Progetto Mezzogiorno
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Progetto Mezzogiorno
Michele Papeo Progetto Mezzogiorno Laboratorio per lo sviluppo del territorio WIP Edizioni Immagine di copertina a cura di Giuseppe Daloiso Un affettuoso ringraziamento a Giuseppe Massimo Donnanno Informatico presso il Tribunale di Trani WIP Edizioni srl via Capaldi 37/A - Bari www. wipedizioni.it [email protected] ISBN: 978-88-8459-203-3 1a edizione: dicembre 2011 Ristampa: marzo 2012 A Sabina, Emiliana, Liuba, le quali durante l’avventura, simpaticamente, mi attribuirono il secondo nome “Progetto Mezzogiorno”. A mio padre Cosimo Damiano (il cui cuore ha cessato di battere contemporaneamente all’uscita del presente lavoro). Ringraziandolo per la testimonianza umana di onestà e coerenza. Progetto Mezzogiorno V Presentazione Il termine “progetto” deriva dal latino projectare che significa “gettare avanti, proporre”. L’etimologia del lemma esprime in maniera compiuta quanto è presentato in questo volume del Prof. Papeo. Uno scenario, che, permette di farci cogliere con notevole anticipo le direttrici culturali che si sarebbero affermate nei decenni successivi. Leggendo le pagine che documentano la straordinaria profusione d’energie e creatività di quegli anni si intravedono squarci di futuro fatti presagire dalla lungimiranza e della competenza del Prof. Papeo, col quale ho condiviso in quegli anni un tratto di strada, sia pure breve, nell’avvincente e arduo compito educativo delle giovani generazioni. La documentazione che oggi è offerta al lettore del lavoro svolto con acribia intellettuale dal Prof. Papeo in quegli anni, attesta una concezione di scuola intesa come palestra del futuro e non come deposito del passato. Il Prof. Papeo ha ritenuto importante ridisegnare in una logica nuova i percorsi classici d’avvicinamento alla cultura d’impresa, introducendo un modello didattico-pedagogico, dal basso. Fondato sulla capacità, da un lato, di leggere e interpretare sia la realtà locale che quella globale; dall’altro, di rapportarle in funzione di un Progetto globale di Educazione allo Sviluppo del Territorio. Ciò, attraverso: - la promozione di categorie mentali (da cui solo derivano comportamenti e atteggiamenti congruenti), quali innovazione, imprenditorialità, ricerca-azione, responsabilità, creatività; - una riconfigurazione dell’organizzazione scolastica, volta a trasformare la scuola “domus aurea” in uno dei soggetti attivi dello sviluppo del territorio, laboratorio d’idee pro territorio; da cui, alternanza scuola-lavoro, stage, orientamento professionale e altre forme di collaborazione; - il ripensamento da parte dell’imprenditore e del rappresentante dell’azienda pubblica, della scuola e dei giovani come risorse, non fardello; - l’accettazione, da parte di tutti i soggetti attivi, del confronto sul modello di sviluppo locale. VI Michele Papeo Il processo d’internazionalizzazione trova, in tal modo, le basi culturali per divenire fattore di sviluppo, per tutti. Il volume raccoglie e presenta in forma originale buone pratiche ed esperienze significative sul tema dell’alternanza Scuola/ Lavoro. La progettazione si è avvalsa del supporto delle Parti Economiche e Sociali ed è stata coordinata dal Prof. Michele Papeo, che ha tenacemente voluto e portato a compimento il progetto. Emerge dall’insieme di queste modalità la fondamentale valenza educativa e formativa del lavoro, di tutte le esperienze del lavoro1. Giova a questo punto sottolineare che tutta la passione educativa del Prof. Papeo ha avuto sempre chiara la convinzione che l’economia è certo un valore, ma è solo un aspetto e una dimensione della complessa attività umana; partendo dalla realtà dell’impresa, occorre riconoscere il primato dell’uomo e il valore sociale dell’impresa2. Il Progetto Mezzogiorno ha saputo intercettare anzitempo, da un lato, il cambiamento del rapporto tra le imprese italiane e la cultura e, dall’altro, ha cercato di sensibilizzare gli studenti nel percepire in che misura l’investimento culturale sia in grado di potenziare le capacità imprenditoriali. Tra gli altri obiettivi formativi del Progetto emerge l’impegno a suscitare il convincimento che la cultura può rappresentare, oltre che un efficace strumento di promozione dell’immagine aziendale, una vera e propria leva strategica di sviluppo e competitività3. La realizzazione del Progetto Mezzogiorno è stata un’opportunità per trasformare percorsi culturali pionieristici in strade battute e affidabili, per rendere evidenti quei concetti che possono diventare patrimonio culturale comune. Un altro concetto fondamentale del “Progetto Mezzogiorno”, nell’era della globalizzazione riguarda la glocalità. “Glocale”, risulta dalla fusione delle due parole: globale e locale. La globalizzazione è, infatti, come un Giano bifronte. Il secondo lato è il localismo. Il riferimento al Mezzogiorno rimanda alla domanda: è possibile preservare le “identità” locali, sottraendosi al localismo e al particolarismo? Il problema si pone in termini paragonabili per la soprav1 Sfatando altri miti: affarismo, “fare soldi” facilmente, “farsi dritti” e “furbi”. 2 Tutto il lavoro e gli scritti del Prof. Papeo sono improntati allo sviluppo integrale della persona. Egli coltiva un approccio umanistico all’economia aziendale. Da qui, anche, l’attualità del “Progetto Mezzogiorno”. 3 Il binomio cultura – sviluppo è il caposaldo dell’azione del Prof. Papeo. Progetto Mezzogiorno VII vivenza delle economie locali di fronte all’economia mondiale. In un contesto di globalizzazione, l’identità locale forte è un fattore di dinamismo delle vita locale e dell’economia. In un’economia mondializzata in cui sembra non esserci più posto per una teoria specifica per il Sud, in quanto ad un mondo unificato corrisponde l’impero del pensiero unico, è indispensabile il riferimento al “locale” semplicemente perché ciò permette allo sviluppo di sopravvivere alla propria morte. La mondializzazione spesso non comporta la fecondazione incrociata delle diverse civiltà. È l’imposizione agli altri di una cultura propria, quella dell’Occidente. Questo imperialismo culturale finisce il più delle volte per non sostituire all’antica ricchezza altro che un tragico vuoto. Questa megamacchina tecno-economica agisce massivamente nel senso dell’esclusione. Essa si basa sul culto del primato tecnico ed economico, senza freni né limiti, il profitto per il profitto, l’accumulazione illimitata. È necessario, pertanto, rivitalizzare il tessuto locale. Non si tratta di concepire il particolarismo locale (la nicchia) come un’oasi conviviale nel deserto umano del mercato mondiale, ma come un organismo in espansione che impedisce il deserto di avanzare e lo fa arretrare. È necessario, perché, anche su un pianeta virtuale si vive localmente, ma sopratutto, è necessario per uscire dall’immaginario economico e per lottare contro la globalizzazione, nell’accezione più deleteria, purtroppo, prevalente. Soltanto una rinascita della vita locale, della cultura locale e dell’economia locale ci può permettere di concepire un futuro sostenibile. La posta sta nell’evitare che il “glocale” serva unicamente come alibi al perpetuamento della desertificazione del tessuto sociale. Che sia soltanto un cerotto affibbiato sulla piaga aperta, in altre parole, un termine d’illusione e di diversione. Emerge da tutta l’architettura del Progetto Mezzogiorno la convinzione che l’impresa e il profitto non sono sufficienti a dare ragione di se stessi, nemmeno dal punto di vista economico. Ad attestarlo sono le scienze economiche stesse. È impossibile spiegare l’economia con l’economia. Le dimensioni sociale ed etica sono strettamente collegate con l’economia, con l’azienda e con il profitto. Questo convincimento trova conferma tra le righe delle pagine del volume che documentano come i fattori immateriali, relazionali e VIII Michele Papeo sociali svolgano un ruolo anche economico di primaria importanza. La raccolta di dati e informazioni presentati nel volume del Prof. Papeo ha lo scopo di evidenziare e valorizzare la vitalità della scuola quando si apre al territorio e si rende protagonista di attività formative innovative, nella prospettiva di una loro ulteriore diffusione ed evoluzione. Ritengo che il “Progetto Mezzogiorno” ha permesso l’acquisizione, lo sviluppo e l’applicazione di competenze previste dai profili educativi culturali e professionali del corso di studio tipico dell’Istituto in causa ed è stato un’opportunità di apprendimento personalizzato degli studenti, rendendoli autori e protagonisti del processo di apprendimento. Tutto questo grazie alla lungimiranza e indiscusso rigore professionale del Prof. Papeo e alla collaborazione di quanti hanno creduto al Progetto. Domenico Marrone Direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Trani e Docente di Etica teologica Progetto Mezzogiorno IX Indice Presentazione di Domenico Marrone p. V Poche parole per introdurre “ XI PARTE I – Atti del “Progetto Mezzogiorno” 1990-91 Nota introduttiva Descrizione attività Conclusioni Documentazione Schede Fonti consultate “ “ “ “ “ “ “ 1 5 7 13 15 41 59 PARTE II – Atti del “Progetto Mezzogiorno” 1991-92 Ringraziamenti Nota introduttiva Introduzione Impostazione del corso Svolgimento del corso Conclusioni Documentazione Fonti consultate “ 61 “ 65 “ 67 “ 69 “ 71 “ 73 “ 80 “ 85 “ 126 PARTE III – Atti del “Progetto Mezzogiorno” 1993-94 Ringraziamenti Note introduttive Impostazione del corso Svolgimento del corso Conclusioni Fonti consultate “ “ “ “ “ “ “ APPENDICE – Definizione e Costituzione di un Consorzio per l’Esportazione Documentazione Schede aziendali “ 157 “ 169 “ 197 Progetto corso postdiploma “assistenza aziendale al commercio estero” Fonti consultate “ 209 “ 222 Postfazione Biografia dell’Autore “ 227 “ 231 127 131 133 135 139 151 154 Progetto Mezzogiorno XI Poche parole per introdurre gli Atti del “Progetto Mezzogiorno” presso l’I. T.C.S. “i. silone”4 di San Ferdinando di Puglia Eravamo sulla banchina antistante l’ingresso della precaria sede scolastica, in Via delle Vigne, 37: il Preside, ing. Aldo Lioy, lo scrivente e un Dirigente ICE5. Costui ci aveva appena comunicato che questa Scuola, “chissà perché”, era stata designata come sede dell’iniziativa dei Ministeri del Commercio Estero6 e della Pubblica Istruzione (finanziata dall’Unione Europea), per la sensibilizzazione e l’orientamento al commercio estero delle ultime classi. Concludendo, che avremmo potuto “portare i ragazzi a fare una pizza”. Salutammo il pragmatico funzionario. Il Preside e lo scrivente ci guardammo negli occhi, avendo chiaro che avremmo cercato di offrire, ai giovani, alla comunità scolastica ed al territorio di più e di meglio7 che una pizza. Cominciò così l’avventura, rivelatasi vera e propria esperienza pilota di: 4 Attualmente, l’Istituto è intitolato a “Michele Dell’Aquila”, onesto intellettuale, insigne letterato, docente universitario. 5 L’Istituto Nazionale per il Commercio Estero è stato soppresso con legge 111 del 15 luglio 2011, art. 14 (c. 17-27). Le funzioni ad esso attribuite dalla normativa vigente e le inerenti risorse di personale, finanziarie e strumentali, compresi i relativi rapporti giuridici attivi e passivi, sono trasferiti, al Ministero dello sviluppo economico. 6 Il Ministero del Commercio con l’Estero fu istituito per scorporo dal Ministero dell’Industria ed il Commercio il 9 gennaio 1946 con il Governo De Gasperi I. Con la Riforma Bassanini - D. Lgs. n. 300/1999 fu accorpato all’istituendo Ministero delle Attività Produttive, effettivamente operante dal 2001 col Governo Berlusconi II. Col Governo Prodi II, il 17 maggio 2006, è pertanto istituito il Ministero del Commercio Internazionale, scorporandolo dal predetto dicastero delle attività produttive (ritorna nella configurazione che aveva quale Ministero del Commercio con l’Estero). Due anni dopo, nel 2008, col Governo Berlusconi IV, il dicastero del Commercio Internazionale è accorpato al Ministero dello Sviluppo Economico, nome col quale era stato modificato il predetto Ministero delle Attività Produttive. Attualmente, abbiamo il Ministero dello Sviluppo Economico – Commercio Internazionale. 7 Il Preside Aldo Lioy, collegò immediatamente i contenuti dell’attività che stavamo per intrapendere alle mie esperienze imprenditoriali-manageriali, alla mia tesi di laurea e ai miei studi, anche di politica internazionale. XII Michele Papeo • Autonomia scolastica. • Trasmissione della cultura d’impresa (differenziandola dall’affarismo incalzante e, spesso, imperante, proprio in quel periodo storico8). • Precisazione del significato del processo d’internazionalizzazione d’impresa9 e azione conseguente. • Coniugazione delle categorie “Cultura” e “Sviluppo”. • Logica partecipativa, coinvolgendo tutti i soggetti dello sviluppo del Territorio (Imprese, Istituzioni locali, Agenzie educative, Banche). • Superamento della Scuola, intesa come diplomificio. • Superamento della subcultura del posto fisso. • Organizzazione scolastica per obiettivi, opportunamente programmati. • Affermazione dell’Impresa come sede formativa per definizione. Perciò, una formazione legata alla realtà produttiva e all’innovazione. • Cultura del controllo di gestione aziendale. • Adozione della “Ottica glocale”. • Promozione dei sistemi territoriali (San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli, Margherita di Savoia), rispetto ai Comuni in ordine sparso e alla dottrina del campanile. • Avviamento di progetto complessivo di “Educazione allo sviluppo”. • Internazionalizzazione della piccola e media impresa, soprattutto, meridionale. 8 Siamo ai tempi di “Tangentopoli” . 9 Il processo d’internazionalizzazione, a mio avviso, coinvolge in pieno il sistema formativo-culturale. Esso non va confuso con la rincorsa di sporadici incrementi d’esportazioni (prima dell’introduzione dell’euro, tramite le famigerate svalutazioni della lira; oggi, con altri espedienti). Consiste, invece, nel porre le condizioni per una affermazione duratura in un mercato. Il che comporta la conoscenza dello stesso, ovvero, degli operatori. Conoscenza non superficiale, bensì approfondita. Ciò non significa ignorare o sottovalutare la realtà contingente, ma collegare questa ai fattori che la determinano. Si tratta di comprendere cosa e come pensano i soggetti, che noi vorremmo avere come acquirenti. Esempio. Possiamo pretendere di vendere ai cinesi durevolmente, solo mediante un viaggio di una delegazione ministeriale e stipulando qualche contratto, avente valenza solo propagandistica? Impossibile. Costruirsi percorsi di successo in quel mercato comporta studiare e comprendere il pensiero cinese (ovvero, il confucianesimo). Da qui, la proposta, convinta, d’attrarre nel “Progetto Mezzogiorno” anche i licei. Progetto Mezzogiorno XIII Ciò, consapevoli che la questione meridionale è, prima di tutto, culturale10. Sta di fatto che: • in quegli anni la Scuola ebbe un vero e proprio boom d’iscrizioni; • gli studenti destinatari dell’azione di promozione e orientamento parteciparono alle attività, con interesse (anche nei giorni in cui si astenevano dalle lezioni per le proteste dell’epoca); • questa scuola s’impose a livello provinciale (avviando una collaborazione particolarmente intensa con la Camera di Commercio di Foggia, nonché con l’Associazione degli Industriali di Capitanata, con le scuole di Foggia11) e nazionale (divenendo referente presso i Ministeri e punto di riferimento per tutte le scuole coinvolte nel “Progetto Mezzogiorno”); • ottenne un corso post diploma per “Assistant Export Manager”; • costituì una biblioteca di base specializzata in commercio estero, a disposizione degli operatori commerciali locali; • stipulò protocolli d’intesa e convenzioni per l’integrazione studio-lavoro fra Scuola - Enti locali - Imprese. Come si può immaginare, quanto sopra non poteva essere indolore… E non lo fù. La rabbia covata nei più ostili al cambiamento12, cresciuta man mano che aumentava la visibilità della scuola, si conseguivano risultati lusinghieri, si ricevevano continue attestazioni, si profilavano rosee prospettive, esplose appena vacillò il necessario sostegno del capo d’istituto13. Il sottoscritto chiese ed ottenne trasferimento in altra sede. Saltarono: 10 San Ferdinando di Puglia era un prospero centro agricolo (si pensi ai pescheti), con notevoli risorse finanziarie; ma deprivato culturalmente: un contrasto pericoloso. 11 Una docente di scuola secondaria superiore di Foggia fu distaccata presso l’Associazione degli Industriali di Capitanata, primo esempio in Italia, non a caso, proprio in quel periodo. 12 Una scuola siffatta induce il docente a misurarsi con problemi concreti, soprattutto, a confrontarsi con metodi della valutazione scolastica, nuovi, su base partecipata; privandolo del voto, spesso inteso e utilizzato autoritariamente. 13 Cosa che accadde con la quarta presidenza, capitata durante il “Progetto Mezzogiorno”. XIV Michele Papeo -il laboratorio didattico-pedagogico, faticosamente allestito; -il progetto globale di “Educazione allo sviluppo”; -tutte le attività a questi connesse14 Il giudizio più chiaro e netto, al di là di tutto, fu espresso dall’utenza. Nel giro di pochi anni, la popolazione studentesca si ridusse al di sotto del numero necessario perché l’Istituto potesse conservare l’autonomia. Molti docenti persero la cattedra. Il segretario amministrativo fu trasferito. Il dott. Felice Grassi, ritornato nella funzione di Provveditore agli studi di Foggia, dopo avermi pregato15, di ritornare, a mia volta, in quel di San Ferdinando di Puglia, escogitò l’escamotage16 del corso serale e qualche altro indirizzo di studio17. Tenendo, così, in vita l’Istituto. Intanto, giungeva notizia che l’agognato sogno della sede scolastica propria18 si avverava19. Molte testimonianze dimostrano che il sacrificio di chi si è prodigato per quella esperienza pilota non è stato inutile. è anche una speranza. Ed è proprio questo il più importante scopo della pubblicazione del presente lavoro. Spronare i giovani meridionali ad elevarsi dalla mediocrità, in tutte le sue espressioni. Sforzandosi di scrutare sempre l’orizzonte. 14 “Il giocattolo si era rotto”, mi sussurrò il collaboratore amministrativo Angelo Piazzola. 15 Inutilmente. Nel frattempo, avevo inoltrato comunicazione alla Procura della Repubblica di Foggia di quanto accadeva nell’Istituto Tecnico commerciale “I. Silone” di S. Ferdinando di Puglia e mi ero rivolto al Tar (quel Tar di Bari, che, ahinoi, rigettò la mia richiesta), non tanto per farmi riconoscere quanto mi vedevo personalmente strappato, ma per gridare, anche per quella via, il dolore per quanto si stava perpetrando ai danni della comunità sanferdinandese e della cultura; presi atto, con grande amarezza della sentenza; ero troppo stanco e preso da altri impegni di ricerca – insegnamento presso l’Università, oltre che nella nuova sede scolastica, per avventurarmi sul sentiero dell’appello; d’altra parte, il giudizio chiaro e netto era stato pronunciato dall’utenza, sponte sua, senza influenza di sorta. 16 Non ampliamento dell’offerta formativa, ma “extrema ratio”, per non scomparire. 17 Avulso dal fabbisogno formativo del territorio, come “abbigliamento e moda”. 18 Insieme ai Presidi Diego Colonna, Aldo Lioy, Michelino Fistetto, Anna Maria Azzarita, non era sfuggita, occasione (incontri con amministratori locali e provinciali, conferenze convegni, ecc) per rivendicare tale diritto-bisogno. Sovviene anche l’impegno del compianto prof. Ferdinando Grimaldi. 19 Cfr. Atti 1991-92. Progetto Mezzogiorno XV San Ferdinando di Puglia, il territorio, il Mezzogiorno d’Italia avevano ed hanno ancora bisogno di un modello socio-economico. L’auspicio mi riporta con la mente e con il cuore ad un personaggio (poco ricordato), al quale la comunità di San Ferdinando di Puglia, i giovani, in particolare, potranno sicuramente ispirare il loro percorso umano e civile: l’avvocato, onorevole Sabino Vania. Michele Papeo Progetto Mezzogiorno PARTE I Atti del “Progetto Mezzogiorno” 1990-91 1 Progetto Mezzogiorno ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE “IGNAZIO SILONE” SAN FERDINANDO di PUGLIA PROGETTO MEZZOGIORNO Iniziativa dei Ministeri della Pubblica Istruzione e del Commercio con l’Estero, dell’Istituto Nazionale per il Commercio Estero e della Confcommercio. Responsabile: Preside Ing. Aldo Lioy Docente Coordinatore: Prof. Michele Papeo Hanno collaborato: i proff. Mauro Camporeale, Maria Capodivento, Jole Silvi, Felice Vaccina; il Personale A.T.A. Anno Scolastico 1990 – 91 3 Progetto Mezzogiorno 5 Nota introduttiva La raccolta della documentazione contenuta nel presente fascicolo vuole costituire: - una traccia dell’attività svolta presso questa Scuola, per realizzare l’iniziativa interministeriale in materia di commercio estero; - un contributo agli Enti organizzatori; - uno spunto di riflessione per gli operatori scolastici e per tutti coloro che hanno a cuore la crescita di detta Comunità scolastica e del Territorio. Progetto Mezzogiorno 7 Descrizione attività L’iniziativa è stata comunicata al Preside, personalmente, in un incontro presso il Ministero della Pubblica Istruzione ed è stata contemporaneamente formalizzata attraverso una nota dello stesso Ministero, così intitolata: “Azioni di sensibilizzazione ed orientamento sulle tematiche del commercio estero per diplomandi di Istituti di istruzione media superiore d’indirizzo tecnico e professionale per il commercio – anno scolastico 1990 – 91”. Il Preside ha partecipato detta comunicazione a tutti i docenti ed agli studenti delle quinte classi, indicando il coordinatore. Questi ha riproposto la stessa in seno al gruppo di lavoro dei docenti di ragioneria e tecnica commerciale, nonché alla commissione didattica. Obiettivo generale è quello di trasmettere al giovane un “approccio internazionale”. Gli obiettivi specifici, che ci si è proposti sono: -pedagogico, ossia, commercio quale fattore di progresso di tutti i popoli, a partire dal nostro territorio; ciò, attraverso la cooperazione, in quello che il sociologo Marshall McLuhan ha definito “villaggio globale”; -di orientamento, ossia, occasione per individuare nuove prospettive lavorative e di studio, nonché per scoprire attitudini al commercio estero; -istruttivo, ossia introduzione alla tecnica del commercio estero; -socio-economico, ossia, coinvolgimento delle istituzioni e degli operatori commerciali del territorio. La prima conferenza è stata tenuta dal dr. Claudio Borghese, funzionario del Ministero del Commercio con l’Estero - Direzione Generale Import - Export. Egli, avvalendosi anche di sussidi visivi, ha delineato il significato e le problematiche del commercio estero. In particolare, lo stesso ha spiegato il significato del commercio con l’estero, dal punto di vista tecnico e per l’economia del Paese: -cessione ed acquisizione di beni e servizi a e da Paesi terzi; -fonte di ricchezza per la Nazione. Si è, quindi, soffermato sulla “bilancia dei pagamenti”, quale do- 8 Michele Papeo cumento di sintesi delle transazioni economiche col resto del mondo; evidenziandone le diverse formulazioni: - bilancia commerciale; - bilancia delle partite correnti; - bilancia per aree geografiche; - bilancia per settori merceologici. Infine: - ha messo in relazione l’andamento della bilancia dei pagamenti col mercato dei cambi, distinguendo il mercato libero da quello centralizzato (in tal senso, ha richiamato il regime dei cambi fissi e quello dei cambi fluttuanti). - Ha indicato l’evoluzione delle relazioni commerciali: vendita dei prodotti finiti, dei macchinari, degli impianti, della tecnologia, joint-ventures. - Ha evidenziato l’importanza dei Paesi in via di sviluppo, sullo scenario internazionale. - Ha delineato il regime import - export in Italia ed i problemi valutari ad esso connessi, precisando le tappe della riforma valutaria. - Con riferimento all’attività amministrativa degli Enti preposti al commercio con l’estero, ha illustrato la legge 7 agosto 1990, n. 241 “nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”. La seconda conferenza è stata tenuta dal dr. Michele Laddaga, funzionario dell’Istituto per il commercio estero. Egli, dopo avere evidenziato l’importanza del commercio estero per l’economia italiana, ha illustrato l’attività di detto Istituto (I.C.E.), in Italia e all’estero. In particolare, ha spiegato la struttura del commercio internazionale e del commercio estero dell’Italia, precisando che il nostro è un Paese fortemente legato all’attività estera, come importatore di materie prime ed esportatore di manufatti. Quindi, ha delineato l’attività di promozione all’estero del prodotto italiano, sottolineando il ruolo del Ministero del commercio con l’estero e dell’Istituto del commercio estero. Il primo fissa gli obiettivi della politica commerciale del Paese; il secondo è l’organo tecnico per la realizzazione pratica degli interventi. La terza conferenza è stata tenuta dalla dr.ssa Giustina DeJudicibus, capo servizio presso la dogana di Parma. Ella, sulla base del