Mission Colombia

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Mission Colombia
CON POCO PUOI
FARE MOLTO
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LA MISSION
GER Onlus è un’associazione di volontariato di ispirazione
cristiana che si adopera nel campo socio assistenziale con
finalità di solidarietà sociale sia in Italia che all’estero.
GER Onlus è stata costituita il 7 Dicembre 2004 ed è iscritta al
Registro Provinciale delle Associazioni di Volontariato di Parma
(numero di registrazione 780/05).
Per le sue caratteristiche l’associazione è per legge annoverata
tra le ONLUS DI DIRITTO.
Scopo primario dell’associazione è quello di dare assistenza alle
persone più disagiate ed emarginate della società attraverso
aiuti materiali, morali, psicologici.
Nel corso del tempo il focus dell' Associazione si è delineato in
modo più marcato verso l' aiuto concreto nei confronti dei
bambini in diverse situazioni di disagio.
GER Onlus non è fatta di muri e di mattoni, GER Onlus è fatta
di persone, di idee, di impegno e di volontà.
www.geronlus.org
SOSTIENI LA
MISSION
É possibile sostenere Ger Onlus ed i progetti GER CHILDREN mediante il
versamento di libere offerte di denaro.
Le offerte possono essere effettuate:
• tramite assegni bancari o circolari
• attraverso bonifici bancari Coordinate bancarie per donazioni:
Banca Popolare Commercio e Industria c/c intestato GER ONLUS
IBAN: IT80 V050 4812 7020 0000 0021 355
Codice BIC (SWIFT): POCIITM118 GER Onlus rilascerà regolare ricevuta validi ai fini fiscali a fronte di ogni
donazione, pertanto è necessario inviare via fax e via e-mail all'associazione:
- la copia della contabile del bonifico
- nome e cognome
- indirizzo
- codice fiscale/partita iva
Per qualsiasi informazione si prega di inviare un messaggio di posta elettronica
all' indirizzo e-mail: [email protected], sarete ricontattati quanto prima.
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CON POCO PUOI FARE MOLTO..
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MISSION COLOMBIA
In questa missione ho imparato a vivere nella semplicità,scoprendo gli importanti valori dell'altruismo e dell'essenzialità,vivendo esperienze come in una grande famiglia e provando
emozioni sempre diverse.
Con i bambini le sensazioni furono tante,alcune gioiose e piene di sentimento, altre invece il contatto con loro mi lasciava
perplesso,perchè ,avendo saputo che circa il 40% di loro,aveva subito abusi sessuali,quando essi mi accarezzavano le
braccia,ero titubante su come mi dovessi comportare,così,lasciai reagire al mio cuore,facendo si che continuassero nel loro intento.
Ciro
Sono andato a Medellin in Colombia per visitare la stru4ura che accoglie i bambini della ci4à con il sostegno dell’associazione GER ONLUS e sono tornato pieno di gioia e di entusiasmo, con la voglia di fare sempre più e meglio per i bambini. La realtà di quel paese è triste, perché domina una violenza tale che spinge gli indios delle montagne andine ed i contadini proprietari terrieri verso la ci4à, ove trovano accoglienza nelle favelas e trasformare quei terreni in colIvazioni di droga. Tu4avia ho trovato, a dispe4o di tu4o ciò, una popolazione serena e con tanta voglia di vivere ed i nostri bambini che sanno ricevere e donare tanto amore e tanto affe4o, grazie anche alla stupenda assistenza che padre Giuseppe ed i suoi collaboratori che sanno dare. Ma la gioia più profonda nasce nel vedere il volto di quei bimbi, perché lo sguardo di un bimbo è il volto di DIO.
Antonio Mendogni
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BENVENUTI A
INFERI HOTEL
Dove andare lontano
dal tuo spirito,
dove fuggire
dalla tua presenza?
Se salgo in cielo,
là tu sei,
se scendo negli inferi,
eccoti.
(Sal 138,8)
Siamo saliti in fila indiana.
Gradini sconnessi e luridi
su scale maleodoranti e incerte.
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Scale e corridoi in fila indiana
fino a giungere alla lavanderia.
