Anno IX Settembre 2016 mensile - Associazione Culturale Orizzonti

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Anno IX Settembre 2016 mensile - Associazione Culturale Orizzonti
Anno IX Settembre 2016 mensile - Associazione Culturale Orizzonti Via G. Di Vittorio, 25 - 51035 Lamporecchio (PT) “POSTE ITALIANE S.p.A. Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB PISTOIA”
PARLIAMO DI...
EDITORIALE
P
roprio mentre sto scrivendo, mi comunicano che ci sono già oltre centocinquanta persone che si
sono iscritte alla Marcia della Pace Perugia - Assisi, in programma domenica nove ottobre. Gli
organizzatori, (ben trentatré associazioni, tra cui Orizzonti, insieme all’Amministrazione Comunale) stanno prenotando un quarto pullman. Un successo di partecipazione incredibile, che Il Direttore
dimostra quanto le persone siano sensibili al tema della pace e dello stare insieme.
Massimo
Mancini
Sono esperienze che dimostrano la vivacità positiva della nostra comunità. Un’iniziativa nata spontaneamente dalla gente, senza colore o patente politica. Ho messo
in evidenza il successo dell’iniziativa, perché lo ritengo importante, significativo. Ci sono uomini
e donne che ancora si mobilitano, nel nome e nel rispetto di alcuni valori fondanti del nostro
convivere. E in questo momento politico incerto, dove a livello internazionale si costruiscono muri,
credo che i quattro pullman che si recheranno ad Assisi, siano una bella dimostrazione civile, seppure piccola al confronto dei problemi del mondo, da sottolineare.
Sabato 1 ottobre, alle ore 17.00, la nostra associazione culturale, all’interno della sala Aldo
Bartoli della Croce Verde, organizza un incontro con l’autore milanese, il sociologo Guglielmo Giumelli. Presenterà il
suo libro, intitolato “Dentro il volontariato. Problemi e potenzialità”. Un’occasione per parlare e discutere del mondo
del volontariato. L’invito ai lettori di Orizzonti ad essere presenti all’appuntamento.
Infine desidero sottolineare e l’importante traguardo raggiunto dal Soccorso Pubblico di Larciano. Festeggia i cinquanta anni dalla fondazione. L’articolo di Mariangela Ferrari, corredato da inedite foto storiche, racconta la storia
di questa importante associazione, che nel trascorrere gli anni, è diventato un punto centrale e fondamentale della vita
quotidiana dei cittadini di Larciano.
IN COPERTINA: Paolo Nucci, fotografo professionista, sempre presente alle più importanti manifestazioni sportive
mondiali, mentre scatta una foto alle ragazze azzurre della pallanuoto che hanno appena vinto la medaglia
di bronzo alle ultime Olimpiadi di Rio de Janeiro ** articolo a pag. 4-5 **
IN QUESTO NUMERO:
Parliamo di:
• pag. 2 - Brunetta Abbigliamento - Cerreto Guidi
• pag. 3 - L’Editoriale del direttore Massimo
Mancini *** Sommario
• pag. 4/5 - Le interviste del direttore. “Paolo Nucci:
le “mie Olimpiadi” in Brasile” - a cura del direttore
Massimo Mancini
• pag. 6 - “Evviva la salute… rincorrila a tavola con
sapori, saperi e consigli nutrizionali” - di Maria Stefania Bardi Tesi
• pag. 7 - La Meridiana Agenzia Immobiliare
• pag. 8/9 - “Accidenti alle ricette!” - di Tommaso
Rubino
• pag. 10 - Un’inziativa di Orizzonti: “Incontri con
l’autore … Guglielmo Giumelli” - 01/10/2016
• pag. 11 - “Dedicato ad una clientela virtuosa e meritevole” - di Marco Bartolozzi
• pag. 12 - “Si può trovare la felicità in un tramezzino?” - di Maddalena Mirandi
• pag. 13 - Associazione Nuoto Valdinievole “Aperte le iscrizioni 2016-2017”
• pag. 14 - Agraria Montalbano: “Anticipare i raccolti” - a cura di Dario Bechini
• pag. 15 - “Viaggiare che passione”. Rubrica a cura
di Stefania Tielli
• pag. 16/17 - “Sigarette: degrado del decoro urbano
e segnale di maleducazione” - di Maria Valentina
Luccioli
• pag. 18/19 - Rubrica “La Voce della Luna” (a cura
di EcceBombo Cineclub): “Alienati e (s)contenti” di Roberto Aureli *** Programmazione cinematografica settembre/ottobre Ecce Bombo Cine Club
• pag. 20 - “Giotto a Vinci” - a cura di Marco
Giunti
• pag. 21 - “La beffa del concorsone” - di Valentina
Fiorineschi
pag. 22/23 - “Drusi e circassi, straordinari e fortunati
incontri” - di Ferruccio Ubaldi
• pag. 24/25 - “Borghi e castelli... fuori comune II
parte: Porciano e Giugnano” - a cura di Michela
Cammilli
• pag. 26 - “Dal 1 ottobre l’orchestra di Roberto Madonia sarà ancora più grande e prestigiosa” - R.d.O.
***Autosalone F.lli Caruso - Lamporecchio
“bollente” caratterizzata dall’inciviltà dell’abbando• pag. 27 - “Du ca’ffè store apre a Lamporecchio. no” *** Ristorante Il Marzocco - Larciano
Inaugurato il nuovo negozio di Giacomo Laman- --------------------------------------------------na” - R.d.O.
---------------------------------------------------- Larciano:
• pag. 43 - “Cinquant’anni di solidarietà: 1966-2016”
Lamporecchio:
- di Mariangela Ferrari
• pag. 28/29 - L’Amministrazione comunale infor- • pag. 44/45 - “Un po’ di storia ... cinquanta anni del
ma *** 29) Calzaturificio Lovito - Lamporecchio Soccorso Pubblico a Larciano” - di Mariangela Fer*** Tabaccheria Verdiani - Lamporecchio
rari
• pag. 30 - “Un ricordo per te .... Nonna Leontina! • pag. 46/47 - “Violenze elettorali a San Rocco: i
*** “L’ultimo saluto ad una nostra fedele lettrice: quattro martiri socialisti degli scontri nel 1920” - di
Alemagna Ancillotti”*** “Avis Lamporecchio: Una Matteo Grasso
donazione in ricordo di Giulietta Ferrero” - R.d.O. • pag. 48 - “Il Duo Niodel a Berlino per realizzare il
• pag. 31 - “Accademia di Masetto. Associazio- proprio sogno” - di Luigi Donati
ne culturale della Valdinievole e del Montalbano • pag. 49 - “Raduno Internazionale e 1° Aperidog.
Orientale” - R.d.O.
Il più bello è “Demon Del Castello” - di Luigi Do• pag. 32 - “Escursione notturna sui sentieri del nati
Montalbano” - di Michela Del Negro
• pag. 50/51 - “72 anni dall’eccidio del Padule di Fu• pag. 34/35 - “Umberto Markovina. La storia di un cecchio” - di Lisa Amidei *** 51) È nato il servizio
uomo e di un atleta, raccontata con i ricordi della InfoLarciano. Il Comune di Larciano ti aggiorna
moglie Elide” - a cura di Massimo Mancini
sulle proprie attività attraverso whattsapp
• pag. 36 - “Enrico Maria Papini: il Principe Ara- • pag. 52 - “Allieve larcianesi danzano a San Pietrogorn a Lamporecchio!” - di Massimo Mancini *** burgo” - di Franca Capecchi
Sport in musica ... Lamporecchio orgogliosa di • pag. 53 - École de danse - Larciano *** Monti
voi!
Lepanto, tutto per l’edilizia - Larciano
• pag. 37 - “Maestromarco - Gli amici della Cultu- --------------------------------------------------ra” - R.d.O.
Salute & Società
• pag. 38 - “Notizie dalla tu@ biblioteca: ... Settem- Sport,
pag. 54 - “Il ciclismo a Mastromarco” - di Davide
bre ovvero la biblioteca riparte con voi” - a cura di •Masi
Serena Marradi (Biblioteca comunale “Don Siro • pag. 55 - Bruni Arredamenti - Stabbia (Cerreto
Butelli” di Lamporecchio)
- FI) *** L’Arte dei Sogni - Larciano
• pag. 39 - “Il Corridone ... dilettanti allo sbara- Guidi
pag. 56 - «Quelli del “senza bici non so stare”» - di
glio!”- R.d.O. *** Mobili Marchetti - Cerbaia/ •Elena
Guerri
Lamporecchio
pag. 57 - “Rione Montalbano: centrata la prima sto• pag. 40 - Rubrica “L’angolo della solidarietà. No- •rica
stella!” - di Carlotta Dorandi
tizie dalla Comunità Solidale di Lamporecchio”- a • pag.
58/59 - “Rione Montalbano ... la prima vittoria
cura di Mara Fadanelli
si scorda mai!” - R.d.O. e Foto Nucci
--------------------------------------------------- non
• pag. 60 - «2009-2016 Tennis Club “I Giardinetti”»
Lamporecchio e Larciano:
- di Giacomo Martini
• pag. 33 - Alex & Over - Larciano
--------------------------------------------------• pag. 41 - “La posta di Orizzonti: Lamporecchio/ Agenda e Notizie Brevi:
Larciano” *** Prevenzione Oncologica - 29 settem- • pag. 61/62/63 - L’Agenda di Orizzonti
bre 2016 sala polivalente “Il Progresso” - Larciano
• pag. 42 - Associazione “Il Rifugio”: “Un’estate
Associazione Culturale Orizzonti: Registrazione Tribunale di Pistoia n. 7/2008 del 11/11/2008
Direttore Responsabile: Massimo Mancini - Responsabile pubblicità: Matteo Grasso
Fotografie: “Foto Nucci” - Lamporecchio / “Foto Immagini” - Lamporecchio / “Le Foto” - Stabbia (FI)
Sede: Via G. Di Vittorio, 25 - Lamporecchio (PT) - Tel./Fax 0573/803029
e.mail: [email protected] ** [email protected] **
acebook: Orizzonti - Associazione culturale
Stampa: Tipolito2000 srl - Via della Formica, 708/a - San Concordio - LUCCA Tel. 0583/418783-550727 - Anno IX - Settembre - 2016
Sito Web: www.associazioneculturaleorizonti.com
Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 3
PARLIAMO DI...
LE INTERVISTE DEL DIRETTORE:
Paolo Nucci: le “mie Olimpiadi” in Brasile
A
a cura del direttore Massimo Mancini
bbiamo a Lamporec1
chio un personaggio
che ha partecipato a
cinque Olimpiadi e a ben sette
campionati mondiali di calcio.
Senza dimenticare altri eventi nazionali e mondiali che si
sono svolti in questi ultimi
venticinque anni, dove lo sport
è stato protagonista. Parliamo
di Paolo Nucci, il fotografo
che, grazie al suo lavoro e
passione, ha immortalato,
con la sua amata macchina,
tanti avvenimenti sportivi e
protagonisti che sono diventati una parte importante
della storia dell’umanità.
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Lo incontriamo qualche giorno
dopo il suo rientro dall’Olimpiade brasiliana di Rio De Janeiro. Una bella faticata, ma
soddisfacente come lui stesso
ci ha raccontato. Ma andiamo
per ordine. Paolo Nucci, in
veste di fotografo, è stato alle
Olimpiadi di Atene nel 2004
e da allora non ne ha mancata
una: Pechino, Londra, Soči, e
infine Rio De Janiero, rappresentano momenti importanti
della sua vita professionale. Poi ci sono i mondiali di
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calcio. Iniziò a fotografarli
in Italia nel 1990. Da allora,
ogni quattro anni, ha lavorato
ai mondiali che si sono svolti negli Stati Uniti, Francia,
Giappone, Germania, Sud
Africa, Brasile. Lavora per
diversi giornali. In Italia per
il quotidiano “Il Tirreno”.
Nel mondo per un importante giornale giapponese. Non
si ferma mai. È impossibile
quantificare i chilometri che complessivamente ha percorso. Sono davvero tantissimi.
Ci racconti la tua esperienza ultima in Brasile?
Dopo dodici ore di lavoro sono arrivato all’aeroporto di
Rio. Da lì con un bus navetta, dopo un’ora di viaggio,
sono arrivato al Parco Olimpico, situato nella zona Barra
de Tijuca. È bello respirare l’aria olimpica. Si vive proprio un clima diverso, più disteso, rispetto ad esempio ad
altre competizioni come il mondiale. Hai maggiore contatto con gli atleti ed hai più opportunità di fotografarli.
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Faccio parte di
un gruppo di fotografi che lavora per il solito giornale giapponese. Ognuno di noi aveva una
determinata disciplina sportiva
da seguire. Ho avuto la fortuna
di vedere all’opera il formidabile Usain Bolt (foto 1). Un grande uomo di sport ed anche un
vero personaggio positivo sotto
l’aspetto mediatico. Ho seguito
le squadre maschile e femminile
italiane di pallanuoto. Ero presente quando Gabriele Rossetti
(foto 2 e 3), un amico, ha vinto
la medaglia d’oro. Ho avuto la
fortuna si seguire la gare di
nuoto e vedere all’opera il fenomeno Michael Phelps (foto
4). Ho fotografato anche l’atleta cinese He-Zi, medaglia
d’argento nei tuffi dal trampolino 3 metri quando ha ricevuto la dichiarazione d’amore
del suo futuro sposo, un altro
tuffatore della nazionale cinese (foto 4). Sono momenti
di forte intensità emotiva. E
ce ne sarebbero ancor altri da
raccontare. Sarei troppo lungo. Comunque ti rendi conto,
che stai vivendo insieme ad
altri, degli istanti, che entreranno a fare parte della storia dello sport
mondiale.
Hai iniziato nel 2004 ad Atene. Ci puoi con estrema
sintesi, dare un ricordo, un simbolo per ogni Olimpiade a cui hai partecipato?
Ad Atene rimasi estremamente affascinato dalla gara della
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PARLIAMO DI...
Maratona. La seguii durante tutto il percorso che si snodava
lungo le antiche strade della Grecia, fino all’arrivo nel mitico
Stadio Panathinaiko (N.d.R. Quella storica gara fu vinta da un
italiano: Stefano Baldini). Fu un’emozione fortissima ed indescrivibile. Per quanto riguarda le Olimpiadi cinesi di Pechino
il primo ricordo che mi viene in mente è lo smog e l’eccessivo
caldo. Fu invece bellissima l’esperienza di Londra. Una manifestazione che si svolse dentro la città. Una miscela di esperienza, razze diverse in un ambiente ospitale ed accogliente
che ebbe come risultato il diffondersi di una vera atmosfera
sportiva. Comunque tutte le manifestazioni a cui ho partecipato mi hanno permesso di crescere, sia come persona che come
professionista. Mi ritengo un uomo fortunato, perché ho la
possibilità di girare il mondo e di avere un confronto continuo
con culture, lingue e persone diverse. È chiaro che come ogni
lavoro ci sono anche gli aspetti negativi. In Brasile, ho avvertito fortemente la sensazione di insicurezza, di precarietà. Qualche anno fa ho subito il furto di tutta la mia attrezzatura. Poi
non sempre sei in forma sotto l’aspetto fisico. Devo stringere i
denti e, consapevole che sono lontano da casa, devo continuare
a scattare fotografie. Ti do una notizia. A Rio De Janeiro ho scattato mediamente
circa tremila foto al giorno. A proposito ritengo che le prossime Olimpiadi di
Tokio, quelle in programma nel 2020, saranno le migliori in assoluto. Ci
sono voci certe che saranno supertecnologiche, ma nello stesso tempo anche
attente e rispettose dei messaggi genuini che arrivano dal mondo dello sport.
Un connubio, che se centrato, daranno davvero un grande risultato. Quello che è
sicuro che andrò sicuramente e Tokio rappresenterà la mia quinta Olimpiade consecutiva.
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E quando torni a Lamporecchio, come ti senti?
Torno volentieri. Primo perché qui vivono i miei
cari. Mia moglie Katiuscia, la figlia Francesca
e gli amici. Poi ho bisogno di riposami sia fisicamente che mentalmente. Ma non nascondo, che
dopo qualche giorno di permanenza, sento il desiderio di ripartire subito per un’altra avventura
sportiva. Quando non ci sono gli
eventi internazionali, seguo il
campionato di serie A di calcio.
Rispetto alle trasferte lunghe che
di solito faccio, andare a Bologna,
Milano, Udine, Palermo, mi sembra di andare a fare “una girata”.
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Se lo dice lui…
6) Anche Paolo ha vinto la sua medaglia d’oro! Nella
foto quella che il CIO (N.d.R. Comitato Olimpico Internazionale) ha consegnato a tutti i fotografi ufficiali della XXXI
Olimpiade --- 7) Il fucecchiese Simone Buti, medaglia
d’argento nella Pallavolo. --- 8) La prestigiosa rivista
giapponese “Nikkan Sports”, nel riquadro (indicato dalla freccia gialla) il riferimento a ... “Foto Nucci”.
Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 5
PARLIAMO DI...
EVVIVA LA SALUTE…
rincorrila a tavola con sapori, saperi e consigli nutrizionali
di Maria Stefania Bardi Tesi
L
a salute ormai si sa vien mangiando e soprattutto
se ne va mangiando male… e allora con i consigli del medico nutrizionista dott. Luca Bertini e le
ricette dell’executive chef Andrea Ragoni, commentate da www.saperedaisapori.com impara, prova, mangia
e inviaci la tua opinione e/o suggerimenti su come e/o
cosa vorresti acquisire, come informazioni prioritarie,
da questa rubrica. Scrivendo a:
[email protected]
Fra i cibi di cui ci nutriamo, pochi hanno avuto grande
influenza nella storia come le spezie. Un tempo preziose
e rare, come e più dell’oro, hanno portato alla scoperta
e sottomissione di interi continenti, alla fondazione e/o
distruzione di imperi. Spesso associate ad azioni afrodisiache, sempre comunque evocatrici di terre lontane
e misteriose. Colorano la letteratura de “Le mille e una
notte” ammiccando a piaceri sensoriali d’ineguagliabili mondi orientali, ma ne ritroviamo cenni perfino nella Bibbia. Pare che gli Egizi utilizzassero le spezie per
l’imbalsamazione. La regina di Saba portò al re Salomone un dono speciale “le rare spezie” e ne cantò le lodi
… “Levati o vento del nord, e vieni a sud, soffia sul mio
giardino perché le spezie possano sbocciare ... ”.
Ricetta: Bistecca di maiale saporita alle spezie.
Ingredienti:
bistecca di maiale da 250 grammi a persona. Sale, pepe,
olio extravergine di oliva, salvia, rosmarino, aglio, quanto basta.
Spezie: sale grosso pestato al momento, cumino, coriandolo, pepe, santoreggia, maggiorana, aglio, paprika.
Procedimento:
Tostare le spezie e poi metterle in un mortaio e pestarle
con il sale grosso naturale e le erbe aromatiche. Prendere una bistecca di maiale da 250 grammi e condirla con
sale, pepe e olio extra vergine, scaldare una padella e
quando è ben calda iniziare a cuocere la carne.
In un secondo momento aggiungere aglio schiacciato,
salvia, rosmarino. A cottura ultimata passare entrambi i
lati della carne nelle spezie pestate.
Servire con patate arrosto, cotte in forno con cipolle e aglio.
Paprika: pare siano stati gli
spagnoli i primi a coltivarla...
ingrediente indispensabile per
la preparazione del gulasch ungherese.
Cumino: spezia antichissima, in India ingrediente importante per la preparazione
di molte miscele di curry.
Coriandolo: dall’aroma intenso, dolce, simile a quello
dell’arancio è sicuramente
una delle spezie più versatili. Si adatta perfettamente
a piatti di carne e verdure,
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ingrediente fondamentale per la preparazione dell’Afelia (stufato di maiale al
vino rosso) tipico greco.
Maggiorana: appartiene alla
famiglia dell’origano. Nel
medioevo trovava largo uso
in medicina per la cura dei
dolori articolari.
Santoreggia: una delle erbe
meno conosciute, con sapore vagamente pepato che la rende utile per la
preparazione di legumi e maiale. Ha
proprietà digestive e di aiuto in casi
di flatulenza.
Commento nutrizionale dott. Luca Bertini
Una bella ricetta che delizia il palato. Il maiale è sicuramente tra le carni più digeribili, ricca di vitamine b1,
b2, fosforo e zinco. Una porzione da 125 grammi sono
circa 300 calorie. Il tipo di cottura e l’aggiunta delle
spezie conferirà alla carne una maggiore appetibilità, a
vantaggio anche dell’olfatto. L’olfatto è incipit della digestione, la cosiddetta acquolina in bocca non è altro che
l’inizio dei processi digestivi che hanno proprio nella
saliva l’origine di questo complesso sistema che ci permetterà, prima di digerire e poi di assimilare la carne. Il
mix di spezie usato attiva la produzione enzimatica del
pancreas e della bile così da poter deliziare l’olfatto, le
papille gustative e così soddisfatti ci alzeremo da tavola
leggeri.
saperedaisapori.com consiglia l’ulteriore abbinamento
di Olive nostrane denocciolate piccantine.
Sapere dai Sapori Associazione culturale
(Il Presidente) - Maria Stefania Bardi Tesi
PARLIAMO DI...
Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 7
PARLIAMO DI...
ACCIDENTI ALLE RICETTE!
V
di Tommaso Rubino
olevo scrivere questo articolo di risposta alla lettera di Orizzonti di luglio - pubblicata a pagina
53, concordando la medesima con le colleghe responsabili insieme a me dell’obbrobrioso carrellino distribuisci ricette che io stesso ho contribuito a comperare, ma in tal modo non avrei potuto sbizzarrirmi nei voli
pindarici che mi caratterizzano, dovendo la medesima
lettera, firmata da tutti, essere necessariamente asettica
e priva di male parole. Invece se la scrivo io da solo mi
prendo la responsabilità personale di quello che scrivo
potendo al contempo dire liberamente ciò che mi pare.
