Luglio Carini

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Luglio Carini
Periodico di Informazione e Cultura
Edizione di Carini
DISTRIBUZIONE
GRATUITA
Reg. Tribunale di PA
data deposito atti 23/01/07
Il Vespro è
anche on-line:
www.ilvespro.it
Parentopoli o
Denigrazione Politica?
“U Pupu” - Montagna Longa Carini (foto A. Conigliaro)
Luglio 2007 - anno 1 n° 5
Questione morale
a Carini
Editoriale
Anche Carini ha il suo “scandalo” estivo
Carini torna alla ribalta della cronaca.
Il mese di giugno ha visto la nostra
cittadina presente quasi quotidianamente
sulle pagine dei giornali, in
particolare il Giornale di Sicilia:
funzionari comunali indagati,
amministratori locali sotto inchiesta,
furti e rapine. Su “La Repubblica” si
ipotizza addirittura una “parentopoli”
per le assunzioni al Comune di Carini e
all’ATO Rifiuti. Il Sindaco minaccia
querele, gli altri amministratori
smentiscono, l’opposizione incalza con
interrogazioni in Consiglio Comunale.
Noi ne avevamo parlato diversi mesi fa
tra i nostri articoli, oggi ci siamo
limitati a pubblicare i comunicati
stampa emanati dal Sindaco e
dall’opposizione, anche se abbiamo
voluto approfondire l’argomento con una
intervista ad un giovane carinese che ha
avuto esperienze personali sui fatti.
Per evitare congetture e distorsioni di
informazione, la cosa più semplice da
fare sarebbe quella di rendere pubblici
tutti i nominativi delle persone assunte
in questi ultimi anni, per maggiore
trasparenza magari a partire dal 1994,
al Comune di Carini ed Enti collegati,
compresi PIP, Borse Lavoro, Cooperative
esterne e lavoratori in mobilità.
A quel punto i cittadini potranno
finalmente sapere se è vero che nipoti,
cognati e cugini degli Amministratori
degli ultimi 10 anni sono stati assunti
al Comune, se i nostri politici hanno
favorito i propri familiari. Oppure se
alcuni dei candidati, o familiari, non
eletti delle ultime elezioni comunali
tra le liste della maggioranza sono
stati assunti in società in qualche modo
collegate al Comune di Carini. A quel
punto la verità trionferebbe, alla
faccia della stampa di regime o di
partito che accusa questo o quell’altro
politico.
Come dice Giobbe Covatta: “Basta poco,
che ce vò”.
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Anche Carini ha il suo scandalo
estivo.
A proposito di assunzioni al Comune
di Carini.
Attacco e strumentalizzazione
politica nei miei confronti.
Il Sindaco Gaetano La Fata risponde
alla campagna mediatica ...
Ladro di futuro
I fatti sui quali non avremo mai una
risposta
Questione morale a Carini.
Vocaboliamo e... Altro.
Il mare a Carini e dintorni.
Società Civile, Giovani e Antimafia.
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Tra i comunicati stampa di accusa e difesa
spunta tra le righe il Piano Regolatore di
Carini, ormai oggetto del mistero degli
ultimi 10 anni. Mancano infatti pochi mesi
al traguardo dei 10 anni da quando fu
presentato il piano di massima. Noi non
vogliamo accusare nessuno, anzi mettiamo a
disposizione le pagine del nostro giornale
per chi volesse spiegarci una volta per
tutte il perché di tanti ritardi, magari
potremmo organizzare a fine estate un
dibattito pubblico al quale inviteremo i
rappresentati delle Amministrazioni
comunali degli ultimi 20 anni, i tecnici
del Piano Regolatore e tutti quanti
vorranno partecipare. Magari sarà la volta
buona per capirci qualche cosa.
Per fortuna la scuola continua a fare il
suo mestiere. E’ finito l’anno scolastico
e tanti progetti hanno avuto buoni esiti.
La Direzione Didattica “G. Falcone” ha
riproposto “Tempo d’Estate”, che tanto
successo aveva avuto lo scorso anno, con
adesioni oltre ogni aspettativa. Peccato
che una iniziativa così importante sia
proposta soltanto da uno degli istituti
pubblici di Carini; cogliamo l’occasione
per lanciare la proposta affinché
iniziative del genere siano proposte il
prossimo anno anche dagli altri istituti
formativi del territorio, magari non solo
della scuola primaria.
Restando in ambito scolastico un caro
saluto va ad una amica che mi conosce da
quando ero un ragazzino: Rosa Mosca.
Lascia l’insegnamento dopo oltre 40 anni
di servizio. Insieme al marito, il mitico
Nino Oliveri, hanno praticamente
contribuito alla formazione di migliaia di
carinesi. Dal prossimo autunno
probabilmente non rivedrò ogni giorno,
uscendo dall’ufficio, Nino attendere
amorevolmente Rosa; è stata una costante
degli ultimi anni e mi mancherà. Il Vespro
è finalmente on-line. In un mese abbiamo
avuto oltre 6.000 pagine visitate. Vi
ringraziamo di cuore e aspettiamo le
vostre segnalazioni. (A.C.)
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Mamme-Alunne alla S.M. Calderone.
So.R.I. SpA: “Così fan tutti” ...
Focus Europe Sicilia
Rassegna Teatrale di Campofranco.
Rosa Mosca “interrompe” il suo
servizio scolastico.
Torna “Tempo d’Estate”.
Movimento Giovanile Missionario.
1° Memorial “Vito Armetta”
Bioparco di Sicilia: 3 giorni dedicati
alla Biodiversità.
La storia della Vigor Club Carini.
Nino Cracchiolo detto Sasà.
Numeri Utili
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di A. Conigliaro
A PROPOSITO DI ASSUNZIONI AL COMUNE DI CARINI
Vito Marchiano è un ragazzo di Carini, disoccupato, invalido civile al 75%.
Qualche mese fa ha scritto una lettera al Presidente della Repubblica, che noi abbiamo pubblicato nel numero di
marzo scorso.
Lo abbiamo intervistato perché conosciamo bene la sua storia, di quante volte è stato avvicinato da politici in vena di
promesse, di quante altre volte lui stesso ha avvicinato politici per chiedere un posto di lavoro.
Ha lavorato per diversi mesi per la cooperativa sociale Casa del Fanciullo, dove si occupava con altri ragazzi della
gestione della serra per la produzione di piante. Poi la cooperativa è stata sloggiata dalla sua sede ed ora è ospitata nei
locali dell'ASI nella zona industriale, mentre la serra è rimasta là, a Piano Agliastrelli, interrompendo la produzione e
quindi il lavoro.
Nei giorni scorsi i giornali hanno
parlato di indagini in corso sulle
assunzioni di parenti ed amici al
Comune di Carini o in società
collegate. Nel corso delle tue richieste
di lavoro hai mai avuto sentore di
qualcosa? È possibile che il tuo nome
sia inserito in quella lista che il
Sindaco ha consegnato ai
Carabinieri?
Quello che è successo era nell'aria. Io
dal Sindaco, sia nel primo mandato che
nel secondo, sono andato centinaia di
volte a chiedere un lavoro, così come
lui ha più volte detto in questi giorni.
La risposta era sempre la stessa: “ora
vediamo cosa si può fare, ci vediamo
tra due settimane”.
La domanda a questo punto è
d'obbligo: l'iniziativa di andare dal
Sindaco a chiedere un lavoro è stata
tua personale o indotta?
Sono stato io. Vivendo in queste
condizioni, senza lavoro, senza un
futuro, mi sono fatto avanti. Ho
presentato il curriculum e varie
domandine, compreso il certificato di
invalidità. La risposta è stata che il mio
era un caso molto complesso e difficile.
Perché ti sei rivolto al Sindaco e non
all'Ufficio Collocamento.
Perché pensavo che il Sindaco,
essendo il primo cittadino, mi desse
qualche possibilità in più, invece
niente, zero completo.
Alla luce dei fatti sembra che non si
sia comportato con tutti nello stesso
modo.
Penso di no. Diverse persone che
conosco sono state assunte all'ATO
Rifiuti, non so se per interessamento
del Sindaco o no. Come io conosco
loro, loro conoscono me. E quindi, non
lo so. Forse malasimpatia, malavoglia,
fatto sta che io ho avuto sempre una
risposta negativa; in otto anni che vado
sempre a chiedere al Sindaco non ho
ottenuto niente. Per questo motivo ho
scritto qualche mese fa al Presidente
della Repubblica una lettera
riepilogativa della mia situazione.
Racconta tutta la mia vita, dalla mia
infanzia ad adesso, alla situazione in
cui mi trovo. Se qualcuno volesse
darmi una mano io accetterei
volentieri. Ho capito che avere dei
colloqui al Comune non serve a niente,
meglio toglierci mano
Conosci altri ragazzi, con situazioni
simili alla tua, che invece hanno
ottenuto qualcosa?
Io ho sempre sollevato il caso degli
invalidi civili, ma mai nessuno si è fatto
avanti, magari per contribuire a dare
una mano a cercare di risolvere questi
problemi. Io ho avuto fatta la proposta
dal Sindaco di dare la disponibilità per
l'assuzione all'ATO, ma poi mi sono
ritrovato con la risposta che non poteva
fare niente.
Puoi specificare meglio?
Il Sindaco mi aveva chiesto se ero
disponibile per l'ATO Rifiuti e gli ho
dato il mio consenso. Chiunque gli
avrebbe detto si. Io ora cercherò di
portare avanti questo argomento,
personale, perché qui a Carini nessuno
vuole fare niente per gli altri, nemmeno
quelli che sono nelle mie stesse
condizioni. Farò di tutto per me, per
riuscire a trovare una soluzione.
La proposta per l'ATO mi è stata fatta
circa 3 mesi fa, e poi per il resto tutto
vuoto. Qui a Carini chiunque sa, tutti
vedono tutto, tutto è fatto sotto gli
occhi di tutti ma nessuno parla e dice
niente. Il silenzio totale.
Hai mai presentato richieste per un
lavoro?
In passato all'Ufficio Collocamento,
poi al Comune per le famose Borse
Lavoro, ma sono state sempre rifiutate.
Motivo?
Perché prendono gente più bisognosa,
che è in condizioni peggiori della mia;
io me la passo bene. Prendo una
pensione di 248 euro al mese e quindi
non sono in condizione di usufruire
delle borse lavoro. Ho chiesto una
volta al Sindaco di fare uno scambio: io
avrei fatto il Sindaco e lui invece
provare ad andare avanti con 248 euro
al mese. È rimasto un poco scosso dalla
proposta, mi ha detto che mi capiva, ma
questo a me non va bene. Si deve fare
chiarezza e si deve trovare una
soluzione su questo argomento.
In effetti in questi anni tra Comune,
ATO, Borse Lavoro, ecc., sono state
assunte diverse decine di persone. Per
le aziende private è obbligatorio
assumere il 10% di invalidi; il
Comune, o chi per esso, rispetta
questo obbligo?
Secondo me no. Io
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chiedo soltanto il
rispetto di un diritto, quello del lavoro.
Non chiedo null'altro, solo un lavoro,
come tanti altri. Così com'è scritto
nell'articolo 1 della Costituzione:
“L'Italia è una Repubblica
democratica, fondata sul lavoro”.
COMUNICATO STAMPA DEL SINDACO DI CARINI RELATIVO ALLE INDAGINI DELLA PROCURA
ATTACCO E STRUMENTALIZZAZIONE POLITICA NEI MIEI CONFRONTI
In questi sette anni di sindacatura non ho mai fatto assumere
nessun parente né al Comune né in nessuna altra struttura o ente
pubblico o, comunque, collegato al Comune.
Semmai ho sempre lavorato per creare condizioni favorevoli
alla stabilizzazione dei tantissimi precari in servizio al Comune
di Carini e di tanti altri lavoratori in difficoltà o licenziati da
aziende in crisi, ma sempre nel rispetto nelle leggi vigenti in
materia e mai chiedendo nulla in cambio e i tanti lavoratori
interessati possono testimoniarlo.
