NEWSLETTER 1 - 2014 Aprile 2014
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NEWSLETTER 1 - 2014 Aprile 2014
NEWSLETTER 1 - 2014 Aprile 2014 Tirando le somme e guardando al futuro Il 2013 per la raccolta fondi non è stato un anno facile, il settore non profit si è trovato ad affrontare una fase impegnativa a causa della persistente crisi economica che ha colpito famiglie e imprese. Chi si è trovato costretto a pensare a una “spending review” personale ha in molti casi dovuto, suo malgrado, diminuire o rimandare il proprio contributo di solidarietà alle organizzazioni non profit. Desidero quindi dire grazie a tutti voi che nonostante le difficoltà e le incertezze avete continuato ad offrirci il vostro aiuto rendendo così possibile la realizzazione di numerosi progetti a sostegno dell’Ospedale e della Scuola di Ostetricia di Kalongo. 2013: ecco come abbiamo impiegato i fondi raccolti Grazie ai vostri contributi, nel 2013 abbiamo potuto destinare all’Ospedale e alla Scuola 265.000 Euro. Questa cifra rappresenta circa il 23% dell’attuale fabbisogno delle due istituzioni che sosteniamo. 4% 6% Ecco come sono stati utilizzati: Personale distaccato Costi correnti 49% 1% 2% 38% Strumentazione e macchinari Ristrutturazione edifici Scuola di Ostetricia Missione Volontari La quota più rilevante è stata destinata al finanziamento del fabbisogno corrente dell’Ospedale (medicinali, energia, gasolio e salari del personale locale) e del costo del personale espatriato a Kalongo, che in questo momento storico esercita un ruolo chiave nel processo di riorganizzazione post bellica dell’Ospedale. Oltre al Direttore Generale Stefano Santini e al nostro referente in loco e Chief Accontant Francesco Castoro, dallo scorso mese di ottobre si sono aggiunte due figure di grande esperienza, italiana e ugandese, estremamente importanti per l’Ospedale: il dr. Erik Domini, ginecologo, che si è occupato nei sei mesi passati della riorganizzazione del reparto materno-ginecologico, e l’architetto Mario Castelli, responsabile per i progetti strutturali finanziati dalla Fondazione, di cui leggerete nelle prossime pagine. Tre studentesse della Scuola di Ostetricia hanno inoltre potuto conseguire il Midwifery Certificate grazie alle borse di studio finanziate dalla Fondazione. L’attività della Fondazione non si esaurisce tuttavia nella raccolta fondi e nella loro destinazione ai vari progetti. Uno dei compiti principali, a cui dedichiamo energia e impegno, consiste nella ricerca di partnership con istituzioni attraverso cui inviare a Kalongo “professionalità”, per promuovere conoscenza e sviluppo di competenze. Nel 2013, abbiamo avviato la collaborazione con IDEA Onlus, associazione di medici infettivologi con la quale è stato messo a punto un programma di attività clinica e di formazione del personale. La prima missione a Kalongo è stata realizzata lo scorso mese di febbraio dal prof. Alberto Biglino, medico infettivologo di Asti e docente presso la facoltà di medicina dell’Università di Torino, nonché presidente di IDEA Onlus. Ha visto il suo inizio anche la partnership con Università Campus Bio Medico di Roma attraverso il progetto di ricerca “Skin to Skin” realizzato a Kalongo nel mese di marzo da due studentesse specializzande in pediatria. Infine, è proseguita con successo la collaborazione con la SDA Bocconi che ha garantito nello scorso anno due internship di 8 settimane presso l’Amministrazione dell’Ospedale. Come ricorderete, abbiamo voluto dedicare il 2013 in particolare al sostegno della salute delle donne, che in Africa, nei contesti rurali sottosviluppati, ricoprono un ruolo centrale per la sopravvivenza e la cura della famiglia. Grazie a due importanti iniziative realizzate lo scorso anno, 2.500 future madri potranno beneficiare quest’anno del programma di visite