Torrigiani e cronache antiche narrano che la fama dei mithier, direttrice del laboratorio degli racoli avvenuti grazie all’intercessione dei santi smalti di Limoges. Durante la conBaronto e Desiderio fu tale che prima le popolaversazione i due vennero a parlare di zioni vicine e poi quelle lontane fecero a gara a «...corSan Baronto – l’eremita da cui trae il rere qua ad invocare e venerare i sacri corpi dei santi nome la chiesa e la frazione del nostro comune, infatti ivi sepolti. Fin dalla Francia, dicon le cronache sarebapparteneva probabilmente a una nobile fabero venute qui […] turbe di pellegrini». miglia di Limoges - e dal colloquio scaturì Nei primi secoli le generose offerte, i lasciti una notizia davvero sorprendente: «M. me 1 resero questo monastero ricco e prospero. Gauthier - scrive Ferrali - era informata Attraverso le vicissitudini del tempo e della dell’esistenza d’un antico smalto di Limostoria, però, molti ornamenti e decorazioni ges a bassorilievo, raffigurante S. Baronto, andarono perduti. Fino ad alcuni decenni conservato al Museo Oberlin (Ohio), negli orsono di quest’antico splendore rimaneva Stati Uniti d’America»4. Immediatamente almeno una traccia. Si trattava, scriveva A. Ferrali pensò ai “Fantolini” scomparsi e Mazzanti di «...graziose, pregevoli, antichiese alla studiosa francese se era possibichissime figurine di bronzo, rilevate dalla le avere più ampie informazioni. parte anteriore e piane dalla parte per cui Poco tempo dopo Ferrali ricevette una leterano affisse [all’altare] con chiodi pure tera da M.me Gauthier, contenente un redi bronzo al gradino [un dossale di legno], soconto delle sue ricerche e una foto della alte una spanna (dicon le memorie). Oggi statua di San Baronto esposta nel museo anche questo pregevole resto di antichità è statunitense (Fig. 1). Secondo le notizie ri1 miseramente scomparso» . cevute dalla direttrice del Museo americaPrima di Mazzanti anche un incredulo e no, la statua proveniva, per quanto era dato sarcastico Renato Fucini aveva scritto sapere, dalla collezione del barone Arthur delle statuine: «...si dice che nella cripta Schickler de Pourtalès. La Gauthier, per esistessero dei bassorilievi e qualche staquesto, era entrata in contatto con la nipotuetta di metallo, opera, si dice del Cellite del barone, che, ricordandola nella casa ni. Questi oggetti preziosi vi rimasero fino del nonno, ne aveva confermata la proveFigura a smalto di San verso il 1877, ma poi si dice che siano stati nienza; la nipote rammentava inoltre che il Baronto, ora nel “Allen trafugati non si sa da chi. Si dice che al- Memorial nonno l’avrebbe acquistata presso un antiArt Museum” di cune statuette siano andate a cascare nella quario in un periodo tra il 1875 e il 1895, Oberlin - Ohio (U.S.A.) collezione Carrand e che ora si trovino nel durante il quale egli aveva soggiornato in Museo Nazionale di Firenze, ma non è vero Toscana. La Gauthier allegava alla foto una nulla»2. nota provvisoria, secondo la quale le dimensioni della figura (49 cm.) facevano pensare che si trattasse di un Orbene, se lo scetticismo di Fucini circa la reale esistenantependium o paliotto; la presenza, poi, sul suo frontale za delle statuine può essere facilmente fugato grazie alla di una figura di un santo, anziché di un apostolo, era la presenza negli archivi della Diocesi di antiche descrizioprova che l’altare a cui era destinato fosse dedicato a S. ni, quale ad esempio quella redatta dal Vescovo F. Ala3 Baronto stesso o comunque collocato in una chiesa dove manni in occasione della visita pastorale del 1750 , più le reliquie del santo erano particolarmente venerate. Percomplessa è la ricostruzione della loro sottrazione. La tanto la provenienza del manufatto dalla nostra Chiesa scomparsa, secondo la memoria degli anziani, risalirebera da prendere in grande considerazione. L’analisi dei be agli ultimi anni dell’Ottocento, Fucini indica come caratteri compositivi portava, poi, la studiosa a ritenere data del trafugamento il 1877 circa, ma, come vedremo, potrebbe essere anche più tarda. Il sacerdote di allora de1) A. Mazzanti, S. Baronto: antica chiesa abbaziale, nunciò la sparizione come furto, anche se la convinzione “Monitore Diocesano”, n. 3-10, 1920 popolare era che fosse stato proprio il prete a venderle a 2) R. Fucini, A San Baronto, in «Marzocco», 19, magun americano. gio 1902, p. 1 Di queste figure, che il popolo chiamava “Fantolini”, 3) Devo questa indicazione all’arch. Simone Martini. “Santini”o “Corpi Santi”, per alcuni decenni non si eb4) Sabatino Ferrali, La Badia di San Baronto sulle tracbero più notizie fino a quando nel 1963, durante un conce di un’opera d’arte smarrita, in AA.VV., Chiese Rovegno, Monsignor Sabatino Ferrali, per una fortuita maniche e moderne in Pistoia e Diocesi, Pistoia, 1964. coincidenza, incontrò la ricercatrice francese S. Gau- 28 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 LAMPORECCHIO che si trattasse di un’opera dei laboratori di Limoges del XIII secolo. 2 Nel luglio 1964, M.me Gauthier scrive nuovamente a Ferrali per informarlo che si è recata a visitare il museo di Oberlin così da poter studiare direttamente l’opera. Si tratta, chiarisce la studiosa, di uno smalto “champlevé”, simile a quelli di Limoges, ma probabilmente eseguito in laboratorio funzionante a Pistoia o comunque in Italia. Rispetto agli smalti di Limoges i caratteri iconografici originali sono: la croce nella mano destra, il camice al polso, le scollature drappeggiate, invece che plissettate, la dalmatica dritta, alcuni tratti del viso e la pettinatura. Dopo questa breve ricostruzione delle ricerche della Gauthier, credo sia lecito chiederci se lo smalto del museo statunitense sia davvero uno dei fantolini trafugati a San Baronto. A me pare che sia difficile negarlo vuoi per i caratteri conformi alle descrizioni antiche vuoi per la scritta S. Barontus (Fig. 2) incisa sull’aureola: la nostra chiesa, infatti, è l’unica al mondo dedicata a questo santo e in aggiunta ha, al suo interno, la sua tomba; è, pertanto, difficile pensare che il manufatto statunitense abbia una provenienza diversa; pertanto, anche se al momento non sappiamo nulla delle altre statuine, possiamo, però, credibilmente affermare che i “Fantolini”, di cui ci parlano le memorie, fossero degli smalti di Limoges in rame (e non in bronzo) del XIII secolo, provenienti o da un laboratorio francese – e portati fin qua, forse, da pellegrini francesi - oppure prodotti a Pistoia per richiamare l’origine limosina del santo. Ebbene, ma com’è giunta nell’Ohio? Lo storico dell’arte W.D. Wixom nel catalogo della mostra - Enamels of Limoges 1100-1350 - organizzata congiuntamente dal Museo del Louvre (23 ottobre 1995-22 gennaio 1996) e dal Metropolitan Museum of Art (5 marzo-16 giugno 1996), fornisce indizi utili, quali ad esempio i luoghi e le date delle mostre in cui il “Fantolino” è stato esposto. Nel 1900 la statuetta è a Parigi all’Esposizione retrospettiva dell’arte francese dalle origini al 1800, in occasione dell’Esposizione universale, nel 1913 è ancora a Parigi per la Mostra di oggetti d’arte del Medioevo e del rinascimento presso la prestigiosa galleria dell’antiquario J. Seligmann; nel 1940 la statuetta la troviamo a Boston all’interno della mostra Arts of the middle ages a loan exhibition. In questa circostanza i Scheda dell’opera a cura dell’ Allen Memorial curatori ci danno un’informazione per noi importante ossia che la mostra, in origine pensaArt Museum ta come una rassegna di opere statunitensi ed europee, per lo scoppio della guerra era stata Oberlin (Ohio) USA : Limoges Figure realizzata solo con materiale fornito da istituzioni e privati statunitensi. Ciò lascia intuire of St. Barontius che probabilmente il Fantolino fosse già in USA. È bensì certa la data di acquisto da parte ca. 1200 del museo: in una nota, infatti, Ch. Parhurst, direttore (1949-1962) dell’Allen Memorial Artist/Maker: French Museum di Oberlin, scrive che l’opera è stata acquistata dal museo nel 1946. Senza dilunGilded copper, enamel, and blue glass garsi ulteriormente il percorso della statua lo possiamo in sintesi così ricostruire: Height: 18 1/2 in. (47 cm) a) Tra il 1875-1895 viene trafugata a San Baronto e passa nella collezione del barone A. place of origin: Schickler (1828-1929), ricco banchiere franco-tedesco che è probabilmente l’americano, Europe, Italy R. T. Miller Jr. Fund, a cui secondo il popolo il prete aveva venduto i “fantolini”; b) Attorno al 1913 il nostro 1946.44 smalto è nelle mani dei fratelli Seligmann, ricchi mercanti antiquari con sedi a Parigi e New York; in seguito c) entra a far parte prima del fondo R. T. Miller Jr., ricco editore americano ed infine d) dal 1946 delle collezioni del museo di Oberlin. Per concludere una nota curiosa e un invito. In primo luogo è curioso notare come le dicerie popolari contenessero indicazioni rivelatesi poi paradossalmente veritiere: i si dice di Fucini portavano verso un francese (Carrand) e Schickler era veramente un francese, altre voci, invece, parlavano di una destinazione americana dei “Fantolini” e americano è stato effettivamente il destino di almeno di uno di questi. Infine un invito alle istituzioni competenti a riprendere quello che appare un sentiero interrotto, semmai stabilendo un rapporto diretto con il Museo Americano per avere altre notizie, utili forse anche a rintracciare gli altri fantolini. Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 29 LAMPORECCHIO GESTIONE DELLA MENSA SCOLASTICA DEI COMUNI DI S. MINIATO E DI QUARRATA Due esperienze che ci dimostrano che è possibile introdurre prodotti a km 0 e biologici S di Mara Fadanelli abato 28 maggio, presso il circolo ARCI Tamburini di Cerbaia (Lamporecchio), il Biodistretto del Montalbano, l’Associazione Culturale Orizzonti e il GaSpicchio, con il patrocinio del Comune di Lamporecchio hanno organizzato un incontro dal titolo “La mensa che fa la differenza” con la cittadinanza, per confrontarsi e riflettere su un tema così tanto importante com’è quello delle mense scolastiche. Hanno aperto e presidiato i lavori Mara Fadanelli, per l’Associazione Culturale Orizzonti, e Tiziana Fabiani in rappresentanza del GaSpicchio e del Biodistretto del Montalbano. (nella foto a pag. 31) Emanuela Bruno, assessore della Pubblica Istruzione del Comune di Lamporecchio, ha portato i saluti dell’Amministrazione e ha dichiarato, con soddisfazione, il raggiungimento dell’obiettivo, a gennaio 2016, della gestione diretta, da parte dell’amministrazione comunale, delle mense scolastiche. Fra gli ospiti si sono susseguiti, con il loro prezioso intervento, Chiara Rossi, assessore del Comune di San Miniato, Alessandro Landini Responsabile del Servizio Pubblica Istruzione del Comune di Quarrata e Alessandro Venturi responsabile del Centro di Educazione al Gusto di Prato, associazione di promozione sociale, accreditata dal MIUR per la formazione del personale della scuola. L’assessore Chiara Rossi ha iniziato la sua presentazione affermando che il Comune di San Miniato gestisce direttamente le mense scolastiche dal 2009/10. Dal Comune vengono servite 16 scuole d’infanzia e primarie, 8 servizi d’infanzia pubblici e privati e 3 servizi extrascolastici, per una media di 1.400 pasti giornalieri. La colazione viene garantita a tutti i bambini dal nido alla scuola dell’infanzia, anche a coloro che non aderiscono alla mensa. In organico hanno 10 cuoche. Nella logica del miglioramento continuo l’amministrazione ha deciso di aderire alla certificazione di qualità ISO 22000, uno standard volontario per la certificazione di sistemi 30 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 di gestione della sicurezza alimentare. Chiara Rossi ha affermato, con orgoglio, che è la prima mensa in Italia che ha questa certificazione. Nel 2010 l’amministrazione ha adottato il progetto di qualificazione del servizio di refezione scolastica denominato “La qualità nel piatto” che ha come finalità quello di sensibilizzare e educare la comunità, in particolare i genitori, i bambini e le insegnanti, sull’importanza della qualità dei prodotti alimentari per la salute. Inoltre questo progetto ha come obiettivo quello di diffondere l’uso dei prodotti biologici, stagionali e locali valorizzando l’economicità locale, la cosiddetta filiera corta. I menu vengono decisi insieme all’ASL e da una nutrizionista per ottenere dei pasti bilanciati. Questo progetto prevede dei laboratori alimentari che coinvolgono le famiglie e ha visto la realizzazione di un ricettario secondo i principi del servizio di ristorazione scolastica (visibile sul sito del Comune). Altre azioni importanti adottate con questo progetto sono la pesatura e la valutazione degli avanzi al fine di ridurre lo spreco ed elaborare ipotesi per l’utilizzo dei pasti non sporzionati con la collaborazione con l’ASL. Subito dopo è intervenuto