Devo dire d’altro canto che un pò quello che è successo lo
avevo previsto e quasi voluto, essendomi rotto l’anima a mediare fra popolazione, addetti e dirigenti della Croce Verde
e colleghi. Avevo detto infatti al Tronci che la lettera di
risposta ad Orizzonti (senz’altro
dovuta) la avrei fatta scrivere dalle colleghe ed invece mi trovo in
ferie... nella bibiloteca di Vicopisano, che è l’unico posto dove
c’è silenzio perchè a casa non si
può...) a scrivere dei culacchi di
Lamporecchio anzichè essere
palle al sole al mare a Tirrenia, ma
sono troppo incazzato e la scelta
fra la moglie che mi costringe a
stare al sole anche quando non mi
va e la adrenalina che mi esce da
tutti i pori mentre scrivo, è quasi
d’obbligo la 2ª opzione.
Cominciamo dunque e mettiamo un punto fermo: lo stesso garante della privacy due-tre anni fa aveva stabilito
che le ricette non si potessero lasciare in cassettina come
accadeva prima e poi... dopo la rivolta generale perchè
in tal modo l’Italia sarebbe stata paralizzata dalle code
interminabili negli ambulatori si è, come dicono a Pisa,
cagato in mano, e con linguaggio politichese, perché
nelle alte sfere non si dice mai: “scusate ho sbagliato”,
ha stabilito che le ricette si potevano lasciare purchè il
loro contenuto non fosse leggibile. Un pò come la storia
di renderle quasi anonime mettendoci il codice fiscale o
addirittura una sigla che è prontamente tornata in dietro
per il casino che avrebbe suscitato.... per ovvie ragioni.
QUINDI LASCIARE LE RICETTE CHIUSE IN
8 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016
SALA D’ATTESA, MI DISPIACE
PER I PURISTI DELLA PRIVACY
CHE A QUESTO PUNTO SCHIATTERANNO DALLA RABBIA, PERCHÉ DI ROMPIBALLE È PIENO
IL MONDO, SI PUÒ!
D’altra parte questo accade in molti ambulatori del nostro
territorio, presso diversi medici perchè la gente è abituata
alla routine senza protesta alcuna, mentre alla Croce Verde,
fortunatamente e grazie alla buona volontà di molti che
ringrazio senza nominare... per ragioni di opportunità le
abitudini erano diverse e non solo abitudini di distribuzione
da parte di un addetto incaricato che fosse in quanto tale
responsabile delle privacy (anche penalmente...) ma anche
di orario (la distribuzione avveniva in orari molto allargati
in modo da favorire la popolazione specie quelli impegnati nel lavoro...).
Ora è successo che tutto questo
era sponsorizzato dalla Regione
che aveva finanziato un progetto
ad hoc per dare a chi svolgeva
tale mansione il giusto contributo e… venendo meno dopo tre
anni tale retribuzione, perchè come
tutti i progetti anche questo doveva avere un limite temporale... si è
dovuto tornare ai santi vecchi (vi
ricordate quando le ricette si mettevano tutte mescolate nella cassettina di ritiro accanto a quella di consegna con il casino che ne
derivava?...). Allora per evitare tale casino... in accordo con
le mie colleghe ... abbiamo avuto l’idea del carrellino pur
sapendo che era comunque un tornare indietro ma questo è
stato fatto quasi per provocazione, visto che l’obiettivo ultimo di un buon professionista è il superamento del problema
e non la regressione su di esso. Ho addirittura sempre
provocatoriamente - proposto di finanziare noi l’addetto
autotassandoci... ma... tutto sommato … vi sembra giusto che un operatore qualsiasi per poter lavorare debba pagare di tasca propria? Se questo accadesse per un
servizio comunale i sindacati griderebbero giustamente
allo scandalo, ma al dottore si puo chiedere tutto anche
il certificato che il bimbo è stato falsamente malato a fine
anno per non farlo bocciare... argomento del mio prossimo
PARLIAMO DI...
articolo. La verità è che non c’è stata la volontà politica
di superare il problema finanziandolo di nuovo pubblicamente ma, d’altra parte, perchè il pubblico dovrebbe
finanziare un servizio privato di 3 dottori che per stare
alla Casa della Salute, anche se voi non lo sapete, pagano
l’affitto e sono quindi dei privati? Volendo, comunque, la
formula si trova come è successo in passato per altre cose...
ma… infine… perché si grida allo scandalo se noi lasciamo le ricette chiuse e spillate in un carrellino nel corridoio, mentre questo viene fatto normalmente negli ambulatori degli altri medici visto che la legge lo permette?
Adesso dopo la lettera firmata di quel purista della privacy
che non voglio neanche sapere chi sia, la situazione si è deteriorata e sarà difficile risolverla perché tutti vogliono tenere il
punto… a volte conviene stare
zitti perché d’ora in poi probabilmente in inverno anche quel
signore (meglio non usi altre
parole…) dovrà fare la fila per 2
ore per avere la sua ricetta.
Il risultato è il dover attendere
ore in fila anche per un’aspirina (il che porterebbe alla rinucia
di molti e quindi a minor sanezza e sanità... a meno che il pubblico non se ne faccia di nuovo carico…e di questa attesa
che va a scapito di chi lavora creando comunque un disservizio si è parlato anche in un articolo scritto dalla Martina
Trivigno su “Il Tirreno”). Per questo, qui tramite Orizzonti, lancio un sasso nello stagno: sareste d’accordo
che i cittadini autofinanzino il servizio e di votare, tramite la rivista stessa, la proposta che chi ritira la ricetta
giù alla Croce Verde, possa lasciare un obolo volontario
alla medesima per il mantenimento del servizio al fine
di poter ritirare il proprio in modo sicuro e protetto?
Questo scatenerebbe certamente altre proteste che il giornale
dovrebbe giustamente pubblicare e sarebbe senz’altro discriminante verso qualcuno meno abbiente ma tant’è “.. perché
l’Italia - diceva Mussolini (e nessuno dica che sono fascista
per aver fatto questa citazione.... perchè a Lamporecchio usa
così) - è impossibile da governare per colpa degli italiani”.
Su questa proposta invece la Croce Verde è giustamente in disaccordo perché non vuol passare da quell’istituzione che chiede soldi per finanziare i servizi …
Comunque se in qualche modo si potesse tornare ai santi vecchi con la distribuzione da parte di un addetto del
pubblico soccorso, del che dubito perché gli animi ormai
non sono più sereni, chi fosse incaricato di tale distribuzione dovrebbe essere LUI E LUI SOLO ad effettuare la
consegna e non qualche altro volontario non autorizzato
che per colleganza di paese apre la cassetta quando l’addetto è assente; COME PURE IL SERVIZIO DOVREBBE
ESSERE SOSPESO la prima volta che mentre visito mi si
bussa alla porta per richiedere una ricetta perchè giù non c’è
(mentre, invece, è in un’altra buchetta... proprio guarda caso
come accade nel carrellino...) perchè l’interruzione della
visita può generare errore e quindi malasanità o interrotto anche... non appena la privacy venisse meno. A proposito
mentre scrivo mi arriva un msg che così recita: “Caro dottore... mi segni il Levitra... (che è il sostituto del Viagra...) e mi
lasci la ricetta in cassettina...?”
Saluti TR
P.S. Alla fine è finita che le ricette si danno noi ... oppure le
segretarie … però a seconda
del dottore … e tutti aspettano un po’ per averle … per cui
ognuno s’informi dal suo di
dottore su quale metodo egli
adotta. MA LA PRIVACY È
SALVAGUARDATA.
Cari Lamporecchiani … falsi
polemici … sempre e comunque … molto maleducati nel
prendere le ricette da soli, che le mettevate a cazzo dove
vi pareva dopo aver preso la vostra … oppure anche in
terra … tanto di un servizio di cui possano usufruire anche gli altri, non v’interessa mai un tubo … ve la siete
cercata!!! Specie quella signora (non una mia assistita)
che non volendo aspettare un poco, ha detto che non le
stava bene che fossi io a distribuire le ricette … (è proprio
vero non vi si accontenta mai…) ed allora in inverno a lei
… quando dalle segretarie sarà pieno ... pieno di gente le
toccherà prenderla dovendo aspettare molto di più…
P.S. del P.S. Le ricette prescritte dal medico possono essere anche scaricate on line dal sito della Regione Toscana: digitare il seguente url: https://servizi.toscana.it/sis/
FSE/ quindi con la propria tessera sanitaria collegata
ad un lettore, digitare il proprio pin e (nel capitolo ricette) trovare la propria e stamparla, con questo sistema
possono essere scaricati anche i referti degli esami fatti.
N.B. Questo vale solo per le ricette dematerializzate
quindi per le ricette grigie (farmaci ed esami) e non
per le rosse o per le bianche ripetibili … ma spiegarvelo è ancora più difficile.
Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 9
PARLIAMO DI...
INCONTRI CON L’AUTORE … GUGLIELMO GIUMELLI
L’Associazione Culturale Orizzonti organizza il 1° ottobre alle ore 17, nella sala “Aldo
Bartoli” della Croce Verde di Lamporecchio, un incontro-dibattito sul tema del volontariato, in occasione della presentazione del libro “Dentro il volontariato. Problemi e potenzialità” di Guglielmo Giumelli.
Ore 17.00: Saluti dell’Amministrazione Comunale di Lamporecchio
Ore 17.00: Introduzione all’argomento e al libro.
Mara Fadanelli (Associazione Culturale Orizzonti e Associazione di
volontariato Comunità Solidale Lamporecchio)
Ore 17.15: Presentazione del libro da parte dell’autore
Guglielmo Giumelli (sociologo, autore di diversi libri, lavora presso la
cattedra di Sociologia del diritto dell’Università statale Milano-Bicocca)
Ore 17,45: Il ruolo del volontariato oggi
Franco Burchietti (Presidente del CEIS Pistoia)
Ore 18.00: Discussione e dibattito con il pubblico
Con il patrocinio
del Comune di Lamporecchio
TUTTE LE ASSOCIAZIONI, LE ISTITUZIONI,
LA POPOLAZIONE SONO INVITATI A PARTECIPARE
Il volontariato diventa oggetto di studi, di indagini e di discussione, soprattutto verso la fine degli anni Ottanta-inizi
anni Novanta del secolo passato e vede il coinvolgimento di economisti, di sociologi e di altri studiosi. È in quel periodo che il Welfare-State comincia ad accusare le prime evidenti crepe. Il Welfare-State che, fino a quel momento,
aveva garantito a gran parte della popolazione protezione e assistenza, si avvia verso un ridimensionamento dei
servizi e delle prestazioni offerte. È dentro tale crisi che prende corpo il dibattito sul volontariato e sulla solidarietà
o, se si vuole, sulla “protezione solidale” che il volontariato può offrire e su una sua possibile ricollocazione dentro
una società che, strutturata attorno al lavoro salariato, ora, si sta sfaldando stante i profondi cambiamenti socioeconomici e culturali. La crisi del Welfare state fa emergere il potenziale di solidarietà presente nella società civile e
ne impone la sua presenza attiva. È cioè una presenza non “residuale”, di “sostituzione” dell’intervento pubblico. È
una presenza che impone il principio della solidarietà che si vuole sottrarre alla frammentazione, alla separazione tra
socio-assistenziale e sanitario, alla sottovalutazione. Siamo di fronte a cambiamenti oggi che impongono al WelfareState di “utilizzare” il volontariato o, forse più correttamente, di affiancare (e non farsi sostituire) il volontariato alla
propria attività protettiva.
10 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016
PARLIAMO DI...
Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 11
PARLIAMO DI...
SI PUÒ TROVARE LA FELICITÀ IN UN TRAMEZZINO?
S
di Maddalena Mirandi
i può trovare la felicità in un tramezzino?
Il nuovo film di Paolo Virzì “La pazza gioia”
uscito nelle sale cinematografiche a fine maggio
2016 pone questa domanda allo spettatore. Ambientato
fra Pistoia, Prato e Viareggio, il film narra la storia di due
donne inserite in una comunità di riabilitazione psichiatrica, Beatrice e Donatella. Beatrice ha una sindrome
maniaco-depressiva che la porta ad alternare momenti
di ebbrezza a momenti di tristezza mentre Donatella è
in uno stato di forte depressione dovuta all’adozione
del figlio. Beatrice è signorile, spregiudicata, proviene
da una famiglia ricca della quale ha dilapidato interi
patrimoni. Donatella è vittima di due
genitori che l’hanno abbandonata a
se stessa: la madre,
fortemente
materialista ed attaccata
al denaro, convive
“per interesse” con
un uomo molto più
vecchio di lei al
quale fa da badante;
il padre, invece, è un
pianista squattrinato
che alla piccola Donatella ha raccontato di aver regalato a
Gino Paoli la canzone di successo “Senza
fine”. Il film si snoda
fra queste due anime
femminili ben definite che, nelle loro
abissali differenze,
si incontrano in una
casa di cura immersa
nelle dolci colline toscane.
Unite dal dolore ma
anche dalla speranza
che le cose, finalmente, possano cambiare
e rendere la loro vita
migliore, le due donne diventano amiche,
così come si può esserlo in una comunità, quando i ritmi della vita, le attività ed il lavoro non sono scelti da te. Si paga il prezzo della libertà per essere contenuti, perché altrimenti
si sbaglierebbe troppo. E in definitiva, quando si è in
comunità, probabilmente si è già sbagliato troppo. Gli
errori, consapevoli o inconsapevoli, si pagano. Il caso,
però, ha un altro disegno. Succede, a un certo punto,
che le due donne scappano. Il momento è quello giusto,
l’occasione anche. La macchina si trova e via verso il
mare, verso un riscatto tanto cercato. Via, per rimettere
insieme i pezzi della vita precedente e continuare a vivere. Un tramezzino da libere nel quale si può trovare
la felicità perché ha un sapore diverso, il sapore della
libertà. Fino a che punto si può essere davvero liberi?
12 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016
Al di là della storia il film di Virzì
mette in luce temi importanti del nostro viaggio nel mondo. La felicità innanzitutto: felicità agognata, cercata,
aspettata, rincorsa.
La felicità come riscatto, come ribellione alle regole e al mondo che ci impone un modello standard al quale, volenti o nolenti, in qualche modo dobbiamo conformarci
per vivere. La libertà è un altro punto focale importante:
se la comunità terapeutica è un microcosmo essa rappresenta, comunque, ciò che accade nel mondo esterno,
nel macrocosmo, governato dalla Legge
e dalle regole imposte dalla società. Chi
trasgredisce paga.
E paga nei termini
della libertà di fare,
di agire e di pensare. La ribellione, la
rottura dell’ordine,
la fuga, sono solo alcuni dei tentativi per
non perdere definitivamente se stessi.
Anche al prezzo imposto dalla Legge,
anche rischiando di
essere additati come
incoscienti e, in ultima analisi, “pazzi”.
Il film narra, non giudica. Siamo noi che
spesso giudichiamo
le vite degli altri. Siamo ancora noi che,
con occhio critico e
disilluso, valutiamo
e soppesiamo il comportamento che ci
turba, che ci fa paura,
che non capiamo. Il
giudizio è uno stigma
e, nel tempo, diventa
pregiudizio. Chi vive
nella Legge e nelle
regole ed è adeguato
alla società dalla quale si sente rappresentato, difficilmente potrà capire chi si pone al di fuori facendo scelte
inconcepibili ed impensabili. E questo marchio a fuoco, questa etichetta bruciante è impressa sulla pelle di
Beatrice e di Donatella, le quali rappresentano ciò che
è diverso ed estraneo da noi. Ma non per questo meno
bello, meno affascinante. Che riescano nel loro intento
o meno non ci interessa poi tanto: sarebbe bello, per
una volta, poter entrare in quel mondo così diverso e
viverlo, per poi comprenderlo e, perché no, amarlo.
“Ma siete matte?”
“Secondo alcune perizie sembrerebbe di si”
(da “La pazza gioia”)
AGRARIA MONTALBANO
DOVE PUOI COLTIVARE LA TUA PASSIONE
I
«Anticipare i raccolti»
l complicato andamento stagionale di questa estate, dopo una primavera
molto piovosa, seguita da un caldo umido, ha colpito pesantemente gli orti
e i seminativi; ha risparmiato le vigne ma obbligando molti ad anticipare
di almeno 2-3 settimane la vendemmia, e ha messo a dura prova gli olivicoltori che, dopo una splendida fioritura, si sono ritrovati con 3 mesi senza una
goccia d’acqua e una stagione propizia per la diffusione della mosca olearia,
la più temibile avversità degli oliveti che, se non combattuta con precisione,
rischia di far perdere tutta la produzione. Anche quest’anno abbiamo attivato
la nostra rete di controllo per giocare d’anticipo nei confronti di questo terribile insetto e chi ha seguito le nostre proposte, si ritrova con minori problemi. Siamo stati i primi a trovare nuovi prodotti come il Dacusol, ammesso
in Agricoltura Biologica e vera novità per l’olivicoltura, abbiamo offerto la
nostra assistenza come servizio che offriamo gratuitamente ai nostri clienti,
contribuendo a salvare le produzioni.
Quando usciranno queste righe, i
viticoltori saranno nel pieno delle
operazioni di vendemmia e molti
saranno impegnati nei lavori di
cantina; anche qui stiamo collaborando con molti vignaioli, attraverso l’offerta dei prodotti, per
l’enologia, delle migliori marche
presenti sul mercato, per migliorare i prodotti che escono dalle
aziende agricole del nostro territorio.
È giusto che si siano anticipate le vendemmie a causa di un andamento stagionale che ha favorito la precoce maturazione di tanti vitigni. Mentre per
l’olivicoltura, proponiamo di anticipare la raccolta delle olive proprio per
impedire all’ultima generazione di mosca olearia di colpire a tradimento il
raccolto. Questa indicazione nasce dal confronto con il Servizio Fitosanitario Regionale e dall’osservazione delle condizioni meteo di
questo scorcio finale d’estate,
dove l’umidità continua ad imperversare e ad essere elemento
di preoccupazione proprio per il
rischio di nuove generazioni di
mosca.
Per agevolare le operazioni di
raccolta delle olive come sempre stiamo preparando una campagna promozionale degli abbacchiatori Campagnola (nelle
foto) e di tutti gli attrezzi necessari alla raccolta delle olive. La novità che offriamo per quest’anno è una
dimostrazione pratica del funzionamento degli abbacchiatori grazie alla
collaborazione con un’azienda agricola di Larciano e il Servizio di Assistenza Tecnica della Campagnola, la prova si terrà sabato 1 ottobre 2016 dalle
ore 9,00 presso l’Agriturismo Cerralto in via Crocina, 294 – loc. Cecina
di Larciano; tutti coloro che sono interessati possono telefonare al nostro
punto vendita (0573 81002) per prenotare e avere così la possibilità di provare direttamente le novità 2016 della ditta leader del mercato degli ausiliari
nelle raccolte dei frutti.
Vi aspettiamo!
Dario Bechini - Perito Agrario
14 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016
Vita quotidiana in
campagna
Settembre:
MIGLIO CON VERDURE
Questo mese, come tutti i mesi di settembre, proponiamo una proposta di alternativa
depurativa: il miglio con verdure. Per ogni
persona, occorrono 1 tazza di miglio, 2 tazze d’acqua, 4 cucchiai di verdure tagliate
fini. Fare saltare lentamente in olio, cipolle
e carote tagliate fini, aggiungere qualche altra verdura come cavolfiore e sedano e mescolare il tutto con il miglio mentre cuoce.
Si procede così: inizia a cuocere il miglio
senza mescolare e dopo 15 minuti che cuoce, mescola in modo da portare in superficie
il miglio che è in fondo e poi aggiungere le
verdure. Si fa gonfiare per altri 10 minuti.
Prima di mettere in tavola, grattare parmigiano-reggiano o, in alternativa, pecorino
romano.
Le Buone Pratiche:
Autoprodurre è un hobby davvero divertente. In casa si possono fare ottime marmellate, gelati, sciroppi, liquori, condimenti e
salse. Ne possiamo fare in abbondanza e
poi surgelarle in modo da averle sempre a
disposizione.
Proverbio:
“Settembre: l’uva è fatta
e il fico pende!”
Naturalmente, per le esigenze di
ognuno, siamo a disposizione per sopralluoghi in azienda e per consulenze
personalizzate presso la nostra sede in
via P. Togliatti, 334 - Mastromarco Lamporecchio (PT)
PARLIAMO DI...
Settembre
Ottobre - 2015
2016 - n. 77
87 - Orizzonti - 15
PARLIAMO DI...
SIGARETTE: degrado del decoro
urbano e segnale di maleducazione
O
di Maria Valentina Luccioli
gni estate, quando torniamo dalle vacanze, mi
ripropongo di scrivere quest’articolo, ma alla fine,
causa sempre mancanza di tempo, mi resta un bel
po’ di materiale che non si decide ad assemblarsi. Per caso,
questa primavera, ho incontrato il dottor Marziale Cosci
che ormai da tempo si presta ad aiutarmi (e compensarmi)
nella stesura di alcuni articoli per questa rivista.
• “Ti voglio raccontare una cosa. Sai ... mia moglie ed
io, qualche volta, andiamo a camminare in Padule e con
rammarico notiamo il continuo accumularsi di spazzatura lasciata dalle persone per loro incuria e ignoranza.
Allora, con sacchi e guanti, siamo andati a “ripulire” la
natura dall’immondizia perché ... il
Padule, come tutto il resto peraltro,
è un bene di tutti, anche se spesso ce
ne dimentichiamo. Questo piccolo
contributo ci ha fatto stare bene!”.
È la stessa cosa che succede a me ...
se le capita di vedere una donna in
spiaggia armata di paletta e secchiello che raccoglie i mozziconi nascosti
nella sabbia ... quella sono io! Non
sopporto che i bambini, giocando,
facciano le formine e debbano “decorare” le loro costruzioni di sabbia
con le cicche degli altri. Quello che
faccio, lo riconosco, è un ago in un
pagliaio, ma spero di essere un buon
esempio per i miei figli ed un monito per quelli che fumano in riva al
mare.
Mi sono documentata in questi mesi e ... il filtro di sigaretta è costituito da acetato di cellulosa, un materiale
difficilmente degradabile (occorrono fino a circa cinque anni prima della completa degradazione). Su oltre
QUATTROMILA sostanze tossiche presenti nelle sigarette, una modesta parte resta nel filtro. La combustione di tabacco comporta l’immissione nell’ambiente di
sostanze chimiche pericolose che possono avere effetti
gravi sia per l’uomo che per l’ambiente. Non ritiene che
sia necessario classificare le cicche come rifiuto tossico
per l’ambiente e trattarle come tale?
