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www.cassaddpp.it GUIDA OPERATIVA PER LA PROCEDURA DI VALORIZZAZIONE ONLINE Procedure standard di codifica, anagrafica e censimento dei beni immobiliari pubblici ed analisi documentale online 2013 Abitanti Online Una grande Opportunità per Professionisti, Imprese e Artigiani Cos’è Abitanti Online? Abitantionline è il primo social network dedicato a chi vive e abita la casa, al mondo del costruito. È gratis per tutti. Mette in contatto tutte le professioni e i servizi che ruotano attorno al mondo della casa. Come funziona Abitanti Online? L’Abitante utilizza il social network per la ricerca dei servizi e dei professionisti di cui ha bisogno, con la possibilità di consultarne la reputazione e di lasciare il proprio feedback a lavoro concluso. Fa parlare, conoscere e discutere. Permette a domanda e offerta di incontrarsi e conoscersi. Fa risparmiare mettendo in competizione capacità e costi. 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COME vuoi QUANDO vuoi DOVE vuoi Abilitazione per VOL Il mondo GeoForm I corsi di GeoForm sono validi ai fini della Formazione Professionale e danno diritto al riconoscimento dei Crediti Formativi e dell’Abilitazione del Professionista alla Valorizzazione On line del Patrimonio Immobiliare. I corsi GeoForm sono attivati in base alle effettive esigenze formative dei tecnici, individuate in base a indagini ufficiali (ad esempio dal “Rapporto Finale del Censis alla Cassa Italiana di Previdenza ed Assistenza dei Geometri Liberi Professionisti”) o a seguito di aggiornamenti normativi. I corsi attualmente spaziano dalla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro alla Certificazione Energetica, dal Catasto al Recupero Crediti. VOL Abilitazione del Professionista alla Valorizzazione On line del Patrimonio Immobiliare Modulo 4 Allegato Operativo, Esempi Pratici e Glossario Allegato Operativo Fase 1 - Reperimento documentale d’impianto L’attività di Censimento degli Immobili e Verifica documentale tecnico/amministrativa può essere svolta sia da Professionisti incaricati dagli Enti Proprietari degli Immobili (di seguito “soggetti”), che dagli Enti stessi tramite le proprie strutture tecniche o attraverso altre modalità (Società di Servizi, ecc.). Come e dove reperire i documenti d’impianto Questa fase di lavoro comprende l’acquisizione della documentazione presente negli archivi dei “soggetti” e la richiesta agli Enti competenti di alcuni documenti integrativi, il loro esame, la valutazione della loro attendibilità, la catalogazione, codifica ed archiviazione dei documenti cartacei/digitali. Questa fase si conclude con una Relazione sull’Attività svolta, sull’attendibilità e completezza dei documenti reperiti ed archiviati e sullla necessità di approfondimento dei vari argomenti. Nel dettaglio questa attività è composta dalle seguenti sottofasi: 1. Presa in carico della documentazione fornita dai “soggetti” anche collaborando con gli stessi alle ricerche necessarie presso i loro archivi Tra questi documenti sarebbe necessario reperire: A. Atti notarili B. Planimetrie aggiornate dei singoli immobili C. Estratti della Mappa Catastale D. Visure e Certificati Catastali, ecc. 2. Ricerca e richiesta di documenti integrativi E. Richiesta alla struttura territorialmente competente dell’Agenzia del Territorio degli estratti di Mappa e Visure Catastali aggiornate F. Reperimento presso i Comuni interessati della copia delle Norme Urbanistiche in vigore G. Reperimento di Progetti statici e relativi Certificati di Collaudo, ecc. 3. Archiviazione e Relazione H. Esame dei documenti ricevuti/reperiti e loro catalogazione/codifica ed archiviazione I. Predisposizione di una