Miniere nel Blu Da Masua a Cala Domestica

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Miniere nel Blu Da Masua a Cala Domestica
Club Alpino Italiano – Sezione di Cagliari
15.a Settimana Nazionale
dell’Escursionismo
Sabato 19 ottobre
Miniere nel Blu
Da Masua a Cala Domestica
Notizie generali
La porzione di territorio oggetto della nostra escursione va da Masua alla spiaggia di Cala
Domestica e ricade all’interno del tratto forse più spettacolare della costa occidentale della
Sardegna.
L’interesse è di varia natura, sia storico, per i numerosi esempi di archeologia industriale offerti
dalle ex miniere, sia paesaggistico, per i suggestivi e singolari panorami che colpiscono il
visitatore.
Il complesso minerario di Masua, ora in disuso, si trova a ridosso degli arenili principali, ossia
la spiaggia di Masua, su cui è situato l’omonimo porto (punto d’imbarco dei minerali estratti
nella miniera), e la spiaggia di Porto Cauli. Sull’arenile sono ancora visibili i depositi minerari di
un vecchio magazzino e del molo d’imbarco utilizzato quando la miniera era ancora attiva.
Dalla spiaggia di Masua, percorrendo la strada sterrata che sale sulla collina, si arriva alla
spiaggia di Bega Sa Canna e, proseguendo verso N, nella parete di fronte la spiaggia di Masua,
è scavato il sistema di gallerie di Porto Flavia, utilizzato per l’imbarco dei minerali. Tale
imbarco è stato realizzato nel 1924 dall’ingegnere (nonché Direttore Tecnico), Cesare Vecelli,
che lo ha voluto dedicare alla piccola figlia Flavia.
Si tratta di un impianto allora unico al mondo, nel quale, tramite un nastro trasportatore, il
minerale veniva prelevato dai grandi silos e scaricato direttamente dentro le stive delle navi.
Ai silos il minerale arrivava dai luoghi di estrazione su un treno elettrico attraverso due
gallerie.
La struttura, abbandonata nei primi anni ’60 è stata oggetto di un importante restauro e oggi
la possiamo visitare come esempio di archeologia industriale. L’ingresso del sistema di gallerie
di Porto Flavia, scavato nella falesia, risulta visibile solo dal mare.
Il luogo di arrivo dell’itinerario Miniere nel Blu è la caratteristica e suggestiva Cala Domestica.
La spiaggia di tale cala è situata nel fondo di un fiordo aperto tra le falesie calcaree.
È una spiaggia di sabbia con piccole e caratteristiche dune che si protendono per parecchi
metri all’interno dell’insenatura.
Tra le dune si possono ancora notare le rovine dei magazzini della miniera di Acquaresi, un
giacimento di piombo e zinco scoperto nel 1870 i cui prodotti fino al 1940 venivano imbarcati
proprio a Cala Domestica.
Qui, nei primi decenni del XX secolo, era sorto infatti un piccolo villaggio di minatori del quale
rimangono ancora i ruderi; infatti dall’entroterra vi giungeva una linea ferroviaria per il
trasporto dei minerali ed il carico sui battelli.
Dalla cala, una galleria scavata dai minatori all’interno della roccia, porta ad una piccola e
suggestiva baia chiamata La Caletta riparata dai venti settentrionali e accessibile attraverso
una breve galleria mineraria.
La spiaggia è dominata dalla Torre di Cala Domestica, a 39 metri sul mare, eretta sulle rocce
ad Ovest dell’insenatura, in periodo spagnolo, forse nel 1577 e si sa che nel 1843 era ancora
presidiata e che nella seconda guerra mondiale è stata un punto di osservazione.
La torre vigilava l’ingresso della spiaggia in cui si trovava un porticciolo d’imbarco dei minerali
provenienti dalle varie miniere della zona.
