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Speciale a CardioLink Scientific News - Anno XIX / 2015 - Editore: Euro Medica s.r.l. - Via Giorgio Vasari, 4 - 00196 Roma Reg. Trib. di Roma N. 00590/97 del 06/11/97 - Stampa: Grafiche Step, Parma speciale CardioLink speciale CardioLink • SCIENTIFIC NEWS SCREENING DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE Metodi e tecnologie a confronto. 1 speciale 2 • CardioLink La fibrillazione atriale (FA) è il disturbo del ritmo di più comune riscontro nella pratica clinica ed è associata ad un significativo aumento della morbilità e, in alcune sottopopolazioni, della mortalità. Negli ultimi anni, grazie soprattutto allo sviluppo tecnologico che ha determinato un miglioramento dei sistemi di diagnosi e monitoraggio, si è assistito ad un aumento del numero delle diagnosi di FA. I più recenti dati epidemiologici suggeriscono che, in USA come in Europa, la prevalenza media della FA nella popolazione generale varia da 1,5% fino al 2%: tale valore cresce progressivamente con l’età arrivando ad interessare il 5% della popolazione sopra i 65 anni fino a più del 15% della popolazione di pazienti con età superiore agli 80 anni. La FA rappresenta una delle principali cause di ictus cerebri dal momento che circa il 20% di tutti gli ictus sono di origine cardioembolica. L’aritmia è associata ad un rischio medio di ictus del 4-5% per anno e si accom- pazienti a rischio di ictus che possono essere eventualmente protetti dalla terapia anticoagulante orale. La FA è però molto spesso asintomatica, in particolare nei pazienti anziani o nei portatori di device per la stimolazione cardiaca, nei quali la regolarizzazione del battito cardiaco, garantita artificialmente, rende molto difficile la percezione dell’aritmia. In questo sottogruppo di pazienti, il rapporto tra FA sintomatica ed asintomatica raggiunge anche il valore di 1/100. Il primo passo sta, quindi, nell’identificare i pazienti con FA asintomatica per i quali l’ictus può rappresentare la prima manifestazione della aritmia. Dati in letteratura suggeriscono che più del 10% di tutti gli ictus sono dovuti ad FA asintomatica. Identificare questi pazienti vuol dire modificare sensibilmente l’impatto socioeconomico che la FA può avere nella popolazione generale. Le linee guida AHA (American Heart Association) ed ASA (American Stroke Association) suggeriscono, pagna ad un significativo aumento di ogni tipo di demenza. Per tale ragione, le linee guida ESC per la gestione dei pazienti con FA indicano la terapia antitrombotica come mandatoria per tutti i pazienti con FA eccetto per coloro, maschi o femmine, che sono a basso rischio (<65 anni o FA isolata) di complicanze trombo-emboliche, indipendentemente dal tipo di fibrillazione atriale (parossistica, persistente o permanente) o dal numero di episodi aritmici. Tali dati dimostrano che la FA è certamente un importante problema clinico ma anche di economia sanitaria, destinato ad aumentare ulteriormente visti gli elevati costi di gestione dei pazienti colpiti da ictus. Il corretto utilizzo della terapia anticoagulante è in grado di ridurre gli eventi cardioembolici, del 20-30% nella popolazione generale e di oltre il 60% nei pazienti ipertesi con età maggiore di 65 anni. Per tale ragione, è fondamentale eseguire una diagnosi accurata per identificare precocemente i nei pazienti con più di 65 anni, di ricercare attivamente la presenza di FA per un completo e corretto inquadramento del profilo di rischio di ictus. I sistemi diagnostici noninvasivi tradizionali (ECG, ECG-Holter) sono relativamente poco costosi ma, purtroppo, gravati da una sensibilità scadente che raggiunge livelli comunque insufficienti anche se si prolunga di molto il tempo di utilizzo (loop recorder esterni). I sistemi di monitoraggio