Articolo in formato PDF - Bcc San Marzano di San Giuseppe
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10 10 CORRIERE Taranto - Giovedì, 27 marzo 2008 DEL GIORNO Taranto Grottaglie / Esiti immediati per le indagini scattate dopo un furto alla chiesa Madonna del Rosario Spaccio di hashish in manette incensurati Cattura lampo per un ladro sacrilego I Carabinieri di Martina Franca hanno arrestato due giovani di 20 e 19 anni, trovati in possesso di circa 10 grammi di hashish. La sostanza era confezionata e pronta per essere ceduta. I due ragazzi sono incensurati ma già noti ai militari che li avevano fermati e controllati diverse volte in passato. Durante questi controlli i due erano stati colti con piccole dosi di sostanza stupefacente, quantitativi minimi che non avrebbero giustificato l’esecuzione di un provvedimento precautelare. In quelle occasioni i militari li avevano messi in guardia sulle conseguenze delle loro condotte. I consigli non sono stati seguiti ed ora risponderanno di detenzione illecita di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Soluzione lampo per un furto sacrilego avvenuto la notte di Pasqua nella chiesa Madonna del Rosario. Poliziotti del Commissariato di Grottaglie diretti dal vicequestore aggiunto Cosimo Candida hanno denunciato a piede libero un trentenne del posto con l’accusa di furto. Al trentenne sì è giunti dopo che sul posto del furto gli agenti hanno constato che qualcuno si era introdotto nella chiesa rompendo il vetro del lucernaio posto dietro la nicchia di una statua. ■ Così si sarebbe impossessato di «Continua sempre di più tra i giovanissimi la scarsa - fa notare il comandate della Compagnia di Martina Franca Michele D’Agosto - considerazione della pericolosità della droga, non solo come dannosa per la salute, ma anche come costume di vita». Intanto, i Carabinieri di Taranto hanno arrestato Alberico Nobile, 50enne da Taranto, dovendo espiare la pena di mesi 6 di reclusione per detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. circa 200 euro in monete contenute dentro le cassette delle offerte, nonché di un videoproiettore, tre microfoni, di un lettore dvd e di vari oggetti tra cui monili in oro offerti dai fedeli. Nel corso del sopralluogo gli uomini del Commissariato, unitamente agli specialisti della Polizia Scientifica, hanno reperito elementi utili al fine delle indagini riuscendo a risalire all’identità di uno dei presunti autori. Così gli agenti si sono recati nell’abitazione di quest’ultimo per procedere a una perquisizione. Nell’abitazione, nella quale gli agenti hanno trovato solo la convivente del presunto autore, hanno trovato, stando a quanto si è appreso dalla Questura, gran parte della refurtiva occultata in una busta nera in plastica e altra nascosta dietro lo specchio del bagno. Quanto rinvenuto è stato sequestrato e successivamente restituito agli aventi diritto. Per il presunto malfattore è scattata la denuncia in stato di libertà per furto aggravato. Sono in corso ulteriori indagini per stabilire l’identità dei complici dell’uomo. ■ Sgominata banda specializzata in rapine Nove persone sono state catturate dai Carabinieri. Sono accusate di aver assaltato in un anno di attività uffici postali, banche, supermercati e due furgoni portavalori. Gli investigatori: «Erano pronti a fare il salto di qualità» Era pronta a fare il salto di qualità la banda di rapinatori smantellata con un blitz dei carabinieri ieri mattina. In nove ieri mattina all’alba sono stati raggiunti da altrettante ordinanze di custodia cautelare in carcere. Imponente lo spiegamento di uomini per la cattura dei nove: all’operazione denominata "stop rapine" hanno preso parte oltre 80 militari, supportati da elicotteri e unità cinofili. Un decimo provvedimento restrittivo non è stato eseguito poiché l’interessato è irreperibile. I carabinieri hanno inoltre denunciato due persone vicine alla banda e stanno verificando la posizione di altre tre. Sono accusati di associazione a delinquere finalizzate ad una serie di rapine ai danni di uffici postali, banche, supermercati e a due furgoni portavalori, queste arrestarono in flagranza di reato, per detenzione di numerose armi e munizioni di uno dei maggiori indagati, Alfonso Zizzo, a seguito della rapina a Francavilla Fontana (Br) alle guardie giurate di scorta ad un portavalori. Fu una prima svolta in indagini complesse: i nove componenti della banda che operavano prevalentemente