I residenti di Cozzi informano la Procura Antiquarium nel Castello
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I residenti di Cozzi informano la Procura Antiquarium nel Castello
MARTEDÌ 31 LUGLIO 2012 CATANIA PROVINCIA .39 Jonica C A L ATA B I A N O Antiquarium nel Castello per valorizzare i reperti del sito In esposizione oggetti restaurati grazie ai biglietti di ingresso La Regione ha finanziato la struttura: concessi 170mila euro su un totale di 260mila Finanziato l’allestimento di un antiquarium nel Castello arabo-normanno di Calatabiano. L’intervento di valorizzazione del sito archeologico-monumentale, che prevede una spesa di 260mila euro, è stato ammesso a finanziamento dall’assessorato regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana, all’interno del bando dell’Asse 3, Fesr 2007-2013. Finanziati 172.603 euro, mentre la restante somma del progetto verrà messa integrata dall’associazione “Antiquarium sito archeologico di Calatabiano”. L’allestimento dell’antiquarium all’interno della cappella palatina (di epoca bizantina), su progetto dall’architetto Giovanni Patti, si propone di valorizzare i reperti archeologici provenienti Il violento rogo di domenica ha impaurito gli abitanti di via Saragat, che in strada hanno atteso la fine delle operazioni La minaccia degli incendi Nella cappella palatina saranno messi in mostra i risultati delle campagne di scavo 2007-2009 La cappella palatina del Castello arabo normanno di Calatabiano dove verrà allestito l’antiquarium Il museo è parte di un ampio progetto per valorizzare reperti di epoca greca, romana e bizantina dalle campagne di scavo 2007-2009, in occasione del restauro e dell’adeguamento tecnologico funzionale del castello da parte della Diocesi di Acireale, proprietaria dell’intero complesso monumentale del castello. Un piccolo museo, che rientra all’interno di un più ampio “Progetto territoriale”, che vedrà all’interno di bacheche i reperti restaurati grazie ai fondi provenienti dai biglietti d’ingresso al Castello. Dai reperti di epoca greca (IV-III sec. a. C.), quali monete, ceramiche e oggetti metallici, a quelli di epoca romana e bizantina (con la scoperta delle mura del Kastron), reperti che hanno contribuito alla datazione e alla ricostruzione storica del sito. Il tutto corredato da pannel- Gli abitanti della frazione di Archi, attraversata dal Casanera, temono: «Qui può bruciare tutto da un momento all’altro» I residenti di Cozzi informano la Procura Riposto. Si chiede alle autorità maggiore tutela: «Il torrente Torre deve essere bonificato al più presto» Contrada Cozzi, il giorno dopo. Non hanno smaltito del tutto i momenti di paura vissuti domenica pomeriggio, le numerose famiglie di via Giuseppe Saragat, che si trova nella contrada Cozzi, a seguito del violento rogo che ha minacciato di estendersi ai complessi residenziali costruiti nell’ambito del piano per l’edilizia economico – popolare del Comune di Riposto. L’incendio, come purtroppo si temeva, è partito dall’alveo del vicino torrente Torre, mai sottoposto a bonifica, ricolmo da una fitta vegetazione di canne, sterpaglie, erbacce secche, nonché rifiuti di ogni genere che hanno alimentato, oltre al forte vento, l’espandersi delle fiamme. Le famiglie che abitano negli alloggi di via Saragat hanno trascorso, nell’attesa che il personale dell’Azienda regionale forestale del distaccamento giarrese e i vigili del fuoco di Riposto avessero ragione definitivamente del fuoco, diverse ore fuori dalle loro abitazioni. «Stiamo valutando di informare la Procura della Repubblica – affermano alcuni residenti di contrada Cozzi – su quanto accaduto domenica pomeriggio. Chiediamo alle autorità di tutelare le nostre case e soprattutto le nostre vite. Il torrente Torre deve essere al più presto bonificato, altrimenti continueremo a vivere con questa “spada di Damocle” sulle teste». La notizia dell’incendio che si è sviluppato domenica nell’alveo del torrente Torre - mai bonificato così come gli altri corsi d’acqua che attraversano il territorio ripostese - ha messo in allarme gli abitanti di Archi, frazione attraversata dal torrente Casanera. «Quella folta vegetazione di canne, erba secca e sterpaglie che si trova nel letto del Casanera, alimentata per di più dal caldo torrido di questi giorni – lamenta preoccupato Giovanni Fichera, responsabile di un comitato che si occupa dei problemi della frazione ripostese – può bruciare da un momento all’altro, come accaduto nella contrada Cozzi – Altarello. Se dovesse accadere una tragedia, tutti pronti poi a chiedersi del perché non si è mai provveduto alla bonifica del Casanera. Il torrente va bonificato al più presto». Come è noto, alla bonifica dei corsi d’acqua dovrebbe provvedere la Regione attraverso gli uffici del Genio civile. Questa pulizia però non avviene da decenni. «Lo stato di abbandono in cui versano i torrenti ripostesi – rileva il sindaco Carmelo Spitaleri - è stato segnalato più volte al Genio Civile dal nostro Utc, ma tutto è rimasto come prima o per meglio dire peggio di prima considerata la situazione di degrado». RIPOSTO: AUTO A FUOCO DENTRO UN GARAGE Una autovettura Rover ha preso fuoco, ieri mattina, intorno alle nove e trenta, mentre si trovava regolarmente parcheggiata all’interno di un garage condominiale di via Francesco Di Pino (ex strada comunale 37) che si trova nella parte alta della cittadina marinara. Ad accorgersi dell’intenso fumo che fuorusciva copiosamente dalla saracinesca del garage del complesso residenziale, sono stati alcuni condomini che hanno tempestivamente dato l’allarme agli operatori del 115 e del 112. Per le operazioni di spegnimento della berlina di fabbricazione britannica è intervenuta nel box condominiale di via Francesco Di Pino la squadra di turno dei vigili del fuoco del distaccamento della cittadina marinara (al comando del caposquadra Corrado Spampinato). Non è stato possibile, al momento, accertare le cause che hanno determinato l’incendio della Rover. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Riposto (nella foto di Di Guardo l’auto bruciata nell’incendio). S. S. SALVO SESSA LA SICILIA li illustrativi e da una postazione informatica che consentirà la visione di un documento multimediale sul Castello. L’antiquarium, il cui allestimento inizierà ad ottobre, andrà a costituire un importante polo per la valorizzazione e la tutela archeologica del Castello, che dal giorno della sua apertura, avvenuta il 23 luglio del 2009, vanta un numero di presenze pari a 40.000 visitatori annui. «Quello che solo sino a poco tempo fa era un’ipotesi - ha affermato il sindaco Giuseppe Intelisano - oggi è assoluta certezza. Di questo l’intera comunità non può che essere fiera delle proprie radici storiche, che si tradurrà in un offerta culturale potenziata per i tanti visitatori e studiosi del Castello». in breve GIARRE Consiglio comunale sul regolamento per il verde m. g. l.) Il Consiglio comunale è convocato, in adunanza ordinaria, per oggi alle 20. Tra i 26 punti all’ordine del giorno l’approvazione del Regolamento comunale per la gestione e la manutenzione del verde pubblico su aree di proprietà comunale. GIARRE Uffici comunali da domani nella nuova sede m. g. l.) Oggi si concluderà il trasloco degli uffici comunali dei Servizi Demografici di via Lisi nella nuova sede centrale di viale Federico di Svevia (ex casa albergo anziani “Madre Teresa di Calcutta”). Gli utenti potranno nuovamente fruire dei servizi destinati al pubblico a partire da domani, mercoledì 1 agosto, nei locali del nuovo polo comunale di viale Federico di Svevia. Sino a oggi si procederà con la smobilitazione dei Servizi Demografici di via Lisi e, per tale ragione, viene temporaneamente sospeso il ricevimento del pubblico; gli utenti potranno nuovamente fruire dei servizi destinati al pubblico a partire da domani, mercoledì 1 agosto, nei locali del nuovo polo comunale di viale Federico di Svevia. FIUMEFREDDO Da domani il «Mercatino del libro usato» Nella Casa del Popolo di Fiumefreddo di Sicilia, sita in via Vittorio Emanuele II 87, inizierà da domani, 1 agosto, il «Mercatino del libro usato». Saranno raccolti e rivenduti i testi scolastici (scuole medie inferiori e superiori). L’iniziativa nasce per fare fronte al caro libri e aiutare le famiglie. LE FARMACIE DI TURNO CALATABIANO: via Umberto, 26; FIUMEFREDDO: via Umberto, 54; GIARRE: via Callipoli, 171; NUNZIATA: via Etnea, 203; RIPOSTO: via Roma, 55/a. PANICO A FONDACHELLO CALATABIANO Rogo lambisce abitazioni divorando alcune piante «Pino abbattuto per salvaguardare un’abitazione» Momenti di panico sono stati vissuti dagli abitanti di via Parallela a Fondachello, quando un incendio divampato all’interno di alcuni terreni incolti si è velocemente propagato a causa delle raffiche di vento caldo, fino a lambire le abitazioni. Sul posto è intervenuta la polizia municipale che, constatato la gravità dell’incendio, ha sollecitato l’intervento del servizio antincendio dei VV. FF. regolando nel frattempo la viabilità lungo l’intero asse viario, unitamente ai carabinieri della locale stazione ed il Norm di Giarre. Fa discutere l’abbattimento di un pino nel centro storico di Calatabiano. L’albero è stato rimosso dopo numerose segnalazioni dei proprietari di un’abitazione, i quali, autorizzati dal Comune, hanno provveduto all’abbattimento. Il maestoso pino creava danni alla casa, intasando con i suoi aghi le grondaie e causando infiltrazioni d’acqua. Le radici, inoltre, stavano minacciando Alcune famiglie per sicurezza sono stati evacuate dalle abitazioni. Nonostante tutte le squadre fossero impegnate nei numerosi incendi che hanno colpito l’intero versante Ionico–etneo l’arrivo provvidenziale di una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Riposto con l’ausilio dell’autobotte messa a disposizione dal Comune per l’approvvigionamento dell’acqua, ha consentito di limitare i danni. Il vento ha sospinto il fuoco all’interno di alcuni giardini delle villette divorando solo le piante ornamentali. LAURA FAZZINA fondamenta e rete fognaria. Contrario il consigliere Antonio Petralia, secondo cui «un’adeguata potatura sarebbe stata più sensata». «Nessuno “scempio” ambientale - replica il sindaco Giuseppe Intelisano - solo una scelta sofferta ma oculata per salvaguardare le abitazioni e la strada. Sostituiremo il pino con un’essenza adatta al particolare contesto». SALVATORE TROVATO IL PINO ABBATTUTO NEL CENTRO STORICO