La documentazione depositata nel cassetto della mia scrivania
e consegnata ai Carabinieri l'ho raccolta liberamente e alla luce
del sole semplicemente perché l'ho ricevuta spontaneamente da
centinaia di semplici cittadini, ma anche da
parte di
professionisti, diplomati , disoccupati, licenziati e comunque in
cerca di un lavoro. Tutti si sono rivolti a me nella qualità di
Sindaco nella speranza di avere un aiuto. Aiuto che purtroppo
nella maggior parte dei casi non ho avuto modo di dare.
In quella documentazione raccolta nel corso degli anni, non c'è
nulla di irregolare o di illecito, rappresenta invece uno spaccato
dei bisogni generali dei cittadini che in tutti questi anni ho
ricevuto al Palazzo Comunale. Qualche annotazione che ho
apposto direttamente nella stessa documentazione si riferisce
esclusivamente a notizie varie di carattere conoscitivo su
eventuali precedenti esperienze lavorative o su situazioni
familiari di disagio o di particolare gravità in cui versavano tali
persone.
Gran parte di essi li ho conosciuti al momento in cui li ho ricevuti
e non li ho più visti, per cui non sarei in grado, oggi, nemmeno di
riconoscerli.
Non conosco chi sia questo Signor Giordano Orazio, non l'ho
mai visto in faccia, ne incontrato.
Per quanto riguarda la Società d'ambito che si occupa della
gestione dei rifiuti solidi urbani nel nostro territorio, i miei
interventi presso tale società si limitano alle riunioni
assembleari convocate dall'organo di gestione.
Procederò a querelare chiunque dichiari cose false nei miei
confronti su questa vicenda.
Ho fiducia nell'azione della magistratura, che sono certo mi
proscioglierà non appena avrà visionato e controllato la
documentazione prelevata dal mio ufficio che non ha nulla a che
vedere con l'indagine in corso.
Comunicato Stampa
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IL SINDACO GAETANO LA FATA RISPONDE ALLA CAMPAGNA
MEDIATICA E DENIGRATORIA DEI DS NEI SUOI CONFRONTI
CAMPAGNA MEDIATICA DEI DS DI CARINI CONTRO DI ME, PERCHE' HO SVELATO LE LORO
RESPONSABILITÀ SULL'ENORME COLATA DI CEMENTO CHE STA INVADENDO LA FASCIA
COSTIERA CARINESE E I DISEGNI POLITICI MESSI IN ATTO TRA IL '93 E IL '97 SUL PIANO
REGOLATORE GENERALE
Non c'e' dubbio che si tratta di una
campagna mediatica denigratoria
messa in atto nei miei confronti dai DS
di carini e dai giornali a loro più vicini
per vendicarsi della mia attenta analisi
sulle vicende che negli ultimi 10-15
anni hanno interessato i piani
urbanistici più importanti della Citta' di
Carini, cioè il Piano Particolareggiato
della Fascia Costiera e il Piano
Regolatore Generale. Le dichiarazioni
sul Piano Regolatore Generale e sul
Piano Particolareggiato della Fascia
Costiera fatte dai DS e dal loro
esponente in consiglio comunale Giovi
Monteleone, Assessore all'Urbanistica
del Comune di Carini negli anni 19931997, sembrano confermare i miei
sospetti. Si parla, infatti, di un disegno
politico ben preciso studiato e messo in
atto in quegli anni secondo cui
l'approvazione di due piani era legato a
doppio filo nel senso che “si era pensato
infatti di compensare in parte il
notevole ridimensionamento che
avrebbero subito le aree edificabili con
il nuovo Piano Regolatore con quelle
individuate nel nuovo Piano
Particolareggiato della Fascia
Costiera” (Carini Oggi mese di Marzo
2007, comunicato stampa del 7 giugno
2007 su Tele Occidente). A parte il fatto
che non capisco il senso di tale scelta,
cioè quella di non far costruire più nelle
naturali zone di espansione urbana
della città per consentire invece una
massiccia edificazione residenziale a
ridosso del mare, già del resto
abbondantemente edificato,
certamente quella scelta oltre ad essere
criticabile fu, a mio avviso, anche poco
trasparente, perché si decise di portare
avanti con una procedura “abbreviata”
e senza le strade e i servizi pubblici
indispensabili un Piano Urbanistico
che prevedeva una enorme colata di
cemento lungo la fascia costiera.
Ed oggi ne stiamo vedendo le
conseguenze.
Emerge però in tale politica di
programmazione urbanistica una
contraddizione enorme, che mi fa
anche pensar male: mentre da una
parte si avviavano le demolizioni degli
immobili lungo la fascia costiera con
grande enfasi e tanto di articoli sui
maggiori quotidiani italiani nell'intento
dichiarato di voler risanare la costa
dalle costruzioni, dall'altro lato, in
assoluto silenzio e con grande
decisione e rapidità (anche prima di
mettere seriamente mano al prg già
scaduto) si avviava la discussione e di
disponeva ai tecnici incaricati di
completare un Piano Particolareggiato
che prevedeva migliaia di costruzioni
proprio lungo la stessa costa e lo stesso
mare che si intendeva liberare dalle
costruzioni, con la scusa “puerile”, si
dice oggi, di compensare il notevole
ridimensionamento che le aree
edificabili avrebbero subito nel nuovo
Piano Regolatore Generale.
Ma anche qua emerge un'altra
contraddizione abnorme, questa volta
molto oscura e che certamente pone
tutta una serie di interrogativi sulla
buona fede delle dichiarazioni fatte dai
DS per giustificare un'operato quanto
meno discutibile: se le valutazioni e le
conseguenti decisioni e disposizioni
dell'allora Assessore all'Urbanistica
Giovi Monteleone sul Piano
Particolareggiato della Fascia Costiera
ai tecnici (gli stessi del PRG) di portare
avanti il piano nel più breve tempo
possibile e senza le strade e i servizi
pubblici necessari in variante al PRG,
sono del 1994 e si concludono a maggio
1995, come risulta dagli atti del tempo
(vedi verbale della commissione
urbanistica n. 15 del 4 maggio 1995), se
a quel tempo il nuovo PRG, come
risulta dagli atti, era ancora da redigere
(i vincoli del vecchio PRG erano
scaduti da pochi mesi) mentre le
Direttive del Consiglio Comunale in tal
senso furono deliberate soltanto il 21 e
il 25 luglio 1994 e in tali direttive
approvate l'Ufficio Urbanistica del
Comune nel fornire la relazione sulle
linee da seguire per la redazione del
nuovo PRG indica come prioritario un
incremento delle aree per l'edilizia
residenziale, se l'incarico al prof.
Bernardo Rossi Doria dato dallo stesso
Monteleone insieme alla Giunta come
Capo Gruppo Coordinatore delle
operazioni progettuali riguardanti il
PRG viene conferito nel mese di
dicembre 1995, se soltanto uno Schema
di Massima del nuovo PRG viene
presentato nel mese di novembre 1996
all'Amministrazione Comunale di
allora (con il Monteleone Assessore
all'Urbanistica) ed approvato dal
Consiglio Comunale nel mese di luglio
1997, se il PRG redatto è stato
trasmesso all'Amministrazione
Comunale del tempo nel mese di
novembre 1999, anche se incompleto e
senza che il prof. Rossi Doria, Capo
Gruppo Coordinatore delle operazioni
progettuali avesse mai sottoposto agli
altri tecnici incaricati la sua parte di
lavoro (almeno cosi si sostiene da parte
dei tecnici in una nota ufficiale dove
contestano anche che nel tempo non c'è
stato alcun coordinamento tra loro e il
Capo Gruppo Coordinatore nominato
dall'allora Assessore all'Urbanistica
Monteleone insieme alla giunta), come
fanno i DS e il Monteleone, oggi, a
dichiarare che a fine '94 inizio '95,
quando disposero ufficialmente ai
tecnici di portare avanti quel piano
della fascia costiera tutto case e
cemento, che l'hanno fatto perché nel
nuovo PRG
le aree edificabili
avrebbero subito un notevole
ridimensionamento, se il nuovo PRG
non era stato ancora redatto e, cosa
ancora più grave, le Direttive Generali
approvate dal Consiglio Comunale
(unico organo competente e deputato
per legge a dettare le direttive sui Piani
Regolatori) non parlano di tale
ridimensionamento anzi al contrario si
indicano ai tecnici di prevedere un
incremento delle aree edificabili ?
Ma se la competenza dei piani
urbanistici compreso il PRG è del
Consiglio Comunale e tale organo ha
deliberato nel 1994 per il nuovo PRG
un incremento delle aree per l'edilizia
residenziale indicandolo addirittura
come prioritario in considerazione
della continua migrazione di
popolazione dalla vicina Palermo, se
nello nuovo PRG redatto è vero ciò che
i DS affermano e cioè che sono state
notevolmente ridotte anziché
aumentate le aree per l'edilizia
residenziale, chi ha dato tali direttive
visto che non è stato il Consiglio
Comunale ?
Inoltre, se è vero che durante la
redazione del nuovo PRG (avvenuta tra
il 1994 e il 1999, mentre
successivamente si sono fatti soltanto
atti relativi all'adeguamento alle norme
vigenti dell'iter procedurale e
all'adeguamento geologico) c'è stato
questo notevole ridimensionamento e
non è stato il Consiglio Comunale a
dare tale direttiva ai tecnici,
sembrerebbe, dalla lettura dell'articolo
del mese di marzo del Carini Oggi e dal
comunicato stampa del 7 giugno 2007 a
Tele Occidente, che invece siano stati i
DS e in particolare il loro Assessore
all'Urbanistica in giunta dal 1993 al
1997 (anni in cui il PRG nelle sue linee
di massima fu delineato) a dare tale
“personale” direttiva, tant'è che ancora
oggi ne parlano e affermano che nel
Comunicato Stampa
1995 pensarono di portare avanti la
colata di cemento nella fascia costiera e
ridimensionare notevolmente le aree ad
edilizia residenziale nel resto del
territorio comunale in evidente
violazione delle Direttive del Consiglio
Comunale.
E se è vero che sono stati i DS e il loro
Assessore all'Urbanistica Giovi
Monteleone in violazione delle
Direttive del Consiglio Comunale a
dare le “personali” direttive di
ridimensionare notevolmente le aree ad
edilizia residenziale nel nuovo PRG in
formazione, mentre decisero di portare
avanti con estrema celerità il Piano
Particolareggiato della Fascia Costiera
con la previsione invece di moltissime
aree edificabili, per quale motivo lo
avrebbero fatto ?
Questi e tanti altri interrogativi
emergono dalle contraddittorie
dichiarazioni dei DS sul
Piano
Particolareggiato della Fascia Costiera
da loro portato “energicamente” avanti
e in modo tale da essere approvato nel
più breve tempo possibile e,
soprattutto, sul progetto del nuovo
Piano Regolatore Generale,
“coordinato” e redatto dal prof.
Bernardo Rossi Doria
dal mese di dicembre
pag. 5
del 1995 per incarico
sempre dei DS e della
giunta Mannino-Monteleone, insieme
con altri tre tecnici che, però, dopo 4
anni, scrivevano di non essere stati mai
coordinati dal professore romano, che
aveva lavorato, fino alla consegna
all'Amministrazione Comunale
avvenuta nel novembre 1999, sempre
da solo e senza mai sottoporre agli altri
la sua parte di lavoro.
Mi auguro, comunque, che prestissimo
il nuovo PRG arrivi in Consiglio
Comunale per l'adozione (ho effettuato
molteplici solleciti al Genio Civile di
Palermo per avere l'ultimo parere
necessario per legge prima di
predisporre la delibera di adozione per
il Consiglio Comunale ) .
Mi auguro anche che le Direttive
fornite dal Consiglio Comunale, unico
organo competente e deputato in
ambito comunale dall'inizio alla fine,
siano state rispettate.
Gaetano La Fata
Sindaco di Carini
LADRO DI FUTURO
Apprendo con ritardo che il Sindaco ha risposto alla mia nota
critica sul bilancio di previsione, approvato nell'ultima seduta di
Consiglio Comunale, con un livore, forse legato alla sua
mancanza di serenità derivata dalla presenza ormai quasi
quotidiana della sua immagine sui giornali a corredo di fatti di
cronaca politica carinese poco edificanti.
