Progetto Mezzogiorno

Transcript

Progetto Mezzogiorno
Michele Papeo
Progetto Mezzogiorno
Laboratorio per lo sviluppo del territorio
WIP Edizioni
Immagine di copertina a cura di Giuseppe Daloiso
Un affettuoso ringraziamento a
Giuseppe Massimo Donnanno
Informatico presso il Tribunale di Trani
WIP Edizioni srl
via Capaldi 37/A - Bari
www. wipedizioni.it
[email protected]
ISBN: 978-88-8459-203-3
1a edizione: dicembre 2011
Ristampa: marzo 2012
A Sabina, Emiliana, Liuba,
le quali durante l’avventura,
simpaticamente,
mi attribuirono il secondo nome
“Progetto Mezzogiorno”.
A mio padre Cosimo Damiano
(il cui cuore ha cessato di battere
contemporaneamente all’uscita
del presente lavoro).
Ringraziandolo per la
testimonianza umana di onestà
e coerenza.
Progetto Mezzogiorno
V
Presentazione
Il termine “progetto” deriva dal latino projectare che significa
“gettare avanti, proporre”. L’etimologia del lemma esprime in maniera compiuta quanto è presentato in questo volume del Prof. Papeo. Uno scenario, che, permette di farci cogliere con notevole anticipo le direttrici culturali che si sarebbero affermate nei decenni
successivi.
Leggendo le pagine che documentano la straordinaria profusione
d’energie e creatività di quegli anni si intravedono squarci di futuro fatti presagire dalla lungimiranza e della competenza del Prof.
Papeo, col quale ho condiviso in quegli anni un tratto di strada, sia
pure breve, nell’avvincente e arduo compito educativo delle giovani
generazioni.
La documentazione che oggi è offerta al lettore del lavoro svolto
con acribia intellettuale dal Prof. Papeo in quegli anni, attesta una
concezione di scuola intesa come palestra del futuro e non come
deposito del passato.
Il Prof. Papeo ha ritenuto importante ridisegnare in una logica
nuova i percorsi classici d’avvicinamento alla cultura d’impresa, introducendo un modello didattico-pedagogico, dal basso. Fondato
sulla capacità, da un lato, di leggere e interpretare sia la realtà
locale che quella globale; dall’altro, di rapportarle in funzione di un
Progetto globale di Educazione allo Sviluppo del Territorio.
Ciò, attraverso:
- la promozione di categorie mentali (da cui solo derivano comportamenti e atteggiamenti congruenti), quali innovazione, imprenditorialità, ricerca-azione, responsabilità, creatività;
- una riconfigurazione dell’organizzazione scolastica, volta a trasformare la scuola “domus aurea” in uno dei soggetti attivi dello
sviluppo del territorio, laboratorio d’idee pro territorio; da cui,
alternanza scuola-lavoro, stage, orientamento professionale e
altre forme di collaborazione;
- il ripensamento da parte dell’imprenditore e del rappresentante
dell’azienda pubblica, della scuola e dei giovani come risorse,
non fardello;
- l’accettazione, da parte di tutti i soggetti attivi, del confronto sul
modello di sviluppo locale.
VI Michele Papeo
Il processo d’internazionalizzazione trova, in tal modo, le basi
culturali per divenire fattore di sviluppo, per tutti.
Il volume raccoglie e presenta in forma originale buone pratiche ed esperienze significative sul tema dell’alternanza Scuola/
Lavoro. La progettazione si è avvalsa del supporto delle Parti Economiche e Sociali ed è stata coordinata dal Prof. Michele Papeo,
che ha tenacemente voluto e portato a compimento il progetto.
Emerge dall’insieme di queste modalità la fondamentale valenza
educativa e formativa del lavoro, di tutte le esperienze del lavoro1.
Giova a questo punto sottolineare che tutta la passione educativa del Prof. Papeo ha avuto sempre chiara la convinzione che l’economia è certo un valore, ma è solo un aspetto e una dimensione
della complessa attività umana; partendo dalla realtà dell’impresa,
occorre riconoscere il primato dell’uomo e il valore sociale dell’impresa2.
Il Progetto Mezzogiorno ha saputo intercettare anzitempo, da un
lato, il cambiamento del rapporto tra le imprese italiane e la cultura
e, dall’altro, ha cercato di sensibilizzare gli studenti nel percepire
in che misura l’investimento culturale sia in grado di potenziare le
capacità imprenditoriali.
Tra gli altri obiettivi formativi del Progetto emerge l’impegno a
suscitare il convincimento che la cultura può rappresentare, oltre
che un efficace strumento di promozione dell’immagine aziendale,
una vera e propria leva strategica di sviluppo e competitività3.
La realizzazione del Progetto Mezzogiorno è stata un’opportunità per trasformare percorsi culturali pionieristici in strade battute e
affidabili, per rendere evidenti quei concetti che possono diventare
patrimonio culturale comune.
Un altro concetto fondamentale del “Progetto Mezzogiorno”,
nell’era della globalizzazione riguarda la glocalità. “Glocale”, risulta dalla fusione delle due parole: globale e locale. La globalizzazione è, infatti, come un Giano bifronte. Il secondo lato è il localismo.
Il riferimento al Mezzogiorno rimanda alla domanda: è possibile
preservare le “identità” locali, sottraendosi al localismo e al particolarismo? Il problema si pone in termini paragonabili per la soprav1 Sfatando altri miti: affarismo, “fare soldi” facilmente, “farsi dritti” e “furbi”.
2 Tutto il lavoro e gli scritti del Prof. Papeo sono improntati allo sviluppo integrale
della persona. Egli coltiva un approccio umanistico all’economia aziendale. Da qui,
anche, l’attualità del “Progetto Mezzogiorno”.
3 Il binomio cultura – sviluppo è il caposaldo dell’azione del Prof. Papeo.
Progetto Mezzogiorno
VII
vivenza delle economie locali di fronte all’economia mondiale. In
un contesto di globalizzazione, l’identità locale forte è un fattore di
dinamismo delle vita locale e dell’economia.
In un’economia mondializzata in cui sembra non esserci più posto per una teoria specifica per il Sud, in quanto ad un mondo
unificato corrisponde l’impero del pensiero unico, è indispensabile
il riferimento al “locale” semplicemente perché ciò permette allo
sviluppo di sopravvivere alla propria morte.
La mondializzazione spesso non comporta la fecondazione incrociata delle diverse civiltà. È l’imposizione agli altri di una cultura
propria, quella dell’Occidente. Questo imperialismo culturale finisce
il più delle volte per non sostituire all’antica ricchezza altro che
un tragico vuoto. Questa megamacchina tecno-economica agisce
massivamente nel senso dell’esclusione. Essa si basa sul culto del
primato tecnico ed economico, senza freni né limiti, il profitto per
il profitto, l’accumulazione illimitata. È necessario, pertanto, rivitalizzare il tessuto locale.
Non si tratta di concepire il particolarismo locale (la nicchia)
come un’oasi conviviale nel deserto umano del mercato mondiale,
ma come un organismo in espansione che impedisce il deserto di
avanzare e lo fa arretrare.
È necessario, perché, anche su un pianeta virtuale si vive localmente, ma sopratutto, è necessario per uscire dall’immaginario
economico e per lottare contro la globalizzazione, nell’accezione
più deleteria, purtroppo, prevalente.
Soltanto una rinascita della vita locale, della cultura locale
e dell’economia locale ci può permettere di concepire un futuro
sostenibile.
La posta sta nell’evitare che il “glocale” serva unicamente come
alibi al perpetuamento della desertificazione del tessuto sociale.
Che sia soltanto un cerotto affibbiato sulla piaga aperta, in altre
parole, un termine d’illusione e di diversione.
Emerge da tutta l’architettura del Progetto Mezzogiorno la convinzione che l’impresa e il profitto non sono sufficienti a dare ragione
di se stessi, nemmeno dal punto di vista economico. Ad attestarlo
sono le scienze economiche stesse. È impossibile spiegare l’economia con l’economia. Le dimensioni sociale ed etica sono strettamente collegate con l’economia, con l’azienda e con il profitto.
Questo convincimento trova conferma tra le righe delle pagine del
volume che documentano come i fattori immateriali, relazionali e
VIII Michele Papeo
sociali svolgano un ruolo anche economico di primaria importanza.
La raccolta di dati e informazioni presentati nel volume del Prof.
Papeo ha lo scopo di evidenziare e valorizzare la vitalità della scuola quando si apre al territorio e si rende protagonista di attività formative innovative, nella prospettiva di una loro ulteriore diffusione
ed evoluzione.
Ritengo che il “Progetto Mezzogiorno” ha permesso l’acquisizione, lo sviluppo e l’applicazione di competenze previste dai profili
educativi culturali e professionali del corso di studio tipico dell’Istituto in causa ed è stato un’opportunità di apprendimento personalizzato degli studenti, rendendoli autori e protagonisti del processo di apprendimento. Tutto questo grazie alla lungimiranza e
indiscusso rigore professionale del Prof. Papeo e alla collaborazione
di quanti hanno creduto al Progetto.
Domenico Marrone
Direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose
di Trani e Docente di Etica teologica
Progetto Mezzogiorno
IX
Indice
Presentazione di Domenico Marrone
p.
V
Poche parole per introdurre
“
XI
PARTE I – Atti del “Progetto Mezzogiorno” 1990-91
Nota introduttiva
Descrizione attività
Conclusioni
Documentazione
Schede
Fonti consultate
“
“
“
“
“
“
“
1
5
7
13
15
41
59
PARTE II – Atti del “Progetto Mezzogiorno” 1991-92
Ringraziamenti
Nota introduttiva
Introduzione
Impostazione del corso
Svolgimento del corso
Conclusioni
Documentazione
Fonti consultate
“ 61
“ 65
“ 67
“ 69
“ 71
“ 73
“ 80
“ 85
“ 126
PARTE III – Atti del “Progetto Mezzogiorno” 1993-94
Ringraziamenti
Note introduttive
Impostazione del corso
Svolgimento del corso
Conclusioni
Fonti consultate
“
“
“
“
“
“
“
APPENDICE – Definizione e Costituzione di un
Consorzio per l’Esportazione
Documentazione
Schede aziendali
“ 157
“ 169
“ 197
Progetto corso postdiploma
“assistenza aziendale al commercio estero”
Fonti consultate
“ 209
“ 222
Postfazione
Biografia dell’Autore
“ 227
“ 231
127
131
133
135
139
151
154
Progetto Mezzogiorno
XI
Poche parole per introdurre
gli Atti del “Progetto Mezzogiorno”
presso
l’I. T.C.S. “i. silone”4 di San Ferdinando di Puglia
Eravamo sulla banchina antistante l’ingresso della precaria sede
scolastica, in Via delle Vigne, 37: il Preside, ing. Aldo Lioy, lo scrivente e un Dirigente ICE5. Costui ci aveva appena comunicato che
questa Scuola, “chissà perché”, era stata designata come sede
dell’iniziativa dei Ministeri del Commercio Estero6 e della Pubblica
Istruzione (finanziata dall’Unione Europea), per la sensibilizzazione
e l’orientamento al commercio estero delle ultime classi. Concludendo, che avremmo potuto “portare i ragazzi a fare una pizza”.
Salutammo il pragmatico funzionario. Il Preside e lo scrivente
ci guardammo negli occhi, avendo chiaro che avremmo cercato di
offrire, ai giovani, alla comunità scolastica ed al territorio di più e
di meglio7 che una pizza.
Cominciò così l’avventura, rivelatasi vera e propria esperienza
pilota di:
4 Attualmente, l’Istituto è intitolato a “Michele Dell’Aquila”, onesto intellettuale,
insigne letterato, docente universitario.
5 L’Istituto Nazionale per il Commercio Estero è stato soppresso con legge 111 del
15 luglio 2011, art. 14 (c. 17-27). Le funzioni ad esso attribuite dalla normativa
vigente e le inerenti risorse di personale, finanziarie e strumentali, compresi i
relativi rapporti giuridici attivi e passivi, sono trasferiti, al Ministero dello sviluppo
economico.
6 Il Ministero del Commercio con l’Estero fu istituito per scorporo dal Ministero
dell’Industria ed il Commercio il 9 gennaio 1946 con il Governo De Gasperi I. Con
la Riforma Bassanini - D. Lgs. n. 300/1999 fu accorpato all’istituendo Ministero
delle Attività Produttive, effettivamente operante dal 2001 col Governo Berlusconi
II. Col Governo Prodi II, il 17 maggio 2006, è pertanto istituito il Ministero del
Commercio Internazionale, scorporandolo dal predetto dicastero delle attività
produttive (ritorna nella configurazione che aveva quale Ministero del Commercio
con l’Estero). Due anni dopo, nel 2008, col Governo Berlusconi IV, il dicastero
del Commercio Internazionale è accorpato al Ministero dello Sviluppo Economico,
nome col quale era stato modificato il predetto Ministero delle Attività Produttive.
Attualmente, abbiamo il Ministero dello Sviluppo Economico – Commercio
Internazionale.
7 Il Preside Aldo Lioy, collegò immediatamente i contenuti dell’attività che stavamo
per intrapendere alle mie esperienze imprenditoriali-manageriali, alla mia tesi di
laurea e ai miei studi, anche di politica internazionale.
XII Michele Papeo
• Autonomia scolastica.
• Trasmissione della cultura d’impresa (differenziandola dall’affarismo incalzante e, spesso, imperante, proprio in quel periodo storico8).
• Precisazione del significato del processo d’internazionalizzazione d’impresa9 e azione conseguente.
• Coniugazione delle categorie “Cultura” e “Sviluppo”.
• Logica partecipativa, coinvolgendo tutti i soggetti dello sviluppo del Territorio (Imprese, Istituzioni locali, Agenzie educative, Banche).
• Superamento della Scuola, intesa come diplomificio.
• Superamento della subcultura del posto fisso.
• Organizzazione scolastica per obiettivi, opportunamente
programmati.
• Affermazione dell’Impresa come sede formativa per definizione. Perciò, una formazione legata alla realtà produttiva e
all’innovazione.
• Cultura del controllo di gestione aziendale.
• Adozione della “Ottica glocale”.
• Promozione dei sistemi territoriali (San Ferdinando di Puglia,
Trinitapoli, Margherita di Savoia), rispetto ai Comuni in ordine sparso e alla dottrina del campanile.
• Avviamento di progetto complessivo di “Educazione allo sviluppo”.
• Internazionalizzazione della piccola e media impresa, soprattutto, meridionale.
8 Siamo ai tempi di “Tangentopoli” .
9 Il processo d’internazionalizzazione, a mio avviso, coinvolge in pieno il sistema
formativo-culturale. Esso non va confuso con la rincorsa di sporadici incrementi
d’esportazioni (prima dell’introduzione dell’euro, tramite le famigerate svalutazioni
della lira; oggi, con altri espedienti). Consiste, invece, nel porre le condizioni per
una affermazione duratura in un mercato. Il che comporta la conoscenza dello
stesso, ovvero, degli operatori. Conoscenza non superficiale, bensì approfondita.
Ciò non significa ignorare o sottovalutare la realtà contingente, ma collegare questa
ai fattori che la determinano. Si tratta di comprendere cosa e come pensano i
soggetti, che noi vorremmo avere come acquirenti. Esempio. Possiamo pretendere
di vendere ai cinesi durevolmente, solo mediante un viaggio di una delegazione
ministeriale e stipulando qualche contratto, avente valenza solo propagandistica?
Impossibile. Costruirsi percorsi di successo in quel mercato comporta studiare e
comprendere il pensiero cinese (ovvero, il confucianesimo). Da qui, la proposta,
convinta, d’attrarre nel “Progetto Mezzogiorno” anche i licei.
Progetto Mezzogiorno
XIII
Ciò, consapevoli che la questione meridionale è, prima di tutto,
culturale10.
Sta di fatto che:
• in quegli anni la Scuola ebbe un vero e proprio boom d’iscrizioni;
• gli studenti destinatari dell’azione di promozione e orientamento parteciparono alle attività, con interesse (anche nei
giorni in cui si astenevano dalle lezioni per le proteste dell’epoca);
• questa scuola s’impose a livello provinciale (avviando una collaborazione particolarmente intensa con la Camera di Commercio di Foggia, nonché con l’Associazione degli Industriali di
Capitanata, con le scuole di Foggia11) e nazionale (divenendo
referente presso i Ministeri e punto di riferimento per tutte le
scuole coinvolte nel “Progetto Mezzogiorno”);
• ottenne un corso post diploma per “Assistant Export Manager”;
• costituì una biblioteca di base specializzata in commercio
estero, a disposizione degli operatori commerciali locali;
• stipulò protocolli d’intesa e convenzioni per l’integrazione studio-lavoro fra Scuola - Enti locali - Imprese.
Come si può immaginare, quanto sopra non poteva essere indolore… E non lo fù.
La rabbia covata nei più ostili al cambiamento12, cresciuta man
mano che aumentava la visibilità della scuola, si conseguivano risultati lusinghieri, si ricevevano continue attestazioni, si profilavano rosee prospettive, esplose appena vacillò il necessario sostegno
del capo d’istituto13.
Il sottoscritto chiese ed ottenne trasferimento in altra sede.
Saltarono:
10 San Ferdinando di Puglia era un prospero centro agricolo (si pensi ai pescheti),
con notevoli risorse finanziarie; ma deprivato culturalmente: un contrasto
pericoloso. 11 Una docente di scuola secondaria superiore di Foggia fu distaccata presso
l’Associazione degli Industriali di Capitanata, primo esempio in Italia, non a caso,
proprio in quel periodo.
12 Una scuola siffatta induce il docente a misurarsi con problemi concreti,
soprattutto, a confrontarsi con metodi della valutazione scolastica, nuovi, su base
partecipata; privandolo del voto, spesso inteso e utilizzato autoritariamente.
13 Cosa che accadde con la quarta presidenza, capitata durante il “Progetto
Mezzogiorno”.
XIV Michele Papeo
-il laboratorio didattico-pedagogico, faticosamente allestito;
-il progetto globale di “Educazione allo sviluppo”;
-tutte le attività a questi connesse14
Il giudizio più chiaro e netto, al di là di tutto, fu espresso dall’utenza. Nel giro di pochi anni, la popolazione studentesca si ridusse al
di sotto del numero necessario perché l’Istituto potesse conservare
l’autonomia.
Molti docenti persero la cattedra. Il segretario amministrativo fu
trasferito.
Il dott. Felice Grassi, ritornato nella funzione di Provveditore agli
studi di Foggia, dopo avermi pregato15, di ritornare, a mia volta, in
quel di San Ferdinando di Puglia, escogitò l’escamotage16 del corso
serale e qualche altro indirizzo di studio17. Tenendo, così, in vita
l’Istituto.
Intanto, giungeva notizia che l’agognato sogno della sede scolastica propria18 si avverava19.
Molte testimonianze dimostrano che il sacrificio di chi si è prodigato per quella esperienza pilota non è stato inutile.
è anche una speranza.
Ed è proprio questo il più importante scopo della pubblicazione
del presente lavoro. Spronare i giovani meridionali ad elevarsi dalla mediocrità, in tutte le sue espressioni. Sforzandosi di scrutare
sempre l’orizzonte.
14 “Il giocattolo si era rotto”, mi sussurrò il collaboratore amministrativo Angelo
Piazzola.
15 Inutilmente. Nel frattempo, avevo inoltrato comunicazione alla Procura
della Repubblica di Foggia di quanto accadeva nell’Istituto Tecnico commerciale
“I. Silone” di S. Ferdinando di Puglia e mi ero rivolto al Tar (quel Tar di Bari,
che, ahinoi, rigettò la mia richiesta), non tanto per farmi riconoscere quanto mi
vedevo personalmente strappato, ma per gridare, anche per quella via, il dolore
per quanto si stava perpetrando ai danni della comunità sanferdinandese e della
cultura; presi atto, con grande amarezza della sentenza; ero troppo stanco e
preso da altri impegni di ricerca – insegnamento presso l’Università, oltre che
nella nuova sede scolastica, per avventurarmi sul sentiero dell’appello; d’altra
parte, il giudizio chiaro e netto era stato pronunciato dall’utenza, sponte sua,
senza influenza di sorta.
16 Non ampliamento dell’offerta formativa, ma “extrema ratio”, per non scomparire.
17 Avulso dal fabbisogno formativo del territorio, come “abbigliamento e moda”.
18 Insieme ai Presidi Diego Colonna, Aldo Lioy, Michelino Fistetto, Anna Maria
Azzarita, non era sfuggita, occasione (incontri con amministratori locali e provinciali,
conferenze convegni, ecc) per rivendicare tale diritto-bisogno. Sovviene anche
l’impegno del compianto prof. Ferdinando Grimaldi.
19 Cfr. Atti 1991-92.
Progetto Mezzogiorno
XV
San Ferdinando di Puglia, il territorio, il Mezzogiorno d’Italia avevano ed hanno ancora bisogno di un modello socio-economico.
L’auspicio mi riporta con la mente e con il cuore ad un personaggio (poco ricordato), al quale la comunità di San Ferdinando
di Puglia, i giovani, in particolare, potranno sicuramente ispirare il
loro percorso umano e civile: l’avvocato, onorevole Sabino Vania.
Michele Papeo
Progetto Mezzogiorno
PARTE I
Atti del “Progetto Mezzogiorno” 1990-91
1
Progetto Mezzogiorno
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE
“IGNAZIO SILONE”
SAN FERDINANDO di PUGLIA
PROGETTO MEZZOGIORNO
Iniziativa dei Ministeri della Pubblica Istruzione e del
Commercio con l’Estero, dell’Istituto Nazionale per il
Commercio Estero e della Confcommercio.
Responsabile: Preside Ing. Aldo Lioy
Docente Coordinatore: Prof. Michele Papeo
Hanno collaborato:
i proff. Mauro Camporeale, Maria Capodivento,
Jole Silvi, Felice Vaccina;
il Personale A.T.A.
Anno Scolastico 1990 – 91
3
Progetto Mezzogiorno
5
Nota introduttiva
La raccolta della documentazione
contenuta nel presente fascicolo vuole costituire:
- una traccia dell’attività svolta presso questa Scuola, per realizzare l’iniziativa interministeriale in materia di commercio estero;
- un contributo agli Enti organizzatori;
- uno spunto di riflessione per gli operatori scolastici e per tutti
coloro che hanno a cuore la crescita di detta Comunità scolastica e del Territorio.
Progetto Mezzogiorno
7
Descrizione attività
L’iniziativa è stata comunicata al Preside, personalmente, in un
incontro presso il Ministero della Pubblica Istruzione ed è stata contemporaneamente formalizzata attraverso una nota dello stesso
Ministero, così intitolata:
“Azioni di sensibilizzazione ed orientamento sulle tematiche del
commercio estero per diplomandi di Istituti di istruzione media superiore d’indirizzo tecnico e professionale per il commercio – anno
scolastico 1990 – 91”.
Il Preside ha partecipato detta comunicazione a tutti i docenti ed
agli studenti delle quinte classi, indicando il coordinatore.
Questi ha riproposto la stessa in seno al gruppo di lavoro dei docenti di ragioneria e tecnica commerciale, nonché alla commissione
didattica.
Obiettivo generale è quello di trasmettere al giovane un “approccio internazionale”. Gli obiettivi specifici, che ci si è proposti sono:
-pedagogico, ossia, commercio quale fattore di progresso di tutti
i popoli, a partire dal nostro territorio; ciò, attraverso la cooperazione, in quello che il sociologo Marshall McLuhan ha definito
“villaggio globale”;
-di orientamento, ossia, occasione per individuare nuove prospettive lavorative e di studio, nonché per scoprire attitudini al commercio estero;
-istruttivo, ossia introduzione alla tecnica del commercio estero;
-socio-economico, ossia, coinvolgimento delle istituzioni e degli
operatori commerciali del territorio.
La prima conferenza è stata tenuta dal dr. Claudio Borghese,
funzionario del Ministero del Commercio con l’Estero - Direzione
Generale Import - Export.
Egli, avvalendosi anche di sussidi visivi, ha delineato il significato
e le problematiche del commercio estero. In particolare, lo stesso
ha spiegato il significato del commercio con l’estero, dal punto di
vista tecnico e per l’economia del Paese:
-cessione ed acquisizione di beni e servizi a e da Paesi terzi;
-fonte di ricchezza per la Nazione.
Si è, quindi, soffermato sulla “bilancia dei pagamenti”, quale do-
8
Michele Papeo
cumento di sintesi delle transazioni economiche col resto del mondo; evidenziandone le diverse formulazioni:
- bilancia commerciale;
- bilancia delle partite correnti;
- bilancia per aree geografiche;
- bilancia per settori merceologici.
Infine:
- ha messo in relazione l’andamento della bilancia dei pagamenti
col mercato dei cambi, distinguendo il mercato libero da quello
centralizzato (in tal senso, ha richiamato il regime dei cambi
fissi e quello dei cambi fluttuanti).
- Ha indicato l’evoluzione delle relazioni commerciali: vendita
dei prodotti finiti, dei macchinari, degli impianti, della tecnologia, joint-ventures.
- Ha evidenziato l’importanza dei Paesi in via di sviluppo, sullo
scenario internazionale.
- Ha delineato il regime import - export in Italia ed i problemi
valutari ad esso connessi, precisando le tappe della riforma
valutaria.
- Con riferimento all’attività amministrativa degli Enti preposti al
commercio con l’estero, ha illustrato la legge 7 agosto 1990, n.
241 “nuove norme in materia di procedimento amministrativo
e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”.
La seconda conferenza è stata tenuta dal dr. Michele Laddaga,
funzionario dell’Istituto per il commercio estero.
Egli, dopo avere evidenziato l’importanza del commercio estero per l’economia italiana, ha illustrato l’attività di detto Istituto
(I.C.E.), in Italia e all’estero. In particolare, ha spiegato la struttura
del commercio internazionale e del commercio estero dell’Italia,
precisando che il nostro è un Paese fortemente legato all’attività
estera, come importatore di materie prime ed esportatore di manufatti. Quindi, ha delineato l’attività di promozione all’estero del
prodotto italiano, sottolineando il ruolo del Ministero del commercio
con l’estero e dell’Istituto del commercio estero. Il primo fissa gli
obiettivi della politica commerciale del Paese; il secondo è l’organo
tecnico per la realizzazione pratica degli interventi.
La terza conferenza è stata tenuta dalla dr.ssa Giustina DeJudicibus, capo servizio presso la dogana di Parma.
Ella, sulla base del proprio vissuto professionale, ha simulato un
caso di esportazione, utilizzando la bolletta doganale e spiegando-
Progetto Mezzogiorno
9
ne le fasi amministrative.
Quindi, si è soffermata sul mercato europeo, precisando che,
con la realizzazione del mercato unico si parlerà di “spedizioni”, non
più di esportazioni.
La conquista di questo mercato dipenderà, essenzialmente, dalla
qualità dei beni, essendo i prezzi calmierati per effetto della concorrenza.
Ha proseguito, delineando il rapporto tra mercato europeo e
quello mondiale, illustrando il meccanismo di livellamento di alcuni
prodotti base, mediante le sovrimposte.