proprio vissuto professionale, ha simulato un caso di esportazione, utilizzando la bolletta doganale e spiegando- Progetto Mezzogiorno 9 ne le fasi amministrative. Quindi, si è soffermata sul mercato europeo, precisando che, con la realizzazione del mercato unico si parlerà di “spedizioni”, non più di esportazioni. La conquista di questo mercato dipenderà, essenzialmente, dalla qualità dei beni, essendo i prezzi calmierati per effetto della concorrenza. Ha proseguito, delineando il rapporto tra mercato europeo e quello mondiale, illustrando il meccanismo di livellamento di alcuni prodotti base, mediante le sovrimposte. A questo punto, ha citato il GATT, l’accordo che regola il commercio mondiale, attualmente impegnato nel negoziato per la liberalizzazione degli scambi. Infine, ha richiamato l’attenzione sull’importanza della cooperazione con i Paesi in via di sviluppo. La quarta conferenza è stata tenuta dal prof. Federico Pirro, docente di storia dell’industria presso l’Università di Bari. Egli ha trattato il tema “analisi dei settori d’interesse per l’economia locale e testimonianze aziendali”, fornendo una serie d’indicazioni e di stimoli per la valorizzazione del territorio. Ha dimostrato come la Regione Puglia avrebbe tutte le caratteristiche per essere autopropulsiva: - posizione geografica; - bellezze naturali; - materie prime agricole; - energie umane e intellettuali. Spesso, però, queste condizioni favorevoli non sono adeguatamente sviluppate, per carenze d’infrastrutture e di servizi, a loro volta, dipendenti, per lo più, da un’amministrazione della cosa pubblica carente. Malgrado ciò, si possono apprezzare in Puglia aree sviluppate, quale quella di Barletta, per cui, giustamente, è auspicabile la costituzione della sesta provincia pugliese. In altre aree, meno sviluppate, pur costituendo ricchi “giacimenti a cielo aperto” di materie prime agricole, si tratta d’attirare o d’impiantare industrie di trasformazione. Nonché, di curare la vendita dei propri prodotti, oltre che la loro produzione. A tal proposito, il relatore ha citato la legge n. 83 del 1989, concernente “interventi di sostegno per i consorzi fra piccole e medie imprese industriali, commerciali e artigianali”. La quinta conferenza è stata tenuta, ancora, dal dr. Michele Lad- 10 Michele Papeo daga, il quale ha introdotto elementi di marketing internazionale, ammonendo che non basta sapere produrre, ma occorre anche sapere vendere il proprio prodotto. In particolare, egli ha spiegato come la conquista del mercato estero dipenda sia da una direzione aziendale efficiente, che da una buona conoscenza del mercato internazionale. In tal senso, assumono rilievo la padronanza della contabilità analitico-gestionale, all’interno dell’azienda, ed il controllo di tutte quelle variabili da cui scaturisce la strategia di marketing, all’esterno. Inoltre, è opportuno sapere valutare i rischi che l’attività d’esportazione comporta: Rischi, di natura: - commerciale, quale la revoca della commessa; - creditizia, quale l’insolvenza del debitore o dello Stato del debitore; - monetaria, per effetto dell’oscillazione dei cambi; - catastrofica, dovuti ad eventi naturali disastrosi, come sisma, terremoto, alluvione, uragano; - bellica, quale lo scoppio di guerre. Se l’imprenditore può, autonomamente, gestire l’attività interna dell’azienda, non potrà fare altrettanto per tutte le variabili connesse col mercato internazionale. Per cui, è indispensabile, sia per accedere ai mercati esteri che per il buon fine delle operazioni commerciali, rivolgersi alle strutture pubbliche in grado di potere assistere l’operatore. Purtroppo, sono ancora pochi gl’imprenditori, i quali utilizzano tali supporti e la stessa normativa a sostegno delle esportazioni. Sono pochi, soprattutto, rispetto alle 20.000 imprese potenziali esportatrici, stimate nel meridione. Lo scrivente, a conclusione del ciclo delle conferenze, ha sintetizzato in maniera consequenziale gli argomenti trattati, avendo come filo conduttore il concetto di “sviluppo integrale”. Ovvero, il commercio estero come strumento di crescita culturale e sociale, oltre che economica, secondo un ordine fondato sulla cooperazione fra tutti gli Stati del mondo. In tal senso, è stato impostato il seguente schema, avente il duplice scopo di rinforzare la preparazione acquisita dagli studenti durante le conferenze e di costituire punto di riferimento per l’elaborazione della tesina, prevista a conclusione del corso: Progetto Mezzogiorno 11 - significato tecnico, economico, sociale e politico del commercio con l’estero; - organismi nazionali ed internazionali preposti al commercio con l’estero; - documenti relativi al commercio estero (la bilancia dei pagamenti); - struttura del commercio internazionale; - la CEE ed il mercato unico del 1993; - problemi economici e finanziari connessi con il commercio estero; - elementi di marketing internazionale; - nuovo ordine economico internazionale; - potenzialità dell’economia del territorio. Tale schema è stato corredato da schede contenenti i termini, le espressioni e le sigle ricorrenti in materia di commercio estero, nonché le leggi fondamentali che disciplinano questa materia. Il test, a carattere non selettivo, è stato effettuato da diciassette studenti, con i seguenti risultati: Risposte esatte/Totale risposte (15) Numero studenti 15/15 - 12/15 2 11/15 3 10/15 4 9/15 2 7/15 5 6/15 1 Le prove, corrette, sono state riproposte agli studenti. Nell’occasione, è stato anche definito il contenuto delle rispettive tesine. A queste, con un tutorato, pressoché, quotidiano, ci si è dedicati per il tempo successivo. 12 Michele Papeo Nel frattempo, d’intesa con l’I.C.E. – sede di Bari, si sono concordate le modalità di effettuazione delle visite aziendali: a)presso il conservificio alimentare dauno, di San Ferdinando di Puglia; b)presso il calzaturificio Cofra, di Barletta; Dette visite sono state così configurate: - dimostrazione dell’impianto di produzione e del processo produttivo; - visite agli uffici, con analisi delle procedure adottate per le operazioni d’esportazione; - intervista agl’imprenditori ed ai funzionari addetti al commercio estero; - riflessioni e considerazioni di gruppo. Esse hanno riproposto ai giovani alcuni connotati della realtà economico-aziendale del meridione: a)contraddizione fra le potenzialità economiche e lo sfruttamento inadeguato delle risorse, soprattutto, costituite da materie prime agricole; b)forte slancio imprenditoriale, per lo più, individualistico, poco o niente supportato da infrastrutture e servizi idonei per lo sviluppo aziendale. Progetto Mezzogiorno 13 Conclusioni Il bilancio dell’esperienza è senz’altro positivo. I giovani diplomandi hanno avuto modo d’avvicinarsi ad una realtà, finora, forse, soltanto vagamente teorizzata. L’apprendimento relativo al commercio estero, come fatto tecnico-economico, è stato coniugato con la dimensione didattico-pedagogica e sociale. Perciò, commercio estero come punta più avanzata dell’attività aziendale e come fattore di sviluppo del territorio, ma anche come momento formativo. L’identikit dell’export manager, che ne è derivato è il seguente: - giovane di cultura media; - con una buona conoscenza di due o più lingue straniere; - fortemente motivato. Speriamo di potere contribuire alla formazione di molti giovani con tali caratteristiche. A tal fine, stiamo cercando di costituire una piccola biblioteca specializzata, da mettere a disposizione dei docenti, degli studenti e degli operatori commerciali locali. Pertanto, nell’esprimere un ringraziamento: - agli Enti promotori (Ministero della Pubblica Istruzione, Ministero del Commercio con l’Estero, Istituto per il commercio estero, Confcommercio), per l’opportunità offertaci; - al Sindaco del Comune di San Ferdinando di Puglia, per la disponibilità manifestata; - ai dirigenti del Conservificio alimentare dauno, per l’accoglienza riservataci. Ci auguriamo che questa iniziativa possa proseguire, fino a diventare una prerogativa dell’I.T.C. “I. Silone” di San Ferdinando di Puglia. Progetto Mezzogiorno DOCUMENTAZIONE 15 Progetto Mezzogiorno 17 18 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 19 20 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 21 22 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 23 24 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 25 26 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 27 28 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 29 30 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 31 32 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 33 34 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 35 36 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 37 38 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 39 Progetto Mezzogiorno SCHEDE ELABORATE A CONCLUSIONE DELLA PRIMA FASE DELL’INIZIATIVA INTERMINISTERIALE IN MATERIA DI COMMERCIO ESTERO SAN FERDINANDO di PUGLIA, 3 APRILE 1991 41 Progetto Mezzogiorno 43 Ecco, in sintesi, come si presenta costituita normalmente la bilancia dei pagamenti: BILANCIA DEI PAGAMENTI BILANCIA DELLE PARTITE CORRENTI a) Bilancia Commerciale (importazione ed esportazione di merci) b) Bilancia dei Servizi e dei Trasferimenti Unilaterali (spese turistiche, rimesse emigrati, noli, interessi e dividendi per investimenti all’estero) I) Movimenti di Capitali (investimenti che un Paese effettua in un altro) a) Investimenti diretti b) Investimenti di portafoglio II)Movimenti Monetari Partite di finanziamento o di compensazione della bilancia commerciale e di quella dei servizi. 44 Michele Papeo Scheda n. Termini ed espressioni ricorrenti in materia di commercio estero Accordi di cambio dello SME Accreditamento o indebitamento con il resto del mondo. Azione pubblica di “promotion estera” Banca Centrale Banda di fluttuazione Bilancia dei pagamenti Bilancia commerciale Bilancia delle partite correnti Bilancia valutaria Bilancia dei pagamenti per aree geografiche Bilancia per settore merceologico Buy back accordi che fissano i limiti massimi di fluttuazione bilaterale ai cambi di mercato. corrisponde al saldo contabile del conto della formazione del capitale; se il saldo risulta attivo, il titolare del conto dispone di capacità di finanziamento in favore di altri operatori; se il saldo risulta passivo significa che il titolare del conto ha dovuto utilizzare mezzi di finanziamento messi a disposizione da altri operatori misure volte a promuovere le esportazioni italiane, poste in essere dall’operatore pubblico Banca d’Italia nell’ambito degli accordi di cambio dello SME, è la variazione consentita ai cambi di mercato bilaterali delle valute che partecipano a tali accordi registrazione sistematica di tutte le transazioni economiche durante un dato periodo, tra i residenti di un Paese e quelli di altri Paesi registrazione delle importazioni ed esportazioni di merci registrazione delle importazioni ed esportazioni di merci, dei servizi e dei trasferimenti unilaterali documento redatto dalla banca centrale, in cui sono esposti i regolamenti valutari delle transazioni con l’estero documento in cui le transazioni internazionali sono distinte a seconda dei paesi con cui avvengono documento in cui le transazioni internazionali sono distinte per tipo di merci importate ed esportate consiste nell’ottenere merci prodotte da un impianto esportato Progetto Mezzogiorno 45 Club di Parigi raggruppa i Paesi industrializzati esportatori e si occupa di crediti Consensus intesa che impone agli Stati partecipanti di non concedere il sostegno assicurativo e finanziario a crediti che non abbiano determinate caratteristiche Counter trade scambi in compensazione Direttive norme comunitarie di carattere generale rivolte agli Stati membri, i quali s’impegnano a recepirle Eurolire lire depositate fuori dall’Italia Euromercato insieme delle transazioni su valute depositate fuori dai confini del Paese di emissione (euro-valute) e su titoli emessi da non residenti in valuta diversa da quella dei Paesi in cui avviene il collocamento (euro - titoli) Factoring contratto di cessione di crediti commerciali, pro soluto (con rischio di credito a carico del concessionario) o pro solvendo (con rischio di credito a carico del cedente), attivato da società specializzate, ai fini di gestione e d’incasso, al quale può essere associato un finanziamento a favore del cedente Futures contratti per merci, che si renderanno disponibili in futuro Forfaiting operazione finanziaria consistente nello smobilizzo di un credito mediante cessione a terzi di titoli cambiari contro accredito del netto ricavo, costituito dalla differenza tra importo facciale degli effetti e interessi di sconto Forward cambi a termine Gruppo dei Dieci Belgio, Canada, Francia, Germania f., Giappone, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito, Stati Uniti, Svezia, Svizzera 46 Michele Papeo Gruppo dei Sette Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti. Importazioni introduzione nel territorio doganale Esportazioni Joint venture uscita dal territorio doganale società di capitali costituita con la partecipazione di più imprese di diversa nazionalità riguardano merci che possono essere scambiate con l’estero solo in seguito a rilascio di una specifica autorizzazione ministeriale riguardano merci per le quali è previsto l’attraversamento sotto la vigilanza doganale per esse lo Stato fissa con decreto un contingente d’esportazioni o d’importazioni e ne affida il controllo ad alcune dogane decisioni governative relative al commercio estero misure volte a limitare o impedire le importazioni Algeria, Arabia Saudita, Ecuador, Emirati Arabi Uniti, Gabon, Indonesia, Iran, Iraq, Kuwait, Libia, Nigeria, Qatar, Venezuela Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa d’Avorio, Ecuador, Filippine, Iugoslavia, Marocco, Messico, Nigeria, Perù, Uruguay, Venezuela corrisponde al valore della produzione totale di beni e servizi dell’economia, diminuito del valore dei consumi intermedi ed aumentato delle imposte indirette sulle importazioni; esso è pari alla somma dei valori aggiunti ai prezzi di mercato delle varie branche, diminuita dei servizi imputati del credito ed aumentata delle imposte indirette sulle importazioni zona extra doganale condizioni per l’importazione e l’esportazione norme comunitarie di carattere generale direttamente applicabili all’interno della Comunità Operazioni a licenza Operazioni a dogana Operazioni a dogana controllata Politica commerciale Protezionismo Paesi dell’Opec Paesi fortemente indebitati Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato Punto franco Regime import - export Regolamenti Progetto Mezzogiorno Trading company Spot Transazione economica Triade Sistema a cambi fissi Sistema a cambi flessibili Confirming Marketing Investimenti diretti Investimenti di portafoglio Franchising 47 organizzazione dotata di mezzi strumentali, finanziari e conoscitivi, in grado d’assistere con efficacia e professionalità l’operatore nazionale nello svolgimento del proprio lavoro con l’estero. cambio a pronti. si verifica allorché un valore economico è fornito da un’unità economica ad un’altra. CEE, Nord America, Giappone. le banche centrali fissano i limiti minimi e massimi d’oscillazione fra le varie divise, garantendone il rispetto con opportuni interventi sul mercato; i rischi di cambio sono, in teoria, per il breve periodo, compresi entro questa fascia e risultano, così esattamente valutabili; è il sistema di Bretton Woods, abrogato, praticamente, nel 1971. le monete fluttuano liberamente, a seconda della domanda e dell’offerta: le banche centrali intervengono solo se lo ritengono opportuno, ma senza fissare alcun limite alle oscillazioni. operazione finanziaria mediante la quale la società di confirming conferma al fornitore nazionale l’ordinazione effettuata dall’acquirente, concede la propria garanzia di pagamento e s’impegna a regolare per cassa l’importo fatturato, dietro consegna dei documenti di spedizione. attività rivolta a creare l’incontro con il potenziale compratore; complesso di azioni effettuate per collocare il prodotto. hanno per scopo il controllo di determinati settori. hanno scopi prettamente finanziari. contratto tra una grande azienda (franchisor) ed un operatore locale (franchisee); la prima consente l’uso della propria immagine commerciale, assicura la fornitura continuata di merci e servizi, e l’assistenza; la seconda s’impegna ad assumere l’immagine del franchisor, ad applicarne le politiche ed a rifornirsi presso lo stesso. 48 Michele Papeo Sigle ed abbreviazioni ricorrenti in materia di commercio estero ABI AEC Artigiancassa Bbl BAS BEI BERS BI BIRS BRI CCH C&F CECA CEE CERVED CCIAA CICR C.I.F. CIPAA CIPE CIPES CIPI Co. COMIT Credit CVS D/A DAF D/O DL DM Associazione bancaria italiana Accordi europei di cambio Cassa per il credito alle imprese artigiane barile Banca asiatica di sviluppo Banca europea per gl’investimenti Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo Banca d’Italia Banca internazionale di ricostruzione e sviluppo Banca dei regolamenti internazionali Central clearing house (stanza di compensazione) Cost and freight (costo e nolo) Comunità europea del carbone e dell’acciaio Comunità economica europea Centri elettronici reteconnessi di valutazione ed elaborazione dati (Società nazionale d’informatica delle CCIAA) Camere di commercio, industria, artigianato, agricoltura Comitato interministeriale per il credito e il risparmio Cost, insurance, freight (costo, assicurazione, nolo) Comitato interministeriale per la politica agricola ed alimentare Comitato interministeriale per la programmazione economica Comitato interministeriale per la politica economica estera Comitato interministeriale per il coordinamento della politica industriale company (compagnia, società commerciale) Banca commerciale italiana Credito italiano comunicazione valutaria statistica documents against acceptance (documenti contro accettazione) delivered at frontier (rese frontiera) delivery order (ordine di consegna) decreto legge decreto ministeriale Progetto Mezzogiorno D.M. D/P DPCM DPR DSP E. & O. E. ECU EXW EFTA ELEUTERIA FAS FECoM FEOGA FMI FOB FOA FOR FOT Fr. fr Fr. sv. FORMEZ G.U. GATT I.O.Y. I.C.E. I.N.C.O.T.E.R.M.S. Inv I.S.C.O. ISTAT ISVEIMER L/C lb. LIBOR L.I.F.O Lit Lst 49 deutsche mark (marco tedesco) documents against payment (documenti contro pagamento) decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri decreto del Presidente della Repubblica diritti speciali di prelievo errors and omissions excepted (salvo errori ed omissioni) unità di conto europea ex works (franco fabbrica) european free trade association elaborazioni economiche unificate sulle transazioni con l’estero dalla rilevazione d’informazioni analitiche free alongside ship (franco sottobordo della nave) Fondo europeo di cooperazione monetaria Fondo europeo di orientamento e di garanzia agricola Fondo monetario europeo free on board (franco a bordo) franco aeroporto partenza free on rail (franco vagone) free on truck (franco autocarro) franchi francesi franchi svizzeri Centro di formazione e studi per il Mezzogiorno gazzetta ufficiale general agreement on tariffs and trade I owe you (pagherò) Istituto per il commercio estero international commerce terms (termini commerciali internazionali) invoice (fattura) Istituto nazionale per lo studio della congiuntura Istituto nazionale di statistica Istituto per lo sviluppo economico dell’Italia meridionale letter of credit (lettera di credito) pound (libbra) London interbank offered rate last in, first out lire italiane lire sterline 50 Michele Papeo M.F.N. Mgr ME NEC O.S. OK OCSE ONU OPEC PAC PIL PVS S.A. SME SVIMEZ TARIC TIR T.U. UIC UNCTAD INA Sace Libor most favoured nation (clausola della nazione più favorita) manager (direttore) mondo economico Nordest – Centro out of stock (esaurito) all correct (esatto) organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico Organizzazione delle Nazioni unite Organization of the petroleum exporting countries politica agricola comune prodotto interno lordo Paesi in via di sviluppo sistema armonizzato per disegnare e classificare tutte le merci esistenti sistema monetario europeo Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno tariffa integrata comunitaria transport international des marchandises par la route (trasporto internazionale di merci su strada) testo unico ufficio italiano cambi united nations conferente on trade and development istituto nazionale assicurazioni sezione speciale per l’assicurazione del credito all’esportazione tasso d’interesse a breve per le principali eurovalute sul mercato interbancario di Londra. Progetto Mezzogiorno 51 LEGGI ATTINENTI AL COMMERCIO ESTERO - Legge n. 227 del 24.05.1977 (legge Ossola) concernente il sistema assicurativo statale delle esportazioni ed il sistema del finanziamento agevolato, cioè l’istituzione presso l’INA della Sace. - Decreto del Ministero del Tesoro del 28.11.1981 (G. U. n. 27 del 27.01.1982) concernente il finanziamento a tasso agevolato alle imprese esportatrici a fronte di programmi di penetrazione commerciale, di cui all’art.15 lettera n) della legge Ossola. - Decreto legge 28 maggio 1981, n. 251 e legge 29 luglio 1981 (G. U. n. 206 del 29 luglio 1981) concernente misure a sostegno delle esportazioni italiane. - Legge del 28 febbraio 1986, n. 44 (G. U. n. 50 del 1° marzo 1986) concernente misure straordinarie per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile nel Mezzogiorno. - Legge 1° marzo 1986, n. 64 (Supplemento ordinario alla G. U. n. 61 del 14 marzo 1986) concernente “Disciplina organica dell’intervento straordinario nel Mezzogiorno”. - Legge 26 febbraio 1987, n. 49 (Supplemento ordinario n. 1, G. U. n. 49 del 28.02.1987) concernente “Nuova disciplina dell’Italia con i Paesi in via di sviluppo”. - Regolamento comunitario 4136/86 del 22.12.1987 modificato dal Reg. 768/88 concernente il settore tessile. - DPR 31 marzo 1988, n. 148 (Supplemento ordinario G.U. del 10.05.1988) concernente “Approvazione del T.U. delle norme di legge in materia valutaria”. - Legge 21 febbraio 1989, n. 83 (G. U. n. 58 del 10.03.1989) concernente “Interventi di sostegno per i Consorzi tra piccole e medie imprese industriali, commerciali e artigiane”. - Decreto Ministero del Commercio con l’Estero 11.04.1990, n. 163, concernente il regime d’importazione delle merci. - Decreto ministeriale 27 aprile 1990 concernente la liberalizzazione valutaria. - Decreto Ministero Commercio estero 14 luglio 1990 n. 313 (G. U. n. 258 del 5.11.1990): regolamento concernente regimi d’importazione ed esportazione delle merci. - Legge 7 agosto 1990, n. 241 (G. U. n. 192 del 18.08.1990) concernente “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”. - Decreto Ministero Commercio estero 30 ottobre 1990, concernente “Elenco delle merci sottoposte ad autorizzazione per l’esportazione e per il transito”- “Elenco delle merci sottoposte ad autorizzazione per l’importazione” (G. U. n. 258 del 5.11.1990). 52 Michele Papeo I.T.C.S. “I. SILONE” SAN FERDINANDO di PUGLIA Studente: … … Classe V sez. … La prova consiste nel tracciare una crocetta a fianco delle risposte considerate giuste e nella spiegazione delle sigle. 