Elettrauto Autoriparatore
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Elettrauto Autoriparatore
AUTORIPARATORE - ELETTRAUTO PREMESSA L’attività di autoriparazione potrà essere svolta solo dalle imprese iscritte regolarmente nel Registro delle Imprese o nell’Albo delle Imprese Artigiane della Camera di Commercio nella cui Provincia ha sede l’unità operativa dell’impresa. Le attività in oggetto si distinguono in: a) meccanica e motoristica b) carrozzeria c) elettrauto d) gommista Rientrano nell’attività di autoriparazione tutti quegli interventi di sostituzione, modificazione e ripristino di qualsiasi componente, anche particolare, dei veicoli e dei complessi dei veicoli a motore, di impianti e componenti fissi. Per veicoli si intendono tutte le macchine di qualsiasi specie, che circolano sulle strade, guidate dall’uomo. Sono compresi i ciclomotori e motocicli. Non rientrano nell’attività di autoriparazione, per esplicita indicazione della legge (art. 1, n.2 L. 122/92) le attività di autolavaggio, rifornimento del carburante, sostituzione di filtro dell’aria e dell’olio, sostituzione dell’olio lubrificante e di altri liquidi lubrificanti o di raffreddamento. Sportelli provinciali per la creazione di impresa P.O.R. 2007-2013 Ob. 2 “Competitività’ regionale e occupazione” Asse “Adattabilità’” – Obiettivo specifico C CLIENTI La clientela potenziale di un’attività di autoriparazione è rappresentata sia da privati, possessori di autoveicoli, motocicli, ecc.. , sia da imprese industriali, commerciali, ecc… che dispongono di una flotta aziendale di veicoli e domandano servizi di riparazione e manutenzione necessari per il perfetto stato di efficienza e di messa in sicurezza del mezzo. La domanda in particolare è data: • da persone che a seguito di incidenti stradali necessitano di riparazioni al proprio veicolo o motoveicolo; • da chi decide di inserire sul proprio autoveicolo un impianto stereo o di antifurto o deve riparare gli stessi; • da persone che vogliono apportare modifiche al proprio veicolo sia estetiche che impiantistiche; • da chi necessita di aiuto per un improvviso guasto al veicolo(un faro bruciato, un finestrino rotto, …); • concessionari di automobili che possono necessitare di ritocchi ai mezzi usati e permutati. Nel dettaglio l’officina acquista più potere attrattivo se: • le strutture sono gestite da personale preparato,disponibile e gentile; • offrono il servizio richiesto nel minor tempo possibile. Prendendo in considerazione la possibilità di sviluppo del mercato nella provincia di Cuneo emerge come oggi sempre più spesso venga richiesto a questo genere di impresa una continua offerta di nuovi servizi ed un continuo aggiornamento dovuto principalmente allo sviluppo tecnologico applicato ai veicoli. Il cliente vuole potersi fidare e questo lo si può ottenere con una solida preparazione professionale e del continuo aggiornamento. Data la zona ad alto afflusso turistico non è da sottovalutare la possibilità di poter contare tra i propri clienti anche stranieri che necessitano di lavori ai propri veicoli. L’attività deve essere caratterizzata dalla disponibilità del personale alle esigenze del cliente e dalla varietà di lavori che si svolgono, i quali spaziamo dal cambio di un fanale alla sistemazione della carrozzeria dopo un incidente piuttosto che la predisposizione di un impianto di allarme ecc… I servizi che, tra gli altri, si possono offrire sono: - verifica dei lavori di cui il veicolo necessita; - preventivi su lavori da eseguire o modifiche richieste; - taglio e saldatura lamiere; - verniciatura delle parti sostituite o riparate; - trattamento anticorrosione e lucidatura; - sostituzione, raddrizzatura e quadratura porte, cofani, parabrezza e paraurti; - installazione impianti di antifurto ed impianti stereo; - riparazione dell’impianto elettrico del veicolo; - sistemazione dell’impianto di alimentazione, di avviamento, ecc…; - revisioni e bollini blu; Sportelli provinciali per la creazione di impresa P.O.R. 2007-2013 Ob. 2 “Competitività’ regionale e occupazione” Asse “Adattabilità’” – Obiettivo