tipologie di impermeabilizzazione

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tipologie di impermeabilizzazione
SEMINARIO DEL 19 FEBBRAIO 2016
SISTEMI IMPERMEABILI NELL’EDILIZIA
organizzato a cura di
Relatore: Arch. Antonio Broccolino
NOTE SINTETICHE RIGUARDANTI LE TIPOLOGIE
D’IMPERMEABILIZZAZIONE PARTICOLARMENTE UTILIZZATE IN
ITALIA
In Italia, secondo uno studio fatto da ASSIMP oltre il 50 % delle Cause in Edilizia Civile sono dovute a problemi
d’infiltrazione d’acqua.

di questo 70% la stragrande maggioranza dei problemi sono dovuti ad errori di progettazione del sistema o della
stratigrafia impermeabile

minori sono i problemi dovuti ad errori di applicazione

minimi sono i problemi dovuti a difetti di materiale
Normalmente gli errori di applicazione, creano anomalie puntuali e sono i primi ad apparire e pertanto nella maggior
parte delle volte vengono risolti durante il corso del cantiere.
Gli errori di progettazione possono invece apparire anche a distanza di anni e spesso causano patologie che
quasi sempre comportano onerosi interventi correttivi.
I difetti di materiale anch’essi appaiono dopo alcuni anni e anche essi causano patologie che quasi sempre comportano
onerosi interventi correttivi.
In qualche modo i problemi o le patologie che si mostrano dopo alcuni anni sono i più rischiosi e costosi, perché
comportano interventi mentre il fabbricato è in uso.
In modo non esaustivo le tipologie d’impermeabilizzazione più utilizzate in edilizia sono le seguenti:
A.
B.
C.
D.
E.
F.
Impermeabilizzazioni con membrane prefabbricate in bitume polimero
Impermeabilizzazioni con membrane prefabbricate polimeriche (sintetiche) (PVC, TPO, gomme, altre)
Impermeabilizzazione con resine poliureiche, poliuretaniche, ecc.
Impermeabilizzazioni con resine cementizie elastoplastomeriche
Impermeabilizzazione con teli o cartoni bentonitici (solo fondazioni in falda)
Impermeabilizzazioni con membrane prefabbricate speciali autoaderenti
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G.
H.
Impermeabilizzazione con Cls. particolarmente dosati e controllati (solo fondazioni in falda)
Impermeabilizzazione con soluzione di silicati ad impregnazione
Analizziamo nel particolare le varie tipologie d’impermeabilizzazione
A.
Impermeabilizzazioni con membrane prefabbricate in bitume polimero
Sicuramente è la tipologia più utilizzata in Italia (circa 15 produttori con oltre 180.000.000 di mq di membrane
vendute).
Applicazioni usuali (assicurabili):

Coperture di opere civili ed industriali impermeabili termoisolate e non
Con autoprotezione o con protezione pesante mobile o fissa

Viadotti carrabili

Trattamenti antiumido per pareti verticali
Applicazioni possibili, ma non usuali (non assicurabili):

Fondazioni in falda

Vasche di accumulo acqua

Bacini
Metodologia applicativa:

Totale aderenza con incollaggio a fiamma

Totale aderenza con incollaggio mediante adesivi a freddo

Semiaderenza mediante incollaggio a fiamma su strati di membrana forata

Fissaggio meccanico sotto sormonta

Totale indipendenza (poco usata e solo sotto protezione pesante fissa)
Aspetti positivi:

necessita di un’attrezzatura minima per la posa in opera

prodotti assolutamente conosciuti sotto tutti gli aspetti tecnici e di comportamento

di facile manutenzione nel tempo e facile rimozione di eventuali protezioni pesanti

permette la posa in successione di più strati sovrapposti anche in caso di rifacimento (salvo patologie da
rimuovere)

presenta forti spessori di elemento di tenuta finito (resistente ad azioni di carattere meccanico)

è quasi sempre in doppio strato, quindi permette spesso di correggere errori di posa presenti su uno strato

esiste un ampia letteratura tecnica di riferimento (Codici di pratica, documenti di produttori, articoli, ecc.)

facilità di reperire elementi accessori

facilità di esecuzione di particolari esecutivi (ampiamente studiati e testati)

quando l’elemento di tenuta è posto in totale aderenza lo spostamento orizzontale di eventuali infiltrazioni
viene ridotto

ecc.
Aspetti negativi:

la facilità di applicazione e il costo minimo dell’attrezzatura spesso favoriscono la nascita di Imprese
applicatrici improvvisate e non tecnicamente preparate

il prodotto si presenta, per l’aspetto visivo e tattile (rotolo di membrana nera), sempre identico,
indipendentemente dalla sua qualità e questo spesso può causare disinformazione o incomprensione
riguardo che prodotto effettivamente viene posato

la differenza dei prodotti, sotto l’aspetto qualitativo ed economico, è enorme, infatti nel listino di ogni
Singolo Produttore si trovano prodotti il cui valore cambia del 300% e le cui caratteristiche riguardanti la
flessibilità a freddo (e quindi la durabilità) variano di 7-8 volte