Relazione descittiva dell’attività svolta. Fase 2 - Planimetrie rappresentative dello Stato di fatto e ricognizione di luoghi Le Planimetrie dovranno rappresentare fedelmente lo Stato dei luoghi ed essere in formato digitale (AutoCAD o altro programma con esso completamente compatibile). La ricognizione dei luoghi avviene tramite un sopralluogo che deve descrivere le singole unità immobiliari e le relative pertinenze, gli impianti e le utenze esistenti e il servizio fotografico dell’intero immobile. Questa fase di lavoro si conclude con l’inserimento di tutta la documentazione prodotta nel sistema informatico fornito, accompagnato da una relazione descrittiva di quanto emerso dalla ricognizione dei luoghi. 6 tivo MODULO 2 MODULO 3 MODULO 4 7 MODULO 1 o t a g e l l A Opera Allegato Operativo Fase 3 - Censimento Verifiche tematiche Questa fase di lavoro è finalizzata alla verifica dell’intera documentazione reperita, dall’individuazione di eventuali criticità e alle attività di regolarizzazione necessarie. Le principali attività consistono: A. B. C. D. E. F. Analisi dei documenti riguardanti la corretta provenienza e la titolarità degli immobili; Analisi dei documenti riguardanti la situazione Catastale; Analisi dei documenti riguardanti la situazione Urbanistica ed Edilizia; Verifica della conformità degli immobili alla destinazione degli Strumenti urbanistici in vigore; Approfondimento della situazione dei vincoli (architettonici, storici, ecc.); Approfondimento della situazione delle Servitù. Questa fase si conclude con la redazione di una Relazione suddivisa per le varie tematiche sopra descritte. Fase 4 - Regolarizzazione Regolarizzazione Urbanistica ed Edilizia A. Presentazione di Permessi di Costruire in sanatoria, Super DIA, DIA, SCIA; B. Presentazione di pratica DIA/SCIA e Progettazione per adeguamento operativo o per nuove opere da eseguirsi; C. Perfezionamento di domande di sanatoria edilizia ancora pendenti; D. Richiesta dei Certificati di Agibilità/Abitabilità in via ordinaria; E. Richiesta dei Certificati di Agibilità/Abitabilità post-condono con perizia tecnica giurata; F. Redazione dell’Attestazione di Certificazione Energetica (ACE). Regolarizzazione Catastale G. Allineamento della situazione Catastale con il recupero di eventuali documenti non introdotti negli atti; H. Aggiornamento della Mappa Catastale; I. Denuncia al Catasto di tutte le unità immobiliari e relative pertinenze per le quali è stata riscontrata una difformità tra lo stato dei luoghi e la situazione Catastale precedente; J. Presentazione di istanze di intavolazione al Catasto tavolare; K. Redazione della Certificazione di Conformità Catastale. 8 MODULO 1 MODULO 2 MODULO 3 MODULO 4 9 o v i t a r e p O o t a g e l l A Esempi Pratici Esempio 1 Durante la fase di presa in carico della documentazione fornita dall’Ente proprietario dell’Immobile, il Tecnico recupera le Planimetrie della Struttura. Nel corso della Ricognizione dei Luoghi dovrà rilevare il Perimetro esterno (eventualmente con l’uso di strumentazione topografica), in modo da poter verificare l’effettiva corrispondenza grafica tra le quote rilevate e quelle desumibili dalle Planimetrie stesse. La verifica risulta essere positiva, in quanto vi è corrispondenza delle quote, considerando le tolleranze previste per il rilievo del disegno architettonico. Il Tecnico dovrà quindi procedere all’aggiornamento delle Planimetrie esistenti, verificandone la corrispondenza complessiva con lo stato dei luoghi e, nei casi si riscontrino modifiche, dovrà aggiornarle a seguito del rilievo delle difformità riscontrate. Esempio 2 Durante la fase di presa in carico della documentazione fornita dall’Ente proprietario dell’Immobile, il