A questo punto, ha citato il GATT, l’accordo che regola il commercio mondiale, attualmente impegnato nel negoziato per la liberalizzazione degli scambi.
Infine, ha richiamato l’attenzione sull’importanza della cooperazione con i Paesi in via di sviluppo.
La quarta conferenza è stata tenuta dal prof. Federico Pirro, docente di storia dell’industria presso l’Università di Bari.
Egli ha trattato il tema “analisi dei settori d’interesse per l’economia locale e testimonianze aziendali”, fornendo una serie d’indicazioni e di stimoli per la valorizzazione del territorio. Ha dimostrato
come la Regione Puglia avrebbe tutte le caratteristiche per essere
autopropulsiva:
- posizione geografica;
- bellezze naturali;
- materie prime agricole;
- energie umane e intellettuali.
Spesso, però, queste condizioni favorevoli non sono adeguatamente sviluppate, per carenze d’infrastrutture e di servizi, a loro
volta, dipendenti, per lo più, da un’amministrazione della cosa pubblica carente. Malgrado ciò, si possono apprezzare in Puglia aree
sviluppate, quale quella di Barletta, per cui, giustamente, è auspicabile la costituzione della sesta provincia pugliese.
In altre aree, meno sviluppate, pur costituendo ricchi “giacimenti a cielo aperto” di materie prime agricole, si tratta d’attirare o
d’impiantare industrie di trasformazione. Nonché, di curare la vendita dei propri prodotti, oltre che la loro produzione.
A tal proposito, il relatore ha citato la legge n. 83 del 1989, concernente “interventi di sostegno per i consorzi fra piccole e medie
imprese industriali, commerciali e artigianali”.
La quinta conferenza è stata tenuta, ancora, dal dr. Michele Lad-
10 Michele Papeo
daga, il quale ha introdotto elementi di marketing internazionale,
ammonendo che non basta sapere produrre, ma occorre anche sapere vendere il proprio prodotto.
In particolare, egli ha spiegato come la conquista del mercato
estero dipenda sia da una direzione aziendale efficiente, che da una
buona conoscenza del mercato internazionale.
In tal senso, assumono rilievo la padronanza della contabilità analitico-gestionale, all’interno dell’azienda, ed il controllo di
tutte quelle variabili da cui scaturisce la strategia di marketing,
all’esterno. Inoltre, è opportuno sapere valutare i rischi che l’attività d’esportazione comporta: Rischi, di natura:
- commerciale, quale la revoca della commessa;
- creditizia, quale l’insolvenza del debitore o dello Stato del debitore;
- monetaria, per effetto dell’oscillazione dei cambi;
- catastrofica, dovuti ad eventi naturali disastrosi, come sisma,
terremoto, alluvione, uragano;
- bellica, quale lo scoppio di guerre.
Se l’imprenditore può, autonomamente, gestire l’attività interna
dell’azienda, non potrà fare altrettanto per tutte le variabili connesse col mercato internazionale.
Per cui, è indispensabile, sia per accedere ai mercati esteri che
per il buon fine delle operazioni commerciali, rivolgersi alle strutture pubbliche in grado di potere assistere l’operatore.
Purtroppo, sono ancora pochi gl’imprenditori, i quali utilizzano
tali supporti e la stessa normativa a sostegno delle esportazioni.
Sono pochi, soprattutto, rispetto alle 20.000 imprese potenziali
esportatrici, stimate nel meridione.
Lo scrivente, a conclusione del ciclo delle conferenze, ha sintetizzato in maniera consequenziale gli argomenti trattati, avendo
come filo conduttore il concetto di “sviluppo integrale”. Ovvero, il
commercio estero come strumento di crescita culturale e sociale,
oltre che economica, secondo un ordine fondato sulla cooperazione
fra tutti gli Stati del mondo.
In tal senso, è stato impostato il seguente schema, avente il
duplice scopo di rinforzare la preparazione acquisita dagli studenti
durante le conferenze e di costituire punto di riferimento per l’elaborazione della tesina, prevista a conclusione del corso:
Progetto Mezzogiorno
11
- significato tecnico, economico, sociale e politico del commercio
con l’estero;
- organismi nazionali ed internazionali preposti al commercio
con l’estero;
- documenti relativi al commercio estero (la bilancia dei pagamenti);
- struttura del commercio internazionale;
- la CEE ed il mercato unico del 1993;
- problemi economici e finanziari connessi con il commercio
estero;
- elementi di marketing internazionale;
- nuovo ordine economico internazionale;
- potenzialità dell’economia del territorio.
Tale schema è stato corredato da schede contenenti i termini,
le espressioni e le sigle ricorrenti in materia di commercio estero,
nonché le leggi fondamentali che disciplinano questa materia.
Il test, a carattere non selettivo, è stato effettuato da diciassette
studenti, con i seguenti risultati:
Risposte esatte/Totale risposte (15)
Numero studenti
15/15
-
12/15
2
11/15
3
10/15
4
9/15
2
7/15
5
6/15
1
Le prove, corrette, sono state riproposte agli studenti.
Nell’occasione, è stato anche definito il contenuto delle rispettive tesine. A queste, con un tutorato, pressoché, quotidiano, ci si è
dedicati per il tempo successivo.
12 Michele Papeo
Nel frattempo, d’intesa con l’I.C.E. – sede di Bari, si sono concordate le modalità di effettuazione delle visite aziendali:
a)presso il conservificio alimentare dauno, di San Ferdinando di
Puglia;
b)presso il calzaturificio Cofra, di Barletta;
Dette visite sono state così configurate:
- dimostrazione dell’impianto di produzione e del processo produttivo;
- visite agli uffici, con analisi delle procedure adottate per le
operazioni d’esportazione;
- intervista agl’imprenditori ed ai funzionari addetti al commercio estero;
- riflessioni e considerazioni di gruppo.
Esse hanno riproposto ai giovani alcuni connotati della realtà
economico-aziendale del meridione:
a)contraddizione fra le potenzialità economiche e lo sfruttamento inadeguato delle risorse, soprattutto, costituite da materie
prime agricole;
b)forte slancio imprenditoriale, per lo più, individualistico, poco
o niente supportato da infrastrutture e servizi idonei per lo
sviluppo aziendale.
Progetto Mezzogiorno
13
Conclusioni
Il bilancio dell’esperienza è senz’altro positivo.
I giovani diplomandi hanno avuto modo d’avvicinarsi ad una realtà, finora, forse, soltanto vagamente teorizzata.
L’apprendimento relativo al commercio estero, come fatto tecnico-economico, è stato coniugato con la dimensione didattico-pedagogica e sociale.
Perciò, commercio estero come punta più avanzata dell’attività
aziendale e come fattore di sviluppo del territorio, ma anche come
momento formativo.
L’identikit dell’export manager, che ne è derivato è il seguente:
- giovane di cultura media;
- con una buona conoscenza di due o più lingue straniere;
- fortemente motivato.
Speriamo di potere contribuire alla formazione di molti giovani
con tali caratteristiche.
A tal fine, stiamo cercando di costituire una piccola biblioteca
specializzata, da mettere a disposizione dei docenti, degli studenti
e degli operatori commerciali locali.
Pertanto, nell’esprimere un ringraziamento:
- agli Enti promotori (Ministero della Pubblica Istruzione, Ministero del Commercio con l’Estero, Istituto per il commercio
estero, Confcommercio), per l’opportunità offertaci;
- al Sindaco del Comune di San Ferdinando di Puglia, per la disponibilità manifestata;
- ai dirigenti del Conservificio alimentare dauno, per l’accoglienza riservataci.
Ci auguriamo che questa iniziativa possa proseguire, fino a diventare una prerogativa dell’I.T.C. “I. Silone” di San Ferdinando di
Puglia.
Progetto Mezzogiorno
DOCUMENTAZIONE
15
Progetto Mezzogiorno
17
18 Michele Papeo
Progetto Mezzogiorno
19
20 Michele Papeo
Progetto Mezzogiorno
21
22 Michele Papeo
Progetto Mezzogiorno
23
24 Michele Papeo
Progetto Mezzogiorno
25
26 Michele Papeo
Progetto Mezzogiorno
27
28 Michele Papeo
Progetto Mezzogiorno
29
30 Michele Papeo
Progetto Mezzogiorno
31
32 Michele Papeo
Progetto Mezzogiorno
33
34 Michele Papeo
Progetto Mezzogiorno
35
36 Michele Papeo
Progetto Mezzogiorno
37
38 Michele Papeo
Progetto Mezzogiorno
39
Progetto Mezzogiorno
SCHEDE
ELABORATE A CONCLUSIONE DELLA PRIMA FASE
DELL’INIZIATIVA INTERMINISTERIALE
IN MATERIA DI
COMMERCIO ESTERO
SAN FERDINANDO di PUGLIA, 3 APRILE 1991
41
Progetto Mezzogiorno
43
Ecco, in sintesi, come si presenta costituita normalmente
la bilancia dei pagamenti:
BILANCIA DEI PAGAMENTI
BILANCIA DELLE PARTITE CORRENTI
a) Bilancia Commerciale (importazione ed esportazione di
merci)
b) Bilancia dei Servizi e dei Trasferimenti Unilaterali (spese
turistiche, rimesse emigrati, noli, interessi e dividendi per
investimenti all’estero)
I) Movimenti di Capitali
(investimenti che un Paese effettua in un altro)
a) Investimenti diretti
b) Investimenti di portafoglio
II)Movimenti Monetari
Partite di finanziamento o di compensazione della bilancia commerciale e di quella dei servizi.
44 Michele Papeo
Scheda n.
Termini ed espressioni ricorrenti in materia di commercio estero
Accordi di cambio dello
SME
Accreditamento o
indebitamento con il
resto del mondo.
Azione pubblica di
“promotion estera”
Banca Centrale
Banda di fluttuazione
Bilancia dei pagamenti
Bilancia commerciale
Bilancia delle partite
correnti
Bilancia valutaria
Bilancia dei pagamenti
per aree geografiche
Bilancia per settore
merceologico
Buy back
accordi che fissano i limiti massimi di
fluttuazione bilaterale ai cambi di mercato.
corrisponde al saldo contabile del conto
della formazione del capitale; se il saldo
risulta attivo, il titolare del conto dispone
di capacità di finanziamento in favore di
altri operatori; se il saldo risulta passivo
significa che il titolare del conto ha
dovuto utilizzare mezzi di finanziamento
messi a disposizione da altri operatori
misure volte a promuovere le
esportazioni italiane, poste in essere
dall’operatore pubblico
Banca d’Italia
nell’ambito degli accordi di cambio dello SME,
è la variazione consentita ai cambi di mercato
bilaterali delle valute che partecipano a tali
accordi
registrazione sistematica di tutte le
transazioni economiche durante un dato
periodo, tra i residenti di un Paese e quelli di
altri Paesi
registrazione delle importazioni ed
esportazioni di merci
registrazione delle importazioni ed
esportazioni di merci, dei servizi e dei
trasferimenti unilaterali
documento redatto dalla banca centrale, in
cui sono esposti i regolamenti valutari delle
transazioni con l’estero
documento in cui le transazioni internazionali
sono distinte a seconda dei paesi con cui
avvengono
documento in cui le transazioni internazionali
sono distinte per tipo di merci importate ed
esportate
consiste nell’ottenere merci prodotte da un
impianto esportato
Progetto Mezzogiorno
45
Club di Parigi
raggruppa i Paesi industrializzati esportatori e
si occupa di crediti
Consensus
intesa che impone agli Stati partecipanti
di non concedere il sostegno assicurativo
e finanziario a crediti che non abbiano
determinate caratteristiche
Counter trade
scambi in compensazione
Direttive
norme comunitarie di carattere generale
rivolte agli Stati membri, i quali s’impegnano
a recepirle
Eurolire
lire depositate fuori dall’Italia
Euromercato
insieme delle transazioni su valute depositate
fuori dai confini del Paese di emissione
(euro-valute) e su titoli emessi da non residenti
in valuta diversa da quella dei Paesi in cui
avviene il collocamento (euro - titoli)
Factoring
contratto di cessione di crediti commerciali,
pro soluto (con rischio di credito a carico del
concessionario) o pro solvendo (con rischio
di credito a carico del cedente), attivato da
società specializzate, ai fini di gestione e
d’incasso, al quale può essere associato un
finanziamento a favore del cedente
Futures
contratti per merci, che si renderanno
disponibili in futuro
Forfaiting
operazione finanziaria consistente nello
smobilizzo di un credito mediante cessione a
terzi di titoli cambiari contro accredito del netto
ricavo, costituito dalla differenza tra importo
facciale degli effetti e interessi di sconto
Forward
cambi a termine
Gruppo dei Dieci
Belgio, Canada, Francia, Germania f., Giappone,
Italia, Paesi Bassi, Regno Unito, Stati Uniti,
Svezia, Svizzera
46 Michele Papeo
Gruppo dei Sette
Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia,
Regno Unito e Stati Uniti.
Importazioni
introduzione nel territorio doganale
Esportazioni
Joint venture
uscita dal territorio doganale
società di capitali costituita con la
partecipazione di più imprese di diversa
nazionalità
riguardano merci che possono essere
scambiate con l’estero solo in seguito
a rilascio di una specifica autorizzazione
ministeriale
riguardano merci per le quali è previsto
l’attraversamento sotto la vigilanza doganale
per esse lo Stato fissa con decreto un
contingente d’esportazioni o d’importazioni e
ne affida il controllo ad alcune dogane
decisioni governative relative al commercio
estero
misure volte a limitare o impedire le
importazioni
Algeria, Arabia Saudita, Ecuador, Emirati
Arabi Uniti, Gabon, Indonesia, Iran, Iraq,
Kuwait, Libia, Nigeria, Qatar, Venezuela
Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia,
Costa d’Avorio, Ecuador, Filippine, Iugoslavia,
Marocco, Messico, Nigeria, Perù, Uruguay,
Venezuela
corrisponde al valore della produzione totale
di beni e servizi dell’economia, diminuito del
valore dei consumi intermedi ed aumentato
delle imposte indirette sulle importazioni;
esso è pari alla somma dei valori aggiunti
ai prezzi di mercato delle varie branche,
diminuita dei servizi imputati del credito
ed aumentata delle imposte indirette sulle
importazioni
zona extra doganale
condizioni per l’importazione e l’esportazione
norme comunitarie di carattere generale
direttamente applicabili all’interno della
Comunità
Operazioni a licenza
Operazioni a dogana
Operazioni a dogana
controllata
Politica commerciale
Protezionismo
Paesi dell’Opec
Paesi fortemente
indebitati
Prodotto interno lordo
ai prezzi di mercato
Punto franco
Regime import - export
Regolamenti
Progetto Mezzogiorno
Trading company
Spot
Transazione economica
Triade
Sistema a cambi fissi
Sistema a cambi
flessibili
Confirming
Marketing
Investimenti diretti
Investimenti di
portafoglio
Franchising
47
organizzazione dotata di mezzi strumentali,
finanziari e conoscitivi, in grado d’assistere
con efficacia e professionalità l’operatore
nazionale nello svolgimento del proprio lavoro
con l’estero.
cambio a pronti.
si verifica allorché un valore economico è
fornito da un’unità economica ad un’altra.
CEE, Nord America, Giappone.
le banche centrali fissano i limiti minimi e
massimi d’oscillazione fra le varie divise,
garantendone il rispetto con opportuni
interventi sul mercato; i rischi di cambio
sono, in teoria, per il breve periodo,
compresi entro questa fascia e risultano, così
esattamente valutabili; è il sistema di Bretton
Woods, abrogato, praticamente, nel 1971.
le monete fluttuano liberamente, a seconda
della domanda e dell’offerta: le banche
centrali intervengono solo se lo ritengono
opportuno, ma senza fissare alcun limite alle
oscillazioni.
operazione finanziaria mediante la quale
la società di confirming conferma al
fornitore nazionale l’ordinazione effettuata
dall’acquirente, concede la propria garanzia
di pagamento e s’impegna a regolare per
cassa l’importo fatturato, dietro consegna dei
documenti di spedizione.
attività rivolta a creare l’incontro con il
potenziale compratore; complesso di azioni
effettuate per collocare il prodotto.
hanno per scopo il controllo di determinati
settori.
hanno scopi prettamente finanziari.
contratto tra una grande azienda (franchisor)
ed un operatore locale (franchisee); la
prima consente l’uso della propria immagine
commerciale, assicura la fornitura continuata
di merci e servizi, e l’assistenza; la seconda
s’impegna ad assumere l’immagine del
franchisor, ad applicarne le politiche ed a
rifornirsi presso lo stesso.
48 Michele Papeo
Sigle ed abbreviazioni ricorrenti in materia di commercio estero
ABI
AEC
Artigiancassa
Bbl
BAS
BEI
BERS
BI
BIRS
BRI
CCH
C&F
CECA
CEE
CERVED
CCIAA
CICR
C.I.F.
CIPAA
CIPE
CIPES
CIPI
Co.
COMIT
Credit
CVS
D/A
DAF
D/O
DL
DM
Associazione bancaria italiana
Accordi europei di cambio
Cassa per il credito alle imprese artigiane
barile
Banca asiatica di sviluppo
Banca europea per gl’investimenti
Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo
Banca d’Italia
Banca internazionale di ricostruzione e sviluppo
Banca dei regolamenti internazionali
Central clearing house (stanza di compensazione)
Cost and freight (costo e nolo)
Comunità europea del carbone e dell’acciaio
Comunità economica europea
Centri elettronici reteconnessi di valutazione ed
elaborazione dati (Società nazionale d’informatica
delle CCIAA)
Camere di commercio, industria, artigianato,
agricoltura
Comitato interministeriale per il credito e il
risparmio
Cost, insurance, freight (costo, assicurazione,
nolo)
Comitato interministeriale per la politica agricola
ed alimentare
Comitato interministeriale per la programmazione
economica
Comitato interministeriale per la politica
economica estera
Comitato interministeriale per il coordinamento
della politica industriale
company (compagnia, società commerciale)
Banca commerciale italiana
Credito italiano
comunicazione valutaria statistica
documents against acceptance (documenti contro
accettazione)
delivered at frontier (rese frontiera)
delivery order (ordine di consegna)
decreto legge
decreto ministeriale
Progetto Mezzogiorno
D.M.
D/P
DPCM
DPR
DSP
E. & O. E.
ECU
EXW
EFTA
ELEUTERIA
FAS
FECoM
FEOGA
FMI
FOB
FOA
FOR
FOT
Fr. fr
Fr. sv.
FORMEZ
G.U.
GATT
I.O.Y.
I.C.E.
I.N.C.O.T.E.R.M.S.
Inv
I.S.C.O.
ISTAT
ISVEIMER
L/C
lb.
LIBOR
L.I.F.O
Lit
Lst
49
deutsche mark (marco tedesco)
documents against payment (documenti contro
pagamento)
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
decreto del Presidente della Repubblica
diritti speciali di prelievo
errors and omissions excepted (salvo errori ed
omissioni)
unità di conto europea
ex works (franco fabbrica)
european free trade association
elaborazioni economiche unificate sulle transazioni
con l’estero dalla rilevazione d’informazioni
analitiche
free alongside ship (franco sottobordo della nave)
Fondo europeo di cooperazione monetaria
Fondo europeo di orientamento e di garanzia
agricola
Fondo monetario europeo
free on board (franco a bordo)
franco aeroporto partenza
free on rail (franco vagone)
free on truck (franco autocarro)
franchi francesi
franchi svizzeri
Centro di formazione e studi per il Mezzogiorno
gazzetta ufficiale
general agreement on tariffs and trade
I owe you (pagherò)
Istituto per il commercio estero
international commerce terms (termini
commerciali internazionali)
invoice (fattura)
Istituto nazionale per lo studio della congiuntura
Istituto nazionale di statistica
Istituto per lo sviluppo economico dell’Italia
meridionale
letter of credit (lettera di credito)
pound (libbra)
London interbank offered rate
last in, first out
lire italiane
lire sterline
50 Michele Papeo
M.F.N.
Mgr
ME
NEC
O.S.
OK
OCSE
ONU
OPEC
PAC
PIL
PVS
S.A.
SME
SVIMEZ
TARIC
TIR
T.U.
UIC
UNCTAD
INA
Sace
Libor
most favoured nation (clausola della nazione più
favorita)
manager (direttore)
mondo economico
Nordest – Centro
out of stock (esaurito)
all correct (esatto)
organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo
economico
Organizzazione delle Nazioni unite
Organization of the petroleum exporting countries
politica agricola comune
prodotto interno lordo
Paesi in via di sviluppo
sistema armonizzato per disegnare e classificare
tutte le merci esistenti
sistema monetario europeo
Associazione per lo sviluppo dell’industria nel
Mezzogiorno
tariffa integrata comunitaria
transport international des marchandises par la
route (trasporto internazionale di merci su strada)
testo unico
ufficio italiano cambi
united nations conferente on trade and
development
istituto nazionale assicurazioni
sezione speciale per l’assicurazione del credito
all’esportazione
tasso d’interesse a breve per le principali
eurovalute sul mercato interbancario di Londra.
Progetto Mezzogiorno
51
LEGGI ATTINENTI AL COMMERCIO ESTERO
- Legge n. 227 del 24.05.1977 (legge Ossola) concernente il sistema
assicurativo statale delle esportazioni ed il sistema del finanziamento
agevolato, cioè l’istituzione presso l’INA della Sace.
- Decreto del Ministero del Tesoro del 28.11.1981 (G. U. n. 27 del
27.01.1982) concernente il finanziamento a tasso agevolato alle imprese
esportatrici a fronte di programmi di penetrazione commerciale, di cui
all’art.15 lettera n) della legge Ossola.
- Decreto legge 28 maggio 1981, n. 251 e legge 29 luglio 1981 (G. U.
n. 206 del 29 luglio 1981) concernente misure a sostegno delle esportazioni italiane.
- Legge del 28 febbraio 1986, n. 44 (G. U. n. 50 del 1° marzo 1986)
concernente misure straordinarie per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile nel Mezzogiorno.
- Legge 1° marzo 1986, n. 64 (Supplemento ordinario alla G. U. n.
61 del 14 marzo 1986) concernente “Disciplina organica dell’intervento
straordinario nel Mezzogiorno”.
- Legge 26 febbraio 1987, n. 49 (Supplemento ordinario n. 1, G. U. n.
49 del 28.02.1987) concernente “Nuova disciplina dell’Italia con i Paesi
in via di sviluppo”.
- Regolamento comunitario 4136/86 del 22.12.1987 modificato dal
Reg. 768/88 concernente il settore tessile.
- DPR 31 marzo 1988, n. 148 (Supplemento ordinario G.U. del
10.05.1988) concernente “Approvazione del T.U. delle norme di legge in
materia valutaria”.
- Legge 21 febbraio 1989, n. 83 (G. U. n. 58 del 10.03.1989) concernente “Interventi di sostegno per i Consorzi tra piccole e medie imprese
industriali, commerciali e artigiane”.
- Decreto Ministero del Commercio con l’Estero 11.04.1990, n. 163,
concernente il regime d’importazione delle merci.
- Decreto ministeriale 27 aprile 1990 concernente la liberalizzazione
valutaria.
- Decreto Ministero Commercio estero 14 luglio 1990 n. 313 (G. U. n.
258 del 5.11.1990): regolamento concernente regimi d’importazione ed
esportazione delle merci.
- Legge 7 agosto 1990, n. 241 (G. U. n. 192 del 18.08.1990) concernente “Nuove
norme in materia di procedimento amministrativo e di
diritto di accesso ai documenti amministrativi”.
- Decreto Ministero Commercio estero 30 ottobre 1990, concernente
“Elenco delle merci sottoposte ad autorizzazione per l’esportazione e per
il transito”- “Elenco delle merci sottoposte ad autorizzazione per l’importazione” (G. U. n. 258 del 5.11.1990).
52 Michele Papeo
I.T.C.S. “I. SILONE”
SAN FERDINANDO di PUGLIA
Studente:
…
…
Classe V sez. …
La prova consiste nel tracciare una crocetta a fianco delle risposte
considerate giuste e nella spiegazione delle sigle.
1. Il commercio estero
significa
 sviluppo economico
 crescita sociale
 stabilità politica
 tutt’e tre le condizioni predette
2. Si può stabilire una
relazione tra commercio
estero e territorio?
Se sì, quale?
 Sì
 No
 valorizzazione risorse materiali e
umane ivi esistenti
 strumento di sviluppo economico
 strumento di crescita sociale
 tutt’e tre le condizioni
3. Lo studio delle condizioni
in cui si svolge il
commercio internazionale
richiama la questione
di un nuovo ordine
economico fondato su:
 antagonismo fra gli Stati
 cooperazione fra gli Stati
 sfruttamento da parte degli Stati più
industrializzati
 protezionismo
4. Qual’è in Italia
l’Organismo che fissa
gli obiettivi della politica
commerciale?




Ministero Commercio estero
Istituto Nazionale Assicurazioni
Istituto per il commercio estero
Camera di commercio
5. Qual’è il più importante
Organismo internazionale
in materia commerciale?




GATT
EFTA
ELEUTERIA
OCSE
Progetto Mezzogiorno
53
6. Il regime import-export
italiano (completare la frase)
…
 è rappresentato da un elenco di
prodotti, con le relative provenienze
 è contenuto in un allegato al DM 30
ottobre 1990
 la lettera significa che quel prodotto
è soggetto ad autorizzazione
all’importazione
 liberalizza il commercio
7. La bilancia dei pagamenti
è
 il conto delle importazioni ed
esportazioni di merci
 la registrazione degl’investimenti
diretti
 la registrazione sistematica di tutte
le transazioni economiche fra i
residenti di un Paese e quelli di altri
Paesi
 il conto delle partite correnti
8. Un’eccedenza attiva nella
bilancia dei pagamenti
riflette
 una situazione in cui il prodotto
nazionale è superiore al consumo
nazionale
 generalmente, una situazione in cui
il prodotto nazionale è superiore al
consumo nazionale
 una situazione in cui il prodotto
nazionale è inferiore al consumo
nazionale
 un’economia aperta
9. Le sigle CEE, ECU, ICE e
SME significano
…
10. Le sigle e gli acronimi
CCIAA, CIPES, PIL e PVS
significano …
…
11. Il confirming è
 un’operazione finanziaria nell’ambito
del commercio internazionale
 uno sconto di effetti contro accredito
del netto ricavo
 un contratto per merci disponibili in
futuro
 un’organizzazione finanziaria
54 Michele Papeo
12. Il forfaiting è
 un’operazione finanziaria consistente
nello smobilizzo di un credito
mediante cessione a terzi di
cambiali, contro accredito del netto
ricavo
 un’operazione d’importazione
 un contratto di locazione
 un contratto d’uso dell’immagine
commerciale di una grande azienda
13. La legge n.227 del
24.05.1977 riguarda …
 il regime d’importazione delle merci
 la disciplina organica dell’intervento
straordinario del Mezzogiorno
 il sistema assicurativo statale ed il
sistema del finanziamento agevolato
 il T.U. delle norme di legge in
materia valutaria
14. Il commercio estero
dell’Italia è così
costituito
 importazioni di manufatti ed
esportazioni di materie prime
 esportazioni di prodotti agricoli
 importazioni di materie prime
 importazioni di materie prime ed
esportazioni di manufatti
15. Punto franco è




un territorio extra doganale
un’assistenza tecnica
un transito valutario
un ufficio preposto al commercio con
l’estero
Spazio riservato per la correzione
Risposte esatte: n. ..
