Anno IX Giugno 2016 mensile - Associazione Culturale Orizzonti Via

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Anno IX Giugno 2016 mensile - Associazione Culturale Orizzonti Via
Anno IX Giugno 2016 mensile - Associazione Culturale Orizzonti Via G. Di Vittorio, 25 - 51035 Lamporecchio (PT) “POSTE ITALIANE S.p.A. Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB PISTOIA”
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PARLIAMO DI...
EDITORIALE
I
n questo mese ci sono stati due avvenimenti importanti che avrebbero meritato la copertina di Orizzonti:
l’elezione del nuovo sindaco Lisa Amidei a Larciano e lo straordinario trionfo di Vincenzo Nibali
al Giro d’Italia. Abbiamo deciso di mettere l’immagine del nuovo sindaco, nel momento in cui ufficialmente si insedia nel difficile incarico di primo cittadino. Oggi vanno alla Il Direttore
Massimo
grande i sindaci donna, giovane e mamma e non è un caso. Lisa Amidei
Mancini
ha proprio queste caratteristiche. Come sindaco avrà molto da fare e
saranno necessari il suo massimo impegno e le competenze, accumulati
in questi anni di amministrazione, per guidare un importante Comune com’è quello di
Larciano. Ma lei, e lo diciamo perché la conosciamo, sicuramente sarà in grado di farlo.
La Redazione di Orizzonti le fa gli auguri di un buon mandato amministrativo,
e nello stesso tempo, s’impegna a controllare in maniera critica e costruttiva il suo
operato, facendo emergere le note positive,
Lisa Amidei (sindaco) e Fabrizio
Falasca (vicesindaco) esultano
ma anche mettendo in evidenza le scelte da lei
dopo la vittoria nelle elezioni
operate, che secondo noi sono criticabili.
amministrative larcianesi
Per quanto riguarda la vittoria di Vincenzo Nibali, che ricordiamo è un cittadino
onorario di Lamporecchio, non ci sono più parole per descrivere la forza di
questo grande corridore cresciuto all’Università del ciclismo a Mastromarco.
Quando tornerà dalle Olimpiadi, che si svolgeranno nel mese di agosto in Brasile, Lamporecchio gli dedicherà una nuova grande festa. Sicuramente Vincenzo
Nibali sarà il protagonista della nostra copertina di settembre.
IN COPERTINA: Lisa Amidei, neo eletta sindaco di Larciano con il 55,13% dei voti.
A pag. 4 e 5 la composizione della nuova Giunta e del nuovo Consiglio Comunale larcianese - Foto Nucci©
IN QUESTO NUMERO:
Parliamo di:
• pag. 2 - Teorema - Recupero anni scolastici
• pag. 3 - L’Editoriale del direttore Massimo
Mancini *** Sommario
• pag. 6 - “Invito al concerto” - Rubrica a cura di
Mario Favilla
• pag. 7 - La Meridiana Agenzia Immobiliare
• pag. 8 - Agraria Montalbano: “DACUSOL: la rivoluzione contro la mosca olearia” - a cura di Dario Bechini
• pag. 9 - “Visitare e vivere Lamporecchio & il Montalbano”. La III Edizione della Guida Turistica di Orizzonti. - di Michela Cammilli e Michela Del Negro
• pag. 10 - “Reincarnazione” - di Tommaso Rubino
• pag. 11 - “Sussidi sanitari: tutto quello che c’è da
sapere” - di Marco Bartolozzi
• pag. 12/13 - “Il Concorsone docenti 2016” - di Valentina Fiorineschi *** 13) “Giulietta Ancillotti e
una foto del 1959” - a cura di Giulietta Ancillotti
• pag. 14 - “Quando la poesia incontra la solidarietà:
un libro tutto locale per #vorreiprendereiltreno” di Maddalena Mirandi
• pag. 15 - “Oliveti abbandonati sul Montalbano, recuperiamoli” - di Tiziana Mariotti
• pag. 16 - “Se la matematica non è un’opinione...” di Mariangela Ferrari
pag. 17 - “L’evoluzione della donna e dell’uomo. Fu
vera gloria?” - di Corinna Verdiani Chiappini
• pag. 18 - “Una poesia di Giorgio Pastacaldi” - spazio a cura della R.d.O.
• pag. 19 - La Dispensa. B&B, degustazione e vendita prodotti gastronomici di nostra produzione
pag. 32/33 - “Coprimax: una soluzione innovativa
in grado di risolvere definitivamente ogni problematica inerente le coperture”
---------------------------------------------------Lamporecchio:
• pag. 20 - “Urbanistica: la risposta dell’Amministrazione Comunale di Lamporecchio in merito
agli articoli pubblicati da Orizzonti nei mesi scorsi”
• pag. 21 - L’Amministrazione comunale informa
• pag. 22-23 - “La comunità di Lamporecchio e la
Banda Comunale c’è vero amore?” - a cura di Valter
Ciurli e Sandro Bonaccorsi *** 23) Cerbaia: Festa di Liberazione
• pag. 24 - “Don Francesco Pieraccini: quasi 60 anni di
sacerdozio di vita dedicata agli altri” - di Monia Leone
• pag. 25 - Ristorante Pizzeria Amici Miei Lamporecchio
• pag. 27 - “8 maggio 2016: una giornata memorabile!” - di Sonia Sensi
• pag. 28/29 - «Sulle tracce di un’opera d’arte
smarrita. Alla ricerca dei “fantolini” di San Baronto»
- di Ivo Torrigiani
• pag. 30/31 - “Gestione della mensa scolastica
dei comuni di S. Miniato e di Quarrata. Due esperienze che ci dimostrano che è possibile introdurre
prodotti a km 0 e biologici” - di Mara Fadanelli
• pag. 34 - “Re per una sera” - di Mario Favilla
*** «Avis Lamporecchio: premiati i migliori temi
per la III edizione del concorso letterario “Giulietta
Ferrero”». - R.d.O.
• pag. 35 - “Matteo Venturini, Anna Trassi, Carla
Bollettini, Luca Gori ed Alessandro Secchioni, rispondono al segretario PD di Lamporecchio, Simone Innocenti” *** Autosalone F.lli Caruso - Lamporecchio
• pag. 36 - “Frate Francesco d’Assisi a Porciano” a cura di Marco Giunti
• pag. 37 - “Ilvo Baronti, al fianco di Gino Bartali in
un ciclismo da leggenda” - a cura di Valerio Vescovi
e Stefano Ferrali
• pag. 38/39 - “Notizie dall’Istituto Comprensivo
di Lamporecchio” - 39) “La scuola a teatro si fa
bella...” - di Sabrina Bizzarri
• pag. 40 - «Due iniziative dell’associazione “Il
Rifugio”» *** Il Canniccio - Lamporecchio
• pag. 41 - “La Trottola si presenta. Ricordiamo
che le iscrizioni sono sempre aperte” - a cura della
coordinatrice pedagogica Pittalis
• pag. 42/43 - “Riflessioni di un vecchio comunista”
- di Ivo Sensi *** 43) - “La rinascita del Partito
Comunista” - di Romano Frullini
• pag. 44 - “Porciano Estate giugno e luglio 2016”
*** “A Porciano una mostra del fotografo UNICEF
Giacomo Pirozzi” - R.d.O.
---------------------------------------------------
Larciano:
• pag. 4/5 - Ecco la nuova amministrazione di Larciano. Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale
• pag. 45 - “Readycenter-Studi Medici. Un’opportunità per creare un centro polivalente per la cura della
salute” - a cura di Lucia Salamone
• pag. 46/47 - «Gli studenti dedicano un mosaico ad
Antonio Pappalardo. “Un uomo che ha amato la nostra scuola fino in fondo”» - di Bernard Dika ***
47) “Una nuova area relax per la Scuola Materna S.
Caterina di Larciano” *** Ristorante Il Marzocco
- Larciano
• pag. 48 - Monti Lepanto, tutto per l’edilizia - Larciano
*** Cardinale - Larciano *** Ibraliu Armand - Larciano
• pag. 49 - “Don Franco Malucchi. Per oltre 50 anni
Priore della Parrocchia di San Donnino a Castelmartini” - di Anna Pellegrini
• pag. 50 - “L’automobile in Caloria” - di Luigi Donati
• pag. 51 - Idea 2. Parrucchieri ed Estetica - Larciano
• pag. 52 - “Una nuova sede per la Pro Loco di Larciano” - di Massimo Mancini *** “Arrivederci ... cara
nonna Vera” - di Rebecca Ferrali
• pag. 53 - “Viola per sempre” - di Franca Capecchi
--------------------------------------------------Sport, Salute & Società
• pag. 54 - «Campioni dentro e fuori dal campo. Sport
e volontariato per i ragazzi del Volley team “Amici di
Cecina - I Piombi”» - di Giovanni Santoro
• pag. 55 - «Il trionfo di Emilia Meacci. Al
“Palaghiaccio” di Torino si è laureata campionessa
italiana di ginnastica artistica, specialità volteggio
cat. UISP» - di Massimo Mancini
• pag. 56/57 - “Diciannovesima edizione delle Miniolimpiadi” - di Sabrina Bizzarri
• pag. 58/59 - “Vincenzo Nibali ed il Giro al tempo di
Facebook” - di Fausto Malucchi
• pag. 60 - “Federico Pacini is back! Un buon pareggio
per l’atleta di Lamporecchio al suo rientro sul ring
dopo un lungo periodo d’inattività” - di Stefano
Ferrali *** “18° Torneo dei Rioni di Lamporecchio:
il calendario”- di Foto Nucci
---------------------------------------------------
• pag. 26 - “La posta di Orizzonti: Lamporecchio/ Agenda e Notizie Brevi:
Larciano”
• pag. 61/62/63 - L’Agenda di Orizzonti
Associazione Culturale Orizzonti: Registrazione Tribunale di Pistoia n. 7/2008 del 11/11/2008
Direttore Responsabile: Massimo Mancini - Responsabile pubblicità: Matteo Grasso
Fotografie: “Foto Nucci” - Lamporecchio / “Foto Immagini” - Lamporecchio / “Le Foto” - Stabbia (FI)
Sede: Via G. Di Vittorio, 25 - Lamporecchio (PT) - Tel./Fax 0573/803029
e.mail: [email protected] ** [email protected] **
acebook: Orizzonti - Associazione culturale
Stampa: Tipolito2000 srl - Via della Formica, 708/a - San Concordio - LUCCA Tel. 0583/418783-550727 - Anno IX - Giugno - 2016
Sito Web: www.associazioneculturaleorizonti.com
Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 3
LARCIANO
ECCO LA NUOVA AMMINISTRAZION
Lisa Amidei
sindaco
deleghe:
• Urbanistica;
• Bilancio;
• Formazione
professionale;
• Personale;
• Affari Generali;
• Relazioni
con il pubblico;
• Polizia Municipale;
• Rapporti con
i gemellaggi.
Beneforti Sandro
assessore
deleghe:
• Lavori pubblici;
• Patrimonio;
• Protezione civile.
Fabrizio Falasca
vicesindaco
assessore
deleghe:
• Pubblica istruzione;
• Sociale;
• Politiche giovanili.
•
•
•
•
•
•
Sandro Magrini
assessore
deleghe:
Ambiente;
Tributi;
Sport;
Trasporti;
Agricoltura;
Caccia e Pesca.
4 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
•
•
•
•
Rita Squittieri
assessore
deleghe:
Attività
produttive;
Cultura;
Turismo;
Pari Opportunità.
NE DEL COMUNE DI LARCIANO
LARCIANO
Simone Monti
Consigliere incaricato
a collaborare con
l’assessore Beneforti
Sandro in materia di:
• Edilizia Pubblica;
• Edilizia privata.
Azzurra Gagliardi
Consigliere incaricata a collaborare con
l’assessore Falasca
Fabrizio in materia
di:
• Servizi scolastici;
• Servizi alla
famiglia.
Stefano Del Rosso
Consigliere
Stefano Pieri
Consigliere
Fabio Tanganelli
Consigliere incaricata a collaborare con
l’assessore Magrini
Sandro in materia
di:
• Agricoltura;
• Caccia e Pesca.
Massimo Bartolomeo
Consigliere
Simona Papini
Consigliere incaricata a collaborare
con l’assessore
Squittieri Rita
in materia di:
• Promozione del
territorio ed eventi
culturali.
Alfonso Vacchio
Consigliere
Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 5
PARLIAMO DI...
E
ccoci al secondo appuntamento di “Invito al con- e che per di più, a fine serata, potremo bere un calice di
certo”, rubrica che si propone di avvicinare al mon- spumante assieme agli artisti e perfino gustare qualche
do della musica classica qualche potenziale estima- dolce prelibatezza offerta dal ristorante “Atman”, presente
tore che finora, per pigrizia, per diffidenza, o per semplice all’interno della villa.
distrazione, non si è ancora interessato alla ricca e varie- Ma veniamo al sodo. Quando uscirà questo numero di
gata offerta musicale che ogni anno contraddistingue la “Orizzonti” avranno smesso da poco di risuonare, nella
bella stagione. Magari la prima volta si fa un po’ fatica, Sala Ovale, i grandi tanghi argentini per pianoforte e viomentalmente, a uscire “per un concerto”. Si pensa che non loncello di Astor Piazzolla, ma si potranno ancora godere
faccia per noi, che sia una cosa riservata a pochi eletti, raf- tre bellissimi concerti, presentati da musicisti prestigiosi,
finati cultori di una musica di difficile ascolto. Poi però, che il Maestro Luca Torrigiani ed i suoi collaboratori hanse si vince l’inerzia e la diffidenza, è facile scoprire che ci no selezionato per noi con scelte invariabilmente felici:
sbagliavamo. In un ambiente raccolto come la Sala Ovale
della “Villa Rospigliosi” i musicisti, a pochi metri da noi, martedì 28 giugno, ore 21,15 – “IL VOLO” - Musiche
intorno al mondo”
ci coinvolgono con la loro fisicità,
Concerto per flauti (Alessandro Crola loro mimica, la loro passione. La
sta) e pianoforte (Nadia Testa) con un
musica permea lo spazio, i brani che
programma quanto mai variegato di
si susseguono propongono suggemusiche ungheresi, ebraiche, francestioni sempre nuove e inaspettate,
si, giapponesi, argentine, statunitensi
finché - nostro malgrado - le note
(da West Side Story) e brasiliane.
trovano varchi nella nostra mente
e nel nostro cuore, ci smuovono, ci
martedì 5 luglio, ore 21,15 - “L’elecommuovono, ci trascinano. Può
ganza e l’imponenza”
essere una sonata di Beethoven o
Concerto per clarinetto (Fernando de
un notturno di Chopin, una danza
Cesario), violoncello (Laura Ferulungherese o spagnola, ma anche un
li) e pianoforte (Luigi Fracasso) con
tango argentino di Astor Piazzolla o Nella foto: Nadia Testa (pianoforte) e musiche di Beethoven e Brahms.
Alessandro Crosta (flauti)
un brano tratto da una colonna sonomartedì 12 luglio, ore 21,15 - “Un
che si esibiranno nel concerto
ra cinematografica di Nicola Piovani
giro per l’Europa”
“Il volo” del 28 giugno
o Ennio Morricone... Ci si trova ad
Concerto per violino (Gernot Winiapplaudire entusiasticamente, alla
schhofer),
e
pianoforte
(Anna Ferrer) con musiche di Beefine, a chiedere almeno un bis e a sbirciare il programma
thoven,
Schubert,
Massenet,
Saint-Saens, Brahms.
dei concerti per cominciare a pregustare quello della settiCon questo concerto terminerà la rassegna dei “MARmana successiva. Provare per credere!
Nel numero scorso di “Orizzonti” compariva la locandi- TEDÌ DI MUSICARTE”, dell’Associazione Musicale
na dei “MARTEDÌ DI MUSICARTE”, che ci accompa- Rospigliosi, ma la musica continuerà ad accompagnarci
gneranno fino a metà luglio, presso la Villa Rospigliosi. I per tutta l’estate, dandoci appuntamento, sempre al marconcerti che hanno già avuto luogo sono stati molto belli. tedì sera (N.d.R. da verificare), ora in una chiesa, ora sotto
Chi se li fosse lasciati sfuggire, ma nutrisse il desiderio di le stelle, nei giardini di qualche villa privata, o magari ai
concedersi una piacevole serata di musica, in un ambiente Giardinetti.
a dir poco suggestivo, scorra queste righe, scelga la pro- Basterà tenersi informati, anche tramite questa rubrica, e
posta che più solletica la sua fantasia e si presenti all’ap- poi lasciarsi conquistare dalla musica.
puntamento. Vi ricordo che l’ingresso è “a offerta libera” BUON CONCERTO A TUTTI.
6 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
PARLIAMO DI...
Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 7
AGRARIA MONTALBANO
DOVE PUOI COLTIVARE LA TUA PASSIONE
«DACUSOL: la rivoluzione contro la mosca olearia»
P
resentiamo una grande novità per l’olivicoltura:
DACUSOL, prodotto da Manica, distribuito in esclusiva per la zona da Agraria Montalbano. La novità 2016
per la lotta alla mosca olearia (esce in una annata che rischia di
essere, appunto, un “anno di mosca”) è DACUSOL, un prodotto per la prevenzione della mosca olearia che è venduto
(unico caso in Italia) sotto forma di concime (dunque, primo
risparmio è l’IVA al 4%) e costruisce una barriera protettiva,
la quale diventa un importante fattore di protezione da agenti patogeni e punture della mosca olearia. In particolare, gli
insetti ne vengono disorientati e allontanati così da avere un
significativo contenimento degli attacchi e abbassare pesantemente il rischio. Ma DACUSOL riduce anche l’evapotraspirazione, mantenendo una adeguata umidità dei tessuti e questo è un fattore importante
contro i rischi di “colpo di calore”. Altro elemento importante di DACUSOL è che,
a differenza dell’ottima pietra “Caolino” con la quale abbiamo avuto un ottimo successo lo scorso anno, ha la caratteristica di non essere dilavabile (e mentre si scrivono queste righe, con un tempo che ancora non si decide ad entrare nella stagione
estiva e continua da quasi due mesi ad essere molto variabile, è cosa di cui tenere
conto anche in termini economici), questo
significa che scompare il rischio di dover
ripetere i trattamenti a causa della pioggia
successiva all’intervento. Qual è la strategia
d’intervento? Naturalmente, ogni oliveto ha
il suo microclima e la sua storia, ma indicativamente si devono eseguire 2, massimo 3
trattamenti, a partire dai primi di luglio
con l’accrescimento dei frutti. Le dosi consigliate sono 3 – 4 Kg/quintale di acqua.
Da un punto di vista economico, conti alla
mano, presenta un buon risparmio rispetto
a tutte le ipotesi di trattamenti antimosca;
dal punto di vista ecologico, basta dire che
questo prodotto è indicato per l’agricoltura
biologica e, dunque, ha un impatto ambien-
tale equivalente a zero! Venite a trovarci e
possiamo offrire una proposta specifica per
il vostro oliveto!
Cogliamo l’occasione per ricordare che tra
le piantine da orto in vendita all’Agraria
Montalbano, trovate anche i peperoncini
prodotti dal CE.I.S. (Centro di Solidarietà)
di Larciano. Grazie alla collaborazione con
Ismaele D’Alessandro, che si è occupato,
insieme al nostro staff, dei terricciati, delle
varietà del seme, dei prodotti fitosanitari
per la crescita omogenea delle piantine, diamo
una mano in termini pratici e senza logiche di
assistenza o carità ad alcuni ragazzi, che porta
ottimi frutti a tutti gli interessati ma che, soprattutto, indica nella via dell’agricoltura una
proposta di uscita da crisi esistenziali devastanti. Un motivo in più per comprare i peperoncini piccanti e super piccanti (Habanero,
Nagamoric, Guardincielo, ecc.) dell’AGRARIA MONTALBANO!)
Dario Bechini - Perito Agrario
8 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
Vita quotidiana in
campagna
Giugno:
Penne al timo serpillo
Anche questo mese gli ingredienti sono semplici, come la preparazione. Servono 300 gr
di penne rigate, 250 gr di ricotta, 3 cucchiai di
timo serpillo, sale, pepe, formaggio parmigiano grattugiato. Tritare foglie e fiori di Timo,
mescolarli alla ricotta e lavorare il tutto, aggiungendo un po’ di latte, sale e pepe. Lasciare riposare. Intanto, cuocere le penne, scolarle e poi condirle con il composto, aggiungere
il parmigiano grattugiato e alcuni fiori di timo
serpillo (per dare il colore al piatto).
Nella foto sotto il “timo serpillo”, molto comune in Toscana.
Le Buone Pratiche:
In molte case di agricoltori delle nostre zone
si trovano ancora vecchie damigiane, magari
con la paglia rovinata e lasciate da una parte.
L’idea è quella (sempre nella logica che queste sono risorse e non rifiuti) di togliere la paglia, pulire bene la damigiana e trasformare la
stessa in uno spettacolare lampadario adatto
a una grande cucina
o a un salone. Si può
fare nei tempi di riposo ma si comincia
anche a vederle in
vendita nei negozi
di arredamento a
prezzi elevati. È una
questione di scelte:
o rifiuto (e poi la vai
a comprare a caro
prezzo) o risorsa da
riutilizzare..
Proverbio:
“Una buona zappatura vale una
mezza innaffiatura”
Naturalmente, per le esigenze di ognuno, siamo a disposizione per sopralluoghi in azienda e per consulenze personalizzate presso la nostra sede in via
P. Togliatti, 334 - Mastromarco Lamporecchio (PT)
PARLIAMO DI...
"VISITARE E VIVERE LAMPORECCHIO & IL MONTALBANO"
LA III EDIZIONE DELLA GUIDA TURISTICA
DI ORIZZONTI
di Michela Cammilli e Michela Del Negro
Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 9
PARLIAMO DI...
REINCARNAZIONE
C
di Tommaso Rubino
ome vi ho spiegato cosa secondo la filosofia
orientale possa essere il Karma, adesso tento di
spiegare a voi anime peregrine - cioè bizzarre il concetto di reincarnazione secondo la filosofia indù,
vale a dire secondo quei signori di quei paesi laggiù
(lo specifico perché non si creda che io abbia delle
convinzioni radicate in tal senso … per quanto…)..
Cosa sia la reincarnazione dal punto di vista della
logica comune è abbastanza intuitivo: cioè dopo la
morte la nostra anima DOVREBBE reincarnarsi in un
altro corpo per cominciare una nuova vita … si tratta in
pratica della serie “TORNO SUBITO” scritto sulla lapide
… e questo ... se da una parte potrebbe fare piacere a
tanti pensionati … dall’altra può dar fastidio perché con
una nuova vita il versamento dei contributi purtroppo
ricomincia e si smette di
riscuotere... come dire che
la pensione non decorre in
un’eventuale vita successiva
…
Ma si tratta di concetti di
comprensione ancora più
facile se si cerca di ribaltare
il concetto di vita/morte che
differenzia la nostra cultura
occidentale da quella dei
paesi orientali che gravitano
intorno alla cultura indiana.
Se, infatti, per la nostra cultura la morte costituisce come
ovvio la fine della vita... e quello che rimane, cioè per
chi ci crede... l’anima, dovrebbe riunirsi alla divinità per
essere giudicata circa il comportamento tenuto durante
la vita, secondo la filosofia orientale, invece, l’essenza
dell’individuo è pur sempre la sua anima, che però è
intesa come energia vitale individuale che rimane sempre
la stessa in tutte le vite. Ciascuna delle quali, cioè ogni
reincarnazione, costituirebbe un momento di purificazione
dagli errori fatti nelle vite precedenti (si può correggere
un solo errore per vita ed alcune malattie - karmiche risulterebbero essere momenti di espiazione e correzione
di quelli errori...) fino alla completa purificazione ed al
ricongiungimento con l’anima divina universale.