Il prodotto, in funzione della flessibilità a freddo (prodotto nuovo) e della mescola è soggetto ad
invecchiamento nel tempo e perdita di flessibilità, divenendo molto fragile anche a temperature d’esercizio
ideali (20-25 °C)

Alle basse temperature il prodotto tende a diventare fragile ed è particolarmente soggetto ad azioni di
carattere meccanico (punzona menti statici e dinamici)

l’invecchiamento è anche legato allo spessore dell’isolante termico, alla tipologia dell’isolamento termico
(tetto caldo o tetto rovescio) e alla protezione del sistema impermeabile (colore, riflettenza, ecc.)

specialmente quando il prodotto non è di buona qualità o è invecchiato mal supporta le tensioni ingenerate
da movimenti e assestamenti strutturali o del piano di posa

se il sistema impermeabile non è correttamente progettato (armatura, mescola, sistema di posa, ecc.) in
tutte le sue componenti, specialmente riguardo alla “stabilizzazione” sul piano di posa subisce una serie di
“patologie” (la più nota è la “reptazione” – ondulazione dello strato impermeabile) che possono causare la
perdita della sua funzione impermeabile
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
ecc.
Documenti di riferimento per la verifica della conformità

Codice di pratica delle opere d’Impermeabilizzazione (I.G.L.A.E.)

Guida alla progettazione dei Sistemi d’Impermeabilizzazione (A.S.S.I.M.P.)

Articoli tecnici apparsi sulla rivista “specializzata” edizione “BEMA”

Documenti tecnici elaborati dai maggiori Produttori di membrane

Programmi di progettazione (tipo Dataquad 2000 e Dataquad Sintofoil della Imper Italia)
Osservazioni riguardanti l’assicurabilità dei sistemi impermeabili con membrane in bitume polimero
Un sistema impermeabile con membrane in bitume polimero, correttamente progettato ed applicato può durare,
senza manutenzioni di carattere straordinario anche più di venti anni, ma è necessario porre delle regole molto
precise riguardanti la sequenza e la direzione degli elementi e/o strati, la loro “stabilizzazione” all’interno del
sistema impermeabile, la qualità dei prodotti utilizzati, la realizzazione dei particolari esecutivi, nonché la
manutenzione di carattere ordinario.
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difettosità delle membrane in sistemi impermeabili non correttamente progettati e posati (patologia di reptazione)
difettosità delle membrane in sistemi impermeabili non correttamente progettati e posati (patologia di reptazione)
– distacco delle sormonte di saldatura
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stesura d’imprimitura bituminosa
posa di pannelli termoisolanti incollati con mastice di bitume fuso
stesura ed incollaggio a fiamma di membrana in bitume polimero su strato termoisolante
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saldatura delle sormonte a fiamma di membrana in bitume polimero su strato termoisolante
copertura correttamente progettata ed eseguuita, con applicazione di 1° strato di membrana in bitume polimero
copertura correttamente progettata ed eseguuita, con applicazione di 1° strato di membrana in bitume polimero
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copertura correttamente progettata ed eseguuita, con applicazione di 1° strato di membrana in bitume polimero
rifacimento di copertura correttamente progettata ed eseguuita, con applicazione di 1° strato di membrana in
bitume polimero
prove di collaudo con invaso d’acqua
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prove di collaudo con invaso d’acqua colorata
prove di collaudo con immissione di gaz azoto
prove di collaudo con cablaggio, basato sulla direzione del flusso di corrente
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B.
IMPERMEABILIZZAZIONI CON MEMBRANE PREFABBRICATE POLIMERICHE (SINTETICHE) (PVC, TPO,
GOMME, ALTRE).
Prediamo in esame solo le membrane in PVC.P (PoliVinilCloruro Plastificato) e le membrane poliolefiniche in
TPO (polipropilene elastomerizzato), in quanto altre membrane polimeriche quali Hypalon (polietilene cloro
solfonato), EPDM, ecc. sono di uso ormai rarissimo almeno in Italia.
Bisogna distinguere comunque tra membrane in PVC.P e membrane poliolefiniche in TPO
PVC.P
Le membrane in PVC.P sono realizzate infatti con mescole cariche di plastificanti che, essendo in forma liquida,
con il tempo tendono a migrare modificando notevolmente le caratteristiche del prodotto sia riguardo l’aspetto
qualitativo e prestazionale che l’aspetto dimensionale (perdita di volume corrisponde ad una modifica
dimensionale che avviene in una o più delle tre dimensioni – larghezza, lunghezza e spessore – del telo in
funzione della metodologia di produzione).
Oggi dopo innumerevoli esperienze, spesso negative, si utilizzano sulle coperture solo membrane in PVC.P di
alto spessore (meno soggette ad invecchiamento) ed idoneamente armate secondo la destinazione d’uso.
Le membrane omogenee (senza armatura) sono invece d’uso comune nelle impermeabilizzazioni in falda o in
galleria.
Caratteristica assolutamente positiva del PVC.P. è quella della facilità di saldatura sia del prodotto nuovo che
invecchiato (anche se totalmente rigido).
TPO
Le membrane poliolefiniche in TPO (in particolare quelle a base di polipropilene elastomerizzato), essendo
composte da mescola composta da materia prima, già con proprie caratteristiche elastoplastomeriche, non
necessita di aggiunta di plastificanti e pertanto è estremamente stabile, nel tempo, sotto l’aspetto qualitativo e
prestazionale.
Si utilizzano sulle coperture solo membrane in TPO di alto spessore ed armate.
Le membrane omogenee (senza armatura) sono invece d’uso comune nelle impermeabilizzazioni in falda o in
galleria.
Rispetto alle membrane in PVC.P. quelle in TPO necessitano di maggiore attenzione nella fase di saldatura e
nella realizzazione di particolari esecutivi complessi (specialmente se il prodotto è rimasto per qualche tempo
esposto all’esterno – necessità di attenta pulizia).
Applicazioni usuali (assicurabili):

