Aperitivo con Autore

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Aperitivo con Autore
Aperitivo con Autore
Sulle note di un romanzo
sorseggiando un aperitivo
CARTELLA STAMPA
- Ad uso esclusivo dei giornalisti-
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Valeria Ghitti
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COMUNICATO STAMPA
Torna a Montepulciano Aperitivo con Autore
Riprende il 25 settembre l’iniziativa culturale Aperitivo con
Autore, allo storico Caffè Poliziano di Montepulciano. Garlaschelli,
Murgia, Geda, Villani sono solo i primi grandi nomi ospiti di questa
seconda edizione.
CAFFE' POLIZIANO
Via Voltaia del Corso, 27/29 - Montepulciano (Si)
Ingresso libero
Cena con Autore su prenotazione (a pagamento, Tel 0578.758615)
Montepulciano (SI) – Torna, dopo il grande successo della scorsa edizione,
Aperitivo con Autore, la kermesse culturale che amalgama
sapientemente passione letteraria e gusto. Anche in questa seconda
edizione, nella splendida cornice liberty dello storico Caffè Poliziano di
Montepulciano, promotore dell’iniziativa - già luogo di incontro di molti
illustri scrittori italiani senza tempo come Prezzolini, Carducci, Malaparte e
Pirandello -, saranno presenti autori di indubbio spessore,
rappresentanti della letteratura contemporanea. Cinque gli appuntamenti
già fissati in calendario per i prossimi mesi:
•
25 settembre 2010 – Non ti voglio vicino di Barbara Garlaschelli,
tra i dodici finalisti del premio Strega
•
16 ottobre 2010 – Accabadora di Michela Murgia, vincitore del
premio Dessì e del premio Campiello 2010
•
6 novembre 2010 – Nel mare non ci sono i coccodrilli di Fabio Geda
•
14 dicembre 2010 - La strategia del destino di Andrea Villani
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•
23 gennaio 2011 – doppio appuntamento: Devozione di Antonella
Lattanzi e Riportando tutto a casa di Nicola Lagioia, vincitore
Premio Viareggio 2010 per la narrativa
“Sulle note di un romanzo, sorseggiando un aperitivo”, in questa
frase è racchiusa tutta l’essenza di questa iniziativa: reading di alcuni passi
dell’opera letteraria, sul ritmo dettato dall’accompagnamento musicale,
“chiacchiere” con lo scrittore per capirne meglio l’ispirazione e le
motivazioni, sorseggiando un buon bicchiere di vino e lasciandosi cullare da
piacevoli note musicali.
Ogni appuntamento sarà aperto al pubblico e gratuito: si comincerà alle
18:30 con l’introduzione di affermati sceneggiatori o giornalisti attivi in
campo letterario, che cambieranno di volta in volta e che
accompagneranno i presenti in un dialogo con l’autore. Nel corso della
presentazione il reading di alcuni passi scelti dall’autore dell’opera
letteraria, con la voce di artisti, scrittori e attori, ogni volta ospiti diversi e
speciali, sulle note di maestri della musica. A seguire, un aperitivo con i
vini delle cantine del territorio prima di chiudere in bellezza, per quanti lo
desidereranno ( previa prenotazione al costo di 30 euro a persona,
chiamando lo 0578.758615), con la Cena con Autore al Caffè Poliziano.
Aperitivo con Autore è un’iniziativa delle Associazioni culturali Rosa
Degli Eventi e Il Grifo e il Leone - Cantinone Arte Teatri, promossa dal Caffè
Poliziano e con la direzione artistica di Olivia La Pegna.
Con il patrocinio di
COMUNE DI MONTEPULCIANO
BIBLIOTECA ARCHIVIO PIERO CALAMANDREI
Con il contributo di:
CONSORZIO DEL VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO
APT CHIANCIANO TERME VALDICHIANA
LIBRERIA CENTOFIORI DI MONTEPULCIANO
TIPOGRAFIA MADONNA DELLA QUERCE
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CANTINA GATTAVECCHI
AZIENDA GODIOLO
TORO ASSICURAZIONI
CROCE DI FEBO
AZIENDA CUGUSI
Per informazioni: www.aperitivoconautore.net; [email protected]
I GIORNALISTI CHE LO DESIDERANO POTRANNO INTERVENIRE, PREVIO
ACCREDITO PRESSO L’UFFICIO STAMPA, CON POSSIBILITA’ DI INTERVISTARE
GLI AUTORI.
