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PDF - Luisa Ghianda
Rivista Italiana di Igiene Dentale, Mag-Ago 2012; 8(2), pagg.73-77
Autori: L.Ghianda,M.Gangale*,L.Levrini*
*Università degli Studi dell’Insubria, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Corso di
Laurea in Igiene Dentale
RICERCA SPERIMENTALE PREMIATA CON IL COLGATE AWARD
PER LA “RICERCA INNOVATIVA” 2006
“Educazione al dialogo nella professione dell’Igienista Dentale:
utilizzo del role playing quale metodo di apprendimento”1
Dialogue education in the practice of Dental Hygienist profession: role playing as a
learning method
RIASSUNTO
SCOPO DEL LAVORO. Scopo del lavoro è dimostrare l’efficacia e la pertinenza di
concetti e tecniche di Analisi Transazionale nella gestione della comunicazione e
relazione tra Igienista Dentale e paziente, nonché sottolineare l’utilità del role-playing
quale metodo di apprendimento.
MATERIALI E METODI. Lo studio si compone di 3 fasi:
- Riunione del Gruppo di Lavoro per la definizione degli obiettivi di lavoro e per la
presa in esame di nozioni di Analisi Transazionale
- Esecuzione e video ripresa di quattro role playing Igienista Dentale-Paziente, con
quattro differenti tipologie (disinteressato, normativo, odontofobico, interessato)
- Analisi delle video riprese secondo la teoria dell’Analisi Transazionale
RISULTATI E CONCLUSIONI. L’Analisi Transazionale risulta un valido strumento di
analisi intrapsichica e interpersonale, ricerca tra il “dentro ed il fuori” degli individui
che comunicano. La lettura fenomenica analitico-transazionale rende possibile
ipotizzare il dialogo interno di un individuo tramite l'esame del dialogo esterno
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La versione finale del testo è stata pubblicata in Rivista Italiana di Igiene Dentale, MagAgo 2012; 8(2), pagg.73-77.
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transazionale. Analizzando gli Stati dell'Io attivi dei due soggetti che comunicano è,
infatti, possibile evidenziare il comportamento e le emozioni correlate agli eventistimolo. La comunicazione verbale ed extra-verbale altro non è se non l’esternazione
del vissuto emotivo interno. Conoscere il proprio modo di comunicare e,
conseguentemente, l’effetto che provoca nell’interlocutore, offre un importante
strumento per gestire al meglio le relazioni interpersonali.
Il role-playing, specchio dell'evento reale, si è dimostrato utile metodo di studio che,
sebbene pura simulazione, si convalida quale happening ed esperienza reale
emotivamente coinvolgente, capace di enfatizzare ed ampliare l’apprendimento
offerto dalla sola lettura dei libri di testo.
PAROLE CHIAVE: Analisi Transazionale, role-playing, igiene dentale
ABSTRACT
AIM OF THE WORK. The aim of this work is both to demonstrate the effectiveness
and the relevance of some Transactional Analysis notions and techniques related to
dialogue and relationship between an ID and a patient, plus underlining the
convenience of the role play as a good learning method.
MATERIALS AND METHODS. This research consists of tree steps:
- group briefing to define the purposes of the work and to study some TA notions
- video recording of four role play scenes showing four ID interacting with four
different patients (uninterested, critical attitude, odontophobia, interested and
comprehensive)
- TA analysis of the video recordings.
RESULTS AND CONCLUSION. TA is a valid mean for intra psychic and
interpersonal analysis, a research between the “inside and outside” of communicating
people. The TA phenomenal reading offers the possibility to figure out someone’s
internal dialogue through the analysis of his/her external transactional dialogue.
Through the analysis of the Ego States of two individuals who communicate, it’s
possible to highlight both their behaviours and feelings related to the stimulus-events.