Nel suo maldestro tentativo di rivoltare la frittata attribuisce a me
e all'amministrazione di centro sinistra tutte le responsabilità del
disastro urbanistico e amministrativo di questo Comune, al
centro sinistra per una breve parentesi di 4 anni. Addirittura mi
accusa di essermi alleato alle ultime elezioni amministrative con
palazzinari!
Chi conosce le mie e le sue frequentazioni, chi conosce me e i
compagni con cui faccio politica da 20 anni, chi conosce le
vicende carinesi sa benissimo che proprio il nostro rigore e il
tentativo di dotare Carini di Piani Urbanistici e di ristabilire le
regole non sono stati premiati dall'elettorato carinese, che per la
sua maggior parte vive di un'economia edilizio dipendente.
Tuttavia le tesi del Sindaco, secondo cui lo sfascio urbanistico
del territorio è responsabilità della giunta di centro sinistra,
merita una risposta non tanto in ragione delle gratuite e
offensive affermazioni del primo cittadino, ma quanto per
soddisfare le richieste di verità provenienti dagli onesti cittadini e
dalle nuove generazioni. E' evidente che anche il meno
intelligente dei Carinesi si rende perfettamente conto, che se
sono trascorsi dieci anni dall'approvazione del piano di
massima, anziché i tre mesi stabiliti dalla legge, senza che il
PRG venga ancora alla luce, qualche responsabilità politica del
Sindaco esiste. Sostenere simili sciocchezze da parte sua,
l'abbiamo quindi sempre considerato uno specchietto per le
allodole, e un modo anche poco elegante di offendere
l'intelligenza del popolo carinese.
Secondo il Sindaco tutti i guasti attuali, dipenderebbero dalla
adozione di uno strumento urbanistico, il cosidetto piano
particolareggiato della fascia costiera, in quanto il medesimo
manca di quelle previsioni di opere di urbanizzazione, senza le
quali, non si può vivere in modo civile. Ora è importante
premettere che il piano particolareggiato in questione, non è
stato concepito dal centro sinistra, ma semmai dagli
amministratori democristiani che ci hanno preceduti i quali
avevano dato l'incarico per la sua redazione,
nel lontano anno 1983, e che poi lo avevano
pag. 6
lasciato nel cassetto. E' altrettanto rilevante
evidenziare come ad approvare il detto piano
particolareggiato, sia stato un Commissario Regionale, come
del resto ammesso dal Dott. La Fata. Quindi adottando la stessa
ipocrita logica del Sindaco, potremmo pacificamente
concludere, che il centro sinistra, con quel piano non ha nulla a
che vedere. Tuttavia per amore della verità e per senso di
responsabilità, ammettiamo che così non è, in quanto per la sua
approvazione abbiamo
avuto un ruolo non indifferente.
Soltanto che a differenza di quello che afferma il Sindaco, se una
paternità è da ascriverci, non è, né l'ideazione, ne' la stesura
materiale del piano, come abbiamo illustrato sopra, ma
piuttosto il disegno politico sotteso alla volontà politica della sua
approvazione. Secondo questo disegno l'approvazione del
piano particolareggiato era legato a doppio filo alla
approvazione del nuovo PRG. Si era pensato infatti di
compensare in parte il notevole ridimensionamento che
avrebbero subito le aree edificabili con il nuovo piano
regolatore, con quelle individuate nel nuovo piano
particolareggiato, in modo tale da non mortificare oltre misura
una economia in grande parte “edilizio dipendente”. Inoltre con
l'adozione del piano particolareggiato della fascia costiera si
sarebbe potuto avviare quel recupero della costa, che nel
frattempo avevamo iniziato a liberare dalle costruzioni abusive,
in modo tale da rompere la monocoltura economica del cemento
e avviare un'economia, fondata anche sul turismo e lo sviluppo
delle risorse del territorio. In definitiva pensavamo che quel
piano particolareggiato, per quanto brutto, era comunque uno
strumento urbanistico utile, al fine di favorire un disegno di
riconversione economica del territorio. E' evidente che a
distanza di tanti anni gli avvenimenti si sono incaricati di
dimostrare quanto fosse velleitario e ingenuo quel disegno.
Esso si è infranto di fronte al primitivismo culturale e alla
corporativa difesa del proprio interesse particolare dei gruppi di
potere locali di cui il ns primo cittadino è una delle principali
espressioni sia per storia familiare, (nella qualità di erede
politico del padre notabile democristiano di lungo corso) sia per
cultura, ideologia, interessi. Detti gruppi di potere non sono mai
stati interessati ad alcun utilizzo diverso del territorio, se non
nella forma violenta e regressiva della rendita. C'è una linea di
continuità storica dal dopoguerra ad oggi in cui si sono sempre
collocati i piccoli ras locali, compreso l'attuale primo cittadino,
che ha avuto come suo caposaldo principale quello di
sacrificare il territorio sull'altare degli appetiti e gli interessi dei
potenti politici di Palermo. Cosi per fare un esempio non è che
passi molta differenza, tra le speculazioni edilizie fatte a Carini
I “FATTI”
negli anni 60, da Vassallo, con le complicità dei politici locali, e le
varianti urbanistiche odierne, a favore del proprietario (o
proprietari ?) del terreno di Ciachea per costruirvi un mega
centro commerciale. Nell'uno come nell'altro caso, a
determinare le scelte politiche, sono stati i grandi interessi
privati, piuttosto che gli interessi generali dei cittadini. Cosi
sempre per continuare con l'esempio del centro commerciale,
nell'arco di un anno si è trovato il tempo e la volontà di approvare
il cambio della destinazione d'uso da agricolo a commerciale del
terreno (decuplicandone il valore) dove esso deve sorgere,
mentre in dieci anni, non si è trovato ne il tempo, ne la volontà, di
fare altrettanto, per la creazione di nuove scuole o parcheggi o
asili nido, di cui Carini ha assoluta necessità. Questo
semplicemente perché la difesa di Carini e del suo territorio,
degli interessi collettivi (dei suoi abitanti o delle nuove
generazioni) non è mai rientrata tra gli obbiettivi (anche se
dovrebbero essere gli unici) della politica dominante del Nostro
bellissimo ma sfortunato Paese. Il bilancio di questa politica
ladra di futuro è fallimentare e sotto gli occhi di tutti. Dalla costa
distrutta per tutti i suoi 12 km, alla cancellazione dell'Ospedale,
alla svendita della Banca Popolare di Carini, alle cattedrali nel
deserto dell'area di sviluppo industriale. Un ultima
considerazione. Dopo tanti anni il Sindaco ancora parla di
un'amministrazione che nella storia politica di Carini ha
rappresentato soltanto una breve parentesi. Appena quattro
anni su sessanta dal dopoguerra a oggi. Ne parla con disprezzo
e rabbia, quasi a volerne cancellare ogni ricordo, ma così
facendo non fa che confermare la grandezza di quella
esperienza, la cui misura, non riguarda le singole opere
realizzate (anche se quelle non sono mancate) ma l'altruismo, il
disinteresse, l'amore verso il bene collettivo, la politica al
servizio della collettività che caratterizzò e informo come mai
prima, e dopo di allora, i comportamenti di tutti gli uomini e le
donne, giovani e adulti che diedero vita a quella esperienza. Ed
è per questo motivo che essa, anche se oramai appartiene alla
storia, rimane viva nella memoria collettiva del popolo, e
nessuno, soprattutto quelli come il Sindaco, potranno mai
cancellarne o infangarne la memoria, come il sindaco tenta
spesso di fare di fare. Al contrario anche se l'attuale primo
cittadino, rimanesse altri dieci anni alla guida di questo paese,
della sua amministrazione, non rimarrà traccia nella memoria
collettiva, e se nella storia semmai verrà ricordato per qualcosa,
sarà soltanto per avere coltivato la piccola ambizione di volere
giganteggiare circondandosi di nani e cortigiani come Gulliver
nella città di Lilliput.
Giovì Monteleone 6 giugno 2007
SUI QUALI NON AVREMO MAI UNA RISPOSTA
Carini cimitero delle Panda: ne abbiamo parlato nel numero di Giugno 2007 a pagina 23
Illuminazioni pubblica via Papa Giovanni Paolo II: ne abbiamo parlato nel numero di Aprile 2007 a pagina 19
Via Sant’Anna tutta scassata a meno di 2 mesi dalla sistemazione: ne abbiamo parlato nel numero di
Aprile 2007 a pagina 19
Illuminazioni pubblica in strade private: ne abbiamo parlato nel numero di Maggio 2006 a pagina 5
I 2.500 euro scomparsi del GPL: ne abbiamo parlato nel numero di Marzo 2006 a pagina 12
Caso Prezzabile: ne abbiamo parlato nel numero di Ottobre 2005 a pagina 10.
Il vaccino del Sindaco: ne abbiamo parlato nel Novembre 2005 a pagina 10.
pag. 7
COMUNICATO STAMPA DE L’UNIONE - CARINI
pag. 8
QUESTIONE MORALE A CARINI
Le recenti vicende giudiziarie che hanno
investito l'amministrazione la Fata non
sembrano avere provocato, nella
maggioranza che sorregge questa
amministrazione, una riflessione politica
seria sui motivi che hanno riprodotto a
Carini, a distanza di 15 anni eventi e
situazioni analoghi a quelli del 1992,
anche se con protagonisti diversi. C'è il
tentativo di attribuire il precipitar degli
eventi all'iniziativa di un singolo
consigliere, il Prof Giuseppe
Monteleone, a cui va tutta la nostra
solidarietà umana e politica, per
l'aggressione in atto nei suoi confronti, da
parte di alcuni settori della maggioranza,
il quale ha l'unica colpa di avere
esercitato le legittime attribuzioni che il
ruolo di opposizione gli consente, ovvero
di controllo e di denuncia politica di tutto
quello che dal suo punto di vista non va
bene; mentre non ci si rende conto, che
quanto accade in questi giorni, non è
certamente attribuibile a responsabilità o
al volontarismo giustizialista dei singoli,
ma piuttosto esso è il segno di un ciclo
politico che si è esaurito, e con esso un
sistema di potere costruito in 10 anni da
La Fata e dai suoi alleati. Sistema di
potere che ha svuotato di ogni contenuto
democratico, partecipativo e libero la
politica, snaturandone il ruolo e la
funzione, trasformandola da strumento di
perseguimento dell'interesse collettivo a
mezzo per gestire interessi, i più
disparati, i più contraddittori, talvolta
anche poco trasparenti, comunque
senza alcun rapporto con le esigenze i
bisogni umani emergenti, oppure
distorcendoli senza perseguire il bene
comune. Del resto è lo stesso Sindaco a
dare la prova più evidente a quale punto
sono arrivate le cose, quando afferma (se
risulta vero quanto riportato dal giornale
di Sicilia) che se un Sindaco “non si può
prodigare per dare un sostegno a chi gli
lo chiede cos'altro può fare per risolvere i
problemi dei suoi concittadini?”. Ora noi
crediamo che egli si è talmente
immedesimato nel sistema di cui è stato
il principale artefice, da non percepire più
quali sono, in una moderna democrazia
liberale i compiti, i limiti e le
responsabilità della più alta carica
Comunale. Non percepisce in modo
chiaro, quali sono i suoi compiti, perché
un Sindaco non può agire da ufficio di
collocamento; non percepisce i suoi
limiti, in quanto essendo il Sindaco il
rappresentante di tutta la cittadinanza,
non può di certo utilizzare la sua carica a
favore di alcuni e a svantaggio di altri;
Non percepisce le sue responsabilità
perché, introducendo un elemento di
disparità tra i pochi disoccupati fortunati
che sono stati assunti e le migliaia iscritte
all'ufficio di collocamento di Carini in
attesa di occupazione, vengono svuotati
di ogni significato i termini di
uguaglianza e giustizia. Non si rende
inoltre conto come questo sistema abbia
assorbito una quantità sempre crescente
di risorse senza peraltro risolvere né i
problemi disoccupazionali né tanto meno
aumentare l'efficienza della macchina
amministrativa, ma semmai aggravando
il peso fiscale a carico dei cittadini e delle
imprese, chiamati a pagare imposte
sempre più onerose, per alimentare un
sistema siffatto: basti pensare i recenti e
vertiginosi aumenti della TARSU o dell'
ICI nei confronti delle aziende. La
vicenda
assumerebbe inoltre un
contorno ancora più inquietante, ma
questo non tocca a noi stabilirlo ma agli
organi inquirenti e giudicanti, se trovasse
conferma la contestazione dei reati
ipotizzati dalla magistratura, ossia,
riportando quanto scritto sul Giornale di
Sicilia “che le assunzioni riguardano
parenti di assessori o consiglieri o
persone che erano inserite nelle liste dei
candidati alle ultime elezioni ”. In questo
caso ci troveremmo di fronte non solo a
dei veri e propri illeciti, ma anche di
fronte a una deriva illegale di quel sistema
che sapientemente il Sindaco ha costruito
in questi dieci anni e che oggi mostra le
sue prime crepe. Il sistema di cui
parliamo è nato dopo la breve esperienza
della sindacatura Monterosso: esso si è
fondato sul postulato, che la
satellizzazione e l'asservimento di tutti
gli attori, sia essi politici che
amministrativi, della vita pubblica di
Carini alla figura del Sindaco, ne avrebbe
garantito nel medio lungo periodo la
perpetuazione del potere. Il risultato di
questa pratica e concezione del potere
politico è sotto gli occhi di tutti. Non c'è
stata in questi anni nessuna scelta o
decisione, che non sia avvenuta secondo
Piccoli viaggi tra cultura e ironia nella nostra shakerata lingua in questo travagliato vivere!!!
