Reportage IL REPORTER DEL MARE
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Reportage IL REPORTER DEL MARE
Reportage LIBERTÀ Martedì 24 agosto 2010 IL REPORTER DEL MARE Grotta Giusti è fra le terme più famose della Toscana, a pochi chilometri da Montecatini Terme I FAVOLOSI VIAGGI DI RINO SGORBANI Una strana immersione ◗◗ Nell’esplorazione della parte sommersa hanno continuato a prendere ispirazione dalla Divina Commedia per attribuire nomi a punti di riferimento significativi ai fini del rilievo e dell’orientamento ◗◗ Non bisogna essere per forza dei super sub ed esperti in speleosub per immergersi in Grotta Giusti, basta una buona acquaticità ed un discreto assetto ◗◗ L’immersione dura circa settanta, ottanta minuti, la profondità massima raggiunta è di circa 18 metri. Il tempo passa velocemente ed è così piacevole che non si vorrebbe più uscire di RINO SGORBANI el confort di un hotel quattro stelle e di una beauty farm di fama internazionale è possibile vivere avventure subacquee sotterranee davvero uniche: le immersioni nella cavità sommersa di Grotta Giusti di Monsummano Terme. Grotta Giusti è fra le terme più famose della Toscana, a pochi chilometri da Montecatini Terme, ed è in queste cavità che mi sono immerso con un gruppo di miei ex allievi subacquei di Fiorenzuola. Ormai sono più di dieci anni che vado a Monsummano, dall’amico Luciano Tanini del “Grotta Giusti Diving Center“ ed accompagno dei gruppi di amici ed ex allievi subacquei a fare questa esperienza unica e particolare. Nei mesi in cui le immersioni al mare non sono sempre possibili, se non ai Tropici, ecco un’eccezionale alternativa, una immersione nelle calde e limpide acque termali di Grotta Giusti, un complesso costruito sul lago sotterraneo di acqua termale più grande d’Europa, un’acqua che risale dalla cavità profonda oltre 2.000 metri. A questo punto occorre un cenno di storia. Fu per caso che Domenico Giusti, padre del poeta Giuseppe, scoprì la grotta durante dei lavori in una cava nei suoi possedimenti, nel 1849. I Giusti si resero subito conto delle proprietà terapeutiche dell’acqua che si trovava in un piccolo lago sul fondo della grotta, alla temperatura di 34 gradi. Così nacque uno stabilimento termale che si specializzò nella cura dei dolori artritici. La bellezza della grotta e le proprietà terapeutiche delle sue acque attirarono negli anni ospiti illustri, tra i quali Giuseppe Garibaldi nel 1867, il Principe di Napoli e Giuseppe Verdi che la definì “l’ottava meraviglia del mondo”. Al contrario di quanto avviene in molti centri termali, qui la sauna è davvero naturale. Scendendo sempre più in profondità nel- “ Sulla via di Dante ◗◗ Rino Sgorbani,nativo di Castelnuovo Fogliani di Alseno, ma da anni residente a Fiorenzuola,inizia ad andare sott’acqua negli anni Settanta.Nel 1977 frequenta il corso sommozzatori Fips,nel 1981 frequenta il corso istruttori Fips a Nervi.Nel 1982 diventa Istruttore Cmas.Per dieci anni svolge l’attività di istruttore nella Scuola d’Immersione Piacenza; agli inizi degli anni Novanta diventa istruttore Padi,arrivando al conseguimento di ben 11 specialità.Verso la fine degli anni Ottanta abbandona la pesca subacquea per dedicarsi completamente alla fotografia subacquea e poi alla videografia. Ha documentato i mari di Corsica, Mar Rosso,Maldive,Malesia, Filippine,Indonesia,Thailandia, Papua Nuova Guinea,Australia, Tasmania,Coco Island,Malpelo, Sudafrica,Bassa California,Carabi, Polinesia e nei Cenotes dello Yucatan in Messico. N Alcuni momenti della singolare immersione nella Grotta Giusti di Monsummano con un gruppo di ex allievi subacquei di Fiorenzuola (foto Sgorbani) la meravigliosa grotta la temperatura si fa via via più elevata, permettendoci di scegliere quella a noi più congeniale. Saranno sufficienti pochi secondi di abbandono sui lettini disposti nella grotta per raggiungere uno stato di totale rilassamento. Al contrario di quanto avviene in una sauna tradizionale qui possiamo restare davvero a lungo, anche tutta la giornata, senza soffrire di sensi di soffocamento e iperter- mia. Una volta nella grotta non bisogna dimenticarsi di scendere a piedi fino in fondo, dove ci si trova affacciati sulle acque cristalline di un laghetto. Per i non subacquei l’avventura finisce lì. Ma per noi amanti delle immersioni