The verbal and non-verbal communication comes to be the expression of the internal
emotive world. Knowing our own way of communicating and, therefore, its effect on
people, is an important instrument to manage our interpersonal relationships in the
best possible way.
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The role play, simulation of a real event, is a valid learning method, even if it only
reproduces a real setting. It is a sort of authentic, deep, emotional experience able to
emphasise and to broaden book learning.
KEY WORDS: Transactional Analysis, role playing, dental hygiene
INTRODUZIONE
Il successo di un intervento terapeutico non si misura solo in base alle competenze
tecniche del professionista, ma anche, e forse soprattutto, in base alle sue
competenze relazionali, poiché i pazienti necessitano di uno scambio profondo e
personale, desiderando essere "presi in cura" nella loro interezza, e non
semplicemente curati.
Il principio dell’umanizzazione dell’intervento sanitario pone in primo piano la natura
etica dello scambio medico-paziente, il sentimento del rispetto reciproco, il concetto
di relazione paritaria, la compassione della sofferenza. Lo stato di benessere è,
infatti, determinato da un articolato intreccio di fattori che richiedono una presa in
carico olistica del paziente, poiché la salute è frutto dell’equilibrio tra la dimensione
soggettiva, organica, psicologica, ecologica dell'individuo.
Una buona preparazione scientifica è fondamentale naturalmente, ma il successo
terapeutico è dovuto alla capacità di instaurare una relazione umana accogliente e
protettiva. La capacità di un medico di cogliere e legittimare le emozioni dei propri
pazienti, sostenendoli nella conoscenza e gestione della malattia o della terapia
prescritta, ha effetti positivi sulla prognosi. L’ascolto empatico può davvero
amplificare i benefici della cura, in quanto comporta la comprensione del paziente e
delle sue vulnerabilità: un ascolto attento è terapeutico di per sé.
Porre l’accento sulla comunicazione dell’igienista dentale rispetto al paziente
significa implicitamente sottolineare che il successo di un intervento odontoiatrico è
legato non solo alle specifiche competenze tecniche del professionista ma anche alle
sue competenze relazionali. Qualità intuitive ed empatiche, tecniche conversazionali,
capacità di autocontrollo e gestione delle proprie ed altrui emozioni, consapevolezza
circa le proprie modalità comunicative, disponibilità all’ascolto e all’accettazione della
realtà soggettiva del paziente, abilità nella lettura del linguaggio digitale ed analogico
(verbale ed extra-verbale) sono alcune delle caratteristiche atte a rendere la
comunicazione efficace e la relazione vincente in termini di soddisfazione del
paziente, di cui è importante capire e accogliere il vissuto emotivo per poter orientare
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le proprie interazioni verbali. La responsabilità personale alla quale si vuole invitare,
consiste nella capacità di percepire e riconoscere gli atti e i comportamenti come
propri e di distinguerne le cause e le occasioni, così come le loro conseguenze e i
loro effetti. Quanto più si è consapevoli delle proprie capacità e potenzialità, dei
propri e altrui bisogni, dei propri confini nella espressione del ruolo, tanto più si
dispone di maggiore energia per l'espletamento dei compiti. Approfondire la
componente umanistica del proprio sapere può aiutare l'operatore sanitario a
circoscrivere la sofferenza del paziente, supportandolo nell'avvicinare e gestire la
propria malattia. Ciò significa passare da un approccio paternalistico del tipo "Io,
medico, ti curo - Io, paziente, sono nelle tue mani" ad un intervento basato sulla
reciprocità, dove i soggetti coinvolti sono "partner nella relazione di cura".
MATERIALI E METODI
L’Analisi Transazionale, sviluppata da Eric Berne (1910-1970) in California, è
riconosciuta come una buona disciplina all’interno del vasto ambito delle scienze
psicologiche, dove si configura come una teoria dello sviluppo della persona e
relativa personalità e come metodologia di ricerca intrapersonale ed interpersonale, il
cui fulcro sta nel concetto di Stati dell'Io.
