la pacificazione tardiva la chimera nucleare senza pudore
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la pacificazione tardiva la chimera nucleare senza pudore
n. 120 OTTOBRE 2006 distribuzione gratuita il mensile del vivere naturale LA PACIFICAZIONE TARDIVA LA CHIMERA NUCLEARE SENZA PUDORE LA TERRAZZA DEL DOGE APPUNTAMENTI DI OTTOBRE Questo giornale è stato realizzato da un gruppo di esseri umani non infallibili, che cercano di scoprire cosa è successo nel mondo, spesso interrogando altre persone che a volte sono riluttanti a parlare, a volte oppongono un deciso ostruzionismo e in altre occasioni parlano troppo. I costi di Konrad sono interamente ricoperti dagli annunci e dalle inserzioni esplicitamente pubblicitarie. Ma la sua uscita sarebbe impossibile se tutta la redazione (direttore compreso) non collaborasse gratuitamente. Mantis religiosa fa toilette su frutti di rosa n. 120 ottobre 2006 SOMMARIO 4 Violenza e identità 5 La pacificazione tardiva 6 La chimera nucleare 7 Quando la gente dice no Il “maestro” perduto 8 Senza pudore 9 Riprendiamoci Telecom 10 La terrazza del Doge 11 L’ombra dei grattacieli 12 La Trieste che è in noi 14 Il piacere di piacere 16 Würstel al pollo 17 La via del formaggio 18 Superman contro i Pirati 19 Un destino da marionetta 20 Pietro Savorgnan di Brazzà 21 La tenia musicale Il pesce-turista e l’esca Warhol 22 L’arte di dormire bene 23 La casa e la terra 25 Appuntamenti di ottobre Mensile di informazione di Naturalcubo s.n.c. via S. Michele 8 - 34124 Trieste Tel./Fax 040 3472157 [email protected] www.konradnews.it Aut. Trib. di Udine n. 485 del 5/9/80 Aut. fil. di Trieste Direttore editoriale Roberto Valerio Direttore responsabile Luciano Comida Pubblicità Alex Cibin cell. 340 4000934 [email protected] Editoriale Ho diciotto anni e vi leggo da qualche mese. Voglio farvi una domanda. Perchè i pacifisti erano in piazza con le bandiere arcobaleno per protestare contro la guerra in Iraq mentre contro l’intervento militare italiano in Libano nessuno dice una parola? Dove sta la differenza? Qual’è la posizione di Konrad? Roby Z. Caro lettore, Konrad NON ha UNA posizione in merito: noi non dobbiamo render conto di quanto scriviamo a nessun partito o movimento o gruppo di pressione. Quando esprimiamo le nostre opinioni potremo sbagliare, anche cento volte su cento, ma lo facciamo sempre in piena libertà. E vengo alla questione del Libano. Non entro nel merito delle ragioni del conflitto iracheno, ma va ricordato che in Iraq l’Italia andò al seguito degli Stati Uniti, dopo una guerra di aggressione il cui bilancio resta (a mio avviso) del tutto disastroso: diritto internazionale calpestato, guerra civile strisciante, terrorismo aumentato, credibilità occidentale fortemente incrinata. Tutt’altra è la situazione libanese: l’Italia ci va (assieme ad altri paesi) come forza di pace e di interposizione, con il consenso della locale popolazione e su esplicito mandato dell’Onu. Ma la domanda potrebbe essere anche un’altra: è giusto e intelligente andarci? Spendendo un sacco di soldi e mettendo a repentaglio le vite dei soldati italiani? Su questo la redazione di Konrad non è affatto unanime (lo vedrà anche dalla scettica vignetta), ma io posso dirle la mia opinione: sì, è giusto e intelligente. Il mondo degli anni Duemila è sempre di più un villaggio globale, dove i problemi laceranti di un paese non possono e non devono lasciare indifferenti gli altri paesi. Sarebbe da incoscienti pensare che la questione mediorientale riguardi solo i palestinesi, gli israeliani e adesso pure i libanesi: il dramma di quelle terre tocca tutti noi ed è perciò giusto e intelligente che la comunità internazionale se ne faccia direttamente carico. Senza sbandare verso l’una o l’altra delle parti in conflitto, ma anzi tenendo ben ferma la barra del timone verso la causa della pace e della civile convivenza. Ma su questi temi, nelle prossime pagine daremo voce a uno dei pensatori più importanti di questi anni, l’indiano Amayrta Sen e al suo fondamentale libro Identità e violenza. Luciano Comida Hanno collaborato: Paolo Baldassi Graziano Benedetti Susanna Berginc Ugo Brollo Walter Chiereghin Stefano Crisafulli Agnese Ermacora Giovanna Falcioni Clelia Fiano Francesco Gizdic Gruppo Beppe Grillo Trieste Nuria Kanzian Alessandro Lombardo Dario Predonzan Gianni Ursini Vignetta: Michele Colucci Foto di copertina: Andrea Moro © Dipartimento di Biologia dell’Università di Trieste Konrad inoltre non si assume la responsabilità dei contenuti degli annunci e degli spazi pubblicitari. Grafica e stampa: Tip. Villaggio del Fanciullo Opicina - Trieste [email protected] Tiratura di questo numero 15.000 copie Stampato su carta riciclata Konrad non é responsabile della mancata pubblicazione degli annunci o di eventuali inesattezze. Il rinvenimento del giornale in luoghi non autorizzati non é di responsabilità dell’editore. è vietata la riproduzione e l’utilizzazione esterna del materiale qui pubblicato, salvo espressa autorizzazione scritta dell’Editore. Informativa sulla legge che tutela la privacy. In conformità della legge 675/96 sarà nostra cura inserire nell’archivio informatico della redazione i dati personali forniti, garantendone la massima riservatezza e utilizzandoli unicamente per l’invio del giornale. Ai sensi dell’art. 13 della legge 675/96 i dati potranno essere cancellati dietro semplice richiesta da inviare alla redazione. violenza E IDENTITà Amartya Sen a Trieste Venerdì 7 luglio 2006 Amartya Sen era all’Area di Ricerca di Trieste per il convegno “Oltre gli steccati: povertà, governance e convivenza delle identità in un mondo globalizzato”. Prima di lui hanno parlato il Presidente di Area Science Park Maria Cristina Pedicchio, Flavio Pressacco (Pres. di Mediocredito del F.V.G.) e Dominick Salvatore, consulente delle Nazioni Unite, Fondo Monetario e Banca Mondiale che ha riportato dati recentissimi secondo i quali la globalizzazione della produzione ha influenzato enormemente la crescita economica (con l’incremento del Amartya Sen reddito pro capite), ma ha anche aumentato di molto le disuguaglianze tra paesi ricchi e paesi poveri. Le ragioni principali dell’aumento della povertà sono attribuibili soprattutto a siccità, instabilità politica e violenza. Poi è stata la volta del premio Nobel 1998 per l’Economia, l’indiano Sen. I numeri dello scenario mondiale sono terrificanti: le 200 persone più ricche della Terra dispongono di più risorse dei 2 miliardi di persone più povere, il bilancio annuale di una singola grande azienda americana (la General Motors, 164 miliardi di dollari) supera del 25% quello del più ricco paese dell’Africa sub-sahariana (il Sud Africa, 129 miliardi di dollari). Le disuguaglianze sono dunque il nodo centrale del dibattito sulla globalizzazione e la fonte principale dei dubbi sull’ordine economico planetario. Tutti i problemi sono diventati globali: il cambiamento del clima, l’incremento demografico, l’erosione della biodiversità, la distribuzione delle risorse alimentari. In se e per se la globalizzazione è causa di povertà? No, perché le nazioni che si sono globalizzate sono più ricche delle non globalizzate. La globalizzazione è eticamente giusta? Dalla conferenza è emerso che la risposta non è nè sì nè no: il problema è il Government, la Konrad ottobre 2006 gestione pubblica. Occorre perciò un processo di costruzione globale che passi attraverso la riforma delle politiche e delle istituzioni internazionali. La globalizzazione in tutti i suoi aspetti (economici, culturali, politici, istituzionali) è e deve essere considerata un’opportunità di sviluppo non solo dell’economia, ma anche dei diritti civili e delle opportunità personali. Ogni uomo ha bisogno di alfabetizzazione, sistema sanitario, diritto al lavoro, assenza di discriminazione razziale. Identificarsi con un gruppo etnico, culturale o religioso può spingere ad estremismi, mentre il pluralismo dell’identità dovrebbe essere al contrario un elemento che favorisce la cooperazione e la pace. Un forte ed esclusivo senso di appartenenza a un gruppo può far percepire la distanza e la divergenza da un altro gruppo. Ecco perché sono centrali il senso di scelta e di responsabilità individuale presenti nell’intelletto umano, mentre la violenza viene accresciuta da un senso di inevitabilità, di non possibilità di scelta. Ognuno di noi appartiene a molti gruppi diversi, relativi a nazionalità, luogo, classe, occupazione, linguaggio, letteratura, politica, convinzioni, gusti e molti altri ancora. Abbiamo dunque molte distinte affiliazioni che possono interagire le une con le altre in altrettanti differenti modi. Per questo motivo dobbiamo compiere scelte individuali e non far sempre seguito passivo alle scelte operate dai gruppi. Sen si interroga sulle radici della violenza: quali sono? Hanno radici profonde? Le radici del terrorismo si possono individuare, oltre che dal punto di vista politico (manipolazione del consenso e ricerca del potere) soprattutto con l’identificazione in un solo ed esclusivo gruppo religiosoetnico. Qualcosa di simile si può dire per l’abuso delle idee di identità e cultura nel mondo contemporaneo mentre ognuno di noi può scegliere autonomamente, nel proprio piccolo, ma incidendo a livello macroscopico su tutta la società civile. “Siamo tutti diversi in modo diverso”, sottolinea Sen, un concetto che si adatta alla pluralità dell’identità umana. Nuria Kanzian Libro fondamentale La ricchezza di un paese si misura col pil (prodotto interno lordo)? Ma non scherziamo, ribatte Amayrta Sen, Nobel ‘98 per l’Economia: la qualità della vita non è un fatto economicistico. E’ l’intero sviluppo che va ripensato da cima a fondo, capovolgendo gli attuali parametri: diritti umani, sistema sanitario, welfare, cultura non possono venir tralasciati in nome dei bilanci. L’impegno di Sen è rivolto al nodo che stringe libertà e mercato, etica e impegno sociale e il suo ultimo libro (Identità e violenza, pag. 219, euro 15, Laterza) va al centro di un problema cruciale: catalogare le persone in base a categorie di identità troppo rigide (sesso, etnia, religione) significa accrescere il rischio di conflitti, ebrei contro musulmani, occidentali contro islamici, italiani contro immigrati e così avanti, in una spirale pericolosissima. Mentre ciascuno di noi ha tante identità. Ad esempio chi scrive è maschio, etero, figlio, fratello, marito, padre, italiano, europeo, valdese, direttore di Konrad, scrittore, tifoso del Torino, liberal di sinistra, vegetariano, barbuto, sovrappeso, emicranico, rockettaro, lettore accanito e così via. Guai se le mie fluttuanti identità fossero chiuse nel recinto dello strapotere di UNA SOLA identità che prendesse il sopravvento. Guai se la mia personalità composita diventasse ostaggio di UNA SOLA delle sue componenti. Molti conflitti nascono invece così, quando le persone vengono schiacciate su un’unica identità costretta a rappresentare tutta la loro complessità. Ecco allora palestinesi contro israeliani, eppure un palestinese non è solo un palestinese ma anche un maschio o una donna, magari gay o lesbica, forse fan di Stanlio e Ollio o collezionista di narghilè, cardiopatico. Lo stesso vale per l’israeliano. E allora non è assolutamente scritto in un destino immutabile che debbano essere le loro sotto-identità etnico-religiose a prevalere. Potrebbero scoprire di essere entrambi (estremizzo per far capire meglio) allergici al lattosio o tifosi del Chealsea. E allora una delle vie per sconfiggere i fanatici in agguato, pronti a schiacciarci in un’unica riduttiva definizione di noi stessi, è non dimenticarci mai che noi siamo un puzzle, che l’identità è una democrazia di tanti colori e non una dittatura dall’unica tonalità. “Non dobbiamo mai permettere” scrive Sen “che la nostra mente sia divisa in due da un orizzonte” L.C. LA PACIFICAZIONE TARDIVA Intervista a Lionello Rossi Kobau la vignetta di Colucci Lionello Rossi Kobau, bersagliere del 1° Battaglione Bersaglieri Volontari “Benito Mussolini” della Repubblica Sociale, tra il 1943 e il 1945 combattè al fronte nordorientale italiano contro il IX Corpus delle forze partigiane jugoslave. Il 30 aprile del 1945 fu catturato a Caporetto e rimase prigioniero fino al 25 dicembre del ‘46, quando fece ritorno in Italia. Nel 2001 pubblicò (edizioni Mursia) un libro, “Prigioniero di Tito, 1945-1946”, dalla inconsueta limpidezza, privo di ampollosità, di retorica, che tracciava il suo percorso attraverso i campi di concentramento di Slovenia, Istria, Croazia, Slavonia Vojvodina, Bosnia e Serbia. Nel settembre 2005 Lionello incontrò a Nova Gorica il partigiano sloveno Marjan Grosar, contro cui aveva combattuto a Caporetto: fu una serena riconciliazione, che ha segnato l’inizio di un rapporto d’amicizia che ha molto da insegnare. Da qui il rinnovato desiderio di Lionello di lavorare per la verità e per la riconciliazione, attraverso i mezzi comunicativi a sua disposizione. Konrad Portorose, 2006. Lionello è in vacanza con i nipoti e il figlio, l’attore Paolo Rossi, ma ha voluto ugualmente concedere un’intervista. E’ un energico ed elegante uomo di ottant’anni. Seduto a sorseggiare un caffè, mi accoglie con un caldo sorriso: dopo una gentile stretta di mano iniziamo a parlare. Come mai decise di arruolarsi volontario? Ero molto giovane: nel veloce susseguirsi degli eventi, non comprendevo bene cosa stesse succedendo. Dopo l’8 settembre sentivo solo un forte sentimento d’abbandono, di tradimento e avevo una gran voglia di far anch’io qualcosa, di ribellarmi. Così mi arruolai. Il 30 aprile ‘45 fui catturato e mandato nei campi di concentramento jugoslavi. Cos’ha significato per lei questa esperienza? La mia compagnia si arrese ai partigiani alle porte di Caporetto, da quel momento ho visto morire nei campi e per fucilazione centinaia dei miei compagni. Mi ritengo molto fortunato: sono uno dei pochi che riuscirono a rientrare in patria. Sono stato Prigioniero di Tito, edizioni Mursia, pp. 186, 2001 E 12,39 fortunato anche in relazione ai danni subiti dagli uomini del Corpus avversario: ad esempio Marjan Grosar che aveva solo 18 anni e perse una gamba in guerra. Un handicap che si è portato dietro tutta la vita. Questo, come tutto il resto, è terribilmente ingiusto. Proprio per questi motivi ora mi faccio portavoce della mia storia, attraverso il libro e alcune interviste che rilascio. Voglio che quella guerra non venga strumentalizzata da nessuna parte politica, mantenendo però l’essenza della sua atrocità. Orrori cui hanno contribuito tutte e due le parti. La guerra è sempre una perdita. Cos’è stata la guerra per lei? Chiaramente il mio punto di vista è quello di un bersagliere. Guerra vuol dire percosse, fucilazioni, sevizie, prigionia: oggi come ieri. E morti, tanti morti. I più fortunati, diciamo così, furono fucilati, altri invece finirono seppelliti vivi, torturati… alcuni corpi non sono mai stati reperiti: non hanno avuto nemmeno degna sepoltura e le famiglie aspettano ancora il loro ritrovamento. Se potesse tornare indietro… Se tornassi al 1945 avendo la consapevolezza e la conoscenza di oggi, non rifarei la guerra per nulla al mondo, ma so pure un’altra cosa: se tornassi indietro con la confusione e la mente inesperta di allora, mi arruolerei di nuovo. Lei evita qualsiasi contenuto partitico in quanto dice, in modo da non condizionare la sua testimonianza. Penso di avere ancora qualcosa da dire, per me e per gli altri. Poi mi ritirerò e penserò alla mia persona. Mi cercherò un bel posto, godendo delle piccole cose della vita. Ti faccio un esempio. Un mese fa, ho mangiato gli spaghetti con le vongole più buoni della mia vita: non come al solito cucinati nell’acqua, ma passati in padella come se fossero fritti. Non so come hanno fatto a cuocersi. Belli, al dente. Ecco: voglio arrivare a quello. Riccardo Illy, come il presidente della Repubblica Slovena Janez Drnovsek, ha proposto di costituire una giornata di riconciliazione tra Italia, Slovenia e Croazia: un incontro tra i presidenti delle tre Repubbliche nei luoghi che hanno visto la brutalità dei totalitarismi. Ci darà una mano, signor Rossi? Agnese Ermacora la chimera NUCLEARE Emotività e razionalità nella politica energetica Complici l’ascesa del prezzo del petrolio, gli allarmi sulla presunta penuria di gas naturale del prossimo inverno e le cicliche geremiadi degli industriali per gli alti prezzi dell’energia in Italia (del 30 per cento più alti, si dice, rispetto ad esempio a quelli francesi), anche negli ultimi tempi sono tornati alla ribalta i fautori del nucleare. Ben rappresentati nel mondo politico (specie di centrodestra, ma non solo), nei sindacati, in varie categorie economiche, ecc. Da un lato, lamentazioni sull’”occasione perduta” – per colpa dell’emotività popolare seguita al disastro di Chernobyl – nell’87. Ricordate? Fu quando con un referendum furono spazzate via le leggi pro-nucleare (e pro-carbone), che fino ad allora avevano permesso all’ENEL di proporre centrali in varie località italiane, allettando sindaci e comunità locali con sostanziose regalìe finanziarie a carico del bilancio Impianto nucleare Konrad ottobre 2006 dello Stato. Ah, se gli italiani fossero stati meno impulsivi e più razionali! Se si fossero fidati di loro (dei nuclearisti), invece che di scienziati e ambientalisti! Dall’altro lato, grossolani ricatti psicologici del tipo: non avete voluto il nucleare (stolti)? Non volete neppure il carbone (eppure i cinesi lo usano alla grande)? Contestate perfino l’eolico? Beccatevi allora almeno i rigassificatori. E’ più o meno questo il ragionamento - se di ragionamento si può parlare… - per esempio del sindaco di Trieste, Dipiazza, ma anche di altri. Naturalmente, un simile approccio (questo sì, emotivo!), bandisce a priori qualsiasi possibilità di ragionare serenamente, su dati di fatto e numeri. Il che probabilmente spiega in parte perché l’economia e la politica italiane siano tanto scadute ed il “sistema Paese” perda posizioni nel confronto internazionale: se parti rilevanti della classe dirigente, politica ed economico-industriale (complice anche una gran parte del sistema dei media), riducono ogni questione ad una sarabanda di slogan da talk show televisivo…. Eppure ai dati di fatto ed ai numeri merita tornare. Secondo uno studio del Dipartimento dell’energia USA, il costo del chilowattora nucleare di una centrale che si costruisse oggi per entrare in funzione dopo il 2010, sarebbe superiore (6,13 centesimi di dollaro) non solo a quello prodotto con il carbone (5,34 cents), o con il gas naturale (4,96 cents), ma anche a quello prodotto con l’energia eolica (5,05 cents). Non basta: secondo l’IEA (Agenzia Internazionale dell’Energia) le riserve utilizzabili di uranio, ai consumi attuali, saranno esaurite entro 36 (!) anni, quelle di petrolio entro 41 e quelle di gas entro 66. Naturalmente, se entrassero in funzione molte nuove centrali nucleari, le riserve di uranio si esaurirebbero ancor prima: idem quelle di petrolio e gas naturale se aumentassero i consumi di queste fonti. Dulcis in fundo, non è stato ancora risolto – malgrado decenni di studi e fiumi di denaro – il problema dello smaltimento delle scorie radioattive, lascito inevitabile di ogni centrale nucleare. Che senso ha, in questo contesto, parlare di nucleare come opportunità per il futuro energetico dell’Italia (e di chiunque altro)? Non sarà un caso se gli USA (non certo all’avanguardia per sensibilità ambientale, ma certo più attenti in fatto di quattrini) non vedono da decenni nuovi ordini per centrali nucleari, mentre più attivi nel settore sono alcuni Paesi dell’ex Terzo Mondo (ancor meno attenti all’ambiente). E’ il caso, come si sa, dell’Iran, dove però è verosimile che le motivazioni pro nucleare non siano di carattere energetico… Velleità nucleariste si accendono periodicamente anche altrove in Europa, sia chiaro. In Slovenia, per esempio, di recente si è ipotizzato di raddoppiare la centrale di Krško. Pare che l’idea giunga da