in due gruppi di fuoco non solo usava armi e macchine potenti (Audi A4 e A6 rubate), ma anche barbe, nasi e baffi finti per confondere le indagini. Un secondo importante errore che la banda commise fu quando sottovalutò i sistemi di sicurezza di una banca e si ritrovò con una mazzetta esplosiva in macchina. Le finte banconote esplosive con all’interno del liquido indelebile esplosero in macchina mentre parte della banda scappava dopo un colpo ad una banca. Un incidente che permise agli inve- Da sinistra il tenente colonnello Antonio Russo e il capitano Nicola Abbasciano I Vigili del Fuoco hanno lavorato per ore alla luce delle fotoelettriche ■ Le indagini, durante le quali sono stati accertati nove colpi, sono partite nel settembre del 2006 e si sono concluse nel maggio 2007 ultime rispettivamente a Francavilla Fontana, nel brindisino, e a Manduria, nel tarantino. Indagini lunghe e non semplici: sono partite nel settembre del 2006 e si sono concluse del maggio 2007. Gli episodi accertati sono nove. Le indagini del Nucleo investigativo furono avviate il 13 luglio dello scorso anno, in seguito ad una rapina commessa in Grottaglie nella banca del Credito Cooperativo di San Marzano di San Giuseppe. In quell’occasione due malviventi armati di taglierino ed incappucciati rapinarono un migliaio di euro (perché non riuscirono ad aprire le casseforti dotate di dispositivo di apertura temporizzata). "All’epoca si pensò a due rapinatori un po’ imbranati, ma le indagini hanno fatto emergere ben altro", è stato spiegato durante la conferenza stampa cui hanno preso parte il comandante del reparto operativo dei carabinieri, il tenente colonnello Antonio Russo e il comandante del nucleo operativo, capitano Nicola Abbasciano. "Le indagini, svolte con l’ausilio delle visioni delle riprese video delle telecamere a circuito chiuso, hanno fatto emergere che non si trattava di due rapinatori sprovveduti e armati solo di taglierino, ma, invece di una banda di quattro persone. Telecamere hanno ripreso gli altri due elementi della banda fuori dall’istituto bancario e armati di fucili". Una banda pronta a tutto e ben organizzata, che nei nove colpi accertati ad istituti di credito, uffici postali e portavalori ha raccolto in quasi un anno un bottino di 200mila euro. "Ma, soprattutto, una banda che era pronta a fare il salto di qualità con un grosso colpo in Lombardia", ha specificato il capitano Abbasciano durante l’incontro con la stampa. In occasione delle rapine ai portavalori due guardie giurate furono immobilizzate subendo anche il furto delle pistole di ordinanza ritrovate durante alcune perquisizioni in casa di parenti degli indagati. Durante le indagini, i militari Alfonso Zizzo Pesante minaccia a imprenditore edile, distrutto dalle fiamme escavatore Rocco Gerardo Barbetta Salvatore Argentiero Giovanni Battista Bernardi Pietro Leone Antonio Urbano Terenz Patrizio D’Aggiano Lorenzo Leuzzi stigatori di ricostruire tasselli importanti delle indagini. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Taranto, Patrizia Todisco, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Carmen Ruggiero, sono state emesse per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine, porto e detenzione di armi da fuoco clandestine e ricettazione delle stesse, tentativo di lesioni personali gravi. Gianni Svaldi ■ Cosimo Cipriano Gli arrestati e i colpi L’ordinanza è stata emessa per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine, porto e detenzione di armi da fuoco clandestine e ricettazione delle stesse, tentativo di lesioni personali gravi. Solo in capo ad uno dei soggetti (Cipriano Cosimo) pende anche l’imputazione di spaccio di sostanze stupefacenti. I nomi: Alfonso Zizzo, 37enne residente a Torricella, censurato, già detenuto in carcere; Salvatore Argentiero, 42enne da Francavilla Fontana, residente a Grottaglie censurato; Terenz Patrizio D’Aggiano, 26enne da Sava, residente a Torricella, censurato; Antonio Ur- bano, 26enne da Taranto, residente a Sava, censurato; Giovanni Battista Bernardi, 35enne da Sava, censurato, sorvegliato speciale di P.S.; Lorenzo Leuzzi, 46enne da Francavilla Fontana (BR), censurato; Rocco Gerardo Barbetta, 50enne da Melfi (PZ), residente in Rionero in Vulture (PZ) censurato; Cosimo Cipriano, 51enne da San Giorgio Jonico (TA), censurato; Pietro Leone, 34enne da Villa Castelli (BR) residente a Martina Franca censurato. I colpi: tentata rapina