Coperture di opere civili ed industriali impermeabili termoisolate e non enza protezione o con protezione
pesante mobile o fissa

Fondazioni in falda (solo se posate a doppio telo compartimentato e se sono previsti/predisposti sistemi di
riparazione (iniezioni di resine) in caso di infiltrazioni

Vasche di accumulo acqua

Bacini
Applicazioni possibili, ma non usuali (non assicurabili)::

Viadotti carrabili

Trattamenti antiumido per pareti verticali (il telo posato in indipendenza permetterebbe la diffusione di
eventuali infiltrazioni anche solo puntuali)
Metodologia applicativa:

Totale aderenza con adesivi poliuretanici

Fissaggio meccanico sotto sormonta

Totale indipendenza (sotto protezione pesante mobile o fissa)
Aspetti positivi:

maggior uniformità nei prodotti presenti sul mercato (circa 5 produttori primari)

aspetti qualitativi e prestazionali della membrana, maggiormente controllati

solo per il TPO, stabilità prestazionali nel tempo facilità di saldatura (termosaldatura)

possibilità di saldatura effettuata a macchina (più costante e sicura)

possibilità di collaudo delle saldature (per fondazioni in falda)

i sistemi sono meno soggetti ad azioni di tensionamento dovuti da movimenti e assestamenti strutturali o
del piano di posa

funzionalità del sistema anche alle più basse temperature
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

solo per il TPO, altissima resistenza ad azioni di carattere chimico
ecc.
Aspetti negativi:

per PVC.P. in caso di incendio produzione di fumi tossici

facilità al punzonamento statico e dinamico, nonché al taglio

facilità alle bruciature

per TPO necessità di pulizia davvero accurata prima di riprese di saldatura

difficoltà a ricercare infiltrazioni a causa della totale indipendenza della membrana sul piano di posa

Il PVC.P. è particolarmente soggetto ad invecchiamento e a modifiche volumetriche e prestazionali nel
tempo

necessità di Operatori altamente specializzati

ecc.
Documenti di riferimento per la verifica della conformità

Codice di pratica delle opere d’Impermeabilizzazione (I.G.L.A.E.)

Guida alla progettazione dei Sistemi d’Impermeabilizzazione (A.S.S.I.M.P.)