ambienti governativi, forse gli stessi che hanno vivacemente protestato per i rischi ambientali legati ai terminali di rigassificazione progettati nel Golfo di Trieste…. La prospettiva di un altro impianto a rischio a poco più di 100 km in linea d’aria dal confine italiano, non è certo rassicurante. Occorrerà che ambientalisti di qua e di là dal confine si facciano sentire. Eppure, di spunti per impostare una politica energetica più lungimirante, più razionale e meno avventurosa, che persegua il fine della sicurezza degli approvvigionamenti, senza trascurare le esigenze di sicurezza e quelle ambientali (a scala locale come a quella globale, si pensi alle emissioni di “gas serra”), volendo, se ne trovano a iosa. Qualche esempio. Uno studio dell’Agenzia Nazionale Protezione Ambiente, nel 1999 stimava nel 47 per cento (!) il potenziale di risparmio sui consumi di elettricità in Italia. L’Italia, in base al Protocollo di Kyoto, si era impegnata a ridurre le proprie emissioni di anidride carbonica del 6,5 per cento rispetto ai livelli del 1990. Nel 2003 era invece arrivata ad aumentarle di oltre il 12 per cento... Quanto poi agli alti prezzi dell’energia in Italia, l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas ha più volte lamentato la pseudo-liberalizzazione del mercato energetico attuata negli anni scorsi. Ai monopoli di ENEL ed ENI-SNAM si sono cioè sostituiti alcuni oligopoli (semi)privati. La “crisi del gas” dello scorso inverno è stata infatti dovuta al fatto che le scorte strategiche di gas naturale sono state intaccate per permettere ad alcune aziende italiane di produrre elettricità da vendere all’estero, dove spuntavano prezzi più alti (allora non è proprio sempre vero che in Italia l’elettricità costa il 30 per cento in più degli altri Paesi europei!). Ancora: il Friuli Venezia Giulia è da anni in testa, tra le Regioni italiane, per i consumi di elettricità pro capite (molto più anche di Lombardia e Piemonte ed il doppio della non certo agreste Liguria) ed il suo comparto industriale consuma – a parità di valore aggiunto prodotto – il doppio della media italiana. Segno che è probabilmente in buona parte obsoleto. Si potrebbe continuare a lungo, ma credo basti per capire che la cosa giusta da fare è investire risorse (intellettuali, umane ed economiche) in un programma energetico che metta assieme l’uso razionale dell’energia e la riduzione degli sprechi, lo sviluppo di fonti rinnovabili per sostituire quelle fossili, la riduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti. Un programma - perché no? concertato ad esempio dal Friuli Venezia Giulia con le Regioni e gli Stati contermini. L’Euroregione non potrebbe servire a questo? Dario Predonzan Altre informazioni e documenti sui temi dell’energia sono disponibili sul sito: www.wwf.it/friuliveneziagiulia 10 anni dal referendum sul progetto del Terminal SNAM a Monfalcone QUANDO la gente dice no Avventura a lieto fine per l’area portuale di Monfalcone che doveva ospitare un enorme impianto di rigassificazione GNL. stra-Falcioni Supplemento al Konrad n.28 del settembre 1996. Questo giornale di 4 pagine stampato in 20.000 copie, fu inviato a tutte le famiglie di Monfalcone. Ci piace pensare che contribuì al successo del referendum contro il rigassificatore Konrad ottobre 2006 29 settembre 1996: data del referendum popolare effettuato a Monfalcone per esprimere un giudizio sulla costruzione di un impianto di rigassificazione sull’area Lisert. Tutti ricorderanno che, contrariamente alle certezze di molti (c’erano già delle bottiglie di spumante pronte ad essere stappate…) la popolazione di Monfalcone si esprimeva contro il progetto. Un’opposizione che vedeva da una parte un comitato spontaneo di cittadini (il “No terminal”) assieme al WWF e ad altre entità sociali, dall’altra la SNAM, l’Amministrazione Comunale, gli industriali, ecc. Una differenza anche economica abissale: basti pensare ai volantini ciclostilati opposti alle brochure in carta patinata, alla videocassetta in omaggio con Il Piccolo, a materiale cartaceo costosissimo... In quel periodo il sottoscritto era direttore responsabile di Konrad e – pur con la limitata portata mediatica della testata – per quanto possibile sosteneva sul periodico una continua contro-informazione sugli eventi. Un progetto quello del terminal nato non tenendo in alcuna considerazione le risorse naturali, paesaggistiche, storiche, economiche ed umane della zona. Con enormi carenze culturali e una miriade di motivazioni pretestuose a sostegno del progetto. Le azioni per contrastare il progettato enorme terminal per la rigassificazione del gas metano furono molteplici per dimostrare le conseguenze del monosviluppo economico conseguente alla presenza del terminal. Le alternative esistevano, ma per prenderle in seria considerazione bisognava “voltare pagina” rispetto ad un modello culturale superato e riduttivo, ma evidentemente ancora radicato in molti ambienti di potere. Fra l’altro, proprio da parte del WWF di Monfalcone, venne organizzato in quel periodo un convegno sul futuro sostenibile dell’area per valutare ogni idea. Emergeva che la costruzione di un impianto di così grossa portata, oltre ai problemi all’ambiente marino e terrestre, avrebbe annullato di fatto qualsiasi sviluppo diverso della zona litoranea del golfo di Panzano, in particolare la maricoltura, il piccolo artigianato e il turismo compatibile. Il WWF – contrariamente al pensiero odierno del governatore del Friuli-Venezia Giulia che taccia l’associazione come paladina del “no” – anche in quell’occasione (come sempre) aveva dato e supportato numerose alternative all’impianto. Da parte dei sostenitori del progetto, invece, si affermava con forza in tutti gli ambienti che la costruzione del terminal avrebbe riqualificato l’ambiente della zona. Oggi ci risiamo. Se da un lato si festeggiano i dieci anni di una vittoria, dall’altro ci si deve confrontare con i progetti di ben due impianti di rigassificazione del gas metano. Insomma: il gioco si ripete. Speriamo che ancora una volta possa vincere la ragione. Graziano Benedetti Il “maestro” perduto Qualcuno sostiene che si tratta di una specie estinta, altri dicono che ormai se ne possono trovare solo rarissimi esemplari, ma la maggior parte degli interpellati afferma di non sapere rispondere per mancanza di esperienza. Non sanno riconoscerli perché nella loro vita di studenti un vero “maestro” non l’hanno mai incontrato, non hanno avuto cioè la ventura d’incrociare uno di quegli insegnanti che quando ti sfiorano lasciano nel tuo animo un segno indelebile, una traccia recuperabile all’improvviso anche dopo diversi anni. Sono quelli che portano avanti con rigore il proprio impegno, ma vi aggiungono il profumo di un’anima innamorata della verità, del miracolo della vita, del coraggio e dei valori che fanno grandi gli uomini. Sono quelle creature che non lasciano nulla d’intentato affinché poi il mondo con le sue pretese non riesca mai a spegnere la meravigliosa capacità di credere nei propri sogni. Ora sembra che siano scomparsi anche i rappresentanti della categoria dei “severi ma giusti”. Erano tosti, rompiscatole, a volte gelidi come un ghiacciolo, ma rispettati in virtù di quella loro rassicurante imparzialità. Il loro ruolo si è esaurito per mancanza di opportunità. Non possono essere giusti perché non hanno più la possibilità di essere severi. Insomma, pare che il corpo docente si sia più o meno rassegnato alla semplice sopravvivenza. Da sempre poco retribuito, il lavoro dell’insegnante godeva un tempo almeno di un certo prestigio. Quando non erano la cultura e la capacità di trasmetterla a procurare il rispetto, lo si otteneva con l’autorità. C’erano cioè gli strumenti per rimettere in riga i maleducati, gli arroganti, chi violava le regole. Si poteva negare la promozione a chi non la meritava. É vero che qualcuno era così anche in grado di abusare del proprio potere e infatti lo faceva, ma l’abuso è purtroppo il primo rischio insito nel potere quando finisce in cattive mani. Oggi è scomparso anche da quelle buone. Come si fa ad affascinare, coinvolgere, interessare un giovane che ha uno scarso concetto del tuo sapere perché usa altri parametri per attribuire il prestigio? Quando tutta la tua cultura vale per il tuo interlocutore molto meno di una scarpa spaiata di Totti o della macchina di papà che tu non ti puoi permettere? Come si può dialogare con chi appare privo del più elementare senso critico e non è in grado di valutare neppure le proprie prestazioni? Una docente universitaria mi ha raccontato sgomenta e sconfortata che i giovani contestano anche un voto positivo perché pretendono il massimo che non hanno meritato. Che dire poi degli insulti irripetibili di cui diverse insegnanti sono fatte impunemente oggetto anche dagli alunni delle scuole medie inferiori. Ora per loro è bravo l’insegnante che non li stimola all’impegno e per salvarsi gli regala voti. Ho tracciato forse un quadro inquietante, troppo negativo e non veritiero? E’ possibile. C’è infatti sempre un grosso margine di errore quando per forza di cose si generalizza. Allora, per favore, contestatemi. Portatemi esempi, testimonianze diverse da quelle che ho raccolto. Mi rivolgo soprattutto ai giovani che un “maestro” hanno avuto la fortuna d’incontrarlo. Scriveteci di loro, raccontateci il bene che ne avete ricevuto. Così alimenterete la nostra speranza. Giovanna Falcioni SENZA PUDORE La sapevamo già, purtroppo, che al peggio non c’è limite Se l’estate del 2006 era iniziata con un timido venticello di ripresa economica (o per essere più onesti, con un rallentamento della recessione), il venticello si è poi mutato in tempesta, con la guerra vera combattuta sulla testa del popolo libanese, l’invio frettoloso dei nostri soldati in Libano con la foglia di fico del basco azzurro targato ONU, e adesso la farsa della Legge Finanziaria in arrivo, con tagli e balzelli a carico dei soliti noti (mica i ricchi e gli evasori, per carità!), mentre esplode, con le dimissioni di Marco Tronchetti Provera, il caso Telecom Italia. L’ex genero di Leopoldo Pirelli, poi convolato a nozze con la signora Afef Jnifen, è stato un ardito precursore dei furbetti del quartierino, in quanto è riuscito a comprarsi il controllo della Telecom, con un giochino di scatole cinesi da fare invidia alle Triadi, facendola indebitare per la modesta cifra di 41,3 miliardi di euro, che fanno la bazzecola, nel vecchio conio, di 80.000 miliardi di lire. Dall’ultima relazione agli azionisti risultava che le azioni di Telecom in circolazione erano 19,4 miliardi, quindi gli azionisti di minoranza della società, soci loro malgrado di Tronchetti Provera, hanno un debito di oltre 2 euro per ogni azione in loro possesso. E’ indicativo dell’onestà del soggetto il testo del seguente comunicato stampa, datato 8 agosto 2006: «Telecom Italia in seguito alla continua e ripetuta diffusione sulla stampa di informazioni non rispondenti al vero e fuorvianti relative alla situazione finanziaria del Gruppo e a ipotesi di Konrad ottobre 2006 scorporo della rete, comunica che agirà in tutte le sedi, come di recente ha fatto, a tutela della società e degli azionisti richiedendo in particolare l’attivazione della CONSOB onde evitare il proseguire della diffusione di notizie suscettibili di determinare gravi turbative del mercato. In merito allo scorporo della rete fissa Telecom Italia sottolinea come tale ipotesi non abbia mai trovato alcun riscontro né presso il Governo e le Autorità italiane né a livello di Commissione Europea. Un’iniziativa di tale genere non può essere realizzata se non in accordo con la società, legittima proprietaria della rete, che, si ricorda, opera nel libero mercato in regime di licenza e non di concessione governativa.» Nessuno, tra politici, opinionisti, leader religiosi, si prende la briga di chiedere conto di questo ed altri indegni balletti, messi in atto sulla testa dei contribuenti, dei lavoratori, dei risparmiatori e degli utenti dei servizi pubblici. Non andiamo poi a sindacare quanti soldi sono stati investiti da Telecom e dagli altri erogatori di pubblici servizi in pubblicità e sponsorizzazioni, destinate a favorire, guarda caso, le reti televisive (Rai e Mediaset), lo sport professionistico (calcio e basket), mentre lo Stato ha svenduto a questi signori la rete nazionale di telecomunicazioni, attraverso la quale passano tutte, e proprio tutte le informazioni in voce (telefonia fissa e cellulare), dati (Internet e reti informatiche aziendali) e immagini (TV via internet, ADSL, ecc.). Il pudore, come insegnano le nostre “radici cristiane”, tanto care agli integralisti europei di ogni nazione da dover essere inserite nella futura Costituzione Europea, dovrebbe spingere lor signori a vergognarsi di queste manovre, portate sempre a danneggiare gli interessi dei cittadini, che anche in Italia dovrebbero essere chiamati con rispetto “contribuenti”, come negli USA si definiscono “taxpayers” i cittadini che pagano le tasse. E lo stesso pudore dovrebbe spingere i governanti di oggi e di ieri a indagare sino in fondo sugli aspetti penali, civili e fiscali di queste manovre, andando a colpire in modo esemplare le evasioni, le frodi e le turbative dei mercati finanziari, ripulendo la scena da speculatori e maneggioni. Ma forse è meglio toccare la scuola, la sanità e le pensioni, lasciar sfruttare i giovani sottopagati con i contratti di lavoro autonomo e i milioni di immigrati clandestini. Tanto, gli eletti in parlamento sono stati nominati dai partiti, e quindi non è ai cittadini elettori che devono rendere conto del loro operato. Quindi possono essere altrettanto spudorati, e andarsi a pavoneggiare in televisione a nostre spese. Gli allegri compari di Sherwood mi fanno presente che forse basterebbe che i cittadini per un po’ smettessero di pagare bollette, imposte, cartelle e altri balzelli, per vedere l’effetto che fa. Ma questa è un’altra storia. Robin Hood Beppe Grillo Riprendiamoci Telecom Prima Sip e poi Telecom Italia. Ha cambiato ragione sociale ma la compagnia telefonica nazionale è stata fin dagli anni ’90 nel mirino di Beppe Grillo. Era il 2 dicembre 1993 quando il comico, durante la seconda puntata del suo show che segnava il ritorno in Rai dopo un lungo periodo di oscuramento, denunciò lo scandalo del numero 144. Scoppiò un polverone e dopo alcuni mesi il prefisso incriminato (che comportava per il chiamante costi da telefonata internazionale) fu tolto, salvo resuscitare più tardi sotto le mentite spoglie dell’166. Negli ultimi tempi Grillo ha più volte attaccato i vertici dell’azienda, soprattutto il (ormai ex) presidente Marco Tronchetti Provera, da lui soprannominato il “tronchetto dell’infelicità”. Le ultime vicissitudini quindi non hanno sorpreso più di tanto il simpatico genovese che riepilogo in modo chiaro lo stato dei fatti nel suo blog www.beppegrillo. In un intervento pubblicato il 9 settembre dal significativo titolo “Il rigattiere”. “… Telecom è indebitata per 41,3 miliardi di euro. Hopa, Unicredit e Banca Intesa sono uscite da Olimpia. Il tronchetto e l’esattore autostradale Benetton sono rimasti soli. Il tronchetto ha bisogno di liquidità. Dopo aver venduto ‘per riassettare’ Telespazio, Seat PG, Finsiel, Pirelli Cavi ecc, ecc. Dopo il crollo del valore azionario di Pirelli e di Telecom negli ultimi cinque anni. Dopo aver esternizzato per dare “il segnale di svolta” parte di Telecom. Dopo aver fuso per ‘strategia industriale’ Tim e Telecom, indebitando Telecom per disporre della liquidità generata da Tim. Dopo aver distribuito utili agli azionisti invece di usarli per ridurre il debito o fare investimenti. Dopo aver inutilmente cercato di piazzare in borsa Pirelli Tyre (gomme). Insomma, dopo averle provate tutte, secondo le indiscrezioni potrebbe vendere Tim, la rete di telefonia fissa, l’ultimo miglio. Tutto. Quest’uomo è estenuante. Attraverso una serie di scatole cinesi MGMP>Mtp&cSa pa>Gpi>Camfin>Pirelli&c>Olimpia controlla con una percentuale da prefisso telefonico la Telecom. Non ha soldi, ma li vuole. Il titolo di Telecom in carico ad Olimpia vale il doppio rispetto alla quotazione di borsa. Non viene svalutato. Nessuno sa perchè. La telefonia e la dorsale sono centrali per lo sviluppo del Paese. Il governo non può stare a guardare. Cosa guarda Prodi? Chiude gli occhi, e sorride beato. Invito Prodi (invitatelo anche voi con una mail a dare un segnale con una lettera a questo blog.” Passano solamente pochi giorni e la critica si trasforma in un’iniziativa provocatoria: raccogliere le deleghe dei piccoli azionisti Telecom per far sentire una voce più forte nella prossima assemblea dei soci dell’azienda di telefonia. E’ partita quindi la campagna “Share action – Riprendiamoci Telecom” “Di chi è la Telecom? E chi l’ha costruita anno dopo anno con le tasse se non generazioni di italiani? E allora proviamo a riprendercela. Il meccanismo è semplice. Io raccolgo le deleghe di tutti coloro in possesso di azioni Telecom che vorranno darmele. Mi presenterò all’assemblea di Telecom e farò sentire la vostra voce. Se il numero di azioni che mi sarà conferito dovesse permettermi di licenziare il cda lo farò. In ogni caso vale la pena di tentare. Per conferirmi la delega dovete: 1 - compilare l’apposita form (modulo consultabile all’indirizzo www. beppegrillo.it/shareaction/ ndr) 2 - ricevere una mia mail con il testo della delega 3 - stampare e firmare la delega 4 - andare in banca con la delega per richiedere il biglietto di ammissione all’assemblea 5 - inviare all’indirizzo di un mio legale, che vi sarà comunicato nella mail, il biglietto di ammissione. Riporto di seguito una spiegazione del legale che spiega le motivazioni dell’iter: ‘Telecom è quotata in borsa per cui le azioni vengono negoziate nei mercati regolamentati e non sono fisicamente in mano agli azionisti ma sono figurativamente depositate in Banca e la titolarità delle azioni si dimostra attraverso una serie di registrazioni. L’azionista che intende partecipare all’assemblea della Telecom deve pertanto chiedere alla Banca depositaria il biglietto di ammissione per partecipare all’assemblea indicando la persona che l’azionista intende delegare per l’intervento. A coloro che si registreranno sarà inviata una mail con la disposizione per la Banca presso cui ha in deposito i titoli per ottenere il biglietto di ammissione che dovrà essere reinviato all’indirizzo di un legale che sarà comunicato nella mail’. Fatemi godere. Rifatevi delle umiliazioni subite in questi anni come utenti e come azionisti. Il cda licenziato dai veri azionisti attraverso un comico. Una cosa mai vista al mondo. Un undici settembre dei capitalisti senza capitali che ammorbano la nostra società. Ragazze e ragazzi, dateci dentro. Delegate, delegate, delegate.” Nonostante le rassicurazioni dell’avvocato, la fattibilità giuridica dell’iniziativa ha suscitato qualche perplessità. Qualcuno sul blog ha fatto notare che esclusivamente il socio che detiene da non meno di sei mesi almeno l’1% delle azioni con diritto di voto (escluse quindi quelle di risparmio) può essere il destinatario delle deleghe degli altri azionisti. Condizione nella quale il buon Beppe non si trova. Staremo a vedere l’evoluzione dei fatti. La riunione mensile del gruppo è prevista per lunedì 2 ottobre presso la sede della Banca Etica in via Donizetti 5 a Trieste. L’orario sarà comunicato via email agli iscritti e sarà comunque pubblicato sul sito web http://beppegrillo.meetup.com/52 Durante l’incontro Riccardo ci relazionerà sull’incontro svoltosi a Brescia venerdì 22 settembre. Gli Amici di Beppe Grillo di Brescia hanno infatti organizzato una conferenza scientifica con il professor Montanari che si occupa della correlazione fra la presenza di inceneritori e gli effetti sull’uomo, con riguardo alle nanopatologie. Konrad ottobre 2006 lettere triestine La terrazza del Doge Incontro con Alberto Ongaro, scrittore veneziano Per una volta usciamo dall’ambito triestino per