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FEDERTRASPORTO ___________________________________________________________________________________________________________ Scenari dei trasporti L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Numero 11 Giugno 2009 FEDERTRASPORTO Viale Pasteur, 10 - 00144 Roma Tel. 06.5903972 Telefax 06.5903987 www.federtrasporto.it Aderente a CONFINDUSTRIA NOTA Federtrasporto è stata costituita nel 1993 e raccoglie le associazioni di operatori e gestori di infrastruttura del settore dei trasporti, logistica e turismo aderenti a Confindustria. I soci che attualmente vi aderiscono sono ACI, AGENS, AISCAT, ANAV, ANITA, ASSAEREO, ASSAEREOPORTI, ASSOLOGISTICA, CONFITARMA, FEDERTURISMO, FISE, UIR. Scenari dei trasporti è la pubblicazione che Federtrasporto dedica alle analisi strategiche e statistiche dello sviluppo dei sistemi di trasporto. Sino ad oggi sono state realizzate: - tre edizioni sul mercato del trasporto di passeggeri; - sei edizioni sull'internazionalizzazione del trasporto. Gli Scenari sull'Internazionalizzazione del trasporto sono realizzati in collaborazione con Nomisma – Società di Studi Economici SpA e prevedono un Rapporto biennale ed una edizione flash intermedia. Le pubblicazioni sono disponibili sul sito internet www.federtrasporto.it. I contenuti di questo numero non sono coperti da copyright e sono riproducibili citando la fonte: “Federtrasporto – Nomisma, Scenari dei trasporti n. 11”. INDICE L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELL’IMPRESA ITALIANA DEL TRASPORTO: LA POSIZIONE PARTE I UN QUADRO DI SINTESI Pag. 1 1. Lo scenario globale 1.1. La crisi economico-finanziaria 1.2. Le dinamiche di internazionalizzazione dei trasportii 1.3. L’Europa e l’Italia 3 3 5 10 2. La posizione competitiva delle imprese italiane 22 PARTE II IL QUADRO DELL’INTERSCAMBIO Pag. 29 1. Il trasporto internazionale: flussi, modalità e nazionalità delle imprese 1.1. Le merci 1.2. I passeggeri 31 31 45 2. La bilancia dei pagamenti dei servizi di trasporto 2.1. Il quadro d’insieme 2.2. Le singole modalità 50 50 56 Appendice statistica PARTE III L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE 1. 63 Pag. 65 Il trasporto merci e la logistica 67 1.1. Le integrazioni di filiera IL CASO AGILITY LOGISTICS CASO STUDIO: LO SVILUPPO DEL PONTE TERRESTRE EURO-ASIATICO 67 1.2. Le integrazioni di settore 1.2.1. Il settore marittimo 1.2.2. Il settore portuale 1.2.3. Il settore ferroviario merci 1.2.4. Il settore cargo aereo 98 2. 3. 4. Il trasporto passeggeri Pag. 164 2.1. Il settore terrestre 164 2.2. Il settore aereo 2.2.1. Il trasporto aereo 2.2.2. L'attività aeroportuale 176 2.3. Il settore marittimo passeggeri 2.3.1. La crocieristica 2.3.2. Il cabotaggio marittimo 196 Il mercato italiano delle M&A nel contesto globale: i processi di ed acquisizione 209 3.1. Il mercato globale delle M&A: le dinamiche dei trasporti 3.1.1. I comparti trainanti a livello globale 3.1.2. I processi di integrazione a livello globale 3.1.3. Il livello di internazionalizzazione tra aree geoeconomiche 3.1.4. Il mercato globale per tipologia di operazione 3.1.5. Le strategie di acquisizione e cessione sul mercato globale 209 3.2. Il mercato delle M&A in Italia 3.2.1. Il mercato italiano dei trasporti per tipologia di operazione 3.2.2. Il mercato italiano dei trasporti per settore 3.2.3. Il livello di internazionalizzazione dell’impresa italiana: le M&A 222 Appendice 1 – Le principali operazioni italiane di M&A 229 Il mercato italiano degli accordi nel contesto globale 231 4.1. Il mercato globale degli accordi: dinamiche in atto e paesi target 4.1.1. I processi di integrazione e i comparti trainanti: gli accordi 4.1.2. Le tipologie di accordo prevalenti sul mercato globale 4.1.3. Le strategie delle alleanze sul mercato globale 231 4.2. Il mercato degli accordi in Italia 4.2.1. Il mercato italiano degli accordi: le strategie di investimento 4.2.2. Il livello di internazionalizzazione dell’impresa italiana: gli accordi 237 Appendice 2 – I principali accordi siglati tra operatori italiani ed esteri 240 PARTE I UN QUADRO DI SINTESI Un quadro di sintesi La nuova edizione degli Scenari1 aggiorna al biennio 1° aprile 2007–31 marzo 2009: - l’andamento della bilancia dei pagamenti italiana per i servizi di trasporto, nonché la misurazione delle quote di mercato servite da vettori italiani nel traffico transfrontaliero (Parte II), - le rilevazioni sulle operazioni di M&A o di partnership nei settori del trasporto e della logistica sul mercato globale e sul mercato italiano (Parte III). L’obiettivo è fare il punto, a due anni di distanza, sulla posizione competitiva delle imprese italiane di trasporto e logistica sia nell’interscambio che interessa il territorio nazionale, sia rispetto ai processi di internazionalizzazione del settore e alle strategie di posizionamento degli operatori leader nel mercato globale. 1. Lo scenario globale 1.1. La crisi economico-finanziaria Tratto saliente del biennio in esame è, senza dubbio, il sisma che ha attraversato l’economia globale, sfociato in una recessione preoccupante nell’autunno 2008. Senza approfondire in questa sede i fattori che hanno determinato la crisi finanziaria e la sua rapida propagazione all’economia reale, è utile richiamarne alcuni passaggi perché gli elementi di discontinuità sono stati tali da produrre effetti diretti sul commercio mondiale, sui flussi di traffico che lo alimentano, sulle scelte di investimento o di riposizionamento degli operatori del trasporto e della logistica, oggetto di osservazione in questo volume. Non a caso le dinamiche di internazionalizzazione del settore rilevate tra il 2007 e fine marzo 2009 non sono omogenee. Dal 2007, sullo scenario economico globale si è assistito in sequenza a: - una strisciante restrizione del credito, iniziata nel 2007, per effetto di reazioni a catena, all’interno dei mercati finanziari, moltiplicate dal downrating dei derivati collegati ai crediti immobiliari statunitensi, con i primi clamorosi fallimenti di istituti di credito. A fine anno gli Stati Uniti entravano in recessione, - l’impennata del greggio, raddoppiato nel primo semestre 2008 e salito fino ai 147 dollari al barile di luglio, mentre l’accesso al credito manifestava segnali sempre più evidenti di sofferenza, sia in termini di quantità sia in termini di costo, 1 La pubblicazione è curata dall’Area Economica, Studi e Politiche Settoriali di Federtrasporto. Le Parti I e II sono realizzate rispettivamente da Valeria Battaglia e da Flavia Di Castro, con la collaborazione di Monica Salvatore, Margherita Palladino, Ezio Civitareale e Francesca Borghese. La Parte III è realizzata da Nomisma, nelle persone di Chiara Pelizzoni (Responsabile di Progetto) e Francesca Pagnini. 3 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana - - la rincorsa al ribasso delle principali Borse del mondo dall’inizio del 2008 e, a settembre, l’esplosione della crisi finanziaria su scala globale, infiammata dal fallimento di Lehman Brothers e trasmessa all’economia reale con una rapidità inedita, in un arco di tempo misurabile in settimane: a novembre l’Eurozona è entrata in recessione, da allora e fino ai primi mesi del 2009 il mondo ha navigato a vista, tra la caduta verticale della fiducia e della domanda, il monitoraggio costante degli indicatori economici e monetari per capire le dinamiche della crisi e attivare contromisure mirate e di impatto immediato, a partire dal sostegno pubblico al comparto creditizio per evitare, prima di ogni altra cosa, il tracollo del sistema globale. La scarsa percezione iniziale, da parte degli operatori economici non finanziari, dei rischi di avvitamento del sistema creditizio che si stavano preparando è testimoniata dall’evoluzione dei volumi del commercio mondiale, che nel 2007 ha registrato ancora una crescita del 7,2%. Ma è testimoniata anche dal trend spiccatamente dinamico delle operazioni di M&A e di partnership su scala globale rilevato nel 2007 nei settori del trasporto e della logistica, in continuità, anzi in accelerazione, rispetto ai processi di internazionalizzazione e di integrazione dei mercati emergenti degli anni immediatamente precedenti. I noli marittimi hanno mantenuto il trend al rialzo iniziato nel 2006. Chiari segnali di difficoltà sono emersi nel primo semestre 2008, anche nei settori che qui interessano più da vicino, in un contesto destabilizzato da fattori tuttavia eterogenei e, all’epoca, di incerta lettura: il rialzo persistente dei prezzi del greggio, di cui non erano del tutto chiare né le ragioni né il possibile punto di massimo; le restrizioni e i costi crescenti del credito; la ripresa dell’inflazione. Le preoccupazioni allora prevalenti riguardavano il settore marittimo e aereo, vettori portanti dell’economia globalizzata, per almeno due ordini di ragioni: da un lato, il timore che la flotta mercantile mondiale non riuscisse ad assorbire i traffici, ancora in crescita, a causa della raffica di cancellazioni degli ordinativi di nuove navi determinata – già a inizio 2008 – dalla stretta creditizia, e, dall’altro, le ricadute del caro petrolio su tutto il sistema dei trasporti. Le navi riducevano la velocità di crociera per contenere i consumi e i vettori aerei, più sensibili alle variazioni del carburante, erano forzati ad alzare i prezzi, razionalizzare le rotte, ridurre le frequenze e, nonostante ciò, iniziavano a registrare perdite importanti. Nella primavera 2008, per la prima volta, è diminuito il numero dei passeggeri trasportati per via aerea tra l’Europa e gli Stati Uniti. I temi di approfondimento messi all’ordine del giorno dagli organismi internazionali di 4 Un quadro di sintesi regolazione o di cooperazione, come l’Ue, l’Ocse, il Fondo Monetario, l’International Transport Forum, per maturare politiche in grado di affrontare l’evoluzione prossima del sistema globale dei trasporti riguardavano ancora, nel primo semestre del 2008, il mercato petrolifero, l’impatto del caro petrolio sui trasporti, i modelli emergenti di integrazione del comparto marittimo e logistico. Analisi e previsioni travolte dagli eventi. Lo scenario è drasticamente mutato a settembre 2008, con il fallimento di istituti cardine del sistema finanziario internazionale negli Usa e in Gran Bretagna, la paralisi del mercato interbancario, la rarefazione generalizzata del credito, l’ingresso in una fase recessiva globale segnata dal crollo della domanda aggregata, della fiducia e degli investimenti, dalla caduta verticale del prezzo del greggio (da 147$ a 40$ in cinque mesi), dal rallentamento repentino del commercio mondiale, in calo a fine 2008. Per il 2009, con le avvertenze ormai di rito sull’incertezza degli scenari, le previsioni stimano una contrazione dei volumi attorno al 10%. Un’inversione di segno è attesa per il 2010. Questa inedita sequenza di eventi costituisce lo sfondo nel quale si collocano le rilevazioni illustrate in questo volume. La transizione da uno scenario previsto in espansione alla presa d’atto di un’implosione generalizzata è avvenuta in modo repentino e ha lasciato tutti gli attori, dai decisori pubblici agli operatori economici, senza radar né bussola davanti alla necessità di reagire con prontezza, cercando di conciliare equilibrismi di emergenza con la progettazione di nuovi equilibri all’interno di nuove regole. 1.2. Le dinamiche di internazionalizzazione dei trasporti Quanto detto fin qui spiega l’evidenza, tratta dalle rilevazioni del biennio, di sostanziali cambiamenti di rotta nel 2008 sul 2007, in alcuni segmenti del mercato o nei percorsi di internazionalizzazione. Tentiamo di darne una lettura quantitativa e qualitativa. In termini quantitativi, la notevole espansione del numero di operazioni di M&A registrata in ambito internazionale nel 2007 subisce una brusca frenata nel 2008, con 188 operazioni censite contro le 249 dell’anno precedente (-24,5%) e un ulteriore rallentamento nel primo trimestre 2009 (-51,9%). La flessione maggiore è a carico del comparto aeroportuale (3 operazioni, -81,3%), del trasporto marittimo merci (44 operazioni, -48,8%) e della portualità (26 operazioni, -23,5%). Resta stabile il segmento della logistica2, che mantiene sostanzialmente invariato, attorno a 50, il numero di operazioni nel 2006, nel 2007 e nel 2008, e risulta nell’ultimo anno e ancora nel I 2 Comprende integratori logistici, poste e operatori del trasporto su gomma. 5 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana trimestre 2009 il segmento più dinamico. La consistenza maggiore di fusioni e acquisizioni rispetto al totale è quindi da imputare al comparto logistico e al trasporto marittimo merci, che presidiano ciascuno circa un quarto delle operazioni totali del 2008. Ma non mancano di rilievo le 39 e le 44 operazioni condotte, rispettivamente nel 2007 e nel 2008, nei segmenti passeggeri, in prevalenza nel trasporto aereo, nel cabotaggio marittimo e nel trasporto pubblico locale (Tpl). Si consolida la preferenza per scelte di integrazione di settore (129 su 188), passate nel biennio dal 64,2% delle operazioni nel 2006 al 68,6% nel 2008, e al 73,1% nel primo trimestre 2009, a crisi ormai conclamata. Di esse, oltre il 66% afferisce a porti, logistica e trasporto marittimo merci. Ricadono tutte nella tipologia delle integrazioni orizzontali le 11 operazioni registrate nel Tpl sia nel 2007 sia nel 2008. Tab. 1. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti, sul mercato globale, per tipologia di integrazione – Anni 2006-2008, I trimestre 2008 e 2009 e quote % Integrazione di filiera 25 38 38 2008 I trim 9 Integrazione di settore 106 154 129 36 19 34 57 21 9 4 165 249 188 54 26 Tipo di integrazione 2006 2007 2008 Integrazione di filiera 15,2% 15,3% 20,2% 2008 I trim. 16,7% 2009 I trim. 11,5% Integrazione di settore 64,2% 61,8% 68,6% 66,7% 73,1% Tipo di integrazione Altri investitori Totale Altri investitori Totale 2006 2007 2008 2009 I trim 3 20,6% 22,9% 11,2% 16,7% 15,4% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 Senz’altro minoritarie, le operazioni di integrazione verticale, o di filiera sono tuttavia cresciute nel biennio sia in numero sia in percentuale (Tab.1), erodendo nel 2008 la significativa quota conquistata negli anni recenti da investitori esterni al mondo dei trasporti, prevalentemente finanziari. I settori che, pur con dinamiche diverse nel biennio, mantengono interesse ad un maggior controllo di filiera sono, di nuovo, il marittimo merci (31,6% del totale nel 2008, in calo) e la logistica (23,7% nel 2008, in aumento), che si confermano dunque attivi nella direzione dell’integrazione sia orizzontale sia verticale. Merita notare che la dinamica registrata nel 2007 dal cargo aereo (21,1% delle operazioni) non trova conferma nel 2008 (10,5%) e si annulla nel primo trimestre 2009. Di interesse, inoltre, il peso progressivo del comparto ferroviario merci che – sempre in tema di integrazioni di filiera – sale dal 4% del 2006 al 5,3% nel 2007 e al 15,8% nel 2008 (Fig.1). 6 Un quadro di sintesi Fig. 1. Operazioni di integrazione di filiera, a livello globale: contributo dei settori principali al totale - Anni 2006-2008 100% 90% T rasporto m arittim o 80% 70% 60% Trasporto ferroviario 50% P orti 40% 30% Logistica 20% C argo aereo A eroporti 10% 0% 2006 2007 2008 Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 Sul piano della distribuzione geografica delle dinamiche di internazionalizzazione, il graduale affacciarsi di nuovi player o di nuovi Paesi nell’arena dei contendenti e dei contesi, in un mondo che guarda a Oriente, e, d’altra parte, gli effetti della crisi sopravvenuta possono essere letti attraverso i dati di seguito offerti. La prevalenza di operazioni cross-border su quelle domestiche è confermata nel biennio di osservazione (Tab.2); tuttavia la propensione all’internazionalizzazione, vistosamente cresciuta nel 2007 (63,9%) e ancora a inizio 2008 (70,4%), si affievolisce nei mesi seguenti, fino al più prudente 57,7% del I trimestre 2009. Si torna ai livelli del 2006. Tab. 2. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti, sul mercato globale, a livello domestico e internazionale – Anni 2006-2008 e I trimestre 2008 e 2009 (quote %) Operazioni concluse 2006 2007 2008 2008 I trim 2009 I trim 2006 2007 n. Tra soggetti connazionali Tra soggetti di diversa nazionalità Totale 2008 2008 I trim 2009 I trim % 72 90 68 16 11 43,6% 36,1% 36,2% 29,6% 42,3% 93 159 120 38 15 56,4% 63,9% 63,8% 70,4% 57,7% 165 249 188 54 26 100% 100% 100% 100% 100% Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 È più netta l’inversione di rotta in termini di incidenza delle operazioni di M&A condotte tra soggetti appartenenti ad aree geoeconomiche diverse (Tab.3). Lo scarto tra la notevole quota di operazioni extra-area concluse nel 2007 e nel primo trimestre 2008 (~ 44%) rispetto all’intero anno 2008 (39,9%) segnala una preferenza crescente per transazioni interne ad aree più omogenee a fronte di un contesto che si destabilizza sul piano finanziario, valutario e creditizio. Il dato relativo al 2009 (I trimestre), in piena crisi globale, allarga la forbice, con una brusca contrazione delle transazioni tra aree diverse (15,4%) a livelli sensibilmente inferiori al 2006 (26,1%). 7 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Tab. 3. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti, sul mercato globale, tra aree geoeconomiche – Anni 2006-2008 e I trimestre 2008 e 2009 (quote %) Operazioni concluse 2008 I trim 2009 I trim 2006 2007 2008 n. 113 30 22 73,9% 56,2% 109 75 24 4 26,1% 249 188 54 26 100% 2006 2007 2008 122 140 43 165 Tra soggetti della stessa area Tra soggetti di area diversa Totale 2008 I trim 2009 I trim % 60,1% 55,6% 84,6% 43,8% 39,9% 44,4% 15,4% 100% 100% 100% 100% Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 Ancora con riferimento alle operazioni di M&A concluse tra aree geoeconomiche diverse, le rilevazioni sul 2008 disegnano una mappa in cui l’Asia si assesta nel duplice ruolo, ormai bilanciato, di bacino di interesse primario per investitori esterni e di protagonista dell’internazionalizzazione attiva (Fig.2). Nell’anno precedente, benché fosse chiaro il progressivo ingresso di operatori asiatici (Cina, Giappone, Singapore) nell’arena dei contendenti, e non solo dei contesi, le operazioni attive erano ancora 10 contro 17 passive. Fig. 2. M&A nel settore trasporti, sul mercato globale, tra aree geoeconomiche diverse: operazioni effettuate da soggetti acquirenti e da soggetti acquisiti – Anno 2008 0 5 Africa 10 15 25 30 4 13 Asia Australia 20 1 14 2 Balcani 3 Baltico Central Asia 1 3 2 Est Europa 8 Europa Occidentale 20 11 Medioriente Mediterraneo 28 3 1 Nord America 8 Scandinavia 7 Area geografica acquirente Sud America Turchia 3 Area geografica acquisita 1 Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 È probabilmente congiunturale la circostanza che il Nord America e l’Australia regrediscano sensibilmente nel 2008 rispetto al maggior attivismo mostrato nel 2007, il Nord America soprattutto in qualità di acquisita (16 operazioni, contro 10 da acquirente), l’Australia soprattutto come acquirente (13 operazioni, contro 8 da acquisita). Tra coloro che segnano una progressione di tutto rispetto nel ruolo di acquirenti extra-area va 8 Un quadro di sintesi segnalato il Medio Oriente (Dubai, Kuwait) con 11 operazioni attive nel 2008 (erano 8 nel 2007) e 3 passive (2 nel 2007) e, in area scandinava, la Norvegia. Inversamente, l’Est Europa si conferma – per il momento – come destinataria di prevalenti investimenti esterni e si affacciano nella mappa delle aree di crescente interesse i Balcani e il Sud America (Brasile, Argentina, Ecuador, Colombia, Venezuela). Le dinamiche tra aree geoeconomiche diverse restano dunque significative, perché lo scacchiere si amplia e anche perché emergono strategie di irrobustimento messe in atto tra operatori di economie emergenti (Cina, India, Kuwait, Qatar, Kazakistan) affrancate dalla partecipazione di investitori occidentali, ma nell’ultimo periodo tornano a prevalere obiettivi di consolidamento sui mercati regionali. In Europa, dopo la stagione di forti concentrazioni societarie del biennio 2005-2006, i principali player prediligono strategie orientate al presidio di network a maglie più strette nel mercato continentale. Anche da questo punto di vista, offre ulteriori elementi di interesse la rilevazione su scala globale dei principali accordi. Rimandando per approfondimenti su questo “mercato” al capitolo ad esso dedicato, ci limitiamo ad alcune notazioni. Gli accordi censiti nel 2007 sono 181, nel 2008 sono 185 e 32 nel I trimestre 2009. I comparti maggiormente coinvolti nel processo globale delle alleanze sono, ancora una volta, quello logistico (55 accordi nel 2008, 29,7% sul totale), portuale (52 accordi nel 2008, 28,1%) e marittimo merci (30 accordi nel 2008, 16,2%) (tab.2). I dati del I trimestre 2009 indicano un raffreddamento, se confrontati al risultato dello stesso periodo dell’anno precedente (-40,7%). L’unico segmento che, ancora una volta, non varia è quello logistico. Tab. 4. Accordi stipulati nel settore trasporti, sul mercato globale, per comparto e tipologia di operazione – Anno 2008 Comparto Aeroporti Accordo di partnership Concess. di servizi Tipologia di operazione Costruz. e Contract Gestione gestione logistics terminal terminal Joint venture 3 Cargo aereo 6 Logistica 17 Porti 12 Trasporto aereo 5 Ferroviario merci 10 Ferroviario pax Totale 3 27 14 1 14 2 4 10 11 55 12 52 1 6 4 17 1 Marittimo merci 14 Tpl 1 6 Marittimo pax 1 1 Totale 69 8 1 16 30 1 8 1 28 16 15 3 49 185 Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 9 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Risulta interessante lo spaccato per aree target. La scelta della tipologia di accordo è funzionale alla strategia di aggressione dell’area target (Fig.3). In Asia e Medio Oriente, nel 2008, la tipologia di accordo più praticata (54% e 50% degli accordi, rispettivamente) riguarda la costituzione di joint venture, spesso siglate tra un partner occidentale, che ha mire di espansione nella regione, e un partner residente nell’area. Nel Mediterraneo prevalgono, nel 2008, gli accordi per la costruzione e gestione di terminal portuali (44% degli accordi), mentre in Europa il contributo maggiore al totale delle operazioni è dato dagli accordi di partnership (44%) e dai contratti di contract logistics (29%). Fig. 3. Accordi per area (ripartizione %) – Anno 2008 Asia Contract logistics; 4% Joint venture; 54% Joint venture; 13% Accordo di partnership; 17% Costruzione e gestione terminal; 17% Europa Accordo di partnership; 44% Costruzione e gestione terminal; 4% Contract logistics; 29% Concessione di servizi; 10% Gestione terminal; 8% Mediterraneo Joint venture 28% Medioriente Accordo di partnership 22% Contract logistics 6% Gestione terminal 22% Costruzione e gestione terminal 22% Joint venture 49% Intesa governativa 0% Accordo di partnership 12% Contract logistics 13% Costruzione e gestione terminal Gestione 13% terminal 13% Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 1.3. L’Europa e l’Italia Nella passata edizione del 2007 avevamo dedicato in apertura un focus specifico all’area cinese, in ragione del salto di qualità che nel biennio 2005-2006 essa aveva maturato, in termini di rapida strutturazione di una compagine articolata di politiche pubbliche e di operatori, anch’essi spesso pubblici, in grado di affermarsi da co-protagonisti dello sviluppo del mercato logistico, marittimo, portuale, crocieristico e aereo dell’area, e di porre solide teste di ponte nel Mediterraneo e nel Nord Europa. 10 Un quadro di sintesi Oggi ci sembra interessante tornare a guardare all’Europa, nelle sue proiezioni eurasiatiche e mediterranee, sia perché l’Europa resta di gran lunga il primo bacino di origine e destinazione delle M&A su scala globale (Fig.2), sia per cogliere quale sia la fisionomia che va assumendo il mercato che ci interessa più da vicino nell’attuale stagione di profonda destabilizzazione. Le dinamiche qui sintetizzate riflettono le tendenze del mercato emerse in prevalenza prima che la crisi fosse conclamata, giacché la vivacità degli investimenti esteri si è contratta nei mesi successivi. Se ne vedranno meglio gli effetti in un periodo più esteso. Tuttavia è inevitabile che la crisi acceleri, da parte degli operatori più solidi, le scelte aziendali di razionalizzazione o di consolidamento e le strategie di alleanza a fini di razionalizzazione. In questo senso è agevole prevedere che alcuni dei processi evolutivi emersi negli anni più recenti, incidenti sulla struttura del mercato si consolidino, e assumano un passo più veloce. Tra questi certamente la propensione a contrattualizzare alleanze di settore o di filiera finalizzate a ridurre il rischio commerciale degli investimenti di medio-lungo periodo. Interessanti, sotto tale profilo, sono le alleanze multilaterali che iniziano a prendere forma in vari settori anche in Europa (tra compagnie ferroviarie, tra interporti, tra autolinee, tra porti) e le alleanze, più spesso bilaterali, tra operatori di comparti diversi sulla medesima filiera. È di tutta evidenza, ad esempio, la convergenza di interesse strategico tra i grandi terminalisti portuali globali e i maggiori player ferroviari europei rispetto all’individuazione di corridoi terra-mare su cui investire. Nel comparto logistico e postale, operatori leader – tra questi Kuehne+Nagel (CH), CEVA Logistics (ex TNT Logistics, NL), Norbert Dentressangle (F), Rhenus Logistics (D), DB Shenker (gruppo Deutsche Bahn, D), Dachser (D), DSV Road Holdings (DK), Austrian Post (AT) – hanno messo a segno una rete di acquisizioni e partnership domestiche e internazionali, in area europea, su operatori che portano in dote network subregionali già strutturati da integrare nel proprio. I nuovi network logistici, spesso specializzati per filiera di prodotto, assumono carattere tendenzialmente paneuropeo, con molto interesse per la Gran Bretagna, la Penisola Iberica e l’est, dai Balcani alla Russia. Si estende al territorio italiano l’attenzione di operatori come Norbert Dentressangle (F), CEVA Logistics (NL), Kuehne+Nagel (CH) attraverso takeover su imprese italiane (logistica dell’abbigliamento, trasporto prodotti fragili e di valore, distribuzione editoriale), e ad essi si sono rivolte, mediante numerosi accordi di contract logistics, produttori nazionali come Danone Italia, Pearson Paravia, Gruppo Mondadori, Daikin Italia, Pirelli, Piaggio, Jal, per la logistica dei propri prodotti, non solo in Italia. 11 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Dall’Italia verso l’estero, un’iniziativa di rilievo strategico è il progetto INLOG-China, promosso dagli interporti di Bologna, Jesi, Padova, Parma, Rivalta Scrivia e Verona in collaborazione con il Ministero del Commercio Internazionale, l’ICE e l’Associazione degli Interporti UIR, per realizzare un distretto industriale/logistico italiano a servizio delle pmi italiane a Tianjin, terza città cinese, principale porto del nord, grande hub ferroviario e aeroportuale cargo. In un’ottica di rete si colloca in Europa anche il grande dinamismo del comparto ferroviario merci, con 7 operazioni di concentrazione, 6 di filiera e un cospicuo numero di accordi di partnership, che integrano spesso operatori marittimi e portuali per sviluppare trasporti intermodali. Un colpo d’occhio sulle trasformazioni che si preparano lo offre il percorso di Deutsche Bahn. Il gruppo allarga il network mediante: acquisizioni ferroviarie in Gran Bretagna, Spagna e Italia del nord (Ferrovie Nord Cargo); una joint venture dal significativo nome di Eurasia Rail Logistics con operatori ferroviari di Russia, Polonia e Bielorussia; accordi di filiera con l’armatore israeliano Zim per il trasporto di container in Gran Bretagna e con il colosso armatoriale francese CMA CGM per l’intermodale continentale; accordi di collaborazione con FS, Rail Cargo Austria e la francese SNCF per il traffico merci e con il Porto di Rotterdam per potenziare i flussi container. La joint venture Trans-Eurasia Logistics, costituita nel 2008 con la compagnia nazionale russa RZD per presidiare l’intermodale terrestre tra Europa e Cina, ha raccolto l’impegno formale del governo cinese per lo sviluppo dei traffici, e si affianca all’ingresso di DB, insieme ai già citati CMA CGM e Zim, nella prevista privatizzazione della China United International Rail Containers, con una quota dell’8% ciascuno. L’Italia non sfugge alla progressiva creazione di un mercato integrato europeo. Alcune novità interessanti riguardano sia l’incumbent che i competitor, e in particolare si segnalano: - 12 gli accordi siglati da Fs e Trenitalia nel biennio, nell’ambito di un piano di potenziamento della presenza sui corridoi internazionali di traffico: con i colossi portuali PSA (Singapore) e COSCO (Cina), con i quali ha vinto la gara per il sesto molo di Genova-Voltri; con la Regione ed enti locali piemontesi per attrezzare ad Alessandria una piattaforma con funzioni di retroporto degli scali liguri; con il nuovo operatore ferroviario GMC, a sua volta attivo su Gioia Tauro, per il potenziamento dei collegamenti tra il nord Italia e la Sicilia; con Italcontainer per nuovi collegamenti diretti tra Norimberga e l’Interporto di Bologna, destinati a servire traffici anche dai porti di Livorno, Ravenna, La Spezia, Taranto, Catania, Bari; con Poste Italiane, Un quadro di sintesi - - costituendo una joint venture paritetica a vocazione logistica; oltre all’accordo già citato con DB; l’ampliamento al 3%, piccolo ma significativo, della quota azionaria detenuta da Ambrogio Trasporti nella svizzera BLS Cargo, in crescita sull’asse Italia-Germania, accanto alla capogruppo BLS e DB Schenker (gruppo Deutsche Bahn); la nascita, a inizio 2009, di FerCargo, alleanza tra i vettori ferroviari – alcuni già presenti sul mercato italiano, altri nuovi entranti - SNCF Fret Italia, Railion Italia (DB), RTC, INEA, CFI - Compagnia Ferroviaria Italiana, Veolia Cargo Italia, Crossrail, InRail e SBB Cargo Italia, con lo scopo di promuovere la modalità ferroviaria all’interno del sistema logistico nazionale. Complessivamente, e quand’anche colpito dal rallentamento dell’economia, il settore ferroviario appare impegnato in una competizione di portata epocale, nella quale i grandi player cercano di posizionarsi su scala continentale, intercettando soprattutto i traffici portuali – cuore della globalizzazione – e scegliendosi i corridoi in relazione alle prospettive di traffico, coincidenti o ulteriori rispetto a quelli programmati dalle politiche pubbliche europee. Sul fronte della portualità e del trasporto marittimo, la dimensione dei player, la portata e la dinamicità delle operazioni che li interessano, le forti politiche pubbliche che li riguardano in molte aree del pianeta disegnano un mondo difficile da sintetizzare, ma da cui non si riesce a prescindere per leggere una prospettiva europea. Limitandoci qui al trasporto marittimo containerizzato, osserviamo che nel biennio esso ha attraversato un’ulteriore fase di concentrazione con un altrettanto significativo livello di integrazione di filiera, in particolare sulle attività terminalistiche, allo scopo di fruire di servizi portuali personalizzati, specializzati, a minor rischio di congestione e a minor costo. I processi di concentrazione hanno portato le prime 25 compagnie a livello mondiale a detenere circa il 90% della quota di mercato complessiva, contro l’84% del 2006 e il 75% del 2000; rispetto a tale risultato, le prime 5 compagnie controllano una quota pari al 45%, e di queste quattro sono europee e una di Taiwan, nell’ordine: A.P. Moeller-Maersk Group (Dk), MSC (Ch), CMA CGM Group (F), Evergreen Group (Taiwan), Hapag-Lloyd (G). Tab. 5. Il livello di concentrazione nel comparto del trasporto marittimo containerizzato TEU 2008 TEU (var %) 2008/2006 5.609.700 45,8% TOP 5 7.828.872 42,9% TOP 10 11.124.672 45,5% TOP 25 12.374.731 35,5% TOP 100 Fonte: elaborazioni Nomisma su dati AXS-Alphaliner quota di mercato 2008/2000 232,4% 208,4% 189,4% 140,3% 2008 45,3% 63,3% 89,9% 100,0% 2006 42,1% 60,0% 83,7% 100,0% 2000 32,8% 49,3% 74,6% 100,0% 13 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Per offrire, in questa sintesi, almeno una prospettiva degli interessi che si appuntano sul nostro continente e sul nostro Paese, ci limitiamo a passare in rassegna alcune delle operazioni che hanno interessato la portualità europea e mediterranea nel biennio. Sul fronte settentrionale, la compagnia di navigazione israeliana Zim, già citata per gli accordi con il gruppo ferroviario tedesco DB, ha rilevato da A.P. Moller Maersk il 20% della società terminalistica Antwerp Gateway, partecipata dal terminalista cinese COSCO Pacific, dal gruppo armatoriale francese CMA CGM e della tedesca Duisport che gestisce il porto di Duisburg. RREEF, divisione di Deutsche Bank dedicata ad investimenti in infrastrutture, ha acquisito partecipazioni nel capitale dell’operatore portuale di Lubecca, mentre il gruppo terminalistico tedesco Eurogate è entrato nel capitale del Baltic Container Terminal del porto russo di Ust-Luga. Nell’area di espansione del porto di Rotterdam, i due nuovi Terminal 1 e 2 sono stati assegnati il primo al consorzio Rotterdam World Gateway (di cui fanno parte il terminalista arabo DP World, la compagnia di navigazione francese CMA CGM, l’alleanza orientale The New World Alliance) e l’altro all’olandese APM Terminals, controllata dalla compagnia danese Moller Maersk. Il fondo australiano Babcock and Brown ha acquisito una serie di partecipazioni in aziende portuali e logistiche che operano nei porti belgi di Anversa e Gand, di Rostock in Germania, nonché in Finlandia e nel Regno Unito. Nel Mediterraneo, Zim Port, divisione portuale della più volte nominata compagnia armatoriale israeliana Zim, ha rilevato il 40% della spagnola Contarsa, che ha in concessione il terminal di Terragona. Il restante 60% è stato rilevato dal gruppo arabo DP World. Esse intendono promuovere lo sviluppo del terminal come hub regionale, grazie alle buone connessioni che ha con la rete ferroviaria spagnola. Zim ha inoltre stretto accordi con i porti di Palermo e Catania per servizi feeder regolari con Livorno e Napoli. L’olandese APM Terminals, controllata dalla danese Moller Maersk, ha ottenuto dal Marocco la concessione trentennale del futuro porto di Tanger Med II, mentre il terminal 4 è stato assegnato al gruppo PSA di Singapore. Sono parte di un sistema portuale che il governo marocchino intende sviluppare per competere nell’arena mediterranea, e non solo. Il porto di Tanger Med ha infatti siglato un’intesa con quello di Barcellona e lo scalo statunitense di Norfolk per promuovere l’istituzione di linee marittime tra i tre punti. Il colosso arabo DP World ha acquisito il controllo della Egyptian Container Handling Co. che controlla la società che opera il porto egiziano di Sokhna. Mentre la compagnia China 14 Un quadro di sintesi Shipping ha acquisito il 20% del capitale del nuovo terminal container di Damietta, e affianca così il terminalista Terminal Link, di CMA CGM, il gruppo armatoriale kuwaitiano United Arab Shipping, il gruppo di investimenti del Kuwait KGL Ports International Aref e General Electric. Il governo tunisino intende realizzare un nuovo insediamento portuale a Enfidha, che comprenderà anche una zona industriale, un aeroporto e strutture per la logistica. In Albania, si progetta un terminal container di ragguardevoli dimensioni, che potrebbe intersecare i traffici sul corridoio VII europeo e vorrebbe diventare il maggiore scalo mediterraneo per portacontainer post-panamax, in sinergia con la zona franca industriale circostante. La cinese COSCO ha rilevato dalla danese A.P. Moller Maersk un ulteriore 20% del capitale della Suez Canal Container Terminal, che opera il container terminal di Port Said allo sbocco del Canale, e si è altresì aggiudicata la concessione trentennale di due banchine del container terminal del Pireo, in corso di privatizzazione in Grecia, mentre la cinese Hutchison si è aggiudicata la concessione per il terminal di Salonicco. In Italia, l’armatore tedesco Rickmers Linie è entrato nel capitale di Terminal S.Giorgio del porto di Genova, partecipato dal gruppo Gavio e Finterminal, per sviluppare servizi tra Medioriente, India e Sud Est Asiatico. Ancora su Genova, PSA di Singapore (già citata per l’accordo siglato con FS sul sesto molo di Voltri) ha siglato un accordo per uno scambio azionario con la genovese Gruppo Investimenti Portuali (GPI), che dovrebbe portare la PSA a detenere il 40% di due terminal nel porto di Genova e la GIP a detenere il 40% di Sinport, società di PSA (Singapore) che controlla il VTE-Voltri Terminal Europa e il terminal Vecon di Venezia Il fondo australiano Babcock and Brown, già citato per le acquisizioni diffuse nel nord Europa, ha rilevato il 50,3% di Terminal Rinfuse Italia Spa che opera terminal rinfuse nei porti di Genova, Vado Ligure e Venezia. L’Autorità Portuale di Savona ha assegnato la piattaforma contenitori di Vado Ligure a un consorzio costituito da Maersk, Grandi Lavori Fincosit e Technital, a conferma dell’interesse di Maersk per il presidio del Mediterraneo occidentale, ove opera servizi verso gli Usa. Il porto di Trieste ha avviato programmi di collaborazione con il porto sudcoreano di Pusan, interessato a sbocchi marittimi sull’Adriatico, sulla direttrice est, per le attività industriali in cui la Corea del Sud sta investendo in Ungheria, Slovacchia e Polonia. L’elvetica MSC, secondo armatore al mondo, ha rilevato quote del Roma Terminal Container del Porto di Civitavecchia. 15 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Il terminalista cinese Hutchison Port Holdings, già presente ad Alessandria d’Egitto e a Barcellona, ha rilevato il 50% del capitale azionario del Taranto Container Terminal, rimanendo il restante 50% nella mani della taiwanese Evergreen. In questo contesto, e pur nel drammatico calo dei traffici mondiali degli ultimi mesi, assumono evidente significato e urgenza, in Italia, i propositi di cooperazione tra Autorità Portuali e tra Autorità Portuali e Regioni formalizzati al sud, tra Puglia e Basilicata per lo sviluppo di un sistema portuale coerente con i piani di infrastrutturazione di terra, e al nord tra le Autorità Portuali di Genova, La Spezia e Savona per un Sistema dei Porti Liguri. Grande movimento si è visto anche nel settore aereo, cargo e passeggeri, e aeroportuale. Nel cargo, il periodo in esame è stato segnato da forti alleanze tra vettori leader e dall’ingresso di nuovi operatori, nonché dalla diffusione di accordi verticali tra vettori cargo e aeroporti per la realizzazione e gestione di hub cargo dedicati. Molte le operazioni e le intese sui mercati in crescita, per le quali rinviamo agli approfondimenti interni. In Europa, di nuovo, il percorso di internazionalizzazione della tedesca Lufthansa è paradigmatico rispetto alle trasformazioni rilevabili sul mercato, con la ricerca del presidio attivo del segmento cargo e delle tre direttrici di rilievo per il traffico passeggeri: l’Europa, i mercati emergenti, il segmento low cost. Nel cargo ad esempio, in joint venture paritetica con Deutsche Post Net (attraverso le rispettive controllate Lufthansa Cargo e DHL Express) Lufthansa ha dato vita alla nuova compagnia cargo AeroLogic, destinata ai servizi espressi tra Europa, Asia e Usa, in diretta concorrenza con i colossi statunitensi UPS e FedeEx, e si è assicurata l’accesso allo scalo siberiano di Krasnojarsk mediante accordi con partner locali. Verso oriente, ha rafforzato la partecipazione nella joint venture Jade Cargo con la cinese Shenzen Airlines e detiene ormai il 46% della Tianjin Airport Hua Yu Air Cargo Terminal. Nell’ottica della liberalizzazione del mercato indiano da inizio 2008, che consente a soggetti esteri di rilevare fino al 74% del capitale delle compagnie cargo nazionali, ha avviato trattative con due vettori indiani per costruire alleanze nella regione. Nel passeggeri, ha acquisito il controllo totale di Swiss International; ha rilevato il 45% dei Sn Brussels Airlines, principale operatore belga, con un’opzione sul restante 55%; ha acquisito due vettori low cost, l’americana Jet Blue Airways e la britannica Bmi che porta in dote interessanti slot su Heathrow. Ha costituito Lufthansa Italia per attivare nuovi collegamenti europei da Malpensa, utilizzando capacità aeroportuali liberate da Alitalia. Ha siglato un’intesa con il gruppo tedesco TUI, che controlla due compagnie, finalizzato all’incorporazione dei due vettori nella propria Eurowings. Ha inoltre tentato la scalata ad 16 Un quadro di sintesi Austrian Airlines (operazione sospesa dal governo austriaco per non cedere il controllo nazionale sul vettore) e ha manifestato interesse per la scandinava SAS, in cerca di un partner industriale. Mediante accordi di code sharing con Egypt Air, la russa Air Union e la kazaka Air Astana, ha ampliato l’offerta verso est e verso il Mediterraneo e, ancora, grazie ad una partnership con Continental Airlines, quarto vettore statunitense, ha strappato quest’ultima all’alleanza globale SkyTeam per portarla nella “propria” Star Alliance. Di rilievo, sul mercato europeo, è anche l’espansione di Air France-KLM, con l’ingresso nella nuova Alitalia (al 25%), il takeover sul vettore regionale VLM Airlines specializzato nel segmento business, l’attivazione di nuovi collegamenti transatlantici in accordo con Delta Air Lines (Usa) sulla base delle opportunità offerte dai recenti accordi Open Sky tra Ue e Usa. Un altro vettore, la scandinava SAS, che peraltro come Air France-KLM ha accusato perdite già nella primavera 2008, ha messo in vendita le due controllate Spanair e Air Baltic per attivare accordi orientati ad attivare nuovi collegamenti tra la Scandinavia e le destinazioni croate dai propri hub in Austria e Germania. Ad est, di grande interesse è l’acquisizione di nuove quote, fino all’8,8%, nella russa Aeroflot da parte di Deutsche Bank, mentre la banca statale russa Vnesheconomobank ha acquisito il 40% del capitale di AirBridge, che controlla la compagnia ungherese Malev. Per questa via il governo russo accede al mercato comunitario: Malev sarà il partner strategico di Aeroflot, la quale ha manifestato attivo interesse per la privatizzazione di Czech Airlines e della serba Jat Airways. Nel nord Europa, nel ramo cargo, è nata West Atlantic, newco della britannica West Air Europe e della svedese Atlantic Airlines. Mentre DHL Express (Deutsche Post) ha acquisito il 49% della statunitense Polar Air Cargo, ha inaugurato il proprio hub europeo presso l’aeroporto di Lipsia, con localizzazione mirata ai mercati dell’Est, ha formalizzato intese per piattaforme logistiche in India, Arabia Saudita e a Panama, ha programmato investimenti in territorio russo. L’Italia, che attende l’assestamento del mercato dopo le sofferte, note vicende della transizione dalla vecchia alla nuova Alitalia, ha quindi visto l’ingresso di Lufthansa e Air France-KLM, cui si aggiunge la creazione della divisione italiana di CargoLux (Lussemburgo) per attivare dal 2009, da Malpensa, collegamenti verso 45 destinazioni internazionali, incluse Asia e Usa, a fianco di Lufthansa Cargo che da Malpensa volerà per New York e Chicago, e che serve ormai il 14% del mercato italiano. L’italiana ALIS, nata nel 2007, ha acquisito la giovane Cargoitalia, ha formulato un’offerta per l’acquisto della divisione all-cargo della vecchia Alitalia e ha concluso un’alleanza con la Etihad Crystal Cargo (gruppo Etihad Airways, Emirati AU) per attività congiunta sulle rispettive rotte 17 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana nord-sudamericane e quelle di India, Medioriente, Africa Orientale. Sul fronte degli accordi internazionali, si segnalano due iniziative di grande portata: l’accordo Usa-Cina per il raddoppio dei voli passeggeri e una maggior liberalizzazione dei voli cargo tra i due Paesi e l’avvio del dialogo tra Ue e l’Unione Africana per lo sviluppo congiunto del trasporto aereo tra Europa e Africa. Molto meno numerose, anche rispetto al periodo precedente, ma di notevole importanza sono le riorganizzazioni finalizzate nel biennio, in Europa, in ambito aeroportuale. Fraport, gestore dello scalo di Francoforte, è il primo operatore estero a fare ingresso nel capitale di uno scalo cinese (Xi’an). ADP Aéroports de Paris e il gruppo Schipol di Amsterdam, entrambi sotto controllo pubblico, hanno dato vita alla prima alleanza a livello mondiale nel settore aeroportuale, con uno scambio azionario che di fatto rafforza l’alleanza Air France-KLM e prelude a forti sinergie sul piano degli investimenti. Baa, gestore dei 7 maggiori scali britannici dovrà cedere gli scali londinesi di Gatwick e Stansted e uno scalo scozzese, per ripristinare sufficienti condizioni di concorrenza tra gli aeroporti. Per subentrare negli scali in cessione sono in corsa Fraport, la tedesca Hochtief, Ryanair, il fondo Global Infrastructure Partners (Crédit Suiss e General Electric), il Changi Airports International dello Stato di Singapore, il Manchester Airport Group e l’investitore australiano Macquarie Group. Interessante, in Italia, è l’iniziativa di una cordata italo-argentina (Corporacion America, gestore aeroportuale, e Miro Radici Finance, che controlla un vettore cargo italiano), entrata in partecipazione negli scali di Crotone e Trapani, con mire di espansione su Reggio Calabria e Genova. Appare forte l’interesse di investitori esteri verso il sistema aeroportuale nazionale. La quota di maggioranza di Sogeap, gestore dello scalo di Parma, è stata conquistata dal fondo austriaco Meinl Airports International. Morgan Stanley Infrastructure è entrata nella compagine societaria che controlla la SAVE di Venezia, attraverso Finanziaria Internazionale. Monte Paschi di Siena ha rafforzato (al 42,8%) la quota detenuta nella società aeroportuale di Siena, a fianco della Camera di Commercio e degli enti locali, allo scopo di sviluppare lo scalo mediante investimenti infrastrutturali e accordi con altri investitori, anche internazionali. Infine si segnala l’intesa conclusa tra Gesar (aeroporto di Olbia-Costa Smeralda) e l’Autorità portuale di Olbia e Golfo Aranci per lo sviluppo del settore crocieristico e l’integrazione del sistema porto-aeroporto. Il mercato europeo del trasporto terrestre di passeggeri, su gomma e su ferro, conferma i percorsi di concentrazione che da diversi anni si sviluppano attorno ai grandi gruppi 18 Un quadro di sintesi Arriva (GB), Veolia, Transdev, Keolis e RATP (F), i quali hanno intensificato operazioni di acquisizione e accordi con imprese che potevano vantare un presidio consolidato dei mercati di destinazione. Arriva ha ampliato la rete in Portogallo, in Spagna (Madrid), in Danimarca, con l’acquisto di Veolia Denmark, e in casa ottenendo la concessione ferroviaria maggiore del Regno Unito, la New Cross Country. Ha portato all’80% la quota azionaria nella holding che opera servizi autobus in Ungheria e Slovacchia ed è entrata nel mercato polacco con una joint venture con un operatore ferroviario cargo nazionale. Veolia ha invece diversificato, con il Tpl in Francia, una concessione ferroviaria regionale in Germania, una joint venture per il trasporto collettivo in tre città del Marocco, per non parlare delle iniziative di penetrazione, in joint venture con partner locali o con la connazionale RATP, nei mercati cinesi, indiani e sudcoreani. Transdev, ormai il 4° operatore in Europa, partecipato al 68% dalla Cassa Depositi e Prestiti francese, ha vinto la gara per la privatizzazione della belga Connexxion, primo operatore passeggeri nazionale. RATP Développement, controllata al 75% dalla parigina RATP, dopo un biennio impegnato ad aprire prospettive ad oriente, si è concentrata sul mercato domestico, con acquisizioni di partecipazioni in operatori turistici e di Tpl interni ed esterni all’Ile de France. Keolis, operatore ferroviario leader nel Tpl, partecipato al 45% da SNCF, ha seguito percorsi di diversificazione nel mercato francese (turismo, scolastici, collegamenti ferroviari aeroportuali, trasporto urbano ed extraurbano). All’estero, ha acquisito il 50% di una compagnia ferroviaria olandese, un’autolinea belga, la concessione per la gestione di una rete ferroviaria regionale tedesca per 16 anni. Anche in Italia sono evidenti le spinte alla concentrazione nel tpl, tra aziende pubbliche locali, prevalentemente al nord, in un contesto normativo incerto e sempre sull’orlo di un’altra riforma. Le sinergie vengono esplorate anche in opposizione all’ingresso di grandi gruppi stranieri: alcune amministrazioni hanno avviato parziali privatizzazioni mediante selezione con gara del socio privato di minoranza e, delle 8 principali operazioni di M&A portate a termine nel biennio, tutte nel centro-nord, tre hanno visto i citati gruppi francesi Transdev e RATP nel ruolo di acquirenti. Nuove alleanze si costruiscono, o si rafforzano, sul versante delle compagnie private di autolinee, nazionali e internazionali, in concorrenza con la ferrovia e l’aereo, soprattutto sulle direttrici tra il nord e il sud del Paese. 19 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Sulla lunga percorrenza ferroviaria, le spinte alla liberalizzazione modificano il panorama di riferimento anche per il settore passeggeri, nel quale nove società hanno dato vita alla prima alleanza mitteleuropea, Railteam Alliance, allo scopo di mettere in comune le proprie reti ad alta velocità su scala continentale, in concorrenza con la modalità aerea: la tedesca DB, l’olandese NS, l’austriaca OBB, la svizzera SBB, la belga SNCB, la francese SNCF e le joint venture internazionali Eurostar, Thalys e Tgc Lyria. Non a caso Air France-KLM ha stretto accordi con Veolia per partnership nel segmento dell’alta velocità, inaugurando un cammino destinato ad essere seguito anche altrove. E DB ha manifestato l’interesse ad entrare nel consorzio franco-belga-britannico Eurostar, gestore del servizio AV tra Londra, Parigi e Bruxelles attraverso la Manica (DB guarda al mercato britannico anche nel segmento passeggeri, dove è già presente con partecipazioni, anche al 100%, in diverse compagnie ferroviarie). Infine uno sguardo alla crocieristica e al cabotaggio marittimo. In ambito europeo i mercati leader della crocieristica sono, nell’ordine, Italia, Spagna, Grecia, Francia e Norvegia; tra i mercati in crescita emerge la Croazia, che nei primi otto mesi del 2008 ha registrato un aumento del 43,2% delle presenze. Sono poche le operazioni di M&A censite, più interessanti gli accordi di partnership. Il predominio del mercato mediterraneo e di quello baltico ha condotto quindici tra i maggiori porti atlantici europei a siglare un accordo - la Atlantic Alliance - mirato a promuovere gli scali del versante atlantico; al progetto aderiscono i maggiori scali del settore crocieristico: Amburgo, Bremerhaven, Amsterdam, Anversa, Bordeaux, Brest, Cherbourg, Ijmuiden, La Rochelle, Lisbona, Nantes, Rotterdam, Santander, St. Malo e Vigo. Hanno manifestato interesse per i mercati del nord Europa Carnival UK, filiale britannica della statunitense Carnival Corporation, leader mondiale del settore, con un accordo ventennale sottoscritto con Associated British Ports (ABP), che gestisce lo scalo di Southampton, per dotare il porto di un quarto terminal crocieristico, e il gruppo tedesco TUI che ha siglato un accordo con Royal Caribbean Cruises per la costituzione di una joint venture paritetica TUI Cruises - finalizzata al presidio del mercato tedesco. L’Italia si mantiene al vertice continentale: è capofila del mercato crocieristico europeo, con una quota di mercato pari a circa il 16%. Innovativi sono gli accordi siglati da Costa Crociere, compagnia italiana controllata dal colosso statunitense Carnival Corporation, e finalizzati a promuovere strategie di integrazione di filiera. Tra questi, un interessante accordo con Air France, per rafforzare la sinergia commerciale a livello mondiale; la joint venture Iberocruceros, costituita con il gruppo turistico Orizonia, che opera esclusivamente sul mercato spagnolo e di cui Costa detiene il 75% del capitale; un accordo con il leader 20 Un quadro di sintesi low cost Ryanair per la promozione degli itinerari che comprendono tratte aeree, da e per i porti del Mediterraneo e del Nord Europa scalati dalla compagnia. Molte operazioni di M&A hanno invece segnato il comparto del cabotaggio. Il mercato mediterraneo e quello baltico si confermano come i più attivi. Forti ristrutturazioni sono in corso nel mercato greco, mentre nel Mediterraneo occidentale la compagnia di navigazione spagnola Balearia ha effettuato il takover su Buquebus Espana, che opera sulla rotta Algeciras-Ceuta con due traghetti ad alta velocità, direttrice sulla quale Balearia è già presente e su cui, con questa acquisizione, intensifica il presidio. Nel Nord Europa, prendono corpo strategie di ritorno al core business o finalizzate allo sviluppo di rami di attività. Nel periodo di riferimento Scandlines, joint venture paritaria di Deutsche Bahn e del governo danese, è stata ceduta ad un consorzio partecipato dalle società di private equity 3i, Allianz Capital Partners e dall'armamento tedesco Deutsche Seereederei, e ha intrapreso un percorso di cessione dei servizi traghetto per concentrare le proprie attività sulle rotte internazionali, lasciando spazio sul mercato danese a Clipper, uno dei maggiori gruppi a livello globale. L’appetibilità del settore è confermata dall’interesse suscitato negli investitori esterni al comparto. Oltre all’operazione che ha visto protagonista 3i, infatti, ne sono prova gli investimenti effettuati da Marfin Investment Group (MIG), che ha acquisito il 51% della greca Blue Star Maritime (già controllata di Attica Holdings) e il 49,9% del capitale azionario del gruppo Attica, che a sua volta possiede l'intero controllo della connazionale Superfast Ferries. Meritevoli di attenzione, per le prospettive di integrazione oltreché di internazionalizzazione che implicano, sono le operazioni portate a termine da operatori appartenenti da altri comparti, in un’ottica di sviluppo di filiera. Tra queste l’operazione con cui la francese Veolia Transport ha acquisito la quota del 38% della compagnia di navigazione Société Nationale Corse Méditerranée (SNCM) ceduta dal fondo Butler Capital Partners; in questo modo Veolia arriva a detenere il 66% delle azioni della compagnia, a fianco dello Stato francese (25%) e dei dipendenti della compagnia (9%). In Italia, Grimaldi rimane il soggetto più attivo anche nel biennio in esame. All’inizio del 2008 il Gruppo ha condotto una strategia di riorganizzazione della propria presenza sul mercato greco: attraverso uno scambio azionario con la società cipriota Sea Star Capital, Grimaldi ha rafforzato la propria quota nella cretese Minoan Lines, di cui è in seguito arrivato a controllare quasi l’85%. Sulle tratte che interessano i porti domestici nel 2009 Grimaldi ha annunciato l'apertura di nuove Autostrade del Mare su rotte nazionali ed internazionali: Sardegna e Sicilia in collegamento con Civitavecchia, Genova, Barcellona e Malta. 21 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Nel Mediterraneo occidentale, e in particolare nei traffici Italia-Francia, Corsica-Sardinia Ferries conferma nel 2008 la propria posizione di player dominante guadagnando una quota di mercato del 64%, con un forte potenziamento di servizi sia dalla Francia sia dall’Italia. La compagnia ha proseguito inoltre nella strategia di investimento in Italia, acquisendo dal fondo 21 Investimenti - che fa capo alla famiglia Benetton - oltre un quarto del capitale di Strade Blu, compagnia marittima che opera un servizio di Autostrada del Mare non accompagnata tra Genova e Termini Imerese. Sul fronte degli accordi cross-border, alcuni operatori di primaria importanza hanno siglato contratti di concessione: nello specifico, Grandi Navi Veloci (GNV) ha ottenuto la concessione per un terminal nello scalo francese di Marsiglia per il proprio traffico ro-pax. 2. La posizione competitiva delle imprese italiane L’analisi della posizione competitiva delle imprese italiane emerge dalla valutazione congiunta dei risultati economici che il settore dei trasporti e della logistica registra nell’interscambio con l’estero (si veda la Parte II per il dettaglio) e delle rilevazioni sulla partecipazione di attori italiani ai processi di internazionalizzazione sopra accennati e diffusamente descritti nella Parte III della pubblicazione. Ciò che rende critica, questa volta, la misurazione dello stato di salute della competizione di bandiera italiana è la destabilizzazione generalizzata dei mercati, sopravvenuta nell’ultimo semestre del periodo di rilevazione e destinata a durare ancora, probabilmente per un tempo non breve. L’utilità di questo esercizio tuttavia non viene meno perché offre, di fronte ad una congiuntura avversa, indicazioni sulla capacità di tenuta, o di reazione, delle nostre imprese rispetto ai competitor esteri e mette in luce le ricadute dell’opacità delle politiche nazionali seguite negli anni, in molti comparti, sulla solidità delle aziende e sulla struttura del mercato nazionale. Alla fine del biennio di rilevazione, i dati di settore relativi all’interscambio con l’estero e alla bilancia dei pagamenti risentono pesantemente della contrazione dei traffici globali, della connessa caduta dei noli internazionali ma anche, nel segmento aereo, delle discontinuità / riduzioni dell’offerta nazionale legate alla sofferta crisi e poi alla cessazione della vecchia Alitalia. Si riporta, di seguito, una sintesi delle risultanze relative all’interscambio di merci e di passeggeri, alle quote servite da vettori italiani e alla bilancia dei pagamenti di settore. Il quadro si chiude con una fotografia, essenzialmente quantitativa, del grado di internazionalizzazione maturato o subìto dalle imprese italiane nel biennio. 22 Un quadro di sintesi Nel segmento merci, i dati dell’interscambio con l’estero registrano nel 2008 una flessione dei flussi quantitativi: il totale import+export segna un -4,9% sull’anno precedente, determinato dal calo delle merci sia in entrata, -4,3%, sia in uscita, -6,5%. Molto più forte la contrazione nel I trimestre 2009 che, secondo i dati disponibili, si attesta a -19% in quantità e a -22% in valore. La relativa ripartizione tra le modalità di trasporto indica che, in tonnellate, nel 2008 il 58% delle merci in ingresso e in uscita dal territorio nazionale è stato trasportato via mare, il 21% su strada, il 10% per ferrovia, lo 0,2% per via aerea (Tab.6). Il restante 11% afferisce al trasporto per condotte. Negli ultimi anni, tale ripartizione evidenzia un leggero calo della quota servita dal vettore marittimo (più marcato nel 2008 per ragioni connesse con l’andamento del commercio internazionale) a beneficio delle altre modalità. Diversa è la ripartizione in termini di valore, dove il trasporto stradale si conferma il primo vettore, con il 43%, il trasporto marittimo si attesta al 33%, la ferrovia al 15% (+1,4 punti percentuali sul 2006) , l’aereo al 7%, le condotte al 3% (Tab.6). Tab. 6. Flussi quantitativi ed economici con l’estero per modalità di trasporto Anni 2004-2008 - Composizioni percentuali Anni Marittima Stradale Ferroviaria Flussi quantitativi 62,3 19,2 8,5 2004 61,8 19,1 8,6 2005 60,4 20,1 8,6 2006 59,5 21,2 9,2 2007 57,8 21,3 9,7 2008 Flussi economici 34,5 39,7 13,2 2004 36,0 37,8 13,5 2005 33,2 43,0 13,1 2006 33,1 43,6 13,6 2007 32,9 42,5 14,5 2008 Fonte: Elaborazioni Federtrasporto su dati Banca d’Italia Aerea Condotte Totale 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 9,8 10,4 10,7 9,9 11,1 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 10,8 10,4 7,7 7,3 6,8 1,9 2,4 3,0 2,5 3,2 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Graf. 1. Flussi quantitativi ed economici di importazioni ed esportazioni: composizione percentuale per modalità di trasporto – Anno 2008 75% 60% Comp.% 62% 30% 15% 48% 38% 36% 38% 45% 47% 30% 15% 15% 8% 14% 0% 16% 14% 6% 6% 8% 0% 0% 0% 0% Tonnellate Euro Tonnellate Marittima Stradale Euro Esportazioni Importazioni Ferroviaria Aerea Condotte Fonte: Elaborazioni Federtrasporto su dati Banca d’Italia 23 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Uno degli indicatori che tradizionalmente aggiorniamo in questo studio, per valutare la tenuta degli operatori italiani rispetto ai competitor diretti, è la misurazione della quota servita da vettori residenti in Italia sul totale dei viaggi in ingresso e in uscita dal territorio nazionale (Tab.7)3. Rinviando alle precedenti edizioni per maggiori dettagli sull’erosione maturata nell’ultimo decennio, a valle dell’apertura delle frontiere intracomunitarie, ci limitiamo ad osservare che: i vettori stradali nazionali hanno continuato ad arretrare nel biennio, sia in ingresso sia in uscita dal territorio nazionale, cedendo complessivamente altri 4 punti percentuali, fino al 30,7% del 2008. La contrazione è leggermente più marcata nel 2007, prima della crisi e in condizioni di crescita dell’economia e dell’interscambio; i vettori aerei nazionali, che nel 2007 avevano perso terreno sull’import e compensato sull’export, mantenendo complessivamente la quota attorno al 30%, tendenzialmente in recupero dal 2001, chiudono il 2008 al 25,7% (con una caduta di 12 punti sull’import rispetto ai valori raggiunti nel biennio 2005-2006 e di quasi 8 punti sui valori del 2007); i vettori marittimi nazionali, in recupero nel 2007, cedono un punto percentuale nel 2008 (15,8%), anno critico per il trasporto via mare a causa della crisi internazionale. L’arretramento è interamente imputabile ai traffici in ingresso. Questo dato in realtà relativamente stabile da molti anni – non è rappresentativo della competitività del comparto armatoriale italiano, storicamente molto internazionalizzato e attivo di preferenza nei mercati estero su estero. Tab. 7. Flussi quantitativi con l’estero: quote di mercato dei vettori residenti in Italia per modalità di trasporto (%) - Anni 2004-2008 Anni Aerea (1) Stradale Marittima Import Export Totale Import Export Totale Import Export Totale 2004 36,1 36,1 36,1 14,9 14,9 14,9 29,7 19,6 23,6 2005 35,8 34,6 35,2 15,4 15,4 15,4 37,8 23,7 29,3 2006 35,7 33,8 34,7 17,0 14,6 16,5 37,2 25,4 30,3 2007 33,9 30,5 32,1 17,4 15,3 16,9 33,2 28,5 30,2 2008 31,5 29,9 30,7 15,8 15,7 15,8 25,7 25,7 25,7 Fonte: Elaborazioni Federtrasporto su dati Banca d’Italia (1) Dati 2008 provvisori 3 La modalità ferroviaria non è inclusa, sino al 2008, nelle rilevazioni Banca d’Italia a cui questo studio fa riferimento. È in corso la definizione di una metodologia appropriata al comparto. 24 Un quadro di sintesi Nel segmento passeggeri, i flussi alle frontiere italiane risultano in aumento nel 2008, con 5,4 milioni di passaggi in più (+4%), dopo gli incrementi già rilevati nel 2006 (+10%) e nel 2007 (+6%). Non sorprende che i transiti internazionali avvengano in misura prevalente in automobile e, in seconda battuta, in aereo, lasciando quote marginali alla ferrovia e al mare. Tra le due modalità preferite, tuttavia, nel 2008 si registra un’inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti, con un incremento dei passaggi su strada (+6 milioni, per lo più di italiani) e una perdita di passeggeri aerei (-1,4 milioni, tutti stranieri), che si riflettono sulla ripartizione modale con un recupero della strada sull’aereo (Tab.8). Tab. 8. Flussi di persone alle frontiere italiane per tipo di frontiera (%) Anni 2004-2008 Anni Stradale Ferroviaria Aerea Marittima Totale 2004 2005 2006 2007 2008 67,1 65,1 65,4 64,7 66,9 3,3 2,9 2,5 2,3 2,0 26,6 28,8 29,5 30,9 28,5 3,0 3,2 2,6 2,2 2,6 100 100 100 100 100 Fonte: Elaborazioni Federtrasporto su dati Banca d’Italia L’analisi dei dati sulla nazionalità delle imprese di trasporto aereo e marittimo che hanno servito questo mercato nel 2008 è piuttosto allarmante. La presenza degli operatori stranieri si è fortemente affermata nel tempo: se nel 2007 le imprese italiane avevano soddisfatto il 28% della domanda di trasporto aereo e il 16% della domanda di trasporto marittimo, tali percentuali scendono nel 2008 rispettivamente a 21% e 11% (Tab.9.). Tab. 9. Flussi di persone alle frontiere italiane - Quote di mercato dei vettori residenti in Italia (%) - Anni 2004-2008 Anni Stranieri 2004 2005 2006 2007 2008 27,8 25,8 24,1 23,5 17,0 Trasporto aereo Italiani 35,4 30,1 36,2 34,6 26,3 Totale 30,7 27,5 28,5 27,8 20,8 Trasporto marittimo Stranieri Italiani Totale 10,2 15,2 10,7 10,2 7,9 22,8 22,4 27,2 21,9 15,0 15,4 18,4 18,1 15,6 11,0 Fonte: Banca d’Italia La progressiva perdita di quote nei mercati che servono l’interscambio si riflette sul saldo dei Trasporti nella Bilancia dei pagamenti, che nel biennio in esame registra uno scarto, in negativo, particolarmente importante. Dopo un quadriennio in cui il saldo ha oscillato attorno a -5 miliardi di euro, il 2007 ha chiuso a -6,6 miliardi di euro, in un contesto segnato ancora da tassi positivi di crescita dell’economia e degli scambi. Nel 2008, in condizioni cambiate di segno, il saldo si attesta a -6,9 miliardi di euro. 25 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Uno sguardo, pur rapido, alla distribuzione per modalità di trasporto e per attività (Tab.10) consente di leggere le variazioni più significative. Per effetto del rallentamento degli scambi internazionali e dunque dei trasporti, nel 2008 l’attività “merci” ha generato un risultato complessivo migliore, riducendo il disavanzo da -4,8 a -3,6 miliardi di euro. All’interno della voce merci spicca la variazione della componente stradale, che subisce invece un incremento del 52% tra il 2006 e il 2008 (da -921 a -1.398 milioni), maturato soprattutto nel 2007, prima della crisi. L’attività “passeggeri” mette in evidenza un brusco peggioramento, raddoppiando il deficit nel 2007 sul 2006 e raddoppiandolo ancora nel 2008 sul 2007, fino a sfiorare i -3 miliardi di euro. La variazione è sostanzialmente imputabile alla modalità aerea. Tab. 10. Saldi per modalità e attività dei Trasporti nella Bilancia dei pagamenti Anni 2006-I bim. 2009 (Milioni di euro) Modalità 2006 Marittima Aerea Stradale Ferroviaria Merci Passeggeri Servizi Totale -2.237 -279 -921 -479 -34 -797 35 84 -340 412 -194 --- -2.611 -665 -1.080 -395 -3.916 -712 -122 -4.751 -2.768 -279 -1.271 -530 -55 -1.483 31 93 -386 280 -198 --- -3.209 -1.482 -1.438 -437 Totale 2008 Marittima Aerea Stradale Ferroviaria -4.848 -1414 -304 -6.566 -1.685 -210 -1.398 -280 -86 -2.969 40 79 -340 162 -193 --- -2.112 -3.018 -1.552 -201 Totale Gen-feb.’09 Marittima Aerea Stradale Ferroviaria -3.573 -2936 -371 -6.883 -5 -36 -178 -34 -5 -585 2 5 -58 -38 -24 --- -68 -660 -200 -29 -253 -583 -120 -957 Totale 2007 Marittima Aerea Stradale Ferroviaria Totale Fonte: Banca d’Italia I saldi 2008 sono tutti negativi, per modalità e per attività, con le tre consuete eccezioni: il trasporto ferroviario di passeggeri (+79 Mio euro), il trasporto stradale di passeggeri (+40 Mio euro), i servizi di assistenza nel trasporto aereo (+162 Mio euro). 26 Un quadro di sintesi Per quanto riguarda il grado di internazionalizzazione delle imprese italiane, nel 2008 il numero complessivo delle operazioni di M&A censite che hanno coinvolto almeno un operatore italiano del settore dei trasporti sono 32, in aumento rispetto alle 26 dell’anno precedente e sostanzialmente vicine ai più alti livelli del 2006 (35). Nel 2008, tuttavia, si registra un rilevante aumento delle acquisizioni passive, che vedono nel ruolo di soggetti acquirenti grandi compagnie estere che mirano a rafforzare la propria posizione nel mercato italiano, a fronte di un’ulteriore diminuzione dell’incidenza delle operazioni interne al mercato domestico rispetto al 2006 (40,6% contro 62,9%) (Tab.11; Fig.4). Nel 2008 si contraggono anche, in misura rilevante rispetto al 2007, le iniziative di internazionalizzazione attiva (3 operazioni, 9,4% del totale). Non molto dissimile è la dinamica di internazionalizzazione, prevalentemente passiva nell’ultimo anno, rilevabile dai dati relativi agli accordi, che passano da 36 nel 2007 a 45 nel 2008 (Tab.11; Fig.5). Anche in questo caso, il 2008 segna una netta progressione delle iniziative ad opera di soggetti esteri sul mercato italiano. Le intese estero su Italia, nel 2008, riguardano circa 1 accordo su 2 (46,7%, contro il 13,9% del 2007), mentre diminuisce l’incidenza sia degli accordi di operatori italiani all’estero (20%, contro il 25%), sia degli accordi siglati tra operatori italiani (33,3%, contro 61,1%) (Tab.11; Fig.5). Rispetto al recente passato, gli accordi stipulati sono in minor misura finalizzati all’apertura di nuovi mercati (33% delle intese, contro il 53% del 2007) e più spesso tesi al rafforzamento di una posizione già dominante nel mercato di riferimento (1 accordo su 5). Gli accordi tra integratori logistici e partner industriali (contract logistics) rappresentano il 22% del totale degli accordi stipulati in Italia. Tab. 11. M&A sul mercato italiano, per nazionalità dell’impresa acquirente, e Accordi, per mercato target, Anni 2006-2008 e I trimestre 2009 M&A 2006 2007 2008 2009 I trim Accordi 2007 2008 2009 I trim Estero su Italia Italia su Estero Italia su Italia Totale n. % n. % n. % n. % 9 6 16 2 25,7% 23,1% 50,0% 28,6% 4 6 3 1 11,4% 23,1% 9,4% 14,3% 22 14 13 4 62,9% 53,8% 40,6% 57,1% 35 26 32 7 100% 100% 100% 100% Estero su Italia Italia su Estero Italia su Italia Totale n. % n. % n. % n. % 5 21 4 13,9 46,7 40,0 9 9 2 25,0 20,0 20,0 22 15 4 61,1 33,3 40,0 36 45 10 100,0 100,0 100,0 Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 27 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Fig. 4. M&A sul mercato italiano, per nazionalità dell’impresa acquirente, Anni 2007-2008 2007 2008 Italia su Italia 53,8% Italia su estero 23,1% Italia su estero 9,4% Italia su Italia 40,6% Estero su Italia 50,0% Estero su Italia 23,1% Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 Fig. 5. Accordi con partner italiani, per mercato target, Anni 2007-2008 2007 2008 Estero su Italia 14% Italia su Italia 61% Italia su Estero 25% Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 28 Italia su Italia 33% Italia su Estero 20% Estero su Italia 47% PARTE II IL QUADRO DELL’INTERSCAMBIO Il quadro dell’interscambio 1. IL TRASPORTO INTERNAZIONALE: FLUSSI, MODALITÀ E NAZIONALITÀ DELLE IMPRESE1 1.1. Le merci 1.1.1. I flussi quantitativi e monetari Il trasporto internazionale di merci (tab.1.) ha servito nel 2008 un mercato complessivo di circa 506 milioni di tonnellate, di cui il 72% come importazioni ed il restante 28% come esportazioni, percentuali che, rispetto ai primi anni del nuovo millennio, sono rispettivamente in leggera diminuzione e, di pari misura (circa due punti percentuali), in aumento. Dopo una lunga serie di variazioni positive, la quantità di merce movimentata (import+export), ha registrato un andamento negativo rispetto al 2007 con una flessione del -4,9%, determinato dal calo sia delle importazioni, -4,3%, sia delle esportazioni, -6,5%, coerentemente con la crisi generalizzata che ha coinvolto tutti i paesi ed il conseguente rallentamento degli scambi internazionali che ha caratterizzato il 2008. Tab. 1. Importazioni ed esportazioni - Anni 2000-2009 (1) Anni 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 I trim.’09 Tonnellate (migliaia) Import 329.028 330.035 334.807 343.784 360.282 361.179 375.680 378.105 361.959 76.889 Export 119.299 123.118 118.611 121.354 128.184 134.711 136.940 153.724 143.750 28.076 Milioni di euro Import 258.507 263.757 261.226 262.998 285.634 309.292 352.465 373.340 377.284 73.475 Export 260.413 272.990 269.064 264.616 284.413 299.923 332.013 364.744 365.806 69.040 Saldi 1.907 9.233 7.838 1.618 -1.221 -9.369 -20.452 -8.596 -11.478 -4.435 (1) Dati 2008-’09 provvisori. Fonte: Elaborazioni Federtrasporto su dati Istat Per il quinto anno consecutivo, il saldo in termini economici2 è negativo, pari a –11 miliardi di euro. Rispetto al 2007, tale indicatore è peggiorato di circa 3 milioni di euro (pur risultando comunque nettamente migliore rispetto al risultato del 2006 quando aveva 1 2 I dati illustrati nel paragrafo 1.1.1. sono tratti dal sito Internet dell’Istat, nella sezione dedicata ai risultati dell’indagine sul Commercio con l’estero. La fonte di tutte le informazioni riportate nei paragrafi successivi è Banca d’Italia. A questo proposito, si ringrazia il dott. Tosti per la preziosa collaborazione. I dati si riferiscono alla valutazione delle importazioni e delle esportazioni Cif-Fob. 31 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana raggiunto i -20 miliardi) a causa di un incremento del valore delle importazioni superiore a quello delle esportazioni, rispettivamente pari a 1,1% e 0,3% (variazioni notevolmente più modeste rispetto a quelle rilevate negli ultimi anni). Nel 2008, il valore medio per tonnellata, è stato di 2.545 e 1.042 euro rispettivamente per le esportazioni e le importazioni; per le merci in entrata, la variazione rispetto all’anno precedente è risultata positiva (così come dal 2004 ad oggi), circa 6%, mentre per le esportazioni, dopo la riduzione rilevata nel 2007 di circa il 2%, tale indicatore segna un incremento del 7%. In base ai dati disponibili per il 2009 (I trimestre), la crisi del commercio internazionale si acuisce ulteriormente e le transazioni complessive in termini quantitativi (import+export) diminuiscono del 19%; si ferma al 18% la flessione dei flussi in entrata mentre raggiunge il 21% il calo delle esportazioni italiane. In termini economici, in entrambi i casi, si registra una flessione di circa il 23% ed il saldo a fine trimestre è ancora negativo, pari a -4,4 miliardi di euro mentre aveva superato i cinque miliardi nello stesso periodo del 2008. Passando all’analisi della distribuzione dei flussi economici in uscita per settore di attività economica nel 2008 (tab.2.), i “prodotti trasformati e manufatti”, che come sempre determinano quasi tutte le esportazioni (95%), segnano una battuta di arresto dopo quattro anni di tassi positivi e sostenuti, registrando una variazione decisamente modesta, ma di segno negativo (-0,2%). Fra le voci più significative di questa categoria, hanno avuto un andamento particolarmente negativo: i “prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori”, quota sul totale dell’11%, che diminuiscono del 4% corrispondente in valore assoluto alla flessione più elevata, -1,8 miliardi di euro rispetto al 2007, i “computer, apparecchi elettronici e ottici” (incidenza del 3%) che per il secondo anno consecutivo segnano un calo del 10%, ossia di 1,2 miliardi, i “prodotti delle altre attività manifatturiere” e gli “articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi”, che dopo un quadriennio di crescita registrano, entrambi, una flessione del 5%, circa -1,1 miliardi di euro, i “mezzi di trasporto”, 11% delle esportazioni totali, che negli ultimi due anni avevano riportato variazioni superiori al dieci per cento, calano dell’1,5%, ossia poco più di mezzo miliardo in meno rispetto all’anno precedente. Di converso, le voci che hanno avuto un andamento positivo sono state: i “prodotti alimentari, bevande e tabacco” (quota del 6%) che per il quinto anno consecutivo chiudono in positivo: +8%, corrispondente in valore a +1,5 miliardi di euro in più rispetto all’anno precedente, 32 Il quadro dell’interscambio i “macchinari ed apparecchi n.c.a.”, la voce più significativa con un’incidenza sul totale del 19%, che seppur in misura decisamente inferiore rispetto al passato, continuano a crescere riportando su base annua un aumento del 3%, ossia +1,8 miliardi di euro, infine, l’incremento più elevato si registra per la voce “coke e prodotti petroliferi raffinati”, in aumento (come nel quinquennio precedente) del 16%, ossia circa +2 miliardi di euro (incidenza del 4%). La composizione dei flussi economici in uscita per settore di attività economica non presenta variazioni sensazionali negli ultimi anni. Le dinamiche più rilevanti sono, infatti, un rafforzamento del peso dei “macchinari ed apparecchi n.c.a.” e dei “metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti” – rispettivamente di circa due e quattro punti percentuali e mezzo dal 2000 ad oggi – e quello della voce “coke e prodotti petroliferi raffinati” (anche se modesta 4%, era la metà nel 2000) e, invece, una riduzione dell’incidenza delle vendite di “prodotti dell’industria tessile e dell’abbigliamento” (dal 15% all’11%) e di “prodotti delle altre industrie manifatturiere” (di circa due punti percentuali), confermando la tendenza in atto ormai da qualche anno di una flessione delle esportazioni dei prodotti classici del made in Italy. Dal lato delle importazioni, è sempre il settore dei “prodotti trasformati e manufatti” a determinare la maggior parte degli scambi, 75%, che segna nel 2008 una flessione complessiva del 4% dopo un quadriennio di variazioni positive e sostenute. A determinare questo trend negativo sono in particolare le seguenti voci: i “mezzi di trasporto”, 11% del totale, risultati in diminuzione del 9% (-4 miliardi di euro rispetto al 2007) ed a seguire i “metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti”, quota del 12%, che registrano un calo del 7% (-3,3 miliardi); in entrambi i casi, ciò si verifica dopo un quadriennio di variazioni di crescita, le “sostanze e prodotti chimici” ed i “computer, apparecchi elettronici e ottici”, con un’incidenza rispettivamente dell’8% e 6%, sono risultati in diminuzione del 5% e 6%, in termini assoluti corrispondenti a circa un milione e mezzo di euro; nel primo caso ciò avviene dopo ben cinque anni di variazioni positive mentre nel secondo caso anche il 2007 aveva chiuso con una flessione, ed, infine, con una riduzione annua di circa un milione di euro sono diminuite le importazioni sia di “legno e prodotti in legno; carta e stampa” sia di “prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori”, in percentuale corrispondenti a flessioni del 10% e 4% (rappresentano nell’ordine il 3% e 7% delle merci in entrata complessive), dopo che nei quattro anni precedenti erano sempre risultate in aumento. 