Signore liberaci dal troppo zelo per le novità, nell'anteporre la cultura alla saggezza, la
scienza all'arte, l'intelligenza al buon senso, dal curare i malati come se fossero malattie,
dal sentire la guarigione più penosa del persistere del morbo.
Sir Jonathan Hitchnson - Londra 1904
I medici sono fortunati i loro successi brillano al sole i loro errori li
copre la terra.
YIN: (dal cinese). Uno dei due principali primi, attivi e contrapposti, della
filosofia cinese: l'energia femminile, principio tenebroso e negativo. Si
contrappone a yang. L'interazione delle due forze condiziona il destino
degli uomini e del mondo.
YANG: (dal cinese). Come il primo, ma rappresenta l'energia maschile,
principio luminoso e positivo. Si contrappone a yin.
I soldati napoleonici, prima della battaglia, mangiavano uno speciale estratto
di carne di chiocciola. I romani tenevano addirittura vivai, i “coclearia”, dove
nutrivano con crusca bollita nel vino, foglie di lauro per insaporirli. Plinio il
giovane prescriveva chiocciole appena bollite contro la tosse, tritate crude in
acqua tiepida per le malattie respiratorie. Un certo dottor J. Quicy, nel 1728,
inventò lo “ sciroppo di chiocciole” : gli animaletti, tagliati in due, si mettevano
in un sacchetto di tela con un po' di zucchero, finchè non sgocciolava il
prezioso liquore, ottimo come ricostituente. La carne di chiocciola “rinfresca
irrobustisce, cura le malattie di petto, rinforza i nervi, guarisce le tossi, le
asme, per uso esterno porta a risoluzione i tumori, gli ascessi e i brufoli”. La
carne di chiocciola, secondo studi recenti, è ricca di proteine e i grassi che
contiene non si trasformano in pericoloso colesterolo nell'organismo umano.
PRIMA DI DARI UN PASSU T'HA PUR TARI LU CHIUMMU E LU CUMPASSU.
Antonio Oliveri
una logica di appartenenza, dove la
fedeltà e l'obbedienza hanno sempre
prevalso sulle capacità e il merito. Basta
qui ricordare come è stata formata negli
anni la compagine assessoriale, un vero
monumento alla mediocrità che in questi
anni ha contraddistinto la politica
carinese, dove persino persone senza
alcune esperienza o cultura sono diventati
assessori alla cultura e alla pubblica
istruzione, il sistematico allontanamento
di chiunque tra gli assessori osasse
dissentire dal capo, i capi ripartizione
tavolta scelti e allontanati secondo le
convenienze del caso, i consulenti,
talvolta individuati, non secondo capacità
e esperienza, ma per affinità politica, le
assunzioni fatte rigorosamente
prescindendo dal concorso pubblico, i
passaggi di livello e gli avanzamenti di
Riceviamo e pubblichiamo
carriera dei dipendenti comunali
realizzati in modo uniforme,
prescindendo dai meriti, con una pianta
organica di stampo sovietico, l'invasione
nella Pubblica Amministrazione di un
numero imprecisato di precari,
trasformati all'occorrenza in un
formidabile strumento di consenso
elettorale, il ritorno alla politica degli
affitti perchè in questi anni, non è stato né
programmato né soprattutto realizzato
alcun edificio pubblico, gli oneri di
urbanizzazione utilizzati
sistematicamente per coprire le spese
correnti, e le poche opere pubbliche
realizzate e finanziate con il ricorso
all'indebitamento. L'elenco sarebbe
ancora lungo anche senza ricordare delle
gravissime accuse recentemente rivolte
da un deputato regionale di maggioranza,
l'On. Caputo, di
connivenza di questa
pag. 9
amministrazione con la
mafia; ma ci fermiamo qui. Questo
crediamo sia sufficiente a disegnare il
quadro dalla situazione di quello che
abbiamo chiamato un sistema, che in
questi anni è cresciuto a dismisura e che
oggi, che cominciano a venire alla luce i
primi intrecci e retroscena, fa gridare, da
chi né è stato artefice e/o comprimario, al
vittimismo o al complotto, quando
semplicemente queste vicende, e ci
rammarica di sottolinearlo e di cui
certamente non gioiamo, sono soltanto il
capitolo finale e scontato scritto dagli
stessi autori che hanno fatto la storia
politica di Carini dell'ultimo decennio.
Il mare a Carini e dintorni
Salve,
sono una vostra lettrice ed abito a Villa Grazia di Carini da circa tre anni. Ho due bambini di uno e tre
anni che come tutti i bambini adorano il mare. Una volta arrivata questa tanto attesa estate si presenta
il dilemma: "dove portare i piccoli a mare?". Doverosa la scelta della spiaggia ... i castelli si fanno di
sabbia e non di scogli e poi quanto è bello giocare sul bagnasciuga ;-).
La spiaggia più vicina a casa nostra, lungomare Cristoforo Colombo, potenzialmente bellissima, ogni
anno viene immediatamente scartata a causa del divieto di balneazione e per il fatto che, anche in
caso di una passeggiata al mare solo per giocare con la sabbia o prendere un po' di aria, la
sensazione è di violare la proprietà privata e di entrare in casa d'altri dato che le case degli altri sono
proprio addossate al mare.
Altra possibilità andare alle spiagge di Torre Pozzillo (ndr: territorio di Cinisi). La più grande (a sinistra
della torre guardando il mare) è abbastanza pulita, credo che la mantengano pulita i responsabili del
bar + spiaggia attrezzata ma il mare non è sempre bellissimo perché a causa, suppongo, di correnti si accumula una grande quantità di alghe
sul bagnasciuga che ai bambini non piacciono ed effettivamente per chi si può allontanare OK … qualche passo e sei fuori dalla massa
marrone ma per i bambini che in genere adorano giocare sul bagnasciuga la sensazione non è granché.
Le due più piccole (a destra della torre guardando il mare) sono parte di una caletta veramente carina ma
resa inguardabile dall'inciviltà della gente che ha abbandonato e ogni giorno continua ad abbandonare
ogni tipo di rifiuto dal più piccolo (cicche, tovagliolini, bottiglie) al più grande (carcassa di un frigorifero,
materiale di risulta). Sulla spiaggia, poi, bisogna tenere gli occhi bene aperti per evitare che i bambini si
taglino con pezzi di vetro o raccolgano ogni tipo di schifezza pensando che sia un piccolo tesoro con cui
giocare, da potare in bocca oppure portare a casa. In allegato trovate delle foto scattate il 17/06/2007.
Ogni anno è sempre la stessa storia e stiamo ancora nella speranza che le istituzioni facciano qualcosa o
che la gente diventi più civile. Nell'attesa cerchi di insegnare ai tuoi bambini che la spazzatura si deposita
negli appositi cassonetti e che quello che vedono attorno a loro è frutto di un comportamento errato che,
purtroppo, molta gente assume.
Spero possiate occuparvi della questione sul vostro periodico o magari abbiate qualche consiglio da
darmi oltre a quello di cambiare spiaggia!!
pag. 10
Società Civile, Giovani e Antimafia
Abbiamo ricevuto una nota da parte del
circolo “Vito Musso” di Rifondazione
Comunista con la richiesta di rettifica
su due articoli apparsi nello scorso
numero della nostra rivista.
Nel pubblicare la nota, sono doverose da
parte nostra alcune precisazioni:
- per quanto attiene all’intervista a
Luca Tantino, ci dispiace leggere un
integralismo così radicato in giovani che
invece dovrebbero collaborare tra loro
per il bene della società. Dovrebbero
esistere dei distinguo tra quanto fa un
partito in ambito nazionale o regionale e
quanto accade all’interno di una comunità
qual’è quella di un paese. In ogni caso
la presenza in maggioranza (o meglio la
totalità a parte gli organizzatori) di
giovani di centro-sinistra al convegno
organizzato dal Centro Studi Parlamentari
di A.N. la dice lunga sulla presenza dei
giovani in politica a Carini.
- Per quanto riguarda l’articolo della
fiaccolata, scritto la mattina dopo la
manifestazione e subito mandato in
stampa, in effetti abbiamo commesso un
errore. La manifestazione è stata
organizzata da Luca, Marco e Francesco,
in collaborazione con altri ragazzi. Non
era una manifestazione di partito, anche
se Luca è il responsabile locale del
Centro Studi Parlamentari di A.N., Marco
è il responsabile della Sinistra
Giovanile e Francesco è il Segretario
della Margherita. Per organizzare la
manifestazione si sono spogliati delle
etichette dei partiti, proprio per
coinvolgere più giovani possibile, tant’è
che alla fiaccolata non era presente
alcun simbolo di partito. Mancavano solo
i giovani di Rifondazione Comunista, a
quanto pare impegnati a visionare un
documentario su Falcone e Borsellino
nella loro sede. Noi siamo caduti in
inganno perché il Segretario cittadino di
Rifondazione era invece presente alla
fiaccolata alla quale ha aderito
ufficialmente, insieme ad altri
rappresentanti politici locali. Per i
giovani vale quanto detto prima.
Gentile redazione, a nome del circolo “Vito Musso” di Rifondazione Comunista, ed in
particolare del gruppo Giovani Comunisti, vorremmo precisare alcune notizie apparse
nel numero di Giugno sulla vostra rivista.
Nell'intervista a Luca Tantino,
responsabile a Carini del Centro
Studi Parlamentari di A.N., questi
afferma che “la presenza
(all'iniziativa Cosa Vostra) dei
giovani della Margherita e dei pochi
esponenti dei Giovani Comunisti è
una presenza che testimonia la
volontà di collaborare dal punto di
vista politico sul tema
dell'antimafia”.
Questa affermazione non
corrisponde al vero, la
partecipazione a pubbliche
iniziative,per quanto ci riguarda, non
implica alcuna volontà di
collaborazione con chi le organizza.
I Giovani Comunisti auspicano da
tempo una collaborazione con le
realtà sociali/politiche presenti nel
territorio di Carini sul tema
dell'antimafia, ma ritengono che la
questione morale in politica sia una
condizione necessaria e
discriminante per procedere in tale
direzione. Questo significa che
nessuna collaborazione sarà
possibile tra i Giovani Comunisti e
coloro che hanno sostenuto e/o
sostengono (come fa A.N.) la
Presidenza di Totò Cuffaro alla
Regione Sicilia (1 per tutti).