attraversare il golfo, in quest’ultima domenica di agosto: rotta ovest sud ovest, per approdare al Lido di Venezia, appena tre giorni prima che lo invada il baraccone del Festival del Cinema. La meta è la casa dello scrittore Alberto Ongaro, Alberto Ongaro 10 Konrad ottobre 2006 un bell’appartamento all’ultimo piano di una palazzina, una spettacolare terrazza aperta da un lato sulla laguna (San Marco è nascosto solo dalle cime degli alberi più alti) dall’altro al mare aperto. “Voi siete là” indica con il dito puntato verso Trieste la signora Donatella, padrona di casa elegante e vivacemente cordiale. Invece ora siamo qua, in questa casa spalancata in ogni senso: agli azzurri, alle idee, agli amici. “È una metafora un poco abusata, questa cosa della tua terrazza da un lato rivolta al mare e dall’altro alla laguna, così simile alla tua vita di grande viaggiatore ancorato però a questa città, alle tue origini. Me ne sono accorto dopo averlo scritto in un articolo, di non esser stato granché originale…” “Sì. L’editore l’ha stampato anche sul risvolto di copertina di un libro. Parlavano di un attico… gli ho chiesto di toglierlo. Quale attico! Vedi anche tu che è un normale appartamento” “Tu sei nato qui, al Lido?” “No, no: a Venezia. In una vecchia casa proprio sul Canal Grande: più veneziano di così!” Vediamo in anteprima la bozza ormai quasi definitiva della copertina dell’ultimo romanzo, Il ponte dell’ultima ora, che uscirà tra qualche settimana per i tipi della Piemme. Viene sturata una bottiglia di prosecco e brindiamo tutti assieme, Luciano e Tatjana, Alberto e Donatella, Patrizia ed io, non si capisce bene se alle fortune del nuovo romanzo, se agli ottantun anni di Alberto, compiuti da pochi giorni, o semplicemente a questo nostro incontro. A tavola, dove indugiamo al riparo fresco di una tenda, i discorsi si intrecciano, briosi e leggeri. Per quelli di politica non c’è partita, per quanto omogenei sono i punti di vista di tutti i commensali e finiscono presto per sfrangiarsi in rapide battute, in sorrisi derisori e assieme di liberazione, quando pensiamo al più recente periodo, che da aprile è ormai alle nostre spalle. È Ongaro a introdurre una nota più seria, quando richiama con energia l’esigenza di reintrodurre il principio delle responsabilità individuali: “Troppo spesso si richiamano le colpe della società – che pure ci sono – a giustificare le mancanze dei singoli: è necessario invece che si pensi anche alla moralità privata. Non tutto può essere diluito in un ambito sociologico che annacqua le responsabilità di ciascuna persona.” Mi viene in mente un suo romanzo, La strategia del caso, tutto imperniato attorno all’assillo morale di un anziano professore, eroe azionista della Resistenza. Puntuale, poco dopo, la conferma di quel mio pensiero, in un’altra valutazione del padrone di casa: “Vi sono stati, a mio giudizio, tre momenti alti nella storia di questo Paese nel secolo passato: la Resistenza, la ribellione della società civile costituita dal periodo di Mani Pulite, e poi – ma in questa valutazione sono forse sviato da motivi familiari – la riforma psichiatrica, la liberazione di quanti erano rinchiusi senza speranza nei manicomi”. L’ambito familiare cui si riferisce è la memoria della sorella Franca Ongaro Basaglia, scomparsa due anni fa, che fu moglie dello psichiatra che ha dato origine a Trieste e prima ancora a Gorizia ai primi esperimenti della nuova psichiatria che avrebbero condotto all’apertura dei manicomi e alla legge 180. Gli chiedo di parlarmi dei suoi esordi lavorativi e lo fa volentieri, riandando con la memoria agli anni della giovinezza, all’affacciarsi sul mondo del fumetto assieme all’amico Hugo Pratt, col quale aveva fondato una rivista che non mancò di attirare su di sé l’interesse di un editore argentino. “Hugo e un altro amico erano già a Buenos Aires e mi pressavano perché li raggiungessi: avevano bisogno dei soggetti e delle storie che allora sfornavo a getto continuo. Io ero rimasto a Venezia, pensando di poterlo fare da qui. C’erano gli studi universitari da completare, ma alla fine l’editore, che era il più importante dell’Argentina, mi propose un contratto che, come si dice, non si poteva rifiutare ed allora partii. Ricordo in aereo, quando feci vedere il contratto ad un occasionale compagno di viaggio argentino, che ritenne ci fosse un errore di battitura: disse che c’era uno zero di troppo nel mio compenso.” Gli chiedo come fosse Pratt senza la matita in mano. “Geniale, come quando disegnava. Un grande affabulatore, un senso dell’ironia, del comico persino, come non ne ho mai conosciuti. A Milano, al ristorante, la gente avvicinava i tavoli al nostro, finché alla fine della serata si formava quasi un’unica tavolata. Le risate…” Interviene anche Donatella: “Con Hugo si rideva finché dolevano le mascelle. Nostro figlio è nato di otto mesi e niente mi toglie dalla testa che quella gravidanza fosse stata più breve per le tante risate di quelle serate con lui”. Il caffè lo beviamo sulle sedie e le sdraio sparpagliate nella parte più ampia della terrazza, chi al sole, chi all’ombra. A poco a poco il discorso si sposta sui libri di Ongaro, quelli che tutti conosciamo, gli altri che sono in arrivo. “C’è un libro che preferisci, tra quanti hai scritto?” So bene che lui sa che sto pensando a La taverna del doge Loredan, un’esperienza di lettura per me indimenticabile. Lui dice che è il libro che avrei voluto scrivere e certo c’è molto di vero in quella sua affermazione. Ci pensa un attimo: “No, non direi. Proprio di recente ho riletto Il segreto dei Segonzàc e La partita. Erano anni che non lo facevo, e devo dire che mi hanno ancora divertito”. Interviene Luciano: “È come chiedere a qualcuno quale tra i suoi figli ama di più”. “È una metafora sicuramente un po’ eccessiva, però è proprio così, o quasi. Ciascun libro rispondeva alla mia esigenza di dire qualcosa, di raccontare una determinata storia. Li riscriverei tutti di nuovo, non ho preferenze. Forse non riscriverei il primo, Il complice, però gli altri, direi proprio di sì”. Mi fa piacere sentirglielo dire. “Tra le cose che amo in ciò che scrivi libri c’è la sapienza costruttiva, il dipanarsi delle storie che tiene avvinto il lettore, fino al punto di fargli dimenticare che sta leggendo un libro” “Sai, quello che mi sarebbe piaciuto fare, nella vita, è lavorare per il cinema, scrivere soggetti e sceneggiature” In parte lo ha fatto, per il fumetto anziché per il cinema. “Sì, ma il cinema è un’altra cosa. Un film è stato fatto, tratto da L’ombra abitata, ma non è stato mai distribuito in Italia. Un altro fu tratto da La partita. Poi si sarebbe dovuto fare un film dalla Taverna, con Orson Welles nei panni di Fielding. C’eravamo andati vicino, ma invece non se ne fece nulla…”. Come ti vengono in mente le tue storie? “Spesso da un dettaglio, da un’osservazione che faccio su qualche curiosa coincidenza. Ricordi ad esempio L’ombra abitata?” Certo che la ricordo: il protagonista che s’imbatte in una fotografia esposta in una mostra londinese nell’immagine parigina di una ragazza di molti anni prima, che avrebbe potuto anche essere la sua Rose Lafitte. Un’altra storia di coincidenze, imperniata sul mistero di una donna, che alla fine si tinge di giallo… “Bene. L’idea mi è venuta semplicemente guardando una foto di Cartier Bresson. Anche in quella c’era un’atmosfera che ricordava i miei anni giovani, i vestiti, le automobili… tutto insomma. Poi ci ho costruito una storia attorno, ma l’idea mi è venuta da lì, da quella fotografia che riguardava, in certo senso, la mia vita.” Parliamo poi diffusamente di un nuovo romanzo ancora in gestazione, che ha avuto la cortesia di farci leggere in una prima stesura: ci chiede conto nelle critiche che abbiamo avanzato, che in parte accetta, in parte respinge. Non posso scriverne ovviamente di più su un giornale riguardo a quel libro ancora in gestazione. Sapendo che lo imbarazza un poco scrivere dediche, gli ho portato tre suoi volumi per farmeli autografare, lasciando per ultimo la “mia” Taverna “perché tu possa allenarti prima con gli altri due”. Un po’ riottosamente si mette al lavoro ed è inutile dire che, fin dalla prima dedica, il risultato porta in sé il calore di un abbraccio affettuoso. Walter Chiereghin L’ombra dei grattacieli Adriano Paolella L’ombra dei grattacieli ed. il prato € 15,00 L’edificio alto implica grandi consumi di energia in fase di costruzione, per l’impiego di materiali speciali destinati a resistere a sollecitazioni estreme, per la climatizzazione e la mobilità interna, ecc., limitando quindi la possibilità di ridurre tali consumi. Coloro che vi abitano e vi lavorano ne subiscono il progetto di vita che è alla base dell’edificio e non possono praticare alternative energetiche e di mobilità (niente biciclette…). Si tratta principalmente di una speculazione, che garantisce il massimo profitto ai costruttori, producendo un numero elevato di edifici e abitazioni nelle aree dove il valore per metro quadrato del terreno è massimo. Una speculazione che però trova sostegno ideologico in alcuni “guru”, membri dello star system dell’architettura contemporanea, come ad esempio sir Norman Foster. Il quale esalta il ruolo dei grattacieli come “simbolo, l’icona, di una metropoli, della sua modernità, vitalità, crescita”. Si rivendica quindi dei grattacieli, il cui numero è in continua crescita nel mondo, la funzione di edificiimmagine, utili per provocare stupore nel pubblico ed ammirazione per gli artefici (nonché prestigio e profitti per i committenti), ancorchè si tratti di progetti indifferenti al benessere degli utenti, alle relazioni con il contesto ambientale, paesaggistico ed architettonico preesistente. Ecco quindi le torri più disparate sorgere a grappoli e a casaccio nei pressi del centro storico di Londra, di Lione e (presto) di Milano. Oggetti di – spesso solo presunta – alta qualità estetica, ma appunto sempre progettati solo in quanto “oggetti”, quasi si trattasse di opere d’arte da collocare in un salotto o in una galleria, non destinate a incombere per decenni (terremoti e atti terroristici permettendo…) sullo skyline delle città e sulla vita dei loro abitanti. Da questo punto di partenza trae spunto Adriano Paolella, architetto e docente all’Università di Reggio Calabria, nel suo recente “L’ombra dei grattacieli”, che reca il significativo sottotitolo “Per una critica ambientale dell’architettura contemporanea”. Se i grattacieli ne sono l’epitome più significativa, sono infatti molti e di vario genere gli esempi della pressoché totale indifferenza dell’architettura contemporanea (e in particolare delle “grandi firme” che imperversano sulle riviste e nei concorsi di tutto il mondo) per le tematiche ambientali. Non soltanto per quanto concerne i consumi energetici: si tratta anche dell’attenzione per il tipo di materiali impiegati, per i mestieri e delle tradizioni costruttive locali, per l’armonia dell’intervento con un sistema della mobilità sostenibile, per il rapporto con le esigenze degli utenti e la qualità della loro vita, ecc. Il libro di Paolella contiene, in proposito, un’istruttiva carrellata su una sessantina di edifici, grandi medi e piccoli, con una scheda di commento per ciascuno di essi. E’ riportata anche un’antologia (sarebbe forse meglio definirla uno sciocchezzaio) di dichiarazioni e scritti dei più celebri architetti, a proposito del rapporto di questi con il loro lavoro, con l’ambiente e la società. Non ne escono bene il già citato Foster, né Daniel Libeskind, Jean Nouvel, Renzo Piano, Massimiliano Fuksas, Zaha Hadid, Frank Gehry …. Il panorama non è però tutto nero: il libro riporta infatti anche esempi (non a caso molto meno vistosi di quelli firmati dagli architetti dello star system mediatico-pubblicitario) di edifici a misura d’uomo e d’ambiente. Perché progettare e costruire a misura d’uomo e d’ambiente si può: basta volere. D.P. AGI Associazione Grafologica Italiana Sezione provinciale di Trieste Corsi di Grafologia Informazioni su 11 Konrad ottobre 2006 www.grafologiatrieste.it Tel 040 364904 DI MARZI MARINA E LAURA S.N.C. Integratori alimentari, tisane e infusi di frutta, olii essenziali, fiori di Bach, cosmesi naturale, detersivi ecologici Muggia - Corso Puccini 14/b - Tel..040 274324 libri Mauro Covacich Trieste sottosopra ed. Laterza 2006, E 9,00 La Trieste che è in noi C’è una Trieste internazionale, centro d’Europa e del mondo, e un’altra Trieste città di periferia e dai mille problemi. C’è una Trieste città della scienza, e una Trieste “zità de mati”. Una Trieste piena di storia, di luoghi vecchi e antichi e una Trieste delle “case dei Puffi” e del “formaggino” di cemento di Monte Grisa. Infinite contraddizioni convivono nella nostra città e nei suoi abitanti, ma nonostante tutto con una certa armonia. Non per niente un antico simbolo di Trieste è il melone con tredici spicchi, uno per ognuna delle antiche casade. Tredici spicchi diversi uniti assieme in un solo frutto. Pure l’altro simbolo, quello che sfoggiamo con orgoglio sulle nostre bandiere, reca in sé una contraddizione: per alcuni è un’alabarda, per altri un giglio. Un’arma o un fiore? Brandisca ognuno ciò che preferisce. La provincia più piccola d’Italia, la città con più anziani, la città più cara. Città di tanti record positivi e negativi, pot-pourri di razze di lingue e di usanze. La nostra città, come una Gardaland affacciata sull’Adriatico, è una sintesi, un mondo in miniatura. La foresta a Basovizza, il lago a Contovello, il fiume in Val Rosandra, l’oceano a Barcola. Non manca proprio niente. Anche case monumenti e palazzi sono disposti, al pari di un parco dei divertimenti, senza cura eccessiva per la coerenza, accavallando epoche e stili. Il corredo genetico dei triestini, al pari dell’eclettismo architettonico e paesaggistico della città, se analizzato, costituirebbe un rompicapo per i biologi. Non penso ci sia razza umana che manchi all’appello, nei milioni di minuscole gocce di sangue che circolano in ognuno di noi. Ma la ricerca del gene della triestinità potrebbe rivelarsi infruttuosa. La triestinità, questa condizione d’essere così peculiare, che caratterizza la popolazione locale, è piuttosto qualcosa che si eredita respirando quest’aria - particelle di bora miste al salso e un po’ di molecole di Ferriera - oppure bevendo l’acqua calcarea che il Timavo distilla nelle grotte sotterranee. La Trieste della quale ci parla Mauro Covacich una volta tanto non è quella della storia e della letteratura, non è nemmeno quella della nostalgia, di cui gli scaffali delle librerie sono pieni. Qui si parla soprattutto di quelle vicende che non sono tanto importanti da occupare le pagine dei giornali o dei libri di storia, né così futili da meritare l’oblio. Esperienze personali dell’autore, storie di amici e di parenti, brevi scenari di vita rionale. Uno spazio importante lo trovano le piccole manie e i riti irrinunciabili per ogni triestino degno di tale nome, come il caffè al bar con i suoi mille modi di gustarlo, oppure l’abbronzatura - o tostatura - ai “Topolini” e alla “Lanterna”. Per non parlare delle “osmizze”, teatri di tranquilli e familiari baccanali carsici. Poi, è naturale, storia letteratura e nostalgia fra le righe fanno capolino. Ma con discrezione, senza pretese. Un po’ come le statue di Svevo e di Joyce, che scendono spigliatamente dal loro piedestallo e vengono a fare una passeggiatina con noi. Non manca una capatina verso i luoghi grigi della memoria e della tristezza, come la Risiera e il cimitero, ma anche qui con garbo e senza sbavature. Tanti libri sono stati e saranno scritti sulla nostra città, descrivendone ora l’uno ora l’altro dei molteplici volti. Volti diversi, eppure compresenti, uno per ogni abitante, uno per ogni istante e sfumatura d’umore. Da qui, forse, deriva la passione locale per il teatro, il luogo che rispecchia meglio di qualunque altro questo aspetto trasformista e multiforme insito in noi e in questo microcosmo giocattolo che è la nostra piccola provincia. Lo spirito di Trieste, senza corpo e senza forma come tutti gli spiriti che si rispettino, assume le fattezze che vogliamo, assecondando le nostre aspettative e i nostri desideri. Stiamo quindi attenti a ciò che desideriamo... Quello di Covacich è un diario di bordo, una collezione di appunti di viaggio, simili agli appunti che abbiamo raccolto tutti noi nella nostra breve o lunga permanenza in questa strana città, e che conserviamo nella mente e nel cuore. Leggendo questo agile e frizzante volume possiamo trarne qualche ora spensierata, e, fra le righe, un insegnamento fondamentale: l’unico vero libro su Trieste lo deve scrivere ognuno di noi, con lettere di respiro sulle pagine dell’anima. Perché Trieste è un libro che si sfoglia vivendo. Francesco Gizdic [email protected] Medicina dell’anima Marco Bertali Psichiatria come Medicina dell’Anima Macroedizioni 2006, E 16,50 12 Konrad ottobre 2006 Trattare la salute mentale senza dimenticare la natura anche spirituale dell’essere umano: la psichiatria dovrebbe essere sempre meno la somministrazione di farmaci e sempre più una cura profonda dell’Anima. Invece, soprattutto a partire dagli Stati Uniti, si sta riaffermando una psichiatria riduzionista e biologica: partendo dal presupposto che tutti i disturbi mentali siano una disfunzione bio-chimica e in particolare dei neurotrasmettitori, la soluzione è molto semplice e consiste nel propinare a tutto spiano psicofarmaci, in grado di correggere il malfunzionamento del cervello. Il risultato è la riduzione dell’essere umano a una specie di macchina da “oliare” con prodotti farmacologici, con la crescente somministrazione di pillole e gocce, da somministrare di fronte al minimo disagio e anche ai bambini. A questa psichiatria esistono due risposte: la prima è quella di origine basagliana, per la quale esiste una specie di predisposizione multifattoriale (genetica, ambientale, caratteriale, esperienziale) al disturbo mentale. E in questo caso anche la terapia sarà multipla: farmacologica ma anche psicologica, con interventi riabilitativi e socializzanti, personali e familiari. La seconda risposta è quella raccontata nel libro di Bertali. Psichiatra presso il Centro di salute mentale dell’Alto isontino, specializzato in ipnosi-terapia e nelle pratiche yoga, Bertali sostiene che la maggior parte delle problematiche per le quali viene fatta una diagnosi psichiatrica sono in realtà segnali che la nostra Anima ci lancia per richiamare l’attenzione sui nodi non sciolti della nostra vita. Psichiatria come Medicina dell’Anima è una durissima denuncia dell’irresponsabile abuso degli psicofarmaci anche per i disagi meno gravi (stati depressivi, ansia, crisi di panico, fobie, disturbi ossessivi e psicosomatici) che dovrebbero invece essere affrontati con un approccio psicoterapeutico e relazionale, utilizzando tecniche non invasive come yoga, meditazione, training autogeno, riki, pranich healing, rioabierto ed altre ancora. Il libro presenta la testimonianza di uno psichiatra che opera sul campo da più di vent’anni, sperimentando con successo soluzioni “dolci” per moltissimi problemi psichici, solitamente sepolti sotto la coltre soffocante di farmaci più o meno potenti che vengono prescritti in quantità, nonostante i gravi effetti collaterali, dietro fortissime pressioni delle industrie farmaceutiche. 