In corso d`Opera… - Centro Apice - Università degli Studi di Milano

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In corso d`Opera… - Centro Apice - Università degli Studi di Milano
In corso d’Opera…
N e w s l e t t e r
a
c u r a
d e l
C e n t r o
A p i c e
Numero 4
ottobre 2009
Testi forme e usi del libro — Edizione 2009
PROGRAMMA
Sommario:
mercoledi 18 novembre
Sala di rappresentanza del Rettorato, via Festa del Perdono 7
Ore 17.00 saluti delle autorità
Tavola rotonda: Narrativa di consumo: generi e modelli
Incontri ed eventi
3
Immagini da IFLA
2009
4
Strumenti
5
Studi e ricerche
6
Pubblicazioni di
Apice
7
Spigolature
7
Presiede: Giovanna Rosa
Partecipano:
Max Bruschi, saggista; Elio Franzini, Università degli Studi di Milano;
Ermanno Paccagnini, Università Cattolica di Milano; Ornella Robbiati, direttore editoriale Sperling
& Kupfer; Enrico Tiozzo, Università di Göteborg
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giovedi 19 novembre
Sala di rappresentanza del Rettorato, via Festa del Perdono 7
Ore 9.30 presiede Maurizio Vitale
Enrico Tiozzo, Università di Göteborg “Il quarto Guido”. Autoironia, invenzioni e antieroi
di un grande romanziere del Novecento
Silvia Morgana, Università degli Studi di Milano Guido, “l’avventuriero nella lingua del sì”
Pausa caffè
Ore 11.30 presiede Vittorio Spinazzola
Paolo Giovannetti, Università IULM Milano Guido da Verona e il canone poetico del Novecento
Mauro Novelli, Università degli Studi di Milano Le “sartine” di Guido. Otto lezioni sulla
modernità letteraria
Bruno Pischedda, Università degli Studi di Milano “Prendendo a prestito le penne del pavone”. Colei che non si deve amare, romanzo erotico-sociale
Ore 14.30 presiede Silvia Morgana
Giuseppe Sergio, Università degli Studi di Milano “Questo riso che turbina in me”: strategie linguistiche comico-parodiche nei Promessi Sposi di Guido da Verona
Ada Gigli Marchetti, Università degli Studi di Milano “Noi e loro”: uno scrittore e i suoi
editori
Pausa caffè
Ore 16.00 presiede Alberto Cadioli
Raffaele De Berti, Università degli Studi di Milano Guido da Verona e il cinema
Raffaella Gobbo, Università degli Studi di Milano L’archivio di Guido da Verona
Comitato d’onore: Enrico Decleva, Elio Franzini, Carlo Andrea Frigerio, Selene Bonelli
Gallone, Marialuisa Origoni Stix
Comitato scientifico: Alberto Cadioli, Ada Gigli Marchetti, Silvia Morgana, Giovanna Rosa
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I NCONTRI ED EVENTI
5 ottobre 2009 - Presentazione del volume Umberto Boccioni, Lettere futuriste, a
cura di Federica Rovati, Rovereto, Mart, Collana Documenti, 2009
Il volume è stato presentato da Antonello Negri e da Maria Mimita Lamberti, che
ha sottolineato l’importanza del lavoro di trascrizione eseguito dalla curatrice,
condotto il più possibile sugli originali e riportando fedelmente le cancellature, le
correzioni e le interpolazioni tipiche della scrittura boccioniana. Questo ha permesso di gettare una nuova luce su alcune interpretazioni dell’opera dell’artista e
fa del volume un importante strumento di lavoro; importante è anche la ricostruzione del contesto di ciascun documento, attraverso confronti con i documenti
contemporanei. Flavio Fergonzi ha invece parlato di alcuni aspetti del dibattito
sul Futurismo negli ultimi anni. Per l’occasione il Centro Apice ha allestito una
piccola rassegna di edizioni di testi di Boccioni.