Gli Stati dell’Io hanno base biologica: sono coerenti sistemi di pensieri e sentimenti
che si esprimono in corrispondenti sistemi di comportamento. Se ne deduce non
siano un’astrazione, bensì un fenomeno osservabile.
Lo Stato dell'Io Genitore consiste in comportamenti, pensieri ed emozioni introiettati
dalle figure genitoriali o loro supplenti. Trattasi della persona che riproduce
effettivamente, senza copiarlo, il comportamento dei genitori, incluse inibizioni,
argomentazioni, proibizioni, regole (Stato dell’Io Genitore Normativo o Critico), ma
anche atteggiamenti amorevoli e protettivi (Stato dell’Io Genitore Affettivo).
Lo Stato dell'Io Adulto rappresenta una persona biologicamente matura, con un
funzionamento adulto completamente sviluppato, che gli consente capacità di piena
reazione emotiva. Consiste dunque in comportamenti, pensieri ed emozioni quali
risposta diretta al qui-ed-ora, quali modalità ragionevoli, appropriate ed autonome
alla realtà presente, risolutive di problemi o atte al soddisfacimento di bisogni.
Lo Stato dell'Io Bambino risulta invece un insieme di comportamenti, pensieri ed
emozioni riproposti dal lì-ed-allora, come quando nella realtà si era bambini.
Intuizione, spontaneità, creatività ed emotività solo gli elementi caratterizzanti lo
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Stato dell’Io Bambino Libero.
Dimostrarsi conciliante, riservato, rispettoso,
volenteroso, affabile, gentile sono caratteristiche più tipiche dello Stato dell’Io
Bambino Adattato, colui che si è sottomesso al volere del genitore. Infine, l’essere
scontroso e reattivo sono lati peculiari del Bambino Ribelle, colui che ha risposto in
modo conflittuale alle norme, opponendosi all’autorità in quanto tale.
Si passa da uno Stato dell’Io all’altro molto velocemente, poiché l’energia fluisce
liberamente e rapidamente.
Si è in presenza di una forma patologica quando si verifica un’anomalia della fluidità
della carica energetica o quando i confini degli Stati dell’Io sono troppo lassi o troppo
rigidi, il che causa “esclusione” di uno o più Stati dell’Io, o “contaminazione” degli
stessi impedendo la piena e libera espressione dello Stato attivo.
Sano funzionamento emotivo significa consapevolezza, autonomia, spontaneità, o,
secondo il linguaggio AT, possedere un buon Adulto Integrato, caratteristico del
soggetto capace di energizzare, a secondo dei contesti, lo Stato dell’Io adeguato,
atto a rispondere in modo idoneo alle situazioni della vita: lo stato dell’Io Genitore
Affettivo per offrire affetto o protezione ad una persona in difficoltà o ad un bambino;
lo stato dell’Io Adulto per raccogliere dati, risolvere un problema, fare una analisi di
realtà; lo stato dell’Io Genitore Normativo per offrire norme e regole, lo stato dell’Io
Bambino per divertirsi, esprimere emozioni, raggiungere l’intimità.
Il tutto calato nel contesto sanitario significa, per esempio, essere un operatore in
grado di energizzare il Genitore Affettivo per accogliere e tranquillizzare un paziente
ansioso, il Genitore Normativo per offrire regole chiare da far rispettare nel processo
di cura, l’Adulto per formulare una diagnosi, il Bambino per empatizzare o scherzare
con il paziente, se questo può metterlo a suo agio.
L’Analisi Transazionale sottolinea l’esistenza di una grammatica universale del
comportamento umano, costituita da un insieme di regole che caratterizzano il
comportamento comunicativo, comprendendo sia il modulo verbale sia quello nonverbale. Se la comunicazione digitale (verbale) può essere direzionata e risulta più
indiretta, meno rischiosa a livello sociale, la comunicazione analogica (non-verbale) è
invece assai diretta e tende a non poter essere gestita dalla volontà. Inoltre
quest’ultima, proprio perché assolutamente spontanea, risulta di maggior impatto
rispetto alla prima, tanto da poter enfatizzare o smentire quanto espresso a parole.