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Bonanni 15, Tolmezzo, Tel. 0433 40461, fax 0433 44861, [email protected] IL PIACERE DI PIACERE Foto di Livio Valerio Obbligatorio essere magra e giovane? Modelle come modello? Nei tre racconti precedenti abbiamo conosciuto Patty, una ragazza di sedici anni troppo insicura per poter crescere in modo indisturbato e troppo sensibile alle critiche altrui per non interessarsi al proprio aspetto fisico. Le continue richieste dei suoi coetanei e il disagio profondo per una vita difficile l’hanno travolta. La via di uscita era cambiare, e dimagrire sembrava essere il rimedio per risolvere ogni cosa, senza però considerare che questo avrebbe messo a repentaglio la sua vita, conducendola su una strada alla cui fine l’aspettava il precipizio. Le ragazze che come Patty inseguono un modello di donna nettamente in contrasto con i canoni del benessere e del buon senso sono tante. Essere accettati è una questione di fondamentale importanza, anche se questo fa perdere di vista le conseguenze di un comportamento scorretto nei confronti di sé stessi. Si è disposti a mettere in discussione ogni cosa pur di assecondare gli esempi che la società propone. Anoressia e bulimia, nonostante siano il segnale di un disagio profondo che coinvolge la persona completamente, sono anche due mali della società contemporanea ed è la società stessa a far emergere questi comportamenti distruttivi. Il culto della bellezza domina indisturbato e fa ingrassare le casse dei centri di dimagramento e di bellezza che proliferano in modo esponenziale, proponendo ormai a tutti soluzioni per togliere quello che c’è di troppo e aggiungere quello che manca. Non esiste più “come mamma ti ha fatto”, oggi ci sono mille modi per eliminare imperfezioni e inestetismi. Ricordiamoci che le diete sono solo un aspetto di questa morbosa ricerca del corpo perfetto. La chirurgia plastica, ad esempio, è diventata uno strumento molto efficace per avere un aspetto in sintonia con le proprie aspettative. Non è più solo un modo per recuperare ciò che un evento traumatico ha tolto, ma è diventata un rimedio per migliorare il proprio aspetto, la cui unica imperfezione molte volte è di non corrispondere agli standard correnti. Il corpo magro e sempre giovane sembra essere quello che domina la società attuale e permette di essere brillanti in ogni situazione. Lo stile di vita non lascia margini di tollerabilità a ciò che non è in linea con una vita ricca di affermazioni e popolarità. Indubbiamente è bello piacersi, ma quando tutto questo sfida le leggi della natura ed eccede, bisogna fermarsi e chiedersi se vale la pena fare tanti sforzi per modificare qualcosa che forse in poco tempo tornerà ad essere come prima. I mass media della società contemporanea sanno come far presa sugli animi: i loro messaggi non aiutano sicuramente le persone insicure o sovrappeso e ci bombardano quotidianamente peggiorando le insicurezze e in molte situazioni dando origine ad un’interpretazione falsata della realtà, che rischia di condurre l’individuo alla negazione di sé stesso e ad un comportamento distruttivo. Non c’è dubbio, gli input lanciati dai mezzi di comunicazione hanno la capacità di manipolare la mente dei futuri clienti e a rincarare la dose ci si mettono anche i reality show che propongono trasformazioni radicali eseguite da artisti della bellezza, che con la loro abilità e precisione sono in grado di trasformare il brutto anatroccolo in uno splendido cigno. Il leitmotiv della vita contemporanea, dunque, è migliorare sempre, non accettare nessuna imperfezione ed essere sempre al passo con i tempi, altrimenti, se non ci si adegua, non ci sarà posto nella casta degli eletti. Se non fai dieta, non fai fitness e non acquisti prodotti dietetici o con poche calorie non hai nessuna possibilità di riuscire a raggiungere gli obiettivi prestabiliti e forse anche di trovare un partner come piace a te. La cosa che fa sorridere è che il fenomeno sta dilagando in modo insistente anche tra il pubblico maschile, che a poco a poco sta iniziando ad essere vulnerabile alla bellezza del proprio corpo e ad inseguire i possibili e poco probabili elisir di eterna giovinezza e se ha le rughe compra la crema, se non è abbronzato si fa la lampada o compra le creme autoabbronzanti, fa cure dimagranti e si depila pure. Inoltre, anoressia e bulimia non sono più una peculiarità unicamente femminile perché negli ultimi anni si sta diffondendo anche tra il pubblico maschile. Non c’è dubbio, i tempi sono cambiati e ciò che prima era una prerogativa femminile ora coinvolge anche l’universo maschile. L’importante, come in tutte le cose, è non eccedere ed essere consapevoli che nulla può distruggere in modo radicale ciò che il vissuto ha generato. Invecchiare in armonia e in pace con sé stessi è fondamentale per apprezzare la vita. Lottare contro il tempo è inutile e soprattutto costoso. istitutogestalttrieste direttore dott. Paolo Baiocchi Paolo Baldassi SEMINARI INTRODUTTIVI GRATUITI Scuola quadriennale di specializzazione in Psicoterapia della Gestalt per psicologi e medici con D.M. del 25/03/04 Scuola di formazione triennale al Gestalt Counselling Istituto di formazione in Comunicazione Sana® Enneagramma 14 Konrad ottobre 2006 Trieste - Via Marconi, 14 - www.gestalttrieste.it - [email protected] - Tel. 040 369777 - Fax 040 636507 centro benessere Non solo talassoterapia: dal 25 settembre il via alla settimana open delle attività della palestra con la grande novità dell’Apnea Academy Conosciuta a Trieste come centro fisioterapico per le cure in acqua di mare, la piscina Acquamarina si propone ormai da anni come moderno centro benessere, dove trovano spazio svariate discipline rivolte a qualsiasi persona che desideri stare meglio con se stessa.Durante l’ultima settimana di settembre verranno presentate gratuitamente tutte le attività della palestra programmate per l’anno 2006/07: corsi di Hatha Yoga, metodo Feldenkrais, ginnastica dolce e ginnastica vertebrale, Tai Ji Quan; inoltre lezioni di training autogeno e rilassamento fuori e dentro l’acqua adottate dai più grandi apneisti mondiali. La pavimentazione della palestra di 85 mq garantisce l’elasticità e la prevenzione di microtraumi, requisiti indispensabili per le attività a corpo libero: Acquamarina ha l’obiettivo di creare un ambiente confortevole dove lo scopo primario è l’attività fisica senza mai trascurare il benessere e l’equilibrio psicofisico. Il fiore all’occhiello della struttura continua ad essere rappresentato dall’applicazione della talassoterapia, cioè la scienza del benessere che proviene dal mare (thalassa) e dai benefici che esso procura (therapeia): l’uso dell’azione salutare dell’ambiente marino, per scopi preventivi e curativi. Ricca di oligoelementi e sali minerali, l’acqua di mare elargisce le sue proprietà con maggior efficacia se riscaldata tra i 30° ed i 32° gradi. In tal modo i suoi elementi essenziali penetrano più facilmente attraverso la pelle, la pressione esercitata dall’acqua stimola la circolazione del sangue, e l’effetto prodotto dall’assenza di gravità agevola il movimento e quindi la rieducazione motoria. Svolgendo le attività più diverse come ginnastica in acqua, acquafitness, ecc.– aumentano gli effetti positivi dell’acqua di mare sull’organismo. Il risultato sarà un corpo sempre più docile e ricettivo alle cure prodigate. spazio a cura dell’inserzionista Istituto Pranic Healing Italia SCUOLA DI FORMAZIONE OPERATORI DI PRANIC HEALING CORSO QUADRIENNALE (TRIENNIO FORMATIVO + QUARTO ANNO FACOLTATIVO) Il Fondatore Il Maestro Choa Kok Sui, è un autore di fama internazionale, Ingegnere chimico, Filantropo, businessman di successo, Egli è discendete di un’antica famiglia cinese, vive nelle Filippine. La Sua opera ed i Suoi insegnamenti sono conosciuti e seguiti da un vastissimo pubblico in tutto il Mondo. Ha scritto numerosi libri tradotti in oltre 20 diverse lingue. La figura professionale del Pranic Healer Il Pranic Healing pone le sue basi sulla struttura globale del corpo umano, ideato dal Maestro Choa Kok Sui, è una straordinaria porta che c’introduce al mondo dell’energia e della terapia energetica. Il Pranic Healing è l’antica scienza e arte di guarigione che utilizza il prana o ki o energia vitale per guarire tutto il corpo fisico. Inoltre esso include la manipolazione del ki o materia bioplasmatica del corpo del paziente. E’ stato anche definito come qigong medico (guarigione ki kung o ki). Il Maestro Choa Kok Sui ha insegnato la scuola medica Chi Kung Esteriore di guarigione all’occidente e ad altre parti del mondo, sotto il nome di Pranic Healing. Nella sua forma attuale è stato instancabilmente, sistematicamente e scientificamente sviluppato, rivelato ed insegnato. Centinaia di migliaia di studenti hanno imparato a praticare il Pranic Healing e milioni di pazienti sono stati guariti o aiutati. Il Pranic Healing c’insegna tecniche avanzate per il corretto utilizzo di frequenze specifiche del prana (prana colore) per la guarigione rapida di disturbi e malattie gravi. Il risultato straordinario è una vera miniera di tecniche e protocolli di terapia, strumenti di guarigione semplici ed efficaci. Dove e come opera Il Pranic Healer opera in supporto alla medicina convenzionale applicando protocolli specifici di trattamento su diversi tipi di squilibri fisici e psichici. Il Pranic Healer opera in centri benessere, strutture termali, palestre, strutture per la terza età, per l’infanzia, presso strutture assistenziali pubbliche e private, presso studi medici e propri. Programma Internazionale di Certificazione Anno Accademico 2006/2007 - inizio corsi novembre 2006 La scuola attraverso il programma Internazionale di Certificazione vuole allinearsi con il processo di certificazione di altri programmi per la regolamentazione professionale. 15 Konrad ottobre 2006 Obiettivi del programma - Fornire un training approfondito sui principi del Pranic Healing, sui concetti e sulle capacità terapeutiche, per ottenere così una certificazione riconosciuta a livello internazionale che attesti la professionalità del terapeuta. - Promuovere esperienze terapeutiche per l’approfondimento della pratica. - Fornire ai Pranic Healers aggiornamenti sugli sviluppi del Pranic Healing avanzato. Inoltre la scuola si prefigge di dare uno strumento in più a medici, psicologi ed operatori sanitari. Il programma si articola in un corso triennale di formazione alla fine del quale sarà rilasciato, a chi avrà superato con successo gli esami finali, il Diploma Internazionale di “Certified Pranic Healer”, una certificazione riconosciuta a livello internazionale che attesta la professionalità del terapeuta. Alla fine del triennio gli studenti abilitati e certificati possono iscriversi al Biennio di Specializzazione. Direzione della scuola e Comitato Scientifico - Prof. Nadia Miniussi - Presidente dell’Istituto e Direttore della scuola; - Daniele Faes - Vice Presidente dell’Istituto; Comitato scientifico - Dott. Marco Bertali - medico psichiatra; - Dott. Piero Geromet - medico odontoiatra; - Dr. Lisa Paolucci - biologa; - Dr. Ana Maria Vargas - psicologa; - Dott. Alessandro Bisutti - ingegnere. La sede principale c/o l’Healing Center di Pasian di Prato (UD) - Via Colloredo n. 148 Le altre sedi Pordenone - Gorizia - Staranzano (GO) - Trieste - Trento - Bolzano - Padova - Mestre (VE) - Rovigo - Treviso - Roma - La Spezia Per informazioni ed iscrizioni Segreteria Istituto: 0432 691448 – 334 7133352 orario lunedì 9-12; mercoledì e venerdì 14.30-19.30; giovedì 16-20 Per ulteriori info: 339/3185960- 328/1589929 - 328/8071323 339/3116666 Trento : 348/2399999 Padova: 349/7784842 [email protected] - [email protected] - www.iphitalia.com spazio a cura dell’inserzionista alimentazione Würstel al pollo? Molti animali da macello vengono nutriti in modo abominevole Viviamo in un’epoca di informazione, dove chi non legge le dozzinali notizie dei quotidiani e non ascolta le deprimenti news dei telegiornali viene tacciato di disinformazione. Proprio per questo mi sembra assurdo, se non allucinante, che le notizie che meriterebbero una diffusione capillare, appaiano in minuscolo nell’ultima pagina del quotidiano locale oppure, ancor peggio, non se ne sappia proprio nulla. Troviamo sul sito di Beppe Grillo che in questi giorni la polizia tedesca ha sequestrato presso un grossista a Monaco di Baviera, circa 10 tonnellate di carne scaduta da oltre quattro anni che veniva posta ancora in commercio ed esportata in Italia, Francia, Danimarca, Cecoslovacchia e nei tre paesi del Benelux (der Spiegel), e successivamente trasformati in wurstel. Ovviamente in Italia non se ne sa nulla, anche se le Autorità italiane sono state informate della circostanza con invito a trovare la merce sospetta già importata dalla Germania. Sembrerebbe sia apparso un articolo su La Repubblica nella sezione della finanza, in data 09/06/06, ma non sono riuscita a trovare nulla. Le autorità bavaresi già dal dicembre del 2005 erano a conoscenza dell’esistenza del commercio internazionale della carne avariata e/o scaduta. In seguito ad un controllo un distributore tedesco si giustificò all’autorità del mero errore materiale in cui era stato indotto producendo della documentazione dell’importatore italiano che avrebbe erroneamente etichettato merce la congelata (si tratta di polli) come fresca. Le proporzioni dello scandalo sono però più vaste, tanto che uno dei responsabili, Georg Bruner, si è suicidato. Questa ovviamente, è solo la punta dell’iceberg; in realtà le cose sono anche peggio, e procedono indisturbate da decenni. Basti riandare ad un articolo del 09/04/03 de La Associazione culturale “il benessere naturale visto da tutti i punti di vista” Via Carducci 12 – I Piano – Trieste Segreteria da lunedì a venerdì ore 17–19 Tel. 040 3478445 Counseller da lunedì a venerdì ore 12-20 Tel. 334 3794725 - E-mail: [email protected] Per soci 16 Konrad ottobre 2006 YOGA PER TUTTI - NATUROPATIA - BENESSERE INTERIORE MASSAGGI E BELLEZZA NATURALE Repubblica, dove a Bari nel corso delle indagini è emerso che la Aurocarni, forniva consapevolmente carne avariata, destinata alle mense del policlinico, e la Ocma usava prodotti chimici per cancellare le date di scadenza dei prodotti e sostituirle con date prorogate, o con etichette posticce realizzate al computer. In una delle telefonate intercettate, Il ragioniere della Cascina, rivolgendosi al magazziniere della Ocma, gli raccomanda di non abusare con il decolorante sulla carne: “Stai attento con la trielina, ancora li fai morire, i cristiani”. Non desidero fare opera di terrorismo, ma solamente esporvi le ragioni “tecniche” (non etiche) per le quali la mia famiglia ha smesso di mangiare salumi et simila. Primariamente per il motivo che molti animali da macello vengono nutriti in maniera abominevole, con scarti di lavorazione, carogne di animali, lettiere ed escrementi animali, oli esausti di motori, mais OGM (che fermentando nell’intestino dell’animale causa pericolose infezioni che in Italia costringono decine di bambini alla dialisi per danni ai reni), ecc. Se questo non basta, pensiamo alla resistenza sempre maggiore che l’uomo sviluppa agli antibiotici (tanto che l’industria farmaceutica è impotente di fronte ad alcuni batteri), causata sia da un uso spropositato di antibiotici prescritti per ogni banalità (prevenzione infezioni (!), influenza (!), qualunque febbretta (!), ecc., che oltre a non dare la possibilità al nostro corpo di trovare la via della guarigione da solo lo rendono incapace di risolvere un domani malanni più gravi che, guarda caso, sono sempre in aumento e sempre in età più giovane nonostante trucchino abilmente le statistiche per dimostrarci l’incontrario), sia da un uso massiccio di antibiotici agli animali destinati a finire nei nostri piatti. Ma ancora: l’uso smoderato, incontrollato, incosciente di ormoni della crescita per far lievitare gli animali in poco tempo, che assunti nel nostro organismo continuano il loro lavoro, facendo crescere… che cosa? Basti pensare alla somatostatina del dott. Di Bella, che è un rimedio studiato per rendere “statico” l’ormone della crescita (fermando quindi la crescita del tumore). Dulcis in fundo, ricordo che i conservanti dell’industria salumiera sono fra i più tossici, andando dal E252 nitrato di potassio (che è il sale dell’acido nitrico, un liquido velenoso), al E251 (usato anche per la fabbricazione di dinamite), per arrivare ai polifosfati che ostacolano la corretta assimilazione di calcio e ferro (quante persone con osteoporosi ed anemie dovrebbero saperlo, per non parlare dei bambini in crescita!). Susanna Berginc http://digilander.iol.it/naturalmenteit/ LA via del formaggio Il pecorino afghano: dall’Abruzzo a Kabul Elettra si trova a Kabul da pochi mesi e, un po’ per gioco del destino, un po’ per la sua volontà di darsi da fare, si è lanciata a capofitto in un progetto di solidarietà. Fino a poco Immagini da Kabul tempo fa faceva la vigilessa a Trieste, poi ha avuto l’occasione e la voglia di partire per l’Afghanistan per fare un’esperienza di vita e di lavoro, raggiungendo il suo compagno Nunzio. Attualmente lei lavora presso l’Ambasciata d’Italia a Kabul. “Sono cancelliere contabile, nome pomposo per dire quello che tiene i conti, ma in pratica faccio un po’ di tutto. Mi occupo di organizzazione di eventi, di manutenzione degli impianti, sono insomma un po’ un jolly dell’Ambasciata”. Nel raccontarci la sua avventura Elettra fa trapelare un po’ di ironia, e continua: “le 12 ore di lavoro al giorno non mi divertivano abbastanza, pertanto ho deciso di lanciarmi in questo progetto…”. Nasce così, lo scorso agosto, un programma di cooperazione a Kabul per insegnare le tecniche casearie agli allevatori afgani. Sono stati Elettra e Nunzio a promuovere questa iniziativa umanitaria, che ha ottenuto il sostegno dell’ Ambasciata, e che vede impegnati un gruppo di pastori abruzzesi dall’Arpo (Associazione regionale produttori ovicaprini) di cui Nunzio è presidente. Elettra prosegue: “La vita quaggiù non è delle più agevoli, per cui si impara a vivere senza corrente elettrica, che viene e va, si impara a mangiare un po’ di tutto e a bere solo acqua minerale o bollita, a comunicare a gesti. Ma soprattutto ti ritrovi ad essere incluso in una “bolla” insieme agli altri occidentali, mentre fuori, da noi, c’è un mondo completamente diverso, che vive nell’agiatezza… quindi, avendo avuto l’occasione e la voglia di venire fin quaggiù, il passo successivo è stato pensare: c’è qualcosa che posso fare per rendermi utile? Ho pensato all’Abruzzo, a quello che poteva fare Nunzio, alla risorsa che - per i pastori transumanti - ha sempre costituito il formaggio… e ci siamo messi all’opera.” Fare a Kabul il formaggio come lo fanno in Abruzzo: è stato questo il primo passo per dimostrare come si può utilizzare diversamente il latte, e ottenerne un sacco di vantaggi. “In Afghanistan il formaggio - come lo conosciamo noi - non esiste. Perciò, è immaginabile (e speriamo diventi realizzabile) una nicchia di mercato, inizialmente puntata soprattutto agli occidentali presenti nel Paese ed eventualmente all’esportazione. Col tempo l’idea è che gli afgani possano man mano “abituarsi” al prodotto e quindi anche iniziare a consumarlo. Il vantaggio è che il formaggio prodotto come si fa in Italia meridionale, e in particolare in Abruzzo, prevede tempi di fermentazione meno lunghi, pertanto più agevoli. E’ inoltre un prodotto igienicamente sicuro, in quanto il latte viene portato ad una temperatura di 80 gradi e lo si fa stagionare per 60 giorni, ma soprattutto è un alimento che dura più a lungo, il che incrementa molto le possibilità di commercializzarlo rispetto al latte fresco e aumenta anche il suo valore economico. Rappresenta quindi un prodotto dal quale i pastori e altre fasce deboli - donne, mutilati, invalidi - che speriamo di coinvolgere, possono ricavare un reddito.” L’ iniziativa di cooperazione promossa da Elettra e dal suo compagno ha lo scopo di favorire l’avvio di una nuova attività economica per la popolazione afgana, producendo un alimento di lunga conservazione, pertanto più commercializzabile. Per questo il progetto prevede corsi di formazione tenuti dagli stessi pastori abruzzesi e finanziati dalla Regione Abruzzo per insegnare le tecniche di lavorazione del formaggio ai pastori di Kabul. Il formaggio abruzzese viene prodotto anche durante la “transumanza”, mediante tecniche che, a detta degli esperti, gli allevatori afgani potranno facilmente adottare, proprio perché seminomadi. Saranno le donne afgane a gestire la