Anno IX Settembre 2016 mensile - Associazione Culturale Orizzonti
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Anno IX Settembre 2016 mensile - Associazione Culturale Orizzonti
Anno IX Settembre 2016 mensile - Associazione Culturale Orizzonti Via G. Di Vittorio, 25 - 51035 Lamporecchio (PT) “POSTE ITALIANE S.p.A. Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB PISTOIA” PARLIAMO DI... EDITORIALE P roprio mentre sto scrivendo, mi comunicano che ci sono già oltre centocinquanta persone che si sono iscritte alla Marcia della Pace Perugia - Assisi, in programma domenica nove ottobre. Gli organizzatori, (ben trentatré associazioni, tra cui Orizzonti, insieme all’Amministrazione Comunale) stanno prenotando un quarto pullman. Un successo di partecipazione incredibile, che Il Direttore dimostra quanto le persone siano sensibili al tema della pace e dello stare insieme. Massimo Mancini Sono esperienze che dimostrano la vivacità positiva della nostra comunità. Un’iniziativa nata spontaneamente dalla gente, senza colore o patente politica. Ho messo in evidenza il successo dell’iniziativa, perché lo ritengo importante, significativo. Ci sono uomini e donne che ancora si mobilitano, nel nome e nel rispetto di alcuni valori fondanti del nostro convivere. E in questo momento politico incerto, dove a livello internazionale si costruiscono muri, credo che i quattro pullman che si recheranno ad Assisi, siano una bella dimostrazione civile, seppure piccola al confronto dei problemi del mondo, da sottolineare. Sabato 1 ottobre, alle ore 17.00, la nostra associazione culturale, all’interno della sala Aldo Bartoli della Croce Verde, organizza un incontro con l’autore milanese, il sociologo Guglielmo Giumelli. Presenterà il suo libro, intitolato “Dentro il volontariato. Problemi e potenzialità”. Un’occasione per parlare e discutere del mondo del volontariato. L’invito ai lettori di Orizzonti ad essere presenti all’appuntamento. Infine desidero sottolineare e l’importante traguardo raggiunto dal Soccorso Pubblico di Larciano. Festeggia i cinquanta anni dalla fondazione. L’articolo di Mariangela Ferrari, corredato da inedite foto storiche, racconta la storia di questa importante associazione, che nel trascorrere gli anni, è diventato un punto centrale e fondamentale della vita quotidiana dei cittadini di Larciano. IN COPERTINA: Paolo Nucci, fotografo professionista, sempre presente alle più importanti manifestazioni sportive mondiali, mentre scatta una foto alle ragazze azzurre della pallanuoto che hanno appena vinto la medaglia di bronzo alle ultime Olimpiadi di Rio de Janeiro ** articolo a pag. 4-5 ** IN QUESTO NUMERO: Parliamo di: • pag. 2 - Brunetta Abbigliamento - Cerreto Guidi • pag. 3 - L’Editoriale del direttore Massimo Mancini *** Sommario • pag. 4/5 - Le interviste del direttore. “Paolo Nucci: le “mie Olimpiadi” in Brasile” - a cura del direttore Massimo Mancini • pag. 6 - “Evviva la salute… rincorrila a tavola con sapori, saperi e consigli nutrizionali” - di Maria Stefania Bardi Tesi • pag. 7 - La Meridiana Agenzia Immobiliare • pag. 8/9 - “Accidenti alle ricette!” - di Tommaso Rubino • pag. 10 - Un’inziativa di Orizzonti: “Incontri con l’autore … Guglielmo Giumelli” - 01/10/2016 • pag. 11 - “Dedicato ad una clientela virtuosa e meritevole” - di Marco Bartolozzi • pag. 12 - “Si può trovare la felicità in un tramezzino?” - di Maddalena Mirandi • pag. 13 - Associazione Nuoto Valdinievole “Aperte le iscrizioni 2016-2017” • pag. 14 - Agraria Montalbano: “Anticipare i raccolti” - a cura di Dario Bechini • pag. 15 - “Viaggiare che passione”. Rubrica a cura di Stefania Tielli • pag. 16/17 - “Sigarette: degrado del decoro urbano e segnale di maleducazione” - di Maria Valentina Luccioli • pag. 18/19 - Rubrica “La Voce della Luna” (a cura di EcceBombo Cineclub): “Alienati e (s)contenti” di Roberto Aureli *** Programmazione cinematografica settembre/ottobre Ecce Bombo Cine Club • pag. 20 - “Giotto a Vinci” - a cura di Marco Giunti • pag. 21 - “La beffa del concorsone” - di Valentina Fiorineschi pag. 22/23 - “Drusi e circassi, straordinari e fortunati incontri” - di Ferruccio Ubaldi • pag. 24/25 - “Borghi e castelli... fuori comune II parte: Porciano e Giugnano” - a cura di Michela Cammilli • pag. 26 - “Dal 1 ottobre l’orchestra di Roberto Madonia sarà ancora più grande e prestigiosa” - R.d.O. ***Autosalone F.lli Caruso - Lamporecchio “bollente” caratterizzata dall’inciviltà dell’abbando• pag. 27 - “Du ca’ffè store apre a Lamporecchio. no” *** Ristorante Il Marzocco - Larciano Inaugurato il nuovo negozio di Giacomo Laman- --------------------------------------------------na” - R.d.O. ---------------------------------------------------- Larciano: • pag. 43 - “Cinquant’anni di solidarietà: 1966-2016” Lamporecchio: - di Mariangela Ferrari • pag. 28/29 - L’Amministrazione comunale infor- • pag. 44/45 - “Un po’ di storia ... cinquanta anni del ma *** 29) Calzaturificio Lovito - Lamporecchio Soccorso Pubblico a Larciano” - di Mariangela Fer*** Tabaccheria Verdiani - Lamporecchio rari • pag. 30 - “Un ricordo per te .... Nonna Leontina! • pag. 46/47 - “Violenze elettorali a San Rocco: i *** “L’ultimo saluto ad una nostra fedele lettrice: quattro martiri socialisti degli scontri nel 1920” - di Alemagna Ancillotti”*** “Avis Lamporecchio: Una Matteo Grasso donazione in ricordo di Giulietta Ferrero” - R.d.O. • pag. 48 - “Il Duo Niodel a Berlino per realizzare il • pag. 31 - “Accademia di Masetto. Associazio- proprio sogno” - di Luigi Donati ne culturale della Valdinievole e del Montalbano • pag. 49 - “Raduno Internazionale e 1° Aperidog. Orientale” - R.d.O. Il più bello è “Demon Del Castello” - di Luigi Do• pag. 32 - “Escursione notturna sui sentieri del nati Montalbano” - di Michela Del Negro • pag. 50/51 - “72 anni dall’eccidio del Padule di Fu• pag. 34/35 - “Umberto Markovina. La storia di un cecchio” - di Lisa Amidei *** 51) È nato il servizio uomo e di un atleta, raccontata con i ricordi della InfoLarciano. Il Comune di Larciano ti aggiorna moglie Elide” - a cura di Massimo Mancini sulle proprie attività attraverso whattsapp • pag. 36 - “Enrico Maria Papini: il Principe Ara- • pag. 52 - “Allieve larcianesi danzano a San Pietrogorn a Lamporecchio!” - di Massimo Mancini *** burgo” - di Franca Capecchi Sport in musica ... Lamporecchio orgogliosa di • pag. 53 - École de danse - Larciano *** Monti voi! Lepanto, tutto per l’edilizia - Larciano • pag. 37 - “Maestromarco - Gli amici della Cultu- --------------------------------------------------ra” - R.d.O. Salute & Società • pag. 38 - “Notizie dalla tu@ biblioteca: ... Settem- Sport, pag. 54 - “Il ciclismo a Mastromarco” - di Davide bre ovvero la biblioteca riparte con voi” - a cura di •Masi Serena Marradi (Biblioteca comunale “Don Siro • pag. 55 - Bruni Arredamenti - Stabbia (Cerreto Butelli” di Lamporecchio) - FI) *** L’Arte dei Sogni - Larciano • pag. 39 - “Il Corridone ... dilettanti allo sbara- Guidi pag. 56 - «Quelli del “senza bici non so stare”» - di glio!”- R.d.O. *** Mobili Marchetti - Cerbaia/ •Elena Guerri Lamporecchio pag. 57 - “Rione Montalbano: centrata la prima sto• pag. 40 - Rubrica “L’angolo della solidarietà. No- •rica stella!” - di Carlotta Dorandi tizie dalla Comunità Solidale di Lamporecchio”- a • pag. 58/59 - “Rione Montalbano ... la prima vittoria cura di Mara Fadanelli si scorda mai!” - R.d.O. e Foto Nucci --------------------------------------------------- non • pag. 60 - «2009-2016 Tennis Club “I Giardinetti”» Lamporecchio e Larciano: - di Giacomo Martini • pag. 33 - Alex & Over - Larciano --------------------------------------------------• pag. 41 - “La posta di Orizzonti: Lamporecchio/ Agenda e Notizie Brevi: Larciano” *** Prevenzione Oncologica - 29 settem- • pag. 61/62/63 - L’Agenda di Orizzonti bre 2016 sala polivalente “Il Progresso” - Larciano • pag. 42 - Associazione “Il Rifugio”: “Un’estate Associazione Culturale Orizzonti: Registrazione Tribunale di Pistoia n. 7/2008 del 11/11/2008 Direttore Responsabile: Massimo Mancini - Responsabile pubblicità: Matteo Grasso Fotografie: “Foto Nucci” - Lamporecchio / “Foto Immagini” - Lamporecchio / “Le Foto” - Stabbia (FI) Sede: Via G. Di Vittorio, 25 - Lamporecchio (PT) - Tel./Fax 0573/803029 e.mail: [email protected] ** [email protected] ** acebook: Orizzonti - Associazione culturale Stampa: Tipolito2000 srl - Via della Formica, 708/a - San Concordio - LUCCA Tel. 0583/418783-550727 - Anno IX - Settembre - 2016 Sito Web: www.associazioneculturaleorizonti.com Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 3 PARLIAMO DI... LE INTERVISTE DEL DIRETTORE: Paolo Nucci: le “mie Olimpiadi” in Brasile A a cura del direttore Massimo Mancini bbiamo a Lamporec1 chio un personaggio che ha partecipato a cinque Olimpiadi e a ben sette campionati mondiali di calcio. Senza dimenticare altri eventi nazionali e mondiali che si sono svolti in questi ultimi venticinque anni, dove lo sport è stato protagonista. Parliamo di Paolo Nucci, il fotografo che, grazie al suo lavoro e passione, ha immortalato, con la sua amata macchina, tanti avvenimenti sportivi e protagonisti che sono diventati una parte importante della storia dell’umanità. 2 Lo incontriamo qualche giorno dopo il suo rientro dall’Olimpiade brasiliana di Rio De Janeiro. Una bella faticata, ma soddisfacente come lui stesso ci ha raccontato. Ma andiamo per ordine. Paolo Nucci, in veste di fotografo, è stato alle Olimpiadi di Atene nel 2004 e da allora non ne ha mancata una: Pechino, Londra, Soči, e infine Rio De Janiero, rappresentano momenti importanti della sua vita professionale. Poi ci sono i mondiali di 3 calcio. Iniziò a fotografarli in Italia nel 1990. Da allora, ogni quattro anni, ha lavorato ai mondiali che si sono svolti negli Stati Uniti, Francia, Giappone, Germania, Sud Africa, Brasile. Lavora per diversi giornali. In Italia per il quotidiano “Il Tirreno”. Nel mondo per un importante giornale giapponese. Non si ferma mai. È impossibile quantificare i chilometri che complessivamente ha percorso. Sono davvero tantissimi. Ci racconti la tua esperienza ultima in Brasile? Dopo dodici ore di lavoro sono arrivato all’aeroporto di Rio. Da lì con un bus navetta, dopo un’ora di viaggio, sono arrivato al Parco Olimpico, situato nella zona Barra de Tijuca. È bello respirare l’aria olimpica. Si vive proprio un clima diverso, più disteso, rispetto ad esempio ad altre competizioni come il mondiale. Hai maggiore contatto con gli atleti ed hai più opportunità di fotografarli. 4 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 Faccio parte di un gruppo di fotografi che lavora per il solito giornale giapponese. Ognuno di noi aveva una determinata disciplina sportiva da seguire. Ho avuto la fortuna di vedere all’opera il formidabile Usain Bolt (foto 1). Un grande uomo di sport ed anche un vero personaggio positivo sotto l’aspetto mediatico. Ho seguito le squadre maschile e femminile italiane di pallanuoto. Ero presente quando Gabriele Rossetti (foto 2 e 3), un amico, ha vinto la medaglia d’oro. Ho avuto la fortuna si seguire la gare di nuoto e vedere all’opera il fenomeno Michael Phelps (foto 4). Ho fotografato anche l’atleta cinese He-Zi, medaglia d’argento nei tuffi dal trampolino 3 metri quando ha ricevuto la dichiarazione d’amore del suo futuro sposo, un altro tuffatore della nazionale cinese (foto 4). Sono momenti di forte intensità emotiva. E ce ne sarebbero ancor altri da raccontare. Sarei troppo lungo. Comunque ti rendi conto, che stai vivendo insieme ad altri, degli istanti, che entreranno a fare parte della storia dello sport mondiale. Hai iniziato nel 2004 ad Atene. Ci puoi con estrema sintesi, dare un ricordo, un simbolo per ogni Olimpiade a cui hai partecipato? Ad Atene rimasi estremamente affascinato dalla gara della 4 PARLIAMO DI... Maratona. La seguii durante tutto il percorso che si snodava lungo le antiche strade della Grecia, fino all’arrivo nel mitico Stadio Panathinaiko (N.d.R. Quella storica gara fu vinta da un italiano: Stefano Baldini). Fu un’emozione fortissima ed indescrivibile. Per quanto riguarda le Olimpiadi cinesi di Pechino il primo ricordo che mi viene in mente è lo smog e l’eccessivo caldo. Fu invece bellissima l’esperienza di Londra. Una manifestazione che si svolse dentro la città. Una miscela di esperienza, razze diverse in un ambiente ospitale ed accogliente che ebbe come risultato il diffondersi di una vera atmosfera sportiva. Comunque tutte le manifestazioni a cui ho partecipato mi hanno permesso di crescere, sia come persona che come professionista. Mi ritengo un uomo fortunato, perché ho la possibilità di girare il mondo e di avere un confronto continuo con culture, lingue e persone diverse. È chiaro che come ogni lavoro ci sono anche gli aspetti negativi. In Brasile, ho avvertito fortemente la sensazione di insicurezza, di precarietà. Qualche anno fa ho subito il furto di tutta la mia attrezzatura. Poi non sempre sei in forma sotto l’aspetto fisico. Devo stringere i denti e, consapevole che sono lontano da casa, devo continuare a scattare fotografie. Ti do una notizia. A Rio De Janeiro ho scattato mediamente circa tremila foto al giorno. A proposito ritengo che le prossime Olimpiadi di Tokio, quelle in programma nel 2020, saranno le migliori in assoluto. Ci sono voci certe che saranno supertecnologiche, ma nello stesso tempo anche attente e rispettose dei messaggi genuini che arrivano dal mondo dello sport. Un connubio, che se centrato, daranno davvero un grande risultato. Quello che è sicuro che andrò sicuramente e Tokio rappresenterà la mia quinta Olimpiade consecutiva. 7 E quando torni a Lamporecchio, come ti senti? Torno volentieri. Primo perché qui vivono i miei cari. Mia moglie Katiuscia, la figlia Francesca e gli amici. Poi ho bisogno di riposami sia fisicamente che mentalmente. Ma non nascondo, che dopo qualche giorno di permanenza, sento il desiderio di ripartire subito per un’altra avventura sportiva. Quando non ci sono gli eventi internazionali, seguo il campionato di serie A di calcio. Rispetto alle trasferte lunghe che di solito faccio, andare a Bologna, Milano, Udine, Palermo, mi sembra di andare a fare “una girata”. 5 6 8 Se lo dice lui… 6) Anche Paolo ha vinto la sua medaglia d’oro! Nella foto quella che il CIO (N.d.R. Comitato Olimpico Internazionale) ha consegnato a tutti i fotografi ufficiali della XXXI Olimpiade --- 7) Il fucecchiese Simone Buti, medaglia d’argento nella Pallavolo. --- 8) La prestigiosa rivista giapponese “Nikkan Sports”, nel riquadro (indicato dalla freccia gialla) il riferimento a ... “Foto Nucci”. Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 5 PARLIAMO DI... EVVIVA LA SALUTE… rincorrila a tavola con sapori, saperi e consigli nutrizionali di Maria Stefania Bardi Tesi L a salute ormai si sa vien mangiando e soprattutto se ne va mangiando male… e allora con i consigli del medico nutrizionista dott. Luca Bertini e le ricette dell’executive chef Andrea Ragoni, commentate da www.saperedaisapori.com impara, prova, mangia e inviaci la tua opinione e/o suggerimenti su come e/o cosa vorresti acquisire, come informazioni prioritarie, da questa rubrica. Scrivendo a: [email protected] Fra i cibi di cui ci nutriamo, pochi hanno avuto grande influenza nella storia come le spezie. Un tempo preziose e rare, come e più dell’oro, hanno portato alla scoperta e sottomissione di interi continenti, alla fondazione e/o distruzione di imperi. Spesso associate ad azioni afrodisiache, sempre comunque evocatrici di terre lontane e misteriose. Colorano la letteratura de “Le mille e una notte” ammiccando a piaceri sensoriali d’ineguagliabili mondi orientali, ma ne ritroviamo cenni perfino nella Bibbia. Pare che gli Egizi utilizzassero le spezie per l’imbalsamazione. La regina di Saba portò al re Salomone un dono speciale “le rare spezie” e ne cantò le lodi … “Levati o vento del nord, e vieni a sud, soffia sul mio giardino perché le spezie possano sbocciare ... ”. Ricetta: Bistecca di maiale saporita alle spezie. Ingredienti: bistecca di maiale da 250 grammi a persona. Sale, pepe, olio extravergine di oliva, salvia, rosmarino, aglio, quanto basta. Spezie: sale grosso pestato al momento, cumino, coriandolo, pepe, santoreggia, maggiorana, aglio, paprika. Procedimento: Tostare le spezie e poi metterle in un mortaio e pestarle con il sale grosso naturale e le erbe aromatiche. Prendere una bistecca di maiale da 250 grammi e condirla con sale, pepe e olio extra vergine, scaldare una padella e quando è ben calda iniziare a cuocere la carne. In un secondo momento aggiungere aglio schiacciato, salvia, rosmarino. A cottura ultimata passare entrambi i lati della carne nelle spezie pestate. Servire con patate arrosto, cotte in forno con cipolle e aglio. Paprika: pare siano stati gli spagnoli i primi a coltivarla... ingrediente indispensabile per la preparazione del gulasch ungherese. Cumino: spezia antichissima, in India ingrediente importante per la preparazione di molte miscele di curry. Coriandolo: dall’aroma intenso, dolce, simile a quello dell’arancio è sicuramente una delle spezie più versatili. Si adatta perfettamente a piatti di carne e verdure, 6 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 ingrediente fondamentale per la preparazione dell’Afelia (stufato di maiale al vino rosso) tipico greco. Maggiorana: appartiene alla famiglia dell’origano. Nel medioevo trovava largo uso in medicina per la cura dei dolori articolari. Santoreggia: una delle erbe meno conosciute, con sapore vagamente pepato che la rende utile per la preparazione di legumi e maiale. Ha proprietà digestive e di aiuto in casi di flatulenza. Commento nutrizionale dott. Luca Bertini Una bella ricetta che delizia il palato. Il maiale è sicuramente tra le carni più digeribili, ricca di vitamine b1, b2, fosforo e zinco. Una porzione da 125 grammi sono circa 300 calorie. Il tipo di cottura e l’aggiunta delle spezie conferirà alla carne una maggiore appetibilità, a vantaggio anche dell’olfatto. L’olfatto è incipit della digestione, la cosiddetta acquolina in bocca non è altro che l’inizio dei processi digestivi che hanno proprio nella saliva l’origine di questo complesso sistema che ci permetterà, prima di digerire e poi di assimilare la carne. Il mix di spezie usato attiva la produzione enzimatica del pancreas e della bile così da poter deliziare l’olfatto, le papille gustative e così soddisfatti ci alzeremo da tavola leggeri. saperedaisapori.com consiglia l’ulteriore abbinamento di Olive nostrane denocciolate piccantine. Sapere dai Sapori Associazione culturale (Il Presidente) - Maria Stefania Bardi Tesi PARLIAMO DI... Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 7 PARLIAMO DI... ACCIDENTI ALLE RICETTE! V di Tommaso Rubino olevo scrivere questo articolo di risposta alla lettera di Orizzonti di luglio - pubblicata a pagina 53, concordando la medesima con le colleghe responsabili insieme a me dell’obbrobrioso carrellino distribuisci ricette che io stesso ho contribuito a comperare, ma in tal modo non avrei potuto sbizzarrirmi nei voli pindarici che mi caratterizzano, dovendo la medesima lettera, firmata da tutti, essere necessariamente asettica e priva di male parole. Invece se la scrivo io da solo mi prendo la responsabilità personale di quello che scrivo potendo al contempo dire liberamente ciò che mi pare. Devo dire d’altro canto che un pò quello che è successo lo avevo previsto e quasi voluto, essendomi rotto l’anima a mediare fra popolazione, addetti e dirigenti della Croce Verde e colleghi. Avevo detto infatti al Tronci che la lettera di risposta ad Orizzonti (senz’altro dovuta) la avrei fatta scrivere dalle colleghe ed invece mi trovo in ferie... nella bibiloteca di Vicopisano, che è l’unico posto dove c’è silenzio perchè a casa non si può...) a scrivere dei culacchi di Lamporecchio anzichè essere palle al sole al mare a Tirrenia, ma sono troppo incazzato e la scelta fra la moglie che mi costringe a stare al sole anche quando non mi va e la adrenalina che mi esce da tutti i pori mentre scrivo, è quasi d’obbligo la 2ª opzione. Cominciamo dunque e mettiamo un punto fermo: lo stesso garante della privacy due-tre anni fa aveva stabilito che le ricette non si potessero lasciare in cassettina come accadeva prima e poi... dopo la rivolta generale perchè in tal modo l’Italia sarebbe stata paralizzata dalle code interminabili negli ambulatori si è, come dicono a Pisa, cagato in mano, e con linguaggio politichese, perché nelle alte sfere non si dice mai: “scusate ho sbagliato”, ha stabilito che le ricette si potevano lasciare purchè il loro contenuto non fosse leggibile. Un pò come la storia di renderle quasi anonime mettendoci il codice fiscale o addirittura una sigla che è prontamente tornata in dietro per il casino che avrebbe suscitato.... per ovvie ragioni. QUINDI LASCIARE LE RICETTE CHIUSE IN 8 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 SALA D’ATTESA, MI DISPIACE PER I PURISTI DELLA PRIVACY CHE A QUESTO PUNTO SCHIATTERANNO DALLA RABBIA, PERCHÉ DI ROMPIBALLE È PIENO IL MONDO, SI PUÒ! D’altra parte questo accade in molti ambulatori del nostro territorio, presso diversi medici perchè la gente è abituata alla routine senza protesta alcuna, mentre alla Croce Verde, fortunatamente e grazie alla buona volontà di molti che ringrazio senza nominare... per ragioni di opportunità le abitudini erano diverse e non solo abitudini di distribuzione da parte di un addetto incaricato che fosse in quanto tale responsabile delle privacy (anche penalmente...) ma anche di orario (la distribuzione avveniva in orari molto allargati in modo da favorire la popolazione specie quelli impegnati nel lavoro...). Ora è successo che tutto questo era sponsorizzato dalla Regione che aveva finanziato un progetto ad hoc per dare a chi svolgeva tale mansione il giusto contributo e… venendo meno dopo tre anni tale retribuzione, perchè come tutti i progetti anche questo doveva avere un limite temporale... si è dovuto tornare ai santi vecchi (vi ricordate quando le ricette si mettevano tutte mescolate nella cassettina di ritiro accanto a quella di consegna con il casino che ne derivava?...). Allora per evitare tale casino... in accordo con le mie colleghe ... abbiamo avuto l’idea del carrellino pur sapendo che era comunque un tornare indietro ma questo è stato fatto quasi per provocazione, visto che l’obiettivo ultimo di un buon professionista è il superamento del problema e non la regressione su di esso. Ho addirittura sempre provocatoriamente - proposto di finanziare noi l’addetto autotassandoci... ma... tutto sommato … vi sembra giusto che un operatore qualsiasi per poter lavorare debba pagare di tasca propria? Se questo accadesse per un servizio comunale i sindacati griderebbero giustamente allo scandalo, ma al dottore si puo chiedere tutto anche il certificato che il bimbo è stato falsamente malato a fine anno per non farlo bocciare... argomento del mio prossimo PARLIAMO DI... articolo. La verità è che non c’è stata la volontà politica di superare il problema finanziandolo di nuovo pubblicamente ma, d’altra parte, perchè il pubblico dovrebbe finanziare un servizio privato di 3 dottori che per stare alla Casa della Salute, anche se voi non lo sapete, pagano l’affitto e sono quindi dei privati? Volendo, comunque, la formula si trova come è successo in passato per altre cose... ma… infine… perché si grida allo scandalo se noi lasciamo le ricette chiuse e spillate in un carrellino nel corridoio, mentre questo viene fatto normalmente negli ambulatori degli altri medici visto che la legge lo permette? Adesso dopo la lettera firmata di quel purista della privacy che non voglio neanche sapere chi sia, la situazione si è deteriorata e sarà difficile risolverla perché tutti vogliono tenere il punto… a volte conviene stare zitti perché d’ora in poi probabilmente in inverno anche quel signore (meglio non usi altre parole…) dovrà fare la fila per 2 ore per avere la sua ricetta. Il risultato è il dover attendere ore in fila anche per un’aspirina (il che porterebbe alla rinucia di molti e quindi a minor sanezza e sanità... a meno che il pubblico non se ne faccia di nuovo carico…e di questa attesa che va a scapito di chi lavora creando comunque un disservizio si è parlato anche in un articolo scritto dalla Martina Trivigno su “Il Tirreno”). Per questo, qui tramite Orizzonti, lancio un sasso nello stagno: sareste d’accordo che i cittadini autofinanzino il servizio e di votare, tramite la rivista stessa, la proposta che chi ritira la ricetta giù alla Croce Verde, possa lasciare un obolo volontario alla medesima per il mantenimento del servizio al fine di poter ritirare il proprio in modo sicuro e protetto? Questo scatenerebbe certamente altre proteste che il giornale dovrebbe giustamente pubblicare e sarebbe senz’altro discriminante verso qualcuno meno abbiente ma tant’è “.. perché l’Italia - diceva Mussolini (e nessuno dica che sono fascista per aver fatto questa citazione.... perchè a Lamporecchio usa così) - è impossibile da governare per colpa degli italiani”. Su questa proposta invece la Croce Verde è giustamente in disaccordo perché non vuol passare da quell’istituzione che chiede soldi per finanziare i servizi … Comunque se in qualche modo si potesse tornare ai santi vecchi con la distribuzione da parte di un addetto del pubblico soccorso, del che dubito perché gli animi ormai non sono più sereni, chi fosse incaricato di tale distribuzione dovrebbe essere LUI E LUI SOLO ad effettuare la consegna e non qualche altro volontario non autorizzato che per colleganza di paese apre la cassetta quando l’addetto è assente; COME PURE IL SERVIZIO DOVREBBE ESSERE SOSPESO la prima volta che mentre visito mi si bussa alla porta per richiedere una ricetta perchè giù non c’è (mentre, invece, è in un’altra buchetta... proprio guarda caso come accade nel carrellino...) perchè l’interruzione della visita può generare errore e quindi malasanità o interrotto anche... non appena la privacy venisse meno. A proposito mentre scrivo mi arriva un msg che così recita: “Caro dottore... mi segni il Levitra... (che è il sostituto del Viagra...) e mi lasci la ricetta in cassettina...?” Saluti TR P.S. Alla fine è finita che le ricette si danno noi ... oppure le segretarie … però a seconda del dottore … e tutti aspettano un po’ per averle … per cui ognuno s’informi dal suo di dottore su quale metodo egli adotta. MA LA PRIVACY È SALVAGUARDATA. Cari Lamporecchiani … falsi polemici … sempre e comunque … molto maleducati nel prendere le ricette da soli, che le mettevate a cazzo dove vi pareva dopo aver preso la vostra … oppure anche in terra … tanto di un servizio di cui possano usufruire anche gli altri, non v’interessa mai un tubo … ve la siete cercata!!! Specie quella signora (non una mia assistita) che non volendo aspettare un poco, ha detto che non le stava bene che fossi io a distribuire le ricette … (è proprio vero non vi si accontenta mai…) ed allora in inverno a lei … quando dalle segretarie sarà pieno ... pieno di gente le toccherà prenderla dovendo aspettare molto di più… P.S. del P.S. Le ricette prescritte dal medico possono essere anche scaricate on line dal sito della Regione Toscana: digitare il seguente url: https://servizi.toscana.it/sis/ FSE/ quindi con la propria tessera sanitaria collegata ad un lettore, digitare il proprio pin e (nel capitolo ricette) trovare la propria e stamparla, con questo sistema possono essere scaricati anche i referti degli esami fatti. N.B. Questo vale solo per le ricette dematerializzate quindi per le ricette grigie (farmaci ed esami) e non per le rosse o per le bianche ripetibili … ma spiegarvelo è ancora più difficile. Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 9 PARLIAMO DI... INCONTRI CON L’AUTORE … GUGLIELMO GIUMELLI L’Associazione Culturale Orizzonti organizza il 1° ottobre alle ore 17, nella sala “Aldo Bartoli” della Croce Verde di Lamporecchio, un incontro-dibattito sul tema del volontariato, in occasione della presentazione del libro “Dentro il volontariato. Problemi e potenzialità” di Guglielmo Giumelli. Ore 17.00: Saluti dell’Amministrazione Comunale di Lamporecchio Ore 17.00: Introduzione all’argomento e al libro. Mara Fadanelli (Associazione Culturale Orizzonti e Associazione di volontariato Comunità Solidale Lamporecchio) Ore 17.15: Presentazione del libro da parte dell’autore Guglielmo Giumelli (sociologo, autore di diversi libri, lavora presso la cattedra di Sociologia del diritto dell’Università statale Milano-Bicocca) Ore 17,45: Il ruolo del volontariato oggi Franco Burchietti (Presidente del CEIS Pistoia) Ore 18.00: Discussione e dibattito con il pubblico Con il patrocinio del Comune di Lamporecchio TUTTE LE ASSOCIAZIONI, LE ISTITUZIONI, LA POPOLAZIONE SONO INVITATI A PARTECIPARE Il volontariato diventa oggetto di studi, di indagini e di discussione, soprattutto verso la fine degli anni Ottanta-inizi anni Novanta del secolo passato e vede il coinvolgimento di economisti, di sociologi e di altri studiosi. È in quel periodo che il Welfare-State comincia ad accusare le prime evidenti crepe. Il Welfare-State che, fino a quel momento, aveva garantito a gran parte della popolazione protezione e assistenza, si avvia verso un ridimensionamento dei servizi e delle prestazioni offerte. È dentro tale crisi che prende corpo il dibattito sul volontariato e sulla solidarietà o, se si vuole, sulla “protezione solidale” che il volontariato può offrire e su una sua possibile ricollocazione dentro una società che, strutturata attorno al lavoro salariato, ora, si sta sfaldando stante i profondi cambiamenti socioeconomici e culturali. La crisi del Welfare state fa emergere il potenziale di solidarietà presente nella società civile e ne impone la sua presenza attiva. È cioè una presenza non “residuale”, di “sostituzione” dell’intervento pubblico. È una presenza che impone il principio della solidarietà che si vuole sottrarre alla frammentazione, alla separazione tra socio-assistenziale e sanitario, alla sottovalutazione. Siamo di fronte a cambiamenti oggi che impongono al WelfareState di “utilizzare” il volontariato o, forse più correttamente, di affiancare (e non farsi sostituire) il volontariato alla propria attività protettiva. 10 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 PARLIAMO DI... Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 11 PARLIAMO DI... SI PUÒ TROVARE LA FELICITÀ IN UN TRAMEZZINO? S di Maddalena Mirandi i può trovare la felicità in un tramezzino? Il nuovo film di Paolo Virzì “La pazza gioia” uscito nelle sale cinematografiche a fine maggio 2016 pone questa domanda allo spettatore. Ambientato fra Pistoia, Prato e Viareggio, il film narra la storia di due donne inserite in una comunità di riabilitazione psichiatrica, Beatrice e Donatella. Beatrice ha una sindrome maniaco-depressiva che la porta ad alternare momenti di ebbrezza a momenti di tristezza mentre Donatella è in uno stato di forte depressione dovuta all’adozione del figlio. Beatrice è signorile, spregiudicata, proviene da una famiglia ricca della quale ha dilapidato interi patrimoni. Donatella è vittima di due genitori che l’hanno abbandonata a se stessa: la madre, fortemente materialista ed attaccata al denaro, convive “per interesse” con un uomo molto più vecchio di lei al quale fa da badante; il padre, invece, è un pianista squattrinato che alla piccola Donatella ha raccontato di aver regalato a Gino Paoli la canzone di successo “Senza fine”. Il film si snoda fra queste due anime femminili ben definite che, nelle loro abissali differenze, si incontrano in una casa di cura immersa nelle dolci colline toscane. Unite dal dolore ma anche dalla speranza che le cose, finalmente, possano cambiare e rendere la loro vita migliore, le due donne diventano amiche, così come si può esserlo in una comunità, quando i ritmi della vita, le attività ed il lavoro non sono scelti da te. Si paga il prezzo della libertà per essere contenuti, perché altrimenti si sbaglierebbe troppo. E in definitiva, quando si è in comunità, probabilmente si è già sbagliato troppo. Gli errori, consapevoli o inconsapevoli, si pagano. Il caso, però, ha un altro disegno. Succede, a un certo punto, che le due donne scappano. Il momento è quello giusto, l’occasione anche. La macchina si trova e via verso il mare, verso un riscatto tanto cercato. Via, per rimettere insieme i pezzi della vita precedente e continuare a vivere. Un tramezzino da libere nel quale si può trovare la felicità perché ha un sapore diverso, il sapore della libertà. Fino a che punto si può essere davvero liberi? 12 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 Al di là della storia il film di Virzì mette in luce temi importanti del nostro viaggio nel mondo. La felicità innanzitutto: felicità agognata, cercata, aspettata, rincorsa. La felicità come riscatto, come ribellione alle regole e al mondo che ci impone un modello standard al quale, volenti o nolenti, in qualche modo dobbiamo conformarci per vivere. La libertà è un altro punto focale importante: se la comunità terapeutica è un microcosmo essa rappresenta, comunque, ciò che accade nel mondo esterno, nel macrocosmo, governato dalla Legge e dalle regole imposte dalla società. Chi trasgredisce paga. E paga nei termini della libertà di fare, di agire e di pensare. La ribellione, la rottura dell’ordine, la fuga, sono solo alcuni dei tentativi per non perdere definitivamente se stessi. Anche al prezzo imposto dalla Legge, anche rischiando di essere additati come incoscienti e, in ultima analisi, “pazzi”. Il film narra, non giudica. Siamo noi che spesso giudichiamo le vite degli altri. Siamo ancora noi che, con occhio critico e disilluso, valutiamo e soppesiamo il comportamento che ci turba, che ci fa paura, che non capiamo. Il giudizio è uno stigma e, nel tempo, diventa pregiudizio. Chi vive nella Legge e nelle regole ed è adeguato alla società dalla quale si sente rappresentato, difficilmente potrà capire chi si pone al di fuori facendo scelte inconcepibili ed impensabili. E questo marchio a fuoco, questa etichetta bruciante è impressa sulla pelle di Beatrice e di Donatella, le quali rappresentano ciò che è diverso ed estraneo da noi. Ma non per questo meno bello, meno affascinante. Che riescano nel loro intento o meno non ci interessa poi tanto: sarebbe bello, per una volta, poter entrare in quel mondo così diverso e viverlo, per poi comprenderlo e, perché no, amarlo. “Ma siete matte?” “Secondo alcune perizie sembrerebbe di si” (da “La pazza gioia”) AGRARIA MONTALBANO DOVE PUOI COLTIVARE LA TUA PASSIONE I «Anticipare i raccolti» l complicato andamento stagionale di questa estate, dopo una primavera molto piovosa, seguita da un caldo umido, ha colpito pesantemente gli orti e i seminativi; ha risparmiato le vigne ma obbligando molti ad anticipare di almeno 2-3 settimane la vendemmia, e ha messo a dura prova gli olivicoltori che, dopo una splendida fioritura, si sono ritrovati con 3 mesi senza una goccia d’acqua e una stagione propizia per la diffusione della mosca olearia, la più temibile avversità degli oliveti che, se non combattuta con precisione, rischia di far perdere tutta la produzione. Anche quest’anno abbiamo attivato la nostra rete di controllo per giocare d’anticipo nei confronti di questo terribile insetto e chi ha seguito le nostre proposte, si ritrova con minori problemi. Siamo stati i primi a trovare nuovi prodotti come il Dacusol, ammesso in Agricoltura Biologica e vera novità per l’olivicoltura, abbiamo offerto la nostra assistenza come servizio che offriamo gratuitamente ai nostri clienti, contribuendo a salvare le produzioni. Quando usciranno queste righe, i viticoltori saranno nel pieno delle operazioni di vendemmia e molti saranno impegnati nei lavori di cantina; anche qui stiamo collaborando con molti vignaioli, attraverso l’offerta dei prodotti, per l’enologia, delle migliori marche presenti sul mercato, per migliorare i prodotti che escono dalle aziende agricole del nostro territorio. È giusto che si siano anticipate le vendemmie a causa di un andamento stagionale che ha favorito la precoce maturazione di tanti vitigni. Mentre per l’olivicoltura, proponiamo di anticipare la raccolta delle olive proprio per impedire all’ultima generazione di mosca olearia di colpire a tradimento il raccolto. Questa indicazione nasce dal confronto con il Servizio Fitosanitario Regionale e dall’osservazione delle condizioni meteo di questo scorcio finale d’estate, dove l’umidità continua ad imperversare e ad essere elemento di preoccupazione proprio per il rischio di nuove generazioni di mosca. Per agevolare le operazioni di raccolta delle olive come sempre stiamo preparando una campagna promozionale degli abbacchiatori Campagnola (nelle foto) e di tutti gli attrezzi necessari alla raccolta delle olive. La novità che offriamo per quest’anno è una dimostrazione pratica del funzionamento degli abbacchiatori grazie alla collaborazione con un’azienda agricola di Larciano e il Servizio di Assistenza Tecnica della Campagnola, la prova si terrà sabato 1 ottobre 2016 dalle ore 9,00 presso l’Agriturismo Cerralto in via Crocina, 294 – loc. Cecina di Larciano; tutti coloro che sono interessati possono telefonare al nostro punto vendita (0573 81002) per prenotare e avere così la possibilità di provare direttamente le novità 2016 della ditta leader del mercato degli ausiliari nelle raccolte dei frutti. Vi aspettiamo! Dario Bechini - Perito Agrario 14 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 Vita quotidiana in campagna Settembre: MIGLIO CON VERDURE Questo mese, come tutti i mesi di settembre, proponiamo una proposta di alternativa depurativa: il miglio con verdure. Per ogni persona, occorrono 1 tazza di miglio, 2 tazze d’acqua, 4 cucchiai di verdure tagliate fini. Fare saltare lentamente in olio, cipolle e carote tagliate fini, aggiungere qualche altra verdura come cavolfiore e sedano e mescolare il tutto con il miglio mentre cuoce. Si procede così: inizia a cuocere il miglio senza mescolare e dopo 15 minuti che cuoce, mescola in modo da portare in superficie il miglio che è in fondo e poi aggiungere le verdure. Si fa gonfiare per altri 10 minuti. Prima di mettere in tavola, grattare parmigiano-reggiano o, in alternativa, pecorino romano. Le Buone Pratiche: Autoprodurre è un hobby davvero divertente. In casa si possono fare ottime marmellate, gelati, sciroppi, liquori, condimenti e salse. Ne possiamo fare in abbondanza e poi surgelarle in modo da averle sempre a disposizione. Proverbio: “Settembre: l’uva è fatta e il fico pende!” Naturalmente, per le esigenze di ognuno, siamo a disposizione per sopralluoghi in azienda e per consulenze personalizzate presso la nostra sede in via P. Togliatti, 334 - Mastromarco Lamporecchio (PT) PARLIAMO DI... Settembre Ottobre - 2015 2016 - n. 77 87 - Orizzonti - 15 PARLIAMO DI... SIGARETTE: degrado del decoro urbano e segnale di maleducazione O di Maria Valentina Luccioli gni estate, quando torniamo dalle vacanze, mi ripropongo di scrivere quest’articolo, ma alla fine, causa sempre mancanza di tempo, mi resta un bel po’ di materiale che non si decide ad assemblarsi. Per caso, questa primavera, ho incontrato il dottor Marziale Cosci che ormai da tempo si presta ad aiutarmi (e compensarmi) nella stesura di alcuni articoli per questa rivista. • “Ti voglio raccontare una cosa. Sai ... mia moglie ed io, qualche volta, andiamo a camminare in Padule e con rammarico notiamo il continuo accumularsi di spazzatura lasciata dalle persone per loro incuria e ignoranza. Allora, con sacchi e guanti, siamo andati a “ripulire” la natura dall’immondizia perché ... il Padule, come tutto il resto peraltro, è un bene di tutti, anche se spesso ce ne dimentichiamo. Questo piccolo contributo ci ha fatto stare bene!”