specifico C REQUISITI E NORMATIVE I requisiti richiesti per l’esercizio dell’attività artigiana di autoriparazione sono di ordine generale, di ordine morale e di ordine tecnico-professionale e devono essere posseduti dal titolare oppure, se l’attività è intrapresa in forma societaria, i requisiti previsti devono essere posseduti da tutti i soci che abbiano la rappresentanza. Requisiti generali: • aver raggiunto la maggiore età • essere cittadino italiano o di uno degli stati membri dell’UE o straniero non comunitario residente in Italia e munito permesso di soggiorno Requisiti morali: • avere il godimento dei diritti civili • non essere stato interdetto o inabilitato • non essere stato dichiarato fallito, o in caso di fallimento essere stato riabilitato • non essere sottoposto a misure di prevenzione contro la delinquenza mafiosa. Requisiti tecnico-professionali in capo all’imprenditore: • aver esercitato, per almeno tre anni nell’arco degli ultimi cinque, l’attività di autoriparazione come dipendente (operaio qualificato), titolare, socio legale rappresentante o familiare collaboratore nell’ambito di imprese operanti nel settore. oppure aver frequentato con esito positivo corso regionale teorico pratico di qualificazione, seguito da almeno un anno di esercizio dell’attività di autoriparazione, come operaio qualificato, alle imprese operanti nel settore nell’arco degli ultimi cinque anni oppure aver conseguito un titolo di studio a carattere tecnico professionale attinente all’attività, seguiti da almeno un anno di esercizio dell’attività di autoriparazione come operaio qualificato nell’arco degli ultimi cinque oppure aver conseguito in materia tecnica attinente all’attività un diploma di istruzione secondaria di secondo grado o diploma di laurea I LOCALI L’esercente l’attività di autoriparazione deve avere la disponibilità di spazi e di locali idonei a contenere i veicoli oggetto di intervento e le attrezzature e le strumentazioni occorrenti per l’esercizio dell’attività. Il locale proposto deve essere caratterizzato da una superficie abbastanza ampia in modo da poter ospitare tutti i macchinari e gli attrezzi necessari per svolgere l’attività e i veicoli che necessitano di riparazione o di lavori vari. Deve essere un ambiente ordinato, pulito, ben illuminato, essere fornito di attrezzi e macchinari all’avanguardia per poter soddisfare le diverse esigenze della clientela. ITER NORMATIVO Le imprese che intendono esercitare l’attività di autoriparazione sono tenute a presentare, ai sensi dell’art.22, comma 3, del Dgls.112/1998 una denuncia di inizio attività al Registro delle Imprese o alla Commissione Provinciale per l’Artigianato presso la Camera di Commercio nella cui Provincia ha sede l’unità operativa dell’impresa, specificando le attività che intendono esercitare tra quelle previste dalla L. 122/1992. Sportelli provinciali per la creazione di impresa P.O.R. 2007-2013 Ob. 2 “Competitività’ regionale e occupazione” Asse “Adattabilità’” – Obiettivo specifico C La denuncia di inizio attività deve essere contestuale alla data d’inizio attività e va presentata utilizzando un apposito modello distribuito dalla Camera di commercio. Al fine dell’iscrizione al Registro delle Imprese/Albo Imprese artigiane occorre documentare i seguenti requisiti: • Disponibilità di spazi e di locali idonei a contenere i veicoli oggetto di intervento; • Dotazione delle attrezzature e le strumentazioni necessarie per lo svolgimento dell’attività indicate in apposite tabelle approvate dal Ministero dei Trasporti; • Designazione di un Responsabile Tecnico Saranno verificati i requisiti urbanistici e del rumore del locale in cui si svolge l’attività presso l’ufficio tecnico del comune per dimensioni e destinazione d’uso e presso l’ASL di competenza per l’agibilità igienico-sanitaria e i requisiti di sicurezza sul lavoro previsti dalla L. 626/94. La documentazione (obbligatoria) da allegare alla DIA è la seguente: • certificato medico in bollo, rilasciato dall’ASL competente per la sede dell’officina, attestante l’idoneità fisica del responsabile