cooperativa che si occuperà della produzione, mentre è già partito un caseificio mobile dall’Italia per iniziare a fare il formaggio nella città afgana. Ma c’è di più! Il formaggio abruzzese prodotto a Kabul non farà bene solo al “portafoglio”, rappresentando una nuova forma di reddito ma, grazie alle sue qualità nutrizionali, permetterà di risolvere anche alcuni problemi di carattere alimentare, essendo un alimento altamente proteico, un aspetto sicuramente importante in un Paese dove più della metà dei bambini soffre di malnutrizione. Così, in rotta per Kabul, sono partiti i pastori d’Abruzzo, segnando la via del nuovo formaggio afgano, del quale Elettra resta la madrina incontrastata. Clelia Fiano Erboristeria “La Mandragola” 17 Konrad ottobre 2006 Trieste - Via San Lazzaro, 20 - Tel. 040 661200 cinema In alto: Superman returns A lato: I Pirati dei Caraibi 18 Konrad ottobre 2006 Due film a confronto Superman contro I Pirati dei Caraibi Bryan Singer è un regista molto bravo, nel 1995 aveva affascinato con l’ottimo poliziesco I soliti sospetti. E poi era riuscito a rendere accettabile anche la sceneggiatura logorroica dei due primi episodi degli X MEN, ma Superman Returns con tutti i miliardi spesi in pubblicità, è una grossa delusione, un clone del Superman del 1978: stessa sceneggiatura, stessi personaggi, stesse trovate, stesso tutto. La solita musica, visto che anche la colonna sonora è perfettamente uguale a quella di 29 anni fa. Nel 1978, quando uscì il primo film dedicato al mito di Superman, le opere cinematografiche ispirate ai fumetti erano rare, ma oggi il mercato è inflazionato e non se ne può più. E pure l’inizio del film, con la cavalcata fra le galassie dell’astronave aliena in viaggio verso la Terra, è molto simile a quella del prototipo, malgrado gli effetti speciali siano incomparabilmente migliori. La trama: Superman arriva dopo anni di assenza nella vecchia fattoria dei genitori adottivi e la vecchia mamma gli racconta che il supercriminale Lex Luthor, suo arcinemico, è stato scarcerato e sicuramente ne sta architettando qualcuna delle sue. A questo punto chiunque può immaginare come andrà avanti il film. Io pregustavo almeno come il grande Kevin Spacey avrebbe affrontato la parte del “cattivo”, invece mi sono trovato davanti alla scadente imitazione di Gene Hackman che aveva interpretato Luthor nel ’78: la ripetizione di tutti i tic e mossette che lo scienziato pazzo esibiva 29 anni fa portano a una figura isterica e ridicola, un clown che tradisce il personaggio dei fumetti che era molto drammatico, la cui rabbia contrastava con l’ilarità di Superman. Nel film di Singer invece è proprio l’Uomo d’Acciaio a essere di una serietà mortale, interpretato dallo sconosciuto Brandon Routh che ha l’unico pregio di assomigliare in maniera impressionante al defunto attore Christopher “Superman” Reeve che però sapeva recitare, mentre Routh è tanto legnoso da sembrare imbalsamato. Del film restano i notevoli effetti speciali, ma con gli attuali progressi della tecnologia digitale si può fare tutto quello che si vuole: basta avere i soldi. Se però non sono supportati da soggetti e sceneggiature decenti, con registi liberi di esprimere la propria creatività, i film rimangono scatole vuote. Come l’altro “filmone”, Pirati del CaraibiLa maledizione del forziere fantasma di Gore Verbinski. Contravvenendo una regola che mi ero dato, voglio cominciare dalla fine: Jack Sparrow divorato dal mostro Kraken, la nave “Perla Nera“ distrutta, la ciurma decimata e demoralizzata, Elizabeth Swann (Keira Knightley) e il suo innamorato Will Turner (Orlando Bloom) sopravvissuti, ma l’amuleto potentissimo per il quale avevano rischiato la vita è finito nelle mani del loro peggiore nemico. Riusciranno i nostri eroi a ribaltare la situazione e a ridare la vita a Jack? A questo punto il film finisce invitando gli spettatori ad aspettare l’uscita del prossimo capitolo che arriverà sugli schermi fra un anno col titolo Viaggio ai confini del mondo e non occorre essere profeti per capire che Jack ritornerà. Devo dire che in tutta la mia vita di cinefilo, solo una volta fui costretto a subire un simile tiro birbone, e cioè col sequel di Matrix intitolato Matrix reloaded (USA 2003) che si interrompeva addirittura nel bel mezzo dell’azione e invitava gli spettatori ad andare a vedere il successivo Matrix revolution per scoprire come andava a finire. Dalla sala lanciai una nutrita serie di maledizioni all’indirizzo dei registi, i famigerati fratelli Wachowski, e giurai a me stesso che MAI PIU’ sarei andato a vedere nulla che avesse a che fare con Matrix. E così ho fatto. Le stesse invettive le ho scagliate ora contro Gore Verbinski, gli ingordi produttori della Buena Vista e tutti gli eredi di Walt Disney. Perché accontentarsi di fare un solo seguito quando se ne possono girare due contemporaneamente? “Doppio film doppio incasso” devono aver pensato. Però si prendono in giro gli spettatori paganti, che avrebbero il diritto di sapere che il film che vanno a vedere NON si conclude. Invece l’inganno è perpetrato a livello globale e il film monco vola al box office, con 135 milioni di dollari nel primo weekend. Il bello (o il brutto) è che questi Pirati non sono niente di speciale: una scopiazzatura della famosa attrazione DisneyLand Pirates of the Caribbean. Esattamente come il precedente La Maledizione della Prima Luna (USA 2003), ma senza quel piglio di allegria e inventiva che me lo aveva fatto apprezzare. La maledizione non è altro che un clone pieno di trovate vuote che cercano di stupire lo spettatore ma sono solo superflue. Cosa resta allora? Beh, l’innegabile bravura di Johnny Depp che tratteggia un Jack Sparrow sempre più stralunato e fuori di testa. E l’ambientazione e le scenografie veramente impressionanti, con frequenti citazioni di King Kong di Peter Jackson. Né si può rimanere indifferenti davanti alla faccia di polipo sfoggiata da Bill Nighy. Però tutto il film, pur realizzato con tanto denaro e sterminate risorse, è vuoto e privo d’anima, tanto che mi sono trovato a rimpiangere i mostri di cartapesta realizzati dai vecchi registi italiani ormai defunti, Mario Bava, Riccardo Freda e Lucio Fulci che con quattro soldi mettevano insieme dei filmetti orrorifici niente male, molto apprezzati dal pubblico, anche se non dalla critica. Gianni Ursini teatri di confine Un destino da marionetta Lutke 2006: Festival Internazionale a Lubiana Lutke in sloveno vuol dire marionetta e ‘Lutke 2006’ è appunto il nome del festival internazionale di marionette che si è svolto a Lubiana dal 7 al 12 settembre, presso il Ljubljana Puppet Theatre. Una doppia occasione per descrivere quel teatro di confine che questa rubrica vuole recensire e promuovere: la manifestazione è andata in scena nella capitale slovena e gli spettacoli non avevano come protagonisti attori in carne e ossa, ma figure di legno che per tradizione sono destinate a far divertire i bambini. Eppure negli ultimi anni il luogo comune che vorrebbe le marionette e, in generale, tutto il teatro di figura, relegato a un pubblico di giovani e giovanissimi, si sta lentamente incrinando. A Gorizia e dintorni si è chiuso non molto tempo fa il ‘Puppet Festival’ che attira sempre più un pubblico adulto, tanto che a metà ottobre è prevista di nuovo a Gorizia e al Teatro Miela una coda allettante del festival dedicata nientemeno che a Beckett. Per i lettori di Konrad abbiamo seguito, agriturismo Al Bon Vento nella serata di apertura del ‘Lutke 2006’, una straordinaria versione del celebre Amleto di Shakespeare proposta dal ‘Lutkovno gledalisce Ljublijana’, con la regia di Vito Taufer, la musica di Andrej Goricar e le marionette della scultrice Irena Brunec. Agli inizi del ‘900 Gordon Craig, in un suo famoso saggio, disse che l’attore doveva essere una ‘supermarionetta’. Ma cosa succede quando l’attore, come in questo caso, è una marionetta? Succede che un’opera immortale e riprodotta migliaia di volte in mille modi diversi, l’Amleto, ritrova come per magia una freschezza invidiabile. Sarà forse perchè il testo shakespeariano è ancora attuale e, secondo gli addetti ai lavori, rappresenta mirabilmente l’uomo contemporaneo, oppresso da nevrosi, incertezze ontologiche e dubbi esistenziali. Ma spesso la traduzione e l’interpretazione di alcuni attori italiani hanno reso l’Amleto una vetta difficile da scalare. In questo caso entrambi i problemi non si sono presentati, essendo il testo in sloveno e la pièce fatta da marionette. E’ stato uno spettacolo doppiamente spaesante, quindi, ma provvisto a suo modo di una bellezza che, per uno spettatore non autoctono, si è concentrata sull’accuratezza delle luci, dei movimenti e degli effetti scenografici, in particolare quando appare il fantasma sui bastioni del castello, sulla forza suggestiva delle musiche e sull’espressività dei volti. E alla fine (potenza del mezzo!) oltre ai tanti adulti presenti, si sono divertiti anche i bambini. Grazie Orazio! Grazie per la tua amicizia, per il tuo sorriso accattivante, per il tuo ottimismo, per la tua gioia di vivere, per la tua forza d’animo, per il tuo umorismo sottile, per un abbraccio che scaldava il cuore, per la tua semplicità, per l’amore immenso che avevi per il teatro e per la tua città. Adesso tu vivi per sempre nel cuore di chi ti ha conosciuto e ti ha voluto bene. Grazie di tutto a te... arrivederci. Duilia Stefano Crisafulli cucina giapponese vegetariana macrobiotica biologica menu fisso E 30,00 venerdi 27 ottobre Ristorante aperto l’ultimo week end del mese. 19 Konrad ottobre 2006 Orazio Bobbio via Cittanova 17 - Fossalon di Grado tel. e fax 0431 88356 - cell. 333 1070983 [email protected] una vera Vendita diretta prodotti dell’orto al mercato di Monfalcone il mercoledì e a Grado il sabato una vera Cena Giapponese preparata da Cuoca Giapponese... AntipastI crocchette di Okara tofu marinato spring rolls rotolini di tahini sushi primi gnocchi di zucca ravioli di seitan in brodo secondi tofu alla piastra con verdure spiedini di seitan dolci gelato alla fragola tiramisu di amasake/zucca strudel PRENOTATE! Pietro Savorgnan di Brazzà Brazzaville, l’unica città africana ad avere il nome di un bianco Oggi non racconterò la mia errante vita lavorativa con tutti i suoi risvolti quotidiani: oggi voglio ricordare un personaggio storico che temo sia sconosciuto non solo a molti italiani ma anche ai friulani. Si tratta di Pietro Savorgnan di Brazzà (Roma, 26 Gennaio 1852 - Dakar, 14 Settembre 1905) Il 14 Settembre 2005, centenario della sua morte, le Poste Italiane hanno comunicato l’emissione di un francobollo commemorativo e intanto le sue spoglie, precedentemente tumulate ad Algeri, sono state portate a Brazzaville, capitale della Repubblica del Congo, dove già esisteva un mausoleo ad attenderle. Va ricordato che Brazzaville è l’unica città africana ad avere il nome di un bianco. Emissione di un francobollo commemorativo di Pietro Savorgnan di Brazzà, nel centenario della morte Un piccolo particolare generalmente dimenticato: negli anni Settanta alcuni paesi tra cui l’Unione Sovietica proposero di cambiare il nome di Brazzaville in N’Tamo, per cancellare il legame con il periodo coloniale. Il Parlamento congolese respinse la proposta a grande maggioranza, in omaggio all’esploratore che condusse e portò a termine tre spedizioni in Africa Equatoriale, lungo il corso del fiume Congo negli anni 1875, 1880 e 1887 e poi aveva liberato parte del Paese dalla schiavitù, comprando il territorio per darlo ai suoi abitanti. Sulla morte di Pietro Savorgnan di Brazzà, avvenuta un secolo fa a Dakar, si è anche posata l’ombra del giallo: «Mio marito è stato avvelenato» ripetè mille volte a parenti e conoscenti la moglie Teresa di Chambrun che lo aveva accompagnato nel suo ultimo viaggio in Africa. Sospettando che fosse stato ammazzato da chi non voleva che quell’uomo, che anni prima comprava schiavi per liberarli, tornasse in Francia e testimoniasse quanto aveva visto in Congo. E cioè il cammino che il bianco fa verso il nero, la trasformazione, ma anche l’oblio dello spirito, la grandezza dell’impero occidentale impantanata nella violenza primitiva, le atrocità dei francesi delle grandi compagnie, le forme più disumane di tortura, il ritorno di quella schiavitù che lui aveva combattuto per tutta la vita.- Lo stesso mondo descritto, proprio in quegli anni, anche da Joseph Conrad in “Cuore di tenebra”. “L’Africa vorrà la mia vita” aveva detto Savorgnan, lasciando la Francia per obbedire al presidente della Repubblica francese Emile Loubet, che lo inviava per un’ispezione in Congo. Al rientro della salma, Parigi celebrò con solenni funerali la morte del friulano Pietro Savorgnan di Brazzà, cittadino italiano, naturalizzato francese. Organizzazione Umanitaria Ananda Marga Autorealizzazione e servizio all’umanità L’attuale governo della Francia, nella scheda on line che gli dedica in questi mesi per le celebrazioni, lo descrive come “una delle più alte figure coloniali francesi” Sulla sua lapide nel cimitero di Algeri, è scritto: “La sua memoria è pura di sangue umano” Ed è vero: Savorgnan è stato uomo differente, diverso da quanti in quell’epoca viaggiavano alla conquista dell’Africa. Fu amico delle tribù che incontrava, tanto amato che la sua figura (come testimoniano i tanti articoli scritti dall’importante settimanale “Les dépeches de Brazzaville”) è entrata nel pantheon degli antenati del Congo. E il suo spirito viene evocato dagli stregoni nei canti rituali. Quando Pietro Brazzà, prima di morire, tornò per l’ultima volta in Congo venne annunciato dai tamburi nella foresta: in tanti aspettavano il grande padre bianco che non li aveva abbandonati. Tornava però per guardare scene diverse da quelle che aveva lasciato. I bianchi, che aveva insegnato a rispettare, erano diventati oppressori, uccidevano con la dinamite per solo divertimento, imprigionavano. obbligavano a lavori forzati per la raccolta del caucciù e dell’avorio. L’esploratore friulano non riconobbe quasi più nulla del paese che aveva amato: villaggi semi abbandonati e degradati, prigioni collettive, storie di violenze. Fu un indigeno a segnalargli l’esistenza di veri e propri campi di concentramento. Era la fine del sogno di libertà che aveva accompagnato Pietro di Brazzà fin da piccolo. Nobody is my name Corrispondente dal Congo ASS.OPE.A. ASSOCIAZIONE OPERATORI AYURVEDA inserita nel Registro Regionale delle professioni non ordinistiche del Friuli Venezia Giulia organizza lunedì 12 giugno 2006 il primo corso di aggiornamento sul tema “Gli squilibri di Vata Dosha” MAGGIORI INFORMAZIONI NEGLI ANNUNCI DI TRIESTE La nostra sede si trova a Cordenons - PN - Piazza San Pietro 10 Tel. 0434 931364 - Cell. 348 9035858 20 Konrad ottobre 2006 Via Felice Venezian 20 - Trieste Tel. 040 3220384 Segreteria aperta lunedì e mercoledì dalle 17.30 alle 19.30 Il pesce-turista... e l’esca Warhol musica Andy Warhol ha colpito ancora. Probabilmente, se fosse ancora vivo, presterebbe volentieri la sua maschera ironica per pubblicizzare l’ennesima mostra a suo nome, ma forse ‘Andy Wharol’s Timeboxes’, che continuerà sino al 22 ottobre nella ex Pescheria Centrale, non sarebbe stata di suo gusto. Il suo nome infatti è stato usato, oltre che per l’operazione artistica in quanto tale, anche per motivi del tutto differenti: turistici, innanzi tutto, per attirare chi non avesse mai visitato la città, e promozionali, al fine di inaugurare con un grande nome la ex Pescheria rimessa a nuovo e trasformata in Centro Espositivo d’Arte Moderna e Contemporanea. Tutte lodevoli iniziative, che però hanno poco a che fare con la motivazione artistica e con la presenza stessa delle opere di Warhol. In realtà, avrebbe potuto esserci un altro grande nome della storia dell’arte e nulla sarebbe cambiato. Andy Warhol sta a Marcel Duchamp come Auguste Renoir sta a Claude Monet, basta che sia un nome che attiri clienti. È questo un discorso che travalica la scena triestina: recentemente sono stato a Como per vedere la mostra dedicata a Magritte e ne sono rimasto deluso, più o meno per la stessa ragione per cui sono rimasto deluso dei ‘Timeboxes’. Tanto a Como quanto a Trieste, infatti, il prezzo d’entrata è piuttosto alto, in particolare per l’esposizione di Andy Warhol: dieci euro sono veramente eccessivi per ciò che viene offerto al suo interno. Già, ma cosa viene offerto? Poche opere importanti e per il resto soltanto curiosità che vengono dipinte come oggetti di grande valore artistico. Ma quelle poche opere non bastano a soddisfare il visitatore, soprattutto se proviene dalla vicina Slovenia o dall’Austria. E tutto ciò è un peccato, perché operazioni di questo tipo rischiano di allontanare ancor di più coloro che fanno fatica ad apprezzare la rivoluzionaria genialità di Warhol e, in generale, della Pop Art. La tenia musicale Nei momenti buoni lo sguardo è compassionevole, come quello rivolto al figlio Vitangelo dal signor Moscarda, rispettato banchiere di Richieri: “[…] il solito sorriso gli brillava per me, d’una strana tenerezza, ch’era un po’ compatimento, un po’ derisione anche, ma affettuosa, come se in fondo gli piacesse ch’io fossi tale da meritarmela, quella sua derisione, considerandomi quasi un lusso di bontà che impunemente egli si potesse permettere”. Sia concessa la citazione pirandelliana (“Uno, nessuno e centomila”) per provare a descrivere l’atteggiamento che la donna, fidanzata, compagna, raramente moglie, riserva al suo amato, il musicista dilettante (per evidenti ragioni, nel corso dell’esposizione verrà privilegiato il punto di vista maschile). Compatimento e affettuosa derisione, dicevamo: questa la disposizione d’animo della partner nei periodi di armonia e felicità. Tale entità (quasi) celestiale sa anche essere stoica, forse più dell’ellenico Zenone: accompagna, assiste, si rende utile nel trasporto degli strumenti, ascolta paziente la musica che si ripete uguale da mesi e le chiacchiere spesso triviali di fine concerto. Fornisce supporto morale all’irascibile compagno che recrmina, alle 3 di mattina, sui troppi difetti della perfomance da poco terminata. Incassa impassibile le occhiate di intesa e di apprezzamento che gli “artisti” si scambiano sul palco allorquando un’ascoltatrice, infilandosi nello stretto passaggio tra il pianoforte e un tavolo, offre agli sguardi indiscreti l’atletismo e la florida compattezza delle sue forme posteriori. Un’aura di santità ne accompagna dunque le gesta, pubbliche e private. Eppure ogni tanto si acciglia e si rabbuia. Avverte un certo disinteresse e distacco, si sente scavalcata da un’insulsa chitarra cui viene dimostrato un affetto, a suo avviso, eccessivo. Un repentino cambio di comportamento. Perchè? Temo che ignori una realtà inconfutabile: nell’animo complesso dello strumentista amatoriale alberga una creatura malefica paragonabile alla taenia solium. La tènia musicale (taenia musicale) opera pressochè nello stesso modo del più acclamato “verme solitario”: non si attacca alle pareti dell’intestino, ma a quelle del cervello; non procura un appetito perenne e vorace, ma una passione che ingoia avidamente amicizie, interessi, gioie e dolori, una passione che, talvolta, diventa distruttiva. La donna non capisce e si rattrista, non può sapere che quell’essere immondo, insinuatosi nella mente del musicista amatoriale, sarà la probabile rovina della loro relazione amorosa. Come rendersi immune dal pericoloso parassita è questione ancora aperta: non esistono trattamenti specifici, sebbene risulti che la ricerca medica si stia impegnando a fondo per riuscire a debellare il male. Possibili sviluppi in materia, me lo auguro, saranno oggetto di future dissertazioni (pseudo) scientifiche su queste pagine. ANIMAL’S CENTER di Polencich Flavio 21 Konrad ottobre 2006 Stefano Crisafulli tel. Alessandro Lombardo specializzato in alimentazione biologica per animali via Fabio Severo 33 - Trieste articoli per equitazione 040 0641738 cell. 347 4225544 casasana L’arte di dormire bene