prenatali “Gravidanza Sicura” e 1.500 donne potranno accedere ad un parto assistito in Ospedale. Grazie di cuore a tutti voi che con il vostro sostegno infondete nuova energia al nostro lavoro. Giovanna Ambrosoli UBI PROGRAMMA GRAVIDANZA SICURA Grazie al SOCIAL BOND “BANCA POPOLARE DI BERGAMO – UBI COMUNITA’ PER LA FONDAZIONE DR. AMBROSOLI MEMORIAL HOSPITAL”, emesso nel periodo 15 ottobre - 22 novembre 2013 ed interamente collocato, sono stati raccolti 25.000 Euro, destinati al “Programma Gravidanza Sicura” per la lotta alla mortalità materna e neonatale nell’area di riferimento dell’Ospedale di Kalongo. Il programma “Gravidanza Sicura” consiste nel fornire alle future mamme un supporto medico e di “counselling” psicologico per portare a termine la gravidanza in modo sicuro per loro e per il nascituro, riducendo le complicazioni e le possibili cause di morte materna e fetale, quali infezioni ed emorragie intra e post-partum. E’ attuato in stretta sinergia con le linee guida varate nel 2010 dal governo ugandese per la tutela della salute materna e neonatale e implementato dal personale medico-ostetrico del Dr. Ambrosoli Memorial Hospital. Prevede le seguenti azioni rivolte alle mamme in attesa: • Informazioni e servizio di counselling su nutrizione, protezione da infezioni sessuali, igiene pre e post-partum. • Informazioni su metodi anticoncezionali e pianificazione familiare. • Vaccinazione antitetanica. • Informazioni riguardanti preparazione al parto ed eventuali emergenze connesse. • Analisi e trattamento di gestosi, sifilide e infezioni urinarie. • Uso di zanzariere trattate con insetticida. • Profilassi e trattamento della malaria. NOTIZIE DA KALONGO CURARE LA MALARIA: UNA BATTAGLIA SENZA SOSTA Ogni anno all’Ospedale di Kalongo vengono ricoverati oltre 4.000 bambini, dei quali il 50% con diagnosi di malaria, ancora oggi una delle principali cause di morte in Africa. I dati lo confermano: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, dei circa 216 milioni di casi di malaria stimati nel mondo, l’81% è registrato nella regione sub sahariana; i casi mortali sono concentrati nella fascia di età 0-5 anni (86% dei decessi) e nei gruppi a rischio (donne in gravidanza), soggetti ad una molteplicità di infezioni. Il trattamento della malaria varia a seconda della gravità e delle condizioni del bambino. Nelle forme più severe di grave anemia, di disidratazione per diarrea o di altre forme di coinvolgimento cerebrale, l’ospedalizzazione è obbligatoria; il trattamento può richiedere anche delle trasfusioni, da sempre un aspetto critico per l’Ospedale date le condizioni di oggettiva difficoltà di reperimento tempestivo di sacche di sangue necessarie. Come ci ha informato il dr. Stefano Santini, direttore del Dr. Ambrosoli Memorial Hospital, il trattamento ospedaliero include la somministrazione di farmaci specifici come Coartem (o chinino endovena a seconda della gravità) e altre terapie dal costo spesso non sostenibile per una famiglia alle prese con questa malattia. “Al Dr. Ambrosoli Memorial Hospital il “Case Fatality Rate” (la percentuale di bambini deceduti sul totale dei malati) è inferiore all’1%! Questo significa che quando i bambini vengono ricoverati il livello dell’assistenza fornita è adeguato e assicura oltre il 99% di cura”. Per questo è importante raccogliere fondi, per permettere ai bambini di essere ricoverati e curati! La Fondazione e l’Ospedale sono tutti i giorni in prima linea per fronteggiare quest’emergenza in una corsa senza sosta. Hanno risposto al nostro appello per raccogliere fondi a favore di questo bisogno Aiuta con PIC e gli ipermercati Bennet con la raccolta punti on line 2014. LIGHTS ON AFRICA 2014: SERATA D’ECCEZIONE A COMO PER I BAMBINI DI KALONGO Grande affluenza per il nuovo appuntamento con Lights on