1. Il commercio estero significa sviluppo economico crescita sociale stabilità politica tutt’e tre le condizioni predette 2. Si può stabilire una relazione tra commercio estero e territorio? Se sì, quale? Sì No valorizzazione risorse materiali e umane ivi esistenti strumento di sviluppo economico strumento di crescita sociale tutt’e tre le condizioni 3. Lo studio delle condizioni in cui si svolge il commercio internazionale richiama la questione di un nuovo ordine economico fondato su: antagonismo fra gli Stati cooperazione fra gli Stati sfruttamento da parte degli Stati più industrializzati protezionismo 4. Qual’è in Italia l’Organismo che fissa gli obiettivi della politica commerciale? Ministero Commercio estero Istituto Nazionale Assicurazioni Istituto per il commercio estero Camera di commercio 5. Qual’è il più importante Organismo internazionale in materia commerciale? GATT EFTA ELEUTERIA OCSE Progetto Mezzogiorno 53 6. Il regime import-export italiano (completare la frase) … è rappresentato da un elenco di prodotti, con le relative provenienze è contenuto in un allegato al DM 30 ottobre 1990 la lettera significa che quel prodotto è soggetto ad autorizzazione all’importazione liberalizza il commercio 7. La bilancia dei pagamenti è il conto delle importazioni ed esportazioni di merci la registrazione degl’investimenti diretti la registrazione sistematica di tutte le transazioni economiche fra i residenti di un Paese e quelli di altri Paesi il conto delle partite correnti 8. Un’eccedenza attiva nella bilancia dei pagamenti riflette una situazione in cui il prodotto nazionale è superiore al consumo nazionale generalmente, una situazione in cui il prodotto nazionale è superiore al consumo nazionale una situazione in cui il prodotto nazionale è inferiore al consumo nazionale un’economia aperta 9. Le sigle CEE, ECU, ICE e SME significano … 10. Le sigle e gli acronimi CCIAA, CIPES, PIL e PVS significano … … 11. Il confirming è un’operazione finanziaria nell’ambito del commercio internazionale uno sconto di effetti contro accredito del netto ricavo un contratto per merci disponibili in futuro un’organizzazione finanziaria 54 Michele Papeo 12. Il forfaiting è un’operazione finanziaria consistente nello smobilizzo di un credito mediante cessione a terzi di cambiali, contro accredito del netto ricavo un’operazione d’importazione un contratto di locazione un contratto d’uso dell’immagine commerciale di una grande azienda 13. La legge n.227 del 24.05.1977 riguarda … il regime d’importazione delle merci la disciplina organica dell’intervento straordinario del Mezzogiorno il sistema assicurativo statale ed il sistema del finanziamento agevolato il T.U. delle norme di legge in materia valutaria 14. Il commercio estero dell’Italia è così costituito importazioni di manufatti ed esportazioni di materie prime esportazioni di prodotti agricoli importazioni di materie prime importazioni di materie prime ed esportazioni di manufatti 15. Punto franco è un territorio extra doganale un’assistenza tecnica un transito valutario un ufficio preposto al commercio con l’estero Spazio riservato per la correzione Risposte esatte: n. .. Risposte non esatte o non fornite: n. .. Risultato: … Progetto Mezzogiorno 55 56 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 57 58 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 59 Fonti Consultate - - - - - Appunti del dr. Claudio Borghese Rapporto ICE 1989 Gazzetta valutaria e del commercio internazionale Schede elaborate dal prof. Michele Papeo Tesi di laurea del prof. Michele Papeo “Il commercio con l’estero e la bilancia dei pagamenti dell’Italia nel quinquennio 1968-72” - Testi scolastici di Tecnica commerciale, economia politica, geografia economica - Quotidiano finanziario “Il Sole24Ore” - Pagina di economia e finanza dei quotidiani d’informazione. Progetto Mezzogiorno PARTE II Atti del “Progetto Mezzogiorno” 1991-92 61 Progetto Mezzogiorno 63 Progetto Mezzogiorno 65 Si ringraziano per la partecipazione: -le Amministrazioni Comunali di S. Ferdinando di P., Trinitapoli e Margherita di Savoia -La Gazzetta del Mezzogiorno, redazione di Foggia -il direttore dell‘I.C.E. di Foggia dott. Vincenzo Salierno -Radio 5 Puglia di S. Ferdinando ai P. -il corrispondente della Gazzetta del Mezzogiorno Sig. Missiato Lupo Gennaro -la Cantina Cooperativa Coltivatori Diretti di S. Ferdinando di P. -l’Azienda Agricola Di Viccaro di Ortanova -l‘Azienda di Promozione Turistica di Manfredonia, in particolare il direttore dott. D’Onofrio e il Vicedirettore Sig. Di Sabato -l‘Istituto Professionale Alberghiero Statale di Vieste, in particolare il Preside prof. Giovanni Starace -il Presidente dell’Unione Operatori Turistici di Vieste, Sig. Rosiello Paolo -l‘Associazione degli Industriali di Capitanata, in particolare il dott. Luciano Vantaggiato ed il Rag. Angelo De Chiaro -il Comandante della Stazione dei Carabinieri di S. Ferdinando di Puglia -la Banca Commerciale Italiana di Barletta, in particolare il dott. Francesco De Martino e il geom. Giuseppe Bindelli -il Banco di Napoli di S. Ferdinando, in particolare il Vicedirettore dr. Arveno Bonavita -il corrispondente della Gazzetta del Mezzogiorno Sig. Miccolis Domenico. Progetto Mezzogiorno 67 Nota introduttiva Questa è la seconda pubblicazione, realizzata per documentare l‘attività di sensibilizzazione e d’orientamento in materia di commercio estero, svolta dall’I.T.C. “I. SILONE” nell’ambito dell’iniziativa interministeriale “Progetto Mezzogiorno”. Essa, oltre che essere un primo approccio alle tematiche del commercio internazionale, mira a sottolineare la relazione stretta che intercorre tra cultura e sviluppo, tra commercio internazionale e cooperazione, per il benessere di tutti i popoli. In tal senso, essa vuole rappresentare un altro contributo alla crescita di questa Scuola e della comunità civica e sociale del territorio. Progetto Mezzogiorno 69 Introduzione Il coinvolgimento di questa Scuola nel Progetto Mezzogiorno è giunto opportunamente, imprimendo un’accelerazione al processo di rinnovamento in atto. Già da qualche anno gruppi di docenti andavano assumendo iniziative culturali e professionali rivolte a realizzare l‘interazione scuola e società, propria di un’istituzione educativa intesa come risorsa del territorio. Ultimo era stato il convegno di studio “quale ragioniere, oggi”20, che aveva posto l‘accento sulla relazione diretta tra cultura e sviluppo economico. In tale contesto, il primo corso in materia di commercio estero è stato finalizzato a conseguire i seguenti obiettivi: - pedagogico, ossia commercio inteso come fattore di progresso di tutti i popoli attraverso la cooperazione, in quello che lo scienziato Marshall McLuhan ha definito “villaggio globale”; - d’orientamento, ossia occasione per individuare nuove prospettive lavorative e di studio, nonché per scoprire attitudini per questo settore economico; - istruttivo, ossia momento d’integrazione e di sintesi degli studi economico-aziendali svolti nell’arco del triennio; - sociale, ossia coinvolgimento delle famiglie, delle forze economiche, culturali e politiche del territorio. I risultati vanno letti avendo presente l’ambiente in cui tale attività è stata svolta, spesso connotato da indifferenza, avversione ed ostilità al cambiamento (proprio alcune delle cause dell’arretratezza del Mezzogiorno). Per cui: - avere potuto raccogliere le forze, pure esistenti, sensibili alla necessità di innovare e d’inserirsi nei grandi cambiamenti in atto, superando anche alcuni inconvenienti di carattere organizzativo degli stessi enti promotori; - soprattutto, avere potuto dare un segnale di speranza ai giovani circa il loro futuro; autorizza a definire il bilancio dell’esperienza senz’altro positivo. 20 Cfr. Documentazione. 70 Michele Papeo Perché tale seme possa germogliare, tuttavia, diventa indispensabile proseguire. Perciò, questa Scuola non può che interpretare la conferma del corso per l’anno 1992 da parte delle Autorità competenti, oltre che come un riconoscimento all’impegno profuso, una felice intuizione ed approvazione del processo qui in atto. Progetto Mezzogiorno 71 Impostazione del corso Il secondo corso ha ripreso gli obiettivi fondamentali individuati all‘inizio del primo corso ed ha cercato di svilupparli ulteriormente, tenendo presente il nuovo contesto, scolastico ed extra - scolastico, nazionale ed internazionale: - evoluzione dei programmi proposti dalla Commissione Brocca; - gli avvenimenti dell’Europa centrale ed orientale, con l’unificazione tedesca e la costituzione della Comunità degli Stati Indipendenti nella ex Unione Sovietica; - la crescente presa di coscienza della necessità di uno sviluppo sostenibile; - la politica agricola europea, le reazioni degli agricoltori pugliesi, il piano agricolo Goria, la legge 164 del 1992; - il completamento del mercato comune europeo e la firma dei trattati di Maastricht; - la Conferenza Nazionale sul Commercio; - l’evoluzione degli accordi commerciali internazionali nell‘ambito del Gatt e dell’Uruguay round. In particolare, ci si e prefissati anche di: 1. coinvolgere più direttamente, oltre i diplomandi, gli studenti delle quarte classi, gli operatori istituzionali, sociali ed economici del territorio, i neo diplomati; 2. aumentare la consapevolezza che il commercio è crescita culturale, prima che fattore di sviluppo economico, esaltando, perciò, il momento formativo prima di quello tecnico (si comprende quindi la centralità della scuola rispetto alla società tutta, per un disegno globale di trasformazione di mentalità e di atteggiamenti, connotato da una capacita di pensare globale e di operare locale); 3. integrare nell’attività di commercio estero gli studi economico-aziendali effettuati nel triennio e lo stesso progetto giovani ‘93, mirando ad un’autentica interdisciplinarietà ed al lavoro di gruppo (perciò, le tesine svolte dai corsisti, per lo più, approfondiscono argomenti già studiati, di tecnica commerciale, di ragioneria, di economia politica e di diritto, rapportandoli alla realtà economico-aziendale del territorio); 72 Michele Papeo 4. promuovere il lavoro di gruppo, attraverso lo svolgimento di tutte le tesine, appunto, per gruppi di studenti; 5. promuovere una cultura organizzativa e di gestione della scuola, fondata sulla valorizzazione di tutte le risorse ivi esistenti (materiali e immateriali) e finalizzata all’efficienza dell’amministrazione di risorse pubbliche (a tal fine, sono stati effettuati incontri preliminari tra docenti, con il personale amministrativo-tecnico-ausiliario e con gli stessi studenti); 6. diffondere tra gli operatori sociali ed economici del territorio la cultura d‘impresa, unitamente allo spirito di cooperazione, superando la concezione economica individualistica e di assistenza. Per la realizzazione del corso sono stati previsti quattro mesi, con le seguenti attività: - cinque conferenze, aperte alle autorità, ai dirigenti bancari, agli imprenditori del territorio ed ai mezzi d’informazione; - un test di verifica per gli studenti delle quinte classi; - la definizione dei temi da sviluppare sotto forma di tesine finali e costituzione dei gruppi di lavoro; - due visite guidate presso aziende operanti nei settori più significativi del territorio - presentazione delle tesine. Progetto Mezzogiorno 73 Svolgimento del corso FASE A: CONFERENZE Le conferenze sono state tenute presso l‘auditorio comunale, messo a disposizione dall’Amministrazione comunale, la quale ha inteso così patrocinare l’iniziativa. EVOLUZIONE DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE La prima conferenza è stata preceduta dall’inaugurazione del corso, alla presenza del Sindaco dott. Giuseppe Valerio, del vicedirettore della filiale del Banco di Napoli di S. Ferdinando di Puglia dott. Arveno Bonavita, del corrispondente della Gazzetta del Mezzogiorno Sig. Gennaro Missiato Lupo, del relatore dr. Leopoldo Franza, di operatori commerciali, di docenti, di personale A.T.A. e di studenti. Lo scrivente, dopo avere tracciato il bilancio della prima esperienza, ha presentato contenuti e modalità di svolgimento del secondo corso. Evidenziando, altresì, lo sforzo di rinnovamento in atto presso l’ I.T.C. “I. Silone” di S. Ferdinando di Puglia. Il Sindaco ha elogiato sia l’iniziativa interministeriale che l’impegno dell’Istituto locale, riconoscendo che non è immaginabile una scuola, per giunta tecnico-commerciale, che non si coniughi con la realtà socio-economica del territorio. Il rappresentante del Banco di Napoli ha sottolineato, sulla scorta della propria esperienza, l’ampiezza della normativa in materia di commercio estero, che spesso contrasta con l’impreparazione di piccoli e medi imprenditori, alle prese con operazioni con l’estero. Da qui la necessità di ragionieri orientati al commercio estero, ovvero di “assistant manager”. Il dott. Leopoldo Franza ha definito il commercio internazionale e le attività di promozione dello Stato. Quindi, ha delineato la struttura del commercio internazionale, dimostrando come il mercato mondiale sia cambiato rispetto alle classificazioni tradizionali. Infine, ha descritto il commercio estero dell‘Italia; facendo notare 74 Michele Papeo il deficit strutturale, nonché l’attività di coordinamento e di promozione del Ministero del Commercio con l‘Estero. IMPORTANZA DEL COMMERCIO ESTERO E ATTlVITÁ DELL’I.C.E. La seconda conferenza è stata tenuta dal dott. Michele Laddaga. Egli ha cercato di spiegare la relazione esistente tra l’andamento della bilancia dei pagamenti, il valore della moneta e le dinamiche economiche. Dopo avere dimostrato l’importanza del commercio estero, ha illustrato le attività svolte dall‘I.C.E. per promuovere le esportazioni. Infine, egli ha accennato al nuovo indirizzo dell’Istituto Nazionale per il Commercio Estero, che prevede, fra l’altro, l’erogazione dei servizi a pagamento. LE TECNICHE DEL COMMERCIO ESTERO La terza conferenza è stata tenuta dal dott. Pietro Balena: spedizioniere. Egli ha comunicato la propria esperienza quotidiana, spiegando come avvengono le esportazioni e le importazioni e precisando gli elementi che incidono particolarmente su tali operazioni, cioè, normativa, fiscalità e spese di spedizione. MARKETING INTERNAZIONALE La quarta conferenza è stata tenuta dal dott. Massimiliano P. Sponzilli, facente parte dell’Ufficio Formazione Giovani dell’I.C.E. Egli ha definito i concetti base, quali marketing, consumerismo, marketing mix. Quindi, ha spiegato come può avvenire l‘approccio al mercato estero, prendendo ad esempio un tipico prodotto della nostra terra: il carciofo. Infine, lo stesso ha richiamato la competenza necessaria per poter vendere beni e servizi all’estero. Progetto Mezzogiorno 75 TESTIMONIANZE DELLE AZIENDE LOCALI La quinta conferenza è stata tenuta dal dott. Luciano Vantaggiato e dal dott. Francesco De Martino, rispettivamente dirigenti, industriale e bancario. Il primo, rivolto ai giovani, ha evidenziato la necessità di essere imprenditori di se stessi, invitandoli ad acquisire tutte le competenze indispensabili per inserirsi proficuamente nell’impresa, e per mettere questa ultima in condizioni di affrontare la concorrenza internazionale. Perciò, ha parlato di “Ragioniere creativo”. Il secondo ha illustrato gli strumenti finanziari oggi esistenti, evidenziando che il loro uso richiede una notevole preparazione tecnica, le cui basi possono essere poste solo nella scuola. Da qui l’invito a non sottovalutare il lavoro scolastico, pur collegandolo costantemente con la realtà economico - aziendale. Le conclusioni sono state tirate dal Provveditore agli Studi di Foggia dott. Felice Grassi, il quale ha ribadito la necessita di attrezzarsi culturalmente e professionalmente. Egli, pur avendo presenti le difficoltà economiche in cui versa, particolarmente, il Mezzogiorno, ha invitato i giovani a non essere pessimisti e rinunciatari, a cogliere le opportunità che, malgrado tutto, Pubblica amministrazione e Mondo economico, a volte, offrono. In tal senso, ha citato lo sforzo che il Ministero della Pubblica Istruzione va facendo per migliorare il “prodotto scolastico”, per esempio, attraverso stage post qualifica, e, per quanto concerne l’industria, la costruzione degli stabilimenti FIAT a Melfi ed Avellino. Lo scrivente si è preoccupato di stabilire un filo conduttore fra tutte le conferenze, riassumendo di volta in volta i contenuti del precedente intervento. Egli ha moderato il dibattito seguito ad ogni conferenza, citando opportunamente gli avvenimenti di rilievo che nel frattempo si svolgevano. Per esempio, la Conferenza Nazionale sul Commercio, il Trattato di Maastricht, la protesta degli olivicoltori pugliesi. Riprendendo i contenuti della Conferenza e del Trattato suddetti, ha rappresentato il problema della “internazionalizzazione dell’impresa”. Da parte loro, gli studenti hanno partecipato con interesse crescente, così come è dimostrato dagli interventi frequenti in sala e dalla stessa presenza, sempre in ore extra scolastiche. 76 Michele Papeo FASE B: TEST DI VERIFICA Prima di passare alla seconda fase del corso, è stato proposto ai partecipanti delle quinte classi un test di verifica non selettivo, concernente elementi di commercio estero. Lo stesso è stato fornito dall’I.C.E. di Bari ed è stato sostenuto da quaranta studenti, con risultati apprezzabili, malgrado la scarsa attinenza ai contenuti evidenziati durante le conferenze (che, tuttavia, abbiamo voluto interpretare come stimoli professionali). La prova è consistita in venti domande a risposte chiuse, riguardanti: - la percentuale d’esportazione dei prodotti agricoli italiani sull’export totale; - la posizione della bilancia commerciale dei prodotti tessili e abbigliamento italiani; - il significato d’ECU; - i Paesi di nuova industrializzazione; - la banca dati delle Camere di Commercio: CERVED; - l’interscambio dell‘Italia con la CEE; - l’andamento delle esportazioni italiane verso i paesi arabi produttori di petrolio; - i paesi membri dell’EFTA; - la moneta del Sudafrica; - i paesi del Patto Andino; - l’organo competente a dirimere le controversie sul trattato CEE; - il Fondo Monetario Internazionale; - la posizione dell’Italia fra le potenze industriali; - l’accordo generale sulle tariffe e sul commercio: GATT; - il saldo della bilancia commerciale italiana; - la definizione della bilancia dei pagamenti; - la definizione di punto franco; - la definizione della cambiale tratta; - il significato della normativa anti - trust; - il principale partner commerciale dell’Italia. D’altra parte, la prova ha stimolato i diplomandi a prendere in debita considerazione le pubblicazioni in materia di commercio estero, disponibili presso la Scuola. Progetto Mezzogiorno 77 Quindi sono stati individuati gli argomenti da svolgere quale tesina finale, e costituiti i relativi gruppi di lavoro. Gli argomenti hanno riguardato: - le imprese del nostro territorio ed il commercio con l’estero; - la costituzione di un consorzio per l’esportazione; - la promozione dell’olio d’oliva pugliese; - l’attività del G.A.T.T., con riferimento all’Uruguay round; - la normativa valutaria; - il marketing internazionale. FASE C: VISITE AZIENDALI L’attività pratica, oggetto della seconda parte del corso, è stata organizzata tenendo presenti le principali risorse del nostro territorio: agricoltura e turismo. Perciò, è stata effettuata una visita guidata presso l’Azienda ortofrutticola Di Viccaro, di Orta Nova (FG), attiva da quaranta anni e di grande dimensione. La stessa è stata articolata in due momenti: osservazione del processo produttivo e conferenza - dibattito tenuta dal titolare dott. Michele Di Viccaro. Egli ha indicato le caratteristiche dell‘azienda: forma giuridica, ettari coltivati, prodotti, fatturato, organizzazione tecnica e del personale, mercati di sbocco. Quindi, si è soffermato sugli effetti della politica agricola finora adottata, evidenziando le difficoltà derivate ai “veri imprenditori”. In conclusione, il dott. Di Viccaro ha auspicato l‘eliminazione di aiuti surrettizi e l’affermazione della “imprenditorialità”. La seconda visita è stata effettuata sul litorale garganico, con soste a Manfredonia ed a Vieste. Essa è stata finalizzata ad evidenziare l‘importanza turistica di quest’area . In particolare, presso l’Istituto Professionale Alberghiero Statale di Vieste, è stata organizzata una conferenza - dibattito tenuta dal Preside prof. Giovanni Storace e dal Presidente dell’Unione Operatori Turistici di Vieste Sig. Paolo Rosiello, coordinata dal prof. Michele Papeo. 78 Michele Papeo Nella stessa è stato fatto un excursus storico della situazione socio - economica del Gargano, in cui è emersa chiaramente l’intuizione di Enrico Mattei. Quindi, sono state indicate le enormi prospettive di questa terra, qualora si riuscisse ad acquisire la cultura imprenditoriale. È seguito un dibattito con interventi appassionati di molti giovani, desiderosi d’ inserirsi come protagonisti nel processo di sviluppo economico della propria terra, ma disorientati dagli esempi poco incoraggianti talora offerti dagli adulti, soprattutto dalla classe dirigente. D’altra parte, si è sostenuta anche le necessità che i giovani acquisiscano una coscienza civile e che si esprimano liberamente, nelle forme che una società evoluta dovrebbe garantire. Nell’organizzazione di questa ultima visita ci si è potuti avvalere della collaborazione della prof.ssa Maria de Cillis, già insegnante presso la scuola di Vieste FASE D: TESINE FINALI Nel frattempo, tutti gli studenti delle quinte classi hanno completato le tesine, i cui titoli ed i relativi nomi degli estensori sono indicati qui di seguito: • Le imprese del nostro territorio ed il commercio con l‘estero Capodivento Angela - V D Caprioli Carmela Giannino Francesca Pergola Maria Angela Piazzolla Anna Maria Termine Emanuela • Costituzione di un consorzio per l’esportazione Lopizzo Angelo - V C Farano Domenico Penza Giovanna Giannino Grazia Valendino Dario Miccoli Berardina Progetto Mezzogiorno • Promozione dell’olio d’oliva pugliese Dascanio Elisabetta - V C Distaso Concetta Dragonetti Claudia Lamonaca Francesca Landriscina Marcello Lorusso Agnese Piazzolla Erika Spina Anna Todisco Anna Maria • Attività del G.A.T.T., con riferimento all’URUGUAY ROUND Riontino Concetta - V A Garofalo Carlo Porro Elena Piazzolla Ferdinando Labianca Patrizia Dimopoli Maria L. - V C • Normativa valutaria Pugliese Maria - V A Capacchione Rosaria - V B Cirillo Nicola Di Lecce Giulio Labianca Cesare Mastrapasqua Ruggiero Palmieri Mariangela Ricciardi Carmela Russo Grazia Russo Raimondo Sisto Grazia • Marketing internazionale Calvello Anna - V D Pastore Elsa 79 80 Michele Papeo Conclusioni Il bilancio della seconda esperienza è, ancora una volta, positivo. Essa ha coinvolto un considerevole numero di studenti, sia delle quinte, che delle quarte e terze classi, i quali, evidentemente motivati e interessati, hanno frequentato il ciclo delle conferenze in ore extra scolastiche, affrontando il rientro dai Comuni di residenza, per giunta, in mesi invernali. È emerso più chiaramente e più concretamente il profilo di “assistant export manager”, ovvero del diplomato orientato al commercio estero: - giovane con una cultura di base; - dinamico; - desideroso d’essere artefice del proprio futuro, imprenditore di se stesso; inserito idealmente in una società pluralista; abituato a pensare globale e ad operare locale; - con una conoscenza apprezzabile di due lingue ed in possesso delle strutture per approfondire tale conoscenza; - con una conoscenza degli elementi d’economia e della tecnica del commercio estero; - consapevole che il commercio estero è fattore di crescita sociale e civile. Essa ha fatto registrare la partecipazione, anche se sporadica, d’imprenditori, funzionari di banca e autorità locali. Un altro indicatore dell’interesse che l’attività ha suscitato è stata la presenza dei mezzi d’informazione di massa: giornale, radio e televisioni locali. Sul piano didattico-pedagogico, l‘attività svolta, ha riproposto la necessità d’integrare gli studi economico-aziendali e di realizzare una concreta interdisciplinarietà, intendendo il commercio estero, oltre che come attività specifica, espressione di efficienza aziendale. Inoltre, è stata ribadita l’esigenza del commercio estero quale fattore di cooperazione tra popoli, per il conseguimento del benessere generale, secondo un nuovo ordine internazionale. Questo nuovo ordine è dettato dalla modificazione generale della struttura degli scambi internazionali, con effetti diversi sulle bilance dei pagamenti di tutti i paesi del mondo: industrializzati, dell’area OPEC, non aderenti all’OPEC, di nuova industrializzazione e socialisti. Progetto Mezzogiorno 81 Tale problema investe i più importanti organismi internazionali, monetario e commerciale, ovvero il fondo monetario internazionale (F.M.I.) e l‘accordo generale sulle tariffe e sul commercio (G.A.T.T.). Gli effetti più immediati per la nostra Scuola sono stati diversi. L’adozione del progetto ministeriale ERICA, corrispondente all’indirizzo linguistico-aziendale previsto dai nuovi programmi per la Scuola secondaria superiore. Tale indirizzo abbraccia, fra gli altri, i settori dell’industria, del commercio e del turismo, idonei a valorizzare le risorse del nostro territorio: prodotti ortofrutticoli e natura. All’interno dei settori suddetti sono presenti le figure di addetto all‘esportazione e all’importazione, addetto ai servizi con l‘estero, addetto alle ricerche di nuovi mercati, addetto all’ufficio pubblicità, addetto ad attività connesse col turismo. Ciò, in relazione allo svantaggio, più volte evidenziato durante le conferenze, insito nella nostra “cultura imprenditoriale” di non sapere proporre i nostri prodotti, spesso venduti con altre denominazioni di origine. La riproposizione della necessità di valorizzare il laboratorio linguistico, come sta avvenendo per il laboratorio di informatica. Quest’ultimo è utilizzato anche per corsi organizzati dal Distretto Scolastico per il personale A.T.A.; e quest’anno, grazie ad un impegno particolare dei professori di ragioneria e tecnica commerciale, è stato utilizzato per un corso pomeridiano d’informatica, rivolto agli studenti delle quinte classi. La costituzione di una biblioteca specializzata in materia di commercio estero, a disposizione di tutti gli studenti, anche universitari, e di tutti i docenti del territorio, nonché degli operatori economici e commerciali. Si auspica, in tal modo, d’intensificare il collegamento con il tessuto sociale e produttivo del territorio. In particolare, con la biblioteca ci si propone di dare agli operatori commerciali una prima informazione sui servizi forniti dagli organismi che promuovono le esportazioni e gli investimenti italiani all’estero, specialmente l’Istituto Nazionale per il Commercio Estero. Ciò, anche in relazione alla scarsa conoscenza