L'interazione tra esseri umani è scandita da messaggi scambiati tra gli Stati dell’Io:
un messaggio all'andata (stimolo) ed uno al ritorno (risposta allo stimolo). Il
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messaggio costituisce una transazione che può riassumersi in uno scambio di
“carezze positive o negative”.
Le transazioni possono essere:
 Semplici: complementari (parallele) o incrociate;
 Complesse (ulteriori): angolari o duplici.
Le transazioni complementari coinvolgono due degli Stati dell'Io degli interlocutori. l
livelli verbale e non verbale del messaggio sono tra loro congrui e i vettori che
rappresentano stimolo e risposta appaiono graficamente come paralleli. Finché una
transazione rimane complementare la comunicazione può prolungarsi all’infinito:
E’ DISPONIBILE A
TORNARE IN
APPUNTAMENTO
VENERDI’ PROSSIMO?
G
G
A
A
B
B
SI, SONO
DISPONIBILE
Nelle transazioni incrociate la risposta avviene da uno Stato dell'Io diverso da quello
stimolato. Ciò provoca una frattura nella comunicazione e uno dei due soggetti dovrà
“energizzare” (chiamare in causa) un altro Stato dell'Io affinché la comunicazione
venga ristabilita e possa proseguire:
HA UTILIZZATO
IL PRESIDIO CHE
LE HO
SUGGERITO?
G
GN
N
A
NO!. NON NE HO
AFFATTO BISOGNO!
E POI NON MI
FACCIA SEMPRE LE
STESSE DOMANE AD
OGNI APPUNTAMENTO!
A
B
B
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HA UTILIZZATO
IL PRESIDIO CHE
LE HO
SUGGERITO?
G
G
A
A
B
BR
UFFA! MA
NON NE HO
VOGLIA!
R
DEVE UTILIZZARE I
PRESIDI CHE LE
SUGGERISCO!
GN
GN
A
n
n
A
B
B
RITENGO DI
NON AVERE
BISOGNO DI
CONSIGLI!
Le transazioni ulteriori contengono un messaggio sociale (verbale) e un messaggio
psicologico (nascosto, non-verbale). Il primo (graficamente reso con vettore a linea
continua) è veicolato dal canale verbale, il secondo (graficamente reso con vettore a
linea discontinua) è veicolato dal canale extra-verbale. L'esito delle transazioni sarà
determinato a livello psicologico, piuttosto che a livello sociale.
Le transazioni ulteriori si dividono in angolari e duplici.
Nelle transazioni angolari sono coinvolti contemporaneamente tre Stati dell'Io. Di
solito il messaggio psicologico è inviato consapevolmente e la risposta è più spesso
in relazione a quest’ultimo.
Messaggio verbale:
HA GIA’ SEGUITO CASI
COME IL MIO?
Messaggio psicologico:
NON MI SEMBRI ESPERTO,
NON SO SE POSSO
FIDARMI!
G
A
G
A
SE PREFERISCE
COINVOLGO UN ALTRO
MEDICO
(detto con voce sommessa e
sguardo basso
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B
B
Nelle transazioni duplici sono coinvolti contemporaneamente quattro Stati dell'Io, due
a livello sociale e due a livello psicologico. Il messaggio psicologico può essere
inconsapevole ed è incongruente rispetto al messaggio sociale.
Livello sociale:
COME HA TROVATO IL
TRATTAMENTO CHE LE HO
SUGGERITO?
Livello psicologico:
G
G
Livello sociale:
NON MALE!
A
A
B
B
NON SI È TROVATO BENE
VERO?!