Noi saremmo in pratica individualmente costituiti da
una specie di entità di energia che di volta in volta si
concretizza in un nuovo individuo per poi tornare ad
10 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
essere eterea, sempre meno intrisa
d’impurità. Ecco quindi che in quelle
culture in base a queste idee il concetto
di vita e di morte viene ad essere ribaltato
rispetto al nostro, perché mentre per noi
la morte fisica è la fine dell’esistenza e la vita ha un valore
reale essendo la morte una specie di punizione (anche se
poi c’è la promessa dell’eventuale Paradiso e della vita
eterna, potendo l’eventuale reincarnazione avvenire solo
alla fine del mondo, al momento dell’Apocalisse), per
gli induisti il fatto di doversi reincarnare cioè di vivere
di nuovo, costituisce invece una punizione, perché vuol
dire che ci si reincarna perché nell’ultima vita passata,
non ci siamo purificati abbastanza per permetterci di
ricongiungerci all’Anima Universale o Divina che dir si
voglia.
Quale delle due concezioni
filosofico - religiose risulta
più conforme ai concetti della
fisica moderna? Senz’altro
quella induista perché secondo
i principi della fisica classica
ed anche moderna (intesa in
senso quantistico...) tutto il
mondo è fatto di energia che
può trasformarsi in massa
(Einstein) e... siccome secondo
la termodinamica “nulla si
crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma” (Primo
Principio) è possibile che la nostra energia (cioè il calore
molecolare che ci tiene in vita...) possa trasformarsi in
altra energia e poi ancora in massa e poi di nuovo in
energia. Se si ammette questa concezione gli Uomini
Santi capaci dell’ubiquità ed anche di fare miracoli
sarebbero coloro che avrebbero raggiunto uno stato
di purezza tale da essere quasi energia pura e quindi
capaci di avere comportamenti simili a quelli dell’atomo
energetico (entaglement) ma qui si va troppo sul difficile
per chi vende brigidini e cialde di Montecatini...
Coraggio cari pensionati, se questo principio prenderà
gallo, voi per lo Stato non sarete più considerati come
persone individuali, ma potrete essendo massa energetica che è sempre la stessa ad ogni vita reincarnata richiedere come vostra la pensione maturata nella vita precedente!!!!
PARLIAMO DI...
SUSSIDI SANITARI:
tutto quello che c’è da sapere
C
di Marco Bartolozzi
arissimi lettori di Orizzonti, questo mese vogliamo pubblicizzare i nostri sussidi sanitari, dandovi maggiori informazioni commerciali (dei quali abbiamo già parlato nel
numero dello scorso Marzo).
Pertanto ecco a voi un’offerta mirata e dedicata.
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RICOVERO O INTERVENTO CHIRURGICO)
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- CENTRALE OPERATIVA 24/24 TUTTO L’ANNO PER FISSARE VISITE, RICOVERI, INTERVENTI,
ANCHE CON MEDICO DI FAMIGLIA O MEDICO SPECIALISTA.
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Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 11
PARLIAMO DI...
IL CONCORSONE DOCENTI 2016
D
di Valentina Fiorineschi
opo anni di servizio, abilitazione, nessi e connesnistero avesse concesso più tempo; sasi, non credevo di dovermi trovare ad affrontare
rebbe bastata un’ora aggiuntiva.
un’ulteriore prova legata alla mia professione.
Il rammarico nasce anche perché gli
Non solo io: tutti i docenti precari sono rientrati in queesami dovrebbero sempre avere una
sta logica assurda della “Buona Scuola renziana” tesa
funzione edificante, sia per chi li compie che per chi li
a saggiare e testare docenti meritevoli, attraverso un
giudica, invece in questo caso anche coloro che si troconcorsone preparato in due mesi. Lunedì 2 maggio alle
veranno a correggere, è probabile che leggano elaborati
ore 9 lo start ha dato avvio ad un quiz formulato attrafrettolosi e non rivisti.
verso sei domande aperte e due quesiti in lingua inglese
Dal punto di vista morale sono fortemente dispiaciuta,
b2.
perché dopo anni di
È stata una lotta contro
servizio, abilitazioni
il tempo, vista la corconseguite io, come tutti
posità delle domande
i miei colleghi precari,
che vertevano su memi sento svilita e moraltodologie
didattiche,
mente a terra.
contenuti disciplinari di
Non crediamo che quealta portata e che richiesto sia il metodo più
devano un tempo assai
adatto per reclutare dopiù fluido e dilazionato.
centi meritevoli, poiché
Invece è stato tutto il
la capacità di un buon
contrario! Con una fretinsegnante si misura sul
ta indicibile, ci siamo
campo: sarebbe più deritrovati a formulare
mocratico essere osserunità di apprendimento, Il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Stefania Giannini vati in classe, valutare
percorsi didattici per la
e il Presidente del Consiglio Matteo Renzi
con scrupolo i curricula,
classe e per gli alunni
la carriera scolastica e
DSA (N.d.R. con Diformativa, ma non mettere alla berlina docenti che, per
sturbi Specifici di Apprendimento): argomenti assai inanni, hanno comunque dato un servizio dignitoso alla
teressanti e importanti anche a livello contenutistico ma
scuola.
che avrebbero richiesto il cosiddetto “tempo per rifletteL’abilitazione conseguita solo due anni fa, ad oggi non
re” e per revisionare ciò che, in un tempo estremamente
ci assicura niente in una prospettiva futura e tutto ciò
contratto, avevamo scritto. L’impatto emotivo era forte,
non aiuta né noi né gli alunni che, annualmente, si
e unito a quella barra rossa che segnava il tempo sulla
trovano a dover cambiare insegnante per una decischermata del computer, oltre che a mettere ansia, non
sione, a tutt’oggi, priva di logica. Il fattore continuità
dava la possibilità di meditare sulla forma, sull’ortonella scuola sarebbe fondamentale e fondante, perché la
grafia e anche sul contenuto.
scuola è “un piccolo mondo reale”, ove i ragazzi impaSei quesiti che spaziavano dal sonetto petrarchesco, al
rano a vivere e, da quest’anno ad acquisire, attraverso
concetto di memoria in alcuni autori ottocenteschi e del
una certificazione oggettiva, le cosiddette competenze,
Novecento, la formulazione di una griglia di valutazioquelle che rendono i nostri alunni cittadini attivi, capaci
ne, la Costituzione Italiana, la densità demografica e il
di trasferire la competenza, assorbita a scuola, nella vita
commento di una frase di Sciascia e, come step finale,
reale.
la lettura e la comprensione di testi in un inglese assai
Il docente non è solo un trasmettitore di conoscenza,
complesso, sia a livello di terminologia che di forma.
ma dovrebbe essere anche una persona disponibile ed
Insomma tutto sarebbe stato, forse, possibile se il Mi-
12 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
PARLIAMO DI...
che per noi era stato deciso: non chiediamo lodi, ne voautentica che vuole il bene dei propri alunni, facendogliamo attivare sentimenti vittimistici, vorremmo solo
li sentire partecipi del processo formativo e dando un
che chi governa riconoscesse la nostra missione, e che
senso a quello che stanno facendo, conferendo loro un
anche, a livello sociale,
ruolo importante per la proalla figura dell’insegnanpria formazione scolastica
te le fosse riconosciuto un
e di vita. Io e tutta la cavalore fondamentale per
tegoria precaria vorremla formazione e l’istrumo solo che ci fosse data
zione dell’individuo.
finalmente la possibilità
di trasferire la bellezza di
L’uomo ha sempre inciò che stiamo insegnando
vestito nel capitale della
in una prospettiva a lungo
conoscenza perché senza
raggio contraddistinta da
di essa non c’è progresso,
serenità e agio.
ma la società tutta deve
muoversi anche nel dare
Non ci siamo tirati indieil giusto valore a chi della
tro nemmeno di fronte al
conoscenza fa la propria
concorsone, che il governo
bandiera di vita.
ha pensato bene di inserire
in pieno anno scolastico,
Un’altra volta accetteInsegnanti che protestano contro la “Buona Scuola”
tra impegni familiari e scoe il “Concorsone”
remo la sentenza con
lastici, anche sacrificando
umiltà, perché crediafamiglia e figli per cercare
mo nel nostro lavoro e sappiamo che la scuola e gli
di dare il massimo. Anche questa volta, a testa alta, tutti
alunni cambieranno il mondo.
con umiltà e coraggio eravamo pronti ad affrontare ciò
In meglio! Sempre!
GIULIETTA ANCILLOTTI E UNA FOTO DEL 1959
F
ra i miei ricordi di scuola ho ritovato questa foto, si tratta dell’anno scolastico 1958/59.
La foto è stata scattata alla vecchia scuola di Mastromarco, ci sono gli alunni di diverse classi, non ricordo il
nome della maestra ... credo fosse una supplente. Credo che a tutti quelli che vi compaiono faccia piacere rivedersi. Un caro saluto a tutti. - Giulietta Ancillotti -
Prima fila dietro, da sinistra a destra: Mirella Giraldi, Elena Fanciullacci, Paola Leporatti, Laura Mancini,
Soccorsa Ruggirello, Remo Gori, Roberto Verdiani.
Seconda fila al centro, da sinistra a destra: Elsa Giovannini, Giulietta Ancillotti, Enrico Bonfanti,
Valerio Vescovi, Raffaello Meozzi, Sauro Gamenoni, Remo Alderighi.
Terza fila seduti davanti, da sinistra a destra: Romano Bartolozzi, Piera Pieri, Maria Trinci, Lolita Borgioli,
Luisa Pieri, Eliana Gamenoni, Liliana Bianconi.
Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 13
PARLIAMO DI...
QUANDO LA POESIA INCONTRA LA SOLIDARIETÀ:
un libro tutto locale per #vorreiprendereiltreno
È
di Maddalena Mirandi
un esperimento di contaminazione editoria- Il titolo della raccolta è Canti Diverle quello presentato a Lazzeretto dall’Editore si, definendo il concetto di diversità
Ibiskos. La silloge dei quattro autori che hanno come condizione e non come discriscritto le poesie del volume, trova il
minazione o infesuo senso più alto nella scelta di deVorrei poter sognare
riorità. Canti distinare una parte del ricavato della
ancora
versi perché poeti
vendita del libro alla ONLUS #vorripercorrere quelle
diversi si esprimono in “versi”, dereiprendereiltreno di Iacopo Mestrade mai dimenticate,
clinando la diversità come acceziolio. L’associazione nasce circa due
fermarsi ad ogni
ne della normalità, senza sentimenestati fa, con l’intento di affrontare
albero,
talismo e, soprattutto, senza retorica.
il tema delle barriere architettoniad ogni fiore
Le poesie presentano una sensibilità
che in maniera ironica e concreta.
che noi abbiamo
affiliata al mondo che ci circonda,
Passo dopo passo, l’associazione
amato.
unita ad una profonda riflessione: la
ha aumentato i suoi followers e, atRisentire il profumo
dimensione epica si alterna a queltraverso le donazioni e il 5x1000, di quelle primavere ormai lontane. la più squisitamente intimista così
ha raggiunto traguardi come, ad
Vorrei riscrivere
come, allo stesso modo, la “poesia
esempio, l’accessibilità della stail passato come
del noi” danza assieme alla “poesia
zione di Pontedera (26/05/2015)
noi l’abbiam
dell’Io”.
e l’acquisto di una carrozzina
vissuto.
Dopo i saluti istituzionali del Sinelettrica per Aziz (13/12/2015). Il
daco di Lamporecchio Alessio TorValerio Vescovi
primo grande traguardo è l’accordo
rigiani e del Vicesindaco di Cerrecon Trenitalia che, tutt’ora
to Guidi Serena Buti è
in essere, prevede i lavori
intervenuta Monia B.
in 264 stazioni. “Lottiamo
Balsamello, critica e
col sorriso, per i diritti di
consulente
editoriale,
tutti, contro ogni barriera”,
che ha presentato il proscrive Iacopo. Tutto questo
getto “Canti Diversi”. È
è #vorreiprendereiltreno
la volta poi dell’editoperché, come dice Iacopo,
re, Antonietta Risolo
“quando si pubblica un lila quale, elegantemente,
bro, quando si ha a che fare
cede la parola a Iacopo
con la cultura, quando ci si
Melio e agli autori per la
incontra dando spazio alle
lettura delle loro opere,
emozioni, è sempre una fedelle quali vi lasciamo
sta. Un paese senza barriequalche aforisma sparso.
re è un paese migliore per
“Al passato rivolgo il
tutti, non solo per chi vede
pensiero,/ quando insieil mondo da un’altezza dime cercammo il sentieversa”.
ro,/ sul sentiero cogliemE veniamo al libro: Valerio
mo quel fiore,/ era frutto
Vescovi, Eugenio Borgioli, Graziella Cappelli e Da sinistra: Valerio Vescovi, Graziella Cappelli, Antonietta Riso- che nasce dal cuore”.
Carlo Prosperi hanno fat- lo, Carlo Prosperi e Eugenio Borgioli. Al Centro: Iacopo Melio (Eugenio Borgioli, “Il
profumo dell’amore”)
to una bella cosa: hanno
messo la loro sensibilità
“Terra/ in cornice d’Appennini,/ sporgi dal dècolletè/
poetica a disposizione di
i seni delle colline/ dove odorosi/ sfilano i cipressi”.
una causa più alta, senza
(Graziella Cappelli, “Toscana”)
sentimentalismi e senza
“Arbeit macht frei/ Il lavoro rende liberi./ Nei campi di
retorica. E lo hanno fatsterminio/ mai menzogna/ fu così tragica/ così folle”.
to col cuore, col cuore
(Carlo Prosperi, “Speranza”)
di chi si conosce da anni
e che abita gli stessi luo“Avvicinarsi al sole/ e non ricordarsi/ di avere le ali di
ghi. Con la volontà di
carta”. (Valerio Vescovi, Senza Titolo)
chi vuole fare qualcosa
Un ringraziamento particolare a Valerio Vescovi che,
di tangibile per la sociein questa occasione, ci ha permesso di pubblicare
tà. Con la passione di
una sua poesia ancora inedita.
chi sposa l’idea che un
paese più accessibile è
A tutti gli autori, a Iacopo Melio e all’editore vanno i
un paese più libero. Per
complimenti di tutta la redazione di Orizzonti.
tutti.
14 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
PARLIAMO DI...
L
’idea del progetto nasce dalla necessità di recuperare il prezioso patrimonio olivicolo del Montalbano che
rappresenta un territorio con elevato valore culturale, paesaggistico ed ambientale.
Negli ultimi anni la filiera dell’olio ha risentito degli effetti negativi dovuti alla globalizzazione dei mercati, che
ha rotto gli equilibri commerciali a livello locale creando una competizione esasperata basata soprattutto sul ribasso
dei prezzi.
A causa della frammentazione delle aziende, alla diffusione dell’olivicoltura in zone difficili, all’età dei conduttori,
all’oscillazione delle produzioni in termini quantitativi, gli oliveti toscani in particolare quelli collinari sono stati
abbandonati comportando problematiche ambientali, paesaggistiche e idrogeologiche.
Dalla necessità di salvaguardare il nostro ambiente e le nostre aziende è nata l’idea di intervenire su quello che deve
essere definito come un bene comune: il patrimonio olivicolo del Montalbano.
L’importanza del progetto è stata confermata nell’incontro tenutosi a Vinci il 31.08.2015 con l’assessore Remaschi,
nel quale è stato predisposto un documento in cui il progetto viene definito “Progetto Valenza Pubblica”.
Come ci riferisce il presidente della Cooperativa Rosanna Matteoli:
“...a mano a mano che l’idea si trasformava in un progetto concreto, ci
siamo resi conto, e non poteva essere altrimenti, che il progetto rappresenta
un modello che poteva essere esteso a tutto il patrimonio olivicolo Toscano,
non solo al Montalbano”.
Pertanto la prima fase prevede la realizzazione di un progetto pilota, su una
scala dimensionale ridotta, per validare le ipotesi e realizzare schema di
gestione degli oliveti esportabile in altre aree geografiche della Toscana.
L’idea è quella di creare un soggetto controllato dalla Cooperativa in grado
di recuperare e gestire gli oliveti che i legittimi proprietari non sono in
grado di coltivare (stipulando con loro un regolare contratto). In sostanza
Rosanna Matteoli, presidente
si vuole offrire la possibilità ai piccoli proprietari, ma anche alle aziende,
della Cooperativa Montalbano
di recuperare o gestire i propri oliveti attraverso la stipula di un contratto
con la Cooperativa (o sua controllata). La durata del contratto e l’eventuale
canone verrà stabilito caso per caso in base allo stato in cui si trovano gli
oliveti e agli investimenti necessari per riportarli in produzione.
Gli investimenti per il recupero riguardano le sistemazioni idrauliche agrarie, la ristrutturazione e realizzazione dei
muretti a secco, la potatura di riforma, i rinfittimenti, infine una volta riportato l’oliveto in produzione saranno eseguite
le normali pratiche colturali di gestione.
Il Montalbano rappresenta il punto di partenza, un modello replicabile che ha come obiettivo la rimessa in produzione
degli oliveti e di conseguenza la conservazione e valorizzazione del territorio e del paesaggio rurale Toscano.
La riqualificazione degli oliveti avrà sicuramente delle ricadute dirette non solo sull’attività agricola ma anche su tutte
le attività economiche connesse, come il turismo su un paesaggio unico che tutto il mondo ci invidia.
Concludendo si tratta di un progetto di ampio respiro che vuole valorizzare la produzione dell’olio toscano,
rappresentando un’opportunità di lavoro per tutti: persone, aziende, cooperative di lavoro.
Nell’ultimo incontro, tenutosi a Vinci il 10 maggio 2016, a cui hanno partecipato l’assessore Remaschi, parlamentari,
consiglieri Regionali della Regione Toscana, Sindaci e le Associazioni di categoria, è stato chiesto di sostenere il
progetto. C’è bisogno della collaborazione di tutti i soggetti per valorizzare il grande potenziale intrinseco del territorio
della Toscana che rappresenta il nostro biglietto da visita, di cui l’olivicoltura è uno dei fiori all’occhiello.
Ottobre
Giugno - 2015
2016 - n. 77
85 - Orizzonti - 15
PARLIAMO DI...
SE LA MATEMATICA NON È UN’OPINIONE...
C
di Mariangela Ferrari
he la matematica sia una cosa seria ne sono più
che convinta, ma sono dalla parte sbagliata per
dire il contrario e dalla parte giusta per argomentare la tesi.
Mi è capitato spesso che, di
fronte ad un argomento un
po’ sostenuto, qualche alunno poco disposto e mettersi
sotto sforzo per comprenderlo, mi abbia domandato: “...ma in fondo a cosa
serve sapere che....?”.
Nell’immediato ho risposto “serve a non trovarsi in difficoltà durante il
compito”; con più calma
ho poi argomentato: “serve a mettersi in gioco per
capire, sapere sfogare la
comprensione nell’applicazione giusta, riflettere e
maturare la consapevolezza del proprio livello per
imparare ad autovalutarsi
e non solo...”.
La matematica non è
un’opinione, anzi è il meglio! Questi sono i presuntuosi del dipartimento di
matematica!!!
Rimane il fatto che troppo spesso si considera la
matematica una disciplina
arida e astrusa e non si pensa, invece, che è applicata ad
innumerevoli campi e che sapere di matematica semplifica molte difficoltà e ti apre molte occasioni.
Ho letto in questi giorni, sulla rivista “Leggere la CITTÀ”, che a Pistoia sono stati promossi incontri con gli
studenti. In particolare, in preparazione dei “Dialoghi
sull’uomo”, il matematico Ennio Peres ha portato gli
studenti a scoprire le basi della matematica che si nascondono nei giochi di prestigio.
16 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
Ora Ennio Peres è un matematico convinto che “...se la scuola riuscisse a
spogliarsi della sua tradizionale veste
seriosa e
fiscale e se, di conseguenza, le materie venissero insegnate con uno spirito più
giocoso, la partecipazione
degli studenti e il loro conseguente livello di profitto
potrebbero risultare sensibilmente più alti...”.
Direi che non ha tutti i torti,
anche se sono convinta che
lo spirito giocoso, a seconda
delle situazioni e del tipo di
studente, può essere travisato o meglio non compreso.
Semmai l’idea di insegnare la matematica tramite il
gioco potrebbe renderla più
accattivante, coinvolgente e
suscitare curiosità.
Sentite questo per imparare
le tanto odiate tabelline, bastano le mani.
(foto a fianco)
Ecco alcuni esempi:
Tabellina del 9
9 x 2 = abbasso il dito 2 della mano destra e conto il dito
1 come decina, le dita 3-4-5
e tutte quelle della mano sinistra come unità (8). Quindi 10 + 8 = 18
9 x 3 = abbasso il dito 3 della mano destra e conto le dita
1 e 2 come decina, le dita 4 e 5 e tutte quelle della mano
sinistra come unità (7). Quindi 20 + 7 = 27
9 x 4 = abbasso il dito 4 della mano destra e conto le dita
1, 2 e 3 come decina, il dito 5 e tutti quelli della mano
sinistra come unità (6). Quindi 30 + 6 = 36
E cosi via ... vi divertirete!!
PARLIAMO DI...
L’EVOLUZIONE DELLA DONNA E DELL’UOMO
Fu vera gloria?
H
di Corinna Verdiani Chiappini
o ottantotto anni e sono nata a Buenos Aires.
Dal 1949 vivo in Italia. Non scrivo bene e mi
scuso, però cerco di ragionare ancora bene.
Nella giornata della donna sono state giustamente festeggiate le conquiste della donna in tutti i campi. Capaci di svolgere qualunque lavoro impegnativo in tutti
i settori, ma devo dire, non hanno saputo difendere né
se stesse e né i figli dai dettami della TV.
Le conseguenze sono nefaste. Sul piano ecologico la
casa sarà splendente e super igienica, ma inquinata,
sul piano della famiglia.
I figli, obiettivo di mille pubblicità, sono diventati
precoci consumatori. Non è raro vedere un bambino
piccolissimo, con in mano un telefonino, un ipad o un
tablet (nella foto sotto un esempio lampante).
I rischi sono molto gravi sia dal punto di vista dello
sviluppo sociale che della salute mentale. I bambini
non devono forse giocare insieme agli altri, muoversi,
lavorare con le mani, scoprire, misurarsi?
È risaputo che l’uso del telefonino può danneggiare la
salute. Ma molte volte queste voci allarmanti vengono
messe a tacere. Questo perché bisogna vendere.
E i padri cosa fanno? Tempo fa i compiti erano nettamente divisi. La donna aveva il peso della famiglia, spesso
in gravidanza non voluta, sottomesse prima al padre e
poi al marito. Ma essere uomo era un destino a volte
tremendo. Lavoro, responsabilità, fare la guerra. Migliaia di morti, ferite gravi. Mio babbo ha fatto sei anni
di guerra. Mio marito la guerra e quattro anni di prigionia. I disertori venivano fucilati. In più si lavorava nelle miniere, cave e altri posti brutti. Ora le cose
sono cambiate, ma anche oggi l’identità maschile
non mi sembra un’acquisizione facile. Anche essere
mamma è un compito difficile in questo momento in
cui il successo sembra l’unica meta da raggiungere. Molte donne sono entusiaste se le figlie fanno la
velina (nella foto sopra un casting per divenate “velina”) o partecipano alle sfilate, a concorsi di bellezza
o se i bambini partecipano alle sfilate di moda. Oppure danno quotidianamente ai figli merendine dolci,
colazioni al bar e non il semplice e sano pane.
Auguriamoci un “Risorgimento degli uomini”.
C’è assoluto bisogno di babbi illuminati che non si
consolino con il calcio e non uccidono le loro compagne infedeli.
Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 17
PARLIAMO DI...
C
UNA POESIA DI GIORGIO PASTACALDI
on piacere pubblichiamo un nuovo lavoro, scritto da Giorgio Pastacaldi, che per alcuni anni della sua vita ha vissuto a Lamporecchio, nella frazione collinare di Spicchio. Attualmente abita a Pistoia, dove coltiva con passione ed
interesse la sua grande voglia di scrivere. Il titolo: “Spicchio e Dintorni tra Storia - Arte - Natura”
Fui ospite e per un lustro,
vissi a Spicchio con Luca, Anna
e al già talentuoso Michele,
mio nipote.
Rividi le bellezze dei tre regni
della natura in quel suggestivo
paesaggio durante il tempo,
che vi soggiornai.
Trottarono le stagioni e a primavera
tornarono le rondini,
preziose creature in livrea per rassettare i vecchi nidi e per covare.