Tecnico riscontra l’assenza di Planimetrie valide della Struttura. Dovranno essere prodotte nuove Planimetrie rilevate in luogo, restituite integralmente in base alle quote rilevate e conformi alle caratteristiche richieste. Per i Fabbricati, le Aree scoperte di pertinenza e i complessi Immobiliari articolati, il rilievo perimetrale deve essere effettuato con Strumentazione Topografica Digitale (Stazione Totale, GPS, ecc.). Conclusioni In entrambi i casi, devono essere predisposte/consegnate 2 copie delle Planimetrie di rilievo, una quotata e una non quotata, sottoscritte dal Tecnico redattore che ne assevera la corrispondenza allo stato di fatto dei luoghi, così come verificato ed aggiornato in luogo alla data del __/__/____ per l’Esempio 1 ovvero come rilevato in luogo alla data del __/__/____ per l’Esempio 2. 10 Es MODULO 2 MODULO 3 MODULO 4 11 MODULO 1 i p em Pratici Glossario Il presente GLOSSARIO definisce, in ordine alfabetico, una terminologia che ordinariamente si riscontra nel campo immobiliare, nel linguaggio catastale e dell’edilizia in genere; in alcuni casi il linguaggio è stato adattato alle esigenze specifiche della VOL di cui il GLOSSARIO ne costituisce un allegato esplicativo. Glossario A ACCATASTAMENTO: operazione di censimento delle proprietà immobiliari nel Catasto nazionale, finalizzate all’attribuzione di una categoria, classe e rendita (se immobile urbano) o di una coltura, classe e reddito dominicale e agrario (se terreno). I dati risultanti sono notificati all’avente titolo sull’immobile attraverso i servizi di pubblicità immobiliare. ACCESSORIO DIRETTO: s’intendono accessori diretti i locali necessari al servizio e/o al disimpegno dell’abitazione che non hanno caratteristica di vano (es. corridoi, bagni, w.c., ripostigli, vani bui, vani con superficie inferiore al minimo stabilito, …). Gli accessori diretti possono eventualmente anche non essere direttamente comunicanti con l’abitazione o addirittura esterni, sempre che essi siano inequivocabilmente a servizio indispensabile dei vani principali. ACCESSORIO INDIRETTO: gli accessori indiretti sono tutti quei vani che pur non essendo strettamente necessari all’utilizzazione dei vani principali ne integrano la funzione (cantine, ripostigli, lavatoi,…). Gli accessori indiretti sono suddivisi in comunicanti e non. Più in generale gli accessori indiretti sono dei vani che nel loro complesso hanno un’autonomia funzionale data anche dalla loro disposizione fisica nell’insieme dell’unità immobiliare. AFFERENZA: sono da considerarsi afferenze le porzioni di unità immobiliare (intera particella o particella e relativo subalterno) catastalmente censite “graffate” ad altra porzione di unità immobiliare (intera particella o particella e relativo subalterno). ALTEZZA MEDIA PONDERATA: misura calcolata dividendo la somma dei volumi dei vani (che compongono ad esempio il sottotetto) per la somma delle loro superfici. AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO: è un organo creato dall’assemblea condominiale al quale viene conferita la rappresentanza del condominio ed il mandato di curare il corretto andamento della gestione comune. ANAGRAFE IMMOBILIARE: insieme sistematico delle informazioni necessarie a descrivere la consistenza e le caratteristiche tecniche degli edifici, supportato da opportuno metodo di classificazione e codifica degli stessi edifici e delle loro componenti tecnologiche e ambientali. B BENI COMUNI CENSIBILI: sono quelle parti di un complesso/edificio che pur presentano un’autonoma capacità reddituale sono, per destinazione, in uso comune ad alcune o a tutte le unità immobiliari comprese nel complesso/edificio (ad esempio l’abitazione del custode, locali per