Mantova Medica - Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della

Transcript

Mantova Medica - Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della
Mantova Medica
anno XLV - maggio-giugno 2008 - n. 3
Poste Italiane S.p.A. - spedizione in Abbonamento Postale
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2 - DCB Mantova
SOMMARIO
EDITORIALE
– Prevenzione e gestione del rischio professionale
pag.
3
– Seduta di consiglio del 27 marzo 2008
»
4
– Seduta di consiglio del 28 aprile 2008
»
5
»
7
– Maurizio Sacconi è il nuovo Ministro
»
8
– Uso degli Antagonisti Recettoriali dell’Angiotensina II
durante la gravidanza
»
9
– Eparine: il punto della situazione in Italia
»
10
– Rispettato il tetto della spesa farmaceutica per l’anno 2007
»
13
– La vaccinazione per il papilloma virus umano (HPV)
»
14
– Associazione italiana pazienti anticoagulati (AIPA)
»
19
– Associazione italiana mogli di medici (AMMI)
»
20
– Lettera di ringranziamento all’AMMI
»
21
– Associazione interregionale nord-est per l’osteoporosi (aNEop)
»
25
– Stop ai test psichiatrici nelle scuole
»
26
– Riflessioni sul libro “pensieri dal cuoio capelluto”
»
28
– Testamento Biologico di Bruno Bnà
»
30
– In memoria del dr. Alberto Hannüss
»
32
NOTIZIARIO DELL’ORDINE
NOTIZIE E COMUNICATI
– Elenco dei medici disponibili alle sostituzioni
NOTIZIARIO DELLA FEDERAZIONE
AIFA
SPAZIO LIBERO
1
INFORMAZIONI
ORARIO UFFICIO:
Lunedì, Mercoledì e Venerdì: mattino
Lunedì pomeriggio
Martedì e Giovedì
Sabato chiuso.
ore 08.00/12.30
ore 15.00/17.30
ore 08.00/16.00
ORARIO ESTIVO in vigore dal 09 Giugno al 19 Settembre 2008:
Lunedì, Mercoledì e Venerdì
ore 08.00/12.30
Martedì e Giovedì
ore 08.00/16.00
Sabato chiuso.
APERTURA AL PUBBLICO DALLE ORE 9.00
MESE DI LUGLIO:
dal Lunedì al Venerdì
Martedì
ore 09.00/12.30
ore 09.00/16.00
MESE DI AGOSTO:
dal Lunedì al Venerdì
ore 09.00/12.30
GLI UFFICI RIMARRANNO CHIUSI DALL’11 AL 14 AGOSTO COMPRESI.
MANTOVA MEDICA È CONSULTABILE ANCHE SUL SITO WEB
Via Pomponazzo n° 50 - 46100 Mantova - tel.: 0376/326632 - fax: 0376/326632
[email protected] www.omceomantova.it
Bollettino Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi
e degli Odontoiatri della Provincia di Mantova
Commissione Odontoiatri
Presidente: Dr. Massimo Nardini
Segretario: Dr. Valentino Staffoli
Componenti: Dr.i Cesare Benatti, Patrizio Turina,
Renato Vaglia
Bimestrale d’informazione medica, inviato gratuitamente
agli iscritti all’Ordine ed agli Ordini Nazionali.
Autorizz. Trib. Mantova 13.12.1965, n. 111
© Ordine dei Medici della Provincia di Mantova
Stampa: Tipografia Commerciale Coop. (MN)
In copertina: foto di G. Bergomi
DELEGHE
Rapporti con l’Azienda Ospedaliera e le Fondazioni:
Dr. Giancarlo Pascal
Rapporti con l’ASL: Dr.ssa Elena Politano
Rapporti con l’Università e organi istituzionali:
Dr. Marco Collini
Rapporti con i Responsabili della Medicina del Territorio:
Dr.i Fausto Bettini, Alfredo Bettoni
Per l’E.N.P.A.M.: Dr. Adelmo Mambrini
Rapporti con il personale: Dr.i Adelmo Mambrini,
Massimo Nardini
Rapporto con l’Alto Mantovano, Destra Secchia e Basso
Mantovano: Dr.i Stefano Bernardelli, Maria Teresa Fusaro
Giovani medici Dr.ssa Barbara Presciuttini
Pubblicità sanitaria medici, leggi e regolamento, privacy:
Dr. Adelmo Mambrini
Rapporto con la B.A.M.C.O.: Dr. Antonio Parma
Pubblicità sanitaria odontoiatri: Dr. Cesare Benatti
Osservatorio anziani: Dott.ssa Raffaella Rabbi
Rapporti con l’I.N.P.S.: Dr. Adelmo Mambrini
Rapporti interprofessionali: Dr.i Stefano Bernardelli,
Fausto Bettini, Alfredo Bettoni, Pierluigi Botti,
Adriana Forapani, Maria Teresa Fusaro, Daniela Gialdi,
Antonio Graziano, Rinaldo Rondelli
Direttore Responsabile
Dr. Stefano Bernardelli
Consiglio Direttivo
Presidente: Dr. Luciano Monesi
Vice Presidente: Dr. Marco Collini
Segretario: Dr. Adelmo Mambrini
Tesoriere: Dr. Giampaolo Sabbioni
Consiglieri: Dr.i Stefano Bernardelli, Fausto Bettini,
Alfredo Bettoni, Pier Luigi Botti, Adriana Forapani,
Maria Teresa Fusaro, Antonio Graziano, Antonio Parma,
Giancarlo Pascal, Elena Politano, Rinaldo Rondelli
Consiglio Odontoiatri
Dr.i Massimo Nardini, Valentino Staffoli
Revisori dei conti
Dr.i Daniela Gialdi, Barbara Presciuttini, Raffaella Rabbi
Revisore supplente
Dr. Carlo Bonfanti
2
EDITORIALE
PREVENZIONE E GESTIONE
DEL RISCHIO PROFESSIONALE
Dal questionario conoscitivo condotto dal nostro Ordine con l’Università di Mantova, che
pubblicheremo a breve, emerge con forza il
dato, che, una grande preoccupazione grava
sulla Categoria con particolare riferimento ai
Colleghi delle discipline chirurgiche.
È il tema del rischio contenzioso. Sino ad ora
i comportamenti professionali non sono stati
prigionieri di logiche difensivistiche, ma in
prospettiva, se non si cambia, ciò sarà inevitabile. È pertanto urgente un intervento legislativo in materia di prevenzione e gestione
del rischio professionale. Nel prossimo Consiglio Nazionale della FNOMCEO opereranno gruppi di lavoro monotematici per elaborare le nostre proposte da presentare al nuovo
Parlamento. Parteciperò al gruppo che elaborerà proposte in tema di: “rischio professionale e sicurezza delle cure”.
La Fnomceo ha in proposito idee chiare, realistiche, concretizzabili che a grandi linee
possiamo così sintetizzare: “l’obbligo in capo
a tutte le strutture sanitarie e sociosanitarie
pubbliche, private accreditate e private autorizzate della copertura economica del risarcimento da responsabilità professionale per tutti i professionisti e per tutte le attività svolte
in conto e per conto delle strutture stesse; per i
liberi professionisti l’obbligo è in capo agli
stessi con relative agevolazioni fiscali. Creazioni di strumenti di risoluzione civilistica,
stragiudiziale, dei contenziosi, scoraggiando
il ricorso inappropriato ai procedimenti civili
e penali, affidando agli Ordini professionali
l’individuazione degli esperti terzi apposita-
mente selezionati e indicati in appositi registri. Sperimentazione di modelli di riconoscimento, quantificazione e liquidazione del
danno mediante corresponsione di indennizzi
che non necessitano della dimostrazione di un
profilo di colpa professionale ma di un nesso
di causalità dimostrato tra prestazione sanitaria effettuata e danno. Individuazione ed attivazione in ogni struttura sanitaria di funzioni dedicate alla prevenzione e gestione del
rischio professionale, in particolare per quello
connesso all’uso delle tecnologie favorendo
una cultura basata sulla collaborazione di
più competenze e sulla valutazione dell’errore
come strumento per migliorare la qualità dei
professionisti e delle organizzazioni”.
Deve cambiare anche la nostra cultura sulla
valutazione dell’errore che non deve essere
polvere da nascondere sotto il tappeto ma elemento di riflessione didattica per tutti.
LUCIANO MONESI
3
NOTIZIARIO DELL’ORDINE
VERBALE DELLA SEDUTA DI CONSIGLIO
DEL 27 MARZO 2008
tivo che è possibile analizzare dal punto di
vista statistico, secondo quanto viene illustrato dal Dr. Collini. Il Presidente informa
che la manifestazione verrà tenuta presso
l’aula magna dell’Università e che molto
probabilmente sarà presente l’assessore regionale alla Sanità. Circa le considerazioni
che potranno essere fatte dai risultati, queste saranno decise in seno al Consiglio
dell’Ordine.
Sono presenti i Colleghi Dr.i: Mambrini,
Graziano, Sabbioni, Botti, Bettini, Nardini,
Pascal, Bettoni, Parma, Collini, Politano,
Bernardelli, Staffoli (Consiglieri). Presciuttini e Gialdi (Revisori). Assenti giustificati i
Colleghi Dr.i: Rondelli, Fusaro, Forapani
(Consiglieri), Rabbi (Revisore). Presiede il
dr. Luciano Monesi.
1) Approvato il verbale della seduta precedente.
4) Borsa di studio. Decisioni conclusive.
Il segretario dà lettura del testo del bando
di concorso a borsa di studio che
viene approvato dal Consiglio, cosi come
vengono approvate le modalità di diffusione del bando stesso.
2) Variazioni all’albo
Vengono approvate le seguenti variazioni.
ALBO MEDICI CHIRURGHI
5) Nelle varie, la Dr.ssa Presciuttini riferisce circa il problema del rinnovo del
software per la gestione dell’Albo, che
si è resa necessaria per rendere possibile la trasmissione telematica dei dati alla Federazione Nazionale.
Vi sono due programmi, entrambi di buona qualità, che si differenziano per il fatto
che di uno si paga solo l’assistenza, ma non
si sa bene quanto tempestiva essa sia;
dell’altro invece si paga costo del programma e assistenza a parte.
Non viene presa alcuna decisione preferendo informarsi presso altri Ordini circa
la loro esperienza con l’uno e con l’altro,
visto che non vi sono particolari urgenze
per la scelta.
Nuove Iscrizioni:
DR.SSA PORTINI PAOLA,
DR.SSA POLTRONIERI ANNA,
Iscrizioni per provenienza da altro Ordini:
DR.SSA VELTRI FILOMENA, proveniente
dall’Ordine dei Medici Chir. ed Od. di Parma,
DOTT. MAZZIOTTI GHERARDO, proveniente
dall’Ordine dei Medici Chir. ed Od. Salerno.
3) Manifestazione del 10 Maggio p.v. relativa al questionario conoscitivo inviato agli iscritti.