Africa, che si è svolto il 13 marzo a Como. L’evento solidale, organizzato dal Gruppo Artsana attraverso l’iniziativa Aiuta con PiC di PiC Solution ha coinvolto oltre 1.500 persone. Sono stati così raccolti 35.400 euro, che andranno a garantire cure antimalariche per 1.770 piccoli pazienti del Dr. Ambrosoli Memorial Hospital. Al Concerto in Duomo, eccezionalmente aperto fuori orario per l’occasione, si sono esibiti la Soprano Lucrezia Drei e il Tenore Marco Ciaponi, vincitori del prestigioso Concorso AsLiCo, accompagnati dal Quartetto d’archi e arpa ‘Le Cameriste Ambrosiane’, in un concerto che ha intrecciato le più celebri Ave Maria della storia dell’opera e del suggestivo repertorio sacro sette e ottocentesco, con intonazioni su musiche di W. A. Mozart, G. Rossini, G. Donizetti, C. Gounod, P. Mascagni e G. Verdi. Un sentito Grazie al Vescovo della Diocesi di Como Mons. Diego Coletti e al Capitolo della Basilica Cattedrale per aver concesso l’utilizzo della splendida cornice del Duomo, al Comune di Como per il patrocinio all’iniziativa, e per la sentita partecipazione delle autorità intervenute e al Teatro Sociale di Como per il contributo artistico. IN PARTENZA LA COSTRUZIONE DELLA CASA DEI VOLONTARI Molti di voi ricorderanno che abbiamo iniziato nel 2012 a raccogliere fondi per la CASA DEI VOLONTARI. Questo progetto nasceva dall’esigenza di disporre di una struttura di accoglienza all’interno dell’Ospedale in grado di ospitare i tanti volontari qualificati (medici, ostetrici, amministrativi e tecnici) che ogni anno si rendono disponibili a contribuire professionalmente per sostenere l’Ospedale e la Scuola di Ostetricia. Rispetto all’edificio originario, il progetto è stato recentemente modificato e ampliato per consentire non solo permanenze brevi di team di volontari in missioni mediche specialistiche e di training del personale locale, ma anche permanenze di lungo periodo. Da un unico edificio quindi, si è passati ad un vero e proprio “compound”, ovvero un’area di servizio per l’Ospedale, con un conseguente aumento della capacità ricettiva. I lavori per la realizzazione della prima fase del progetto sono iniziati proprio in questo mese di aprile con le opere di bonifica e recinzione del terreno (nella foto l’area dove sorgerà il sito) per consentire la realizzazione di solide fondamenta, poiché il terreno è di natura argilloso e non compatto. Siamo ora pronti per iniziare i lavori per la costruzione del blocco centrale, costituito da 6 stanze “self contained”, una zona living e servizi. I costi per complessivi 90.000 Euro verranno coperti attraverso l’impiego dei fondi già raccolti grazie all’evento Wine for Life 2012 promosso da Banca Akros, ai contributi di molti amici della Fondazione e a finanziamenti da noi richiesti. Il termine di questa prima fase dei lavori è previsto per la fine del 2014. La seconda e conclusiva fase del progetto è programmata per il 2015 e prevede la costruzione di 3 appartamenti indipendenti e di un “Meeting Hut” per incontri. Chi fosse interessato a partecipare alla sottoscrizione per permetterci di completare la parte restante del progetto può donare il proprio contributo attraverso: - Bonifico bancario su conto Banca Akros IBAN: IT22W 03045 01600 000010104007 - Conto corrente postale intestato a Fondazione Dr. Ambrosoli: n° 8758230 - Causale: Casa dei Volontari I VOLONTARI RACCONTANO... IN MISSIONE CON ESTER, SERAFINO E VALTER “Quest'anno ho deciso di accompagnare mio marito Serafino nel suo 30esimo viaggio in Africa, 26 dei quali a Kalongo! All'inizio ero un po' scettica, ma alla fine il viaggio si è rivelato bellissimo sotto molti aspetti. A Kalongo ho potuto finalmente vedere i suoi lavori di falegnameria fatti negli anni. Me li ha mostrati con gioia e soddisfazione, contento di aver lavorato con amore per i