Alessandro Landini del Comune di Quarrata. Dai numeri che ha presentato subito si comprende la grandezza della loro realtà. Quarrata ha una popolazione di 26.190 abitanti. Il Comune ha 3 nidi d’infanzia comunali, 5 nidi privati autorizzati e accreditati, 7 scuole dell’infanzia statali, 2 scuole dell’infanzia paritarie, 6 scuole primarie, 2 scuole secondarie di primo grado, 1 scuola secondaria di secondo grado, per un totale di circa 3000 bambini/ studenti. Al giorno vengono erogati, mediamente 1242 pasti (fra cui ci sono 16-17 diete speciali) e la colazione viene garantita a tutti i bambini. In ogni scuola ci sono dei punti cottura. Nell’anno scolastico 2005/06 a Quarrata c’è stata una forte volontà politica di investire sulla salute dei bambi- LAMPORECCHIO ni, attraverso la gestione diretta delle mense. Sono state fatte delle scelte importanti per garantire la qualità dei pasti: tutta la frutta, le verdure e gli ortaggi freschi sono biologici, tutti i prodotti caseari sono certificati DOP, il prosciutto crudo è certificato Toscano DOP (a chilometri zero) e il prosciutto cotto è italiano certificato Alta Qualità. La pasta alimentare è biologica di produzione toscana, la carne è certificata di produzione italiana. Tutte le preparazioni vengono cucinate con olio extravergine d’oliva biologico italiano o toscano. Mensilmente viene preparato un menu “Chilometro Toscano” e un menu “Tutto biologico”, per acquistare questi prodotti il Comune ha fatto degli accordi con la Coldiretti di Pistoia e il “GAS La Gramigna”. I Comuni hanno la possibilità di avere delle forniture al di fuori dell’appalto. Per avere un’idea, nell’anno scolastico 2014/15, su circa 230.000 pasti, 31.000 avevano queste caratteristiche. Per facilitare la fornitura da parte dei produttori, è stato preparato un “menù su 180 giorni” che varia secondo la stagionalità dei prodotti. La variabilità del menu viene garantita anche ai bambini che hanno le diete speciali. “Un altro punto di forza per la riuscita del progetto - ha affermato Landini- è la commissione mensa. I genitori sanno che possono andare in mensa quando e quanto vogliono. In un anno abbiamo avuto 54 visite. Se i genitori toccano con mano la qualità del servizio, diventano loro stessi i primi sostenitori”. È stato fatto poi un investimento sugli spazi, affinché fossero accoglienti, sono stati tinteggiati, arredati, areati e insonorizzati. Il Comune inoltre fa il monitoraggio sugli avanzi, per ridurre gli sprechi, (per dimostrare quali cibi i bambini mangiano meno, al di là delle indicazioni regionali) fa delle indagine periodiche ai genitori per valutare il grado di soddisfazione del servizio e valuta, con delle schede specifiche, la qualità dei prodotti/pasti. “Periodicamente facciamo degli incontri educativi agli insegnanti e ai genitori – ha affermato Landini- organizzando anche delle giornate nelle fattorie, per far vedere da vicino i prodotti che i bambini mangiano a tavola”. L’ultimo contributo è stato quello di Alessandro Venturi, responsabile del Centro di Educazione al Gusto di Prato. Alessandro Venturi ha dichiarato che ci sono nuove linee guida sull’alimentazione scaturite dall’EXPO di Milano e che ci saranno dei contributi per favorire la formazione e l’educazione nelle scuole. “La nostra esperienza di formazione e ricerca nelle scuole ci dice che il gradimento dei prodotti locali nelle mense scolastiche da parte degli studenti, non è all’altezza delle aspettative. I motivi di questo dato sono molteplici. Uno dei principali è che dobbiamo sempre accompagnare l’introduzione di questi prodotti con percorsi di educazione sensoriale e di cultura alimentare. In presenza di nuovi sapori, odori e colori, dobbiamo sviluppare le nostre capacità sensoriali, per superare le diffidenze e i sospetti legati alle novità. Non c’è un limite di età per fare questi percorsi didattici; prima si inizia e migliori sono i risultati. Da non sottovalutare poi il punto di vista dei ragazzi, chiedendo anche il loro parere molte volte si trovano le soluzioni. La dieta mediterranea è diventata patrimonio dell’umanità (UNESCO), la Toscana è la regione italiana con il più alto numero di prodotti tipici. Dobbiamo recuperare questi valori perchè l’Italia, rincorrendo i “fast-food”, è uno dei paesi europei con il tasso maggiore di obesità. La nostra salute dipende anche da quello che mangiamo”. Concludendo possiamo affermare che certe scelte, come per tutte le cose, dipendono dalla cultura delle persone e dalla volontà politica. Entrambi le amministrazioni presenti, hanno dichiarato che i costi della mensa non sono diminuiti con la gestione diretta, ma per non aumentare il costo a carico della famiglie, e volendo garantire la qualità del servizio, il 60% dei costi sono a carico del Comune. L’evento è stato molto interessante e apprezzato dai presenti con i quali è nato un interessante dibattito. L’unico rammarico di coloro che l’hanno organizzato è che c’erano poche famiglie e nessun rappresentante del mondo scolastico. La speranza è, visto la presenza e l’interesse dell’assessore Emanuela Bruno, che questo sia un primo passo per avviare questo percorso anche nella realtà di Lamporecchio. Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 31 PARLIAMO DI... UNA SOLUZIONE INNOVATIVA IN GRADO DI RISOLVERE DEFINITIVAMENTE OGNI PROBLEMATICA INERENTE LE COPERTURE S iamo di fronte ad una situazione tipica nella quale rientrano buona parte dei capannoni industriali realizzati con travi ad Y nel corso degli anni 80 e, quindi, la necessità di sostituire le coperture in cemento amianto, di migliorare la capacità isolante del tetto, di adeguare la struttura alle recenti normative antisismiche e garantire una perfetta impermeabilità della copertura anche a fronte delle repentine piogge (cospicue precipitazioni in tempi brevi, bombe d’acqua) che, oramai, sono diventate una norma. Oltre alle necessità descritte, uno dei fattori fondamentali per un intervento di questo genere é la possibilità di operare in maniera sicura ed efficiente, senza interrompere le attività produttive e sostituire gli elementi della copertura senza lasciare a “tetto aperto” i reparti. L’intervento è stato realizzato grazie ad una innovativa soluzione “prefabbricata” della Ditta Sabatini di Cerreto Guidi (FI) ed al suo prodotto COPRIMAX, una lastra brevettata, prefabbricata in vetroresina, coibentata in funzione dei requisiti termici necessari per l’ottenimento della detrazione fiscale del 65%, impermeabilizzata con il manto Polyglass in TPO MAPEPLAN T Af 15. Mapeplan T Af è un manto impermeabile, sintetico, in poliolefina flessibile TPO/FPO, prodotto mediante un processo di multi-extrusion coating, con materie prime di alta qualità, armato con velo di vetro, accoppiato sulla superficie inferiore a feltro non tessuto in poliestere del peso di 300 g/m2. Mapeplan T Af è conforme alla norma EN 13956. Le lastre COPRIMAX sono dotate di tubolari metallici passanti e fissati nella parte centrale della trave come previsto dai regolamenti antisismici e come richiesto dal Genio Civile con detrazione fiscale del 65%. Gli accessori della linea MAPEPLAN hanno permesso di creare dei supporti ben sigillati per il successivo montaggio dei pannelli fotovoltaici senza perforazione delle lastre e delle travi. Sospensione definitiva del deterioramento delle travi ed eliminazione del ponte termico 32 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 PARLIAMO DI... La copertura infine viene saldata al fine di ottenere un risultato completamente stagno “soluzione acqua all’esterno”. Il tetto si presenta così come un’unica superficie continua, di colorazione “smart white” in grado di riflettere i raggi UV e di abbassare il calore all’interno dei locali di oltre il 45%. Questa caratteristica, abbinata al nuovo potere isolante della copertura, senza ponti termici, ha portato un risparmio di circa il 70% dei costi necessari per il riscaldamento dei locali. La superficie interna della lastra di colore bianco porta una notevole luminosità, permettendo così la riduzione dei costi di illuminazione dei locali. Alla struttura, come alla copertura, sono state apportate migliorie in termini di fissaggi meccanici e riduzione del 60% del peso in modo da adeguare l’edificio ai nuovi regolamenti antisismici. UNA SOLUZIONE INNOVATIVA PER L’INCOLLAGGIO DI MEMBRANE SINTETICHE SOUDAL, in collaborazione con la Ditta Sabatini, sta lanciando sul mercato questa nuova tecnologia innocua per l’ambiente e per l’applicatore, in grado di ridurre notevolmente i tempi di lavorazione ideale per l’incollaggio di membrane in: TPO, PVC, EVA, EPDM su qualsiasi superficie e supporto. Prodotti utilizzati: SOUDATHERM ROOF 360m – MAPEPAL TAF 15 Per ulteriori approfondimenti vi invitiamo a consultare il sito www.coprimax.com esplicativo di tutte le fasi lavorative. Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 33 LAMPORECCHIO I RE PER UNA SERA - di Mario Favilla l 20 maggio scorso Fabrizio Monti, da molti cononia pura, felicità integra e radiosa. Non sciuto come tabaccaio o podista, si è presentato ai sapevamo di essere re. Non avevamo concittadini, presso l’Hotel Antico Masetto, in veste ancora capito molte cose. O forse avedi poeta. vamo capito tutto e poi, a poco a poco, Nel corso della serata, patrocinata dal Comune e promosabbiamo cominciato a disimpararlo. Tu sa dall’Associazione Culturale Orizzonti, rappresentata però, caro Fabrizio, sei tornato ad esseda Michela Del Negro, stupenda guida anche nelle rere re, almeno per una sera. Circondato da gioni della poesia, è stata infatti presentata la sua antolotanti amici, amato da una famiglia stupenda. È questa la gia poetica “Confusi pensieri senza pretese”, cui l’attore tua poesia più bella. Roberto Spinelli ha prestato voce ed emozione. SempliN.d.R. L’autore Fabrizio Monti ringrazia tutte le persone e amici, che in queste ci pensieri, riflessioni, piccole foto in bianco e nero, se settimane gli hanno fatto complimenti e apprezzamenti sul lavoro da lui svolto. legate all’infanzia, o variamente colorate se frutto di più recente ispirazione. È stata una festa, per il clima di simpatia e affetto che si respirava, favorito dall’estrema modestia ed auto-ironia del poeta, che è però riuscito, con quella sua aria disarmante, a dar vita a un vero e proprio “lavoro di equipe” che gli ha permesso di fare delle sue poesie uno strumento di condivisione. Nel corso di una lunga serie di “giovedì sera” Fabrizio Monti, il suo ex-professore Ivo Torrigiani e l’assessore alla cultura Monica Cetraro selezionano, tagliano e cuciono, riordinano, confezionano al meglio quei “confusi pensieri” ricchi di genuina ispirazione, mentre la disegnatrice Monica Magnanelli trasforma in immagini le suggestioni poetiche. Un lavoro di equipe di sorprendente efficacia! Le poesie che mi sono piaciute di più parlano di un’infanzia di piena ed inconsapevole felicità. Anch’io, da bambino, come sicuramente molti di Fabrizio Monti e Michela Del Negro mostrano il documento con il quale la Fondazione Meyer ringrazia per l’offerta voi, ho vissuto quell’impagabile sensazione: armo- ricevuta di euro 740,00 per sostegno all’attività sanitaria AVIS LAMPORECCHIO: premiati i migliori temi per la III edizione del concorso letterario “Giulietta Ferrero” S abato 28 Maggio, alle ore 10.00, presso il teatro Comunale di Lamporecchio, c’è stata la premiazione della terza edizione del “Concorso Letterario Ferrero Giulietta”. Un’iniziativa organizzata per ricordare la giovane ex Presidente della locale Comunale Avis. Il titolo del tema del concorso era “Il sangue si dona non si versa”. All’interessante iniziativa, promossa dalla sezione Avis di Lamporecchio, sono stati coinvolti gli studenti delle 3° Medie dell’Istituto “F. Berni” di Lamporecchio e dell’Istituto Comprensivo “W. Iozzelli” di Monsummano Terme. Gli studenti hanno risposto positivamente con le elaborazioni di interessanti e profondi temi. Sono stati premiati tutti gli studenti con un diploma di partecipazione. Una giuria, appositamente costituitasi, ha valutato i lavori premiando quelli più interessanti. Sono risultati vincitori per l’istituto Francesco Berni di Lamporecchio Alice Peloni della 3ªA (foto 1) e T. Diletta Nardi, anche lei della 3ªA, dell’istituto “W. Iozzelli” di Monsummano. Dalle mani del presidente Avis Giancarlo Palamidessi hanno ricevuto una targa ricordo, un diploma e un premio di 100.00 euro. Un contributo di € 100.00 è stato riconosciuto anche agli istituti scolastici dei vincitori. Sono risultati meritevoli di segnalazione anche i temi di Tommaso Ginanni 3ª B, Giulio Antelletti 3ª B, Giulia Tripaldi 3ª C, Sara Gori 3ª C delle scuole medie di Lamporecchio (nella foto 2 insieme al Presidente Avis Giancarlo Palamidessi e la vice preside della scuola di Lamporecchio Monia Leone) e Lorenzo Convalle, Giorgia Del Bino, entrambi della 3ª B del “W. Iozzelli” di Monsummano. Il presidente della comunale Avis, Palamidessi Giancarlo, ringrazia della collaborazione ricevuta gli Istituti scolastici, l’ass. culturale Orizzonti, il Comune di Lamporecchio e la fondazione della BCC di Pistoia e Vignole per il contributo ricevuto. 