Documenti tecnici elaborati dai maggiori Produttori di membrane

Programmi di progettazione (tipo Dataquad Sintofoil della Imper Italia)
Osservazioni riguardanti l’assicurabilità dei sistemi impermeabili con membrane TPO
Un sistema impermeabile con membrane in TPO (non in PVC.P. che è particolarmente soggetto ad
invecchiamento), correttamente progettato ed applicato può durare, senza manutenzioni di carattere straordinario
anche più di venti anni, ma è necessario porre delle regole molto precise riguardanti la composizione della
stratigrafia, la realizzazione di particolari esecutivi, la qualità dei prodotti utilizzati, la necessità di Operatori ed
Imprese Applicatrici assolutamente esperte, nonché la manutenzione di carattere ordinario.
coperura in membrane in TPO, posate in totale indipendenza + zavorramento in ghiaia
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coperura in membrane in TPO, posate in totale indipendenza + zavorramento in ghiaia
coperura in membrane in TPO, posate in totale indipendenza + zavorramento in quadrotti galleggianti
coperura in membrane in TPO, posate in totale aderenza mediante incollaggio con adesivi poliuretanici
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copertura membrane in TPO, posate in totale indipendenza con fissaggio meccanico sotto sormonta
copertura membrane in TPO, posate in totale indipendenza con fissaggio meccanico sotto sormonta
copertura membrane in TPO, posate in totale indipendenza con fissaggio meccanico sotto sormonta
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copertura membrane in TPO, posate in totale indipendenza con fissaggio meccanico sotto sormonta e
posizionamento di pannelli flessibili fotovoltaici
impermeabilizzazione di fondazioni in falda con membrana in TPO compartimentato
impermeabilizzazione di fondazioni in falda con membrana in TPO compartimentato (posa dell’elemento di
compartimentazione
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impermeabilizzazione di fondazioni in falda con membrana in TPO
impermeabilizzazione di fondazioni in falda con membrana in PVC.P trasparente
creazione di canalette drenanti sotto la platea, per il recupero delle infiltrazioni (posizionamento di tubi microforati)
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creazione di canalette drenanti sotto la platea, per il recupero delle infiltrazioni (successivo riempimento con
ghiaietto lavato di fiume)
impermeabilizzazione di fondazioni in falda con membrana in TPO, posata in parete
impermeabilizzazione di vasche di contenimento acqua potabile in membrana in TPO
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impermeabilizzazione di vasche di contenimento acqua potabile in membrana in TPO (posa dei teli in verticale)
impermeabilizzazione di vasche di contenimento acqua antincendio in membrana in TPO
impermeabilizzazione di gallerie in membrana di TPO
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impermeabilizzazione di gallerie in membrana di TPO (saldatura dei teli)
bacino di contenimento acqua irrigua in membrana di TPO
bacino di contenimento acqua per innevamento artificiale in membrana di TPO
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C.
IMPERMEABILIZZAZIONI CON RESINE POLIUREICHE, POLIURETANICHE, ECC.
Questa tipologia viene utilizzata da molti anni almeno come stratigrafia impermeabile in copertura ed il suo utilizzo
principale, almeno fino ad ora, è stato sui rifacimenti
Applicazioni usuali (assicurabili):

Coperture di opere civili ed industriali

Solai carrabili (con particolari finiture superficiali)

Viadotti ed Impalcati carrabili (sotto protezione pesante fissa)

Trattamenti antiumido per pareti verticali

Opere idrauliche su supporto cementizio (canali, vasche)

Coperture e strutture con geometrie complesse
Metodologia applicativa:

A spruzzo in aderenza al supporto
Aspetti positivi:

resistenza meccanica all’abrasione (anche in funzione della finitura)

resistenza acidi ed agenti aggressivi

facilità di ripristino

possibile carrabilità leggera (anche in funzione della finitura)

totale aderenza e pertanto difficoltà nello spostamento orizzontale delle infiltrazioni

mancanza di giunzioni di saldatura o incollaggio

affidabilità su coperture a geometria complessa

possibile taratura del grado di aderenza al supporto

possibilità d’inserimento di un armatura

colorazione personalizzata

facilità di applicazione

possibilità di creare stratigrafie traspiranti

possibilità d’applicazione su sottofondi umidi (verifiche preventive)

semplicità di raccordo con particolari costruttivi (risvolti)

ecc.
Aspetti negativi:

necessità di Operatori altamente specializzati

necessità di attrezzature specifiche abbastanza costose

necessità di diagnostica preventiva del supporto, secondo tipo di utilizzo

possibilità di fessurazioni sullo strato impermeabile causate da formazione di fessurazioni sul supporto
(risolvibile a priori con inserimento d’armatura, quando trattasi di piccole fessurazioni)

difficoltà di realizzazione di alcuni particolari esecutivi (giunti di dilatazione)

difficoltà nell’esecuzione di coperture termoisolate

difficoltà d’applicazione in giornate e/o località ventose (possibilità di danni a cose)

possibile viraggio di colore per esposizione solare (necessità di prodotti e strati specifici)

ecc.
Documenti di riferimento per la verifica della conformità

solo indicazioni riportati sui manuali e schede tecniche dei Produttori
Osservazioni riguardanti l’assicurabilità dei sistemi impermeabili con resine poliureiche, poliuretaniche,
ecc.
Il sistema impermeabile, necessita di un attenta verifica del supporto e degli utilizzi, prima della sua posa in opera
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spruzzo di resine poliureiche/poliuretaniche
trattamento superficiale di coloratura
spruzzo di poliurea con finitura antri sdrucciolo
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spruzzo di resine poliureiche/poliuretaniche su superfici a geometria complessa (gradinate stadio)
spruzzo di resine poliureiche/poliuretaniche su superfici a geometria complessa (gradinate stadio)
spruzzo di resine poliuretaniche su isolamento termico in poliuretano spruzzato in alto spessore
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spruzzo di resine poliuretaniche su isolamento termico in poliuretano spruzzato in alto spessore
impermeabilizzazione in resine poliuretaniche su impermeabilizzazione esistente in membrane in bitume polimero
(1° strato)
impermeabilizzazione in resine poliuretaniche su impermeabilizzazione esistente in membrane in bitume polimero
(2° strato)
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impermeabilizzazione in resine poliuretaniche su impermeabilizzazione esistente in membrane in bitume polimero
(prova strato di finitura colorato)
spruzzo di resine poliureiche per impermeabilizzazioni vasche
spruzzo di resine poliureiche per impermeabilizzazioni vasche
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D.
IMPERMEABILIZZAZIONI CON RESINE CEMENTIZIE ELASTOPLASTOMERICHE
Questa tipologia viene utilizzata da parecchi anni, specialmente su coperture non di grande dimensione e non
termoisolate (balconi aggettanti), il problema principale è che normalmente viene realizzata in opera direttamente
dal piastrellista e non da operatori specializzati
Applicazioni usuali (assicurabili):