poveri di Kalongo. Kalongo è conosciuta da tutti per il suo Ospedale. E’ in piena savana e se alzi gli occhi vedi solo savana. Il reparto Maternità con i suoi 2.700 parti all’anno circa è sempre affollato! Tante sono le mamme con i loro bambini di pochi giorni avvolti in coperte che siedono fuori dall'Ospedale! Tante le mamme con pancioni che aspettano di partorire, accompagnate quasi sempre da uno o più familiari che con borse, fagotti, contenitori, sostano nei cortili dell'Ospedale! Possiamo quindi immaginare come poi l'Ospedale si popoli di giorno e di notte! Questa realtà non mi era sconosciuta: mio marito me l’aveva raccontata mostrandomi le foto, ma vedere personalmente tutto ciò mi ha toccato il cuore e commosso profondamente. Non è uno scherzo gestire un Ospedale così grande! Molte volte ho pensato con riconoscenza ai sacrifici sostenuti da padre Giuseppe durante i suoi 32 anni di vita a Kalongo e ai 21 passati da padre Egidio, succeduto a padre Giuseppe negli anni terribili della guerra civile, affrontando disagi e difficoltà di ogni genere. Allora come oggi, l'aiuto dei volontari è stato ed è provvidenziale! Per questo, il ruolo della Fondazione nel raccogliere volontari competenti e preparati professionalmente, è così importante. Durante la mia permanenza - quasi un mese - ho incontrato diversi volontari: Francesco Castoro all’Ospedale da molti anni; la dottoressa chirurgo giapponese inviata per 4 mesi dalla Croce Rossa Internazionale, che fino al 2016 assicurerà medici volontari all’Ospedale. Il prof. Alberto Biglino, primario ad Asti e docente universitario a Torino che ha donato una settimana del suo prezioso tempo per fare lezioni a medici e infermiere di Kalongo sull'uso degli antibiotici. C'erano anche due volontarie, Giulia e Costanza, future pediatre mandate dal Campus Biomedico di Roma, che per due settimane hanno lavorato e insegnato in Ospedale. Con loro è nata una bella amicizia! Infine c'erano Valter, elettricista che come ogni anno durante il suo periodo di volontariato a Kalongo si è dato enormemente da fare con l’impianto elettrico e i generatori di corrente, e Serafino, il “falegname di Kalongo” che anche quest'anno ha arricchito la maternità di nuove strutture. Lo spirito di padre Giuseppe, la sua testimonianza e l'eredità che ci ha lasciato spero continuino a vivere in tutti coloro che in un modo o nell'altro lavorano nell’Ospedale da lui fondato. Mi auguro che il suo motto “DIO E' AMORE E IO SONO IL SUO SERVITORE NELLE PERSONE CHE SOFFRONO” continui ad abitare Kalongo e creare ponti di solidarietà e pace con l’Italia. Serafino dice sempre che conoscere padre Giuseppe, un santo, gli ha cambiato la vita! Il nostro ringraziamento va a tutti in particolare ai padri comboniani della Missione di Kalongo e di Mbuya (Kampala), ai medici, ai volontari e a tutti coloro che ci hanno permesso di vivere un'esperienza così forte e così entusiasmante. Ester e Serafino Kalongo, 25 marzo 2014 GIULIA E COSTANZA “INCONTRANO” KALONGO Grazie alla Fondazione Ambrosoli abbiamo avuto il privilegio di partire per Kalongo e di vivere un’esperienza di volontariato presso il Dr. Ambrosoli Memorial Hospital. Tutto è nato in un pomeriggio dello scorso mese di Novembre, quando Suor Carmel Abwot, la direttrice della Scuola di Ostetricia, nel programma delle sue visite in Italia, è passata anche nella nostra Università per raccontarci della Scuola e dell’opera della Fondazione. Siamo state letteralmente travolte dalle parole e dalla testimonianza di una donna carismatica e forte al punto da sembrarci surreale! Siamo partite da Roma. L’emozione e la gioia erano grandi. Dapprima abbiamo raggiunto la Missione comboniana di Mbuja (Kampala) dove abbiamo trascorso la nostra prima notte africana, poi il mattino seguente siamo partite alla volta di Kalongo a