assemblee, ecc…); 12 BENE STRUMENTALE: immobile posseduto dall’Ente a titolo di proprietà o di altro diritto reale di godimento ed utilizzato per l’esercizio delle attività istituzionali. BENE NON STRUMENTALE: immobile che sebbene sia di proprietà dell’Ente, non è dallo stesso utilizzato ai fini istituzionali; MODULO 1 BENI COMUNI NON CENSIBILI: sono quelle parti di un complesso/edificio che non presentano autonoma capacità reddituale essendo, per destinazione o per specifica funzione di utilizzazione indivisa, in uso comune ad alcune o a tutte le unità immobiliari comprese nel complesso/edificio. C CATASTO DEI TERRENI: inventaria tutti i suoli agricoli, i fabbricati rurali al loro servizio, i terreni incolti, le strade pubbliche e le acque esenti da estimo e, per mezzo delle mappe, offre una rappresentazione cartografica dell’intero territorio nazionale; anch’esso ha caratteristiche geometriche, particellari e non probatorie. CATASTO TAVOLARE: Il sistema catastale tavolare (o catasto tavolare o sistema del libro fondiario, in tedesco Grundbuch) è un tipo di ordinamento catastale che oggi vige in Italia solo nei territori delle attuali Province di Trieste, Gorizia, Trento, Bolzano e in alcuni Comuni della provincia di Udine, nel Comune di Pedemonte (Provincia di Vicenza), nei Comuni di Magasa e Valvestino (Provincia di Brescia) e in tre comuni della Provincia di Belluno (Cortina d’Ampezzo, Colle Santa Lucia e Livinallongo del Col di Lana). Si differenzia dal catasto ordinario, in quanto nel regime tavolare, con l’emissione del decreto tavolare, la proprietà viene costituita a differenza del regime di conservatoria dove la proprietà viene dichiarata. CODICE: modalità di rappresentazione, mediante un opportuno insieme di stringhe (o di simboli), di un insieme di oggetti materiali o un insieme di informazioni tendenzialmente più complesse delle stringhe (o dei simboli) che le codificano. CODICE CATASTALE (BELFIORE): codice unico identificativo assegnato ad ogni Comune italiano; è composto da n. 4 cifre (ad esempio Roma H501). MODULO 3 CHEK-LIST DOCUMENTALE: lista di controllo costituita da un elenco di documenti attestanti la situazione in un intermezzo temporale, allo scopo di sistemizzare e rendere omogenee le procedure di ispezione e controllo per la rilevazione del relativo processo di gestione e allineamento. MODULO 2 CATASTO DEI FABBRICATI: è l’inventario dei beni immobili urbani, compresi quelli rurali (dal 1994), con caratteristiche geometriche, particellari e non probatorie. Ha lo scopo di identificare ed accertare la proprietà immobiliare, evidenziarne mutazioni e determinarne le imposte. COMPLESSO/COMPLESSO IMMOBILIARE/COMPENDIO: entità costituita da più edifici, compresa ogni pertinenza, tra loro comunque connessi in ragione di condizioni fisiche, funzionali, legali, gestionali o di altro genere immobiliare (UNI 10998:2002). CONDOMINIO: comproprietà da parte di più soggetti di un unico bene immobile che in parte è suddiviso tra essi (singole proprietà esclusive), in parte è comune (beni comuni). CONSERVATORIA DEI REGISTRI IMMOBILIARI (UFFICI DI PUBBLICITÀ IMMOBILIARE): sono uffici, ora di competenza dell’Agenzia del Territorio, il cui scopo è la conservazione delle trascrizioni, iscrizioni ed annotazioni di tutti gli atti con valore legale riguardanti gli immobili (compravendite, successioni, servitù, ipoteche, …). 