Fino a questo momento sono 472 le risposte arrivate che si sono potute analizzare e
questo viene ritenuto un risultato significa4
NOTIZIARIO DELL’ORDINE
Per finire, il Presidente riferisce che
l’Ospedale di Suzzara vuole pubblicizzare
presso i Colleghi tramite il bollettino il
nuovo servizio di litotrissia istituito di recente. Trattandosi di una struttura Ospedaliera operante per conto del Servizio
Sanitario, si approva il suggerimento di
non considerarla pubblicità bensì infor-
mazione destinata ad offrire un servizio ai
colleghi del territorio.
Alle ore 22.30 il presidente dichiara chiusa
la seduta.
Letto, approvato e sottoscritto.
Il Presidente
Dott. Luciano Monesi
Il Segretario
Dr. Adelmo Mambrini
VERBALE DELLA SEDUTA DI CONSIGLIO DEL
28 APRILE 2008
Cancellazioni per trasferimento ad altro Ordine:
Sono presenti i Colleghi Dr.i: Collini, Mambrini, Rondelli, Graziano, Botti, Nardini,
Staffoli, Parma, Pascal, (consiglieri); Assenti
giustificati Dr.i: Forapani, Bernardelli, Politano, Fusaro, Sabbioni, Bettini, Bettoni
(consiglieri); Rabbi, Presciuttini, Gialdi (revisori). Presiede il dr. Luciano Monesi.
DOTT. MORA PAOLO, trasferito all’Ordine dei
Medici Chir. ed Od. di Parma,
DR.SSA BORDANZI INGRID, trasferita all’Ordine
dei Medici Chir. ed Od. di Brescia,
DR.SSA SALVARANI SONIA, trasferita all’Ordine
dei Medici Chir. ed Od. di Padova.
1) Approvato il verbale della seduta precedente.
ALBO ODONTOIATRI
2) Variazioni all’Albo: vengono approvate
le seguenti variazioni all’Albo:
Iscrizione per provenienza da altro Ordine:
DR.SSA ROSSI STEFANIA, proveniente dall’Ordine
dei Medici Chir. ed Od. di Verona (Doppia Iscrizione).
ALBO MEDICI CHIRURGHI
3) Lettera-esposto di un Collega.
Il Presidente dà comunicazione dell’esposto
presentato da un nostro iscritto contro un
collega appartenente ad un altro Ordine che
opera nella nostra provincia. Dopo ampia
disamina dei fatti viene deciso di inviare la
pratica all’autorità competente oltrechè, come previsto dalla legge, all’Ordine di appartenenza del collega.
Nuove Iscrizioni:
DR.SSA STRUGO LILIANA LUISA,
DR.SSA LODI RIZZINI ELISA.
Iscrizioni per provenienza da altro Ordini:
DR.SSA ROSSI STEFANIA, proveniente dall’Ordine dei Medici Chir. ed Od. di Verona (Doppia
Iscrizione).
5
NOTIZIARIO DELL’ORDINE
4) Scelta definitiva del programma per la
gestione dell’anagrafica dell’Albo.
Per quanto riguarda la scelta del programma
da adottare per la gestione dell’Ordine, non
è al momento possibile effettuarla in quanto
non siamo ancora in possesso di tutte le
informazioni necessarie anche se il nostro
consulente informatico ha avuto modo di
esaminare entrambi i programmi in lizza.
6) Manifestazione del 31 maggio.
Viene confermata da parte del Presidente la
data del 31 maggio come data di presentazione del questionario conoscitivo sull’attività dei nostri iscritti.
Il Dr. Collini, che in questo tempo ha mantenuto i contatti con l’Università incaricata
di elaborare i dati, conferma che il numero
di risposte pervenute è statisticamente significativo. Viene anche discussa la scaletta degli interventi nel corso della giornata.
5) Comunicazioni Commissione Albo
Odontoiatri.
Il dr. Nardini riferisce sull’andamento
dell’attività della Commissione per gli iscritti all’albo degli Odontoiatri. In particolare
viene riferito in merito alla sospensione di
due colleghi e all’abusivismo che non è più
solo appannaggio degli odontotecnici ma
anche degli igienisti dentali.
Alle ore 23.00 il Presidente dichiara chiusa
la seduta.
Letto, approvato e sottoscritto.
Il Presidente
Dott. Luciano Monesi
Il Segretario
Dr. Adelmo Mambrini
DOMUS SALUTIS
CITTA’ DI LEGNAGO srl
AZIENDA SANITARIA PRIVATA CERTIFICATA A NORMA ISO 9001:2000
AUTORIZ. SAN. N. 32870 DEL 16/08/2001
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6
NOTIZIE E COMUNICATI
ELENCO DEI MEDICI CHE HANNO DATO LA LORO
DISPONIBILITÀ PER EFFETTUARE SOSTITUZIONI
DOTT.SSA ALESSANDRINI PAOLA
DOTT. ALFIERI VITTORIA
DOTT. AL HORANY OSAMA
DOTT. AMINALI HAMID REZA
DOTT. SSA BANDIOLI CLAUDIA
DOTT.SSA BARAC ALA
DOTT. BELLELLI ETTORE
DOTT. BELLETTI STEFANO
DOTT. SSA BELLINI CLAUDIA
DOTT. BELULI INDRIT
DOTT. BENNATI LUCIANO
DOTT. BERTUZZI LORENZO
DOTT.SSA BOLDINI ANNALISA
DOTT. BONANSINGA UMBERTO
DOTT. BONETTI RICCARDO
DOTT. BONOLIS ANDREA
DOTT. BORGHI GIULIO
DOTT.SSA BRIGNOLI BARBARA
DOTT. BRUNELLI ROBERTO
DOTT. BUSCEMI ANGELO
DOTT.SSA BUTTARELLI MONNIA
DOTT.SSA CAMPEDELLI ANNALISA
DOTT. CAPOFERRO DOMENICO
DOTT. CAPPELLARI MANUEL
DOTT. CICALESE ANTONIO
DOTT. CILLIS GABRIELE
DOTT. CIMAROSTI STEFANO
DOTT.SSA COI PAOLA
DOTT. COSTANTINI MATTEO
DOTT.SSA DALLA BELLA ELEONORA
DOTT.SSA DALL'OGLIO DANIELA
DOTT. DE BIASE RAFFAELE
DOTT. EUTROPIO GIOVANNI
DOTT.SSA FERRI BARBARA
DOTT.FILIPPINI ALBERTO
DOTT.SSA FILIPPINI ALESSIA
DOTT.SSA FORESTIERI CARMEN
DOTT. GALLI SIRO
DOTT.SSA GANDOLFI NICOLETTA
DOTT. SSA GENNARI ALESSANDRA
DOTT. GESMUNDO MICHELE
DOTT.SSA IELO DONATELLA
DOTT. LAGUARDIA ANGELO
DOTT. GUALDI SIMONA
DOTT.SSA GUERZONI DEBORA
DOTT.SSA LEONI FRANCESCA
DOTT.SSA MAGALINI FRANCESCA
DOTT.SSA MANENTI ANGIOLETTA
DR.SSA MASTROMARINO TIZIANA
DOTT.SSA MARASTONI CRISTINA
DOTT. MAZZOCCHI FILIPPO
DOTT.SSA MORANDI ANNITA
DOTT. MOSCONI MASSIMO
DOTT. NICOLAI LAURA
DOTT. PALVARINI LOREDANA
DR.SA PASCARELLA ZAIDA BERENA
DOTT.SSA PAVESI ALESSANDRA
DOTT.SSA PENNA ANNAMARIA
DOTT. SSA PILLA SILVIA
DOTT.SSA PORCARO VALERIA
DOTT.SSA PORTINI PAOLA
DOTT.SSA POVINO MARIA ROSARIA
DOTT.SSA RIVA GIOVANNA
DOTT. RIMOLA PASQUALE
DOTT.SSA ROSSI FEDERICA
DOTT. RUGGERI ALBERTO
DR.SA SALVAGNINI MARIA ANGELA
DOTT.SSA SALVATO ROBERTA
DOTT. SCHENATO STEFANO
DOTT. SERMIDI EMILIANO
DOTT.SSA STORTI ILARIA
DOTT.SSA TROPLINI SONILA
DOTT. VESNAVER ALEX
DOTT. VENTURI NICOLA
DOTT. VIGANO’ PAOLO
DOTT.SSA ZAGHINI IRENE
DOTT.SSA ZANONI ILENIA
CAMPITELLO(Mn)
GUASTALLA
VERONA
PADOVA
PIUBEGA
MONZAMBANO (Mn)
GOITO
RIVAROLO MANTOVANO
SOLFERINO
MANTOVA
AREZZO (Med. generale e pediatrica)
MANTOVA
ASOLA (Mn)
BOLOGNA
REVERE
S.BENEDETTO DEL TRONTO (Odont.)
MANTOVA
CASTIG.DELLE STIV
RIVAROLO MANTOVANO
REMEDELLO(Bs)
CURTATONE
ROVERBELLA (Mn)
MANTOVA
CASTELLUCCHIO (Mn)
BOZZOLO
MANTOVA
MANTOVA (Odontoiatra)
PORTO MANTOVANO
RODIGO
PORTO MANTOVANO
MANTOVA
MANTOVA (Odontoiatra)
GONZAGA
MONZAMBANO
CASTELGOFFREDO (Mn)
CASTELGOFFREDO (Odontoiatra)
SONA (Vr) (Med.generale e pediatria)
MANTOVA (Odontoiatra)
CURTATONE (MN)
S.GIOVANNI DEL DOSSO
VIRGILIO (Mn)
MANTOVA
MANTOVA
GONZAGA (Mn)
S.BENEDETTO PO (Odontoiatra)
PARMA
SOLFERINO
CURTATONE
MANTOVA (Odontoiatra)
MARCARIA
CURTATONE (Mn) (Odontoiatra)
MANTOVA
RONCOFERRARO (Odontoiatra)
GUIDIZZOLO
RIVALTA SUL MINCIO
MANTOVA
PEGOGNAGA (Mn) (Odontoiatra)
MANTOVA
PARMA
MODENA
CURTATONE (Mn)
CASTIG.DELLE STIV.(Mn)
ROVERBELLA (Odontoiatra)
MOTTEGGIANA (Mn)
VERONA (Pediatra)
CURTATONE
MANTOVA
S.GIORGIO
PORTO MANTOVANO
MANTOVA
RIVAROLO MANT.NO(Mn)
BRESCIA
VOLTA MANTOVANA (Mn
CANNETO SULL’OGLIO(Mn)
MANTOVA
SERRAVALLE A PO (Mn)
ROVERBELLA (Mn)
333-5237298
347-7829799
340-3782749 – 335-8590669
368-7075948
0376-655367 – 333-2748283
0376-800111 – 340-0699282
0376-607055 – 340-6191043
347-1310095
347-4860007
328-3752664
347-3394538
340-2734782
338-1768262
051-524838
338-7773148 – 0386-46050
349-5331103
347-9420413
320-5640166 – 0376-636499
339-6567884
329-5413478
349-6983349
0376-696466 – 333-6464337
338-8308502
0376-438727 – 339-7978357
339-7414015 – 348-5605888
347-7313500 – 0376-550581
0376-326710 – 339-4391068
347-3626736
0376-653335 – 347-7739280
333-9566697
0376-324559
0376-363803 – 347-4491514
0376-54406
0376-800912 – 328-3574731
0376-779027 – 347-8156246
349-2259511 – 0376-779027
045-6080884 – 349-6903046
338-5221090
329-0229639
0386-757143
338-7556189
0376-325593 – 335-6733932
368-3445774
339-2735914
347-3106306
0375-87133 – 347-9477528
340-7972823
335-5817072
0376-381346
338-9164126
333-5761405
0376-320209
0376-662335
0376-818042 – 338-3004342
339-7376835
349-6800088
349-6449781
338-3143622
0521-697364
333-2313897 – 059-22213
339-2117808
0376-632653 – 340-4741313
347-9946915
338-8143840
045-977468 – 348-0359648
328-2178987
347-6562727
349-8100637
349-0824274
0376-220856 – 339-2240056
338-4208792
320-1916822
347-1338387
340-6038413 – 329-6005977
338-4142774
0386-40370 – 339-8983860
347-7010529
Si informano i colleghi interessati a svolgere sostituzioni che dal prossimo numero di Mantova Medica saranno pubblicati
nell’elenco dei medici disponibili per le sostituzioni solo i nominativi di coloro che avranno dato la disponibilità entro il 30 giugno per i sei mesi successivi. Ciò in quanto in elenco risultano colleghi non più disponibili che hanno dimenticato di segnalarlo
all’Ordine. Si rammenta inoltre che la disponibilità va rinnovata ogni sei mesi per evitare il ripetersi di situazioni analoghe.