. È la stessa cosa che succede a me ... se le capita di vedere una donna in spiaggia armata di paletta e secchiello che raccoglie i mozziconi nascosti nella sabbia ... quella sono io! Non sopporto che i bambini, giocando, facciano le formine e debbano “decorare” le loro costruzioni di sabbia con le cicche degli altri. Quello che faccio, lo riconosco, è un ago in un pagliaio, ma spero di essere un buon esempio per i miei figli ed un monito per quelli che fumano in riva al mare. Mi sono documentata in questi mesi e ... il filtro di sigaretta è costituito da acetato di cellulosa, un materiale difficilmente degradabile (occorrono fino a circa cinque anni prima della completa degradazione). Su oltre QUATTROMILA sostanze tossiche presenti nelle sigarette, una modesta parte resta nel filtro. La combustione di tabacco comporta l’immissione nell’ambiente di sostanze chimiche pericolose che possono avere effetti gravi sia per l’uomo che per l’ambiente. Non ritiene che sia necessario classificare le cicche come rifiuto tossico per l’ambiente e trattarle come tale? 16 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 • “Tutti noi sappiamo che il fumo è dannoso per la salute di chi fuma (fumo di prima mano) ed ogni anno in Italia si contano OTTANTAMILA morti fra coloro che fumano, ma questo è un rischio che le persone si assumono sperando sempre che non accada a loro. Sappiamo anche che il fumo passivo (fumo di seconda mano) è dannoso per coloro che convivono con fumatori oppure in ambienti dove si fuma. Per questo è stata fatta la legge per il divieto di fumo nei locali pubblici! Non tutti però conoscono i danni da fumo “di terza mano”. Recenti studi effettuati in Italia ed all’estero mettono in guardia dal fumo di terza mano che espone agli stessi rischi del fumo passivo specialmente per le donne in gravidanza ed i bambini. Si tratta in sostanza dell’esposizione passiva ed involontaria derivante da residui della combustione del tabacco che reagendo con sostanze presenti nell’ambiente, specie l’acido nitroso che deriva dagli elettrodomestici a gas e dall’ozono, producono formaldeide, acetaldeide e soprattutto nitrosammine del tabacco che hanno dimostrato avere effetto cancerogeno. Queste sostanze che si formano vanno a depositarsi sugli abiti, sui capelli, sui mobili, nei tappeti, nella polvere della casa, in auto e possono rimanare a lungo negli aimbienti. Non si eliminano con l’areazione come avviene per quanto riguarda il fumo passivo! Una volta che queste sostanze si sono formate, vengono inalate, ingerite o assorbite attraverso la pelle. Sono i bambini più piccoli quelli più a rischio sia perché le loro vie respiratorie sono in via di sviluppo ed i loro sistemi di difesa immunitaria non sono formati come quelli degli adulti, sia perché giocano sul pavimento o sui tappeti, toccano tutto e portano alla bocca giochi ed oggetti impregnati di queste sostanze tossiche. Rinunciare alle sigarette solo quando i bambini sono sono presenti non è sufficiente, l’ideale per la salute di tutti è smettere di fumare”. I mozziconi di sigaretta, gettati via dagli 1,5 miliardi di PARLIAMO DI... fumatori nel mondo (!), sono tanto inquinanti e pericolosi per l’ambiente e per la salute quanto i rifiuti industriali. Purtroppo, a giudicare soltanto dalla quantità che vediamo dispersa nelle nostre strade, sembrano essere molto rari quei fumatori che si preoccupano di gettare la cicca della sigaretta nei cestini. C’è addirittura chi non si fa scrupoli a gettarla nel mare: nel Mediterraneo, per esempio, rappresentano il 40% dei rifiuti (il 9,5% sono bottiglie di plastica, l’8,5% sacchetti di plastica, il 7,6% lattine di alluminio). almeno 267 – DUECENTOSESSANTASETTE sì avete letto bene – le specie nei cui stomaci si trovano pezzi più o meno grandi di plastica. Gli avanzi di plastica, in particolare sacchetti e bottiglie, si accumulano e poi si decompongono lentamente in piccoli pezzi tossici poi consumati dagli esseri viventi A TUTTI I LIVELLI DELLA CATENA ALIMENTARE. Per curiosità, propongo di leggere la seguente tabella che indica la capacità di un composto chimico di decomporsi per mezzo di batteri... • “Il mare è un elemento fondamentale per la vita dell’uomo. Per questo dobbiamo proteggerlo, non solo con serie e costanti politiche di tutela, ma anche cercando di promuovere la normalità di piccoli gesti che possono costituire un grande aiuto nella conservazione di un bene così prezioso. Non posso quindi che appoggiare con grande convinzione questa campagna di Marevivo in quanto si pone un obiettivo tanto preciso quanto fondamentale: promuovere nei cittadini comportamenti consapevoli ed eco-sostenibili nella gestione e cura del nostro ambiente di vita, qualunque esso sia, mare compreso. Piccole singole azioni per ottenere un grande risultato collettivo”. Marevivo è un’associazione ambientalista nata per tutelare il mare e le sue risorse (www.marevivo.it) e dal 1985 si batte senza sosta per la sua difesa. Da sempre porta avanti campagne per promuovere comportamenti sostenibili ... Ma il mare non vale una cicca? Ricorda a tutti quanto sia cruciale il ruolo di ciascuno per la tutela dell’ambiente e in particolare del mare. Ad ogni edizione aumenta il numero di volontari e di posaceneri distribuiti anche se io mi domando ... ma poi il portacenere che fine fa? È un materiale non riciclabile e va a finire nell’indifferenziato! • “Ecco un altro aspetto da prendere in considerazione! Pensiamo che il tempo di decomposizione dei mozziconi di sigaretta varia da sei mesi a 12 anni a seconda del tipo di sigaretta (se con o senza filtro), oltre all’inquinamento che producono e all’aspetto ecologico, la disseminazione delle cicche nei spazi pubblici è un degrado del decoro urbano ed un segnale di cattiva educazione... Mi domando sempre ... “ma voi gettereste una cicca sul pavimento di casa vostra?”. Beh la risposta sarebbe sicuramente NO! Le racconto un’ultima cosa. Quest’anno abbiamo visitato con i bambini l’ACQUARIO DI CATTOLICA (www.acquariodicattolica.it) e all’interno di un padiglione abbiamo trovato l’iniziativa “Plastifiniamola”. Praticamente sono La chiamano “Pacific Trash Vortex” il vortice di spazzatura nel Pacifico; con un diametro di 2500 km e una profondità di 30 metri è composto per l’80% da plastica e pesa 3,5 milioni di tonnellate. Tra Italia e Spagna galleggiano 500 tonnellate dei plastica. È importante che ognuno di noi faccia ciò che può nel limite del possibile per diminuire l’inquinamento della nostra Madre Terra, ma soprattutto serve un cambiamento di rotta anche sociologico mediante il quale cambiare la mentalità delle persone da “consumatori” a “consumatori responsabili”. L’Expedition Med è una campagna scientifica contro l’inquinamento ambientale della plastica nel Mediterraneo: raccontare e sensibilizzare le nuove generazioni può garantire un futuro più concreto per tutte le forme viventi che abitano i nostri mari. L’acquario di Cattolica, grazie a “salva una specie in pericolo”, sostiene questa grande campagna. Per sottoscrivere e sostenere potete andare al link Expedition Med (www.expeditionmed.eu). Ricordiamoci sempre che il MARE È NOSTRO e NE SIAMO RESPONSABILI! Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 17 PARLIAMO DI... LA VOCE DELLA LUNA (a cura di EcceBombo Cineclub) ALIENATI E (S)CONTENTI Considerazioni sul tracollo sociale, politico, culturale e morale di questa società di Roberto Aureli socio EcceBombo Cineclub È difficile provare a sottrarsi al flusso incessante di notizie ed immagini che quotidianamente ci raggiungono, viviamo infatti in un’era in cui l’informazione arriva immediata. Non c’è tempo di leggere, approfondire, riflettere e metabolizzare in maniera cosciente ciò che ci viene propinato. Occorrerebbe più tempo, ritmi di vita meno frenetici e possibilità di sentire anche altre campane attingendo da altre fonti di informazioni diverse da quelle cosiddette istituzionali. Il periodo delle ferie potrebbe rivelarsi utile per affrontare questi esercizi di lettura ed approfondimento senza l’ansia da prestazione che ci sovrasta nel lavoro, Tutti a caccia di Pokemon! Si chiama “Pokémon go” nel divertimento obbligatorio e nei viaggi verso ed è la nuova ossessione del momento gettonatissime località esotiche. Se riuscissimo in questo intento magari potremmo scoprire, per esempio, quant’è drogato il dibattito sul terrorismo islamista, tra sostenitori dello scontro tra civiltà e difensori acritici del dialogo interculturale. Si potrebbe così, anziché dar credito ad una informazione che amplifica gli eventi, cercare di comprendere le cause mettendo a fuoco le questioni di carattere geopolitico affrontando un altro tema scottante quello della emigrazione passiva, che sta sconvolgendo l’Europa mentre già subisce gli effetti devastanti della crisi economica che è il risultato di un processo di impoverimento e di degrado sociale e culturale funzionale al capitalismo occidentale. Potremmo, sempre se riuscissimo beninteso nell’intento di provare a riflettere immuni dai tanti troppi condizionamenti esterni, dare una chiave di lettura diversa da quella fornitaci a piene mani da una narrazione sempre rassicurante circa l’andamento economico e sociale del nostro paese, scoprendo il divario oramai incolmabile tra gli annunci e la situazione reale. Invece no, perché abbiamo smarrito la coscienza di sé come individui e come membri di una comunità senza cui non si riesce ad organizzare una visione alternativa all’esistente ed alla sua falsa narrazione. Ciò accade perché assistiamo ad un processo di involuzione dell’immaginario e dei riferimenti culturali e politici, passando da persone consapevoli dotate di una chiara coscienza civile e sociale a masse alienate e desideranti, moltitudini omologate che corrono dietro ai Pokemon, che frequentano divertimentifici, che si sballano di alcol e droga il sabato sera, che si circondano di oggetti inutili diventando sudditi del 18 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 Un libro considerato un “oggetto extraterrestre” ... sarà questo il futuro? PARLIAMO DI... regno delle immagini e della apparenza. Non esistono facili rimedi o mirabolanti soluzioni a questo stato di cose, occorrerebbe iniziare da capo, dalla lettura di un libro, dalla visione di un vecchio film, dalla discussione vera e non virtuale in un luogo fisico ove ci si guarda in faccia e ci si riconosce come simili ed appartenenti ad una comunità umana in cui si può essere felici, soddisfatti e realizzati solo e soltanto se lo sono tutti. Occorrerebbe praticare la solidarietà, ripartire dalla cultura per decolonizzare il nostro immaginario saturato dalla forma merce, ripristinando così una categoria oggi in disuso quella della possibilità, possibilità di un’altra strada, di un altro scenario, di un’altra vita, di un’altra società. Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 19 PARLIAMO DI... GIOTTO A VINCI S a cura di Marco Giunti sentendomi, infatti, io anco archion tornato, dopo tanti anni, in questa amata cittetto oltre che pittore. tadina che mi ha visto bambino felice, quando soleo quivi venir ospite degli zii, per trascorrervi Diventai, dunque, assai famoso periodi assai lunghi durante la mia lontana infantanto che la gente incontrandomi zia, invero assai travagliata. per le strade della bella Fiorenza, quando passavo, si scappellava facendomi pure l’inchino Fu proprio qui, un giorno che era di passaggio, che noe, talvolta, pure la riverenza nomandomi messer Giotto tommi lo maestro Cimabue mentre giocando con altri da Bondone, come in verità mi chiamo, ma che pria della fanciulli disegnavo su una pietra, delle pecore e mi diletfattura del crocefisso, niun conosceva. tavo, a tracciare per terra dei cerchi. Nel volger di breve tempo, fui chiamato a prestare la mia Era questo, per me, un esercizio assai semplice nel quale opra nelle più prestigiose e ricche famiglie della penisomi cimentavo assai spesso, e con estrema facilità, ma che la italica arrivando così fino alla bella Padova, dove la fece restar di stucco lo maestro e tutti i presenti. famiglia Scrovegni mi chiese di progettare e realizzare Erano assai scettici, e vollero che ripetessi lo mio gesto una cappella, per rendere eterno omaggio a quel potente ma dopo aver constatato, di nuovo, la perfezione dello e ricco casato. mio cerchio tutti si congratularono meco, con esclamaL’opera mi tenne impegnato per lungo tempo, ma alla fine zioni di meraviglia. tutti furono soddisfatti, ed io profumatamente pagato. Lo maestro Cimabue volle che lo menassi dai miei parenSolo poco tempo potei riposarmi, perché assai presto fui ti e quivi giunto, senza tanti preamboli, senza por tempo invitato ad Assisi, dai fraticelli francescani che avevain mezzo chiese loro, di affidarmi alla sua bottega d’arno costruito, nel piccolo paese, una grande basilica per tista perché vedeva in me assai stoffa, per poter, magari rendere giusto omaggio al grande Santo Francesco ed io un giorno, diventare un buon artista, o quantomeno, un fui scelto, con mio grande orgoglio e soddisfazione per ottimo artigiano. affrescare l’enorme volta della bella e santa basilica. Cominciò, così, per me la mia avventura nel mondo L’immane lavoro artistico fu lungo, faticoso e periglioso, dell’arte nella famosa e rinomata bottega, del grande arma alla fine, fui contento della mia opra come i francetista e vate da tutti riconosciuto come vetta, o cima, nel scani saranno, poi, i posteri a darne un giudizio più unimondo artistico e perciò nomato da tutti Cimabue, poiché versale. lo vero cognome, Bue, non si addiceva certo, a cotanto personaggio e maestro. Per finire, vi conterò brevemente della mia ultima creazione forse la più famosa imponente e conosciuta dal Gli anni di bottega, passarono svelti, felici e proficui e popolo, anco perché trovasi nella meravigliosa Fiorenza quando, finalmente, fui ritenuto pronto e maturo, fui lae più precisamente nella piazza, dove il Brunelleschi ha sciato libero di esprimermi, nei modi, e nei campi che fatto un capolavoro di inpreferivo senza niuna ligegneria artistica, con il mitazione artistica, geoduomo e che io sono stato metrica o architettonica. chiamato a completare con Furon, li primi tempi, asun campanile. sai duri, poiché io pittaSanta Maria del Fiore fu vo senza sosta ma la mia chiamato, quando lo portai opra, non era apprezzaa termine, ma fin da subito ta, né tanto lautamente fu conosciuto dai cittadini pagata fin quando fui fiorentini come il Campachiamato, dai clerici, in nile di Giotto, e ciò assai Santa Maria Novella per mi rese orgoglioso. dipingere un grande crocefisso ligneo, nella loro Ora vo godermi, qui nel chiesa. vincianese, lo meritato riposo finale dopo una vita Terminata tale opera, con piena di lavoro, ma anche mia estrema soddisfaziodi soddisfazioni. Accone e gioia, fui acclamaglietemi, perciò, tra voi to da tutti e, finalmente, come un umile e vecchio riconosciuto come vero Giotto e Cimabue davanti alla casa natale di Leonardo ad artista potendo così, fi- Anchiano nel comune di Vinci. Tra Giotto e Leonardo ci sono pensionato artista, si rico200 anni di differenza. Giotto, infatti, nacque nel 1267 nosciuto, ma prima di tutnalmente, esprimere la circa (circa) a colle di Vespignano nel Mugello, mentre Leonardo to, convinto artigiano. mia arte in altri campi vide la luce il 15 aprile del 1452 20 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 PARLIAMO DI... LA BEFFA DEL CONCORSONE L di Valentina Fiorineschi a scuola è iniziata e, come ogni anno, tra mille polemiche ed infiniti disagi che anche quest’anno hanno messo in subbuglio insegnanti, famiglie ... ma soprattutto gli studenti. Il concorsone è stato, a tutti gli effetti, una beffa per vincitori e vinti; per quanto riguarda la mia classe di concorso, lettere, quindi italiano storia e geografia su 590 candidati, 644 posti disponibili, sono stati ammessi all’orale 143 candidati e promossi 142. I numeri parlano chiaro: una bocciatura dell’80%, i cui motivi oggettivi noi docenti non li conosciamo ancora. Da maggio abbiamo avuto i risultati la seconda settimana di agosto e nessuno ha potuto visionare i compiti e quindi vedere e analizzare gli errori. Ci sono stati vizi di forma e malfunzionamenti importanti, che in alcuni casi possono aver condizionato l’esito del concorso. Ad esempio, nelle Marche, è stata annullata la prova di lettere, perché il software ha sbagliato il calcolo dei punteggi. Per quanto riguarda la mia esperienza personale, ero riuscita a completare tutto il compito, eccetto una sotto domanda di inglese, il computer si è spento di colpo forse senza aver salvato nulla. Quindi può darsi che sia andato tutto perso e i miei elaborati corrispondano alla pagina bianca. Molto meglio se tutto fosse stato cartaceo, così almeno il dubbio della cancellazione o dello scambio codice-persona non ci sarebbe stato. Per non parlare dei soldi spesi per reggere tutto il sistema concorso: soldi presi a noi italiani che potevano essere risparmiati o perlomeno impiegati per l’edilizia scolastica e la sicurezza, che ancora sembra remota. Renzi e i suoi ministri si avvalgono dell’appellativo di Buona Scuola, ma purtroppo niente sembra corrispondere a qualcosa di positivo o edificante. Non parlo da individuo ferito ma parlo da insegnante che da 11anni fa il proprio mestiere con tanta abnegazione e passione e che ogni anno, nonostante la laurea, l’abilitazione, borse di studio e pubblicazioni deve penare per vedersi assicurato un posto di lavoro per cui ha speso denaro e tanti sacrifici. Il signor Renzi dovrebbe pensare che ciò che conta davvero sono la sicurezza delle aule, un personale qualificato ma non di certo individuato attraverso l’elaborazione di sei tesi di laurea ma attraverso un aggiornamento continuo e un monitoraggio tempestivo e frequente. Tutta la categoria docenti è amareggiata e delusa per questo inizio/scuola, in cui gli alunni partiranno con cattedre scoperte, professori mancanti che minano la cosiddetta continuità che, di sicuro, è il fattore più importante per la stabilità didattica di un alunno e per il suo successo formativo. La grande delusione provata da me e tutti i miei colleghi, ha trovato per fortuna l’appoggio dei docenti universitari, di persone della cultura di un certo spessore che hanno capito quanto fosse veritiera e seria la nostra formazione. Sentir parlare i mass media a sproposito e in maniera fortemente politicizzata, indebolisce la libertà democratica di cui il nostro paese è fiero e orgoglioso e, soprattutto, getta una luce ingannevole su una categoria che invece si è formata in maniera opportuna e motivata. Il ministro dell’istruzione Giannini è priva di buon senso quando dà degli ignoranti a noi docenti precari, non sa forse quanto abbiamo servito ogni anno la scuola in maniera onorevole e dignitosa ... e non creda di farci sentire incapaci, perché un buon insegnante non si valuta da un quiz privo di logica, ma si valuta attraverso il lavoro tra i banchi e negli animi degli alunni. Sono dalla parte ferita della categoria e non voglio affermare che non si debba migliorarci e tenerci aggiornati sulla formazione, perché la mia professione ha una grande responsabilità e gli alunni hanno diritto ad insegnanti preparati che diano loro fiducia, correttezza e un sapere fondato. È solo il metodo sbagliato: un metodo infruttuoso, ingannevole e costoso per tutti e che non ha portato i risultati sperati. Certo è che io, come gli altri miei colleghi, non ci arrendiamo, è nostro diritto visionare i compiti, osservare e riflettere sugli errori, se ci sono stati, e investigare su come siamo stati esaminati. Nonostante la richiesta agli accessi agli atti sia stata compiuta più di un mese fa, tutto tace, non abbiamo ancora ricevuto nessuna risposta. Fino ad oggi non sappiamo niente, sappiamo solo che “non siamo stati ammessi all’orale”, ma come in ogni sistema democratico e costituzionale è giusto che ci venga detto il come e il perché. Insegniamo agli alunni il senso della giustizia e la forza per affrontare l’errore, che deve essere visto non come censura, ma “finestra di apprendimento” e a noi tutto ciò viene negato. Pazzesco! Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 21 PARLIAMO DI... DRUSI E CIRCASSI, straordinari e fortunati incontri C di Ferruccio Ubaldi Ma torniamo a noi, vicino al confine ome ho già scritto in qualche articolo precedente, c’era un anziano maestoso e austero, una ventina, o poco più, di anni fa ho passato un con la mano sul manico del pugnale paio di mesi in Israele, come fotografo per l’Uniche spuntava dalla fusciacca che sosteversità di Gerusalemme in una campagna di scavi archeneva i pantaloni e dava segno di manifesta impazienza: ologici, con residenza in un kibbutz, cioè in una specie di era il Padre della sposa. agriturismo. La nostra guida ci spiegò che il matrimonio Druso preveNei giorni nei quali non avevo da fare, prendevo parte de un rapimento rituale da parte dello sposo, che fugge a ad alcune gite insieme ad alcuni Italiani, abbiamo girato cavallo con la donna “rapita” inseguito dai fratelli della tutto lo stato, che è poco più grande della Toscana, con sposa. un pulmino guidato da un autista Circasso e su costui tornerò in seguito. Infatti, poco dopo arrivarono i due giovani di gran carriera su di un bellissimo cavallo bianco, l’uomo fece imGirando nell’alta Galilea ci spingemmo ai confini del Lipennare quel bell’animale e si fermò. Il Padre tirò fuori il bano, fino ad un paesetto di nome Metullà, noto in Israpugnale e lo guardò minaccioso, ma lui gli corse incontro ele come “Gevul tov”, ossia il buon confine, perché non e s’inginocchiò davanti a lui c’erano guardie né barriere, chinando la testa, poi porse e Libanesi e Israeliani si real Suocero un sacchetto piecavano senza impacci di qua no di monete d’oro, chieo di là tranquillamente. dendo la sua benedizione. Noi per curiosità facemmo L’onore era salvo, il Padre qualche passo in Libano, sorrise e poggiata la mano ma il nostro autista ci chiasul capo del giovane lo bemò annunciandoci un evennedisse, poi lo fece rialzare to fuori del comune: c’era e lo abbracciò. Arrivarono un matrimonio Druso. galoppando i tre fratelli delI Drusi sono costituiti da alla ragazza che scesero precune tribù residenti in Siria, cipitosamente da cavallo e in Libano e in Israele, essi, sguainarono i pugnali, ma il a differenza dei Curdi, non Padre li fermò con un gesto rivendicano uno Stato indie spiegò loro che lo sposo Circassi in abiti tradizionali pendente, quindi non hanno ormai faceva parte della fairredentismo e si ritengono miglia e sarebbe stato per cittadini ossequenti della Nazione in cui vivono. Si riloro un nuovo fratello. I festeggiamenti sarebbero durati conoscono, per il loro abbigliamento, un cappello biantutto il giorno, ma noi a malincuore dovemmo ripartire, co, duro, basso e cilindrico, d’estate una camicia bianca nonostante che ci avessero invitato al pranzo di nozze. molto ampia, d’inverno portano sopra una zimarra nera. Quel matrimonio, con la sposa che veniva dal Libano I pantaloni sono neri, sborsati sul davanti e col cavallo aveva qualcosa di antico, sapeva quasi di vicenda bibliall’altezza dei ginocchi, questo perché potrebbero essere ca, come Giacobbe inseguito da Labano dopo l’unione scelti per “evacuare” il Messia e la borsa che i calzoni con Rachele. formano dovrebbe accoglierlo. A noi appare paradossale, I miei amici a Tel Aviv mi dissero che eravamo stati molma per loro è una possibilità estremamente seria. Hanno to fortunati per aver goduto di un evento al quale ben una misteriosa Religione sulla quale non lasciano trapepochi Israeliani avevano potuto assistere e francamente lare alcuna notizia, mi hanno spiegato che la loro fede per me è stato di una poesia indimenticabile. Purtroppo il s’ispirerebbe sia al Cristianesimo che all’Islam, tanto che “gevul tov” non esiste più da quando ci sono gli Hezboli loro libri sacri sono la Bibbia e il Corano, ma sono visti lah ed ora la cittadina di Metullà è difesa dai militari ed è come allegorici e perciò non sono intolleranti. Hanno un stata fatta segno da lanci di razzi. rito che assomiglia alla Messa. Non fanno proseliti, può Come ho accennato, l’autista delle nostre gite era circasessere Druso, solo chi è figlio di Drusi e non ammettono so, di nome Ahmed, molto giovane, non alto, ma decii matrimoni misti, ma non sono fanatici e desiderano uno samente un bel ragazzo, molto garbato e servizievole, Stato laico che non mischi la religione con la politica e quindi riscuoteva le simpatie di tutta la comitiva. Sucla legge. Queste le scarne notizie e forse non del tutto cesse che a Giaffa l’autista frenò disperatamente prima attendibili, che ebbi dai miei amici a Tel Aviv. delle strisce dove passavano due pedoni e lo stridio della Sono bella gente, pezzi d’uomini baffuti e imponenti, che frenata richiamò una solerte poliziotta che pur essendo sentendosi leali cittadini di stirpe guerriera, vogliono fare stata la frenata prima delle strisce, tirò fuori il taccuino il servizio militare e anche se normalmente sono poco e nonostante le nostre preghiere e le nostre proteste, inutilizzati in reparti combattenti, hanno una loro brigata, flessibilmente comminò una multa assai salata al nostro valorosissima. Spesso fanno parte della Polizia. conducente. Mi resi conto che l’ammenda sarebbe costaQuesto per i maschi, le donne si vedono poco in giro, ta quasi mezzo stipendio mensile al nostro Ahmed e sucome in tutto il Medio Oriente, ma quelle poche, giovani bito mi detti da fare con tutti i passeggeri per raccogliere che ho intravisto erano bellocce. 22 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 LAMPORECCHIO PARLIAMO DI... Consiglio di Anziani che amministra pure la Giustizia dollari o shekel (N.d.R. moneta nazionale israeliana) per per i reati minori. Pur essendo Islamici, preferiscono la pagare la multa. I Circassi in Israele parlano Arabo ed scuola Ebraica a quella Araba e sono leali cittadini IsraEbraico, oltre all’Adighè che è la lingua caucasica della eliani che avendo tradizioni guerriere pretendono di fare loro etnia, perciò spesso facevo da tramite fra Ahmed e i il Servizio Militare in corpi combattenti. Hanno un giorcompagni di gita perché ero il solo a parlicchiare Ebrainale in lingua Adighé scritto in caratteri cirillici. Sono di co. statura modesta, ma snelli e ben fatti e con lineamenti Quando mi avvicinai col denaro in mano egli scosse decidelicati, le ragazze sono decisamente attraenti. samente la testa rifiutandolo, i Circassi sono fieri e quindi Quando arrivammo alla casa di Ahmed, la moglie gioaffermò che essendo colpevole era giusto che pagasse e vanissima, piccoletta e assai riteneva quasi offensiva l’ofgraziosa, ci accolse festosaferta. Io insistei, gli spiegai mente e sotto la grande tettoia che era nostro uso rifondere del portico antistante alla casa all’autista l’ammontare di una aveva preparato una lunga tamulta che ritenevamo ingiusta vola con cibarie, frutta e bibite e troppo severa. Continuò a varie, naturalmente analcoesimersi, la punizione per lui liche. Israele è il Paese della era meritata perché aveva sbafrutta, che esporta ampiamente gliato e doveva pagare. Avee dato il clima, oltre gli agrumi vamo saputo che la moglie c’è la frutta tropicale, ed anche aveva partorito da poco ed io quella che anche noi produciasostenni che volevamo fare un mo, e la qualità è sempre otregalo al bambino. A questo tima, ortaggi e frutta sono sipunto, commosso accettò, ma mili a quelli siciliani, saporiti volle ricambiarci invitandoci Membri del consiglio spirituale dei Drusi e succosi. Da noi si producotutti a casa sua per una merenno ortaggi straordinari, come da a base di dolci casalinghi, asparagi, carciofi e piselli, ma bibite, frutta e soprattutto coprovare per credere, cetrioli, melanzane e pomodori sicicomero. liani o israeliani col sole di cui dispongono sono un’altra Accettammo con entusiasmo, Ahmed chiese via radio il cosa. Col caldo che avevamo sofferto sulla costa, trovarsi permesso per la deviazione dall’itinerario previsto e ci in altura era una delizia e deliziosi erano anche i cocodirigemmo verso il suo villaggio su una collina della Gameri dolci e saporiti che degustammo in fette esagerate. lilea a circa 600 metri d’altezza. C’erano anche diversi tipi di dolcetti, ma noi soprattutIl paese era piccolo, pulitissimo, con una moschea con to facemmo una scorpacciata di ghiottissima frutta, non alto minareto, e un palazzotto della comunità, le case eramancavano melagrane, fichi, manghi, papaye e datteri no tutte ad un piano, quasi sempre bianche o di colori oltre a banane maturate sulla pianta. Passammo un paio tenui, spesso con versetti del Corano scritti in arabo sulla d’ore in allegra compagnia, molti vicini di casa si erano facciata. Normalmente hanno un vasto portico, dove paruniti alla festa e tutti avevano apprezzato la nostra “gecheggiano l’auto e dei tavoli per mangiare all’aperto. nerosità italiana” e tanti perfetti sconosciuti ci trattavano I Circassi sono di origine caucasica e nell’ottocento patiamichevolmente. Ci toccò a ripartire, tutti ci salutavano rono feroci persecuzioni da parte degli Zar. Molti si rifusorridenti, e dovemmo dare l’addio a quel paesello pulito giarono in Turchia, dove furono accolti benevolmente e e ordinato, pieno di gente allegra e accogliente. per gratitudine e in odio ai russi si convertirono all’Islam. Quando a Tel Aviv fui ospite del mio amico Nachum, che Parte di loro rimase in Turchia, altri si sparsero nel Meaveva risieduto a Lamporecchio accanto a casa mia per dio Oriente. tre anni durante i quali aveva frequentato a Vinci la ScuoIn Israele hanno due villaggi sulle colline della Galilea, è la di Ottica e Optometria, quando gli raccontai la nostra gente di provenienza montanara e si trova molto bene in avventura, molto toscanamente mi disse: “Che culo checalto, lontani dal caldo e l’umidità della costa. Hanno una ciài! Pochissimi Israeliani in una vita hanno assistito a larga indipendenza amministrativa, sono governati da un quello che t’è capitato in poco più di un mese”. Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 23 PARLIAMO DI... BORGHI E CASTELLI... FUORI COMUNE II PARTE: PORCIANO E GIUGNANO a cura di Michela Cammilli 24 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 PARLIAMO DI... Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 25 PARLIAMO DI... DAL 1 OTTOBRE L’ORCHESTRA DI ROBERTO MADONIA I sarà ancora più grande e prestigiosa l prossimo 1 ottobre, al teatro Mucchetti di Adro (Brescia) ci sarà la presentazione della nuova Orchestra di Roberto Madonia. La nuova formazione sarà composta da ben 9 elementi molto preparati. La grande novità è che Riccardo Ambrogini (il toscano), fisarmonicista molto conosciuto nel panorama delle orchestre nazionali da ballo, si unirà al gruppo, in una fusione che farà nascere ... “La Grande Orchestra di Roberto Madonia e Riccardo Ambrogini”! Durante la serata ci saranno tante sorprese tra cui la presenza di Nik Luciani (foto a lato), ex cantante dei Cugini di Campagna, che da poco ha inciso un brano con Roberto Madonia scritto proprio da Roberto e prodotto dalla casa discografia “Vocalsound”, con cui Madonia collabora. Ci sarà, inoltre, la presentazione del suo nuovo lavoro discografico. Per l’occasione il Fan Club di Roberto Madonia “La ciurma” (che vanta più di 150 tesserati che lo seguono assiduamente un po’ in tutta Italia) organizzerà un viaggio in pullman con partenza da varie città. Per informazioni 347 5808425 26 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 PARLIAMO DI... DU CA’FFÈ STORE APRE A LAMPORECCHIO D Inaugurato il nuovo negozio di Giacomo Lamanna opo il successo del primo negozio Du CA’ffè StoRe situato ad Altopascio e constatando l’esigenza sul territorio di un certo tipo di prodotto, Giacomo Lammana di Lazzeretto ha deciso di aprire un nuovo punto vendita a Lamporecchio avvalendosi della preziosa collaborazione della cognata Veronica Mancini. L’inaugurazione è avvenuta a settembre 2016 di fronte a un pubblico curioso e interessato. Nella bottega potete trovare oltre 30 tipi di capsule compatibili con le principali marche (Nespresso, Lavazza a modo mio e molte altre) e varie bevande solubili in capsula (fra cui Ginseng, Orzo, Thè, Cioccolata calda e numerose altre), tutto rigorosamente a marchio Du CA’ffè. Il prodotto unisce qualità e convenienza, andandosi a distinguere dai caffè commerciali per l’alto monitoraggio effettuato dal titolare e per la gradevolezza del sapore da cui scaturisce un gusto inimitabile. Giacomo offre la possibilità di poter degustare il caffè prima di acquistarlo e, inoltre, concede l’opportunità del comodato d’uso gratuito della macchina sia per i privati sia per le attività commerciali. Un’importante novità per Lamporecchio e dintorni che possono usufruire di un servizio di alta professionalità a prezzi convenienti. Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 27 LAMPORECCHIO L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE informa: Scuole elementari - L’intervento relativo alla realizzazione della cucina centralizzata e all’ampliamento del refettorio non è ancora concluso, l’ultimo stralcio prevede l’installazione di una pensilina di fronte all’ingresso delle scuole elementari con un’area coperta di dimensioni maggiori rispetto al precedente loggiato. L’area pedonale di accesso alla scuola è stata anch’essa raddoppiata per migliorare ulteriormente l’agibilità all’accesso dei bambini. Ricordiamo che la gestione degli accessi nell’area interna alla scuola è comunque di competenza della stessa. - L’ampliamento del refettorio, che potrà ospitare contemporaneamente un massimo di 160 bambini, è stato realizzato seguendo le indicazioni delle normative e i conseguenti parametri indicativi. Anche la scelta delle dimensioni è stata attentamente valutata soprattutto in prospettiva futura: oggi un turno giornaliero conta un numero poco superiore alla capienza prevista, ma questo è destinato a diminuire, causa il trend demografico e altre scelte che già oggi si registrano. Interventi rivolti alla sicurezza stradale Continua sul nostro territorio la messa in sicurezza delle strade con il rifacimento della segnaletica orizzontale e la successiva ridefinizione degli stalli di parcheggio laddove presenti. Questa serie di interventi sono stati pensati con il fine di ridisegnare, in un progetto più ampio, i flussi di traffico che andavano ad aggravare alcune zone del nostro paese, arrecando così meno disagi nei momenti di maggior flusso di autovetture in entrata e uscita da Lamporecchio. Gli interventi hanno riguardato: Via Tamburini e piazza Caponnetto - Cerbaia: sono stati invertiti l’ingresso e l’uscita dal parcheggio, traslato di alcuni metri lo stop già presente e realizzati alcuni nuovi stalli di sosta. Tali modifiche si sono rese necessarie a seguito di alcuni disagi rilevati sulla viabilità e di numerose segnalazioni di abitanti, attività locali e utenti del campo sportivo. Via Poggio alla Cavalla: l’intervento è consistito nel rifacimento della segnaletica orizzontale su via Poggio alla Cavalla: è stata ritracciata la sede stradale su tutto il tratto della via, sono stati realizzati dei rallentatori ottici della velocità, ricollocati gli attraversamenti pedonali ed è stata ripristinata l’intersezione con via Tamburini. Il tutto per garantire maggiore sicurezza a chi si troverà a transitare in quella zona. Realizzazione segnaletica stradale via Aldo Moro: l’intervento ha consistito nel ridisegnare tutti gli stalli di sosta presenti nella via, nell’istituire il doppio senso di marcia nel tratto tra via La Malfa e via Donati e nel regolamentare, a vantaggio di una maggiore sicurezza, le intersezioni di Via Aldo Moro con via Donati e Leonardo da Vinci. Sono stati realizzati rallentatori ottici della velocità sia su via Aldo Moro che Leonardo da Vinci, ricollocati gli attraversamenti pedonali e altri interventi di rinnovo della segnaletica stradale su via La Malfa e via Donati. Via Nenni: in forma SPERIMENTALE è stato invertito il senso di marcia, in favore della direzione attuale che va da via Martiri del Padule verso via Aldo Moro. Questo si è reso necessario per effettuare un tentativo di decongestionare parzialmente l’incrocio di via Martiri del Padule con via Leonardo da Vinci (zona Perla del Bosco), tratto che possiede le maggiori criticità nella viabilità locale. Prevediamo così di aumentare l’utilizzo di via Nenni per tutti coloro che devono raggiungere via Aldo Moro provenendo da via Verdi e via Martiri del Padule e che attualmente devono percorrere tutta via Martiri del Padule fino all’incrocio con via Leonardo da Vinci e poi svoltare in via Aldo Moro. Al termine della 28 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 LAMPORECCHIO fase sperimentale, effettueremo le dovute valutazioni per verificare l’impatto di questo provvedimento sulla circolazione cittadina. Realizzazione nuovo parcheggio a Porciano Nel mese di agosto si è conclusa a Porciano la realizzazione di un nuovo parcheggio, situato in via Porcianese all’altezza del cimitero. Questo intervento consente di aumentare gli spazi destinati al parcheggio in prossimità del borgo. Lamporecchio con le popolazioni colpite dal terremoto A seguito del terribile terremoto che ha colpito il Centro Italia, il nostro territorio sotto il profilo della solidarietà, per portare un sostegno concreto alle popolazioni: è stato creato un comitato formato da Croce Verde, Avis e Comunità Solidale che ha già incontrato, insieme all’Amministrazione, molte associazioni del nostro territorio per decidere insieme le iniziative e fare proposte. A breve ci saranno nuovi aggiornamenti e un programma di eventi condivisi. Sostegno inclusione attiva Da venerdì 2 settembre vengono attivate le procedure per accedere al Sia (Sostegno Inclusione Attiva), un contributo che può variare da 80 a 400 euro mensili a secondo del numero di componenti della famiglia. Per poter accedere al contributo è necessario possedere i requisiti riportati nel modulo di domanda e raggiungere minimo di 45 punti secondo la relativa tabella. Il modulo di domanda e maggiori informazioni sono presenti sul sito del Comune. Rete sentieristica e stagione turistica Volge al termine il periodo più intenso della nostra stagione turistica che, come di consueto, ha visto una grande affluenza di visitatori. Il lavoro volto al miglioramento dell’offerta turistica quest’anno è consistito soprattutto nella realizzazione della rete sentieristica che lo scorso 10 settembre è stata inaugurata in occasione della presentazione di Naturart, la rivista curata dalla Giorgio Tesi Group. Oltre settanta persone hanno partecipato alla passeggiata inaugurale e un centinaio alla presentazione, che ha avuto come contesto la terrazza panoramica della chiesa di Porciano, accompagnati da un meraviglioso tramonto. Ricordiamo che la cartina con tutti i sentieri, realizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale Orizzonti, è anche disponibile sul sito del Comune di Lamporecchio in pdf. Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 29 LAMPORECCHIO UN RICORDO PER TE .... Nonna Leontina! A nche quest’anno la “nonna Leontina” non ha voluto mancare l’appuntamento consueto con Orizzonti ... purtroppo stavolta il motivo è diverso ... non è per festeggiare il compleanno (sarebbero stati 108 ad ottobre), la nonna, infatti, non ce l’ha fatta. Il 3 agosto scorso Leontina ci ha lasciati e noi familiari abbiamo pensato di onorarla un’ultima volta con questo ricordo: “Ciao nonna, sei stata per noi tutti maestra di vita, la tua infinita bontà, la tua tenacia, la tua modestia e la tua umiltà siano esempio per noi che restiamo. Lavoratrice instancabile della terra ... la tua lunga vita non ti ha risparmiato dolori, ma ti ha dato anche grandi gioie, non ultime la nascita di ben 3 bellissimi tris-nipoti che hanno illuminato le tue buie giornate (la vista ti aveva abbandonato da un po’) con grida e sorrisi che hai ricambiato con un affetto infinito. Quello stesso affetto che non hai mai fatto mancare a nessuno di noi, dai più grandi ... ai più piccoli. Riposa in pace nonna, se il Paradiso esiste è lì che sei, rimarrai per sempre nel cuore di tutti i tuoi cari che ti hanno voluto tanto bene”. Per Leontina Bonaccorsi, 8 ottobre 1908 / 3 agosto 2016 L’ULTIMO SALUTO AD UNA NOSTRA FEDELE LETTRICE: ALEMAGNA ANCILLOTTI 19/04/1917 - 10/07/2016 (nella foto a lato) Arrivederci Alemagna, la tua perdita ha lasciato un grande vuoto e tanto dolore nei nostri cuori. Mi ricordo le tue belle risate, non avrei mai voluto dirti arrivederci per un’ultima volta, ma la vita è un percorso che ha un inizio e una fine. Ciao Alemagna. Carla Masi UNA DONAZIONE IN RICORDO DI GIULIETTA FERRERO I n data 24 Agosto è stato effettuato il bonifico di € 500,00, da parte della comunale AVIS di LAMPORECCHIO e dalla famiglia Ferrero, in favore dell’Associazione TAGES ONLUS del reparto DH Oncologia Medica dell’Ospedale Santa Maria Assunta di Ponte a Niccheri (Firenze), somma facente parte della donazione in ricordo di Giulietta. Il totale della somma deriva dalle offerte del libro “3° Premio letterario Ferrero Giulietta” e dalla donazione della sezione Avis Lamporecchio e famiglia Ferrero. 