impiantabili sono, probabilmente, il gold-standard in termine di sensibilità di diagnosi, ma sono costosi e, pertanto, non possono essere proposti come screening di base su larga scala. A tale proposito, giocano un ruolo sempre più importante i sistemi di diagnosi della FA semplici, pertanto facili da usare, poco costosi purché efficaci. In quest’ottica, i nuovi device elettronici, che consentono la precoce identificazione degli episodi di FA durante la misurazione della pressione arteriosa, rappresentano probabilmente una soluzione efficace e SENSIBILITÀ E SPECIFICITÀ DELLO SCREENING DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE AL POLSO O CON TECNOLOGIA MICROLIFE AFIB RISPETTO ALL’ECG Sensibilità Specificità % 100 90 100 97 91 87 95 89 89 90 81 80 74 70 60 POLSO Hobbs (n=2.592) POLSO Morgan (n=1.099) AFIB Wiesel (n=405) AFIB Stergiou (n=73) AFIB Kearly (n=999) Figura 1. Sensibilità e specificità (espresse in percentuale, %) dello screening della fibrillazione atriale basato sulla palpazione del polso [Hobbs, 2005; Morgan, 2002] o sulla misurazione oscillometrica della pressione arteriosa mediante tecnologia Microlife AFIB [Wiesel, 2009; Stergiou, 2009; Kearly, 2014] rispetto all’ECG tradizionale. certamente economica. In particolare, un sistema automatico di misurazione della pressione arteriosa e di concomitante analisi del ritmo cardiaco, il sistema brevettato Microlife AFIB, ha dimostrato di avere una sensibilità ed una specificità particolarmente elevate, superiori rispetto alla palpazione del polso (Figura 1), nell’identificazione degli episodi di FA, permettendo di eseguire uno screening del ritmo cardiaco durante il normale monitoraggio della pressione arteriosa. L’algoritmo brevettato Microlife AFIB si differenzia dall’algoritmo IHB (Irregular Heart Beat) per la rilevazione del battito irregolare (utilizzato nella maggioranza dei misuratori della PA in commercio) per la sua capacità di rilevare la FA. L’algoritmo IHB segnala il battito irregolare in presenza di variazioni superiori al 25% del ritmo delle pulsazioni rispetto al ritmo cardiaco medio. L’algoritmo Microlife AFIB scarta tutte le variazioni del ritmo al di sopra del 25% e analizza l’irregolarità media degli altri battiti. Se questa irregolarità supera il 5%, viene rilevata una possibile FA e il logo AFIB verrà visualizzato sul display. La tecnologia Microlife AFIB è stata testata per valutarne l’utilità in ambito epidemiologico e su un numero elevato di soggetti in differenti studi, condotti nell’ambito della medicina generale (Figura 2). In questi studi, la metodica si è dimostrata in grado di aumentare sensibilmente l’identificazione di nuovi casi di fibrillazione atriale. In un primo studio condotto a Hull, nel Regno Unito, 15 Medici di Medicina Generale hanno utilizzato 80 misuratori con la tecnologia Microlife AFIB per lo screening della fibrillazione atriale su un campione di 54.000 persone rappresentativo dei 288.000 residenti, identificando – in circa 6 mesi – 71 nuovi casi di fibrillazione atriale, con un aumento del 44% di nuovi casi. La prevalenza della fibrillazione atriale era dello 0,4% negli ambulatori che non utilizzavano la tecnologia AFIB e dello speciale 3 INCREMENTO DELLA PREVALENZA DI FIBRILLAZIONE ATRIALE NELLA POPOLAZIONE UTILIZZANDO LA TECNOLOGIA MICROLIFE AFIB RISPETTO AL METODO TRADIZIONALE + 100% 0,90 + 70% 0,80 0,80 0,63 Frequenza (%) 0,70 0,60 0,50 0,40 0,40 0,37 0,30 0,20 0,10 0,00 Hull (n=54.000) Metodo tradizionale Bologna (n=12.294) Tecnologia Microlife AFIB Figura 2. Prevalenza di fibrillazione atriale nella popolazione degli Studi di Hull [NICE, WatchBP Home A for opportunistically detecting atrial fibrillation during diagnosis and monitoring of hypertension.http://guidance.nice.org.uk/MT/G13] e di Bologna [Ermini G, et Al. Switching from traditional to automatic sphygmomanometer increases opportunistic detection of atrial fibrillation in hypertensive patients. BJMP 2013;6:a616.]