7
NOTIZIARIO DELLA FEDERAZIONE
MAURIZIO SACCONI È IL NUOVO MINISTRO
Maurizio Sacconi è il nuovo Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali. Il passaggio di consegne con il Ministro della Salute uscente Livia Turco è avvenuto l'8 maggio dopo il giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica quando il nuovo Governo, guidato da Silvio Berlusconi, si è insediato a Palazzo Chigi.
Il Ministero della Salute, in attuazione di quanto previsto dalla Legge finanziaria 2008 (art.1
comma 376 - Legge 244/2007) confluisce nel Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Il nuovo Ministro è nato a Conegliano (Treviso) il 13 luglio 1950, sposato e padre di un figlio, laureato in giurisprudenza, è eletto Senatore nel Pdl alle elezioni politiche di
quest'anno, e l'8 maggio ha ricevuto il nuovo mandato governativo.
Il Ministro Sacconi vanta una lunga carriera politica e parlamentare, prima nel Psi poi in Forza Italia. Negli ultimi anni, ha legato il suo nome in particolare alle politiche per il lavoro,
collaborando con Marco Biagi alla stesura del Libro bianco del 2001, e poi impegnandosi per
l'approvazione di quei progetti di riforma dopo l'assassinio del giurista bolognese.
Tra il 1987 e il 1994 è più volte sottosegretario. Dopo un'esperienza all'Organizzazione internazionale del lavoro a Ginevra, torna in politica nelle fila di Forza Italia e diventa sottosegretario al lavoro dal 2001 al 2006.
8
AIFA
COMUNICATO STAMPA dell’EMEA
RACCOMANDAZIONE DELL’AGENZIA EUROPEA
DEI MEDICINALI SULL’USO DEGLI ANTAGONISTI
RECETTORIALI DELL’ANGIOTENSINA II
DURANTE LA GRAVIDANZA
L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMEA)
ha raccomandato che le informazioni del
prodotto di tutti gli Antagonisti Recettoriali
dell’Angiotensina II, autorizzati con procedura centralizzata, siano armonizzate riguardo
all’ uso durante la gravidanza.
A seguito di una revisione della sicurezza di
questi medicinali durante la gravidanza, il
Comitato per i Medicinali per Uso Umano
(CHMP) dell’EMEA, durante il meeting di
Aprile 2008, ha raccomandato di riportare
negli stampati che l’uso degli Antagonisti Recettoriali dell’Angiotensina II nei primi tre
mesi di gravidanza deve essere evitato.
Inoltre il CHMP ha confermato che gli Antagonisti Recettoriali dell’Angiotensina II non
devono essere usati durante il secondo e terzo
trimestre di gravidanza e che la controindicazione già presente deve perciò essere mantenuta. Gli Antagonisti Recettoriali dell’Angiotensina II sono usati nel trattamento dei pazienti con ipertensione arteriosa essenziale
(pressione arteriosa elevata ad eziologia non
definita). Le conclusioni del CHMP derivano da una revisione della sicurezza condotta
dal Pharmacovigilance Working Party
dell’EMEA. Questa revisione ha riguardato
anche un grande numero di medicinali autorizzati con procedura non centralizzata.
L’implementazione delle raccomandazioni per
i prodotti non centralizzati sarà condotta
attraverso le appropriate procedure nazionali.
Note:
1. Ulteriori informazioni sono disponibili nel
documento “domande e risposte”.
2. Attualmente sono tre gli Antagonisti Recettoriali dell’Angiotensina II disponibili
come medicinali autorizzati con procedura
centralizzata: irbesartan, telmisartan,e valsartan..
3. I medicinali autorizzati con procedura centralizzata contenenti irbesartan sono:
Aprovel, Karvea, Irbesartan BMS e Irbesartan Winthrop. Irbesartan è anche disponibile in associazione con idroclorotiazide
nei seguenti medicinali autorizzati con
procedura centralizzata: Coaprovel, Karvezide, Irbersartan Idrolclorotiazide BMS e
Irbesartan Idroclorotiazide Winthrop.
4. I medicinali autorizzati con procedura centralizzata contenenti telmisartan sono
Micardis, Pritor e Kinzalmono. Telmisartan è anche disponibile in associazione con
idroclorotiazide nei seguenti medicinali autorizzati con procedura centralizzata: MicardisPlus, PritorPlus e Kilzalkomb.
5. Valsartan è disponibile in associazione con
amlodipina nei seguenti medicinali autorizzati con procedura centralizzata: Exforge, Copalia, Dafiro e Imprida.
6. Questo comunicato stampa insieme ad altre informazioni sull’attività dell’EMEA si
può trovare sul sito Web dell’EMEA
www.emea.europa.eu
9
AIFA
EPARINE:
IL PUNTO DELLA SITUAZIONE IN ITALIA
La riscontrata presenza di un contaminante nei medicinali a base di eparina, sia non
frazionata che a basso peso molecolare, ha reso necessario il ritiro dal mercato di un
certo numero di lotti e specifici controlli in fase di produzione di tali farmaci. È quindi possibile che nel prossimo futuro si verifichino difficoltà di fornitura, soprattutto di
enoxaparina (Clexane).
Al fine di far fronte alla possibile situazione di carenza, l’AIFA raccomanda agli operatori sanitari:
• un uso prudente e mirato delle eparine, in particolare di quelle a basso peso molecolare, in conformità alle condizioni d’uso ed alla durata della terapia previste.
• di utilizzare la via endovenosa solo se indispensabile (per esempio in dialisi) e in
questo caso di ricorrere preferibilmente all’eparina sodica non frazionata
• in caso di pazienti già in trattamento con enoxaparina, nell’eventualità di carenza, si ricorda che sono presenti in commercio numerose alternative, che devono essere utilizzate secondo le linee guida per le indicazioni, gli schemi posologici e la
durata della terapia prevista per ogni specialità medicinale.
L’eparina è un principio attivo con attività
anticoagulante, indicata per la prevenzione
ed il trattamento della trombosi venosa
profonda e delle sue complicanze.
Negli Stati Uniti la Food and Drug Administration (FDA) ha segnalato nelle scorse
settimane numerosi casi di gravi reazioni
avverse di tipo anafilattico, con 62 casi di
decessi, correlati alla somministrazione endovenosa di eparina sodica. Le sospette reazioni avverse includevano reazioni di ipersensibilità come shock anafilattico o ipotensione.
Dalle informazioni pervenute dall’FDA si è
evidenziato che le reazioni avverse erano
verosimilmente associate alla presenza di
un contaminante (condroitinsolfato ipersolfatato), contenuto nell’eparina di provenienza cinese. Anche se il rapporto causaeffetto non è stato completamente chiarito, il fatto che dopo il ritiro dell’eparina
contaminata negli Stati Uniti non si siano
più verificate reazioni avverse gravi sembra
confermarne la responsabilità.
Per quanto riguarda l’Europa solo in Germania sono stati segnalati casi di sospette
reazioni avverse (di cui nessuno mortale)
associati all’uso di eparina con presenza del
contaminante, anche in questo caso di
provenienza cinese.
10
AIFA
A seguito di questi eventi, in alcuni paesi
europei, compresa l’Italia, sono stati ritirati
a scopo cautelativo dal commercio alcuni
lotti di medicinali a base di eparina sodica.
Anche alcune eparine a basso peso molecolare sono risultate contaminate: nelle settimane scorse è stato ritirato un lotto di
enoxaparina (Clexane), che conteneva il
condroitinsolfato ipersolfatato.
In Italia è stato accertato che alcuni produttori importano eparina in forma grezza dalla Cina. Per questo, alle Aziende
produttrici italiane sono state chieste verifiche al fine di controllare l’eventuale presenza del contaminante in tutti i lotti di
provenienza cinese, mediante l’utilizzo
delle metodiche analitiche messe a punto
dall’FDA.
È stato anche disposto il campionamento
di tutti i lotti di materia prima grezza
proveniente dalla Cina e delle materie
prime ottenute. I campioni prelevati dai
NAS sono attualmente oggetto di controlli analitici da parte dell’ Istituto Superiore di Sanità.
Va segnalato che in Italia, come d’altra
parte negli altri Paesi europei (tranne la
Germania), non si sono osservati incrementi del numero delle reazioni avverse
correlate all’impiego di eparina, sia non
frazionate che a basso peso molecolare, né
è stato segnalato nessun caso mortale.
I rappresentanti delle autorità nazionali
competenti in materia di sicurezza sanitaria di numerosi paesi (Stati Uniti, Europa
compresa l’Italia, Cina, Giappone, Australia) si sono riuniti nei giorni 17 e 18 aprile
a Washington presso l’Agenzia Statuniten-
se FDA. Questa riunione ha permesso di
condividere le informazioni e di effettuare
un’approfondita analisi della situazione. È
stato inoltre deciso di rafforzare i controlli
sulla purezza delle materie prime delle eparine nel rispetto delle regole stabilite dalle
farmacopee europea e americana.
Il rafforzamento dei controlli, sia sulle materie prime che sul prodotto finito, porterà
ad un transitorio rallentamento nella fornitura di eparina. Inoltre, essendo stata rilevata la presenza di basse concentrazioni
di contaminante in diversi lotti di enoxaparina (Clexane), tali lotti non sono stati
immessi in commercio, ed è possibile che
nelle prossime settimane si venga a determinare una carenza di tale medicinale.