Risposte non esatte o non fornite: n. ..
Risultato: …
Progetto Mezzogiorno
55
56 Michele Papeo
Progetto Mezzogiorno
57
58 Michele Papeo
Progetto Mezzogiorno
59
Fonti Consultate
-
-
-
-
-
Appunti del dr. Claudio Borghese
Rapporto ICE 1989
Gazzetta valutaria e del commercio internazionale
Schede elaborate dal prof. Michele Papeo
Tesi di laurea del prof. Michele Papeo “Il commercio con
l’estero e la bilancia dei pagamenti dell’Italia nel quinquennio 1968-72”
- Testi scolastici di Tecnica commerciale, economia politica,
geografia economica
- Quotidiano finanziario “Il Sole24Ore”
- Pagina di economia e finanza dei quotidiani d’informazione.
Progetto Mezzogiorno
PARTE II
Atti del “Progetto Mezzogiorno” 1991-92
61
Progetto Mezzogiorno
63
Progetto Mezzogiorno
65
Si ringraziano per la partecipazione:
-le Amministrazioni Comunali di S. Ferdinando di P., Trinitapoli e
Margherita di Savoia
-La Gazzetta del Mezzogiorno, redazione di Foggia
-il direttore dell‘I.C.E. di Foggia dott. Vincenzo Salierno
-Radio 5 Puglia di S. Ferdinando ai P.
-il corrispondente della Gazzetta del Mezzogiorno Sig. Missiato
Lupo Gennaro
-la Cantina Cooperativa Coltivatori Diretti di S. Ferdinando di P.
-l’Azienda Agricola Di Viccaro di Ortanova
-l‘Azienda di Promozione Turistica di Manfredonia, in particolare il
direttore dott. D’Onofrio e il Vicedirettore Sig. Di Sabato
-l‘Istituto Professionale Alberghiero Statale di Vieste, in particolare il Preside prof. Giovanni Starace
-il Presidente dell’Unione Operatori Turistici di Vieste, Sig. Rosiello Paolo
-l‘Associazione degli Industriali di Capitanata, in particolare il
dott. Luciano Vantaggiato ed il Rag. Angelo De Chiaro
-il Comandante della Stazione dei Carabinieri di S. Ferdinando di
Puglia
-la Banca Commerciale Italiana di Barletta, in particolare il dott.
Francesco De Martino e il geom. Giuseppe Bindelli
-il Banco di Napoli di S. Ferdinando, in particolare il Vicedirettore
dr. Arveno Bonavita
-il corrispondente della Gazzetta del Mezzogiorno Sig. Miccolis Domenico.
Progetto Mezzogiorno
67
Nota introduttiva
Questa è la seconda pubblicazione, realizzata per documentare
l‘attività di sensibilizzazione e d’orientamento in materia di commercio estero, svolta dall’I.T.C. “I. SILONE” nell’ambito dell’iniziativa interministeriale “Progetto Mezzogiorno”.
Essa, oltre che essere un primo approccio alle tematiche del
commercio internazionale, mira a sottolineare la relazione stretta
che intercorre tra cultura e sviluppo, tra commercio internazionale
e cooperazione, per il benessere di tutti i popoli.
In tal senso, essa vuole rappresentare un altro contributo alla
crescita di questa Scuola e della comunità civica e sociale del
territorio.
Progetto Mezzogiorno
69
Introduzione
Il coinvolgimento di questa Scuola nel Progetto Mezzogiorno è
giunto opportunamente, imprimendo un’accelerazione al processo
di rinnovamento in atto.
Già da qualche anno gruppi di docenti andavano assumendo
iniziative culturali e professionali rivolte a realizzare l‘interazione
scuola e società, propria di un’istituzione educativa intesa come
risorsa del territorio.
Ultimo era stato il convegno di studio “quale ragioniere, oggi”20,
che aveva posto l‘accento sulla relazione diretta tra cultura e sviluppo economico.
In tale contesto, il primo corso in materia di commercio estero è
stato finalizzato a conseguire i seguenti obiettivi:
- pedagogico, ossia commercio inteso come fattore di progresso
di tutti i popoli attraverso la cooperazione, in quello che lo scienziato Marshall McLuhan ha definito “villaggio globale”;
- d’orientamento, ossia occasione per individuare nuove prospettive lavorative e di studio, nonché per scoprire attitudini per
questo settore economico;
- istruttivo, ossia momento d’integrazione e di sintesi degli studi
economico-aziendali svolti nell’arco del triennio;
- sociale, ossia coinvolgimento delle famiglie, delle forze economiche, culturali e politiche del territorio.
I risultati vanno letti avendo presente l’ambiente in cui tale attività è stata svolta, spesso connotato da indifferenza, avversione ed
ostilità al cambiamento (proprio alcune delle cause dell’arretratezza del Mezzogiorno).
Per cui:
- avere potuto raccogliere le forze, pure esistenti, sensibili alla
necessità di innovare e d’inserirsi nei grandi cambiamenti in atto,
superando anche alcuni inconvenienti di carattere organizzativo
degli stessi enti promotori;
- soprattutto, avere potuto dare un segnale di speranza ai giovani circa il loro futuro;
autorizza a definire il bilancio dell’esperienza senz’altro positivo.
20 Cfr. Documentazione.
70 Michele Papeo
Perché tale seme possa germogliare, tuttavia, diventa indispensabile proseguire.
Perciò, questa Scuola non può che interpretare la conferma del
corso per l’anno 1992 da parte delle Autorità competenti, oltre che
come un riconoscimento all’impegno profuso, una felice intuizione
ed approvazione del processo qui in atto.
Progetto Mezzogiorno
71
Impostazione del corso
Il secondo corso ha ripreso gli obiettivi fondamentali individuati
all‘inizio del primo corso ed ha cercato di svilupparli ulteriormente,
tenendo presente il nuovo contesto, scolastico ed extra - scolastico, nazionale ed internazionale:
- evoluzione dei programmi proposti dalla Commissione Brocca;
- gli avvenimenti dell’Europa centrale ed orientale, con l’unificazione tedesca e la costituzione della Comunità degli Stati
Indipendenti nella ex Unione Sovietica;
- la crescente presa di coscienza della necessità di uno sviluppo
sostenibile;
- la politica agricola europea, le reazioni degli agricoltori pugliesi, il piano agricolo Goria, la legge 164 del 1992;
- il completamento del mercato comune europeo e la firma dei
trattati di Maastricht;
- la Conferenza Nazionale sul Commercio;
- l’evoluzione degli accordi commerciali internazionali nell‘ambito del Gatt e dell’Uruguay round.
In particolare, ci si e prefissati anche di:
1. coinvolgere più direttamente, oltre i diplomandi, gli studenti
delle quarte classi, gli operatori istituzionali, sociali ed economici del territorio, i neo diplomati;
2. aumentare la consapevolezza che il commercio è crescita culturale, prima che fattore di sviluppo economico, esaltando,
perciò, il momento formativo prima di quello tecnico (si comprende quindi la centralità della scuola rispetto alla società
tutta, per un disegno globale di trasformazione di mentalità e
di atteggiamenti, connotato da una capacita di pensare globale e di operare locale);
3. integrare nell’attività di commercio estero gli studi economico-aziendali effettuati nel triennio e lo stesso progetto giovani
‘93, mirando ad un’autentica interdisciplinarietà ed al lavoro
di gruppo (perciò, le tesine svolte dai corsisti, per lo più, approfondiscono argomenti già studiati, di tecnica commerciale,
di ragioneria, di economia politica e di diritto, rapportandoli
alla realtà economico-aziendale del territorio);
72 Michele Papeo
4. promuovere il lavoro di gruppo, attraverso lo svolgimento di
tutte le tesine, appunto, per gruppi di studenti;
5. promuovere una cultura organizzativa e di gestione della scuola, fondata sulla valorizzazione di tutte le risorse ivi
esistenti (materiali e immateriali) e finalizzata all’efficienza
dell’amministrazione di risorse pubbliche (a tal fine, sono stati effettuati incontri preliminari tra docenti, con il personale
amministrativo-tecnico-ausiliario e con gli stessi studenti);
6. diffondere tra gli operatori sociali ed economici del territorio
la cultura d‘impresa, unitamente allo spirito di cooperazione,
superando la concezione economica individualistica e di assistenza.
Per la realizzazione del corso sono stati previsti quattro mesi,
con le seguenti attività:
- cinque conferenze, aperte alle autorità, ai dirigenti bancari,
agli imprenditori del territorio ed ai mezzi d’informazione;
- un test di verifica per gli studenti delle quinte classi;
- la definizione dei temi da sviluppare sotto forma di tesine finali e costituzione dei gruppi di lavoro;
- due visite guidate presso aziende operanti nei settori più significativi del territorio
- presentazione delle tesine.
Progetto Mezzogiorno
73
Svolgimento del corso
FASE A: CONFERENZE
Le conferenze sono state tenute presso l‘auditorio comunale,
messo a disposizione dall’Amministrazione comunale, la quale ha
inteso così patrocinare l’iniziativa.
EVOLUZIONE DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE
La prima conferenza è stata preceduta dall’inaugurazione del
corso, alla presenza del Sindaco dott. Giuseppe Valerio, del vicedirettore della filiale del Banco di Napoli di S. Ferdinando di Puglia dott. Arveno Bonavita, del corrispondente della Gazzetta del
Mezzogiorno Sig. Gennaro Missiato Lupo, del relatore dr. Leopoldo
Franza, di operatori commerciali, di docenti, di personale A.T.A. e
di studenti.
Lo scrivente, dopo avere tracciato il bilancio della prima esperienza, ha presentato contenuti e modalità di svolgimento del secondo corso. Evidenziando, altresì, lo sforzo di rinnovamento in
atto presso l’ I.T.C. “I. Silone” di S. Ferdinando di Puglia.
Il Sindaco ha elogiato sia l’iniziativa interministeriale che l’impegno dell’Istituto locale, riconoscendo che non è immaginabile una
scuola, per giunta tecnico-commerciale, che non si coniughi con la
realtà socio-economica del territorio.
Il rappresentante del Banco di Napoli ha sottolineato, sulla scorta della propria esperienza, l’ampiezza della normativa in materia
di commercio estero, che spesso contrasta con l’impreparazione di
piccoli e medi imprenditori, alle prese con operazioni con l’estero.
Da qui la necessità di ragionieri orientati al commercio estero,
ovvero di “assistant manager”.
Il dott. Leopoldo Franza ha definito il commercio internazionale e le attività di promozione dello Stato. Quindi, ha delineato la
struttura del commercio internazionale, dimostrando come il mercato mondiale sia cambiato rispetto alle classificazioni tradizionali.
Infine, ha descritto il commercio estero dell‘Italia; facendo notare
74 Michele Papeo
il deficit strutturale, nonché l’attività di coordinamento e di promozione del Ministero del Commercio con l‘Estero.
IMPORTANZA DEL COMMERCIO ESTERO E ATTlVITÁ DELL’I.C.E.
La seconda conferenza è stata tenuta dal dott. Michele Laddaga.
Egli ha cercato di spiegare la relazione esistente tra l’andamento
della bilancia dei pagamenti, il valore della moneta e le dinamiche
economiche.
Dopo avere dimostrato l’importanza del commercio estero, ha illustrato le attività svolte dall‘I.C.E. per promuovere le esportazioni.
Infine, egli ha accennato al nuovo indirizzo dell’Istituto Nazionale per il Commercio Estero, che prevede, fra l’altro, l’erogazione dei
servizi a pagamento.
LE TECNICHE DEL COMMERCIO ESTERO
La terza conferenza è stata tenuta dal dott. Pietro Balena: spedizioniere.
Egli ha comunicato la propria esperienza quotidiana, spiegando
come avvengono le esportazioni e le importazioni e precisando gli
elementi che incidono particolarmente su tali operazioni, cioè, normativa, fiscalità e spese di spedizione.
MARKETING INTERNAZIONALE
La quarta conferenza è stata tenuta dal dott. Massimiliano P.
Sponzilli, facente parte dell’Ufficio Formazione Giovani dell’I.C.E.
Egli ha definito i concetti base, quali marketing, consumerismo,
marketing mix. Quindi, ha spiegato come può avvenire l‘approccio
al mercato estero, prendendo ad esempio un tipico prodotto della
nostra terra: il carciofo.
Infine, lo stesso ha richiamato la competenza necessaria per
poter vendere beni e servizi all’estero.
Progetto Mezzogiorno
75
TESTIMONIANZE DELLE AZIENDE LOCALI
La quinta conferenza è stata tenuta dal dott. Luciano Vantaggiato e dal dott. Francesco De Martino, rispettivamente dirigenti,
industriale e bancario.
Il primo, rivolto ai giovani, ha evidenziato la necessità di essere
imprenditori di se stessi, invitandoli ad acquisire tutte le competenze indispensabili per inserirsi proficuamente nell’impresa, e per
mettere questa ultima in condizioni di affrontare la concorrenza
internazionale. Perciò, ha parlato di “Ragioniere creativo”.
Il secondo ha illustrato gli strumenti finanziari oggi esistenti,
evidenziando che il loro uso richiede una notevole preparazione
tecnica, le cui basi possono essere poste solo nella scuola.
Da qui l’invito a non sottovalutare il lavoro scolastico, pur collegandolo costantemente con la realtà economico - aziendale.
Le conclusioni sono state tirate dal Provveditore agli Studi di
Foggia dott. Felice Grassi, il quale ha ribadito la necessita di attrezzarsi culturalmente e professionalmente. Egli, pur avendo presenti
le difficoltà economiche in cui versa, particolarmente, il Mezzogiorno, ha invitato i giovani a non essere pessimisti e rinunciatari, a
cogliere le opportunità che, malgrado tutto, Pubblica amministrazione e Mondo economico, a volte, offrono. In tal senso, ha citato
lo sforzo che il Ministero della Pubblica Istruzione va facendo per
migliorare il “prodotto scolastico”, per esempio, attraverso stage
post qualifica, e, per quanto concerne l’industria, la costruzione
degli stabilimenti FIAT a Melfi ed Avellino.
Lo scrivente si è preoccupato di stabilire un filo conduttore fra
tutte le conferenze, riassumendo di volta in volta i contenuti del
precedente intervento. Egli ha moderato il dibattito seguito ad ogni
conferenza, citando opportunamente gli avvenimenti di rilievo che
nel frattempo si svolgevano. Per esempio, la Conferenza Nazionale
sul Commercio, il Trattato di Maastricht, la protesta degli olivicoltori
pugliesi.
Riprendendo i contenuti della Conferenza e del Trattato suddetti,
ha rappresentato il problema della “internazionalizzazione dell’impresa”.
Da parte loro, gli studenti hanno partecipato con interesse crescente, così come è dimostrato dagli interventi frequenti in sala e
dalla stessa presenza, sempre in ore extra scolastiche.
76 Michele Papeo
FASE B: TEST DI VERIFICA
Prima di passare alla seconda fase del corso, è stato proposto
ai partecipanti delle quinte classi un test di verifica non selettivo,
concernente elementi di commercio estero. Lo stesso è stato fornito dall’I.C.E. di Bari ed è stato sostenuto da quaranta studenti,
con risultati apprezzabili, malgrado la scarsa attinenza ai contenuti
evidenziati durante le conferenze (che, tuttavia, abbiamo voluto
interpretare come stimoli professionali).
La prova è consistita in venti domande a risposte chiuse, riguardanti:
- la percentuale d’esportazione dei prodotti agricoli italiani
sull’export totale;
- la posizione della bilancia commerciale dei prodotti tessili e
abbigliamento italiani;
- il significato d’ECU;
- i Paesi di nuova industrializzazione;
- la banca dati delle Camere di Commercio: CERVED;
- l’interscambio dell‘Italia con la CEE;
- l’andamento delle esportazioni italiane verso i paesi arabi produttori di petrolio;
- i paesi membri dell’EFTA;
- la moneta del Sudafrica;
- i paesi del Patto Andino;
- l’organo competente a dirimere le controversie sul trattato
CEE;
- il Fondo Monetario Internazionale;
- la posizione dell’Italia fra le potenze industriali;
- l’accordo generale sulle tariffe e sul commercio: GATT;
- il saldo della bilancia commerciale italiana;
- la definizione della bilancia dei pagamenti;
- la definizione di punto franco;
- la definizione della cambiale tratta;
- il significato della normativa anti - trust;
- il principale partner commerciale dell’Italia.
D’altra parte, la prova ha stimolato i diplomandi a prendere in
debita considerazione le pubblicazioni in materia di commercio
estero, disponibili presso la Scuola.
Progetto Mezzogiorno
77
Quindi sono stati individuati gli argomenti da svolgere quale tesina finale, e costituiti i relativi gruppi di lavoro.
Gli argomenti hanno riguardato:
- le imprese del nostro territorio ed il commercio con l’estero;
- la costituzione di un consorzio per l’esportazione;
- la promozione dell’olio d’oliva pugliese;
- l’attività del G.A.T.T., con riferimento all’Uruguay round;
- la normativa valutaria;
- il marketing internazionale.
FASE C: VISITE AZIENDALI
L’attività pratica, oggetto della seconda parte del corso, è stata
organizzata tenendo presenti le principali risorse del nostro territorio: agricoltura e turismo.
Perciò, è stata effettuata una visita guidata presso l’Azienda ortofrutticola Di Viccaro, di Orta Nova (FG), attiva da quaranta anni
e di grande dimensione.
La stessa è stata articolata in due momenti: osservazione del
processo produttivo e conferenza - dibattito tenuta dal titolare
dott. Michele Di Viccaro.
Egli ha indicato le caratteristiche dell‘azienda: forma giuridica,
ettari coltivati, prodotti, fatturato, organizzazione tecnica e del personale, mercati di sbocco. Quindi, si è soffermato sugli effetti della
politica agricola finora adottata, evidenziando le difficoltà derivate
ai “veri imprenditori”. In conclusione, il dott. Di Viccaro ha auspicato l‘eliminazione di aiuti surrettizi e l’affermazione della “imprenditorialità”.
La seconda visita è stata effettuata sul litorale garganico, con
soste a Manfredonia ed a Vieste. Essa è stata finalizzata ad evidenziare l‘importanza turistica di quest’area . In particolare, presso
l’Istituto Professionale Alberghiero Statale di Vieste, è stata organizzata una conferenza - dibattito tenuta dal Preside prof. Giovanni
Storace e dal Presidente dell’Unione Operatori Turistici di Vieste
Sig. Paolo Rosiello, coordinata dal prof. Michele Papeo.
78 Michele Papeo
Nella stessa è stato fatto un excursus storico della situazione
socio - economica del Gargano, in cui è emersa chiaramente l’intuizione di Enrico Mattei.
Quindi, sono state indicate le enormi prospettive di questa terra,
qualora si riuscisse ad acquisire la cultura imprenditoriale.
È seguito un dibattito con interventi appassionati di molti giovani, desiderosi d’ inserirsi come protagonisti nel processo di sviluppo
economico della propria terra, ma disorientati dagli esempi poco
incoraggianti talora offerti dagli adulti, soprattutto dalla classe dirigente.
D’altra parte, si è sostenuta anche le necessità che i giovani
acquisiscano una coscienza civile e che si esprimano liberamente,
nelle forme che una società evoluta dovrebbe garantire.
Nell’organizzazione di questa ultima visita ci si è potuti avvalere
della collaborazione della prof.ssa Maria de Cillis, già insegnante
presso la scuola di Vieste
FASE D: TESINE FINALI
Nel frattempo, tutti gli studenti delle quinte classi hanno completato le tesine, i cui titoli ed i relativi nomi degli estensori sono
indicati qui di seguito:
• Le imprese del nostro territorio ed il commercio con l‘estero
Capodivento Angela - V D
Caprioli Carmela
Giannino Francesca
Pergola Maria Angela
Piazzolla Anna Maria
Termine Emanuela
• Costituzione di un consorzio per l’esportazione
Lopizzo Angelo - V C
Farano Domenico
Penza Giovanna
Giannino Grazia
Valendino Dario
Miccoli Berardina
Progetto Mezzogiorno
• Promozione dell’olio d’oliva pugliese
Dascanio Elisabetta - V C
Distaso Concetta
Dragonetti Claudia
Lamonaca Francesca
Landriscina Marcello
Lorusso Agnese
Piazzolla Erika
Spina Anna
Todisco Anna Maria
• Attività del G.A.T.T., con riferimento all’URUGUAY ROUND
Riontino Concetta - V A
Garofalo Carlo
Porro Elena
Piazzolla Ferdinando
Labianca Patrizia
Dimopoli Maria L. - V C
• Normativa valutaria
Pugliese Maria - V A
Capacchione Rosaria - V B
Cirillo Nicola
Di Lecce Giulio
Labianca Cesare
Mastrapasqua Ruggiero
Palmieri Mariangela
Ricciardi Carmela
Russo Grazia
Russo Raimondo
Sisto Grazia
• Marketing internazionale
Calvello Anna - V D
Pastore Elsa
79
80 Michele Papeo
Conclusioni
Il bilancio della seconda esperienza è, ancora una volta, positivo.
Essa ha coinvolto un considerevole numero di studenti, sia delle
quinte, che delle quarte e terze classi, i quali, evidentemente motivati e interessati, hanno frequentato il ciclo delle conferenze in ore
extra scolastiche, affrontando il rientro dai Comuni di residenza,
per giunta, in mesi invernali.
È emerso più chiaramente e più concretamente il profilo di “assistant export manager”, ovvero del diplomato orientato al commercio estero:
- giovane con una cultura di base;
- dinamico;
- desideroso d’essere artefice del proprio futuro, imprenditore di
se stesso; inserito idealmente in una società pluralista; abituato a
pensare globale e ad operare locale;
- con una conoscenza apprezzabile di due lingue ed in possesso
delle strutture per approfondire tale conoscenza;
- con una conoscenza degli elementi d’economia e della tecnica
del commercio estero;
- consapevole che il commercio estero è fattore di crescita sociale e civile.
Essa ha fatto registrare la partecipazione, anche se sporadica,
d’imprenditori, funzionari di banca e autorità locali.
Un altro indicatore dell’interesse che l’attività ha suscitato è stata la presenza dei mezzi d’informazione di massa:
giornale, radio e televisioni locali.
Sul piano didattico-pedagogico, l‘attività svolta, ha riproposto la
necessità d’integrare gli studi economico-aziendali e di realizzare
una concreta interdisciplinarietà, intendendo il commercio estero,
oltre che come attività specifica, espressione di efficienza aziendale.
Inoltre, è stata ribadita l’esigenza del commercio estero quale
fattore di cooperazione tra popoli, per il conseguimento del benessere generale, secondo un nuovo ordine internazionale. Questo
nuovo ordine è dettato dalla modificazione generale della struttura
degli scambi internazionali, con effetti diversi sulle bilance dei pagamenti di tutti i paesi del mondo: industrializzati, dell’area OPEC,
non aderenti all’OPEC, di nuova industrializzazione e socialisti.
Progetto Mezzogiorno
81
Tale problema investe i più importanti organismi internazionali,
monetario e commerciale, ovvero il fondo monetario internazionale
(F.M.I.) e l‘accordo generale sulle tariffe e sul commercio (G.A.T.T.).
Gli effetti più immediati per la nostra Scuola sono stati diversi.
L’adozione del progetto ministeriale ERICA, corrispondente all’indirizzo linguistico-aziendale previsto dai nuovi programmi per la
Scuola secondaria superiore. Tale indirizzo abbraccia, fra gli altri, i
settori dell’industria, del commercio e del turismo, idonei a valorizzare le risorse del nostro territorio: prodotti ortofrutticoli e natura.
All’interno dei settori suddetti sono presenti le figure di addetto
all‘esportazione e all’importazione, addetto ai servizi con l‘estero,
addetto alle ricerche di nuovi mercati, addetto all’ufficio pubblicità,
addetto ad attività connesse col turismo.
Ciò, in relazione allo svantaggio, più volte evidenziato durante le
conferenze, insito nella nostra “cultura imprenditoriale” di non sapere proporre i nostri prodotti, spesso venduti con altre denominazioni di origine.
La riproposizione della necessità di valorizzare il laboratorio
linguistico, come sta avvenendo per il laboratorio di informatica.
Quest’ultimo è utilizzato anche per corsi organizzati dal Distretto
Scolastico per il personale A.T.A.; e quest’anno, grazie ad un impegno particolare dei professori di ragioneria e tecnica commerciale,
è stato utilizzato per un corso pomeridiano d’informatica, rivolto
agli studenti delle quinte classi.
La costituzione di una biblioteca specializzata in materia di commercio estero, a disposizione di tutti gli studenti, anche universitari, e di tutti i docenti del territorio, nonché degli operatori economici
e commerciali.
Si auspica, in tal modo, d’intensificare il collegamento con il tessuto sociale e produttivo del territorio.
In particolare, con la biblioteca ci si propone di dare agli operatori commerciali una prima informazione sui servizi forniti dagli
organismi che promuovono le esportazioni e gli investimenti italiani
all’estero, specialmente l’Istituto Nazionale per il Commercio Estero. Ciò, anche in relazione alla scarsa conoscenza esistente fra gli
imprenditori delle opportunità presenti in ambito CEE.
L’ennesimo esempio di tale stato di cose è rappresentato dalla scarsa partecipazione italiana, particolarmente del Mezzogiorno,
ai Gruppi Europei d’Interesse Economico: istituti giuridici di diritto
europeo che consentono a due e più imprese appartenenti a stati
82 Michele Papeo
membri diversi di operare congiuntamente al fine di agevolare e
sviluppare l‘attività economica di ciascun membro, e di migliorare
ed incrementare i risultati di tale attività.
Presso la biblioteca s’intende elaborare una mappa delle attività
produttive del territorio, con un elenco delle aziende esportatrici,
importatrici o potenzialmente tali.
La stessa organizzazione scolastica ha ricevuto nuovo impulso,
ponendo all’attenzione degli organi di gestione il problema della
collaborazione tra personale docente, personale amministrativo tecnico - ausiliario.
A questo punto è bene riprendere le fila del discorso e precisare
che trattasi sempre di un processo di crescita, i cui ritmi non possono che essere lenti.
Come uomini di scuola, pur sensibili ad esigenze più immediate,
conforta il dato che si procede nella direzione giusta.
L’ulteriore accelerazione di tale processo dipenderà dall’impegno
crescente di tutte le forze già coinvolte e dalla capacità di coinvolgimento di quelle parti, ancora ai margini.