34 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 1 2 LAMPORECCHIO Matteo Venturini, Anna Trassi, Carla Bollettini, Luca Gori ed Alessandro Secchioni, rispondono all’articolo pubblicato da Orizzonti il mese scorso dal PD di Lamporecchio, tramite il segretario comunale Simone Innocenti C rettifica e modifica nonostante i tempi di stampa lo perinque dirigenti e componenti dell’assemblea comettessero. Venendo ai contenuti del comunicato stampa munale del Partito Democratico di Lamporecdissentiamo e ci dissociamo dalle considerazioni in mechio che sono Anna Trassi, Luca Gori, Matteo rito alla descrizione di un partito orVenturini, Carla Bollettini e Alesmai privo d’identità e ridotto in pratisandro Secchioni, hanno inviato e ca ad un semplice comitato elettorale firmato un documento politico, che permanente. Più che ricercare nelle prende una posizione di dissenso in coscienze dei dirigenti le motivazioriferimento al comunicato stampa ni di tutto ciò, crediamo che queste del Partito Democratico di Lampovadano ricercate nella gestione del recchio, pubblicato il mese scorso partito stesso che a tutti i livelli semin forma integrale dalla nostra ribra aver smarrito la strada maestra: vista e ancor precedentemente in quella della discussione, coinvolgiforma sintetica su La Nazione e Il mento e partecipazione. Tirreno. Ci preme inoltre significare come “Ci rende l’obbligo di intervenire Due dei firmatari del sia gravemente riduttivo e svilente, al fine di fare chiarezza sia per il documento, da sinistra in considerazione del buon operato metodo adottato dal Segretario SiMatteo Venturini e Luca Gori fin qui svolto dall’Amministrazione mone Innocenti sia per i contenuti comunale, valutare la paziente dispoespressi. nibilità e l’attenzione ai rapporti che distinguono l’opeNon ci risulta, infatti, che il comunicato stampa sia mai rato dell’attuale Amministrazione” in un rapporto di stato discusso nell’Assemblea dell’Unione Comunale del causa-effetto con l’incremento degli iscritti al PD. Tutto PD di Lamporecchio e quindi tantomeno votato e conciò dimostra - concludono i cinque firmatari - soltanto la diviso all’unanimità; addirittura la cosa era stata già reprensibilità di una gestione politica fondata sull’imfatta presente al Segretario Innocenti e al neo eletto sepressione personale e personalistica che finisce poi per gretario provinciale Trallori in occasione della sua paroffuscare quelli che sono i principi e gli scopi del Partito tecipazione all’assemblea del 18 Maggio scorso. Fatto Democratico”. grave quindi non aver recepito nemmeno la richiesta di Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 35 LAMPORECCHIO FRATE FRANCESCO D’ASSISI A PORCIANO D a cura di Marco Giunti ame e messeri, madonne e cavalieri, uomini e Questo fa si che gli altri abitatori, donne, anche di malaffare, bestie e bestiole, ani- dello Monte Albano chiamino voi, mali e insetti, e tutte le creature del celeste cre- certamente solo per ischerzo, scherato venite a trovare meco, nella bella e ridente no o burla Porcaioli, Porcai, e pur Porciano, dove mi son fermato per dare un po’ di riposo anco Porconi anziché Porcianesi e ristoro, a me e a tutti i miei fraticelli stanchi del lungo come si deve. camminar, senza soste, girando lo paese Italico tutto in Così, all’uopo di evitar contrasti, lungo e in largo, per portare a voi tutti la nostra buona e spiacevoli contese che potrebbero, anco degenerare in novella. scontri di campanile, fratello Domenico vorrebbe proporPer un po’, come detto, tra voi fermerommi o popolo vi, un referendum popolare per scegliere un nuovo, più porcianese perché il vostro è un bel paesello, e anche se appropriato nome, per questo bel posto. piccolo e montano racchiude in sé, tutto lo bello, e anche Mi son permesso, perciò, di indicare a voi popolani tutti l’assai brutto del nostro creato. una rosa, tra cui scegliere, la nuova nomenclatura paesaViddi, infatti, pria di giunger qui, arrampicandomi su per na. i boschi creature di ogni specie, misura, taglia e natura, Dopo lunga riflessione, digiuno, preghiera e ripensamenanimale e non che li popolano giocondi, e contenti di es- to ho ristretto la scelta ai tre nomi, che più sembrommi ser qui ben accolti e da tutti protetti, rispettati, amati, e appropriati Cavalcone, perché trovasi alla sommità dello talvolta anco da voi nutriti. monte. Vistabella, poiché da esso si gode uno bellissimo Dallo brutto, ma simpatico cinghiale, al canterino frin- panorama. Infine Lampone, perché i suoi boschi sono ricguello alla veloce e furba lepre, e poi serpi ed insetti di chi di questo frutto. ogni genere anche se la creatura, mia preferita, è senz’al- Ora, che siamo tutti qui riuniti, vi invito per alzata di mano tro lo selvatico lupo da tutti temuto e scansato, poiché a scegliere, lo vostro nome preferito, nella terzina da me la leggenda lo vuole cattivo ma che io so mansueto, se proposta. pigliato per lo suo giusto verso. Ogniun può dir la sua, ma niun però favella, anzi pian Infatti, ben più di una volta, ebbi modo di parlare all’ami- piano tutti si alzano, e se ne vanno, criticando e bestemco lupo e sempre mi è parso, che lui intendesse, ogni mia miando e questo, assai più di una pugnalata, mi ferisce et parola e gesto e volesse meco dialogare, come ogni altra offende facendomi intendere, che lo cambio di nome, non creatura umana. vi aggrada. Per tutte queste splendide creature, li monti, i mari, l’uni- Men vò, assai impermalito, e lascio a voi, orgogliosi Porverso tutto e per ultimo l’umano homo, da Te creato, an- cianesi l’onore e l’onere, di finire quel che coi miei fratelche se imperfetto a Tua immagine, e a Tuo rischio e peri- li, ho avviato sperando, che un dì, non abbiate a pentirvi, colo, laudato sii mio Signore. assai amaramente di non aver, questo povero frate, seguito Detto tutto ciò, e avendovi forse tediato, con le mie pre- et ascoltato accettando la nomea, nuova e gioconda, che al diche venendo allo sodo, chiederei a voi bel popolo por- vostro borgo avea trovato. cianese che sò generoso, altruista, e pronto a dare aiuto al prossimo vorrei, dicevo, chiedervi aiuto materiale, morale et solidale per costruire quassù una piccola chiesetta, o Santuario affinché possiate riunirvici tutti, in preghiera e meditazione datosi che manca alla comunità, che pure trovasi in logo si bello uno posto, anco piccolo, per laudare in pace, lo nostro Signore. Perciò chiedo alle famiglie, più ricche, abbienti, e possidenti di allargare i cordoni della borsa, e aiutare noi, poveri fraticelli che teniamo assai volontà, spirito e forza, ma neanche un baiocco. La nostra questua è stata assai lunga, e faticosa pure ma alla fine, è stato raggiunto, lo nostro meritevole scopo così ora, daremo avvio alla costruzione della Pieve che anche se piccola e modesta, permetterà al popolo tutto di riunirsi, e ritrovarsi, felice e laudante in preghiera. Frate Domenico ha avuto un’altra idea, riguardo al vostro borgo mutare cioè, lo nome dello stesso, poiché esso deriva senz’altro da fratello porco, apprez- Nella foto San Francesco d’Assisi, insieme ad un “lupo locale”, mentre ammira la Chiesa di Porciano. zato si per le sue carni, e salumi ma non benvoluto, Secondo la nostra storia fù da lui costruita durante amato, e come si deve rispettato. un suo pellegrinaggio nel nostro territorio. 36 - Orizzonti - n. 86 - Giugno - 2016 LAMPORECCHIO ILVO BARONTI Al fianco di Gino Bartali in un ciclismo da leggenda Termina questo mese la presentazione dei personaggi ai quali l’Amministrazione Comunale di Lamporecchio, lo scorso 20 febbraio presso il Teatro Comunale, ha dedicato quattro nuove vie. Stavolta tocca ad Ilvo (detto Ivo) Baronti, campione di ciclismo, storico gregario di Gino Bartali. Orizzonti ha già dedicato un ampio spazio ad Ivo Baronti con un articolo di Stefano Ferrali pubblicato nel n. 6 della nostra rivista (Aprile 2009) che vi invitiamo a leggere, cercandolo sul nostro sito internet www.associazioneculturaleorizzonti.com. In questo numero tracceremo un breve estratto della bella presentazione fatta da Valerio Vescovi durante la cerimonia. I lvo Baronti nacque a Lamporecchio il 12 agosto del 1921, si distinse tra i dilettanti dove, tra l’altro, partecipò a due edizioni del Campionato del Mondo. Passò professionista nel 1950, nel 1952 venne ingaggiato per correre il Giro d’Italia a fianco di uno dei più grandi campioni della storia: Gino Bartali! Ivo Baronti è ricordato nel mondo del ciclismo come il suo più fedele La targa della via di compagno di squadra, Gino si fidava di lui intitolata ad occhi chiusi perché Ivo era una persona Mastromarco, ad Ilvo Baronti leale, una persona schietta ... se aveva un problema te lo diceva in faccia, Gino Bartali lo stimava molto anche per questo! Ivo Baronti era amatissimo a Mastromarco, ma non solo. Tutti gli volevano bene, tutti lo cercavano ... in un mondo difficile, in un’Italia uscita dalla guerra con le ossa rotte, lui era un esempio perché “ce l’aveva fatta” e non solo per se stesso! Le sue vittorie, infatti, erano le vittorie di tutti, come ha sottolineato Valerio Vescovi durante la cerimonia. Anche un prosciutto vinto in un traguardo volante era la scusa per stare insieme con gli amici e far festa ... e la gente ne aveva tanto bisogno! Ivo Baronti era un personaggio sanguigno e simpaticissimo, di seguito il ricordo che Valerio Vescovi (foto a lato) scrisse in sua memoria dopo la sua scomparsa, avvenuta nel marzo del 2008. Ilvo Baronti, giovanissimo da dilettante Chi era Ivo? Prima di ogni altra cosa era un amico. Un amico di tutti gli sportivi e in particolare di quelli delle nostre zone. Tutti lo ricordano per le sue battute scherzose, che in certi casi potevano sembrare inopportune per alcuni, ma questo faceva parte del suo modo vero e spontaneo di essere, e anche per questo è amato da tutti i suoi sportivi. L’amico, Ivo corridore, lo ricordo per i racconti che mio padre mi ha fatto di lui, un ciclismo radicalmente diverso da quello di oggi, dove essere ciclista o sportivo avevano una simbiosi quasi naturale, tanta fatica, tanta miseria e a volte anche fame. Ivo nell’arco della sua carriera è stato un eccellente corridore, da dilettante anche partecipando anche tre volte ai campionati mondiali, senza contare le molteplici vittorie; passato professionista ha gareggiato per alcuni anni indossando la maglia della squadra del campionissimo Gino Bartali, contribuendo anche lui a rendere più bella quella mitica sfida con Coppi. - Valerio Vescovi Ciao Ivo, ti vogliamo bene. Ilvo Baronti insieme al grandissimo Gino Bartali Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 37 LAMPORECCHIO Notizie dall’Istituto Comprensivo di Lamporecchio: Grande successo per la Scuola Media “F. Berni” di Lamporecchio. a cura della prof.ssa Angela Vescovi G rande successo quest’anno per la scuola media “F. Berni” di Lamporecchio alla sedicesima edizione dell’Ex-Tempore di poesia, concorso che si è svolto a Monsummano Terme, organizzato dalla locale scuola media “A. Caponnetto”. Giovedì 13 maggio undici alunni della nostra scuola delle classi seconde e terze, insieme ad altri novanta ragazzi provenienti dalle scuole medie della Provincia di Pistoia, hanno partecipato al concorso che consisteva nel produrre una poesia su un tema consegnato la mattina stessa. L’argomento non era facile: “Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessun altro. Qual è il tuo lato oscuro?”