33 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Tab. 2. Esportazioni ed importazioni per settore di attività economica Anni 2005-2008 - Composizioni percentuali annue (1) Settori 2005 2006 2007 Imp. Exp. Imp. Exp. Imp. Exp. Prod.agricoltura, silvicoltura e pesca Prod.dell’estrazione di minerali da cave e miniere Prod. delle attività manifatturiere Prodotti alimentari, bevande e tabacco Prod.tessili, abbigl., pelli e accessori Legno e prod.in legno; carta e stampa Coke e prodotti petroliferi raffinati Sostanze e prodotti chimici Articoli farmaceutici, (2) Articoli in gomma (3) Metalli di base (4) Computer, app. elettronici e ottici Apparecchi elettrici Macchinari ed apparecchi n.c.a. Mezzi di trasporto Prod.delle altre attività manifatturiere E.elettrica.,gas,vapore e aria cond. Altri prodotti Totale 3,0 1,4 2,8 1,3 2,8 1,4 2008 Imp. Exp. 2,8 1,4 14,1 0,3 15,6 0,3 14,5 0,4 18,2 0,5 78,9 95,4 77,6 95,6 79,1 95,5 75,1 95,0 6,6 5,5 6,3 5,4 6,3 5,3 6,3 5,6 7,0 12,8 7,0 12,3 6,8 11,6 6,5 11,1 3,0 2,1 2,9 2,1 2,9 2,0 2,6 1,9 1,8 3,2 1,9 3,4 1,9 3,6 2,2 4,2 9,3 6,4 9,0 6,3 9,0 6,1 8,4 6,0 3,8 3,7 3,7 3,5 3,8 3,3 3,8 3,3 3,1 6,8 2,9 6,6 3,0 6,4 2,9 6,1 9,7 10,0 11,5 11,3 12,7 12,2 11,7 12,3 8,3 4,5 7,5 4,2 6,9 3,4 6,4 3,0 3,2 6,2 3,2 6,3 3,3 6,0 3,3 5,9 7,1 17,6 6,8 17,9 7,3 18,9 7,0 19,3 13,1 10,5 12,2 10,4 12,5 11,0 11,3 10,8 2,7 6,1 2,6 6,0 2,7 5,9 2,5 5,6 0,7 0,0 0,6 0,0 0,6 0,0 0,6 0,1 3,2 2,8 3,4 2,7 3,0 2,7 3,3 3,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 (1) Rispetto ai flussi economici; dati 2008 provvisori. (2) Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici. (3) Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi. (4) Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti. Fonte: Elaborazioni Federtrasporto su dati Istat All’interno di questa categoria, sono invece risultate in aumento, per il quinto anno consecutivo, le importazioni di “coke e prodotti petroliferi raffinati” del 21%, +1,4 miliardi di euro (incidenza 2% del totale) ma, considerando tutti i settori di attività economica, l’incremento in assoluto più elevato spetta ai flussi in entrata dei “prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere” (18% delle importazioni totali) che, dopo la lieve riduzione rilevata nel 2007, sono aumentati del 26%, pari a ben +14 miliardi di euro rispetto al 2007. Negli ultimi anni, la distribuzione per settore di attività economica mette in evidenza una graduale crescita del ruolo dei “prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere”, di circa sette punti percentuali dal 2000 ad oggi, a fronte di una riduzione dell’incidenza dei “prodotti delle attività manifatturiere” (da 83% a 75%). All’interno di quest’ultima categoria, le variazioni più elevate riguardano: da un lato, un incremento del peso dei “metalli di base e 34 Il quadro dell’interscambio prodotti e metallo, esclusi macchine e impianti” (dal 10% al 12% dei flussi totali) dall’altro la flessione dell’incidenza dei “computer, apparecchi elettronici e ottici” (scende da 10% a 6%), dei “mezzi di trasporto” (da 13% a 11%), dei “macchinari ed apparecchi n.c.a.” (da 9% a 7%) e della voce “sostanze e prodotti chimici” (da 10% a 8%). Ad influenzare in modo determinante il deficit della bilancia dei pagamenti è, come in passato, il saldo degli scambi di “prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere” - quasi il 10% delle transazioni (import+export) - che chiude il 2008 con un valore di –67 miliardi di euro, disavanzo che, dopo un lieve miglioramento nel 2007, peggiora di ben 14 miliardi di euro; a questo si aggiungono, come in passato, –5 miliardi totalizzati dai “prodotti dell’agricoltura e della pesca” (2% delle transazioni complessive). A seguire, i risultati peggiori provengono dagli scambi internazionali di due settori che hanno un’incidenza sul totale inferiore addirittura all’un per cento (rispettivamente dello 0,7% e 0,3%): il deficit relativo ai “prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento” - quasi -3 miliardi, un dato peggiore rispetto all’anno precedente di circa 400 milioni - e, infine, il disavanzo di circa 2 miliardi per “l’energia elettrica, gas e acqua” (in lieve recupero rispetto al 2007). Non riesce a controbilanciare questi dati il saldo positivo relativo ai “prodotti trasformati e manufatti” (85% di import+export), pari a 64 miliardi di euro, ossia 11 in più rispetto a quello rilevato l’anno precedente. All’interno di questo settore, hanno contribuito positivamente all’avanzo complessivo soprattutto gli scambi di “macchinari e apparecchi n.c.a.” che, con un’incidenza sul totale degli scambi del 13%, hanno determinato un saldo di ben +44 miliardi di euro (in aumento negli ultimi anni). Significativi anche i valori assunti dal saldo relativo ai “prodotti tessili, abbigliamento, pelli ed accessori” (+16 miliardi, anche se tale avanzo, fatta eccezione per il 2007, è in graduale diminuzione dal 2002), quello attinente gli scambi di “articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi” e dei “prodotti delle altre attività manifatturiere”, pari rispettivamente a +11 e +10 miliardi (in entrambi i casi risultano inferiore a quelli rilevati nel 2007)3. Seppur con un valore decisamente più modesto, nel 2008 si distingue l’andamento del saldo relativo ai “metalli di base e prodotti in metallo, escluse macchine e impianti”, 12% degli scambi complessivi, che dopo una lunga serie di risultati negativi cambia di segno passando negli ultimi due anni da -2,9 miliardi di euro a +841 milioni. Come in passato, rimangono invece negativi i saldi rilevati per gli scambi4 di “computer, 3 4 Questi tre settori rappresentano nell’ordine il 13%, 9% e 4% delle transazioni complessive del 2008. Le 4 attività indicate di seguito incidono in misura del 5%, 7%, 11% e 6% sul totale degli scambi. 35 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana apparecchi elettronici e ottici” (-13 miliardi di euro, risultato di poco inferiore a quello rilevato nel 2007), di “sostanze e prodotti chimici” (quasi -10 miliardi di euro, anche in questo caso un valore che migliora rispetto all’anno precedente, interrompendo fra l’altro così la tendenza al deterioramento in atto dal 2002) e di “mezzi di trasporto”. In quest’ultimo caso, il disavanzo, pari a 3 miliardi di euro, subisce una notevole contrazione, era il doppio nel 2007 e risulta comunque il più basso dal 2000 ad oggi; migliora sensibilmente anche il deficit relativo agli scambi di “prodotti alimentari, bevande e tabacco” che fra i due anni a confronto scende da -4,3 a -3,2 miliardi di euro (anche in questo caso è il valore più basso del nuovo millennio). Sulla base dei dati disponibili per il 2009 (gennaio-marzo), si rileva una generalizzata diminuzione delle importazioni; i maggiori decrementi sono stati osservati per i “prodotti delle attività manifatturiere” (-22%, -15 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2009) e, come nel 2007 per i “mezzi di trasporto”, “metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti” e “sostanze e prodotti chimici”, mentre l’unica merce all’interno di questa categoria ad aumentare riguarda gli “articoli farmaceutici, chimicomedicinali e botanici” 5. In questo primo trimestre, contrariamente a quanto avvenuto nel 2008, scendono sensibilmente anche le importazioni di “prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere”, in termini percentuali di ben trenta punti (-5 miliardi). Anche per le esportazioni, le singole variazioni sono tutte negative6: all’interno dei “prodotti delle attività manifatturiere”, che registrano complessivamente una contrazione della domanda del 23% (quasi 20 miliardi in meno rispetto allo stesso trimestre del 2008). I maggiori decrementi in valore assoluto sono stati registrati per i “macchinari e impianti n.c.a.” (-3,8 miliardi, in percentuale -22%), i “mezzi di trasporto” (-3,5 miliardi, -36%) e per i “metalli di base e prodotti e metallo, esclusi macchine e impianti” (-2,9 miliardi, -27%). Come nel 2008, il disavanzo trimestrale di circa 4,4 miliardi di euro è stato determinato essenzialmente dal deficit registrato per gli scambi di “prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere” (-12 miliardi, 4 in meno in termini tendenziali dato che la flessione delle importazioni in valore assoluto è stata di gran lunga superiore a quella delle esportazioni) e dall’avanzo rilevato invece per i flussi dei “prodotti delle attività manifatturiere” (+9 miliardi, 4 in meno rispetto al primo trimestre del 2008, in questo caso 5 6 36 Le altre variazioni positive riguardano i “prodotti delle attività professionali”, i “prodotti delle attività artistiche” e “energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata” che però hanno un’incidenza, in particolare le prime due, del tutto marginale sui flussi di importazioni totali. Le uniche variazioni positive riguardano i “prodotti delle attività professionali”, i “prodotti delle altre attività di servizi” e “energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata” che però hanno un’incidenza del tutto marginale sui flussi di esportazioni totali. Il quadro dell’interscambio a causa di un calo dei flussi in uscita superiore a quello relativo ai flussi in entrata). All’interno di questa categoria, considerando i valori congiunturali più significativi, sono, come nel 2008, positivi i contributi delle transazioni relative a “macchine e apparecchi n.c.a.”, ai “prodotti tessili, abbigliamento, pelli ed accessori” ed agli “articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi”; in tutti i casi però risultano inferiori a quelli relativi allo stesso periodo del 2008. Trova invece conferma la crescita, già sottolineata per il 2008, degli scambi di “metalli di base e prodotti in metallo” il cui saldo fra i due trimestri a confronto passa da -137 a 1.836 milioni di euro. Si confermano invece negativi i saldi rilevati per gli scambi di “computer, apparecchi elettronici e ottici”, di “sostanze e prodotti chimici” e di “mezzi di trasporto”, registrando rispetto allo stesso periodo del 2008, una contrazione del disavanzo nei primi due casi ma un ampliamento nel terzo. Dall’analisi per aree geografiche nel 2008 (tab.3.), circa il 71% delle esportazioni in valore sono state destinate al mercato europeo (59% nei paesi dell’UE27 e 12% in quelli non UE27), il 13% a quello asiatico, il 10% a quello americano – 6% la quota relativa ai soli Stati Uniti – e il 5% a quello africano. In Europa, i nostri principali acquirenti sono la Germania, 13% delle merci esportate, seguita dalla Francia con l’11%, la Spagna ed il Regno Unito, con un’incidenza sul totale delle merci in uscita di circa il 7 e 5%. Dal 2000 ad oggi, le dinamiche più rilevanti riguardano da un lato una riduzione dell’incidenza degli scambi con l’America che passa dal 15% nel 2000 al valore attuale del 10%, che a sua volta risente dell’andamento degli scambi con gli Stati Uniti (quota che diminuisce dal 10% al 6%) dall’altro un aumento, seppur contenuto, degli scambi con gli altri continenti. In Europa, dove il 2008 ha segnato comunque un rallentamento di questa crescita, sono esclusivamente i paesi europei non UE a trainare lo sviluppo delle transazioni sottraendo fra l’altro quote agli scambi con gli altri paesi europei. Rispetto al 2007, la crisi del commercio internazionale si è tradotta in una diminuzione degli scambi soprattutto con i paesi europei, con i quali le esportazioni sono diminuite del 2%, ossia di circa 4 miliardi di euro (dopo un quinquennio di tassi positivi). Tale risultato, però, è frutto di una sensibile riduzione (4%, -8 miliardi rispetto al 2007) dei flussi con i paesi dell’Unione Europea 27 (fra cui si distinguono le flessioni con la Spagna, -13% ossia -3,5 miliardi, e con il Regno Unito, -10%, -2 miliardi) attutita invece da un ingente incremento (+10%, +4 miliardi) delle transazioni con i paesi europei non UE (fra questi, Svizzera e Russia con incrementi che oscillano intorno al 9%, ossia circa un miliardo di euro in più). Dopo quattro anni di tassi positivi, sono andate invece male le esportazioni 37 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana con l’America, -3%, in valore -1,2 miliardi rispetto all’anno precedente, (con gli Stati Uniti, dopo la flessione del 2007, gli scambi continuano a scendere, -5%, -1,2 miliardi). Come negli ultimi quattro anni, un sostegno alla crescita è stato invece fornito dalle esportazioni negli altri continenti: in Africa del 23%, ossia circa +3,4 miliardi di euro, e in Asia, +5%, +2,3 miliardi. Anche in termini di importazioni (tab.3.), l’Europa ha un ruolo predominante, 65%, quota che però, ormai da diversi anni, ha un trend decrescente (fra cui spicca la flessione del peso dei paesi dell’UE27 dal 63% al 54% fra il 2003 ed il 2008). Ad avere una dinamica positiva è invece il peso dei flussi dall’Asia, che raggiunge nel 2008 il 18% rispetto al 13% nel 2000 (fra cui significativo è sempre il dato relativo alla Cina che nel periodo passa da 2,7% a 6,3%), così come quello relativo all’Africa, da 7,7% a 10%. Infine, il ruolo delle transazioni con l’America che, in lenta ma graduale diminuzione dall’8,5% nel 2000 al 6,1% nel 2006, mette in evidenza in questi ultimi anni, seppur di pochi decimali, un lievissimo recupero (6,5%). In Europa, il 54% delle importazioni proviene dall’UE27 e l’11% dagli altri paesi europei, fra cui la Svizzera che da sola ha un’incidenza sul totale del 3%. Fra i paesi UE27, i mercati di approvvigionamento più importanti sono, come sempre, la Germania (16%), la Francia (9%) e i Paesi Bassi (5%). Di particolare rilievo è la dinamica della quota relativa alla Francia che, dal 2000 ad oggi, ha un andamento decrescente (era quasi il 12%). Analogo l’andamento dell’incidenza relativa al Regno Unito che passa dal 5,5% al 3%. Ad influenzare in modo sostenuto la crescita delle importazioni, +1% ossia +4 miliardi di euro rispetto al 2007, è, come in passato, l’aumento sostenuto dei flussi provenienti dall’Asia, 9%, in valore assoluto +5 miliardi e, soprattutto, quelle in arrivo dall’Africa, 21%, +6,7 miliardi di euro. Anche i flussi in entrata dall’America continuano ad aumentare, seppur con tassi più bassi rispetto al passato, 5%, in valore assoluto circa 1,1 miliardi in più. Sono invece in calo, per la prima volta dopo tanti anni, le importazioni provenienti dall’Europa, -4%, -9 miliardi e, anche in questo caso, sono opposti i contributi dei paesi appartenenti e non all’UE27. Per i primi, infatti, le transazioni diminuiscono del 5%, ossia di ben 11 miliardi (fra cui sono in sensibile calo quelle con la Germania), mentre per i secondi si registra un incremento percentuale del 6% in valore assoluto pari a +2,4 miliardi di euro. 38 Il quadro dell’interscambio Tab. 3. Esportazioni ed importazioni per gruppi di paesi - Anni 2005-2008 Composizioni percentuali annue (1) Paesi 2005 2006 2007 Europa Unione Europea 27 Francia Paesi Bassi Germania Regno Unito Grecia Spagna Austria Polonia Paesi europei non UE Russia Svizzera America Stati Uniti Asia Cina Giappone Africa Oceania ed altri territori Mondo - Opec 2008 Imp. Exp. Imp. Exp. Imp. Exp. Imp. Exp. 70,0 59,4 10,0 5,7 17,3 4,0 0,5 4,3 2,5 1,3 10,5 3,8 3,0 6,4 3,5 15,1 4,6 1,6 8,0 0,6 100,0 8,8 71,8 61,2 12,3 2,4 13,2 6,6 2,0 7,5 2,5 1,9 10,6 2,0 3,9 11,6 8,0 11,3 1,5 1,5 3,8 1,4 100,0 4,0 68,4 57,6 9,3 5,6 16,8 3,6 0,6 4,3 2,6 1,6 10,9 3,9 2,9 6,1 3,0 16,0 5,1 1,5 8,9 0,6 100,0 9,6 72,2 61,2 11,8 2,4 13,2 6,1 2,1 7,4 2,5 2,1 11,0 2,3 3,8 11,2 7,4 11,6 1,7 1,4 3,8 1,3 100,0 4,3 68,4 57,7 9,1 5,5 17,1 3,4 0,5 4,3 2,5 1,7 10,7 3,9 3,0 6,2 2,9 16,3 5,8 1,4 8,5 0,6 100,0 9,1 72,0 60,9 11,5 2,4 13,0 5,8 2,1 7,5 2,4 2,5 11,1 2,6 3,6 10,7 6,6 11,9 1,7 1,2 4,0 1,4 100,0 4,9 65,3 54,1 8,6 5,4 16,0 3,0 0,5 3,9 2,3 1,8 11,2 4,3 3,0 6,5 3,1 17,6 6,3 1,3 10,1 0,6 100,0 11,3 70,6 58,5 11,2 2,3 12,8 5,3 2,1 6,5 2,3 2,6 12,1 2,9 4,0 10,3 6,3 12,5 1,8 1,2 4,9 1,7 100,0 5,8 (1) Rispetto ai flussi economici; dati 2008 provvisori. Fonte: Elaborazioni Federtrasporto su dati Istat Considerando i singoli saldi, a livello di continente, continuano a generare un saldo positivo gli scambi con l’America (8% di import+export), +13 miliardi di euro; tale avanzo è però, inferiore a quello del 2007 di ben due miliardi e segna così una battuta di arresto del trend di crescita rilevato invece in questi ultimi anni, incidendo notevolmente sul peggioramento complessivo della bilancia dei pagamenti; analoga la dinamica del saldo con gli Stati Uniti che chiude il 2008 con un valore positivo di 11 miliardi (2 in meno rispetto al 2007). Come in passato, anche se in misura minore, contribuisce positivamente anche il saldo relativo agli scambi con i paesi di “Oceania e altri territori” (1% di import+export), pari nel 2008 a quasi 4 miliardi di euro, avanzo che migliora rispetto al 2007 di quasi un miliardo di euro. Sono invece negativi, elevati ed in crescita, i saldi con i paesi dell’Africa e quelli dell’Asia (8% e 15% di import+export). Nel primo caso, il deficit supera i 20 miliardi di euro, rispetto ai 17 del 2007. Il mercato asiatico chiude con un disavanzo analogo ed anche in questo caso con un ampliamento di ben 3 miliardi rispetto all’anno precedente. Incidono in 39 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana particolare gli scambi con la Cina (27% del totale import+export con l’Asia7) il cui disavanzo è stato di 17,2 miliardi (oscillava intorno ai –5 miliardi nei primi anni del 2000) rispetto a -15,4 miliardi del 2007. Ad attutire questi risultati – da un lato la riduzione dell’attivo come per l’America e dall’altro l’ampliamento del disavanzo come per l’Asia e l’Africa – sono le transazioni con i paesi europei (dove la flessione delle importazioni ha superato quella delle esportazioni). Nel 2008, è stato registrato un avanzo complessivo di 12 miliardi di euro, un valore superiore a quello rilevato nel 2007 di ben 4,7 miliardi. A determinare questo risultato, l’aumento sostenuto dell’avanzo derivante dagli scambi sia con i paesi non UE27 (da 0,6 a 2 miliardi di euro) sia con i paesi UE27 (da 6,7 a 9,9 miliardi di euro). Fra questi, hanno contribuito positivamente le dinamiche dei saldi con la Germania (sempre negativo, -13,7 miliardi di euro ma quasi tre in meno rispetto al 2007) e con la Francia (8,6 miliardi circa 700 milioni in più rispetto al 2007); di converso hanno inciso negativamente gli scambi con la Spagna (+9 miliardi, ossia due in meno rispetto al 2007) ed il Regno Unito (7,9 miliardi circa 850 milioni in meno rispetto all’anno precedente). Infine, si segnala il disavanzo con i paesi esportatori di petrolio (Opec), in assoluto il più elevato, pari nel 2008 a quasi 21 miliardi di euro, circa 5 in più rispetto al 2007 (anno in cui però aveva invece registrato un risultato migliore rispetto all’anno precedente, -16,4 rispetto a -19,7 miliardi), influenzato naturalmente dalla dinamica del prezzo del petrolio nella prima parte dell’anno. In base ai dati disponibili per il 2009 (primo trimestre), i flussi sia in entrata sia in uscita diminuiscono in tutti i continenti e, nella maggior parte dei casi, le variazioni sono addirittura a due cifre. In Europa, importazioni ed esportazioni scendono su base tendenziale rispettivamente del 20% e 24% (contrazione in valore assoluto di 12 e 15 miliardi di euro); le transazioni con i paesi UE27 subiscono un calo in percentuale analogo e, contrariamente a quanto avvenuto nel 2008, si registra anche una flessione degli scambi con gli altri paesi europei (per le importazioni del 17%, decremento che arriva al 25% per le esportazioni). Analoga tendenza è espressa dai paesi africani ed asiatici: dopo gli incrementi del 2008, infatti, il primo trimestre 2009 segna una contrazione delle esportazioni rispettivamente del 3% e 17% e delle importazioni addirittura del 29% e 25%. Prosegue, invece, il calo degli scambi con l’America che in questo periodo supera il 30% considerando le merci in uscita dall’Italia e si attesta al 24% per quelle in entrata nel nostro paese. 7 40 Quota di dodici punti percentuali in più rispetto al 2000. Il quadro dell’interscambio In termini di saldi, la diminuzione delle importazioni più ingente rispetto a quella delle esportazioni genera una notevole contrazione del disavanzo con l’Asia (fra i due trimestri a confronto, da -5,5 a -3,2 miliardi di euro e con l’Africa (da -5,9 a -3,1 miliardi). Invece, la flessione dei flussi in uscita superiore a quella dei flussi in entrata determina una riduzione dell’avanzo con l’America (da 3,4 a 1,8 miliardi) e, soprattutto, un cambiamento di segno nel saldo degli scambi con i paesi europei che da +2 miliardi passa a meno mezzo miliardo. Infine, considerando i paesi dell’Opec, si registra una flessione del deficit da -5,7 a -2,1 miliardi di euro. 1.1.2. La distribuzione dei flussi per modalità di trasporto Nel trasporto internazionale di merci in termini fisici (importazioni+esportazioni), la modalità marittima è sempre di gran lunga la più rilevante: nel 2008, sono state infatti trasportate via mare il 58% delle merci, a seguire la modalità stradale con un’incidenza del 21% mentre il trasporto ferroviario e quello relativo alle condotte hanno movimentato rispettivamente il 10% e 11% delle merci (del tutto marginale il peso del vettore aereo, 0,2%). Negli ultimi anni8, tale distribuzione mette in evidenza un leggero ma graduale calo della quota relativa al vettore marittimo a beneficio, a seconda degli anni, di tutte le altre modalità. Tab. 4. Flussi quantitativi con l’estero per modalità di trasporto - Anni 2000-2008 Composizioni percentuali annue Anni Marittima Stradale Ferroviaria Aerea Condotte Totale 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 61,2 62,2 61,3 62,9 62,3 61,8 60,4 59,5 57,8 20,0 19,0 19,6 19,0 19,2 19,1 20,1 21,2 21,3 10,0 10,1 9,4 8,7 8,5 8,6 8,6 9,2 9,7 0,2 0,2 0,1 0,1 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 8,6 8,5 9,5 9,2 9,8 10,4 10,7 9,9 11,1 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: Elaborazioni Federtrasporto su dati Banca d’Italia Come sempre, il ruolo delle singole modalità è invece nettamente diverso se si misurano le merci in termini economici9. Considerando i valori medi unitari delle merci per modalità di trasporto - il valore più basso è quello delle merci in entrata nel nostro paese con le condotte, 433 euro/tonnellata, ed il più elevato quello relativo alle esportazioni via aereo, 62 mila euro/tonnellata, in forte aumento rispetto al 2007 dopo un biennio di flessioni - la 8 9 Dopo che, negli anni ’90, la distribuzione modale del traffico ha messo in evidenza una graduale flessione della quota relativa al vettore marittimo, da 69% nel 1990 a 61% nel 2000, a beneficio soprattutto di un aumento del ruolo della strada, da 14% a 20%. Nella valutazione delle esportazioni in termini economici non è considerato il ruolo delle condotte. 41 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana distribuzione dei flussi economici vede la quota del vettore marittimo al 33% e quella relativa alle condotte al 3%; assumono invece maggior rilievo l’incidenza del trasporto stradale, 43%, ferroviario, 15%, e aereo, 7%. Graf. 1. Flussi con l’estero per modalità di trasporto – Anno 2008 Flussi quantitativi Flussi economici 0% 7% 3% 11% 33% 15% 10% 21% 58% 43% Marittima Aerea Stradale Condotte Ferrov. Marittima Aerea Stradale Condotte Ferrov. Fonte: Elaborazioni Federtrasporto su dati Banca d’Italia Negli ultimi anni, tale distribuzione (tab.5.), seppur in presenza di valori annui particolari, mette in evidenza una lieve diminuzione dell’incidenza relativa alla modalità sia marittima sia aerea a favore della quota del vettore stradale e delle condotte (si tratta comunque di variazioni di pochi punti percentuali). Tab. 5. Flussi economici con l’estero per modalità di trasporto Anni 2000-2008 - Composizioni percentuali annue Anni Marittima Stradale Ferroviaria Aerea 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 34,3 34,3 32,7 33,9 34,5 36,0 33,2 33,1 32,9 39,9 39,4 43,7 42,4 39,7 37,8 43,0 43,6 42,5 14,6 15,2 14,7 13,9 13,2 13,5 13,1 13,6 14,5 9,5 9,1 7,0 7,8 10,8 10,4 7,7 7,3 6,8 Condotte Totale 1,7 1,9 1,9 2,0 1,9 2,4 3,0 2,5 3,2 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: Elaborazioni Federtrasporto su dati Banca d’Italia Come sempre, considerando separatamente importazioni ed esportazioni10 si rileva che la composizione dei flussi in entrata in termini quantitativi per modalità di trasporto vede privilegiare – a causa del peso preponderante fra le importazioni delle materie prime - il trasporto marittimo e quello relativo alle condotte (graf.2.). Nel 2008, sono infatti arrivate via mare il 62% delle importazioni, il 15% sia con le condotte sia con la modalità stradale e l’8% per ferrovia (il ruolo dell’aereo si conferma 10 42 In appendice sono riportate le tabelle con le serie storiche delle distribuzioni per modalità di trasporto dei flussi di importazioni e di quelli di esportazioni in termini sia quantitativi sia economici. Il quadro dell’interscambio decisamente marginale, 0,1%). Seppur in misura più contenuta rispetto a quanto avvenuto nel decennio passato, nel nuovo millennio la distribuzione per modalità continua a mettere in evidenza un modesto ma continuo aumento del ruolo delle condotte e della strada sottraendo invece spazio a quello marittimo. Considerando le importazioni in termini economici, l’autotrasporto ha movimentato il 38% dei flussi in entrata, una percentuale di circa due punti superiore a quella relativa alla modalità marittima. A seguire, il vettore più significativo è quello ferroviario, 14% ed infine le altre due modalità con quote che oscillano intorno al 6%. Dal 2000 ad oggi, tale distribuzione presenta negli anni indicazioni diverse ma la tendenza generale sembra essere quella di una lenta ma progressiva riduzione dell’incidenza del vettore sia ferroviario sia aereo a fronte di andamento di crescita del ruolo della strada e delle condotte. Graf. 2. 75% 60% Flussi quantitativi ed economici di importazioni ed esportazioni: composizione percentuale per modalità di trasporto – Anno 2008 Comp.% 62% 48% 45% 36% 47% 38% 38% 30% 30% 15% 15 % 15% 8% 14% 0% 0% 0% Euro Tonnellate Importazioni Marittima Stradale 8% 6% 0% Tonnellate 16 % 14% 6% 0% Euro Esportazioni Ferroviaria Aerea Condotte Fonte: Elaborazioni Federtrasporto su dati Banca d’Italia Passando ai volumi quantitativi di esportazioni, nel 2008 è sempre il vettore marittimo a detenere la quota di mercato più elevata (48%), seppur con un valore inferiore rispetto alle importazioni ed in graduale diminuzione dal 2003 ad oggi. La differenza è assorbita dal vettore stradale - influenzata in particolare dal maggior peso di beni manufatti nelle esportazioni - che ha movimentato il 38% delle merci vendute all’estero (15% la quota relativa alle importazioni). Fra le altre modalità, l’incidenza del trasporto ferroviario si attesta al 14%, una percentuale in forte espansione rispetto al 2007 (dopo essere rimasta costante, circa 10%, per diversi anni), mentre risultano come sempre marginali quella sia del vettore aereo (0,3%) sia delle condotte (0,1%). Considerando ora i flussi in uscita in termini economici, come in passato, diventa prevalente il ruolo dell’autotrasporto, con una quota del 47% nel 2008, seguito da quello relativo al vettore marittimo, 30%. Entrambi questi valori, rispetto all’anno precedente, 43 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana sono in diminuzione, flessioni assorbite invece dal trasporto ferroviario la cui incidenza, fra i due anni a confronto, passa dall’11% al 16%. Infine, il vettore aereo che, nonostante quantitativi trasportati marginali (0,3%), rappresenta l’8% dei flussi economici (anche in questo caso, in leggera diminuzione rispetto al 2007). 1.1.3. La distribuzione dei flussi per nazionalità delle imprese di trasporto La domanda di trasporto merci internazionale è, ancora più che in passato, servita prevalentemente dagli operatori stranieri (tab.6.). Nel 2008, in ambito stradale, il 31% del traffico è stato soddisfatto dai vettori italiani, si riduce al 26% la quota di traffico servita dai vettori nazionali per il trasporto aereo mentre si attesta al 16% quella relativa al vettore marittimo. Rispetto ai primi anni ‘90, la situazione si è deteriorata in modo sostenuto per tutte le modalità e, dal 2000 ad oggi, la presenza di operatori residenti in Italia per le singole modalità è caratterizzata da andamenti diversi. Il trasporto stradale soddisfatto dagli operatori nazionali, dopo la flessione del 2001, la stabilità nel biennio successivo e l’aumento del 2004, è progressivamente diminuito negli anni successivi. E, seppur con andamenti annuali diversi, il ruolo degli italiani è toccato sempre più dalla concorrenza degli operatori esteri nei flussi sia di importazioni sia di esportazioni. La presenza dei vettori nazionali nei flussi in entrata del nostro paese, pari al 36% negli anni 2004-2006, è scesa al 34% nel 2007 ed ha perso altri due punti percentuali l’anno successivo. Dal lato delle esportazioni, il ruolo dell’autotrasporto italiano è progressivamente diminuito a partire dal 2004, in misura più sostenuta nei primi anni mentre nel 2008 la flessione è stata di circa mezzo punto percentuale. Tab. 6. Flussi quantitativi con l’estero: quote di mercato dei vettori residenti in Italia per modalità di trasporto (%) - Anni 2000-2008 Anni Stradale Marittima Aerea (1) Import Export Totale Import Export 2000 38,9 36,8 37,9 19,4 21,2 2001 30,7 35,3 33,0 19,4 21,2 2002 32,1 34,0 33,0 17,5 17,5 2003 32,1 34,0 33,0 20,6 20,6 2004 36,1 36,1 36,1 14,9 14,9 2005 35,8 34,6 35,2 15,4 15,4 2006 35,7 33,8 34,7 17,0 14,6 2007 33,9 30,5 32,1 17,4 15,3 2008 31,5 29,9 30,7 15,8 15,7 (1) Dati provvisori per il 2008. Fonte: Elaborazioni Federtrasporto su dati Banca d’Italia Totale 19,8 19,8 17,5 20,6 14,9 15,4 16,5 16,9 15,8 Import 32,0 26,9 26,9 24,5 29,7 37,8 37,2 33,2 25,7 Export Totale 32,6 32,2 27,5 27,2 27,5 27,2 24,5 24,5 19,6 23,6 23,7 29,3 25,4 30,3 28,5 30,2 25,7 25,7 Diversa la dinamica dal 2000 ad oggi del ruolo dei vettori residenti per il trasporto aereo: in questo caso, infatti, la presenza di tali operatori ha avuto un trend decrescente nei primi quattro 44 Il quadro dell’interscambio anni del nuovo millennio a cui si è però contrapposta una tendenza a rafforzarsi negli anni successivi (tale indicatore è passato dal 32% nel 2000 al 24% nel 2004 ma è risalito al 30% 2007). Nel 2008, però, si assiste ad un inversione di questa tendenza e la presenza italiana si ferma al 26%. A determinare tale contrazione sono entrambe le componenti. Dal lato delle importazioni, dove la quota nazionale aveva raggiunto il 38% nel biennio 2005-2006 ed era poi scesa al 33% l’anno successivo, la contrazione è particolarmente evidente (26%). Più modesta è invece la flessione della presenza dal lato delle esportazioni, dal 28% al 26%, ma in questo caso sono già diversi anni che tale valore non supera la soglia del 30%. In merito alla modalità marittima - a differenza delle altre due è rimasta sostanzialmente stabile a partire dalla seconda metà degli anni ’90 - dopo la diminuzione rilevata nel 2004 si assiste ad un lento ma graduale recupero di quote di mercato nei tre anni successivi (dal 15% al 17% nel 2007). Anche in questo caso, però, il 2008 segna una battuta di arresto e, seppur in misura modesta, la presenza nazionale in questo settore diminuisce al 16%. Per questa modalità, sono inoltre disponibili anche le informazioni relative a diverse tipologie di trasporto. I dati 2008 indicano che la presenza dei vettori residenti in Italia è del 18% nel caso dei “bulk liquidi”, per i “bulk solidi” del 12%, percentuali in diminuzione rispetto al 2007 mentre invece risultano in aumento le quote relative al “general cargo”, 19% ed ai “container”, 11%. 1.2. I passeggeri11 1.2.1. I flussi quantitativi Nel 2008, i passaggi alle frontiere italiane (tab.7.), pari a 129 milioni, sono risultati complessivamente in aumento, seppur in misura inferiore rispetti all’ultimo biennio. Dopo gli incrementi del 10% e 6% rilevati nel 2006 e 2007, infatti, il 2008 chiude con un tasso di crescita del 4%, in valore assoluto corrispondente a +5,4 milioni di passaggi di viaggiatori. Tab. 7. Passaggi di viaggiatori italiani e stranieri alle frontiere italiane Anni 2000-2009 (Dati in milioni) Italiani Stranieri Totale 2000 49,4 64,9 114,3 2001 49,1 63,2 112,3 2002 49,6 65,5 115,1 2003 51,0 65,2 116,2 2004 43,3 59,5 102,8 2005 46,0 60,2 106,3 2006 49,1 67,5 116,6 2007 52,5 71,2 123,7 Gen.2008 57,4 mar.’09 12,4 71,7 13,0 129,1 25,4 Fonte: Banca d’Italia 11 Nel mese di aprile 2003, l’Ufficio Italiano Cambi ha aggiornato le serie storiche relative agli anni 2001-‘02, attraverso un affinamento della metodologia dell’indagine, dei dati sul turismo internazionale di passeggeri. Questa revisione ha provocato un salto di serie tra il 2000 ed il 2001 che, però, considerato il livello generale dei dati esposti in questo studio non influenza in modo rilevante le considerazioni generali sull’andamento delle variabili oggetto di studio. Anche nel 2004 la metodologia di rilevazione è stata perfezionata e, in particolare, ciò ha influenzato la dinamica, molto positiva, rilevata per la modalità aerea. 45 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana A determinare tale dinamica sono stati principalmente gli spostamenti degli italiani che, rispetto al 2007, segnano un incremento del 9%, una variazione addirittura superiore a quella rilevata nell’ultimo triennio (di circa due punti percentuali). Decisamente meno brillante è invece la crescita degli stranieri. Dopo gli incrementi sostenuti rilevati nel biennio precedente (12% e 6%), infatti, nel 2008 i passaggi degli stranieri alle frontiere italiane sono stati complessivamente 72 milioni, ossia appena lo 0,7% in più rispetto all’anno precedente. Come in passato, questi rappresentano ancora la quota prevalente del traffico internazionale (56%), seppur in misura leggermente inferiore rispetto agli anni precedenti. In base agli ultimi dati disponibili, primo trimestre 2009, però, tale quota subisce un’ulteriore flessione ed i passaggi complessivi si ripartiscono fra italiani e stranieri in misura rispettivamente del 49% e 51%. Ciò si verifica a causa di un robusto calo degli stranieri entrati in Italia che, nei tre mesi considerati, diminuiscono su base tendenziale di ben otto punti percentuali. Lo stesso segno negativo caratterizza l’andamento dei passaggi alle frontiere degli italiani, anche se in questo caso la flessione si ferma al 2%; di conseguenza questo primo trimestre dell’anno in corso chiude con una flessione dei passaggi complessivi alle frontiere italiane del 5%. 1.2.2. La distribuzione dei flussi per modalità di trasporto Come in passato, nel 2008 è sempre la strada la modalità di gran lunga più significativa con una quota complessiva di passaggi alle frontiere italiane del 67% (tab.5.). Segue a distanza il trasporto aereo, incidenza del 29%, mentre quello ferroviario e marittimo rappresentano una quota decisamente più modesta, rispettivamente 2% e 3%. Rispetto al 2007, tale distribuzione presenta un leggero incremento della quota stradale - che invece nell’ultimo triennio era rimasta sostanzialmente stabile (intorno al 65%, dopo la graduale flessione dal 1996 al 2005 di circa 12 punti percentuali) - a fronte di una riduzione di circa due punti percentuali della quota relativa al trasporto aereo, caratterizzata invece negli ultimi anni da una graduale dinamica di crescita. Prosegue, invece, la contrazione annua, seppur ogni volta di pochi decimali, del ruolo del trasporto ferroviario mentre quello marittimo recupera qualche decimale rispetto al 2007, assestandosi sul livello raggiunto l’anno ancora precedente. Tali dinamiche trovano inoltre conferma nell’analisi dei dati disponibili per il primo trimestre del 2009. Per quanto riguarda la ripartizione per modalità di trasporto distintamente per i viaggiatori italiani e quelli stranieri negli ultimi anni, si conferma un maggiore ricorso all’uso della strada degli italiani rispetto agli stranieri, rispettivamente 70% e 64% ma per entrambe le categorie 46 Il quadro dell’interscambio di viaggiatori tali quote sono in aumento rispetto al 200712. Viceversa, il ricorso al vettore aereo, ancora più frequente fra gli stranieri rispetto agli italiani seppur meno che in passato, perde valore rispetto al 2007, fermandosi nel primo caso al 30% e nel secondo a 26%13. Per le altre due modalità si conferma una leggera preferenza degli stranieri per gli spostamenti sia in treno (2,5% e 1,4% per gli italiani) sia in nave (rispettivamente 3% e 2%); rispetto al 2007, comunque, per entrambe le tipologie di viaggiatori si registra una flessione seppur debole dell’uso del treno (come negli ultimi anni), e per la nave un debole incremento. Tab. 8. Passaggi di viaggiatori italiani e stranieri alle frontiere italiane per tipo di frontiera Anni 2000-2009 - Composizioni percentuali annue Stradale Ferroviaria Italiani 2000 76,4 4,0 2001 76,0 3,9 2002 73,0 4,2 2003 73,3 3,8 2004 71,0 3,1 2005 69,3 2,3 2006 70,2 2,0 2007 68,5 1,7 2008 70,2 1,4 I trim.’09 72,6 1,4 Stranieri 2000 73,5 4,7 2001 72,9 4,7 2002 72,9 4,2 2003 72,3 4,0 2004 64,2 3,5 2005 61,9 3,3 2006 62,0 2,9 2007 61,9 2,7 2008 64,4 2,5 I trim.’09 67,8 2,1 Totale 2000 74,8 4,4 2001 74,3 4,4 2002 72,9 4,2 2003 72,7 3,9 2004 67,1 3,3 2005 65,1 2,9 2006 65,4 2,5 2007 64,7 2,3 2008 66,9 2,0 I trim.’09 70,1 1,8 Fonte: Elaborazioni Federtrasporto su dati Banca d’Italia 12 13 Aerea Marittima Totale 18,0 18,3 20,9 21,0 23,4 25,6 25,6 27,9 26,4 25,2 1,6 1,7 1,9 2,0 2,5 2,7 2,3 1,9 2,1 0,9 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 17,1 17,9 18,3 19,1 28,9 31,3 32,3 33,1 30,2 28,1 4,7 4,4 4,6 4,6 3,4 3,5 2,8 2,3 3,0 2,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 17,5 18,1 19,4 19,9 26,6 28,8 29,5 30,9 28,5 26,7 3,4 3,2 3,4 3,4 3,0 3,2 2,6 2,2 2,6 1,4 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Per gli stranieri, la quota della modalità stradale, dopo essersi ridotta in modo decisamente veloce e sostenuto (circa dieci punti percentuali) tra il 2003-2005, oscillava nell’ultimo triennio intorno al 62%; anche per gli italiani, tale indicatore è diminuito, seppur in misura meno ampia, fino al 68% nel 2007 (il valore più basso rilevato fino ad oggi). In passato, la quota relativa al trasporto aereo era cresciuta in modo più marcato e deciso per gli stranieri, nel 2007 pari a 33%, ma, negli ultimi anni, anche la quota di tale vettore per gli italiani è aumentata gradualmente, risultando pari nel 2007 al 28%. 47 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Rispetto al 2007, sono aumentati in particolare i passaggi alle frontiere stradali, con un incremento percentuale dell’8%, pari a 6 milioni in più, di cui 2 effettuati da viaggiatori di nazionalità straniera e 4 da connazionali; in crescita anche quelli portuali, in valore percentuale elevato, 25%, corrispondenti a +671 mila passaggi in prevalenza di stranieri (+472 mila). Hanno avuto invece un andamento negativo le altre modalità. Il trasporto aereo, caratterizzato negli ultimi anni da dinamiche di crescita, anche sostenute, registra nel 2008 una flessione complessiva di circa un milione e mezzo di passaggi (in percentuale -4%), attribuibili esclusivamente alle scelte degli stranieri. Per il trasporto ferroviario, che invece presenta un andamento negativo già da qualche anno, prosegue nel 2008 la contrazione della domanda soddisfatta, in valore assoluto -215 mila passaggi ossia in percentuale -8%, dovuta alle preferenze di viaggio sia degli italiani sia degli stranieri. Nel primo trimestre del 2009, per quanto riguarda la ripartizione per modalità di trasporto, si confermano in linea generale le tendenze in atto. Prosegue il recupero della quota della modalità stradale che, fra i due periodi a confronto, ha una dinamica crescente (sia per gli italiani sia per gli stranieri) a scapito del trasporto aereo che anche in questi tre mesi perde ancora quote di mercato. Seppur in misura più lieve (pochi decimali), anche il trasporto ferroviario continua ad avere un ruolo sempre più modesto nell’ambito delle scelte di entrambe le categorie di viaggiatori. Nonostante la flessione complessiva degli attraversamenti delle frontiere, i passaggi stradali hanno ancora un andamento complessivamente positivo, seppur molto lieve (variazione nulla per gli stranieri e dello 0,3% per gli italiani) mentre di converso diminuiscono tutti quelli relativi alle altre modalità indipendentemente dalla nazionalità dei viaggiatori (fatta eccezione per la modalità marittima per gli italiani che chiude il trimestre in positivo). 1.2.3. La distribuzione dei flussi per nazionalità delle imprese di trasporto14 L’analisi dei dati sulla nazionalità delle imprese di trasporto aereo e marittimo che hanno servito questo mercato nel 2008 è piuttosto allarmante. Infatti, la presenza degli operatori stranieri si è fortemente accresciuta nel tempo: se nel 2007 le imprese italiane avevano soddisfatto il 28% della domanda di trasporto aereo ed il 16% della domanda di trasporto marittimo, tali percentuali scendono nel 2008 rispettivamente a 21% e 11% (tab.9.). Per quanto riguarda il mare, dopo la brusca caduta nel 2001, la quota di mercato è gradualmente aumentata fino al 2006, dal 7% al 18%. Questa tendenza si è interrotta nel 2007 quando ha subito una flessione di circa tre punti percentuali (determinata dalle scelte 14 48 Escluse la modalità ferroviaria e quella stradale. Il quadro dell’interscambio degli italiani la cui quota passa dal 27% al 22%), inversione confermata anche dai dati del 2008. Infatti, la quota si ferma complessivamente all’11% a causa di una flessione, ancora una volta, delle preferenze degli italiani (che provocano un calo della presenza degli operatori nazionali dal 22% al 15%) ma anche delle scelte degli stranieri che generano una quota del mercato dell’8%, ossia due punti in meno rispetto all’anno precedente. Tab. 9. Flussi di persone alle frontiere italiane - Quote di mercato dei vettori residenti in Italia (%) - Anni 2000-2008 Anni Trasporto aereo Trasporto marittimo Stranieri Italiani Totale Stranieri Italiani Totale 2000 24,2 32,2 27,7 5,1 22,1 8,7 200115 23,7 33,3 27,8 3,2 16,4 6,8 2002 25,1 40,7 32,3 6,1 13,4 8,1 2003 26,8 42,5 34,1 8,9 12,1 9,8 2004 27,8 35,4 30,7 10,2 22,8 15,4 2005 25,8 30,1 27,5 15,2 22,4 18,4 2006 24,1 36,2 28,5 10,7 27,2 18,1 2007 23,5 34,6 27,8 10,2 21,9 15,6 2008 17,0 26,3 20,8 7,9 15,0 11,0 Fonte: Banca d’Italia Nel trasporto aereo, dopo un triennio di oscillazioni intorno al 28% (un valore simile a quelli rilevati all’inizio del millennio ma inferiore a quelli registrati tra il 2002 ed il 2004), il ruolo degli operatori italiani s’indebolisce notevolmente nel 2008. La quota di mercato si ferma infatti al 21% visto che sia gli italiani che gli stranieri si sono orientati sempre con maggiore frequenza verso gli operatori esteri. Nel primo caso, la quota passa dal 35% al 26% e, per gli stranieri, dal 24% al 17%. Negli anni, tale dinamica ha risentito del ruolo sempre più rilevante assunto dai voli low-cost che sono principalmente offerti da compagnie estere. 15 Dai dati Enac, la quota di passeggeri trasportati da vettori italiani nel 2001 è più elevata, circa il 37%; tale differenza, negli anni, ha un andamento decrescente. 49 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana 2. LA BILANCIA DEI PAGAMENTI DEI SERVIZI DI TRASPORTO16 2.1. Il quadro d’insieme E’ sempre più negativo il quadro dei conti correnti della Bilancia dei pagamenti (tab.10.). Nel 2008, chiudono con un disavanzo pari a 54 miliardi di euro, peggiorando di circa 16 miliardi rispetto al 2007. Ad influenzare questo risultato è in particolare il saldo relativo ai redditi che tra i due anni a confronto passa da -20 a -30 miliardi di euro ed a quello relativo agli scambi di merci che da +3,2 miliardi raggiunti l’anno precedente, chiude il 2008 con un valore, seppur contenuto (0,7 miliardi), di segno negativo (su cui ha pesato il rincaro dei prodotti energetici). Seppur in misura decisamente inferiore, peggiora anche il dato relativo ai trasferimenti unilaterali, da -14 a -16 miliardi di euro. Tab. 10. I conti correnti nella Bilancia dei pagamenti - Anni 2000-2008 (1) (Saldi in miliardi di euro) Voci 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Merci (fob) 10,4 17,4 14,0 9,9 8,9 0,5 -10,2 Servizi 1,2 .. -3,0 -2,4 1,2 -0,5 -1,3 - Trasporti (2) -4,2 -3,7 -4,0 -4,8 -4,8 -5,0 -4,8 Redditi -13,1 -11,6 -15,4 -17,8 -14,8 -13,6 -13,6 Trasferimenti unil. -4,7 -6,5 -5,6 -7,1 -8,3 -10,0 -13,3 Totale -6,3 -0,7 -10,0 -17,4 -13,1 -23,6 -38,3 2007 3,2 -7,1 -6,6 -19,6 -14,2 -37,7 2008 -0,7 -7,4 -6,9 -29,5 -16,0 -53,6 (1) Dati 2008 provvisori. (2) Esclusi i dati relativi alle condotte. Fonte: Banca d’Italia Nel 2008, il saldo dei Trasporti nella Bilancia dei pagamenti si attesta a -6,9 miliardi di euro, un valore peggiore rispetto a quello rilevato nel 2007 (in quanto la contrazione dei crediti è stata più forte di quella dei debiti) di circa 300 milioni (5% in termini percentuali) anno in cui però, dopo un quadriennio di valori che oscillavano intorno ai –5 miliardi di euro, era salito a -6,5 miliardi di euro. In merito alla distribuzione per attività (tab.11.), come in passato i saldi sono tutti negativi fra cui il più ingente è quello relativo alle merci. La differenza fra crediti e debiti relativi a questa attività ha raggiunto nel 2008 quota -3,6 miliardi di euro, quella relativa ai passeggeri a -2,9 miliardi mentre, come in passato, risulta più contenuta quella relativa ai servizi di assistenza, pari a -372 milioni. Rispetto al 2007, però, l’attività connessa agli scambi di merci (43% di crediti+debiti, quota analoga rispetto all’anno precedente ma gradualmente in aumento negli ultimi anni), per effetto del rallentamento degli scambi internazionali e dunque dei servizi di trasporto, 16 50 Le tabelle di questo capitolo non comprendono il trasporto per condotta. Il quadro dell’interscambio ha generato un risultato complessivo migliore visto che il saldo è sceso da -4,8 a -3,6 miliardi di euro (il valore più basso dal 2005). Di converso, quello relativo ai passeggeri (20% di crediti+debiti, incidenza stabile negli ultimi anni), che già nel 2007 era risultato pari a –1,4 miliardi di euro, risultando circa il doppio rispetto al 2006 (seppur simile a quelli rilevati all’inizio di questo millennio), mette in evidenza un ulteriore brusco peggioramento, sfiorando i 3 miliardi di euro, ancora una volta pari a circa il doppio rispetto a quello rilevato nell’anno precedente che, come vedremo più avanti, è fortemente connesso al trasporto aereo e dunque alla ben nota vicenda Alitalia. Infine, il saldo relativo ai servizi di assistenza (37% di crediti+debiti, quota simile a quella rilevata lo scorso anno ma gradualmente in diminuzione rispetto agli anni precedenti) continua ad avere una dinamica di crescita, da -305 a -372 milioni di euro, deficit che aumenta in valore assoluto di circa 67 milioni di euro ed in percentuale del 22% (nel 2007 era già notevolmente peggiorato, considerando che nel 2006 era risultato pari ad appena -122 milioni di euro). Tab. 11. I trasporti nella Bilancia dei pagamenti per attività Anni 2001-2009 (Milioni di euro) Voci Crediti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Debiti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Saldi Merci Passeggeri S.assistenza Totale 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Gen.feb.’09 2.920 1.226 5.141 9.286 3.080 1.390 5.389 9.860 3.093 1.189 5.080 9.362 3.635 2.009 6.351 11.995 4.013 2.467 5.406 11.886 4.437 2.696 5.769 12.903 4.725 2.540 5.893 13.159 5.011 1.729 5.698 12.438 697 139 701 1.536 5.257 2.462 5.268 12.988 5.448 2.859 5.565 13.872 5.754 2.781 5.620 14.154 7.203 2.905 6.666 16.773 7.816 3.543 5.480 16.839 8.354 3.407 5.892 17.653 9.573 3.954 6.198 19.725 8.585 4.666 6.070 19.320 950 721 821 2.493 -2.338 -1.236 -128 -3.701 -2.368 -1.469 -175 -4.012 -2.661 -1.592 -539 -4.793 -3.568 -896 -315 -4.778 -3.803 -1.076 -74 -4.953 -3.917 -712 -122 -4.750 -4.848 -1.414 -305 -6.566 -3.573 -2.937 -372 -6.882 -253 -583 -121 -957 Fonte: Banca d’Italia Dall’analisi degli introiti e degli esborsi nel 2008 emerge che: dal lato delle uscite, aumenta il peso del trasporto passeggeri - fra i due anni a confronto passa dal 20% al 24% - a scapito del peso delle attività relative alle merci che passa dal 49% al 44%; la quota connessa ai servizi di assistenza si attesta al 31%, un valore simile a quello rilevato nel 2007 ma di gran lunga inferiore a quelli rilevati nella prima parte degli anni 2000 quando era superiore al 40%, 51 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana dal lato delle entrate, sono come sempre i servizi di assistenza a determinarne la quota più elevata, 46%, anche se tale percentuale risulta, negli ultimi quattro anni, inferiore di circa otto punti percentuali rispetto a quelle rilevate in precedenza; tale diminuzione fino al 2007 è andata a beneficio sia dell’incidenza connessa ai trasporti passeggeri (tra il 2003 ed il 2007, da 13% a 20%) sia di quella relativa ai servizi relativi al trasporto merci (da 33% a 36%). Il 2008 interrompe però questa tendenza. Si rileva infatti che l’incidenza del trasporto passeggeri scende al 14% (un valore analogo a quelli rilevati all’inizio del millennio) mentre aumenta decisamente la quota dei servizi di trasporto connessi alle merci che raggiunge il 40%. Le dinamiche dei saldi relative alle attività appena descritte trovano conferma nei dati disponibili per il 2009 (gennaio-febbraio). Infatti, rispetto allo stesso periodo del 2008, il disavanzo generato dalle transazioni relative alle merci diminuisce sensibilmente, da 695 a -253 milioni di euro mentre, di converso, continua ad accrescersi quello inerente il trasporto di passeggeri, da -285 a -583 milioni; seppur in misura meno marcata continua a peggiorare anche il deficit relativo ai servizi di assistenza che fra i due bimestri a confronto passa da -96 a -121 milioni di euro. Nonostante l’ampliarsi di tali disavanzi, la brusca contrazione del deficit relativo agli scambi di merci – che pur rimanendo l’attività principale (41% di crediti+debiti), in questo periodo perde peso a beneficio delle transazioni relative al trasporto di passeggeri - origina, comunque, un miglioramento complessivo della bilancia dei pagamenti dei trasporti, il cui saldo risulta di poco inferiore al miliardo (ossia circa 120 milioni in meno rispetto allo stesso periodo del 2008). Per quanto riguarda la modalità di trasporto (tab.12.), è come sempre quella marittima ad essere la più importante, con una quota sul totale (crediti+debiti) del 39%, seguita da quella aerea (35%) e stradale (24%) mentre il restante 2% è relativo al trasporto ferroviario. Tale distribuzione, negli ultimi anni, non subisce variazioni di particolare entità se non un lieve calo della quota del vettore marittimo e di quello ferroviario a favore di quello stradale (si tratta per ora di variazioni che in quattro anni risultano comunque inferiori a due punti percentuali) . Dall’analisi dei crediti e dei debiti nel 2008 si rileva che: dal lato delle uscite, la ripartizione annua per modalità, più o meno costante negli ultimi anni, mette in evidenza nel 2008 alcuni elementi di novità; il peso più elevato spetta come in passato al trasporto marittimo, 38%, una percentuale che risulta però di circa quattro punti inferiore a quella rilevata nel 2007, assorbiti soprattutto dall’incremento 52 Il quadro dell’interscambio dell’incidenza del trasporto aereo, che raggiunge il 37%, ma anche da quello relativo al trasporto stradale, 24%; il trasporto ferroviario rappresenta invece il 2% dei debiti complessivi, un valore di un punto inferiore rispetto a quello registrato nel 2007, dal lato delle entrate, la modalità marittima torna ad essere la più significativa17, 42%, seguita da quella aerea, 33%, percentuali che rispetto al 2007 hanno una dinamica rispettivamente di crescita e di diminuzione; circa il 24% deriva dal trasporto stradale, quota in aumento rispetto all’anno precedente, ed il restante 1% (come avviene ormai negli ultimi anni) da quello ferroviario. Tab. 12. Voci Crediti Marittima Aerea Stradale Ferroviaria Totale Debiti Marittima Aerea Stradale Ferroviaria Totale Saldi Marittima Aerea Stradale Ferroviaria Totale I trasporti nella Bilancia dei pagamenti per modalità di trasporto Anni 2001-2009 (Milioni di euro) 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Gen.feb.’09 4.298 2.896 1.881 210 9.286 4.480 3.104 1.991 285 9.860 4.499 2.669 1.981 213 9.362 5.187 4.141 2.482 185 11.995 4.715 4.585 2.407 179 11.886 4.962 5.016 2.753 172 12.903 5.074 5.044 2.869 171 13.159 5.183 4.092 2.997 167 12.438 753 410 354 18 1.536 5.611 4.182 2.515 680 12.988 6.009 4.678 2.606 580 13.872 6.294 4.638 2.622 600 14.154 7.616 5.122 3.413 623 16.773 7.068 5.677 3.527 567 16.839 7.574 5.681 3.832 566 17.653 8.283 6.527 4.307 608 19.725 7.295 7.109 4.548 368 19.320 821 1.070 554 47 2.493 -1.312 -1.285 -634 -470 -3.701 -1.529 -1.574 -614 -295 -4.012 -1.795 -1.969 -641 -387 -4.793 -2.429 -981 -930 -438 -4.778 -2.353 -1091 -1.121 -388 -4.953 -2.611 -665 -1.080 -395 -4.750 -3.209 -1.482 -1.438 -437 -6.566 -2.112 -3.018 -1.552 -201 -6.882 -68 -660 -200 -29 -957 Fonte: Banca d’Italia Contrariamente a quanto avvenuto nell’ultimo quinquennio, quando era la modalità marittima ad incidere in misura ingente sul deficit della bilancia dei pagamenti dei trasporti, nel 2008 il contributo più significativo proviene dal trasporto aereo. Rispetto al totale di -6,9 miliardi, infatti, tale modalità chiude il 2008 con un valore negativo di 3 miliardi di euro, di gran lunga il deficit più elevato degli ultimi anni, segnando infatti un ampliamento annuo del disavanzo di ben 1,5 miliardi (in particolare connesso al trasporto di passeggeri e, come già anticipato, alla crisi Alitalia). 17 Nel triennio 2005-2007, il trasporto marittimo e aereo presentavano una quota simile, intorno al 38-39%. 53 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana A seguire, le attività connesse al trasporto marittimo il cui deficit, dopo aver superato i tre miliardi di euro nel 2007, si ferma a 2,1 miliardi, il valore più basso dal 2004 ad oggi. Le attività connesse al trasporto stradale chiudono l’anno con un saldo negativo di circa un miliardo e mezzo, un valore ancora una volta superiore a quello rilevato l’anno precedente. Opposta la dinamica del trasporto ferroviario: il 2008 segna un disavanzo di appena 200 milioni, circa la metà di quello rilevato nel 2007, e comunque nettamente inferiore a quelli rilevati nel nuovo millennio. In base ai dati disponibili per il 2009 (primo bimestre), è ancora la modalità aerea quella che maggiormente influenza il deficit complessivo: rispetto al totale di -957 milioni di euro, infatti, il disavanzo del trasporto aereo è di -660 milioni di euro, un valore nettamente peggiore rispetto allo stesso periodo del 2008 (era circa la metà). A seguire, contrariamente a quanto avvenuto nel 2008, il deficit relativo alla strada che, seppur leggermente migliore rispetto al passato, raggiunge i -200 milioni di euro. In questi primi due mesi, il trasporto marittimo genera invece un disavanzo decisamente più modesto, fermandosi addirittura a 70 milioni rispetto al mezzo miliardo totalizzato nello stesso bimestre dell’anno precedente. Infine, diminuisce anche il disavanzo del trasporto ferroviario, da -41 a -29 milioni. Anche nel 2008, la vendita e l’acquisto di servizi di trasporto relativi alle singole modalità e attività (tab.13.) hanno generato soprattutto saldi negativi fatta eccezione, come in passato, per: i servizi di assistenza connessi al trasporto aereo il cui avanzo si attesta a 162 milioni di euro, un risultato sicuramente positivo seppur in notevole diminuzione rispetto al passato, il trasporto ferroviario di passeggeri, +79 milioni di euro, un valore di poco inferiore a quelli rilevati negli ultimi anni (ma sicuramente migliore rispetto a quelli precedenti); il trasporto stradale di passeggeri, che registra un avanzo di 40 milioni di euro, nove in più rispetto a quello rilevato l’anno precedente e, seppur inferiore a quelli rilevati tra il 2002 ed il 2004, si conferma comunque superiore ai valori rilevati negli anni ’90. Considerando i dati disponibili per il 2009, però, solo il trasporto di passeggeri ferroviario e stradale generano risultati positivi dato che, per la prima volta dopo diversi anni, i servizi di assistenza relativi al trasporto aereo chiudono il bimestre in rosso (-38 milioni). 54 Il quadro dell’interscambio Tab. 13. Saldi per modalità e attività dei Trasporti nella Bilancia dei pagamenti Anni 2004-2009 (Milioni di euro) Modalità Merci Passeggeri Servizi 2004 Marittima -1.990 -85 -354 Aerea -273 -957 249 Stradale -790 69 -209 Ferroviaria -514 77 --2005 Marittima -2.117 -71 -165 Aerea -265 -1.128 301 Stradale -945 35 -210 Ferroviaria -476 88 --2006 Marittima -2.237 -34 -340 Aerea -279 -797 412 Stradale -921 35 -194 Ferroviaria -479 84 --2007 Marittima -2.768 -55 -386 Aerea -279 -1.483 280 Stradale -1.271 31 -198 Ferroviaria -530 93 --2008 Marittima -1.685 -86 -340 Aerea -210 -2.969 162 Stradale -1.398 40 -193 Ferroviaria -280 79 --Gen-feb.’09 Marittima -5 -5 -58 Aerea -36 -585 -38 Stradale -178 2 -24 Ferroviaria -34 5 --- Totale -2.429 -981 -930 -438 -2.353 -1.091 -1.121 -388 -2.611 -665 -1.080 -395 -3.209 -1.482 -1.438 -437 -2.112 -3.018 -1.552 -201 -68 -660 -200 -29 Fonte: Banca d’Italia I principali segmenti in cui la posizione delle imprese italiane risulta invece più debole sono: contrariamente a quanto avvenuto negli ultimi anni, il risultato negativo più elevato spetta al trasporto aereo di passeggeri che, dopo il peggioramento già rilevato nel 2007, raggiunge nel 2008 quasi i 3 miliardi di euro (risultando il doppio del disavanzo del 2007), un settore su cui hanno fortemente pesato le vicissitudini della compagnia di bandiera nazionale, il trasporto marittimo di merci, invece, chiude il 2008 con un deficit di 1,7 miliardi, 55 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana ossia ben un miliardo in meno rispetto al 2008, interrompendo così la serie di risultati in continuo deterioramento nel nuovo millennio, il trasporto stradale di merci, con un saldo negativo di circa 1,4 miliardi di euro nel 2008, continua ad essere caratterizzato, ormai da diversi anni, da una dinamica negativa (anche se nel 2006 era rimasto circa costante). Le altre attività presentano invece disavanzi nettamente inferiori. Il più elevato è quello relativo alle transazioni nel settore marittimo dei servizi di assistenza, -340 milioni di euro, un valore simile a quelli rilevati negli ultimi anni18, seguito dal deficit del trasporto merci ferroviario, -280 milioni di euro, un risultato decisamente migliore rispetto a quello rilevato nel 2007 e comunque il più modesto da tanti anni. Oscillano invece intorno ai 200 milioni i disavanzi del trasporto aereo di merci e quello relativo ai servizi di assistenza del trasporto stradale (in entrambi i casi, in diminuzione rispetto al 2007) ed, infine, il deficit più basso riguarda il trasporto marittimo di passeggeri, -86 milioni di euro (rispetto però ai -55 totalizzati l’anno precedente). Considerando, infine, i risultati nel periodo gennaio-febbraio 2009, ciò che maggiormente cattura l’attenzione è, da un lato, la contrazione del disavanzo relativo al trasporto marittimo di merci che fra i due bimestri confrontati passa da -410 a -5 milioni di euro, dall’altro l’ampliamento del disavanzo del trasporto aereo di passeggeri che aumenta da -291 a -585 milioni di euro. 2.2. Le singole modalità 2.2.1. I trasporti marittimi Nel 2008 (tab.14.), il trasporto di merci ed i servizi di assistenza determinano rispettivamente il 60% e 38% delle transazioni relative al trasporto marittimo, lasciando ai noli passeggeri un ruolo decisamente marginale (1%). Il peso delle merci ha in questo nuovo millennio un andamento variabile: è infatti inizialmente diminuito per poi risultare invece gradualmente in aumento fino al 2007 ed evidenziare invece nel 2008 di nuovo un calo, di circa due punti percentuali. Viceversa, l’incidenza dei servizi di assistenza è gradualmente aumentata fino al 2005 per poi diminuire di anno in anno fino al 2007 e recuperare invece nel 2008. Dal lato degli introiti, continua ad aumentare il contributo del trasporto delle merci, 56% 18 Fatta eccezione per il 2005 in cui era risultato nettamente inferiore. 56 Il quadro dell’interscambio nel 2008, e viceversa ha una dinamica decrescente quello dei servizi di assistenza che si ferma al 43% (nel 2000 tali percentuali risultavano pari rispettivamente a 48% e 52%) mentre, come negli ultimi quattro anni, il ruolo del trasporto passeggeri ha un peso costante, di poco inferiore all’1%. Tab. 14. I trasporti marittimi nella Bilancia dei pagamenti per attività Anni 2001-2009 (Milioni di euro) Voci Crediti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Debiti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Saldi Merci Passeggeri S.assistenza Totale 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Gen.feb.’09 1.979 9 2.310 4.298 1.865 24 2.591 4.480 1.939 22 2.538 4.499 2.157 17 3.013 5.187 2.391 41 2.283 4.715 2.575 40 2.348 4.962 2.761 35 2.279 5.074 2.917 41 2.225 5.183 456 3 293 753 3.058 69 2.484 5.611 3.165 85 2.758 6.009 3.341 96 2.856 6.294 4.147 101 3.368 7.616 4.508 112 2.448 7.068 4.812 74 2.688 7.574 5.529 89 2.665 8.283 4.602 127 2.566 7.295 462 8 352 821 -1.079 -59 -174 -1.312 -1.301 -62 -167 -1.529 -1.403 -74 -318 -1.795 -1.990 -85 -354 -2.429 -2.117 -71 -165 -2.353 -2.237 -34 -340 -2.611 -2.768 -55 -386 -3.209 -1.685 -86 -340 -2.112 -5 -5 -58 -68 2001 Fonte: Banca d’Italia Dal lato degli esborsi, il ruolo delle merci risulta pari al 63%, un valore inferiore a quello rilevato nel 2007 ma simile a quelli relativi al biennio precedente. Di converso, l’incidenza dei servizi di assistenza si attesta al 35%, una percentuale superiore a quella rilevata nel 2007, ma analoga a quelle relative ai due anni precedenti. Il saldo complessivo nel 2008 è stato di –2.112 milioni di euro, registrando rispetto al 2007 un netto miglioramento (pari allora a -3,2 miliardi) determinato dalla dinamica del deficit relativo alle merci, la componente come sempre negli ultimi anni più significativa, che fra i due anni a confronto, passa da -2,8 a -1,7 miliardi euro (il deficit più basso dal 2005 ad oggi), per effetto della riduzione del commercio internazionale e soprattutto della riduzione dei noli che si è verificata nella seconda parte del 2008. In particolare, tale miglioramento è il risultato combinato di un lieve incremento delle entrate e di un ingente calo dei debiti. Risulta invece decisamente più modesto l’apporto negativo del saldo relativo ai servizi di assistenza, -340 milioni, un valore leggermente migliore rispetto a quello rilevato nel 2007 e, fatta eccezione per il risultato del 2005, simile a 57 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana quelli rilevati dal 2003 ad oggi19. Infine, il saldo relativo ai passeggeri, dopo aver registrato un certo miglioramento nell’ultimo biennio, è risultato pari a –86 milioni di euro, il valore più elevato nel nuovo millennio. I dati disponibili per il 2009 (gennaio-febbraio) sono decisamente indicativi della crisi in atto a livello internazionale. Il disavanzo complessivo si riduce su base tendenziale da -480 a -68 milioni di euro in ragione della brusca contrazione del deficit relativo alle merci, da -410 a -5 milioni di euro, a sua volta determinata da un’ingente flessione dei debiti (pari a 462 milioni, circa la metà del valore 2008). 2.2.2. I trasporti aerei Fino al 2004, il trasporto di passeggeri ed i servizi di assistenza hanno determinato quasi tutte le transazioni con una leggera prevalenza del peso relativo alle attività connesse al traffico passeggeri20. Da allora, tale attività acquista invece un ruolo più significativo e, nel 2008, rappresenta il 54% delle transazioni complessive a fronte del 40% raggiunto dai servizi di assistenza. Il restante 7%, più o meno come in passato, è rappresentato dal trasporto di merci (tab.15.). Per quanto riguarda i singoli contributi nel 2008 su crediti e debiti si rileva che: dal lato delle entrate, negli ultimi quattro anni le attività di trasporto passeggeri avevano acquisito un ruolo sempre più importante rispetto a quello relativo ai servizi di assistenza; tale tendenza viene però interrotta nel 2008, anno in cui diminuisce sensibilmente il ruolo del trasporto passeggeri (dal 46% al 37%) a favore dei servizi di assistenza (dal 49% al 56%), distribuzione che si riavvicina a quella rilevata nei primi anni del 2000; continua invece ad avere una dinamica crescente il peso del trasporto merci che nel 2008 raggiunge quasi il 7%, dal lato delle uscite, il trasporto passeggeri genera il 63% dei debiti complessivi, percentuale in aumento negli anni mentre i servizi di assistenza il 30%, quota che, di converso, ha un trend decrescente; infine l’incidenza del trasporto merci nel 2008 è del 7%, un valore di poco inferiore a quello rilevato l’anno precedente. La bilancia dei pagamenti dei trasporti aerei nel 2008 ha registrato un risultato particolarmente negativo, -3 miliardi di euro, ossia il doppio del deficit rilevato l’anno precedente ed in assoluto il valore negativo più elevato fino ad oggi. A determinare 19 20 58 E simili ai valori rilevati nella seconda metà degli anni ’90. Nel triennio 1999-2001, però, il peso dei servizi risultava di poco superiore a quello del trasporto dei passeggeri (come nel decennio precedente, oggi si verifica la situazione opposta). Il quadro dell’interscambio questo notevole ampliamento del disavanzo, è il trasporto di passeggeri il cui saldo passa fra i due anni a confronto da -1,5 a -2,9 miliardi di euro (peggioramento dovuto sia ad un’ampia diminuzione degli introiti sia di un consistente aumento degli esborsi, rispettivamente in percentuale del -35% e +18%); tale ampliamento, ovviamente, è stato influenzato dalla crisi che ha avuto come protagonista l’Alitalia nell’anno appena trascorso che ha fortemente inciso sui volumi di traffico internazionale realizzati dalla compagnia. E’ negativo anche il risultato relativo agli scambi di merci ma questo risulta in valore assoluto decisamente più modesto, -210 milioni euro, e, dal 2000 ad oggi, fra i più contenuti. Si conferma invece di segno positivo il saldo delle transazioni relative ai servizi di assistenza, +162 milioni di euro, seppur in valore assoluto inferiore a quelli rilevati negli ultimi anni. Tab. 15. I trasporti aerei nella Bilancia dei pagamenti per attività Anni 2001-2009 (Milioni di euro) Voci Crediti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Debiti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Saldi Merci Passeggeri S.assistenza Totale 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Gen.feb.’09 124 1.007 1.766 2.896 152 1.067 1.886 3.104 102 921 1.646 2.669 136 1.739 2.266 4.141 175 2.230 2.180 4.585 182 2.474 2.361 5.016 267 2.328 2.449 5.044 271 1.512 2.309 4.092 22 120 268 410 379 2.222 1.581 4.182 245 2.628 1.805 4.678 307 2.554 1.777 4.638 409 2.695 2.017 5.122 440 3.358 1.878 5.677 461 3.271 1.949 5.681 546 3.810 2.170 6.527 481 4.481 2.147 7.109 58 706 307 1.070 -255 -1.215 185 -1.285 -94 -1.561 81 -1.574 -206 -1.633 -131 -1.969 -273 -957 249 -981 -265 -1.128 301 -1.091 -279 -797 412 -665 -279 -1.483 280 -1.482 -210 -2.969 162 -3.018 -36 -585 -38 -660 Fonte: Banca d’Italia Anche considerando i dati del 2009, l’ampliamento del disavanzo generato da questa modalità è particolarmente evidente. Pari a circa -320 milioni nel I bimestre 2008, è il doppio nello stesso periodo del 2009 e, anche in questo caso, è sostanzialmente dovuto all’attività di trasporto passeggeri il cui deficit raggiunge quasi i seicento milioni rispetto ai trecento rilevati nel 2008. Tale dinamica, a sua volta, è determinata sia da una contrazione dei crediti sia da un aumento dei debiti. Seppur in valore assoluto più modesto, è negativo, dopo una lunga serie di valori annui positivi, anche il saldo dei servizi di assistenza -38 milioni di euro mentre era risultato pari a +3 milioni nel bimestre del 2008. 59 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana 2.2.3. I trasporti stradali Ancora più che in passato21, per questa modalità l’incidenza delle transazioni relative alle merci risulta sempre più elevata, raggiungendo nel 2008, il 66% (57% nel 2002) mentre quella dei servizi si ferma al 33% (42% nel 2002); il restante 1% è determinato dal trasporto passeggeri, quota superiore a quelle rilevate negli anni ‘90 (tra il 1995-’98 era appena lo 0,2%) che, dopo aver sfiorato i due punti percentuali tra il 2002 ed 2004, oscilla negli ultimi anni intorno a tale valore. Considerando la distribuzione dei crediti per attività, il peso del trasporto merci raggiunge il 60% e quello dei servizi di assistenza il 39%, distribuzione che si presenta sostanzialmente stabile negli ultimi quattro anni (dopo il consistente incremento rilevato nel 2005 dell’autotrasporto e viceversa per i servizi di assistenza)22, così come si conferma anche la riduzione del peso relativo al trasporto di passeggeri, di poco inferiore al 2% (pari al doppio nel 2004). Anche dal lato degli esborsi, si conferma l’aumentata incidenza dell’autotrasporto che registra negli anni un graduale incremento raggiungendo, nel 2008, il 70% mentre il peso relativo ai servizi di assistenza diminuisce, fermandosi al 30%. Il saldo relativo ai trasporti stradali è risultato nel 2008 pari a –1.552 milioni di euro (tab.16.), risultando superiore di circa 114 milioni a quello rilevato nel 2007 (deterioramento che segue quello, ancora più sostenuto, rilevato l’anno scorso di ben quattrocento milioni euro) dovuto ad un’espansione dei debiti superiore a quella rilevata comunque anche per i crediti. Negli anni 2000-‘2003 il disavanzo era rimasto più o meno costante, intorno ai 630 milioni di euro, ma da allora ha messo in evidenza una discreta dinamica di crescita (fatta eccezione per il 2006) e, dal nuovo millennio ad oggi, è più che raddoppiato. Questo andamento è determinato essenzialmente dal saldo relativo alla vendita ed all’acquisto dei servizi di trasporto merci, la voce più importante per questa modalità, il cui disavanzo cresce di anno in anno, passando da circa 0,5 ad 1 miliardo tra il 2000 ed il 2005 e raggiungendo quasi 1,6 miliardi nel 2008. 21 22 60 Fino al 2001, invece, le transazioni si ripartivano in modo più o meno equo fra attività connesse al trasporto delle merci e servizi di assistenza, con una leggera prevalenza di questi ultimi. Si ricorda che nel 2002, l’incidenza delle merci sui crediti, dopo un triennio di flessione, era sensibilmente aumentata (dal 41% al 51%); di converso, quella dei servizi di assistenza, pari al 57% nel 2001, era scesa al 46% l’anno successivo. Il quadro dell’interscambio Tab. 16. I trasporti stradali nella Bilancia dei pagamenti per attività Anni 2001-2009 (Milioni di euro) Voci Crediti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Debiti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Saldi Merci Passeggeri S.assistenza Totale 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Gen.feb.’09 768 49 1.065 1.881 1.007 72 912 1.991 1.019 66 897 1.981 1.324 86 1.072 2.482 1.416 47 943 2.407 1.645 46 1.061 2.753 1.663 42 1.165 2.869 1.782 50 1.164 2.997 212 3 139 354 1.300 12 1.204 2.515 1.593 11 1.001 2.606 1.624 11 987 2.622 2.114 17 1.281 3.413 2.361 12 1.154 3.527 2.566 11 1.255 3.832 2.933 10 1.363 4.307 3.180 11 1.357 4.548 390 1 163 554 -532 37 -139 -634 -587 61 -89 -614 -605 55 -90 -641 -790 69 -209 -930 -945 35 -210 -1.121 -921 35 -194 -1.080 -1.271 31 -198 -1.438 -1.398 40 -193 -1.552 -178 2 -24 -200 Fonte: Banca d’Italia In misura decisamente inferiore, il risultato è influenzato anche dal saldo relativo alla vendita e l’acquisto dei servizi di assistenza, –193 milioni di euro, un valore simile a quelli rilevati negli ultimi anni ma peggiore rispetto a quelli di inizio millennio (tra il 2004 e 2005 aveva però raggiunto i -210 miliardi di euro). Infine, il trasporto passeggeri, l’unica voce in attivo per questa modalità, registra un avanzo nel 2008 di 40 milioni di euro, il valore più elevato dal 2005 ad oggi. In relazione ai dati disponibili per il 2009, il disavanzo relativo a questa modalità si riduce lievemente, da 237 a 200 milioni di euro fra il I bimestre del 2008 e quello dell’anno in corso, grazie soprattutto ad una contrazione del deficit legato al trasporto delle merci, in quanto la flessione dei debiti è risultata superiore a quella dei crediti. 2.2.4. I trasporti ferroviari A partire dal 2002, il traffico merci ha avuto un peso sempre maggiore nell’ambito delle transazioni connesse a questa modalità, dal 58% al 77% nel 2007 e, viceversa per il trasporto di passeggeri la cui incidenza è scesa dal 42% al 23%. Nel 2008, invece, questa tendenza si interrompe bruscamente ed il peso degli scambi relativi alle merci si ferma al 68% mentre quello relativo ai passeggeri raggiunge il 32%. 61 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Tab. 17. I trasporti ferroviari nella Bilancia dei pagamenti per attività Anni 2001-2009 (Milioni di euro) Voci Crediti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Debiti Merci Passeggeri S.assistenza Totale Saldi Merci Passeggeri S.assistenza Totale 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Gen.feb.’09 49 161 0 210 57 228 0 285 33 180 0 213 18 167 0 185 30 148 0 179 36 136 0 172 35 136 0 171 41 125 0 167 7 11 0 18 520 160 0 680 444 135 0 580 481 119 0 600 532 91 0 623 507 60 0 567 515 52 0 566 565 43 0 608 321 46 0 368 41 6 0 47 -471 1 0 -470 -387 92 0 -295 -448 61 0 -387 -514 77 0 -438 -476 88 0 -388 -479 84 0 -395 -530 93 0 -437 -280 79 0 -201 -34 5 0 -29 Fonte: Banca d’Italia Queste percentuali continuano però ad essere il risultato di contributi sostanzialmente diversi considerando crediti e debiti. Infatti, risulta che: la movimentazione delle merci ha generato il 25% delle entrate, una percentuale in crescita negli ultimi anni, ma l’87% delle uscite, un risultato inferiore a quello rilevato nell’ultimo triennio ma superiore a quelli precedenti, il trasporto passeggeri, a fronte di debiti che incidono in misura del 13% sul totale delle uscite relative a questa modalità, fornisce il 75% dei crediti totali, percentuali che, negli ultimi anni, risultano rispettivamente in aumento (comunque inferiore a quelle rilevate nei primi anni del nuovo millennio) ed in diminuzione. Il saldo dei trasporti ferroviari (tab.17.) è stato nel 2008 pari a –201 milioni di euro, registrando un notevole miglioramento rispetto al passato e risultando, fra l’altro, il valore più contenuto da tanti anni. In particolare, questa contrazione del disavanzo è dovuta al saldo dei servizi relativi alle merci che, fra il 2007 ed il 2008, è passato da –530 a –280 milioni di euro ricollegabile sia alla caduta generalizzata della domanda sia alla riduzione dei noli che hanno provocato una riduzione dei debiti molto significativa (da 565 a 321 milioni di euro) a cui si è aggiunta anche un’espansione, seppur modesta, delle entrate (da 35 a 41 milioni). Si conferma invece di segno positivo il risultato relativo ai passeggeri, +79 milioni di euro, seppur con un valore leggermente inferiore rispetto a quelli ottenuti negli ultimi anni (comunque migliore rispetto a quelli rilevati negli anni ’90 e nei primi anni del 2000). Considerando i dati gennaio-febbraio 2009, continua a diminuire il saldo generato da questa modalità, da -41 a -29 milioni di euro e, come per la strada, tale risultato è determinato dalla contrazione del disavanzo del trasporto delle merci (a sua volta influenzato da una riduzione dei debiti). 