In tal senso, vorremmo sentire più vicine l’Amministrazione Comunale e l’Amministrazione Provinciale, sia per dotare finalmente
questa Scuola di una sede, sia per la realizzazione di tutte le attività intese a stabilire un più stretto rapporto col territorio. L’estrema
precarietà delle varie sedi in cui è frammentata questa Scuola condiziona pesantemente l’immagine, adombrando le diverse attività
in essa esplicate e mortificando tutte le potenzialità ivi esistenti.
Così, la carenza dei mezzi di trasporto pubblici scoraggia i necessari contatti con i centri universitari di Bari e Foggia. Basti tener
presente, a questo ultimo proposito:
- l’inesistenza di un collegamento diretto tra la stazione ferroviaria di Trinitapoli - San Ferdinando di Puglia ed il Comune di San
Ferdinando (distante cinque chilometri);
- l’inesistenza di un collegamento diretto con Barletta (distante
diciassette chilometri) e con Bari (distante settanta chilometri).
Vorremmo, altresì, poter apprezzare il ruolo propulsivo dell’economia locale delle banche operanti sul territorio.
Infine, alle Autorità promotrici dell‘iniziativa formuliamo un sentito ringraziamento per l’occasione offertaci. Nel mettere a disposizione l’esperienza acquisita e le condizioni create presso questa
Scuola durante gli ultimi due anni, chiediamo loro di proseguire e
Progetto Mezzogiorno
83
di intensificare ogni forma di collaborazione, adeguando anche i
mezzi all‘importanza che l’attività va assumendo.
A tutti rivolgiamo un cordiale saluto. In particolare:
- al Ministro della Pubblica Istruzione, dott. Riccardo Misasi;
- al Ministro del Commercio con l’Estero, dott. Vito Lattanzio;
- al Presidente dell’Istituto Nazionale per il Commercio Estero,
dott. Marcello Inghilesi;
- al Direttore Generale dell’Istituto Nazionale per il Commercio
Estero, Dr. Ferruccio Sarti;
- al Presidente della Confcommercio, dott. Francesco Colucci;
- all’Ispettrice dott.ssa Ada Barella - Ministero della Pubblica
Istruzione;
- al dott. Salvatore Pappalardo - Ministero del Commercio con
l’Estero;
- al dott. Paolo Piu - Istituto Nazionale per il Commercio Estero
- Roma;
- al dott. Giuseppe Andriola - Istituto Nazionale per il Commercio Estero - Roma;
- al dott. Andrea Porporino - Istituto Nazionale per il Commercio Estero - Roma;
- al dott. Giorgio Cellamare - Istituto Nazionale per il Commercio Estero - Bari;
- al dott. Vincenzo Salierno - Istituto Nazionale per il Commercio Estero - Foggia.
Progetto Mezzogiorno
DOCUMENTAZIONE
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Fonti consultate
- Atti del Progetto Mezzogiorno ‘91.
- Tesi di Laurea in Politica Economica e Finanziaria presentata dal prof.
Michele Papeo presso la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Bari: “ Il commercio con l’estero e la bilancia dei pagamenti
dell’Italia nel quinquennio 1968 - 72”·
- Relazione del Governatore della Banca d’Italia dell’anno 1990.
- Giornale Radio 1 - 3 A: Agricoltura, Alimentazione, Ambiente.
- Legge n° 164 del 10 febbraio 1992: “Nuova disciplina delle denominazioni d’origine dei vini”.
- G.E.I.E. (Gruppi Europei di Interesse Economico) di import ed export,
G.U. del 5/8/1991 n° 182; D.L. n° 240 del 23/7/1991.
- Legge n° 317/91: “Interventi per l’innovazione e lo sviluppo delle piccole imprese”.
- Per una nuova politica di sviluppo internazionale, Angelos Th. Angelopoulos, Etas Libri anno 1979.
- Primo rapporto annuale del Comitato dei Governatori delle Banche
Centrali degli Stati membri della Comunità Economica Europea: Luglio 1990- Dicembre 1991.
- Gazzetta del Commercio Internazionale — quindicinale di diritto e
pratica degli scambi con l’estero, edito da IPSOA Scuola d’impresa.
- Il giornale dell’I.C.E. — settimanale di commercio estero.
- Esportare oggi di Alfonso Forte, Adda Editore — Bari 1992.
- Rapporto attività I.C.E. 1989.
- Guida per l’operatore con l’estero, edita da Istituto Nazionale per il
Commercio Estero.
- Guida per l’esportatore di prodotti ortofrutticoli ed agrumari freschi,
edito dall’Istituto Nazionale per il Commercio Estero su incarico del
Ministero Agricoltura e Foreste.
- Qui parla il Sud - Trasmissione del Giornale Radio 1, a cura di Antonio
Talamo.
- Tecnica Mercantile di Astolfi & Negri — Edizione Tramontana, Bresso
(MI).
- Tecnica Bancaria di Astolfi e Negri Edizione Tramontana, Bresso (MI)
- Uruguay Round: Quali Agricolture? Coldiretti.
- L’Italia nel contesto degli scambi internazionali: Ministero del Commercio Estero.
- Commercio Estero e sistema creditizio - IPSOA Informatica.
Progetto Mezzogiorno
PARTE III
Atti del “Progetto Mezzogiorno” 1993-94
127
Progetto Mezzogiorno
129
Progetto Mezzogiorno
131
Si ringraziano per la partecipazione e la collaborazione:
il Provveditore agli Studi di Foggia, dott. Felice Grassi;
l’Ispettrice, dott.ssa Liliana Borrello e la prof.ssa Rossella Mengucci
- Ministero della P. I.;
il dott. Salvatore Pappalardo e il dott. Italo Abruzzese - Ministero
per il Commercio Estero;
il dott. Giacomo De Gennaro, il dott. Roberto Vanore, il dott. Luigi Vari, il dott. Massimiliano Sponzilli, il dott. Antonio Avallone, il
dott. Francesco Panini, il dott. Vincenzo Salierno, il dott. Francesco
Gallo, il dott. Salvatore Parano, la sig.a Maria Russo, il sig. Marino
Meleleo - ICE;
il direttore, dott. Annibale Nicastro e il dott. Enrico Barbone - Associazione Industriali di Capitanata;
il Segretario generale, dott. Calogero Guzzardo, il dott. Mario Guadagno, la dott.ssa Giovanna Nardacchione - Camera di Commercio
di Foggia;
il Direttore e Vicedirettore del Banco di Napoli - filiale di San Ferdinando di Puglia, sigg. Luigi Affaitato e Arveno Bonavita; il direttore
della Cassa di Risparmio di Puglia - filiale di San Ferdinando di Puglia;
l’Industria Alimentare DA.VI.OL s.a.s. – Trinitapoli, del dott. Bruno
L. Damiani;
l’Industria Alimentare Apulia Phelix di Margherita di Savoia;
il Calzaturificio Pala Sport - Trinitapoli, di Francesco Mele;
la Cooperativa Ortofrutticola “La Sorgente” di Trinitapoli;
l’Ortoconserviera Dauna – Trinitapoli, di Nicola Vitobello & C. s.n.c.;
la Cooperativa “Alcide De Gasperi” di Ortanova; la Cooperativa Coltivatori Diretti di San Ferdinando di Puglia; il sig. Nicola Capurso,
presso questo Istituto (per la collaborazione tecnico-informatica).
Progetto Mezzogiorno
133
Note introduttive
DISTRETTO SCOLASTICO N. 35
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE
Via Pier delle Vigne, 37 – Tel (0883) 761066 – Suc.le 764035
71046 SAN FERDINANDO DI PUGLIA (Foggia)
Quest’anno, per la terza volta, l’Istituto Tecnico Commerciale
“Ignazio Silone” di San Ferdinando di Puglia ha svolto, nell’ambito del
Progetto Educativo d’Istituto, l’attività di sensibilizzazione e di orientamento al Commercio Estero – PROGETTO MEZZOGIORNO, coinvolgendo gli studenti delle quinte classi del Corso Amministrativo.
L’esperienza degli anni passati, che ha riscosso un’adesione entusiastica dei giovani, e l’invito diretto degli organizzatori (Ministeri
per il Commercio Estero e della P.I., ICE e Confcommercio) hanno
gratificato e incoraggiato quanti vi hanno lavorato.
Il Progetto può essere giustamente considerato un valido ed originale contributo alla costruzione di un nuovo ordine mondiale, del
quale questa Scuola e questo Territorio si sentono fortemente partecipi.
È con soddisfazione che offriamo la documentazione dell’attività
svolta, sottolineando lo spirito, la cura, l’impegno e la solida motivazione socio-culturale.
La Preside
Prof.ssa Anna Maria Azzarita
134 Michele Papeo
La riconferma di questa Scuola come sede per la realizzazione
dell’iniziativa interministeriale in materia di commercio estero ha
conferito all’attività intrapresa negli anni precedenti la continuità
auspicata per sostenere l’educazione allo sviluppo e per promuovere la cultura dell’esportazione. Due azioni, a nostro avviso, strettamente connesse e, perciò, sintetizzate in un progetto globale di
Educazione allo Sviluppo.
Un progetto, questo, che se è servito a distinguerci favorevolmente, a livello nazionale, ci fa sentire tutto il peso della responsabilità, per l’impegno che esso comporta.
Trattasi, infatti, di un processo di trasformazione di mentalità
e di atteggiamenti da realizzare sia nella scuola che sul territorio,
avendo presenti le relazioni tra cultura e sviluppo, tra pensare globale ed operare locale.
Un processo che si può considerare avviato, come dimostrano le
iniziative nelle diverse aree disciplinari assunte nel corrente anno
scolastico (“Progetto Cooperative”, “Incontri con l’autore”, “Omaggio a Piazzolla”, “I lavori di Fernando Russo”, “Orientamento scolastico e professionale”, oltre al tradizionale “Concerto di Natale”)
e la partecipazione alla prima iniziativa interscolastica1 avente per
oggetto il “Progetto genitori”–Educazione alla legalità.
Queste, al di là dell’organicità (ancora da realizzare), rappresentano, almeno in parte, il superamento dell’avversione pregiudiziale
al nuovo e l’affermazione della Scuola-risorsa del territorio; la quale, come tale, deve aprirsi al sociale ed alle imprese2.
1 Ribadiamo la necessità di una “Conferenza (cittadina o territoriale) sulla scuola”.
2 È il caso di ricordare il primo Convegno di studi, organizzato dall’I.T.C. “I.
SILONE” nell’a. s. 1989-90 sul tema “Quale Ragioniere, oggi”.
Progetto Mezzogiorno
135
Impostazione del corso
Il terzo Corso è stato ri-progettato sulla base:
• delle due precedenti esperienze;
• del nuovo contesto scolastico ed extrascolastico, nazionale ed
internazionale;
• delle intenzioni espresse nell’incontro preliminare fra i rappresentanti degli Enti promotori ed i Coordinatori delle scuole interessate (incontro nel quale lo scrivente è stato unanimemente
designato “referente” presso gli stessi Enti).
In tal senso, sono stati ripresi gli obiettivi fondamentali:
• pedagogico, ossia commercio inteso come fattore di progresso
per tutti i popoli attraverso la cooperazione, in quello che il sociologo Marshall McLuhan ha definito “Villaggio Globale”;
• orientativo, ossia occasione per individuare nuove prospettive
lavorative e di studio, nonché per scoprire attitudini per questo
settore economico;
• istruttivo, ossia momento d’integrazione e di sintesi degli studi
economico-aziendali svolti nell’arco del triennio;
• sociale, ossia coinvolgimento delle famiglie, delle forze economiche, culturali e politiche del Territorio;
• promuovere il lavoro di gruppo e l’attitudine alla cooperazione;
• affermare nella Scuola la cultura dell’organizzazione e della gestione, fondata sulla valorizzazione di tutte le risorse, materiali
e immateriali; e finalizzata all’efficienza dell’amministrazione di
risorse pubbliche.
Ci si è prefissati, inoltre, di:
• arricchire la biblioteca specializzata, in modo da offrire un servizio minimo in materia di commercio estero sul territorio (a
studenti interni ed universitari, operatori commerciali, professionisti, enti pubblici);
• impostare un’anagrafe di aziende con cui stabilire rapporti di
collaborazione, finalizzata, particolarmente, a sviluppare la dimensione “esportativa” aziendale, anche attraverso una vera e
propria alternanza studio-lavoro;
136 Michele Papeo
• trasmettere la propria esperienza ed il materiale prodotto alle
altre scuole, sedi di corso P. M..
Ciò, avendo presenti:
• l’approvazione, da parte del Senato, della legge quadro di riforma della scuola secondaria superiore,
• la svalutazione della lira e la fuoruscita dallo SME;
• il Programma del Governo Ciampi;
• la Tangentopoli e lo sconvolgimento politico italiani, nonché la
crisi occupazionale, italiana3 e mondiale;
• l’articolo 4 del decreto di accompagnamento della legge finanziaria, ovvero, l’autonomia scolastica;
• la nuova America di Clinton;
• gli effetti dell’unificazione tedesca;
• gli effetti della costituzione degli Stati indipendenti nella ex
Unione Sovietica4;
• l’eco della Conferenza di Rio de Janeiro, in relazione allo sviluppo compatibile e sostenibile;
• le conseguenze della politica agricola comunitaria;
• la conclusione della prima fase del Trattato di Maastricht, con la
nascita dell’Istituto Monetario Europeo;
• la ratifica del trattato di libero commercio (NAFTA) tra Stati Uniti
d’America, Messico e Canada5
3 Il tasso di disoccupazione del Mezzogiorno, a gennaio 1994 è stimato dallo Svimez
in 18,8%. Nel Marzo 1994, si riuniscono a Detroit i sette Paesi più industrializzati
del mondo ed affermano il binomio “flessibilità-formazione”.
4 Nel gennaio 1993, sette delle dieci Repubbliche della CSI, danno vita ad un
nuovo Commonwealth. Si riservano di partecipare: l’Ucraina, la Moldavia e il
Turkmenistan.
5 Il Nafta (North American Free Trade Agreement) è l’accordo di libero commercio,
istituito il 12 agosto 1992, con sede a Washington, per contrapposizione al mercato
unico dell’Unione Europea. Esso entra in vigore il 1° gennaio 1994. L’effetto
immediato consiste nella liberalizzazione di circa l’80% delle esportazioni messicane
verso gli USA e di solo il 40% delle esportazioni USA in Messico. Le agevolazioni
per gli USA sono concentrate nel settore dei macchinari e delle attrezzature. Il
totale abbattimento dei dazi fra i tre Paesi avverrà in un periodo di transizione,
massimo di 15 anni. Lo stesso trattato, col consenso dei tre Paesi, potrà essere
esteso ad altri Paesi, in virtù della clausola d’accesso. Il Nafta è trattato di libero
scambio, che, a differenza di un mercato comune (come quello europeo), non
prevede tariffe comuni d’accesso per i Paesi terzi. I Paesi firmatari, in realtà, non
hanno ceduto la loro capacità di negoziazione commerciale ad un’entità superiore
(come la UE). Ciascun Paese, quindi, conserva la propria capacità di negoziare
accordi con altri Paesi. Il Messico, oltre ai Paesi dell’America latina, è sempre
interessato ai Paesi della Conca del Pacifico.
Progetto Mezzogiorno
137
• l’introduzione dello “spazio economico europeo6”
• l’apertura del mercato cinese7.
• la conclusione dell’Uruguay round e la nascita dell’Organizzazione mondiale del commercio, che entrerà in vigore il 1° gennaio
19958.
Il Corso è stato proposto ad ottantuno studenti (frequentanti le
cinque quinte classi dell’Istituto9).
Le modalità di adesione, chiaramente indicate, sono state:
• frequenza di almeno quattro delle cinque conferenze, costituenti la prima fase;
• sostenimento di una prova di verifica intermedia, rappresentata
da 30 quesiti a risposte chiuse, con sbarramento in caso di risultato al di sotto del 50% delle domande;
• partecipazione a visite e moduli presso enti ed aziende;
• produzione scritta di riflessioni e considerazioni finali.
6 Il 1° gennaio 1994 entra in vigore l’accordo sullo spazio economico europeo.
Esso è stipulato dall’Unione Europea e dall’EFTA (European Free Trade Association
– Associazione Europea di Libero Scambio, istituita il 4 gennaio 1960, come
risposta dei Paesi nordici all’istituzione della CEE; firmata da Austria, Svizzera,
Islanda, Norvegia, Svezia, Finlandia, Liechtenstein, Gran Bretagna, Danimarca e
Portogallo, dei quali, molti hanno aderito, prima, alla CEE e, poi, alla UE). Esso
comprende i 12 Paesi dell’Unione Europea, l’Austria e la Norvegia.
7 Il 1° gennaio 1994 è entrata in vigore in Cina la piena convertibilità.
Condizione, questa, indispensabile per l’ingresso del più grande Paese del mondo
nell’Organizzazione mondiale del Commercio.
8 Aprile 1994: conclusione a Marrakech (Marocco) dell’Uruguay round, dopo
otto anni di negoziati. L’accordo, a cui hanno partecipato 109 Paesi, sancisce
l’impulso degli scambi internazionali, attraverso l’abbattimento dei dazi doganali.
Il consolidamento degli scambi avverrà (o dovrebbe avvenire?) superando i
dualismi Nord-Sud, Est-Ovest, nonché coinvolgendo l’intera Comunità mondiale,
per favorirne la crescita. Lo stesso abolisce il vecchio Gatt (General Agreement on
Tariff and Trade), istituito nel 1948 col solo fine di ridurre le tariffe e gli ostacoli
non tariffari al commercio mondiale e con l’adesione di 23 Paesi.
9 Le quarte classi sono state impegnate in un’attività di sensibilizzazione e di
orientamento alla cooperazione, peraltro, propedeutica al Corso di cui parliamo.
138 Michele Papeo
I tempi d’attuazione sono stati previsti in cinque mesi: dai primi
giorni di Novembre a fine Marzo, con riferimento a:
Inaugurazione Corso e
I Conferenza
Evoluzione del Commercio Internazionale
II Conferenza
Importanza del Commercio Estero e Attività ICE
III Conferenza
Tecniche di Commercio Estero
IV Conferenza
Marketing Internazionale
V Conferenza
Testimonianze Aziendali Locali
Verifica intermedia
Visite aziendali
Cerimonia finale e
Consegna attestati
I mezzi finanziari sono quelli messi a disposizione dall’I.C.E., ovvero lire 8.000.000 (ottomilioni di lire).
Progetto Mezzogiorno
139
Svolgimento del corso
ORGANIZZAZIONE E PRESENSIBILIZZAZIONE
Subito dopo l’incontro preliminare di Roma, sono state create le
migliori condizioni possibili per una proficua attività corsuale:
• richiesta dell’auditorio all’Amministrazione Comunale, la quale,
accettando, ha inteso patrocinare l’iniziativa;
• comunicazione al Corpo Docente e proposta di collaborazione
diretta;
• compilazione del calendario;
• presensibilizzazione degli studenti, con la consegna di materiale
di consultazione;
• inviti ad Enti, Aziende e Professionisti del territorio.
INAUGURAZIONE
L’inaugurazione, concomitante alla prima conferenza, è stata
fatta dalla Preside, prof.ssa Anna Maria Azzarita, presenti il Direttore della Cassa di Risparmio di Puglia ed il Vicedirettore del Banco
di Napoli locali.
La prima ha invitato i giovani ad apprezzare lo sforzo, in atto
nell’Istituto Tecnico “I. SILONE”, per costruire una scuola formativa
e nuova, ad un tempo; spronandoli a “pensare alla grande”.
I rappresentanti delle banche hanno portato il saluto delle rispettive Direzioni Generali, sottolineando l’attenzione di queste per l’attivismo dell’Istituto. Essi hanno dichiarato la disponibilità a collaborare, certi di contribuire, in tal modo, al progresso del territorio.
Lo scrivente ha delineato presupposti, contenuti e prospettive
del Corso.
140 Michele Papeo
CONFERENZE
Le prime quattro conferenze, secondo il calendario predetto,
sono state tenute da funzionari del Ministero del Commercio con
l’estero, dell’I.C.E. e da un esperto nominato da quest’ultimo: dott.
Amedeo Teti, Sig. Marino Meleleo, dott. Massimiliano Sponzilli e
dott. Paolo Krüger (attualmente, funzionario della Camera di Commercio di Bari, dopo avere lavorato nell’impresa privata – ufficio
estero).
L’ultima è stata una tavola rotonda, alla quale hanno partecipato
il Provveditore agli Studi di Foggia, dott. Felice Grassi, il dott. Mauro Guadagno, funzionario della Camera di Commercio di Foggia, gli
imprenditori sig. Benito Distaso e dott. Bruno Damiani, rispettivamente di Margherita di Savoia e di Trinitapoli.
Compito dello scrivente è stato quello di stabilire un filo conduttore fra gli argomenti oggetto delle conferenze, di rapportarli alla
realtà economico-aziendale del territorio, di favorire un’interazione
fra i relatori e l’uditorio.
In tal senso, dopo avere precisato il fine ultimo del Commercio
Internazionale (definito dal prof. Nicola Garbetta “una rete invisibile che avviluppa tutto il mondo”), ovvero la crescita (umana e
civile) ed il benessere di tutti i popoli della terra:
• sono state indicate le più importanti aree commerciali del mondo, tradizionali ed emergenti;
• sono stati spiegati i processi di globalizzazione dei mercati e
d’internazionalizzazione delle imprese;
• è stata evidenziata la necessità, sia per le regioni ad alta capacità esportativa (quelle centro-settentrionali), che per le regioni a bassa capacità esportativa (quelle meridionali), di cogliere
l’opportunità costituita dalla svalutazione della lira italiana e dal
conseguente andamento favorevole della Bilancia Commerciale10, per consolidare e affermare la propria presenza sui mercati esteri; ciò, tenendo conto che, oggi, occorre presentarsi
all’estero, non più con singoli prodotti, ma con sistemi integrati,
capaci d’offrire lo studio, l’esecuzione e la gestione dei prodotti
(come dimostra l’esperienza cinese).
10 Surplus di 32.000 miliardi di lire italiane nel 1993, rispetto ad un saldo negativo
di 12.600 miliardi nel 1992.
Progetto Mezzogiorno
141
Il dott. Sponzilli, trattando il Marketing internazionale, ha simulato
la promozione del carciofo (di cui il nostro territorio è grande produttore). Quindi, egli ha:
• presentato l’attività promozionale dell’Istituto Nazionale per il
commercio estero;
• evidenziato la possibilità per gl’imprenditori locali di costituire
consorzi per l’esportazione;
• sottolineato l’impegno dell’ICE per la formazione di quadri idonei per tale funzione, attraverso i Corsi di specializzazione in
commercio estero.
I requisiti di “assistente”, futuro “manager alle esportazioni”, sono:
• buona cultura di base;
• conoscenza di due lingue straniere;
• conoscenza degli elementi di economia internazionale e della
“tecnica di commercio estero”:
• propensione alle relazioni umane;
• creatività;
• forte motivazione.
Il dott. Paolo Krüger, avvalendosi di sussidi visivi, ha illustrato efficacemente le tecniche di commercio estero, che l’assistente o il
manager all’esportazione devono conoscere, simulando un’operazione d’esportazione. In particolare, egli ha trattato:
•
•
•
•
•
•
•
i termini di resa della merce;
la normativa IVA scaturita dall’unificazione delle frontiere europee;
la normativa valutaria;
gli strumenti per coprirsi dai rischi;
la certificazione;
gli ausiliari commerciali;
le modalità per finanziarsi.
142 Michele Papeo
Egli ha concluso, appassionatamente, così: “chi si occupa di
esportazioni, deve possedere una marcia in più”.
Per l’occasione, il dott. Arveno Bonavita, vicedirettore del Banco
di Napoli locale, ha preparato una dispensa su “Tecniche di Commercio estero”, in cui s’illustra il ruolo fondamentale svolto dagli
enti creditizi, rispetto al modello dell’economia italiana, necessariamente “export oriented”.
Essi, infatti, sono chiamati ad alimentare, nell’esercizio delle diverse funzioni (negoziazioni in cambi, prestazione di servizi, intermediazione creditizia in senso stretto) il flusso degli affari con
l’estero.
Tale dispensa, acquisita nella biblioteca specializzata, è stata
messa a disposizione dei Corsisti.
Nella tavola rotonda, il Provveditore agli Studi ha rivolto un plauso alla Comunità scolastica dell’I.T.C. “I. SILONE”, la quale “con
queste attività, condotte in maniera convinta e convincente, dimostra di bene interpretare le esigenze del territorio e s’inserisce molto opportunamente nel processo evolutivo della Scuola italiana”.
Il dott. Mario Guadagno ha illustrato i compiti delle Camere di
Commercio, soffermandosi sullo sforzo di quella di Foggia, per essere trainante rispetto all’economia della Provincia. Quindi, egli ha
parlato della legge n. 44 del 1986, come una buona opportunità
offerta ai giovani meridionali, per inserirsi nel contesto socio-economico, da imprenditori.
In tal senso, egli ha presentato “Filo di Arianna”, una banca dati
sulle procedure amministrative, per avviare un’attività in proprio.
Il sig. Benito Distaso, per evidenziare le difficoltà di produrre per
l’estero, ha richiamato l’evoluzione della grande distribuzione.
Questa tende ad assorbire quasi tutta la produzione, imponendo
alle imprese le proprie esigenze.
Perciò, rifacendosi anche alla sua esperienza, ha invitato i giovani ad affrontare i mercati esteri con tutto l’entusiasmo e l’impegno
di cui sono capaci.
D’altra parte, egli ha proseguito, tale competizione stimola
l’azienda ad organizzarsi e a produrre sempre meglio.
Quindi, l’imprenditore Distaso ha proposto di effettuare una visita alla “Apulia Phelix” (la propria impresa), dichiarandosi disponibile a favorire esperienze di studio – lavoro.
Il dott. Bruno Damiani, Presidente delle sezioni vinicola e Frantoiani oleari dell’Associazione industriali di Capitanata, ha impostato
Progetto Mezzogiorno
143
il suo intervento sulle competenze dell’imprenditore.
Costui non può improvvisare o improvvisarsi (com’è avvenuto in
passato), ma, nel quadro attuale, deve necessariamente essere un
professionista in grado di controllare l’impresa, intesa come sistema collegato all’ambiente ed in continua evoluzione.
Nello stesso tempo, egli ha messo in evidenza il bisogno di formare collaboratori capaci di affiancare il piccolo - medio imprenditore, cioè la figura più diffusa nella nostra realtà aziendale (la quale
non prevede il “manager”).
Lo stesso ha concluso, affermando:
“abbiamo creato le imprese, ora occorre creare gl’imprenditori”
Nel dibattito che è seguito, è stato, fra l’altro, suggerito ai giovani orientati al commercio estero, quando saranno diplomati, di promuovere la costituzione di un consorzio all’esportazione fra gl’imprenditori locali.
Le conferenze svoltesi, sia in ore scolastiche che extrascolastiche, sono state seguite con assiduità e interesse, da cinquantotto
studenti e da sei professori (dell’I.T.C. “I. SILONE”); nonché, saltuariamente, da alcuni neodiplomati.