In questa situazione di possibile difficoltà
per l’approvvigionamento di questi farma-
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11
AIFA
ci utilizzati in ambito ospedaliero e territoriale, l’AIFA raccomanda agli operatori sanitari un uso prudente e mirato delle eparine, in particolare di quelle a basso peso
molecolare, in conformità alle condizioni
d’uso ed alla durata della terapia previste.
Specificamente si raccomanda di utilizzare
la via endovenosa solo se indispensabile
(per esempio in dialisi) e in questo caso di
ricorrere preferibilmente all’eparina sodica
non frazionata.
In caso di pazienti già in trattamento con
enoxaparina, nell’eventualità di carenza, si
ricorda che sono presenti in commercio
numerose alternative, che devono essere
utilizzate secondo le linee guida per le indicazioni, gli schemi posologici e la durata
della terapia prevista per ogni specialità
medicinale.
L’AIFA, che ha operato d’intesa con l’Istituto Superiore di Sanità, in stretto
collegamento con il Ministero della Salute
e con l’Agenzia Europea dei Medicinali
(EMEA), è nella situazione attuale impegnata ad adottare tutte le misure atte ad
assicurare la disponibilità dei medicinali a
base di eparina e a garantire la assenza di
contaminante nei lotti disponibili sul
mercato. Si invitano i cittadini e gli operatori sanitari a comunicare all’AIFA tutte le
reazioni avverse che dovessero essere riscontrate a seguito dell’uso di eparina utilizzando la scheda unica di segnalazione.
Nel ricordare che l’eparina è un farmaco
salvavita, l’Aifa raccomanda infine ai pazienti trattati con eparina non frazionata
o eparina a basso peso molecolare di non
interrompere la terapia e di rivolgersi al
proprio medico per ogni ulteriore informazione.
(Aifa - 07/05/2008)
12
AIFA
RISPETTATO IL TETTO DELLA SPESA FARMACEUTICA
PER L’ANNO 2007
La spesa farmaceutica nell’anno 2007 si
mantenuta al di sotto del tetto di spesa del
16% (15.98%) con una differenza di -15
Milioni di Euro rispetto quello programmato. In questo modo l’AIFA rispetta il mandato e la missione del Parlamento e della Conferenza Stato Regioni di assicurare l’equilibrio economico della spesa farmaceutica.
In particolare nel 2007 la spesa farmaceutica
convenzionata netta risulta pari a 11.493 milioni di Euro, evidenziando una riduzione rispetto all’anno precedente pari a -6,8%.
Nello stesso periodo le ricette sono aumentate del +4,3 mentre la spesa lorda è diminuita del – 5,4%.
La spesa farmaceutica non convenzionata si
è attestata a 4.371 milioni di Euro, pari al
4,6% del Fondo Sanitario Nazionale, equivalente ad uno scostamento assoluto, rispetto al tetto di spesa programmato del
3%, pari a + 1.490 milioni di Euro.
Così, senza i disavanzi del passato, è possibile applicare da parte dell’AIFA il nuovo
sistema dei prezzi e di regolazione del mercato, che è stato approvato all’unanimità
dal Parlamento con la legge 222 del dicembre 2007.
Su tali basi verrà garantita la stabilità del
settore farmaceutico nel prossimo triennio
e la pianificazione industriale senza ulteriori tagli di prezzi; assicurato l’accesso ai farmaci innovativi attraverso il fondo per l’innovazione pari al 20% delle risorse incrementali previste per il 2008; promosso lo
sviluppo del mercato dei medicinali generi-
ci-equivalenti per garantire l’accesso ai farmaci innovativi e dare nuove opportunità
terapeutiche ai cittadini italiani; favorito lo
sviluppo di una politica farmaceutica che
sappia combinare allo stesso tempo la compatibilità economica e l’innovazione.
In tale contesto sarà anche possibile sviluppare un progetto nazionale sui farmaci orfani e le malattie rare per dare al mercato
farmaceutico un obiettivo etico-sociale, come parte integrante dello sviluppo del sistema.
11 aprile 2008
DR. MARCELLO SACCARDO
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13
AIFA
La vaccinazione per il papilloma virus umano (HPV)
nella prevenzione oncologica.
Aspetti informativi, educativi ed etici.
Gabrio Zacchè, Martino Maria Zacchè
Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia. Ospedale “Carlo Poma”, Mantova.
Gabrio Zacchè e-mail [email protected]
Il virus del papilloma umano (HPV) è la
più frequente malattia a trasmissione sessuale nella donna ed è causa del cervicocarcinoma, il quale rappresenta, nel mondo, il
secondo tumore femminile con 470.000
nuovi casi e 233.000 morti circa all’anno. Il
70% dei tumori squamosi cervicali è dovuto ad HPV 16 e 18. Almeno altri 13 tipi di
HPV possono indurre danni cellulari fino
alla trasformazione tumorale.
Oggi è sono disponibile due vaccini per
l’HPV. Il primo ad essere registrato è vaccino quadrivalente contro alcuni tipi di HPV
potenzialmente oncogeni, denominato
Gardasil, prodotto dalla ditta Merck e
commercializzato dalla Sanofi-Pasteur. Si
tratta di una miscela di particelle virus-like
derivate dalle proteine del capside L1 dei
tipi di HPV 6,11,16,18. Il ciclo vaccinale
consiste in tre iniezioni intramuscolo, di
cui la seconda verrà fatta dopo 2 mesi e la
terza dopo 6 mesi dalla prima. Per le conoscenze attuali, la protezione è di almeno 5
anni. Si valuterà in futuro circa l’opportunità di un richiamo.
Il vaccino è indicato per la prevenzione delle lesioni causate da HPV 6 e 11, responsabili del 90% circa dei conditomi genitali, e
dei tipi 16 e 18 oncogeni. Il vaccino non
ha alcun effetto terapeutico contro i virus e
le loro conseguenze una volta che essi siano
già presenti nell’organismo umano. Il vaccino può essere somministrato a tutte le
donne che presumibilmente non abbiano
avuto un contato con i 4 tipi di HPV contenuti nel vaccino.
Il secondo vaccino è bivalente ed è attivo
contro l’HPV 16 e 18. È denominato Cervarix ed è prodotto dalla ditta Glaxo
SmithKline. Anche per questo, il ciclo vaccinale prevede tre iniezioni: la seconda dopo un mese, la terza dopo sei mesi; la protezione è garantita per più di sei anni.
La somministrazione dei vaccini è preferibile in età adolescenziale, tra i 9 ed i 13 anni, quando c’è la migliore finestra vaccinale
con la migliore risposta anticorpale e comunque prima che inizi l’attività sessuale,
in modo da prevenire il contagio. In molte
nazioni si è ipotizzato di somministrarlo
all’età di 11-12 anni. La somministrazione
in età adulta e comunque dopo i 26 anni
non è raccomandabile. Tuttavia, se non ci
sono stati precedenti rapporti sessuali è
possibile somministrarlo; anche nel caso in
cui il contagio con uno o più dei quattro
sierotipi di virus non sia già avvenuto, la
vaccinazione può rappresentare un vantaggio, riducendo il rischio di manifestazioni
cliniche correlate.
14
AIFA
È utile sottolineare che:
• La somministrazione del vaccino potrebbe determinare pressione selettiva su
altri tipi di HPV;
• I tipi virali prevalenti potrebbero subire
mutazione nel tempo;
• La capacità infettante dei singoli tipi virali può mutare spontaneamente nel
tempo.
Il Ministro della Salute ha deciso che dal
gennaio 2008 venga offerta la vaccinazione
gratuita nelle strutture pubbliche italiane
alle 280 mila ragazze nate nel 1997.
La Basilicata, la prima regione ad iniziare
nel giugno 2007, ha allargato la somministrazione del vaccino a quattro fasce d’età:
12-15-18-25 anni. Poi è arrivata la Val
d’Aosta che ha ampliato a due fasce: 12-16
anni. Le altre regioni, in attesa di finanziamenti da parte del Ministero, si preparano
a farlo con piani vaccinali e gare per l’acquisto. Questa brillante possibilità, tuttavia, non è scevra da seri problemi relativi
all’informazione, all’educazione e all’etica.
L’HPV è una malattia acquisita principalmente tramite rapporti sessuali con una
persona infetta ed il rischio è fortemente
legato al comportamento sessuale. Il gruppo a maggior rischio è costituito da adolescenti e giovani donne per la più elevata
frequenza di rapporti sessuali, scarso uso
del profilattico e il numero di partners sessuali. Dati del 2002 indicano che il 5,7%
delle femmine e il 7,9% dei maschi riferiscono di aver iniziato ad avere rapporti sessuali all’età di 14 anni. In uno studio, il
39% delle studentesse di un college erano
infettate con l’HPV dopo 24 mesi dall’inizio dell’attività sessuale; dopo 48 mesi le
infette erano il 48%. Due altri studi hanno
riscontrato una incidenza di HPV del 4344% dopo 36 mesi in donne precedentemente HPV negative. Il maschio a rischio
è quello che ha avuto molte relazioni sessuali. La non conoscenza da parte della
donna della precedente vita sessuale del
partner è positivamente associata con l’incidenza dell’HPV femminile.
Benefici e rischi potenziali. I benefici della
vaccinazione sono strettamente associati alle scelte di vita della donna, pertanto risultano evidenti in chi vive un contesto sessuale promiscuo. Questi benefici consistono in una ridotta frequenza delle infezioni
da condilomi per il solo Gardasil e del cancro cervicale per entrambi.
I potenziali rischi sono rappresentati da
reazioni avverse, che a tutt’oggi si dimostra
essere rare e di lieve entità. Ma si aggiunge,
a causa della protezione percepita con la
vaccinazione, aumento dell’attività sessuale, aumento del numero dei partner, ridotto uso di contraccettivi di barriera, aumento delle gravidanze indesiderate con conseguente aumento delle IVG, aumento di al-
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15
AIFA
tre infezioni sessualmente trasmesse, aumento delle infezioni dovute ad altri tipi di
HPV non compresi nel vaccino, ridotto uso
dello screening citologico (Pap test) per il
cervicocarcinoma. Quindi è necessaria informazione ed educazione onde evitare malintesi e improprie generalizzazioni: la vaccinazione non protegge da altre infezioni sessualmente trasmesse, il Pap test resta fondamentale in quando i cervico-carcinomi sono ridotti del 70%, ma non annullati: alcuni tipi
oncogeni di HPV non sono inclusi nel vaccino. Il ruolo informativo verso genitori ed
adolescenti da parte di medici, pediatri e ginecologi, e di ostetriche territori è al riguardo
fondamentale perché il vaccino venga utilizzato senza i citati risvolti negativi circa i comportamenti sessuali e la prevenzione globale
del cervicocarcinoma.
Il vaccino, attualmente, non è generalmente
raccomandato per il maschio, eccetto in Austria, in quanto mancano studi conclusivi.
Ma una volta dimostrata l’efficacia anche nel
maschio, la vaccinazione maschile avrà una
grande importanza per la salute pubblica, in
quanto il maschio ha un ruolo determinante
nella trasmissione del virus.