Cessi in cui anche lo sterco umano
si vergogna di essere lasciato lì.
Panni stesi e gocciolanti,
come lacrime di dolore infinito
che ti cadono sui capelli
e ti penetrano l'anima.
Corridoi con stanze senza porte
dove i tuoi occhi indiscreti
scoprono le umane miserie
e le ferite degli ospiti dell'Hotel.
Corpi con ulcere purulente,
occhi spalancati di droghe a buon mercato,
bocche senza denti,
bimbi nudi che saltano con destrezza,
zombi traballanti che vagano
tra le luci fioche delle stanze
zigzagando tra piscio e escrementi.
Non ci sono profumi
neppure di pessima qualità
tra i locali di Inferi Hotel.
Solo odori. Odori che ti mordono
le narici e che ti stordiscono
le viscere mentre cammini.
Non ci sono sorrisi
tra gli ospiti di Inferi Hotel.
Solo pianti senza lacrime
perchè le hanno consumate
per arrivare fino lì.
Non ci sono camerieri
tra gli inservienti di Inferi Hotel.
Solo disperati che spacciano
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Non so come Dio possa entrare
e alloggiare in Inferi Hotel.
A me non sembra possibile.
Ma quando risalgo sul pullmino penso:
"Solo Dio può farcela".
E' proprio un lavoro da Dio.
(Roberto Aita)
In nome dei perduti che si gloriano
Nelle suinesche pianure di carogne
Sotto
il
funebre
canto
Degli uccelli da soma
Carichi di annegati
E di polvere verde
E
recanti
Lo spirito
Dalla
Ter r a
Come polline
Sopra la nera penna
E sul becco di fango
Io prego benché non appartenga
Interamente a quei dolenti fratelli
Poiché
la
gioia
si
è
insediata
Nel più interno midollo dell’osso del mio cuore
(Dylan Thomas 1914-1953)
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I MIEI FIGLI
ADOTTIVI
Stefano grazie al suo contributo di video e
immagini ci aiuta a scoprire meglio il valore del
lavoro che viene svolto dai volontari della
Mission Colombia
I miei figli adoQvi
… quando vedo i tuoi occhi Carolina vedo una grande voglia di essere amata, coccolata e prote4a,
… quando vedo i tuoi occhi Camilla vedo la vita, la voglia di giocare, di correre di senIrsi libera,
… quando vedo i tuoi occhi Keidi vedo una bambina amata e che sa già amare,
… quando vedo i tuoi occhi Alejandra vedo la delusione di chi è stata derubata ma di chi vuol dare ancora una opportunità alla vita,
…quando vedo i tuoi occhi Leidi vedo la bellezza, con la malizia di chi è obbligata a crescere troppo in fre4a,
… quando vedo i tuoi occhi Victor penso che la voglia di ridere sia più grande della voglia di piangere,
vi vedo tuQ quanI, vi vedo tuQ negli occhi… ma ora non vi vedo più e vi cerco… ma dove siete?
sono sull’aereo per tornare a Parma e sono triste…non vi trovo dove siete…???
Sono arrivato a Parma e finalmente ho capito … non siete spariI… vi ho solo cercato nel posto sbagliato.
Vi ho ritrovato, ora siete TUTTI nel mio cuore, e nessuno vi potrà più togliere di li.
Non vi abbandoniamo…torniamo presto.
ConInuiamo a sognare insieme ragazzi miei…
Stefano
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Casa di recupero per bambini di strada Ger Children L' Albero a
Medellin
Il progetto Ger Children, a fine 2011, si estende a Medellin in Colombia,
dove prende vita la nuova casa denominata Ger Children L’ Albero. La
nuova casa ha l’ obiettivo di dare un futuro ai “bambini in situazione di
strada” ovvero a quei bambini che vivono nelle Comuna (favela) della città
e che corrono il costante rischio di essere vittima delle bande criminali
delle Comuna stesse, quindi di abusi sessuali, prostituzione minorile,
spaccio di droga, traffico di organi.
Oltre ai suddetti progetti, che richiedono senz’ altro un grande sforzo sia di
carattere economico che organizzativo, Ger Onlus provvede anche a casi
meno “critici” direttamente sul territorio locale con interventi mirati che
vengono vagliati di volta in volta.