30 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 ACCADEMIA DI MASETTO L LAMPORECCHIO Associazione culturale della Valdinievole e del Montalbano Orientale ’Accademia di Masetto nasce, come si legge nello ro al contadino di Boccaccio. In statuto, con lo scopo di promuovere la conoscenza e questo gioco sta anche la nostra lo studio della storia e della cultura della Valdinievole duplice volontà di fare dell’ase del Montalbano orientale con particolare riferimento al ter- sociazione un’opportunità di riritorio di Lamporecchio e delle comunità vicine. All’origine cerca, ma anche una piacevole di questo proposito sta il convincimento che, pur avendo un occasione d’incontro e di scambio d’idee. passato ricco di eventi e personaggi significativi, quest’area Il consiglio direttivo in questa fase iniziale è composto dai non è stata nel tempo oggetto di studi e ricerche continue, soci fondatori: Presidente Giampaolo Francesconi, Vicecome invece è accaduto per altri luoghi della Toscana. presidente Laura Diafani, Tesoriere Ivo Torrigiani, SeÈ certamente innegabile che anche per Lamporecchio e gretario Simone Martini, Consiglieri Michela Cammilli, dintorni ci siano stati in passato contributi importanti per Serena Marradi, Maria Virginia Porta. L’associazione è la conoscenza della storia del nostro aperta a tutti, in particolare si rivolpassato: sto pensando agli scritti di ge a coloro che hanno passione per E. Coturri, S. Ferrali, M. Francini, C. il passato delle terre e delle comunità Ciattini V. Bonfanti, G. Romby, M. in cui vivono e, al contempo, credoCamilli, Claudia Poli, G. Francesconi no che la conoscenza e la cultura absolo per citare alcuni nomi di autori biano ancora un ruolo importante per che hanno dedicato pagine importanti decifrare il presente. L’associazione a queste terre, alla sua gente. Qualche non nasce difatti né per motivazioni tempo fa proprio su Orizzonti M. Calocalistiche né per mera erudizione, milli fece un’interessante e piacevole ma dal doppio convincimento che ricognizione delle copertine delle publa dimensione globale, in cui oggi blicazioni che, negli ultimi decenni, siamo chiamati a vivere, non debba sono state dedicate alle nostre zone, significare liquefazione delle identità il primo incontro dell’Accademia di Macontandone poco meno di quaranta. storiche delle comunità e che pensare setto: la presentazione dell’Assessore Si tratta di testi di natura tra loro diil presente non significhi cadere prialla Cultura Monica Cetraro. Seduti da sinistra Ivo Torrigiani, il Presidente versa che se da un lato mostrano le gionieri di un pensiero breve, immemolteplici sfaccettature delle nostre Giampaolo Francesconi e Laura Diafani more del passato. Le prime iniziative comunità e dall’altro lasciano intravecon cui l’associazione si presenta al dere gli spazi per ulteriori possibili indagini. territorio possono essere considerate un esempio di quelIl motto scelto dall’associazione - Caetera desunt (Le altre lo che essa intende promuovere nel corso del tempo. Il 30 cose mancano) - allude a questi vuoti. È questa, infatti, una agosto G. Francesconi ha parlato di Masetto. L’ha fatto nellocuzione che si pone sui libri, quando il testo originale non la prospettiva di individuare le tracce del legame di questo continua per mancanza di documenti o di pagine. Anche celebre personaggio letterario con il nostro territorio. nella ricostruzione della storia del nostro territorio manca- Analogamente anche l’incontro con Simone Martini (sano molte pagine, ma ciò non dipende solo da una mancanza bato 24 settembre alla Villa di Papiano) cercherà di gettare di documenti, ma anche – e in taluni casi- soprattutto da qualche squarcio di luce sulla storia di un’antica istituzione un’insufficienza delle indagini. L’intento dell’associazione che nel passato ha avuto particolare importanza per queste è, pertanto, quello di promuovere continuità in queste ricer- zone (Spedale di Papiano); così come farà Michela Camche e nella documentazione dei loro risultati. milli (15 ottobre nella Chiesa di Porciano), nel suo interOltre all’obiettivo di promozione della ricerca, l’associa- vento su Italia Donati, una vicenda storicamente importanzione, si propone, attraverso incontri, presentazioni di libri, te, già raccontata ma talora in modo fin troppo romanzato. mostre, di contribuire ad arricchire in generale la vita cultu- Quanti sono interessati ad associarsi - la quota annuale è rale del nostro territorio. di 10 euro – lo possono fare o durante gli incontri o scriLa denominazione scelta, “Accademia di Masetto”, vuole vendo ad [email protected] o scaricando essere un gioco ironico tra un nome - Accademia- di antica il modulo d’iscrizione sul profilo Facebook dell’Accae prestigiosa tradizione culturale e il richiamo più legge- demia. Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 31 LAMPORECCHIO ESCURSIONE NOTTURNA SUI SENTIERI DEL MONTALBANO L di Michela Del Negro o scorso 19 agosto si è tenuta la prima edizione di “Luci sui sentieri del Montalbano”: camminata notturna da Porciano al Fornello. Ben 91 partecipanti, tutti rigorosamente dotati di torce elettriche per illuminare gli oltre 6 km di percorso attraverso i boschi del crinale. La luna piena, i suoni e i profumi della notte hanno fatto da suggestiva cornice all’evento, organizzato con attenta cura nei dettagli tecnici e logistici dall’ASD Gruppo Podistico di Porciano in collaborazione con la Pro Loco Porciano, VAB Lamporecchio, Circolo Arci Porciano, Croce Verde Lamporecchio e la Pizzeria Il Castaldo del Fornello. Un ringraziamento particolare va a tutti i volontari che hanno dato il loro prezioso aiuto alla riuscita dell’iniziativa. Si è trattato di un vero lavoro di squadra, ripagato dall’entusiasmo delle persone intervenute e condotto in piena sicurezza grazie anche alla presenza di due jeep della VAB, che ci hanno letteralmente scortati a distanza per tutto il tragitto. Partiti dall’Area Verde di Porciano, formando una lunga scia luminosa, siamo arrivati fino a Poggio alla Baghera dove ad attenderci abbiamo trovato un gustoso buffet, gentilmente preparato dalla famiglia Tinacci. Un gesto di calorosa accoglienza che, dopo il duro dislivello affrontato in salita, ci ha permesso di riprende fiato ed energia. Ancora uno sforzo prima di arrivare al colle di Leporaia da cui si gode il luccichio dei paesi della vallata sottostante, per poi iniziare la discesa verso Fornello, passando da Case Capitati. A conclusione dell’itinerario tappa a Il Castaldo per un brindisi tutti insieme con il vino della Cantina Fadanelli e un ricco ristoro offertoci da Roberto e Andrea, che per noi hanno sfornato pizze e focacce a volontà. Molta la partecipazione della gente del posto, a conferma di un desiderio diffuso di scoprire, e talvolta riscoprire, il proprio territorio e la storia locale. Non sono mancate nemmeno adesioni dalle città vicine (Pistoia, Quarrata ed Empoli), per non parlare di alcuni turisti, sia italiani che stranieri, che si trovavano in vacanza nelle varie strutture ricettive della zona. Insomma, una risposta positiva da parte di tante persone che dimostrano così sensibilità e rispetto nei confronti dell’ambiente naturale che ci circonda e che ne riconoscono a tutti gli effetti il valore, in quanto bene comune, da tutelare e valorizzare. Grazie a tutti per la vostra presenza, per aver fatto vivere il Montalbano e aver condiviso questa esperienza ... arrivederci alla prossima edizione! 32 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 LAMPORECCHIO UMBERTO MARKOVINA La storia di un uomo e di un atleta, raccontata con i ricordi della moglie Elide C a cura di Massimo Mancini hi seguiva la Lampo, negli anni settanta, si ricorderà sicuramente di Umberto Markovina, l’estrosa punta azzurra, capace con qualche sua geniale giocata, di decidere positivamente, per la sua squadra, la partita. Con i calzini giù, lo ricordiamo mentre calcia le punizioni o i calci d’angolo. Una delizia vederlo come accarezzava la palla con i piedi. Ma Umberto Markovina non è stato solo un grande giocatore. È stato anche un Umberto Markovina con la maglia della Lampo in una uomo di qualità, che viveva partita del 1970. Dotato di grande estro, si faceva di contenuti e valori. notare anche per il suo modo spavaldo di giocare ... i calzini abbassati senza i parastinchi di protezione Ha lavorato alle poste di con come Omar Sivori, idolo degli juventini di allora Lamporecchio. Sempre gentile e disponibile con le persone. Ma per conoscere meglio la figura di quest’uomo, deceduto all’età di settanta anni, (esattamente il 24 luglio del 2010), siamo andati a parlare con la sua compagna di una vita: Elide Petrucciani. La donna che lo conobbe che ancora era una ragazzina, tra i due da allora iniziò un rapporto di amore forte, vero, solido e che tra i tanti effetti positivi ha avuto la nascita della figlia Silvia. Ci accoglie nella sua splendida casa a Larciano. “Mi ricordo - inizia Elide a parlare - che ero a vedere una partita della Lampo in compagnia delle mie amiche più care. Lo sguardo si indirizzò su questo ragazzo che stava giocando. Affascinante nell’aspetto. Toccava la palla divinamente. Rimasi colpita. Fu l’inizio di una bellissima storia di amore che da allora ci ha sempre tenuto legati, pur nelle numerose difficoltà che la vita ti mette davanti”. Ci racconti la storia dei primi anni di vita di Umberto? “Era nato a Spalato nel 1940. Allora la Dalmazia era italiana. Poi dopo la Seconda Guerra Mondiale il territorio, (l’attuale Croazia) passò, come bottino di guerra, sotto la Jugoslavia guidata dal dittatore Tito. Furono momenti difficili, drammatici per gli italia- L’U.S. Lampo vincitrice del campionato di 1ª categoria 1969/70. Da sinistra in piedi: Pedretti, Guidi, Panati, Reggianini, Campionini, Baglioni, Amorini. Da sinistra accosciati: Nelli, Vai, Innocenti, Oberti, Cambi, Umberto Markovina e Pietro Marradini! 34 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 LAMPORECCHIO ni che vivevano in quella zona. Ci furono persecuzioni, fucilazioni. Anche la famiglia di mio marito ebbe grandi problemi. Gli fu cambiato obbligatoriamente il cognome e da Marcovina (italiano) passò a Markovina. Era diventata una situazione insostenibile. Quando aveva sei anni, la famiglia venne forzatamente via dalla sua terra natia e si trasferì in Italia. Aveva un fratello, diventato poi ingegnere nucleare. Gli furono confiscati tutti i beni e furono obbligati, dal tribunale di Spalato, a formalizzare la cessione senza nessuno compenso. Oggi sembrano fatti irreali e invece fu una violenza fisica e psicologica tremenda, degna di una brutta dittatura comunista. Praticamente era diventato un profugo e questo fatto lo aiutò, più in avanti con la vita, a trovare il lavoro alle Poste. Crescendo coltivò la sua grande passione, che era il calUmberto Markovina mentre riceve un premio dalle cio e questo lo aiutò molto. Ha giocato a ottimi livelli. Ha mani dell’amico Francesco Venturini partecipato al Torneo di Viareggio e militato in tante forti squadre dilettantistiche toscane tra cui Certaldo, Viareggio, Vinci e Lampo. Giocava con la maglia numero undici. Con la Lampo trovò un gruppo di amici formidabili, guidata da un presidente eccezionale come era Bugare. Aveva un bellissimo rapporto con Remo Micheli. Entrambi tifosi sfegatati della Juventus. Un amico dal cuore d’oro, generoso, che gli è stato vicino negli ultimi tempi della malattia. Tornando al calcio, certe volte in campo lo criticavano perché si muoveva poco. Gli sono venuti i capelli bianchi presto e per questo lo chiamano vecchio. Io mi arrabbiavo e rispondevo per le rime. Lui accendeva, come risposta, la sua “lampadina” ed era capace di inventare una delle sue giocate, talmente belle che poi andava a raccogliere gli applausi da parte anche di coloro che lo avevano criticato. Nel 1973 ci siamo sposati. Ha avuto dei bellissimi momenti Umberto Markovina insieme alla moglie felici. Amava con intensità la vita. Finalmente aveva una Elide Petrucciani sua famiglia, una casa, un lavoro che lo soddisfaceva. Quando nacque nostra figlia Silvia la commozione, la gioia furono indescrivibili. Finalmente la vita lo ripagava, dopo tanti torti subiti. Non dimenticò mai le sue origini. Provava nostalgia della terra in cui era nato. Gli avevano volutamente troncato di netto qualsiasi rapporto e di questo lui ne soffriva ed era anche arrabbiato per l’ingiustizia subita”. Ebbe un brutto incidente sul lavoro all’ospedale di Pistoia? “Insieme ad un suo compagno rimase folgorato da un macchinario. Rischiò seriamente di perdere la vista. È stato per tanto tempo bendato. Capimmo che era giunto il momento di cambiare vita e nel 1975, grazie al fatto di essere rifugiato, fu agevolato per l’assunzione alle poste. Gli ultimi anni della sua vita sono stai difficili. Ha sofferto a causa del suo stato di salute. Lui con dignità e forza ha sempre reagito e, fino alla morte, ha creduto sempre di potercela fare. Nel luglio del 2010 ci ha lasciato. Un vuoto immenso. In quel periodo ho avuto la vicinanza di tantissimi amici che mi hanno aiutato e li ringrazio, senza fare nomi, per paura di dimenticarmi di qualcuno. Sono stati anni intensi, belli che sono trascorsi velocemente e che mi hanno lasciato un ricordo piacevole, consapevole di avere condiviso grande parte della mia vita, con un uomo, Umberto, che ho amato fortemente e pienamente”. Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 35 LAMPORECCHIO IL PRINCIPE ARAGORN A LAMPORECCHIO! Enrico Maria Papini si aggiudica il premio per la categoria “accessorio” per il genere fantasy, alla Festa dell’Unicorno E nrico Maria Papini ha partecipato al concorso del genere fantasy, che si è svolto all’interno della festa dell’Unicorno, manifestazione che si è svolta nel mese di luglio a Vinci. All’interno del genere fantasy c’erano tre categorie di premi: una per la migliore interpretazione, una per la migliore assomiglianza al personaggio (anche fisica) e una per il miglior “accessorio” (l’accessorio può essere un’attrezzatura di scena, un particolare del costume o il costume stesso). Enrico ha vinto il premio per questa terza categoria come miglior costume e ha ricevuto i complimenti dalla giuria per come ha curato i particolari. Un riconoscimento prestigioso, nell’ambito di una festa che con il passare degli anni, sta avendo un successo, di interesse e partecipazione, straordinario. Enrico Maria Papini, che abita a Lamporecchio, aveva il costume di Granpasso (N.d.R. in realtà Granpasso è il principe Aragorn, uno dei personaggi più importanti della trilogia, nonché uno dei componenti della famosa Compagnia dell’Anello. Figlio di Arathorn, 39° discendente in linea diretta da Isildur, nonché erede al trono di Gondor. Dagli Hobbit fu conosciuto a Brea con il nome di Granpasso), un personaggio noto del Signore degli Anelli. Un costume realizzato interamente a mano da lui stesso, che ha mostrato nel lavoro cura e attenzione nei minimi particolari, a conferma della grande passione che Enrico ha per quest’attività. Davvero complimenti. Un premio ampiamente meritato foto grande Enrico Maria per Enrico Maria Papini che si è conquista- Nella Papini con il suo bellissimo coto il premio per la categoria “accessorio” stume da principe Aragorn. Nel come miglior costume, tra trentasei con- riquadro piccolo il vero persodella saga di Tolkien incorrenti che hanno partecipato al concorso. naggio terpretato dall’attore americano M.M. Viggo Mortensen. 36 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 LAMPORECCHIO MAESTROMARCO - Gli amici della Cultura Prima di tutto vorremmo spiegare il significato del nostro “logo”: “il Papero Vitruviano” Che si vuol differenziale dall’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci (la massima espressione della cultura umanista). Nel nostro “Papero” , si c’è cultura... ma a modo “Nostro”... Oltre all’aspetto artistico e culturale, cerchiamo l’aspetto umano, la voglia di fare qualcosa che ci piace e ci accomuna. Il piacere di voler stare insieme tra NOI e con Voi... Sabato 15 Ottobre 2016 Presso l’area “incontri” del bar “Gli Schizzati” di Maestromarco avrà luogo: Iª giornata della “Cultura” • Ore19:30 Inaugurazione della manifestazione alla presenza • del sindaco Alessio Torrigiani e dall’assessore alla cultura Cetraro Monica. A seguire stuzzichini e pastasciutta per tutti All’interno potrete ammirare le opere di Piero Bettarini, Alfonso Fantuzzi e Valter Brambilla. • ore 21:00 Monica Balzamello introduce la serata. Il poliedrico Massimiliano Mazzei darà vita a una sua personale su Giacomo Leopardi e proprie poesie inedite. • Valerio Vescovi, Borgioli Eugenio, Graziella Cappelli e Carlo Prosperi declameranno alcune poesie. • A seguire debutto assoluto di Marco Sostegni che si cimenterà in un canto della “Divina Commedia” supportato, nell’introduzione e nella spiegazione, dalla prof.ssa Monia Leone. Il tutto intervallato da alcuni interventi del cantante e show-man “Robertino”. • La serata sarà animata e regolata a tempo di Musica dal #sempremitico# Paolo Fanti. Da sinistra: Marco Sostegni, Massimiliano Mazzei, Alfonso Fantuzzi, Riccardo Vezzosi, Valerio Vescovi, Paolo Fanti, Roberto Spinelli e Piero Bettarini Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 37 LAMPORECCHIO NOTIZIE DALLA TU@ BIBLIOTECA La biblioteca questo mese presenta ... ... Settembre ovvero la biblioteca riparte con voi L 'estate rappresenta sempre una pausa, anche per chi questa pausa non la fa perchè magari continua a lavorare o ha un lavoro stagionale ma cambia il clima, cambiano i ritmi di vita, la sera si fa tardi fuori più volentieri e anche la biblioteca osserva un periodo di chiusura oltre all'interruzione di alcuni suoi servizi di base o di attività ed eventi ormai consolidati. Ma a settembre tutto riprende con regolarità: torna in funzione a pieno regime il corriere grazie al quale si muovono i libri fra le biblioteche pistoiesi e pratesi per offrire agli utenti una scelta vastissima di storie, racconti, film, canzoni, documentari e saggi; ripartono gli incontri del Circolo di lettura Italia Donati con l'abile coordinamento di Valerio Bonfanti, tornano le vetrine bibliografiche e i consigli di lettura, riprendono gli acquisti di novità (tenete d'occhio il carrello delle novità sul nostro spazio web e prenotate per primi ciò che vi piace di più) riprende impulso il progetto Nati per Leggere per il quale ogni anno a novembre la Redop pubblica una bibliografia con consigli selezionatissimi di libri per i più piccoli e la presenta insieme a pediatri ed esperti di letteratura per l'infanzia il primo sabato di novembre alla biblioteca San Giorgio di Pistoia. Ripartono anche i corsi per chi è alle prime armi con il pc, continua la raccolta di documenti di interesse locale e la promozione di eventi e pubblicazioni che riguardano la storia locale (presto in arrivo il nuovo bollettino con tutte le novità di storia locale della rete e tanti eventi organizzati sul territorio da associazioni ed enti che si occupano per passione o per lavoro proprio di questo, come la neo-nata Accademia di Masetto o la stessa Orizzonti che ormai da tanto tempo ci concede una bella fetta di prezioso spazio sul questa rivista). Questi sono solo alcuni dei servizi offerti dalla biblioteca Don Siro Butelli, ricordarli tutti sarebbe impossibile ma vi invitiamo a consultare il nostro sito web o ad iscrivervi alla nostra nuova pagina facebook, oppure venite direttamente a trovarci, via aspettiamo accanto al Teatro Comunale nei consueti orari di apertura. La bibliotecaria Serena Marradi, (PromoCultura) - Biblioteca comunale “Don Siro Butelli” di Lamporecchio 38 - Orizzonti -n. 87 - Settembre - 2016 IL CORRIDONE ... S LAMPORECCHIO dilettanti allo sbaraglio! i è svolto in località Cerbaia lo spettacolo, denominato “Corridone, dilettanti allo sbaraglio”. Presentato con bravura e professionalità da Lucrezia Calugi (foto 2), lo spettacolo ha avuto momenti di intenso divertimento e ha visto la partecipazione gioiosa e attiva del pubblico. Un programma televisivo, un format di Claudio Migliorini, che verrà trasmesso in televisione, nei giorni di fine settembre, sulla piattaforma SKY, al canale 940 e digitale terrestre al canale 242. L’edizione di Cerbaia, ospitata da Lauro Calugi, in prossimità del suo negozio, è stata vinta da un trio di Prato, Cervelli in fuga, che interpretavano “Le sorelle bandiera” (foto 1). 2 Lucrezia Calugi, che nel 2015 ha vinto il concorso “Un volto per lo spettacolo”, insieme a Claudio Migliorini, è stata capace di rendere la serata fluida e divertente. Un grande successo. Nell’occasione Lauro Calugi, ha consegnato un omaggio ... un mazzo di fiori a Maria Calugi ... di 94 anni ed ha pubblicamente ringraziato tutti i componenti della squadra televisiva (TV Regione), gli sponsor e tutte le persone che hanno partecipato, come pubblico, alla divertente e interessante serata. 