14 ottobre 2009 - Presentazione del volume Le strenne per gli amici di Paolo e
Paola Franci, a cura di Laura Novati, Milano, All’insegna del Pesce d’oro, 2009
Dal 1957 al 1999, anno della morte di Vanni Scheiwiller, Paolo Franci e la moglie Paola hanno commissionato all’editore l’uscita di una strenna omaggio e
augurio natalizio, da
stamparsi in poche centinaia di esemplari. È
così nata una celebre
serie di volumetti
elaborati nella totale
libertà di scelta degli
autori dei testi e delle
immagini e in piena
complicità tra editore,
committentemecenate e stampatore. A questo proposito Pietro Gibellini, nella postfazione del
catalogo, afferma che
“la delizia dei libriccini elaborati dal trio è
proprio quella di accordare le arti – della
parola, del disegno,
della carta e della
stampa -, di associare
poeti e artisti …”. Alla
presentazione
sono
intervenuti Giorgio Lucini, per anni stampatore-tipografo
delle
Strenne, e lo stesso
Paolo Franci.
Seamus Heaney, Crossings/
Attraversamenti, Milano, 1990
Anticipazioni
“METTERSI
A BOTTEGA”:
ANTONIO PORTA E I MESTIERI DELLA LETTERATURA
giovedì 10 dicembre 2009, Sala Napoleonica
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IMMAGINI DA IF LA 2009
Per il suo 65° congresso mondiale, che si è svolto lo scorso 23-27 agosto, l’IFLA (International
Federation of Library Associations and Institutions) ha scelto come sede Milano; una delegazione di bibliotecari ha visitato le principali biblioteche di via Festa del Perdono. Per l’occasione
il Centro Apice ha allestito una piccola mostra bibliografica esponendo alcuni pezzi delle sue
collezioni, concentrando l’attenzione su La Forma del libro.
Forma-dimensione: Nel libro tradizionale la forma e
la dimensione sono strettamente legati ad una funzione: il libro di grandi dimensioni è così per essere letto
da una certa distanza, il libro oblungo per presentare
le illustrazioni, il libro tascabile è l’ideale per la grande diffusione, ecc. La perizia tecnica del grafico, dello stampatore e del legatore può arrivare talvolta al
virtuosismo, e ciò accade specialmente quando si cominciano a produrre libri destinati principalmente al
collezionismo. Di ciò sono esempi i libri in miniatura,
diffusi dall’800, e i panorama, sui quali compare una
scena dall’orizzonte illimitato, grazie all’espediente
dell’unica pagina ripiegata.
Confezione-custodia-legatura: È la prima cosa che si vede in un libro: difficilmente se il libro
ha una bella legatura non saremo tentati di aprirlo. La confezione contiene, avvolge, presenta. Se anticamente
poche
erano le varianti
ammesse in un’arte dalle regole
ben
d ef i ni te
(piatti,
nervi,
dorso, ecc) in età
contemporanea
qualunque forma
e materiale è
stato esplorato,
e anche quelli
più tradizionali
sono stati usati in
modo nuovo, in
un’esaltazione
della materialità che fa da contrappeso alla sempre maggiore astrazione del contenuto. La
legatura spesso è progettazione a sé, indipendente, comunque è realizzata fuori dalle case
editrici. Ecco dunque celeberrimi esempi di “legatura” contemporanea, la Litolatta di Tullio
d'Albisola e il libro imbullonato di Fortunato Depero, accanto a opere più recenti.
Oltre il libro: “Uscire dal libro” fu uno slogan della poesia visiva delle neoavanguardie. Dalla
fine dell’’800, poco a poco, i confini del libro si oltrepassano. Si moltiplicano le forme e i materiali. Nascono adesso i “libri illeggibili” di Munari, libri che non si possono conservare sugli
scaffali, libri costruiti da testi stampati e cancellati. Tutte le arti del ’900 concorrono a influenzare gli artisti del libro, che utilizzano la fotografia, il cinema, i video, i dischi. La confezione diventa predominante sul testo, l’immagine sulla parola scritta.