Il Cuore di GER Onlus è e sarà sempre l'Incontro con Gesù Risorto, in
funzione di questo principio fondamentale vengono svolte le varie attività
solidali che, pertanto, non si basano sul principio di "l' uomo per l' uomo"
bensì tutto ciò che viene fatto per qualcun' altro, viene fatto poichè è
rivolto direttamente a Gesù.
Sostieni la mission con le donazioni su www.geronlus.org
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LA MADONNINA DI CIRO
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato a mani vuote i ricchi.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia.
(S.Luca 1,51-54)
Siamo arrivati col pullmino
sulla via delle baby prostitute.
Era notte profonda anche
tra le luci dei lampioni.
Con gli altri volontari pronti
a dare loro un pò di conforto,
cioccolato caldo e pane giallo,
e una preghiera di misericordia.
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Bimbe e ragazzine di 11 e 14 anni
con improbabili abiti erotici
con giovani ombelichi scoperti
con colori sul viso espressionisti.
Bigiotteria ai polsi e sul collo,
capelli sciolti o raccolti e colorati,
labbra infantili che hanno parlato poco
ma che hanno baciato rossetto
e peni bramosi di sesso innocente.
Macchine ai bordi del marciapiede
con clienti che trattano il prezzo.
Macchine ferme ai lati bui
per le prestazioni infantili.
La polizia sa tutto ma non interviene.
E' lì a prendere la mazzetta del silenzio
a un cliente distratto col Suv.
Il cliente se ne va. Tornerà
a casa a dare un bacio della buona notte
a sua figlia che già dorme.
I poliziotti torneranno lì,
quando deposte le divise e le armi,
con il frutto della mazzetta
consumeranno sesso con le loro baby.
Bimbe fatte di colla, menti
ottenebrate per anestetizzare
la vergogna e il dolore,
la solitudine e la disperazione.
Ciro, nostro compagno di viaggio
ha lasciato a Parma il suo bar
e i suoi cappuccini artistici
per essere lì con noi a Medellin.
Ha a casa una moglie splendida
che lo aspetta e una figlia dodicenne
che adora. Ma è lì in quella via
della notte più nera e non può scappare.
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Si guarda intorno e lo assale prima
un groppo in gola e poi
gli occhi lucidi e le lacrime
trattenute dall'umana dignità.
Non vorrebbe vedere ciò che i suoi occhi
sono costretti a vedere.
Non vorrebbe sentire nell'anima
il dolore intorno che pervade il cuore.
La bocca si apre al suo sorriso meraviglioso,
ma è un sorriso tirato e storto.
Nel buio della notte
una giovane mamma adolescente
avanza col suo piccolino tra le braccia.
Ciro la contempla come icona
della Madre col Figlio.
Padre Camillo chiede il bimbo
alla giovane madre e lo porge a Ciro.
Ciro non vede Padre Camillo:
vede Gesù che si offre a lui.
Stringe il piccolo bimbo tra le braccia
e lo stringe al petto con le lacrime.
E' Gesù che si è offerto a lui
e Ciro lo accoglie dentro di sè.
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La vita di Ciro non sarà più la stessa.
Ha conosciuto la Madre che gli
ha offerto il Dono più grande:
Suo Figlio, Luce nel buio della sua anima.
Mentre scrivo queste righe mi sovvengono
le parole del poeta genovese.
"Dai diamanti non nasce niente,
dal letame nascono i fiori".
(Roberto Aita)
Chi
Sei tu
Che nasci
Nella stanza accanto
Alla mia con tanto clamore
Che io posso udire l ’aprirsi
Del ventre e il buio trascorrere
Sopra lo spirito e il tonfo del figlio
Dietro il muro sottile come un osso di scricciolo?
Nella stanza sanguinante della nascita
Ignoto al bruciare e al girare del tempo
E all’impronta del cuore dell’uomo
Nessun battesimo s’inchina
Ma il buio solamente
A benedire
Il selvatico
Bimbo
(Dylan Thomas 1914-1953)
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LA MISSION
CONTINUA....