Qual è l’opinione delle donne? Molte sono le
inchieste rivolte a donne, specie adolescenti.
I risultati sono strettamente legati ad età, cultura, livello sociale ecc. Complessivamente si
dimostra che il grado di conoscenza circa
l’infezione da HPV è limitato e che molte
donne non conoscono il legame tra cervicocarcinoma ed HPV. In due studi anglosassoni, solo il 30% delle donne partecipanti aveva sentito parlare di HPV(8) e, in uno studio
canadese solo il 13% delle adolescenti ne era
a conoscenza.
È dimostrato che solo l’esperienza di conseguenze negative dell’infezione da HPV, quali
una condilomatosi o un precedente Pap test
anomalo, porta la donna ad una maggior conoscenza dell’infezione. Molti sforzi devono
ancora essere fatti perché giovani donne e genitori di adolescenti possano ricevere informazione ed educazione adeguata. Da parte
di questi, tuttavia, vi è molto desiderio di
essere istruiti e la figura del medico è quella
più frequentemente richiesta rispetto ad altri sanitari o ad altre forme di informazione (depliant, internet ecc.). Molte ricerche
su donne informate hanno dimostrato tuttavia, alti livelli di interesse (dal 74
all’85%) nei riguardi del vaccino per
l’HPV e in particolare per un vaccino che
protegga anche dai condilomi. Fattori associati con l’adesione al vaccino sono:
1. Il costo, 180 Euro per ogni dose di Gardasil e 120 Euro per il Cervarix Allo scopo di favorire la vaccinazione volontaria
delle donne fuori target rispetto alla chiamata, l’AIFA (Agenzia Nazionale del Farmaco) ha stabilito un prezzo politico di
114.00 Euro a dose di Gardasil con distribuzione attraverso le strutture del
SSN deputate alla vaccinazione.
2. L’opinione personale e le paure circa le
vaccinazioni in generale.
3. L’approvazione dei coetanei, le raccomandazioni del medico curante.
4. La percezione circa la sicurezza, l’efficacia del vaccino1 e circa la gravità
dell’infezione da HPV.
5. L’opinione dei genitori, è un argomento
critico, in quanto l’opportunità di una
vaccinazione in età preadolescenziale o
nella prima adolescenza richiede, giusta16
AIFA
mente, il consenso informato di entrambi. La scelta dei genitori sarà influenzata
da molteplici fattori, tra questi: importanza di proteggere i propri figli, efficacia del
vaccino, paure, severità percepita dell’infezione da HPV, opinione sui vaccini,
precedenti esperienze di infezioni, percezione che i figli siano a basso rischio,
mancanza di conoscenze circa la malattia.
È necessaria, quindi, una corretta informativa ai genitori. Al riguardo uno studio
evidenzia l’importante ruolo del pediatra
nel raccomandare il vaccino; un articolo
pubblicato su Pediatrics sottolinea l’importanza di una discussione che rispetti le
opinioni dei genitori, anche quando sono
frutto di cattiva informazione e comprende ottime raccomandazioni su come rispondere a dubbi e perplessità. Due studi
eseguiti negli stati Uniti allo scopo di valutare la disponibilità dei genitori alla vaccinazione, hanno confermato una maggioranza di favorevoli. Non è il modo giusto di informare, quello di paragonare, ad
esempio, la vaccinazione HPV ad altre
come quella per il tetano o per l’epatite B,
senza far riferimento, nello specifico, ai
comportamenti sessuali. È difficile per un
genitore spiegare ad una preadolescente il
perché del vaccino senza far riferimento a
comportamenti sessuali promiscui e al
rapporto tra sessualità e malattia, temi delicati ed ansiogeni che mettono in gioco
profondi aspetti di sé. Molti ritengono
che il vaccino andrebbe proposto solamente ad adolescenti in grado di poter
condividere la decisione, ma gli studi epidemiologici citati concludono che a questa età, una volta iniziata un’attività ses-
suale promiscua, la vaccinazione può essere troppo tardiva, quindi meno efficace.
Alcuni genitori temono che la loro proposta di vaccinazione possa essere intesa
dalle adolescenti come una condivisione
della scelta di avere rapporti sessuali a rischio18. Anche la giovane donna che
chiede la vaccinazione può temere che tale richiesta venga percepita come l’ammissione di un comportamento sessuale a
rischio.
La vaccinazione HPV è stata analizzata secondo varie teorie etiche.
L’etica utilitaristica è favorevole alla vaccinazione di tutte le ragazze di 11-12 anni.
L’approccio utilitaristico, tuttavia, è limitato, in quanto guarda esclusivamente al rapporto rischi-benefici, costi-vantaggi. Al riguardo, in una logica di etica dell’allocazione delle risorse, sono molti gli studi pubblicati, i quali, confrontando i costi della
vaccinazioni associata a vari modelli di
screening citologico, ne dimostrano ampiamente l’utilità per la donna ed il significativo
risparmio finale per la spesa pubblica.
Alcuni eticisti giustificano la vaccinazione
dei minori in accordo con il principio del
“duplice effetto”. Questo principio è utilizzato per risolvere conflitti etici allorché
un’azione potrebbe produrre sia effetti positivi che negativi. I suoi criteri sono: 1. L’azione in sé deve essere moralmente indifferente
o positiva; 2. l’effetto negativo non deve essere lo scopo tramite il quale l’effetto positivo viene raggiunto; 3. il motivo dell’azione
deve essere esclusivamente il raggiungimento
dell’effetto positivo; 4. l’effetto positivo deve
essere almeno equivalente, come importanza, all’effetto negativo. La vaccinazione HPV,
17
AIFA
secondo Zimmerman, rispetta questi criteri,
quindi è una pratica positiva. Secondo il
metodo dei principi (principialismo) proposto da Beauchamp e Childress e che tanto
successo ha avuto negli anni settanta e ottanta, quattro sono i principi di riferimento del
giudizio etico: rispetto dell’autonomia, beneficenza, non maleficenza, giustizia. È un metodo oggi criticato in quanto la formulazioni
di principi senza un’antropologia e un’ontologia che li fondi e li giustifichi rende i principi stessi sterili e vaghi. Anche utilizzando
questo approccio metodologico, Zimmnerman18 ritiene che il vaccino debba essere
raccomandato, con la premessa di una corretta informativa a garanzia di una sessualità
responsabile, di una equa distribuzione a chi
ne ha bisogno, senza coercizioni, come l’obbligo della vaccinazione (peraltro inutile) per
entrare in scuole e collegi, e con il consenso
dei genitori per le minorenni.
Secondo un’etica fondata sul personalismo,
che considera, in particolare, il valore della
vita umana, la libertà personale intesa come
attuazione di un progetto di vita e il bene comune di tutti gli uomini, la valutazione morale fa riferimento a un soggetto inteso nella
sua globalità di esperienze e virtù. Le considerazioni specifiche, secondo quest’ottica
possono essere le seguenti.
La prevenzione delle infezioni da HPV e
delle relative conseguenze non è un problema esclusivamente medico, ma un problema di prevenzione dei comportamenti sessuali a rischio. Si tratta della stessa problematica presente nella prevenzione delle infezioni da HIV. L’approccio esclusivamente
medico si dimostra insufficiente. Si rende
necessario, pertanto, un intervento di carattere educativo che coinvolga la globalità
della persona umana nelle sue componenti
più intime quali l’esercizio di una sessualità
responsabile. Lo scopo è quello di costruire
e promuovere l’identità personale dell’adolescente, in una fase molto delicata della
propria esistenza. Questo, è un intervento
oggi mancante, e le istituzioni pubbliche
ne portano una grande responsabilità. Alcuni eticisti, poi, sono molto radicali, ritenendo che la proposta vaccinale, di fatto,
comprenda l’opzione per un sesso libero.
La realtà, tuttavia, è costituita da persone
spesso incapaci di comportamenti etici e
responsabili, nonostante abbiano ricevuto
un’adeguata formazione, o da persone incapaci di ri-orientare positivamente la loro
sessualità. Per questo possibile esito, certamente non auspicato da un genitore, la
proposta vaccinale, non disgiunta da un
progetto educativo, trova una sua giustificazione in base al principio del minor male, ovvero del miglior bene possibile nel
contesto di scelte di vita liberamente intraprese, anche se non condivisibili.
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l’Ordine dei Medici di Mantova.
18
SPAZIO LIBERO
ASSOCIAZIONE ITALIANA PAZIENTI
ANTICOAGULATI
AIPA (Associazione Italiana Pazienti Anticoagulati) nasce a Mantova nel giugno 2001
grazie all’iniziativa di Giuseppe Troiani, primo presidente dell’Associazione mantovana.
Scopi dell’Associazione sono aiutare i pazienti in trattamento con anticoagulanti
orali nell’affrontare la loro condizione a rischio con una adeguata e specifica assistenza
medica e psicologica; svolgere funzione educativa per consentire un miglioramento della qualità di vita; collaborare con i medici
nell’assistere i pazienti durante il loro iter
diagnostico terapeutico; portare a conoscenza della Autorità Amministrative e Sanitarie
le problematiche dei pazienti anticoagulati.
AIPA Mantova ha contribuito alla nascita
del Centro per la Sorveglianza della Terapia
Anticoagulante Orale (TAO), attivo dal
2001 preso il Servizio Immunotrasfusionale
del O.C. Carlo Poma di Mantova, Primario
Dr. Pasqualepaolo Pagliaro.
Il Centro per la sorveglianza TAO, la cui responsabilità è affidata al Dr. Carlo Bonfanti,
ha arruolato dal 2001 sino ad ora circa
1900 pazienti.
Oltre al monitoraggio della terapia anticoagulante orale svolge consulenza per tutte le
problematiche relative all’assunzione di farmaci anticoagulanti: complicanze trombotiche o emorragiche, sospensione temporanea
della TAO per interventi chirurgici, richiesta di indagini per trombofilia, interferenze
farmacologiche, consigli su abitudini di vita
di alimentazione etc.
I volontari AIPA sono presenti ogni giorno
nell’ambulatorio accogliendo i pazienti e
assistendoli dalla fase di accettazione, durante il prelievo e sino al colloquio finale
col medico. Svolgono funzioni di costante
collegamento fra medico e paziente. Distribuiscono materiale educazionale elaborato
da AIPA Mantova (vademecum per il paziente, interferenze farmacologiche, centri
TAO in Italia).
L’attuale Presidenza AIPA Mantova, interpretata in maniera entusiasta e dinamica
dalla Sig.ra Fiammetta Morselli, ha avuto il
compito e l’onore di organizzare a Mantova
la giornata nazionale del paziente anticoagulato per il 2007. L’importante convegno, tenutosi nella nostra città nell’ottobre 2007,
ha visto la partecipazione di pazienti, rappresentanti AIPA e illustri relatori scientifici
giunti da ogni parte d’Italia.