Livello psicologico:
NO, DIREI CHE NON HO
AVUTO MIGLIORAMENTI
SIGNIFICATIVI!
Tutto quanto espresso circa le transazioni indica che gli scambi di comunicazione
sono complementari o simmetrici, a seconda che siano basati sulla disuguaglianza o
sulla uguaglianza dei comportamenti espressi.
Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto (linguaggio verbale) ed un aspetto di
relazione (linguaggio extra-verbale).
ID- “Spazzoli i denti e usi il filo interdentale”: l’aspetto di contenuto definisce quanto
viene comunicato (ovvero “ti sto dicendo di spazzolare i denti e usare filo
interdentale”). L’aspetto di relazione definisce la natura della relazione, delineando
implicitamente “ecco come mi vedo” (nell’esempio: “te lo sto ordinando”, come indica
l’uso del verbo all’imperativo). Questo messaggio implica la presenza di posizioni
impari: l’ID è nella posizione one-up (o stato dell’Io Genitore Normativo rivolto
implicitamente allo stato dell’ Io Bambino del paziente), l’utente è nella posizione
one-down.
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ID- “Spazzolare i denti e usare il filo interdentale sono due metodi utili per una
corretta igiene orale”: l’aspetto di contenuto è come quello precedente. L’aspetto di
relazione è invece diverso in quanto presuppone una posizione paritaria tra i
comunicanti. L’ID, dal proprio Stato dell’Io Adulto, si rivolge allo Stato dell’Io Adulto
del paziente, trattandolo da essere umano competente e responsabile, al quale
servono solo informazioni da gestire come meglio crede per la propria igiene orale.
Nella transazione: “spazzoli i denti e usi il filo interdentale”, l’ID invia una norma, una
imposizione. Il paziente ha due possibili opzioni comportamentali:
1.
sottomettersi (energizzazione dello stato dell’Io Bambino Adattato), il
che incoraggia l’ID ad incrementare la propria posizione di imposizione, che
richiederà a sua volta un’ulteriore sottomissione da parte del paziente,
portando così la comunicazione, e conseguente relazione, ad una circolarità di
imposizione-sottomissione. Trattasi di schismogenesi complementare, che
indica disuguaglianza di comportamenti espressi e uguaglianza di vedute su di
sé e l’altro.
2.
imporsi (energizzazione dello stato dell’Io Genitore Normativo) con un
atteggiamento specularmente impositivo, motivo per cui l’ID incrementerà la
propria posizione di imposizione, che porterà il paziente a imporsi sempre più,
fino a creare una relazione circolare destabilizzante e competitiva. Trattasi di
schismogenesi simmetrica, che rileva uguaglianza di comportamenti espressi
e disuguaglianza di vedute su di sé e l’altro.
La relazione complementare è più stabile della relazione simmetrica laddove, se la
simmetria non si ferma, i soggetti vanno in una escalation simmetrica, che potrebbe
anche portare allo scontro fisico.
Non sempre nella simmetria è in palio la posizione one-up. E’ infatti possibile
competere anche per la posizione one-down, lasciando trapelare un messaggio
psicologico del tipo “io sono più vittima di te, più bisognoso di te”, come mostra
l’esempio seguente:
Paziente- “Ho un terribile mal di denti”
Risposta dell’ ID- “Ah non me lo dica, sapesse il mio male di testa!!!”.
Conoscere
le
basi
dell’interazione
umana
contribuisce
ad
aumentare
la
consapevolezza dei propri e altrui comportamenti, delle proprie ed altrui reazioni
emotive, aprendo ad una partecipazione responsabile alle relazioni.
Inoltre,
contribuisce a diminuire i rischi di manipolazione da parte di individui interessati a
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complementarizzare in maniera rigida. Infine, chi ha più informazioni ottiene
conoscenza e consapevolezza, elementi che permettono un numero superiore di
alternative transazionali e relazionali.