esistente fra gli imprenditori delle opportunità presenti in ambito CEE. L’ennesimo esempio di tale stato di cose è rappresentato dalla scarsa partecipazione italiana, particolarmente del Mezzogiorno, ai Gruppi Europei d’Interesse Economico: istituti giuridici di diritto europeo che consentono a due e più imprese appartenenti a stati 82 Michele Papeo membri diversi di operare congiuntamente al fine di agevolare e sviluppare l‘attività economica di ciascun membro, e di migliorare ed incrementare i risultati di tale attività. Presso la biblioteca s’intende elaborare una mappa delle attività produttive del territorio, con un elenco delle aziende esportatrici, importatrici o potenzialmente tali. La stessa organizzazione scolastica ha ricevuto nuovo impulso, ponendo all’attenzione degli organi di gestione il problema della collaborazione tra personale docente, personale amministrativo tecnico - ausiliario. A questo punto è bene riprendere le fila del discorso e precisare che trattasi sempre di un processo di crescita, i cui ritmi non possono che essere lenti. Come uomini di scuola, pur sensibili ad esigenze più immediate, conforta il dato che si procede nella direzione giusta. L’ulteriore accelerazione di tale processo dipenderà dall’impegno crescente di tutte le forze già coinvolte e dalla capacità di coinvolgimento di quelle parti, ancora ai margini. In tal senso, vorremmo sentire più vicine l’Amministrazione Comunale e l’Amministrazione Provinciale, sia per dotare finalmente questa Scuola di una sede, sia per la realizzazione di tutte le attività intese a stabilire un più stretto rapporto col territorio. L’estrema precarietà delle varie sedi in cui è frammentata questa Scuola condiziona pesantemente l’immagine, adombrando le diverse attività in essa esplicate e mortificando tutte le potenzialità ivi esistenti. Così, la carenza dei mezzi di trasporto pubblici scoraggia i necessari contatti con i centri universitari di Bari e Foggia. Basti tener presente, a questo ultimo proposito: - l’inesistenza di un collegamento diretto tra la stazione ferroviaria di Trinitapoli - San Ferdinando di Puglia ed il Comune di San Ferdinando (distante cinque chilometri); - l’inesistenza di un collegamento diretto con Barletta (distante diciassette chilometri) e con Bari (distante settanta chilometri). Vorremmo, altresì, poter apprezzare il ruolo propulsivo dell’economia locale delle banche operanti sul territorio. Infine, alle Autorità promotrici dell‘iniziativa formuliamo un sentito ringraziamento per l’occasione offertaci. Nel mettere a disposizione l’esperienza acquisita e le condizioni create presso questa Scuola durante gli ultimi due anni, chiediamo loro di proseguire e Progetto Mezzogiorno 83 di intensificare ogni forma di collaborazione, adeguando anche i mezzi all‘importanza che l’attività va assumendo. A tutti rivolgiamo un cordiale saluto. In particolare: - al Ministro della Pubblica Istruzione, dott. Riccardo Misasi; - al Ministro del Commercio con l’Estero, dott. Vito Lattanzio; - al Presidente dell’Istituto Nazionale per il Commercio Estero, dott. Marcello Inghilesi; - al Direttore Generale dell’Istituto Nazionale per il Commercio Estero, Dr. Ferruccio Sarti; - al Presidente della Confcommercio, dott. Francesco Colucci; - all’Ispettrice dott.ssa Ada Barella - Ministero della Pubblica Istruzione; - al dott. Salvatore Pappalardo - Ministero del Commercio con l’Estero; - al dott. Paolo Piu - Istituto Nazionale per il Commercio Estero - Roma; - al dott. Giuseppe Andriola - Istituto Nazionale per il Commercio Estero - Roma; - al dott. Andrea Porporino - Istituto Nazionale per il Commercio Estero - Roma; - al dott. Giorgio Cellamare - Istituto Nazionale per il Commercio Estero - Bari; - al dott. Vincenzo Salierno - Istituto Nazionale per il Commercio Estero - Foggia. Progetto Mezzogiorno DOCUMENTAZIONE 85 Progetto Mezzogiorno 87 88 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 89 90 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 91 92 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 93 94 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 95 96 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 97 98 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 99 100 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 101 102 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 103 104 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 105 106 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 107 108 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 109 110 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 111 112 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 113 114 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 115 116 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 117 118 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 119 120 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 121 122 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 123 124 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 125 126 Michele Papeo Fonti consultate - Atti del Progetto Mezzogiorno ‘91. - Tesi di Laurea in Politica Economica e Finanziaria presentata dal prof. Michele Papeo presso la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Bari: “ Il commercio con l’estero e la bilancia dei pagamenti dell’Italia nel quinquennio 1968 - 72”· - Relazione del Governatore della Banca d’Italia dell’anno 1990. - Giornale Radio 1 - 3 A: Agricoltura, Alimentazione, Ambiente. - Legge n° 164 del 10 febbraio 1992: “Nuova disciplina delle denominazioni d’origine dei vini”. - G.E.I.E. (Gruppi Europei di Interesse Economico) di import ed export, G.U. del 5/8/1991 n° 182; D.L. n° 240 del 23/7/1991. - Legge n° 317/91: “Interventi per l’innovazione e lo sviluppo delle piccole imprese”. - Per una nuova politica di sviluppo internazionale, Angelos Th. Angelopoulos, Etas Libri anno 1979. - Primo rapporto annuale del Comitato dei Governatori delle Banche Centrali degli Stati membri della Comunità Economica Europea: Luglio 1990- Dicembre 1991. - Gazzetta del Commercio Internazionale — quindicinale di diritto e pratica degli scambi con l’estero, edito da IPSOA Scuola d’impresa. - Il giornale dell’I.C.E. — settimanale di commercio estero. - Esportare oggi di Alfonso Forte, Adda Editore — Bari 1992. - Rapporto attività I.C.E. 1989. - Guida per l’operatore con l’estero, edita da Istituto Nazionale per il Commercio Estero. - Guida per l’esportatore di prodotti ortofrutticoli ed agrumari freschi, edito dall’Istituto Nazionale per il Commercio Estero su incarico del Ministero Agricoltura e Foreste. - Qui parla il Sud - Trasmissione del Giornale Radio 1, a cura di Antonio Talamo. - Tecnica Mercantile di Astolfi & Negri — Edizione Tramontana, Bresso (MI). - Tecnica Bancaria di Astolfi e Negri Edizione Tramontana, Bresso (MI) - Uruguay Round: Quali Agricolture? Coldiretti. - L’Italia nel contesto degli scambi internazionali: Ministero del Commercio Estero. - Commercio Estero e sistema creditizio - IPSOA Informatica. Progetto Mezzogiorno PARTE III Atti del “Progetto Mezzogiorno” 1993-94 127 Progetto Mezzogiorno 129 Progetto Mezzogiorno 131 Si ringraziano per la partecipazione e la collaborazione: il Provveditore agli Studi di Foggia, dott. Felice Grassi; l’Ispettrice, dott.ssa Liliana Borrello e la prof.ssa Rossella Mengucci - Ministero della P. I.; il dott. Salvatore Pappalardo e il dott. Italo Abruzzese - Ministero per il Commercio Estero; il dott. Giacomo De Gennaro, il dott. Roberto Vanore, il dott. Luigi Vari, il dott. Massimiliano Sponzilli, il dott. Antonio Avallone, il dott. Francesco Panini, il dott. Vincenzo Salierno, il dott. Francesco Gallo, il dott. Salvatore Parano, la sig.a Maria Russo, il sig. Marino Meleleo - ICE; il direttore, dott. Annibale Nicastro e il dott. Enrico Barbone - Associazione Industriali di Capitanata; il Segretario generale, dott. Calogero Guzzardo, il dott. Mario Guadagno, la dott.ssa Giovanna Nardacchione - Camera di Commercio di Foggia; il Direttore e Vicedirettore del Banco di Napoli - filiale di San Ferdinando di Puglia, sigg. Luigi Affaitato e Arveno Bonavita; il direttore della Cassa di Risparmio di Puglia - filiale di San Ferdinando di Puglia; l’Industria Alimentare DA.VI.OL s.a.s. – Trinitapoli, del dott. Bruno L. Damiani; l’Industria Alimentare Apulia Phelix di Margherita di Savoia; il Calzaturificio Pala Sport - Trinitapoli, di Francesco Mele; la Cooperativa Ortofrutticola “La Sorgente” di Trinitapoli; l’Ortoconserviera Dauna – Trinitapoli, di Nicola Vitobello & C. s.n.c.; la Cooperativa “Alcide De Gasperi” di Ortanova; la Cooperativa Coltivatori Diretti di San Ferdinando di Puglia; il sig. Nicola Capurso, presso questo Istituto (per la collaborazione tecnico-informatica). Progetto Mezzogiorno 133 Note introduttive DISTRETTO SCOLASTICO N. 35 ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE Via Pier delle Vigne, 37 – Tel (0883) 761066 – Suc.le 764035 71046 SAN FERDINANDO DI PUGLIA (Foggia) Quest’anno, per la terza volta, l’Istituto Tecnico Commerciale “Ignazio Silone” di San Ferdinando di Puglia ha svolto, nell’ambito del Progetto Educativo d’Istituto, l’attività di sensibilizzazione e di orientamento al Commercio Estero – PROGETTO MEZZOGIORNO, coinvolgendo gli studenti delle quinte classi del Corso Amministrativo. L’esperienza degli anni passati, che ha riscosso un’adesione entusiastica dei giovani, e l’invito diretto degli organizzatori (Ministeri per il Commercio Estero e della P.I., ICE e Confcommercio) hanno gratificato e incoraggiato quanti vi hanno lavorato. Il Progetto può essere giustamente considerato un valido ed originale contributo alla costruzione di un nuovo ordine mondiale, del quale questa Scuola e questo Territorio si sentono fortemente partecipi. È con soddisfazione che offriamo la documentazione dell’attività svolta, sottolineando lo spirito, la cura, l’impegno e la solida motivazione socio-culturale. La Preside Prof.ssa Anna Maria Azzarita 134 Michele Papeo La riconferma di questa Scuola come sede per la realizzazione dell’iniziativa interministeriale in materia di commercio estero ha conferito all’attività intrapresa negli anni precedenti la continuità auspicata per sostenere l’educazione allo sviluppo e per promuovere la cultura dell’esportazione. Due azioni, a nostro avviso, strettamente connesse e, perciò, sintetizzate in un progetto globale di Educazione allo Sviluppo. Un progetto, questo, che se è servito a distinguerci favorevolmente, a livello nazionale, ci fa sentire tutto il peso della responsabilità, per l’impegno che esso comporta. Trattasi, infatti, di un processo di trasformazione di mentalità e di atteggiamenti da realizzare sia nella scuola che sul territorio, avendo presenti le relazioni tra cultura e sviluppo, tra pensare globale ed operare locale. Un processo che si può considerare avviato, come dimostrano le iniziative nelle diverse aree disciplinari assunte nel corrente anno scolastico (“Progetto Cooperative”, “Incontri con l’autore”, “Omaggio a Piazzolla”, “I lavori di Fernando Russo”, “Orientamento scolastico e professionale”, oltre al tradizionale “Concerto di Natale”) e la partecipazione alla prima iniziativa interscolastica1 avente per oggetto il “Progetto genitori”–Educazione alla legalità. Queste, al di là dell’organicità (ancora da realizzare), rappresentano, almeno in parte, il superamento dell’avversione pregiudiziale al nuovo e l’affermazione della Scuola-risorsa del territorio; la quale, come tale, deve aprirsi al sociale ed alle imprese2. 1 Ribadiamo la necessità di una “Conferenza (cittadina o territoriale) sulla scuola”. 2 È il caso di ricordare il primo Convegno di studi, organizzato dall’I.T.C. “I. SILONE” nell’a. s. 1989-90 sul tema “Quale Ragioniere, oggi”. Progetto Mezzogiorno 135 Impostazione del corso Il terzo Corso è stato ri-progettato sulla base: • delle due precedenti esperienze; • del nuovo contesto scolastico ed extrascolastico, nazionale ed internazionale; • delle intenzioni espresse nell’incontro preliminare fra i rappresentanti degli Enti promotori ed i Coordinatori delle scuole interessate (incontro nel quale lo scrivente è stato unanimemente designato “referente” presso gli stessi Enti). In tal senso, sono stati ripresi gli obiettivi fondamentali: • pedagogico, ossia commercio inteso come fattore di progresso per tutti i popoli attraverso la cooperazione, in quello che il sociologo Marshall McLuhan ha definito “Villaggio Globale”; • orientativo, ossia occasione per individuare nuove prospettive lavorative e di studio, nonché per scoprire attitudini per questo settore economico; • istruttivo, ossia momento d’integrazione e di sintesi degli studi economico-aziendali svolti nell’arco del triennio; • sociale, ossia coinvolgimento delle famiglie, delle forze economiche, culturali e politiche del Territorio; • promuovere il lavoro di gruppo e l’attitudine alla cooperazione; • affermare nella Scuola la cultura dell’organizzazione e della gestione, fondata sulla valorizzazione di tutte le risorse, materiali e immateriali; e finalizzata all’efficienza dell’amministrazione di risorse pubbliche. Ci si è prefissati, inoltre, di: • arricchire la biblioteca specializzata, in modo da offrire un servizio minimo in materia di commercio estero sul territorio (a studenti interni ed universitari, operatori commerciali, professionisti, enti pubblici); • impostare un’anagrafe di aziende con cui stabilire rapporti di collaborazione, finalizzata, particolarmente, a sviluppare la dimensione “esportativa” aziendale, anche attraverso una vera e propria alternanza studio-lavoro; 136 Michele Papeo • trasmettere la propria esperienza ed il materiale prodotto alle altre scuole, sedi di corso P. M.. Ciò, avendo presenti: • l’approvazione, da parte del Senato, della legge quadro di riforma della scuola secondaria superiore, • la svalutazione della lira e la fuoruscita dallo SME; • il Programma del Governo Ciampi; • la Tangentopoli e lo sconvolgimento politico italiani, nonché la crisi occupazionale, italiana3 e mondiale; • l’articolo 4 del decreto di accompagnamento della legge finanziaria, ovvero, l’autonomia scolastica; • la nuova America di Clinton; • gli effetti dell’unificazione tedesca; • gli effetti della costituzione degli Stati indipendenti nella ex Unione Sovietica4; • l’eco della Conferenza di Rio de Janeiro, in relazione allo sviluppo compatibile e sostenibile; • le conseguenze della politica agricola comunitaria; • la conclusione della prima fase del Trattato di Maastricht, con la nascita dell’Istituto Monetario Europeo; • la ratifica del trattato di libero commercio (NAFTA) tra Stati Uniti d’America, Messico e Canada5 3 Il tasso di disoccupazione del Mezzogiorno, a gennaio 1994 è stimato dallo Svimez in 18,8%. Nel Marzo 1994, si riuniscono a Detroit i sette Paesi più industrializzati del mondo ed affermano il binomio “flessibilità-formazione”. 4 Nel gennaio 1993, sette delle dieci Repubbliche della CSI, danno vita ad un nuovo Commonwealth. Si riservano di partecipare: l’Ucraina, la Moldavia e il Turkmenistan. 5 Il Nafta (North American Free Trade Agreement) è l’accordo di libero commercio, istituito il 12 agosto 1992, con sede a Washington, per contrapposizione al mercato unico dell’Unione Europea. Esso entra in vigore il 1° gennaio 1994. L’effetto immediato consiste nella liberalizzazione di circa l’80% delle esportazioni messicane verso gli USA e di solo il 40% delle esportazioni USA in Messico. Le agevolazioni per gli USA sono concentrate nel settore dei macchinari e delle attrezzature. Il totale abbattimento dei dazi fra i tre Paesi avverrà in un periodo di transizione, massimo di 15 anni. Lo stesso trattato, col consenso dei tre Paesi, potrà essere esteso ad altri Paesi, in virtù della clausola d’accesso. Il Nafta è trattato di libero scambio, che, a differenza di un mercato comune (come quello europeo), non prevede tariffe comuni d’accesso per i Paesi terzi. I Paesi firmatari, in realtà, non hanno ceduto la loro capacità di negoziazione commerciale ad un’entità superiore (come la UE). Ciascun Paese, quindi, conserva la propria capacità di negoziare accordi con altri Paesi. Il Messico, oltre ai Paesi dell’America latina, è sempre interessato ai Paesi della Conca del Pacifico. Progetto Mezzogiorno 137 • l’introduzione dello “spazio economico europeo6” • l’apertura del mercato cinese7. • la conclusione dell’Uruguay round e la nascita dell’Organizzazione mondiale del commercio, che entrerà in vigore il 1° gennaio 19958. Il Corso è stato proposto ad ottantuno studenti (frequentanti le cinque quinte classi dell’Istituto9). Le modalità di adesione, chiaramente indicate, sono state: • frequenza di almeno quattro delle cinque conferenze, costituenti la prima fase; • sostenimento di una prova di verifica intermedia, rappresentata da 30 quesiti a risposte chiuse, con sbarramento in caso di risultato al di sotto del 50% delle domande; • partecipazione a visite e moduli presso enti ed aziende; • produzione scritta di riflessioni e considerazioni finali. 6 Il 1° gennaio 1994 entra in vigore l’accordo sullo spazio economico europeo. Esso è stipulato dall’Unione Europea e dall’EFTA (European Free Trade Association – Associazione Europea di Libero Scambio, istituita il 4 gennaio 1960, come risposta dei Paesi nordici all’istituzione della CEE; firmata da Austria, Svizzera, Islanda, Norvegia, Svezia, Finlandia, Liechtenstein, Gran Bretagna, Danimarca e Portogallo, dei quali, molti hanno aderito, prima, alla CEE e, poi, alla UE). Esso comprende i 12 Paesi dell’Unione Europea, l’Austria e la Norvegia. 7 Il 1° gennaio 1994 è entrata in vigore in Cina la piena convertibilità. Condizione, questa, indispensabile per l’ingresso del più grande Paese del mondo nell’Organizzazione mondiale del Commercio. 8 Aprile 1994: conclusione a Marrakech (Marocco) dell’Uruguay round, dopo otto anni di negoziati. L’accordo, a cui hanno partecipato 109 Paesi, sancisce l’impulso degli scambi internazionali, attraverso l’abbattimento dei dazi doganali. Il consolidamento degli scambi avverrà (o dovrebbe avvenire?) superando i dualismi Nord-Sud, Est-Ovest, nonché coinvolgendo l’intera Comunità mondiale, per favorirne la crescita. Lo stesso abolisce il vecchio Gatt (General Agreement on Tariff and Trade), istituito nel 1948 col solo fine di ridurre le tariffe e gli ostacoli non tariffari al commercio mondiale e con l’adesione di 23 Paesi. 9 Le quarte classi sono state impegnate in un’attività di sensibilizzazione e di orientamento alla cooperazione, peraltro, propedeutica al Corso di cui parliamo. 138 Michele Papeo I tempi d’attuazione sono stati previsti in cinque mesi: dai primi giorni di Novembre a fine Marzo, con riferimento a: Inaugurazione Corso e I Conferenza Evoluzione del Commercio Internazionale II Conferenza Importanza del Commercio Estero e Attività ICE III Conferenza Tecniche di Commercio Estero IV Conferenza Marketing Internazionale V Conferenza Testimonianze Aziendali Locali Verifica intermedia Visite aziendali Cerimonia finale e Consegna attestati I mezzi finanziari sono quelli messi a disposizione dall’I.C.E., ovvero lire 8.000.000 (ottomilioni di lire). Progetto Mezzogiorno 139 Svolgimento del corso ORGANIZZAZIONE E PRESENSIBILIZZAZIONE Subito dopo l’incontro preliminare di Roma, sono state create le migliori condizioni possibili per una proficua attività corsuale: • richiesta dell’auditorio all’Amministrazione Comunale, la quale, accettando, ha inteso patrocinare l’iniziativa; • comunicazione al Corpo Docente e proposta di collaborazione diretta; • compilazione del calendario; • presensibilizzazione degli studenti, con la consegna di materiale di consultazione; • inviti ad Enti, Aziende e Professionisti del territorio. INAUGURAZIONE L’inaugurazione, concomitante alla prima conferenza, è stata fatta dalla Preside, prof.ssa Anna Maria Azzarita, presenti il Direttore della Cassa di Risparmio di Puglia ed il Vicedirettore del Banco di Napoli locali. La prima ha invitato i giovani ad apprezzare lo sforzo, in atto nell’Istituto Tecnico “I. SILONE”, per costruire una scuola formativa e nuova, ad un tempo; spronandoli a “pensare alla grande”. I rappresentanti delle banche hanno portato il saluto delle rispettive Direzioni Generali, sottolineando l’attenzione di queste per l’attivismo dell’Istituto. Essi hanno dichiarato la disponibilità a collaborare, certi di contribuire, in tal modo, al progresso del territorio. Lo scrivente ha delineato presupposti, contenuti e prospettive del Corso. 140 Michele Papeo CONFERENZE Le prime quattro conferenze, secondo il calendario predetto, sono state tenute da funzionari del Ministero del Commercio con l’estero, dell’I.C.E. e da un esperto nominato da quest’ultimo: dott. Amedeo Teti, Sig. Marino Meleleo, dott. Massimiliano Sponzilli e dott. Paolo Krüger (attualmente, funzionario della Camera di Commercio di Bari, dopo avere lavorato nell’impresa privata – ufficio estero). L’ultima è stata una tavola rotonda, alla quale hanno partecipato il Provveditore agli Studi di Foggia, dott. Felice Grassi, il dott. Mauro Guadagno, funzionario della Camera di Commercio di Foggia, gli imprenditori sig. Benito Distaso e dott. Bruno Damiani, rispettivamente di Margherita di Savoia e di Trinitapoli. Compito dello scrivente è stato quello di stabilire un filo conduttore fra gli argomenti oggetto delle conferenze, di rapportarli alla realtà economico-aziendale del territorio, di favorire un’interazione fra i relatori e l’uditorio. In tal senso, dopo avere precisato il fine ultimo del Commercio Internazionale (definito dal prof. Nicola Garbetta “una rete invisibile che avviluppa tutto il mondo”), ovvero la crescita (umana e civile) ed il benessere di tutti i popoli della terra: • sono state indicate le più importanti aree commerciali del mondo, tradizionali ed emergenti; • sono stati spiegati i processi di globalizzazione dei mercati e d’internazionalizzazione delle imprese; • è stata evidenziata la necessità, sia per le regioni ad alta capacità esportativa (quelle centro-settentrionali), che per le regioni a bassa capacità esportativa (quelle meridionali), di cogliere l’opportunità costituita dalla svalutazione della lira italiana e dal conseguente andamento favorevole della Bilancia Commerciale10, per consolidare e affermare la propria presenza sui mercati esteri; ciò, tenendo conto che, oggi, occorre presentarsi all’estero, non più con singoli prodotti, ma con sistemi integrati, capaci d’offrire lo studio, l’esecuzione e la gestione dei prodotti (come dimostra l’esperienza cinese). 10 Surplus di 32.000 miliardi di lire italiane nel 1993, rispetto ad un saldo negativo di 12.600 miliardi nel 1992. Progetto Mezzogiorno 141 Il dott. Sponzilli, trattando il Marketing internazionale, ha simulato la promozione del carciofo (di cui il nostro territorio è grande produttore). Quindi, egli ha: • presentato l’attività promozionale dell’Istituto Nazionale per il commercio estero; • evidenziato la possibilità per gl’imprenditori locali di costituire consorzi per l’esportazione; • sottolineato l’impegno dell’ICE per la formazione di quadri idonei per tale funzione, attraverso i Corsi di specializzazione in commercio estero. I requisiti di “assistente”, futuro “manager alle esportazioni”, sono: • buona cultura di base; • conoscenza di due lingue straniere; • conoscenza degli elementi di economia internazionale e della “tecnica di commercio estero”: • propensione alle relazioni umane; • creatività; • forte motivazione. Il dott. Paolo Krüger, avvalendosi di sussidi visivi, ha illustrato efficacemente le tecniche di commercio estero, che l’assistente o il manager all’esportazione devono conoscere, simulando un’operazione d’esportazione. In particolare, egli ha trattato: • • • • • • • i termini di resa della merce; la normativa IVA scaturita dall’unificazione delle frontiere europee; la normativa valutaria; gli strumenti per coprirsi dai rischi; la certificazione; gli ausiliari commerciali; le modalità per finanziarsi. 