16 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016
• “Tutti noi sappiamo che il fumo è dannoso per la salute di chi fuma (fumo di
prima mano) ed ogni anno in Italia si
contano OTTANTAMILA morti fra coloro che fumano, ma
questo è un rischio che le persone si assumono sperando
sempre che non accada a loro. Sappiamo anche che il
fumo passivo (fumo di seconda mano) è dannoso per coloro che convivono con fumatori oppure in ambienti dove
si fuma. Per questo è stata fatta la legge per il divieto di
fumo nei locali pubblici! Non tutti però conoscono i danni
da fumo “di terza mano”. Recenti studi effettuati in Italia
ed all’estero mettono in guardia dal fumo di terza mano
che espone agli stessi rischi del fumo
passivo specialmente per le donne in
gravidanza ed i bambini. Si tratta in
sostanza dell’esposizione passiva ed
involontaria derivante da residui della combustione del tabacco che reagendo con sostanze presenti nell’ambiente, specie l’acido nitroso che
deriva dagli elettrodomestici a gas e
dall’ozono, producono formaldeide,
acetaldeide e soprattutto nitrosammine del tabacco che hanno dimostrato
avere effetto cancerogeno.
Queste sostanze che si formano vanno a depositarsi sugli abiti, sui capelli, sui mobili, nei tappeti, nella polvere della casa, in auto e possono rimanare a lungo negli aimbienti. Non
si eliminano con l’areazione come
avviene per quanto riguarda il fumo passivo! Una volta
che queste sostanze si sono formate, vengono inalate, ingerite o assorbite attraverso la pelle. Sono i bambini più
piccoli quelli più a rischio sia perché le loro vie respiratorie sono in via di sviluppo ed i loro sistemi di difesa
immunitaria non sono formati come quelli degli adulti,
sia perché giocano sul pavimento o sui tappeti, toccano
tutto e portano alla bocca giochi ed oggetti impregnati di
queste sostanze tossiche. Rinunciare alle sigarette solo
quando i bambini sono sono presenti non è sufficiente,
l’ideale per la salute di tutti è smettere di fumare”.
I mozziconi di sigaretta, gettati via dagli 1,5 miliardi di
PARLIAMO DI...
fumatori nel mondo (!), sono tanto inquinanti e pericolosi per l’ambiente e per la salute quanto i rifiuti industriali.
Purtroppo, a giudicare soltanto dalla quantità che vediamo dispersa nelle nostre strade, sembrano essere molto
rari quei fumatori che si preoccupano di gettare la cicca
della sigaretta nei cestini.
C’è addirittura chi non si fa scrupoli a gettarla nel mare:
nel Mediterraneo, per esempio, rappresentano il 40% dei
rifiuti (il 9,5% sono bottiglie di plastica, l’8,5% sacchetti
di plastica, il 7,6% lattine di alluminio).
almeno 267 – DUECENTOSESSANTASETTE sì avete
letto bene – le specie nei cui stomaci si trovano pezzi più
o meno grandi di plastica. Gli avanzi di plastica, in particolare sacchetti e bottiglie, si accumulano e poi si decompongono lentamente in piccoli pezzi tossici poi consumati dagli esseri viventi A TUTTI I LIVELLI DELLA
CATENA ALIMENTARE.
Per curiosità, propongo di leggere la seguente tabella che
indica la capacità di un composto chimico di decomporsi
per mezzo di batteri...
• “Il mare è un elemento fondamentale per la vita dell’uomo. Per questo dobbiamo proteggerlo, non solo con serie
e costanti politiche di tutela, ma anche cercando di promuovere la normalità di piccoli gesti che possono costituire un grande aiuto nella conservazione di un bene così
prezioso. Non posso quindi che appoggiare con grande
convinzione questa campagna di Marevivo in quanto si
pone un obiettivo tanto preciso quanto fondamentale:
promuovere nei cittadini comportamenti consapevoli ed
eco-sostenibili nella gestione e cura del nostro ambiente
di vita, qualunque esso sia, mare compreso. Piccole singole azioni per ottenere un grande risultato collettivo”.
Marevivo è un’associazione ambientalista nata per tutelare il mare e le sue risorse (www.marevivo.it) e dal
1985 si batte senza sosta per la sua difesa. Da sempre
porta avanti campagne per promuovere comportamenti
sostenibili ... Ma il mare non vale una cicca? Ricorda a
tutti quanto sia cruciale il ruolo di ciascuno per la tutela
dell’ambiente e in particolare del mare. Ad ogni edizione
aumenta il numero di volontari e di posaceneri distribuiti
anche se io mi domando ... ma poi il portacenere che fine
fa? È un materiale non riciclabile e va a finire nell’indifferenziato!
• “Ecco un altro aspetto da prendere in considerazione!
Pensiamo che il tempo di decomposizione dei mozziconi
di sigaretta varia da sei mesi a 12 anni a seconda del
tipo di sigaretta (se con o senza filtro), oltre all’inquinamento che producono e all’aspetto ecologico, la disseminazione delle cicche nei spazi pubblici è un degrado
del decoro urbano ed un segnale di cattiva educazione...
Mi domando sempre ... “ma voi gettereste una cicca sul
pavimento di casa vostra?”.
Beh la risposta sarebbe sicuramente NO! Le racconto
un’ultima cosa. Quest’anno abbiamo visitato con i bambini l’ACQUARIO DI CATTOLICA (www.acquariodicattolica.it) e all’interno di un padiglione abbiamo trovato l’iniziativa “Plastifiniamola”. Praticamente sono
La chiamano “Pacific Trash Vortex” il vortice di spazzatura nel Pacifico; con un diametro di 2500 km e una
profondità di 30 metri è composto per l’80% da plastica
e pesa 3,5 milioni di tonnellate. Tra Italia e Spagna galleggiano 500 tonnellate dei plastica.
È importante che ognuno di noi faccia ciò che può nel
limite del possibile per diminuire l’inquinamento della
nostra Madre Terra, ma soprattutto serve un cambiamento di rotta anche sociologico mediante il quale cambiare
la mentalità delle persone da “consumatori” a “consumatori responsabili”.
L’Expedition Med è una campagna scientifica contro
l’inquinamento ambientale della plastica nel Mediterraneo: raccontare e sensibilizzare le nuove generazioni può
garantire un futuro più concreto per tutte le forme viventi
che abitano i nostri mari. L’acquario di Cattolica, grazie
a “salva una specie in pericolo”, sostiene questa grande
campagna. Per sottoscrivere e sostenere potete andare al
link Expedition Med (www.expeditionmed.eu).
Ricordiamoci sempre che il MARE È NOSTRO
e NE SIAMO RESPONSABILI!
Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 17
PARLIAMO DI...
LA VOCE DELLA LUNA (a cura di EcceBombo Cineclub)
ALIENATI E (S)CONTENTI
Considerazioni sul tracollo sociale, politico, culturale e morale di questa società
di Roberto Aureli socio EcceBombo Cineclub
È
difficile provare a sottrarsi al flusso incessante di
notizie ed immagini che
quotidianamente ci raggiungono, viviamo infatti
in un’era in cui l’informazione arriva immediata.
Non c’è tempo di leggere, approfondire, riflettere e
metabolizzare in maniera cosciente ciò che ci viene propinato. Occorrerebbe più tempo, ritmi di vita
meno frenetici e possibilità di sentire anche altre
campane attingendo da altre fonti di informazioni
diverse da quelle cosiddette istituzionali. Il periodo delle ferie potrebbe rivelarsi utile per affrontare
questi esercizi di lettura ed approfondimento senza
l’ansia da prestazione che ci sovrasta nel lavoro,
Tutti a caccia di Pokemon! Si chiama “Pokémon go”
nel divertimento obbligatorio e nei viaggi verso
ed è la nuova ossessione del momento
gettonatissime località esotiche.
Se riuscissimo in questo intento magari potremmo
scoprire, per esempio, quant’è drogato il dibattito sul terrorismo islamista, tra sostenitori dello scontro tra civiltà e
difensori acritici del dialogo interculturale. Si potrebbe così, anziché dar credito ad una informazione che amplifica
gli eventi, cercare di comprendere le cause mettendo a fuoco le questioni di carattere geopolitico affrontando un
altro tema scottante quello della emigrazione passiva, che sta
sconvolgendo l’Europa mentre già subisce gli effetti devastanti
della crisi economica che è il risultato di un processo di impoverimento e di degrado sociale e culturale funzionale al capitalismo occidentale.
Potremmo, sempre se riuscissimo beninteso nell’intento di provare a riflettere immuni dai tanti troppi condizionamenti esterni, dare una chiave di lettura diversa da quella fornitaci a piene
mani da una narrazione sempre rassicurante circa l’andamento
economico e sociale del nostro paese, scoprendo il divario oramai incolmabile tra gli annunci e la situazione reale.
Invece no, perché abbiamo smarrito la coscienza di sé come individui e come membri di una comunità senza cui non si riesce
ad organizzare una visione alternativa all’esistente ed alla sua
falsa narrazione. Ciò accade perché assistiamo ad un processo di involuzione dell’immaginario e dei riferimenti culturali e
politici, passando da persone consapevoli dotate di una chiara
coscienza civile e sociale a masse alienate e desideranti, moltitudini omologate che corrono dietro ai Pokemon, che frequentano divertimentifici, che si sballano di alcol e droga il sabato
sera, che si circondano di oggetti inutili diventando sudditi del
18 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016
Un libro considerato un “oggetto extraterrestre” ...
sarà questo il futuro?
PARLIAMO DI...
regno delle immagini e della apparenza.
Non esistono facili rimedi o mirabolanti soluzioni a questo stato di cose, occorrerebbe iniziare da capo, dalla lettura
di un libro, dalla visione di un vecchio film, dalla discussione vera e non virtuale in un luogo fisico ove ci si guarda
in faccia e ci si riconosce come simili ed appartenenti ad una comunità umana in cui si può essere felici, soddisfatti e
realizzati solo e soltanto se lo sono tutti.
Occorrerebbe praticare la solidarietà, ripartire dalla cultura per decolonizzare il nostro immaginario saturato
dalla forma merce, ripristinando così una categoria oggi in disuso quella della possibilità, possibilità di un’altra
strada, di un altro scenario, di un’altra vita, di un’altra società.
Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 19
PARLIAMO DI...
GIOTTO A VINCI
S
a cura di Marco Giunti
sentendomi, infatti, io anco archion tornato, dopo tanti anni, in questa amata cittetto oltre che pittore.
tadina che mi ha visto bambino felice, quando
soleo quivi venir ospite degli zii, per trascorrervi
Diventai, dunque, assai famoso
periodi assai lunghi durante la mia lontana infantanto che la gente incontrandomi
zia, invero assai travagliata.
per le strade della bella Fiorenza,
quando passavo, si scappellava facendomi pure l’inchino
Fu proprio qui, un giorno che era di passaggio, che noe, talvolta, pure la riverenza nomandomi messer Giotto
tommi lo maestro Cimabue mentre giocando con altri
da Bondone, come in verità mi chiamo, ma che pria della
fanciulli disegnavo su una pietra, delle pecore e mi diletfattura del crocefisso, niun conosceva.
tavo, a tracciare per terra dei cerchi.
Nel volger di breve tempo, fui chiamato a prestare la mia
Era questo, per me, un esercizio assai semplice nel quale
opra nelle più prestigiose e ricche famiglie della penisomi cimentavo assai spesso, e con estrema facilità, ma che
la italica arrivando così fino alla bella Padova, dove la
fece restar di stucco lo maestro e tutti i presenti.
famiglia Scrovegni mi chiese di progettare e realizzare
Erano assai scettici, e vollero che ripetessi lo mio gesto
una cappella, per rendere eterno omaggio a quel potente
ma dopo aver constatato, di nuovo, la perfezione dello
e ricco casato.
mio cerchio tutti si congratularono meco, con esclamaL’opera mi tenne impegnato per lungo tempo, ma alla fine
zioni di meraviglia.
tutti furono soddisfatti, ed io profumatamente pagato.
Lo maestro Cimabue volle che lo menassi dai miei parenSolo poco tempo potei riposarmi, perché assai presto fui
ti e quivi giunto, senza tanti preamboli, senza por tempo
invitato ad Assisi, dai fraticelli francescani che avevain mezzo chiese loro, di affidarmi alla sua bottega d’arno costruito, nel piccolo paese, una grande basilica per
tista perché vedeva in me assai stoffa, per poter, magari
rendere giusto omaggio al grande Santo Francesco ed io
un giorno, diventare un buon artista, o quantomeno, un
fui scelto, con mio grande orgoglio e soddisfazione per
ottimo artigiano.
affrescare l’enorme volta della bella e santa basilica.
Cominciò, così, per me la mia avventura nel mondo
L’immane lavoro artistico fu lungo, faticoso e periglioso,
dell’arte nella famosa e rinomata bottega, del grande arma alla fine, fui contento della mia opra come i francetista e vate da tutti riconosciuto come vetta, o cima, nel
scani saranno, poi, i posteri a darne un giudizio più unimondo artistico e perciò nomato da tutti Cimabue, poiché
versale.
lo vero cognome, Bue, non si addiceva certo, a cotanto
personaggio e maestro.
Per finire, vi conterò brevemente della mia ultima creazione forse la più famosa imponente e conosciuta dal
Gli anni di bottega, passarono svelti, felici e proficui e
popolo, anco perché trovasi nella meravigliosa Fiorenza
quando, finalmente, fui ritenuto pronto e maturo, fui lae più precisamente nella piazza, dove il Brunelleschi ha
sciato libero di esprimermi, nei modi, e nei campi che
fatto un capolavoro di inpreferivo senza niuna ligegneria artistica, con il
mitazione artistica, geoduomo e che io sono stato
metrica o architettonica.
chiamato a completare con
Furon, li primi tempi, asun campanile.
sai duri, poiché io pittaSanta Maria del Fiore fu
vo senza sosta ma la mia
chiamato, quando lo portai
opra, non era apprezzaa termine, ma fin da subito
ta, né tanto lautamente
fu conosciuto dai cittadini
pagata fin quando fui
fiorentini come il Campachiamato, dai clerici, in
nile di Giotto, e ciò assai
Santa Maria Novella per
mi rese orgoglioso.
dipingere un grande crocefisso ligneo, nella loro
Ora vo godermi, qui nel
chiesa.
vincianese, lo meritato riposo finale dopo una vita
Terminata tale opera, con
piena di lavoro, ma anche
mia estrema soddisfaziodi soddisfazioni. Accone e gioia, fui acclamaglietemi, perciò, tra voi
to da tutti e, finalmente,
come un umile e vecchio
riconosciuto come vero
Giotto e Cimabue davanti alla casa natale di Leonardo ad
artista potendo così, fi- Anchiano nel comune di Vinci. Tra Giotto e Leonardo ci sono pensionato artista, si rico200 anni di differenza. Giotto, infatti, nacque nel 1267
nosciuto, ma prima di tutnalmente, esprimere la circa
(circa) a colle di Vespignano nel Mugello, mentre Leonardo
to, convinto artigiano.
mia arte in altri campi
vide la luce il 15 aprile del 1452
20 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016
PARLIAMO DI...
LA BEFFA DEL CONCORSONE
L
di Valentina Fiorineschi
a scuola è iniziata e, come ogni anno, tra mille
polemiche ed infiniti disagi che anche quest’anno
hanno messo in subbuglio insegnanti, famiglie ...
ma soprattutto gli studenti.
Il concorsone è stato, a tutti gli effetti, una beffa per
vincitori e vinti; per quanto riguarda la mia classe di
concorso, lettere, quindi italiano storia e geografia su
590 candidati, 644 posti disponibili, sono stati ammessi
all’orale 143 candidati e promossi 142.
I numeri parlano chiaro: una bocciatura dell’80%, i cui
motivi oggettivi noi docenti non li conosciamo ancora.
Da maggio abbiamo avuto i risultati la seconda settimana di agosto e
nessuno ha potuto visionare i compiti e quindi vedere e analizzare gli
errori. Ci sono stati vizi di forma e
malfunzionamenti importanti, che
in alcuni casi possono aver condizionato l’esito del concorso. Ad
esempio, nelle Marche, è stata annullata la prova di lettere, perché il
software ha sbagliato il calcolo dei
punteggi.
Per quanto riguarda la mia esperienza personale, ero riuscita a
completare tutto il compito, eccetto una sotto domanda
di inglese, il computer si è spento di colpo forse senza
aver salvato nulla.
Quindi può darsi che sia andato tutto perso e i miei elaborati corrispondano alla pagina bianca. Molto meglio se tutto fosse stato cartaceo, così almeno il dubbio della cancellazione o dello
scambio codice-persona non ci
sarebbe stato.
Per non parlare dei soldi spesi
per reggere tutto il sistema
concorso: soldi presi a noi italiani che potevano essere risparmiati o perlomeno impiegati per
l’edilizia scolastica e la sicurezza, che ancora sembra remota.
Renzi e i suoi ministri si avvalgono dell’appellativo di Buona
Scuola, ma purtroppo niente
sembra corrispondere a qualcosa di positivo o edificante. Non
parlo da individuo ferito ma parlo da insegnante che da
11anni fa il proprio mestiere con tanta abnegazione e
passione e che ogni anno, nonostante la laurea, l’abilitazione, borse di studio e pubblicazioni deve penare per
vedersi assicurato un posto di lavoro per cui ha speso
denaro e tanti sacrifici. Il signor Renzi dovrebbe pensare
che ciò che conta davvero sono la sicurezza delle aule,
un personale qualificato ma non di certo individuato attraverso l’elaborazione di sei tesi di laurea ma attraverso
un aggiornamento continuo e un monitoraggio tempestivo e frequente.
Tutta la categoria docenti è amareggiata e delusa per questo inizio/scuola, in cui gli alunni partiranno con
cattedre scoperte, professori mancanti che minano la cosiddetta continuità
che, di sicuro, è il fattore più importante per la stabilità
didattica di un alunno e per il suo successo formativo.
La grande delusione provata da me e tutti i miei colleghi, ha trovato per fortuna l’appoggio dei docenti universitari, di persone della cultura di un certo spessore
che hanno capito quanto fosse veritiera e seria la nostra
formazione. Sentir parlare i mass media a sproposito
e in maniera fortemente politicizzata, indebolisce la libertà democratica di cui il nostro paese è
fiero e orgoglioso e, soprattutto,
getta una luce ingannevole su una
categoria che invece si è formata
in maniera opportuna e motivata.
Il ministro dell’istruzione Giannini
è priva di buon senso quando dà degli ignoranti a noi docenti precari,
non sa forse quanto abbiamo servito
ogni anno la scuola in maniera
onorevole e dignitosa ... e non creda di farci sentire incapaci, perché
un buon insegnante non si valuta da un quiz privo
di logica, ma si valuta attraverso il lavoro tra i banchi e
negli animi degli alunni.
Sono dalla parte ferita della categoria e non voglio affermare che non si debba migliorarci e tenerci aggiornati sulla formazione, perché la
mia professione ha una grande
responsabilità e gli alunni hanno diritto ad insegnanti preparati che diano loro fiducia, correttezza e un sapere fondato. È
solo il metodo sbagliato: un metodo infruttuoso, ingannevole e
costoso per tutti e che non ha
portato i risultati sperati. Certo
è che io, come gli altri miei colleghi, non ci arrendiamo, è nostro diritto visionare i compiti,
osservare e riflettere sugli errori, se ci sono stati, e investigare
su come siamo stati esaminati.
Nonostante la richiesta agli accessi agli atti sia stata
compiuta più di un mese fa, tutto tace, non abbiamo
ancora ricevuto nessuna risposta. Fino ad oggi non
sappiamo niente, sappiamo solo che “non siamo stati
ammessi all’orale”, ma come in ogni sistema democratico e costituzionale è giusto che ci venga detto il come
e il perché. Insegniamo agli alunni il senso della giustizia e la forza per affrontare l’errore, che deve essere visto non come censura, ma “finestra di apprendimento”
e a noi tutto ciò viene negato.
Pazzesco!
Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 21
PARLIAMO DI...
DRUSI E CIRCASSI,
straordinari e fortunati incontri
C
di Ferruccio Ubaldi
Ma torniamo a noi, vicino al confine
ome ho già scritto in qualche articolo precedente,
c’era un anziano maestoso e austero,
una ventina, o poco più, di anni fa ho passato un
con la mano sul manico del pugnale
paio di mesi in Israele, come fotografo per l’Uniche spuntava dalla fusciacca che sosteversità di Gerusalemme in una campagna di scavi archeneva i pantaloni e dava segno di manifesta impazienza:
ologici, con residenza in un kibbutz, cioè in una specie di
era il Padre della sposa.
agriturismo.
La nostra guida ci spiegò che il matrimonio Druso preveNei giorni nei quali non avevo da fare, prendevo parte
de un rapimento rituale da parte dello sposo, che fugge a
ad alcune gite insieme ad alcuni Italiani, abbiamo girato
cavallo con la donna “rapita” inseguito dai fratelli della
tutto lo stato, che è poco più grande della Toscana, con
sposa.
un pulmino guidato da un autista Circasso e su costui tornerò in seguito.
Infatti, poco dopo arrivarono i due giovani di gran carriera su di un bellissimo cavallo bianco, l’uomo fece imGirando nell’alta Galilea ci spingemmo ai confini del Lipennare quel bell’animale e si fermò. Il Padre tirò fuori il
bano, fino ad un paesetto di nome Metullà, noto in Israpugnale e lo guardò minaccioso, ma lui gli corse incontro
ele come “Gevul tov”, ossia il buon confine, perché non
e s’inginocchiò davanti a lui
c’erano guardie né barriere,
chinando la testa, poi porse
e Libanesi e Israeliani si real Suocero un sacchetto piecavano senza impacci di qua
no di monete d’oro, chieo di là tranquillamente.
dendo la sua benedizione.