bordo del piccolo aeroplano privato tra preghiere e sottofondi musicali, pensieri e desideri, speranza e curiosità. Lo splendore di quel paesaggio e l’accoglienza dopo l’atterraggio, ci hanno riempito il cuore. Con gli occhi luccicanti di gioia per la gente che accorreva assieme ai bambini curiosi di vedere chi fossero i nuovi visitatori bianchi, detti “munù”. Ad accoglierci c’erano Francesco e Jenevieve, due tra le più splendide persone che abbiamo avuto il piacere di incontrare. “Incontro”, questa è una parola chiave del nostro soggiorno a Kalongo. Sono state due settimane in cui gli incontri hanno arricchito il nostro modo di vivere. Ci siamo confrontate con una cultura a noi sconosciuta, con modi di vivere lontani dai nostri, con mentalità anni luce distanti, condividendo le stesse emozioni: sorridere dinanzi ad una cosa buffa, piangere durante gli addii. Per il periodo della nostra permanenza abbiamo soggiornato presso la Guest House dei missionari comboniani: Padre Guido e Padre Ezio che qui vivono, sono due fari nel buio di Kalongo. La caparbietà, l’amore e la semplicità con cui gestiscono e affrontano povertà e disagi, ci hanno permesso di riflettere. Conquistare con dolcezza la fiducia dei pazienti e dei parenti dei malati in Ospedale, ridere e scherzare con le mamme tra i reparti e gli “accampamenti” sui prati, parlando una lingua fatta di canti e balli, ci faceva quasi dimenticare tutto il resto. Trascorrevamo le nostre giornate in Ospedale, in particolare nel reparto di maternità. Grazie alla collaborazione con Suor Carmel e le sue brillanti studentesse, abbiamo portato avanti un progetto di ricerca in ambito neonatologico. I nostri occhi hanno visto tanti “pancioni”, tanti espressivi occhi di mamma e neonati; i nostri cuori hanno condiviso la paura di un parto complesso, la gioia di una vita che nasce; la nostra mente ha ammirato la competenza e la preziosa preparazione delle ostetriche che rappresentano una risorsa enorme e nello stesso tempo una speranza. Abbiamo sperimentato a volte le naturali difficoltà legate alla differente gestione del lavoro in reparto o in un progetto di ricerca. Nonostante ciò, giorno dopo giorno, siamo riuscite a portare a termine l’obiettivo: abbiamo valutato 50 neonati e rispettive madri dando inizio ad un percorso di collaborazione con suor Carmel e la Scuola di Ostetricia da lei diretta. Quel che abbiamo ricevuto è sicuramente molto più di quanto siamo riuscite a trasmettere. Abbiamo avuto la fortuna e il privilegio di poterci mettere in discussione nel profondo, abbiamo imparato ad apprezzare ciò che abbiamo e a vedere il futuro come un’opportunità da cogliere per mettersi a servizio del prossimo. Kalongo, Giulia e Costanza 20 Marzo 2014 UN MESE A KALONGO PRESSO IL DR. AMBROSOLI MEMORIAL HOSPITAL Il tutto è cominciato circa nove mesi fa leggendo il resoconto dell’esperienza di Matteo su un bollettino parrocchiale che normalmente mettevo subito in disparte. Matteo lavora per la Caritas in un Ospedale del Sud Sudan e descriveva le difficoltà ad affrontare problemi tecnici specifici inerenti le apparecchiature medicali. Grazie a questo iniziale approccio sono entrato in contatto con la Fondazione Ambrosoli. Il mio primo contributo è stato essenzialmente un supporto a distanza via mail riguardante il lay-out di reparti dell’Ospedale e l’identificazione di nuove apparecchiature mediche da acquistare. Poco a poco però è maturato in me il desiderio di un contributo più concreto. Ho pianificato quindi di poter assentarmi per un mese dal mio lavoro e sono partito alla volta di Kalongo con il mio bagaglio di conoscenze ed esperienza. Sono partito con un progetto, questo è stato importante! Il mio era pianificare e implementare un sistema inventariale per le attrezzature dell’Ospedale. Senza un obiettivo sarebbe