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STRUMENTI
Il Fondo Calvi
Più che di un archivio di famiglia in senso tradizionale
per il Fondo Calvi è meglio parlare di più archivi di persone conservati assieme. È costituito da oltre 90 buste
di materiali relativi ai diversi membri della famiglia, dal
1706 al secolo XX. Le carte testimoniano l'ascesa di
questa famiglia di “Negozianti” di origine genovese verso i più alti gradi della società fino a culminare con l'accesso al patriziato cittadino a fine '800. Accanto ad un
nucleo di documentazione più antico, costituito dalle
carte di amministrazione della famiglia e di antenati, figurano i fondi principali afferenti a tre personalità che
hanno ricoperto un ruolo importante nella vita socioculturale della città di Milano a partire dal 1789 fino al
1934. Girolamo Luigi Calvi, pittore e scrittore di storia
dell'arte milanese; Felice Calvi, scrittore di storia locale,
fiero ed appassionato cultore di genealogia; Gerolamo
Calvi, studioso delle opere di Leonardo Da Vinci. Queste
tre personalità hanno saputo legare indissolubilmente la
propria professione privata ai fermenti culturali dei salotti
milanesi del proprio tempo. Questa rete di rapporti emerge con forza dall'ampia corrispondenza conservata
che testimonia i legami con i maggiori esponenti del patriziato cittadino e della cultura del tempo. Vi sono inoltre
raccolti i manoscritti delle opere, appunti di studio, edizioni critiche e trascrizioni di codici leonardeschi, oltre ai
documenti personali, testimonianza del loro operato
pubblico.
L’inventario
dell’archivio
ha
Ritratto di Felice Calvi
(Fondo Calvi)
dato
origine
a:
L’archivio della Famiglia Calvi, di Taddeo Molino
Lova, tesi di laurea magistrale in Storia e documentazione storica, Università degli studi di Milano,
Facoltà di Lettere e Filosofia, a.a. 2007-2008, relatore prof. Marco Bologna.
Il Fondo Calvi è consultabile on line al seguente
indirizzo: http://gea.lib.unimi.it/GeaWeb/
Ritratto di Gerolamo Luigi Calvi
(Fondo Calvi)
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S TUDI E RICERCHE SUI NOSTRI FONDI
Tesi di laurea e di dottorato
Cristina Ferraro, "La Giovane Italia" di Umberto Notari, 1909 – 1911", tesi di laurea
magistrale in Storia della critica d’arte, Università degli studi di Milano, Facoltà di Lettere e Filosofia, a.a. 20072007-2008, relatore prof. Antonello Negri.
L’argomento trattato è il lavoro dei principali illustratori della rivista "La Giovane Italia": Ugo Valeri, Jean Louis Forain ed Enzo Manfredini. L’analisi è condotta attraverso l’esame di due romanzi pubblicati da Umberto Notari per i quali Ugo Valeri aveva
realizzato le illustrazioni, il catalogo delle pubblicazioni periodiche edite presso l'Istituto Editoriale Italiano, casa editrice fondata e diretta da Umberto Notari, e gli scritti
di Valori sulla rivista "Modernissima". I materiali consultati ad Apice sono stati tratti
principalmente dal fondo Scheiwiller.
Christoph Sielczak, Der musikalische Futurismus im Einklang mit der futuristischen
Bewegung in Italien. FolkwangFolkwang-Hochschule Essen, Musikwissenschaften, a.a. 2007,
relatore prof. dr. Udo Sirker.
L’autore analizza il Futurismo musicale in Italia utilizzando rari materiali bibliografici
futuristi conservati nella Collezione ‘900 Sergio Reggi. In particolare vengono analizzate le figure di Francesco Balilla Pratella e Luigi Russolo e gli aspetti di tecnica e
stile musicale futuristi.