La conferenza sulle tecniche di commercio estero è stata seguita
anche da due classi dell’I.T.C. “A. Moro” di Trani, accompagnate da
tre docenti (proff. Camero, Mescia, Dattoli) e da un laureando in
Economia e Commercio presso l’Università di Bari.
La partecipazione alle conferenze è stata agevolata dalla preventiva introduzione dell’argomento in classe e distribuzione di dispense.
Così, dopo ogni conferenza, si è cercato di avere un riscontro,
utile per perfezionare l’organizzazione degli incontri successivi.
VERIFICA INTERMEDIA
La verifica intermedia è stata effettuata dieci giorni dopo l’ultima
conferenza (malgrado in quel periodo gli studenti si astenessero
dalle lezioni per le note proteste connesse alla “autonomia scolastica”, già citata).
Essa è stata preceduta da una sintesi degli argomenti trattati,
riportati in una guida alla preparazione al test di verifica.
Gli studenti ammessi alla prova sono stati quelli che hanno seguito almeno quattro conferenze.
Gli studenti che si sono presentati alla prova sono stati quarantatre.
144 Michele Papeo
La prova11 è consistita in trenta domande a risposte chiuse, riguardanti:
1. il significato del commercio estero
2. la relazione tra commercio estero e territorio
3. il fondamento del nuovo ordine economico internazionale
4. l’Organismo che in Italia fissa gli obiettivi della politica commerciale
5. il più importante Organismo internazionale in materia commerciale
6. la Bilancia dei pagamenti
7. il significato dell’eccedenza attiva nella Bilancia dei pagamenti
8. il significato di CEE, ECU, ICE, SME, UEM
9. il significato di CCIAA, CIPES12, PIL, PVS, NAFTA, FAO
10.la definizione di “confirming”
11.la struttura del commercio estero dell’Italia
12.il significato di buyback
13.la definizione di direttiva comunitaria
14.il significato di “sistema a cambi flessibili”
15.il significato di “globalizzazione”
16.il significato di “internazionalizzazione”
17.la partecipazione in percentuale della Puglia al commercio estero
18.il significato di dumping
19.il saldo della “bilancia commerciale” italiana nei primi dieci mesi del ‘93
20.il cambio lira – dollaro
21.il significato di “marketing”
22.la definizione di “consorzio all’esportazione”
23.il contenuto della legge n. 44 del 1986 (oggetto)
24.il cambio lira – marco
25.il significato dell’acronimo CORCE
26.il trattato di Maastricht (cosa evoca)
27.le componenti del “marketing mix”
28.la legge n. 49 del 1987 (oggetto)
29.il significato di CIF, in commercio
30.l’istituzione della SACE
11 Il test è stato da me preparato per rispettare il calendario, secondo il quale la
verifica intermedia doveva effettuarsi il 20.12.1993. Di esso sono state inoltrate
copie all’Ispettrice dott.ssa Liliana Borrello ed alle Scuole della Regione, nonché,
dietro richiesta, all’I.T.C. “Francesco S. Nitti” di Potenza.
12 Abolito dalla legge finanziaria.
Progetto Mezzogiorno
145
Il tempo d’espletamento della prova è stato fissato in 40 minuti.
La stessa è stata superata da trentanove studenti, i quali sono stati
ammessi alla seconda fase del Corso.
VISITE AZIENDALI
Le visite guidate sono state più mirate e approfondite che in
passato.
Ciò, in virtù, soprattutto, di una crescente disponibilità alla collaborazione di talune aziende13.
Le visite sono state intese come vere e proprie giornate di studio
presso le aziende, da parte di gruppi ristretti di studenti, scelti
secondo criteri particolari:
• orientamento all’imprenditorialità e al commercio estero, evidenziato attraverso la frequenza della prima parte del Corso ed
il superamento della verifica intermedia;
• provenienza.
In tal senso, i trentanove studenti sono stati suddivisi in tre sottogruppi, corrispondenti ai Comuni di provenienza (San Ferdinando di P., Trinitapoli, Margherita di S.).
Ad ogni sottogruppo sono state collegate una o più aziende locali14
Per tutti i sottogruppi, poi, sono state previste due giornate di
studio:
• presso una banca, organizzata con ufficio estero, per seguire
direttamente alcune operazioni con l’estero (perciò, il Banco di
Napoli locale, privo di tale ufficio, ci ha indirizzati presso la filiale di Barletta e, probabilmente, così, avrebbe fatto la Cassa di
Risparmio di Puglia locale);
• presso la Camera di Commercio di Foggia, finalizzata ad “apprendere ad intraprendere”.
13 Un comportamento che si tende a generalizzare (perché, ancora tale non è),
proprio attraverso il progetto globale di Educazione allo sviluppo.
14 Tale procedura è stata adottata nel rispetto della programmazione del Corso,
ed è risultata la più discreta ed efficace per presentare l’ICE.
146 Michele Papeo
Le visite effettuate sono state le seguenti:
•
•
•
•
DA.VI.OL del dott. Bruno Damiani di Trinitapoli
Calzaturificio PALA SPORT del sig. Francesco Mele di Trinitapoli
APULIA PHELIX del sig. Benito Distaso di Margherita di Savoia
CAMERA di COMMERCIO di Foggia
Esse sono state così articolate:
• dimostrazione del processo produttivo
• dimostrazione delle funzioni amministrativo-commerciali15
• conferenza-dibattito sulla dimensione estera e sull’aspetto socio-economico.
Le altre visite non sono state fatte. Ciò, sia perché avrebbero
sottratto molto tempo alle altre attività scolastiche16, sia perché,
come già detto, il collegamento Scuola-Azienda registra ancora sfasature.
Con riferimento al commercio estero, abbiamo registrato una
scarsa conoscenza o considerazione dell’I.C.E., ed una presa d’atto
dell’iniziativa assunta da quest’ultimo per promuovere, appunto, la
cultura dell’export.
Le visite presso la Camera di Commercio sono state coordinate
dal segretario generale dott. Calogero Guzzardo, con la collaborazione di capi servizi e di capi reparti (dott. Villani, dott.ssa Nardacchione, dott. Santoro, dott. Guadagno, rag. Menduno, dott. Fragassi, rag. Marchesiello, dott. Pasquale Scapicchio, dott. Giuseppe
Longo).
Il segretario generale ha illustrato la nuova struttura organizzativa assunta dalle camere di commercio, in conformità alla recente
legge del 29 Dicembre 1993, la quale ha modificato quella precedente, del 1934.
Egli ha evidenziato l’impegno della Camera di Commercio di Foggia
per rilanciare l’economia locale. Suo malgrado, ha comunicato la sfasatura, tuttora esistente, tra le potenzialità dell’Ente17 e la capacità di
15 La contabilità risulta affidata a professionisti esterni.
16 L’integrazione della realtà socio-economico-aziendale nella programmazione
scolastica e l’alternanza studio-lavoro generalizzate, sono tra gli obiettivi che
questo Corso si è dato; conseguibili, ovviamente, con gradualità.
17 Questa, oggi, è in grado di fornire una serie d’informazioni e servizi.
Progetto Mezzogiorno
147
sfruttarle, da parte degli operatori commerciali o aspiranti tali.
Una sfasatura, evidentemente, da collegare allo svantaggio culturale, proprio del Mezzogiorno.
I Funzionari hanno descritto i rispettivi servizi da loro diretti:
•
•
•
•
•
•
•
amministrazione interna
gestione “camera arbitrale”
economia
studi
statistica
promozione e imprenditorialità
difesa del consumatore.
La dott.ssa Giovanna Nardacchione ha esposto la legge n. 44
del 1986 “Nuova imprenditorialità giovanile nel Mezzogiorno” e le
modifiche.
Di tale legge, ella ha indicato:
• i destinatari, ovvero, società con sede legale, amministrativa
ed operativa nel Sud, costituite con maggioranza assoluta di
giovani tra i 18 e 29 anni, oppure totalità di giovani tra i 18 e i
35 anni;
• le iniziative ammesse, cioè, produzione di beni in agricoltura,
artigianato e industria; fornitura di servizi alle imprese;
• i sostegni offerti, ossia, incentivi finanziari, servizi reali;
• incentivi finanziari, ovvero, per gl’investimenti, contributi a fondo perduto - mutuo agevolato; per le spese di gestione, mutuo
a fondo perduto;
• servizi reali, cioè, formazione specialistica, assistenza tecnica
(tutoraggio);
• modalità di accesso ai finanziamenti, cioè, presentazione di un
progetto d’impresa presso la Camera di Commercio della provincia di appartenenza;
• organo che gestisce la Legge: Comitato per lo sviluppo di nuova
imprenditorialità giovanile, avente sede in Roma.
Il rag. Marchesiello, il dott. Pasquale Scapicchio e il dott. Giuseppe Longo hanno parlato di altri servizi, fra cui “nuove imprese”.
Questo servizio consiste nel fornire informazioni a giovani e meno
giovani, per l’avvio di un’attività in proprio.
148 Michele Papeo
Esso si avvale di:
• una banca dati
• un programma per valutare il rischio d’impresa
• un test di autovalutazione delle attitudini imprenditoriali18
ANAGRAFE AZIENDALE
Nell’ambito di un’azione rivolta a favorire la crescita di una cultura d’impresa, in generale, e dell’esportazione, in particolare, abbiamo ritenuto maturi i tempi per l’impostazione di un’anagrafe
d’aziende orientate al commercio estero e, comunque, disponibili a
collaborare con la Scuola.
Perciò, abbiamo predisposto delle schede aziendali19, che i Corsisti hanno compilato in occasione di visite presso le aziende del
territorio, o d’interviste ad imprenditori locali.
Il contenuto di dette schede è di seguito riportato.
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•
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•
•
Ditta, Ragione, Denominazione sociale
Referenze bancarie
Responsabile Esportazioni
Patrimonio netto, Capitale sociale, Numero dei soci
Ubicazione
Settore economico e Attività svolta
Merci trattate, Prodotti ottenuti
Processo di lavorazione
Mercati d’approvvigionamento
Mercati di sbocco (locale, nazionale, internazionale)
Numero Dipendenti
Fatturato
Prospettive
Servizi di consulenza economico - aziendale e commerciale.
Sono state effettuate sei rilevazioni20, a cura degli studenti Bartucci Sabino, Tonelli Michelina, Di Bari Lucia, Vitobello Gioacchino
18 Il test è stato proposto a dieci diplomandi.
19 La scheda in precedenza elaborata dallo scrivente è stata integrata con quella,
successivamente, proposta dall’ICE.
20 I dati relativi, riportati in appendice, hanno valenza didattica, non dichiarativa.
Progetto Mezzogiorno
149
(classe V C), Daloiso Carmela (classe V A), Russo Luigi e Bruno
Vincenzo (classe IV C), delle seguenti aziende:
•
•
•
•
•
•
•
Cantina-Cooperativa Coltivatori Diretti di San Ferdinando di P.
Industria Alimentari DA.VI.OL. S.a.s. di Damiani Bruno - Trinitapoli
Calzaturificio Pala Sport di Francesco Mele - Trinitapoli
Ortoconserviera Dauna di Vitobello Nicola & C. S.n.c. - Trinitapoli
Cooperativa Ortofrutticola “La Sorgente” di Trinitapoli
Cantina Sociale “A. De Gasperi” - Soc. Coop. R.L. – Ortanova
Daloiso Ortofrutticola S.r.l: di Margherita di S..
COLLABORAZIONE CON LE ALTRE SCUOLE
SEDI DI PROGETTO MEZZOGIORNO
L’incarico di referente regionale presso il Ministero della Pubblica Istruzione, conferito allo scrivente nella riunione preliminare di
Roma, è stato accettato da me stesso, dalla Preside e dalla Scuola,
come un servizio da rendere a tutte le altre scuole neodesignate ed
ai medesimi enti promotori, in virtù dell’esperienza acquisita nei tre
anni d’impegno per la promozione del commercio estero.
In tal senso, abbiamo collaborato con dette scuole, dalla stesura
del calendario alla proposta della prova di verifica (quest’ultima,
come predetto, ci è stata richiesta anche dall’I.T.C. “F. S. Nitti” di
Potenza).
Abbiamo, altresì, inviato, dietro richiesta, gli Atti dei Corsi precedenti all’I.T.C. “de Libero” di Fondi (Latina) e all’I.T.C. “Baronio”
di Sora (Frosinone).
Personalmente, ho partecipato alla Conferenza conclusiva della
prima fase del Corso presso l’Istituto professionale per i Servizi
commerciali e turistici di Corato.
Lì, ho avuto modo di confrontarmi con l’attivo Preside prof. Luciano Tandoi, con il dott. Lupis, esperto di marketing internazionale, con il prof. Ricci, coordinatore del Progetto Mezzogiorno presso
quella Scuola, sul rapporto scuola - mondo del lavoro, sull’organizzazione scolastica più funzionale, in tal senso, sulla realtà economico-aziendale di Corato, sull’esportazione in mercati nuovi.
Il dott. Lupis, coinvolgendo gli studenti, ha evidenziato l’importanza
150 Michele Papeo
fondamentale della “creatività”21, per ogni forma d’imprenditorialità.
Egli ha affermato ch’essa si coltiva, guardando dentro se stessi,
perché la stessa vuol dire “originale”; e, difficilmente, l’originalità
si trova presso altri.
Le Scuole con le quali abbiamo collaborato (o abbiamo cercato
di collaborare) sono:
•
•
•
•
•
•
•
I.T.C. “De Libero” di Fondi (Latina)
I.T.C. “Baronio” di Sora (Frosinone)
I.T.A: “Mondelli” di Massafra (Taranto)
I.T.C. “Vito Lenoci” di Bari
I.T.C. “F. S. Nitti” di Potenza
I.P.C. “Tridente” di Bari
I.P.S.S.T.C. di Corato.
21 Cfr i libri di E. De Bono – Editrice Garzanti. In particolare, “I bambini di fronte
ai problemi”.
Progetto Mezzogiorno
151
Conclusioni
Il “Progetto Mezzogiorno”, inserito in un più vasto “Progetto di
Educazione allo Sviluppo”, messo, cioè, in relazione al sistema territoriale, ha assunto i connotati di un’azione organica e sistematica
di cultura d’impresa e, in particolare, di commercio estero.
Al terzo anno di realizzazione, gli effetti prodotti sono diversi e
significativi, per quanto non esaustivi.
All’interno della scuola, sono da evidenziare:
• il gradimento, da parte degli studenti22;
• un impulso all’integrazione della cultura economico-aziendale,
compresa quella esportativa, nei programmi;
• l’introduzione di un lavoro scolastico per progetti, anziché su
nozioni;
• lo studio per una nuova organizzazione d’istituto, che abbia
come riferimenti la qualità e la produttività;
• l’arricchimento di una biblioteca specializzata;
• la promozione di esperienze di alternanza studio-lavoro;
• l’attivazione di un corso post diploma23, che potrà vertere, proprio, sulla figura dell’assistente all’esportazione.
Sul territorio:
• una crescente attenzione delle istituzioni, banche, aziende nei
confronti di questa Scuola, della formazione e della problematica commerciale estera;
• l’impostazione di un’anagrafe di aziende orientate al commercio
estero;
• il miglioramento dell’immagine dell’ICE.
Trattandosi di attività di sensibilizzazione e di orientamento al
commercio estero, intesa come processo, il quale presuppone cam22 La puntuale osservanza del calendario del Corso, malgrado l’astensione
delle lezioni, impone una serena e profonda riflessione sulle cause reali della
demotivazione studentesca.
23 Questo ha richiamato giovani diplomati, qualcuno laureato, sia locali che in
ambito provinciale e si è svolto proficuamente.
152 Michele Papeo
biamento di mentalità e di comportamenti, non si può che auspicarne la prosecuzione, magari, perfezionandola sempre più.
La prosecuzione della collaborazione con gli Enti che hanno promosso l’iniziativa e con altri aventi le stesse finalità favorirebbe il
consolidamento dei risultati raggiunti24 e il conseguimento di altri
risultati, quali:
• l’introduzione nelle piccole e medie imprese locali dell’assistente
all’esportazione;
• la promozione, anche tramite la figura suddetta, di consorzi per
l’esportazione;
• la realizzazione di scambi con scuole dei Paesi dell’Unione Europea25 e visite guidate presso sedi ICE, all’estero;
• l’ulteriore arricchimento della biblioteca specializzata;
• il necessario sempre maggiore coinvolgimento dell’ente locale26
e, tramite questo, degli operatori commerciali.
L’Istituto Tecnico Commerciale “I. Silone” di San Ferdinando di
Puglia potrebbe diventare, infatti, un polo di riferimento per il territorio, in materia di cultura d’impresa e di commercio estero.
Ai fini del perfezionamento delle azioni di sensibilizzazione e
d’orientamento, proponiamo un riscontro immediato fra tutte le
scuole – sedi di Progetto Mezzogiorno.
Così, da potere raccogliere tutte le indicazioni necessarie per
precisare sempre più funzioni e obiettivi.
Per quanto ci riguarda, ribadiamo che le conferenze richiedono
una fase preparatoria (nella quale il relatore ed il coordinatore concordano la struttura dell’intervento) ed un’efficacia comunicativa,
realizzabile anche attraverso audiovisivi.
Lo stesso incarico di referente27, conferito ad un coordinatore,
24 Qui, il principio per cui le conquiste vanno difese giorno per giorno, vale più
che mai e più che altrove.
25 Anche in relazione alle nuove proposte di programmi comunitari nel settore
della formazione e dell’educazione, da attuarsi nel periodo 1995-1999, presentate
dal prof. Antonio Ruberti, commissario CEE. Si tratta dei Programmi: Gioventù per
l’Europa, Leonardo da Vinci, Socrates.
26 Un territorio a vocazione prevalentemente agricola, qual è il nostro, deve avere
piena consapevolezza che la nuova organizzazione del commercio internazionale
impone una vera politica agricola capace di rendere competitive le nostre
produzioni all’insegna della qualità.
27 Gradiremmo un feedback circa il lavoro svolto, in tal senso.
Progetto Mezzogiorno
153
rispetto ad una o più regioni, andrebbe raccordato con gli altri uffici
di coordinamento, regionali e nazionali.
D’altronde, quanto abbiamo prospettato risulta coerente con le
forti potenzialità di crescita del Mezzogiorno, riaffermate nella tavola rotonda conclusiva del Corso28 (tenutasi presso la Facoltà di
Giurisprudenza dell’Università di Bari) dal dott. Roberto Vanore,
direttore della Formazione ICE, dal dott. Cosimo Lacirignola, direttore dell’Istituto agronomico mediterraneo, dal dott. Felice De
Sanctis, capo redattore economico della Gazzetta del Mezzogiorno,
e dallo stesso moderatore, dott. Massimiliano Sponzilli.
Soprattutto, ci sembra coerente con lo spirito nuovo della politica commerciale internazionale, sancito a Marrakech.
Una politica orientata alla crescita di tutti i popoli della terra,
superando ogni dualismo e contrapposizione, promuovendo la cooperazione.
Con questa speranza, vogliamo formulare gli auguri di buon lavoro:
• al neoministro della Pubblica Istruzione, dott. F. D’Onofrio
• al neoministro del Commercio Estero, dott. G. Bernini
• allo stesso Istituto Nazionale per il Commercio Estero (alle prese con la nuova struttura organizzativa).
Nel chiudere questi “Atti”, partecipiamo con soddisfazione ed entusiasmo ad alcuni momenti, che riteniamo parte integrante della
nostra azione:
• la pubblicazione di “Trinitapoli che produce”, piccolo, ma significativo esempio di collaborazione tra scuola, comunità civile e
imprenditori, nonché d’impegno per crescere;
• i preliminari per la costituzione di un consorzio per l’esportazione tra nove imprese della provincia di Foggia, assistito dall’Ice;
• il distacco, per la prima volta nella storia scolastica (per lo meno,
provinciale), di un docente presso l’Assindustria di Capitanata29.
28 Mentre a Bari si chiudeva il Corso ICE, a Roma, in occasione di una riunione
dell’ABI, nasceva l’associazione per il progresso del Mezzogiorno, con autorevoli
adesioni.
29 La prof.ssa Di Cosmo Groppoli Clelia, resterà stabilmente collaboratrice
dell’Assindustria di Capitana.
154 Michele Papeo
Fonti consultate
• Atlante Geoeconomico mondiale – Edisi.
• Atti del Progetto Mezzogiorno anni 1990 e 1991 del prof. Michele
Papeo.
• Codice civile – artt. 2602 e seguenti.
• Commercio internazionale, numeri 2/1991 e 9/1992 , Ipsoa
• Corso di Computisteria e di Tecnica Commerciale, diretto da
Franco Tutino e coordinato da Delia Stocco – Editrice Le Monnier.
• D.M. 25.03.1989, pubblicato sulla G.U. n. 87 del 13.04.1992
• Dispensa ICE – Ottobre 1993.
• Diritto Commerciale – L’Imprenditore – Francesco Galgano –
Zanichelli, Bologna.
• Dispensa “Tecniche di Commercio estero”, del dott. Arveno Bonavita
• “Esportare oggi” di Alfonso Forte. Adda Editore – Bari 1992.
• Giornale Radio 1 – Tre A, Agricoltura, Alimentazione, Ambiente.
• Guida all’Europa, per le piccole e medie imprese dell’industria,
servizi, artigianato. Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per il coordinamento delle Politiche Comunitarie.
• Guida pratica per l’esportatore – Luigi Lombardi. Franco Angeli
Editore.
• Gl’Imprenditori e la Società – Francesco Ferrara Jr. e Francesco
Corsi. Editore Giuffrè.
• Il libro dei fatti 1994 – Adnkronos.
• Il Sole 24 Ore – Giornale politico – economico – finanziario
• Il tempo delle scelte – Eri.
• L’alternanza studio – lavoro, di Maria Brigida, Alessandro Degli
esposti. Franco Lombardo. Zanichelli
• Legge n. 83 del 21.02.1989, pubblicata su G. U. n. 58 del
10.03.1989.
• Legge n. 317/91: “Interventi per l’innovazione e lo sviluppo delle
piccole imprese”, pubblicata in supplemento ordinario G.U. n. 237
del 9.10.1991.
• La tecnologia alternativa, Davide Dickson. Oscar Mondadori
• Mondialità, Rivista d’Educazione alla mondialità dei Missionari
Saveriani di Parma.
• “Norme ed usi uniformi, relativi ai crediti documentari” Editrice
Camera di Commercio Internazionale.
Progetto Mezzogiorno
155
• “Per una nuova politica di sviluppo internazionale”, Angelos Th.
Angelopoulos. Etas Libri. 1979.
• “Qui parla il Sud”. Trasmissione del Giornale Radio 1. A cura di
Antonio Talamo.
• Relazione del Governatore della Banca d’Italia. Anno 1992.
• Schede della Camera di Commercio di Foggia sui servizi “Nuova
Impresa” e “Legge n. 44 del 1986”.
• Sistema Italia. Periodico di Commercio Estero.
• “Tecnica Commerciale”. Astolfi & Negri. Edizioni Tramontana.
Bresso - Milano.
• Tesi di laurea in Politica Economica e Finanziaria. Michele Papeo. Facoltà di Economia - Università degli Studi di Bari, A. A.
1972-73: “Il commercio con l’estero e la bilancia dei pagamenti
dell’Italia”.
Progetto Mezzogiorno
Appendice
Definizione e Costituzione di un
Consorzio per l’Esportazione
157
Progetto Mezzogiorno
159
I CONSORZI IN GENERALE
I Consorzi sono disciplinati dal codice civile, agli artt. 2602 –
2620 C.C..
Il consorzio è un contratto fra più imprenditori, per l’istituzione di
un’organizzazione comune, finalizzata alla disciplina e allo svolgimento di determinate fasi delle rispettive imprese (art. 2602 C.C.).
Il contratto può prevedere l’istituzione di un ufficio, destinato a
svolgere un’attività con i terzi (art. 2612 C.C.).
In tal caso, si parla di consorzi con attività esterna.
I contributi dei consorziati e i beni acquistati con tali contributi
costituiscono il fondo consortile (art. 2614 C.C.).
Anche le Società in nome collettivo, in accomandita semplice, per
azioni, in accomandita per azioni, a responsabilità limitata possono assumere come oggetto sociale gli scopi indicati nell’articolo 2602 C.C..
In tal caso, si parla di Società consortile (art. 2615 ter C.C.).
È ammessa la partecipazione di Enti pubblici, anche territoriali,
alle Società consortili.
CONSORZI PER L’ESPORTAZIONE
La scelta consortile è una questione culturale, di mentalità o di
disponibilità associativa, prima che tecnico-commerciale.
Il fenomeno consortile, infatti, può svilupparsi solo se fondato
sullo spontaneo riconoscimento dell’utilità economica dell’operare in
comune; non in funzione degli incentivi economici. In questo senso,
ancora una volta, si giustifica il compito che ci siamo prefissati attraverso il Progetto globale di Educazione allo Sviluppo. Cioè, promuovere la trasformazione della mentalità e del comportamento della
Comunità locale, in particolare, degli operatori commerciali. Naturalmente, ciò non esclude che la scelta associativa debba scaturire
da un calcolo30, tra i vantaggi derivanti dall’operare in comune e gli
svantaggi dovuti alla perdita d’indipendenza operativa.
30 Secondo il “Principio del contrasto”.
160 Michele Papeo
I Consorzi per l’esportazione sono disciplinati, fondamentalmente da:
• legge n. 83 del 21. 02.1989 - “Interventi di sostegno per i consorzi fra piccole e medie imprese industriali, commerciali ed artigiane”;
• decreto 25 marzo 1992 - “Nuove direttive e nuovi criteri di valutazione delle domande di contributo a consorzi export”;
• circolare 25 marzo 1992 n.ro s/403316, applicativa della legge
21 febbraio 1989, n. 83, relativa alla presentazione delle domande di contributo finanziario annuale, da parte dei consorzi
per il commercio estero.
Della suddetta normativa intendiamo fornire le informazioni essenziali, rinviando alle fonti31, per gli approfondimenti.
I soggetti beneficiari sono i Consorzi e le Società consortili, costituite, queste ultime, anche in forma cooperativa, i quali hanno,
come esclusivo scopo sociale, lo svolgimento delle seguenti attività:
• esportazione dei prodotti delle imprese consorziate;
• promozione all’estero della produzione delle imprese consorziate.
Le imprese costituenti il Consorzio o la Società consortile devono
essere necessariamente:
• piccole imprese industriali
• medie imprese, che devono esercitare attività32 industriale diretta
alla produzione di beni e servizi, attività intermediaria nella circolazione dei beni, attività di trasporto per terra, per acqua e per
aria, una qualsiasi attività ausiliaria delle precedenti, con esclusione delle attività bancarie e assicurative
• imprese artigiane, iscritte al relativo albo.
Non possono, invece, partecipare le Società controllate e controllanti.