Non è semplice descrivere una full immersion come i giorni
passati insieme in Colombia.
Da parte mia posso dirti che sono partito nonostante problemi vari, non sapevo perchè dovevo esserci, ma sentivo che
dovevo lasciare ogni cosa e mettere al primo posto il Signore
e i suoi progetti. Mai fatto scelta più giusta....il nostro Dio mi
fatto subito capire cosa voleva da me, devo testimoniare con
coraggio la mia esperienza di vita; fino a pochi anni fa nelle
tenebre e adesso con Gesù. Mi ha dato la gioia di essere stato l'anello di congiunzione tra la nostra associazione per
l'evangelizzazione e Padre Giuseppe, con il progetti che Lui
ci sta mostrando in Colombia e che con entusiasmo condivideremo insieme!!!
Silvano
IL LIBRO APERTO TRA DUE LETTINI
Padre Giuseppe ci ha guidato
attraverso i camminamenti e i sentieri
che attraversano le baracche
e le casupole colorate del Barrio 13.
Dobbiamo stare con lui e stargli vicini.
Il Barrio 13 è controllato dalla banda
di criminali e narcotrafficanti.
Solo con lui siamo sicuri.
Se ci spostassimo in un altro barrio,
dove un'altra banda controlla
quel territorio, lì non saremmo
più sicuri, neanche il prete.
Si sale sulla collina ai margini della città.
Sulla destra la cava dei morti ignoti.
Dicono che lì sono stati sepolti
più di cinquecento corpi,
uccisi nella guerra quotidiana delle bande.
Cuori pietosi ogni anno pregano
e celebrano una Messa di suffragio
per quei corpi sconosciuti.
Visitiamo delle case del barrio 13.
Alcuni bambini sono ospiti della
Casa GerChildren.
Le famiglie sono semplici e umili,
molto ospitali e ci offrono il caffè.
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Poi giunti alla sommità del Barrio,
scendiamo verso un altro sentiero.
Entriamo in una baracca di legno,
lamiere sul tetto e assi del pavimento
sconnesse da cui filtra la luce sottostante.
Ci mostrano la casa. La mamma e i suoi figli.
Il papà è lontano a lavorare il caffè.
Starà lontano per sei lunghi mesi.
Mantiene tutta la famiglia col suo lavoro.
E'una famiglia credente e pregano.
Pregano affinchè il marito-papà torni.
La cosa non è affatto sicura:
è in pericolo di vita per i guerriglieri
che uccidono spesso i campesinos.
Siamo lì dentro, sotto queste lamiere
e i miei occhi incrociano quelli di Silvano.
E' venuto dall'Italia con noi.
Ha a cuore GerChildren. Tanto.
Guardiamo insieme una stanzetta,
con finestra senza vetri e due lettini.
Povertà essenziale. Dignità sublime.
Tra i due lettini su un comodino improvvisato
un grande libro aperto.
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Mi avvicino e trovo conferma.
Non è un libro aperto: è il Libro.
Una Bibbia aperta sul Libro dei Salmi.
Pagine aperte come ali.
Ali che abbracciano i cuori adagiati nella notte.
Mi si stringe il cuore. E piango.
Piango dentro. Senza lacrime.
Guardo Silvano e capisco che piange con me.
E nel pianto interiore un'urgenza:
occorre fare qualcosa e cambiare in meglio qui.
Mi avvicino alla bibbia aperta.
La apro alla Terza Lettera di S.Giovanni,
al versetto 2: Io desidero
che tu prosperi in ogni cosa,
che tu goda buona salute
così come prospera la tua anima.
Ho chiesto loro di pregare ogni giorno
su questa Promessa di Dio,
affinchè si adempia nella loro vita.
Silvano annuiva compiaciuto e io andavo
col pensiero al mio frigorifero di anni prima.
Così avevo scritto sul mio libro "Dio, io e te"
un capitolo sul nostro vecchio frigorifero vuoto.
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Aprii il frigorifero e osservai i vari ripiani.
Vuoto. Completamente vuoto. Adagiai lo sguardo alla sinistra
sui piccoli ripiani della porta sperando almeno in due uova
e un pezzetto di burro… Niente! I miei occhi
vedevano solo il vuoto. Tutti gli spazi vuoti.