SEGUONO APPROFONDIMENTI SU LIBRI E AUTORI IN CALENDARIO
APPROFONDIMENTI
I libri e gli autori
Ogni autore ha la sua identità, il suo percorso... Ogni libro ha la
sua storia da raccontare, il suo fascino da svelare
25 settembre: Non ti voglio vicino di Barbara Garlaschelli
Il libro
Rifiuto, infanzia tradita, affetto negato, segreti
taciuti...
Non ti voglio vicino è il sapiente e limpido
racconto di tutto questo e molto di più
Ambientata fra il 1939 e i giorni nostri, una storia
di infanzia tradita, di sentimenti calpestati, di
amori molesti, cui la scrittura limpida e affilata
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di Barbara Garlaschelli imprime un pathos e una drammaticità crescenti,
che catturano il lettore sino al liberatorio finale.
Lena è giovane, bellissima e intelligente e accanto ha un marito,
Lorenzo, che farebbe qualunque cosa pur di renderla felice. Lei, però, non
sa più dare né ricevere amore fin da quando - aveva nove anni - qualcuno
le ha rubato l'innocenza, segnandola per sempre. Un segreto nascosto
con cura, sepolto nell'anima, un fantasma di cui però non riesce a liberarsi
e che a poco a poco sgretola il suo equilibrio. L'affetto e la dedizione di
Lorenzo non bastano, e nemmeno la nascita di Prisca scalfisce la scorza
di questa donna gelida, nemica, distante.
C'era la guerra all'epoca in cui Lena aveva vissuto sulla propria pelle la
follia degli adulti; da allora è trascorso molto tempo, eppure lei continua a
combattere un'infinita battaglia dentro se stessa, contro i demoni che
l'assediano. La sua bambina la teme e la respinge fino al punto di odiarla,
di non volerla vicino, e la tragica scomparsa di Lorenzo accelera il distacco
della figlia dalla madre. Un rapporto distruttivo, logorante, che
lentamente intacca anche la psiche di Prisca, inducendola a difendersi con
una straziante, terribile forma di rifiuto...
L’autrice
Barbara Garlaschelli nasce a Milano, nel 1965,
dove si laurea in Lettere Moderne, presso
l’Università Statale e vive a Piacenza.
La sua storia creativa ed editoriale comincia con
la raccolta di racconti brevi di humor nero o ridere
o morire (Marcos y Marcosi, 1995, Todaro editore,
2005, nuova edizione). Seguono le altre
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pubblicazioni: Ladri e barattoli (Marcos y Marcos, 1996), Nemiche
(Frassinelli, 1998), Il pelago nell’uovo (Mobydick, 2000), Sirena. Mezzo
pesante in movimento (Mobydick, 2001, vincitore del premio “Fenice
Europa 2002 sezione “Claudia Malizia”; ed. Salani, 2004; premio Desenzano
Libro Giovani 2006; TEA 2007), Alice nell’ombra (Frassinelli, 2002), Sorelle
(Frassinelli, 2004 vincitore del premio Scerbanenco 2004), L’una nell’altra
(Dario Flaccovio, 2006), FramMenti. Storie di un fortino di periferia
(Mobydick, 2006).
Nel 2009 ha curato e partecipato alla stesura dell’antologia noir Alle
signore piace nero (Sperling & Kupfer, 2009).
Il fermento creativo di Barbara Garlaschelli non si ferma ai libri,
numerosi i suoi racconti presenti in varie antologie ( tra le altre, Einaudi,
Mondadori, Il Saggiatore, Cairo editore) e sulle pagine di quotidiani e
riviste.
Nella sua carriera si è dedicata anche al mondo dei più giovani, scrivendo
libri per ragazzi, pensati proprio per loro, tutti editi da EL, vincendo
numerosi premi. Sua anche la direzione della collana “I corti” (EL) e lo
sceneggiato radiofonico Mi chiamano Bru in onda su Radio2, di cui è
autrice, insieme a Nicoletta Vallorani. Lavoro intenso e fruttuoso, che ha
portato la scrittice oltre i confini italiani, infatti, i suoi testi sono tradotti in
molti Paesi europei.
