Primo Piano - Federazione Ginnastica d`Italia

Transcript

Primo Piano - Federazione Ginnastica d`Italia
18
Artistica
Primo Piano
JESOLO - LA PAROLARI
E LA GIOVANE ITALIA
Di David Ciaralli
Da sinistra S. Licchetta, E. Armi, E. Preziosa, L. Parolari, V. Manenti, P. Galante, L. Piliego, C. Ferrè e E. Rando (foto di D. Ciaralli)
A
ltro che mostro, dalla laguna
di Venezia spunta una Venere
con il body. E’ la Ginnastica Artistica femminile che ritorna al Palazzo
del Turismo, per il secondo anno consecutivo, con un incontro internazionale di altissimo livello. Dopo aver portato in Italia gli Stati Uniti di Shawn Johnson il giorno della festa delle donna
del 2008, il “Trofeo Città di Jesolo” ha
fatto il bis con ben tre squadre finaliste
dei Giochi di Pechino - Brasile, Cina e
Romania - e la Gran Bretagna di Betty
Tweedle. L’appuntamento a cinque,
un pre-europeo con i fiocchi organizzato dalla Gymnasium Treviso, è impostato su due livelli: senior e junior, perché,
non dimentichiamolo, le promesse di
oggi potrebbero essere le protagoniste
di Londra 2012. La data è di quelle che
non si dimenticano. Il 15 marzo 1869,
proprio a Venezia viene fondata la Federazione Ginnastica Italiana. Sono passati 140 anni ma la vecchia signora è più
arzilla che mai è si aggiudica il Concorso per Nazioni di entrambe le catego-
rie. Le grandi, che un secolo e mezzo
non lo fanno neppure tutte insieme,
con 161.950 punti mettono in fila Brasile (159.00) e Gran Bretagna
(156.350), per giunta senza l’ausilio di
Vanessa Ferrari, a riposo precauzionale
per un risentimento al tendine infortunato. La Romania all’ultimo istante rinuncia alla gara a squadre e presenta
soltanto due all-arounder, Anamaria
Tamirjan e Diana Chelaru, che alla fine,
come tutte le altre, si dovranno inchinare a Lia Parolari, la migliore delle individualiste con 54.750. La campionessa assoluta 2008 festeggia dal gradino più alto del podio, dopo aver battuto di un
decimo e mezzo la cinese He Ning, al
termine delle quattro rotazioni. Terze,
pari merito, con 54.500 l’azzurra Paola Galante, frenata da un leggero dolore alla caviglia, e la brasiliana Bruna
Leal. La rumena Anamaria Tamirjan
(54.150) e la nostra Emily Armi (53.900)
completano un gruppo di testa molto
equilibrato, con ben sei ginnaste in
meno di un punto. L’Italdonne, fuorché
al volteggio, si è imposta in tutte le
specialità, con una punta alle parallele
asimmetriche, l’apparato nel quale ha
brillato la stella della britannica Tweddle. Elizabeth è stata semplicemente divina, entusiasmando il pubblico jesolano con una prestazione da 15.650.
Nella classifica virtuale delle parallele la
bresciana Paola Galante si piazza dietro
l’ex campionessa del mondo grazie ad
una prova da 14.100, in ex aequo con
l’altra inglese, Rebecca Dowhie. Visibilmente fuori forma la rumena Izbasa.
L’oro olimpico al corpo libero completa una performance al suolo fallosa,
che non va oltre il 13.700. Fa molto meglio la connazionale Tamirjan, che con
14.100 esce dalla pedana centrale davanti a tutte le avversarie. Sandra però
si riscatta alla trave, difendendo con
14.350 l’onore della scuola rumena
dall’assalto della cinese Ning, staccata
di un niente (14.300). Le cadute dall’asse di equilibrio della Preziosa, della Rando e della Licchetta guastano un po’ la
festa azzurra, anche se nel totale del
19
Lia Parolari riceve il Trofeo Città di Jesolo
dal Sindaco Francesco Calzavara (foto di D. Ciaralli)
team è entrato soltanto il punteggio
dell’atleta di Lissone. Serena chiude in
8a posizione con 53.050, dietro la carioca Etienne Franco (53.250), davanti all’altra generalista della Romania,
Diana Chelaru (52.700), poi Eleonora
Rando (51.950) ed Elisabetta Preziosa
(51.600). Molti gli errori della Gran
Bretagna, alcuni anche plateali alle
parallele – Rebecca Wing per due volte
fallisce il passaggio dallo staggio basso
e quello alto – e alla trave – ancora la
Wing e la Dowhie patiscono due cadu-
Il podio del Concorso per Nazioni Junior.
Sotto la bandiera italiana con 2 atleti della Gymnasium Treviso (foto di D. Ciaralli)
te ciascuna – ma anche il Brasile non si
fa mancare le sue penalità. “Noi abbiamo le nostre difficoltà – afferma il
DTN Fulvio Vailati – le altre però non se
la passano meglio. Le britanniche non sono certo da buttar via eppure hanno faticato, lo stesso vale per le Brasiliane e le
Rumene. E’ normale, all’inizio del quadriennio ripartiamo tutti non proprio da
zero, ma quasi, tra l’altro con un Codice
dei Punteggi nuovo di zecca”. Soddisfatti anche i due tecnici che hanno seguito le Italiane in campo gara, Luigi Piliego e Claudia Ferrè: “Non dobbiamo dimenticare che all’infuori della Parolari,
questa è una rosa giovanissima, con poca esperienza in campo internazionale.
Appena passate senior, con alle spalle
soltanto l’Europeo juniores di Clermont
Ferrand, nel 2008, la Galante, la Lic-
chetta, la Preziosa, la Rando e la new
entry Army hanno concluso una prova
molto positiva. C’è stata qualche caduta,
però i margini di miglioramento sono
ampi. Serena, per esempio, ha provato per
la prima volta un avvitamento e mezzo al
volteggio. Va bene, ha sbagliato ma se
non tenti certe cose in gara non potrai
mai crescere”. Moderatamente soddisfatto anche il Presidente Agabio, presente in tribuna con il Consiglio Federale al gran completo (riunitosi nella vicina Montegrotto Terme), a fianco del
Presidente del C.R. Veneto Luciano
Gaggio, per l’occasione investito del
ruolo di Capo Delegazione. Tra le autorità locali, insieme al Sindaco di Jesolo
Francesco Calzavara e all’Assessore allo Sport Andrea Bocato, sedevano nel
parterre Paolo Speranzon, Assessore allo Sport della Provincia di Treviso, il
Presidente del Coni regionale veneto
Gianfranco Bardelle e di quello provinciale di Venezia Renzo De Antonia. In serata le azzurrine hanno imitano le senior,
portando a casa il Trofeo Città di Jesolo. L’Italia baby, trascinata dall’accoppiata Carlotta Ferito (54.850) ed Erika Fasana (54.600), rispettivamente, seconda e terza nell’All-around, e dalla De
Agostini, di un punto sotto al podio del
Concorso Generale, batte nettamente,
con il totale di 163.650, le pari età di
Gran Bretagna, seconda a 161.100, e
del Brasile (154.900). Nei quattro attrezzi successo di misura della romena Racea, leader della classifica individuale,
con 55.550.