62 Il quadro dell’interscambio APPENDICE STATISTICA Tab. 1. Commercio con l'estero: flussi per modalità di trasporto Anni 2000-2008 - Composizioni percentuali annue Anni Maritt. Stradale Ferrov. Aerea Condotte (1) Totale Composizioni percentuali annue Flussi quantitativi 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 61,2 62,2 61,3 62,9 62,3 61,8 60,4 59,5 57,8 20,0 19,0 19,6 19,0 19,2 19,1 20,1 21,2 21,3 10,0 10,1 9,4 8,7 8,5 8,6 8,6 9,2 9,7 0,2 0,2 0,1 0,1 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 8,6 8,5 9,5 9,2 9,8 10,4 10,7 9,9 11,1 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Flussi monetari 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 34,3 34,3 32,7 33,9 34,5 36,0 33,2 33,1 32,9 39,9 39,4 43,7 42,4 39,7 37,8 43,0 43,6 42,5 14,6 15,2 14,7 13,9 13,2 13,5 13,1 13,6 14,5 9,5 9,1 7,0 7,8 10,8 10,4 7,7 7,3 6,8 1,7 1,9 1,9 2,0 1,9 2,4 3,0 2,5 3,2 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 (1) Esclusi i dati sulle esportazioni nei flussi monetari. Fonte: Elaborazioni Federtrasporto su dati Banca d’Italia Tab. 2. Importazioni ed esportazioni per modalità di trasporto - Anni 2000-2008 Composizioni percentuali annue Anni Marittima Stradale Ferroviaria Aerea Condotte Totale 11,7 11,5 12,4 12,3 13,1 14,0 14,6 13,6 15,4 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Composizioni percentuali annue Importazioni Flussi quantitativi 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 65,0 65,9 65,3 66,0 65,3 64,2 63,7 63,2 61,6 13,8 13,2 13,7 13,3 13,1 13,5 13,4 14,2 14,9 9,3 9,3 8,6 8,4 8,4 8,2 8,3 8,9 8,0 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 (continua) 63 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana (Segue Tab. 2) Flussi monetari 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 37,2 36,0 34,6 35,0 34,9 36,9 35,3 35,1 36,2 33,9 34,6 40,6 37,8 36,2 34,3 37,3 38,3 38,3 16,6 17,3 16,8 16,9 16,6 16,4 15,1 15,9 13,6 8,9 8,2 4,2 6,5 8,5 7,8 6,2 5,9 5,5 3,4 3,9 3,8 3,9 3,7 4,7 6,0 4,9 6,4 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Flussi quantitativi 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 50,7 51,6 50,3 53,6 53,4 54,9 51,5 50,2 48,0 37,1 35,6 36,4 36,1 36,9 34,8 38,4 39,1 37,8 11,9 12,3 11,6 9,7 9,1 9,7 9,5 9,8 13,8 0,3 0,3 0,3 0,3 0,4 0,4 0,4 0,5 0,3 n.d. 0,2 1,4 0,2 0,2 0,2 0,2 0,4 0,1 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Flussi monetari (1) 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 31,5 32,7 30,9 32,7 34,1 35,1 30,9 31,0 29,6 45,8 44,1 46,7 47,4 43,2 41,4 48,8 49,1 46,8 12,7 13,2 12,7 10,8 9,7 10,5 11,1 11,2 15,5 10,0 10,0 9,7 9,1 13,0 13,0 9,2 8,7 8,2 ------------------- 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Esportazioni (2) Escluse le condotte. Fonte: Elaborazioni Federtrasporto su dati Banca d’Italia 64 PARTE III L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE L’internazionalizzazione delle imprese 1. IL TRASPORTO MERCI E LA LOGISTICA 1.1. Le integrazioni di filiera Lo scenario internazionale: gli integratori logistici In questa sezione vengono analizzate le dinamiche che, nel periodo di riferimento (1 aprile 2007 – 31 marzo 2009) abbiano riguardato: - tipologie di operatori attivi nel settore della logistica in senso stretto: integratori logistici (MTO), corrieri espresso ed operatori logistici (contract logistics, logistica distributiva, della supply chain…); - tipologie di operatori, attivi in diversi comparti del trasporto merci che hanno seguito nel periodo di riferimento strategie di integrazione nella filiera logistica; tra questi: compagnie marittime, operatori ferroviari, imprese aeroportuali, portuali e terminaliste. Per questo motivo vengono riportate sia le operazioni e gli accordi di integrazione orizzontale e verticale (di filiera) degli operatori logistici in senso stretto, sia le operazioni di integrazione verticale degli operatori degli altri comparti del trasporto merci. A livello generale, sul mercato globale degli operatori logistici sono state confermate alcune dinamiche: - per i maggiori raggruppamenti del settore, si segnala il raggiungimento di performance positive, con tassi di crescita del fatturato superiori a due cifre; in particolare si noti come ad aumenti straordinari di fatturato corrispondano le operazioni di acquisizione e integrazione rilevate nel periodo e di seguito descritte; - continuano i processi di concentrazione, soprattutto nel settore logistico e marittimo- - portuale, con alcune operazioni rilevanti di rebranding e unificazione sotto un unico marchio; la tendenza dei player globali a procedere a percorsi di specializzazione di ritorno al core business, con contestuale dismissione/ridimensionamento delle attività non core. Alcuni tra i maggiori player del mercato globale hanno portato avanti strategie di espansione condotte attraverso crescita per vie esterne: in Europa, il gruppo elvetico Kuehne+Nagel, la compagnia olandese CEVA Logistics, il leader danese DSV Road Holding, le tedesche Rhenus Logistics e DB Schenker (del gruppo Deutsche Bahn), nel 67 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Pacifico, il gruppo australiano Toll Holdings e, in Medio Oriente, Agility Logistics, compagnia con base in Kuwait. La compagnia araba infatti ha iniziato nel 2007 una campagna acquisti worldwide su alcuni mercati maggiori europei e negli Stati Uniti, nonché in Africa, Asia Centrale, Medio Oriente, Europa dell’Est, Far East, Australia. Proprio qui ha acquisito lo spedizioniere internazionale LEP International che guida un network di società operanti in Australia e Nuova Zelanda, diventando così uno dei più importanti operatori dell'Oceania. In particolare, nell’Europa Occidentale, Agility Logistics ha acquisito lo spedizioniere francese Medgroup, che ha filiali in Gran Bretagna e Nord Africa, e la spagnola Combalia, attraverso la quale il gruppo ha consolidato la propria posizione sul mercato dell’Europa meridionale. Tab. 1. Performance segnata dai maggiori raggruppamenti nella logistica - Anno 2008 Società Paese Valuta Rank Rank Fatturato 2008 2007 2008 (M) (1) (1) Var. 2008/07 Var. 2007/06 Deutsche Post DHL DE EUR 1 1 57.210 1,5% -6,9% UPS USA USD 2 2 51.486 3,6% 4,5% Gruppo Deutsche Bahn DE EUR 3 3 33.453 6,8% 4,2% FedEx USA USD 4 4 37.953 7,8% 9,0% Kuehne + Nagel CH CHF 5 5 21.599 3,0% 15,3% TNT-TPG NL EUR 6 6 11.152 1,2% 9,5% CSX USA USD 7 7 11.255 12,2% 4,9% CEVA Logistics (ex TNT Logistics) NL EUR 8 10 6.329 32,4% 36,8% Panalpina CH CHF 9 8 8.878 2,2% 12,3% Géodis (2) FR EUR 10 9 5.200 8,7% 26,4% Agility (ex PWC Logistics) (2) KW KD 11 12 1.930 15,8% 25,7% DSV(3) DK DKK 12 11 34.589 -0,9% 9,2% Norbert Dentressangle (3) FR EUR 13 13 3.107 71,9% 12,4% (1) La classifica è stilata in valori decrescenti di fatturato consolidato (conversione in euro al 31/12 dell’anno corrispondente, dati Banca d’Italia). (2) Dati provvisori. (3) A seguito delle acquisizioni portate a termine, i fatturati di DSV e Norbert Dentressangle comprendono quelli di DFDS, Frans Maas, ABX Logistics e di Christian Salvesen, rispettivamente. Fonte: elaborazione Nomisma su dati di bilancio delle compagnie 68 L’internazionalizzazione delle imprese I mercati consolidati In ambito europeo, l’operazione di M&A più interessante – in considerazione del maggiore livello di concentrazione che comporta e dell’importo della transazione - è quella che ha visto protagonisti due leader europei, il gruppo danese DSV Road Holding e la belga ABX Logistics, ceduta dal fondo di private equity 3i per 750 milioni di euro. L'operazione, per la quale si è reso necessario il nulla osta dell’antitrust europeo, coinvolge anche l'italiana Saima Avandero, controllata di ABX. L’espansione sul continente di DSV ha proseguito con l’acquisto della britannica Roadferry Holdings, ceduta dal gruppo Peel Ports, integrata nella divisione trasporto stradale di DSV, che nel passato recente aveva già ottenuto il controllo dei marchi DFDS Transport e Frans Maas, e che costituisce ad oggi uno dei maggiori operatori in Europa. Di grande rilevanza è anche il takeover della scozzese Christian Salvesen da parte del gruppo francese Norbert Dentressangle, operazione che è costata 366 milioni di euro e con la quale il leader francese si aggiudica un network consolidato paneuropeo, in Gran Bretagna, Francia, Benelux, Irlanda, Portogallo e Spagna. Altri operatori leader hanno intrapreso veri e propri percorsi di crescita e di allargamento del network. - Si segnala innanzitutto l’elvetica Kuehne+Nagel che ha continuato la strategia di espansione condotta con determinazione dal 2003, sia attraverso operazioni di integrazione di filiera che di settore; la compagnia mira da una parte al rafforzamento nell’area continentale (segnatamente, in Germania, Francia e Austria) e dall’altra all’ingresso e consolidamento sul mercato statunitense e sui mercati in crescita, anche attraverso percorsi di forte specializzazione. Tra le operazioni principali si segnalano: in Germania, l’acquisizione di G.L. Kayser Spediteur seit 1787 & Co. e Coredes & Simon, attiva in particolare nel settore siderurgico; in Austria, l’acquisizione di un asset di rilevanza sovraregionale, il centro logistico sito a Vienna della Beiersdorf CEE, società leader dell’industria cosmetica per la quale la compagnia gestisce la distribuzione logistica; in Francia, l’acquisizione della società di groupage Alloin, per cui si è reso necessario il nulla osta della Commissione Europea in considerazione della concentrazione dell’offerta sul mercato francese che tale operazione comporta; nel Regno Unito, la collaborazione strategica con il network di trasporto espresso di pallet Pall-Ex; in Slovenia, l’acquisizione dello spedizioniere Censped, che opera nel porto di Koper (Capodistria). 69 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Anche negli Stati Uniti, Kuehne+Nagel ha siglato operazioni di M&A e accordi: con lo spedizioniere californiano Romero and McNally Brokers e con Elite Air, società di spedizioni di Houston specializzata nel settore petrolifero e gasiero; e in Norvegia, con J. Martens. Inoltre la compagnia si è aggiudicata la contract logistics di Airbus, con la gestione delle piattaforme di Francia, Germania, Spagna e Gran Bretagna. E ancora, con riferimento all’area mediorientale, il gruppo sta portando avanti progetti di consolidamento con l’apertura nella Dubai Logistics City del suo secondo hub regionale; inoltre la compagnia ha acquisito il restante 50% della propria filiale in Arabia Saudita, Orient Transport Company, divenendone unico azionista. - Allo stesso tempo anche CEVA Logistics (ex TNT Logistics) rafforza la presenza in Medio Oriente, con la costituzione dell’headquarter per l’area nella Jebel Ali Free Zone di Dubai. Il periodo di riferimento è stato momento di grande espansione del gruppo olandese: l’operazione principale, che vale 2 miliardi di dollari, riguarda la fusione con l’operatore logistico statunitense EGL e ha dato vita ad uno tra i primi operatori integrati a livello globale. Per quanto riguarda la contract logistics CEVA ha stretto accordi con grandi partner industriali sia in ambito europeo – in Germania (Buderus, gruppo Bosch), nel Regno Unito (Rolls Royce e Tangerine Confectionery) e in Finlandia (Wartsila) – sia oltreoceano (con Goodyear-Dunlop), e, nel Far East, con la thailandese Central Food Retail e il leader cinese Haier Group. - Anche Rhenus Logistics ha consolidato la presenza sui maggiori mercati europei grazie ad un percorso di crescita per via esterna, effettuato tramite operazioni di M&A in Germania - acquisendo la bavarese Werndl Spedition, specializzata in merci pericolose -, nei Paesi Bassi - dove ha portato a termine la fusione con TMI - e in Francia. Nel paese d’oltralpe, in particolare, ha rafforzato il network acquisendo lo spedizioniere Hamann International, che ha portato in dote una rete di rotte diffuse in Europa Occidentale, Centrale ed Orientale; contestualmente ha aperto una nuova filiale a Tolosa. La compagnia ha inoltre potenziato la presenza in Polonia, grazie ad un accordo con la polacca ComerTrans, che porta in dote quattro filiali tra cui Varsavia, Poznan, Wroclaw e Olkusz. Con riferimento ai mercati in crescita, la strategia di Rhenus ha previsto l’ingresso nel mercato russo, dove è stato inaugurato il primo hub presso l'aeroporto di MoscaSheremetyevo, a cui fanno capo le maggiori direttrici commerciali del paese. 70 L’internazionalizzazione delle imprese - Grande dinamismo si riscontra anche nelle decisioni strategiche del gruppo Deutsche Bahn che ha potenziato la divisione logistica attraverso operazioni portate a termine dalla controllata DB Schenker e mirate al rafforzamento del mercato europeo ed Est europeo. Le principali operazioni riguardano l'acquisizione della società di spedizioni rumena Romtrans, presente in Germania, Austria, Benelux, Ungheria, Moldavia e Georgia; l’acquisizione del gruppo logistico spagnolo Spain-TIR, che vanta un forte presidio sui mercati della penisola iberica; l’accordo di partnership con l'elvetica BLS di cui DB Schenker ha ottenuto ulteriori quote di capitale fino a detenerne il 45%. L’interesse di DB Schenker non si limita ai mercati consolidati e continentali. Ne è prova l’attivazione di due interessanti alleanze: una con la vietnamita Gemadept per la costruzione di una piattaforma che diventerà l'hub logistico in Vietnam, l’altra con BAX Global di Dubai per una collaborazione sui mercati mediorientali. Le mire degli operatori occidentali per l’area mediorientale sono confermate da molte altre operazioni: quella del leader olandese TNT che ha stretto un accordo di cooperazione in Libano, di Kuehne+Nagel in Arabia Saudita, le due operazioni della statunitense UTI Worldwide in Israele; e, ancora, il takeover di Barloworld su Dubai Swift Group, con cui la compagnia britannica si aggiudica una rete logistica nel Far East, India, Emirati Arabi, Africa e Germania per i trasporti combinati mare-cielo gestiti attraverso l’hub di Dubai. Nel Far East, il colosso australiano Toll Holdings, dopo la serrata campagna di acquisizioni e fusioni domestiche del biennio precedente, ha portato a termine due operazioni che indicano chiaramente il perseguimento di una strategia di espansione verso l’Asia. Il gruppo ha infatti acquisito ulteriori quote di SWKT, arrivando a detenere la quota di maggioranza; l’acquisita è la maggiore società di logistica marittima e mineraria di Singapore, che ha una forte presenza nel sud est asiatico e in particolare in Indonesia. Toll ha inoltre portato a termine il takeover sulla società di spedizioni BALtrans Holdings di Hong Kong. Si riportano di seguito le principali operazioni e gli accordi realizzati sui mercati consolidati, da operatori ed integratori logistici. 71 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Tab. 2. Operazioni di integratori logistici leader sui mercati consolidati Acquirente Anno Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Walsh Western International (IR) 2007 TDS Logistics (USA) Global Logistics Acquisition (USA) 2007 Clark Group (USA) CEVA (NL) 2007 EGL (USA) Green Carrier (SE) 2007 UTI Worldwide (USA) 2007 Corneel Geerts Intrenational Transport Sverige (gruppo Transportgroup Corneel Geerts) (asset) (BE) Newlog (Israele) Fusione tra le due società, specializzate nella logistica dei settori hi-tech ed automotive, con l’obiettivo di diventare leader mondiali. La compagnia è presente in America, Asia ed Europa. Global Logistics Acquisition, società specializzata nell'acquisizione di compagnie di trasporto e logistica, ha acquisito Clark Group, società statunitense specializzata nel trasporto e logistica per l'industria della stampa. Questa è la prima operazione di GLA di una certa rilevanza, dopo la sua nascita nel 2005. Il gruppo CEVA ha sottoscritto un accordo definitivo di acquisizione e fusione con la statunitense EGL per 2 miliardi di dollari. La fusione creerà il quarto maggiore operatore integrato a livello globale. La società svedese di logistica Green Carrier ha comprato la connazionale Corneel Geerts, filiale della belga Transportgroup Corneel Geerts. La società opera servizi di autotrasporto da e per il Benelux, la Francia e il Regno Unito. Menlo Worldwide (USA) 2007 Toll Express Asia (gruppo Toll Holdings) (Australia) JF Hillebrand Group (UK) 2007 2007 Trans Ocean Distribution (UK) Maersk Logistics (gruppo AP Moller Maersk) (DK) 2007 Damco Sea & Air (NL) DB Schenker (gruppo Deutsche Bahn) (DE) 2007 Spain-TIR (ES) 72 La statunitense UTI Worldwide ha acquistato la società di spedizione israeliana Newlog, filiale del gruppo armatoriale israeliano Zim. Ne nascerà una jv controllata per il 75% da UTI e per il 25% da Zim. Transclal La statunitense UTI Worldwide ha acquistato la società di (Israele) spedizione israeliana Transclal Trade. Cougar Holdings Menlo Worldwide ha comprato la Cougar Holdings di (Singapore) Singapore e la sua filiale Cougar Express Logistics. Le due società operano attività logistiche e di spedizione nel sud est asiatico. Chic Holdings Menlo ha acquisito Chic Holdings e le sue due filiali (Cina) Shanghai Chic Logistics e Shanghai Chic Supply Management. SWKT Toll possiede già il 26% di SWKT, ereditato dalla (Singapore) precedente acquisizione di SembLog e con l'acquisizione raggiunge quota 57%. KF Hillebrand Group, specializzata nella logistica a servizio dell'industria produttrice di bevande, ha comprato l'intero capitale della Trans Ocean Distribution che si occupa di rinfuse liquide. Dopo aver acquisito nel 2005 lo spedizioniere olandese Damco, Maersk lo fonde con la sua divisione logistica, creando un solo marchio per le attività di spedizione e logistica. Damco era passata a Maersk con l'acquisto di P&O Nedlloyd. Schenker, compagnia del gruppo DB, acquisirà il gruppo logistico spagnolo Spain-TIR, che verrà integrata nell'organizzazione Schenker. La società è ben inserita sui mercati di Spagna e Portogallo. (continua) L’internazionalizzazione delle imprese Cobelfret (BE) 2007 Norbert Dentressangle Group (FR) 2007 Kuehne+Nagel (Svizzera) 2007 2008 2009 DSV Air & Sea (gruppo DSV) (DK) Agility Logistics (Kuwait) 2007 2007 2008 (segue Tab. 2) Cobelfret ha comprato una quota della nuova società olandese Ge-eX Logistics, la cui attività è incentrata sui servizi multimodali al settore industriale. Christian Norbert Dentressangle Group ha acquisito l'intero capitale Salvesen (UK) di Salvesen, storica azienda scozzese in difficoltà, per 366 milioni di euro e con una scalata non ostile. La società scozzese opera in Gran Bretagna, Francia, Benelux, Irlanda, Portogallo e Spagna e occupa 14mila persone. Censped (SL) Il leader elvetico Kuehne+Nagel ha acquisito lo spedizioniere marittimo sloveno Censped, che opera nel porto di Capodistria. Romero & Kuehne+Nagel ha acquisito il capitale di Romero and McNally Brokers McNally Brokers, spedizioniere californiano specializzato (USA) nei traffici con gli Stati Uniti. G.L. Kayser Kuehne+Nagel ha acquisito la tedesca G.L. Kayser (DE) Spediteur seit 1787 & Co. La società che ha sede a Mainz, ha circa 700 dipendenti e registra un fatturato annuo di 120 milioni di euro. La società dispone di magazzini per un totale di 120.000 metri quadrati. Cordes & Simon Kuehne+Nagel ha acquisito Cordes & Simon società di (DE) trasporto che opera nella regione del Nord Reno-Westfalia ed offre servizi di collettame nazionale ed internazionale con una specializzazione forte nel settore siderurgico. Elite Airfreight Kuehne+Nagel ha acquisito la statunitense Elite Airfreight, (USA) società specializzata nel settore petrolifero e gasiero e in particolare nel trasporto di merci pericolose utilizzate nelle attività di perforazione. Beiersdorf CEE Kuehne + Nagel ha rilevato il centro logistico di Vienna (AT) dell'austriaca Beiersdorf CEE. Alloin (FR) Kuehne+Nagel ha sottoscritto un accordo per acquisire la società francese di groupage Alloin. L'azienda, che ha sede nei pressi di Lione, ha 3.000 dipendenti ed un fatturato annuo di circa 300 milioni di euro. J. Martens Il gruppo logistico Kuehne + Nagel ha siglato un accordo Holding per acquisire la storica società di spedizioni norvegese J. (Norvegia) Martens Holding. Campbell Freight DSV Air & Sea Holding, divisione del gruppo DSV, (IR) comprerà le società di spedizione irlandesi Campbell Freight Agencies e Campbell Freight Agencies (Ireland). LEP Agility ha acquisito lo spedizioniere internazionale LEP International International che guida un network di società operanti in (Australia) Australia e Nuova Zelanda, diventando così uno dei più importanti opreratori dell'Oceania. WTC Houston Agility ha acquisito WTC Houston, compresa l'affiliata (USA) World Transportation Services che possiede Global Express Line. WTC é specializzata nella logistica per l'industria del petrolio e del gas. Medgroup (FR) Agility ha acquisito lo spedizioniere francese, che ha filiali in Gran Bretagna e Nord Africa. Agility potenzia così la sua posizione in Europa. Combalia (ES) Agility ha concluso l'acquisizione di tutte le attività di trasporto e magazzinaggio della Combalia Transportes Internacionales con sedi a Barcellona e Madrid. (continua) Ge-ex Logistics (NL) 73 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Agility Qatar (Kuwait) 2009 Gulf Warehousing Company (GWC) (Qatar) Braemar Shipping Services plc (UK) 2007 NYK Logistics (Americas) (Giappone) Rhenus Logistics (DE) 2008 Fred. Olsen Freight Limited (FOFL) (UK) Bruni International (USA) Hamann International (FR) 2008 TMI (NL) Werndl Spedition (DE) ABX Logistics (BE) 2008 AIT (FR) DSV Road Holding (DK) 2008 ABX Logistics (BE) Roadferry Holdings (gruppo Peel Ports) (UK) Gebruder Weiss (DE) 2008 InTime (DE) 2008 Aerspeed e Freight Factory (Svizzera) RS Logistik (DE) Palletways UK (UK) 2008 X2 (UK) Matson Global Distribution Services (gruppo Alexander & Baldwin) (USA) 2008 Pacific American Services (Pacam) (USA) (segue Tab. 2) Agility Qatar, filiale del colosso logistico, ha operato la fusione con Gulf Warehousing Company (GWC) allo scopo di creare una grande impresa per offirire servizi di stoccaggio, trasporto, movimentazione e pratiche doganali ai clienti attuali delle due imprese. La nuova società si chiamerà GWC Agility. La londinese Braemar Shipping Services plc ha comprato l'80% del capitale azionario della società di spedizioni e agenzia marittima britannica Fred. La NYK Logistics (Americas) divisione statunitense del gruppo giapponese NYK Logistics, ha comprato la società di spedizioni Bruni International, che ha sede in Texas. Rhenus ha acquisito lo spedizioniere francese Hamann International, media azienda che gestisce linee di spedizione internazionale in particolare per le rotte di Germania, Benelux, Italia, Spagna e Europa orientale. Rhenus, compagnia logistica tedesca, completa l'acquisizione del gruppo olandese TMI, operando la fusione. Tutte le attività di TMI prendono così la denominazione Rhenus. Rhenus è recentemente cresciuta in Francia attraverso l'acquisizione di Hamann. Rhenus Logistics ha acquisto il trasportatore tedesco Werndl Spedition. Con questa operazione, Rhenus rafforza la sua attività in due settori: in quello del trasporto di merci pericolose e nel sud della Germania. Il gruppo belga ABX Logistics ha comprato la francese AIT, società di logistica, spedizioni e groupage. ABX occupa 600 persone in Francia con un giro di affari di 200 milioni di euro all’anno. Il gruppo leader danese DSV ha acquisito la belga ABX Logistics dal fondo di private equity 3i, per 750 milioni di euro. L'operazione comprende anche la controllata di ABX, l'italiana Saima Avandero. La danese DSV Road Holding ha acquisito la britannica Roadferry Holdings (gruppo Peel Ports), che opera principalmente servizi di autotrasporto nel Regno Unito e in Irlanda attraverso le proprie filiali Roadferry Transport Ltd. e Roadferry Transport (Ireland). Gebrüder Weiss ha ampliato il network europeo attraverso l'acquisizione di Aersped e Freight Factory da parte della filiale svizzera. I due trasportatori tedeschi InTime e RS Logistik hanno annunciato la fusione per potenziare le attività nel mercato nazionale e europeo. Palletways UK ha acquisito una partecipazione di minoranza nella società britannica X2 specializzata in distribuzione e stoccaggio. Con questa operazione Palletways entra nel settore 4PL. Matson Global Distribution Services (gruppo Alexander & Baldwin) ha acquisito la società statunitense di logistica Pacific American Services (Pacam) con sede ad Oakland. (continua) 74 L’internazionalizzazione delle imprese Ryder System (USA) 2008 Ninatrans (BE) 2008 Wincanton (UK) 2008 Geodis (FR) 2007 2008 2009 Azkar (ES) 2009 GT (FR) 2009 Dachser (DE) 2008 2009 (segue Tab. 2) Il gruppo statunitense Ryder System ha siglato un accordo per comprare le società logistiche canadesi Transpacific Container Terminal Ltd. e CRSA Logistics Ltd. L'intesa include l'acquisizione delle attività della CRSA ad Hong Kong e Shanghai. Ninatrans ha acquisito l'intero capitale del concorrente olandese Balkenende Air Cargo Handling. L'operazione si inserisce nella strategia di espansione europea del trasportatore belga. Hanbury Davies Il gruppo logistico britannico Wincanton ha acquisito la (UK) connazionale Hanbury Davies, società di spedizioni specializzata nel settore dei container. ELI (DE) Wincanton, società logistica britannica ha esteso il suo network europeo attraverso l'acquisizione dell'intero capitale del gruppo tedesco ELI, che gestisce diverse piattaforme logistiche. CEL Group (UK) Wincanton, società logistica britannica ha acquisito l'intero capitale della connazionale CEL Group, che offre servizi di trasporto, stoccaggio e manutenzione di container in tutta la Gran Bretagna. R&L (DE) Il gruppo francese ha comprato la società di spedizioni tedesca Rohde & Liesenfeld, che consentirà a Geodis di operare in nuovi mercati internazionali, in particolare in Sudafrica e America Latina. IBM Global Geodis acquisisce il ramo d'impresa IBM Global Logistics Logistics (USA) del colosso statunitense dell'informatica IBM. Contestualmente a Geodis viene affidata la gestione dell'intera supply chain. Giraud Il colosso della logistica Geodis (Gruppo SNCF) ha International acquisito parte delle attività del trasportatore Giraud (FR) International, relative al trasporto di prodotti siderurgici e di tutte le attività di trasporto e logistica attivate nell'Europa centrale ed orientale. Geodis La società spagnola Azkar acquisisce tutte le attività di Calberson (asset) Geodis Calberson (società spagnola delle Ferrovie francesi) (ES) che opera nel settore della distribuzione espressa nazionale ed internazionale in Spagna e Portogallo. Geodis Calberson continua ad operare nella logistica e nelle spedizioni. Ewals Cargo La società di trasporto GT ha rilevato due piattaforme della Care (asset) (NL) filiale francese di Ewals Cargo Care, a Lieusaint, vicino a Parigi, e Angers. GT opera come fornitore di trasporti di Ewals per il territorio francese. Tank (DE) Il leader tedesco Dachser ha acquisito il trasportatore tedesco Tank, società specializzata nel trasporto di prodotti refrigerati che resterà autonoma. In questo modo, la divisione Dachser Food Logistics rafforza la propria presenza sul mercato. Azkar (ES) Il trasportatore tedesco Dachser potenzia la presenza in Spagna attraverso l'acquisizione di una quota pari al 10% del capitale di Azkar, una delle più grandi società di spedizione e logistiche spagnole. Le due società collaborano strettamente sulle rotte internazionali da qualche anno. Transpacific Container Terminal; CRSA Logistics (Canada) Balkenende Air Cargo Handling (NL) Fonte: Nomisma 75 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Tab. 3. Accordi di integratori logistici sui mercati consolidati Anno 2007 2007 2007 2007 2008 2008 2008 2008 2008 2008 2008 2008 2008 2009 2009 Partners ABX Logistics Worldwide (BE); Penske Logistics (USA) ABX Logistics Worldwide (BE); Vantec World Transport (Giappone) ABX ha siglato un accordo di collaborazione con Vantec, una delle prime dieci imprese di logistica giapponesi. L'intesa si svilupperà in modo prevalente sulla logistica integrata. CargoLine (DE); Il network CargoLine ha stretto un accordo di cooperazione Unimasters Freight-Xpress (BG) con l'operatore bulgaro Unimasters FreightXpress che consente al network europeo di servire il paese orientale. Geodis (FR); La compagnia francese ha stilato un accordo strategico con xpedx (USA) xpedx, società di logistica e di spedizioni statunitense. La rete di xpedx si estende anche in Messico e Canada. InterBulk (UK); La britannica InterBulk e il gruppo francese Norbert Norbert Dentressangle (FR) Dentressangle hanno siglato un accordo di cooperazione per le spedizioni di prodotti sfusi chimici, minerari ed alimentari. BLG Logistics (DE); BLG Logistics ha costituito la joint venture paritetica BLG CTL Car Transport Logistics (DE) Autorail con la CTL Car Transport Logistics (Meinz). L'iniziativa ha l'obiettivo di dare a BLG Logistics accesso al settore del trasporto ferroviario di autovetture. Kuehn +Nagel (Svizzera); Kuehne+Nagel ha formalizzato una collaborazione Pall-Ex (UK) strategica con il network di trasporto espresso di pallet PallEx che opera nel Regno Unito. DHL Global Forwarding (DE); DHL Global Forwarding ha siglato un accordo a livello Envirotainer (SE) globale con Envirotainer. Envirotainer ha potenziato di recente la sua presenza nella penisola iberica, quinto mercato europeo nel settore farmaceutico. DHL (DE); La tedesca DHL e la statunitense UPS hanno siglato un UPS (USA) accordo per la movimentazione aerea negli Stati Uniti dei clienti DHL. L'accordo ha durata decennale. Intercontainer-Interfrigo (Svizzera); I due operatori hanno dato vita ad una cooperazione nel TFG Transfracht (DE) trasporto intermodale tra gli scali tedeschi di Amburgo e Bremerhaven e l'hub ungherese di Sopron. Hellman (AT); I due grandi trasportatori hanno rafforzato la trentennale Gebruder Weiss (DE) collaborazione nell'Europa centrale ed orientale attraverso una maggiore frequenza dei collegamenti. I paesi target sono: Albania, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Germania, Macedonia, Moldavia, Montenegro, Romania, Serbia, Slovenia e Ungheria. Dachser (DE); La compagnia logistica tedesca Dachser ha avviato una Seacon Logistics (NL) joint-venture paritaria con l'olandese Seacon Logistics per le spedizioni overseas. La nuova società focalizzerà le proprie attività sull'aerocargo, aprendo un hub internazionale nell'aeroporto di Maastricht. Wincanton (UK); Wincanton e Culina Logistics hanno siglato un accordo per Culina Logistics (UK) unire le attività nel trasporto a temperatura controllata in Gran Bretagna. Geodis (FR); Geodis Logistics, divisione logistica del grouppo Geodis, ha Nova Natie Holding (BE) siglato una joint venture con il fornitore logistico Nova Natie allo scopo di creare una società dedicata allo sviluppo delle attività logistiche nel porto di Anversa. Sernam (FR); Rhenus Freight Il trasportatore francese Sernam e Rhenus Freight Logistics Logistics (DE) hanno iniziato una collaborazione per ampliare la copertura geografica e l'offerta. Fonte: Nomisma 76 Operazione ed effetti rilevanti Le due società costituiranno una jv che avrà sede in Brasile. L’internazionalizzazione delle imprese I mercati in crescita Si consolida ulteriormente l’interesse degli integratori logistici per i mercati delle economie in crescita: Cina in primis, ma anche India, Russia, Turchia, Vietnam e, a livello regionale, Asia Centrale e Africa. Aumentano inoltre le operazioni effettuate tra operatori di paesi in crescita, a conferma di quanto già segnalato nel Rapporto 2005-2007: a meno di un decennio dall’ingresso a pieno titolo sui mercati trasportistici globali, infatti, economie in forte crescita come Cina, India, Russia e Medio Oriente, al ruolo di aree destinatarie di interessi occidentali, sovrappongono ora il ruolo attivo di soggetti investitori. Caso emblematico, e pertanto vero protagonista del periodo di riferimento in termini di strategie di espansione, è Agility Logistics, compagnia del Kuwait che ha riprodotto le dinamiche di altri due player mediorientali - DP World nel settore portuale e Emirates in quello aereo - che hanno registrato negli ultimi anni elevati saggi di crescita. La compagnia araba, oltre alle acquisizioni sul mercato europeo, statunitense ed australiano - già ricordate - ha siglato operazioni e accordi su mercati in crescita di Africa, Asia Centrale e Cina.1 Particolare attenzione meritano i mercati di Cina, India, Asia Centrale e Medio Oriente. In Cina, alcune operazioni hanno visto il coinvolgimento della tedesca DHL (gruppo Deutsche Post) e della francese Gefco, che hanno rilevato l’intero capitale di joint venture costituite negli anni passati, divenute così vere e proprie controllate. Sulla regione è attiva anche l’australiana Toll che ha portato a termine il takeover di BALtrans Holdings di Hong Kong, seguendo la strategia di rafforzamento della propria posizione al di fuori del proprio paese. In India, si segnalano in particolare due interessanti operazioni: - quella che ha visto l’acquisizione della cinese Shenzen Dida Logistics, da parte - 1 dell’indiana Direct Logistics, che opera già sui mercati di Russia, Afghanistan e Ucraina: l’operazione è rilevante per la connotazione che ricopre, dal momento che per la prima volta una società di trasporto indiano effettua un’acquisizione in Cina, e perché conferma la reazione dell’economia del paese alla forte crescita di traffici tra i due paesi asiatici; quella che riguarda due tra i player principali del paese - la compagnia privata Reliance e quella pubblica Concor – che insieme hanno costituito Infine Logistics, società dedicata al trasporto intermodale. Un approfondimento sulle attività di Agility Logistics è riportato nel Case Study di questo capitolo. 77 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Le due operazioni confermano le strategie di irrobustimento messe in atto tra compagnie di economie emergenti, indipendentemente dal ruolo degli investitori occidentali. Ne è ulteriore prova la fusione, che ha avuto luogo in Kazakistan, tra i due operatori Kazagy e Astana Contracts, che dà vita al maggiore operatore logistico dell’area. E’ interessante notare come l’area dell’Asia Centrale stia assumendo progressivamente peso all’interno degli scenari trasportistici mondiali, come punto di scambio per i flussi terrestri tra Asia, Africa ed Europa. In Russia, invece, due società di trasporto asiatiche fanno l’ingresso sul mercato dell’autotrasporto, attraverso la costituzione di una joint venture paritaria con sede a Mosca: protagonisti dell'accordo sono la giapponese Kintetsu World Express (KWE) e la sudcoreana Unico Logistics che intendono attivare un network che include destinazioni russe (San Pietroburgo, Kiev) ed europee (Slovacchia e Finlandia). Al mercato russo sono interessate anche compagnie occidentali: si pensi alle operazioni delle tedesche Dachser e BLG Logistics. Da ultimo, si segnalano diverse operazioni portate a termine sui mercati dell’Est europeo, con le acquisizioni di compagnie slovacche, ceche, polacche e rumene da parte di soggetti europei. Tab. 4. Operazioni di integratori logistici sui mercati in crescita Acquirente Agility Logistics (Kuwait) Anno 2007 2008 Acquisita Guangzhou Runtong International Transportation Company (Cina) Baisui United Logistics (Cina) Cosa Freight (Cina) Starfreight Logistics (Kenya) Hitachi Transport System (Giappone) 2007 ESA (CZ) Operazione ed effetti rilevanti La società mediorientale potenzia la sua presenza in Asia. Con questa operazione infatti Agility ha in Cina una rete di 14 uffici. Le due società hanno collaborato per anni prima dell'acquisizione. Agility Logistics ha siglato un accordo per acquisire l'intero capitale di Baisui United Logistics, società cinese con sede a Shangai che fornisce servizi completi di trasporto e logistica. Baisui opera soprattutto nei settori chimico e automotive. Agility Logistics prosegue la sua espansione globale e ora potenzia la propria struttura cinese, attraverso l'acquisizione integrale di Cosa Freight. Con questa operazione, la compagnia del Kuwait incrementa l'offerta nel settore delle spedizioni, che fa da complemento alla già buona posizione di Agility sulle coste statunitensi. Agility, provider di servizi logistici internazionale, ha acquisito Starfreight Logistics, che ha sede a Nairobi, in Kenya. Con questa acquisizione Agility rafforza notevolmente la presenza sul mercato dell'Africa orientale. La divisione logistica della multinazionale giapponese Hitachi acquisisce la maggioranza della ceca ESA. (continua) 78 L’internazionalizzazione delle imprese (segue Tab. 4) Per la prima volta una società di trasporto indiano ne acquisisce una cinese. La società indiana opera verso Russia, Afghanistan e Ucraina. Direct Logistics (India) 2007 Shenzhen Dida Logistics (Cina) CS Cargo (CZ) 2007 mGal (SK) DHL Exel Supply Chain (Hong Kong) (gruppo Deutsche Post World Net) (DE) 2007 Exel-Sinotrans DHL Exel Supply Chain (Hong Kong) (Gruppo Deutsche Post Freight World Net) acquisirà il 50% del capitale azionario della Forwarding (Cina) società di spedizioni Exel-Sinotrans Freight Forwarding, diventandone unica proprietaria. La transazione ha un valore di circa 61 milioni di euro. Toll (Australia) 2008 BALtrans Holdings (Cina) L’asutraliana Toll ha portato a termine il takeover sulla società di spedizioni cinese BALtrans Holdings con sede a Hong Kong. Gefco (FR) 2008 Gefco International Logistics China (Cina) La francese Gefco ha acquisito l'intero capitale di una joint venture stretta nel 2004 con il gruppo logistico cinese Dtw. Gerald Binz (DE) 2008 CTL Car Transport La polacca CTL Logistics ha venduto il 75% delle sue azioni Logistics (Mainz) in CTL Car Transport Logistics (Mainz) a Gerald Binz, che (PL) deteneva il 25% della società. Barloworld (UK) 2008 Swift Group (Dubai) La britannica Barloworld Logistics ha effettuato il takeover della compagnia di Dubai Swift Group e di tutte le sue filiali, per 70 milioni di dollari. La società araba ha filiali dirette nel Far East, in India, negli Emirati, in Africa. In Europa, Swift ha una solida presenza in Germania. Kazagy (Kazakistan) 2008 Astana Contracts (Kazakistan) La società di logistica cazaca Kazagy ha acquisito il 90% di Astana Contracts, società connazionale concorrente, per una somma pari a circa 36,5 milioni di euro. La fusione delle due compagnie forma il più grande operatore di logistica nella regione. Kuehne+ Nagel (Svizzera) 2008 Orient Transport Company (Arabia Saudita) Il gruppo Kuehne+Nagel ha acquisito il restante 50% del capitale della propria filiale saudita divenendo unico proprietario della società. La società opererà come filiale di Kuehne+Nagel in Arabia Saudita. DB Schenker (DE) 2008 Romtrans (RO) DB Schenker del gruppo ferroviario Deutsche Bahn, ha portato a termine l'acquisizione della società di spedizioni rumena Romtrans, che ha sede a Bucarest ed è presente in Germania, Austria, Benelux, Ungheria, Moldavia e Georgia. Gebruder Weiss (GW) (DE) 2009 Hellmann Worldwide Logistics (asset) (CZ) Gebruder Weiss (GW) ha acquisito le attività terrestri di Hellmann Worldwide Logistics nella Repubblica Ceca. Si rafforza così la collaborazione tra le due imprese e la presenza dell'acquirente sul mercato ceco. CS Cargo acquista l'intero capitale di mGal che sarà inglobata nella compagnia. L'operazione si inserisce all'interno della strategia di espansione di CS Cargo nell' Est europeo, dove ha aperto filiali in Ungheria, Polonia e Romania. Fonte: Nomisma 79 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Tab. 5. Accordi di integratori logistici sui mercati in crescita Anno 2007 2007 2007 2007 2007 2008 2008 2008 2008 2008 Partners Christian Salvesen (UK); Ulustrans (Turchia) DHL (DE); Lemuir (India) Operazione ed effetti rilevanti La compagnia britannica Christian Salvesen ha siglato un accordo con la turca Ulustrans per i trasporti tra Europa e Turchia. DHL (gruppo Dutsche Post World Net) e Lemuir hanno costituito una joint venture, di cui detengono rispettivamente il 76% e il 24%. Sinotrans e STX Pan Ocean hanno costituito una joint venture Sinotrans (Cina); STX Pan Ocean (Corea del Sud) che avrà sede a Tianjin e offrirà servizi di spedizione e di logistica in conto terzi. La nuova società si chiamerà Tianjin Shiyun Logistics. I due colossi del trasporto indiano, la compagnia privata Reliance, Concor (India); Reliance e quella pubblica Concor, costituiscono Infinite Infinte Logistics (India) Logistics, nuova società per l'intermodalità. Reliance ha il 51% del capitale, mentre Concor il 49%. Lo spedizioniere tedesco Schenker (gruppo DB) avvia una Schenker (gruppo Deutsche collaborazione con la vietnamita Gemadept per la costruzione di Bahn) (DE); una piattaforma di 15mila mq in Vietnam. La piattaforma sarà Gemadept (Vietnam) l'hub logistico di Schenker nel paese. La compagnia tedesca Dachser e la russa Intellect Logistics Dachser (DE); hanno costituito una joint venture paritetica, denominata OOO Intellect Logistics (Russia) Dachser, con quartier generale a Mosca. La compagnia olandese GLS e l'indiana Gati hanno stretto GLS (NL); un'alleanza per sviluppare la distribuzione in Europa e in India, Gati (India) ottimizzando le economie dei due network. La rete distributiva di Gati copre 594 dei 604 distretti indiani. La tedesca BLG Logistics ha costituito una joint venture con la BLG Logistics (DE); russa OOO RoL Trans SPB (RoL) per realizzare e gestire un OOO RoL Trans SPB (RoL) nuovo terminal per auto nel porto di San Pietroburgo. (Russia) Rhenus Freight Logistics (DE); La tedesca Rhenus Freight Logistics ha potenziato la presenza in Polonia, grazie ad un accordo con la polacca ComerTrans, ComerTrans (PL) che porta in dote quattro filiali tra cui Varsavia, Poznan, Wroclaw e Olkusz. Il gruppo olandese GLS ha siglato un accordo con il trasportatore GLS (NL); turco MNG Cargo, terzo corriere per volumi trasportati in Turchia. MNG Cargo (Turchia) Kintetsu World Express (KWE) La giapponese Kintetsu World Express (KWE) e la sudcoreana Unico Logistics entrano nel mercato russo, attraverso una joint (Giappone); Unico Logistics (Corea del Sud) venture paritaria. La nuova società si chiamerà Kintetsu-Unico Logistics e opererà alcune rotte fisse tra Mosca, San Pietroburgo, Kiev ed alcune località di Slovacchia e Finlandia. La tedesca DB Schenker (gruppo DB) ha costituito una joint 2008 Schenker (gruppo Deutsche venture con la BAX Global LLC di Dubai. La nuova società Bahn) (DE); avrà sede a Dubai e occuperà 100 dipendenti. BAX GLOBAL LLC (Dubai) Il trasportatore tedesco Dachser ha costituito una joint venture 2009 Dachser (DE); paritetica con la cilena Gesto-Log (nata dalla fusione tra Gesto-Log (Cile) Logística Industrial e Rolf Gremler). Obiettivo della nuova società, Dachser Chile, è quello di avviare attività di spedizioni marittime ed aeree per l'intera America Latina. La nuova impresa si affianca alle altre filiali americane di Dachser in Brasile, Messico e Stati Uniti. Il trasportatore tedesco Dachser ha costituito una joint venture 2009 Dachser (DE); con l'indiana AFL Dachser (joint venture a sua volta) per il Dachser AFL Thailand mercato thailandese. La nuova Dachser AFL Thailand è (Thailandia) partecipata per il 90% dalla filiale indiana. In Asia, Dachser ha filiali in Cina, India, Taiwan e Corea del Sud. Fonte: Nomisma 2008 80 L’internazionalizzazione delle imprese Gli accordi di outsourcing Relativamente ai maggiori accordi di contract logistics, si segnalano in particolare le molte intese siglate da CEVA Logistics in ambito europeo, oltreoceano e nel Far East (Cina e Thailandia); i contratti di Kuhene+Nagel negli Stati Uniti e in Austria; il contratto di Agility Logistics con il Governo degli Stati Uniti per la logistica militare in Medio Oriente; l’accordo della francese Geodis con il colosso statunitense dell'informatica IBM e la contestuale acquisizione del ramo d'impresa IBM Global Logistics. Di seguito si riportano gli accordi di outsourcing censiti nel periodo di riferimento. Tab. 6. Accordi di outsourcing delle attività di logistica sul mercato internazionale Partner logistico Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo Agility Logistics (Kuwait); 2008 Governo degli Stati Uniti (USA) Agility Logistics ha siglato un contratto con l'esercito degli Stati Uniti che prevede che per un anno la società si occupi del rifornimento delle truppe dei prodotti non legati ai sistemi d'arma in Iraq e Kuwait. Il contratto è di 2,8 miliardi di dollari. CEVA Logistics (NL); 2007 Rolls Royce (UK) 2008 Buderus (Gruppo Bosch) (DE) CEVA Logistics ha siglato un contratto quinquennale con la Rolls-Royce Marine per la fornitura di servizi logistici per lo stabilimento di Bergen. Ceva Logistics ha siglato un contratto con Buderus, azienda tedesca del gruppo Bosch, con numerose filiali in Italia, specializzata nella commercializzazione di sistemi termotecnici completi. Central Food Ceva Thailandia, filiale del Gruppo CEVA Logistics, ha Retail (Thailandia) siglato un contratto di logistica nel settore alimentare rinnovando per tre anni l'accordo con Central Food Retail, la principale catena di GDO della Thailandia. Goodyear-Dunlop CEVA Logistics ha siglato un accordo con Goodyear(USA) Dunlop per la distribuzione degli pneumatici in Spagna, attraverso il proprio hub di Madrid. Haier Group Il leader olandese Ceva ha siglato un contratto triennale (Cina) con Haier Group, quarto produttore mondiale di elettrodomestici e tecnologie per la casa. L'intesa è importante anche per l'Italia, dove Haier ha stabilito il quartier generale europeo. Tangerine Ceva Logistics ha sottoscritto un nuovo contratto in Gran Confectionery Bretagna con Tangerine Confectionery, azienda del settore (UK) dell'abbigliamento, per la gestione delle attività logistiche. Wärtsilä (FI) Ceva Logistics ha sottoscritto un nuovo contratto in Finlandia con Wärtsilä (motori martini), per la gestione delle attività logistiche. DHL Exel Supply 2008 Chain (DE); Jaguar; Land Rover (UK) DHL Exel Supply Chain ha siglato con Jaguar e Land Rover un contratto triennale di logistica per un valore complessivo di 400 milioni di euro per il rifornimento di tre stabilimenti britannici di automobili. (continua) 81 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Fiege (Svizzera); 2008 Beiersdorf CEE Holding (AT) Whirlpool (USA) Geodis (FR); 2008 IBM (USA) Kuehne+Nagel (Svizzera); 2008 Airbus (USA) Beiersdorf CEE Holding (AT) DHL (DE); 2008 Mars (IT) Agility Logistics (Kuwait); 2009 Governo Stati Uniti (USA) CEVA Logistics (NL); 2009 Macron (IT) (segue Tab. 6) Il gruppo Fiege ha siglato un contratto con Beiersdorf per la logistica di prodotti cosmetici. La società detiene tra gli altri il marchio Nivea. La filiale Fiege Far East gestirà la realizzazione di un centro logistico in Cina, presso Shanghai. Il gruppo Fiege ha siglato un contratto con Whirlpool per la gestione delle attività logistiche in Portogallo. Allo scopo Fiege sta sviluppando un nuovo centro logistico a Lisbona. Geodis sigla un accordo di contract logistics con il colosso statunitense dell'informatica IBM. Contestualmente Geodis ne acquisisce il ramo d'impresa IBM Global Logistics. Lo spedizioniere svizzero Kuehne+Nagel ha siglato un contratto di sei anni con Airbus con cui collabora dal 2003. KN seguirà l'intera logistica di Airbus gestendo anche le piattaforme di Francia, Germania, Spagna e Gran Bretagna. Lo spedizioniere svizzero Kuehne+Nagel ha siglato un contratto con Beiersdorf CEE Holding per la logistica dei prodotti cosmetici. Kuehne+Nagel gestisce l'hub di Vienna. DHL ha ottenuto da Mars il rinnovo del contratto per la gestione della supply chain, della gestione magazzino, distribuzione e trasporto per tutto il territorio italiano. La divisione di Agility Logistics specializzata nella fornitura di servizi logistici alle forze armate ha siglato un contratto da quasi un miliardo di dollari con la Defense Logistics Agency degli Stati Uniti per il rifornimento del desposito militare di Tobyhanna, nella Pennsylvania, specializzato nel settore delle comunicazioni e dell’equipaggiamento elettronico. L’accordo prevede la fornitura di logistica per quattro anni, con la possibilità di estenderla ad otto anni. Ceva Logistics ha siglato un accordo di contract logistics con Macron, che commercializza capi d'abbigliamento ed accessori sportivi. Le attività saranno gestite nella piattaforma di Monselice (Padova), dove CEVA dedica 3500 mq a Macron. Fonte: Nomisma Gli operatori postali Per gli operatori postali, va rilevato un minor dinamismo rispetto al passato. Dopo un biennio (2005-2007) di grande fervore in termini di operazioni di M&A e accordi, il periodo di riferimento vede protagonisti solo alcuni grandi soggetti. Fanno eccezione Austrian Post, estremamente attiva, che ha perseguito una strategia di consolidamento e di espansione nei mercati attigui dell’Est europeo, e le operazioni di rafforzamento e espansione messe in campo da alcuni operatori del Nord Europa. Austrian Post in particolare si afferma sul mercato domestico conquistando la quota di 82 L’internazionalizzazione delle imprese maggioranza di Scherubl Transport, società specializzata nel trasporto refrigerato di prodotti farmaceutici; in questo settore le poste austriache hanno già rilevato Thermomed dal gruppo Trans-o-flex e ora vantano una presenza di primo piano in Austria, Germania e Benelux. Inoltre ha acquisito: - le ungheresi Road Parcel Logistics Services, che offre servizio door-to-door, e Merland Express Logistics Services, specializzata nel trasporto di collettame e merce pallettizzata; - la bosniaca 24VIP Logistics Services, con sede a Sarajevo, specializzata in parcel espresso; l’operazione è strategica dal momento che la piccola società balcanica gestisce collegamenti internazionali con Bosnia, Austria e Germania. Il crescente potenziale del mercato dell’Est europeo è di grande interesse anche per gli operatori extra-europei: ne è prova il takeover portato a termine dalla statunitense UPS sul trasportatore rumeno Trans Courier Service, partner locale dai primi anni Duemila e ora società controllata. Conseguono invece strategie di rafforzamento di posizione dominante Posten e Post Denmark - società postali di Svezia e Danimarca – che hanno condotto un’operazione di fusione dando vita ad un unico gruppo in grado di competere a livello europeo, in vista della privatizzazione prevista dall'Unione Europea nel 2011. Sempre in area scandinava Itella Group - già Finland Post - ha acquisito l'intero capitale di National Logistic Company (NLC), una delle principali imprese di stoccaggio esistenti in Russia. Con questa operazione la società finlandese mira a collocarsi sul mercato come uno dei principali operatori logistici del Nord Europa. Sempre in vista della liberalizzazione del settore, il gruppo TNT - proprietario di Royal TNT Post, le poste olandesi - ha attuato un programma di buyback di proprie azioni ordinarie nell’ottica di un potenziamento delle attività postali, anche fuori dal paese. Va in questo senso l’acquisizione di un quarto del capitale della società tedesca Nordwest Mail, che svolge distribuzione postale e fa parte del consorzio Citipost che opera nella Germania nord-occidentale in concorrenza con Deutsche Post. TNT ha inoltre stretto un accordo di cooperazione con Net Holding, vettore libanese, per utilizzare il Libano come punto di scambio tra il network mediorientale e quello europeo. A conferma dell’interesse per l’area cinese, si riporta inoltre che DHL Exel Supply Chain, del gruppo Deutsche Post, ha rilevato tutte le azioni della società di spedizioni cinese ExelSinotrans Freight Forwarding, joint venture paritetica costituita in passato con Sinoair, acquisendone il controllo totale. Sempre al di fuori d’Europa, DHL ha costituito una joint 83 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana venture con l’indiana Lemuri Logistics, che consoliderà la posizione del vettore tedesco in India, e ha siglato un accordo di grande importanza strategica con il colosso americano UPS per la movimentazione aerea negli Stati Uniti. In tema di accordi, si segnala quello di UPS con l’aeroporto di Shangai, che prevede la realizzazione dell'UPS International Air Hub al Pudong International Airport di Shanghai: la rilevanza dell’accordo deriva dal fatto che il centro rappresenta il primo hub aeroportuale realizzato in territorio cinese da un vettore statunitense. Tab. 7. Operazioni di operatori postali sui mercati internazionali Acquirente Austrian Post (AT) Anno 2007 2007 Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Road Parcel Logistics Services (HU) Austrian Post ha acquisito l'ungherese, Road Parcel Logistics Services, che offre servizio pacchi door-to-door. Scherubl Transport (AT) Austrian Post ha acquisito la quota di maggioranza di Scherubl Transport, società specializzata nel trasporto refrigerato di prodotti farmaceutici. Merland Express Logistics Services (HU) Austrian Post ha acquisito l'ungherese, Merland Express Logistics Services, sorta nel 2002 e specializzata nel trasorto di collettame e merce pallettizzata. 24VIP Logistics Services (BosniaErzegovina) Austrian Post ha acquisito l'intero capitale della bosniaca 24VIP Logistics Services, con sede a Sarajevo, specializzata in parcel espresso. TNT Royal Post (NL) 2007 Nordwest Mail (DE) Nel piano di sviluppo del settore postale, TNT ha acquistato il 25,1% del capitale della società tedesca Nordwest Mail. La società svolge la distribuzione postale e fa parte del consorzio Citipost che opera in Germania in concorrenza con Deutsche Post. Itella Group (FI) 2008 National Logistic Company (NCL) (Russia) Itella Group, già Finland Post, ha acquisito l'intero capitale della russa National Logistic Company (NLC), una delle principali imprese di stoccaggio del paese. Posten (SE) 2008 Post Danmark (DK) Le società postali di Svezia e Danimarca hanno deciso di unire le proprie strutture, Posten e Post Denmark. La nuova società impiegherà 50mila persone e avrà sede a Stoccolma. Il capitale sarà per il 60% di Posten e per il 40% di Post Denmark. UPS (USA) 2008 Trans Courier Service (RO) UPS acquisisce l'intero capitale del trasportatore rumeno Trans Courier Service, con cui collabora dal 2000. La compagnia rafforza così la propria presenza in Romania ed acquisisce il controllo dell'ultimo miglio. Fonte: Nomisma 84 L’internazionalizzazione delle imprese Tab. 8. Accordi di operatori postali sui mercati internazionali Anno Acquisita Operazione ed effetti rilevanti 2007 DHL (DE); Lemuir (India) DHL (gruppo Dutsche Post World Net) e Lemuir hanno costituito una joint venture, di cui detengono rispettivamente il 76% e il 24%. In India, il gruppo DHL conta 150 impianti e 2000 dipendenti. 2007 UPS (USA); AFL WiZ Express (India) UPS ha stretto un'alleanza strategica con l'indiana AFL. In questo modo, UPS aggiunge 200 punti di presa e consegna alla sua rete. UPS (USA); Shanghai Airport Authority (Cina) Il gruppo americano ha siglato un accordo con la Shanghai Airport Authority che prevede la costruzione dell'UPS International Air Hub al Pudong International Airport di Shanghai, primo hub aeroportuale di UPS in territorio cinese. 2008 DHL (DE); UPS (USA) DHL e UPS hanno siglato un accordo per la movimentazione aerea negli Stati Uniti dei clienti della compagnia tedesca, controllata da Deutsche Post. L'accordo ha durata decennale. 2008 TNT (NL); Net Holding (Libano) Il leader olandese TNT ha stretto un accordo di cooperazione con Net Holding, vettore libanese, per utilizzare il Libano come punto di scambio tra il network mediorientale e quello europeo. Fonte: Nomisma Le operazioni di integrazione di filiera per settore Si riportano di seguito le operazioni di M&A e gli accordi di integrazione di filiera portati a termine sui mercati consolidati e in crescita dagli operatori attivi nei diversi comparti del trasporto merci. Tra questi: operatori logistici e ferroviari, compagnie marittime e cargo aereo, e operatori portuali. Le operazioni trovano spazio per il commento nei paragrafi dedicati ai singoli comparti. Tab. 9. Operazioni di integrazione di filiera riguardanti MTO e operatori logistici sui mercati consolidati e sui mercati in crescita Anno Acquirente Acquisita 2007 Austrian Post (AT) Road Parcel Logistics Services (HU) Poste Logistica Scherubl Transport (AT) Poste Logistica Merland Express Logistics Services Poste (HU) 24VIP Logistics Services (Bosnia- Poste Erzegovina) Logistica 2008 Comparto Comparto Acquirente Acquisita Logistica 2007 Wallenius Wilhelmsen Logistics, EUKOR Car Carriers (Norvegia) Agencie Maritime Holdings (Nuova Zelanda) Logistica Marittimo 2007 Samskip (Islanda) Icepak (UK) Marittimo Logistica (continua) 85 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana 2008 Trade Trans Terminal (SK) Adria Terminal (SL) Logistica (segue Tab. 9) Porti 2008 UPS (USA) Trans Courier Service (RO) Poste Logistica 2008 Itella Group (FI) National Logistic Company (NCL) (Russia) Poste Logistica 2008 HHLA (DE) HHLA Rhenus Logistics e HHLA Porti Rhenus Logistics Altenwerder (DE) Logistica 2008 DB Schenker (DE) BLS Cargo (Svizzera) Logistica Ferroviario 2008 Sinotrans (Cina) China Changjiang National Shipping (CSC) (Cina) Logistica Marittimo 2008 Aegeus Transport (UK) Roadways Container Logistics (RCL) (UK) Marittimo Logistica 2008 Universal Cargo Logistics Holding (UCLH) (NL) OJSC Tuapse Seaport (TMTP) (Russia) Logistica Porti Fonte: Nomisma Tab. 10. Operazioni di integrazione di filiera riguardanti operatori ferroviari sui mercati consolidati e sui mercati in crescita Anno Acquirente Acquisita 2007 Ewals Cargo Care (NL) 2007 EWS (gruppo DB) (UK) Crossrail Duisburg (gruppo Crossrail - Babcock & Brown) (DE) Piattaforma logistica (UK) 2008 TransContainer (Russia) 2008 SNCF (FR) Comparto Comparto Acquirente Acquisita Ferroviario Logistica Ferroviario Logistica Western Port (ZP) (Russia) Ferroviario Porti Geodis (FR) Ferroviario Logistica Import Transport Logistik (ITL) (DE) Governo Nuova Zelanda (Nuova Toll Holdings (asset) (Australia) Zelanda) Ferroviario Logistica Soggetto pubblico Ferroviario 2008 VTG (DE) Vopak North China (NL) Ferroviario Porti 2008 Eurogate Intermodal (gruppo Eurogate) (DE) Floyd (HU) Logistica Ferroviario 2008 Fonte: Nomisma Tab. 11. Operazioni di integrazione di filiera riguardanti operatori marittimi sui mercati consolidati e sui mercati in crescita Anno Acquirente Acquisita 2007 FESCO (Russia) Transgarant (Russia) 2007 Wilh. Wilhelmsen, "K" Line, Kaplan Funds Management (Internazionale) P&O Wharf Management Pty (POWM) (Australia) Comparto Comparto Acquirente Acquisita Marittimo Ferroviario Marittimo Porti (continua) 86 L’internazionalizzazione delle imprese 2007 Horizon Lines (USA) Hawaii Stevedores (USA) Marittimo (segue Tab. 11) Porti 2007 2007 Cofimar (FR) P&O Automotive and General Stevedoring (P&O AGS) (Australia) Antwerp Gateway (BE) Marittimo Marittimo Logistica Porti Marittimo Porti 2007 Clarkson (UK) Wilh. Wilhelmsen, "K" Line, Kaplan Funds Management (Internazionale) Zim Integrated Shipping Service (Israele) Pacific Basin (Cina) Marittimo Porti 2007 Eimskip (Islanda) Marittimo Logistica 2007 2007 2007 2007 Horizon Lines (USA) Imprenditore olandese (NL) Rickmers-Linie (DE) China Shipping (Cina) Marittimo n.d. Marittimo Marittimo Logistica Marittimo Porti Porti 2007 Inchcape Shipping Services (ISS) (UK) CMA CGM (FR) Nanjing Longtan Tianyu Terminal Company (Cina) Versacold Income Fund (Canada) Aero Logistics (USA) Dockwise (NL) Wallmann Terminal (DE) Damietta International Port Co. (DIPCO) (Egitto) East-Mar Shipbrokers (PL) Marittimo Logistica Terminal Busan 2-3 (Corea del Sud) Attica Holdings (GR) Marittimo Porti Marittimo Caribtrans (USA) Marittimo Marittimo passeggeri Logistica China Shipping Terminal Development (Cina) Aboitiz Transport System Corp. (Filippine) Maputo Car Terminal (Sudafrica) Marittimo Porti Marittimo Logistica Marittimo Porti London Thamesport (UK) ECT Delta (NL) DSV (DK) Tasco (Malaysia) Marittimo Marittimo Marittimo Marittimo Porti Porti Logistica Logistica 2007 2008 2008 2008 Marfret Compagnie Maritime (FR) Tropical Shipping (gruppo Nicor) (USA) China Shipping Container Lines (CSCL) (Cina) KGLI-NM (Filippine) 2008 Hoegh Autoliners (Norvegia) 2008 Evergreen (Taiwan) 2009 2009 JL-Fondet (DK) Nippon Yusen Kaisha (NYK) (Giappone) 2008 2008 Fonte: Nomisma Tab. 12. Operazioni di integrazione di filiera riguardanti operatori portuali sui mercati consolidati e sui mercati in crescita Anno Acquirente Acquisita 2007 Far Eastern Shipping Co.(FESCO) (Russia) Odfjell (Norvegia) Aegean Marine Petroleum Network Inc. (GR) Nippon Yusen Kaisha (NYK) (Giappone) Porto di Vladivostok (M-Port) (Russia) AVR - Maritiem (DE) Portland Bunkers International (UK) Europe Container Terminals (ECT) (NL) 2007 2007 2008 Comparto Comparto Acquirente Acquisita Marittimo Porti Marittimo Marittimo Porti Porti Marittimo Porti Fonte: Nomisma 87 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Tab. 13. Operazioni di integrazione di filiera riguardanti operatori cargo aereo sui mercati consolidati e sui mercati in crescita Anno Acquirente Acquisita Comparto Acquirente Marittimo Comparto Acquisita Cargo aereo 2007 Tochiki Kisen (Giappone) 2007 FedEx (USA) Nippon Airship Corporation (Giappone) Flying-Cargo Hungary (HU) Logistica Cargo aereo 2007 2007 DSV Air & Sea (gruppo DSV) (DK) NYK (Giappone) Campbell Freight (IR) Cargo aereo Logistica Jett8 Airlines Cargo (Singapore) Marittimo Cargo aereo 2007 DHL Express (DE) Polar Air Cargo (USA) Logistica Cargo aereo 2007 Compagnie Maritime Belge (CMB) (BE) Air Contractors Group (ACL), (IR) Marittimo Cargo aereo 2007 China National Aviation (gruppo Air China) (Cina) Air China Cargo (Cina) Aereo Cargo aereo 2008 Menzies Aviation (UK) MMA Consolidators (Sudafrica) Cargo aereo Logistica 2008 Abu Dhabi Aviation (Abu Dhabi) Maximus Air Cargo (EAU) Aereo Cargo aereo 2008 KLM (NL) Martinair (NL) Aereo Cargo aereo Fonte: Nomisma Lo scenario italiano Con riferimento al mercato italiano, il periodo in esame non registra – come già accaduto per il biennio precedente – una presenza attiva degli integratori logistici nazionali sugli scenari internazionali. Alcune compagnie nazionali hanno riscosso tuttavia l’interesse di grandi operatori esteri, con Norbert Dentressangle che ha acquisito la divisione logistica di Macron, società italiana di abbigliamento sportivo, e CEVA Logistics, che ha effettuato il takover su Spedimacc e Transitalia. La strategia di CEVA in Italia rimane caratterizzata da una forte propensione alla specializzazione: Spedimacc è infatti attiva nel trasporto e nella movimentazione di prodotti fragili e di valore, mentre Transitalia è operatore di riferimento della distribuzione editoriale, mercato di cui il player olandese arriva a detenere una quota del 20%. Sul mercato interno, hanno avuto luogo alcune operazioni di integrazione orizzontale, che tuttavia, per l’esiguità del numero, non consentono di riconoscere un rinnovato dinamismo nelle operazioni interne di M&A. Si segnalano, al riguardo, l’acquisizione di Atiesse da parte di Transmec Group, e due operazioni portate a termine da soggetti interportuali: 88 L’internazionalizzazione delle imprese - Magazzini Generali e Interporto di Padova hanno siglato un accordo finalizzato alla nascita di un nuovo soggetto unico per la logistica e l'intermodalità; GF Group (gruppo Orsero) ha acquisito, dal gruppo Pacorini di Trieste, l'intero capitale di Interporto di Vado-Intermodal Operator (VIO), piattaforma logistica intermodale con circa 60.000 mq coperti di cui 15000 mq di magazzini frigoriferi. Si assiste invece ad un maggiore dinamismo nella stipula di accordi tesi ad entrare su mercati esteri. E’ interessante, ad esempio, l’accordo portato a termine sempre da società interportuali – e segnatamente Bologna, Padova, Marche, Parma, Rivalta Scrivia e Quadrante Europa di Verona – per la creazione di una piattaforma logistica in Cina, a Tianjin, al servizio delle PMI italiane. Tab. 14. Operazioni di integratori logistici sul mercato italiano Acquirente Anno Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Norbert Dentressangle Group (FR) 2007 Macron (asset) (IT) Macron, società italiana di abbigliamento sportivo, cederà a Norbert Dentressangle tutte le attività di logistica, compresa il ramo di azienda dedicato. Norbert Dentressangle potenzierà la piattaforma di Bologna per coprire tutto l'intero ciclo logistico. CEVA Logistics (NL) 2008 Spedimacc (IT) CEVA Logistics ha acquisito l'italiana Spedimacc, società già divisione di TNT Express, che opera come technical courier specializzato nel trasporto e movimentazione di prodotti fragili e di valore. Spedimacc registra un fatturato di 17 milioni di euro. CEVA intende così rafforzare la presenza in Italia. Transitalia (IT) CEVA Logistics ha acquisito l'italiana Transitalia, trasportatore specializzato nella distribuzione editoriale. Con l'operazione CEVA arriva a detenere una quota di mercato del 20% nel settore italiano della distribuzione editoriale. Transmec Group (IT) 2008 Atiesse (IT) Transmec Group ha acquisito Atiesse del gruppo PowerLog, azienda con sede a Bologna che opera nel settore della logistica e dell'outsourcing. Interporto di Padova (IT) 2008 Magazzini Generali (IT) Magazzini Generali e Interporto di Padova hanno siglato un accordo per far nascere nel 2009 un nuovo soggetto unico per la logistica e l'intermodalità. GF Group (gruppo Orsero) (IT) 2008 Interporto di VadoIntermodal Operatore (VIO) (IT) GF Group (gruppo Orsero) ha acquisito l'intero capitale di Interporto di Vado-Intermodal Operator (VIO) dal gruppo Pacorini di Trieste. Il VIO è una piattaforma logistica intermodale a Vado Ligure (Savona) con circa 60.000 mq coperti di cui 15.000 mq di magazzini frigoriferi. Fonte: Nomisma Con riferimento alle partnership e agli accordi commerciali, le intese siglate dagli operatori italiani possono dirsi non numerose, ma interessanti dal punto di vista strategico e geografico. Si pensi ad esempio: - in Cina, oltre al già citato accordo di alcuni interporti italiani, alla joint venture di Due 89 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana - Torri con la cinese CMST per lo sviluppo di traffici tra Italia e Cina; in Egitto, alla joint venture di Villanova con la holding egiziana Ecas finalizzata allo sviluppo della logistica porta a porta di prodotti alimentari tra Italia e Egitto; in Spagna, all’accordo tra Fercam e la spagnola Azkar; in Brasile, alla joint venture per la logistica dei prodotti sanitari nell'America Latina costituita dall’italiana Bomi e dalla brasiliana Luft Express. Tab. 15. Accordi commerciali e partnership di integratori logistici sul mercato italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2007 Artoni (IT); VTL (DE) 2007 Due Torri (IT); CMST (Cina) Interporti di Bologna, Padova, Marche, Parma, Rivalta Scrivia e Quadrante Europa di Verona (IT); Piattaforma logistica Tianjin BLG Logistics (DE); ICO (gruppo NYK) (IT) Il trasportatore emiliano attiva un servizio giornaliero in Germania di servizio espresso collettame grazie ad una collaborazione con la tedesca VTL. Due Torri ha siglato un accordo di costituzione per una joint venture italo-cinese. I sei Interporti italiani danno vita ad un'alleanza per creare una piattaforma logistica in Cina al servizio delle PMI italiane. L'impianto, vero e proprio distretto industriale e logistico, verrà costruito a Tianjin, a 120 km da Pechino. 2007 2007 BLG Italia, filiale del gruppo tedesco BLG Logistics, e ICO (gruppo giapponese NYK) hanno dato vita a ICO BLG Automobile Logistics Italia, impresa che ha lo scopo di creare a Gioia Tauro un hub per la distribuzione di autovetture provenienti dall'Asia per il mercato mediterraneo. La compagnia piemontese Villanova ha avviato con la holding egiziana Ecas una joint venture per la logistica porta a porta dei prodotti alimentari tra Italia e Egitto. La nuova società, Villanova Egypt è partecipata per l'85% da Villanova Spa e per il 15% da Ecas. 2008 Villanova (IT); Ecas (Egitto) 2008 Palletways Italia (UK); Miniero Trasporti (IT) Palletways Italia ha acquisito un nuovo concessionario in Calabria, la Miniero Trasporti, che copre le province di Catanzaro e Crotone. Palletways Italia (UK); Gambino Group (IT) Palletways Italia ha acquisito un nuovo concessionario in Sicilia, Gambino Group, azienda di trasporto e logistica con sede a Palermo e una flotta di 82 veicoli. L'italiana Bomi e la brasiliana Luft Express hanno costituito in Brasile una joint venture per la logistica dei prodotti sanitari nell'America Latina. Bomi gestisce il 25% della logistica farmaceutica brasiliana. Il trasportatore altoatesino Fercam e quello spagnolo Azkar hanno siglato un accordo per attivare un collegamento regolare quotidiano tra Italia e Spagna. 2008 Bomi (IT); Luft Express (Brasile) 2008 Fercam (IT); Azkar (ES) Fonte: Nomisma In tema di contract logistics2, poi, si è assistito nel periodo di riferimento all’espansione sul mercato italiano del leader olandese CEVA Logistics (ex TNT Logistics) e, in misura minore, 2 90 Si tratta della logistica in outsourcing, curata cioè da providers 3PL. L’internazionalizzazione delle imprese dell’elevetico Kuehne+Nagel. Tra gli italiani si segnalano Arcese e Gruppo Logistico LD. Tab. 16. Accordi di outsourcing delle attività di logistica realizzati sul mercato italiano Partner logistico Kuehne+Nagel (Svizzera); Anno 2007 Partner Agorà Network (IT) Benetton (IT) 2009 Emak (IT) Danone Italia (IT) CEVA Logistics (NL); 2007 Pearson Paravia Bruno Mondadori (IT) 2007 Press-Di (gruppo Mondadori) (IT) 2008 Daikin Italia (IT) Pirelli (IT) Piaggio (IT) Komatsu Utility (Giappone) JAL (IT) Gruppo Logistico LD (IT); 2008 Uragme (IT) Wrigley Italia (USA) Oggetto ed effetti dell’accordo La compagnia svizzera Kuehne+Nagel cresce nella GDO italiana siglando un contratto con il network distributivo. La distribuzione farà capo alla piattaforma KN di MilanoBrignano. Kuehne+Nagel ha siglato un contratto con Benetton, stilato dalle filiali di Taiwan delle due società. Nel paese, Benetton ha 60 punti vendita. Emak, società del gruppo Yama, ha affidato a Kuehne+Nagel la gestione della piattaforma italiana che distribuisce macchine agricole. Il colosso svizzero Kuehne+Nagel ha siglato un contratto triennale per la fornitura di servizi logistici con Danone Italia, per la gestione delle attività di magazzino e distribuzione nel Centro-Sud Italia. Ceva Logistics ha siglato un contratto con Pearson Paravia Bruno Mondadori, società del gruppo britannico Pearson Education Publishing Group che si occupa di editoria scolastica. Il contratto affida a Ceva parte della logistica editoriale della società per i prossimi cinque anni. Ceva utilizzerà il proprio magazzino di Melzo, alle porte di Milano. La filiale italiana di Ceva ha siglato un contratto di contract logistics con Daikin Italia, che servirà anche i mercati dell'Europa meridionale. L'operazione fa parte della strategia di CEVA di ristrutturazione della catena logistica in Europa meridionale. Ceva Romania, filiale del gruppo Ceva Logistics, ha siglato un contratto di logistica triennale con Pirelli per la distribuzione degli pneumatici prodotti a Slatina in Romania. CEVA Logistics ha rafforzato il rapporto con Piaggio, che ha affidato alla società olandese il trasporto dei prodotti finiti di marca Piaggio e Aprilia presso la rete di rivenditori di tutta Europa. Con questa estensione di contratto, CEVA ha in mano la logistica completa del gruppo. CEVA distribuirà 400mila veicoli l'anno. Komatsu Utility Europe ha siglato un contratto con Ceva Logistics nell'ambito della logistica inbound degli impianti italiani della multinazionale giapponese che costruisce macchine per movimento terra. Ceva gestirà le attività connesse alla preparazione. CEVA Logistics ha siglato un contratto con l'italiana JAL, secondo produttore mondiale di scarpe antinfortunistiche. CEVA servirà la logistica di JAL a livello globale. Il Gruppo Logistico LD ha stretto un contratto con Uragme, società che produce e commercializza prodotti farmaceutici e cosmetici. Gruppo Logistico LD ha siglato un contratto con Wrigley Italia per la gestione della catena logistica della società dolciaria. (continua) 91 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana time:matters (DE); 2008 Gruppo Arcese (IT); 2008 FM Logistics (FR); 2008 DHL Exel Supply Chain (DE) (segue Tab. 16) time:matters ha siglato un accordo con Siemens Healthcare, che produce e distribuisce equipaggiamenti sanitari, per la consegna espressa di ricambi in Scandinavia ed in Italia. Ideal Standard (IT) Il Gruppo Arcese ha siglato un contratto per la gestione della logistica di IdealStandard. Il contratto vale 4 milioni di euro e la piattaforma utilizzata sarà quella di Brescia. Siemens Healthcare (NL) Saiwa (IT) 2009 Alviero Martini (IT) La società francese FM Logistics ha siglato un accordo di contract logistics con Saiwa. La logistica di Saiwa è gestita dalla nuova piattaforma in provincia di Alessandria. DHL Exel Supply Chain ha siglato con la casa di moda Alviero Martini un accordo di contract logistics per la gestione delle attività di logistica. Con l'accordo il fornitore tedesco rafforza la propria presenza nel settore moda, che vale in Italia l'11% del fatturato. Fonte: Nomisma In tema di investimenti, si dà notizia del finanziamento di 42 milioni di euro concessi all’Interporto di Catania Bicocca per la realizzazione del secondo lotto, progetto che rientra tra le azioni previste dagli accordi di programma siglati dai Ministeri dello Sviluppo Economico e dei Trasporti, Regione Sicilia e Interporto. Gli accordi riguardano sia la struttura di Catania, che quella di Termini Imerese. Le operazioni di integrazione di filiera in Italia In conclusione, si riportano in tabella le principali operazioni e gli accordi di integrazione di filiera conclusi sul mercato italiano, che saranno oggetto di trattazione nei paragrafi successivi. Tab. 17. Operazioni di integrazione di filiera riguardanti operatori logistici e MTO, operatori ferroviari, compagnie marittime, operatori portuali e cargo aereo sul mercato italiano Anno Acquirente Acquisita Grimaldi Holding (IT) Comparto Acquirente Logistica Comparto Acquisita Marittimo 2008 DFDS (DK) 2009 Ambrogio Trasporti (IT) BLS Cargo (Svizzera) Logistica Ferroviario 2008 Rickmers-Linie (DE) Terminal San Giorgio (TSG) (IT) Marittimo Porti 2008 Marittimo Logistica 2008 Med Reefer Sud America XM Global (Argentina) (Clerici Logistics Group) (IT) MSC (Svizzera) Roma Container Terminal (RTC) (IT) Marittimo Porti 2008 NGC Medical (IT) Soggetto industriale Cargo aereo Fonte: Nomisma 92 Avionord (IT) L’internazionalizzazione delle imprese Tab. 18. Accordi di integrazione di filiera riguardanti operatori logistici e MTO, operatori ferroviari, compagnie marittime, operatori portuali e cargo aereo sul mercato italiano Anno Partner Comparto Partner 1 Aereo Comparto Partner 2 Aeroporti 2008 Lufthansa (DE); Aeroporto di Milano Malpensa (IT) 2007 Gesar (Aeroporto di Olbia Costa Smeralda) (IT); Porto di Olbia-Golfo Aranci (IT) Aeroporti Autorità Portuale 2008 Emirates SkyCargo (EAU); Aeroporti di Roma, Milano Malpensa, Venezia (IT) Cargo aereo Aeroporti 2008 Etihad Airways (EAU); Aeroporti di Roma e Milano Linate (IT) Cargo aereo Aeroporti 2008 Thetis (IT); Porto di Venezia (IT) Ferroviario Marittimo 2007 Ferrovie dello Stato (IT); Porto di Genova - Sesto molo (IT) Ferroviario Autorità Portuale 2008 Ferrovie dello Stato (IT); Poste Italiane (IT) Ferroviario Poste 2008 Trenitalia (IT); PSA, COSCO (Singapore) Ferroviario Porti 2008 TX Logistics (IT); Fercam (IT) Ferroviario Logistica 2007 Consorzio Zai (Quadrante Europa), Cepim-Interporto di Parma (IT); Porto di La Spezia (IT) Logistica Porti 2008 Fortune International Trasnport (IT); Pota Global Management (PGM) (Australia) Logistica Marittimo 2008 LSI (Logistica e Servizi Intermodali - Gruppo GMC) (IT); Trenitalia (IT) Logistica Ferroviario 2007 Consorzio Maersk, Grandi Lavori Fincosit, Technital (DK); Porto di Savona (IT) Marittimo Autorità Portuale 2008 Zim Integrated Shipping Services (Israele); Porto di Catania, Porto di Palermo (IT) Marittimo Porti 2008 Hamburg Sud (DE); Gruppo Gallozzi (IT) Marittimo Porti 2008 Adria Terminali (Gruppo Luka Koper) (SL); Pacorini, Ocean (IT) Porti Logistica 2007 TNT Express (NL); Aeroporto di Milano Linate (IT) Poste Aeroporti Fonte: Nomisma 93 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana IL CASO AGILITY LOGISTICS Tra le aree in rapida crescita, il Medio Oriente esprime interessanti potenzialità grazie alla presenza di player di grande rilevanza in diversi settori strategici. Si pensi al ruolo di Etihad e Emirates nel settore aereo e cargo o a quello di DP World nel settore portuale. Tra le compagnie in rapida crescita dell’area, Agility Logistics – compagnia quotata alla borsa di Kuwait – ha registrato, nel panorama degli operatori logistici globali, un saggio di crescita annuale del 25% nel 2007 e del 16% nel 2008, posizionandosi, nella classifica internazionale, su valori di fatturato superiori a quelli della danese DSV e della francese Norbert Dentressangle, e appena dietro a operatori del calibro di CEVA Logistics, Panalpina e Géodis. Agility nasce nel 2006 dalla fusione, e dal contestuale rebranding, tra la compagnia kuwatiana PWC Logistics e le sue controllate, tra cui GeoLogistics, TransOceanic e TransLink. Dal 2007 la compagnia ha portato avanti una serrata campagna di espansione condotta su vari fronti, siglando operazioni e accordi su mercati consolidati e in crescita su scala globale, rafforzando così la propria posizione sui maggiori mercati europei, negli Stati Uniti, in Africa, in Asia Centrale, in Medioriente, in Europa Orientale, nel Far East e in Australia. Il processo di crescita dell’ultimo biennio è stato pianificato esclusivamente attraverso operazioni di acquisizione totale e secondo strategie di integrazione orizzontale. Più nello specifico, in Europa, il gruppo ha condotto una riorganizzazione delle attività, attraverso l’insediamento dell’headquarter europeo in Svizzera e l’apertura di nuove strutture nell’intera area continentale - Paesi Bassi, Francia, Spagna e Germania -. In Spagna inoltre ha concluso l'acquisizione di tutte le attività di trasporto e magazzinaggio della Combalia Transportes Internacionales, con lo scopo di rafforzare la presenza sui mercati dell’Europa del Sud; e ancora in Francia ha acquisito Medgroup, spedizioniere che presidia le direttrici continentali nord-sud con filiali in Gran Bretagna e Nord Africa. Sui mercati in crescita, l’acquisizione della kenyota Starfreight Logistics ha consentito un notevole rafforzamento della presenza in Africa Centrale; mentre in Asia Centrale, la creazione di Agility Kurdistan ha posto le basi per un’ampliamento della rete di servizi nell’intera area geografica, finalizzata a creare, in particolare, una rete logistica nella regione dell’Iraq. In Qatar, la filiale locale ha operato la fusione con Gulf Warehousing Company (GWC), operazione recente che ha portato alla nascita di GWC Agility. 