La sua ultima fatica letteraria, il romanzo Non ti voglio vicino (Frassinelli,
2010), il protagonista della presentazione del 25 settembre 2010 presso
il Caffè Poliziano di Montepulciano, è tra i dodici finalisti del premio
Strega.
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16 ottobre: Accabadora di Michela Murgia
Il libro
Michela Murgia, la forza della sua arte e della sua
letteratura, per raccontare un mondo lontano, una
storia di maternità elettiva così vicina...
Michela Murgia, con una lingua scabra e poetica
insieme, usa tutta la forza della letteratura per
affrontare un tema così complesso senza
semplificarlo. E trova le parole per interrogare il
nostro mondo mentre racconta di quell'universo
lontano e del suo equilibrio segreto e
sostanziale, dove le domande avevano risposte
chiare come le tessere di un abbecedario,
l'alfabeto elementare di «quando gli oggetti e il
loro nome erano misteri non ancora separati
dalla violenza sottile dell'analisi logica».
Maria e Tzia Bonaria vivono come madre e figlia, ma la loro intesa ha il
valore speciale delle cose che si sono scelte. La vecchia sarta ha visto
Maria rubacchiare in un negozio, e siccome nessuno la guardava ha
pensato di prenderla con sé, perché «le colpe, come le persone, iniziano a
esistere se qualcuno se ne accorge». E adesso avrà molto da insegnare a
quella bambina cocciuta e sola: come cucire le asole, come armarsi per
le guerre che l'aspettano, come imparare l'umiltà di accogliere sia la vita
sia la morte. D'altra parte, «non c'è nessun vivo che arrivi al suo giorno
senza aver avuto padri e madri a ogni angolo di strada». Perché Maria sia
finita a vivere in casa di Bonaria Urrai, è un mistero che a Soreni si fa
fatica a comprendere. La vecchia e la bambina camminano per le strade
del paese seguite da uno strascico di commenti malevoli, eppure è così
semplice: Tzia Bonaria ha preso Maria con sé, la farà crescere e ne farà la
sua erede, chiedendole in cambio la presenza e la cura per quando sarà lei
ad averne bisogno. Quarta figlia femmina di madre vedova, Maria è
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abituata a pensarsi, lei per prima, come «l'ultima». Per questo non
finiscono di sorprenderla il rispetto e le attenzioni della vecchia sarta del
paese, che le ha offerto una casa e un futuro, ma soprattutto la lascia
vivere e non sembra desiderare niente al posto suo. «Tutt'a un tratto era
come se fosse stato sempre così, anima e fill'e anima, un modo meno
colpevole di essere madre e figlia». Eppure c'è qualcosa in questa vecchia
vestita di nero e nei suoi silenzi lunghi, c'è un'aura misteriosa che
l'accompagna, insieme a quell'ombra di spavento che accende negli occhi
di chi la incontra. Ci sono uscite notturne che Maria intercetta ma non
capisce, e una sapienza quasi millenaria riguardo alle cose della vita e della
morte.
Quello che tutti sanno e che Maria non immagina, è che Tzia Bonaria Urrai
cuce gli abiti e conforta gli animi, conosce i sortilegi e le fatture, ma quando
è necessario è pronta a entrare nelle case per portare una morte pietosa.
Il suo è il gesto amorevole e finale dell'accabadora, l'ultima madre.
La Sardegna degli anni Cinquanta è un mondo antico sull'orlo del
precipizio, ha le sue regole e i suoi divieti, una lingua atavica e taciti patti
condivisi. La comunità è come un organismo, conosce le proprie esigenze
per istinto e senza troppe parole sa come affrontarle. Sa come unire due
solitudini, sa quali vincoli non si possono violare, sa dare una fine a chi la
cerca.
L’autrice
Anno di nascita 1972, luogo Cabras, Michela Murgia
si laurea in Teologia e, prima di approdare alla
scrittura, il suo curriculum professionale è variegato,
docente di religione, venditrice di multiproprietà,
operatore fiscale, dirigente amministrativo in una
centrale termoelettrica, portiere di notte e
centralinista.