tecnico all’esercizio dell’attività di autoriparazione; • dichiarazione del preposto alla gestione tecnica attestazione del versamento di € 168,00 per la Tassa di Concessione Governativa; IL RESPONSABILE TECNICO Il responsabile tecnico (RT) è colui che, in possesso dei requisiti prescritti, surroga il titolare nell’esercizio dell’attività di autoriparazione. Il responsabile tecnico deve possedere i seguenti requisiti personali: • essere cittadino italiano o di un altro Stato membro dell’Unione Europea, ovvero di uno Stato anche non appartenente all’U.E. con cui sia operante la condizione di reciprocità; • non aver riportato condanne e non essere sottoposto a procedimenti penali per reati commessi nell’esercizio dell’attività di autoriparazione; • essere fisicamente idoneo all’esercizio dell’attività in base a certificazione rilasciata dall’ufficiale sanitario del comune di esercizio dell’attività. Deve, inoltre, possedere almeno uno dei seguenti requisiti tecnicoprofessionali: - aver esercitato l’attività di autoriparatore alle dipendenze di imprese operanti nel settore nell’arco degli ultimi cinque anni, come operaio qualificato, o titolare o socio legale rappresentante o familiare collaboratore per almeno tre anni; tale ultimo periodo è ridotto ad un anno qualora l’interessato abbia conseguito un titolo di studio a carattere tecnico-professionale attinente all’attività; - aver frequentato, con esito positivo, un apposito corso regionale tecnico-pratico di qualificazione, seguito da almeno un anno di esercizio dell’attività di autoriparazione, come operaio qualificato alle dipendenze di imprese operanti nel settore nell’arco degli ultimi cinque anni; - aver conseguito, in materia tecnica attinente all’attività, un diploma di istruzione secondaria di secondo grado o una laurea. E’ obbligatorio nominare un responsabile tecnico per ogni eventuale unità operativa. Il RT non può operare in più unità locali (officine, salvo che queste risultino contigue o comunque estremamente prossime). Sportelli provinciali per la creazione di impresa P.O.R. 2007-2013 Ob. 2 “Competitività’ regionale e occupazione” Asse “Adattabilità’” – Obiettivo specifico C Il RT deve avere un rapporto di immedesimazione con l’impresa; la nomina può avvenire tramite “procura institoria” o attraverso la sottoscrizione di un’apposita dichiarazione. Sono considerati “immedesimati” con l’impresa, secondo la normativa in materia: - il titolare - il lavoratore dipendente - il socio prestatore d’opera - il familiare collaboratore - l’institore - l’associato in partecipazione LA REVISIONE DEI VEICOLI Le imprese di autoriparazione, per effettuare la revisione dei veicoli ed avere l’affidamento in concessione delle revisioni di cui all’art.80, comma 8,del codice della strada, devono possedere i seguenti requisiti: essere in possesso dei requisiti per l’esercizio effettivo di tutte e quattro le attività previste e regolamentate dalla legge 122/1992; A) possedere adeguata capacità finanziaria, stabilita con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, dimostrata mediante attestazione di affidamento nelle forme tecniche, rilasciata da parte di: 1) aziende o istituti di credito 2) società finanziarie con capitale sociale non inferiore a 2.582.284,50 euro 3) avere sede in una delle province per le quali il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti abbia ritenuto di avvalersi della facoltà di cui all’art. 80, comma 8 del codice della strada; B) essere dotate di appositi locali che, oltre a possedere le prescritte autorizzazioni amministrative devono avere: 1) superficie di officina non inferiore a 120 mq 2) larghezza, lato ingresso, non inferiore a 6metri 3)ingresso avente larghezza ed altezza rispettivamente non inferiori a m. 2,50 e m.3,50 essere permanentemente dotate delle attrezzature e strumentazioni indicate nell’appendice X al D.P.R.495/1992 Per l’esercizio dell’attività di revisione è necessario essere in possesso di una specifica autorizzazione rilasciata dalla Provincia. La modulistica necessaria per ottenere il rilascio dell’autorizzazione