Proseguendo nella lettura della
rivista, a pag. 6 si legge che i
giovani della Margherita e quelli di
A.N. hanno organizzato una
fiaccolata coinvolgendo i giovani di
Rifondazione Comunista.
Anche questa notizia non
corrisponde al vero, infatti nessun
esponente dei Giovani Comunisti
era presente o “è stato coinvolto” a
quella fiaccolata. Ci ha convinto a
non aderire una piattaforma politica
e organizzativa asettica, che ci
avrebbe visto sfilare accanto ad
esponenti politici locali in cerca di
facili passerelle e che poco o nulla
hanno fatto per contrastare gli
interessi di Cosa Nostra a Carini.
Pur condividendo lo spirito con cui
diversi giovani carinesi hanno
partecipato, abbiamo deciso di non
prendere parte ad una iniziativa che
mostrava, già nella sua piattaforma
organizzativa, elementi di ipocrisia
bipartisan.
I Giovani Comunisti hanno
commemorato la strage di Capaci,
contemporaneamente alla fiaccolata,
in altra sede e con modalità
differenti.
Alla redazione de “Il Vespro”
chiediamo di rettificare le notizie
sopra citate che oltre a danneggiare
l'immagine della nostra
organizzazione, nuocciono alla
reputazione di una rivista che si è
distinta come esempio di buon
giornalismo alla ricerca della verità.
Mamme - Alunne alla
Scuola Media Calderone
Quest'anno in venti mamme siamo ritornate
fra i banchi di scuola grazie al Progetto
“Una scuola per amica“ finanziato dal Fondo
Sociale Europeo.
Durante l'anno, per molti pomeriggi, siamo
state guidate dalla dottoressa Rosmery
Interra e dalla professoressa Francesca
Sciarrino a ripercorrere le fasi più
importanti
della
nostra
vita
e
a
confrontarci sul “difficile mestiere” di
genitori,
alle
prese
con
figli
che
attraversano
la
difficile
fase
dell'adolescenza . Ci siamo rese conto che
non ci sono “ricette”, ma che bisogna
prestare attenzione non solo ai bisogni
materiali dei nostri figli, ma rispondere ai
tanti loro bisogni di sicurezza, di
appartenenza, di stima e considerazione, di
successo e di autorealizzazione.
Durante questi incontri abbiamo anche avuto
pag. 11
modo di discutere su alcuni fatti del nostro
secolo che condizionano anche la nostra vita
come la disoccupazione, l'emigrazione,
l'inquinamento, il razzismo, la convivenza
fra i popoli. Abbiamo letto articoli di
giornale,
poesie
e
brani,
raccolto
testimonianze, assistito
a film. Tali
attività hanno spinto alcune di noi a
prendere
coscienza
delle
proprie
possibilità e a tentare l'esperienza di
presentarsi come candidate agli esami di
licenza media.
Riprendere gli studi dopo tanti anni è stato
molto faticoso, è stato come scalare una
montagna : ma la soddisfazione provata nel
saper controllare la propria emotività e nel
saper affrontare con dignità le prove
d'esami ha ampiamente ripagato tutti i
nostri sacrifici.
Sappiamo benissimo che il diploma di licenza
media non è una bacchetta magica che ci apre
le porte del mondo del lavoro, ma
sicuramente per noi rappresenta molto,
soprattutto il fatto di avercela fatta a
raggiungere un obiettivo per tanto tempo
desiderato, ma per il quale non avevamo mai
trovato la forza di provare, perché ci
sembrava una meta irraggiungibile.
In questo percorso di presa di coscienza, un
particolare
ringraziamento
va
alla
professoressa
Francesca
Sciarrino,
instancabile nell'incoraggiarci e guidarci,
felice quanto noi dei risultati ottenuti.
Ci auguriamo di poterci ritrovare, anche
con altri genitori, per condividere
queste esperienze significative e
So.R.I. SpA: “Così fan tutti” ovvero la dittatura del relativismo
Questa è la dottrina, So.R.I. e alcuni addetti ai lavori. Parola d'ordine: “Recipienti, Recipienti”, possibilmente da 1000
lt. I tempi sono cambiati, queste sono le parole udite: grazie al Tamburn Men l'araldo So.R.I. e son cambiati dal bene
in peggio.
Estate 2006. In via Sant'Anna si riaprono i lavori fognari interrotti nell'autunno 2005. La So.R.I. ne approfitta per togliere
i vecchi tubi e li sostituisce con quelli nuovi. Piccoli disagi dovuti alla manutenzione, le prime avvisaglie e la
sospensione idrica causa lavori fognari. Incominciano a smantellare i misuratori d'acqua dalle nicchie per collocarli
a colonna nella nicchia predisposta dalla società e raggrupparli secondo il loro criterio. L'estate 2006 è finita ed
incominciano i problemi idrici: per mesi manca l'acqua (4 mesi continui), varie le telefonate fatte alla So.R.I., la
risposta è che hanno problemi alle pompe idrauliche e tante altre cose da fare esasperare l'utente; avrebbero
provveduto a mandare l'acqua entro la giornata. Solo illusioni , che ancora oggi campeggiano in noi.
Giugno 2007. Puntualmente arriva la bolletta con cifre elevate, tutti i contribuenti siamo costretti a pagare l'alto
prezzo, anche rispetto al piano tariffario comunale.
Punto A: il Comune di Carini è conforme alla distribuzione d'acqua della So.R.I., hanno il sincronismo di un orologio
svizzero.
Punto B: il comune di Carini, riguardo la distribuzione idrica, ha un quadro chiaro della situazione?
Punto C: dulcis in fundo, pur pagando un prezzo alto per quell'oro bianco, i dirigenti della So.R.I. offrono parole senza
fatti, sono senza alcun programma e, pur avendolo, è come se non ci fosse.
Tutti parlano, si tirano in ballo o fanno a scarica barile. L'acqua c'è e lo dice la voce del padrone Ruffino. I dirigenti
dicono che c'è molto spreco.
Amen
Lettera firmata
pag. 12
pag. 13
pag. 14
Focus Europe Sicilia
Sabato 16 Giugno nei locali dell'aula
consiliare del Comune di Carini si è
tenuta una conferenza stampa di
presentazione del coordinamento
comunale del “Focus Europe”.
All' evento erano presenti il
Capogruppo di AN all' ARS, On .
Salvino Caputo, le dirigenti nazionali del Focus Europe
di AN, Francesca Aiello e Francesca Fucaloro, il
dirigente provinciale di AN Damiano Gallina ed il
coordinatore comunale del Centro Studi Parlamentari di
DOVE POTETE TROVARE LA VOSTRA COPIA DE “IL VESPRO” AN, Luca Tantino con una nutrita rappresentanza di giovani
Edicole e Cartolibrerie:
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Genova Bazar
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Corso Umberto I, 30
Corso Umberto I, 66
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Corso Italia, 241
via Nazionale, 176 - Villagrazia di Carini
Esercizi Commerciali vari:
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Bar La Foresta
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Stop & Go
Best Pizza
S.S. 113 km 282,4
via Santa Caterina, 6
via Rosolino Pilo, 6
via Mattarella, 21 - Villagrazia di Carini
via Nazionale, 2 - Villagrazia di Carini
via San Giuseppe, 11
via Sant’Anna, 46
S.S. 113 km 286,500 - Villagrazia di Carini
S.S. 113 - Zona Industriale Carini
via Mattarella, 4 - Villagrazia di Carini
via della Repubblica, 2
via Gesù e Maria, 2
Corso Italia
Piazza Duomo, 15
Corso Umberto I, 91
via San Pietro, 12
S.S. 113 km 281,25 n°75
Corso Garibaldi, 242
Bivio Foresta
Centro Commerciale Ferdico
S.S. 113 Ovest km 288,6 Villagrazia di Carini
S.S. 113 km 286 n° 53 - Villagrazia di Carini
attivisti del partito della Destra.
Coordinatrice comunale del Focus Europe è stata nominata la
signora Maria Troìa, educatrice dell'associazione “Speranza”
ed appassionata militante di Alleanza Nazionale.
Secondo quanto recita il primo articolo del suo Statuto, il
Focus Europe è un osservatorio politico che si propone di
sviluppare iniziative culturali e sociali volte alla diffusione
dei valori di Alleanza Nazionale nell'ottica delle politiche
femminili. In particolare il Focus Europe elegge a valori
fondanti della propria azione:
• Le radici cristiane e la tradizione umanistica della
nostra civiltà;
• Il concetto di Patria e il senso di Identità;
• La sacralità della vita;
• La dignità, la Libertà e i diritti umani;
• L'unicità e il ruolo insostituibile della famiglia
fondata sul matrimonio tra uomo e donna;
• Il contrasto ad ogni forma di fondamentalismo e di
intolleranza;
• La tutela del minore.
Ha aperto i lavori Luca Tantino, coordinatore locale del
Centro Studi Parlamentari di AN, il quale ha sottolineato
l'importanza della nascita a Carini del Focus Europe, perché
rappresenta un ulteriore passo avanti verso la crescita del
Partito.
In un momento storico in cui la sinistra estrema è riuscita
ad andare al potere, ha dichiarato Tantino abbiamo
bisogno di una Destra forte e radicata nel territorio che
faccia capire alla maggioranza silenziosa degli Italiani
che AN oggi come ieri rappresenta l'unico vero antidoto
ad ogni forma di Comunismo e di relativismo culturale,
oltre che un baluardo di legalità e di trasparenza
amministrativa contro le derive clientelari e familistiche
della Politica.
Appassionante l'intervento di Maria Troìa, neo-coordinatrice
del Focus, che in appena cinque minuti ha presentato il
programma che ha intenzione di proporre
all'Amministrazione Comunale ed alla cittadinanza:
dalla tutela della cultura della legalità al contrasto dello
spaccio di droga, dagli sgravi fiscali per le ragazze madri alle
politiche per la famiglia, dalla lotta
all'immigrazione clandestina all'
integrazione ed al rispetto delle
identità degli immigrati regolari.
Sono pronta al lavoro,
ha
dichiarato, e sicura
di trovare un valido
appoggio tra i
militanti di AN di
C a r i n i , m a
soprattutto sono
certa che Salvino
Caputo non
mancherà di far
s e n t i re i n o g n i
momento la sua
p r e s e n z a
tramutando in
disegni di legge
tutte le proposte che
il coordinamento
carinese del Focus
Europe presenterà alla Comunità.
Dopo un lungo applauso tributato a
Damiano Gallina, politico sempre
sensibile ai mutamenti sociali della
Città di Carini e dirigente impegnato
nel rinnovamento del Partito, ha
chiuso la conferenza l'On. Caputo.
Questi alcuni passaggi del suo
intervento: Avevo un impegno
istituzionale all'estero…dovevo
partire oggi pomeriggio con una
delegazione di Parlamentari
regionali, ma ho preferito rinviare
a domani la mia partenza, perché
volevo essere presente a
quest'evento. Credo che il
Capogruppo del Partito non possa
esimersi dal far sentire la propria
vicinanza politica
ed umana ai
militanti di Carini
che ormai da mesi
sono impegnati nel
rilancio di AN a
360 gradi. Ma la
mia presenza qui a
Carini assume
anche un valore
simbolico: oggi
invito tutti gli
iscritti ed i
simpatizzanti di
AN a Carini a
seguire l'esempio del Centro Studi
Parlamentari e del neonato Focus
Europe: Carini ha un bisogno
vitale di tornare
alla Politica che
pag. 15
conta! Non
possiamo più tollerare che un
Comune che dovrebbe essere la
cerniera tra la città di Palermo
ed i comuni della parte
occidentale della provincia,
continui a far parlare di sé
soltanto per le vicende
giudiziarie che lo riguardano
nel silenzio assordante di tante
forze politiche. È chiaro che
per immettere la cultura del
buon Governo, AN deve
schierare i suoi uomini migliori
e sono davvero soddisfatto di
v e d e re t r a i b a n c h i d i
quest'aula tanti giovani
attivisti. L'avanguardia del
cambiamento siete voi: vi
invito a proseguire sulla nostra
strada, a farvi trascinare dalle
passioni che animano la gente di
Destra… e vi invito soprattutto ad
adoperarvi perché nella provincia
di Palermo si possa tornare a
parlare di cultura. Potrà sembrare
retorico, ma il malaffare e la
politica spicciola del mero
interesse personale, si combattono
soprattutto con una buona
conoscenza del nostro passato,
delle tradizioni dei nostri comuni,
con una presenza attiva nel
territorio, che servano a plasmare
una classe dirigente giovane
capace di trasformare in
programmi elettorali ed in atti
a m m i n i s t r a t i v i c o n c re t i l e
speranze di cambiamento e di
riscatto che oggi la maggioranza
dei carinesi onesti ci chiede e vi
chiede.
