marina vidoni - Marina Ferriani Vidoni

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marina vidoni - Marina Ferriani Vidoni
MARINA VIDONI
Paesaggi ridenti e colorati, nature morte fantastiche e improbabili, collages freschi e sorprendenti: a queste
opere Marina Vidoni ci aveva abituato, esprimendo, attraverso il colore caldo e materico, una visione
positiva dell'esistenza, fatta di adesione alla bellezza della natura e dotata di curiosità e di disponibilità, di
amore per la tradizione pittorica e di ricerca di nuove prospettive.
Così la riproposizione di stilemi del futurismo o del cubismo, che in parte è riscoperta e rivisitazione e in
parte è citazione irriverente e divertita, permetteva a Marina di giocare, rilanciando sempre, una partita nella
quale le allusioni a opere famose, decontestualizzate e cambiate di senso, divenivano elementi per comporre,
con una specie di taglia e cuci, divertenti patchworks.
A questa visione estroversa del mondo, a questa capacità di sorridere, a questa leggerezza narrativa, Marina
aggiunge quindi una attitudine sperimentale che viene oggi confermata dalla contaminazione tra pittura e
fotografia.
La serie di opere qui presentate, nelle quali gli sfondi, costituiti da foto stampate su tela emulsionata, sono
assunti a pretesto per interventi pittorici, è sorprendente per vivacità e freschezza, per immediatezza e
fantasia.
Gli uccellini colorati dipinti su foto grigie di alberi secchi, le finestre colorate che si aprono su paesaggi
brulli, le mongolfiere-bomboniere colorate su sfondi di foto aeree, gli aeroplanini colorati che volano su città
industriali, costituiscono una specie di rovesciamento prospettico attraverso cui la realtà viene messa in
discussione, il mondo è subordinato alla prospettiva da cui lo si osserva, la foto dipende dalla dida-scalia, la
verità è figlia del linguaggio utilizzato.
In queste opere la contaminazione tra pittura e fotografia produce mappe della fantasia che assomigliano ai
percorsi del gioco dell'oca, indirizza lo sguardo verso paesaggi finti, trompe-l'oeil che appaiono disegnati
direttamente nel cielo, suscita campiture di colore che ricoprono il grigio delle foto dell'esistenza, apporta un
contributo di aromi al trito ragù quotidiano, e conferma, ancora una volta, l'attitudine ironica e la personalità
estroversa di Marina.
Carlo D’Adamo