Noi per curiosità facemmo
L’onore era salvo, il Padre
qualche passo in Libano,
sorrise e poggiata la mano
ma il nostro autista ci chiasul capo del giovane lo bemò annunciandoci un evennedisse, poi lo fece rialzare
to fuori del comune: c’era
e lo abbracciò. Arrivarono
un matrimonio Druso.
galoppando i tre fratelli delI Drusi sono costituiti da alla ragazza che scesero precune tribù residenti in Siria,
cipitosamente da cavallo e
in Libano e in Israele, essi,
sguainarono i pugnali, ma il
a differenza dei Curdi, non
Padre li fermò con un gesto
rivendicano uno Stato indie spiegò loro che lo sposo
Circassi in abiti tradizionali
pendente, quindi non hanno
ormai faceva parte della fairredentismo e si ritengono
miglia e sarebbe stato per
cittadini ossequenti della Nazione in cui vivono. Si riloro un nuovo fratello. I festeggiamenti sarebbero durati
conoscono, per il loro abbigliamento, un cappello biantutto il giorno, ma noi a malincuore dovemmo ripartire,
co, duro, basso e cilindrico, d’estate una camicia bianca
nonostante che ci avessero invitato al pranzo di nozze.
molto ampia, d’inverno portano sopra una zimarra nera.
Quel matrimonio, con la sposa che veniva dal Libano
I pantaloni sono neri, sborsati sul davanti e col cavallo
aveva qualcosa di antico, sapeva quasi di vicenda bibliall’altezza dei ginocchi, questo perché potrebbero essere
ca, come Giacobbe inseguito da Labano dopo l’unione
scelti per “evacuare” il Messia e la borsa che i calzoni
con Rachele.
formano dovrebbe accoglierlo. A noi appare paradossale,
I miei amici a Tel Aviv mi dissero che eravamo stati molma per loro è una possibilità estremamente seria. Hanno
to fortunati per aver goduto di un evento al quale ben
una misteriosa Religione sulla quale non lasciano trapepochi Israeliani avevano potuto assistere e francamente
lare alcuna notizia, mi hanno spiegato che la loro fede
per me è stato di una poesia indimenticabile. Purtroppo il
s’ispirerebbe sia al Cristianesimo che all’Islam, tanto che
“gevul tov” non esiste più da quando ci sono gli Hezboli loro libri sacri sono la Bibbia e il Corano, ma sono visti
lah ed ora la cittadina di Metullà è difesa dai militari ed è
come allegorici e perciò non sono intolleranti. Hanno un
stata fatta segno da lanci di razzi.
rito che assomiglia alla Messa. Non fanno proseliti, può
Come ho accennato, l’autista delle nostre gite era circasessere Druso, solo chi è figlio di Drusi e non ammettono
so, di nome Ahmed, molto giovane, non alto, ma decii matrimoni misti, ma non sono fanatici e desiderano uno
samente un bel ragazzo, molto garbato e servizievole,
Stato laico che non mischi la religione con la politica e
quindi riscuoteva le simpatie di tutta la comitiva. Sucla legge. Queste le scarne notizie e forse non del tutto
cesse che a Giaffa l’autista frenò disperatamente prima
attendibili, che ebbi dai miei amici a Tel Aviv.
delle strisce dove passavano due pedoni e lo stridio della
Sono bella gente, pezzi d’uomini baffuti e imponenti, che
frenata richiamò una solerte poliziotta che pur essendo
sentendosi leali cittadini di stirpe guerriera, vogliono fare
stata la frenata prima delle strisce, tirò fuori il taccuino
il servizio militare e anche se normalmente sono poco
e nonostante le nostre preghiere e le nostre proteste, inutilizzati in reparti combattenti, hanno una loro brigata,
flessibilmente comminò una multa assai salata al nostro
valorosissima. Spesso fanno parte della Polizia.
conducente. Mi resi conto che l’ammenda sarebbe costaQuesto per i maschi, le donne si vedono poco in giro,
ta quasi mezzo stipendio mensile al nostro Ahmed e sucome in tutto il Medio Oriente, ma quelle poche, giovani
bito mi detti da fare con tutti i passeggeri per raccogliere
che ho intravisto erano bellocce.
22 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016
LAMPORECCHIO
PARLIAMO DI...
Consiglio di Anziani che amministra pure la Giustizia
dollari o shekel (N.d.R. moneta nazionale israeliana) per
per i reati minori. Pur essendo Islamici, preferiscono la
pagare la multa. I Circassi in Israele parlano Arabo ed
scuola Ebraica a quella Araba e sono leali cittadini IsraEbraico, oltre all’Adighè che è la lingua caucasica della
eliani che avendo tradizioni guerriere pretendono di fare
loro etnia, perciò spesso facevo da tramite fra Ahmed e i
il Servizio Militare in corpi combattenti. Hanno un giorcompagni di gita perché ero il solo a parlicchiare Ebrainale in lingua Adighé scritto in caratteri cirillici. Sono di
co.
statura modesta, ma snelli e ben fatti e con lineamenti
Quando mi avvicinai col denaro in mano egli scosse decidelicati, le ragazze sono decisamente attraenti.
samente la testa rifiutandolo, i Circassi sono fieri e quindi
Quando arrivammo alla casa di Ahmed, la moglie gioaffermò che essendo colpevole era giusto che pagasse e
vanissima, piccoletta e assai
riteneva quasi offensiva l’ofgraziosa, ci accolse festosaferta. Io insistei, gli spiegai
mente e sotto la grande tettoia
che era nostro uso rifondere
del portico antistante alla casa
all’autista l’ammontare di una
aveva preparato una lunga tamulta che ritenevamo ingiusta
vola con cibarie, frutta e bibite
e troppo severa. Continuò a
varie, naturalmente analcoesimersi, la punizione per lui
liche. Israele è il Paese della
era meritata perché aveva sbafrutta, che esporta ampiamente
gliato e doveva pagare. Avee dato il clima, oltre gli agrumi
vamo saputo che la moglie
c’è la frutta tropicale, ed anche
aveva partorito da poco ed io
quella che anche noi produciasostenni che volevamo fare un
mo, e la qualità è sempre otregalo al bambino. A questo
tima, ortaggi e frutta sono sipunto, commosso accettò, ma
mili a quelli siciliani, saporiti
volle ricambiarci invitandoci
Membri del consiglio spirituale dei Drusi
e succosi. Da noi si producotutti a casa sua per una merenno ortaggi straordinari, come
da a base di dolci casalinghi,
asparagi, carciofi e piselli, ma
bibite, frutta e soprattutto coprovare per credere, cetrioli, melanzane e pomodori sicicomero.
liani o israeliani col sole di cui dispongono sono un’altra
Accettammo con entusiasmo, Ahmed chiese via radio il
cosa. Col caldo che avevamo sofferto sulla costa, trovarsi
permesso per la deviazione dall’itinerario previsto e ci
in altura era una delizia e deliziosi erano anche i cocodirigemmo verso il suo villaggio su una collina della Gameri dolci e saporiti che degustammo in fette esagerate.
lilea a circa 600 metri d’altezza.
C’erano anche diversi tipi di dolcetti, ma noi soprattutIl paese era piccolo, pulitissimo, con una moschea con
to facemmo una scorpacciata di ghiottissima frutta, non
alto minareto, e un palazzotto della comunità, le case eramancavano melagrane, fichi, manghi, papaye e datteri
no tutte ad un piano, quasi sempre bianche o di colori
oltre a banane maturate sulla pianta. Passammo un paio
tenui, spesso con versetti del Corano scritti in arabo sulla
d’ore in allegra compagnia, molti vicini di casa si erano
facciata. Normalmente hanno un vasto portico, dove paruniti alla festa e tutti avevano apprezzato la nostra “gecheggiano l’auto e dei tavoli per mangiare all’aperto.
nerosità italiana” e tanti perfetti sconosciuti ci trattavano
I Circassi sono di origine caucasica e nell’ottocento patiamichevolmente. Ci toccò a ripartire, tutti ci salutavano
rono feroci persecuzioni da parte degli Zar. Molti si rifusorridenti, e dovemmo dare l’addio a quel paesello pulito
giarono in Turchia, dove furono accolti benevolmente e
e ordinato, pieno di gente allegra e accogliente.
per gratitudine e in odio ai russi si convertirono all’Islam.
Quando a Tel Aviv fui ospite del mio amico Nachum, che
Parte di loro rimase in Turchia, altri si sparsero nel Meaveva risieduto a Lamporecchio accanto a casa mia per
dio Oriente.
tre anni durante i quali aveva frequentato a Vinci la ScuoIn Israele hanno due villaggi sulle colline della Galilea, è
la di Ottica e Optometria, quando gli raccontai la nostra
gente di provenienza montanara e si trova molto bene in
avventura, molto toscanamente mi disse: “Che culo checalto, lontani dal caldo e l’umidità della costa. Hanno una
ciài! Pochissimi Israeliani in una vita hanno assistito a
larga indipendenza amministrativa, sono governati da un
quello che t’è capitato in poco più di un mese”.
Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 23
PARLIAMO DI...
BORGHI E CASTELLI... FUORI COMUNE
II PARTE: PORCIANO E GIUGNANO
a cura di Michela Cammilli
24 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016
PARLIAMO DI...
Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 25
PARLIAMO DI...
DAL 1 OTTOBRE L’ORCHESTRA DI ROBERTO MADONIA
I
sarà ancora più grande e prestigiosa
l prossimo 1 ottobre, al teatro Mucchetti di Adro (Brescia)
ci sarà la presentazione della nuova Orchestra di Roberto
Madonia.
La nuova formazione sarà composta da ben 9 elementi molto preparati. La grande novità è che Riccardo Ambrogini (il
toscano), fisarmonicista molto conosciuto nel panorama delle
orchestre nazionali da ballo, si unirà al gruppo, in una fusione che farà
nascere ... “La Grande Orchestra
di Roberto Madonia e Riccardo
Ambrogini”!
Durante la serata ci saranno tante
sorprese tra cui la presenza di Nik
Luciani (foto a lato), ex cantante
dei Cugini di Campagna, che da
poco ha inciso un brano con Roberto Madonia scritto proprio da
Roberto e prodotto dalla casa discografia “Vocalsound”, con cui
Madonia collabora.
Ci sarà, inoltre, la presentazione del
suo nuovo lavoro discografico. Per
l’occasione il Fan Club di Roberto
Madonia “La ciurma” (che vanta più di 150 tesserati che lo seguono assiduamente un po’ in tutta Italia) organizzerà un viaggio in pullman con partenza da varie città.
Per informazioni 347 5808425
26 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016
PARLIAMO DI...
DU CA’FFÈ STORE APRE A LAMPORECCHIO
D
Inaugurato il nuovo negozio di Giacomo Lamanna
opo il successo del primo negozio Du CA’ffè StoRe situato ad Altopascio e constatando l’esigenza sul territorio di un certo tipo di prodotto,
Giacomo Lammana di Lazzeretto ha deciso di
aprire un nuovo punto vendita a Lamporecchio avvalendosi della preziosa collaborazione della cognata Veronica
Mancini.
L’inaugurazione è avvenuta a settembre 2016 di fronte a
un pubblico curioso e interessato.
Nella bottega potete trovare oltre 30 tipi di capsule compatibili con le principali marche (Nespresso, Lavazza a
modo mio e molte altre) e varie bevande solubili in capsula (fra cui Ginseng, Orzo, Thè, Cioccolata calda e numerose altre), tutto rigorosamente a marchio Du CA’ffè.
Il prodotto unisce qualità e convenienza, andandosi a distinguere dai caffè commerciali per l’alto monitoraggio
effettuato dal titolare e per la gradevolezza del sapore da
cui scaturisce un gusto inimitabile.
Giacomo offre la possibilità di poter degustare il caffè
prima di acquistarlo e, inoltre, concede l’opportunità del
comodato d’uso gratuito della macchina sia per i privati
sia per le attività commerciali.
Un’importante novità per Lamporecchio e dintorni
che possono usufruire di un servizio di alta professionalità a prezzi convenienti.
Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 27
LAMPORECCHIO
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
informa:
Scuole elementari
- L’intervento relativo alla realizzazione della cucina centralizzata e all’ampliamento del refettorio non è ancora
concluso, l’ultimo stralcio prevede l’installazione di una pensilina di fronte all’ingresso delle scuole elementari con
un’area coperta di dimensioni maggiori rispetto al precedente loggiato. L’area pedonale di accesso alla scuola è stata
anch’essa raddoppiata per migliorare ulteriormente l’agibilità all’accesso dei bambini. Ricordiamo che la gestione
degli accessi nell’area interna alla scuola è comunque di competenza della stessa.
- L’ampliamento del refettorio, che potrà ospitare contemporaneamente un massimo di 160 bambini, è stato realizzato
seguendo le indicazioni delle normative e i conseguenti parametri indicativi. Anche la scelta delle dimensioni è stata attentamente valutata soprattutto in prospettiva futura: oggi un turno giornaliero conta un numero poco superiore alla capienza prevista, ma questo è destinato a diminuire, causa il trend demografico e altre scelte che già oggi si registrano.
Interventi rivolti alla sicurezza stradale
Continua sul nostro territorio la messa in sicurezza delle strade con il rifacimento della segnaletica orizzontale e la successiva ridefinizione degli stalli di parcheggio laddove presenti. Questa serie di interventi sono stati pensati con il fine
di ridisegnare, in un progetto più ampio, i flussi di traffico che andavano ad aggravare alcune zone del nostro paese,
arrecando così meno disagi nei momenti di maggior flusso di autovetture in entrata e uscita da
Lamporecchio. Gli interventi hanno riguardato:
Via Tamburini e piazza Caponnetto - Cerbaia: sono stati invertiti l’ingresso e l’uscita dal
parcheggio, traslato di alcuni metri lo stop già presente e realizzati alcuni nuovi stalli di sosta.
Tali modifiche si sono rese necessarie a seguito di alcuni disagi rilevati sulla viabilità e di numerose segnalazioni di abitanti, attività locali e utenti del campo sportivo.
Via Poggio alla Cavalla: l’intervento è consistito nel rifacimento della segnaletica orizzontale
su via Poggio alla Cavalla: è stata ritracciata la sede stradale su tutto il tratto della via, sono stati
realizzati dei rallentatori ottici della velocità, ricollocati gli attraversamenti pedonali ed è stata
ripristinata l’intersezione con via Tamburini. Il tutto per garantire maggiore sicurezza a chi si
troverà a transitare in quella zona.
Realizzazione segnaletica stradale via Aldo Moro: l’intervento ha consistito nel ridisegnare tutti gli stalli di sosta presenti nella via, nell’istituire il doppio senso di marcia
nel tratto tra via La Malfa e via Donati e nel regolamentare, a vantaggio di una maggiore
sicurezza, le intersezioni di Via Aldo Moro con via Donati e Leonardo da Vinci. Sono stati
realizzati rallentatori ottici della velocità sia su via Aldo Moro che Leonardo da Vinci,
ricollocati gli attraversamenti pedonali e altri interventi di rinnovo della segnaletica stradale su via La Malfa e via Donati.
Via Nenni: in forma SPERIMENTALE è stato invertito il
senso di marcia, in favore della direzione attuale che va da
via Martiri del Padule verso via Aldo Moro. Questo si è reso
necessario per effettuare un tentativo di decongestionare parzialmente l’incrocio di via
Martiri del Padule con via Leonardo da Vinci (zona Perla del Bosco), tratto che possiede
le maggiori criticità nella viabilità locale. Prevediamo così di aumentare l’utilizzo di via
Nenni per tutti coloro che devono raggiungere via Aldo Moro provenendo da via Verdi e
via Martiri del Padule e che attualmente devono percorrere tutta via Martiri del Padule fino
all’incrocio con via Leonardo da Vinci e poi svoltare in via Aldo Moro. Al termine della
28 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016
LAMPORECCHIO
fase sperimentale, effettueremo le dovute valutazioni per verificare l’impatto di questo provvedimento sulla circolazione cittadina.
Realizzazione nuovo parcheggio a Porciano
Nel mese di agosto si è conclusa a Porciano la realizzazione di un nuovo parcheggio, situato in via Porcianese all’altezza del cimitero. Questo intervento consente di aumentare gli spazi destinati al parcheggio in prossimità del borgo.
Lamporecchio con le popolazioni colpite dal terremoto
A seguito del terribile terremoto che ha colpito il Centro Italia, il nostro territorio sotto il profilo della solidarietà, per portare un sostegno concreto alle popolazioni: è stato creato un comitato formato da Croce Verde, Avis e Comunità
Solidale che ha già incontrato, insieme all’Amministrazione, molte associazioni
del nostro territorio per decidere insieme le iniziative e fare proposte. A breve ci
saranno nuovi aggiornamenti e un programma di eventi condivisi.
Sostegno inclusione attiva
Da venerdì 2 settembre vengono attivate le procedure per accedere al Sia (Sostegno Inclusione Attiva), un contributo
che può variare da 80 a 400 euro mensili a secondo del numero di componenti della famiglia. Per poter accedere al
contributo è necessario possedere i requisiti riportati nel modulo di domanda e raggiungere minimo di 45 punti secondo la relativa tabella. Il modulo di domanda e maggiori informazioni sono presenti sul sito del Comune.
Rete sentieristica e stagione turistica
Volge al termine il periodo più intenso della nostra stagione turistica che, come di consueto, ha visto una grande
affluenza di visitatori. Il lavoro volto al miglioramento dell’offerta turistica quest’anno è consistito soprattutto nella
realizzazione della rete sentieristica che lo scorso 10 settembre è stata inaugurata in occasione della presentazione di
Naturart, la rivista curata dalla Giorgio Tesi Group. Oltre settanta persone hanno partecipato alla passeggiata inaugurale e un centinaio alla presentazione, che ha avuto come contesto la terrazza panoramica della chiesa di Porciano,
accompagnati da un meraviglioso tramonto. Ricordiamo che la cartina con tutti i sentieri, realizzata in collaborazione
con l’Associazione Culturale Orizzonti, è anche disponibile sul sito del Comune di Lamporecchio in pdf.
Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 29
LAMPORECCHIO
UN RICORDO PER TE .... Nonna Leontina!
A
nche quest’anno la “nonna Leontina” non ha voluto mancare l’appuntamento consueto con Orizzonti ... purtroppo stavolta il motivo è diverso ...
non è per festeggiare il compleanno (sarebbero stati 108 ad ottobre), la nonna, infatti, non ce l’ha fatta. Il 3 agosto scorso Leontina ci ha lasciati e noi familiari
abbiamo pensato di onorarla un’ultima volta con questo ricordo:
“Ciao nonna, sei stata per noi tutti maestra di vita, la tua infinita bontà, la tua
tenacia, la tua modestia e la tua umiltà siano esempio per noi che restiamo. Lavoratrice instancabile della terra ... la tua lunga vita non ti ha risparmiato dolori, ma
ti ha dato anche grandi gioie, non ultime la nascita di ben 3 bellissimi tris-nipoti
che hanno illuminato le tue buie giornate (la vista ti aveva abbandonato da un po’)
con grida e sorrisi che hai ricambiato con un affetto infinito. Quello stesso affetto
che non hai mai fatto mancare a nessuno di noi, dai più grandi ... ai più piccoli.
Riposa in pace nonna, se il Paradiso esiste è lì che sei, rimarrai per sempre nel
cuore di tutti i tuoi cari che ti hanno voluto tanto bene”.
Per Leontina Bonaccorsi, 8 ottobre 1908 / 3 agosto 2016
L’ULTIMO SALUTO AD UNA NOSTRA FEDELE LETTRICE:
ALEMAGNA ANCILLOTTI 19/04/1917 - 10/07/2016
(nella foto a lato)
Arrivederci Alemagna,
la tua perdita ha lasciato un grande vuoto e tanto dolore
nei nostri cuori. Mi ricordo le tue belle risate, non avrei mai
voluto dirti arrivederci per un’ultima volta, ma la vita è un
percorso che ha un inizio e una fine.
Ciao Alemagna.
Carla Masi
UNA DONAZIONE IN RICORDO DI GIULIETTA FERRERO
I
n data 24 Agosto è stato effettuato il bonifico di € 500,00, da parte della
comunale AVIS di LAMPORECCHIO e dalla famiglia Ferrero, in favore dell’Associazione TAGES ONLUS del reparto DH Oncologia Medica dell’Ospedale Santa Maria Assunta di
Ponte a Niccheri (Firenze), somma facente
parte della donazione in ricordo di Giulietta.
Il totale della somma deriva dalle offerte del
libro “3° Premio letterario Ferrero Giulietta” e dalla donazione della sezione Avis
Lamporecchio e famiglia Ferrero.