Si riscaldavano posate sui vicini cavi
al tiepido sole del mattino,
esili eleganti prima di librarsi in alto
garrendo nel loro instancabile volteggiare.
Riempivan già gli incolti spazi,
tra gli ulivi i verdi steli
dell’erba che lì vicino casa allignano,
e crescono a vista d’occhio.
E, alfine, giunse il ciclico fenomeno
migratorio della fauna pellegrina.
Si palesò all’improvviso
alla smorzata luce del tramonto
quando all’orizzonte,
sfiorando l’antica torre di San Baronto, apparve una sinuosa stridente
nuvola di serrati storni.
Subito dopo in un crescendo di stridii,
la moltitudine di puntini neri
si abbassò di schianto come
risucchiata dalle gremite e tremolanti
cupole di foglie.
Scelsero ancora per sonnecchiare
gli imponenti e ombrosi alberi
che avvolgono
un lato dell’antico agglomerato,
che un dì fu l’Hospitalis Minghetti.
Sostarono a lungo prima di emigrare,
verso i paesi caldi quei pennuti scuri
e poco aggraziati per cibarsi,
e per riposare.
Nascosto, li osservai quei voraci e
astuti pennuti e ogni volta
mi incantarono le strategie,
delle accorte vedette piazzate,
sui comignoli svettanti.
Un distillato di scaltrezza che pervade
quelle creature
soprattutto quando in cielo,
duellano contro il rapace falco,
tra i predatori il più temuto e il più
veloce.
Ero spesso negli attigui campi,
a sfaccendare come facevo da piccolo,
nel podere nei nonni.
In una di quelle chete mattinate,
quei pennuti scuri macchiolati di bianco, cambiarono, in un batter di ciglia
lo scenario,
mentre stridendo e all’unisono si alzavano in volo.
Poi, lì per lì, la sinuosa miriade
di puntini neri si ricompattò e come
una nuvola vivente puntò veloce;
or verso gli sparsi ombrosi poggi di
ponente,
o a becchettare
nelle fertili terre dei “Cento Campi”.
Durante il lungo gioioso errare,
con Michele a bordo, mi incantarono;
or gli arroccati resti Longobardi e Medioevali di Cecina e Larciano,
or le riserve naturali del Padule di Fucecchio.
Un’aspra, inclemente disciplina
che ha fatto grande un piccolo Borgo;
“Mastro Marco”, assurtosi a leggenda, con i suoi campioni diventati miti.
Da molti anni la Comunità si prodiga
per formar talenti
con uno stuolo di famosi atleti e di
esperti infaticabili, legati come sono a
una passione innata e mai sopita.
Scorse veloce il tempo.
In quello spicchio di terra e più di una
volta,
solo accovacciato all’ombra scarsa
degli ulivi,
con la mia vecchia zappa in mano
e con il rastrello a lato,
seguii l’aereo via vai di insetti
tra ronzii e trilli.
Intanto anche dagli ulivi
e dai vicini veterani alberi
uscivano sonori gli incessanti stridii
delle cicale
nel nulla indaffarate.
Li cercai un po’ ovunque
ma non vidi mai tra i fiori,
né intorno al girasole dei nostri vicini,
il silente vagar delle farfalle
né vidi i voli buschi e repentini
delle libellule.
Una comunità che ha un passato,
entro cui la storia s’intreccia e si salda
a un’arte ricca di splendori,
e di resistenza al fluir del tempo.
Un condensato di tesori di cultura,
di tradizioni religiose,
e di opere d’arte perle tra le belle,
segnate dal Bernini e da Della Robbia.
Un’entità di gente colta, operosa,
ospitale,
vocata pure ai valori dello Sport,
dal quale emerge il “ciclismo”.
18 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
A lato
Giorgio
Pastacaldi
PARLIAMO DI...
LAMPORECCHIO
URBANISTICA:
la risposta dell’Amministrazione Comunale di Lamporecchio
in merito agli articoli pubblicati da Orizzonti nei mesi scorsi
C
ercare di far chiarezza e rispondere alle teorie
avanzate sui precedenti numeri di Orizzonti
dagli architetti Sandro Bonaccorsi e Valter
Ciurli, mi richiama ad un esercizio di equilibrismo
diplomatico fra una visione di specifiche questioni e
una più ampia riflessione su un modello complessivo di
struttura urbana che immaginiamo per il nostro paese e
sulla quale vogliamo indirizzare lo sviluppo dei prossimi anni. Innanzitutto dobbiamo far chiarezza sugli strumenti della pianificazione territoriale ponendoci una domanda:
Cosa vuol dire pianificare e quali sono gli strumenti della
pianificazione?
Pianificare è l’azione attraverso la quale l’amministrazione
attua la politica del territorio e l’urbanista concretizza l’idea:
nell’azione dell’urbanista c’è la volontà di rimarcare i passaggi, di dare giustificazione alle scelte, adottare le impostazioni
dandone la giusta motivazione e rimarcando che le opzioni
prodotte sono solo frutto dell’intuizione, della capacità, della sintesi interpretativa del gruppo operativo e l’unico punto
di riferimento seguito è l’interesse collettivo in favore della
comunità dei cittadini, oltre alla deontologia professionale
della disciplina. Le funzioni amministrative relative alla pianificazione del territorio sono esercitate dalla Regione, dalle
province, dalle città metropolitane nell’ambito delle proprie
competenze, secondo i principi di “collaborazione istituzionale, sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza”.
La legislazione regionale prevede vari livelli di pianificazione e precisamente:
- La pianificazione Territoriale che comprende il Piano di Indirizzo Regionale (PIT), piano territoriale di coordinamento
provinciale (PTCP) e Piano Strutturale Comunale (PS) oltre altri strumenti di area vasta. I comuni hanno l’obbligo di
conformarsi ed adeguarsi agli strumenti della pianificazione
territoriale dei sovraordinati.
- La pianificazione Urbanistica è rappresentata invece dal
Regolamento Urbanistico e dai Piani Attuativi
Sulla base di questi presupposti l’amministrazione ha provveduto alla predisposizione degli strumenti urbanistici comunali, ma le azioni che l’amministrazione ha potuto intraprendere sono state limitate da quello che comunque sovraintende
alla disciplina comunale (disciplina statale e regionale). La
disciplina del PIT con valenza di Piano Paesaggistico stabilisce obiettivi specifici, di qualità, direttive, orientamenti,
indirizzi per le politiche, nonché, con riferimento ai beni paesaggistici, specifiche prescrizioni d’uso. È così che il paesaggio e l’ambiente diventano elementi con i quali confrontarsi
per la definizione delle scelte di pianificazione territoriale,
degli indirizzi strategici e per lo sviluppo socio economico.
20 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
Pertanto, alla luce delle ulteriori osservazioni che sono
pervenute sull’adozione degli strumenti comunali, le
diverse prescrizioni tipologiche devono essere coerenti al PITPPR e, per rispondere all’articolo dell’Arch.
Ciurli, la coerenza sotto l’aspetto tipologico e formale
con l’intorno edificato, in rapporto ai margini urbani,
ai morfotipi etc. viene valutato da enti sovraordinati all’amministrazione Comunale, quali la Regione e il
Ministero dei Beni Culturali, attraverso le disposizioni del
piano urbanistico. Per quanto riguarda le scelte operate per la
riqualificazione del patrimonio edilizio, in riferimento all’articolo dell’Arch. Bonaccorsi, l’impostazione metodologica,
adottata per individuare le aree di intervento, è stata quella di
analisi e di interpretazione della morfologia del tessuto urbano e successivamente la ricognizione e localizzazione delle
infrastrutture e degli standard esistenti. I principi che hanno
ispirato la progettazione di queste parti di territorio sono stati
non solo quello di creare un equilibrio fra le sue componenti
essenziali, ma anche quello di ricercare le soluzioni che, nei
limiti del possibile, riducessero le congestioni edilizie esistenti, soprattutto nel centro del capoluogo. Il tutto con un
preciso obiettivo di interesse pubblico: migliorare la qualità
urbana in termini di “vivibilità” dei luoghi costruiti. In altri
termini, il Comune si è servito dell’occasione determinata
dalla nuova disciplina regionale per progettare, nel limite
delle imposizioni legislative, il proprio piano urbanistico
con l’obiettivo di recuperare o migliorare gli spazi pubblici
grazie all’attuazione degli interventi da parte degli operatori privati senza gravare sul bilancio pubblico (Perequazione
urbanistica), incrementando il patrimonio pubblico senza far
ricorso all’istituto dell’esproprio con la cessione gratuita al
comune di tali aree. Inoltre negli articoli si fa riferimento a
due importanti temi, che inducono il lettore ad una falsa interpretazione delle iniziative dell’amministrazione. Si parla
dell’introduzione di aree edificabili su porzioni di territorio
geomorfologicamente disagiate, ignorando che tutto il piano
è supportato da studi geomorfologici, idraulici e sismici che
ne definiscono la fattibilità. Inoltre si parla della necessità di
prevedere sul piano urbanistico agevolazioni sugli oneri di
urbanizzazione per chi ristruttura l’esistente o per chi decide
di ampliare o realizzare un’unità in più per i propri figli, anche in questo caso occorre precisare che tale argomento non
è materia di Regolamento Urbanistico ma di Regolamento
Edilizio, nel quale è prevista la possibilità di approvare le
nuove tabelle per la determinazione degli oneri di urbanizzazione, dove verrà introdotto un abbattimento del 20% per
gli interventi di ristrutturazione edilizia ricostruttiva e sostituzione edilizia.
LAMPORECCHIO
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
informa:
Scuola: ultimi giorni di scuola all’insegna dello
sport per i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Francesco Berni
Le “Miniolimpiadi” della scuola dell’infanzia di Mastromarco, la “Festa dello Sport” della scuola primaria e i “Tornei di
Calcetto” della scuola secondaria hanno visto tutti i ragazzi cimentarsi in attività sportive di vario tipo e genere. Tutti noi
sappiamo quanto lo sport sia importante nella crescita di ogni bambino, alcune ricerche hanno dimostrato che i bambini
che giocano e fanno sport sviluppano maggiori capacità intellettive. Durante i giochi vengono continuamente sollecitate
le capacità mentali e strategiche del bambino, che se sviluppate serviranno non solo a scuola o nello sport ma anche nelle
future attività lavorative. Un ringraziamento speciale a tutte le insegnanti che hanno organizzato queste bellissime iniziative
unendo un momento di attività motoria alla crescita psicofisica dei ragazzi.
1 Giugno: i ragazzi di prima media, giovani attori a teatro
Il primo giugno si è concluso con un bellissimo spettacolo presso il nostro teatro il percorso di espressione teatrale intrapreso dai ragazzi della prima media. Il progetto nasce da una collaborazione con la scuola ed ha come obiettivo principale
il potenziamento della personalità attraverso lo sviluppo degli aspetti creativi e relazionari. Il teatro è la forma grazie alla
quale l’unione di linguaggi diversi, verbale, mimico, musicale, rappresenta il mezzo ideale per rafforzare l’autostima e costruire rapporti e relazioni tra i ragazzi. Per questo motivo ringraziamo le insegnanti che hanno creduto e investito in questo
laboratorio e Adelaide Faccenda che ha seguito, coordinato e tirato le fila dell’intero lavoro.
Turismo: apertura nuovo infopoint alla Biblioteca Don Siro Butelli
A partire da giovedì 16 giugno fino al 15 settembre, oltre all’ufficio turistico di San Baronto, è a disposizione di turisti e
visitatori un nuovo infopoint a Lamporecchio ubicato al piano terra della biblioteca “Don Siro Butelli”. Anche l’infopoint
sarà a disposizione per fornire materiale informativo e dare informazioni su eventi, strutture ricettive e quant’altro (orari
Giovedì 16.30/19.30, Venerdì 9.30/12.30, Domenica 16.30/19.30). Si tratta di un progetto sperimentale, ma l’obiettivo è
quello di creare un’accoglienza turistica quanto più capillare e attenta alle necessità di turisti e visitatori.
Rete sentieristica
Nel mese di giugno sono stati installati i cartelli bianco-rossi realizzati con la collaborazione e supervisione della sezione
CAI di Pistoia, rispettosi della normativa regionale RET sulla sentieristica.
Con la posa dei cartelli, giunge a termine il progetto di recupero e realizzazione della rete sentieristica del nostro Comune
che consente a tutti, residenti e turisti, di vivere e scoprire le ricchezze paesaggistiche e storico-artistiche del nostro territorio. Ricordiamo che la cartina con tutti i percorsi sentieristici, realizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale
Orizzonti, è disponibile presso l’ufficio turistico in forma cartacea e sul sito del Comune di Lamporecchio in pdf.
Turni farmacie - nuova organizzazione
Dal 10 giugno è iniziata una nuova turnazione di guardia farmaceutica unificata sperimentale tra i quattro Comuni di
Lamporecchio, Larciano, Monsummano e Pieve a Nievole. Ogni farmacia sarà di turno ogni 12 settimane; il servizio verrà
ampliato garantendo, nella settimana di turno loro spettante, l’apertura fino alle ore 22 e il servizio notturno, anziché “a
chiamata con reperibilità”, sarà effettuata “a battenti chiusi” assicurando la presenza del farmacista all’interno della farmacia che potrà evadere le ricette in cui il medico abbia esplicitato l’urgenza e ogni altra richiesta avente la caratteristica
dell’improrogabilità. S’invitano i cittadini, per eventuali necessità, a consultare i turni sul sito del nostro Comune oppure
nelle bacheche di ogni farmacia.
Area Verde Lazzeretto con i fondi delle iniziative “Amici colpiti dagli eventi dal 19 settembre”
Tra pochi giorni sarà ultimata l’area verde adiacente alle scuole di Lazzeretto, che il 19 settembre 2014 fu colpita dall’evento meteorologico che l’aveva distrutta. Tale realizzazione e ripiantumazione si è resa possibile grazie allo spirito di fratellanza che unisce le nostre rispettive cittadinanze, unico motore che ci ha spinto ad aiutare la popolazione di Cerreto Guidi,
stretta a noi da un’amicizia sincera e spontanea. Un ringraziamento a tutti i lamporecchiani che all’epoca si adoperarono per
raccogliere fondi e aiutare gli amici confinanti.
Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 21
LAMPORECCHIO
LA COMUNITÀ DI LAMPORECCHIO
E LA BANDA COMUNALE
C’è vero amore?
A
a cura di Valter Ciurli e Sandro Bonaccorsi
breve, in Piazza La Marmora, sull’edificio dove al momento ha sede la Banda Comunale partiranno i lavori per
la realizzazione di alcuni alloggi sociali.
La Banda Comunale deve trovare una nuova sede, e di questo si era a conoscenza già da circa due anni, se
non di più. Come si ama fare spesso, la soluzione di un problema si cerca di posticiparla finché si può, tanto più se il
problema è spinoso.
Il tempo è scaduto e la ricerca di una nuova sede per la Banda Comunale è diventata una vera e propria emergenza.
La Banda Comunale non ha mai avuto una sede propria, funzionale alle sue specifiche esigenze, rappresentativa del
proprio valore e di ciò che significa per la Comunità di Lamporecchio. Ha avuto sempre sedi occasionali, a cui adattarsi al meglio, figlie dell’emergenza che ciclicamente si ripresenta.
Anche questa volta si va ripercorrendo la vecchia strada: la ricerca affannosa di una soluzione tampone; che auspichiamo, comunque, sia trovata celermente.
Chiediamo all’Amministrazione comunale ed ai nostri concittadini se non sia giunta l’ora di pensare ad un progetto a
medio termine per dotare la Banda Comunale di una sede propria, stabile, calibrata sulle funzioni svolte e da svolgere
per la crescita culturale delle future generazioni, in sintesi, su ciò che vogliamo rappresenti per noi cittadini di questo
piccolo villaggio del versante occidentale del Montalbano.
A questo riguardo, senza la presunzione di avere la ricetta giusta, ma solo per stimolo all’avvio di un franco dibattito,
vorremmo indicare tre possibili luoghi dove insediare la Banda comunale, luoghi, seppur non esenti da varie problematiche e necessitanti di verifiche, quali:
- il Teatro comunale, prevedendone un ampliamento sul retro, angolo sud ovest.
Il Teatro per come è stato restaurato è uno spazio monofunzionale, conseguentemente, poco utilizzato, chiuso per la
maggior parte dell’anno. La presenza della Banda comunale recupererebbe qualcosa di quell’uso variegato fattone
all’origine dalla popolazione;
- il parco “I Giardinetti”, prevedendo la realizzazione di un Auditorium sul limite nord est.
Un piccolo Auditorium che possa aprirsi sul prato e trasferirvi la platea nei mesi estivi per l’allestimento di spettacoli
musicali all’aperto, e non solo…cinema?
Un piccolo Auditorium da vedere e visitare alla fine del percorso, la cui presenza migliorerebbe senz’altro l’attuale
scarno rapporto tra la maggior parte dei cittadini ed il loro parco;
22 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
- l’ex Cinema Berni, da trasformare in una “Casa della musica/cultura”.
LAMPORECCHIO
Nel volume dell’ex cinema, oltre la Banda comunale, potrebbero trovare sede anche altre associazioni musicali e/o
culturali presenti sul territorio; da “Casa della musica” a “Casa della Cultura”. Data l’ubicazione, il nuovo organismo edilizio potrebbe ben interagire con il Sistema scolastico, a tutto vantaggio di quest’ultimo e, conseguentemente,
dei nostri ragazzi e ragazze.
Due luoghi pubblici, uno privato, attualmente. Soggetti pubblici, devoti alla tutela dello splendore del nostro passato,
e privati, devoti al profitto, sarebbero coinvolti. Non c’è da averne paura, occorre confidare nell’intelligenza, nella
consapevolezza, di cui non siamo tanto privi come si tende a pensare. Esistono legittime forme di premialità (l’Amministrazione lo sa bene, vedi Regolamento Urbanistico adottato) per le quali anche l’apertura di un dialogo costruttivo
con i Soggetti privati non dovrebbe essere preclusa.
La realizzazione di una nuova sede ad hoc per la Banda Comunale ci pone il problema di come finanziarla, dei soldi
che non ci sono.
È vero, com’è vero che senza la convinzione che un obiettivo è giusto, senza la determinazione a raggiungerlo, e conseguente adeguata programmazione, i soldi necessari non si troveranno mai.
Finanziamenti regionali, statali, europei e/o alienazioni di immobili pubblici dismessi, ultimamente sono le uniche
fonti da cui attingere risorse economiche, ci dicono i nostri Amministratori.
Dalla passata Amministrazione del Sindaco Giuseppe Chiaramonte abbiamo ereditato un buon bilancio economico e,
forti di ciò, diciamo a tutti noi, proviamo a misurarci la “febbre d’amore”, «perché non pensare ad accedere al credito
e ad una tassa di scopo?»
P.S. La così detta tassa di scopo, più correttamente imposta di scopo comunale (ISCOP), è un tributo il cui gettito è
destinato a finanziare opere pubbliche, eventi ad alto interesse turistico, mobilità urbana, asili, etc.. è stata introdotta
dal governo Prodi con legge n. 296 del 2006 e può essere istituita dai Comuni per un massimo di dieci anni.
Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 23
LAMPORECCHIO
DON FRANCESCO PIERACCINI:
Quasi 60 anni di sacerdozio di vita
dedicata agli altri
D
di Monia Leone
on Francesco Pieraccini, nato
ad Agliana nel 1930 ha “cantato messa” il 29 giugno 1956
ordinato da Mons. Longo Dorni. Dopo
sette mesi come cappellano a Ponte di
Serravalle è diventato parroco per cinque anni a Pianosinatico/Rivoreta e il
24 settembre 1962 è arrivato a Mastromarco. Un faro illuminante e instancabile per 53 anni. Ha fatto crescere una
comunità molte volte difficile negli
anni incerti e tormentati del risveglio
economico e sociale. Rispettoso delle
istituzioni non è mai sceso a compromessi sulle idee, ha rinunciato spesso
al consenso della gente per mantenere
integra la sua visione.
Il Priore, come tutti lo chiamavano, era uno di famiglia; un
parroco presente, attento ai bisogni di tutti. Un vero esempio
evangelico, sempre prodigo di
consigli e di suggerimenti, ma
anche di critiche costruttive
anche se a volte taglienti.
Collaborando con la zia Viola
e soprattutto la sorella Maria,
ha dato vita alla prima forma
di asilo per i più piccoli nei
locali della canonica. Si è dedicato quindi all’insegnamento religioso nella Scuola Media (come si diceva allora) di
Lamporecchio. Senza mai un
periodo di riposo, di svago, di meritate ferie, ha portato avanti la spiritualità del Paese. D’estate, quando tutti
sono a riposo, accompagnava i disabili della fondazione
MAIC al mare, alla Casa Estiva di Ronchi vicino Massa,
che ha sempre continuato a sostenere economicamente.
Alla fine degli anni settanta ha letteralmente costruito la
Chiesa in Cerbaia, nonostante le tante difficoltà e resistenze.
24 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
Certamente tutti
avremo un ricordo
legato a lui, una visita, una carezza, un “pizzicotto” sulla
guancia, uno “scappellotto”, una “brontolata” da raccontare. Io personalmente, ne ho davvero tante. Era un grande
prete, un grande uomo per tutti noi, un
“padre” che ha condotto la sua, la nostra, Parrocchia. Adesso non possiamo
che sentirci smarriti, ma sono sicura
che scrutando nel nostro cuore troveremo la forza di agganciarci all’esempio e alla memoria di chi, con umiltà e
con amore, si è messo a disposizione di
chiunque avesse bisogno.
Un uomo resistente alle prove, alle malattie che l’hanno accompagnato nella sua vita, che nonostante tutto è andato avanti,
seminando e raccogliendo.
Nella sua comunità sono nati,
infatti, più gruppi di preghiera, il gruppo giovanile de “I
Giullari” a cui lui ha dedicato soprattutto i suoi ultimi
anni, orgoglioso del gruppo
di giovani che anima la Parrocchia.
Uomo dai molteplici interessi
oltre che uomo di Chiesa, si
dedicava anche al ciclismo e
al calcio. Ci ricordiamo tutti
di quando suonava le campane a festa per le vittorie dei
nostri compaesani sportivi. Predicare, pregare e confessare sono state le modalità per incontrarsi e relazionarsi
con la gente, ma anche prendere parte alle gioie sportive
e, non solo, della comunità: la grandezza del suo sacerdozio è tutta qui, gesti ripetuti umilmente ma con fedeltà,
fino all’ultimo respiro, con la stessa dedizione di un padre con i propri figli. E noi così ci siamo sentiti ... figli
numerosi e amorevoli di Don Francesco.
LAMPORECCHIO
LA PIZZERIA AMICI MIEI DI MASTROMARCO SI RINNOVA
E PRENDE IL TRENO INSIEME A IACOPO MELIO
D
opo l’articolo di aprile, la
Pizzeria Amici Miei ritorna su Orizzonti. Situata in
zona Eurospin, dopo aver rinnovato gli interni del proprio locale, ha
approntato importanti modifiche
anche alla zona esterna, dando
vita a un ambiente funzionale, amichevole e familiare.
Il locale, ampio circa 110 metri
quadrati, è sempre a disposizione
dei clienti per qualsiasi occasione.
Nei menu potrete scegliere fra antipasti, primi, pizze e focacce dolci
o salate: il tutto prodotto con ingredienti di primissima qualità per garantire al cliente il miglior risultato.
Le pizze e le focacce, anche da asporto, sono cotte
in forno a legna e possono essere impastate persino con farina integrale, farina 1, farina di Kamut e
farina al carbone vegetale.
Pizze, primi piatti ed antipasti a volontà, senza
contare le serate degli eventi: se volete passare
una serata tra amici dovete per forza venire alla
Pizzeria Amici Miei!
Domenica 17 luglio alle ore 20.00 presso la pizzeria ci sarà la cena-spettacolo a buffet per festeggiare i due anni della onlus #vorreiprendereiltreno!