Turismo alternativo
pag. 16
di Rina Mangalaviti
Rassegna Teatrale di Campofranco
Premio della Critica alla Scuola Elementare “G. Falcone” di Carini
Si è svolta dal 24 Maggio all' 1
Giugno 2007 la 3^ Rassegna Teatrale
organizzata dall'Istituto Comprensivo
di Campofranco (CL) riservata a tutte
le scuole di ogni ordine e grado della
Sicilia.
Alla Rassegna ha anche partecipato la
Direzione Didattica “Giovanni
Falcone” di Carini con il Musical
“NATALE E'… rappresentato dalle
classi 4 A-4 B-4 F-.
Il testo adattato e curato nella regia
dall'ins.Rosolino Randazzo, si è valso
della collaborazione dei docenti
Rosaria Lucido, per la realizzazione
scenografica e dei costumi, e .Rosa
Nardo per la direzione del coro.
Notevole il contributo apportato anche
da Adriana Randazzo, per la
realizzazione di due video inseriti
all'interno della rappresentazione, e di
Adriana Bellia per le coreografie.
Alla Rassegna hanno aderito 75 scuole
provenienti da tutta la Sicilia, ma ne
sono state ammesse 45 alla fase finale.
Gli alunni della scuola Falcone, seguiti
dai genitori, che autonomamente si
sono organizzati con un proprio
pullman, si sono esibiti il 24 Maggio
riscontrando un notevole successo.
Giorno 1 Giugno 2007 si è svolta la
Premiazione finale alla presenza di
autorità civili, scolastiche e
religiose della Provincia di
Caltanissetta.
Con grande soddisfazione, alla
scuola Falcone di Carini è stato
assegnato il PREMIO DELLA
CRITICA con la seguente
motivazione:
“Toccante il ritratto, che grazie ad
una sobria scenografia condita da
immagini forti, e con suggestivi
riferimenti biblici, fa meditare su
tematiche profonde come la pace nel
mondo, la fratellanza fra i popoli e la
fede in Cristo Gesù”.
Al di là del premio, per gli alunni e i
docenti è stata sicuramente
un'esperienza molto significativa e per
altri aspetti indimenticabile.
I ringraziamenti più sentiti vanno
sicuramente al Dirigente Scolastico
Prof. Antonino Provenza che
ha
creduto nel Progetto e che ha favorito in
ogni modo la partecipazione della
scuola a questa manifestazione.
Rosa Mosca “interrompe”
il suo servizio scolastico
Dopo 43 anni di servizio, di
cui 39 tutti al Primo Circolo
di Carini, Rosa Mosca lascia
l’insegnamento. Con una bella
festa, che ha visto la presenza
di colleghi ed amici, giorno 28
Il rinfresco offerto nel chiostro delle Domenicane giugno scorso, Rosa ha salutato
il suo impegno diretto nel
mondo della scuola, anche se continuerà la sua opera di
I colleghi cantano “Brava, Brava Mosca Rosa”. formatrice nel
volontariato.
I colleghi le hanno
dedicato un
simpatico
siparietto: al
canto di “Brava,
L’emozione di Rosa
Brava Mosca Rosa”,
tra l’ilarità di tutti gli intervenuti,
hanno voluto ricordare pregi e virtù di
Rosa. Un bel saluto per una insegnante
che ha segnato la storia di Carini con
il suo impegno e la sua professionalità.
TORNA “TEMPO D’ESTATE”
pag. 17
Mare, musica, giochi e tanto divertimento
Gli alunni della Scuola Primaria impegnati in tante attività ludico-ricreative
Anche
quest'anno la
Direzione
Didattica
Falcone di
Carini
promuove il
progetto
“Tempo
d'estate”.
Destinatari
sono gli alunni della Scuola Primaria che dal 18 Giugno
al 20 Luglio sono
impegnati in varie
attività ludicoricreative. Giunto alla
terza edizione, il
servizio di accoglienza è
stato pensato per
andare incontro alle
esigenze delle famiglie
che, numerosissime, hanno richiesto l'attività estiva
per i loro figli. Le attività di animazione si svolgono
sia all'interno della struttura scolastica che
all'esterno e riguardano diverse tipologie (musicale,
ludica, sportiva, cineforum, informatica, escursione
guidate, bricolage, pittura) curati dai docenti
Antonella Catalano, Salvina Catalano, Giovanni
Ciravolo, Lia Crini e Antonio Mineo. Il progetto si
basa, soprattutto, sulla valorizzazione e sulla
relazione intesi come elementi fondamentali per
favorire la motivazione e l'interesse dei bambini, i
veri protagonisti
dell'iniziativa estiva.
Numerose le attività
che si svolgono
all'esterno della
struttura scolastica
(Bosco di Santa
Venere, Tonnara
Fondo Orsa,
Aeroporto Falcone
Borsellino, lido di Capaci, Terrasini) grazie al
contributo del Comune di Carini che mette a
disposizione i pulmini per le escursioni. Un doveroso
ringraziamento va agli sponsor del progetto: Ottica
Villareale, Aiello G. & C. Materiale Edile, Bar Batia,
Associazione DuomoClub di Monreale e SporTime di
Partinico. Grazie al loro contributo è stato possibile
acquistare una piscina e t-shirt per i bambini che
partecipan
o con
entusiasmo
alle varie
attività.
LA JUVENTUS TORNA IN SERIE A ED UN NUOVO
PICCOLO TIFOSO È GIÀ IN PRIMA FILA.
UN RECENTE SONDAGGIO HA CONFERMATO LA
JUVENTUS SQUADRA PIÙ AMATA D’ITALIA
D’ITALIA, CON
OLTRE 15 MILIONI DI TIFOSI, AI QUALI SI VA AD
MISSERI GIÀ
AGGIUNGERE IL PICCOLO CRISTIAN MISSERI,
PRONTO A TIFARE JUVE.
SOTTO LA GUIDA DEGLI ZII SANTINO E
FRANCESCA
FRANCESCA, IL FUTURO BIANCONERO È
GARANTITO.
Foto Francesca Misseri
pag. 18
Ogni anno, in Africa, Asia,
Medio Oriente e America Latina
si spendono in media 22 miliardi
di dollari per l'acquisto di armi:
una somma che avrebbe
permesso a questi paesi di
mettersi in linea con gli Obiettivi
di Sviluppo del Millennio,
eliminare l'analfabetismo (cifra
stimata: 10 miliardi di dollari
l'anno). Ci sono circa 639 milioni
di armi leggere nel mondo oggi,
e 8 milioni vengono prodotte
ogni anno. Da queste
considerazioni devono
discendere scelte, mobilitazioni,
politiche che favoriscano la
diffusione di una reale sicurezza
attraverso un controllo ed una
regolamentazione efficaci degli
armamenti.
Se a qualcuno di noi
venisse chiesto se vuole
finanziare una delle tante guerre
in corso nel mondo ( ad oggi
sono 29 i conflitti presenti sul
nostro pianeta), la risposta più
frequente crediamo che sia “No!
”, seguita da una serie di
argomentazioni a favore della
pace, della fratellanza, della
solidarietà e chi più ne ha più ne
metta... Eppure, senza saperlo, in
realtà le finanziamo. Come?
Ecco un esempio. Qualche anno
fa il quotidiano britannico “The
Observer” con una sua inchiesta
ha rivelato che armi per milioni
di sterline sono state fornite alle
fazioni in lotta nel Congo
Brazzaville attraverso un
mediatore d'affari tedesco, una
società con sede a Jersey, e un
conto della Barclay Bank, una
delle maggiori banche europee.
Le armi, denunciano
organizzazioni non governative e
per i diritti umani, sono state
usate in attacchi indiscriminati
contro i civili durante la guerra
interna che provocò 15000 morti
in questtro
mesi.
Anche in
queto caso
siamo
sicuri che
le prime obiezioni sarebbero che
è un caso che non ci riguarda in
prima persona, che in Italia le
cose sono differenti, perchè “la
mia banca è differente” o perchè
“è costruita intorno a te”, ma
anche su questo avremmo
qualcosa da ridire e più avanti
riporteremo qualche caso.
Il ruolo degli istuti
bancari nel commercio
internazionale delle armi non è
puramente accessorio... Prima di
tutto c'è la necessità per
produttori, commercianti e
compratori d'armi di appoggiarsi
alle banche per “normali”
esigenze commerciali: presenza
internazionale, fluidità e sicureza
nei pagamenti, possibilità di
avere anticipi e crediti. Ma ci
sono alcune caratteristiche del
sistema bancario attuale che sono
particolarmente interessanti per i
produttori e i commercianti
d'armi, sia per forniture legali
che per operazioni illegali. Da
qualche anno tutte le maggiori
banche hanno delle filiali
offshore, che significa al largo
delle coste, ma soprattutto al
largo dei controlli; nelle isole
Cayman dei Caraibi, ad esempio,
sono presenti 32000 società, 47
delle 50 maggiori banche
mondiali e 500 banche minori (
magari anche la nostra !?! ), con
depositi per circa 460 miliardi di
dollari, 900 fondi di
investimento e 400 compagnie di
assicurazione. Il motivo è solo in
parte di natura fiscale: il segreto
bancario è più tutelato e gli
obblighi di trasparenza sono
quasi inesistenti. Per transazioni
come quelle in armamenti la
riservatezza è un grande pregio.
D'altra parte anche le banche
hanno “buoni motivi” per
accettare questi ruoli nel mercato
delle armi. È un mercato dove
sono spesso convolti gli stati,
clienti di cui in genere si esclude
la possibilità di bancarotta. Se è
vero che il 20 % più ricco della
popolazione mondiale riceve il
95% dei crediti bancari, non può
stupire che le banche operino in
uno dei mercati dove si
incontrano più facilmente clienti
“ bancabili”, cioè ritenuti
affidabili e degni di ricevere un
prestito o finanziamento che sia
secondo i criteri stabiliti dalle
banche. Non necessariamente gli
istituti bancari sanno che tipo di
operazioni vengono fatte sui
conti di questo o quel cliente.
Dopo la pubblicazione sulle
riviste missionarie dei dati del
1998 ,sulle banche italiane
coinvolte nell'export bellico, e
soprattutto dopo che Banca Etica
e il Consorzio di Microfinanza
etica Etimos hanno deciso di
chiudere il conto aperto presso la
filiale di Padova, il Banco
Ambrosiano Veneto ha replicato
affermando che non è in grado di
sapere, e soprattutto di impedire,
le operazioni che l'Augusta, il
produttore italiano di elicotteri
militari, fa sul suo conto
bancario. Ma se si intende
mantenere un profilo di banca
attenta all'etica e al sociale, è
proprio necessario accettare
l'Augusta come cliente? Per
addentrarci più dettagliatamente
nel mercato finanziario italiano
riportiamo al seguito alcuni dati,
che sono facilmente reperibili sul
sito www.banchearmate.it , ma
purtroppo la nostra accidia, e cioè la
pigrizia nel fare il bene, ci
impedisce di conoscere, e la
conoscenza è il primo passo per
un'azione responsabile. Giusto per
renderci maggiormente conto
riportiamo alcune cifre: Capitalia nel
triennio 1999-2001 investiva in
armamenti una cifra come 613
milioni di euro passando nel triennio
successivo a 724, da canto suo il
gruppo (attenzione a questa parola:
spesso le piccole banche
appartengono a questi grandi gruppi)
San Paolo Imi è passato da 148
milioni del primo triennio a 538 del
secondo... e così
addentrandovi nel
pag. 19
sito troverete queste
e altre cifre dietro le quali ci sono
scelte ordinarie ma anche capaci di
indirizzare le sorti del mondo.