30 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016
ACCADEMIA DI MASETTO
L
LAMPORECCHIO
Associazione culturale della Valdinievole
e del Montalbano Orientale
’Accademia di Masetto nasce, come si legge nello ro al contadino di Boccaccio. In
statuto, con lo scopo di promuovere la conoscenza e questo gioco sta anche la nostra
lo studio della storia e della cultura della Valdinievole duplice volontà di fare dell’ase del Montalbano orientale con particolare riferimento al ter- sociazione un’opportunità di riritorio di Lamporecchio e delle comunità vicine. All’origine cerca, ma anche una piacevole
di questo proposito sta il convincimento che, pur avendo un occasione d’incontro e di scambio d’idee.
passato ricco di eventi e personaggi significativi, quest’area Il consiglio direttivo in questa fase iniziale è composto dai
non è stata nel tempo oggetto di studi e ricerche continue, soci fondatori: Presidente Giampaolo Francesconi, Vicecome invece è accaduto per altri luoghi della Toscana.
presidente Laura Diafani, Tesoriere Ivo Torrigiani, SeÈ certamente innegabile che anche per Lamporecchio e gretario Simone Martini, Consiglieri Michela Cammilli,
dintorni ci siano stati in passato contributi importanti per Serena Marradi, Maria Virginia Porta. L’associazione è
la conoscenza della storia del nostro
aperta a tutti, in particolare si rivolpassato: sto pensando agli scritti di
ge a coloro che hanno passione per
E. Coturri, S. Ferrali, M. Francini, C.
il passato delle terre e delle comunità
Ciattini V. Bonfanti, G. Romby, M.
in cui vivono e, al contempo, credoCamilli, Claudia Poli, G. Francesconi
no che la conoscenza e la cultura absolo per citare alcuni nomi di autori
biano ancora un ruolo importante per
che hanno dedicato pagine importanti
decifrare il presente. L’associazione
a queste terre, alla sua gente. Qualche
non nasce difatti né per motivazioni
tempo fa proprio su Orizzonti M. Calocalistiche né per mera erudizione,
milli fece un’interessante e piacevole
ma dal doppio convincimento che
ricognizione delle copertine delle publa dimensione globale, in cui oggi
blicazioni che, negli ultimi decenni,
siamo chiamati a vivere, non debba
sono state dedicate alle nostre zone,
significare liquefazione delle identità
il primo incontro dell’Accademia di Macontandone poco meno di quaranta.
storiche delle comunità e che pensare
setto: la presentazione dell’Assessore
Si tratta di testi di natura tra loro diil presente non significhi cadere prialla Cultura Monica Cetraro. Seduti da
sinistra Ivo Torrigiani, il Presidente
versa che se da un lato mostrano le
gionieri di un pensiero breve, immemolteplici sfaccettature delle nostre Giampaolo Francesconi e Laura Diafani more del passato. Le prime iniziative
comunità e dall’altro lasciano intravecon cui l’associazione si presenta al
dere gli spazi per ulteriori possibili indagini.
territorio possono essere considerate un esempio di quelIl motto scelto dall’associazione - Caetera desunt (Le altre lo che essa intende promuovere nel corso del tempo. Il 30
cose mancano) - allude a questi vuoti. È questa, infatti, una agosto G. Francesconi ha parlato di Masetto. L’ha fatto nellocuzione che si pone sui libri, quando il testo originale non la prospettiva di individuare le tracce del legame di questo
continua per mancanza di documenti o di pagine. Anche celebre personaggio letterario con il nostro territorio.
nella ricostruzione della storia del nostro territorio manca- Analogamente anche l’incontro con Simone Martini (sano molte pagine, ma ciò non dipende solo da una mancanza bato 24 settembre alla Villa di Papiano) cercherà di gettare
di documenti, ma anche – e in taluni casi- soprattutto da qualche squarcio di luce sulla storia di un’antica istituzione
un’insufficienza delle indagini. L’intento dell’associazione che nel passato ha avuto particolare importanza per queste
è, pertanto, quello di promuovere continuità in queste ricer- zone (Spedale di Papiano); così come farà Michela Camche e nella documentazione dei loro risultati.
milli (15 ottobre nella Chiesa di Porciano), nel suo interOltre all’obiettivo di promozione della ricerca, l’associa- vento su Italia Donati, una vicenda storicamente importanzione, si propone, attraverso incontri, presentazioni di libri, te, già raccontata ma talora in modo fin troppo romanzato.
mostre, di contribuire ad arricchire in generale la vita cultu- Quanti sono interessati ad associarsi - la quota annuale è
rale del nostro territorio.
di 10 euro – lo possono fare o durante gli incontri o scriLa denominazione scelta, “Accademia di Masetto”, vuole vendo ad [email protected] o scaricando
essere un gioco ironico tra un nome - Accademia- di antica il modulo d’iscrizione sul profilo Facebook dell’Accae prestigiosa tradizione culturale e il richiamo più legge- demia.
Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 31
LAMPORECCHIO
ESCURSIONE NOTTURNA
SUI SENTIERI DEL MONTALBANO
L
di Michela Del Negro
o scorso 19 agosto si è tenuta la prima edizione di
“Luci sui sentieri del Montalbano”: camminata
notturna da Porciano al Fornello.
Ben 91 partecipanti, tutti rigorosamente dotati di torce
elettriche per illuminare gli oltre 6 km di percorso attraverso i boschi del crinale.
La luna piena, i suoni e i profumi della notte hanno fatto
da suggestiva cornice all’evento, organizzato con attenta cura nei dettagli tecnici e logistici dall’ASD Gruppo Podistico di Porciano in collaborazione con la Pro
Loco Porciano, VAB Lamporecchio, Circolo Arci
Porciano, Croce Verde Lamporecchio e la Pizzeria Il
Castaldo del Fornello. Un ringraziamento particolare
va a tutti i volontari che hanno dato
il loro prezioso aiuto alla riuscita
dell’iniziativa.
Si è trattato di un vero lavoro di
squadra, ripagato dall’entusiasmo
delle persone intervenute e condotto
in piena sicurezza grazie anche alla
presenza di due jeep della VAB, che
ci hanno letteralmente scortati a distanza per tutto il tragitto.
Partiti dall’Area Verde di Porciano, formando una lunga scia luminosa, siamo arrivati fino a Poggio
alla Baghera dove ad attenderci abbiamo trovato un
gustoso buffet, gentilmente preparato dalla famiglia
Tinacci. Un gesto di calorosa accoglienza che, dopo
il duro dislivello affrontato in salita, ci ha permesso di
riprende fiato ed energia. Ancora uno sforzo prima di
arrivare al colle di Leporaia da cui si gode il luccichio
dei paesi della vallata sottostante, per poi iniziare la
discesa verso Fornello, passando da Case Capitati.
A conclusione dell’itinerario tappa a Il Castaldo per
un brindisi tutti insieme con il vino della Cantina Fadanelli e un ricco ristoro offertoci da Roberto e Andrea, che per noi hanno sfornato pizze e focacce a volontà.
Molta la partecipazione della
gente del posto, a conferma di
un desiderio diffuso di scoprire, e talvolta riscoprire, il proprio territorio e la storia locale.
Non sono mancate nemmeno
adesioni dalle città vicine (Pistoia, Quarrata ed Empoli), per
non parlare di alcuni turisti, sia
italiani che stranieri, che si trovavano in vacanza nelle varie
strutture ricettive della zona.
Insomma, una risposta positiva
da parte di tante persone che
dimostrano così sensibilità e
rispetto nei confronti dell’ambiente naturale che ci circonda
e che ne riconoscono a tutti gli
effetti il valore, in quanto bene
comune, da tutelare e valorizzare.
Grazie a tutti per la vostra presenza, per aver fatto vivere il
Montalbano e aver condiviso
questa esperienza ... arrivederci
alla prossima edizione!
32 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016
LAMPORECCHIO
UMBERTO MARKOVINA
La storia di un uomo e di un atleta,
raccontata con i ricordi della moglie Elide
C
a cura di Massimo Mancini
hi seguiva la Lampo,
negli anni settanta, si
ricorderà sicuramente di Umberto Markovina,
l’estrosa punta azzurra, capace con qualche sua geniale giocata, di decidere positivamente, per la sua squadra,
la partita. Con i calzini giù,
lo ricordiamo mentre calcia
le punizioni o i calci d’angolo. Una delizia vederlo come
accarezzava la palla con i
piedi. Ma Umberto Markovina non è stato solo un grande
giocatore. È stato anche un
Umberto Markovina con la maglia della Lampo in una
uomo di qualità, che viveva
partita del 1970. Dotato di grande estro, si faceva
di contenuti e valori.
notare anche per il suo modo spavaldo di giocare ...
i calzini abbassati senza i parastinchi di protezione
Ha lavorato alle poste di con come
Omar Sivori, idolo degli juventini di allora
Lamporecchio. Sempre gentile e disponibile con le persone.
Ma per conoscere meglio la figura di
quest’uomo, deceduto all’età di settanta anni, (esattamente il 24 luglio
del 2010), siamo andati a parlare con
la sua compagna di una vita: Elide
Petrucciani. La donna che lo conobbe che ancora era una ragazzina, tra
i due da allora iniziò un rapporto di
amore forte, vero, solido e che tra i
tanti effetti positivi ha avuto la nascita della figlia Silvia. Ci accoglie
nella sua splendida casa a Larciano.
“Mi ricordo - inizia Elide a parlare
- che ero a vedere una partita della
Lampo in compagnia delle mie amiche più care. Lo sguardo si indirizzò
su questo ragazzo che stava giocando.
Affascinante nell’aspetto. Toccava
la palla divinamente. Rimasi colpita.
Fu l’inizio di una bellissima storia di
amore che
da allora ci ha sempre tenuto legati, pur nelle numerose
difficoltà che la vita ti mette
davanti”.
Ci racconti la storia dei
primi anni di vita di Umberto?
“Era nato a Spalato nel
1940. Allora la Dalmazia
era italiana. Poi dopo la
Seconda Guerra Mondiale
il territorio, (l’attuale Croazia) passò, come bottino di
guerra, sotto la Jugoslavia
guidata dal dittatore Tito.
Furono momenti difficili,
drammatici per gli italia-
L’U.S. Lampo vincitrice del campionato di 1ª categoria 1969/70.
Da sinistra in piedi: Pedretti, Guidi, Panati, Reggianini, Campionini,
Baglioni, Amorini.
Da sinistra accosciati: Nelli, Vai, Innocenti, Oberti, Cambi,
Umberto Markovina e Pietro Marradini!
34 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016
LAMPORECCHIO
ni che vivevano in quella zona. Ci furono persecuzioni,
fucilazioni. Anche la famiglia di mio marito ebbe grandi
problemi. Gli fu cambiato obbligatoriamente il cognome e
da Marcovina (italiano) passò a Markovina. Era diventata
una situazione insostenibile.
Quando aveva sei anni, la famiglia venne forzatamente via
dalla sua terra natia e si trasferì in Italia. Aveva un fratello,
diventato poi ingegnere nucleare. Gli furono confiscati tutti
i beni e furono obbligati, dal tribunale di Spalato, a formalizzare la cessione senza nessuno compenso. Oggi sembrano fatti irreali e invece fu una violenza fisica e psicologica
tremenda, degna di una brutta dittatura comunista. Praticamente era diventato un profugo e questo fatto lo aiutò, più in avanti con la vita, a trovare il lavoro alle Poste.
Crescendo coltivò la sua grande passione, che era il calUmberto Markovina mentre riceve un premio dalle
cio e questo lo aiutò molto. Ha giocato a ottimi livelli. Ha
mani dell’amico Francesco Venturini
partecipato al Torneo di Viareggio e militato in tante forti
squadre dilettantistiche toscane tra cui Certaldo, Viareggio, Vinci e Lampo. Giocava con la maglia numero undici.
Con la Lampo trovò un gruppo di amici formidabili, guidata da un presidente eccezionale come era Bugare. Aveva
un bellissimo rapporto con Remo Micheli. Entrambi tifosi
sfegatati della Juventus. Un amico dal cuore d’oro, generoso, che gli è stato vicino negli ultimi tempi della malattia. Tornando al calcio, certe volte in campo lo criticavano
perché si muoveva poco. Gli sono venuti i capelli bianchi
presto e per questo lo chiamano vecchio. Io mi arrabbiavo
e rispondevo per le rime. Lui accendeva, come risposta, la
sua “lampadina” ed era capace di inventare una delle sue
giocate, talmente belle che poi andava a raccogliere gli applausi da parte anche di coloro che lo avevano criticato.
Nel 1973 ci siamo sposati. Ha avuto dei bellissimi momenti
Umberto Markovina insieme alla moglie
felici. Amava con intensità la vita. Finalmente aveva una
Elide Petrucciani
sua famiglia, una casa, un lavoro che lo soddisfaceva.
Quando nacque nostra figlia Silvia la commozione, la gioia
furono indescrivibili. Finalmente la vita lo ripagava, dopo tanti torti subiti. Non dimenticò mai le sue origini. Provava
nostalgia della terra in cui era nato. Gli avevano volutamente troncato di netto qualsiasi rapporto e di questo lui ne
soffriva ed era anche arrabbiato per l’ingiustizia subita”.
Ebbe un brutto incidente sul lavoro all’ospedale di Pistoia?
“Insieme ad un suo compagno rimase folgorato da un macchinario. Rischiò seriamente di perdere la vista. È stato per
tanto tempo bendato. Capimmo che era giunto il momento di cambiare vita e nel 1975, grazie al fatto di essere rifugiato, fu agevolato per l’assunzione alle poste. Gli ultimi anni della sua vita sono stai difficili. Ha sofferto a causa del
suo stato di salute. Lui con dignità e forza ha sempre reagito e, fino alla morte, ha creduto sempre di potercela fare.
Nel luglio del 2010 ci ha lasciato. Un vuoto immenso.
In quel periodo ho avuto la vicinanza di tantissimi amici che mi hanno aiutato e li ringrazio, senza fare nomi, per
paura di dimenticarmi di qualcuno. Sono stati anni intensi, belli che sono trascorsi velocemente e che mi hanno lasciato un ricordo piacevole, consapevole di avere condiviso grande parte della mia vita, con un uomo, Umberto, che
ho amato fortemente e pienamente”.
Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 35
LAMPORECCHIO
IL PRINCIPE ARAGORN A LAMPORECCHIO!
Enrico Maria Papini si aggiudica il premio per la categoria
“accessorio” per il genere fantasy, alla Festa dell’Unicorno
E
nrico Maria Papini ha partecipato al concorso del
genere fantasy, che si è svolto all’interno della festa
dell’Unicorno, manifestazione che si è svolta nel mese
di luglio a Vinci. All’interno del genere fantasy c’erano tre
categorie di premi: una per la migliore interpretazione, una
per la migliore assomiglianza al personaggio (anche fisica)
e una per il miglior “accessorio” (l’accessorio può essere
un’attrezzatura di scena, un particolare del costume o il costume stesso). Enrico ha vinto il premio per questa terza categoria come
miglior costume e ha ricevuto i complimenti dalla giuria per come ha curato i particolari. Un riconoscimento prestigioso, nell’ambito di una festa
che con il passare degli anni, sta avendo un successo, di interesse e partecipazione, straordinario. Enrico Maria Papini, che abita a Lamporecchio, aveva
il costume di Granpasso (N.d.R. in realtà Granpasso è il principe Aragorn,
uno dei personaggi più importanti della trilogia, nonché uno dei componenti
della famosa Compagnia dell’Anello. Figlio di Arathorn, 39° discendente
in linea diretta da Isildur, nonché erede al trono di Gondor. Dagli Hobbit fu
conosciuto a Brea con il nome di Granpasso), un personaggio noto del Signore degli Anelli. Un costume realizzato interamente a mano da lui stesso,
che ha mostrato nel lavoro cura e attenzione nei minimi particolari, a conferma della grande passione che Enrico ha per quest’attività. Davvero complimenti. Un premio ampiamente meritato
foto grande Enrico Maria
per Enrico Maria Papini che si è conquista- Nella
Papini con il suo bellissimo coto il premio per la categoria “accessorio” stume da principe Aragorn. Nel
come miglior costume, tra trentasei con- riquadro piccolo il vero persodella saga di Tolkien incorrenti che hanno partecipato al concorso. naggio
terpretato dall’attore americano
M.M.
Viggo Mortensen.
36 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016
LAMPORECCHIO
MAESTROMARCO - Gli amici della Cultura
Prima di tutto vorremmo spiegare il significato del
nostro “logo”:
“il Papero Vitruviano”
Che si vuol differenziale dall’Uomo Vitruviano di Leonardo da
Vinci (la massima espressione della cultura umanista).
Nel nostro “Papero” , si c’è cultura... ma a modo “Nostro”...
Oltre all’aspetto artistico e culturale, cerchiamo l’aspetto umano,
la voglia di fare qualcosa che ci piace e ci accomuna.
Il piacere di voler stare insieme tra NOI e con Voi...
Sabato 15 Ottobre 2016
Presso l’area “incontri” del bar “Gli Schizzati”
di Maestromarco avrà luogo:
Iª giornata della “Cultura”
• Ore19:30 Inaugurazione della manifestazione alla presenza
• del sindaco Alessio Torrigiani e dall’assessore alla cultura
Cetraro Monica.
A seguire stuzzichini e pastasciutta per tutti
All’interno potrete ammirare le opere di Piero
Bettarini, Alfonso Fantuzzi e Valter Brambilla.
• ore 21:00 Monica Balzamello introduce la
serata.
Il poliedrico Massimiliano Mazzei darà vita a una
sua personale su Giacomo Leopardi e proprie poesie
inedite.
• Valerio Vescovi, Borgioli Eugenio, Graziella
Cappelli e Carlo Prosperi declameranno
alcune poesie.
• A seguire debutto assoluto di Marco Sostegni
che si cimenterà in un canto della “Divina
Commedia” supportato, nell’introduzione e
nella spiegazione, dalla prof.ssa Monia Leone.
Il tutto intervallato da alcuni interventi del cantante
e show-man “Robertino”.
• La serata sarà animata e regolata a tempo di
Musica dal #sempremitico# Paolo Fanti.
Da sinistra: Marco Sostegni, Massimiliano Mazzei, Alfonso
Fantuzzi, Riccardo Vezzosi, Valerio Vescovi, Paolo Fanti,
Roberto Spinelli e Piero Bettarini
Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 37
LAMPORECCHIO
NOTIZIE DALLA TU@ BIBLIOTECA
La biblioteca questo mese presenta ...
... Settembre ovvero la biblioteca riparte con voi
L
'estate rappresenta sempre una pausa, anche per chi questa pausa non la
fa perchè magari continua a lavorare o ha un lavoro stagionale ma cambia
il clima, cambiano i ritmi di vita, la sera si fa tardi fuori più volentieri
e anche la biblioteca osserva un periodo di chiusura oltre all'interruzione di
alcuni suoi servizi di base o di attività ed eventi ormai consolidati.
Ma a settembre tutto riprende con
regolarità: torna in funzione a pieno
regime il corriere grazie al quale si
muovono i libri fra le biblioteche pistoiesi
e pratesi per offrire agli utenti una scelta
vastissima di storie, racconti, film,
canzoni, documentari e saggi; ripartono gli
incontri del Circolo di lettura Italia Donati
con l'abile coordinamento di Valerio Bonfanti, tornano le vetrine bibliografiche
e i consigli di lettura, riprendono gli acquisti di novità (tenete d'occhio il carrello
delle novità sul nostro spazio web e prenotate per primi ciò che vi piace di più) riprende impulso il progetto Nati
per Leggere per il quale ogni anno a novembre la Redop pubblica una
bibliografia con consigli selezionatissimi di libri per i più piccoli e la
presenta insieme a pediatri ed esperti di letteratura per l'infanzia il primo
sabato di novembre alla biblioteca San Giorgio di Pistoia. Ripartono
anche i corsi per chi è alle prime armi con il pc, continua la raccolta di
documenti di interesse locale e la promozione di eventi e pubblicazioni
che riguardano la storia locale (presto in arrivo il nuovo bollettino con
tutte le novità di storia locale della rete e tanti eventi organizzati sul
territorio da associazioni ed enti che si occupano per passione o per
lavoro proprio di questo, come la neo-nata Accademia di Masetto o la
stessa Orizzonti che ormai da tanto tempo ci concede una bella fetta di
prezioso spazio sul questa rivista).
Questi sono solo alcuni dei servizi offerti dalla biblioteca Don Siro Butelli,
ricordarli tutti sarebbe impossibile ma vi invitiamo a consultare il nostro
sito web o ad iscrivervi alla nostra nuova pagina facebook, oppure venite
direttamente a trovarci, via aspettiamo accanto al Teatro Comunale nei
consueti orari di apertura.
La bibliotecaria Serena Marradi, (PromoCultura) - Biblioteca
comunale “Don Siro Butelli” di
Lamporecchio
38 - Orizzonti -n. 87 - Settembre - 2016
IL CORRIDONE ...
S
LAMPORECCHIO
dilettanti allo sbaraglio!
i è svolto in località Cerbaia lo spettacolo, denominato “Corridone,
dilettanti allo sbaraglio”. Presentato con bravura e professionalità da
Lucrezia Calugi (foto 2), lo spettacolo ha avuto momenti di intenso
divertimento e ha visto la partecipazione gioiosa e attiva del pubblico.
Un programma televisivo, un format di Claudio Migliorini, che verrà trasmesso in televisione, nei giorni di fine settembre, sulla piattaforma SKY,
al canale 940 e digitale terrestre al canale 242. L’edizione di Cerbaia,
ospitata da Lauro Calugi, in prossimità del suo negozio, è stata vinta da un trio
di Prato, Cervelli in fuga, che interpretavano “Le sorelle bandiera” (foto 1).
2
Lucrezia Calugi, che nel 2015 ha vinto il concorso “Un
volto per lo spettacolo”, insieme a Claudio Migliorini,
è stata capace di rendere la serata fluida e divertente.
Un grande successo.
Nell’occasione Lauro
Calugi, ha consegnato un omaggio ... un
mazzo di fiori a Maria
Calugi ... di 94 anni
ed ha pubblicamente
ringraziato tutti i componenti della squadra
televisiva (TV Regione), gli sponsor e tutte
le persone che hanno
partecipato, come pubblico, alla divertente e
interessante serata.
1
Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 39
LAMPORECCHIO
L’ANGOLO
DELLA
SOLIDARIETÁ
Rubrica a cura di Mara Fadanelli
Notizie dalla Comunità Solidale Lamporecchio
3 AGOSTO CENA DELLA SOLIDARIETÀ
La Comunità Solidale di Lamporecchio ringrazia di
cuore tutte persone che hanno permesso la realizzazione della Cena della Solidarietà del 3 di agosto:
in primis i volontari (che vorrei citare uno ad uno ma
sono tanti, grazie per il bene che dimostrate di volere
alla CSL) il magnifico cuoco Antonio Sostegni. I negozianti e le aziende che hanno offerto i loro prodotti:
Sensi vini, fratelli Cei, cantine Faraoni, Bianchini,
Rinati, panificio Doriana, Pasticceria Carli, Venturini bibite, circolo ARCI Lamporecchio, lavanderia
“Bolle di sapone”, Fratelli Caruso, FM Plastic, Nuova Elleci di Leporatti, Damaz. Si ringrazia inoltre la
parrocchia di Lamporecchio (don Andrea) che ci ospita tutti gli anni, il circolo ARCI di Cerbaia che ci ha
prestato i tavolini, Simone “Pallicche” Volpi che ci ha
allietato la serata, l’Amministrazione Comunale di
Lamporecchio e tutte le persone che sono venute a
cena, senza le quali non sarebbe stato possibile raggiungere l’obiettivo. L’incasso della serata è stato di
2.640 euro che verranno utilizzati per portare avanti i
progetti a sostegno delle famiglie in difficoltà.
Grazie!!! Vi aspettiamo alle prossime iniziative.