1 Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 39 LAMPORECCHIO L’ANGOLO DELLA SOLIDARIETÁ Rubrica a cura di Mara Fadanelli Notizie dalla Comunità Solidale Lamporecchio 3 AGOSTO CENA DELLA SOLIDARIETÀ La Comunità Solidale di Lamporecchio ringrazia di cuore tutte persone che hanno permesso la realizzazione della Cena della Solidarietà del 3 di agosto: in primis i volontari (che vorrei citare uno ad uno ma sono tanti, grazie per il bene che dimostrate di volere alla CSL) il magnifico cuoco Antonio Sostegni. I negozianti e le aziende che hanno offerto i loro prodotti: Sensi vini, fratelli Cei, cantine Faraoni, Bianchini, Rinati, panificio Doriana, Pasticceria Carli, Venturini bibite, circolo ARCI Lamporecchio, lavanderia “Bolle di sapone”, Fratelli Caruso, FM Plastic, Nuova Elleci di Leporatti, Damaz. Si ringrazia inoltre la parrocchia di Lamporecchio (don Andrea) che ci ospita tutti gli anni, il circolo ARCI di Cerbaia che ci ha prestato i tavolini, Simone “Pallicche” Volpi che ci ha allietato la serata, l’Amministrazione Comunale di Lamporecchio e tutte le persone che sono venute a cena, senza le quali non sarebbe stato possibile raggiungere l’obiettivo. L’incasso della serata è stato di 2.640 euro che verranno utilizzati per portare avanti i progetti a sostegno delle famiglie in difficoltà. Grazie!!! Vi aspettiamo alle prossime iniziative. 40 - Orizzonti -n. 87 - Settembre - 2016 9 OTTOBRE MARCIA DELLA PACE PERUGIA-ASSISI Grande appuntamento: 33 associazioni con l’Amministrazione Comunale porteranno Lamporecchio, dopo tanti anni, alla Marcia della Pace Perugia-Assisi. Migliaia di persone si muoveranno da ogni parte d’Italia per rompere il silenzio e l’inazione che continua a circondare le tragedie dei nostri giorni, per fermare le guerre, le stragi e i violenti, per proteggere chiunque e dovunque contro ogni forma di violenza, per contrastare le idee e le politiche che alimentano le paure e le divisioni, per gettare le basi per una società di pace. Aiutaci ad abbattere i muri dell’indifferenza, della rassegnazione e della disinformazione!!! Due pullman sono già completi, per il terzo ci sono già diverse prenotazioni. Se sei interessato affrettati contattando le Associazioni coinvolte o chiamando i seguenti numeri di telefono: Daniele Tronci: 3495832581; Croce Verde: 0573/81123; Mara Fadanelli: 3351846877; Edoardo Bonfanti: 0573/82212; Giancarlo Palamidessi: 334 2962758; Egisto Monti: 347 8255848; Don Andrea Mati: 328 0608411, o andando direttamente alla sede di Orizzonti o alla Croce Verde. LAMPORECCHIO & LARCIANO LA POSTA DI ORIZZONTI: Lamporecchio/Larciano 1) I bambini ringraziano don Andrea Mati - Lamporecchio - “Il mese di Luglio ha riservato una bellissima sorpresa ai bambini di Lamporecchio. Don Andrea Mati (nella foto a lato), il nostro Parroco, ha organizzato l’oratorio per i bambini nell’ex asilo. Tutte le mattine si sono ritrovati per realizzare giochi, lavori di pittura, cucina, l’orto e altro ancora, insieme a don Andrea e alle educatrici. Inoltre tutti i giovedì sono andati alla scoperta di sentieri, ruscelli, cascate, del nostro bel territorio guidati da Gabriele che li ha portati anche a vedere i cavalli e gli animali. Per terminare la settimana in allegria il venerdì tutti in piscina. Si è creato così un bel gruppo di amici che hanno giocato imparando tante cose nuove, che hanno mostrato venerdì sera 29 Luglio preparando, tutti insieme, una cena e una recita per i genitori. In questo modo hanno festeggiato la chiusura, per quest’anno, della bella iniziativa, con l’augurio che venga ripetuta anche per gli anni prossimi”. - Chiara Francesconi 2) Via Boccaccio ... una situazione difficile! - Lamporecchio - Un cittadino di via Boccaccio, si è rivolto alla nostra Redazione per mettere in evidenza le criticità strada in cui abita. Scarsa illuminazione, manto stradale non in perfette condizioni e soprattutto denuncia l’estrema velocità, con la quale le autovetture, soprattutto di notte, attraversano questa strada (nella foto a lato). Chiede un intervento delle autorità competenti per cercare di risolvere questo annoso problema. 3) Difficoltà nell’uscita dei bambini alla scuola primaria di Lamporecchio - Diversi genitori dei bambini che frequentano le scuole elementari (nella foto a lato) hanno interpellato la nostra Redazione per mettere in evidenza il disagio che hanno provato nel portare e riprendere i bambini a scuola. Un disagio aumentato causa anche della pioggia forte che cadeva. Questo per l’assenza di una pensilina che copre il tratto di marciapiede tre l’uscita dall’edificio scolastico e il cancello che delimita l’area. L’Amministrazione comunale di Lamporecchio ha già risposto con la prima parte dell’articolo a pagina 29, al primo capoverso. Comunque per risolvere il problema, oltre alla pensilina che è assolutamente necessaria ed urgente da installare, è importante organizzare i tempi e i modi di uscita delle classi. Compito, questo, che spetta alla scuola. Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 41 LAMPORECCHIO & LARCIANO ASSOCIAZIONE “IL RIFUGIO”: un’estate “bollente” caratterizzata dall’inciviltà dell’abbandono D opo le ferie siamo ripartiti con la presenza della nostra Associazione a Estrobilia, manifestazione svoltasi Larciano il 10 e 11 settembre. È stata un’occasione importante per raccogliere un po’ di fondi, ma soprattutto per far conoscere la nostra Associazione e le attività che svolge a favore degli animali nei Comuni di Lamporecchio e Larciano. Per quest’opportunità che ci è stata data, vogliamo ringraziare il Sindaco Lisa Amidei. Prima delle ferie c’eravamo lasciati con l’ultima iniziativa di solidarietà: la cena di beneficienza alla pizzeria “Il Canniccio” di Lamporecchio (nelle foto a lato), che ci ha accolti con la consueta ospitalità e disponibilità e questa è l’occasione per ringraziare il gestore e tutto il suo staff, un grazie anche da parte dei partecipanti che hanno particolarmente gradito la qualità dei cibi e del servizio. Come Associazione vogliamo ringraziare i partecipanti, per fortuna numerosi come al solito, indice della sensibilità di tanta gente per le problematiche che riguardano i nostri amici animali, specialmente sul versante del randagismo, in costante purtroppo aumento. In questo senso questa è stata davvero un’estate bollente! Siamo stati come Associazione continuamente cercati per segnalarci casi di abbandono di gatti, ma anche di qualche cane, a volte anche di intere nidiate abbandonate qua e là, o casi di animali feriti o malati. Una situazione spesso di emergenza a cui abbiamo potuto far fronte soprattutto per la grande disponibilità dell’ambulatorio veterinario di Lamporecchio dei dottori Giovanni Giannetti, Nella Repola e di tutto il loro staff, a loro va il nostro più sentito ringraziamento insieme ai nostri soci che si sono dati disponibili per lo stallo dei gatti. Infine, un ringraziamento particolare a tutti gli esercizi commerciali e aziende di Lamporecchio e Larciano che da sempre contribuiscono alla riuscita delle nostre iniziative. Il Presidente - Luana Ferradini 42 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 LARCIANO I CINQUANT’ANNI DI SOLIDARIETÀ: 1966-2016 - di Mariangela Ferrari l 22 e 23 ottobre prossimo 2016 1966 la Società Soccorso Pubblico di Larciano festeggia 50 anni di attività. Oggi, dopo 50 anni, la Società dimostra di aver fatto tesoro dell’impegno individuale di ogni singolo volontario. La memoria di ogni gesto di solidarietà è passata di mano in mano e si è trasformata in un contributo ripetuto nel tempo. Le persone non bastano. Occorrono anche i mezzi, soprattutto quando, nel perseguire i valori della solidarietà popolare, si vuole fare un servizio efficiente alla persona. Occorre acquistare un’ambulanza per il servizio di emergenza, attrezzata con tutte le apparecchiature all’avanguardia, in convenzione con il 118. Questa sostituirà la vecchia con ben più di 12 anni di servizio e 300.000 Km all’attivo. Per l’acquisto occorrono 60.000 Euro. La Società ha già provveduto a spedire le lettere di informazione alle aziende locali ed ha partecipato al bando di contributo presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Estende, ora, l’appello a tutta la popolazione con la convinzione di rappresentare un valore aggiunto e fondamentale per il Paese. Nell’occasione della ricorrenza, oltre cha a prevedere l’inaugurazione del nuovo mezzo, saranno prese varie iniziative per rendere pubblico l’operato della Società a partire dal 1966, anno di fondazione ad oggi. Non è facile ricostruire la storia, specie quando mancano le testimonianze dei Soci Fondatori, per la maggior parte, dato il tempo trascorso, purtroppo scomparsi. Ci stiamo impegnando a recuperare materiale, precedente e successivo al 1986, anno in cui fu aperta la sede ufficiale in Via Marconi. Allo scopo la Società, sarà riconoscente a chiunque voglia mettere a disposizione il proprio vissuto con foto, documenti e testimonianze. Potete rivolgervi a Graziano Lustri: tel. 339/3838318 - Enzo Gabbanini: tel. 340/2384707 Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 43 LARCIANO Un po’ di storia ... cinquanta anni del Soccorso Pubblico a Larciano S di Mariangela Ferrari Si tratta quindi: iamo alla metà degli anni sessanta, Larciano è un paese re1) di organizzare al meglio il pronto lativamente piccolo ma econosoccorso sul territorio per i bisogni a micamente positivo. Dopo la guerra livello sanitario minore; è entrata la “modernità”, nascono im2) di disporre di mezzi il più possibiprese artigiane, aziende specializzate nella produzione le idonei ed efficienti per i ricoveri ospedalieri urgenti e delle scope di saggina, delle spazzole, della lavorazione ogni altro trasporto sanitario; del sarello; si sente il bisogno di progredire nel socia3) di sviluppare una politica locale di partecipazione fra le non lasciando più al caso o all’iniziativa del singolo/ soggetti che richiede una sinerprivato. gia di volontà e di azioni; Fin dal 5 dicembre del 1965 esi4) di dare una risposta medica ste, di fatto, nel comune una sopiù avanzata nel comune, con cietà di pubblico soccorso i cui il supporto fondamentale del scopi sono di solidarietà sociavolontariato. le: il 12 ottobre1966 si dà atto Ho raccolto alcune testimoalla costituzione legale di tale nianze fra i soci fondatori o, associazione. I soci fondatori comunque, fra quelle persone sono 25, di estrazione sociale che cinquant’anni fa partecipae condizione lavorativa diverrono all’impresa. se, ma accomunati da un unico Mazzino Meacci mi dice: interesse: continuare miglioran“Ero poco più che trentenne, do l’impegno che già si erano al primo incarico di sindaco prefissi.Viene così costituito il del Comune e davo il mio conprimo consiglio direttivo di cui, Atto Monti, farmacista del pa- 1966: il primo presidente dott. Atto Monti duran- tributo in varie attività del paese, ne è presidente e Mazzino te il discorso inaugurale. Accanto a lui si ricono- ese. Erano momenti di grande scono l’ostetrica Peri, il sindaco di allora Mazzino entusiasmo e il mio carattere, Meacci, allora sindaco di LarMeacci e il parroco don Vincenzo Lemmetti insieme al mandato, m’impociano, il vicepresidente (Foto a nevano di mettermi in gioco lato). il più possibile. Atto Monti, il L’atto non prevede limiti di dufarmacista del paese, durante rata di tale associazione: già dal la guerra aveva preso parte atlontano 1966 c’è la convinzione tiva al fascismo, ma non aveva che costituisca solo l’inizio di dimenticato il bene e l’inteuna “grande opera “. resse del paese. Ci teneva, in Lo statuto che, di seguito, vanmodo particolare, a rendere no a stabilire è l’espressione Larciano autonoma e risponattenta e motivata di come la dente nei servizi sociali e della società di soccorso pubblico salute. Così divenne parte atinformi il proprio impegno “a tiva nella costituzione dell’asscopi e obiettivi di rinnovamensociazione, ne fu il presidente to civile, sociale e culturale nel e, dimostrando fiducia nelle perseguimento e nell’affermamie capacità e intenzioni, mi zione dei valori della solidarietà chiese espressamente di fare il 1966: la prima ambulanza!! popolare.” 44 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 LARCIANO vicepresidente. Accettai e fu cosi che si costituì la società di soccorso pubblico che cominciò ad operare. Fu acquistata la prima ambulanza e questa mise in garage le auto private e, prima ancora il barroccio che faceva il servizio per l’ospedale a Spicchio ...”. Lassi Pietro mi dice: “Il primo gruppo, di cui facevo parte anch’io, aveva sede in una stanza di via Falcone a casa di Spinelli Alvaro, persona molto attiva e attenta. All’inizio, insieme a Maffei Luciano , avevamo sistemato un furgone 241, cercando con vari accorgimenti (gomme morbide, balestre...) di renderlo più adatto possibile al trasporto delle persone. Facevamo servizi per ammalati, per bambini prematuri e, a questo proposito, ricordo che stavamo accompagnando un bambino al Meyer a Firenze e fummo scortati dalla Polizia per rendere più veloce il tragitto... ma non facevamo solo servizio per 1966: la cerimonia inaugurale. ammalati, cercavamo anche di venire incontro ai Da sinistra: Maura Cappelli, Sandra Bonfanti, Graziella Pierozzi, bisogni dei paesani. Mi ricordo, una volta, di esse- Giuliana Spinelli, Delia Gabbanini, Marta Ciattini, Laura Beneforti re andato a prendere alla Malpensa (N.d.R. aeroe Bindi Vally. La bambina al centro è Maria Teresa Meacci porto di Milano) un parente americano di Bruno Monti e di essermi fermato a dormire un po’ per vizi di protezione civile. strada dalla stanchezza. Poi intorno agli anni settanta, A questo proposito si ricordano gli interventi sui terregrazie all’interessamento di Giuseppe Gabbanini, abbiamoti di Nocera Umbra 1995-1996, dell’Aquila 2009 e mo cambiato il furgone 241 con un Peugeot familiare e l’impiego di 15 volontari come coordinamento per il terabbiamo cambiato sede. Io sono entrato a lavorare in remoto del 24 agosto di quest’anno ad Amatrice. fabbrica e ho dovuto ridurre il servizio, che prima facevo Cinquant’anni per la gente; è trascorso mezzo secolo. Bia tempo pieno, a due o tre volte...”. sogna riconoscere che l’impegno individuale, la visione Oggi possiamo contare: del mondo orientata in senso mutualistico, la valorizza- su un ambiente idoneo: prima a casa dei vari volontazione nella concretezza delle azioni per il bene comune ri, poi dal 1986 nell’attuale sede di via Marconi, e ora è e dei valori della comunità hanno dato il loro frutto. Da prossimo il trasferimento nella nuova struttura “la casa quel nucleo iniziale, si sono susseguite fino ad oggi gedella salute”; nerazioni di larcianesi noti o meno noti, di tutte le estrazioni sociali che, con la loro azione di volontariato con- su tredici mezzi fra ambulanze, macchine attrezzate e tinuo e costante, hanno permesso alla società non solo di mezzi per i servizi sociali; esistere e di espandersi, ma di offrire sempre più servizi. - su personale aggiornato e specializzato e volontari preNel 1996 le associazioni si sono riunite sotto il coordiparati a coadiuvare gli interventi oltre che ad offrire sernamento provinciale pubbliche assistenze, con sede a vizio alla persona; Montecatini, per una gestione migliore dei servizi e delle - su un consiglio direttivo composto da nove consiglievarie convenzioni. ri con Magrini Sauro Presidente dal 1995 al 2001 e dal Il 22 e 23 ottobre prossimo la Società di Soccorso Pub2007 ad oggi e Malucchi Gregory volontario dal 1993 e blico festeggerà i cinquant’anni di attività per rendeDirettore dei servizi dal 1998; re pubblico e condividere con la cittadinanza il proprio - su ambulatori di medicina generale, ambulatori di anaoperato. lisi e servizi infermieristici gestiti dalla cooperativa e un L’augurio migliore e quello di contare ancora a lungo ambulatorio di distretto socio sanitario; nella Società di Pubblico Soccorso. - su servizi di trasporto emergenza- urgenza, trasporti per Partecipate numerosi!!! terapie e visite, trasporti per disabili, servizi sociali, ser- Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 45 LARCIANO VIOLENZE ELETTORALI A SAN ROCCO: i quattro martiri socialisti degli scontri nel 1920 U di Matteo Grasso na tragica giornata elettorale caratterizzò Larciano nell’ottobre del 1920. Quattro compagni socialisti furono colpiti a morte durante i festeggiamenti per la vittoria in paese: Raffaello Orlandini (di Cintolese, sposato e con figli), Ciro Mazzei (artigiano di Castelmartini, appena eletto consigliere comunale), Augusto Luccioli (mutilato di guerra di San Rocco) e Virgilio Fedi (di Castelmartini). 1 Tutti erano ferventi socialisti e tutti furono grandi sostenitori delle nuove idee di libertà e di giustizia sociale, diffuse in Italia a partire da fine ‘800 con la formazione del Partito Socialista Italiano nel 1892. Vennero ammazzati quando ancora non era stato fondato il Partito Comunista Italiano, nato nel 1921 da una scissione interna del PSI con il distaccamento dell’ala sinistra e rivoluzionaria del partito, guidata da Amadeo Bordiga e Antonio Gramsci. Erano gli anni del famoso biennio rosso (1919-1920), caratterizzato da numerose mobilitazioni di operai e di contadini, che ebbero il loro culmine e la loro conclusione con l’occupazione delle fabbriche, avvenuta nel settembre 1920 (foto 2). La scena internazionale fu dominata dalla rivoluzione d’Ottobre del 1917 che portò i Bolscevichi alla conquista della Russia, mentre in ambito nazionale si facevano i conti con la fine della Prima guerra mondiale e le rivendicazioni dei reduci, in gran parte contadini e operai, molti dei quali vicini alle idee socialiste. 46 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 Tale situazione portò a numerosi scontri in tutta Italia, con morti, arresti e feriti in diverse piazze. A farne le spese furono il proletariato e i piccoli contadini che però, dopo il suffragio universale maschile voluto dal politico liberale Giovanni Giolitti nel 1912, potevano esprimere la propria idea e la propria preferenza attraverso le elezioni. Il PSI ottenne in tutta Italia un buon successo nelle elezioni amministrative, che si tennero fra l’ottobre e il novembre 1920, raggiungendo la maggioranza in 26 dei 69 consigli provinciali e in 2.022 comuni su 8.346. In Toscana, fra l’altro, la maggior parte delle amministrazioni comunali furono conquistate dai socialisti. In queste elezioni i vari schieramenti nazionalisti, borghesi e liberali si coalizzarono in funzione antisocialista nei cosiddetti “blocchi nazionali” o “blocchi patriottici”. Ciò fu indice del crescente orientamento di certi settori della borghesia verso soluzioni apertamente anti-socialiste e autoritarie che poi sfoceranno nel ventennio fascista. In Valdinievole le elezioni amministrative ebbero un carattere molto violento: da una parte il blocco nazionale, composto da fascisti, borghesi e liberali, dall’altro il partito socialista. Tutti erano alla ricerca della conquista dei comuni. A Larciano la passata amministrazione era guidata dai liberali e i socialisti 2 LARCIANO fecero ricorso a ogni metodo per assicurarsi la vittoria: cartelli, locandine, comizi e addirittura risse con i più facinorosi dell’altra sponda. I carabinieri procedevano con perquisizioni e requisizioni arrestando, anche in maniera indiscri3 minata, alcune personalità socialiste. Già dalla settimana prima c’erano stati feriti e scontri; il giorno delle elezioni fu sancita la clamorosa vittoria socialista con 330 voti, mentre il blocco nazionale ne ottenne 180. A Larciano le felicitazioni raggiunsero il culmine e decine di persone si radunarono in piazza. Da questo momento in poi siamo di fronte a una duplice versione: secondo i carabinieri i dimostranti furono ostili e minacciosi, facendo partire colpi di rivoltella ai quali le forze dell’ordine risposero con il fuoco. Secondo i socialisti, invece, i carabinieri spararono subito dopo l’avvertimento di alzare le mani al cielo: oltre cinquanta colpi atterrarono i manifestanti in festa che fuggirono immediatamente. L’episodio suscitò vasta eco e generò profondo cordoglio, mentre manifestazioni di protesta si svolgevano in tutta la Valdinievole e a Pistoia: il segretario della Camera del Lavoro di Pistoia, Bartoli, proclamò uno sciopero generale di 24 ore per tutte le categorie. 