. I ragazzi avevano quattro ore a disposizione interrotte da una breve merenda che qualcuno non ha voluto consumare per non perdere l’ispirazione poetica. Ebbene, il 3 giugno, nello splendido scenario della villa Renatico-Martini a Monsummano, si è tenuta la premiazione che, con nostra grande sorpresa, ha visto premiate due nostre alunne, Alice Peloni della classe terza A, che come l’anno precedente, ha conquistato il quarto posto, e Giulia Tripaldi della classe terza C, che ha guadagnato il primo posto trionfando su cento concorrenti. Le ragazze hanno ricevuto gli applausi e le congratulazioni del pubblico intervenuto numeroso alla manifestazione e naturalmente i complimenti dei loro compagni, degli insegnanti e della Dirigente, ai quali hanno mostrato orgogliose il diploma di poeta e i premi ricevuti. Brave ragazze, continuate così! (Primo premio alla 16ª edizione dell’Ex-Tempore 2016) (Quarto premio alla 16ª edizione dell’Ex-Tempore 2016) IL MURO Lotto per abbattere quel muro alto dentro me, ma il mio esercito è debole, ogni mio guerriero è ferito. Oltre regna la paura, la paura di fallire, di naufragare . Nessuno sa cosa provo davanti alla sconfitta. Indosso la mia maschera sul viso e penso “Va tutto bene”; un semplice sorriso e giorno dopo giorno cresce il mio guerriero. Giulia Tripaldi IL VELIERO Il nostro veliero di luce può trovare la giusta rotta solo in un mare di errori. Alice Peloni Nella foto a lato da sinistra: Giulia Tripaldi e Alice Peloni 38 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 G Un nuovo Tavolo didattico all’Istituto Comprensivo di Lamporecchio razie ad un contributo economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, rappresentata nell’occasione da Antonella Giovannetti, è stata inaugurato il nuovo tavolo interattivo, (una lavagna interattiva orizzontale) installato all’interno dei locali della scuola elementare. Alla cerimonia erano presenti la Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo, Rossella Quirini (nella foto mentre taglia il nastro), l’assessore alla scuola Emanuela Bruno, la rappresentante della Fondazione della Banca, le maestre e diversi alunni. Nel bando “A passo coi tempi” si è acquistato inoltre due computer e due videoproiettori. Strumenti che vanno ad arricchire l’offerta didattica della scuola. LAMPORECCHIO Un innovativo laboratorio di danza creativa D ue mesi di laboratorio di danza creativa, condotto dall’esperta Barbara Turchi, hanno permesso ai ragazzi, che frequentano le quarte elementari, di realizzare uno spettacolo, al quale hanno assistito con interesse i genitori. Un laboratorio di danza creativa, con metodo Maria Fux che ha coinvolto i bambini che hanno imparato a coniugare armonia e ritmo (nella foto a lato). Un laboratorio che sicuramente verrà ripetuto anche prossima stagione. “La scuola a teatro si fa bella...” - di Sabrina Bizzarri M ercoledì 1 giugno, gli alunni delle classi 1a, 1b e 1c della scuola media “F. Berni” di Lamporecchio, hanno messo in scena, al Teatro Comunale, lo spettacolo teatrale “Ulisse siamo noi”, diretti con grande competenza da Adelaide Faccenda e con la collaborazione degli insegnanti Silvia Gori, Stefano Cecchi e Simona Gronchi, che durante l’anno scolastico hanno ideato e scritto una simpatica ed attuale rivisitazione del famoso poema omerico. Il laboratorio teatrale è uno degli “strumenti” in cui Adelaide Faccenda e tutta la scuola credono fortemente. Uno strumento con il quale i ragazzi hanno la possibilità di imparare a socializzare tra loro e abbattere la timidezza, confrontandosi nello stesso tempo con i grandi problemi dell’attualità mondiale. Gli alunni hanno risposto alla grande, mettendo in scena tanta bravura, entusiasmo e spontaneità. La naturalezza e l’allegria portata in scena dai ragazzi è stato il più bel regalo per loro stessi, per Adelaide, gli insegnanti e per i compagni e le famiglie che hanno asdi ro sistito allo spettacolo. al Teat zzi e insegnanti lo Nella foto raga rante lo spettaco Lamporecchio du rgioli © Bo no ria So di Foto Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 39 LAMPORECCHIO DUE INIZIATIVE DELL’ASSOCIAZIONE “IL RIFUGIO” D ue sono le iniziative promosse dall’associazione Il Rifugio, guidata con passione da Luana Ferradini, che si sono svolte negli ultimi due mesi: la cena che si è svolta al Ristorante Il Mestolo e la passeggiata, che è partita dal lago della piscina fino all’agriturismo Le Baccane. Durante la cena sono stati raccolti dei fondi per l’attività dell’associazione. Nell’occasione si ringrazia il gestore del locale Paolo e tutto lo staff per l’ospitalità data. La passeggiata, che si è svolta il 15 maggio, ha visto la partecipazione di tanta gente, nonostante le brutte condizioni climatiche presenti. Una passeggiata con gli animali che si è conclusa, coma da tradizione da Angela Salvucci, che ha offerto una gustosa apericena. L’associazione il Rifugio, attraverso le parole della presidente Luana Ferradini desidera ringraziate tutte le ditte che hanno contribuito alla realizzazione delle due iniziative. Sono: Ristorante Antico Masetto, In Vino Veritas, Il Canniccio, Il Mestolo, La Paneria, Perla del Bosco, Bomboniere Venturini, Pizzeria La Pergola, Ristorante Centocampi, Pizzeria Alex, Venturini Bibite. Foto 1: da sinistra Iacopo Tonarelli, Angela Salvucci, Luana Ferradini ed Enrico Toni. Foto 2: Foto di gruppo all’inizio della passeggiata. 40 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 1 2 LAMPORECCHIO LA TROTTOLA SI PRESENTA Ricordiamo che le iscrizioni sono sempre aperte I Scritto dalle educatrici e dalla coordinatrice pedagogica Pittalis l Nido dell’Infanzia “La Trottola”, nel Comune di Lamporecchio, accoglie bambini di età compresa tra i 6 a 36 mesi. Si colloca nel quadro di un sistema educativo complesso ed articolato offrendo una risposta qualificata alla domanda sociale di servizi educativi capaci di tutelare i bisogni di bambini molto piccoli; garantisce inoltre la continuità educativa con la famiglia e il territorio di appartenenza. Nel 2005 un gruppo di educatrici esperte, particolarmente attente ai bisogni della primissima infanzia, progetta il Nido “La Trottola” individuando attività finalizzate alla valorizzazione dei bambini e alla cura delle loro personalità; fondamentale risultò il sostegno del Comune di Lamporecchio e, infatti, grazie alla storica amministrazione comunale di quel periodo, il nido divenne accreditato e convenzionato. Le educatrici Stefania, Beatrice, Shakira, Eleonora, Eva e Chiara, fanno, con il coordinamento di una figura specialistica esperta di processi di sviluppo della primissima infanzia, periodiche azioni di progettazione e programmazione finalizzate alla ricerca condivisa di soluzioni ai problemi organizzativi, educativi o connessi ad aspetti specifici che possono emergere nelle singole situazioni dei bambini frequentanti. L’ambiente è articolato e differenziato in due sezioni e in spazi (anche condivisibili) ben connotati sia all’interno che all’esterno della struttura, in modo che le loro funzioni siano comprensibili e condivisibili agli occhi del bambino. Dispone di un piccolo ma curato spazio esterno, di un ampio salone per l’accoglienza, di un bagno, dove ogni bambino ha un cassetto personale e dove i più grandi possono facilmente sviluppare una certa autonomia, un refettorio ed una cucina interna dove la cuoca Antonella segue un menù specifico e certificato dagli organi competenti con possibilità di diete specifiche (per celiaci, per intolleranti ecc..), un dormitorio ben curato con lettini sia bassi che a sponde alte per i più piccoli. Gli spazi sono pensati per creare angoli d’interesse e ognuno di questi può offrire contesti diversificati: attività grafico-pittoriche, gioco simbolico e di imitazione, spazio per libri e drammatizzazioni, spazio psicomotricità, costruzioni, puzzle di legno e attività di piccolo gruppo; c’è un angolo morbido o della psicomotricità, con cuscini, pannelli tattili di stoffa, cestini con bambole ed oggetti per la percezione tattile e visiva; c’è l’angolo della cucina, con piccoli arredi, sedie, tavolini, oggetti specifici che rievocano l’ambiente familiare della cucina di casa propria e stimolano una forma importante del gioco simbolico e di socializzazione; c’è l’angolo del trucco e del travestimento, organizzato sia per giochi di finzione (con stoffe, materiali di recupero, cappelli, vestiti e scarpe anche da adulti, borse etc.), sia per animazione di burattini e pupazzi in un semplice teatrino; l’angolo delle costruzioni, con giochi di composizione, scomposizione e costruzione, semplici puzzle, incastri da poter utilizzare su tavolini bassi con piccole sedie a disposizione di un gruppo ristretto. La partecipazione delle famiglie nella realtà del Nido La Trottola è un ulteriore fattore di centralità pensato dalle educatrici di questa struttura educativa; di fondamentale valore è pensare a una stretta collaborazione con i genitori del bambino, come pure una condivisione delle pratiche educative che debbono essere coerenti tra l’asilo nido e la famiglia. Vengono realizzati oltre a colloqui individuali e riunioni per discutere i progetti educativi anche dei laboratori di Natale, laboratori teatrali, uscite esterne e gite. È in questa dimensione comunicativa che si può applicare realmente l’azione educativa, che oltre ad essere flessibile e dinamica non può avvenire se prima non si è strutturato un terreno fertile (comunicativo e interattivo) su cui condurre ipotesi di intervento educativo. Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 41 LAMPORECCHIO RIFLESSIONI DI UN VECCHIO COMUNISTA di Ivo Sensi I l 25 aprile scorso ho assistito ad un fatto molto 600, 700 €/mese, mentre c’è chi ne prende 5.000, 10.000, grave: sottovalutare un grande principio di libertà e 30.000 e anche più senza considerare i vitalizi. Un Paese democrazia, come quello di votare (ad esempio, nel che, nonostante la crisi, va a fare la guerra nel Kosovo, in referendum delle Trivelle), e purtroppo anche da quelli Asia e nell’Africa, e a parte le distruzioni che si portano che invece ne dovrebbero essere i veri custodi: uomini in quei paesi, ma quanti miliardi ci costa! di Stato e di Governo. E poi ci si lamenta se arrivano barconi di disperati nelle Votare è uno dei principi fondamentali conquistato nostre coste, che fuggono dalla guerra e dalla morte. nella lotta di Liberazione contro il fascismo e il nazismo, È accettabile un Paese dove, se un cittadino ha bisogno con tanti sacrifici e morti. Questo nella gente crea di una TAC o di una risonanza sfiducia nelle Istituzioni; già oggi magnetica, la Pubblica Sanità te la sono i più quelli che non votano fa dopo 6 mesi o 1 anno, mentre se e questo è un grande pericolo per si paga te la fanno anche il giorno la Democrazia; questo vuol dire dopo? ritorno ai movimenti populisti e Ma è giusto che si importino tante fascisti, alla dittatura. derrate alimentari dall’estero, come Io ho sempre ritenuto che votare cereali, olio, carne, latte, frutta ecc. sia anche un dovere, è per questo quando abbiamo tante terre incolte, che ho sempre votato e votato perché le piccole e le medie aziende Comunista; e credo in assoluto di agricole abbandonano la terra per non essermi reso colpevole di avere non farci la fame. Vogliamo fare contribuito a questa situazione di alcuni esempi? crisi a cui ci hanno portato tutti i I baccelli vengono pagati all’agrigoverni che si sono succeduti in coltore 0,75€, mentre il consumaquesti ultimi 25 anni. tore li paga il 200% in più. Il latte Ma vi pare giusto che in un Paese bovino esce dalla stalla a 0,36 €/L, come il nostro, ci sia un 10% mentre finisce in tavola a 1,62 €/L, di ricconi che possiede più Ivo Sensi durante la rappresentazione +350%. I carciofi lasciano il camdella metà della ricchezza di teatrale “Quando Berlinguer venne po a 0,12 € cad., il consumatore li a Lamporecchio” andata in scena lo tutta la nazione, e che ancora, paga 0,47 €, +298%. Non parliamo scorso anno al Teatro comunale di nonostante la crisi, facciano i soldi poi dei cereali, quelli arrivano anLamporecchio Foto Luca Secchioni© a palate, evadano e portino soldi che a differenze in percentuali che nei cosiddetti “paradisi fiscali”? vanno sopra il 1000% ecc ecc. Mentre il resto vive nella paura, vivacchia o non arriva Ma vi pare giusto, come avrete visto gli spot alla tivù, a fine mese. Senza considerare i disoccupati, costretti a dove si dice “lo sport è di tutti”, perché sotto non chiedere l’elemosina o che si ammazzano perché non ci scrivono “di tutti, sì, ma quelli che se lo possono possono più portare un pezzo di pane ai propri figli. pagare”? Un Paese dove aumentano tasse e balzelli - sì, ma Sì, perché se uno ha passione per lo sport come (si fa per Renzi dice che ora, con la legge di stabilità, né regioni dire) il calcio, non solo deve pagare il canone RAI, (ora né comuni non possono più aumentare le tasse: ma con la trovata che lo fanno pagare sulla bolletta ENEL, le regioni e i comuni non le aumentano le tasse, le così se non si vuole rimanere al buio bisogna pagarlo per aumentano tutte quelle aziende a cui comuni e regioni forza); e poi se uno vuole vedere la partita di calcio alla hanno dato in appalto tutte quelle attività che erano di tivù deve pagare un altro canone, e che canone salato! loro competenza. Si dice che il nostro Paese abbia un grande debito Pensate gente, un Paese dove ci sono pensioni da 450, pubblico, e pertanto non si può spendere per migliorare 42 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 LAMPORECCHIO le condizioni delle fasce più deboli, però i miliardi per le armi, per fare un buco nella montagna di 40 km (TAV) e magari per il ponte sullo stretto ci sono, eccome! Gente, riflettete: tutte queste cose non si aggiustano non andando a votare! Sì, ma ci dicono: se si vota per quelli che non vanno al governo, è un voto perso. Sbagliato! Io, che sono vecchio, mi ricordo che quando in Parlamento c’era un bel gruppo di comunisti, anche se non erano al governo, si poteva andare in pensione con 35 anni di contributi versati e senza vincolo di lavoro di 65/70 anni. I giovani trovavano più facilmente lavoro, e quando lo trovavano erano garantiti da contratti nazionali, non come ora con il lavoro precario, dove i datori di lavoro possono assumerli per piccoli periodi e con paghe ridicole e poi licenziarli; tanto l’Articolo 18 non esiste più! Così fanno maggiori profitti che fanno con il rinnovo dei mezzi di produzione: dove gli ci voleva 50 operai per fare la stessa produzione, ora la fanno con 25 o poco più. Mi ricordo anche che se aumentava il costo della vita c’era la scala mobile e contemporaneamente aumentavano anche le pensioni e le buste-paga. Oggi, questi diritti non esistono più. Ecco perché bisogna votare e votare bene, come ci diceva un grande uomo, Berlinguer, e si mandi in Parlamento un bel gruppo di comunisti, che contrasti e sbugiardi tutte le malefatte che vogliono mettere in atto giorno dopo giorno; non come Grillo, che a parte il vai a fan culo, non si sa cosa vogliono fare. Bisogna ricreare nel Paese dignità, rispetto, giustizia per tutti, e accorciare le distanze fra ricchi e poveri. Certo, alcuni diranno subito che io sono un sognatore, ed io dico loro sarò anche un sognatore, ma questi che ci governano da 25 anni e più e che ci dicono ogni giorno che passa che c’è la ripresa, mi sembrano come quello che voleva prestare il barroccino ma ci aveva attaccato il cartello “si presta domani”! Credo sia l’ora di far vedere che noi Popolo non siamo ignoranti, e come ci diceva Berlinguer “cerchiamo di disperdere l’illusione di una nostra resa, omologazione, collisione o omertà verso i metodi di gestione dei poteri che hanno corroso le fondamenta della nostra Repubblica”. [...