Abbiamo già citato tra le righe Banca Etica, una
banca che fa della trasparenza un suo pilastro
fondamentale. Di qui la propensione sancita dallo
statuto a finanziare solo progetti ritenuti meritevoli dal punto di vista etico.
Ma non ci fermiamo ad esempi così eclatanti; alcune banche tradizionali stanno
dando ascolto alle piccole gocce che sono i risparmiatori responsabili e critici verso un
sistema iniquo e che chiedono giustizia finanziaria. Stanno aumentando i “fondi etici” ,
fondi in cui poter fare investimenti che siano non solo lontani dalle industrie belliche, ma
che permettano di promuovere aziende volte al rispetto dell'ambiente e dei lavoratori,
operanti nel sociale, nella cooperazione internazionale, insomma clienti poco bancabili.
1 - Partecipare alla Campagna Banche Armate
(www.banchearmate.it) per evitare che la legge italiana sul
commercio delle armi (L. 185/90) venga modificata;
2 - fare pressione sugli enti pubblici perché affidino i loro servizi di tesoreria a “banche disarmate”
(www.territoridisarmanti.org);
3 - fare altrettanto nelle proprie parrocchie, diocesi, istituti religiosi, … ;
4 - naturalmente, “bagnare” la propria banca: sul solito sito si possono trovare i modelli di lettere da inviare per
chiedere informazioni ed agire di conseguenza.
L'assemblea generale delle Nazioni
Unite ha approvato nel mese di
gennaio con 153 voti a favore,
quello contrario degli USA e 24
astensioni, l'avvio della stesura di un
Trattato Internazionale sul
commercio delle armi, destinato ad
impedire i trasferimenti di armi che
alimentano conflitti, povertà e gravi
violazioni
dei diritti
umani.
Alcune
province e
alcuni
comuni,
come quello
di Faenza tra
i primi,
hanno deciso di considerare l'eticità
come criterio importante nei bandi
per gli appalti delle loro opere
pubbliche. Le proposte di
finanziamento provenienti dalle
banche “armate” vengono
penalizzate, anche se più
convenienti su un piano strettamente
economico.
Per contenere la diffusione
delle armi occorre offrire alle
aziende belliche e ai lavoratori
un'alternativa concreta, approvando
delle leggi che favoriscano la
riconversione dell'industria bellica
in differenti attività, evitando i
conflitti sociali che un
atteggiamento di sola opposizione
comporterebbe…
Nelle commissioni competenti del
Consiglio Regionale del Piemonte si
discute proprio di una Proposta di
Legge che vorrebbe portare il
Consiglio a discutere della
riconversione bellica.
La segreteria nazionale del
Movimento giovanile missionario
pag. 20
1° Memorial
“Vito Armetta”
per i piccoli della
quattro rappresen-tative
scuola calcio Iccara
presenti, 3 carinesi ed 1
del mister Rosario
palermitana, si sono sfidate senza
Amato, che hanno
lesinare energie. Alla fine della
disputato un mini
torneo
regolamentato
da Nino Migliore
che ha fatto da
I piccoli calciatori arbitro. Il caldo
Si è svolto domenica 24 giugno
non ha sfiancato i
scorso il primo Memorial “Vito
giovanissimi atleti, che
Armetta”, il giovane carinese
hanno onorato al meglio
morto qualche mese fa a causa
l'impegno degli
di un incidente in moto. Il
organizzatori. Intanto in
Comitato di San Giovanni
Gli stacanovisti del volley
Piazza prendevano corpo
giornata di sport la premiazione
insieme ai “Ragazzi del
una serie di giochi gonfiabili che
e la targa ricordo donata al
Fantacalcio”, dei
padre di Vito.
quali Vito faceva
La sera, in pieno scirocco, la
parte, hanno pensato
processione del simulacro di San
di organizzare una
Giovanni seguita dagli
festa di San Giovanni
immancabili fuochi di artificio
diversa dal solito, al
che per l'occasione sono stati
servizio dei giovani.
“sparati all'antica” tutto attorno
Una somma è stata
alla
fontana di Piazza Duomo. Il
messa a disposizione
Comitato ringrazia per la
dai ragazzi, raccolta
collaboranel tempo
zione il
accantonando
Sindaco di
piccole somme con il
Carini, dott.
fantacalcio, ed è
I ragazzi del Fantacalcio
Gaetano La
servita per la
hanno fatto la felicità di tutti i
Fata,
l'Ass.alla
realizzazione delle magliette e la
piccoli partecipanti. Nel
Cultura, Pino
realizzazione di alcune attività.
pomeriggio è stata la volta dei
Agrusa, il
Dalla mattina Piazza Duomo si è
ragazzi della Pallavolo, che si
Capo
trasformata in un luogo di sport:
sono sfidati sotto un sole cocente
Ripartizione III,
prima in un campo di calcetto
aggravato da un improvviso
dott. Pietro
scirocco che ha
Migliore e
fatto
quanti hanno
raggiungere la
collaborato
La coppa per il volley
temperatura
per la buona riuscita della
manifestazione, in
particolare i “Ragazzi del
Fantacalcio”: Vincenzo
e Giosuè Evola, Giosuè
Aiello, Marco Aiello,
Cristian Marchiano,
Gioacchino Cracchiolo,
Salvo Lucido, Tony Torres,
Luca Piscitelli, Pietro
Mannino, Vito Maniaci,
La targa ricordo Cristoforo Anile,
Giuseppe Cuccuzza,
oltre i 40 gradi.
Luca Piscitelli, Luciano Nicastri,
Nonostante la
Marco Anzelmo.
calura
insopportabile le
Bioparco di Sicilia
3 giorni dedicati alla Biodiversità
Si è rinnovato anche quest'anno l'appuntamento con la
biodiversità al Bioparco di Sicilia di Villagrazia di Carini
impegnato il 3 4 e 5 maggio 2007 con la II edizione della
GdB (Giornata della Biodiversità).
La manifestazione è soltanto una delle tante iniziative che
il bioparco promuove ogni giorno a favore della
valorizzazione e conservazione della biodiversità.
Quest'anno si è voluto rivolgere l'attenzione al mondo della
scuola, cuore della formazione non solo culturale ma anche
delle coscienze, l'obiettivo ultimo è stato quello di
sensibilizzare gli alunni ai temi dell'educazione ambientale,
far apprendere loro il significato e l'importanza della
biodiversità, incrementare nei giovani la cultura del
rispetto per l'ambiente e l'importanza della conservazione
di ogni singola specie vivente.
Tutti gli alunni della scuola primaria e media degli istituti
scolastici del comune di Carini hanno partecipato al
progetto didattico “Amici della Biodiversità” un vero e
proprio concorso organizzato dal Bioparco di Sicilia che li
ha impegnati nel corso di questo anno scolastico in una serie
di attività mirate ad approfondire la loro conoscenza in
materia di biodiversità e di educazione ambientale.
Filmati, immagini, utilizzo del microscopio, contatto con gli
animali, tutte attività svolte in classe che hanno scatenato
l'entusiasmo degli studenti e che hanno permesso agli
educatori del Bioparco di Sicilia di raggiungere il primo
grande traguardo: stimolare la curiosità degli alunni ed
interessarli, avvicinandoli in maniera empatica, allo studio
della biodiversità.
Il progetto si è concluso all'interno della II Giornata della
Biodiversità che si è svolta il 3 e il 4 maggio presso il
bioparco. Oltre alla presenza delle autorità, di esperti
naturalisti e biologi, erano presenti tutti i ragazzi che
hanno partecipato al concorso.
La manifestazione rivolta alle scuole si è svolta nelle due
mattine del 3 e del 4, i ragazzi sono stati accolti dal
personale del bioparco che li ha guidati nell'area riservata
pag. 21
a loro per la manifestazione, dopo gli onori di casa è iniziata la
presentazione dei progetti elaborati dagli alunni, ogni classe è
stata chiamata ad illustrare a tutti il proprio lavoro, e dopo aver
assegnato i riconoscimenti per il lavoro svolto a ciascuna classe
si è proceduto con la premiazione.
Sono stati premiati i migliori lavori valutati tra più di 60
progetti realizzati dai ragazzi che hanno spiegato la
biodiversità, l'hanno raccontata, cantata, filmata, illustrata,
fotografata, hanno usato insomma tantissimi mezzi e strumenti
creativi ed originali per parlarne e per promuoverla.
Sono stati assegnati 2 microscopi biologici e 3 fotocamere
digitali che consentiranno agli studenti di continuare il lavoro di
ricerca e documentazione iniziato in classe con gli educatori del
bioparco.
I Numeri:
Hanno partecipato 60 classi tra scuola primaria e media
Circa 1200 alunni hanno lavorato durante quest'anno scolastico
alla realizzazione di un progetto sulla biodiversità (uno per
classe).
Circa 100 i docenti coinvolti che con impegno hanno seguito i
lavori dei loro allievi.
La squadra tutta degli educatori del Dipartimento Didattica del
Bioparco di Sicilia li ha guidati lungo il percorso didattico.
Sono stati progettati ad hoc dei laboratori esperienziali per le
classi che hanno partecipato al concorso e durante l'anno,
classe per classe, gli educatori hanno portato un po' di
biodiversità a scuola con l'ausilio di filmati, contatto con gli
animali, immagini, utilizzo del microscopio e tanto al tutte
attività che hanno scatenato l'entusiasmo dei ragazzi
portandoli ad elaborare degli splendidi lavori.
Hanno partecipato:
Ist. Compr. Statale “Laura Lanza baronessa di Carini”
Direzione Didattica Statale “G. Falcone”
Ist. Compr. Statale “Renato Guttuso” - Villagrazia di Carini
pag. 22
La storia della Vigor Club di Carini
L’introduzione dei Giochi
Altro importante
della Gioventù nelle
appuntamento con lo
scuole consente alla Vigro
sport, anche se al di
Carini di spaziare nel
fuori dell’attività
mondo scolastico dove
sociale del club, gli
difficilmene era possibile
incontri di calcio tra le
entrare. Dalle scuole
squadre di calcio del
nascono i campioncini del
Carini, Partinico, Club
futuro che diverranno
Sicilia, Lampedusa e
anche i campioni che per
Villagrazia di Carini
un decennio porranno la
con la squadra della
Vigor Carini alla ribalta
massima divisione
n a z i o n a l e e d
bulgara del Etar di
internazionale: Anile,
Veliko Tirnovo, della
C a n d e l a , Ta o r m i n a
quale facevano parte
Vincenzo e Sebastiano,
metà dalla Nazionale
Tranchina, affiancati da
bulgara di calcio
Failla e Conigliaro,
reduce dai Campionati
costituiranno la base
Mondiali in Messico, e
portante dell’attività della
venuti a svernare per
pesistica. Il meticoloso
due anni di seguito a
lavoro effettuato dal
Carini. Come non
tecnico Pasquarella porta Lo squadrone della Vigor Carini nel 1982
ricordare pure
alla Vigor riconoscimenti tali da avere carattere annuale e che oggi, dopo unaa l’ospitalità offerta alla squadra nazionale
assegnata dal CONI la Medaglia sosta tecnica, ha raggiunto la 12
dell’Egitto durante i Mondiali di Italia ‘90,
d’Onore al Merito Sportivo nel 1985, edizione.
che ha rafforzato i rapporti tra gli atleti
riconoscimento che pochissime società In occasione del Trofeo Sicilia, a Carini
si sono avvicendati negli anni atleti in
rappresentanza dei propri club di
Bulgaria, Malta, Ucraina, Georgia,
Ungheria, Slovenia, Jugoslavia,
Polonia, Spagna, Cecoslovacchia,
Francia, Isole Canarie, Austria e
Grecia. La partecipazione di diversi
Campioni del Mondo della specialità
ha dato lustro a questa
manifestazione; la fantasia
organizzativa di Pietro Conigliaro è
riuscita a creare attraverso lo sport
momenti di aggregazione nazionali
Un momento del 2° Trofeo Sicilia nel 1988 ed internazionali diversificati in vari
in Italia possono vantare. La caratura settori, dall’arte, alla cultura, allo sport:
tecnico-organizzativa si evidenzia “la settimana della cucina ungherese”,
maggiormente negli anni ‘80 con il “British School di Londra” ed il suo
l’incontro amichevole della Vigor Carini e balletto, il gruppo “Neofit Rilsk” di Il Sindaco di Carini Avv. Russo premia Pietro Conigliaro
la rappresentativa bulgara del Etar di Sofia, il baritono Georgi Sutirov e la della Vigor Carini e quelli egiziani. Per
Veliko Tirnovo. Il successo riscontrato soprano Plamenna Nenova del “Teatro circa 10 giorni i calciatori egiziani hanno
dall’incontro induce la Vigor Carini ad Nazionale Bulgaro” sono stati per la creato una unica famiglia con gli atleti
istituire il “Trofeo Internazionale Sicilia di Vigor Carini i fiori all’occhiello della della Vigor.
continua ...