4 Durante i funerali non ci furono incidenti e il giorno dopo la salma di Raffaello Orlandini fu trasportata al cimitero di Cintolese. L’atteggiamento di ostilità fra manifestanti socialisti e ufficiali delle forze armate fu reciproco in tutta Italia: queste vicende provocarono anche l’antipatia di vasti strati della piccola e media borghesia, da cui provenivano la gran parte degli ex ufficiali e sottufficiali. Antipatia che si tradusse nell’avvicinamento della borghesia verso i movimenti fascisti e nazionalisti. Di fatto, dopo le elezioni amministrative del 1920 e la conclusione delle occupazioni operaie nelle fabbriche, il movimento fascista, che fino ad allora aveva avuto un ruolo piuttosto marginale, iniziò la sua tumultuosa ascesa politica, caratterizzata dal ricorso massiccio e sistematico alle azioni squadristiche e alla violenza (foto 4). Nel secondo dopoguerra, dopo il ventennio fascista, la piazzetta di fronte alla chiesa di San Rocco (foto 3) fu intitolata ai quattro martiri socialisti e in loro ricordo venne posta una targa (foto 1). Fonti e Bibliografia Ivan Tognarini (a cura di), Larciano negli ultimi secoli. Agricoltura, società e politica tra ‘700 e ‘900 in una comunità sul Padule, Edizioni scientiI funerali, svoltisi a Larciano, furono accompagnati da fiche italiane, Napoli, 1999. centinaia di persone giunte da tutta la Valdinievole e le Archivio storico comunale di Larciano. botteghe dei paesi vennero chiuse. Le salme, deposte in Archivio storico dell’Istiuto storico della Resistenza di bare di legno, vennero coperte da drappi rossi. Pistoia. Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 47 LARCIANO IL DUO NIODEL A BERLINO per realizzare il proprio sogno di Luigi Donati due strumenti si svilup“Amo i musicisti che fanno esperimenti pa in personali direzioni pensando al di fuori degli schemi tradi1 ritmiche, melodiche e armoniche. Il baszionali. Un grande esempio di questo ce lo so e la batteria si fondono contribuendo offre il duo Niodel composto dal bassista alla ritmicità del momento musicale. Paolo Cipollini e dal batterista Mattia Bellotti con il video chiamato semplicemente Ma perché a Berlino e non a Milano, a 6 - nel quale ottengono il suono desiderato Roma o comunque altrove in Italia? miscelando live elettronic e sound expanPaolo e Mattia hanno deciso di trasfesion per raggiungere così suoni sublimi”. rirsi a Berlino perché purtroppo l’Italia Questo è quanto ha scritto Kevin Johnson, non offre possibilità di crescere in quegiornalista americano della rivista “No sto campo e Berlino è la città dove gli Treble”, in un suo interessante articolo. scambi culturali, dal punto di vista della musica e soprattutto nel loro settore, non Nel firmamento della musica, così ampio e mancano ed è quindi la città ideale per colmo di grandi stelle, si va facendo strada il loro progetto ... cioè la fusione della appunto il duo Niodel. musica jazz con quella elettronica. Paolo Cipollini, larcianese, 27 anni, laureAnche il nome Niodel ci ha incuriositi. ato in Electric Bass presso il Conservatorio Ebbene, questo nome non ha un signifidi musica G. Frescobaldi di Ferrara, ha inicato per chi lo legge, ma è stato trovato ziato questa interessante avventura soltanFoto 1) In primo piano digitando a caso e ad occhi chiusi sei letto l’anno scorso assieme a Mattia Bellotti, Paolo Cipollini, dietro di lui Mattia Bellotti tere sulla tastiera di un PC. È una musica suo compagno di studi, e si è intensamente dedicato al progetto a Berlino. Come di- Foto 2) Paolo e Mattia nel particolare che può anche non piacere, loro studio di Berlino che non ha una voce e che non prevede cevamo è iniziato tutto nel luglio 2015 da un titolo ad ogni brano, tanto è vero che un’idea comune avuta nel corso dei preceil primo album, che uscirà a breve, si chiama “1 – 13” denti tre anni di studi. In sostanza si tratta della ricerca di ed i tredici brani avranno come titolo semplicemente varie sonorità che scaturiscono dall’esplorazione di diun numero, all’1 al 13. verse combinazioni musicali. Attraverso l’uso dell’elettronica e di specifici processi sonori, il linguaggio dei Il duo Niodel si esibirà in concerti live in alcuni club privati di Berlino e in Italia in questo autunno e per dicembre è stato organizzato un workshop alla Noisy Academy, scuola di musica elettronica di Berlino, al quale parteciperà un musicista dell’Elektron, azienda svedese che realizza eccezionali strumenti elettronici utilizzati anche dai Niodel. Dunque per altri giovani talenti italiani che cercano stimoli e successo, una via da percorrere è andare all’estero e Paolo e Mattia confermano che il “Volli, fortissimamente volli” non appartiene soltanto a Vittorio Alfieri. 48 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 LARCIANO RADUNO INTERNAZIONALE E 1° APERIDOG Il più bello è “Demon Del Castello” D di Luigi Donati opo il lusinghiero successo dello scorso anno, cialmente affidabile e senza problematila conferma è arrivata al termine del “Raduno che di comportamento. Interessanti gli esercizi ai quali Internazionale Trofeo Forlla” e “1° sono stati sottoposti i partecipanti come il pasAperidog” di Larciano, che si è svolto al Parco saggio di una persona che spinge un passeggino Enrico Berlinguer nel primo weekend di questo e il picchiettare sul pavimento di un ombrello mese. vicino al cane. Il segreto dell’ottimo risultato conseguito è staLa serata si è conclusa con un’apericena con to l’eccellente organizzazione messa in atto da musica condotta dal Dj Samuel. Mario Cheli, titolare della FloParte del ricavato della serata sarà rencePet, produttrice di articoli 1 devoluto all’associazione ONLUS per animali, con la collabora“Il Rifugio” di Lamporecchio. zione dell’allevamento Dogo La seconda giornata è stata interaArgentino/Jack Russel “Del mente dedicata al Dogo Argentino. Interior”. Una prova di bellezza che ha avuTutto lo staff della manifestazioto anche lo scopo di dimostrare al ne ha dimostrato preparazione e pubblico quanto il Dogo sia un cane accortezza nel mettere a dispointelligente, leale, fedele e grintoso. sizione del pubblico, dei giuÈ un cane di carattere e temperadici, degli allevatori e dei cani mento forte, da tenere a controllo un’imponente organizzazione. come ogni altro soggetto. “I cani A completare il quadro è dovedi qualsiasi razza - ci dice Mario roso riconoscere che il Parco Cheli - hanno delle regole e un Berlinguer, per i suoi spazi, per 2 comportamento da rispettare, delil grande parcheggio e per la sua le regole diverse dalle nostre e che zona ristorante-bar è luogo ideaquindi devono essere considerate le per questo tipo di eventi, tanto attentamente”. Hanno partecipato è vero che il presidente nazionaconduttori e allevatori provenienti le D.A.C.I. (N.d.R. Dogo Argenda tutta Italia, ma anche dalla Sertino Club Italia) Mario Pinelli bia, Slovenia, Polonia, Germania, e i giudici hanno caldeggiato la Danimarca. 70 gli esemplari che si realizzazione di altri incontri. Il sono sottoposti alle prove richieste primo giorno è stato dedicato al dal giudice internazionale peruviaCAE1, controllo affidabilità ed no Ermanno Maniero Trovati che equilibrio psichico per cani e ha accertato in sequenza bellezza e padroni buoni cittadini, al quale caratteristiche fisiche e comportahanno partecipato cani di razze mentali di ognuno di loro. diverse. L’esecuzione delle prove è stata controllata dal giudice Nella foto n.1 la premiazione avvenuta a Lar- Il vincitore assoluto e quindi priSerafino Bueti e i test audiome- ciano. Si riconoscono da sinistra, Mario Pinel- mo classificato classe Campione di trici sono stati effettuati dal pro- li presidente DACI - Ermanno Trovati Maniero razza e migliore forma fisica è un internazionale), due rappresentanti maschio di nome Demon Del Cafessor Rolando Arcelli dell’uni- (giudice dell’allevamento di Siracusa da dove provieversità di Perugia. È un test che ne il cane dogo argentino “Demon del Castel- stello condotto da Luigi Ruggieri certifica, tramite la consegna di lo” tenuto al guinzaglio dal proprietario Luigi titolare dell’allevamento “Del CaRuggieri, che meglio si vede nella foto n. 2 stello Eurialo” di Siracusa. un patentino, che un cane è so- Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 49 LARCIANO 72 ANNI DALL’ECCIDIO del Padule di Fucecchio I di Lisa Amidei non se ne parl 28 agosto scorso, in 1 lava; io stessa una calda mattina estiva, non ricordo nei capitoli di storia ci siamo ritrovati a Casulla II guerra mondiale i fatti stelmartini, davanti al modell’eccidio del Padule di Fucecnumento ai caduti dell’Eccichio. Fosse una vergogna, fossero dio del Padule di Fucecchio. considerati fatti di minore imporUna scultura in marmo di tanza non lo so; fatto sta che così Carrara, che svetta imporè stato e fortunatamente la storia tante e fiera quasi a fermare è stata corretta. Perché quel gioro a chiamare ogni singolo no è giusto che riviva, è un segno viaggiatore, che passi dalla di rispetto verso chi non c’è più; Via Francesca, come a dirma è ancora più importante che a gli: “Ehi guardami io sono conoscerlo, a studiarlo e a comqui per un motivo. Io rapprendere quelle ragioni che ancopresento il dolore e lo stupore delle tante persone che Il maestro Gino Terreni, che fu combattente e par- ra oggi per i più sono inspiegabili 72 anni fa, il 23 agosto del tigiano, davanti ad una miniatura dell’opera da lui siano i nostri ragazzi. realizzata. da www.discoverpistoia.it 1944 morirono in maniera Uno studioso ha detto: il passato violenta in questi luoghi. è l’investimento sul futuro. Ed Non era come oggi il nostro è così, già da tre anni a Larciano 2 nel nostro istituto comprensivo, Padule. Allora era un luogo che pullulava di vita. C’era i ragazzi dell’ultimo anno, poschi viveva nelle numerose sono partecipare al viaggio della case coloniche sparse in memoria nei campi di concenqua e in là; c’era chi vi antramento, perché è lì, come qui, dava prestissimo la mattina che possono capire che quello di per sfruttare le ore fresche cui parliamo loro ogni anno, il 23 per raccogliere le erbe, per agosto non è fantasia, non è un coltivare la terra e per pebrutto sogno, dal quale oltre 170 scare o per governare gli persone si sono svegliate, ma è animali. C’era chi a causa l’orrore che milioni di persone dei bombardamenti delle vihanno vissuto sulla loro pelle in cine città, vi aveva trovato un viaggio di non ritorno. Ed è un riparo da sfollato in casa proprio questo l’investimento sul di altri; e poi c’era la fame, futuro, perché purtroppo a noi cola miseria due anime nere muni mortali non è dato di poter che da sempre accompagnatornare indietro nel tempo per pono la guerra. 3 ter cambiare i fatti ma possiamo lavorare affinché queste tragedie Ma non mancava la solidanon si ripetano e lavorare anche rietà umana, l’istinto, oggi su un altro aspetto: su quello delpiù unico che raro, di divila riconciliazione con coloro che dere un pezzo di pane o un perpetrarono quella strage per letto di cartocci o il tepore di far si che quella parola PACE, un focolare. che tutti invochiamo come fosse E dopo il 23 agosto più nienla più semplice delle cose, alberte! In poche ore tante di quelghi finalmente davvero nei nostri le vite furono spazzate via. Si cuori. sa, lo vediamo quotidianaÈ un mondo difficile e complicamente la guerra può essere to già di suo. In un attimo anche anche questo, può fare cose la natura stessa può toglierci tutto tremende e inspiegabili, ma in questi luoghi non c’era guerra, non c’era violenza, quello che le abbiamo tolto, come in questi ultimi giorni non c’era premeditazione né organizzazione contro gli è accaduto; che importerebbe avvelenarci l’esistenza con l’odio e la rabbia, ma è nell’indole umana il prevaricare, occupatori. Le persone si erano alzate, si affaccendavano in quelli il farsi le proprie ragioni, lo sgomitare per far valere i che erano i lavori mattutini sia in casa che fuori e vi tro- propri diritti e la strada verso un mondo di pace è lunga e tortuosa. varono la morte”. Ecco oggi celebriamo e ricordiamo questo. Per tanti anni Il 28 agosto scorso era presente il Sindaco del Consiglio questi fatti accaduti 72 anni fa sono stati taciuti, a scuola Comunale dei ragazzi di Larciano Francesco Monti in 50 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 LARCIANO rappresentanza della scuola. Purtroppo la celebrazione cade in un periodo di chiusura della scuola per l’estate, quindi la partecipazione delle scolaresche è sempre molto limitata, ed è anche per questo che il lavoro deve continuare tutto l’anno con la scuola. Era presente anche Leonardo Terreni, figlio di Gino l’autore del monumento. Gino Terreni (nella foto 1) ci ha lasciato da poco e, proprio perché è il primo 23 agosto dalla sua morte, sono stata particolarmente contenta della presenza del figlio. Gino Terreni ha fatto quello che ognuno di noi dovrebbe fare nella vita. Ha trasferito in quello che gli era più congeniale, la scultura, tutta la sofferenza, l’odio e la tristezza che negli anni della guerra da libero cittadino e da partigiano ha visto e sofferto. Ed ecco uno dei suoi risultati, lo “stupore” il nostro maestoso monito contro la violenza, contro la barbarie come a dire: “... basta, questo è quello che è successo tanti anni fa, ma non deve più accadere!”. E poi c’erano i testimoni, i parenti delle vittime o chi riuscì per un caso fortuito a scampare la morte a Castelmartini che sono oggi una testimonianza viva e lucida dei fatti accaduti. A Stazzema, un’altra città non molto lontana dove il 12 agosto avvennero gli stessi fatti del nostro Padule, c’è una frase molto bella che dice: Quel giorno l’uomo decise di negare se stesso, di rinunciare alla difesa e al rispetto della persona e dei diritti in essa radicati! I MORTI HANNO IL DIRITTO DI PERDONARE, I VIVI HANNO QUELLO DI RICORDARE. 4 5 Nelle foto 2-3-4 alcune drammatiche scene tratte dal film “Padule ricordo di una strage” dei registi Gabriele Cecconi e Averardo Brizzi (1986). Il fim è stato riproposto, presso il Circolo Tamburini di Cerbaia, lo scorso 25 aprile, a cura dell’associazione “I Rivortosi”, dalla sezione ANPI di Larciano e Lamporecchio e con il patrocinio di entrambi le amministrazioni comunali. Un film neorealista che coinvolse tante persone del nostro territorio che si misero in gioco facendo gli attori per un giorno. Vi invitiamo a cercarlo su internet al link https://vimeo.com/157630128 Nella foto 5: Una delle tante lapidi a perenne ricordo di quello che accadde in Padule nel 1944 Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 51 LARCIANO ALLIEVE LARCIANESI DANZANO A SAN PIETROBURGO È di Franca Capecchi stato un agosto memorabile per cinque giovanissime danzatrici di Larciano: Maria Giulia, Maria Cristina, Giorgia, Anna e Anita, sbarcate a S. Pietroburgo per un saggio di danza classica e moderna. Assistite dalla loro insegnante di danza Tatiana Tkatchenko della “École de danse” di Larciano, situata in località Centocampi, si sono esibite con grazia, armonia ed educazione musicale nella “Sala Concertistica del teatro di S. Pietroburgo”, insieme ad altre danzatrici e danzatori locali. Il successo, ottenuto dall’esibizione, ha fatto sì che il gruppo larcianese, guidato dall’agente di viaggi Stefania Tielli, ricevesse l’invito ad assistere allo spettacolo “Il lago dei cigni” al famosissimo teatro “Marinshy” e decidere per un viaggio alla volta di Mosca per visitare i famosissimi teatri della capitale della Russia. Le allieve hanno ricevuto, tutte indistintamente, dimostrazioni di grande simpatia da parte dei genitori degli allievi locali che si sono prodigati in molti modi affinché le cinque ragazze larcianesi ricevessero il massimo del confort. «Davvero non ci aspettavamo un successo così strepitoso - ha commentato soddisfatta l’insegnante Tatiana, da anni residente a Larciano - devo dire che le mie allieve erano ben preparate ed entusiaste di questa esperienza, ma non immaginavamo un’accoglienza così calorosa. Ci organizzeremo per un prossimo viaggio che speriamo si concretizzi con i medesimi risultati». Nella foto sopra il gruppo davanti alla chiesa del “Salvatore sul Sangue Versato”, uno dei simboli di San Pietroburgo. Le prime due, da sinistra, sono rispettivamente Stefania Tielli e Tatiana Tkatchenko. Nelle altre foto le ballerine larcianesi prima e dopo l’esibizione. 52 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 LARCIANO Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 53 SPORT, SALUTE & SOCIETÀ IL CICLISMO A MASTROMARCO L di Davide Masi Quarrata, dove ha trionfato a braccia a piccola località di Mastromarco è oggi celebre in alzate (nella foto a fondo pagina). Ha tutto il panorama ciclistico italiano – per non dire colto un altro importante successo, mondiale - poiché tra le fila dell’omonima socienella gara di Lastra a Signa, il secondo tà sportiva hanno militato tanti atleti che sono approdati stagionale. Persino il più esperto Manuel Ciucci è stato poi al mondo del professionismo, uno su tutti Vincenzo sfortunato: anche lui, in seguito a una caduta in allenaNibali. Il G.S. Mastromarco vanta proprio per questo mento (in cui anche altri atleti sono rimasti coinvolti ma motivo una grande esperienza nella categoria dilettanti, senza gravi conseguenze), è stato costretto a riposo promaturata nel corso degli anni grazie all’abilità dimostrata prio quando sembrava aver trovato il giusto colpo di pedai dirigenti nel saper rendere i giovani amanti del pedadale. Davide Masi, infine, è stato colto, a maggio, dal vile degli autentici fuoriclasse là dove davvero conta, nella rus della mononucleosi che ha rinviato la possibilità per categoria regina, tra i professionisti. Gli ingredienti per lui di riprendere l’attività alla fine della stagione. Non un simile successo sono pochi e semplici: il presidente c’è stata solo sfortuna, però! A rompere il ghiaccio con la Carlo Franceschi con i suoi collaboratori è riuscito a prima vittoria dell’anno firmata Mastromarco, è stato il creare un ambiente familiare in cui gli atleti possono rigiovane primo anno Paolo Baccio, siciliano come Nibali, uscire a trovare quella tranquillità, quella motivazione, che si è imposto a Mercatale Valdarno (AR). Inoltre non quella passione che si radicano soltanto nel cuore di un si possono nascondere le sue grandi doti di cronoman, gruppo intimo e affiatato, proprio perché è un forte grupin quanto lo troviamo sul secondo gradino del podio del po che garantisce la sicurezza del successo. campionato italiano della specialità. Oltre ai successi di Questo modo di interpretare il ciclismo fino ad ora ha Corradini e di Baccio, bisogna contare anche quelli - due sempre premiato questa società e l’ha sempre confermata per l’esattezza - ottenuti da Matteo Natali che si confera grandi livelli. Non a caso sono molti i nomi che si possoma, anche lui, atleta di alto livello vincendo prima a Ponno fare, oltre allo Squalo, di ciclisti passati sotto l’ala del tedera e poi a Lamporecchio. Ma il G.S. Mastromarco Mastromarco per poi spiccare il volo tra i professionisti, non si ferma qui. Sono numerosissimi i piazzamenti e i eccone alcuni: Valerio Conti (Lampre), Simone Antopodi ottenuti fino a questo punto dell’anno e il fatto che nini (Wanty Group), anche Trippi, FiaLuca Wackermann schi, Sartori, Ciucci (Al Nasr-Dubai), e Anselmi abbiano Damiano Caruinserito il loro nome so (BMC), Mirko più volte tra i primi, Trosino (Southeastsottolinea ancora Venezuela), Alberto una volta la grande Bettiol (Cannondacondizione e la granle). de forza di questo Veniamo alla stagruppo. Non si deve gione 2016, veniadimenticare, poi, mo all’oggi. Il G.S. che Enrico Anselmi Mastromarco ha atè stato convocato in tualmente una rosa nazionale per dispudi dieci corridori: tare il Giro del TrenMatteo Trippi, Mitino con i professiochele Corradini e nisti, fatto che porta Matteo Natali (i tre soddisfazione e prericonfermati dall’anstigio alla squadra e no precedente); Maal ragazzo stesso. Michele Corradini trionfa a Quarrata nuel Ciucci, EnriUn’annata che, anco Anselmi, Mirco che se non è ancora Sartori, Emanuele Scardigli, Paolo Baccio, Tommaso chiusa, a mio modesto parere è già da incorniciare a Fiaschi e Davide Masi (i nuovi innesti). È una squadra testimonianza di come la scelta operata dalla dirigenza estremamente composita e poliedrica, infatti, ha tutte le della squadra per questa stagione, e cioè quella di creare carte in regola per far bene su ogni tipo di percorso, sia una compagine di soli Under23, e dunque di soli giovani nelle gare che si risolvono allo sprint, sia in quelle ben in una categoria che si estende fino ai 26 anni, sia stata più impegnative, e, soprattutto, una squadra che riesce premiata. Dirigenza che non fa mai mancare niente ai ad esprimersi bene in ogni periodo dell’anno. Bisogna suoi atleti: dagli stage di preparazione in alta montagna dire che non è stata una stagione del tutto fortunata sin d’estate e in località marittime d’inverno, al semplice ma dall’avvio: la malasorte ha colpito, dopo pochi giorni di estremamente importante supporto morale nei momenti gare, Michele Corradini, il quale per una bruttissima cadi difficoltà così come in quelli felici. Altro vanto del duta è stato costretto ad un lungo stop forzato, poi, appeG.S. Mastromarco è quello di avere al fianco un grande na nuovamente operativo, è stato portato a interrompere campione come Vincenzo Nibali, il quale quest’anno ha di nuovo l’attività da un altro brutto incidente. Però, una fornito i mezzi che usano gli atleti in gara oltreché la sua volta rientrato dall’infortunio e una volta superato l’esasolita grande disponibilità. Mastromarco? Una grande me di maturità, si è fatto trovare pronto sul traguardo di famiglia, una grande squadra. 