142 Michele Papeo Egli ha concluso, appassionatamente, così: “chi si occupa di esportazioni, deve possedere una marcia in più”. Per l’occasione, il dott. Arveno Bonavita, vicedirettore del Banco di Napoli locale, ha preparato una dispensa su “Tecniche di Commercio estero”, in cui s’illustra il ruolo fondamentale svolto dagli enti creditizi, rispetto al modello dell’economia italiana, necessariamente “export oriented”. Essi, infatti, sono chiamati ad alimentare, nell’esercizio delle diverse funzioni (negoziazioni in cambi, prestazione di servizi, intermediazione creditizia in senso stretto) il flusso degli affari con l’estero. Tale dispensa, acquisita nella biblioteca specializzata, è stata messa a disposizione dei Corsisti. Nella tavola rotonda, il Provveditore agli Studi ha rivolto un plauso alla Comunità scolastica dell’I.T.C. “I. SILONE”, la quale “con queste attività, condotte in maniera convinta e convincente, dimostra di bene interpretare le esigenze del territorio e s’inserisce molto opportunamente nel processo evolutivo della Scuola italiana”. Il dott. Mario Guadagno ha illustrato i compiti delle Camere di Commercio, soffermandosi sullo sforzo di quella di Foggia, per essere trainante rispetto all’economia della Provincia. Quindi, egli ha parlato della legge n. 44 del 1986, come una buona opportunità offerta ai giovani meridionali, per inserirsi nel contesto socio-economico, da imprenditori. In tal senso, egli ha presentato “Filo di Arianna”, una banca dati sulle procedure amministrative, per avviare un’attività in proprio. Il sig. Benito Distaso, per evidenziare le difficoltà di produrre per l’estero, ha richiamato l’evoluzione della grande distribuzione. Questa tende ad assorbire quasi tutta la produzione, imponendo alle imprese le proprie esigenze. Perciò, rifacendosi anche alla sua esperienza, ha invitato i giovani ad affrontare i mercati esteri con tutto l’entusiasmo e l’impegno di cui sono capaci. D’altra parte, egli ha proseguito, tale competizione stimola l’azienda ad organizzarsi e a produrre sempre meglio. Quindi, l’imprenditore Distaso ha proposto di effettuare una visita alla “Apulia Phelix” (la propria impresa), dichiarandosi disponibile a favorire esperienze di studio – lavoro. Il dott. Bruno Damiani, Presidente delle sezioni vinicola e Frantoiani oleari dell’Associazione industriali di Capitanata, ha impostato Progetto Mezzogiorno 143 il suo intervento sulle competenze dell’imprenditore. Costui non può improvvisare o improvvisarsi (com’è avvenuto in passato), ma, nel quadro attuale, deve necessariamente essere un professionista in grado di controllare l’impresa, intesa come sistema collegato all’ambiente ed in continua evoluzione. Nello stesso tempo, egli ha messo in evidenza il bisogno di formare collaboratori capaci di affiancare il piccolo - medio imprenditore, cioè la figura più diffusa nella nostra realtà aziendale (la quale non prevede il “manager”). Lo stesso ha concluso, affermando: “abbiamo creato le imprese, ora occorre creare gl’imprenditori” Nel dibattito che è seguito, è stato, fra l’altro, suggerito ai giovani orientati al commercio estero, quando saranno diplomati, di promuovere la costituzione di un consorzio all’esportazione fra gl’imprenditori locali. Le conferenze svoltesi, sia in ore scolastiche che extrascolastiche, sono state seguite con assiduità e interesse, da cinquantotto studenti e da sei professori (dell’I.T.C. “I. SILONE”); nonché, saltuariamente, da alcuni neodiplomati. La conferenza sulle tecniche di commercio estero è stata seguita anche da due classi dell’I.T.C. “A. Moro” di Trani, accompagnate da tre docenti (proff. Camero, Mescia, Dattoli) e da un laureando in Economia e Commercio presso l’Università di Bari. La partecipazione alle conferenze è stata agevolata dalla preventiva introduzione dell’argomento in classe e distribuzione di dispense. Così, dopo ogni conferenza, si è cercato di avere un riscontro, utile per perfezionare l’organizzazione degli incontri successivi. VERIFICA INTERMEDIA La verifica intermedia è stata effettuata dieci giorni dopo l’ultima conferenza (malgrado in quel periodo gli studenti si astenessero dalle lezioni per le note proteste connesse alla “autonomia scolastica”, già citata). Essa è stata preceduta da una sintesi degli argomenti trattati, riportati in una guida alla preparazione al test di verifica. Gli studenti ammessi alla prova sono stati quelli che hanno seguito almeno quattro conferenze. Gli studenti che si sono presentati alla prova sono stati quarantatre. 144 Michele Papeo La prova11 è consistita in trenta domande a risposte chiuse, riguardanti: 1. il significato del commercio estero 2. la relazione tra commercio estero e territorio 3. il fondamento del nuovo ordine economico internazionale 4. l’Organismo che in Italia fissa gli obiettivi della politica commerciale 5. il più importante Organismo internazionale in materia commerciale 6. la Bilancia dei pagamenti 7. il significato dell’eccedenza attiva nella Bilancia dei pagamenti 8. il significato di CEE, ECU, ICE, SME, UEM 9. il significato di CCIAA, CIPES12, PIL, PVS, NAFTA, FAO 10.la definizione di “confirming” 11.la struttura del commercio estero dell’Italia 12.il significato di buyback 13.la definizione di direttiva comunitaria 14.il significato di “sistema a cambi flessibili” 15.il significato di “globalizzazione” 16.il significato di “internazionalizzazione” 17.la partecipazione in percentuale della Puglia al commercio estero 18.il significato di dumping 19.il saldo della “bilancia commerciale” italiana nei primi dieci mesi del ‘93 20.il cambio lira – dollaro 21.il significato di “marketing” 22.la definizione di “consorzio all’esportazione” 23.il contenuto della legge n. 44 del 1986 (oggetto) 24.il cambio lira – marco 25.il significato dell’acronimo CORCE 26.il trattato di Maastricht (cosa evoca) 27.le componenti del “marketing mix” 28.la legge n. 49 del 1987 (oggetto) 29.il significato di CIF, in commercio 30.l’istituzione della SACE 11 Il test è stato da me preparato per rispettare il calendario, secondo il quale la verifica intermedia doveva effettuarsi il 20.12.1993. Di esso sono state inoltrate copie all’Ispettrice dott.ssa Liliana Borrello ed alle Scuole della Regione, nonché, dietro richiesta, all’I.T.C. “Francesco S. Nitti” di Potenza. 12 Abolito dalla legge finanziaria. Progetto Mezzogiorno 145 Il tempo d’espletamento della prova è stato fissato in 40 minuti. La stessa è stata superata da trentanove studenti, i quali sono stati ammessi alla seconda fase del Corso. VISITE AZIENDALI Le visite guidate sono state più mirate e approfondite che in passato. Ciò, in virtù, soprattutto, di una crescente disponibilità alla collaborazione di talune aziende13. Le visite sono state intese come vere e proprie giornate di studio presso le aziende, da parte di gruppi ristretti di studenti, scelti secondo criteri particolari: • orientamento all’imprenditorialità e al commercio estero, evidenziato attraverso la frequenza della prima parte del Corso ed il superamento della verifica intermedia; • provenienza. In tal senso, i trentanove studenti sono stati suddivisi in tre sottogruppi, corrispondenti ai Comuni di provenienza (San Ferdinando di P., Trinitapoli, Margherita di S.). Ad ogni sottogruppo sono state collegate una o più aziende locali14 Per tutti i sottogruppi, poi, sono state previste due giornate di studio: • presso una banca, organizzata con ufficio estero, per seguire direttamente alcune operazioni con l’estero (perciò, il Banco di Napoli locale, privo di tale ufficio, ci ha indirizzati presso la filiale di Barletta e, probabilmente, così, avrebbe fatto la Cassa di Risparmio di Puglia locale); • presso la Camera di Commercio di Foggia, finalizzata ad “apprendere ad intraprendere”. 13 Un comportamento che si tende a generalizzare (perché, ancora tale non è), proprio attraverso il progetto globale di Educazione allo sviluppo. 14 Tale procedura è stata adottata nel rispetto della programmazione del Corso, ed è risultata la più discreta ed efficace per presentare l’ICE. 146 Michele Papeo Le visite effettuate sono state le seguenti: • • • • DA.VI.OL del dott. Bruno Damiani di Trinitapoli Calzaturificio PALA SPORT del sig. Francesco Mele di Trinitapoli APULIA PHELIX del sig. Benito Distaso di Margherita di Savoia CAMERA di COMMERCIO di Foggia Esse sono state così articolate: • dimostrazione del processo produttivo • dimostrazione delle funzioni amministrativo-commerciali15 • conferenza-dibattito sulla dimensione estera e sull’aspetto socio-economico. Le altre visite non sono state fatte. Ciò, sia perché avrebbero sottratto molto tempo alle altre attività scolastiche16, sia perché, come già detto, il collegamento Scuola-Azienda registra ancora sfasature. Con riferimento al commercio estero, abbiamo registrato una scarsa conoscenza o considerazione dell’I.C.E., ed una presa d’atto dell’iniziativa assunta da quest’ultimo per promuovere, appunto, la cultura dell’export. Le visite presso la Camera di Commercio sono state coordinate dal segretario generale dott. Calogero Guzzardo, con la collaborazione di capi servizi e di capi reparti (dott. Villani, dott.ssa Nardacchione, dott. Santoro, dott. Guadagno, rag. Menduno, dott. Fragassi, rag. Marchesiello, dott. Pasquale Scapicchio, dott. Giuseppe Longo). Il segretario generale ha illustrato la nuova struttura organizzativa assunta dalle camere di commercio, in conformità alla recente legge del 29 Dicembre 1993, la quale ha modificato quella precedente, del 1934. Egli ha evidenziato l’impegno della Camera di Commercio di Foggia per rilanciare l’economia locale. Suo malgrado, ha comunicato la sfasatura, tuttora esistente, tra le potenzialità dell’Ente17 e la capacità di 15 La contabilità risulta affidata a professionisti esterni. 16 L’integrazione della realtà socio-economico-aziendale nella programmazione scolastica e l’alternanza studio-lavoro generalizzate, sono tra gli obiettivi che questo Corso si è dato; conseguibili, ovviamente, con gradualità. 17 Questa, oggi, è in grado di fornire una serie d’informazioni e servizi. Progetto Mezzogiorno 147 sfruttarle, da parte degli operatori commerciali o aspiranti tali. Una sfasatura, evidentemente, da collegare allo svantaggio culturale, proprio del Mezzogiorno. I Funzionari hanno descritto i rispettivi servizi da loro diretti: • • • • • • • amministrazione interna gestione “camera arbitrale” economia studi statistica promozione e imprenditorialità difesa del consumatore. La dott.ssa Giovanna Nardacchione ha esposto la legge n. 44 del 1986 “Nuova imprenditorialità giovanile nel Mezzogiorno” e le modifiche. Di tale legge, ella ha indicato: • i destinatari, ovvero, società con sede legale, amministrativa ed operativa nel Sud, costituite con maggioranza assoluta di giovani tra i 18 e 29 anni, oppure totalità di giovani tra i 18 e i 35 anni; • le iniziative ammesse, cioè, produzione di beni in agricoltura, artigianato e industria; fornitura di servizi alle imprese; • i sostegni offerti, ossia, incentivi finanziari, servizi reali; • incentivi finanziari, ovvero, per gl’investimenti, contributi a fondo perduto - mutuo agevolato; per le spese di gestione, mutuo a fondo perduto; • servizi reali, cioè, formazione specialistica, assistenza tecnica (tutoraggio); • modalità di accesso ai finanziamenti, cioè, presentazione di un progetto d’impresa presso la Camera di Commercio della provincia di appartenenza; • organo che gestisce la Legge: Comitato per lo sviluppo di nuova imprenditorialità giovanile, avente sede in Roma. Il rag. Marchesiello, il dott. Pasquale Scapicchio e il dott. Giuseppe Longo hanno parlato di altri servizi, fra cui “nuove imprese”. Questo servizio consiste nel fornire informazioni a giovani e meno giovani, per l’avvio di un’attività in proprio. 148 Michele Papeo Esso si avvale di: • una banca dati • un programma per valutare il rischio d’impresa • un test di autovalutazione delle attitudini imprenditoriali18 ANAGRAFE AZIENDALE Nell’ambito di un’azione rivolta a favorire la crescita di una cultura d’impresa, in generale, e dell’esportazione, in particolare, abbiamo ritenuto maturi i tempi per l’impostazione di un’anagrafe d’aziende orientate al commercio estero e, comunque, disponibili a collaborare con la Scuola. Perciò, abbiamo predisposto delle schede aziendali19, che i Corsisti hanno compilato in occasione di visite presso le aziende del territorio, o d’interviste ad imprenditori locali. Il contenuto di dette schede è di seguito riportato. • • • • • • • • • • • • • • Ditta, Ragione, Denominazione sociale Referenze bancarie Responsabile Esportazioni Patrimonio netto, Capitale sociale, Numero dei soci Ubicazione Settore economico e Attività svolta Merci trattate, Prodotti ottenuti Processo di lavorazione Mercati d’approvvigionamento Mercati di sbocco (locale, nazionale, internazionale) Numero Dipendenti Fatturato Prospettive Servizi di consulenza economico - aziendale e commerciale. Sono state effettuate sei rilevazioni20, a cura degli studenti Bartucci Sabino, Tonelli Michelina, Di Bari Lucia, Vitobello Gioacchino 18 Il test è stato proposto a dieci diplomandi. 19 La scheda in precedenza elaborata dallo scrivente è stata integrata con quella, successivamente, proposta dall’ICE. 20 I dati relativi, riportati in appendice, hanno valenza didattica, non dichiarativa. Progetto Mezzogiorno 149 (classe V C), Daloiso Carmela (classe V A), Russo Luigi e Bruno Vincenzo (classe IV C), delle seguenti aziende: • • • • • • • Cantina-Cooperativa Coltivatori Diretti di San Ferdinando di P. Industria Alimentari DA.VI.OL. S.a.s. di Damiani Bruno - Trinitapoli Calzaturificio Pala Sport di Francesco Mele - Trinitapoli Ortoconserviera Dauna di Vitobello Nicola & C. S.n.c. - Trinitapoli Cooperativa Ortofrutticola “La Sorgente” di Trinitapoli Cantina Sociale “A. De Gasperi” - Soc. Coop. R.L. – Ortanova Daloiso Ortofrutticola S.r.l: di Margherita di S.. COLLABORAZIONE CON LE ALTRE SCUOLE SEDI DI PROGETTO MEZZOGIORNO L’incarico di referente regionale presso il Ministero della Pubblica Istruzione, conferito allo scrivente nella riunione preliminare di Roma, è stato accettato da me stesso, dalla Preside e dalla Scuola, come un servizio da rendere a tutte le altre scuole neodesignate ed ai medesimi enti promotori, in virtù dell’esperienza acquisita nei tre anni d’impegno per la promozione del commercio estero. In tal senso, abbiamo collaborato con dette scuole, dalla stesura del calendario alla proposta della prova di verifica (quest’ultima, come predetto, ci è stata richiesta anche dall’I.T.C. “F. S. Nitti” di Potenza). Abbiamo, altresì, inviato, dietro richiesta, gli Atti dei Corsi precedenti all’I.T.C. “de Libero” di Fondi (Latina) e all’I.T.C. “Baronio” di Sora (Frosinone). Personalmente, ho partecipato alla Conferenza conclusiva della prima fase del Corso presso l’Istituto professionale per i Servizi commerciali e turistici di Corato. Lì, ho avuto modo di confrontarmi con l’attivo Preside prof. Luciano Tandoi, con il dott. Lupis, esperto di marketing internazionale, con il prof. Ricci, coordinatore del Progetto Mezzogiorno presso quella Scuola, sul rapporto scuola - mondo del lavoro, sull’organizzazione scolastica più funzionale, in tal senso, sulla realtà economico-aziendale di Corato, sull’esportazione in mercati nuovi. Il dott. Lupis, coinvolgendo gli studenti, ha evidenziato l’importanza 150 Michele Papeo fondamentale della “creatività”21, per ogni forma d’imprenditorialità. Egli ha affermato ch’essa si coltiva, guardando dentro se stessi, perché la stessa vuol dire “originale”; e, difficilmente, l’originalità si trova presso altri. Le Scuole con le quali abbiamo collaborato (o abbiamo cercato di collaborare) sono: • • • • • • • I.T.C. “De Libero” di Fondi (Latina) I.T.C. “Baronio” di Sora (Frosinone) I.T.A: “Mondelli” di Massafra (Taranto) I.T.C. “Vito Lenoci” di Bari I.T.C. “F. S. Nitti” di Potenza I.P.C. “Tridente” di Bari I.P.S.S.T.C. di Corato. 21 Cfr i libri di E. De Bono – Editrice Garzanti. In particolare, “I bambini di fronte ai problemi”. Progetto Mezzogiorno 151 Conclusioni Il “Progetto Mezzogiorno”, inserito in un più vasto “Progetto di Educazione allo Sviluppo”, messo, cioè, in relazione al sistema territoriale, ha assunto i connotati di un’azione organica e sistematica di cultura d’impresa e, in particolare, di commercio estero. Al terzo anno di realizzazione, gli effetti prodotti sono diversi e significativi, per quanto non esaustivi. All’interno della scuola, sono da evidenziare: • il gradimento, da parte degli studenti22; • un impulso all’integrazione della cultura economico-aziendale, compresa quella esportativa, nei programmi; • l’introduzione di un lavoro scolastico per progetti, anziché su nozioni; • lo studio per una nuova organizzazione d’istituto, che abbia come riferimenti la qualità e la produttività; • l’arricchimento di una biblioteca specializzata; • la promozione di esperienze di alternanza studio-lavoro; • l’attivazione di un corso post diploma23, che potrà vertere, proprio, sulla figura dell’assistente all’esportazione. Sul territorio: • una crescente attenzione delle istituzioni, banche, aziende nei confronti di questa Scuola, della formazione e della problematica commerciale estera; • l’impostazione di un’anagrafe di aziende orientate al commercio estero; • il miglioramento dell’immagine dell’ICE. Trattandosi di attività di sensibilizzazione e di orientamento al commercio estero, intesa come processo, il quale presuppone cam22 La puntuale osservanza del calendario del Corso, malgrado l’astensione delle lezioni, impone una serena e profonda riflessione sulle cause reali della demotivazione studentesca. 23 Questo ha richiamato giovani diplomati, qualcuno laureato, sia locali che in ambito provinciale e si è svolto proficuamente. 152 Michele Papeo biamento di mentalità e di comportamenti, non si può che auspicarne la prosecuzione, magari, perfezionandola sempre più. La prosecuzione della collaborazione con gli Enti che hanno promosso l’iniziativa e con altri aventi le stesse finalità favorirebbe il consolidamento dei risultati raggiunti24 e il conseguimento di altri risultati, quali: • l’introduzione nelle piccole e medie imprese locali dell’assistente all’esportazione; • la promozione, anche tramite la figura suddetta, di consorzi per l’esportazione; • la realizzazione di scambi con scuole dei Paesi dell’Unione Europea25 e visite guidate presso sedi ICE, all’estero; • l’ulteriore arricchimento della biblioteca specializzata; • il necessario sempre maggiore coinvolgimento dell’ente locale26 e, tramite questo, degli operatori commerciali. L’Istituto Tecnico Commerciale “I. Silone” di San Ferdinando di Puglia potrebbe diventare, infatti, un polo di riferimento per il territorio, in materia di cultura d’impresa e di commercio estero. Ai fini del perfezionamento delle azioni di sensibilizzazione e d’orientamento, proponiamo un riscontro immediato fra tutte le scuole – sedi di Progetto Mezzogiorno. Così, da potere raccogliere tutte le indicazioni necessarie per precisare sempre più funzioni e obiettivi. Per quanto ci riguarda, ribadiamo che le conferenze richiedono una fase preparatoria (nella quale il relatore ed il coordinatore concordano la struttura dell’intervento) ed un’efficacia comunicativa, realizzabile anche attraverso audiovisivi. Lo stesso incarico di referente27, conferito ad un coordinatore, 24 Qui, il principio per cui le conquiste vanno difese giorno per giorno, vale più che mai e più che altrove. 25 Anche in relazione alle nuove proposte di programmi comunitari nel settore della formazione e dell’educazione, da attuarsi nel periodo 1995-1999, presentate dal prof. Antonio Ruberti, commissario CEE. Si tratta dei Programmi: Gioventù per l’Europa, Leonardo da Vinci, Socrates. 26 Un territorio a vocazione prevalentemente agricola, qual è il nostro, deve avere piena consapevolezza che la nuova organizzazione del commercio internazionale impone una vera politica agricola capace di rendere competitive le nostre produzioni all’insegna della qualità. 27 Gradiremmo un feedback circa il lavoro svolto, in tal senso. Progetto Mezzogiorno 153 rispetto ad una o più regioni, andrebbe raccordato con gli altri uffici di coordinamento, regionali e nazionali. D’altronde, quanto abbiamo prospettato risulta coerente con le forti potenzialità di crescita del Mezzogiorno, riaffermate nella tavola rotonda conclusiva del Corso28 (tenutasi presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bari) dal dott. Roberto Vanore, direttore della Formazione ICE, dal dott. Cosimo Lacirignola, direttore dell’Istituto agronomico mediterraneo, dal dott. Felice De Sanctis, capo redattore economico della Gazzetta del Mezzogiorno, e dallo stesso moderatore, dott. Massimiliano Sponzilli. Soprattutto, ci sembra coerente con lo spirito nuovo della politica commerciale internazionale, sancito a Marrakech. Una politica orientata alla crescita di tutti i popoli della terra, superando ogni dualismo e contrapposizione, promuovendo la cooperazione. Con questa speranza, vogliamo formulare gli auguri di buon lavoro: • al neoministro della Pubblica Istruzione, dott. F. D’Onofrio • al neoministro del Commercio Estero, dott. G. Bernini • allo stesso Istituto Nazionale per il Commercio Estero (alle prese con la nuova struttura organizzativa). Nel chiudere questi “Atti”, partecipiamo con soddisfazione ed entusiasmo ad alcuni momenti, che riteniamo parte integrante della nostra azione: • la pubblicazione di “Trinitapoli che produce”, piccolo, ma significativo esempio di collaborazione tra scuola, comunità civile e imprenditori, nonché d’impegno per crescere; • i preliminari per la costituzione di un consorzio per l’esportazione tra nove imprese della provincia di Foggia, assistito dall’Ice; • il distacco, per la prima volta nella storia scolastica (per lo meno, provinciale), di un docente presso l’Assindustria di Capitanata29. 28 Mentre a Bari si chiudeva il Corso ICE, a Roma, in occasione di una riunione dell’ABI, nasceva l’associazione per il progresso del Mezzogiorno, con autorevoli adesioni. 29 La prof.ssa Di Cosmo Groppoli Clelia, resterà stabilmente collaboratrice dell’Assindustria di Capitana. 154 Michele Papeo Fonti consultate • Atlante Geoeconomico mondiale – Edisi. • Atti del Progetto Mezzogiorno anni 1990 e 1991 del prof. Michele Papeo. • Codice civile – artt. 2602 e seguenti. • Commercio internazionale, numeri 2/1991 e 9/1992 , Ipsoa • Corso di Computisteria e di Tecnica Commerciale, diretto da Franco Tutino e coordinato da Delia Stocco – Editrice Le Monnier. • D.M. 25.03.1989, pubblicato sulla G.U. n. 87 del 13.04.1992 • Dispensa ICE – Ottobre 1993. • Diritto Commerciale – L’Imprenditore – Francesco Galgano – Zanichelli, Bologna. • Dispensa “Tecniche di Commercio estero”, del dott. Arveno Bonavita • “Esportare oggi” di Alfonso Forte. Adda Editore – Bari 1992. • Giornale Radio 1 – Tre A, Agricoltura, Alimentazione, Ambiente. • Guida all’Europa, per le piccole e medie imprese dell’industria, servizi, artigianato. Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per il coordinamento delle Politiche Comunitarie. • Guida pratica per l’esportatore – Luigi Lombardi. Franco Angeli Editore. • Gl’Imprenditori e la Società – Francesco Ferrara Jr. e Francesco Corsi. Editore Giuffrè. • Il libro dei fatti 1994 – Adnkronos. • Il Sole 24 Ore – Giornale politico – economico – finanziario • Il tempo delle scelte – Eri. • L’alternanza studio – lavoro, di Maria Brigida, Alessandro Degli esposti. Franco Lombardo. Zanichelli • Legge n. 83 del 21.02.1989, pubblicata su G. U. n. 58 del 10.03.1989. • Legge n. 317/91: “Interventi per l’innovazione e lo sviluppo delle piccole imprese”, pubblicata in supplemento ordinario G.U. n. 237 del 9.10.1991. • La tecnologia alternativa, Davide Dickson. Oscar Mondadori • Mondialità, Rivista d’Educazione alla mondialità dei Missionari Saveriani di Parma. • “Norme ed usi uniformi, relativi ai crediti documentari” Editrice Camera di Commercio Internazionale. Progetto Mezzogiorno 155 • “Per una nuova politica di sviluppo internazionale”, Angelos Th. Angelopoulos. Etas Libri. 1979. • “Qui parla il Sud”. Trasmissione del Giornale Radio 1. A cura di Antonio Talamo. • Relazione del Governatore della Banca d’Italia. Anno 1992. • Schede della Camera di Commercio di Foggia sui servizi “Nuova Impresa” e “Legge n. 44 del 1986”. • Sistema Italia. Periodico di Commercio Estero. • “Tecnica Commerciale”. Astolfi & Negri. Edizioni Tramontana. Bresso - Milano. • Tesi di laurea in Politica Economica e Finanziaria. Michele Papeo. Facoltà di Economia - Università degli Studi di Bari, A. A. 1972-73: “Il commercio con l’estero e la bilancia dei pagamenti dell’Italia”. Progetto Mezzogiorno Appendice Definizione e Costituzione di un Consorzio per l’Esportazione 157 Progetto Mezzogiorno 159 I CONSORZI IN GENERALE I Consorzi sono disciplinati dal codice civile, agli artt. 2602 – 2620 C.C.. Il consorzio è un contratto fra più imprenditori, per l’istituzione di un’organizzazione comune, finalizzata alla disciplina e allo svolgimento di determinate fasi delle rispettive imprese (art. 2602 C.C.). Il contratto può prevedere l’istituzione di un ufficio, destinato a svolgere un’attività con i terzi (art. 2612 C.C.). In tal caso, si parla di consorzi con attività esterna. I contributi dei consorziati e i beni acquistati con tali contributi costituiscono il fondo consortile (art. 2614 C.C.). Anche le Società in nome collettivo, in accomandita semplice, per azioni, in accomandita per azioni, a responsabilità limitata possono assumere come oggetto sociale gli scopi indicati nell’articolo 2602 C.C.. In tal caso, si parla di Società consortile (art. 2615 ter C.C.). È ammessa la partecipazione di Enti pubblici, anche territoriali, alle Società consortili. CONSORZI PER L’ESPORTAZIONE La scelta consortile è una questione culturale, di mentalità o di disponibilità associativa, prima che tecnico-commerciale. Il fenomeno consortile, infatti, può svilupparsi solo se fondato sullo spontaneo riconoscimento dell’utilità economica dell’operare in comune; non in funzione degli incentivi economici. In questo senso, ancora una volta, si giustifica il compito che ci siamo prefissati attraverso il Progetto globale di Educazione allo Sviluppo. Cioè, promuovere la trasformazione della mentalità e del comportamento della Comunità locale, in particolare, degli operatori commerciali. Naturalmente, ciò non esclude che la scelta associativa debba scaturire da un calcolo30, tra i vantaggi derivanti dall’operare in comune e gli svantaggi dovuti alla perdita d’indipendenza operativa. 