Tempo di lettura 5 minuti, per un sonno garantito tutta la notte I parte* Vi svegliate sempre indolenziti e di cattivo umore? Avete un cerchio alla testa ed un gran mal di schiena? Vi sentite stanchi ancor prima di incominciare la giornata? Forse avete mangiato troppo. Forse avete litigato con il capo o qualche familiare. Forse il vostro materasso è da buttare. Per le prime due ipotesi non vi possiamo aiutare; per la terza invece, qualche suggerimento possiamo darvelo. Dormire è un momento fondamentale per una buona salute generale. Nel letto trascorriamo mediamente un terzo della nostra vita. Per un sano riposo fisico e mentale, non si può trascurare la qualità del sonno. A volte basta davvero poco. Bisogna imparare. Partiamo innanzitutto da un test. Sdraiatevi sul vostro letto. Prendete il cuscino, se lo utilizzate, e mettetevi nella posizione in cui di solito prendete sonno. Il materasso si adatta alle vostre spalle ed al bacino, sostenendo la vita e le gambe? Sentite qualche dolore alla spina dorsale? Ora provate a sedervi. Sprofondate quando vi mettete seduti? Finite contro la rete? Forse è giunto il momento di cambiare ed orientare le vostre scelte su un nuovo materasso. Ma quali sono i parametri fondamentali per la scelta del materasso? Ergonomia. Il sistema letto è qualitativamente valido quando è ergonomico rispetto al nostro corpo. Un sistema ergonomico è tale quando riesce a riportare lo scheletro nelle stesse condizioni che assumiamo quando stiamo in una posizione eretta corretta. Le vertebre devono stare nella posizione di massima estensione naturale, in modo da rigenerare i muscoli e favorire il flusso della circolazione sanguigna. Relax e confort. Durante la notte il cambio di posizione dovuto a posture scomode, a supporti poco rilassanti oppure al mal di schiena può raggiungere le 100 volte. Non basta. Il 70% di questi movimenti provoca molto spesso anche lo spostamento della persona che dorme accanto a noi. Risulta allora fondamentale la scelta di materiali che siano traspiranti, accoglienti ed igroscopici per favorire la naturale regolazione dell’umidità ambientale. Materiali che siano in grado di creare un supporto di relax ai muscoli e favorire così la qualità del nostro sonno. Termoregolazione. Un buon sistema letto inteso come materasso, lenzuola e piumino, dovrebbe mantenere la temperatura e l’umidità costanti, in modo da non alterare il microclima ottimale che si dovrebbe creare sotto le coperte. Materiali igroscopici nei rivestimenti e nelle strutture, come il lattice di alta qualità uniti a tessuti in fibra naturale, favoriscono le condizioni migliori per un sano riposo. Igiene. Scegliete solo materassi sfoderabili e facili da lavare, con possibilità di un’aerazione quotidiana. Privilegiate un materasso anallergico nei casi di intolleranze verso funghi, batteri ed acari. Questi animaletti, invisibili ad occhio nudo, colonizzano in ambienti dove vi è impossibilità di effettuare pulizie quotidiane, come i materassi di vecchia generazione, dove vivono indisturbati creando le condizioni per sviluppare fastidiose allergie. Per prevenire o curare tali malattie, bisogna utilizzare materiali asettici e antimicrobici come il lattice e i poliuretani. Il primo di origine naturale, il secondo di sintesi, sono materiali nei quali l’acaro non riesce a vivere. Alcuni consigli Un materasso ergonomico deve essere al tempo stesso morbido per cedere in corrispondenza delle parti sporgenti del vostro corpo, elastico per sostenere quelle concave e mantenere la colonna vertebrale in posizione diritta, duro per lasciarvi libertà di movimento. Il requisito fondamentale di un materasso è proprio quello di non far inarcare la schiena. La spina dorsale e il collo devono restare allineati, mentre bacino e spalle non devono essere sottoposti a sforzi innaturali. Date quindi la preferenza a materassi che si adattino perfettamente al vostro corpo. La rete deve armonizzarsi con il materasso, essere flessibile e rigida nello stesso tempo. Meglio se dotata di doghe ancorate a supporti gommosi flessibili, con regolatori di rigidità dorsale personalizzabile. Il cuscino deve avere la stessa composizione del materasso, possedere consistenza adeguata e rispettare le caratteristiche antropometriche di chi lo usa. Un cuscino troppo alto o troppo basso può essere causa di dolori alla testa ed alle vertebre cervicali. * La seconda parte di quest’articolo, sarà pubblicata sul prossimo numero di Konrad e riguarderà i fattori comportamentali che possono favorire un sano riposo. + salute e relax in casa solo un buon riposo ci può assicurare più energia, salute e buon umore. vi proponiamo materassi in lattice studiati per accogliere il corpo in assoluto relax. sedute progettate per assicurare posizioni ergonomiche corrette. fibre naturali che accarezzano la pelle. vernici a basso impatto ambientale. nat_spaziocorti Trieste, via Corti 2 - tel. 040 9990006 nat_spaziobimbi Trieste, via San Michele 8 - tel. 040 3721285 [email protected] - www.natdesign.it 22 Konrad ottobre 2006 bioedilizia La casa e la terra Percorsi in bioedilizia - Scheda 1 Riprendendo il percorso di analisi sulla edilizia bioecologica iniziato nel numero scorso, attraverso i primi elementi di valutazione considerati per la scelta del sito edificativo. La richiesta della committenza riguardava la realizzazione di un fabbricato unifamiliare da collocare in un’area recentemente lottizzata, ricadente in Comune di Gemona del Friuli, in frazione Ospedaletto. La località è notoriamente interessata da condizioni meteorologiche particolari, caratterizzate da elevata piovosità e ventosità, ma anche da una discreta condizione di irraggiamento solare. Questi elementi sono stati quindi fondamentali per la definizione del progetto e della composizione architettonica del fabbricato. Il primo elemento considerato, tuttavia, non è stato ricercato nella parte visibile del lotto, bensì nel sottosuolo. In effetti, per chi si occupa di bioedilizia, la prima preoccupazione è la valutazione energetica del terreno sopra il quale sorgerà l’edificio, Maurizio Armanetti valutazioni energetiche del terreno nonché la ricerca dell’eventuale presenza di corsi d’acqua sotterranei che, in combinazione con i nodi della rete di Hartmann (maglia energetica che percorre la terra con direttrici nord-sud ed est-ovest), rendono le porzioni di terreno soprastanti inadeguate allo stazionamento delle persone, e quindi inadatte ad ospitare 23 Konrad ottobre 2006 aree di riposo (camere da letto, soggiorni etc.). Per effettuare queste verifiche, è stato richiesto l’intervento di quello che, all’epoca, era considerato il maggiore esperto nel settore, Maurizio Armanetti. Dal suo sito internet traiamo alcuni passaggi: Secondo dati resi noti dalle principali Organizzazioni Scientifiche Internazionali, la maggior parte delle malattie che affliggono gli Uomini del 2000 sono nettamente correlate all’ambiente, sia esso inteso con i pericoli derivanti da Radiazioni Naturali (radioattività, gas radon, geopatie) che Artificiali (inquinamento elettromagnetico, chimico, ecc.). In altre parole l’inquinamento in tutte le sue manifestazioni, è causa diretta di un numero enorme di patologie, in modo particolare di quelle degenerative e cardiovascolari. Inoltre modificazioni ambientali anche apparentemente lievi, ma protratte nel tempo, possono originare disagi e disfunzioni che, agendo preferenzialmente sul sistema immunitario, sono da ritenersi un ulteriore elemento di rischio per la nostra salute. La Geobiologia o meglio la Geobiofisica studia le interazioni a livello psico-fisico tra le caratteristiche geofisiche ed energetiche di un determinato luogo, come ad esempio la presenza di faglie, acquiferi sotterranei, giacimenti minerari, anomalie geologiche, e gli organismi viventi ivi residenti in maniera permanente (vegetali e animali stabulati) o a cicli regolari (uomo). Il medico tedesco Ernest Hartmann ha individuato una griglia chiamata Rete Tellurica che percorre tutto il globo terrestre e che nei punti di incrocio forma dei nodi ove l’intensità energetica è maggiore; generalmente è innocua ma quando subisce modificazioni alteranti i suoi nodi diventano patogeni. L’indagine Geobiologica si articola in alcune analisi specifiche miranti proprio a delineare tutte quelle caratteristiche geobiologiche del sito che possono interagire sia con gli abitanti che con le strutture edificate: rilevazioni di gas radon, radioattività, geopatie, radiazioni elettromagnetiche, ecc... Questo tipo di indagine ha come scopo l’individuazione e la valutazione del cosiddetto “Stress Tellurico”; questo termine indica ogni possibile agente fisico o energetico generato dalle caratteristiche geologiche ed energetiche di un sito. Con il termine Geopatie, invece, si intendono tutti i possibili effetti fisiologici, psicologici e spirituali a carico degli esseri viventi. L’individuazione delle zone perturbate è necessaria in fase progettuale per delimitare tali aree e permettere di scegliere per la futura costruzione l’ubicazione ottimale, con un’attenzione particolare per quella dei posti letto. Sicché, fatte le dovute ricerche, si è evidenziata la presenza di un corso d’acqua lungo il limite ovest dell’area edificabile, con direzione nord-sud, con valori, secondo i parametri biometrici Bovis variabili da 500 a 3000 unità. La restante area, invece, presentava valori molto interessanti, compresi fra 9000 e 30000 Bovis. Un’area, quindi, decisamente valida per la costruzione di un’abitazione. L’edificio è stato quindi collocato in modo da occupare la porzione di terreno con i valori più elevati, con il muro perimetrale del lato Ovest in corrispondenza del limite dell’area a bassa energia. E da quel lato non sono ovviamente state previste camere da letto, che invece sono state posizionate nella porzione Est. La cosa deve essere stata certamente efficace, perchè si rileva una elevata frequentazione di amici, conoscenti e colleghi dei committenti, che pare soggiornino volentieri in questa casa (sarà un bene o ...). Per noi è certo una fortuna, perchè potremo intrufolarci fra i convenuti e studiare palmo a palmo la casa e le sue qualità. Ugo Brollo ARCHITETTO www.ecolabio.it Siamo presenti alla Fiera della Casa Moderna a Udine, fino al 02/10 Pad. 8 Casa Bioecologica Pad. 7 Arredamento brevi I cani del sole Vorrei condividere con tutti voi un magnifico “parelio”, come viene chiamato questo fenomeno, che ho fotografato l’11 settembre a Trieste dal Molo Audace. Si possono osservare nel cielo i cirri, nuvole molto alte composte da cristalli di ghiaccio, tali cristalli riflettono il sole, formando due “falsi soli”, o “cani del sole”, come vengono popolarmente chiamati. Ma conoscere la spiegazione scientifica non toglie nulla, a mio parere, della sensazione magica che può dare un fenomeno del genere. Francesco Operazione Paguro La Sailing Week che, come ogni anno, anticipa e accompagna la spettacolare Coppa d’Autunno è alle porte, e per la Barcolana fervono i preparativi, accompagnati dalle prime iscrizioni: come dimenticare che è il mare il protagonista indiscusso di questo sentito evento del nostro Golfo? È al mare e alla sua tutela che si rivolge Operazione Paguro, la campagna lanciata dalla Riserva Marina di Miramare durante l’estate e ancora più attuale in queste circostanze in cui gran parte della vita triestina si sposta lungo le Rive per apprezzare le imbarcazioni dei regatanti e prender parte all’eccitazione del Sailing Week. Aderire a Operazione Paguro vuol dire godere appieno del mare senza abbruttirlo di rifiuti e immondizie lasciate cadere 24 Konrad ottobre 2006 “distrattamente” in acqua mentre si è in navigazione o durante una passeggiata sul Molo Audace, vuol dire esser coscienti che quello che stiamo “rifiutando di tenere” è qualcosa che ha ancora una lunga vita davanti se smaltito nei raccoglitori della raccolta differenziata. Il macrorifiuto, quegli orrori galleggianti che affliggono d’estate le nostre spiagge depositandosi sul bagnasciuga hanno lunga vita anche se vengono dispersi nell’ambiente dove si degradano in lunghi anni... la leggerezza con cui si lascia cadere un bicchiere di plastica vuoto o una cicca in mare si sconta in lunghi anni di coste deturpate perché quei rifiuti saranno ancora là per le prossime Barcolane a ricordarci la nostra inciviltà. A questa campagna hanno aderito il Comitato organizzativo della Barcolana, che distribuirà a tutti gli iscritti un guidone bianco e arancio da esibire durante la regata dell’otto ottobre per dimostrare di condividere questa campagna e accettarne l’impegno per un mare pulito, ma anche l’Acegas-APS, che si è impegnata a sostenere l’Operazione disponendo un maggior numero di contenitori per la differenziata con il marchio del Paguro sul fronte mare durante tutto l’evento. Se vuoi maggiori informazioni sulla Campagna, visita il sito dell’Area Protetta www.riservamarinamiramare.it oppure telefona allo 040 224147. Appuntamenti di ottobre su www.konradnews.it i vostri annunci di novembre entro il 21 ottobre Trieste programma ogni martedì sera. Se i libri di Walsch ti hanno toccato profondamente, non perdere questa serata! Ore 20.45 al Ricreatorio Pitteri, via S. Marco, 5. Info Claudia 393 5297671. 2 lunedì ingresso libero Il libro dei salmi Presentazione del corso di cultura: “Il Libro dei Salmi” con il biblista Antonio Bortuzzo, alle ore 18.30 al Centro Culturale Veritas in via Monte Cengio 2/1 a. Info 040 569205, fax 040 5705639, [email protected], www.centro-veritas.it 2 lunedì ingresso libero Musicainfasce / preparazione al parto Respiro, canto, voce e movimento come strumenti privilegiati per la formazione del patrimonio espressivo della relazione madre (e/o padre) bambino dalla gestazione ai 12 mesi. Presentazione alle ore 10.30 presso il Centro Culturale Yoga Jñanakanda Via Mazzini 30, III p. Info 333 4236902, 328 5826306. 2 lunedì Studio Therapeia Informa che sono aperte le iscrizioni ai corsi di Comunicazione, Gestione del Conflitto, Preparazione al Parto, Genitorialità; e ai gruppi di Autoconsapevolezza (Disturbi Alimentari, Attacchi di Panico, Sessualità. Info e iscrizioni 040 639122, 349 8700078 dott.ssa Maria Conte e dott.ssa Laura Mullich. 2 lunedì ingresso libero Yoga ayurveda appuntamento mensile ogni primo lunedì del mese ore 17 - 18 incontro di diffusione di pratiche, conoscenza e rimedi ayurvedici per aiutare la propria natura individuale al Joytinat Yoga Ayurveda via Felice Venezian 20 - tel/fax 040 3220384. 2 lunedì ingresso libero 2 lunedì - 4 mercoledì ingresso libero Lezione yoga di prova Dalle ore 18-20 e dalle 20-22 due lezioni di yoga tenute da Alberto Severi ad ingresso libero al Joytinat Yoga Ayurveda via Felice Venezian 20 - tel.fax 040 3220384. Corsi di Country e Irish Line Dance Lunedì ore 20.30 Presentazione del corso di Country Line Dance - Mercoledì ore 20.30 Presentazione del Corso di Irish Line dance - Palestra Personal Trainer v.S.Francesco 2 I°p, Info 339 7860234, vwww. livingcountry.eu 3 martedì ingresso libero 3 martedì ingresso libero Il libro dell’Esodo Presentazione del corso di cultura: “Il Libro dell’Esodo, Shemot”, con Ariel Haddad, rabbino capo di Ljublijana, alle ore 18.30 al Centro Culturale Veritas in via Monte Cengio 2/1 a. Il corso prevede undici incontri con cadenza settimanale. Info 040 569205, fax 040 5705639, [email protected], www.centro-veritas.it Peso forma e benessere: mito raggiungibile solo per pochi o realtà possibile per ciascuno di noi? Il peso può essere uno specchio delle nostre emozioni? Qual è il nutrimento ideale per il proprio equilibrio psico-fisico? Inconto culturale a cura della dott.ssa Piscanec, omeopata, alle ore 17.45 presso la Farmacia Alla Borsa, in Piazza della Borsa 12. Info 040 367967. 3 martedì ingresso libero Conversazioni con Dio - conferenza Presentazione del nuovo Gruppo di Studio in 3 martedì Corso di danze irlandesi Corso di danze irlandesi organizza Robin Hood Folk Country Club dal 03/10 ogni martedì dalle 20.30 alle 22.30 c/o Ricreatorio Padovan, via 7 Fontane, 45. Info 340 3771404, [email protected] 3 martedì ingresso libero 3 martedì ingresso libero Il training del sogno Conferenza a cura del dott. Boris Caris, medico psichiatra, psicoterapeuta alle ore 18 presso L’Arnia in Piazza Goldoni 5. Info 040 60805. Invece di fare ginnastica ... Scopriamo come sciogliere tutte le articolazioni, per muoverci con elasticità ed armonia a qualunque età! Incontro introduttivo gratuito al PerCorso di Libero Movimento, Respiro ed Automassaggio, alle ore 19, presso l’Associazione “Rosa Bianca”, via San Francesco 38, 1° piano. Info 040 772329, 328 1755783 Fulvio Kavrecic. da martedì 3 a giovedì 5 Danzamovimentoterapia Stage di Danzamovimentoterapia, metodo Maria Fux. Aperto a tutti. Condotto da Pio Campo, per la prima volta a Trieste, ore 14.30-16.30 presso l’Accademia Internazionale Artinscena, Via del Coroneo 15. Info ed iscrizioni 040 636271- dott. Elena Zelco 338 5681530. 5 giovedì ingresso libero Nati per leggere Si parlerà del progetto che ha l’obiettivo di sensibilizzare alla lettura, alle storie lette e raccontate, alle ninne nanne fin dalla nascita. Incontro con Alessandra Sila, a cura del Centro per la salute del bambino onlus, alle ore 18-19 da Nat_spaziocorti in via Corti 2. Info 040 9990006. 5 giovedì ingresso libero 6 venerdì ingresso libero Vedere, capire, toccare con mano l’arte Dialogo con l’artista costaricense Leonardo Calvo, alle ore 16 presso il Caffè Tommaseo. Info 333 4236902. Qigong taoista Conferenza Il Qigong taoista risveglia il Drago d’Oro in noi donandoci energia, autostima e consapevolezza. Durante la conferenza dimostrazioni pratiche di Patuan-chi dei sei suoni taoisti ed applicazioni energetiche a beneficio dei presenti, curata da Robertho. Presso il Caffè Tommaseo, in piazza Tommaseo 4c alle ore 19. Info tel./fax 040 365558, cell 320 0975010, www.transetaoista.it 6 venerdì Danzaterapia, cos’è, com’è e perchè? Il corso settimanale di danzaterapia inizia con una lezione introduttiva alle ore 17,30 in via Coroneo n. 15. insegnante dell’A.P.I.D. Mariella Zorzet. Info 040 910021, 328 3898690, C.S.E.N. 6 venerdì ingresso libero terra - acqua - aria - fuoco Scoprire la forza dei quattro elementi e riconoscerli dentro di noi per applicarli nella vita quotidiana. Conferenza con Josi Prebeg alle ore 20.30, all’Associaz. Culturale Shanti in via Carducci 12, 1° piano. Info 040 3478445. 6 venerdì ingresso libero La voce, ponte tra corpo e anima “viaggio” alla scopertà della propria interiorità. Incontro con Cristina Adriani, Gianna Vascotto e Roberta Ghietti alle ore 20.30, all’Institute of Yogic Culture in via San Francesco 34. Info 040 635718. 6 venerdì Chakra danza la danza antica indiana che prende origine da quella chiamata la “danza di Shiva”... il suo scopo è quello di favorire il flusso energetico nei “chakra”, i punti di vitalità, ed armonizzare gli stati emozionali.... Corso base, aperto a tutti, condotto da Shaily, ogni venerdì dalle ore 19 alle ore 20. Info ed iscrizioni 040 3478445 all’Ass. Culturale Shanti, Via Carducci 12, I° piano. 6 venerdì ingresso libero Conferenza di grafologia Come si esegue un’analisi grafologica, alle ore 18 al Circolo della Stampa in Corso Italia 13, a cura dell’Associazione Grafologica Italiana Sezione di Trieste. Info 040 364904, www.grafologiatrieste.it 7 sabato Rituale femminile della Luna Piena Per connettersi con l’energia d’espansione e prosperità della Luna. Riuniti attorno ad un fuoco, faremo una capanna sudatoria accompagnati dal suono dei tamburi e dal canto di mantra devozionali. Per sole donne. Ore 19 c/o Zeleni Center Vrhpolje (Slovenija). Info e iscrizioni Ass.ne Vol_aree 329 1276996. 7 sabato ingresso libero Musicainfasce Respiro, canto, voce e movimento come strumenti privilegiati per la formazione del patrimonio espressivo della relazione madre (e/o padre) bambino da 1 a 5 anni. Presentazione alle ore 10.30 presso il Centro Culturale Yoga Jñanakanda Via Mazzini 30, III p. Info 333 4236902, 328 5826306. 