40 - Orizzonti -n. 87 - Settembre - 2016
9 OTTOBRE
MARCIA DELLA PACE
PERUGIA-ASSISI
Grande appuntamento: 33 associazioni con l’Amministrazione
Comunale porteranno Lamporecchio, dopo tanti anni, alla
Marcia della Pace Perugia-Assisi. Migliaia di persone si muoveranno da ogni parte d’Italia per
rompere il silenzio e l’inazione che continua a circondare le tragedie dei nostri giorni, per fermare le guerre, le
stragi e i violenti, per proteggere chiunque e dovunque
contro ogni forma di violenza, per contrastare le idee
e le politiche che alimentano le paure e le divisioni, per
gettare le basi per una società di pace. Aiutaci ad abbattere i muri dell’indifferenza, della rassegnazione e
della disinformazione!!!
Due pullman sono già completi, per il terzo ci sono già
diverse prenotazioni. Se sei interessato affrettati contattando le Associazioni coinvolte o chiamando i seguenti
numeri di telefono: Daniele Tronci: 3495832581; Croce Verde: 0573/81123; Mara Fadanelli: 3351846877;
Edoardo Bonfanti: 0573/82212; Giancarlo Palamidessi: 334 2962758; Egisto Monti: 347 8255848; Don Andrea Mati: 328 0608411, o andando direttamente alla
sede di Orizzonti o alla Croce Verde.
LAMPORECCHIO & LARCIANO
LA POSTA DI ORIZZONTI: Lamporecchio/Larciano
1) I bambini ringraziano don Andrea Mati - Lamporecchio - “Il mese di Luglio
ha riservato una bellissima sorpresa ai bambini di Lamporecchio. Don Andrea Mati
(nella foto a lato), il nostro Parroco, ha organizzato l’oratorio per i bambini nell’ex
asilo. Tutte le mattine si sono ritrovati per realizzare giochi, lavori di pittura, cucina,
l’orto e altro ancora, insieme a don Andrea e alle educatrici. Inoltre tutti i giovedì
sono andati alla scoperta di sentieri, ruscelli, cascate, del nostro bel territorio guidati da Gabriele
che li ha portati anche a vedere i cavalli e gli animali. Per terminare la settimana in allegria il venerdì
tutti in piscina. Si è creato così un bel gruppo di amici che hanno giocato imparando tante cose nuove, che hanno mostrato venerdì sera 29 Luglio preparando, tutti insieme, una cena e una recita per
i genitori. In questo modo hanno festeggiato la chiusura, per
quest’anno, della bella iniziativa, con l’augurio che venga ripetuta anche per gli
anni prossimi”. - Chiara Francesconi 2) Via Boccaccio ... una situazione difficile! - Lamporecchio - Un cittadino
di via Boccaccio, si è rivolto alla nostra Redazione per mettere in evidenza le
criticità strada in cui abita. Scarsa illuminazione, manto stradale non in perfette
condizioni e soprattutto denuncia l’estrema velocità, con la quale le autovetture, soprattutto di notte, attraversano questa strada (nella foto a lato). Chiede
un intervento delle autorità competenti per cercare di risolvere questo annoso
problema.
3) Difficoltà nell’uscita dei bambini alla scuola primaria di Lamporecchio - Diversi genitori dei bambini che frequentano le scuole elementari (nella
foto a lato) hanno interpellato la nostra Redazione per mettere in evidenza
il disagio che hanno provato nel portare e riprendere i bambini a scuola. Un
disagio aumentato causa anche della pioggia forte che cadeva. Questo per l’assenza di una pensilina che copre il tratto di marciapiede tre l’uscita dall’edificio
scolastico e il cancello che delimita l’area. L’Amministrazione comunale di
Lamporecchio ha già risposto con la prima parte dell’articolo a pagina 29, al
primo capoverso. Comunque per risolvere il problema, oltre alla pensilina che
è assolutamente necessaria ed urgente da installare, è importante organizzare i
tempi e i modi di uscita delle classi. Compito, questo, che spetta alla scuola.
Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 41
LAMPORECCHIO & LARCIANO
ASSOCIAZIONE “IL RIFUGIO”:
un’estate “bollente” caratterizzata dall’inciviltà dell’abbandono
D
opo le ferie siamo ripartiti con la presenza della nostra Associazione a Estrobilia, manifestazione svoltasi Larciano il 10 e 11 settembre. È stata un’occasione importante per raccogliere un po’ di
fondi, ma soprattutto per far conoscere la nostra Associazione e le attività
che svolge a favore degli animali nei Comuni di Lamporecchio e Larciano. Per quest’opportunità che ci è stata data, vogliamo ringraziare il
Sindaco Lisa Amidei.
Prima delle ferie c’eravamo lasciati con l’ultima iniziativa di solidarietà:
la cena di beneficienza alla pizzeria “Il Canniccio” di Lamporecchio
(nelle foto a lato), che ci ha accolti con la consueta ospitalità e disponibilità e questa è l’occasione per ringraziare il gestore e tutto il suo staff, un
grazie anche da parte dei partecipanti che hanno particolarmente gradito la
qualità dei cibi e del servizio.
Come Associazione vogliamo ringraziare i partecipanti, per fortuna numerosi come al solito, indice della sensibilità di tanta gente per le problematiche che riguardano i nostri amici animali, specialmente sul versante del
randagismo, in costante purtroppo aumento. In questo senso questa è stata
davvero un’estate bollente! Siamo stati come Associazione continuamente
cercati per segnalarci casi di abbandono di gatti, ma anche di qualche
cane, a volte anche di intere nidiate abbandonate qua e là, o casi di animali
feriti o malati. Una situazione spesso di emergenza a cui abbiamo potuto
far fronte soprattutto per la grande disponibilità dell’ambulatorio veterinario di Lamporecchio dei dottori Giovanni Giannetti, Nella Repola e di
tutto il loro staff, a loro va il nostro più sentito ringraziamento insieme ai
nostri soci che si sono dati disponibili per lo stallo dei gatti.
Infine, un ringraziamento particolare a tutti gli esercizi commerciali e aziende di Lamporecchio e Larciano che da sempre contribuiscono alla riuscita
delle nostre iniziative.
Il Presidente - Luana Ferradini
42 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016
LARCIANO
I
CINQUANT’ANNI DI SOLIDARIETÀ:
1966-2016 - di Mariangela Ferrari
l 22 e 23 ottobre prossimo
2016
1966
la Società Soccorso Pubblico di Larciano festeggia 50 anni di attività. Oggi,
dopo 50 anni, la Società dimostra di aver fatto tesoro
dell’impegno individuale di
ogni singolo volontario.
La memoria di ogni gesto di
solidarietà è passata di mano
in mano e si è trasformata
in un contributo ripetuto nel
tempo. Le persone non bastano. Occorrono anche i mezzi, soprattutto quando, nel perseguire i valori della solidarietà popolare, si vuole fare un
servizio efficiente alla persona. Occorre acquistare un’ambulanza per il servizio di emergenza, attrezzata con tutte le
apparecchiature all’avanguardia, in convenzione con il 118. Questa sostituirà la vecchia con ben più di 12 anni di servizio e 300.000 Km all’attivo. Per l’acquisto occorrono 60.000 Euro. La Società ha già provveduto a spedire le lettere
di informazione alle aziende locali ed ha partecipato al bando di contributo presso la Fondazione Cassa di Risparmio
di Pistoia e Pescia. Estende, ora, l’appello a tutta la popolazione con la convinzione di rappresentare un valore aggiunto e fondamentale per il Paese.
Nell’occasione della ricorrenza, oltre cha a prevedere l’inaugurazione del nuovo mezzo, saranno prese varie iniziative
per rendere pubblico l’operato della Società a partire dal 1966, anno di fondazione ad oggi.
Non è facile ricostruire la storia, specie quando mancano le testimonianze dei Soci Fondatori, per la maggior parte,
dato il tempo trascorso, purtroppo scomparsi.
Ci stiamo impegnando a recuperare materiale, precedente e successivo al 1986, anno in cui fu aperta la sede ufficiale in Via Marconi. Allo scopo la Società, sarà riconoscente a chiunque voglia mettere a disposizione il proprio vissuto
con foto, documenti e testimonianze.
Potete rivolgervi a Graziano Lustri: tel. 339/3838318 - Enzo Gabbanini: tel. 340/2384707
Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 43
LARCIANO
Un po’ di storia ... cinquanta anni del
Soccorso Pubblico a Larciano
S
di Mariangela Ferrari
Si tratta quindi:
iamo alla metà degli anni sessanta, Larciano è un paese re1) di organizzare al meglio il pronto
lativamente piccolo ma econosoccorso sul territorio per i bisogni a
micamente positivo. Dopo la guerra
livello sanitario minore;
è entrata la “modernità”, nascono im2) di disporre di mezzi il più possibiprese artigiane, aziende specializzate nella produzione
le idonei ed efficienti per i ricoveri ospedalieri urgenti e
delle scope di saggina, delle spazzole, della lavorazione
ogni altro trasporto sanitario;
del sarello; si sente il bisogno di progredire nel socia3) di sviluppare una politica locale di partecipazione fra
le non lasciando più al caso o all’iniziativa del singolo/
soggetti che richiede una sinerprivato.
gia di volontà e di azioni;
Fin dal 5 dicembre del 1965 esi4) di dare una risposta medica
ste, di fatto, nel comune una sopiù avanzata nel comune, con
cietà di pubblico soccorso i cui
il supporto fondamentale del
scopi sono di solidarietà sociavolontariato.
le: il 12 ottobre1966 si dà atto
Ho raccolto alcune testimoalla costituzione legale di tale
nianze fra i soci fondatori o,
associazione. I soci fondatori
comunque, fra quelle persone
sono 25, di estrazione sociale
che cinquant’anni fa partecipae condizione lavorativa diverrono all’impresa.
se, ma accomunati da un unico
Mazzino Meacci mi dice:
interesse: continuare miglioran“Ero poco più che trentenne,
do l’impegno che già si erano
al primo incarico di sindaco
prefissi.Viene così costituito il
del Comune e davo il mio conprimo consiglio direttivo di cui,
Atto Monti, farmacista del pa- 1966: il primo presidente dott. Atto Monti duran- tributo in varie attività del paese, ne è presidente e Mazzino te il discorso inaugurale. Accanto a lui si ricono- ese. Erano momenti di grande
scono l’ostetrica Peri, il sindaco di allora Mazzino
entusiasmo e il mio carattere,
Meacci, allora sindaco di LarMeacci e il parroco don Vincenzo Lemmetti
insieme al mandato, m’impociano, il vicepresidente (Foto a
nevano di mettermi in gioco
lato).
il più possibile. Atto Monti, il
L’atto non prevede limiti di dufarmacista del paese, durante
rata di tale associazione: già dal
la guerra aveva preso parte atlontano 1966 c’è la convinzione
tiva al fascismo, ma non aveva
che costituisca solo l’inizio di
dimenticato il bene e l’inteuna “grande opera “.
resse del paese. Ci teneva, in
Lo statuto che, di seguito, vanmodo particolare, a rendere
no a stabilire è l’espressione
Larciano autonoma e risponattenta e motivata di come la
dente nei servizi sociali e della
società di soccorso pubblico
salute. Così divenne parte atinformi il proprio impegno “a
tiva nella costituzione dell’asscopi e obiettivi di rinnovamensociazione, ne fu il presidente
to civile, sociale e culturale nel
e, dimostrando fiducia nelle
perseguimento e nell’affermamie capacità e intenzioni, mi
zione dei valori della solidarietà
chiese espressamente di fare il
1966: la prima ambulanza!!
popolare.”
44 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016
LARCIANO
vicepresidente. Accettai e fu cosi che si costituì la
società di soccorso pubblico che cominciò ad operare. Fu acquistata la prima ambulanza e questa
mise in garage le auto private e, prima ancora il
barroccio che faceva il servizio per l’ospedale a
Spicchio ...”.
Lassi Pietro mi dice:
“Il primo gruppo, di cui facevo parte anch’io,
aveva sede in una stanza di via Falcone a casa
di Spinelli Alvaro, persona molto attiva e attenta.
All’inizio, insieme a Maffei Luciano , avevamo sistemato un furgone 241, cercando con vari accorgimenti (gomme morbide, balestre...) di renderlo
più adatto possibile al trasporto delle persone.
Facevamo servizi per ammalati, per bambini prematuri e, a questo proposito, ricordo che stavamo
accompagnando un bambino al Meyer a Firenze e
fummo scortati dalla Polizia per rendere più veloce il tragitto... ma non facevamo solo servizio per
1966: la cerimonia inaugurale.
ammalati, cercavamo anche di venire incontro ai
Da sinistra: Maura Cappelli, Sandra Bonfanti, Graziella Pierozzi,
bisogni dei paesani. Mi ricordo, una volta, di esse- Giuliana
Spinelli, Delia Gabbanini, Marta Ciattini, Laura Beneforti
re andato a prendere alla Malpensa (N.d.R. aeroe Bindi Vally. La bambina al centro è Maria Teresa Meacci
porto di Milano) un parente americano di Bruno
Monti e di essermi fermato a dormire un po’ per
vizi di protezione civile.
strada dalla stanchezza. Poi intorno agli anni settanta,
A questo proposito si ricordano gli interventi sui terregrazie all’interessamento di Giuseppe Gabbanini, abbiamoti di Nocera Umbra 1995-1996, dell’Aquila 2009 e
mo cambiato il furgone 241 con un Peugeot familiare e
l’impiego di 15 volontari come coordinamento per il terabbiamo cambiato sede. Io sono entrato a lavorare in
remoto del 24 agosto di quest’anno ad Amatrice.
fabbrica e ho dovuto ridurre il servizio, che prima facevo
Cinquant’anni per la gente; è trascorso mezzo secolo. Bia tempo pieno, a due o tre volte...”.
sogna riconoscere che l’impegno individuale, la visione
Oggi possiamo contare:
del mondo orientata in senso mutualistico, la valorizza- su un ambiente idoneo: prima a casa dei vari volontazione nella concretezza delle azioni per il bene comune
ri, poi dal 1986 nell’attuale sede di via Marconi, e ora è
e dei valori della comunità hanno dato il loro frutto. Da
prossimo il trasferimento nella nuova struttura “la casa
quel nucleo iniziale, si sono susseguite fino ad oggi gedella salute”;
nerazioni di larcianesi noti o meno noti, di tutte le estrazioni sociali che, con la loro azione di volontariato con- su tredici mezzi fra ambulanze, macchine attrezzate e
tinuo e costante, hanno permesso alla società non solo di
mezzi per i servizi sociali;
esistere e di espandersi, ma di offrire sempre più servizi.
- su personale aggiornato e specializzato e volontari preNel 1996 le associazioni si sono riunite sotto il coordiparati a coadiuvare gli interventi oltre che ad offrire sernamento provinciale pubbliche assistenze, con sede a
vizio alla persona;
Montecatini, per una gestione migliore dei servizi e delle
- su un consiglio direttivo composto da nove consiglievarie convenzioni.
ri con Magrini Sauro Presidente dal 1995 al 2001 e dal
Il 22 e 23 ottobre prossimo la Società di Soccorso Pub2007 ad oggi e Malucchi Gregory volontario dal 1993 e
blico festeggerà i cinquant’anni di attività per rendeDirettore dei servizi dal 1998;
re pubblico e condividere con la cittadinanza il proprio
- su ambulatori di medicina generale, ambulatori di anaoperato.
lisi e servizi infermieristici gestiti dalla cooperativa e un
L’augurio migliore e quello di contare ancora a lungo
ambulatorio di distretto socio sanitario;
nella Società di Pubblico Soccorso.
- su servizi di trasporto emergenza- urgenza, trasporti per
Partecipate numerosi!!!
terapie e visite, trasporti per disabili, servizi sociali, ser-
Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 45
LARCIANO
VIOLENZE ELETTORALI A SAN ROCCO:
i quattro martiri socialisti degli scontri nel 1920
U
di Matteo Grasso
na tragica giornata elettorale caratterizzò Larciano nell’ottobre del 1920. Quattro compagni
socialisti furono colpiti a morte durante i festeggiamenti per la vittoria in paese: Raffaello Orlandini
(di Cintolese, sposato e con figli), Ciro Mazzei (artigiano di Castelmartini, appena eletto consigliere comunale), Augusto Luccioli (mutilato di guerra di San
Rocco) e Virgilio Fedi (di Castelmartini).
1
Tutti erano ferventi socialisti e tutti furono grandi sostenitori delle nuove idee di libertà e di giustizia sociale, diffuse in Italia a partire da fine ‘800 con la formazione del Partito Socialista Italiano nel 1892. Vennero
ammazzati quando ancora non era stato fondato il Partito Comunista Italiano, nato nel 1921 da una scissione
interna del PSI con il distaccamento dell’ala sinistra e
rivoluzionaria del partito, guidata da Amadeo Bordiga
e Antonio Gramsci.
Erano gli anni del famoso biennio rosso (1919-1920),
caratterizzato da numerose mobilitazioni di operai e di
contadini, che ebbero il loro culmine e la loro conclusione con l’occupazione delle fabbriche, avvenuta nel
settembre 1920 (foto 2).
La scena internazionale fu dominata dalla rivoluzione
d’Ottobre del 1917 che portò i Bolscevichi alla conquista della Russia, mentre in ambito nazionale si facevano i conti con la fine della Prima guerra mondiale
e le rivendicazioni dei reduci, in gran parte contadini e
operai, molti dei quali vicini alle idee socialiste.
46 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016
Tale situazione portò a numerosi
scontri in tutta Italia, con morti, arresti e feriti in diverse piazze. A farne le
spese furono il proletariato e i piccoli
contadini che però, dopo il suffragio
universale maschile voluto dal politico liberale Giovanni Giolitti nel 1912,
potevano esprimere la propria idea e la
propria preferenza attraverso le elezioni.
Il PSI ottenne in tutta Italia un buon successo nelle elezioni amministrative, che si tennero fra l’ottobre e il
novembre 1920, raggiungendo la maggioranza in 26
dei 69 consigli provinciali e in 2.022 comuni su 8.346.
In Toscana, fra l’altro, la maggior parte delle amministrazioni comunali furono conquistate dai socialisti. In
queste elezioni i vari schieramenti nazionalisti, borghesi e liberali si coalizzarono in funzione antisocialista
nei cosiddetti “blocchi nazionali” o “blocchi patriottici”. Ciò fu indice del crescente orientamento di certi settori della borghesia verso soluzioni apertamente
anti-socialiste e autoritarie che poi sfoceranno nel ventennio fascista.
In Valdinievole le elezioni amministrative ebbero un
carattere molto violento: da una parte il blocco nazionale, composto da fascisti, borghesi e liberali,
dall’altro il partito socialista. Tutti erano alla ricerca della conquista dei comuni. A Larciano la passata
amministrazione era guidata dai liberali e i socialisti
2
LARCIANO
fecero ricorso a ogni metodo per assicurarsi la vittoria:
cartelli, locandine, comizi e addirittura risse con i più
facinorosi dell’altra sponda.
I carabinieri procedevano con perquisizioni e requisizioni arrestando, anche in maniera indiscri3
minata, alcune personalità socialiste. Già dalla
settimana prima c’erano stati feriti e scontri; il
giorno delle elezioni fu sancita la clamorosa vittoria socialista con 330 voti, mentre il blocco nazionale ne ottenne 180.
A Larciano le felicitazioni raggiunsero il culmine
e decine di persone si radunarono in piazza. Da
questo momento in poi siamo di fronte a una duplice versione: secondo i carabinieri i dimostranti
furono ostili e minacciosi, facendo partire colpi di
rivoltella ai quali le forze dell’ordine risposero con
il fuoco. Secondo i socialisti, invece, i carabinieri spararono subito dopo l’avvertimento di alzare
le mani al cielo: oltre cinquanta colpi atterrarono
i manifestanti in festa che fuggirono immediatamente.
L’episodio suscitò vasta eco e generò profondo
cordoglio, mentre manifestazioni di protesta si svolgevano in tutta la Valdinievole e a Pistoia: il segretario
della Camera del Lavoro di Pistoia, Bartoli, proclamò
uno sciopero generale di 24 ore per tutte le categorie.
4
Durante i funerali non ci furono incidenti e il giorno
dopo la salma di Raffaello Orlandini fu trasportata al
cimitero di Cintolese.
L’atteggiamento di ostilità fra manifestanti socialisti e
ufficiali delle forze armate fu reciproco in tutta Italia:
queste vicende provocarono anche l’antipatia di vasti
strati della piccola e media borghesia, da cui provenivano la gran parte degli ex ufficiali e sottufficiali.
Antipatia che si tradusse nell’avvicinamento della
borghesia verso i movimenti fascisti e nazionalisti.
Di fatto, dopo le elezioni amministrative del 1920
e la conclusione delle occupazioni operaie nelle
fabbriche, il movimento fascista, che fino ad allora
aveva avuto un ruolo piuttosto marginale, iniziò la
sua tumultuosa ascesa politica, caratterizzata dal
ricorso massiccio e sistematico alle azioni squadristiche e alla violenza (foto 4).
Nel secondo dopoguerra, dopo il ventennio fascista, la piazzetta di fronte alla chiesa di San Rocco
(foto 3) fu intitolata ai quattro martiri socialisti e in
loro ricordo venne posta una targa (foto 1).
Fonti e Bibliografia
Ivan Tognarini (a cura di), Larciano negli ultimi
secoli. Agricoltura, società e politica tra ‘700 e
‘900 in una comunità sul Padule, Edizioni scientiI funerali, svoltisi a Larciano, furono accompagnati da fiche italiane, Napoli, 1999.
centinaia di persone giunte da tutta la Valdinievole e le Archivio storico comunale di Larciano.
botteghe dei paesi vennero chiuse. Le salme, deposte in Archivio storico dell’Istiuto storico della Resistenza di
bare di legno, vennero coperte da drappi rossi.
Pistoia.
Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 47
LARCIANO
IL DUO NIODEL A BERLINO
per realizzare il proprio sogno
di Luigi Donati
due strumenti si svilup“Amo i musicisti che fanno esperimenti
pa in personali direzioni
pensando al di fuori degli schemi tradi1
ritmiche, melodiche e armoniche. Il baszionali. Un grande esempio di questo ce lo
so e la batteria si fondono contribuendo
offre il duo Niodel composto dal bassista
alla ritmicità del momento musicale.