Parte del ricavato verrà donato all’associazione
di Iacopo Melio per le attività di promozione e di
sensibilizzazione sul tema delle barriere architettoniche che sono, prima di tutto, barriere psicologiche e sociali. Lo spettacolo in piazza sarà offerto dai Duo Deno e da Robertino mentre l’ospite
della serata sarà Lorenzo Baglioni, che tutti ricordiamo per il simpatico duetto-tormentone con
Iacopo “Canto anch’io”, acchiappando migliaia di
visualizzazioni. Un particolare ringraziamento va
al Comune per l’aiuto dato e a tutti gli sponsor. Un
grazie speciale ad Angiolino Campigli, presidente
del circolo di Mastromarco.
LAMPORECCHIO
LA POSTA DI ORIZZONTI: Lamporecchio/Larciano
1) RICHIESTA AI COMUNI DI LAMPORECCHIO E LARCIANO “Viste le problematiche con alcune persone che non pagano l’affitto
e soprattutto visto i tempi che ci vogliono per liberarsene, avendo purtroppo subito danni in prima persona, sono a chiedere ai due
comuni che tutelino i cittadini corretti ed in regola creando
un registro consultabile in comune presso l’ufficio anagrafe
dove vengano trascritti i nomi di affittuari scorretti al fine di
evitare altre situazioni incresciose. Grazie”
- Lettera firmata 2) MARCIAPIEDI ... RISTRETTI! - Lamporecchio- “Vorrei segnalare la difficoltà di percorrere a piedi via Pier Paolo Pasolini, soprattutto con passeggini o sedie a rotelle. Il marciapiede
che fiancheggia la Casa della Salute, già stretto di per sé, è in parte ingombrato dai rami delle
piante che sono nelle fioriere. Sarebbe utile togliere le fioriere in questo punto, come già fatto
in altri tratti di marciapiede nel centro del paese, o perlomeno potare frequentemente le piante.
Grazie dell’attenzione.” - Michela Cammilli 3) OLIMPIADI E MINIOLIMPIADI - Lamporecchio “Il 21 maggio si sono svolte le miniolimpiadi organizzate dalla scuola dell’Infanzia
di Mastromarco. Un evento, che diverte ed emoziona tutti, non soltanto i genitori
dei piccoli atleti. Quest’anno ho accompagnato mio figlio (4 anni) alla manifestazione per vedere e sostenere i suoi amici e coetanei impegnati nelle gare.
Durante i giochi i suoi occhi erano pieni di euforia ed entusiasmo e i miei, da genitore, lucidi di gioia. Gioia che è svanita via in un attimo, nell’istante in cui mi
ha chiesto: “Babbo, ma io quando corro ???”. Non ho saputo rispondere a quella
domanda e mi sono sentito ancora più frastornato quando
alla fine delle gare, prima delle premiazioni, sul campo da
gioco e stato introdotto uno striscione fatto dai bambini in cui erano raffigurati i cerchi olimpici e una scritta che inneggiava all’unione nello sport.
Ho ripensato ai valori e alla simbologia delle Olimpiadi moderne.
1) promuovere la pace e la comprensione tra i popoli attraverso lo sport. “L’importante non
è vincere, ma partecipare con spirito vincente”.
2) Il cerimoniale olimpico ha l’importante contenuto educativo nell’insegnamento del “fairplay” e nel senso della vita in comune.
3) I cinque cerchi intrecciati su sfondo bianco, il più noto simbolo olimpico, rappresentano,
come recita la Carta Olimpica: “L’unione dei cinque continenti e l’incontro degli atleti di
tutto il mondo ai Giochi Olimpici”.
4) L’opportunità per tutti gli appassionati (non solo i professionisti) di partecipare ai giochi.
5) È implicito nel trasporto della fiamma olimpica, l’internazionalismo dei Giochi, il trasporto della fiaccola passa
per le mani di una moltitudine di persone di paesi, lingue, religioni e razze eterogenee, che uniscono i loro sforzi.
L’amicizia, la lealtà, la solidarietà, l’impegno, il coraggio, il miglioramento di sé, la pace.
Si tratta di ideali universali, validi per tutti.
Lo Spirito Olimpico riassume in sé tutti questi concetti.
Ed allora, non sarebbe bello nello Spirito Olimpico, unire tutte le Scuole dell’Infanzia del comune, (Borgano, Mastromarco, San Baronto), cosi da regalare (ai nostri bambini) e regalarci un
appuntamento straordinario:
LE MINI-OLIMPIADI DELLA SCUOLA DI LAMPORECCHIO - Giacomo Martini -
26 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
LAMPORECCHIO
8 MAGGIO 2016: UNA GIORNATA MEMORABILE!
D
omenica 8 Maggio gli “alunni” e le “alunne” (tranne qualche assente giustificato) della classe 3° C della Scuola
Media Francesco Berni di Lamporecchio, si sono incontrati a pranzo, all’Agriturismo “La Carraia” di Valentina Bichi a Giugnano, con i loro Professori.
Niente di particolare … tranne che gli alunni e le alunne sono nati nell’anno 1964!
Dopo ben 38 anni ci siamo ritrovati con entusiasmo e abbiamo condiviso una splendida giornata di ricordi, scherzi ed
emozioni, vissuti in quel bellissimo periodo di passaggio dall’infanzia all’adolescenza.
1978
Periodi di incertezze e timori, di sconvolgimenti fisici e “ormonali”, di paure e di timidezze, ma anche di
spensieratezza ed euforia.
Quello che ci ha accomunato, e che ci ha fatto tornare
insieme per rivivere un po’ quell’età, è il ricordo e
la forte impronta che ci hanno lasciato gli insegnanti
che abbiamo avuto la fortuna di incontrare nel nostro
percorso.
La Prof.ssa Assunta Truffaldini, insegnante di
Educazione Fisica delle “femmine”, giovanissima
all’epoca, che non si è mai presentata come un’insegnante ma come un’amica saggia pronta a sostenerci
nelle nostre richieste, mancanze o difficoltà.
1998
Il Prof. Aimone Bennati (che è arrivato da Città di
Castello in provincia di Perugia ... tra andata e ritorno
quasi 400 km, per trascorrere la giornata con noi!!!),
insegnante di Scienze e della temutissima Matematica,
altamente competente e professionale, serio e affidabile, ma anche disponibile e pronto allo scherzo e alla
battuta in ogni momento.
Il Prof. Roberto Arrighi, insegnante di Italiano, che
ha rivoluzionato il nostro modo di concepire la scuola
con i suoi metodi di educazione “alternativi” (indimenticabili le “flessioni” a terra per chi non aveva finito i
compiti o era indisciplinato in classe…alcuni dei “maschi” si sono fatti dei bicipiti invidiabili!!!). Incredibile
ma vero, con i suoi metodi ci ha fatto studiare più volentieri!
8 mag
gio
Questi signori insomma hanno lasciato un’impronta in2016
delebile nei nostri caratteri e nelle nostre personalità e ci
hanno aiutato a crescere in una fase delicata della vita.
Dopo tutti questi anni, dopo le esperienze che ognuno
di noi ha vissuto e le diverse strade percorse, ci rende
orgogliosi vedere come si ricordino di noi, nel bene e
nel male, con i pregi e con i difetti che il tempo e l’età
hanno forse solo un po’ attenuato. Ci piace quindi pensare che anche noi nel nostro piccolo, fra i tanti ragazzi
e ragazze che hanno incontrato nella loro professione,
abbiamo lasciato un segno nei loro cuori.
Grazie Professori, alla prossima!
Sonia Sensi
Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 27
LAMPORECCHIO
SULLE TRACCE DI UN’OPERA D’ARTE SMARRITA
L
Alla ricerca dei “fantolini” di San Baronto
di Ivo Torrigiani
e cronache antiche narrano che la fama dei mithier, direttrice del laboratorio degli
racoli avvenuti grazie all’intercessione dei santi
smalti di Limoges. Durante la conBaronto e Desiderio fu tale che prima le popolaversazione i due vennero a parlare di
zioni vicine e poi quelle lontane fecero a gara a «...corSan Baronto – l’eremita da cui trae il
rere qua ad invocare e venerare i sacri corpi dei santi
nome la chiesa e la frazione del nostro comune, infatti
ivi sepolti. Fin dalla Francia, dicon le cronache sarebapparteneva probabilmente a una nobile fabero venute qui […] turbe di pellegrini».
miglia di Limoges - e dal colloquio scaturì
Nei primi secoli le generose offerte, i lasciti
una notizia davvero sorprendente: «M. me
1
resero questo monastero ricco e prospero.
Gauthier - scrive Ferrali - era informata
Attraverso le vicissitudini del tempo e della
dell’esistenza d’un antico smalto di Limostoria, però, molti ornamenti e decorazioni
ges a bassorilievo, raffigurante S. Baronto,
andarono perduti. Fino ad alcuni decenni
conservato al Museo Oberlin (Ohio), negli
orsono di quest’antico splendore rimaneva
Stati Uniti d’America»4. Immediatamente
almeno una traccia. Si trattava, scriveva A.
Ferrali pensò ai “Fantolini” scomparsi e
Mazzanti di «...graziose, pregevoli, antichiese alla studiosa francese se era possibichissime figurine di bronzo, rilevate dalla
le avere più ampie informazioni.
parte anteriore e piane dalla parte per cui
Poco tempo dopo Ferrali ricevette una leterano affisse [all’altare] con chiodi pure
tera da M.me Gauthier, contenente un redi bronzo al gradino [un dossale di legno],
soconto delle sue ricerche e una foto della
alte una spanna (dicon le memorie). Oggi
statua di San Baronto esposta nel museo
anche questo pregevole resto di antichità è
statunitense (Fig. 1). Secondo le notizie ri1
miseramente scomparso» .
cevute dalla direttrice del Museo americaPrima di Mazzanti anche un incredulo e
no, la statua proveniva, per quanto era dato
sarcastico Renato Fucini aveva scritto
sapere, dalla collezione del barone Arthur
delle statuine: «...si dice che nella cripta
Schickler de Pourtalès. La Gauthier, per
esistessero dei bassorilievi e qualche staquesto, era entrata in contatto con la nipotuetta di metallo, opera, si dice del Cellite del barone, che, ricordandola nella casa
ni. Questi oggetti preziosi vi rimasero fino
del nonno, ne aveva confermata la proveFigura a smalto di San
verso il 1877, ma poi si dice che siano stati
nienza; la nipote rammentava inoltre che il
Baronto, ora nel “Allen
trafugati non si sa da chi. Si dice che al- Memorial
nonno l’avrebbe acquistata presso un antiArt Museum” di
cune statuette siano andate a cascare nella
quario in un periodo tra il 1875 e il 1895,
Oberlin - Ohio (U.S.A.)
collezione Carrand e che ora si trovino nel
durante il quale egli aveva soggiornato in
Museo Nazionale di Firenze, ma non è vero
Toscana. La Gauthier allegava alla foto una
nulla»2.
nota provvisoria, secondo la quale le dimensioni della
figura (49 cm.) facevano pensare che si trattasse di un
Orbene, se lo scetticismo di Fucini circa la reale esistenantependium o paliotto; la presenza, poi, sul suo frontale
za delle statuine può essere facilmente fugato grazie alla
di
una figura di un santo, anziché di un apostolo, era la
presenza negli archivi della Diocesi di antiche descrizioprova
che l’altare a cui era destinato fosse dedicato a S.
ni, quale ad esempio quella redatta dal Vescovo F. Ala3
Baronto
stesso o comunque collocato in una chiesa dove
manni in occasione della visita pastorale del 1750 , più
le
reliquie
del santo erano particolarmente venerate. Percomplessa è la ricostruzione della loro sottrazione. La
tanto
la
provenienza
del manufatto dalla nostra Chiesa
scomparsa, secondo la memoria degli anziani, risalirebera
da
prendere
in
grande
considerazione. L’analisi dei
be agli ultimi anni dell’Ottocento, Fucini indica come
caratteri
compositivi
portava,
poi, la studiosa a ritenere
data del trafugamento il 1877 circa, ma, come vedremo,
potrebbe essere anche più tarda. Il sacerdote di allora de1) A. Mazzanti, S. Baronto: antica chiesa abbaziale,
nunciò la sparizione come furto, anche se la convinzione
“Monitore Diocesano”, n. 3-10, 1920
popolare era che fosse stato proprio il prete a venderle a
2) R. Fucini, A San Baronto, in «Marzocco», 19, magun americano.
gio 1902, p. 1
Di queste figure, che il popolo chiamava “Fantolini”,
3) Devo questa indicazione all’arch. Simone Martini.
“Santini”o “Corpi Santi”, per alcuni decenni non si eb4) Sabatino Ferrali, La Badia di San Baronto sulle tracbero più notizie fino a quando nel 1963, durante un conce di un’opera d’arte smarrita, in AA.VV., Chiese Rovegno, Monsignor Sabatino Ferrali, per una fortuita
maniche e moderne in Pistoia e Diocesi, Pistoia, 1964.
coincidenza, incontrò la ricercatrice francese S. Gau-
28 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
LAMPORECCHIO
che si trattasse di un’opera dei laboratori di Limoges del XIII secolo.
2
Nel luglio 1964, M.me Gauthier scrive nuovamente a Ferrali per informarlo che si è recata
a visitare il museo di Oberlin così da poter studiare direttamente l’opera. Si tratta, chiarisce la studiosa, di uno smalto “champlevé”, simile a quelli di Limoges, ma probabilmente
eseguito in laboratorio funzionante a Pistoia o comunque in Italia. Rispetto agli smalti di
Limoges i caratteri iconografici originali sono: la croce nella mano destra, il camice al
polso, le scollature drappeggiate, invece che plissettate, la dalmatica dritta, alcuni tratti del
viso e la pettinatura.
Dopo questa breve ricostruzione delle ricerche della Gauthier, credo sia lecito chiederci se
lo smalto del museo statunitense sia davvero uno dei fantolini trafugati a San Baronto. A
me pare che sia difficile negarlo vuoi per i caratteri conformi alle descrizioni antiche vuoi
per la scritta S. Barontus (Fig. 2) incisa sull’aureola: la nostra chiesa, infatti, è l’unica al
mondo dedicata a questo santo e in aggiunta ha, al suo interno, la sua tomba; è, pertanto,
difficile pensare che il manufatto statunitense abbia una provenienza diversa; pertanto, anche se al momento non sappiamo nulla delle altre statuine, possiamo, però, credibilmente
affermare che i “Fantolini”, di cui ci parlano le memorie, fossero degli smalti di Limoges
in rame (e non in bronzo) del XIII secolo, provenienti o da un laboratorio francese – e portati fin qua, forse, da pellegrini francesi - oppure prodotti a Pistoia per richiamare l’origine
limosina del santo.
Ebbene, ma com’è giunta nell’Ohio? Lo storico dell’arte W.D. Wixom nel catalogo della mostra - Enamels of Limoges 1100-1350 - organizzata congiuntamente dal Museo del
Louvre (23 ottobre 1995-22 gennaio 1996) e dal Metropolitan Museum of Art (5 marzo-16
giugno 1996), fornisce indizi utili, quali ad esempio i luoghi e le date delle mostre in cui
il “Fantolino” è stato esposto. Nel 1900 la statuetta è a Parigi all’Esposizione retrospettiva
dell’arte francese dalle origini al 1800, in occasione dell’Esposizione universale, nel 1913
è ancora a Parigi per la Mostra di oggetti d’arte del Medioevo e del rinascimento presso la
prestigiosa galleria dell’antiquario J. Seligmann; nel 1940 la statuetta la troviamo a Boston
all’interno della mostra Arts of the middle ages a loan exhibition. In questa circostanza i Scheda dell’opera a cura
dell’ Allen Memorial
curatori ci danno un’informazione per noi importante ossia che la mostra, in origine pensaArt Museum
ta come una rassegna di opere statunitensi ed europee, per lo scoppio della guerra era stata
Oberlin (Ohio) USA :
Limoges Figure
realizzata solo con materiale fornito da istituzioni e privati statunitensi. Ciò lascia intuire
of St. Barontius
che probabilmente il Fantolino fosse già in USA. È bensì certa la data di acquisto da parte
ca. 1200
del museo: in una nota, infatti, Ch. Parhurst, direttore (1949-1962) dell’Allen Memorial
Artist/Maker: French
Museum di Oberlin, scrive che l’opera è stata acquistata dal museo nel 1946. Senza dilunGilded copper,
enamel, and blue glass
garsi ulteriormente il percorso della statua lo possiamo in sintesi così ricostruire:
Height: 18 1/2 in. (47 cm)
a) Tra il 1875-1895 viene trafugata a San Baronto e passa nella collezione del barone A.
place of origin:
Schickler (1828-1929), ricco banchiere franco-tedesco che è probabilmente l’americano,
Europe, Italy
R. T. Miller Jr. Fund,
a cui secondo il popolo il prete aveva venduto i “fantolini”; b) Attorno al 1913 il nostro
1946.44
smalto è nelle mani dei fratelli Seligmann, ricchi mercanti antiquari con sedi a Parigi e
New York; in seguito c) entra a far parte prima del fondo R. T. Miller Jr., ricco editore
americano ed infine d) dal 1946 delle collezioni del museo di Oberlin.
Per concludere una nota curiosa e un invito. In primo luogo è curioso notare come le dicerie popolari contenessero indicazioni rivelatesi poi paradossalmente veritiere: i si dice di Fucini portavano verso un francese (Carrand) e Schickler
era veramente un francese, altre voci, invece, parlavano di una destinazione americana dei “Fantolini” e americano
è stato effettivamente il destino di almeno di uno di questi. Infine un invito alle istituzioni competenti a riprendere
quello che appare un sentiero interrotto, semmai stabilendo un rapporto diretto con il Museo Americano per avere altre
notizie, utili forse anche a rintracciare gli altri fantolini.
Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 29
LAMPORECCHIO
GESTIONE DELLA MENSA SCOLASTICA
DEI COMUNI DI S. MINIATO E DI QUARRATA
Due esperienze che ci dimostrano che è
possibile introdurre prodotti a km 0 e biologici
S
di Mara Fadanelli
abato 28 maggio, presso il circolo ARCI Tamburini di Cerbaia (Lamporecchio), il Biodistretto
del Montalbano, l’Associazione Culturale Orizzonti e il GaSpicchio, con il patrocinio del Comune di
Lamporecchio hanno organizzato un incontro dal titolo
“La mensa che fa la differenza” con la cittadinanza,
per confrontarsi e riflettere su un tema così tanto importante com’è quello delle mense scolastiche.
Hanno aperto e presidiato i lavori Mara Fadanelli, per
l’Associazione Culturale Orizzonti, e Tiziana Fabiani
in rappresentanza del GaSpicchio e del Biodistretto del
Montalbano. (nella foto a pag. 31)
Emanuela Bruno, assessore della Pubblica
Istruzione del Comune di Lamporecchio, ha
portato i saluti dell’Amministrazione e ha
dichiarato, con soddisfazione, il raggiungimento dell’obiettivo, a gennaio 2016, della
gestione diretta, da parte dell’amministrazione comunale, delle mense scolastiche.
Fra gli ospiti si sono susseguiti, con il loro
prezioso intervento, Chiara Rossi, assessore del Comune di San Miniato, Alessandro Landini Responsabile del Servizio
Pubblica Istruzione del Comune di Quarrata e Alessandro Venturi responsabile del Centro di
Educazione al Gusto di Prato, associazione di promozione sociale, accreditata dal MIUR per la formazione del
personale della scuola.
L’assessore Chiara Rossi ha iniziato la sua presentazione affermando che il Comune di San Miniato gestisce
direttamente le mense scolastiche dal 2009/10. Dal Comune vengono servite 16 scuole d’infanzia e primarie,
8 servizi d’infanzia pubblici e privati e 3 servizi extrascolastici, per una media di 1.400 pasti giornalieri. La
colazione viene garantita a tutti i bambini dal nido alla
scuola dell’infanzia, anche a coloro che non aderiscono
alla mensa. In organico hanno 10 cuoche. Nella logica
del miglioramento continuo l’amministrazione ha deciso di aderire alla certificazione di qualità ISO 22000,
uno standard volontario per la certificazione di sistemi
30 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
di gestione della sicurezza alimentare. Chiara Rossi ha
affermato, con orgoglio, che è la prima mensa in Italia
che ha questa certificazione.
Nel 2010 l’amministrazione ha adottato il progetto di
qualificazione del servizio di refezione scolastica denominato “La qualità nel piatto” che ha come finalità
quello di sensibilizzare e educare la comunità, in particolare i genitori, i bambini e le insegnanti, sull’importanza
della qualità dei prodotti alimentari per la salute. Inoltre
questo progetto ha come obiettivo quello di diffondere
l’uso dei prodotti biologici, stagionali e locali valorizzando l’economicità locale, la cosiddetta filiera corta. I menu vengono decisi insieme
all’ASL e da una nutrizionista per ottenere
dei pasti bilanciati.
Questo progetto prevede dei laboratori alimentari che coinvolgono le famiglie e ha visto la realizzazione di un ricettario secondo i
principi del servizio di ristorazione scolastica (visibile sul sito del Comune). Altre azioni
importanti adottate con questo progetto sono
la pesatura e la valutazione degli avanzi al
fine di ridurre lo spreco ed elaborare ipotesi
per l’utilizzo dei pasti non sporzionati con la
collaborazione con l’ASL.
Subito dopo è intervenuto Alessandro Landini del Comune di Quarrata. Dai numeri che ha presentato subito
si comprende la grandezza della loro realtà. Quarrata ha
una popolazione di 26.190 abitanti. Il Comune ha 3 nidi
d’infanzia comunali, 5 nidi privati autorizzati e accreditati, 7 scuole dell’infanzia statali, 2 scuole dell’infanzia
paritarie, 6 scuole primarie, 2 scuole secondarie di primo
grado, 1 scuola secondaria di secondo grado, per un totale di circa 3000 bambini/ studenti.
Al giorno vengono erogati, mediamente 1242 pasti (fra
cui ci sono 16-17 diete speciali) e la colazione viene garantita a tutti i bambini. In ogni scuola ci sono dei punti
cottura.
Nell’anno scolastico 2005/06 a Quarrata c’è stata una
forte volontà politica di investire sulla salute dei bambi-
LAMPORECCHIO
ni, attraverso la gestione diretta delle mense. Sono state
fatte delle scelte importanti per garantire la qualità dei
pasti: tutta la frutta, le verdure e gli ortaggi freschi sono
biologici, tutti i prodotti caseari sono certificati DOP, il
prosciutto crudo è certificato Toscano DOP (a chilometri
zero) e il prosciutto cotto è italiano certificato Alta Qualità. La pasta alimentare è biologica di produzione toscana,
la carne è certificata di produzione italiana. Tutte le preparazioni vengono cucinate con olio extravergine d’oliva
biologico italiano o toscano. Mensilmente viene preparato un menu “Chilometro Toscano” e un menu “Tutto
biologico”, per acquistare questi prodotti il Comune ha
fatto degli accordi con la Coldiretti di Pistoia e il “GAS
La Gramigna”. I Comuni hanno la possibilità di
avere delle forniture al
di fuori dell’appalto. Per
avere un’idea, nell’anno scolastico 2014/15,
su circa 230.000 pasti,
31.000 avevano queste
caratteristiche. Per facilitare la fornitura da parte dei produttori, è stato
preparato un “menù su
180 giorni” che varia secondo la stagionalità dei
prodotti. La variabilità
del menu viene garantita anche ai bambini che hanno le
diete speciali.