7 sabato - 8 domenica Movimenti dell’anima Seminario ispirato al metodo delle costellazioni familiari di B. Hellinger con la psicologa Ylenia Harrison. Inizio sabato 7 alle ore 15 al Delfino Blu in via Coroneo 15. Info e prenotazioni 349 2840064. 7 sabato - 8 domenica L’energia vitale Riprende il II anno della Scuola Italiana di Naturopatia Applicata con il I° trimestre della Scuola Superiore. “Il sistema energetico cinese e sue applicazioni pratiche”. Docente Maria Clobas. E’ possibile iscriversi anche ad un singolo Seminario. Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi alla segreteria dell’Associaz. Culturale Shanti, Via Carducci 12, I° piano, tel. 040 3478445. 9 lunedì Che Bella Che Sei! seminario di 5 incontri per rafforzare la propria bellezza: automassaggio energetico DO IN, cure casalinghe semplici e naturali, trucchi e colori per attivare le proprie dee interiori, automassaggio indiano disintossicante. Orario 19/21. Info Rossana 349 6030768, posti limitati. 10 martedì ingresso libero Perchè non mi ascolti? Dall’ascolto totale alla parola creatrice. Conferenza a cura di Paolo Loss, cantante e insegnante della vocalità, alle ore 18 presso L’Arnia in Piazza Goldoni 5. Info 040 60805. piscina coperta centro saune massaggi e palestra Fino al 21.12.2006 offerta speciale a partire da 30 € soggiorno minimo di 3 notti con: mezza pensione, tasse, un’entrata in sauna, uso piscina e palestra. tel: +386 5.663.73.00 - fax: +386 5.663.73.20 - [email protected] 25 Konrad ottobre 2006 Via F. Venezian 19 - Trieste - tel. 040312806 - cell. 3474527575 Appuntamenti di ottobre su www.konradnews.it i vostri annunci di novembre entro il 21 ottobre Trieste 13 venerdì 11 mercoledì ingresso libero 11 mercoledì ingresso libero Il mal di schiena: tutto quello che avreste sempre voluto sapere. Inconto culturale a cura di Daniele Manzutto, fisioterapista, alle ore 17.45 presso la Farmacia Alla Borsa, in Piazza della Borsa 12. Info 040 367967. Forme di verità Si apre il tradizionale ciclo di conferenze “I Mercoledì del Veritas” sul tema de “La verità”. Presentazione del programma, a cura della Commissione Culturale del Veritas alle ore 18.30 al Centro Culturale Veritas in via Monte Cengio 2/1. Info 040 569205, fax 040 5705639, [email protected], www.centro-veritas.it 11 mercoledì ingresso libero 12 giovedì ingresso libero I segreti del respiro Impariamo a respirare! Semplici tecniche per liberare le corazze muscolari e le nostre emozioni. Presentazione alle ore 10.30 presso l’Ass. Espande in via Coroneo 15. Info 380 7385996, www.espande.it Allattamento al seno: Si farà conoscere alla futura mamma la fisiologia della lattazione, la posizione e l’attacco del bambino. L’importanza dell’attacco precoce in sala parto, le posizioni dell’allattamento in caso di difficoltà, la prevenzione dei problemi. Si cercherà inoltre di soddisfare le curiosità, di sfatare i miti e le dicerie popolari. incontro con Mariarosa Milinco a cura del Centro per la salute del bambino onlus, alle ore 18-19 da Nat_spaziocorti in via Corti 2. Info 040 9990006. 12 giovedì ingresso libero Psichiatria come medicina dell’anima Incontro di presentazione del recente libro dello psichiatra Marco Bertali. L’autore sarà introdotto da don Ettore Malnati alle ore 18, nella sala conferenze del Centro pastorale Paolo VI in via Tigor 24/1. (parcheggio interno) 12 giovedì ingresso libero 12 giovedì ingresso libero Klangtherapie Conferenza sul massaggio musicale attraverso vari strumenti con il Dott. Marco Vittori, alle ore 20, presso lo Studio Integrato Therapeia di viale XX Settembre 24. Conferenza di grafologia Il dualismo degli opposti nella scrittura, il gioco delle emozioni. Alle ore 18 al Circolo della Stampa in Corso Italia 13, a cura dell’Associazione Grafologica Italiana Sezione di Trieste. Info 040 364904, www. grafologiatrieste.it ingresso libero Taiji Quan Stile Fu - Wudang Conferenza L’antica arte taoista del Taiji Quan Stile Fu - Wudang. Durante la conferenza dimostrazioni pratiche del Patuan-Chi, dei sei suoni taoist del Taiji Quan, del Taiji 32 forme spada ed applicazioni energetiche a beneficio dei presenti, curata da Robertho. Presso il Caffè Tommaseo, piazza Tommaseo 4c alle ore 19. Info tel./fax 040 365558, cell 320 0975010, www. transetaoista.it 13 venerdì ingresso libero Il linguaggio del volto Conferenza alle ore 20, presso il Centro Studi e Ricerche Olistiche in Via Palestrina 8 a Trieste. Relatore Maurizio Battistella, Intermediate Faculty della Three in One Concepts (USA). Seguirà il seminario in data 28-29 ottobre. Info 040 382045, 338 7592945, www. riversintooceans.it 13 venerdì ingresso libero La sindrome di peter pan: uomini bambini Incontro culturale sul tema della paura di assumersi responsabilità e i vantaggi di restare sempre figli. Conferenza delle Dott.ssa Maria Conte e Laura Mullich, psicologa e psicoterapeuta, alle ore 19 del 13 Ottobre presso lo Studio Integrato “Therapeia” di viale XX Settembre 24. 13 venerdì ingresso libero Innaugurazione di Alma Psicocorporea Dalle ore 16.30, Alma psicocorporea - associazione per la promozione delle discipline psicocorporee, innaugura la propria sede in Via Tor San Piero, 16/a con musica e gadgets per i nuovi iscritti. 13 venerdì ingresso libero La ricerca della verità tra oriente ed occidente; dialogo spirituale con Luciano Scarazzato, alle ore 20.30 presso l’Institute of Yogic Culture, in via San Francesco 34. Info 040 635718. 13 venerdì ingresso libero Cerimonie fachiriche al Dio Muruga Videoproiezione di Paolo Benussi di una festa ripresa alcuni anni or sono nel Sud dell’India. Muruga, il Dio della guerra, richiede ai suoi devoti pratiche di coraggio per rivolgere poi a loro la sua benevolenza. Seguirà incontro con i soli interessati ai gruppi per viaggiare assieme in gennaio e febbraio 2007. Inizio ore 20.30 all’Associaz. Culturale Shanti, Via Carducci 12, I° piano. Info 040 3478445. 13 venerdì - 14 sabato ingresso libero Trieste incontra la multivisione 2006 Proiezioni in Multivisione. A cura dell’Ass. Culturale Merlino Multivisioni Sala Saturnia della Stazione Marittima di Trieste venerdì 13 ottobre alle ore 21 e sabato 14 ottobre ore 17.30 e 21. da venerdì 13 a domenica 15 La via dell’autostima Dall’Istituto Riza di Milano, poche e semplici regole pratiche adatte a tutti, alcuni esercizi di immaginazione e le istruzioni per sviluppare il potenziale racchiuso in ognuno di noi. Psicologa dr.ssa Udina Luciana. Via S. Pellico 10. Info 339 7720559. 14 sabato - 15 domenica Corso di cabalà Primo incontro del corso mensile di Cabalà condotto dal dott. Sebastiano Gulli, esperto di mistica ebraica. Info c/o New Age Center, via Nordio 4/c Trieste 040 3721479, www.newagecenter.it 14 sabato - 15 domenica Arcani maggiori. come leggere i tarocchi Corso pratico di I liv. con Ernesto Fazioli (BO), scrittore ed esoterista. Letture delle Lame tra i partecipanti. Tutto sui 22 Arcani Maggiori. Iscrizioni entro l’11. www. newagecenter.it, 040 3721479. 14 sabato - 15 domenica Terra - acqua - aria - fuoco Riconoscere e nutrire i quattro elementi dentro di noi. Come usarli nelle relazioni e nella vita quotidiana. Seminario di fine settimana con Josi Prebeg. Info ed iscrizioni all’Associaz. Culturale Shanti, Via Carducci 12, I° piano, tel. 040 3478445. 15 domenica Cristina Adriani e Roberta Ghietti propongono la prima giornata del “Viaggio alla scoperta della propria interiorità” dalle 9 alle 13 all’Institute of Yogic Culture, via San Francesco 34. Info e iscrizioni 040 635718. 17 martedì ingresso libero 17 martedì ingresso libero 17 martedì ingresso libero 17 martedì ingresso libero 20 venerdì ingresso libero Il laser in medicina estetica Inconto culturale a cura della dott.ssa Antonini, dermatologo-plastico, alle ore 17.45 presso la Farmacia Alla Borsa, in Piazza della Borsa 12. Info 040 367967. Conosci te stesso Conoscere se stessi: il corpo, le emozioni, le nostre capacità. Un percorso di conoscenza in 7 incontri. Presentazione alle ore 20 all’Ass. Espande, via Coroneo 15. Info 380 7385996, www.espande.it La medicina Naturale alla portata di Tutti e l’idroterapia Kneipp. Conferenza a cura di Giorgio Minca, naturopata e Giuliana Zorzenon, opertrice Shiatsu alle ore 18 a L’Arnia in piazza Goldoni 5. Info 040 660805. Strategia dello Yoga Usare il corpo per accedere alla mente ed usare la mente per controllare il corpo. Incontro con Roberto Catalano alle 20.15 al CSI di via Conconello 16 a Opicina. Info 040 214288. Alimentazione positiva e negativa Cosa mangiamo ogni giorno? Siamo sicuri di saperlo? Via Mestre 7 - Pordenone tel. - fax 0434 28043 26 Konrad ottobre 2006 per questa pubblicità: 340 4000934, [email protected] Parleremo di cibo spazzatura, metalli pesanti, additivi alimentari ma anche alimenti biologici, OGM e consigli pratici su come formularsi una dieta sana. Alle ore 19.30, a cura di Susanna Berginc presso l’Associazione Naturalmente in via Cumano 4. Info 347 9842995. 20 venerdì ingresso libero quest’acqua, ma quest’acqua. Vivi il momento, ma questo momento e dimentica tutto. Non ti mancherà nulla nella vita. La vita continuerà a donarti migliaia e migliaia di gioie” Osho. Alle ore 20 a cura di Swami Amano Karar, presso l’Associazione Naturalmente in v. Cumano 4. Info 349 0503413. con i soli interessati, di definizione delle modalità dei viaggi in gruppo gennaio e febbraio 2007 in Oriente. Inizio ore 20.30 all’Associaz. Culturale Shanti, Via Carducci 12, I° piano. Info 040 3478445. 28 sabato ingresso libero 24 martedì Cerchio di guarigione Rituale collegato alle fasi lunari con Maria Grio. Primo incontro martedi 24/10 alle ore 19.30, secondo incontro martedi 7/11, al Delfino Blu in via Coroneo 15. Info 349 2840064. ingresso libero Messaggio di pace di padre Anthony Incontro con Anthony Elenjimittam, padre domenicano, ultimo discepolo vivente del Mahatma Ghandi; giornalista e scrittore di oltre novant’anni, che continua con freschezza a portare nel mondo messaggi di pace, alle ore 20 al Joytinat Yoga Ayurveda in via Felice Venezian 20. Anziano è bello Conferenza proposta all’Associazione Antica Sorgente all’insegna del benessere con esperti del settore, alle ore 19, presso lo Studio Integrato Therapeia di viale XX Settembre 24. 24 martedì ingresso libero 28 sabato - 29 domenica 21 sabato 24 martedì ingresso libero Atma Gita: i canti dell’anima Serata di Canti, Khirtan e Bhajan con Nirvanananda e i Bhajan Sisters and Brothers alle ore 20.30 presso l’Institute of Yogic Culture, in via San Francesco 34. Info 040 635718. 20 venerdì ingresso libero ingresso libero Medicina antroposofica “Dalle malattie tumorali alle terapie geniche - relazione sulla scienza fra certezze e paure”, conferenza del dott. Sergio Maria Francardo, medico antroposofo di Milano organizzata dalla Società Antroposofica di Trieste alle ore 20 presso il Circolo Culturale Ivan Grbecin via di Servola 124 (autobus 8-29-B). Info 040 280533, 329 2127278. 21 sabato - 22 domenica La via della vitalità Seminario di fine settimana (pomeriggi) con Sabry, su come ritrovare la propria “vitalità”. Semplici esercizi e riflessioni su ciò che può abbassare o aumentare la propria Energia Vitale. Brevi cenni sui Chakra e Meridiani. Info ed iscrizioni all’Associaz. Culturale Shanti, Via Carducci 12, I° piano, tel. 040 3478445. 21 sabato - 28 sabato Inter-art la via al benessere L’arte, la poesia, la musica, la danza, le tecniche di rilassamento per l’armonizzazine del sè. Seminario introduttivo con le dott.sse L. Manosperti e C. Rodriguez allo Studio Therapeia Viale XX Settembre, 24. Info 347 5854898, 347 1473346. 22 domenica ingresso libero Nirvanananda ed i canti dell’anima Incontro di Canti devozionali con il Maestro Nirvanananda per solidarietà con i bimbi di Puri - India - alle ore 17-20, al Joytinat Yoga Ayurveda in via Felice Venezian 20. 22 domenica Energia e flessibilità dopo il parto Trascorriamo assieme una mattinata eseguendo pratiche yoga specifiche per poterci poi dedicare al nostro bimbo con rinnovata tranquillità e vigore. Seminario di fine settimana con Clara Dessenibus. Info ed iscrizioni all’Associaz. Culturale Shanti, Via Carducci 12, I° piano. Info 040 3478445. da lunedì 23 a mercoledì 25 Actis: danza classica Bharata Natyam Seminario intensivo di danza classica indiana con M°Ujwal Bhole. Un linguaggio simbolico per esprimere significati spirituali ed entrare in contatto con il ritmo divino. ACTIS via Corti 3/A. Info 349 0914117, info@ actis1.org 24 martedì ingresso libero Serata di condivisione del quì ed ora “Annusa questa rosa, ma questa rosa. Bevi Maltrattamenti fisici e psicologici Come farsi aiutare. Inconto a cura della dr Mullich, psicoterapeuta, alle ore 17.45 presso la Farmacia Alla Borsa, in Piazza della Borsa 12. Info 040 367967. Malattia e sintomi: rinuncia o rinascita? Vivere la malattia come codice d’ingresso per una trasformazione interiore. Conferenza della dott Silene Piscanec e della Dott Barbara Toros, psicologa, alle ore 18 presso l’Arnia in piazza Goldoni 5. Info 040 660805. 25 mercoledì ingresso libero Verità e misteri dell’universo Primo incontro del ciclo di conferenze sul tema della verità. Argomento della conferenza è “La verità e la decifrazione dei misteri dell’universo”, relatore Francesco Bertola, docente di Astrofisica all’Università di Padova e membro dell’Accademia dei Lincei, alle ore 18.30 nell’Aula Magna della Scuola Superiore di Lingue moderne in via Filzi 14, g.c. Info 040 569205, fax 040 5705639, [email protected], www.centro-veritas.it 26 giovedì ingresso libero Presentaz. seminario psiconeurobiologia Metodo diagnostico/terapeutico per il trattamento di malattie croniche/acute che utilizza il test muscolare come strumento di biofeedback. La Psiconeurobiologia è una delle forme terapeutiche a più rapida crescita fra le psicoterapie alternative (metodo secondo Klinghardt, medico che opera in America ed Europa). Si parlerà di stress, intolleranze, intossicazioni metalli pesanti o prodotti chimici, disturbi da cicatrici o focolai, elettrosmog e geopatie, malocclusioni dentali. Relatrice Rita Roman, alle ore 20 presso l’Associazione Naturalmente in v. Cumano 4. Info 347 8810928 27 venerdì Essere felici sempre Cosa fare per non affogare nelle difficoltà della vita. Barche di salvataggio per dirigersi verso quelli che sono i lidi favorevoli. Immparare a nuotare nel marasma della vita per restare sulla cresta dell’onda. Seminario con Paolo Benussi. Informazioni ed iscrizioni all’Associaz. Culturale Shanti, Via Carducci 12, I° piano. Info 040 3478445. 31 martedì ingresso libero Verso una donna nuova ... esplorazione di un mistero. A quelle donne che cercano un cerchio, ovvero un luogo e un tempo per riposare.. Conferenza di Luisa Negrini, Gesalt Counsellor alle ore 18 a L’Arnia in piazza Goldoni 5. Info 040 66005. Associazione Officine Artistiche In ottobre riprendono i corsi di: danza e percussioni afro, teatro, canto afro e afrocubano, costume teatrale, spada giapponese. 1° lezione gratuita. Info 338 9861752, www.officineartistiche.it T’ai chi, ginnastica correttiva schiena Sono aperte le iscrizioni a S.Giacomo ai corsi di T’ai Chi Chuan (orario pomeridiano e serale - durata 1,5h) e ginnastica correttiva per la schiena per prevenire e curare traumi di varia natura (orario pausa pranzo - durata 30 min. Costo 6 Euro). Info 040 763883, 338 1756006. Incontri con Legambiente Puoi trovarci ogni mercoledì dalle 18 alle 20 nella sede di via Donizetti, 5/a (presso il punto informativo dei soci di Trieste della Banca Popolare Etica). Circolo Verdeazzurro di Legambiente Trieste. Info 040 425096, 040 912695, 333 9264187, fax 02 70037217, info@ legambientetrieste.it wwww.legambientetrieste.it ingresso libero Arteterapia Arte, creatività, benessere. Incontro con Ave Zamarian, psicologa, psicoterapeuta e arteterapeuta, alle ore 20.30 all’Institute of Yogic Culture,in via San Francesco 34. Info 040 635718. 27 venerdì 28 sabato - 29 domenica ingresso libero Nati per la musica La musicista spiegherà il rapporto che intercorre tra madre e figlio, sia durante la gravidanza che dopo la nascita. Si spiegheranno le influenze delle sollecitazioni sonore sullo sviluppo del feto e poi del bambino. Incontro con Antonella Costantini, a cura del Centro per la salute del bambino onlus, alle ore 18-19 da Nat_spaziocorti in via Corti 2. Info 040 9990006. 27 venerdì Il benessere parte dalla tua mente The Wealthy Mind®, Seminario teorico-pratico con Sonia Struggia: per attrarre ciò che desideri nella tua vita intervendo sui tuoi pensieri, comportamenti e convinzioni. Info 335 6816129, www.esfores.it. ingresso libero Le visioni nel deserto: Rajasthan Raccolta di immagini fotografiche (...ma allora non erano visioni?) riprese da Paolo Benussi nel viaggio con il gruppo nel febbraio di quest’anno. Seguirà incontro, Li Long Wu Shu Sono aperte le iscrizioni ai corsi diurni e serali di Kung Fu per ragazzi, Taiji Quan, Qi Gong, Sanda per ragazzi, Armi cinesi e Stetching dei meridiani. Info 348 0992261, www.lilong-wushu.it Yoga nella vita quotidiana E’ un sistema completo per corpo, mente ed anima. Sono aperte le iscrizioni per i corsi di yoga presso L’ARCA via della Guardia 18. Info 328 3314434. Impianti elettrici a basso inquinamento elettromagnetico - biointerruttori PACIO IMPIANTI ELETTRICI di Michele Paccione 27 Konrad ottobre 2006 Trieste - Via di Tor Bandena 3 www.amanary.com - tel. 040 366730 - Giorgio 348 0140407 Trieste - Via della Guardia, 14A Tel. 040 3481208 - Fax. 040 3472773 - cell. 337 543834 Appuntamenti di ottobre su www.konradnews.it i vostri annunci di novembre entro il 21 ottobre Trieste Shiatsu & Shintai Il 28 e 29 ottobre Iniziano i corsi di shiatsu. Programma professionale in tre livelli e corsi amatoriali trimestrali in via San Francesco 34. Info e iscrizioni 333 7995482, [email protected], www.shiatsu-shintai.it Ansia, panico e agorafobia: un aiuto Ansia estrema, sensazione di morire, paura o impossibilità ad uscire di casa o di affrontare certe situazioni? La LIDAP Onlus - Lega Italiana contro i Disturbi d’ansia, da Agorafobia e da attacchi di Panico (www.usciredalpanico.it e www.lidap.it) fornisce gratuitamente informazioni su queste problematiche e sta formando a Trieste un gruppo di autoaiuto per persone sofferenti di attacchi di panico. Info 333 4416785. Associazione culturale Mamaya Lun. djembe princ. 19.30-21, djembe inter. 21-22.30; Mart. danza afro 20.30-22; Merc. didgeridoo 20-21.30; Ven. danza afro 19.30-21, dunun princ. 21-22.30 Succ. Petrarca L. Sonnino 3. Info 349 5720522, info@ mamaya.it Corsi di Jing Tao® Jing Tao® - Essenza in movimento- Riprendono i corsi a frequenza bisettimanale, orari 13.30-14.30. Trainer: Sonia Rizzi, Jing Tao® Master. Info 040 382045, 338 7592945, www.jingtao.it Tai chi chuan - qinshanshi L’ENDAS - ASD Budo - Panta Rei organizza un corso di Tai Chi Chuan stile QinShanShi - 108 posizioni per principianti. Le lezioni si terranno ogni venerdì nella palestra piccola del Liceo Oberdan a partire da venerdì 6 ottobre ore 20.00. Info 340 5080694. Buqi® italia Riprendono i corsi di Taijiwuxigong, Taiji37 presso la ns sede. 14 ottobre conferenza del Dr Shen sul suo sistema “Buqi-Tuina forze Taiji al servizio della salute”. Iniziano gli appuntamenti settimanali per i partecipanti al corso formazione “Buqi therapist”. Info www.buqi.net - tel 340 6535664. Società Antroposofica di Trieste Lunedì 2 e 16 ottobre alle ore 20 studio aperto a tutti sul testo di Rudolf Steiner “La filosofia della libertà” in via Mazzini 30, Info 040 947798. Ogni martedì, in sede, alle ore 20 studio aperto a tutto sul testo di Rudolf Steiner “L’iniziazione”. Ogni sabato alle ore 17.30 in sede nuovo studio aperto a tutti sul testo di Rudolf Steiner “La scienza occulta”, info 040 280533. Ogni mercoledì alle ore 20 si informa che l’Associazione Biodinamica organizza uno studio su “L’anno della Terra”. Info 040 576065. Associazione Yoga e Salute Continuano le iscrizioni ai corsi di Yoga presso la sede di via dei Caldana 9 (sita presso l’ospedale infantile). I corsi sono guidati dall’istruttore di yoga Carlo Guni che insegna con il metodo satyananda. Info 040 8333343. Danza Yoga e Danza classica indiana Bharata Natyam in via Corti 3/A. Info 349 0914117 [email protected] Corsi e seminari a l’Arnia scuola professionale di Ayurveda, corsi di yoga, trattamenti ayurvedici segreteria lun-mar-gio 18.20 tel. fax 040 3220384 www.joytinat.it “Il Training del Sogno” corso con Boris Caris, psichiatra, psicoterapeuta. 