In quel momento sentii dentro di me un impulso,
come un’intuizione immediata: prendi autorità!
Prendi autorità! Allora guardai quei ripiani vuoti
con una determinazione e uno sguardo nuovo:
lo sguardo di chi ha ricevuto una Luce sull’autorità.
Dissi al frigorifero con tono forte, fermo e deciso:
“Mai più! Mai più ti vedrò così vuoto!
D’ora in poi, nel Nome di Gesù ti vedrò pieno,
sempre pieno e traboccante”
Richiusi la porta con forza.
Qualche settimana dopo Loira mi disse:
“Bob, ti sei accorto che da quando hai fatto quella
preghiera il frigorifero è sempre pieno?”
No. Non me ne ero accorto così preso dalle mie cose.
Allora riaprii il frigorifero e contemplai tutto quel ben di Dio
sapientemente riposto tra i vari ripiani e cassetti!
Completamente pieno! Non ci sarebbe potuto stato nulla in più!
Lo richiusi con soddisfazione e gratitudine.
Ho lasciato quella povera baracca
con la netta sensazione che quella Promessa
sarebbe rimasta lì, con loro.
Io uscivo e il Dio della Promessa entrava.
So che li rivedrò, insieme a Silvano,
benedetti in tutto e non solo nell'anima.
(Roberto Aita)
Nel
Ruotare
Del sole
Nel ciclone
Schiumante del suo volo
Perché ero smarrito io che piango
Davanti al trono intriso d’uomo
Nel primo infuriare del suo flusso
E i fulmini dell’ adorazione tornando al
Nero silenzio si sciolgono e piangono
Perché ero smarrito io che sono venuto
A
un
porto strabiliante
E all’ unico che trova
E l’alto mezzogiorno
Della sua piaga
Acceca il mio
Pianto
(Dylan Thomas 1914-1953)
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GRAZIE
IL RITORNO DAL VIAGGIO IN COLOMBIA HA PORTATO CON SE MOLTE COSE: SENSAZIONI, EMOZIONI, SITUAZIONI, VISSUTI, SGUARDI, PROFUMI…..CHE OGNUNO DI NOI, CHE HA PARTECIPATO A QUESTO VIAGGIO, HA ELABORATO NELLA SUA MENTE E NEL SUO CORPO IN VARI MODI CHE DIPENDONO A LORO VOLTA DAL PROPRIO VISSUTO, DAL PROPRIO CARATTERE, DALLE PROPRIE CREDENZE E COSì VIA.
CIò CHE IN MODO STRAORDINARIO E INDISCUTIBILE CI HA ACCOMUNATO AL RITORNO DA QUESTA AVVENTURA è CHE SENZA DUBBIO SIAMO ARRI-­‐
VATI Più RICCHI “IN QUALCOSA” RISPETTO A QUANDO SIAMO PARTITI.
DI CERTO “QUEL QUALCOSA” NON è STATO MATERIALE, ANCHE PERCHè TUTTI HANNO LASCIATO IN LOCO GRAN PARTE DI QUELLO CHE SI ERANO PORTATI, SUSCITANDO ANCHE QUALCHE PERPLESSITA’ AL CHECK-­‐IN AEREOPORTUALE; “QUEL QUALCOSA” SI POTREBBE IDEALMENTE SEMPLIFICARE CHIAMANDOLO ENERGIA ….. FISICA, MENTALE, SPIRITUALE, INTELLETTUALE …… NESSUNO LO Può DIRE CON PRECISIONE, O MEGLIO, OGNUNO DI NOI PUò RACCONTARE LA SUA PARTICOLARE ENERGIA.
NEL MIO CASO POTREI SCRIVERE COSì TANTO DA ANNOIARE IL LETTORE O LA LETTRICE COSì COME TERMINARE QUI perché LA PREMESSA DI PER Sé POTREBBE Già ESSERE STATA SUFFICIENTEMENTE CHIARA.