“Un altro punto di forza per la riuscita del progetto - ha
affermato Landini- è la commissione mensa. I genitori
sanno che possono andare in mensa quando e quanto
vogliono. In un anno abbiamo avuto 54 visite. Se i genitori toccano con mano la qualità del servizio, diventano
loro stessi i primi sostenitori”. È stato fatto poi un investimento sugli spazi, affinché fossero accoglienti, sono
stati tinteggiati, arredati, areati e insonorizzati. Il Comune inoltre fa il monitoraggio sugli avanzi, per ridurre gli
sprechi, (per dimostrare quali cibi i bambini mangiano
meno, al di là delle indicazioni regionali) fa delle indagine periodiche ai genitori per valutare il grado di soddisfazione del servizio e valuta, con delle schede specifiche,
la qualità dei prodotti/pasti. “Periodicamente facciamo
degli incontri educativi agli insegnanti e ai genitori – ha
affermato Landini- organizzando anche delle giornate
nelle fattorie, per far vedere da vicino i prodotti che i
bambini mangiano a tavola”. L’ultimo contributo è stato
quello di Alessandro Venturi, responsabile del Centro
di Educazione al Gusto di Prato. Alessandro Venturi ha
dichiarato che ci sono nuove linee guida sull’alimentazione scaturite dall’EXPO di Milano e che ci saranno dei
contributi per favorire la formazione e l’educazione nelle scuole. “La nostra esperienza di formazione e ricerca
nelle scuole ci dice che il gradimento dei prodotti locali nelle mense scolastiche da parte degli studenti, non è
all’altezza delle aspettative. I motivi di questo dato sono
molteplici. Uno dei principali è che dobbiamo sempre
accompagnare l’introduzione di questi prodotti con
percorsi di educazione sensoriale e di cultura alimentare. In presenza di nuovi sapori, odori e colori, dobbiamo
sviluppare le nostre capacità sensoriali, per superare le
diffidenze e i sospetti legati
alle novità. Non c’è un limite di età per fare questi
percorsi didattici; prima
si inizia e migliori sono i
risultati. Da non sottovalutare poi il punto di vista dei ragazzi, chiedendo
anche il loro parere molte
volte si trovano le soluzioni. La dieta mediterranea
è diventata patrimonio
dell’umanità (UNESCO),
la Toscana è la regione italiana con il più alto numero di prodotti tipici. Dobbiamo recuperare questi valori
perchè l’Italia, rincorrendo i “fast-food”, è uno dei paesi
europei con il tasso maggiore di obesità. La nostra salute
dipende anche da quello che mangiamo”.
Concludendo possiamo affermare che certe scelte,
come per tutte le cose, dipendono dalla cultura delle
persone e dalla volontà politica. Entrambi le amministrazioni presenti, hanno dichiarato che i costi della
mensa non sono diminuiti con la gestione diretta, ma
per non aumentare il costo a carico della famiglie, e
volendo garantire la qualità del servizio, il 60% dei
costi sono a carico del Comune.
L’evento è stato molto interessante e apprezzato dai
presenti con i quali è nato un interessante dibattito.
L’unico rammarico di coloro che l’hanno organizzato
è che c’erano poche famiglie e nessun rappresentante
del mondo scolastico. La speranza è, visto la presenza
e l’interesse dell’assessore Emanuela Bruno, che questo sia un primo passo per avviare questo percorso
anche nella realtà di Lamporecchio.
Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 31
PARLIAMO DI...
UNA SOLUZIONE INNOVATIVA
IN GRADO DI RISOLVERE
DEFINITIVAMENTE OGNI
PROBLEMATICA INERENTE
LE COPERTURE
S
iamo di fronte ad una situazione tipica nella quale rientrano buona parte dei capannoni industriali realizzati con travi ad Y nel corso degli anni 80 e, quindi, la necessità di
sostituire le coperture in cemento amianto, di migliorare la capacità isolante del tetto,
di adeguare la struttura alle recenti normative
antisismiche e garantire una perfetta impermeabilità della copertura anche a fronte delle repentine piogge (cospicue precipitazioni
in tempi brevi, bombe d’acqua) che, oramai,
sono diventate una norma.
Oltre alle necessità descritte, uno dei fattori fondamentali per un intervento di questo
genere é la possibilità di operare in maniera
sicura ed efficiente, senza interrompere le attività produttive e sostituire gli elementi della copertura senza lasciare a “tetto aperto” i
reparti.
L’intervento è stato realizzato grazie ad
una innovativa soluzione “prefabbricata”
della Ditta Sabatini di Cerreto Guidi (FI)
ed al suo prodotto COPRIMAX, una lastra brevettata, prefabbricata in vetroresina,
coibentata in funzione dei requisiti termici
necessari per l’ottenimento della detrazione fiscale del 65%, impermeabilizzata con il manto Polyglass in TPO
MAPEPLAN T Af 15.
Mapeplan T Af è un manto impermeabile, sintetico, in poliolefina flessibile TPO/FPO, prodotto mediante un processo di multi-extrusion
coating, con materie prime di alta qualità, armato con velo di vetro, accoppiato sulla superficie inferiore a feltro non tessuto in poliestere del
peso di 300 g/m2. Mapeplan T Af è conforme alla norma EN 13956.
Le lastre COPRIMAX sono dotate di tubolari metallici passanti e fissati nella parte centrale della trave come previsto dai regolamenti antisismici e come richiesto dal Genio Civile con detrazione fiscale del
65%.
Gli accessori della linea MAPEPLAN hanno permesso di creare dei
supporti ben sigillati per il successivo montaggio dei pannelli fotovoltaici senza perforazione delle lastre e delle travi.
Sospensione definitiva del deterioramento delle travi ed eliminazione del ponte termico
32 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
PARLIAMO DI...
La copertura infine viene saldata al fine di ottenere un risultato completamente stagno “soluzione acqua all’esterno”.
Il tetto si presenta così come un’unica superficie continua, di colorazione “smart white” in
grado di riflettere i raggi UV e di abbassare il
calore all’interno dei locali di oltre il 45%.
Questa caratteristica, abbinata al nuovo potere
isolante della copertura, senza ponti termici, ha
portato un risparmio di circa il 70% dei costi
necessari per il riscaldamento dei locali.
La superficie interna della lastra di colore bianco porta una notevole luminosità, permettendo
così la riduzione dei costi di illuminazione dei
locali.
Alla struttura, come alla copertura, sono state
apportate migliorie in termini di fissaggi meccanici e riduzione del 60% del peso in modo
da adeguare l’edificio ai nuovi regolamenti
antisismici.
UNA SOLUZIONE INNOVATIVA PER L’INCOLLAGGIO DI MEMBRANE SINTETICHE
SOUDAL, in collaborazione con la Ditta Sabatini, sta lanciando sul mercato questa nuova tecnologia
innocua per l’ambiente e per l’applicatore, in grado di ridurre notevolmente i tempi di lavorazione
ideale per l’incollaggio di membrane in: TPO, PVC, EVA, EPDM su qualsiasi superficie e supporto.
Prodotti utilizzati: SOUDATHERM ROOF 360m – MAPEPAL TAF 15
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Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 33
LAMPORECCHIO
I
RE PER UNA SERA
- di Mario Favilla
l 20 maggio scorso Fabrizio Monti, da molti cononia pura, felicità integra e radiosa. Non
sciuto come tabaccaio o podista, si è presentato ai
sapevamo di essere re. Non avevamo
concittadini, presso l’Hotel Antico Masetto, in veste
ancora capito molte cose. O forse avedi poeta.
vamo capito tutto e poi, a poco a poco,
Nel corso della serata, patrocinata dal Comune e promosabbiamo cominciato a disimpararlo. Tu
sa dall’Associazione Culturale Orizzonti, rappresentata
però, caro Fabrizio, sei tornato ad esseda Michela Del Negro, stupenda guida anche nelle rere re, almeno per una sera. Circondato da
gioni della poesia, è stata infatti presentata la sua antolotanti amici, amato da una famiglia stupenda. È questa la
gia poetica “Confusi pensieri senza pretese”, cui l’attore
tua poesia più bella.
Roberto Spinelli ha prestato voce ed emozione. SempliN.d.R. L’autore Fabrizio Monti ringrazia tutte le persone e amici, che in queste
ci pensieri, riflessioni, piccole foto in bianco e nero, se
settimane gli hanno fatto complimenti e apprezzamenti sul lavoro da lui svolto.
legate all’infanzia, o variamente colorate se frutto
di più recente ispirazione. È stata una festa, per il
clima di simpatia e affetto che si respirava, favorito
dall’estrema modestia ed auto-ironia del poeta, che
è però riuscito, con quella sua aria disarmante, a dar
vita a un vero e proprio “lavoro di equipe” che gli ha
permesso di fare delle sue poesie uno strumento di
condivisione. Nel corso di una lunga serie di “giovedì sera” Fabrizio Monti, il suo ex-professore Ivo
Torrigiani e l’assessore alla cultura Monica Cetraro selezionano, tagliano e cuciono, riordinano, confezionano al meglio quei “confusi pensieri” ricchi di
genuina ispirazione, mentre la disegnatrice Monica
Magnanelli trasforma in immagini le suggestioni
poetiche. Un lavoro di equipe di sorprendente efficacia! Le poesie che mi sono piaciute di più parlano
di un’infanzia di piena ed inconsapevole felicità.
Anch’io, da bambino, come sicuramente molti di Fabrizio Monti e Michela Del Negro mostrano il documento
con il quale la Fondazione Meyer ringrazia per l’offerta
voi, ho vissuto quell’impagabile sensazione: armo- ricevuta
di euro 740,00 per sostegno all’attività sanitaria
AVIS LAMPORECCHIO: premiati i migliori temi per la III
edizione del concorso letterario “Giulietta Ferrero”
S
abato 28 Maggio, alle ore 10.00, presso il teatro Comunale di
Lamporecchio, c’è stata la premiazione della terza edizione
del “Concorso Letterario Ferrero Giulietta”.
Un’iniziativa organizzata per ricordare la giovane ex Presidente
della locale Comunale Avis. Il titolo del tema del concorso era “Il
sangue si dona non si versa”.
All’interessante iniziativa, promossa dalla sezione Avis di Lamporecchio, sono stati coinvolti gli studenti delle 3° Medie dell’Istituto
“F. Berni” di Lamporecchio e dell’Istituto Comprensivo “W. Iozzelli” di Monsummano Terme. Gli studenti hanno risposto positivamente con le elaborazioni di interessanti e profondi temi. Sono stati premiati tutti gli studenti con un diploma di partecipazione. Una giuria,
appositamente costituitasi, ha valutato i lavori premiando quelli più
interessanti. Sono risultati vincitori per l’istituto Francesco Berni di
Lamporecchio Alice Peloni della 3ªA (foto 1) e T. Diletta Nardi,
anche lei della 3ªA, dell’istituto “W. Iozzelli” di Monsummano.
Dalle mani del presidente Avis Giancarlo Palamidessi hanno ricevuto una targa ricordo, un diploma e un premio di 100.00 euro.
Un contributo di € 100.00 è stato riconosciuto anche agli istituti
scolastici dei vincitori. Sono risultati meritevoli di segnalazione anche i temi di Tommaso Ginanni 3ª B, Giulio Antelletti 3ª B, Giulia
Tripaldi 3ª C, Sara Gori 3ª C delle scuole medie di Lamporecchio
(nella foto 2 insieme al Presidente Avis Giancarlo Palamidessi e la
vice preside della scuola di Lamporecchio Monia Leone) e Lorenzo Convalle, Giorgia Del Bino, entrambi della 3ª B del “W. Iozzelli” di Monsummano. Il presidente della comunale Avis, Palamidessi
Giancarlo, ringrazia della collaborazione ricevuta gli Istituti scolastici, l’ass. culturale Orizzonti, il Comune di Lamporecchio e la fondazione della BCC di Pistoia e Vignole per il contributo ricevuto.
34 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
1
2
LAMPORECCHIO
Matteo Venturini, Anna Trassi, Carla Bollettini, Luca Gori ed
Alessandro Secchioni, rispondono all’articolo pubblicato da
Orizzonti il mese scorso dal PD di Lamporecchio, tramite il
segretario comunale Simone Innocenti
C
rettifica e modifica nonostante i tempi di stampa lo perinque dirigenti e componenti dell’assemblea comettessero. Venendo ai contenuti del comunicato stampa
munale del Partito Democratico di Lamporecdissentiamo e ci dissociamo dalle considerazioni in mechio che sono Anna Trassi, Luca Gori, Matteo
rito alla descrizione di un partito orVenturini, Carla Bollettini e Alesmai privo d’identità e ridotto in pratisandro Secchioni, hanno inviato e
ca ad un semplice comitato elettorale
firmato un documento politico, che
permanente. Più che ricercare nelle
prende una posizione di dissenso in
coscienze dei dirigenti le motivazioriferimento al comunicato stampa
ni di tutto ciò, crediamo che queste
del Partito Democratico di Lampovadano ricercate nella gestione del
recchio, pubblicato il mese scorso
partito stesso che a tutti i livelli semin forma integrale dalla nostra ribra aver smarrito la strada maestra:
vista e ancor precedentemente in
quella della discussione, coinvolgiforma sintetica su La Nazione e Il
mento e partecipazione.
Tirreno.
Ci preme inoltre significare come
“Ci rende l’obbligo di intervenire
Due dei firmatari del
sia gravemente riduttivo e svilente,
al fine di fare chiarezza sia per il
documento, da sinistra
in
considerazione del buon operato
metodo adottato dal Segretario SiMatteo Venturini e Luca Gori
fin qui svolto dall’Amministrazione
mone Innocenti sia per i contenuti
comunale, valutare la paziente dispoespressi.
nibilità e l’attenzione ai rapporti che distinguono l’opeNon ci risulta, infatti, che il comunicato stampa sia mai
rato dell’attuale Amministrazione” in un rapporto di
stato discusso nell’Assemblea dell’Unione Comunale del
causa-effetto con l’incremento degli iscritti al PD. Tutto
PD di Lamporecchio e quindi tantomeno votato e conciò dimostra - concludono i cinque firmatari - soltanto la
diviso all’unanimità; addirittura la cosa era stata già
reprensibilità di una gestione politica fondata sull’imfatta presente al Segretario Innocenti e al neo eletto sepressione personale e personalistica che finisce poi per
gretario provinciale Trallori in occasione della sua paroffuscare quelli che sono i principi e gli scopi del Partito
tecipazione all’assemblea del 18 Maggio scorso. Fatto
Democratico”.
grave quindi non aver recepito nemmeno la richiesta di
Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 35
LAMPORECCHIO
FRATE FRANCESCO D’ASSISI A PORCIANO
D
a cura di Marco Giunti
ame e messeri, madonne e cavalieri, uomini e Questo fa si che gli altri abitatori,
donne, anche di malaffare, bestie e bestiole, ani- dello Monte Albano chiamino voi,
mali e insetti, e tutte le creature del celeste cre- certamente solo per ischerzo, scherato venite a trovare meco, nella bella e ridente no o burla Porcaioli, Porcai, e pur
Porciano, dove mi son fermato per dare un po’ di riposo anco Porconi anziché Porcianesi
e ristoro, a me e a tutti i miei fraticelli stanchi del lungo come si deve.
camminar, senza soste, girando lo paese Italico tutto in Così, all’uopo di evitar contrasti,
lungo e in largo, per portare a voi tutti la nostra buona e spiacevoli contese che potrebbero, anco degenerare in
novella.
scontri di campanile, fratello Domenico vorrebbe proporPer un po’, come detto, tra voi fermerommi o popolo vi, un referendum popolare per scegliere un nuovo, più
porcianese perché il vostro è un bel paesello, e anche se appropriato nome, per questo bel posto.
piccolo e montano racchiude in sé, tutto lo bello, e anche Mi son permesso, perciò, di indicare a voi popolani tutti
l’assai brutto del nostro creato.
una rosa, tra cui scegliere, la nuova nomenclatura paesaViddi, infatti, pria di giunger qui, arrampicandomi su per na.
i boschi creature di ogni specie, misura, taglia e natura, Dopo lunga riflessione, digiuno, preghiera e ripensamenanimale e non che li popolano giocondi, e contenti di es- to ho ristretto la scelta ai tre nomi, che più sembrommi
ser qui ben accolti e da tutti protetti, rispettati, amati, e appropriati Cavalcone, perché trovasi alla sommità dello
talvolta anco da voi nutriti.
monte. Vistabella, poiché da esso si gode uno bellissimo
Dallo brutto, ma simpatico cinghiale, al canterino frin- panorama. Infine Lampone, perché i suoi boschi sono ricguello alla veloce e furba lepre, e poi serpi ed insetti di chi di questo frutto.
ogni genere anche se la creatura, mia preferita, è senz’al- Ora, che siamo tutti qui riuniti, vi invito per alzata di mano
tro lo selvatico lupo da tutti temuto e scansato, poiché a scegliere, lo vostro nome preferito, nella terzina da me
la leggenda lo vuole cattivo ma che io so mansueto, se proposta.
pigliato per lo suo giusto verso.
Ogniun può dir la sua, ma niun però favella, anzi pian
Infatti, ben più di una volta, ebbi modo di parlare all’ami- piano tutti si alzano, e se ne vanno, criticando e bestemco lupo e sempre mi è parso, che lui intendesse, ogni mia miando e questo, assai più di una pugnalata, mi ferisce et
parola e gesto e volesse meco dialogare, come ogni altra offende facendomi intendere, che lo cambio di nome, non
creatura umana.
vi aggrada.
Per tutte queste splendide creature, li monti, i mari, l’uni- Men vò, assai impermalito, e lascio a voi, orgogliosi Porverso tutto e per ultimo l’umano homo, da Te creato, an- cianesi l’onore e l’onere, di finire quel che coi miei fratelche se imperfetto a Tua immagine, e a Tuo rischio e peri- li, ho avviato sperando, che un dì, non abbiate a pentirvi,
colo, laudato sii mio Signore.
assai amaramente di non aver, questo povero frate, seguito
Detto tutto ciò, e avendovi forse tediato, con le mie pre- et ascoltato accettando la nomea, nuova e gioconda, che al
diche venendo allo sodo, chiederei a voi bel popolo por- vostro borgo avea trovato.
cianese che sò generoso, altruista, e pronto a dare aiuto
al prossimo vorrei, dicevo, chiedervi aiuto materiale,
morale et solidale per costruire quassù una piccola
chiesetta, o Santuario affinché possiate riunirvici tutti, in preghiera e meditazione datosi che manca alla
comunità, che pure trovasi in logo si bello uno posto,
anco piccolo, per laudare in pace, lo nostro Signore.
Perciò chiedo alle famiglie, più ricche, abbienti, e
possidenti di allargare i cordoni della borsa, e aiutare
noi, poveri fraticelli che teniamo assai volontà, spirito e forza, ma neanche un baiocco.
La nostra questua è stata assai lunga, e faticosa pure
ma alla fine, è stato raggiunto, lo nostro meritevole
scopo così ora, daremo avvio alla costruzione della
Pieve che anche se piccola e modesta, permetterà al
popolo tutto di riunirsi, e ritrovarsi, felice e laudante
in preghiera.
Frate Domenico ha avuto un’altra idea, riguardo al
vostro borgo mutare cioè, lo nome dello stesso, poiché esso deriva senz’altro da fratello porco, apprez- Nella foto San Francesco d’Assisi, insieme ad un “lupo locale”,
mentre ammira la Chiesa di Porciano.
zato si per le sue carni, e salumi ma non benvoluto,
Secondo la nostra storia fù da lui costruita durante
amato, e come si deve rispettato.
un suo pellegrinaggio nel nostro territorio.
36 - Orizzonti - n. 86 - Giugno - 2016
LAMPORECCHIO
ILVO BARONTI
Al fianco di Gino Bartali in un ciclismo da leggenda
Termina questo mese la presentazione dei personaggi ai quali l’Amministrazione Comunale di Lamporecchio,
lo scorso 20 febbraio presso il Teatro Comunale, ha dedicato quattro nuove vie. Stavolta tocca ad Ilvo (detto
Ivo) Baronti, campione di ciclismo, storico gregario di Gino Bartali. Orizzonti ha già dedicato un ampio spazio
ad Ivo Baronti con un articolo di Stefano Ferrali pubblicato nel n. 6 della nostra rivista (Aprile 2009) che vi invitiamo a leggere, cercandolo sul nostro sito internet www.associazioneculturaleorizzonti.com. In questo numero tracceremo un breve estratto della bella presentazione fatta da Valerio Vescovi durante la cerimonia.
I
lvo Baronti nacque a Lamporecchio il
12 agosto del 1921, si distinse tra i dilettanti dove, tra l’altro, partecipò a due
edizioni del Campionato del Mondo. Passò
professionista nel 1950, nel 1952 venne ingaggiato per correre il Giro d’Italia a fianco
di uno dei più grandi campioni della storia:
Gino Bartali! Ivo Baronti è ricordato nel
mondo del ciclismo come il suo più fedele
La targa della via di
compagno di squadra, Gino si fidava di lui
intitolata
ad occhi chiusi perché Ivo era una persona Mastromarco,
ad Ilvo Baronti
leale, una persona schietta ... se aveva un
problema te lo diceva in faccia, Gino Bartali lo stimava molto anche per questo!
Ivo Baronti era amatissimo a Mastromarco, ma non solo. Tutti gli
volevano bene, tutti lo cercavano ... in un mondo difficile, in un’Italia
uscita dalla guerra con le ossa rotte, lui era un esempio perché “ce
l’aveva fatta” e non solo per se stesso! Le sue vittorie, infatti, erano le
vittorie di tutti, come ha sottolineato Valerio Vescovi durante la cerimonia. Anche un prosciutto vinto in un traguardo volante
era la scusa per stare insieme con gli amici e far festa ... e
la gente ne aveva tanto bisogno! Ivo Baronti era un personaggio sanguigno e simpaticissimo, di seguito il ricordo
che Valerio Vescovi (foto a lato) scrisse in sua memoria
dopo la sua scomparsa, avvenuta nel marzo del 2008.
Ilvo Baronti, giovanissimo da dilettante
Chi era Ivo?
Prima di ogni altra cosa era un amico.
Un amico di tutti gli sportivi e in particolare di quelli delle nostre
zone.
Tutti lo ricordano per le sue battute scherzose, che in certi casi potevano sembrare inopportune per alcuni, ma questo faceva parte del
suo modo vero e spontaneo di essere, e anche per questo è amato
da tutti i suoi sportivi.
L’amico, Ivo corridore, lo ricordo per i racconti che mio padre mi ha fatto di lui, un ciclismo
radicalmente diverso da quello di oggi, dove essere ciclista o sportivo avevano una simbiosi
quasi naturale, tanta fatica, tanta miseria e a volte anche fame.
Ivo nell’arco della sua carriera è stato un eccellente corridore, da dilettante anche partecipando anche tre volte ai campionati mondiali, senza contare le molteplici vittorie; passato professionista ha gareggiato per alcuni anni indossando la maglia della squadra del campionissimo
Gino Bartali, contribuendo anche lui a rendere più bella quella mitica sfida con Coppi.
- Valerio Vescovi Ciao Ivo, ti vogliamo bene.
Ilvo Baronti insieme al
grandissimo Gino Bartali
Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 37
LAMPORECCHIO
Notizie dall’Istituto Comprensivo di Lamporecchio:
Grande successo per la Scuola Media “F. Berni” di Lamporecchio.
a cura della prof.ssa Angela Vescovi
G
rande successo quest’anno per la scuola media “F. Berni” di Lamporecchio alla
sedicesima edizione dell’Ex-Tempore di poesia, concorso che si è svolto a Monsummano Terme, organizzato dalla locale scuola media “A. Caponnetto”.
Giovedì 13 maggio undici alunni della nostra scuola delle classi seconde e terze, insieme ad altri novanta
ragazzi provenienti dalle scuole medie della Provincia di Pistoia, hanno partecipato al concorso che consisteva nel
produrre una poesia su un tema consegnato la mattina stessa.
L’argomento non era facile: “Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessun altro. Qual
è il tuo lato oscuro?”.
I ragazzi avevano quattro ore a disposizione interrotte da una breve merenda che qualcuno non ha voluto consumare
per non perdere l’ispirazione poetica.
Ebbene, il 3 giugno, nello splendido scenario della villa Renatico-Martini a Monsummano, si è tenuta la premiazione
che, con nostra grande sorpresa, ha visto premiate due nostre alunne, Alice Peloni della classe terza A, che come
l’anno precedente, ha conquistato il quarto posto, e Giulia Tripaldi della classe terza C, che ha guadagnato il primo
posto trionfando su cento concorrenti. Le ragazze hanno ricevuto gli applausi e le congratulazioni del pubblico intervenuto numeroso alla manifestazione e naturalmente i complimenti dei loro compagni, degli insegnanti e della Dirigente,
ai quali hanno mostrato orgogliose il diploma di poeta e i premi ricevuti.
Brave ragazze, continuate così!
(Primo premio alla 16ª
edizione
dell’Ex-Tempore 2016)
(Quarto premio alla 16ª
edizione dell’Ex-Tempore 2016)
IL MURO
Lotto per abbattere quel muro
alto dentro me,
ma il mio esercito è debole,
ogni mio guerriero è ferito.