Paolo Cipollini e dal batterista Mattia Bellotti con il video chiamato semplicemente Ma perché a Berlino e non a Milano, a
6 - nel quale ottengono il suono desiderato
Roma o comunque altrove in Italia?
miscelando live elettronic e sound expanPaolo e Mattia hanno deciso di trasfesion per raggiungere così suoni sublimi”.
rirsi a Berlino perché purtroppo l’Italia
Questo è quanto ha scritto Kevin Johnson,
non offre possibilità di crescere in quegiornalista americano della rivista “No
sto campo e Berlino è la città dove gli
Treble”, in un suo interessante articolo.
scambi culturali, dal punto di vista della
musica e soprattutto nel loro settore, non
Nel firmamento della musica, così ampio e
mancano ed è quindi la città ideale per
colmo di grandi stelle, si va facendo strada
il loro progetto ... cioè la fusione della
appunto il duo Niodel.
musica jazz con quella elettronica.
Paolo Cipollini, larcianese, 27 anni, laureAnche il nome Niodel ci ha incuriositi.
ato in Electric Bass presso il Conservatorio
Ebbene, questo nome non ha un signifidi musica G. Frescobaldi di Ferrara, ha inicato per chi lo legge, ma è stato trovato
ziato questa interessante avventura soltanFoto 1) In primo piano
digitando a caso e ad occhi chiusi sei letto l’anno scorso assieme a Mattia Bellotti,
Paolo Cipollini, dietro di
lui Mattia Bellotti
tere sulla tastiera di un PC. È una musica
suo compagno di studi, e si è intensamente
dedicato al progetto a Berlino. Come di- Foto 2) Paolo e Mattia nel particolare che può anche non piacere,
loro studio di Berlino
che non ha una voce e che non prevede
cevamo è iniziato tutto nel luglio 2015 da
un titolo ad ogni brano, tanto è vero che
un’idea comune avuta nel corso dei preceil primo album, che uscirà a breve, si chiama “1 – 13”
denti tre anni di studi. In sostanza si tratta della ricerca di
ed i tredici brani avranno come titolo semplicemente
varie sonorità che scaturiscono dall’esplorazione di diun numero, all’1 al 13.
verse combinazioni musicali. Attraverso l’uso dell’elettronica e di specifici processi sonori, il linguaggio dei
Il duo Niodel si esibirà in concerti live in
alcuni club privati di Berlino e in Italia
in questo autunno e per dicembre è stato organizzato un workshop alla Noisy
Academy, scuola di musica elettronica di
Berlino, al quale parteciperà un musicista
dell’Elektron, azienda svedese che realizza
eccezionali strumenti elettronici utilizzati
anche dai Niodel. Dunque per altri giovani
talenti italiani che cercano stimoli e successo, una via da percorrere è andare all’estero
e Paolo e Mattia confermano che il “Volli,
fortissimamente volli” non appartiene soltanto a Vittorio Alfieri.
48 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016
LARCIANO
RADUNO INTERNAZIONALE E 1° APERIDOG
Il più bello è “Demon Del Castello”
D
di Luigi Donati
opo il lusinghiero successo dello scorso anno, cialmente affidabile e senza problematila conferma è arrivata al termine del “Raduno che di comportamento.
Interessanti gli esercizi ai quali
Internazionale Trofeo Forlla” e “1°
sono stati sottoposti i partecipanti come il pasAperidog” di Larciano, che si è svolto al Parco
saggio di una persona che spinge un passeggino
Enrico Berlinguer nel primo weekend di questo
e il picchiettare sul pavimento di un ombrello
mese.
vicino al cane.
Il segreto dell’ottimo risultato conseguito è staLa serata si è conclusa con un’apericena con
to l’eccellente organizzazione messa in atto da
musica condotta dal Dj Samuel.
Mario Cheli, titolare della FloParte del ricavato della serata sarà
rencePet, produttrice di articoli
1
devoluto all’associazione ONLUS
per animali, con la collabora“Il Rifugio” di Lamporecchio.
zione dell’allevamento Dogo
La seconda giornata è stata interaArgentino/Jack Russel “Del
mente dedicata al Dogo Argentino.
Interior”.
Una prova di bellezza che ha avuTutto lo staff della manifestazioto anche lo scopo di dimostrare al
ne ha dimostrato preparazione e
pubblico quanto il Dogo sia un cane
accortezza nel mettere a dispointelligente, leale, fedele e grintoso.
sizione del pubblico, dei giuÈ un cane di carattere e temperadici, degli allevatori e dei cani
mento forte, da tenere a controllo
un’imponente organizzazione.
come ogni altro soggetto. “I cani
A completare il quadro è dovedi qualsiasi razza - ci dice Mario
roso riconoscere che il Parco
Cheli - hanno delle regole e un
Berlinguer, per i suoi spazi, per
2
comportamento da rispettare, delil grande parcheggio e per la sua
le regole diverse dalle nostre e che
zona ristorante-bar è luogo ideaquindi devono essere considerate
le per questo tipo di eventi, tanto
attentamente”. Hanno partecipato
è vero che il presidente nazionaconduttori e allevatori provenienti
le D.A.C.I. (N.d.R. Dogo Argenda tutta Italia, ma anche dalla Sertino Club Italia) Mario Pinelli
bia, Slovenia, Polonia, Germania,
e i giudici hanno caldeggiato la
Danimarca. 70 gli esemplari che si
realizzazione di altri incontri. Il
sono sottoposti alle prove richieste
primo giorno è stato dedicato al
dal giudice internazionale peruviaCAE1, controllo affidabilità ed
no Ermanno Maniero Trovati che
equilibrio psichico per cani e
ha accertato in sequenza bellezza e
padroni buoni cittadini, al quale
caratteristiche fisiche e comportahanno partecipato cani di razze
mentali di ognuno di loro.
diverse. L’esecuzione delle prove è stata controllata dal giudice Nella foto n.1 la premiazione avvenuta a Lar- Il vincitore assoluto e quindi priSerafino Bueti e i test audiome- ciano. Si riconoscono da sinistra, Mario Pinel- mo classificato classe Campione di
trici sono stati effettuati dal pro- li presidente DACI - Ermanno Trovati Maniero razza e migliore forma fisica è un
internazionale), due rappresentanti
maschio di nome Demon Del Cafessor Rolando Arcelli dell’uni- (giudice
dell’allevamento di Siracusa da dove provieversità di Perugia. È un test che ne il cane dogo argentino “Demon del Castel- stello condotto da Luigi Ruggieri
certifica, tramite la consegna di lo” tenuto al guinzaglio dal proprietario Luigi titolare dell’allevamento “Del CaRuggieri, che meglio si vede nella foto n. 2
stello Eurialo” di Siracusa.
un patentino, che un cane è so-
Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 49
LARCIANO
72 ANNI DALL’ECCIDIO
del Padule di Fucecchio
I
di Lisa Amidei
non se ne parl 28 agosto scorso, in
1
lava; io stessa
una calda mattina estiva,
non ricordo nei capitoli di storia
ci siamo ritrovati a Casulla II guerra mondiale i fatti
stelmartini, davanti al modell’eccidio del Padule di Fucecnumento ai caduti dell’Eccichio. Fosse una vergogna, fossero
dio del Padule di Fucecchio.
considerati fatti di minore imporUna scultura in marmo di
tanza non lo so; fatto sta che così
Carrara, che svetta imporè stato e fortunatamente la storia
tante e fiera quasi a fermare
è stata corretta. Perché quel gioro a chiamare ogni singolo
no è giusto che riviva, è un segno
viaggiatore, che passi dalla
di rispetto verso chi non c’è più;
Via Francesca, come a dirma è ancora più importante che a
gli: “Ehi guardami io sono
conoscerlo, a studiarlo e a comqui per un motivo. Io rapprendere quelle ragioni che ancopresento il dolore e lo stupore delle tante persone che Il maestro Gino Terreni, che fu combattente e par- ra oggi per i più sono inspiegabili
72 anni fa, il 23 agosto del tigiano, davanti ad una miniatura dell’opera da lui siano i nostri ragazzi.
realizzata. da www.discoverpistoia.it
1944 morirono in maniera
Uno studioso ha detto: il passato
violenta in questi luoghi.
è l’investimento sul futuro. Ed
Non era come oggi il nostro
è così, già da tre anni a Larciano
2 nel nostro istituto comprensivo,
Padule. Allora era un luogo
che pullulava di vita. C’era
i ragazzi dell’ultimo anno, poschi viveva nelle numerose
sono partecipare al viaggio della
case coloniche sparse in
memoria nei campi di concenqua e in là; c’era chi vi antramento, perché è lì, come qui,
dava prestissimo la mattina
che possono capire che quello di
per sfruttare le ore fresche
cui parliamo loro ogni anno, il 23
per raccogliere le erbe, per
agosto non è fantasia, non è un
coltivare la terra e per pebrutto sogno, dal quale oltre 170
scare o per governare gli
persone si sono svegliate, ma è
animali. C’era chi a causa
l’orrore che milioni di persone
dei bombardamenti delle vihanno vissuto sulla loro pelle in
cine città, vi aveva trovato
un viaggio di non ritorno. Ed è
un riparo da sfollato in casa
proprio questo l’investimento sul
di altri; e poi c’era la fame,
futuro, perché purtroppo a noi cola miseria due anime nere
muni mortali non è dato di poter
che da sempre accompagnatornare indietro nel tempo per pono la guerra.
3 ter cambiare i fatti ma possiamo
lavorare affinché queste tragedie
Ma non mancava la solidanon si ripetano e lavorare anche
rietà umana, l’istinto, oggi
su un altro aspetto: su quello delpiù unico che raro, di divila riconciliazione con coloro che
dere un pezzo di pane o un
perpetrarono quella strage per
letto di cartocci o il tepore di
far si che quella parola PACE,
un focolare.
che tutti invochiamo come fosse
E dopo il 23 agosto più nienla più semplice delle cose, alberte! In poche ore tante di quelghi finalmente davvero nei nostri
le vite furono spazzate via. Si
cuori.
sa, lo vediamo quotidianaÈ un mondo difficile e complicamente la guerra può essere
to già di suo. In un attimo anche
anche questo, può fare cose
la natura stessa può toglierci tutto
tremende e inspiegabili, ma
in questi luoghi non c’era guerra, non c’era violenza, quello che le abbiamo tolto, come in questi ultimi giorni
non c’era premeditazione né organizzazione contro gli è accaduto; che importerebbe avvelenarci l’esistenza con
l’odio e la rabbia, ma è nell’indole umana il prevaricare,
occupatori.
Le persone si erano alzate, si affaccendavano in quelli il farsi le proprie ragioni, lo sgomitare per far valere i
che erano i lavori mattutini sia in casa che fuori e vi tro- propri diritti e la strada verso un mondo di pace è lunga
e tortuosa.
varono la morte”.
Ecco oggi celebriamo e ricordiamo questo. Per tanti anni Il 28 agosto scorso era presente il Sindaco del Consiglio
questi fatti accaduti 72 anni fa sono stati taciuti, a scuola Comunale dei ragazzi di Larciano Francesco Monti in
50 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016
LARCIANO
rappresentanza della scuola. Purtroppo la celebrazione cade in un
periodo di chiusura della scuola per l’estate, quindi la partecipazione delle scolaresche è sempre molto limitata, ed è anche per questo
che il lavoro deve continuare tutto l’anno con la scuola.
Era presente anche Leonardo Terreni, figlio di Gino l’autore del
monumento. Gino Terreni (nella foto 1) ci ha lasciato da poco e,
proprio perché è il primo 23 agosto dalla sua morte, sono stata particolarmente contenta della presenza del figlio. Gino Terreni ha fatto quello che ognuno di noi dovrebbe fare nella vita. Ha trasferito
in quello che gli era più congeniale, la scultura, tutta la sofferenza,
l’odio e la tristezza che negli anni della guerra da libero cittadino
e da partigiano ha visto e sofferto. Ed ecco uno dei suoi risultati,
lo “stupore” il nostro maestoso monito contro la violenza, contro
la barbarie come a dire: “... basta, questo è quello che è successo
tanti anni fa, ma non deve più accadere!”.
E poi c’erano i testimoni, i parenti delle vittime o chi riuscì per un
caso fortuito a scampare la morte a Castelmartini che sono oggi
una testimonianza viva e lucida dei fatti accaduti.
A Stazzema, un’altra città non molto lontana dove il 12 agosto avvennero gli stessi fatti del nostro Padule, c’è una frase molto bella
che dice: Quel giorno l’uomo decise di negare se stesso, di rinunciare alla difesa e al rispetto della persona e dei diritti in
essa radicati!
I MORTI HANNO IL DIRITTO DI PERDONARE, I VIVI
HANNO QUELLO DI RICORDARE.
4
5
Nelle foto 2-3-4 alcune drammatiche scene tratte dal film “Padule ricordo di una strage” dei registi
Gabriele Cecconi e Averardo Brizzi (1986). Il fim è stato riproposto, presso il Circolo Tamburini di Cerbaia, lo scorso 25 aprile, a cura dell’associazione “I Rivortosi”, dalla sezione ANPI di Larciano e Lamporecchio e con il patrocinio di entrambi le amministrazioni comunali. Un film neorealista che coinvolse
tante persone del nostro territorio che si misero in gioco facendo gli attori per un giorno.
Vi invitiamo a cercarlo su internet al link https://vimeo.com/157630128
Nella foto 5: Una delle tante lapidi a perenne ricordo di quello che accadde in Padule nel 1944
Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 51
LARCIANO
ALLIEVE LARCIANESI DANZANO
A SAN PIETROBURGO
È
di Franca Capecchi
stato un agosto memorabile per cinque giovanissime
danzatrici di Larciano: Maria Giulia, Maria Cristina,
Giorgia, Anna e Anita, sbarcate a S. Pietroburgo per
un saggio di danza classica e moderna. Assistite dalla loro insegnante di danza Tatiana Tkatchenko della “École de danse”
di Larciano, situata in località Centocampi, si sono esibite con
grazia, armonia ed educazione musicale nella “Sala Concertistica del teatro di S. Pietroburgo”, insieme ad altre danzatrici
e danzatori locali. Il successo, ottenuto dall’esibizione, ha fatto
sì che il gruppo larcianese, guidato dall’agente di viaggi Stefania Tielli, ricevesse l’invito ad assistere allo spettacolo “Il
lago dei cigni” al famosissimo teatro “Marinshy” e decidere
per un viaggio alla volta di Mosca per visitare i famosissimi
teatri della capitale della Russia.
Le allieve hanno ricevuto, tutte indistintamente, dimostrazioni
di grande simpatia da parte dei genitori degli allievi locali che
si sono prodigati in molti modi affinché le cinque ragazze larcianesi ricevessero il massimo del confort. «Davvero non ci aspettavamo un successo così strepitoso - ha commentato soddisfatta
l’insegnante Tatiana, da anni residente a Larciano - devo dire che le
mie allieve erano ben preparate ed entusiaste di questa esperienza,
ma non immaginavamo un’accoglienza così calorosa. Ci organizzeremo per un prossimo viaggio che speriamo si concretizzi con i
medesimi risultati».
Nella foto sopra il gruppo davanti alla chiesa del “Salvatore sul Sangue Versato”, uno dei simboli di San Pietroburgo. Le prime due, da
sinistra, sono rispettivamente Stefania Tielli e Tatiana Tkatchenko.
Nelle altre foto le ballerine larcianesi prima e dopo l’esibizione.
52 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016
LARCIANO
Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 53
SPORT, SALUTE & SOCIETÀ
IL CICLISMO A MASTROMARCO
L
di Davide Masi
Quarrata, dove ha trionfato a braccia
a piccola località di Mastromarco è oggi celebre in
alzate (nella foto a fondo pagina). Ha
tutto il panorama ciclistico italiano – per non dire
colto un altro importante successo,
mondiale - poiché tra le fila dell’omonima socienella gara di Lastra a Signa, il secondo
tà sportiva hanno militato tanti atleti che sono approdati
stagionale. Persino il più esperto Manuel Ciucci è stato
poi al mondo del professionismo, uno su tutti Vincenzo
sfortunato: anche lui, in seguito a una caduta in allenaNibali. Il G.S. Mastromarco vanta proprio per questo
mento (in cui anche altri atleti sono rimasti coinvolti ma
motivo una grande esperienza nella categoria dilettanti,
senza gravi conseguenze), è stato costretto a riposo promaturata nel corso degli anni grazie all’abilità dimostrata
prio quando sembrava aver trovato il giusto colpo di pedai dirigenti nel saper rendere i giovani amanti del pedadale. Davide Masi, infine, è stato colto, a maggio, dal vile degli autentici fuoriclasse là dove davvero conta, nella
rus della mononucleosi che ha rinviato la possibilità per
categoria regina, tra i professionisti. Gli ingredienti per
lui di riprendere l’attività alla fine della stagione. Non
un simile successo sono pochi e semplici: il presidente
c’è stata solo sfortuna, però! A rompere il ghiaccio con la
Carlo Franceschi con i suoi collaboratori è riuscito a
prima vittoria dell’anno firmata Mastromarco, è stato il
creare un ambiente familiare in cui gli atleti possono rigiovane primo anno Paolo Baccio, siciliano come Nibali,
uscire a trovare quella tranquillità, quella motivazione,
che si è imposto a Mercatale Valdarno (AR). Inoltre non
quella passione che si radicano soltanto nel cuore di un
si possono nascondere le sue grandi doti di cronoman,
gruppo intimo e affiatato, proprio perché è un forte grupin quanto lo troviamo sul secondo gradino del podio del
po che garantisce la sicurezza del successo.
campionato italiano della specialità. Oltre ai successi di
Questo modo di interpretare il ciclismo fino ad ora ha
Corradini e di Baccio, bisogna contare anche quelli - due
sempre premiato questa società e l’ha sempre confermata
per l’esattezza - ottenuti da Matteo Natali che si confera grandi livelli. Non a caso sono molti i nomi che si possoma, anche lui, atleta di alto livello vincendo prima a Ponno fare, oltre allo Squalo, di ciclisti passati sotto l’ala del
tedera e poi a Lamporecchio. Ma il G.S. Mastromarco
Mastromarco per poi spiccare il volo tra i professionisti,
non si ferma qui. Sono numerosissimi i piazzamenti e i
eccone alcuni: Valerio Conti (Lampre), Simone Antopodi ottenuti fino a questo punto dell’anno e il fatto che
nini (Wanty Group),
anche Trippi, FiaLuca Wackermann
schi, Sartori, Ciucci
(Al
Nasr-Dubai),
e Anselmi abbiano
Damiano
Caruinserito il loro nome
so (BMC), Mirko
più volte tra i primi,
Trosino (Southeastsottolinea
ancora
Venezuela), Alberto
una
volta
la
grande
Bettiol (Cannondacondizione e la granle).
de forza di questo
Veniamo alla stagruppo. Non si deve
gione 2016, veniadimenticare,
poi,
mo all’oggi. Il G.S.
che Enrico Anselmi
Mastromarco ha atè stato convocato in
tualmente una rosa
nazionale per dispudi dieci corridori:
tare il Giro del TrenMatteo Trippi, Mitino con i professiochele Corradini e
nisti, fatto che porta
Matteo Natali (i tre
soddisfazione e prericonfermati dall’anstigio alla squadra e
no precedente); Maal ragazzo stesso.
Michele Corradini trionfa a Quarrata
nuel Ciucci, EnriUn’annata che, anco Anselmi, Mirco
che se non è ancora
Sartori, Emanuele Scardigli, Paolo Baccio, Tommaso
chiusa, a mio modesto parere è già da incorniciare a
Fiaschi e Davide Masi (i nuovi innesti). È una squadra
testimonianza di come la scelta operata dalla dirigenza
estremamente composita e poliedrica, infatti, ha tutte le
della squadra per questa stagione, e cioè quella di creare
carte in regola per far bene su ogni tipo di percorso, sia
una compagine di soli Under23, e dunque di soli giovani
nelle gare che si risolvono allo sprint, sia in quelle ben
in una categoria che si estende fino ai 26 anni, sia stata
più impegnative, e, soprattutto, una squadra che riesce
premiata. Dirigenza che non fa mai mancare niente ai
ad esprimersi bene in ogni periodo dell’anno. Bisogna
suoi atleti: dagli stage di preparazione in alta montagna
dire che non è stata una stagione del tutto fortunata sin
d’estate e in località marittime d’inverno, al semplice ma
dall’avvio: la malasorte ha colpito, dopo pochi giorni di
estremamente importante supporto morale nei momenti
gare, Michele Corradini, il quale per una bruttissima cadi difficoltà così come in quelli felici. Altro vanto del
duta è stato costretto ad un lungo stop forzato, poi, appeG.S. Mastromarco è quello di avere al fianco un grande
na nuovamente operativo, è stato portato a interrompere
campione come Vincenzo Nibali, il quale quest’anno ha
di nuovo l’attività da un altro brutto incidente. Però, una
fornito i mezzi che usano gli atleti in gara oltreché la sua
volta rientrato dall’infortunio e una volta superato l’esasolita grande disponibilità. Mastromarco? Una grande
me di maturità, si è fatto trovare pronto sul traguardo di
famiglia, una grande squadra.
54 - Orizzonti - n. 87 - Settembre - 2016
SPORT, SALUTE & SOCIETÀ
Settembre - 2016 - n. 87 - Orizzonti - 55
SPORT, SALUTE & SOCIETÀ
QUELLI DEL “SENZA BICI NON SO STARE”
S
di Elena Guerri
ono “Quelli del senza bici non so stare”, quelli
che pedalano cantando e salutano paesi e paesani.
Un gruppo di amici con età diverse, tutti rigorosamente di Lamporecchio e Larciano, con un’unica grande
passione: praticare ciclismo senza alcuna velleità agonistica, stando però in compagnia e affrontando ogni volta
salite e percorsi diversi. Ogni domenica il ritrovo è fissato di mattina presto, poiché nessuno teme la sveglia e la
pigrizia di rimanere a letto viene di gran lunga superata
dall’entusiasmo di cimentarsi in nuove sfide.
Il capitano, o meglio “la capitana”, è Cinzia D’Angelo,
instancabile organizzatrice, affiancata dall’amica e amministratrice Piera Giunti. I due leader e veterani sono
però Loris Zonelli, 75 anni compiuti a maggio, e Graziano Nutini, 75 anni da compiere a dicembre. Poi vi
sono Valentino Giannoni, detto “La Cencia”, Massimo Tarabusi, noto come “Il Mirri”, Marco Buti, Massimo Panelli, Riccardo Venturini, Massimo Ringressi, chiamato anche “Tago” e Marco Danesi.