«La politica è una brutta cosa», «che me ne importa della politica»: quando sento fare questo discorso, mi viene sempre in mente quella vecchia storiellina, che qualcheduno di voi conoscerà, di quei due emigranti, due contadini, che traversavano l’oceano su un piroscafo traballante. Uno di questi contadini dormiva nella stiva e l’altro stava sul ponte e si accorgeva che c’era una gran burrasca con delle onde altissime e il piroscafo oscillava. E allora questo contadino impaurito domanda a un marinaio: «Ma … siamo in pericolo?», e questo dice: «Se continua questo mare, il bastimento tra mezz’ora affonda». Allora lui corre nella stiva a svegliare il compagno e dice: «Beppe, Beppe, Beppe, se continua questo mare, tra mezz’ora il bastimento affonda!». Quello dice: «Che me ne importa, non è mica mio!». Questo è l’indifferentismo alla politica...] Piero Calamandrei Discorso sulla Costituzione LA RINASCITA DEL PARTITO COMUNISTA N di Romano Frullini ei giorni 23,24 e 25 giugno, a San Lazzaro di Bologna è rinato il Partito Comunista Italiano e scusate se è poco! Sono già due anni che l’Associazione per la ricostruzione del Partito Comunista lavora su questo. Sono già due mesi che su “facebook” sono state rese note le 20 tesi, lo statuto ed il regolamento d’assemblea. Qui a Lamporecchio già oltre 30 cittadini hanno aderito ed ancora non ci siamo mossi a fare una campagna adeguata. Al momento che tutto questo sarà diventato realtà, nella campagna referendaria ci sarà un altro soggetto politico che farà senti1 re la propria voce. Io auspico che la voce dei comunisti sia rivolta essenzialmente alla parola d’ordine “onestà” politica, economica ed intellettuale dei candidati, che dovranno essere proposti ed eletti dai cittadini, non come vuole Renzi, proposti e fatti eleggere dai capipartito. Un’altra cosa molto importante su cui lottare è sulla “non eliminazione del Senato”, con un espediente sarà infatti solo sostituito, visto che dovrà essere nominato dalla Regioni. I senatori nominati non solo avranno l’immunità parlamentare ma anche i nostri soldi (anche sotto forma di rimborsi spese). Tutto questo secondo me è inaccettabile. 2 Nelle foto sopra: 1) il logo del nuovo Partito Comunista Italiano, come è stato definito a San Lazzaro di Bologna.Molto simile al simbolo del vecchio Pci, quello disegnato dal noto pittore Renato Guttuso nel 1953. 2) Romano Frullini in posa accanto alla sua auto ... non ci sono dubbi sulla sua fede politica!!! Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 43 LAMPORECCHIO A Porciano una mostra del fotografo UNICEF Giacomo Pirozzi D al 9 luglio 2016 alle 18.00 si apre a Porciano, nella saletta adiacente alla chiesa di San Giorgio, un’esposizione di fotografie del fotografo dell’UNICEF Giacomo Pirozzi. La collezione di immagini intitolata “Tutti i bambini hanno diritti” illustra alcuni dei diritti fondamentali dei bambini attraverso fotografie raccolte in giro per il mondo. La mostra è organizzata dalla Pro Loco di Porciano, con il patrocinio del Comune di Lamporecchio e in collaborazione con l’UNICEF, che quest’anno celebra 70 anni di attività. Nota Biografica: Giacomo Pirozzi, sociologo e fotogiornalista (nella foto a lato), vive a Porciano dal 2007 e ha collaborato con l’UNICEF per oltre 25 anni viaggiando in più di 140 paesi in tutto il mondo. Ha vissuto per oltre 20 anni all’estero, fra USA, Costa D’Avorio, Kenya e Sudafrica. Ora vive fra la Toscana e le Filippine. Numerose le sue pubblicazioni ed esposizioni in giro per il mondo. Orari di apertura della mostra: 15-16-17 luglio dalle 20 alle 22; 22-23-24 luglio dalle 20 alle 22; 2-3-4 settembre dalle 20 alle 22 Per aperture su richiesta e info: 333 6147324 - 0573 82212. 44 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 LARCIANO READYCENTER-STUDI MEDICI Un’opportunità per creare un centro polivalente per la cura della salute Q a cura di Lucia Salamone uesto mese per voi, lettori di Orizzonti, Readycenter “raccontato” dal dott. Federico Incerpi, fisioterapista, il quale lavora presso il nostro centro da un anno e riceve su appuntamento il mercoledì e sabato pomeriggio. Di cosa si occupa la sua professione? Il fisioterapista è un professionista della sanità laureato al corso triennale delle professioni sanitarie della facoltà di Medicina e Chirurgia. Io in particolare mi sono specializzato nel trattamento dei disturbi delle articolazioni, muscolari e nervosi, al fine di migliorare la funzione corporea e guarire le patologie di mia competenza. Con la prima visita valuto attentamente il paziente per comprendere la causa dei disturbi e diminuire i fattori che possono influenzarli negativamente. È mia prerogativa fornire al paziente informazioni per comprendere il proprio disturbo e consigli su ciò che va evitato o favorito nella vita quotidiana, il tutto con l’obiettivo di rendere la persona capace di autogestirsi nel tempo per mantenere i miglioramenti ottenuti con le terapie e prevenire recidive. È da un anno che svolge la sua professione a Readycenter, come si è trovato con gli ambienti messi a sua disposizione? Benissimo. Ho a disposizione una sala di 35 m² dove ho potuto allestire una piccola palestra per gestire facilmente sia pazienti non operati sia quelli che hanno subito un intervento chirurgico. Oltre la grandezza vorrei lodare anche la pulizia e l’arredamento dello studio e della reception capace di accogliere adeguatamente molti pazienti contemporaneamente. Readycenter è localizzato in centro a Larciano dietro al municipio, cosa ne pensa di questa ubicazione? È facilmente raggiungibile dalle persone con problemi motori? Il centro è situato nei pressi di molti parcheggi, anche gratuiti, è a 15 minuti da Montecatini Terme e a 25 minuti da Empoli e ciò mi permette tranquillamente di portarci anche pazienti del mio secondo studio a Pieve a Nievole. Riguardo all’accessibilità della struttura alle persone disabili, Readycenter ha un ampio ascensore capace di trasportare comodamente anche pazienti con sedia a rotelle. Come si muove Readycenter per andare incontro alle esigenze del professionista? Readycenter ha diverse e dinamiche offerte per una vasta gamma di professionisti. Attualmente svolgo la mia attività due volte a settimana ma è possibile affittare gli studi anche per più mezze giornate o ad ore, scegliendo la modalità più adatta alle proprie esigenze. Pensa quindi che Readycenter possa essere adatto a figure tipo neurologi, ortopedici o nutrizionisti ma anche a medici di base? Sicuramente. Sia a coloro che ricercano uno studio per prestazioni occasionali sia a chi desidera una location stabile. Io mi auguro che un giorno possa crearsi nel centro una rete di professionisti sanitari che interagisca efficacemente per creare un servizio completo per i pazienti e li possa aiutare a migliorare la propria salute. Il centro ha addirittura una sala conferenze adatta a riunioni, eventi formativi e pubblicitari con la possibilità di usare un videoproiettore. Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 45 LARCIANO GLI STUDENTI DEDICANO UN MOSAICO AD ANTONIO PAPPALARDO “Un uomo che ha amato la nostra scuola fino in fondo” di Bernard Dika “Questa opera è un ricordo, ma anche un monito a tutti sempre, per ringraziarlo per aver pensato i giovani, che vivono questo luogo, a prendere come a noi e alla sua scuola amandola fino esempio la figura di Antonio Pappalardo e i valori che all’ultimo giorno” esclama Francesco Monti, castelmartinese e Sindaco del ha incarnato: amicizia, solidarietà e impegno”. Così ricorda, con un po’ di emozione, Roberta Beneforti, Consiglio Comunale dei Ragazzi, Dirigente Scolastica delle Scuole di Larciano e già ricordando l’ultimo gesto di amore di Pappalardo alla sua Larciano donando Sindaco del Comune prima di Antonio Pappalardo. L’occasione è speciale: gli studenti della “Ferrucci” un’ingente somma di denaro alle Scuole comunali. A più di un anno di distanza dalla morte del giovane di Larciano festeggiano la fine dell’anno scolastico e all’interno di questa cornice hanno voluto collocare Sindaco, è stato presentato un grande e colorato mosaico l’inaugurazione dell’opera artistica dedicata all’ex in sua memoria collocato all’interno del giardino delle Scuole Elementari e Medie. Un mosaico dove è riportata Sindaco di Larciano. la parola “PARTECIPAZIONE” come “un’esortazione ai “Siamo stati proprio noi a voler ricordare la figura di Antonio tramite qualcosa che potesse rimanere per giovani, ma non solo, che ogni giorno vivono quel luogo a partecipare attivamente alla vita pubblica del proprio paese, a mettersi in gioco spendendosi nel sociale come ha fatto Antonio” dichiara la preside Roberta Beneforti. E anche il neo Sindaco Lisa Amidei, dichiarandosi felice che sia proprio questa la sua prima apparizione ufficiale, ricorda “un amico e un Politico con la P maiuscola che ha amato il proprio paese come non mai e anche se è scomparso continua a vivere, ancora oggi, nei nostri cuori”. Segue All’interno dell’opera sono collocati Nelle varie foto: la famiglia Pappalardo al completo, insieme al sindaco di Larciano Lisa Amidei, la dirigente scolastica Roberta Beneforti e tanta gente comune , durante l’inaugurazione 46 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 LARCIANO una scacchiera in formato gigante e delle caselle per giocare a “Campana” e “visto che dovevamo collocarci dei numeri il pensiero è andato immediatamente a Cinzia e ci abbiamo inserito il suo nome” dichiara l’artista Vanacore riferendosi a Cinzia Mori, indimenticabile docente di matematica dell’Istituto scomparsa prematuramente, suscitando la commozione di molti e la prof.ssa Serena Innocenti esclama felice “All’interno del mosaico dedicato a Pappalardo non poteva mancare Cinzia, due che la scuola l’hanno amata fino in fondo”. E così, ancora una volta, il tempo passa, ma gli uomini non dimenticano. A scoprire la targa sono stati il Sindaco dei ragazzi e Anna Pappalardo, mamma di Antonio accompagnata da tutta la famiglia. L’opera, ideata dal prof. Vanacore e costruita insieme agli studenti con l’aiuto di Y. Sokovi, A. Natali e I. Ursumanno, è stata finanziata dall’Istituto insieme al contributo del “Partito Democratico” di Larciano e delle ditte “Monti Lepanto”, “Keramos”, “Immobiliare Lampo” e “Vescovi s.r.l.”