Francesca Zeroli, Pesci Rossi e Martedì di Bompiani: riviste di promozione libraria e
divulgazione culturale, tesi di laurea magistrale in Culture e Linguaggi per la comuni2007-cazione, Università degli studi di Milano, Facoltà di Lettere e Filosofia, a.a. 2007
2008, relatore prof. Valerio Cadioli.
L’elaborato parte da una considerazione di carattere generale sulle riviste promozionali nell’editoria italiana del ‘900, per poi sviluppare in maniera approfondita le caratteristiche delle due riviste di Bompiani ascrivibili a questo genere, ovvero il mensile
“Pesci Rossi”, pubblicato dal 1933 al 1943 e dal 1946 al 1951, e il settimanale
“Martedì”, pubblicato dal 1947 al 1948. L’analisi mette in luce in primo luogo la natura
ibrida delle due pubblicazioni, a metà tra il veicolo prettamente pubblicitario e la rivista vera e propria che aderisce ad un modello codificato, nel primo caso quello del
bollettino bibliografico, nel secondo quello del rotocalco: un aspetto, questo, che fu
anche la causa principale dello scarso successo di entrambe le riviste, troppo commerciali per un pubblico colto e troppo letterarie per quello dei neofiti della lettura,
che l’editore intendeva avvicinare in modo particolare con queste due iniziative.
A caratterizzare “Pesci Rossi”, la variegata gamma di testi utilizzati per assolvere alla
mission promozionale, dagli estratti di opere alle interviste, dagli articoli di carattere
autobiografico ai redazionali pubblicitari, fino a corsivi e recensioni.
Largo spazio fu dedicato ad altre iniziative promozionali della casa editrice, come I
Giovedì Bompiani. Ingrediente fondamentale di “Martedì” furono invece le anticipazioni letterarie, veicolate anche tramite inserti da staccare e conservare, per formare
volumi che furono poi raccolti in una collana ad hoc, la “Biblioteca di Martedì”. Molte
le rubriche, improntate soprattutto al racconto dell’attualità nei suoi risvolti più curiosi,
e alla costruzione di un rapporto paritario con il pubblico, chiamato a pronunciarsi su
alcune scelte legate all’evoluzione della testata.
L’elaborato fa riferimento, oltre che alle riviste stesse, anche ad altri materiali utilizzati da Bompiani per promuovere la sua attività editoriale, quali cataloghi, listini, brossure, manifesti e cartoline, conservati ad Apice nell’Archivio personale di Valentino
Bompiani.
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PUBBLICAZIONI DI APICE
Storie di fumetti. Con un inedito di Giovanni
Gandini, a cura di Alberto Cadioli e Antonello
Negri, Milano, Skira, 2009
Dagli anni sessanta, le iniziative editoriali di Giovanni Gandini – a partire dall’invenzione di “Linus”
– hanno cambiato i modi di considerare, e di leggere, il fumetto in Italia. Proprio la ricchezza della
collezione e la sua importanza per la storia del fumetto italiano hanno dato spunto a una giornata di
studi, con contributi dei maggiori specialisti italiani, i cui risultati completano questo terzo Quaderno di Apice.
L’inedito proposto nel Quaderno, disegnato dallo
stesso Gandini, è soltanto un saggio degli splendidi
materiali – prove di stampa, corrispondenza, testi
e disegni originali di autori come Topor, Folon, Copi, Crepax, Somarè e tanti altri – che costituiscono
il Fondo Gandini, recentemente acquisito dal Centro Apice dell’Università degli studi di Milano.
Al volume è allegato il DVD Nuvole parlanti di
Giancarlo Soldi.
SPIGOLATURE D’ARCHIVIO. . .
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Centro Apice
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Archivio storico Università degli studi di Milano
Redazione a cura di:
Claudia Piergigli (direttore)
Raffaella Gobbo
Gaia Riitano
Valentina Zanchin