Nel 2012 Legambiente, attraverso le rilevazioni effettuate dalla sua Goletta Verde, e con la
collaborazione del Touring Club Italiano, ha assegnato alla costiera di Buggerru il
riconoscimento di Tre Vele.
Itinerario a piedi
L’itinerario a piedi inizia dal parcheggio situato poco sopra la spiaggia di Masua.
Imboccando la strada sterrata che da tale parcheggio sale sulla collina, si arriva dopo circa 1
km presso un ponticello posto circa 300 m prima dell’ingresso della miniera di Porto Flavia.
Da tale ponticello prende avvio il sentiero n° 201 che, ben presto, si inerpica sopra le
strapiombanti pareti di Bega sa Canna, caratterizzate dalla presenza di numerose vie di
arrampicata.
Si procede in leggera e costante salita, lungo una cengia panoramica dotata in alcuni punti di
un cavo d’acciaio e di una scala a pioli, al fine di garantire una progressione sicura.
Oltrepassato Su Canali de is Olivetus, sopra S’Ischina e Monte Nai (398 m slm), si raggiunge il
punto di massima elevazione del sentiero (circa 320 m slm) e, per circa 10’, si procede lungo
un falso piano dal quale si può ammirare uno degli spettacoli più affascinanti della costa
occidentale: la vista del Pan di Zucchero, un alto faraglione di bianco calcareo metallifero che si
eleva solitario sul mare per 132 m.
Il nome di tale faraglione potrebbe derivare dalla sua imponente mole e dal suo colore candido,
ma alcuni ritengono che vi sia una stretta rassomiglianza con un colle situato nelle vicinanze di
Rio de Janeiro, chiamato appunto Pão de Açúcar.
Avanziamo lungo un tratto del sentiero che si snoda sinuoso tra gli arbusti tipici della macchia
mediterranea e, dopo circa 1h 40’, superato Su Canali de sa Rocca Niedda, sotto la Punta
Buccione (q. 355 slm), il sentiero perde sensibilmente quota portandosi su una radura
prospiciente un’ insenatura dalle strapiombanti pareti.
Ora procediamo quasi in piano, tra una moltitudine di ginepri fenici modellati dal vento e, ben
presto, si arriva su un punto del sentiero dal quale è possibile scorgere dall’alto l’incantevole
cala rocciosa di Canal Grande. Raggiungiamo quest’ultima dopo circa 2h 30 di percorrenza
dall’inizio del sentiero.
La cala, ben riparata dai venti e protetta da alte falesie che precipitano sul mare, è
caratterizzata da ciottoli, massi e scogli, anche di imponenti dimensioni, e da un’esigua
quantità di sabbia grossolana.
Sul lato ovest è situata la Grotta di Canal Grande, conosciuta anche con il nome di grotta delle
spigole, una galleria naturale di circa 150 m che trapassa il promontorio creando uno
spettacolo di straordinaria bellezza.
Di fronte a noi, un mare cristallino, dipinto di azzurro e verde smeraldo.
Dopo aver effettuato la pausa pranzo in questo piccola ma splendida cala, si andrà ad
intercettare il sentiero il cui attacco si raggiungerà retrocedendo rispetto alla cala di circa 50
m.
Si procede, in salita, sul ripido versante della falesia e, dopo circa 20’ di andamento tortuoso,
si giunge presso il pianoro di P.ta Cubedda (132 m slm).
Da qui il panorama diviene nuovamente ampio, estendendosi verso N sino alla costa di
Buggerru.
Tra ginepri, olivastri, euforbie, ginestre e lentischi, che ci inebriano con i loro caratteristici
profumi, arriviamo dopo alcuni saliscendi presso una radura che si affaccia sulla caletta di
Porto Sciusciau.
La scogliera è alta un centinaio di metri e cade a strapiombo su un mare cristallino dal fondale
roccioso. A ridosso della cala, domina il paesaggio un bellissimo bosco di ginepri, contornato da
fitta macchia mediterranea.