commessa presso la banca Banca Antonveneta, filiale di Mottola, il 19.09.2006; rapina commessa presso l’Ufficio Postale Centrale di Putignano (BA), il Ordine provinciale dei Farmacisti di Taranto tel. 099/4533498 Farmacie aperte dalle 9 alle 13 e dalle 16.30 alle 20 Servizio POMERIDIANO (ore 13/16.30) DI NOI: viale M. Grecia, 262 BIANCHI: via Oberdan, 28 Servizio NOTTURNO (ore 20/9) CARELLI: via P. Amedeo, 116 CLEMENTE: via Orsini, 76 (Tamburi) 13.10.2006; rapina commessa presso la Banca Antonveneta di Monteiasi (TA), il 21.12.2006; rapina commessa presso l’Ufficio Postale Centrale di Lanciano (CH) il 10.01.2007; rapina presso il supermercato all’ingrosso PGS Catering e Service srl, ubicato in Faggiano (TA), l’01.02.2007; rapina commessa in Manduria il 10.02.2007, nei confronti di guardie particolari giurate di scorta a furgone portavalori che si trovava a caricare danaro frutto degli incassi del supermercato Famila; rapina commessa in Francavilla Fontana il 24.04.2007, nei confronti di guardie particolari giurate di scorta a furgone portavalori. Più che per ottenere il pizzo, l’attentato di questa notte ad un cantiere edile di San Giorgio ionico è di quelli che mirano a intimidire, a creare un clima di paura, di sbandamento, di sfiducia nel titolare dell’impresa edile colpita. Il fatto è avvenuto in via Gramsci verso poco prima dell’una di notte: ignoti si sono introdotti nel cantiere e con l’aiuto di un copertone d’auto imbevuto di liquido infiammabile hanno dato fuco al mezzo meccanico che, immediatamente, è stato avvolto dalle fiamme. L’escavatore stava eseguendo dei lavori per conto di una ditta di Taranto (scavi per fondamenta abitazioni civili). Tutte le ipotesi sono al vaglio dei militari della Stazione di San Giorgio e della Compagnia di Martina Franca agli ordini del capitano Michele D’Agosto. Le fiamme sono state domate dai Vigili del Fuoco di Taranto i quali hanno impiegato alcune ore per domare le fiamme e mettere in sicurezza la zona. Il fuoco è stato appiccato con l’utilizzo del liquido infiammabile e l’ausilio di un vecchio pneumatico: un modus operandi che porterebbe i sospetti verso persone esperte e non sprovvedute. Il titolare dell’impresa edile ascoltato dagli investigatori avrebbe escluso di aver ricevuto di recente richieste estorsive. E le indagini si stanno muovendo nella sfera di conoscenze personali o di lavoro dell’imprenditore, ambienti nei quali potrebbe essere maturato il pesante “dispetto”, dal costo di svariate decine di migliaia di euro. Tuttavia i carabinieri che conduco le indagini, al momento avvolte dal più assoluto riserbo, non escludono a priori altre ipotesi. g. s. ■ Crolla un cornicione, paura in corso Gramsci «Sembrava fosse esplosa una bombola» a cura dell’Osservatorio Meteorologico e Geofisico “L. Ferrajolo” di Taranto Il sole sorge alle 05.44 tramonta alle 18.10; durata del giorno solare 12.26; Ave Maria: 18.40; la luna leva alle 23.14 e cala alle 07.34; età della luna 21 giorni; Barometro a zero gradi ed al livello del mare 751 millimetri; umidità in centesimi di saturazione: 74%. Cielo: sereno; Vento: forza 1, velocità (km/h) 5, direzione Nord/Ovest; Mare: poco mosso; Temperatura: minima 8 (un anno fa 8,8); massima 16 (un anno fa 16,6). PREVISIONI Cielo: irregolarmente nuvoloso con qualche schiarita; Venti: moderati occidentali; Visibilità: buona; Mare: mosso; Tendenza: condizioni perturbate, temperatura in lieve diminuzione. Forse è un altro miracolo di Maria, Protettrice di Palagianello. Ieri sera, intorno alle 20, è crollato un cornicione nella centralissima Corso Gramsci. Un testimone diretto ha raccontato d’aver udito un fragoroso botto, tanto da aver pensato ad un’esplosione di una bombola del gas. L’angolo nord di un cornicione di una palazzina di tre piani, edificata nel 1960, è piombato prima sul parapetto di un’adiacente costruzione più bassa e poi sul passamano di un balcone del primo piano della stessa palazzina da cui si è staccato, finendo poi per terra ed in minima parte su di un’auto familiare di passaggio. Corso Gramsci è in genere assai frequentata e lo era molto di più due giorni fa, proprio in occasione della festa patronale dedicata alla Madonna delle Grazie. E forse è un altro miracolo, perché in fondo non è accaduto proprio niente di grave, a parte un grosso spavento. Sul posto sono immediatamente giunti i Vigili Urbani ed i Carabinieri di Palagianello ed i Vigili del Fuoco da Castellaneta.