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E’ proprio questo ultimo tassello della sua vita professionale che anima la
trama del suo libro d’esordio, Il mondo deve sapere il diario tragicomico
di un mese di lavoro alla Kirby (Isbn, 2006), dal quale è tratto il film di
Paolo Virzì “Tutta la vita davanti”.
Nel 2007 ha collaborato alla stesura del soggetto e della sceneggiatura
cinematografica del film Tutta la vita davanti, ispirato al libro.
Sempre nello stesso anno ha scritto per l'antologia sull'identità sarda
Cartas de Logu, curata da Giulio Angioni e edita dalla CUEC.
Nel 2008 è uscito per i Tascabili Einaudi Viaggio in Sardegna - undici
percorsi nell'isola che non si vede, una guida narrativa per perdersi in
Sardegna inserito nella collana Geografie.
Sempre nel 2008, ha scritto per l'antologia Questo terribile intricato
mondo, una raccolta di dodici racconti politici uscita per i supercoralli di
Einaudi.
Il suo ultimo romanzo, Accabadora, pubblicato da Einaudi nel 2009,
vincitore del premio Dessì e del premio Campiello, è al centro della
presentazione del 16 ottobre al caffè letteario Poliziano di
Montepulciano.
Il 2010 è l’anno del saggio Ave Mary. E la chiesa inventò la donna, per
Einaudi Stile Libero.
Nel 2010 sono stati pubblicati alcuni suoi racconti sulle antologie Sono
come tu mi vuoi (Laterza Contromano), Lavoro da morire (Einaudi ET) e
nella raccolta Contos che accompagna il documentario Passaggi di tempo
di Gianfranco Cabiddu (Fandango Libri).
Numerose, inoltre, le sue collaborazioni con riviste, quotidiani e opere
editoriali, come Marie Claire, Diario, L'Espresso, il Manifesto, Formiche,
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PeaceReporter, Argo, l'Unità, Liberazione, Epolis, DWF e il magazine on line
Emigrati Sardi.
Michela Murgia è l’autrice di una rubrica fissa sul settimanale
L'Arborense, e collabora con JobTalk, il blog sul lavoro del Sole24Ore.
Da sottolineare anche i suoi contributi, apparsi sulla Smemoranda 12
mesi 2009 e sul Dizionario Affettivo della Lingua Italiana (Fandango
edizioni).
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6 Novembre: Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda
Il libro
“Nel mare ci sono i coccodrilli”... Un libro da
leggere,
un’ esperienza da fare.
Questo, scritto da Fabio Geda e narrato dal
protagonista, Enaiatollah Akbari, è anche un
romanzo ma, soprattutto, è qualcosa in più. E’ la
conferma di un valido scrittore al suo terzo libro.
E’ la storia vera di un ragazzo afgano poco più che
ventenne, della sua odissea incredibile e verissima.
E’ un esperimento riuscito di fusione tra
letteratura e vita.
L’autore e il protagonista, della sua storia vissuta e della sua storia rivissuta
tra le pagine del libro, sono diventati amici ed esplodono dai confini
della scrittura. Un’alleanza tra due persone, aldilà del libro.
La particolarità, che emerge in modo più prepotente assaporando ogni
attimo di questo libro e di questa storia, è il fatto che il vissuto si dispiega
lungo la narrazione come una vera avventura, di quelle arcaiche e
mitiche, romanzo di viaggi verso l’ignoto: “Nel mare ci sono i
coccodrilli” è un po’ Omero, è un po’ Oliver Twist, un po’ Pinocchio. Ma un
po’ di più, perché è verità ed è il presente. La qualità del libro è nel
restituire la verità di una storia grave e al tempo stesso avvincere il
lettore con la leggerezza dello sguardo di bambino.
Se nasci in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato,
può capitare che, anche se sei un bambino alto come una capra, e uno dei
migliori a giocare a Buzul-bazi, qualcuno reclami la tua vita.
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Tuo padre è morto lavorando per un ricco signore, il carico del camion che
guidava è andato perduto e tu dovresti esserne il risarcimento. Ecco perché
quando bussano alla porta corri a nasconderti. Ma ora stai diventando
troppo grande per la buca che tua madre ha scavato vicino alle patate.