Coperture di terrazzi di piccole dimensioni con protezione pesante fissa o mobile

Trattamenti antiumido per pareti verticali

Opere idrauliche su supporto cementizio (vasche)

Coperture su supporto cementizio con geometrie complesse
Applicazioni possibili, ma non usuali (assicurabili solo dopo un’attenta verifica):

Coperture di grandi dimensioni
Metodologia applicativa:

A spatola dentata o pennello

Possibilità d’inserimento di un armatura (sempre consigliato)
Aspetti positivi:

resistenza meccanica all’abrasione (anche in funzione della finitura)

resistenza acidi ed agenti aggressivi

facilità di ripristino (quando non vi è una pavimentazione incollata superiormente)

possibilità di riparazione d’infiltrazioni in parete (vasche o pareti contro terra) mediante sigillature delle
crepe con ciclo e prodotti idonei

totale aderenza e pertanto difficoltà nello spostamento orizzontale delle infiltrazioni

mancanza di giunzioni di saldatura o incollaggio

affidabilità su coperture a geometria complessa

facilità di applicazione

stratigrafia parzialmente traspirante

semplicità di raccordo con particolari costruttivi (risvolti), da eseguirsi sempre con nastro speciale gommato

semplicità di esecuzione di giunti di dilatazione (non ampi), da eseguirsi sempre con nastro speciale
gommato

permette l’applicazione diretta a colla di pavimentazioni in piastrelle (fugate)

necessita di semplicissima attrezzatura

ecc.
Aspetti negativi:

necessità di Operatori specializzati

necessità di diagnostica preventiva del supporto, secondo tipo di utilizzo

possibilità di fessurazioni sullo strato impermeabile causate da formazione di fessurazioni importanti sul
supporto (piccole fessure sono risolvibile a priori con inserimento d’armatura)

Possibilità di formazione di bolle se lo strato impermeabile è stato posato su sottofondo non idoneo o
particolarmente umido

soggetto a rovinarsi in corso d’opera se avviene pioggia entro un determinato periodo di tempo (possibile
successiva ripresa)

difficoltà nell’esecuzione di coperture termoisolate

ecc.
Documenti di riferimento per la verifica della conformità

solo indicazioni riportati sui manuali e schede tecniche dei Produttori
Osservazioni riguardanti l’assicurabilità dei sistemi impermeabili con resine cementizie
elastoplastomeriche
Il sistema impermeabile, necessita di un attenta verifica del supporto e degli utilizzi, prima della sua posa in opera
Necessità di verifiche e manutenzioni programmate.
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impermeabilizzazione di balconi con resine cementizie elastoplastomeriche ed interposizione d’armatura
impermeabilizzazione di balconi con resine cementizie elastoplastomeriche ed interposizione d’armatura
impermeabilizzazione di balconi con resine cementizie elastoplastomeriche ed interposizione d’armatura
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impermeabilizzazione di balconi con resine cementizie elastoplastomeriche (posizionamento di fascia di rinforzo
perimetrale)
impermeabilizzazione di balconi con resine cementizie elastoplastomeriche ed interposizione d’armatura
(inserimento di giunti di movimento controllato nella stratigrafia)
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E.
IMPERMEABILIZZAZIONI CON TELI O CARTONI BENTONITICI (SOLO FONDAZIONI IN FALDA)
Questa tipologia viene utilizzata da moltissimi anni, specialmente per l’impermeabilizzazione di fondazioni in
falda.
Necessitano sempre di un elemento di protezione, controspinta e di contenimento.
Il prodotto si presenta sotto forma di “teli bentonitici (bentonite contenuta tra due Non Tessuti sintetici o tra un Non
Tessuto sintetico ed un Film di polietilene), spesso auto aggrappanti o di cartoni bentonitici (bentonite contenuta
tra due fogli di carta pesante degradabile) (soluzione quest’ultima ormai in disuso ed utilizzata solo per
l’esecuzione di particolari raccordi).
Il sistema funziona sulla capacità della bentonite sodica di aumentare di volume circa 30 volte (per le
impermeabilizzazioni l’espansione massima considerata come attiva e funzionale è circa 10 volte).
Alcuni Produttori utilizzano teli con bentonite pre-espansa, ma questo tipo di prodotto necessita di particolari e
complesse attenzioni, specialmente quando è utilizzato nei mesi più caldi (tende a sbriciolare).
Il sistema spesso viene utilizzato per l’impermeabilizzazione di strutture orizzontali in falda (platea) in
collegamento con sistemi impermeabili in resine cementizie, poste in opera sulle strutture verticali (pareti di
fondazione.
Applicazioni usuali (assicurabili):

fondazioni in falda fissa o ciclica

Trattamenti antiumido per pareti verticali

Opere idrauliche su supporto cementizio (canali o vasche, con parete di controspinta)
Metodologia applicativa:

In totale indipendenza, con fissaggi meccanici
Aspetti positivi:

il sistema se correttamente progettato e realizzato, grazie alla formazione di gel bentonitico, racchiuso tra i
due teli, si auto ripara, in caso di piccole fessurazioni del supporto e dell’elemento di protezione e
controspinta

è di veloce e facilissima applicazione

possibilità di riparazione d’infiltrazioni in parete mediante sigillature delle crepe con ciclo e prodotti idonei

totale aderenza e intasamento di tutte le irregolarità con il gel bentonitico e pertanto difficoltà nello
spostamento orizzontale delle infiltrazioni

le sovrapposizioni sono praticamente un raddoppio del prodotto

facilità di raccordo con tubazioni o ferri attraversanti lo strato impermeabile

sistema molto adatto per risolvere problemi e situazioni di fondazioni particolari (tiranti, palificazioni, ecc.)

possibilità di impermeabilizzazione “a rifodera interna”

necessita di semplicissima attrezzatura

ecc.
Aspetti negativi:

necessità di Operatori specializzati

purtroppo alcune fasi di lavorazione sono affidate all’impresa (inserimento di cordoli bentonitici nelle riprese
di getto)

necessità di diagnostica e attenta progettazione preventiva

se le riprese di getto superano i 6 m vi è la necessità di inserire nei getti degli elementi speciali che
contengono cordoli bentonitici e che favoriscano la fessurazione su linee prestabilite.

il sistema (in particolare sulle superfici orizzontali) ha possibilità di essere rovinato da pioggia e/o
allagamenti (specialmente cartoni bentonitici) se non immediatamente protetto e contrastato (in orizzontale
i teli bentonitici e sia in orizzontale che in verticale i cartoni bentonitici)

ci possono essere problemi con cedimenti strutturali

una certa difficoltà nell’esecuzione dei giunti strutturali (anche se esistono prodotti e metodologie
specifiche)

la bentonite può non espandersi, in modo corretto, se in presenza di acqua inquinata o salmastra o marina
(necessità di innestare una pre-espansione con acqua dolce)

la presenza di nidi di ghiaia o altri vacui possono determinare l’espansione eccessiva della bentonite e la
sua liquefazione con dispersione.

ecc.
Documenti di riferimento per la verifica della conformità

solo indicazioni riportati sui manuali e schede tecniche dei Produttori
Osservazioni riguardanti l’assicurabilità dei sistemi impermeabili con teli o cartoni bentonitici
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Il sistema impermeabile, necessita di un attenta progettazione di tutti i particolari esecutivi e di una particolare
attenzione riguardo l’operato dell’Impresa generale, che nella stragrande maggioranza dei casi è la vera
responsabile dei problemi d’infiltrazione (forature non previste, dimenticanze nell’inserimento dei cordoli
bentonitici, ecc.).
Comunque se correttamente eseguito è il solo sistema impermeabile di fondazione che permetta efficaci
interventi postumi di riparazione.
impermeabilizzazione di fondazione in falda con teli bentonitici, aiutoaggrappanti (sul lato del getto)
impermeabilizzazione di fondazione in falda con teli bentonitici, aiutoaggrappanti (getto della cappetta cementizia
di protezione)
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impermeabilizzazione di fondazione in falda con teli bentonitici, aiutoaggrappanti (posizionamento dell’armatura
della platea)
impermeabilizzazione di fondazione in falda con teli bentonitici, aiutoaggrappanti (posizionamento dell’armatura
della platea)
impermeabilizzazione di fondazione in falda con teli bentonitici, aiutoaggrappanti (passaggio ferri d’armatura tra
pali e platea)
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particolare sigillatura passaggi ferri d’armatura su telo bentonitico
impermeabilizzazione di fondazione in falda con teli bentonitici, aiutoaggrappanti (teli posti in verticale, con
casseratura frontale, in attesa del getto delle pareti di fondazione)
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getto della parete di fondazione contro il telo bentonitico predisposto, fissato, in verticale
impermeabilizzazione verticale a contatto con terreno compattato)di fondazione in falda con cartoni bentonitici
schema costruttivo di un pannello in cartone bentonitico
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F.
IMPERMEABILIZZAZIONI CON MEMBRANE PREFABBRICATE SPECIALI AUTOADERENTI
Il sistema si compone normalmente di due tipi differenti di membrane:

La membrana utilizzata sotto platea e contro cassero di platea aderisce al supporto per reazione chimica
innestata dal riscaldamento del Cls. in fase di maturazione.