94 L’internazionalizzazione delle imprese Allo stesso tempo la compagnia ha attivato percorsi di forte specializzazione, tra i quali ad esempio, la nascita di una divisione Defense & Government Services a servizio dell’amministrazione degli Stati Uniti, anche con riferimento alla logistica delle operazioni in Iraq: la compagnia ha infatti siglato un’intesa annuale di 2,8 milardi di dollari che prevede il rifornimento dell’esercito statunitense in Iraq e Kuwait. Ancora, nel Far East, Agility ha portato a termine operazioni che rivelano il ruolo strategico assegnato all’area nella propria programmazione strategica: nel Pacifico infatti ha acquisito lo spedizioniere australiano LEP International, che guida un network di società operanti in Australia e Nuova Zelanda, divenendo così uno dei più importanti operatori dell'Oceania. E contestualmente ha rafforzato il proprio posizionamento sul mercato cinese, attraverso diverse operazioni – il takeover su Cosa Freight, uno dei principali spedizionieri della regione, su Baisui United Logistics, che opera nei settori chimico e automotive, su Guangzhou Runtong International Transportation Company – che favoriscono ulteriormente i traffici sul versante transpacifico, soprattutto in virtù della rete capillare sulla costa occidentale degli Stati Uniti. CASO STUDIO: LO SVILUPPO DEL PONTE TERRESTRE EURO-ASIATICO Come spesso segnalato nel corso del Rapporto, l’interesse degli operatori internazionali, soprattutto occidentali, per le economie in crescita va ulteriormente consolidandosi. Al tempo stesso tali economie, abituate a ricoprire il ruolo di destinatarie di interessi, rivestono ad oggi il ruolo attivo di soggetti investitori, portando a termine acquisizioni o stringendo alleanze con operatori occidentali o di altri paesi in crescita. Tra queste vi sono come è noto Cina, India, Estremo e Medio Oriente e Russia. E proprio su quest’ultima e sulle forti potenzialità che esprime si intende condurre questo approfondimento. Un mix di fattori strategico caratterizza di fatto la regione russa: la posizione geopolitica, che ne fa uno storico ponte tra Europa ed Asia; la presenza di grandi capitali; la tradizione infrastrutturale (si pensi a quella portuale e ferroviaria); le potenzialità in termini di competitor terrestre della modalità marittima con riferimento ai traffici da/per il Far East. Per queste ragioni operatori di diversi settori e di diverse aree geografiche hanno portato a termine investimenti in Russia nel periodo di riferimento o hanno stretto alleanze con partner russi. 95 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Si pensi ad esempio a due società di trasporto asiatiche – la giapponese Kintetsu World Express e la sudcoreana Unico Logistics – che hanno costituito una joint venture nel settore dell’autotrasporto con sede a Mosca, da cui governare un network che include destinazioni russe (San Pietroburgo, Kiev) ed europee (Slovacchia e Finlandia). O al Porto sudcoreano di Busan che ha siglato un accordo per investire 140 milioni di dollari nello sviluppo del terminal container e multipurpose nel porto russo di Nakhodka Al mercato russo sono interessate anche compagnie occidentali: lo confermano le operazioni delle tedesche Dachser e BLG Logistics, e di Rhenus che ha realizzato un hub presso l'aeroporto di Mosca-Sheremetyevo, a cui fanno capo le maggiori direttrici commerciali del Paese. Itella Group - già Finland Post - ha acquisito l'intero capitale di National Logistic Company (NLC), una delle principali imprese di stoccaggio russe, puntando a collocarsi sul mercato come uno dei principali operatori logistici del Nord Europa. Sono molti i rapporti di scambio con l’area scandinava: la norvegese Oslo Marine Group ad esempio ha costituito una compagnia di navigazione con la società terminalista Onega di San Pietroburgo, dedicata al trasporto di legname, con lo scopo di creare una rete tra Russia, Baltico e il Nord Europa. Non nasconde le proprie ambizioni verso il mercato russo nemmeno la tedesca DHL Express, controllata da Deutsche Post, che dal nuovo hub di Lipsia intende investire circa 162 milioni di euro entro il 2011 sul mercato russo. Tra le dinamiche degli anni più recenti, vi sono le alleanze o le operazioni di M&A tra il comparto logistico-ferroviario e il marittimo-portuale. L’interesse per la modalità ferroviaria deriva dalle possibilità di costituire un ponte terrestre ferroviario che intercetti le importazioni, ma soprattutto le esportazioni, delle economie crescenti del Far East verso l’Europa Occidentale. Vanno in questa direzione le operazioni portate a termine dall’operatore logistico olandese Universal Cargo Logistics e dal terminalista russo OJSC Tuapse Seaport; o dall’armatore russo FESCO che ha acquisito la connazionale Transgarant, diventando azionista unico della società ferroviaria. Proprio nel settore ferroviario, hanno avuto luogo alleanze di grande portata strategica, che hanno le potenzialità di modificare alcuni assetti competitivi dell’Est europeo. Il colosso tedesco Deutsche Bahn, attraverso la propria compagnia cargo DB Schenker, ha messo in atto strategie per il presidio del ponte ferroviario eurasiatico. In particolare la compagnia ha avviato un collegamento regolare container dalla Cina all'Europa, grazie ad un accordo con la società nazionale russa RZD e il governo cinese; l’obiettivo è 96 L’internazionalizzazione delle imprese aggiudicarsi una posizione dominante sulla futura linea Pechino-Berlino. RZD e Deutsche Bahn hanno inoltre creato in joint venture, Trans-Eurasia Logistics, che gestirà i traffici intermodali terrestri da Mosca alla Germania, attraverso Polonia e Bielorussia. Anche la società russa JSC è entrata in joint venture con Deutsche Bahn, insieme alle compagnie ferroviarie polacche e bielorusse PCC Rail e Belarussian Railways per la gestione dei traffici sui mercati dell’Est europeo. Il crescente interesse degli investitori esteri per il mercato russo ha indotto la reazione degli operatori domestici, che puntano al presidio della modalità sia ferroviaria che marittimoportuale sia in ambito nazionale, che internazionale. La compagnia ferroviaria nazionale RZD, ha acquisito attraverso l’operatore intermodale controllato Transcontainer, l'intero capitale della Western Port (ZP), società che gestisce il porto di Rostov sul Don, dove è in progetto la costruzione di un container terminal da 50.000 Teu l'anno. E al contrario la compagnia armatoriale russa FESCO ha completato l’acquisizione della connazionale Transgarant, diventando azionista unico della società ferroviaria. Nel contempo, RDZ esporta la propria presenza su mercati emergenti, siglando accordi, da una parte, con il governo nordcoreano per collegare la rete coreana a quella transiberiana nel più ampio progetto del ponte ferroviario euroasiatico, e vantando la propria presenza sui lavori della Trans Korean Main Line, linea ferroviaria di portata politica epocale, che unirà le due Coree. Dall’altra, con il governo libico per la realizzazione di una linea ferroviaria di collegamento dei centri principali del paese lungo il percorso costiero, in un grande progetto che farà parte del futuro corridoio ferroviario del Nord Africa e sulla cui realizzazione RDZ compete con China Railway Construction. Il fermento per i collegamenti Est-Ovest nella regione non si esaurisce tuttavia nel territorio russo. Le operazioni portate a termine nella regione dell’Asia Centrale suggeriscono l’avvio di strategie di irrobustimento messe in atto tra le compagnie dell’area, indipendentemente dal ruolo degli investitori occidentali. Ne è prova la fusione, che ha avuto luogo in Kazakistan, tra i due operatori Kazagy e Astana Contracts, che dà vita al maggiore operatore logistico dell’area. È infatti evidente come l’Asia Centrale si candidi in prospettiva a costituire il territorio commutatore dei flussi terrestri tra Asia, Africa ed Europa. 97 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana 1.2. Le integrazioni di settore 1.2.1 Il settore marittimo Lo scenario internazionale Data la vastità del comparto, la presente sezione si limiterà, come nelle passate edizioni, a fornire gli elementi strutturali e di mercato necessari alla collocazione dei numerosi accordi e operazioni del settore e all’individuazione delle strategie poste in essere dai principali operatori. L’attenzione si concentrerà sui servizi di linea, in quanto caratterizzati da precise strategie industriali e oggetto della competizione dei grandi gruppi armatoriali, distinguendo tra il trasporto di merce containerizzata e il cargo convenzionale (break bulk cargo e roll on-roll off cargo); non sono pertanto presi in considerazione i servizi occasionali (tramp), per i quali l’irregolarità delle attività e la polverizzazione degli operatori non consentono l’individuazione puntuale delle dinamiche industriali in atto. Il comparto del containerizzato Di particolare interesse per il presente rapporto è il segmento del trasporto marittimo containerizzato, caratterizzato per sua natura dal peso preponderante dei servizi di linea, da un elevato grado di concentrazione, e da un altrettanto significativo livello di integrazione di filiera, che si manifesta attraverso il controllo dei contenitori lungo l’intera catena logistica da parte delle principali compagnie di navigazione. Il mercato globale è presidiato da 3 player principali: la danese Maersk Line, la svizzera MSC e la francese CMA CGM, cui seguono la taiwanese Evergreen, la tedesca HapagLloyd e la cinese COSCO Container Lines. In particolare MSC e CMA CGM hanno registrato, anche grazie ad operazioni di M&A, una crescita rispettivamente pari al 87,5% e al 95% in termini di TEU, nel biennio in esame. Tab. 19. rank 2008 1 2 3 4 5 98 I 25 maggiori operatori di trasporto marittimo containerizzato* rank 2006 1 2 3 4 5 Compagnia Nazionalità A.P. Moeller-Maersk Group MSC CMA CGM Group Evergreen Group Hapag-Lloyd Danimarca Svizzera Francia Taiwan Germania TEU 20081 2.033.374 1.470.466 990.707 624.536 490.617 Var % 2008/2006 +22,1% +87,5% +95,0% +30,7% +19,0% (continua) L’internazionalizzazione delle imprese 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 9 7 6 10 11 8 12 17 14 16 13 15 18 19 21 20 22 25 23 > 25 COSCO Container Lines APL CSCL NYK Mitsui - OSK Line (MOL) Hanjin / Senator OOCL Hamburg Sud Group K Line Yang Ming Line CSAV Group Zim Hyundai Merchant Marine Pacific International Lines (PIL) United Araba Shipping Co. (UASC) Wan Hai Lines IRIS Lines MISC Bhd Regional Container Lines (RCL) Sea Consortium Cina Singapore Cina Giappone Giappone Corea del Sud Cina (Hong Kong) Germania Giappone Cina Cile Israele Corea del Sud USA Kuwait Singapore USA Malaysia Cina Singapore 487.480 473.170 446.678 433.451 378.393 377.375 360.928 324.021 319.773 307.075 299.438 270.618 254.832 185.517 152.618 132.212 102.549 96.749 57.763 54.332 (segue Tab. 19) +51,2% +42,8% +28,9% +43,4% +56,8% +14,8% +54,1% +75,7% +40,3% +63,2% +28,0% +34,3% +72,2% +38,1% +106,2% +15,6% +91,6% +138,6% +18,8% n.d. * Dati riferiti al totale della capacità disponibile in TEU sulle navi gestite dai primi 25 operatori di linea. Fonte: elaborazioni Nomisma su dati AXS-Alphaliner Nel comparto container la crescita del mercato è consolidata: le prime 25 compagnie a livello mondiale, nel biennio 2007-2008 hanno registrato una crescita del +46%, contro il +11% del 2003-2004 e il +20% del 2005-2006. Tra queste ben 5 compagnie sono di nazionalità cinese. Il crescente livello di concentrazione dell’industria del trasporto marittimo containerizzato ha portato le prime 25 compagnie a livello mondiale a detenere circa il 90% della quota di mercato complessiva, contro l’84% del 2006 e il 75% del 2000; rispetto a tale risultato, le prime 5 e le prime 10 compagnie detengono rispettivamente una quota pari al 45% e al 64% del mercato. Tab. 20. Il livello di concentrazione nel comparto del trasporto marittimo containerizzato TEU TOP 5 TOP 10 TOP 25 TOP 100 2008 5.609.700 7.828.872 11.124.672 12.374.731 TEU (var %) 2008/2006 45,8% 42,9% 45,5% 35,5% 2008/2000 232,4% 208,4% 189,4% 140,3% quota di mercato 2008 45,3% 63,3% 89,9% 100,0% 2006 42,1% 60,0% 83,7% 100,0% 2000 32,8% 49,3% 74,6% 100,0% Fonte: elaborazioni Nomisma su dati AXS-Alphaliner 99 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Nei primi mesi del 2009 è proseguita la tendenza delle grandi compagnie di trasporto container verso una riduzione dell’offerta di stiva, iniziata nel trimestre precedente e conseguente alla recessione globale in atto: - Maersk Line – ad esempio - ha optato per il fermo semestrale di sei portacontainer da 6500 teu, a seguito di una ristrutturazione dei collegamenti Asia-Europa, Asia-America Centrale e transpacifici; la compagnia inoltre ha siglato un accordo con il competitor francese CMA CGM per la realizzazione congiunta di servizi pendulum nel Pacifico; - allo stesso tempo, in Asia, Neptune Orient Line (NOL) di Singapore, ridurrà del 9% la propria forza lavoro; mentre l’alleanza marittima CKYH Alliance - che comprende player primari come Coscon, K Line, Yang Ming e Hanjin Shipping – ha attuato misure di razionalizzazione del servizio invernale tra Asia e Nord Europa che prevede una riduzione dell'offerta del 30% in termini di tonnellaggio movimentato. In Europa le maggiori operazioni hanno avuto luogo in Germania e Scandinavia. - Da segnalare è senza dubbio la cessione da parte del gruppo tedesco TUI dell'intero pacchetto azionario di Hapag-Lloyd, quinto armatore mondiale, acquisito dal consorzio di investitori Hamburg Solution. Il consorzio, che esprime gli interessi del governo di Amburgo e di rilevanti investitori locali, era rimasto l’unico in gara per l'acquisizione dopo il ritiro di NOL di Singapore. L’operazione è di grande portata, sia dal punto di vista economico - l’offerta del consorzio vale 4,45 miliardi di euro – sia dal punto di vista politico, dal momento che la compagnia armatoriale rimane saldamente in mani tedesche. Al termine dell’operazione il gruppo TUI acquisirà un terzo del capitale della nuova Hapag-Lloyd per 700 milioni di euro. - Con riferimento alle mire espansionistiche delle compagnie asiatiche nei mercati del Nord Europa, è da segnalare l’azione di consolidamento di APL di Singapore, settimo armatore a livello globale, che ha rilevato da Scan Shipping il 40% del capitale della joint venture APL Scandinavia, divenendone unico proprietario. - Sempre sui mercati scandinavi, la norvegese Wilson ha rilevato la quota dell'islandese Eimskip nella joint venture paritetica Euro Container Line (ECL) per 7 milioni di dollari, acquisendone il controllo totale. Allo stesso tempo la compagnia armatoriale norvegese, Frontline, ha acquisito sul mercato americano, una quota di minoranza della statunitense Overseas Shipholding Group (OSG). Ma l’operazione più rilevante nella regione riguarda l’alleanza della danese Torm e della canadese Teekay Shipping Corporation che hanno acquisito la società armatoriale statunitense OMI Corporation, con una transazione di valore complessivo pari a circa 2,2 miliardi di dollari. 100 L’internazionalizzazione delle imprese Anche CMA CGM ha effettuato un’operazione negli Stati Uniti, allo scopo di rafforzare il proprio ruolo sulle rotte transpacifiche verso Cina e Australia-Nuova Zelanda, acquisendo US Lines. Interessante è anche il forte consolidamento nel Mediterraneo, dell’armatore francese che ha ottenuto dal governo marocchino il 99,49% del capitale di Comanav, principale compagnia pubblica: all’operazione è seguita una joint venture paritaria con la compagnia di navigazione spagnola Balearia che effettuerà servizi marittimi tra Francia, Spagna, Nord Africa, Italia. Inoltre si segnala la riorganizzazione del gruppo taiwanese Evergreen, quarto armatore mondiale, che con un’operazione di rebranding, ha fuso sotto la denominazione di Evergreen Line quattro società, tra cui Italia Marittima (ex Lloyd Triestino) e tre controllate asiatiche. In Medio Oriente nel periodo di riferimento si assiste invece: - all’espansione della compagnia di navigazione Emirates Shipping Line (ESL) di Dubai, che ha allargato il proprio network in Africa, costituendo due nuove agenzie marittime in Tanzania e Kenya, con le quali presidia anche il mercato ugandese; - alla strutturazione dell’industria marittima del Qatar, dal momento che le compagnie di navigazione Qatar Navigation Company e Qatar Shipping Company opereranno una fusione, stabilita dal governo del paese, con l'obiettivo di far fronte alla competizione crescente nell’area. Allo stesso tempo un buon numero di accordi orizzontali o verticali hanno avuto luogo sui mercati asiatici e transpacifici, e nel Mediterraneo. Tra le intese di maggiore rilevanza vi è quella siglata da due tra i più importanti cartelli marittimi del comparto container, Grand Alliance e The New World Alliance. Dopo l’accordo per lo scambio di slot tra Asia e Stati Uniti, via Panama, gli armatori delle due alleanze coopereranno sulla rotta tra AsiaMediterraneo occidentale, che vede ai due capi estremi della rotazione i porti di Busan e Barcellona. Accordi di vessel sharing sono stati stretti anche tra la tedesca Hapag-Lloyd e MSC sulle rotte del Nord Europa - Grecia/Turchia; tra i tre colossi europei Maersk Line, MSC e CMA CGM sulle rotte transpacifiche; tra la APL di Singapore, le tedesche Hamburg Süd e Hapag-Lloyd, la cinese Hyundai Merchant Marine (HMM) e la taiwanese Evergreen sulle rotte tra Asia nord-orientale e Australia; infine tra la giapponese K Line e la Pacific International Lines (PIL) di Singapore per il servizio congiunto Asia-Sud Africa. 101 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Tab. 21. Principali operazioni nel segmento del trasporto marittimo containerizzato Acquirente Teekay Shipping Corporation (Canada), Torm (DK) Taiwan Evergreen (Taiwan) Anno 2007 CMA CGM (FR) 2007 2007 2008 Inter Marine Container Lines (IMCL) (CY) 2007 GAC (Kuwait) 2007 NYK Reefers (Giappone) 2007 NYK (Giappone) 2007 Frontline (Norvegia) 2008 APL (Singapore) 2008 Combined Container Services (CCS) (NL) 2008 Cory Brothers Shipping Agency (UK) 2008 102 Acquisita OMI Corporation (USA) Operazione ed effetti rilevanti Teekay Shipping Corporation e Torm hanno acquisito la società armatoriale statunitense OMI Corporation. L'operazione avrà un valore complessivo di circa 2,2 miliardi di dollari. Hatsu Marine (UK) Taiwan Evergreen incorpora sotto il nuovo nome di Evergreen Line 4 società tra cui Italia Marittima (ex Lloyd Triestino). Le altre compagnie coinvolte sono: Evergreen Marine (Taiwan), Hatsu Marine e Evergreen Marine (Hong Kong). Comanav Il governo marocchino ha ceduto al gruppo armatoriale (Marocco) francese CMA CGM le azioni detenute dallo Stato marocchino, dall'OCP, dall'OCE, dalla Fipar-Holding e da Finance.com nella Comanav, pari al 99,49% del capitale. U.S. Lines (USA) Il gruppo armatoriale francese CMA CGM ha siglato un accordo per comprare la società di navigazione americana U.S. Lines (USL), che opera linee transpacifiche verso la Cina e l'Australia/Nuova Zelanda. Maersk Line (DK) CMA CGM ha acquisito slot da Maersk Line nel servizio settimanale transatlantico TA3 che collega il Nord Europa con i porti americani di Newark, Savannah e Miami. Baltic Container La cipriota Inter Marine Container Lines, che fa capo Lines (PL) alla Lemissoler Shipping Group, ha acquisito l'intero capitale azionario della compagnia di navigazione Baltic Container Lines (BCL), che nel 2006 ha trasportato oltre 145.000 teu. Ole R. Olsen La kuwaitiana GAC ha comprato l'80% della Ole R. (ORO) (Norvegia) Olsen (ORO), la più antica agenzia marittima norvegese. NYK NYK Reefers, società interamente controllata da NYK, LauritzenCool ha comprato dalla J. Lauritzen il restante 50% del (Giappone) capitale della joint venture NYK LauritzenCool, che sarà ribattezzata NYKCool. Grupo Multimar La compagnia di navigazione giapponese Nippon Yusen (Argentina) Kaisha (NYK) ha comprato il 60% del capitale azionario dell'agenzia marittima argentina Grupo Multimar. Overseas La compagnia armatoriale norvegese Frontline ha Shipholding Group acquisito, in pool con altre società controllate dal proprio (OSG) (USA) management, il 5,2% del capitale della statunitense Overseas Shipholding Group (OSG). APL Scandinavia La compagnia di navigazione APL ha acquisito dalla (Norvegia) Scan Shipping il 40% del capitale della joint venture APL Scandinavia diventandone unica proprietaria. Contargo (NL) Combined Container Services (CCS) e Interfeeder hanno operato una fusione con rebranding creando Contargo, con sede a Rotterdam. La nuova compagnia conta una flotta totale di venti imbarcazioni per il trasporto fluviale di container e opererà lungo il Reno. Sealion Shipping La britannica Cory Brothers Shipping Agency (gruppo (Singapore) Braemar Shipping Services), ha comprato le attività della Sealion Shipping (S) Pte. Ltd, azienda di Singapore che opera come agenzia marittima e società di spedizioni. (continua) L’internazionalizzazione delle imprese Marathon Acquisition Corp. (USA) 2008 Global Ship Lease (gruppo CMA CGM) (FR) Wilson (Norvegia) 2008 Euro Container Line (ECL) (Norvegia) AP Moller Maersk (DK) 2008 Brostrom (SE) Hamburg Solution (DE) 2008 Hapag-Lloyd (DE) Qatar Navigation Company (Qatar) 2008 Qatar Shipping Company (Qatar) Containerships (FI) 2009 Contaz (Turchia) (segue Tab. 21) La statunitense Marathon Acquisition Corp. ha annunciato il completamento della fusione con la Global Ship Lease, Inc. (GSL), società del gruppo armatoriale francese CMA CGM. La norvegese Wilson ha rilevato la quota dell'islandese Eimskip nella joint venture paritetica Euro Container Line (ECL) per 7 milioni di dollari, divenendone unica proprietaria. La transazione è soggetta all'approvazione dell'autorità antitrust norvegese. Il gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk ha acquisito quote della compagnia di navigazione Broström da due principali azionisti della società, la Odin Funds e la Case Asset Management, arrivando a detenere oltre un terzo delle azioni della compagnia. Il gruppo tedesco TUI ha ceduto l'intero controllo di Hapag-Lloyd, società tra le prime cinque compagnie mondiali di trasporto marittimo, al consorzio Albert Ballin di Amburgo unico rimasto in gara dopo il ritiro della NOL di Singapore. L'offerta presentata ha un valore di 4,45 miliardi di euro. TUI acquisirà il 33,33% della nuova Hapag-Lloyd al prezzo di 700 milioni di euro. Le compagnie di navigazione Qatar Navigation Company e Qatar Shipping Company opereranno una fusione. L'operazione è stata stabilita dal governo del Qatar con l'obiettivo di sviluppare l'industria marittima del paese. La compagnia di navigazione finlandese Containerships ha acquisito l'intero capitale azionario della turca Contaz Maritime Transport & Trade (CMTT) che, con il marchio Contaz Lines, opera servizi di linea tra la Turchia e i porti europei. Dalla fusione nasce una flotta di 15 navi operata tra Baltico, Mare del Nord e Mediterraneo. Fonte: Nomisma Tab. 22. Anno 2007 2007 2007 Accordi commerciali nel segmento del trasporto marittimo containerizzato Partners MCC Transport Singapore, Mercantile Ocean Maritime (gruppo A.P. Møller-Mærsk) (DK); Aboitiz Transport System (Filippine) FESCO (Russia); ESF Euroservices (NL) Operazione ed effetti rilevanti La filippina Aboitiz Transport System (ATS) ha siglato un accordo di joint venture con la MCC Transport Singapore e la Mercantile Ocean Maritime Co. (Filipinas), entrambe del gruppo armatoriale A.P. MollerMaersk, per costituire la nuova compagnia di navigazione MCC Transport Philippines (MCC Philippines - MCCP) che si occuperà di trasporto containerizzato nelle Filippine. La compagnia di navigazione russa FESCO e quella olandese ESF Euroservices hanno costituito la joint venture FESCO ESF, di cui FESCO detiene il 70% del capitale ed ESF il restante 30%. Nella nuova compagnia confluiranno i servizi feeder operati dalla ESF e delle sue filiali nel Baltico, tra l'Europa continentale e la Russia. Nippon Yusen Kaisha Le compagnie di navigazione della Grand Alliance - Hapag-Lloyd, (NYK), Orient Overseas MISC, Nippon Yusen Kaisha (NYK) e Orient Overseas Container Line Container Line (OOCL); (OOCL) - hanno siglato un accordo per rinnovare la cooperazione fino Hapag-Lloyd (DE) al 2017. (continua) 103 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana 2008 2008 Nippon Yusen Kaisha (NYK) (Giappone); Hyundai Merchant Marine (HMM) (Giappone) Maersk Line (DK); Evergreen (Taiwan) (segue Tab. 22) Le compagnie di navigazione Nippon Yusen Kaisha (NYK) e Hyundai Merchant Marine (HMM) opereranno congiuntamente un servizio tra Asia, Sud Africa e costa orientale del Sud America. La nuova linea si chiamerà New Horizon Express (NHX). Maersk Line e Evergreen hanno siglato una cooperazione nei rispettivi servizi AE2 e CEM che collegano Asia e Europa. Maersk Line, CMA CGM (DK); Mediterranean Shipping Company (MSC) (Svizzera) I primi tre gruppi armatoriali del settore container - rispettivamente la danese Maersk Line, l'elvetica Mediterranean Shipping Company (MSC) e la francese CMA CGM - hanno stretto un accordo di vessel sharing relativo alle rotte transpacifiche. L'intesa prevede la realizzazione di tre rotazioni tra Asia e Nord America. 2008 Hapag-Lloyd (DE); Mediterranean Shipping Company (MSC) (Svizzera) La tedesca Hapag-Lloyd ristrutturerà i servizi European Express Service sulla rotta Nord Europa - Grecia/Turchia grazie ad un accordo di cooperazione con Mediterranean Shipping Company (MSC). 2008 APL, Hamburg Süd, Hapag-Lloyd e Hyundai Merchant Marine (HMM); Evergreen (Taiwan) Le compagnie di navigazione APL, Hamburg Süd, Hapag-Lloyd e Hyundai Merchant Marine (HMM), partner sulle rotte AAS (Asia Australia Services), collaboreranno con la taiwanese Evergreen nei traffici tra l'Asia nord-orientale e l'Australia. 2008 Maersk Line (DK); CMA CGM (FR) Le compagnie di navigazione danese Maersk Line e francese CMA CGM hanno sottoscritto un Vessel Sharing Agreement (VSA) relativo a due nuovi servizi transpacifici all-water, di cui uno attraverso il canale di Suez e l'altro via il canale di Panama. I due servizi sono operati con 21 portacontainer. 2008 Grand Alliance (GA); I consorzi armatoriali Grand Alliance (GA) e The New World Alliance The New World Alliance (TNWA) hanno stretto un accordo relativo alla rotta Cina meridionale (TNWA) Costa Est degli Stati Uniti sulla quale opereranno un servizio congiunto per un periodo di 18 settimane. (segue) I due consorzi armatoriali hanno stretto un accordo relativo alla rotta Asia-Mediterraneo occidentale. Alla rotazione, che vede ai due estremi Busan e Barcellona, sarà aggiunto lo scalo di Chiwan. 2008 Kawasaki Kisen Kaisha (“K” Line) (Giappone); Pacific International Lines (PIL) (Singapore) La compagnia di navigazione giapponese Kawasaki Kisen Kaisha (“K” Line) e la Pacific International Lines (PIL) di Singapore hanno annunciato il prossimo avvio di un servizio congiunto tra l'Asia e il Sud Africa. 2008 China Shipping Development Hong Kong (Cina); Shanghai Puyuan Shipbuilding Co. (Cina) China Shipping Development Co., attraverso la filiale CS Development Hong Kong, costituirà una nuova compagnia di navigazione con la Shanghai Puyuan Shipbuilding Co., joint venture partecipata da Shanghai International Port (Group) Co. (con il 35% del capitale), COSCO Bulk Carrier Co. (5%), Brade Industry (Shanghai) (11%) e Jiali Holdings (Hong Kong) (49%). 2009 Yang Ming (Taiwan); Egekont Container Transport (Turchia) Grand Alliance (GA) (Internazionale); ZIM (Israele) La compagnia di navigazione taiwanese Yang Ming Line ha costituito una nuova agenzia marittima in Turchia in joint venture con il suo rappresentante locale Egekont Container Transport. Le compagnie del consorzio armatoriale Grand Alliance (Hapag-Lloyd, MISC, NYK e OOCL) hanno siglato un accordo di partnership con l'israeliana Zim sulla rotta Asia - Mediterraneo orientale/Mar Nero. 2009 Fonte: Nomisma 104 L’internazionalizzazione delle imprese Infine, numerose operazioni confermano, nel periodo di riferimento, l’interesse dei gruppi armatoriali a procedere ad intese con operatori terminalisti in un’ottica di integrazione di filiera.3 Tali accordi e operazioni presentano per i gruppi armatoriali un duplice vantaggio: se da un lato rispondono all’esigenza di garantire alle rispettive attività di navigazione servizi portuali personalizzati, a minor rischio di congestione e a costi minori, dall’altro consentono la commercializzazione dei servizi portuali presso vettori terzi, confermando le forti sinergie esistenti tra operazioni terminalistiche e di linea. Molto interessante dal punto di vista dell’ingresso negli asset europei degli operatori di altre aree geo-economiche, è anche l’acquisizione di minoranza (20% del capitale), portata a termine dalla compagnia di navigazione israeliana Zim Integrated Shipping Services su Antwerp Gateway. La società terminalistica del Northern Range, la cui quota è stata ceduta da A.P. Moller-Maesk, è partecipata anche dal terminalista mediorientale DP World (con il 42,5% del capitale), dal terminalista cinese COSCO Pacific (20%), dal gruppo armatoriale francese CMA CGM (10%) e dalla tedesca Duisport (7,5%), società che gestisce il porto di Duisburg. Zim sta conducendo una politica di espansione: oltre all’acquisizione in Europa, la compagnia ha potenziato i servizi per il Sud America introducendo uno scalo a Puerto Cabello, in Venezuela, e inaugurando un servizio feeder sul Rio de La Plata. Da ultimo si segnala l’ingresso di una compagnia cinese in uno scalo in crescita del Mediterraneo: China Shipping ha acquisito il 20% del capitale del nuovo terminal container del porto di Damietta. Il gruppo affianca gli altri azionisti di primo piano tra cui la società terminalista Terminal Link del gruppo armatoriale francese CMA CGM (che partecipa con il 20%), il gruppo armatoriale kuwaitiano United Arab Shipping (UASC) (5%), il gruppo terminalista kuwaitiano KGL Ports International (30%), la Damietta Port (5%), il gruppo kuwaitiano di investimenti Aref (10%) e il gruppo statunitense General Electric (10%). Tra gli accordi di filiera principali ai fini dell’internazionalizzazione delle imprese di trasporto, si segnalano quelli tra Hamburg Sud e l’egiziana Tabadol e Mesco in Egitto, e tra China Merchants Group e la vietnamita Vinalines per lo sviluppo di un terminal container. 3 Allo stesso modo, nel paragrafo relativo agli operatori portuali vengono analizzate le operazioni di integrazione promosse da questi ultimi verso gli armatori. 105 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Tab. 23. Operazioni di integrazione di filiera realizzate da operatori del trasporto marittimo containerizzato e operatori terminalisti Acquirente Horizon Lines (USA) Anno Acquisita 2007 Hawaii Stevedores (USA) China Shipping (Cina) 2007 KGLI-NM 2008 (Filippine, Paesi Bassi, Kuwait) Operazione ed effetti rilevanti La compagnia di navigazione americana Horizon Lines ha siglato una lettera d'intenti per acquisire la società terminalistica e portuale Hawaii Stevedores, Inc. (HSI) di Honolulu. Il valore della transazione non è stato reso noto. China Shipping acquisisce il 20% del nuovo container terminal del porto di Damietta. Il gruppo armatoriale cinese affianca gli altri azionisti CMA CGM, UASC, KGL Ports International, Damietta Porto, Aref e General Electric. ll container terminal sarà realizzato e gestito dalla jv Damietta International Port Co. (DIPCO). La filippina KGLI-NM ha rilevato la Aboitiz Transport System (ATS) dal gruppo connazionale Aboitiz Equity Ventures, che dismette la divisione trasporti. KGLI-NM è una joint venture partecipata con il 60% dalla compagnia filippina Negros Navigation Co., e con il 40% dall'olandese KGL Investment che fa capo al gruppo kuwaitiano KGL Holding. Damietta International Port Co. (DIPCO) (Egitto) Aboitiz Transport System Corp. (Filippine) CMA CGM (FR) 2008 Terminal Busan 2-3 (Corea del Sud) Evergreen (Taiwan) 2008 London Thamesport (UK) ECT Delta (NL) Zim Integrated Shipping Service (Israele) China Shipping Container Lines (CSCL) (Cina) 2007 Antwerp Gateway (BE) 2008 China Shipping Terminal Development (Cina) La compagnia di navigazione francese CMA CGM ha acquisito il 12% del capitale di un nuovo container terminal che sarà realizzato nel porto sudcoreano di Busan. Il terminal sarà gestito in partnership con Macquarie, Bouygues, Hyundai, KMTC, Busan Port Authority e gli operatori locali KUKJE and KCTC. A seguito dell'accordo di scambio azionario, con il quale il gruppo terminalista cinese Hutchison Port Holdings è divenuto azionista della Taranto Container Terminal, Evergreen acquisisce una partecipazione minoritaria nella filiale di HPH, London Thamesport, importante container terminal deep-sea nei pressi di Londra. (segue) Nell’ambito della stessa operazione, Evergreen acquisisce una partecipazione minoritaria nella filiale di HPH, ECT Delta, importante container terminal deep-sea nel porto di Rotterdam. La compagnia di navigazione israeliana Zim Integrated Shipping Services ha acquisito il 20% del capitale della società terminalista Antwerp Gateway, che è stato ceduto dal gruppo armatoriale danese A.P. Moller-Maesk. China Shipping Container Lines (CSCL) acquisirà dalla capogruppo China Shipping (Group) Co. l'intero capitale azionario della società terminalista China Shipping Terminal Development Co. (CS Terminal) per 379 milioni di dollari. Fonte: Nomisma Tab. 24. Accordi di integrazione di filiera tra compagnie marittime ed operatori terminalisti Anno Partner 2007 106 Oggetto ed effetti dell’accordo Oslo Marine Group (Norvegia); La russa Oslo Marine Group costituirà una compagnia di Onega (Russia) navigazione in collaborazione con la società terminalista Onega di San Pietroburgo. La nuova compagnia sarà specializzata nel trasporto di legname in esportazione dalla Russia. Oslo Marine Group intende creare una rete tra Russia, le nazioni del Baltico e il Nord Europa. (continua) L’internazionalizzazione delle imprese 2008 2008 2008 2007 (segue Tab. 24) La compagnia di navigazione malese MISC Berhad ha siglato un accordo di joint venture con la Port Tanjung Pelepas (PTP), che gestisce il porto di Tanjung Pelepas. La compagnia di navigazione danese Maersk Line ha siglato un accordo con Hutchison Ports (UK), filiale britannica del gruppo Hutchison Port Holdings (HPH) di Hong Kong, per l'utilizzo del Trinity Terminal del porto inglese di Felixstowe, che è gestito da Hutchison Ports, da parte delle navi dell'armamento danese. L'intesa ha una durata di dieci anni. Hamburg Sud (DE); Hamburg Sud ha costituito una joint venture con Tabadol e Mesco, Tabadol, Mesco (Egitto) denominata Hamburg Sud Maritime Agencies Egypt, con sede ad Alessandria. Mesco e Tabadol erano in precedenza agenti rispettivamente di Costa Container Lines e di Hamburg Sud in Egitto. China Merchants Group (Cina); China Merchants Group (CMG) ha siglato un accordo con la Vinalines (Vietnam) Vietnam National Shipping Lines (Vinalines) che prevede la collaborazione delle due società allo sviluppo del porto di Ben Ding Sao Mai, situato nel Vietnam meridionale, a 90 km da Ho Chi Minh City. MISC Berhad (Malaysia); Port Tanjung Pelepas (PTP) (Malaysia) Maersk Line (DK); Hutchison Port Holdings (HPH) (Cina) Fonte: Nomisma Il trasporto marittimo di merce non containerizzata (specialized cargo, ro-ro, rinfuse) I servizi di trasporto marittimo di merce non containerizzata non presentano generalmente livelli di concentrazione analoghi a quelli del settore container, in particolare per quanto riguarda le rinfuse. In quest’ultimo segmento, tuttavia, trova conferma nel periodo di riferimento il consolidamento di accordi e operazioni di M&A che denotano una progressiva concentrazione societaria ed un contestuale processo di razionalizzazione dei servizi. Nel periodo di riferimento, tra le operazioni di rilievo, si dà notizia - ad esempio – delle acquisizioni portate a termine sul mercato australiano dal consorzio formato dall’armatore norvegese Wilh. Wilhelmsen, da Kawasaki Australia (del gruppo giapponese K Line) e dal fondo Kaplan Funds Management che ha rilevato le attività australiane cedute dal colosso arabo DP World – e derivanti dall’acquisizione di P&O - con un’operazione della portata finanziaria di 200 milioni di dollari. Una compagnia che si è mostrata particolarmente attiva, worldwide, è Eitzen Maritime Services (EMS): la società norvegese ha siglato un’importante acquisizione in Spagna, con l’agenzia marittima Provimar – ceduta dal fondo britannico 3i - che porta in dote un importante network di scali di Spagna, Portogallo, Marocco, Uruguay e Stati Uniti; ha poi effettuato una campagna di acquisizioni in India e nelle Bermuda, rilevando quote di minoranza di una serie di joint ventures; e da ultimo, nell’area mediorientale, ha acquisito 107 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana la Seven Seas Shipchandlers di Dubai con le filiali di Gibuti, Bahrain, Oman, Qatar e Kuwait, con una transazione da 115 milioni di dollari. Altre compagnie di nazionalità norvegese hanno portato a termine operazioni su mercati extra-continentali: Hoegh Autoliners ha siglato un accordo con la sudafricana Grindrod per acquisire una partecipazione nel Maputo Car Terminal del porto di Maputo; mentre Odfjell ha rilevato dalla connazionale KGJS il restante 50% del capitale azionario della brasiliana Flumar Transportes de Quìmicos e Gases, di cui ora è unica azionista. L'armatore norvegese Frontline, inoltre, ha sottoscritto un accordo di partnership con il gruppo canadese Teekay per unire le flotte all’interno del pool Gemini di Teekay. Gli operatori norvegesi sono stati anche protagonisti di M&A passive nel settore non containerizzato, dato che conferma l’appetibilità dell’area scandinava già evidenziata nel biennio precedente: si porta ad esempio l’acquisizione di Actibe Subsea da parte della statunitense Trico Marine Services, per 247 milioni di dollari; e della Ocean Rig, il cui 30% è stato acquisito dalla greca DryShips. Tra le acquisizioni più interessanti vi è quella di J.B. Ugland Shipping (JBUS) da parte della compagnia indiana Siva Ventures per circa 300 milioni di dollari, che conferma l’interesse dei nuovi player cresciuti sui mercati emergenti per gli operatori delle economie consolidate. Allo stesso modo, sul mercato interno europeo, si segnala un’operazione interessante per la nazionalità dell’acquirente e dell’acquisita, che ha visto la polacca Odratrans - compagnia che opera una flotta di unità fluviali per il trasporto di rinfuse – portare a termine l’acquisizione della tedesca Deutsche Binnenreederei (DBR). Tale accordo dà vita alla creazione di una delle compagnie leader del trasporto fluviale in Europa. Persiste l’interesse degli operatori occidentali verso i mercati in crescita, testimoniato da molte acquisizioni: si segnala ad esempio l’acquisizione dell’egiziana Ocean Marin Services da parte dell’olandese SMIT o della cinese Jinhui Shipping and Transportation da parte della statunitense Genco Shipping & Trading. Allo stesso tempo, alcuni accordi e operazioni sono stati registrati sui mercati mediorientali: si ricordano le intese tra la britannica Stolt-Nielsen e la Gulf Navigation Holding di Dubai; e tra la banca islamica Venture Capital Bank del Bahrain e la cipriota Lemissoler Shipping Group per la costituzione di una jont venture con sede nell’emirato arabo. In tema di privatizzazioni, si segnala poi che il governo bulgaro ha approvato la vendita del 108 L’internazionalizzazione delle imprese 70% del capitale azionario della Navigation Maritime Bulgare (Navibulgar) al consorzio formato dalle connazionali KG Maritime Shipping e Martrade Shipping + Transport, per un controvalore di 349 milioni di dollari. Da ultimo, per quanto concerne gli investimenti portati a termine da soggetti non facenti parte del settore dei trasporti, si segnala che la società londinese di private equity 3i Group ha investito oltre 161 milioni di dollari nella Krishnapatnam Port Company (KPC), società che fa capo al gruppo indiano Navayuga e che ha ottenuto la concessione per la costruzione e gestione del porto indiano. 3i sta perseguendo il proprio serrato piano di investimenti nel paese emergente attraverso la controllata indiana 3i India Infrastructure Fund. Dal punto di vista macroeconomico, non si può non fare un accenno al fatto che la crisi globale in atto sta ingenerando ripercussioni anche sul settore dei noli marittimi e dei derivati finanziari ad essi collegati. Il comparto sta infatti affrontando gli effetti legati al rallentamento del ciclo economico di colossi emergenti - come India e Cina - che dal 2002 ne hanno sostenuto lo sviluppo. A dimostrazione, si dà conto del fatto che il Baltic Exchange Dry Index, indice guida dei noli per l’affitto delle navi cargo per il trasporto dry bulk quotato alla Borsa di Londra, nel novembre 2008 è sceso al livello più basso mai raggiunto dal febbraio 1999, registrando una variazione negativa dell’1,5%. Tale livello è inoltre inferiore del 90,3% al picco verificatosi in maggio 2008. I noli sono scesi in molti casi al di sotto dei costi operativi. Di seguito si riportano le principali operazioni e gli accordi che hanno avuto luogo nel comparto, nel periodo di riferimento. Tab. 25. Principali operazioni nel segmento del trasporto marittimo non containerizzato (bulk e rinfuse liquide, …) Acquirente Anno Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Wilhelmsen Lines Shipowning (Norvegia) Dockwise (NL) 2007 Eidsiva Rederi (Norvegia) 2007 Sealift (gruppo Frontline) (USA) La compagnia di navigazione norvegese Wilh. Wilhelmsen, attraverso la filiale Wilhelmsen Lines Shipowning AS, ha acquisito il 21,5% di Eidsiva, compagnia che fornisce navi garage alle società del gruppo per un totale di 15,9 milioni di dollari. Dockwise, compagnia di navigazione olandese che opera una flotta di 15 navi semisommergibili per il trasporto di carichi pesanti, ingloberà la Sealift, nuova società nata come spin off delle attività heavy-lift del gruppo armatoriale Frontline. Wilh. Wilhelmsen, Kawasaki Australia (gruppo K Line) e Kaplan Funds Management (KFM) hanno rilevato, unitamente, le attività australiane cedute da DP World. L’operazione vale 200 milioni di dollari. La transazione comprende: a) l'acquisizione del 50% del capitale azionario della Oversea and General Stevedoring Co Pty (O&GS); (continua) Wilh. 2007 Wilhelmsen, "K" Line, Kaplan Funds Management Oversea and General Stevedoring Co (Australia) 109 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana P&O Wharf Management (Australia) Pacific Basin 2007 Shipping (Cina) P&O Automotive and General Stevedoring (P&O AGS) (Australia) Nanjing Longtan Tianyu Terminal Company (Cina) (segue Tab. 25) b) il 49% della P&O Wharf Management Pty (POWM), società che a sua volta detiene il 50% della società portuale Australian Amalgamated Terminals (AAT). DP World ha mantenuto il 51% di quote di POWM; c) il 75% della società portuale P&O Automotive and General Stevedoring (P&O AGS), che è stato comprato per circa 115 milioni di dollari. La compagnia di navigazione Pacific Basin Shipping, attraverso la filiale Asia Pacific Martime & Infrastructure Group, ha siglato un accordo con la società pubblica cinese Nanjing Port Group (NJP) per acquisire il 45% di Nanjing Longtan Tianyu Terminal Company, nuovo terminal per rinfuse secche nel porto di Longtan. L'investimento è di 74 milioni di USD, di cui 16 a carico della Pacific Basin. Australian Maritime Pacific Basin Shipping di Hong Kong, che ha una flotta di 89 Services (asset) navi specializzata nel trasporto di rinfuse secche, ha acquisito (Australia) l'90% della società di rimorchio Australian Maritime Services (AMS) di intera proprietà dell'australiana Anglo Ports. AMS opera principalmente servizi nei porti di Sydney, Melbourne e Brisbane. Genco Shipping (USA) 2007 Jinhui Shipping (Cina) Odratrans (gruppo Fundusz Mistral Holding) (PL) SMIT (NL) 2007 Deutsche Binnenreederei (DBR) (DE) 2007 Ocean Marine Services (Egitto) The Diamond 2007 Ferry (Giappone) Blue Highway Line West Japan (Giappone) Eitzen Maritime Services (EMS) (Norvegia) Provimar (ES) 2007 2008 110 Joint ventures (India) Joint ventures (Bermuda) Seven Seas Shipchandlers (Dubai) La compagnia di navigazione statunitense Genco Shipping & Trading, specializzata nel trasporto di rinfuse secche ha il 10,2% della cinese Jinhui Shipping and Transportation società che ha una flotta costituita da 12 portarinfuse. La società finanziaria polacca Fundusz Mistral, che detiene il controllo della connazionale Odratrans, compagnia che opera una flotta di unità fluviali per il trasporto di rinfuse, ha acquisito una quota di maggioranza della Deutsche Binnenreederei AG (DBR) di Berlino. L'olandese SMIT ha comprato il 50% del capitale azionario dell'egiziana Ocean Marine Services. L'azienda nordafricana fornisce servizi marittimi a supporto dell'industria offshore. Il gruppo armatoriale giapponese Mitsui O.S.K. Lines (MOL) ha annunciato la fusione e il rebranding delle filiali The Diamond Ferry Co.e Blue Highway Line West Japan, che operano servizi traghetto in Giappone. Le società opereranno sotto il solo marchio The Diamond Ferry Co. EMS ha acquisito la provveditoria marittima Provimar, presente in 27 porti in Spagna, Portogallo, Marocco, Uruguay e Stati Uniti. La transazione ha un valore di 31 milioni di euro. EMS ha acquisito quote di minoranza in una serie di joint venture con sede in India. EMS ha acquisito quote di minoranza in una serie di joint venture con sede nelle Bermuda. La norvegese Eitzen Maritime Services ASA (EMS) acquisirà la Seven Seas Shipchandlers LLC di Dubai e le sue filiali di Gibuti, Bahrain, Oman, Qatar e Kuwait. La transazione vale 115 milioni di dollari. (continua) L’internazionalizzazione delle imprese Samskip (Islanda) 2007 Camillo Eitzen & Co (Norvegia) 2007 Inchcape (UK) 2007 Norddeutsche 2007 Reederei (DE) Hubline (Malaysia) 2007 PT Berlian 2007 Laju Tanker (Indonesia) Trico Marine 2007 Services (USA) Louis 2007 Dreyfus (FR) DryShips 2007 (GR) Vroon (NL) 2007 Torm (DK) 2008 Excel Maritime Carriers (Bermuda) Palmali Shipping (Turchia) 2008 2008 (segue Tab. 25) Team Lines (gruppo La compagnia di navigazione Samskip ha comprato le attività Delphis) (DE) door-to-door della Team Lines. Team Lines focalizzerà la propria attività sul trasporto marittimo e garantirà slot a Samkip. Dampskibsselskabet L'armamento norvegese Camillo Eitzen & Co ha comprato il Orion (DK) 93,1% della compagnia di navigazione danese Dampskibsselskabet Orion, al prezzo complessivo di otto milioni di dollari. Oceania Maritime La londinese Inchcape Shipping Services (ISS) ha comprato Services (Australia) l'intero capitale azionario dell'agenzia marittima australiana Oceania Maritime Services Pty. (OMS), che è stato ceduto dalla P&O Maritime Services. Reederei Karl La compagnia armatoriale tedesca Norddeutsche Reederei Schlüter (DE) Holding ha acquisito la connazionale Reederei Karl Schlüter & Co. Attualmente Norddeutsche Reederei ha una flotta costituita da 55 navi. Highline Shipping La compagnia di navigazione Hubline ha siglato un accordo per (Malaysia) acquisire il restante 49,77% del capitale azionario della Highline Shipping non ancora in suo possesso. Il vettore malese aveva comprato il 50,23% della Highline nel febbraio 2007. La flotta della Highline è specializzata nel trasporto di rinfuse secche. Chembulk Tankers La società armatoriale indonesiana PT Berlian Laju Tanker Tbk (USA) comprerà la statunitense Chembulk Tankers LLC per 850 milioni di dollari. Active Subsea L'americana Trico Marine Services, che ha una flotta a servizio (Norvegia) dell'industria petrolifera e gasiera offshore, ha comprato l'intero capitale azionario della norvegese Active Subsea per circa 247 milioni di dollari. L'azienda norvegese opera nel medesimo settore ed è specializzata nelle attività di manutenzione e riparazione con l'utilizzo di ROV (Remote Operated Vehicles). Fairmount Marine La francese Dreyfus Armateurs ha acquisito la Fairmount (NL) Marine, società di Rotterdam. Ocean Rig La greca DryShips ha comprato il 30,4% circa del capitale (Norvegia) azionario della Ocean Rig ASA, compagnia norvegese che possiede e gestisce le navi per perforazioni in grado di operare in acque profonde attualmente noleggiate alla ExxonMobil e alla Shell. Nomis Shipping L'olandese Vroon ha siglato un accordo per comprare la (UK) britannica Nomis Shipping, società con uffici ad Aberdeen e Singapore che opera una flotta di navi appoggio per l'industria offshore. FR8 (Singapore) La danese Torm ha comprato il 50% del capitale azionario della compagnia di navigazione FR8 Holdings Pte. dalla FR8 Ltd., filiale della trading company Projectorc che opera nel settore petrolifero. Quintana Maritime Excel Maritime Carriers, società di navigazione con sede alle (GR) Bermuda quotata alla Borsa di New York, comprerà l'intero capitale azionario della greca Quintana Maritime per circa 2,45 miliardi di dollari. JRB (Serbia) La società di ship management turca Palmali Shipping ha annunciato di aver vinto la gara per la privatizzazione del 70% della società di navigazione serba AD Jugoslovensko Recno Brodarstvo (JRB), che opera servizi fluviali sul fiume Dunai con una flotta di 210 imbarcazioni dedicate principalmente al trasporto delle merci. (continua) 111 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Hoegh Autoliners (Norvegia) 2008 Maputo Car Terminal (Sudafrica) Odfjell (Norvegia) 2008 Flumar Trasnportes de Quìmicos e Gases (Brasile) Finnlines 2008 (gruppo Grimaldi Napoli) (FI) Siva 2008 Ventures (SVL) (India) Nordic Forest Terminals (asset) (UK) Hanjin Shipping (Corea del Sud) 2008 Keoyang Shipping (Corea del Sud) KG Maritime 2008 Shipping; Martrade Shipping + Transport (BG) AP Moller 2008 Maersk (DK) Navigation Maritime Bulgare (Navibulgar) (BG) J.B. Ugland Shipping (JBUS) (Norvegia) Hoegh Autoliners (Norvegia) Swift Tankers Management (Canada) Interstream 2008 Barging (NL) Vopak Barging Europe (NL) General Maritime Corporation (GenMar) (USA) Stena Bulk (SE) 2008 Arlington Tankers (Bermuda) 2008 Paradise Tankers Holding (GR) 112 (segue Tab. 25) La norvegese Höegh Autoliners ha siglato un accordo con la sudafricana Grindrod per acquisire una partecipazione nel Maputo Car Terminal del porto di Maputo. Il terminal in futuro potrà essere ampliato fino ad una capacità di 255.000 auto all'anno. La compagnia di navigazione norvegese Odfjell ha rilevato dalla connazionale Kristian Gerhard Jebsen Skibsrederi (KGJS) il restante 50% del capitale azionario della brasiliana Flumar Transportes de Quìmicos e Gases, di cui ora è unica azionista. Finnlines, società di navigazione controllata dal gruppo Grimaldi di Napoli, ha siglato accordi per comprare dalla Nordic Forest Terminals quattro navi ro-ro. Il valore complessivo della transazione ammonterà a 121 milioni di euro. Siva Ventures (SVL), filiale del gruppo indiano Sterling Infotech Group, ha comprato la società di navigazione norvegese J.B. Ugland Shipping (JBUS), che è stata ceduta dalla J.B. Ugland Holding per circa 300 milioni di dollari. La società armatoriale sudcoreana Hanjin Shipping ha annunciato la fusione per incorporazione della filiale Keoyang Shipping. Principale motivo è una riorganizzazione delle attività tesa ad evitare la sovrapposizione delle attività di trasporto e a sviluppare la flotta rinfusiera. Con l'operazione Hanjin Shipping prenderà possesso di 17 navi portarinfuse, di cui 13 di proprietà della Keoyang Shipping. Il governo bulgaro ha approvato la vendita del 70% del capitale azionario della Navigation Maritime Bulgare (Navibulgar) al consorzio formato dalla KG Maritime Shipping e dalla Martrade Shipping+Transport, che acquisterà la quota per 349 milioni di dollari. AP Moller-Maersk ha acquisito il 37,5% della norvegese Hoegh Autoliners, compagnia di navigazione specializzata nel trasporto di autovetture di cui Leif Hoegh & Co. resterà il principale azionista. Con l'acquisizione, 18 car carrier del gruppo danese confluiranno nella flotta del vettore norvegese. Il gruppo armatoriale danese AP Moller Maersk ha siglato un accordo per acquisire la quota pari al 50% detenuta dall'armamento canadese Teekay Corp. nel pool Swift Tankers Management che i due partner armatoriali avevano costituito alla fine del 2006. Il gruppo olandese Royal Vopak ha ceduto la filiale Vopak Barging Europe che opera una flotta di circa 40 chiatte alla Interstream Barging, joint venture costituita dalla stessa Vopak e dalla connazionale Van der Sluijs Groep. General Maritime Corporation (GenMar) e Arlington Tankers procederanno alla fusione, tramite scambio azionario. GenMar deterra il 73% della nuova compagnia e Arlington Tankers il 27%. La compagnia armatoriale svedese Stena Bulk ha comprato il 35% del capitale azionario della compagnia di navigazione greca Paradise Tankers Holding con una transazione di 250 milioni di dollari. (continua) L’internazionalizzazione delle imprese Royal Boskalis Westminster (NL) 2008 Stolt-Nielse (NL) 2008 V.Ships (UK) 2009 (segue Tab. 25) Il gruppo olandese Royal Boskalis Westminster ha elevato la propria partecipazione nella Smit Internationale al 20,01% del capitale azionario della società, che opera servizi di rimorchio, salvataggio e trasporto. In precedenza, Boskalis deteneva il 10,5%. Taby (asset) (DE) Il gruppo armatoriale Stolt-Nielsen ha siglato un accordo per acquisire la flotta di 5.000 container cisterna dalla tedesca Taby. La flotta entrerà a far parte della divisione Stolt Tank Container (STC). International V.Ships ha acquisito da Wilhelmsen Ship Management (WSM), Tanker del gruppo armatoriale norvegese Wilh. Wilhelmsen, la filiale Management (ITM) International Tanker Management (ITM) di Dubai. Attualmente (gruppo Wilh. ITM opera la gestione di 45 navi. Wilhelmsen) (Dubai) Smit Internationale (NL) Fonte: Nomisma Tab. 26. Anno 2007 2008 Accordi tra compagnie nel segmento del trasporto marittimo non containerizzato (bulk e rinfuse liquide, …) Partner Mineral Transport Holdings (Gruppo Restis) (GR); Constellation Bulk Energy Holdings (gruppo Constellation Energy) (USA) Delphin Shipping (Singapore); Entraco Venture Corp. (Singapore) 2008 China Shipping (Cina); Baosteel Trading (Cina) 2008 CMA CGM (FR); Baleària (ES) 2008 Venture Capital Bank (VC Bank) (Bahrain); Lemissoler Shipping Group (CY) 2008 Overseas Shipholding Group (OSG) (USA); Seaarland Shipping (Gruppo Zucchelli) (IT) Oggetto ed effetti dell’accordo La Mineral Transport Holdings, società che fa capo al gruppo greco Restis, ha costituito la joint venture Bulk Energy Transport con la statunitense Constellation Bulk Energy Holdings (gruppo Constellation Energy) con l'obiettivo di formare una flotta di bulkcarrier per il trasporto di carbone ed altre rinfuse. La Dolphin Shipping Co., società interamente di proprietà della SembCorp Marine, ha costituito una joint venture 50:50 con la Entraco Venture Corporation Pte Ltd di Singapore che avrà una flotta di navi appoggio. La nuova società sarà denominata Dolphin Workboats Pte Ltd. China Shipping Development Co., compagnia del gruppo armatoriale China Shipping, ha costituito una joint venture con Baosteel Trading Co. (del gruppo siderurgico cinese Baosteel) che sarà dedicata al trasporto marittimo di rinfuse secche, in particolare all'importazione in Cina di minerale di ferro. La compagnia di navigazione spagnola Baleària ha costituito una joint venture 50:50 con il gruppo armatoriale francese CMA CGM. Baleària Sur Comanav effettuerà servizi marittimi tra Francia, Italia, Spagna e Nord Africa, collegando i porti marocchini di Tangeri Nador e Alhucemas con quelli spagnoli di Algeciras e Almería, con lo scalo francese di Séte e con i porti italiani di Savona e Genova. La banca islamica Venture Capital Bank (VCBank) del Bahrain, e la società cipriota Lemissoler Shipping Group costituiranno in joint venture la nuova compagnia di navigazione Lemissoler Maritime Company, con sede nel Bahrain. Il progetto prevede un investimento di 166 milioni di dollari. L'americana Overseas Shipholding Group (OSG) e l'olandese Seaarland Shipping Management (Gruppo italiano Zacchello) hanno costituito il nuovo pool Suezmax International, inizialmente dotato di quattro petroliere Suezmax e successivamente di altre sette unità in costruzione. (continua) 113 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana 2008 Stolt-Nielsen (UK); Gulf Navigation Holding PJSC (Dubai) 2008 Ceylon Shipping Corp. (CSCL) (Ceylon); Pyrros Vardinoyannis (GR) 2008 Bocimar (BE); Conti 7 (Gruppo Conti-Lines) (BE) 2008 Mitsui O.S. K. Lines (MOL) (Giappone); Mitsui O.S. K. Lines (MOL) Tokyo Marine Co. (Giappone) Frontline (Norvegia); Teekay Corporation (Canada) 2008 (segue Tab. 26) Il gruppo armatoriale Stolt-Nielsen (SNSA), attraverso la filiale Stolt-Nielsen Indian Ocean and Middle East Service, ha costituito due joint venture paritetiche con la Gulf Navigation Holding PJSC di Dubai. Le due società gestiranno una flotta costituita da sei nuove navi chimichiere. La compagnia di navigazione pubblica singalese Ceylon Shipping Corporation Ltd. (CSCL) ha siglato un accordo di joint venture con l'armatore greco Pyrros Vardinoyannis per operare congiuntamente nel settore del trasporto delle rinfuse liquide e del bunkeraggio. La nuova società è denominata CSC Kandia. Le società di navigazione belghe Bocimar International e Conti 7 (gruppo Conti-Lines) hanno costituito la joint venture BoConti Shipping NV che opererà nel settore delle rinfusiere Handysize (25.000 - 45.000 tonnellate di portata lorda). Il gruppo armatoriale giapponese Mitsui O.S. K. Lines (MOL) ha costituito una nuova organizzazione con la connazionale Tokyo Marine Co. nel settore del trasporto di rinfuse liquide. L'armatore norvegese Frontline e il canadese Teekay hanno stretto un accordo di partnership per unire le flotte. La flotta navi cisterna Suezmax della Frontline entrerà a far parte del pool Gemini di Teekay. Fonte: Nomisma Da ultimo si dà notizia della stipula di accordi e protocolli di intesa di carattere governativo. Si segnala, in primo luogo, come dopo alcuni anni sia divenuto operativo l’accordo sul trasporto marittimo siglato nel 2002 tra Unione Europea e Cina, che prevede maggiore collaborazione tra i due governi e il pacchetto liberalizzazione che implica l’apertura dei mercati dei servizi marittimi, il libero accesso a navi e rotte e il trattamento paritario nell'uso dei porti e la libera presenza degli operatori. Nel periodo di riferimento, ha avuto luogo anche lo storico accordo di Cina e Taiwan sui collegamenti marittimi diretti. E, sempre con riguardo alla Cina, si evidenzia un’operazione di privatizzazione: il gruppo China Merchants Holdings di Hong Kong ha proceduto all’acquisizione del 45% del capitale della società Zhanjiang Port, scalo di interesse per i traffici di rinfuse, di cui la municipalità mantiene il restante 55%. L’operazione è interessante se contestualizzata nel quadro economico e politico cinese, che fino ad oggi mira a mantenere un forte controllo pubblico sugli asset strategici. Infine, rilevante, in considerazione dei governi interessati, è l’accordo dei governi di Iran e Cuba per la costituzione di una nuova compagnia. Lo scenario italiano Con riferimento al mercato italiano, l’ultimo biennio è stato caratterizzato da un numero 114 L’internazionalizzazione delle imprese esiguo di operazioni. Le acquisizioni e gli accordi registrati sono imputabili prevalentemente ad operazioni estero su Italia, con una prevalenza del ruolo delle compagnie tedesche nel processo di ingresso sul mercato nazionale. Tra le operazioni che hanno avuto maggiore impatto sull’assetto del comparto, si segnala quella con cui Hamburg Sud ha acquisito le attività di Costa Container Lines (CCL), cedute da GF Group. Hamburg Sud ha ora messo in atto il rebranding delle attività di CCL che, dopo l’acquisizone, verranno operate con il marchio tedesco. Per quanto riguarda i processi di integrazione di filiera, sempre una compagnia tedesca, Rickmers-Linie, è entrata in partnership con il gruppo Gavio e Finterminal acquisendo il 12,5% del capitale azionario della Terminal San Giorgio (TSG), società di proprietà delle due aziende italiane che opera il terminal multipurpose di Ponte Libia nel porto di Genova. Dall’ingresso in partecipazione nel terminal, la compagnia tedesca si attende in particolare uno sviluppo dei servizi operati tra Medio Oriente, India e Sud Est asiatico. Dopo le attività di ristrutturazione già segnalate nel biennio precedente, Italia Marittima (ex Lloyd Triestino) è stata incorporata dalla controllante - il gruppo taiwanese Evergreen, quarto operatore mondiale - nel nuovo brand Evergreen Line, che raggruppa quattro società controllate dal gruppo; le altre compagnie coinvolte nell’operazione, già filiali del gruppo, sono di nazionalità taiwanese, cinese e britannica. Da ultimo, si dà notizia dell’ingresso del colosso svizzero MSC, secondo armatore container mondiale, nel capitale del Roma Terminal Container (RTC) nel porto di Civitavecchia, tramite acquisizione di quote societarie detenute dall’imprenditore Ferdinando Bitonte. Tab. 27. Principali operazioni riguardanti compagnie marittime sul mercato italiano Acquirente Anno Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Taiwan Evergreen (Taiwan) 2007 Italia Marittima (IT) Taiwan Evergreen incorpora sotto il nuovo nome di Evergreen Line quattro società tra cui Italia Marittima (ex Lloyd Triestino). Le altre compagnie coinvolte sono: Evergreen Marine (Taiwan), Hatsu Marine (Regno Unito) e Evergreen Marine (Hong Kong). Gruppo Italcementi (IT) 2007 Sider Navi (IT) Italcementi attraverso Medcem entra con il 20% in Sider Navi, affiancando i soci Duferco, Premuda, Romeo Group e Nina Finance. Con il closing dell'operazione, la partecipazione in capo a Premuda sarà trasferita alla controllante Navigazione Italiana. (continua) 115 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana (segue Tab. 27) Hamburg Sud (DE) 2007 Costa Container Lines (IT) La tedesca Hamburg Süd ha acquisito le attività dell'italiana Costa Container Lines (CCL), che nel 2006 hanno generato ricavi per circa 440 milioni di euro ed hanno riguardato il trasporto di un volume di container pari a circa 360mila teu. L'accordo è siglato con l'italiana GF Group, che controlla la Costa Container Lines. Dal 2009 tutte le attività sono operate con il marchio Hamburg Süd. Rickmers-Linie (DE) 2008 Terminal San Giorgio (TSG) (IT) La compagnia di navigazione tedesca Rickmers-Linie è entrata in partnership con il gruppo Gavio e con la Finterminal del gruppo Scerni acquisendo il 12,5% del capitale azionario della Terminal San Giorgio (TSG), società di proprietà delle due aziende italiane che opera il terminal multipurpose di Ponte Libia nel porto di Genova. Med Reefer Sud America (Clerici Logistics Group) (IT) 2008 XM Global (Argentina) Clerici Logistics Group, attraverso la filiale Med Reefer Sud America, ha acquisito una partecipazione nella XM Global, azienda che fa capo ad alcuni imprenditori logistici argentini per espandere le attività nel mercato argentino e cileno. MSC (Svizzera) 2008 Roma Container Terminal (RTC) (IT) La compagnia armatoriale svizzera MSC ha acquisito le quote del Roma Terminal Container (RTC) nel Porto di Civitavecchia detenute dall’imprenditore Ferdinando Bitonte. Fonte: Nomisma In tema di accordi Italia su estero, si segnala il dinamismo del gruppo Clerici Logistics che ha rafforzato la propria posizione sui mercati internazionali: in Argentina, la controllata Med Reefer Sud America è stata nominata agente generale per la francese ETB Seafrigo, mentre Med Refeer Italia è stata nominata agente generale per la danese Lauritzeen Cool Logistics (LCL), colosso del reefer shipping mondiale. Il gruppo è stato anche protagonista, nel periodo di riferimento, di un’operazione di espansione nel mercato argentino e cileno, attraverso l’acquisizione di una quota di partecipazione nella XM Global, azienda che fa capo ad alcuni investitori argentini nel settore logistico. Tra le compagnie che hanno raggiunto intese finalizzate all’attivazione di servizi di autostrade del mare vi sono, invece, il Gruppo Grimaldi di Napoli e la spagnola Flota Suardiaz che hanno costituito una joint venture per la gestione di un servizio congiunto tra Livorno e Barcellona. Con riferimento alle intese estero su Italia, invece, si segnala in particolare l’accordo di filiera tra la compagnia israeliana Zim Integrated Shipping Services e i porti italiani di Palermo e Catania, per operare un servizio feeder settimanale in rotazione sui due scali siciliani e sui porti nazionali di Livorno e Napoli. 116 L’internazionalizzazione delle imprese Tab. 28. Accordi di partnership e joint venture riguardanti il segmento del trasporto marittimo sul mercato italiano Anno 2008 Partner ETB Seafrigo (FR); Med Reefer Sud America (Clerici Logistics Group) (IT) Oggetto ed effetti dell’accordo La francese ETB Seafrigo, nota per il suo network internazionale dedicato ai contenitori groupages di prodotti alimentari, ha nominato la controllata del gruppo italiano Clerici Logsitics, Med Reefer Sud America, suo agente in Argentina. 2008 Laurtitzen Cool Logistics (LCL) (DK); Med Reefer Italia (Clerici Logistics Group) (IT) Med Reefer Italia, società del gruppo Clerici Logistics, è stata nominata agente generale di Lauritzeen Cool Logistics (LCL). 2008 Overseas Shipholding Group (OSG) (USA); Seaarland Shipping (Gruppo Zucchelli) (IT) 2008 Zim Integrated Shipping Services (Israele); Porto di Catania, Porto di Palermo (IT) Hamburg Sud (DE); Gruppo Gallozzi (IT) L'americana Overseas Shipholding Group (OSG) e l'olandese Seaarland Shipping Management (Gruppo italiano Zacchello) hanno costituito il nuovo pool Suezmax International, inizialmente dotato di quattro petroliere Suezmax e successivamente di altre sette unità in costruzione. L'israeliana Zim Integrated Shipping Services ha stretto un accordo con i porti italiani di Palermo e Catania per operare il nuovo servizio feeder su base settimanale che prevede la rotazione Catania, Palermo, Livorno, Napoli. Hamburg Sud ha costituito una joint venture con il Gruppo Gallozzi di Salerno, denominata Hamburg Sud Agency South Italy (HSASI). La nuova società raccoglie l'eredità di due agenzie che cesseranno l'attività: Costamar (agente di Costa Container Lines) e Joint Maritime Agencies, precedente agente di Hamburg Sud. Il Gruppo Grimaldi e la spagnola Flota Suardiaz hanno siglato un accordo per una joint venture finalizzata allo sviluppo delle Autostrade del Mare tra Italia e Spagna, in particolare tra i porti di Livorno e Barcellona. La nuova società si chiamerà GrimaldiSuardiaz. 2008 2008 Gruppo Grimaldi (Napoli) (IT); Flota Suardìaz (ES) Fonte: Nomisma Quanto alle intese governative, è di interesse l’accordo messo a punto tra Italia e Egitto sulla navigazione e il trasporto marittimo, che intende favorire l’apertura di nuove autostrade del mare e il potenziamento di quelle esistenti, nonché lo sviluppo dei trasporti marittimi di corto raggio di merci e passeggeri. 1.2.2. Il settore portuale Lo scenario internazionale L’attenzione di questa sezione si concentra sugli attori del mercato le cui strategie di crescita inducono ad un grande numero di operazioni di M&A ed accordi nel settore portuale. Segnatamente si tratta di enti portuali o imprese terminaliste di: - porti con funzione prevalente o rilevante di hub per il transhipment di carichi containerizzati, all’interno di un network hub and spoke (ad esempio, Singapore, Dubai, Gioia Tauro); 117 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana - scali interessati da primari servizi di linea point to point, di attività general cargo, specialized cargo, ro-ro oltre che container, sostanzialmente a vocazione merceologica mista (si pensi ai principali porti del Nord Europa, quali Amburgo, Anversa, Rotterdam); scali caratterizzati da una rilevante specializzazione in una data merceologia (rinfuse, idrocarburi, ….) o da una specifica tipologia di trasporto marittimo (ro-ro o specialized cargo con tankers, bulk carriers, car carriers, ...), riconducibili a fattori quali l’evoluzione storica, la prossimità al luogo di origine/estrazione o al mercato di destinazione, la scelta strategica,…4. - Nella tabella che segue è riportata la classifica dei primi 20 porti a livello mondiale per movimentazione di contenitori. Vi rientra la tipologia di scali di cui ai primi due punti precedenti; sono invece escluse le attività di movimentazione di merce non condizionata in container. Tab. 29. Rank 2007 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 La movimentazione dei 20 porti leader nel traffico container, anno 2007 e variazione percentuale sull’anno precedente Rank var Porto Nazionalità TEU 2007 2006 2007/06 1 Singapore Singapore 27.935.500 12,7% 3 Shanghai Cina 26.150.000 20,5% 2 Hong Kong Cina 23.990.000 1,9% 4 Shenzhen Cina 21.099.000 14,2% 5 Busan Sud Corea 13.270.000 10,3% 7 Rotterdam Paesi Bassi 10.800.000 12,5% 8 Dubai UAE 10.700.000 19,9% 6 Kaohsiung Taiwan 10.256.829 4,9% 9 Hamburg Germania 9.890.000 11,6% 11 Qingdao Cina 9.462.000 22,9% 13 Ningbo-Zhousan Cina 9.360.000 32,4% 15 Guangzhou Cina 9.259.000 39,2% 10 Los Angeles USA 8.355.039 -1,4% 14 Anversa Belgio 8.176.164 16,5% 12 Long Beach USA 7.316.465 0,4% 16 Port Klang Malaysia 7.120.000 13,0% 17 Tianjin Cina 7.103.000 19,4% 19 Tanjung Pelepas Malaysia 5.500.000 15,3% 18 New York/New Jersey USA 5.299.105 4,1% 20 Bremerhaven Germania 4.900.000 11,4% Fonte: Container Management e ci online, luglio 2008 4 Come è noto, è questo il caso di diversi scali portuali italiani. 118 L’internazionalizzazione delle imprese A due anni di distanza dal precedente Rapporto sull’internazionalizzazione, emergono alcuni elementi di novità circa il posizionamento competitivo dei porti a livello globale. Tra i dati più interessanti vi è il fatto che il porto di Hong Kong non conferma il primato a livello globale ed anzi, già dal 2006, scende nella graduatoria in terza posizione. Il porto di Singapore raggiunge invece il primo posto nella classifica mondiale con quasi 28 milioni di teu movimentati nell’anno ed una crescita nella movimentazione del 12,7% dal 2006 al 2007. La performance più sostenuta è ancora una volta da attribuire al sistema portuale cinese, che ha registrato una variazione annua complessiva pari al +22%5; crescono anche gli altri porti asiatici, con ottimi risultati per gli scali malesi di Tanjung Pelepas (+15%) e Port Klang (+13%). Superano la battuta d’arresto registrata nel biennio passato sia il porto taiwanese di Kaohsiung (+5% contro -2,5% del 2005) sia quello sudcoreano di Busan (+10,3% contro -5%), che negli ultimi anni hanno messo in atto strategie di contrasto nei confronti dei porti cinesi competitor riuscendo a inserirsi con successo nelle direttrici di traffico tra Far East e Occidente. In tale contesto, il sistema portuale giapponese ha messo in atto misure per contrastare il dinamismo dei porti asiatici nel comparto container attraverso accordi di cooperazione siglati tra i principali scali del paese: Tokyo, Yokohama e Kawasaki. In Medio Oriente, il porto di Dubai migliora ulteriormente la performance rispetto agli alti livelli di crescita del passato recente, con un aumento percentuale della movimentazione container pari al 20%, contro il 18% del 2005. Mentre in Occidente, dove i porti europei di Anversa, Amburgo, Bremerhaven e Rotterdam registrano complessivamente una crescita interessante (+13%), gli scali statunitensi segnano una evidente battuta d’arresto, con una peformance complessiva che non arriva ad un punto di crescita percentuale (0,6%), e con risultati negativi per lo scalo di Los Angeles (-1,4%), che nella classifica mondiale scende dalla 10° alla 13° posizione. La crisi globale in atto ha tuttavia influenzato il volume dei traffici dei maggiori porti container. Tra i porti asiatici, si segnala che i dati di gennaio 2009 mostrano una flessione a doppia cifra sia in Asia, sia in Europa. Il primo dato negativo è imputabile a Hong Kong, che ha registrato una flessione del 23,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, scendendo sotto la soglia dei 2 milioni di teu. La stessa dinamica ha interessato il primo porto a livello globale, Singapore (-19,6%). 5 Il dato esclude il porto di Hong Kong (crescita pari a +1,9), in quanto scalo maturo e pertanto estraneo alla recente dinamica di crescita della regione cinese. 119 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Come già segnalato in passato, è sempre maggiore l’interesse dei soggetti investitori nel settore portuale. Tra i soggetti più attivi nel periodo di riferimento emerge per diversificazione regionale degli investimenti, il fondo australiano Babcock & Brown, che attraverso varie società controllate, ha condotto un’intensa campagna acquisti in Europa, Scandinavia e negli Stati Uniti, rilevando: - in Belgio, una quota di maggioranza nella Manuport Group, che opera nei porti di Anversa e Gand, e il 43% del capitale azionario del Westerlund Group, azienda portuale e logistica a servizio dell'industria della carta con uffici in Europa e in Asia; in Germania, il 50% del capitale azionario di Seehafen Rostock (SHRU), che opera nel porto di Rostock; nel Regno Unito il 19,6% del gruppo portuale britannico Forth Ports; e da ultimo, in Italia il 50,3% del capitale azionario di Terminal Rinfuse Italia Spa (TRI) per 79 milioni di dollari; - in Finlandia, l'intero capitale di Rauma Stevedoring, specializzata nel traffico containerizzato, e Botnia Shipping, che gestisce tutte le attività del porto di Pietarsaari ed è specializzata nei traffici di carta e prodotti forestali; - negli Stati Uniti, il 50% di ICS Logistics, che opera nel porto di Jacksonville, nel quale movimenta il 78% del traffico complessivo dello scalo. Rilevanti sul mercato americano, sono invece le acquisizioni portate a termine dal gruppo statunitense AIG Global Investment Group: in particolare, della connazionale Amports ceduta da un altro fondo, il Lincolnshire Equity Fund III - e di Marine Terminal Corporation (MTC), operatore portuale che opera 32 terminal della Costa occidentale. AIG, che controlla il leader terminalista Ports America, ha siglato con Marine Terminals e Amports un accordo in base al quale verrà creata la più grande società terminalistica americana denominata Ports America Group. Come si ricorderà dalle edizioni precedenti di questo Rapporto, Ports America era nata dalle attività statunitensi ottenute da DP World nell’ambito dell’acquisizione degli asset del colosso P&O; tali asset sono stati poi ceduti ad AIG, in seguito alle pressioni politiche interne dovute al fatto che una compagnia araba controllasse i principali porti degli Stati Uniti. Nel 2009 inoltre Ports America si è aggiudicata, in joint venture con Terminal Investments, il contratto di concessione relativo ad un container terminal del porto di Oakland, la cui durata - cinquantennale - è inusuale per gli scali americani e crea un interessante precedente. Allo stesso tempo sul mercato europeo, RREEF, divisione di Deutsche Bank dedicata agli investimenti in infrastrutture di trasporto, ha acquisito il 25% dell'operatore portuale del 120 L’internazionalizzazione delle imprese porto di Lubecca, per 30 milioni di euro; mentre il fondo di private equity britannico, Global Infrastructure Partners, porta a termine i propri progetti di espansione al di fuori del continente, acquisendo il 25% del capitale del porto indiano Chennai Container Terminal ed entrando così in partnership con il colosso arabo DP World che ne detiene la maggioranza. Alcuni primari operatori extraeuropei hanno condotto strategie finalizzate consolidamento della propria posizione o all’apertura di nuovi mercati in Europa. al - Il primo è il caso dell’accordo tra il colosso cinese Hutchison Port Holdings (HPH) e il gruppo armatoriale giapponese Nippon Yusen Kaisha (NYK) che hanno effettuato uno scambio azionario con cui HPH diventerà azionista di maggioranza del Ceres Container Terminals Europe (CTE) di Amsterdam e NYK avrà una quota di minoranza nello Europe Container Terminals (ECT) di Rotterdam. - Il secondo è quello di Zim Port, divisione portuale di Zim, compagnia marittima israeliana, che ha stretto, di fatto, una partnership strategica con il gruppo arabo DP World, acquisendo il 40% della spagnola Contarsa che ha in concessione il Terragona Container Terminal; al momento dell’acquisizione il 60% del capitale era stato da poco rilevato da DP World. Il takeover delle due imprese su Contarsa ha come obiettivo lo sviluppo del terminal come hub regionale, anche in considerazione delle possibilità di integrazione modale che il terminal offre grazie all’efficiente connessione con la rete ferroviaria spagnola. Allo stesso tempo DP World continua nella strategia di rafforzamento della propria posizione sui mercati emergenti. Si pensi ad esempio: - al takeover sul Chennai Container Terminal (CCTL), che gestisce il porto indiano di Chennai, tramite acquisizione di quote utleriori; - - all’operazione di acquisizione del 48,5% del capitale azionario della mozambicana Portus Indico, che controlla la società che gestisce i porti di Maputo e Matola; il terminalista arabo è già presente nel porto di Maputo attraverso la società che opera il container terminal del porto, la Maputo International Port Services (MIPS); al raggiungimento del controllo del container terminal Qasim International Container Terminal Pakistan (QICT), tramite acquisizione di una quota ceduta dall'olandese APM Terminals, società che gestisce il container terminal del porto pakistano di Port Qasim. Anche APM Terminals, controllata dal gruppo armatoriale danese A.P. Moller-Maersk, ha mostrato un forte attivismo sui mercati in crescita, acquisendo il controllo del consorzio 121 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Alinport, che sta realizzando un nuovo porto container in Ecuador, e di Cearà Terminal Operator (CTO), che opera il porto brasiliano di Pecém; e infine raggiungendo una quota pari a circa il 30% di South Asia Gateway Terminals (SAGT) – società attiva nel porto di Colombo - ceduta da Asian Development Bank, attraverso acquisizione di quote ulteriori. Molti operatori europei hanno condotto strategie di espansione in regioni già presidiate. E’ il caso: - della società terminalista olandese APM Terminals – del gruppo armatoriale danese AP Moller-Maersk - che ha acquisito il controllo di Alinport, che costruirà un nuovo porto container in Ecuador; - del gruppo terminalistico tedesco Eurogate che ha investito nel porto russo di Ust-Luga acquisendo il 20% del capitale azionario del Baltic Container Terminal (BCT), terminal che, a regime, avrà una capacità di movimentazione di tre milioni di teu; - di Vopak in Estonia, Malaysia e Indonesia, dove il gruppo terminalista olandese ha raggiunto il controllo di operatori portuali strategici. Gli investimenti di due grandi terminalisti nei porti egiziani, ad esempio, confermano l’interesse del settore mondiale per i traffici mediterranei via Suez: - il colosso arabo DP World ha infatti acquisito da investitori egiziani il controllo (90%) della Egyptian Container Handling Co. (ECHCO), che controlla la società che opera il porto egiziano di Sokhna, con una transazione del valore di 670 milioni di dollari; - il gruppo cinese COSCO ha invece rilevato un ulteriore 20% del capitale azionario della Suez Canal Container Terminal (SCCT), azienda che opera il container terminal del porto di Port Said situato allo sbocco del canale di Suez; la quota è stata ceduta da una controllata di APM Terminals (gruppo danese A.P. Moller-Maersk) che deteneva il 60%. Non si ferma intanto l’espansione di COSCO sul mercato interno cinese, in seguito alla stipula di accordi per tre nuovi terminal: il primo è relativo ad una struttura che sorgerà ad est di Hong Kong, nel porto di Haikou ed avrà una capacità di 450mila teu l'anno; il secondo ha riguardato l'acquisto del 30% della società Fuzhou Port Group, che gestisce l'omonimo porto situato nel sudest del paese; il terzo è stato siglato con l’autorità portuale di Yangzhou per l’espansione del proprio terminal nel porto fluviale, principale porta marittima del paese. Il colosso cinese ambisce ad occupare l'intera filiera del trasporto container e, allo scopo, ha acquistato la società cantieristica Jiangdu Shipping Company per la produzione di portacontainer panamax. Da ultimo il gruppo ha siglato un accordo di cooperazione strategica con la Bank of China in base al quale si è assicurato una linea di credito fino a 10,8 miliardi di dollari. 