SCREENING PER SINDROME DI DOWN E PREECLAMPSIA NEL I

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SCREENING PER SINDROME DI DOWN E PREECLAMPSIA NEL I
SCREENING PER SINDROME DI DOWN E PREECLAMPSIA
NEL I TRIMESTRE DI GRAVIDANZA
Il metodo tradizionale per lo screening del Sindrome di Down era rappresentato dall’età
materna. Alle donne con età superiore ai 35 anni veniva offerta l’amniocentesi o la
villocentesi. Questa politica portava ad eseguire un esame invasivo in circa il 20% delle
gestanti riuscendo a diagnosticare meno della metà dei feti affetti da sindrome di Down.
Un metodo di screening più efficace è rappresentato dalla combinazione dei seguenti
fattori:
Età materna
Dosaggio di due fattori placentari (free ß-hCG e PAPP-A)
Un ecografia transaddominale a 11-13 settimane per valutare:
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Una raccolta fluida dietro la nuca fetale chiamata translucenza nucale
La presenza dell’osso nasale
La frequenza del battito cardiaco fetale
Questo nuovo metodo permette di aumentare la capacità di diagnosticare feti affetti da
sindrome di Down passando dal 50% al 90% riducendo il numero di esami invasive
Inoltre durante l’ecografia a 11-13 settimane possono essere eseguite ulteriori valutazioni:
Precisa datazione della gravidanza
Diagnosi precoce di circa il 50% delle malformazioni fetali
Diagnosi di gemellarità con corretta valutazione della placentazione
Un altro recente sviluppo dell’ecografia a 11-13 settimane è stato quello di poter
identificare le pazienti ad aumentato rischio di sviluppare preeclampsia in gravidanza.
La preeclampsia è caratterizzata dalla comparsa di pressione alta e presenza di proteine
nelle urine nella seconda metà della gravidanza.
La preeclampsia colpisce circa il 2% delle gravidanze con gravi rischi per la madre e per il
feto soprattutto nei casi ad insorgenza precoce, prima della 32° settimana.
Il meccanismo con cui si sviluppa la preeclampsia è basato su un insufficiente sviluppo
placentare, che può essere predetto dalla combinazione di alcuni fattori:
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età, razza, peso, precedente preeclampsia
•
misurazione della pressione arteriosa materna
•
valutazione del flusso di sangue nelle arterie uterine che riforniscono l’utero e la
placenta
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misurazione di fattori placentari nel sangue materno (PAPP-A)
La combinazione di questi fattori permette di diagnosticare il 90% delle pazienti che
svilupperanno preeclampsia, potendo quindi applicare una corretta gestione dei casi a
rischio.
Tali test di screening sono stati messi a punto dalla Fetal Medicine Foundation (FMF),
organismo con sede a Londra, che provvede anche alla formazione ed alla certificazione
degli operatori.
Gli operatori che eseguono questo test presso il nostro centro sono accreditati dalla FMF
ed il loro nome è presente nella lista degli operatori consultabile nel sito web della FMF
Per ulteriori approfondimenti è possibile seguire un corso online per gestanti presso il sito
della FMF al seguente link: https://courses.fetalmedicine.com/fmf/patient