. Sono riportate le percentuali rilevate con la metodica tradizionale e con quella basata sulla misurazione della pressione con tecnologia Microlife AFIB, e l’incremento percentuale dei casi di fibrillazione atriale rilevati con quest’ultima. SPECIFICITÀ DELLE METODICHE DI SCREENING DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE RISPETTO ALL’ECG A 12 CANALI 100 90 90 80 78 76 % 0,8% in quelli che la utilizzavano. Anche in Italia, è stato effettuato uno studio analogo, che ha coinvolto 30 Medici di Medicina Generale operanti nell’area di Bologna. In questo studio, l’utilizzo del misuratore della pressione con tecnologia Microlife AFIB in 12.294 ipertesi ha permesso di identificare, nell’arco di poco più di 4 mesi, 77 pazienti con fibrillazione Atriale pari ad un’incidenza dello 0,63%, rispetto a 45 casi (0,37%) nei 4 mesi precedenti in cui veniva utilizzato l’approccio tradizionale con la misurazione auscultatoria. Infine, uno studio, condotto ad Erewash, nel Regno Unito, che ha sottoposto a screening 5.244 anziani di età ≥65 anni, ha permesso di diagnosticare 20 nuovi casi di fibrillazione atriale, con un aumento del 20% della prevalenza di pazienti affetti da fibrillazione atriale. A seguito di queste evidenze, il National Institute for Health and Clinical Excellence (NICE) ha raccomandato la tecnologia Microlife AFIB per lo screening della fibrillazione atriale durante la misurazione di routine della pressione arteriosa, in sostituzione della tradizionale palpazione del polso, in quanto più vantaggiosa in termini di impatto sulla Sanità Pubblica. Secondo le stime del NICE, si potrebbero prevenire, con questa semplice procedura nei pazienti più a rischio, cioè di età >65 anni, circa 53-117 ictus mortali e 28-65 ictus non mortali ogni 100.000 pazienti, con un risparmio annuo di 32 milioni di Euro in Inghilterra e Galles. Considerando i dati raccolti nella popolazione italiana ed applicando il modello sviluppato dal NICE nel Regno Unito, è stato calcolato che l’uso regolare della tecnologia Microlife AFIB porterebbe alla prevenzione di 2.545 nuovi casi di ictus fatali per fibrillazione atriale e ad un risparmio ogni anno di oltre 62 milioni di Euro per il Sistema Sanitario Nazionale. Le recenti indicazioni della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) e della Società Italiana Ipertensio- CardioLink • 70 60 50 Palpazione del polso ECG monocanale Tecnologia Microlife AFIB Figura 3. Specificità (espressa in percentuale, %) di varie metodiche per lo screening della fibrillazione atriale [modificato da Kearley K et Al. Triage tests for identifying atrial fibrillation in primary care: a diagnostic accuracy study comparing single-lead ECG and modified BP monitors. BMJ Open 2014;4:e004565.]. speciale 4 • CardioLink CAPACITA’ DI RILEVARE LA FIBRILLAZIONE ATRIALE DELLA TECNOLOGIA AFIB DI MICROLIFE RISPETTO ALLA IHB DI OMRON 100 100% 97 90% 92 86 93 80% 70% 60% Omron M6 Comfort 50% Microlife AFIB 40% 30 30% 20% 10% 0% Sensibilità Specificità Accuratezza Figura 4. Valori di sensibilità, specificità ed accuratezza per la rilevazione della FA delle tecnologie AFIB di Microlife vs IHB di Omron, rispetto alla diagnosi simultanea ottenuta con ECG [Wiesel J, Arbesfeld B, Schechter D. Comparison of the microlife blood pressure monitor with the omron blood pressure monitor for detecting atrial fibrillation. Am J Cardiol 2014;114:1046-8]. ne Arteriosa (SIIA) raccomandano, per medici e pazienti, l’utilizzo di apparecchi dotati di algoritmo validato per lo screening della fibrillazione atriale. Per mettere a confronto alcuni fra i metodi di screening della FA attualmente