Così, un giorno, lei ti dice che dovete fare un viaggio. Ti accompagna in
Pakistan, ti accarezza i capelli, ti fa promettere che diventerai un uomo
per bene e ti lascia solo.
Da questo tragico atto di amore hanno inizio la prematura vita adulta di
Enaiatollah Akbari e l’incredibile viaggio che lo porterà in Italia passando
per l’Iran, la Turchia e la Grecia. Un’odissea che lo ha messo in contatto
con la miseria e la nobiltà degli uomini, e che, nonostante tutto, non è
riuscita a fargli perdere l’ironia né a cancellargli dal volto il suo formidabile
sorriso.
Enaiatollah ha, infine, trovato un posto dove fermarsi e avere la sua
età. Questa è la sua storia.
L’autore
Fabio Geda nasce nel 1972 a Torino, la città dove
vive e dove si è occupato, per diversi anni, di disagio
minorile.
Scrive su Linus e su La Stampa circa i temi del
crescere e dell'educare. Collabora stabilmente con la
Scuola Holden, il Circolo dei Lettori e il Salone del
libro di Torino.
La sua forza letteraria è tutta da assaporare nei suoi
romanzi, Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani
(Instar Libri 2007, Feltrinelli 2009 selezionato per il
Premio Strega, Miglior Esordio 2007 per la
redazione di Fahrenheit, vincitore del Premio Marisa Rusconi e, in
Francia, del Prix Jean Monnet des Jeunes Européens) e L'esatta sequenza
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dei gesti (Instar Libri 2008, vincitore del Premio Grinzane Cavour e del
Premio dei Lettori di Lucca).
L’ultimo libro, Nel mare ci sono i coccodrilli (BCDalai Editore 2010) è il
protagonista della presentazione del 6 novembre nelle sale del Caffè
Poliziano a Montepulciano.
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4 dicembre: La strategia del destino di Andrea Villani
Il libro
Quattro storie, tra eccessi, sentimenti, passati da
raccontare e da rivivere, destini da scrivere e da
inventare: un intreccio inaspettato di vite... tutto in
una notte
Un passato di viaggi, scoperte, esperienze e un
bagaglio culturale senza confini, quello di Andrea
Villani, che in tutte le sue opere, così come nel suo
ultimo capolavoro “La strategia del destino”
rivivono in una commistione di emozioni unica, tra
fascino e stupore.
Gianluca e Samantha si lanciano alla disperata
ricerca dell’ultima avventura da ricordare, lasciandosi trascinare dagli
eventi e non solo in una notte di esperienze parallele e di eccessi alla
vigilia delle nozze.
Guglielmo e Benito rievocano storie partigiane di un passato mai sopito
e risvegliano antichi misteri, fonti di curiosità, soprese e colpi di scena.
Lazzaro, studente di giorno e pittore durante le ore più buie e
artisticamente feconde della notte, alla ricerca di emozioni forti e di
esperienze trascendentali, decide di acquistare hashish.
La piccola provincia italiana, quattro vite e quattro storie, che,
inaspettatamente, si intrecciano, tutte nella stessa notte, ma che sono
segnate da un destino diverso per ognuno dei personaggi coinvolti. Basta
una sola notte, dal tramonto all’alba, per stravolgere completamente le
esistenze dei quattro protagonisti, che prenderanno coscienza del
cambiamento solo alle prime luci del giorno, mentre un sibilo inquietante
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e impercettibile emerge dagli antichi pozzi termali sotto i loro piedi. Il
giorno dopo il loro borgo non sarà più lo stesso.
L’autore
Nasce nel 1960, Andrea Villani, cittadino del
mondo, che ha vissuto a Caracas, Londra, Parma e
Costa Rica. Si deve a lui la fondazione degli
annuari "Pagine della Salute" (Parma, Bologna),
così come quella del periodico di informazione
e cultura "Terre Verdiane News". E' l'autore del
corto thriller Questo sangue- l'ultima rapina di
Luciano Lutring (2008). Il suo racconto Bestie Nere
è in appendice al romanzo di Ngaio Marsh
"Omicidio nella lana" per Giallo Mondadori (2009).