DI FATTO, TRA LE TANTE COSE CHE AVREI POTUTO RACCONTARE, HO SCELTO DI DESCRIVERVI DUE SENSAZIONI NUOVE CHE MI SONO RIPORTATO IN ITALIA E CHE MI HANNO RESO Più RICCO COME UOMO E COME PADRE.
COME UOMO HO RIELABORATO UN VERBO MOLTO UTILIZZATO MA CHE SPESSO USIAMO FORSE IN MODO UN Po’ SUPERFICIALE E SCORRETTO: QUE-­‐
STO VERBO è DARE. SPESSO, INFATTI, QUESTO VERBO VIENE UTILIZZATO DANDO PER SCONTATO CHE VENGA AFFIANCATO DA UN ALTRO VERBO CHE è RICEVERE.
IN EFFETTI CHIUNQUE DI NOI SIA ABITUATO A DARE MENTALMENTE IMMAGINA E PENSA CHE CI SIA IN MODO INCONDIZIONATO UN RITORNO, TAN-­‐
TO è VERO CHE MOLTE DEI NOSTRI LITIGI, DELLE NOSTRE DELUSIONI E DELLE NOSTRE FALSE FRUSTRAZIONI SONO LEGATE A QUALCOSA CHE NON ARRIVA O CHE MAGARI CI ASPETTAVAMO IN MANIERA DIVERSA.
BENE, QUESTO VERBO DARE HO SCOPERTO CHE Può ESSERE DISGIUNTO IN MANIERA INCONDIZIONATA DAL VERBO RICEVERE E CHE, ANZI, IL DARE SENZA ASPETTARSI NULLA IN CAMBIO TI DONA UNA FORZA E UNA ENERGIA CHE POTREBBE ESSERE UN TOCCASANA PER TANTI DI NOI CHE GIORNAL-­‐
MENTE TERMINIAMO LA GIORNATA MAGARI UN Po’ DELUSI O FORSE UN Po’ ARRABBIATI.
TUTTAVIA LA VERA SCOPERTA E’ STATA CHE Più DAI IN MODO INCONDIZIONATO E Più RICEVI IN MODO INASPETTATO….BASTA PENSARE CHE GLI SGUARDI DEI BAMBINI E DEI MISSIONARI E DEI POVERI E DELLA BRAVA GENTE CHE CI è CAPITATO DI POTER AIUTARE O SOLO INCONTRARE ANCORA OGGI, A DISTANZA DI Più DI UN MESE, SONO IN GRADO DI DARE UNA ENERGIA POSITIVA CHE NON SI MISURA IN ORO O IN DENARO MA NEL SORRI-­‐
SO DEL PROPRIO CUORE….UNA BENZINA FORMIDABILE.
COME PADRE HO RIELABORATO LE ENORMI E IMPORTANTISSIME RESPONSABILITà CHE ABBIAMO COME PADRI E MADRI DEI NOSTRI FIGLI MA ANCHE NEI CONFRONTI DELLA NOSTRA GENTE E DEGLI ESSERI UMANI IN GENERALE (OLTRECHè ANIMALI E DELLA NATURA). PURTROPPO LE CONTRADDIZIO-­‐
NI E IL DIVARIO CHE ABBIAMO VISTO TRA LA RICCHEZZA DI UNA TERRA BELLISSIMA E LA POVERTà ESTREMA DI PERSONE CHE HANNO POCO NON Può CHE FARCI VERGOGNARE E ANCHE DETESTARE IN MODO INDIFENDIBILE. E’ SUFFICIENTE QUINDI DARE QUALCOSINA PER RICEVERE DAVVERO MOLTO E MIGLIORARE QUESTO NOSTRO MONDO FATTO DI PERSONE SPECIALI CHE NON CHIEDONO NULLA E DANNO COSì TANTO.
PER CUI COSA POSSO DIRE DI PIU’ A TUTTI GLI AMICI CHE HO CONOSCIUTO IN QUESTO VIAGGIO? …. HO DATO POCHISSIMO E RICEVUTO TANTISSI-­‐
MO ….. GRAZIE DI CUORE!