54 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 SPORT, SALUTE & SOCIETÀ Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 55 SPORT, SALUTE & SOCIETÀ QUELLI DEL “SENZA BICI NON SO STARE” S di Elena Guerri ono “Quelli del senza bici non so stare”, quelli che pedalano cantando e salutano paesi e paesani. Un gruppo di amici con età diverse, tutti rigorosamente di Lamporecchio e Larciano, con un’unica grande passione: praticare ciclismo senza alcuna velleità agonistica, stando però in compagnia e affrontando ogni volta salite e percorsi diversi. Ogni domenica il ritrovo è fissato di mattina presto, poiché nessuno teme la sveglia e la pigrizia di rimanere a letto viene di gran lunga superata dall’entusiasmo di cimentarsi in nuove sfide. Il capitano, o meglio “la capitana”, è Cinzia D’Angelo, instancabile organizzatrice, affiancata dall’amica e amministratrice Piera Giunti. I due leader e veterani sono però Loris Zonelli, 75 anni compiuti a maggio, e Graziano Nutini, 75 anni da compiere a dicembre. Poi vi sono Valentino Giannoni, detto “La Cencia”, Massimo Tarabusi, noto come “Il Mirri”, Marco Buti, Massimo Panelli, Riccardo Venturini, Massimo Ringressi, chiamato anche “Tago” e Marco Danesi. Ma la lista non finisce qui: Paolo Martino, Riccardo Orsini, Giacomo Masi, Fiorenzo Masi, Giacomo Massaro, Giuseppe Salvatore, Angelo Ciaramella, Enzo Borghi, Nikita Venturini, Rudy Molinaroli sono i fedelissimi di Quelli del senza bici non so stare. “Lo spirito del gruppo, aperto a tutti, - ha sottolineato Cinzia D’Angelo consiste nel condividere il medesimo sport. Di solito sfruttiamo il fine settimana per i giri più lunghi, mentre nei giorni lavorativi tendiamo ad allenarci separati in base alla disponibilità del tempo. Le mete lontane e impegnative non ci spaventano. Partiamo e nessuno viene lasciato indietro. Se qualcuno ha un guasto meccanico, ci fermiamo per aspettarlo, così come rallentiamo, nel caso in cui qualcuno sia rimasto più attardato”. “Amiamo percorrere le strade di montagna, meno trafficate - ha proseguito - e quando arriviamo in vetta, la foto ricordo è d’obbligo. Quest’anno siamo arrivati sul Serra, all’Abetone, a Prunetta, a San Gimignano e perfino sulla cima del Passo San Pellegri- 56 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 no. Non è mancato neppure il giro del mare”. E così ogni viaggio ha la sua storia, tanti scatti fotografici, tante risate e poi, perché no, il tradizionale panino, accompagnato da una birra e seguito da un ghiacciolo e un caffè. Tra i giri indimenticabili quello del lago di Suviana. “Siamo partiti da Lamporecchio alle 7.30, - hanno ricordato i ciclisti di Quelli del senza bici non so stare poi ci siamo diretti verso Monsummano, Serravalle, Pistoia fino alla Porrettana e poi siamo giunti a Suviana. D’obbligo la foto sulla diga e il ristoro ed infine siamo andati a bagnarci i piedi nel lago”. Un’altra bellissima escursione è stata quella del San Pellegrino. “La salita per il passo era lunga, pedalabile, ma impegnativa, - hanno concordato - 22 km di ascesa, con pendenze dal 9% al 12%. Arrivati al ristoro, abbiamo mangiato un panino, tortina, birretta, caffè e poi siamo ripartiti per fare gli ultimi 2,5 km per San Pellegrino con pendenza del 15%. Arrivati all’ambito cartello finale, altro stop per foto di gruppo con panorama. Ci guardavano tutti. Di lì passano tanto ciclisti, ma crediamo che pochi si fermino per le foto. Dopo siamo scesi dal San Pellegrino fino a Borgo a Mozzano. Siamo tornati alle 17.30, stanchi e distrutti, ma davvero contenti”. All’inizio erano solamente otto, oggi molti di più ed il numero sembra destinato ad aumentare, considerato che bastano una bici, vecchia o nuova, non importa, e la voglia di pedalare. SPORT, SALUTE & SOCIETÀ RIONE MONTALBANO: centrata la prima storica stella! I di Carlotta Dorandi Grazie al capo tifoseria l 29 luglio 2016 è una data di quelle Daniele Ballanti per il che sono destinate ad essere ricordate colore che ad ogni parper molto tempo, essendo entrata di tita è riuscito a dare alla fatto nella storia del Rione Montalbano, nostra tribuna e per il che alla sua prima finale disputata è rigrande incitamento che sicuramente ci ha uscito a battere per 2 a 0 il pluristellato accompagnato a coronare questo sogno. Rione Cerbaia, aggiudicandosi con granGrazie a Samuele Chiappini per l’impede merito la 18ª Edizione del Torneo dei gno da dirigente iniziato quest’anno, un Rioni di Lamporecchio. aiuto preziosissimo in campo e fuori. Ho accettato con piacere di scrivere Grazie a Ciattini Emanuele, viceprequest’articolo perché il cammino che sidente del rione e pedina fondamentale ha portato il Montalbano a questa grane agli altri dirigenti che hanno dato una de vittoria l’ho vissuto pienamente e in mano, Elena Righini, Eleonora Vaiani e prima persona, essendo con orgoglio la Patrizio Baldacci. Presidente, di questo stupendo rione, da Ringrazio dal profondo del mio cuore il ormai 4 anni. mister Daniele Vai, una grande persona, Questa vittoria parte da lontano, è un il vero valore aggiunto di questa squadra, percorso iniziato sei anni fa, fatto di mol’unico che è riuscito a trasmettere quei valori che servomenti belli e anche di grandi delusioni ogni no per vincere questo torneo. volta che giocavamo la semifinale ma ci Ed infine il mio più grande grazie va a Gabriele Morosi mancava sempre qualcosa per arrivare in finale. Quest’anno siamo partiti con grandi difficoltà, man (nella foto sopra), non solo un dirigente ma il mio mano però che il tempo passava ci siamo resi conto che migliore amico d’infanzia; vivere insieme a lui questa questo era per noi un anno speciale; era il nostro anno, esperienza ha dato ancora più senso all’idea di rione in c’era in noi una grande voglia di fare bene e come non cui credo, un rione costituito da persone che sentono viva l’appartenenza al proprio paese e che sono orgogliose di mai eravamo pronti ad affrontare ogni sfida al massimo. È stata la vittoria del gruppo, semplicemente di un grup- far parte di questo grande gruppo. po di veri amici che si conoscono da sempre e che questo Grazie infinite a San Baronto, Porciano e Fornello per torneo ha fatto ritrovare e ha riunito in un rione; racconta- questa grande emozione e per avermi permesso di essere re cosa si prova è veramente difficile perché in ballo non al timone di questa “barca” per me tanto speciale. c’era solo una partita di calcio, vincere questo torneo per noi valeva molto di più. Per questo regalare la vittoria a San Baronto, Porciano e FornelLa “Curva” o lo è stata una gioia incredibile e la felicità e del Montalban l’emozione con cui siamo stati accolti la sera della finale e l’enorme partecipazione alla cena della vittoria ci hanno dimostrato che la nostra è stata veramente una grande impresa. Grazie a tutti coloro che l’hanno vissuta con me, in particolare a tutti i giocatori: Riccardo Biscardi, Felice Rizzo, Marco Carli, Stefano Bartolomei, Andrea Morosi, Jacopo Pacini, Artur Vagapov, Antonino Ferrara, Michele Rizzo, Mattia Ballanti, Wajid Abdelghani, Daniele Ciattini, Francesco Vai, Matteo Pierucci, Ermes Spinelli, Walter Gerboni e Dario Masi e grazie a coloro che non erano in lista ma è come se avessero giocato con noi. Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 57 SPORT, SALUTE & SOCIETÀ RIONE MONTALBANO ... la prima vittor r” del il “Miste A destra no, a lb ta n o Rione M fianco o su l a ai, atore Daniele V n e ll a Pieri Massimo ante v e L e n o del ri Con Pog ci Matteo Pieruc determinante per la vittoria o: del Montalban re ie on nn ca capo e miglior giocatore del Torneo. Con la Coppa in mano inizia la festa ... è “Green Power”! Ermes Spinelli, capitano del Rione Montalbano, alza la coppa al cielo. Al suo fianco nella foto la presidente Carlotta Dorandi e Michele Rizzo 58 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 SPORT, SALUTE & SOCIETÀ ria non si scorda mai!! l il “Mister” de a ai rb Ce e Rion da Christian Ilar “Altrimenti ci arrabbiamo”! Una simpatica coreografia del Rione Centro ispirata al grande attore Bud Spencer, recentemente scomparso re del Rione Mastromarco/ n la camicia bianca l’allenato Con la maglietta azzurra rti. ggio Argentale Alberto Albe io Giannoni quello del Rione Centro, Mar Una fase di gioco del derby per ecce Rione Cerbaia Vs llenza... . Rione Mastromarc o/Poggio Arge La squadra del Rione Tesi di Un elegante stop Luca Alderighi (R. Mastromarco/ Poggio Argentale) contrastato da i Cristiano Piombett (R. Cerbaia) ntale aso Tafi Da sinistra Tomm ele ffa Ra e si) Te . (R ntro) Marangoni (R. Ce La splendida coreografia del Rione Levante Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 59 SPORT, SALUTE & SOCIETÀ N 2009-2016 TENNIS CLUB “I GIARDINETTI” el Settembre 2009 dall’entusiasmo di una di una decina di amici tennisti, un po’ per scommessa un po’ per incoscienza, nasceva l’Associazione sportiva dilettantistica Tennis Club I Giardinetti per gestire i campi da tennis di Lamporecchio. Oggi, prossimi all’ottavo anno di gestione, posso affermare che non c’è stata la crisi del settimo anno, ma che quella scommessa è stata pienamente vinta. I campi da gioco hanno ripreso vita grazie alla costante partecipazione di vecchi e nuovi soci. È nata e cresciuta la Scuola Tennis di Lamporecchio, nella quale oltre a divertirsi, ottengono buoni risultati sia non agonistici che agonistici, oltre 40 ragazzi e 20 adulti. Si sono consolidati e sviluppati collaborazioni con le scuole comunali, in particolare l’Istituto Comprensivo “F. Berni” di Lamporecchio, l’Istituto Comprensivo “F.Ferrucci” di Larciano e l’Istituto Comprensivo di Cerreto Guidi con lezioni gratuite di tennis inserite nei Piani di Offerta Formativa. Ed in più, da quest’anno, ospitiamo nel nostro comune una tappa del Memorial Sabatini (celebre torneo internazionale juniores ITF di Santa Croce, 3° per importanza a livello Europeo dopo quelli di Milano e Parigi). E siccome è stato possibile grazie alla partecipazione di tutti, è proprio tutti che voglio ringraziare: - L’Amministrazione Comunale: passata e presente, che ci ha sempre supportato. - Il Consiglio Direttivo dell’Associazione: Stefano Ortigni, Alfonso Monti, Giancarlo Lepri, Fulvia Paci, Luca Paganelli, Romano Spinelli, Spartaco Capaccioli, Stefano Fanti, Roberto Ferradini, Robi Neri, Giacomo Martini, Giuseppe Salvatore Varvaro, Enrico e Stefano Meacci, Riccardo Lisi, Pierluigi Salvi, Stefano Cecchi, Roberto Benassai, Giovanni Venturini, Fabio Firenzuoli, Fabrizio Martini, Massimiliano Niccolai. Da cui tutto ha avuto inizio. - Lo Staff Tecnico: i Maestri Pierre Andrea Bilanceri, Nicola Bini, Massimiliano Battaglia, Angelica Cirillo e poi l’atleta Aurora Lisi e Debora Gioira, Cinelli Irene, con pazienza e professionalità, dopo oltre trent’anni, hanno riportato la scuola tennis e le competizioni tennistiche a Lamporecchio. - Gli allievi: Bianca Allegri, Noemi Artino, Viola Angioini, Altea Benvenuti, Giulia e Stefano Bettarini, Alessandro Bianconi, 60 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 Edoardo Bindi, Alessandro Brogi, Thomas Bruni, Jacopo Buzzigoli, Lapo Calzolari, Lorenzo Cecconi, Fabio Contorni, Gaia Cortesi, Leonardo D’Ambrosio, Mattia De Luca, Sofia Donati, Giulia Esposito, Chiara e Francesco Fagni, Ginevra Fattori, Alessia Fiorito, Filippo Fumagalli, Fabio Giampieri, Filippo e Gabriele Ginanni, Lorenzo Leparulo, Riccardo Loconsole, Magherini Andrea, Cosimo Malucchi, Leonardo Marianantoni, Niccolo e Pietro Mazzantini, Marco Meacci, Edoardo Meozzi, Michelangelo Micheli, Christian Monti, Giulia Neri, Emilio Nesi, Mattia Niccolai, Alice Ortigni, Cristina Petrella, Martina Pistolesi, Vittorio Privitera, Aurelio Ramello, Matilde Sadotti, Marianna Saletti, Marco Seraglini, Saniel Simoni, Silvia Sostegni, Leonardo Tinagli, Niccolò Tognaccini e Lorenzo Vescovi, Massimiliano Amidei, Michela Beneforti, Dania Britoli, Ilenia Caseti, Sandra Corrado, Massimo Desideri, Nico Fagni, Ginevra Fornaroli, Giada Iannotta, Lorenzo Mazzantini, Stefania Pellegrini, Giuseppa Puglia, Marco Romoli, Andrea Tinagli e Silvia Viareggi. - ed i Soci tutti: Paolo Benvenuti, Marco Bindi, Paolo Buralli, Virginia Capaccioli, Valerio Cecconi, Silvia Costa, Alessio e Antonio D’Ambrosio, Claudio Giannarelli, Bruno Ginanni, Roberto Ginanni, Fabrizio Giraldi, Massimo Guidi, Devis Iebba, Tino La Duca, Marco Neri, Alessandro Niccolai, Alessandro Nucci, Alberto Paganelli, Ilaria Pasquinucci, Luca Perone, Chiara Rainoldi, Stefania Paole Rigoni, Niccolò Ruisi, Fulvio Simoni, Marco Sostegni, Marco Spinelli, Maurizio Testa, Roberto Venturini. Che a quell’idea danno forza ed energie nuove per affermarsi sempre più. P.S. (mi scuso se ho dimenticato qualche nome) Grazie di tutto. Giacomo Martini AGENDA E NOTIZIE BREVI L’AGENDA DI ORIZZONTI 50 volte AUGURI Laura! Larciano - Il 23 agosto scorso è stato un giorno speciale per Laura Rustichini, che ha festeggiato 50 anni. Questo il messaggio giunto in Redazione: “Tanti auguri Laura per i tuoi 50 anni; mamma amorevole, professionista seria e moglie paziente, da parte di Marco, Viola e Silvia. Auguri anche da Orizzonti! Congratulazioni a Federica Girolami!!! Larciano - Nel luglio scorso, Federica Girolami ha concluso il corso di studi diplomandosi con 100/100 al Liceo Psicopedagogico del “Coluccio Salutati” di Montecatini Terme, con una tesina sui “femminicidi”. I migliori auguri per il proseguimento degli studi da parte dei genitori Angiolino e Daniela Sevieri (la professoressa di arte dell’Ist. comprensivo “F. Ferrucci” di Larciano nella foto a lato con la figlia), i parenti, gli amici e tutta la Redazione di Orizzonti ... di felicità e fortuna!! Nozze d’oro per Enore ed Alda! Larciano - Il 21 agosto scorso Enore ed Alda Brittoli hanno festeggiato 50 anni di matrimonio! Hanno fatto loro gli auguri le figlie Lara e Dania con Andrea e Luca, ma soprattutto i nipoti Niccolò ed Edoardo. A questa bellissima coppia giungano gli auguri anche dalla nostra Redazione. Il Compleanno di Sofia Donati! Larciano - Il 3 settembre scorso Sofia Donati ha festeggiato il compleanno degli otto anni. “Sei la gioia di tutti noi!!! Che tu...possa esaudire ogni sogno in questa vita!!! Ti vogliamo tanto bene!!!”. Auguri dai genitori Romina e Maurizio, dai nonni Franco, Marisa, Ilio e Antonietta e dalla nostra Redazione. 50 anni insieme! Lamporecchio - Il 21 luglio scorso Mario Bruni e Anna Russi hanno festeggiato le nozze d’oro! La figlia Moira augura loro ancora tanti anni assieme. Auguri anche da tutta la Redazione di Orizzonti. Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 61 AGENDA E NOTIZIE BREVI Il 90° compleanno di Giuliana Maccioni! NOZZE D’ORO per Alvaro e Loriana! Larciano - L’8 settembre 2016 Giuliana Maccioni ha compiuto 90 anni! Gli auguri più affettuosi e sentiti da parte delle figlie Carla e Valeria, insieme ai nipoti e ai parenti tutti. Tantissimi auguri anche da tutta la Redazione di Orizzonti. Nozze d’Oro per Rolando e Nicolina! Lamporecchio - Il 27 agosto scorso Rolando Romani e Nicolina Pierangeli hanno festeggiato le Nozze d’Oro! Questo il messaggio inviatoci: “Tanti auguri a Rolando e Nicolina per i loro 50 anni insieme !!! Un augurio da tutta la nostra splendida famiglia”. Auguri anche dalla nostra Redazione. 2/10/1976 2/10/2016 ... 40 ANNI INSIEME! Lamporecchio - Il 2 Ottobre prossimo Viviano Maccaoni e Licia Corti festeggeranno 40 anni di matrimonio! Questo è il messaggio giunto in Redazione: “Brindiamo con voi alla strada che vi ha portato fino a qui, alla felicità di oggi, e alla serenità del vostro domani. Tanti auguri per questo bellissimo traguardo da Michele, Elisabetta, Daniela e Riccardo”. Tanti Auguri anche da tutta la Redazione di Orizzonti. Lamporecchio - Il 3 settembre scorso, Alvaro Gigli e Loriana Graziani hanno festeggiato 50 anni di matrimonio! Questa la dedica giunta in Redazione: «“L’amore non consiste nel guardarsi l’un l’altro, ma nel guardare insieme nella stessa direzione.”(Antoine De Saint Exupéry). Congratulazioni e i più cari auguri per il vostro anniversario da Alessandro e Rebecca, Daniela e Leonardo, le sorelle e i cognati, gli amici e i parenti!». Ad Alvaro e Loriana giungano i migliorii auguri anche da tutta la Redazione di Orizzonti. La 6ª candelina di Costanza Bettini! Mastromarco - Il 13 agosto scorso, ha compiuto 6 anni una bimba dolcissima di nome Costanza Bettini. Le fanno tantissimi auguri ... con tutto il cuore, la mamma Rita, il babbo Dimitri, le nonne Paola e Alba, la bisnonna Alice e lo zio Paolo. Tanti auguri anche da tutta la Redazione di Orizzonti. Il 50° anniversario di matrimonio di Fulvio e Marta Larciano - In occasione del 50° anniversario di matrimonio di Fulvio Nesti e Marta Lassi, ecco la dedica giunta a Orizzonti: “Avremmo voluto regalarvi la spensieratezza della gioventù che vi è stata negata, la serenità di chi gode di ottima salute ma che non avete avuto. Quello che possiamo donarvi è l’affetto e la riconoscenza per il bene che ci volete, per i valori di serietà, onestà e solidarietà che ci avete trasmesso, per gli insegnamenti ricevuti. Siete il nostro faro in questa notte del mondo. Vi vogliamo un mondo di bene. Auguri, Letizia e Roberto”. Tanti Auguri anche dalla Redazione di Orizzonti. Le Nozze d’argento di Sabrina e Maurizio Lamporecchio – Il 31 agosto scorso Sabrina Andreotti e Maurizio Lapucci hanno festeggiato le Nozze d’Argento. Questa la dedicata scritta dalla figlia Consuelo: “Certa di fare una gradita sorpresa al ritorno dalla crociera, tanti auguri di Buon Anniversario dalla figlia Consuelo, con Lorenzo, dai genitori Mauro e Gigliola, Ferruccio e Teresa, i fratelli Alessio e Michele con Natascia, la zia Liana, i cugini Antonella e Luciano, Greta e Matteo”. Tanti Auguri anche dalla Redazione di Orizzonti. 62 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016 AGENDA E NOTIZIE BREVI 4 candeline per Lorenzo Bandieri! Il 5 settembre scorso, Lorenzo Bandieri ha festeggiato il suo 4° compleanno! Tanti auguri dalle nonne Lidia e Teresa, dal nonno Gianfranco, dalla mamma Anna Maria e dal babbo Davide! Tanti Auguri a Lorenzo anche dalla nostra Redazione. Franco e Marisa da 40 anni felicemente insieme! Larciano - Franco Donati e Marisa Morini hanno festeggiato il 5 settembre i quaranta anni di matrimonio. “In tutti questi anni avete superato insieme gioie, dolori sempre più importanti e difficoltosi, congratulazioni!!! Vi auguriamo di continuare così: sempre uniti e complici!!!!!”. Auguri da parte dei figli Maurizio e Marco, da Romina e dalla nipote Sofia. Congratulazioni da parte della Redazione di Orizzonti. Nozze d’Oro per Oscar e Luciana Gerardo e Carmela 25 anni insieme! Lamporecchio - I coniugi Gerardo Sena e Carmela Torano, il 14 settembre scorso, hanno festeggiato i 25 anni di matrimonio. Un primo importante traguardo raggiunto. Alla felice coppia tanti auguri dalle mamme Serafina e Francesca, dai figli Giulia e Tommaso, dai nipoti, sorelle, cognati e dalla Redazione di Orizzonti. Un augurio particolare dalla piccola Giorgia, l’ultima arrivata della famiglia! Larciano - I coniugi Oscar Paolini e Luciana Nannini hanno festeggiato i cinquanta anni di matrimonio. Alla felice coppia, in un momento così importante della vita, arrivano tanti auguri e complimenti dai figli David e Barbara, il genero Sisinnio, Daniela, i nipoti Christopher e Nancy, dagli amici e dalla Redazione di Orizzonti. Il 31 luglio Francesco Mancini è diventato maggiorenne! Lamporecchio - In redazione ci è arrivata questa dedica: «Caro Francesco sei “entrato” nel mondo degli adulti, ti auguriamo di trovare la strada che ti possa dare tante soddisfazioni, anche se ti richiederà responsabilità e sacrifici. Non perdere mai la genuinità e la bontà che ti contraddistinguono. Con affetto mamma Mara, babbo Massimo, Damiano (nella foto a lato, insieme al fratello Francesco), nonni Elena e Tullio, gli zii e i cugini». Tanti auguri anche dalla Redazione di Orizzonti. Damiano Francesco Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 63 www.sel-electric.com SEL s.p.a. - Via Amendola 51035 Lamporecchio (PT) Tel. 0573 80051 Fax 0573 803110