I soggetti beneficiari (Consorzi o Società consortili) devono essere costituiti da almeno otto piccole e medie imprese o, se residenti nel Mezzogiorno, se operanti in settori specializzati, oppure,
31 GG. UU. n. 58 del 10 marzo 1989 e n. 87 del 13 aprile 1992.
32 Cfr. art. 2195 C.C..
Progetto Mezzogiorno
161
se costituiti da imprese artigiane, devono comprendere, almeno,
cinque piccole e medie imprese artigiane.
Ogni impresa consorziata non può sottoscrivere una quota superiore al 20% del fondo consortile.
Nel caso, poi, si parli di Società consortile, ciascuna impresa
partecipante non può avere sottoscritto una quota inferiore a lire
2.500.000.
I Consorzi e le Società consortili per il commercio estero devono
raggruppare, in maggioranza, imprese non associate precedentemente ad altre strutture consortili, che abbiano usufruito di contributi finanziari annuali erogati dallo Stato.
L’esistenza di questi requisiti, previsti dalla legge, dovrà essere
certificata dal legale rappresentante del Consorzio.
Quest’ultimo dovrà, inoltre, certificare che le imprese partecipanti non siano contemporaneamente associate a due o più Consorzi
per il commercio estero, di cui uno promozionale e uno di vendita,
i quali usufruiscono dei contributi finanziari annuali, di cui alle leggi n. 83/89 e n. 240/8133. Ciò, restando salva la possibilità per le
imprese di partecipare anche ad ulteriori compagini consortili, con
lo scopo esclusivo di gestire una struttura stabile all’estero, per la
penetrazione commerciale in Paesi extracomunitari.
Le spese ammissibili sono quelle ordinarie di gestione e quelle
promozionali, ovvero le spese per:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
il personale
le consulenze ed i corrispettivi versati a terzi
la sede sociale ed il funzionamento dell’ufficio consortile
le quote annuali di ammortamento, nei termini di legge
gli organi sociali
le imposte ed i contributi connessi con l’attività consortile
i viaggi e le missioni all’estero
la partecipazione a fiere
gli studi e le indagini di mercato
la pubblicità e le pubbliche relazioni
le traduzioni e l’interpretariato.
È riconosciuto carattere preferenziale a Consorzi e Società consortili, che:
33 G.U. n. 143 del 27 maggio 1981.
162 Michele Papeo
• siano composti in maggioranza da soci che svolgono un’attività
industriale, diretta alla produzione di beni e servizi
• siano di nuova formazione e che siano insediati nei territori del
Mezzogiorno
• siano caratterizzati dalla disponibilità in Paesi extra CEE di stabili strutture per la commercializzazione dei prodotti delle imprese consorziate
• abbiano svolto attività promozionale all’estero per un importo
di spesa non inferiore al 30% del totale delle spese ammesse a
contributo
• siano dotati di una struttura stabile
• siano composti da soci aventi natura d’imprese artigiane, i quali
raggiungano la maggioranza, anche, unitamente a quelli che
svolgono un’attività industriale, diretta alla produzione di beni
e servizi.
Il contributo ministeriale, per i Consorzi ubicati nel Mezzogiorno e costituiti da non più di cinque anni e con una sede stabile, è
quantificabile fino al 70% delle spese ammissibili, nei limiti di:
• lire (italiane) 150 milioni, per i Consorzi e le Società consortili
costituiti da non più di 24 imprese
• lire 200 milioni, per quelli composti da un numero compreso tra
le 25 e le 74 imprese
• lire 300 milioni, per i Consorzi e le Società consortili costituiti da
più di 74 imprese.
Le domande di contributo devono essere inoltrate alla Direzione
per lo sviluppo degli scambi del Ministero del Commercio Estero
(Viale America n. 341 – 00144 Roma) e fatte pervenire allo stesso
entro il 15 maggio di ogni anno.
Le domande ritardatarie, pervenute non oltre il mese di giugno di
ogni anno, saranno prese in considerazione sulle eventuali disponibilità residue di bilancio.
Copia della domanda va inviata contemporaneamente alla Regione d’appartenenza, allo scopo di porre in grado gli uffici regionali
di esprimersi sulla richiesta stessa con motivato parere (non vincolante). Decorsi trenta giorni, dalla data d’invio della richiesta, lo
stesso si ritiene favorevole.
Il Ministero provvede all’istruttoria delle domande, la quale dovrà
Progetto Mezzogiorno
163
essere completata entro e non oltre il 20 Novembre di ogni anno.
Se la domanda è accettata, ne sarà data comunicazione attraverso la pubblicazione di un apposito decreto ministeriale.
L’eventuale mancato accoglimento sarà notificato per iscritto al
consorzio richiedente, che potrà proporre un ricorso al TAR competente. Ciò, non oltre 60 giorni dalla data della comunicazione
ministeriale.
La domanda di concessione, la distinta delle voci di spesa e la
dichiarazione sostitutiva di atto notorio vanno redatte secondo gli
schemi di seguito riportati34.
Come per ogni attività imprenditoriale, anche nel caso dei Consorzi per l’esportazione, il successo dipende dalla capacità, dall’attivismo e dalla competenza delle persone incaricate di gestire la
struttura consortile. Nonché, dalla presenza di analoghe doti nei
responsabili delle singole ditte consorziate.
34 Quanto sopra non prende in considerazione il decreto attuativo della legge
n. 317/91.
164 Michele Papeo
Tavola 1
Circolare Mincomes n. s/403316: allegato n.1
FAC SIMILE DI DOMANDA (IN BOLLO)
OGGETTO: Legge n. 83/1989 Richiesta contributo su spese esercizio consortile 19..
Il sottoscritto consorzio …
Con sede …
(sede amministrativa …
sede legale…)
tel …
nella persona del …
legale rappresentante …
chiede
a codesto Ministero per il commercio con l’estero la concessione
del contributo finanziario annuale, ai sensi della legge 21 febbraio
1989, n. 83, su un totale di spese ammissibili a contributo di Lit …
sostenute nel corso dell’esercizio consortile 19.., come da distinta
allegata.
Dichiara di non aver usufruito di contribuzioni finanziarie di competenza dell’esercizio finanziario oggetto della presente richiesta,
erogate dalla regione e/o da enti regionali collegati (finanziarie regionali od organi con partecipazione maggioritaria delle regioni),
sulla generalità delle spese consortili e cioè non finalizzate a singole iniziative.
Dichiara di aver usufruito di contribuzioni finanziarie finalizzate a
specifiche iniziative, da parte di Ministeri ed enti pubblici, regioni e/o
enti regionali collegati, nonché di contributi a qualsiasi titolo da parte
di province, comuni, camere di commercio, centri esteri regionali,
per un totale di: … (oppure: “Dichiara di non avere usufruito”…).
Ai fini dell’eventuale versamento del contributo ministeriale comunica quanto segue:
che l’importo riconosciuto può essere accreditato su conto corrente
n. … intrattenuto presso …;
di non essere tenuto all’obbligo d’esibizione della bolletta d’incasso;
che il consorzio è intestatario del codice fiscale n. …
(oppure partita IVA n. …).
Allega la seguente documentazione:
Progetto Mezzogiorno
165
1. copia dell’atto costitutivo e dello statuto del consorzio vigente
al momento della presentazione della domanda (o degli atti di
modifica);
2. atto notorio o dichiarazione sostitutiva, in regola con la vigente
normativa sul bollo, contenente le informazioni richieste dalla
disciplina vigente;
3. certificato del tribunale attestante il pieno godimento dei diritti
da parte del consorzio;
4. copia autentica del bilancio al 31 dicembre, comprensivo del conto
profitti e perdite approvato dall’assemblea dei soci e riportante gli
estremi di deposito presso la cancelleria del tribunale di …;
5. distinta delle singole voci di spesa, per il totale indicato in domanda, a fronte delle quali è richiesto il contributo, secondo
l’elencazione di cui al decreto ministeriale 25 marzo 1992 e con
riferimento alle corrispondenti voci esposte in bilancio;
6. dichiarazione del legale rappresentante illustrativa delle voci di
cui al conto profitti e perdite;
7. (solo nel caso in cui il totale delle spese ammissibili a contributo superi l’importo di lit 300 milioni) certificazione rilasciata da
società di revisione e certificazione bilanci;
8. dettagliata relazione concernente le specifiche attività svolte nel
corso dell’anno oggetto della presente richiesta d contributo;
9. programma delle attività che il consorzio intende svolgere nel
corso del 19..;
10.(ove ricorra l’ipotesi) dichiarazione dell’organismo ospitante (regione o associazione imprenditoriale, ovvero della camera di
commercio o società di servizi emanazione dei predetti organismi) presso cui il consorzio ha la sede operativa, attestante che il
consorzio usufruisce delle strutture e del personale di detti enti;
11.fotocopia della ricevuta della raccomandata con la quale è stata
inviata alla regione copia della domanda di contributo e della
documentazione relativa.
166 Michele Papeo
Tavola 2
Circolare Mincomes n. s/403316: allegato n. 2
Distinta delle voci di spesa a fronte delle quali è richiesto il contributo
Denominazione
Importo
spese
Rif.to
voce di
bilancio
Spese di gestione:
Personale
Consulenze e corrispettivi terzi
Sede sociale e spese connesse al funzionamento
dell’ufficio
Quote annuali di ammortamento nei termini di
legge
Organi sociali
Imposte
Contributi ad organismi connessi con l’attività
consortile
Spese promozionali:
Viaggi e missioni
Partecipazione a fiere
Indagini di mercato
Pubblicità e pubbliche relazioni
Traduzioni e interpretariato
Attività di formazione connessa con l’export
Totale
Del suddetto totale, le spese per attività promozionale all’estero, pari al
…% sono rappresentate dalle seguenti voci, come da illustrazione degli
importi esposti in bilancio: (Nota bene: è da tener presente che non
sono computabili in questo parziale gli emolumenti fissi o quota parte
degli stessi corrisposta al personale, le spese per manifestazioni internazionali in Italia, le spese per viaggi in Italia):
…
…
…
Progetto Mezzogiorno
167
Tavola 3
Circolare Mincomes n. s/403316: allegato n. 3
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO NOTORIO
(in bollo, da allegare a domanda di contributo in favore consorzi export)
Io sottoscritto … nato a … domiciliato in …, nella qualità di rappresentante
legale del consorzio…, con sede in …
iscritto al tribunale di … al n. … effettuo la seguente dichiarazione da valere ai fini della legge 21 febbraio 1989, n. 83.
Sotto la mia personale responsabilità ed avendone diretta conoscenza,
attesto che:
1. il consorzio è stato costituito in data … ed è regolato dallo statuto
vigente del …; entrambi i documenti sono allegati alla domanda di
contributo (ovvero: entrambi i documenti sono agli atti di codesto Ministero e non sono intervenuti fatti nuovi nell’organizzazione consortile che ne abbiano comportato modifiche; ovvero: sono intervenute
modifiche e si allegano i relativi atti). Si indicano di seguito i nominativi corrispondenti agli organi responsabili del consorzio (presidente,
vicepresidente, consiglio di amministrazione)… I seguenti consorziati
detengono una partecipazione superiore al 10% (ove ricorra).
2. Il consorzio opera per conto dei seguenti consorziati in modo esclusivo
nei confronti della pubblica amministrazione (ove ricorra)
3. Il consorzio, alla data di presentazione della domanda di contributo
ministeriale, risulta costituito da n. … imprese, di cui n. … industriali,
n. … commerciali, n. … artigiane (ovvero, se trattasi di consorzio artigiano: il consorzio è costituito da n. … imprese artigiane, come individuate dalla legge 8 agosto 1985, n. 493; di esse è indicato nell’allegato elenco il numero d’iscrizione alle rispettive camere di commercio ed
il relativo settore d’attività;
4. Le imprese consorziate hanno la natura di piccole e medie imprese ai
sensi della legge 2 agosto 1977, n. 675, art. 2, secondo comma, lettera f), ovvero (ove ricorra) il consorzio ha natura artigiana, è iscritto
alle separate sezioni dell’albo previsto dall’art. 5 della legge n. n. 443
dell’8 agosto 1985. Fra le imprese consorziate non intercorrono collegamenti di carattere tecnico finanziario , tali da configurare come
appartenenti ad un gruppo imprenditoriale, in rispetto del disposto
dell’art.1, comma 4, della legge n.83/1989;…
5. (ove ricorra) il consorzio ha sede nei territori di cui all’art. 1 del testo
unico delle leggi sugli interventi nel Mezzogiorno e le aziende associate hanno sede in detti territori;
6. le imprese partecipanti all’attività consortile non sono contemporaneamente associate a più di due consorzi, di cui uno promozionale e
uno di vendita, che usufruiscano dei contributi finanziari annuali, di
cui alla legge n. 88/1989 (ove ricorra: partecipano anche al consorzio
168 Michele Papeo
“…”, che ho lo scopo sociale esclusivo di gestire una struttura stabile
all’estero, come risulta dallo statuto allegato in copia);
7. il consorzio dispone (oppure non dispone) di una struttura operativa
stabile (propria sede e proprio personale);
8. il consorzio dispone (oppure non dispone) delle seguenti stabili strutture
per la commercializzazione dei prodotti delle imprese consorziate: …;
9. il consorzio, come risulta dalle spese esposte in bilancio e dall’illustrazione prodotta ad integrazione della domanda di contributo , ha svolto
(oppure non ha svolto), nel corso dell’esercizio oggetto della presente
richiesta, attività promozionale all’estero per un importo non inferiore
al 30% del totale spese su cui è richiesto il contributo;
10.(ove ricorra, per i consorzi di nuova formazione, ossia costituiti dopo
l’entrata in vigore della legge n. 84 del 1989) il consorzio associa ,in
maggioranza, imprese non associate in precedenza ad altri consorzi
(si ricorda che tale dichiarazione va ripetuta per i primi cinque anni di
vita del consorzio);
11.il fondo consortile ammonta, alla data di presentazione della domanda, a Lit … (importo relativo alla sottoscrizione totale delle quote),
sottoscritto dalle imprese partecipanti secondo quanto previsto dalla
legge n. 88/1989;
12.il consorzio, in conformità al proprio statuto sociale, ha realizzato, nel
corso dell’anno oggetto della richiesta di contributo, esclusivamente
attività finalizzata all’esportazione dei prodotti delle imprese consorziate e non ha attività finalizzate alla vendita sul mercato italiano.
Letto, confermato e sottoscritto …
--------------In elenco allegato:
Denominazione e sede
Ditte
1)
2)
3)
N. iscrizione
camera commercio
Settore
attività*
….
….
….
-----------
(*) Specificare se trattasi di industriale, commerciale, artigianale.
Progetto Mezzogiorno
Documentazione
169
Progetto Mezzogiorno
171
I.T.C. STATALE “I. SILONE” di SAN FERDINANDO DI PUGLIA
E
MEZZOGIORNO - EUROPA
Intervento del prof. Michele Papeo
XXIII FIERA NAZIONALE del CARCIOFO MEDITERRANEO35
Convegno Internazionale di Studi: “UNITI per L’EUROPA”
La realtà socio-economica del territorio
nel nuovo contesto internazionale
La nostra partecipazione alla XXIII Fiera nazionale del carciofo
mediterraneo e del prodotto ortofrutticolo s’inserisce in un’attività
di promozione della cultura d’impresa.
Attività, che, da diversi anni, andiamo svolgendo sul territorio, per
favorirne lo sviluppo, secondo un modello che valorizzi le nostre
risorse e, nello stesso tempo, in sintonia col nuovo contesto internazionale.
Un contesto determinato da una serie di situazioni ed avvenimenti, quali:
• la crescente pressione esercitata dai Paesi economicamente
sottosviluppati, su quelli industrializzati
• la questione ambientale
• l’unificazione tedesca
• la costituzione degli Stati Indipendenti, nella ex Unione Sovietica
• il trattato di Maastricht
• gli accordi (o disaccordi?) sul commercio internazionale.
Ma che, per quanto ci riguarda in questa sede, si può anche
riassumere nei termini d’internazionalizzazione e globalizzazione,
ovvero, di competitività.
Ciò, in un mercato mondiale sempre più interdipendente.
E l’espressione più immediata di tale competitività è il grande
mercato interno europeo, il quale, più compiutamente, prenderà
avvio il 1° gennaio 1993.
Con esso saranno definitivamente abolite le frontiere.
Le imprese potranno fornire beni e servizi ad una popolazione di
340 milioni di consumatori, senza più parlare d’esportazioni e d’im-
35 L’evento è appassionatamente curato dal prof. Vincenzo Bafunno.
172 Michele Papeo
portazioni, bensì, solo, di spedizioni.
Appare utile, a questo punto, porsi una domanda di fondo:
“quali saranno le conseguenze del mercato unico europeo sull’economia locale?”.
Ebbene, sta proprio in questo il nostro contributo culturale, oggi.
Nel mettere in risalto, attraverso un’analisi della realtà economicosociale del territorio, i rischi e le opportunità di tale mercato, per
l’economia locale.
L’analisi della realtà economico-aziendale del territorio presenta
un insieme di piccole imprese scarsamente organizzate, sia all’interno che all’esterno. Intente più a sopravvivere che a consolidarsi
ed espandersi.
Indicatori di tale condizione sono:
•
•
•
•
l’individualismo
la struttura produttiva, spesso, obsoleta
l’impreparazione ad utilizzare gl’incentivi
lo scarso orientamento al mercato e, ancora di meno, a quello
estero36.
A questo quadro, fanno da sfondo:
• un sistema scolastico frammentario
• un sistema finanziario attento prevalentemente alla raccolta del
risparmio, più che al suo impiego sul territorio
• un’amministrazione pubblica priva di una chiara programmazione economica
• una Comunità civile, la quale, un po’ per scelta, un po’ per necessità, ancora oggi, si muove nell’ottica del “posto sicuro”.
Chiaramente, si tratta dei caratteri di un’economia precaria e
inadeguata al contesto internazionale.
Un’economia che rischia un progressivo degrado, con inevitabili
conseguenze, sul piano sociale.
Né si potrebbe più contare sugli ammortizzatori sociali, rappresentati da:
36 Si pensi alla ricchezza, che ci è sottratta dalle imprese del centro-nord, che
trasformano i nostri prodotti. Oppure, da quelle che commercializzano i nostri
prodotti, limitandosi solo ad apporre la loro etichetta.
Progetto Mezzogiorno
173
• emigrazione verso il triangolo industriale37
• “posto” nella pubblica amministrazione38
• sussidi comunitari39.
Tanto meno si potrà fare affidamento sulle nicchie di mercato locale, le quali saranno conquistate dalle imprese più competitive,
ormai libere di ubicarsi in qualsiasi parte d’Europa.
Evidentemente, la soluzione non sta negli espedienti, ma nella
presa di coscienza che occorre uscire dai “porti sicuri” dei mercati
locali, per affrontare il mare aperto del mercato internazionale, con
le sue regole.
Cosa possibile, d’altronde, se si considerano le enormi potenzialità qui esistenti.
Esse sono costituite da:
• capacità di adattamento, propria delle piccole imprese40
• fertilità dei nostri terreni41
• risorse umane.
Si tratta di effettuare un grande sforzo di cambiamento, soprattutto (non ci si stancherà mai di ripeterlo), di mentalità.
Un cambiamento, che, necessariamente, dovrà coinvolgere tutte
le forze del territorio: sociali, economiche, culturali e istituzionali.
Gl’imprenditori dovranno adottare fattori di sviluppo, quali:
•
•
•
•
•
•
•
cooperazione
produzione agro-alimentare
turismo
modernizzazione aziendale
commercio estero
utilizzazione degli incentivi , statali e comunitari
formazione42.
A proposito degl’incentivi, pensiamo:
37 Lì, la disoccupazione sta aumentando, più che nel meridione.
38 Qui, sembra avviato un processo di razionalizzazione.
39 Come dimostra lo scontro in atto, tra U.S.A. e CEE.
40 Che diventerebbe flessibilità: categoria imprenditoriale positiva.
41 Questi sono stati definiti dal prof. Federico Pirro, in una delle conferenze da lui
tenuta, nell’ambito del Progetto Mezzogiorno: “ricchi giacimenti a cielo aperto”
42 Apprendere – Apprendere – Apprendere.
174 Michele Papeo
• alle leggi per il Mezzogiorno
• alla legge 317 del ’91 per l’innovazione e lo sviluppo della piccola impresa, resa esecutiva con il D. M. n. 247 del marzo ‘92
• alla legge per il sostegno a favore dei Consorzi all’esportazione
n. 83 del 1989, modificata dal D. M. 25 marzo ’92 e dalla circolare ministeriale S/403316
• ai Fondi strutturali CEE
• ai Programmi di ricerca e sviluppo
• ai Prestiti della Banca europea per gl’investimenti
• ai Progetti, che favoriscono il reperimento di capitale di rischio.
Quanto alla formazione, penso alle occasioni da noi stessi offerte
alla Comunità locale, in questi anni, attraverso:
• un Convegno di studi43 sulla figura del “ragioniere”44
• due Corsi annuali di sensibilizzazione e orientamento, in materia di Commercio estero
• la biblioteca di base specializzata in commercio estero.
Il sistema scolastico dovrà darsi un progetto formativo rapportato
alle caratteristiche del territorio.
Impegniamo, in tal senso, il qui presente Sindaco di San Ferdinando di Puglia a promuovere, di concerto con le Amministrazioni di
Trinitapoli e Margherita di Savoia, una “conferenza sulla scuola”.
Questa, allargata alle altre agenzie educative, dovrà tracciare le
linee per affrontare unitariamente le emergenze scolastiche.
Le tre banche locali dovranno appoggiare le iniziative culturali
e, soprattutto, incoraggiare gl’investimenti nelle attività produttive
del territorio.
L’Amministrazione comunale dovrà adoperarsi per una seria politica agro-industriale, e creare, attraverso servizi e infrastrutture,
le condizioni operative per lo sviluppo.
I Cittadini dovranno, anche sulla base delle risposte che le varie parti sapranno dare a queste nostre sollecitazioni, assumere
una responsabilità individuale, oltre che collettiva; sconfiggendo,
una volta per tutte, il tacito consenso e la delega, molto prossimi
all’omertà e alla collusione.
43 Cfr. Appendice Atti a.s. 1991-92.
44 Per antonomasia, il professionista dell’azienda.
Progetto Mezzogiorno
175
Questo, per noi, significa, realmente, “Uniti per l’Europa”.
Ed è con tale spirito che ci accingiamo a realizzare il terzo Corso
in Commercio Estero, d’intesa con i Ministeri della Pubblica Istruzione e del Commercio Estero, con l’Istituto nazionale per il commercio estero e con la Confcommercio, nell’ambito del “Progetto
Mezzogiorno”.
Vorremmo suscitare nel nostro ambiente lo stesso interesse, che
stiamo suscitando nelle Istituzioni nazionali.
Con la collaborazione di tutti, potremmo offrire:
• altre occasioni di crescita
• attrezzare sempre più e meglio la Biblioteca specializzata in
Commercio estero
• aprire, finanche, uno sportello impresa, avente lo scopo di fornire le prime indicazioni alle imprese costituende ed agl’imprenditori interessati ai progetti di sviluppo.
Infine, ci è gradita l’occasione per rivolgere alle Autorità qui
presenti un caloroso appello perché sostengano, ognuna secondo
le proprie competenze, lo sforzo di quanti, con enorme sacrificio,
stanno cercando di condurre il Mezzogiorno sulla nave della civiltà,
del progresso e del futuro.
San Ferdinando di Puglia, Novembre 1992
176 Michele Papeo
Progetto Mezzogiorno
177
178 Michele Papeo
Progetto Mezzogiorno
179
180 Michele Papeo
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE
“IGNAZIO SILONE”
SAN FERDINANDO DI PUGLIA
Prot. n. 2564
OGGETTO: Progetto Mezzogiorno 1993-94. Corso in commercio estero
Promosso dai Ministeri della P. I. e del Commercio Estero, dall’ICE e
dalla Confcommercio.
Nel contesto delle attività di promozione dell’Educazione allo Sviluppo e della Cultura d’Impresa svolte da questa Scuola sul Territorio, ci
pregiamo di
INVITARE
la S.V. al Corso indicato in oggetto, che si terrà presso il Centro Culturale Polivalente di San Ferdinando di Puglia, secondo il calendario sotto
indicato; nonché a promuovere lo stesso a livello locale.
Gradiremmo, in tempi brevi, un cortese cenno di riscontro.
Fiduciosi in una proficua collaborazione, nell’interesse generale, porgiamo distinti saluti.
La Preside
Anna Maria Azzarita
LUNEDÌ 08/11/93 ORE 10.30
INAUGURAZIONE – EVOLUZIONE COMMERCIO INTERNAZIONALE
MARTEDÌ 16/11/93 ORE 15.30
IMPORTANZA COMMERCIO ESTERO E ATTIVITÁ ICE
VENERDÌ 26/11/93 ORE 10.30
MARKETING INTERNAZIONALE
GIOVEDÌ 02/12/93 ORE 15.30
TECNICHE DI COMMERCIO ESTERO
VENERDÌ 10/12/93 ORE 10.30
TESTIMONIANZE di AZIENDALI LOCALI
Progetto Mezzogiorno
181
I predetti inviti sono stati mandati a:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Direttore del Banco di Napoli - filiale di San Ferdinando di P.
Direttore della Cassa di Risparmio di Puglia – San Ferdinando di P.
Direttore Cassa Rurale e Artigiana – San Ferdinando di Puglia
Presidente Amministrazione Provinciale - Foggia
Assessorato Attività Produttive – Amministrazione Provinciale
Foggia
Presidente Camera di Commercio di Foggia
Presidente Associazione degli Industriali di Foggia
Radio Margherita – Margherita di Savoia
Radio Rete, 103 – Trinitapoli
Sindaco di Margherita di Savoia
Sindaco di Trinitapoli
Radio 5 Puglia – San Ferdinando di Puglia
Preside I.T.C. “A. Moro” di Trani
Preside dell’I.T.C. “Cassandro” di Barletta
Preside dell’I.T.C. di Canosa di Puglia
Preside dell’I.T.C. “Dante Alighieri” di Cerignola
Preside dell’I.T. “Notarangelo” di Foggia
Provveditore agli Studi di Foggia
Presidente Cantina Coltivatori Diretti – San Ferdinando di Puglia
Dott. Giuseppe Martire via Mazzini – San Ferdinando di Puglia
Consorzio Produttori – San Ferdinando di Puglia
Cooperativa Ortofrutticola via Trinitapoli – San Ferdinando di
Puglia
Cooperativa Agricola Santa Chiara – Contrada S. Chiara, Ofantino – Trinitapoli
182 Michele Papeo
Progetto Mezzogiorno
183
184 Michele Papeo
Progetto Mezzogiorno
185
186 Michele Papeo
Progetto Mezzogiorno
187
188 Michele Papeo
COGNOME e NOME
Risposte
esatte su
30 quesiti
DI BARI LUCIA, INGRAVALLO MARIANNA
26
DI PACE CARMELINDA, FORTE RAFFAELLA
23
DISTASO ROSA, GALANTUCCI M. LUISA, RINELLI
CARMELA, LO RUSSO DANIELA
22
DALOISO CARMELA, DI LECCE TIZIANA, LAMANTEA
SABRINA, CURCI GRAZIANO, RIEFOLO GAETANA,
BARTUCCI SABINO, RUSSO M. ROSARIA, BUCCI
MARIANNA, DE FELICE F.
