Il Gomito del Tennista

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Il Gomito del Tennista
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La sindrome del “gomito del
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pratica sport ma anche chi
esegue particolari lavori
manuali che provocano un
sovraccarico funzionale
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Il “gomito
del tennista”
Dalla Medicina Tradizionale Cinese tecniche
efficaci nella cura dell’Epicondilite omerale
Dott.ssa Eleonora Marchi
Specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione
Docente AMAB
Associazione Medici Agopuntori Bolognesi
Scuola Italo Cinese di Agopuntura
Con il termine di Epicondilite omerale si definisce una sindrome dolorosa causata da Tendinite inserzionale dei muscoli del gomito. Dalla
sua prima descrizione nel 1873 ad
opera di F. Runge, che la individuò
nella popolazione generale, il suo
riscontro clinico è aumentato gradualmente nel tempo, sia per una
maggiore sensibilità di osservazione
clinica, sia per l’incremento della
pratica del tennis, da cui deriva la
denominazione di “gomito del tennista” o “tennis elbow”.
Le cause
L’Epicondilite omerale colpisce
maggiormente i soggetti che praticano sport ma anche coloro che
eseguono particolari lavori manuali e attività che provocano un
sovraccarico funzionale. Tra gli
sportivi interessa, oltre ai tennisti,
L’Epicondilite omerale si manifesta con dolore localizzato
alla regione esterna del gomito, con irradiazione verso
il braccio, l’avambraccio e la mano
anche i giocatori di golf, baseball e
di tutti gli sports che richiedano un
gesto atletico caratterizzato da un
potente “grasping” (presa a pugno
della mano). L’incidenza aumenta
con l’età dell’atleta e con l’intensità
e la durata dell’allenamento. Al di
fuori di un contesto sportivo, più
frequentemente insorge in seguito a lavori manuali ripetitivi come
l’avvitare, l’uso del martello o di
strumenti a vibrazione o percussione; il rischio aumenta nei sog-
getti non adattati al lavoro manuale
specifico.
I meccanismi di base del trauma
tendineo sono simili nella pratica
sportiva che lavorativa, mentre
possono essere differenti i fattori
causali, i fattori predisponenti intrinseci ed estrinseci e i fattori di
rischio associati allo sviluppo del
danno. Per definizione, un trauma
tendineo ad uso eccessivo è causato dalla contrazione ripetitiva del
tendine colpito e dallo stress fungennaio/febbraio 2010
elisir di salute • il punto di vista di medici e ricercatori
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Il dolore sopraggiunge
inizialmente durante la
pratica sportiva o lavorativa
per poi manifestarsi anche
durante i gesti della vita
quotidiana
zionale. Ciò porta ad una progressiva lesione, con infiammazione ed edema (gonfiore) evidenziabili microscopicamente.
Al progredire del danno può insorgere una Tendinosi, che poi evolve
in lacerazione parziale e, in casi
estremi, in rottura completa del tendine stesso.
I sintomi
L’Epicondilite omerale si manifesta
clinicamente con dolore localizzato
alla regione esterna del gomito con
irradiazione verso il braccio, e fino
all’avambraccio e alla mano.
Il dolore sopraggiunge inizialmente
durante la pratica sportiva o lavorativa per poi manifestarsi, progressivamente, anche durante i gesti
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della vita quotidiana tanto da assumere le caratteristiche di una malattia particolarmente dolorosa e temporaneamente invalidante che limita l’utilizzo funzionale dell’intero
arto superiore nelle occupazioni
lavorative, nella pratica sportiva fino
alle azioni giornaliere, come il girare
una chiave, stringere una mano,
sollevare un semplice peso o l’utilizzo reiterato del “mouse” associato ad una posizione scorretta priva
di appoggio per l’avambraccio.
La diagnosi
L’esecuzione di test specifici per
l’Epicondilite omerale permette di
fare la diagnosi, anche se spesso
vengono richiesti esami strumentali quali le radiografie, l’ecografia e la
Risonanza Magnetica Nucleare.
Le terapie
della Medicina Occidentale
Nel tempo, la Medicina Occidentale
ha proposto un vasto numero di
trattamenti conservativi per la risoluzione della Epicondilite omerale,
in genere di pertinenza fisiochinesi-
gennaio/febbraio 2010
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terapica, anche se non esclusivamente: mezzi fisici (Ultrasuoni,
Laserterapia, TENS, Ionoforesi,
Tecarterapia), Massoterapia, FANS,
Mesoterapia, Infiltrazioni steroidee,
Onde d’urto, riposo dall’attività
sportiva e lavorativa fino ai tutori di
immobilizzazione.