si apre un mondo unico nel suo genere. Un gruppo di subacquei (Tanini, Maccioni, Lo Presti, Cioni, Tarlati, Di Bella) iniziarono l’esplorazione della faglia sommersa di Grotta 41 Giusti nel 1980. Dall’impegno di questo gruppo originario sbocciarono formidabili scoperte di sale sommerse, sifoni, insomma il proseguimento sommerso della faglia di Grotta Giusti. Dopo un periodo di interruzione, l’esplorazione, il rilievo e la documentazione fotografica ripresero nei primi anni ‘90 con ulteriori emozioni e soddisfazioni. Nel 1996 viene costituito il “Grot- ta Giusti Diving Center “ promuovendo i corsi unici nel suo genere e rilasciando un brevetto di specialità SPA DIVER (SPA dal latino Salus Per Aquam). La parte aerea di Grotta Giusti è divisa sommariamente in tre parti a seconda della temperatura dell’aria. Paradiso 26° C., Purgatorio 29°C., Inferno 34°C. Nell’esplorazione della parte sommersa hanno continuato a prendere ispirazione dalla Divi- na Commedia per attribuire nomi a punti di riferimento significativi ai fini del rilievo e dell’orientamento. A dei particolari luoghi hanno così imposto nomi come Virgilio, Stige, Caronte, Cerbero, Paolo e Francesca, Beatrice… Insomma ci si Immerge anche nella Divina Commedia, oltre alla singolarità della situazione speleosubacquea. Rileggendola a questo scopo ci si trova spesso nelle sue parole, metafore con molti elementi simili, tanto da pensare che Dante, per poter scrivere l’inferno abbia avuto esperienza di speleologia e speleosubacquea. Come ho accennato Grotta Giusti e il suo lago sotterraneo di acqua calda sono il più grande d’Europa, il cosiddetto lago del Limbo: è da questo lago sotterraneo che partono le immersioni in un’ acqua calda 34° C. e cristallina, ed è in questa parte sommersa che è possibile ammirare questo preziosissimo e unico gioiello della natura. Infatti l’acqua, che arriva calda e gassificata da notevoli profondità nella faglia del colle di Monsummano, ricopre continuamente le pareti della faglia di un rivestimento più o meno sottile di cristalli di carbonato di calcio, magnesio e altri minerali e la cesella in forme originalissime che non hanno niente a che vedere con le stalattiti e le stalagmiti presenti nelle normali grotte (come i Cenotes del Messico). Come si svolge l’immersione in questa particolare grotta? Prima di tutto c’è da dire che non bisogna essere per forza dei super sub ed esperti in speleosub per immergersi in Grotta Giusti, basta una buona acquaticità ed un discreto assetto. L’acqua calda e limpida, in assenza di corrente, senza muta e senza zavorra rende l’immersione facile e rilassante. Dopo un accurato briefing nella saletta dell’albergo si scende nella grotta, dove si trova già pronta l’attrezzatura fornita dal diving: monobombola da 12 litri con gav a gonfiaggio posteriore, doppio erogatore con attacco din, caschetto con due torce. L’attrezzatura personale consiste solo in un costume, una maglietta, la maschera e un paio di calzari o scarpe da tennis. I gruppi subacquei sono formati al massimo da quattro persone accompagnate da due guide, una davanti e una in fondo al gruppo. Sott’acqua ci si comporta in modo diverso e divertente, non si pinneggia o si nuota, ma si cammina e ci si arrampica alle pareti in assenza di gravità. All’inizio viene fatta una piccola prova di ardimento, un passaggio stretto che viene chiamato “ la chiave” si può passare solo verticalmente ed in un certo modo, e così saltando da una parete all’altra e camminando in cunicoli più o meno stretti si arriva alla grotta chiamata Paolo e Francesca dove si può emergere in una piccola parte aerea per ammirare quelle straordinarie conformazioni che si sono formate sul soffitto della grotta. Poi giù ancora, passando per Caronte e Beatrice per poi arrivare al lago del Limbo. L’immersione dura circa settanta, ottanta minuti, la profondità massima raggiunta è di circa 18 metri. Il tempo passa velocemente ed è così piacevole stare in quell’acqua calda che non si vorrebbe più uscire. Una volta fuori, ci si spoglia dell’attrezzatura subacquea, ci si asciuga e si avverte una sensazione di benessere su tutto il corpo. La pelle diventa liscia come quella di un bambino, poi si ritorna alla realtà del freddo inverno che per un paio d’ore ci eravamo dimenticati. www. rinosgorbani. com