Ma la lista non finisce qui: Paolo Martino, Riccardo
Orsini, Giacomo Masi, Fiorenzo Masi, Giacomo Massaro, Giuseppe Salvatore,
Angelo Ciaramella, Enzo
Borghi, Nikita Venturini,
Rudy Molinaroli sono i
fedelissimi di Quelli del
senza bici non so stare.
“Lo spirito del gruppo,
aperto a tutti, - ha sottolineato Cinzia D’Angelo consiste nel condividere il
medesimo sport. Di solito
sfruttiamo il fine settimana
per i giri più lunghi, mentre nei giorni lavorativi
tendiamo ad allenarci separati in base alla disponibilità del tempo. Le
mete lontane e impegnative non ci spaventano. Partiamo e nessuno viene lasciato indietro. Se qualcuno ha un guasto meccanico, ci
fermiamo per aspettarlo, così come rallentiamo, nel caso in cui qualcuno sia rimasto più
attardato”. “Amiamo percorrere le strade di
montagna, meno trafficate - ha proseguito - e
quando arriviamo in vetta, la foto ricordo è
d’obbligo. Quest’anno siamo arrivati sul Serra, all’Abetone, a Prunetta, a San Gimignano
e perfino sulla cima del Passo San Pellegri-
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no. Non è mancato neppure il giro del
mare”. E così ogni viaggio ha la sua
storia, tanti scatti fotografici, tante risate e poi, perché no, il tradizionale panino, accompagnato da una birra e seguito
da un ghiacciolo e un caffè.
Tra i giri indimenticabili quello del lago di Suviana.
“Siamo partiti da Lamporecchio alle 7.30, - hanno ricordato i ciclisti di Quelli del senza bici non so stare poi ci siamo diretti verso Monsummano, Serravalle, Pistoia fino alla Porrettana e poi siamo giunti a Suviana.
D’obbligo la foto sulla diga e il ristoro ed infine siamo
andati a bagnarci i piedi nel lago”.
Un’altra bellissima escursione è stata quella del San Pellegrino. “La salita per il passo era lunga, pedalabile, ma
impegnativa, - hanno concordato - 22 km di ascesa, con
pendenze dal 9% al 12%. Arrivati al ristoro, abbiamo
mangiato un panino, tortina, birretta, caffè e poi siamo
ripartiti per fare gli ultimi 2,5 km per San Pellegrino con
pendenza del 15%. Arrivati all’ambito cartello finale,
altro stop per foto di gruppo con panorama. Ci guardavano tutti. Di lì passano tanto
ciclisti, ma crediamo che pochi
si fermino per le foto. Dopo
siamo scesi dal San Pellegrino
fino a Borgo a Mozzano. Siamo tornati alle 17.30, stanchi e
distrutti, ma davvero contenti”.
All’inizio erano solamente otto,
oggi molti di più ed il numero
sembra destinato ad aumentare, considerato che bastano una
bici, vecchia o nuova, non importa, e la voglia di pedalare.
SPORT, SALUTE & SOCIETÀ
RIONE MONTALBANO:
centrata la prima storica stella!
I
di Carlotta Dorandi
Grazie al capo tifoseria
l 29 luglio 2016 è una data di quelle
Daniele Ballanti per il
che sono destinate ad essere ricordate
colore che ad ogni parper molto tempo, essendo entrata di
tita è riuscito a dare alla
fatto nella storia del Rione Montalbano,
nostra tribuna e per il
che alla sua prima finale disputata è rigrande incitamento che sicuramente ci ha
uscito a battere per 2 a 0 il pluristellato
accompagnato a coronare questo sogno.
Rione Cerbaia, aggiudicandosi con granGrazie a Samuele Chiappini per l’impede merito la 18ª Edizione del Torneo dei
gno da dirigente iniziato quest’anno, un
Rioni di Lamporecchio.
aiuto preziosissimo in campo e fuori.
Ho accettato con piacere di scrivere
Grazie a Ciattini Emanuele, viceprequest’articolo perché il cammino che
sidente del rione e pedina fondamentale
ha portato il Montalbano a questa grane agli altri dirigenti che hanno dato una
de vittoria l’ho vissuto pienamente e in
mano, Elena Righini, Eleonora Vaiani e
prima persona, essendo con orgoglio la
Patrizio Baldacci.
Presidente, di questo stupendo rione, da
Ringrazio dal profondo del mio cuore il
ormai 4 anni.
mister Daniele Vai, una grande persona,
Questa vittoria parte da lontano, è un
il vero valore aggiunto di questa squadra,
percorso iniziato sei anni fa, fatto di mol’unico che è riuscito a trasmettere quei valori che servomenti belli e anche di grandi delusioni ogni
no per vincere questo torneo.
volta che giocavamo la semifinale ma ci
Ed infine il mio più grande grazie va a Gabriele Morosi
mancava sempre qualcosa per arrivare in finale. Quest’anno siamo partiti con grandi difficoltà, man (nella foto sopra), non solo un dirigente ma il mio
mano però che il tempo passava ci siamo resi conto che migliore amico d’infanzia; vivere insieme a lui questa
questo era per noi un anno speciale; era il nostro anno, esperienza ha dato ancora più senso all’idea di rione in
c’era in noi una grande voglia di fare bene e come non cui credo, un rione costituito da persone che sentono viva
l’appartenenza al proprio paese e che sono orgogliose di
mai eravamo pronti ad affrontare ogni sfida al massimo.
È stata la vittoria del gruppo, semplicemente di un grup- far parte di questo grande gruppo.
po di veri amici che si conoscono da sempre e che questo Grazie infinite a San Baronto, Porciano e Fornello per
torneo ha fatto ritrovare e ha riunito in un rione; racconta- questa grande emozione e per avermi permesso di essere
re cosa si prova è veramente difficile perché in ballo non al timone di questa “barca” per me tanto speciale.
c’era solo una partita di calcio, vincere questo torneo per
noi valeva molto di più. Per questo regalare la
vittoria a San Baronto, Porciano e FornelLa “Curva”
o
lo è stata una gioia incredibile e la felicità e
del Montalban
l’emozione con cui siamo stati accolti la sera
della finale e l’enorme partecipazione alla
cena della vittoria ci hanno dimostrato che la
nostra è stata veramente una grande impresa.
Grazie a tutti coloro che l’hanno vissuta con
me, in particolare a tutti i giocatori: Riccardo
Biscardi, Felice Rizzo, Marco Carli, Stefano Bartolomei, Andrea Morosi, Jacopo
Pacini, Artur Vagapov, Antonino Ferrara,
Michele Rizzo, Mattia Ballanti, Wajid Abdelghani, Daniele Ciattini, Francesco Vai,
Matteo Pierucci, Ermes Spinelli, Walter
Gerboni e Dario Masi e grazie a coloro che
non erano in lista ma è come se avessero giocato con noi.
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RIONE MONTALBANO ... la prima vittor
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giocatore
del Torneo.
Con la Coppa in mano
inizia la festa ...
è “Green Power”!
Ermes Spinelli, capitano del Rione
Montalbano, alza la coppa al cielo.
Al suo fianco nella foto la presidente
Carlotta Dorandi e Michele Rizzo
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ria non si scorda mai!!
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il “Mister” de
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Rion
da
Christian Ilar
“Altrimenti ci arrabbiamo”!
Una simpatica coreografia del Rione Centro
ispirata al grande attore Bud Spencer,
recentemente scomparso
re del Rione Mastromarco/
n la camicia bianca l’allenato
Con la maglietta azzurra
rti.
ggio Argentale Alberto Albe
io Giannoni
quello del Rione Centro, Mar
Una fase di gioco
del derby per ecce
Rione Cerbaia Vs
llenza...
. Rione Mastromarc
o/Poggio Arge
La squadra del Rione Tesi
di
Un elegante stop
Luca Alderighi
(R. Mastromarco/
Poggio Argentale)
contrastato da
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Cristiano Piombett
(R. Cerbaia)
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Da sinistra Tomm
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Marangoni (R. Ce
La splendida coreografia del Rione Levante
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SPORT, SALUTE & SOCIETÀ
N
2009-2016 TENNIS CLUB “I GIARDINETTI”
el Settembre 2009 dall’entusiasmo di una di una
decina di amici tennisti, un po’ per scommessa un
po’ per incoscienza, nasceva l’Associazione sportiva dilettantistica Tennis Club I Giardinetti per gestire
i campi da tennis di Lamporecchio.
Oggi, prossimi all’ottavo anno di gestione, posso affermare che non c’è stata la crisi del settimo anno, ma che quella
scommessa è stata pienamente vinta.
I campi da gioco hanno ripreso vita grazie alla costante
partecipazione di vecchi e nuovi soci. È nata e cresciuta la Scuola Tennis di Lamporecchio, nella quale oltre a
divertirsi, ottengono buoni risultati sia non agonistici che
agonistici, oltre 40 ragazzi e 20 adulti.
Si sono consolidati e sviluppati collaborazioni con le scuole comunali, in particolare l’Istituto Comprensivo “F. Berni” di Lamporecchio, l’Istituto Comprensivo “F.Ferrucci”
di Larciano e l’Istituto Comprensivo di Cerreto Guidi con
lezioni gratuite di tennis inserite nei Piani di Offerta Formativa. Ed in più, da quest’anno, ospitiamo nel nostro
comune una tappa del Memorial Sabatini (celebre torneo
internazionale juniores ITF di Santa Croce, 3° per importanza a livello Europeo dopo quelli di Milano e Parigi).
E siccome è stato possibile grazie alla partecipazione di
tutti, è proprio tutti che voglio ringraziare:
- L’Amministrazione Comunale: passata e presente, che
ci ha sempre supportato.
- Il Consiglio Direttivo dell’Associazione: Stefano Ortigni, Alfonso Monti, Giancarlo Lepri, Fulvia Paci, Luca
Paganelli, Romano Spinelli, Spartaco Capaccioli, Stefano Fanti, Roberto Ferradini, Robi Neri, Giacomo Martini, Giuseppe Salvatore Varvaro, Enrico e Stefano Meacci,
Riccardo Lisi, Pierluigi Salvi, Stefano Cecchi, Roberto
Benassai, Giovanni Venturini, Fabio Firenzuoli, Fabrizio
Martini, Massimiliano Niccolai. Da cui
tutto ha avuto inizio.
- Lo Staff Tecnico: i Maestri Pierre Andrea Bilanceri, Nicola Bini, Massimiliano
Battaglia, Angelica Cirillo e poi l’atleta
Aurora Lisi e Debora Gioira, Cinelli Irene,
con pazienza e professionalità, dopo oltre
trent’anni, hanno riportato la scuola tennis e le competizioni tennistiche a Lamporecchio.
- Gli allievi: Bianca Allegri, Noemi Artino,
Viola Angioini, Altea Benvenuti, Giulia e
Stefano Bettarini, Alessandro Bianconi,
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Edoardo Bindi, Alessandro Brogi, Thomas Bruni, Jacopo
Buzzigoli, Lapo Calzolari, Lorenzo Cecconi, Fabio Contorni, Gaia Cortesi, Leonardo D’Ambrosio, Mattia De
Luca, Sofia Donati, Giulia Esposito, Chiara e Francesco
Fagni, Ginevra Fattori, Alessia Fiorito, Filippo Fumagalli,
Fabio Giampieri, Filippo e Gabriele Ginanni, Lorenzo Leparulo, Riccardo Loconsole, Magherini Andrea, Cosimo
Malucchi, Leonardo Marianantoni, Niccolo e Pietro Mazzantini, Marco Meacci, Edoardo Meozzi, Michelangelo
Micheli, Christian Monti, Giulia Neri, Emilio Nesi, Mattia
Niccolai, Alice Ortigni, Cristina Petrella, Martina Pistolesi, Vittorio Privitera, Aurelio Ramello, Matilde Sadotti,
Marianna Saletti, Marco Seraglini, Saniel Simoni, Silvia
Sostegni, Leonardo Tinagli, Niccolò Tognaccini e Lorenzo
Vescovi, Massimiliano Amidei, Michela Beneforti, Dania
Britoli, Ilenia Caseti, Sandra Corrado, Massimo Desideri,
Nico Fagni, Ginevra Fornaroli, Giada Iannotta, Lorenzo
Mazzantini, Stefania Pellegrini, Giuseppa Puglia, Marco
Romoli, Andrea Tinagli e Silvia Viareggi.
- ed i Soci tutti: Paolo Benvenuti, Marco Bindi, Paolo Buralli, Virginia Capaccioli, Valerio Cecconi, Silvia Costa,
Alessio e Antonio D’Ambrosio, Claudio Giannarelli, Bruno Ginanni, Roberto Ginanni, Fabrizio Giraldi, Massimo
Guidi, Devis Iebba, Tino La Duca, Marco Neri, Alessandro Niccolai, Alessandro Nucci, Alberto Paganelli, Ilaria
Pasquinucci, Luca Perone, Chiara Rainoldi, Stefania Paole
Rigoni, Niccolò Ruisi, Fulvio Simoni, Marco Sostegni,
Marco Spinelli, Maurizio Testa, Roberto Venturini.
Che a quell’idea danno forza ed energie nuove per affermarsi sempre più.
P.S. (mi scuso se ho dimenticato qualche nome)
Grazie di tutto.
Giacomo Martini
AGENDA E NOTIZIE BREVI
L’AGENDA DI ORIZZONTI
50 volte
AUGURI Laura!
Larciano - Il 23 agosto scorso è
stato un giorno speciale per Laura
Rustichini, che ha festeggiato 50
anni. Questo il messaggio giunto in
Redazione: “Tanti auguri Laura per
i tuoi 50 anni; mamma amorevole,
professionista seria e moglie paziente, da parte di Marco, Viola e
Silvia. Auguri anche da Orizzonti!
Congratulazioni
a Federica Girolami!!!
Larciano - Nel luglio scorso, Federica
Girolami ha concluso il corso di studi
diplomandosi con 100/100 al Liceo Psicopedagogico del “Coluccio Salutati”
di Montecatini Terme, con una tesina sui
“femminicidi”.
I migliori auguri per il proseguimento
degli studi da parte dei genitori Angiolino e Daniela Sevieri (la professoressa di
arte dell’Ist. comprensivo “F. Ferrucci”
di Larciano nella foto a lato con la figlia),
i parenti, gli amici e tutta la Redazione di
Orizzonti ... di felicità e fortuna!!
Nozze d’oro per
Enore ed Alda!
Larciano - Il 21 agosto scorso Enore ed
Alda Brittoli hanno festeggiato 50 anni
di matrimonio! Hanno fatto loro gli auguri le figlie Lara e Dania con Andrea
e Luca, ma soprattutto i nipoti Niccolò
ed Edoardo. A questa bellissima coppia
giungano gli auguri anche dalla nostra
Redazione.
Il Compleanno
di Sofia Donati!
Larciano - Il 3 settembre
scorso Sofia Donati ha festeggiato il compleanno degli
otto anni. “Sei la gioia di tutti
noi!!! Che tu...possa esaudire
ogni sogno in questa vita!!!
Ti vogliamo tanto bene!!!”.
Auguri dai genitori Romina e
Maurizio, dai nonni Franco,
Marisa, Ilio e Antonietta e
dalla nostra Redazione.
50 anni
insieme!
Lamporecchio - Il 21 luglio
scorso Mario Bruni e Anna
Russi hanno festeggiato le
nozze d’oro!
La figlia Moira
augura loro
ancora tanti
anni assieme.
Auguri anche
da tutta la
Redazione
di Orizzonti.
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AGENDA E NOTIZIE BREVI
Il 90°
compleanno
di Giuliana Maccioni!
NOZZE D’ORO
per Alvaro e Loriana!
Larciano - L’8 settembre 2016 Giuliana
Maccioni ha compiuto
90 anni!
Gli auguri più affettuosi
e sentiti da parte delle
figlie Carla e Valeria,
insieme ai nipoti e ai
parenti tutti. Tantissimi
auguri anche da tutta la
Redazione di Orizzonti.
Nozze d’Oro
per Rolando e Nicolina!
Lamporecchio - Il 27 agosto scorso Rolando
Romani e Nicolina Pierangeli hanno festeggiato
le Nozze d’Oro! Questo il messaggio inviatoci:
“Tanti auguri
a Rolando e
Nicolina per
i loro 50 anni
insieme !!!
Un augurio da
tutta la nostra
splendida famiglia”. Auguri
anche dalla nostra Redazione.
2/10/1976
2/10/2016 ...
40 ANNI INSIEME!
Lamporecchio - Il 2 Ottobre prossimo Viviano Maccaoni e Licia Corti
festeggeranno 40 anni di matrimonio! Questo è il messaggio giunto in
Redazione: “Brindiamo con voi alla
strada che vi ha portato fino a qui,
alla felicità di oggi, e alla serenità
del vostro domani. Tanti auguri per
questo bellissimo traguardo da Michele, Elisabetta, Daniela e Riccardo”. Tanti Auguri anche da tutta la
Redazione di Orizzonti.
Lamporecchio - Il 3 settembre scorso, Alvaro Gigli e Loriana Graziani hanno festeggiato 50 anni
di matrimonio! Questa la dedica
giunta in Redazione: «“L’amore
non consiste nel guardarsi l’un
l’altro, ma nel guardare insieme
nella stessa direzione.”(Antoine De Saint Exupéry). Congratulazioni e i più cari auguri per il vostro anniversario da Alessandro
e Rebecca, Daniela e Leonardo,
le sorelle e i cognati, gli amici e i
parenti!».
Ad Alvaro e Loriana giungano i
migliorii auguri anche da tutta la
Redazione di Orizzonti.
La 6ª candelina
di Costanza Bettini!
Mastromarco - Il 13 agosto scorso, ha
compiuto 6 anni una bimba dolcissima
di nome Costanza Bettini. Le fanno
tantissimi auguri ... con tutto il cuore, la
mamma Rita, il babbo Dimitri, le nonne
Paola e Alba, la bisnonna Alice e lo zio
Paolo. Tanti auguri anche da tutta la Redazione di Orizzonti.
Il 50° anniversario di
matrimonio di Fulvio e Marta
Larciano - In occasione del 50° anniversario
di matrimonio di Fulvio Nesti e Marta Lassi,
ecco la dedica giunta a Orizzonti: “Avremmo
voluto regalarvi la spensieratezza della gioventù che vi è stata negata, la serenità di chi
gode di ottima salute ma che non avete avuto. Quello che possiamo donarvi è l’affetto e
la riconoscenza per il bene che ci volete, per
i valori di serietà, onestà e solidarietà che ci
avete trasmesso, per gli insegnamenti ricevuti.
Siete il nostro faro in questa notte del mondo.
Vi vogliamo un mondo di bene. Auguri, Letizia
e Roberto”. Tanti Auguri anche dalla Redazione di Orizzonti.
Le Nozze d’argento
di Sabrina e Maurizio
Lamporecchio – Il 31 agosto scorso
Sabrina Andreotti e Maurizio Lapucci
hanno festeggiato le Nozze d’Argento.
Questa la dedicata scritta dalla figlia
Consuelo: “Certa di fare una gradita
sorpresa al ritorno dalla crociera, tanti auguri di Buon Anniversario dalla figlia Consuelo, con Lorenzo, dai genitori
Mauro e Gigliola, Ferruccio e Teresa, i
fratelli Alessio e Michele con Natascia, la
zia Liana, i cugini Antonella e Luciano,
Greta e Matteo”. Tanti Auguri anche dalla
Redazione di Orizzonti.
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AGENDA E NOTIZIE BREVI
4 candeline
per Lorenzo
Bandieri!
Il 5 settembre scorso, Lorenzo
Bandieri ha festeggiato il suo 4°
compleanno! Tanti auguri dalle
nonne Lidia e Teresa, dal nonno
Gianfranco, dalla mamma Anna
Maria e dal babbo Davide! Tanti
Auguri a Lorenzo anche dalla nostra Redazione.
Franco e Marisa
da 40 anni felicemente insieme!
Larciano - Franco Donati e Marisa
Morini hanno festeggiato il 5 settembre i quaranta anni di matrimonio. “In tutti questi anni avete superato insieme gioie, dolori sempre più
importanti e difficoltosi, congratulazioni!!! Vi auguriamo di continuare
così: sempre uniti e complici!!!!!”.
Auguri da parte dei figli Maurizio
e Marco, da Romina e dalla nipote
Sofia. Congratulazioni da parte della
Redazione di Orizzonti.
Nozze d’Oro
per Oscar e Luciana
Gerardo e
Carmela
25 anni insieme!
Lamporecchio - I coniugi Gerardo
Sena e Carmela Torano, il 14 settembre scorso, hanno festeggiato i 25 anni
di matrimonio. Un primo importante
traguardo raggiunto. Alla felice coppia
tanti auguri dalle mamme Serafina e
Francesca, dai figli Giulia e Tommaso, dai nipoti, sorelle, cognati e dalla
Redazione di Orizzonti. Un augurio
particolare dalla piccola Giorgia, l’ultima arrivata della famiglia!
Larciano - I coniugi Oscar Paolini e
Luciana Nannini hanno festeggiato i cinquanta anni di
matrimonio. Alla felice coppia, in un momento così importante della vita, arrivano
tanti auguri e complimenti
dai figli David e Barbara, il
genero Sisinnio, Daniela, i
nipoti Christopher e Nancy,
dagli amici e dalla Redazione
di Orizzonti.
Il 31 luglio
Francesco Mancini
è diventato maggiorenne!
Lamporecchio - In redazione ci è arrivata questa dedica: «Caro Francesco
sei “entrato” nel mondo degli adulti,
ti auguriamo di trovare la strada che
ti possa dare tante soddisfazioni, anche se ti richiederà responsabilità e
sacrifici. Non perdere mai la genuinità e la bontà che ti contraddistinguono. Con affetto mamma Mara, babbo
Massimo, Damiano (nella foto a lato,
insieme al fratello Francesco), nonni
Elena e Tullio, gli zii e i cugini».
Tanti auguri anche dalla Redazione di
Orizzonti.
Damiano
Francesco
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