30 Secondo il “Principio del contrasto”. 160 Michele Papeo I Consorzi per l’esportazione sono disciplinati, fondamentalmente da: • legge n. 83 del 21. 02.1989 - “Interventi di sostegno per i consorzi fra piccole e medie imprese industriali, commerciali ed artigiane”; • decreto 25 marzo 1992 - “Nuove direttive e nuovi criteri di valutazione delle domande di contributo a consorzi export”; • circolare 25 marzo 1992 n.ro s/403316, applicativa della legge 21 febbraio 1989, n. 83, relativa alla presentazione delle domande di contributo finanziario annuale, da parte dei consorzi per il commercio estero. Della suddetta normativa intendiamo fornire le informazioni essenziali, rinviando alle fonti31, per gli approfondimenti. I soggetti beneficiari sono i Consorzi e le Società consortili, costituite, queste ultime, anche in forma cooperativa, i quali hanno, come esclusivo scopo sociale, lo svolgimento delle seguenti attività: • esportazione dei prodotti delle imprese consorziate; • promozione all’estero della produzione delle imprese consorziate. Le imprese costituenti il Consorzio o la Società consortile devono essere necessariamente: • piccole imprese industriali • medie imprese, che devono esercitare attività32 industriale diretta alla produzione di beni e servizi, attività intermediaria nella circolazione dei beni, attività di trasporto per terra, per acqua e per aria, una qualsiasi attività ausiliaria delle precedenti, con esclusione delle attività bancarie e assicurative • imprese artigiane, iscritte al relativo albo. Non possono, invece, partecipare le Società controllate e controllanti. I soggetti beneficiari (Consorzi o Società consortili) devono essere costituiti da almeno otto piccole e medie imprese o, se residenti nel Mezzogiorno, se operanti in settori specializzati, oppure, 31 GG. UU. n. 58 del 10 marzo 1989 e n. 87 del 13 aprile 1992. 32 Cfr. art. 2195 C.C.. Progetto Mezzogiorno 161 se costituiti da imprese artigiane, devono comprendere, almeno, cinque piccole e medie imprese artigiane. Ogni impresa consorziata non può sottoscrivere una quota superiore al 20% del fondo consortile. Nel caso, poi, si parli di Società consortile, ciascuna impresa partecipante non può avere sottoscritto una quota inferiore a lire 2.500.000. I Consorzi e le Società consortili per il commercio estero devono raggruppare, in maggioranza, imprese non associate precedentemente ad altre strutture consortili, che abbiano usufruito di contributi finanziari annuali erogati dallo Stato. L’esistenza di questi requisiti, previsti dalla legge, dovrà essere certificata dal legale rappresentante del Consorzio. Quest’ultimo dovrà, inoltre, certificare che le imprese partecipanti non siano contemporaneamente associate a due o più Consorzi per il commercio estero, di cui uno promozionale e uno di vendita, i quali usufruiscono dei contributi finanziari annuali, di cui alle leggi n. 83/89 e n. 240/8133. Ciò, restando salva la possibilità per le imprese di partecipare anche ad ulteriori compagini consortili, con lo scopo esclusivo di gestire una struttura stabile all’estero, per la penetrazione commerciale in Paesi extracomunitari. Le spese ammissibili sono quelle ordinarie di gestione e quelle promozionali, ovvero le spese per: • • • • • • • • • • • il personale le consulenze ed i corrispettivi versati a terzi la sede sociale ed il funzionamento dell’ufficio consortile le quote annuali di ammortamento, nei termini di legge gli organi sociali le imposte ed i contributi connessi con l’attività consortile i viaggi e le missioni all’estero la partecipazione a fiere gli studi e le indagini di mercato la pubblicità e le pubbliche relazioni le traduzioni e l’interpretariato. È riconosciuto carattere preferenziale a Consorzi e Società consortili, che: 33 G.U. n. 143 del 27 maggio 1981. 162 Michele Papeo • siano composti in maggioranza da soci che svolgono un’attività industriale, diretta alla produzione di beni e servizi • siano di nuova formazione e che siano insediati nei territori del Mezzogiorno • siano caratterizzati dalla disponibilità in Paesi extra CEE di stabili strutture per la commercializzazione dei prodotti delle imprese consorziate • abbiano svolto attività promozionale all’estero per un importo di spesa non inferiore al 30% del totale delle spese ammesse a contributo • siano dotati di una struttura stabile • siano composti da soci aventi natura d’imprese artigiane, i quali raggiungano la maggioranza, anche, unitamente a quelli che svolgono un’attività industriale, diretta alla produzione di beni e servizi. Il contributo ministeriale, per i Consorzi ubicati nel Mezzogiorno e costituiti da non più di cinque anni e con una sede stabile, è quantificabile fino al 70% delle spese ammissibili, nei limiti di: • lire (italiane) 150 milioni, per i Consorzi e le Società consortili costituiti da non più di 24 imprese • lire 200 milioni, per quelli composti da un numero compreso tra le 25 e le 74 imprese • lire 300 milioni, per i Consorzi e le Società consortili costituiti da più di 74 imprese. Le domande di contributo devono essere inoltrate alla Direzione per lo sviluppo degli scambi del Ministero del Commercio Estero (Viale America n. 341 – 00144 Roma) e fatte pervenire allo stesso entro il 15 maggio di ogni anno. Le domande ritardatarie, pervenute non oltre il mese di giugno di ogni anno, saranno prese in considerazione sulle eventuali disponibilità residue di bilancio. Copia della domanda va inviata contemporaneamente alla Regione d’appartenenza, allo scopo di porre in grado gli uffici regionali di esprimersi sulla richiesta stessa con motivato parere (non vincolante). Decorsi trenta giorni, dalla data d’invio della richiesta, lo stesso si ritiene favorevole. Il Ministero provvede all’istruttoria delle domande, la quale dovrà Progetto Mezzogiorno 163 essere completata entro e non oltre il 20 Novembre di ogni anno. Se la domanda è accettata, ne sarà data comunicazione attraverso la pubblicazione di un apposito decreto ministeriale. L’eventuale mancato accoglimento sarà notificato per iscritto al consorzio richiedente, che potrà proporre un ricorso al TAR competente. Ciò, non oltre 60 giorni dalla data della comunicazione ministeriale. La domanda di concessione, la distinta delle voci di spesa e la dichiarazione sostitutiva di atto notorio vanno redatte secondo gli schemi di seguito riportati34. Come per ogni attività imprenditoriale, anche nel caso dei Consorzi per l’esportazione, il successo dipende dalla capacità, dall’attivismo e dalla competenza delle persone incaricate di gestire la struttura consortile. Nonché, dalla presenza di analoghe doti nei responsabili delle singole ditte consorziate. 34 Quanto sopra non prende in considerazione il decreto attuativo della legge n. 317/91. 164 Michele Papeo Tavola 1 Circolare Mincomes n. s/403316: allegato n.1 FAC SIMILE DI DOMANDA (IN BOLLO) OGGETTO: Legge n. 83/1989 Richiesta contributo su spese esercizio consortile 19.. Il sottoscritto consorzio … Con sede … (sede amministrativa … sede legale…) tel … nella persona del … legale rappresentante … chiede a codesto Ministero per il commercio con l’estero la concessione del contributo finanziario annuale, ai sensi della legge 21 febbraio 1989, n. 83, su un totale di spese ammissibili a contributo di Lit … sostenute nel corso dell’esercizio consortile 19.., come da distinta allegata. Dichiara di non aver usufruito di contribuzioni finanziarie di competenza dell’esercizio finanziario oggetto della presente richiesta, erogate dalla regione e/o da enti regionali collegati (finanziarie regionali od organi con partecipazione maggioritaria delle regioni), sulla generalità delle spese consortili e cioè non finalizzate a singole iniziative. Dichiara di aver usufruito di contribuzioni finanziarie finalizzate a specifiche iniziative, da parte di Ministeri ed enti pubblici, regioni e/o enti regionali collegati, nonché di contributi a qualsiasi titolo da parte di province, comuni, camere di commercio, centri esteri regionali, per un totale di: … (oppure: “Dichiara di non avere usufruito”…). Ai fini dell’eventuale versamento del contributo ministeriale comunica quanto segue: che l’importo riconosciuto può essere accreditato su conto corrente n. … intrattenuto presso …; di non essere tenuto all’obbligo d’esibizione della bolletta d’incasso; che il consorzio è intestatario del codice fiscale n. … (oppure partita IVA n. …). Allega la seguente documentazione: Progetto Mezzogiorno 165 1. copia dell’atto costitutivo e dello statuto del consorzio vigente al momento della presentazione della domanda (o degli atti di modifica); 2. atto notorio o dichiarazione sostitutiva, in regola con la vigente normativa sul bollo, contenente le informazioni richieste dalla disciplina vigente; 3. certificato del tribunale attestante il pieno godimento dei diritti da parte del consorzio; 4. copia autentica del bilancio al 31 dicembre, comprensivo del conto profitti e perdite approvato dall’assemblea dei soci e riportante gli estremi di deposito presso la cancelleria del tribunale di …; 5. distinta delle singole voci di spesa, per il totale indicato in domanda, a fronte delle quali è richiesto il contributo, secondo l’elencazione di cui al decreto ministeriale 25 marzo 1992 e con riferimento alle corrispondenti voci esposte in bilancio; 6. dichiarazione del legale rappresentante illustrativa delle voci di cui al conto profitti e perdite; 7. (solo nel caso in cui il totale delle spese ammissibili a contributo superi l’importo di lit 300 milioni) certificazione rilasciata da società di revisione e certificazione bilanci; 8. dettagliata relazione concernente le specifiche attività svolte nel corso dell’anno oggetto della presente richiesta d contributo; 9. programma delle attività che il consorzio intende svolgere nel corso del 19..; 10.(ove ricorra l’ipotesi) dichiarazione dell’organismo ospitante (regione o associazione imprenditoriale, ovvero della camera di commercio o società di servizi emanazione dei predetti organismi) presso cui il consorzio ha la sede operativa, attestante che il consorzio usufruisce delle strutture e del personale di detti enti; 11.fotocopia della ricevuta della raccomandata con la quale è stata inviata alla regione copia della domanda di contributo e della documentazione relativa. 166 Michele Papeo Tavola 2 Circolare Mincomes n. s/403316: allegato n. 2 Distinta delle voci di spesa a fronte delle quali è richiesto il contributo Denominazione Importo spese Rif.to voce di bilancio Spese di gestione: Personale Consulenze e corrispettivi terzi Sede sociale e spese connesse al funzionamento dell’ufficio Quote annuali di ammortamento nei termini di legge Organi sociali Imposte Contributi ad organismi connessi con l’attività consortile Spese promozionali: Viaggi e missioni Partecipazione a fiere Indagini di mercato Pubblicità e pubbliche relazioni Traduzioni e interpretariato Attività di formazione connessa con l’export Totale Del suddetto totale, le spese per attività promozionale all’estero, pari al …% sono rappresentate dalle seguenti voci, come da illustrazione degli importi esposti in bilancio: (Nota bene: è da tener presente che non sono computabili in questo parziale gli emolumenti fissi o quota parte degli stessi corrisposta al personale, le spese per manifestazioni internazionali in Italia, le spese per viaggi in Italia): … … … Progetto Mezzogiorno 167 Tavola 3 Circolare Mincomes n. s/403316: allegato n. 3 DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO NOTORIO (in bollo, da allegare a domanda di contributo in favore consorzi export) Io sottoscritto … nato a … domiciliato in …, nella qualità di rappresentante legale del consorzio…, con sede in … iscritto al tribunale di … al n. … effettuo la seguente dichiarazione da valere ai fini della legge 21 febbraio 1989, n. 83. Sotto la mia personale responsabilità ed avendone diretta conoscenza, attesto che: 1. il consorzio è stato costituito in data … ed è regolato dallo statuto vigente del …; entrambi i documenti sono allegati alla domanda di contributo (ovvero: entrambi i documenti sono agli atti di codesto Ministero e non sono intervenuti fatti nuovi nell’organizzazione consortile che ne abbiano comportato modifiche; ovvero: sono intervenute modifiche e si allegano i relativi atti). Si indicano di seguito i nominativi corrispondenti agli organi responsabili del consorzio (presidente, vicepresidente, consiglio di amministrazione)… I seguenti consorziati detengono una partecipazione superiore al 10% (ove ricorra). 2. Il consorzio opera per conto dei seguenti consorziati in modo esclusivo nei confronti della pubblica amministrazione (ove ricorra) 3. Il consorzio, alla data di presentazione della domanda di contributo ministeriale, risulta costituito da n. … imprese, di cui n. … industriali, n. … commerciali, n. … artigiane (ovvero, se trattasi di consorzio artigiano: il consorzio è costituito da n. … imprese artigiane, come individuate dalla legge 8 agosto 1985, n. 493; di esse è indicato nell’allegato elenco il numero d’iscrizione alle rispettive camere di commercio ed il relativo settore d’attività; 4. Le imprese consorziate hanno la natura di piccole e medie imprese ai sensi della legge 2 agosto 1977, n. 675, art. 2, secondo comma, lettera f), ovvero (ove ricorra) il consorzio ha natura artigiana, è iscritto alle separate sezioni dell’albo previsto dall’art. 5 della legge n. n. 443 dell’8 agosto 1985. Fra le imprese consorziate non intercorrono collegamenti di carattere tecnico finanziario , tali da configurare come appartenenti ad un gruppo imprenditoriale, in rispetto del disposto dell’art.1, comma 4, della legge n.83/1989;… 5. (ove ricorra) il consorzio ha sede nei territori di cui all’art. 1 del testo unico delle leggi sugli interventi nel Mezzogiorno e le aziende associate hanno sede in detti territori; 6. le imprese partecipanti all’attività consortile non sono contemporaneamente associate a più di due consorzi, di cui uno promozionale e uno di vendita, che usufruiscano dei contributi finanziari annuali, di cui alla legge n. 88/1989 (ove ricorra: partecipano anche al consorzio 168 Michele Papeo “…”, che ho lo scopo sociale esclusivo di gestire una struttura stabile all’estero, come risulta dallo statuto allegato in copia); 7. il consorzio dispone (oppure non dispone) di una struttura operativa stabile (propria sede e proprio personale); 8. il consorzio dispone (oppure non dispone) delle seguenti stabili strutture per la commercializzazione dei prodotti delle imprese consorziate: …; 9. il consorzio, come risulta dalle spese esposte in bilancio e dall’illustrazione prodotta ad integrazione della domanda di contributo , ha svolto (oppure non ha svolto), nel corso dell’esercizio oggetto della presente richiesta, attività promozionale all’estero per un importo non inferiore al 30% del totale spese su cui è richiesto il contributo; 10.(ove ricorra, per i consorzi di nuova formazione, ossia costituiti dopo l’entrata in vigore della legge n. 84 del 1989) il consorzio associa ,in maggioranza, imprese non associate in precedenza ad altri consorzi (si ricorda che tale dichiarazione va ripetuta per i primi cinque anni di vita del consorzio); 11.il fondo consortile ammonta, alla data di presentazione della domanda, a Lit … (importo relativo alla sottoscrizione totale delle quote), sottoscritto dalle imprese partecipanti secondo quanto previsto dalla legge n. 88/1989; 12.il consorzio, in conformità al proprio statuto sociale, ha realizzato, nel corso dell’anno oggetto della richiesta di contributo, esclusivamente attività finalizzata all’esportazione dei prodotti delle imprese consorziate e non ha attività finalizzate alla vendita sul mercato italiano. Letto, confermato e sottoscritto … --------------In elenco allegato: Denominazione e sede Ditte 1) 2) 3) N. iscrizione camera commercio Settore attività* …. …. …. ----------- (*) Specificare se trattasi di industriale, commerciale, artigianale. Progetto Mezzogiorno Documentazione 169 Progetto Mezzogiorno 171 I.T.C. STATALE “I. SILONE” di SAN FERDINANDO DI PUGLIA E MEZZOGIORNO - EUROPA Intervento del prof. Michele Papeo XXIII FIERA NAZIONALE del CARCIOFO MEDITERRANEO35 Convegno Internazionale di Studi: “UNITI per L’EUROPA” La realtà socio-economica del territorio nel nuovo contesto internazionale La nostra partecipazione alla XXIII Fiera nazionale del carciofo mediterraneo e del prodotto ortofrutticolo s’inserisce in un’attività di promozione della cultura d’impresa. Attività, che, da diversi anni, andiamo svolgendo sul territorio, per favorirne lo sviluppo, secondo un modello che valorizzi le nostre risorse e, nello stesso tempo, in sintonia col nuovo contesto internazionale. Un contesto determinato da una serie di situazioni ed avvenimenti, quali: • la crescente pressione esercitata dai Paesi economicamente sottosviluppati, su quelli industrializzati • la questione ambientale • l’unificazione tedesca • la costituzione degli Stati Indipendenti, nella ex Unione Sovietica • il trattato di Maastricht • gli accordi (o disaccordi?) sul commercio internazionale. Ma che, per quanto ci riguarda in questa sede, si può anche riassumere nei termini d’internazionalizzazione e globalizzazione, ovvero, di competitività. Ciò, in un mercato mondiale sempre più interdipendente. E l’espressione più immediata di tale competitività è il grande mercato interno europeo, il quale, più compiutamente, prenderà avvio il 1° gennaio 1993. Con esso saranno definitivamente abolite le frontiere. Le imprese potranno fornire beni e servizi ad una popolazione di 340 milioni di consumatori, senza più parlare d’esportazioni e d’im- 35 L’evento è appassionatamente curato dal prof. Vincenzo Bafunno. 172 Michele Papeo portazioni, bensì, solo, di spedizioni. Appare utile, a questo punto, porsi una domanda di fondo: “quali saranno le conseguenze del mercato unico europeo sull’economia locale?”. Ebbene, sta proprio in questo il nostro contributo culturale, oggi. Nel mettere in risalto, attraverso un’analisi della realtà economicosociale del territorio, i rischi e le opportunità di tale mercato, per l’economia locale. L’analisi della realtà economico-aziendale del territorio presenta un insieme di piccole imprese scarsamente organizzate, sia all’interno che all’esterno. Intente più a sopravvivere che a consolidarsi ed espandersi. Indicatori di tale condizione sono: • • • • l’individualismo la struttura produttiva, spesso, obsoleta l’impreparazione ad utilizzare gl’incentivi lo scarso orientamento al mercato e, ancora di meno, a quello estero36. A questo quadro, fanno da sfondo: • un sistema scolastico frammentario • un sistema finanziario attento prevalentemente alla raccolta del risparmio, più che al suo impiego sul territorio • un’amministrazione pubblica priva di una chiara programmazione economica • una Comunità civile, la quale, un po’ per scelta, un po’ per necessità, ancora oggi, si muove nell’ottica del “posto sicuro”. Chiaramente, si tratta dei caratteri di un’economia precaria e inadeguata al contesto internazionale. Un’economia che rischia un progressivo degrado, con inevitabili conseguenze, sul piano sociale. Né si potrebbe più contare sugli ammortizzatori sociali, rappresentati da: 36 Si pensi alla ricchezza, che ci è sottratta dalle imprese del centro-nord, che trasformano i nostri prodotti. Oppure, da quelle che commercializzano i nostri prodotti, limitandosi solo ad apporre la loro etichetta. Progetto Mezzogiorno 173 • emigrazione verso il triangolo industriale37 • “posto” nella pubblica amministrazione38 • sussidi comunitari39. Tanto meno si potrà fare affidamento sulle nicchie di mercato locale, le quali saranno conquistate dalle imprese più competitive, ormai libere di ubicarsi in qualsiasi parte d’Europa. Evidentemente, la soluzione non sta negli espedienti, ma nella presa di coscienza che occorre uscire dai “porti sicuri” dei mercati locali, per affrontare il mare aperto del mercato internazionale, con le sue regole. Cosa possibile, d’altronde, se si considerano le enormi potenzialità qui esistenti. Esse sono costituite da: • capacità di adattamento, propria delle piccole imprese40 • fertilità dei nostri terreni41 • risorse umane. Si tratta di effettuare un grande sforzo di cambiamento, soprattutto (non ci si stancherà mai di ripeterlo), di mentalità. Un cambiamento, che, necessariamente, dovrà coinvolgere tutte le forze del territorio: sociali, economiche, culturali e istituzionali. Gl’imprenditori dovranno adottare fattori di sviluppo, quali: • • • • • • • cooperazione produzione agro-alimentare turismo modernizzazione aziendale commercio estero utilizzazione degli incentivi , statali e comunitari formazione42. A proposito degl’incentivi, pensiamo: 37 Lì, la disoccupazione sta aumentando, più che nel meridione. 38 Qui, sembra avviato un processo di razionalizzazione. 39 Come dimostra lo scontro in atto, tra U.S.A. e CEE. 40 Che diventerebbe flessibilità: categoria imprenditoriale positiva. 41 Questi sono stati definiti dal prof. Federico Pirro, in una delle conferenze da lui tenuta, nell’ambito del Progetto Mezzogiorno: “ricchi giacimenti a cielo aperto” 42 Apprendere – Apprendere – Apprendere. 174 Michele Papeo • alle leggi per il Mezzogiorno • alla legge 317 del ’91 per l’innovazione e lo sviluppo della piccola impresa, resa esecutiva con il D. M. n. 247 del marzo ‘92 • alla legge per il sostegno a favore dei Consorzi all’esportazione n. 83 del 1989, modificata dal D. M. 25 marzo ’92 e dalla circolare ministeriale S/403316 • ai Fondi strutturali CEE • ai Programmi di ricerca e sviluppo • ai Prestiti della Banca europea per gl’investimenti • ai Progetti, che favoriscono il reperimento di capitale di rischio. Quanto alla formazione, penso alle occasioni da noi stessi offerte alla Comunità locale, in questi anni, attraverso: • un Convegno di studi43 sulla figura del “ragioniere”44 • due Corsi annuali di sensibilizzazione e orientamento, in materia di Commercio estero • la biblioteca di base specializzata in commercio estero. Il sistema scolastico dovrà darsi un progetto formativo rapportato alle caratteristiche del territorio. Impegniamo, in tal senso, il qui presente Sindaco di San Ferdinando di Puglia a promuovere, di concerto con le Amministrazioni di Trinitapoli e Margherita di Savoia, una “conferenza sulla scuola”. Questa, allargata alle altre agenzie educative, dovrà tracciare le linee per affrontare unitariamente le emergenze scolastiche. Le tre banche locali dovranno appoggiare le iniziative culturali e, soprattutto, incoraggiare gl’investimenti nelle attività produttive del territorio. L’Amministrazione comunale dovrà adoperarsi per una seria politica agro-industriale, e creare, attraverso servizi e infrastrutture, le condizioni operative per lo sviluppo. I Cittadini dovranno, anche sulla base delle risposte che le varie parti sapranno dare a queste nostre sollecitazioni, assumere una responsabilità individuale, oltre che collettiva; sconfiggendo, una volta per tutte, il tacito consenso e la delega, molto prossimi all’omertà e alla collusione. 43 Cfr. Appendice Atti a.s. 1991-92. 