La membrana utilizzata in verticale e sovrapposta alla precedente, sul dado di fondazione, ha una
autoadesiva che va a contatto con le pareti di fondazione
Nelle riprese di getto devono essere inseriti dall’Impresa Generale i cordoli bentonitici e nei giunti di dilatazione
strutturali devono essere inseriti, sempre dall’Impresa Generale dei Water-Stop particolari.
Applicazioni usuali:

fondazioni in falda fissa o ciclica

Trattamenti antiumido per pareti verticali
Metodologia applicativa:

In totale aderenza
Aspetti positivi:
Il sistema funziona con la completa e continua adesione degli strati verticali ed orizzontali al Cls. Delle strutture di
fondazione interne allo scavo.
Tenendo conto che il Cls, non fessurato, se correttamente dosato e formulato e realizzato in alto spessore è
praticamente impermeabile, anche un piccolo foro, presente sull’impermeabilizzazione esterna, quando è
totalmente aderente, trattiene in modo puntuale, anche in presenza di pressione d’acqua, l’eventuale infiltrazione,
impedendone la diffusione orizzontale e/o verticale, dell’acqua, tra lo strato impermeabile e la struttura di
fondazione/controspinta.
Aspetti negativi:
È ovvio che se, per qualsiasi motivo viene a mancare la corretta adesione della membrana impermeabile al
supporto di fondazione, anche un piccolo foro, presente sull’impermeabilizzazione esterna, può causare la
diffusione orizzontale e/o verticale dell’acqua, tra lo strato impermeabile e la struttura di fondazione/controspinta,
fuoriuscendo da piccole crepe della muratura o da riprese di getto.
Oltretutto, visto che l’azione d’ingresso e diffusione dell’acqua agisce in modo “tangente” alla direzione
d’incollaggio della membrana impermeabile, può talvolta operare una forza di “peeling”, staccando ulteriormente
lo strato impermeabile dal Cls ed incrementando le infiltrazioni.
I motivi che possono determinare la mancanza di reazione e di aderenza della membrana “pre-getto”, alla
superficie della struttura di fondazione, possono essere schematicamente i seguenti:

Scasseratura anticipata rispetto alla necessaria/corretta manutenzione del Cls.

Getto effettuato in condizioni climatiche molto fredde (bisognerebbe aumentare molto i tempi di
scasseratura o meglio aspettare condizioni di temperatura più favorevoli).

Non corretta vibrazione del Cls.

Presenza di nidi di ghiaia superficiali

Adozione nel Cls. di additivi fluidificanti o antigelo non idonei.

Presenza di acqua (meteorica o di falda), in scorrimento tra l’impermeabilizzazione ed il Cls. in fase di getto
o maturazione.

Ecc.
I motivi che possono determinare la mancanza di aderenza della membrana autoadesiva da applicare sulle pareti
di fondazione, possono essere schematicamente i seguenti:

Supporto umido o con presenza di disarmanti

Non corretta ed uniforme pressione della membrana autoadesiva sul supporto

Mancata o parziale eliminazione della protezione della faccia autoadesiva

Presenza di fessurazioni passanti

Presenza di pioggia in corso d’opera

Infiltrazione d’acqua tra la parete e la membrana impermeabile, in fase di posa o tra una ripresa e l’altra
della posa in verticale

Ecc.
altri motivi che possono determinare la mancanza di funzionalità del sistema sono:

Dimenticanza o non corretto inserimento dei cordoli bentonitici nelle riprese di getto o dei Water-Stop nei
giunti di dilatazione

Realizzazione parte dall’Impresa Generale di forature successive alla posa degli strati impermeabili