Il role-playing, tecnica esperienziale ideata da Jacob Levi Moreno, caposcuola dello
Psico-Sociodramma, presuppone il coinvolgimento attivo dei partecipanti durante un
corso di formazione, in quanto chiamati a giocare ruoli nuovi sulla “scena”, ovvero
vestire i panni altrui attraverso l’uso della drammatizzazione o “allenarsi” a vestire i
propri in modo efficace, il che significa, fuor di metafora, allenarsi a gestire
efficacemente il proprio ruolo professionale.
Tale tecnica è considerata un “metodo attivo” e acquista importanza nella formazione
dell’adulto in quanto valorizza l’esperienza. La simulazione di situazioni professionali
tipiche permette la presa di coscienza dei problemi, dando la possibilità di vivere e
poi analizzare le caratteristiche e le modalità comportamentali del ruolo assunto,
comprese le varianti emotive e la ricerca di soluzioni. L'azione e l'analisi del vissuto
favoriscono importanti insight, sia a livello individuale, sia di gruppo.
Durante il percorso di formazione, alcuni igienisti dentali si sono misurati in vari roleplaying, interpretando ora il ruolo di operatore, dunque di se stessi, ora il ruolo di
paziente
dalle
diverse
caratteristiche
emotive
(disinteressato,
normativo,
odontofobico, interessato). L’obiettivo consisteva nel motivare il paziente rispetto
all’igiene orale domiciliare. Gli sketch filmati sono stati successivamente analizzati
secondo la teoria analitico-transazionale.
RISULTATI E CONCLUSIONI
Gli igienisti dentali hanno potuto verificare sul campo gli effetti dei propri ed altrui
gesti, pensieri, emozioni. Sollecitando ora uno Stato dell’Io ora l’altro, hanno
modellato in modi differenti gli scambi verbali con il paziente e hanno raggiunto,
conseguentemente, esiti relazionali diversi.
Le nozioni di Analisi Transazionale sono risultate utile guida per l’espletamento del
compito, permettendo agli igienisti dentali di gestirsi con logica e aderenza rispetto
agli obiettivi preposti.
Le transazioni ID-Paziente sono state analizzate secondo criteri analiticotransazionali, al fine di evidenziarne la specificità e l'efficacia. Sono, infatti, stati
puntualizzati gli Stati dell'Io coinvolti nei vari scambi relazionali; è stata vagliata la
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congruenza o meno del linguaggio analogico rispetto a quello digitale; è stata
analizzata la capacità di verbalizzazione delle informazioni tecniche; sono state
esaminate le qualità empatiche ed intuitive in atto; sono, inoltre, state identificate
altre forme di analisi atte a studiare la performance da un punto di vista psicologico.
Gli igienisti dentali hanno mostrato di saper orientare in modo efficace le proprie
transazioni, accogliendo il paziente nella maniera opportuna, capendone e
rispettandone il profilo emotivo. Hanno definito la patologia dentale con sapienza,
palesando professionalità e cultura in materia. Hanno dimostrato di possedere un
buon “Adulto integrato”, capace di energizzare ora G (Genitore) ora B (Bambino) ora
A (Adulto), secondo lo stimolo ricevuto, l'obiettivo prefissato, l'andamento
dell'incontro.
Infine,
hanno
abilmente
promosso
l’importanza
di
attuare
quotidianamente una corretta igiene orale domiciliare.
Grazie alla simulazione (role-playing) gli igienisti hanno sperimentato varie situazioni
con il paziente, poi analizzate in modo puntale dal punto di vista relazionale.
Lo scopo didattico è stato duplice: gli igienisti hanno sviluppato le capacità per
l'analisi di situazioni complesse, per la valutazione delle varie alternative
comportamentali, per la presa di decisioni in presenza di elevate pressioni
psicologiche; inoltre, si sono sperimentati nella gestione delle emozioni.
BIBLIOGRAFIA
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