. UNA NUOVA AREA RELAX G per la Scuola Materna S. Caterina di Larciano razie all’importante contributo economico della Sezione Larciano di Federcaccia (N.d.R. vedere numero precedente di Orizzonti), la Scuola Materna S. Caterina ha una nuova area relax a misura di bambino composta da un divanetto morbido, da due pouf, da una libreria e da un piccolo tavolo. Così i bambini potranno trascorrere dei bei momenti giocando insieme, guardando le immagini e ascoltando la lettura dei loro libri preferiti. Alla realizzazione del nuovo spazio all’interno della struttura scolastica ha contribuito anche il “Fondo Cassa Genitori” tramite l’acquisto di due tappeti antiscivolo, dove i bambini potranno sedersi o sdraiarsi rilassandosi in totale sicurezza. Si ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile quest’iniziativa. I genitori, le insegnanti e la Cooperativa E-Ducere Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 47 LARCIANO 48 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 LARCIANO DON FRANCO MALUCCHI S Per oltre 50 anni Priore della Parrocchia di San Donnino a Castelmartini di Anna Pellegrini Quando i libri nella essanta anni fa, il giorno 17 del mese maggior parte delle nodi giugno don Franco Malucchi stre case non circolavaprendeva possesso della Parrocchia no c’era la sua biblioteca, a disposizione di di San Donnino in Castelmartini, piccolo tutti, ed io ne ho approfittato alla grande. paese agricolo, comprendente anche una parte del Padule di Fucecchio. Amava il teatro e così organizzava le nostre recite, fece il palcoscenico, si ocAveva 30 anni e una gran voglia di darsi cupava personalmente dei costumi, degli da fare per quella popolazione che gli era scenari che costruiva da solo o con l’aiuto stata affidata, coadiuvato dalla sua famidi qualcuno. Aveva tra i suoi parrocchiaglia che lo aveva seguito da San Miniato. ni alcuni che considerava amici fraterni, Fin da subito la casa canonica fu aperta a e con i quali talvolta discuteva animatatutti e le relazioni tra il Parroco e la sua mente, ma era sempre pronto ad andare a gente furono amichevoli, talvolta andacercarli, lui per primo, e non importava chi va nei campi per poter tranquillamente dei due avesse ragione, voleva ricostituire parlare con i suoi coetanei mentre staval’unione. no lavorando. Parlava dei suoi progetti, Aveva un modo speciale di avvicidi quello che avrebbe voluto fare, e narsi alla gente, silenzioso, bonario, ben presto dalle sue idee scaturivano sempre con semplicità e umiltà, i fatti concreti. Non voglio star qui mai mettendo in primo piano la sua ad enumerare quante cose ha fatto in persona. Soffriva la solitudine e mai tanti anni di ministero a Castelmartie poi mai avrebbe voluto restare solo, ni, perché ormai tutti sanno, ma vorcosì fino all’ultimo spicciolo delle rei sottolineare il modo di essere di sue forze ha continuato a restare atquesta persona, che al di là dei suoi taccato ai suoi impegni. umani limiti sapeva “farsi prossimo” per i suoi parrocchiani. Io penso che le sue buone opere, che sono state tante, lo abbiano preceRicordo che stava molto attento a duto e accompagnato nel regno dei noi bambini di allora per capire se Nelle due immagini sopra: cieli, e che le sue debolezze umane, ci fossero problemi nelle nostre faDon Franco Malucchi e la Chiesa miglie o se qualcosa ci turbava, e chi si di San Donnino a Castelmartini che come tutti aveva, siano state dimenFoto Claudio Tamburini© ticate, dato che noi crediamo che saremo trovava in difficoltà, sapeva che poteva giudicati sull’amore. andare a chiedere aiuto al Priore. Vorrei ringraziare, ancora una volta, il Signore per il Tante famiglie hanno avuto il pane pagato dal fornaio, grandissimo dono della missione di don Franco in mezzo viaggi per andare a visitare parenti all’ospedale, altre a noi per oltre 50 anni, e approfittare dell’occasione per aiuti diversi, perché lui non sapeva dire di no. dire anche un Grazie di vero cuore a quelle pochissime In tempi più recenti, sapevamo bene, che la sua generopersone che gli sono state accanto fino alla fine, sostisità veniva mal ripagata, e di questo ci permettevamo di tuendosi alla sua famiglia che ormai non esisteva più. rimproverarlo un po’. Lui abbassava la testa, sorrideva, Ora riposa nel nostro cimitero, nella sua amata Castelmugugnava sotto voce e ci diceva che non poteva fare martini, anzi, no, qualcuno dice di avere visto in sogno diversamente. gli Angeli portarlo via. A noi resta il ricordo, la gratitudiIl suo interesse più preciso erano i bambini, a loro pensane e un filo di nostalgia. va sempre, faceva il catechismo, li riuniva per farli giocare e con l’occasione insegnava. Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 49 LARCIANO L’AUTOMOBILE IN CALORIA L di Luigi Donati ’automobile, d’epoca e non, è stata la “Star” del mese di maggio per la Tenuta dei Giraldi di Ca- loria. Nel suo meraviglioso parco si sono alternate in tre diverse date le Fiat 500, le auto storiche e le Porsche d’epoca e moderne. Il suono dei loro motori è stato dunque il tema dominante che ha interrotto, ma con parsimonia, la quiete di questo luogo inserito piacevolmente fra gli ulivi di queste stupende colline. Per tre pomeriggi si sono visti oltre 150 esemplari di bellissime auto. Da tempo i titolari della Tenuta sognavano di realizzare un progetto che si rendesse piacevole e al tempo stesso interessante per gli ospiti ma ponendo attenzione a non turbare la serenità e tranquillità dell’ambiente e ci sono perfettamente riusciti grazie alla collaborazione di Carla Bruni, presidente del Club Cinquino Toscano, del Club Balestrero di Lucca per interessamento del suo presidente ingegner Cardini, coordinatore regionale auto d’epoca Italia e il Club Autocultura di Pistoia per le Porsche. Inutile dire l’entusiasmo per le simpatiche “Cinquecento”, l’interesse per una luccicante Rolls Royce (foto 1 n. 1) e una Lancia Integrale gialla, lo stupore per una Porsche 356 Speedster del 1956 e la presenza di alcuni dei fondatori del Club pistoiese fra i quali l’ex pilota Franco Breschi (foto n. 2) che è stato l’artefice principale dell’evento che ha concluso il trittico, ben coadiuvato dalla hostess Mirella Quarin. Autocultura è sorta nel 1995 da un’idea di Breschi in collaborazione con il dottor Andrea Giomi, primario in dermatologia all’ospedale di Pistoia, ora in pensione, al notaio Giulio Chiostrini, presenti all’evento, al dottor Emanuele 50 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 Marciano e all’americano Tony Metz all’epoca residente in Italia e appassionato di auto. Molto ammirata l’intrusa (si fa per dire) Giulietta Spider del 1959 appartenuta al leggendario campione di sci Zeno Colò e attualmente di proprietà di un noto professionista pistoiese. Franco Breschi, dicevamo, ex pilota di vetture sportive, ha partecipato a oltre 150 gare di velocità in montagna (cronoscalata) con le marche Abarth, AMS e Lucchini. Ha iniziato nel 1970 partecipando alla Coppa della Collina con Abarth Monomille e, dopo una pausa di quattro anni, è tornato a correre ottenendo 91 piazzamenti 1° di Classe, 18 vittorie assolute e vincendo il Campionato Italiano 1980 con la sua Lola T292 motorizzata Cosworth (foto n. 3) della quale è il proprietario. Attualmente Breschi gestisce un’officina di elettrauto e riparazione auto d’epoca, un’attività iniziata nel 1976 con una “De Tomaso Vallelunga”. A conclusione del raduno Porsche è stato premiato il titolare della Tenuta Massimo Giraldi con una Targa consegnatagli dall’ACI Storico di Pistoia. 2 3 LARCIANO LARCIANO UNA NUOVA SEDE PER LA PRO LOCO DI LARCIANO L di Massimo Mancini a Pro Loco di Larciano ha una nuova sede. Con l’inaugurazione avvenuta la mattina di sabato 29 maggio scorso, con il rituale taglio del nastro effettuato dal sindaco Lisa Amidei, l’associazione ha aperto le porte alla gente di Larciano. Si tratta di un importante traguardo raggiunto dalla Pro Loco. Una sede, dove si potranno tenere riunioni ed incontri. Un nuovo spazio a disposizione, dove si avrà la possibilità di ammirare i modellini in scala delle macchine di Leonardo Da Vinci (vedere foto a lato), realizzati dal presidente Andrea Neri e tutta l’attrezzatura, che negli anni è servita per organizzare le manifestazioni sul territorio. All’interno si possono vedere gli abiti utilizzati per la festa medievale e le bandiere per decorare lo stupendo borgo larcianese, oltre ai manifesti fotografici che ripercorrono la storia di Larciano e dell’associazione stessa. ARRIVEDERCI ... CARA NONNA VERA C di Rebecca Ferrali ara nonna Vera, il dolore e il vuoto, che la tua perdita ci ha lasciato, sono colmabili solo con l’amore che per anni ci hai dato. Guardando il tramonto alla sera ritrovo la bellezza del tuo sorriso che non ti ha mai abbandonato, nemmeno nel tuo momento più difficile. Ripagare tutte le cose che hai fatto per noi sarebbe impossibile, ma tutti noi ti abbiamo, e continueremo a farlo, amato immensamente. Non avremmo mai voluto dirti arrivederci un’ultima definitiva volta, ma la vita è un percorso che ha una fine. Impossibile immaginarsi un mondo senza di te, ma noi, con tutto l’amore che ci hai dato, viviamo per ricordarci tutti quello che hai fatto quando eri qui con noi, tutte le giornate che ci hai riempito, tutti i piatti buonissimi che ci hai cucinato, tutti i baci che amorevolmente ci hai dato. Quando ci rincontreremo so che sarai bella come quando eri qui e ci abbracceremo all’infinito. Ciao nonna Vera da tutti noi, la tua famiglia per sempre. Per Vera Leporatti 23 Dicembre 1925 / 29 Maggio 2016 52 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 Vera Leporatti VIOLA PER SEMPRE S di Franca Capecchi torie e racconti di vita di oltre cinquanta anni sono stati al centro dell’incontro avvenuto lunedì 6 giugno scorso al ristorante “4 Assi” di Stabbia. Erano tutti ex calciatori della Larcianese, categoria allievi dei lontani anni ‘60. Un appuntamento dedicato ai festeggiamenti del mister di allora, Giancarlo Innocenti (N.d.R. oggi noto conduttore sportivo di TV Pistoia Libera), che ben 23 ex giocatori, ora quasi tutti sulla soglia dei settanta anni, hanno voluto tributare al loro allenatore. Emozione, voglia di giocare, rispetto, si sono alternati negli animi degli ex viola, sorpresi di ritrovarsi come al bar dello sport. Un amarcord voluto e organizzato da Renzo Bartolini e Giuseppe Fagni, che con quella squadra scesero in campo nei lontani anni ‘60 nella categoria allievi. Ma nella memoria degli ex calciatori c’è stato anche altro. L’abbraccio dei compagni di gioco, per esempio, il calore degli amici ritrovati, la vicinanza con l’allenatore con il quale hanno diviso, appena diciottenni, gioie, entusiasmo e sconfitte. Non tutti sono stati riconosciuti dai compagni, capelli bianchi e la pinguedine non hanno fatto sconto a nessuno, a testimonianza degli anni trascorsi. “Il rapporto umano che ci legava in quegli anni - ha commentato un ex giocatore, ora nonno - ha rappresentato un passaggio importante dall’adolescenza alla maturità. In quelle stagioni abbiamo davvero fatto cose belle”. Alla festa erano presenti anche i dirigenti attuali della Larcianese, il presidente Giancarlo Carbone, il direttore generale Piero Beneforti. Il comune era rappresentato dall’assessore allo sport Sandro Beneforti. Ai giocatori viola anni 60, gli attuali dirigenti hanno donato una medaglia, in ricordo non soltanto della bella e sorprendente serata, ma anche di un passato glorioso che ha fatto di una modesta squadra di adolescenti di paese, una compagine fiera e appassionata capace di scendere in campo e di sfidare gli avversari più forti con lealtà e bel gioco accendendo nel frattempo il tifo genuino degli spettatori. L’incontro si è concluso con la consegna di una targa d’onore a Giancarlo Innocenti e la promessa di rivedersi. Hanno partecipato alla festa, oltre al mister, Anselmo Bartolini, Osvaldo Bartolini, Renzo Bartolini, Roberto Bini, Stelvio Ciattini, Giuseppe Fagni, Moreno Giannoni, Loriano Giuntoli, Remo Giuntoli, Roberto Giuntoli, Rossano Lassi, Antonio Luccioli, Roberto Lupi, Giovanni Munari, Roberto Nelli, Raffaello Niccolai, Roberto Slitti, Sabatino Stefanelli, Silvano Talini, Massimo Vai, Piero Zuccagni, Osvaldo Romani e Piero Bianchini. Nelle foto: 1) Giancarlo Innocenti riceve la targa sotto lo sguardo dei “suoi ragazzi”. 2) Foto di gruppo della bellissima serata passata al ristoranre “4 assi” di Stabbia. LARCIANO 1 2 3 4 3) Una prima formazione della Larcianese categoria allievi stagione 1962-63, da sinistra in piedi: Bartolini Renzo, Luccioli, Bartolini Osvaldo, Bartolini Anselmo, Giuntoli Piero, Talini. Da sinistra accosciati: Fagni, Zuccagni, Giuntoli Loriano, Slitti, Lassi. 4) Una seconda formazione della Larcianese categoria allievi stagione 1962-63, da sinistra in piedi: Nelli (portiere), Lupi, Fagni, Melani, Ciattini, Bartolini Anselmo, Zuccagni, l’allenatore Giancarlo Innocenti. Da sinistra accosciati: Bartolini Renzo, Vai Massimo, *non riconosciuto, Stefanelli. Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 53 SPORT, SALUTE & SOCIETÀ CAMPIONI DENTRO E FUORI DAL CAMPO Sport e volontariato per i ragazzi del Volley team “Amici di Cecina - I Piombi” G di Giovanni Santoro li “Amici di Cecina I Piombi”, giunti al loro nono anno di attività, durante quest’annata sportiva hanno affrontato il campionato “Misto Amatori” UISP girone di Firenze. È stata una nuova avventura, perché fino allo scorso anno hanno sempre partecipato al campionato misto AICS, quest’anno hanno terminato al quinto posto del girone A, con 12 vittorie e 6 sconfitte. Dopo la regular season hanno partecipato alla Coppa Italia UISP vincendo il proprio girone con 7 vittorie e 1 sconfitta conquistando questo ambito traguardo. Ma i giocatori di questa squadra, quasi totalmente autofinanziata, non sono solo campioni in campo ma anche fuori. Ben 6 giocatori sono donatori di sangue iscritti alla Sezione Avis di Larciano oltre ad un volontario della Società Soccorso Pubblico Larciano, anche gli altri sono quasi tutti impegnati negli oratori o nelle contrade del loro paese. È bello vedere che in un mondo volto all’individualismo e all’egoismo, ci siano dei “ragazzi” dai 18 ai 54 anni dediti ad uno sport di squadra e al volontariato con la V maiuscola. Orgogliosi di questo, la Sezione Avis di Larciano ha donato le borse alla squadra e la Società Soccorso Pubblico Larciano mette a disposizione i pulmini per le partite in trasferta. È per questo che i ragazzi ringraziano di cuore sia la Sezione Avis di Larciano che la Società Soccorso Pubblico Larciano per l’aiuto che danno alla squadra, il Circolo di Cecina che ci ospita tutte le sere dopo le partite casalinghe e i loro sostenitori, in particolar modo la nostra tifosa numero uno Azzurra Gagliardi. Arrivederci al prossimo anno per festeggiare il decennale della nostra fondazione. In piedi da sinistra: Valerio Sainati, Massimiliano Molini, Luca Giacomelli, Nico Fagni, Giovanni Santoro (Coach), Simone Ciacchini, Roberto Dolsi, Cristian Massaro. Inginocchiati da Sinistra: Morgana Lazzeretti, Emanuela Bruno (Capitano), Mattia Giampieri, Chiara Giovannini, Silvia Marino. Assenti dalla Foto: Marco Bicci, Luca Gorrese, Sara Pieri, Eleonora Cappelli, Nicola Grossi, Ludovica Guerra, Milo Bartolini. 54 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 SPORT, SALUTE & SOCIETÀ IL TRIONFO DI EMILIA MEACCI Al “Palaghiaccio” di Torino si è laureata campionessa italiana di ginnastica artistica, specialità volteggio cat. UISP E milia Meacci ha vinto il campionato italiano femminile senior di ginnastica artistica a volteggio, categoria UISP. La gara si è svolta a Torino e ha visto la partecipazione di tantissime atlete arrivate da tutta l’Italia. Un successo meritato, arrivato al termine di una prestazione difficile, entusiasmante e fortemente competitiva. Alla gara hanno assistito con trepidazione e alla fine esultato, con gioia ed orgoglio, i genitori Barbara e Antonio ed i nonni Silvana e Osvaldo Rinati. Emilia Meacci, diciassette anni, fa parte della squadra Bunny Club di Vinci. Le istruttrici sono Licia, Erika, Marina, Novella e Marina. Ha una grande passione per questo sport. Per raggiungere certi livelli occorre tanta preparazione fatta di costanti allenamenti e sacrificio. La neocampionessa italiana si allena per tre volte la settimana, con sedute che durano almeno due ore. Occorre avere una sincera passione per dedicare così tanto tempo a questo sport, perché Emilia è anche studente ed ha anche altri hobby. Emilia Meacci frequenta con ottimi risultati il Liceo linguistico a Empoli e, nonostante la giovane età, vanta già un discreto palmares di risultati importanti e prestigiosi. «Ho iniziato quest’attività all’età di 6 anni ed ora che ne 1 ho quasi 17 la mia passione non è cambiata. Come ogni attività sportiva - dice Emilia Meacci - richiede sforzi e sacrifici, ma ripaga con grandi soddisfazioni e gioie sia dentro che fuori dal campo gara. Non nego che a volte non ci siano “ansie da prestazione”: pianti, dispiaceri e obiettivi non raggiunti ... ma il mondo dello sport è anche questo ... gioie e dolori, pianti e sorrisi. Questo è stato veramente un anno perfetto, si è svolto e concluso in bellezza con grandi risultati raggiunti dalla mia società. Siamo un grande gruppo e anche se gareggiamo individualmente tifiamo l’una per l’altra come se fossimo una squadra. Vorrei ringraziare le mie insegnanti che giorno dopo giorno mi fanno “innamorare” sempre di più di questo sport. Ringrazio anche il mio gruppo di compagne perché sono state la mia forza, mi hanno aiutata nelle difficoltà, nei momenti più difficili e hanno festeggiato con me le mie vittorie. Per concludere ringrazio anche la mia famiglia che mi supporta, ma soprattutto, mi sopporta!». Nelle foto sotto: 1) Il podio di Torino con Emilia sul gradino più alto 2) Emilia Meacci mostra con orgoglio la medaglia d’oro appena conquistata 2 Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 55 SPORT, SALUTE & SOCIETÀ DICIANNOVESIMA EDIZIONE DELLE MINIOLIMPIADI N ei luoghi frequentati dai bambini, c’è sempre il sole che illumina i loro sorrisi. Così è stato, sabato 21 maggio al Campo Sportivo di Lamporecchio, dove si sono svolte le Miniolimpiadi di Atletica della Scuola dell’Infanzia di Mastromarco (foto 1). La manifestazione sportiva, ormai entrata a far parte degli eventi annuali del nostro paese, è una bellissima realtà, confermandosi un appuntamento molto amato dai bambini e dalle loro famiglie. Fin dalla prima edizione (1998), questa manifestazione è la conclusione del Progetto “Tutti insieme per lo Sport”, voluto fortemente dalle insegnanti per far si che i bambini si divertano praticando sport non agonistico, imparando a socializzare tra loro condividendo momenti gioiosi. Tutto questo già dalle uscite fatte al campo sportivo per le prove dei giochi: corsa veloce, corsa campestre, corsa ad ostacoli, lancio della palla e staffetta, gare immortalate dalla bravura degli scatti di “Foto Immagini”. Quest’anno, nel corso della manifestazione, ci sono stati due interventi molto apprezzati, sia dai bambini che dal pubblico sulle tribune: la musica dal vivo eseguita da alcuni componenti della Banda Comunale Giacomo Puccini di Lamporecchio: Alessandro Micheli, Ilaria Agresti, Alessandro Cinotti, Sandra Giannoni, Mirko Diolaiuti, Giammarco Alderotti e Renato Maccioni, (foto 2) i quali hanno eseguito, con molta bravura, l’inno di Mameli e molte altre musiche con le quali hanno accompagnato l’allegra matti- di Sabrina Bizzarri 56 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 nata. Poi c’è stata l’esibizione del cantante Ezio Accurso, il quale ha cantato la canzone “Donare è vivere”, inno di “Sport in musica”, che insieme ad “AIDO”, hanno contribuito a sensibilizzare la “cultura del donare”. Quest’anno la fiaccola 2 olimpica, è stata accesa da un tedoforo d’eccezione: Nicola Caccia (foto 3), ex calciatore professionista di Empoli, Piacenza, Napoli, Atalanta, Como e Genoa, attualmente vice-allenatore della Sampdoria, al fianco di Vincenzo Montella. Momento molto toccante emotivamente, nel quale i bambini hanno cantato insieme ad Ezio, riuscendo ad emozionare tutti i presenti. All’evento erano presenti in tribuna anche due delle insegnanti ora in pensione, che nel 1998 dettero vita alla manifestazione: Adelina Donnadio e Daniela Da Gragnano. 1 3 I bambini partecipanti sono stati 86. Gruppo di 3 anni: Anna Bernardi, Alexander Bottari, Jasmine Boulam, Diego Cappiello, Sofia Cozza, Matilde Libertino, Martina Libertino, Viola Magrini, William Paganelli, Emily Shmiara, Tommaso Cestari, Silvano Cocuzzi, Elektra Ghibea, Bianca Haka, Adele Morosi, Naomi Santini, Margherita Soldi, Gabriel Venuso, Matteo Xeka, Celeste Bruno, Thiago Ferretti, Mia Giampieri, Alessia Improta, Matteo Merluzzo, Giorgia Pardini, Lorenzo Pasquinucci, Noemi Tafa, Serena Bassetti, Thomas Ciani. SPORT, SALUTE & SOCIETÀ Gruppo di 4 anni: Lorenzo Bargi, Carlotta Benaglia, Alberto Bochicchio, Aurora Bolognesi, Viola Cantore, Aida Cecchi, Emily Cuevas, Camilla Francesconi, Omar Gaye, Nicole Guaggenti, Alessandra Kaja, Daria Lassi, Melissa Lencini, Safira Lupo, Ilaria Mariani, Lorenzo Ortigni, Glauco Romani, Chiara Ruggirello, Matteo Soldi, Chiara Torrigiani, Angela Trinci, Filippo Vescovi, Nicholas Vieru, Wendi Nikollai. 4 Gruppo di 5 anni: Alexandru Miruna, Federico Beconcini, Costanza Bettini, Christian Bindi, Mia Bruno, Iris Cappiello, Carlotta Carniani, Glauco Corbo, Suelle De Angelis, Emiliano Dika, Denis Gasparini, Dennis Girolami, Kujtim Haka, Tommaso Jim, Adriano Lini, Niccolò Manzi, Nilde Masi, Le insegnanti di Mastromarco insieme al sindaco di Lamporecchio Alessio Torrigiani e l’assessore allo sport Emanuela Bruno Pietro Mela, Edoardo Meozzi, Giulio Mitra, Irene Picchi, Martina Pistoni, Vittorio Pititto, Aurelio Ramello, Vanessa Salvadori, Greta Spagnolo, Andrea Storai, Elena Sofia Tarabusi, Gaia Tonini, Tommaso Torrigiani, Aurora Vaglini, Sophie Venuso, Leonardo Scalzo. 5 Le insegnanti: Elvira Carfora, Clara Muraca, Rita Lo Sardo, Antonella Cuomo, Ornella Mencarelli e Ilaria Pisaniello, ringraziano tutti gli organi che hanno collaborato al Progetto: l’Istituto Comprensivo, l’Amministrazione Comunale, la Lampo, la Croce Verde, le ditte Sensi Vini, Neri Sottoli, Ancillotti, palestra “Sport e Forma”, Marco Barghini e chiunque abbia collaborato per la buona riuscita della manifestazione (nelle foto 4-5-6-7). Le foto sono state gentilmente offerte da: Le insegnanti di Mastromarco insieme al “bomber” Nicola Caccia 6 Sindaco e assessore allo sport insieme ai gestori della palestra “Sport & Forma” 7 Sindaco e assessore allo sport insieme ai rappresentanti della Croce Verde Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 57 SPORT, SALUTE & SOCIETÀ VINCENZO NIBALI ed il Giro al tempo di A acebook di Fausto Malucchi vevo deciso che non sarei andato a vedere nep“Avviso importante per gli abitanti pure una tappa, con la scaramanzia non si può della zona Radda in Chianti - Greve in scherzare ed il Giro 2013, quello che Vincenzo Chianti: domani occhi aperti, sembra Nibali aveva dominato, lo avevo visto solo alla televiche le strade stiano per essere invase dai CanNibali (alsione. Mi costava stare a casa ma decisi di farlo. cuni sono già stati avvistati)”. Televisione, birra, panini Di rimando Vincenzo Nibali: e per sfogare gli istinti più “Contento di aver trovato un spinti: Facebook. grande pubblico oggi!!”. Sì, avevo proprio tutto! Il giorno di riposo è a pochi Vincere quando si è favorichilometri da casa e se si ti, quando sei il più forte e tratta di riposo e non di gara, quando tutti ma proprio tutti posso andare tranquillamenlo dicono è troppo difficile, te senza violare il proposito anzi diciamolo pure, è quasi iniziale. Ci incontriamo così impossibile. E allora, dopo le dopo cena a veglia nel pulprime tappe che avevano evilman Astana a parlare di cose denziato la forma strepitosa serie ma soprattutto di cazzadell’astro nascente Doumote. Il clima è sereno la squalin mi resi subito conto che dra, come si dice, c’è! ... ed Vincenzo Nibali festeggia con i suoi tifosi dovevo dare spazio alla mia Elena posta su Facebook: dopo il suo 2° trionfo al Giro d’Italia probabile origine napoletana, ti“Stasera ci divertiamo con il rando fuori non il solito cornetto Team Astana. Vincenzo, Scaro il ferro di cavallo bensì, visti i poni, Agnoli, Capecchi. Forza tempi, il computer. Ed ecco così Raga!” - con allegate foto. il 14 maggio il primo post: Il Giro entra nel vivo ed i favoriti “Doumolin ha detto che vinceentrano in scena. Tutti si aspettarà domani e forse il Giro. Sono no Vincenzo ma lui non carbura dello stesso avviso e credo che anzi sembra proprio in crisi. vincerà anche oggi. Per il Giro E scrive: “Esistono giornate i suoi maggiori rivali saranno belle e giornate nere. Oggi una senza dubbio Landa, Valverde, di quelle! Il sorriso resta semChavez, Zacharin, Henao e tra pre! Sono umano e non me ne gli italiani Pozzovivo e Ulisvergogno”. si. Tanti auguri di vittoria del Giro d’Italia 2016 a tutti loro”. Oramai la scontata vittoria sembra sfumata. La Maglia Rosa Brutta cosa fare gli auguri nello I CanNibali “on the road” 1 vola e gli avversari non sono da sport ma come diceva qualcuno meno. Ma io ricordavo Como, riche in tema di strategie la sapecordavo che in cima all’ultima salita gli avversari, dopo va lunga: “Il fine giustifica i mezzi”. averlo nuovamente ripreso tirarono un sospiro di solIl Giro intanto arrivava in Toscana ed i “CanNibali” non lievo, pregustando di poterlo così battere allo sprint ma potevano certo mancare all’appuntamento. Tende, camproprio durante quel respiro, in discesa non più in salita, per e rock’n’roll. Ed io su Facebook: Nibali attaccò di nuovo e trionfò. E ricordavo ancora che 58 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 SPORT, SALUTE & SOCIETÀ Nibali è lo squalo e che proprio uno squalo, portato dal cuoco in cucina per poterlo cuocere, si era avventato alla mano dello sciagurato tranciadola di netto. Vado al computer e scrivo “La catena è stata sistemata, alle gambe ci ha pensato Michele. Il cuore e la testa invece ci sono sempre stati. La bellezza dei grandi Giri è che alla fine vince sempre il migliore. Ci vediamo a Torino ragazzi. Tra una settimana!!”