ecc.
31
Documenti di riferimento per la verifica della conformità

solo indicazioni riportati sui manuali e schede tecniche dei Produttori
Osservazioni riguardanti l’assicurabilità dei sistemi impermeabili con teli o cartoni bentonitici
Il sistema impermeabile, necessita di un attenta progettazione di tutti i particolari esecutivi e di una particolare
attenzione riguardo l’operato dell’Impresa generale, che nella stragrande maggioranza dei casi è la vera
responsabile dei problemi d’infiltrazione (forature non previste, dimenticanze nell’inserimento dei cordoli
bentonitici, ecc.).
posizionamento dei nastri adesivi su sormonte della membrana
getto della platea impermeabilizzazione di fondazione in falda con posizionamento di membrana autoaderente
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impermeabilizzazione di fondazione in falda con posizionamento di membrana autoaderente (adesione chimica)
impermeabilizzazione di fondazione in falda con posizionamento di membrana autoaderente (risvolto della
membrana in aderenza sullo spessore di platea)
problematiche di aderenza tra membrana su spessore di platea e membrana autoadesiva posizionata su parete di
fondazione
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G.
IMPERMEABILIZZAZIONE CON CLS. PARTICOLARMENTE DOSATI E CONTROLLATI (SOLO FONDAZIONI
IN FALDA)
Descrizione sintetica del sistema
I sistemi di impermeabilizzazione delle strutture interrate con l'adozione di "calcestruzzo impermeabile",
correttamente progettato nelle sue riprese di costruzione, giunzione, partizione strutturali e campitura di
fessurazione programmata, in sostituzione ai tradizionali metodi esterni: membrane sintetiche e bentonitiche si
definiscono "vasca bianca" o "vasca in calcestruzzo impermeabile" proprio perché privi di qualsiasi
trattamento ulteriore sulla matrice in calcestruzzo strutturale.
Il sistema necessita di un Cls. particolarmente e correttamente formulato e dosato unitamente alla progettazione
dei particolari costruttivi di riferimento: giunti di costruzione-ripresa di getto, giunti "break" di fessurazione
programmata, giunti strutturali e di adeguamento antisismico, elementi passanti il getto strutturale, distanzialitiranti dei casseri, ecc.
Tutto quindi è affidato ad un controllo attento in corso d’opera da parte dell’Impresa Generale, dei suoi Operatori,
che devono seguire, “senza fantasie e/o arrangiamenti” tutte le prescrizioni progettuali.
La mancanza di attenzione può compromettere, secondo i casi e la gravità, parzialmente o definitivamente la
funzionalità del sistema.
Applicazioni usuali:

fondazioni in falda fissa o ciclica
impermeabilizzazione a “vasca bianca” con particolare dosaggio Cls. e inserimento
compartimentazione, chiusura preventiva fessurazioni ed interventi successivi d’ignezione
chiusura e sigillatura dei passaggi deidistanziatori di casseratura (in corso d’opera)
34
di
elementi
chiusura e sigillatura dei passaggi deidistanziatori di casseratura (completati)
inserimento verticale nelle riprese di getto di cordolo bentonitico
inserimento orizzontale nelle riprese di getto di cordolo bentonitico
35
elemento di compartimentazione posizionato nei getti della struttura verticale
compartimentazione (fessurazione programmata) posizionata nei getti della platea
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elemento di compartimentazione dove si nota il canalino di distribuzione di eventuali ignezioni di resina per
bloccare infiltrazioni
predisposizione di punti d’ignezione in corrispondenza di elementi passanti o annegati in platea
predisposizione di punti d’ignezione in corrispondenza di elementi passanti o annegati in platea
predisposizione di punti d’ignezione in corrispondenza di elementi passanti o annegati in platea
37
predisposizione di punti d’ignezione in corrispondenza di elementi passanti o annegati in platea
tubicini d’ignezione fuoriuscenti dalla platea
ingnezione di resina in caso d’infiltrazione
38
H.
IMPERMEABILIZZAZIONE CON SOLUZIONE DI SILICATI AD IMPREGNAZIONE
Descrizione sintetica del sistema
Il sistema, si basa sull’impermeabilizzazione, mediante impregnazione dello spessore superiore dei solai
monolitici in Cs. armato.
Il prodotto è costituito da una soluzione di silicati modificati biochimicamente, che penetra nel calcestruzzo e
reagisce con la calce libera e l’acqua, formando un gel di idrati di silicati di calcio non solubile.
Questo gel, bloccando i pori e le microfessurazioni, impedisce l’ingresso di acqua e di contaminanti (quali per es.
gli ioni cloro) lasciando comunque traspirare il calcestruzzo.
La barriera gelatinosa è infatti all’interno del calcestruzzo e la sua profondità di penetrazione può arrivare fino a
20 mm nei calcestruzzi più porosi. Il gel di silicato di calcio è sempre attivo ed pronto ad auto-rigenerarsi per poter
sigillare anche future microfessurazioni.
Per queste caratteristiche, viene utilizzato per applicazioni su: parcheggi, tetti piani, ponti, viadotti, autostrade,
piscine, serbatoi d'acqua potabile, vasche e facciate in calcestruzzo.
Sicuramente il vantaggio più interessante è che il trattamento non è soggetto a rischi di foratura o lacerazione ed
aumenta la resistenza agli agenti chimici dalla superficie del Cls.
Applicazioni usuali:

grandi superfici di solai monolitici in Cls. armato (Viadotti, parcheggi, ecc.)
Metodologia applicativa:

spruzzo a bassa pressione sia in modalità manuale che motorizzata del liquido, seguita da un ciclo di 3
bagnature con acqua
impermeabilizzazione mediante spruzzo ed impregnazione del supporto cementizio con soluzione di silicati di
calcio
penetrazione della soluzione di silicati nel primo spessore di soletta in C.A.
superficie del Cls. prima del trattamento
superficie del Cls. dopo il trattamento
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esempio d’intervento su solaio parcheggio
esempio d’intervento su viadotto
esempio d’intervento su vasca piscina
esempio d’intervento su vasca piscina
(dopo il completamento)
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