è scaricabile direttamente dai siti Internet di ciascuna Provincia. COMPETENZE PROFESSIONALI Le competenze che un autoriparatore deve possedere riguardano principalmente la preparazione tecnico-professionale, la conoscenza della struttura del veicolo, il funzionamento degli impianti elettrico, frenante, ecc…, la conoscenza dei materiali che compongono la carrozzeria piuttosto che altre parti fisse del veicolo. Tali competenze si acquisiscono o con studi tecnici adeguati o con la pratica, lavorando presso un’impresa del settore. Sportelli provinciali per la creazione di impresa P.O.R. 2007-2013 Ob. 2 “Competitività’ regionale e occupazione” Asse “Adattabilità’” – Obiettivo specifico C Non vanno trascurate le capacità gestionali e di promozione dell’azienda; quelle relative alla comunicazione sono capacità sicuramente essenziali, infatti la clientela si aspetta di ricevere un servizio da persone che sappiano come accoglierle, consigliarle e dare tutte le informazioni relative al lavoro che si dovrà fare sul proprio veicolo. Trattandosi di una zona caratterizzata da un forte flusso turistico, sarebbe molto utile nella gestione dell’officina la conoscenza anche basilare della terminologia tecnica in almeno una lingua straniera per essere in grado di offrire assistenza a tutti quei turisti che dovessero avere problemi con i propri veicoli. ANALISI DI MERCATO E SCELTE STRATEGICHE LA CONCORRENZA Per valutare le possibilità di successo di una qualsiasi attività imprenditoriale è necessario considerare sia le potenzialità della domanda dei servizi offerti sia le caratteristiche quantitative e qualitative delle imprese concorrenti già esistenti. Conoscere la concorrenza, è infatti importantissimo per scoprire se esistono, e dove, spazi di mercato per avviare la propria attività. Nel caso in cui questi spazi esistano, è importante aver acquisito tutte le informazioni sulla concorrenza per mettere a punto la propria formula imprenditoriale e cioè decidere quali servizi offrire, quali prezzi proporre, a quali segmenti di mercato rivolgersi, ecc.. Per ogni impresa concorrente è anche importante conoscere, dov’è ubicata, da quanti anni è operativa, quali e quante attrezzature utilizza, quali sono le dimensioni dei locali in cui viene svolta l’attività, ecc.. Si tratta di informazioni, a volte difficili da reperire ma assolutamente indispensabili per mettere a punto una formula imprenditoriale “originale”, per diversificare la propria attività dai concorrenti, e conquistare magari anche solo una parte dei loro clienti. LA PROMOZIONE E PUBBLICITÀ La promozione, sia all’inizio dell’attività che durante tutta la sua esistenza , è uno degli elementi essenziali per garantire all’attività buone opportunità di successo. Nel proporre l’officina si può usufruire dei diversi mezzi pubblicitari che il mercato è in grado di offrire. Un’efficace forma di promozione è il passaparola dei clienti soddisfatti che possono diventare dei veri e propri promotori dell’attività trasformando amici, parenti, soci in clienti. Fondamentale è, quindi, la cura della clientela, ovvero la capacità dell’imprenditore e dei suoi collaboratori di porre attenzione alle esigenze del cliente creando in questo modo un rapporto amichevole e familiare. Un modo di conquistare la fedeltà duratura del cliente è di superare costantemente le sue attese: fornire ai clienti un servizio che va oltre le loro aspettative. Promuovere la propria attività attraverso spazi pubblicitari su riviste specializzate; • Creare depliant da diffondere soprattutto in ambito locale attraverso accordi con le strutture ricettive del territorio circostante per la vicendevole distribuzione di materiale pubblicitario, distribuzione degli stessi presso altre attività commerciali (quali negozi di bar, negozi di materiale elettrico o ricambi per auto, …), ecc. • Comprare uno spazio pubblicitario nella locale stazione radiofonica. • Creare un sito internet. Sportelli provinciali per la creazione di impresa P.O.R. 2007-2013 Ob. 2 “Competitività’ regionale e occupazione” Asse “Adattabilità’” – Obiettivo specifico