Oltre regna la paura,
la paura di fallire,
di naufragare .
Nessuno sa cosa provo
davanti alla sconfitta.
Indosso la mia maschera
sul viso
e penso “Va tutto bene”;
un semplice sorriso
e giorno dopo giorno
cresce il mio guerriero.
Giulia Tripaldi
IL VELIERO
Il nostro veliero di luce
può trovare la giusta rotta
solo
in un mare di errori.
Alice Peloni
Nella foto a lato
da sinistra:
Giulia Tripaldi
e Alice Peloni
38 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
G
Un nuovo Tavolo didattico all’Istituto
Comprensivo di Lamporecchio
razie ad un contributo economico della Fondazione
Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, rappresentata
nell’occasione da Antonella Giovannetti, è stata inaugurato
il nuovo tavolo interattivo, (una lavagna interattiva orizzontale) installato all’interno dei locali della scuola elementare. Alla cerimonia erano presenti la Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo, Rossella Quirini (nella foto
mentre taglia il nastro), l’assessore alla scuola Emanuela
Bruno, la rappresentante della Fondazione della Banca, le
maestre e diversi alunni. Nel bando “A passo coi tempi”
si è acquistato inoltre due computer e due videoproiettori.
Strumenti che vanno ad arricchire l’offerta didattica della
scuola.
LAMPORECCHIO
Un innovativo laboratorio di danza creativa
D
ue mesi di laboratorio di danza creativa, condotto dall’esperta Barbara Turchi, hanno
permesso ai ragazzi, che frequentano le quarte elementari, di realizzare uno spettacolo, al quale hanno assistito con interesse i genitori. Un laboratorio
di danza creativa, con metodo Maria Fux che ha
coinvolto i bambini che hanno imparato a coniugare armonia e ritmo (nella foto a lato). Un laboratorio che sicuramente verrà ripetuto anche prossima
stagione.
“La scuola a teatro si fa bella...” - di Sabrina Bizzarri
M
ercoledì 1 giugno, gli alunni delle classi 1a, 1b e 1c della scuola media “F. Berni” di Lamporecchio, hanno messo in scena, al Teatro Comunale, lo spettacolo teatrale “Ulisse siamo noi”,
diretti con grande competenza da Adelaide Faccenda e con la collaborazione degli insegnanti Silvia
Gori, Stefano Cecchi e Simona Gronchi,
che durante l’anno scolastico hanno ideato e scritto una simpatica ed attuale rivisitazione del famoso poema omerico. Il laboratorio teatrale è uno degli
“strumenti” in cui Adelaide Faccenda e tutta la scuola
credono fortemente. Uno strumento con il quale i ragazzi hanno la possibilità di imparare a socializzare tra
loro e abbattere la timidezza, confrontandosi nello stesso tempo con i grandi problemi dell’attualità mondiale.
Gli alunni hanno risposto alla grande, mettendo in scena
tanta bravura, entusiasmo e spontaneità.
La naturalezza e l’allegria portata in scena dai ragazzi
è stato il più bel regalo per loro stessi, per Adelaide, gli
insegnanti e per i compagni e le famiglie che hanno asdi
ro
sistito allo spettacolo.
al Teat
zzi e insegnanti
lo
Nella foto raga
rante lo spettaco
Lamporecchio du
rgioli ©
Bo
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So
di
Foto
Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 39
LAMPORECCHIO
DUE INIZIATIVE DELL’ASSOCIAZIONE “IL RIFUGIO”
D
ue sono le iniziative promosse dall’associazione Il Rifugio, guidata
con passione da Luana Ferradini, che si sono svolte negli ultimi due
mesi: la cena che si è svolta al Ristorante Il Mestolo e la passeggiata,
che è partita dal lago della piscina fino all’agriturismo Le Baccane. Durante la
cena sono stati raccolti dei fondi per l’attività dell’associazione. Nell’occasione si ringrazia il gestore del locale Paolo e tutto lo staff per l’ospitalità data.
La passeggiata, che si è svolta il 15 maggio, ha visto la partecipazione di tanta
gente, nonostante le brutte condizioni climatiche presenti. Una passeggiata
con gli animali che si è conclusa, coma da tradizione da Angela Salvucci, che
ha offerto una gustosa apericena.
L’associazione il Rifugio, attraverso le parole della presidente Luana Ferradini desidera ringraziate tutte le ditte che hanno contribuito alla realizzazione delle due iniziative. Sono: Ristorante Antico Masetto, In Vino Veritas, Il
Canniccio, Il Mestolo,
La Paneria, Perla del
Bosco,
Bomboniere
Venturini, Pizzeria La
Pergola,
Ristorante
Centocampi, Pizzeria
Alex, Venturini Bibite.
Foto 1: da sinistra
Iacopo Tonarelli,
Angela Salvucci,
Luana Ferradini
ed Enrico Toni.
Foto 2: Foto di gruppo all’inizio della
passeggiata.
40 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
1
2
LAMPORECCHIO
LA TROTTOLA SI PRESENTA
Ricordiamo che le iscrizioni sono sempre aperte
I
Scritto dalle educatrici e dalla coordinatrice pedagogica Pittalis
l Nido dell’Infanzia “La Trottola”,
nel Comune di Lamporecchio, accoglie bambini di età compresa tra
i 6 a 36 mesi. Si colloca nel quadro di
un sistema educativo complesso ed articolato offrendo una risposta qualificata
alla domanda sociale di servizi educativi capaci di tutelare i bisogni di bambini molto piccoli; garantisce inoltre la
continuità educativa con la famiglia e il
territorio di appartenenza.
Nel 2005 un gruppo di educatrici
esperte, particolarmente attente ai
bisogni della primissima infanzia,
progetta il Nido “La Trottola” individuando attività finalizzate alla valorizzazione dei bambini e alla cura
delle loro personalità; fondamentale risultò il sostegno del Comune di
Lamporecchio e, infatti, grazie alla
storica amministrazione comunale di
quel periodo, il nido divenne accreditato e convenzionato.
Le educatrici Stefania, Beatrice,
Shakira, Eleonora, Eva e Chiara,
fanno, con il coordinamento di una
figura specialistica esperta di processi
di sviluppo della primissima infanzia,
periodiche azioni di progettazione e
programmazione finalizzate alla ricerca condivisa di soluzioni ai problemi
organizzativi, educativi o connessi ad
aspetti specifici che possono emergere
nelle singole situazioni dei bambini frequentanti.
L’ambiente è articolato e differenziato in due sezioni e in
spazi (anche condivisibili) ben connotati sia all’interno che
all’esterno della struttura, in modo che le loro funzioni siano comprensibili e condivisibili agli occhi del bambino. Dispone di un piccolo ma curato spazio esterno, di un ampio
salone per l’accoglienza, di un bagno, dove ogni bambino
ha un cassetto personale e dove i più grandi possono facilmente sviluppare una certa autonomia, un refettorio ed
una cucina interna dove la cuoca Antonella segue un menù
specifico e certificato dagli organi competenti con possibilità di diete specifiche (per celiaci, per intolleranti ecc..), un
dormitorio ben curato con lettini sia bassi che a sponde alte
per i più piccoli. Gli spazi sono pensati
per creare angoli d’interesse e ognuno
di questi può offrire contesti diversificati: attività grafico-pittoriche, gioco
simbolico e di imitazione, spazio per
libri e drammatizzazioni, spazio psicomotricità, costruzioni, puzzle di legno
e attività di piccolo gruppo; c’è un angolo morbido o della psicomotricità,
con cuscini, pannelli tattili di stoffa,
cestini con bambole ed oggetti per la
percezione tattile e visiva; c’è l’angolo della cucina, con piccoli arredi,
sedie, tavolini, oggetti specifici che
rievocano l’ambiente familiare della
cucina di casa propria e stimolano
una forma importante del gioco simbolico e di socializzazione; c’è l’angolo del trucco e del travestimento,
organizzato sia per giochi di finzione (con stoffe, materiali di recupero,
cappelli, vestiti e scarpe anche da
adulti, borse etc.), sia per animazione di burattini e pupazzi in un semplice teatrino; l’angolo delle costruzioni,
con giochi di composizione, scomposizione e costruzione, semplici puzzle,
incastri da poter utilizzare su tavolini
bassi con piccole sedie a disposizione
di un gruppo ristretto.
La partecipazione delle famiglie nella realtà del Nido La Trottola è un
ulteriore fattore di centralità pensato dalle educatrici di questa struttura
educativa; di fondamentale valore è pensare a una stretta
collaborazione con i genitori del bambino, come pure una
condivisione delle pratiche educative che debbono essere
coerenti tra l’asilo nido e la famiglia. Vengono realizzati
oltre a colloqui individuali e riunioni per discutere i progetti
educativi anche dei laboratori di Natale, laboratori teatrali,
uscite esterne e gite.
È in questa dimensione comunicativa che si può applicare
realmente l’azione educativa, che oltre ad essere flessibile e
dinamica non può avvenire se prima non si è strutturato un
terreno fertile (comunicativo e interattivo) su cui condurre
ipotesi di intervento educativo.
Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 41
LAMPORECCHIO
RIFLESSIONI DI UN VECCHIO COMUNISTA
di Ivo Sensi
I
l 25 aprile scorso ho assistito ad un fatto molto
600, 700 €/mese, mentre c’è chi ne prende 5.000, 10.000,
grave: sottovalutare un grande principio di libertà e
30.000 e anche più senza considerare i vitalizi. Un Paese
democrazia, come quello di votare (ad esempio, nel
che, nonostante la crisi, va a fare la guerra nel Kosovo, in
referendum delle Trivelle), e purtroppo anche da quelli
Asia e nell’Africa, e a parte le distruzioni che si portano
che invece ne dovrebbero essere i veri custodi: uomini
in quei paesi, ma quanti miliardi ci costa!
di Stato e di Governo.
E poi ci si lamenta se arrivano barconi di disperati nelle
Votare è uno dei principi fondamentali conquistato
nostre coste, che fuggono dalla guerra e dalla morte.
nella lotta di Liberazione contro il fascismo e il nazismo,
È accettabile un Paese dove, se un cittadino ha bisogno
con tanti sacrifici e morti. Questo nella gente crea
di una TAC o di una risonanza
sfiducia nelle Istituzioni; già oggi
magnetica, la Pubblica Sanità te la
sono i più quelli che non votano
fa dopo 6 mesi o 1 anno, mentre se
e questo è un grande pericolo per
si paga te la fanno anche il giorno
la Democrazia; questo vuol dire
dopo?
ritorno ai movimenti populisti e
Ma è giusto che si importino tante
fascisti, alla dittatura.
derrate alimentari dall’estero, come
Io ho sempre ritenuto che votare
cereali, olio, carne, latte, frutta ecc.
sia anche un dovere, è per questo
quando abbiamo tante terre incolte,
che ho sempre votato e votato
perché le piccole e le medie aziende
Comunista; e credo in assoluto di
agricole abbandonano la terra per
non essermi reso colpevole di avere
non farci la fame. Vogliamo fare
contribuito a questa situazione di
alcuni esempi?
crisi a cui ci hanno portato tutti i
I baccelli vengono pagati all’agrigoverni che si sono succeduti in
coltore 0,75€, mentre il consumaquesti ultimi 25 anni.
tore li paga il 200% in più. Il latte
Ma vi pare giusto che in un Paese
bovino esce dalla stalla a 0,36 €/L,
come il nostro, ci sia un 10%
mentre finisce in tavola a 1,62 €/L,
di ricconi che possiede più Ivo Sensi durante la rappresentazione
+350%. I carciofi lasciano il camdella metà della ricchezza di
teatrale “Quando Berlinguer venne
po a 0,12 € cad., il consumatore li
a Lamporecchio” andata in scena lo
tutta la nazione, e che ancora,
paga 0,47 €, +298%. Non parliamo
scorso
anno
al
Teatro
comunale
di
nonostante la crisi, facciano i soldi
poi dei cereali, quelli arrivano anLamporecchio
Foto
Luca
Secchioni©
a palate, evadano e portino soldi
che a differenze in percentuali che
nei cosiddetti “paradisi fiscali”?
vanno sopra il 1000% ecc ecc.
Mentre il resto vive nella paura, vivacchia o non arriva
Ma
vi
pare
giusto,
come
avrete visto gli spot alla tivù,
a fine mese. Senza considerare i disoccupati, costretti a
dove
si
dice
“lo
sport
è
di tutti”, perché sotto non
chiedere l’elemosina o che si ammazzano perché non
ci
scrivono
“di
tutti,
sì,
ma
quelli che se lo possono
possono più portare un pezzo di pane ai propri figli.
pagare”?
Un Paese dove aumentano tasse e balzelli - sì, ma
Sì, perché se uno ha passione per lo sport come (si fa per
Renzi dice che ora, con la legge di stabilità, né regioni
dire) il calcio, non solo deve pagare il canone RAI, (ora
né comuni non possono più aumentare le tasse: ma
con la trovata che lo fanno pagare sulla bolletta ENEL,
le regioni e i comuni non le aumentano le tasse, le
così se non si vuole rimanere al buio bisogna pagarlo per
aumentano tutte quelle aziende a cui comuni e regioni
forza); e poi se uno vuole vedere la partita di calcio alla
hanno dato in appalto tutte quelle attività che erano di
tivù deve pagare un altro canone, e che canone salato!
loro competenza.
Si dice che il nostro Paese abbia un grande debito
Pensate gente, un Paese dove ci sono pensioni da 450,
pubblico, e pertanto non si può spendere per migliorare
42 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
LAMPORECCHIO
le condizioni delle fasce più deboli, però i miliardi per le
armi, per fare un buco nella montagna di 40 km (TAV) e
magari per il ponte sullo stretto ci sono, eccome!
Gente, riflettete: tutte queste cose non si aggiustano
non andando a votare! Sì, ma ci dicono: se si vota
per quelli che non vanno al governo, è un voto perso.
Sbagliato! Io, che sono vecchio, mi ricordo che quando
in Parlamento c’era un bel gruppo di comunisti, anche se
non erano al governo, si poteva andare in pensione con
35 anni di contributi versati e senza vincolo di lavoro di
65/70 anni. I giovani trovavano più facilmente lavoro, e
quando lo trovavano erano garantiti da contratti nazionali,
non come ora con il lavoro precario, dove i datori di
lavoro possono assumerli per piccoli periodi e con
paghe ridicole e poi licenziarli; tanto l’Articolo 18 non
esiste più! Così fanno maggiori profitti che fanno con il
rinnovo dei mezzi di produzione: dove gli ci voleva 50
operai per fare la stessa produzione, ora la fanno con 25
o poco più. Mi ricordo anche che se aumentava il costo
della vita c’era la scala mobile e contemporaneamente
aumentavano anche le pensioni e le buste-paga.
Oggi, questi diritti non esistono più.
Ecco perché bisogna votare e votare bene, come ci diceva
un grande uomo, Berlinguer, e si mandi in Parlamento
un bel gruppo di comunisti, che contrasti e sbugiardi
tutte le malefatte che vogliono mettere in atto giorno
dopo giorno; non come Grillo, che a parte il vai a fan
culo, non si sa cosa vogliono fare. Bisogna ricreare nel
Paese dignità, rispetto, giustizia per tutti, e accorciare le
distanze fra ricchi e poveri.
Certo, alcuni diranno subito che io sono un sognatore,
ed io dico loro sarò anche un sognatore, ma questi che ci
governano da 25 anni e più e che ci dicono ogni giorno
che passa che c’è la ripresa, mi sembrano come quello
che voleva prestare il barroccino ma ci aveva attaccato
il cartello “si presta domani”!
Credo sia l’ora di far vedere che noi Popolo non siamo
ignoranti, e come ci diceva Berlinguer “cerchiamo di
disperdere l’illusione di una nostra resa, omologazione,
collisione o omertà verso i metodi di gestione dei
poteri che hanno corroso le fondamenta della nostra
Repubblica”.
[...«La politica è una brutta cosa», «che me ne importa della politica»: quando sento fare questo discorso,
mi viene sempre in mente quella vecchia storiellina,
che qualcheduno di voi conoscerà, di quei due emigranti, due contadini, che traversavano l’oceano su
un piroscafo traballante.
Uno di questi contadini dormiva nella stiva e l’altro
stava sul ponte e si accorgeva che c’era una gran
burrasca con delle onde altissime e il piroscafo oscillava. E allora questo contadino impaurito domanda
a un marinaio: «Ma … siamo in pericolo?», e questo
dice: «Se continua questo mare, il bastimento tra
mezz’ora affonda». Allora lui corre nella stiva a svegliare il compagno e dice: «Beppe, Beppe, Beppe,
se continua questo mare, tra mezz’ora il bastimento
affonda!».
Quello dice: «Che me ne importa, non è mica mio!».
Questo è l’indifferentismo alla politica...]
Piero Calamandrei
Discorso sulla
Costituzione
LA RINASCITA DEL PARTITO COMUNISTA
N
di Romano Frullini
ei giorni 23,24 e 25 giugno, a San Lazzaro di Bologna è rinato il Partito Comunista Italiano e
scusate se è poco! Sono già due anni che l’Associazione per la ricostruzione del Partito Comunista lavora su questo. Sono già due mesi che su “facebook” sono state rese note le 20 tesi, lo
statuto ed il regolamento d’assemblea. Qui a Lamporecchio già oltre
30 cittadini hanno aderito ed ancora non ci siamo mossi a fare una
campagna adeguata. Al momento che tutto questo sarà diventato realtà, nella campagna referendaria ci sarà
un altro soggetto politico che farà senti1
re la propria voce. Io auspico che la voce
dei comunisti sia rivolta essenzialmente
alla parola d’ordine “onestà” politica,
economica ed intellettuale dei candidati,
che dovranno essere proposti ed eletti
dai cittadini, non come vuole Renzi,
proposti e fatti eleggere dai capipartito. Un’altra cosa molto importante su cui
lottare è sulla “non eliminazione del Senato”, con un espediente sarà infatti solo
sostituito, visto che dovrà essere nominato dalla Regioni. I senatori
nominati non solo avranno l’immunità parlamentare ma anche i
nostri soldi (anche sotto forma di rimborsi spese). Tutto questo secondo me è inaccettabile.
2
Nelle foto sopra: 1) il logo del nuovo Partito Comunista Italiano, come è stato definito a San Lazzaro di Bologna.Molto simile al simbolo del vecchio Pci, quello disegnato dal noto pittore Renato Guttuso nel 1953.
2) Romano Frullini in posa accanto alla sua auto ... non ci sono dubbi sulla sua fede politica!!!
Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 43
LAMPORECCHIO
A Porciano una mostra del fotografo UNICEF Giacomo Pirozzi
D
al 9 luglio 2016 alle 18.00 si apre a Porciano, nella saletta adiacente alla chiesa di San Giorgio, un’esposizione
di fotografie del fotografo dell’UNICEF Giacomo Pirozzi. La collezione di immagini intitolata “Tutti i bambini
hanno diritti” illustra alcuni dei diritti fondamentali dei bambini attraverso fotografie raccolte in giro per il mondo. La
mostra è organizzata dalla Pro Loco di Porciano, con il patrocinio del Comune di Lamporecchio e in collaborazione
con l’UNICEF, che quest’anno celebra 70 anni di attività.
Nota Biografica: Giacomo Pirozzi, sociologo e fotogiornalista (nella foto a lato),
vive a Porciano dal 2007 e ha collaborato con l’UNICEF per oltre 25 anni viaggiando in più di 140 paesi in tutto il mondo. Ha vissuto per oltre 20 anni all’estero, fra
USA, Costa D’Avorio, Kenya e Sudafrica. Ora vive fra la Toscana e le Filippine.
Numerose le sue pubblicazioni ed esposizioni in giro per il mondo.
Orari di apertura della mostra:
15-16-17 luglio dalle 20 alle 22; 22-23-24 luglio dalle 20 alle 22;
2-3-4 settembre dalle 20 alle 22
Per aperture su richiesta e info: 333 6147324 - 0573 82212.
44 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
LARCIANO
READYCENTER-STUDI MEDICI
Un’opportunità per creare un centro polivalente per la cura della salute
Q
a cura di Lucia Salamone
uesto mese per voi, lettori di Orizzonti, Readycenter “raccontato” dal dott. Federico Incerpi, fisioterapista, il quale lavora presso il nostro centro da un anno e riceve su appuntamento il mercoledì e sabato pomeriggio.
Di cosa si occupa la sua professione?
Il fisioterapista è un professionista della sanità laureato
al corso triennale delle professioni sanitarie della facoltà di Medicina e Chirurgia. Io in particolare mi sono
specializzato nel trattamento dei disturbi delle articolazioni, muscolari e nervosi, al fine di migliorare la funzione corporea e guarire le patologie di mia competenza. Con la prima visita valuto attentamente il paziente
per comprendere la
causa dei disturbi
e diminuire i fattori che possono
influenzarli negativamente. È mia
prerogativa fornire
al paziente informazioni per comprendere il proprio
disturbo e consigli
su ciò che va evitato o favorito nella
vita quotidiana, il
tutto con l’obiettivo di rendere la
persona capace di
autogestirsi
nel
tempo per mantenere i miglioramenti ottenuti con le terapie e prevenire
recidive.
È da un anno che svolge la sua professione a Readycenter, come si è trovato con gli ambienti messi a
sua disposizione?
Benissimo. Ho a disposizione una sala di 35 m² dove
ho potuto allestire una piccola palestra per gestire facilmente sia pazienti non operati sia quelli che hanno
subito un intervento chirurgico. Oltre la grandezza vorrei lodare anche la pulizia e l’arredamento dello studio
e della reception capace di accogliere adeguatamente
molti pazienti contemporaneamente.
Readycenter è localizzato in centro a
Larciano dietro al municipio, cosa ne pensa di questa ubicazione? È facilmente raggiungibile dalle
persone con problemi motori?
Il centro è situato nei pressi di molti parcheggi, anche
gratuiti, è a 15 minuti da Montecatini Terme e a 25
minuti da Empoli e ciò mi permette tranquillamente di
portarci anche pazienti del mio secondo studio a Pieve
a Nievole. Riguardo all’accessibilità della struttura alle persone disabili, Readycenter ha
un ampio ascensore capace di
trasportare comodamente anche
pazienti con sedia a rotelle.
Come si muove Readycenter
per andare incontro alle esigenze del professionista?
Readycenter ha diverse e dinamiche offerte per una vasta
gamma di professionisti. Attualmente svolgo la mia attività
due volte a settimana ma è possibile affittare gli studi anche
per più mezze giornate o ad
ore, scegliendo la modalità più
adatta alle proprie esigenze.
Pensa quindi che Readycenter possa essere adatto a
figure tipo neurologi, ortopedici o nutrizionisti ma
anche a medici di base?
Sicuramente. Sia a coloro che ricercano uno studio per
prestazioni occasionali sia a chi desidera una location
stabile. Io mi auguro che un giorno possa crearsi nel
centro una rete di professionisti sanitari che interagisca
efficacemente per creare un servizio completo per i pazienti e li possa aiutare a migliorare la propria salute. Il
centro ha addirittura una sala conferenze adatta a riunioni, eventi formativi e pubblicitari con la possibilità
di usare un videoproiettore.
Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 45
LARCIANO
GLI STUDENTI DEDICANO UN MOSAICO AD ANTONIO PAPPALARDO
“Un uomo che ha amato la nostra scuola fino in fondo”
di Bernard Dika
“Questa opera è un ricordo, ma anche un monito a tutti sempre, per ringraziarlo per aver pensato
i giovani, che vivono questo luogo, a prendere come a noi e alla sua scuola amandola fino
esempio la figura di Antonio Pappalardo e i valori che all’ultimo giorno” esclama Francesco
Monti, castelmartinese e Sindaco del
ha incarnato: amicizia, solidarietà e impegno”.
Così ricorda, con un po’ di emozione, Roberta Beneforti, Consiglio Comunale dei Ragazzi,
Dirigente Scolastica delle Scuole di Larciano e già ricordando l’ultimo gesto di amore di
Pappalardo alla sua Larciano donando
Sindaco del Comune prima di Antonio Pappalardo.