Dr. ENRICO
OVALEO-PANDOLFO
Specialista
ANGIOLOGIA
CHIRURGIA VASCOLARE
STUDIO “VALSECCHI”
Via Torelli, 16 - MANTOVA
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19
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AMMI
(ASSOCIAZIONE ITALIANA MOGLI MEDICI ITALIANI)
SEZIONE DI MANTOVA
ATTIVITÀ DELL'ANNO SOCIALE 2007/08
L'AMMI mantovano, la cui Presidente è la
dott.ssa Laura Talenti Laganà, ha aperto per
l'anno sociale 2007/08 le sue attività il 21 settembre 2007 presso il teatro Bibiena con un
convegno dedicato alla “Giornata Nazionale
di Bioetica perinatale e pediatrica”, per la cui
realizzazione l’associazione si è attivata collaborando con il responsabile scientifico, prof.
Giorgio Zamboni, direttore del reparto di Pediatria dell'ospedale “Carlo Poma”.
La data convenzionale e tradizionale d'inizio
dell'anno sociale dell'Ammi, il 18 ottobre,
giorno dedicato a San Luca, apostolo e medico, è stata, invece, celebrata con un’applauditissima conferenza tenuta dalla dott.ssa Flavia
Antonia Tasselli, specialista mantovana di
Chirurgia Plastica, sul tema “La bellezza, moderna schiavitù”. Nel corso della conversazione la dott.ssa Tasselli ha messo in risalto soprattutto il concetto di “schiavitù” dagli stereotipi estetici televisivi, che intrappolano
molte persone, in particolare giovani donne,
rendendole insicure e fragili, a volte con devastanti conseguenze psico-sociali, tanto da assumere la connotazione di una vera e propria
malattia. L'anno sociale è poi proseguito nei
primi giorni di dicembre con un allegro e caloroso incontro conviviale per lo scambio degli auguri natalizi e per la raccolta dei fondi
da devolvere in opere di beneficenza, grazie
ad una lotteria organizzata con l'aiuto di vari
esercenti cittadini. L'anno 2008 si è aperto
con una serata culturale in collaborazione con
altre associazioni mantovane, durante la quale
la scrittrice Paola Azzolini ha presentato il
suo ultimo libro “Storia Di Lucciola, Una Rivista Scritta A Mano”. Nel mese di aprile si è
riunita l’assemblea delle socie per dibattere alcuni aspetti della vita dell’associazione e per
gli auguri pasquali, mentre nei giorni 19-20
dello stesso mese socie e simpatizzanti hanno
partecipato ad un'interessante gita culturale a
Torino. Il 20 maggio è stata la volta della visita alla mostra “La forza del bello”, allestita
nelle Fruttiere di Palazzo Te. Per la chiusura
dell'anno sociale, nel mese di luglio, è prevista una serata presso l’antico teatro romano di
Verona. Per onorare l’obiettivo della solidarietà e dell'assistenza, obiettivo non secondo a
quello dell'informazione e delle relazioni sociali, l’AMMI mantovana nel 2007/08 ha seguito con occhio di riguardo alcuni progetti
umanitari, quali il progetto Gighessa per l'Eritrea, il progetto della Fondazione RAVA per
l'assistenza medica ai bambini di Haiti, il progetto della associazione Ostetrica Scalza che
assiste partorienti e neonati a Sumatra. Ha,
inoltre, sostenuto economicamente anche
l'associazione UILDM di Mantova ed una
studentessa in difficoltà economiche.
Si anticipa, infine, in questo luogo che, su richiesta della Presidente dell’AID (Associazione Italiana Dislessia), l’AMMI di Mantova si
è già impegnata ad organizzare per l'anno
prossimo un convegno su questo serio problema che tocca l'infanzia e molte famiglie mantovane. (b.p.)
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SPAZIO LIBERO
LETTERA DI RINGRAZIAMENTO ALL’AMMI
È difficile iniziare una lettera indirizzata a
persone che non si conoscono, che non si
sono mai viste, non credo però possa dispiacere a nessuno se ci prendiamo la libertà di
cominciare con:
tetto azzurro, gialle con il tetto rosso…
Tutt’intorno la natura la fa ancora da sovrana: verso Nord la giungla di palme e acquitrini coperti di fiori di loto e a Sud una
spiaggia vergine, mai calpestata da alcun turista e l’oceano, con la sua infinita potenza,
che la notte è possibile sentire anche dal
cortile della clinica.
Per arrivare a Meulaboh, la cittadina a cui
facciamo riferimento, si viaggia circa un’ora
su una strada che definire sconnessa risulta
un eufemismo. È un susseguirsi di buche e
ponti che miracolosamente hanno retto
all’onda o costruiti subito dopo con serie di
tronchi, e che il governo indonesiano non
ha ancora fissato definitivamente.
Vi lascio immaginare quanto sia piacevole
arrivare fino in città..
Ovviamente non c’è altra via anche in caso
si necessiti in urgenza dell’ospedale: per i casi più gravi per i quali il nostro equipaggiamento non sia sufficiente.
Qui lavoriamo 24 ore al giorno con indonesiani e non finiamo mai di ringraziare la nostra interprete che traduce per noi dall’inglese. Nel frattempo ci impegniamo al massimo
per imparare il più in fretta possibile l’indonesiano.. già si cominciano a vedere i primi
miglioramenti: siamo praticamente autonome nel comunicare con le nostre donne durante il travaglio e nel post-partum.
L’attività della clinica cerca di rispondere a
tutti i bisogni della comunità: lavorano al
nostro fianco anche due infermieri per le
urgenze generali e 3 volte alla settimana, nel
Cara “Associazione Mogli Medici Italiani”,
sicuramente vi siete meritati questo appellativo per la generosa risposta che ha ricevuto
il nostro appello.
Vi scriviamo in uno dei pochi momenti liberi che questi giorni ci concedono.
È sempre difficile riuscire a decidere quale
sia il momento giusto per abbandonare la
nostra clinica e arrivare in città dove dedicare un po’ di tempo alle proprie cose.
In accordo con i nostri programmi iniziali
infatti l’associazione ci ha inviate nella ragione di Atche, a Nord dell’isola di Sumatra: la regione più gravemente colpita dal
terribile Tsunami che si è abbattuto sul Sud
Est asiatico nel Dicembre 2004.
Qui siamo responsabili di tutta l’assistenza
pre e post natale dei numerosi piccoli villaggi rinati grazie ai pochi sopravvissuti.
La nostra clinica ha sede in uno di questi
piccoli centri: sostanzialmente gruppi di case costruite dalle diverse ONG che sono accorse in aiuto.
È divertente osservare queste casette tutte
esattamente uguali, che si differenziano le
une dalle altre solo per il colore esterno, segno identificativo di quale ONG le ha erette: marroni con il tetto nero, verdi con il
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SPAZIO LIBERO
pomeriggio, c’è la possibilità di consultare un
medico generico. Noi ci occupiamo di tutta
la popolazione femminile: gravide e non.
Abbiamo aperto uno spazio per la pianificazione sessuale/familiare e fanno riferimento
a noi ostetriche tutte le donne con qualsiasi
problema ginecologico.
Ovviamente il lavoro più importante lo
svolgiamo con le gravide.
Da quando siamo arrivate abbiamo cominciato a pianificare incontri settimanali per
tutte le donne in dolce attesa: momenti di
confronto che si dividono in una parte dedicata all’educazione e un’altra dedicata
all’esercizio corporeo.
Ogni settimana l’attenzione si concentra su
un argomento specifico e in questa occasione si cerca di capire cosa detti la tradizione
della regione a riguardo e cosa invece dica la
nostra scienza, cercando, per quanto possibile, di trovare un punto di incontro. Dopo
questi incontri controlliamo ad ogni donna
l’evoluzione della gravidanza. In questo modo ci prefiggiamo di instaurare un rapporto
di fiducia reciproca prima dell’inizio del travaglio e di prevenire alcune problematiche
che potrebbero svilupparsi successivamente.
Al momento attuale stiamo ottenendo degli
ottimi risultati: le gravide non mancano un
appuntamento e comincia a spargersi la voce anche nei villaggi vicini e nuove pazienti
accorrono.
Offriamo l’assistenza ostetrica 7 giorni alla
settimana e 24 ore al giorno, seguiamo travagli sia all’interno della clinica, sia a casa
delle donne, luogo ancora preferito per dare
alla luce il proprio bambino.
Il momento nascita assume un significato
tutto particolare qui, e viene vissuto in un
modo assolutamente unico.
La donna si circonda di tutte le persone più
care e chiede, giustamente, che tutto avvenga
nell’ambiente che ritiene più sicuro per sé e il
suo bambino.
Ne deriva che la maggior parte delle volte ci
troviamo ad assistere le nascite nelle diverse
case della zona circondate anche da 15 persone: oltre alla donna stessa e il marito, genitori, sorelle e vicine con figli annessi.. è
sempre un momento magico segnato da un
equilibrio molto particolare, per noi a volte
inspiegabile.
Alcune immagini, impossibili da descrivere,
rimarranno per sempre nelle nostre menti..
A fianco a noi molto spesso lavorano le
Ostetriche Tradizionali, figura importantissima per il villaggio.
Donne che hanno imparato la professione
dalle madri e/o dalle nonne, educate dalla
tradizione e dall’esperienza, che utilizzano i
rimedi che la natura concede loro.
Molte di loro, al momento attuale, consapevoli del loro limite di preparazione medica e
affascinate dal nostro modo di lavorare, ci
chiamano nel momento in cui una famiglia
le convoca per un parto.
Oltre quindi ad offrire loro una dimostrazione pratica, ogni due settimane, organizziamo
un meeting di educazione anche per loro.
La comunità locale infatti confida ancora
molto nel loro sapere e il primo modo per
prevenire molte problematiche è proprio
cercare di educare prima di tutto queste figure. Si parla della cura del cordone, della
necessità delle vaccinazioni, dell’importanza
dell’utilizzo dei guanti e del lavaggio delle
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SPAZIO LIBERO
mani, del ruolo fondamentale dell’allattamento al seno…
Non smettiamo di seguire le nostre mamme
anche dopo il parto ovviamente, momento
altrettanto delicato e importante. Per la prima settimana controlliamo quotidianamente bambino e mamma, assicurandoci che
l’allattamento al seno sia ben avviato e non
siano incorse problematiche per entrambi.
In seguito l’appuntamento viene fissato a
quindici giorni e a un mese dalla nascita,
sostanzialmente per valutare la crescita del
nuovo nato. Non smettiamo mai di confermare la nostra completa disponibilità nel
momento in cui si presentino dubbi o complicazioni di qualsiasi natura.
È da sottolineare, che a differenza della
realtà italiana, il tessuto sociale è molto attento alla puerpera e al nuovo nato. Tutte le
donne della famiglia e del vicinato non
mancano mai di attenzioni nei loro confronti preparando il pasto per la mamma e
il resto della famiglia, occupandosi della cura della casa e del bucato.
Una volta partorito, secondo la tradizione
della zona, la mamma e il bambino non
possono uscire dalla casa per 40 giorni, più
o meno, momento in cui viene organizzata
una grande festa per il nuovo nato e viene a
lui assegnato un nome. Spesso fino allo scadere di quella data la famiglia non ha ancora
scelto il nome. Motivo di grande orgoglio,
per noi che assistiamo alla nascita, è essere
invitate in queste occasioni e soprattutto
scegliere il nome...