C • Stampare biglietti da visita e carta intestata per i preventivi con il proprio logo e denominazione. • Garantirsi una presenza su pubblicazioni settimanali e quotidiane le quali dedicano spazio alle automobili piuttosto che altri mezzi di trasporto. • Far pubblicare su riviste di annunci di compravendite di vario genere la pubblicità della propria officina. • Inserire volantini pubblicitari nelle buche delle lettere. LA POLITICA DEI PREZZI I prezzi applicati dovranno essere in linea con il resto del mercato e dovranno variare a seconda dell’intervento effettuato. Esiste, per quanto riguarda la categoria degli autoriparatori, un listino prezzi, depositato dalle Associazioni di categoria presso la Camera di Commercio, al quale si può fare riferimento. Ciò non esclude la possibilità di utilizzare la politica dei prezzi come leva di marketing praticando sconti ai clienti che tornano a richiedere i servizi dell’officina. LA LOCALIZZAZIONE La localizzazione dell’officina varia a seconda del tipo di clientela che si vuole servire. Infatti se la maggior parte dei clienti sono famiglie o comunque privati conviene scegliere di stabilizzarsi in zone residenziali, mentre se la clientela è prevalentemente composta da imprese che necessitano di riparazione ai propri mezzi da lavoro (ad esempio camion) conviene localizzarsi nella zona industriale della città. Potrebbe essere vantaggioso avviare la propria officina in zone di forte passaggio (ed esempio vicino ad una superstrada o su una delle strade principali di ingresso ed uscita dalla città). RISORSE UMANE Occorre che da parte dell’imprenditore vi sia una valutazione rispetto al tipo di organizzazione che conta di mettere in piedi per svolgere la propria attività. A questo proposito le domande cruciali alle quali si dovrà trovare una risposta sono: -quali sono le competenze necessarie per il funzionamento dell’impresa e come reperire ed inquadrare le persone che debbono ricoprire le varie funzioni (soci, dipendenti, collaboratori, consulenti esterni)? -se l’imprenditore ritiene di svolgere in prima persona tutta l’attività, come organizzerà il suo tempo? -è necessario avvalersi di consulenze esterne (commercialista, consulenti del lavoro, ecc..)? SCELTA DELLA FORMULA SOCIETARIA La forma giuridica più semplice è l’impresa individuale (art. 2082 C.C.), o quella dell’impresa a conduzione famigliare che prevede la collaborazione di parenti entro il terzo grado ed affini entro il secondo (art. 230-bis C.C.). In presenza di più soggetti, l’impresa si può costituire in forma societaria nelle diverse forme previste dalla legge ma per ottenere la qualifica di impresa artigiana è necessario che: • nelle società in nome collettivo (S.n.c.) e nelle società cooperative la maggioranza dei soci partecipi al processo produttivo ed almeno uno dei soci sia in possesso dei requisiti tecnico-professionali; Sportelli provinciali per la creazione di impresa P.O.R. 2007-2013 Ob. 2 “Competitività’ regionale e occupazione” Asse “Adattabilità’” – Obiettivo specifico C • nelle società in accomandita semplice (S.a.s) i soci accomandatari partecipino tutti al processo produttivo e almeno uno dei soci accomandatari sia in possesso dei requisiti tecnicoprofessionali • nelle S.r.l. unipersonali il socio unico partecipi personalmente al processo produttivo e sia in possesso dei requisiti tecnico-professionali • nelle S.r.l. la maggioranza dei soci partecipi personalmente alla produzione, detenga la maggioranza del capitale e la maggioranza nell’organo deliberante. INVESTIMENTI Il fabbisogno di risorse per la realizzazione dell’attività imprenditoriale dipende dalle dimensioni e dalla formula imprenditoriale prescelta per la conduzione del business. In primo luogo occorre considerare i costi per effettuare i lavori di messa a norma dei locali; questi devono, infatti, possedere le caratteristiche strutturali e igienico sanitarie che la normativa e i regolamenti prevedono per un’attività di questo genere. Occorre poi stimare il costo relativo all’acquisto dei macchinari e delle attrezzature necessari per svolgere