44 Per antonomasia, il professionista dell’azienda. Progetto Mezzogiorno 175 Questo, per noi, significa, realmente, “Uniti per l’Europa”. Ed è con tale spirito che ci accingiamo a realizzare il terzo Corso in Commercio Estero, d’intesa con i Ministeri della Pubblica Istruzione e del Commercio Estero, con l’Istituto nazionale per il commercio estero e con la Confcommercio, nell’ambito del “Progetto Mezzogiorno”. Vorremmo suscitare nel nostro ambiente lo stesso interesse, che stiamo suscitando nelle Istituzioni nazionali. Con la collaborazione di tutti, potremmo offrire: • altre occasioni di crescita • attrezzare sempre più e meglio la Biblioteca specializzata in Commercio estero • aprire, finanche, uno sportello impresa, avente lo scopo di fornire le prime indicazioni alle imprese costituende ed agl’imprenditori interessati ai progetti di sviluppo. Infine, ci è gradita l’occasione per rivolgere alle Autorità qui presenti un caloroso appello perché sostengano, ognuna secondo le proprie competenze, lo sforzo di quanti, con enorme sacrificio, stanno cercando di condurre il Mezzogiorno sulla nave della civiltà, del progresso e del futuro. San Ferdinando di Puglia, Novembre 1992 176 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 177 178 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 179 180 Michele Papeo ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE “IGNAZIO SILONE” SAN FERDINANDO DI PUGLIA Prot. n. 2564 OGGETTO: Progetto Mezzogiorno 1993-94. Corso in commercio estero Promosso dai Ministeri della P. I. e del Commercio Estero, dall’ICE e dalla Confcommercio. Nel contesto delle attività di promozione dell’Educazione allo Sviluppo e della Cultura d’Impresa svolte da questa Scuola sul Territorio, ci pregiamo di INVITARE la S.V. al Corso indicato in oggetto, che si terrà presso il Centro Culturale Polivalente di San Ferdinando di Puglia, secondo il calendario sotto indicato; nonché a promuovere lo stesso a livello locale. Gradiremmo, in tempi brevi, un cortese cenno di riscontro. Fiduciosi in una proficua collaborazione, nell’interesse generale, porgiamo distinti saluti. La Preside Anna Maria Azzarita LUNEDÌ 08/11/93 ORE 10.30 INAUGURAZIONE – EVOLUZIONE COMMERCIO INTERNAZIONALE MARTEDÌ 16/11/93 ORE 15.30 IMPORTANZA COMMERCIO ESTERO E ATTIVITÁ ICE VENERDÌ 26/11/93 ORE 10.30 MARKETING INTERNAZIONALE GIOVEDÌ 02/12/93 ORE 15.30 TECNICHE DI COMMERCIO ESTERO VENERDÌ 10/12/93 ORE 10.30 TESTIMONIANZE di AZIENDALI LOCALI Progetto Mezzogiorno 181 I predetti inviti sono stati mandati a: • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Direttore del Banco di Napoli - filiale di San Ferdinando di P. Direttore della Cassa di Risparmio di Puglia – San Ferdinando di P. Direttore Cassa Rurale e Artigiana – San Ferdinando di Puglia Presidente Amministrazione Provinciale - Foggia Assessorato Attività Produttive – Amministrazione Provinciale Foggia Presidente Camera di Commercio di Foggia Presidente Associazione degli Industriali di Foggia Radio Margherita – Margherita di Savoia Radio Rete, 103 – Trinitapoli Sindaco di Margherita di Savoia Sindaco di Trinitapoli Radio 5 Puglia – San Ferdinando di Puglia Preside I.T.C. “A. Moro” di Trani Preside dell’I.T.C. “Cassandro” di Barletta Preside dell’I.T.C. di Canosa di Puglia Preside dell’I.T.C. “Dante Alighieri” di Cerignola Preside dell’I.T. “Notarangelo” di Foggia Provveditore agli Studi di Foggia Presidente Cantina Coltivatori Diretti – San Ferdinando di Puglia Dott. Giuseppe Martire via Mazzini – San Ferdinando di Puglia Consorzio Produttori – San Ferdinando di Puglia Cooperativa Ortofrutticola via Trinitapoli – San Ferdinando di Puglia Cooperativa Agricola Santa Chiara – Contrada S. Chiara, Ofantino – Trinitapoli 182 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 183 184 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 185 186 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 187 188 Michele Papeo COGNOME e NOME Risposte esatte su 30 quesiti DI BARI LUCIA, INGRAVALLO MARIANNA 26 DI PACE CARMELINDA, FORTE RAFFAELLA 23 DISTASO ROSA, GALANTUCCI M. LUISA, RINELLI CARMELA, LO RUSSO DANIELA 22 DALOISO CARMELA, DI LECCE TIZIANA, LAMANTEA SABRINA, CURCI GRAZIANO, RIEFOLO GAETANA, BARTUCCI SABINO, RUSSO M. ROSARIA, BUCCI MARIANNA, DE FELICE F. 21 D’AMBRA COSIMO, TONELLI MICHELINA 20 PARENTE GIUSEPPE, CAPRIUOLI GRAZIA, SAMARELLI VITO, D’ALESSANDRO ASSUNTA 19 MOSCA DANIELA 18 FRONTINO MARIA, INGIANNI MARIA ROSARIA 17 BARILE GRAZIA, ACHILLE ANTONIO, GUARINO PIETRO, CILLI COSIMO, BICCARI GIUSEPPE, DE PALMA ANTONIO, NENNA RICCARDO, MURIGLIO DANIELA, MOLINARO MARIA, BARRA FABIO, RUSSO IRENE, CASSATELLI FILOMENA, DI BITONTO CONCETTA 15 ZANGHI ROSA MORRA MICHELE, QUARTA NUNZIO FERRARA A. ROBERTO 14 13 12 Progetto Mezzogiorno 189 ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE “IGNAZIO SILONE” - SAN FERDINANDO DI PUGLIA PROGETTO MEZZOGIORNO A. S. 1993 / 94 STUDENTI AMMESSI ALLA SECONDA FASE CLASSE V A CLASSE V C BARILE GRAZIA BARTUCCI SABINO DALOISO CARMELA BUCCI MARIANNA FRONTINO MARIA CASSATELLI FILOMENA LORUSSO ANNA MARIA CURCI GRAZIANO RUSSO IRENE DI BARI LUCIA DI LECCE TIZIANA CLASSE V B DISTASO ROSA ACHILLE ANTONIO FORTE RAFFAELLA BICCARI GIUSEPPE GALANTUCCI MARIA CAPRIUOLI GRAZIA INGRAVALLO MARIANNA CILLI COSIMO LAMANTEA SABRINA DE PALMA ANTONIO MOSCA DANIELA NENNA RICCARDO PARENTE GIUSEPPE GUARINO PIETRO RIEFOLO GAETANA RUSSO MARIA ROSARIA TONELLI MICHELINA CLASSE V D CLASSE V E D’ALESSANDRO ASSUNTA BARRA FABIO DI BITONTO CONCETTA D’AMBRA COSIMO INGIANNI MARIA DE FELICE FRANCESCA MURIGLIO DANIELA DI PACE CARMELINDA SAMARELLI VITO MOLINARO MARIA RINELLI CARMELA Gli • • • Studenti ammessi alla 2^ fase, sulla base di quanto: appreso nella prima parte del Corso, studiato, osservato durante le visite aziendali; dovranno redigere, singolarmente o in gruppo, un miniprogetto di lavoro, che essi ritengono di potere svolgere, immediatamente dopo il conseguimento del diploma di Ragioniere - Perito commerciale e dell’attestato di frequenza del corso di sensibilizzazione e di orientamento al commercio estero. La Preside Prof.ssa Anna Maria Azzarita 190 Michele Papeo TRINITAPOLI SAN FERDINANDO MARGHERITA BUCCI M. ACHILLE A. BARRA F. CURCI G. BARILE G. BICCARI G. DE FELICE F. BARTUCCI S. CILLI C. DI BITONTO C. CAPRIUOLI G. DALOISO C. DI LECCE T. CASSATELLI F. D’AMBRA C. D’ALESSANDRO A. DE PALMA A. FORTE R. INGIANNI R. DI BARI L. FRONTINO M. LAMANTEA C. DI PACE C. GALANTUCCI M. MOLINARO M. DISTASO R. RIEFOLO G. MURIGLIO D. GUARINO P. RINELLI C. PARENTE G. INGRAVALLO M. RUSSO I. LORUSSO A. M. RUSSO M. R. MOSCA D. NENNA R. SAMARELLI V. TONELLI M. Progetto Mezzogiorno 191 ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE “IGNAZIO SILONE” SAN FERDINANDO DI PUGLIA Protocollo n. 48 San Ferdinando di Puglia, 11/01/94 Signor Sindaco Gent.mo Assessore alla Cultura Amministrazione Comunale 71046 San Ferdinando di Puglia OGGETTO: Progetto Mezzogiorno 1993-94. A conclusione della prima fase dell’attività di sensibilizzazione e di orientamento al commercio estero, sentiamo il dovere di ringraziare le SS/LL ed il Personale comunale, per averci consentito l’uso dell’Auditorio, del quale, tuttavia, auspichiamo una sempre migliore fruibilità. L’occasione ci è gradita per ribadire che la suddetta attività s’inserisce in un più vasto Progetto di Educazione allo Sviluppo, condotto da diversi anni da questo Istituto sul Territorio, per il quale riteniamo essenziale la collaborazione dell’Ente locale. A tale auspicio, associamo gli auguri di un buon anno, coincidenti con quelli di un proficuo lavoro nell’interesse generale. Ciò, non senza prima porgere distinti saluti. La Preside Prof.ssa Anna Maria Azzarita 192 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno 193 194 Michele Papeo ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE “IGNAZIO SILONE” SAN FERDINANDO DI PUGLIA Prot. 532 San Ferdinando di Puglia, 22/02/94 Sig. Provveditore agli Studi c/o Provveditorato agli Studi di FOGGIA Sig. Presidente Associazione Industriale di Capitanata FOGGIA Al Sig. Segretario Generale della Camera di Commercio di FOGGIA Alla Sig.a Presidente della FNISM di FOGGIA OGGETTO: Collaborazione Scuola – Impresa Con la presente, ci pregiamo di onorare l’impegno assunto nella riunione del 18.01.94 fra tutti i Presidi di Scuola secondaria superiore della Provincia di Foggia45, ovvero, di formulare nostre considerazioni e proposte sulla collaborazione scuola – impresa. Il proposito d’impostare un’azione complessiva rivolta allo Sviluppo ci trova d’accordo, avendo noi stessi in atto, a livello locale, un Progetto globale di Educazione allo Sviluppo (illustrato nella suddetta riunione dal Prof. Michele Papeo), fondato sulle stesse premesse: Cultura e Sviluppo Pensare globale e Operare locale. Un progetto di trasformazione di mentalità e di atteggiamenti, rivolto sia all’interno della scuola che all’esterno. Coinvolgendo, in quest’ultimo caso, l’intera Società locale, ovvero, famiglie, associazioni, imprese, istituzioni. 45 L’I.T.C. “I. Silone” di San Ferdinando di P. e Il Progetto Mezzogiorno s’inseriscono costruttivamente nella Comunità foggiana. Progetto Mezzogiorno 195 In base alla citata esperienza e ad una riflessione sui contenuti del recente Seminario di formazione “Educare all’imprenditorialità” e del Progetto “Imparare ad Apprendere”46, proponiamo la redazione e la diffusione di una convenzione-tipo fra scuola, imprese ed enti idonei a promuovere cultura d’impresa. Ciò, per la realizzazione di stage, incontri, seminari, borse di studio e di lavoro. I contenuti di tali attività dovranno essere collegati ad uno sforzo sinergico, sia da parte delle imprese (per integrarsi nella Società civile) che da parte della scuola (per un’assunzione di responsabilità rispetto al “prodotto formativo”, anche in vista dell’autonomia di quest’ultima). In particolare: A) l’Associazione degli industriali, la Camera di commercio, il Provveditorato agli Studi potrebbero: - fornire, ognuno nel proprio ambito, informazioni adeguatamente strutturate47; - costituire, d’intesa con gli enti locali (Provincia e Comune), un centro informagiovani o un centro di informazione e di orientamento professionale, finalizzati a dare precise risposte alle richieste d’informazioni provenienti dal mondo giovanile48; - organizzare corsi di aggiornamento per docenti, secondo un programma di sensibilizzazione agli aspetti che sottostanno al presente progetto. B) L’Associazione degli industriali e la Camera di commercio potrebbero: -assumere iniziative in favore dell’imprenditoria, d’intesa con la Regione e col Ministero del Lavoro, utilizzando il Fondo Sociale Europeo; -fornire una rosa di esperti, per lo più imprenditori, disponibili per colloqui individuali con i giovani. C) Il Provveditorato dovrà porre in relazione a quanto sopra, “continuità” e “orientamento”; - promuovere il lavoro scolastico per progetti; 46 Come “Apprendere ad Apprendere”. 47 Non sfugga l’effetto emarginante per il giovane, nel difficile reperimento d’informazioni significative. 48 Percorsi scolastici per ragazzi, proposte di lavoro alla pari all’estero, azioni e progetti CEE, scambi internazionali, legislazione per il lavoro giovanile e l’imprenditoria. 196 Michele Papeo - introdurre o, per lo meno, favorire nell’organizzazione scolastica criteri meritocratici, coinvolgendo, in tal senso, anche le autorità scolastiche superiori. Il suddetto lavoro potrà essere coordinato da un apposito gruppo di rappresentanti dei suddetti Enti e degli altri soggetti interessati alla problematica (associazioni agricole, banche), tutti, fortemente motivati. Compito di tale gruppo sarà anche quello d’individuare ed eliminare ogni sovrapposizione e ripetizione inutili, spreco di risorse inesplorate (o finora mortificate), superando la logica della “coltivazione del proprio orticello”. La Preside Prof.ssa Anna Maria Azzarita Progetto Mezzogiorno Schede Aziendali 197 Progetto Mezzogiorno 199 Società Cooperativa a responsabilità limitata Vinicola – Olearia – Ortofrutticola COLTIVATORI DIRETTI 1. CCIAA Foggia n. 88596 – Trib. Foggia Reg. Soc. n. 1878 Sede sociale: 71046 – San Ferdinando di Puglia (FG) S.S. 16 Km. 828 – Tel (0883) 621328 – Fax: 628474 Partita Iva: 00134210715 Direttore Generale Responsabile Esportazioni: dott. Giuseppe Martire Referenze bancarie: Caripuglia S.p.A. – Filiale di San Ferdinando di P. Cassa Rurale e Artigiana di Canosa-Loconia, filiale di San Ferdinando di P. Struttura attuale dell’azienda 2. Dipendenti: n. 6 a tempo indeterminato e n. 7 mediamente stagionali Capitale: Lit 191.233.000 Area coperta: 5000 m2 Area scoperta: 20.000 m2 Attività e prodotti trattati 3. Materie prime utilizzate: uva da vino, uva da tavola, olive, pesche, carciofi. Produzione: vino da tavola – olio - prodotti ortofrutticoli confezionati per la vendita presso i mercati generali, interni ed esteri (uva da tavola, pesche, ciliegie, albicocche, prugne, altri). Processo produttivo Vino: • Pesatura • Campionatura, per il grado zuccherino • Pigiatura, con pigiatrici orizzontali ad eliminazione graspi • Il mosto e le vinacce sono posti in silos vinificatori e meccanicamente pressati mediante presse veloci. In questa fase, sono separate le vinacce dal mosto. Questo, successivamente, con la fermentazione, diventa vino. Il vino, prima della vendita, è centrifugato, filtrato, refrigerato e pastorizzato. Olio: Attualmente, la Cooperativa dispone di due sistemi di lavorazione delle olive: sistema tradizionale 200 Michele Papeo sistema a ciclo continuo. • Il sistema tradizionale si avvale di due molazze, dieci piane da 16 pollici, due separatori centrifughi. • Il sistema a ciclo continuo si avvale di una linea continua Alfa Lavac. Tale linea è composta da un defogliatore, una lavatrice, due franciatori, quattro gramolatrici, una centrifuga orizzontale e tre riparatori centrifughi. Valutazioni economiche Fatturato ultimi tre anni: 1991 Lit 6.023.363.000 1992 Lit 7.406.224.000 1993 Lit 6.270.244.000 Esportazioni ultimi tre anni: 1991 Lit 42.611.000 1992 Lit 118.959.000 1993 Lit 232.555.000 Paesi destinatari: Belgio – Mercato ortofrutticolo di Bruxelles. Canali di distribuzione: vendita diretta presso il luogo di produzione; vendita mediante agenti di commercio; vendita a commercianti esercenti in Piemonte e Lombardia. Interventi a favore delle piccole e medie imprese Conoscenze di forme di finanziamento agevolato e di altre forme d’intervento pubblico. Sono state istruite pratiche di finanziamento presso Mediocredito. Si è a conoscenza della legge Sabatini. Studenti rilevatori: Bartucci Sabino e Tonelli Michelina Progetto Mezzogiorno 201 SOCIETÁ COOPERATIVA A RESPONSABILITÁ LIMITATA CANTINA SOCIALE “A. DE GASPERI” S.S. 161 Km. 30.700 di ORTANOVA (FG) 1. Struttura attuale dell’azienda Dipendenti: n. 5 a t. i. e n. 12 mediamente stagionali Patrimonio Netto: Lit 4 .326.798.324 Capitale: Lit 489.700.000 Soci: N. 612 iscritti 2. Attività e Prodotti trattati Materie prime utilizzate: Uve da vino e da tavola Produzione: Mosti e Vini Sottoprodotti: Fecce e Vinacce. Processo produttivo: L’uva è pigiata e separata dai graspi; successivamente, è torchiata e separata. Da qui si ottengono le vinacce (buccia) ed i mosti fecciosi, i quali, dopo la fermentazione, sono divisi ancora dalla feccia. Il mosto si trasforma in vino. 3. Valutazioni economiche Fatturato per l’anno 1993:Lit 10.800.495.000 Mercati di approvvigionamento: Comuni di Ortanova, Carapelle, Ordona, Stornara e Stornarella Mercati di sbocco: 10% mercato locale, 80% mercato nazionale, 10% mercato internazionale. 4. Prospettive Le prospettive non sono rosee, per l’eccessiva produzione (soprattutto nelle nostre zone) e per la sofisticazione, che condanna i produttori veri alla “distillazione obbligatoria”. Rilevatori vari 202 Michele Papeo SOCIETÀ IN NOME COLLETTIVO ORTOCONSERVIERA DAUNA di VITOBELLO NICOLA & C. Sede sociale: 71049 Trinitapoli Via Foggia S.S. 544 1. Struttura attuale dell’azienda Dipendenti: n. 30 Capitale sociale: Lit 300.000.000 Patrimonio Netto: Lit3.000.000.000 Soci: n. 4. 2. Attività e Prodotti trattati Industria di conservazione e distribuzione di conserve alimentari Materie prime utilizzate: tutte le verdure Produzione:Conserve alimentari confezionate in vasi e in latta per la vendita presso i mercati generali interni ed esteri Processo produttivo: • Assemblaggio materie prime • Invasettamento e Inscatolamento • Sottovuoto e Riempimento con olio di girasole o con salamoie • Incapsulamento • Sterilizzazione • Etichettatura • Impacchettamento • Pallettizzazione • Spedizione. 3. Valutazioni economiche Fatturato nell’anno 1993:Lit5.500.000.000 Mercati di approvvigionamento: Puglia, Campania, Nord Italia, Alcuni Paesi europei Paesi destinatari: Italia, UE, Nord America. 4. Ampliamento strutturale e sviluppo produzione e vendita Studente rilevatore: Vitobello Gioacchino Progetto Mezzogiorno 203 SOCIETà A RESPONSABILITà LIMITATA ORTOFRUTTICOLA DALOISO ORTOFRUTTICOLI Sede sociale: 71044 Margherita di Savoia Via Fermi, n. 16 Partita Iva: 01903240719 1. Struttura attuale dell’azienda Dipendenti: n.30 operai agricoli, in media Capitale sociale: Lit 20.000.000 Immobilizzazioni: Lit 120.000.000 2. Attività e Prodotti trattati Materie prime utilizzate: tutti i prodotti agricoli Produzione: Ortofrutticoli confezionati per la vendita all’ingrosso Processo produttivo: • Raccolta • Lavaggio (se necessario) • Incassettamento e Confezionamento • Stoccaggio e Refrigerazione (solo in periodo di piena) 3. Valutazioni economiche Fatturato: dai 2,5 ai 3 miliardi di lire italiane, l’anno Mercati di approvvigionamento: Province di Foggia e Bari, altre provenienze (anche estere) Paesi destinatari: Nord Italia e Centro Europa 4. Servizi di consulenza • L’impresa si avvale di consulenze fiscali, commerciali e legali Studentessa rilevatrice: Daloiso Carmela 204 Michele Papeo DITTA INDIVIDUALE INDUSTRIA CALZATURIFICIO PALA SPORT di MELE FRANCESCO Sede sociale: 71049 Trinitapoli, Via Tratturello – Zona D Partita Iva 01417490719 1. Struttura attuale dell’azienda Dipendenti: n. 30 2. Attività e Prodotti trattati Materie prime e componenti utilizzati: pelle e sintetici Produzione: Calzature sportive e per il tempo libero Processo produttivo: • Tranciatura • Orlatura • Iniezione • Confezione 3. Valutazioni economiche Fatturato annuo di circa Lit 7.300.000.000 Mercati di approvvigionamento: Italia Paesi destinatari: Nazionale (10%), Internazionali (90%) 4. Servizi di consulenza Ufficio tecnico e commerciale (Msg International) di Barletta. Studente rilevatore: Russo Luigi Progetto Mezzogiorno 205 SOCIETÁ IN ACCOMANDITA SEMPLICE INDUSTRIA ALIMENTARE – DA.VI.OL di DAMIANI BRUNO L. Sede sociale: 71049 – Trinitapoli (FG) Via S. Gaetano, 20 Tel 0883-631124 / fax 631167 Partita Iva: 01235170717 1. Struttura attuale dell’azienda Dipendenti: da un minimo di 4 ad un massimo di 15 Capitale sociale: Lit 110.000.000 Soci: N. 2 2. Attività e Prodotti trattati Materie prime utilizzate: tutti i prodotti agricoli Produzione: Vino – Olio – Conserve Processo produttivo: Trasformazione Confezionamento 3. Valutazioni economiche Fatturato annuo di circa 3.600.000.000 di lire italiane Mercati di approvvigionamento: Puglia, Sicilia e Sardegna Paesi destinatari: mercato nazionale 4. Prospettive È in corso un programma di ampliamento del 30 – 40%. Studentessa rilevatrice: Di Bari Lucia 206 Michele Papeo SOCIETÁ COOPERATIVA A RESPONSABILITÁ LIMITATA ORTOFRUTTICOLA “LA SORGENTE” Sede sociale: 71049 – Trinitapoli (FG) Via Canne 9/11 – tel e fax 0883-632264 Partita Iva: 01902310711 1. Struttura attuale dell’azienda Dipendenti: n. 10 periodi vuoti e 30 nei periodi pieni Capitale sociale: Lit 400.000 Area coperta: 170 m2 Depositi: 50 m2 Parco macchine: muletto carico/scarico 2. Attività e Prodotti trattati Materie prime utilizzate: Uva – Olive – Cavoli – Carciofi – Sedano – Broccoli – Cetrioli – Rape – Pomodori - Zucchine 3. Valutazioni economiche Fatturato ultimi tre anni: circa 4.000.000.000 di lire italiane Mercato d’approvvigionamento: locale Mercato di sbocco: Nazionale Finanziamenti: Uno, interno In estate, per la campagna pomodori, ci si associa ad un Consorzio di Foggia. Rilevatori vari49 49 Le schede aziendali sono state lasciate, così come sono state elaborate, indipendentemente da inesattezze. Si ribadisce la loro valenza didattica. Progetto Mezzogiorno 207 208 Michele Papeo Progetto Mezzogiorno PROGETTO CORSO POSTDIPLOMA “assistenza aziendale al commercio estero” 209 Progetto Mezzogiorno 211 ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE “I. SILONE” AD INDIRIZZO AMMINISTRATIVO VIA PIER DELLE VIGNE, 37 TEL E FAX 0833-621066 SAN FERDINANDO DI PUGLIA Corso per “assistenza aziendale al commercio estero” nell’ambito dei programmi europei per l’attuazione delle politiche comunitarie a favore dell’occupazione giovanile. Il presente progetto (tredici pagine) è stato concepito e redatto dal Prof. Michele Papeo50 e pienamente condiviso e assunto dal gruppo di progetto così composto: Preside prof.ssa Addolorata Centrone, Direttore Prof. Michele Papeo, Coordinatore Prof. Felice Vaccina, Segretario Prof. Giuseppe di Terlizzi, membro – Vicario Dr. Bruno Damiani, membro Imprenditore Coord. Amm.vo Michele Galeotta, membro addetto contabilità. 50 Questa stesura riprende e perfeziona il progetto presentato il 17 ottobre 1994 dal Prof. Michele Papeo, in base al quale il corso è iniziato. Il progetto è stato formulato avvalendosi degli studi fatti in materia, dell’esperienza acquisita nel coordinamento dei tre corsi di sensibilizzazione e di orientamento al Commercio estero, della partecipazione a seminari su scuola e lavoro e sull’orientamento scolastico e professionale in qualità di referente, di incontri con esperti, di interviste a imprenditori, di colloqui con i corsisti. 212 Michele Papeo PREMESSA Il corso postdiploma è essenzialmente finalizzato alla formazione di una figura professionale con le competenze tecniche rispondenti alle esigenze del sistema produttivo locale. Nel nostro caso, il corso post-diploma rappresenta un’ulterio re conquista nella realizzazione del Progetto globale di educazione alla sviluppo, rivolto alla crescita del territorio, a partire da questa Scuola51. MOTIVI DELLA SCELTA Le esigenze di cui sopra sono state individuate attraverso rapporti pluriennali con le imprese locali ed un’analisi della realtà socio-economica del territorio. In relazione alla necessità di valorizzare le nostre produzioni e di internazionalizzare le nostre imprese, è emersa la totale assenza di un quadro intermedio in grado di promuovere, gestire e sviluppare la dimensione estera di una piccola e media azienda. Peraltro, questo tipo di formazione significherebbe l’evoluzione naturale (più volte sollecitata presso le Autorità superiori, proponendoci, addirittura, come il polo di riferimento in materia di commercio estero) di un impegno triennale del nostro istituto nell’organizzazione di corsi di sensibilizzazione e di orientamento al commercio estero, i quali hanno consentito l’acquisizione di un’esperienza in materia, la costituzione di una piccola biblioteca specializzata. Hanno, altresì, determinato aspettative in giovani ed imprenditori. Soprattutto, ci hanno consentito di lavorare per un nuovo ordine economico internazionale, fondato sulla cooperazione fra i popoli. Altre considerazioni favorevoli alla scelta del corso riguardano: • la capacità della dimensione estera, in quanto funzione massima aziendale, di integrare tutte le altre competenze tecnico-professionali; • la spendibilità della specializzazione nel settore import-export anche sul mercato nazionale (siamo un Paese trasformatoreesportatore) ed europeo. 51 Si leggano gli atti del Progetto Mezzogiorno degli anni scolastici 1990-91, 1991-92, 1993-94. Progetto Mezzogiorno 213 CARATTERISTICHE Il corso si rivolge a giovani di età non superiore ai trent’anni, con una buona professionalità di base acquisita nella scuola media superiore e con una forte motivazione all’intraprendenza. La durata è di sette mesi, per complessive settecento ore d’insegnamenti teorici, di laboratori e di tirocinio, da svolgere in ore mattutine e/o pomeridiane. Premesso che la finalità essenziale del corso di formazione professionale è la collocazione dei tecnici sul territorio. Gli ambiti di utilizzazione sono: • piccole e medie imprese agricole, industriali e commerciali; • banche locali; • enti preposti alla promozione e all’assistenza in materia di commercio estero (il Ministro ha annunciato l’apertura di uno sportello a Bari) , particolarmente, Istituto nazionale per il commercio estero; • Camere di Commercio e Comuni; • agenzie commerciali per servizi alle imprese, tra cui la costituzione e la gestione di consorzi all’esportazione. Il corso, inoltre, si prefigge una spiccata funzione di orientamento e di propedeuticità rispetto agli studi accademici. Infatti, siamo portati a ritenere che il concetto di globalizzazione implichi una sorta di rivoluzione culturale non realizzabile in un periodo breve, qual è la durata del corso di cui parliamo. La scelta di fondo di organizzare autonomamente il corso è derivata dalla possibilità di valorizzare l’esperienza precedente e dalla volontà di intensificare l’impegno, rispetto alla cultura della gestione. MODALITà DI SVOLGIMENTO Il corso sarà diretto dal gruppo di progetto, presieduto dalla Preside, la quale sovrintenderà all’attività complessiva. Tale gruppo potrà esprimere, anche, un coordinatore ed un segretario. Quest’ultimo dovrà curare l’aspetto amministrativo (verbalizzazione delle riunioni, compilazione dell’orario, registrazioni delle presenze, collegamenti con la segreteria scolastica). Gli altri componenti il gruppo di progetto svolgeranno funzione consultiva. 