Il racconto Nero Lambrusco è inserito nell'antologia
"Delitti di vino" (Todaro Editore, 2008). Nell'agosto
del 2007 il suo racconto Progetto Atlantide è stato pubblicato sulle pagine
del quotidiano La Repubblica, mentre sulla Pagina della Cultura della
Gazzetta di Parma sono usciti Passo Lento, Domani guadagnerò un altro
confine (2008) e Stanze vuote d'inverno (2009).
Il suo romanzo d’esordio, del 2007, si intitola La notte ha sempre ragione
(Todaro Editore, 2007). Per il pacoscenico teatrale ha scritto e diretto
Mille e non più mille (2002) e Alla corte di Sancio Panza (2004). Insieme a
Flavio Ferri (Delta V), nel 2009, ha scritto e interpretato il reading Noir
Tropical Reading .
Invitato a partecipare a numerose rassegne, incontri e festival letterari
da una parte all’altra dell’Stivale, Andrea Villani può vantare anche la
direzione di una kermesse prestigiosa, Psicofestival , l’ideazione e la
conduzione delle rassegne Autori&Sapori e Diciottoeventi. E' ospite
opinonista di diverse trasmissioni televisive e radiofoniche tra le quali
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"L'Italia allo Specchio" (Rai 2) con Francesca Senette, "Inconscio e magia:
Psiche" (Rai 2, Rai Notte) con Gabriele La Porta e "Tutti i colori del giallo"
(Rai Radio 2) con Luca Crovi.
Il suo ultimo romanzo, “La strategia del destino” (2010, Mursia Editore)
sarà il protagonista dell’appuntamento del 4 dicembre 2010 con
Aperitivo con Autore.
23 gennaio 2011: Devozione di Antonella Lattanzi
Il libro
Un romanzo sulla droga che è anche una storia
d'amore, di rapporti difficili, ambigui e due vite
avventurose, ricche di colpi di scena. Domenico
Starnone ha detto dell’autrice «Antonella Lattanzi sa
raccontare come pochi il corpo degradato, il corpo
innamorato. Ha scritto il romanzo struggente del
desiderio di vita tradito dall'eroina».
Devozione è il primo romanzo di Antonella Lattanzi,
un libro capace di mettere a nudo le debolezze e le
dipendenze di tutti, partendo dal racconto della
dipendenza più atroce e devastante, quella dalla droga.
Protagonisti del libro, Nikita e Pablo, ventiseienni eroinomani, e la loro
vita gestita dalla droga, scandita dal bisogno di «farsi». Quando manca
l'eroina arriva la «rota», la crisi di astinenza che costruisce «castelli
dell'orrore», e allora l'unica soluzione è il sert, dove ci si può procurare una
dose di metadone per mantenere almeno una parvenza di normalità.
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Due esistenze giostrate dall’eroina e, come cornice, l'indifferenza della
gente, che non vuole prendere coscienza di un fenomeno
contemporaneo in costante aumento: a Napoli, dove si spaccia un'eroina
che procura uno sballo come nessun'altra, Pablo e Nikita salgono su un
autobus in cui «l'80 per cento dei passeggeri era robbomane. Il 20 per
cento di vecchiette non ci faceva caso. Nemmeno a quel tossico che si
faceva dentro l'autobus. Nemmeno a quello che cadeva per terra lungo
lungo e tutti pensavano fosse andato in overdose ma nessuno diceva o
faceva niente».
Finché una notte Pablo e Nikita incontrano Annette, ricca studentessa
francese in Erasmus a Roma, e decidono di rapirla per chiedere un riscatto
che gli risolverà il problema di procurarsi l'eroina.
L’autrice
Nata a Bari nel 1979, Antonella Lattanzi, laurea in
lettere moderne e varie collaborazioni con case
editrici all’attivo, vive e lavora a Roma. Devozione
(Einaudi Stile libero, 2010) è il suo primo romanzo, il
libro d’esordio, che l’ha già consacrata come
giovane talento della letteratura italiana, la cui
scrittura, commovente, ironica e cruda soprende per
originalità e forza.
Leggere è sempre stata una grande passione, che
ben presto si è intrecciata con quella bruciante per la
scrittura, un amore profondo, simile a un’urgenza,
una vera e propria esigenza di trasferire emozioni ed esperienze sulla carta,
pezzi di vita vissuta o anche solo immaginata nero su bianco.