L’occasione è speciale: gli studenti della “Ferrucci” un’ingente somma di denaro alle Scuole comunali.
A più di un anno di distanza dalla morte del giovane
di Larciano festeggiano la fine dell’anno scolastico e
all’interno di questa cornice hanno voluto collocare Sindaco, è stato presentato un grande e colorato mosaico
l’inaugurazione dell’opera artistica dedicata all’ex in sua memoria collocato all’interno del giardino delle
Scuole Elementari e Medie. Un mosaico dove è riportata
Sindaco di Larciano.
la parola “PARTECIPAZIONE” come “un’esortazione ai
“Siamo stati proprio noi a voler ricordare la figura di
Antonio tramite qualcosa che potesse rimanere per giovani, ma non solo, che ogni giorno vivono quel luogo
a partecipare attivamente alla vita pubblica del proprio
paese, a mettersi in gioco spendendosi nel sociale come ha
fatto Antonio” dichiara la preside Roberta Beneforti.
E anche il neo Sindaco Lisa Amidei, dichiarandosi felice
che sia proprio questa la sua prima apparizione ufficiale,
ricorda “un amico e un Politico con la P maiuscola che
ha amato il proprio paese come non mai e anche se è
scomparso continua a vivere, ancora oggi, nei nostri
cuori”. Segue
All’interno dell’opera sono collocati
Nelle varie foto: la famiglia Pappalardo al
completo, insieme al sindaco di Larciano Lisa
Amidei, la dirigente scolastica Roberta Beneforti
e tanta gente comune , durante l’inaugurazione
46 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
LARCIANO
una scacchiera in formato gigante e delle caselle per giocare a “Campana” e “visto che dovevamo collocarci dei
numeri il pensiero è andato immediatamente a Cinzia e ci abbiamo inserito il suo nome” dichiara l’artista Vanacore
riferendosi a Cinzia Mori, indimenticabile docente di matematica dell’Istituto scomparsa prematuramente, suscitando
la commozione di molti e la prof.ssa Serena Innocenti esclama felice “All’interno del mosaico dedicato a Pappalardo
non poteva mancare Cinzia, due che la scuola l’hanno amata fino in fondo”. E così, ancora una volta, il tempo passa,
ma gli uomini non dimenticano. A scoprire la targa sono stati il Sindaco dei ragazzi e Anna Pappalardo, mamma di
Antonio accompagnata da tutta la famiglia. L’opera, ideata dal prof. Vanacore e costruita insieme agli studenti con
l’aiuto di Y. Sokovi, A. Natali e I. Ursumanno, è stata finanziata dall’Istituto insieme al contributo del “Partito
Democratico” di Larciano e delle ditte “Monti Lepanto”, “Keramos”, “Immobiliare Lampo” e “Vescovi s.r.l.”.
UNA NUOVA AREA RELAX
G
per la Scuola Materna S. Caterina di Larciano
razie all’importante contributo economico della Sezione Larciano di Federcaccia (N.d.R. vedere numero precedente di Orizzonti), la Scuola Materna S. Caterina ha una nuova area relax a misura di bambino composta
da un divanetto morbido, da due pouf, da una libreria e da un piccolo tavolo.
Così i bambini potranno trascorrere dei bei
momenti giocando insieme, guardando le
immagini e ascoltando la lettura dei loro libri
preferiti.
Alla realizzazione del nuovo spazio all’interno
della struttura scolastica ha contribuito anche
il “Fondo Cassa Genitori” tramite l’acquisto
di due tappeti antiscivolo, dove i bambini potranno sedersi o sdraiarsi rilassandosi in totale
sicurezza.
Si ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile quest’iniziativa.
I genitori, le insegnanti
e la Cooperativa E-Ducere
Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 47
LARCIANO
48 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
LARCIANO
DON FRANCO MALUCCHI
S
Per oltre 50 anni Priore della Parrocchia
di San Donnino a Castelmartini
di Anna Pellegrini
Quando i libri nella
essanta anni fa, il giorno 17 del mese
maggior parte delle nodi giugno don Franco Malucchi
stre case non circolavaprendeva possesso della Parrocchia
no c’era la sua biblioteca, a disposizione di
di San Donnino in Castelmartini, piccolo
tutti, ed io ne ho approfittato alla grande.
paese agricolo, comprendente anche una
parte del Padule di Fucecchio.
Amava il teatro e così organizzava le
nostre recite, fece il palcoscenico, si ocAveva 30 anni e una gran voglia di darsi
cupava personalmente dei costumi, degli
da fare per quella popolazione che gli era
scenari che costruiva da solo o con l’aiuto
stata affidata, coadiuvato dalla sua famidi qualcuno. Aveva tra i suoi parrocchiaglia che lo aveva seguito da San Miniato.
ni alcuni che considerava amici fraterni,
Fin da subito la casa canonica fu aperta a
e con i quali talvolta discuteva animatatutti e le relazioni tra il Parroco e la sua
mente, ma era sempre pronto ad andare a
gente furono amichevoli, talvolta andacercarli, lui per primo, e non importava chi
va nei campi per poter tranquillamente
dei due avesse ragione, voleva ricostituire
parlare con i suoi coetanei mentre staval’unione.
no lavorando. Parlava dei suoi progetti,
Aveva un modo speciale di avvicidi quello che avrebbe voluto fare, e
narsi alla gente, silenzioso, bonario,
ben presto dalle sue idee scaturivano
sempre con semplicità e umiltà,
i fatti concreti. Non voglio star qui
mai mettendo in primo piano la sua
ad enumerare quante cose ha fatto in
persona. Soffriva la solitudine e mai
tanti anni di ministero a Castelmartie poi mai avrebbe voluto restare solo,
ni, perché ormai tutti sanno, ma vorcosì fino all’ultimo spicciolo delle
rei sottolineare il modo di essere di
sue forze ha continuato a restare atquesta persona, che al di là dei suoi
taccato ai suoi impegni.
umani limiti sapeva “farsi prossimo” per i suoi parrocchiani.
Io penso che le sue buone opere, che
sono state tante, lo abbiano preceRicordo che stava molto attento a
duto e accompagnato nel regno dei
noi bambini di allora per capire se
Nelle due immagini sopra:
cieli,
e che le sue debolezze umane,
ci fossero problemi nelle nostre faDon Franco Malucchi e la Chiesa
miglie o se qualcosa ci turbava, e chi si di San Donnino a Castelmartini che come tutti aveva, siano state dimenFoto Claudio Tamburini©
ticate, dato che noi crediamo che saremo
trovava in difficoltà, sapeva che poteva
giudicati sull’amore.
andare a chiedere aiuto al Priore.
Vorrei ringraziare, ancora una volta, il Signore per il
Tante famiglie hanno avuto il pane pagato dal fornaio,
grandissimo dono della missione di don Franco in mezzo
viaggi per andare a visitare parenti all’ospedale, altre
a noi per oltre 50 anni, e approfittare dell’occasione per
aiuti diversi, perché lui non sapeva dire di no.
dire anche un Grazie di vero cuore a quelle pochissime
In tempi più recenti, sapevamo bene, che la sua generopersone che gli sono state accanto fino alla fine, sostisità veniva mal ripagata, e di questo ci permettevamo di
tuendosi alla sua famiglia che ormai non esisteva più.
rimproverarlo un po’. Lui abbassava la testa, sorrideva,
Ora riposa nel nostro cimitero, nella sua amata Castelmugugnava sotto voce e ci diceva che non poteva fare
martini, anzi, no, qualcuno dice di avere visto in sogno
diversamente.
gli Angeli portarlo via. A noi resta il ricordo, la gratitudiIl suo interesse più preciso erano i bambini, a loro pensane e un filo di nostalgia.
va sempre, faceva il catechismo, li riuniva per farli giocare e con l’occasione insegnava.
Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 49
LARCIANO
L’AUTOMOBILE IN CALORIA
L
di Luigi Donati
’automobile, d’epoca e non, è stata la “Star” del mese di maggio
per la Tenuta dei Giraldi di Ca-
loria.
Nel suo meraviglioso parco si sono alternate in tre diverse date le Fiat 500,
le auto storiche e le Porsche d’epoca
e moderne. Il suono dei loro motori è
stato dunque il tema dominante che ha
interrotto, ma con parsimonia, la quiete
di questo luogo inserito piacevolmente
fra gli ulivi di queste stupende colline.
Per tre pomeriggi si sono visti oltre 150
esemplari di bellissime auto.
Da tempo i titolari della Tenuta sognavano di realizzare un progetto che si
rendesse piacevole e al tempo stesso
interessante per gli ospiti ma ponendo
attenzione a non turbare la serenità e tranquillità dell’ambiente e ci sono perfettamente riusciti grazie alla collaborazione di Carla Bruni, presidente del Club Cinquino
Toscano, del Club Balestrero di Lucca per interessamento del suo presidente ingegner Cardini, coordinatore regionale auto d’epoca Italia e il Club Autocultura di
Pistoia per le Porsche.
Inutile dire l’entusiasmo per le simpatiche “Cinquecento”, l’interesse
per una luccicante Rolls Royce (foto
1
n. 1) e una Lancia Integrale gialla, lo stupore per una Porsche 356
Speedster del 1956 e la presenza di
alcuni dei fondatori del Club pistoiese fra i quali l’ex pilota Franco
Breschi (foto n. 2) che è stato l’artefice principale dell’evento che ha
concluso il trittico, ben coadiuvato
dalla hostess Mirella Quarin.
Autocultura è sorta nel 1995 da
un’idea di Breschi in collaborazione con il dottor Andrea Giomi,
primario in dermatologia all’ospedale di Pistoia, ora in pensione, al
notaio Giulio Chiostrini, presenti all’evento, al dottor Emanuele
50 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
Marciano e all’americano Tony Metz
all’epoca residente in
Italia e appassionato di
auto. Molto ammirata l’intrusa (si fa per
dire) Giulietta Spider del 1959 appartenuta al leggendario campione di sci
Zeno Colò e attualmente di proprietà di
un noto professionista pistoiese.
Franco Breschi, dicevamo, ex pilota di
vetture sportive, ha partecipato a oltre
150 gare di velocità in montagna (cronoscalata) con le marche Abarth, AMS
e Lucchini.
Ha iniziato nel 1970 partecipando alla
Coppa della Collina con Abarth Monomille e, dopo una pausa di quattro anni,
è tornato a correre ottenendo 91 piazzamenti 1° di Classe, 18 vittorie assolute e vincendo il
Campionato Italiano 1980 con la sua Lola T292 motorizzata Cosworth (foto n. 3) della quale è il proprietario.
Attualmente Breschi gestisce un’officina di elettrauto e
riparazione auto d’epoca, un’attività iniziata nel 1976
con una “De Tomaso Vallelunga”.
A conclusione del raduno Porsche è stato premiato il
titolare della Tenuta Massimo Giraldi con una Targa
consegnatagli dall’ACI Storico di Pistoia.
2
3
LARCIANO
LARCIANO
UNA NUOVA SEDE PER LA PRO LOCO DI LARCIANO
L
di Massimo Mancini
a Pro Loco di Larciano ha una
nuova sede. Con l’inaugurazione
avvenuta la mattina di sabato 29
maggio scorso, con il rituale taglio del
nastro effettuato dal sindaco Lisa Amidei, l’associazione ha aperto le porte alla
gente di Larciano.
Si tratta di un importante traguardo raggiunto dalla Pro Loco. Una sede, dove
si potranno tenere riunioni ed incontri.
Un nuovo spazio a disposizione, dove si
avrà la possibilità di ammirare i modellini in scala delle macchine di Leonardo
Da Vinci (vedere foto a lato), realizzati
dal presidente Andrea Neri e tutta l’attrezzatura, che negli anni è servita per
organizzare le manifestazioni sul territorio. All’interno si possono vedere gli
abiti utilizzati per la festa medievale e le
bandiere per decorare lo stupendo borgo
larcianese, oltre ai manifesti fotografici
che ripercorrono la storia di Larciano e
dell’associazione stessa.
ARRIVEDERCI ... CARA NONNA VERA
C
di Rebecca Ferrali
ara nonna Vera,
il dolore e il vuoto, che la tua perdita ci ha lasciato, sono colmabili solo con
l’amore che per anni ci hai dato.
Guardando il tramonto alla sera ritrovo la bellezza del tuo sorriso che non ti ha mai
abbandonato, nemmeno nel tuo momento più difficile.
Ripagare tutte le cose che hai fatto per noi sarebbe impossibile, ma tutti noi ti abbiamo, e continueremo a farlo, amato immensamente.
Non avremmo mai voluto dirti arrivederci un’ultima definitiva volta, ma la vita è un
percorso che ha una fine.
Impossibile immaginarsi un mondo senza di te, ma noi, con tutto l’amore che ci hai
dato, viviamo per ricordarci tutti quello che hai fatto quando eri qui con noi, tutte le
giornate che ci hai riempito, tutti i piatti buonissimi che ci hai cucinato, tutti i baci
che amorevolmente ci hai dato.
Quando ci rincontreremo so che sarai bella come quando eri qui e ci abbracceremo
all’infinito.
Ciao nonna Vera da tutti noi, la tua famiglia per sempre.
Per Vera Leporatti 23 Dicembre 1925 / 29 Maggio 2016
52 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
Vera Leporatti
VIOLA PER SEMPRE
S
di Franca Capecchi
torie e racconti di vita di oltre cinquanta anni sono stati al centro dell’incontro avvenuto lunedì
6 giugno scorso al ristorante “4 Assi” di Stabbia.
Erano tutti ex calciatori della Larcianese, categoria allievi dei lontani anni ‘60.
Un appuntamento dedicato ai festeggiamenti del mister di allora, Giancarlo Innocenti (N.d.R. oggi noto conduttore sportivo di TV Pistoia Libera), che ben 23 ex giocatori, ora quasi tutti sulla soglia dei settanta anni,
hanno voluto tributare al loro allenatore. Emozione, voglia di giocare,
rispetto, si sono alternati negli animi degli ex viola, sorpresi di ritrovarsi
come al bar dello sport. Un amarcord voluto e organizzato da Renzo Bartolini e Giuseppe Fagni, che con quella squadra scesero in campo nei
lontani anni ‘60 nella categoria allievi.
Ma nella memoria degli ex calciatori c’è stato anche altro. L’abbraccio dei
compagni di gioco, per esempio, il calore degli amici ritrovati, la vicinanza con l’allenatore con il quale hanno diviso, appena
diciottenni, gioie, entusiasmo e sconfitte.
Non tutti sono stati riconosciuti dai compagni, capelli bianchi e la pinguedine non hanno fatto sconto
a nessuno, a testimonianza degli anni trascorsi. “Il
rapporto umano che ci legava in quegli anni - ha
commentato un ex giocatore, ora nonno - ha rappresentato un passaggio importante dall’adolescenza
alla maturità. In quelle stagioni abbiamo davvero
fatto cose belle”.
Alla festa erano presenti anche i dirigenti attuali della
Larcianese, il presidente Giancarlo Carbone, il direttore generale Piero Beneforti. Il comune era rappresentato dall’assessore allo sport Sandro Beneforti.
Ai giocatori viola anni 60, gli attuali dirigenti hanno
donato una medaglia, in ricordo non soltanto della
bella e sorprendente serata, ma anche di un passato
glorioso che ha fatto di una modesta squadra di adolescenti di paese, una compagine fiera e appassionata
capace di scendere in campo e di sfidare gli avversari
più forti con lealtà e bel gioco accendendo nel frattempo il tifo genuino degli spettatori.
L’incontro si è concluso con la consegna di una targa d’onore a Giancarlo Innocenti e la promessa di
rivedersi. Hanno partecipato alla festa, oltre al mister, Anselmo Bartolini, Osvaldo Bartolini, Renzo
Bartolini, Roberto Bini, Stelvio Ciattini, Giuseppe Fagni, Moreno Giannoni, Loriano Giuntoli,
Remo Giuntoli, Roberto Giuntoli, Rossano Lassi,
Antonio Luccioli, Roberto Lupi, Giovanni Munari, Roberto Nelli, Raffaello Niccolai, Roberto Slitti, Sabatino Stefanelli, Silvano Talini, Massimo
Vai, Piero Zuccagni, Osvaldo Romani e
Piero Bianchini.
Nelle foto:
1) Giancarlo Innocenti riceve la targa sotto
lo sguardo dei “suoi ragazzi”.
2) Foto di gruppo della bellissima serata
passata al ristoranre “4 assi” di Stabbia.
LARCIANO
1
2
3
4
3) Una prima formazione della Larcianese
categoria allievi stagione 1962-63, da sinistra
in piedi: Bartolini Renzo, Luccioli, Bartolini
Osvaldo, Bartolini Anselmo, Giuntoli Piero,
Talini. Da sinistra accosciati: Fagni, Zuccagni,
Giuntoli Loriano, Slitti, Lassi.
4) Una seconda formazione della Larcianese
categoria allievi stagione 1962-63, da
sinistra in piedi: Nelli (portiere), Lupi, Fagni,
Melani, Ciattini, Bartolini Anselmo, Zuccagni,
l’allenatore Giancarlo Innocenti. Da sinistra
accosciati: Bartolini Renzo, Vai Massimo,
*non riconosciuto, Stefanelli.
Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 53
SPORT, SALUTE & SOCIETÀ
CAMPIONI DENTRO E FUORI DAL CAMPO
Sport e volontariato per i ragazzi del
Volley team “Amici di Cecina - I Piombi”
G
di Giovanni Santoro
li “Amici di Cecina I Piombi”, giunti al loro nono
anno di attività, durante quest’annata sportiva
hanno affrontato il campionato “Misto Amatori”
UISP girone di Firenze. È stata una nuova avventura,
perché fino allo scorso anno hanno sempre partecipato al
campionato misto AICS, quest’anno hanno terminato al
quinto posto del girone A, con 12 vittorie e 6 sconfitte.
Dopo la regular season hanno partecipato alla Coppa
Italia UISP vincendo il proprio girone con 7 vittorie e 1
sconfitta conquistando questo ambito traguardo.
Ma i giocatori di questa squadra, quasi totalmente autofinanziata, non sono solo campioni in campo ma anche
fuori.
Ben 6 giocatori sono
donatori di sangue
iscritti alla Sezione
Avis di Larciano
oltre ad un volontario della Società
Soccorso Pubblico
Larciano, anche gli
altri sono quasi tutti
impegnati negli oratori o nelle contrade
del loro paese.
È bello vedere che
in un mondo volto
all’individualismo
e all’egoismo, ci
siano dei “ragazzi”
dai 18 ai 54 anni
dediti ad uno sport
di squadra e al volontariato con la V
maiuscola.
Orgogliosi di questo, la Sezione Avis di
Larciano ha donato le borse alla squadra
e la Società Soccorso Pubblico Larciano mette a disposizione i pulmini per le partite in trasferta. È per questo
che i ragazzi ringraziano di cuore sia la Sezione Avis di
Larciano che la Società Soccorso Pubblico Larciano per
l’aiuto che danno alla squadra, il Circolo di Cecina che
ci ospita tutte le sere dopo le partite casalinghe e i loro
sostenitori, in particolar modo la nostra tifosa numero uno
Azzurra Gagliardi.
Arrivederci al prossimo anno per festeggiare il decennale
della nostra fondazione.
In piedi da sinistra: Valerio Sainati, Massimiliano Molini, Luca Giacomelli, Nico Fagni,
Giovanni Santoro (Coach), Simone Ciacchini, Roberto Dolsi, Cristian Massaro.
Inginocchiati da Sinistra: Morgana Lazzeretti, Emanuela Bruno (Capitano),
Mattia Giampieri, Chiara Giovannini, Silvia Marino.
Assenti dalla Foto: Marco Bicci, Luca Gorrese, Sara Pieri, Eleonora Cappelli,
Nicola Grossi, Ludovica Guerra, Milo Bartolini.
54 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
SPORT, SALUTE & SOCIETÀ
IL TRIONFO DI EMILIA MEACCI
Al “Palaghiaccio” di Torino si è laureata campionessa
italiana di ginnastica artistica, specialità volteggio cat. UISP
E
milia Meacci ha vinto il campionato italiano
femminile senior di ginnastica artistica a volteggio, categoria UISP. La gara si è svolta a Torino
e ha visto la partecipazione di tantissime atlete arrivate
da tutta l’Italia. Un successo meritato, arrivato al termine
di una prestazione difficile, entusiasmante e fortemente
competitiva. Alla gara hanno assistito con trepidazione e
alla fine esultato, con gioia ed orgoglio, i genitori Barbara e Antonio ed i nonni Silvana e Osvaldo Rinati.
Emilia Meacci, diciassette anni, fa parte della squadra
Bunny Club di Vinci. Le istruttrici sono Licia, Erika,
Marina, Novella e Marina. Ha una grande passione per
questo sport. Per raggiungere certi livelli occorre tanta
preparazione fatta di costanti allenamenti e sacrificio.
La neocampionessa italiana si allena per tre volte la settimana, con sedute che durano almeno due ore. Occorre
avere una sincera passione per dedicare così tanto tempo
a questo sport, perché Emilia è anche studente ed ha anche altri hobby. Emilia Meacci frequenta con ottimi risultati il Liceo linguistico a Empoli e, nonostante la giovane
età, vanta già un discreto palmares di risultati importanti
e prestigiosi.
«Ho iniziato quest’attività all’età di 6 anni ed ora che ne
1
ho quasi 17 la mia passione non è cambiata. Come ogni
attività sportiva - dice Emilia Meacci - richiede sforzi e
sacrifici, ma ripaga con grandi soddisfazioni e gioie sia
dentro che fuori dal campo gara.
Non nego che a volte non ci siano “ansie da prestazione”: pianti, dispiaceri e obiettivi non raggiunti ... ma il
mondo dello sport è anche questo ... gioie e dolori, pianti
e sorrisi. Questo è stato veramente un anno perfetto, si è
svolto e concluso in bellezza con grandi risultati raggiunti dalla mia società. Siamo un grande gruppo e anche
se gareggiamo individualmente tifiamo l’una per l’altra
come se fossimo una squadra.
Vorrei ringraziare le mie insegnanti che giorno dopo
giorno mi fanno “innamorare” sempre di più di questo
sport. Ringrazio anche il mio gruppo di compagne perché
sono state la mia forza, mi hanno aiutata nelle difficoltà,
nei momenti più difficili e hanno festeggiato con me le
mie vittorie. Per concludere ringrazio anche la mia famiglia che mi supporta, ma soprattutto, mi sopporta!».
Nelle foto sotto:
1) Il podio di Torino con Emilia sul gradino più alto
2) Emilia Meacci mostra con orgoglio la medaglia
d’oro appena conquistata
2
Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 55
SPORT, SALUTE & SOCIETÀ
DICIANNOVESIMA EDIZIONE DELLE MINIOLIMPIADI
N
ei luoghi frequentati dai bambini,
c’è sempre il sole
che illumina i loro sorrisi.
Così è stato, sabato 21
maggio al Campo Sportivo di Lamporecchio, dove
si sono svolte le Miniolimpiadi di Atletica della
Scuola dell’Infanzia di
Mastromarco (foto 1). La
manifestazione sportiva,
ormai entrata a far parte
degli eventi annuali del
nostro paese, è una bellissima realtà, confermandosi un
appuntamento molto amato dai
bambini e dalle loro famiglie.
Fin dalla prima edizione (1998),
questa manifestazione è la conclusione del Progetto “Tutti
insieme per lo Sport”, voluto
fortemente dalle insegnanti per
far si che i bambini si divertano
praticando sport non agonistico,
imparando a socializzare tra loro
condividendo momenti gioiosi.
Tutto questo già dalle uscite fatte
al campo sportivo per le prove dei
giochi: corsa veloce, corsa campestre, corsa ad ostacoli, lancio della palla e
staffetta, gare immortalate dalla bravura
degli scatti di “Foto Immagini”.