Siamo ormai vicini alla meta, la straordinaria Cala Domestica, che raggiungiamo dopo circa 30
minuti di cammino da Porto Sciusciau.
Come si arriva
Un primo punto di ritrovo è previsto per le ore 7.00 di sabato 19 ottobre in Piazza Jenne, il
secondo punto di incontro, per le ore 7.15 a Sestu, Parcheggio Mediaworld, lato ex Carlo
Felice.
Da tale parcheggio ci si immette sulla S.S. 130, in direzione di Iglesias, e giunti al km 50 si
prosegue lungo la S.S. 126, in direzione di Sant’Antioco.
Dopo aver percorso circa 8 km su tale statale, si svolta a destra e si imbocca la SP 83, in
direzione di Nebida-Masua.
Dopo circa 13 km si giunge presso l’ex villaggio minerario di Masua (poco distante dal centro
abitato) da cui inizia il nostro percorso a piedi.
Trattandosi di una traversata, alcune auto verranno lasciate presso il parcheggio di Cala
Domestica (luogo di arrivo dell’escursione) che si raggiunge dopo circa 7 km dall’abitato di
Nebida.
Raccomandazioni
Si tratta di un percorso di medio impegno, rivolto ad escursionisti allenati.
Consigli alimentari
L’alimentazione dovrà essere adeguata alle nostre esigenze fisiche e a quelle climatiche.
Eviteremo di appesantire lo stomaco assumendo dei cibi che determinerebbero una lenta
digestione e ridurrebbero l’efficienza fisica. Da evitare l’assunzione di bevande alcoliche.
Indispensabile una buona scorta d’acqua e/o integratori energetico-salini.
Norme di comportamento da tenersi durante le escursioni:
Ogni componente del gruppo durante l’escursione starà sempre dietro il Direttore di Escursione
e ne dovrà seguire scrupolosamente le indicazioni;
Dichiarazione di esonero di responsabilità
Il Club Alpino Italiano promuove la cultura della sicurezza in montagna in tutti i suoi aspetti.
Pur tuttavia la frequentazione della montagna comporta dei rischi comunque ineliminabili e
pertanto con la richiesta di partecipazione all’escursione il partecipante esplicitamente attesta e
dichiara:
• di non aver alcun impedimento fisico e psichico alla pratica dell’escursionismo, di essere
idoneo dal punto di vista medico e di avere una preparazione fisica adeguata alla
difficoltà dell’escursione;
• di aver preso visione e di accettare incondizionatamente il Regolamento Escursioni
predisposto dal CAI – Sezione di Cagliari;
• di ben conoscere le caratteristiche e le difficoltà dell’escursione;
• di assumersi in proprio in maniera consapevole ogni rischio conseguente o connesso
alla partecipazione all’escursione e pertanto di esonerare fin da ora il CAI Sezione di
Cagliari e i Direttori di Escursione da qualunque responsabilità.
Direttori di Escursione:
Aldo Marras (AE), Silvana Usai (AE), Maria Meloni (AE)
Tragitto
Ritrovo
Riferimento cartografico
Comuni interessati
Lunghezza
Dislivello in salita
Tempo di percorrenza
Difficoltà
Tipo di terreno
Interesse
Segnaletica
Attrezzatura
Pranzo
Acqua
Rientro previsto a Cagliari
In auto proprie
Sabato 19 ottobre Cagliari Piazza Yenne ore 7.00
Sestu MediaWorld ore 7.15
IGMI Serie 25 scala 1:25 000
Iglesias - Buggerru
Totale 10 km circa
600 m circa
5/6 ore circa, pausa pranzo esclusa
E
Sentiero, qualche passaggio attrezzato
Paesaggistico, naturalistico, storico
Sentiero CAI n. 201
Adeguata alla stagione, scarponi da trekking, pila frontale
Al sacco
Scorta adeguata alla stagione (circa 2 litri)
Ore 21.00 circa
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