l’attività (pompe idrauliche, sollevatori, saldatore a filo continuo, compressore, chiavi, utensili specifici, ecc…). Se il locale non è di proprietà, ma deve essere acquistato, l’investimento iniziale è molto più elevato. L’alternativa è, naturalmente, la locazione dell’immobile. Gli investimenti necessari all’esercizio dell’attività d’impresa dovranno essere realizzati durante il primo esercizio. Le voci più significative riguarderanno le opere di adeguamento locali e l’acquisto di macchinari ed attrezzature. Nella tabella che segue sono riportati i costi che, indicativamente, una struttura in discrete condizioni di partenza e con una dotazione base di strumentazione dovrà sostenere: ADEGUAMENTO LOCALI Ristrutturazione e impiantistica Allacciamento utenze MACCHINARI E ATTREZZATURA Macchinari Attrezzature ATTREZZATURA INFORMATICA Computer, stampante,fax ARREDAMENTO Arredo ufficio 30.000,00 € 10.000,00 € TOTALE 52.000,00 € 8.000,00 € 1.000,00 € 1.000,00 € 2.000,00 € Sportelli provinciali per la creazione di impresa P.O.R. 2007-2013 Ob. 2 “Competitività’ regionale e occupazione” Asse “Adattabilità’” – Obiettivo specifico C RICAVI E COSTI Dopo aver illustrato le peculiarità che definiscono l’idea dell’officina, forniamo le prospettive di investimento e sviluppo economico che possono derivarne. Lo facciamo pensando di dar vita ad una laboratorio di dimensioni e con caratteristiche ‘tipo’: sarà aperto dal lunedì al venerdì con una media di 2 veicoli al giorno riparati per almeno 46 settimane all’anno. La gestione dell’attività è a livello famigliare; l’imprenditore, iscritto in CCIAA come impresa individuale, dovrà poter contare sull’aiuto di 1 famigliare a tempo pieno. Si ipotizza un’officina su un unico piano, al piano terra, con una superficie di 120mq che comprende la zona lavoro, la zona in cui parcheggiare i veicoli in attesa di lavorazione ed un piccolo ufficio per accogliere i clienti. Se si offre anche il servizio di verniciatura occorre prevedere la presenza di una stanza da adibire a tale trattamento. LE PREVISIONI DI FATTURATO Si può ipotizzare solamente a grandi linee quale potrà essere il fatturato di un’attività di questo tipo dal momento che le variabili e le differenze nell’offerta dei servizi è notevole. Occorre, anche, tener conto delle differenze di clientela (privati, imprenditori, ecc…) Prima Annualità 58.800,00 - 8.800,00 Fatturato acquisto esterno merci e materie prime 53.550,00 56.100,00 - 9.600,00 - 2.000,00 - 9.600,00 - 2.300,00 - 9.600,00 - 2.500,00 - 1.000,00 - 1.000,00 -1.000,00 - € 25.000,00 - 1.900,00 - 28.000,00 -2.100,00 - 30.000,00 - 2.200,00 - 9.233,00 1.267,00 - 9.233,00 1.417,00 - 9.233,00 1.567,00 Affitto Utenze (acqua,energia, telefono) Promozione/pubblicità e e Terza Annualità 66.000,00 - 9.900,00 50.000,00 Reddito lordo Costo del lavoro Costi vari amministrazione tasse Ammortamenti Seconda Annualità 63.000,00 - 9.450,00 Margine d’impresa NORMATIVA DI RIFERIMENTO Legge 5 febbraio 1992, n. 122 Disciplina dell'attività di autoriparazione Legge 5 gennaio 1996, n. 25 Differimento di termini previsti da disposizioni legislative nel settore delle attività produttive. Art. 4 e 6. Legge 26 settembre Modifiche alla legge 122/1992 1996, n. 507 D.lgs 31 marzo 1998, n. 112 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del capo I legge 59/1997. Articoli estratti (art. 20, 22, 42, 102, 105) D.p.R. 14 dicembre 1998, n. 558 Regolamento per la semplificazione della disciplina in materia di registro delle imprese, nonché per la semplificazione dei procedimenti relativi alla denuncia di inizio attività Sportelli provinciali per la creazione di impresa P.O.R. 2007-2013 Ob. 2 “Competitività’ regionale e occupazione” Asse “Adattabilità’” – Obiettivo specifico C Decreto ministeriale 30 luglio 1997, n. 406- Regolamento recante le dotazioni delle attrezzature e delle strumentazioni delle imprese di autoriparazione; categorie di attività soggette alla verifica di determinati requisiti tecnici; Decreto legislativo 152/2006 Testo Unico sull’ambiente. 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