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23 gennaio 2011: Riportando tutto a casa di Nicola Lagioia
Il libro
Riportando tutto a casa di Nicola Lagioia è un libro
che costringe a fare i conti con molti stereotipi,
raccontando in modo nuovo cose che credevamo di
conoscere. E’ solo all’apparenza di formazione,
questo è un romanzo di corruzione, iniziazione.
Riportanto tutto a casa è, solo apparentemente, un
romanzo di formazione, ambientato nella Bari degli
anni ottanta, in realtà, bastano poche pagine per
cogliere, nelle avventure dei tre ragazzini al centro
del libro, un sapore completamente differente, per
capire che è un romanzo d'iniziazione o di corruzione:
la strada dell'età adulta si rivela fin da subito una
discesa a rotta di collo, carica di delusioni, compromessi e rinunce.
L’Italia degli anni ottanta e, come lei, anche Bari è un mix di
contraddizioni, lontana, forse dall’immagine pop restituita da molti: una
stagione insieme oscura e scintillante, dove la divaricazione fra realtà e
desideri s'insinua dentro le persone, in cui è facile riconoscere le
premesse di un presente che non è né migliore né peggiore, solo più stanco
e disilluso.
Dalle parole dell’autore stesso, Nicola Lagioia, l’anima del romanzo: «per
quelli della mia generazione si tratta di riappropriarsi di un trauma senza
evento. Noi non abbiamo avuto una data cruciale da cui far discendere il
resto. Ma questo non significa che, da qualche parte negli anni Ottanta, non
ci sia stato un evento catastrofico per il sentire comune. Riportando tutto a
casa vuole indicare il riappropriarsi di qualcosa che è emotivamente
informe e metterlo nella forma di un romanzo, finalmente raccontabile».
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Omnia Group
Valeria Ghitti
Tel 3398368471
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Camilla Buffoli
Tel 3387044619
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L’autore
Nicola Lagioia, barese, 37 anni, ha firmato il suo
primo romanzo, il libro d’esordio nel 2001, Tre
sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (senza
risparmiare se stessi) pubblicato da Minum fax
(Premio Lo Straniero). Nel 2004 ha pubblicato per
Einaudi il romanzo Occidente per principianti
(Premio Scanno, finalista Premio Bergamo, finalista
Premio Napoli). Nel 2005 ha pubblicato, per Einaudi
Stile Libero, 2005 dopo Cristo, un romanzo scritto
assieme a Francesco Pacifico, Francesco Longo e
Christian Raimo firmato con il nome collettivo di
Babette Factory. Nello stesso anno è uscito per Fazi
il saggio Babbo Natale. Ovvero come la Coca-Cola ha colonizzato il
nostro immaginario collettivo.
Nicola Lagioia, barese, 37 anni, ha firmato il suo primo romanzo, il libro
d’esordio nel 2001, Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (senza
risparmiare se stessi) pubblicato da Minum fax (Premio Lo Straniero). Nel
2004 ha pubblicato per Einaudi il romanzo Occidente per principianti
(Premio Scanno, finalista Premio Bergamo, finalista Premio Napoli). Nel
2005 ha pubblicato, per Einaudi Stile Libero, 2005 dopo Cristo, un
romanzo scritto assieme a Francesco Pacifico, Francesco Longo e Christian
Raimo firmato con il nome collettivo di Babette Factory. Nello stesso anno è
uscito per Fazi il saggio Babbo Natale. Ovvero come la Coca-Cola ha
colonizzato il nostro immaginario collettivo.
Ha pubblicato racconti in varie antologie, tra cui Patrie impure (Rizzoli,
2003), La qualità dell'aria (minimum fax, 2004), che ha curato assieme a
Christian Raimo, Semi di fico d'India (Nuovadimensione, 2005), Periferie
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(Laterza, 2006), Ho visto cose (Biblioteca Universale Rizzoli, 2008), La
storia siamo noi (Neri Pozza, 2008). Dirige nichel, la collana di letteratura
italiana di minimum fax e nel 2010 è alla conduzione di Pagina3, la
rassegna quotidiana delle pagine culturali trasmessa da Radio3. Con il suo
ultimo successo, il romanzo Riportando tutto a casa edito da Einaudi, si
aggiudica il Premio Viareggio 2010 per la narrativa.
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