10 incontri. Inizio al 5 ottobre - “Perchè non mi ascolti? Dall’ascolto totale alla parola creatrice” Seminario con Paolo Loss, cantante e insegnante della vocalità. 10 incontri. inizio al 20 ottobre. Info L’Arnia piazza Goldoni 5 tel 040 660805. ...sinergie... Soc. antroposofica, sede di v.Beccaria 6 Joytinat Yoga Ayurveda ... è l’esperienza che abbiamo maturato operando con le tecniche di riequilibrio energetico. Per conoscere i nostri programmi e per il piacere di incontrarci siamo in sede ogni venerdì sera dopo le ore 17. Via Lazzaretto Vecchio 9. Info Gianni Speranza 339 1998074, Adriana Strani 339 6809714. I piccoli musici di Trieste Sono aperte le iscrizioni ai corsi di musica per bambini (dai 3 anni), e di pianoforte, tastiere e chitarra per bambini, ragazzi e adulti nella sede di Viale XX Settembre 40. Info 040 630510, 349 5593299. Corso di psicosomatica Il corpo nella visione simbolica. Il corso è finalizzato all’apprendimento della lettura simbolica-psicosomatica di organi e apparati. Scopo dei 6 incontri: individuare e capire il significato delle disarmonie psicofisiche, cambiando l’atteggiamento verso di esse, imparando a ritrovare l’equilibrio. Docente Carlo Reganzin Naturopata (Ist. Medicina Psicosomatica MI) c/o Ass. Naturalmente V. Cumano 4. Info 040 3476219, 347 8540821. Corso di rilassamento Più efficace del training autogeno, più piacevole delle asana dello yoga, coinvolgente, rilassante: libera le emozioni e le tensioni cristallizzate (paure, ansie, rimorsi, sensi di colpa). Ognuno potrà riprendere con serenità i fili della propria esistenza interiore. Docente Carlo Reganzin Naturopata (Ist. Medicina Psicosomatica Riza MI) c/o Ass. Naturalmente Info 040 3476219, 347 8540821. Corsi di Craniosacrale e Zero-Balancing Sono ancora aperte le iscrizioni al primo corso di Biodinamica CranioSacrale mentre si aprono quelle al corso di Zero-Balancing. Info ed iscrizioni 347 6910549. Actis - via corti 3/a – [email protected] Aperte le iscrizioni ai corsi e laboratori per adulti e ragazzi di: Teatro, giocoTeatro, Danza classica, moderna e contemporanea, Biodanza, Danza Bharata Natyam, Ashtanga Yoga, DanzaYoga, Video, Musica d’insieme. Info 040 3480225, iscrizioni: Via Corti 3/A lun e merc ore 18-20. Danza lo yoga! ACTIS presenta Denny Fiorino e i corsi settimanali di Ashtanga Yoga in via San Francesco 34 (L’Incontro); Corsi di pittura ad acquerello a cura di Nerella Venier: Lunedì ore 17–19 pittura per ragazzi (17-20 anni) sul ‘PARSIFAL’. Mercoledì ore 17.30–19 “Ritmi nel cosmo e nell’uomo”. Giovedì ore 17 –18 pittura per bambini. Giovedì ore 20.30–22 “L’azione dei pianeti nell’uomo” iscriz. 347 9512644. Corsi di pittura a cura di Rosetta Peternelli: Lunedì ore 19.30–21.30 su ‘Il calendario dell’anima’ prenotaz. 333 5930594. Yoga a Opicina Ci troviamo ad Opicina per fare Yoga insieme. L’invito è rivolto a tutti ma, in particolare, a chi è interessato ad un approccio positivo e razionale al benessere e all’equilibrio, e... provare non costa nulla. Non rinunciare ad una marcia in più! Info Centro Sportivo Internazionale, tel 040 214288. Associazione Enosis: Corso di Yoga Lezioni di Yoga secondo l’antica tradizione indotibetana. Ogni lunedì presso l’Associazione Cranio Sacrale in piazza S. Antonio Nuovo 6. Orari: 13.30; 18.30; 20. Info 340 2768293, 347 0149218, 328 4717996. Gorizia 3 martedì Corso di burraco Corso gratuito per insegnare le regole del Burraco. I tornei si svolgeranno tutti i mercoledì c/o az.agricola Castelvecchio di Sagrado. Info 0481 533216. 5 giovedì ingresso libero Il dono di un sorriso Conferenza con Maria Pivetta a cura dell’associazione culturale Calicanto 2000, alle 20.30 nella sala Consiliare del Comune di Ronchi dei Legionari. Info 0481 475545. 7 sabato - 8 domenica Corso base di Pranic Healing Per conoscere e ripristinare il sistema energetico dell’uomo. A Staranzano, presso la Biblioteca Comunale. Info ed iscrizioni: Segreteria 0432 691448, 334 7133352 orario: lun 9-12, merc e ven 14.30-19.30, giov 16-20. “oggi mi voglio molto bene penso al mio benessere” erboristeria Il f iore dell’arte di sanare del dott. Dario Blasich ERBE SALUTE ED ALTRO Essenze, fiori di Bach, aura-soma, incensi, cristalli, fitocosmesi, miele, alimenti biologici, libri il punto benessere più fornito della regione Ronchi dei Legionari (Go) - via Carducci 21 - tel. 0481 475545 28 Konrad ottobre 2006 per questa pubblicità: 340 4000934, [email protected] 11 mercoledì ingresso libero 12 giovedì ingresso libero Storie che il piede potrebbe raccontare Conferenza sulla Riflessologia Podalica a cura di Lina Lo Faro, esperta di medicina cinese alle ore 20.30 presso Om Shanti, via Grabizio 7. Info 347 7195065. Il Canto della Voce Conferenza con Antonella Grusovin a cura dell’associazione culturale Calicanto 2000, alle ore 20,30 presso la sala Consiliare del Comune di Ronchi dei Legionari. Info 0481 475545. 12 giovedì ingresso libero Capelli più sani Come avere capelli più sani. Conferenza a cura di Giorgio Spanghero. Ore 18.30 c/o Ass.Mater Natura Via Cascino 5/c Gorizia. Info 0481 533216. 19 giovedì ingresso libero Sonno e rimedi naturali La cura del sonno con rimedi naturali. Incontro con il dott. Paolo Zucconi, alle ore 18.30 all’Ass.Mater Natura in via Cascino 5. Info 0481 533216. 27 venerdì ingresso libero Incontri con padre Anthony Elenjimittam Padre Anthony terrà alle ore 17 una conferenza dal titolo “Yoga e salute psichica” presso il centro diurno “Mare Pensante” C.S.M.A.I.I nel Parco Basaglia di via Vittorio Veneto 174. Info C.S.M. 0481 592009, ed alle ore 20 terrà una meditazione guidata dal titolo “La realizzazione del Sè”, presso Ass. Om Shanti, in via Grabizio 7. Info 347 7195065. Satya Istituto di Yoga Satya Istituto di Yoga organizza incontri per condividere esperienze di Yoga, Qi Gong e Meditazione, ed apprendere nuove modalità per favorire l’eliminazione di blocchi e tensioni, nonchè ristabilire un corretto equilibrio mente-corpo, ogni mercoledì e giovedì di luglio e d agosto, dalle ore 20.15 alle ore 22 a Gradisca d’Isonzo nella palestra del Circolo Zorutti Via Garibaldi n. 2, con inizio mercoledì 12 luglio. Gli incontri sono aperti a tutti. Mercoledì: pratica qi gong e sequenze yoga, automassaggio; Giovedì: meditazione attiva. Info 0481 32990 (Anna), 339 4716758 (Licia) Associazione culturale Mamaya A partire da merc. 4 ottobre corso Djembe principianti 19.30-21, djembe intermedi 21-22.30 c\o Centro Studi del Suono v. Stagni 15 Ronchi dei Leg. Info 349 5720522, [email protected] Psicomotricità relazionale Sono aperte le iscrizioni ai corsi di P.R. per bambini dai 3 ai 7 anni Corsi: martedì ore 16-17 e 17-18 palestra Star Bene a Ronchi dei Leg. info 0481 918182, 333 6023520. Mercoledì e giovedì ore 16,30-17,45 palestra via Canaletto a Monfalcone. Info 0481 485319, 347 2996510. In psicomotricità relazionale si utilizza il gioco libero come strumento privilegiato per una esperienza sensomotoria, simbolica e socializzante che facilita l’espressione e l’elaborazione dei vissuti emozionali. Centro Benesserepsicofisico KiKi organizza corsi di Terapia Craniosacrale in collaborazione con l’accademia “Somnath” e corsi mensili di Biorelease per sciogliere le tensioni interne, attraverso il respiro, la voce e il movimento del corpo. Info 393 7958254 Francesca. Corsi di shiatsu Centro Studi Discipline Energetiche Orientali - Scuola di formazione Shiatsu - SoleLuna. La scuola organizza corsi base e professionali di Shiatsu, aperti a tutte le persone che vogliono approfondire le proprie conoscenze sull’equilibrio e sul benessere della persona, e sono comprensivi di una parte teorica e una pratica. Corso Shiatsu Base: 30 settembre e 01 ottobre. Corso Shiatsu Professionale: inizio 28 e 29 ottobre. Prenotazioni entro 27 Settembre 2006. I corsi sono a numero limitato. Primavera 2007 :”I Canali Straordinari” con Franco Bottalo. Info ed iscrizioni: SoleLuna Boldrin Donatella 339 8435858, 333 7672687, [email protected], www.riyue.it Associazione Om Shanti Ripartono i corsi di: Pilates, Yoga, Danza del Ventre, Qi Gong, Rio Abierto, Meditazioni di Osho, Metodo Feldenkrais ed altro ancora. Presentazione corsi: Mercoledì 4 ottobre alle ore 19 prova pratica di Yoga con Barbara; Mercoledì 4 ottobre alle ore 20.30 Qi Gong con Fabrizio Battista; Lunedì 2 e 9 ottobre alle ore 20.30 prova pratica di Rio Abierto con Gianfranco. Via Grabizio 7. Info 347 7195065, [email protected] Udine 2 lunedì Corso yoga della scuola Joytinat Sono aperte le iscrizioni al corso di 1° livello Yoga & Ayurveda condotto da Gianna Gorza, allieva di Swami Joythimayananda. Giorni di frequenza: lunedì e giovedì dalle ore 19 alle ore 20.30. Inizio lunedì 2 ottobre presso Diabasi, viale Tricesimo 103. Info 340 2233994, [email protected] 4 mercoledì ingresso libero Attraverso la vita con le cost familiari Nelle radici familiari c’è la Forza della Vita! Presentazione nuovo ciclo di conferenze, incontri e gruppi esperienziali 2006-2007, condotti dal dr Mario Franchi-ore 20,30 c/o Bioteca. Info 335 5977306. 5 giovedì ingresso libero Stress, emozioni e malattia Conferenza con Ilaria Forte, medico naturopata, esperta in omeopatia e Laura Tudor, Psicologa, alle 20.30 all’Associazione Culturale GEM in via Canova 13 a Feletto Umberto. Info 0432 574002. 6 venerdì Rituale della Luna Piena Per connettersi con l’energia d’espansione e prosperità della Luna. Riuniti attorno ad un fuoco, faremo una capanna sudatoria accompagnati dal suono dei tamburi e dal canto di mantra devozionali. Ore 19 c/o Ai Vecchi Ipocastani – Joannis, Aiello del Friuli (UD). Info e iscrizioni Ass.ne Vol_aree 329 1276996. 6 venerdì ingresso libero Sacre radici: gli insegnamenti dei Nativi americani per l’uomo occidentale. Conferenza con il dottor Paolo Zanier, insegnante di Ruota di Medicina, alle ore 20.30 alla Bioteca in via Villa Glori 43. 6 venerdì ingresso libero Mamme ed equilibrio emozionale Come affrontare in modo naturale la gravidanza, dalla depressione post partum al cambiamento della propria sessualità. Come affrontare il mestiere di mamma con armi giuste in modo naturale. Incontro pomeridiano dalle ore 15 alle 19 presso la Cebi in via Tricesimo 254, con la dott.ssa Paola Valdinoci, dedicati ai genitori che vogliono affrontare con consapevolezza e in modo naturale, il mestiere di mamma e di papà. Info 0432 547688. 7 sabato - 21 sabato Associazione culturale Parsifal Organizza corsi per genitori ed educatori suddivisi in due parti: conoscitiva tenuta da G. Peccarisio con tema “Lo sviluppo del bambino dall’infanzia alla pubertà” e artistica tenuta da M. Lena Peccarisio “Euritmia della parola e basi di formazione del linguaggio”. Info 0432 561720. 9 lunedì - 27 venerdì La forza delle costellazioni familiari Una profonda esperienza di autoguarigione attraverso la rappresentazione del nostro sistema familiare. c/o GEM v.Canova,13-Feletto 20,30. Info dr M.Franchi 335 5977306, www.lecostellazionifamiliari.it 10 martedì - 14 sabato ingresso libero 11 mercoledì ingresso libero La flessibilità della schiena - yoga Iniziare a capire il nostro corpo attraverso le tecniche dello Yoga e l’eutonia. Esercitando il respiro, la flessibilità e la forza muscolare. Scuola Axis via Battistig 41 sabato 10.30 martedì 20 a cura di M° Adrián Ré. Info 340 7174030. I sogni-svelare i misteri dell’inconsci Conferenza sui sogni, per imparare a riconoscerli, a comprenderli e a trarre preziose indicazioni per la propria vita, alle ore 21, alla Bioteca in via Villa Glori 41. Info 0432 728071, Giacomo Bo. 12 giovedì Vivendo sentendo Come identificare, sostenere e comunicare le nostre emozioni attraverso esperienze creative. Dalle ore 20 presso EHArtS. Inoltre, il 28/10 dalle ore 15, “Esprimersi a colori”. Info 340 3706330. 12 giovedì ingresso libero 13 venerdì ingresso libero 13 venerdì ingresso libero Il medico cura, la natura risana Conferenza con Marida Tuzzi, Botanica e Serena De Profetis, insegnante di cucina naturale, alle 20.30 presso l’Associazione Culturale GEM in via Canova 13 a Feletto Umberto. Info 0432 574002. Ass. Cult. Jonathan Project Conferenza “Cerchi nel grano”, una tangibile realtà. Relatore il Prof. Paolo Pasqualini e “Alieni: La traccia nel tempo”, capire il passato per conoscere il presente. Relatore: Dott. Antonello Lupino. Alle ore 20.30 presso la sala del consiglio comunale di Villa Muciana in Piazza San Marco, a Muzzana del Turgnano. Info www. jonathan-project.it Vola alto metodi, meditazioni, messaggi, piccoli passi con amore per trasformare il proprio quotidiano. Conferenza con la dott.ssa Roberta Aditi Beghi, alle ore 20.30 alla Bioteca in via Villa Glori 43. 14 sabato - 28 sabato Associazione Parsifal Proseguono gli incontri artistico-conoscitivi tenuti da G. Peccarisio. Tema della parte conoscitiva “La vita dell’anima”. Parte artistica: pittura ad acquerello. Info 0432 561720. Scuola di Shiatsu il Soffio Pordenone via Rotate, 10 Tel. 347 5102713 e.mail: [email protected] 29 Konrad ottobre 2006 Sono aperte le iscrizioni ai corsi di Shiatsu 2006-2007 dott. Manuela Zippo spezie e tè dal mondo - cioccolate selezionate integratori alimentari - fitocosmesi Via Combi 7/1 Trieste tel/fax 040 303555 [email protected] Appuntamenti di ottobre su www.konradnews.it i vostri annunci di novembre entro il 21 ottobre Udine 18 mercoledì nostre relazioni. c/o GEM-v.Canova,13-Feletto; 9,30-17,30. Info dr M.Franchi 335 5977306, www. ilmutamento.it 8 domenica ingresso libero La coscienza del corpo Postura, immagine e movimento. Conferenza con Ermanno Magnani, medico esperto in terapia cranio sacrale e Barbara Cerni, massoterapista, alle 20.30 presso l’Associazione Culturale GEM in via Canova 13 a Feletto Umberto. Info 0432 574002. 20 venerdì Incontro con la meditazione Un ciclo di incontri serali per conoscere la meditazione e scoprirne i grandi benefici, doni preziosi di grande aiuto per la vita di tutti i giorni. Info 0432 728071 Giacomo Bo, www.ricerchedivita.it 20 venerdì Aure, Chakra, Anelli di Reich Corso teorico e pratico sulla percezione dei corpi sottili per iniziare a comprendere gli aspetti emozionali, i condizionamenti, i conflitti e le ricadute psicosomatiche che l’essere umano incontra nel suo percorso. Cinque incontri il venerdì sera (20/10, 27/10, 3/11, 10/11, 17/11) e tre incontri la domenica mattina (22/10, 5/11, 19/11). Info Valter Maestra 0432 953109, 329 2303459. 20 venerdì ingresso libero Terapia cranio-sacrale: una risorsa nei disturbi da cefalea e cervicale. Conferenza con la dott.ssa Leonarda Majaron e Manuela Sanson, alle ore 20.30 alla Bioteca in via Villa Glori 43. Muoversi meglio per vivere pienamente Riprendono il 2 ottobre le lezioni settimanali con il Metodo Feldenkrais a Udine, Fagagna e Tricesimo. Venerdì 20 a Udine inizia il corso tematico mensile “bacino, perineo, pavimento pelvico: per imparare un uso più consapevole della regione pelvica”. Sabato 28 e domenica 29 a Udine, seminario dal titolo “esploriamo il respiro per rendere la colonna vertebrale più flessibile e...”. Info 328 9580419, 0432 854454. Pordenone Associazione Shanti Centro Yoga Da giovedì 28 settembre, dalle 18.15 alle 20 e lunedì 2 ottobre dalle 19.45 alle 21.30, inizia presso il circolo ricreativo San Giacomo a Redipuglia Via G.Paolini 13, il corso di Hata Yoga. Le prime due giornate sono gratuite. Il corso è aperto ad ogni fascia di età e si avvale di un istruttore altamente qualificato (abilitazione al metodo Satyananda conseguita in India alla Bhiar School of Yoga di Munger; esperienza pluriennale in corsi per adulti e anziani; prossima abilitazione con la R.Y.E. di Venezia all’insegnamento dello Yoga nelle scuole). Particolari agevolazioni sono concesse (corso gratuito, con l’unica eccezione della tessera associativa ed assicurativa) a chi rientra in determinate categorie sociali (percettori della sola pensione minima). Info Marina Lancisi 0481 92903, 335 5704162. 22 domenica I canti dell’anima - Atma Gita Serata di Canti delle tradizione induista con Swami Nirvanananda e il gruppo Bhajan Sisters & Brothers, alle ore 19 presso l’Associazione Culturale Qamar in via Maniago 4/a. 26 giovedì ingresso libero Menopausa: finalmente in pausa? Conferenza con Ilaria Forte, medico naturopata esperta in omeopatia e Manuela Bino, laureata in psicologia, istruttrice Rio Abierto, alle 20.30 presso l’Associazione Culturale GEM in via Canova 13 a Feletto Umberto. Info 0432 574002. 27 venerdì ingresso libero Nuove frontiere nutrizionali Il metodo alimentare Pianto-Biotico. Conferenza con Robert Melchior, nutrizionista francese e Marie Cavea alle ore 20.30 alla Bioteca in via Villa Glori 43. 28 sabato Prima di noi, dopo di noi! Costellazioni Familiari: per riconoscere l’origine nascosta dei nostri conflitti e sciogliere i nodi nelle 30 Konrad ottobre 2006 Escursioni Ananda Marga Center - sono aperti i corsi di Yoga e meditazione. Consulenze fisioterapiche gratuite. Info Cristiano 348 9035858, piazza S. Pietro 10, Cordenons (PN) ALISTER - Cordenons La sede provinciale è a Cordenons in piazza S. Pietro 10 presso Ananda Marga Center. Per problemi e dubbi inerenti a vaccinazioni, mala sanità, inquinamento elettromagnetico ed altro, potete rivolgervi a noi chiedendo un appuntamento. Info Cristiano 348 9035858. Bike’olana L’Ulisse - Fiab propone “Le vele della Barcolana in bicicletta”. Info 040 304414 oppure passare in sede il giovedi dalle 18.30 alle 20.30 in via del Sale 4/b. 15 domenica Dal Carso al mare attraverso i pastini Il circolo Verdeazzurro di Legambiente Trieste nell’ambito della manifestazione “Scarpe e Cervello” organizza una passeggiata culturale tra i pastini di rio Bovedo.- Con il famoso tram de Opcina si giunge all’Obelisco di Opicina e poi ci si incammina lungo la strada pedonale Napoleonica scendendo per sentieri fino a Barcola. I terreni e la meteorologia condizionano la flora ed anche l’agricoltura di campi e vigneti (pastini) terrazzati. Insediamenti abbandonati si mescolano ad una disordinata nuova edificazione. Ritrovo alle ore 10.00 presso la Stazione Centrale di Trieste. Pranzo su prenotazione al Circolo ARCI Casa Gialla. Per informazioni puoi trovarci ogni mercoledì dalle 18 alle 20 nella sede di via Donizetti, 5/a (presso il punto informativo dei soci di Trieste della Banca Popolare Etica). Info 040 425096, 040 912695, 333 9264187, fax 02 70037217, [email protected] wwww.legambientetrieste.it 15 domenica Ulisse - fiab: carso monfalconese . Carso monfalconese tra storia, preistoria e frasche programma di escursione: bici + agribus + pedibus nella zona del Carso monfalconese (Doberdò e dintorni). L’escursione è dedicata in particolare ai ragazzi, per scoprire le aree umide del Carso monfalconese e le alture circostanti al lago di Doberdò, caratterizzate dalla coltivazione della vite e da qualche allevamento, e che conservano qua e là, significative tracce della I guerra mondiale quali trincee, monumenti, punti d’osservazione che bordano l’area posta ai piedi del caposaldo del M. S.Michele. Info Riccardo 348 9022208. 22 domenica Ulisse - fiab: arte e natura in carso Visita ai luoghi e alle opere di Spacal, Kosovel e Fabiani, su di un itinerario di 70 km di saliscendi. Info 040 304414 oppure passare in sede il giovedì dalle 18 alle 20.30. 22 domenica Yoga e natura escursione con Franco Salvi. Info 040 635718. Institute of Yogic Culture. 29 domenica Ulisse-fiab: Istarske Toplice Un itinerario di 65 km... per continuare a sudare. Bici + terme. Info 040 304414 oppure passare in sede il giovedì dalle 18.30 alle 20.30.