122 L’internazionalizzazione delle imprese Tab. 30. Operazioni riguardanti società terminaliste di terminal container Acquirente Anno Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Hutchison Ports Yantian (gruppo Hutchison Whampoa) (Cina, Hong Kong) APM Terminals (NL)) (gruppo AP Moller Maersk) (DK) 2007 Shenzhen Yantian West Port Terminals (Cina) Hutchison Ports Yantian ha siglato un accordo per l’acquisizione di un ulteriore 23,33% del capitale azionario della Shenzhen Yantian West Port Terminals, joint venture partecipata attualmente con il 41,67%. Alianza Internacional Portuaria (Alinport) (Ecuador) La società terminalista olandese APM Terminals, che fa parte del gruppo armatoriale danese A.P. MollerMaersk, ha acquisito il controllo del consorzio Alianza Internacional Portuaria (Alinport), che costruirà un nuovo porto container in Ecuador. Cearà Terminal Operator (CTO) (Brasile) Il gruppo olandese APT Terminals, del gruppo danese AP Moller Maersk, ha assunto il controllo della Cearà Terminal Operator (CTO), società che opera il porto brasiliano di Pecém. La brasiliana Unilink detiene una partecipazione di minoranza. South Asia Gateway Terminals (SAGT) (Sri Lanka) APM Terminals (gruppo Moller Maersk) e John Keells Holdings (JKH) hanno rilevato il 7,5% del capitale azionario della società terminalista South Asia Gateway Terminals (SAGT) del porto di Colombo ceduta da Asian Development Bank. APM ha acquisito il 3,28% elevando la propria quota al 29,5%. Baltic Container Terminal (BCT) (Russia) Il gruppo terminalistico tedesco Eurogate ha finalizzato le lunghe trattative per un investimento nel porto russo di Ust-Luga acquisendo il 20% del capitale azionario del Baltic Container Terminal (BCT). 2007 2008 APM Terminals (gruppo AP Moller Maersk) (DK); John Keells Holdings (Sri Lanka) Eurogate (DE) 2007 COSCO Pacific (Cina) 2007 Suez Canal Container Terminal (SCCT) (Egitto) COSCO Pacific ha acquisito il 20% del capitale azionario della Suez Canal Container Terminal (SCCT), azienda che opera il container terminal del porto di Port Said situato allo sbocco del canale di Suez. La quota è stata ceduta dalla Egyptian International Container Terminal, filiale della APM Terminals, società terminalista del gruppo armatoriale danese A.P. Moller-Maersk che deteneva il 60%. Ports America (gruppo AIG) (USA) 2008 Marine Terminals Corporation (MTC) Holdings; Amports (USA) La AIG Highstar Capital (gruppo AIG), società che possiede l'azienda portuale Ports America, e le imprese terminalistiche Marine Terminals Corporation (MTC) Holdings e Amports hanno siglato un accordo in base al quale verrà creata la più grande società portuale e terminalistica americana denominata Ports America Group. Il gruppo avrà sede a Iselin, nel New Jersey. ABG Kolkata Container Terminal (India) Il gruppo terminalistico PSA di Singapore ha siglato un accordo con l'indiana ABG Infralogistics e con la sua filiale ABG Kolkata Container Terminal in base al quale la filiale PSA India acquisirà il 49% del capitale azionario della ABG Kolkata Container Terminal. Porto di Seattle (USA) Il gruppo armatoriale China Shipping partecipa con SSA Terminals alla gestione di un nuovo container terminal nel porto di Seattle. Il Terminal 30 verrà convertito dal traffico crocieristico a quello container con un investimento di 120 milioni di dollari. PSA International (Singapore) China Shipping (Cina) 2008 2008 (continua) 123 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana DP World (Dubai) 2007 2008 Zim Port (Israele) 2008 Hutchison Port Holdings (HPH) (Cina, Hong Kong) 2008 NYK (Giappone) APM Terminals (gruppo AP Moller Maersk); JKH (DK) 2009 Tianjin Port Development (Cina) 2009 Fonte: Nomisma 124 (segue Tab. 30) DP World ha acquisito il 90% della Egyptian Container Handling Co. (ECHCO), che controlla la società che opera il porto egiziano di Sokhna. La quota è stata acquisita per 670 milioni di dollari dall'egiziana Orascom Construction Industries (OCI), che deteneva il 50% del capitale e dall'egiziana Amiral Holdings, che deteneva il restante 50% e che ora mantiene una partecipazione del 10% nella ECHCO. Channai Container DP World ha ottenuto l'intera proprietà del capitale Terminal (CCTL) azionario della Chennai Container Terminal (CCTL) (India) avendo acquisito il restante 25% della società terminalistica indiana in mano a Chettinad Logistics (20%) e Jakari Group (5%). CCTL opera il container terminal del porto di Chennai, in India, che movimenta due milioni di teu. Portus Indico Il gruppo terminalistico mediorientale DP World ha (Mozambico) comprato il 48,5% del capitale azionario della mozambicana Portus Indico, azienda che a sua volta possiede il 51% del capitale azionario della Maputo Port Development Co. (MPDC), società che gestisce i porti di Maputo e Matola. Il restante 49% del capitale della MPDC è detenuto dal governo del Mozambico. DP World è già presente nel porto di Maputo attraverso la società che opera il container terminal del porto. Qasim Il gruppo terminalista DP World, azionista di International maggioranza del container terminal Qasim International Container Container Terminal Pakistan (QICT), acquisisce una Terminal Pakistan ulteriore quota del 20% del capitale azionario della Ltd. (QICT) società, ceduta dall'olandese APM Terminals. QICT (Pakistan) gestisce il container terminal del porto di Port Qasim. Contarsa (ES) Il gruppo terminalistico DP World di Dubai ha acquisito il 60% del capitale della spagnola Contarsa, società che ha in concessione il container terminal del porto di Tarragona. Contarsa (ES) L'israeliana Zim PORT, divisione portuale della compagnia marittima Zim, acquisisce il 40% della spagnola Contarsa che ha in concessione il Terragona Container Terminal. Ceres Container La società terminalista Hutchison Port Holdings (HPH) e il Terminals Europe gruppo armatoriale giapponese Nippon Yusen Kaisha (NYK) (NL) hanno effettuato uno scambio azionario: HPH diventerà azionista di maggioranza della società terminalista Ceres Container Terminals Europe (CTE) di Amsterdam; Europe Container mentre NYK avrà una quota di minoranza nella società Terminals (ECT) terminalista Europe Container Terminals (ECT) di Rotterdam. South Asian La società terminalista olandese APM Terminals, che fa parte Gateway del gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk, e il Terminals (SAGT) gruppo cingalese John Keells Holdings (JKH) hanno incre(Sri Lanka) mentato la propria partecipazione nella società terminalista South Asian Gateway Terminals Limited (SAGT), che opera un container terminal nel porto di Colombo. Tianjin Port Tianjin Port Development, uno dei principali Holdings (Cina) terminalisti del porto di Tianjin, ha siglato un accordo per acquisire il 56,81% della società terminalista concorrente Tianjin Port Holdings dalla Tianjin Port (Group), società che gestisce il porto cinese. La transazione ha un valore di 1,4 miliardi di dollari. Egyptian Container Handling Co. (ECHCO) (Egitto) L’internazionalizzazione delle imprese Relativamente ai servizi portuali per cargo non container, alcuni operatori hanno rafforzato la propria presenza su mercati già presidiati. Si pensi, ad esempio, tra gli altri, al colosso olandese Vopak che è entrato nel capitale di proprie joint venture o ha fatto l’ingresso in società in Estonia, Malaysia, Indonesia, Stati Uniti e Giappone, ottenendo il controllo di operatori portuali strategici. Tab. 31. Operazioni riguardanti servizi portuali per cargo non container (general cargo, roro,…) Acquirente Anno Yangzhou 2007 Yuanyang International Ports (gruppo COSCO Pacific) (Cina) Oiltanking 2007 (gruppo petrolifero Marquard & Bahls) (DE) Acquisita Yangzhou Port (asset) (Cina) Operazione ed effetti rilevanti La Yangzhou Yuanyang International Ports Co., jv partecipata da COSCO Ports (gruppo COSCO Pacific), da Yangzhou Port e da Zhangjiagang, ha siglato un accordo per comprare la banchina numero 1 del porto fluviale cinese di Jiangdu (Yangzhou). Porto di Nanjing Terminal cisterniero Xiba (Cina) Vopak (NL) Pakterminal (ET) Il gruppo Oiltanking di Amburgo (gruppo petrolifero Marquard & Bahls) ha acquisito il 60% del capitale del terminal cisterniero Xiba, situato sul fiume Yangtze a Nanjing e partecipato dalla Nanjing Chemical Industry Park (NCIP) e dalla Porto di Nanjing. Il terminal sarà ribattezzato Oiltanking Nanjing e sarà gestito dall'azienda tedesca. Il gruppo olandese Vopak ha siglato un accordo con la società di investimenti Trans Kullo per comprare il 50% del capitale della joint venture Pakterminal e diventarne unico azionista. Il terminal cisterniero Pakterminal è situato nel porto estone di Muuga, che fa parte del sistema portuale di Tallinn. L'olandese Royal Vopak ha siglato un accordo con la Puma Energy di Nassau a Bahamas per acquisire un terminal per rinfuse liquide costruito recentemente nel porto brasiliano di Suape. Il gruppo olandese Vopak ha siglato un accordo con la giapponese Mitsui & Co. e con la malese Tejana Trading Corp. per acquisire Intercontinental Terminals, che opera un terminal cisterniero nella zona franca del porto di Johor. Il gruppo olandese è già presente in Malaysia con una jv che opera il Kertih Terminals. Il gruppo olandese Vopak ha raggiunto un accordo per acquisire il 95% del capitale azionario della società terminalista PT Pro-Intercontinental Terminals Indonesia (Prointal) dal gruppo giapponese Mitsui & Co. 2007 Puma Energy (USA) 2008 Nippon Vopak (Gruppo Vopak, NL) (Giappone) Merchant Sea Port of Novorossiysk (NMTP) (Russia) 2008 Intercontinental Terminals (Malaysia) PT ProIntercontinental Terminals Indonesia (Prointal) (Indonesia) Porti di Nagoya e Moji-Terminal container (Giappone) Lomonosov Cargo Terminal (LCT). (Russia) La giapponese Nippon Vopak, di cui il gruppo terminalistico olandese Vopak detiene il 40% del capitale, ha acquisito da Mitsui & Co. l'intero capitale dei terminal cisternieri giapponesi di Nagoya e Moji. La Merchant Sea Port of Novorossiysk (NMTP) ha stretto un accordo con Frameno per l'acquisizione del 50% di Lomonosov Cargo Terminal (LCT). (continua) 125 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Bunge Asia (gruppo Bunge) (USA) 2008 SEA-Invest (BE) 2008 ICS Logistics (USA) 2009 (segue Tab. 31) Porto di Phu My Bunge Asia, divisione asiatica del gruppo Bunge di New Port (Baria Serece) York, ha acquisito il 50% del porto vietnamita di Phu My (Vietnamita) Port (Baria Serece), specializzato nel traffico di rinfuse secche. Port Polnocny (PL) La belga SEA-Invest ha acquisito dall'autorità portuale di Danzica la quota di maggioranza della società portuale polacca Port Polnocny. L'azienda opera un terminal del porto di Danzica per l'esportazione di carbone e combustibili liquidi. Coastal Maritime L'americana ICS Logistics, del gruppo australiano Babcock Stevedoring & Brown, ha acquisito la società portuale Coastal Maritime (PORTI) Stevedoring (CML) di Jacksonville e le sue filiali. Fonte: Nomisma Tab. 32. Operazioni di integrazione di filiera riguardanti operatori portuali Acquirente Anno Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Far Eastern Shipping Co.(FESCO) (Russia) 2007 Porto di Vladivostok (MPort) (Russia) Odfjell (Norvegia) 2007 AVR-Maritiem (DE) Aegean Marine Petroleum Network Inc. (GR) 2007 Portland Bunkers International (UK) Nippon Yusen Kaisha (NYK) (Giappone) 2008 Europe Container Terminals (ECT) (NL) Il gruppo armatoriale russo Far Eastern Shipping Co. (FESCO) comprerà il 100% of M-Port Ltd., società che a sua volta detiene il 95,2% del capitale azionario della OJSCCommercial Port of Vladivostok, che gestisce il porto russo. L'acquisizione sarà effettuata in due fasi. Il gruppo armatoriale norvegese Odfjell ha acquisito la AVR - Maritiem, società che opera una dei più grandi terminal portuali per rinfuse liquide in Europa. Il terminal è situato nel porto di Rotterdam. L'Aegean Marine Petroleum Network Inc., gruppo greco che si occupa principalmente della commercializzazione e della logistica dei combustibili ad uso marittimo, ha comprato la britannica Portland Bunkers International Ltd. (PBI), società di bunkeraggio che gestisce un terminal cisterniero nel porto di Portland, situato sul canale della Manica, che in precedenza era di proprietà della BP Marine. La società terminalista Hutchison Port Holdings (HPH) di Hong Kong e il gruppo armatoriale giapponese Nippon Yusen Kaisha (NYK) procederanno ad uno scambio azionario in base al quale HPH diventerà azionista di maggioranza della società terminalista Ceres Container Terminals Europe (CTE) di Amsterdam, e NYK avrà una quota di minoranza nella società terminalista Europe Container Terminals (ECT) di Rotterdam. Fonte: Nomisma Prosegue nel periodo di riferimento un’intensa attività di alleanze messe a segno dagli operatori portuali, che più che in accordi di partnership, prende corpo attraverso costituzione di joint venture e concessioni per la costruzione e gestione di terminal. Gli accordi più rilevanti sono stati intrapresi da PSA e Pacific International Lines per la gestione di un container terminal nel porto di Singapore; da PSA con la britannica Port Holdings per lo sviluppo dei traffici in Argentina; da DP World, che intende sviluppare la propria attività nella regione araba, e segnatamente nello Yemen. 126 L’internazionalizzazione delle imprese Tab. 33. Principali accordi di partnership e di joint venture riguardanti società terminaliste di terminal container Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2007 COSCO Pacific (Cina); Porto di Haikou (Cina) COSCO Pacific, che segue le attività terminalistiche del gruppo China Ocean Shipping, ha siglato un accordo per una struttura che sorgerà nel porto di Haikou e avrà una capacità di 450mila teu anno. 2007 Eimskip (Islanda); Porto di Qingdao (Cina) Il porto cinese di Qingdao ha raggiunto un accordo con l'islandese Eimskip per la realizzazione di un grande magazzino refrigerato. Qingdao è il più grande scalo cinese nel settore dei carichi a temperatura controllata. La nuova struttura comprende due impianti da 60.000 tonnellate ciascuno, che coprono un'area di 55mila metri quadrati. 2008 Eurogate (DE); Mindener Hafen, Magdeburger Hafen, Container Terminal Dortmund, Auto-Terminal-Wiesau con Pöhland Speditionsgesellschaft, Gernsheimer Umschlags-und Terminalbetriebsgesellschaft & Co e BLG Logistics (DE) PSA International (Singapore); International Port Holdings (IPH) (gruppo Global Infrastructure Partners) (UK); Roman Group (Argentina) Eurogate ha siglato contratti con sei gestori di terminal trimodali per lo sviluppo di una rete di terminal interni per lo smistamento dei container per affrontare l'intasamento dei porti del Mare del Nord. Lo sviluppo della rete è in fase avanzata ed il sistema diventerà operativo all'inizio del 2009. Vopak (NL); N-Trans (Russia) L'olandese Vopak ha costituito la jv Vopak EOS insieme alla russa N-Trans, società che possiede il terminal cisterniero Estonian Oil Service (EOS) nel porto di Tallin, scalo dove già opera il Pakterminal, di cui ha acquisito il controllo. 2008 2008 Il gruppo PSA International di Singapore, la britannica International Port Holdings (gruppo Global Infrastructure Partners) e l'argentina Roman Group hanno costituito una jv per sviluppare ulteriormente l'International Trade Logistics (ITL), società argentina specializzata nei settori portuale e logistico che gestisce l'Exolgan Container Terminal del porto di Buenos Aires. Fonte: Nomisma Tab. 34. Accordi di partnership e di joint venture riguardanti servizi portuali per cargo non container (general cargo, ro-ro,…) Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2007 PSA Singapore Terminals (gruppo PSA International) (Singapore); NYK, Kawasaki Kisen Kaisha ("K" Line) (Giappone) La società terminalista PSA Singapore Terminals ha siglato un accordo di jv con i gruppi armatoriali giapponesi Nippon Yusen Kaisha (NYK) e Kawasaki Kisen Kaisha ("K" Line) con l'obiettivo di istituire il primo terminal portuale di Singapore dedicato esclusivamente al traffico delle autovetture. 2007 DP World (Dubai); Conti-Lines (BE); Rickmers-Linie (DE) DP World e le compagnie di navigazione belga Conti-Lines e tedesca Rickmers-Linie hanno costituito una jv che opererà un terminal per merci breakbulk al Churchilldock del porto di Anversa. La nuova società, denominata DP World Breakbulk, è partecipata per il 60% da DP World e con quote del 20% ciascuna da Conti-Lines e Rickmers-Linie. (continua) 127 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana 2008 Vopak (NL); First Reserve Corporation (USA) 2008 MMC Corporation (Malaysia); Saudi Binladin Group (SBG), Jazan Economic City Land (Arabia Saudita) (segue Tab. 34) Il gruppo olandese Vopak ha siglato un accordo per costituire una jv con la società di private equity First Reserve Corporation per la proprietà e la gestione del terminal petrolifero della Borco situato a Freeport, nelle Bahamas. Il terminal, è il più grande impianto petrolifero di stoccaggio nei Caraibi. Il gruppo malese MMC Corporation ha siglato un accordo di collaborazione con la saudita Saudi Binladin Group (SBG) e la Jazan Economic City Land (partecipata dalle stesse MMC e SBG) per lo sviluppo di un porto industriale nella Jazan Economic City, nell'area sud-ovest dell'Arabia Saudita. Fonte: Nomisma Di seguito vengono riportati gli accordi per la concessione di terminal portuali. Si dà notizia in particolare: - delle strategie di ingresso nei mercati dell’Asia centrale dell’operatore portuale filippino ICTSI, che ha acquisito la concessione per realizzare ed operare un nuovo - container terminal, un terminal rinfuse e un terminal traghetti nel porto di Batumi, in Georgia; dello sforzo di consolidamento della sudcoreana Hanjin Shipping sulle rotte per il Nord Europa e Nord Africa, attraverso l’aggiudicazione della concessione per la gestione del terzo terminal container di Algeciras, in cui investirà 55 milioni di euro; dell’alleanza siglata tra le asiatiche COSCON, "K" Line, Yang Ming Line and Hanjin Shipping, COSCO Pacific e Europe Container Terminals (ECT) - controllata di Hutchison Port Holdings (HPH) - per la realizzazione e gestione del container terminal Euromax Terminal nel porto di Rotterdam; del tentativo di presidio della cinese Hutchison Port Holdings (HPH) del traffico di interscambio crescente tra Australia e Cina, attraverso l’aggiudicazione della concessione della durata di 42 anni di due banchine container nel porto di Brisbane, terzo porto container dell'Australia e scalo in più rapida crescita del paese, con un investimento di 177 milioni di dollari USA. - - COSCO Pacific e HPH espandono gli interessi anche nel Mediterraneo, beneficiando del processo di privatizzazione che la Grecia sta mettendo in atto per i porti maggiori; COSCO si aggiudicata infatti la gara per la concessione trentennale delle banchine 2 e 3 del container terminal del porto del Pireo, gara a cui aveva partecipato anche Hutchison che si è invece poi aggiudicato la concessione del terminal di Salonicco. Nel Northern Range, il consorzio Rotterdam World Gateway (RWG), formato dal terminalista arabo DP World, dalla compagnia di navigazione francese CMA CGM e dall'alleanza The New World Alliance - composta dalle compagnie Mitsui OSK Lines, 128 L’internazionalizzazione delle imprese Hyundai Merchant Marine e APL - ha ottenuto la concessione per la gestione del terminal 1 del Maasvlakte II, area di espansione del porto di Rotterdam, che sarà operativo nel 2013. Il Terminal 1 farà concorrenza al Terminal 2 contenitori, che verrà gestito da APM Terminals e che verrà inaugurato a pochi mesi di distanza. Nel periodo di riferimento, prende ulteriore vigore il processo di espansione nella sponda sud del Mediterraneo messo in atto da APM Terminals, controllata da AP Moller-Maersk. Le ambizioni del colosso danese – che è, lo si ricorda, il maggiore operatore a livello globale – hanno trovato accordo con le intenzioni del governo marocchino di sviluppare un sistema portuale in grado di competere nell’area mediterranea. Il governo ha infatti assegnato alla compagnia la concessione trentennale del container terminal 3 del futuro porto di Tanger Med II, che avrà una capacità di traffico annua pari a tre milioni di teu. Allo stesso tempo il terminal 4 è stato aggiudicato ad un consorzio guidato dal gruppo terminalista PSA di Singapore. L’operazione nell’insieme è di grande rilevanza se si pensa che ai due concessionari sono richiesti investimenti complessivi per 600 milioni di euro. La sponda nordafricana ha di fatto attivato imponenti progetti infrastrutturali per entrare a pieno titolo nella competizione portuale mediterranea. Dopo il progetto Tanger Med I e II in Marocco, nuovi programmi di sviluppo sono stati intrapresi dall’Egitto, relativamente all’area circostante al Canale di Suez, e dalla Tunisia. Il governo tunisino ha infatti aperto la gara per la concessione del nuovo insediamento portuale di Enfidha, che comprenderà, oltre al terminal marittimo, una zona industriale, un aeroporto e strutture per la logistica. Tab. 35. Accordi riguardanti concessioni per la costruzione e/o gestione di terminal container Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2007 Dublin Port Company (IR); Porto di Sabang (Sabang Free Trade Zone and Free Port) (Indonesia) 2007 PSA International (Singapore); International Port Holdings (IPH) (gruppo Global Infrastructure Partners) (UK) APM Terminals (gruppo AP MollerMaersk); Porto di Shenzhen (Cina) CMA CGM (FR); NYK (Giappone) CMA CGM (FR); Governo Brasile (Brasile) Costruzione di un nuovo container terminal nel porto di Sabang, nell’isola di Sumatra. Obiettivo dell'iniziativa è di fare del porto un hub di transhipment che attragga quote di traffico dalle affollate rotte che attraversano lo Stretto di Malacca. Concessione per operare un container terminal dedicato al traffico short sea nel nuovo porto foraneo di Great Yarmouth, per navi di grandi dimensioni. 2007 2007 2007 Costruzione e gestione della seconda fase dello Shenzhen Dachan Bay Container Terminal del porto di Shenzhen. Costruzione del nuovo Duisburg Trimodal Terminal (D3T); è previsto un investimento di 20 milioni di euro. Costruzione di un porto di transhipment in Brasile per un investimento di 400 milioni di euro. (continua) 129 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana 2007 Tianjin Port (Group), Nippon Yusen Kaisha (NYK) e Wallenius Wilhelmsen Terminals North; Porto di Tianjin (Tianjin Port) (Cina) (segue Tab. 35) Costruzione e gestione di un nuovo terminal ro-ro nel porto di Tianjin. La nuova società sarà partecipata con il 51% dalla Tianjin Port, con il 34% dalla NYK e con il 15% dalla Wallenius Wilhelmsen Terminals North. 2007 APM Terminals (gruppo AP MollerMaersk) (NL); Akwa Group (Marocco) Gestione del nuovo terminal container di Tangeri. La struttura è in fase d'espansione e sarà completata nel 2011, con una capacità di 1.392.000 teu l'anno. 2007 Wallenius Wilhelmsen Logistics Americas (Norvegia); Porto di Vancouver (Vancouver Port Authority) (Canada) ICTSI (Filippine); Porto di Batumi (Batumi Sea Port) (Georgia) Costruzione e gestione di un nuovo terminal nel porto canadese di Vancouver dedicato all'importazione di autovetture, per un investimento di oltre 450 milioni di dollari. Costruzione e gestione di un nuovo container terminal, un terminal rinfuse e un terminal traghetti nel porto di Batumi, in Georgia. 2007 PSA (Singapore); Governo Panama (Panama) 2007 Costruzione e gestione di un nuovo container terminal allo sbocco sul Pacifico del canale di Panama, nell'area dell'ex base navale statunitense di Rodman. Costruzione e gestione del container terminal Euromax Terminal nel porto di Rotterdam. CKYH Alliance è formata da COSCON, "K" Line, Yang Ming Line and Hanjin Shipping. Costruzione e gestione del terzo container terminal del Tusdeer Container Terminal (TCT) del porto di Jeddah. COSCO Pacific (Cina), Europe Container Terminals (ECT); CKYH Alliance (alleanza internazionale) MMC Corporation (MMC) (Malaysia); Saudi Industrial Services Co., Xenel Industries, Saudi Trade and Export Development Co. (Tusdeer) (Arabia Saudita) Hutchison Port Holdings (HPH) (Cina); Costruzione di un nuovo container terminal nell'area di Porto di Kochi (Kochi Port Trust) Keamari Groyne del porto pakistano di Gwadar. Il nuovo (Pakistan) impianto rappresenterà la prima fase del progetto Pakistan Deep Water Container Port. 2007 2007 2007 2007 Oiltanking (DE); Nanjing Chemical Industry Park (NCIP), Porto di Nanjing (Cina) 2007 Mitsui Europe, Intercontinental Terminals Compagnie (Giappone); Rubis Terminal (gruppo Rubis) (FR) 2007 Pan Asia International Shipping (Cina); Costruzione e gestione di una seconda banchina nello scalo Porto di Qingdao (Cina) cinese. L'investimento complessivo ammonta ad 1 miliardo di dollari. L'intero sistema portuale potrà movimentare 14 milioni di teu. CMA CGM (FR); Sviluppo dell'area portuale Haicang nel porto di Xiamen. Municipalità di Xiamen, NWS CMA CGM investirà 307 milioni di dollari nel progetto, Holdings (Cina) che prevede la costruzione e la gestione di un nuovo container terminal. Dragados (ES); Concessione trentennale per la costruzione e la gestione Porto di Mumbai (India) del nuovo container terminal del porto di Mumbai. Il consorzio investirà 166 milioni di euro. Hanjin Shipping (Corea del Sud); Gestione del terzo terminal container di Algeciras, in Port Authority di Algeciras (ES) Spagna, con investimenti per 55 milioni di euro. 2007 2007 2008 Costruzione di alcune banchine per il traffico di rinfuse petrolchimiche nella Huizhou Daya Bay. Il terminal, ribattezzato Oiltanking Nanjing, sarà gestito dall'azienda tedesca. Costruzione e gestione di un nuovo terminal per la movimentazione e lo stoccaggio di prodotti chimici, di gas e di prodotti petroliferi nel porto di Anversa. (continua) 130 L’internazionalizzazione delle imprese 2008 2008 2008 2008 (segue Tab. 35) Hutchison Port Holdings (HPH) (Cina); Concessione per 42 anni di due nuove banchine dedicate al Porto di Brisbane (Australia) traffico container nel porto di Brisbane, con un investimento di 177 milioni di dollari USA. DP World (Dubai); Costruzione e gestione del nuovo porto commerciale Emaar E.C. (Dubai) nell'ambito del progetto King Abdullah Economic City (KAEC). Lo scalo sarà il piu grande del Mar Rosso. SNC-Lavalin (Canada); Costruzione e gestione di un nuovo container terminal 2 APM Terminal (NL-DK) del porto di Vancouver. Cai Mep International Terminal Costruzione e gestione di un nuovo container terminal in (CMIT) (Vietnam); Vietnam, nella provincia di Ba Ria - Vung Tau, con POSCO E&C e Samwhan Corporation capacità di traffico di 1,1 milioni di teu. L’investimento (Corea del Sud) vale 112 milioni di dollari. 2008 Eurogate (DE); APM Terminals (gruppo AP Moller Maersk) (NL) 2008 Ust Luga (Russia); UC Rusal (Russia) 2008 PD Ports (gruppo Babcock & Brown Infrastructure) (Australia); Hull Container Terminal (HCT) (UK) A.P. Møller-Mærsk, APM Terminal, Akwa (DK); Governo Marocco (Marocco) PSA, Marsa Maroc, Société Nationale d'Investissement (SNI) (Singapore); Governo Marocco (Marocco) APM Terminals (gruppo AP MollerMaersk) (NL); Vinashin (Vietnam) 2008 2008 2008 2008 2008 2008 2008 2008 Terminal Link (gruppo armatoriale francese CMA CGM) (FR); Tianjin Port Development Holdings; Asia International Shipping (Cina) Terminales Internacionales del Ecuador (TIDE) (gruppo Hutchison Port Holdings) (Cina); Porto di La Manta (Ecuador) Hutchison Port Holdings (HPH) (Cina); Shenzhen Yantian Port Group Co. (YPG) (Cina) PSA International Lines (Singapore); Pacific International Lines (PIL) (USA) Mediterranean Shipping Company (MSC) (Svizzera); Ceres Gulf (USA) Costruzione e gestione di un nuovo container terminal JadeWeserPort nel porto di Wilhelmshaven. Con l'accordo potrà essere dedicata alle navi della Maersk Line fino al 49% della capacità del terminal. Si ricorda che Eurogate controlla anche Contship Italia. Costruzione di due nuovi terminal di transhipment nello scalo russo. UC Rusal investirà oltre 300 milioni di dollari nel progetto. Concessione relativa all'Hull Container Terminal (HCT) del porto di Hull nell'Inghilterra orientale. Concessione della durata di 30 anni del terminal container 3 del futuro porto di Tanger Med II. Concessione della durata di 30 anni del terminal container 4 del futuro porto di Tanger Med II. Costruzione e gestione di un nuovo container terminal nel porto di Haiphong. Il terminal diventerà operativo alla fine del 2010 e sarà il secondo gestito in Vietnam da APM Terminals. Costruzione e gestione di un nuovo container terminal nel porto di Tianjin. La joint venture avrà una durata di 50 anni. Costruzione e gestione del nuovo container terminal del porto di Manta, in Ecuador. Costruzione della prima fase di un nuovo container terminal nel porto di Yantian. Il progetto prevede la costruzione di quattro banchine su un'area di 138 ettari. La compagnia di navigazione Pacific International Lines (PIL) e il gruppo terminalista PSA Singapore Terminals (PSA) hanno costituito una jv che gestirà un container terminal dedicato ai servizi della PIL nel porto di Singapore. Il gruppo armatoriale Mediterranean Shipping Company (MSC) e la Ceres Gulf, società terminalista del gruppo statunitense Ceres Terminals, hanno costituito una jv denominata New Orleans Terminals che gestirà la metà della prima fase del Napoleon Avenue Container Terminal. (continua) 131 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana 2008 MISC Berhad (Malaysia); Porto di Tanjung Pelepas (Cina) 2008 Shangai International Port Group (SIPG) (Cina); Porto di Jiujiang (Cina) 2008 China Merchant Holdings (CMHI) (Cina); Ningbo Port Group (Cina) China Merchants Holdings (CMHI) (Cina); Shanghai CITIC Port Investment, Ningbo Port (Cina) 2008 DP World (Dubai); Yemen Gulf of Aden Port Corporation (Yemen) 2009 Zumax (Svizzera); Governo Albania (Albania) 2009 Ports America Oakland (USA); Porto di Oakland (USA) 2009 DP World (Dubai); Porto di Algeri (Algeria) 2009 APL (Singapore); Port of Salalah (Oman) Fonte: Nomisma 132 (segue Tab. 35) La compagnia di navigazione malese MISC Berhad ha siglato una lettera d'intenti con la Port of Tanjung Pelepas (PTP) che prevede la costituzione di una jv che gestirà un container terminal nel porto di Tanjung Pelepas. Shangai International Port Group (SIPG) e l'autorità del porto di Jiujiang intendono costituire una jv che si occuperà dello sviluppo e dell'operatività del Jiujiang port nel Sud-Est della Cina. SIPG deterrà il 91,67% delle azioni, mentre l'8,33% rimarrà in mano pubblica. China Merchants Ningbo, società interamente controllata dalla China Merchants Holdings (CMHI), ha siglato un accordo con Ningbo Port Group, per la costituzione della jv Ningbo Port Co. La nuova società sarà partecipata da China Merchants per il 5,4% del capitale, da Ningbo Port Group per il 90% e dagli altri portatori di interesse per il 4,6%. Il gruppo China Merchants Holdings (CMHI) ha costituito una jv con la Shanghai CITIC Port Investment e con la Ningbo Port, società partecipata dalla stessa CMHI, con l'obiettivo di realizzare un nuovo container terminal nella Ningbo Daxie Development Zone del porto di Ningbo. DP World ha costituito una jv con la Yemen Gulf of Aden Port Corporation per la gestione dei container terminal del porto di Aden. L'accordo include le concessioni relative ai due terminal Aden Container Terminal e Ma'alla Container Terminal e prevede che nell'arco di cinque anni la jv investa circa 220 milioni di dollari per potenziare e attrezzare i terminal. Il governo albanese ha approvato la costruzione di un porto container nell'area di Pylli i Sodes, nei pressi del porto di Vlora. Il progetto prevede la costruzione e la gestione del terminal da parte dell'elvetica Zumax, promotore del progetto, nell'ambito di un contratto di concessione di 35 anni. La joint venture Ports America Oakland, costituita da Ports America e da Terminal Investments, si è aggiudicata il contratto di concessione relativo ad un container terminal del porto di Oakland. La durata del contratto, di 50 anni, è inusuale per gli scali americani e crea un precedente interessante. Per lo scalo sono previsti investimenti per 2,5 miliardi di dollari. DPW ha costituito una joint-venture con l'Autorità Portuale di Algeri, che si chiamerà Djazair Port World. La nuova impresa gestirà i terminal container degli scali di Algeri e di Djen Djen. La compagnia di navigazione APL del gruppo Neptune Orient Lines (NOL) di Singapore e la Port of Salalah, società che gestisce il porto omanita di Salalah e che è partecipata con il 30% dall'olandese APM Terminals (gruppo A.P. Møller-Mærsk), hanno costituito una joint venture 50:50 che opererà un container terminal nel porto mediorientale. L’internazionalizzazione delle imprese In tema di accordi tra autorità portuali, finalizzati allo sviluppo degli scali, è rilevante l’intesa siglata dal porto marocchino di Tanger Med, con quello di Barcellona e quello statunitense di Norfolk, che ha l’obiettivo principale di promuovere l'istituzione di linee marittime tra lo scalo nordafricano, la Spagna e gli USA. Alcuni sistemi portuali nazionali hanno anche operato sforzi per l’irrobustimento della propria posizione, procedendo ad alleanze sul mercato interno. E’ questo il caso dei porti tedeschi di Duisburg, Essen e Gelsenkirchen; e di quello, già citato, dei porti giapponesi di Tokyo, Yokohama e Kawasaki. Il governo albanese, invece, ha approvato il progetto per la costruzione di un terminal container nel porto di Valona, presentato dall'elvetica Zumax, che prevede un investimento di 500 milioni di euro; la compagnia svizzera mira in particolare alle ricadute derivanti dallo sviluppo del Corridoio VIII, asse stradale-ferroviario che collega i Balcani fino a Varna. Nelle ambizioni dei costruttori, lo scalo potrebbe diventare uno dei maggiori del Mediterraneo nella gestione di portacontainer post-panamax, in sinergia con la zona franca industriale circostante. Da ultimo, con riferimento al Nord Europa, si segnala che la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) erogherà un prestito di 40 milioni di euro all’autorità portuale di Tallinn per il finanziamento di opere portuali tra cui il container terminal dell'area portuale di Muuga e la costruzione di banchine dedicate al traffico di rinfuse secche, per un investimento complessivo stimato in circa 80 milioni di euro. Tab. 36. Principali accordi riguardanti Governi e Autorità Portuali Anno 2008 Partner Porti di Duisburg, Essen e Gelsenkirchen (DE) Oggetto ed effetti dell’accordo I tre porti fluviali tedeschi di Duisburg, Essen e Gelsenkirchen hanno stretto un accordo di collaborazione. L'intesa, che è stata siglata dai rispettivi enti portuali ha l'obiettivo di potenziare le attività logistiche nell'area della Ruhr ed è aperta ad altri porti della regione. 2008 Agence Special Tanger Mediterranee (TMSA) (Marocco); Virginia Port Authority (VPA), (USA) e Autoridad Portuaria de Barcelona (ES) L'Agence Spéciale Tanger Méditerranée (TMSA), che gestisce per conto dello Stato marocchino il nuovo porto di Tanger Med, ha siglato accordi con l'Autoridad Portuaria de Barcelona (APB) e con la Virginia Port Authority (VPA) che hanno l'obiettivo principale di promuovere l'istituzione di linee marittime tra lo scalo africano e i porti di Barcellona e di Norfolk. 2008 Porto di Le Havre (FR); Porto di Duisburg (DE) Le Autorità Portuali di Le Havre e Duisburg hanno siglato un accordo per promuovere la collaborazione nel trasporto di container. L'accordo prevede l'istituzione di programmi operativi per il trasferimento di container su strada o per ferrovia tra il porto atlantico francese e quello interno tedesco. (continua) 133 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana (segue Tab. 35) Luka Koper, società che gestisce il porto sloveno di Capodistria, e il governo rumeno hanno sottoscritto un accordo di cooperazione tra i porti di Capodistria e Costanza. Obiettivo di Luka Koper è quello di esplorare nuove opportunità di business per il nuovo inland terminal situato nei pressi della città rumena Arad e sulle possibilità di collaborazione tra i due porti nel settore dello short sea shipping. 2008 Porto di Capodistria (Luka Koper) (SL); Governo Romania (RO) 2008 Porto di Savannah (Georgia Ports La Georgia Ports Authority (GPA) ha siglato un accordo di Authority) (USA); cooperazione con la Suez Canal Authority che ha l'obiettivo di Suez Canal Authority (Egitto) promuovere le rotte marittime all-water tra l'Asia e la costa orientale del Nord America, e in particolare il porto di Savannah, attraverso il canale di Suez. 2008 Porto di Barcellona (ES); Governo Marocco (Marocco) Il porto di Barcellona ha siglato un accordo di cooperazione con l'Office D'Exploitation des Ports (ODEP), ente incaricato della gestione dei porti del Marocco. L'accordo, che ha una durata di tre anni prorogabile, riguarda i settori tecnico, economico e commerciale ed ha l'obiettivo della crescita dei traffici marittimi tra il porto di Barcellona e i porti marocchini. 2008 Porti di Tokyo, Yokohama e Kawasaki (Giappone) I maggiori porti giapponesi (Tokyo, Yokohama e Kawasaki) hanno siglato un accordo per l'integrazione delle operazioni nel settore dei container. Il sistema portuale formato dai tre scali movimenta oltre 7 milioni di teu l'anno. 2008 Porto di Rotterdam (NL); Porto di Suape (Brasile) La Port of Rotterdam Authority ha siglato un accordo con il porto di Suape per una collaborazione sulle rotte mercantili. 2008 Porto di Busan - Busan Port L'Autorità Portuale del porto sudcoreano di Busan ha siglato un Authority (BPA) (Corea del Sud); accordo per investire 140 milioni di dollari nello sviluppo di Porto di Nakhodka (Russia) attività di movimentazione di terminal container e multipurpose nel porto russo di Nakhodka. Fonte: Nomisma Lo scenario italiano Nel periodo di riferimento il sistema portuale italiano ha dimostrato una buona vivacità nel comparto del traffico container, registrando un aumento complessivo della movimentazione pari al 7,5%. I migliori risultati in termini di acquisizione di quote di mercato sono imputabili a Gioia Tauro e Genova, primo e secondo scalo nazionale, che hanno registrato un aumento della movimentazione rispettivamente pari a +17% e +12%, a Livorno, quinto scalo, (+13%), Trieste (+21%) e Ravenna (+27%). Il traffico container ha subito invece un rallentamento a Taranto e Cagliari, quarto e sesto scalo italiano. In ambito mediterraneo, si segnala come la leadership di Gioia Tauro come hub di transhipment della regione sia venuta meno nel 2008 a causa del volume di traffico registrato dello scalo spagnolo di Valencia (3,6 milioni di teu), che si posiziona davanti allo scalo italiano (3,5 milioni) e allo scalo connazionale di Algeciras (3,3). 134 L’internazionalizzazione delle imprese Tab. 37. La movimentazione di container nei porti italiani (migliaia di teu), anno 2007* 2007 var % 2007/06 quota di mercato 2007 1 3.445.337 17,3% 32,4% 2 2 1.855.026 11,9% 17,5% La Spezia 3 3 1.187.040 4,4% 11,2% Taranto 4 4 755.934 -15,3% 7,1% Livorno 5 6 745.557 13,4% 7,0% Cagliari - Sarroch 6 5 547.336 -20,4% 5,2% Napoli 7 7 460.812 3,6% 4,3% Salerno 8 8 385.306 7,1% 3,6% Venezia 9 9 329.512 4,1% 3,1% Trieste 10 11 265.863 20,7% 2,5% Savona - Vado 11 10 242.720 4,9% 2,3% Ravenna 12 12 206.580 27,5% 1,9% Ancona 13 13 87.193 14,0% 0,8% Palermo 14 15 31.767 16,6% 0,3% Civitavecchia 15 14 31.143 -7,1% 0,3% Catania 16 16 22.578 37,9% 0,2% Trapani 17 17 9.000 -2,9% 0,1% Brindisi 18 19 5.359 82,0% 0,1% Marina di Carrara 19 18 2.330 -48,1% 0,0% Monfalcone 20 20 1.519 -0,3% 0,0% Bari 21 22 64 - 0,0% 10.619.983 7,5% 100,0% Rank 2007 Rank 2006 Gioia Tauro 1 Genova Porto Totale *Ultimi dati disponibili. Fonte: elaborazioni Nomisma su dati Assoporti e dati Container Management, 2009. Quanto alla movimentazione di merce non containerizzata, il bilancio 2007 dei porti italiani smentisce una tendenza rilevata nella scorsa edizione di questo Rapporto, che riferiva una maggiore dinamicità dei porti minori rispetto a quelli maggiori. Il dato medio relativo alla crescita del sistema portuale italiano non è di fatto rappresentativo dei risultati dei singoli scali: la non brillante performance complessiva (+1,5%) è espressa infatti da una media che scaturisce per lo più da variazioni negative dei volumi movimentati e solo in alcuni casi da dinamiche di crescita estremamente positive. E’ senza dubbio questo il caso di Gioia Tauro (+26,6%), di Salerno (+26,1%) e soprattutto di Livorno (+15%) – in quanto scalo maturo in quinta posizione nella classifica nazionale - e di Palermo (7,9%). 135 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Tab. 38. Movimentazione di merce (escluso container) nei primi 20 porti italiani (migliaia di tonnellate), anno 2007 Porto Genova Taranto Trieste Cagliari - Sarroch Livorno Augusta Venezia Gioia Tauro Ravenna Messina-Milazzo Napoli La Spezia Savona - Vado Salerno Brindisi Ancona Piombino Civitavecchia Olbia - Golfo A. Palermo Totale primi 20 Totale Italia Rank 2007 Rank 2006 2007* di cui: Rinfuse liquide Rinfuse solide Merci varie var % 2007/06 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 1 2 3 4 7 5 6 10 8 9 11 12 13 18 14 15 16 17 19 20 57.190 47.221 46.116 35.279 32.935 32.562 30.215 30.180 26.305 23.814 20.269 19.416 16.051 10.893 10.535 9.157 9.002 7.690 7.340 6.630 21.475 8.309 34.767 26.843 9.037 31.061 12.734 643 4.532 15.813 4.455 3.125 8.152 0 2.783 4.522 275 1.464 0 811 5.993 21.988 2.115 317 1.170 1.500 8.516 120 12.721 1.173 4.706 1.610 3.964 90 7.650 1.584 7.156 1.654 107 115 29.722 16.925 9.235 8.119 22.727 0 8.964 29.417 9.052 6.828 11.109 14.681 3.936 10.803 102 3.052 1.571 4.572 7.233 5.705 4,0% -4,5% -4,3% -3,1% 15,0% 0,6% -2,3% 26,6% -1,7% -1,5% -2,6% 0,6% -2,7% 26,1% 0,4% -0,8% 0,3% -11,6% 4,7% 7,9% 478.800 511.725 189.072 196.586 83.500 89.072 203.651 221.138 1,5% 1,5% quota di mercato 2007 11,2% 9,2% 9,0% 6,9% 6,4% 6,4% 5,9% 5,9% 5,1% 4,7% 4,0% 3,8% 3,1% 2,1% 2,1% 1,8% 1,8% 1,5% 1,4% 1,3% 93,6% 100,0% *Ultimi dati disponibili. Fonte: elaborazioni Nomisma su dati Assoporti, 2009 Alcune operazioni rilevanti estero su Italia hanno interessato il comparto portuale italiano, portate a termine da soggetti investitori o da operatori portuali dell’area asiatica. Si segnala, ad esempio, che il terminalista cinese, Hutchison Port Holdings (HPH) ha acquisito una quota pari al 50% del capitale azionario di Taranto Container Terminal (TCT) dalla taiwanese Evergreen, ottenendone così il controllo paritetico. Lo scalo di Taranto è interessante per HPH soprattutto in quanto baricentrico rispetto alla rotta tra Alessandria e Barcellona, dove hanno sede gli altri due terminal mediterranei del colosso cinese. Per l’operazione è stato necessario il parere della commissione antitrust europea. PSA di Singapore, invece, ha scambiato quote azionarie con la genovese Gruppo Investimenti Portuali (GIP): l'accordo prevede l'acquisizione da parte di PSA del 40% di Seber, società di GIP che controlla i terminal di SECH e Bettolo, e l'acquisizione da parte di GIP del 40% di Sinport, società di PSA che controlla il VTE e il terminal Vecon di Venezia. 136 L’internazionalizzazione delle imprese Tra i soggetti investitori di calibro mondiale è Babcock & Brown Infrastructure (BBI) ad avere portato a termine un’operazione sul mercato italiano, acquisendo - per un controvalore di 79 milioni di dollari USA - il 50,3% del capitale azionario di Terminal Rinfuse Italia Spa (TRI), compagnia italiana che opera terminal rinfuse nei porti di Genova, Vado Ligure e Venezia. Il gruppo australiano si mostra particolarmente interessato al mercato italiano della movimentazione portuale di rinfuse, dal momento che intende aumentare la propria partecipazione in TRI, rafforzando così ulteriormente la propria posizione nel Mediterraneo settentrionale. Tab. 39. Principali operazioni riguardanti terminal portuali sul mercato italiano Acquirente Anno Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Il gruppo australiano Babcock & Brown Infrastructure (BBI) ha acquisito il 50,3% del capitale azionario della società Terminal Rinfuse Italia Spa (TRI) per 79 milioni di dollari USA. L'operazione è stata effettuata rilevando l'80% del capitale della Estate Spa (gruppo Italiana Coke), che a sua volta possiede il 62,9% del capitale di Terminal Rinfuse Italia. Babcock & Brown Infrastructure (BBI) (Australia) 2007 Terminal Rinfuse Italia (TRI) (IT) PSA (Singapore) 2008 Gruppo Il terminalista asiatico PSE di Singapore ha scambiato quote Investimenti azionarie con la genovese Gruppo Investimenti Portuali (GIP). Portuali (GIP) (IT) L'accordo prevede l'acquisizione da parte di PSA del 40% di Seber, società di GIP che controlla i terminal di SECH e Bettolo, e l'acquisizione da parte di GIP del 40% di Sinport, società di PSA che controlla il VTE e il terminal Vecon di Venezia. Hutchison Port Holdings (HPH) (Cina) 2008 Taranto Container Terminal (IT) Il terminalista cinese ha acquisito il 50% del Taranto Container Terminal (TCT) dalla taiwanese Evergreen, ottenendone così il controllo paritetico. Fonte: Nomisma Per quanto riguarda gli accordi relativi alla concessione di terminal container, si segnala che l’Autorità Portuale di Savona ha assegnato la piattaforma contenitori di Vado Ligure ad un consorzio costituito da Maersk, Grandi Lavori Fincosit e Technital. L’operazione è una delle tante conferme del fatto che Maersk Line sta perseguendo una strategia di presidio dell’area del Mediterraneo occidentale: la compagnia marittima ha infatti rinnovato il servizio settimanale West MED che collega l’area con la costa orientale degli Stati Uniti e che per l’Italia interessa gli scali di Gioia Tauro, Livorno e Genova. A Venezia invece un pool di imprese locali guidato da Thetis si è aggiudicato la costruzione e gestione del nuovo terminal di Fusina, con un investimento di 180 milioni di euro, garantito da una concessione di 50 anni. 137 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Tab. 40. Accordi riguardanti concessioni di terminal container Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2007 Consorzio Maersk, Grandi L’Autorità Portuale di Savona ha assegnato la piattaforma Lavori Fincosit, Technital (DK); contenitori di Vado Ligure al consorzio costituito da Maersk, Porto di Savona (IT) Grandi Lavori Fincosit e Technital. Il nuovo terminal avrà una capacità di 700mila teu l'anno. 2007 Thetis (IT); Porto di Venezia (IT) Un pool di imprese veneziane guidato da Thetis ha siglato un accordo con il porto di Venezia per la costruzione in project financing del nuovo terminal di Fusina, con un investimento di 180 milioni di euro (oltre ad un finanziamento pubblico di 22 milioni), a fronte di una concessione di 50 anni. La zona interessata copre circa 37 ettari. Fonte: Nomisma Sempre in tema di accordi, la slovena Adria Terminali (Gruppo Luka Koper) ha costituito con le italiane Pacorini e Ocean, una nuova joint venture denominata General Cargo Terminal (GCT), finalizzata alla partecipazione della gara per l'assegnazione della concessione di un terminal merci nel porto di Trieste. Tab. 41. Anno 2008 Accordi di partnership e di joint venture riguardanti terminal e servizi portuali sul mercato italiano Partner Adria Terminali (Gruppo Luka Koper) (SL); Pacorini, Ocean (IT) Oggetto ed effetti dell’accordo La slovena Adria Terminali (Gruppo Luka Koper) e le italiane Pacorini e Ocean hanno costituito la joint venture General Cargo Terminal. Le società detengono rispettivamente il 48%, il 34% e il 18%. Fonte: Nomisma Nel periodo di riferimento in Italia sono stati siglati anche accordi di natura istituzionale volti allo sviluppo del settore della portualità. Si segnala in particolare l’esperienza-pilota di collaborazione tra Autorità Portuali e Regioni, attivata da Regione Puglia e Regione Basilicata con le Autorità Portuali di Bari, Brindisi e Taranto: il protocollo d'intesa è finalizzato allo sviluppo di un sistema portuale pugliese in un’ottica di ottimizzazione della programmazione infrastrutturale per l’area. Allo stesso modo, con l’obiettivo di dare vita a sinergie nell’arco ligure, le Autorità Portuali di Genova, La Spezia e Savona hanno sottoscritto l'accordo per la costituzione dell'associazione denominata "Ligurian Ports-Sistema dei Porti Liguri". Sul fronte degli accordi internazionali, invece, i porti di Trieste e Taranto hanno avviato programmi di collaborazione, rispettivamente con il porto di Pusan - maggiore scalo sudcoreano - e con quello cinese di Yingkou. Riguardo al primo accordo si segnala che la 138 L’internazionalizzazione delle imprese Corea del Sud sta investendo ingenti capitali nell’industria dell’Europa dell’Est - in particolare in Ungheria, Slovacchia e Polonia – ed è pertanto interessata ad ottenere sbocchi marittimi sull'Adriatico e sulla direttrice dell’Est Europa. Con riferimento, invece, all’intesa tra i porti di Taranto e Yingkou - nono porto della Cina per movimentazione - la collaborazione mira a sviluppare progetti comuni nel settore della logistica e della portualità. Tab. 42. Accordi istituzionali per lo sviluppo del settore portuale Anno 2007 Partner Autorità Portuali di Bari, Brindisi e Taranto (IT); Regioni Puglia, Basilicata (IT) Oggetto ed effetti dell’accordo Regione Puglia, Regione Basilicata e Autorità Portuali di Bari, Brindisi e Taranto hanno siglato un protocollo d'intesa per la costruzione di un sistema portuale pugliese. 2007 Porto di Trieste (IT); Porto di Pusan (Corea del Sud) Il porto di Trieste ha stretto un patto di collaborazione con il porto sudcoreano di Pusan, scalo principale della nazione e seconda città per importanza. 2008 Porto di Genova, Porto di Savona, Porto di La Spezia (IT) 2008 Porto di Taranto (IT); Porto di Yingkou (Cina) 2009 Porti di Venezia, Trieste e Ravenna (IT); Porto di Koper (SL) Le Autorità Portuali di Genova, della Spezia e di Savona hanno sottoscritto l'accordo per la costituzione dell'associazione denominata "Ligurian Ports-Sistema dei Porti Liguri". Il porto di Taranto e il porto cinese di Yingkou hanno siglato un accordo di gemellaggio. Il porto movimenta 2 milioni di teu/anno. Le Autorità Portuali di Venezia, Trieste, Ravenna e Capodistria hanno firmato una lettera d’intenti per avviare una collaborazione operativa e commerciale finalizzata a presentarsi sul mercato globale come un solo gateway per il trasferimento delle merci verso l'Europa centrale ed orientale. Fonte: Nomisma 1.2.3. Il settore ferroviario merci Lo scenario internazionale Nel periodo di riferimento, il comparto ferroviario internazionale ha conosciuto una fase di grande dinamismo, dovuta principalmente a due ordini di ragioni: i) alle strategie delle grandi compagnie finalizzate al rafforzamento della posizione sul mercato continentale; ii) agli sforzi messi in campo per competere sul mercato del trasporto merci intermodale in sinergia con operatori marittimi e portuali. Si sta quindi di fatto assistendo ad un interessante processo di concentrazione, portato avanti sia tramite operazioni di M&A, che tramite accordi di collaborazione. 139 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Ne è prova, ad esempio, a livello europeo, il grande interesse che ha suscitato l’intenzione della compagnia nazionale svizzera SBB CFF FFS di stringere alleanze operative sulle attività cargo domestiche e internazionali, a cui sono pervenute 14 offerte di partnership da altrettanti primari operatori del settore. Immesse sul mercato, anche le ferrovie britanniche hanno catalizzato l’interesse degli investitori dentro e fuori dal continente. Il fondo internazionale Arcapita con sede nel Bahrain ha acquisito dai fondi di private equity 3i ed Electra, quote di Freightliner Group, secondo operatore ferroviario merci della Gran Bretagna, dopo EWS, acquisita a sua volta da Deutsche Bahn. DB ha infatti acquistato il vettore ferroviario cargo britannico da Canadian National Railways e da un pool di investitori tra cui la banca d'affari neozelandese Fay Richwhite e i fondi statunitensi Berkshire Partners e Goldman Sachs. L’operazione è di estrema rilevanza per la compagnia tedesca dal momento che EWS detiene una quota di mercato ferroviario merci in Gran Bretagna pari al 75% e controlla una parte rilevante del mercato francese, che interessa particolarmente l’acquirente tedesco. L’espansione del gruppo DB nel Regno Unito è poi proseguita con l’acquisizione della britannica Laing Rail, proprietaria di Chitern Railways e comproprietaria di London Overground Rail Operations e Wrexham, Shropshire and Marylebone Railway. Sempre in ambito europeo, Deutsche Bahn ha inoltre rilevato la partecipazione di maggioranza di Tranfesa, primaria compagnia spagnola, specializzata nel settore automobilistico, operazione che ha richiesto l’approvazione della commissione antitrust europea per la sua rilevanza. In area mitteleuropea si è rivelata particolarmente attiva anche Rail Cargo Austria, divisione merci delle Ferrovie austriache, che ha stretto accordi strategici: - - con la compagnia logistica francese Geodis per l’avvio di una collaborazione nel trasporto internazionale porta-a-porta che interessa, oltre Francia ed Austria, anche Italia, Gran Bretagna e Spagna; con la compagnia logistica belga Tolimpex, per operare una linea di autotrasporto quotidiana tra Belgio ed Austria. con la connazionale Intercontainer Austria e le ferrovie austriache OBB per avviare un servizio tra Austria e Cina, in competizione con le attività recentemente intraprese da DB Schenker (gruppo Deutsche Bahn) relative a un collegamento ferroviario container dalla Cina all'Europa. - 140 L’internazionalizzazione delle imprese Allo stesso tempo la controllante OBB ha stretto un accordo proprio con Deutsche Bahn per la costituzione di una joint venture paritetica nel settore cargo merci: la nuova società RailSelect è partecipata pariteticamente dalle divisioni cargo delle compagnie ferroviarie Railion e – appunto - Rail Cargo Austria. E proprio Deutsche Bahn, attraverso Railion, ha consolidato il presidio sui mercati orientali e scandinavi: entrando con una quota del 35% in una joint venture - Eurasia Rail Logistics – costituita con la società ferroviaria russa JSC (che detiene il 40%), la polacca PCC Rail (15%) e la bielorussa Belarussian Railways (10%), che opera sul Corridoio II (BerlinoVarsavia-Minsk–Mosca); e costituendo con la svedese Green Cargo una joint venture Railion Scandinavia - finalizzata a potenziare i servizi merci tra Scandinavia e Europa centrale. L’attivismo di Deutsche Bahn trova evidenze negli importanti accordi di filiera con soggetti rilevanti del panorama armatoriale e terminalistico globale: - tramite EWS e DB Schenker infatti il gruppo ha stretto un accordo con la compagnia armatoriale israeliana Zim per il trasporto ferroviario di container, precedentemente movimentati via strada, nel Regno Unito; - con il memorandum of understanding siglato con l'autorità portuale del porto di Rotterdam ha posto le basi per una piu stretta collaborazione finalizzata all'incremento dei flussi di traffico merci trasportati su rotaia da e per lo scalo olandese; - con le intese intercorse con il colosso armatoriale francese CMA CGM, ha dato il via allo sviluppo di forme di collaborazione nel trasporto intermodale; le due compagnie sono già presenti nel trasporto ferroviario francese: DB con Euro Cargo Rail, società della compagnia britannica EWS, acquisita dal gruppo tedesco, e CMA CGM con la compagnia Rail Link Europe, partecipata insieme al colosso francese del trasporto pubblico Veolia Transport. A conclusione della sua espansione paneuropea, nel 2009, Deutsche Bahn ha effettuato un imponente processo di rebranding della divisione merci, raccogliendo le varie acquisizioni effettuate negli ultimi anni sotto l'unica denominazione di DB Schenker Rail. Qui sono confluite le società del gruppo Railion, la britannica EWS, la spagnola Transfesa, l'italiana Nordcargo e la polacca PCC Logistics, che insieme danno vita di fatto ad un colosso ferroviario con network di rango continentale. Anche la francese Veolia Cargo – divisione merci di Veolia Group – ha finalizzato le proprie strategie di consolidamento, creando la principale compagnia privata europea nel 141 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana settore ferroviario; l’operazione è stata possibile anche attraverso l’acquisizione dell'intero capitale della tedesca Rail4Chem, joint venture di proprietà della società chimica Basf, degli operatori tedeschi Hoyer e VTG e della svizzera Bertschi. Più ad Est, si assiste ad un processo di concentrazione tutto interno all’Europa orientale: le compagnie ferroviarie nazionali ceca e slovacca fonderanno le divisioni merci, CD Cargo e Slovakia Cargo, in un'unica società, destinata a raggiungere, al secondo posto nella classifica europea, la compagnia polacca PKP. In tema di integrazione di filiera, la società ferroviaria ungherese Floyd è passata sotto il controllo di Eurogate Intermodal, società del gruppo terminalistico e logistico tedesco Eurogate. La compagnia ungherese era già partner di Eurogate per le attività della joint venture formata da ERS Railways (del gruppo danese Maersk), TX Logistik (controllata da Trenitalia) e dalla stessa Eurogate Intermodal, che opera un collegamento intermodale tra i porti di Amburgo-Bremerhaven e Budapest. In Romania, invece, la privatizzazione di CFR Marfa, divisione merci delle Ferrovie romene, suscita l’interesse della compagnia francese SNCF. L’operazione si candida ad essere la seconda importante privatizzazione di una compagnia ferroviaria merci nell'Europa orientale, dopo quella dell'ungherese MAV Cargo, acquisita da Rail Cargo Austria. E proprio con riferimento alla compagnia ungherese, si segnala che la Commissione Europea ha autorizzato MAV Trakció, fornitore di servizi di trazione, scorporata dalla holding pubblica, a usufruire di aiuto di Stato del Governo ungherese, per circa 150 milioni di euro, per l’ammodernamento del servizio. SNCF, nel frattempo, ha consolidato la propria espansione in Europa e sul mercato domestico, avviando forme di collaborazione con le compagnie ferroviarie nazionali di due paesi confinanti: con la svizzera SBB CFF FFS, il cui primo passo consisterà nell'avvio di un collegamento comune tra Mulhouse e Buchs; con Deutsche Bahn per lo sviluppo delle relazioni merci tra Francia e Germania. Gli accordi e le acquisizioni portati a termine da SCNF nel periodo di riferimento bene esprimono la strategia di rafforzamento della posizione sul mercato continentale, dalla Francia, alla Svizzera, alla Germania fino all'Est europeo, Ucraina e Russia. Il Gruppo ha infatti ottenuto il controllo totale del colosso logistico francese Geodis, al termine di un’Opa da 600 milioni di euro; ed ha acquisito il 75% del capitale della società ferroviaria privata tedesca Import Transport Logistik (ITL), che porta in dote un network diffuso nei Paesi Bassi, Repubblica Ceca e Polonia. 142 L’internazionalizzazione delle imprese Da ultimo, in tema di integrazione di filiera con operatori terminalisti, il gruppo francese, in partnership con la compagnia ferroviaria nazionale spagnola Renfe ha siglato con l'Autorità Portuale di Barcellona un accordo di joint venture per operare collegamenti merci tra Spagna e Francia. Dal punto di vista dell’autorità portuale, l’alleanza mira a proporre lo scalo spagnolo – quarto nella classifica 2007 della portualità euromediterranea, dopo Gioia Tauro e i connazionali Algeciras e Valencia - come gateway continentale dei traffici marittimi globali. Tab. 43. Primi 10 operatori del trasporto ferroviario merci nell’Unione Europea (in milioni di tonnellate-km trasportate), anno 2007 Compagnia Paese Deutsche Bahn PKP SNCF FOC Trenitalia Cargo ÖBB CD Cargo LDZ LG Green Cargo Totale primi 10 Totale UE Germania Polonia Francia Regno Unito Italia Austria Rep. Ceca Lettonia Lituania Svezia Rank 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 tkm (M) 91.013 43.548 40.635 21.200 21.197 18.440 16.972 16.735 14.373 11.500 295.613 378.986 var % 2007/06 +2,9% +2,1% -0,1% -4,4% -7,5% -2,3% +4,0% +9,6% +11,5% - quota di mercato 24,0% 11,5% 10,7% 5,6% 5,6% 4,9% 4,5% 4,4% 3,8% 3,0% 78,0% 100,0% Fonte: elaborazioni Nomisma su dati IUR, 2009 Sul mercato nordamericano, le due grandi società ferroviarie canadesi competono per il primato, attraverso percorsi di crescita per vie esterne realizzati grazie all’acquisizione di compagnie statunitensi: Canadian Pacific Railway ha acquisito infatti Dakota, Minnesota & Eastern Railroad, dal fondo di private equity britannico Electra, incrementando le proprie linee nel Midwest degli Stati Uniti. Mentre Canadian National Railway ha acquisito da United States Steel Corporation gran parte delle attività della società ferroviaria Elgin, Joliet & Eastern Railway (EJ&E), che opera una rete nella regione di Chicago. Allo stesso tempo, un operatore statunitense, Genesee & Wyoming (GWI) - che opera linee ferroviarie merci negli Stati Uniti, Canada, Australia e Bolivia e servizi ferroviari in porti americani ed europei - ha fatto l’ingresso in Europa attraverso l’acquisizione della Rotterdam Rail Feeding (RRF), società che svolge servizi ferroviari nel porto di Rotterdam e servizi nel settore ferroviario in tutti i Paesi Bassi. 143 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Tab. 44. Operazioni realizzate da operatori ferroviari Acquirente Anno Deutsche Bahn (DE) 2007 Acquisita Operazione ed effetti rilevanti EWS (UK) DB ha acquistato la britannica EWS, di proprietà di Canadian National Railways, della banca d'affari neozelandese Fay Richwhite e dei fondi statunitensi Berkshire Partners e Goldman Sachs. Deutsche Bahn ha acquisito la partecipazione di maggioranza di Tranfesa, allo scopo di ampliare la presenza sul mercato europeo. Transfesa è attiva nel trasporto merci su rotaia e nella logistica, con una specializzazione nel settore automobilistico. Il gruppo ferroviario tedesco Deutsche Bahn (DB) ha comprato la PCC Logistics, la principale società ferroviaria privata della Polonia e divisione logistica del gruppo PCC. PCC Logistics è specializzata nel trasporto di carbone, prodotti chimici e materiali da costruzione. Canadian Pacific Railway comprerà la statunitense Dakota, Minnesota & Eastern Railroad, dal fondo londinese di private equity Electra Private Equity incrementando di 2.500 miglia le proprie linee nel Midwest statunitense. Transfesa (ES) 2009 PCC Logistics (PL) Canadian Pacific Railway (Canada) 2007 Canadian National Railway (Canada) Rail Cargo Austria (AT) 2007 Veolia Cargo (FR) 2008 Genesee & Wyoming Inc. (GWI) (USA) 2008 CD Cargo (CZ) 2008 Dakota, Minnesota & Eastern Railroad Corp. (DM&E) (USA) Elgin, Joliet & Canadian National Railway Co. acquisirà dalla United States Eastern Railway Steel Corporation gran parte della società ferroviaria Elgin, (EJ&E) (USA) Joliet & Eastern Railway Co. (EJ&E), che possiede 198 miglia di linee intorno a Chicago. MAV (HU) Il consorzio guidato da Rail Cargo Austria ha vinto la gara per la privatizzazione della divisione merci delle Ferrovie Ungheresi, MAV Cargo. Rail Cargo Austria è la divisione merci delle Ferrovie austriache OBB. Rail4chem (DE) La compagnia francese Veolia Cargo ha acquisito l'intero capitale della tedesca Rail4Chem, joint venture di proprietà di della società chimica Basf, degli operatori tedeschi Hoyer e Vtg e della svizzera Bertschi. Rotterdam Rail La Genesee & Wyoming (GWI), azienda statunitense che Feeding (RRF) opera linee ferroviarie merci negli USA, in Canada, Australia (NL) e Bolivia e servizi ferroviari in 16 porti americani ed europei, ha acquisito l'olandese Rotterdam Rail Feeding (RRF). La transazione vale 21,4 milioni di dollari. Slovakia Cargo Le compagnie ferroviarie nazionali ceche e slovacche fondono (SK) le divisioni merci, CD Cargo e Slovakia Cargo, in un'unica compagnia. 2007 Fonte: Nomisma Tab. 45. Operazioni di integrazione di filiera realizzate da operatori ferroviari Acquirente Anno Ewals Cargo Care (NL) 2007 EWS (gruppo DB) (UK) 2007 144 Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Crossrail Duisburg (gruppo Crossrail Babcock & Brown) (DE) Piattaforma logistica (UK) La società ferroviaria elvetica Crossrail (gruppo Babcock & Brown) ha ceduto l’attività di spedizione door-to-door finora effettuata tra il territorio della Ruhr (Duisburg) ed il Nord Italia (Domodossola) all’olandese Ewals Cargo Care. EWS, società ferroviaria britannica acquisita da Deutsche Bahn, ha acquisito un terminal merci in Scozia dalla compagnia logistica TDG, struttura che sarà uno dei terminali della nuova rete continentale che si basa sull'Eurotunnel. (continua) L’internazionalizzazione delle imprese TransContainer (Russia) 2008 SNCF (FR) 2008 Governo Nuova Zelanda (Nuova Zelanda) 2008 VTG (DE) 2008 Eurogate Intermodal (gruppo Eurogate) (DE) 2008 (segue Tab. 45) Transcontainer, operatore intermodale controllato da Russian Railways (RZD) ha acquisito l'intero capitale della Western Port (ZP), società che gestisce il porto di Rostov sul Don, dove è in progetto la costruzione di un container terminal da 50.000 Teu l'anno. Geodis (FR) La società delle ferrovie francesi SNCF ha acquisito il controllo del 98,09% del capitale e del 98,22% dei diritti di voto di Geodis al termine dell'Opa da 600 milioni lanciata sulla sua filiale di logistica e trasporto merci di cui già controllava il 42,37%. Import Transport Il gruppo ferroviario francese SNCF ha acquisito il 75% Logistik (ITL) (DE) del capitale della società ferroviaria privata tedesca Import Transport Logistik (ITL), con filiali in Olanda, Repubblica Ceca e Polonia. L'acquisizione consentirà a SNCF di sviluppare le proprie attività internazionali, in direzione dell'Est europeo, dell'Ucraina e della Russia. Toll Holdings Da ultimo, si segnala che il governo neozelandese ha (asset) (Australia) acquisito l’attività di trasporto ferroviario e della flotta traghetti operate dal gruppo australiano Toll Holdings in Nuova Zelanda per 523 milioni di dollari USA. L'operazione rappresenta il buy back del Governo sulla società ferroviaria venduta a Toll negli anni Novanta. Vopak North China La società di logistica ferroviaria tedesca VTG rileverà da (NL) Vopak North China la metà del capitale di Cosco-Vopak Logistics, joint venture sorta per il trasporto ferroviario di container nel paese asiatico. Floyd (HU) Eurogate Intermodal, società del gruppo terminalistico e logistico tedesco Eurogate, ha comprato il 51% del capitale della società ferroviaria ungherese Floyd. L'azienda è partner di Eurogate sulle tratte dai porti tedeschi a Budapest. Western Port (ZP) (Russia) Fonte: Nomisma Tra i più significativi accordi di natura governativa, si riporta quello relativo alla privatizzazione della compagnia ferroviaria China United International Rail Containers. Il governo cinese ha infatti siglato un accordo per l’ingresso in partecipazione nella società con quattro compagnie, tra cui tre primari operatori stranieri: la compagnia pubblica China Railway Container Transport - che deterrà il 34% del capitale azionario -, la tedesca Deutsche Bahn, l'armatore francese CMA CGM e l'armatore israeliano Zim, ognuno con una quota dell' 8%. L’intera operazione vale 1,168 miliardi di euro. Come già evidenziato, Deutsche Bahn sta attuando importanti sforzi per presidiare il ponte ferroviario eurasiatico. La compagnia logistica DB Schenker, controllata del gruppo, ha infatti avviato un collegamento regolare su treno per container dalla Cina all'Europa. La formalizzazione di tali sforzi è avvenuta con la firma della lettera d’intenti tra Deutsche Bahn, le società nazionale russa RZD e il governo cinese per lo sviluppo dei trasporti merci su ferrovia tra Cina ed Europa; l’obiettivo è aggiudicarsi una posizione dominante sulla 145 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana futura linea Pechino-Berlino. I due colossi ferroviari hanno inoltre creato Trans-Eurasia Logistics, joint venture che gestirà i traffici intermodali terrestri da Mosca alla Germania, attraverso Polonia e Bielorussia. Nel contempo, RDZ conferma la volontà di ingresso nei mercati emergenti, confermata dal fatto che la compagnia ha siglato accordi con il governo nordcoreano e con quello libico. - In Corea del Nord l’intesa è relativa alla costruzione di un nuovo terminal container nel porto di Rajin, con l’obiettivo di collegare la rete coreana a quella Transiberiana nell'ambito del più ampio progetto del ponte ferroviario eurasiatico. Allo stesso tempo, la compagnia ha inaugurato l’avvio dei lavori della Trans Korean Main Line, linea ferroviaria che collegherà Khasan (Corea del Nord) con Pusan (Corea del Sud) per poi connettersi – appunto - alla Transiberiana, infrastruttura strategica per lo sviluppo del ponte terrestre Asia-Europa. - In Libia, invece, RDZ ha siglato un accordo per la realizzazione di una linea ferroviaria di collegamento dei centri principali del paese lungo il percorso costiero tra Sirte e Bengasi. L’ambizioso progetto, che prevede sei scali merci e due misti mercipasseggeri, farà parte del corridoio ferroviario che dovrebbe attraversare l'intero Nord Africa: il governo libico ha già assegnato alla cinese China Railway Construction la realizzazione di due tratte. L’intera operazione conferma che lo sforzo dei paesi nordafricani di entrare nella competizione trasportistica mediterranea non si limita allo sviluppo della portualità, ma comprende anche il potenziamento dei sistemi intermodali, tra cui la ferrovia. Ancora in tema di accordi governativi, si segnala che l'India ha firmato un protocollo d'intesa con le Ferrovie iraniane, per una maggiore collaborazione tecnica. L'intesa prevede temi che preannunciano un'interoperabilità dei treni tra i due paesi, a conferma degli sforzi del paese indiano di potenziare e modernizzare la propria rete ferroviaria. Nel periodo di riferimento anche la Germania ha investito sulle infrastrutture ferroviarie, con lo scopo di sviluppare il trasporto intermodale terrestre a servizio del sistema portuale: il governo ha avviato infatti un piano di emergenza per potenziare la capacità ferroviaria a servizio dei porti marittimi e dei porti interni – in particolare quello di Duisburg - che prevede uno stanziamento di fondi per 255 milioni di euro entro il 2011. Da ultimo si segnala che nel 2007 la Commissione Europea ha autorizzato l’elargizione di aiuti di stato alla compagnia ferroviaria nazionale ceca, Czech Railways, finalizzati all’acquisizione di nuovo materiale rotabile ferroviario; la misura conferma l’interesse 146 L’internazionalizzazione delle imprese dell’UE nello sviluppo della modalità ferroviaria merci, attivata attraverso lo strumento della deroga agli aiuti di Stato. Nel 2008 infatti la Commissione ha adottato nuove linee direttive in materia, che chiariscono le norme applicabili ai finanziamenti pubblici, di cui possono beneficiare le imprese ferroviarie. La ratio di queste misure risiede sia nell’accompagnamento del processo di liberalizzazione del settore, sia nell’obiettivo di sviluppare la mobilità sostenibile in Europa. Tab. 46. Accordi di settore realizzati da operatori ferroviari Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2007 JSC (Russia), Railion (gruppo DB, DE); PCC Rail (PL), Belarussian Railways (Bielorussia) Le società ferroviarie russa JSC, tedesca Railion, polacca PCC Rail e bielorussa Belarussian Railways hanno costituito la jv Eurasia Rail Logistics. La jv è partecipata con il 40,1% da JSC, con il 34,9% da Railion, con il 10% dalla società bielorussa e con il 15% da PCC Rail. 2007 SBB (Svizzera); SNCF (FR) Le ferrovie svizzere e francesi hanno avviato forme di collaborazione nel trasporto merci e passeggeri. Il primo passo consisterà nell'avvio di un collegamento comune tra Mulhouse e Buchs. 2007 Railion (gruppo DB, DE); Green Cargo (SE) Le società ferroviarie Railion e Green Cargo hanno formalizzato l'accordo per la costituzione della joint venture Railion Scandinavia, che avrà sede in Danimarca. Deutsche Bahn (DE); SNCF (FR) Deutsche Bahn e SNCF hanno siglato un accordo di collaborazione nel settore delle merci. La collaborazione inizierà nei trasporti tra Francia e Germania. 2008 Deutsche Bahn (DE); Indian Railways (India) Deutsche Bahn e Indian Railways hanno siglato un accordo di cooperazione per lo sviluppo di centri di traffico merci in India. Al momento è previsto l'avvio di uno studio di fattibilità. 2008 Deutsche Bahn (DE); RDZ (Russia) Le compagnie ferroviarie Deutsche Bahn e RDZ hanno creato Trans-Eurasia Logistics, joint venture che gestirà i traffici intermodali terrestri tra Asia ed Europa. Railion (Deutsche Bahn) (DE); L'azienda ferroviaria tedesca Deutsche Bahn (DB) e quella Rail Cargo Austria (RCA) (AT) austriaca ÖBB sarebbero prossime alla costituzione di una joint venture 50:50 nel settore del trasporto ferroviario delle merci. La nuova società si chiamerà RailSelect. 