Dopo oramai due mesi di permanenza siamo conosciute in tutta la zona e abbiamo
acquistato molta fiducia. È sempre diverten-
te essere chiamate e salutate lungo la strada
mentre con il nostro motorino ci spostiamo
da una casa all’altra per i nostri check-up.
L’obiettivo fondamentale che ci prefiggiamo
è assicurare a tutte le nostre donne la migliore assistenza per una nascita gentile del
loro bambino. Ciò implica un’assistenza
completamente gratuita, assoluta, olistica,
fisica e psicologica.
• Offriamo la possibilità del parto in acqua: abbiamo assistito il primo parto in
acqua in tutta l’isola di Sumatra.
• Aspettiamo almeno 3 ore dopo la nascita
del bambino per tagliare il cordone, evitando così numerose infezioni e assicurando al neonato la possibilità di attingere dalla placenta tutte le sostanze di cui
necessita.
• Non separiamo mai la madre dal bambino e incoraggiamo un attaccamento immediato al seno. In questo modo cerchiamo che il suo arrivo nel mondo non sia
traumatico, ma il più dolce possibile.
Dr. LUCIANO NEGRISOLI
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta
STUDIO
Via Cocastelli 10 - 46100 Mantova
Tel. 0376 362764
Riceve su appuntamento
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SPAZIO LIBERO
Vediamo quotidianamente i risultati del nostro operato: i nostri bimbi sono forti e in
salute, crescono almeno un chilo nella prima settimana di vita, hanno un legame unico con la madre e sono caratterizzati da una
sorprendente calma e tranquillità.
Avremmo ancora tante cose da raccontare
per darvi solo un’idea del trascorrere dei
giorni qui: tanti aneddoti, tante descrizio-
ni... ma non vorremmo approfittare oltre
della vostra attenzione. Speriamo ci sarà
modo di incontrarci al nostro rientro in Italia, dando anche la possibilità a chi vorrà di
soddisfare la propria curiosità.
Nel frattempo Vi ringraziamo nuovamente,
e Vi inviamo un caloroso abbraccio
Lisa & Maria
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SPAZIO LIBERO
Associazione Interregionale Nord-Est
per l’Osteoporosi (aNEop)
Da pochi mesi è nata l’Associazione Interregionale Nord-Est per l’Osteoporosi (aNEop)
che raggruppa i centri operativi nell'ambito
della diagnostica e della terapia delle malattie
metaboliche dello scheletro nel Triveneto,
Lombardia, Emilia-Romagna.
L’Associazione è nata dalla constatazione che
una patologia di crescente importanza clinica
e sociale come l'osteoporosi non è trattata in
maniera uniforme ed appropriata.
Riteniamo che questo atteggiamento sia essenzialmente dovuto ad una sostanziale mancanza di dialogo fra le componenti interessate, con ripercussioni negative sulla salute dei
pazienti e con non trascurabili riflessi anche
dal punto di vista economico.
Lo scopo della Associazione è quello di estendere informazioni corrette e condivise al maggior numero di medici che, anche in margine
alla loro attività professionale quotidiana, si
occupano di osteoporosi.
È previsto che la condivisione e la risoluzione
di tali criticità avvengano attraverso due modalità:
1) congressi plenari periodici nei quali verranno discussi temi di carattere pratico e
di interesse generale
2) meeting locali con la partecipazione dei
referenti locali dell'aNEop rivolti ai Medici di Medicina Generale.
Un primo Congresso è gia stato effettuato l'8
Marzo U.S. a Verona, con la partecipazione
di esperti del settore e di oltre 200 associati.
In tale sede sono stati affrontati aspetti clinici
e legislativi correlati all’osteoporosi, con la
partecipazione attiva della Dott.ssa Francesca
Martini, Assessore della Sanità della Regione
Veneto.
Constatata la fattiva partecipazione dei colleghi e l'interesse suscitato, è stato programmato un secondo congresso plenario per la fine
di Ottobre, a Padova, in collaborazione con la
SIE (Società Nazionale Endocrinologia), Sezione Triveneto.
I meeting locali, accreditati ECM, prevedono
il coinvolgimento delle Associazioni dei Medici di Medicina Generale e tratteranno argomenti più specifici ed indirizzati alle problematiche clinche e che possono emergere dalla
pratica clinica quotidiana. La didattica sarà
uniforme in tutte le Provincie in cui questi incontri verranno programmati (stessi temi trattati, stessa modalità di esposizione) in ottemperanza alle linee guida suggerite dalla
SIOMMMS (Societa Italiana del Metabolismo Minerale, della Osteoporosi e delle Mallattie Metaboliche dello Scheletro).
il Presidente Aneop
Prof. Giovanni Luisetto
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SPAZIO LIBERO
BAMBINI E PSICOFARMACI,
LEGGE RESTRITTIVA APPROVATA ANCHE IN TRENTINO:
STOP AI TEST PSICHIATRICI NELLE SCUOLE
Dopo l’approvazione in Piemonte, è legge
anche in Trentino il divieto di effettuare
test e screening psicologici nelle scuole a
bambini ed adolescenti: stop anche alla
somministrazione di psicofarmaci senza
consenso informato e consapevole dei genitori, ed impegno a favorire l’accesso alle
terapie non farmacologiche. “Prosegue
l’attività di contrasto all’uso indiscriminato di psicofarmaci – ha commentato
Luca Poma, portavoce nazionale di ‘Giù
le Mani dai Bambini®’ – con questa seconda legge restrittiva: è ora che altri Enti
Locali seguano l’esempio, prima tra tutte
la Regione Puglia, che ha mostrato in
questi giorni una particolare sensibilità
sul tema”
fermi estremamente chiari: l’obbligo, in
caso di somministrazione di psicofarmaci ai bambini, di raccolta - a cura del
medico - di un consenso informato veramente consapevole da parte dei genitori, che dovranno essere informati su
ogni tipo di rischio afferente la terapia
farmacologia proposta, con particolare
riguardo alla possibilità di accedere a terapie alternative non a base di psicofarmaci; in secondo luogo, il riconoscimento della libertà di coscienza del medico che decide di non prescrivere psicofarmaci al minore, medico che non
potrà quindi venir sottoposto a censura
professionale di alcun tipo; importante
anche il divieto di somministrare nelle
scuole ‘test psichiatrici’, dal momento
che l’istituzione del nord-est ha individuato negli screening ad ampio raggio
della popolazione scolastica un rischio
di sollecitazione indiretta al consumo di
queste molecole psicoattive, in quanto
in tutti i paesi dove tali screening sono
stati effettuati si è poi assistito ad un
aumento delle vendite di psicofarmaci
per l’età pediatrica, senza trovare una
reale corrispondenza nel numero di
bambini davvero malati; infine, l’obbligo per l’Assessorato alla Sanità di monitorare rigidamente le terapie sui minori
a base di psicofarmaci, anche mediante
una Commissione che includerà asso-
È giunta al capolinea la seconda legge
regionale che pone sotto stretto controllo sul territorio il fenomeno
dell’ADHD, la sindrome dei bambini
troppo distratti ed irrequieti: è stata approvata ieri a larga maggioranza in
Trentino (Provincia Autonoma di Trento) su proposta del Consigliere Cristiano De Eccher, la legge n° 259, che colma a livello locale un vuoto normativo
sul quale era stato inutilmente chiamato a pronunciarsi mediante una circolare nazionale il Ministero della Pubblica
Istruzione.
La nuova legge si basa su alcuni punti
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SPAZIO LIBERO
ciazioni di settore qualificate ad esprimere pareri su queste tematiche.
“Una legge innovativa, che prende spunto da quella approvata pochi mesi fa in
Piemonte – ha commentato Luca Poma,
portavoce nazionale di ‘Giù le Mani dai
Bambini®’, la più visibile campagna italiana per la farmacovigilanza in età pediatrica (www.giulemanidaibambini.org)
– perché pur non ‘mettendo il bavaglio
al medico’ istituisce dei principi rigidi di
controllo a favore dei cittadini e dei piccoli pazienti: i testi psichiatrici potranno
essere somministrati solo nelle strutture
sanitarie pubbliche, com’è giusto per evitare l’impropria trasformazione della
scuola in anticamera dell’ASL, fenomeno al quale assistiamo con sempre maggior frequenza in tutta Italia”. Soddisfazione è stata espressa dal primo firmatario della legge, il Consigliere De Eccher,
che ha dichiarato: “sono straordinariamente soddisfatto per l'approvazione
della legge, anche perché è avvenuta nella mia ultima seduta come Consigliere
Provinciale, prima di assumere l'incarico
di Senatore a Roma, ed ha coronato il
lungo lavoro svolto per tutelare i minori
dagli abusi di psicofarmaci”.
Per media relations: 337/415305 –
[email protected]
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SPAZIO LIBERO
RIFLESSIONI SUL LIBRO
“PENSIERI DAL CUOIO CAPELLUTO”
di Mario Benatti
“Il tempo è di chi lo conta e di chi lo giudica. Fuori conteggio e fuori giudizio non
esiste alcun tempo.”
Egli ricorre a J. Lacan, io ribatto con G.
Locke. La risposta è univoca: prima la
parola. Ma uno può parlare, parlare a
lungo, parlare senza fine e tutto quel
parlare, afferma Heidegger, non dice
nulla. Con il suo brevissimo parlare,
con il suo aforisma, Mario dice tutto.
Ma cos’è un aforisma? Un pensiero, un
colpo di genio, un fulmine, un diktat
che non ammette compromessi. È un
asserto già dimostrato, è un assioma.
Nell’aforisma pensieri e parole viaggiano solidali e di corsa.
A volte l’aforisma diventa fattore di seduzione. Bacone espresse sotto forma di
aforismi le sue osservazioni sull’intelligenza che il cervello sprigiona.
Il “Dizionario Filosofico” di Voltaire è
ricco di aneddoti storici, filosofici, di
fantasie satiriche, di appunti e di polemiche scritti con stile caustico. “Ci sono guerci, strabici, loschi, presbiti, uomini dalla vita confusa, debole e instabile. Tali incapacità sensitive, sensoriali
e fisiche sembrano il prodotto di un
sussidiario cervello extracranico”. Situato, a conforto di Mario, nel cuoio capelluto?
Un cervello che non prende però solo
abbagli ma che sa fare anch’esso aforismi. Un cervello – due padrone di un
certo numero di neuroni sfuggiti durante la filogenesi.
L’Autore
M. BENATTI
Il tempo non esiste; il tempo siamo noi.
I. KANT
Confortato da un’amicizia di vecchia
data, dalla stima reciproca e dalla collegialità medica, l’invito a recensire il libro del dr Mario Benatti, uomo di lettere e poeta (Pensieri dal cuoio capelluto,
PubliPaoli, Marzo 2008), l’ho ritenuto
una dimostrazione di fiducia e un onore per me. Mal mene incolse! Mi sono
imbattuto in un complesso componimento filosofico, antropologico e sociologico con gran parte dei problemi della vita incorporati. Esposti sì in forma
succinta mediante pensieri e aforismi
soft, ma non troppo, spesso ironici ma,
tuttavia, tali da provocare in me un certo panico visto il compito che mi attendeva. L’impatto è subitaneo e arduo.
