Recensione Contralto Prestige

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Recensione Contralto Prestige
Recensione Contralto Prestige
Realizzata da Massimiliano Bucci (massymylyano)
Modello: Sassofono Contralto da studio marca Prestige (Made in China)
Il Sax con le chiavi a mandorla
Premessa
Il sax in questione è un sax da studio realizzato in Cina e le considerazioni che seguiranno
partono proprio da questo presupposto.
Non volendo in alcun modo paragonare questo strumento a strumenti di aziende di
dichiarata fama come Selmer o Yamaha, le valutazioni sono state fatte in base alle
caratteristiche di questo strumento che è pur sempre un sax dal costo di €249,00.
Apriamo il pacco
Appena aperta la scatola mi trovo davanti una borsa nera nel cellophane, la tiro fuori e
noto che è una bag semirigida in tessuto sintetico molto resistente.
La bag
La bag è dotata di maniglie, due tasconi, uno anteriore ed uno posteriore, piedini
d’appoggio sia sul lato lungo che su quello corto e di due tracolle che ne permettono il
trasporto anche a mo di zaino.
I ganci per le tracolle sono in metallo e sono ben fissate al corpo, purtroppo le linguette
delle zip sono in materiale plastico ed infatti dalla foto si nota che quella della tasca
frontale è già sparita.
Aprendo la bag mi trovo davanti ad un sacco in tessuto non tessuto bianco contenente il
sax e a due imballi in carta velina bianca uno contenete il chiver, l’altro il bocchino con la
legatura.
Nel piccolo vano portaoggetti trovo un’ ancia, un paio di guanti bianchi, un panno in finta
pelle di daino, il collare e un piccolo contenitore di grasso lubrificante.
L’interno
Non mi resta che montarlo e soffiarci dentro.
Le prime impressioni
Mentre lo monto mi accorgo che la chiave del chiver non stringe a dovere, dopo un
controllo vedo che la vite per il leggio è montata nella sede della chiave e viceversa, le
inverto e va tutto a posto.
La chiave
Il chiver
Prendo il bocchino, rigorosamente in
pura plastica e ci monto su l’ancia in
dotazione bloccandola con la legatura
originale.
La legatura, pur essendo di basso livello
serra l’ancia uniformemente anche se
non bisogna esagerare con il tiraggio
delle viti.
Il bocchino
Metto il collare e mi accorgo che è come indossare il maglione di lana fatto a mano dalla
nonna, è ruvido e da fastidio, in compenso il gancio è in metallo.
Prendo il sax in mano e ci soffio subito dentro.
Il suono esce subito senza sforzi e non è neanche brutto, è molto brillante sugli acuti
mentre sui bassi diventa più corposo, il SIb grave esce pulito, senza vibrazioni fastidiose a
condizione di allentare leggermente la pressione sull’ancia, anche il FA# acuto non da
problemi di emissione.
Nel dettaglio
Per deformazione professionale comincio subito ad osservare le finiture e la meccanica e
non trovo difetti rilevanti.
La laccatura è uniforme mentre la lucidatura non è proprio il massimo, in alcune zone si
vedono i segni lasciati dalla grana abrasiva fine prima della lucidatura.
Sulle colonnine non ci sono segni di sbavatura della saldatura che invece trovo nella
saldatura del rinforzo della campana e del chiver.
Non ci sono sbavature sui camini e all’ interno del fusto non ci sono penetrazioni di
saldatura.
La meccanica si presenta ben lubrificata, silenziosa e fluida, non ci sono ritardi di chiusura,
inceppamenti o attriti, le molle sono in acciaio temprato, tranne quella del portavoce che è
in acciaio inox che però trovo fuori sede, poco male,appena la spingo con il dito tora subito
al suo posto.
Le chiavi sono ben posizionate, con i classici inserti in fintissima madreperla, i tamponi
chiudono tutti bene ed i rullini girano tutti.
Purtroppo il supporto per il pollice non è regolabile.
Il sughero chiude bene nel bocchino e la chiave del chiver stringe a dovere.
Controllo il serraggio delle viti e non trovo viti lente o spanate, ne con le teste rovinate.
Con l’ausilio di un accordatore cromatico controllo l’ intonazione e non incontro problemi di
sorta, lo strumento è intonato su tutta l’estensione.
A distanza di sei mesi non ho riscontrato cedimenti nella meccanica, le molle non hanno
perso elasticità e non ci sono saldature che hanno ceduto, i risuonatori non si sono
ossidati, la laccatura invece sta cominciando a dare segni di cedimento, mi aspettavo
qualcosa del genere visto che una buona laccatura costa ben più del prezzo di questo sax.
Il suono, caratteristica fondamentale per un sax è certamente impersonale ma gradevole.
Chiave del RE laccatura bye bye
La grande marca
Le incisioni
The right side
La mano destra
Lo strumento permette anche l’ emissione di sovracuti intonati e squillanti e tutte le
posizioni alternative suonano a dovere.
La mano sinistra
Un po’ di Made in Italy
Conclusioni
Trattandosi di un sax da studio realizzato in Cina e venduto in Italia al prezzo di €250.00
è andato ben oltre le più rosee aspettative.
I dubbi iniziali sulle rifiniture sono state confermate dal deterioramento precoce della
laccatura mentre la meccanica è ancora come nuova, come i tamponi che risultano ancora
morbidi ed elastici.
La buona intonazione e la facilità di emissione del suono unitamente ad una meccanica
fluida e ben distribuita fanno di questo sax in ottimo entry level.
Il dubbio sulla tenuta della meccanica negli anni chi vivrà vedrà.
Il suono sostanzialmente apprezzabile ne consente anche un uso bandistico senza troppe
pretese.
Certamente sarà stato copiato da qualche buon sax, ma è stato copiato decisamente
bene.
Ah, il vino nella foto?
Marche Rosso d.o.c.g.
Rigorosamente MADE IN ITALY