21
D’AMBRA COSIMO, TONELLI MICHELINA
20
PARENTE GIUSEPPE, CAPRIUOLI GRAZIA, SAMARELLI VITO, D’ALESSANDRO ASSUNTA
19
MOSCA DANIELA
18
FRONTINO MARIA, INGIANNI MARIA ROSARIA
17
BARILE GRAZIA, ACHILLE ANTONIO, GUARINO PIETRO, CILLI COSIMO, BICCARI GIUSEPPE, DE PALMA
ANTONIO, NENNA RICCARDO, MURIGLIO DANIELA,
MOLINARO MARIA, BARRA FABIO, RUSSO IRENE,
CASSATELLI FILOMENA, DI BITONTO CONCETTA
15
ZANGHI ROSA
MORRA MICHELE, QUARTA NUNZIO
FERRARA A. ROBERTO
14
13
12
Progetto Mezzogiorno
189
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE
“IGNAZIO SILONE” - SAN FERDINANDO DI PUGLIA
PROGETTO MEZZOGIORNO A. S. 1993 / 94
STUDENTI AMMESSI ALLA SECONDA FASE
CLASSE V A
CLASSE V C
BARILE GRAZIA
BARTUCCI SABINO
DALOISO CARMELA
BUCCI MARIANNA
FRONTINO MARIA
CASSATELLI FILOMENA
LORUSSO ANNA MARIA
CURCI GRAZIANO
RUSSO IRENE
DI BARI LUCIA
DI LECCE TIZIANA
CLASSE V B
DISTASO ROSA
ACHILLE ANTONIO
FORTE RAFFAELLA
BICCARI GIUSEPPE
GALANTUCCI MARIA
CAPRIUOLI GRAZIA
INGRAVALLO MARIANNA
CILLI COSIMO
LAMANTEA SABRINA
DE PALMA ANTONIO
MOSCA DANIELA
NENNA RICCARDO
PARENTE GIUSEPPE
GUARINO PIETRO
RIEFOLO GAETANA
RUSSO MARIA ROSARIA
TONELLI MICHELINA
CLASSE V D
CLASSE V E
D’ALESSANDRO ASSUNTA
BARRA FABIO
DI BITONTO CONCETTA
D’AMBRA COSIMO
INGIANNI MARIA
DE FELICE FRANCESCA
MURIGLIO DANIELA
DI PACE CARMELINDA
SAMARELLI VITO
MOLINARO MARIA
RINELLI CARMELA
Gli
•
•
•
Studenti ammessi alla 2^ fase, sulla base di quanto:
appreso nella prima parte del Corso,
studiato,
osservato durante le visite aziendali;
dovranno redigere, singolarmente o in gruppo, un miniprogetto di lavoro,
che essi ritengono di potere svolgere, immediatamente dopo il conseguimento del diploma di Ragioniere - Perito commerciale e dell’attestato di frequenza del corso di sensibilizzazione e di orientamento al commercio estero.
La Preside
Prof.ssa Anna Maria Azzarita
190 Michele Papeo
TRINITAPOLI
SAN FERDINANDO
MARGHERITA
BUCCI M.
ACHILLE A.
BARRA F.
CURCI G.
BARILE G.
BICCARI G.
DE FELICE F.
BARTUCCI S.
CILLI C.
DI BITONTO C.
CAPRIUOLI G.
DALOISO C.
DI LECCE T.
CASSATELLI F.
D’AMBRA C.
D’ALESSANDRO A.
DE PALMA A.
FORTE R.
INGIANNI R.
DI BARI L.
FRONTINO M.
LAMANTEA C.
DI PACE C.
GALANTUCCI M.
MOLINARO M.
DISTASO R.
RIEFOLO G.
MURIGLIO D.
GUARINO P.
RINELLI C.
PARENTE G.
INGRAVALLO M.
RUSSO I.
LORUSSO A. M.
RUSSO M. R.
MOSCA D.
NENNA R.
SAMARELLI V.
TONELLI M.
Progetto Mezzogiorno
191
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE
“IGNAZIO SILONE”
SAN FERDINANDO DI PUGLIA
Protocollo n. 48
San Ferdinando di Puglia, 11/01/94
Signor Sindaco
Gent.mo Assessore alla Cultura
Amministrazione Comunale
71046 San Ferdinando di Puglia
OGGETTO: Progetto Mezzogiorno 1993-94.
A conclusione della prima fase dell’attività di sensibilizzazione
e di orientamento al commercio estero, sentiamo il dovere di ringraziare le SS/LL ed il Personale comunale, per averci consentito
l’uso dell’Auditorio, del quale, tuttavia, auspichiamo una sempre
migliore fruibilità.
L’occasione ci è gradita per ribadire che la suddetta attività s’inserisce in un più vasto Progetto di Educazione allo Sviluppo, condotto
da diversi anni da questo Istituto sul Territorio, per il quale riteniamo essenziale la collaborazione dell’Ente locale.
A tale auspicio, associamo gli auguri di un buon anno, coincidenti
con quelli di un proficuo lavoro nell’interesse generale.
Ciò, non senza prima porgere distinti saluti.
La Preside
Prof.ssa Anna Maria Azzarita
192 Michele Papeo
Progetto Mezzogiorno
193
194 Michele Papeo
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE
“IGNAZIO SILONE”
SAN FERDINANDO DI PUGLIA
Prot. 532
San Ferdinando di Puglia, 22/02/94
Sig. Provveditore agli Studi
c/o Provveditorato agli Studi di
FOGGIA
Sig. Presidente
Associazione Industriale di Capitanata
FOGGIA
Al Sig. Segretario Generale della Camera
di Commercio di
FOGGIA
Alla Sig.a Presidente della FNISM di
FOGGIA
OGGETTO: Collaborazione Scuola – Impresa
Con la presente, ci pregiamo di onorare l’impegno assunto nella
riunione del 18.01.94 fra tutti i Presidi di Scuola secondaria superiore della Provincia di Foggia45, ovvero, di formulare nostre considerazioni e proposte sulla collaborazione scuola – impresa.
Il proposito d’impostare un’azione complessiva rivolta allo Sviluppo ci trova d’accordo, avendo noi stessi in atto, a livello locale, un Progetto globale di Educazione allo Sviluppo (illustrato nella
suddetta riunione dal Prof. Michele Papeo), fondato sulle stesse
premesse:
Cultura e Sviluppo
Pensare globale e Operare locale.
Un progetto di trasformazione di mentalità e di atteggiamenti,
rivolto sia all’interno della scuola che all’esterno.
Coinvolgendo, in quest’ultimo caso, l’intera Società locale, ovvero,
famiglie, associazioni, imprese, istituzioni.
45 L’I.T.C. “I. Silone” di San Ferdinando di P. e Il Progetto Mezzogiorno s’inseriscono
costruttivamente nella Comunità foggiana.
Progetto Mezzogiorno
195
In base alla citata esperienza e ad una riflessione sui contenuti
del recente Seminario di formazione “Educare all’imprenditorialità”
e del Progetto “Imparare ad Apprendere”46, proponiamo la redazione e la diffusione di una convenzione-tipo fra scuola, imprese ed
enti idonei a promuovere cultura d’impresa.
Ciò, per la realizzazione di stage, incontri, seminari, borse di studio
e di lavoro.
I contenuti di tali attività dovranno essere collegati ad uno sforzo
sinergico, sia da parte delle imprese (per integrarsi nella Società
civile) che da parte della scuola (per un’assunzione di responsabilità rispetto al “prodotto formativo”, anche in vista dell’autonomia
di quest’ultima).
In particolare:
A) l’Associazione degli industriali, la Camera di commercio, il
Provveditorato agli Studi potrebbero:
- fornire, ognuno nel proprio ambito, informazioni adeguatamente strutturate47;
- costituire, d’intesa con gli enti locali (Provincia e Comune), un
centro informagiovani o un centro di informazione e di orientamento professionale, finalizzati a dare precise risposte alle
richieste d’informazioni provenienti dal mondo giovanile48;
- organizzare corsi di aggiornamento per docenti, secondo un
programma di sensibilizzazione agli aspetti che sottostanno al
presente progetto.
B) L’Associazione degli industriali e la Camera di commercio potrebbero:
-assumere iniziative in favore dell’imprenditoria, d’intesa con
la Regione e col Ministero del Lavoro, utilizzando il Fondo Sociale Europeo;
-fornire una rosa di esperti, per lo più imprenditori, disponibili
per colloqui individuali con i giovani.
C) Il Provveditorato dovrà porre in relazione a quanto sopra,
“continuità” e “orientamento”;
- promuovere il lavoro scolastico per progetti;
46 Come “Apprendere ad Apprendere”.
47 Non sfugga l’effetto emarginante per il giovane, nel difficile reperimento
d’informazioni significative.
48 Percorsi scolastici per ragazzi, proposte di lavoro alla pari all’estero, azioni
e progetti CEE, scambi internazionali, legislazione per il lavoro giovanile e
l’imprenditoria.
196 Michele Papeo
- introdurre o, per lo meno, favorire nell’organizzazione scolastica criteri meritocratici, coinvolgendo, in tal senso, anche le
autorità scolastiche superiori.
Il suddetto lavoro potrà essere coordinato da un apposito gruppo
di rappresentanti dei suddetti Enti e degli altri soggetti interessati
alla problematica (associazioni agricole, banche), tutti, fortemente
motivati.
Compito di tale gruppo sarà anche quello d’individuare ed eliminare ogni sovrapposizione e ripetizione inutili, spreco di risorse
inesplorate (o finora mortificate), superando la logica della “coltivazione del proprio orticello”.
La Preside
Prof.ssa Anna Maria Azzarita
Progetto Mezzogiorno
Schede Aziendali
197
Progetto Mezzogiorno
199
Società Cooperativa a responsabilità limitata
Vinicola – Olearia – Ortofrutticola
COLTIVATORI DIRETTI
1. CCIAA Foggia n. 88596 – Trib. Foggia Reg. Soc. n. 1878
Sede sociale: 71046 – San Ferdinando di Puglia (FG)
S.S. 16 Km. 828 – Tel (0883) 621328 – Fax: 628474
Partita Iva: 00134210715
Direttore Generale Responsabile Esportazioni:
dott. Giuseppe Martire
Referenze bancarie:
Caripuglia S.p.A. – Filiale di San Ferdinando di P.
Cassa Rurale e Artigiana di Canosa-Loconia, filiale di San Ferdinando di P.
Struttura attuale dell’azienda
2. Dipendenti: n. 6 a tempo indeterminato e n. 7 mediamente
stagionali
Capitale: Lit 191.233.000
Area coperta: 5000 m2
Area scoperta: 20.000 m2
Attività e prodotti trattati
3. Materie prime utilizzate: uva da vino, uva da tavola, olive,
pesche, carciofi.
Produzione: vino da tavola – olio - prodotti ortofrutticoli confezionati per la vendita presso i mercati generali, interni ed esteri
(uva da tavola, pesche, ciliegie, albicocche, prugne, altri).
Processo produttivo
Vino:
• Pesatura
• Campionatura, per il grado zuccherino
• Pigiatura, con pigiatrici orizzontali ad eliminazione graspi
• Il mosto e le vinacce sono posti in silos vinificatori e meccanicamente pressati mediante presse veloci. In questa fase, sono
separate le vinacce dal mosto. Questo, successivamente, con
la fermentazione, diventa vino. Il vino, prima della vendita, è
centrifugato, filtrato, refrigerato e pastorizzato.
Olio:
Attualmente, la Cooperativa dispone di due sistemi di lavorazione delle olive:
sistema tradizionale
200 Michele Papeo
sistema a ciclo continuo.
• Il sistema tradizionale si avvale di due molazze, dieci piane da
16 pollici, due separatori centrifughi.
• Il sistema a ciclo continuo si avvale di una linea continua Alfa
Lavac.
Tale linea è composta da un defogliatore, una lavatrice, due
franciatori, quattro gramolatrici, una centrifuga orizzontale e
tre riparatori centrifughi.
Valutazioni economiche
Fatturato ultimi tre anni: 1991
Lit 6.023.363.000
1992
Lit 7.406.224.000
1993
Lit 6.270.244.000
Esportazioni ultimi tre anni: 1991
Lit 42.611.000
1992
Lit 118.959.000
1993
Lit 232.555.000
Paesi destinatari: Belgio – Mercato ortofrutticolo di Bruxelles.
Canali di distribuzione:
vendita diretta presso il luogo di produzione;
vendita mediante agenti di commercio;
vendita a commercianti esercenti in Piemonte e Lombardia.
Interventi a favore delle piccole e medie imprese
Conoscenze di forme di finanziamento agevolato e di altre
forme d’intervento pubblico.
Sono state istruite pratiche di finanziamento presso Mediocredito.
Si è a conoscenza della legge Sabatini.
Studenti rilevatori:
Bartucci Sabino e Tonelli Michelina
Progetto Mezzogiorno
201
SOCIETÁ COOPERATIVA A RESPONSABILITÁ LIMITATA
CANTINA SOCIALE “A. DE GASPERI”
S.S. 161 Km. 30.700 di ORTANOVA (FG)
1. Struttura attuale dell’azienda
Dipendenti: n. 5 a t. i. e n. 12 mediamente stagionali
Patrimonio Netto: Lit 4
.326.798.324
Capitale: Lit 489.700.000
Soci: N.
612 iscritti
2. Attività e Prodotti trattati
Materie prime utilizzate: Uve da vino e da tavola
Produzione: Mosti e Vini
Sottoprodotti: Fecce e Vinacce.
Processo produttivo:
L’uva è pigiata e separata dai graspi; successivamente, è torchiata e separata. Da qui si ottengono le vinacce (buccia) ed
i mosti fecciosi, i quali, dopo la fermentazione, sono divisi ancora dalla feccia. Il mosto si trasforma in vino.
3. Valutazioni economiche
Fatturato per l’anno 1993:Lit 10.800.495.000
Mercati di approvvigionamento: Comuni di Ortanova,
Carapelle, Ordona,
Stornara e Stornarella
Mercati di sbocco: 10% mercato locale,
80% mercato nazionale,
10% mercato internazionale.
4. Prospettive
Le prospettive non sono rosee, per l’eccessiva produzione (soprattutto nelle nostre zone) e per la sofisticazione, che condanna i produttori veri alla “distillazione obbligatoria”.
Rilevatori vari
202 Michele Papeo
SOCIETÀ IN NOME COLLETTIVO ORTOCONSERVIERA DAUNA
di VITOBELLO NICOLA & C.
Sede sociale: 71049 Trinitapoli Via Foggia S.S. 544
1. Struttura attuale dell’azienda
Dipendenti:
n. 30
Capitale sociale: Lit 300.000.000
Patrimonio Netto: Lit3.000.000.000
Soci: n. 4.
2. Attività e Prodotti trattati
Industria di conservazione e distribuzione di conserve alimentari
Materie prime utilizzate: tutte le verdure
Produzione:Conserve alimentari confezionate in vasi e in latta per
la vendita presso i mercati generali interni ed esteri
Processo produttivo:
• Assemblaggio materie prime
• Invasettamento e Inscatolamento
• Sottovuoto e Riempimento con olio di girasole o con salamoie
• Incapsulamento
• Sterilizzazione
• Etichettatura
• Impacchettamento
• Pallettizzazione
• Spedizione.
3. Valutazioni economiche
Fatturato nell’anno 1993:Lit5.500.000.000
Mercati di approvvigionamento: Puglia, Campania, Nord Italia, Alcuni Paesi europei
Paesi destinatari: Italia, UE, Nord America.
4. Ampliamento strutturale e sviluppo produzione e vendita
Studente rilevatore: Vitobello Gioacchino
Progetto Mezzogiorno
203
SOCIETà A RESPONSABILITà LIMITATA ORTOFRUTTICOLA
DALOISO ORTOFRUTTICOLI
Sede sociale: 71044 Margherita di Savoia Via Fermi, n. 16
Partita Iva: 01903240719
1. Struttura attuale dell’azienda
Dipendenti:
n.30 operai agricoli, in media
Capitale sociale: Lit 20.000.000
Immobilizzazioni:
Lit 120.000.000
2. Attività e Prodotti trattati
Materie prime utilizzate: tutti i prodotti agricoli
Produzione: Ortofrutticoli confezionati per la vendita all’ingrosso
Processo produttivo:
• Raccolta
• Lavaggio (se necessario)
• Incassettamento e Confezionamento
• Stoccaggio e Refrigerazione (solo in periodo di piena)
3. Valutazioni economiche
Fatturato: dai 2,5 ai 3 miliardi di lire italiane, l’anno
Mercati di approvvigionamento: Province di Foggia e Bari, altre
provenienze (anche estere)
Paesi destinatari: Nord Italia e Centro Europa
4. Servizi di consulenza
• L’impresa si avvale di consulenze fiscali, commerciali e legali
Studentessa rilevatrice: Daloiso Carmela
204 Michele Papeo
DITTA INDIVIDUALE INDUSTRIA CALZATURIFICIO PALA SPORT
di MELE FRANCESCO
Sede sociale: 71049 Trinitapoli, Via Tratturello – Zona D
Partita Iva 01417490719
1. Struttura attuale dell’azienda
Dipendenti: n. 30
2. Attività e Prodotti trattati
Materie prime e componenti utilizzati: pelle e sintetici
Produzione: Calzature sportive e per il tempo libero
Processo produttivo:
• Tranciatura
• Orlatura
• Iniezione
• Confezione
3. Valutazioni economiche
Fatturato annuo di circa Lit 7.300.000.000
Mercati di approvvigionamento: Italia
Paesi destinatari: Nazionale (10%), Internazionali (90%)
4. Servizi di consulenza
Ufficio tecnico e commerciale (Msg International) di Barletta.
Studente rilevatore: Russo Luigi
Progetto Mezzogiorno
205
SOCIETÁ IN ACCOMANDITA SEMPLICE INDUSTRIA ALIMENTARE –
DA.VI.OL di DAMIANI BRUNO L.
Sede sociale: 71049 – Trinitapoli (FG) Via S. Gaetano, 20
Tel 0883-631124 / fax 631167
Partita Iva: 01235170717
1. Struttura attuale dell’azienda
Dipendenti: da un minimo di 4 ad un massimo di 15
Capitale sociale: Lit 110.000.000
Soci:
N. 2
2. Attività e Prodotti trattati
Materie prime utilizzate: tutti i prodotti agricoli
Produzione: Vino – Olio – Conserve
Processo produttivo:
Trasformazione
Confezionamento
3. Valutazioni economiche
Fatturato annuo di circa 3.600.000.000 di lire italiane
Mercati di approvvigionamento: Puglia, Sicilia e Sardegna
Paesi destinatari: mercato nazionale
4. Prospettive
È in corso un programma di ampliamento del 30 – 40%.
Studentessa rilevatrice: Di Bari Lucia
206 Michele Papeo
SOCIETÁ COOPERATIVA A RESPONSABILITÁ LIMITATA
ORTOFRUTTICOLA “LA SORGENTE”
Sede sociale: 71049 – Trinitapoli (FG)
Via Canne 9/11 – tel e fax 0883-632264
Partita Iva: 01902310711
1. Struttura attuale dell’azienda
Dipendenti:
n. 10 periodi vuoti e 30 nei periodi pieni
Capitale sociale: Lit 400.000
Area coperta:
170 m2
Depositi:
50 m2
Parco macchine: muletto carico/scarico
2. Attività e Prodotti trattati
Materie prime utilizzate: Uva – Olive – Cavoli – Carciofi – Sedano –
Broccoli – Cetrioli – Rape – Pomodori - Zucchine
3. Valutazioni economiche
Fatturato ultimi tre anni: circa 4.000.000.000 di lire italiane
Mercato d’approvvigionamento: locale
Mercato di sbocco: Nazionale
Finanziamenti:
Uno, interno
In estate, per la campagna pomodori, ci si associa ad un Consorzio
di Foggia.
Rilevatori vari49
49 Le schede aziendali sono state lasciate, così come sono state elaborate,
indipendentemente da inesattezze. Si ribadisce la loro valenza didattica.
Progetto Mezzogiorno
207
208 Michele Papeo
Progetto Mezzogiorno
PROGETTO
CORSO POSTDIPLOMA
“assistenza aziendale al commercio estero”
209
Progetto Mezzogiorno
211
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE “I. SILONE”
AD INDIRIZZO AMMINISTRATIVO
VIA PIER DELLE VIGNE, 37 TEL E FAX 0833-621066
SAN FERDINANDO DI PUGLIA
Corso per “assistenza aziendale al commercio estero”
nell’ambito dei programmi europei per l’attuazione delle politiche
comunitarie a favore dell’occupazione giovanile.
Il presente progetto (tredici pagine) è stato concepito e redatto dal
Prof. Michele Papeo50 e pienamente condiviso e assunto dal gruppo
di progetto così composto:
Preside prof.ssa Addolorata Centrone, Direttore
Prof. Michele Papeo, Coordinatore
Prof. Felice Vaccina, Segretario
Prof. Giuseppe di Terlizzi, membro – Vicario
Dr. Bruno Damiani, membro Imprenditore
Coord. Amm.vo Michele Galeotta, membro addetto contabilità.
50 Questa stesura riprende e perfeziona il progetto presentato il 17 ottobre 1994
dal Prof. Michele Papeo, in base al quale il corso è iniziato. Il progetto è stato
formulato avvalendosi degli studi fatti in materia, dell’esperienza acquisita nel
coordinamento dei tre corsi di sensibilizzazione e di orientamento al Commercio
estero, della partecipazione a seminari su scuola e lavoro e sull’orientamento
scolastico e professionale in qualità di referente, di incontri con esperti, di interviste
a imprenditori, di colloqui con i corsisti.
212 Michele Papeo
PREMESSA
Il corso postdiploma è essenzialmente finalizzato alla formazione
di una figura professionale con le competenze tecniche rispondenti
alle esigenze del sistema produttivo locale.
Nel nostro caso, il corso post-diploma rappresenta un’ulterio
re conquista nella realizzazione del Progetto globale di educazione
alla sviluppo, rivolto alla crescita del territorio, a partire da questa
Scuola51.
MOTIVI DELLA SCELTA
Le esigenze di cui sopra sono state individuate attraverso rapporti pluriennali con le imprese locali ed un’analisi della realtà socio-economica del territorio.
In relazione alla necessità di valorizzare le nostre produzioni e di
internazionalizzare le nostre imprese, è emersa la totale assenza di
un quadro intermedio in grado di promuovere, gestire e sviluppare
la dimensione estera di una piccola e media azienda.
Peraltro, questo tipo di formazione significherebbe l’evoluzione naturale (più volte sollecitata presso le Autorità superiori,
proponendoci, addirittura, come il polo di riferimento in materia
di commercio estero) di un impegno triennale del nostro istituto
nell’organizzazione di corsi di sensibilizzazione e di orientamento al commercio estero, i quali hanno consentito l’acquisizione di
un’esperienza in materia, la costituzione di una piccola biblioteca
specializzata.
Hanno, altresì, determinato aspettative in giovani ed imprenditori.
Soprattutto, ci hanno consentito di lavorare per un nuovo ordine
economico internazionale, fondato sulla cooperazione fra i popoli.
Altre considerazioni favorevoli alla scelta del corso riguardano:
• la capacità della dimensione estera, in quanto funzione massima aziendale, di integrare tutte le altre competenze tecnico-professionali;
• la spendibilità della specializzazione nel settore import-export
anche sul mercato nazionale (siamo un Paese trasformatoreesportatore) ed europeo.
51 Si leggano gli atti del Progetto Mezzogiorno degli anni scolastici 1990-91,
1991-92, 1993-94.
Progetto Mezzogiorno
213
CARATTERISTICHE
Il corso si rivolge a giovani di età non superiore ai trent’anni,
con una buona professionalità di base acquisita nella scuola media
superiore e con una forte motivazione all’intraprendenza.
La durata è di sette mesi, per complessive settecento ore d’insegnamenti teorici, di laboratori e di tirocinio, da svolgere in ore
mattutine e/o pomeridiane.
Premesso che la finalità essenziale del corso di formazione professionale è la collocazione dei tecnici sul territorio.
Gli ambiti di utilizzazione sono:
• piccole e medie imprese agricole, industriali e commerciali;
• banche locali;
• enti preposti alla promozione e all’assistenza in materia di
commercio estero (il Ministro ha annunciato l’apertura di uno
sportello a Bari) , particolarmente, Istituto nazionale per il
commercio estero;
• Camere di Commercio e Comuni;
• agenzie commerciali per servizi alle imprese, tra cui la costituzione e la gestione di consorzi all’esportazione.
Il corso, inoltre, si prefigge una spiccata funzione di orientamento e di propedeuticità rispetto agli studi accademici.
Infatti, siamo portati a ritenere che il concetto di globalizzazione
implichi una sorta di rivoluzione culturale non realizzabile in un periodo breve, qual è la durata del corso di cui parliamo.
La scelta di fondo di organizzare autonomamente il corso è derivata dalla possibilità di valorizzare l’esperienza precedente e dalla
volontà di intensificare l’impegno, rispetto alla cultura della gestione.
MODALITà DI SVOLGIMENTO
Il corso sarà diretto dal gruppo di progetto, presieduto dalla Preside, la quale sovrintenderà all’attività complessiva.
Tale gruppo potrà esprimere, anche, un coordinatore ed un segretario.
Quest’ultimo dovrà curare l’aspetto amministrativo (verbalizzazione delle riunioni, compilazione dell’orario, registrazioni delle
presenze, collegamenti con la segreteria scolastica).
Gli altri componenti il gruppo di progetto svolgeranno funzione
consultiva.
214 Michele Papeo
Il personale A.T.A. da impegnare specificatamente sarà il coordinatore amministrativo, un aiutante tecnico ed un ausiliario.
Ciò non escluderà, tuttavia, di coinvolgere ed interessare, pur
senza ulteriori oneri, tutte le altre unità A.T.A., in relazione al progetto globale di Istituto, che prevede, fra l’altro, di motivare, qualificare e valorizzare tali risorse.
Il tipo di formazione professionale da erogare dovrà integrare
il sapere specialistico-applicativo proprio delle funzioni importexport, con alcune competenze trasversali, cognitive e comportamentali, indispensabili per operare nelle moderne organizzazioni
commerciali.
Il processo di apprendimento si dovrà realizzare coinvolgendo
i partecipanti mediante contenuti operativi ed una didattica attiva
(studi di casi aziendali, ricerca in aula, lavoro in itinere, autoistruzione assistita, esercitazione di laboratorio, uso di schede esemplificative, dispense strutturate ad hoc).
L’attività formativa sarà affidata a docenti universitari e docenti
esperti, coadiuvati, specialmente nei momenti di esercitazione e di
lavoro di gruppo, da docenti-assistenti.