L’A. mi offre brutalmente un primo
fondamentale dilemma: nasce prima la
parola o il pensiero?
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SPAZIO LIBERO
Ma se il pensiero va dal cuoio capelluto
al cervello - uno probabilmente noi vediamo il mondo alla rovescia.
“Il cervello misterioso così fragile muore con un niente, a volte con un soffio
di aria in meno”.
Il cervello è il nostro organo leader, dà
l’input a ogni altro organo, ma è il primo a soffrire e a morire. Tutti gli organi
amano il cervello e sono in ansia per la
sua salute alla quale la loro è aggrappata. Speriamo che il cuoio capelluto gli
dia una mano.
“La vita è uno scatolone, pieno di dadi,
dal quale ogni giorno ne viene tolto
uno diverso. Quei dadi sono i nostri
giorni, quelli assegnatici. Alla fine resta
lo scatolone”.
Questa verità mi fa tremare i polsi per
via dei pochi dadi che oggi ho.
Mario non ha scritto aforismi francamente scientifici e ha fatto bene. Di
DNA e di RNA ne abbiamo piene le
tasche. Una pausa per qualche tempo,
grazie!
I pensieri del dr Benatti si fondano invece sulle sue convinzioni umanistiche,
filosofiche e teologiche. Hanno un
grande potere di attrazione.
Ci invitano a contemplare noi stessi.
Egli esprime l’“esprit de finesse”, non la
ragione illuministico-relativistica.
Dunque non ci porta a Voltaire ma a
Blaise Pascal; Mario è il nostro Pascal.
dr. Zeno Negrelli
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SPAZIO LIBERO
Quando, molti anni or sono presentai al mio Club come nuovo socio Lyons, l’amico Bruno,
non avrei mai immaginato che un giorno quasi presagendo l’imminente fine avrebbe affidato
alla rivista dei Lyons il proprio testamento spirituale (che qui riproponiamo).
Le riflessioni di Bruno rappresentano una lezione magistrale di bioetica, espressione di valori
sentiti e praticati.
Abbiamo perso un Amico ed un Collega esemplare, che sempre, ha saputo coniugare la virtù al
saper essere ed al saper fare. Ci uniamo alla Famiglia nel ricordo e nel rimpianto.
L.M.
TESTAMENTO BIOLOGICO
Due sono stati finora i motivi che mi hanno reso contrario al cosiddetto testamento
biologico. Il primo è la convinzione che
nessuno ha la piena disponibilità della propria vita nel senso, in questo caso, di poterla rifiutare quando abbia a diventare pesante o apparentemente inutile. Il secondo scaturisce dalla difficoltà di dettare in anticipo
disposizioni su una serie di ipotetici avvenimenti e condizioni che si possono presentare con infinite variabili ed incognite. La
mentalità corrente è invece sempre più incline ad abbreviare i momenti finali della
vita e ad affrettare la morte, soprattutto con
la “nobile” motivazione di evitare inutili
sofferenze. Sofferenze del malato, così parrebbe, ma anche soprattutto del parente.
Questo modo di vedere le cose mi rendono
sospettoso e m’induce, complice anche il
diminuire della personale aspettativa di vita, a rivedere la mia posizione sul testamento biologico ed a manifestare alcune precauzionali volontà. Quando si avvicinerà il
momento della morte, se, come dice il poeta, essa non mi “ghermirà ma di lontano si
annuncerà e da amica mi prenderà come
l’estrema delle mie abitudini”, vorrei avere
attorno mia moglie ed i miei figli, almeno
questa mi pare la precedenza più logica, e
vorrei contare sul loro affetto, sicuro che, se
a muoverli sarà l’amore, si prenderanno cura di me nel migliore dei modi e, quando
non potessi esprimermi, sapranno assumere
per me le decisioni giuste. Sono contrario
all’accanimento terapeutico, ma visto l’andazzo e poiché diffido della libertà di coscienza di molti sedicenti cattolici, se proprio si ponesse il problema preferirei un
briciolo di accanimento, non più di un briciolo, cioè quel tantoche serve a scongiurare un’eccessiva arrendevolezza. Vorrei avere
vicino un medico amico che m’accompagnasse e che si prendesse cura di me più
che della mia malattia.
Quante volte l’attenzione del medico si rivolgono alla malattia e trascurano la persona. La malattia fa il suo corso, ma è la persona che soffre ed il compito del medico è
curare la persone e lenire la sua sofferenza.
Un medico amico quindi, ma vorrei anche
un “prete amico”, molto evangelico e poco
imprenditore, non frettoloso, che mi venga
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SPAZIO LIBERO
a trovare, mi parli e rinfranchi la mia speranza. La morte mi fa paura e se proprio
devo affrontare questo passaggio con l’eleganza che dice il Card. Martini, credo che
l’aiuto di un amico esperto mi farebbe apparire meno goffo.
Devo infine mettere in conto che la morte
non mi prenda da amica, ma indugi con
una certa crudeltà in lunghi preliminari nel
corpo e nella mente tali da rendere necessario il ricovero in un ambiente adeguato.
In questo caso vorrei che mi si trattasse con
rispetto nella stessa forma con la quale l’ho
meritato per tutta la vita.
Esprimere questo desiderio mi riesce imbarazzante e lo eviterei se non avessi visto
molte volte come sia difficile portare rispetto alle persone che non sono più in grado
di pretenderlo. Innanzitutto vorrei essere
trattato normalmente, senza eccessiva familiarità da parte di chi fino ad un minuto
prima non mi era familiare. Niente smancerie, niente nonno ecc... cose encomiabili
nell’intenzione di chi le elargisce, ma non
sempre ben accette da chi le riceve.
Il rispetto è un atteggiamento dell’animo,
che viene percepito... apelleanche senza
l’eccesso dei gesti esteriori o delle parole.
Vorrei essere aiutato invece a conservare la
mia identità personale non solo per quel
che sarò in quel momnto, ma anche per
quel che sarò stato.
Si, perché ciascuno di noi in qualsiasi momento della sua vita ed a amaggioreragione
al termine di essa, non è solo quel che è,
ma quel che è stato!
Quante persone si sono sentite chiamare
per una vita dottore, ingegnere, avvocato,
geometra ecc. o semplicemente signore e
poi improvvisamente il tu ed il nome di
battesimo, quando non semplicemente il
cognome. È una spersonalizzazione! Bene
se dovrò essere livellato lasciamo che sia “a’
livella” a farlo se poi il disfacimento finale
mi dovesse rendere inguardabile chiedo, a
benefcio della mia dignità, di non essere
esposto, ma un po’ defilato, perché gli
sguardi della genete in questi casi sono più
curiosi che pietosi!
Visto che ci sono vorrei dire qualcosa anche
sull’immediato post funerali religiosi, ma
nella sobrietà e senza inquinamenti della liturgia con poesie o letterine di nipoti, cose
che fanno tanto teatro e niente più.
Preferirei invece che in loro venisse coltivato un ricordo duraturo, così come mi piace
pensare di potermi io stesso ricordarm di
loro nell’aldilà. È perché spero in questa comunione che l’idea della morte mi riesce
più tollerabile. Infine una tumulazione tradizionale.
Ho infatti un’avversione istintiva per la cremazione.
Ho sempre sofferto il caldo. La cremazione
m sembra un passaggio troppo brusco tra
la vita e le cenerie, un calcio al corpo cui si
erano riservate tante cure, quasi a voler rimarcare che con la morte è finito proprio
tutto, anche il fastidio della tomba. È un
calcio anche ad unaa millenaria cultura che
ha ispirato capolavori immortali di arte ed
ha conservato e trasmesso la civiltà e la memoria degli avi nei millenni.
Cerchiamo di non essere moderni a tutti i
costi! E con questo mi sembra di avere detto, se non tutto, almeno l’essenziale.
BRUNO BNÀ
Cerese, 26 settembre 2007
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SPAZIO LIBERO
IN MEMORIA
DEL DR. ALBERTO HANNÜSS
Il 29 Maggio scorso, a 55 anni d’età, si
è conclusa la vita terrena del nostro collega Alberto Hannüss. Un finale in
punta di piedi, in linea con la riservatezza che aveva contraddistinto tutta la
sua esistenza e che era diventata assoluta negli ultimi 15 anni, quelli che Alberto ha trascorso con una compagna
crudele e assassina: la sclerosi laterale
amiotrofica. Una malattia che gli ha
progressivamente tolto il respiro della
vita ma che non è riuscita a sottrargli
mai, neppure alla fine, il coraggio e la
fierezza di lottare con lei ad armi pari, a
mani nude, senza il sostegno degli strumenti più moderni della medicina.
sto, come lui stesso mi ha scritto un anno fa, ha chiuso senza rimpianti e nella
convinzione di aver trascorso una vita
meravigliosa e piena. Per questo, al suo
biglietto, essenziale perché la malattia
gli impediva di esprimere senza una fatica intollerabile gli infiniti pensieri che
avrebbe voluto trasmettere, ha allegato
una riproduzione fotografica di una statua di Amore e Psiche del Canova. Per
testimoniare l’immensa voglia di vita
che ancora aveva dentro e la gioia che
provava nel rievocare quanto aveva fatto e visto negli anni in cui era l’Alberto
che avevamo conosciuto: pieno di vivacità intellettuale e sempre alla ricerca di
qualcosa di bello.
E la cosa più bella che ha trovato è stata
Laura, che ha condiviso con lui la bellezza della vita e la cattiveria della malattia che glielo ha portato via. Laura
che fino al momento estremo gli ha donato tutta sé stessa.
Alberto ha sempre vissuto con l’inquietudine di chi vuole vivere compiutamente, cercando ogni tipo di sensazione ed esperienza. Ha studiato e praticato la medicina senza sacrificare ad essa
la ricerca per la conoscenza di tutto il
resto: la letteratura, le arti figurative, il
teatro, il cinema, la musica, le persone,
il mondo. Per questo ha svolto per lunghi anni la sua attività di medico sulle
navi, affascinato dallo spostarsi da un
posto all’altro, dal vedere luoghi e persone sempre diversi.
Alberto non è mai stato sazio di quello
che aveva fatto e visto, voleva sempre
qualcosa di nuovo e voleva averne
un’esperienza diretta, appagante e che
generasse in lui una moltitudine di ricordi di cui godere in seguito. Per que-
Ciao Alberto, da moltissimi anni non ti
incontravamo perché non volevamo
violare la tua riservatezza e il tuo orgoglio nell’affrontare il male senza alcun
aiuto da parte nostra, ma abbiamo sempre pensato a te e pregato per te. Ora
sei in giro senza più alcun impedimento fisico.
Ora sei libero di andare dove vuoi. Da
qualche parte ci incontreremo.
Enzo Bonora
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