Pesistica”, che a partire dal 1987 riveste manifestazioni.
Storie del Calcio a Carini
Nino Cracchiolo detto Sasà
Se a Carini chiedete di Nino
Cracchiolo pochi lo conoscono, se
invece chiedete di Sasà tutti gli
sportivi, e non, sanno chi è.
Negli anni '60, durante gli
allenamenti del Carini Calcio, saliva
sul muro di cinta del campo sportivo
un ragazzo di appena 16 anni con
un bastone in mano; quel bastone
era il suo attrezzo di lavoro, perché
aiutava il nonno a guidare le capre
per i pascoli. Con una pietra riusciva
a colpire un bersaglio anche a 100
metri, quando passava con le capre
da via Sant'Anna le abbandonava
momentaneamente e saliva sul muro a guardare gli
allenamenti.
Era fortemente attratto da quel pallone di cuoio. Un giorno,
salito sul muro, ha abbandonato il bastone e le capre e si è
messo a giocare con gli altri ragazzi. Da lì inizia la storia
calcistica di Nino Cracchiolo detto Sasà.
Questo nomignolo gli e lo aveva appioppato l'allora presidente
della squadra avv. Vincenzo Cutietta, che era anche presidente
dell'azione cattolica della Chiesa Madre. In quegli anni l'azione
cattolica funzionava alla perfezione e da essa veniva fuori tutta
la classe dirigente del paese. Anche Sasà inizia a frequentarla e
si affina riuscendo anche ad imparare a leggere. Per lui le capre
erano un lontano ricordo ed aveva cambiato stile di vita. Nella
squadra di calcio ricopriva il ruolo di terzino sinistro (oggi si
direbbe difensore esterno), era dotato di un sinistro potente e
preciso, di un buon dribbling e di un buon senso della posizione
nella difesa della porta. Prima di ogni partita era l'ultimo ad
uscire dallo spogliatoio perché aveva un senso maniacale
dell'ordine della divisa, dei calzettoni e delle scarpe; dava la
sensazione di recarsi ad una sfilata di moda. Ricordo
perfettamente che era l'unico che restava con la divisa pulita
anche quando il campo era impraticabile.
Sasà era un vero atleta, aveva doti che in altre discipline come
il nuoto o l'atletica avrebbero dato buoni frutti. Oltre ad essere
un bel ragazzo era dotato di un fisico perfetto; ricordo che nel
periodo estivo la nostra azione cattolica era stata invitata a
partecipare ad una gara podistica sulla distanza dei cinquemila
metri a Cinisi. A quella gara partecipava anche il campione
provinciale della specialità, un certo Gambino; anche noi
avevamo un campioncino, Salvatore Randazzo, che si era
distinto nelle gare degli istituti scolastici. A quei tempi c'erano
pochi mezzi di trasporto e partimmo alla volta di Cinisi con un
auto a noleggio (unica a Carini), una Balilla di un certo
pag. 23
di Totò Conigliaro
“Rapitapà”. La macchina era dotata di 4 posti ma il nostro staff
era composto da 10 persone e, non so come, entrammo tutti in
quell'auto. Abbiamo partecipato alla gara con 2 atleti: Salvatore
Randazzo, la nostra punta di diamante, e Nino Cracchiolo. La
nostra strategia era quella di affiancare Sasà, che correva per la
prima volta, al più esperto Randazzo. Dopo 2 chilometri dalla
partenza il nostro Randazzo entra in crisi per un malore al
fianco e si ferma. Lo stesso fa Sasà perché era convinto di aver
partecipato per aiutare solamente il suo compagno. Dopo le
nostre insistenze riprende la corsa riuscendo a recuperare il
tempo perduto e vincere la gara battendo il campione
provinciale.
A 20 anni parte per il servizio militare e viene subito inserito
nella squadra atleti dell'esercito, dove ha il tempo di allenarsi a
pieno ritmo e perfezionare le sue caratteristiche. Riesce a
vincere diverse gare di nuoto e di atletica leggera, tanto da
ricevere richieste di ingaggio dalla famosa “Stock” di Trieste.
Innamorato della sua Carini e del pallone, finito il servizio
militare rientra a casa e ritorna a giocare al calcio. Dopo molti
campionati disputati con il Carini, viene ingaggiato da società
quali il Misilmeri, Partanna Mondello, Saia di Palermo,
Balestrate ed altre.
Dopo la ricostruzione del campo sportivo di Agliastrelli è stato
uno degli artefici del ritorno del Carini Calcio in Prima Categoria.
A guardarlo ancora oggi, con l'età che si ritrova, si intravede
quel fisico atletico che avrebbe meritato ben altro palcoscenico
ed altro destino.
da Palermo Piazzale Giotto a Carini Piazza Sant’Anna
AST
Orari Autobus
6:15 - 6:45 - 7:15 - 8:00 - 8:30 - 9:30 - 10:30 - 11:30 - 12:15 - 12:30 - 12:45 - 14:00 - 14:30 - 15:30 - 16:30 - 17:30 18:30 - 19:45 - 20:45
da Carini Piazza Sant’Anna a Palermo Piazzale Giotto
5:15 - 6:00 - 6:40 - 7:00 - 7:45 - 8:30 - 8:45 - 9:30 - 10:15 - 11:00 - 12:30 - 13:00 - 13:45 - 14:00 - 14:30 - 15:00 15:45 - 16:30 - 18:00 - 19:15 - 20:15
Carini - Stazione - Villagrazia - Spiaggia (linea circolare)
Autoservizi Taormina
6:30 - 7:00 - 7:30 - 8:10 - 8:20 - 9:00 - 10:00 - 11:00 - 12:00 - 12:30 - 13:30 - 14:20 - 15:00 - 16:00 -17:00 - 18:00 - 18:30
Poliambulatorio 7:40 - 9:30 - 10:30 - 12:00
Villa Belvedere
7:00 - 7:30 - 8:00 - 9:00 - 11:00 - 12:30 - 13:30 - 15:30 - 17:30
Torre Pozzillo
Chiovaro
7:30 - 13:30
7:30 - 10:00 - 13:30
Numeri utili
pag. 24
presso Punto Emergenza Territoriale Carini
(ex Ospedale Santo Spirito)
Pronto Soccorso tel. 091 8620104 (24 ore su 24 tutti i giorni )
Guardia Medica dalle ore 20:00 alle 08:00
Consultorio Familiare tel. 091 8620161
presso Poliambulatorio “Ina Badalamenti”
C.da Ponticelli - Villagrazia di Carini
Guardia Medica Turistica tel. 091 8620422
(dal 16 giugno al 15 settembre)
Aiello - via San Pietro, 6 tel. 091 8661252
Prenotazioni visite tel. 091 8620401
Genova - Piazza Duomo, 19 tel. 091 8661161
Governanti - Piazza Duomo, 36 tel. 091 8661129
Pellerito - Piazza Regione, 9 Villagrazia di Carini tel. 091 8674202
Farmacie
Veterinari
Arena - S.S. 113 n° 218 tel. 091 8674832
Canile Sanitario - C.da San Nicola tel. 091 8661990
SOCLATE
Ambulatorio veterinario
Via Nazionale 225 - Carini - Tel. 091 8676008 - Emergenza 3396175940
Comune di Carini, Corso Umberto I
Carabinieri - Compagnia, via Rosolino Pilo 131/c
Carabinieri - Carini, via Rosolino Pilo 131/c
Carabinieri - Villagrazia, Centro Servizi ASI via Don Sturzo
Guardia di Finanza, Centro Servizi ASI via Don Sturzo
Guardia Forestale, Centro Servizi ASI via Don Sturzo
Polizia Municipale, via Rossini
Tribunale, via Campo Sportivo
Tribunale - Giudice di Pace, via Campo Sportivo
Stazione Ferroviaria, Piazza Stazione
Ufficio Postale Centrale, via Campo Sportivo
Ufficio Postale Carini, via San Giuseppe
Ufficio Postale Villagrazia, via Nazionale
Orario Treni
Palermo
Notarbartolo
Festivo
dal lunedì
al sabato
da Palermo Centrale a Carini Piraineto 6:10 7:10 7:50 8:10 8:40 9:10 10:10 10:40
11:10 12:10 12:30 13:10 13:30 13:30 13:50 14:10 14:43 14:40 15:10 15:40 16:10 17:10
17:40 18:10 18:30 19:10 19:30 19:40 20:10 21:10
A
A
A
A
6
mesi
12
mesi
€ 550,00
€ 500,00
€ 450,00
€ 450,00
€ 400,00
€ 350,00
€ 350,00
€ 330,00
€ 300,00
€ 300,00
€ 250,00
€ 230,00
€ 250,00
€ 180,00
€ 220,00
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Stampa:
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Questo numero è stato chiuso
in Redazione il 7 luglio 2007
Circola
sempre
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Guerriero Marco
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REDAZIONE di Carini:
via Salvo D’Acquisto, 23
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Conigliaro Ambrogio
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Mezzapelle Francesco
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5:38 6:01 6:31 6:53 7:45 8:14 8:45 9:10 9:45 9:58 10:45 11:16 11:45 11:55
12:01 12:45 13:45 14:15 14:21 14:55 15:45 16:15 16:45 17:45 18:45 18:59 19:45 20:15
COSTO PER SINGOLO NUMERO:
ULTIMA DI COPERTINA
TIPO A 2 - 3 DI COPERTINA
TIPO A INTERNA
TIPO B 2 - 3 DI COPERTINA
TIPO B INTERNA
TIPO C - D
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Mazara del Vallo:
14:40 15:40 16:40 17:40 18:40 19:30 19:40 20:10 21:10
14:43 14:53 15:53 16:53 17:53 18:53 19:43 19:53 20:23 21:23
Circola
sempre
Carini:
Santoro Michele
[email protected]
9:40 10:40 11:40
13:30 13:50 14:10
9:53 10:53 11:53 12:30 13:30 13:43 14:03 14:23
da Carini Piraineto a Palermo Centrale
www.ilvespro.it
[email protected]
Marsala:
5:44 6:06 6:40 6:41 7:00 7:28 7:50 8:18 9:00 9:06
12:06 12:50 14:30 15:00 16:00 16:57 17:55 18:47 19:06 21:14 21:21
Palermo
Centrale
[email protected]
De Bartolomeo Alessandro
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9:15 10:03 11:25 12:01
8:40
8:53
Direttore Editoriale
Ambrogio Conigliaro
Trapani:
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091 8661672
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091 8689376
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091 8661051
091 8660328
091 8675938
da Carini Stazione per Palermo
da Palermo per Carini Stazione
Palermo
5:40 6:30 7:30 7:50
Centrale
Palermo
5:52 6:42 7:43 8:03
Notarbartolo
Michele Santoro
Palermo
Notarbartolo
Festivo
dal lunedì
al sabato
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Carini (PA)
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