2009 SBB CFF FFS Cargo (Svizzera); Train Route Wagon (TRW) (BE) L'elvetica SBB CFF FFS Cargo ha siglato un contratto triennale con l'operatore internazionale di traffico combinato Train Route Wagon (TRW) in base al quale l'azienda svizzera trasporterà circa 70 treni merci alla settimana verso l'Italia per conto della belga TRW. L'attività include la collaborazione con le ferrovie belghe SNCB. Fonte: Nomisma 147 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Tab. 47. Anno 2008 2008 2008 Accordi di integrazione di filiera realizzate da operatori ferroviari Partner Deutsche Bahn (DE); Porto di Rotterdam (DE) Oggetto ed effetti dell’accordo Deutsche Bahn e l'Autorità Portuale del porto di Rotterdam hanno siglato una lettera d'intenti che prevede una più stretta collaborazione finalizzata all'incremento dei flussi di traffico merci trasportati su rotaia da e per lo scalo olandese. DB Schenker (gruppo Deutsche La società EWS del gruppo DB Schenker ha stretto un accordo Bahn) (DE); con il gruppo armatoriale israeliano Zim per il trasporto Zim (Israele) ferroviario dei container, precedentemente movimentati via strada, nel Regno Unito. Rail Cargo Austria (AT); Geodis e Rail Cargo Austria (divisione merci delle Ferrovie Geodis (FR) austriache) hanno avviato una collaborazione nel trasporto internazionale porta-a-porta che interesserà, oltre Francia ed Austria, anche Italia, Gran Bretagna e Spagna. OBB, Rail Cargo Austria (AT); La compagnia ferroviaria austriaca ÖBB ha annunciato un Intercontainer Austria (AT) accordo con Rail Cargo Austria e Intercontainer Austria per avviare un servizio tra Austria e Cina, nell'ambito del progetto Europe Far East Land Bridge (FELB). Rail Cargo Austria (AT); Rail Cargo Austria ha siglato un accordo con la compagnia Tolimpex (BE) logistica belga Tolimpex. L'intesa prevede una linea di autotrasporto quotidiana tra Belgio ed Austria. Porto di Barcellona (ES); Le compagnie ferroviarie spagnola Renfe e francese SNCF e SNCF, Renfe (FR) l'Autorità Portuale di Barcellona hanno siglato una joint venture per i collegamenti merci tra Spagna e Francia. Fonte: Nomisma Lo scenario italiano Nel complesso appare sfumato l’interesse degli operatori stranieri ad entrare sul mercato italiano del comparto ferroviario attraverso operazioni di M&A. Nel periodo di riferimento si può dare notizia solo dell’ingresso di Deutsche Bahn che, attraverso la controllata Railion, ha acquisito il 49% di Ferrovie NordCargo, divisione merci del gruppo Ferrovie Nord Milano, di cui la Regione Lombardia è azionista di maggioranza. Le ferrovie tedesche consolidano così la propria posizione in Italia attraverso Nordcargo, ambita in fase di gara dalla svizzera Crossrail e dalla francese SNCF Fret. L’offerta privata – sia italiana che straniera – sembra tuttavia volersi strutturare di fronte all’incumbent Trenitalia: la quota di mercato interno ad oggi complessivamente detenuta dalle compagnie private, è pari al 10%, dato che sale al 30% sui traffici transfrontalieri. Nel 2009 alcune imprese si sono infatti costituite in associazione, dando vita a FerCargo, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo della modalità ferroviaria. Tra queste vi sono le divisioni italiane dei principali player dei paesi limitrofi: la compagnia nazionale francese (SNCF Fret Italia) e tedesca (Railion Italia, gruppo DB), l’operatore francese privato Veolia Cargo Italia, Sbb Cargo Italia e Crossrail Italia, rispettivamente primo e terzo operatore svizzero; tra i vettori nazionali, invece, partecipano all’alleanza Rail Traction 148 L’internazionalizzazione delle imprese Company (RTC), Linea, Compagnia ferroviaria italiana (Cfi) e InRail. Sempre con riferimento all’ingresso sul mercato, si dà notizia del fatto che, nel biennio 2007-2008, l’offerta domestica di servizi merci si è arricchita di 11 nuove imprese: tra queste, le svizzere Crossrail Italia e BLS Cargo Italia e le italiane Mediterranean Railways e GMC, compagnie con base rispettivamente in Campania e Sicilia.6 In particolare, si segnala che GMC è la prima impresa privata del Mezzogiorno ad aver ottenuto l’autorizzazione ad operare traffici ferroviari; prima del suo ingresso, infatti, sul mercato italiano erano presenti solo 4 compagnie totalmente private, tutte operanti al Nord. La nuova società ha mostrato subito forte attivismo siglando accordi orizzontali e di filiera con primari operatori, in particolare: - con la compagnia marittima Maersk Line per la gestione del traffico container sbarcato a Gioia Tauro e destinato allo scalo ferroviario catanese di Cannizzaro; - con Trenitalia, attraverso la controllata Logistica e Servizi Intermodali (LSI), per il raddoppio dei collegamenti di trasporto combinato tra l’hub milanese di Segrate e gli scali siciliani di Cannizzaro e Alcamo. Esempio di internazionalizzazione attiva, invece, è l’acquisizione di minoranza della compagnia svizzera BLS Cargo da parte di Ambrogio Trasporti: il gruppo ha aumentato la propria partecipazione, arrivando a detenere il 3% del capitale, a fianco di colossi europei come BLS (capogruppo) e la tedesca DB Schenker (gruppo Deutsche Bahn) che posseggono rispettivamente il 45% delle quote azionarie. BLS Cargo è una compagnia interessante anche per gli investitori italiani dal momento che detiene il 40% del traffico ferroviario in transito dalla Svizzera e che sta progressivamente aumentando la propria presenza lungo l’asse Germania-Italia. Tab. 48. Operazioni nel settore ferroviario sul mercato italiano Acquirente Anno Acquisita Operazione ed effetti rilevanti Railion (Gruppo DB) (DE) 2008 NordCargo (Gruppo FNM, IT) La compagnia ferroviaria Railion ha acquisito il 49% di Ferrovie NordCargo, divisione merci del gruppo Ferrovie Nord Milano. Fonte: Nomisma Come già rilevato in passato, le alleanze siglate nel periodo di riferimento confermano l’interesse degli operatori continentali per la direttrice del Brennero, punto di accessochiave per le relazioni del trasporto europeo nord-sud. 6 Al 29/01/2009, nel panorama nazionale, sono 48 le licenze rilasciate ad altrettante compagnie, per il trasporto ferroviario merci, di cui 7 sospese o revocate (Fonte: RFI). 149 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Ne è ulteriore prova l’ingresso sulla tratta dell’operatore olandese Ewals Cargo Care, che ha investito sul mercato italiano transfrontaliero. Ewals ha infatti rilevato dall’elvetica Crossrail, controllata dal colosso australiano Babcock & Brown, l’attività di spedizione door-to-door tra la regione Ruhr (Duisburg) e il Nord Italia (Domodossola). Dal punto di vista di Crossrail, la dismissione di asset rivela una strategia di ritorno al core business, intenzionata a concentrare l’attività sui treni blocco operati sul corridoio transalpino tra Italia, Germania, Belgio e Paesi Bassi. La scarsa vivacità delle operazioni di M&A trova conferma anche con riferimento agli accordi, portati a termine esclusivamente all’interno del mercato domestico e di cui sono protagonisti pressoché esclusivamente il gruppo FS, anche attraverso la controllata Trenitalia. Il gruppo prosegue infatti nelle misure finalizzate allo sviluppo di accordi di collaborazione, all’interno di una più ampia strategia di affermazione della propria evoluzione da vettore a operatore logistico completo. Allo scopo, sono state siglate alcune intese del tutto rilevanti e nel panorama trasportistico nazionale riconducibili a processi di integrazione di filiera. - Nel comparto portuale, il gruppo si è aggiudicato la gara per la gestione del sesto molo di Voltri, con un consorzio di cui fanno parte due leader terminalisti asiatici - la cinese COSCO e la PSA di Singapore - con cui si è successivamente impegnato, tramite accordo di partnership, ad un investimento di 55 milioni di euro da convogliare nella società operativa di gestione del molo, denominata The Sixth. - Nel comparto logistico, il gruppo ha invece costituito con Poste Italiane la joint venture paritetica Italia Logistica, società che nasce dall'integrazione delle attività di Omnia Logistica del Gruppo FS e Sda Logistica del Gruppo Poste Italiane; obiettivo dell’alleanza è il presidio sia del segmento del trasporto di lunga distanza, sia di quello della distribuzione door-to-door. Con riferimento agli accordi di settore, invece, la strategia del gruppo mira ad accordi di partnership finalizzati al potenziamento o ingresso su alcune relazioni domestiche e internazionali. E’ quest’ultimo il caso degli accordi siglati: - tra Trenitalia Cargo e Italcontainer, per l'avvio di un collegamento intermodale diretto tra l'interporto di Norimberga e quello di Bologna, via Brennero, destinazione dal quale verranno smistati traffici su ferrovia per i porti italiani del Nord e del Sud; - tra TX Logistics (società controllata al 51% da Trenitalia) e Fercam, per la collaborazione su un servizio congiunto da Verona a Colonia; - tra il gruppo FS e Deutsche Bahn, per una cooperazione strategica con l’obiettivo di 150 L’internazionalizzazione delle imprese sviluppare i servizi ferroviari, sia viaggiatori che merci, lungo alcuni fra i principali corridoi transeuropei, nell’ambito di un’intesa che si inserisce nel quadro di cooperazione bilaterale tra Italia e Germania. Tab. 49. Accordi realizzati nel settore ferroviario sul mercato italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2007 Ferrovie dello Stato (IT); Porto di Genova-Sesto molo (IT) Le FS hanno vinto la gara per la gestione del sesto molo di Voltri, con un consorzio di cui fanno parte anche due gruppi asiatici leader mondiali, la cinese Cosco e la Psa di Singapore. 2008 Ferrovie dello Stato (IT), PSA, COSCO (Singapore) Trenitalia, controllata di FS, ha siglato un accordo di partnership con gli operatori PSA e COSCO, impegnandosi ad investire 55 milioni di euro nel sesto modulo del porto di Voltri. La società operativa si chiama The Sixth. 2008 Ferrovie dello Stato (IT); Poste Italiane (IT) Ferrovie dello Stato e Poste Italiane hanno dato via ad una joint venture paritetica che nasce dall'integrazione delle attività di Omnia Logistica (Gruppo FS) e Sda Logistica (Gruppo Poste Italiane). 2007 GMC (IT); Maersk (DK) La nuova compagnia ferroviaria GMC, che controlla l’integratore intermodale LSI, ha siglato un accordo con la compagnia marittima Maersk per la gestione dei traffici container sbarcati a Gioia Tauro e destinati allo scalo ferroviario catanese di Cannizzaro. 2008 LSI (Logistica e Servizi Intermodali-Gruppo GMC) (IT); Trenitalia (IT) LSI (Logistica e Servizi Intermodali - Gruppo GMC) ha siglato un accordo con Trenitalia per il raddoppio dei collegamenti di trasporto combinato tra il Nord Italia e la Sicilia sulle rotte Segrate (Milano)-Cannizzaro (Catania) e Segrate-Alcamo (Trapani). 2008 TX Logistics (IT); Fercam (IT) TX Logistics, società partecipata al 51% da Trenitalia, e Fercam hanno istituito un servizio congiunto per il trasporto di piastrelle da Verona a Colonia, per 1400 tonnellate di merce. 2008 Trenitalia Cargo (IT); Italcontainer (IT) Trenitalia Cargo e Italcontainer hanno siglato un accordo per l'avvio di un collegamento intermodale diretto tra l'interporto di Bologna e quello di Norimberga, via Brennero. Da Bologna le spedizioni potranno essere smistate su ferrovia verso i porti di Livorno, Ravenna, La Spezia, Taranto, Catania, Lamezia e Bari. 2009 Inter-Rail (IT), pool di imprenditori (IT); Friulia Holding (IT) Friulia Holding, Inter-Rail e un pool di investitori privati hanno costituito in joint venture una impresa ferroviaria privata che intende sviluppare i traffici cargo tra il Friuli Venezia Giulia, Austria e Slovenia. Friulia Holding, finanziaria della Regione FVG, detiene il 35% della società, mentre Inter-Rail detiene il 14%. Fonte: Nomisma Tra gli accordi di natura istituzionale, si segnala che il gruppo Ferrovie dello Stato ha stretto un accordo con gli Enti locali piemontesi preposti, per lo sviluppo della piattaforma intermodale di Alessandria, destinata a rivestire il ruolo di retroporto degli scali dell’arco ligure. 151 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Tab. 50. Anno 2007 2007 Accordi di natura istituzionale nel settore ferroviario sul mercato italiano Partner Ferrovie dello Stato (IT); Regione Piemonte, Enti locali (IT) Ferrovie dello Stato (IT); Deutsche Bahn (DE) Oggetto ed effetti dell’accordo Ferrovie dello Stato e Enti locali piemontesi hanno stretto un accordo per la realizzazione di una piattaforma intermodale ad Alessandria, che avrà il ruolo di retroporto degli scali liguri. La struttura coprirà un'area di 250mila mq. Ferrovie dello Stato e Deutsche Bahn hanno stretto una cooperazione strategica con l’obiettivo di sviluppare i servizi ferroviari, viaggiatori e merci, lungo alcuni fra i principali corridoi transeuropei. L’intesa raggiunta si inserisce nel quadro di cooperazione bilaterale tra Italia e Germania. Fonte: Nomisma 1.2.4. Il settore cargo aereo Lo scenario internazionale La situazione del settore a livello mondiale, resa nota dalla IATA, conferma in ottobre 2008 la flessione già registrata nei quattro mesi precedenti, con un valore di -7,9%. Dopo l’emergenza legata all’aumento dei prezzi del combustibile che ha caratterizzato il biennio 2007-2008, i vettori subiscono ora l’influenza della recessione economica globale. La flessione dei traffici è stata avvertita dai vettori di quasi tutti i continenti: in Asia-Pacifico, dove viene gestita una quota pari al 44% del traffico globale, la variazione della movimentazione è stata pari a -11%, in Nord America del -7,6%, in Europa del -5,4%, in America Latina del -11,4%. Solo in Medio Oriente e in Africa i traffici hanno registrato un risultato non negativo, rispettivamente +1% e +3%. Anche i più recenti dati di fonte IATA (marzo 2009) riferiscono risultati particolarmente negativi per gennaio 2009, quando il trasporto aereo di merci ha registrato una diminuzione del traffico pari al 23% rispetto all’anno precedente, con forti contrazioni nell’area AsiaPacifico (-28%), in Europa (-23%), in Africa e Nord America (-19%). In febbraio invece il traffico registrato è stato inferiore del 22,1% rispetto a quello del 2008. Tab. 51. I primi 10 vettori cargo a livello globale, anno 2007* Compagnia FedEx UPS Korean Air Lufthansa Cathay Pacific Singapore Airlines China Airlines Air France/Klm Emirates Cargolux * Ultimo aggiornamento disponibile Fonte: IATA 152 Paese USA USA Corea del Sud Germania Cina Singapore Cina Francia UAE Lussemburgo Rank 2007 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 tkm (M) 15.710 10.968 9.568 8.348 8.225 7.945 6.301 6.126 5.497 5.482 L’internazionalizzazione delle imprese Più in dettaglio, in Europa, secondo i dati dell’Association of European Airlines (AEA), il primo segno di recessione del traffico cargo è stato registrato nel luglio 2008, quando ha avuto luogo una flessione dell’1,2% delle tonnellate-km trasportate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La causa principale del risultato negativo è da imputare ai traffici verso il Nord America (-4,7%) e ad una sostanziale stagnazione della direttrice del Far East. Per il 2009, un’indagine del Financial Times condotta tra le principali compagnie che operano in Asia segnala che è attesa una diminuzione del traffico merci fino al 20%. Si riporta inoltre che già in settembre 2008 erano state annunciate perdite da alcune compagnie dell’area, come i colossi Korean Air e Cathay. Due grandi compagnie cinesi, China Eastern Airlines e China Southern Airlines, hanno inoltre chiesto aiuti pubblici. Nella classifica dei primi 30 aeroporti a livello globale, secondo i dati 2007 (ultimi disponibili), Memphis rimane lo scalo a maggiore traffico, seguito da Hong Kong e Anchorage. Shanghai continua a sorprendere per la notevole performance, essendo passato in tre anni dal 9° posto al 4°, con tassi di crescita rispettivamente pari al +13%, +16% e +18%. Su scala europea invece il primo aeroporto cargo è Parigi-Charles De Gaulle, che ha registrato una crescita annua del 7,9%, passando dalla 11° alla 6° posizione nella classifica mondiale; seguono Francoforte (8°), Amsterdam (14°). Tab. 52. Il traffico cargo nei primi 30 aeroporti, anno 2007* Aeroporto Memphis, TN (MEM) Hong Kong, CN (HKG) Anchorage, AK (ANC) Shanghai, CN (PVG) Incheon-Seoul, KR (ICN) Parigi, FR (CDG) Tokyo, JP (NRT) Francoforte, DE (FRA) Louisville, KY (SDF) Miami, FL (MIA) Singapore, SG (SIN) Los Angeles, CA (LAX) Dubai, AE (DXB) Amsterdam, NL (AMS) New York, NY (JFK) Taipei, TW (TPE) Paese USA Cina USA Cina Sud Corea Francia Giappone Germania USA USA Singapore USA UAE Paesi Bassi USA Taiwan Rank 2007 Rank 2006 Tonnellate 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 1 2 3 6 4 11 5 7 8 12 9 10 17 16 14 13 3.840.491 3.773.964 2.825.511 2.559.310 2.555.580 2.297.896 2.254.421 2.127.646 2.078.947 1.922.985 1.918.159 1.884.317 1.668.505 1.651.385 1.607.050 1.605.681 % sul totale 7,7% 7,5% 5,6% 5,1% 5,1% 4,6% 4,5% 4,3% 4,2% 3,8% 3,8% 3,8% 3,3% 3,3% 3,2% 3,2% var. 2007/06 4% 4,5% 0,6% 18% 9,4% 7,9% -1,2% 8,4% 4,8% 5,1% -0,7% -1,2% 11% 5,4% -1,9% -5,5% (continua) 153 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Chicago, IL (ORD) Londra, GB (LHR) Bangkok, TH (BKK) Pechino, CN (PEK) Indianapolis, IN (IND) Newark, NJ (EWR) Lussemburgo, LU (LUX) Tokyo, JP (HND) Osaka, JP (KIX) Bruxelles, BE (BRU) Dallas/FT W. Airport, TX (DFW) Atlanta, GA (ATL) Colonia, DE (GN) Guangzhou, CN (CAN) Totale USA Regno Unito Thailandia Cina USA USA Lussemburgo Giappone Giappone Belgio USA USA Germania Cina 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 15 18 19 21 20 22 26 24 23 29 27 28 30 25 1.533.606 1.395.905 1.220.001 1.192.553 998.675 963.794 856.741 852.454 845.976 747.434 724.140 720.209 710.244 694.923 50.028.503 (segue Tab. 52) 3,1% -1,6% 2,8% 3,9% 2,4% 3,2% 2,4% 15,9% 2,0% 1,1% 1,9% -0,6% 1,7% 13,8% 1,7% 1,8% 1,7% 0,5% 1,5% 11,3% 1,4% -4,1% 1,4% -3,5% 1,4% 2,8% 1,4% 6,4% 100,0% 3,7% * Dati luglio 2008 (ultimo aggiornamento disponibile) Fonte: Airport Council International Di fatto nel periodo di riferimento, il settore è stato caratterizzato da forti alleanze tra vettori leader e dall’ingresso di nuovi operatori. Tra le notizie di maggior rilievo vi è quella relativa all’alleanza tra Lufthansa e Deutsche Post World Net che hanno danno vita ad nuova compagnia aerea cargo, AeroLogic, con partecipazione paritaria, attraverso le controllate Lufthansa Cargo e DHL Express. L'attività della compagnia sarà focalizzata sui servizi espressi tra Europa, Usa e Asia, in diretta competizione con i colossi statunitensi Ups e FedEx. Ancora, Lufthansa Cargo ha aumentato la propria partecipazione nella joint venture asiatica Jade Cargo di cui finora deteneva il 25%, costituita con la cinese Shenzen Airlines e il fondo tedesco DEG che appartiene alla banca pubblica KFW. La strategia di espansione del vettore cargo tedesco nel continente asiatico comprende anche il trasferimento di alcuni voli dallo scalo di Shenzen a quello di Shanghai Pudong. Il mercato globale è stato inoltre interessato da una fusione rilevante. La compagnia statunitense ABX Air ha effettuato il takeover su Cargo Holdings International, creando una nuova società sotto il marchio di ABX Holdings, che dà vita ad uno dei più grandi fornitori mondiali di servizi aircargo. Tra i vettori dei paesi emergenti, si segnala l’inizio dell’operatività nel settore merci per Air India, operazione sinergica rispetto ai piani del governo indiano di avviare la 154 L’internazionalizzazione delle imprese costruzione di scali dedicati al trasporto aereo di merci in tutto il paese. Air India ha esordito infatti con il cargo aereo, operando i primi collegamenti merci tra Kerala e il Golfo Persico: il piano di espansione triennale nel comparto prevede l’attivazione di rotte verso il Golfo, gli Stati Uniti e l’Asia. Anche una nuova compagnia aerea indiana - Quikjet Cargo - ha fatto l’ingresso sul mercato delle principali rotte domestiche, riscuotendo fin da subito l’interesse del gruppo indiano Tata e di Lufthansa; nei piani della compagnia vi è il consolidamento della posizione sul mercato internazionale, verso Medio Oriente e Sud-Est asiatico. E proprio il gruppo indiano Tata – soggetto investitore esterno al comparto - è entrato con una piccola quota nel capitale di Quikjet, mentre Lufthansa ha avviato trattative con la compagnia e con la connazionale Jet Airways per stabilire forme di alleanza strategica nella regione indiana. Il fermento sul mercato indiano e l’interesse degli operatori occidentali scaturisce da due ordini di ragioni: da una parte dal fatto che dal gennaio 2008 il governo indiano ha liberalizzato il settore, permettendo ad imprese estere di acquisire fino al 74% del capitale delle compagnie cargo nazionali; dall’altra che le previsioni (per lo meno ante crisi), prevedevano una crescita del mercato indiano aerocargo a saggi del 9% annuo. In particolare, continua il processo d'aggregazione nel trasporto aereo asiatico, che vede come protagonisti le principali compagnie dell'area. Nel periodo di riferimento, cinque compagnie della regione hanno formato una joint venture per la gestione di un nuovo terminal cargo nell'aeroporto cinese di Tianjin. I soci sono: Korean Air (47%), Sinotrans Air Transportation Development (20%), Korea Airport Services (15%), Hanjin Transportation (10%) e Tianjin Dongfang Credit Investment Company (8%). Si tratta di uno dei maggiori accordi siglati tra soggetti cinesi e sudcoreani. Continua inoltre il processo di consolidamento sul mercato europeo, soprattutto orientale. West Air Europe e Atlantic Airlines, importanti compagnie cargo regionali svedese e britannica hanno dato luogo ad una newco denominata West Atlantic, tramite scambio azionario. L'operazione crea un soggetto di rango globale e consolida allo stesso tempo l'offerta del settore aerocargo nell'Europa settentrionale. In Russia, dopo il fallimento di alcune compagnie cargo – AirUnion, KrasAir, Samara – la municipalità di Mosca e la società statale Russian Technologies hanno dato vita a Rosavia, nuova società cargo con ambizioni di operatività su scala mondiale, che intende porsi sul mercato come competitor della connazionale Aeroflot. 155 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Allo stesso tempo la statunitense Delta potenzia le proprie attività in Europa, con l’apertura di uffici commerciali a Francoforte e Parigi per seguire i mercati di Europa, Medio Oriente e Africa, abbandonando contestualmente la joint venture che aveva costituito in precedenza con Air France Cargo e Korean Air Cargo per servire gli Stati Uniti. La strategia di maggior presidio dei mercati europei da parte del player statunitense fa seguito alla fusione tra Delta e Northwest Airlines, operazione che ha dato vita al primo operatore mondiale nel comparto passeggeri. Anche il primo vettore cargo mondiale, lo statunitense FedEx, nel 2008 ha rafforzato la rete europea attraverso l’ampliamento dell’hub di Parigi-CDG e l’acquisizione dell’ungherese Flying-Cargo Hungary (già partner), rafforzando così la propria posizione sui mercati est-europei. Infine, la tedesca DHL Express ha inaugurato il proprio hub europeo nell’aeroporto di Lipsia, scalo con localizzazione strategica rispetto ai mercati dell’Est europeo. DHL in realtà ha inaugurato diverse strutture: l’attenzione prevalente è per la Russia dove la società ha programmato di investire quasi 162 milioni di euro entro il 2011. La controllata di Deutsche Post continua così lo sforzo di presidio dei mercati emergenti, confermato dagli accordi finalizzati ad investimenti in piattaforme logistiche nella parte meridionale dell’India, in Arabia Saudita e a Panama. Tab. 53. Principali operazioni nel comparto del cargo aereo Acquirente ABX Air (USA) Anno Acquisita 2007 Cargo Holdings International (USA) Tochiki Kisen (Giappone) 2007 Nippon Airship Corp. (Giappone) FedEx (USA) 2007 NYK (Giappone) 2007 DHL Express (DE) 2007 Flying-Cargo Hungary (HU) Jett8 Airlines Cargo (Singapore) Polar Air Cargo (USA) 156 Effetti rilevanti dell’operazione La compagnia aerea cargo statunitense ABX Air ha acquisito Cargo Holdings International per 350 milioni di dollari, dando vita ad una società sotto il marchio di ABX Holdings, che avrà una flotta di 135 aerei cargo. L'acquisizione crea uno dei più grandi fornitori mondiali di servizi aircargo. Il gruppo armatoriale Nippon Yusen Kaisha (NYK) ha ceduto la propria partecipazione nella Nippon Airship Corp. (NAC), compagnia aerea giapponese specializzata nel trasporto di passeggeri e merci, alla Tochiki Kisen Co. FedEx Express ha comprato la compagnia aerea privata FlyingCargo Hungary. Le due società collaborano fin dal 2003. Il gruppo armatoriale giapponese NYK ha comprato una quota azionaria della nuova compagnia aerea Jett8 Airlines Cargo di Singapore con un investimento di 5 milioni di dollari. Il gruppo DHL Express ha comprato il 49% del capitale azionario della compagnia aerea Polar Air Cargo Worldwide per 150 milioni di dollari in contanti. La quota è stata ceduta dalla Atlas Air Worldwide Holdings (AAWW), società a cui fanno capo la Polar e la compagnia aerea Atlas Air. La transazione include un accordo commerciale della durata di 20 anni. (continua) L’internazionalizzazione delle imprese (segue Tab. 53) Il gruppo armatoriale belga ha stretto un accordo con la sudafricana Imperial Holdings per l'acquisizione della quota che quest'ultima detiene nell'irlandese Air Contractors Group (ACL), compagnia aerea di cui CMB è azionista. Grazie alla transazione, diventerà azionista di maggioranza dell'ACL. Air China Cargo La compagnia aerea cinese acquista il 25% di Air China Cargo. (Cina) La compagnia di bandiera cinese Air China entra così nel principale operatore cargo cinese. L'operazione avviene attraverso la controllata China National Aviation, che ha acquistato il 25% di Air China Cargo da Gold Leaf Enterprises Holdings. Compagnie Maritime Belge (CMB) (BE) 2007 Air Contractors Group (ACL), (IR) China National Aviation (gruppo Air China) (Cina) 2007 Air Menzies International (AMI) (gruppo Menzies Aviation) (UK) Lufthansa Cargo (DE) 2007 Universal Air Cargo (UK) AMI, società interamente controllata dalla Menzies Aviation, a sua volta controllata dalla società logistica britannica John Menzies, ha acquisito la società di spedizioni Universal Air Cargo (UAC) che opera in 11 località in Asia, Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti. 2008 Jade Cargo (Cina) Lufthansa Cargo ha aumentato la sua partecipazione nella joint venture asiatica Jade Cargo di cui finora deteneva il 25%. Gli altri soci della compagnia sono la cinese Shenzen Airlines e il fondo tedesco DEG che appartiene alla banca pubblica KFW. (segue) Lufthansa Cargo rileverà le attività di vendita e marketing della joint venture asiatica Jade Cargo, costituita con Shenzhen Airlines in Cina. Jade Cargo (Cina) West Air Europe (SE) 2008 Atlantic Airlines West Air Europe e Atlantic Airlines, importanti compagnie (UK) cargo regionali svedese e britannica hanno dato luogo ad una newco denominata West Atlantic, tramite scambio azionario. L'operazione crea un soggetto di rango globale. Delta Cargo (USA) 2008 Menzies Aviation (UK) 2008 Northwest Airlines Divisione Cargo (USA) MMA Consolidators (Sudafrica) Abu Dhabi Aviation (Abu Dhabi) 2008 Maximus Air Cargo (EAU) Delta Cargo e la divisione cargo di Northwest Airlines hanno siglato un accordo per la fusione. La società logistica britannica John Menzies plc, attraverso la divisione Menzies Aviation, ha acquisito il consolidatore aereo sudafricano MMA Consolidators. La società di Johannesburg sarà integrata nell'attività della Air Menzies International (AMI), consolidatore aereo del gruppo Menzies Aviation. La compagnia aerea statale Abu Dhabi Aviation ha acquistato il 95% del capitale di Maximus Air Cargo (MAC), principale compagnia tuttocargo dell'area, specializzata in carichi eccezionali. MAC manterrà il suo marchio e l'autonomia operativa. Fonte: Nomisma Interessanti dal punto di vista dell’analisi del comparto sono le operazioni di filiera portate a termine da gruppi armatoriali e logistici su vettori cargo. Di qualche rilievo da questo punto di vista sono le strategie messe in atto dai maggiori player del settore, sia attraverso takeover, sia con ingresso in partecipazione, nei confronti di compagnie che presidiano 157 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana mercati consolidati o in crescita. Si pensi ad esempio al gruppo armatoriale giapponese NYK, nono operatore a livello globale, che è entrato in partecipazione in Jett8 Airlines Cargo, compagnia di Singapore; e alle operazioni di DHL Express, di cui si è già parlato, che ha acquisito il 49% del capitale di Polar Air Cargo. In tema di accordi, molte alleanze hanno riguardato, dal 2007 al 2009, la regione cinese. Si segnala infatti l’accordo strategico di Air France-Klm con China Southern Airlines per una jont venture cargo euro-cinese, perfezionata grazie ad una collaborazione pluriennale, che consentirà ad entrambe le parti l’accesso ai rispettivi network. In tal modo il colosso franco-olandese potrà accedere ad un mercato di oltre 600 rotte domestiche e internazionali. Nel periodo di riferimento, la statunitense UPS, inoltre, ha inaugurato un hub aeroportuale in Cina, nell’aeroporto Pudong di Shanghai, prima infrastruttura dedicata nel paese, di proprietà di una società statunitense. E sempre in Cina l’autorità che gestisce l’aeroporto di Hong Kong ha lanciato un programma di sviluppo per le attività di cargo merci, assegnando la costruzione e gestione dello scalo alla Cathay Pacific Services, società che segue i servizi a terra della compagnia asiatica Cathay Pacific. Ancora con riferimento alle strategie degli operatori leader sui mercati emergenti, si segnala il dinamismo di Lufthansa Cargo: il vettore tedesco ha rafforzato la sua attività in Kazakistan, regione che sta diventando sempre più centrale nella rete di collegamenti cargo nelle rotte verso il Far East. Inoltre ha avviato una joint venture a Tianjin, finalizzata a realizzare un hub aeroportuale dedicato: la compagnia tedesca detiene il 46% del capitale della Tianjin Airport Hua Yu Air Cargo Terminal Co., mentre le altre quote sono ripartite tra l'investitore taiwanese Hwa-Hsia International Holding (49%) e la Tianjin Airport International Logistics Joint Stock Co (5%). Da ultimo Lufthansa ha siglato un memorandum d’intesa con la russa Air Union e l'aeroporto di Krasnojarsk per l'utilizzo dello scalo siberiano. Tali accordi sono la prova del grande fermento negli accordi di filiera che interessano intese di collaborazione tra operatori cargo e aeroporti che investono in hub cargo dedicati. E’ questo il caso sopra citato di Lufthansa Cargo, ma anche quello di un pool di vettori thailandesi con l’aeroporto di Monaco di Baviera; nonché quello della joint venture Tianjin Cargo Transportation Cooperative Company, per la costruzione di un hub. 158 L’internazionalizzazione delle imprese Tab. 54. Principali accordi nel comparto del cargo aereo Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2007 Nippon Cargo Airlines (gruppo NYK), NYK (Giappone); Jett8 Airlines (Singapore) NCA, filiale del gruppo armatoriale giapponese NYK, e la stessa NYK hanno siglato un accordo di cooperazione con il nuovo vettore aereo internazionale di Singapore, Jett8 Airlines. 2007 Air France-KLM (FR); China Southern Airlines (Cina) Le due compagnie hanno costituito una joint venture in Cina dedicata al settore cargo. I due vettori cooperano da tempo sulle rotte tra l'Europa e la Cina. 2008 Lufthansa Cargo (DE); Air Union, aeroporto di Krasnojarsk (Russia) Lufthansa Cargo, Air Union e l'aeroporto di Krasnojarsk hanno firmato un memorandum di intesa per l'utilizzo dell'aeroporto siberiano da parte della compagnia tedesca. 2008 Air France-KLM (FR); China Southern Airlines (Cina) China Southern Airlines e Air France-KLM hanno siglato un accordo per la costituzione di una joint venture nel settore cargo. Entrambi i partners sono membri dell'alleanza globale Sky Team. 2008 Emirates SkyCargo (EAU); Globe Air Cargo (FR) Emirates SkyCargo ha potenziato la presenza nell'Europa dell'Est, nominando Global Air Cargo proprio agente in Ungheria, Romania e Bulgaria. In queste regioni la compagnia araba movimenta macchinari in export per Medio Oriente e Australia. Fonte: Nomisma Tab. 55. Principali accordi di filiera nel comparto del cargo aereo Anno 2007 Partner Leisure Cargo (DE); Air Asia (Malaysia) Oggetto ed effetti dell’accordo Il vettore aereo malese AirAsia ha siglato un accordo con la tedesca Leisure Cargo grazie al quale prevede di generare ulteriori ricavi per 3,5 milioni di dollari dal settore del trasporto merci. 2007 Emirates SkyCargo (EAU); DB Schenker (gruppo Deutsche Bahn) (DE) La compagnia aerea araba e quella logistica tedesca aprono una rotta triangolare che collega Dubai, Francoforte e Toledo (Usa). La compagnia aerea araba mette l'aereo, Schenker Logistics (attraverso Bax Global) mette l'organizzazione logistica e la distribuzione in Nord America. 2007 Korean Air (Sud Corea); Sinotrans (Cina) Korean Air e la compagnia logistica cinese Sinotrans costituiranno una joint venture che avrà sede a Tianjin. Sinotrans avrà il 51% delle quote. Gli altri soci sono società finanziarie. 2007 Thai Airways International, Suvarnabhumi Airport, Thai’s Cargo and Mail Commercial business unit (Thailandia); Munchen Airport (DE) Thai Airways International, Suvarnabhumi Airport and Thai’s Cargo and Mail Commercial business unit hanno siglato una lettera d'intenti per costituire un centro di distribuzione merci deperibili gestito da Thai nell'aeroporto di Monaco di Baviera. 2007 Korean Air, Korea Airport Services (Sud Corea); Sinotrans Air Transportation Development (gruppo Sinotrans), Hanjin Transportation, Tianjin Dongfang Credit Investment Company (Cina) I soci Korean Air (47%), Sinotrans Air Transportation Development (20%), Korea Airport Services (15%), Hanjin Transportation (10%) e Tianjin Dongfang Credit Investment Company (8%) hanno costituito una jv, Tianjin Cargo Transportation Cooperative Company, che investirà 43,85 milioni di dollari nel nuovo cargo terminal di Tianjin. (continua) 159 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana 2007 2007 2008 2008 2008 (segue Tab. 55) L'aeroporto di Brescia dal 2007 è l'hub nazionale delle Poste Italiane. L'aeroporto accoglierà tredici voli cargo notturni. La scelta di Brescia per Poste Italiane fa parte del ridisegno della rete distributiva. TNT Express (NL); SEA, società che gestisce gli aeroporti di Milano, e TNT Express Aeroporto di Milano Linate (IT) hanno siglato un nuovo contratto quinquennale sull'utilizzo di Linate come base del corriere aereo per le attività del Nord Italia e quelle legate alle spedizioni internazionali. Lufthansa (DE); Lufthansa e Deutsche Post World Net danno vita ad nuova DHL (gruppo Deutsche Post compagnia aerea cargo AeroLogic, con partecipazione paritaria, World Net) (DE) attraverso Lufthansa Cargo e DHL. L'investimento iniziale dei due soci è di 15 milioni di euro. La attività del nuovo vettore aereo sarà trasportare buste espresse e merci tra Europa, Usa e Asia. Trust Forwarding (SAS Cargo) Birkart Globistics air+ocean, compagnia del gruppo Thiel (SE); Logistics, e Trust Forwarding, unità di business indipendente Birkart Globistics air +ocean della svedese SAS Cargo, hanno stretto un accordo di (gruppo Thiel Logistics) (LU) collaborazione per il piano sfruttamento dei network delle due compagnie, con particolare riferimento alla Scandinavia. Aeroporto di BresciaMontichiari (IT); Poste Italiane (IT) AFL (India); Cardinal Aviation (Singapore) Cardinal Aviation -private equity di Singapore- e la società di logistica indiana AFL hanno costituito una joint venture denominata QuickJet Cargo con sede a Bangalore. Fonte: Nomisma Lo scenario italiano I risultati del settore italiano del cargo aereo per il 20087 evidenziano una riduzione di oltre 10 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Si tratta del primo risultato negativo dal 2000, con un volume complessivo di tonnellate movimentate inferiore ai livelli del 2005. Tab. 56. Il traffico cargo in Italia Anno 2008 2007 2006 2005 2000 Cargo (tons) 919.935 1.022.285 974.397 922.592 801.885 var % su anno precedente -10,0% +4,9% +5,6% +5,0% +5,4% var % rispetto al 2000 +14,7% +27,5% +21,5% +15,1% - Fonte: elaborazioni Nomisma su dati Assaeroporti, vari anni Le uniche performance in controtendenza, di rilievo se considerate in relazione al posizionamento dello scalo, sono quelle: - dell’aeroporto di Venezia, 5° per movimentazione, che con una crescita annua del 28%, ha aumentato la propria quota di mercato di 1 punto percentuale; - dell’aeroporto di Bologna, 6° per movimentazione nel 2008, che con una crescita pari al 42% ha aumentato la quota di mercato dall’1,8% al 2,9%, guadagnando, rispetto 7 Ultimi dati annuali disponibili. 160 L’internazionalizzazione delle imprese all’anno precedente, due posizioni nella graduatoria nazionale. Venezia e Bologna rappresentano gli unici risultati di segno positivo all’interno dei primi dieci scali, che complessivamente gestiscono il 92,6% del traffico aerocargo. Primi nella classifica nazionale rimangono i due hub di Malpensa e Fiumicino, con una quota di mercato rispettivamente pari al 45,2% e al 16,7%; Bergamo-Orio al Serio si accoda come terzo scalo merci, sebbene nel 2008 sia stato interessato da un decremento di quota di mercato (13,3% contro il 14,4% dell’anno precedente). Il livello di concentrazione del mercato aereo italiano si conferma pertanto immutato rispetto al 2006, e in capo ai tre scali principali che, complessivamente, movimentano il 75,2% del traffico nazionale cargo. Tab. 57. Aeroporto Il traffico cargo negli aeroporti italiani, anno 2008 Rank 2008 Rank 2007 1 2 3 4 5 8 6 7 11 10 13 9 12 15 14 16 17 18 19 20 21 24 22 26 25 23 27 28 30 29 - Cargo (tons) Milano MXP 1 Roma FCO 2 Bergamo-Orio 3 Brescia 4 Venezia 5 Bologna 6 Milano LIN 7 Roma CIA 8 Torino 9 Pisa 10 Catania 11 Treviso 12 Verona 13 Ancona 14 Napoli 15 Genova 16 Cagliari 17 Palermo 18 Bari 19 Pescara 20 Lamezia Terme 21 Firenze 22 Rimini 23 Alghero 24 Trieste Ronchi L. 25 Olbia 26 Reggio Calabria 27 Brindisi 28 Trapani 29 Forlì 30 Parma Perugia Crotone Cuneo Bolzano Foggia Siena Totale Fonte: elaborazioni Nomisma su dati Assaeroporti, 2009 415.952 153.206 122.398 39.967 30.682 26.497 20.006 19.644 11.798 11.459 8.808 8.646 7.514 6.441 5.800 5.311 4.891 4.320 3.901 3.339 1.978 1.927 1.884 1.308 1.115 802 180 131 26 4 0 0 0 0 0 0 0 919.935 var% 2008/2007 -14,5% -1,0% -9,0% -15,2% 28,0% 41,7% -14,9% -14,6% -13,7% -24,1% -0,1% -50,9% -18,0% 5,1% -26,2% -7,6% -2,2% -1,5% -3,4% 1,5% -4,9% 37,7% 18,0% 69,0% -8,2% -46,7% -46,3% -48,8% -7,1% -89,2% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% -10% quota di mercato 2008 45,2% 16,7% 13,3% 4,3% 3,3% 2,9% 2,2% 2,1% 1,3% 1,2% 1,0% 0,9% 0,8% 0,7% 0,6% 0,6% 0,5% 0,5% 0,4% 0,4% 0,2% 0,2% 0,2% 0,1% 0,1% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 100,0% 161 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Nel mercato italiano, alcune vicende hanno interessato Cargoitalia, compagnia all-cargo, che nel 2007, a circa tre anni dalla nascita, aveva guadagnato una quota di mercato pari al 4,5% dell’export cargo italiano, posizionandosi al quinto posto in termini di volume trasportato alle spalle di Air France-KLM, Alitalia, Cargolux e Lufthansa. Nel 2008, infatti Cargoitalia è stata acquisita da ALIS Aerolinee Italiane, nata nel 2007, che grazie a questa operazione ha acquisito il diritto ad operare sul mercato, anche stringendo rapporti di collaborazione con i maggiori player internazionali. ALIS sta perseguendo una strategia finalizzata al raggiungimento di una posizione leader nel settore italiano del cargo: nel febbraio 2009 è stata infatti formalizzata l’offerta per l’acquisto della divisione all cargo della vecchia Alitalia, per un controvalore di 14,5 milioni di euro, offerta per la cui accettazione, in marzo 2009, è arrivato il nulla osta del Ministero dello Sviluppo Economico. Intanto Cargoitalia ha stretto un accordo di codesharing con Etihad Crystal Cargo – del gruppo Etihad Airways - per un’operatività congiunta sulle rotte nord-sudamericane, e quelle di India, Medio Oriente, Africa Orientale, gestite rispettivamente dalla compagnia italiana e da quella araba. Le compagnie arabe mostrano di fatto un grande interesse per l’Italia: Etihad Airways ha infatti stretto accordi per sette slot sull’aeroporto di Fiumicino e sette slot su quello di Linate. L’intesa ha risvolti istituzionali: l’accordo fa infatti parte delle intese tra il Ministero dello Sviluppo Economico italiano e il Ministero dell’Economia degli Emirati Arabi Uniti, siglate congiuntamente all’incremento degli slot in Italia concessi alla divisione cargo della compagnia di bandiera araba, Emirates Sky Cargo, che ha aumentato la presenza sugli scali di Roma, Milano Malpensa e Venezia, eleggendo l’Italia ad hub continentale per l’Europa. La lussemburghese Cargolux, intanto, ha istituito la divisione italiana, Cargolux Italia, che inizierà a operare su Malpensa nel 2009 con l’obiettivo di coprire 45 destinazioni internazionali tra cui l’Asia e gli Stati Uniti. Nello stesso tempo anche Lufthansa Cargo sviluppa l’operatività dello scalo milanese, attivando voli all cargo per New York e Chicago, dopo avere raggiunto nell’ultimo trimestre 2008 una rilevante quota di mercato italiano, pari al 14%. Sempre su Malpensa il vettore asiatico Cathay Pacific Cargo ha raddoppiato le frequenze per Hong Kong, passando da tre a sei voli la settimana. In tema di handling aeroportuale, invece, si segnala che Aeroporti di Roma (AdR) ha ceduto le attività cargo sullo scalo di Fiumicino ad Argol, società che opera nel settore 162 L’internazionalizzazione delle imprese della logistica, con una transazione del valore di 1,5 milioni di euro. La cessione si inserisce nel piano di focalizzazione sul core business di AdR, che già nel 2006 aveva ceduto l’handling passeggeri. Tab. 58. Principali operazioni nel comparto del cargo aereo Acquirente Anno Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione Argol (IT) 2008 Cargo Merci Fiumicino (IT) Aeroporti di Roma ha ceduto l'attività di handling cargo sullo scalo di Fiumicino alla Argol Spa, società che opera nel settore della logistica, per 1,518 milioni di euro. NGC Medical (IT) 2008 Avionord (IT) NGC Medical ha acquisito l'intera partecipazione di FNM Group in Avionord, società operante principalmente nel servizio aereo di trasporto d'organi, per un importo pari a 3,2 milioni di euro. La cessione del vettore da parte di FNM è in linea con la strategia di concentrarsi sul core business. ALIS (IT) 2008 Cargoitalia (IT) ALIS, compagnia all cargo di recente costituzione ha acquisito l'intero capitale di Cargoitalia da Air Logistic Holdings. Fonte: Nomisma Tab. 59. Principali accordi intrapresi da vettori aerei nel comparto cargo sul mercato italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2007 Alitalia Cargo (IT); Centurion Air Cargo (USA) La divisione Cargo di Alitalia ha aperto una nuova rotta aeromerci tra Malpensa e l'aeroporto di Miami, in accordo con Centiruion Air Cargo, che consentirà ad Alitalia di raggiungere i mercati del Centro e Sud America. Centurion Air Cargo, insieme a Cielos del Perù e alla brasiliana MTA, fa parte del gruppo AMC, il più grande network cargo dell'America meridionale. 2008 Cargoitalia (IT); Etihad Crystal Cargo (EAU) Cargoitalia e la compagnia araba Etihad Crystal Cargo hanno stretto un accordo di codesharing. Cargoitalia servirà le rotte nord e sudamericane e il vettore di Abu Dhabi quelle di India, Medio oriente, Africa orientale. 2008 Etihad Airways (EAU); Aeroporti di Roma e Milano Linate (IT) La compagnia araba Etihad ha siglato accordi per sette slot sullo scalo di Roma e sette slot su quello di Milano. L'accordo fa parte delle intese tra il Ministero dello Sviluppo Economico italiano e il Ministero dell'Economia degli Emirati Arabi Uniti, siglate congiuntamente all'aumento degli slot in Italia per la compagnia di bandiera araba, Emirates. 2008 Emirates SkyCargo (EAU); Aeroporti di Roma, Milano Malpensa, Venezia (IT) La compagnia di bandiera degli Emirati Arabi Uniti, Emirates, ha siglato accordi per un significativo aumento di slot della sua divisione cargo negli aeroporti di Roma, Milano Malpensa e Venezia, eleggendo l'Italia ad hub continentale per l'Europa. Fonte: Nomisma 163 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ 2. IL TRASPORTO PASSEGGERI 2.1. Il settore terrestre Il trasporto pubblico locale e a media-lunga percorrenza Come già per i Rapporti pubblicati negli anni 2005 e 2007, nell’impostazione metodologica di questa sezione si è tenuto conto dei mutamenti di scenario imputabili all’apertura dei mercati del trasporto pubblico locale (Tpl) e all’ingresso di operatori ferroviari e su gomma esteri nei diversi mercati nazionali. Tale dinamica ha fatto sì che la tradizionale distinzione operata tra Tpl e trasporto a medialunga percorrenza, su ferro e su gomma, abbia perso la sua ragione d’essere se affrontata dal punto di vista degli operatori e dei loro processi di internazionalizzazione, integrazione o concentrazione. Nel corso degli ultimi anni, i grandi player europei hanno sempre più messo in atto le proprie strategie indistintamente sia sui mercati locali che su quelli a media-lunga percorrenza. Pertanto, in un quadro di riferimento generale che vede ancora sostanzialmente chiuso il mercato ferroviario a lunga percorrenza e che assiste alla messa a gara congiunta - si pensi soprattutto al caso italiano - di servizi di interesse locale e regionale, ha senso dare conto delle dinamiche in atto dal punto di vista delle strategie e non tanto da quello dei mercati di ingresso. Lo scenario internazionale Con riferimento all’internazionalizzazione del comparto, in Europa, nel periodo di riferimento, non si è arrestato il processo di concentrazione dei maggiori player, progressivamente entrati in molti mercati nazionali. Arriva International, Transdev, Keolis e RATP hanno infatti intensificato le operazioni di acquisizione e gli accordi con imprese che potevano vantare un presidio consolidato sui mercati di destinazione. - 164 La multinazionale britannica Arriva International ha potenziato la propria presenza in particolare nella penisola iberica, in Danimarca e nell’Est europeo. In Portogallo, la compagnia ha acquisito una quota ulteriore del 10% di Barraqueiro, operatore che detiene circa il 20% del mercato interno portoghese, per un controvalore di circa 50 milioni di euro. Si ricorda che nel maggio 2006 Arriva aveva già rilevato il 21,5% dell'operatore portoghese, che porta in dote all’acquirente britannica anche una L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ partecipazione del 34% all'interno della società di gestione della metropolitana di Lisbona. In Spagna, invece, il gruppo ha acquisito Esfera, facendo così l’ingresso sul mercato di Madrid. Nel Nord Europa, Arriva ha acquisito Veolia Denmark, filiale di Veolia Transport, con l’obiettivo di costituire una posizione di rilievo sul mercato danese; e allo stesso tempo, sul proprio mercato, ha ottenuto fino al 2016 la più vasta concessione ferroviaria del Regno Unito, la New Cross Country. Nell’Est Europa, invece il player britannico ha completato l'acquisizione dell'80% di Interbus Invest, holding che fa capo a Eurobus Invest, che opera in Ungheria e Slovacchia, operazione per la quale si è reso necessario il nulla osta della Slovak Merger Authority. E da ultimo, Arriva è entrata nel mercato polacco, costituendo una joint venture con PCC Rail, operatore cargo tra i maggiori del paese, grazie alla quale ha ottenuto un contratto triennale per operare servizi ferroviari nella Polonia nordoccidentale. - Nello stesso periodo Veolia ha invece diversificato gli investimenti con operazioni di diversa portata geografica. In Francia, ha acquisito Voyages Dewitte, azienda di Tpl del nord del paese, mentre in Germania, nel comparto su ferro, si è aggiudicata la concessione della rete ferroviaria regionale tedesca che collega Brema e la Bassa Sassonia, grazie alla propria filiale tedesca NordWestBahn (NWB). La compagnia ha mostrato anche ambizioni extracontinentali, di ampia portata strategica, se si considerano i paesi target: India e Cina. Veolia si è infatti aggiudicata, in joint venture con l'indiana Reliance Infrastructure, la gestione della metropolitana di Mumbai; e in Cina, ha siglato una partnership –la prima di questo genere in territorio cinese- costituendo una joint venture con la società di Tpl Nanjing Zhongbei, per la gestione delle reti di trasporto in sei città cinesi, con durata trentennale. Inoltre, il gruppo ha costituito con la connazionale RATP Développement una joint venture paritetica per sviluppare il mercato asiatico, soprattutto in Cina, Corea del Sud e India. E in Marocco - in consorzio con i partner domestici Groupe Bouzid e Groupe Hakam - si è aggiudicata la gestione del servizio di trasporto collettivo di Rabat, Sale e Temara, di durata quindicennale. - Contemporaneamente, Transdev, operatore partecipato per il 68% dalla Cassa Depositi e Prestiti francese, ha vinto la gara per la privatizzazione di Connexxion, primo operatore di trasporto passeggeri nei Paesi Bassi. La gara, che riguardava la cessione del 66,67% del capitale della compagnia, è stata vinta in consorzio da Transdev e BNG, banca delle comunità locali dei Paesi Bassi, con quote rispettivamente pari al 165 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ 75% e 25%. Con l'operazione Transdev – che, si ricorda, in Italia si è aggiudicata il 49% del capitale di ATM Genova - diventa il quarto operatore d'Europa. Di nuovo la penisola iberica si conferma un mercato appetibile. Lo conferma il fatto che l’operatore francese ha costituito con la portoghese Joalto una joint venture denominata Holding Joalto Transdev (HJT) - che si candida a divenire il secondo gruppo di trasporto pubblico su gomma in Portogallo. - Diversa è invece la strategia di RATP Développement. Dopo un biennio trascorso a perseguire sentieri di espansione nei mercati europeo e asiatico, nel periodo di riferimento, la compagnia, controllata al 75% dalla parigina Ratp, ha convogliato gli investimenti sul consolidamento della presenza sul mercato domestico, attraverso alcune operazioni di diversificazione del proprio business. E’ infatti divenuta il secondo azionista di Tourexcel, primo operatore turistico francese, con una quota del 10%, entrando in questo modo nel settore della mobilità turistica nell'area parigina; inoltre ha acquisito l'intero capitale di Jacquemard & Cie, uno tra i principali operatori nel Dipartimento francese dell'Eure, rafforzando la propria posizione nel Tpl al di fuori dell'Ile-de-France. - Keolis, operatore ferroviario leader nel settore del Tpl, partecipato per il 45% dalla compagnia nazionale SNCF, ha invece condotto principalmente strategie di diversificazione del business, rafforzando sensibilmente la propria presenza nell'area centro occidentale della Francia: con l’acquisizione di ETASSE Tourisme, ha rafforzato la propria presenza nel settore dei trasporti scolastici e di servizi occasionali di turismo nel Calvados e nella Manica; con l’acquisizione di Delion, nel settore dei collegamenti ferroviari con gli aeroporti di Roissy e Orly e verso Parigi; infine con l’acquisizione di TPN e Sofitra, nel trasporto urbano ed extraurbano delle regioni dell’Auvergne e del Poitou-Charentes. Gli investimenti di Keolis sui mercati esteri hanno invece riguardato i Paesi Bassi, con l’acquisizione del 50% della compagnia ferroviaria olandese Syntus, e il Belgio, dove la compagnia è arrivata a detenere il 71% di Eurobus Holding, che con un processo di rebranding diventerà Keolis Vlaanderen. Quest’ultima operazione è rilevante sia in considerazione della dimensione dell’acquisita, sia del socio di minoranza, la società regionale Wallonne de Transport, che possiede il 29%. Tra i mercati target vi è anche quello tedesco, dove la compagnia si è aggiudicata la gestione della rete ferroviaria regionale di Maas Rhein Lippe Netz, con una concessione di 16 anni. Si riportano di seguito, in dettaglio, le operazioni e gli accordi di rilievo per il settore 166 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ internazionale che hanno avuto luogo nel periodo di riferimento. Tab. 60. Principali operazioni riguardanti operatori di Tpl sul mercato internazionale Acquirente Anno Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione Arriva (UK) 2007 Esfera (ES) Arriva ha acquisito Esfera, operatore spagnolo che opera a Madrid. L'operazione complessivamente vale circa 4,7 milioni di euro. Veolia Denmark (gruppo Veolia) (DK) 2008 Interbus Invest (SK) Transdev-BNG (FR) Keolis (FR) Veolia Transport (FR) Arriva ha acquisito Veolia Denmark da Veolia Transport Northern Europe. Arriva ha completato l'acquisizione dell'80% di Interbus Invest, holding che fa capo a Eurobus Invest, che fornisce servizi di trasporto autobus in Ungheria e Slovacchia. L'operazione era subordinata al nulla osta della Slovak Merger Authority. 2007 Connexxion (NL) Il governo olandese ha privatizzato Connexxion, primo operatore di trasporto viaggiatori nei Paesi Bassi. La gara d'appalto, riguardante la cessione del 66,67% del capitale, è stata vinta dal consorzio Transdev-BNG (Banca delle comunità locali dei Paesi Bassi), con quote rispettivamente del 75% e del 25%. 2007 ETASSE Tourisme Keolis ha acquisito ETASSE Tourisme che si occupa di (FR) trasporti scolastici nel Calvados e nella Manica e di servizi occasionali di turismo. La società ha un fatturato annuale di oltre 2 milioni di euro. Delion (FR) Keolis ha acquisito la società Delion, che presidia i trasferimenti da e verso gli aeroporti di Roissy e Orly e i collegamenti ferroviari di Parigi. TPN (FR) Keolis acquista TPN, gruppo fra i maggiori attori del trasporto nell'Auvergne, attiva anche nel trasporto extraurbano. Syntus (NL) Keolis ha acquisito il 50% di Syntus, compagnia ferroviaria olandese. 2008 Eurobus Holding (BE) Keolis ha acquisito il 60% della belga Eurobus Holding arrivando a detenere il 71% del capitale. Il restante 29% è di proprietà della Società regionale Wallonne de Transport. Il gruppo fiammingo cambierà nome in Keolis Vlaanderen. 2008 Sofitra (FR) Keolis ha acquisito il gruppo Sofitra, operatore di rilievo del trasporto pubblico di Poitou-Charentes, Limousin e Auvergne. 2008 Boyages Dewitte (FR) Veolia Transport ha acquisito Voyages Dewitte, azienda di Tpl della Francia del Nord. RATP 2008 Tourexcel (FR) Développement (FR) RATP Développement, controllata al 75% dalla parigina RATP, diventa il secondo azionista di Tourexcel, primo operatore turistico francese, acquisendo una quota del 10%. Jacquemard & Cie. RATP Développement ha acquisito l'intero capitale di (FR) Jacquemard & Cie, uno dei principali attori del trasporto nel dipartimento francese dell'Eure. Fonte: Nomisma 167 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab. 61. Principali accordi tra operatori di Tpl sul mercato internazionale Anno Partner 2007 Arriva International (UK); PCC Rail (PL) Arriva International (UK); Governo Regno Unito (UK) 2007 Keolis (FR); Amministrazione Ruhr (DE) 2007 Transdev (FR); Joalto (PT) 2008 Veolia Transport (FR); Governo Germania (DE) Veolia Transport (FR); Nanjing Zhongbei (Cina) 2009 Veolia Transport, Reliance Infrastructure (FR); Mumbai Metro One (India) Veolia Transport (FR); RATP Développement (FR) Veolia Transport, Groupe Bouzid, Groupe Hakam (FR); Municipalità di Rabat (Marocco) 2009 AutoPostale (Svizzera); Municipalità di Macon (FR) Oggetto ed effetti dell’accordo L'operatore britannico Arriva è entrato nel mercato polacco costituendo una joint venture con PCC Rail, operatore cargo tra i maggiori della Polonia. Il consorzio PCC-Arriva ha ottenuto infatti un contratto triennale per realizzare servizi sulla linea KujawskoPomorskie-Voidvodship nel Nord-Ovest della Polonia (circa 1,75 milioni di km anno). Il governo britannico ha assegnato ad Arriva la concessione ferroviaria della New Cross Country, la più vasta del Regno Unito. La concessione sarà attiva fino al 2016. Keolis si è aggiudicata la gestione della rete ferroviaria regionale di Maas Rhein Lippe Netz in Germania. Il contratto ha una durata di 16 anni per un fatturato totale di 557 milioni di euro. Transdev e la portoghese Joalto hanno costituito una joint venture per operare congiuntamente nel mercato portoghese. La jv, Holding Joalto Transdev (HJT), si candida a divenire il secondo gruppo di trasporto pubblico su gomma in Portogallo. Veolia Transport si è aggiudicata la gestione della RER di Brema. NordWestBahn (NWB), filiale tedesca di Veolia, gestirà a partire dal dicembre 2010 la totalità della rete ferroviaria regionale tedesca (RER) che collega i Länder di Brema e della Bassa Sassonia. La concessione ha una durata di 11 anni. La compagnia francese Veolia Transport ha firmato un accordo di partenariato con la società cinese Nanjing Zhongbei. L'accordo, primo in territorio cinese, prevede la creazione di una joint venture per la gestione delle reti di trasporto in sei città cinesi per la durata di 30 anni. Veolia Transport si è aggiudicata in joint venture con l'indiana Reliance Infrastructure, la gestione della metropolitana di Mumbai in India. La società concessionaria del progetto è la Mumbai Metro One. Veolia Transport e RATP Développement hanno costituito una joint venture paritetica per sviluppare il mercato asiatico, soprattutto in Cina, Corea del Sud e India. La francese Veolia Transport, in consorzio con i partner marocchini Groupe Bouzid e Groupe Hakam, si è aggiudicata la gestione del servizio di trasporto collettivo delle città di Rabat, Sale e Temara, in Marocco, per una durata di 15 anni. Veolia detiene il 51,04% del consorzio. La svizzera AutoPostale si è aggiudicata l’appalto per 21 linee nell’agglomerato di Mâcon, per la durata di 8 anni. AutoPostale conferma la validità della propria strategia di crescita all’estero e ottiene un importante successo sul mercato francese. Fonte: Nomisma Nel periodo di riferimento, le attese relative alla prossima apertura del mercato ferroviario passeggeri hanno apportato un certo dinamismo anche al comparto a media-lunga percorrenza. In tema di normativa si segnala infatti che nel settembre 2007 il Parlamento europeo ha approvato il terzo pacchetto ferroviario che prevede, tra le altre cose, l’apertura dei servizi di trasporto viaggiatori transfrontaliero il 1° gennaio 2010. Ciò che è più interessante è che tale misura comprende il diritto di cabotaggio tra due stazioni di uno stato estero sulla linea 168 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ percorsa, provvedimento che fa sì che su una determinata tratta il vettore internazionale possa entrare in competizione con il vettore domestico. In tale contesto, il comparto ha visto la nascita della prima alleanza internazionale del settore ferroviario: nove società ferroviarie mitteleuropee, tra cui alcune di primaria grandezza, hanno infatti costituito l’alleanza Railteam Alliance, mettendo in comune le proprie reti ad alta velocità su scala continentale, allo scopo di entrare in diretta competizione con la modalità aerea. L'alleanza, il cui modello è mutuato evidentemente dalle alleanze globali del settore aereo, è formata da sei società ferroviarie nazionali e da tre joint venture internazionali: tra le prime, la tedesca Deutsche Bahn, l’olandese NS, l’austriaca Obb, la svizzera Sbb, la belga Sncb e la francese Sncf; tra le seconde, Eurostar, Thalys e Tgv Lyria. La possibilità di una prossima competizione sul mercato ferroviario ha stimolato il maggiore vettore aereo europeo a stringere accordi di integrazione verticale. Air FranceKlm ha stretto accordi con Veolia Transport per la creazione di una società ferroviaria nel comparto dei servizi ad alta velocità. Questa tipologia di intesa potrebbe modificare profondamente la struttura del mercato del trasporto aereo a corto raggio, come già accaduto sulla tratta Parigi-Francoforte o come sta accadendo sulla tratta Milano-Roma a seguito dell’introduzione del servizio Frecciarossa di Trenitalia. Allo stesso tempo Deutsche Bahn ha manifestato interesse per entrare nel consorzio franco-belga-britannico Eurostar, gestore del servizio ferroviario ad alta velocità, che collega Londra con Parigi e Bruxelles attraverso la Manica. L’accettazione è subordinata all’eventuale veto della compagnia nazionale francese SNCF, in quanto proprietaria del 62% del pacchetto azionario del consorzio. L’interesse della compagnia nazionale tedesca per il mercato britannico fa evidentemente parte di piani strategici che riguardano sia il trasporto intercontinentale che quello nazionale: il gruppo Deutsche Bahn è entrato infatti proprio sul mercato britannico con l’acquisizione di Laing Rail, società inglese che possiede l'intero capitale azionario dell'impresa ferroviaria Chiltern Railways e il 50% delle imprese ferroviarie London Overground Rail Operations (LOROL) e Wrexham, Shropshire & Marylebone Railways Company (WSMR). Tab. 62. Principali operazioni riguardanti operatori ferroviari passeggeri Acquirente Anno Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione Deutsche Bahn (DE) 2008 Laing Rail (UK) Deutsche Bahn ha acquisito Laing Rail, società inglese che controlla l'impresa ferroviaria Chiltern Railways e il 50% delle imprese ferroviarie LOROL e WSMR. Fonte: Nomisma 169 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab. 63. Principali accordi intrapresi da operatori ferroviari passeggeri Anno Partner 2007 Deutsche Bahn (Germania), NS (Paesi Bassi), Obb (Austria), Sbb (Svizzera), Sncb (Belgio), Sncf (Francia); Eurostar, Thalys, Tgv Lyria (jv internazionali) Oggetto ed effetti dell’accordo Sei società ferroviarie nazionali e tre internazionali, nate da joint, venture hanno siglato un accordo per la creazione dell’alleanza Railteam Alliance. Tra le prime: Deutsche Bahn (Germania), NS (Paesi Bassi), Obb (Austria), Sbb (Svizzera), Sncb (Belgio) e Sncf (Francia); tra le seconde: Eurostar, Thalys e Tgv Lyria. Fonte: Nomisma Da ultimo, in tema di privatizzazioni, si dà notizia del fatto che il governo romeno intende procedere alla privatizzazione della compagnia ferroviaria CFR Marfa, attraverso la cessione totale delle quote pubbliche. Lo scenario italiano Nel settore del Tpl, le aziende continuano a condurre strategie di concentrazione, pur trovandosi in un quadro di incertezza normativa che caratterizza il comparto italiano da oltre un decennio – si ricorda che la riforma del Tpl ha avuto inizio con d.lgs. 422/97 “Burlando” -. Il 31 dicembre 2007 era scaduto, infatti, senza proroghe, il periodo transitorio entro il quale si sarebbero dovute completare le procedure di gara ad evidenza pubblica per l’affidamento di tutti i servizi di Tpl gestiti da concessionari o da società derivanti dalla trasformazione delle aziende speciali in virtù di affidamenti diretti. Nel 2008, la legge 133/2008 ha riaperto, per i servizi pubblici locali, il periodo transitorio (fino al 31 dicembre 2010) ed ha ripristinato la possibilità del ricorso agli affidamenti in house, introducendo più di un’incertezza sul rapporto con la disciplina di settore. Il comparto italiano è stato comunque teatro di operazioni e accordi di portata rilevante. Alcune importanti aziende dell’Emilia Romagna hanno intrapreso percorsi di aggregazione o di parziale privatizzazione. - Il primo è il caso della fusione tra ATC Bologna e ACFT Ferrara, operazione che dà vita ad un soggetto di capacità superiore a 123 milioni di passeggeri trasportati con un bacino di utenza di 1,3 milioni di residenti. - Sul versante romagnolo invece, tre aziende portano avanti un percorso di concentrazione attraverso l’integrazione dei bacini: E-bus, Setram e Saces, che gestiscono il trasporto in Provincia di Forlì-Cesena, hanno siglato un accordo di fusione, costituendo un unico soggetto che prenderà il nome di AVM (Area Vasta 170 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ - Mobilità). Un percorso di privatizzazione è stato invece intrapreso da ATCM Modena, che ha portato avanti una strategia finalizzata alla ricerca di un socio industriale privato, sulla falsariga del modello genovese (si ricorda che ATM Genova è partecipata al 49% dalla francese Transdev). Per l’acquisizione della quota hanno manifestato interesse sia gruppi nazionali - ATC Bologna, ATM Milano – sia grandi player internazionali - la britannica Arriva e le francesi Transdev e RATP Développement -. Quest’ultima si è poi confermata capofila della cordata vincitrice, cui partecipano Ferrovie Emilia Romagna (FER), Compagnia Toscana Trasporti (CTT) e Nuova Mobilità, gruppo di operatori privati locali. Come per Modena, nel periodo di riferimento, altre società a capitale pubblico sono state oggetto di percorsi di parziale privatizzazione, condotti attraverso la selezione di un socio privato di minoranza attraverso procedura ad evidenza pubblica. La tornata delle privatizzazioni e la candidatura delle società europee alle gare evidenzia di fatto un rinnovato interesse per il Tpl italiano e una nuova propensione dei controllori pubblici a creare sinergie grazie al know how apportato dal partner industriale privato. Si segnala, al proposito, la gara in atto per l’acquisizione di una quota del 45% di APAM Esercizio di Mantova, per la quale hanno manifestato interesse la britannica Arriva (attraverso la partecipata italiana Sab di Bergamo), due grandi cordate pubbliche (guidate rispettivamente da ATM Milano e ATV Verona) e il gruppo Zoncada. Interesse è stato manifestato anche da Ferrovie Nord Milano (tramite FNM Holding), la più importante compagnia ferroviaria del paese dopo Ferrovie dello Stato. Al termine della procedura, la quota è stata aggiudicata al raggruppamento formato da ATM Milano, ATB Bergamo e Brescia Trasporti, che deterranno rispettivamente il 75%, il 24% e l’1% della partecipazione. Lo stesso iter di privatizzazione parziale è stato intrapreso da ATV Verona, nata nel 2007 dall’integrazione tra le due società veronesi AMT e APTV che per diversi decenni hanno gestito il servizio di trasporto urbano e quello extraurbano. Nel periodo di riferimento, non sono mancate le operazioni di fusione e acquisizione e altre, di portata rilevante, sono state avviate. Tra queste ultime si segnala il grande progetto di fusione - non ancora concluso – che ha interessato il settore nel corso dell’ultimo anno e che riguarda le due grandi ex 171 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ municipalizzate ATM Milano1 e GTT Torino. L’aggregazione tra le due compagnie darebbe vita alla maggiore società di Tpl a livello nazionale, in grado di competere, per dimensione, con i grandi player europei2. Nel frattempo, in Veneto, la compagnia veneziana ACTV si è aggiudicata il 12% del capitale di ATVO, società di trasporti del Veneto orientale, grazie ad un'offerta di 3,3 milioni di euro, sottraendo le quote alla francese Transdev che aveva manifestato interesse all’acquisizione. Si segnalano tuttavia anche operazioni volte a ridurre l’internalizzazione. Dopo una collaborazione durata due anni, Autoguidovie (Agi) – con un’operazione di management buy back – ha riacquisito il 40% del proprio capitale dalla francese Transdev, allineandosi al recente processo in atto tra le ex municipalizzate lombarde di opposizione ai grandi gruppi stranieri. Allo stesso tempo Transdev è interessata alle partecipazioni di Agi nelle società miste in Veneto e Liguria, compresa una quota del 40% di Dolomitibus (e la relativa governance), partecipata dalla Provincia di Belluno e da diversi Comuni. In tema di gare per l’affidamento di servizi di Tpl su ferro, il Friuli Venezia Giulia intende bandire la gara per il gestore unico del servizio integrato gomma-rotaia-mare, il cui progetto ha riscosso da subito l’interesse di operatori di prima grandezza, tra cui, ad esempio, la compagnia ferroviaria tedesca Deutsche Bahn. Tab. 64. Principali operazioni riguardanti operatori di Tpl sul mercato italiano Acquirente Macerata Bus (IT) Anno Acquisita 2007 Contram Mobilità (IT) Ominibus Partecipazioni (consorzio FNM e Sab) (IT) 2007 Ratp (FR) 2008 1 Effetti rilevanti dell’operazione Macerata Bus si è aggiudicata tramite gara la posizione di socio di minoranza di Contram Spa, che gestisce il Tpl extraurbano della Provincia di Macerata e urbano di alcuni comuni marchigiani. SPT Linea Como (IT) Omnibus Partecipazioni, società costituita da FNM e Sab Autoservizi, ha acquisito il 49% di SPT Linea di Como, tramite gara. L'operazione ha preceduto la costituzione di una nuova società, la ASF Autolinee, che prende il posto di SPT Linea. Autolinee Toscane Ratp ha rilevato Autolinee Toscane, azienda della (IT) Provincia di Firenze che opera nell'area del Mugello. L'operazione segue l'ingresso dell'operatore francese in Lfi. (continua) Nel frattempo, ATM Milano ha siglato con TPM Monza un protocollo di intesa per avviare la fase di valutazione del possibile ingresso della compagnia nel gruppo milanese. 2 Nel 2008 inoltre l’ipotesi di aggregazione è stata allargata ad ATM Genova, con la quale le due compagnie hanno sottoscritto una lettera d'intenti per l'inserimento della società ligure nel piano di fusione. 172 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Transdev-BNG (FR) 2008 Ranza Spa (IT) 2008 ACTV Venezia (IT) 2008 ATC Bologna (IT) 2008 Ratp Développement, Fer, Nuova Mobilità, Ctt (FR) 2009 (segue Tab. 64) I tre soci di Dolomitibus (Provincia di Belluno, Comune di Belluno e Autoguidovie SpA) hanno dato il nulla osta alla vendita da parte di Autoguidovie SpA della propria quota azionaria, pari al 39,50%, alla sua partecipante Transdev Italia srl. Autoguidovie (IT) La società per azioni Ranza, azionista di maggioranza di Autoguidovie, ha riacquisito l'intera partecipazione azionaria del gestore di Tpl in possesso della francese Transdev. ATVO (IT) ACTV Venezia si è aggiudicata il 12% di ATVO, società di trasporti del Veneto orientale con un'offerta di 3,3 milioni di euro. ACFT Ferrara (IT) ATC Bologna e ACFT Ferrara hanno portato a termine il processo di fusione, che dà vita ad una società da 123 milioni di passeggeri l'anno su 46 milioni di km. ACTM Modena Il colosso parigino Ratp, in cordata con la FER, Nuova (IT) Compagnia Mobilità e Ctt si è aggiudicato l'acquisto del 49% di ATCM Modena. L'operazione è perfezionata mediante aumento di capitale per il quale il raggruppamento vincente verserà 10,2 milioni di euro. Dolomitibus (IT) Fonte: Nomisma Tab. 65. Operazioni finalizzate alla costituzione di consorzi di Tpl sul mercato italiano Anno Partner 2008 52 aziende (IT); Consorzio Traveco (IT) 2009 COER Bus (IT); Cooperativa Trasporti, SAC, Cosmobus (IT) Oggetto ed effetti dell’accordo 52 aziende di Tpl venete, lombarde e friulane hanno dato vita al consorzio Traveco per partecipare alle gare per il trasporto pubblico locale di linea. Le aziende accorpate contano 600 dipendenti, 730 mezzi e un fatturato annuo complessivo di 85 milioni di euro. Il consorzio ravennate COER Bus, di cui fanno parte numerosi soci, allarga la propria base associativa con l'ingresso della Coop. Trasporti di Riolo Terme, di SAC di Cervia e di Cosmobus di Rimini. L'aggregazione dà vita ad una capacità aziendale di 500 mezzi e un fatturato di 30 milioni di euro per 100 imprese associate. Fonte: Nomisma Tab. 66. Affidamenti e concessioni di servizi di Tpl urbano ed extraurbano su gomma e su ferro nel mercato italiano Anno Partner 2007 ATM Milano (IT); Ansaldo (IT) 2008 2008 2008 Ferrovie Emilia-Romagna (FER) (IT); ACTM Modena (asset) (IT) Ustica Lines (IT); Regione Siciliana (IT) STIE (IT); Comune di Rho (IT) Oggetto ed effetti dell’accordo ATM e Ansaldo gestiranno attraverso la joint venture Immetro la metropolitana automatica di Copenahgen, che trasporta 25 milioni di passeggeri anno. La jv è partecipata rispettivamente al 51% e 49%. FER ha rilevato da ACTM Modena la gestione della linea ferroviaria Sassuolo-Modena. Ustica Lines si è aggiudicata la gara per i collegamenti marittimi veloci per le isole Eolie e Egadi bandita dalla Regione Siciliana. Il contratto di servizio avrà durata di cinque anni per un importo pari a 11,7 e 20,4 milioni di euro per il servizio erogato rispettivamente per le isole Egadi e per le Eolie. STIE si aggiudica la concessione quinquennale per il trasporto pubblico locale di Rho (Milano). Il valore economico del servizio ammonta a 666.900 euro su base annua per oltre 357 mila km. Fonte: Nomisma 173 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Con riferimento ai servizi ferroviari di interesse non locale, si segnalano alcune operazioni che hanno avuto luogo sul mercato domestico, effettuate da operatori che si preparano alla competizione nel mercato liberalizzato. La compagnia NTV ha subito alcune operazioni di riassetto societario che hanno visto protagonisti un investitore e un partner industriale di prima grandezza. Una quota del 20% del capitale della compagnia è stata infatti acquisita da Intesa San Paolo, che inoltre garantirà la linea di credito per consentire l’operatività della società. Allo stesso tempo, il gruppo ferroviario francese SNCF ha acquisito una quota equivalente, divenendo così il partner industriale della compagnia. Più recentemente, inoltre, una quota del 5% è stata rilevata da Mais, holding di partecipazioni industriali e finanziarie. Nel frattempo, è stata costituita la seconda società ferroviaria regionale per dimensione in Italia. Le emiliane FER e ATC Reggio Emilia hanno sottoscritto un accordo per uno scambio azionario che vede il conferimento degli asset ferroviari di ATC a FER e la partecipazione di ATC nel capitale di FER con una quota pari all’11,6%. Nel 2008, ha preso avvio in Italia una stagione che vede le Regioni procedere all’affidamento dei servizi ferroviari regionali in un unico lotto. La prima Regione ad inaugurare tale pratica è stata l’Emilia-Romagna che ha affidato tutti i servizi di propria competenza al consorzio Trasporti Integrati, costituito da Trenitalia e da una società consortile formata da FER, ACT Reggio Emilia e ATCM Modena. Allo stesso modo, la Regione Campania e la Provincia Autonoma di Trento hanno stipulato con Trenitalia un nuovo contratto di servizio per il periodo 2009-2014. In tema di accordi internazionali, si segnala l’intesa tra Ferrovie dello Stato e le ferrovie vietnamite finalizzata alla cooperazione per lo sviluppo del sistema ferroviario del paese asiatico. Tab. 67. Principali operazioni riguardanti operatori ferroviari passeggeri sul mercato italiano Acquirente Anno Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione Intesa Sanpaolo (IT) 2008 NTV (IT) SNCF (FR) 2008 NTV (IT) MaIS (IT) 2009 NTV (IT) Intesa San Paolo ha acquisito una quota del 20% del capitale di NTV (Nuovo Trasporto Viaggiatori). Il resto della società è detenuto da Luca di Montezemolo, Diego Della Valle e Gianni Punzo (24% ciascuno) e Giuseppe Sciarrone (4%). Il gruppo ferroviario francese SNCF ha acquisito il 20% del capitale azionario di NTV. MaIS, holding di partecipazioni industriali e finanziarie, ha acquisito il 5% del capitale di Nuovo Trasporto Viaggiatori (NTV). Fonte: Nomisma 174 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab. 68. Affidamenti e concessioni di servizi di trasporto ferroviario regionale su ferro nel mercato italiano Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2008 Consorzio: Trenitalia, FER, ATC Reggio Emilia, ATCM Modena (IT); Regione Emilia-Romagna (IT) Il Consorzio Trasporti Integrati si è aggiudicato la gara bandita dalla Regione Emilia-Romagna relativa a tutti i servizi ferroviari. 2008 Trenitalia (IT); Provincia Autonoma di Trento (IT) Trenitalia e la Provincia Autonoma di Trento hanno siglato un contratto di servizio di oltre 26 milioni di euro per gli anni 2009-2014. 2009 Trenitalia (IT); Regione Campania (IT) Trenitalia ha siglato con la Regione Campania un nuovo contratto di servizio per 218,2 milioni di euro. Il contratto ha durata di sei anni (2009-2014). Fonte: Nomisma Tab. 69. Principali accordi intrapresi da operatori ferroviari italiani Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2007 Le ferrovie italiane e quelle vietnamite hanno firmato un Memorandum of Understanding per la cooperazione su settori quali sviluppo delle linee ferroviarie, alta velocità e convenzionali, gestione, progettazione e costruzione. Ferrovie dello Stato (IT); Vietnam Railways (Vietnam) Fonte: Nomisma Da ultimo, con riferimento alle autolinee, si segnala che nel 2007 è stato anticipato3 il processo di liberalizzazione dei collegamenti sia nazionali che internazionali, già avviato in precedenza4, favorendo l’ingresso sul mercato di nuovi operatori su alcune linee in partenza dal Mezzogiorno. La normativa, in particolare, ha soppresso le limitazioni transitorie legate alle distanze dalle linee storiche per il rilascio di nuove autorizzazioni. Il settore si sta preparando all’apertura del mercato attraverso lo studio di alleanze commerciali e strategie di emissione di biglietti low cost, dirette ad erodere la quota di passeggeri delle tratte aeree e ferroviarie tra il Nord e il Sud del paese. Si porta l’esempio di Ibus, società di network commerciale nata da qualche anno dall’alleanza di tre grandi compagnie – Baltour, MarinoBus e Intersaj – che è stata allargata lo scorso luglio ad altre sei aziende e che ha in previsione trattative per l’ingresso di nuovi soci. 3 L. 2 aprile 2007, n. 40 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7, (c.d. Decreto Bersani) recante misure urgenti per la tutela dei consumatori, la promozione della concorrenza, lo sviluppo di attività economiche e la nascita di nuove imprese. 4 D.lgs. 21 novembre 2005, n. 285 – Riordino dei servizi automobilistici interregionali di competenza statale. 