Quest’anno, nel corso della manifestazione, ci sono stati due interventi molto apprezzati, sia dai bambini che dal pubblico
sulle tribune: la musica dal vivo eseguita
da alcuni componenti della Banda Comunale Giacomo Puccini di Lamporecchio: Alessandro Micheli, Ilaria Agresti,
Alessandro Cinotti, Sandra Giannoni,
Mirko Diolaiuti, Giammarco Alderotti
e Renato Maccioni, (foto 2) i quali hanno eseguito, con molta bravura, l’inno di
Mameli e molte altre musiche con le quali hanno accompagnato l’allegra matti-
di Sabrina Bizzarri
56 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
nata. Poi
c’è stata
l’esibizione del
cantante
Ezio
Accurso, il quale ha
cantato la canzone “Donare è vivere”, inno di
“Sport in musica”, che
insieme ad “AIDO”,
hanno contribuito a sensibilizzare la “cultura
del donare”.
Quest’anno la fiaccola
2
olimpica, è stata accesa da
un tedoforo d’eccezione: Nicola
Caccia (foto 3), ex calciatore professionista di Empoli, Piacenza,
Napoli, Atalanta, Como e Genoa,
attualmente vice-allenatore della
Sampdoria, al fianco di Vincenzo
Montella.
Momento molto toccante emotivamente, nel quale i bambini hanno
cantato insieme ad Ezio, riuscendo ad emozionare tutti i presenti.
All’evento erano presenti in tribuna anche due delle insegnanti ora
in pensione, che nel 1998 dettero
vita alla manifestazione: Adelina Donnadio e Daniela Da Gragnano.
1
3
I bambini partecipanti sono stati 86.
Gruppo di 3 anni: Anna Bernardi, Alexander Bottari, Jasmine Boulam, Diego
Cappiello, Sofia Cozza, Matilde Libertino, Martina Libertino, Viola Magrini,
William Paganelli, Emily Shmiara, Tommaso Cestari, Silvano Cocuzzi, Elektra
Ghibea, Bianca Haka, Adele Morosi,
Naomi Santini, Margherita Soldi, Gabriel
Venuso, Matteo Xeka, Celeste Bruno,
Thiago Ferretti, Mia Giampieri, Alessia
Improta, Matteo Merluzzo, Giorgia Pardini, Lorenzo Pasquinucci, Noemi Tafa,
Serena Bassetti, Thomas Ciani.
SPORT, SALUTE & SOCIETÀ
Gruppo di 4 anni: Lorenzo Bargi, Carlotta Benaglia,
Alberto Bochicchio, Aurora Bolognesi, Viola Cantore, Aida Cecchi, Emily Cuevas, Camilla Francesconi, Omar Gaye, Nicole Guaggenti, Alessandra
Kaja, Daria Lassi, Melissa Lencini, Safira Lupo,
Ilaria Mariani, Lorenzo Ortigni, Glauco Romani,
Chiara Ruggirello, Matteo Soldi, Chiara Torrigiani, Angela Trinci, Filippo Vescovi, Nicholas Vieru,
Wendi Nikollai.
4
Gruppo di 5 anni: Alexandru Miruna, Federico
Beconcini, Costanza Bettini, Christian Bindi, Mia
Bruno, Iris Cappiello, Carlotta Carniani, Glauco
Corbo, Suelle De Angelis, Emiliano Dika, Denis
Gasparini, Dennis Girolami, Kujtim Haka, Tommaso Jim, Adriano Lini, Niccolò Manzi, Nilde Masi,
Le insegnanti di Mastromarco insieme al sindaco di Lamporecchio
Alessio Torrigiani e l’assessore allo sport Emanuela Bruno
Pietro Mela, Edoardo Meozzi, Giulio Mitra, Irene
Picchi, Martina Pistoni, Vittorio Pititto, Aurelio Ramello, Vanessa Salvadori, Greta Spagnolo, Andrea Storai, Elena
Sofia Tarabusi, Gaia Tonini, Tommaso Torrigiani, Aurora Vaglini, Sophie Venuso, Leonardo Scalzo.
5
Le insegnanti: Elvira Carfora, Clara Muraca, Rita Lo Sardo,
Antonella Cuomo, Ornella Mencarelli e Ilaria Pisaniello, ringraziano tutti gli organi che hanno collaborato al Progetto: l’Istituto Comprensivo, l’Amministrazione Comunale, la Lampo, la
Croce Verde, le ditte Sensi Vini, Neri Sottoli, Ancillotti, palestra
“Sport e Forma”, Marco Barghini e chiunque abbia collaborato
per la buona riuscita della manifestazione (nelle foto 4-5-6-7).
Le foto sono state gentilmente offerte da:
Le insegnanti di Mastromarco insieme al “bomber” Nicola Caccia
6
Sindaco e assessore allo sport insieme ai gestori della palestra “Sport & Forma”
7
Sindaco e assessore allo sport insieme ai rappresentanti della Croce Verde
Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 57
SPORT, SALUTE & SOCIETÀ
VINCENZO NIBALI
ed il Giro al tempo di
A
acebook
di Fausto Malucchi
vevo deciso che non sarei andato a vedere nep“Avviso importante per gli abitanti
pure una tappa, con la scaramanzia non si può
della zona Radda in Chianti - Greve in
scherzare ed il Giro 2013, quello che Vincenzo
Chianti: domani occhi aperti, sembra
Nibali aveva dominato, lo avevo visto solo alla televiche le strade stiano per essere invase dai CanNibali (alsione. Mi costava stare a casa ma decisi di farlo.
cuni sono già stati avvistati)”.
Televisione, birra, panini
Di rimando Vincenzo Nibali:
e per sfogare gli istinti più
“Contento di aver trovato un
spinti: Facebook.
grande pubblico oggi!!”.
Sì, avevo proprio tutto!
Il giorno di riposo è a pochi
Vincere quando si è favorichilometri da casa e se si
ti, quando sei il più forte e
tratta di riposo e non di gara,
quando tutti ma proprio tutti
posso andare tranquillamenlo dicono è troppo difficile,
te senza violare il proposito
anzi diciamolo pure, è quasi
iniziale. Ci incontriamo così
impossibile. E allora, dopo le
dopo cena a veglia nel pulprime tappe che avevano evilman Astana a parlare di cose
denziato la forma strepitosa
serie ma soprattutto di cazzadell’astro nascente Doumote. Il clima è sereno la squalin mi resi subito conto che
dra, come si dice, c’è! ... ed
Vincenzo Nibali festeggia con i suoi tifosi
dovevo dare spazio alla mia
Elena posta su Facebook:
dopo il suo 2° trionfo al Giro d’Italia
probabile origine napoletana, ti“Stasera ci divertiamo con il
rando fuori non il solito cornetto
Team Astana. Vincenzo, Scaro il ferro di cavallo bensì, visti i
poni, Agnoli, Capecchi. Forza
tempi, il computer. Ed ecco così
Raga!” - con allegate foto.
il 14 maggio il primo post:
Il Giro entra nel vivo ed i favoriti
“Doumolin ha detto che vinceentrano in scena. Tutti si aspettarà domani e forse il Giro. Sono
no Vincenzo ma lui non carbura
dello stesso avviso e credo che
anzi sembra proprio in crisi.
vincerà anche oggi. Per il Giro
E scrive: “Esistono giornate
i suoi maggiori rivali saranno
belle e giornate nere. Oggi una
senza dubbio Landa, Valverde,
di quelle! Il sorriso resta semChavez, Zacharin, Henao e tra
pre! Sono umano e non me ne
gli italiani Pozzovivo e Ulisvergogno”.
si. Tanti auguri di vittoria del
Giro d’Italia 2016 a tutti loro”.
Oramai la scontata vittoria sembra sfumata. La Maglia Rosa
Brutta cosa fare gli auguri nello
I CanNibali “on the road” 1
vola e gli avversari non sono da
sport ma come diceva qualcuno
meno.
Ma io ricordavo Como, riche in tema di strategie la sapecordavo
che
in
cima
all’ultima
salita gli avversari, dopo
va lunga: “Il fine giustifica i mezzi”.
averlo nuovamente ripreso tirarono un sospiro di solIl Giro intanto arrivava in Toscana ed i “CanNibali” non
lievo, pregustando di poterlo così battere allo sprint ma
potevano certo mancare all’appuntamento. Tende, camproprio durante quel respiro, in discesa non più in salita,
per e rock’n’roll. Ed io su Facebook:
Nibali attaccò di nuovo e trionfò. E ricordavo ancora che
58 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
SPORT, SALUTE & SOCIETÀ
Nibali è lo squalo e che proprio uno squalo, portato dal
cuoco in cucina per poterlo
cuocere, si era avventato alla
mano dello sciagurato tranciadola di netto.
Vado al computer e scrivo “La
catena è stata sistemata, alle
gambe ci ha pensato Michele. Il cuore e la testa invece ci
sono sempre stati. La bellezza dei grandi Giri è che alla
fine vince sempre il migliore.
Ci vediamo a Torino ragazzi.
Tra una settimana!!”.
Quando si risale la china,
non lo si fa in una volta sola.
All’inizio sono solo passettini, solo alla fine arrivano i
balzi. Nessuno può prevedere
il futuro ed il futuro può condizionare tutto ma non i veri
sentimenti:
“Domani riparte il Giro. Torneremo ad entusiasmarci ed a
sognare.
Grazie Amico, te lo diciamo
ora che abbiamo il capo chino ma l’animo fiero, e che
troviamo posto sopra al tuo
carro, sempre traboccante di
folla nei giorni della gloria”.
Era il 23 di maggio e subito
dopo cominciarono una serie di imprese, colpi di scena,
intrighi che non credo appartengano ad una gara ciclistica, ma siano stati scritti da un
grande autore ed interpretati
da incredibili attori. Io in quel
groviglio di emozioni ricordo
solo il 27 maggio perché era il
mio compleanno:
“Sul San Baronto il cellulare
funziona male e quindi dopo
che nella piana avevo risposto
ad almeno venti telefonate di
auguri, sui primi tornanti della mitica salita non ho capito
bene chi mi stava chiamando.
Erano in quattro ed anche
I CanNibali “on the road” 2
I CanNibali “on the road” 3
La bellissima scena in cui i genitori di Esteban Chaves si
complimentano con Vincenzo Nibali, dopo l’impresa nella
tappa “Guillestre-Sant’Anna di Vinadio”, che è valsa la 2ª
vittoria al Giro d’Italia al campione nato a Messina, ma
diventato grande a Mastromarco. Una grande lezione di
sportività ... il “sogno” di Fausto Malucchi si avverato!
loro stavano viaggiando. Il
primo mi ha detto che era
un massaggiatore, il secondo un preparatore, il terzo
aveva un nome americano
e l’ultimo ha detto di essere il vincitore, ma si capiva
male e potrebbe anche aver
detto che era un trattore.
Chissà se era uno scherzo
o se erano veramente amici.
Di sicuro insieme agli altri
componenti del loro team
oggi hanno scritto una pagina importante nella storia
del ciclismo e della nostra
vita”.
Mi dispiace amici di non
poter concludere la storia
di quel bellissimo Giro ma
d’altra parte non sono un
giornalista, un poeta o uno
scrittore. Mi dispiace, mi dispiace tanto ... ma non me ne
vogliate:
“Con la stanchezza accumulata in settimana e la giornata afosa mi sono addormentato sul divano e ho fatto
un sogno. Ho sognato che
Nibali vinceva il Giro con
un’impresa
straordinaria
sua, di Scarponi, Kanghert,
Fulstang, Slongo, Pallini,
Pizzorni e di tutti gli altri
che gli sono stati vicino oggi
ma anche nei giorni di burrasca.
Ho sognato che i primi che si
sono complimentati con lui
e l’hanno abbracciato sono
stati i genitori dello sconfitto. Ho sognato Chavez che
dopo aver perso, invece di
imprecare sorrideva e ci ricordava la bellezza della
vita. Un intreccio di spettacolo, valori, emozioni. Un
sogno fantastico che solo i
grandi possono realizzare”.
Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 59
SPORT, SALUTE & SOCIETÀ
FEDERICO PACINI IS BACK!
Un buon pareggio per l’atleta di Lamporecchio
al suo rientro sul ring dopo un lungo periodo d’inattività
di Stefano Ferrali
o scorso 11 giugno a Matassino (FI), il tradizionale galà “Fight Night Valdarno” ha visto il ritorno
sul ring di Federico Pacini. L’atleta di Lamporecchio, già campione europeo di “Muay Thai”
o boxe tailandese, con i colori del Grifa Gym di Montecatini, ha combattuto contro Cristian
Blauvelt di ben 11 anni più giovane di lui, ottenendo un buon pareggio. Federico era reduce da tre anni di quasi totale
inattività sportiva a causa di un’operazione al ginocchio a cui si era dovuto sottoporre. Come ha detto il suo allenatore
Alessandro Grifa “..un risultato positivissimo, dopo 3 anni di lontananza
dal ring e dalla palestra, contro colui che secondo me è il futuro della
muay thai italiana”.
Federico “The punisher” ha voluto con tutte le sue forze questo rientro,
troppo forte per lui è il richiamo del ring. Tutto questo nonostante non
abbia certamente niente da dimostrare, avendo alle spalle un curriculum
impressionante ... Campione italiano Muay thai Fikbms 63,5kg, campione europeo muay thai wpkc 63,5kg, vice campione intercontinentale
k1 wako 62,2kg, vice campione mondiale it,s showtime, partecipante
alla King Cup di Bangkok nel 2008, 3 volte vincitore delle Selezioni
Oktagon di K1 (2011/2012/2013) vincitore di Oktagon 2012, vincitore
di Thaiboxemania 2013. Gli abbiamo chiesto com’è andata ... ecco la sua
risposta: “Dal punto di vista fisico sono molto soddisfatto, certamente
dopo tre anni d’inattività non riuscivo a trovare le distanze ma nel complesso devo dire che è andata bene. Anche il mio allenatore era contento
della prestazione. Colgo l’occasione per ringraziare gli amici che hanno
fatto tanta strada per venire a sostenermi”.
Già, erano veramente tantissimi i supporters di Federico presenti, durante tutta la serata nessun atleta, nemmeno quelli del posto, ha avuto
così tanto tifo. Un atleta generoso, che non si è mai risparmiato nella sua
carriera, amatissimo dai suoi fans e rispettato dagli avversari.
Forza “Pacio” sii sempre te stesso e ... non smettere di farci sognare!
L
18° TORNEO DEI RIONI
LAMPORECCHIO Stadio “I GIARDINETTI” 23 Giugno - 29 Luglio 2016
GIRONE A
Giovedì 23 Giugno
CERBAIA-LEVANTE
Mercoledì 29 Giugno
MASTROMARCO P.A-CERBAIA
Martedì 5 Luglio
LEVANTE-MASTROMARCO P.A
GIRONE B
Lunedì 27 Giugno
CENTRO-MONTALBANO
Lunedì 4 Luglio
TESI-CENTRO
Venerdi 8 Luglio
MONTALBANO-TESI
Mercoledì 13 Luglio
PLAYOFF 1
2°GIRONE A
vs
3°GIRONE B
Mercoledi 20 Luglio
semifinale 1A
vs
VINCENTE PLAYOFF 1
Venerdì 15 Luglio
PLAYOFF 2
2°GIRONE B
vs
3°GIRONE A
Venerdì 29 Luglio
FINALE
60 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
Venerdi 22 Luglio
semifinale 1B
vs
VINCENTE PLAYOFF 2
AGENDA E NOTIZIE BREVI
L’AGENDA DI ORIZZONTI
Grande festa per i 13
anni di Greta Alberti
Giugno: mese
di compleanni in casa Volpi!
14 giugno 2016 - Per i
tuoi splendidi 13 anni,
un caro augurio di gioia e felicità da mamma Veronica, babbo
Alberto, la sorella
Rebecca, il fratellino
Pietro ed i nonni
Mafalda e Carlo.
Tanti auguri anche dalla nostra Redazione.
Larciano - Giugno è un
mese di festa in casa Volpi!
Il giorno 3 Edoardo ha
compiuto 17 anni, mentre
il 4 Niccolò ha festeggiato
il suo 20° compleanno!
Auguri dal babbo, la
mamma, la nonna e gli zii.
Auguri anche da tutta la
Redazione di Orizzonti.
Un anniversario per Vincenza e
Desiderio e un compleanno per Jacopo
Lamporecchio - Il 3 giugno scorso Desiderio
Desideri e Micheli Vincenza hanno festeggiato il loro 49° anniversario di matrimonio.
Infiniti auguri da parte delle figlie Barbara e
Alessandra, i generi Giacomo e Franco e i
nipoti Jacopo e Leonardo ... siete per noi un
esempio di amore che va altre i problemi e le
difficoltà della vita ... vi vogliamo bene!
Lamporecchio - Il 21 giugno scorso Jacopo
Bovani ha festeggiato il suo 13° compleanno!! Tantissimi auguri da parte del babbo, la
mamma e i nonni, che ti augurano un futuro
pieno di felicità! A tutti i festeggiati giungano
gli auguri della Redazione di Orizzonti.
Il Compleanno
di Viola
Marietti!
Cerbaia/Lamporecchio - Il 25
maggio scorso, grande festa per
la piccola e dolce Viola Marietti,
che ha compiuto 7 anni. Tantissimi auguri di buona vita, da parte
di mamma Veronica, nonna Luisa, gli zii Luigi e Nasti. Tanti auguri anche da tutta la Redazione
di Orizzonti.
50 anni!
Auguri Campione!
Lamporecchio - Antonio
Fanelli, che vanta un’importante e prestigioso passato nel
mondo del ciclismo, il giorno
29 maggio, ha festeggiato i 50
anni di età. In questo momento felice della vita, ad Antonio
arrivano tanti auguri di buon
compleanno da parte della
moglie Silvia, il figlio Mirko,
i genitori, i suoceri Faure e
Laura, i parenti, gli amici e
dalla Redazione di Orizzonti.
Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 61
AGENDA E NOTIZIE BREVI
Tanti Auguri ai fratellini Tommaso e Guido Ammannati
Lamporecchio Il 12 giugno scorso
Tommaso
Ammannati
ha compiuto 4 anni!
Tanti Auguri da mamma Letizia, babbo
Davide, il fratellino
Guido e dalla nostra
Redazione.
Lamporecchio Il 12 maggio scorso
Guido Ammannati
ha festeggiato il suo
primo compleanno!
Tanti Auguri da mamma Letizia, babbo
Davide, il fratellino
Tommaso e dalla nostra Redazione.
Barbara, Massimo
e la piccola Marta ...
una festa speciale!
Cerbaia/Lamporecchio - Il 14 giugno, Massimo
De Luca e Barbara Borgioli, hanno festeggiato insieme alla piccola Marta, il loro secondo
anniversario di matrimonio. In quest’occasione, Barbara vuol fare loro una dedica: “Siete la mia sola ed unica ragione di vita... vi amo
immensamente”. Barbara vuol ringraziare le
sue care amiche: Laura Sanfratello, Caterina Dei, Veronica Giannelli, Sabrina Melani,
Stefania Barigazzi, Romina Crini, Pamela
Rizzotti e Rita Flori. Un ringraziamento a
Marianna Ricci per aver trasformato il mio
sogno in realtà. Tanti Auguri anche da tutta la
nostra Redazione.
Il 6° compleanno
di Vittoria Vezzosi!
Il 22 Maggio Vittoria è stata festeggiata dai genitori Pamela
e Marco da zie e zii, dai cugini
Lorenzo e Giacomo, il nonno e le
nonne tutte. Il primo senza il suo
adorato compagno di giochi RiP
Giovanni (Alino). Orizzonti desidera fare gli auguri alla piccola
Vittoria e allo stesso tempo invia
le più sentite condoglianze alla
famiglia Vezzosi per la scomparsa del caro Giovanni.(foto a lato)
Benvenuto
Paolo nel “Club
dei cinquantenni”!
Lamporecchio - Il 14 giugno
scorso Paolo Nucci ha compiuto 50 anni!! Caro Paolo,
sei un professionista esemplare e un amico per tutti noi,
tutta la Redazione di Orizzonti approfitta dell’occasione per farti i migliori auguri
per i tuoi “secondi 25 anni”!
Nella foto accanto Paolo Nucci
insieme alla moglie Katiuscia e
la figlia Francesca
62 - Orizzonti - n. 85 - Giugno - 2016
Maurizio Bianco
... 50 anni alla
grande!
Larciano - Grande
festa per Maurizio
Bianco che il 30 maggio scorso ha compiuto
50 anni. Tantissimi auguri da Cinzia, Irene,
parenti ed amici.
Tanti Auguri anche
dalla Redazione di
Orizzonti.
Massimo & Mara
25 anni insieme!
Lamporecchio Festeggiamenti “d’argento” in
casa Mancini/Fadanelli!
Il 15 giugno scorso, Massimo
(direttore del mensile Orizzonti) e sua moglie Mara, hanno
festeggiato 25 anni di matrimonio. Auguri molto speciali dai figli Francesco e Damiano, dai parenti e dai tanti
amici. Un augurio con tutto il
cuore, da parte di tutta la Redazione di Orizzonti.
La Cresima
di Aurora Cosci
Larciano - Il 4 giugno
scorso, per Aurora Cosci
è stato un giorno speciale.
Ha ricevuto il Sacramento
della Santa Cresima.
Tanti auguri da babbo
Alessio, mamma Elena,
il fratellino Lorenzo, i
nonni Luigi e Marusca,
gli zii Alessio e Barbara,
Giulia e Federico. Tanti
auguri da tutta la Redazione di Orizzonti.
AGENDA E NOTIZIE BREVI
Lorenzo Mele
ha spento 2 candeline!
Cerbaia/Lamporecchio
- Il 3 giugno scorso,
Lorenzo Mele ha festeggiato il suo secondo compleanno. Auguri
da mamma Claudia, da
babbo
Massimiliano,
dalle sorelle Giada e
Lara, dai nonni Simone,
Sergio e Graziella, dagli
zii e cuginetti. Tanti auguri da tutta la Redazione di Orizzonti.
Agnese
Caldana è dottoressa!
Agnese Caldana si è brillantemente
laureata all’Università degli studi di Verona. Ha conseguito la laurea in Giurisprudenza, discutendo la tesi “Diritto
di famiglia. Negoziazione assistita in
materia di separazioni e divorzio”. Alla
neo-dottoressa Agnese arrivano congratulazioni da parte della mamma Edi
Maria Neri, dal babbo Ruggero, dai
nonni Ariella e Olmo e dallo zio Robi.
Complimenti anche da tutta la Redazione di Orizzonti.
Rinnovato lo storico
Mini Market Ferrari
di San Baronto
on semplicità e buongusto è stato rinnovato lo
storico Mini Market gestito da Elena Ferrari a San
Baronto. Presente sul nostro
territorio da oltre un secolo, il negozio è sempre stato
gestito dalla famiglia Ferrari
attraverso almeno 3/4 generazioni. Un punto di riferimento
importante che oggi ha voluto
rinnovarsi per dare ai propri
clienti, con la cortesia di sempre, un servizio migliore! Elena e la sua famiglia vogliono
ringraziare tutti i clienti e gli
amici, che da sempre le hanLamporecchio - Grande festa al Ristorante-Pizzeria “Il Canniccio”, gestito con com- no dimostrato stima e affetto.
petenza e bravura dal cuoco Iuri Crini. L’occasione è stata il ringraziamento che l’im- Grazie a Tutti!
prenditore di Lamporecchio ha voluto fare ai suoi clienti, che in modo massiccio l’hanno votato, utilizzando il tagliando del quotidiano La Nazione “Ristoranti al Top”. Il
Canniccio s’è classificato secondo con ben 1809 voti! Iuri e il suo staff hanno organizzato una festa con musica ed hanno offerto, all’aperto, una gustosa cena a tutti i loro
fedeli clienti. Iuri Crini ha ringraziato tutti i lettori che l’hanno votato e “La Nazione”,
che ha organizzato la manifestazione che gli ha consentito di passare diverse settimane
in allegria, competizione e divertimento e di promuovere il proprio locale. La pasticceria Carli “da Pioppino” gli ha preparato una bellissima torta, dove sopra era riportata
la fotografia del momento della premiazione. A Iuri e il suo staff, tante congratulazioni
anche dalla Redazione di Orizzonti.
Il Ristorante Pizzeria “Il Canniccio”
di Lamporecchio ha ottenuto
un prestigioso 2° posto nel
Concorso “Ristoranti al Top”
organizzato dal quotidiano
“La Nazione”
C
Giugno - 2016 - n. 85 - Orizzonti - 63