13 MODULO 4 COMUNE: ai fini della VOL si intende come il territorio della Città dove il/i complesso/i e le sue componenti immobiliari (e/o le porzioni di terreno attinenti), dovranno essere censite. La distinzione è fondamentale per gli Enti che hanno proprietà su più Comuni, frazioni o centri abitati. Glossario D DATA DI ACQUISIZIONE: è la data in cui il bene è pervenuto all’Ente indipendentemente dalla tipologia di transazione eseguita. DATA DI ALIENAZIONE: è la data in cui il bene dall’Ente di cui ne era proprietario, è stato trasferito a terzi. DESTINAZIONE DI FATTO: identificazione dell’utilizzo effettivo del complesso/edificio/unità indipendentemente dalla destinazione prevalente. DESTINAZIONE PREVALENTE: è la destinazione di maggiore consistenza, nell’ambito del complesso/ edificio, rilevabile dal titolo giuridico. DISPONIBILITÀ: diritto di disporre, ossia di utilizzare in senso giuridico il bene. Tale diritto si concretizza nella possibilità, per il titolare del diritto, di alienare il bene in questione o di costituire sul bene stesso diritti reali minori (o di godimento). DOCFA: procedura informatica attraverso la quale vengono presentate le denunce di nuova costruzione/ aggiornamento al catasto dei fabbricati. DUE DILIGENCE: “con la dovuta diligenza”. Metodo per la valutazione complessiva di un immobile o di un patrimonio immobiliare considerando le sue specifiche caratteristiche peculiari e l’ambiente di collocazione come base per una transazione. Lo scopo delle analisi svolte durante la due diligence è principalmente quello di individuare i potenziali rischi legati ad una ipotetica transazione al fine di poterli gestire con efficacia. E EDIFICIO: entità costituita da un singolo corpo di fabbrica, compresa ogni pertinenza, inteso in tutte le sue componenti principali e ogni suo aspetto significativo (UNI 10998:2002). ELABORATO PLANIMETRICO: è la rappresentazione grafica, sommaria, della suddivisione in subalterni di un complesso/edificio. F FABBRICATO: vedi edificio. FOGLIO DI MAPPA CATASTALE: è costituito, di norma, dalla mappa del catasto dei terreni e rappresenta un ristretto ambito territoriale riportante le singole particelle e le sagome di eventuali edifici che vi insistono oltre a strade e corsi d’acqua. Ogni foglio, nell’ambito del medesimo Comune, è numerato secondo un ordine progressivo ed ogni particella di un foglio è contraddistinta con un numero; l’insieme dei fogli è rappresentato nel quadro d’unione. 14 LOCAZIONE: contratto con il quale un soggetto (locatore) si obbliga a fare utilizzare a un altro soggetto (conduttore o locatario) un bene immobile per un dato tempo in cambio di un determinato corrispettivo. MODULO 1 L N NUOVO CATASTO TERRENI: vedi catasto dei terreni. P MODULO 2 NUOVO CATASTO EDILIZIO URBANO: vedi catasto dei fabbricati. PARTICELLA CATASTALE/MAPPALE: porzione continua di terreno non edificato della medesima qualità e classe situata in un medesimo Comune ed appartenente ad uno stesso “possessore”, ovvero una porzione di terreno edificata, situata in un medesimo Comune, in cui il fabbricato/i abbia/no caratteristiche architettoniche e costruttive proprie. PERTINENZA: vedi accessorio indiretto. PIANO: ognuna delle porzioni di edificio posta alla stessa quota o comunque riconducibile ad essa, ricompresa fra il pavimento e il soffitto. PIANO FUORI TERRA: ogni piano utilizzabile posto sopra il livello del terreno o dal piano spiccato, qualora questo sia ricavato a livello inferiore, fino all’estradosso dell’ultimo solaio di copertura. MODULO 3 PATRIMONIO IMMOBILIARE: insieme di singoli edifici o complessi di edifici e loro pertinenze dirette e/o indirette (quali spazi non edificati a verde e/o a parcheggio, attrezzature degli spazi esterni, infrastrutture, ecc.), di tipo civile o industriale, che fanno riferimento ad un unico Ente proprietario (UNI 10951:2001). PIANO INTERRATO: ogni piano utilizzabile posto sotto il livello del terreno o dal piano spiccato, qualora questo sia ricavato a livello inferiore, fino all’intradosso dell’ultimo solaio di calpestio. PLANIMETRIA CATASTALE: è la rappresentazione grafica dell’unità immobiliare dichiarata o da dichiarare al catasto dei fabbricati. PREGEO: procedura informatica attraverso la quale vengono presentati gli atti di aggiornamento al catasto dei terreni (tipi mappali, tipi di frazionamento e tipi particellari). PROCEDIMENTO DI CODIFICA: riguarda la modalità seguita per assegnare univocamente ad ogni elemento dell’insieme da rappresentare una stringa che lo rappresenta. 