175 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ 2.2. Il settore aereo 2.2.1. Il trasporto aereo Lo scenario internazionale Lo scenario internazionale del comparto aereo ha vissuto nel periodo di riferimento vicende di grande rilevanza. I grandi player globali - pur in difficoltà a causa della crisi internazionale esplosa nella seconda metà del 20085 - hanno indirizzato i propri sforzi nel tentativo di aumentare il proprio posizionamento globale, attraverso alleanze, accordi di code sharing, acquisizioni, o vere e proprie fusioni. Alcune di queste operazioni hanno modificato la struttura competitiva del settore in virtù del forte impatto procurato. E’ questo senz’altro il caso del takeover tutto interno al mercato statunitense portato a termine da Delta Air Lines su Northwest Airlines (rispettivamente terza e quinta compagnia statunitense). L’operazione, del valore di 3 miliardi di dollari, era finalizzata ad una fusione tra le due compagnie, da tempo annunciata, che ha dato vita alla maggiore compagnia aerea del paese.6 Oltreoceano, ha avuto luogo anche un altro rilevante processo di concentrazione, che ha visto il fondo Texas Pacific Group (TPG) portare a termine, attraverso la controllata Midwest Air Partners, l’acquisizione di Midwest Air Group. TPG rafforza così la propria presenza nell’industria aerea, in cui già vanta partecipazioni di grandi compagnie come Continental Airlines, America West e Ryanair. Anche in Europa, il mercato ha subito un nuovo assetto competitivo, grazie ad acquisizioni ed alleanze siglate tra i principali vettori continentali. Il colosso franco-olandese Air France-KLM, ad esempio, ha finalizzato l'acquisizione del 25% di Alitalia attraverso sottoscrizione di aumento di capitale riservato per una cifra di 323 milioni di euro, divenendo così il maggiore azionista della compagnia italiana. La compagnia di bandiera francese ha inoltre effettuato il takeover su VLM Airlines, uno dei vettori regionali europei maggiormente specializzati nel trasporto business. Da ultimo 5 Il trasporto aereo mondiale ha registrato una prima fase di declino già nel settembre 2008, che ha condotto ad una diminuzione complessiva dei passeggeri del 2,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel marzo 2009, la diminuzione si è attestata su -11,1%, contro variazioni pari a -5,6% in gennaio e a -10,1% in febbraio (fonte: IATA). 6 Si ricorda che, negli ultimi mesi del 2006, US Airways aveva tentato una scalata ostile (poi fallita) sulla stessa Delta Airlines, in amministrazione controllata dopo il fallimento del 2005. 176 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ ha manifestato interesse per la compagnia di bandiera ceca, Czech Airlines, in via di privatizzazione. L'altro gigante europeo, British Airways, ha siglato un accordo di code sharing con Iberia e American Airlines relativo ai voli transatlantici tra Europa e Stati Uniti. La compagnia britannica ha speso energie nel periodo di riferimento per portare a termine la fusione - tuttora non andata a buon fine - con la spagnola Iberia, compagnia in cui British Airways è presente fin dal 1999.7 Nel biennio in esame il vettore britannico ha aumentato la partecipazione in Iberia dal 10,1% al 13,2%, attraverso uno scambio per cui la compagnia spagnola è arrivata a detenere il 7,3% di BA rispetto al precedente 6,1%. L’ostacolo sulla via della fusione tra le due compagnie è di fatto, ad oggi, riconducibile al tema della corporate governance. Protagonista per dinamismo, nel periodo di riferimento, è senza dubbio Lufthansa, che ha acquisito alcune compagnie sia in ambito europeo, che extracontinentale. La compagnia ha infatti rilevato la quota del 45% di Sn Brussels Airlines, principale vettore belga, con un’opzione per acquisire il restante 55% dal 2011; l’operazione richiede il nulla osta della Commissione Europea, dal momento che l’acquisizione può turbare in modo significativo la concorrenza sul mercato unico, sulle rotte Belgio-Germania e Belgio-Svizzera. Lufthansa ha inoltre acquisito i due vettori low cost Jet Blue Airways e Bmi, ottenendo da quest’ultimo slot interessanti nello scalo di Londra-Heathrow.8 La compagnia tedesca ha poi tentato di acquisire Austrian Airlines, la cui vendita è tuttavia stata sospesa dal governo austriaco, che intende mantenere una quota di capitale in capo ad investitori domestici. Da ultimo, il colosso tedesco ha manifestato interesse per la compagnia aerea scandinava SAS, che sta cercando sul mercato un partner industriale. In un’ottica di ridimensionamento e ritorno al core business, SAS ha posto in vendita due controllate, la spagnola Spanair e la lettone Air Baltic e ha ceduto all’azionista di minoranza Teinver la propria quota di maggioranza nella compagnia spagnola di ground handling Newco Airport Services. Di seguito, si riportano gli accordi e le operazioni di M&A che hanno avuto luogo nel periodo di riferimento, nel comparto aereo internazionale. 7 Si fa notare che - già nel 2007 - il consorzio composto dal fondo TPG e da British Airways aveva rinunciato all’acquisizione di Iberia, ritirando l’offerta di 3,4 miliardi di euro. Nel periodo di riferimento, British Airways e l’australiana Qantas hanno rinunciato al progetto di fusione in atto, dalla cui unione sarebbe nata una delle maggiori compagnie a livello globale. 8 Di tali operazioni si darà maggiore conto nel paragrafo dedicato ai vettori low cost. 177 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab. 70. Principali operazioni riguardanti vettori aerei sui mercati consolidati Acquirente SAS (SE) Anno 2007 Teinver (ES) 2007 Management buy-in (Islanda) 2007 Air France - KLM (FR) 2007 KLM (NL) 2008 Lufthansa (DE) 2007 2008 TPG Capital (USA) 2008 British Airways (UK) 2008 Iberia (ES) 2008 Delta Air Lines (USA) 2008 Consorzio del Turismo di Barcellona + investitori spagnoli (ES) Fonte: Nomisma 2008 178 Acquisita Spanair (ES) Effetti rilevanti dell’operazione SAS acquisisce il 100% di Spanair, rilevando il 5,1% delle quote dall'azionista di minoranza Teinver. La mossa è propedeutica alla cessione di Spanair da parte di SAS. Newco Airport SAS ha ceduto a Teinver la propria quota di maggioranza Services (ES) del 55% detenuta nella compagnia spagnola di ground handling Newco Airport Services. Teinver detiene così l'intero controllo della società. Avion Aircraft La compagnia di navigazione islandese Eimskip ha ceduto Trading (AAT) la restante quota del 49% nella connazionale Avion (Islanda) Aircraft Trading (AAT). Air Atlanta La compagnia di navigazione islandese Eimskip ha ceduto (Islanda) al management la quota di maggioranza nella compagnia aerea Air Atlanta. La politica di Eimskip è quella di cedere tutti gli asset relativi al trasporto aereo. VLM Airlines Air France-KLM ha siglato un accordo per l'acquisizione (NL) totale di VLM Airlines, compagnia controllata dalla società olandese Panta Holdings e uno dei vettori regionali europei maggiormente specializzati nel trasporto business. Martinair (NL) La compagnia aerea olandese KLM acquisirà il controllo di Martinair, che opera sulle rotte tra madrepatria e Antille Olandesi. KLM ha raggiunto un accordo con il gruppo armatoriale A.P. Moller-Maersk per il trasferimento del 50% delle azioni della compagnia che ha base a Schipol. Swiss Lufthansa ha acquisito le restanti quote della compagnia International aerea Swiss International, arrivando così a detenere il (Svizzera) 100% del capitale attraverso la società svizzera AirTrust. Swiss continuerà ad operare come compagnia autonoma. Il gruppo tedesco Lufthansa ha siglato un accordo per Sn Brussels acquisire il 45% del capitale azionario della Sn Brussels Airlines (BE) Airlines per 65 milioni di euro attraverso un aumento di capitale. L'intesa include un'opzione a favore del vettore aereo tedesco per l'acquisizione del rimanente 55% della compagnia aerea belga a partire dal 2011. Midwest Air Midwest Air Partners, controllata di TPG Capital, ha Group (USA) portato a termine l’acquisizione di Midwest Air Group, società che controlla Midwest Airlines. Iberia (ES) British Airways ha aumentato la partecipazione in Iberia dal 10,14% al 13,15%. L'Avion (FR) British Airways ha acquisito la compagnia francese L'Avion, specializzata in voli di business class. British La compagnia aerea spagnola Iberia ha incrementato la Airways (UK) propria quota nel capitale di British Airways al 7,3% dal precedente 6,1%. La compagnia aerea statunitense Delta Air Lines ha Northwest acquisito per 3 miliardi di dollari la connazionale Airlines Northwest Airlines attuando la fusione tra le due Corporation compagnie da tempo annunciata. L'operazione darà vita (USA) alla maggiore compagnia aerea a livello globale. La compagnia scandinava SAS ha raggiunto un accordo Spanair (ES) per cedere il controllo di Spanair ad un gruppo di investitori spagnoli, guidati dal Consorzio del Turismo di Barcellona che diventeranno azionisti di maggioranza. SAS resterà azionista e opererà come partner industriale. L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ I mercati emergenti Nell’Est Europeo, la banca statale russa Vnesheconombank ha acquisito il 40% del capitale di AirBridge, società che possiede il 99,95% della compagnia aerea ungherese Malev. Per il governo russo l'operazione ha valore altamente strategico, dal momento che consente l’ingresso nel mercato aereo comunitario. Per questo è previsto che la compagnia statale Aeroflot diventi il partner strategico di Malev. Aeroflot, al pari di Air France-KLM, ha inoltre mostrato interesse per la privatizzazione di Czech Airlines. Nel frattempo, Deutsche Bank entra negli interessi russi, con l’acquisizione del 7% di Aeroflot, arrivando così a detenere complessivamente l'8,8% del maggior vettore dell’Europa Orientale e confermando ulteriormente la consolidata strategia di espansione verso l’Europa dell’Est. Tra gli accordi di portata intercontinentale, si segnala quello interessante tra l’australiana Qantas e la araba Etihad (con sede ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi), che hanno stretto una partnership per il code sharing sulle tratte tra Australia e Medio Oriente. Allo stesso tempo Qantas ha acquisito il 30% della vietnamita Pacific Airlines, confermando la propria strategia di espansione nelle aree emergenti. I grandi mercati in crescita, India e Cina, hanno assistito a processi di concentrazione, anche in conseguenza di spinte governative. Dopo anni contrassegnati dall’ingresso di numerosi nuovi player, il processo di consolidamento del mercato aereo indiano ha subito un’accelerazione con l’acquisizione di Air Sahara da parte di Jet Airways, la più grande compagnia aerea privata del paese. Jet Airways arriva così a controllare circa il 32% del mercato domestico, oltre a ricevere il privilegio di poter volare all’estero, terreno su cui fino ad oggi si erano potute misurare la sola Air Sahara (tra le compagnie private) e la compagnia di bandiera Air India. E proprio Air India ha ultimato il progetto di fusione con Indian Airlines, entrambe a controllo pubblico, perfezionando il processo di concentrazione caro al governo indiano. Sul mercato cinese, invece, si consuma un’alleanza strategica tra Air China e China Eastern Airlines (CEA), dopo che Singapore Airlines, una delle principali compagnie aeree dell'Asia, ha acquistato il 24% di China Eastern Airlines, terza maggiore compagnia del paese, a controllo statale. E ancora – sui mercati asiatici – Air Asia, maggiore compagnia malese, ha acquisito una quota del 20% in AirAsia X, vettore emergente nella regione, in conseguenza all'acquisto 179 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ del 20% di AirAsia X da parte del management della britannica Virgin, che assicura alla compagnia tratte di collegamento con Australia Cina, India e Regno Unito. Tab. 71. Principali operazioni riguardanti vettori aerei sui mercati emergenti Acquirente Anno Acquisita Jet Airways (India) 2007 Air Sahara (India) L'indiana Jet Airways, maggiore compagnia aerea privata del paese, ha acquisito Air Sahara. 2007 Pacific Airlines Qantas ha siglato un accordo con la vietnamita State (Vietnam) Capital Investment Corporation per l'acquisizione di una quota del 30% di Pacific Airlines. 2007 Air Asia X Il management di Virgin ha acquisito il 20% della malese (Malaysia) Air Asia X, incrementando gli investimenti nell'aviazione civile già realizzati in Gran Bretagna, Stati Uniti, Africa e Australia. 2007 Air Asia X Air Asia, maggiore compagnia malese ha acquisito una (Malaysia) quota del 20% in Air Asia X, vettore emergente nella regione asiatica, in conseguenza all'acquisto del 20% di Air Asia X da parte del management di Virgin. Qantas (Australia) Management di Virgin (UK) Air Asia (Malaysia) Deutsche Bank (DE) 2007 Aeroflot (Russia) Singapore Airlines (gruppo Temasek Holdings) (Singapore) Air India (India) 2007 China Eastern Airlines (Cina) Banca Vnesheconombank (Russia) 2007 Indian Airlines (India) 2009 Air Bridge (HU) Effetti rilevanti dell’operazione Deutsche Bank ha acquisito il 7% della compagnia aerea russa Aeroflot, arrivando a detenerne complessivamente l'8,8%. Il governo russo detiene il 51,1% di Aeroflot, maggiore compagnia aerea dell'Est Europa. Singapore Airlines, una delle principali compagnie aeree dell'Asia, ha acquistato il 24% di China Eastern Airlines, terza maggiore compagnia a controllo statale in Cina. Le due compagnie pubbliche Air India e Indian Airlines hanno completato il processo di fusione. La banca statale russa Vnesheconombank ha acquisito dall’investitore russo Boris Abramovich il 40% del capitale di AirBridge, società che possiede il 99,95% della compagnia aerea ungherese Malev. Fonte: Nomisma In tema di privatizzazioni, oltre al processo che sta interessando Czech Airlines, grande interesse ha suscitato l’annunciata privatizzazione della compagnia serba Jat Airways: diverse compagnie hanno manifestato interesse, tra cui la russa Aeroflot e Air India. Il governo greco invece intende privatizzare la compagnia di bandiera, Olympic Airlines. La ricerca del partner privato ha destato l’interesse di Qatar Airways, che in tal modo otterrebbe l’accesso al mercato comunitario. Con riferimento agli accordi sul mercato aereo internazionale, i maggiori player hanno dato vita a diverse intese strategiche. Lufthansa non solo ha intensificato la propria posizione a livello globale - attraverso acquisizioni di compagnie tradizionali e vettori low cost - ma ha anche rafforzato la propria 180 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ posizione in paesi emergenti, attraverso la stipula di partnership strategiche. Il vettore tedesco ha mostrato interesse per il mercato mediorientale e africano, il mercato russo e quello caucasico, stringendo accordi di code sharing con Egypt Air, Air Union (holding russa seconda solo ad Aeroflot nel mercato domestico) e la cazaca Air Astana. La svedese SAS indirizza invece la sua strategia ai mercati emergenti continentali siglando un accordo di code sharing con Croatia Airlines per l’operatività di rotte tra la Scandinavia e le città croate di Zagabria e Spalato, attraverso i propri hub in Austria e Germania. In tema di alleanze di portata intercontinentale si segnalano alcuni rilevanti accordi di code sharing, che hanno coinvolto: - Delta Air Lines e Air France, con un’intesa che fa piena leva sugli accordi Open Sky tra Stati Uniti e Unione Europea, istituendo tre nuove rotte transatlantiche tra LondonHeathrow e i maggiori scali statunitensi; - British Airways, Iberia e American Airlines, con un accordo sui voli transatlantici, da Europa e Stati Uniti per Messico e Canada, e Svizzera e Norvegia; - la finlandese Finnair e la cinese Cathay Pacific, membri dell’Alleanza globale One World, con un accordo sulle rotte tra Hong Kong-Australia e Hong Kong-Bangkok. Tab. 72. Principali accordi intrapresi da vettori aerei Anno Partner 2007 SAS (SE); Croatia Airlines (Croazia) 2007 2007 Lufthansa (DE); Egypt Air (Egitto) Lufthansa (DE); Air Union (Russia) 2007 Lufthansa (DE); Air Astana (Kazakistan) 2008 Finnair (FI); Cathay Pacific Airways (Cina) 2008 Air France-KLM (FR); Delta Air Lines (USA) 2008 British Airways (UK); Iberia (ES); American Airlines (USA) Oggetto ed effetti dell’accordo SAS e Croatia Airlines hanno siglato un accordo di code-sharing sulle rotte di SAS dalla Scandinavia a Zagabria e Spalato attraverso gli hub di Germania e Austria. Lufhansa e Egypt Air hanno siglato una cooperazione strategica che prevede un accordo di code-sharing. Lufthansa ha concluso un accordo di partnership con la holding statale russa Air Union. Air Union è costituita dai vettori KrasAir, Domodedovo Airlines, Sibaviatrans, Omskavia e Samara. Lufthansa e il vettore cazaco Air Astana hanno siglato un accordo di cooperazione bilaterale. Air Astana, fondata nel 2001, è controllata dal governo kazako per il 51% e da BAE System per il 49%. Finnair e Cathay Pacific, membri dell'alleanza OneWorld, hanno siglato un accordo di code-sharing sulle rotte tra Hong KongAustralia e Hong Kong-Bangkok. Delta Air Lines e Air France hanno ufficializzato l'accordo di joint venture che fa piena leva sull'accordo Open Sky tra Stati Uniti e Unione Europea, istituendo tre nuove rotte transatlantiche tra London Heathrow e Atlanta, Los Angeles, New York-JFK. British Airways, Iberia e American Airlines hanno siglato un accordo sui voli transatlantici. Le tre compagnie amplieranno il code sharing in Europa e negli Usa cooperando sui voli commerciali fra Stati Uniti, Messico e Canada e fra l'Unione Europea, la Svizzera e la Norvegia. Fonte: Nomisma 181 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Gli operatori low cost Il consolidamento dei vettori low cost sul mercato rappresenta una forte minaccia per i vettori tradizionali nel segmento del traffico a corto e medio raggio. Per contrastare l’erosione di quote di mercato a vantaggio dei servizi low cost o per diversificare il proprio core business, anche nel periodo in esame alcune compagnie storiche hanno acquisito quote di compagnie low cost. Lufthansa – ad esempio – ha portato a termine acquisizioni a livello extracontinentale, internazionale e domestico: - negli Stati Uniti il colosso tedesco ha acquisito il 19% della compagnia aerea statunitense Jet Blue, seconda compagnia low cost del paese; l’operazione ha richiesto il vaglio delle autorità statunitensi, dal momento che rappresenta la prima acquisizione di un vettore low cost statunitense da parte di una compagnia europea; - in ambito continentale, invece, ha acquisito il controllo della compagnia britannica Bmi, divenendo così il principale vettore straniero sullo scalo di Londra-Heathrow, secondo solo a British Airways; - da ultimo, ha siglato un memorandum of understanding con il gruppo TUI e Albrecht Knauf, finalizzato all’incorporazione di Hapag-Lloyd Flug e Hapag-Lloyd Express (controllate di TUI) in Eurowings (controllata di Lufthansa) che, con la fusione della propria controllata Germanwings, costituirà così holding indipendente. Tab. 73. Principali operazioni riguardanti operatori low cost Acquirente Anno Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione Norwegian Air Shuttle (Norvegia) 2007 FlyNordic (SE) George Soros (USA) 2007 JetBlue (USA) Finnair ha venduto la compagnia aerea low cost FlyNordic alla Norwegian Air Shuttle, linea norvegese nel settore low cost. George Soros ha acquisito quote ulteriori della compagnia low cost statunitense Jet Blue, arrivando a detenere l’11,5% del capitale. Lufthansa (DE) 2007 JetBlue (USA) Lufthansa ha acquisito il 19% della compagnia aerea statunitense JetBlue per circa 300 milioni di dollari. 2008 Bmi (UK) Lufthansa acquisirà il 50% delle azioni della compagnia aerea britannica low cost Bmi, di cui già possiede il 30%. 2008 Hapag-Lloyd Fluggesellschaft; Hapag-Lloyd Express (DE) TUI Travel ha siglato un’intesa con Lufthansa e Albrecht Knauf Industriebeteiligung per fondere le compagnie aeree Hapag-Lloyd Flug e Hapag-Lloyd Express, entrambe filiali del gruppo TUI, con la compagnia aerea Eurowings, controllata di Lufthansa e con la sua filiale Germanwings, costituendo una compagnia holding indipendente. Eurowings; Germanwings (DE) (Gruppo Lufthansa) Fonte: Nomisma 182 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab. 74. Principali accordi intrapresi da vettori aerei nel mercato dei voli low cost Anno 2007 Acquisita Air Asia (Malaysia); Vinashin (Vietnam) Oggetto ed effetti dell’accordo Il gruppo navalmeccanico Vietnam Shipbuilding Industry Corporation (Vinashin) e la compagnia aerea Air Asia hanno siglato intese per la creazione di una compagnia aerea low cost in Vietnam (Vina Air Asia). L'iniziativa prevede un investimento di 30 milioni di dollari. Vinashin deterrà il 70% del capitale della joint venture, Air Asia il restante 30%. 2008 Iberia Handling (ES); First Choice (UK) Iberia Handling ha siglato un contratto con la compagnia aerea britannica First Choice sul network domestico spagnolo. Fonte: Nomisma Nel periodo in esame alcuni vettori di grande portata – tra consolidati ed emergenti - hanno fatto il proprio ingresso nelle alleanze globali. - Star Alliance: Continental Airlines, quarto vettore statunitense, ha lasciato l’alleanza globale SkyTeam per passare a Star Alliance, di cui fanno parte la tedesca Lufthansa e il competitor connazionale United Airlines; l’operazione è finalizzata ad aumentare il presidio sulle tratte transatlantiche grazie alla partnership con Lufthansa e su quelle asiatiche grazie a United. Allo stesso tempo Continental, con le stesse compagnie, ha costituito una nuova joint venture (Altantica Plus-Plus) a cui partecipa anche Air Canada. - Star Alliance: Air India ha fatto il proprio ingresso nell’alleanza, contestualmente alla propria fusione con Indian Airlines, che ha trasformato il vettore nella principale compagnia del paese. - SkyTeam: la compagnia cinese China Southern Airlines è entrata nell'alleanza globale come primo vettore cinese, portando in dote hub consolidati come l'aeroporto internazionale di Pechino e il nuovo aeroporto internazionale di Baiyun. Tab. 75. Composizione delle alleanze globali Star Alliance Air Canada Air China Air New Zealand ANA – All Nippon Airways Asiana Airlines Austrian Airlines Scandinavian Airlines bmi Continental Airlines Shanghai Airlines Lufthansa Egyptair LOT Polish Lines SkyTeam Aeroflot AeroMexico Air Europa Air France Alitalia China Southern Airlines Copa Airlines CSA-Czech Airlines Delta Airlines Kenya Airways KLM Korean Air Northwest Airlines OneWorld American Airlines British Airways Cathay Pacific Finnair Iberia Japan Airlines (JAL) LAN Airlines Malev Qantas Airways Royal Jordanian Airlines Compagnie affiliate Air Nostrum (continua) 183 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Singapore Airlines South African Airways Spanair SWISS TAP Portugal THAI Airways International Turkish Airlines United Airlines US Airways Membri regionali Adria Airways Blue1 Croatia Airlines (segue Tab. 75) American Eagle American Connection BA Cityflyer Comair Dragonair J-Air JAL Express JALways Japan Transocean Air Jetconnect LAN Argentina LAN Ecuador LAN Express LAN Peru QantasLink Sun-Air of Scandinavia Fonte: Nomisma su fonti varie Da ultimo, con riferimento alla normativa comunitaria, si dà notizia della recente approvazione da parte del Parlamento Europeo (marzo 2009) del secondo pacchetto legislativo per il Cielo Unico Europeo (Single European Sky II), che consente una modernizzazione della gestione dello spazio aereo comunitario. Contemporaneamente avanza il processo di apertura dei cieli europei e mondiali. Nel periodo di riferimento, infatti, l’Unione Europea ha stretto alcune intese di grande portata, nel quadro degli accordi Open Sky. Dopo l’accordo con gli Stati Uniti, si segnalano quelli con gli Emirati Arabi e con il Canada. Sono state inoltre firmate intese per limitare alcune restrizioni esistenti con Israele, Armenia e India, mentre sono in corso trattative con la Georgia. L’Unione Europea sta inoltre studiando un ambizioso quadro strategico comune con la African Union Commission per lo sviluppo congiunto del trasporto aereo tra Europa e Africa. Anche Stati Uniti e Cina hanno siglato un'intesa di portata storica, che prevede il raddoppio dei voli passeggeri tra i due paesi e una più ampia liberalizzazione dei voli cargo. La liberalizzazione sarà completata nel 2011. Lo scenario italiano Il settore aereo nazionale, nel periodo 2007-2009, ha visto come protagonista assoluta la vicenda Alitalia, che si è sviluppata con lo scorporo della compagnia di bandiera in due società: “la nuova Alitalia” e la cosiddetta bad company. La prima destinata ad essere ceduta a investitori interessati al rilancio della compagnia, la seconda a dismettere gli asset non produttivi e a collocare al meglio sul mercato quelli più interessanti (si pensi ad 184 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ esempio alle attività all cargo). Nel gennaio 2009, è stato firmato il contratto di compravendita di asset di volo della compagnia di bandiera, per un controvalore di 1,052 miliardi di euro. L'intesa è stata siglata tra Alitalia Linee Aeree Italiane, Alitalia Servizi, Alitalia Airport, Alitalia Express, Volare, da una parte, e Compagnia Aerea Italiana (CAI), CAI First e CAI Second dall’altra, come previsto dall'offerta vincolante del 19 novembre 2008. In particolare, CAI First ha acquisito gli asset oggetto di cessione da parte di Alitalia Express, mentre CAI Second ha acquisito gli asset di Volare9. Nel marzo 2009, è stato suggellato l’ingresso nella compagnia italiana del gruppo Air France-KLM, attraverso un aumento di capitale di 323 milioni che ha consentito al gruppo di divenire il primo azionista della compagnia, con il 25% delle quote. L’accordo tra CAI e il colosso franco-olandese prevede investimenti congiunti per 720 milioni di euro in 3 anni. La compagnia di bandiera italiana diventerà il vettore di riferimento del gruppo francoolandese per i voli verso il Sud America. In precedenza, CAI aveva già siglato con AP Holding, società controllata dal Gruppo Toto, l'intesa per rilevare Air One, Air One CityLiner, Eas (European Avia Service) e Air One Technic. L’operazione prevede che il Gruppo Toto reinvesta 60 milioni di euro nella nuova compagnia. Dopo l’ingresso di Air France–KLM in Alitalia, il leader tedesco Lufthansa ha avviato una strategia di presidio del mercato italiano attraverso la creazione di un nuovo brand, Lufthansa Italia, che offrirà da Milano-Malpensa otto collegamenti diretti per l’Europa. Si tratta di una operazione nuova per la storia di Lufthansa, che per la prima volta lancia una nuova compagnia aerea al di fuori della Germania. Lufthansa inoltre ha siglato con SEA uno slot agreement per gli spazi lasciati liberi da Alitalia nello scalo di Malpensa, per l'utilizzo di sei aerei della controllata Air Dolomiti. Con riferimento agli accordi, si segnala la poca dinamicità delle compagnie domestiche o estere nel periodo di riferimento. Tra le notizie degne di nota, si ricorda l’accordo di code sharing stipulato tra Iberia e Meridiana per i voli all'interno del territorio italiano. 9 Si ricorda che Alitalia aveva acquisito Volare nel 2006, superando la concorrenza di Air One e di Meridiana-Eurofly. Il vettore aveva portato in dote alla compagnia di bandiera, tra le altre, 12 coppie di slot di Milano-Linate, di cui 10 dedicati alle destinazioni nazionali e 2 alla tratta Parigi-Orly. Tale asset è tuttora di particolare interesse per i nuovi acquirenti dal momento che il city airport milanese, rappresenta un mercato-chiave per la competizione con la modalità ferroviaria ad alta velocità. 185 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab. 76. Operazioni riguardanti vettori aerei italiani Acquirente CAI (IT) Anno Acquisita 2008 Air One (IT) CAI (IT) 2008 Alitalia (IT) Air France-KLM (FR) 2009 Alitalia (IT) Effetti rilevanti dell’operazione Compagnia Aera Italiana (CAI) ha siglato con AP Holding, società controllata dal Gruppo Toto, l'intesa per il passaggio di proprietà a CAI di Air One, Air One CityLiner, Eas (European Avia Service) e Air One Technic. Il Gruppo Toto reinvestirà 60 milioni di euro in CAI. CAI e Alitalia hanno firmato il contratto di compravendita di asset di volo della compagnia di bandiera italiana, per un controvalore di 1,052 miliardi di euro. Il gruppo franco-olandese Air France-KLM ha acquisito da CAI il 25% di Alitalia per 323 milioni di euro. L’accordo prevede investimenti congiunti per 720 milioni di euro in tre anni. Fonte: Nomisma Tab. 77. Accordi intrapresi da vettori aerei sul mercato italiano Anno Partner 2007 Mistral Air (IT); Opera Romana Pellegrinaggi (Stato Vaticano) (Stato del Vaticano) 2008 Iberia (ES); Meridiana (IT) Oggetto ed effetti dell’accordo Mistral Air, compagnia aerea di proprietà del gruppo Poste Italiane e il vettore dell'Opera Romana Pellegrinaggi hanno siglato un accordo quinquennale per tariffe low cost dall'Italia alle più importanti mete religiose. Iberia e Meridiana hanno siglato un accordo di code-sharing per voli all'interno del territorio italiano. 2008 Lufthansa ha siglato con SEA uno slot agreement per gli slot lasciati liberi da Alitalia nello scalo di Malpensa. L'accordo prevede l'utilizzo di sei aerei di Air Dolomiti, controllata di Lufthansa. Lufthansa (DE); Aeroporto di Milano Malpensa (IT) Fonte: Nomisma 2.2.2 L’attività aeroportuale Lo scenario internazionale Gli ultimi dati disponibili relativi al traffico passeggeri nei primi 30 scali internazionali (dati luglio 2008) indicano un identico posizionamento dei primi cinque aeroporti rispetto all’anno precedente. Sono diverse, tuttavia, le performance registrate dal momento che Atlanta, primo scalo mondiale con oltre 89 milioni di passeggeri l’anno, ha registrato una interessante crescita (+5,3%), mantenendo la propria quota di mercato, mentre Chicago e London-Heathrow non hanno sostanzialmente aumentato il volume dei passeggeri. Il sistema aeroportuale europeo vanta tassi di crescita superiori a quelli statunitensi e asiatici: i primi cinque aeroporti europei (nell’ordine London-Heathrow, Paris-Charles De Gaulle, Francoforte, Madrid e Amsterdam) hanno infatti registrato un traffico passeggeri complessivo superiore di 5 punti percentuali rispetto all’anno precedente, contro i 4,2 dei primi cinque scali asiatici e i 2,3 di quelli statunitensi. 186 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab. 78. Il traffico passeggeri nei primi cinque aeroporti di ciascuna area geografica – Anno 2007* Area geografica Passeggeri Stati Uniti 337.103.045 Europa 282.070.033 Asia-Pacifico 245.361.134 Totale 1.430.086.038 * Ultimi dati disponibili (luglio 2008). Fonte: elaborazioni Nomisma su Airport Council International, 2009 Var. % 2007/2006 2,3% 5,0% 4,2% 4,0% Quota di mercato 24% 20% 17% 100% Passando all’analisi dei singoli aeroporti, si segnala che alcuni scali hanno messo a segno tassi di crescita a due cifre recuperando posti nella classifica mondiale: Pechino, nono scalo mondiale, ha registrato un aumento di traffico di oltre il 10%; Madrid (+13,9%), ha guadagnato tre posizioni in classifica, con una quota di mercato del 3,6%; New York (+11,9%), è passato dalla 17° alla 13° posizione; Tokyo-Narita (+11,4%). Tra gli scali dei mercati emergenti si segnala la grande performance di Dubai, entrato nel 2007 nella lista dei primi 30 scali, che mostra un tasso di crescita annuale pari al 19,3%. Tab. 79. Il traffico passeggeri nei primi 30 aeroporti a livello mondiale – Anno 2007 * Rank Rank Passeggeri 2007 2006 Atlanta, GA (ATL) USA 1 1 89.379.287 Chicago, IL (ORD) USA 2 2 76.177.855 London-Heathrow (LHR) Regno Unito 3 3 68.068.304 Tokyo-Haneda (HND) Giappone 4 4 66.823.414 Los Angeles, CA (LAX) USA 5 5 61.896.075 Paris-Charles De Gaulle (CDG) Francia 6 7 59.922.177 Dallas/Ft Worth Airport, TX (DFW) USA 7 6 59.786.476 Francoforte (FRA) Germania 8 8 54.161.856 Pechino (PEK) Cina 9 9 53.583.664 Madrid (MAD) Spagna 10 13 52.122.702 Denver, CO (DEN) USA 11 10 49.863.352 Amsterdam (AMS) Paesi Bassi 12 12 47.794.994 New York, NY (JFK) USA 13 17 47.716.941 Hong Kong (HKG) Cina 14 14 47.042.419 Las Vegas, NV (LAS) USA 15 11 46.961.011 Houston, TX (IAH) USA 16 16 42.998.040 Phoenix, AZ (PHX) USA 17 18 42.184.515 Bangkok (BKK) Thailandia 18 15 41.210.081 Singapore (SIN) Singapore 19 22 36.701.556 Orlando, FL (MCO) USA 20 23 36.480.416 Newark, NJ (EWR) USA 21 21 36.367.240 Detroit, MI (DTW) USA 22 19 35.983.478 San Francisco, CA (SFO) USA 23 25 35.792.707 Tokyo-Narita (NRT) Giappone 24 27 35.478.146 London-Gatwick (LWG) Regno Unito 25 24 35.218.374 Minneapolis/St Paul, MN (MSP) USA 26 20 35.157.322 Dubai (DBX) Dubai 27 > 30 34.348.110 Monaco (MUC) Germania 28 > 30 33.959.422 Miami, FL (MIA) USA 29 26 33.740.416 Charlotte, NC (CLT) USA 30 > 30 33.165.688 Totale 1.430.086.038 * Ultimi dati disponibili (luglio 2008). Fonte: Airport Council International, 2009 Aeroporto Paese Var. % 2007/2006 5,3% -0,1% 0,8% 1,1% 1,4% 5,4% -0,7% 2,6% 10,1% 13,9% 5,4% 3,8% 11,9% 7,3% 3,2% 1,1% 1,8% -3,7% 4,8% 5,3% 2,1% 0,0% 6,6% 11,4% 3,1% -1,3% 19,3% 10,4% 3,7% 11,7% 4,0% Quota di mercato 6,2% 5,3% 4,8% 4,7% 4,3% 4,2% 4,2% 3,8% 3,7% 3,6% 3,5% 3,3% 3,3% 3,3% 3,3% 3,0% 2,9% 2,9% 2,6% 2,6% 2,5% 2,5% 2,5% 2,5% 2,5% 2,5% 2,4% 2,4% 2,4% 2,3% 100,0% 187 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Nel sistema aeroportuale europeo London-Heathrow si conferma il primo scalo con un volume annuo di passeggeri pari a 68 milioni, seguito da Paris-Charles de Gaulle (circa 60 milioni) e Francoforte (54 milioni). Come già fatto notare, in Europa rimane del tutto interessante la performance di Madrid (+13,9%), che nel biennio precedente aveva inaugurato il suo quarto terminal. Per quanto questo rapporto si occupi di registrare operazioni e trend dell’ultimo biennio, non si può in questa fase storica non evidenziare come nel marzo 2009 la stampa di tutto il mondo parlasse di una crisi senza precedenti per il settore, assai peggiore di quella del 2001. Allora in Europa il traffico passeggeri era sceso di 0,5 punti percentuali, mentre le previsioni indicano una diminuzione del 5% per i voli passeggeri e -15% per il cargo. La crisi giunge alla fine di un ciclo espansivo che ha visto i passeggeri crescere, dal 2002 al 2008, del 40% negli aeroporti europei. Nel biennio di riferimento10, il ritmo delle operazioni di M&A è lontano dal dinamismo degli anni passati. Tuttavia si è assistito ad un notevole sforzo di internazionalizzazione delle società europee, soprattutto verso i mercati asiatici. Tra i protagonisti dello scenario internazionale nel periodo di riferimento si trova Fraport, impegnato in una strategia di espansione su mercati emergenti. Il gestore dell’aeroporto di Francoforte è stato il primo operatore aeroportuale a fare l’ingresso nel capitale di uno scalo cinese: ha infatti acquisito una partecipazione di minoranza (25%) dell'aeroporto Xi'an, situato nella Cina centrale, con un investimento di circa 50 milioni di euro, compiendo così il primo passo di un programma di espansione della propria attività nel mercato cinese. La società tedesca ha inoltre vinto in consorzio la gara per la realizzazione e gestione del nuovo scalo di Dakar in Senegal, con un contratto di gestione venticinquennale. Sempre sul mercato asiatico, l’operatore logistico statunitense UPS ha siglato un accordo con la Shanghai Airport Authority per la costruzione del suo primo hub in Cina, che rappresenta il primo hub aeroportuale realizzato nel paese da un vettore statunitense. UPS prosegue così nella strategia di espansione sul mercato cinese, dove ha investito negli ultimi cinque anni circa 600 milioni di dollari. Le due operazioni confermano la progressiva apertura del mercato cinese agli investimenti internazionali. Negli Stati Uniti, la compagnia aeroportuale Porto di New York-New Jersey ha rilevato lo 10 1 aprile 2007 – 31 marzo 2009. 188 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Stewart Airport; la compagnia ha un ruolo rilevante dal momento che gestisce gli aeroporti JFK, Newark, LaGuardia e Teterboro e il Downtown Manhattan Heliport. In Europa, invece, ha avuto luogo un’operazione di grande portata. ADP (Aéroports de Paris) e gruppo Schiphol -che possiede lo scalo internazionale di Amsterdam- hanno siglato uno scambio azionario creando così la prima alleanza a livello mondiale nel settore degli aeroporti. L'operazione si posiziona come naturale evoluzione della fusione tra le due compagnie di bandiera francese e olandese, che ha dato vita al gruppo Air France-KLM. Lo scambio azionario fra ADP (controllato al 68,38% dallo Stato francese) e Schiphol, sotto controllo pubblico olandese, rappresenta di fatto una scelta strategica, che mira ad un risparmio di 71 milioni di euro l'anno dal 2013, e un taglio di 18 milioni agli investimenti previsti, grazie alle sinergie attese. Non è questa l’unica riorganizzazione in Europa. A seguito di una decisione dell’antitrust britannica, Baa, gestore dei sette maggiori aeroporti del Regno Unito –ad oggi controllato dal gruppo spagnolo Ferrovial- dovrà cedere gli scali londinesi di Stansted e Gatwick e uno scalo scozzese a scelta tra Edimburgo e Glasgow. Il provvedimento è stato preso per risolvere l’assenza di concorrenza tra gli aeroporti della società, dal momento che Baa gestisce circa il 91% del traffico passeggeri nell'Inghilterra sudorientale e l'84% in Scozia. Interesse per gli scali in cessione è stato manifestato da alcuni tra i maggiori investitori globali del settore, tra cui: il gruppo Fraport, Hochtief, Ryanair, il fondo Global Infrastructure Partners (joint venture di Credit Suisse e di General Electric), il Changi Airports International di proprietà dello stato di Singapore, il Manchester Airport Group e la società australiana Macquarie Group. In merito agli accordi di ground services siglati nel periodo di riferimento si fa notare il dinamismo di Iberia Handling che ha portato a termine diversi contratti: il primo con la marocchina Atlas Blue per lo scalo di El Prat; in seguito con la brasiliana TAM per Madrid-Barajas e con Turkish Airlines per lo scalo di Barcellona. Allo stesso tempo Malaysia Arilines e SAS Ground Services hanno siglato un accordo per la gestione dei servizi di terra di Londra-Heathrow. 189 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab. 80. Principali operazioni nel comparto aeroportuale internazionale Acquirente Fraport (DE) Anno Acquisita 2007 Xi'an Airport (Cina) Effetti rilevanti dell’operazione La società aeroportuale tedesca Fraport ha siglato un accordo per acquisire il 24,5% del capitale azionario dell'aeroporto Xi'an, situato nella Cina centrale, con un investimento di circa 50 milioni di euro. Dakar Airport (Senegal) Fraport ha vinto in consorzio la gara per la realizzazione e gestione del nuovo scalo di Dakar in Senegal. Il contratto di gestione è di 25 anni. Porto di New York-New Jersey ha acquisito lo Stewart Airport. Porto gestisce i primari scali statunitensi di JFK, Newark, LaGuardia e Teterboro e il Downtown Manhattan Heliport. ADP (Aéroports de Paris) e gruppo Schiphol hanno siglato uno scambio azionario creando la prima alleanza a livello mondiale nel settore degli aeroporti. Porto di New York - New Jersey (USA) 2007 Stewart Airport (USA) Aéroports de Paris (ADP) (FR) 2008 Schiphol (NL) Fonte: Nomisma Tab. 81. Principali accordi riguardanti società aeroportuali e di servizi aeroportuali internazionali Anno 2007 Partner SAS Ground Service (SE); Malaysia Airlines (Malaysia) Oggetto ed effetti dell’accordo Malaysia Arilines e SAS Ground Services hanno siglato un accordo per la gestione dei servizi di terra di Londra Heathrow. 2008 Iberia Handling (ES); Atlas Blue (Marocco) Iberia Handling ha siglato un nuovo contratto di ground handling con la marocchina Atlas Blue nello scalo di El Prat. Iberia Handling (ES); TAM (Brasile) Iberia Handling ha siglato un accordo di ground handling con la brasiliana TAM, nello scalo di Madrid-Barajas. Iberia Handling (ES); Turkish Airlines (Turchia) Iberia Handling ha siglato un nuovo contratto di ground handling con Turkish Airlines nello scalo di Barcellona. Fonte: Nomisma Dopo un fiorente biennio, nel periodo di riferimento si sono arrestati i processi di privatizzazione. Emblematico è il caso del governo olandese che è retrocesso sulla privatizzazione di Amsterdam Schiphol, che resta per il 75% sotto il controllo statale e per il 25% partecipato dalla municipalità di Amsterdam. È sempre più evidente il rapido sviluppo del sistema aeroportuale anche di alcuni paesi emergenti, condotto attraverso lo stanziamento di ingenti investimenti di modernizzazione e potenziamento dei sistemi aeroportuali. - In Libia, ad esempio, sono stati avviati i lavori per la costruzione di un nuovo aeroporto a Tripoli per un investimento pari a circa un miliardo di euro, che potrà movimentare, a regime, un traffico annuo di 20 milioni di passeggeri; - in Cina, il governo ha programmato la costruzione di 97 scali regionali entro il 2020, 190 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ - con un investimento di 62,5 miliardi di dollari, per fare fronte ad un traffico interno merci e passeggeri che secondo le previsioni aumenteranno rispettivamente ad un tasso medio annuo del 15% e 11,4%; a Pechino, inoltre, nel 2008, è stato inaugurato il nuovo terminal realizzato in occasione delle gare olimpiche; lo scalo ha una capacità di movimentazione di oltre 70 milioni di passeggeri l’anno, grazie ad un investimento di 2,7 miliardi di euro. Da ultimo, si riporta l’aggiornamento sulla politica europea di incentivazione dello sviluppo degli aeroporti regionali, condotta attraverso erogazione di finanziamenti pubblici destinati agli investimenti nelle infrastrutture aeroportuali in deroga a quanto previsto dalla normativa sugli aiuti di stato. Dopo il noto caso dell’aeroporto belga di Charleroi e del sistema degli aeroporti regionali tedeschi e irlandesi, molti sono stati infatti i nulla osta agli aiuti di stato tra il 2007 e il 2009, concessi dalla Commissione Europea. Nel 2009 –per citare uno tra i casi più recenti– le autorità europee hanno autorizzato finanziamenti per otto aeroporti polacchi inseriti nella programmazione delle reti transeuropee dei trasporti (TEN-T). Tab. 82. Aiuti di stato e finanziamenti pubblici autorizzati dalla Commissione Europea per lo sviluppo degli aeroporti regionali o la costruzione di nuovi aeroporti in aree deboli Anno Aeroporto Paese 2007 Tortoli Arbatax Italia 3 milioni 2007 Augusta Germania 9 milioni 2007 Memmingerberg Germania 15 milioni 2007 Lodz Polonia 4,9 milioni 2007 Tallin Estonia 67 milioni 2007 Newqay Cornwall Regno Unito 65 milioni 2007 Rzeszow Jasionka Polonia 8,6 milioni 2008 Lublin Swidnik Polonia 84,1 milioni 2009 Ostrava Varsavia, Gdansk, Wroclaw, Poznam, Sxczecin, Rzeszow, Cracovia, Katowice Repubblica Ceca 11,15 milioni Polonia 251,5 milioni 2009 Investimenti (euro) Fonte: Nomisma Si dà inoltre notizia del fatto che la Commissione Europea intende presentare, entro la fine del 2009, un piano generale per il potenziamento delle capacità aeroportuali per la realizzazione di nuove strutture nelle vicinanze degli scali già congestionati. 191 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Lo scenario italiano Nel 2008 (tab. 83), il sistema aeroportuale italiano ha sperimentato una modesta variazione annuale negativa nel volume di passeggeri movimentati (-1,8%); la performance diventa tuttavia significativamente negativa se riferita al primo trimestre dell’anno in corso11 (13,4%). Al risultato negativo complessivo ha contribuito in misura determinante il dato registrato dallo scalo di Milano-Malpensa, caratterizzato da un traffico passeggeri inferiore di quasi il 19,5% rispetto all’anno precedente. Se il risultato dello scalo è principalmente imputabile alle vicende della compagnia di bandiera Alitalia e allo spostamento dei voli sull’hub di Fiumicino, sul risultato negativo del primo trimestre 2009 (-31,2%) un ruolo importante è giocato dalla crisi globale in atto. Il segmento che su scala nazionale ha registrato la migliore performance complessiva è quello del sistema dei piccoli aeroporti regionali12 che ha messo a segno un incremento di traffico pari al 4,9% su base annuale. La performance è da ricondurre principalmente all’insediamento dei vettori low cost in questi scali, su cui convogliano rilevanti volumi di traffico. Tab. 83. Traffico passeggeri negli aeroporti italiani per classificazione comunitaria e variazione sull’anno precedente, anno 2008 (in ordine decrescente di passeggeri) Passeggeri Var. % 2008 54.447.983 2008/07 -4,2% 2008 2007 Grandi aeroporti comunitari 40,7% 41,7% Aeroporti nazionali 34.339.122 -0,8% 25,7% 25,4% Grandi aeroporti regionali 39.201.318 0,0% 29,3% 28,8% Piccoli aeroporti regionali 5.814.922 +4,9% 4,3% 4,1% 133.803.345 -1,80% 100,00% 100,00% Totale Italia Quota di mercato Fonte: elaborazioni Nomisma su dati Assaeroporti, 2009 Tra i grandi scali, al primo posto (tab. 84), è saldamente posizionato Roma-Fiumicino, con una quota di mercato del 26,3%, seguito da Milano-Malpensa e Milano-Linate, che detengono rispettivamente il 14,4% e il 6,9% del mercato nazionale. Venezia rimane al quarto posto (5,2%) malgrado una variazione negativa annua (-2,6%). Il sistema milanese, nel 2008, ha nel complesso perso volumi di traffico, con la positiva eccezione di BergamoOrio al Serio (+12,9%), che ha raggiunto il quinto posto della classifica nazionale, con una quota di mercato del 4,8%. 11 12 Rispetto al I trimestre 2008. Così definiti secondo la classificazione comunitaria. 192 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab. 84. Traffico passeggeri negli aeroporti italiani e variazione sull’anno precedente, anno 2008 (in ordine decrescente di passeggeri) Classificazione comunitaria Grandi aeroporti comunitari Aeroporti nazionali Grandi aeroporti regionali Piccoli aeroporti regionali Aeroporto Roma Fiumicino Milano Malpensa Milano Linate Venezia Bergamo-Orio al Serio Catania Napoli Roma Ciampino Palermo Bologna Pisa Torino Verona Cagliari Bari Firenze Olbia Treviso Lamezia Terme Alghero Genova Brindisi Trieste-Ronchi L. Forlì Reggio Calabria Trapani Rimini Ancona Pescara Parma Brescia Perugia Crotone Cuneo Bolzano Foggia Siena Totale Rank Rank 2008 2007 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 1 2 3 4 7 5 6 8 9 10 11 13 12 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 28 27 29 31 30 33 32 35 34 36 37 Passeggeri Var. 2008/07 Quota di mercato 35.226.351 19.221.632 9.266.152 6.893.644 6.482.590 6.054.469 5.642.267 4.788.931 4.446.142 4.225.446 3.963.717 3.420.833 3.402.601 2.929.870 2.493.333 1.928.432 1.807.078 1.709.008 1.502.997 1.380.762 1.202.168 984.300 782.461 778.871 536.032 533.310 434.487 416.331 402.845 288.190 259.764 114.072 92.586 84.598 72.034 29.770 5.271 133.803.345 6,9% -19,5% -6,7% -2,6% 12,9% -0,5% -2,3% -11,3% -1,4% -3,1% 6,4% -2,5% -3,1% 9,7% 5,3% 0,5% 0,4% 10,4% 3,0% 6,2% 6,5% 5,9% 5,4% 9,9% -8,2% 5,2% -12,8% -16,8% 8,5% 97,5% 36,7% 17,6% -12,8% 31,9% -13,5% 216,9% -28,7% -1,80% 26,3% 14,4% 6,9% 5,2% 4,8% 4,5% 4,2% 3,6% 3,3% 3,2% 3,0% 2,6% 2,5% 2,2% 1,9% 1,4% 1,4% 1,3% 1,1% 1,0% 0,9% 0,7% 0,6% 0,6% 0,4% 0,4% 0,3% 0,3% 0,3% 0,2% 0,2% 0,1% 0,1% 0,1% 0,1% 0,0% 0,0% 100,0% Fonte: elaborazioni Nomisma su dati Assaeroporti, 2009 Sul fronte delle operazioni di M&A, il mercato italiano ha registrato una certa dinamicità nel periodo analizzato, sia internamente al mercato domestico, sia con riferimento all’internazionalizzazione passiva. In tema di riorganizzazione degli assetti societari, si segnalano le operazioni che hanno riguardato Aeroporti di Roma: nel periodo di riferimento, infatti, il gruppo australiano 193 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Macquarie ha ceduto l'intera quota in proprio possesso (circa il 45% del capitale) a Gemina holding cui fa capo il controllo di AdR- per oltre 1,2 miliardi di euro. Tale operazione ha contestualmente visto l'uscita della famiglia Romiti, con la cessione del proprio 5% alla finanziaria Investimenti Infrastrutture, che detiene, a sua volta, il 23,9% della stessa Gemina. Per la gestione dell’aeroporto regionale del Friuli Venezia Giulia si va verso la costituzione di una nuova società che sarà controllata al 51% dal Consorzio con la regione, attraverso Friulia, al 49%. SAB, gestore dell’aeroporto di Bologna, alla fine del 2008, ha proceduto alla scelta del nuovo partner industriale Gh. Napoli (gruppo Alisud) che, attraverso un aumento di capitale, arriva a detenere una quota di minoranza del 15,38%. E sempre SAB ha ceduto il 40% del capitale di Bas, società di handling, ad Ata Servizi Aeroportuali, società del gruppo Acqua Marcia, che già detiene il restante 60%. La strategia di Sab mira a razionalizzare i rapporti con i gestori dell’handling. Protagonista di alcune operazioni di acquisizione di scali minori è la cordata italo-argentina formata dal gruppo Corporacion America -società leader di gestione aeroportuale dell’America Latina, partecipata dal gruppo SEA, gestore di Linate e Malpensa- e da Miro Radici Finance, che controlla un vettore cargo italiano. I due investitori stanno aggredendo il mercato italiano degli scali minori: ne è prova la proposta di rilancio dell’aeroporto di Genova che prevedeva l'acquisizione del 15% del capitale del gestore dello scalo già detenuta da AdR. La campagna acquisti ha riguardato sostanzialmente il Sud Italia, con l’ingresso negli scali di Crotone e Trapani, e con mire di espansione, oltre che su Genova, anche su Parma e Reggio Calabria. Le due società hanno infatti rilevato in cordata il 10% di Infrastrutture Sicilia -holding di imprenditori a cui fa capo il controllo del 19% di Airgest, gestore dello scalo di Trapani- e il 46% della società di gestione dell’aeroporto di Crotone. Malgrado le mire dei due investitori, in realtà, è stato il fondo austriaco Meinl Airports International, specializzato in strutture aeroportuali nell’Europa orientale e in Turchia, ad aggiudicarsi la quota di maggioranza di Sogeap, società di gestione dell'aeroporto di Parma, con un investimento di circa 100 milioni di euro. Il settore aeroportuale rimane un settore target per gli investitori internazionali anche di primaria grandezza. E’ questo il caso di Morgan Stanley Infrastructure che, nel 2008, ha acquisito dall’italiana Finanziaria Internazionale una quota pari al 16,4% di Agorà Investimenti, società che 194 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ controlla il 38,9% di SAVE, gestore dell’aeroporto di Venezia. Il nuovo assetto proprietario vede Finanziaria Internazionale detenere una quota del 50,1% di Agorà. La riorganizzazione degli assetti societari di SAVE era stata preceduta dall’acquisizione, da parte della stessa Finanziaria Internazionale, di quote di Marco Polo Holding (da 63,83% a 87,17%), società che detiene a sua volta il 39% di SAVE. E proprio la stessa SAVE manifesta ambizioni di internazionalizzazione. La società concorre infatti alla gara per la gestione dell'aeroporto belga di Charleroi, dopo aver sottoposto, in partnership con il socio belga Holding Communal, un'offerta alla regione della Vallonia per l'acquisizione del 27,65% di Bsca (società che gestisce lo scalo belga), operazione che prevede inoltre il diritto di prelazione di un ulteriore 21,24% del capitale. Tra le operazioni domestiche, invece, si segnala che Banca Monte Paschi Siena ha acquisito gran parte della quota detenuta da Aeroporti di Firenze nell'aeroporto di Siena, pari al 19% del capitale. MPS arriva così a detenere il 42,8% della società aeroportuale senese, mentre ad AdF resta poco meno del 2%, con le rimanenti quote di proprietà della Camera di Commercio e degli enti locali. I nuovi azionisti intendono sviluppare lo scalo attraverso investimenti infrastrutturali e accordi con altri investitori, anche internazionali. A tale scopo è stato sottoscritto ad esempio un accordo con il fondo di private equity Galaxy, partecipato dalla Cassa Depositi e Prestiti italiana, oltre che dalle casse francese e tedesca e dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI). Tab. 85. Principali operazioni riguardanti il comparto aeroportuale italiano Acquirente Regione Toscana (IT) Gemina (IT) Investimenti Infrastrutture (IT) Monte Paschi Siena (IT) Miro Radici Finance, Corporacion America (IT) Anno Acquisita 2007 Ala Toscana Aeroporto dell'Elba (IT) 2007 Aeroporti di Roma (AdR) (IT) 2007 2007 Effetti rilevanti dell’operazione La Regione Toscana ha acquistato la quota di maggioranza di Ala Toscana, aeroporto dell'Elba pari al 62,7% delle quote. A Sat rimane il 32,3% delle quote dello scalo. Il gruppo australiano Macquarie ha ceduto l'intera quota di Aeroporti di Roma a Gemina per 1,237 miliardi di euro (pari al 44,68%). (segue) La famiglia Romiti ha venduto il 5% di ADR a Investimenti Infrastrutture, società che ha il 23,9% di Gemina. Aeroporto di Siena Monte Paschi Siena ha acquisito gran parte della quota (IT) detenuta da Aeroporti di Firenze nell'Aeroporto di Siena, pari al 19% del capitale. Infrastrutture Sicilia (IT) Aeroporto di Crotone (IT) La cordata Miro Radici Finance e Corporacion America ha acquisito il 10% di Infrastrutture Sicilia, holding di imprenditori a cui fa capo il controllo del 19% di Airgest, gestore dello scalo di Trapani. La cordata Miro Radici Finance e Corporacion America ha acquisito il 46% della società di gestione dell’aeroporto di Crotone. (continua) 195 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab. 85) Finanziaria Internazionale ha portato il proprio capitale in Marco Polo Holding da 63,83% a 87,17%. Marco Polo Holding detiene il 39% di Save, società che gestisce l'aeroporto di Venezia. La maggiore partecipazione del 23,34% proviene dalla finanziaria regionale Veneto Sviluppo che così scende al 12,83% della holding. Finanziaria Internazionale (IT) 2007 Marco Polo Holding (IT) Morgan Stanley Infrastructure (UK) 2008 Agorà Investimenti Morgan Stanley Infrastructure ha acquisito da Finanziaria (IT) Internazionale Spa una quota pari al 16,4% in Agorà Investimenti Srl, società che controlla il 38,9% del capitale di SAVE - aeroporto di Venezia. Meinl Airports International (Australia) 2008 Aeroporto di Parma - Sogeap (IT) Il fondo austriaco Meinl Airports International, con sede nel Regno Unito e specializzato in strutture aeroportuali in Est Europa e Turchia, ha acquisito il 67% di Sogeap, società di gestione dell'aeroporto di Parma. L'investimento ammonta a 100 milioni di euro. Fonte: Nomisma Con riferimento agli accordi nel comparto aeroportuale, si segnala un’intesa tra Gesar, società di gestione dell'aeroporto di Olbia-Costa Smeralda, e l’Autorità Portuale di Olbia e Golfo Aranci, che hanno firmato un protocollo finalizzato allo sviluppo del settore crocieristico, della nautica da diporto e del sistema porto-aeroporto. Si dà inoltre notizia del fatto che lo scalo di Brindisi, da demanio militare, è stato aperto al traffico civile e intende avviarsi ad una stagione di investimenti. Tab. 86. Principali accordi riguardanti società aeroportuali e di servizi aeroportuali italiane Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2007 Banca Monte dei Paschi Monte Paschi e Aeroporto di Siena hanno sottoscritto un accordo (MPS) (IT); per lo sviluppo dello scalo con il fondo di private equity Galaxy. Il Fondo Galaxy (Internazionale) fondo è partecipato dalla Cassa Depositi e Prestiti italiana, oltre che dalle omologhe francesi (CdC) e tedesche (KfW), nonché dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI). Fonte: Nomisma 2.3. Il settore marittimo passeggeri 2.3.1. La crocieristica Lo scenario internazionale Con riferimento al settore crocieristico, il periodo analizzato ha visto crescere i volumi di traffico, secondo un trend che conforta anche le previsioni di crescita di medio periodo sui mercati consolidati e su quelli emergenti. 196 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ I due maggiori mercati si confermano quello americano e quello mediterraneo. Secondo i dati diffusi dalla Cruise Lines International Association (CLIA), nel 2008, il mercato nordamericano ha totalizzato oltre 13 milioni di passeggeri: l’incremento complessivo, del 5,1% rispetto all'anno precedente, è stato caratterizzato da un incremento del 30% di passeggeri stranieri, che nel 2008 hanno rappresentato circa il 23% circa della domanda. In ambito europeo, invece, lo European Cruise Council (ECC) conferma come mercati leader, nell’ordine, Italia, Spagna, Grecia, Francia e Norvegia; tra i mercati in crescita in particolare emerge la Croazia, che nei primi otto mesi del 2008 ha registrato un aumento del 43,2% delle presenze, principalmente negli scali di Dubrovnik e Spalato. Il predominio del mercato mediterraneo e di quello baltico ha condotto quindici tra i maggiori porti atlantici europei alla sigla di un accordo -la Atlantic Alliance- mirato a promuovere gli scali del versante atlantico; al progetto aderiscono i maggiori scali del settore crocieristico: Amburgo, Bremerhaven, Amsterdam, Anversa, Bordeaux, Brest, Cherbourg, Ijmuiden, La Rochelle, Lisbona, Nantes, Rotterdam, Santander, St. Malo e Vigo. Anche l’Asia rappresenta un mercato sempre crescente, per il quale è atteso un forte sviluppo nei prossimi anni. Le previsioni riferiscono infatti di una crescita del 40% del numero dei passeggeri che effettueranno crociere nell'area asiatica e del Pacifico entro il 2010. Per questo motivo, nel periodo di riferimento, il gruppo crocieristico statunitense Royal Caribbean Cruises ha istituito una divisione per l'Asia e il Pacifico con sede a Singapore, che si occuperà della commercializzazione nella regione dei tre marchi del gruppo: Royal Caribbean International, Celebrity Cruises e Azamara Cruises. La compagnia intende infatti entrare in seria concorrenza con la cinese Star Cruises, terza compagnia al mondo dopo Carnival e Royal Caribbean, e leader sul mercato della regione. Il boom mondiale che ha caratterizzato l’industria crocieristica negli ultimi anni ha reso attraente il comparto anche per gli investitori che non appartengono strettamente al settore dei trasporti. - Apollo Management, ad esempio, fondo di private equity statunitense -noto nel settore per avere rilevato la divisione logistica del colosso belga TNT ed averne operato il rebranding in CEVA Logistics- ha rilevato la compagnia crocieristica Regent Seven Seas Cruises (RSSC), di proprietà del gruppo turistico americano Carlson. Con la transazione, del controvalore di circa 1 miliardo di dollari, la proprietà di Regent Seven Seas Cruises passerà alla controllata Prestige Cruise Holdings. - Il fondo ha inoltre completato l’acquisizione della quota del 50% di NCL Corporation, ceduta da Star Cruises, società che possiede i marchi crocieristici Norwegian Cruise Line 197 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ - e NCL America. La compagnia diventa quindi una joint venture 50:50 tra Star Cruises e Apollo Management, che per ottenere la quota ha investito 1 miliardo di dollari. Il gruppo britannico All Leisure Group, che controlla il marchio crocieristico Voyages of Discovery, invece, ha acquisito il marchio greco Swan Hellenic, in un’ottica di espansione, che ha permesso al gruppo di quotarsi alla borsa di Londra. Il periodo di riferimento ha visto i maggiori operatori del comparto portare a termine operazioni sul mercato internazionale, con chiari obiettivi di riorganizzazione o di crescita per vie esterne. - First Choice Holidays, società del tour operator tedesco TUI Travel, ha acquisito dal partner, il gruppo americano Royal Caribbean Cruises, la restante quota del 50% nella joint venture paritetica Island Cruises, arrivando così a detenere il controllo totale della compagnia. - Allo stesso tempo, la compagnia cipriota Louis ha siglato un accordo con il gruppo crocieristico Star Cruises per l’acquisizione delle navi Norwegian Dream e Norwegian Majesty, rispettivamente, per 218 e 162 milioni di dollari. La compagnia intende sviluppare la propria attività nel Mediterraneo, portando avanti l’obiettivo con una strategia di crescita per vie esterne. Dal punto di vista delle alleanze, si segnalano, invece, due interessanti accordi di filiera. Carnival UK, filiale britannica del gruppo crocieristico statunitense Carnival Corporation, leader mondiale del settore, ha sottoscritto un accordo ventennale con Associated British Ports (ABP), che gestisce lo scalo di Southampton, per dotare il porto di un quarto terminal crocieristico; l’accordo prevede, da parte di ABP, un investimento di 19 milioni di sterline e consente ad entrambi i partner di ampliare i propri mercati di riferimento. Il gruppo tedesco TUI, invece, ha siglato un accordo con Royal Caribbean Cruises per la costituzione di una joint venture paritetica -TUI Cruises- finalizzata al presidio del mercato tedesco. L’accordo è di importanza strategica rilevante se si considera che supera quello siglato precedentemente da TUI con Carnival Corporation e che aveva dato vita ad una joint venture per la commercializzazione dei marchi AIDA Cruises del gruppo Carnival e di TUI Cruises del gruppo tedesco. 198 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab. 87. Principali operazioni nel mercato internazionale del settore crocieristico Acquirente Anno Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione All Leisure Group (UK) 2007 Swan Hellenic (GR) Il gruppo britannico All Leisure Group ha acquisito il marchio di Swan Hellenic. Il gruppo opera nel settore crocieristico con la filiale Voyages of Discovery ed ha in progetto di quotarsi alla borsa di Londra. Apollo Management (USA) 2007 Regent Seven Seas Cruises (RSSC) (gruppo Carlson) (USA) Il fondo di private equity Apollo Management ha comprato la compagnia crocieristica Regent Seven Seas Cruises (RSSC), di proprietà del gruppo turistico americano Carlson. La transazione ha un valore di circa 1 miliardo di dollari. La proprietà di Regent Seven Seas Cruises passerà alla Prestige Cruise Holdings (PCH), società controllata dalla Apollo. 2008 NCL Corporation (NCL) (gruppo Star Cruises) (Norvegia) Louis (CY) 2008 First Choice Holidays (gruppo TUI) (DE) 2008 Il gruppo crocieristico Star Cruises ha completato la cessione del 50% della filiale NCL Corporation alla società di private equity Apollo Management. NCL Corporation, che possiede i marchi crocieristici Norwegian Cruise Line e NCL America, è diventata una joint venture 50:50 Star Cruises-Apollo Management. Per ottenere la quota l’acquirente ha investito 1 miliardo di dollari. Star Cruises (Hong La compagnia cipriota Louis ha siglato un accordo con il gruppo crocieristico Star Cruises per comprare le navi Kong, Cina) Norwegian Dream e Norwegian Majesty rispettivamente per (asset) 218 milioni di dollari e 162 milioni di dollari. Island Cruises (DE) Il gruppo americano Royal Caribbean Cruises ha ceduto la propria quota nella joint venture paritetica Island Cruises al partner First Choice Holidays, società del tour operator tedesco TUI Travel che detiene il restante 50% del capitale. Fonte: Nomisma Tab. 88. Principali accordi intrapresi da operatori nel settore crocieristico sul mercato internazionale Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2007 Carnival UK (gruppo Carnival Corporation & plc) (UK); Associated British Ports (ABP) (UK) Associated British Ports (ABP), che gestisce lo scalo di Southampton, e Carnival UK, filiale britannica del gruppo crocieristico statunitense Carnival Corporation & plc. hanno sottoscritto un accordo di 20 anni per dotare il porto di Southampton di un quarto terminal crocieristico. L'intesa prevede un investimento di 19 milioni di sterline da parte di ABP. 2007 TUI (DE); Royal Caribbean Cruises (USA) Il gruppo tedesco TUI ha siglato un accordo con l'americana Royal Caribbean Cruises, secondo gruppo mondiale del comparto crocieristico, per la costituzione di TUI Cruises, joint venture crocieristica dedicata al mercato tedesco. La compagnia sarà partecipata pariteticamente. 2009 AIDA Cruises (USA); Unikai (DE) La compagnia crocieristica AIDA Cruises, del gruppo Carnival, e la società logistica Unikai, del gruppo terminalistico tedesco HHLA, hanno costituito la joint venture HCC Hanseatic Cruise Centers, per operare due terminal crociere del porto di Amburgo. Fonte: Nomisma Con riferimento agli interventi governativi, si segnala, da ultimo, il piano del governo spagnolo che nel quadriennio 2009-2012 investirà 290 milioni di euro a sostegno del 199 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ traffico portuale crocieristico, forte del dato secondo cui nel 2008 gli scali domestici hanno movimentato quasi 6 milioni di passeggeri, con una crescita del 16,9% sull’anno precedente. Barcellona, in particolare, che per la prima volta ha superato la quota di due milioni di croceristi, è divenuto nel 2008 il porto crocieristico leader d’Europa. Lo scenario italiano L’Italia si mantiene al vertice continentale per quanto riguarda il movimento passeggeri. Come già segnalato, dai dati dello European Cruise Council (ECC) emerge infatti che il paese è capofila del mercato crocieristico europeo, con una quota di mercato pari a circa il 16%. A questo si aggiunge, per l’Italia un positivo bilancio di chiusura del 2008, con una crescita di passeggeri dell’11,6%. Negli ultimi quattro anni, i primi otto porti croceristici su base nazionale hanno registrato una crescita dei passeggeri complessiva pari a +51%, arrivando a movimentare oltre 7 milioni di passeggeri (tab. 89). A seguito della tendenza degli ultimi anni, si prevede che siano soprattutto i grandi scali a consolidare i numeri previsti per il 2009, con Civitavecchia al primo posto (che mostra una crescita dell’88% rispetto al 2005), seguito da Venezia (+47%), Napoli (+33%), Livorno (+82%) e Savona (+8%). Tab. 89. Passeggeri croceristi nei principali porti italiani (in migliaia) Porti Civitavecchia Venezia Napoli Livorno Savona Genova Bari Palermo Totale primi 8 porti Rank 2009 Rank 2005 2009* 2005 2000 Var % 2009/2005 Var % 2009/2000 1 2 3 4 5 6 7 8 1 3 2 5 4 6 8 7 1.850 1.200 1.100 840 680 620 460 400 983 815 830 462 632 396 278 330 392 337 405 237 120 398 107 157 88% 47% 33% 82% 8% 57% 65% 21% 372% 256% 172% 254% 467% 56% 330% 155% 7.150 4.726 2.153 51% 232% * Previsioni. Fonte: elaborazioni Nomisma su dati Assoporti e Cermar Anche in questa edizione del Rapporto, va segnalato che -nonostante la continua crescita del mercato- il comparto italiano della crocieristica, nel periodo di riferimento, non ha dato prova di vivacità in termini di operazioni di fusione e acquisizione. Si evidenzia, tuttavia, una buona attività negli accordi, portati a termine soprattutto da 200 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Costa Crociere, compagnia italiana controllata dal colosso statunitense Carnival Corporation, e finalizzati soprattutto a promuovere strategie di integrazione di filiera e all’apertura di nuovi mercati. Riguardo al primo aspetto, infatti: - è stato siglato un interessante accordo con Air France, finalizzato al rafforzamento della sinergia commerciale a livello mondiale; - è stata costituita una joint venture, Iberocruceros, con il gruppo turistico Orizonia, che opera esclusivamente sul mercato spagnolo e di cui Costa detiene il 75% del capitale. Da un punto di vista della strategia commerciale, invece, Costa ha siglato intese importanti sui maggiori mercati emergenti, dal Medio Oriente all’Asia-Pacifico. In particolare, si segnala: - un accordo quinquennale con il Dubai Department of Tourism and Commerce (DTCM) che prevede attività di co-marketing in tutto il mondo, l’apertura di un ufficio Costa a Dubai e priorità di scalo per le navi della compagnia italiana e del gruppo Carnival Corporation nel porto mediorientale; - un accordo di collaborazione con il Singapore Tourism Board (STB), che prevede iniziative di marketing congiunte in Europa, Asia e Australia per promuovere Singapore come nuova destinazione crocieristica; - un accordo con il governo cinese per operare tre crociere dirette tra Cina e Taiwan; si segnala che Costa è stata la prima compagnia internazionale ad aprire il mercato delle crociere in Cina. Con riferimento ad alleanze con altri leader del mercato, si fa notare che il raggruppamento formato da Costa Crociere, MSC Crociere e Louis Cruises ha ottenuto dalla Commissione Europea il nulla osta per la gestione di un terminal crocieristico nel porto di Marsiglia. In tema di integrazioni verticali, inoltre, la compagnia crocieristica ha siglato un accordo con il leader low cost Ryanair per la promozione degli itinerari che comprendono tratte aeree, da e per i porti del Mediterraneo e del Nord Europa scalati dalla compagnia. Con riferimento agli investimenti degli scali crocieristici italiani, si segnala che l’Autorità Portuale di Ravenna nel periodo esaminato ha dato avvio alle procedure per l'affidamento della gestione del nuovo terminal crociere di Porto Corsini. Sono state sette le manifestazioni di interesse relative alla gestione del nuovo Terminal Crociere in corso di realizzazione e per il quale nel settembre 2008 è stato assegnato il terzo stralcio dei lavori per un valore di 20 milioni di euro. 201 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab. 90. Principali accordi intrapresi da operatori nella crocieristica riguardanti il mercato italiano Anno Partner 2007 Gesar (Aeroporto di Olbia Costa Smeralda) (IT); Porto di Olbia-Golfo Aranci (IT) 2007 2009 Oggetto ed effetti dell’accordo Gesar Spa, società di gestione dell'aeroporto di Olbia-Costa Smeralda, e Autorità Portuale di Olbia e Golfo Aranci hanno firmato un protocollo d'intesa con l'obiettivo di sviluppare il settore crocieristico, quello della nautica da diporto e il sistema portoaeroporto. Nel 2006, attraverso porto e aeroporto, sono transitati più di 6,5 milioni di passeggeri. Costa Crociere (IT); Costa Crociere e Air France hanno siglato una lettera d'intenti con Air France (FR) l'obiettivo di rafforzare la sinergia commerciale tra le due società a livello mondiale. L'accordo porterà ad un incremento considerevole del numero di posti volo Air France riservati ai passeggeri Costa per le destinazioni di imbarco in tutto il mondo. Costa Crociere (IT); Dubai Costa Crociere ha siglato un accordo quinquennale con Dubai Department of Tourism and Department of Tourism and Commerce (DTCM) che prevede Commerce (Dubai) attività di co-marketing in tutto il mondo, l’apertura di un ufficio Costa a Dubai e priorità di scalo per le navi della compagnia italiana e del gruppo Carnival Corporation nel porto mediorientale. Costa Crociere (IT); Singapore Costa Crociere ha siglato un accordo di collaborazione con il Tourism Board (Singapore) Singapore Tourism Board (STB) che prevede iniziative di marketing congiunte in Europa, Asia e Australia per promuovere Singapore come nuova destinazione crocieristica. Costa Crociere (IT); Orizonia Costa Crociere e il gruppo turistico spagnolo Orizonia hanno Corporacion (ES) costituito la joint venture Iberocruceros, nuova compagnia crocieristica che opererà esclusivamente sul mercato spagnolo. Il capitale sarà detenuto per il 75% da Costa Crociere, filiale di Carnival Corporation, e per il 25% da Orizonia. Costa Crociere, MSC Crociere, Costa Crociere, MSC Crociere e Louis Cruises hanno ottenuto dalla Lousi Cruises (Internazionale); Commissione Europea il nulla osta per la gestione di un terminal Porto di Marsiglia (FR) crocieristico nel porto di Marsiglia. Costa Crociere (IT); Ryanair (IR) Costa Crociere e la compagnia aerea low cost Ryanair hanno siglato un accordo per promuovere itinerari crocieristi che comprendono tratte aeree. Ryanair supporterà la compagnia crocieristica con le 50 rotte collegate con i porti del Mediterraneo e del Nord Europa toccati dalle navi di Costa Crociere. Fonte: Nomisma 2.3.2. Il cabotaggio marittimo Lo scenario internazionale Diversamente da quanto accaduto nel biennio precedente, nel settore del trasporto marittimo passeggeri sono state portate a termine interessanti operazioni intrasettoriali, che segnalano un processo di concentrazione in atto. Molte operazioni di M&A sono infatti relative a transazioni che riguardano acquisizioni di asset e finalizzate perciò all’irrobustimento della flotta: è questo il caso della finlandese Stella Company Group, della norvegese Color Line e di Corsica Ferries. 202 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Il mercato mediterraneo e quello baltico si confermano come più attivi. Con riferimento ai processi di ristrutturazione, in Grecia, il gruppo armatoriale Attica Holdings ha fuso per incorporazione le controllate Blue Star Maritime e Superfast Ferries Maritime, mentre Sea Star Capital ha acquisito una quota di minoranza del capitale di Hellenic Seaways, ceduta dalla greca Maritime Company of Lesvos (NEL Lines). Nel Mediterraneo occidentale, invece, la compagnia di navigazione spagnola Balearia ha effettuato il takover su Buquebus Espana, compagnia che opera sulla rotta Algeciras-Ceuta con due traghetti ad alta velocità, direttrice sulla quale Balearia è già presente e su cui, con questa acquisizione, intensifica il presidio. Allo stesso tempo, nel Nord Europa, prendono corpo strategie di ritorno al core business o finalizzate allo sviluppo di rami di attività. Nel periodo di riferimento varie vicende, infatti, hanno interessato Scandlines, joint venture paritaria di Deutsche Bahn e del governo danese, che è stata ceduta ad un consorzio partecipato dalle società di private equity 3i, Allianz Capital Partners e dall'armamento tedesco Deutsche Seereederei. Allo stesso tempo Scandlines Danmark, del gruppo Scandlines, ha siglato due accordi per la cessione del 30% di Mols-Linien e del 100% di Scandlines Sydfynske a società controllate dal consorzio marittimo danese Clipper Group. Scandlines ha infatti intrapreso un percorso di cessione dei servizi traghetto per concentrare le proprie attività sulle rotte internazionali, lasciando spazio sul mercato danese a Clipper, uno dei maggiori gruppi di flotte a livello globale. L’appetibilità del settore è confermata dall’interesse suscitato negli investitori esterni al comparto. Oltre all’operazione che ha visto protagonista 3i, infatti, ne sono prova gli investimenti effettuati da Marfin Investment Group (MIG), che ha acquisito il 51% di Blue Star Maritime (già controllata di Attica Holdings) e il 49,9% del capitale azionario del gruppo Attica, che a sua volta possiede l'intero controllo della compagnia Superfast Ferries. Nel Baltico, ancora, si da notizia dell’accordo siglato dalla norvegese Hurtigruten con Torghatten Trafikkselskap, per la cessione dei servizi traghetto tradizionali e delle linee veloci operate dalla compagnia, per un controvalore di 69 milioni di dollari. Oltreoceano, invece, la statunitense New England Fast Ferry Company, che opera servizi traghetto nel Rhode Island e nel Massachusetts, ha acquisito da Sea Containers (America), la compagnia di trasporto marittimo passeggeri SeaStreak, aumentando così il presidio sul proprio mercato. Alcune operazioni sono state portate a termine da operatori appartenenti da altri comparti, 203 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ in un’ottica di sviluppo di filiera. La francese Veolia Transport, ad esempio, ha acquisito la quota del 38% della compagnia di navigazione Société Nationale Corse Méditerranée (SNCM) ceduta dal fondo Butler Capital Partners; in questo modo Veolia arriva a detenere il 66% delle azioni della compagnia, il cui 25% è di proprietà dello Stato francese e il 9% dei dipendenti della compagnia. Nel pacifico Shanghai Inchon International Ferry, società che opera servizi traghetto tra Cina e Corea del Sud, è stata rilevata da Shanghai Puhai Marine Transportation e Korea Express, che detengono rispettivamente il 75,5% e il 24,5% del capitale. Tra gli accordi di filiera si segnala inoltre l’alleanza tra il gruppo logistico danese DFDS e la polacca Polish Baltic Shipping per l’operatività congiuntamente sulle rotte tra Polonia e Svezia; DFDS espande così il proprio network nell’Est europeo che resta di fatto un mercato estremamente interessante. Con riferimento alle concessioni di servizi, la partnership formata da SNCM-CMN ha ottenuto dal governo corso, per il periodo 2007-20013, la concessione relativa ai servizi pubblici sulle linee tra Marsiglia e i porti della Corsica, alla cui gara ha partecipato anche Corsica Ferries. Tab. 91. Principali operazioni nel mercato internazionale del cabotaggio passeggeri marittimo Acquirente Anno Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione La compagnia di navigazione Scandlines, jv 50:50 di Deutsche Bahn e del governo danese, è stata ceduta ad un consorzio partecipato dalle società di private equity 3i (quota 40%), Allianz Capital Partners (40%) e dall'armamento tedesco Deutsche Seereederei. La compagnia di navigazione spagnola Baleària ha formalizzato un accordo per comprare l'intero capitale azionario di Buquebús España, compagnia che opera sulla rotta Algeciras-Ceuta con due traghetti ad alta velocità. La norvegese Color Group ASA, a cui fa capo la compagnia di navigazione Color Line, ha ceduto il traghetto Color Festival, costruito nel 1985, alla Medinvest Spa (Corsica Ferries) per 49 milioni di euro. La nave è impiegata sulla rotta Frederikshavn-Oslo. La compagnia di navigazione Scandlines Danmark del gruppo Scandlines ha siglato un accordo per la cessione del 30% del capitale azionario della Mols-Linien a società controllate dal consorzio marittimo Clipper Group, per un valore totale di 68,5 milioni di euro. La compagnia di navigazione Scandlines Danmark del gruppo Scandlines ha siglato un accordo per cedere il 100% del capitale azionario della Scandlines Sydfynske a società controllate dal consorzio marittimo Clipper Group. (continua) 3i, Allianz Capital Partners, Deutsche Seereederei (UK) Baleària (ES) 2007 Scandlines (DE) 2007 Buquebús España (ES) Medinvest Spa (Corsica Ferries) (FR) 2007 Color Line (asset) (Norvegia) Clipper Group (DK) 2007 Mols-Linien (DK) Scandlines Sydfynske (DK) 204 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Marfin Investment Group (MIG) (GR) (segue Tab. 91) La società di investimenti greca Marfin Investment Group (MIG) comprerà il 49,9% del capitale azionario del gruppo armatoriale ellenico Attica Holdings, che a sua volta possiede l'intero controllo della compagnia Superfast Ferries e il 48,79% della compagnia Blue Star Maritime. 