PIERPAOLO 22
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DALLA MISSON
ALLA VISION
La Visione relaIva alla Colombia è quella di acquistare un nuovo terreno, molto più grande, dove principalmen-­‐
te cerchiamo di dare ospitalità ad il maggior numero di bambini possibile …
L’obieQvo è ospitarli a dormire e dare loro un sostegno 24 ore su 24.
Il proge4o è ancora più ambizioso…cerchiamo di creare un centro medico ed una scuola per i ragazzi (con ampi saloni per incontri)…
Ci vorrebbero circa 100.000 euro o più ma ce la faremo. Aiutaci a realizzare il sogno di quesI bambini e di quelli che verranno dopo di loro. Vogliamo creare un circolo virtuoso.
CON POCO PUOI FARE MOLTO...
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L'AMICO/ARTISTA HOLYGOLD HA
SCRITTO UNA CANZONE (MUSICA
E TESTI)
IL BRANO È SCARICABILE DA
HTTPS://ITUNES.APPLE.COM/IT/
ALBUM/FIND-AGAIN-THE-LIGHTSINGLE/ID527614028
TUTTO IL RICAVATO ANDRÀ ALLA
NOSTRA ONLUS.
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FIND AGAIN THE LIGHT
I was walking the streets all by myself
Searching for an easy answer to everything that had been
I was drowning deep in some bottle of cheap wine
And the truth was even harder to reach for in that haze of mind
To find again the light
Was a joke of misery
To find again the light
Was a sparkle in a bad dream
I was walking the streets down in Medellin
When I saw a child begging for what was so obvious to me
He begged for water, he begged for bread
And when I gave him everything that was in my pocket, he just smiled at me
To find again the light
The most shiny smile I’d ever seen
To find again the light
In those eyes I saw, in a blink
Jesus reflected in me
And I felt so alive, as the dawn was breaking
And my fears began to crumble, as my bones stopped aching
To reach the grace of God is so much easier
Than to reach for the sun
All you need is an open heart
To find again the light
Understanding it’s always been here
Like an angel inside
Who can give wings if you just believe
To find again the light
To feel it deep within yourself
When you just want to fly
Praise God and no-one else
Praise God and no-one else
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RITROVARE LA LUCE
Camminavo per le strade tutto solo
Cercando una risposta facile a tutto ciò che era stato
Stavo affogando nel fondo di qualche bottiglia di vino di poco prezzo
E la verità era anche più difficile da trovare in quell’annebbiamento di pensieri
Ritrovare la luce
era uno scherzo dell’infelicità
Ritrovare la luce
era una scintilla in un brutto sogno
Camminavo per le strade, giù a Medellin
Quando vidi un bambino mendicare ciò che per me era così scontato
Chiedeva acqua, chiedeva pane
E quando gli diedi tutto ciò che avevo in tasca, semplicemente mi sorrise
Ritrovare la luce
Il sorriso più luminoso che avessi mai visto
Ritrovare la luce
In quegli occhi vidi, in un battere di ciglia,
Gesù riflesso in me
E mi sentii così vivo, mentre l’alba irrompeva
E le mie paure iniziarono a crollare, mentre le mie ossa non erano più doloranti
Raggiungere la grazia di Dio è molto più facile
che raggiungere il sole
Tutto ciò di cui hai bisogno è un cuore aperto
Ritrovare la luce
Capire che è sempre stata qui
Come un angelo dentro
Che può dare le ali, se solo credi
Ritrovare la luce
Sentirla nel profondo di te
Se vuoi solo volare
Loda Dio e nessun altro
Loda Dio e nessun altro
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GERONLUS INDIA
Le case di accoglienza di Chennai e di Chittoor, ospitano
bambini che hanno dai 5 ai 14 anni, sono bambini orfani di uno
o entrambi i genitori.
Ger Children India vuole essere la loro casa, dove tutti i
bambini si sentano un’ unica famiglia e dove ognuno di loro
trova affetto, comprensione e amore.