15 MODULO 4 PORZIONE DI TERRENO: sono porzioni di terreno tutte le aree agricole e quelle non agricole scoperte che abbiano un proprio ed autonomo identificativo catastale nell’ambito del Catasto dei Terreni e non sono accertate al Catasto dei Fabbricati. Glossario R REGOLAMENTO DI CONDOMINIO: è il testo delle norme che disciplinano il condominio ed i rapporti tra i vari condomini; può essere contrattuale in quanto accettato in sede di atto di acquisto da parte di tutti i condomini oppure può essere approvato, da tutti i condomini o dalla maggioranza, in sede di assemblea di condominio. RENDITA CATASTALE: rendita media ordinaria ritraibile da un unità immobiliare al netto delle spese e perdite ed al lordo dell’imposta fabbricati e delle relative sovraimposte e contributi. La rendita catastale è utilizzata, con l’applicazione di specifici coefficienti di aggiornamento e moltiplicatori, per determinare il valore dell’unità immobiliare ai fini dell’imposta municipale propria (IMU ex ICI) e per determinare il valore catastale ai fini dell’imposta sulle successioni e donazioni e delle imposte ipotecaria e catastale. S SCALA: elemento o insieme di elementi che, all’interno di un edificio, assumono la funzione di interconnessione verticale fra i vari piani. STATO MANUTENTIVO: caratteristica tipologica sullo stato di conservazione fisica di un bene immobile che mira a rappresentare principalmente ed oggettivamente il grado di deperimento e/o di conservazione del bene stesso. SUBALTERNO: è un numero che, ai fini catastali, individua una specifica unità immobiliare urbana in aggiunta al Comune, eventuale sezione, foglio e particella. SUPERFICIE CATASTALE: è la consistenza delle singole unità immobiliari determinata ai sensi del D.P.R. 138/98 in base ai criteri descritti nell’allegato C del Decreto stesso. SUPERFICIE COMMERCIALE (per unità, piano, edificio e complesso): è data dalla superficie lorda dei locali principali e dei locali accessori e pertinenze escluso scale,ascensori, cavedi e locali tecnici di uso comune. SUPERFICIE COMMERCIALE PONDERATA: corrisponde alla somma delle superfici commerciali dei locali principali ed a quelle dei locali accessori e pertinenze omogeneizzate con opportuni coefficienti di ragguaglio rispetto ai locali con funzione principale. I coefficienti di omogeneizzazione servono ad utilizzare, con la maggiore approssimazione possibile, il valore unitario solitamente attribuito alla superficie principale dell’unità immobiliare anche alle superfici accessorie e pertinenze. SUPERFICIE COPERTA: è la proiezione sul piano orizzontale di tutte le parti edificate fuori terra compresi i balconi chiusi, i porticati di uso esclusivo e le tettoie, con esclusione di scale a giorno e strutture a sbalzo di aggetti a giorno senza soprastanti corpi chiusi (tali sono anche i volumi tecnici) interessanti anche più di un piano. Non concorrono inoltre alla formazione della superficie coperta i locali interrati senza sovrastante costruzione, il cui estradosso sia ad una quota non superiore a ml 0,80 rispetto alla quota media del piano campagna, prima della sua sistemazione definitiva. Non concorrono altresì alla determinazione della superficie coperta i manufatti a carattere provvisorio non stabilmente infissi al suolo (es. gazebi, tende retrattili, reti ombreggianti o antigrandine). 