2007 Attica Holdings (GR) 2008 Blue Star Maritime (GR) Marfin Investment Group Holdings (MIG) ha acquisito il 51,557% di Blue Star Maritime, attraverso frequenti e successive acquisizioni di azioni. Di tale quota MIG detiene il 2,762% direttamente e il 48,795% indirettamente, attraverso la partecipazione in Attica Holdings. New England Fast Ferry Company (USA) 2008 SeaStreak (USA) New England Fast Ferry Company, società che opera servizi traghetto nel Rhode Island e nel Massachusetts, ha acquisito da Sea Containers America, società interamente di proprietà della Sea Containers Ltd., la compagnia di trasporto marittimo passeggeri SeaStreak. Sea Star Capital (GR) 2008 Hellenic Seaways (GR) Sea Star Capital ha acquisito l'1,8% del capitale azionario della Hellenic Seaways per un valore complessivo di 5,6 milioni di euro. La quota è stata ceduta dalla greca Maritime Company of Lesvos (NEL Lines). Stella Company Group (FI) 2008 Color Line (asset) (Norvegia) La norvegese Color Line ha ceduto il traghetto Christian IV alla finlandese Stella Company Group, che lo impiegherà sulla nuova rotta Helsinki-San Pietroburgo-Helsinkilater. Celebration Cruise Holdings (USA) 2008 Color Line (asset) (Norvegia) La norvegese Color Line ha ceduto il traghetto Prinsesse Ragnhild alla statunitense Celebration Cruise Holdings per circa 23 milioni di euro. Attica Holdings (GR) 2008 Blue Star Maritime e Superfast Ferries Maritime (GR) Il gruppo armatoriale greco Attica Holdings ha fuso per incorporazione le due società controllate Blue Star Maritime e Superfast Ferries Maritime. Torghatten Nord (Norvegia) 2008 Hurtigruten (asset) (Norvegia) La compagnia di navigazione norvegese Hurtigruten ha siglato un accordo con la Torghatten Nord, società interamente controllata da Torghatten Trafikkselskap, per la cessione dei servizi traghetto tradizionali e delle linee veloci operate dalla compagnia. La transazione ha un valore di 69 milioni di dollari. Veolia Transport (FR) 2008 SNCM (FR) La francese Veolia Transport ha acquisito la quota del 38% della compagnia di navigazione Société Nationale Corse Méditerraneée (SNCM) ceduta dal fondo Butler Capital Partners. Veolia arriva a detenere il 66% delle azioni della compagnia, il cui 25% di proprietà dallo Stato francese e il 9% dei dipendenti della compagnia. Shanghai Puhai Marine Transportation (Cina) 2008 Shanghai Inchon International Ferry (Cina) La Shanghai Inchon International Ferry, società che opera servizi traghetto tra Cina e Corea del Sud, dopo una serie di transazioni operate attraverso controllate di Shanghai Puhai Marine Transportation, sarà partecipata con il 75,5% da quest'ultima e con il 24,5% da Korea Express. Fonte: Nomisma 205 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab. 92. Principali accordi intrapresi da operatori nel cabotaggio marittimo passeggeri e riguardanti il mercato internazionale Anno 2007 Partner SNCM-CMN (FR); Amministrazione Corsica (FR) 2008 DFDS (DK); Polferries (PL) Oggetto ed effetti dell’accordo La convenzione relativa ai servizi pubblici sulle linee marittime tra il porto di Marsiglia e i porti della Corsica è stata affidata dal governo corso alla partnership SNCM-CMN, compagnie che all'inizio dell'anno avevano presentato un'offerta congiunta che è stata preferita a quella di Corsica Ferries. La convenzione ha validità per il periodo 2007-2013. Il gruppo armatoriale danese DFDS ha siglato un accordo con la polacca Polish Baltic Shipping (Polferries) per operare congiuntamente rotte tra Polonia e Svezia. In questo modo, DFDS espande il proprio network in Polonia. Fonte: Nomisma Lo scenario italiano Come già segnalato nell’edizione precedente di questo Rapporto, l’evidente difficoltà di analizzare le strategie degli operatori a core-business “misto”, distinguendo le due componenti di attività -cabotaggio merci e passeggeri- fa sì che, per esigenze di completezza, alcune informazioni possano essere riportate sia in questa sezione, sia nella parte relativa al trasporto marittimo non containerizzato. È questo, in particolare, il caso di Grimaldi Napoli -oggetto di approfondimento nell’edizione precedente di questo Rapporto– player primario sul mercato sia nel settore merci che in quello passeggeri. E proprio Grimaldi rimane il soggetto più attivo anche nel biennio in esame. All’inizio del 2008 il Gruppo ha condotto una strategia di riorganizzazione della propria presenza sul mercato greco: attraverso uno scambio azionario con la società cipriota Sea Star Capital, Grimaldi ha ottenuto, in cambio di una partecipazione nella greca Anek Lines, una quota di Minoan Lines. Grazie ad una quota minoritaria già in suo possesso, Grimaldi è divenuto così il principale azionista della compagnia cretese. In seguito, a conclusione dell'Opa obbligatoria su Minoan Lines, il gruppo è arrivato a controllare quasi l’85% della compagnia, con un’operazione che mette in luce una evidente strategia di sviluppo delle rotte che interessano il Mediterraneo orientale. Sulle tratte che interessano i porti domestici, invece, nel 2009 Grimaldi ha annunciato l'apertura di nove Autostrade del Mare su rotte nazionali ed internazionali: i collegamenti riguardano Sardegna e Sicilia in collegamento con Civitavecchia, Genova, Barcellona e Malta. Nel Mediterraneo occidentale, e in particolare nei traffici Italia-Francia, Corsica-Sardinia Ferries conferma nel 2008 la propria posizione di player dominante guadagnando una quota di mercato del 64%, con un forte potenziamento di servizi sia dalla Francia che 206 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ dall’Italia. La compagnia ha proseguito inoltre nella strategia di investimento in Italia, acquisendo dal fondo 21 Investimenti -che fa capo alla famiglia Benetton- oltre un quarto del capitale di Strade Blu, compagnia marittima che opera un servizio di Autostrada del Mare non accompagnata tra Genova e Termini Imerese. Sul fronte degli accordi, alcuni operatori di primaria importanza hanno siglato contratti di concessione: nello specifico, Grandi Navi Veloci (GNV) ha ottenuto la concessione per un terminal nello scalo francese di Marsiglia per il proprio traffico ro-pax, mentre il consorzio Metromare dello Stretto -costituito da RFI ed Ustica Lines- si è aggiudicato la gara per il servizio di trasporto marittimo veloce tra Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni. Da alcuni anni, in questo Rapporto, viene ricordata la questione della ormai imminente privatizzazione di Tirrenia di Navigazione. Si dà pertanto notizia del fatto che nel marzo 2009 il governo italiano ha approvato il decreto che definisce i criteri di privatizzazione e le modalità di dismissione della partecipazione nella compagnia detenuta dal Ministero dell'Economia. Gli armatori italiani, nel contempo, premono evidentemente affinché la privatizzazione avvenga nei migliori tempi possibili. Tra i possibili sviluppi della privatizzazione di Tirrenia vi è anche l’interesse, a più riprese palesato o negato, di quattro Regioni -Sardegna, Campania, Sicilia e Toscana- che potrebbero rilevare le società del Gruppo Tirrenia, e rispettivamente le compagnie Saremar, Caremar, Siremar e Toremar, che effettuano servizio di traghetto nel proprio ambito regionale. Tab. 93. Principali operazioni nel mercato italiano del cabotaggio passeggeri marittimo Acquirente Anno Acquisita Effetti rilevanti dell’operazione Grimaldi Napoli (IT) 2007 Anek Lines (GR) 2008 Minoan Lines (GR) Attraverso la controllata Atlantica di Navigazione, il gruppo armatoriale Grimaldi di Napoli, ha acquisito una quota della Anek Lines pari ad oltre il 14% del capitale azionario della compagnia di navigazione greca. Scambio azionario di Grimaldi effettuato con la società cipriota Sea Star Capital per una quota rilevante del gruppo cretese Minoan Lines, di cui il gruppo napoletano detiene già una partecipazione minoritaria. A conclusione dell'OPA obbligatoria, il gruppo armatoriale napoletano Grimaldi ha acquisito un'ulteriore quota del 51,35% del capitale azionario della greca Minoan Lines. La quota complessiva di Grimaldi nella Minoan Lines è salita pertanto all'84,72%. Corsica Ferries ha acquisito dal fondo 21 Investimenti, che fa capo alla famiglia Benetton, la quota del 27% in Strade Blu, compagnia marittima che effettua servizio di Autostrada del Mare non accompagnata tra Genova e Termini Imerese. La greca Attica Holdings acquisirà due navi ro-pax dalla genovese Grimaldi (GNV), per un valore complessivo di 156 milioni di euro. Minoan Lines (GR) Corsica Ferries (FR) 2008 Stradeblu (IT) Attica Holdings (GR) 2008 Grimaldi Holding (asset) (Genova) (IT) Fonte: Nomisma 207 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab. 94. Principali accordi intrapresi da operatori nel cabotaggio marittimo passeggeri riguardanti il mercato italiano Anno 2008 Partner Grandi Navi Veloci (IT); Porto di Marsiglia (FR) Oggetto ed effetti dell’accordo Grandi Navi Veloci ottiene la concessione per un terminal nello scalo francese di Marsiglia per i traghetti ro-pax. 2008 Metromare dello Stretto (IT); Ministero Infrastrutture (IT) Il consorzio Metromare dello Stretto, costituito da Rete Ferroviaria Italiana ed Ustica Lines, si è aggiudicato la gara per il servizio di trasporto marittimo veloce tra Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni. Fonte: Nomisma 208 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ 3. IL MERCATO ITALIANO DELLE M&A NEL CONTESTO GLOBALE: I PROCESSI DI FUSIONE ED ACQUISIZIONE 3.1. Il mercato globale delle M&A: le dinamiche dei trasporti 3.1.1. I comparti trainanti a livello globale Sono complessivamente 188 le operazioni di fusione e acquisizione di cui è stata data notizia in ambito internazionale, registrate nel 2008, dalla Banca dati M&A Trasporti gestita da Nomisma per Federtrasporto. I dati preliminari per il 2009 indicano inoltre che nel I trimestre di quest’anno sono state portate a termine 26 operazioni, contro le 54 dello stesso periodo dell’anno precedente (-52%) (tab. 95). L’ultima rilevazione restituisce nel complesso una sostanziale diminuzione delle operazioni nel 2008 rispetto all’anno precedente (-24,5%), tendenza che si accentua nel primo trimestre 2009 (-51,9%). Il raffreddamento maggiore risulta a carico del comparto aeroportuale, del trasporto marittimo merci e del settore portuale. La consistenza maggiore di fusioni e acquisizioni rispetto al totale è da imputare al comparto logistico e a quello del trasporto marittimo merci, per cui si registrano rispettivamente circa un quarto delle operazioni totali. Tab. 95. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti, sul mercato globale, per settore – Anni 2006-2008 e I trimestre 2008 e 2009 (quote %) 2006 2007 2008 2008 I trim 2009 I trim 10 16 3 1 1 Cargo aereo 5 10 11 4 1 Crocieristica 2 2 3 1 0 Logistica* 50 55 49 14 9 Porti 24 34 26 6 3 Trasporto aereo 15 18 14 3 2 Trasporto ferroviario merci 5 9 11 1 1 Trasporto ferroviario passeggeri 0 0 3 2 1 Trasporto marittimo merci 38 86 44 13 4 TPL 10 11 11 4 2 6 8 13 5 2 165 249 188 54 26 Comparto Aeroporti Traghetti Totale (continua) 209 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab. 95) Comparto 2006 2007 2008 2008 I trim 2009 I trim Aeroporti 6,1% 6,4% 1,6% 1,9% 3,8% Cargo aereo 3,0% 4,0% 5,9% 7,4% 3,8% Crocieristica 1,2% 0,8% 1,6% 1,9% 0,0% Logistica* 30,3% 22,1% 26,1% 25,9% 34,6% Porti 14,5% 13,7% 13,8% 11,1% 11,5% Trasporto aereo 9,1% 7,2% 7,4% 5,6% 7,7% Trasporto ferroviario merci 3,0% 3,6% 5,9% 1,9% 3,8% Trasporto ferroviario passeggeri 0,0% 0,0% 1,6% 3,7% 3,8% Trasporto marittimo merci 23,0% 34,5% 23,4% 24,1% 15,4% TPL 6,1% 4,4% 5,9% 7,4% 7,7% Traghetti 3,6% 3,2% 6,9% 9,3% 7,7% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Totale * Comprende integratori logistici, poste e operatori del trasporto su gomma. Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 Fig. 1. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti, sul mercato globale, per comparto – Anni 2007 e 2008 (quote %) TPL 4% Traghetti 3% 2007 Aeroporti Cargo 6% 4% Crocieristica 1% Marittimo 35% Logistica 22% Ferrov. Pax 0% Aereo Ferrov. merci 7% 4% Porti 14% Traghetti 7% Aeroporti 2% 2008 Cargo 6% Crocieristica 2% TPL 6% Marittimo 23% Logistica 25% Ferrov. Pax 2% Aereo Ferrov. merci 7% 6% Porti 14% Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 3.1.2. I processi di integrazione a livello globale Nel 2008, si conferma a livello globale il sempre maggiore sbilanciamento del mercato verso processi di integrazione orizzontale (di settore), che hanno interessato il 68,6% delle operazioni, contro il 20,2% delle operazioni di integrazione verticale (tab. 96). Diminuisce complessivamente il peso degli investitori finanziari e dei grandi operatori infrastrutturali (11,2% contro il 22,9% del 2007) e si accentuano i processi di integrazione di settore (64,2% nel 2006; 61,8% nel 2007; 68,6% nel 2008), trend che trova ulteriore conferma nel primo trimestre 2009 (73,1%). 210 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab. 96. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti, sul mercato globale, per tipologia di integrazione – Anni 2006-2008 e I trimestre 2008 e 2009 (quote %) Tipo di integrazione 2006 2007 2008 2008 I trim 2009 I trim Integrazione di filiera 25 38 38 9 3 Integrazione di settore 106 154 129 36 19 34 57 21 9 4 165 249 188 54 26 Tipo di integrazione 2006 2007 2008 2008 I trim. 2009 I trim. Integrazione di filiera 15,2% 15,3% 20,2% 16,7% 11,5% Integrazione di settore 64,2% 61,8% 68,6% 66,7% 73,1% Altri investitori 20,6% 22,9% 11,2% 16,7% 15,4% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Altri investitori Totale Totale Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 In particolare (tab. 97), i settori in cui hanno principalmente luogo le operazioni di integrazione di filiera sono il comparto marittimo (31,6% del totale) e quello della logistica (23,7%). Si fa notare che nel 2008 diminuisce la quota delle operazioni del cargo aereo (10,5% contro il 21,1% del 2007), fino ad arrivare a zero operazioni nel primo trimestre 2009. Tra le dinamiche di qualche interesse, si segnala il peso progressivo del comparto ferroviario merci che –sempre in tema di integrazioni di filiera– nel 2008 pesa sul totale per il 15,8% contro il 5,3% e il 4% dei due anni precedenti. Tab. 97. Operazioni di integrazione di filiera, a livello globale – Anni 2006-2008 e I trimestre 2008 e 2009 e (quote %) 2006 2007 2008 2008 I trim 2009 I trim Aeroporti 1 1 0 0 0 Cargo aereo 3 8 4 3 0 Comparto Crocieristica 0 0 0 0 0 11 8 9 2 1 Porti 1 3 1 0 0 Trasporto aereo 2 0 1 0 0 Trasporto ferroviario merci 1 2 6 0 0 Trasporto ferroviario passeggeri 0 0 0 0 0 Trasporto marittimo merci 5 15 12 3 2 TPL 0 0 0 0 0 Traghetti 1 1 5 1 0 25 38 38 9 Logistica* Totale 3 (continua) 211 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ (segue Tab. 97) Comparto 2006 2007 2008 2008 I trim Aeroporti 2009 I trim 4,0% 2,6% 0,0% 0,0% 0,0% Cargo aereo 12,0% 21,1% 10,5% 33,3% 0,0% Crocieristica 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% Logistica* 44,0% 21,1% 23,7% 22,2% 33,3% Porti 4,0% 7,9% 2,6% 0,0% 0,0% Trasporto aereo 8,0% 0,0% 2,6% 0,0% 0,0% Trasporto ferroviario merci 4,0% 5,3% 15,8% 0,0% 0,0% Trasporto ferroviario passeggeri 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 20,0% 39,5% 31,6% 33,3% 66,7% TPL 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% Traghetti 4,0% 2,6% 13,2% 11,1% 0,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Trasporto marittimo merci Totale * Comprende integratori logistici, poste e operatori del trasporto su gomma. Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 Fig. 2. Operazioni di integrazione di filiera, a livello globale: contributo dei settori principali al totale - Anni 2006-2008 100% 90% Trasporto marittimo 80% 70% 60% Trasporto ferroviario 50% Porti 40% 30% Logistica 20% Cargo aereo Aeroporti 10% 0% 2006 2007 2008 Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 Dal punto di vista delle integrazioni di settore, si evidenzia un aumento del ruolo del comparto logistico nella dinamica complessiva del settore dei trasporti. Dopo il raffreddamento del 2007, le operazioni di M&A portate a termine dagli integratori logistici pesano nel 2008 circa il 30% del totale, quota che sale al 36,8% nel primo trimestre del 2009, pur in presenza di un forte rallentamento del mercato delle M&A conseguente alla crisi globale. La crisi ha infatti impattato sulla consistenza complessiva dei processi di M&A. Dopo il 212 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ boom del 2007 infatti – dove si contano 154 operazioni di integrazione orizzontale – nel 2008 sono state portate a termine non più di 129 transazioni (-16,2%). A conferma della tendenza negativa del mercato, nel primo trimestre 2009 si è verificata un’ulteriore diminuzione degli scambi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-47,2%). Le difficoltà maggiori sono state accusate dai comparti aereo e aeroportuale già nel 2008, e in seguito, in modo più accentuato nel primo trimestre 2009. Tab. 98. Operazioni di integrazione di settore, a livello globale – Anni 2006-2008 e I trimestre 2008 e 2009 (quote %) 2006 2007 2008 2008 I trim 2009 I trim 5 1 1 33 12 12 3 0 27 9 3 4 2 1 42 18 16 5 0 50 11 5 2 5 1 38 19 11 4 2 29 11 7 0 0 0 11 4 3 1 1 9 4 3 0 1 0 7 3 1 1 0 2 2 2 106 154 129 36 19 Comparto 2006 2007 2008 2008 I trim 2009 I trim Aeroporti 4,7% 2,6% 1,6% 0,0% 0,0% Cargo aereo 0,9% 1,3% 3,9% 0,0% 5,3% Crocieristica 0,9% 0,6% 0,8% 0,0% 0,0% Logistica** 31,1% 27,3% 29,5% 30,6% 36,8% Porti 11,3% 11,7% 14,7% 11,1% 15,8% Trasporto aereo 11,3% 10,4% 8,5% 8,3% 5,3% 2,8% 3,2% 3,1% 2,8% 5,3% Comparto Aeroporti Cargo aereo Crocieristica Logistica** Porti Trasporto aereo Trasporto ferroviario merci Trasporto ferroviario passeggeri Trasporto marittimo merci TPL Traghetti Totale Trasporto ferroviario merci Trasporto ferroviario passeggeri 0,0% 0,0% 1,6% 2,8% 0,0% 25,5% 32,5% 22,5% 25,0% 10,5% TPL 8,5% 7,1% 8,5% 11,1% 10,5% Traghetti 2,8% 3,2% 5,4% 8,3% 10,5% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Trasporto marittimo merci Totale * Comprende integratori logistici, poste e operatori del trasporto su gomma. Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 Da ultimo, rispetto alla quota delle operazioni di fusione e acquisizione che hanno avuto luogo nel 2008 (11,2%) e che è stato portato a termine da soggetti esterni al settore dei trasporti (tab. 96), il 28,6% ha riguardato investimenti nel comparto portuale (tab. 99). Gli investitori hanno mostrato crescente interesse, rispetto al passato, per il settore aereo (merci e passeggeri) e per la crocieristica. 213 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab. 99. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti, sul mercato globale, che coinvolgono investitori non facenti parte del settore dei trasporti: tutti i comparti – Anni 20062008 e I trimestre 2008 e 2009 (quote %) 2006 2007 2008 2008 I trim 2009 I trim Aeroporti 4 11 1 1 1 Cargo aereo 1 0 2 1 0 Crocieristica 1 1 2 1 0 Logistica** 6 5 2 1 1 Comparto Porti 11 13 6 2 0 Trasporto aereo 1 2 2 0 1 Trasporto ferroviario merci 1 2 1 0 0 Trasporto ferroviario passeggeri 0 0 1 1 1 Trasporto marittimo merci 6 21 3 1 0 TPL 1 0 0 0 0 Traghetti 2 2 1 1 6 34 57 21 9 10 Comparto 2006 2007 2008 2008 I trim 2009 I trim Aeroporti 11,8% 19,3% 4,8% 11,1% 10,0% 2,9% 0,0% 9,5% 11,1% 0,0% Crocieristica 2,9% 1,8% 9,5% 11,1% 0,0% Logistica** 17,6% 8,8% 9,5% 11,1% 10,0% Porti 32,4% 22,8% 28,6% 22,2% 0,0% Trasporto aereo 2,9% 3,5% 9,5% 0,0% 10,0% Trasporto ferroviario merci 2,9% 3,5% 4,8% 0,0% 0,0% Totale Cargo aereo Trasporto ferroviario passeggeri 0,0% 0,0% 4,8% 11,1% 10,0% 17,6% 36,8% 14,3% 11,1% 0,0% TPL 2,9% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% Traghetti 5,9% 3,5% 4,8% 11,1% 60,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Trasporto marittimo merci Totale * Comprende integratori logistici, poste e operatori del trasporto su gomma. Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 3.1.3. Il livello di internazionalizzazione tra aree geoeconomiche Il numero di operazioni di M&A siglate tra operatori di nazionalità diversa è indicatore dell’internazionalizzazione dei vari mercati (paesi) che competono sul mercato internazionale del trasporto. Nel 2008, circa il 63,8% delle operazioni concluse è stato portato a termine da operatori di nazionalità diversa; tuttavia nel primo trimestre 2009, il peso di tale operazioni sul totale diminuisce (57,7%) (tab. 100). 214 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab. 100. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti, sul mercato globale, a livello domestico e internazionale – Anni 2006-2008 e I trimestre 2008 e 2009 (quote %) Operazioni concluse 2006 2007 2008 2008 I trim 2009 I trim 2006 2007 n. 2008 2008 I trim 2009 I trim % Tra soggetti connazionali 72 90 68 16 11 43,6% 36,1% 36,2% 29,6% 42,3% Tra soggetti di diversa nazionalità 93 159 120 38 15 56,4% 63,9% 63,8% 70,4% 57,7% 165 249 188 54 26 100% 100% 100% 100% 100% Totale Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 Il rapporto tra le diverse aree geografiche ha visto negli anni recenti il progressivo spostamento delle centralità economiche verso Oriente. E’ interessante pertanto misurare i processi di internazionalizzazione di senso più lato (globalizzazione) rispetto a quelli più sopra descritti. E’ stata pertanto calcolata l’incidenza delle operazioni di M&A tra soggetti appartenenti ad aree geoeconomiche1 (e in parte geopolitiche) diverse, per comprendere le dinamiche degli scambi che avvengono su scala globale. Rispetto a quanto registrato in passato, nel 2008 è diminuito il peso delle operazioni portate a termine da soggetti appartenenti ad aree diverse (39,9% contro il 43,8% del 2007) (tab. 101). E’ inoltre di grande interesse il dato relativo al 2009 (primo trimestre) che, in piena crisi globale, registra una forte contrazione delle transazioni tra aree diverse (15,4%) e l’intensificarsi degli scambi sui mercati intra-continentali (84,6%), più stabili in termini di valuta e più accessibili con riferimento al credito. Tab. 101. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti, sul mercato globale, tra aree geoeconomiche – Anni 2006-2008 e I trimestre 2008 e 2009 (quote %) Operazioni concluse 2006 2007 2008 2008 I trim 2009 I trim 2006 2007 n. Tra soggetti connazionali Tra soggetti di diversa nazionalità Totale 2008 2008 I trim 2009 I trim % 122 140 113 30 22 73,9% 56,2% 60,1% 55,6% 84,6% 43 109 75 24 4 26,1% 43,8% 39,9% 44,4% 15,4% 165 249 188 54 26 100% 100% 100% 100% 100% Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 1 Nota metodologica: le aree geoeconomiche considerate sono in Africa, Asia (Far East), Australia, Europa dell’Est, Europa occidentale, India, Medio Oriente, Mediterraneo non europeo, Nord America, Sud America, area scandinava, area baltica, area balcanica (ex Yugoslavia). 215 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Il dettaglio di figura 3 evidenzia le differenze nei comportamenti degli operatori delle diverse aree, in considerazione del fatto che alcune di queste sono a maggiore vocazione “acquirente” ed altre a maggiore vocazione “destinatarie di investimenti” (aree acquisite). Si fa notare, a titolo di esempio, come soggetti provenienti dall’Europa occidentale siano stati coinvolti in qualità di acquirenti e di destinatari di investimenti, rispettivamente, in 28 e 20 operazioni nel 2008. Fig. 3. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti, sul mercato globale, tra aree geoeconomiche diverse*: operazioni effettuate da soggetti acquirenti e da soggetti acquisiti – Anno 2008 manca il numero medioriente acquisito 0 5 Africa 15 10 4 25 30 13 Asia Australia 20 14 1 2 Balcani 3 Baltico 1 Central Asia 3 2 Est Europa 8 Europa Occidentale 28 20 Medioriente Mediterraneo 11 3 1 Nord America 8 Scandinavia Sud America Turchia 7 3 Area geografica acquirente Area geografica acquisita 1 * Sono escluse le operazioni portate a termine all’interno della stessa area geoeconomica. Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 Alla luce delle elaborazioni effettuate, in Europa occidentale, si confermano come principali paesi acquirenti Germania, Regno Unito e Francia, e nell’Europa dell’Est, la Russia. In Asia, Cina e Giappone e in Medio Oriente, Dubai e Kuwait. Nell’area scandinava, si consolida il ruolo della Norvegia (tab. 102). 216 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab. 102. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti, sul mercato globale: maggiori Paesi acquirenti e principali destinatari di investimenti nelle diverse aree geoeconomiche – Anno 2008 Aree Principali Paesi acquirenti Principali Paesi destinatari di M&A Asia Cina, Giappone, Singapore Cina Europa Occidentale Germania, Francia, Regno Unito Italia, Germania, Regno Unito, Paesi Bassi Europa dell’Est Russia Russia Medioriente Dubai, Kuwait Dubai Nord America Stati Uniti Stati Uniti Scandinavia Norvegia Norvegia Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 Più in dettaglio, Stati Uniti e Danimarca hanno effettuato il maggior numero di operazioni al di fuori della propria area geoeconomica, mentre tra i paesi emergenti, Dubai, Kuwait e Cina si posizionano al pari di Germania, Paesi Bassi, Norvegia e Regno Unito (tab. 103). Con riferimento alla concentrazione dei mercati, si segnala che i primi 10 paesi in graduatoria hanno portato a termine il 62,2% delle operazioni di M&A. Tab. 103. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti, sul mercato globale, portate a termine in aree geoeconomiche diverse da quella di appartenenza - I primi 10 paesi acquirenti (Top 15) – Anni 2007-2008 Paese acquirente 2008 2007 Stati Uniti 7 10 Danimarca 6 1 Germania 5 11 Dubai 5 1 Cina 4 3 Kuwait 4 5 Paesi Bassi 4 7 Norvegia 4 7 Regno Unito 4 5 Francia 3 4 Totale Top 10* 46 54 Totale 30 Paesi rilevati* 74 - % Top 10 sul Totale 62,2% * Dato riferito al 2008 Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 3.1.4. Il mercato globale per tipologia di operazione Riguardo alla tipologia di operazione, si conferma nel 2008 la netta prevalenza di operazioni di passaggio di controllo (149 operazioni su 249)2, che incidono sul totale degli 2 Il dato è riferito alla somma delle partecipazioni di maggioranza e delle acquisizioni di controllo tramite acquisizione di quota ulteriore. 217 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ scambi per il 52,2% contro il 59,8% dell’anno precedente (tab. 104). Nel 2008, aumenta l’incidenza percentuale delle fusioni (10,1%) e delle acquisizioni di asset (11,2%) rispetto al passato, secondo un trend di crescita già riscontrato dal 2006. Le tendenze descritte vengono confermate anche nel primo trimestre 2009 (fig. 4). Tab. 104. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti, sul mercato globale, per tipologia di operazione – Anni 2006-2008 e quota % sul totale Tipologia di operazione 2006 Asset Controllo tramite quota ulteriore Fusioni Minoranza Paritarie Maggioranza 11 12 10 36 4 92 2007 numero 19 17 18 54 9 132 2008 2006 21 11 19 43 7 87 249 188 Totale 165 Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 Fig. 4. 6,7% 7,3% 6,1% 21,8% 2,4% 55,8% 2007 quota % 7,6% 6,8% 7,2% 21,7% 3,6% 53,0% 2008 11,2% 5,9% 10,1% 22,9% 3,7% 46,3% 100,0% 100,0% 100,0% Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti sul mercato globale, per tipologia di operazione - Anni 2007- 2008 e I trimestre 2008-2009 Controllo tramite quota ulteriore 7% 2007 Controllo tramite quota ulteriore 6% Asset 8% 2008 Asset 11% Fusioni 7% Fusioni 10% Minoranza 22% Maggioranza 52% Paritarie 4% 2008 I trim Asset 6% Maggioranza 49% Controllo tramite quota ulteriore 6% Fusioni 6% Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 Minoranza 23% Paritarie 4% 2009 I trim Maggioranza 23% Asset 27% Controllo tramite quota ulteriore 4% Minoranza 29% Paritarie 4% 218 Maggioranza 46% Minoranza 38% Fusioni 8% L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ 3.1.5. Le strategie di acquisizione e cessione sul mercato globale Con riferimento alle strategie di acquisizione sul mercato globale, i dati 2008 evidenziano che le operazioni di M&A vengono portate a termine soprattutto con l’obiettivo di rafforzare la propria posizione (30,3% dei casi), e in secondo luogo, per fare l’ingresso in nuovi mercati (25,5%). Di estremo interesse è il confronto tra gli anni 2007 e 2008 (fig. 5). Se nel 2007, infatti, le acquisizioni a scopo di investimento –soprattutto portate a termine da soggetti investitori estranei al comparto– rappresentavano il 20,5% delle M&A, nel 2008 questa tipologia di operazione incide solo per il 9,6% sul totale delle operazioni. Questo può essere imputato all’inizio della crisi del credito che ha influenzato la disponibilità ad investire già dal secondo trimestre del 2008. Di conseguenza, gli operatori hanno intensificato le operazioni finalizzate all’espansione di network già avviati, all’ingresso in nuovi mercati e, più genericamente, al rafforzamento della propria posizione attraverso crescita per vie esterne. Fig. 5. Acquisizioni e fusioni nel settore dei trasporti, sul mercato globale, per strategia adottata (quota % sul totale) - Anni 2007* e 2008 45% 40% 35% 30% 30,3% 25,5% 25% 20% 2007 2008 37,3% 15,7% 19,7% 15,7% 20,5% 12,8% 15% 9,6% 10% 7,1% 5% 2,1% 0% Apertura nuovi mercati Espansione nella regione Investimento Rafforzamento Rafforzamento posizione posizione dominante Percorso di sviluppo * Per il 2007, le quote restanti vanno imputate a strategie di “Espansione worldwide” e ad “Altre strategie” (voci non rilevate nel 2008) Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 Segue il dettaglio di alcuni comparti (logistica e trasporto marittimo) all’interno dei quali è stato portato a termine un consistente numero di operazioni di M&A e che, pertanto, sono stati terreno di diverso tipo di strategie (fig. 6). 219 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Fig. 6. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti sul mercato globale, per strategia adottata, per i comparti della logistica e del trasporto marittimo merci – Anno 2008 Logistica Rafforzam. posizione dominante 9% Apertura nuovi mercati 34% Rafforzam. posizione 23% Rafforzam. posizione dominante 4% T. marittimo merci Sviluppo 7% Apertura nuovi mercati 31% Rafforzam. posizione Investim. 2% Espansione nella regione 32% Espansione nella regione 13% 36% Investim. 9% Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 La strategia perseguita si differenzia nel caso in cui le operazioni vengano effettuate all’interno della stessa area geoeconomica oppure tra aree diverse. Il 53,1% delle operazioni che hanno avuto luogo all’interno della stessa area (60 operazioni su 113) è stato effettuato con l'obiettivo di consolidare la posizione sul mercato del soggetto acquirente: 19 di queste operazioni sono state portate a termine allo scopo di rafforzare una posizione già dominante. Il 21,2% degli operatori ha invece acquisito partecipazioni in altre società per entrare in nuovi mercati, quota che sale al 32% nel caso in cui le operazioni siano state effettuate tra aree geoeconomiche diverse (tab. 105). Tab. 105. Operazioni concluse da acquirenti Acquisizioni e fusioni nel settore dei trasporti, sul mercato globale, per strategia adottata e per area omogenea - Anno 2008 e peso % sul totale % sul totale operazioni All’interno della stessa area 60,1% Tra aree diverse 39,9% Totale 100% Strategia Apertura nuovi mercati Espansione nella regione Investimento Rafforzamento posizione Rafforzamento posizione dominante Percorso di sviluppo Totale stessa area Apertura nuovi mercati Espansione nella regione Investimento Rafforzamento posizione Rafforzamento posizione dominante Percorso di sviluppo Totale aree diverse Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 220 Operazioni 24 13 14 41 19 2 113 24 24 4 16 5 2 75 188 % sul totale area 21,2% 11,5% 12,4% 36,3% 16,8% 1,8% 100,0% 32,0% 32,0% 5,3% 21,3% 6,7% 2,7% 100,0% L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Al contrario, per quanto riguarda la cessione di impresa o di quote di impresa, dalle operazioni censite nel 2008 emerge che il primo obiettivo della cessione è quello di affrontare difficoltà finanziarie (superamento dell’indebitamento) o strutturali (evento che riguarda circa il 39,9% dei casi) (fig. 7). Il 29,8% delle società ha invece ceduto proprie quote o l’intero controllo assecondando un processo di aggregazione con soggetti più forti in un’ottica di sviluppo delle proprie attività. Nella maggior parte dei casi (52,6% delle operazioni di M&A) il soggetto cedente coincide con la compagnia acquisita, che promuove il takeover ovvero la cessione di proprie quote: queste transazioni vengono effettuate nel 44% dei casi per fare fronte a difficoltà strutturali o finanziarie, ovvero (ancora nel 43% dei casi) per partecipare ad un percorso di sviluppo dell’attività altrimenti non perseguibile. Fig. 7. 70% Operazioni di fusione e acquisizione, per motivo sottostante la cessione, sul mercato globale – Anni 2007 e 2008 62,7% 2007 60% 2008 50% 39,9% 40% 29,8% 30% 17,6% 20% 10,8%11,7% 10,0% 9,6% 6,0% 10% 1,1% 0% Difficoltà finanziarie o strutturali Ritorno al core business Disinvest. Privatizz. Percorso di sviluppo * Per il 2007, la quota restante va imputata a “Altre strategie” (voce non rilevata nel 2008). Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 Come già evidenziato, il soggetto cedente può coincidere con la società acquisita, ovvero essere una società terza che intraprende, per varie ragioni, una dismissione. E’ stata scorporata la prima categoria di soggetti dal totale, in modo da effettuare elaborazioni solo sui soggetti che cedono attività terze. Lo scopo è quello di evidenziare come le decisioni di cessione di una compagnia (o di quote azionarie in una compagnia) siano correlate ai processi di integrazione di filiera e di settore. Dalla elaborazione dei dati emerge che: - a livello globale, nel 2008, sono 33 (pari al 17,5% del totale) le operazioni in cui il passaggio di proprietà è avvenuto all’interno di uno stesso settore, cui fanno capo soggetto acquirente, soggetto acquisito e soggetto cedente; 221 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ - sono invece 11 (5,8%) le operazioni in cui la compagnia transata è stata acquisita da un operatore dello stesso comparto, ma dismessa da un soggetto di un altro comparto: in tal modo una proprietà già facente parte di un processo di filiera ritorna ad essere una proprietà di settore; si assiste in sostanza, da parte del soggetto cedente, ad un fenomeno di disinvestimento di attività, precedentemente avviate a scopo di diversificazione, dovuto all’esigenza di reperire risorse ovvero ad una strategia di ritorno al core business. 3.2. Il mercato delle M&A in Italia 3.2.1. Il mercato italiano dei trasporti per tipologia di operazione Sul mercato italiano, nel periodo dell’ultima rilevazione effettuata (1 aprile 2007 – 31 marzo 2009) sono state registrate complessivamente 55 operazioni relative alle varie tipologie considerate: di maggioranza, di acquisizione di controllo tramite quota ulteriore, fusione, paritarie, di minoranza e di acquisizione di asset (tab. 106). Ad un confronto tra i vari anni, il 2008 evidenzia un aumento delle operazioni di M&A sul mercato italiano rispetto all’anno precedente (32 operazioni contro le 26 del 2007), che riporta sostanzialmente il mercato sui più alti livelli del 2006 (tab. 107). Tab. 106. Operazioni di fusione e acquisizione sul mercato italiano nel periodo di rilevazione (1 aprile 2007 – 31 marzo 2009) Anno Numero di operazioni 2007 (II, III, IV trimestre) 16 2008 32 2009 (I trimestre) 7 Totale periodo di rilevazione 55 Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 Tab. 107. Operazioni di fusione e acquisizione sul mercato italiano - Anni 2006-2008 Anno Numero di operazioni Var. % su anno precedente 2006 35 - 2007 26 -25,7% 2008 32 23,1% Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 La serie storica di figura 8 fa notare la sostanziale stabilità delle acquisizioni di minoranza nel 2008 rispetto all’anno precedente, associata ad un aumento delle acquisizioni di maggioranza e fusioni (18 operazioni contro 12). 222 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Negli ultimi cinque anni, è andato progressivamente aumentando il peso relativo delle operazioni di minoranza sul totale (dal 12% nel 2004, al 29% nel 2005, al 38% nel 2006 e al 47,8% nel 2007). Nel 2008, invece, il trend si inverte ripiegando su un’incidenza vicina ai valori del 2006 (35,7%). Fig. 8. Acquisizioni e fusioni nel settore dei trasporti in Italia – Anni 1992-2008 60 Acquisizioni di maggioranza* Acquisizioni di minoranza 50 28 40 30 19 19 16 18 23 12 20 25 15 11 19 16 15 16 7 11 1993 1994 9 8 7 11 11 10 2006 2007 2008 2 0 1992 18 15 16 10 6 12 17 27 11 10 18 20 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 * Le acquisizioni di maggioranza includono anche le acquisizioni di controllo tramite quota ulteriore e le fusioni. I dati non includono le operazioni di acquisizione di asset e le operazioni paritarie. Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 La tabella 108 mostra in dettaglio le tipologie di operazioni concluse sul mercato italiano in serie storica dal 1992 al 2008 (oltre ai dati relativi al I trimestre 2009). Tab. 108. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti, in Italia, per tipologia di operazione – Anni 1992-2008 e I trimestre 2009 Operazione Acquisizione di asset Acquisizione di controllo tramite quota ulteriore Fusione Acquisizione di minoranza Acquisizione di quota paritaria Acquisizione totale o di maggioranza Totale 92 93 94 95 96 3 3 4 1 2 5 1 1 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 07 08 09* Tot 4 3 2 1 1 3 1 4 5 3 3 1 2 1 5 2 2 6 5 1 6 1 38 1 5 1 3 4 1 2 20 11 9 8 2 7 11 11 10 3 2 2 1 2 19 6 7 2 5 14 24 8 43 39 22 1 16 27 10 15 16 16 3 2 2 1 16 11 12 17 16 23 20 8 13 15 9 13 5 15 1 240 33 26 29 41 38 57 38 27 33 19 28 35 26 32 7 573 1 5 44 1 206 25 *Dati riferiti al I trimestre. Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 223 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Fig. 9. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti per tipologia di operazione, in Italia ITALIA - Tipologia di operazioni: anno 2007 ITALIA - Tipologia di operazioni: anno 2008 2007 2008 Maggioranza 19% Paritarie 0% Asset 12% Controllo tramite quota ulteriore 23% Minoranza 42% Fusioni 4% ITALIA - Tipologia di operazioni: I trim 2008 Maggioranza 48% Controllo tramite quota ulteriore 3% Fusioni 6% Paritarie 3% Minoranza 31% ITALIA - Tipologia di operazioni: I trim 2009 I trim 2008 Asset 3,7% Asset 9% I trim 2009 Controllo tramite quota ulteriore 5,6% Fusioni 7,4% Maggioranza 14% Minoranza 22,2% Maggioranza 57,4% Paritarie 3,7% Asset 14% Minoranza 72% Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 3.2.2. Il mercato italiano dei trasporti per settore Come per le precedenti edizioni di questo Rapporto, di seguito vengono riportate, per comparto, le operazioni di M&A che hanno coinvolto almeno un’impresa italiana del settore dei trasporti. Il numero totale di acquisizioni e fusioni portate a termine nel 2008 è pari a 32. Nelle tabelle seguenti vengono considerate tutte le tipologie di transazione (estero/Italia, Italia/estero e Italia/Italia). Dal conteggio sono escluse le 4 operazioni di M&A che coinvolgono soggetti non facenti parte del settore dei trasporti (investitori, banche, gruppi industriali o enti governativi).3 3 Nota metodologica: di queste operazioni non si tiene pertanto conto nelle tabelle 15 e 16. 224 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Tab. 109. Acquisizioni e fusioni per comparto del settore trasporti in Italia - Anno 2008 Comparto acquisita Aerop. Comparto acquirente Aeroporti Cargo Logistica aereo Porti T. aereo Ferrov. T. maritt. merci Tpl T. maritt. Totale pax 1 1 Cargo aereo Logistica 1 1 1 5 1 Porti 7 2 2 T. aereo 2 2 T. ferroviario 2 T. marittimo merci 1 2 2 1 2 Tpl 6 5 T. marittimo pax Totale 5 1 2 1 6 4 2 2 3 5 1 2 3 28 Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 Tab. 110. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti per comparto dell'acquirente in Italia Anni 1992 – 2008 Comparto / Anno 92 93 94 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 07 Logistica 12 20 8 4 8 2 10 8 8 10 3 9 5 7 8 3 5 1 2 6 2 3 1 1 T. Ferroviari 2 2 T. su gomma 2 1 3 3 2 1 4 3 7 Poste T. Marittimi di cui: 4 6 - Crocieristica 2 3 - Attività portuali 2 3 1 8 4 2 1 - Navigazione 1 1 2 2 4 2 2 2 5 2 3 5 2 1 8 4 5 6 6 2 3 1 2 1 1 2 1 3 1 1 3 7 3 2 7 5 7 1 2 1 2 8 1 7 1 2 1 8 08 09* 2 Tot. 133 26 1 23 21 7 10 98 22 1 2 26 7 8 50 1 4 2 54 3 2 33 T. Aerei di cui: 2 2 1 5 4 6 4 3 3 5 1 2 9 - Vettori aerei 2 2 1 1 2 3 4 1 2 3 1 1 5 4 2 3 2 1 2 1 4 1 1 2 2 7 8 7 2 2 7 4 2 5 2 56 16 30 30 33 24 31 18 23 30 14 30 6 411 - Gestori aeroporti TPL Totale 3 25 3 28 15 20 13 25 21 * Dati riferiti al I trimestre. Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 225 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab. 111. Acquisizioni e fusioni nel settore trasporti per comparto dell'acquisita in Italia Anni 1992 - 2008 Comparto/Anno 92 93 94 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 07 Logistica 13 23 9 10 12 4 9 6 10 7 1 11 5 7 9 5 6 T. Ferroviario 2 1 1 1 1 3 2 3 1 1 2 T. su gomma 8 2 2 1 3 1 1 1 Poste 4 4 2 T. Marittimi di cui: 5 8 4 12 - Crocieristica 3 5 1 5 - Attività portuali 1 2 2 2 2 - Navigazione 1 1 1 5 4 T. Aerei di cui: 6 3 1 3 - Vettori aerei 5 3 1 3 - Gestori aeroporti 1 TPL 5 Totale 39 37 19 6 2 5 5 2 6 3 1 6 1 6 1 2 6 9 9 5 8 6 5 3 3 1 4 4 2 4 08 09* Tot. 147 1 23 46 20 1 9 8 2 9 8 10 124 30 1 1 1 3 1 1 4 34 60 2 1 7 3 2 1 1 8 4 2 7 7 6 13 9 9 9 6 8 9 1 4 11 8 8 3 111 7 6 5 4 3 4 7 1 1 4 4 2 60 6 3 4 5 3 4 2 3 7 8 4 1 51 2 5 2 70 24 31 6 541 2 1 1 3 5 12 8 8 2 2 8 4 26 26 27 41 35 48 36 29 37 19 26 35 * Dati riferiti al I trimestre. Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 3.2.3. Il livello di internazionalizzazione dell’impresa italiana: le M&A Per quanto riguarda il grado di internazionalizzazione delle imprese italiane, si segnala che nel 2008 si è verificata una ulteriore diminuzione dell’incidenza delle operazioni interne al mercato domestico rispetto al 2006 (40,6% contro 62,9%), accompagnata da un rilevante aumento delle acquisizioni passive, che vedono nel ruolo di soggetti acquirenti grandi compagnie estere che mirano a rafforzare la propria posizione nel mercato italiano (tab. 112; fig. 10). Nel 2008, si affievoliscono anche le iniziative di internazionalizzazione attiva (9,4% del totale M&A), che riguardano solo 3 operazioni sulle 32 censite. Tab. 112. Anno Acquisizioni e fusioni sul mercato italiano per nazionalità dell’impresa acquirente, suddivise per periodo di rilevazione – Anni 2006-2008 e I trimestre 2009 Estero su Italia Italia su estero Italia su Italia Totale n. % n. % n. % n. % 2006 9 25,7% 4 11,4% 22 62,9% 35 100% 2007 6 23,1% 6 23,1% 14 53,8% 26 100% 2008 16 50,0% 3 9,4% 13 40,6% 32 100% 2009 I trim 2 28,6% 1 14,3% 4 57,1% 7 100% Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 226 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ Fig. 10. Acquisizioni e fusioni sul mercato italiano per nazionalità dell’impresa acquirente, Anni 2007-2008 2007 2008 Italia su estero 9,4% Italia su Italia 40,6% Italia su Italia 53,8% Italia su estero 23,1% Estero su Italia 50,0% Estero su Italia 23,1% Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 Di seguito, in dettaglio, si riportano i dati relativi alle acquisizioni estere in Italia (classificate per comparto dell’acquisita, ovvero dell’impresa italiana) e quelli relativi alle acquisizioni di imprese italiane all’estero (classificate per comparto dell’acquirente). I dati sono aggiornati al 2008, con anticipazioni per il I trimestre 2009. Tab. 113. Acquisizioni e fusioni di imprese estere in Italia – Anni 1992-2008 Comparto/Anno Logistica 92 93 94 1 15 2 95 96 1 97 98 3 1 3 99 4 T. Ferroviari 00 01 02 3 2 0 03 04 05 2 1 T. su gomma 1 Poste T. Marittimi di cui: 2 - Crocieristica 2 1 1 3 1 2 3 3 2 - Attività portuali 1 - Navigazione 1 1 T. Aerei di cui: 1 - Vettori aerei 1 2 1 Totale 3 2 17 2 4 5 6 1 3 2 1 1 1 5 2 08 09* 2 52 2 6 10 4 3 1 2 1 1 Tot. 7 3 4 4 0 1 1 4 8 0 1 38 9 2 2 3 1 4 17 1 1 1 3 4 12 0 2 1 5 2 2 2 4 1 2 1 1 1 3 3 1 1 1 1 0 2 2 1 3 1 4 1 2 1 19 9 9 8 9 9 16 2 155 1 1 1 1 - Gestori aeroporti TPL 2 3 06 07 2 1 14 15 11 0 10 2 6 1 23 1 11 12 * Dati riferiti al I trimestre. Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 227 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ Tab. 114. Acquisizioni e fusioni di imprese italiane all’estero – Anni 1992-2008 Comparto/Anno Logistica 92 93 1 1 94 95 96 97 98 99 00 1 2 1 1 1 3 01 02 1 T. Ferroviari 1 T. su gomma 1 1 03 1 04 05 1 1 1 1 1 2 1 06 07 08 09* 1 16 5 1 5 Poste 0 T. Marittimi di cui: 1 1 - Crocieristica 1 1 3 - Attività portuali 1 2 1 1 1 1 1 3 4 3 20 5 3 3 - Navigazione 1 T. Aerei di cui: 1 - Vettori aerei 1 1 2 1 1 TPL 2 3 1 1 1 - Gestori aeroporti Totale Tot. 1 1 2 2 6 1 2 2 6 5 3 4 3 12 1 6 1 3 1 3 4 3 4 3 3 4 6 3 1 56 * Dati riferiti al I trimestre. Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 Con riferimento ai processi di internazionalizzazione passiva, nel periodo 1 aprile 2008 – 31 marzo 2009, si segnala che primari investitori esteri -leader nei settori di appartenenzahanno effettuato investimenti in Italia. Tra questi, nei comparti merci, si evidenziano alcuni grandi player: l’olandese CEVA Logistics (già TNT), il gigante armatoriale MSC, i terminalisti asiatici PSA e Hutchison Port, la compagnia ferroviaria Railion che fa capo al gruppo Deutsche Bahn; per il comparto passeggeri, si segnalano la compagnia nazionale ferroviaria francese SNCF, il gruppo Air France-KLM, la francese RATP e gli armatori Attica Holding e Corsica Ferries (tab. A.1.1). Il settore italiano, nel complesso, ha confermato la scarsa propensione all’internazionalizzazione già rilevata nel 2007, dal momento che nel 2008 sono state perfezionate solo 3 operazioni Italia su estero, che hanno avuto luogo nei comparti marittimo e logistico (tab. A.1.2). 228 L’internazionalizzazione delle imprese _____________________________________________________________________________________________________________ APPENDICE 1 - LE PRINCIPALI OPERAZIONI ITALIANE DI M&A Tab. A.1.1. Acquisizioni e fusioni realizzate da imprese estere in Italia nel settore dei trasporti (periodo di rilevazione: 1 aprile 2008 – 31 marzo 2009) Anno Acquirente (Paese), Comparto Acquisita (Paese), Comparto Tipologia di operazione 2008 Spedimacc (IT), Logistica CEVA Logistics ha acquisito l'italiana Spedimacc, società già divisione di TNT Express, che opera come technical courier specializzato nel trasporto e movimentazione di prodotti fragili e di valore. Transitalia (IT), Logistica CEVA Logistics ha acquisito l'italiana Transitalia, trasportatore specializzato nella distribuzione editoriale. Grimaldi Holding (asset) (Genova) (IT), Trasporto marittimo pax Aeroporto di Parma Sogeap (IT), Aeroporti La greca Attica Holdings acquisirà due navi ropax dalla genovese Grimaldi, per un valore complessivo di 156 milioni di euro. CEVA Logistics (NL), Logistica 2008 Attica Holdings (GR), Trasporto marittimo pax 2008 Meinl Airports International (Austria), Altri investitori 2008 Pacific Basin Shipping (Cina), Trasporto marittimo merci Grimaldi Napoli (IT), Trasporto marittimo merci Pacific Basin, compagnia di navigazione di Hong Kong, ha acquisito dalla napoletana Grimaldi opzioni relative a due nuove navi ro-ro, per 174 milioni di dollari. 2008 MSC (Svizzera), Trasporto marittimo merci Roma Container Terminal (RTC) (IT), Porti La compagnia armatoriale svizzera MSC ha acquisito le quote del Roma Terminal Container (RTC) nel Porto di Civitavecchia detenute dall’imprenditore Ferdinando Bitonte. 2008 Railion (Gruppo DB) (DE), Trasporto ferroviario merci NordCargo (IT), Trasporto ferroviario merci Le ferrovie tedesche (DB), attraverso la controllata Railion, hanno acquisito il 49% di Ferrovie NordCargo, divisione merci del gruppo Ferrovie Nord Milano. Il valore della transazione è pari a 3 milioni di euro ed il perfezionamento dell’operazione è previsto dopo il nulla osta da parte dell’Autorità Antitrust. 2008 Corsica Ferries (FR), Trasporto marittimo pax Stradeblu (IT), Trasporto marittimo pax Corsica Ferries ha acquisito dal Fondo 21 Investimenti, che fa capo alla famiglia Benetton, la quota del 27% in Strade Blu, compagnia marittima che effettua servizio di autostrada del mare non accompagnata tra Genova e Termini Imerese. 2008 SNCF (FR), Trasporto ferroviario NTV (IT), Trasporto ferroviario pax Il gruppo ferroviario francese SNCF sarà il partner industriale della nuova società ferroviaria italiana NTV (Nuovo Trasporto Viaggiatori). Allo scopo ha acquisito il 20% del capitale azionario di NTV. Il fondo austriaco Meinl Airports International, con sede nel Regno Unito e specializzato in strutture aeroportuali in Est Europa e Turchia, ha acquisito il 67% di Sogeap, società di gestione dell'Aeroporto di Parma. L'investimento ammonta a 100 milioni di euro. (continua) 229 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana _____________________________________________________________________________________________________________ 2008 PSA (Singapore), Porti Gruppo Investimenti Portuali (GIP) (IT), Porti 2008 Hutchison Port Taranto Container Holdings (HPH) (Cina), Terminal (IT), Porti Porti 2009 Air France - KLM (FR), Alitalia (IT), Trasporto aereo Trasporto aereo 2009 Ratp Développement, Fer, Nuova Mobilità, Ctt (FR), TPL ACTM Modena (IT), TPL (segue Tab. A.1.1.) Il terminalista asiatico PSE di Singapore ha scambiato quote azionarie con la genovese Gruppo Investimenti Portuali (GIP). L'accordo prevede l'acquisizione da parte di PSA del 40% di Seber, società di GIP che controlla i terminal di SECH e Bettolo, e l'acquisizione da parte di GIP del 40% di Sinport, società di PSA che controlla il VTE e il terminal Vecon di Venezia. Il terminalista cinese, Hutchison Port Holdings (HPH) ha acquisito il 50% del Taranto Container Terminal (TCT) dalla taiwanese Evergreen, ottenendone così il controllo paritetico. Taranto è al centro della rotta Alessandria-Barcellona, dove hanno sede gli altri due terminal mediterranei di HPH. La Commissione Europea ha dato il nulla osta. Il gruppo franco-olandese Air France-KLM ha acquisito da Compagnia Area Italiana (CAI) il 25% del vettore Alitalia per 323 milioni di euro. L’accordo prevede investimenti congiunti per 720 milioni di euro in 3 anni. La compagnia di bandiera italiana diventerà il vettore di riferimento del gruppo franco-olandese per i voli verso il Sud America. Il colosso parigino Ratp, in cordata con FER, Nuova Compagnia Mobilità e CTT, si è aggiudicato l'acquisto del 49% di Atm Modena. L'operazione prevede un aumento di capitale per il quale il raggruppamento vincente verserà 10,2 milioni di euro. Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 (aggiornata al 31/03/2009). Tab. A.1.2. Acquisizioni e fusioni realizzate da imprese italiane all’estero nel settore dei trasporti (1 aprile 2008 – 31 marzo 2009) Anno Acquirente (Paese), Comparto 2008 Med Reefer Sud America (Clerici Logistics Group) (IT), Logistica Acquisita (Paese), Comparto XM Global (Argentina), Logistica Tipologia di operazione 2008 Grimaldi Napoli (IT), Trasporto marittimo merci Minoan Lines (GR), Trasporto marittimo pax A conclusione dell'OPA obbligatoria, il gruppo armatoriale napoletano Grimaldi ha acquisito un'ulteriore quota del 51,35% del capitale azionario della greca Minoan Lines. La quota complessiva di Grimaldi nella Minoan Lines è salita pertanto all'84,72%. 2009 Ambrogio Trasporti (IT), Logistica BLS Cargo (Svizzera), Il gruppo Ambrogio Trasporti aumenta la Trasporto ferroviario partecipazione nella compagnia ferroviaria svizzera BLS Cargo, passando dal 2,3% al 3% del capitale. Gli altri soci di BLS Cargo sono la capogruppo BLS e DB Schenker (45%). Clerici Logistics Group, attraverso la filiale Med Reefer Sud America, ha acquisito una partecipazione nella XM Global, azienda che fa capo ad alcuni imprenditori logistici argentini, per espandere le attività nel mercato argentino e cileno. Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 (aggiornata al 31/03/2009). 230 L’internazionalizzazione delle imprese 4. IL MERCATO ITALIANO DEGLI ACCORDI NEL CONTESTO GLOBALE 4.1. Il mercato globale degli accordi: dinamiche in atto e paesi target 4.1.1. I processi di integrazione e i comparti trainanti: gli accordi Gli accordi censiti a livello globale dalla Banca dati M&A Trasporti sono pari a 185 nel 2008 e a 32 nel primo trimestre del 2009. I comparti maggiormente coinvolti nel processo globale delle alleanze sono quello logistico (che incide sul totale per il 29,7%), quello portuale (28,1%) e il marittimo merci (16,2%) (tab. 115). In particolare, il dato riferito al I trimestre 2009 indica un raffreddamento del settore, se messo in relazione al risultato dello stesso periodo dell’anno precedente (-40,7%). Tab. 115. Accordi stipulati nel settore trasporti, sul mercato globale, per comparto – Anno 2007 e 2008 (quote %) e I trimestre 2007, 2008 e 2009 2007 2008 quota % 2007 quota % 2008 2007 I trim 2008 I trim 2009 I trim Aeroporti 5 3 2,8% 1,6% 1 3 0 Cargo aereo 8 10 4,4% 5,4% 0 3 1 Crocieristica 7 3,9% 0,0% 1 0 3 Comparto Logistica* 32 55 17,7% 29,7% 10 13 10 Porti 59 52 32,6% 28,1% 11 12 5 Trasporto aereo 12 6 6,6% 3,2% 1 4 1 Trasporto ferroviario merci 18 17 9,9% 9,2% 7 6 2 2 1 1,1% 0,5% 0 1 1 28 30 15,5% 16,2% 10 11 4 TPL 8 8 4,4% 4,3% 2 1 5 Traghetti 2 3 1,1% 1,6% 1 0 0 181 185 100% 100% 44 54 32 Trasporto ferroviario passeggeri Trasporto marittimo merci Totale * Comprende integratori logistici, poste e operatori del trasporto su gomma. Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 Oltre la metà (54%) degli accordi stipulati nel 2008 sono stati conclusi tra soggetti appartenenti allo stesso comparto, secondo la dinamica dell’integrazione di settore. 1 accordo su 5 è invece da ricondurre a strategie di integrazione di filiera (tab. 116). I primi dati relativi al 2009, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, suggeriscono un’intensificazione del processo di integrazione di filiera nella dinamica globale delle alleanze (18,8% contro 16,7%) e una diminuzione delle alleanze di settore (46,9% contro 68,5%), in controtendenza con quanto registrato sul versante delle operazioni di M&A. 231 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Tab. 116. Accordi stipulati nel settore trasporti sul mercato globale, per tipologia di integrazione – Anni 2007 e 2008 e I trimestre 2008 e 2009 Anno 2007 2008 2008 (I trim) 2009 (I trim) Anno 2007 2008 2008 (I trim) 2009 (I trim) Integrazione di filiera 44 37 9 6 Integrazione di settore 91 100 37 15 Altri investitori 7 3 3 1 Accordi enti governativi 19 17 0 5 Contract logistics 20 28 5 5 Integrazione di filiera 24,3% 20,0% 16,7% 18,8% Integrazione di settore 50,3% 54,1% 68,5% 46,9% Altri investitori 3,9% 1,6% 5,6% 3,1% Accordi enti governativi 10,5% 9,2% 0,0% 15,6% Contract logistics 11,0% 15,1% 9,3% 15,6% Totale 181 185 54 32 Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 4.1.2. Le tipologie di accordo prevalenti sul mercato globale I settori che fanno maggiormente uso dello strumento dell’accordo sono il settore marittimo merci (30 accordi su 185 censiti), il comparto logistico (28) e quello portuale (24).1 E’ il comparto marittimo merci a ricorrere con maggiore frequenza alla costituzione di joint venture, strumento che interessa in modo rilevante anche il comparto portuale e logistico (tab. 117). Tab. 117. Accordi stipulati nel settore trasporti, sul mercato globale, per comparto e tipologia di operazione – Anno 2008 Tipologia di operazione Comparto Aeroporti Cargo aereo Logistica Porti Trasporto aereo Ferroviario merci Ferroviario pax Marittimo merci Tpl Marittimo pax Totale Accordo di partnership Concess. di servizi 3 6 17 12 5 10 Contract logistics Costruz. e gestione terminal Gestione terminal Joint venture 14 4 11 12 1 4 27 14 1 2 1 14 1 1 69 6 1 8 16 1 28 16 1 15 49 Totale 3 10 55 52 6 17 1 30 8 3 185 Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 Riguardo alle tipologie di accordo, anche nel 2008 è confermata la prevalenza di accordi di 1 Per rendere comparabili le strategie in capo ai diversi settori, sono state qui considerate solo le forme più tipiche di accordo (ovvero partnership e joint venture) e sono state esclusi dal conteggio gli accordi di contract logistics e quelli di costruzione e gestione di terminal portuali, in quanto tali tipologie contrattuali sono tipiche dei rispettivi settori. Tutte le tipologie di accordo sono tuttavia incluse nella tabella 117. 232 L’internazionalizzazione delle imprese collaborazione e di code o slot sharing (accordi di partnership): questa tipologia ha inciso sul totale degli scambi per il 37,3% (69 operazioni su 185) (tab. 118; fig. 11.1 e 11.2). Il primo trimestre 2009 non conferma tuttavia la stessa preferenza degli operatori per tale tipo di accordo. Un contributo rilevante al totale è dato anche dagli accordi di costituzione di joint venture, che riguardano 1 operazione su 4. Diminuisce invece, rispetto all’anno precedente, il peso degli accordi per la costruzione e gestione di terminal portuali che passa da una quota complessiva del 13,3% nel 2007 ad una pari all’8,6% nel 2008. Tab. 118. Accordi stipulati nel settore trasporti, sul mercato globale, per tipologia di operazione – Anno 2007 e 2008 e I trimestre 2008 e 2009 Tipologia di operazione 2007 2008 % sul totale 2007 % sul totale 2008 var% 20072008 68 9 21 24 20 3 36 181 69 8 28 16 15 0 49 185 37,6% 5,0% 11,6% 13,3% 11,0% 1,7% 19,9% 100,0% 37,3% 4,3% 15,1% 8,6% 8,1% 0,0% 26,5% 100,0% 1,5% -11,1% 33,3% -33,3% -25,0% 36,1% 2,2% 2008 I trim 2009 I trim % sul totale I trim 2008 % sul totale I trim 2009 21 2 5 2 1 0 23 54 7 3 5 2 1 0 14 32 38,9% 3,7% 9,3% 3,7% 1,9% 0,0% 42,6% 100,0% 21,9% 9,4% 15,6% 6,3% 3,1% 0,0% 43,8% 100,0% Accordo di partnership Concessione di servizi Contract logistics Costruzione e gestione terminal Gestione terminal Intesa governativa Joint venture Totale Tipologia di operazione Accordo di partnership Concessione di servizi Contract logistics Costruzione e gestione terminal Gestione terminal Intesa governativa Joint venture Totale Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 Fig. 11.1. Accordi stipulati nel settore trasporti sul mercato globale, per tipologia di operazione –Anni 2007 e 2008 (quote %) 2008 2007 Joint venture 20% Gestione terminal 11% Costruzione e gestione terminal 13% Accordo di partnership 38% Joint venture 26% Accordo di partnership 37% Gestione terminal 8% Concessione di servizi 5% Contract logistics 12% Costruzione e gestione terminal 9% Concessione di servizi 4% Contract logistics 15% 233 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Fig. 11.2. Accordi stipulati nel settore trasporti sul mercato globale, per tipologia di operazione – Anni 2007-2008 a confronto (%) 45% 38% 37% 40% 2007 2008 35% 30% 26% 25% 20% 20% 15% 12% 15% 13% 11% 9% 10% 8% 5% 4% 5% 2% 0% Accordo di partnership Concessione di servizi Contract logistics Costruzione e gestione terminal Gestione terminal Intesa Joint venture governativa Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 La scelta della tipologia di accordo è funzionale alla strategia di aggressione dell’area target (tab. 119; fig. 12). In Asia e Medio Oriente, nel 2008, la tipologia di accordo più praticata (54% e 50% degli accordi, rispettivamente) riguarda la costituzione di joint venture, spesso siglate tra un partner occidentale, che ha mire di espansione nella regione, e un partner residente nell’area. Nel Mediterraneo prevalgono, nel 2008, gli accordi per la costruzione e gestione di terminal portuali (44% degli accordi), mentre in Europa il contributo maggiore al totale delle operazioni è dato dagli accordi di partnership (44%) e dai contratti di contract logistics (29%) Tab. 119. Accordi stipulati nel settore trasporti, sul mercato globale, per alcune tipologie di operazione prevalente e per area target di investimento – Anno 2007 e 2008 (quote %) Asia Fig. 12. Accordi per area (ripartizione %) – Anno 2008 Tipologia di accordo 2007 2008 Accordo di partnership Concessione di servizi 25% 6% 17% 0% Contract logistics Costruzione e gestione terminal Gestione terminal Intesa governativa 18% 4% 16% 17% 6% 4% 8% 0% Joint venture Totale 25% 54% 100% 100% Asia Accordo di partnership; 17% Contract logistics; 4% Joint venture; 54% Costruzione e gestione terminal; 17% Gestione terminal; 8% (continua) 234 L’internazionalizzazione delle imprese (segue Tab. 119) Europa Tipologia di accordo Accordo di partnership Concessione di servizi 2007 46% 5% 2008 44% 10% Contract logistics Costruzione e gestione terminal Gestione terminal Joint venture 16% 29% 11% 4% 5% 16% 0% 13% 100% 100% Tipologia di accordo 2007 2008 Accordo di partnership Concessione di servizi Contract logistics Costruzione e gestione terminal Gestione terminal 25% 0% 0% 22% 0% 6% 25% 22% 25% 22% Joint venture 25% 28% 100% 100% Tipologia di accordo 2007 2008 Accordo di partnership 33% 13% Contract logistics Costruzione e gestione terminal Gestione terminal Intesa governativa 0% 13% 22% 13% 33% 11% 13% 0% 0% 50% 100% 100% Totale Joint venture; 13% Europa Accordo di partnership; 44% Costruzione e gestione terminal; 4% Contract logistics; 29% Concessione di servizi; 10% Mediterraneo Totale Mediterraneo Accordo di partnership 22% Joint venture 28% Contract logistics 6% Costruzione e gestione terminal 22% Gestione terminal 22% Medio Oriente Joint venture Totale Medioriente Joint venture 49% Intesa governativa 0% Accordo di partnership 12% Contract logistics 13% Costruzione e gestione terminal Gestione 13% terminal 13% Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 4.1.3. Le strategie delle alleanze sul mercato globale Le diverse tipologie di accordi stipulati riconducono alle strategie messe in atto dai diversi operatori. Con riguardo a ciò, le informazioni censite evidenziano che le principali motivazioni sottostanti la stipula degli accordi –indipendentemente dalla tipologia– sono da ricondurre, in primo luogo, all’apertura di nuovi mercati (37% dei casi) e, in secondo luogo, al rafforzamento della propria posizione2 (30%). Questo è vero, in modo particolare, per gli 2 Sono qui considerati sia gli accordi perfezionati per rafforzare la propria posizione su un determinato mercato, sia quelli finalizzati a rafforzare la posizione già dominante. 235 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana operatori portuali e per gli operatori ferroviari. Il 5,4% degli accordi viene siglato per consolidare o espandere il proprio network su scala globale, strategia messa in atto in modo particolare dagli operatori del comparto portuale, aereo e marittimo merci, che operano di fatto su un mercato globale (tab. 120; fig. 13). Tab. 120. Accordi stipulati nel settore dei trasporti, sul mercato globale, per comparto e per strategia adottata - Anno 2008 Strategia Settore Apertura nuovi mercati Aeroporti 3 Cargo aereo 3 Espansione Espansione nella worldwide regione Contract Logistics Rafforz. posizione dominante Rafforz. posizione Totale 3 4 1 10 16 9 1 55 Porti 20 14 2 8 8 52 1 1 2 2 T. ferroviario 12 4 1 Logistica Trasporto aereo 25 1 1 2 2 17 1 1 12 3 30 1 8 T. ferroviario pax T. marittimo merci 7 TPL 4 3 T. marittimo pax 2 1 Totale 3 68 26 26 5 10 6 38 3 17 185 Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 Fig. 13. Accordi stipulati nel settore dei trasporti, sul mercato globale, per strategia adottata - Anno 2007 e 2008 (quote %) 50% 45% 40% 44% 2007 2008 37% 35% 30% 25% 21% 20% 17% 14% 15% 14% 14% 12% 10% 7% 6% 5% 9% 5% 0% Apertura nuovi mercati Contract Logistics Espansione nella regione Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 236 Espansione worldwide Rafforzamento posizione Rafforzamento posizione dominante L’internazionalizzazione delle imprese 4.2. Il mercato degli accordi in Italia 4.2.1. Il mercato italiano degli accordi: le strategia di investimento Concentrando l’attenzione sul mercato italiano, dalla Banca dati M&A Trasporti emerge che sono 45 gli accordi siglati nell’anno 2008 e 10 quelli del primo trimestre 2009 (tab. 121). Come per la parte relativa al mercato internazionale, la rilevazione degli accordi è stata classificata per comparto, per tipologia (accordi di partnership, concessione di servizi, accordi di contract logistics, costruzione e gestione di terminal e costituzione di joint venture) e per area target di investimento. Tab. 121. Accordi stipulati nel settore trasporti che hanno coinvolto almeno un operatore di nazionalità italiana, per comparto - Anni 2007-2008 e I trimestre 2009 Aeroporti 4 0 2009 I trim 0 Cargo aereo 1 3 0 Crocieristica 4 0 2 Logistica 9 18 3 Porti 6 3 1 Trasporto aereo 2 2 0 Trasporto ferroviario merci 5 5 1 Trasporto ferroviario pax 1 1 1 Trasporto marittimo merci 0 6 0 TPL 4 5 2 Trasporto marittimo pax 0 2 0 36 45 10 Comparto/Anno Totale 2007 2008 Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 Nel 2008 gli operatori italiani hanno fatto ampio ricorso alle collaborazioni siglate attraverso accordi di partnership (45%). Rilevante anche il ricorso alla costituzione di nuove joint venture (16%) finalizzate all’apertura di nuovi mercati (tab. 122; fig. 14). Tab. 122. Accordi stipulati nel settore trasporti, in Italia, per tipologia di accordo – Anni 2007-2008 e I trimestre 2009 2007 2008 Accordo di partnership 18 20 2009 I trim 3 Concessione di servizi 1 6 1 Contract logistics 8 11 3 Costruzione e gestione terminal 2 0 1 Gestione terminal 1 1 0 Joint venture 6 7 2 36 45 10 Tipologia di accordo Totale Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 237 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana Fig. 14. Accordi stipulati nel settore trasporti, in Italia, per tipologia di accordo – Anni 2007-2008 Joint venture 17% Gestione terminal 3% 2007 Joint venture 16% 2008 Gestione terminal 2% Accordo di partnership 49% Costruzione e gestione terminal 6% Costruzione e gestione terminal 0% Accordo di partnership 45% Contract logistics 24% Contract logistics 22% Concessione di servizi 3% Concessione di servizi 13% Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 In realtà, gli accordi stipulati sono in minor misura finalizzati all’apertura di nuovi mercati rispetto al passato (33% delle intese, contro il 53% del 2007) e invece maggiormente tesi al rafforzamento di una posizione già dominante nel mercato di riferimento (1 accordo su 5). Si segnala, inoltre, che gli accordi tra integratori logistici e partner industriali (contract logistics) rappresentano ancora il 22% del totale degli accordi stipulati in Italia (fig. 15). Fig. 15. Accordi stipulati nel settore dei trasporti, in Italia, per strategia adottata – Anni 2007-2008 60% 53% 2007 50% 40% 2008 33% 30% 24% 22% 22% 17% 20% 9% 10% 6% 9% 3% 2% 0% 0% Apertura nuovi mercati Contratto di contract logistics Espansione nella regione Espansione worldwide Rafforzamento Rafforzamento posizione posizione dominante Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 4.2.2. Il livello di internazionalizzazione dell’impresa italiana: gli accordi Contrariamente a quanto accaduto nel corso dell’anno precedente, nel 2008 gli operatori italiani hanno mostrato una minore propensione all’internazionalizzazione attiva e sono 238 L’internazionalizzazione delle imprese stati al contrario destinatari di investimenti da parte di operatori esteri. Le intese estero su Italia, nel 2008, riguardano circa 1 accordo su 2 (47%), mentre diminuisce non solo l’incidenza degli accordi di operatori italiani all’estero (20% contro il 25% del 2007), ma anche –e soprattutto- l’incidenza gli accordi siglati tra operatori italiani (33% contro 61%) (tab. 123; fig. 16). Tab. 123. Accordi stipulati nel settore trasporti, per mercato target – Anni 2007-2008 e I trimestre 2009 Anno 2007 Estero su Italia 5 2008 21 2009 I trim 4 Italia su Italia 22 Totale 36 9 15 45 2 4 10 Italia su Estero 9 Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 Fig. 16. Accordi stipulati nel settore trasporti, per mercato target – Anno 2007 2007 2008 Estero su Italia 14% Italia su Italia 61% Italia su Estero 25% Italia su Italia 33% Italia su Estero 20% Estero su Italia 47% Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 Si riportano di seguito in Appendice 2, gli accordi commerciali e di partnership realizzati tra imprese estere e italiane - sui mercati esteri e sul mercato domestico - nell’ultimo periodo di rilevazione (1 aprile 2008 – 31 marzo 2009). 239 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana APPENDICE 2 – I PRINCIPALI ACCORDI SIGLATI TRA OPERATORI ITALIANI ED ESTERI Tab. A.2.1. Accordi realizzati tra imprese estere e italiane sul mercato italiano (periodo di rilevazione: 1 aprile 2008 – 31 marzo 2009) Anno Partner Oggetto ed effetti dell’accordo 2008 Lufthansa (DE); Aeroporto di Milano Malpensa (IT) Lufthansa ha siglato con SEA uno slot agreement per gli slot lasciati liberi da Alitalia nello scalo di Malpensa. L'accordo prevede l'utilizzo di sei aerei di Air Dolomiti, controllata di Lufthansa. 2008 Palletways Italia (UK); Miniero Trasporti (IT) Palletways Italia ha acquisito un nuovo concessionario in Calabria, la Miniero Trasporti, che copre le province di Catanzaro e Crotone. Palletways Italia (UK); Gambino Group (IT) Palletways Italia ha acquisito un nuovo concessionario in Sicilia, Gambino Group, azienda di trasporto e logistica con sede a Palermo. 2008 Laurtitzen Cool Logistics (LCL) (DK); Med Reefer Italia, società del gruppo Clerici Logistics, è Med Reefer Italia (Clerici Logistics stata nominata agente generale di Lauritzeen Cool Group) (IT) Logistics (LCL), colosso del reefer shipping mondiale. 2008 CEVA Logistics (NL); Komatsu Utility (Giappone) Komatsu Utility Europe ha siglato un contratto con Ceva Logistics nell'ambito della logistica inbound degli impianti italiani della multinazionale giapponese che costruisce macchine per movimento terra. Ceva gestirà le attività connesse alla preparazione. 2008 Interporto Campano (IT); MSC Crociere (Svizzera) MSC Crociere e Interporto Campano hanno siglato un accordo di partnership, coadiuvato dalla Regione Campania, in base al quale l'Interporto di Nola diventa la nuova base logistica del polo del freddo della compagnia crocieristica a servizio del Sud Italia. 2008 FM Logistics (FR); Saiwa (IT) La società francese FM Logistics ha siglato un accordo di contract logistics con Saiwa. La logistica di Saiwa è gestita dalla nuova piattaforma in provincia di Alessandria. 2008 Gruppo Logistico LD (IT); Wrigley Italia (USA) 2008 Emirates SkyCargo (EAU); Aeroporti di Roma, Milano Malpensa, Venezia (IT) 2008 Etihad Airways (EAU); Aeroporti di Roma e Milano Linate (IT) Gruppo Logistico LD ha siglato un contratto con Wrigley Italia per la gestione della catena logistica della società dolciaria. La compagnia di bandiera degli Emirati Arabi Uniti, Emirates, ha siglato accordi per un significativo aumento di slot negli aeroporti di Roma, Milano Malpensa e Venezia, eleggendo l'Italia ad hub continentale per l'Europa. La compagnia araba Etihad ha siglato accordi per sette slot sullo scalo di Roma e sette slot su quello di Milano. L'accordo fa parte delle intese tra il Ministero dello Sviluppo Economico italiano e il ministro dell'Economia degli Emirati Arabi Uniti, siglate congiuntamente all'aumento degli slot in Italia per la compagnia di bandiera araba, Emirates. (continua) 240 L’internazionalizzazione delle imprese (segue Tab. A.2.1.) Hamburg Sud ha costituito una joint venture con il Gruppo Gallozzi di Salerno, denominata Hamburg Sud Agency South Italy (HSASI). La nuova società raccoglie l'eredità di due agenzie che cesseranno l'attività: Costamar (agente di Costa Container Lines) e Joint Maritime Agencies, precedente agente di Hamburg Sud. 2008 Hamburg Sud (DE); Gruppo Gallozzi (IT) 2009 Kuehne+Nagel (Svizzera); Emak (IT) 2009 DHL Exel Supply Chain (DE); Alviero Martini (IT) 2009 Kuehne+Nagel (Svizzera); Danone Italia (IT) Il colosso svizzero Kuehne+Nagel ha siglato un contratto triennale per la fornitura di servizi logistici con Danone Italia, per la gestione delle attività di magazzino e distribuzione nel Centro-Sud Italia. Porti di Venezia, Trieste e Ravenna (IT); Porto di Koper (SL) Le Autorità Portuali di Venezia, Trieste, Ravenna e Capodistria hanno firmato una lettera d’intenti per avviare una collaborazione operativa e commerciale finalizzata a presentarsi sul mercato globale come un solo gateway per il trasferimento delle merci verso l'Europa centrale ed orientale. 2009 Emak, società del gruppo Yama, ha affidato a Kuehne+Nagel la gestione della piattaforma italiana che distribuisce macchine agricole. DHL Exel Supply Chain ha siglato con la casa di moda Alviero Martini un accordo di contract logistics per la gestione delle attività di logistica. Con l'accordo il fornitore tedesco rafforza la propria presenza nel settore moda, che vale in Italia l'11% del fatturato. Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 (aggiornata al 31/03/2009) Tab. A.2.2. Accordi realizzati tra imprese estere e italiane sui mercati esteri (periodo di rilevazione: 1 aprile 2008 – 31 marzo 2009) Anno 2008 Partners (paese) ETB Seafrigo (FR); Med Reefer Sud America (Clerici Logistics Group) (IT) 2008 Fortune International Trasnport (IT); Pota Global Management (PGM) (Australia) 2008 Bomi (IT); Luft Express (Brasile) 2008 Porto di Taranto (IT); Porto di Yingkou (Yingkou Harbor Bureau) (Cina) Oggetto ed effetti dell’accordo La francese ETB Seafrigo, nota per il suo network internazionale dedicato ai contenitori groupages di prodotti alimentari, ha nominato la controllata del gruppo italiano Clerici Logistics, Med Reefer Sud America, suo agente in Argentina. L'italiana Fortune International Transport ha attivato una collaborazione con l'australiana P&O Trans Australia (Pota) Global Management (PGM) per operare un servizio di trasporto regolare tra Italia e Australia. L'italiana Bomi e la brasiliana Luft Express hanno costituito in Brasile una joint venture per la logistica dei prodotti sanitari nell'America Latina. Bomi gestisce il 25% della logistica farmaceutica brasiliana. Il Porto di Taranto e il Porto cinese di Yingkou hanno siglato un accordo di gemellaggio. Il porto di Yingkou è il nono porto della Cina per movimentazione, con 2 milioni di teu/anno. (continua) 241 L’internazionalizzazione del trasporto: la posizione dell’impresa italiana 2008 CEVA Logistics (NL); Piaggio (IT) 2008 time:matters (DE); Siemens Healthcare (NL) 2008 Fercam (IT); Azkar (ES) 2008 Gruppo Grimaldi (Napoli) (IT); Suardìaz (ES) 2008 Grandi Navi Veloci (IT); Porto di Marsiglia (FR) 2008 Overseas Shipholding Group (OSG) (USA); Seaarland Shipping (Gruppo Zucchelli) (IT) 2008 2009 (segue Tab. A.2.2.) CEVA Logistics ha rafforzato il rapporto con Piaggio, che ha affidato alla società olandese il trasporto dei prodotti finiti di marca Piaggio e Aprilia presso la rete di rivenditori di tutta Europa. Con questa estensione di contratto, CEVA ha in mano la logistica completa del gruppo. time:matters ha siglato un accordo con Siemens Healthcare, che produce e distribuisce equipaggiamenti sanitari, per la consegna espressa di ricambi in Scandinavia ed in Italia. Il trasportatore altoatesino Fercam e quello spagnolo Azkar hanno siglato un accordo per attivare un collegamento regolare quotidiano tra Italia e Spagna. Il Gruppo Grimaldi e la spagnola Flota Suardiaz hanno siglato un accordo per una joint venture finalizzata allo sviluppo delle Autostrade del Mare tra Italia e Spagna, in particolare tra i porti di Livorno e Barcellona. La nuova società si chiamerà Grimaldi-Suardiaz. Grandi Navi Veloci ottiene la concessione per un terminal nello scalo francese di Marsiglia per i traghetti ro-pax. L'americana Overseas Shipholding Group (OSG) e l'olandese Seaarland Shipping Management (Gruppo italiano Zacchello) hanno costituito il nuovo pool Suezmax International, inizialmente dotato di quattro petroliere Suezmax e successivamente di altre sette unità in costruzione. Zim Integrated Shipping Services L'israeliana Zim Integrated Shipping Services ha stretto un (Israele); accordo con i porti italiani di Palermo e Catania per Porto di Catania, Porto di Palermo (IT) operare il nuovo servizio feeder su base settimanale che prevede la rotazione Catania, Palermo, Livorno, Napoli. Costa Crociere, MSC Crociere, Lousi Costa Crociere, MSC Crociere e Louis Cruises hanno Cruises (Internazionale); ottenuto dalla Commissione Europea il nulla osta per la Porto di Marsiglia (FR) gestione di un terminal crocieristico nel porto di Marsiglia. 2008 Cargoitalia (IT); Etihad Cargo Crystal (EAU) Cargoitalia e la compagnia araba Etihad Crystal Cargo hanno stretto un accordo di codesharing. Cargoitalia servirà le rotte nord e sudamericane e il vettore di Abu Dhabi quelle di India, Medio Oriente, Africa orientale. 2008 CEVA Logistics (NL); JAL (IT) CEVA Logistics ha siglato un contratto con l'italiana JAL, secondo produttore mondiale di scarpe antinfortunistiche. CEVA servirà la logistica di JAL a livello globale. 2009 Costa Crociere (IT); Ryanair (IR) Costa Crociere e la compagnia aerea low cost Ryanair hanno siglato un accordo per promuovere itinerari croceristici che comprendono tratte aeree. Ryanair supporterà la compagnia crocieristica con le 50 rotte collegate con i porti del Mediterraneo e del Nord Europa toccati dalle navi di Costa Crociere. Fonte: Nomisma, Banca dati M&A Trasporti, 2009 (aggiornata al 31/03/2009) 242