I bambini vengono assistiti e seguiti nelle varie fasi della loro
crescita con un duplice obiettivo:
• sottrarli alla povertà estrema, alla solitudine, alle violenze, alla
tratta degli organi
• dare loro gli strumenti concreti affinchè possano presentarsi
nel mondo del lavoro con una preparazione che consenta loro
di confrontarsi con gli altri
Ger Children India è stata fondata da Ger Onlus nel 2007, è situata nella zona sud di Chennai, nella zona denominata
Injambakkam, non distante dall’ oceano, nonostante sia una zona piuttosto povera, i bambini sono al sicuro e possono
condurre con tranquillità le loro attività sia all’ interno che all’ esterno della casa.
I bambini risiedono in modo permanente presso Ger Children India.
La struttura è coordinata da Pastor John Clement, ovvero il referente di Ger Onlus a Chennai, il quale con l’ ausilio di
volontari gestisce e regola le attività dei bambini.
Nell' estate 2012 alla struttura di Chennai si aggiunge quella di Chittoor.
La zona di quest' ultima casa è ancora più povera di quella di Chennai ed a maggior ragione, la necessità di un
intervento in aiuto dei bambini di quei luoghi, è diventato ancora più urgente.
Attraverso l' aiuto di Pastor John Clement, abbiamo realizzato questo nuovo progetto, ad oggi la struttura di Chennay
ha solo pochissimi bambini perché il nostro referente Jhon ha avuto problemi di intolleranza religiosa e la struttura è
stata messa in pericolo. Ma l'idea è di poterla riavere presto ancora più grande di prima.
Pastor Robert Dhanaraj è il referente di Ger Onlus a Chittoor, lui ha il compito di dirigere la struttura e di vigilare sull'
educazione, salute e prosperità dei bambini.
Ai bambini vengono somministrati regolarmente i pasti, tutti frequentano la scuola, vengono svolti periodici controlli
sanitari e, cosa più importante, ognuno di loro può giocare e divertirsi come ogni bambino della loro età.
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(ALCUNI BIMBI OSPITATI DA GER
Children a Chittor)
Ogni sera, come padre, magicamente trovo tutte le risposte alle mie domande di una vita normale, nella cameretta di mio figlio.
Tutte le sere gli racconto favole, sento magici racconti, ascolto strane storie e buffi pensieri, rido ed
infine lo bacio …poi lo vedo addormentarsi e lo ossservo fino ad inebriarmi del suo viso angelico e dei
suoi sogni sereni …ed immagino quale sarà il suo futuro, sperando che il destino possa proteggerlo ,
farlo soffrire il meno possibile e riservargli la stessa serenità di quel sonno……perchè lì c’ è tutta la
mia vita.
Ma i nostri figli non sono nostri. Sono i figli e le figlie della vita. Essi vengono attraverso noi. Possiamo
amarli, ma non costringerli ai nostri pensieri poiché essi fanno i loro pensieri. Possiamo custodire i loro corpi ma non le loro anime, poiché abitano case future che neppure in sogno possiamo visitare - disse Gibran nel Profeta.
E nonostante questo, sogno, che i nostri figli possano essere migliori di noi padri. Sogno che possano essere più buoni ed aiutare tutti quei bambini che ho visto in India, Africa, SudAmerica od in qualunque parte del mondo dove il diritto di sognare di un bambino viene meno. Tutti quegli occhi, quegli
sguardi, quei pianti, quei sorrisi, quelle mani desiderose di giocare o vogliose di un semplice gesto d’ affetto e d’ amore ….quei bambini che vorresti abbracciare tutti insieme come in un girotondo…. e sogno
di averli tutti in quel letto, quei bambini, con mio figlio, per proteggerli, dargli il bacio della buonanotte e farli …sognare.
E’ strano quando ripenso a loro, rivedo sì i loro occhi, i loro sguardi, i loro sorrisi ma soprattutto rivedo i loro piedi scalzi che corrono e si rincorrono … dovunque…..per sentire, forse, la nuda Terra… come se avessero bisogno di un contatto con questa dolce mamma che li ha visti nascere tutti e che quasi
come un dolce abbraccio……cerca di tenerli attaccati a Lei ..con la voglia di proteggerli e di aiutarli.
Ed ecco allora che come padre, mi ritrovo a pregare questa Madre Terra perché possa continuare a
dargli questa carezza e permetta loro di abitare case future con un sogno: la loro vita.
Per questo, credo in questo sogno !!
Max
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