16 MODULO 1 SUPERFICIE DI SEDIME: estensione in pianta dei fabbricati al lordo degli ingombri delle murature, di fatto corrisponde alla superficie coperta escluse le tettoie, le pensiline e quant’altro non costituisca cubatura. SUPERFICIE FONDIARIA: area del lotto ove sorge il complesso immobiliare (somma della superficie di sedime e di quella scoperta). SUPERFICIE LOCABILE: è data dalla superficie commerciale con esclusione delle murature esterne. SUPERFICIE SCOPERTA: corrisponde alla superficie fondiaria dedotta la superficie di sedime. SUPERFICIE TERRITORIALE: superficie complessiva di un area la cui trasformazione è sottoposta ad attuazione mediante piano urbanistico attuativo. È comprensiva della superficie fondiaria, delle aree per le infrastrutture per l’urbanizzazione degli insediamenti e delle aree per attrezzature e spazi collettivi. MODULO 2 SUPERFICIE LORDA (per unità, piano, edificio e complesso): è il valore risultante dalla sommatoria della misura dell’area contenuta all’interno della polilinea, composta dai fili esterni delle murature (anche per gli interrati ed i sottotetti). SUPERFICIE UTILE (o “NETTA” o “CALPESTABILE” o “ABITABILE”): è la sommatoria delle superficie dei vani che compongono l’unità immobiliare al netto dei muri interni, pilastri e murature perimetrali. T U MODULO 3 TARE AZIENDALI: sono quelle superfici che all’interno di un’azienda agricola non interessano direttamente la produzione vegetale, ma che tuttavia sono necessarie all’azienda, come le aree occupate dai fabbricati ad uso rurale (fienili, rimesse, ecc.) o dalle strade campestri e da qualsiasi altro uso non agricolo. UNITÀ/UNITÀ IMMOBILIARE: ai fini della VOL si definisce come la singola “cellula” che può essere utilizzata autonomamente, riconducibile ad un intero piano o a porzione di piano. UNITÀ IMMOBILIARE URBANA: ai fini catastali è la più piccola porzione immobiliare urbana funzionalmente e redditualmente autonoma. Può corrispondere ad una porzione di edificio, ad un intero edificio, ad un insieme di edifici o ad un area che, nello stato in cui si trova, presenta potenzialità di autonomia funzionale e reddituale. MODULO 4 17 Glossario V VALORE (IMMOBILIARE) DI BILANCIO: valore utilizzato dall’Ente per esprime il peso in termini numerici della singola componente immobiliare ai fini commerciali e fiscali, nei termini annuali di bilancio. VALORE (IMMOBILIARE) ULTIMA PERIZIA: valore rinvenuto all’Ente da parte di esperti valutatori accreditati secondo le linee guida stabilite dall’ABI e dalla Banca d’Italia. VANO PRINCIPALE: sono quei vani con utilizzo principale nel contesto dell’unità immobiliare, aventi superficie utile compresa entro i limiti minimi e massimi di ciascuna categoria e per ciascun Comune. VINCOLO STORICO, ARTISTICO, ARCHEOLOGICO: grava su beni immobili per i quali il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC), tramite le Direzioni Regionali e sentite anche le Soprintendenze territorialmente competenti, ha riconosciuto un interesse storico, artistico, archeologico o etnoantropologico per la tutela dei beni stessi (Dlgs n.42/2004 già L.1089/39). Per gli immobili di proprietà privata è prevista da parte del MIBAC la notifica alla proprietà dell’apposizione del vincolo e la trascrizione nei registri immobiliari. Gli immobili, di proprietà dello Stato, Regioni, Enti Pubblici Territoriali, Enti ed Istituti Pubblici e persone giuridiche private senza fini di lucro, di costruzione superiore a 70 anni di autore non più vivente devono ritenersi “comunque vincolati” ai sensi degli Artt.10-12 del Testo Unico sino a