La figura dell’assistente, lungi da qualunque forma di assistenzialismo, senza aggravio economico e senza intaccare la qualità
del corso, risponde all’esigenza di favorire la crescita culturale e
professionale delle comunità scolastica.
In tal senso, si potrà coinvolgere il maggior numero possibile di
docenti interni, così da valorizzarne le competenze possedute e di
potenziarle attraverso un aggiornamento sul campo.
Agli altri docenti interni si offrirà la possibilità, già auspicata, di
seguire i lavori in qualità di uditori.
I luoghi in cui potranno essere svolti le attività di docenza sono:
• il locale normalmente utilizzato per i collegi dei docenti, in via
Libertà;
• l’aula più ampia sita in via delle Vigne, n. 35;
• il laboratorio linguistico;
• l’auditorio comunale (previa richiesta).
Le attività di laboratorio, ovviamente, potranno essere svolte
presso il laboratorio d’informatica.
Il tirocinio sarà effettuato presso aziende ed enti, già interlocutori di questa Scuola per la realizzazione del Progetto Mezzogiorno
e della “integrazione studio-lavoro”: nonché presso altre aziende
particolarmente attrezzate per la funzione di commercio estero.
Progetto Mezzogiorno
215
D’intesa con gli Uffici ICE all’estero, si cercherà di effettuare un
tirocinio in Inghilterra o in Francia.
I sussidi didattici disponibili sono:
biblioteca generale, biblioteca specializzata, gazzette ufficiali
(nazionale ed europea), fotocopiatrice, lavagna luminosa, episcopio, video registratore, ciclostile.
Tali sussidi potranno essere integrati da pacchetti didattici consigliati dai docenti.
Il corso dovrà iniziare il 3 novembre 1994 e si dovrà concludere
entro il 15 maggio 1995.
L’inizio dei lavori sarà preceduto da riunioni del Gruppo di progetto con i docenti, con il personale A.T.A. e, possibilmente, da una
vera e propria inaugurazione, con la partecipazione del Ministro
della P.I. (ne è prevista la presenza a Bari nei primi giorni di novembre), del Ministro per il Commercio Estero, il direttore I.C.E. Bari, un rappresentante della Camera di Commercio di Foggia, rappresentanti delle altre Associazioni professionali, studenti, Sindaco
di S. Ferdinando di Puglia, il dott. Damiani Bruno, altri imprenditori,
la stampa (dr. Felice De Sanctis), l’assessore alla formazione professionale della Regione Puglia, altri.
Tale momento risponde all’intento, particolare, di presentare le
risorse umane e professionali (in vista dell’allocazione dei tecnici
sul territorio, già detta), e, generale, di affermarsi sempre più sul
territorio.
Le lezione saranno tenute in ore pomeridiane: quattro per sei
giorni settimanali, cinque per cinque giorni settimanali.
L’orario sarà formulato con i criteri didattici.
Tutti i corsisti sono stati sensibilizzati, all’atto dell’iscrizione, sulla serietà del corso, che comporta notevole impegno ed una frequenza assidua, pena la non ammissione alla verifica finale.
A conclusione delle attività formative sarà effettuata una verifica, alla presenza di Commissari esterni, e sarà espressa una valutazione, in base alla quale sarà rilasciato il titolo di specializzazione.
Per quest’ultimo è in atto, da parte della Commissione Ministeriale per i corsi post-diploma, la procedura per il riconoscimento
anche nei concorsi pubblici.
216 Michele Papeo
MAPPA DEI CONTENUTI
Tale mappa, per quanto studiata in relazione alla conoscenze ed
alle competenze dell’assistente aziendale al commercio estero, ha
un valore puramente indicativo.
1) Marketing internazionale
• Concetto di marketing.
• Definizione di marketing: funzioni direttive aziendali, analisi conoscitive, obiettivi.
• Marketing mix.
• Esame di una situazione concreta: cause evolutive, individuazione e valutazione delle risorse e delle capacità
dell’impresa, definizione degli obiettivi di marketing, definizione degli investimenti in azione di marketing e la loro
ripartizione in budget parziali, controllo.
• Definizione di mercato, comportamento d’acquisto, segmentazione, ricerche di mercato.
2)Informatica
•Struttura logico-funzionale di un sistema di elaborazione,
con particolare riferimento alle caratteristiche della tastiera.
•Sistema di scrittura.
•Organizzazione e stesura di un testo.
•Supporto di comune utilizzo nelle aree amministrative e di
controllo di gestione.
•Cultura di base per poter operare in azienda sul computer e
per adeguarsi all’evoluzione della disciplina.
3)Economia internazionale
• Contesto economico internazionale: relazioni e flussi nel
quadro della mondializzazione dell’economia.
• Uruguay round e organizzazione mondiale del commercio.
• Organizzazioni internazionali ed accordi economici internazionali.
• Legislazione comunitaria.
• La P.A.C. (polita agricola europea)
• Interscambio italiano e dell’Unione europea.
• Nuove opportunità
4)Economia aziendale
• Sistema aziendale e suoi sottosistemi.
• Soggetti e forme dell’attività aziendale.
• Modelli e strutture organizzative.
Progetto Mezzogiorno
217
• Rilevazioni relative al commercio estero.
• Concetto e tipologie di costo.
• Calcolo di risultati economici parziali.
• Pianificazione, programmazione e piano delle vendite.
• Sistema informativo aziendale.
• Elementi di statistica descrittiva: rilevazioni di dati, valori
di sintesi, indici di variabilità.
5)Tecniche di commercio estero.
• Il contratto di vendita: aspetti formali, nozioni sul trasferimento di proprietà della merce, condizioni di resa della
merce, fatturazione per l’esportazione diretta ed indiretta.
• Apertura di credito documentario.
• Risoluzione delle controversie.
• Formalità di carattere camerale, economico, valutario e
doganale.
• Scelta del mezzo di trasporto e assicurazione delle merci.
• Documenti di accompagnamento delle merci richiesti dai
Paesi esteri importatori.
6)Tecniche di comunicazione.
• Comunicazione e messaggio.
• Dinamiche.
• Lavoro per obiettivi.
• Redazione del curriculum vita e professionale.
• Autopromozione
7)Educazione all’imprenditorialità
• Stimolare domande e suscitare interesse a conoscere la
figura dell’imprenditore.
• Sviluppare creatività, pensiero divergente, abitudine a verificare e scegliere idee sulla base di criteri dati.
• Fare piani: per sviluppare la capacità di scomporre in elementi un problema e di reperire dati per la soluzione, secondo un processo di continua riformulazione dell’ipotesi
iniziale. Ciò, per arrivare alla stesura del piano d’impresa
mediante un’indagine che permetta di definire il prodottoservizio che si vuole proporre, il mercato e le strategie di
penetrazione, la forma societaria e l’organigramma aziendale, il piano finanziario ed il piano economico.
• Ottenere risultati.
• Applicare la normativa per l’accesso agli incentivi finanziari
finalizzati all’attuazione di nuove forme di lavoro autonomo
218 Michele Papeo
e imprenditoriale.
• Conoscere il territorio.
• Cooperazione.
• Reperire le fonti informative per l’internazionalizzazione
dell’impresa: interrogazione di una banca dati.
• Consorzi con l’export.
8)Lingua inglese.
L’insegnamento della lingua dev’essere effettuato in stretta
aderenza con i contenuti degli altri insegnamenti, continuando
a sviluppare le abilità ricettive e produttive (scritte e orali),
favorendo maggiore precisione nell’utilizzo di strutture grammaticali diversificate e nell’uso di connettori appropriati.
A) Introducing oneself: layout & content of business letters
(in-quires, replies, offers, order, complaints, etc.) telephone in-quires, applying for a job, travelling abroad.
B) Economic activities: types of production, organization of
business firms, import-export trade (documents, payment,
transport), insurance, bank & banking, bank services for
importers and exporters, the stock exchange.
C) Main economic & political institutions: trade politics within
& without the E.U., how to improve export trade “quality”
fundamentals, computer business.
9)Lingua francese: gli stessi contenuti che per l’inglese.
I suddetti contenuti possono essere modificati, avendo ben presente che la progettazione formativa dovrà avere come punto di
riferimento costante quelli professionali della figura individuata (assistenza aziendale al commercio estero), non le singole discipline.
Queste dovranno essere recuperate solo in fase successiva, quali
“serbatoi”, da cui attingere le conoscenze necessarie all’esercizio
corretto e consapevole delle prestazioni richieste al tecnico di cui
sopra.
Ai docenti sarà richiesto un piano di lavoro iniziale, possibilmente, articolato in moduli.
Secondo i fondamenti della programmazione, tale piano dovrà,
poi, essere rapportato, da un lato, all’analisi di partenza, dall’altro,
alla finalità del corso, precisando gli obiettivi specifici.
Per ogni materia saranno redatte schede esemplificative.
Esse dovranno essere tali da permettere un immediato riscontro
pratico di tutti gli aspetti trattati nel corso.
Progetto Mezzogiorno
219
DISPONIBILITA’ DEI DOCENTI
Materie
Mkt. Internazionale
Ore
60
Docenti
Esperti esterni
Dr. M. Sponzilli
Docenti
Interni
Prof. R. Russo
Dr. M. Lupis
Dr. T. Mulloy Surico
Informatica
60
Prof. M. Urbino
Prof. S. Lacavalla
Csata Tecnopolis
Tec. D. G. Giannetti
Economia
Internazionale
50
Prof. P. Guerrieri
Paleot
Prof. R. Delle Noci
Dr. S Pappalardo
Economia Aziendale
50
Prof. L. Massari
Prof. R. Russo
Prof. M. Milone
Prof. F. Canaletti
Prof. E. Perrone
Prof. F. Venturelli
Dr. G. Ingravallo
Tecniche di Commercio E.
60
Dr. P. Krüger
Proff. Silvi-Vaccina
Prof. M. Di Bisceglie
Dr. L. Lombardi
Tecniche di Commercio E.
60
Dr. C. Mayello
Prof. P. Sgaramella
Prof. C. Gissi
Educazione alla imprenditorialità
50
Dr. M. Lupis
Prof. R. Russo
Dr. B. Damiani
Dr. V. Vissicchio
Dr. A. Nicastro
Prof. F. Pirro
Dr. B. De Nardis
Lingua Inglese
60
Prof. M. Urbino
Prof. Panzuto
Prof. G. Pinto
Prof. G. Sallustio
Prof. M De Cillis
Prof. G. Torraca
Lingua Francese
60
Prof. M. C. Lanotte
Prof. Panzuto
220 Michele Papeo
Le suddette disponibilità, particolarmente quelle dei docenti interni, sono da confermare, in relazione alla fondamentale esigenza
del taglio fortemente pratico e delle competenze operative richieste.
Le indicazioni sopra riportate riguardano anche disponibilità di
massima.
Le ore potranno essere rideterminate, sempre nel rispetto della
normativa che disciplina il corso, in base alla migliore funzionalità
formativa.
Il principale criterio di scelta dei docenti sarà quello della professionalità.
Il tirocinio potrà essere effettuato presso i seguenti enti ed aziende: Camera di Commercio di Foggia, Camera di Commercio di Bari,
SpA Natuzzi di Santeramo del Colle, Fiat di Melfi, Di Pas Sport di
Barletta, Stante di Bari, Danzas di Bari, Bimarmi di Bisceglie, Molini Amoruso di Cerignola, Banco di Napoli e di Barletta, Tamma di
Foggia, Banco del Salento di Lecce, altre aziende.
Ogni stage dovrà essere opportunamente strutturato, precisando tutors, contenuti, tempi e le condizioni tra scuola ed aziende.
Il compenso orario per i docenti sarà di lire 50.000 per quelli interni; fino a lire 100.000, tutto compreso, per quelli esterni.
A titolo di esempio, si illustrano obiettivi specifici e modalità del
loro conseguimento per la lingua inglese.
A) Obiettivi
• Esprimersi con proprietà lessicale e linguistica, con padronanza nelle varie situazioni di vita quotidiana: presentarsi,
stabilire un minimo dialogo, saper rispondere al telefono
• Ricevere ordinazioni e reclami al telefono
• Riconoscere e produrre lettere commerciali, richieste d’informazioni, offerte
• Utilizzare le diverse modalità di trasporto
• Utilizzare le varie istituzioni commerciali italiane ed estere
• Sostenere una conversazione su argomenti connessi al
proprio ambito lavorativo
• Esprimere apprezzamenti sui comportamenti e sui valori
culturali stranieri
• Sapere compilare il proprio curriculum.
B) Modalità di conseguimento
Per ovvie ragioni, le prime lezioni non potranno essere svolte
nella lingua straniera, anche se si cercherà sin dall’inizio di
Progetto Mezzogiorno
221
usare termini ed espressioni che anticipano l’uso della stessa.
Dopo la presentazione di elementi grammaticali di base, gli
argomenti saranno trattati solo nella lingua straniera e ci si
sforzerà di esprimersi in qualsiasi situazione i corsisti si trovino, in quella lingua.
La pratica d’ascolto sarà effettuata sia tramite laboratorio
linguistico che tramite videonastri di programmi televisivi e
film in inglese.
Al fine di abituare l’allievo alla decodificazione di messaggi
espressi con accenti e intonazione diverse, si potrebbero invitare ospiti inglesi, la cui partecipazione sarebbe del tutto
informale.
CONCLUSIONI
La massima cura che s’intende profondere nella ri-progettazione
continua è finalizzata, sia alla migliore riuscita del corso, che alla
creazione di condizioni ottimali per una proficua attività corsuale
futura. Ciò, nella consapevolezza che il corso post-diploma configura la nuova scuola secondaria superiore.
222 Michele Papeo
Fonti consultate
• Atlante geo economico mondiale. EDISI.
• Guida pratica all’esportatore Franco Angeli.
• Il marketing in Italia – Franco Angeli.
• Atti della conferenza nazionale sull’internazionalizzazione dell’impresa, promossa dal Ministro del Commercio con L’Estero.
• Uruguay Round: gruppo di studio Mincomes.
• Guida universitaria Fondazione Rui.
• Relazione del Governatore della Banca d’Italia per l’anno 1993.
• Rapporto sul commercio estero 1993.
Progetto Mezzogiorno
223
PREVENTIVO DI SPESE
Questa attività, lungi dall’essere meramente contabile, favorisce
l’acquisizione delle cultura della gestione, necessaria anche in vista
dell’autonomia scolastica.
La somma attribuita, lire 140.000.000 (centoquarantamilionidilire), risulta adeguata al fabbisogno finanziario che il presente progetto comporta, anche se si impone qualche trasferimento di quota intergruppo, in relazione alla realtà particolare della scuola (si
pensi, per esempio al lavoro espletato in tre plessi diversi distanti
l’uno dall’altro, allo studio per la progettazione, alla riprogettazione
continua e manutenzione).
1) Progettazione
Manutenzione del progetto
Direzione del corso
Coordinamento:
Materiale didattico e d’uso
Vigilanza
Assistenza, manutenzione locali e altri servizi
del personale A.T.A
2) Lezioni docenti-esperti esterni
Attività di coordinamento di gruppo e di esercitazione docenti esterni.
Tutoring nello stage
3) Spese generali per lo stage
Diarie ed assicurazioni di docenti e dei corsisti 4) Esami finali, controllo e valutazione
dell’efficacia dell’intervento formativo
TOTALE
L. 27.500.000
L. 7.000.000
L.
4.500.000
L. 63.000.000
L. 33.000.000
L.
5.000.000
L. 140.000.000
224 Michele Papeo
Il corso si svolse da settembre 1994 a giugno 1995.
Conseguirono l’attestato di specializzazione professionale in
“Assistenza aziendale al commercio estero” i sottoindicati corsisti:52:
Nome e Cognome
Comune di provenienza
Savino Cormio
Antonella Cucci
Paola Dassisti
Lucia Di Bari
Marianna Di Lernia
Lidia Di Paola
Vincenzo Dragonetti
Isabella Palmieri
Lucia Piazzolla
Renata Ricchiuti
Natale Ricco
Luigia Strafezza
Dario Valendino53
Francesco Valendino
Salvatore Valerio
Chiara …
Fabio …
…
…
…
Trani
Cerignola
San Ferdinando di Puglia
San Ferdinando di Puglia
Trani
San Ferdinando di Puglia
Trani
Trani
San Ferdinando di Puglia
Trani
San Ferdinando di Puglia
Cerignola
Margherita di Savoia
Margherita di Savoia
San Ferdinando di Puglia
Cerignola
Cerginola
Trinitapoli
Trinitapoli
…
Gli esami si sostennero a settembre 1995.
52 Non è stato possibile reperire alcuni nomi.
53 Il caro Dario, coscienza critica e animatore della vita scolastica presso l’I.T.C.
“I. Silone”, è perito, qualche anno dopo, in un tragico “incidente” automobilistico;
proprio sulla strada provinciale Trinitapoli-San Ferdinando di Puglia. Certo d’interpretare il sentimento della comunità scolastica e dei compagni di corso, Lo ricordo
con simpatia e affettuosa stima.
Progetto Mezzogiorno
225
L’importanza del corso, il metodo di studio-lavoro, in qualche
caso, l’applicazione delle tecniche apprese, si sono rivelati, per tutti
i corsisti, di grande utilità. Come gli stessi hanno, in più occasioni,
dichiarato.
Progetto Mezzogiorno
227
POSTFAZIONE
L’esaurimento delle copie stampate avrebbe comportato la semplice ristampa di questo libro.
In realtà, si tratta di una riedizione, perché:
- integra la trattazione del Corso postdiploma;
- rilancia (stante il consenso fin qui riscosso dall’opera) un
obiettivo del progetto originario, il “contratto di rete53 per
la formazione e lo sviluppo del territorio”;
- registra con soddisfazione la nuova rubrica domenicale
di Il Sole24Ore “un manifesto per la cultura”, autorevole
conferma della relazione di fondo di detto progetto (cultura e sviluppo).
Il Corso postdiploma è un evento cardine nell’esperienza narrata.
Esso rappresenta, ad un tempo, il risultato più tangibile dell’impegno profuso negli anni precedenti e la causa della rottura dell’equilibrio creatosi.
È proprio la gestione di detto Corso, infatti, a scatenare l’aggressione54 allo scrivente.
Noncurante questa,55 da un lato, del sostegno entusiastico di
tutt’e quattro le precedenti Presidenze e dei risultati lusinghieri
conseguiti per la Comunità scolastica e per il Territorio, dall’altro,
delle prevedibili nefaste conseguenze, puntualmente abbattutesi56.
Sarà il caso di ribadire che:
- per ogni Corso annuale di sensibilizzazione e orientamento sulle tematiche del commercio estero erano stati attribuiti alla scuola, per le relative spese, otto milioni di lire
(Lit 8.000.000);
- per il corso postdiploma, di cui parliamo, furono attribuiti
alla scuola centoquaranta milioni di lire (Lit 140.000.000).
Ciò si vuole ricordare, non fosse altro che per scongiurare, in
esperienze future, i rischi di naufragio di azioni positive, a causa di
dinamiche estranee al processo di crescita e ai relativi sottostanti
valori.
53 Secondo il lessico corrente.
54 Definita, eufemisticamente, “sostegno vacillato”: cfr. qui, pag. XIII.
55 Sovviene, fatte salve le debite proporzioni, l’espressione di Cicerone (44 a. C.),
con riferimento agli assassini di Cesare “hanno agito con cuore da leoni e cervello
(politico) da bambini”. Seguirono, infatti, venti anni di guerre civili.
56 Cfr. qui, pag. XIV.
228 Michele Papeo
Uno degli obiettivi del progetto di educazione allo sviluppo, derivato dal “Progetto Mezzogiorno”, era quello che oggi si chiama
“contratto di rete”. Nel nostro caso, un contratto di rete per la formazione e lo sviluppo del territorio. A tanto era finalizzato il complesso di buone relazioni intessute dall’Istituto Tecnico Commerciale “I. Silone”.
L’interesse suscitato dall’opera, nei pochi mesi decorsi dalla pubblicazione e con una modesta azione divulgativa, autorizza a sperare che tale obiettivo possa essere ancora raggiunto.
Perciò, s’indicano, qui di seguito, coloro i quali hanno voluto:
- utilizzarlo come spunto di riflessione critica (dirigenti scolastici, aziendali e di altri enti; imprenditori, docenti) e per
l’orientamento, universitario e professionale (studenti);
- proporlo ai lettori – ricercatori (biblioteche);
- promuoverlo e distribuirlo (librerie).
• Ministero Istruzione Università Ricerca (Direzione Generale per l’Istruzione e la Formazione Tecnica Superiore – Segreteria del Direttore MURANO)
• Università degli Studi di Foggia – Facoltà di Economia
(Biblioteca Interfacoltà di Economia e Giurisprudenza)
– Preside, Prof.ssa Isabella VARRASO
• Ordine dei Dottori commercialisti ed Esperti contabili di
Trani – Presidente, Dott. Antonio SOLDANI.
• Liceo classico di Trani – D.S., Prof.ssa Cosima Damiana de GENNARO
• I.I.S.S. “G. BOVIO” di Trani – D.S., Prof. Ing. Angelo M.
Manlio MASSARI.
• I.P.S.S.C.T.S. “Luciano TANDOI” di Corato – D.S., Prof.
Giovanni MONTARULI.
• Istituto Tecnico Commerciale e per il Turismo “Padre A.
M. TANNOIA” di Corato – D.S., Prof.ssa Caterina MONTARULI
• I.I.S.S. “C. POERIO” di Foggia – D.S., Prof. Graziano
INFANTE
• I.I.S.S. “Sergio COSMAI” di Bisceglie – D.S., Prof. Dino
MUSCI
• I.T.C. Statale “F.S. NITTI” di Potenza – D.S., Prof.ssa
Caterina PERTA
• I.I.S.S. “Tommaso LECCISOTTI” di Torremaggiore –
D.S., Prof. Nazario MANDUZIO
Progetto Mezzogiorno
229
• Cantina Sociale “Alcide De Gasperi” a r.l. di Ortanova –
Presidente Sig. Luigi RUSCITTO
• Azienda avicola COLANGELO - Trani
• Apulia Felix - Azienda di produzione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli - Margherita di Savoia
• Biblioteca comunale di Trani – Coordinatrice, Dott.ssa
Daniela PELLEGRINO
• Biblioteca comunale “Sabino Loffredo” di Barletta
• Prof.ssa Luisa MASTRAPASQUA – I.I.S.S. “S. COSMAI”
Bisceglie
• Libreria Ingegneria 2000, via della Polveriera n.15 –
Roma
• Libreria “La Maria del Porto” di Rosanna GAETA – Trani
• “Trani Libri” di Giacomo FARANO – Trani
• Antica Cartoleria DI RONZO, di Rocco DI RONZO - Trani
• Libreria Tommaso PICCOLO – Margherita di Savoia
• “Cartolibreria Loreto” di Francesco CAMPAGNA – Trinitapoli
• Libreria “La biblioteca di Babele” di Rosangela CITO –
Trani.
• “Libreria Marconi” - Bisceglie
• MIE-Mondadori Iniziative Editoriali spa – Divisione Bol,
Segrate
Altri soggetti stanno organizzando eventi che prendono spunto
dalle categorie fondanti del “modello didattico – pedagogico dal
basso”, per impostare o imprimere accelerazioni ad azioni rivolte
allo sviluppo del territorio57.
L’inserto domenicale di Il Sole 24 Ore è curato dal filosofo Armando MASSARENTI. La presa di posizione forte della più importante organizzazione d’imprese italiana è un segnale inequivocabile
della consapevolezza che solo la “cultura” può sostenere l’economia, correttamente intesa.
57 La ri-territorializzazione è la nuova frontiera della crescita.
Progetto Mezzogiorno
231
Biografia dell’Autore
Il Prof. Michele Papeo è nato a San Ferdinando di Puglia, dove ha
studiato, lavorando.
Diploma di ragioniere e perito commerciale presso l’Istituto tecnico
commerciale statale “M. Cassandro” di Barletta.
Laurea in Economia Commercio presso l’Università degli Studi di
Bari. Tesi in Politica Economica su “Il Commercio con l’Estero e la
Bilancia dei Pagamenti dell’Italia nel quinquennio 1968-72”.
Durante gli studi, ha diretto:
- l’impresa Camporeale Luca di San Ferdinando di Puglia, di
commercio dei prodotti della terra e trasformazione delle
uve in mosti;
- l’ufficio commerciale-amministrativo dell’Industrie Technik,
di Milano (studio di progettazione e costruzione di impianti
di lavaggio, verniciatura, decapaggio).
Perfezionato in Corso annuale di “Studi di Politica Internazionale”
presso l’ISPI di Milano, come vincitore di borsa di studio per la carriera diplomatica.
Vincitore di concorso a cattedre per “Discipline e Tecniche Commerciali” nella scuole secondarie superiori.
Perfezionato in corsi annuali:
A) in “Metodi della Valutazione Scolastica” e “Didattica generale e della Matematica”, presso l’Università degli Studi “la
Sapienza”;
B) per la funzione ispettiva e direttiva presso le scuole di ogni
ordine e grado, presso l’Università degli Studi di Firenze.
Ha insegnato economia aziendale presso:
- l’I.T.C. statale “C. Cattaneo” di Milano;
- l’I.T.C. statale “P. Custodi” di Milano;
- l’I.T.C. statale “Dante Alighieri” di Cerignola”
- l’I.T.C. statale “I. Silone” di San Ferdinando di Puglia
- l’I.P.S.S.C. statale “N. Garrone” di Barletta
- l’I.T.C. G. “G. Salvemini” di Molfetta
È stato formatore professionale e, continuamente, per tutti gli anni
di servizio prestato nella scuola secondaria superiore, commissario
e presidente di commissioni di esami di Stato finali.
Dall’a.a. 1997-98 collabora con le Università degli Studi di Bari e
Foggia (prima e dopo l’autonomia di quest’ultima): Facoltà di Economia, Giurisprudenza, Medicina e Chirurgia, Medicina Veterinaria,
232 Michele Papeo
- pressoché ininterrottamente, come professore a contratto di discipline aziendalistiche;
- cultore;
- commissario d’esami;
- relatore per tesi di laurea;
- relatore nel Convegno su “Il mercato elettronico della P.A. e il
mondo delle imprese”, svolto presso l’Università degli Studi di Foggia” il 23 Aprile 2008.
Idoneo all’insegnamento nella S.I.S. (scuola interateneo di specializzazione per l’insegnamento nella scuola secondaria superiore).
Dottore commercialista e Revisore legale (in quest’ultima veste, è
nel direttivo nazionale dell’AIFVS – Associazione italiana familiari e
vittime della strada).
è autore di monografie e articoli economico-aziendali su “Rassegna
Dauna del Dottore Commercialista” (periodico trimestrale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Foggia).
Ha promosso e coordinato presso l’I.T.C. “I. Silone”, oltre al Progetto Mezzogiorno”, il I Convegno su “Quale ragioniere, oggi”.
Il metodo adottato è stato sempre quello della ricerca-azione.
I suoi studi, i suoi scritti, la sua opera professionale si contraddistinguono per l’approccio umanistico.