disponibili, l’Università di Oxford e di Birmingham, in collaborazione con l’NSH (Sistema Sanitario Inglese) ha svolto uno studio nel quale venivano paragonati 3 metodi: la palpazione del polso, l’ECG a 1 derivazione ed il misuratore di pressione Microlife AFIB (Figura 3). I risultati dello studio hanno mostrato una elevata sensibilità di tutte le metodologie utilizzate nello screening primario della FA nella popolazione anziana. I risultati migliori – in termini di specificità – sono stati ottenuti dal misuratore di pressione con indicatore di FA Microlife AFIB. La percentuale di falsi positivi è stata del 10%, un valore considerato accettabile per i controlli di routine. Questi dati indicano che il misuratore di pressione Microlife AFIB può essere impiegato efficacemente nello screening della FA, sia in ambito domiciliare che ambulatoriale. Per quanto riguarda i sistemi di registrazione ECG a 1 derivazione (Omron e Merlin Wrist), si è osservata una specificità molto variabile, dipendente dallo specialista Cardiologo che interpretava il tracciato. L’eventuale lettura del tracciato da parte di un medico di Medicina Generale può ulteriormente influenzare negativamente la specifici- tà, in considerazione della minore esperienza dello stesso nella lettura dell’ECG. Wiesel, in un recente studio pubblicato sull’American Journal of Cardiology, ha comparato due sistemi di monitoraggio automatico, il Microlife Afib e l’Omron M6 Comfort (Figura 4). Nello studio sono stati arruolati 199 pazienti, senza device impiantati, con età superiore a 50 anni, 30 dei quali con storia di FA documentata. I risultati dei due sistemi di monitoraggio si sono dimostrati sensibilmente differenti. Il sistema Omron ha mostrato una sensibilità del 30% con una specificità del 91% ed una accuratezza dell’84%. Il sistema Microlife, invece, ha mostrato una sensibilità del 100% con una specificità ed una accuratezza del 92%. Gli autori concludono, pertanto, che i due sistemi analizzati hanno una specificità accettabile, ma che solo il sistema Microlife AFIB ha mostrato una sensibilità sufficientemente alta da essere proposto nella pratica clinica per lo screening dei pazienti a rischio di FA. I risultati degli studi scientifici suggeriscono che il sistema di monitoraggio Microlife AFIB è uno strumento semplice, affidabile ed efficace per lo screening della FA nella popolazione generale. A differenza dei sistemi di screening tradizionali, quali la valutazione dell’irregolarità del polso da parte del medico, presentano l’indubbio vantaggio di consentire un’utile e semplice autovalutazione da parte del In Italia lo screening della FIBRILLAZIONE ATRIALE può prevenire 2.500 ICTUS fatali (*) Giovanni Luca Botto Direttore UO Elettrofisiologia e Cardiostimolazione A.O. Sant’Anna, Como Presidente Associazione Italiana Aritmologia e Cardiostimolazione (AIAC) Giovanni Russo UO Elettrofisiologia e Cardiostimolazione A.O. Sant’Anna, Como Il 1° e UNICO misuratore di pressione con algoritmo validato per lo screening della FIBRILLAZIONE ATRIALE Usa e consiglia Microlife Afib per la prevenzione dell’ICTUS (*) VALUTAZIONI PUBBLICATE NELLE LINEE GUIDA NICE-NHS (SISTEMA SANITARIO NAZIONALE INGLESE) E APPLICATE AI DATI DI PREVALENZA DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE IN ITALIA MATERIALE INFORMATIVO DESTINATO ESCLUSIVAMENTE ALLA CLASSE SANITARIA paziente garantendo, inoltre, una sensibilità ed una specificità superiore rispetto ai sistemi convenzionali. Il sistema Microlife AFIB ha dimostrato di poter rappresentare un utile strumento a disposizione sia del medico che del paziente per identificare gli episodi di FA, particolarmente pericolosi nei pazienti asintomatici. Equivalente a Microlife Watch BP Home A Distributore esclusivo sul territorio nazionale Colpharma s.r.l.