. Quando si risale la china, non lo si fa in una volta sola. All’inizio sono solo passettini, solo alla fine arrivano i balzi. Nessuno può prevedere il futuro ed il futuro può condizionare tutto ma non i veri sentimenti: “Domani riparte il Giro. Torneremo ad entusiasmarci ed a sognare. Grazie Amico, te lo diciamo ora che abbiamo il capo chino ma l’animo fiero, e che troviamo posto sopra al tuo carro, sempre traboccante di folla nei giorni della gloria”. Era il 23 di maggio e subito dopo cominciarono una serie di imprese, colpi di scena, intrighi che non credo appartengano ad una gara ciclistica, ma siano stati scritti da un grande autore ed interpretati da incredibili attori. Io in quel groviglio di emozioni ricordo solo il 27 maggio perché era il mio compleanno: “Sul San Baronto il cellulare funziona male e quindi dopo che nella piana avevo risposto ad almeno venti telefonate di auguri, sui primi tornanti della mitica salita non ho capito bene chi mi stava chiamando. Erano in quattro ed anche I CanNibali “on the road” 2 I CanNibali “on the road” 3 La bellissima scena in cui i genitori di Esteban Chaves si complimentano con Vincenzo Nibali, dopo l’impresa nella tappa “Guillestre-Sant’Anna di Vinadio”, che è valsa la 2ª vittoria al Giro d’Italia al campione nato a Messina, ma diventato grande a Mastromarco. Una grande lezione di sportività ... il “sogno” di Fausto Malucchi si avverato! loro stavano viaggiando. Il primo mi ha detto che era un massaggiatore, il secondo un preparatore, il terzo aveva un nome americano e l’ultimo ha detto di essere il vincitore, ma si capiva male e potrebbe anche aver detto che era un trattore. Chissà se era uno scherzo o se erano veramente amici. Di sicuro insieme agli altri componenti del loro team oggi hanno scritto una pagina importante nella storia del ciclismo e della nostra vita”. Mi dispiace amici di non poter concludere la storia di quel bellissimo Giro ma d’altra parte non sono un giornalista, un poeta o uno scrittore. Mi dispiace, mi dispiace tanto ... ma non me ne vogliate: “Con la stanchezza accumulata in settimana e la giornata afosa mi sono addormentato sul divano e ho fatto un sogno. Ho sognato che Nibali vinceva il Giro con un’impresa straordinaria sua, di Scarponi, Kanghert, Fulstang, Slongo, Pallini, Pizzorni e di tutti gli altri che gli sono stati vicino oggi ma anche nei giorni di burrasca. Ho sognato che i primi che si sono complimentati con lui e l’hanno abbracciato sono stati i genitori dello sconfitto. Ho sognato Chavez che dopo aver perso, invece di imprecare sorrideva e ci ricordava la bellezza della vita. Un intreccio di spettacolo, valori, emozioni. Un sogno fantastico che solo i grandi possono realizzare”. Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 59 SPORT, SALUTE & SOCIETÀ FEDERICO PACINI IS BACK! Un buon pareggio per l’atleta di Lamporecchio al suo rientro sul ring dopo un lungo periodo d’inattività di Stefano Ferrali o scorso 11 giugno a Matassino (FI), il tradizionale galà “Fight Night Valdarno” ha visto il ritorno sul ring di Federico Pacini. L’atleta di Lamporecchio, già campione europeo di “Muay Thai” o boxe tailandese, con i colori del Grifa Gym di Montecatini, ha combattuto contro Cristian Blauvelt di ben 11 anni più giovane di lui, ottenendo un buon pareggio. Federico era reduce da tre anni di quasi totale inattività sportiva a causa di un’operazione al ginocchio a cui si era dovuto sottoporre. Come ha detto il suo allenatore Alessandro Grifa “..un risultato positivissimo, dopo 3 anni di lontananza dal ring e dalla palestra, contro colui che secondo me è il futuro della muay thai italiana”. Federico “The punisher” ha voluto con tutte le sue forze questo rientro, troppo forte per lui è il richiamo del ring. Tutto questo nonostante non abbia certamente niente da dimostrare, avendo alle spalle un curriculum impressionante ... Campione italiano Muay thai Fikbms 63,5kg, campione europeo muay thai wpkc 63,5kg, vice campione intercontinentale k1 wako 62,2kg, vice campione mondiale it,s showtime, partecipante alla King Cup di Bangkok nel 2008, 3 volte vincitore delle Selezioni Oktagon di K1 (2011/2012/2013) vincitore di Oktagon 2012, vincitore di Thaiboxemania 2013. Gli abbiamo chiesto com’è andata ... ecco la sua risposta: “Dal punto di vista fisico sono molto soddisfatto, certamente dopo tre anni d’inattività non riuscivo a trovare le distanze ma nel complesso devo dire che è andata bene. Anche il mio allenatore era contento della prestazione. Colgo l’occasione per ringraziare gli amici che hanno fatto tanta strada per venire a sostenermi”. Già, erano veramente tantissimi i supporters di Federico presenti, durante tutta la serata nessun atleta, nemmeno quelli del posto, ha avuto così tanto tifo. Un atleta generoso, che non si è mai risparmiato nella sua carriera, amatissimo dai suoi fans e rispettato dagli avversari. Forza “Pacio” sii sempre te stesso e ... non smettere di farci sognare! L 18° TORNEO DEI RIONI LAMPORECCHIO Stadio “I GIARDINETTI” 23 Giugno - 29 Luglio 2016 GIRONE A Giovedì 23 Giugno CERBAIA-LEVANTE Mercoledì 29 Giugno MASTROMARCO P.A-CERBAIA Martedì 5 Luglio LEVANTE-MASTROMARCO P.A GIRONE B Lunedì 27 Giugno CENTRO-MONTALBANO Lunedì 4 Luglio TESI-CENTRO Venerdi 8 Luglio MONTALBANO-TESI Mercoledì 13 Luglio PLAYOFF 1 2°GIRONE A vs 3°GIRONE B Mercoledi 20 Luglio semifinale 1A vs VINCENTE PLAYOFF 1 Venerdì 15 Luglio PLAYOFF 2 2°GIRONE B vs 3°GIRONE A Venerdì 29 Luglio FINALE 60 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 Venerdi 22 Luglio semifinale 1B vs VINCENTE PLAYOFF 2 AGENDA E NOTIZIE BREVI L’AGENDA DI ORIZZONTI Grande festa per i 13 anni di Greta Alberti Giugno: mese di compleanni in casa Volpi! 14 giugno 2016 - Per i tuoi splendidi 13 anni, un caro augurio di gioia e felicità da mamma Veronica, babbo Alberto, la sorella Rebecca, il fratellino Pietro ed i nonni Mafalda e Carlo. Tanti auguri anche dalla nostra Redazione. Larciano - Giugno è un mese di festa in casa Volpi! Il giorno 3 Edoardo ha compiuto 17 anni, mentre il 4 Niccolò ha festeggiato il suo 20° compleanno! Auguri dal babbo, la mamma, la nonna e gli zii. Auguri anche da tutta la Redazione di Orizzonti. Un anniversario per Vincenza e Desiderio e un compleanno per Jacopo Lamporecchio - Il 3 giugno scorso Desiderio Desideri e Micheli Vincenza hanno festeggiato il loro 49° anniversario di matrimonio. Infiniti auguri da parte delle figlie Barbara e Alessandra, i generi Giacomo e Franco e i nipoti Jacopo e Leonardo ... siete per noi un esempio di amore che va altre i problemi e le difficoltà della vita ... vi vogliamo bene! Lamporecchio - Il 21 giugno scorso Jacopo Bovani ha festeggiato il suo 13° compleanno!! Tantissimi auguri da parte del babbo, la mamma e i nonni, che ti augurano un futuro pieno di felicità! A tutti i festeggiati giungano gli auguri della Redazione di Orizzonti. Il Compleanno di Viola Marietti! Cerbaia/Lamporecchio - Il 25 maggio scorso, grande festa per la piccola e dolce Viola Marietti, che ha compiuto 7 anni. Tantissimi auguri di buona vita, da parte di mamma Veronica, nonna Luisa, gli zii Luigi e Nasti. Tanti auguri anche da tutta la Redazione di Orizzonti. 50 anni! Auguri Campione! Lamporecchio - Antonio Fanelli, che vanta un’importante e prestigioso passato nel mondo del ciclismo, il giorno 29 maggio, ha festeggiato i 50 anni di età. In questo momento felice della vita, ad Antonio arrivano tanti auguri di buon compleanno da parte della moglie Silvia, il figlio Mirko, i genitori, i suoceri Faure e Laura, i parenti, gli amici e dalla Redazione di Orizzonti. Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 61 AGENDA E NOTIZIE BREVI Tanti Auguri ai fratellini Tommaso e Guido Ammannati Lamporecchio Il 12 giugno scorso Tommaso Ammannati ha compiuto 4 anni! Tanti Auguri da mamma Letizia, babbo Davide, il fratellino Guido e dalla nostra Redazione. Lamporecchio Il 12 maggio scorso Guido Ammannati ha festeggiato il suo primo compleanno! Tanti Auguri da mamma Letizia, babbo Davide, il fratellino Tommaso e dalla nostra Redazione. Barbara, Massimo e la piccola Marta ... una festa speciale! Cerbaia/Lamporecchio - Il 14 giugno, Massimo De Luca e Barbara Borgioli, hanno festeggiato insieme alla piccola Marta, il loro secondo anniversario di matrimonio. In quest’occasione, Barbara vuol fare loro una dedica: “Siete la mia sola ed unica ragione di vita... vi amo immensamente”. Barbara vuol ringraziare le sue care amiche: Laura Sanfratello, Caterina Dei, Veronica Giannelli, Sabrina Melani, Stefania Barigazzi, Romina Crini, Pamela Rizzotti e Rita Flori. Un ringraziamento a Marianna Ricci per aver trasformato il mio sogno in realtà. Tanti Auguri anche da tutta la nostra Redazione. Il 6° compleanno di Vittoria Vezzosi! Il 22 Maggio Vittoria è stata festeggiata dai genitori Pamela e Marco da zie e zii, dai cugini Lorenzo e Giacomo, il nonno e le nonne tutte. Il primo senza il suo adorato compagno di giochi RiP Giovanni (Alino). Orizzonti desidera fare gli auguri alla piccola Vittoria e allo stesso tempo invia le più sentite condoglianze alla famiglia Vezzosi per la scomparsa del caro Giovanni.(foto a lato) Benvenuto Paolo nel “Club dei cinquantenni”! Lamporecchio - Il 14 giugno scorso Paolo Nucci ha compiuto 50 anni!! Caro Paolo, sei un professionista esemplare e un amico per tutti noi, tutta la Redazione di Orizzonti approfitta dell’occasione per farti i migliori auguri per i tuoi “secondi 25 anni”! Nella foto accanto Paolo Nucci insieme alla moglie Katiuscia e la figlia Francesca 62 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016 Maurizio Bianco ... 50 anni alla grande! Larciano - Grande festa per Maurizio Bianco che il 30 maggio scorso ha compiuto 50 anni. Tantissimi auguri da Cinzia, Irene, parenti ed amici. Tanti Auguri anche dalla Redazione di Orizzonti. Massimo & Mara 25 anni insieme! Lamporecchio Festeggiamenti “d’argento” in casa Mancini/Fadanelli! Il 15 giugno scorso, Massimo (direttore del mensile Orizzonti) e sua moglie Mara, hanno festeggiato 25 anni di matrimonio. Auguri molto speciali dai figli Francesco e Damiano, dai parenti e dai tanti amici. Un augurio con tutto il cuore, da parte di tutta la Redazione di Orizzonti. La Cresima di Aurora Cosci Larciano - Il 4 giugno scorso, per Aurora Cosci è stato un giorno speciale. Ha ricevuto il Sacramento della Santa Cresima. Tanti auguri da babbo Alessio, mamma Elena, il fratellino Lorenzo, i nonni Luigi e Marusca, gli zii Alessio e Barbara, Giulia e Federico. Tanti auguri da tutta la Redazione di Orizzonti. AGENDA E NOTIZIE BREVI Lorenzo Mele ha spento 2 candeline! Cerbaia/Lamporecchio - Il 3 giugno scorso, Lorenzo Mele ha festeggiato il suo secondo compleanno. Auguri da mamma Claudia, da babbo Massimiliano, dalle sorelle Giada e Lara, dai nonni Simone, Sergio e Graziella, dagli zii e cuginetti. Tanti auguri da tutta la Redazione di Orizzonti. Agnese Caldana è dottoressa! Agnese Caldana si è brillantemente laureata all’Università degli studi di Verona. Ha conseguito la laurea in Giurisprudenza, discutendo la tesi “Diritto di famiglia. Negoziazione assistita in materia di separazioni e divorzio”. Alla neo-dottoressa Agnese arrivano congratulazioni da parte della mamma Edi Maria Neri, dal babbo Ruggero, dai nonni Ariella e Olmo e dallo zio Robi. Complimenti anche da tutta la Redazione di Orizzonti. Rinnovato lo storico Mini Market Ferrari di San Baronto on semplicità e buongusto è stato rinnovato lo storico Mini Market gestito da Elena Ferrari a San Baronto. Presente sul nostro territorio da oltre un secolo, il negozio è sempre stato gestito dalla famiglia Ferrari attraverso almeno 3/4 generazioni. Un punto di riferimento importante che oggi ha voluto rinnovarsi per dare ai propri clienti, con la cortesia di sempre, un servizio migliore! Elena e la sua famiglia vogliono ringraziare tutti i clienti e gli amici, che da sempre le hanLamporecchio - Grande festa al Ristorante-Pizzeria “Il Canniccio”, gestito con com- no dimostrato stima e affetto. petenza e bravura dal cuoco Iuri Crini. L’occasione è stata il ringraziamento che l’im- Grazie a Tutti! prenditore di Lamporecchio ha voluto fare ai suoi clienti, che in modo massiccio l’hanno votato, utilizzando il tagliando del quotidiano La Nazione “Ristoranti al Top”. Il Canniccio s’è classificato secondo con ben 1809 voti! Iuri e il suo staff hanno organizzato una festa con musica ed hanno offerto, all’aperto, una gustosa cena a tutti i loro fedeli clienti. Iuri Crini ha ringraziato tutti i lettori che l’hanno votato e “La Nazione”, che ha organizzato la manifestazione che gli ha consentito di passare diverse settimane in allegria, competizione e divertimento e di promuovere il proprio locale. La pasticceria Carli “da Pioppino” gli ha preparato una bellissima torta, dove sopra era riportata la fotografia del momento della premiazione. A Iuri e il suo staff, tante congratulazioni anche dalla Redazione di Orizzonti. Il Ristorante Pizzeria “Il Canniccio” di Lamporecchio ha ottenuto un prestigioso 2° posto nel Concorso “Ristoranti al Top” organizzato dal quotidiano “La Nazione” C Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 63