stato facile lasciarsi trascinare nel vortice delle emergenze continue e seguire solo quelle. Anche per me è stato un poco così, infatti, per un’apparecchiatura da catalogare, etichettare e inserire nel database ne trovavo un’altra da riparare. Ora il sistema è installato, da completare, ma soprattutto da tenere vivo. Non ho catalogato solo apparecchi, anche uomini e donne che vivono e lavorano a Kalongo, questi sono entrati nel mio database personale, eccoli qui elencati, quelli con un nome, li ricorderò tutti: Alex, Amiceto, Bosko, Diana, Didier, Ezio, Francesco, Guido, Jenevieve, John Paul, Josephine, Joseph, Kao, Mari, Maria Assunta, Mario, Noriko, Patient, Pamela, Susan e Stefano. Poi ci sono tanti volti di bambini, donne ed uomini di Kalongo, ricorderò anche quelli grazie alle fotografie scattate durante la mia permanenza. Da ultimo non potrò scordarmi nemmeno di Mister Oret. E’ qui raffigurato, lo vedevo ogni mattina uscendo dalla mia stanza per recarmi a lavorare in Ospedale. Kalongo, Ing. Gianpiero Porro 20 aprile 2014 GRAZIE A ... CRISTINA MALTESE CACCIA per la strumentazione ginecologica donata all’Ospedale di Kalongo in memoria del padre dr. Paolo Maltese, medico ginecologo. LOREDANA COMPARIN per la strumentazione ortopedica appartenuta al marito dr. Gianni Aldo De Donato, e che lei e la sua famiglia hanno voluto donare all'Ospedale in sua memoria. ERIK DOMINI, ginecologo di Asti, per la donazione di un lettino ginecologico. SIMONETTA GALBIATI PALUMBO, nostra attivissima volontaria e cuoca sopraffina, che organizzando una cena prelibata per i suoi amici ha raccolto 1.000 Euro per l’Ospedale. ALESSANDRA VILLANI, cardiologa e preziosa collaboratrice della Fondazione, che ha donato un pulsiossimetro per l'Ospedale. DE NORA NEXT che ha donato alla Fondazione un macchinario per la disinfezione dell’acqua, modello SolarMac7, da destinare al Dr. Ambrosoli Memorial Hospital di Kalongo. Questo macchinario ideato per i paesi in via di sviluppo, funziona ad energia solare, e permetterà la produzione di una soluzione disinfettante a base di ipoclorito che potrà essere utilizzata a Kalongo per la sanificazione dell’acqua. De Nora Next è la business unit di Industrie De Nora che sviluppa sistemi nei settori Agricoltura, sicurezza alimentare, acqua, pulizia e disinfezione e che ha nella propria missione l’obiettivo di sviluppare tecnologie sostenibili, dedicate al miglioramento della nostra vita e di quella del pianeta che ci ospita. (www. denoranext.com) LARES ET URBS, associazione presieduta dal Dott. Giulio Bernini che con l’iniziativa “Basta un libro per salvare la vita” ha deciso di donare il ricavato della vendita del libro “in carrozza con il Cardinale Duca” scritto da Gregorio Grande alla borsa di studio per una studentessa della Scuola di Ostetricia di Kalongo. (www.lareseturbs.it) IN EVIDENZA LISA SPA, azienda tessile di Veniano (CO) che fornirà tessuti per le uniformi delle studentesse della Scuola di Ostetricia di Kalongo. (www.lisaspa.it) NUOVO SITO DELLA FONDAZIONE AMBROSOLI E’ online il nuovo sito della Fondazione! Una nuova interfaccia moderna e accessibile, disponibile sul sito: www.fondazioneambrosoli.it Clicca sul nostro nuovo sito per vedere le novità! IPERMERCATI BENNET Raccolta Punti 2014 Fino alla fine dell’anno con 500 dei tuoi punti Bennet Club potrai donare 5,00 Euro contribuendo alle cure antimalariche dei bambini ricoverati al Dr. Ambrosoli Memorial Hospital di Kalongo in Uganda. Per info: Visita il sito www.bennet.com Fondazione Dr. Ambrosoli Memorial Hospital Kalongo (Uganda) - Onlus [email protected] www.fondazioneambrosoli.it Codice Fiscale: 95055660138 IBAN: IT 25 M 05216 10900 000000000750 Credito Valtellinese Via Sant'Elia, 3 - Como C/C postale n°8758230 Seguici su facebook www.facebook.com/Fondazioneambrosoli