Questi trattamenti hanno lo scopo
di controllare il sintomo dolore e il
processo infiammatorio, favorire la
guarigione dei tessuti, ridurre il
sovraccarico meccanico e migliorare
la qualità della forza, resistenza e flessibilità dell’arto affetto. In caso di
insuccesso del trattamento conservativo, la Medicina Occidentale propone interventi chirurgici consistenti
nella disinserzione dei muscoli dell’epicondilo o in perforazioni del
periostio (membrana di tessuto connettivo che avvolge le ossa) allo
scopo di provocare una reazione
cicatriziale con spostamento della
zona inserzionale.
La Medicina
Tradizionale Cinese
La Medicina Tradizionale Cinese
con il termine Epicondilite omerale
si riferisce ad una Sindrome
Dolorosa Ostruttiva del gomito, le
cui cause possono essere esterne
(eccessivo lavoro fisico, traumatismi, esposizione a fattori climatici
quali freddo, vento, umidità) ed
interne (condizioni di Vuoto o stasi
di Energia o Sangue, problemi
emotivi), a cui si possono aggiungere fattori predisponenti che in
qualche modo possono aggravare
l’effetto causale dei fattori eziopatogenetici. In base alle caratteristiche
della sintomatologia clinica, cioè
dolore il più delle volte acuto, intenso, localizzato e/o accompagnato
da senso di tensione, può essere
interpretata come una patologia
dovuta ad una condizione di stasi
responsabile di “non circolazione”
di Energia e/o di Sangue che non
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riescono a raggiungere, in modo
continuo e costante, l’epicondilo,
distretto corporeo al quale sono
destinati. Quando la patologia cronicizza, può essere interpretata
come una condizione di deficit di
Energia e di Sangue, responsabile
di una condizione di “non nutrizione”. Ciò spiegherebbe il dolore
sordo, sempre presente, accompagnato da impotenza funzionale.
Ogni situazione di riacutizzazione
di una condizione cronica e/o
recidiva può essere considerata
come una nuova condizione di
stasi di Energia e/o Sangue che
insorge su una preesistente condizione di Vuoto.
Le tecniche
della Medicina Cinese
Il trattamento da un punto di vista
della Medicina Cinese mira a risolvere il dolore (cima) e le turbe energetiche sottostanti (radice). Le tecniche principalmente utilizzate
sono:
• Agopuntura: inserimento di speciali aghi in precisi punti del
corpo;
• Massaggio: stimolazione manuale
di punti locali;
• Moxibustione: stimolazione con
coni o sigaro di artemisia riscaldata;
• Sanguinamento: induzione di
gemizii di sangue attorno all'epicondilo per favorire la circolazione e la produzione di sangue
nuovo per nutrire i tendini;
• Tecnica Polso-Caviglia: infissione indolore di aghi nello spessore
della cute;
• Addominoagopuntura: infissione di aghi in punti dell'addome;
• Auricoloterapia: stimolazione
con aghi, magneti o semi di vaccaria di punti dell'orecchio;
• Ginnastiche Cinesi.
Alcune di queste tecniche, come
l’Agopuntura, il Massaggio, la
Moxibustione, si basano sull’inquadramento del Paziente, sulla formulazione di una diagnosi e sulla scelta oculata dei punti da trattare.
I principi di trattamento sono rappresentati dall’eliminazione del
ristagno di energia e di sangue, con
ripristino di una circolazione corretta, eliminazione e dispersione di fattori patogeni, e infine dalla tonificazione in caso di deficit cronico.
Altre tecniche, come l’Auricoloterapia, il Sanguinamento, l’Addominoagopuntura hanno, invece, più
valenza reflessologica e possono
essere associate alle prime con l’effetto di potenziare i risultati.
Le tecniche della Medicina Tradizionale Cinese agiscono a livello della
superficie cutanea; trattano sia la
zona affetta periferica per azione
diretta e locale dei punti di Agopuntura, sia, indirettamente, gli organi interni tramite i collegamenti esistenti tra
pelle, punti di Agopuntura e sistema
dei meridiani.
L’esperienza mostra che l’Epicondilite omerale risulta essere un’affe-
Il trattamento della Medicina
Cinese mira a risolvere il dolore
e le turbe energetiche
sottostanti
zione difficile da trattare con le
comuni terapie proposte dalla
Medicina Occidentale, per la tendenza alla cronicizzazione del processo infiammatorio e per l’alta frequenza delle recidive.
È quindi importante sapere che,
accanto alle possibilità terapeutiche
della Medicina Occidentale, può
essere presa in considerazione
anche la Medicina Tradizionale
Cinese, sia per il trattamento della
sintomatologia dolorosa già in
atto, che per l’effetto preventivo
di eventuali recidive tramite il trattamento dello squilibrio energetico
che sta alla base del quadro. A ciò
si aggiunge, di non minore importanza, l’assenza di controindicazioni e soprattutto di effetti collaterali,
e la possibilità di essere una integrazione efficace ai trattamenti
della Medicina Occidentale.
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