214 Michele Papeo Il personale A.T.A. da impegnare specificatamente sarà il coordinatore amministrativo, un aiutante tecnico ed un ausiliario. Ciò non escluderà, tuttavia, di coinvolgere ed interessare, pur senza ulteriori oneri, tutte le altre unità A.T.A., in relazione al progetto globale di Istituto, che prevede, fra l’altro, di motivare, qualificare e valorizzare tali risorse. Il tipo di formazione professionale da erogare dovrà integrare il sapere specialistico-applicativo proprio delle funzioni importexport, con alcune competenze trasversali, cognitive e comportamentali, indispensabili per operare nelle moderne organizzazioni commerciali. Il processo di apprendimento si dovrà realizzare coinvolgendo i partecipanti mediante contenuti operativi ed una didattica attiva (studi di casi aziendali, ricerca in aula, lavoro in itinere, autoistruzione assistita, esercitazione di laboratorio, uso di schede esemplificative, dispense strutturate ad hoc). L’attività formativa sarà affidata a docenti universitari e docenti esperti, coadiuvati, specialmente nei momenti di esercitazione e di lavoro di gruppo, da docenti-assistenti. La figura dell’assistente, lungi da qualunque forma di assistenzialismo, senza aggravio economico e senza intaccare la qualità del corso, risponde all’esigenza di favorire la crescita culturale e professionale delle comunità scolastica. In tal senso, si potrà coinvolgere il maggior numero possibile di docenti interni, così da valorizzarne le competenze possedute e di potenziarle attraverso un aggiornamento sul campo. Agli altri docenti interni si offrirà la possibilità, già auspicata, di seguire i lavori in qualità di uditori. I luoghi in cui potranno essere svolti le attività di docenza sono: • il locale normalmente utilizzato per i collegi dei docenti, in via Libertà; • l’aula più ampia sita in via delle Vigne, n. 35; • il laboratorio linguistico; • l’auditorio comunale (previa richiesta). Le attività di laboratorio, ovviamente, potranno essere svolte presso il laboratorio d’informatica. Il tirocinio sarà effettuato presso aziende ed enti, già interlocutori di questa Scuola per la realizzazione del Progetto Mezzogiorno e della “integrazione studio-lavoro”: nonché presso altre aziende particolarmente attrezzate per la funzione di commercio estero. Progetto Mezzogiorno 215 D’intesa con gli Uffici ICE all’estero, si cercherà di effettuare un tirocinio in Inghilterra o in Francia. I sussidi didattici disponibili sono: biblioteca generale, biblioteca specializzata, gazzette ufficiali (nazionale ed europea), fotocopiatrice, lavagna luminosa, episcopio, video registratore, ciclostile. Tali sussidi potranno essere integrati da pacchetti didattici consigliati dai docenti. Il corso dovrà iniziare il 3 novembre 1994 e si dovrà concludere entro il 15 maggio 1995. L’inizio dei lavori sarà preceduto da riunioni del Gruppo di progetto con i docenti, con il personale A.T.A. e, possibilmente, da una vera e propria inaugurazione, con la partecipazione del Ministro della P.I. (ne è prevista la presenza a Bari nei primi giorni di novembre), del Ministro per il Commercio Estero, il direttore I.C.E. Bari, un rappresentante della Camera di Commercio di Foggia, rappresentanti delle altre Associazioni professionali, studenti, Sindaco di S. Ferdinando di Puglia, il dott. Damiani Bruno, altri imprenditori, la stampa (dr. Felice De Sanctis), l’assessore alla formazione professionale della Regione Puglia, altri. Tale momento risponde all’intento, particolare, di presentare le risorse umane e professionali (in vista dell’allocazione dei tecnici sul territorio, già detta), e, generale, di affermarsi sempre più sul territorio. Le lezione saranno tenute in ore pomeridiane: quattro per sei giorni settimanali, cinque per cinque giorni settimanali. L’orario sarà formulato con i criteri didattici. Tutti i corsisti sono stati sensibilizzati, all’atto dell’iscrizione, sulla serietà del corso, che comporta notevole impegno ed una frequenza assidua, pena la non ammissione alla verifica finale. A conclusione delle attività formative sarà effettuata una verifica, alla presenza di Commissari esterni, e sarà espressa una valutazione, in base alla quale sarà rilasciato il titolo di specializzazione. Per quest’ultimo è in atto, da parte della Commissione Ministeriale per i corsi post-diploma, la procedura per il riconoscimento anche nei concorsi pubblici. 216 Michele Papeo MAPPA DEI CONTENUTI Tale mappa, per quanto studiata in relazione alla conoscenze ed alle competenze dell’assistente aziendale al commercio estero, ha un valore puramente indicativo. 1) Marketing internazionale • Concetto di marketing. • Definizione di marketing: funzioni direttive aziendali, analisi conoscitive, obiettivi. • Marketing mix. • Esame di una situazione concreta: cause evolutive, individuazione e valutazione delle risorse e delle capacità dell’impresa, definizione degli obiettivi di marketing, definizione degli investimenti in azione di marketing e la loro ripartizione in budget parziali, controllo. • Definizione di mercato, comportamento d’acquisto, segmentazione, ricerche di mercato. 2)Informatica •Struttura logico-funzionale di un sistema di elaborazione, con particolare riferimento alle caratteristiche della tastiera. •Sistema di scrittura. •Organizzazione e stesura di un testo. •Supporto di comune utilizzo nelle aree amministrative e di controllo di gestione. •Cultura di base per poter operare in azienda sul computer e per adeguarsi all’evoluzione della disciplina. 3)Economia internazionale • Contesto economico internazionale: relazioni e flussi nel quadro della mondializzazione dell’economia. • Uruguay round e organizzazione mondiale del commercio. • Organizzazioni internazionali ed accordi economici internazionali. • Legislazione comunitaria. • La P.A.C. (polita agricola europea) • Interscambio italiano e dell’Unione europea. • Nuove opportunità 4)Economia aziendale • Sistema aziendale e suoi sottosistemi. • Soggetti e forme dell’attività aziendale. • Modelli e strutture organizzative. Progetto Mezzogiorno 217 • Rilevazioni relative al commercio estero. • Concetto e tipologie di costo. • Calcolo di risultati economici parziali. • Pianificazione, programmazione e piano delle vendite. • Sistema informativo aziendale. • Elementi di statistica descrittiva: rilevazioni di dati, valori di sintesi, indici di variabilità. 5)Tecniche di commercio estero. • Il contratto di vendita: aspetti formali, nozioni sul trasferimento di proprietà della merce, condizioni di resa della merce, fatturazione per l’esportazione diretta ed indiretta. • Apertura di credito documentario. • Risoluzione delle controversie. • Formalità di carattere camerale, economico, valutario e doganale. • Scelta del mezzo di trasporto e assicurazione delle merci. • Documenti di accompagnamento delle merci richiesti dai Paesi esteri importatori. 6)Tecniche di comunicazione. • Comunicazione e messaggio. • Dinamiche. • Lavoro per obiettivi. • Redazione del curriculum vita e professionale. • Autopromozione 7)Educazione all’imprenditorialità • Stimolare domande e suscitare interesse a conoscere la figura dell’imprenditore. • Sviluppare creatività, pensiero divergente, abitudine a verificare e scegliere idee sulla base di criteri dati. • Fare piani: per sviluppare la capacità di scomporre in elementi un problema e di reperire dati per la soluzione, secondo un processo di continua riformulazione dell’ipotesi iniziale. Ciò, per arrivare alla stesura del piano d’impresa mediante un’indagine che permetta di definire il prodottoservizio che si vuole proporre, il mercato e le strategie di penetrazione, la forma societaria e l’organigramma aziendale, il piano finanziario ed il piano economico. • Ottenere risultati. • Applicare la normativa per l’accesso agli incentivi finanziari finalizzati all’attuazione di nuove forme di lavoro autonomo 218 Michele Papeo e imprenditoriale. • Conoscere il territorio. • Cooperazione. • Reperire le fonti informative per l’internazionalizzazione dell’impresa: interrogazione di una banca dati. • Consorzi con l’export. 8)Lingua inglese. L’insegnamento della lingua dev’essere effettuato in stretta aderenza con i contenuti degli altri insegnamenti, continuando a sviluppare le abilità ricettive e produttive (scritte e orali), favorendo maggiore precisione nell’utilizzo di strutture grammaticali diversificate e nell’uso di connettori appropriati. A) Introducing oneself: layout & content of business letters (in-quires, replies, offers, order, complaints, etc.) telephone in-quires, applying for a job, travelling abroad. B) Economic activities: types of production, organization of business firms, import-export trade (documents, payment, transport), insurance, bank & banking, bank services for importers and exporters, the stock exchange. C) Main economic & political institutions: trade politics within & without the E.U., how to improve export trade “quality” fundamentals, computer business. 9)Lingua francese: gli stessi contenuti che per l’inglese. I suddetti contenuti possono essere modificati, avendo ben presente che la progettazione formativa dovrà avere come punto di riferimento costante quelli professionali della figura individuata (assistenza aziendale al commercio estero), non le singole discipline. Queste dovranno essere recuperate solo in fase successiva, quali “serbatoi”, da cui attingere le conoscenze necessarie all’esercizio corretto e consapevole delle prestazioni richieste al tecnico di cui sopra. Ai docenti sarà richiesto un piano di lavoro iniziale, possibilmente, articolato in moduli. Secondo i fondamenti della programmazione, tale piano dovrà, poi, essere rapportato, da un lato, all’analisi di partenza, dall’altro, alla finalità del corso, precisando gli obiettivi specifici. Per ogni materia saranno redatte schede esemplificative. Esse dovranno essere tali da permettere un immediato riscontro pratico di tutti gli aspetti trattati nel corso. Progetto Mezzogiorno 219 DISPONIBILITA’ DEI DOCENTI Materie Mkt. Internazionale Ore 60 Docenti Esperti esterni Dr. M. Sponzilli Docenti Interni Prof. R. Russo Dr. M. Lupis Dr. T. Mulloy Surico Informatica 60 Prof. M. Urbino Prof. S. Lacavalla Csata Tecnopolis Tec. D. G. Giannetti Economia Internazionale 50 Prof. P. Guerrieri Paleot Prof. R. Delle Noci Dr. S Pappalardo Economia Aziendale 50 Prof. L. Massari Prof. R. Russo Prof. M. Milone Prof. F. Canaletti Prof. E. Perrone Prof. F. Venturelli Dr. G. Ingravallo Tecniche di Commercio E. 60 Dr. P. Krüger Proff. Silvi-Vaccina Prof. M. Di Bisceglie Dr. L. Lombardi Tecniche di Commercio E. 60 Dr. C. Mayello Prof. P. Sgaramella Prof. C. Gissi Educazione alla imprenditorialità 50 Dr. M. Lupis Prof. R. Russo Dr. B. Damiani Dr. V. Vissicchio Dr. A. Nicastro Prof. F. Pirro Dr. B. De Nardis Lingua Inglese 60 Prof. M. Urbino Prof. Panzuto Prof. G. Pinto Prof. G. Sallustio Prof. M De Cillis Prof. G. Torraca Lingua Francese 60 Prof. M. C. Lanotte Prof. Panzuto 220 Michele Papeo Le suddette disponibilità, particolarmente quelle dei docenti interni, sono da confermare, in relazione alla fondamentale esigenza del taglio fortemente pratico e delle competenze operative richieste. Le indicazioni sopra riportate riguardano anche disponibilità di massima. Le ore potranno essere rideterminate, sempre nel rispetto della normativa che disciplina il corso, in base alla migliore funzionalità formativa. Il principale criterio di scelta dei docenti sarà quello della professionalità. Il tirocinio potrà essere effettuato presso i seguenti enti ed aziende: Camera di Commercio di Foggia, Camera di Commercio di Bari, SpA Natuzzi di Santeramo del Colle, Fiat di Melfi, Di Pas Sport di Barletta, Stante di Bari, Danzas di Bari, Bimarmi di Bisceglie, Molini Amoruso di Cerignola, Banco di Napoli e di Barletta, Tamma di Foggia, Banco del Salento di Lecce, altre aziende. Ogni stage dovrà essere opportunamente strutturato, precisando tutors, contenuti, tempi e le condizioni tra scuola ed aziende. Il compenso orario per i docenti sarà di lire 50.000 per quelli interni; fino a lire 100.000, tutto compreso, per quelli esterni. A titolo di esempio, si illustrano obiettivi specifici e modalità del loro conseguimento per la lingua inglese. A) Obiettivi • Esprimersi con proprietà lessicale e linguistica, con padronanza nelle varie situazioni di vita quotidiana: presentarsi, stabilire un minimo dialogo, saper rispondere al telefono • Ricevere ordinazioni e reclami al telefono • Riconoscere e produrre lettere commerciali, richieste d’informazioni, offerte • Utilizzare le diverse modalità di trasporto • Utilizzare le varie istituzioni commerciali italiane ed estere • Sostenere una conversazione su argomenti connessi al proprio ambito lavorativo • Esprimere apprezzamenti sui comportamenti e sui valori culturali stranieri • Sapere compilare il proprio curriculum. B) Modalità di conseguimento Per ovvie ragioni, le prime lezioni non potranno essere svolte nella lingua straniera, anche se si cercherà sin dall’inizio di Progetto Mezzogiorno 221 usare termini ed espressioni che anticipano l’uso della stessa. Dopo la presentazione di elementi grammaticali di base, gli argomenti saranno trattati solo nella lingua straniera e ci si sforzerà di esprimersi in qualsiasi situazione i corsisti si trovino, in quella lingua. La pratica d’ascolto sarà effettuata sia tramite laboratorio linguistico che tramite videonastri di programmi televisivi e film in inglese. Al fine di abituare l’allievo alla decodificazione di messaggi espressi con accenti e intonazione diverse, si potrebbero invitare ospiti inglesi, la cui partecipazione sarebbe del tutto informale. CONCLUSIONI La massima cura che s’intende profondere nella ri-progettazione continua è finalizzata, sia alla migliore riuscita del corso, che alla creazione di condizioni ottimali per una proficua attività corsuale futura. Ciò, nella consapevolezza che il corso post-diploma configura la nuova scuola secondaria superiore. 222 Michele Papeo Fonti consultate • Atlante geo economico mondiale. EDISI. • Guida pratica all’esportatore Franco Angeli. • Il marketing in Italia – Franco Angeli. • Atti della conferenza nazionale sull’internazionalizzazione dell’impresa, promossa dal Ministro del Commercio con L’Estero. • Uruguay Round: gruppo di studio Mincomes. • Guida universitaria Fondazione Rui. • Relazione del Governatore della Banca d’Italia per l’anno 1993. • Rapporto sul commercio estero 1993. Progetto Mezzogiorno 223 PREVENTIVO DI SPESE Questa attività, lungi dall’essere meramente contabile, favorisce l’acquisizione delle cultura della gestione, necessaria anche in vista dell’autonomia scolastica. La somma attribuita, lire 140.000.000 (centoquarantamilionidilire), risulta adeguata al fabbisogno finanziario che il presente progetto comporta, anche se si impone qualche trasferimento di quota intergruppo, in relazione alla realtà particolare della scuola (si pensi, per esempio al lavoro espletato in tre plessi diversi distanti l’uno dall’altro, allo studio per la progettazione, alla riprogettazione continua e manutenzione). 1) Progettazione Manutenzione del progetto Direzione del corso Coordinamento: Materiale didattico e d’uso Vigilanza Assistenza, manutenzione locali e altri servizi del personale A.T.A 2) Lezioni docenti-esperti esterni Attività di coordinamento di gruppo e di esercitazione docenti esterni. Tutoring nello stage 3) Spese generali per lo stage Diarie ed assicurazioni di docenti e dei corsisti 4) Esami finali, controllo e valutazione dell’efficacia dell’intervento formativo TOTALE L. 27.500.000 L. 7.000.000 L. 4.500.000 L. 63.000.000 L. 33.000.000 L. 5.000.000 L. 140.000.000 224 Michele Papeo Il corso si svolse da settembre 1994 a giugno 1995. Conseguirono l’attestato di specializzazione professionale in “Assistenza aziendale al commercio estero” i sottoindicati corsisti:52: Nome e Cognome Comune di provenienza Savino Cormio Antonella Cucci Paola Dassisti Lucia Di Bari Marianna Di Lernia Lidia Di Paola Vincenzo Dragonetti Isabella Palmieri Lucia Piazzolla Renata Ricchiuti Natale Ricco Luigia Strafezza Dario Valendino53 Francesco Valendino Salvatore Valerio Chiara … Fabio … … … … Trani Cerignola San Ferdinando di Puglia San Ferdinando di Puglia Trani San Ferdinando di Puglia Trani Trani San Ferdinando di Puglia Trani San Ferdinando di Puglia Cerignola Margherita di Savoia Margherita di Savoia San Ferdinando di Puglia Cerignola Cerginola Trinitapoli Trinitapoli … Gli esami si sostennero a settembre 1995. 52 Non è stato possibile reperire alcuni nomi. 53 Il caro Dario, coscienza critica e animatore della vita scolastica presso l’I.T.C. “I. Silone”, è perito, qualche anno dopo, in un tragico “incidente” automobilistico; proprio sulla strada provinciale Trinitapoli-San Ferdinando di Puglia. Certo d’interpretare il sentimento della comunità scolastica e dei compagni di corso, Lo ricordo con simpatia e affettuosa stima. Progetto Mezzogiorno 225 L’importanza del corso, il metodo di studio-lavoro, in qualche caso, l’applicazione delle tecniche apprese, si sono rivelati, per tutti i corsisti, di grande utilità. Come gli stessi hanno, in più occasioni, dichiarato. Progetto Mezzogiorno 227 POSTFAZIONE L’esaurimento delle copie stampate avrebbe comportato la semplice ristampa di questo libro. In realtà, si tratta di una riedizione, perché: - integra la trattazione del Corso postdiploma; - rilancia (stante il consenso fin qui riscosso dall’opera) un obiettivo del progetto originario, il “contratto di rete53 per la formazione e lo sviluppo del territorio”; - registra con soddisfazione la nuova rubrica domenicale di Il Sole24Ore “un manifesto per la cultura”, autorevole conferma della relazione di fondo di detto progetto (cultura e sviluppo). Il Corso postdiploma è un evento cardine nell’esperienza narrata. Esso rappresenta, ad un tempo, il risultato più tangibile dell’impegno profuso negli anni precedenti e la causa della rottura dell’equilibrio creatosi. È proprio la gestione di detto Corso, infatti, a scatenare l’aggressione54 allo scrivente. Noncurante questa,55 da un lato, del sostegno entusiastico di tutt’e quattro le precedenti Presidenze e dei risultati lusinghieri conseguiti per la Comunità scolastica e per il Territorio, dall’altro, delle prevedibili nefaste conseguenze, puntualmente abbattutesi56. Sarà il caso di ribadire che: - per ogni Corso annuale di sensibilizzazione e orientamento sulle tematiche del commercio estero erano stati attribuiti alla scuola, per le relative spese, otto milioni di lire (Lit 8.000.000); - per il corso postdiploma, di cui parliamo, furono attribuiti alla scuola centoquaranta milioni di lire (Lit 140.000.000). Ciò si vuole ricordare, non fosse altro che per scongiurare, in esperienze future, i rischi di naufragio di azioni positive, a causa di dinamiche estranee al processo di crescita e ai relativi sottostanti valori. 53 Secondo il lessico corrente. 54 Definita, eufemisticamente, “sostegno vacillato”: cfr. qui, pag. XIII. 55 Sovviene, fatte salve le debite proporzioni, l’espressione di Cicerone (44 a. C.), con riferimento agli assassini di Cesare “hanno agito con cuore da leoni e cervello (politico) da bambini”. Seguirono, infatti, venti anni di guerre civili. 56 Cfr. qui, pag. XIV. 228 Michele Papeo Uno degli obiettivi del progetto di educazione allo sviluppo, derivato dal “Progetto Mezzogiorno”, era quello che oggi si chiama “contratto di rete”. Nel nostro caso, un contratto di rete per la formazione e lo sviluppo del territorio. A tanto era finalizzato il complesso di buone relazioni intessute dall’Istituto Tecnico Commerciale “I. Silone”. L’interesse suscitato dall’opera, nei pochi mesi decorsi dalla pubblicazione e con una modesta azione divulgativa, autorizza a sperare che tale obiettivo possa essere ancora raggiunto. Perciò, s’indicano, qui di seguito, coloro i quali hanno voluto: - utilizzarlo come spunto di riflessione critica (dirigenti scolastici, aziendali e di altri enti; imprenditori, docenti) e per l’orientamento, universitario e professionale (studenti); - proporlo ai lettori – ricercatori (biblioteche); - promuoverlo e distribuirlo (librerie). • Ministero Istruzione Università Ricerca (Direzione Generale per l’Istruzione e la Formazione Tecnica Superiore – Segreteria del Direttore MURANO) • Università degli Studi di Foggia – Facoltà di Economia (Biblioteca Interfacoltà di Economia e Giurisprudenza) – Preside, Prof.ssa Isabella VARRASO • Ordine dei Dottori commercialisti ed Esperti contabili di Trani – Presidente, Dott. Antonio SOLDANI. • Liceo classico di Trani – D.S., Prof.ssa Cosima Damiana de GENNARO • I.I.S.S. “G. BOVIO” di Trani – D.S., Prof. Ing. Angelo M. Manlio MASSARI. • I.P.S.S.C.T.S. “Luciano TANDOI” di Corato – D.S., Prof. Giovanni MONTARULI. • Istituto Tecnico Commerciale e per il Turismo “Padre A. M. TANNOIA” di Corato – D.S., Prof.ssa Caterina MONTARULI • I.I.S.S. “C. POERIO” di Foggia – D.S., Prof. Graziano INFANTE • I.I.S.S. “Sergio COSMAI” di Bisceglie – D.S., Prof. Dino MUSCI • I.T.C. Statale “F.S. NITTI” di Potenza – D.S., Prof.ssa Caterina PERTA • I.I.S.S. “Tommaso LECCISOTTI” di Torremaggiore – D.S., Prof. Nazario MANDUZIO Progetto Mezzogiorno 229 • Cantina Sociale “Alcide De Gasperi” a r.l. di Ortanova – Presidente Sig. Luigi RUSCITTO • Azienda avicola COLANGELO - Trani • Apulia Felix - Azienda di produzione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli - Margherita di Savoia • Biblioteca comunale di Trani – Coordinatrice, Dott.ssa Daniela PELLEGRINO • Biblioteca comunale “Sabino Loffredo” di Barletta • Prof.ssa Luisa MASTRAPASQUA – I.I.S.S. “S. COSMAI” Bisceglie • Libreria Ingegneria 2000, via della Polveriera n.15 – Roma • Libreria “La Maria del Porto” di Rosanna GAETA – Trani • “Trani Libri” di Giacomo FARANO – Trani • Antica Cartoleria DI RONZO, di Rocco DI RONZO - Trani • Libreria Tommaso PICCOLO – Margherita di Savoia • “Cartolibreria Loreto” di Francesco CAMPAGNA – Trinitapoli • Libreria “La biblioteca di Babele” di Rosangela CITO – Trani. • “Libreria Marconi” - Bisceglie • MIE-Mondadori Iniziative Editoriali spa – Divisione Bol, Segrate Altri soggetti stanno organizzando eventi che prendono spunto dalle categorie fondanti del “modello didattico – pedagogico dal basso”, per impostare o imprimere accelerazioni ad azioni rivolte allo sviluppo del territorio57. L’inserto domenicale di Il Sole 24 Ore è curato dal filosofo Armando MASSARENTI. La presa di posizione forte della più importante organizzazione d’imprese italiana è un segnale inequivocabile della consapevolezza che solo la “cultura” può sostenere l’economia, correttamente intesa. 57 La ri-territorializzazione è la nuova frontiera della crescita. Progetto Mezzogiorno 231 Biografia dell’Autore Il Prof. Michele Papeo è nato a San Ferdinando di Puglia, dove ha studiato, lavorando. Diploma di ragioniere e perito commerciale presso l’Istituto tecnico commerciale statale “M. Cassandro” di Barletta. Laurea in Economia Commercio presso l’Università degli Studi di Bari. Tesi in Politica Economica su “Il Commercio con l’Estero e la Bilancia dei Pagamenti dell’Italia nel quinquennio 1968-72”. Durante gli studi, ha diretto: - l’impresa Camporeale Luca di San Ferdinando di Puglia, di commercio dei prodotti della terra e trasformazione delle uve in mosti; - l’ufficio commerciale-amministrativo dell’Industrie Technik, di Milano (studio di progettazione e costruzione di impianti di lavaggio, verniciatura, decapaggio). Perfezionato in Corso annuale di “Studi di Politica Internazionale” presso l’ISPI di Milano, come vincitore di borsa di studio per la carriera diplomatica. Vincitore di concorso a cattedre per “Discipline e Tecniche Commerciali” nella scuole secondarie superiori. Perfezionato in corsi annuali: A) in “Metodi della Valutazione Scolastica” e “Didattica generale e della Matematica”, presso l’Università degli Studi “la Sapienza”; B) per la funzione ispettiva e direttiva presso le scuole di ogni ordine e grado, presso l’Università degli Studi di Firenze. Ha insegnato economia aziendale presso: - l’I.T.C. statale “C. Cattaneo” di Milano; - l’I.T.C. statale “P. Custodi” di Milano; - l’I.T.C. statale “Dante Alighieri” di Cerignola” - l’I.T.C. statale “I. Silone” di San Ferdinando di Puglia - l’I.P.S.S.C. statale “N. Garrone” di Barletta - l’I.T.C. G. “G. Salvemini” di Molfetta È stato formatore professionale e, continuamente, per tutti gli anni di servizio prestato nella scuola secondaria superiore, commissario e presidente di commissioni di esami di Stato finali. Dall’a.a. 1997-98 collabora con le Università degli Studi di Bari e Foggia (prima e dopo l’autonomia di quest’ultima): Facoltà di Economia, Giurisprudenza, Medicina e Chirurgia, Medicina Veterinaria, 232 Michele Papeo - pressoché ininterrottamente, come professore a contratto di discipline aziendalistiche; - cultore; - commissario d’esami; - relatore per tesi di laurea; - relatore nel Convegno su “Il mercato elettronico della P.A. e il mondo delle imprese”, svolto presso l’Università degli Studi di Foggia” il 23 Aprile 2008. Idoneo all’insegnamento nella S.I.S. (scuola interateneo di specializzazione per l’insegnamento nella scuola secondaria superiore). Dottore commercialista e Revisore legale (in quest’ultima veste, è nel direttivo nazionale dell’AIFVS – Associazione italiana familiari e vittime della strada). è autore di monografie e articoli economico-aziendali su “Rassegna Dauna del Dottore Commercialista” (periodico trimestrale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Foggia). Ha promosso e coordinato presso l’I.T.C. “I. Silone”, oltre al Progetto Mezzogiorno”, il I Convegno su “Quale ragioniere, oggi”. Il metodo adottato è stato sempre quello della ricerca-azione. I suoi studi, i suoi scritti, la sua opera professionale si contraddistinguono per l’approccio umanistico.