quando non sia stata effettuata la Verifica di Interesse Culturale (VIC) di cui al comma 2 dell’Art.12 del Testo Unico. VINCOLO AMBIENTALE (BENI PAESAGGISTICI): Il vincolo paesaggistico è regolato dalla “PARTE TERZA” del Dlgs n. 42/2004. Come indicato dall’art.136 grava sulle cose immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale o di singolarità geologica sulle ville, giardini e parchi non tutelati dal vincolo storico, artistico o archeologico, sui complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, sulle bellezze panoramiche considerate come quadri e così pure quei punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico dai quali di gode lo spettacolo di quelle bellezze; l’art.142 elenca le aree tutelate per legge sino all’approvazione del piano paesaggistico. Dal punto di vista storico si richiama il vincolo imposto con la legge “Galasso” n. 431/85 e la vecchia legge n.1497/39. VINCOLO SISMICO: elemento caratterizzante la criticità tellurica di un territorio, determinando i criteri edificatori e/o la totale inedificabilità. VINCOLO IDROGEOLOGICO: ha come scopo principale quello di preservare l’ambiente fisico e quindi di impedire forme di utilizzazione che possano determinare denudazione, innesco di fenomeni erosivi, perdita di stabilità, turbamento del regime delle acque ecc., con possibilità di danno pubblico. VINCOLO DI RISPETTO STRADALE: limitazione su una fascia di terreno posta tutta alla stessa distanza dall’asse stradale, sulla quale non possono, in tutto o in parte, essere eseguite opere edili, agricole e forestali. VINCOLO CIMITERIALE: limitazione alla proprietà, per la quale vengono dettate norme specifiche riguardo l’esercizio di qualsiasi attività, tra cui l’inedificabilità, nella zona ricadente nella fascia limitrofa ai nuclei cimiteriali in genere. VINCOLO DI RISPETTO AEROPORTUALE: limitazione su una fascia di terreno posta nelle immediate vicinanze del complesso aeroportuale, con particolare riferimento ai coni di decollo ed atterraggio in prossimità delle piste e delle zone di rullaggio, sulla quale non possono in tutto o in parte essere eseguite opere edili, agricole e forestali. 18 MODULO 1 VINCOLO PER DUE DILIGENCE: individuazione eseguita nell’ambito di una Due Diligence immobiliare, che ha lo scopo di evidenziare gli eventuali vincoli gravanti sull’immobile. VINCOLO BENI CONFISCATI: limitazione posta dall’Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati, sui beni immobili sequestrati alle mafie e riutilizzabili ai fini sociali, culturali e di emergenza abitativa. VOLUME FUORI TERRA: è il volume dell’edificio emergente dal terreno o dal piano spiccato, qualora questo sia ricavato a livello inferiore, calcolato moltiplicando la superficie lorda dei vari per l’altezza interpiano (dal pavimento all’estradosso del solaio sovrastante), per il sottotetto il volume va calcolato utilizzando l’altezza media ponderata all’intradosso del solaio di copertura. Z ZONA CENSUARIA CATASTALE: porzione continua del territorio comunale, uniforme per caratteristiche ambientali e socioeconomiche, nella quale sono comprese unità immobiliari omogenee per tipologia ed epoca di costruzione. La zona censuaria può essere ulteriormente suddivisa in microzone ai fini di un maggior dettaglio ed omogeneità anche sul piano dei redditi e dei valori. MODULO 2 VOLUME INTERRATO: è la somma del volume dei piani sottostanti a quelli fuori terra calcolato moltiplicando la superficie lorda dei vari piani per l’altezza interpiano (dal pavimento all’estradosso del solaio sovrastante). MODULO 3 MODULO 4 19 GeoForm VOL Processo informatizzato per la Valorizzazione On Line del Patrimonio Immobiliare dei Comuni/Enti Territoriali www.geoform.org